n° 02 TremilaSport 03 02 2016

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TUTTO

LO

SPORT

DEL

FRIULI

VENEZIA

GIULIA

A

360

magazine

GRADI

02|16 03|02|2016

w w w. t re m i l a s p o r t . c o m volley

chions, vocazione giovane pagG 36-39

basket

DI GIULIOMARIA, IL RITORNO pagG 34-35 MAX ROSSI,

una vita da bomber e dallo scorso anno alla guida del Flaibano.

LEGA PRO

DOPO

INGEGNERI E IL RAMARRO DEL POKER pagG 6-7

LA DELUSIONE METABOLIZZATA LA FINALE PERSA CONTRO IL VESNA, IL TECNICO DEL FLAIBANO GUARDA CON OTTIMISMO AL FUTURO DEI CALABRONI PAG 8


di FELETTO

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c Tavagnacco Nuoto Srl Ssd Via Bolzano sn 33010 Tavagnacco Ud

PISCINE


8

SOMMARIO

02|16

03|02|2016

6

24-25 UDINESE 6-7 LEGA PRO

CALCIO

8-9 ECCELLENZA 10-12 PROMOZIONE 14-15 PRIMA CATEGORIA

16 SECONDA CATEGORIA

17 TERZA CATEGORIA

18-21 GIOVANILI

22 CALCIO A 5

23 FEMMINILE

34-35 BASKET 36-39 VOLLEY

29

40-41 ALTRI SPORT

Le Belle di Tremila Sport: Genni Martin

RUBRICHE 26-27 SI DICEVA... 29-32 L E BELLE DI TREMILASPORT

28 NONSOLOSPORT

42-43 MONDO LIBERTAS 44-45 G LI ITINERARI DI TREMILASPORT

36

CRISTIAN DI GIULIOMARIA Il gigante romano è tornato a Udine a rinforzare l'APU, predicando calma

TremilaSport+ | 03 02 2016 | 03



EDITORIALE

.... TUTTO

LO

SPORT

DEL

FRIULI

VENEZIA

GIULIA

A

360

GRADI

magazine

02|16 03|02|2016

w w w. t r e m i l a s p o r t . c o m volley

chions, vocazione giovane pagG 36-39

basket

DI GIULIOMARIA, IL RITORNO pagG 34-35 MAX ROSSI,

una vita da bomber e dallo scorso anno alla guida del Flaibano.

LEGA PRO

DOPO

INGEGNERI E IL RAMARRO DEL POKER pagG 6-7

LA DELUSIONE METABOLIZZATA LA FINALE PERSA CONTRO IL VESNA, IL TECNICO DEL FLAIBANO GUARDA CON OTTIMISMO AL FUTURO DEI CALABRONI PAG 8

Quel gol in rovesciata di Max Rossi

S

maltita la delusione della sconfitta del suo Flaibano con il Vesna nella finale di Coppa Italia, alla quale le due squadre erano giunte peraltro contro ogni pronostico, Massimiliano Rossi guarda al prossimo futuro con gli occhiali rosa. E' un personaggio del calcio dilettantistico regionale, il tecnico giallonero, dopo aver vissuto i suoi momenti di gloria anche in quello professionistico prima che un grave infortunio ne bloccasse il percorso. E con un episodio chiave che nel '92/93, quando militava nella Primavera dell'Udinese guidata da Attilio Tesser, costituì per lui trampolino di lancio: a Lauzacco, dove giocavano i giovani bianconeri, contro l'Atalanta venne fatto entrare nella ripresa e al suo ingresso sul terreno di gioco, raccogliendo un cross dalla destra, il prode Max, in rovesciata, insaccò in diagonale il gol della vittoria facendo strabuzzare gli occhi a Giovanni Galeone, allora mister della prima squadra in serie B. Il giorno dopo Rossi venne fatto esordire contro il Perugia. Oggi si fa valere come trainer di un club d'Eccellenza e con buone risultanze. Ci piacciono i personaggi e nel basket riproponiamo un "cavallo di ritorno" il cui arrivo ha fatto piacere ai cestofili friulani , Christian Di Giuliomaria, giunto a rinvigorire il reparto-lunghi di un'Apu che ha una gran voglia di A2 e che dopo il blitz di Orzinuovi ha trovato conferma delle proprie potenzialità. Ma predica prudenza, l'esperto Di Giulio, niente facili entusiasmi, perchè la strada da percorrere è ancora lunga. E pagina particolare la dedichiamo pure ad uno dei talenti emergenti dello sci regionale, il ventenne slalomista pontebbano Hans Vaccari, in pole position verso traguardi futuri di riievo. Spazio adeguato lo diamo sempre però anche alle società delle varie discipline che si distinguono per capacità ed intenti e nella pallavolo incontriamo in questo numero il Chions, prima squadra femminile in B2 e nutrito settore giovanile, dichiarata vocazione primaria del club pordenonese. Vale poi la pena dare un'occhiata anche alle pagine dell'amarcord, dove abbiamo rivolto il nostro interesse ad un uomo di sport come il professor Faustino Anzil e ai suoi libri dedicati ai campioni friulani che hanno disputato le varie Olimpiadi. Spuntano così fotografie, episodi e nomi che hanno fatto la storia del Friuli sportivo di ogni tempo ed è sicuramente un bel ritornare a tempi in cui predominavano le persone sugli interessi economici che caratterizzano il nostro tempo.

Il Direttore Edi Fabris

magazine

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TELEPORDENONE

02| 16

Questo numero è stato chiuso in redazione mercoledì 3 febbraio 2016.

PUBBLICITÀ MediaTremila Edizioni Viale Palmanova 146 - Udine Tel. 0432. 33 30 893 agenti@tremilasport.com

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LA RADIO UFFICIALE DELL’UDINESE CALCIO

Mondo Udinese

QUOTIDIANO D’OPINIONE BIANCONERA DIZIONI

w w w. m o n d o u d i n e s e . c o m

TremilaSport+ | 03 02 2016 | 05


LA SCHEDA

(Foto Antonio Ros - Pordenone Calcio)

CALCIOLEGAPRO

ANDREA INGEGNERI

ORA AVANTI

COME UN TRENO ANDREA INGEGNERI Nato il 18 gennaio 1992 a Lugo, in provincia di Ravenna, Andrea Ingegneri è un difensore centrale e terzino sinistro, dalla scorsa estate alla corte di Bruno Tedino al Pordenone. In carriera ha vestito le maglie di Forlì, Cesena, Bassano e ora quella dei Ramarri. L’unica rete messa a segno in carriera è quella realizzata con la maglia del Forlì nell’allora Serie C2. La sua prima parte di stagione al Pordenone è stata frenata dalla pubalgia, ma in questo ultimo mese è stato tra i migliori dei naoniani.

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U

n inizio 2016 da urlo p e r i l P o rd e n o n e , u n i c a s q u a d ra d i categoria in tutto lo Stivale capace di chiudere il mese con 4 vittorie su 4 partite disputate (Giana Erminio, Pro Piacenza, Albinoleffe, Mantova) che sono valse il quarto posto in classifica. Un solo gol subito, una difesa che tiene e fa sognare. Ed ecco l'incastro: Andrea Ingegneri, difensore classe '92 in prestito dal Cesena, è alla sua quarta partita da titolare consecutiva. Dopo un girone di andata segnato dai problemi muscolari, il ragazzo di Lugo ha ritrovato continuità. E le prestazioni sono più che positive.

- Partiamo dalla vittoria col Mantova Abbiamo preparato questa sfida molto bene. In settimana il mister ci ha avvisato: gli avversari erano forti, la loro posizione in classifica non rispecchia il loro reale valore. Siamo partiti bene, trovando

presto il vantaggio, abbiamo creato e siamo stati capaci di gestire. In particolare loro sono molto temibili sulle ripartenze, e li abbiamo bloccati alla grande. - Raccontaci dei tuoi problemi di inizio stagione Un vero peccato: ero partito

Pordenone unica squadra di categoria in tutta Italia capace di chiudere gennaio con 4 vittorie su 4 partite disputate


LEGAPROCALCIO molto forte in ritiro, davvero motivato, ma dopo la prima di campionato quello che sembrava un semplice acciacco si è trasformato in un incubo. La pubalgia è un avversario ostico. In questi mesi ho cercato di lavorare il più possibile seguendo alla lettera tutti i consigli di fisioterapisti e società, che ringrazio di cuore. Ne sono uscito bene. Non avevo mai avuto questo tipo di problema, forse ho impiegato più del dovuto per rimettermi in sesto, ma per questo genere di guai fisici non c'è un tempo prestabilito, varia da caso a caso. Io c'ho messo qualche settimana in più perché era interessata anche la zona addominale. La sosta invernale, comunque, mi ha permesso di rimettermi in pari. - La paura per eventuali ricadute c'è? Ora come ora no. Sto bene, faccio sempre esercizi propedeutici, lavorando in prevenzione. Arrivo un po' prima al campo per fare posture, rinforzando adduttori, inguine e addominali. La paura è passata. - Dopo 4 partite da titolare e 4 vittorie come ci si sente? All'inizio ero molto timoroso da un lato, carico e teso dall'altra. Sapevo che le aspettative erano tante però grazie ai compagni e al mister che mi han dato davvero tanta fiducia, non posso che essere felice. Partita dopo partita sto acquisendo consapevolezza e condizione. - Che ambiente hai trovato a Pordenone? Me ne avevano parlato molto bene, in particolare mister Bosi, che aveva allenato in passato, mi ha raccontato di una gran società che in realtà vale ben più della Lega Pro. Qui ho trovato una grande famiglia, organizzata nel migliore dei modi. Ottenere risultati così, dimostrando di essere all'altezza dopo i momenti difficili, non è da tutti. Mentre ero fuori per infortunio guardavo i miei compagni esprimere un bel calcio e dare il massimo durante gli allenamenti. Poi ho toccato con mano e non c'è dubbio: la nostra forza è il lavoro settimanale. - Quindi la domenica è solo la conseguenza di quanto date in settimana? Negli allenamenti mettiamo voglia, convinzione, dedizione.

La partita della domenica è il frutto di quanto seminiamo, per questo non sono stupito dei bei risultati. Vedo tutti dare l'anima. Gli allenamenti sono intensi, durano un po' più del solito rispetto alle mie precedenti esperienze, ma sono molto funzionali e ci permettono di dare qualcosa in più sul lungo periodo. - Sei in prestito dal Cesena, settima in Serie B. Cosa ti aspetti dal futuro? Nulla, davvero. Di queste cose se ne occupa il mio procuratore, io penso solo a dare tutto e a far bene con il Pordenone. Ho saltato praticamente tutta la prima parte di stagione, non vedevo l'ora di tornare, e ora che ne ho la possibilità penso solo a giocare. - Prossima sfida con il Renate: 4 vittorie in campionato, 3 nelle ultime 5. Vale lo stesso discorso fatto per il Mantova: non va guardata la classifica nella maniera

LEGA PRO 21^ Giornata

Renate – Pordenone Bassano – Sudtirol Mantova – Cremonese Pro Patria – Albinoleffe Pro Piacenza – Cittadella Pavia – Cuneo Padova – Feralpi Salò Alessandria – Lumezzane Giana Erminio - Reggiana

più assoluta. Ci aspetta una partita maschia, ignorante, da prendere subito di petto. E loro sono molto forti in attacco, ci sarà parecchio lavoro. - Sei scaramantico o ci dici dove potete arrivare? È giusto volare bassi, ma è sbagliato porci dei limiti. Siamo un gruppo eccezionale, quello è il nostro segreto. Speranze ce ne sono… Luca Feole

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Dopo una lunga carriera da bomber, Massimiliano Rossi è da un anno alla guida del Flaibano. Lo scorso mese ha sfiorato la vittoria in Coppa Italia

MAX ROSSI

IL FLAIBANO è RIPARTITO


ECCELLENZACALCIO

I

l Flaibano ha accarezzato un sogno giocandosi alla grande la finale di Coppa Italia. Il contraccolpo psicologico in seguito alla sconfitta con il Vesna c'è stato ma, mister Max Rossi ne è consapevole e fiero, i ragazzi sono stati capaci di rialzare la testa. E ora, dopo una vittoria in rimonta per 3-2 contro i diretti rivali per la corsa alla salvezza del Rivignano, si può continuare a giocare con spensieratezza per raggiungere il traguardo più scontato per ogni neopromossa: mantenere l'Eccellenza. - Vittoria fondamentale contro il Rivignano. Sono 3 punti chiave: venivamo da un momento difficile, dovevamo superare la sconfitta in Coppa e recuperare le certezze perdute. Non dimentichiamo gli strascichi dal punto di vista fisico. La sosta invernale e il lavoro in funzione della finale ci hanno tolto molto. La sfida era delicata in ottica salvezza e aver portato dei diretti concorrenti a 7 punti è stato qualcosa di importante. Poi se si considera la sfida in sé, pensare che dopo 20 minuti eravamo sotto 2-0 avvalora ancora di più la vittoria. - Ecco: partita ribaltata nel secondo tempo: come ha spronato i suoi durante l'intervallo? Devo dire che i ragazzi sono stati bravissimi, io ho solo cercato di tranquillizzarli perché il primo tempo è stato davvero ricco di episodi sfortunati. I primi 12 minuti avevamo creato tre situazioni pericolose - tra l'altro complimenti a Cortiula per la splendida parata -, poi siamo finiti sotto di due gol nel giro di pochi secondi per via di due calci piazzati. La squadra ha continuato a giocare senza perdersi d'animo, la calma è stata premiata, penso che sia una vittoria meritata, anche ai punti l'avremmo vinta noi. - Ha anticipato uno dei temi dell'intervista: la sconfitta in Coppa Italia. Come si è preparato alla sfida col Vesna e cosa ha detto ai suoi che, nonostante tutto, non possono che essere elogiati per quanto fatto nel torneo? Siamo arrivati in finale nelle migliori condizioni possibili: in semifinale abbiamo superato la squadra dell'anno, il Lumignacco, per di più in inferiorità numerica per quasi un tempo. Sarebbe forse stato meglio giocare la finale subito senza dover aspettare i 12 giorni della sosta. Siamo una squadra neopromossa, abbiamo concesso 20 minuti di follia in quella sfida, ma la squadra ne esce rafforzata, senza dubbio. Qui c'è un'età media di 21 anni e fa tutto parte di un processo di maturazione. Certi

concetti si possono esprimere a parole, ma per far sì che vengano assimilati può anche essere necessario passare per questi momenti. Contro il Corno, subito dopo la finale, abbiamo perso 3-0, ma siamo stati bravi a rialzarci, a reagire. A questi ragazzi bisogna solo fare i complimenti per quello splendido traguardo raggiunto e quel sogno sfiorato. Alla fine ce la siamo giocata, non siamo stati spettatori. - Guardando il campionato e i numeri della squadra, la posizione in classifica sembra giusta: lei che vive quotidianamente l'ambiente ha qualche rimpianto? Purtroppo sì. È vero che la classifica alla fine rispecchia il valore delle squadre, ma nel girone di andata ci è stato tolto tanto dai fischietti: penso alla sconfitta di Rivignano con un rigore clamoroso non datoci, o il penalty concesso al Tolmezzo, inesistente. Certo, colpe ne abbiamo anche noi. L'esempio lampante è la sfida a Gemona, in vantaggio all'89esimo abbiamo perso 2-1. In questa categoria se sbagli vieni punito, non ne esci indenne. Come ho già detto la sosta ci ha fatto un po' male: eravamo reduci da 4 vittorie e 3 pareggi, dopo abbiamo perso un po' il bandolo della matassa. Siamo comunque orgogliosi del nostro percorso. - La squadra più ostica affrontata sino ad oggi? Nonostante la Coppa, dico il Lumignacco. È la squadra più difficile da affrontare: ha diverse soluzioni, sono solidi, sono uniti. Poi capitano le partite storte, come questa settimana dove hanno perso 2-0 creando 15 occasioni da rete. Ma per me sono davvero una corazzata. Nonostante tutto però, se dovessi scegliere una favorita per il campionato, confermerei il pronostico di inizio anno: il Cordenons. Conosco tutti i giocatori, alla lunga penso che i valori emergeranno. Chiaro che a 10 giornate dalla fine e tutte le squadre in una manciata di punti la corsa al titolo si fa interessante. - E ora c'è il Kras. Pinzano sarà squalificato. Parlano tutti bene di questa squadra, ma anche loro soffrono di alti e bassi. La cosa interessante è che su quel campo nessuno è riuscito a portare via i 3 punti: sarebbe una soddisfazione e, per la legge dei grandi numeri…(sorride, ndr) (l.f.) (l.f.)

IL PUNTO ISM GRADISCA A CACCIA DELLA PRIMA VITTORIA INTERNA

Test decisamente probante per il Flaibano che è atteso nella tana di un Kras che continua ad evidenziare pericolosi alti e bassi. Un problema che ha afflitto i carsolini da inizio stagione, pregiudicandone le possibilità di competere per il primo posto. Nella lotta al vertice, il Lumignacco se la vedrà in casa contro il CjarlinsMuzane, mentre il Cordenons proverà a buttarsi alle spalle la delusione del derby con il Chions andando a far visita al Tolmezzo. L’Ism Gradisca è invece intenzionata a cancellare lo zero alla voce vittorie interne, ma per farlo dovrà avere la meglio su un Chions che sembra essere uscito dal letargo. Big match: Torviscosa – Vesna, gara decisamente da tripla. eccellenza - 07/02/2016 20^ Giornata

ISM GRADISCA - CHIONS LUMIGNACCO CJARLINSMUZANE TOLMEZZO - CORDENONS KRAS REPEN - FLAIBANO SANVITESE - GEMONESE VIRTUS CORNO - MANZANESE RIVIGNANO - TRICESIMO TORVISCOSA - VESNA

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PROMOZIONE GIR A

AURORA REMANZACCO TORRE

1-1

31-01-2016

010| 03 10 | 0302 022016 2016| TremilaSport+ | TremilaSport+

Foto:VANNI SNIDERO

CALCIOUDINESE CALCIOFOTOGALLERY


FOTOGALLERYCALCIO UDINESECALCIO

TremilaSport+ TremilaSport+| 03 | 0302 022016 2016| 011 | 11


CALCIOUDINESE CALCIOpromozione CALCIOECCELLENZA PROMOZIONE A - 07/02/2016 20^ Giornata

CASARSA - BANNIA PORCIA - FULGOR FIUMEBANNIA - LIGNANO SPAL CORDOVADO - PRATAFALCHI BRIAN - PRAVISDOMINI AURORA REMANZACCO - PRO FAGAGNA TORRE - SESTO BAGNAROLA FLUMIGNANO - UNION PASIANO

PROMOZIONE B - 07/02/2016 20^ Giornata ZAULE - GONARS PRIMOREC - COSTALUNGA JUVENTINA - PRO CERVIGNANO SEVEGLIANO - S.GIOVANNI OL3 - S.ANDREA SV RONCHI - SISTIANA SANGIORGINA - TRIESTE CALCIO SAN LUIGI - VALNATISONE

CASARSA AMBIZIOSO

ZAVAGNO, COPPA ITALIA OBIETTIVO PRIMARIO

12 | 03 02 2016 | TremilaSport+

seguente espulsione del nostro portiere». Ma intanto si continua a parlare di obiettivo salvezza: «La squadra sta andando in campo sempre con la mentalità giusta e stiamo facendo un grande lavoro con i ragazzi più giovani. Soprattutto nel sopperire allo stato, quasi perenne, di emergenza della nostra rosa, che ha comportato un impegno spesso forzato di ragazzi delle annate ’96, ’97 e ’98”. L'obiettivo? Restano i 40 punti, sperando che bastino per conservare la

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C

ontinua il buon momento del Casarsa che, dopo aver battuto la capolista Lignano, è riuscita a strappare un punto prezioso sul difficile campo del Sesto Bagnarola, al termine di un match molto sentito da entrambe le squadre: «Contro il Sesto è sempre una partita molto importante e sentita - commenta il direttore sportivo dei gialloverdi, Alessandro Zavagno -. Ci siamo arrivati con il morale alle stelle, e ora speriamo di continuare in questo periodo di forma». Morale alle stelle ampiamente giustificato dal grande successo del turno precedente contro il Lignano: «È stata una vittoria meritata sotto l’aspetto del gioco – continua Zavagno -. Ovviamente eravamo di fronte ad una formazione che ha ben altre ambizioni rispetto a noi. Dice tutto il fatto che noi avevamo una età media intorno ai vent'anni mentre loro si avvicinavano molto di più alla trentina. I ragazzi sono stati però bravissimi, l’unico momento di sofferenza sono stati gli ultimi dieci minuti del secondo tempo, quando loro hanno accorciato su un calcio di rigore con con-

categoria, poi lavoreremo per migliorare ulteriormente. Siamo partiti con un nuovo progetto soprattutto puntando sui prodotti del vivaio, per ora è importante consolidare questo programma, non dobbiamo pensare al nostro stato attuale di classifica. Raggiungiamo l’obiettivo primario poi vedremo. Un pensierino alla coppa Italia invece dobbiamo farlo: siamo meritatamente in finale e dopo il salto di categoria raggiunto l’anno scorso voglio togliermi anche questa soddisfazione».

Nicolò Millo (San Luigi) Gianluca Muffato (Tolmezzo) Roberto Gorgato (Brian)

Luca Vettoretto (Chions) Antonio Sulay (Bannia)

Non ci si aspetta dunque nessuno sconto dal prossimo impegno di campionato, che vedrà il Casarsa ospitare un Bannia tornato domenica alla vittoria. Per i fiumani le speranze di salvezza sono ridotte al lumicino, ma la voglia di darsi per spacciata in partenza non rientra minimamente nei piani della formazione di De Pieri. Per quanto invece concerne la corsa al titolo, fari puntati sulla gara di Fiume Veneto, dove i neroverdi di casa proveranno a mettere i bastoni tra le ruote alla capolista Lignano; per contro, il Torre sarà di scena davanti ai propri tifosi contro il Sesto Bagnarola. Occhio poi alla rincorsa del Brian che, battendo l'Union Pasiano, è riuscito a rientrare prepotentemente ai piani alti: ambire alla vetta, ora, non è più utopia.

Oscar Vit (Flaibano) Thomas Della Ricca (Torviscosa)

Nace Kosmac (Vesna)

Gabriele Lombardi (Trieste Calcio)

Alessandro Osso (Virtus Corno)

Simone Rosa Gastaldo (Sanvitese)

LO SQUADRONE DI ECCELLENZA E PROMOZIONE


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Campionato 2015/2016

PRIMA CATEGORIA Gir. B

ROSA GIOCATORI

ASD

RAGOGNA

Davide Anastasia

Marco Migotti

Luca Bertoni

Simone Milloch

Angelo Bozzetto

Michael Oduro

Nicola Casasola Nicolas Concil Matteo Forabosco Lorenzo Galante Francesco Gerometta Eros Jogna Prat Athos Lanfrit Nicolas Mateuzic

Alex Persello Marco Polli Claudio Simonutti Jerry Temporale Simone Toppazzini Federico Zardi

Indirizzo: Via Ca’ Buttazzoni 43, Ragogna (UD) e-mail: asdragogna@gmail.com Presidente: Riccardo Marcuzzi Vice presidente: Cristian De Monte Segretario: Maurizio Clemente

Damiano Zonta

Colori Sociali: Rosso-Blu

Ivan Fornasiere (allenatore)

Campo di gioco: Via Ca’ Buttazzoni 43, Ragogna


PRIMA CATEGORIACALCIO CATEGORIACALCIO

RICCARDO MARCUZZI

OBIETTIVO SALVEZZA,

LA ROSA è GIà COMPETITIVA

S

antamaria bestia nera del Ragogna? Già, proprio così, visto che fino allo scorso turno i collinari avevano sempre perso. Il pari di domenica è però servito ad invertire la rotta, e porta un buon punto in cascina in vista dell’obiettivo salvezza. “Per quanto riguarda la prima squadra l'obiettivo è sempre raggiungere al più presto la salvezza diretta – commenta il presidente Riccardo Marcuzzi -. Per ora c'è soddisfazione per l'andamento del campionato in linea con le aspettative di inizio stagione, peccato aver buttato via qualche punticino in maniera ingenua e soprattutto l'aver subito una quantità elevata di infortuni”. Collinari fin qui molto più positivi con le “grandi” anziché con le avversarie che sgomitano per conservare la categoria: “Siamo in una posizione tranquilla però dobbiamo tenere sempre alta l'attenzione perchè il girone è molto livellato ed equilibrato per cui basta

IL PROSSIMO TURNO

poco per arrivare a trovarsi nel baratro”. “Il mercato? Ci siamo mossi poco: d'altronde considero la rosa già forse troppo ampia. Tra i 22-23 che compongono la Prima Squadra si sono aggiunti anche la ventina di giovani provenienti dagli Juniores, per cui siamo eravamo ben soddisfatti del numero a disposizione”. E proprio la formazione Juniores è una delle grandi novità in casa Ragogna: “L'iscrizione al campionato Juniores girone B avviene dopo ben dieci anni di assenza, e sarà un polmone importante per la Prima squadra per far crescere i propri giovani. Per quanto invece riguarda il settore giovanile, è gestito grazie alla collaborazione di 5 comuni: oltre a Ragogna ci sono San Daniele, Dignano, Flaibano, Coseano e Rive D'Arcano. Il Consorzio Spazio 6 raccoglie in totale 300 ragazzi che si presentano con il nome di Nuova Sandanielese. L'obiettivo è avere una grande circolarità di ragazzi e arrivare ben presto a qualche risultato importante”.

GIRONE A - 07/02/2016 20^ Giornata

VALVASONE - BARBEANO GRAVIS - TEOR UNION RORAI - CAMINO CEOLINI - CORVA PALAZZOLO - MANIAGOLIBERO VAJONT - S.QUIRINO CODROIPO - VALLENONCELLO VALERIANO - VIVAI RAUSCEDO

GIRONE A - 07/02/2016 20^ Giornata

ANCONA - AZZURRA PREMARIACCO RAGOGNA - BEARZI ATLETICO FAUGLIS - BUIESE TORREANESE - LAVARIANMORTEAN RIVIERA - REANESE UNION MARTIGNACCO - RISANESE DIANA - RIVE D'ARCANO SANTAMARIA TARCENTINA

CENNI STORICI L'attività sportiva del Ragogna Calcio nasce negli anni '46-'47 grazie allo spirito del parroco del paese, Don Fiorello, che ha portato i ragazzi del paese a partecipare a diversi tornei. Dal 1964 la squadra esordisce al campionato di Terza Categoria grazie all'impegno di Paolo Molinaro, che si presenta sia come allenatore che finanziatore della squadra. Nel 1969 viene realizzato il primo torneo delle frazioni federale, svolto nel periodo estivo, ed era un ottimo punto di ritrovo per tutti gli emigranti che tornavano a casa. Quest'anno sarà la 45°edizione e rimane l'unico torneo federale in regione, e verrà svolto tra la fine di giugno ed inizio luglio. La squadra per anni ha militato quasi sempre in Terza Categoria con alcune apparizioni in Seconda. Ma è il 2013 l'anno clou della società quando in due anni riesce a raggiungere il doppio salto di categoria, battendo il 2 giugno l’Aiello nello spareggio decisivo. Inoltre nello stesso anno c'è la grande soddisfazione della vittoria della Coppa Regione di categoria.

GIRONE A - 07/02/2016 20^ Giornata

SOVODNJE - DOMIO PRO GORIZIA - FO.RE.TURRIACO GRADESE - ISONTINA AQUILEIA - ISONZO CORMONESE - MLADOST BREG - PRO ROMANS MEDEA PORPETTO - TERZO MARIANO - ZARJA

TremilaSport+ | 03 02 2016 | 015


CALCIOSECONDACATEGORIA

PERTEGADA L'AMMAZZA-GRANDI

Dopo la Serenissima, anche la capolista Rivolto ha dovuto inchinarsi ai bassaioli

D

uello ricco di colpi di scena quello che si sta consumando in Seconda categoria C. Se da una parte c'è una Serenissima Pradamano che la scorsa settimana aveva perso terreno nei confronti del Rivolto, questa volta è la capolista a dover lasciare sul campo l'intera posta in palio. In comune, oltre all'obiettivo della vittoria del campionato, solo un'altra cosa: il Pertegada. Sia la Serenissima che il Rivolto hanno infatti perso contro i bassaioli che si confermano in un ottimo momento di forma: «I ragazzi domenica hanno

dimostrato che la qualità c’è ancora, non è stata di certo persa – commenta il direttore sportivo, Damiano Buffon -. Soprattutto a livello mentale ottima la prova, c’era la voglia di portare a casa il risultato e tutto sommato direi che la vittoria è stata meritata. La domenica precedente avevo visto una Serenissima non brillante come l’avevo vista all’andata, l’ingresso di Gerli a partita in corso aveva cambiato il volto alla squadra». Con questi due ottimi risultati l’undici della Bassa fa un importante passo in zona salvezza: « Due risultati fondamentali in ter-

Ci manca un po' di equilibrio, alterniamo grandi prestazioni a momenti decisamente negativi 16 | 03 02 2016 | TremilaSport+

mini di punti, classifica e soprattutto per il morale. Purtroppo la partenza non è stata delle migliori e soprattutto col Sedegliano abbiamo perso meritatamente, mentre con la Maranese determinanti sono stati gli episodi». Il buon momento attuale della compagine bassaiola dà ora la possibilità alla dirigenza di riflettere su quanto non ha funzionato nella prima parte di stagione: «Quest’anno ci manca un po’ di equilibrio: abbiamo periodi in cui facciamo molto bene ed altri molto meno. Ma bisogna capire che la squadra è giovanissima, metà della rosa è alla prima esperienza in categoria e ha sofferto il passaggio diretto Juniores – Prima Squadra. Ma il percorso che stiamo facendo lo definirei più che positivo: la politica dei giovani è la scelta giusta, e non dimentichiamo che siamo stati sfortunati anche con gli infortuni e le squalifiche, alcune evitabili. Quattro titolari sono stati fuori per quasi due mesi e pian piano stanno recuperando. Anche un giocatore importante come Jacopo Mauro, che si è finora

sacrificato in difesa, è rientrato domenica scorsa nel suo ruolo naturale di centrocampista, e si è vista la differenza». La prima parte di campionato ha pregiudicato le possibilità per il Pertegada di puntare ai piani alti della classifica, ma resta comunque la possibilità di togliersi qualche bella soddisfazione da qui al termine del torneo: «Ora l’obiettivo è salvarci il prima possibile ma non nego che ad inizio anno si pensava a qualcosa di più, ossia rimanere nella fascia alta della classifica e lottare per un posto ai play-off. Ma ripeto, il gruppo sta lavorando bene e soprattutto è unito, e questo era un punto fondamentale del nostro percorso». Dopo aver lasciato a bocca asciutta le due capoclassifica, per il Pertegada arriva la sfida contro un Tre Stelle reduce dal pareggio per 2-2 in casa del Lestizza.. Tre Stelle che fin qui ha vinto sette volte su dieci in casa, Pertegada che invece ne ha vinte due su nove in trasferta: ma ora l'aria nella Bassa sembra essere cambiata.


TERZA CATEGORIACALCIO

IL PUNTO NEGLI ALTRI CAMPIONATI

FOCUS

GRAN BAGARRE PER IL VERTICE La gara tra Tilaventina e Villanova, disputatasi domenica, è una di quelle che non dovrebbero mai essere consigliate ai deboli di cuore. Gol, ribaltoni, espulsioni: le due compagini che guidano la classifica del girone A non si sono fatte mancare assolutamente nulla. Alla fine a prevalere è stata la Tilaventina che con questo successo torna a scavalcare la compagine pordenonese e a riguadagnare così la vetta della graduatoria. A sperare in un pareggio e a rimanerne ampiamente delusa è stata soprattutto l'Unione Smt che si era agevolmente sbarazzata del Don Bosco e che sognava di avvicinare ulteriormente la vetta. A scendere nettamente nel borsino è però il 3S Cordenons, scivolato malamente in quel di Morsano, e ora distante sei lunghezze dalla capolista. Nel prossimo

LODI: «ZOPPOLA PRONTO E MATURO»

R turno, fari puntati sulla sfida di Cordenons, con il 3S obbligato a fare suoi i tre punti, mentre la Tilaventina sarà di scena in quel di Tiezzo, il Villanova ospiterà il Morsano e l'Unione Smt andrà a far visita al SaroneCaneva. Nel girone B, i Grigioneri hanno perso la loro grande occasione per scavalcare in classifica il Tagliamento, fermato a sorpresa dal Pagnacco. Per l'undici di Savorgnano una vittoria col Cassacco in casa avrebbe significato primo posto, ed invece ne è uscito solo un 1-1, più utile agli ospiti per tenere a vista la zona play-off. La lotta per il primato vedrà ora il Tagliamento affrontare in casa l'Atletico Grifone, mentre i Grigioneri andranno a far visita al temibile Pagnacco. Nel girone D, il Primorje prende il largo battendo la Roianese e portando così a 5 le lunghezze di vantaggio sul Chiarbola, fermato sull'1-1 dal Montebello. Ora la capolista andrà a far visita ad una Romana che in casa stenta a far faville, mentre il Chiarbola sarà di scena sul campo del Campanelle.

iprende la sua corsa verso il salto di categoria lo Zoppola, che dopo aver affrontato subito una pausa invernale più lunga causata dal turno di riposo, è tornata al successo battendo domenica la Pro Aviano per 3-2: «Riprendavamo il campionato dopo il turno di pausa con un grosso punto di domanda sullo stato di forma della squadra ha commentato il direttore sportivo, Massimo Lodi -. Siamo stati fermi un mese e mezzo e per fortuna abbiamo avuto la coppa regione in mezzo per tenerci allenati. Abbiamo fatto il possibile per arrivare mentalmente concentrati contro la Pro Aviano. Oltretutto loro avevano vinto la prima gara del girone di ritorno, avevano il morale alto e tanta voglia di fare uno scherzetto alla capolista». Zoppola dunque ancora avanti di un punto in classifica sul Maniago, ma con una gara disputata in meno. Per l'undici guidato da Michele Buset un mercato che non ha portato grandi novità, segno che la dirigenza zoppolana è convinta di avere già in casa il necessario per centrare il salto in Seconda: «Abbiamo tentato nel mercato di arrivare ad una punta che ci permettesse un buona dose di gol. In effetti, nonostante una difesa ottima su tutti i fronti, abbiamo fatto poco in fase realizzativa (solo 21 i gol contro i 5 presi, ndr). Abbiamo acquistato Marco Pin del Valvasone, che non

è esattamente una prima punta ma ci può dare una grossa mano nella seconda metà della stagione. Comunque per ora stiamo facendo un campionato in linea con gli obiettivi, la squadra è competitiva e c'è la volontà di arrivare al salto di categoria. La società ha lavorato bene per allestire una rosa di qualità. Peccato per il mancato arrivo di una punta ma la squadra può farcela senza problemi anche nello stato attuale». Per la capolista è ora in arrivo la sfida contro una Blessanese che stazione a ridosso della zona play-off e che in casa ha vinto quattro volte su sette subendo però ben 11 reti. Più semplice l'impegno per la diretta inseguitrice Maniago, che si appresta ad ospitare un Mereto dalle polveri bagnate in trasferta. Una sfida non proibitiva, dunque, per i coltellinai che però già domenica dovevano farcela agilmente contro il fanalino di coda Basiliano, quando invece si è trovata a faticare più del previsto, uscendo sì coi tre punti, ma solo in virtù di uno striminzito 1-0. Stesso discorso per il Brugnera, corsaro in quel di Polcenigo ma che dovrà far vedere di più in casa contro l'Arzino.

Il mercato di riparazione non ha portato punte, ma è arrivato il jolly offensivo Pin dal Valvasone TremilaSport+ | 03 02 2016 | 17


CALCIOGIOVANILE CALCIOUDINESE

Juniores Regionali Girone A Continua il momento magico del Flaibano che va a vincere per 4-0 sul campo del Pravisdomini e conserva la vetta della classifica con tre punti di vantaggio sul Tricesimo. La lotta per la supremazia nel raggruppamento A sembra ormai riservata a queste due compagini, visto l'ampio margine che le separa dal resto delle inseguitrici. Prova a buttarsi alle spalle alcuni mesi da dimenticare la Sanvitese, che è finalmente tornata alla vittoria battendo per 2-1 il fanalino di coda Torre. Nel prossimo turno, fari puntati sul match tra Flaibano e CjarlinsMuzane, mentre il Tricesimo dovrà fare i conti con un FiumeBannia fin qui in trasferta ha ottenuto 10 dei suoi 22 punti complessivi.

Girone B Quella del Trieste Calcio è ormai da tempo una corsa in solitaria ed è solo la matematica a tenere al momento ancora vivo il torneo. I lupetti sabato scorso sono andati a sbancare il campo della Virtus Corno, ottenendo la 18sima vittoria su 19 incontri dusputati. Numeri da far impallidire chiunque e che lanciano i giallorossi verso la finale contro la vincente del gruppo A. Nel prossimo turno a cercare di infliggere al Trieste Calcio la prima sconfitta stagionale sarà il Kras che finora in trasferta si è sempre fatto valere.

18 | 03 02 2016 | TremilaSport+

CATTARUZZI: LA ROIANESE VOLA DRITTA IN FINALE

I bianconeri eliminano Sant'Andrea e Vesna, chiudendo al primo posto il raggruppamento B del torneo giovanile

è

la Roianese ad aggiudicarsi il girone B e ad accedere alle “final three” del Memorial Cattaruzzi assieme all’Altura ed al San Luigi, squadra che si qualifica come miglior seconda grazie alla favorevole differenza reti nei confronti del Sant’Andrea. I bianconeri battono per 5 a 2 il Vesna e per 4 a 2 il Sant’Andrea, mentre nella terza gara è il Sant’Andrea ad avere la meglio sul Vesna imponendosi per 3 a 2. ROIANESE – VESNA 5-2 (2-1) Parte con il piede giusto la Roianese nella seconda giornata del Memorial Cattaruzzi, con i bianconeri che si impongono sul Vesna per 5 a 2. Dopo una prima fase di studio i bianconeri pigiano sull’acceleratore ed al 7° passano in vantaggio con un tiro da fuori area di Mitri. Il Vesna cerca di pervenire immediatamente al pareggio spostando in avanti il proprio baricentro, ma Bressi non corre mai eccessivi pericoli. Al 10° sono invece i ragazzi di mister Mastromarino a raddoppiare grazie ad una parabola di Luongo che si infila sotto la traversa beffando Di Nino. Reagiscono i carsolini che un minuto dopo dimezzano lo svantaggio quando Venutti ruba palla al limite dell’area e con un rasoterra a fil di palo trafigge Bressi per il 2 a 1 con il quale si va a riposo. La ripresa di apre con uno slalom di Bonin la cui conclusione fa la barba al palo. Al 4° palla gol per Venutti sventata dalla parata in corner di Bressi. Un minuto dopo il Vesna pareggia con un gol in mischia di Fabro sugli sviluppi del terzo angolo consecutivo battuto

dalla formazione di mister Maganja. L’equilibrio dura però solamente due minuti poiché al 7° la Roianese si riporta in vantaggio grazie al tap in vincente in area piccola di Bonin. E’ lo stesso Bonin al 9° a siglare la quarta rete bianconera deviando alle spalle di Di Nino un cross di Luca Franchi. Poco prima del triplice fischio finale arriva anche la quinta segnatura roianese messa a segno da Michele Franchi che ribadisce in rete una corta respinta di Di Nino su conclusione di Luca Franchi. VESNA – SANT’ANDREA 2-3 (1-2) Dopo una partita equilibrata e combattuta il Sant’Andrea batte per 3 a 2 il Vesna, successo che matura nelle battute finali. Partenza razzo quella dei ragazzi di mister Curzolo che passano in vantaggio dopo due giri di lancetta con la deviazione vincente sotto porta da parte di Migheli su cross di Zilovic. Passano solamente due minuti ed il Vesna pareggia con

L'atto finale vedrà i bianconeri opporsi all'Altura e al San Luigi, qualificatosi come migliore seconda

la rete di Fabro il cui gran tiro da fuori si insacca a fil di traversa con Bole che nulla può. Il numero otto carsolino ci riprova all’ 8° ma questa volta la sua potente conclusione è fuori di poco. Ancora insidioso il Vesna al 12° quando il tiro di Golemc esce a fil di palo. Sul rovesciamento di fronte il Sant’Andrea si riporta in vantaggio grazie al destro al volo dal limite dell’area da parte di Curzolo. Primo tempo che si chiude sul 2 a 1 per il Sant’Andrea. L’avvio di ripresa vede una marcata supremazia territoriale del Vesna che attacca a testa bassa costruendo diverse insidie per la porta di Bole, ma scoprendosi anche in difesa. Ed infatti al 9° il Sant’Andrea va a bersaglio al termine di un veloce contropiede con Andorno il cui tiro prima di finire alle spalle di Di Nino carambola sul palo. Al 12° è bravo il numero uno carsolino quando si distende in tuffo a deviare in corner un tiro di Andorno, involatosi in una veloce ripartenza. Il Vesna accorcia le distanze al 13° con una deviazione sotto misura da parte di Floreani sugli sviluppi di un calcio


GIOVANILE UDINESECALCIO CALCIO

Juniores Provinciali Girone A Aviano - Maniago: già di per sè questo derby avrebbe tutte le caratteristiche necessarie per essere considerato caldissimo: se si considera poi che le due compagini al momento condividono la prima piazza del raggruppamento A ecco che la sfida si infiamma ulteriormente. Per il momento, però, di sfida a distanza si tratta: i coltellinai si apprestano ad ospitare un Sedegliano reduce dal successo sudato contro il Lestizza; per l'Aviano, invece, trasferta sulla carta molto abbordabile proprio sul campo del Lestizza, con i padroni di casa che ancora cercano la prima gioia stagionale davanti ai propri tifosi. In casa, infatti, il Lestizza ha fin qui racimolato solo un punto.

d’angolo. Nel finale forcing carsolino ma la difesa del Sant’Andrea regge e il risultato non cambia. ROIANESE – SANT’ANDREA 4-2 (2-2) Vittoria in rimonta per la Roianese che batte per 4 a 2 il Sant’Andrea dopo essere stata per due volte in svantaggio nella prima frazione di gioco. Partita molto bella, vivace e giocata a gran ritmo con le due squadre che si sono affrontate a viso aperto, nonostante la suddivisione della posta in palio permettesse ad entrambe di accedere alle final three. Scoppiettante l’avvio con un continuo botta e risposta e Sant’Andrea che passa in vantaggio al 2° con Curzolo che insacca su una corta respinta di Bressi. L’equilibrio viene ristabilito dopo due minuti da Mitri che finalizza una bella azione corale dei bianconeri con quattro passaggi di prima che mettono l’attaccante roianese nelle condizioni di trafiggere Bole. Al 7° Sant’Andrea che mette nuovamente la testa avanti quando Migheli anticipa l’uscita di Bressi e insacca di rapina. Ancora una volta

In alto la foto dell'Altura; qui a fianco la formazione del San Luigi

la Roianese è costretta ad inseguire e il 2 a 2 arriva al 12° con un tiro dal limite dell’area scagliato da Bonin. Il tempo si chiude con una punizione di Luca Franchi che sorvola la traversa. La ripresa è ancora più spettacolare con le due squadre che si affrontano a viso aperto, nonostante il pareggio consenta ad entrambe di accedere alle final three. La prima emozione in un palo colto da Mitri con una gran tiro dalla distanza. E' quindi Bole a neutralizzare un conclusione a botta sicura di Luca Franchi. Al 6° legno anche per il Sant'Andrea con il palo centrato da Curzolo sugli sviluppi di

Girone B un calcio d'angolo. All' 8° la Roianese completa la rimonta con la rete del vantaggio messa a segno da Giraldi, il quale con un gran gesto tecnico si libera di un avversario e dalla distanza trova l'angolino alla destra di Bole. Il Sant'Andrea non ci sta e attacca nel tentativo di riequilibrare le sorti ma senza impensierire più di tanto Bressi. All' 11° arriva la marcatura del definitivo 4 a 2 messa a segno da Bettini che di petto corregge in rete un cross di Bonin. Allo scadere Roianese ancora pericolosa con una punizone di Agbedjro bloccata in due tempi da Bole.

Dopo aver chiuso lo scontro diretto a reti bianche, Udine United e Nuova Sandanielese, capofila a pari merito, cercheranno ora di staccare l'avversaria nelle sfide a distanza. Prociuttai alle prese con un pessimo cliente, visto che si apprestano ad ospitare un'Azzurra Premariacco terza in classifica, e che, in caso di vittoria, potrebbe ancora coltivare ambizioni di lotta per il vertice; gli udinesi, invece, andranno a far visita alla Fulgor, fanalino di coda e vincente in casa fin qui solo una volta.

TremilaSport+ | 03 02 2016 | 19


Foto:silvano zandonella

CALCIOUDINESE CALCIOFOTOGALLERY

giovanissimi sperimentali

UNION MARTIGNACCO AQUILEIA

2-2 31-01-2016

schierate a centrocampo aquileia (in maglia azzurra) e martignacco (in rosso)

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FOTOGALLERYCALCIO UDINESECALCIO

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CALCIOC5

COLPO SU COLPO

FLASH

LA CAPOLISTA MANZANO E LA BASSA CONTINUANO NEL LORO SPLENDIDO MOMENTO DI FORMA

CLARK, CHIARI SEGNALI DI INVOLUZIONE

SERIE C

Sta prendendo una brutta piega la seconda parte della stagione dei giallo-verdi. Prima la mancata presentazione in casa del Manzano costata lo 0-6 a tavolino e un punto di penalizzazione, poi un 1-18 nel campo amico contro il Tergesteo, con gli udinesi costretti praticamente a giocare per 55 minuti in quattro a seguito dell'espulsione di un giocatore e senza cambi a disposizione. ADRIATICA

DUE PORTIERI ESPULSI Non capita troppo spesso di vedere entrambi i portieri espulsi in una gara di campionato: è quanto invece accaduto all'Adriatica che nella gara interna col Vicenza si è vista privare prima di Patti per proteste e poi del suo vice Verzegnassi per intervento di mano fuori area. E cosÏ per gli ultimi due minuti e mezzo di gara è toccato al bomber Besic andare a difendere i pali della porta.

PER MANZANO E' ANCORA TABU NERO

COPPA ITALIA

Ancora una volta si rivela un tabĂš il passaggio al secondo turno della competizione nazionale per il Manzano. Sconfitti per 1-5 nella gara inaugurale del triangolare dallo Sporting Castello, i giallo-blu in formazione ampiamente rimaneggiata hanno ceduto per 4-1 anche in casa della Bassa Atesina di Bolzano, due risultati che confermano la condizione sottotono di parecchi giocatori cardine della squadra che sembrano aver tirato il fiato dopo la lunga cavalcata.

PER LA VETTA ADESSO

è LOTTA TESTA A TESTA

T

erza giornata di ritorno in serie C di calcio a 5 regionale che passa in archivio senza grosse sorprese. In testa continua il duello a suon di vittorie tra il Manzano e la Bassa Futsal; la capolista impiega un tempo e mezzo per superare un combattivo e mai domo Tavagnacco, decide Frosutto autore di una tripletta che blinda il 2-6 finale; senza storia la sfida di Aquileia dove la Bassa Futsal continua la striscia vincente, arrivata ad otto gare, con uno 5-0 che conferma il gran momento della squadra allenata da Criscuolo che tiene dunque il fiato sul collo alla prima della classe. Si riscatta Palmanova, dopo lo scivolone sul campo del Tergesteo, la squadra di Noselli non stecca nella sfida clou della giornata contro una Torriana troppo arrendevole; amaranto che conducono anche per 6-1, nel finale i giallo-blu di Gradisca rendono meno pesante il passivo fino al 6-4 finale; del passo falso degli isontini ne approfitta prontamente la Futsal Udinese che all'ultimo respiro con un gol di Davide Collevati spegne per 2-1 una Svt Futsal comunque da encomiare per il gioco espresso dal team di mister Odorico. Grande prova del Maccan Prata che davanti ai propri

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tifosi strapazza con un clamoroso 11-3 un Lignano troppo brutto per essere vero, prestazione da dimenticare per la squadra di coach Zimolo, ma onore al merito del Maccan autore di una prestazione stellare con ben sette giocatori diversi in rete; esame di maturitĂ fallito invece per il Pordenone che, privo di mister Asquini influenzato, alza bandiera bianca al cospetto di un Pentalcor che interrompe la serie nera, con il recupero dei molti infortunati il team di Movio torna in sella e rilancia con un 6-4 (triplette per Vodopivec e Pintar) le proprie ambizioni per la zona play off . Discorso a parte invece per la Clark Udine, dopo la mancata presentazione a Manzano il fac totum Tirindelli riesce in qualche modo a mettere in campo 5 giocatori, un espulso dopo pochi minuti e l'inesperienza del resto del gruppo recuperato in extremis sanciscono la disfatta senza precedenti per i gialloverdi contro il Tergesteo, un 1-18 (5 reti per Mariano) che si commenta da solo. In serie B non serve a nulla l'ennesimo cambio della conduzione tecnica per l'Adriatica, con Mattiussi subentrato a Marega. Contro il Vicenza arriva l'ennesima sconfitta, un 3-8 cha ha tutti i connotati di una sentenza per la quale solo la matematica lascia ancora qualche speranza.

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FEMMINILECALCIO DIFENSORE Elena Virgili, classe '95, di Lestizza, è dalla stagione in corso al Vitorio Veneto dopo gli inizi di carriera al Chiasiellis.

NOSTALGIA CANAGLIA DEL BIANCOCELESTE

Elena Virgili ricorda con piacere i suoi esordi e la serie A al Chiasiellis

C

hi era seduto nelle tribune dello stadio Barison sabato scorso ha assistito a una partita combattuta, emozionante e divertente. Un Vittorio Veneto-Tavagnacco secondo atto, in una stagione tutt’altro che scontata. Seduta sugli spalti c’era anche una ragazza che avrebbe tanto voluto giocare il suo “derby personale”: Elena Virgili, difensore classe ’95, nata e cresciuta calcisticamente nel Chiasiellis e ora titolare nella neopromossa squadra di mister Fattorel. «Abbiamo perso solo 1-0 contro il Tavagnacco e io ero purtroppo a guardare la

«Ricordo quando battemmo 2-0 il Tavagnacco nel derby al mio primo anno di serie A: a fine gara mi ritrovai a piangere dalla gioia»

partita dalla tribuna causa l’espulsione rimediata contro il Riviera di Romagna -riferisce la ventenne atleta di Lestizza -. Essendo friulana doc affrontare il Tavagnacco è come giocare un derby e quindi è una partita che sento molto. Avendo “dovuto” osservare il match da una posizione sopraelevata, posso dire che le mie

TAVAGNACCO RITROVATO DOPO I SUCCESSI CON MOZZANICA E VITTORIO VENETO

compagne di squadra si sono comportate molto bene; seppur soffrendo in alcuni momenti della gara. La mia friulanità calcistica deriva dal fatto che ho iniziato a giocare col Chiasiellis all’età di 13 anni, prima un anno con le Esordienti per poi passare subito in Primavera». E dopo solo due anni l'esordio in prima squadra: «Era la stagione 2011-2012 e si giocava contro la Roma, un’emozione indescrivibile, un sogno realizzato. Fin dalle elementari giocavo con i miei compagni durante le ricreazioni e a casa coi miei due fratelli, Pietro e Diego». Molti anni con la maglia del Chiasiellis ed ora al Vittorio Veneto. Tra queste due, breve parentesi con la maglia del Bearzi. «Devo molto al Chiasiellis, società in cui sono cresciuta sia umanamente che calcisticamente e che mi ha permesso di esordire in Serie A, quando battemmo anche 2-0 il Tavagnacco nella mia prima stagione in massima serie. Nella stessa stagione ho avuto l’onore di indossare anche la maglia della Nazionale Under 19, esperienza indimenticabile». Non solo momenti felici , però, con la maglia biancoazzurra: «Ricordo con molto rammarico il giorno in cui la società ufficializzò la chiusura, nel 2014, ormai il Chiasiellis era per me come una seconda famiglia. La stagione passata poi col Bearzi è stata bellissima: all’inizio del campionato abbiamo avuto alcune difficoltà, i risultati non arrivavano ma col passare del tempo la squadra ha trovato il giusto assetto e la giusta intesa e siamo riuscite a raggiungere

Tavagnacco ritrovato dopo il successo interno sulla capolista Mozzanica confermato dal blitz di Vittorio Veneto. Le gialloblù di Sara

il quinto posto in classifica, un risultato molto soddisfacente. Il salto di categoria si fa sentire soprattutto a livello tattico e fisico e l’intensità di gioco tra la Serie A e la B è evidente. Ma è stata una stagione molto positiva per me». Elena quest’anno ha ritrovato la Serie A con le rossoblù del Vittorio Veneto, squadra molto giovane che sta incontrando qualche difficoltà.. «Sì, siamo una squadra molto giovane e ci manca un po’ di esperienza - ammette la Virgili - .Contro le squadre più blasonate è finita in goleada ma con quelle alla nostra portata abbiamo dimostrato che ce la possiamo giocare per raggiungere la salvezza, nostro obiettivo primario. Dobbiamo trovare, secondo me, ancora la giusta intesa tra di noi visto che ci sono molte giocatrici nuove nell’organico rispetto all’anno scorso. Altre cose che ci mancano sono un po’ di “cattiveria” agonistica e furbizia che, a mio avviso, in questa categoria sono indispensabili». Ha le idee chiare la giovane Elena, studentessa di Lingue e Letterature all’Università di Udine. Sia sul suo futuro scolastico (vorrebbe passare un periodo in Germania per lavorare e affinare il tedesco), sia su come affrontare le prossime avversarie, sabato il Brescia e poi il Bari in uno scontro diretto che si prevede molto caldo: «È quasi impensabile raccogliere punti contro il Brescia ma cercheremo di dare il massimo perché nel calcio nessun risultato è scontato. Con il Bari sarà dura vista anche la lunghissima trasferta che dovremo affrontare: è uno scontro diretto e, indipendentemente dal risultato contro il Brescia, dobbiamo affrontare questa partita imponendo il nostro gioco e limitando al massimo le loro potenzialità. Siamo ancora in piena corsa per la salvezza e siamo consapevoli che ogni risultato positivo può valere oro». Valeria Degano

Di Filippo, qui in una foto d'archivio, sono ora assestate alle spalle del treno della capolista con 20 punti, buon bottino in vista del futuro.

TremilaSport+ | 03 02 2016 | 23


CALCIOUDINESE

Coi fru-fru si va giù Ecco l'Udinese-panzer di IDO CIBISCHINO

I

Mercato saggio: investimenti sui giovani (Balic, Samir, Matos) e arrivi maturi e solidi in mediana (Hallfredsson e Kuzmanovic) per non correre rischi

nchieste su espedienti fiscali, polvere di gigantismo negli occhi, ritiri punitivi, nervi a fiori di pelle, grandinate di espulsioni e di gialli, mani addosso tra compagni, addirittura il serafico Gigi che insegue per menarlo il collega team manager laziale, reo di aver apostrofato un raccattapalle. Se questo è il calcio, molto meglio una bella scarpinata tra i vigneti assopiti delle colline di Buttrio e

Resta l'equivoco sul nome dello stadio: il Friuli passa in secondo piano con un'operazione “furbastra” e poco chiara. E la Curva Nord si scatena...

per tutti. Lo sappiano anche Lega e Federcalcio. A proposito delle gigantesche “insegne” apparse fuori dello stadio, in questi giorni il Servizio edilizia privata del comune s'è fatto vivo per lettera intiamando all'Udinese il passo indietro: figurarsi se la Spa s'impressiona per così poco, di sicuro andrà al contenzioso che si trascinerà per anni, magari oltre i cinque anni previsti dall'abbinamento. Da

Orsaria, con approdo finale da Nadalutti per un fermo di qualità. Non fosse che il bello e il buono, anche se meno reclamizzato, vince sempre e fa evaporare la disaffezione, la voglia di dire basta. ABBRACCIO - Bello è stato l'abbraccio collettivo prima della partita con la Lazio. Hanno fatto cerchio non soltanto gli undici titolari, come al solito; ad essi si è unita la panchina tutta e lo stesso Colantuono: così è stato ufficializzato, dopo le tre ingloriose sconfitte di fila, il patto della rinascita di un'Udinese di uomini, di giocatori finalmente sintonizzati attorno a un obiettivo. Che non è (ma lo sarà ancora?) l'Europa dei bei tempi, ma quello di salvare la pelle, di non precipitare tra le nullità. Sul campo, al netto degli eccessi di nervosismo indotti dalla settimana di clausura, i bianconeri si sono

battuti con ardore, voglia agonistica, orgoglio, resistendo anche in dieci alla pressione dei “lotitiani” che non sono riusciti a passare nonostante abbiano schierato alla fine quattro attaccanti (con due torri, Matri e Klose, che andavano a cercare il piccolo gigante Piris), facendo piovere nell'area bianconera la bellezza di 36 palloni. ORA E SEMPRE FRIULI - Bellissimo è stato lo spettacolo della Nord, una muraglia di colori e di sonorità rombanti che hanno fatto da colonna sonora, trasmettendo fiumi d'energia e di coraggio. Avrei voluto essere tra i nordisti quando a più riprese hanno scandito “Ora e sempre stadio Friuli”. Mi sono commosso, sì, alzandomi in piedi ad applaudire dopo che avevo rigirato malinconicamente tra le mani il foglio ufficiale delle formazioni dov'era indicato il

come la vedo io, ai “benefattori” si riservi pure uno spazio adeguato, se non infrange leggi e regolamenti anche superiore a quello che oggi ruba l'occhio all'esterno delle due curve. La scritta contenga marchio e nome dello sponsor, mentre non è accettabile la parola “Arena” che si configura a tutti gli effetti come indicativa del nome dello stadio. Con la stessa logica, visto che lo sponsor è lo stesso che appare sulle maglie, l'Udinese non dovrebbe chiamarsi Udinese, bensì Dacia! Resta da chiedersi, allora, che significato dare alle due pagine apparse lunedì 14 dicembre sul Messaggero Veneto in cui, a firma di Gianpaolo Pozzo, si annunciava che “il nome storico Stadio Friuli continuerà a identificare anche il nuovo impianto nella toponomastica ufficiale”. E che “il nuovo stadio

24 | 03 02 2016 | TremilaSport+

nome dello stadio di Udine, non più stadio Friuli. Beh, è stato stupendo avere conferma che l'anima della Nord vive senza rinnegare il passato e la Storia, che la Curva ha una testa sua non manovrabile e non comprabile perchè i valori non si vendono, neppure allo stadio delle meraviglie. Bloccata sulla soglia del consiglio comunale per le reazioni della piazza, la seconda denominazione (diventata prima nella furia da marketing della società) è entrata dalla finestra con un'operazione strisciante che il sindaco Honsell in prima battuta si è affrettato a vidimare minimizzando infastidito ogni valutazione contraria. Beh, voglio sperare che l'assemblea cittadina, secondo coscienza e convenzione alla mano, metta le cose in chiaro, scongiurando l'irrispettoso e ridicolo equivoco odierno. Se il nome è stadio Friuli, tale deve essere


STADIO FRIULI

Foto: Roberto Viotto

ora e sempre

La curva Nord si è schierata per la storica denominazione dello stadio. A fianco, il nuovo centrocampista Hallfredsson. Nell'altra pagina, Danilo espulso e Totò che dà il benvenuto ad Armero. dell'Udinese avrà come sponsor Dacia”. Sponsor, appunto, e nulla di più. Da come sta evolvendo la faccenda appare chiaro che qualcuno ha sorpassato a sinistra il paron. MERCATO - Sul campo la paura non è cessata, posto che la salvezza è ancora tutta da conquistare se dietro neppure il Verona si arrende. E che si temano agguati e ulteriori colpi bassi della sorte lo si evince anche dalla sessione invernale di mercato appena conclusa che ha visto l'Udinese attiva anche in entrata come poche altre volte in passato. Mentre con gli ingaggi del ventiduenne Matos (seconda punta veloce ceduta dalla Fiorentina), del ventunenne difensore Samir (prelevato per 4 milioni dal Flamengo, è stato prestato al Verona) e sopratutto del diciannovenne talento croato Andrija Balic, stoffa da grande centrocampista, si prova a rimettere benzina nella macchina sforna campioni e plusvalenze indispensabili per l'autofinanziamento, i Pozzo hanno voluto ga-

rantirsi per il presente con giocatori maturi di pronto impiego. Sopratutto solidi di gamba e di cuore, con cui puntellare la mediana, frequentata finora da troppi personaggi fru-fru (Marquinho, Evangelista), o inadeguati (Iturra) o disadattati (Kone). Kuzmanovic ha lasciato una discreta impressione all'esordio (si era persino materializzato in zona gol, rarità per i nostri centrocampisti), se il pelatone islandese Hallfredsson è lo stesso che teneva su mezzo Verona diventerà inamovibile, potrà tornare utile Armero dal quale la società ha avuto garanzie di testa a posto. Così come Matos offrirà nuove soluzioni offensive a Colantuono. Mi pare di poter dire che le cose sono state combinate con intelligenza e, fatto non secondario a testimoniare la fiducia del club nel tecnico, in sintonia con le esigenze di Colantuono. Che vuole una squadra maschia. Così si diceva una volta perchè oggi mi pare che il genere abbia perso un sacco di punti.

UDINESECALCIO

è meglio che Danilo non incroci Balotelli Chi ne aveva preso le misure, ballando sulle sue debolezze, d'ora in poi dovrà rifare i conti perchè si troverà di fronte un'Udinese diversa, meno malleabile e sopratutto meno leggera a centrocampo, da subito rivelatosi il tallone d'Achille in questa stagione. Colantuono, da buon aziendalista, ha sempre evitato di lavare i panni sporchi in pubblico, difendendo i suoi uomini anche in presenza di deficienze macroscopiche, ma le recenti operazioni ed epurazioni nel mercato invernale sono indicative più di ogni parola. Il nuovo corso dell'Udinese “pesante” avrà nel prossimo turno il battesimo del fuoco a San Siro in casa di quel Milan che all'andata passò al Friuli per 3-2. Quella partita, che lo vedeva al debutto da titolare dopo il ritorno in rossonero dal Liverpool, la vinse si può dire da solo Ballotelli. Marione si procurò e realizzò la punizione che già al 5' sbloccò la partita, costrinse al giallo quattro dei nostri, nascose il pallone nel finale in forcing dei bianconeri, capaci nella ripresa con Badu e Zapata di riaprire una partita sepolta già nei primi 45' dalle reti di Balotelli, appunto, di Bonaventura e dello Zapata rossonero. Sarà un'Udinese diversa, ma anche il Milan è cambiato con la benedizione del derby stravinto sull'Inter: più squadra, riferimenti precisi, Mihajlovic sembra aver trovato le chiavi di gioco e morali per dare la sua impronta. E' probabile che Colantuono attivi qualcuno dei nuovi (Hallfredsson in particolare, magari Matos) e qualche ragionamento dovrà farlo su Danilo: il perno della difesa è fuori fase, moltiplica le ingenuità e il nervosismo mettendo in difficoltà tutti. Meglio rinunciarvi in attesa che torni ai suoi livelli, posto che le alternative non mancano. di Biancamaria Gonano

“LE ZEBRE” UDINESE CLUB FEMMINILE

“La forza delle donne non può finire mai!” Non sono solo le parole di una canzone ma è la descrizione di una squadra di donne davvero speciali: “Le Zebre”. Forza, passione, entusiasmo eleganza e gentilezza le accompagnano da più di trent’anni. L’Udinese come ci racconta la vicepresiClub Femminile “Le Zebre” na- dente Jessica Fantini: “ Siamo sce a Gonars il 26 Febbraio 1985 un Udinese Club formato da

sole donne, dal direttivo alle socie tesserate alle simpatizzanti, esattamente il terzo club

femminile in Italia. Il primo è il club femminile di Pescara, con il quale siamo gemellate e prima di tutto amiche. Da trent’anni siamo presenti allo stadio a sostenere e tifare l’Udinese .Non ci limitiamo ad essere solo delle semplici tifose ma siamo attive anche nel nostro paese nel campo della solidarietà e della cultura, con sano senso sportivo. Vi organizziamo la “Pedalata Gonarese” ricordando il nostro amico, fotografo e pubblicista

Mario Boemo. A Natale, arriva con noi il “Babbo Natale” che porta i doni ai nostri bambini e fa tappa anche al “Piccolo Cottolengo” di Santa Maria la Longa. E poi gestiamo la “Festa delle Torte” e la cucina del pesce nel corso della “Sagra Paesana”, e aiutiamo altre associazioni in molte manifestazioni, sostenendo con un contributo annuale la scuola materna San Giovanni Bosco di Gonars. Questo e molto, molto altro...".

TremilaSport+ | 03 02 2016 | 25


SIDICEVA...

si diceva...

ALLE OLIMPIADI C'ERO ANCH'IO I campioni friulani raccontati nei libri di Faustino Anzil

D

i Olimpiadi, da protagonista, il professor Faustino Anzil ne ha vissute parecchie ed è stato così quasi naturale per lui trasferire le proprie esperienze ed emozioni in due libri (del 2013 e 2014) dedicati ai campioni friulani. Tricesimano, diplomatosi con lode all'istituto superiore di educazione fisica di Roma, insegnante, allenatore e preparatore atletico (in Udinese, Lazio, Triestina e Padova), Anzil ha collaborato con allenatori affermati come Comuzzi, Lovati, Giacomini, Buffoni, De Sisti, Bianchi, Milutinovic, Sonetti e Vinicio e con Allodi a Coverciano. In veste di programmatore nazionale del settore salti della Fidal ha partecipato appunto a Olimpiadi e importanti eventi sportivi mondiali e tra i suoi "assistiti" figurano nomi importanti quali quelli di Del Forno e Di Giorgio, primatisti nazionali dell'alto. E anche in veste di scrittore ha saputo distinguersi per competenza e pulizia dello stile, pubblicando vari libri di sport, tra cui appunto i due dedicati ai friulani alle Olimpiadi. Attivo anche nell'associazionismo, Anzil è motore degli atleti Azzurri d'Italia, patrocinatori delle due pubblicazioni cui abbiamo voluto dedicare la nostra attenzione. Nel resoconto delle sue esperienze affiorano nomi di atleti noti e meno popolari agli sportivi, tra i primi sicuramente quello di Pierino Fanna da Moimacco, che da "pulcino" dell'Udinese, nel 1970/71, fu allenato proprio da Anzil, che incontrò anni dopo alle Olimpiadi di Los Angeles del 1984. In quell'occasione l'Italia

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del calcio non vinse nulla ma maggior fortuna, sottolinea l'autore nelle sue pagine, ebbe invece un altro friulano doc, Franco Bertoli da Adegliacco, che salì sul terzo podio con la nazionale di pallavolo. Molti altri furono i campioni incontrati da Anzil nelle competizioni a cinque cerchi, non esclusi quelli della neve, da lui trattati nel secondo volume dallo stesso titolo. E qui vi si raccontano epopee lontane, con curiosità che portano anche al sorriso come quella

di Fides Romanin, di Forni Avoltri, classe 1934, fondista che fu portabandiera azzurra a Oslo '52 e che per poter partecipare all'evento ottenne il placet familiare dopo che il Parroco aveva ottenuto le opportune assicurazioni dalla Federazione sulla serietà dell'ambiente della manifestazione. O tempora o mores. Una cavalcata, quella dell'uomo di sport tricesimano, che attraversa varie Olimpiadi fino a quelle di Vancouver 2010 alle quali presero parte otto rappresentanti friulani: Boccacini, Colloredo, Giorgio Di Centa, Michielli, Morassi, Piller Cottrer, Pittin e Silvia Rupil. E in ultima pagina un arrivederci a Sochi 2014, la storia più recente. e.f.


SIDICEVA...

Nella foto a destra, il professor Faustino Anzil con Donatelle Bulfoni, una delle massime espressioni dell'alto italiano negli anni '70.

"Pro patria est dum ludere videmur", mentre sembra che giochiamo, operiamo per la patria (motto delle societĂ sportive in Germania) TremilaSport+ | 03 02 2016 | 27


NONSOLOSPORT

CULTURA

Novità su mostre, spettacoli, eventi, personaggi del panorama culturale

PERSONAGGI

PIRILLO, IL VINO NELLA SUA ARTE

P

inot rosa per ricreare l'incarnato, Merlot, Cabernet, Terrano per i grigi e i violacei, Cirò per il rosso rubino, Pignolo per l’ambra; aggiungiamo infine un po’ di bianco per diluire il colore e pulire i pennelli. Si può concepire una pittura che utilizzi come materia prima il vino? Per alcuni artisti certamente si, e il risultato è inaspettatamente realistico e carico di pathos. Mariateresa Pirillo, acquerellista di origine calabrese ma residente a Udine da molti anni, ha instaurato uno stretto rapporto con il disegno e la pittura già in età scolare, quando si divertiva a riempire quaderni interi di caricature ritraenti insegnanti e compagni di classe. “Ma nel ’91 è avvenuta la vera svolta” spiega. “Sono divenuta allieva del grande maestro Favotto, insieme al quale mi sono subito appassionata alle tecniche ad acqua, quelle che rendono la pittura immediata, trasparente. Per questo motivo è però necessaria una conoscenza approfondita e dettagliata del proprio soggetto: un errore e si getta via il proprio lavoro”. Diverse sono state le mostre individuali e collettive della Pirillo, una delle quali nel 2012 le diede modo di vincere il terzo premio alla IV Biennale “Pittura col mosto” presso l’azienda vinicola Ferrin di Camino al Tagliamento. Senza dimenticare l’impegno sociale della presentazione personale “Right to be”, l’esposizione e performance pittorica alla XX Serata d’arte di Cirò marina con vittoria della Targa d’Onore, o ancora la personale “Uvaggi d’Arte” all’Antica osteria “I Frati” di Udine; e poi la più recente performance al “Caffè Desiderio” di Settignano, non lontano da Firenze, luogo frequentato da personaggi quali Michelangelo e Gabriele D’Annunzio, rappresentato in pagina. I soggetti prediletti della pittrice calabrese sono le acque, siano esse mari o lagune, come quella di Venezia che tanto l’ha affascinata. Ma anche ritratti o scorci della nostra città. L’influenza di artisti come Turner e Canaletto si può percepire, ma come lei stessa dice, “per mezzo dell’acquerello trasporto il mio cuore sulla carta” e per ognuno esisterà quindi una sfumatura o un chiaroscuro diversi. Massimo Gaudino

ROBERTO COSTANTINI

LA MOGLIE PERFETTA MARSILIO

Roma 2001. Due coppie: il matematico italoamericano Victor Bonocore e Nicole Steele, il magistrato Bianca Benigni e il marito Nanni; due crisi familiari. Tra loro una ventenne pericolosa, Scarlett. Intorno, la terra di mezzo del sordomuto e del puncicone, gli appalti pubblici, il poker, l'usura. Una ragazza violentata e uccisa. Sembra tutto chiaro, ma seguono altri morti. Balistreri indaga insieme a Bianca Benigni. La miscela è esplosiva, l'esito disastroso. L'arresto delle sorelle Steele incrina le relazioni italoamericane. Roma 2011. Solo con il tempo Balistreri riuscirà a ricomporre la verità. Se non è tardi per la giustizia, forse non lo è neanche per l'amore.

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LIONEL DAVIDSON

LE MONTAGNE GHIACCIATE DI KOLYMA MONDADORI

Uno scienziato morente, imprigionato in un laboratorio sovietico perduto in un'immensa e desolatissima Siberia, fa pervenire un disperato messaggio in codice a Johnny Porter, indigeno canadese del popolo Gitskan, erudito, scienziato e profondo conoscitore dei dialetti siberiani: lo supplica di raggiungerlo in segreto, a tutti i costi, lui, lui solo. E Porter, agente dei servizi segreti americani, accetta la sfida; compie un viaggio impensabile, rischia la vita per un segreto cifrato e poi tenta la più grande fuga di tutti i tempi, quasi impossibile.

L’ANGOLO DELLA

LETTURA

LUCINDA RILEY

ALLY NELLA TEMPESTA GIUNTI

La giovane Ally, velista esperta, è distesa al sole di uno yacht in mezzo all'Egeo e sta vivendo uno dei momenti più emozionanti della sua vita: l'intesa professionale con il famoso skipper Theo Falys-Kings si è da poco trasformata in un amore appassionato. Ma la loro felicità viene bruscamente interrotta dalla notizia della morte di Pa' Salt, il magnate svizzero che ha adottato Ally e le sue cinque sorelle e che ha lasciato a ciascuna una serie di indizi per mettersi sulle tracce del loro passato. Ally è troppo sconvolta per esaudire la volontà di suo padre; vuole solo abbandonarsi nelle braccia di Theo e ritrovare un po' di serenità: non sa però quello che sta per succederle

ANGELA MARSONS

URLA NEL SILENZIO NEWTON COMPTON

Cinque persone circondano una fossa vuota. A turno, ognuno di loro è costretto a scavare per dare sepoltura a un cadavere. Ma non è il corpo di un adulto, è troppo piccolo. Una vita innocente è stata sacrificata e un oscuro patto di sangue è stato siglato. E il segreto delle cinque persone sarà sepolto sotto quella terra. Anni dopo, la direttrice di una scuola viene uccisa brutalmente: è il primo di una serie di agghiaccianti delitti che stanno insanguinando la regione di Black Country, in Inghilterra. Nel corso delle indagini, ritorneranno alla luce anche i resti del corpicino sepolto tempo prima da quel misterioso gruppo di persone

CLIVE CUSSLER

HAVANA STORM LONGANESI

Mentre sta indagando insieme ad Al Giordino, suo inseparabile compagno d’avventure, su una terribile e misteriosa epidemia che dilaga nel Mar dei Caraibi e che rischia di minacciare gli Stati Uniti, Dirk Pitt, l’Indiana Jones dei mari, si trova coinvolto suo malgrado in qualcosa di infinitamente più pericoloso: una lotta per il controllo del potere nella Cuba post Castro. Nel frattempo i suoi figli, l’ingegnere navale Dirk jr e l’oceanografa Summer, sono sulle tracce di un’antichissima pietra azteca che potrebbe condurre alla scoperta di un tesoro dal valore incalcolabile


le belle di TremilaSport

UDINESECALCIO

Genni

Foto: Giuglielmo Gregoris

Family girl


le belle di TremilaSport

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le belle di TremilaSport

TremilaSport+ | 03 02 2016 | 31


le belle di TremilaSport Genni Martin, ragazza semplice e solare, ama ballare, pedalare in mountain bike e andare allo stadio

SONO UNA

MODELLA PER CASO

I

l suo nome proprio e il cognome letto con l’accento sulla “a” potrebbero far pensare ad una bellezza d’oltreoceano ma Genni Martin è invece di S.Vito al Tagliamento e i suoi non sono sogni da star ma da ragazza della porta accanto, come lei stessa tiene a sottolineare: “Spero in un futuro assolutamente normale, da moglie e madre. Un traguardo peraltro difficile da tagliare in un mondo in cui nei ragazzi della mia generazione predominano i modelli negativi e sostanzialmente privi di contenuti. Io invece, con i miei genitori entrambi lavoratori, sono in pratica cresciuta con i nonni e da essi ho appreso dei princìpi

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esistenziali fatti di semplicità e concretezza che sono felice di aver fatto miei”. Genni è una che lavora sodo,

in un’azienda produttrice di lenti per occhiali e nei week end come barista in locali del pordenonese e ama dichiaratamente le proprie scelte di vita: “Faccio dei lavori faticosi e senza orario ma non mi lamento, anzi è un modo per conoscere tante persone e divertirmi. E poi, per una che vive da sola come me, si tratta anche di arrotondare. A fare la modella ci sono arrivata di recente quasi per caso, grazie ad un fotografo che me lo chiese, ma non coltivo al proposito grandi aspettative. Anche que sto mi piace ma lo considero fondamentalmente un hobby”. E nel seppur poco tempo libero, Genni ama ballare (“Ho fatto danza per dieci

anni, insegnandola anche”), andare a teatro e pedalare in mountain bike, uscendo spesso insieme al padre Edi. Senza contare la sua passione per il calcio, che segue in televisione e, quando le è possibile, allo stadio Friuli: “Sono di fede juventina – ammette - ma vado a vedere anche l’Udinese. E’ pur sempre la squadra della mia Regione”.


MEM è un bar/ristorante dove puoi comperare oppure è un negozio dove puoi mangiare; girala o guardala come vuoi la sostanza non cambia! MEM è un locale dove puoi mangiare quattro cose fatte bene, bere una birra o un bicchiere di buon vino ed acquistare quello che ti sta intorno: il tavolo dove stai mangiando, la sedia sulla quale sei seduto, il quadro che vedi appeso alla parete, l’oggettistica esposta, il modernariato che ti circonda, il lampadario che ti illumina... insomma, è in vendita tutto ciò che stai guardando! Fare affari, se ti piacciono le cose originali, stravaganti ed introvabili non sarà difficile!

TremilaSport+ | 03 02 2016 | 33


BASKET CAMPIONI IN CARICA La formazione dell Malignani, squadra da battere anche nella nona edizione del Cernich

CACCIA AL MALIGNANI Al via la nona edizione del torneo studentesco dedicato alla figura di Ezio Cernich di EDI FABRIS

C

ome Beethoven. Maurizio Ivancich ha messo in atto la nona sinfonia del torneo dedicato alla memoria di Ezio Cernich (nel tondo) e l'ha fatto all'insegna di uno spettacolo, messo in scena all'Auditorium Zanon, fatto non solo di basket ma anche di performances di ballo, pattinaggio e show circense di un gruppo di studenti di elevato spessore artistico. Festa grande, insomma, per un evento cestistico molto sentito e che ripercorre le orme del mitico "Burei" degli anni '50 e '60 e che nella scorsa edizione è stato vinto dal Malignani in un'appassionante finale al Benedetti contro il Marinelli, a sua volta vincitore di precedenti edizioni. A prendervi parte, suddivise nei gironi di Eccellenza ed Elite, sono12 istituti superiori udinesi: nel primo raggruppamento, la le edizioni serie A del torneo, sono Malignani, del Memorial Marinelli, Marinoni e Copernico, Ezio Cernich mentre nel secondo, che regalerà la promozione alla squadra vincitrice, giocano nel girone A Stringher, Zanon, Uccellis e Volta e nel B Stellini, Ceconi, Bearzi e Deganutti. Nella prima giornata, iniziata il 1° febbraio con gli incontri Malignani-Marinoni e Copernico-Marinelli, si affronteranno pure Zanon-Uccellis e Stringher-Volta (il 3 febbraio) e StelliniCeconi e Bearzi-Deganutti (il 4 febbraio). Una kermesse che si concluderà con le finali di

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sabato 21 maggio nella tradizionale, storica cornice del palasport Benedetti, con alle 9 la finale Elite e alle 11 quella di Eccellenza. SALUTI DI EX A far sentire via skype la loro vicinanza ad una manifestazione che rimane anche a distanza di tempo nel cuore di chi vi ha partecipato, sono stati anche alcuni giocatori che dopo le scuole superiori hanno raggiunto la serie A o comunque livelli elevati: così, in video e in viva voce, a rivolgere l'in bocca al lupo ai più giovani colleghi che disputeranno il Cernich sono stati i fratelli Davide e Marco Pascolo, il primo a Trento e il secondo negli Usa, Giacomo Zilli, pivottone lui pure a farsi le ossa negli States, Daniele Mastrangelo e Francesco Candussi, mentre sul palco sono saliti altri protagonisti di precedenti edizioni, quali Petiziol e Vischi, che grazie ad una borsa di studio di Apu ieri vissero l'esperienza del basket studentesco stelle e strisce a Syracuse, Croce, Pellarini, De Monte, Codermaz e Martinuzzi, con quest'ultimo ad ammettere di aver preferito rispondere alla chiamata del prof Ivancich anzichè partecipare ad un meeting scientifico, lui che studia fisica, in programma a L'Aquila. Quando si dice attaccamento a determinati valori. CHI ERA LUI E' stato un ex zanoniano e giocatore di basket, oggi affermato commercialista,

Mario Savino, a delineare sul palco la figura del professor EzioCernich, che militò come atleta nell'Apu prima di diventare allenatore. Un uomo tutto d'un pezzo, ha descritto Savino, dai solidi principi morali e maniacale nell'insegnamento dei fondamentali. E chi non rigava dritto con lui non aveva vita facile. Un'altra testimonianza giunge da Rino Bruni, classe '49, che fu allievo di Cernich nella Libertas Udine negli anni '60 e che da lui ricevette preziosi insegnamenti e consigli che gli tornarono utili anche durante la successiva carriera in serie A e B: "Ricordo che quando mi convocarono per una selezione della nazionale juniores lui mi consigliò di valorizzare al massimo le mie doti di penetratore e tiratore: non passare la palla, fai tutto da solo, mi disse, ed ebbe ragione perchè io fui uno dei prescelti". IL PROGETTO Alla base del torneo c'è un progetto, quello che vuole promuovere lo sport della pallacanestro attraverso le strutture studentesche, risvegliando uno spirito di appartenenza al proprio istituto utile e necessario ad un processo di integrazione, di benessere e di maturazione personale e sociale. Obiettivo negli anni sicuramente centrato, visto l'attaccamento degli ex studenti e giocatori dei vari istituti e il tifo caloroso che sostiene le squadre in ogni occasione.


BASKET IL RITORNO

DI GIULIO RACCOMANDA

CALMA E GESSO

CAMPIONATI

APU, TARCENTO, BASKET SCHOOL, UDINE COMANDA

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cristian di giuliomaria è arrivato a tonificare il reparto lunghi dell'apu

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ll’indomani della pirotecnica vittoria di Orzinuovi (66-93) che ha permesso all’Apu di conquistare la vetta della classifica in virtù della differenza canestri negli scontri diretti, Christian Di Giuliomaria, vecchia conoscenza degli appassionati friulani di basket e da nove giorni alle dipendenze di coach Lardo, smorza subito gli entusiasmi: “Dobbiamo immediatamente archiviare la vittoria senza rimanere a specchiarci troppo sulla prestazione, pur notevole, di Orzinuovi: se il risultato è importante sulla strada che ci deve portare a concludere la regular season in testa con la prospettiva poi di avere la bella in casa durante i play-off, ancora nulla di decisivo e definitivo è stato raggiunto. Cullarsi sugli allori in questo momento sarebbe assolutamente deleterio, si deve perciò tornare in palestra consapevoli che rispetto all’obiettivo finale non abbiamo ancora fatto nulla.” Ha battuto molto su questo concetto il trentaseienne pivot romano, indimenticato capitano della Snaidero dal 2005 al 2009 (131 partite in arancione condite da 872 punti complessivi nel quadriennio), protagonista in carriera su varie piazze storiche come Varese, Sassari e Roseto e con 49 gettoni in azzurro e un oro ai Giochi del Mediterraneo di Almeria 2005: “Nella mia carriera ne ho viste tante e i campionati e le promozioni si decidono ai play-off, momento in cui davvero tutto si rimette in discussione e le sorprese sono la regola, diventando determinanti dei fattori oggi imprevedibili come ad esempio gli infortuni, le motivazioni e le batterie ancora

cariche o meno. Quindi calma e avanti giorno per giorno senza mollare la presa.” Chiarito il concetto gli abbiamo chiesto quali motivazioni lo abbiano fatto rientrare a Udine dopo sette anni: “La voglia di riscattare la retrocessione del 2009 ha avuto un grande peso nella scelta, così come la possibilità di riavvicinarmi a casa e alla mia famiglia è stato un fattore determinate per lasciare una piazza come Campli proprio adesso. La decisione è stata difficile ma alla fine mi sono lasciato convincere dal progetto affascinante di Udine, dove ho trovato una squadra ben attrezzata per la promozione, fatta di ragazzi molto determinati, con tanta voglia di vincere e che mi stanno aiutando ad inserirmi al meglio.” L’inserimento di un pivot puro come Di Giuliomaria dovrebbe consentire al tecnico Lardo di mettere a punto nuovi schemi offensivi e di aumentare le opzioni d’attacco, accanto a quelle già egregiamente garantite dai “4” Vanuzzo e Castelli, proprio in vista della fase decisiva della stagione. Christian regala poi una cartolina del periodo snaiderino: “Di momenti memorabili ce n’è stati molti, ma quello a cui sono maggiormente legato è fuori dal palazzetto e risale alla mia prima stagione a Udine: una grigliata nel garage di casa mia con tutta la squadra, lo staff, il presidente Edi Snaidero e alcune autorità cittadine e regionali. Un gruppo eccezionale, un’atmosfera indimenticabile".E che tutti gli sportivi friulani si augurano di rivedere, magari sfruttando ancora una volta l’ospitalità di Christian Di Giuliomaria a fine campionato. Giuseppe Passoni

na vittoria, in cui solo pochi irriducibili credevano alla vigilia, quella dell'Apu sul parquet della capolista Orzinuovi, un successo che proietta gli udinesi in vetta alla B grazie alla miglior differenza canestri con la formazione bresciana. Domenica al Benedetti arriva l'abbordabile Fiorentina ma guai a sedersi. Un primato, quello di Poltroneri & C., che fa il paio con quello in C Gold del Tarcento di Alberto Andriola (nella foto), che vincendo a Oderzo sopravanza di 4 punti la diretta inseguitrice Rucker Sanve. Più sotto, ma comunque in buona posizione, anchle le altre regionali, compreso lo Spilimbergo, rientrato in gruppo dopo un avvio di stagione difficoltoso. Ed è primato friulano anche in B femminile, con la Basket School Delser a guidare il gruppo con 2 punti di vantaggio sul Monfalcone di Banello. Magic momenti friulano, in sostanza, mentre anche Trieste, in A2, sorride. Ora i biancorossi di Dalmasson viaggiano a due passi dalla zona play off dopo aver violato il prestigioso parquet della Fortitudo Bologna, fa c e n d o u n o sgarbo al triestinissimo allenatore Matteo Boniciolli. In C Silver continua l a m a rc i a d i un'altra triestina, il Breg, ma S.Daniele non molla ed è lì, seppure staccata di 4 lunghezze. Arrancano sul fondo, invece, Grado e Pordenone, con soli 4 punti all'attivo. E poi la serie D, con Cordenons in vetta al girone Pituello tallonata a 2 incollature da Aviano e le altre piuttosto staccate. Maggior equilibrio nel raggruppamento Gasparo, con Sokol Duino in testa con 20 punti, Pontoni Monfalcone e Santos a 18 e il terzetto Goriziana-Cormons-Cuttazzo Trieste a 16.Nel Pituello prima udinese è il Tricesimo, quinto, mentre nel secondo l'unica della provincia è il Perteole, terzultimo. (e.f.)

TremilaSport+ | 03 02 2016 | 35


VOLLEY

PRIMO PIANO

La squadra di B2 del Chions

CHIONS, missione giovani Passi da gigante della società pordenonese dalla fondazione del 1972 a oggi

L'

associazione Polisportiva Comunale Chions nasce nel 1972 per volontà di alcuni appassionati provenienti dalle varie frazioni, con il fine di promuovere lo sport nel Comune di Chions. La prima affiliazione alla F.I.P.A.V. è avvenuta con la stagione sportiva 1995/96 con l’iscrizione di una sola squadra Allieve. Ben presto con l’impegno di dirigenti e tecnici altamente qualificati, molte ragazze si sono avvicinate allo sport permettendo l’iscrizione ai campionati Allieve, Ragazze e 2^ Divisione e di partecipare ai raggruppamenti di Minivolley. Ha ospitato nel proprio palazzetto dello sport nell’estate del 2001 le nazionali femminili Pre-Juniores di Italia, Argentina e Giappone, per la partecipazione ai Campionati Mondiali di Pola (Croazia) e nell’estate del 2002 le nazionali femminili Juniores di Italia e Repubblica Ceca per la parteci-

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pazione ai campionati Europei di Zagabria (Croazia). Nel 2004, il Chions ha ricevuto l’incarico dalla Fipav di organizzare il torneo delle 8 Nazioni per nazionali femminili Pre-Juniores. Il Consiglio federale, nella riunione dell'11 marzo 2006, ha conferito alla società pordenonese il "Certificato di Qualità Settore Giovanile" per l'anno 2006-2007 e successivamente riconfermato questo merito per gli anni 2008-2009 e 2010-2011. A settembre 2010 viene ufficializzata la nomina a Scuola di pallavolo Federale diventando così l’unica associazione provinciale a potersi vantare di tale titolo. Negli ultimi anni molte atlete uscite da questa realtà hanno partecipato e partecipano a selezioni della Nazionale e del Club Italia e giocano da protagoniste in categorie come la serie C, la B2 ( Ilaria Corazza Ilaria a S.Lazzaro di Savena (Bo), Valeria Zuccato e Sara Perrone in forza alla Domovip Porcia), la B1(Letizia Poser in

forza all’Atomat Udine) fino alla serie A1 (Anna Grizzo a Pavia). LA MISSION Il responsabile del settore giovanile Massimo Callegari ci spiega la mission e i punti di forza basati su una proficua collaborazione fra due realtà distinte ma limitrofe che hanno deciso di unire le forze: “La Pallavolo Chions collabora da 11 anni con Fiume Veneto e nel 2004 è nata la collaborazione tra le due società. Dal 2004 il Progetto Chions/Fiume Veneto viene indicato e riconosciuto, ad oggi, come la miglior società qualificante a livello giovanile del Friuli Venezia Giulia. Il lavoro capillare dello staff tecnico e la precisa organizzazione e collaborazione tra le due società permettono lo svolgimento di un percorso tecnico d’elite che consente alle ragazze di affrontare un impegno nello sport sereno ed appagante". E poi l'obiettivo dichiarato: "Quello di giocarsela per entrare nelle prime otto squadre in

L'allenatore Simone Molinaro è l'allenatore della formazione maggiore del Chions in B2.


VOLLEY

FOCUS

Puntiamo a costituire in un prossimo futuro una prima squadra tutta friulana Italia, cercando di competere con società aventi bacini di utenza molto più grandi. Mettendosi al servizio dei migliori tecnici della regione ogni ragazza avrà, al termine del percorso sportivo, tutti i mezzi per giocare nelle massime categorie di aspirazione (dalla Prima divisione alla serie A1). La Scuola di pallavolo di Chions e Fiume Veneto nell’ ultima stagione ha ottenuto sei titoli provinciali (U12, U13, U14, U15, U16 e U18) e due regionali (U16 e U18), la vittoria della Winter Cup Anderlini categoria U18 e due ottimi piazzamenti alle finali nazionali con U16 e l’U18, rispettivamente 11a e 21a. Complessivamente abbiamo 135 atlete con un’età massima di 19 anni divise in 11 gruppi che partecipano a 16 campionati, oltre al mondo del minivolley con 45 piccole atlete". STAFF TECNICO "Gli allenatori sono 16 - continua Callegari - con un rapporto tecnico/ atleta di 1 a 6, sicuramente unico caso in regione e anche nel Triveneto. I dirigenti sono 25. La nostra prima squadra attualmente occupa il decimo posto del campionato nazionale serie B2 girone D, non in vetta ma questo non è importante: il nostro obiettivo è disputare le finali nazionali di categoria e vincerle. Molto bene sta facendo invece l’Under 16, seconda nel campionato regionale di serie D giocato prevalentemente con ragazze di 15 anni. Dall’estate 2015 abbiamo in atto una collaborazione con il Talmassons di B1 che prevede di prelevare le loro ragazzine, farle crescere nella nostra scuola e con la maturità dei 18 anni farle giocare in B1. Il desiderio del nostro presidente sarebbe la costruzione di una squadra solo friulana". POTENZIALITà "In B2 non abbiamo i soldi del calcio e chi fa il salto di categoria deve purtroppo spesso rinunciarvi. E’ il caso del Porcia ad esempio. Per pagare le giocatrici che vengono da altre regioni l’esborso è notevole perciò è necessario puntare su atlete cresciute in casa. Ma guardiamo anche oltre con l'ormai datata collaborazione con la Foppa Pedretti di Bergamo. La finestra è aperta quindi sulla A1 e sulla A2 ma lavoriamo dalla base, qui, in zona”. L’allenatore della prima squadra, Simone Molinaro, fa il punto della si-

tuazione: “ Sono soddisfatto, anche se a dire il vero abbiamo perso per strada tre punti. Stiamo facendo il nostro dovere ma abbiamo perso delle partite in maniera stupida a causa dal fatto che giochiamo con 4 Under 19 e tutte le altre sono Under 18 o addirittura 17. Giocando contro squadre esperte nei momenti clou come i set tirati o i tie break succede che loro hanno le idee più chiare e maggiori risorse e riescono sempre a prevalere . Il nostro girone si estende fino a Ravenna, mentre Trento è esclusa perché si trova nel girone C. Le nostre giocatrici studiano, sono quasi tutte friulane, tranne quattro che vengono dal Veneto. Una di loro vive a Belluno ma è ospitata in famiglia. A questo proposito probabilmente ci sarà un’evoluzione con la creazione di una sorta di tutoraggio". Anche in prima squadra seguiamo la filosofia della società, aggiunge Molinaro - : tutte le ragazze disputano un doppio campionato, e anche le nostre infatti giocano la B2 e l’Under 18. Una visione che oggi accomuna tutte le formazioni di vertice con le squadre giovanili presenti anche nel campionato senior. Il nostro obiettivo primario è arrivare tra le prime

La formazione Under 16 del Chions dieci giovanili a livello nazionale. Si tratta di una programmazione costruita negli anni e non casuale. E’ importante inoltre avere uno staff di livello e anche elevato nel numero in modo da essere sempre almeno tre in palestra". Le strutture ci sono e buone, precisa il tecnico: "Normalmente si gioca la domenica pomeriggio in casa nella palestra di Villotta di Chions, una struttura completa con sala pesi, sala video e sala riunioni e in estate il campo di beach volley. Devo dire che la zona è molto ricca di infrastrutture. La classifica ci vede quasi a ridosso della zona retrocessione ma non mi preoccupo: abbiamo perso gli scontri diretti ma abbiamo solo tre punti in meno di tutti i punti realizzati in tutto lo scorso campionato, il che ci lascia ben sperare per la salvezza. In sintonia con la società ci tengo a dire che scegliendo di giocare con le giovanili i cam-

pionati di alto livello la classifica non c'interessa molto. Il nostro è un laboratorio per crescere e per far vedere alle ragazze cosa c’è oltre la rete. Quest’anno lo staff tecnico della prima squadra è cambiato: per me è il primo anno in B2 così come per il secondo, Federica Chiopris Gori. Anche il gruppo è un po’ cambiato con il passaggio di qualche elemento in B1 al Martignacco e l’innesto di 5 nuove atlete classe ’99". E c'è dell'altro, chiude Molinaro: "Lo scorso fine settimana abbiamo disputato uno stage di due giorni con la squadra dell’Argentario di Trento di Luca Pieragnoli, fino al 2006-7 allenatore nazionale delle pre juniores. Sono occasioni importanti di crescita che capitano spesso, come gli stage itineranti dell’Under 14 a Bergamo presso la Foppa Pedretti o all’Anderlini di Modena". Biancamaria Gonano

Il gruppo dell'Under 18

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CALCIOUDINESE

COPPA REGIONE DI SERIE C

ESTVOLLEY Vs PALLAVOLO STARANZANO 3-0

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UDINESECALCIO VOLLEY

Photo ALESSANDRO SAIN TremilaSport+ | 03 02 2016 | 39


SPORT VARI

UNO DEI QUATTRO

MOSCHETTIERI

Lo slalomista pontebbano Hans Vaccari è uno dei talenti emergenti dello sci friulano

P

er Hans Vaccari (in azione nella foto) lo sci non è nient’altro se non grandi, stupende emozioni, come lui stesso ammette: “Certo, è una disciplina dove non sempre i risultati soddisfano, uno sport dove non in ogni gara si può avere la meglio. Bisogna sempre lottare con se stessi per raggiungere l'obiettivo a cui si punta. In ogni caso per me è il miglior sport del mondo, è positività e divertimento allo stato puro. Lo sci mi regala davvero rare sensazioni di benessere e molta adrenalina".Hans fa parte del quartetto di giovani talenti creatosi nel panorama dello sci friulano, insieme a Emanuele Buzzi, Arianna Stocco e Lara Della Mea. Slalomista di Pontebba, classe 1996, fa parte del Gruppo Forestale dello Stato, e nel GP Italia di Folgaria si è guadagnato una decima posizione, a suo dire però non completamente soddisfacente. Ma l'età è comunque dalla sua parte: “Sono salito sugli sci per la prima volta quando avevo tre anni - racconta - . In realtà fino ai dieci-dodici anni ho giocato anche a hockey su ghiaccio, che si è dimostrato però

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non essere la mia vera, grande passione. Nel 2010 un infortunio al ginocchio mi ha bloccato per qualche mese, ma poi sono ripartito, cercando di dare sempre il meglio. Ho praticato, e continuo a praticare ancora, lo slalom gigante: la necessità di specializzarmi in una disciplina precisa mi ha fatto virare verso lo slalom, che è diventato il mio favorito". Quali sono quindi i tuoi sogni per quanto riguarda l’ambito sportivo? “Un mio grande desiderio, che spero si possa avverare in un futuro prossimo, è poter partecipare

Lo sci mi regala benessere e adrenalina, è uno sport che non abbandonerò mai

alla Coppa del Mondo. Ad ogni modo mi piacerebbe sciare fino a quando mi sarà possibile. Ciò che per me è veramente importante è poter rimanere comunque all’interno del mondo dello sci, anche un domani, una volta smesso". Fra pochi mesi compirai vent’anni e sei anche diplomato. Stai continuando a studiare? “Purtroppo ho capito che non è per nulla facile far combaciare la vita da sportivo ad alti livelli con quella dello studente, universitario soprattutto. Avrei voluto iscrivermi alla facoltà di Lingue straniere a Trieste o a Udine, ma ho dovuto rinunciare per dedicarmi allo sport che non abbandonerei mai".Quindi devi dedicare la maggior parte del tuo tempo ad allenarti. Ma hai degli altri hobby o passatempi che occupano le tue giornate? “Si! D’estate, in particolare, mi dedico ad allenamenti di altro tipo: tennis, camminate e mountain bike sono tre attività che mi piace molto praticare. Mentre d’inverno la mattina la passo quasi esclusivamente sugli sci, nel pomeriggio preferisco un po’ di lettura oppure mi siedo davanti al computer.” Massimo Gaudino


SPORT VARI

SIGNORI, SI CAMBIA Giro d'Italia, tappa friulana modificata

D

'intesa con il vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Sergio Bolzonello, e la direzione generale del Giro d'Italia, è stato parzialmente modificato il percorso della 13^ Tappa del Giro d’Italia PalmanovaCividale del Friuli, in programma il 20 maggio, con

l'inserimento di un tratto interessante il Comune di Pulfero. Il nuovo tragitto prevede che, provenendo dal primo passaggio a Cividale del Friuli, al Ponte di San Quirino si svolti a sinistra per inserirsi sulla strada che – attraversate due frazioni in Comune di Pulfero - raggiunge il ponte di Biacis riportandosi sulla S.S. 54 verso San Pietro al Natisone. Per e f fetto della suddetta integrazione la lunghezza della tappa sarà

di Km. 170, con partenza anticipata alle ore 12.30 da Palmanova. Sono stati definiti anche i traguardi volanti di San Pietro al Natisone al km. 41,8 e di Attimis al km. 129,7, mentre il rifornimento sarà effettuato in località Ponte San Quirino km. 102\105, praticamente alla fine del tratto interessante le Valli del Natisone. Pubblichiamo in pagina la nuova plani\altimetria con le indicazioni sopra segnalate essendo confermato che i GP Vincenzo Nibali della Montagna Monte Maggiore uno dei e Cima Porzus saranno di Priprotagonisti ma Categoria, mentre quelle di del prossimo Crai\Drenchia e Valle di Seconda Giro d'Italia Categoria.

La lunghezza del percorso sarà di 170 km, con partenza da Palmanova alle 12,30

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SPECIALE LIBERTAS

JUDO: VILLANOVA PORDENONE PROTAGONISTA ALLA COPPA FRIULI

IN BREVE VELA

VELA ANCHE PER I DISABILI La delegazione di Pordenone - San Vito della Lega navale italiana annuncia la predisposizione di un corso indirizzato anche a persone disabili. L'invito è in particolare rivolto a tutte le società sportive affiliate al Centro provinciale Libertas. I partecipanti alla fase pratica del corso verranno tesserati dal Centro velico Alto Adriatico. Lo stage di teoria si terrà a Pordenone, e la prima lezione è prevista per martedì 29 gennaio (ore 18) presso un'aula del Centro direzionale di viale Grigoletti 74. Gli argomenti previsti (che verranno trattati in complessive quattro giornate) permetteranno di affrontare la parte pratica, che si terrà alla GeTur di Lignano Sabbiadoro. Alla base nautica, oltre le prove di sicurezza in piscina, sono previste uscite in mare sia con imbarcazioni classe 2.4 e Access 303, sia d’altura. Per info, e-mail pordenone-sanvito@ leganavale.it.

■ Portacolori della polisportiva Villanova Libertas di Pordenone protagonisti alla Coppa Friuli di Tarcento. Sono infatti rincasati con l'oro al collo gli esperti Kenny Bedel, Giovanni Boscaia e Davide Toffoli. Argento per Nicolae Bologa e Matteo Visentini, bronzo per Marvin Bedel, medaglia di legno per Francesco Sanapo. I più giovani rappresentanti del club naoniano sono invece scesi sui tatami di Fagagna per l'8° trofeo internazionale Shimai. In gara quasi duecento judoka delle classi under 13 e 15, appartenenti a una trentina di società, provenienti anche da Slovenia e Croazia. Si è trattato della prima prova stagionale per gli esordienti B, preparatisi ad hoc con ben quattro giorni di ritiro alla succursale di Andreis. Una soluzione tesa ad ammorbidire il cambio di classe d'età dei cinque giovanissimi iscritti alla manifestazione, che si

1 t m

sono poi comportati discretamente nelle relative categorie, peraltro molto affollate e combattute. Alexandra Iordache si è classificata seconda, mentre Emre Bentekes e Vincenzo Castoro hanno chiuso al quinto posto. Nei 50 chili di peso hanno partecipato Alessandro Viva e Axel Andrejcuk, e quest'ultimo ha traguardato il gradino più alto del podio. Da segnalare anche il riconoscimento di miglior atleta femminile assegnato a Elena De Bortoli, tesserata dello Skorpion Pordenone. ■ È iniziata nel migliore dei modi la stagione 2016 per il tandem azzurro di kata composto dal portogruarese Marco Dotta e dal sanvitese Marco Durigon, portacolori del Kiai Atena Portogruaro, seguiti dal maestro Maurizio Scacco. Quarantotto coppie provenienti da dodici regioni d’Italia (oltre che da Giappone,

Svizzera, Francia e Portogallo) si sono confrontate nel Gran Prix internazionale “Città di Giaveno”, manifestazione organizzata dal Comitato regionale di Piemonte e Val d’Aosta, nobilitata dalla presenza di pluricampioni mondiali giunti dal Sol Levante. Il tandem Dotta – Durigon è stato protagonista assoluto nella specialità del kodokan goshin jitsu, lasciandosi alle spalle la forte coppia portoghese Concalves – Moreira, gia quarti ai mondiali. L’oro conquistato permette ai vincitori di raccogliere anche i primi 10 punti nella classifica generale del Gran Prix Italia. Le successive cinque tappe si svolgeranno nei prossimi mesi a Catania, Pordenone (13 marzo), Reggio Emilia, Tarcento e Bologna, un percorso che si completerà con il torneo internazionale Eju di Pordenone (12 marzo). L’obbiettivo di Dotta – Durigon è

la qualificazione agli europei di Olbia a maggio, nonché i Mondiali che presumibilmente si terranno nell’assolata Florida. ■ Quest’anno è anticipato a domenica 28 febbraio il Trofeo Città di Porcia (giunto alla 21esima edizione) abbinato a Coppa Libertas e Trofeo Samurai, sempre sotto la regia della locale polisportiva Libertas Porcia. La sede è sempre il palasport Cornacchia in via De Pellegrini, che ospiterà percorsi tecnici, gare di kata (le forme) e kumite (combattimento), sia individuali che a squadre. La manifestazione è aperta alla partecipazione dei tesserati Fijlkam. Le iscrizioni vanno effettuate entro il 18 febbraio con pagamento da effettuarsi in sede gara. Il responsabile organizzativo è Paolo Marostegan, raggiungibile al 329-1110385.

UDINE | TRIESTE | PAD

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SPECIALE LIBERTAS

PATTINAGGIO: ONORIFICENZA DEL CONI PER PIERINO GAVA

VOLLEy

BEN DUECENTO PRESENZE AL CORSO LIBERTAS PER TECNICI DOCENTI E STUDENTI ■ Vasta e attenta partecipazione all'iniziativa della Libertas Regionale per la formazione tecnica rivolta ad allenatori, docenti e laureandi del Corso di Scienze Motorie dell'Università di Udine che in tre lezioni articolate in due giornate ha raccolto quasi duecento presenze. "La Libertas - aveva ricordato in apertura il presidente dell'Ente di promozione sportiva del Friuli Venezia Giulia, Bernardino Ceccarelli - ha tra le sue missioni prioritarie la formazione ed a conferma di ciò il Centro regionale inizia l'anno organizzando due sabati mattina di allenamento pratico con tre docenti di assoluto prestigio". Il primo appuntamento aveva visto in cattedra la dottoressa Manuela Benelli, considerata tra le tre migliori palleggiatrici al mondo, premiata ai mondiali 1990, oltre che vincitrice di 11 scudetti di fila con l’Olimpia Teodora, 5 coppe Italia, 2 coppe Campioni e un Mundialito per Club, la quale aveva sviluppato il tema delle tecniche del palleggio. Il primo appuntamento del corso, che in apertura aveva riscosso l'apprezzamento dell’Assessore allo sport Catia Pagnutti intervenuta a portare il saluto del Comune di Martignacco, aveva richiamato sugli spalti del palasport Atleti Azzurri d’Italia di Martignacco, oltre ottanta

persone. Le successive due lezioni pratiche consecutive del corso sono state svolte dal professor Renato Barbon, per dodici anni allenatore della Sisley Treviso maschile e per 9 anni selezionatore del Veneto per i settori giovanili, dove ha vinto 3 titoli nazionali, andando inoltre sempre a podio; e dal professor Alberto Andreoli, preparatore fisico del Centro di Qualificazione Nazionale del Coni, preparatore fisico del Volley Treviso e docente della Fipav del Veneto. Questo duplice appuntamento aperto dalla lezione sulle tecniche del bagher svolta del professor Barbon e proseguito dal prof. Andreoli, che ha proposto gli esercizi necessari per preparare fisicamente un atleta di pallavolo, ha visto la partecipazione di quasi 120 persone.

DOVA | MILANO | PRATO

■ Dopo la figlia (la "mamma sprint" Raffaella) e le nipotine, è stata la volta di nonno Pierino Gava a essere premiato. Presso il teatro comunale di Gradisca d'Isonzo si è infatti officiata la cerimonia di consegna delle benemerenze sportive del Coni a beneficio di società, dirigenti e atleti friulani. A Pierino Gava è stata tributata la Stella d'argento nella categoria dirigenti, in virtù della proposta pervenuta direttamente dalla Federazione italiana hockey e pattinaggio (Fihp). La festa dello sport friulano è stata aperta dal presidente regionale del Coni, Giorgio Brandolin, che ha ribadito come il Friuli Venezia Giulia, pur essendo geograficamente e demograficamente una tra le più piccole regioni d'Italia, sappia raggiungere con costanza traguardi agonistici in varie discipline. In particolare, Pierino Gava è da sempre il presidente della Pattinaggio Libertas Porcia, società fondata nel 1984. Nel corso della sua storia, il sodalizio ha praticamente sviluppato tutte le discipline Fihp, mentre attualmente i suoi tesserati concorrono nelle specialità dell'artistico (settore classico su rotelle) e della corsa (sulle ruote in linea). Gava è anche artefice del pattinodromo comunale, struttura che ospita ciclicamente manifestazione tricolori. Ogni anno, i giovanissimi portacolori della Libertas Porcia (finemente preparati dallo staff tecnico) raggiungono podi di rilievo, tanto nell'artistico che nella corsa.

Tel. 0432 690761 info@ceccarellionline.it www.ceccarelligroup.com TremilaSport+ | 03 02 2016 | 43


TREMILAITINERARI MTB

www.natisoneinbici.it

A rotta di collo giù per la Carrareccia di Reant

Forra sul Chiarò

a cura di STEFANO OSSO

Carrareccia

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F

ino a non troppi anni fa, paesi aggrappati ai fianchi delle montagne come Reant, non erano quasi abbandonati come oggi, ma abitati da decine e decine di persone. Non c’erano però né auto né tanto meno comode strade asfaltate per raggiungerli ma solo sentieri larghi a sufficienza per il transito di animali e di piccoli carri. In questo giro proponiamo la riscoperta di una di queste “carrarecce”, da qualche anno segnata e ripulita: la “Carrareccia di Reant”.

Partiamo da Torreano, a 6 km da Cividale, pedalando verso nord, ma, per non fare lo stesso percorso sia all’andata che al ritorno, saliamo a Reant lungo una bella pista forestale che risale il fianco del monte Noas tra castagni e spettacolari boschi di latifoglie. Man mano che si procede i panorami si aprono fino ad avere viste a volo d’uccello sulla vallata sottostante, solcata dal Chiarò, e sulle ex cave di Marna. Un veloce tratto in leggera discesa segna la fine della pista, giusto


ITINERARI MTBTREMILA

DAL SATELLITE

La zona è coperta dalla cartografia 1:25.000 con la cartina Tabacco, foglio “041 – Cividale e Valli del Natisone” mentre la scheda completa del giro con traccia GPX è disponibile su http:// www.natisoneinbici. it/?p=2118 mentre la sola traccia anche su Google Maps (sul natisoneinbici.it c’è il link diretto).

INFO UTILI Il giro, che è lungo 14 km, di cui 6 su sterrato, e ha un dislivello di 550 metri, richiede un po’ di allenamento e di tecnica sia per alcune rampe durante la salita, con pendenze costanti superiori al 10%, che per alcuni tratti in discesa che richiedono il controllo del mezzo. La mountain bike è d’obbligo e anche gli appassionati di downhill si possono divertire scendendo lungo la carrareccia. Data la bassa quota è percorribile durate tutto l’anno, bisogna però fare attenzione in caso di pioggia o forte umidità perché parecchie zone sono coperte da foglie e quindi possono essere molto scivolose. Non ci sono punti di appoggio lungo il percorso ma a Torreano si può trovare tutto quello di cui si può avere bisogno. La scheda completa del giro è su www.natisoneinbici.it/?p=2118 dove ci sono anche i link per scaricare la traccia per il GPS o visualizzarla su Google Maps. La cartografia di riferimento è la solita Tabacco 1:25.000 foglio 041 “Cividale del Friuli–Valli del Natisone”.

curiosità In prossimità dell’arrivo della carrareccia a fondo valle, sulla sinistra orografica, si può vedere quel che resta della Cava della Gnìviza, dove, a partire dal 1903, su iniziativa di Arturo Malignani, si cominciò a estrarre marna per la fabbricazione del cemento di tipo “Portland”. Nel 1913 venne costruita una teleferica per portare la marna fino alla stazione di Cividale da dove proseguiva in treno per Udine. Nel 1946 lavoravano nella cava circa 160 operai però 10 anni dopo, a causa di problemi economici della Italcementi, proprietaria del sito, l’attività estrattiva venne sospesa.

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Masarolis

9.1

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9,8 Cave della Gniviza

5.1

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1.2 1.1 13.1

Torreano

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scende veloce lungo il fianco della vallata solcata dal torrente. Più avanti, per poche decine di metri, l’asfalto prende il sopravvento ma poi si imbocca l’ultimo tratto che culmina con aerei passaggi sulla forra del Chiarò e del rio Reant, prima di sboccare, quasi all’improvviso, sulla strada di fondovalle, nei pressi della Cava della Gnìviza. Una sosta per leggere il cartello che racconta l’epopea di questo luogo e poi, via, sul filo dei 60 all’ora, fino al punto di partenza.

8.7 7.2

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per riprendere fiato prima un un ripido chilometro di salita su asfalto che culmina appena sotto Reant. La strada aggira il paese fino ad arrivare alla piazza con la fontana, un balcone sul Friuli orientale, e poi si prosegue a vista tra le case fino alla chiesa e quindi all’imbocco della Carrareccia. Dopo qualche metro si viene sopraffatti dallo stupore per trovare, nascosta dalla vegetazione, questa vera e propria strada lastricata che tra ponticelli, terrapieni e rampe,

lis

IL PERCORSO Si parte da Torreano risalendo il Chiarò verso nord lungo la provinciale per Masarolis. Dopo poco più di un chilometro si svolta a sinistra e si sale il fianco del monte Noas lungo una bella pista forestale fino a incontrare, dopo 4 chilometri, la strada asfaltata che si segue per un paio di chilometri fino a Reant. Dopo aver attraversato il paesino scendendo tra le case, si imbocca la “Carrareccia di Reant”, che, costeggiando il Rio di Reant scende fino al ponticello sul Chiarò in prossimità delle Cave della Gnìviza. A circa metà discesa, per 400 metri, si segue la strada asfaltata per poi riprendere la carrareccia che scende ripida a destra. Una volta arrivati a fondovalle si rientra a Torreano lungo la provinciale la cui pendenza consente di raggiungere velocità elevate anche in mountain bike per cui è facile entrare a Canalutto correndo ben oltre ai limiti previsti per le auto.

Da Reant alle Cave della Gnìviza alcune tabelle indicano la Carrareccia però non sono presenti in tutti i punti in cui sarebbero necessarie. In

ogni caso è difficile perdersi e in qualche modo si arriva comunque a Case Rieka o a Canalutto e quindi al punto di partenza.

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