n° 3 TremilaSport 08/10/2014

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TUTTO LO SPORT DEL FRIULI VENEZIA GIULIA A 360 GRADI

magazine

03|14 8|10|2014

w w w. t re m i l a s p o r t . c o m

MACCAN, DOPPIA GIOIA NEROVERDE pag 6

BASKET

DINO MENEGHIN, ANIMA FRIULANA pag 44

pag 59

vita da SUB, ALLA RICERCA DEI RELITTI

STRAMACCIONI «E’ il momento di costruire, non di guardare la graduatoria», dice il tecnico bianconero.

UDINESE

STRANEZZE CLASSIFICA OK MA IL GIOCO LATITA pag 28

TremilaSport+ | 8 10 2014 | 01


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SOMMARIO 03|14

28

8|10|2014

40

28-29 UDINESE

6 LEGA PRO

8-9 SERIE D

CALCIO

10 ECCELLENZA

12-13 PROMOZIONE 14-15 PRIMA CATEGORIA

18 SECONDA CATEGORIA

19 TERZA CATEGORIA

20-23 GIOVANILI

24 CALCIO A 5

25-27 FEMMINILE 43 TENNIS 44-45 BASKET 48-50 VOLLEY

31

52 BASEBALL

60-61 ALTRI SPORT

Le belle di Tremila Sport: Eva Cristaldo

SPECIALI 40-41 ARRAMPICATA 54-55 DANZA 58-59 VITE DA SUB

8

Sacilese alla riscossa Terza stagione in maglia biancorossa per Stefano Favret, che lancia la sfida della banda Zironelli ai quartieri alta della classifica

EXTRATREMILA 31-34 L E BELLE DI TREMILA SPORT 36-39 MOTORI

51 NON SOLO SPORT

TremilaSport+ | 8 10 2014 | 03



EDITORIALE

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TUTTO LO SPORT DEL FRIULI VENEZIA GIULIA A 360 GRADI

magazine

03|14 8|10|2014

w w w. t r e m i l a s p o r t . c o m

MACCAN, DOPPIA GIOIA NEROVERDE pag 6

BASKET

DINO MENEGHIN, ANIMA FRIULANA pag 44

pag 59

vita da SUB, ALLA RICERCA DEI RELITTI

STRAMACCIONI «E’ il momento di costruire, non di guardare la graduatoria», dice il tecnico bianconero.

UDINESE

STRANEZZE CLASSIFICA OK MA IL GIOCO LATITA pag 28

TremilaSport+ | 8 10 2014 | 01

Ce n’è per tutti i gusti

P

oteva essere per l’Udinese, vincendo contro il Cesena, l’occasione propizia per agganciare la Roma ad un secondo, prestigioso posto in classifica ma quel rigore assurdo che ha regalato ai romagnoli il pareggio a tempo quasi scaduto ha mandato a carte quarantotto i temporanei sogni di gloria del popolo bianconero. Ma il cammino fin qui compiuto dalla Stramaccioni-band si è comunque spinto oltre le più rosee previsioni e al giovane tecnico bianconero dedichiamo perciò stavolta la copertina, convinti che il buon lavoro da lui effettuato in questo inizio di campionato non sia solo un fuoco di paglia. Il calcio è un’asse portante del nostro magazine e ad esso, ad ogni livello, dedichiamo come sempre un ampio spazio ma altrettanto importanti sono comunque i cosiddetti sport minori, che noi consideriamo comunque tali solo in quanto a bacino d’utenza. Così, puntando sui personaggi oltrechè sulle loro performances sportive, abbiamo dedicato uno spazio di rilievo pure a due giovani atlete emergenti, la martellista Nadia Maffo nell’atletica e Sara Furlani nel judo. E una pagina non potevamo non riservarla ad un’icona della pallacanestro italiana e internazionale, Dino Meneghin, di recente a Udine, dove ha radici materne, per un impegno istituzionale. Ci è parso interessante, inoltre, dare voce e immagini agli esploratori subacquei, supermen dall’accurata preparazione fisica e psicologica che perlustrano i fondali marini visitando i relitti di navi affondate nelle due guerre del secolo scorso. Uno dei top della specialità, Angelo Colla, ci ha parlato della sua attività a 360 gradi. E piacciono sempre le rubriche fisse: quella dei felliniani “amarcord” scritti per noi dagli sportivi (e questa è la volta del professor Faustino Anzil, che fu preparatore atletico nell’Udinese di Zico) e quella delle “belle di Tremilasport”, che vede intrigante protagonista la modella e praticante di fitness di origine paraguayana Eva Cristaldo. Nello spazio dedicato alla cultura, Marta Prokuda ha seguito per noi la manifestazione letteraria “Grado giallo”. Ce n’è insomma per tutti i gusti anche in questo terzo numero di un magazine che sta poco per volta piacendo a tutti.

Il Direttore Edi Fabris

magazine

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DIRETTORE RESPONSABILE Edi Fabris

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03| 14 Questo settimanale è stato chiuso in redazione mercoledì 8 ottobre 2014.

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TremilaSport+ | 8 10 2014 | 05


CALCIOLEGAPRO CALCIOUDINESE

RISCATTO NEROVERDE L’esultanza di Denis Maccan in occasione del gol-promozione col Marano

Piaccia o no, ciò che conta nel calcio sono i risultati DENIS MACCAN

È

il 94esimo minuto. Il momento della sterzata. Quel secondo che cambia il destino di una stagione finora troppo sotto tono. La punizione di Bacher dalla sinistra giunge nel cuore dell’area, poi un’incornata e il gol che affonda la Cremonese. Il Bottecchia esplode, lasciandosi andare, trasportato da quella gioia cresciuta in questo inizio di campionato fatto di troppe delusioni. La testa era quella di Denis Maccan. Parlando col bomber neroverde la prima cosa che noti è una grossa umiltà ed un’immensa maturità, non solo sotto il profilo sportivo, ma anche e soprattutto sotto quello umano. «Siamo tutti titolari - dice - e voglio farmi trovare sempre pronto». Lavorare sodo per ottenere risultati, dictat fondamentale. Ecco cosa ci ha raccontato il “man of the match”: - Un gol all’ultimo respiro che vale la prima vittoria stagionale.. «Guarda è una storia bellissima, che dire?. Abbiamo trovato una vittoria importantissima dopo il primo periodo turbolento. Ci volevano questi 3 punti, non sono arrivati prima, peccato, ma l’importante è aver aggiunto il tassello, aver strappato una vittoria che è frutto di tutto il lavoro che abbiamo svolto sinora. Poi chiaramente far gol è sempre una soddisfazione». - Essere di Pordenone quanto sapore in più da a questo gol? «Per un attaccante far gol è sempre bello, a Pordenone come altrove, al primo minuto o all’ultimo secondo. Un attaccante vive per il gol. Poi chiaro, segnare in quel modo lì e nella mia città, non dico che ci tengo di più perché ho sempre dato il massimo per tutte le maglie che ho indossato, ma il sapore è certamente speciale». - La scossa con l’arrivo di Foschi si è sentita? «A me non piace far confronti, quello che è successo prima (con Mister

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DENIS MACCAN

L’UOMO DELLA PROVVIDENZA

Con un gol pesantissimo messo a segno allo scadere, l’attaccante naoniano ha dato la scossa alla banda Foschi

FOCUS UN BOMBER COL VIZIO DEI GOL PESANTI Nato a Pordenone il 5 maggio 1984, Denis Maccan è alla sua seconda stagione in maglia neroverde. In passato ha vestito tra le altre anche le maglie di Arezzo, Venezia, Brescia e Lumezzane. Pesantissimo l’ultimo gol messo a segno lo scorso anno con i Ramarri, che è valdo all’undici di patron Lovisa la promozione in Lega Pro nello spareggio con il Marano.

Zauli ndr) è colpa nostra e poi, diciamolo, non era un periodo fortunato. Purtroppo chi paga è sempre il mister, i giocatori rimangono. So che abbiamo sbagliato qualcosa prima. Poi col cambio è fisiologico che i giocatori raddrizzino le antenne e sicuramente abbiamo preparato bene la partita come facevamo anche prima d’altronde. Forse c’è mancato un po’ di fortuna fino a ieri, ma anche quella bisogna saperla trovare». - Bazzichetto è stato fondamentale per la conquista dei 3 punti... «Abbiamo 3 grandissimi portieri. Gianni (Careri, classe ‘82 ndr) come il sottoscritto paga un po’ la questione di età. Luca (Maniero ndr) è un ottimo ‘95 e deve ancora crescere. Roberto ieri ha disputato una partita straordinaria e si è fatto trovare pronto. Tanti giovani pretendono e parlano senza dimostrare, lui invece lavora molto in silenzio e ha l’atteggiamento giusto. Tanti devono imparare da lui che ha la testa per continuare così. Ovviamente tecnicamente non sono io a dover-

lo giudicare ma anche lo staff con cui lavora è ottimo. Dovrà tenersi stretto il posto». - Arezzo e Alessandria adesso in calendario per continuare la scalata: che partite ti aspetti? «In questo momento il lavoro è l’unica cosa che paga. Siamo ancora molto indietro quindi dobbiamo lavorare. La preparazione fisica penso che sia una delle note positive, stiamo molto bene. Abbiamo vinto una partita, però, non abbiamo fatto nulla. Tenere i piedi per terra sarà importante. Certo sarà bello fare una settimana col sorriso e respirare con più serenità senza il peso sulle spalle di una situazione che dipendeva solo da noi. Non è facile allenarsi quando mancano i risultati». - Esattamente come i gol per gli attaccanti, e tu ora sei ripartito... «Esatto. Ora dobbiamo esser bravi a tramutare questa energia positiva in lavoro buono e a continuare su questa strada». Luca Feole



CALCIOSERIED PARTENZA FRENATA «Se pareggi a Marano vuol dire che te la puoi giocare con tutte. Bisogna però curare certi momenti dei match perché altrimenti si finisce per rovinare la prestazione. L’anno scorso la partenza è stata praticamente la stessa. Speriamo di ripeterci», commenta il capitano biancorosso.

FAVRET: SACILESE,

VIETATO PORSI LIMITI

N

el 5-0 di domenica all’Union Pro è stato ancora una volta tra i migliori in campo, Stefano Favret, capitano classe 1981 della Sacilese, che così racconta la sua esperienza in riva al Livenza. D: Stefano partiamo con un bilancio di questi tuoi anni alla Sacilese. «Sono molto felice di essere al terzo anno qui. Vuol dire che c’è la fiducia della società nei miei confronti ed il mio apporto lo do, sia dentro il campo che fuori. A livello calcistico ho fatto un primo anno così così, quando ci si aspettava qualcosa in più da quella squadra. L’anno scorso invece siamo stati un po’ la sorpresa e, visto che la squadra è stata confermata in blocco, bisognerà almeno ripetere ciò che abbiamo fatto nella passata stagione». D: Come si gestisce il carico di responsabilità che dona una fascia da capitano? Come aiuti i giovani della rosa? «Avere la fascia ti responsabilizza. Per l’aiuto ai giovani credo ci debba essere sempre, a prescindere dal ruolo di capitano. Siamo circa 7 “vecchietti” e non serve la fascia per aiutare e dare consigli. Inoltre se pensiamo che abbiamo giovani bravissimi e calcisticamente già maturi beh, viene tutto naturale. La fascia non comporta nulla in più, siamo un gruppo talmente unito e coeso che spesso ci si capisce con uno sguardo». D: Nelle prime gare sembravate afflitti da “pareggite”. Poi è arrivata la cinquina al Mogliano: c’è rammarico per qualche punto di troppo lasciato per strada? «Purtroppo sì, c’è del rammarico ma non ha senso guardarsi indietro. Aver confermato la squadra dell’anno scorso significava partire con un piglio diverso, conoscendosi già. Pensavamo di cominciare meglio, le prestazioni ci sono state, ma

IL LEADER DELLA MEDIANA Nato a Conegliano il 18 novembre 1981, Stefano Favret è al suo terzo anno alla Sacilese. Il centrocampista biancorosso in passato ha vestito le maglie di Virtus Entella, Mestre, Pro Vercelli e Bassano, ma è a Portogruaro che ha vissuto le sue stagioni più felici: «In granata sono stati quattro anni stupendi, conditi con una gioia immensa data dalla storica promozione». In totale ha disputato ben undici stagioni tra i professionisti. Con la maglia della Sacilese ha segnato 4 gol in 66 partite di campionato.

nei match ci sono stati episodi che ci hanno messo i bastoni fra le ruote. Non faccio riferimento a cause esterne ovviamente, ma a nostre colpe. A volte abbiamo sbagliato nella gestione della partita. Esempio: sul 2 a 0 in casa col Kras non si possono prendere 2 contropiedi e terminare con un 2 a 2. Stessa cosa contro l’Union Ripa: 1 a 0 per noi e loro in dieci, poi una distrazione costa cara. Dobbiamo gestire meglio l’andamento della partita. Ad ogni modo siamo molto carichi in vista dei prossimi match, soprattutto ora che ci siamo sbloccati in casa». D: Prossimo avversario il Montebelluna... «Guardando il calendario si può pensare ad un percorso agevole in questa fase, ma anche l’inizio stagione doveva essere migliore, quindi inutile fare certi calcoli». (l.f.)

La prossima giornata

12|10|2014

Arzignanochiampo FONTANAFREDDA Mezzocorona Montebelluna Mori Santo Stefano TAMAI UNIONE TRIESTINA Union Pro Unione Ripa La Fen.

Ac Belluno Biancoscudati PD Giorgione SACILESE Clodiense Dro Altovicentino Legnago Salus NK KRAS REPEN

Scampoli di Serie D NESSUN CASO TONIZZO

A più di qualcuno è sembrata strana la scelta di mister De Pieri di lasciare fuori il centrocampista contro la Clodiense. Entrato a partita in corso, infatti, ha subito dato vitalità ai suoi. Nessun caso però: «Non è stata scelta tecnica. Aveva la febbre», commenta il tecnico.

08 | 8 10 2014 | TremilaSport+

PAREGGITE DA CURARE

Tre pareggi e due sconfitte nelle prime gare stagionali dei carsolini. Un trend che non soddisfa appieno, soprattutto perchè le occasioni per centrare il bersaglio grosso non sono mancate. Chissà che la volta buona non sia proprio nella tana dell’Union Ripa.

SPAGNOLI SUGLI SCUDI

Strepitosa prova della giovane punta della Sacilese contro l’Union Pro. L’intesa con il compagno di reparto Beccia va a gonfie vele e di questo passo le possibilità di togliersi delle belle soddisfazioni ci sono tutte.

A PETRIS L’ONORE DEL 2

Una prestazione maiuscola quella con cui il capitano delle Furie Rosse ha voluto ricordare il giovane compagno di squadra Riccardo Meneghel, tragicamente scomparso due settimane fa. Per farlo ha indossato la maglia di Riccardo, la numero 2.

A.A.A. ATTACCO CERCASI

Il match non era certo dei più facili, visto quanto fatto vedere dal Belluno in queste prime gare. Tuttavia comincia a preoccupare la sterilità offensiva della truppa alabardata. Con 4 gol all’attivo al momento solo il Mezzocorona ha fatto peggio.


UDINESECALCIO

KRAS REPE MONTEBELLUNA

1-2

Credit Foto Andrej Skrinjar

5-10-2014


CALCIOECCELLENZA CALCIOUDINESE

Vesna, che sorpresa! Difficile, anzi, impossibile ipotizzare alla vigilia di questo campionato una partenza di questo tipo per la neopromossa matricola di Santa Croce. Cinque vittorie su cinque per Carli e compagni con inoltre la soddisfazione di vincere il derby con lo Zaule con un perentorio 3-0. Ora arriva la prova del nove contro la corazzata CjarlinsMuzzane, con i giuliani che già sognano di tornare a casa con un risultato positivo contro una delle grandi favorite. Viste le prime partite, le possibilità non mancano di certo.

Gemonese inizio choc

Inizio di stagione decisamente sottotono per i giallorossi guidati quest’anno da Fabio Pittilino. Negli ultimi sei anni, ossia da quando sono tornati in Eccellenza, mai avevano iniziato ottenendo solo 1 punto nelle prime cinque partite. Ora per il giovane tecnico della Gemonese c’è l’appuntamento con il suo passato, quella Manzanese dove ha allenato nel settore giovanile, e di cui è stato vicino ad allenare anche la prima squadra quest’estate.

10 | 8 10 2014 | TremilaSport+

SAMUEL ATTAH perno centrale dell’attacco del Chions

CHIONS, NATQUI

TRE PUNTI

SCACCIACRISI

La prossima giornata

12|10|2014

Cjarlins Muzane Gemonese I.S.M. Gradisca Ol3 Torre Tricesimo Virtus Corno Zaule Rabuiese

Vesna Manzanese Tolmezzo Carnia Chions U. Finc. Monfalcone Lumignacco Cordenons Sanvitese

L’undici di Bernardo è tornato al successo dopo due ko consecutivi. Con Ol3 e Tricesimo a caccia della continuità

I

l Chions ha fatto quadrato attorno al suo allenatore e – almeno per il momento – la situazione è tornata serena. Le prime uscite dei giallocrociati avevano portato solo tre punti nei primi quattro incontri, decisamente troppo poco per una squadra che ha tutte le potenzialità per andare a dare fastidio alle prime della classe. Ed ecco che subito erano cominciati a girare ventilati rumours di un possibile cambio in panchina in caso di sconfitta interna contro il Lumignacco. Ipotesi rispedita prontamente al mittente dai ragazzi di Bernardo che contro i rossoblù udinesi hanno colto tre punti importanti per ridare serenità all’ambiente. Una vittoria che dà fiducia alla squadra, come si evince dalle stesse parole del direttore sportivo del Chions, Giampaolo Sut: «L’allenatore non è mai stato in discussione. C’era semplicemente rabbia perchè non eravamo riusciti ad uscire dalle precedenti gare con un risultato utile nonostante le prestazioni positive offerte. La classifica è deficitaria, ma la cosa non ci abbatte per

ALLE PORTE PER IL CHIONS LA SFIDA CONTRO L’OL3. I FAEDESI VANNO A CACCIA DI RISCATTO AVENDO SEMPRE PERSO FINORA, CON UN SOLO GOL MESSO A SEGNO A FRONTE DELLE 13 RETI SUBITE.

nulla. Abbiamo raccolto meno di quanto meritato, ma c’è molto tempo per risalire la china». L’uomo mercato dei giallocrociati poi evita ogni tipo di confronto con la precedente gestione Vittore: «Sono due allenatori diversi, che operano in maniera differente. Bernardo è un tecnico che lavora molto sui singoli, e può starci che a qualche giocatore serva più tempo per assimilare le sue idee. Quel che conta è che il gruppo è coeso, perchè sono convinto che in questo modo i risultati non tarderanno ad arrivare». Oltre ai tre punti, la gara col Lumignacco ha portato in dote anche un’altra buona notizia: il ritorno in campo di Elia Roveredo. Per lui una manciata di minuti soltanto, ma già contro l’Ol3 potrebbe dimostrare le sue qualità in uno scampolo di partita più ampio. Inoltre si avvicina il rientro del grande acquisto dell’estate, Riccardo Verrillo, un tassello fondamentale per l’attacco chionsese. A questo punto non resta che cominciare a far punti lontano dalle mura amiche, magari sospinti da prestazioni maiuscole come quella offerta da Frank Osagiede contro il Lumignacco. L’attaccante esterno italo-nigeriano è stato devastante contro i rossoblù, e, se riuscisse a dare continuità alle proprie prestazioni, potrà rivelarsi come una delle sorprese più piacevoli della categoria. (m.m.)


amarcord

di FAUSTINO ANZIL

Gigi fu il mio Fèola

Gli esordi nelle giovanili bianconere nel diario dell’uomo di sport tricesimano

M PREPARATORE NELLA FOTO PRINCIPALE, ZICO IN AZIONE CON LA MAGLIA DELL’UDINESE, MOMENTO CHE VIDE PROTAGONISTA ANCHE FAUSTINO ANZIL (QUI SOPRA) COME PREPARATORE ATLETICO BIANCONERO.

i si chiede, con insistente garbo, di stendere alcune note sul mio passato di uomo di sport e quella forma ha valso a vincere la ritrosia a parlare di sé. Ho iniziato a giocare a pallone, come fanno milioni di bambini nel mondo, sul sagrato della chiesa e a calcio, a seconda del favore delle circostanze in varie squadre dilettantistiche, senza peraltro andar oltre a quella categoria che, al tempo, era denominata quarta serie. Passata la fase del gioco-giocato, un po’ per la professione che esercitavo e molto per la passione che mi animava incominciai ad interessarmi di allenamento, di strategie, di tattiche e di come si poteva, passando dal gioco di strada e dalle ginocchia abrase, razionalizzare una metodica. Mi resi subito conto che si trattava di un’impresa irre-

alizzabile per la natura stessa del gioco, che di per sé rappresenta un divenire, ricco di incognite, ma che ad ogni buon conto aveva delle regole da rispettare riconducibili al ricevere, dare e conservare la palla attraverso soluzioni finalizzate. Ebbi modo di sperimentare queste intuizioni, da apprendista pedagogo di calcio, con Gigi Comuzzi,

dra era allora Gipo Viani, sempre in cravatta, con Romolo Camuffo in seconda, sempre in tuta, ed io avevo appena assolto gli obblighi di leva, come sottotenente artigliere assieme al conosciutissimo tele e radiocronista Bruno Pizzul. L’approccio con Comuzzi fu di carattere paternalistico, da mano sulla spalla ed a cuore aperto. Io, appena congedato ero provvisto di barba, che ritenevo onor del mento e della quale mi sentivo orgoglioso ma Gigi, con quel suo fare suadente mi sussurrò…”cun che barbe lì tu fasi pore ai frutz, al sarês miôr che tu te taiâssis” (con quella barba fai paura ai ragazzi, sarebbe meglio che tu la tagliassi) come poi avvenne. Il seguito della carriera (Lazio, Triestina, Padova, olimpiadi di Monaco e Montreal,…) non è che un corollario di quel primigenio assunto di disponibilità sociale.

Portavo la barba e Comuzzi, ingaggiandomi, mi disse: viôt di tajàle che cussì tu i fasis pôre ai fruts per tutti i miei coetanei soprannominato Feola, per complessione fisica e somiglianza a Vincente Feola l’allenatore del Brasile campione del mondo in Svezia nel 1958, quando mi propose un incarico di collaboratore nel settore giovanile dell’Udinese. Allenatore della prima squa-

TremilaSport+ | 8 10 2014 | 11


CALCIOPROMOZIONE A B OUTSIDER La rosa della Pro Fagagna che sta dando spettacolo in questo avvio di stagione

IL BILANCINO CHI SALE

Sale il SAN GIOVANNI. I rossoneri dimostrano di essere squadra che sa soffrire. Pochi fronzoli, tanta sostanza, l’undici di Calò agari non sarà le cinque bellezze, ma stupisce per solidità e concretezza. Il primato nel proprio girone, d’altronde, non è certo casuale.

CHI SCENDE

A scendere è il SESTO BAGNAROLA, incappato in un inizio di stagione pessimo con ben cinque sconfitte di fila. Alle porte il derby contro la Spal Cordovado, partita storicamente calda che adesso metterà di fronte due dirette concorrenti alla salvezza in un momento alquanto critico.

CAPITANO Simone Ermacora da quest’anno è capitano della Pro Fagagna dopo l’addio al calcio di Emanuele Masotti

A

La prossima giornata

12|10|2014

Calcio Bannia Calcio Teor Edmondo Brian Lignano Pravisdomini Pro Fagagna S.A. Porcia S.P.A.L. Cordovado

Calcio Prata Rivignano C. Fiume V. Bannia Diana Reanese Flumignano Flaibano Sesto Bagnarola

12 | 8 10 2014 | TremilaSport+

PRO FAGAGNA TRA LE BELLE DEL REAME Partenza sprint per i rossoneri, guidati da capitan Ermacora

S

tudia decisamente da grande la Pro Fagagna di quest’anno. Con tre vittorie, un pareggio e una sconfitta, i rossoneri sono riusciti fin dalle prime battute di questa stagione a farsi annoverare tra le principali candidate a dar battaglia alla corazzata Flaibano nei quartieri nobili della classifica. Orgoglioso di essere diventato da quest’anno il capitano della sua Pro Fagagna dopo tanto averlo atteso, Simone Ermacora, un ragazzo timido a cui piace poco parlare ma molto di più far capire di che pasta è fatto col pallone fra i piedi, si svela raccontando tutto il suo attaccamento ai colori rossoneri: «Gioco in questa squadra fin dai tempi degli Allievi, e da quella volta non mi è mai passato per la testa di lasciarla. Esserne diventato il capitano è indubbiamente motivo di grande orgoglio. L’unico aspetto negativo della questione è che Emanuele Masotti ha abbandonato il calcio: ho ereditato la fascia da lui ma fra noi c’era un rapporto importante». Il centrocampista della formazione allenata da mister Crapiz non nasconde la soddisfazione per l’ottimo inizio di campionato della sua squadra: «Siamo partiti in sordina, forse nessuno si aspettava un inizio di questo tipo da noi, con ben 10 punti guadagnati nelle prime cinque giornate; non avere i fari puntati addosso è stato un aspetto positivo. Non voglio dire con

questo che vinceremo il campionato, non è quello il nostro obiettivo, ma penso che se continuiamo così ci potremo togliere delle belle soddisfazioni. Intanto guadagniamoci la salvezza il prima possibile, poi staremo a vedere cosa accadrà. Le favorite? Rimangono le solite note - continua Ermacora - , mi riferisco più che altro al Flaibano e al Fiume Bannia, e anche il Brian mi pare una buonissima squadra, ma sulle ali dell’entusiasmo di questo eccellente inizio, magari, la sorpresa del campionato di Promozione


PROMOZIONE A BCALCIO LE FAVORITE Alla Pro Fagagna il ruolo di outsider piace eccome: «Flaibano, Fiume e Brian sono favorite, ma noi possiamo essere la sorpresa»

potremmo essere proprio noi. A salvezza in tasca, sarebbe bello riuscire a giocarsi la promozione ai play-off». Il centrocampista rossonero motiva questa sua sensazione positiva sulla stagione in corso parlando dell’importante gruppo che si è formato negli spogliatoi: «La Pro Fagagna è formata da molti ragazzi unitissimi. C’è un nucleo storico rilevante che, fra i tanti, è composto da mio fratello Marco, da Nicola Di Fant, da Fabio Cogoi, da Manuel Vit, da Marco Montagnese e da Andrea Francescutti, per fare qualche nome. Con molti di questi giochiamo assieme da anni, con qualcuno addirittura fin dagli albori della mia storia calcistica. Fabio Cogoi, ad esempio, è un mio grande amico anche fuori dal campo». Parlando di sé e dei suoi obiettivi, Ermacora ci rivela quello che è uno dei sui desideri: «In realtà mi piacerebbe fare qualche gol in più, spero che questa possa essere l’annata buona. Sono un centrocampista centrale ed è normale che io non segni molto, ma quando capita, l’emozione è sempre bellissima. L’anno scorso ho fatto un gol ed era da tre anni ormai che non ne realizzavo uno. Spero di poter cominciare a prendere il vizio». Dai tempi in cui, quando era bambino, i suoi genitori lo portavano a giocare in un campetto di Rive D’Arcano, di strada Simone ne

MOMENTO MAGICO Indimenticabile per Ermacora il salto in Eccellenza nel 2009: «Impossibile dimenticarsi un’emozione così grande»

ha fatta tanta: «E pensare che nemmeno ci volevo andare, a giocare a calcio... Ora il calcio è diventato in assoluto la passione più grande della mia vita». L’incontro con il capitano rossonero si chiude con una dichiarazione d’amore ai suoi colori: «In questa società ci sono cresciuto, ho trovato il mio ambiente ideale e mi sento troppo attaccato a questa maglia. Non ho aspirazioni più alte che quella di continuare a far bene qui dove mi trovo. È troppo difficile che io possa andarmene da qui. Anzi, a essere sincero, penso proprio che non accadrà mai». (e.b.)

B

La prossima giornata

12|10|2014

A CACCIA DEL PRIMATO Non si nasconde il Torviscosa che tallona ad un punto la capolista San Giovanni, e punta dritta al salto di categoria. Dopo il big match contro il San Luigi, per gli uomini di Carpin arrivano gli ostacoli Aurora e Pro Cervignano.

Juventina S.Andrea Muggia Ronchi Calcio San Luigi Calcio Sevegliano Torviscosa Trieste Calcio Valnatisone

Cormonese Comunale Gonars Torreanese Costalunga Sangiorgina Aurora Buonacquisto Pro Cerv. Muscoli S.Giovanni

FLASH dai due gironi di Promozione

DERBISSIMO

FIUMEBANNIA

AURORA REMANZACCO

COSTALUNGA

IL RIVIGNANO NELLA TANA DEL TEOR

NEROVERDI AFFLITTI DA PAREGGITE

GRANERI L’IMPLACABILE

HAXHIJA IN FORMATO ALTAFINI

Lo aspettavano da decenni un derby così. Sabato i fari saranno tutti puntati sulla stracittadina che metterà di fronte Teor e Rivignano. Le due squadre vengono da due momenti diametralmente opposti e con ambizioni ben diverse, ma, si sa, un derby è sempre una partita a sè, e per Pagnucco e soci si prospetta un’ardua battaglia.

Quattro pareggi su cinque incontri disputati in questa prima fase di campionato. Di certo non il migliore dei viatici per una squadra che punta ai vertici della classifica. Come se non bastasse ci si è messo anche il ginocchio di Santarossa a complicare la situazione: il difensore ora rischia un lungo stop.

Gli è mancato solo il gol per chiudere con la ciliegina sulla torta una prestazione praticamente perfetta. Nicolas Graneri è stata un’autentica spina nel fianco per la retroguardia del Trieste Calcio con una serie di giocate che hanno illuminato la manovra dell’Aurora. In assoluto il migliore in campo, per un inizio di stagione esaltante.

Chissà che non ci prenda gusto l’attaccante albanese del Costalunga, classe 1991, Nesim Haxhija nell’entrare a partita in corso e ribaltare le sorti della gara. Gli sono bastati poco più di 15 minuti per andare a segno due volte e regalare i tre punti alla formazione triestina contro il Gonars.

TremilaSport+ | 8 10 2014 | 13


CALCIOPRIMA CATEGORIA CALCIOUDINESE

Inizio di stagione scoppiettante per la formazione guidata da Nicola Trangoni. A ispirare l’attacco dei giallorossi da quest’anno c’è l’ex ramarro, BUTTIGNASCHI

C

FANTASISTA Andrea Buttignaschi è un nuovo rinforzo della sorprendente Isontina.

inque vittorie in cinque partite: percorso netto per l’Isontina di Trangoni che non fa sconti a nessuno e si candida ad un ruolo da protagonista nel campionato di Prima categoria B. Uno dei suoi uomini simbolo è da quest’anno il fantasista Andrea Buttignaschi: giocatore eclettico, può giocare da trequartista o da attaccante esterno, e la società giallorossonera punta inevitabilmente su di lui per innescare il confermatissimo duo d’attacco Pillon – Concion: «Con Concion c’è già una scommessa in ballo - ci conferma il numero 11 dell’Isontina -, arriverò a quindici assist per lui entro la fine del campionato; e ho buone probabilità di vincerla, considerato che siamo già arrivati a tre!» Buttignaschi è nato a Gorizia il 27 febbraio 1992, e, nonostante la sua giovane età, ha una storia calcistica già ricca di esperienze importanti, di momenti grandiosi e di altri difficili. I primi calci al pallone li ha dati al Donatello di Udine e sempre in quel di Udine ha vissuto tutta la trafila giovanile, fino all’importante approdo al Pordenone nel 2009: «Avevo 17 anni e sono sbarcato direttamente in serie D, è stata un’esperienza grandiosa: con il Pordenone ho giocato tre stagioni e mezza sempre nella stessa serie, collezionando 60 presenze e 9 gol - ci rac-

Sono ambizioso, ma questo è l’ambiente ideale per ripartire 14 | 8 10 2014 | TremilaSport+

LA SCHEDA

Rivelazione ISONTINA

Dopo la trafila della giovanili al Donatello, per Buttignaschi si sono aperte le porte della serie D con il Pordenone. Con i Ramarri ha disputato tre stagioni e mezza, per poi passare all’Ufm, con cui ha vinto il campionato di Eccellenza. In seguito ha vestito le maglie di Manzanese, in Eccellenza, e di Flaibano, in Promozione. Da questa stagione è il faro dell’Isontina di Trangoni.

conta Buttignaschi -. Di quegli anni splendidi non potrò mai dimenticare due momenti in particolare: il mio gol allo stadio Penzo contro l’Unione Venezia, e, soprattutto, la doppietta che ho messo a segno contro il Tamai nel 2010, nel derby vinto per 5-2 dal Pordenone. Era da tanto che non vincevamo un derby e per me è stata la prima doppietta realizzata. Al Penzo invece - spiega Buttignaschi - l’emozione era legata al fatto di giocare in uno stadio importante, di serie A, contro i lagunari primi in classifica; abbiamo espugnato il campo andando a vincere per 2-1 a casa loro, una grande dimostrazione di forza in quella che è stata l’impresa della stagione».

A

La prossima giornata

12|10|2014

Barbeano Camino Casarsa Rivolto Vajont Vallenoncello Virtus Roveredo Vivai Coop. Rauscedo

Corva S.Quirino Caneva Pol. Codroipo Valeriano Pinzano Gravis Union Pasiano Maniago Libero


PRIMA CATEGORIACALCIO UDINESECALCIO

GIRONE C

LINEA DIRETTA CON I CAMPI

OSTACOLO FAUGLIS Dopo le cinque vittorie consecutive in campionato, gli uomini di Trangoni sono attesi dall’insidiosa trasferta nella tana dell’Atletico.

B

La prossima giornata

12|10|2014

Atletico Fauglis Caporiacco Lavarian Mortean Ragogna Risanese Rive D’Arcano Tarcentina Union Martignacco

Isontina Fulgor San. C. Cassacco Real Udinest N. A.C. Sandanielese Ancona Santamaria Buiese

gruppo è straordinario, noi giocatori siamo molto amici anche al di fuori del campo e questa nostra unione fa la differenza. I risultati ci stanno dando forza e ragione - prosegue il fantasista goriziano -. Credo nella scalata e nel progetto della società, siamo una squadra nuova, a partire dal mister Trangoni, che sarà anche alla sua prima esperienza da allenatore, ma già si sta rivelando un fantastico motivatore. Dove possiamo arrivare? Difficile fare pronostici al momento. Il Real Udinest è una corazzata, ma penso che anche noi possiamo dire la nostra. Per il momento, però, andiamo a caccia dei punti salvezza. Poi vedremo, in fin dei conti sognare non costa niente». Per quanto riguarda gli obiettivi personali, Buttignaschi è maturo e tiene i piedi per terra: «Tutto ciò che voglio è dimostrare a me stesso di aver superato l’ultimo anno e mezzo travagliato e rilanciarmi come calciatore. Per farlo, ne sono certo, questo è il momento e il posto giusto». Elia Bianco

C

GIRONE A

Non solo gioie, però, nella giovane carriera di Buttignaschi, ma anche dolori e delusioni: «Dopo i tre anni e mezzo al Pordenone, riuscire a riconfermarmi a certi livelli è stata dura; nel momento in cui stavo già vivendo la difficoltà di ripetermi nelle categorie più alte ho anche subito uno strappo muscolare al quadricipite che mi ha tenuto fuori dal campo per sei mesi, non ci voleva proprio. È stato un passaggio molto complicato. Ma da quando gioco a pallone, il mio ricordo in assoluto più doloroso è quello della sconfitta maturata ai rigori nella finale scudetto del 2006: parlo del campionato Giovanissimi Regionali, col Donatello ci stavamo giocando la fase finale Nazionale in Trentino. Con una mia tripletta abbiamo sconfitto i calabresi del Reggio 2000 e in semifinale abbiamo avuto la meglio sulla squadra umbra della Renato Curi Angolana. In finale ci siamo poi scontrarti contro la Sestese di Sesto Fiorentino e i tempi regolamentari si erano conclusi sul 2-2, io tra l’altro avevo siglato il primo gol. Poi, come detto, il triste epilogo… In quel Donatello militava anche un certo Crisetig: era fortissimo, si capiva già quella volta che aveva i numeri per giocare in Serie A». All’Isontina Buttignaschi ha trovato il posto ideale per ripartire, sognando di tornare a calcare i campi di categorie superiori: «Ora sto bene, sono ancora giovane e credo nel riscatto: questo è il motivo per cui sono passato all’Isontina. Vivo la Prima Categoria come un nuovo punto di partenza e mi pare ci siano tutte le carte in regola poiché ciò accada: qui il

Verrebbe proprio a dire, oltre al danno la beffa. Non bastasse la sconfitta rimediata sul campo del Domio per l’ormai ex capolista Pro Romans; a rendere ben peggiore la situazione ci si sono messe anche le tre espulsioni di Marcuzzo, Jarc e Gamberini che priveranno gli isontini di ben tre uomini nel prossimo match contro il Mariano. Imbufalito il tecnico Fulvio Tonso, che ha così commentato nel post partita: «La differenza l’ha fatta l’arbitro. Le espulsioni erano tutte inventate e anche il rigore per il Domio non c’era». Zitto, zitto il Caneva si è preso la vetta della classifica. Chi pensava che le partenze di Borda e Montagner potessero affossare le ambizioni dei liventini si è dovuto prontamente ricredere. Quattro vittorie in cinque gare sono un bel viatico per Alvaro e compagni, ma dietro l’angolo c’è una vera e propria prova di maturità. Se i biancazzurri dovessero passare indenni anche l’ostacolo Casarsa, allora porranno davvero la propria candidatura per i piani alti della classifica.

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La prossima giornata

12|10|2014

Breg Fo. Re. Turriaco Gradese Calcio Primorec Pro Romans Medea Sistiana Duino Aur. Sovodnje Terzo

Muglia F. Sant’andrea San Vito Azzurra Aquileia Mariano Ponziana Domio Isonzo

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CALCIOSECONDACATEGORIA CALCIOUDINESE

SOLO UN PUNTO nelle prime cinque giornate per il Pagnacco che lo scorso anno sfiorò la promozione..

Profondo ROSSO

Dovevano essere due delle protagoniste del girone B e invece si ritrovano nelle retrovie. Pagnacco e Tagliamento rischiano di lottare per non retrocedere

“M

ELY LOUHENAPESSY, l’ex giocatore di Ajax e Udinese sta facendo le fortune del Bearzi

anca la positività, il coraggio e il pizzico di incoscienza che avevamo lo scorso anno. Preoccupato? No, non lo sono anche se un solo punto in cinque giornate comincia a diventare pesante”. Chi parla è il presidente del Pagnacco Giuseppe Gennari. La sua squadra naviga all’ultimo posto della classifica nel girone B. Quella stessa squadra che lo scorso anno mancò per un soffio la prima categoria costruendo le sue fortune in trasferta con ben 11 vittorie oggi è solo la parente lontana. Una metamorfosi kafkiana che ridimensiona le ambizioni di inizio campionato “Confido che i miei giocatori si riprendano velocemente altrimenti sono guai – dice il numero uno della società – la situazione è critica anche se ho fiducia che la squadra possa rialzarsi. D’altronde i giocatori sono gli stessi.

Il presidente Gennari (Pagnacco) “Manca il coraggio e il pizzico d’incoscienza che avevamo lo scorso anno” 18 | 8 10 2014 | TremilaSport+

È cambiato invece l’atteggiamento. Lo scorso anno facevamo un pressing entusiasmante a tutto campo, oggi invece quello che affiora è soltanto tanto nervosismo. Ci manca il risultato”. Un solo punto in 5 partite frutto di un pareggio e quattro sconfitte, l’ultimo in casa del Treppo Grande. È bastata una rete di Toppano dopo appena un quarto d’ora per mettere a tacere le velleità della squadra di mister Lizzit “A me interessa – conclude Gennari –che la squadra giochi bene. Non voglio vedere proteste in campo, espulsioni come è successo due domeniche fa. Non dobbiamo diventare delle vittime, ma renderci protagonisti di questo campionato che è ancora lungo” Bella di notte, brutta di giorno: questa è invece la sindrome che colpisce invece il Tagliamento approdato agli ottavi di Coppa Regione, ma ancorato a quota 3 punti, penultimo posto in classifica, in campionato “Se avessi la sfera di cristallo vi saprei dire

cosa sta accadendo – esclama sorridendo il Presidente Luca De Michieli. - In Coppa siamo stati impeccabili. In campionato purtroppo stiamo patendo una crisi di risultati. Il nostro grande difetto è che cerchiamo sempre di giocarci la partita e non sempre riusciamo a fare risultato”. Finora tre pareggi e due sconfitte, ma soprattutto la peggior difesa (12 reti subite) del girone B “Io non parlerei di crisi d’identità, anche perché nelle prime 5 partite abbiamo incontrate tutte squadre con un certo blasone, accreditate per una possibile promozione in prima categoria. Forse quello che ci manca ora è solo la vittoria per sbloccarci”. “Cosa faremo da grandi? Non so dove possiamo arrivare. – conclude il Presidente - Il primo obiettivo è toglierci dalle sabbie mobili, poi si vedrà. Io ho fiducia perché la squadra gioca un bel calcio. Puntiamo e possiamo fare ancora una bella stagione”. Davide Vicedomini


TERZA CATEGORIACALCIO UDINESECALCIO

2a Categoria

LINEA DIRETTA CON I CAMPI

NEL GIRONE A

Giornata favorevole al Ceolini che si porta a + 5 dalle immediate inseguitrici. Riesce al Valvasone lo sgambetto al San Leonardo e si insedia in seconda posizione. Prima vittoria per la Tilaventina. Nel girone B sorprende ancora la matricola Cussignacco che battendo la MAJANESE agguanta in testa alla classifica il Riviera. Nel girone C l’Azzurra sembra non conoscere avversari e ne rifila sei al malcapitato Castions. Ancora fermo al palo il Latisana – Ronchis. Nel girone D è ancora testa a testa tra Audax e Pro Gorizia appaiate a punteggio pieno.

Coppa Regione

3a Categoria

La formazione della Purliliese quasi completamente rinnovata rispetto allo scorso anno

Nel girone A viaggiano a braccetto Aquila e Azzanese, rispettivamente migliore difesa (0 gol subiti) e miglior attacco (media di 3 reti a partita). In agguato comunque i Falchi al terzo posto dopo la vittoria con il Don Bosco. Si sta dimostrando invece molto equilibrato il girone B con quartetto in vetta alla classifica: Tre Stelle, Forum Julii, Rangers e il Mereto. Infine nel girone C ancora protagonista la Maranese che si sbarazza anche del Gaja. Inseguono Alabarda e Montebello Don Bosco.

BIG MATCH CUSSIGNACCO - AUDAX Decisi gli accoppiamenti per gli ottavi di finale di Seconda Categoria. Questi gli scontri diretti (ancora da definire le date): Liventina – Tilaventina; Villanova – Tagliamento; Ceolini – Colloredo; Lestizza – Pro Gorizia; Cussignacco – Audax; Latisana Ronchis – Romana; Azzurra Premariacco – Atletico Grifone; Bearzi – Roianese. L’ultimo turno ha sorriso in particolare al Tagliamento (miglior differenza reti sul Moruzzo), Cussignacco (miglior differenza reti sul Trivignano), Audax (maggior reti segnate rispetto al Sagrado), Roianese (maggior numero di reti segnate rispetto al Romana). Il Romana si è comunque qualificato come miglior seconda.

FINALMENTE PURLILIESE

D

iciamocelo pure... un po’ di spavento iniziale a Porcia se lo sono preso. D’accordo: squadra nuova, mister nuovo, nuovo sistema di gioco, nuovi allenamenti. Ma le due sconfitte iniziali, dopo aver concluso la passata stagione trionfalmente con la vittoria della Coppa Regione, nessuno forse se l’aspettava. Eppure l’inizio non è stato dei più facili (zero vittorie, zero punti, ma soprattutto zero reti fatte). Domenica finalmente la Purliliese si è risvegliata dal torpore andando a battere lo Zoppola per 3-2. Per i padroni di casa un autogol e reti di Sassaro e Vollaro, mentre i gol di Barca e Cauduro non sono serviti agli ospiti per ribaltare l’incontro. “Diciamo che siamo ripartiti da zero – dice il Presidente Alex Del Ben – Abbiamo dovuto resettare il tutto. Abbiamo cambiato 11 giocatori su una rosa di 22 e abbiamo un nuovo giovane tecnico (Luca Riola di appena 31 anni ndr)». E così lo scotto iniziale è stato pagato. In 5 partite ufficiali se teniamo conto anche della Coppa Regione i biancozzurri non sono mai andati a segno «Teniamo spesso palla 80 minuti, ma là davanti siamo abbastanza sterili - si era lasciato andare a questo sfogo il Presidente poco prima della vittoria - se poi ci si mette anche la

sfortuna». Alla Purliliese si è comunque coscienti che questo potrebbe essere un anno di transizione «Il tecnico nonostante la giovane età ha un esperienza lunga 13 anni e quindi non è l’ultimo arrivato, anzi .- dice il Presidente - L’ho voluto rassicurare fin dall’inizio: tutto quello che verrà sarà comunque fieno da mettere in cascina. Siamo consci che siamo all’inizio di un nuovo ciclo». Va detto che Riola ha basato la preparazione sul carico fisico quindi soprattutto nelle prime due uscite si è vista una squadra un po’

Dopo due sconfitte di fila nelle prime giornata l’ex Regina di Coppa si risveglia e coglie i primi tre punti imballata, con gli avversari che spesso arrivavano prima sulla palla. Una preparazione iniziata addirittura due settimane prima delle dirette concorrenti. Una scelta che forse potrebbe pagare con il prosieguo della stagione visto che rispetto alla scorsa stagione ci saranno 6 partite in più da disputare «I ragazzi - conclude Del Ben - dovrebbero entrare in forma da dicembre. La stagione è lunga, finiremo dopo tutte le altre categorie a giugno. E quindi c’è tempo per recuperare» (d.v.)

TremilaSport+ | 8 10 2014 | 19


CALCIOGIOVANILE REGIONALE

Allievi Ancona a forza quattro Negli JUNIORES continua la cavalcata vincente di Tricesimo e Sanvitese. La “strana” coppia ancora al comando a punteggio pieno. Alle spalle il Flaibano perde contatto acciuffando per i capelli il pareggio con il Rivignano (gol del definitivo 3 a 3 al quarto minuto di recupero con Pontoni). Nel girone B frena il ritmo la Manzanese che non va oltre l’1 a 1 con la Cormonese. Accorcia così le distanze la Torreanese in virtù del rocambolesco 4 a 3 ai danni del San Giovanni. Nel remake invece della finale dello scorso anno TriesteCalcio e San Luigi impattano sull’1 a 1. L’ex regina del campionato resta penultima con soli due punti dopo 5 giornate ALLIEVI – La Sacilese vincendo in casa dei Falchi si candida a principale antagonista della Sanvitese. Nel girone B il Tricesimo pur battendo a fatica il Torre agguanta in vetta il Donatello e il Fontanafredda. Nel girone C Ancona e Tolmezzo ancora a punteggio pieno. Gli udinesi viaggiano a una media di 4 reti a partite, mentre i carnici mantengono inviolata la propria porta. Nel girone D il big match tra Pro Gorizia e Manzanese si risolve a favore degli insontini, mentre il Bearzi si fa un sol boccone del Ronchi. Molto equilibrato infine il girone E con San Luigi, Sistiana e Trieste Calcio a dettare legge

GIOVANISSIMI – Tre pareggi in altrettante partite nel girone A. Da segnalare nelle restanti gare il pari del Tricesimo sul campo dell’Ol3 e la goleada del Monfalcone sul Sistiana (13 a 0)

20 | 8 10 2014 | TremilaSport+

La formazione degli juniores regionali. In basso, gli allievi sperimentali

IL TRICESIMO SI GIOCA TUTTO

Prossime tre gare decisive per gli juniores di Marcarini

I

l destino è già lì a portata di mano. Sanvitese, Lumignacco e Flaibano: una dietro l’altra. In tre partite gli juniores regionali del Tricesimo capiranno di che pasta sono fatti e misureranno le loro ambizioni. Per ora i risultati parlano a favore degli azzurri che nelle prime 5 giornate sono sempre andati a segno e dividono così la prima piazza con la Sanvitese. “La rosa è buona e molti giocatori hanno prospettive di entrare in prima squadra – dice mister Marcarini, uno che avvezzo al calcio giovanili, tanto da aver vinto già un campionato juniores”. “Non siamo e non vogliamo essere una sorpresa – continua – Ora però viene il difficile. Sfideremo le tre grandi del girone e nel giro di pochi giorni capiremo se possiamo ambire al titolo del girone. Se riusciremo a cogliere almeno 5 punti potremo dire la nostra fino alla fine, altrimenti vorrà dire che dovremo ridimensionare le nostre ambizioni”.

Il successo del Tricesimo nasce però da lontano, dalle scuole calcio passando per i giovanissimi, gli allievi sperimentali e gli allievi regionali. “Puntiamo ad entrare nelle Elite – dice il Presidente Antonio Sorrentino”. Gli allievi regionali sono reduci da un passo falso con il Donatello, ma non hanno pregiudicato il cammino. Gli allievi sperimentali, un gruppo già rodato, dal canto loro stanno mettendo in mostra buone individualità, come Matteo Condolo, classe 2000 proveniente dai giovanissimi, centrocampista col fiuto del gol: sette reti nelle prime quattro gare. I giovanissimi reduci dal pari con l’Ol3 restano comunque in testa alla classifica con 8 punti. E poi c’è tutto un settore alle spalle che sta crescendo: dai pulcini ai primi calci, dove la garanzia è data da un nome e cognome Gigi De Agostini, l’ex nazionale che ha le sue radici proprio a Tricesimo. Insomma il futuro è roseo, anzi Azzurro.

Se facciamo almeno 5 punti nelle prossime tre partite possiamo dire la nostra


GIOVANILE PROVINCIALECALCIO

provinciali in pillole

JUNIORES

La formazione degli juniores provinciali

PASIANESE ANNO ZERO

Nuovi tecnici, nuovi sponsor e nuove ambizioni a Pasian di Prato

“S

iamo ripartiti da zero. Abbiamo resettato il tutto con nuovi tecnici, nuovi sponsor e nuove ambizioni”. Alla Pasianese si fa sul serio. La premiata coppia del settore giovanile formata dal responsabile Giorgio Pagliarini e da Alessandro Di Paolo punta sui giovani campioni. Il punto di svolta è arrivato con la fine del “contenzioso” con l’Udinese Academy per la gestione dei campi a Pasian di Prato. Una delibera infatti della giunta comunale ha consentito di prorogare l’affidamento della gestione del campo sportivo alla sola Pasianese, che vanta un vivaio di 200 baby giocatori. Si è poi voluto dare maggiore spinta alla crescita con nuovi sponsor e su un nuovo settore tecnico preparato. Con un obiettivo, però, che va al di là delle ambizioni e dei i ragazzi risultati: quello di centrare come nel vivaio lo scorso anno la coppa disciplina. “Questa è la nostra grande vittoria – dicono dalla società amaranto”, dove si conosce bene anche un altro valore, quello di coltivare i talenti fin da piccoli “Puntiamo molto su esordienti e pulcini e piccoli amici”. Poi ovviamente i risultati fanno il resto. “Lo scorso anno abbiamo vinto il girone provinciale degli juniores e siamo andati a un soffio dalla vittoria finale. Questo risultato ha dato grande immagine alla nostra società e molti ragazzini si

200

sono avvicinati al movimento. Oggi parte di quegli juniores hanno anche debuttato in prima squadra. Questo è il vero obiettivo: far crescere i nostri ragazzi e portarli poi in prima squadra. Gli stessi allenatori hanno ricevuto anche indicazione di premiare i più giovani che si fanno notare. Non bisogna avere paura di far debuttare un calciatore. Non importa se poi non arriverà il risultato”. Finora la stagione sta regalando già alcune soddisfazioni: gli juniores sono al secondo posto anche se l’ultima giornata li ha visti compiere un passo falso contro i Rizzi; gli allievi hanno finora pareggiato i conti con una vittoria e una sconfitta; mentre i giovanissimi non sembrano conoscere avversari (6 punti nelle prime due partite con ben 9 reti fatte!)

Sei squadre in un solo punto. Da registrare i clamorosi scivoloni interni della Pasianese e del Lavarian Mortean sepolti di gol rispettivamente dai Rizzi e dalla Nuova SanDanielese. Ad approfittarne è il BUTTRIO che si porta da solo al comando della classifica.

ALLIEVI Nel girone A la Buiese sconfitta dalla Tarcentina perde contatto dal duo di coppia Pagnacco e Forum Julii. Alle loro spalle l’assembramento con Ol3 e Martignacco in evidenza. Nel girone B i Rizzi ancora una volta si confermano macchina da gol (37 reti in 3 partite!!!) e battendo con una cinquina l’Aurora rafforzano la leadership a fianco del Sedegliano.

Giovanissimi

QUI SOPRA LA FORMAQZIONE GIOVANISSIMI DELLA PASIANESE CALCIO

Nel girone A l’Udinese Academy cede il passo alla Pro Fagagna e favorisce la fuga di Ateniese e Union Martignacco. Nel girone B il Chiavris fatica più del dovuto contro l’Aurora e si mantiene agganciato al trenino di testa. Infine nel girone C resta al comando il Buttrio. Vittorie limpide anche per Rangers, Palma, Gonars e UNION 91.

TremilaSport+ | 8 10 2014 | 21


CALCIOUDINESE CALCIOFOTOGALLERY

ALLIEVI PROVINCIALI Girone B:

Cussignacco Union 91/ B

2-1 5-10-2014

22 | 8 10 2014 | TremilaSport+


FOTOGALLERYCALCIO UDINESECALCIO

TremilaSport+ | 8 10 2014 | 23


CALCIOC5

HOT NEWS

LOTTA A DUE

STARFIVE E BASSA FUTSAL COMINCIANO GIA’ A PRENDERE IL LARGO IN CAMPIONATO

FROSUTTO MANDA IN ORBITA LA BRN

SERIE C1

E’ il giovane talento ex-Manzanese il protagonista principale nella sofferta vittoria dei giallo-blu in casa del Pentalcor: due reti nella prima parte della prima frazione permettono alla squadra di mister Pittini di amministrare la gara in quel di Grado, anche se la rete di Pintar nel finale ha reso vibranti ed intensi gli ultimi dieci minuti di gioco.

IL PORDENONE AVANZA IMPLACABILE

SERIE C1

Dopo il passo falso in avvio di stagione in casa della Starfive, i ramarri non si sono più fermati: tre vittorie di fila tra Coppa e campionato, con un pesante 8-0 in casa della Tana nell’ultima gara. Persi Altavilla e Pontillo, mister D’Odorico non si è fatto problemi. Ottimo il lavoro svolto fino ad oggi con una squadra giovanissima.

COPPA

VIAPIANA, CHE

COLPI DA MAESTRO!

D

IL FUTSAL TAVAGNA CCO PASSA IL TURNO Va oltre le più rosee aspettative la stagione del team del presidente Dedushaj, che in Coppa Italia, grazie al 3-2 con l’Udinese Futsal timbrato da Hisum,Zeneli e Mema, promuove ai quarti di finale con un turno d’anticipo il club gialloblu assieme alla Torriana. Passano il turno matematicamente in coppa anche Maniago, Brn Manzano mentre nei gironi C e D tutto ancora da decidere, con tutte le squadre in gioco per il passaggio del turno. Decisiva sarà l’ultima gara dei gironi.

ue squadre al comando a punteggio pieno dopo la terza di campionato in serie C1 e sono lo Starfive e la sorprendente Bassa Futsal; la squadra allenata da Marega supera in carrozza un Tergesteo che oppone poca resistenza al quotato avversario che chiude con un sonante 11-2 protagonista il brasiliano Viapiana autore di una tripletta, soffre un tempo a Tavagnacco la Bassa Futsal, nella ripresa Besic autore del solito tris affonda la squadra del presidente Dedushaj che dopo le gioie di Coppa con questo 3-8 torna alla dura realtà del campionato. Fa sensazione il mezzo passo falso della Torriana imbrigliata sul pari, 1-1, in quel di Aquileia dove Ginocchi fa tutto lui, autogol e rete del pareggio che da morale alla truppa di mister Clama. Dopo la Torriana abdica pure il Pentalcor Grado che cede di misura 1-2 in casa al Manzano Brn di Pittini: tra i seggiolai in evidenza Frosutto autore di una doppietta che mantiene il Manzano in scia al duo di testa visto che i gialloblù hanno già osservato il turno di riposo. Momento magico per il Pordenone di Odorico che surclassa a domicilio una rassegnata

Tana Udine, un cappotto per 0-8 che pesa come un macigno per Spina e soci, i ramarri fanno a fette la difesa avversaria mettendo in evidenza il talento di Milanese e Finato autori di una bella tripletta. Rompe il ghiaccio la Clark Udine: mister Tirindelli dopo aver fatto riposare in Coppa i senatori, ripropone il quintetto base e per la Fiamma Longobarda non c’e’ scampo. Hodic serve tre gol e Casarsa timbrano il 4-1 finale. Risorge dalle ceneri il Maccan che inventa una vittoria tutto cuore contro un incerottato Lignano, a tempo scaduto la rete su rigore di Pontillo del 4-3 fa vibrare il Palasport di Prata e le coronarie di mister Michelutti. Ancora al palo Palmanova e Adriatica impegnate nel campionato nazionale di serie B: i Diavoli Trebaseleghe passano per 2-1 sul campo degli amaranto: tutte le reti nella prima frazione. Ai gol di Zannoni e Guidolin rispondeva Contin, poi nella ripresa assedio tambureggiante della squadrea di Noselli con diverse occasioni sprecate sottoporta. Non va meglio all’Adriatica, sconfitta per 3-2 a Villorba dopo aver chiuso la prima frazione in vantaggio per 2-1 (Zentilin e Rosic). Decisiva la rete di Imamovic all’ultimo minuto di gioco per il 3-2 finale. ■

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FEMMINILECALCIO UDINESECALCIO BEARZI Esordio vincente per le udinesi di Cesarano in serie B: 4-3 al Due Monti, con doppietta di Paoletti e gol di Bellan e Simonetti. Nella seconda giornata trasferta a Marcon, contro un avversario reduce dal blitz (0-1) a Reggio Emilia.

CON IL PASS EUROPEO

Sara Mella torna dalle Far Oer con la qualificazione U17

È

rientrata nella sua Polcenigo dalle isole Far Oer con tre vittorie sulle padrone di casa (4-0), sulla Grecia (1-0) e sulla Norvegia (2-0) e il pass per la fase Elite del campionato europeo Under 17, Sara Mella, sedicenne difensore centrale della Graphistudio Pordenone. Una nuova avventura vissuta insieme all’altra friulana, Nicole Peressotti, del Tavagnacco, autrice di un gol contro le scandinave, che fa seguito a quella «DI CALCIO eclatante del bronzo monFEMMINILE IN ITALIA diale conquistato dalla azNON SI VIVE E SE zurrine di Sbardella nei mesi scorsi in Costarica e che MI SI PRESENTASSE Sara ricorda con emozione: L’OCCASIONE DI «Eravamo partite con l’obietANDARE A GIOCARE tivo primario di superare il ALL’ESTERO NON MI primo turno, invece l’entusiaTIREREI INDIETRO. smo del gruppo ci ha trascinate fino al terzo posto, vinPRIMA PERO’ VOGLIO cendo ai rigori la finalina con PENSARE AL DIPLOMA il Venezuela. I tempi regolaIN RAGIONERIA» mentari si erano chiusi sul 4-4 poi la lotteria dei rigori ci ha premiate e la realizzazione dell’ultimo rigore ha dato la stura ad una gioia incredibile». Svestita per ora la maglia azzurra, Sara ritorna adesso a quella del Pordenone, da indossare nel campionato di serie A appena iniziato: «Il nostro obiettivo è la salvezza, confermando e magari migliorando il settimo

posto della scorsa stagione. Per quanto riguarda la nazionale Under 17, il nuovo gruppo, del quale Peressotti ed io siamo le “veterane”, ha dimostrato di funzionare al meglio”. E dopo le esperienze vissute in azzurro all’estero, Sara propone una sua considerazione sull’opportunità per le ragazze italiane di andare a giocare oltre i patrii confini: «Se mi si presentasse un’occasione certo non la rifiuterei, anche perché amo le lingue e desidero conoscere il mondo. A questo aggiungiamo il fatto che in Italia di calcio femminile non si vive e per una ragazza che intenda dedicarvisi professionalmente l’unica via è quella dell’estero». Ma il prossimo futuro per Sara significa completare gli studi di ragioneria ed è soprattutto a questo che intende dedicarsi: «Frequento la terza a Sacile e tra libri e calcio, con tre allenamenti alla settimana oltre alla partita e alle trasferte, il mio

tempo libero è davvero poco. Dopo il diploma intendo iscrivermi all’Università, facoltà di lingue. Ma le mie amicizie le coltivo comunque, ci mancherebbe». Soprattutto quelle del paese, dove diede da bambina i primi calci a un pallone: «Nel mio quartiere eravamo solo due femmine fra molti maschi e fu quasi naturale per me giocare a calcio con loro e appassionarmi a questo sport. Feci parte del Polcenigo fino ai Giovanissimi, poi passai al Pordenone, realizzando anche il sogno della maglia azzurra. Un cammino, questo, che spero continui ancora molto a lungo». Edi Fabris

IN AZZURRO Nella foto sopra, la grinta di Sara Mella durante un incontro Italia-Repubblica Ceca. Qui a lato, l’esultanza delle azzurrine dopo un gol contro la Norvegia alle Far Oer.

SERIE A

TAVAGNACCO JELLATO, MEGLIO FARSI BENEDIRE PER TEMPO, I SANTUARI NON MANCANO

Alessia Tuttino

In certi casi, in presenza di particolari momenti poco favorevoli, si usa consigliare un pellegrinaggio in qualche Santuario della zona di competenza ed è un input che può essere rivolto in questo inizio di stagione alla Graphistudio Tavagnacco, incappata

in due disavventure da benedizione urgente. La prima in Supercoppa contro le campionesse d’Italia del Brescia, persa alla lotteria dei rigori con proprio la vip Camporese.a centrare un palo dagli undici metri. La seconda all’esordio in campionato, lo scorso sabato a Mozzanica, con

sconfitta per 3-1 e gli infortuni al portiere Penzo e alla punta Zuliani. Nel prossimo turno il riscatto non dovrebbe mancare nella trasferta bergamasca contro un’Orobica reduce dal 7-0 subito dal Riviera di Romagna. Ma prima sarà bene andare a Castelmonte o alla basilica delle Grazie.

TremilaSport+ | 8 10 2014 | 25


CALCIOUDINESE

La FIGC Settore Giovanile e Scolastico (SGS) del Friuli Venezia Giulia organizza un

CENTRO PER LO SVILUPPO DEL CALCIO FEMMINILE GIOVANILE DIRIGENTI RESPONSABILI E ISTRUTTORI Prof. Giovanni Messina: coordinatore Federale SGS Friuli Venezia Giulia. >> Obiettivi:Prof.Offrire allecollaboratore bambine/ra>> Promuovere il calcio femminile presMaurizio Zorba: FIGC SGS Friuli Venezia Giulia, responsabile tecnico-organizzativo, istruttore. gazze della nostra regione l’opportuso le istituzioni scolastiche e le società Prof. Carlo Giorgiutti, Dott. Andrea Moras, Dott.ssa Barbara Lesa: nità di giocare, divertirsi e impegnarsi collaboratori FIGC SGS Friuli Venezia Giulia, istruttori.calcistiche della nostra regione. Prof.ssa Annapaola Lazzaro, prof.ssa Sabrina Francesconi: nello sport attraverso il calcio. insegnanti presso l’Istituto Comprensivo di Fagagna >> (UD):Contribuire dirigenti assistenti. al conseguimento del

riconoscimento dell’UEFA per le at>> Promuovere una immagine del calIMPIANTO E GIORNATE DI ALLENAMENTO Gli allenamenti si terranno presso l’impianto sportivo dell’U.S. PRO FAGAGNA, situato in tività svolte dalla FIGC, nell’ambito cio femminile coerente con i principi via Tonutti 20 a Fagagna (UD), il martedì dalle ore 15.00 alle ore 16.30, nelle seguenti giornate: dal 28 ottobre 2014 al 16 dicembre 2014 e “Grassroots dal 24 febbraio 2015 al 26 maggio 2015. Programme”. della FIGC SGS. ISCRIZIONI >> Costituire punto diiscritte riferimento >> Destinatari: lemarca bambine/ ragazAlleun bambine/ragazze al CSCF SGS verrà consegnata una magliettaSono della FIGC PUMA. L’attività è gratuita. Il tesseramento federale (comprendente l’assicurazione) è obbligatecnico per le società che svolgono atze di 6 -14 anni della nostra regione che torio. Per tesserarsi al Centro di Sviluppo Calcio Femminile e partecipare alle relative attività sono tività femminile calcistica nella nostra necessari i seguenti documenti previsti dalla FIGC: allo stato attuale non sono tesserate i due certificati distinti); regione. 1. Certificato Cumulativo di Residenza e Famiglia (oppure con la FIGC. 2. N. 1 fotografia; 3. Certificato medico per l‘idoneità all’attività non agonistica (meno di 12 anni) o agonistica (dai 12 anni compiuti). Per le giovani straniere (Comunitarie o Extra Comunitarie) le norme della F.I.F.A. prevedono ulteriori documenti. La documentazione va presentata prima dell’inizio delle attività, nei giorni 7 e 14 ottobre 2014 (dalle ore 17 alle 19 direttamente al campo) o previo appuntamento (Andrea Moras, cell. 3490820253 - Barbara Lesa, cell. 3475217980).

MODULO DI ISCRIZIONE Il modulo di iscrizione va inviato alla FIGC Settore Giovanile e Scolastico del Friuli Venezia Giulia

via FAX 040 7606444 o via mail friuliveneziagiulia.sgs@figc.it

o consegnato direttamente all’atto della consegna dei documenti richiesti.

Cognome.......................................................................... Nome ....................................................... Luogo e data di nascita ..................................................................................................................... DIRIGENTI RESPONSABILI E ISTRUTTORI Indirizzo ................................................................................................................................................ Prof. Giovanni Messina: coordinatore Federale SGS Friuli Venezia Giulia. Prof. Maurizio Zorba: collaboratoreE-mail........................................................ FIGC SGS Friuli Venezia Giulia, Recapito telefonico ......................................................... responsabile tecnico-organizzativo, istruttore. Prof. Carlo............................................................................................................... Giorgiutti, Dott. Andrea Moras, Dott.ssa Barbara Lesa: Scuola e classe frequentata collaboratori FIGC SGS Friuli Venezia Giulia, istruttori. Prof.ssa Annapaola Lazzaro, prof.ssa Sabrina Francesconi: Eventuale altro sport praticato ........................................................................................................ insegnanti presso l’Istituto Comprensivo di Fagagna (UD): dirigenti assistenti. Eventuali segnalazioni ...................................................................................................................... IMPIANTO E GIORNATE DI ALLENAMENTO Gli allenamenti si terranno presso l’impianto sportivo dell’U.S. PRO FAGAGNA, situato in Firma dei genitori ........................................................ via Tonutti 20 a Fagagna (UD), il martedì dalle ore 15.00 alle ore 16.30, nelle seguenti giorAllegare al presente modulo di iscrizione certificato medico perfebbraio l‘idoneità nate: dal 28 ottobre 2014 al 16il dicembre 2014 e dal 24 2015 al 26 maggio 2015. all’attività non agonistica (meno di 12 anni) o agonistica (dai 12 anni compiuti). ISCRIZIONI Alle bambine/ragazze iscritte al CSCF SGS verrà consegnata una maglietta della FIGC marca 26 | 8 10 2014 | TremilaSport+ PUMA. L’attività è gratuita. Il tesseramento federale (comprendente l’assicurazione) è obbligaF.I.G.C. Settore Giovanile e Scolastico Friuli Venezia Giulia torio. Per tesserarsi Centro- di Sviluppo Calcio-Femminile e partecipare alle relative attività sono Via Carducci 22 - 34125 Trieste - Tel. 040al766993 Fax 040 7606444 friuliveneziagiulia.sgs@figc.it necessari i seguenti documenti previsti dalla FIGC:

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UDINESECALCIO

TremilaSport+ | 8 10 2014 | 27


CALCIOUDINESE IL COMMENTO

STRAMA di IDO CIBISCHINO

G

Difesa e classifica gli danno ragione. Ora al lavoro per dare all’Udinese un gioco propositivo e nuove opportunità offensive. artificiali da sbattere in prima pagina. Un tanto per sottolineare che lui, per primo, sta facendo il pompiere senza nascondersi che l’Udinese vera, quella che ha in testa, è di là da venire. Le prime sei gare di campionato

bilità di Gabriel Silva ha portato alla ribalta un piccolo e irriducibile combattente come Piris. In questo senso la freschezza e l’agilità mentale di Stramaccioni sono fuori discussione, con il risultato di arricchire il patrimonio della squa-

La lenta regia di Guilherme è condizionata anche da una squadra rattrappita. Il gol di Fernandes dimostra come si può superare la Totò-dipendenza.

piazzare un tiro in porta, soluzioni e ritmi di costruzione e sviluppo del gioco meno improvvisati e sporadici. La manovra è lenta, scontata. Colpa - si dice - anche del voltafaccia di Guilherme, regista senza lampi. Ha rallentato lui rispetto a inizio stagione, oppure corrono di più gli altri? O il suo ruminare è causato dalla mancanza di appoggi e inserimenti, insomma di alternative offensive che è il tecnico a dover studiare? Nulla di insuperabile, in ogni caso, se nello zaino conservi uno come Pinzi e se il club ha seguito i tuoi suggerimenti mettendoti a disposizione

Foto Roberto Viotto

liel’hanno già detto in tre, non pochi nel breve spazio di sei partite. Per primo Sarri, poi Donadoni e ultimo Bisoli, l’unico a raccattare qualcosa al Friuli domenica scorsa: “La mia squadra ha giocato meglio dell’Udinese”. E quindi che Andrea Stramaccioni non si dia arie... semplicemente gli sta andando tutto (o quasi) bene. Ecco la verità non dichiarata epperò implicita. Hanno ragione perchè effettivamente Empoli, Parma e Cesena hanno comandato per lunghi tratti il gioco in virtù di equilibri e meccanismi ben oliati. Ha torto, invece, chi immagina uno Stramaccioni gasato da questa partenza folgorante, che non è diventata da record soltanto perchè nella casistica dell’inesperto arbitro romano Mariani (e dei

FASE DUE

suoi assistenti) non è contemplata la simulazione, quella dello spagnolo Alejandro Rodriguez che al 90’ ha procacciato il rigore del pari per il Cesena. Così è saltato l’aggancio della Roma al secondo posto. Venendo a Udine, Stramaccioni ha cominciato una nuova vita, la sua vera vita professionale, dopo la fulminea ed effimera parentesi interista. Si è tolto la maschera da fenomeno che si era dovuto imporre per risultare in qualche modo credibile, a 36 anni, su una delle più prestigiose panchine europee. E ha fatto dell’umiltà e del realismo le ruote della sua ripartenza. Del resto, perchè mentire o vendere fumo? Qui nessuno gli chiede l’impossibile o atteggiamenti

28 | 8 10 2014 | TremilaSport+

sono servite a stabilire una prima verità, come punto di partenza: l’Udinese è attrezzata a dovere in fase difensiva, pure se certe leggerezze sono state mascherate dalla bravura di Oreste Karnezis, un portiere destinato al Benfica e che Stramaccioni si è trovato in rosa quasi per caso. Una congiunzione fortunata, e non la sola se è vero che al superamento della problematica difesa a tre ha concorso l’infortunio a Domizzi, uno degli intoccabili, così come l’indisponi-

dra, che può disporsi in difesa indifferentemente a tre o a quattro, come le circostanze richiedono. Con 13 punti in cassaforte, ora si mette mano alla fase due: dare all’Udinese, quella che si arrabatta per mezze ore senza

un prezioso uomo di collegamentofatica-gol come Thereau. Ma il prototipo di Stramaccioni uscirà completo dall’officina soltanto dopo la fase tre, vale a dire il superamento della “comoda” Totò-dipendenza. Quando cioè Badu, anziché l’imprescindibile appoggio al capitano, si assumerà la responsabilità di concludere in prima persona a 7 metri dalla porta.


UDINESECALCIO

Guidolin supervisore comincia da Granada Cinque mesi dopo l’ultima partita della scorsa stagione (3-3 con la Samp), e a quattro dall’affidamento a Stramaccioni della sua eredità, Francesco Guidolin da questa settimana si rende operativo nella nuova veste di supervisore tecnico della galassia-Pozzo. Non è arrivata la grande occasione, quella che avrebbe completato e dato ulteriore lustro alla sua carriera, intendendo per ciò la panchina azzurra o di un’altra nazionale di un certo prestigio, per cui l’opzione iniziale torna d’attualità. Supervisore? Dovrà scremare il meglio (soluzioni tecniche, metodologie d’allenamento, format di preparazione, interpretazione dello scouting) del pianeta Udinese e renderlo patrimonio comune anche delle altre due realtà di famiglia, il Granada e il Watford. Inizialmente il lavoro di Guidolin si concentrerà sul Granada, il “bene” meno frequentato dai Pozzo, posto che il paron sta dedicandosi all’Udinese e al nuovo stadio, mentre il ministro degli esteri, Gino, a Londra tiene sotto stretta sorveglianza il Watford nel nuovo tentativo di scalata alla Premier. Il Granada, guidato da Caparròs, nella Liga naviga sopra la zona pericolo, ma l’obiettivo - con i suggerimenti del Guido - è di fare meglio. (i.c.)

LA FREGATURA Bruno Fernandes porta in vantaggio l’Udinese, ma il Cesena raggiunge il pari al 90’ (foto centrale). Qui a fianco, Thereau e Widmer francobollati in area. Sopra, una simpatica tifosa in tribuna.

di Biancamaria Gonano

Questo è il nome dato al club nato nel 2012 da un gruppo di ragazzi di Roveredo in Piano per far rinascere quello esistente negli anni magici di Zico. Roveredo in Piano è una località pianeggiante a due passi da Pordenone e confinante con la base Usaf di Aviano, adagiata proprio sotto il panettone del Piancavallo.

ROVEREDO... Bianconeri dal 1896... Un centro con una grande tradizione di tifo udinese tramandato di padre in figlio, sempre al seguito dei bianconeri e con un logo particolare come il celebre Gialùt. Il Presidente Rudi Tramontin racconta così la passione che anima il suo direttivo: “Seguendo l’esempio dei club più storici abbiamo convogliato qui il nostro entusiasmo, il primo anno con 89 iscritti, il secondo con 136, e quest’anno puntiamo ai 150 tesserati. Le nostre iniziative prevedono annualmente la giornata del tesseramento, con porchetta e buon vino, e la cena di Natale. L’anno scorso abbiamo festeggiato il primo

anno di iscrizione all’Auc tenuti a battesimo da Scuffet, Bruno Fernandes e Zielinski, con una grande partecipazione di oltre 300 persone presenti in sede, il Bar Caffè Municipio dove vengono trasmesse le partite dell’Udinese sia in casa che in trasferta. Ci siamo resi famosi anche per il “Terzo tempo” con una porchetta gigante con gli amici dell’Auc e la festa di fine stagione per tutti i soci. Quest’ anno abbiamo organizzato assieme alla Virus Roveredo calcio, il primo Torneo riservato ai “Tifosi di Juve, Inter, Milan e Udinese “ con la partecipazione di molti giovani del paese e non. Per quanto riguarda

le trasferte, dopo aver partecipato nel tempo a quelle di Torino, Verona, Bergamo e Parma, quest’anno, dopo aver seguito la squadra a Torino contro la Juve, stiamo valutando di andare a Torino contro il Toro, Palermo, e il 7 dicembre a San Siro contro l’Inter. Cerchiamo inoltre la collaborazione con altri club, in particolare quelli di Maniago, Sequals, San Quirino e San Daniele. Siamo impegnati anche nel sociale come sostenitori dell’ area giovani del CRO. di Aviano a cui ogni anno destiniamo una parte dei nostri fondi.”.

TremilaSport+ | 8 10 2014 | 29


angi, m , i r e d desi e s CALCIOUDINESE , i o lcetto n a c a , o Qui da iliard b a i h c bevi, gio a freccette. o tite, r a p e l rdare a u g e h c noi n o c o l Puoi an o tare s s e r u p op

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le belle di TremilaSport UDINESECALCIO

Eva Cristaldo Chiquitita

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le belle di TremilaSport

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le belle di TremilaSport

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Ph: Silvano Zandonella

le belle di TremilaSport

LOTTARE PER

D

I MIEI SOGNI

al natio Paraguay Eva Cristaldo è approdata in Friuli a 13 anni, stabilendosi insieme alla madre e al suo compagno a Treppo Carnico. Ma a disagio in un piccolo centro montano dopo aver vissuto in una metropoli come la capitale Asunciòn, a 17 anni decise di intraprendere un proprio percorso esistenziale come ragazza alla pari a Udine. “Ma siccome sono un tipo intraprendente, non mi fermai certo lì – racconta - . Mi diplomai al liceo linguistico e dopo un periodo di transizione ripresi a studiare e adesso sono iscritta al secondo anno di Lingue e letteratura straniere all’ateneo udinese, mantenendomi agli studi lavorando nel fine settimana in un pub e posando come modella. Lo ammetto, mi sento appagata dalle mie scelte e dalla mia indipendenza”. Le linee sinuose del suo corpo e l’espressione intensa del suo viso le aprirono poi due anni fa le porte delle passerelle e dei set fotografici: “Par-

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tecipai ad un concorso di bellezza qui in Friuli e mi classificai seconda – ricorda - . E in seguito, grazie anche a

“Studio lingue e mi dedico al fitness, che è stato tempo fa la mia àncora di salvezza”

facebook, molti fotografi mi chiesero di posare, anche per immagini pubblicitarie. Ma nel mio futuro ci sono comunque altri obiettivi: dopo la laurea vorrei infatti fare la manager o la hostess di volo, avere insomma un lavoro che mi porti a viaggiare”. Ma c’è un’altra passione che assorbe Eva, quella del fitness: “È la mia àncora di salvezza. Prima avevo unicamente lavoro e studio, e lontana dalla famiglia mi sentivo spesso sola, ma la prima lezione di body building mi sconvolse piacevolmente, mi sentii stanca ma libera”. Chiquitita, come la mamma chiamava Eva da bambina rifacendosi a una canzone dei beneamati Abba, è dichiaratamente dotata di un carattere tosto: “Continuerò sempre a lottare per i miei sogni – promette – affiancata dalle persone che amo”.


UDINESECALCIO

TremilaSport+ | 8 10 2014 | 35


NONSOLOSPORT

MOTORI

Le novità del mercato automobilistico

NUOVA CITROEN C1

CARATTERE DISTINTO E GIOVIALE Tre i livelli di allestimento proposti dalla Casa francese al lancio

36 | 8 10 2014 | TremilaSport+

LA SCHEDA TECNICA Cilindrata cm3

1199

No cilindri e disposizione

3 in linea

Potenza massima kW (CV)/giri

60 (82)/5750

Coppia max Nm/giri

116/2750

Emissione di CO2 grammi/km

99

Distribuzione

4 valvole per cilindro

No rapporti del cambio

5 + retromarcia

Trazione

anteriore

Freni anteriori

dischi autovent.

Freni posteriori

tamburi

QUANTO È GRANDE Lung./larg./altezza cm

347/162/148

Passo

cm 234

Peso in ordine di marcia kg

881

Capacità bagagliaio litri

196/780

Pneumatici (di serie)

165/60 R15

C

itroën lancia la nuova C1, destinata a replicare il successo della versione precedente che ha venduto globalmente oltre 780.000 esemplari dal lancio del 2005, di cui 140.000 solo in Italia. La prima versione di Citroën C1, rappresentò un notevole passo in avanti, in termini stilistici, di economia di utilizzo e soprattutto di architettura in rapporto al segmento di appartenenza. Citroen C1 è completamente rinnovata rispetto alla versione precedente ma ne conserva i valori e gli elementi principali che ne hanno decretato il successo commerciale. La nuova C1 è proposta in versione 3 e 5 porte e in una nuova versione Airscape con tetto in tela ad apertura elettrica. Con le sue dimensioni ultra compatte risponde con positività alle esigenze di mobilità urbana delle congestionate città italiane aggiungendo, grazie ad una nuova e brillante motorizzazione 1.2 VTI da 82cv, una dimensione anche extra urbana. Anche il design della vettura è perfettamente in linea con i gusti dei clienti italiani grazie anche alla visione stilistica del Chief designer di Citroen C1, l’italiano Carlo Bonzanigo che ne ha curato tutti gli aspetti. “La nuova C1 si distingue per il

carattere distinto ma anche gioviale, che incarna i valori Citroen - afferma Carlo Bonzanigo - , abbiamo lavorato molto sullo “sguardo”: simpatico e deciso, un po’ birichino, ma non ludico perché questa non è un’auto giocattolo. Mi stanno molto a cuore le “sopracciglia” dei fari anteriori: come avviene per un viso umano contribuiscono a comunicare il carattere” In linea con lo spirito della vettura, Nuova Citroën C1 si presenta con una gamma studiata per soddisfare le esigenze di una clientela ampia ed eterogenea. Articolata su tre livelli di allestimento (LIVE, FEEL, SHINE), la gamma si caratterizza per contenuti di tecnologia, confort e stile esclusivi, studiati per rendere facili e piacevoli gli spostamenti in città. Tra le caratteristiche principali vale la pensa sottolineare il nuovo design, con la silhouette energica e i nuovi proiettori. Le versioni bicolore e gli interni colorati sottolineano il carattere forte e l’appartenenza alla famiglia delle nuove Citroën. Maggiore confort dovuto alle dimensioni compatte (solo 3,46 m), agilità e maneggevolezza (raggio di sterzata di 4,80 m), confort della sospensione e tenuta di strada ineccepibile. Ampliamento del comparto tecnologico con Touch Pad 7’’con tecnologia Mirror Screen per duplicare e comandare direttamente le applicazioni dello smartphone, la funzione Keyless Access&Start, la telecamera di retromarcia e la funzione Hill Assist. Miglioramento anche nei consumi con 3,8 l/100 km e nelle emissioni di CO2, con soli 88 g/km.


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NONSOLOSPORT

MOTORI

Le novità del mercato automobilistico

FORD SVELA LA NUOVA C-MAX

VERSATILITÀ, COMFORT E GRANDE SPORTIVITÀ

F

ord ha svelato la nuova C-MAX, aggiornata nel design, nella dotazione tecnologica e nella gamma dei motori. La nuova Ford C-MAX, lo Smart Activity Vehicle dell’Ovale Blu, tocca nuovi vertici di comfort, qualità ed efficienza, con una significativa riduzione di consumi ed emissioni. La nuova generazione si arricchisce di novità tecnologiche come il sistema di connettività e comandi vocali avanzati SYNC 2 e di soluzioni innovative per la configurazione dello spazio a bordo. I clienti potranno continuare a scegliere tra la C-MAX a 5 posti e

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la C-MAX7 a 7 posti, quest’ultima dotata di doppie porte posteriori scorrevoli e di una grande configurabilità dell’equilibrio tra posti a sedere per le persone e spazio per i bagagli. La gamma C-MAX sarà disponibile per la prima volta con i nuovi motori di cilindrata 1.5, l’EcoBoost 1.5 e il TDCi 1.5. Quest’ultimo, nella versione ECOnetic, una novità per C-MAX, emette solo 99 g/km di CO2 a bordo della versione a 5 posti. Ford ha lanciato la prima generazione di C-MAX nel 2003, e da allora ne ha venduto 1,2 milioni di esemplari in tutta Eu-

ropa. Con la precedente generazione, la C-MAX ha conquistato, nel 2014, il 12% del segmento dei MAV (Multi-Activity Vehicle). Il design della nuova C-MAX è stato aggiornato per incorporare gli stilemi del nuovo ‘family feel’ globale Ford, e si arricchisce dei nuovi colori Rush Red e Caribou Brown. Il nuovo stile aggiunge dinamismo all’anteriore, che ora presenta la caratteristica griglia trapezoidale Ford. Gli ugelli lavavetri sono stati occultati alla vista e posizionati sul lato inferiore del parabrezza per rendere ancora più pulito il design del nuovo cofano.

La nuova generazione si arricchisce di tecnologie e di soluzioni innovative per la configurazione dello spazio a bordo I nuovi fari presentano geometrie più fluide, mentre i fari fendinebbia squadrati contribuiscono a creare un’immagine di energia. Il portellone posteriore è stato ammorbidito e mostra linee più omogenee, grazie all’implementazione di una nuova tecnica di brasatura laser che esegue saldature estremamente più resistenti ma più sottili. Il look contemporaneo si completa nel design compatto dei fari posteriori. Gli interni della nuova Ford C-MAX mostrano la stessa attenzione a considerare i feedback dei clienti riscontrabile a bordo della nuova Focus, con comandi più intuitivi e semplici da usare. L’interfaccia è dotata di un numero inferiore di pulsante, pur offrendo un numero superiore di funzioni. Ogni elemento è stato ripensato per garantire una maggiore ergonomia e ogni manopola è stata sviluppata per essere facilmente riconoscibile, per un utilizzo più intuitivo. Le rifiniture in nero satinato con dettagli cromati contribuiscono a creare un look moderno e più elegante.


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TremilaSport+ | 8 10 2014 | 039


Le nuove regole hanno garantito maggiore sicurezza ma diminuito gli appassionati

OSTACOLI

A NON FINIRE Il Club Alpino Italiano: un’associazione con una storia di oltre 140 anni

P

raticare l’alpinismo non è così facile: tra nuove regole, poca passione e volontari che rischiano ogni giorno Dalle Dolomiti friulane alle Alpi e Prealpi Carniche e Giulie: le affascinanti montagne del Friuli Venezia Giulia sono un posto unico e selvaggio, in cui si possono praticare le arrampicate. Paesaggi indimenticabili e itinerari di varie difficoltà che hanno fatto in pratica la storia dell’alpinismo. Dall’alpinismo classico, scalando vie moderne di più lunghezze, all’arrampicata sportiva: in Friuli Venezia Giulia esistono numerose palestre di roccia dove si può praticare questo sport. A vigilare su questa disciplina ci pensano gli “angeli custodi” del Cai. Costituito il 23 ottobre 1863 a Torino - anche se si può affermare che la sua fondazione ideale sia avvenuta il 12 agosto dello stesso anno, durante la celeberrima salita al Monviso ad opera di Quintino

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Sella, Giovanni Barracco, Paolo e Giacinto di Saint Robert - il Club Alpino Italiano è una libera associazione nazionale che, come recita l’articolo 1 del suo Statuto, “ha per iscopo l’alpinismo in ogni sua manifestazione, la conoscenza e lo studio delle montagne, specialmente di quelle italiane, e la difesa del loro ambiente naturale”. L’Associazione è costituita da soci riuniti liberamente in sezioni, coordinate in raggruppamenti regionali: a dicembre 2011 i Soci del Cai risultavano essere poco più di 300 mila, partecipanti alle attività di 496 Sezioni e 308 Sottosezioni, appartenenti a loro volta a 21 gruppi regionali. Questi gli obiettivi del Club Alpino Italiano: la diffusione della frequentazione della montagna e l’organizzazione di iniziative alpinistiche, escursionistiche e speleologiche, capillarmente diffuse sul territorio nazionale; l’organizzazione ed alla gestione di corsi d’addestramento per le attività alpinistiche,

sci-alpinistiche, escursionistiche, speleologiche, naturalistiche volti a promuovere una sicura frequentazione della montagna; la formazione di 23 diverse figure di titolati (istruttori, accompagnatori ed operatori), necessarie allo svolgimento delle attività citate; il tracciamento, la realizzazione e la manutenzione di sentieri, opere alpine e attrezzature alpinistiche; la realizzazione, la manutenzione e la gestione dei rifugi alpini e dei bivacchi d’alta quota di proprietà del Club Alpino Italiano e delle singole Sezioni – quantificati ad oggi in 774 strutture per un totale di 23.044 posti letto; l’organizzazione, tramite il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS), struttura operativa del CAI, di idonee iniziative tecniche per la vigilanza e la prevenzione degli infortuni nell’esercizio delle attività alpinistiche, escursionistiche e speleologiche, per il soccorso degli infortunati o dei pericolanti e per il recupero dei caduti;


ARRAMPICATASPECIALE

ADAM ONDRA Il leader dell’arrampicata a livello mondiale è diventato testimonial del Progetto “Gemona Città dello Sport”.

Arrampicata indoor BOOM IN REGIONE

GLI ISTRUTTORI DEL CAI DA SEMPLICI GUIDE NATURALISTICHE SONO DIVENTATI MAESTRI DI SICUREZZA

la promozione di attività scientifiche e didattiche per la conoscenza di ogni aspetto dell’ambiente montano nonché di ogni iniziativa idonea alla protezione ed alla valorizzazione dell’ambiente montano nazionale, anche attraverso l’operato di organi tecnici nazionali e territoriali; la promozione di iniziative di formazione di tipo etico-culturale, di studi dedicati alla diffusione della conoscenza dell’ambiente montano e delle sue genti nei suoi molteplici aspetti, della fotografia e della cinematografia di montagna, della conservazione della cultura alpina; l’organizzazione e la gestione di corsi di preparazione professionale per guida speleologica nonché di corsi di formazione professionale per esperti e rilevatori del Servizio Valanghe Italiano (SVI). Da ciò si evince come l’aspetto culturale ma soprattutto quello

della sicurezza facciano parte del Dna del Cai. Ma proprio la ricerca della sicurezza e i nuovi regolamenti, e qui sta il paradosso, hanno spinto in molti ad abbandonare questa pratica. E lo stesso Cai si è trasformato nel corso degli anni. I suoi istruttori da semplici guide naturalistiche sono diventati sempre più maestri di sicurezza. A spiegarci cosa è cambiato è Stefano Gallina, istruttore del Cai della sezione di Gorizia e Monfalcone “A partire dagli anni ’90 è cresciuto sempre di più il fattore giuridico. I regolamenti sono diventati giustamente più ferrei per garantire maggiore sicurezza visti i numerosi incidenti in montagna. Noi stessi (Gallina è istruttore dal ’96 ndr) non siamo più dei visti come delle guide turistiche, ma ben altro. Prima di tutto il nostro compito durante i corsi è quello di insegnare i rischi che ci sono in montagna. Prima c’era maggiore spirito libero e quindi c’erano più praticanti. Oggi invece si è più attenti e ci si avvicina all’alpinismo con più timore”. I corsi nell’isontino non mancano. A seguirli ogni volta piccoli gruppi di 10 - 12 persone “In gran parte è gente che ha tra i 25 e i 30 anni. Ma mancano i giovanissimi forse perché cercano il divertimento altrove. Abbiamo una parte dedicata all’alpinismo giovanile, ma poi disperdiamo questo patrimonio di giovani leve dai 18 anni in su. Quello che ho notato – continua Gallina – è la poca passione. Abbiamo anche 3 anni fa realizzato un progetto con le scuole tecniche per l’arrampicata sulle falesie ma ha avuto scarso seguito”. C’è poi l’altro lato critico dell’alpinismo quello che riguarda gli stessi istruttori “Siamo dei volontari che viviamo di piccoli rimborsi in caso di uscite. Ma soprattutto rischiamo anche dei processi penali in caso di disgrazie. Ecco perché l’alpinismo diventa sempre più una pratica ad ostacoli”. Davide Vicedomini

La Federazione Arrampicata Sportiva Italiana (FASI) è la federazione sportiva che ha il compito di promuovere la pratica dell’arrampicata indoor e coordinarne le attività dilettantistiche e agonistiche in Italia. È una disciplina sportiva associata riconosciuta dal Coni. Cinque sono i club in Regione: Mano Aperta e Gravità Zero di Trieste, Mangart Climbing di Tarvisio, Chiodo Fisso di Tolmezzo e Teste di Pietra di Vivaro. Sono attivi nella formazione di atleti, nell’organizzazione delle gare e dei corsi e alla promozione di questo sport sia tra i giovani che tra i diversamente abili (paraclimbling). Un’ottantina circa sono gli atleti, che superano il centinaio se si parla di iscritti. “Da una decina d’anni teniamo nelle scuole elementari dei corsi che stanno producendo i loro frutti – spiega Stefano d’Incà, delegato regionale della Fasi – Ad esempio abbiamo una collaborazione con il liceo scientifico di Tarvisio anche per chi pratica lo sci”. - Che tipo di strutture avete? “Mediamente buone. Basti pensare che Tarvisio ha una struttura risalente agli inizi del 2000 che ha ospitato gare di Coppa Italia e internazionali legate al circuito Alpe Adria. A Tolmezzo invece abbiamo una buona struttura legata al boulder, la tecnica che consiste nel doversi arrampicare su vie basse, circa 3-4 metri, di diversa difficoltà senza l’uso dell’imbrago - La disciplina è seguita? “Molto. Dopo aver preso piede nei Paesi nordici ha avuto un suo boom in questi anni anche in Italia perché vista come un fattore di coesione sociale. Quello che però cerchiamo di trasmettere ai nostri iscritti è la filosofia di base: l’arrampicata va fatta sempre in sicurezza”.

I SOCI DEL CAI sono poco più di 300 mila

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CALCIOUDINESE

GAM (Gruppo Alpinistico Monfalconese)

Da Monfalcone a … lontani dintorni arrampicare 365 giorni all’anno comune: arrampicare, in comu falesia, fales al chiuso, in montagna, su roccia e su ghiaccio, chi ro su vie v facili, chi su quelle impegnative. imp p Fra una tacchetta e uno svaso sva o, più frequentemente, una manetta, il tempo per scambiarsi le impressioni sca e i racconti delle uscite del weekend non manca. we È così che lo stesso divertimento viene portato di sulle su vicine rocce delle falesie di casa (Doberdò, fa Sistiana ecc…) e non (Arco, S Paklenica e fino in Polonia), P stringendo gli appigli ma s anche risistemando vari a tiri di corda ex-novo come sulla pietra di Sistiana o della nuova falesia di Aurisina. Per alcuni il calcare locale vuol dire “svernare” in attesa di potersi recare su mete più o meno lontane, dalle nostre Carniche e Giulie, alle Dolomiti, alle vie a Sistiana Alpi Occidentali e fino te va no rin In falesia sulle fuori dai confini europei (Ecuador 2013, Turchia 2011 ecc…), sia per ripetere vie ecc di arrampicata cla classica o sportiva, sia Attorno alla piccola ma accogliente ad aprire qualche nuova proposta; per struttura della Sala Boulder di Monfalcone altri vuol dire cercare di alzare il proprio (presso la Palestra di Largo Isonzo), il livello in arrampicata; per altri ancora una nostro punto di riferimento e aggregazione semplice e sana uscita per relax. Attività nato dalla passione e dal lavoro di alcuni complementari l’una l una all’altra, all altra, appassionati, si è venuto ad formare, dai Pricotic primi anni 2000 il GAM – Gruppo Alpinistico o Sulla Creta di Monfalconese – che oggi fa capo alla sezione CAI di Monfalcone. Nel corso dei pomeriggi o delle serate trascorse sudando, chi più chi meno, fra una presa e l’altra, o davanti a una birra nel post-“allenamento”, nascono e prendono forma anche le attività esterne della quindicina di componenti attuali del gruppo. Non importa l’età, la capacità tecnica e il grado di allenamento di chi si aggrega attorno alla saletta: gomito a gomito sudano accademici del CAI e allegrii personaggi ben meno allenati, scalatori di vecchia data o principianti. La passione

SALA BOULDER Per accedere alla struttura è richiesta una quota di iscrizione annuale (che serve a coprire le spese d’affitto della palestra). All’atto del pagamento della quota vengono consegnate le chiavi per poter accedere liberamente alla struttura negli orari sotto segnalati. Gli orari di accesso per la stagione 2014-2015 sono: LUNEDÌ: dalle 19.30 alle 23 MARTEDÌ: dalle 13 alle 19.30 e dalle 21 alle 23 MERCOLEDÌ: dalle 19.30 alle 23 GIOVEDÌ: dalle 13 alle 23 VENERDÌ: dalle 21 alle 23 SABATO: dalle 13 alle 20 che unite alla piccola palestra indoor permettono di poter consumare polpastrelli e suole durante tutto l’anno. Un invito, quindi, a conoscere la nostra attività alla pagina Internet http://www. caimonfalcone.org/index.php?n=Roccia. HomePage e anche un invito a infoltire il piccolo ma attivo gruppo del GAM, sia per chi già arrampica sia per chi, magari, pensa di iniziare questa attività magari attraverso i corsi organizzati, generalmente all’inizio di primavera, dalla locale Scuola Isontina di Alpinismo (www.scuolaisontina.org). Emiliano Zorzi

Aprendo la nuova via Cooperativa del Foro, sulla Creta Forata

Per informazioni e iscrizioni rivolgersi alla mail gruppo.arrampicata@gmail.com 42 | 8 10 2014 | TremilaSport+ e visitare la pagina del Gruppo Roccia nel sito www.caimonfalcone.org


TENNIS

A SINISTRA, i finalisti del Master Tennis Team Trieste, Bor Zorzut e Alessandro Alia. A fianco Maurizio Tositti. A destra Elisa Iuri, protagonista nell’Under 12, e l’under 14 Marco Bublè. Sotto, un altro grande protagonista del torneo Under 14, Enrico Wood.

MASTER REGIONALI,

TRA MATCH E PASSIONE Tre distinte categorie per creare un contesto agonistico ancora più stimolante

A

nnata prolifica per il prolungamento della stagione su alcuni campi regionali. Ai normali trofei assegnati nelle varie competizioni annuali si aggiungono, in tre distinte categorie, le prove finali dei Master, titoli che dilatano l’orizzonte temporale delle sfide e rimettono in ballo il livello agonistico dei migliori partecipanti in un contesto ancora più stimolante. Oltre al consolidato circuito “Tennis Team Trieste”, la Federazione del Fvg varava altri due circuiti che raggiungevano la massima espressione negli ultimi decisivi appuntamenti: il Master Young Cup e il Master Veterani. “Un viaggio attraverso la regione” così è stata definita la corsa a tappe della Young Cup, competizione riservata ai verdi interpreti maschili e femminili con età dai 9 ai 14 anni. Una lunga corsa iniziata nella prima settimana di gennaio nel complesso cordenonese dell’Eurotennis ed esauritasi a metà settembre nel circolo di Maniago. In mezzo, altri dieci appuntamenti consumati nelle quattro province, tutti a dispensare punti necessari per la ottobre le premiazioni formazione dell’esaustivo ranking progressivo e incasellati in relaziodei Master ne alla categoria di appartenenza di ognuno. Alla fine, i migliori otto agonisti entravano nella prova conclusiva e i punteggi graduavano le allocazioni nei sei tabelloni. Per arrivare al “titolo dei titoli” si rendeva disponibile il Tc Natisone dove, con la meticolosa regia di Gianfranco Ninino ed in presenza del presidente Antonio De Benedittis, si laureavano Campioni Master 2014: Vivian Fait e Gregorio De Gasper per i verdissimi under 10, Iuri Elisa ed Enrico Wood per la categoria dei dodicenni

19

e Adele Burato e Marco Buble per gli under 14. Particolare curioso che rende ancora più attraenti e imprevedibili i duelli dell’ultima ora, il fatto che nessun primatista della classifica finale, accreditato come prima testa di serie, riusciva a ribadire la preminenza nella propria categoria. Lo stesso criterio selettivo interessava anche il circuito degli appassionati “Evergreen” Veterani che, dopo le tappe sostenute nei circoli di Miramare, Internos, Grado e Pordenone, si ritrovavano ancora sui rettangoli di gioco del circolo lagunare per l’investitura Master. L’epilogo femminile registrava i match vittoriosi di Daniela Vismara e Cirilla Devetti, rispettivamente, incoronate tra le Ladies 40 e 50. Sul versante maschile Matteo Zanin firmava il successo negli over 35, Dario Olivotto (profeta in patria) strappava il primato degli over 40 e Giuseppe Granzotto faceva suo il titolo dei 45enni. Appena al di là della soglia del mezzo secolo spuntava il nome di Ermanno Pizzinato,

seguito da quello di Maurizio Tositti, primo tra gli over 55. Era Sergio Lavia ad impossessarsi del trofeo degli over 60 e Lucio Baradel a guadagnarsi l’alloro tra i concorrenti con un lustro in più di millesimatura. Chiudevano l’articolata carovana dei migliori senior, il puntuale over 70 Antonio Rossi e l’encomiabile pordenonese Bruno Struggia di 5 anni “più esperto”. Il circuito “Tennis Team Trieste” di terza categoria, gestito dal factotum Matteo Tognon con il supporto di Piero Tononi, festeggiava l’edizione numero dodici e per l’occasione, oltre a toccare gli storici territori isontini e giuliani, includeva anche una tappa nella provincia di Udine. Così, il Tc Internos si aggiungeva alle gare organizzate dai circoli di Opicina, Campi Rossi e Grado, dando vita ad una classifica che estrapolava i migliori 16 giocatori, in grado di darsi battaglia finale sui campi goriziani del Tennis Campagnuzza. Dopo una settimana di confronti si assisteva alla prevista apoteosi dello sloveno Bor Zorzut, capace di dilagare a spese del beniamino di casa ed ultimo contendente in gara, Alessandro Alia. Scudetto strameritato quello del 31enne di Nova Gorica che legittimava le tre vittorie di tappa su tre partecipazioni, il conseguente primo posto nel seeding e che riusciva a bissare il successo dell’anno precedente, strappato sul rosso dell’Ato. Insomma, un Zorzut devastante nel segno di un monopolio assoluto! Domenica 19 ottobre, in occasione della “Festa del Tennis Regionale”, insieme ai Campioni regionali, saranno premiati tutti i vincitori dei tre Master. La tradizionale cerimonia avrà inizio alle ore 11 nella raffinata Villa Miotti de Braida in quel di Tricesimo. Fausto Serafini

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BASKET DNA Meneghin padre e figlio, un rapporto speciale. Con Dino team manager, Andrea si laureò nel 1999 campione d’Europa con la nazionale allenata da Boscia Tanjevic. Oggi allena a Varese.

PERSONAGGI

L’ANIMA FRIULANA DI SUPERDINO Meneghin benedice la candidatura di Lignano agli Europei Under 20 del prossimo anno di EDI FABRIS

È

28 STAGIONI AL TOP DOPO L’ESORDIO IN SERIE A NEL 1966 A SOLI SEDICI ANNI, IL CAMPIONE HA DISPUTATO 28 STAGIONI NELLA MASSIMA SERIE, NOVE DELLE QUALI CON LA CANOTTA DI MILANO (NELLA FOTO)

per metà friulano, Dino Meneghin, icona della pallacanestro nazionale e internazionale, trevigiano di Alano di Piave ma di madre udinese. Origini di cui va fiero e nel capoluogo friulano, dove i nonni vivevano nella storica via Giovanni da Udine, ci torna sempre con entusiasmo, felice della calorosa accoglienza riservatagli in primis dal mondo del basket locale: “Qui respiro aria di casa e spero mi chiamino spesso – lui considera con l’ironia che gli è tipica – perché ricevo sempre una consistente botta di autostima dagli elogi che mi vengono rivolti. Magari a questo proposito molti arbitri potrebbero non essere d’accordo…”. Persona rimasta semplice e genuina nonostante un palmarès di una consistenza unica, SuperDino, vicepresidente Fiba Europe e ambasciatore di Expo 2015, l’ultima rimpatriata a Udine l’ha effettuata giorni addietro in occasione della presentazione della candidatura di Lignano ad ospitare dal 9 al 19 luglio del prossimo anno i campionati europei maschili Under 20, opportunità riguardo alla quale esprime una sua ottimistica opinione: “Non sarà facile, perché molte e importanti sono le altre candidature, ma Lignano e il Friuli hanno al loro arco molte frecce, dall’esperienza organizzativa alla tradizione cestistica, alla passione e al fatto di essere da sempre una fucina di talenti. A questo proposito mi sale alla mente un nome su tutti, quello di Nino Cescutti, con cui ebbi anche il privilegio di giocare. E poi le potenzialità di Lignano, location magnifica e dotata di strutture sportive e alberghiere: il binomio sport-turismo funziona sempre. In considerazione di tutto questo noi della Figc, felici di questa candidatura, ci daremo da fare per appoggiare l’iniziativa”. Il meglio è qui, sottolinea poi nuovamente Meneghin: “Non è retorica: è stato dimostrato dall’organizzazione di precedenti importanti mani-

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festazioni che in Friuli si fa davvero lavoro di squadra, in un tutt’uno con tifosi, stampa e sponsor, e l’assegnazione dell’Europeo Under 20, la cui conferma o meno avverrà il prossimo 15 novembre, sarebbe il giusto premio alla pallacanestro friulana, visto che si tratta della massima vetrina giovanile internazionale, seguita dagli scout di tutto il mondo, non esclusi quelli dell’Nba. E il ritorno d’immagine sarebbe grande anche per tutto il basket UNA VITA A VARESE La grinta di Meneghin, qui con la canotta della Mobilgirgi

italiano e per la Figc, che ha un programma ambizioso anche per le giovanili”. Quelle dalle quali lui, classe 1950, dotato di un fisico eccezionale per l’età, venne catapultato a sedici anni da Nico Messina nella formazione maggiore della mitica Ignis Varese, della quale fu una colonna dal 1966 al 1981, vincendovi tutto ciò che c’era da vincere e partecipando in azzurro a Olimpiadi (argento a Mosca 1980) ed Europei (un oro e due bronzi). Ritiratosi nel ’94 dopo aver giocato pure a Milano e Trieste, il 2,04 divenne team manager della nazionale e successivamente presidente nazionale della Fip dal 2009 al 2013. E il suo nome figura oggi nelle Hall of fame italiana, della Fiba e di Naismith. Un dna, il suo, trasmesso al figlio Andrea, oggi quarantenne, allenatore delle giovanili a Varese, che nel 1999 si laureò campione d’Europa con la nazionale di Tanjevic. E la Meneghin story continua.

“Qui respiro aria di casa”, dice il campione, udinese per parte di madre


BASKET SOCIETÀ

SGT, LO SCOTTO DEL NOVIZIATO sorizza diversi club perché crede che lo sport sia un momento di formazioni importante da offrire ai giovani, un’educazione che è trasversale e che ha ripercussioni positive sulla nostra società. Per noi è importante anche il messaggio etico che lo sport può offrire ai giovani e a tutti noi. Ci teniamo per questo che anche l’Sgt, nel suo modo di giocare e di comportarsi con le squadre avversarie e anche il nostro pubblico nel suo modo di tifare, siano un esempio di correttezza e rispetto». Questo l’organico al completo: Annalisa Borroni (1983, guardia), Giuditta Nicolodi (1995, ala), Giulia Zecchin (1997, guardia), Stefania Trimboli (1996, play), Anna Vida (capitano, 1985, ala), Donica Cosby (1988, play/ guardia), Maria Miccoli (1995, ala), Caterina Bianco (1991, centro), Alessia Cerigioni (1992, play), Costanza Miccoli (1995, ala), Giulia Gombac (1994, ala), Isabel Romano (1996, guardia), Katherine Harry (1991, centro), Giorgia Silli (1997, ala), Veronica Samez (1996, ala). Allenatore: Nevio Giuliani, aiutoallenatore: Massimiliano Trimboli, general manager: Andrea Ceccotti. Francesca Piazzi

Nevio Giuliani

H

a pagato lo scotto del noviziato nella massima categoria, la Ginnastica Triestina, ma le prospettive per un pronto riscatto ci sono, eccome. L’ha sottolineato anche il presidente della Società, Federico Pastor, presentando l’organico della squadra, sponsorizzata ancora Calligaris, per la stagione 2014/2015 di serie A1: «È una squadra con tutte le carte in regola per figurare bene nella Serie A1 e siamo convinti di essere alla pari della maggior parte delle avversarie che incontreremo in campionato - ha esordito - . Certamente ci sono delle società che hanno potuto investire di più e con parecchi acquisti presentarsi molto competitive, ma credo comunque che l’Sgt Calligaris potrà essere protagonista e offrire un ottimo basket. Devo ringraziare il main sponsor Calligaris per il sostegno e la passione che continua a dimostrarci e spero che le famiglie triestine si avvicinino al basket femminile, perché anche grazie al sostegno del tifo potremmo arrivare a fine campionato fieri di rimanere in Serie A1». L’industriale manzanese Alessandro Calligaris, dal canto proprio, pone l’attenzione sull’impegno della sua azienda nei confronti del mondo dello sport: «La Calligaris spon-

ANTONUTTI, RIPARTENZA DA FORLÌ

A

Reggio Emilia Michele Antonutti pareva ormai aver piantato le tende, capitano di una squadra in ascesa che aveva sollevato al cielo la scorsa stagione il trofeo Eurochallenge. Invece, inaspettata, è arrivata per lui la rinuncia del club emiliano alle sue prestazioni, lasciando intendere che dietro le quinte si fosse consumato un qualsivoglia fattaccio che avesse indotto la dirigenza a dare il benservito alla ventottenne ala di Colloredo di Prato. Eventualità impensabile in considerazione della correttezza e della serietà del giocatore. E allora? Niente di occulto, pare, ma una semplice scelta tecnica effettuata in

Michele Antonutti Capitano la scorsa stagione a Reggio Emilia, si è ritrovato fuori rosa per scelta tecnica e a 28 anni riparte da Forlì in DnA Gold

A3, SI PARTE SABATO Prende il via sabato 11 ottobre il campionato di A3 femminile, al quale partecipa la Basket School allenata da Enrico Sinone e Waldi Medeot. Primo avversario al Benedetti di Udine, nel girone B, il Sarcedo. Le udinesi saranno prive di Vicenzotti e Ana Saranovic.

UISP UDINE, 43 AL VIA 19 in A1 e 24 in A2 le società iscritte ai campionati Uisp di Udine nella prossima stagione. Al via in A1 pure i campioni provinciali (ma triestini) del Dai & Vai presente anche con una seconda squadra nella A2 a 24 squadre. Partenza nella settimana 13-18 ottobre.

C REGIONALE B.DAY OK Tutto liscio come da previsioni la nuova edizione del Basket Day di C regionale disputata lo scorso week end a Lignano. Ad andare a punti Codroipo, Latisana, Servolana, Fagagna, Ubc Udine, Breg e S.Daniele. Ha riposato suo malgrado l’Aibi Fogliano.

ED ORA LA SERIE D Lignano ospiterà nel prossimo fine settimana anche il Basket Day di serie D. A non parteciparvi, dal momento che i due gironi (denominati Gasparotto e Porcelli) sono da 11 squadre l’uno, Spilibasket e Goriziana. Dieci le gare in calendario tra sabato e domenica.

considerazione della presenza in organico di Lavrinovic e Silins, con Antonutti a godere di conseguenza di uno spazio esiguo. Lui, in realtà, pur di gustare di nuovo le platee internazionali, se la sarebbe voluta anche giocare, forte di un contratto che scade nel 2015, ma il club reggiano, bontà sua, ha preferito disilluderlo a priori, non convocandolo neppure per il ritiro e indorando la pillola con le trite frasi di circostanza ammannite a chi viene esonerato. Lui senza squadra non è rimasto, accasandosi a Forlì in A2, categoria nella quale sarà un vip. Ma ci si chiede quali siano i valori di un basket in cui neppure le cosiddette bandiere vengono tenute in adeguata considerazione. Ma già, è una pallacanestro, quella italiana, in cui domina l’elemento straniero nonostante la volontà del presidente Petrucci d’intraprendere una crociata contro l’invasione. E allora cambiamo pure nome a questo campionato di serie A in cui di italiano c’è ormai ben poco. (e.f.)

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CAMPIONATO INTERNAZIONALE WBC

IL TEAM DE PROPHETIS Sarà uno dei grandi protagonisti della serata del centro della sedia.

Accademia, deus ex machina della manifestazione

LA GRANDE BOXE TORNA A MANZANO

L

a grande boxe sbarca a Manzano. La città della Sedia si appresta ad ospitare il Campionato Internazionale WBC, in programma sabato 11 ottobre presso la palestra comunale. Cancelli aperti dalle 17:30 per un mega evento che verrà trasmesso anche su Italia 1 in diretta. Il programma della kermesse pugilistica manzanese, organizzata dell’Accademia Pugilistica Distretto della Sedia, prevede cinque incontri imperdibili: Orlando Fiordigiglio –

Stefano Castellucci per i light middleweight; Luca Maccaroni – Luciano Randazzo per i light welterweigt; Fabio Tuiach – Tomas Mrazek per gli heavyweight; Alessandro Balestri – Roberto Priore per gli uper featherweight; Emanuele De Prophetis – TBA per i welterweight. Inoltre si disputeranno i seguenti match tra i dilettanti: Simone Tosoratti – Daniele Colomba; Alex Gentili – Mycaylo Nychyporuk; Luca Grusovin – Armand Guga.

ANGOLO ROSSO ROUNDS CATEGORIA PESO ANGOLO BLU TOSORATTI SIMONE Asd Acc. Pug Manzano

3X3’

Youth

74 KG COLOMBA DANIELE Asd Triestina “P. Culot”

GENTILI ALEX Asd Acc. Pug Manzano

3X3’

Senior

69 KG NYCHYPORUK MYCAYLO Spp Pordenonese

ARMAND GUGA Ass. Pug. Udinese

3X3’

Senior

64 KG GRUSOVIN LUCA Asd Diamond Gym

CANEVA WILLIAM Asd Acc. Pug Manzano

3X3’

Senior

91 KG MICICCHE LEONARDO Asd Diamond Gym

A.S.D.

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L’A.S.D. Accademia Pugilistica Distretto della Sedia si è costituita nel gennaio 2008 e ha la sede e la palestra a Manzano in viale Trieste 15. Il presidente è Flavio Nadalutti che come collaboratori ha Marco Pinausi (segretario), Gabriele Maurig (direttore sportivo), Andrej Nicula (consigliere) e come tecnici Salvatore Praino (titolare), Davide Miatello e Marco Gumini (collaboratori). Nella sua breve storia la società ha portato per due volte a Milano 2008 e Tarquinia (VT) 2009 un suo atleta, Calogero Galici, categoria 52 Kg, ai campionati assoluti prima e seconda serie italiani e un pugile Junior categoria 56 Kg Riccardo Chiafele ai campionati italiani a Rimini 2012. Da sei anni l’Accademia organizza una manifestazione pugilistica a settembre nell’ambito dei festeggiamenti della Sedia a Manzano con incontri internazionali dilettantistici e professionistici, sia l’anno scorso che quest’anno come clou della serata un titolo italiano professionisti con riscontri notevoli In alto, lo staff tecnico e dirigenti: da di pubblico e della sinistra il tecnico Miatello, il Presidente differita su Sport Nadalutti, il tecnico titolare Praino, Italia. il Direttore sportivo Maurig. L’Accademia è Qui sopra, Praino all’angolo dà le direttive ad un proprio pugile. associata alla Fitgim e svolge attività tutti i giorni, sia agonistica che amatoriale. È attrezzata con due ring sacchi e la pesistica necessaria per questo sport che impegna fisico e mente. Per il tecnico Praino, ex pugile professionista semi finalista nel ‘92 ai campionati italiani dilettanti a Bari, il pugilato è l’arte di “darle senza prenderle” curando molto la difesa e il muoversi sul ring, colpendo, uscendo e usando l’intelligenza.

Accademia Pugilistica Distretto della Sedia

Palestra: viale Trieste,15 - Manzano Tel. 0432757994


UDINESECALCIO

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PALLAVOLO

PRIMO PIANO POLINA RASHIMOVA SCHIACCIATRICE PIU’ PROLIFICA DEL MONDIALE

essere uno dei premi più gratificanti per chiunque di noi». Molte sarebbero le curiosità da raccontare, non c’è lo spazio, però, alcune lo meritano. La più singolare è sicuramente quella che i cinesi esporteranno il minivolley. Si perché da una breve chiacchierata nata mentre il responsabile triestino dall’aeroporto di Ronchi accompagnava il team manager della Cina questi si è talmente incuriosito di questa attività che ha voluto incontrare il presidente provinciale Rusich. Lo ha bombardato di domande. Ha voluto conoscre tutto su questa attività, come e dove si pratica. Alla fine si sono lasciati con una promessa:

Trieste chiude alla grande Una macchina organizzativa perfetta per i Mondiali di volley

EUGENIO BORGO SI CONFESSA «Dopo la splendida e forse irripetibile esperienza di Codroipo, dove in 12 anni ho avuto il piacere di vincere 6 titoli giovanili, per motivazioni diverse e anche per esigenze familiari mi sono avvicinato e ora seguo il settore giovanile della rinata Juvenilia (con 2 gruppi 2003 / 2004 e il gruppo 2003 del Vivil ). Tutto ciò mi ha dato motivazioni straordinarie, soprattutto confortato dalla dirigenza delle due società che hanno accolto il mio programma di lavoro. Infine, per rimanere in clima partita ho deciso di dedicarmi ad uno splendido gruppo di atlete con tanta voglia di mettersi in gioco. Alleno infatti la Prima Divisione di Aiello. Posso assicurare che per presenza, serietà e passione danno ampi spunti di riflessione a ragazze molto più giovani».

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T

rieste saluta i mondiali femminili. Sembra ieri il primo fischio d’inizio e ora anche questa avventura è finita per la città. È stata una bella avventura, iniziata, se così si può dire, quando, finiti i mondiali maschili del 2014 Alessandro Michelli lanciò quella che, allora, poteva sembrare solo una simpatica provocazione: «Appuntamento a quelli femminili, adesso. Noi ci saremo ancora». All’attuale direttore esecutivo di Italy 2014 a Trieste, va riconosciuta la caparbietà nel voler centrare il nuovo grande obiettivo. Dal 2010 ad oggi, nella città giuliana si sono alternati eventi di pallavolo al maschile e al femminile molto accattivanti ma quanto accaduto nelle ultime sei settimane a Trieste è stato qualcosa di diverso, di speciale. Trieste è stata nuovamente e prepotentemente al centro delle attenzioni pallavolistiche internazionali. La gente ha risposto, la gente s’è divertita, le squadre hanno sempre avuto il massimo supporto tecnico logistico, l’orga-

nizzazione triestina passa la mano con la consapevolezza di avere fatto le cose nel migliore dei modi. «È stato un mondiale molto impegnativo, non possiamo non dirlo - dice Michelli -. Due settimane cariche di impegni, per chiunque. È stato fatto un lavoro capillare, dai capi struttura all’ultimo dei volontari ma credo che tutti, proprio tutti, possono essere contenti del risultato attuale.. Bravi tutti». Ma un rimpianto c’è. «Non aver potuto avere l’Italia nel secondo girone. Però, ancora di più se volete: quantomeno non aver avuto una più giusta considerazione sulle squadre da ospitare per la seconda fase». Una delle cose più belle dell’evento è aver visto al palasport, durante la prima fase e quella più delicata, tanta gente nelle partite del mattino. «Non siamo mai andati sotto le millecinquecento persone, moltissime delle quali studenti delle scuole. E sentir dire tra i più piccoli che tornavano in classe: ‘voglio giocare a pallavolo anche io’, credo possa

«Sarete invitati in Cina». Trieste primo ambasciatore del minivolley in Cina. Adesso, è solo questione di tempo. Non va dimenticato , poi, che a Trieste si è vista all’opera la schiacciatrice più prolifera del mondiale: Polina Rashimova. Ventiquattro anni, nativa dell’Uzbekistan (a Fergana) aveva otto anni quando (in Ucraina) ha iniziato a schiacciare. A quindici, è in Azerbaigian è gradualmente diventa un’azera. Il debutto nel campionato nel 2005 con l’Azerrail Baku. Da lunedì, quando il suo Mondiale sarà finito, si prenderà qualche giorno di riposo, poi volerà in Corea per continuare a schiacciare con l’Hyunday. Ma prima c’è l’ultima sfida contro la Germania. Il cecchino Calamity-Rashimova ha già preparato nuova polvere da sparo. A Milano sono stati sorteggiati i gironi per la terza fase dei Mondiali 2014 di volley femminile, che risultano così composti: Pool G: Italia, Usa, Russia. Pool H: Brasile, Cina, Repubblica Dominicana.


PALLAVOLO

SOCIETÀ

TRICOLORI SENIORES CAMPIONI D’ITALIA CSI OPEN MISTO

AURORA, SIAMO IN CENTO Fondato nel 2006, il club udinese opera nel quartiere di via Di Giusto, occasione di aggregazione soprattutto per i giovani. STEFANO NARDUZZI è il responsabile del settore tecnico e uno dei fondatori della società udinese.

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’Aurora nasce nel 2006 grazie ad un gruppo di amici innamorati della pallavolo, dopo che nel mese di aprile dello stesso anno il consiglio direttivo dei Fortissimi aveva deciso di non continuare la propria avventura. Fu fondata così l’A.P.D. Aurora Volley Udine, nonostante mille difficoltà economiche e la scarsa esperienza nella gestione di una società sportiva.. Sin da subito il club si dedicò sia al settore femminile che a quello maschile, scelta di poche società in provincia di Udine.. La palestra di riferimento fu la Bellavitis di via Riccardo Di Giusto, un quartiere difficile dove si volle offrire occasioni di aggregazione e di sport soprattutto ai giovani. Il Presidente è Donato Garofalo e il responsabile dell’area tecnica Stefano Narduzzi, uno dei quattro storici fondatori insieme al capitano Stefano Marenda, a Salvatore Galati e Tamara Calvia, protagonisti della prestigiosa vittoria alle finali nazionali del campionato Csi Open Misto nella stagione 2012-13, unico titolo nazionale seniores per una squadra di volley cittadina e regionale: «Dopo il secondo posto dell’anno prima, volevamo provare a fare di più e in finale abbiamo battuto, a Salsomaggiore Terme, Macerata che giocava con un ex giocatore di A1. - ricorda Narduzzi - . Al rientro a Udine fummo festeggiati alla grande anche con l’Inno nazionale, un’emozione irripetibile coincisa con il settimo compleanno di mia figlia.. Per scelta mi sono sempre circondato di persone che condividessero il mio amore per lo sport e la mia voglia di vincere e il rispetto in campo».La società oggi supera i cento tesserati e partecipa ai campionati Fipav e Csi: la prima squadra Open Misto ha iniziato a giocare in questi giorni, il 17 ottobre partiranno invece il campionato di Prima e Seconda Divisione e l’ Under 16 femminile. Il 26 ottobre la serie D maschile, l’Under 19 e a ruota l’Under 13 e il minivolley 1° e 2° livello. Gli allenatori sono Giada De Sabbata, Sonia Katia Feletig, Luca Gennaro, Francesca Marmai, Stefano Narduzzi, Erica Della Negra e Sara Della Negra.

«Un nostro vanto –prosegue Narduzzi - è il Torneo di Natale, che ha superato le tredici edizioni e che si disputerà alla Bellavitis il 27 e 30 dicembre e 2 e 5 gennaio. Fra i risultati di prestigio nella scorsa stagione brillano il 1° posto, da imbattuti, nel campionato Provinciale e Interprovinciale e la conseguente promozione in serie D per la Prima divisione maschile, il 2° posto regionale per l’Under 17 maschile e la vittoria del girone con promozione in Prima divisione femminile». Biancamaria Gonano

Quando vincemmo il titolo nazionale Open Misto fummo accolti al rientro con l’inno di Mameli. Emozionante.

TALMASSONS, GRANDI SPERANZE All’indomani della vittoria della Cda Volley Talmassons contro la Friultex Chions il Presidente De Paoli è entusiasta. «Direi che Castegnaro ha avuto indicazioni positive dalla gara di sabato contro un ottimo Chions – ha dichiarato -. Sicuramente i meccanismi in campo sono da migliorare ma le potenzialità ci sono e questa ci fa ben sperare. Inoltre quest’anno possiamo contare su un organico più completo con soluzioni a disposizione del tecnico che sicuramente non intaccano il valore della squadra in campo. Se tutto questo sarà supportato da un importante spirito di squadra i risultati sicuramente arriveranno». Se son rose fioriranno. L’anno scorso la formazione di Talmassons si piazzò terza riuscendo a disputare il primo turno dei play-off promozione.

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PALLAVOLO GIOVANILI

LA JUVENILIA SPICCA IL VOLO

IN MEMORIA DI IVAN, NASCE IL PRIMO MEMORIAL NARDELLI

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i è disputato a Bagnarla Arsa il 1° Torneo dell’Elefantino riservato alle giovanissime di 12 anni. «Credetemi è stato un successo – ha detto raggiante Eugenio Borgo, uno dei tecnici della rinata Juvenilia –, perché, ed è la cosa che mi è piaciuta di più, ha saputo coinvolgere anche i genitori. In campo sette squadre under 12 di cui due Under 11 . Tre della Juvenilia, due del Vivil , d due della Sangiorgina». Il torneo ha consentito a tutte le atlete di giocare, la formula prevedeva 20’ minuti di gioco su tre campi e la classifica veniva misurata sul numero dei punti conquistati. Questa formula ha consentito quindi a tutte le squadre di non abbassare mai la guardia. Ha vinto il 2003 del Vivil seconda il 2004 di Bagnarla, terza il 2003 di Bagnaria. «Ma hanno vinto comunque tutte» ha concluso Eugenio. Alla manifestazione hanno partecipato il Sindaco di Bagnaria Arsa Dottor, Cristiano Tiussi, e l’Assesore allo sport, Marco Negrini, fratello della nota Chiara che ha calcato nei campionati giovanili proprio il parquet di Bagnaria, ai quali il Presidente della Juvenilia ha rivolto parole di ringraziamento per la disponibili-

Ivan

tà dimostrata per la crescita della “Nuova Juvenilia”. «Un grazie di cuore va all’amministrazione comunale che tanto ha fatto e sta facendo per riportare la grande pallavolo a Bagnaria Arsa». Le condizioni ci sono tutte: innanzitutto grande entusiasmo da parte delle ragazze e dei genitori impreziosito quest’anno dalla presenza di un personaggio che ha fatto tanto per il volley: Eugenio Borgo. E’ stata premiata anche la miglior giocatrice del toreno Margherita Pinat, nonchè la più giovane (ma agguerrita classe 2006) Caterina Strizzolo.

LIBERTAS IN AUSTRIA Ottimi spunti per la formazione di Cuttini nel doppio match austriaco

MARTIGNACCO AVANTI TUTTA Il primo impegno europeo della squadra di Cuttini ha dato riscontri positivi. Priva del libero Debby Dian e con la capitana Lara Caravello a mezzo servizio, nella prima gara l’Itas ha sfiorato l’impresa contro Graz (campione austriaca) lottando per due ore e chiudendo il match per 1-3.

ISTRUTTORI CERCASI Il Comitato Regionale FIPAV FVG indice il 1° CORSO REGIONALE ISTRUTTORE MINIVOLLEY.. L’obiettivo è formare e qualificare operatori esperti nel settore Mini-Volley/ under 12. E’ rivolto agli operatori del Mini-Volley, non in possesso di qualifica di allenatore.

761 e.it om

PRESENTAZIONE A CERVIGNANO E’ tempo di presentazioni e sabato 18 ottobre alle ore 16.30 presso il Palazzetto dello Sport di Cervignano si terrà la presentazione delle squadre partecipanti ai campionati Provinciali e Regionali 2014/15 della società Scuola di Pallavolo Cervignano.

LA C E’ PRONTA A SCATTARE Ecco il programma del primo turno: Farmaderbe-Estvolley, Volleybs-Pordenone, Staranzano-Sant’Andrea, Zalet-Minerva, Virtus Pallavolo - CCR Il Pozzo, Majanese-Tim Musica. Rizzi Volley - Rojalkennedy, Tricesimo - Olimpia.

Nardelli era un commerciante di Corso Vittorio Emanuele, tragicamente scomparso a soli 43 anni lo scorso 29 Marzo a causa di un improvviso attacco cardiaco. Per ricordare la figura di Ivan, ma anche per svolgere un’importante opera di prevenzione e sensibilizzazione, la compagna Miriam Badin, i familiari ed alcuni amici hanno deciso di organizzare un torneo in sua memoria. Nasce così il 1° Memorial Ivan Nardelli, torneo di pallavolo femminile che si svolgerà presso il polisportivo Ex Fiera di Via Molinari nella giornata di domenica 12 Ottobre. Grazie alla fondamentale collaborazione del Blu Volley Pordenone si svolgerà un quadrangolare che vedrà impegnate squadre di prima divisione. Nello specifico: Blu Volley Pordenone, GIS Sacile, Libertas Fiume Veneto e Pallavolo Azzanese che si affronteranno in un torneo con semifinali a partire dalle ore 9:30 e le finali nel pomeriggio. Dopo pranzo l’ Ex Fiera verrà anche riempita gioiosamente da piccoli atleti di minivolley che si divertiranno con alcune piccole partite su campo ridotto. Dopo la finalissima (in programma indicativamente per le 17.30) oltre alle premiazioni di prassi, ci sarà uno dei momenti fondamentali della giornata. Alla presenza di autorità sportive e istituzionali (il Comune di Pordenone ha patrocinato l’iniziativa) verrà consegnato un defibrillatore semiautomatico che resterà in uso a tutte le Società che quotidianamente utilizzano la struttura. Un’attrezzatura indispensabile negli ambienti sportivi che ogni anno può salvare diverse vite. Dopo questa prima edizione gli organizzatori sono decisi a continuare ogni anno la commemorazione della figura di Ivan, continuando a coinvolgere l’ambiente sportivo e, contemporaneamente, facendo sensibilizzazione sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari.

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NONSOLOSPORT

CULTURA

L’ANGOLO DELLA

LETTURA

NICOLAI LILIN

IL SERPENTE DI DIO EINAUDI

Novità su mostre, spettacoli, eventi, personaggi del panorama culturale

Ismail e Andrej sono cresciuti insieme in un pacifico villaggio incastonato tra i monti del Caucaso. Un antico patto lega le due comunità di quel luogo, dove musulmani e cristiani convivono in un clima di rispetto reciproco. Finché Konstantin, agente dei servizi segreti federali, sceglie proprio quel paesino come avamposto per i suoi traffici di droga. Per i due adolescenti il tempo dei giochi è finito. Ora si tratta di mettere in salvo quanto hanno di più prezioso, e cioè di difendere gli oggetti sacri che sigillano quella promessa di pace.

VISTO PER VOI

UN WEEKEND DI PAURA A GRADO

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l Comune di Grado, insieme a Giallo Mondadori e con la collaborazione della sede Rai Fvg, ha ospitato dal 3 al 5 ottobre il terzo premio letterario “Grado Giallo 2014”. La manifestazione è stata curata dal professor Elvio Guagnini, dell’Università degli studi di Trieste, che già da tre anni è alla ricerca di nuovi talenti per racconti polizieschi, gialli e noir. In questa edizione si sono cimentati ben 160 scrittori, dai quali sono emersi i vincitori Massimiliano Govoni e Manuela Costantini, finalista al premio Tedeschi 2013. Il racconto di Govoni “L’oro delle alpi” e quello della Costantini “Le immagini rubate” verranno pubblicati sul numero di ottobre del “Giallo Mondadori”. La giuria era composta dal professor Elvio Guagnini, da Flavia Moimas, dirigente del Servizio Cultura del Comune di Grado, e da Franco Forte, autore e direttore editoriale della casa editrice Mondadori. Il weekend di paura ha avuto il suo inizio venerdì mattina, accompagnato da numerosi appuntamenti, letture e incontri con gli autori, ospiti d’eccezione, mostre e spettacoli. Non sono mancate “cene con delitto” e laboratori dedicati al tema “La paura e i generi del mistero”. Grazie alla collaborazione della sede Rai regionale, gli ospiti del festival, oltre alla lettura, hanno potuto godere della tensione del giallo di una trasmissione radiofonica. Sabato 5 ottobre infatti, nell’ Auditorium Biagio Marin, per la prima volta è stato rappresentato il giallo radiofonico “Omicidio perfetto sull’Udine - Trieste ” scritto da Paolo Picchieri per la regia di Mario Mirasola. La lettura scenica ha coinvolto tutti i presenti che hanno vissuto un giallo basato su amore, gelosia e orgoglio. L’ edizione di “Grado Giallo” si è conclusa con il lancio del tema del prossimo anno dal il titolo “Il potere” che conta di eguagliare se non addirittura superare il numero degli iscritti dell’edizione 2014. Marta Prokuda

ALLISON LEOTTA

LIBERO ARBITRIO TIME CRIME

Una giovane donna precipita da un balcone del Campidoglio. Tutti gli indizi portano a un’unica conclusione: la vittima è stata violentata e poi uccisa. La ragazza era una delle escort più famose della città e l’abitazione in cui si è consumato il delitto risulta essere di proprietà di un potente politico, impegnato nella campagna per le imminenti primarie. L’uomo, interrogato, si dichiara subito innocente. L’assistente procuratore Anna Curtis si trova ad esplorare i legami tra sesso e potere nei circoli più esclusivi, dove si nascondono segreti inimmaginabili.

MARCO FLOREANI

E IL CUR NOL È DI CLAP “E il cur nol è di clap”, con sottotitolo “diari di une anime furlane” è l’opera poetica più recente del manzanese originario di Qualso di Reana, Marco Floreani. Versi, i suoi, di un’intensa e profonda sensibilità, nati dalla personale, non facile, esperienza esistenziale. “La vita è un ginepraio di sentimenti – dice il poeta – che nascono da sensazioni, luoghi, rapporti, fatti che piano piano si ammucchiano nell’anima, spingendola ad un certo punto ad aprirsi. Ed io prendo uno ad uno quei sentimenti e li stendo su un foglio”.

DONATO CARRISI

IL CACCIATORE DEL BUIO LONGANESI

Marcus è un prete, l’ultimo dei Penitenzieri, che ha perso memoria, identità, tutto: gli rimane l’ossessione e il suo talento, la capacità di individuare le ‘scie anomale’ che si lasciano dietro gli assassini. E la mette al servizio di una serie di omicidi apparentemente irrisolvibili. Sandra fa la fotorilevatrice della polizia scientifica. Insieme cercheranno di scovare la verità e sciogliere gli enigmi che si muovono per le vie di Roma, fra thriller e horror, marchio di fabbrica di Carrisi.

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BASEBALL

TIGERS, LA GRANDE FESTA DI FINE STAGIONE La tradizionale partita di fine stagione tra genitori e ragazzi quest’anno si è svolta per la prima volta sotto gli occhi della nuova gigantesca attrazione dei Sultan Cervignano baseball: una grande tigre gonfiabile con scivolo. Questa nuova attrazione accompagnerà tutte le attività di promozione e reclutamento delle Tigri di Cervignano. Prima tappa dal 14 al 17 novembre in occasione della fiera cervignanese di San Martino, affiancherà il tunnel di battuta dove tradizionalmente i bambini della bassa

friulana hanno provato le prime battute ed il primo approccio al baseball della loro vita. Nel discorso conclusivo del presidente Ricciarelli, oltre a ringraziare i tecnici per la loro dedizione e per le loro qualità umane nelle attività giovanili, ha voluto fare un breve excursus sulle prossime iniziative della società tra le quali spicca l’ingaggio del terzo tecnico cubano per poter affrontare una stagione agonistica che prevede lo schieramento di ben 6 squadre.

IL TRICOLORE AL TEAM ENJOY

La compagine friulana si è laureata campione d’Italia

C

on i punteggi di 10-3 e 18-6, e che ha permesso di formare, per la la Team Enjoy Fvg ha battu- prima volta in Friuli Venezia Giulia, la to la Pro Roma nella serie di prima squadra di Softball maschile. Erfinale che si è tenuta sabato roneamente infatti molti credono che ad Azzano X e si è laureata il Softball sia uno sport esclusivamenCampione d’Italia 2014 di Softball Ma- te femminile mentre in Europa e nel schile. mondo (in special modo nel continente La squadra, composta da atleti pro- americano) è uno sport molto diffuso e venienti da ogni Provincia del Friuli Ve- praticato. nezia Giulia, si è imposta sugli ex CamCon le finali del Campionato si è conpioni d’Europa (titolo vinto nella finale clusa l’attività 2014 per Team Enjoy Fvg di Castions di Strada giocata ad agosto che si ritroverà prossimamente per ini2013) grazie soprattutto ad un attacco ziare la preparazione in vista del 2015, devastante (29 valide in due gare) in cui anno in cui (oltre al Campionato Italiasi sono messi in mostra in modo parti- no) parteciperà alla Coppa dei Campioni colare Diego Drigani ed il Capitano Fede- ed alla Lega che si andrà a formare con rico Brunello Zanetti autori di un fuori- le formazioni della Slovacchia e della campo ciascuno. La difesa poi ha retto Croazia. a dovere il potente attacco avversario supportando egregiavalide in mente il lavodue gare ro compiuto dai due lanciatori Diego Drigani ed Eros Genero. La vittoria del titolo italiano, oltre a qualificare la squadra per la Coppa dei Campioni 2015, ha rappresentato il coronamento di un lungo lavoro iniziato lo scorso anno LA FORMAZIONE DEL TEAM ENJOY FRESCA DEL TITOLO ITALIANO

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FOCUS

I RANGERS SI AGGIUDICANO LA COPPA ITALIA I Rangers hanno vinto la FInale contro la Fiorentina per 14-4 per manifesta inferiorità alla settima ripresa e si aggiudicano la Coppa Italia della serie “B” 2014 completando così una splendida e storica doppietta, promozione in serie “A” e Coppa a coronamento di una stagione straordinaria. Ottima la prestazione di tutta la squadra in tutti i reparti dall’attacco dirompente alla difesa impeccabile al monte di lancio con Omar Polo partente ed Enrico Ermacora vincente che festeggia così nel migliore dei modi il suo compleanno. I numeri parlano da soli: 10 stagioni di serie A in 15 anni con un anno di IBL, e 3 Coppe Italia vinte in 9 anni. Ecco il roster artefice del grande successo: Alessandro Tonzar, Cristian Iellini, Alberto Varin, Jordano Collado, Ivan Cechet, Matteo Mattiazzi, Enea Pasquali, Giacomo Boscarol, Gianluca Tonzar, Omar Polo, Enrico Varin, Enrico Ermacora, Stefano Zio, Marco Jose’, Stingrace Kelly, Alberto Barchetta, Francesco Manià, Giulio Monello, Ferdinando Corazza e i rookie Riccardo Samsa e Riccardo Serra. Questi invece i membri dello staff tecnico: (manager) Frank Pantoja, (Direttore Sportivo) Roberto Agelli, (Batting Coach) Alfio Boscarol, (Pitching Coach) Cordon Lazaro, (Coach) Eros Tosetto.


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SEGUIRÀ PASTA PARTY PER TUTTI I PARTECIPANTI


SPECIALEDANZA SPORTIVA

LE DISCIPLINE IN CUI SI SUDDIVIDE LA DANZA SONO LE PIÙ SVARIATE: DAL LISCIO AL TANGO PASSANDO PER LE DANZE CARAIBICHE E DI GRUPPO, ALLA STREET DANCE, L’ULTIMA MODA DEL MOMENTO.

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arà stato per “Amici” o per “Ballando Sotto le Stelle”: sta di fatto che la danza sportiva vive un nuovo periodo di boom soprattutto tra le giovani leve. Chi si presenta per la prima volta nelle scuole vuole imitare i personaggi televisivi del momento e chissà un domani sfondare nel mondo della spettacolo. E’ proprio questa sua versatilità, tra sport, arte e appunto spettacolo che sta rendendo la danza una delle discipline più diffuse del momento. Sono quasi tremila i tesserati nella piccola regione del Friuli Venezia Giulia tra atleti e tecnici. Le discipline in cui si suddivide sono le più svariate: dalla danza di coppia, al liscio passando per il tango e le danze caraibiche e di gruppo. Ma il settore che potenzialmente sta regalando più soddisfazioni in questo momento è la street dance (hip hop e break dance). Il comitato del Friuli Venezia Giulia è retto da gennaio, e lo sarà per il pros-

simo quadriennio olimpico, dal triestino Sergio Sidari, uno che la danza l’ha conosciuta da grandicello a 37 anni, e che più che un ex atleta si definisce un appassionato D: Come siete organizzati in regione? “Esiste un campionato ma anche un circuito di competizione valido per la coppa regione. L’anno scorso siamo riusciti a organizzare 3 tappe, quest’anno puntiamo a 5 nella danza singola. Partecipiamo anche a giugno alle giornate sportive indette dal Coni in Piazza Unità a Trieste D: A cosa si deve l’aumento dei tesserati nell’ultimo periodo? “La danza è diventato un fenomeno mediatico grazie al successo televisivo di trasmissioni come Amici e Ballando sotto le Stelle. Questo ha dato alla nostra disciplina notevole visibilità soprattutto tra i giovani e giovanissimi. Ora chi si presenta ai corsi chiede di emulare quanto ha visto per esempio in “Amici”. Noi cerchiamo di con-

BALLERINO PER PASSIONE Sergio Sidari, 52 anni di Trieste, è stato eletto a capo della Fids Fvg a gennaio di quest’anno e resterà in carico per il prossimo quadriennio. Ha scoperto la passione per il ballo relativamente tardi a 37 anni ed è un ex atleta. Per 5 anni insieme insieme a Elisabetta Marcusa ha formato la coppia da battere ai campionati italiani di Danza sportiva della classe Master.

BALLANDO NEL... MEDAGLIERE

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cretizzare questo sogno anche se va spiegato ai ragazzi come lo sport sia educazione di vita e questa è la prima regola. Tutto il resto poi se uno ha talento verrà da sé. Noi diamo molta enfasi al valore dell’educazione, per questo facciamo in modo che i nostri tecnici abbiano una formazione continua. C’è poi l’aspetto della tutela sanitaria al quale ci teniamo. Come federazione diamo anche consulenze per l’uso dei defibrillatori” D: Pur essendo una regione piccola vi state togliendo più di qualche soddisfazione… “Sì. Abbiamo infatti raggiunto risultati notevoli nei campionati del mondo ed europei (vedi tabella in basso ndr)”. D: Vi sono delle problematiche? “In passato le singole associazioni sono state lasciate troppo sole. Ora l’obiettivo principale è quello di trasformare l’isolata ed episodica iniziativa di qualche associazione volonterosa in un’azione ben organizzata e sistematica. Mi spiego meglio: la danza regionale ha bisogno a mio parere di progetti, procedure e protocollo prestabiliti che solo dal livello federale possono scendere. Sarebbe bello esportare ad esempio modelli di allenamenti nazionali anche nella piccola periferia. Ogni associazione,allenatore o atleta che sia non vanno lasciati soli. E’ un qualcosa in più che vorremmo dare alle nostre singole realtà senza sovrapporsi a loro, una specie di integrazione. Pensiamo all’atleta. Seguendo un protocollo di allenamento ad esempio non avrebbe difficoltà poi ad essere inserito qualora esprimesse tutto il suo talento nel giro delle nazionali e poter così crescere. Quello che vorrei trasmettere insomma durante il quadriennio di mandato è un maggior gioco di squadra. Non si tratta di invadere lo spazio altrui o fare una supervisione. Si tratta di dare all’esterno un’immagine più organica, arricchita. Solo così anche la singola associazione locale verrà premiata D: Quali progetti state portando avanti? “ Grazie ad un progetto preparato e presentato al Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca dal Comitato Regionale FIDS Lazio, partirà a breve la fase sperimentale volta alla diffusione della pratica della Danza Sportiva nelle scuole primarie e secondarie del territorio di competenza (vedi articolo nella pagina a fianco per ulteriori approfondimenti ndr). È il salto di qualità che da tempo auspicavamo”.


DANZA SPORTIVASPECIALE

SONO QUASI TREMILA I TESSERATI DELLA DANZA SPORTIVA IN FRIULI VENEZIA GIULIA TRA ATLETI E TECNICI

NUOVE PROSPETTIVE PER LA DANZA SPORTIVA SUL TERRITORIO Grazie ad un progetto preparato e presentato al Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca dal Comitato Regionale FIDS Lazio, partirà la fase sperimentale volta alla diffusione della pratica della Danza Sportiva nelle scuole primarie e secondarie del territorio di competenza. Questo progetto vedrà coinvolte altre due realtà territoriali, la Sicilia ed il Friuli Venezia Giulia. Il Presidente del Comitato Regionale FIDS FVG, Sergio Sidari, conferma che quest’iniziativa rappresenterà una grande occasione per la crescita della danza sportiva locale e sottolinea anche l’importanza del contributo dei Tecnici Federali, che sono chiamati a collaborare per il raggiungimento degli obiettivi. L’obiettivo principale era quello di trasformare l’isolata ed episodica iniziativa di qualche tecnico volonteroso in un’azione ben organizza-

I progetti del futuro: dalla diffusione della pratica nelle scuole primarie e secondarie alla danza paralimpica ta e sistematica, onde consentire l’ingresso della Danza Sportiva nelle scuole in linea con un progetto che preveda metodologie e procedure prestabilite. Una vera e propria opportunità dunque, densa di interessanti implicazioni che si avrà modo di approfondire nelle sedi dedicate.

DANZA PARALIMPICA IN FVG È dal 2007 che la Federazione Italiana Danza Sportiva ha creato la sezione paralimpica della danza spor-

tiva che consentiva finalmente la partecipazione di atleti diversamente abili ai vari campionati federali. In regione ci sono ragazzi molto capaci che da subito si sono fatti conoscere a livello nazionale sia per la categoria/classe special dir duo B open, Francesco De Stalis e Catherine Marsilli, pluricampioni italiani danze standard e latine, che per la danza in carrozzina – ne citiamo solo i campioni italiani 2014 della wheel chair B classe D1 categoria Unica, Sebastiano Pellegrina e Bonazza Fabiana in rappresentanza di tutti – con un’ agguerrita squadra che partecipa puntualmente anche al campionato regionale e a manifestazioni di promozione della disciplina. Da segnalare, con piacere, che alcuni ragazzi della wheel chair hanno appena partecipato all’evento “Believe to be alive”, sabato 4 e domenica 5 ottobre 2014 a Piazza S. Pietro e via della Conciliazione, incontrando il Papa e dimostrando che non ci sono ostacoli di sorta quando c’è passione e fede. Davide Vicedomini

BEN DIECI PODI NEL 2014 ATLETA Crasnich Alessandra Gazzetta Roberta Vettorello Francesca Crasnich Alessandra & Vettorello Francesca Crasnich Alessandra & Vettorello Francesca Crasnich-Gazzetta-Vettorello Crasnich-Gazzetta-Vettorello Titton Raffaello Plaino Sandro Trevisiol Maria Cristina & Leandri Andrea

DISCIPLINA Oriental Folk Oriental Dance Oriental Folk Oriental Dance Oriental Folk Oriental Dance Oriental Folk Break Dance Break Dance Latin

CATEGORIA Adult Adult Adult Adult Adult Adult Adult Adult Adult Senior I

CLASSE U U U U U U U U U Master

UC Solo Solo Solo Duo Duo P.G. P.G. Solo Solo Couple

POSIZIONE 2 3 3 2 1 2 2 2 3 1

TIPO COMPETIZIONE Ido World Championship Ido World Championship (Ex Camp.Mondo Junior) Ido World Championship Ido World Championship Ido World Championship Ido World Championship Ido World Championship Ido European Championship Ido European Championship Wdsf World Pd Masterclass I Latin Championship

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DANCE MOB RADDOPPIA

Nuova scuola di danza in centro a Pordenone Apre una nuova scuola di danza in centro a Pordenone. Si tratta di Dance Mob: l’associazione, nata l’anno scorso con le lezioni di Zumba, si allarga, proponendo più corsi e diventando un vero e proprio “istituto”. La regia, anche in questo caso, è di Cinzia Piscopo, che lascia la Polisportiva Roraigrande dopo otto anni per lavorare esclusivamente per conto proprio. La sua nuova avventura è scattata il 22 settembre: la sede principale si trova in via Molinari, nella palestra dell’Ipsia Zanussi con 600 metri quadrati di sala. Tante le strade da poter prendere, ben otto, e dedicata a qualsiasi età,: c’è solo l’imbarazzo della scelta. Dance Mob propone corsi di danza jazz, funky, hip-hop (per ragazzi e adulti) e classica, oltre che il “Giocadanzando”, le lezioni dedicate ai più piccoli, con

CINZIA PISCOPO È alla guida della neonata scuola di danza Dance Mob

Dopo il successo di zumba all’ex Fiera, Cinzia Piscopo allarga la sua “creatura” partenza dai 4 anni. Si prosegue con l’intermedio 1 per la fascia dai 6-8 anni e con l’intermedio 2 per la fascia 9-12 anni e per arrivare al livello Grandi Preparatoire della fascia 13-15 anni per poi passare ai corsi avanzati. A livello di fitness, non solo tornano i corsi di zumba, che lo scorso anno hanno fatto il tutto esaurito all’ex Fiera, bensì raddoppiano: questa stagione, infatti, sono proposte lezioni anche al mattino (fascia oraria 11-12). La grande novità della Dance Mob è l’attivazione dell’ “HIGH HEELS performance class”, una sorta di scuola per camminare sui tacchi alti, dove l’obiettivo è di esaltare la femminilità, la postura ed anche per far accrescere la propria autostima. A tenerlo, Marcel Gorgan, ballerino di successo e ultimo entrato nella squadra composta da altri cinque maestri. Infatti a collaborare con lei ci sono insegnanti laureati in Scienze motorie e altamente qualificati: Giulia Biancolin, Lara Pozzarin, Jessica Botti,

Alessandro Brazzoni, Elena de Re e lo stesso Marcel Gorgan. A presiedere l’associazione, oltre che a svolgere il ruolo di insegnante, Cinzia Piscopo, conosciuta in tutta la regione e, con alle spalle, un’esperienza pluridecennale. Dopo dodici anni di danza, infatti, comincia l’attività di “prof” nel 2001, specializzandosi soprattutto nel lavoro con i bambini: viene infatti spesso chiamata nelle scuole primarie per dare le prime nozioni di danza. Inoltre collabora a livello artistico a Pordenone anche per il Fashion Day e per il progetto C’entro Anch’io. Da non dimenticare il suo grande legame con gli eventi di beneficenza: dalla lotta contro i tumori grazie al Mob for Pink, dove erano presenti 250 persone alla lotta contro la SMA e la sindrome di Duchenne di cui era testimonial. Un ringraziamento speciale va a tutto lo staff: Laura, Roberto, Irene, Fabio e Roberta.

La sede di via Molinari è la principale, affiancata da quelle secondarie di Cordenons (via Pasch), Fiume Veneto (palazzetto dello sport) ed Ex Fiera di Pordenone. La sede è in via Molinari, nella palestra dell’Ipsia Zanussi Dal 22 settembre ben 16 i corsi proposti per adulti e bambini con partenza dai 4 anni. Per maggiori informazioni, consultate il sito http://dancemob. mysupersite.it, oppure spedite una mail a scuoladancemob@ gmail.com o chiamate il 345-1762499.

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AD OGNI ISCRIZIONE SARÀ RILASCIATA UNA TESSERA DI SCONTO NEI SEGUENTI NEGOZI:

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ALTRI SPORT

Il sub ANGELO COLLA e il presidente del Coral di Palmanova, MARCO CIANI, parlano della dura ma gratificante attività di ricerca dei relitti di navi sui fondali dell’Adriatico.

TU CHIAMALE, SE VUOI,

EMOZIONI 58 | 8 10 2014 | TremilaSport+


ALTRI SPORT REPERTI Molti e fra i più vari i ritrovamenti, anche di resti umani, degli esploratori nei relitti ma nulla viene toccato o tanto meno rimosso, precisa Angelo Colla.

ORGANIZZAZIONE Un’emblematica immagine del sub jesolano con la pesante attrezzatura necessaria.

E

mozioni. Quelle che pervadono gli esploratori subacquei quando nelle profondità marine s’infilano nei relitti di navi abbandonate da decenni sui fondali, con il tempo ad esservisi fermato nell’istante della tragedia. E adrenalina e sete di avventura e quella paura che mette in movimento il fondamentale istinto di conservazione che evita di mettersi nei guai. È così che Angelo Colla, 42enne sub di Jesolo in attività specifica dal 2009, ha spiegato al Panathlon udinese lo stimolo che lo spinge ad impiegare a questo modo il proprio tempo libero e le proprie energie anziché preferire una comoda vacanza al mare in un hotel a molte stelle. “Non è un’attività comoda, tutt’altro – lui sottolinea - . Perché si tratta di rimanere tre, quattro, cinque giorni in mare con le attrezzature (ogni sub porta con sé quattro set di bombole), iniziando il mattino presto e rimanendo in acqua anche quattro ore. E per poter agire al meglio è necessario aver dormito bene e alimentarsi con un vitto spartano. Ed è un lavoro di gruppo in cui non sono ammessi protagonismi”. Ad ospitare i sub durante le loro missioni che hanno la base d’appoggio in Istria, a nord di Pola, spiega poi Colla, sono delle comuni barche di pescatori adattate all’uso specifico: “Nella nostra attività esplorativa, alla quale partecipano ricercatori di tutto il mondo, operiamo con quattro imbarcazioni ed effettuiamo 152 immersioni con il supporto di 46 bibombola. Sott’acqua il peso delle attrezzature è uguale a zero, la profondità media è di 85 metri, il tempo di fondo 45 minuti e quello di decompressione 135 minuti. Le bombole contengono un mix di ossigeno, elio e azoto. Per questi livelli è necessario un accu-

rato addestramento specifico, per fare un paragone sportivo come i fondamentali nel basket. E ci sono naturalmente tecniche particolari che permettono di non perdersi nei meandri delle navi sommerse”. Un percorso che ha finora portato all’individuazione di 13 relitti della prima e della seconda guerra, aggiunge l’esploratore jesolano: “E in essi, oltre ad innumerevoli suppellettili, abbiamo trovato anche dei resti umani, lasciando tutto come sta per rispetto e perché è la legge stessa a punire chi si appropria di quanto trova nei relitti”. Angelo Colla fa capo all’Associazio-

SERATA Ciani e Colla al Panathlon udinese con la presidente Margherita Alciati. ne Coral Sub di Palmanova, presieduta da Marco Ciani, che racconta nascita e vita del proprio club: “La fondazione ha avuto luogo nel 2001 e una quarantina di soci è stata attiva nel tempo nell’ambito del club. Disponiamo di un’aula per la didattica e di una stazione per la ricarica delle bombole. Puntiamo molto sui giovani, in collaborazione con il mondo della scuola. Nel centenario dell’inizio della prima guerra mondiale abbiamo ricostruito, in collaborazione con il Museo navale di Pola e i nipoti del Comandante Tenze, la tragedia dell’affondamento di un piroscafo passeggeri nel 1914. Altri eventi sono inoltre in programma nel prossimo futuro”. (E.F.)

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ALTRI SPORT

JUDO PODIO Sara Furlani sul primo gradino ai Campionati Italiani Libertas.

correre è ancora lunga ed ora mi sto preparando con grande assiduità per i campionati italiani che si terranno a Ostia, dove miro al bersaglio pieno. M’impegno con grande passione, primo perché mi piace e in secondo luogo con quattro allenamenti alla settimana e le gare al sabato o alla domenica grande spazio per altro non lo trovo. Ma amo soprattutto alla vigilia delle gare ascoltare musica o vedere un bel film, per distrarmi e non pensarci oltre il dovuto. L’ansia poi sparisce nel momento in cui affronto la gara». D: E sei anche un po’ scaramantica....

L’impeto il mio motore Sara Furlani è fra le promesse emergenti del judo friulano

GLI OBIETTIVI IMMEDIATI «LA STRADA DA PERCORRERE E’ ANCORA LUNGA E ADESSO MI PREPARO PER BENE AI CAMPIONATI ITALIANI DI OSTIA, DOVE PUNTO AL BERSAGLIO GROSSO. SONO SCARAMANTICA E NELLE GARE CUI PRENDO PARTE NELLA CATEGORIA DEI 52 CHILI INDOSSO SEMPRE IL MIO MOSKITO.»

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P

assare dalle corsie di una piscina al tatami in una palestra di judo non è cosa tra le più semplici, considerando la diversità tra le due discipline sportive. Ma questo non è un problema che si è posta Sara Furlani, subito entrata nel clima di quello che sarebbe diventato il suo sport e che le ha cambiato la vita, conferendole sicurezza e consapevolezza dei propri mezzi. Tesserata per la società Sport Team Udine del Maestro Luigi Girardi, gareggia nella categoria dei 52 Kg ed è studentessa del primo anno del liceo scientifico Marinelli di Udine dove il profitto è buono sin dall’inizio. Anche una studentessa modello, dunque, Sara, che un bel giorno con il cugino fece visita alla palestra all’interno della scuola media Ellero dove si tenevano dei corsi di judo. Sul tatami il gran movimento e i suoi coetanei che parevano divertirsi parecchio le fece decidere di provare que-

sto sport e da quel giorno il fascino del judo la strappò al nuoto, facendole cambiare strada. Grinta da vendere, una volontà di ferro e una determinazione nel seguire gli allenamenti fuori dal comune sono le credenziali con cui Sara Furlani ha come si suol dire bruciato le tappe. Gigi Girardi, il suo Maestro, la dipinge come un’atleta dalle grandi possibilità, con la stoffa e le caratteristiche per emergere. L’ha lasciata sempre vivere senza pressioni particolari nelle fasi della sua maturazione caratteriale e sportiva che le hanno consentito di raggiungere ottimi risultati., tra cui i primi posti al trofeo Città di Lodi, al Città di Porcia e al campionato Italiano Libertas nel 2014, oltre a una seconda piazza al Trofeo città di Tolmezzo e a quello di Osimo e a un terzo posto al città di Como. D: Sara, in Regione nella categoria Esordienti sei una delle atlete più promettenti... «Diciamo che la strada da per-

«È la verità! Ho il mio Judogi che non mi abbandona mai e mi porta fortuna: il Moskito che indosso nelle gare in cui non mi è permesso sbagliare». D: E le amicizie riesci a coltivarle? «Mi vedo più spesso con gli amici quando devo dare forfait,. però consideriamo che per la maggior parte i miei amici sono quelli legati allo sport, quindi il problema a a parte qualche episodio non sussiste». D: Nei tuoi incontri il tuo impeto mette sovente in difficoltà la tua avversaria...parti con la quinta innestata sin dalle prime battute... «Aggredire subito e non dare respiro è. una tattica che sino ad ora mi ha premiato. Il mio sogno nel cassetto? Entrare a far parte in un futuro del gruppo sportivo delle Fiamme Gialle per poter continuare la mia carriera sportiva e puntare anche a vestire la maglia azzurra» Gianfranco Borghesu


ALTRI SPORT

PERSONALE Con il suo 55,36 la martellista di Pantianicco non ha avversarie in Regione, prevalendo sui 46 di Lisa Roman.

MAESTRO A guidarla è l’ex azzurro Mario Vecchiatto, un perfezionista che crede molto nelle potenzialità dell’allieva.

NADIA PENSA ALLA SVEZIA

La Maffo punta agli Europei scandinavi del prossimo anno

I

n Regione gareggia in pratica da sola, prevalendo nettamente con il suo 55,36 sul 46 della sua più diretta concorrente Lisa Roman. Ma è in campo nazionale che Nadia Maffo aspira a trasformare la sua attuale seconda posizione in un primo podio e soprattutto a raggiungere quei 57-58 metri che le permetterebbero di partecipare in azzurro a luglio 2015 ai campionati europei junior in Svezia. “In Italia, nella mia categoria, ho davanti a me la padovana Giulia Camporese, che ha dalla sua cinque anni di attività nella specialità, mentre io lancio il martello solo da due, provenendo dal peso – spiega la diciottenne martellista dell’Atletica Malignani - . Ma sono in crescita e dopo essere passata dai 3 ai 4 chili ho migliorato di ben 7 metri. Mi sto impegnando moltissimo ma, come dice il mio allenatore Mario Vecchiatto, non devo accontentarmi mai”. Già, a convincerla a passare dal peso al martello è stato il campione friulano ed è l’ex azzurro a curarla e a stimolarla intensamente. “Anche quando vinco chili il peso del martello lui, pur elogiandomi, ha sempre per me un “però” per impedirmi di cullarmi sugli allori – sorride Nadia – e penso sia giusto così. Lo scorso anno mi sono in effetti un po’ rilassata, prendendomi anche una vacanza a Londra, ma adesso ci sto dando dentro perché voglio fermamente indossare la canotta della nazionale”. E darci dentro significa allenarsi quasi tutti i giorni per oltre due ore e osservare pure una dieta specifica: “Bruciando molto in allenamento e in gara a tavola non mi tiro indietro, regolandomi da sola – chiarisce - . Quindi non posso parlare di dieta ma ad esempio non mangio pasta la sera

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ma prima degli allenamenti e delle gare, perché è importante assimilare carboidrati. La sera, invece, carne e verdura”. Ma non c’è solo il martello nei pensieri di Nadia. Nella sua mente si affollano infatti, ed è anche tipico della sua giovane età, mille speranze e programmi di vita: “Quest’anno concludo il percorso di studio in pasticceria allo Stringher di Udine, poi si vedrà. Mi piacerebbe molto andare a fare sport negli Stati Uniti ma spero anche di riuscire ad entrare a far parte di un gruppo militare. Vorrei in sostanza affacciarmi al mondo e uscire dall’ambito ristretto in cui vivo attualmente”. Ma il martello, dopo aver coltivato pure l’idea di passare al giavellotto, è comunque il suo principale pensiero nell’immediato: “Quest’anno ho fatto registrare il boom – considera , dopo molti mesi passati ad affinare la mia tecnica con l’attrezzo di 4 chili. Punto alla nazionale e per riuscire nell’intento mi manca ancora quel metro e mezzo…”. Edi Fabris

notizie brevi VARIE

CICLISMO Il Team Isonzo Ciclistica Pieris programma da novembre l’attività da proporre nelle scuole per l’anno scolastico 2014/2015 per portare nelle aule delle vere e proprie lezioni di ciclismo e sull’uso della bicicletta con l’ausilio di materiale didattico fornito dall’associazione isontina. Info:www teamisonzo.org

PALLANUOTO La stagione di A2 della Pallanuoto Trieste si aprirà sabato 15 novembre con il derby triveneto con il Plebiscito Padova. E’ stato infatti diramato il calendario del campionato e la “prima” alla Bruno Bianchi sarà sabato 22 novembre, contro il Brescia. La settimana successiva Trieste renderà visita al Rn Sori, prima dei due big-match con il Nervi appena retrocesso dalla serie A1 e il sempre molto competitivo Quinto.

PATTINAGGIO

LE SUE AMBIZIONI Fare sport negli Usa e entrare in un Gruppo sportivo militare

L’ennesimo successo della Libertas Porcia nel Grand Prix Giovani. A Bagnoli di Sopra, Alexia Sisani prima nella classifica Esordienti e ottimi anche i piazzamenti di altri giovani atleti del sodalizio purliliese che ha chiuso la graduatoria generale al 12° posto sulle 28 società partecipanti.

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NUOVE FRONTIERE CONTRO LA SORDITÀ CALCIOUDINESE

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migliorare tanto ma con gli ultimi ausilii tecnologici del 2014 la qualità dell’ascolto è notevolmente migliorata, ora posso godere a pieno delle emozioni che una bella canzone offre. Un consiglio per tutti... Recatevi con fiducia a l l a M A I C O, t ro v e re t e a l t a professionalità, esperienza e qualità, ma soprattutto ritroverete l’ascolto. Vi aspettiamo nelle nostre sedi di: UDINE in Piazza XX Settembre 24, CIVIDALE in Via Manzoni 21, TOLMEZZO in Via Matteotti 19/a, CODROIPO

in Via IV Novembre 11, LATISANA in Via Vendramin 58, SACILE in Viale Trieste 10, PORDENONE in Viale Libertà 29, MANIAGO in Via F. da Maniago 8 e MONFALCONE in Via Nino Bixio 3.

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ORARIO: dal LUNEDÌ al VENERDÌ 9.00-13.00 GIOVEDÌ 9.00-13.00 – 15.00-18.00

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