n° 02 TremilaSport 25 01 2017

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TUTTO

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SPORT

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FRIULI

VENEZIA

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GRADI

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w w w. t re m i l a s p o r t . c o m

PORDENONE

LOVISA: SERIE B, SI PUò

UDINESE

LASAGNA SUBITO! pag 26

pagG 6-7

BASKET

TOMMASO GATTO, UNO SGUARDO ALL´NBA pag 33

SOTTO

DUE BANDIERE PAG 40

ANAÏS GON, GIOVANE SPADISTA DELL'ASU DI MADRE FRANCESE, SALE IN PEDANA PER I COLORI TRANSALPINI E PER QUELLI ITALIANI


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TRIESTE: Livio Lupetin Email: l.lupetin@hotmail.com

PORDENONE: Ivo Neri email: ivoneri@hotmail.com

UDINE: Venanzio Ortis Email: libertas.udine@gmail.com


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SOMMARIO

02|17

25|01|2017

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26-27 UDINESE 6-7 FOCUS: LOVISA, SERIE B SI PUÒ

CALCIO

12-13 IDENTIKIT: ANDREA MASOTTI

18 AI RAGGI X: STISO, FARO DEL FONTANAFREDDA

14 L'ALTRO CALCIO: UNION PASIANO DA BRIVIDI

20-21 GIOVANILI:

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JUDO Agnese Piccoli, talentuosa judoka triestina, è rientrata alla grande sul tatami dopo numerosi infortuni.

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UDINESE Il club friulano ha ufficializzato l'acquisto di Lasagna dal Carpi: la piazza lo vorrebbe subito a Udine.

MEMORIAL CATTARUZZI

24 CALCIO A 5

25 CALCIO FEMMINILE

32-33 BASKET 34-37 VOLLEY 38-41 SPORT VARI

RUBRICHE 22-23 A SCUOLA DI CALCIO 28-29 SI DICEVA...

30 CULTURA

42-45 MONDO LIBERTAS

TremilaSport+ | 25 01 2017 | 03


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EDITORIALE

TUTTO

LO

SPORT

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FRIULI

VENEZIA

GIULIA

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GRADI

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Per il basket regionale entusiasmi rinati È SEMPRE QUESTIONE DI ANIMA

25|01|2017

w w w. t r e m i l a s p o r t . c o m

PORDENONE

UDINESE

LOVISA: SERIE B, SI PUò

LASAGNA SUBITO! pag 26

pagG 6-7

BASKET

TOMMASO GATTO, UNO SGUARDO ALL´NBA pag 33

SOTTO

DUE BANDIERE PAG 40

ANAÏS GON, GIOVANE SPADISTA DELL'ASU DI MADRE FRANCESE, SALE IN PEDANA PER I COLORI TRANSALPINI E PER QUELLI ITALIANI

T A

empo manome non per tutti,inintempi primispassati per il calcio professionistico, naisdiè vacanze un poetico portato alla ribalta dalla scritgiàtrice in preparazione in vista di di una nuova stagione chetre inizierà prosdi racconti erotici che cognome faceva Nin, lettereil come simo mese lasciandosi alle spalle la delusione europea della nazionale. il Gon che invece accompagna il nome proprio della giovane spadista L’Udinese, il suo nuovo allenatore ha effettuato le suediprime dell’Asu con cui abbiamo voluto dedicareIachini, la copertina. Una vetrina rilieuscite convo,risultati, seppure estivi, che non entusiasmano e d’altra non perché la giovane allieva del maestro Piraino rappresentaparte un caso promette fuochi d’artificio uncompetere, organico sulla di transalpina, quello dei due particolare, quello cioè di poter graziefalsariga alla madre per predue cedenti risicati campionati e francese. privo fra La l’altro ormai della sedicenne classe di Di tricolori, quello italiano e quello ragazza, appena e aNatale. buoni Ido Cibischino ha comunque individuato nelpropri giovane esterno ceco livelli sportivi, nell’intervista ci parla di sé e dei obiettivi futuri con Jankto maturità,la possibile sorpresa stagione, vedremo se la Navarria sua profezia si avvererà. per dichiarandosi fan di di glorie regionali come Mara e Giulia Rizzi, delle Equali il basket regionale è inveceil tempo di entusiasmi Trieste al per suo enenspera di poter ripercorrere cammino, ammettendorinati, pure con di emozionarsi nesimo campionato di A2 affrontato sulla base dei giovani del proprio vivaio trambi gli inni nazionali. Questione di anima. e l’Capitolo Apu, fresca di epromozione, a presentare prime mosse a livello calcio, segnatamente Udinese, conleil proprie passo del gambero della forma-di campagna abbonamenti e di mercato. Ritorna dunque il derby friul-giuliano zione di Delneri dopo il positivo impatto iniziale successivo all’avvento del tecnicoa conferire un movimento negli Punta ultimi anni Friulidistrazioni un po’ assopito dall’asdi Aquileia sale sullaad panchina bianconera. il ditoinsulle del mercato, senza di una formazione di vertice dopo la chiusura dei battenti da parte della Delneri, e non a torto, ma alla base di tutto sta la mancanza di una vera identità Snaidero e il multietnico direttore sportivo clubcome triestino, Mariointermedia Ghiacci, non vede l’ora, di un gruppo che vededel Udine una tappa verso auspicome afferma nella nostra intervista, di effettuare la sua rimpatriata a Udine. cati traguardi superiori. E l’impegno primario della società starà ora appunto nel Ma rimane il nodo relativoad aduna un palasport Carnera da anni preda a probleconferire tale prerogativa rosa che anche a Empoli ha indimostrato di esmatiche burocratiche e la cui pratica si prova ora in fretta e furia a chiudere in sere senz’anima. Quella propria invece dell’ormai mitica squadra che Enzo Bearzot vista di unalcampionato di A2 lespagnolo cui battute iniziali (e quale ci si augura solo quelle), per condusse trionfo al Mondiale dell’82 e del parliamo all’interno. l’Apu, avranno luogo a Cividale. sempre ci dedichiamo poi ai Certo, personaggi Il passato è passato, sostiene Come qualcuno, bisogna guardare avanti. ma dale quello di spicco stavolta è la bella pallavolista Elisa Manzano, cheè la nostra Bianmomento che non esiste futuro senza i buoni esempi del passato giusto riportacamaria Gonano ha scovato in Birmania nel corso del suo giro del mondo: una re alla luce periodicamente ciò che di buono è stato, e il Mundial, a livello sportivo, lunga pausa riflessione, dice l’atleta poi deciderà il da farsi dal punto costituisce al di proposito un momento dafriulana, non dimenticare. di vista sportivo, vagliando le offerte che le perverranno. Chi non vorrebbe seguire l’esempio di Elisa, staccando la spina per qualche mese per ricaricarsi? Immedesimiamoci nella sua esperienza, lasciando spazio all’immaginazione.

Il Direttore Il Direttore Edi Fabris Edi Fabris

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DIRETTORE RESPONSABILE RESPONSABILE DIRETTORE Edi Fabris Fabris Edi VICEDIRETTORE VICEDIRETTORE Massimo Muzzin Muzzin Massimo EDITORE EDITORE MEDIATREMILA EDIZIONI EDIZIONI srl srl MEDIATREMILA Viale Palmanova Palmanova 146 146 -- 33100 33100 Udine Udine Viale Tel. 0432. 0432. 33 33 30 30 893 893 Tel. direzione@mediatremila.com direzione@mediatremila.com REDAZIONE REDAZIONE Viale Palmanova Palmanova 146 146 -- 33100 33100 Udine Udine Viale Tel. 0432. 0432. 33 33 30 30 893 893 Tel. redazione@tremilasport.com redazione@tremilasport.com

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13| 16 02| 17 Questo numero è stato chiuso

Questo numero è stato chiuso in redazione redazione mercoledì mercoledì 25 20 gennaio luglio 2016. in 2017.

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CALCIOUDINESE

Lovisa: “Puntiamo sul palleggio e sull'organizzazione. Facciamo divertire gli spettatori”

QUI PORDENONE

LOVISA: “SERIE B? SI PUÒ!” Dopo uno splendido girone d’andata i Ramarri dovranno continuare con questo passo per provare a dare la spallata al Venezia e giocarsi fino all’ultimo le proprie chance di acciuffare la prima storica promozione in cadetteria

06 | 25 01 2017 | TremilaSport+

I

l Pordenone continua inarrestabile la sua cavalcata in Lega Pro. Una stagione brillante sinora che le ha permesso di consacrarsi definitivamente nella categoria. Il sogno Serie B si può toccare con mano: la squadra è a 4 punti

dalla capolista Venezia (battuta nello scontro diretto), con una partita da recuperare. Ma il Presidente Mauro Lovisa, consapevole dei problemi che può causare il lungo stop invernale (la squadra non scende in campo dal 30 dicembre) mantiene

la calma: "Non abbiamo fatto niente ancora. Dobbiamo solo continuare su questa strada". È lui ad accompagnarci nella realtà neroverde e a tirare una linea per i primi bilanci di quella che potrebbe essere una stagione destinata a entrare nella storia del calcio regionale e nazionale. - Un giudizio su questa prima parte di campionato “Più che positivo. Anzi, mi viene quasi da pensare che per quanto espresso sul campo abbiamo meno di quello che meriteremmo. Non posso che essere felice: sono stati tutti molto bravi, ma ora bisogna proseguire in questo modo. E non sarà facile”. - La più bella partita dei suoi? “Ce ne sono diverse in realtà. Ma dovendo sceglierne una prendo la vittoria in casa con la Reggiana: la partita perfetta, dove abbiamo stradominato. In quell'occasione abbiamo dato un segnale molto forte al campionato. La vittoria contro il Venezia? Importante, ma non bella quanto quella scelta. Contro l'attuale ca-


FOCUS

“Temo un po' il lungo periodo di stop, un'anomalia per il campionato di Lega Pro” polista abbiamo portato a casa i 3 punti, ma c'è da dire che eravamo anche ad inizio stagione e non c'era la fluidità che si è acquisita partita dopo partita. Ci vuole metodo per entrare negli schemi di mister Tedino, e un po' alla volta i ragazzi si sono integrati ottimamente. Nelle ultime 10-12 partite abbiamo tenuto un bel ritmo non solo di risultati, ma anche a livello fisico. Come ho già detto: continuiamo così perché in realtà non è stato fatto ancora nulla. Si sta poco a scendere da lassù…” - Gli obiettivi sono gli stessi di inizio anno? “Ho sempre detto che siamo minimo da playoff, e i risultati mi danno ragione. Ora siamo lì, è davvero bello, e dobbiamo solo pensare partita dopo partita: non ci tireremo indietro. Poi vedremo quel che sarà. Temo un po' il lungo periodo di stop, un'anomalia per il campionato di Lega Pro. Vedremo se saremo capaci di ripartire subito concentrati e a mille”.

Siamo una squadra che fa divertire gli spettatori. Per quanto riguarda le avversarie penso a tre in particolare: Venezia, Parma e Padova. Anche la Reggiana, che ora sembra in flessione, resta secondo me un'avversaria validissima”. - Sono loro le favorite? “Venezia e Parma sono quasi obbligate a vincere, il Padova sta poco dietro. E poi ci siamo noi, che comunque stiamo dimostrando di meritare di far par parte del gruppo di testa”. - Cos'è che distingue Pordenone dalle altre squadre di Lega Pro? “In una parola: lavoro. Penso a Tedino, un maestro, sempre sul pezzo. A come si allenano i ragazzi durante la settimana. Ma penso che i ramarri abbiano anche tantissima fame di vittoria. La pressione non è solo su chi è obbligato a vincere, ma il lavoro di tutto lo staff permette ai giocatori di esprimersi ogni domenica al meglio. Se guardiamo budget, blasone, eccetera è normale pensare ad altre

- La squadra che l'ha impressionata di più? “Parto da noi: siamo una squadra molto tecnica che cerca di giocare, con un buon fraseggio, e che se sta bene fisicamente sa essere devastante. Abbiamo da poco inserito elementi veloci, che alzassero ulteriormente il ritmo. Puntiamo su questo, sul palleggio, sull'organizzazione.

realtà, ma i risultati non li fanno i nomi. Sono felice di questo Pordenone”. - E nel Pordenone c'è un ottimo settore giovanile: chiudiamo con un pensiero sui giovanissimi… “Quest'anno è cominciata una rivoluzione importante. Il fiore all'occhiello sono sicuramente i 2004/5/6: vedo talenti di prospettiva in loro. Tutte le altre an-

nate stanno poi crescendo moltissimo: penso alla Berretti che ha la squadra più giovane del girone (tutti 1999, con qualche 2000, ndr) e che nelle ultime 7 gare ha collezionato cinque vittorie e due pareggi. Il nostro è un lavoro importante, testimoniato anche dal recente accordo con 5 società di spessore a livello regionale. Nessuno si pentirà di questa strada che abbiamo intrapreso: ora però bisogna trasformare l'entusiasmo in lavoro, concretizzare questo splendido progetto a lungo termine. È stato impostato un piano innovativo che speriamo possa dare grandi frutti fra qualche anno. Anche perché, lo si vede sempre di più, le squadre di Serie A, finalmente, cercano sempre più frequentemente giovani italiani”. - Cosa ne pensa di questa problematica? “Sarebbe bello ci fosse un obbligo di schierare tot giocatori azzurri, come in Germania, dove bisogna inserire almeno 5 tedeschi. Le squadre, così, sarebbero obbligate a investire di più sui settori giovanili. Penso alle nazionali azzurre degli under: sempre meno successi negli ultimi anni e penso a Ventura, alle difficoltà che sta incontrando nell'impostare questo progetto di crescita generale. Poco tempo fa ho visto Udinese-Napoli Primavera e l'unico italiano in campo era Roberto Insigne. È davvero troppo poco. Cerchiamo di fare qualcosa di importante, di riformare sin dall'educazione fisica nelle scuole, magari aumentando le ore come in Belgio, tutto il sistema. Il ragazzo deve diventare un atleta a tutto tondo già da quando muove i primi passi nel mondo dello sport”. Luca Feole

TremilaSport+ | 25 01 2017 | 07


U.S.D. VALNATISONE

1945

Unione Sportiva Valnatisone Fondata 1 luglio 1945

Foto di Paolo Caffi

SAN PIETRO AL NATISONE

A ORTIV

P ONE S STAGI

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1 0 2 6 201

PROMOZIONE B PROM Da sinistra a destra in piedi: Roberto Peressoni (allenatore), Christian Bosco (presidente), Otello Peresson (preparatore portieri), Pocovaz, Michele Grion, Antonio Giugliano (dirigente), Francesco Bellocchio, Martino Manzini, Almer Tiro, Riccardo Miano, Matteo Cumer, Giovanni Snidaro, Lorenzo Bucovaz, Jani Sturm, Alessandro Tion, Gilberto Guerrato (massaggiatore), Germano Sfiligoi (dirigente), Claudio Venica (direttore sportivo); Accosciati: Mattia Pinatto, Michele Oviszach, Lorenzo Meroi, Filippo Caucig, Enrico Bacchetti, Mattia Dorbolò, Davide Comugnaro, Michele Ciriaco. Manuel Cantarutti, Gabriele Gosgnach. Completano la rosa: Andrea Belloccchio, Giacomo Gorenszach, Gabriele Cozzutti, Bacchetti Giacomo.

Unione Sportiva Valnatisone Via F. Musoni 14, - 33049 San Pietro al Natisone (Cividale) Tel: 0432 733825 Fax: 0432 733893 Email: Valnatisone: us.valnatisone@libero.it valnatisoneusd.altervista.org/index.html


L’attività della COOPERATIVA DI PREMARIACCO trova nell’agricoltura il suo riferimento nel senso più ampio del termine. Dalla sua fondazione è a fianco degli agricoltori per aiutarli ad ottenere dalla loro terra sempre di più e sempre meglio.

Fin dalla nascita nel 1921 il Supermercato ha rappresentato un elemento distintivo della distribuzione offrendo agli abitanti del Comune la possibilità di fare comodamente la spesa in un’unità moderna ed efficiente. Innovazione e qualità sono le parole d’ordine che hanno da sempre guidato il piano di adeguamento del punto vendita fin dal lontano 1921 quando ancora si chiamava spaccio. A seguito di un rinnovamento del piano dell’immagine e della comunicazione il supermercato è entrato, nell’ultimo anno, a far parte della rete di vendita di CRAI. Al centro di questo progetto spicca il nuovo pack dei prodotti a marchio CRAI, che hanno conquistato i favori della clientela grazie all’ottimo rapporto qualità/prezzo e alla ricchezza delle proposte. Nell’area marketing assumono un ruolo rilevante le carte fedeltà, strumento non solo di conoscenza e di fidelizzazione, ma anche di dialogo e di collaborazione con i clienti.

Un’ampia superficie di vendita con molteplici prodotti di alta qualità e sicurezza, sono il punto forte del reparto ferramenta che nel corso degli anni si è dimostrato in grado di soddisfare le più svariate esigenze della clientela. Grazie alla professionalità ed esperienza dei nostri collaboratori, riusciamo a rivolgerci, con ottimi risultati, sia ai singoli consumatori che alle aziende. L’Agraria è un settore commerciale all’avanguardia nel settore dei mezzi tecnici per la viticoltura e per l’agricoltura tradizionale. Grazie alla notevole esperienza acquisita, ai prodotti competitivi e di alta qualità, al personale qualificato e disponibile a rispondere ad ogni esigenza riguardo alla difesa e alla nutrizione delle colture, siamo in grado di garantire ad ogni azienda agricola e vinicola un risultato di alta qualità.

Il Bar alla Cooperativa rappresenta fin dalla sua nascita nel 1921 il punto di ritrovo ideale per tutta la comunità. Accanto al tradizionale servizio di caffetteria offre un’ampia gamma di vini dei Colli Orientali e del Collio ed una scelta di birre classiche ed artigianali. L’ampio parco esterno è una cornice ideale per feste di compleanno ed altri eventi conviviali. Per tutto il periodo estivo nel parco è in funzione un gazebo all’ombra di secolari arbusti con eventi a tema e feste dedicate. C’è la possibilità di usufruire di un’ampia sala con una capienza di 120 persone, in grado di fungere sia da ristorante sia da sala congressi. La ristorazione è caratterizzata dalla genuinità e semplicità di prodotti locali: pane fatto in casa, salumi, primi piatti con vari sughi e carni a scelta.

La fioreria, nata da pochi anni, è in grado di soddisfare ogni tipo di richiesta. Vengono realizzati addobbi per cerimonie, matrimoni e banchetti studiati nei minimi particolari, inoltre idee originali per composizioni di fiori artificiali, mazzi particolari, Bouquet e Piante di ogni genere.


CALCIOFOTOGALLEY

PRIMA CATEGORIA A

RIVOLTO CEOLINI

3-1

FOTO VANNI SNIDERO

22-01-2017

10 | 25 01 2017 | TremilaSport+


FOTOGALLEYCALCIO

TremilaSport+ | 25 01 2017 | 11


IDENTIKIT

ALLA SCOPERTA DI...

ANDREA MASOTTI Da quattro stagioni l’attaccante classe ’94 Andrea Masotti è uno dei punti di forza del Pagnacco. Prima di darsi al calcio, il bomber di Cisterna ha iniziato come ciclista. In seguito ha vestito le maglie di Ancona, San Daniele, Flaibano

e Nuova Sandanielese. Ora il suo obiettivo è tornare a giocare nelle categorie superiori, magari proprio con la maglia del Pagnacco, visto che i risultati dell’undici collinare quest’anno lasciano aperti parecchi spiragli ai sogni di gloria.

Nome e Cognome: Andrea Masotti Soprannome: Maso Data e luogo di nascita: 29 gennaio 1994 a San Daniele del Friuli Città di residenza: Cisterna di Coseano Altezza: 1.80 m Peso: 75 kg Segni particolari: Segno poco di testa Ruolo: Attaccante Piede: Preferibilmente destro, ma segno di più col sinistro

Squadra attuale: Palmarket Pagnacco Settore giovanile: Asd Ancona Squadre in cui hai militato: Flaibano (pulcini), Ancona(settore giovanile), San Daniele (fuoriquota), Flaibano (fuoriquota), Nuova Sandanielese, Pagnacco. Numero gol segnati in carriera: Dal primo anno di fuoriquota ad oggi più di 60 Squadra del cuore: Milan Idolo da bambino: Zlatan Ibrahimovic La più bella soddisfazione calcistica: Non ce n’è una in particolare da ricordare principalmente, spero arrivi presto!

12 | 25 01 2017 | TremilaSport+

La più grande delusione calcistica: L’aver provato l’amarezza della retrocessione

rone, permaloso e testardo

L’allenatore che ti è rimasto nel cuore: Mi sono rimasti tutti nel cuore, perché ognuno di loro mi ha lasciato qualcosa e aiutato a migliorare e a crescere.

Hobby al di fuori del calcio: La play station

Numero di maglia preferito: 9 Filosofia: vince chi…? Chi segna di più, perché non sempre chi subisce meno vince La scaramanzia: Il sabato sera al bar con gli amici: più tardi faccio meglio gioco

Professione: Operaio

Film preferito: Il Gladiatore Libro preferito: Io Ibras, l’autobiografia di Ibrahimovic Cantante/Band preferito: Ligabue La canzone del cuore: The final countdown Bionde o more: More

I tre migliori pregi: Altruismo, solarità e disponibilità

Mare o montagna: Mare

I tre peggiori difetti: In campo sono troppo chiacchie-

Piatto preferito: Il super risotto della nonna

Animale preferito: Il cane Il più bel viaggio fatto: A Parigi Il più bel regalo ricevuto: L’auto La cosa che ti fa più arrabbiare: L’arroganza Come ti immagini una volta conclusa la carriera calcistica: Di certo non allenatore. Vista la mia poca pazienza mi immagino come il classico “vecchietto” che va a vedere le partite. Sogno nel cassetto: Tornare a giocare in categoria e riuscire a fare il salto di categoria col Pagnacco. Il motto: “Niente è sufficiente, se non il meglio!”


Foto Alberto Trangoni

UDINESECALCIO


L'ALTROCALCIO

ECCELLENZA

METAMORFOSI

UNION PASIANO Da rivelazione del campionato a squadra in piena crisi nel giro di un paio di mesi. L’undici rossoblù ora rischia grosso in zona salvezza, soprattutto vista la verve messa in campo da Manzanese e Virtus Corno.

F

ari puntati sul campionato di Eccellenza che sabato ha riservato una gran bella sorpresa, grazie al successo del Fontanafredda sul CjarlinsMuzane per 3-1. Una sorpresa non tanto per il successo dei rossoneri, quanto per la prestazione che ha accompagnato la giornata di gloria dell’undici di Ottoni. Pur partendo ad handicap con un immeritato svantaggio, il Fontanafredda ha saputo sfruttare nel migliore dei modi il calo dei ragazzi di Vittore, uscendo alla distanza e completando la rimonta mettendo in mostra un Moras in grandissimo spolvero. Il quinto successo interno in campionato vale all’undici di Ottoni la quinta piazza a pari punti con il

14 | 25 01 2017 | TremilaSport+

Sei le sconfitte consecutive che hanno fatto scendere le quotazioni dei pasianesi Lumignacco, ma con una gara in meno disputata; una gara che, se vinta, potrebbe portare i rossoneri addirittura al terzo posto. Per il Cjarlins, invece, seconda sconfitta maturata in campionato, entrambe subite in trasferta. Mantiene la seconda piazza la Gemonese che vince per 2-1 l’at-

teso derby dell’Alto Friuli contro il Tolmezzo. L’undici di Pittilino rimane l’unica squadra ancora imbattuta in campionato, mentre i carnici, loro malgrado, scendono al terz’ultimo posto solitario, con un attacco che ora è il peggiore del torneo. In zona salvezza salgono invece le quotazioni della Manzanese che, dopo un inizio di stagione alquanto tribolato, è riuscita a inanellare ben cinque risultati utili consecutivi salendo a quota 16. Dopo aver sbancato il campo dell’Union Pasiano nel turno precedente, sabato hanno sbarrato la strada al Lumignacco, costretto ad un pari che per i seggiolai vale oro. Molto buona la prestazione degli orange nella prima frazione di gara, grazie soprattutto ad un netto predominio in mezzo al campo. Poi nella ripresa sono usciti gli ospiti, per un pari che nel complesso ci sta tutto. Capitolo Union Pasiano: se la matricola rossoblù aveva dato spettacolo nel girone d’andata, da almeno un mese a questa parte

sembra aver perso smalto e vigore, rischiando ora di essere trascinata in piena zona play-out. Al brutto ko con la Manzanese del turno precedente ha fatto seguito quello con il Torviscosa, anche in questo caso tra le mura amiche. Un Verrillo in grande spolvero è risultato il migliore in campo, ma di fronte il Torviscosa si è ritrovato una squadra che molto raramente ha impensierito la propria retroguardia. La sesta sconfitta consecutiva ha portato il tecnico Francomartin ad una decisa riflessione, conscio del fatto che sia assolutamente necessario invertire la rotta, onde non rischiare di chiudere il campionato in acque molto agitate. E la sconfitta interna dell’Union Pasiano è ancor più pesante perché amplificata dal successo esterno conseguito dalla Virtus Corno sul campo di un San Luigi forse troppo convinto di avere davanti un avversario abbordabile. Per i giuliani, primo ko interno in campionato, mentre i virtussini festeggiano la prima vittoria esterna in stagione. Un successo che porta a 10 i punti conquistati dai biancazzurri negli ultimi cinque match disputati. Infine, doppia bella notizia per il Vesna: il successo nel derby carsolina contro il Kras tiene l’undici di Santa Croce lontano dalla zona rossa, e la brutta botta al capo subita da Marocco nel corso del match si è fortunatamente risolta solo con un grande spavento.


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sco


CALCIOFOTOGALLEY

SECONDA CATEGORIA B

ATLETICO GRIFONE MAJANESE

2-0

FOTO: MARINA BELAIA

22-01-2017

16 | 25 01 2017 | TremilaSport+


FOTOGALLEYCALCIO

TremilaSport+ | 25 01 2017 | 17


AI RAGGI X

FONTANAFREDDA

I BABY AMMAZZA GRANDI

Fosforo e talento: sono questi i punti di forza di Gianluca Stiso, faro del centrocampo di un Fontanafredda che, pur con una rosa molto giovane, ha sconfitto quasi tutte le big e viaggia nei quartieri alti della classifica

18 | 25 01 2017 | TremilaSport+

Cassin, che ha veramente fatto una grande prestazione. Sono sfide belle da giocare, è stato un vero spettacolo”. - Subire gol appena prima dell'intervallo nonostante la buona prova deve essere stato un duro colpo. Che vi siete detti

in spogliatoio? “Il gol di Battistini poteva segare le gambe a chiunque, ma noi siamo stati bravi a rimanere concentrati. Nello spogliatoio c'erano sensazioni positive, eravamo consapevoli del fatto che si poteva compiere la rimonta. Ci siamo solo

Stiso: “Meritiamo questa classifica, ma va legittimata ogni domenica”

Foto Lo Castro

U

n Fontanafredda da urlo, da applausi, da incorniciare. Sabato 21 gennaio, la capolista Cjarlins è caduta dopo ben otto domeniche e la Gemonese, con la vittoria per 2-1 sul Tolmezzo, ha accorciato le distanze dalla vetta a sole quattro lunghezze. Ma la copertina è tutta per la squadra del presidente Bertolini, capace di infliggere una pesante batosta agli uomini di Vittore, pur sempre candidati principali alla corsa al titolo. Una vittoria meritata, quella al Tognon, che ci viene raccontata da uno dei punti saldi della squadra, Gianluca Stiso, centrocampista classe '96 dei rosanero che ha fatto da poco uno stage in Lega Pro al Piacenza (con il mister Fulvio Pea) e che ha gioito in campo ai gol di Moras, Tognon e Cassin, i 3 marcatori che hanno ribaltato completamente la sfida al vertice. - Cominciamo con la sfida contro la prima della classe “L'ultima partita è stata una grande prova da parte nostra: durante la settimana stiamo lavorando bene da parecchio tempo e questo penso sia solo il frutto di quanto seminato giorno dopo giorno. Un premio per il nostro impegno. Siamo andati sotto contro il Cjarlins, nonostante stessimo facendo bene. Loro sono una grandissima squadra, ma con il carattere e con il cuore l'abbiamo ribaltata. Dopo l'intervallo siamo entrati in campo con uno spirito ancor più forte rispetto alla prima metà della partita, e siamo riusciti a chiudere il match con il 3-1 di

guardati tutti in faccia ripetendoci che era il nostro momento: e poi fuori, in campo, l'abbiamo dimostrato. È stata una vittoria meritata. Non c'era sconforto, ma voglia di vincere. Siamo stati eccezionali nel rimanere uniti e nel non perdere la testa”. - Obiettivi adesso? “Siamo un gruppo con i piedi per terra. Giochiamo ogni domenica per vincere, per fare bene. Come tutti amiamo vincere, ma non ci siamo prefissati alcun traguardo: tutto ciò che verrà continuando con questo ritmo sarà un qualcosa di positivo. Credo che meritiamo di stare nei posti alti della classifica per come siamo, per il gioco che esprimiamo. Vero però che questa legittimazione deve essere dimostrata ogni settimana sul campo. Abbiamo una partita in meno che potenzialmente ci può portare in solitaria al terzo posto. Noi pensiamo solo a dare l'anima, poi si vedrà”. - E a livello personale? “Spero di continuare con delle buone prestazioni. Sono rientrato da poco dopo un mese di stop (stiramento, ndr), un infortunio che mi ha frenato, ma che ora ho messo alle spalle. Voglio continuare su questa strada e spero di poter raggiungere qualcosa di inaspettato: il prossimo anno deve essere la stagione della consacrazione per tutti quanti noi”. - C'è qualche rimpianto? “Ci sono state delle partite dove sia per colpa nostra che per meriti avversari abbiamo perso punti. Penso a Gemona, o alla sfida con il Tolmezzo. Piangere sul latte


Foto Lo Castro

“Rimpianti? Con Gemonese e Tolmezzo potevamo fare punti preziosi”

Foto Brescancin

versato non serve, ma a pensarci sono quelle sfide che nel corso del campionato ti restano sul groppone. Con qualche punticino in più chissà dove saremmo adesso… Con la Gemonese siamo andati in vantaggio e poi ci siamo fatti riprendere nel finale peccando di ingenuità; a Tolmezzo invece è stata la classica partita stregata, dove tra episodi, decisioni arbitrali, errori sciocchi, abbiamo perso una partita "maledetta"”. - Una annata comunque magica finora. “Siamo grandi: la vittoria contro il Lumignacco è stata la chiave per renderci conto di ciò che avremmo potuto fare. Ma penso anche alla vittoria con il San Luigi, in rimonta 3-2. Giochiamo bene e abbiamo il pregio di non mollare mai, crederci sempre fino all'ultimo istante. E non dimentichiamoci che siamo fra le quadre più giovani dell'intera Eccellenza”. - Il tuo rapporto col mister? “Mi ritengo fortunato perché ho sempre avuto grandi allenatori. Con il mister c'è un legame forte, ma vale per tutti quanti noi: lo sentiamo parte del gruppo, ci dà fiducia, carica. Anche i preparatori, Marangoni e Barro, sono eccezionali. Il merito di questi bei risultati è soprattutto dello staff che ci segue con attenzione maniacale”. Luca Feole TremilaSport+ | 25 01 2017 | 19


GIOVANILI

MEMORIAL CATTARUZZI

AL VIA

LE FINAL FOUR Stabilite le quattro finaliste della rassegna calcistica organizzata dal San Luigi. A contendersi il titolo 2017 saranno Pordenone, Fiumicello, Roianese, oltre ai padroni di casa di mister Malusà

A

l Memorial Cattaruzzi protagonista il San Luigi che vince tutti e tre gli incontri: 10 a 0 al Chiarbola/ Ponziana, 9 a 0 alla Nuova Sandanielese e 2 a 0 al Pordenone. Neroverdi che come secondi accedono alle final four grazie alle vittorie sulla Nuova Sandanielese per 15 a 1, e sul Chiarbola/Ponziana per 13 a 0. Terza la Nuova Sandanielese che ha battuto il Chiarbola/Ponziana per 7 a 1. Nel secondo girone, passano Fiumicello e Roianese. Due vittorie a testa e pareggio per 2 a 2 nel confronto

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diretto. Il Fiumicello batte per 4 a 0 il Sant’Andrea e per 7 a 1 il Club Altura, mentre i bianconeri superano per 2 a 1 il Club Altura e per 4 a 1 il Sant’Andrea. Nella gara che valeva il

terzo posto del girone il Club Altura batte per 1 a 0 il Sant’Andrea. Ecco la cronaca dei match clou dei due gironi. SAN LUIGI – CHIARBOLA/PONZIANA 10-0 - Larga vittoria del San Luigi nella prima partita del Memorial Cattaruzzi con i ragazzi di mister Malusà che battono il Chiarbola/ Ponziana per 10 a 0. Doppietta di

Nel primo girone i padroni di casa del San Luigi hanno battuto 2-0 il Pordenone

Zecchini nei primi quattro minuti con due conclusioni dalla sinistra. Al 7° in gol Drago su assist di Covacich, mentre un minuto dopo è Tushja ad andare a bersaglio con un pallonetto. La rete del 5 a 0 arriva al 9° grazie ad un tiro da fuori di De Panfilis. Nel secondo tempo due gol in rapida successione di Covacich, prima con un tiro sul secondo palo e quindi con un diagonale angolato. Al 4° Drago mette in rete da due passi su assist di Zecchini. Ancora in gol Covacich due minuti più tardi e 10 a 0 finale siglato da Pescatori di potenza. Prima della fine anche un palo di Sincovich. NUOVA SANDANIELESE - PORDENONE 1-15 - Esordio a suon di gol per il Pordenone che supera per 15 a 1 la Nuova Sandanielese. La partita è praticamente un tiro al bersaglio dei neroverdi che segnano due gol in un minuto con Cesca. Al 4° tiro dal lontano di Luca e palla in rete per il 3 a 0. Nuovamente a bersaglio Cesca al 7° con un tocco sotto misura. Due minuti dopo traversa di Taiariol e tap in vincente di Toffolini, che si ripete all’ 11° per il 6 a 0. Nel finale di tempo altra doppietta per Cesca che sigla così una cinquina. In avvio di ripresa è Segato ad andare a segno dopo pochi secondi: Olivieri realizza poco dopo il decimo gol neroverde. Al 5° iniziativa personale di De Zan che vale l’ 11 a 0, mentre un minuto più tardi Berini realizza il gol della bandiera per la Nuova Sandanielese. Un tiro dalla sinistra sul secondo palo di Passatempo ristabilisce le distanze. E’ quindi Segato a trovare la via del gol al 9°, Marcon a colpire la traversa poco dopo ed infine Casula a chiudere i conti con il quindicesimo gol neroverde.


GIOVANILI

SAN LUIGI – PORDENONE 2-0 - Va al San Luigi il big match di giornata con i ragazzi di mister Malusà che si impongono per 2 a 0 sul Pordenone. Gara molto bella e combattuta, con primo tempo di marca sanluigina e ripresa che ha visto una supremazia territoriale dei pordenonesi. Dopo un diagonale a fil di palo di Drago ed una grande parata di Linassi su Toffolini, al 6° è Tushja a sbloccare il risultato grazie alla deviazione vincente su tiro di Pescatori. Ancora insidioso Tushja prima con una conclusione di poco fuori e quindi con una palla gol fallita di un soffio, mentre sull’altro fronte Linassi si esalta sul tiro ravvicinato di Luca. Prima della fine del tempo è De Panfilis a raddoppiare sfruttando un assist di Tushja. Nel secondo tempo il Pordenone avanza il proprio baricentro alla ricerca di riaprire la gara ma l’unica occasione per i neroverdi arriva al 6° quando dopo un’azione sulla sinistra di Casula con cross al centro, è Olivieri a colpire il palo. CLUB ALTURA – SANT’ANDREA 1-0 - Uno sfortunato autogol di Tikulin consente all’Altura di aggiudicarsi il match contro il Sant’Andrea. Partono bene i ragazzi di mister Torriero che sfiorano il gol con Furlan e Riccio. L’Altura replica prima con una conclusione di Dudine e quindi passa in vantaggio con l’autogol di Tikulin. Nel secondo tempo doppia palla gol nelle prime battute per Porro, mentre il Sant’Andrea è pericoloso con Parovel e Berti ma non riesce ad agguantare il pareggio. ROIANESE – FIUMICELLO 2004 2-2 - Finisce 2 a 2 tra Roianese e Fiumicello, con i friulani che sprecano il doppio vantaggio facendosi raggiun-

Il big match del secondo girone si è concluso con un pari tra Roianese e Fiumicello

gere nelle battute finali dalla doppietta di Karay. La formazione di mister Leban sblocca il risultato dopo un solo giro di lancetta grazie a tiro angolato di Bertogna, continuando ad attaccare e sfiorando il raddoppio al 6° quando Scridel colpisce il palo. La Roianese va vicino al pareggio al 9° con una conclusione di Sciucca parata dal portiere avversario. Nel secondo tempo il Fiumicello spinge alla ricerca del raddoppio sfiorandolo prima con Ferrara e quindi con un colpo di testa di Bertogna. Al 5° è proprio Bertogna a siglare il 2 a 0 insaccando da due passi. La gara sembra chiusa con Puntin che per

due volte fallisce di un soffio il gol del 3 a 0, ma nelle battute finali ecco il doppio acuto di Karay che nello spazio di un minuto infila per due volte Ciuffi per il 2 a 2 conclusivo. SANT’ANDREA – FIUMICELLO 2004 0-4 - Poker del Fiumicello al Sant’Andrea in una gara che ha visto la netta supremazia della squadra di mister Leban. Avvio tambureggiante del Fiumcello che sfiora due gol nel primo minuto con Ferrara, passando in vantaggio al 2° grazie a Devescovi su assist di Feresin. Un minuto dopo Scridel con un tap in sotto misura raddoppia. Al 5° bordata dalla distanza di Assenza e palla in fondo al sacco per il 3 a 0. E’ quindi Maiolo a salire in cattedra negando la quarta segnatura per due volte a Ferrara. Nel secondo tempo una punizione dal limite di Puntin dopo pochi secondi vale il 4 a 0. Ci prova il Sant’Andrea con Berti ma Topini è attento, mentre sull’altro fronte le parate di Guiotto su Ferrara e Bertogna consentono alla formazione di mister Torriero di limitare il passivo. ROIANESE – CLUB ALTURA 2-1 - E’ ancora Karay a regalare il sorriso alla Roianese con una rete a pochi minuti dalla fine che vale il successo per 2 a 1 sull’Altura. Bianconeri che partono con il piglio giusto e sono insidioso per tre volte con Tientcheo che però si vede negare la gioia del gol dalle grandi parate di Bono. Al 9° la formazione di mister Tatò sblocca il risultato grazie al tiro di Sciucca che si insacca passando fra le gambe

del portiere avversario. Tre minuti dopo pareggio dell’Altura con il colpo di testa vincente di D’Ambrosio. Nel secondo tempo la Roianese manifesta una netta supremazia territoriale andando vicina la vantaggio con Romeo, Tientcheo e Tripani, ottenendolo all’ 8° grazie a Karay che devia alle spalle di Bono da due passi. CLUB ALTURA – FIUMICELLO 2004 1-7 - Rotonda affermazione del Fiumicello che supera con un secco 7 a 1 l’Altura. Gara decisa nelle battute iniziali con i ragazzi di mister Leban che dopo soli quattro minuti sono già avanti di tre reti. Dopo una ghiotta occasione fallita da Scridel, è Ferrara a sboccare il risultato con un tocco sotto misura. Passano pochi secondi e Assenza insacca con un tiro dal limite. Palla al centro ed è nuovamente Ferrara ad andare a bersaglio per il 3 a 0. E’ quindi Bertogna a scatenarsi con una doppietta nel giro di un minuto, prima con una conclusione che si infila sotto la traversa e quindi con un diagonale sul secondo palo. Il primo tempo si chiude con la sesta marcatura del Fiumicello realizzata da Scridel. Nella ripresa Bertogna e Ferrara hanno la possibilità di arrotondare il punteggio ma falliscono alcune ghiotte occasioni. Chi non sbaglia è Scridel che dopo una bella azione personale sigla la settima rete del Fiumicello. E’ quindi Porro a realizzare la rete della bandiera per il 7 a 1 con il quale si chiude la gara. ROIANESE – SANT’ANDREA 4-1 Nella gara che chiude la seconda giornata, la Roianese si impone per 4 a 1 sul Sant’Andrea. Avvio di marca bianconera con doppia opportunità per Sciucca ma con mira imprecisa. Al 6° è Karay ad andare a bersaglio quando ruba palla e si presenta a tu per tu con Guiotto insaccando la palla del vantaggio roianese. Nel finale Derin ha per due volte sui piedi la palla del pareggio ma prima calcia centralmente e quindi si vede respingere la conclusione a botta sicura sulla linea. E’ nei primi minuti del secondo tempo che la Roianese mette il sigillo sulla vittoria con tre reti in rapida successione. Al 1° Campestrini trova lo spiraglio giusto in mischia; al 3° Karay insacca sugli sviluppi di un corner; al 5° ancora con Karay è lesto a mettere in rete dopo una corta ribattuta di Maiolo su conclusione di Tripani. Il Sant’Andrea cerca la rete della bandiera ed all’8° è Zanardi a salvare sulla linea un tiro di Furlani. Dopo un pallonetto fuori di poco da parte di Tripani, all’ 11° arriva il gol del Sant’Andrea grazie a Ciocchi che finalizza una bella azione personale di Berti.

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In collaborazione con

A SCUOLA DI CALCIO

PICCOLI AMICI:

Seconda puntata

L’AVVENTURA CONTINUA Nel biennio Piccoli Amici abbiamo deciso di dedicarci allo sviluppo di: • Traiettorie della palla. Con palloni 3 in gomma si svolgono esercitazioni/giochi per comprendere il movimento dell’attrezzo nello spazio. • Visione di gioco. La vista riceve il 90% degli stimoli provenienti dall’ambiente. Abituare il bambino a osservare prima di fare qualsiasi azione è un obiettivo primario. • Intensità di gioco e tempo di reazione. Il calcio moderno è caratterizzato da repentini cambi di stato. In questi giochi il piccolo calciatore deve attivarsi in fretta e agire in modo dinamico e veloce.

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• Rappresentazione spaziale.

Lo spazio è una delle due componenti fondamentali negli sport di situazioni. E’ di primaria importanza sollecitare il bambino a determinare la propria posizione spaziale in relazione a elementi fissi e mobili. • Velocità di pensiero e problem solving.

• Finalizzazione. • Sfida 1 contro 1. Non solo da un punto di vista tecnico, ma anche psico-relazionale: è opportuno abituare il piccolo calciatore al contatto, allo scontro, alla paura del fallimento, ecc. Guarda tutti gli obiettivi di crescita di Mental Football QUI.

SCHEMI MOTORI Gli schemi motori di base sono i precursori delle gestualità tecniche e delle attività praticate in tutte le discipline sportive. Esse rappresentano la base del movimento umano, l’elemento costituente di ogni azione: • camminare

• correre • saltare • lanciare • afferrare “Esse sono le unità fondamentali su cui si costruiscono tutti i futuri apprendimenti motori. Tutta la motricità e tutte le successive attività di tipo sportivo sono costituite da questi elementi.

Imparare a realizzare e utilizzare in modo efficace questi elementi significa aver stimolato in modo adeguato gli apparati nervosi centrali e periferici deputati all’analisi, alla sintesi ed all’elaborazione dei dati percettivi e strutturato in modo compiuto il proprio Schema Corporeo. Dal punto di vista sportivo significa avere la possibilità di accedere a qualsiasi tipo di “abilità” motoria” [wikipedia].

GESTUALITÀ TECNICHE E PRINCIPI DI GIOCO Ogni disciplina sportiva possiede i propri elementi tecnici caratteristici e specifiche routines. Quando la mente del calciatore


A SCUOLA DI CALCIO

ha analizzato gli stimoli percepiti, il gesto tecnico – o l’atto motorio – rappresenta la strategia di risoluzione al problema. Ciascuna seduta di allenamento persegue un obiettivo di crescita specifico e ponderato. Situazioni specifiche del gioco del calcio vanno necessaria-

Ogni proposta allenante deve essere adeguata alla fascia d’età dei partecipanti

mente risolte con strumenti e tecniche “di calcio”. Il giovane calciatore, lungo il suo percorso di formazione, affinerà abilità tecnico/tattiche quali: • guida della palla • calciare • ricevere • colpo di testa • tecnica del portiere • rimessa laterale • finta • contrasto • intercetto e anticipo • marcamento • smarcamento • presa di posizione • difesa della palla • difesa della porta

niche che meglio si relazionino a quelli scelti per questo primo step formativo. Esempio: se creo una seduta di allenamento per imparare a conoscere le traiettorie del pallone, essa sarà strettamente correlata agli schemi motori “afferrare/lanciare” e alle attività sport specifiche “tecnica del portiere/intercetto e anticipo”. Se invece organizzo una seduta di allenamento per incrementare la relazione con lo spazio, posso utilizzare il mezzo tecnico “guida della palla” oppure semplicemente “correre/camminare/saltare” in base alle esigenze. Ogni proposta allenante deve, naturalmente, essere adeguata alla fascia d’età dei partecipanti.

NEI PICCOLI AMICI…

RELAZIONE E ATTACCAMENTO

Ciascuna abilità è sempre messa in relazione con l’obiettivo di crescita specifico scelto per la seduta. Nel biennio Piccoli Amici è preferibile scegliere gestualità tec-

solide e fondamentali per poter esprimersi al meglio, esplorare l’ambiente circostante e creare una buona immagine di Sé. Durante il primo anno di Piccoli Amici ogni gruppo di bambini ha due coaches esclusivi: essi scelgono le capacità da implementare e le attività motorie/ tecniche da far svolgere loro. A differenza di ciò che accade nel secondo anno di questa ca-

tegoria e da quella successiva – Primi Calci – in cui i membri dello staff seguono i diversi gruppi in rotazione, qui si è scelto di non alternare i formatori. Il bambino che a 5 anni muove i suoi primi passi nella Scuola Calcio ha bisogno di certezze e di poter stabilire dei legami stabili con figure di riferimento fisse. Al contrario, negli anni successivi (2° anno Piccoli Amici e biennio Primi Calci) si ritiene che il giovane calciatore abbia

bisogno di rapportarsi con figure diverse caratterizzate da metodi e personalità varie. Questo incrementa e arricchisce le sue risorse relazionali e lo prepara per quello che avverrà successivamente. La Scuola Calcio di Mental Football funziona così. Formazione, divertimento, passione e competenza sono elementi su cui si è deciso di “puntare forte”.

Lo staff di Mental Football crea, seleziona e condivide in un’app le migliori proposte di allenamento per il Problem Solving, la Presa di Decisione veloce ed efficace. Iscriviti su

Ogni bambino stabilisce una forma di legame e di attaccamento con le proprie figure di riferimento. Tali relazioni rappresentano basi

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CALCIOC5

PROVA DI CARATTERE DELLA CLARK NEL DERBY

TORRIANA SECONDA DOPO IL SUCCESSO SOFFERTO CONTRO LA PENTALCOR

FLASH CLARK MAZZIATA DAL GIUDICE SPORTIVO

LA SQUALIFICA

Foto Dozzi

Colpita pesantemente in settimana dalla Commissione Disciplinare (- 4 punti) per un'irregolare tesseramento nella passata stagione, la squadra di Tirindelli (squalificato, e costretto alla tribuna) si impone nettamente nel derby udinese in casa dell'Udine City. Sfumata la corsa al primo posto, i giallo-verdi restano comunque in zona play-off.

IL FUTSAL REGIONALE PIANGE MICHELE RIZZO

LUTTO

Il mondo del futsal piange la morte di Michele Rizzo, presidente dell'Adriatica dal 2003 e scomparso a 53 anni a causa di una malattia incurabile. Una persona che ha fatto molto per il calcio a 5, come testimonia la storia calcistica dei cantierini, con tre partecipazioni alla serie B nazionale, cinque campionati under21 e due Coppe Regione in bacheca. La redazione di TremilaSport partecipa al dolore e si unisce alle condoglianze alla famiglia Rizzo.

LA PENTALCOR CONTINUA A DELUDERE

SERIE C

Un'altra stagione che rischia di finire nel dimenticatoio quella della squadra del presidente Corbatto che dopo quattro mesi vissuti anche a pochi passi dalla vetta, con la terza sconfitta consecutiva patita in quel di Gradisca d'Isonzo finisce anche fuori dalla zona play-off. Urge un cambiamento di rotta, per non ripetere le delusioni della passata stagione.

POCHE SORPRESE

AL GIRO DI BOA

L'

ultima giornata del girone di andata del campionato di calcio a 5 regionale va in archivio senza particolari sorprese. Nelle due gare del venerdÏ, continua senza particolari patemi la marcia del Maccan Prata che consolida il primato espugnando per 3-8 il campo del Tergesteo di Grado grazie alle due triplette di Aziz e Stendler e alla doppietta di Vulikic, mentre il Maniago torna al successo col 5-3 finale sul Futsal Basiliano, giunto alla decima sconfitta di fila. Il sabato regala emozioni a partire dalla grandissima prova di carattere di cui si è resa protagonista la Clark Udine, che dopo la penalizzazione subita dalla giustizia sportiva (- 4 punti), risponde con una prestazione di alto spessore mettendo sotto a domicilio, con un 2-6 che non ammette repliche, l'Udine City di Pittini: decidono la doppietta di Besic e i centri di Vasja, Pintar, Vodopivec e Barjaktovic in una gara preparata nei minimi dettagli da Tirindelli. Regge al secondo posto della graduatoria la Torriana che, al termine di una battaglia, doma le velleità di un Pentalcor che per la terza gara di fila non porta a casa punti e vede paurosamente allontanarsi la zona play-off: finisce 5-4 per i gialloblÚ di Sfiligoi, in

rete ci vanno Zentilin, Sgura, El Atrassi, Dimarch e Bazato. Chiusura d'andata in ribasso per il Calcetto Lignano: la squadra dei Sica a Pordenone deve fare i conti con una squadra veloce e molto attenta in fase difensiva ed il presidente Binot alla fine si gode i tre punti grazie al 5-2 timbrato da Milanese (2), Savio, Barzan ed Ermacora. Nel recupero tra l'Adriatica e il Palmanova non c'è storia, con i cantierini che ancora scossi per la scomparsa del loro presidente Michele Rizzo soccombono con un pesante 1-13 dove la voce grossa la fa Bozic, autore di sei reti. In serie B altro pesante passo falso del Manzano che perde il secondo scontro diretto per la salvezza di fila: l'Imolese espugna per 3-1 il palazzetto di Manzano dopo aver chiuso la prima frazione sul 3-0 serve solo per le statistiche la rete di Sansica ad un minuto dalla sirena finale, ed ora si fa dura per la squadra di Genna che rimane ancorata al quint'ultimo posto in graduatoria ed alle porte forse la decisiva trasferta in casa del Vicenza (distante solo 4 punti) in crisi da diversi turni come i seggiolai, ma con le assenze scontate di Zanuttini e Sansica che in settimana dovrebbero essere stoppati dal giudice sportivo.

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CALCIO FEMMINILE ALLENATORE Grande stima Elena Virgili, esultante nella foto, ha per il suo attuale allenatore, Dario De Biasi, che definisce preparatissimo e capace di tenere sempre la squadra "sul pezzo".

CANNAVARO, IL MIO IDOLO

Elena Virgili punta alla serie A con il Vittorio Veneto

E

lena Virgili , classe 1995 , milita nelle file del Vittorio Veneto, capolista del suo girone in serie B e con l’obiettivo di conquistare la serie A a fine stagione. Nell’intervista rilasciataci, la giocatrice analizza con noi il momento della sua squadra, e il mondo del calcio femminile con gli occhi di chi lo vive ogni giorno. . – Quali sono le squadre nelle quali ha

"Bisognerebbe pubblicizzare di più e meglio il calcio femminile, che in quanto a contenuti tecnici a certi livelli non ha nulla da invidiare a quello maschile. E la Federazione, in tale ottica, dovrebbe impegnarsi a farlo." militato durante la sua carriera? "Ho giocato per cinque stagioni al Chiasiellis , poi mi sono trasferita al Bearzi e oggi gioco nel Vittorio Veneto". . - Che obiettivo vi siete posti a livello di squadra per questa stagione? "La promozione. Siamo prime nel nostro girone e motivatissime . Sappiamo che la prossima stagione dovremmo impegnarci molto di più

A&B

TAVAGNACCO E UDINESE, DOPPIA SCONFITTA

perchè la serie A è un altro mondo e ci servirebbe anche qualche rinforzo in attacco. – A livello di spogliatoio siete unite? "Non ci sono difficoltà , siamo molto unite, ed è normale che poi chi ha un carattere più forte sproni le altre anche energicamente. Abbiamo un allenatore bravissimo, Dario De Biasi, preparatissimo e che ci tiene sempre sul pezzo". – Cosa manca al calcio femminile per ottenere più visibilità ? "Bisognerebbe pubblicizzarlo di più e far capire alle persone quanto è bello e sano questo sport anche al femminile. Poi sicuramente aumentare gli stipendi alle giocatrici, oggi praticamente dilettanti anche ad alto livello". . - C’è un giocatore in particolare al quale si ispira? "Si , Cannavaro è il mio idolo, una vera bandiera". . – Qual è il ruolo che preferisce o nel quale si trova meglio? "Gioco terzino destro, è il mio ruolo naturale e sono felice di potermi esprimere in questa posizione". – Che consiglio darebbe alla Federazione in ottica femminile? "Dovrebbe fare qualcosa di più per noi, per il nostro sport e in particolar modo dovrebbe invogliare

SERIE A - Nulla da fare nella massima serie per il Tavagnacco contro la dirompente Fiorentina, capoclassifica del campionato che nelle proprie file schiera le ex gialloblù Parisi, autrice di una doppietta, Mauro e Bonetti. Un 1-4 che comunque l'allenatore delle friulane, Cassia (nella foto), metabolizza con filosofia, conscio del fatto che quella viola è una squadra costruita per centrare traguardi importanti. "Non ho nulla da rimproverare alle mie ragazze - ha dichiarato il tecnico - in una stagione che stiamo conducendo a buoni livelli, avendo sbagliato in pratica solo a Como".

DIFENSORE Esterno destro di difesa è il ruolo naturale della ventiduenne atleta friulana, che dopo aver militato nel Chiasiellis e nel Bearzi è "emigrata" nel Veneto, dove con le rossoblù vittoriesi, capoliste in serie B, punta al salto nella massima serie.

la gente a venire a seguirci, ne abbiamo bisogno noi come qualsiasi altro sportivo, è gratificante ed emozionante sapere che la gente ti stima e si appassiona per quello che fai. Poi sarebbe utilissimo avviare qualche partnership seria con cognizione di causa e con un obiettivo prefissato serio. Le grandi società è vero che si stanno muovendo sul femminile ma dovrebbero, e potrebbero, fare sicuramente di più". Tommaso Cossio

SERIE B - Udinese - Castelvecchio 1-2 Termina con una sconfitta l'ultimo turno di campionato valevole per il girone di andata di questa prima esperienza in serie B per la squadra allenata da Alessandro Campi. Nonostante il gran gol che ha portato in vantaggio le padrone di casa con il numero 7 Veritti, nella seconda metà della ripresa sono arrivati i due gol che hanno contrassegnato il risultato finale. In campo per le friulane:1 Bonassi, 2Piovesan 3Morettin, 4Serafini, 5Cencig, 6Mensah, 7Veritti 8Lenarduzzi, 9Zandomenichi, 10Zitter,11Blarzino.

TremilaSport+ | 25 01 2017 | 25


CALCIOUDINESE IL COMMENTO

UDINESE DI PECORE VOGLIAMO LASAGNA di IDO CIBISCHINO

È possibile ridiscutere gli accordi col Carpi? Davanti a un bel pacco regalo (Perica, Evangelista, Matos... ) magari gli emiliani mollerebbero subito il centravanti

S

e fai un’azione buona e ne sopprimi nella culla altre cinque, e se anche l’unica iniziativa nata bene la vanifichi con la rifinitura sbagliata o con una conclusione molliccia, dove pretendi di andare? Sta succedendo questo all’Udinese di Del Neri, che a Empoli incappa nella terza bastonata consecutiva: leggera ai fini della classifica (quest’anno ci si salva a 22 punti!), mortificante per tutto il resto. Il risultato immediato sarà che, alla prossima al Friuli, saranno più numerosi e faranno più chiasso i milanisti che i nostri tifosi demoralizzati perchè si sta tornando indietro sino a ritrovare il pallore e l’impotenza dell’Udinese di Bepo

che si è visto è di una povertà avvilente, e anche irritante nel vagolare presuntuoso di giocatori che non arrivano mai al dunque. L’Udinese di Del Neri mantiene un’idea di organizzazione, a tratti

Iachini e prima ancora di De Canio e Colantuono. Il risultato ultimo sarà un’altra stagione buttata via: un gruppo di giocatori da azzerare per trequarti, una squadra da rifare su concetti d’appartenenza, di personalità e di gioco che Del Neri sta predicando senza trovare continuità di seguito. AVVILENTE - Pazienza, gli avversari sono troppo forti e qualitativi, si diceva minimizzando le sconfitte consecutive con Inter e Roma, nelle quali il Console di Aquileia, tracannando il bicchiere per un quarto pieno, aveva visto comunque segnali di crescita. A Empoli doveva cominciare il vero girone di ritorno, insomma, con un risultato e una prestazione convincenti. Beh, ciò

pare persino solida; oltre le apparenze, le manca il più, cioè la sostanza di andare a prendersi le partite e le vittorie. Se l’equilibrio tattico regge, come contraltare negativo ecco la lentezza di corsa e di idea, con rare eccezioni tutti azionano da furgoncini monomarcia: mai un’accelerazione, uno spunto, un cambio di passo, un’iniziativa vincente. Bisogna attendere il sinistro al volo di un ventenne come Jankto per provare un sussulto d’emozione. E stridono gli scompensi di forma. Senza scomodare Kums (il belga sta qui in ferie pagate), Thereau e Fofana - gli uomini che Del Neri ha riesumato dalla purghe iachiniane facendone i propri pretoriani, e che lo hanno ripagato nei primi due

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mesi della sua gestione - sembrano devitalizzati, sfiniti. Fantasmi. EX BABAU - Non compensano queste deficienze né una ritrovata quadratura difensiva (però qualche gol decisivo si continua a beccare

L’Udinese ripiomba nell’impotenza: l’equilibrio tattico, la crescita di De Paul e l’esplosione di Jankto non compensano l’abulia di Zapata e la crisi di Thereau e Fofana

sempre allo stesso modo), né i progressi di De Paul che adesso arriva anche dalle parti dell’area e qualche buon pallone lo mette in mezzo, né la certezza del talento di Jankto. La manovra periferica (discreta quella della catena di sinistra) a poco serve se poi nulla si raccoglie negli sbocchi centrali, là dove si decidono le partite. Zapata si è ridotto a un babau di cartapesta (l’ultimo suo gol, il quinto, segnato all’Atalanta, risale all’11 dicembre): tanta forza e tanta potenza si sciolgono in area, mancando al puntero colombiano l’istinto del killer e adesso pure la voglia. A fine stagione il Napoli se lo riprenderà per spedirlo chissà dove, sa che qui non ha futuro, sta tirando a campare al minimo sin-

dacale. Stipe Perica, tra il serio e il faceto, reclama spazio, salvo correre a vuoto e dimostrarsi tecnicamente non pronto per la categoria quando il tecnico glielo concede. RINEGOZIARE - Davanti alla prospettiva di un’altra stagione stiracchiata e inconcludente, forse sarebbe il caso di avviare subito la rivoluzione necessaria per la prossima. In sette giorni, da qui alla conclusione del mercato invernale, qualcosa si dovrebbe inventare. Per esempio, rinegoziando le intese con il Carpi, anticipare l’arrivo di Kevin Lasagna, il centravanti dell’Udinese che verrà. Chissà, spedendo al club emiliano un pacchetto infiochettato comprendente Perica, Evangelista e mettiamoci sopra

pure Matos, forse Castori mollerebbe il suo centravanti, che finora ha realizzato nel campionato di B 9 reti (16 quelle di nonno Pazzini) contribuendo a mantenere il Carpi in zona playoff, a quota 33 punti. Lasagna - finalmente un italiano e per di più con nome appetitoso... - sarebbe motivo di interesse per la tifoseria e si guadagnerebbero mesi di adattamento alle filosofie di Del Neri. Il ritorno di Ranegie? Lo prendiamo come uno scherzo... RESA DEI CONTI - Se l’effettoDel Neri si sta esaurendo davanti alla mancanza di obiettivi (quello minimo, la salvezza, è praticamente acquisito) e al prevalere di interessi personali su quelli comuni, lo sapremo domenica con l’arrivo


UDINESECALCIO

Il MILAN AL FRIULI

DAI GIGI, BISOGNA SPIAZZARE MONTELLA

del Milan, l’unica squadra di gran nome che, assieme alla Juve, vedremo nel girone di ritorno allo stadio Friuli. Una prestazione meno che gagliarda e coraggiosa e concreta, sperabilmente vincente, non sarebbe accettata. Vogliamo undici leoni e vogliamo la vittoria. In caso contrario, c’è libertà di caccia alla pecora.

5 RETI L'ultimo dei suoi cinque gol, Zapata l'ha segnato l'11 dicembre a Bergamo. Nell'altra pagina, Thereau: un leader stanco. Accanto, l'urlo di Perica: di dolore e non di gioia per un gol.

Caro Gigi, inventa qualcosa, sorprendici. Chessò, metti dentro il ragazzino, Ewandro, sguinzaglia Balic... tutto fuorchè una replica di Empoli. Ci lamentiamo, a ragione. Ma neppure a Milanello ridono anche se Montella, affidandosi alle statistiche di tiri in porta, passaggi riusciti e possesso palla, tutti aumentati rispetto ai cicli precedenti, cerca di stornare l’attenzione dalla cruda realtà: l’attualità parla di un Milan che ha portato a casa solo 5 punti nelle ultime cinque gare (vittoria di misura sul Cagliari, pari con Toro e Atalanta, ko per mano di Roma e Napoli), vedendo in pericolo l’approdo europeo, sia pure con una partita da recuperare a Bologna. Se l’Udinese ha segnato appena tre gol nelle ultime cinque partite, i rossoneri non hanno prodotto granchè di più (quattro reti) nello stesso periodo. Stiamo parlando, insomma, di squadre sterili, con attacchi anemici e bomber in pantofole. In altri tempi e con credenziali più sostanziose, i cronisti si sarebbero scatenati nel confronto tutto colombiano fra Zapata e Bacca. Ma come si fa a imbastire un duello credibile tra due fantasmi? E’ allora si esagera col poco che c’è, facendo passare Lapadula, un onesto attaccante di serie B, per fenomeno, addirittura chiamandolo a strimpellare quattro note di pianoforte alla Domenica Sportiva.

Il periodo impone di agitarsi un po’ ed ecco, allora, l’arrivo in rossonero dell’attaccante spagnolo Gerard Deulofeu, un canterano del Barça che un po’ s’è perso andando avanti e indietro tra Spagna e Inghilterra (Everton). A Udine, invece, si è incredibilmente ri-materializzato Matias Ranegie, ora trentatreenne, lo svedese-guadalupense che non si sa come è rimasto nel paniere di Gino Pozzo, il quale lo sposta di qua e di là sperando di ricavarne qualche franco. Scarso-scarsissimo il lungagnone (un metro e 96), eppure un segno l’ha lasciato. Era la quarta d’andata (23 settembre) del campionato 2012-2013, al Friuli andava in scena Udinese-Milan: avvenne che al 39’ un pallone piombò sul capoccione di Ranegie (che neppure saltò) e finì in rete tra la stupore del portiere Abbiati e del marcatore Mexes. Nella ripresa il Milan pareggiò con El Shaarawy, la firma decisiva quella di Di Natale su rigore: 2-1. Non è una rarità che l’Udinese faccia piangere il Diavolo. All’andata, come si ricorderà, San Siro ha fatto rima con il risultato migliore (0-1) della breve parentesi di Iachini: merito degli attaccanti di riserva, Perica e Matos, subentrati a Thereau e Zapata. Decise il croato, girando al volo un cross di Badu e deviazione di Abate spiazzante per Donnarumma. (i.c.)

di Biancamaria Gonano

Umanità, la bandiera dell’Udinese in Kenya Al mattino, mentre i tifosi friulani stavano riscaldando i motori del tifo per prepararsi alla partita contro la Roma, la signora Gianilla ha inviato un in bocca al lupo particolare alla sua amata squadra del cuore. La foto pubblicata è arrivata direttamente dal Kenya e la signora esibisce con orgoglio e fierezza il bianconero friulano, dicendo «anche in Kenya si tifa per te, mitica Udinese». Una dichiarazione d’amore con lo sfondo meraviglioso dei bambini divertiti. Una foto che dice tutto di lei, signora dolce e gentile nata a Miane in provincia di Treviso nel 1944 ma ormai da una vita radicata a Villanova di San Daniele con

una grande famiglia. Insieme al marito Franco condivide i viaggi che ogni anno compie nel continente africano, non certamente per turismo ma per una grande opera di valore umano. Il loro è un Mal d’ Africa prezioso. Franco, più schivo e poco tifoso di calcio, e Gianilla vanno in Kenya al North Kinangop Catholic Hospital dal 1994: è una struttura diretta da don Sandro Borsa dopo la morte di don Giovanni Dalla Longa, avvenuta nel 2004. Attualmente l'ospedale ha 240 posti letto, suddivisi tra i reparti di medicina, chirurgia, maternità, pediatria, con 9400 ricoveri annuali, 78000 visite ambulatoriali e 1800 parti

l’anno. Inoltre da 50 anni l'ospedale è diventato una cittadella autonoma e un punto di riferimento sociale e culturale in una zona esclusivamente agricola e lontana da centri o vie di comunicazione importanti.

Gianilla a North Kinangop aiuta in cucina, fa la sarta, dà una mano alle suore come quando fa la casalinga o la nonna o la mamma a casa. Franco (classe 1941) commerciante in pensione fa di tutto: idraulico,

falegname, piastrellista, muratore. “E’ felice di fare di tutto. Quando torna a casa già pensa a quando farà ritorno in Kenya”, racconta la figlia Maria Grazia che frequenta quei luoghi da quando era una ragazzina. Pur facendo base a North Kinangop non dimenticano altre missioni sempre gestite dalle Piccole Figlie di San Giuseppe di Verona (la missione di Ol'Kalou, centro che si occupa di bambini disabili, la missione di Ndithini con il suo orfanotrofio, la baraccopoli di Mukuru una delle innumerevoli baraccopoli di Nairobi).Gianillla in Kenya ovviamente porta con se da sempre tutto il vestiario bianconero. “

TremilaSport+ | 25 01 2017 | 27


SIDICEVA...

si diceva...

QUEL MITICO TRIONFO AZZURRO TINTO DI FRIULANO Il regista e scrittore Mario Soldati celebrò in un libro del 1986 il titolo mondiale di quattro anni prima della nazionale di Bearzot, con l'allora presidente italiano Sandro Pertini protagonista sui generis

C

ontestata all’inizio e in trionfo alla fine, l’Italia ‘82 dei friulani Bearzot, Zoff, Vecchiet e Collovati, orig inario di Teor, e del “barone” Causio, allora in forza all’Udinese e successivamente rimasto a vivere in Friuli, è rimasta nella storia, non solo calcistica, per l’impresa spagnola di vincere un Mondiale contro ogni pronostico della vigilia. Un titolo celebrato quattro

anni dopo anche da un regista e scrittore come Mario Soldati, che nel suo libro “Ah! Il Mundial!” descrisse con

pose. Si, perché non fu solo questione di risultati e di gol segnati ma anche di episodi che passarono appunto alla storia del calcio, e non solo, con in primis la presenza del presidente Sandro Pertini, esultante in tribuna allo stadio madrileno Bernabeu al termine del 3-1 in finale sulla Germania e successivamente protagonista sull’aereo del ritorno, insieme a Bearzot, Zoff e Causio, della mitica partita a scopone. E ancora il

Se dovessi rivedere Italia - Brasile senza sapere come va a finire, ci rinuncerei!

28 | 25 01 2017 | TremilaSport+

vivacità la propria esperienza nella manifestazione nel contesto delle diverse sfaccettature che l’evento pro-

MAGLIA STRAPPATA Sopra, l'arcigna marcatura di Gentile su Zico e la copertina del libro di Soldati


SIDICEVA...

GOLEADOR "Spillo" Altobelli realizzò il terzo gol alla Germania, chiudendo definitivamente il match a favore degli azzurri, nella foto a destra esultanti con la Coppa del Mondo tra le mani del compianto Scirea.

silenzio stampa dopo i primi deludenti risultati nel girone eliminatorio (pareggi con Polonia, Perù e Camerun), con il solo capitano Zoff, il meno ciarliero del gruppo, delegato a parlare con la stampa. E Pablito Rossi che all’inizio non si decideva ad esplodere ma che divenne decisivo nelle partite che c o n tava n o , s o p rat t u t t o quella contro il Brasile di Zico e Falcao. Mario Soldati sottotitolò “Storia dell’inas p e t ta b i l e ” qu e l t r i o n f o madrileno supportato dal tifo locale in tempi in cui la nazionale spagnola non suscitava entusiasmi e fece illustrare alcune pagine da Antonio De Rosa, con Gianni Brera ad occuparsi della prefazione. La partita delle partite di quel Mundial non fu comunque sostanzialmente quella di finale contro i tedeschi, quando il Bell’Antonio Cabrini fallì un rigore e poi ci pensarono Rossi, Tardelli e Altobelli a rimediare, ma quella del terribile gironcino dei quarti con l’Argentina di Maradona e il Brasile di Zico a considerarci a priori eliminati. Invece, dopo il 2-1 sui biancocelesti ecco il miracolo contro i carioca, che Soldati commentò così: “Sono felice, ora: mi sento giovanissimo! Tuttavia, se dovessi rivedere questo match senza

FRIULANI Sotto, i ritratti di De Rosa dei tre friulani, Bearzot, Zoff e il dottor Vecchiet.

sapere come va a finire, rinuncerei”. Si giocò nell’oggi demolito, piccolo stadio Sarrià di Barcellona, il 5 luglio, in un pomeriggio canicolare, e l’Italia vinse 3-2, accedendo alla semifinale,

poi vinta 2-0, contro la Polonia. E Soldati scrisse: “Stanotte, i giocatori brasiliani non danzeranno la samba nelle ramblas di Barcellona, come previsto: a quell’ora saranno in volo attraverso

l’Atlantico, nel viaggio di ritorno a casa. Giunge però la notizia che essi, prima di partire, si sono congratulati con i nostri”. Così dovrebbe essere, sempre. E.F.)

TremilaSport+ | 25 01 2017 | 29


NONSOLOSPORT

CULTURA

Novità su mostre, spettacoli, eventi, personaggi del panorama culturale

INCONTRI

UDINE, VERSI CONTROVERSI Giovedì 9 febbraio alle ore 18, presso l’associazione interAzioni, in via della Rosta, 46, a Udine, si terrà la prima edizione di “Versi Controversi”, incontro con la poesia e con i poeti friulani ,organizzato da Poesia&friends, un evento friulano a scadenza più o meno mensile. Quattro poeti presenteranno i loro brani: Antonella Bukovaz, poetessa originaria di Topolò, è una delle voci femminili più rappresentative del territorio e per di più è anche promotrice del Festival Internazionale “Stazione di Topolò”, ormai ben noto incontro di artisti nelle Valli del Natisone. Sara Comuzzo, udinese di nascita che attualmente vive a Dublino, ventottenne autrice, quest’anno è stata la vincitrice della I^edizione del concorso Pensare-ScrivereAmare del Comune di Remanzacco. Edi Fabris, direttore di “Tremila sport” oltrechè opinionista radiofonico e televisivo, già conosciuto al pubblico friulano come giornalista e scrittore, presenterà nell'occasione il suo nuovo libro di racconti e poesie dal titolo “Sensazioni” (Aviani&Aviani editori). Stefano Wulf, poeta e animatore artistico-culturale friulano, presenterà dal canto proprio il suo libro “Ventoschegge e bulloni” (Mediterranea edizioni). L’incontro sarà condotto a cura di Natalia Bondarenko, artista, fotografa e scrittrice. Con i poeti dialogherà Francesco Di Lorenzo, scrittore e saggista, nonché presidente della giuria del concorso di poesia Pensare-Scrivere-Amare. L' ingresso libero. Nelle foto, alcuni dei protagonisti dell'incontro culturale udinese.

ANN MORGAN

LA GEMELLA SBAGLIATA PIEMME

Helen ed Ellie sono gemelle. Identiche. Almeno così le vedono gli altri. Ma le due bambine sanno che non è così: Helen è la leader, Ellie la spalla. Helen decide, Ellie obbedisce. Helen pretende, Ellie accetta. Finché Helen ne inventa uno un po’ troppo pericoloso: scambiarsi le parti. Solo per un giorno. Dai vestiti alla pettinatura ai modi di fare. Ed ecco che Ellie comincia a spadroneggiare, mentre Helen si finge la sottomessa e spaventata. È divertente, le due bambine ridono da matte. Ci cascano tutti, perfino la mamma. Ma, alla sera, quando il gioco dovrebbe essere finito, e Helen pretende di tornare a essere se stessa, Ellie per la prima volta dice di no. Ormai è lei la leader. E non tornerà indietro. Da questo momento, per la vera Helen comincia l’incubo.

30 | 25 01 2017 | TremilaSport+

JOHN GRISHAM

L’INFORMATORE MONDADORI

Lacy Stoltz da nove anni lavora come investigatrice presso una commissione in Florida che si occupa della cattiva condotta dei giudici. È un avvocato, non un poliziotto, e ha a che fare perlopiù con denunce per violazioni minori. Ma un giorno le si presenta un caso di corruzione. Un avvocato radiato dall’albo tornato a lavorare con una nuova identità sostiene di sapere dell’esistenza di un giudice che ha rubato più soldi di tutti i giudici corrotti d’America messi insieme. Tutto nasce dalla costruzione di un grande casinò sulle terre dei nativi americani. La mafia locale ha finanziato il casinò che ora frutta una cifra molto consistente di denaro ogni mese. Il giudice se ne prende una parte e finge di non vedere, favorendo con le sue sentenze l’organizzazione criminale.

L’ANGOLO DELLA

LETTURA

PAUL TREMBLAY

NEL BUIO DELLA MENTE NORD

E’ ormai un anno che John Barrett è rimasto senza lavoro e, ai problemi finanziari, da qualche mese si è aggiunta la preoccupazione per Marjorie, la figlia quattordicenne, che mostra i primi sintomi di schizofrenia. Purtroppo finora nessuna terapia si è rivelata efficace e, nel disperato tentativo di aiutarla, John si affida a padre Wanderly, il quale è convinto che la ragazza non sia affatto malata, bensì posseduta e che perciò debba essere sottoposta a esorcismo. Inoltre padre Wanderly ha preso contatto con un’emittente televisiva che vorrebbe filmare la famiglia Barrett e coprirebbe tutte le spese, comprese le parcelle mediche che loro non possono permettersi di saldare. John accetta ma...

CHARLOTTE LINKE

LA SCELTA DECISIVA CORBACCIO

Simon sognava di trascorrere le vacanze di Natale con i figlie e la sua compagna in un tranquillo paesino nel sud della Francia. Ma a quanto pare il sogno è destinato a non realizzarsi: i figli gli comunicano che hanno tutt’altri progetti, e la compagna lo abbandona all’ultimo momento. Ciononostante Simon decide di partire da solo, finché, lungo la strada, incontra una giovane donna, Nathalie: disperata, senza soldi, senza documenti non sa dove andare e Simon le dà un passaggio e d’impulso le offre di ospitarla nella casa che ha affittato. Non sa che questa sua decisione lo farà precipitare in un incubo le cui tracce, macchiate di sangue, conducono fino in Bulgaria e a una ragazza di nome Selina.

HANNA LINDBERG

STOCKHOLM CONFIDENTIAL LONGANESI

Solveig Berg è la più promettente giornalista d’inchiesta di Stoccolma, ma basta un solo passo falso perché la sua carriera scivoli inesorabilmente verso il baratro. Ora non le rimane che il suo blog, Stockholm Confidential, e qualche aggancio col jet set che ancora le permette di intrufolarsi negli eventi che contano. È così che inciampa in quello che potrebbe essere lo scoop della sua vita, ma anche il gioco più pericoloso e letale che abbia mai affrontato. Il party è di quelli che non si dimenticano, per il semplice fatto che a organizzarlo è Lennie Lee, fotografo di moda e proprietario di una rivista scandalistica. Ma quando la top model Jennifer Leone viene trovata morta in circostanze sospette, Lennie si trova a dover escogitare di tutto pur di stare a galla in acque sempre più buie e pericolose.


29 gennaio 2017 5 marzo 2017 25 giugno 2017


BASKET MOMENTO-SÌ A sinistra, il tecnico dell'Alma Trieste, Dalmasson, terza in classifica in A2. A destra, Borut Ban, mvp dello Jadran che ha battuto la capolista Oderzo in C Gold.

GLI OSCAR SONO

TRIESTINI In A2 la formazione di Dalmasson viaggia al terzo posto e in C Gold lo Jadran stoppa la capolista Oderzo reduce da 13 vittorie consecutive di EDI FABRIS

L’

DIFFICOLTÀ Periodo-no per la Calligaris del tecnico Marco Rovere.

Oscar della settimana? Alla carsolina Jadran, non c’è dubbio, perché fermare la corsa della capolista Oderzo, reduce da 13 vittorie consecutive in C Gold, non è impresa da poco. E adesso Ban & C. guardano alla zona play off, mentre Corno incappa in una nuova battuta d’arresto, l’ottava di stagione e quinta nelle ultime sei gare, che relega la formazione di Rovere nelle zone meno nobili della classifica. Il tecnico dei seggiolai, che ha avuto in Munini (15 punti) il top scorer, ha cullato a lungo a Mestre il sogno del colpaccio ma alla fine è dovuto uscire a testa bassa dal parquet veneto, sconfitto di soli 3 punti. E anche Codroipo ci ha rimesso le penne in quel di Montebelluna, contro un avversario sulla carta domabile, evidenziando una volta di più un mal di trasferta che rischia di diventare cronico. I biancorossi di Portelli attendono ora con il coltello fra i denti il derby del prossimo turno contro un Energy Lab Monfalcone che battendo il non trascendentale Bassano si è sistemato in un’onesta metà classifica. E’ una stagione, quella attuale, che per le squadre nostrane, in C Gold, non ricalca altre precedenti di maggior gloria ma, come dice un proverbio friulano, ogni dì no va cussì. ESCALATION È il titolo di un famoso film degli anni ’60 che potrebbe adattarsi alla rincorsa incontenibile, in A2, di una Pallacanestro Trieste che, violando anche Chieti, si è piazzata al terzo posto, in pienissima zona play off. E’ il frutto, per ora parziale, di una politica del fasìn di bessoi (detto alla friulana) che il tecnico Eugenio Dalmasson sta gestendo da qualche

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anno con ottimi frutti. Serie A2, stavolta femminile, che vede la neopromossa Basket School Delser Udine in un non disprezzabile sesto posto, figlio di numerose vittorie al sud e tra le mura del Benedetti. Disco rosso contro l’attrezzata Bologna, per le ragazze di Medeot, ma con onore, in attesa dell’auspicato riscatto casalingo di sabato contro la penultima della classe, il Palermo.

Indimenticabile il match-promozione con Barcellona in un Carnera stracolmo CANESTRI A GO-GO Quelli in C Silver fra la capolista Breg e la Goriziana, match conclusosi con l’inconsueto, per la categoria, punteggio di 113-83 per i triestini. Ma più importante, seppure con risultato di proporzioni più modeste, la vittoria di S.Daniele su Spilimbergo, con i collinari di Sinone a tenere così a debita distanza in classifica i pordenonesi. E mentre nelle alte vette continua regolare la marcia dell’Ubc, a punti contro Romans, sul fondo la Lorenzo Bettarini band del Feletto si arena contro la Dgm, realizzando solo 41 punti. Ma il tecnico non ne fa, come suo costume, un dramma: la giovanissima età media dell’organico a sua disposizione paga dazio in una categoria in cui molte sono le vecchie volpi in azione.

D CON LE LEPRI Nei due gironi di serie D quattro lepri in fuga: nel “Mocchiutti” Duino e Cervignano vanno a braccetto, con Dinamo Gorizia e S.Vito Trieste staccate di 4 punti, mentre nel “Borsoi” le due pordenonesi Sacile e Casarsa hanno creato un vuoto di 6 lunghezze sulle terze, Aviano e Cussignacco. Un girone, questo, in cui paga evidente pedaggio la Libertas Gonars, neopromossa in difficoltà battuta nell’ultimo turno dal Basket Time. Ma alle spalle dei gonaresi cresce un settore giovanile che promette ed è appunto sul futuro che conta soprattutto il club del Friuli centrale.

CARLOTTA RAINIS play della Delser.


BASKET SERIE A2

GATTO, UN SOGNO NBA L'ala dell'Apu, in prestito da Treviso, guarda non solo al presente

C

omplice la serie continua di infortuni che si è accanita a partire dallo scorso mese di dicembre sul reparto lunghi dell'Apu, si è notevolmente ampliato il minutaggio a disposizione dei giovani Diop e Gatto rispetto alle aspettative di inizio campionato. “Le assenze prolungate di Castelli, Vanuzzo e Truccolo stanno creando problemi al coach Lardo nelle rotazioni ma hanno dato a me a Ousmane uno spazio importante per crescere e maturare una significativa esperienza in un torneo molto equilibrato come quello di A2 di quest'anno” - non nasconde la personale soddisfazione per la circostanza Tommaso Gatto, classe 1996, ala forte di 1,95 che sta cercando di dare il suo miglior contributo in un momento particolare della stagione udinese. “La passione per il basket era di casa, il mio fratello maggiore Ivan ha avuto una bella carriera professionistica giocando in piazze come Napoli, Caserta e Veroli e per me è stato, ed è ancora, un esempio oltre che un riferimento e così mi sono avvicinato alla palla a spicchi sin da bambino, facendo la trafila del minibasket da 5 a 13 anni a Madrid dove la mia famiglia era al seguito di mio padre, in Spagna per ragioni lavorative – si racconta Gatto – . Mentre una volta rientrati in Italia ho giocato nelle giovanili del Benetton Treviso prima di arrivare in prestito alla Gsa.” Come valuti la tua esperienza friulana? “Sicuramente in modo positivo: sono felice di poter lavorare con un tecnico del calibro di Lino Lardo, con cui ho instaurato un rapporto ottimale e con cui sto migliorando non solo dal punto di vista tecnico ma anche o soprattutto da

quello caratteriale. Il tecnico batte come un martello sulla necessità di entrare in campo con un atteggiamento “carico” sin dai primi attimi, per poter incidere da subito nel match in maniera importante.” Qual è l'obiettivo per la tua carriera? “Più che un obiettivo, il mio sogno di sempre è quello di riuscire un giorno a giocare nell'Nba e per questo cerco di dare fondo a tutte le mie energie e di ottenere il massimo da ogni possibilità che mi viene concessa, sia in campo che sfruttando l’opportunità di allenarmi con giocatori del calibro dei miei attuali compagni di squadra. Nel futuro più immediato so che a fine campionato scade il mio prestito, che il mio cartellino è di proprietà di Treviso e che al momento è presto per sapere dove giocherò l'anno venturo.” Un'eventuale permanenza all'Apu sarebbe di tuo gradimento? “Assolutamente si, Udine è un ambiente ideale per crescere e migliorarsi e dove per ora riesco a conciliare gli impegni scolastici all'Istituto Volta con i “doveri” imposti dagli allenamenti e dalle partite di campionato. In ogni caso sono pensieri prematuri, adesso tutta la mia concentrazione è rivolta a offrire il massimo per la Gsa nelle occasioni in cui sarò chiamato a dare il mio contributo in un momento complicato per la mia attuale società, per ripagare al meglio la fiducia del tecnico e dei dirigenti friulani.” Giuseppe Passoni

UISP

A1, SI RIPRENDE A FARE SUL SERIO

Nella serie A1 si riprende a fare sul serio con l’inizio della seconda fase che dopo il suo giusto svolgimento decreterà rispettivamente nel girone D le prime sei della griglia play off scudetto, nel girone E la settima ed ottava nella griglia play off scudetto e le prime 4 dei play off Coppa Friuli e nel girone F dalla quinta alla ottava degli stessi play off e l’unica retrocessione in serie A2. Un canestro per Te Trieste, nel girone D, mantiene la sua imbattibilità anche davanti ad una delle compagini più quotate quale il Fagagna, regolato di 17 punti, mentre il Remanzacco (nella foto) surclassa una delle sorprese della prima fase, quella WLM Udine che è stata sconfitta di quasi

20 punti. Ardita - Sbrindella è rinviata a martedì 24, con inversione di campo. Nel girone E sempre il 24 ci sarà il posticipo PAU Udine - Dai e Vai Trieste mentre l’Attimis ha vinto a tavolino la gara contro Spazzidea Trieste, che non si è potuta schierare per mancanza di un numero sufficiente di atleti. Unica gara disputata quindi quella tra Laipacco e Tarcento per la quale c’è voluto un overtime per la vittoria degli uomini di casa del presidente Toniutti. Nel girone F, mentre il Tricesimo riposava, il Monfalcone ha avuto la maglio tra le mura amiche sull’Aiello e il Cus Udine è stato corsaro sul difficile campo dell’ Heidrun Gorizia. Nella serie A2 sempre in testa l’Old Stars Gorizia nel girone A mentre in quello B lo stop del Latisana lascia da sole in vetta le vittoriose Virtus Udine e Palmanova. Seconda giornata del campionato femminile che ha visto le conferme del Basket Time Udine e del Muggia che a punteggio pieno si scontreranno in settimana per la prima solitaria leadership.

TOMMASO GATTO (a destra) con l'allenatore Lardo e il giovane senegalese Diop.

TremilaSport+ | 25 01 2017 | 33


22 GENNAIO 2017 - SERIE B1 FEMMINILE

LIBERTAS MARTIGNACCO – ATA TRENTO 3-1

34 | 25 01 2017 | TremilaSport+


VOLLEY

FOTO ALESSANDRO SAIN TremilaSport+ | 25 01 2017 | 35


15 GENNAIO 2017 - SERIE C FEMMINILE

SANVITESE – TORRIANA 3-0

36 | 25 01 2017 | TremilaSport+


VOLLEY

FOTO CHRISTIAN BARADEL TremilaSport+ | 25 01 2017 | 37


SCHERMA

PROTAGONISTI

STUDI La spadista frequenta con profitto il licelo linguistico Percoto, a Udine e punta a lavorare in futuro all'estero.

OUI, JE SUIS LA JEUNE ANAÏS La spadista dell'Asu, di madre transalpina, gareggia per l'Italia e per la Francia di BIANCAMARIA GONANO

È

una giovane promessa della scherma dell’Asu, la sedicenne Anaïs Gon, di madre francese, spadista in Italia e anche in Francia grazie a questo legame di sangue. Il doppio passaporto le permette di gareggiare anche in terra francese, portando avanti un duplice percorso nato dalla sua doppia anima: «Mia madre è

di Parigi ma io sono nata a Udine e mi sento sia italiana che francese - dice la giovane promessa - .. Amo entrambe le culture e vivo questa situazione non come una scissione ma come una ricchezza personale: si tratta di due mondi diversi ma con punti in comune e mi sono abituata alla relatività dei punti di vista. Torno in Francia due, tre volte all’ anno, in Breta-

Parola di Piraino

Ho due anime e quando ascolto gli inni italiano e francese mi commuovo

AZZURRINE Anaïs con le ragazze della spada in Coppa Italia e Italiani di A2, ad Ancona nel maggio 2015

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«È un’atleta molto promettente ma reduce da una brutta prestazione alla seconda prova per la qualificazione al Campionato italiano U20. Ha perso tre assalti e poi con un’avversaria molto forte, ha perso la stoccata finale per colpa della sfortuna e della tensione. Nella prima prova si era qualificata sesta su 230 partecipanti. Peccato, prima di questo episodio era 4a nel ranking Cadetti e in odore di andare ai Giochi del Mediterraneo e all ’ Europeo. Adesso deve giocarsi le sue chances con il ripescaggio di Coppa Italia. Deve lavorare sulla continuità. Nella spada se non sei in giornata ti rovini, non è come per il fioretto e la sciabola dove anche il nome e l’arbitro possono aiutare. Al recente Torneo Alpe Adria il nostro vivaio si è comportato bene come sempre. Abbiamo superato le 150 presenze in un momento molto ricco di eventi».

gna dove i miei nonni vivono in una bellissima casa tipica, con i muri di granito e le travi di legno». GLI STUDI Frequenta con buoni risultati il Liceo Linguistico Percoto a Udine, Anais, e proprio a settembre ha cambiato classe per poter iniziare con il triennio il percorso Esabac, cioè un esame conclusivo finale a metà strada fra l’ esame di maturità italiano e il Baccalauréat francese.: «Ho scelto questo indirizzo per poter avere maggiori possibilità di lavorare anche all’ estero con il francese nel mio curriculum», spiega Anaïs, nome elegante di stampo letterario su un volto che sembra dipinto. L’ eleganza della scherma e l’eleganza della lingua francese sembrano sposarsi perfettamente in lei: «Ho cominciato a tirare a cinque anni grazie a una coppia di amici d’infanzia della mamma, Renaud Wiard e Corinne Maitrejean, che mi ha fatto amare il mondo della scherma. Poi mi sono iscritta all’ Asu da cui non mi sono mai mossa. Il mio primo maestro è stato Roberto Piraino, che continua a seguirmi insieme a Fulvio Floreani. Sono complementari. Da loro ho appreso anche il rispetto e l’educazione fra avversari e verso l’arbitro, spirito tipico della nobile scherma". E poi ancora: "Lo sport che pratico è molto importante e sogno una buona carriera, ma la scuola lo è forse di piu: la cultura e lo studio ti arricchiscono e non potrei vivere senza. La mia famiglia mi segue e papà mi accompagna a tutte le gare. Ho anche un fratello ma lui ha scelto il basket. Sono molto fortunata e li ringrazio per il loro sostegno economico e morale".


DUE PASSAPORTI Di madre francese, Anaïs Gon ha doppio passaporto e gareggia sia con i colori italiani che con quelli transalpini

ANSIA "In pedana so di avere il limite dell’ ansia ma faccio di tutto per arrivare al mio obiettivo - rivela - . Tengo duro pensando a tutto il lavoro svolto da non vanificare e cerco di far emergere tutta la grinta che ho in corpo». Anaïs sta vivendo la sua ultima stagione fra i Cadetti. A settembre ha vinto una gara in Francia che coinvolgeva atleti della regione dell’ Île de France e del Nord,

partecipando poi ai Campionati europei Under 17 in Serbia con la Nazionale Italiana, piazzandosi fra le prime sedici. Un buon risultato nonostante un infortunio: «Potendo gareggiare con le due nazioni e in due diverse Federazioni, ho indossato entrambe le divise nazionali, provando molta emozione. Non ho mai vinto gare europee o mondiali ma quando sento suonare i due inni mi commuovo

sempre. Me li sento dentro». Due anime e due scuole, le sue: «Le due scuole sono molto diverse ma io sono cresciuta con quella italiana e grazie all’Asu. Il mio pensiero di gratitudine va a Renaud e Corinne, ispiratori iniziali e ai maestri dell' Asu. Spero di non deluderli nei prossimi impegni a Pesaro, negli Assoluti, dove tirano tutte le categorie e sarà un’occasione emozionante per incontrare dei miti come Rossella Fiamingo, Mara Navarria e Giulia Rizzi: da piccola io e la Rizzi all’Asu siamo state compagne, è il mio modello a cui ispirarmi». Oltre alla spada, Anaïs ama il teatro e il canto: «Faccio parte dell’Associazione Teatrando della maestra Paola Carletto. Anche il teatro è un’esperienza che ti arricchisce a livello culturale ed è un ottimo allenamento per gestire l’ansia. Sul palcoscenico e in pedana devi tirare fuori il meglio di te. La passione per il canto la devo a mio nonno italiano che mi ha sempre cantato canzoni friulane che poi mi ritrovavo a canticchiare».

PREMI

CORDENONS, GINNASTI PIÙ Nell’accogliente scenario del Centro Culturale Aldo Moro di Cordenons, si sono tenute le premiazioni degli atleti che hanno ottenuto il podio nelle competizioni agonistiche regionali di ginnastica artistica maschile, femminile e ritmica nell'anno sportivo 2016. Manifestazione celebrativa dei suoi oltre cento campioni e premi ai titoli regionali individuali e a squadre. Premiazione speciale anche per alcuni azzurri della regione agli Europei di Teamgym di Maribor 2016. Significative le presenze delle nazionali Tea Ugrin dell’Artistica ’81 Trieste e Alexandra Agiuriugulese dell’Asu.

TremilaSport+ | 25 01 2017 | 39


TENNIS

Sono ragazzi che lavorano con impegno e umiltà, facendo tesoro dei consigli del nostro qualificato staff tecnico

ATOMAT CON UN FUTURO GRAZIE ALLA LINEA VERDE Il nuovo direttore sportivo del club udinese, Aurelio Occhipinti, analizza con giustificato ottimismo una situazione che vede molte giovani promesse già a buon livello JUDO

ALPE ADRIA PER SETTE NAZIONI Sono 977 gli atleti iscritti al 22° Trofeo internazionale Alpe Adria di judo di Lignano, con 603 cadetti (under 18) di 227 società, che gareggeranno sabato 28 e 374 juniores (under 21) di 174 società, che gareggeranno domenica 29. Sette le nazioni rappresentate e fra queste spicca ancora una volta l’Azerbaijan, presente con una squadra juniores di altissimo profilo, con atleti come Aghayev, Valiyeva e in particolare Gurbanli, 19 anni, campione d’Europa U21 nel 2016 e da U18 nel 2014, ma anche campione del mondo U18 nel 2013. Bosnia Erzegovina, Croazia, San Marino, Slovenia e Svizzera le altre nazioni, oltre all'Italia.

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C

on Aurelio Occhipinti nuovo ds dell'Atomat Tc Udinese, tracciamo un profilo dei giovani emergenti del club presieduto da Graziano Dall'Armi. "i nostri giovani - dice il dirigente - sono un gruppo che lavora con umiltà, affiatamento e dedizione, s' impegnano costantemente negli allenamenti, oltre a svolgere regolarmente sedute di atletica per rinforzare il fisico e la resistenza allo sforzo, e seguono diligentemente i consigli dei loro maestri, con cui hanno un ottimo rapporto". Cominciamo dunque con il settore maschile: "A Brandon Loglio analizza Occhipinti - , che nonostante la giovane età, milita da diverso tempo nell'Atomat, il 2016 ha riservato diverse soddifazioni, in primis il passaggio di classifica da 3.4 a 3.2 grazie alle moltlepici vittorie ottenute. Spiccano i successi nel torneo U16 a Fiume Veneto e i campionati provinciali a Roveredo di Varmo, battendo il suo amico e compagno di squadra Nicola Vendrame. Il 2017 gli ha poi subito regalato la prima vittoria nel torneo di

terza categoria disputato a Varmo". E poi, appunto, Nicola Vendrame: "Ha iniziato il 2016 da 3.5, era alla sua prima esperienza in D1, perchè proveniva dalla D4 disputata con la squadra di Fiume Veneto ma si è subito ambientato nella nuova compagine, facendo gruppo con i suoi compagni di squadra e di allenamento. Ha iniziato la stagione in sordina, disputando pochi tornei, ma si è riscattato nella seconda parte. Ha disputato le finali del torneo U16 di Fiume Veneto e dei campionati provinciali di Varmo, entrambe perse con Brandon. A fine stagione ha mancato per un soffio la promozione a 3.3, ma comunque ha ottenuto il passaggio a 3.4". Anche Massimiliano Giunchi, continua Occhipinti, ha avuto un'ottima stagione: "Ha vinto sei tornei regionali e i campionati provinciali nella sua categoria U14, ottenendo la qualificazione al Master di fine anno grazie ai risultati ottenuti ai tornei del Macroarea. Ha iniziato la stagione da 3.5 ottenendo la promozione a 3.3". RAGAZZE Dalle ragazze sono comunque giunte le soddisfazioni maggiori,

sottolinea il ds:. "Con Gaia Di Paolo e Margherita Marcon: Gaia ha iniziato il 2016 da 3.5, nella prima parte dell'anno ha giocato il Campionato di serie C accumulando l'esperienza di giocare contro avversarie di seconda categoria sia in singolo che in doppio.Durante la stagione ha vinto cinque tornei regionali e i campionati provinciali di Varmo nella sua categoria U14: questo gli ha permesso di concludere la stagione da 3.4. Margherita, che non ha ancora 12 anni, ha già collezionato numerosi trofei e da due anni consecutivi vincea i campionati provinciali e regionali. Ha scalato la classifica di 4^ categoria in soli sei mesi, iniziando il 2016 da NC per poi essere a giugno già 4.1. Quest'anno nel torneo giovanile di Cordenons si è tolta la soddisfazione di vincere il trofeo sia nella sua categoria U12 sia in quella delle U14 . Chiaramente tutti questi risultati fanno ben sperare per i nostri giovani e merito di questo va anche ai maestri Andrea Marcon e Natalia Anissimova che curano i nostri ragazzi." Roberto Cainero


JUDO

"LA BELVA"

E LE SUE PREDE

Agnese Piccoli, grinta da vendere dopo molti infortuni

«L'

insegnamento che il judo mi ha dato in tutti questi anni è di sapersi rialzare sempre dopo una caduta e non mollare mai”, sostiene Agnese Piccoli, talentuosa judoka triestina, che nel suo percorso sportivo ha dovuto rialzarsi parecchie volte, come testimoniano i numerosi infortuni, compreso quello ai legamenti crociati che l'hanno tenuta lontano dal tatami per parecchi mesi. Eppure la grinta, la forza e la voglia di riguadagnare il tempo perduto per la giovane judoka ci fanno intendere che il desiderio del riscatto dentro di lei è più vivo che mai. Ventisette anni, di professione social media manager, vive le sue giornate tra computer, palestra e lo studio di fisioterapia a a Trieste che quotidianamente la segue per ritonificare e potenziare il suo fisico e la sua struttura muscolare. Al judo arriva grazie ai suoi fratelli, che in palestra decisero di l'età della iscriversi per fare esercizio fisico judoka e muoversi un po'. Un bel giorno mentre li vedeva divertirsi decise di provare anche lei. E da quel momento, dopo essersi subito innamorata di questo sport, non si è mai più separata dal judogi. Le prime tappe con il Dlf di Trieste sotto la guida di Milena Lovato, poi una parentesi abbastanza importante con il team A&R judo sempre a Trieste, dove però fatica a trovare la sua dimensione. Quindi a malincuore saluta la sua città, dove comunque abita e lavora, e approda a Udine, dove entra a far parte della squadra agonistica femminile dello Yama Arashi. e gareggia nei 70 kg. Tra i suoi successi più

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importanti ricordiamo un secondo posto in Coppa Italia nel 2011 e una terza piazza sempre nella medesima manifestazione l'anno successivo. Nel 2016 a Genova una seconda piazza in Coppa Italia, dove manca il bersaglio pieno per un nonnulla. Da non scordare un nono posto all'European Cup a Dubrovnik e un secondo posto negli italiani a squadre. - Agnese, ci vuoi spiegare chi ti ha appioppato il nomignolo di “La Belva”? “Se non ricordo male si tratta di Milena Lovato e si riferisce alla mia caratteristica dovuta al fatto che quando addento una preda, in questo caso la mia avversaria, non la mollo sino alla fine.” - La fisicità è infatti uno dei tuoi punti di forza insieme alla tecnica che stai affinando sempre di più. ”Lo confermo, anche se da quando mi trovo allo Yama Arashi le cose sono un po' cambiate, perchè il tecnico Enzo De Denaro, che mi segue, ha contribuito a migliorare il mio modo di combattere.”

- Nota dolente della tua attività una serie di infortuni che ti hanno tenuto lontano dalle gare.... “Ho subito sei infortuni, dovuti al fatto che offro sempre il massimo e spesso forzando sino al limite. Cinque infortuni, sembrerà strano, tutti in allenamento e uno solo in gara. Le cose sono poi cambiate grazie anche allo studio di fisioterapia che mi segue. Il fatto di prendere le misure in modo differente mi fa inoltre stare lontano dai problemi che mi hanno perseguitato sino ad ora". - Come occupi il tempo libero, concesso che ne abbia, visto gli impegni con cui ti confronti? “Amo correre in mountain bike, ma gli impegni tra allenamenti, le quotidiane sedute nel centro di fisioterapia e il lavoro mi fanno salire in bicicletta sempre di meno ultimamente.” - Nonostante le tue disavventure il legame con questo sport non è mai venuto meno...... “Anzi è più forte che mai: il judo è uno sport che aiuta a capire che se si cade bisogna rialzarsi per affrontare nuove sfide, senza piangersi addosso: Ed è competizione ma anche amicizia, rispetto e perché no anche un modo di misurarsi con sé stessi.” - La tradizionale rivalità di campanile tra Trieste e Udine come è stata superata? “Non ne ho mai sentito il peso, anche perché allo Yama Arashi mi sono subito sentita di casa, una palestra dove rispetto ad altre realtà la figura della persona viene tenuta in grande considerazione.” - È vero che negli allenamenti spesso le donne sono più numerose dei maschi? “Certamente, continuando la tradizione del judo femminile a Udine, qui spesso siamo in maggioranza rispetto agli uomini. Una situazione diversa rispetto ad altre palestre, sintomo di un'importanza che il settore femminile riveste al pari di quello maschile.” - Prossimo impegno dove punti a ben figurare? “I campionati italiani, dove punto al podio senza indugi”. Le prede sono avvisate per una belva che sente il profumo di una medaglia. Gianfranco Borghesu

FISICITA' Una peculiarità della Piccoli, sopra in azione e qui a lato in primo piano

TremilaSport+ | 25 01 2017 | 41


ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA DAL 1945 SERIETÀ, PROFESSIONALITÀ E TANTA STORIA Anna Scussolin e Walter Zanella, i due atleti sanvitesi sono rispettivamente classe ’94 e ’88.

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JUDO

TA N TI B UON I MO TIVI P ER AFFILIARSI !

Scussolin-Zanella: due cuori e una cintura nera ■ Altre due cinture nere si aggiungono al già nutrito esercito del Judo Club San Vito Libertas: Anna Scussolin e Walter Zanella, che hanno sostenuto e superato l’esame per guadagnare l’ambita riconoscenza. Il nero della cintura è stato portato dunque ai giovani, compagni nella vita, oltre che nello sport. Anna Scussolin, classe 1994, laureanda in Scienze statistiche all’Università di Trieste, ha mosso i suoi primi passi ed è cresciuta proprio nel Judo Club San Vito, dove è approdata già all’età di 5 anni, allenata prima dal presidente Giancarlo Genova e dal maestro Jean Paul Valentinis, e successivamente da Stefano Perissinotto e Marco Durigon. Il suo compagno Walter Zanella, ingegnere gestionale classe 1988, ha iniziato a praticare la via della cedevolezza sotto la guida

del maestro Agentin all’età di 10 anni, nella palestra Hi Mizu Kaze. I primi strangolamenti gli vengono insegnati dal maestro Marino Marcolina. Da adolescente prosegue nella palestra del Sekai Budo condotta dal maestro Mauro Basso, che riesce a coltivare e a sviluppare la sua passione per

Il duo del Judo Club San Vito Libertas ha raggiunto l’ambito traguardo per la gioia del presidente Genova: “Sono fiero di questi ragazzi. Ci hanno messo tanto impegno e tanti anni di duro lavoro”

il judo. Attualmente frequenta al Judo Club San Vito i corsi di Grappling tenuti dal campione, nonché ottimo istruttore, Marco Ferretti, e le lezioni di judo del maestro Marco Durigon, componente della squadra Nazionale di kata. Una storia d’amore nata grazie alla comune passione per il judo, che non è ancora stata coronata dai fiori d’arancio, ma dalla forse ancora più agognata cintura nera. Orgoglioso il presidente Genova, che sotto la sua presidenza del Judo Club, ininterrotta fin dal 1980, ha formato la bellezza di 30 fra ragazzi e ragazze che hanno ottenuto una cintura nera: «Sono fiero di questi ragazzi, che dopo tanto impegno e tanti anni di duro lavoro sono riusciti ad arrivare ad un traguardo così ambito e difficile da raggiungere».

JUDO

Gubiani bronzo nel Pohorski Batalion ■ Boris Gubiani conquista a Slovenska Bystrica (Slovenia) la sua quarta medaglia della sua carriera nel Pohorski Batalion, classica d’apertura del calendario sloveno. La manifestazione – giunta alla sua 48° edizione – ha visto Gubiani, seguito in gara da Alessandro Costante, battere lo sloveno Nejc Arbeiter e soccombere ai due forti portacolori d’oltre frontiera Tim Pahor e David Starkel. Quella di Gubiani è la prima medaglia internazionale del 2017 del Judo Kuroki Tarcento, ma segue quelle da lui ottenute nella gara slovena: di bronzo nel 2012 e nel 2016 e d’argento nel 2013. Intanto nell’8° Trofeo Shimaj a Fagagna, riservato agli esordienti eccellenti, risultati del Judo Kuroki Tarcento seguito in gara da Stefano Stefanel: oro con Iacopo Bardus e Ilaria Cosenza tra gli esordienti (entrambi giudicati come i migliori atleti delle rispettive classi e quindi vincitori di un judoji); argento di grande valore per Greta Zuzzi e Anna Coradazzi. Nono posto per Nadir Novaji e Andrea Treppo, entrambi vincitori di un incontro e con Treppo sconfitto a pochi secondi dalla fine dell’incontro benché in vantaggio di tre waza ari (prima “vittima” del nuovo regolamento).

UDINE | TRIESTE | PA


ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA DAL 1945 SERIETÀ, PROFESSIONALITÀ E TANTA STORIA VOLLEY

La Libertas Martignacco aderisce a Vero Volley ■ Una nuova grande opportunità si sta presentando alle atlete che militano nella Polisportiva Libertas Martignacco - dove le iscrizioni sono sempre aperte - a seguito di una convenzione della Società friulana con il Consorzio Vero Volley di Monza, che permetterà loro di seguire stage e addirittura di allenarsi con formazioni di serie A1. La convenzione è stata attivata su espresso invito del Consorzio lombardo che ha chiamato la Polisportiva Libertas Martignacco a entrare nel Progetto Vero Volley Network,

unica in tutto il Friuli Venezia Giulia e che pertanto rappresenterà il Vero Volley in questa regione. L’accordo consentirà anche agli allenatori di fare stage e darà appunto la stessa possibilità alle atlete che potranno andare a svolgere allenamenti specifici anche con delle squadre di alto livello, essendo Vero Volley l’unica Società in Italia ad avere squadre nelle serie A1 sia maschile, sia femminile. Il Presidente della Polisportiva Libertas Martignacco, Bernardino Ceccarelli, nell’ufficializzare la

Rachele Pertoldi in azione

convenzione ha espresso grande soddisfazione per il fatto che la scelta in regione sia caduta sulla Società da lui guidata offrendo attraverso essa delle grandi opportunità alle atlete friulane ne vogliano approfittare ed ha ricordato che la Polisportiva ha da sempre quale punto focale del proprio operato la crescita delle forze giovanili. A dimostrazione di ciò - ha detto Ceccarelli - va ricordato che il vivaio della Libertas Martignacco ha già dato la possibilità ad Annalisa Rossi, Simona Fabbro, Erica Presello, Rachele Pertoldi, Luisa Beorchia e a Sara Angeli proveniente dalla Soc. Vivil di Villa Vicentina e altre di allenarsi con la compagine B1,

LIBERTAS FVG AL SERVIZIO DELLE SOCIETÀ SPORTIVE

Il sodalizio guidato da patron Ceccarelli ha siglato l’accordo con il consorzio lombardo e rappresenterà Vero Volley in regione. Notevoli i vantaggi per le atlete e i tecnici della società udinese anche giocare nei tornei e di essere chiamate nelle partite di campionato con la squadra di punta. Nella Libertas Martignacco, insomma, tutte le atlete promettenti hanno lo spazio di ambire alla B1 e in questa linea la Società manderà queste giocatrici a fare allenamenti con il Vero Volley e anche a partecipare con lo stesso a tornei e gli allenatori di tutte le categorie a seguire degli stage che consentano di farli sempre più crescere tecnicamente. Gli stessi allenatori potranno inoltre consultarsi direttamente con Vero Volley per sottoporre ogni problematica desiderino. Questa fase operativa comprende la

DOVA | MILANO | PRATO

possibilità che anche degli esperti del Consorzio di Monza vengano a Martignacco per portare la loro esperienza. Del Consorzio fanno parte sei Società lombarde e dalla sua costituzione nel 2008 lo stesso ha avviato convenzioni e collaborazioni con diversi altri club e segue molte formazioni delle varie categorie della pallavolo con l’obiettivo di perseguire un’unica proposta educativa, sportiva e culturale, con metodi innovativi, il tutto nel rispetto delle peculiari individualità.

Sara Angeli

TA N TI B UON I MO TIVI P ER AFFILIARSI ! Simona Fabbro

Annalisa Rossi

Erica Presello

Tel. 0432 690761 info@ceccarellionline.it www.ceccarelligroup.com


ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA DAL 1945 SERIETÀ, PROFESSIONALITÀ E TANTA STORIA PATTINAGGIO ARTISTICO

Il Gruppo Domino, nato nel 2015, è composto da 15 atlete allenate da Wendy Valerio con la supervisione del pluricampione mondiale Daniel Morandin.

LIBERTAS FVG AL SERVIZIO DELLE SOCIETÀ SPORTIVE

■ Piena d’orgoglio la Sezione Artistico del Pattinaggio Libertas Porcia, festeggia per il primo posto ottenuto dalla sua atleta Anna Vittoria Rizzato che sabato 21 e domenica 22 gennaio ha partecipato all'International Skate Awards 2017 di Firenze insieme al Gruppo Domino dello Skate in Sacile. Il grande evento con i fuoriclasse del pattinaggio artistico mondiale è tornato per il settimo anno consecutivo al Mandela Forum, dove oltre 600 atleti si sono affrontati nelle diverse categorie dei gruppi spettacolo. Il Gruppo Domino, nato nel 2015, composto da 15 atlete allenate da Wendy Valerio con la supervisione del pluricampione mondiale Daniel Morandin, ha conquistato il primo posto del podio della categoria Jeunesse con il nuovo disco di gara "Legàmi". In un solo anno di vita, il gruppo spettacolo, era riuscito a conquistare l’undicesima posizione ai campionati nazionali del 2016 e quest’anno, con il nuovo disco di gara, di cui hanno dato un assaggio durante lo spettacolo di Natale “Christmas in Smoking” del Patti-

Foto Lorenzo Rizzato

Il Gruppo Domino sbanca Firenze

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Prossima prova fissata per il 5 febbraio al campionato regionale FIHP naggio Libertas Porcia, è riuscito a schizzare in alto in classifica ed a dominare addirittura la classifica. Il prossimo appuntamento, durante il quale proveranno a ripetere l’impresa, è per il campionato regionale FIHP del 5 febbraio a Lignano.

PATTINAGGIO

Pattinaggio Libertas Porcia e Skating Club Comina: l’unione fa la forza ■ Non un semplice pranzo sociale, ma il suggello di una collaborazione fruttifera fra il Pattinaggio Libertas Porcia e lo Skating Club Comina, è stato ufficializzato presso il Villaggio del Fanciullo. Durante l’occasione conviviale erano presenti tutto lo staff e gli atleti dell’associazione purliliese, il presidente Giovanni De Piero e il direttore sportivo Selena Pilot dell’associazione pordenonese, il sindaco Giuseppe Gaiarin e Martina Zanetti assessore allo sport del comune di Porcia, e il CT della nazionale di pattinaggio artistico, Fabio Hollan, che dopo ben 16 anni ha appena

lasciato l’incarico di presidente della Federazione di Hokey e Pattinaggio del FVG per incompatibilità con la nuova carica di CT nazionale. Una giornata di festa, in cui si è chiuso un anno e se ne apre un altro, salutato con ottimismo dal presidente Gava: «Per i nostri atleti siamo qui oggi, per dire a tutti

che la società c'è e ci sarà ancora. In 33 anni ci siamo fatti conoscere in Italia, portando i colori e l'indole del Friuli in ogni parte della nostra penisola. – ed aggiunge in particolare sulla neonata collaborazione – I ragazzi delle categorie più grandi si stanno preparando con gli atleti dello Skating Club Comina, storica squadra di Pordenone, grazie al felice accordo che ci permette di garantire la continuità agonistica. Reputiamo che questo sia un segnale di grande evoluzione per il bene del nostro sport e per la qualità della formazione dei nostri ragazzi».

UDINE | TRIESTE | PA


ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA DAL 1945 SERIETÀ, PROFESSIONALITÀ E TANTA STORIA ARTI MARZIALI

Ottimo esordio per lo Skorpion Il sodalizio pordenonese ha dato spettacolo nella prima tappa del Grand Prix d’Italia di judo kata tenutosi a Giaveno, in provincia di Torino. La coppia di veterani Cester e Mauri sugli scudi ■ Grande prova dello Skorpion Club Libertas Pordenone domenica 23 gennaio alla prima tradizionale tappa del Grand Prix d'Italia di judo kata a Giaveno (TO), dove era presente con due coppie delle 70 provenienti da ben otto nazioni in gara. Chiamata ad un’importante prova per confermare il proprio primato fra le coppie italiane nella specialità del katame no kata, il kata della lotta a terra fatto di immobilizzazioni, strangolamenti e leve articolari, la già collaudata squadra formata da Massimo Cester dello Skorpion e Davide Mauri del Kuroki Tarcento. Dopo il primo turno di eliminatorie, dove si sono classificati al secondo posto di poule (due poule da sette coppie cadauna), hanno affrontato la finale migliorando il punteggio delle qualifiche più di ogni altra coppia, portando ad un quarto posto finale, con un solo punto di distanza dai terzi. Buoni segnali quindi per quel-

Chiara de Bortoli, non ancora quindicenne la prima e appena sedicenne la seconda. Nonostante un anno di stop forzato per qualche problema fisico, le due amiche sono tornate alle gare di alto livello con una determinazione che le ha portate al nono posto finale dietro, ma anche davanti, a coppie ben più esperte di loro e tutte con cinture nere. Grande ovazione di tutto lo staff dello Skorpion per le giovani atlete: «Si sono meritate un plauso unanime da tutti gli addetti ai lavori per la loro bravura. Complimenti davvero».

LIBERTAS FVG AL SERVIZIO DELLE SOCIETÀ SPORTIVE

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Accanto ai veterani c'erano anche le giovanissime Luna Franco e Chiara de Bortoli

lo che sarà l'appuntamento dell'anno ovvero il 26 febbraio a Bruxelles dove si giocheranno la qualificazione ai campionati europei di Malta 2017. Accanto ai veterani, sempre per lo Skorpion, c'erano anche le giovanissime Luna Franco e

ARTI MARZIALI

In arrivo il corso di Tai Chi ■ «Mi sento un’allieva, perché con le arti marziali bisogna studiare sempre. Insegnare non è che un altro modo per imparare», queste le parole di Viola Roccagli, l’istruttrice del neonato corso di Tai Chi appena iniziato presso il Judo Club San Vito Libertas al palazzetto dello sport di San Vito al Tagliamento. Il Tai Chi non è soltanto un’arte marziale, che richiede disciplina, concentrazione e perseveranza, ma è anche una filosofia fondata sulla ricerca dell’equilibrio e dell’armonia attraverso l’ascolto del proprio corpo. Anche

DOVA | MILANO | PRATO

un gesto piccolo e semplice deve essere fatto con accuratezza e consapevolezza. Ad ogni età si può apprendere questa disciplina traendone enormi benefici, per uomini e donne. La giovane Viola Roccagli, classe 1980, già insegnante di Tai Chi presso l’Università della Terza Età di San Vito, entra così a far parte della grande famiglia del Judo San Vito, con un corso fortemente voluto dal presidente Giancarlo Genova, che si tiene il martedì sera dalle 19.00 alle 20.00. La partecipazione al corso di Tai Chi costa 15,00 € al mese.

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