TUTTO LO SPORT DEL FRIULI VENEZIA GIULIA A 360 GRADI
magazine
03|15 11|02|2015
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IVAN PIRIS, UN JOLLY PREZIOSO pag 8
pag 12
SORCI, IDEA SGAMBETTO DELL´ex
SCHERMA
SEGATTO, ORO MEDITERRANEO pag 38
CAPOLISTA Giuliano Zoratti guida la classifica in Eccellenza con l'Ufm Monfalcone
GIULIANO ZORATTI
UN SOGNO DA
SERIE A
LE AMBIZIONI DEL TECNICO DELL'UfM pag 10-11
PISCINE, PALESTRE, SPA
SOMMARIO
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03|15 11|02|2015
12
28-29 UDINESE
7 LEGA PRO
8-9 SERIE D CALCIO
10-11 ECCELLENZA 12-13 PROMOZIONE 14-15 PRIMA CATEGORIA
18 SECONDA CATEGORIA
19 TERZA CATEGORIA
22-23 GIOVANILI
26 CALCIO A 5
27 FEMMINILE
36-39 BASKET
30
40 TENNIS
41-43 VOLLEY
Le belle di Tremila Sport: Francesca Lo Voi
48 ALTRI SPORT
RUBRICHE
34 AMARCORD
30-33 L E BELLE DI TREMILASPORT
46
6 NONSOLOSPORT
44-45 MONDO LIBERTAS SCHERMA Alessandra Segatto, stellina dell'Asu, e la sua medaglia d'oro ai Giochi del Mediterraneo TremilaSport+ | 11 02 2015 | 03
FEBBRAIO MESE DELL’UDITO
>> PREVENZIONE SORDITÀ
Il ricercatore ing. Massimo Ricci presenta
“LO INDOSSI E... LO DIMENTICHI” ORA CAPISCO LE PAROLE
L
a Maico ha avuto il piacere di ospitare l’ing. Massimo Ricci, in occasione della presentazione degli apparecchi acustici ad orecchio aperto di nuova generazione; non si vedono e non danno nessun fastidio a livello fisico, ma risolvono il problema del fischio e del rimbombo. Come dicono i nostri assistiti: “lo indossi e lo dimentichi”. Si è lavorato molto dal punto di vista estetico, perché l’estetica è un elemento di miglioramento
psicologico importante per tutti coloro che necessitano di un sistema uditivo. Queste tecnologie per l’udito, hanno avuto riconoscimenti internazionali per il loro design moderno e funzionale. L’ing. Massimo Ricci nel suo intervento, ha sostenuto che questa è una rivoluzione senza precedenti nella già vasta gamma di ausilii tecnologici Maico. Questa nuova generazione è il risultato di tutta l’esperienza e della cultura protesica Maico maturata già
nel 1937 con la filosofia del dottor A. Leland Wilson. Oggi a migliorare – ha affermato l’ing. Massimo Ricci – non è solo la tecnologia, ma l’attenzione che gli audioprotesisti Maico pongono ai loro assistiti. In occasione della presentazione della nuova generazione di apparecchi acustici ad orecchio aperto, ti aspettiamo senza alcun impegno a provare questa nuova frontiera a favore dei deboli di udito e saremo a disposizione per ascoltare le tue esigenze.
VI ASPETTIAMO PER LA PROVA GRATUITA DELL’UDITO PRESSO UNA DELLE NOSTRE SEDI: UDINE
P.zza XX Settembre, 24 - Tel. 0432 25463 ORARIO: dal LUNEDÌ al SABATO 8.30-12.30 –15.00-19.00
TOLMEZZO
CIVIDALE
Via Manzoni, 21 - Tel. 0432 730123
ORARIO: dal MARTEDÌ al SABATO 8.30-12.30 15.00-19.00
SACILE
PORDENONE
Viale Libertà, 29 - Tel. 0434 541380
ORARIO: dal LUNEDÌ al VENERDÌ 9.00-12.30 – 14.00-18.00 SABATO 9.00-12.00
MANIAGO
Via Matteotti, 19/a - Tel. 0433 41956
Viale Trieste, 10 - Tel. 0434 730022 ORARIO: dal LUNEDÌ al VENERDÌ 14.00-18.00
ORARIO: dal LUNEDÌ al VENERDÌ 9.00-13.00 GIOVEDÌ 9.00-13.00 – 15.00-18.00
CODROIPO
LATISANA
MONFALCONE
ORARIO: dal LUNEDÌ al VENERDÌ 9.00-12.30
Via IV Novembre, 11 - Tel. 0432 900839 ORARIO: dal LUNEDÌ al VENERDÌ 9.00-12.30
Via Vendramin, 58 - Tel. 0431 513146
ORARIO: dal LUNEDÌ al VENERDÌ 9.00-12.30 pom. su appuntam.
Via F. da Maniago, 8 - Tel. 0427 709403
Via Nino Bixio, 3 - Tel. 0481 414262
ORARIO: dal LUNEDÌ al VENERDÌ 9.00-13.00 – 14.00-18.00
EDITORIALE
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TUTTO LO SPORT DEL FRIULI VENEZIA GIULIA A 360 GRADI
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03|15 11|02|2015
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IVAN PIRIS, UN JOLLY PREZIOSO
C
pag 8
pag 12
SORCI, IDEA SGAMBETTO DELL´ex
SCHERMA
SEGATTO, ORO MEDITERRANEO pag 38
CAPOLISTA Giuliano Zoratti guida la classifica in Eccellenza con l'Ufm Monfalcone
GIULIANO ZORATTI
UN SOGNO DA
SERIE A
Certezze e speranze di giovani e meno giovani
LE AMBIZIONI DEL TECNICO DELL'UFM pag 10-11
opertina a Giuliano Zoratti, a prescindere dall'attuale primo posto in Eccellenza del suo Monfalcone, che lui spera di condurre prima o poi su rutilanti palcoscenici di serie A, prendendo esempio da altre provinciali come Chievo e Sassuolo, i cui nomi, fino a qualche anno addietro, appartenevano al mondo dei dilettanti. Quasi doverosa perchè il tecnico udinese di esperienze ne ha inanellate molte in diverse categorie, tanto da poterle raccontare, se solo lo volesse, in un diario ricco di episodi variamente colorati. Interessante perciò leggere le sue parole in un'intervista che spazia dai suoi esordi al fianco di Massimo Giacomini nell'Udinese del salto triplo dalla C alla A fino alle successive esperienze dal nord al sud della penisola. E rilievo merita anche uno dei giocatori maggiormente messisi in luce, quasi a sorpresa, nell'Udinese di oggi, quella che Stramaccioni sta conducendo non senza fatica verso la fatidica quota salvezza dei 40 punti. Un jolly dalle lontane origini venete che ha vestito diverse maglie ma che a Udine sta trovando la propria giusta dimensione, calandosi all'occorrenza nei ruoli dei quali la squadra sente necessità. Non solo calcio, comunque, nel nostro magazine, per propria vocazione teso ad evidenziare anche personaggi dello sport giovani ed emergenti: nella scherma la quindicenne pordenonese Alessandra Segatto, che ha conquistato la medaglia d'oro Cadetti nella spada ai Giochi del Mediterraneo spagnoli e nel judo la diciassettenne Giada Medves, bronzo all'Alpe Adria lignanese. Mentre nel basket è interessante scoprire i motivi che hanno portato il talento Francesco Petiziol, nel "diario" da lui scritto per Tremilasport, a mettere da parte l'idea di una carriera nel mondo della palla a spicchi a favore di uno studio che oggi lo sta impegnando nel campo della Fisica teorica. Questo e altro, naturalmente, come sempre.
Il Direttore Edi Fabris
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Questo numero è stato chiuso in redazione mercoledì 11 febbraio 2015.
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QUOTIDIANO D’OPINIONE BIANCONERA
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TremilaSport+ | 11 02 2015 | 05
NONSOLOSPORT
CULTURA
Novità su mostre, spettacoli, eventi, personaggi del panorama culturale
MUSICA
SPAGHETTI WESTERN ROCK PER SIMONE PIVA
È
fresco di stampa il nuovo lavoro di Simone Piva, sempre affiancato dai fedelissimi Rosa Velluto. “Simone Piva & i Viola Velluto” è appunto l’album del rocker gemonese che così racconta la genesi della sua ultima fatica artistica: “Questo disco è un viaggio. Dove una volta esistevano le Province ora sono rimaste solo Frontiere. La Rivoluzione sta nell’Evoluzione all’interno della quale l’uomo è rimasto per troppo tempo Scimmia. Il viaggio ripercorre varie città europee e cerca di riportare all’interno delle canzoni sensazioni e sentimenti di quei luoghi così riconosciuti e poco apprezzati da tutti. Mi sono ispirato a Sergio Leone ed Ennio Morricone, cercando di portare il Rock ad un immaginario Western, sia nelle musiche che nei testi”. La canzone simbolo dell’album è “Vamos Companeros” ed è stata scelta come primo singolo che ha anticipato l’uscita dell’album a fine gennaio: “Racchiude in sintesi e al meglio il nostro messaggio e immaginario. Le mie canzoni possono nascere in qualsiasi momento. L’ispirazione nasce dai miei sentimenti, dai luoghi e dai racconti delle persone che incontro”. Non solo un album in studio ma anche importanti progetti a livello live: “Siamo stati una settimana sulla Home Page di Rockerilla con “Vamos Companeros”, e pian piano stanno uscendo lusinghiere recensioni da tutto lo Stivale. Inoltre tra qualche mese partirà il tour che ora è in programmazione. L’obiettivo è promuovere il disco suonando e facendoci conoscere il più possibile trasmettendo il nostro messaggio”. E allora Rock n Roll, Simone!
L’ANGOLO DELLA
LETTURA ANNE HOLT
QUOTA 1222 EINAUDI
Nel corso della più violenta tempesta di neve a memoria d’uomo, il treno 601 da Oslo a Bergen deraglia sui binari ghiacciati tra le Alpi norvegesi. I passeggeri, soccorsi e tratti in salvo, trovano rifugio in un vicino hotel, a quota 1222 metri, in attesa che la tempesta si plachi e possano ripartire. Tra di loro, per caso, c’è anche l’ex detective della polizia di Oslo Hanne Wilhelmsen, ormai in pensione e sempre più burbera. Sebbene con la polizia e le indagini abbia chiuso da tempo, quando nell’albergo viene rinvenuto il cadavere di un uomo ucciso, non può che rimettersi silenziosamente al lavoro.
JOYCE CAROL OATES
IL MALEDETTO MONDADORI
Princeton, New Jersey, inizio del Ventesimo secolo: un luogo ideale per la tranquilla vita di famiglia, un posto elegante per gente elegante. Ma qualcosa di oscuro e pericoloso sta in agguato ai confini della città. Un veleno maledetto è pronto a diffondersi per contagio tra gli abitanti: vampiri e fantasmi popolano senza tregua i sogni degli innocenti. È la fine dell’inverno, la vigilia del Mercoledì delle ceneri, quando una potente maledizione si abbatte sulla giovane discendenza delle famiglie più in vista della città, e le loro figlie iniziano a scomparire. Un grande affresco storico dell’America di inizio Novecento.
LUKE BROWN
KARIN SLAUGHTER
PIEMME
MONDADORI
TIME CRIME
Mentre la I Guerra Mondiale minaccia di fare in pezzi l’Europa, il re di Spagna Alfonso XIII riceve una lettera che cambierà per sempre il corso della sua guerra. La lettera di una bambina francese, Sylvie, che gli chiede aiuto per ritrovare suo fratello disperso al fronte; lo chiede proprio a lui, l’unico re che ha deciso di non fare la guerra. Alfonso, che ha appunto scelto la via della neutralità, decide così di aiutare, all’insaputa del governo francese, la piccola Sylvie.Un episodio vero della storia europea raccontato per la prima volta: la missione di pochi, coraggiosi eroi che, negli anni in cui il vecchio mondo spariva per lasciare il posto alla modernità, aiutarono tantissime persone, raccontato in un intreccio avvincente degno di Ken Follett.
Liam Wilson ha tutto: davanti a lui scintilla una promettente carriera come editor della casa editrice più trendy d’Inghilterra, il suo capo è uno dei suoi migliori amici, fa le ore piccole per le strade di Londra, ha una fidanzata che ama dal primo istante in cui l’ha vista. Ma basta una notte perché la sua vita vada a rotoli. Nella lunga vigilia che precede l’apertura della Fiera Internazionale del Libro, gli viene affidato il compito fatale di badare al più celebre e dissoluto autore d’Argentina, perché sopravviva alle tentazioni della notte londinese e arrivi in buone condizioni al discorso inaugurale. Ma in quelle ore febbrili tutto va storto, e Liam perde il lavoro, la casa, la fidanzata.
JORGE DIAZ
LA COLLEZIONISTA DI LETTERE
06 | 11 02 2015 | TremilaSport+
LA GRANDE BUGIA
L’ORLO DEL BARATRO
Atlanta, 1974. Kate Murphy ricorderà a lungo il suo primo giorno di lavoro al dipartimento di polizia. Un efferato serial killer che sta mietendo vittime tra gli uomini delle forze dell’ordine ha commesso l’ennesimo omicidio. La polizia è assetata di vendetta, la città è sull’orlo della guerriglia urbana. Kate, intenzionata a lasciarsi alle spalle un passato difficile e tormentato, sa che non sarà facile guadagnarsi la fiducia dell’ambiente maschilista e conservatore del dipartimento. Né può aspettarsi che la sua partner, l’agente Maggie Lawson, si dimostri ben disposta nei suoi confronti. Ma quando entrambe vengono escluse dalle indagini sul serial killer, il desiderio di rivalsa che le accomuna le spinge ad avventurarsi nel cuore oscuro della città sulle tracce dell’assassino.
CALCIOLEGAPRO
“
Allenamenti lunch time per prepararsi al meglio
FANTASIA Lo sgusciante Franchini può essere una delle chiavi di volta del Pordenone.
FABIO ROSSITTO
S
ettimana tranquilla in casa Pordenone. Il rinvio del match con la Giana Erminio ha permesso a mister Rossitto di preparare al meglio le prossime importanti sfide salvezza. Saranno ben sei le gare in programma in poco più di venti giorni. Sei partite per fare punti e tornare a segnare: già perchè ormai sono diventate quattro le gare senza reti dei Ramarri, numeri che tornano a far preoccupare perchè troppo simili a quelli del filotto nero autunnale. La società, dal canto suo, non ha fatto mancare il suo apporto in sede di mercato: Franchini, Ravasi, Gatto sono potenzialmente giocatori che possono tornare assai utili alla causa neroverde; ma l'uomo più atteso deve ancora cominciare a far vedere il proprio potenziale. Parliamo ovviamente di Sasha Bjelanovic, fresco di matrimonio e fiore all'occhiello della campagna rafforzamento neroverde, per il momento in campo si è visto davvero poco. In una situazione come quella attuale i suoi gol servono come il pane: la speranza è che contro la Torres possa almeno essere convocato, per poi cominciare ad essere decisivo dalle sfide successive. Intanto dalla Lega Pro è arrivata l'ufficializzazione della data del recupero del match contro la Giana Erminio, rinviata venerdì per l'innevamento dello Stadio Brianteo di Monza. La gara, valida per la
URGONO GOL
ASPETTANDO BJELANOVIC
Un'inspiegabile decisione arbitrale priva i Ramarri di due punti preziosi, ma resta la convinzione di potersi giocare la salvezza
ventiquattresima giornata di campionato, si disputerà mercoledì 18 febbraio alle 14:30 allo Stadio Brianteo, o, in alternativa, nell'impianto
di Gorgonzola qualora nei prossimi giorni dovesse ricevere il via libera dopo i lavori di adeguamento. Ma per il momento è il caso di non
spingersi troppo oltre: c'è prima da affrontare la Torres e, con l'obbligo di fare risultato a tutti i costi, non sarà impresa semplice.
LA CONFERMA
LOVISA: «MARACCHI HA DIMOSTRATO DI ESSERE UNA PERSONA DI VALORI» Amore per la maglia. Questo chiedeva il presidente Mauro Lovisa, e questa è stata la straordinaria risposta di Federico Maracchi che ha rifiutato il passaggio al Teramo per dare manforte ai neroverdi. «Sono davvero orgoglioso della scelta di Federico - ha commentato il primo tifoso neroverde -. Nonostante la possibilità di trasferirsi in un club che lotta per la vittoria del campionato, Maracchi è rimasto da noi, per contribuire invece alla rincorsa
salvezza. Si tratta di una dimostrazione, da portare come esempio, di attaccamento ai nostri colori e di fiducia nella squadra, nel gruppo e nel lavoro della società - sottolinea Lovisa -. Non molti l’avrebbero fatto. Per questo ringrazio pubblicamente, e di cuore, Federico, ragazzo di parola e di valori, legato al territorio (è di Trieste, ndr). Quanto accaduto mi dà ancora più fiducia nel raggiungimento della salvezza». TremilaSport+ | 11 02 2015 | 07
CALCIOSERIED
BEDIN, COL BELLUNO SENZA ALCUNA PAURA
È
indubbiamente il derby giuliano a tenere banco questa settimana tra le regionali di Serie D. Una gara che sembrava ormai incanalata verso il successo della Triestina che sarebbe valso alla formazione alabardata tre punti d’oro in chiave salvezza proprio contro una diretta concorrente. A spezzare il sogno della Triestina ci ha però pensato Rebbeni in pieno recupero: morale della favola, Kras ancora avanti di due punti in classifica rispetto all’Alabarda. «Abbiamo meritato di vincere, e vedere sfumare così tre punti fa molto male, ma non posso che fare i complimenti ai ragazzi per come hanno interpretato la partita e per come l’hanno giocata – spiega il tecnico della Triestina, Giuseppe Ferazzoli sul sito ufficiale della formazione giuliana -. In questo momento, però, prevale il rammarico: non può essere diversamente quando non vinci una partita in cui non hai praticamente mai subito un tiro in porta. Peccato non avere chiuso la gara prima col secondo gol». «L’infortunio di Manzo? Si sa che per noi è un giocatore importantissimo, anche perché in questo momento siamo privi dei naturali sostituti (Giordano e Pontrelli). Sarà dura trovare soluzioni nell’immediato futuro. Ad ogni modo ho ben poco da rimproverare ai ragazzi, se non di aver affrontato senza la giusta cattiveria quella situazione nel finale di partita». Alle porte un delicatissimo duplice impegno contro Belluno e Altovicentino: “Sono due partite complicate prima di un altro scontro diretto col Giorgione, ma è difficile pensare alla classifica dopo una delusione così cocente». A entrare nell’argomento Belluno è stato anche il centrocampista giuliano Matteo Bedin: «Si tratta della terza forza del campionato, ma voglio sottolineare che giocando come nel derby e producendo queste prestazioni non dobbiamo avere paura di nessuno. Con il supporto dei nostri tifosi, che hanno dimostrato di essere fuori categoria, possiamo comportarci bene anche contro i veneti. Il Kras, vitto-
LA SACILESE INGAGGIA DANIEL PUTO I biancorossi del Livenza hanno annunciato l'ingaggio del centrocampista Daniel Puto. Nato a San Daniele del Friuli il 15 aprile 1996, il neo biancorosso è cresciuto calcisticamente nel Donatello, prima di passare al settore giovanile del Milan, con il quale ha militato anche negli Allievi nazionali guidati due stagioni fa da Filippo Inzaghi. In seguito Puto ha vestito la maglia della Primavera dell'Udinese, club dal quale è arrivato alla Sacilese con la formula del prestito.
rioso con merito due settimane fa a Valdagno contro la corazzata Altovicentino, ha dimostrato che nessun risultato è scontato». Rammarico anche nelle parole di capitan Luca Piscopo, che fino all’ultimo sperava di regalare un gol decisivo ai suoi tifosi: «Difficile dire cosa è mancato lunedì per arrivare ai tre punti, probabilmente la necessaria maturità, ma dobbiamo soffermarci sulle note positive: abbiamo conquistato quattro punti in più rispetto al girone di andata, anche se ne abbiamo lasciati altrettanti sul piatto tra Arzignano e lunedì. Il rigore su Milicevic? L’arbitro non ha visto il contatto; per me invece era un rigore solare». Oltre al risultato anche i provvedimenti del Giudice Sportivo hanno accomunato le due formazioni giuliane. I due tecnici Ferazzoli e Zlogar dovranno infatti guardare dalla tribuna il prossimo match delle rispettive squadre avendo rimediato una giornata di squalifica a testa.
La prossima giornata
15|2|2015
Arzichiampo FONTANAFREDDA Mezzocorona Montebelluna Mori S.Stefano TAMAI TRIESTINA Union Pro Union Ripa LF
Giorgione Clodiense Biancoscudati KRAS REPEN Dro Legnago Salus Ital Lenti Bl SACILESE Alto Vicentino
Scampoli di Serie D IN ARRIVO L'AUSTRIA
L'Omero Tognon si prepara ad ospitare la nazionale azzurra Under 17 impegnata nell'incontro amichevole contro i pari età dell'Austria, in vista degli Europei di categoria. Appuntamento per mercoledì 18 alle 15.
KOCMAN IN ESTASI
Scampato pericolo per il Kras che ha evitato negli ultimi minuti la sconfitta interna contro i rivali della Triestina. Raggiante il presidente Kocman: «Entrambe le tifoserie si sono comportate in maniera esemplare»
08 | 11 02 2015 | TremilaSport+
EXPLOIT SACILESE
Il successo interno dei liventini contro l'Altovicentino ha contribuito a consolidare il quarto posto in campionato: «Ho la fortuna di guidare un gruppo con gli attributi. In campo avevo undici guerrieri», le parole di Zironelli.
CALMA MISTER, CALMA!
Ancora un malore per Stefano De Agostini che, nel corso del match contro il Padova, ha fatto prendere un brutto spavento ai suoi ragazzi. Non è la prima volta che lo stress manda il tecnico. Per fortuna anche questa volta allarme rientrato.
VENTURA IN DIFFIDA
Il cartellino giallo rimediato da Andrea Ventura nel corso del derby contro il Kras costa al difensore giuliano la diffida, assieme a Fiore e Giordano. Il Belluno, invece, dovrà fare a meno dello squalificato Duravia.
KRAS REPEN TRIESTINA
1-1
Foto Foto NK Kras
9-2-2015
Intervista a 360° al tecnico dell'Ufm che continua ad essere uno dei più vincenti in regione
S
essantasette anni e non sentirli: vitalità e passione in Giuliano Zoratti sono palpabili, ed è facile essere catapultati in una marea di aneddoti ed esperienze di sport che mettono la pelle d'oca. Una vita passata a calcare i campi di tutta Italia lascia un bagaglio culturale e sportivo eccezionale, le partite disputate sono un’infinità, i destini incrociati ancora di più. Il "nonno-mister" (in Venezuela, a Caracas, ha due nipotini: Iñaki e Isabella), prima di "appendere la lavagna al chiodo" vuole togliersi ancora qualche soddisfazione: "Vorrei portare il Monfalcone fra i professionisti per far conoscere questo mondo ad una città che se lo merita, così da vivere un calcio speciale, vedendo campi che sono stati palcoscenici della Serie A. Sarebbe qualcosa di straordinario". - Vittoria importante per 1 a 0 con la Gemonese. «La partita è stata condizionata in maniera notevole dal vento. Si era ai limiti della giocabilità. L'arbitro a fine match ha confessato di aver pensato alla sospensione dell'incontro ma fortunatamente siamo riusciti a chiudere la pratica con 3 punti preziosi evitando un probabile recupero del 18, giorno in cui la Virtus gioca in coppa. Abbiamo comunque meritato la
ZORATTI
GLI ESORDI Zoratti fu per anni vice di Giacomini: «Era un rivoluzionario: fuorigioco e pressing come i suoi a quei tempi non li faceva nessuno»
IL VECCHIO LEONE HA ANCORA FAME 10 | 11 02 2015 | TremilaSport+
ECCELLENZACALCIO UDINESECALCIO
vittoria in termini di occasioni create. Vero che in situazioni del genere basta una folata di vento per cambiare le sorti della partita, ma ai punti abbiamo meritato». - Ad oggi ci sono 3 punti in meno rispetto al ruolino di marcia dell'andata. Il girone di ritorno sarà più duro? «Noi non possiamo vincere tutte le partite. Il pareggio a Lumignacco e la sconfitta a Chions sono figlie di tante occasioni sbagliate e di episodi. Se è vero però che i punti contano e che rispetto al girone di andata ne abbiamo 3 di meno, è anche vero che ne abbiamo 6 in più rispetto ad un paio di stagioni fa, quando abbiamo vinto il campionato di Eccellenza. Inutile poi dire che chi viene a giocare con noi e CjarlinsMuzane mette l'anima in campo. Non si ha nulla da perdere e l'approccio è certamente diverso: se si cade è "normale", se si vince si fa l'impresa». - Quanto pesa al momento lo 0-3 subito nel big match d’andata col Cjarlins? «All'andata i due gol che abbiamo subito nelle battute iniziali sono stati un po' casuali ma gli avversari hanno meritato la vittoria per quello che hanno messo in campo. Sono partite secche ed in quella circostanza la squadra di casa ha indovinato tutto. Al termine di quella partita abbiamo parlato mettendo sul tavolo i nostri difetti, analizzandoli, per migliorarci. Li aspettiamo al ritorno: sarà una partita importante anche se non penso decisiva per la vittoria finale».
gna spesso a città metropolitane come fare calcio, come organizzare società, come gestire i settori giovanili. A tal proposito forse un po' troppi stranieri e poca valorizzazione dei giovani italiani, ma tutto sommato vedono sempre oltre. La Champions non è arrivata per caso. Con il suo lavoro il club di Pozzo potrà garantirsi un futuro roseo, evitando situazioni come quella di Parma, che fanno male al calcio». - In carriera ha vinto tanto: Reggina nel '95 in C1, ISM nel 2008 in D alcuni esempi. «Vincere è sempre bello, a prescindere dalla categoria. Regala autostima, convinzione che il lavoro fatto va bene, porta voglia di migliorarsi. Insomma, vincere ti regala momenti indimenticabili». - Venendo agli anni a Gradisca, possiamo parlare di una lunga storia d'amore? «Sì, quegli anni sono stati stupendi e li ricordo con piacere. Ci sono passati giocatori importanti che hanno fatto e stanno facendo tante belle cose». - Ha allenato moltissimi giocatori. Chi ricorda in particolare? «Beh, dire Franco Baresi è abbastanza scontato. Eravamo al Milan e lui era un professionista in tutto, sin da giovane. Silenzioso, taci-
LA SCHEDA Nato a Udine il 13 luglio 1947, Giuliano Zoratti da calciatore ha vestito le maglie di Udinese e Pro Gorizia. Da allenatore ha esordito alla Pro Gorizia, prima di passare a fare il vice all'Udinese, al Milan, al Torino, al Napoli, alla Triestina e al Perugia. E' stato allenatore di Pro Vercelli, Massese, Triestina, Livorno, Reggina, Avellino, Juve Stabia, Novara, Cormonese, Itala San Marco, Jesolo e Ufm Monfalcone. Nel suo palmares, la vittoria della Serie C1 con la Reggina, e della Serie D con l'itala San Marco.
“
Baresi era un talento assoluto, uno come lui avrebbe strameritato il Pallone d'Oro - La sua carriera da allenatore inizia alla Pro Gorizia. Poi, nel 1977, la storica esperienza da vice do Massimo Giacomini all'Udinese. Come ha vissuto quei due anni? «A Udine sono stati due campionati straordinari: stravincere la C e la B insegnando calcio è qualcosa di unico. Venivano a vederci da Coverciano e anche dall'estero per studiare i nostri metodi. Fuorigioco e pressing erano concetti innovativi che furono messi in pratica egregiamente e che fecero la differenza. Era un calcio all'avanguardia che poi ha avuto successo nel lungo periodo: il modo di giocare era estremamente moderno ed innovativo e, praticamente, nessuna altra squadra lo attuava. Giacomini era andato a fare un corso speciale all'estero, oltre che a studiare molte squadre in Europa, importando dettami del calcio olandese soprattutto. Ricordo squadre formate da uomini, da passioni comuni, da amicizia, con una società forte alle spalle: quello che si chiama giusto mix. I risultati sono storici. 35 anni fa quel calcio era cosa esclusiva dell'Udinese». - E l'Udinese continua ad essere tutt'oggi una squadra un passo avanti rispetto a tante big… «Sì, lo si vede ad esempio con lo stadio in costruzione. L'Udinese è sì provinciale ma inse-
turno, non esternava molto i suoi pensieri ma lo si capiva che era destinato a grandi cose. Ha esordito in B con Giacomini ed è diventato un leader che ha fatto la storia del calcio italiano. Ogni tanto penso al Pallone d'Oro vinto da Cannavaro, faccio un paragone, e fra i due per me non c'è storia: Franco era più forte. Peccato che a quei tempi i difensori non vincessero quel premio. Poi penso a Neto Pereira, che ha solo avuto la sfortuna di arrivare tardi nel nostro calcio, ma che ancora oggi, a 36 anni e nonostante qualche acciacco fisico, fa la differenza in Serie B». - Chiudiamo con una sua frase ai tempi del Livorno: "L'allenatore esce sempre sollevato dal campo"... Ce la spiega? «E' emblematica. Quando si vince fuori, i tifosi, ti portano in trionfo. Ti fanno volare in cielo. Quando si perde invece ti sollevano a suon di calci nel sedere. In Toscana la passione è forte, si sa!». Luca Feole
CARRIERA Da quasi 40 anni Giuliano Zoratti rappresenta una delle icone friulane della panchina
La prossima giornata
15|2|2015
Chions Cordenons Lumignacco Manzanese Sanvitese Tolmezzo Ufm Monfalcone Vesna
Ol3 Virtus Corno Tricesimo Gemonese Zaule Ism Gradisca Torre Pn CjarlinsMuzane
TremilaSport+ | 11 02 2015 | 11
CALCIOPROMOZIONE
L'estremo difensore della Cormonese si prepara a vivere la sua giornata da ex contro i goriziani
SORCI
D FIGLIO D'ARTE Luca Sorci ha preso la passione per il calcio dal padre, l'ex portiere Edi Sorci.
a neopromossa in Promozione la Cormonese si ritrova ora impegnata nel bel mezzo della lotta per la salvezza con l’obiettivo di prolungare la propria permanenza in questa categoria: dopo venti partite il girone B vede la Cormonese ultima in classifica con 17 punti conseguentemente allo scontro diretto perso domenica contro il Muggia. A difendere i pali del club isontino, da dicembre allenato da Amedeo Cassia, succeduto a Luca Sdrigotti, c’è Luca Sorci che così fa il punto della situazione in casa grigiorossa. D: Quanto complica la vostra corsa salvezza la sconfitta col Muggia? «Quest’anno la strada è per noi effettivamente si è un po’ complicata, ma è comunque ancora lunga: nonostante l’ultima bruciante sconfitta contro il Muggia, le due vittorie che l’hanno preceduta contro Costalunga e Gonars hanno aumentato le nostra possibilità di salvezza. Sono stati due successi fondamentali che ci hanno infuso fiducia e consapevolezza al gruppo. Alla Cormonese si sta bene, l’ambiente è ottimale e noi giocatori ce
“
L'Itala San Marco mi cacciò, ma poi riuscii a prendermi le mie soddisfazioni 12 | 11 02 2015 | TremilaSport+
LA SCHEDA
JUVENTINA, DI QUA NON PASSI
LUCA SORCI Nato il 19 ottobre 1991 a Palmanova, Luca Sorci è il portiere della Cormonese. L’estremo difensore gradiscano in carriera ha vestito le maglie dell’Itala San Marco (giovanili), Fincantieri (giovanili), Vesna, ISM Gradisca e Juventina. Da quest’anno difende i pali della formazione grigiorossa.
la metteremo tutta domenica dopo domenica; sono certo che siamo in grado di poterci salvare per poter dire la nostra in Promozione anche nella prossima stagione». D: Su chi pensi dobbiate fare la corsa per salvarvi? «Fare previsioni sulla corsa salvezza in questo momento è davvero difficile. Ce la giocheremo fino all’ultima giornata con la Torreanese, il Muggia, il Ronchi e l’Aurora. Al contrario, per quanto riguarda il discorso promozione, vedo favorito il Torviscosa: per me sarà la vincitrice del campionato». D: Nel prossimo turno di campionato affronterete la Juventina, in un match per te dal sapore particolare… «In effetti per me la partita contro la Juventina non è come le altre, avendoci giocato per due stagioni. Conservo dei ricordi bellissimi, ma domenica, dal primo minuto di gioco, il mio compito sarà quello di portare la Cormonese alla vittoria». D: Qual è stato il momento più bello della tua carriera fin qui? «Rimarrà indelebile l’anno all’Ism Gradisca in Serie D. In quella stagione ho inanella-
PROMOZIONECALCIO
GIRONE A
MUZZIN ALLA GUIDA DEL BRIAN
to 30 presenza e mi sono tolto la bellissima soddisfazione di giocare al Sant’Elena contro il Venezia davanti a settemila spettatori. Un’emozione indescrivibile». D: E il più brutto? «Sicuramente quando ai tempi delle giovanili all’Itala San Marco mi è stato comunicato di non rientrare più nei piani della società. Col senno di poi, però, si è rivelato un colpo di fortune perché mi ha dato modo di passare a realtà diverse dove ho conosciuto personaggi straordinari». D: Quanto è stata importante la figura di tuo padre nella tua scelta di giocare a calcio? «Potrei definirla fondamentale. Era un portiere anche lui e ho scelto questo ruolo proprio perché volevo seguire le sue orme, anche se, per la verità, i primi calci al pallone li ho tirati da attaccante. Ma è stata cosa che è durata poco, il fascino del portiere ha predominato e mi sono definitivamente infilato i guantoni. Evidentemente ce l’ho nel sangue». D: C’è un personaggio nel mondo del calcio dilettantistico al quale sei maggiormente legato? «L’elenco rischia di essere davvero lungo. Impossibile però non citare Roberto Codra, mio preparatore per tre anni alle giovanili della Fincantieri, così come mister Enrico Coceani che mi ha fatto esordire in Eccellenza e mister Giuliano Zoratti a cui invece devo l’esordio in serie D. Dulcis in fundo, fondamentali sono stati anche il mio preparatore al Vesna, Denis Carloni, e Francesco Dessabo alla Fincantieri e alla Juventina. Sono queste le persone che, più di tutte le altre, hanno investito su di me tutta la loro fiducia permettendomi di crescere e di migliorare costantemente e di diventare quello che sono ora». Elia Bianco
L'INTERVISTA
Luca Sorci ai tempi dell'Ism Gradisca
EX DI TURNO Luca Sorci sarà il grande ex del match del prossimo turno contro la Juventina.
A
È tornato in sella, Massimo Muzzin, il tecnico scelto dalla dirigenza del Brian per portare la squadra ai play-off dopo la separazione consensuale con Gabriele Verri. «C’erano già stati contatti con la dirigenza biancazzurra in precedenza, ma poi non se ne fece nulla – ammette il tecnico di Porcia -. Non ci sono stati problemi a trovare l’accordo con il presidente Chiandotto. I piani e le ambizioni del Brian mi sembrano più che chiari. Cercherò di capire quali sono i problemi da risolvere e i punti su cui lavorare. Per quanto mi riguarda, sono davvero entusiasta di essere tornato in corsa dopo quanto successo con la Sanvitese, e ancor più per essere alla guida di una squadra davvero forte che può togliersi grandi soddisfazioni». Il primo impegno di Muzzin sulla panchina dei biancazzurri sarà contro il temibile FiumeBannia: sarà quindi subito scontro diretto: «Loro sono davvero forti e al momento stanno vivendo un ottimo momento di forma. La mano di Corba si vede. Noi però abbiamo una rosa importante e in grado di lottare per i primi posti. Il Rivignano? Si può sperare in un loro calo, ma al momento mi sembra improbabile». «A livello tattico non penso di andare ad apportare grandi cambiamenti – continua Muzzin -, in questo momento non avrebbe alcun senso. Continuerò a puntare sulla difesa a quattro. La cosa positiva è che potrò iniziare a lavorare praticamente con tutta la rosa a disposizione». (m.m.)
La prossima giornata
15|2|2015
C.Fiume/Bannia Diana Flaibano Flumignano Prata Reanese Rivignano Sesto Bagn.
Brian Lignano Porcia Pro Fagagna Bannia Pravisdomini Teor Spal Cordovado
B
La prossima giornata
15|2|2015
Aurora Com. Gonars Cormonese Costalunga Pro Cervignano S.Giovanni Ts Sangiorgina Torreanese
Torviscosa Muggia Juventina S.A. San Luigi Trieste Calcio Valnatisone Sevegliano Ronchi
TremilaSport+ | 11 02 2015 | 13
CALCIO PRIMACATEGORIA
Ronchese resta... per il momento Nel girone A di Prima categoria i giochi per il vertice sono praticamente fatti. Con la vittoria della scorsa settimana contro l'Union Pasiano nel recupero infrasettimanale, il Casarsa ha ulteriormente allungato in classifica sulle rivali, che hanno ben poco da consolarsi per il pareggio a reti bianche dei gialloverdi contro il Codroipo. I punti di vantaggio di Muzzatti e compagni sulla prima inseguitrice sono ben 15 e si può tranquillamente dire che ormai solo la matematica tiene lontano il Casarsa dai festeggiamenti per il ritorno in Promozione. Se il Casarsa si appresta a brindare a breve, dalla parte opposta della classifica non c'è ormai più nulla che si possa fare per la Virtus Roveredo: quello dei biancazzurri è un caso disperato, avendo conquistato finora solo tre miseri punti. Con un -17 dalla penultima la formazione roveredana sta ormai cominciando a pensare al prossimo campionato di Seconda categoria. Rimanendo in zona retrocessione, si è fatta sempre più calda la situazione a Caneva: le cinque sconfitte consecutive hanno fatto finire i liventini al terz'ultimo posto. Il tecnico Ronchese lunedì è stato ad un passo dall'esonero, ma è rimasto in sella grazie ll'intervento dei suoi giocatori. Fallire lo scontro diretto contro il Rivolto del 22 febbraio, però, per la sua panchina sarebbe sicuramente fatale. (m.m.)
14 | 11 02 2015 | TremilaSport+
Michele Verona con la maglia del Rivignano in contrasto su Daniel Paciulli
MICHELE VERONA
IL BALUARDO
DELLA TARCENTINA
S
quadra neopromossa in Prima Categoria dopo la netta vittoria del campionato della stagione precedente, la Tarcentina sta quest’anno disputando un torneo di tutto rispetto e, dopo venti partite, si ritrova posizionata nel cuore della compatta classifica del girone B con all’attivo 28 punti, a soli quattro dalla zona play-off e a tre da quella play-out. La sconfitta di domenica contro l’Ancona non ha modificato più di tanto gli equilibri del campionato e né le ambizioni della banda allenata da quest’estate da Giovanni Putti, ex Cassacco e successore di Marco Bianchin. Fra i bastioni difensivi in forza ai canarini troviamo Michele Verona, ex punto di forza del Rivignano e approdato la scorsa estate a Tarcento. - Come reputi questi tuoi primi mesi a Tarcento? «Qui ho trovato un bellissimo gruppo di ragazzi e devo dire che le strutture sportive messe a nostra disposizione sono davvero ottime. La società è sana, seria e ambiziosa, oltreché con le idee chiare: vuole crescere e salire di categoria. Ovviamente questo primo campionato da neopromossi servirà per porre le basi e creare i giusti presupposti per fare il salto auspicato nei prossimi anni. Nostro obiettivo, per ora, è quello di pensare
Nato a Udine il 15 luglio 1989, il difensore centrale di Attimis, dopo la trafila della giovanili all’Ancona, ha esordito in prima squadra al Rivignano, per poi andare a vestire le maglie di Pordenone e Manzanese, sempre in Serie D. Poi, il ritorno a Rivignano, squadra con la quale ha militato gli scorsi tre campionati, prima di passare alla Tarcentina.
partita dopo partita dando il massimo, e possibilmente riuscire a rimanere nella metà alta della classifica». - Hai anche tu un portafortuna che ti porti sempre in campo? «Potrei definire tale la maglia numero 6. E’ un numero che ho da sempre e ho intenzione di portarlo sulle spalle fino al momento in cui smetterò di giocare a calcio. Era sulle mie spalle anche nel momento più bello della mia carriera da calciatore, la vittoria contro il Tricesimo nella finale play-off per il salto in Eccellenza. Di quella partita ricorderò sempre ogni attimo, mi ha regalato emozioni impareggiabili. Tuttavia non sono uno a cui piace cullarsi sulle belle esperienze passate. Cerco sempre di cogliere dalle esperienze gli aspetti più positivi, e penso quindi che il futuro potrà riservarmi degli altri momenti altrettanto ricchi di soddisfazioni». - Prossimo avversario in campionato dei canarini, un Santamaria da prendere con le molle... «Mi aspetto una gara molto impegnativa, loro sono una buona squadra ma noi non siamo certo da meno. Daremo tutto per ottenere il bottino pieno e portarci a casa i tre punti così come ci è riuscito all’andata: una vittoria sarebbe fondamentale per il nostro processo di crescita costante». (e.b.)
PRIMACATEGORIACALCIO
LavarianMortean Fulgor
1-1 8-2-2015
15|2|2015
Caneva Corva Gravis Maniagolibero Pol. Codroipo S.Quirino Union Pasiano Valeriano
Casarsa Barbeano Vallenoncello Vivai Rauscedo Rivolto Camino V. Roveredo Vajont
B
La prossima giornata
15|2|2015
Ancona Buiese Cassacco Fulgor Isontina N.Sandanielese Real Ud Est Santamaria
Rive D'Arcano U. Martignacco Lav. Mortean Caporiacco Fauglis Risanese Ragogna Tarcentina
C
La prossima giornata
15|2|2015
Aquileia Azzurra Go Domio Isonzo S. P. Mariano Muglia Ponziana S.Andrea SV
Primorec Gradese Sovodnje Terzo Pro Romans Med Breg Sistiana Fo.Re Turriaco
Foto Alessio Beltrame
A
La prossima giornata
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CALCIOFOTOGALLEY CALCIOUDINESE
PRIMA CATEGORIA GIR. B
ATLETICO Fauglis Real Udinest
2-3
Foto:DARIO BIANCHI
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FOTOGALLEYCALCIO UDINESECALCIO
TremilaSport+ | 11 02 2015 | 17
CALCIOSECONDACATEGORIA
CASO PERTEGADA
LA REAZIONE DI BIANCHIN Dopo la stangata del Giudice Sportivo che ha colpito il Pertegada la scorsa settimana per quanto successo contro il Porpetto, è il presidente del club bassaiolo, Adriano Bianchin, a prendere la parola: “Accettiamo il giudizio del Giudice Sportivo fino ad un certo punto: va bene per le cinque giornate di squalifica a Mauro, che ha perso la testa e ha protestato in maniera veemente e pesante nei confronti dell’arbitro anche a fine partita; va bene anche per le tre giornate comminate a Penso, ma sicuramente faremo ricorso per gli otto turni inflitti a Prataviera in quanto non è stato dato il nome del giocatore che avrebbe dato una spinta all’arbitro durante la mischia successiva al rosso di Penso. Trovo il provvedimento ingiusto e illogico perché nessuno ha la prova della spinta e il capitano in tutta onesta non ha visto niente. Inoltre mi chiedo come mai il Porpetto ne sia uscito totalmente indenne, nonostante in mezzo alla mischia ci fossero anche giocatori loro”. Venendo invece al presente, il presidente del Pertegada si dice contento del pareggio rimediato contro il Sedegliano in pieno recupero: “Dopo un brutto primo tempo, mi è piaciuta la reazione della squadra nella ripresa. Il campo era in cattive condizioni e non era facile giocarci. Per fortuna in questo caso l’arbitraggio è stato impeccabile”. “Il nostro obiettivo? Non ci nascondiamo, restano i play-off, e in questa ottica il recupero di Cordani può essere importante. La classifica è corta – conclude Bianchin -, abbiamo una squadra giovanissima e, se anche non dovessimo riuscirci quest’anno, di sicuro punteremo ad un salto di categoria nella prossima stagione”.
18 | 11 02 2015 | TremilaSport+
L'annoso problema dei campi tra i dilettanti resta irrisolto.
S.O.S. AURISINA
La società triestina è in grave crisi e ora rischia di sparire. Mascarello: «Progetto per un nuovo impianto fermo da 7 anni»
“A
ndremo avanti fino a fine stagione. Onoreremo il campionato fino in fondo. Poi ci saranno nuove elezioni dalle quali speriamo venga fuori una nuova dirigenza in grado di ripartire dalla Terza Categoria”. Chi parla è Paolo Mascarello, Presidente dell’Aurisina, società che milita in seconda categoria girone D. Non c’è quindi nessun ritiro all’orizzonte, smentendo così le voci più insistenti dopo che, per la seconda volta in questo campionato, domenica scorsa, le furie rosse si erano presentate solo in 6 in campo. Ma la delusione c’è e non solo per i risultati. L’Aurisina è l’unica squadra a 0 punti dell’intero panorama dei campionati dilettanti. “C’è stata una divisione all’interno della dirigenza che si è sommata alla crisi e al patto di stabilità”. Già, quel patto di stabilità che mette in ginocchio non solo l’economia di un intero paese ma anottenuti che lo sport. L’Aurisina attende un nuovo impianto da 7 anni. Ad Reds oggi la situazione è grave. La recinzione che delimita il campo da un’area privata viene tenuta in piedi da un tirante e due pali che proprio sabato a causa della bora hanno parzialmente ceduto. “Era impossibile giocare- dice il Presidente Mascarello – Non potevamo rischiare che una parte della struttura cedesse con il rischio che qualcuno dei giocatori si facesse male. Ci poteva scappare anche il morto”. Per rifare l’intera recinzione e adeguare l’intero
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i punti dai
impianto di Aurisina ci vorrebbero 360 mila euro “già accantonati dall’amministrazione – dice il Presidente - ma purtroppo inutilizzabili a causa del patto di stabilità. E’ un progetto vecchio di 7 anni. Purtroppo i problemi si sono venuti a sommare e ora ci piove anche dietro la sede. Fare calcio in queste condizioni è impossibile. Se poi ci mettiamo anche che la tariffa dell’acqua che paghiamo è quintuplicata, il rischio di non stare dentro nei conti è elevato”. “Siamo nell’assurdo più totale. Ho anche spedito alla Federazione una relazione per spiegare in che situazione viviamo con tanto di foto dell’impianto sportivo. – continua – Sappiamo che non è colpa del Comune che ha le mani legate a sua volta per il patto, ma così è difficile andare avanti. Fortunatamente non abbiamo debiti, anche perché qui, nessuno prende rimborsi, e questo potrebbe giovare ai fini di un cambio di mano della società che ci sarà a fine anno. Ripartire dalla terza categoria non deve essere un dramma. Ma un motivo per rinascere”. “Sono stanco e stufo – conclude Mascarello – Non è facile trovare dirigenti pronti a rilevare la società. Ma speriamo che ci siano. Ne va della sopravvivenza di questa società”. Davide Vicedomini
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La recinzione che delimita il campo viene tenuta in piedi da un tirante e due pali che sabato a causa della bora hanno parzialmente ceduto
TERZA CATEGORIACALCIO
2a Categoria A
Si assottiglia il vantaggio del Calcio Aviano fermato sull’1 a 1 da un mai domo Vibate. Ne approfittano Valvasone, Real Castellana e Union Rorai mentre la Tilaventina perde un’ottima chance per farsi sotto. Girone diviso in due tronconi con ben 10 squadre in grado di lottare per promozione e playoff. In fondo alla classifica tre punti importanti per il Maniago.
2a Categoria B
SUI CAMPI DI SECONDA E TERZA
Il Riviera respinge l’attacco del Bearzi nel big match della ventesima giornata di gara. Il Cussignacco rafforza la terza posizione mettendo sempre più nei guai la Majanese. Importante vittoria in chiave playoff della Pasianese sul Moruzzo. Nella parte bassa della classifica l’Atletico Grifone vince e sorpassa il Chiavris.
FOCUS
2a Categoria C e D
Sorpasso riuscito in testa alla classifica. Il Palazzolo vince in casa della Serenissima e beffa l’Azzurra Premariacco. Sei le squadre in lotta per due posti nei playoff raccolte in soli due punti. Continua a macinare punti e a scalare la classifica il Buttrio che ora cede la salvezza lontana di soli 6 punti. Nel girone D diventano dieci i punti di vantaggio della Pro Gorizia sullo Zarja. In chiave playoff perdono sia il Primorje che la Sanrocchese. Punticino importante del Villesse.
3a Categoria
Foto:ILARIA METUS
Una foto d'archivio dell'Azzanese, ripartita dalla Terza dopo i fasti delle passate stagioni
MARANESE DA RECORD Continua a collezionare vittoria e record su record la Maranese a quota 49 punti dopo appena 17 giornate. La vittima di turno è il Gaja. Nel girone B il Tre Stelle pareggia contro il Ciconicco ma alle spalle nessuno ne approfitta. Nel girone A l’Azzanese ne rifila ben 9 all’Arzino e mantiene i sette punti di vantaggio sui Falchi a pari punteggio con l’Unione Smt.
RICOMINCIARE FA BENE
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icominciare fa bene, se i tifosi ti amano ancora di più, se i conti sono a posto, se sei primo in classifica. L’esempio arriva dall’Azzanese, regina del girone A della terza categoria. Dalle stelle alle stalle. Quest’estate la formazione pordenonese ha rinunciato alla terza categoria e quindi ai sogni di gloria per ripartire. “Abbiamo fatto una scelta pratica – dice il segretario Franco Rossetto – per eliminare i costi dell’Eccellenza. Abbiamo chiesto di iscriverci alla prima categoria ma non è stato possibile”. L’obiettivo è così diventato quello di recuperare i giocatori della zona e di puntare sul settore giovanile. Azzanese, anno zero. “E’ stata una scelta dolorosa dovuta un po’ alla crisi e al calo degli sponsor. Siamo così tornati al calcio normale, come noi lo vogliamo definire”.. Già, perchè, a conti fatti, sottolinea Rossetto “solo per i rimborsi spese pagavano in Eccellenza 120 mila euro, impossibile per i bilanci di un piccolo paese come il nostro della Destra Tagliamento”. In poco tempo è stata assemblata una squadra di giovanotti classe ‘96 – ‘97 con l’innesto di quattro giocatori esperti e qualche ex di ritorno attorno a un allenatore cresciuto negli
allievi. E....a sorpresa oggi l’Azzanese gioca già per vincere, per tornare in seconda Categoria. “Non ci aspettavamo di essere già lì - dice Rossetto”. La forza del gruppo è il paese. Gran parte dei calciatori vivono e abitano ad Azzano Decimo. “Abbiamo scoperto che questo è il calcio che ci piace e noi dirigenti ci stiamo divertendo molto. Molto di più di quando eravamo in Eccellenza, nel cosiddetto calcio che conta. I risultati vengono dopo. Prima viene il bilancio. Non vogliamo più fare il passo più grande della gamba”. E anche i tifosi hanno riscoperto una squadra. “Prima – conclude Rossetto – avevamo tutti giocatori che venivano da fuori. Oggi invece sono del Paese. E c’è un gran seguito che prima non c’era perchè nonostante i risultati, nonostante si lottasse per qualcosa di ambito i tifosi, forse non sentivano loro quella squadra. Oggi ci sono mogli, fidanzate, parenti. Azzano Decimo è rinata intorno a questa squadra”. (d.v.)
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L’Azzanese riparte dalla Terza Categoria e riscopre l’amore dei propri tifosi TremilaSport+ | 11 02 2015 | 19
CALCIOFOTOGALLEY CALCIOUDINESE
SECONDA CATEGORIA GIR. B
pagnacco treppo grande
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Foto:Alberto Trangoni
8-2-2015
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FOTOGALLEYCALCIO UDINESECALCIO
TremilaSport+ | 11 02 2015 | 21
CALCIOGIOVANILE REGIONALE
Allievi, il Donatello resta in scia Pochi minuti di paura poi il Flaibano torna a macinare gol e punti. La capolista non perde la testa e abbatte nella propria corsa verso le finali del campionato juniores anche il Rivignano. Punteggio tennistico tra le due squadre. La squadra di Rossi va a segno con Faraoni, Zucchi, Beinat, Rebustini, Bivi e Sivilotti dopo il momentaneo vantaggio dei padroni di casa firmato da Di Georgescu. Il Lumignacco fermato a Chions perde il treno di testa mentre a restare agganciato sulla scia della capolista c’è la Sanvitese che si fa un sol boccone della Pro Fagagna. Nel girone B, la Manzanese approfitta della bora che impedisce il regolare svolgersi del big match tra Trieste Calcio e San Luigi per rivedere dpo mesi il primo posto. Nella categoria allievi Elite, il Bearzi rende la vita difficile al Trieste Calcio ma si deve alla fine arrendere. Vola il Donatella in casa del Fontanafredda grazie alle reti di Cozzarolo e Zuliani. Cade invece la Sanvitese ad opera del Pro Gorizia. Negli altri gironi il Sesto Bagnarola balza in testa al raggruppamento D. Tre reti indigeste invece mandano ko la Nuova Sandanielese. Nei giovanissimi Elite ben tre le squadre al comando: San Luigi, Manzanese e Trieste Calcio. Importante la vittoria degli orange friulani in casa della Sanvitese risolta grazie alla doppietta di Serpellini e alla rete di Comand.
Le nuove leve targate CjarlinsMuzane
IL GRANDE POLO DELLA “BASSA” L’ambizioso progetto del Cjarlins Muzane
L’
obiettivo è quello di diventare un punto di riferimento per i giovani che vogliono fare calcio nell’intera Bassa Friulana. Il Cjarlins Muzane vola, non solo in Eccellenza, ma anche nel settore giovanile. Merito di uno staff che in questi anni si è dato un’organizzazione che va dalla prima squadra ai baby calciatori. 170 giovani nel vivaio: una squadra di allievi regionali ’98 che ha sfiorato di poco la qualificazione nell’Elite; gli allievi sperimentali ’99; i giovanissimi regionali 2000 che hanno finora vinto tutte le partite del proprio girone; i giovanissimi sperimentali 2001; i giovanissimi sperimentali 2002; gli esordienti 2002 e 2003; e due squadre di pulcini. Alessandro Maserati, responsabile del settore giovanile svela le carte “Vogliamo diventare il polo calcistico della Bassa Friulana: un punto di riferimento per chi vuole fare calcio seriamente e con buona qualità. Puntiamo al territorio. L’obiettivo è quello poi di far crescere questi ragazzi e portarli in prima squadra. Ovviamente al calcio si accompagna l’educazione sportiva. Chi viene a far parte della famiglia del Cjarlins Muzane deve dare bella im-
magine di questa società”. Un progetto ambizioso sotto il profilo tecnico, sociale ed educativo. La parola d’ordine è “costruire” e non può essere diversamente, visto che il patron, Vincenzo Zanutta, “mastica” edilizia ogni giorno. “Per noi questo – dice Maserati – è l’anno zero. Ci siamo dati un’organizzazione di allenatori e preparatori. Il primo obiettivo è stato quello di crescere come società. I risultati vengono dopo. Ora possiamo contare su numerosi dirigenti”. Unico neo la mancanza di una squadra di juniores. Questo costerà alla società una multa di 5 mila euro. “E’ stata fatta una scelta. – precisa Maserati - In prima squadra abbiamo ben 10 fuori quota che hanno un’età da juniores, più quattro allievi. Fare una squadra di juniores ci sarebbe costato più di una multa. Una scelta insomma puramente basata sui conti” Davide Vicedomini
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Il CjarlinsMuzane vola, non solo in Eccellenza, ma anche a livello di giovanili
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GIOVANILE PROVINCIALECALCIO
provinciali in pillole JUNIORES
Qui sopra la formazione Allievi dell'Union Martignacco. Sotto, la squadra Giovanissimi
VOGLIA DI REGIONALI
L’Union Martignacco punta a tornare tra i grandi. La speranza è riposta soprattutto sulla formazione Giovanissimi
S
ei anni fa l’Unione, tra Union Nogaredo e il Martignacco. A sei anni di distanza nessun pentimento, anzi la certezza di aver compiuto un salto di qualità nel bene di un intero paese e dei propri giovani calciatori. L’Union Martignacco è una delle più belle realtà del panorama calcistico provinciale. E i risultati finora stanno premiando gli allievi e i giovanissimi “I risultati – dice il responsabile del settore giovanile, Giovanni Zuliani – dipendono da una serie di fattori. Ci vuole anche un po’ di fortuna. Ma il fatto di trovarci nelle parti alte della gli anni passati classifica sia negli allievi che dalla fusione nei giovanissimi ci rincuora. Stiamo cercando di dare continuità all’intera filiera che porta alla prima squadra”. L’obiettivo è arrivare ai regionali “per giocare a buoni livelli e cercare così di invogliare altri ragazzi a entrare a far parte della nostra famiglia. La nostra filosofia – dice Zuliani – è quella di portare più giocatori possibili in prima squadra” - Ma vi piacerebbe un raggruppamento regionale ridotto a sole 28 squadre, come è nelle intenzioni della Federazione regionale? “Lo riteniamo un progetto giusto. Poi bisogna
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vedere i punteggi e i criteri che determineranno questa scrematura. Ma è giusto che il campionato dei regionali abbia una certa rilevanza, sia più competitivo” - L’Unione tra le due società di Martignacco sta portando i suoi frutti? “È stato un bene. E’ stato fatto un salto qualitativo anche se ci penalizza la questione degli impianti. Una delle nostre squadre è costretta a emigrare a Colloredo di Prato e a Moruzzo. Gli allenamenti li svolgiamo su un campo piccolo e ci sono anche problemi di spogliatoi. Ma sappiamo che non è il momento giusto che per chiedere sforzi al Comune” - Dove potete arrivare? “Ci piacerebbe tornare con i giovanissimi nei regionali. Ma anche per gli allievi sarebbe una bellissima occasione. E sarebbe la prima” (d.v.)
Il Tre Stelle sente il fiato sul collo da parte dei Rizzi. Gli udinesi non sbagliano l'appuntamento con la vittoria battendo la Pasianese e ora sono a solo un punto dalla capolista. Bene anche Nuova Sandanielese, San Gottardo, mentre l'Union Martignacco non riesce a sfatare il tabù Chiavris.
ALLIEVI La cocente sconfitta dell'Ol3 sul campo della Majanese rimette tutti in gioco. Ad approfittarne sono l'Union Martignacco, il Pagnacco, la Bujese, il Forum Julii e la stessa Majanese. Ben sei le squadre raccolte in un fazzoletto di soli quattro punti. Nel girone B Sedgiano sempre al comando inseguito dai Rizzi e dall'Aurora rispettivamente a 6 e 7 punti di distanza.
GIOVANISSIMI Nel girone A continua il testa a testa tra Pro Fagagna, che si è sbarazzato dell'Udinese Academy, e Union Martignacco. Nel raggruppamento B Chiavris e Udine United Rizzi hanno vita facile e solo un punto le divide. Infine nel girone C il Tre Stelle si avvia verso il trionfo. Sono ben nove i punti di vantaggio sul Palma.
TremilaSport+ | 11 02 2015 | 23
CALCIOFOTOGALLEY
ALLIEVI REGIONALI Gir C
RIVIGNANO AQUILEIA
2-0
Foto:DARIO BIANCHI
8-2-2015
24 | 11 02 2015 | TremilaSport+
FOTOGALLEYCALCIO UDINESECALCIO
TremilaSport+ | 11 02 2015 | 25
CALCIOC5
TAVAGNACCO SCONFITTO
NIENTE DA FARE PER LA FORMAZIONE DI DEDUSHAJ NONOSTANTE UN SUPER NOUAJ
fLASH PORDENONE, ECCO CARIDDI E BRUN
SERIE C
Infortuni a non finire, e così i nero-verdi sono corsi ai ripari riportando in campo due giocatori che avevano già abbandonato l’attività agonistica. Parliamo dello storico capitano Mirco Cariddi, richiamato in campo dopo quasi un anno e Alex Brun, portiere, gia protagonista in maglia nero-verde nel campionato di serie B 2010/2011. Per Brun, visti gli infortuni di Acampora e Ferrin, esordio vincente in quel di Tavagnacco.
NIENTE DA FARE PER MANZANO CONTRO MESTRE
COPPA ITALIA
Da l’addio alla manifestazione nazionale il Manzano, che esce sconfitto 6-3 nella gara decisiva del triangolare in casa del Città di Mestre. Poche recriminazioni per i giallo-blu a cui bastava anche un pareggio per passare il turno, sotto 3-1 nella prima frazione Goranovic e compagni non hanno mai dato l’impressione di poter portare a casa la qualificazione. SERIE C
TAVAGN ACCO FUTSAL, E' SEMPRE GOLEADA
Non ci si annoia di sicuro nelle gare dei giallo-blu di mister Dedushaj, se è vero che il 12-8 con il Pordenone rappresenta la gara con più reti di tutto il campionato. Battuto il precedente primato, detenuto dal 13-6 con cui la Bassa si era sbarazzata proprio dei gialloblu che con 130 reti subite detengono la peggior difesa del campionato, nonostante gli 85 palloni insaccati (settimo attacco) da Hisum e compagni . Numeri che dicono che nelle gare del Tavagnacco, 11 reti di media complessive sono sempre garantite.
PER IL TITOLO
È CORSA A DUE
C
ontinua senza intoppi la marcia al vertice dello Starfive che tra le mura amiche supera di slancio 6-3 anche la Torriana estromettendola definitivamente dalla corsa per il titolo; in scia resiste solo il Manzano che vince in scioltezza 8-2 sul campo di una rabberciata Clark, doppiette per Teixeira,Taviani e Frosuttio oltre ai centri di Goranovic e Sbisà, seggiolai a meno nove dal vertice ma con una gara in meno rispetto alla capolista. Decisivo per il titolo a questo punto potrà rivelarsi lo scontro diretto di fine mese a Manzano. Al terzo posto assieme alla Torriana si porta il Pordenone che vince a Tavagnacco in una gara pirotecnica terminata 12-8 per i neroverdi (6 reti per Milanese), per i locali non basta lo scatenato Nouaj autore di ben sette reti e Lukombo ad evitare la sconfitta. In zona play off resta l’Udinese Futsal con il bliz ad Aquileia 6-2, doppietta di Collevati, oltre a Sironi, Savino, Dell’Arche e Vittori per i bianconeri mentre per i patriarchini salvano l’onore Dovier e Civita; passo falso invece della Bassa Futsal avanti per 1-3 al riposo con i centri di Grzeli (doppietta) e Solaja, si fanno rimontare e superare nella ripresa
dal Maniago: 4-3 il finale per i coltellinai. In scia alla zona play off ci resta il Lignano che vince a fatica 4-3 sul campo della Tana Udine, partita nervosa decisa dalla tripletta di Saviano e dal gol di Imazio mentre per gli udinesi non bastano Spina, Buonocore e Conte. Dopo tre sconfitte di file, ritrova i tre punti il Maccan Prata che supera per 5-3 solo nei minuti finali il Tergesteo, infine interrompe l’emorragia di sconfitte il Basiliano che ha la meglio sul filo di lana per 5-4 sulla Fiamma Longobarda con doppiette di Raugna e Massaro e gol di Fallacara. In serie B il derby regionale tra Palmanova e Adriatica regala un pirotecnico pareggio 5-5, con la squadra di Noselli abile a rimontare lo svantaggio di 2-4 di metà ripresa. Un punto che sicuramente viene accolto meglio dai cantierini di mister Jovic, che si portano a metà classifica con 17 punti mentre gli amaranto del presidente Labollita restano incollati alla zona retrocessione con solo tre punti di vantaggio sul fanalino Alma Juventus Fano che sarà il prossimo avversario per Bearzi e compagni. L’Adriatica invece se la vedrà alla Polifunzionale di Monfalcone con l’altro fanalino di coda, il Fano.
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FEMMINILECALCIO CENTROCAMPO Eleonora Perissinotto è una delle assi portanti della linea mediana del Pasiano, che l'allenatore Matteo Perin sta conducendo nelle posizioni di testa bel campionato di serie C.
ATTACCO AL MONTEFORTE
Il Pasiano, pur tra i problemi, punta alla promozione in B
D
avide contro Golia, Acf Pasiano in primis non contro un avversario da battere sul campo macontro di una serie di difficoltà oggettive, di problemi strutturali che vanno ben oltre i 90 minuti domenicali. Le bianconere del presidente Minusso, abbandonato anzitempo il sogno di una storica promozione in serie B, si accingono a riprendere domenica prossima contro il
Festa dopo un gol. Come molte altre società di calcio femminile, anche il Pasiano deve fare i conti con una certa carenza di organico e dirigenziale. "E purtroppo sempre meno ragazze si avvicinano a questo sport", dice Perin.
TAVAGNACCO, 6 GOL PER MANTENERSI IN QUOTA. IN B, BEARZI QUINTO.
Alessia Tuttino
Belluno il cammino nel campionato di serie C con il preciso obiettivo di centrare un secondo posto che lenirebbe le difficoltà che solo un movimento dilettantistico e poco seguito può riserbare. «Le difficoltà ci sono e sono principalmente di carattere oggettivo – commenta il tecnico Matteo Perin –. Purtroppo noi addetti ai lavori stiamo appurando che un numero sempre
più esiguo di ragazze pratica questo sport e che esiste una sostanziale mancanza di strutture adatte a portare avanti un certo tipo di lavoro. Inoltre la maggior parte delle società è composta da dirigenti di vecchio stampo, persone che hanno dato la vita per il calcio ma che non hanno un’elasticità mentale tale da rendere possibile un rinnovamento ormai indispensabile. Ci vorrebbe insomma una scintilla, un cambio di direzione repentino che dribbli tutti questi problemi e spiani la strada verso nuovi orizzonti». Diff icoltà a parte, gli obiettivi s ta g i o n a l i restano di prim’ordine, con un quarto posto che può fungere da trampolino di lancio per lidi ben più lontani. «Puntiamo al secondo posto - conferma Perin - perchè la capolista Monteforte, oltre ad avere 11 punti in più, ha numeri e strutture che le permettono di fare la differenza e, seppur all’andata fossimo riusciti a strappare un pareggio con i gol di Bortolussi e Zadro, rimane la favorita per la promozio-
Il Tavagnacco maramaldeggia a Cuneo (1-6) contro una delle formazioni meno attrezzate della serie A, e permane in classifica in zona neutra. In testa la lotta è ristretta alla coppia Brescia-Verona distanziate fra loro di un solo punto (35 le lombarde, 34 le venete), mentre il
TUTTOFARE Giulia Sogaro giostra nel centrocampo nerocrociato. ne. Noi ce la giochiamo con Belluno, Vicenza e Sant’Anna, squadre di qualità a cui non abbiamo comunque nulla da invidiare. Il capitolo Coppa Regione ci vede in semifinale contro il Chiavris con i favori del pronostico, fermo restando che nel calcio la palla è rotonda. Ma è chiaro che mi aspetto di fare risultato contro una squadra di categoria inferiore». Quali sono le difficoltà che potreste riscontrare da qui alla fine della stagione? «Più che altro di natura numerica. La nostra rosa è infatti abbastanza ridotta e comprende molte ragazze non più giovanissime, De Candido e Bianchettin per citarne alcune. Il problema più grande di questo gruppo, e forse l’unico, è quello che, se non si riesce a inserire qualche giovane, nel giro di pochi anni vada disgregandosi sotto il peso degli impegni familiari e lavorativi come sempre priorità». V.D.
Mozzanica, terzo, ha perso qualche colpo, inseguendo a quota 29. In piena zona retrocessione invece il Pordenone, terzultimo a quota 9, con Como (prossimo avversario del Tavagnacco) e Orobica a chiudere la graduatoria. In serie B viaggiano bene le udinesi del Bearzi, che
con la vittoria per 2-1 sulla Jesina consolidano la quinta posizione con 30 punti, e da matricole è certo un bell'andare. Campionato, quello cadetto, che vede in testa nel girone C le veneziane del Marcon con 46 punti, seguite a una sola lunghezza dal Vittorio Veneto con 45.
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CALCIOUDINESE IL COMMENTO
PIRIS, LA SECONDA VITA CON ZIO STRAMACCIONI Come un cursore di fascia si è trasformato in centrale difensivo. Velocità, grinta e reattività per compensare l’altezza relativa di IDO CIBISCHINO
Z
eman, che nell’estate del 2012 l’aveva scelto come terzino per la sua seconda Roma dopo la buona stagione brasiliana al San Paolo, lo tempestava: spingi, attacca, stai alto. Avanti miei prodi, calcio a briglia sciolta. E furon tempi di fuochi d’artificio e pure di batoste, pagate dal boemo con il definitivo distacco dalla Lupa. Tre stagioni dopo, con l’intermezzo anonimo dell’esperienza portoghese allo Sporting Lisbona, Ivan Piris conosce nell’Udinese di Stramaccioni l’altra faccia del calcio italiano, quella più vera, fatto di tattica estrema, di consegne ed equilibri rigorosi, di particolari che fanno la dif-
la sinistra. Ma quella di diventare un marcatore, un mastino centrale nella difesa a tre, questo no, era fuori da ogni logica: per l’altezza relativa (un metro e 74) e per totale mancanza d’abitudine. Evidentemente non per Stramaccioni, cui la necessità (i ce-
ferenza. Non un calcio rinunciatario, sia chiaro, ma imprescindibile dal fattore cerebrale: intelligenza e concentrazione come madrine dell’istinto, della cifra tecnica e della componente atletica. In ogni caso, nulla che già non rientrasse nel bagaglio di questo paraguaiano, arrivato in prestito (il cartellino è del Deportivo Maldonado) a completare la batteria degli esterni. Bastava rovistarlo a fondo e adattare ogni componente a funzioni diverse per vedersi spalancare davanti orizzonti inediti, immaginati da un giovane tecnico diventato, se non padre, una specie di zio sportivo. GRINTA E VELOCITÀ - All’inizio anche in bianconero la duttilità di Piris si era incanalata sulle fasce, dieci metri più avanti o più indietro non faceva differenza, come pure la destra o
dimenti fisici di Domizzi, le incertezze di Bubnjic, Wague ancora acerbo) ha aguzzato la vista e l’ingegno. Il temperamento, la velocità e l’applicazione di Ivan potevano prendere un’altra direzione, totalmente inedita. “Non avevo mai giocato nei centrali - svela Piris -, pensavo di non possedere le qualità del difensore standard. Quando il mister me ne ha parlato, beh, un po’ di sorpresa c’è stata. Ma era anche un segno di fiducia nei miei confronti, per cui la mia disponibilità non poteva che essere totale”. Stramaccioni si è sentito garantito anzitutto dalla grinta, dalla dedizione alla causa. “Il nostro calcio - ricorda Piris - è basato sul temperamento, sul confronto duro, la garra fa parte della nostra indole”. Già: il Paraguay, un francobollo (e appena 7 milioni
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di abitanti) in mezzo a giganti che si chiamano Bolivia, Argentina e Brasile, ha scatenato in passato gli appetiti territoriali dei confinanti, ma nessuno è mai riuscito a metterlo in ginocchio. I paraguaiani hanno sette vite, e pure nel calcio è dura domarli per
“
Ivan con doppia nazionalità per il bisnonno veneto. “Voglio restare, qui la mia famiglia è felice”. L’Udinese sta trattando il riscatto
quello spiritaccio, farcito di orgoglioso nazionalismo, che li pervade. Bene la grinta, dunque. Ma c’era dell’altro che accendeva le proiezioni di Stramaccioni: il passo rapido, lo scatto sul breve da far valere nelle chiusure e nelle mischie, l’essere Piris così tignoso e reattivo, sarebbero serviti ad ampliare l’arsenale protettivo davanti a Karnezis, integrando la potenza e il lavoro in quota di Danilo e di Heurtaux, e i ripiegamenti degli esterni. BOMBER IN BIANCO - Detto, fatto. In poche partite Piris si è adattato al nuovo ruolo e nessuno, vedendolo per la prima volta, direbbe che quello non sia il suo vero mestiere. Piccolo? Sarà bassino, ma ha le molle nei polpacci, per cui se la cava anche in acrobazia, e il fisico compatto da torello non gli fa temere i contatti
d’area. Sul diploma ci sono già firme illustri di cannonieri mandati in bianco: Tevez che Ivan ha morso per tutto il campo, e ultimo Higuain, costretto al silenzio nella trasferta di Napoli. “Il bello è - commenta Piris - che comincia a piacermi davvero. Resto a disposizione per qualsiasi esigenza del mister”. E resta anche in attesa di novità per il futuro prossimo. Il riscatto da parte dell’Udinese è probabile, non ancora certo. “Stanno trattando, non ci sono ancora le firme” fa sapere Piris. Quelli del Maldonado sono ossi, ci campano sui prestiti. Sta ballando un mezzo milione di euro, pare di capire. “Io voglio rimanere, fermarmi
finalmente dopo le tappe annuali al San Paolo, alla Roma e allo Sporting. L’Udinese e questa città mi vanno a pennello. Sono felici anche mia moglie Maria Antonia e mio figlio Kevin Emanuel, tre anni, che frequenta l’asilo di Pasian di Prato dove abitiamo”. FATEMI RESTARE - Se i giocatori giovani inseguono approdi metropolitani, in cui mandare in orbita i loro sogni professionali e di vita, quelli più maturi (vedi Di Natale) considerano altri valori, come la serietà del club e la qualità della vita in un posto come Udine. Piris, che in marzo farà 26 anni (è del 1989, 89 come il numero di maglia), qui respira aria di casa. Perchè lui ha anche sangue italiano nelle vene, testimoniato dalla doppia nazionalità. A fine 1800 il bisnonno, come migliaia di altri contadini italia-
UDINESECALCIO
ARRIVA LA LAZIO
GIRAMONDO Ivan Piris, 26 anni a marzo, è alla seconda esperienza italiana. Lasciato l'Uruguay, ha giocato con contratti annuali nel San Paolo, nella Roma e nello Sporting Lisbona.
Foto Roberto Viotto
IL BLITZ CON THEREAU ADESSO TOCCA A TOTÒ
ni, lasciò il Veneto per il Sudamerica, stabilendosi nella zona di Itauguà, terra di guaranì, ora una cittadina di 90 mila abitanti a una trentina di chilometri dalla capitale Asuncion dove Piris ha trascorso la giovinezza prima di trasferirsi al Cerro Porteno, il club che l’ha formato. È conosciuta, Itauguà, per i merletti, per le mani d’oro delle donne che producono trine raffinatissime. Fino a pochi mesi fa lo sportivo più famoso del posto era Josè Montiel, centrocampista offensivo dell’Olimpia Asuncion che
nel 2006 fu l’Udinese - sempre lei con i suoi mille periscopi - a portare in Italia. In barba all’innegabile talento, Josè non ha avuto da noi (solo 8 presenze e zero gol in bianconero) il successo che gli pronosticavano. Troppo giovane, probabilmente. Beh, ora i riflettori della notorietà si sono trasferiti su Piris. Ha guadagnato un sacco di punti il piccolo Ivan per aver fermato attaccanti del calibro di Tevez e Higuain. Non bombardieri qualsiasi... bomber argentini. Il loro scalpo vale di più.
Nelle foto a sinistra, Piris con le maglie di San Paolo, Roma e Sporting. Prima che Stramaccioni lo riciclasse da marcatore, aveva sempre giocato come terzino o cursore esterno.
Un colpo qua un colpo là, il tutto con la semplicità dei forti. Con la rete di Napoli (un atto di fede su un pallone che pareva fuori portata) il nostro Cirillo si è issato a quota 8. Fioccano le reti a benedire il lavoro duro e intelligente di Thereau che sta vivendo la stagione più positiva dei suoi cinque anni italiani. Davvero un bell’acquisto per la doppia valenza del francese, che non risparmia sudore al servizio della squadra (l’autogol del San Paolo nasce da un eccesso di generosità) e sa concludere con la freddezza del vero bomber. E’ uomo da prateria, Thereau, preferisce gli spazi ampi che trova sui campi esterni. Non per caso, infatti, sono 5 reti le che ha realizzate fuori casa, contro le 3 al Friuli. Un rendimento opposto a quello di Di Natale, che ha tuonato 8 volte in casa contro l’unica (a Empoli) in trasferta. Domenica li rivedremo assieme dopo la ormai abituale “vacanza” partenopea che s’è preso Totò. Si va all’assalto della vittoria interna che manca da tre mesi e mezzo. Si va all’assalto di una Lazio in picchiata: dopo aver bastonato il Milan e toccato il quarto posto, la squadra di Pioli si è come sciolta perdendo a Cesena e, gravissimo, anche all’Olimpico lunedì scorso per mano del Genoa, passato su rigore e poi cinico a gestire per un’ora la superiorità numerica dopo l’espulsione del portiere Marchetti (a Udine giocherà Berisha). La delusione dei laziali ha messo nel mirino Pioli la cui panchina, in caso di sconfitta pure a Udine, comincerebbe a traballare. Fida, il tecnico, nel solito Klose e nel rientrante Felipe Anderson, uno dei pochi veri talenti emersi quest’anno in serie A. Se all’andata, all’Olimpico, fu di Thereau il gol-vittoria al culmine di un’azione corale meravigliosa, per la teoria dell’alternanza di cui sopra dovrebbe essere Di Natale, stavolta, a farsi avanti: gli mancano 3 reti per acchiappare RobyBaggio e da qui in avanti ogni occasione sarà buona. Fermo restando che Stramaccioni, con una rosa rimpolpata dai rientri, potrà ritirare il cartello “emergenza” e sbizzarrirsi nelle scelte per frantumare l’anomalia delle mancate vittorie interne prima che si cronicizzi. (i.c.) di Biancamaria Gonano
Nel 2008, ad un gruppo di tifosi che frequentano abitualmente la tribunetta disabili dello Stadio Friuli venne l’idea di fondare un Udinese club. Idea che nel 2009 si concretizzò nell’attuale sodalizio con la conseguente affiliazione all’ AUC. Nel corso di questi anni si sono susseguiti due presidenti: prima Eros Enea Scuz, poi l’attuale presidente Rosina Raccaro; il club ad oggi conta più di 130 tesserati, persone disabili e non, ed è stato creato un suo logo che rappresenta una zebretta su carrozzina con il capo che riprende il
“NOI CON VOI”
logo della zebra dell’ AUC. È rilevante la presenza di un giovane del club, Giuseppe Moretti, nel Direttivo dell’AUC: un modo molto concreto
per sfondare molti muri e barriere. “Il nostro club” – spiega la presidente è atipico rispetto agli altri in quanto non è costituito da membri di una determinata zona, di un paese o di un quartiere di città, ma da persone che provengono da tutta la regione e anche dal vicino Veneto. La gestione delle attività si sviluppa diversamente ma, in ogni caso, nella breve vita del sodalizio, si sono organizzate varie trasferte come Roma, Milano, Verona, Firenze, Bologna, Parma, Torino, Madrid, Berna, Liverpool. Muovere persone che utilizzano la
sedia a rotelle, e in alcuni casi con necessità di assistenza continua, non risulta molto semplice. Tra le nostre varie attività spicca la proposta concreta, presentata nel 2012 all’ Udinese Calcio, di un progetto del nuovo stadio Friuli che preveda i posti disabili integrati con gli altri tifosi per poter ovviare alla delocalizzazione della tribunetta. Vengono inoltre organizzati i "terzi tempi", anche con l’AUC, che raccolgono un alto grado di consensi. Molto importanti sono pure le iniziative benefiche, come la donazione ad un centro disabili, sito
ad Abuja in Nigeria, di un televisore, due sedie a rotelle, ausili per la deambulazione e di cancelleria varia per le aule. Cito alla fine, non perché meno importante, ma per esaltarne la rilevanza vista la partecipazione di oltre 200 persone, la nostra cena sociale che rimane un momento distintivo di festa socio-integrativa che incarna valori di vita vissuta e di sport rappresentati dal premio-trofeo che ogni anno attribuiamo ad un giocatore che si è distinto per valori umani e senso di appartenenza ai colori bianconeri”.
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le belle di TremilaSport
L’amore di Francesca Lo Voi per il suo cagnolino, per la buona cucina e per il Milan
QUEL GELOSONE DI JAGO
C’
è tutto il calore mediterraneo della sua terra d’origine, la Sicilia, nelle morbide linee del corpo, nei lunghi capelli corvini e nello sguardo intenso di Francesca Lo Voi, ventunenne modella protagonista del nostro spazio dedicato alla bellezza femminile. “Sono nata a Torino da famiglia palermitana poi trasferitasi a Brescia, dove vivo attualmente – racconta Francesca - . E il mio dna di giramondo mi ha sempre portata a viaggiare, per lavoro o per divertimento, lasciandomi però dentro la voglia di ritornare nell’alveo, anche perché sono convinta che la miglior qualità della vita rimanga quella italiana, pure se all’estero obiettivamente si lavora meglio”. Impegnata in provini e casting per cinema e pubblicità soprattutto in Francia, Belgio e Svizzera, Francesca quando ritorna a casa ama cucinare: “Sono una brava cuoca – rivela – e la mia
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bito a persone e cose che ritengo ne valgano la pena – ammette - , persino ai souvenir apparentemente insignificanti che si acquistano in viaggio. E uno dei grandi amori della mia vita è il mio cagnolino Jago, un meticcio affettuoso e molto geloso come il personaggio dell’opera verdiana”. E’ poi di fede rossonera, Francesca: “Ho fatto sport da giovanissima, giocando a pallavolo, e adesso seguo le vicende del Milan, la mia squadra del cuore, ma con moderazione, perché penso che lo sport vada vissuto senza esasperazioni, in serenità”. Tra le sue passioni anche l’ascoltare musica: “E cantare – aggiunge rispecialità, tipica siciliana, sono gli anellini al forno, con prosciutto e formaggio”. Si autodefinisce di carattere forte ma delicato, la bruna modella, amante della chiarezza nei rapporti interpersonali e di un rispetto che chiede e pretende: “Sono sensibile e mi affeziono su-
dendo – ma solo sotto la doccia!”.
le belle di TremilaSport
Francesca Mediterranea
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le belle di TremilaSport
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le belle di TremilaSport
TremilaSport+ | 11 02 2015 | 33
AMARCORD Roberto Degrassi, caposervizio dello sport del quotidiano triestino Il Piccolo, è autore di molte pubblicazioni, alcune delle quali sul basket, del quale è un grande appassionato.
amarcord
ALTRI TEMPI
STESSE EMOZIONI di ROBERTO DEGRASSI CAPOSERVIZIO SPORT IL PICCOLO
L
e emozioni sono le stesse. Cambiano gli attori, non sono più gli stessi i contesti. Una volta era serie A1. Una volta era persino Europa, anche se “solo” Coppa Korac. Il basket a Trieste adesso riscopre vecchi, buoni sapori legati all’inseguimento di un sogno: i playoff dell’A2 Gold. Più o meno un capolavoro per chi alla vigilia del campionato veniva snobbato da tutti, come se gli altri leggessero sulle candide magliette triestine “candidati alla retrocessione”. I
L'epopea del basket triestino nel ricordo di un giornalista dal cuore "a spicchi" che la ripropone anche nella sua nuova pagina facebook Baskett-ieri miracoli, se non piovono dal cielo, bisogna costruirseli in casa. Operazione che il basket triestino è abituato a compiere da tempo, ciclicamente. Pochi nella storia della società biancorossa i momenti di vacche grasse. L’epoca Stefanel, con la possibilità di portare a Chiarbola la meglio gioventù individuata dall’occhio competentissimo di Boscia Tanjevic. Bodiroga, Fucka, Cantarello, Sartori, Pilutti, quel De Pol svezzato in casa. L’altra squadra “mito” dei tifosi triestini, l’Hurligham, aveva una robusta base locale con l’abbagliante stella di Rich Laurel. Quando provò ad ampliare le ambizioni regalando alla piazza triestina il folle talento di Marvin Barnes, finì malissimo. Prima di quell’episodio, tuttavia, era stato raggiunto il mix perfetto: i canestri e il senso dello spettacolo di Laurel, la generosità e la grinta dei triestini. A shakerarlo, Dado Lombardi. Da allora, essere paragonati a quell’Hurlingham per qualsiasi edizione della Pallacanestro Trieste equivale al più bello dei complimenti. Significa essere riusciti a far breccia nel cuore dei tifosi, emozionarli.
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Non a caso, sull’onda della buona stagione biancorossa, è nata una pagina Facebook (Baskett-ieri) che raccoglie ricordi e immagini del basket triestino. In poche settimane già un migliaio di persone hanno accettato volentieri la compagnia per un viaggio nel passato. Perché anche il passato in questo caso può essere una via per il futuro.
PERSONAGGI STORICI Alcuni giocatori che hanno fatto nel tempo la storia della pallacanestro triestina: in alto, Mauro Sartori, a sinistra Dejan Bodiroga, qui sopra Marvin Barnes.
CIRCOLO RICREATIVO CALVARIO
AMARCORD Ø E M P E T E R
online registration REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA
PROTEZIONE CIVILE
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U.G.G.
Comune di Gorizia Assessorato allo Sport
Comune di Nova Gorica
Comune di Øempeter
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DONA DARUJ SANGUE KRI
IL COMUNE DI GORIZIA E L’ASSOCIAZIONE SPORTIVA DILETTANTISTICA
GRUPPO MARCIATORI GORIZIA
Sotto l’egida della F.I.D.A.L.., la collaborazione di Unione Ginnastica Goriziana, Protezione Civile Regione F.V.G., U.S. Pontoni, A.D.V.S.G., Gruppo A.N.A. di Gorizia e Øportno Druøtvo Mark di Øempeter (SLO), con il Contributo della Regione Friuli Venezia Giulia, Provincia e Comune di Gorizia ORGANIZZANO
DOMENICA 1 MARZO 2015 37 Maratonina Transfrontaliera CITTÀ DI GORIZIA” a
“Memorial Albino PISANO”
“GARA INTERNAZIONALE F.I.D.A.L.” e
marcia ludico-motoria “Stragorizia - Øempeter ” (Km 7) Trofeo “GUIDO GAIER”
PROGRAMMA - REGOLAMENTO
PROGRAM - PRAVILNIK
Alla gara potranno partecipare atleti/e F.I.D.A.L.. - W.M.A. e altri E.P.S. riconosciuti dal C.O.N.I. in regola con il tesseramento per l’anno 2015. ATTENZIONE: NON SI EFFETTUANO TESSERAMENTI GIORNALIERI!!! RITROVO: Unione Ginnastica Goriziana, piazza Cesare Battisti a Gorizia (centro città). SABATO 28 FEBBRAIO 2015 ore 10.00-18.00: “Marathon-Expò”, MOSTRA FOTOGRAFICA SULLA GRANDE GUERRA gare giovanili; 3 a edizione “GO-PREMURA”, visite guidate ore 15.00-18.30 RITIRO PETTORALI Presentazione gara, Premiazione “Circuito Maratonine Medea-Gorizia ore 19.00 Dei Borghi ” 2014; rinfresco DOMENICA 01 MARZO 2015 ore 07.30-09.00 Ritrovo Giurie e concorrenti, ritiro pettorali; iscrizioni marcia ludico-motoria ore 09.00 Esibizioni bande musicali ore 09.10 Sfilata auto storiche e moto ORE 09.30 Partenza 37 a MARATONINA INTERNAZIONALE CITTÀ DI GORIZIA ore 10.00 Partenza “Stracittadina” km 7 ore 11.30 Pasta party; premiazioni primi classificati, a seguire premiazioni categorie ore 14.30 Chiusura manifestazione ISCRIZIONI MARATONINA: Dovranno essere inviate allegando scheda di iscrizione compilata e attestazione di avvenuto pagamento: - tramite lettera a Timing Data Service srl - Via delle macchine, 14 - 30038 Spinea (VE); - via Fax al nr. +39 041 5086456; - via E-mail: gorizia@tds-live.com Iscrizioni Online: sul sito www.enternow.it Quote di Iscrizione: entro il 15 febbraio 2015 € 22,00 (Euro ventidue/00) con pacco gara ai primi 800 iscritti; dopo tale data ma “ENTRO IL 25 FEBBRAIO 2015” € 27,00 (Euro ventisette/00); MODALITÀ PAGAMENTO: Bonifico bancario intestato al Gruppo Marciatori Gorizia via Cipriani, 69 - 34170 GORIZIA - BCC LUCINICO FARRA E CAPRIVA; IBAN: IT32 I086 2212 4010 0000 0835 213 codice BIC CCRTIT2T96A. ATTENZIONE: Gli atleti stranieri devono allegare copia di certificato medico o da esibire al ritiro pettorale! Le iscrizioni cumulative di Società dovranno essere ritirate da un unico rappresentante!!! NON SI ACCETTANO ISCRIZIONI SENZA L’AVVENUTO PAGAMENTO!!! Limite di età per partecipare alla Maratonina: 18 anni compiuti entro il giorno della gara!! ISCRIZIONI MARCIA LUDICO-MOTORIA: sul luogo di partenza fino alle ore 09.30 - Quota di € 5,00 (Euro cinque/00) con maglietta e pasta-party. Coppa Guido GAIER al Gruppo più numeroso. PERCORSO: interamente asfaltato, leggermente ondulato, unico anello sui territori di Italia-Slovenia attraverso le città di Gorizia, Øempeter e Nova Gorica (SLO). TEMPO MASSIMO: 2 ore e 30’, successivamente non sarà garantita la sicurezza per gli atleti. CRONOMETRAGGIO: con microchip a cura della T.D.S. PREMIAZIONI: CLASSIFICA GENERALE: premi in b.v. primi 10 maschili; prime 5 classificate femminili. CATEGORIE: Maschili: primi 3 di ogni categoria FIDAL. Femminili: prime 3 di ogni categoria FIDAL. Primi/e 3 atleti italiani/e. Società: Verranno premiate le prime 3 classificate (classifica stilata sui 10 (dieci) migliori tempi rilevati al traguardo). BONUS: b.v. di € 200,00 al 1° classificato/a che migliorerà il record della gara: maschile 62’13’’; femminile 74’30’’.
Na tekmi lahko sodelujejo tekmovalci/tekmovalke vœlanjeni v F.I.D.A.L.. - W.M.A. in druge øportne ustanove E.P.S. (priznane C.O.N.I.) s konvencijo F.I.D.A.L. z vplaœano œlanarino 2015. POZOR: SE NE SPREJEMAJO CELODNEVNIH ŒLANARIN!!! ZBIRALIØŒE: Unione Ginnastica Goriziana, na trgu Cesare Battisti v Gorici (center mesta). SOBOTA, 28. FEBRUARJA 2015 ob 10.00-18.00: “Marathon-Expò”, FOTOGRAFSKA RAZSTAVA O PRVI SVETOVNI VOJNI mladinski turnirji; 3. izdaja “GO-PREMURA”, vodeni obiski ob 15.00-18.30 PREVZEM TEKMOVALNIH ØTEVILK Predstavitev tekme, Nagrajevanje “Circuito Maratonine Medea-Gorizia ob 19.00 Dei Borghi ” 2014; zakuska NEDELJA, 1. MARCA 2015 ob 07.30-09.00 Zbiraliøœe za sodnike in tekmovalce prevzem tekmovalnih øtevilk; vpis na rekreacijski pohod ob 09.00 Nastop godb na pihala ob 09.10 Parada zgodovinskih avtomobilov in motorjev Start 37. POSOØKEGA MARATONA CITTÀ DI GORIZIA OB 09.30 ob 10.00 Start “netekmovalnega Maratona” km 7 ob 11.30 Obrok testenin; nagrajevanja prvih uvrøœenih, v nadaljevanju nagrajevanja kategorij ob 14.30 Zakljuœek prireditve VPISI MALEGA MARATONA: Dospeti morajo s priloæeno izpisano prijavnico, kopijo o æe vplaœani vpisnini: - s pismom na Timing Data Service srl - Via delle macchine, 14 - 30038 Spinea (VE); - ali na øt. Fax +39 041 5086456; - e-poøta: gorizia@tds-live.com Vpisi Online: www.enternow.it Cene za vpis: do 15. februarja 2015 € 22,00 (Evro dvaindvajset/00) z darilnim paketom za prvih 800 vpisanih; po tem datumu “DO 25. FEBRUARJA 2015” € 27,00 (Evro sedemindvajset/00); PLAŒILO: banœno nakazilo naslovljeno na Gruppo Marciatori Gorizia via Cipriani, 69 - 34170 GORIZIA - BCC LUCINICO FARRA E CAPRIVA; IBAN: IT32 I086 2212 4010 0000 0835 213 kodeks BIC CCRTIT2T96A. POZOR: Øportniki iz tujih dræav morajo priloæiti kopijo zdravniøkega potrdila ali jo nakazati ob prevzemu tekmovalnih øtevilk! Seøtete prijave druøtev lahko prevzame en sam predstavnik!!! SE NE SPREJEMAJO VPISI BREZ VPLAŒILA!!! Starostna omejitev za netekmovalni maraton: dopolnjenih 18 let do dneva tekme!! VPISI NA REKREACIJSKI POHOD: na startu do 09.30 - Cena za vpis € 5,00 (Evro pet/00) z majico in obrokom testenin. Pokal Guido GAIER najøtevilnejøi skupini. PROGA: povsem asfaltirana, rahlo valujoœa, en sam krog skozi meje Italija-Slovenija preko Gorice, Øempetra in Nove Gorice (SLO). MAKSIMALNI ŒAS: 2 uri in 30 minut, naknando ne bo prireditelj zagotavljal varnostnih ukrepov za øportnike. MERJENJE ŒASOV: z mikroœipom (vrniti jih je treba na cilju!!) NAGRAJEVANJAI: denarne nagrade za prvih 10 uvrøœenih moøkih; prvih 5 uvrøœenih æensk. KATEGORIJE: Moøki: prvi 3 uvrøœeni vsake kategorije FIDAL. Æenske: prve 3 uvrøœene vsake kategorije FIDAL. Prvih 3 uvrøœenih moøkih in æensk øportnikov iz Italije. Druøtva: Nagrajena bodo prva 3 uvrøœena druøtva (uvrstitev za prvih 10 (deset) najboljøih œasov na cilju). BONUS: denarna nagrada v viøini € 200,00 prvouvrøœenemu/i, ki bo poboljøal rekord tekme: moøki TremilaSport+ | 11 02 2015 | 35 62’13’’; æenske 74’30’’.
BASKET TESTIMONIALS Campioni tengono a battesimo l'Europeo Under 20. Da sinistra: Giulio Melilla, Giovanni Piccin, Tiziano Lorenzon e Michele Mian.
UNA MEDAGLIA DA RICONQUISTARE
Lignano ospiterà a luglio l'Europeo maschile Under 20. Il progetto e gli auspici.
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d ora al Bit di Milano e Rimini per ampliare ulteriormente l’eco di un evento, il campionato europeo maschile Under 20 in programma a Lignano dal 7 al 19 luglio prossimi, che sin dall’assegnazione al Friuli ha riscosso ampi consensi anche nel campo del turismo e dell’economia regionali. Mentre dal punto di vista sportivo si tratterà di ribadire il successo del campionato europeo femminile Under 19 disputato lo scorso anno a Udine. “Ma non sarà facile emulare il bronzo delle ragazze – considera il giorni di presidente nazionale della Fip, grande basket Gianni Petrucci - . Comunque inutile dire che ce la metteremo tutta per offrire al pubblico friulano una nuova soddisfazione. Ci terrei molto, lo confesso, perché questa regione mi è particolarmente cara e lo dicevo anche quando ero al vertice del calcio. Qui si respira sport, gli si vuol bene e si cerca di metterlo in scena con tutti i migliori crismi di passione e organizzazione. Di recente ho assistito a Trieste all’incontro della formazione di Dalmasson con Trapani e sono rimasto colpito pure dal calore incredibile del pubblico”. A Udine per la presentazione ufficiale dell’evento,
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Il presidente Fip, Petrucci Petrucci ha tenuto anche a battesimo il logo della manifestazione, con spiaggia, mare e un pallone da basket a caratterizzare la scena. Presentazione, della quale offriamo in pagina alcune immagini,
che ha avuto più che altro il sapore del “vogliamoci bene” fra organizzatori, collaboratori e istituzioni più che dell’esposizione dei dati salienti di una competizione nella quale l’Italia, che esordirà il 7 luglio contro la Croazia al PalaGetur, dovrà sgomitare per qualificarsi alla fase successiva con Francia, Bosnia, Belgio e appunto Croazia. Vogliamoci bene al quale hanno partecipato anche campioni del passato cari ai cestofili, come Michele Mian, Tiziano Lorenzon, Giulio Melilla (oggi allenatori rispettivamente della Scuola di basket omonima, delle giovanili del Feletto e del Cbu), oltre a Tonut-padre, Premier, l’ex arbitro Giorgio Gorlato, gli ex tecnici azzurri Mario Blasone e Giovanni Piccin, Flavio Pressacco, Claudio Bardini e altri. E uomini di sport come Enzo Cainero e il patron di quella che fu la grande Gorizia cestistica, Terraneo. Cornice festosa entro la quale anche il presidente regionale Giovanni Adami ha fatto riferimento alla medaglia di bronzo delle azzurrine dello scorso anno a Udine: “Un pezzo di quella medaglia è anche nostro, almeno così dicono”, ha commentato fieramente, aggiungendo poi: “In Trieste – Trapani, alla quale ho assistito insieme al presidente Petrucci, hanno giocato moltissimi italiani, alcuni dei quali giovanissimi: e sottolineo
BASKET
PRESENTAZIONE Nel fotoservizio di Silvano Zandonella, alcune immagini della presentazione ufficiale avvenuta a Udine presso la Cassa di Risparmio, con da sinistra il presidente dell'Istituto, Morandini, Petrucci, Bardini, Adami, Bolzonello e Micalich e, al microfono, Brandolin. Qui a sinistra, Vico Meroi, vicesindaco di Lignano, che ospiterà a luglio la manifestazione.
MEMORIAL CERNICH, MARINELLI E MALIGNANI SI RICANDIDANO PER IL TITOLO: BATTUTI CECONI E COPERNICO
questo per evidenziare come il basket italiano, a prescindere dalla nutrita presenza di stranieri, continui a produrre talenti”. Bloccato invece dalla neve in autostrada SuperDino Meneghin, che a Udine ci torna sempre volentieri, essendo figlio per parte di madre del capoluogo friulano. Dal presidente del Coni regionale, Giorgio Brandolin, è giunto poi un invito a due province regionali ad emulare lo spirito d’iniziativa che anima quelle di Udine e Trieste: “Spero che questo nuovo evento che animerà lo sport regionale la prossima estate costituisca stimolo anche per Gorizia e Pordenone”, si è augurato, mentre il vicepresidente della Regione, Ser-
Ritornerà in scena il 24 e 26 febbraio, il Memorial Cernich fra Istituti superiori udinesi che ha visto concludersi nei giorni scorsi la sua prima giornata. In Eccellenza hanno cominciato bene Marinelli e Malignani, che hanno battuto rispettivamente Copernico e Ceconi, candidandosi seriamente alla riproposizione di una finale per il titolo, quella che si disputerà al Benedetti il 23 maggio, che li vede costantemente protagonisti. In Elite, raggruppamento a otto
gio Bolzonello, ha focalizzato il proprio intervento sul valore promozionale per il turismo e l’economia del Friuli Venezia Giulia del campionato europeo lignanese: “Ma non dev’essere uno spot per i singoli politici – ha puntualizzato – bensì per l’intera comunità. Un momento di sport che dovrà essere anche di messa in atto di accorte strategie per il turismo e l’economia del nostro territorio, con la mentalità del maratoneta anziché di quella del centometrista: procedere con passo costante sulla lunga distanza, cioè, senza fretta di raggiungere in tempi strettissimi l’obiettivo”. Edi Fabris
squadre che designerà la squadra che nella successiva edizione disputerà l'Eccellenza, dopo le gare d'apertura Stellini-Volta e Bearzi-Deganutti, Marinoni-Zanon e Stringher-Uccellis hanno dato vita a gare conclusesi con ampi distacchi a favore delle prime (81-64 per i geometri sui ragionieri e 50-30 a favore dello Stringher). Grande prova di Lubian nel Marinoni, con 25 punti, mentre nella seconda partita i ragazzi del tecnico Anania hanno spalmato equamente il punteggio
tra i vari componenti il roster. La seconda giornata ha in programma il seguente calendario: in Eccellenza, il 24 febbraio, Marinelli - Ceconi e Malignani - Copernico; in Elite, il 25 Stringher - Marinoni e Zanon - Uccellis; il 26 Deganutti - Volta e Stellini - Bearzi. Dopo la terza giornata, in programma il 16 e 17 marzo, le finali avranno luogo sabato 23 maggio al Benedetti, con alle ore 9 la finale Elite e alle 11 quella di Eccellenza che assegnerà il titolo, vinto nell'edizione 2014 dal Marinelli.
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BASKET SYRACUSE UNIVERSITY In questo affascinante contesto il cestista friulano ha potuto assaporare il clima degli atenei americani, dove sport e studio convivono a meraviglia.
LA MIA SCELTA
Il diario del percorso di basket e studio di Francesco Petiziol
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LA SCHEDA Classe '92, vivaio Cbu, Francesco Petiziol passa alla Snaidero a 18 anni, con numerose convocazioni in A2. A 19 vince il premio di miglior giocatore del "Cernich", con anche 100/100 alla maturità al liceo Marinelli. Laureato in Fisica, oggi frequenta la magistrale in fisica teorica e gioca in Promozione a Trieste.
a quando ho preso in mano per la prima volta una palla a spicchi intorno all’età di 8 anni, la pallacanestro è sempre stata un punto cardinale della mia vita. Il ruolo di questo sport nel corso della mia crescita si è evoluto in continuazione. Scoperto semplicemente come un gioco più divertente degli altri da bambino, è diventato presto un terreno fertile dove dare sfogo a tutta la mia energia fisica e mentale, dove coltivare il senso della competizione e del confronto nella forma migliore, corretta e formativa. Nel corso del liceo l’impegno sportivo è diventato sempre più intenso, e per la prima volta scuola e basket hanno cominciato ad intrecciarsi e pizzicarsi a vicenda. Gli allenamenti sempre più fitti durante la settimana mi costringevano ad un’organizzazione piuttosto ferrea dello studio. Lo studio “matto e disperatissimo” dell’ultimo minuto non poteva più essere una tattica vincente, quanto non poteva esserlo fare un unico intensissimo allenamento nella giornata precedente un match. Il versante più problematico era soprattutto gestire entrambi gli interessi: al di là del voler conseguire buoni voti, ci tenevo a partecipare ad attività extra organizzate dalla scuola per gli appassionati di alcune materie, nel mio caso in particolare quelle scientifiche, ma tra studio ed allenamenti trovavo sempre più difficile coniugare anche questa passione. Verso la fine del liceo scientifico questo aspetto si è tremendamente amplificato, e la difficoltà nell’ottimizzare il tempo si è mutata in difficoltà nel trovarlo materialmente. In quinta superiore ero fagocitato dalla pallacanestro: mi allenavo nelle giovanili della Snaidero, con la prima squadra della mia società d’origine CBU, e con la Snaidero di Legadue. Il mio giovedì tipico prevedeva ingresso in palestra intorno alle 15, per uscirne verso le 22. Fioccavano le prime convocazioni in Legadue, e cominciavo così a girare l’Italia nei weekend di trasferta. Tutte queste soddisfazioni sul fronte cestistico non potevano però più convivere serenamente con la scuola: nonostante l’organizzazione scolastica concedesse un trattamento ad hoc agli studenti impegnati ad alti livelli sportivi, sono stato richiamato perché il ritmo delle assenze poteva nell’arco dell’intero anno comportare una frequenza alle lezioni inferiore alla soglia minima per la promozione. In concomitanza, gli esami di
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Con una borsa di studio di "Apu ieri" ho potuto vivere la stupenda avventura americana alla Syracuse University maturità si avvicinavano sempre più. In quel periodo è stato un duro colpo per me rendermi effettivamente conto di non poter più, nel limite delle mie abilità, investire tutte le mie risorse ed eccellere su entrambi i fronti. Ho dovuto scegliere, e ho deciso di ridurre l’impegno sportivo per non trascurare la scuola. In maniera inaspettata, verso la fine dell’anno questa scelta mi
IL PREMIO DI APU IERI ricevuto dalle mani di Flavio Pressacco
avrebbe portato ad una delle più belle esperienze di basket della mia vita: proprio in un torneo di pallacanestro tra delegazioni delle scuole superiori della città, il trofeo Memorial Cernich, mi è stato assegnato dall’associazione APU Ieri un premio come miglior giocatore del torneo che detenesse allo stesso tempo i migliori risultati scolastici. Come vincitore, ho potuto volare a Syracuse, negli Stati Uniti, per partecipare ad una settimana del Jim Boeheim's Big Orange Basketball Camp, più una notte di pernottamento in centro a Manhattan a New York. A distanza di quattro anni continuo a giocare basket, non più ad alti livelli ma non con minor passione. Oltre alla stupenda avventura americana, la scelta di concentrarmi sulla scuola ha permesso il fiorire di un’altra passione latente che non avevo mai approfondito, la fisica, verso la quale ho poi orientato il percorso universitario che sto compiendo tuttora. Ora, almeno fino quando la vita non mi condurrà verso nuove scelte, spero di poter mantenere sempre stabile questo equilibrio tra educazione scolastica e sport, che è stato il mattone fondamentale della mia crescita e formazione. Francesco Petiziol
BASKET
ESPERIENZA Paolo Bosini, ex giocatore del basket goriziano, ha guidato anche la Fantoni Udine in A2 negli anni '80. Ora segue Codroipo in C regionale.
BOSINI PUNTA SULLA
LINEA VERDE
Il tecnico della Codroipese analizza il cammino biancorosso
È
più sorpreso che deluso, Paolo Bosini, al termine della partita persa in casa con 6 lunghezze di svantaggio dalla sua Codroipese contro la Servolana: “Non me l’aspettavo, specialmente dopo la convincente prestazione e la bella vittoria di Latisana nel turno precedente.” Fin dall’avvio i suoi ragazzi avevano dimostrato di non essere in serata brillante, subendo l’avversario senza riuscire a prendere mai l’iniziativa e nonostante nella terza frazione la squadra di Bosini si fosse portata sul + 8, il finale è stato appannaggio meritato della Servolana. “Negli ultimi due minuti abbiamo giocato male, con frenesia e senza mettere in pratica con lucidità le soluzioni offensive che di solito ci riescono” analizza l’esperto tecnico isontino, che tutti gli appassionati di basket punti dalla nella nostra regione ricordano Servolana sulle panchine di Udine e Gorizia a guidare le compagini nel campionato di A2 a cavallo tra gli anni 80/90 del secolo scorso. “Sono normali incidenti di percorso che capitano alle squadre giovani come la nostra - considera Bosini
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-, e anche se contro i triestini è finita male sono più che soddisfatto di come sta andando il nostro campionato, con prestazioni ben oltre le mie aspettative di partenza. Tarcento e la vetta della classifica si sono ora allontanati a 4 punti, ma la squadra di Andriola è stata costruita per raggiungere quel traguardo che, a mio parere, solo un loro “suicidio collettivo” potrebbe impedire il conseguimento.” Quali dunque gli obiettivi futuri per la Codroipese?: “Non facciamo certo la corsa su Tarcento o su Monfalcone, squadre costruite con altri criteri e altri budget. Il nostro obiettivo è continuare a far crescere i giovani interessanti che abbiamo in squadra: ad esempio elementi classe ’96 come Pontisso, Girardo e Moretti meriterebbero già ora attenzioni anche da club di categorie superiori”. E quali invece i desideri di Paolo Bosini? “Mi piacerebbe che questo campionato fosse combattuto tra squadre che fanno dei vivai del loro territorio la risorsa principale e magari riuscire a scaldare un po’ il pubblico di Codroipo, anche quando giochiamo con avversari diversi dalle squadre dei paesi limitrofi”. Giuseppe Passoni
LA DELSER,PENSA ORA A CONSERVARE LA QUARTA PIAZZA «Sapevamo – il tecnico Sinone (foto) commenta la sconfitta della Delser a Bologna – che sarebbe stata una partita fondamentale e infatti l'abbiamo approcciata nel modo giusto, ma in seguito non è andata sempre così. Ciotola, Vicenzotti e Da Pozzo protagoniste, ma a 4 minuti dal termine è finita la benzina. Era una gara alla nostra portata. Ora pensiamo alla quarta posizione».
PROGETTO
AZZURRINE IN STAGE A PALMANOVA Per l’allenamento del progetto CTFA “Azzurrina”, sono convocate giovedì 12 febbraio la Palestra della Scuola ‘Zorutti, a Palmanova (UD), le seguenti atlete: 1. BRIC, U.S. ARDITA 2. CLEMENTE, BASKET SCHOOL 3. COPETTI, CODROIPESE 4. FUMIS, STARENERGY 5. GUIDOBONI, MUGGIA 6. IACUMIN, MONFALCONE 7. IRIELE, CASARSA 8. MAREGA, ARDITA 9. MARTELLO, CODROIPESE 10. PERSELLO, BASKET SCHOOL 11. PREDONZANI. MUGGIA 12. ROCCO, MONFALCONE 13. SALOMONI, CUSSIGNACCO 14. SAMMARTINI, FUTUROSA TS 15. TOMADA,UDINE BASKET CLUB 16. TRANGONI, SISTEMA ROSA Riserve a disposizione: 17. CAMPOREALE, FUTUROSA TS 18. INFANTI, CASARSA 19. MERLJAK, ARDITA 20. ROSIGNOLI, CUSSIGNACCO Staff: Dirigente: Giovanni POZZECCO RTT: Livio CONSONNI Allenatore: Elena BERNARDI Allenatore: Gabriele TERENZANI Fisioterapista Preparatore Atletico: Alberta ERMACORA Tutte le atlete sono della classe 2001. L’allenamento prevede lavoro differenziato tra lunghe ed esterne, collaborazioni offensive e tiro.
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TENNIS
A DESTRA, la palermitana Federica Bilardo in azione, mentre sotto la selezione italiana, prima classificata: Elisa Visentin, il presidente Daniele Fortugna, Federica Bilardo, Tatiana Pieri e la coach Silvia Farina. A SINISTRA, la polacca Wiktoria Rutkowska in azione, mentre in alto il quartetto della selezione spagnola, terza classificata. Foto Sandro Stefanutto.
IL TRICOLORE TRIONFA A MANIAGO
La nostra Under 16 conquista la prima posizione alle qualificazioni di Tennis Europe
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elle stesso momento in cui gli spettatori del “105 Stadium” di Genova assistono sgomenti al crollo delle nostre rappresentanti in Fed Cup, dalle tribunette del Tennis Club Maniago partono le ovazioni per la conquista della prima posizione della nostra squadra under 16 nelle qualificazioni di Tennis Europe. Certo, stiamo parlando di due pianeti tennistici lontani, ma la bandiera tricolore che alle premiazioni troneggia davanti ai visi raggianti delle ragazze di Silvia Farina, durante l’esecuzione dell’Inno di Mameli, fa lievitare nei presenti partecipazione emotiva e sussulti d’orgogliosa appartenenza. Eppure, fin dall’annuncio delle formazioni si capisce che la giornata finale si presenta favorevole ai colori tricolori, visto il forfait per disturbi gastrici di Malen Helgo, la più titolata tra le norvegesi, affranta e intabarrata in panchina con il volto color latte. L’indisposizione della vera protagonista della difficile semifinale contro la Spale squadre partecipanti gna, richiede alla coach Ingrid Huss di scalare i valori agonistialle finali ci da apporre alle rivali italiane. L’indispensabile rimescolamento appiattisce il pathos della competizione anche se offre l’occasione di apprezzare il buon repertorio tecnico delle nostre rappresentanti. Così il servizio mancino di Federica Bilardo diventa un incubo per Lillian Gabrielsen che subisce un pesante 6-1 6-2 e conserva gelosamente i tre game benevolmente concessi dalla solida palermitana per qualche scambio in vena di divagazioni
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stilistiche. Segue il momento della minuscola Tatiana Pieri che polverizza il divario fisico fisico nei confronti della statuaria Astrid Wania Brune Olsen, ragazzona di padre norvegese e madre keniota, capace di resistere per i primi sei game al tennis propositivo della rinfrancata lucchese, decisa nel suggellare il primato italiano con un secco 6-3 6-1. Spazio anche all’ininfluente doppio con l’entrata della roveretana Elisa Visentin a fianco dell’inesauribile Bilardo e altro match di sfondo azzurro portato a casa per 6-3 6-2. Tutto troppo facile sotto il cielo di Maniago? Non proprio. Se l’incontro clou non presentava evidenti insidie, la semifinale contro la Polonia figurava come il vero banco di prova per la vittoria conclusiva. Soprattutto quando la “terricola” Pieri, in difficoltà sul veloce sintetico, non riusciva a bissare la vittoria della concreta Bilardo e cedeva in due tempi alle impetuose bordate di dritto ed ai servizi indigesti della più giovane Wiktoria Rutkowska, picchiatrice di razza in forza all’Azs di Poznan. Scariche di andrenalina nel doppio decisivo con le due singolariste azzurre a lottare indomite sul saliscendi dello score che spalancava alle polacche anche lo scivolo di un match point. Alla fine la coda topica del match veniva imprigionata dalle nostre determinate portacolori, grazie al salvifico tie-break agguantato per 7 a 5. E’ il presidente del sodalizio Daniele Fortugna a gestire la cerimonia delle premiazioni e non possono mancare i suoi riferimenti alle racchette “nobili” viste in azione sui campi dell’attivo circolo: dalle 14enni Agnieszka Radwanska,
Belinda Bencic e Stefanie Vogele alle 16enni Polona Hergog e Caroline Garcia. Ma la lista delle pretendenti alle vette tennistiche introduce sempre dinamiche successioni, ed è in questa importante fase internazionale, come ricordava il sindaco della cittadina Andrea Carli, che si stagliano i valori tecnici e anche quelli comportamentali. A Silvia Farina l’iniezione motivazionale per l’imminente trasferta in terra morava con il vantaggio di partire, sui campi di Veska, come una della quattro teste di serie tra le otto nazioni pretendenti. È un viaggio alla ricerca del successo continentale, glorificazione che il palmarès nazionale delle sedicenni invoca dal lontano 1988. Fausto Serafini
QUI SOPRA, Il team norvegese finalista a Maniago.
VOLLEY
PRIMO PIANO SUPPORTERS DA PRIMATO Palazzetto di Prata ancora una volta gremito dai tifosi dei Mobilieri in questa stagione è stato purtroppo giocoforza rinunciare al Campionato di serie C regionale, “parcheggiando” la categoria ad Artegna e facendo giocare i giovani in società vicine, grazie alla collaborazione perfezionata con Gradisca. Ma si sta già lavorando per riportare la serie C nella prossima stagione. Il settore femminile della Villadies è invece diventato protagonista e trascinatore nel movimento grazie all’investimento su tecnici provenienti da categorie superiori, quali Manuel Mannucci e Fabio Sandri, al significativo cambio generazionale in prima squadra, operato col supporto dell’Acli Fiumicello, e al rientro di atlete “esperte” di proprietà (Molinaro) ed in prestito (Petejan).La serie C targata Farmader-
VIVIL, UNA STORIA
COPPA REGIONE VAI CON LA FINAL 4 In B1 maschile la Viteria 2000 vince lo scontro diretto con Motta per 3-0 e lo sorpassa riconquistando la seconda posizione. I ragazzi di Sturam non hanno avuto pietà della formazione ospite che è apparsa la brutta copia di quella fin qui vista. Merito anche dei “passerotti”. Emblematici i commenti degli avversari. Flavio Candiani Minotto :«Onore agli avversari, squadra neopromossa e con nuovo allenatore». «La grinta era dall’altra parte, purtroppo». Ha dichiarato Francesco Clementi. Gongola il DS Piccinin, che vede i suoi... volatili volare sempre più in alto. In B2 prima di ritorno con una Piera Martellozzo nuova! Vittoria per 3-0 su Padova e futuro più roseo. Il derby tra Sloga e la matricola terribile Olympia è vinto dagli esperti “muli” per 3-2 ma questo nulla toglie alla prova dei goriziani di Marchesini delle belle cose fin qui fatte.
DA PIONIERI I La società di Villa Vicentina sta per arrivare al quarantennale
l 28 Ottobre 1976 si è costituita l'Associazione Polisportiva VIVIL (da VIcentina VILla) e quindi ufficialmente la società è alla soglia dei quarant’anni. Ma, in verità, già alla fine del 1974 si era costituita una società che portava il nome di “Ricreatorio Parrocchiale Villa”, frutto della disponibilità del mai dimenticato don Giovanni Banelli nei confronti di un gruppo di ragazzi del paese che avevano iniziato a trovarsi a giocare sull'asciugatoio del frumento dell'Amministrazione Ciardi. Nei primi anni questi “pionieri” della pallavolo locale usufruirono della palestra scolastica di Ruda e solo dieci anni dopo venne inaugurata la palestra comunale di Villa Vicentina che pose fine alle peregrinazioni di atleti e dirigenti. Il primo presidente fu il compianto Ferdinando Paolini. Gli susseguirono Italo Roppa, Adelino Fracaros, Enzo Martini, Federigo Micolini e Italo Delbianco. Grazie ad un direttivo sempre efficiente, la società ha raggiunto traguardi sempre maggiori, fino a diventare un vero e proprio punto di riferimento nel mondo del volley
regionale ed in particolare della Bassa Friulana. Infatti può vantare, in compartecipazione alle società della zona, soprattutto con l’Acli Fiumicello del presidente Ennio Battistuta, un parco atleti di circa 150 unità distribuiti in ben 11 campionati e 5 concentramenti di minivolley. Nel proprio palmares la VIVIL può vantare alcune prestigiose vittorie: quattro edizioni della Coppa Regione (1994, 1998, 2000, 2003) e la conquista di due Trofei regionali in campo maschile, due edizioni della Coppa Regione (2011, 2015) e una della Coppa Triveneto (2011) in campo femminile. A questo si aggiungono le due promozioni in B2 conquistate dalla squadra maschile (2002/3, 2012/13) e quella della squadra femminile (1989/90), a cui si aggiungono due sfiorate (2002/3 e 2010/11). Nel settore giovanile invece si contano vari titoli regionali nel settore maschile: Superminivolley (1988), Under 13 (2009/10), Under 14 (2010/11, 2011/12), Under 18 maschile (1984/85, 1992/93). La VIVIL è ancora una delle poche società in regione a poter vantare entrambi i settori, anche se
be (media età di 19 anni) ha concluso il girone d’andata prima e senza sconfitte con solo tre set persi, ed inoltre ha appena conquistato la Coppa Regione 2015 e ben tre premi personali (miglior palleggiatore, centrale, giocatore). La serie D Villadies Fiumicello BCC sta disputando un discreto campionato con una rosa sotto i 16 anni.Belle soddisfazioni anche nel settore giovanile: l’Under 18 Villadies Farmaderbe e l’Under 16 Villadies Fiumicello Farmacia S. Maria sono matematicamente qualificate alla seconda fase. Il settore giovanile include anche due Under 14, uno a Terzo con le Villadies Yamamay ed uno ad Aiello, un campionato Under 13 a Villa Vicentina. Cinque i centri di minivolley a Villa Vicentina, Terzo, Aquileia, Ruda e Aiello. Delbianco tiene a sottolinearlo «Oltre all’inestimabile sostegno dei dirigenti, risulta indispensabile l’apporto generoso degli sponsor e voglio in particolare ringraziare l’amico Manlio Venturini, appassionato di sport, che assicura da 15 anni l’appoggio decisivo della Farmaderbe, main sponsor della società». Valter Fabbro
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VOLLEY
B1 FEMMINILE
MARTIGNACCO SI FERMA PAV A PUNTI La formazione di Iacopo Cuttini perde con la capolista, quella udinese vince con l'Union Volley del friulano Pavoncelli Eleonora Carbone, nuova palleggiatrice del Vbu
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MARTA AGOSTINETTO La schiacciatrice brindisina è giunta a rinforzare Porcia.
ella prima del girone di ritorno non ci sono state sorprese per quanto riguarda il campionato di B1 femminile. Caduta indolore per Martignacco con la capolista Emilbronzo.Il tecnico Iacopo Cuttini, nel rilevare che la gara era stata affrontata bene e che il fatto che questo non sia bastato ha demoralizzato le atlete che non sono state nemmeno aiutate dalla fortuna per conquistare almeno un set, ha posto l’accento sulla difficoltà anche psicologica del nuovo abbrivio. «Cerchiamo di recuperare intanto energie mentali - ha evidenziato l’allenatore - perché quando giochi contro una squadra che non ti permette di fare grandi cose, si rischiano inibizioni ed è difficile recuperare in fretta e completamente il necessario equilibrio.». «Proseguendo nel tris di partite difficili di questo inizio del girone di ritorno - ha detto ancora Cuttini - abbiamo ora le due trasferte sul campo di squadre che in casa sono molto ostiche: Service Med e Coveme. Guardando intanto al San Donà, va ri-
levato che non è più quello che all’andata, quando l'abbiamo battuto 3-0: è una squadra in crescita, molto giovane e fisica; poi in casa difficilmente cede punti». Vince convincendo la Pav Udine per 3-1 con l’Union Volley del friulano Pavoncelli. Nota lieta è l’arrivo della regista Eleonora Carbone, classe ’92 proveniente dalla New Dream Brindisi, formazione che si è ritirata dal campionato di B1. La Carbone vanta una lunga militanza nei campionati cadetti. Novità brindisina anche in casa Porcia, vittoriosa in campionato per 3-1 in casa delle Ali Padova. Alla corte di Rossato è arrivata l’esperta schiacciatrice Marta Agostinetto, classe ’87 per 184 cm. Nel suo curriculum anche alcune stagioni in serie A2 e nel 2009/10 in A1 con la Sirio Perugina.
B2, TALMASSONS VINCE E CONSERVA IL PRIMATO Rispettando i pronostici in B2 femminile Talmassons vince con Padova e mantiene il primato in classifica. Partita che ha visto le ragazze di Castegnaro mantenere per tutta la gara un buon livello di concentrazione e determinazione imponendo il proprio gioco senza adeguarsi a quello dell’avversario. Il capitano Di Marco: «Primi due set filati lisci dove siamo partite molto aggressive in battuta limitando il gioco al centro e dell’opposto avversario che ci aveva
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È difficile giocare contro una grande squadra messo in difficoltà all’andata. Una buona ricezione poi ha permesso a Berasi di distribuire bene il gioco senza dare punti di riferimento agli avversari. Terzo set un po’ più complicato dove Padova ha commesso meno errori e con una battuta più agressiva ha reso il set più equilibrato. Siamo state brave nel finale a mantenere lucidità e determinazione in attacco mettendo così al sicuro una vittoria importante che ci permette di affrontare con maggiore serenità le terribili trasferte di Molveno e Trieste». Continua a sorprendere la Simagas Trieste che vincendo per 3-1 con Molveno mantiene la 3^ posizione. Pur al completo la Sangiorgina soccombe 1-3 con la Spes mentre una opaca Chions perde 0-3 con il fanalino Giorgione.
UDINESECALCIO VOLLEY
CAMPIONATO REGIONALE D FEMMINILE
BORGO CLAUIANO TRIVIGNANO-VILLADIES BCC FIUMICELLO 3-0
Foto di Andrea Moratto TremilaSport+ | 11 02 2015 | 43
SPECIALE LIBERTAS
Renato Moretti protagonista a Sappada
IN BREVE JUDO
SCI
27SIMA EDIZIONE PER L'INTERNATIONAL JUDO TROPHY A VITTORIO VENETO
■ Storico weekend per lo sci
club Pordenone, e in particolar modo per il giovanissimo Renato Moretti, che ha fatto bottino pieno con due medaglie in quel di Sappada, teatro di due gare regionali valide per la qualificazione ai campionati italiani federali. Nel supergigante ha chiuso terzo, mentre nello slalom ha messo al collo l'oro, facendo registrare il miglior tempo in entrambe le manche. Buoni anche i piazzamenti dei compagni di squadra Andrea Toscano (nono in superG) e Matteo Barzan (13°). A Sauris i team Baby e Cuccioli si aggiudicano l'argento nello slalom
1 t m
speciale. Mattatori indiscussi Ginevra Pase (sempre a podio in questa stagione), Alessio Tramontin e Stefano Toscano (entrambi secondi). Giornata sfortunata per Enrico Catania che per soli tre centesimi si deve accontentare della medaglia di legno, portando comunque a casa la sua miglior prestazione di sempre, ovvero 46 punti Fis. ■ Il neo acquisto dello Sci Club
Pordenone, l'inglese Mitchell Scott, ha vinto sulle piste del Piancavallo (Aviano) lo slalom gigante di Coppa Italia Master. Un trionfale successo che fa ben sperare per la prossima prova di
Eurotest, valida per diventare maestro di sci. Ma le buone notizie non finiscono qui, tant'è che la dirigenza dello sci club friulano (e in particolare il suo dt Gigi Porracin) si domanda se il baby iscritto Renato Moretti potrà o meno raccogliere l'eredità sportiva dell'ex azzurro Ploner, anch'egli in forza al team pordenonese. Infatti, sulle nevi di Forni di Sopra (in occasione del Gigante Children del Grand Prix Fisi) il piccolo Moretti si è fatto notare con due superbe manches. Da segnalare anche gli ottimi piazzamenti di Michele La Grassa e Matteo Barzan.
Il Palasport "Zoppas Arena" di Conegliano ha ospitato ieri la 27.ma edizione dell'International Judo Trophy Vittorio Veneto nella quale la Cadetta dell' ASD Judo Club Tolmezzo Lara Mari (nella foto) ha conquistato la Medaglia di Bronzo nella categoria -57 kg, dopo avere disputato cinque incontri ben gestiti. L'altra Cadetta carnica alle gare venete, Betty Vuk, nella categoria -70 kg dopo quattro incontri si è fermata al quinto posto. Mattia Zarabara, invece, dopo due difficili incontri consecutivi si è classificato nono nella categoria -90 kg. Infine, le Esordienti B Giorgia Biscosi e Annalisa Doriguzzi Breatta, entrambe con un incontro vinto e due persi, si sono rispettivamente piazzate in nona posizione nella categoria -52kg e in settima posizione nella categoria -57kg.
UDINE | TRIESTE | PAD
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SPECIALE LIBERTAS ATLETICA
La Libertas Porcia fa il pieno di medaglie ■ I portacolori della polisportiva VillaBen mezzo migliaio di atleti di tutto il Friuli Venezia Giulia sono scesi in gara domenica scorsa a Casarsa della Delizia per il Campionato Regionale di Corsa Campestre organizzato dalla storica Libertas locale. La corsa, per atleti Libertas e tesserati Fidal, ha visto la partecipazione di tutte le categorie della specialità, per la Libertas dagli esordienti ai cadetti, in un'ambientazione fantastica, ulteriormente favorita dalla splendida giornata di sole e dalla presenza di un folto pubblico di appassionati che
HOCKEY
ha incitato gli atleti lungo tutto il percorso. I campioni regionali Libertas, delle sette società in lizza affiliate all'Ente di promozione sportiva, sono Sofia Ornella e Giuliano Venier (entrambi Libertas Casarsa), rispettivamente nel Cross 600 metri Esordienti femminile e maschile; nel Cross 1.200 metri Ragazze si è imposta Chiara Ficco (Atletica Malignani Libertas Udine); per il Cross 1.600 metri Ragazzi ha vinto Masresha Costa (Libertas Sanvitese Iperottica). Prima nel Cross 1.700 metri Cadette è stata Francesca Sacco (Atletica Malignani Libertas Udine) e nel Cross 2.200 metri
Cadetti ha vinto Giacomo Pico (Polisportiva Libertas Grions e Remanzacco). Alle premiazioni sono tra gli altri intervenuti il Presidente del Centro Regionale Sportivo Libertas, Bernardino Ceccarelli (nella foto), quello del Centro Provinciale Libertas di Pordenone, Ivo Neri, il presidente della Libertas Casarsa, Adolfo Molinari, e l'Assessore allo Sport di Casarsa, Paolo Lamanna. ■ La Libertas Porcia ha conquistato buoni risultati nel corso del meeting regionale al coperto tenutosi al PalaBernes di Udine, che
ha visto scendere in pedana atleti delle categorie Ragazzi e Cadetti. L'appuntamento era valido anche come campionato regionale indoor Libertas. Il team purliliese diretto da Rudi Trost ha partecipato con 19 atleti, portando a casa 3 titoli. Sotto l'egida dell'ente di promozione sportiva si sono laureati campioni regionali Elisa Jus (seconda assoluta nei 60 piani con il tempo di 8"82), Filippo Sartor (terzo sulla stessa distanza in 7"78) e Mbala Kinavuidi Herve (oro nei 60 ostacoli con il responso cronometrico di 9"16)..
A PIANCAVALLO SI È TENUTO IL PRIMO TORNEO DI SQUADRE AMATORIALI PalaPredieri del Piancavallo è stato teatro del primo torneo per squadre amatoriali del redivivo hockey su ghiaccio. Si sono confrontati giocatori di Red Muss Feltre, Hc Canale di Canale d'Agordo e i Rhynos di Treviso, oltre ai locali della neonata Agp Libertas.
DOVA | MILANO | PRATO
Ma i rooster sono stati mischiati per poter comporre team equilibrati all'insegna del divertimento. Al termine di 5 ore di gioco l'hanno spuntata i padroni di casa dell'Agp Libertas, che così ha portato a casa il primo Trofeo Porkys. Gli organizzatori ringraziano la
Cooperativa Piancavallo 1265 per aver concesso l'uso della struttura, cooperando alla realizzazione della manifestazione. Per i nuovi appassionati della disciplina i riferimenti locali sono: cel. 3888564065, e-mail agpasd@gmail.com, facebook www.facebook.com/agpasd.
Tel. 0432 690761 info@ceccarellionline.it www.ceccarelligroup.com TremilaSport+ | 11 02 2015 | 45
ALTRI SPORT L'URLO LIBERATORIO SULLA PEDANA DI GUADALAJARA, NEL GIORNO DELLA CONSACRAZIONE INTERNAZIONALE DELLA STELLINA DELL'ASU AI GIOCHI DEL MEDITERRANEO
ALESSANDRA SEGATTO
QUANDO GLI URLACCI PORTANO AL PODIO La giovanissima spadista pordenonese ha conquistato l'oro ai Giochi del Mediterraneo di BIANCAMARIA GONANO
A
lla prima convocazione con la Nazionale è riuscita a imprimere la stoccata vincente, imponendosi, qualche giorno fa, nella gara Cadetti ai Giochi del Mediterraneo a Guadalajara, in Spagna. Alessandra Segatto è la giovane stellina della scherma
dell’Asu, messasi in luce recentemente anche a livello internazionale nel circuito europeo Cadetti. Tutti i suoi pomeriggi da quindicenne sono scanditi dagli allenamenti e dallo studio. Un’impresa non molto agevole per lei, residente da sempre a Torre di Pordenone, a un’ora di strada dalla palestra di Udine.
È guardando in televisione le Olimpiadi di Pechino del 2008 che mi sono innamorata della scherma
ASU
Fondata dal Conte Alessandro del Torso nel 1875, la Sezione scherma dell'Asu ha inanellato nel tempo molti successi. Gino Belloni nel 1922 divenne campione italiano di fioretto, poi in tempi più moderni, a far parte del sodalizio udinese furono Dorina Vaccaroni e Margherita Granbassi (nella foto), che con l'Asu vinse due Coppe del mondo e titoli assoluti. Dà prestigio al club pure Andrea Magroo, oct olimpionico ad Atemne 2004.
Un impegno che però la giovane spadista affronta con entusiasmo e buoni risultati: “Frequento il secondo anno del Liceo scientifico Majorana con una media dell’8. Ogni pomeriggio prendo il treno o mi faccio accompagnare a Udine dai miei genitori, a seconda del tempo. Succede spesso che io mi porti dietro i libri per poter terminare i compiti prima dell’allenamento e praticamente ogni sera sto alzata fino a tardi a studiare. I ritmi sono impegnativi ma ci tengo molto a riuscire bene, anche perché mia madre è un’insegnante e si aspetta molto da me”. Questa volta il colpo di fulmine verso lo sport è arrivato tardi: “In quinta elementare avrei dovuto cominciare sci agonistico ma per caso ho seguito le Olimpiadi di Pechino del 2008 e mi sono innamorata della scherma. A Pordenone, dove ho cominciato, c’erano solo le specialità del fioretto e della spada e quindi la scelta è risultata un po’ forzata. Ora sono all’Asu da più di due anni e il mio maestro è Roberto Piraino. E’ bravissimo e lo considero un secondo papà. Urla tanto ma lo fa con affetto. Noi giovani abbiamo bisogno di trovare così la giusta motivazione”. Alessandra è consapevole di essere un’adolescente fortunata, perché le gare spesso la portano all’estero: “Molte volte delle città che ci ospitano oltre confine vediamo però solo l’hotel, l’aeroporto e il palazzetto. I i miei amici mi aiutano comunque a rendermi conto
PERSONAGGI
ALESSANDRA CON IL SUO MAESTRO, ROBERTO PIRAINO
di questa grande opportunità di nuove conoscenze e realtà”. Alessandra vive la scherma in maniera totalizzante, come sanno fare gli adolescenti: "Questo sport insegna il rispetto per l’avversario e l’arbitro e può accadere di venire squalificati per una mancata stretta di mano. È uno sport formativo della personalità che mi ha aiutato a contenere i miei sfoghi. Con il mio carattere ho fatto fatica all’inizio ad essere disciplinata ma ora sono più controllata e razionale. Il mio maestro sostiene che il mio punto di forza è la difesa perché riesco ad anticipare le mosse dell’avversario e poi aspettarlo, mentre devo
migliorarmi nella fase offensiva. In famiglia mi seguono sempre ma sono l’unica sportiva, perché mia sorella di dieci anni preferisce suonare il violino. Sono molto felice dell’atmosfera serena che si respira in palestra grazie ai maestri. Nel poco tempo libero mi piace leggere o uscire con le mie amiche di Pordenone. Ogni tanto ci incontriamo con quelle del Veneto o dell’Emilia. La scherma mi ha regalato delle amicizie fantastiche in tutta Italia”. Prossimi appuntamenti saranno per lei gli Assoluti di Pesaro a fine di febbraio, dove cercherà di qualificarsi alle finali: “Sarà dura - dice - ma farò certo del mio meglio”.
KAYAK
MOLMENTI, VIA STAGIONALE IN AUSTRALIA L’olimpionico di kayak Daniele Molmenti ammette: “Sto crescendo come nelle migliori stagioni”. E' al suo debutto stagionale, il campione di Torre di Pordenone: venerdì qualifiche, sabato semifinali e domenica finali agli Australian Open. Sensazioni da gara cercasi e Daniele Molmenti le troverà nella due giorni in acqua al debutto stagionale alla competizione australiana, dopo aver timbrato il cartellino dei tre mesi di dura preparazione a Sydney per ritrovare lo smalto olimpico.“Sta andando alla grande - dice l'olimpionico di Londra 2012 - . In Australia è il primo test ufficiale e sarà difficile fare pronostici, in acqua mi sento bene ma anche gli altri vanno forte. Mi aspetto di riprovare carica e sensazioni giuste. In Italia rientro a fine febbraio, e ci resterò per motivi familiari, andando poi a Tacen e Valstagna fino alle prime gare. Ci sono degli appuntamenti a Londra e sarà importante per la preparazione al Mondiale”. Prenderà parte a tutte le tappe di Coppa del Mondo? “L'obiettivo è partecipare alla prima parte della stagione di Coppa, e dopo aver conquistato il posto per il mondiale, pensare a Londra”. Il gran finale a Londra per il Mondiale: quali i principali avversari? “Ancora è presto per avere qualche nome in mente, direi i soliti anche se i giovani hanno l'occasione per fare un ennesimo salto di qualità e Peter Kauzer, Vavra Hradilek, i tedeschi che contano ed io cominciamo ad avere una certa storia e tanti percorsi necessitano di forza fisica oltre all'esperienza. Parlando per me, non ci sono problemi, ma per gli altri ho ancora dei dubbi”.
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ALTRI SPORT DEDICA In visita alla nostra redazione, dov'è stata protagonista di una videointervista, la campionessa di S.Giovanni al Natisone ha dedicato il bronzo dell'Alpe Adria al suo presidente Luciano Lovato, da poco scomparso.
AZZURRA Giada Medves ospite di Tremilasport
UN PODIO DA PASSAPORTO
La stellina dello Yama Arashi in vista dell'European Cup
D
edica la medaglia di bronzo dell’Alpe Adria lignanese al suo presidente Luciano Lovato, scomparso nei giorni scorsi, Giada Medves, stellina dello Yama Arashi e della nazionale. “Mi aveva accompagnato qualche mese fa in Azerbajian in occasione del torneo internazionale
in cui ho vinto la medaglia d’oro – ricorda la diciassettenne cintura nera del club udinese – e ho vissuto con lui una settimana indimenticabile. Era una persona simpatica e sorridente che ci mancherà moltissimo”. Successi dietro ai quali, sottolinea la graziosa judoka di S.Giovanni al Natisone, ci sono
impegno e sacrificio a volontà: “La passione non mi manca e questo è fondamentale lungo un percorso fatto anche di allenamenti costanti e rinunce, soprattutto al tempo trascorso con gli amici, sempre molto poco. Ma finora ho ricevuto comunque in cambio molte soddisfazioni che mi stimolano a continuare e a cercare di fare sempre meglio”. In visita alla nostra redazione, sulla scia di altri campioni di varie discipline che l’hanno preceduta, Giada ha evidenziato anche charme e maturità inconsueti per una ragazza della sua ancor verdissima età, giustificando anche così il titolo di “reginetta di Baku” ottenuto dopo la sua prestigiosa vittoria in Azerbajian in un lotto di atlete molto quotate in ambito internazionale. “E’ stata un’esperienza magnifica, che vorrei ripetere” – ammette Giada, che ha mosso i primi passi in carriera sull’esempio del fratello maggiore Matteo, ora in ottica olimpica in vista di Rio 2016. “Spero che venga scelto – si augura la sorellina del campione dello Yama Arashi - , se lo meriterebbe. Certo, nella mia scelta di praticare il judo ha influito l’esempio di Matteo ma anche…la spinta di mia madre, che per praticità mi convinse a frequentare la stessa palestra di mio fratello! A parte gli scherzi, è una scelta della
quale non mi pento, anzi, tutt’altro”. Dice di lei che è un’agonista nata, il presidente regionale della Fjilkam e suo dirigente allo Yama Arashi, Enzo De Denaro, augurandosi di vederla salire sul podio anche nei due prossimi importanti appuntamenti che attendono la sua stellina. “Si, il 2 e 3 maggio mi attendono a Conversano, in Puglia, i campionati italiani – conferma Giada – mentre il 28 e 29 marzo prenderò parte all’European Cup a Lignano, manifestazione questa che, se riuscirò a salire sul podio, mi aprirà le porte del campionato d’Europa”. Ma c’è un altro sogno nella mente di Giada, che se realizzato costituirà per lei una tappa esistenziale fondamentale: “Spero infatti di entrare a far parte di un Gruppo sportivo militare, per potermi dedicare così professionalmente al judo”, ammette. Un sogno di molti, chissà che non si avveri. Edi Fabris
L'ASSE ZONCOLAN - FUJI Tokyo chiama Udine. La fama dell’ormai mitica tappa dello Zoncolan, ideata, promossa ed organizzata da Enzo Cainero, ha valicato continenti e oceani, tanto da stuzzicare ora gli appetiti dei manager del Sol Levante. “Tutto è cominciato nell’ottobre 2013, quando un funzionario friulano dell’ambasciata italiana a Tokyo mi telefonò per propormi un singolare abbinamento Zoncolan – Monte Fuji - racconta l’uomo di sport di Molinuovo - . Risposi immediatamente che l’idea m’interessava e il progetto andò avanti, tanto da farne anche un
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logo. Iniziativa che può produrre anche o soprattutto significativi vantaggi economici per il Friuli, dal momento che la Prefettura di Shizuoka, dove dovrebbe svilupparsi il progetto, è la terza del Giappone per reddito procapite, dotata di impianti straordinari e di economia all’avanguardia”. Un singolare gemellaggio che ha visto approdare a Udine anche il manager giapponese Shimizu e che dal punto di vista ciclistico dovrebbe ottenere frutti concreti nella corsa rosa del 2016 e più in là in altre manifestazioni internazionali di alto livello. Il Monte
Fuji, per la cronaca, è un vulcano attivo di 3776 metri e una tappa del Giro d’Italia, che da anni ormai si è allargato anche oltre i patrii confini, potrebbe approdare a quota 2000, come preannunciato dallo stesso Cainero. Comunicazione alla quale il commissario tecnico Davide Cassani ha risposto con un tocco d’ironia: “Enzo, correrai anche
tu?”. Già, le quote raggiunte dal ciclismo moderno hanno raggiunto infatti oggi livelli molto impegnativi per le umane energie e, come evidenziato tempo fa dal campione friulano Alessandro De Marchi, i corridori, salendo, smoccolano parecchio all’indirizzo degli organizzatori. Ma, come si suol dire, the show must go on, o ci stai o non ci stai. E anche il Monte Fuji, come lo Zoncolan, è destinato così a fare spettacolo ma anche a produrre sportivamente qualche vittima. (E.F.)
SCI PARALIMPICO
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Le nazioni in gara sulla pista del Canin dal 16 al 19 febbraio.
PENSANDO AI MONDIALI Sella Nevea ospita le finali di Coppa Europa
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resso la sede della Regione Friuli Venezia Giulia a Udine, sono state presentate le finali di Coppa Europa di sci paralimpico che si svolgeranno dal 16 a 19 febbraio a Sella Nevea. L'evento, organizzato, dall'Asd SportxAll Hans Erlacher Team di Monfalcone, conferma che le località della regione sono un esempio da seguire a livello internazionale, grazie all'esperienza, disponibilità e capacità dimostrate negli anni da parte del movimento paralimpico territoriale. La conferma di ciò è venuta dal Presidente del Comitato italiano paralimpico, Luca Pancalli che, ringraziando in primis il Comitato organizzatore e i rappresentanti delle Istituzioni regionali, ha sottolineato il fatto di sentirsi a casa. "Il movimento paralimpico - ha evidenziato - affronta le sfide quotidiane con ottimismo ed entusiasmo ed eventi come quello delle finali europee di Sella Nevea fanno sì che ci si possa sentire ulteriormente protagonisti attraverso lo sport". Continua quindi il legame vincente con il movimento sportivo regionale per ciò
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che concerne la disabilità. Non a caso, l'obiettivo primario della Sportxall H.E.T. è quello di promuovere lo sci paralimpico (e non solo) e sensibilizzare maggiormente l'opinione pubblica e il maggior numero di giovani verso le iniziative e attività legate all'handicap, come affermato dal Presidente del sodalizio monfalconese, Riccardo Leonardi. Il Presidente del Comitato Organizzatore Locale, Paolo Tavian, il cui palmares è ricco anche di partecipazioni a Paralimpiadi, in qualità di tecnico e allenatore, si è detto felice e motivato nell'affrontare questa ulteriore sfida con vecchi e nuovi amici e collaboratori, sottolineando il fatto che il Comitato Paralimpico Internazionale ha calendarizzato le finali europee 2015, la Coppa del mondo 2016 e la candidatura ad ospitare i Campionati mondiali Paralimpici nel 2017: "Promotore di questa iniziativa sarà la nostra associazione sportiva - ha anticipato -, grazie all’esperienza maturata negli eventi svoltisi nella nostra regione negli anni precedenti e grazie ad un grande gruppo di aziende e partners che riescono ormai da molti anni a dare continuità a questo genere di iniziative, collaborando con entusiasmo. Grazie al supporto della Regione Friuli Venezia Giulia, di Turismo FVG, dell'Agenzia regionale Promotur e delle
Affrontiamo le sfide quotidiane con entusiasmo ed ottimismo
varie amministrazioni locali, provinciali e territoriali, in questi ultimi dieci anni numerose attività divulgative e grandi manifestazioni sportive internazionali, legate al mondo della disabilità, hanno fatto sì che migliaia di persone ed atleti raggiungessero la nostra Regione da tutto il mondo". A tal proposito, durante le giornate delle competizioni a Sella Nevea, verranno organizzati degli eventi collaterali tali da far conoscere e valorizzare le eccellenze eno-gastronomiche locali. Sono attesi circa 250 atleti provenienti da oltre 20 nazioni che si affronter-
ranno nelle discipline dello Slalom, Slalom Gigante, SuperG e Combinata, sulla pista nazionale del Canin. Le premesse quindi per poter ospitare i Campionati Mondiali nel 2017 ci sono. Tale appuntamento, con cadenza biennale, è l’evento più importante dopo le Paralimpiadi. Attualmente il Friuli Venezia Giulia è in contrapposizione all'altra candidata, la svizzera St.Moritz. Il Programma completo dell'evento è disponibile su www.sportxall.com
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CALCIOUDINESE
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PROWINTER
9 - 11 aprile 2015 l Bolzano
Unica fiera B2B in Europa
DEL NOLEGGIO E DEI SERVIZI PER GLI SPORT INVERNALI
Fiera internazionale del noleggio e dei servizi per gli sport invernali
Orario: 9.00-18.00 / sab. 9.00-17.00
L’appuntamento DA NON PERDERE
Forum
PREMIAZIONI & CONFERENZE
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UDINESECALCIO
Con Prowinter Bolzano è la capitale degli sport invernali Dal 9 al 11 aprile a Fiera Bolzano tre giorni dedicati alle ultime novità sull’equipaggiamento, i servizi e le tecnologie per la neve, con la presenza dei grandi campioni dello sci
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a giovedì 9 a sabato 11 aprile torna a Bolzano Prowinter, fiera B2B dedicata al noleggio e ai servizi per gli sport invernali. Nata nel 2001 e giunta quest’anno alla sua quindicesima edizione, Prowinter ha saputo cogliere negli anni l’evoluzione del mercato del noleggio nell’ambito dell’equipaggiamento per la neve e si conferma un importante punto di riferimento per tutto il mondo degli sport
Non solo una vetrina di prodotti ma soprattutto una grande kermesse di eventi invernali. La fiera non si limita infatti a presentare una vetrina di prodotti e di proposti, ma organizza anche importantissi eventi per coinvolgere tutto il mondo dello sport invernale e riflettere sulle nuove tendenze del settore. I visitatori di Prowinter potranno visitare gli stand alla
scoperta delle novità che domineranno il prossimo inverno, tra oltre un centinaio di categorie merceologiche in mostra: dall’abbigliamento tecnico, gli accessori, le calzature, l’intimo underwear, alle attrezzature professionali quali attacchi, sci, snowboard, slitte, bob, caschi, protezioni, ciaspole, pattini, dalle macchine levigatrici, affilatrici e riparatrici, alle moderne tecnologie impiantistiche, piste artificiali, sistemi di protezione e segnaletica, dalle più importanti associazioni di categoria sino ai software gestionali di ultima generazione. E quest’anno torna il sabato a Prowinter. La fiera sarà visitabile dagli operatori giovedì 9 e venerdì 10 aprile dalle ore 9.00 alle ore 18.00 e sabato 11 aprile dalle ore 9.00 alle ore 17.00.
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TAVAGNACCO
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