TUTTO LO SPORT DEL FRIULI VENEZIA GIULIA A 360 GRADI
magazine
04 |14 22|10|2014
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VESNA BOOM RIVELAZIONE IN ECCELLENZA pag 10 pag 8
PETRIS, UNA ´FURIA´ DI CAPITANO
NICOLE FEDELE
L’esperienza velica ad Alicante nel diario della campionessa del mondo di parapendio
BASKET
BLASONE, VITA D´ARTISTA pag 41
AVVENTURA
NICOLE DAL CIELO AL MARE LA CAMPIONESSA RACCONTA
pag 54
TremilaSport+ | 22 10 2014 | 01
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PISCINE, PALESTRE, SPA
REATRE Design studio
02 | 22 10 2014 | TremilaSport+
MAGNANO IN RIVIERA Via Cividina 54 tel. 0432.783824
SOMMARIO
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CALCIO
46
36-37 6 8 10-11 14 16-17 22 23 26-27 28 29
UDINESE LEGA PRO SERIE D ECCELLENZA PROMOZIONE PRIMA CATEGORIA SECONDA CATEGORIA TERZA CATEGORIA GIOVANILI CALCIO A 5 FEMMINILE
40-41 BASKET 43-45 VOLLEY 51-53 ALTRI SPORT
31
50 CICLISMO
55 TENNIS
RUBRICHE
Le belle di Tremila Sport: Alice Mattelloni
54 AMARCORD
31-34 L E BELLE DI TREMILASPORT
30 NONSOLOSPORT
SPECIALI
10
49 MOTORI
46-47 JUDO IN FVG FENOMENO VESNA L’undici di Santa Croce continua a mietere vittime in Eccellenza, e a sorpresa guida la classifica in solitaria.
42 ITINERARI SPORTIVI
TremilaSport+ | 22 10 2014 | 03
in collaborazione con: regione Friuli veneziA giuliA
Ufficio Educazione Motoria, Fisica e Sportiva M.I.U.R. Ufficio VIII Ambito territoriale per la Provincia di Udine
Comune di Gemona del Friuli
CdL in Scienze Motorie CdLM in Scienza dello Sport Università degli Studi di Udine
organizzano il Convegno
“Attività motoriA e educAzione FisicA: ieri, oggi e domAni” Lunedì 27 ottobre 2014 dalle ore 8.30 alle 17.30 Gemona del Friuli
Mattino:
Pomeriggio:
ore 8.30 Cinema Teatro Sociale Via XX Settembre, 5 - Gemona del Friuli
ore 14.00 Palestra I.S.I.S. R. D’Aronco via Praviolai - Gemona del Friuli
ore 11.40 Palestra I.S.I.S. R. D’Aronco via Praviolai - Gemona del Friuli
il gioco è scuolA di vitA Un pallone, una bicicletta, un canestro, possono comunicare meglio di tante parole.
“Attività motoriA ed educAzione FisicA sono AssolutAmente FondAmentAli nel processo educAtivo” Il Convegno è rivolto a: Docenti di Educazione Fisica della Scuola secondaria di I° e II° grado Insegnanti e Referenti dell’Area Motoria della Scuola dell’Infanzia e Primaria Laureati in Scienze Motorie Studenti dei Corsi d Laurea in Scienze Motorie e Scienza dello Sport Tecnici, Istruttori ed Operatori Sportivi Dirigenti Sportivi di Federazioni ed Enti di Promozione Sportiva 04 | 22 10 2014 | TremilaSport+
Per partecipare occorre confermare la propria adesione al Centro Regionale Sportivo Libertas FVG inviando l’apposito modulo a: info@libertasmartignacco.it oppure fax 0432.403156
EDITORIALE
.... E Nicole ha staccato la spina
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uanti di noi non hanno pensato in alcuni momenti della propria vita di staccare la spina e trasferirsi in altre latitudini per periodi più o meno lunghi? Beh, lei, Nicole Fedele, carnica di Ovaro dalla volontà di ferro, campionessa del mondo di parapendio, ha messo in pratica quello che per molti rimane un sogno irrealizzato e fra poco andrà a volare per sei mesi nei cieli del Sudafrica, augurando “Buon inverno” a chi rimane. Nel frattempo, dal cielo è scesa al mare, ad Alicante, a provare una nuova esperienza, quella della vela, inviandoci un reportage scritto con piglio giornalistico: a Nicole abbiamo così dedicato una copertina che sa di sole e d’azzurro. In ambito calcistico fa notizia, in Eccellenza, l’exploit della matricola Vesna di S.Croce, altipiano triestino, che sta dimostrando come anche i Gianburrasca possano primeggiare sui club più titolati: se sarà vera gloria lo appureremo nel prosieguo della stagione. Uno spazio speciale, nel basket, l’abbiamo poi dedicato a Mario Blasone, plurititolato tecnico udinese e artista raffinato, che dei suoi viaggi cestistici intorno al mondo ha fatto sempre anche un’occasione per trarre ispirazione per le sue opere. E particolare è anche l’amarcord di un altro personaggio del basket friulano, l’ex arbitro Fausto Deganutti, così come incuriosisce e stupisce il resoconto del viaggio Povoletto-Roma, con successiva partecipazione alla Granfondo nella capitale, di un altro nome eccellente dello sport nostrano, il responsabile del calcio femminile regionale Elio Meroi. Sono i personaggi e quanto li caratterizza, il must del nostro magazine, e in questo nuovo numero i nostri lettori ne potranno incontrare a volontà. Non ultima la “bella” Alice Mattelloni, per dodici anni pattinatrice di livello nazionale ed ora apprezzata fotomodella, che ci regala alcune immagini del suo fresco fascino. Le “visite” dei numeri precedenti ci hanno premiato, ci siamo impegnati per renderci anche stavolta gradevoli.
Il Direttore Edi Fabris
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DIRETTORE RESPONSABILE Edi Fabris VICEDIRETTORE Massimo Muzzin EDITORE MEDIATREMILA EDIZIONI srl Viale Palmanova 146 - 33100 Udine Tel. 0432. 33 30 893 direzione@mediatremila.com REDAZIONE Viale Palmanova 146 - 33100 Udine Tel. 0432. 33 30 893 redazione@tremilasport.com
Media Partner TremilaSport
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TELEPOrDENONE
Questo numero è stato chiuso in redazione mercoledì 22 ottobre 2014.
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vIDEOrEgIONE
LA RADIO UFFICIALE DELL’UDINESE CALCIO
Mondo Udinese
QUOTIDIANO D’OPINIONE BIANCONERA DIZIONI
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CALCIOLEGAPRO CALCIOUDINESE
“
L’importante è restare aggrappati al gruppo salvezza MARCELO MATEOS
E
alla fine è arrivato l’ultimo posto solitario in classifica. C’è tanto pessimismo, si sfiora quasi il disfattismo a Pordenone per l’ultima piazza dei neroverdi. Eppure non serviva certo essere degli straordinari profeti per sapere fin da inizio stagione che il campionato dei Ramarri sarebbe stato molto difficile. Un doppio salto di categoria non è cosa da poco, c’è bisogno di tempo per trovare il giusto ritmo in un campionato totalmente inedito; senza contare il fatto che i giocatori non si conoscono affatto. La rosa naoniana è stata interamente ribaltata in estate, e i meccanismi sono ben lungi dal poter essere definiti rodati. Foschi ritiene che non fosse al “Moccagatta” che Pordenone dovesse costruire la sua salvezza, e oggettivamente è impossibile dargli torto. Probabilmente non lo sarà nemmeno il prossimo match contro il Pavia. E’ necessario avere pazienza, aspettare che i Ramarri facciano gruppo, condizione imprescindibile per uscire da queste sabbie mobili. In questa fase meglio guardare il bicchiere mezzo pieno: nonostante le sei sconfitte, la zona salvezza per il Pordenone resta a tiro. È quindi fondamentale rimanere aggan-
FANALINO DI CODA
PORDENONE
URGONO RINFORZI Cresce il malcontento per l’ultimo posto dei Ramarri, ma la squadra necessità di fiducia e di due acquisti di qualità
ciati al gruppo che lotta per salvarsi, per poi provare nel girone di ritorno un rush finale decisivo. Ad un certo punto della passata
FOCUS LE SETTIMANE INFERNALI Dopo l’Alessandria, saranno il Pavia e il Como le prossime avversarie del Pordenone. Due brutte gatte da pelare per mister Foschi perchè le due lombarde puntano dritte a mantenere le posizioni di vertice che hanno in classifica. Si comincia col Pavia che finora in trasferta ha ottenuto una vittoria, due pareggi e due sconfitte.
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stagione sembrava che la vittoria del campionato fosse ormai impossibile. Poi è arrivata non solo la promozione, ma anche lo scudetto. Quello che i tifosi neroverdi devono dimostrare in questo momento è l’attaccamento alla squadra; fondamentale è non perdere la speranza perchè tutto è ancora ampiamente rimediabile. Da parte sua la dirigenza neroverde sa che qualcosa sul mercato andrà fatto. Le risorse non possono essere quelle di sodalizi più blasonati, questo è chiaro a tutti. Ma è altrettanto certo che un paio di acquisti servano come il pane. Una toppa andrà sicura-
mente messa a centrocampo: in questo momento la mediana soffre tremendamente e se le cose non girano lì in mezzo, non girano da nessuna parte. L’attacco non segna, e tutti a stupirsi che capitan Zubin non stia rendendo secondo le attese. In pochi invece a chiedersi se sia lecito dare la croce addosso ad un giocatore di 37 anni che logicamente qualche fastidio in più a livello fisico lo deve avere. Un conto è giocare in Serie D, un altro in terza serie e con un anno in più sul groppone. In definitiva, non è certo questo il momento per demoralizzarsi. Massimo Muzzin
rallypiancavallo.it
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Provincia di Pordenone
CittĂ di Maniago
ComunitĂ Montana del Friuli Occidentale
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CALCIOSERIED
IL PERSONAGGIO
La prossima giornata
FABRIZIO PETRIS, UNA FURIA DI CAPITANO
Per il Tamai un quinto posto che va ben oltre le aspettative. Ora lo scoglio più atteso, il derbissimo con i “cugini” della Sacilese
Q
uinto posto in classifica ed un sacco di sogni: Fabrizio Petris guarda con ottimismo al futuro della sua squadra, reduce da un pareggio a reti bianche contro il Kras. «Lo 0-0 è stato giusto. Nel primo tempo meglio loro, con Peresson che si è superato con grandi parate - racconta il capitano analizzando l’ultimo match -, nel secondo invece due belle occasioni nostre, con un palo centrato da Dal Bianco allo scoccare del 90’». È un anno in cui le Furie Rosse possono togliersi parecchie soddisfazioni, onorando al meglio il ricordo di Riccardo Meneghel, il talento classe ‘95 tragicamente scoparso recentemente. Ora, però, testa alla Sacilese: «Li affrontiamo nel loro momento migliore visto che stanno rifilando gol a tutti (quarti a 4 lunghezze dal Tamai ndr). Però è un derby, siamo carichi, e vogliamo riscattare le brutte prestazioni contro di loro della passata stagione. Giochiamo in casa e speriamo di prenderci i 3 punti». - La tua storia col Tamai è lunghissima: qui dal 2002 al 2007, poi l’arrivederci, nel 2012 il ritorno. Cosa ci racconti di questi anni? «Arrivai dalle giovanili dell’Udinese e mi trovai subito bene. Tante partite e tanti gol in 5 anni mi hanno concesso la fortuna di essere chiamato
dall’Itala San Marco in Serie C. Poi però la società fallì e andai al Pordenone. Dopo la parentesi Union Quinto la chiamata del Tamai: felicissimo di essere stato cercato nuovamente da loro, tornare mi ha riempito di gioia». - Rispetto agli albori, adesso in più c’è una fascia da capitano. Con i giovani usi bastone e carota? «Ne sono davvero orgoglioso anche perché ho fatto quasi 250 partite con il Tamai. La fascia è responsabilità, ma la porto molto volentieri. I nostri giovani sono tutti preparati, poi chiaramente ci sono delle scelte da fare. Ci sarà bisogno di tutti: se sono intelligenti e capiscono che fanno parte di una rosa di Serie D hanno la possibilità di mettersi in mostra per vetrine importanti. Devono giocare 4 giovani, tante volte la differenza la fanno proprio i fuoriquota. Sono loro a spostare spesso l’equilibrio». - Avete un obiettivo dichiarato? «Partiamo per salvarci visti gli ultimi due anni travagliati dove ce la siamo cavata all’ultima giornata. Il gruppo è molto unito e si è rafforzato ancor di più dopo il lutto che ci ha colpito». -Come si supera un momento così duro? «Si tocca un tasto che tornerà costantemente fuori e che porteremo sempre dentro: ci ha unito molto. Dobbiamo sempre giocare anche per Riccardo. Nel gruppo era un titolare,
26|10|2014
Arzignanochiampo FONTANAFREDDA Ac Belluno Mezzocorona Montebelluna Mori Santo Stefano TAMAI U. TRIESTINA Union Pro
Biancoscudati PD Dro Giorgione Clodiense Altovicentino Legnago Salus SACILESE U. Ripa La Fenadora NK KRAS REPEN
BANDIERA DELLE FURIE ROSSE Fabrizio Petris in azione
domenica contro il Kras (Foto A. Skrinjar)
Nato l’11 maggio 1986, Fabrio Petris è una delle colonne del Tamai. Dopo le giovanili nell’Udinese, vestì la maglia delle Furie Rosse dal 2002 al 2007. Successivamente giocò nell’Itala San Marco, nel Pordenone e nell’Union Quinto. Nel 2012 il ritorno al Tamai. Centrocampista dai piedi buoni, ha notevoli doti realizzative, anche se quest’anno è a caccia della sua prima rete in campionato: «La conservo per il derby con la Sacilese. Per il momento mi consolo con gli assist», scherza il capitano dei liventini.
giovane, ben inserito, è stato un colpo durissimo per tutti. Io porto il 2, la sua maglia, perché eravamo molto uniti: credo sia doveroso indossarla e per me è motivo ulteriore di responsabilità e orgoglio». - Chiudiamo con un pensiero sul mister... «De Agostini è molto preparato e ha carattere da vendere. Sicuramente uno dei migliori che abbia mai avuto. È una persona che tiene davvero a quello che fa: il calcio è la sua passione e ce la trasmette quotidianamente». Luca Feole
Scampoli di Serie D FATICA SPRECATA
Tanto amaro in bocca per la compagine rossonera, uscita sconfitta in pieno recupero dal match di Legnago, quando il punto sembrava ormai messo in cascina. Resta la buona prestazione e da lì bisogna ripartire, senza pensare troppo alle sconfitte consecutive, diventate ora quattro.
8 | 22 10 2014 | TremilaSport+
CAMBIAMENTI
La scorsa settimana la dirigenza carsolina si era fatta sentire. Pazienza per i risultati, ma le prestazioni proprio non erano piaciute. Col Tamai qualche cambio c’è stato, e se non altro, la prova della squadra, soprattutto nel primo tempo, è stata positiva. Ora però servono i tre punti.
SPETTACOLO
Non si può commentare altrimenti il magico momento dei biancorossi. Un intero stadio in piedi ad inneggiare a Zironelli e ai suoi ragazzi dopo le caterve di gol rifilate dai liventini nelle ultime domeniche. E pensare che un mesetto fa si era vicini alla contestazione...
CICLO D’ORO
Disputare cinque partite in quindici giorni non è certo facile. Le Furie Rosse, invece, hanno conlcuso questo rush racimolando ben 8 punti, con due vittorie e un pareggio nelle tre trasferte affrontate. L’unica sconfitta col Padova: scusate se è poco
NIENTE TRIPPA
C’è ben poco di cui essere allegri in casa alabardata. Quella contro il Giorgione è stata la terza sconfitta consecutiva e, non fosse che il Mezzocorona era partito con l’handicap della penalizzazione, ora i giuliani sarebbero ultimi... Ok aspettare tempi migliori, ma è meglio che arrivino in fretta!
A.S.D. N.K. KRAS
REPEN
2014/’15
UN KRAS TUTTO PEPE
T
all’assalto della salvezza
erza stagione in serie D negli ultimi cinque anni. La matricola Kras Repen ci riprova. Con l’entusiasmo di una squadra in gran parte rinnovata. Dopo la splendida promozione conquistata con la vittoria dei play-off nazionali di Eccellenza, le furie rosse del Carso, allenate dal riconfermato tecnico Predrag Arčaba, ha collezionato nelle prime sette uscite di campionato quattro pareggi e tre sconfitte. Un inizio sicuramente al di sotto delle aspettative del presidente e direttore sportivo Goran Kocman che però
non ha mai nascosto l’obbiettivo stagionale: lottare per mantenere la categoria. Per raggiungere la salvezza il Kras è stato fortemente rinforzato rispetto alla scorsa stagione. Il nucleo base ruota attorno alla bandiera Radenko Kneževič, capitano e attaccante sloveno di spicco del sodalizio biancorosso. Assieme a lui confermati il talento romano Capalbo, il fantasista Grujić, il jolly Spetič, il difensore Božič, il possente centrocampista Žlogar e il bomber Corvaglia. Piena fiducia anche al gruppo dei giovani “fuori quota” composto dal secondo portiere D’Agnolo, i difensori Castellano e Simeoni, gli attaccanti Maio e Petracci ed il poliedrico italomarocchino Tawgui. I volti nuovi arrivano invece perlopiù dalla vicina Slovenia: il difensore in prestito dall’Udinese Boškovič, l’esterno Komel (ex Cherno More, serie A bulgara), il centrale difensivo Cvijanović (dal Krka Novo Mesto, serie A slovena), il terzino Slavec (ex Domžale, serie A slovena), i centrocampisti Gulič (Ism) e Ranič
STAFF TECNICO
Allenatore Predrag Arčaba Viceallenatore Michele Campo
In alto il jolly sloveno Luka Spetič. Nel riquadro a sinistra l’allenatore Predrag Arčaba.
ROSA PRIMA SQUADRA
ORGANIGRAMMA Presidente e Ds Goran Kocman Vicepresidente Edoardo Škabar Main sponsor Vojmir Kocman (Koimpex) Segreteria Paolo Sarazin, Mauro Zeriali, Bruno Milič
(Krka Novo Mesto) e l’attaccante Bordon, prelevato dal Partizan Tirana (serie A albanese). Dal Legnago è tornato invece il portiere Budicin, dal Cjarlins Muzane è giunto in prestito il roccioso difensore Fross. Quest’anno più che mai il sodalizio di Monrupino ha inoltre potenziato il proprio settore giovanile composto da oltre 150 ragazzi, a riprova del grande sogno del presidente Kocman: quello di vedere la Prima squadra del composta per oltre la metà della rosa da giocatori provenienti dal vivaio biancorosso. Grande attenzione infine è stata attribuita dalla società verso la parte riguardante la comunicazione con i mass media attraverso la consulenza di professionisti e la realizzazione di un nuovo sito internet costantemente aggiornato con notizie e fotografie dalla Prima squadra ai Piccoli amici.
Allenatore portieri Bojan Gulič Prep. atletico e fisioterapista Matej Bombač Medico sociale Katja Simunich Magazziniere Matteo Ravbar Dirig. responsabile Tullio Simeoni SETTORE GIOVANILE
Responsabile Andrej Pahor
PORTIERI
Luca Budicin - Luca D’Agnolo - Dalibor Karan DIFENSORI
Aleksandar Boškovič - Rok Božič - Simone Castellano - Miroslav Cvijanović - Luca Fross - Sebastjan Komel - Stefano Simeoni - Matic Slavec
CENTROCAMPISTI
Ulpiano Mattia Capalbo - Milan Grujić - Saša Gulič - Saša Ranič - Luka Spetič - Marouane Tawgui - Anton Žlogar ATTACCANTI
Patrik Bordon - Alessio Corvaglia - Radenko Kneževič - Andrea Maio - Gabriele Petracci
TremilaSport+ | 22 10 2014 | 09
CALCIOECCELLENZA
DA SANTA CROCE CON FURORE Il Vesna? Un autentico ciclone. Sette vittorie in altrettante partite di campionato, venti gol messi a segno a fronte di uno solo subito. Tra le vittime illustri pure il CjarlinsMuzane, principale candidata al salto di categoria assieme all’Ufm, e sconfitta oltretutto a domicilio. Ce n’è abbastanza per mettere paura a chiunque, ma da Santa Croce arriva il solito vecchio tormentone “Il nostro obiettivo è la salvezza”. La sensazione è che questa volta, però, ne siamo poco convinti pure loro...
EN PLEIN Settimo successo di fila per la banda Zanuttig.
10 | 22 10 2014 | TremilaSport+
IL VESNA può contare sui gol di bomber Matteo Muiesan (Foto Vincenzo Gianneo)
LA RIVELAZIONE
ALLA SCOPERTA DEL MIRACOLO VESNA Le due anime dell’undici di Santa Croce, slovena e italiana, sono l’ennesima riprova che l’unione fa la forza
U
na delle frasi più famose del celebre film di Robert Luketic ben si accosta all’inizio dell’avventura del Vesna nella nuova categoria. 7 vittorie su 7 significano “en plein”, significano 21 punti, significano vetta della classifica di Eccellenza. Un risultato inatteso e al contempo meritatissimo e a ribadirlo è lo stesso presidente Roberto Vidoni: «Se fossero state solo le prime tre vittorie allora si poteva pensare ad una serie di coincidenze, ma dopo questo filotto significa che la strada intrapresa sinora è quella giusta». D: Presidente come valuta la sonora vittoria con l’Ol3? «Non fa testo dal punto di vista del risultato. La gestione della partita è stata semplice dopo l’espulsione di Nardoni. La partita è stata particolare ed è già da archiviare a mio modo di vedere. Certo restano tre punti importanti». D: Venti gol all’attivo e tutti a parlare di miglior attacco. Ma la vera chicca sta nella casella dei gol subiti: uno solo. Alla fine i campionati, si sa, li vince chi non prende gol… «Concordo, ed è cosa che deve essere sottolineata: grazie ad una difesa organizzata alla grande abbiamo ottenuto questo risultato. E plauso va fatto al nostro portierone, Edvin Carli, già da quattro anni con noi, che ritengo fra i migliori nel suo
QUEL DIAVOLACCIO DI MATTEO MUIESAN PARE INTENZIONATO A BATTERE PARECCHI RECORD IN QUESTA STAGIONE. IL BOMBER DEI BIANCAZZURRI, CON LA QUATERNA MESSA A SEGNO CONTRO IL MALCAPITATO OL3, E’ RIUSCITO AD ARRIVARE A QUOTA 11 GOL, CONFERMANDOSI CAPOCANNONIERE DEL TORNEO. NIENTE MALE SE SI CONSIDERA CHE SIAMO SOLO ALLA SETTIMA GIORNATA!
ruolo in tutta la regione. Sono presidente da undici anni e credo che questa sia la difesa più forte che io abbia mai visto. Ora non penso certo al primo posto: l’obiettivo principale resta la salvezza». D: Questa dichiarazione sembra stridere con i super risultati ottenuti sinora. A quanti punti sta la soglia salvezza nella sua idea? «Statistiche alla mano dire 36 punti. Tenendo conto di come son messe le cose ovviamente. Quindi ora andiamo a caccia degli altri 15 punti, poi si vedrà. Abbiamo lavorato benissimo, a partire dalla preparazione. Il nostro gruppo è davvero affiatato e anche i nuovi si sono ambientati alla grande». D: Quali sono i principali pregi di mister Zanuttig? «E’ una persona eccezionale, grande professionista che sa motivare il gruppo ed i singoli. Ha il coraggio di inserire i giovani e non è troppo ancorato allo stesso undici: un suo pregio è il saper schierare ogni domenica chi meglio si è comportato durante la settimana. La testimonianza del suo lavoro sono i ragazzi che si stanno esprimendo alla grande in queste categorie». D: Gemonese, Torre, Virtus Corno, Ism, Zaule Rabuiese, Cjarlins Muzane e ora Ol3. In arrivo il Chions: un pronostico? «Non mi sbilancio. Giocheremo al massimo e metteremo in campo la giusta
ECCELLENZACALCIO La prossima giornata
26|10|2014
CjarlinsMuzane Gemonese Ism Gradisca Ol3 Torre Pn Vesna Virtus Corno Zaule
Tolmezzo Tricesimo Ufm Monfalcone Sanvitese Lumignacco Chions Manzanese Cordenons
mentalità sperando di giocare come le ultime 7 (ride ndr). Il Chions è una squadra che rientra nelle prime 4/5 forze del campionato quindi domenica sono sicuro che vedremo un grande match, in attesa del derby con l’Ufm di novembre (attualmente secondo a quota 19 ndr)». Sulla stessa linea di pensiero anche Giuseppe Del Latte, vicepresidente della società, intervenuto anch’egli con molta disponibilità e cortesia per raccontarci questo momento d’oro dell’undici di Santa Croce. Il vice di Vidoni ci tiene a sottolineare soprattutto la coesione di un gruppo che, a detta di tanti, non avrebbe vita lunga per via delle diverse origini. Il Vesna però si rivela prima forza anche sotto questo punto di vista. «Il successo non era scontato, va detto. Faccio l’esempio di Juventus e Sassuolo. Il primo quarto d’ora non ci era piaciuto molto ed è stata importantissima la scossa data dal mister: bisognava mantenere alta la concentrazione ed i primi due gol ci hanno spianato la strada». D: Cosa ne pensa di questo inizio di stagione devastante? «Sono solo sette partite, ma è pur sempre un record essendo neopromossi e appartenendo ad una cittadina piccola. Siamo una squadra con tanto cuore e poco budget, ci tengo a precisarlo. Siamo partiti con l’idea di
PORTIERONE Edvin Carli, da quattro anni difende i pali della porta del Vesna.
tenere la categoria per mantenere la visibilità e premiare dei giovani importanti: la vetrina che offriamo è speciale. Con calma, quindi, anche se ci stiamo prendendo questo meritato momento di gloria che riguarda non solo la prima squadra ma anche un gruppo di giovanili strepitoso: dai Pulcini, passando per gli Esordienti con la collaborazione del Sistiana, fino ai Giovanissimi e agli Allievi. Ci sono quasi 100 bambini e bisogna ringraziare tutto il direttivo, dai mister che seguono i fanciulli sino al ds Paolo Soavi e alla segretaria tuttofare Sonja Sirk. Colgo
l’occasione anche per ringraziare l’ex capitano Ferruccio Degrassi». D: I giovani quindi si stanno rivelando l’arma in più... «La loro disponibilità è fondamentale. Ci stanno mettendo nella condizione di non farci preoccupare, e pensando al futuro ci danno la possibilità di sognare». D: Il mondo del calcio sta attraversando un periodo travagliato alla luce dei fatti di Serbia - Albania. Voi invece siete un perfetto esempio di convivenza multietnica... «È vero. Questi ragazzi ci insegnano parecchio: sono molto legati e, al contrario di quello che alcuni, forse troppi, pensano, nello spogliatoio non ci sono due “fazioni”. La loro coesione è una cosa bellissima, sono davvero uniti ed è un grande insegnamento. Sono orgoglioso del Vesna perché stiamo dando un segnale di unione: il calcio è un mezzo per unire, non per allontanare. Questi ragazzi sono eccezionali e danno lezioni di vita a molti “vecchietti”. La generazione che c’era qui un tempo era prevalentemente slovena: ritengo sia giusto non dimenticare le proprie radici, che ci accompagnano sempre, ma non per questo bisogna rinnegare tutto il resto. Lo sport deve dare comunicazione contraria rispetto a quanto troppo spesso si vede in televisione. Lo ripeto, sono davvero fiero dell’esempio che stiamo dando e spero che tante persone riescano a capire e a maturare». Luca Feole
FLASH dai campi di Eccellenza
CORDENONS
TOLMEZZO
MANZANESE
DERBY
ATTENZIONE ALLA MATRICOLA GRANATA
I CARNICI SI CONFERMANO DA TRASFERTA
TORTOLO STUDIA UNO SGAMBETTO AL “SUO” CORNO
UFM NELLA TANA DI UN GRADISCA A CACCIA DI PUNTI SAVEZZA
Non solo Vesna tra le rivelazioni del torneo. Anche i granata stanno ottenendo ottimi risultati pur da neopromossi. Quarto posto in classifica con cinque vittorie, due pareggi e ancora nessuna sconfitta. Chapeau al lavoro del direttore sportivo Marco Zanessi e del tecnico Mauro Conte.
Bottino pieno fino a questo momento per il Tolmezzo lontano dalla Carnia. L’undici di Fabrizio Damiani ha vinto tutti gli scontri giocati in trasferta ma per poter continuare questa tradizione dovrà ottenere lo scalpo del babau CjarlinsMuzane, sconfitto finora solo dal Vesna.
A Corno Gianni Tortolo ha lasciato ricordi indelebili. In arrivo però la prima panchina da ex per il mister della Manzanese. Gli orange finalmente si sono sbloccati tra le mura amiche e ora proveranno a tirare un brutto scherzo a Missio e compagni. Assente per squalifica Andrea Osso Armellino.
Un derby è sempre un derby, e spesso i reali valori vengono meno e a contare di più sono spirito di sacrificio e motivazioni. Proprio su questi due fattori dovranno puntare i padroni di casa per sfatare il tabù interno: finora, infatti, per la banda Franti solo sconfitte in casa.
TremilaSport+ | 22 10 2014 | 11
ROSA PRIMA SQUADRA FILIPPO LAVARONI
PORTIERE
ALEX CHIANDOTTO
CENTROCAMPISTA
GABRIELE PAGANI
PORTIERE
VINCENZO GIARRUSSO
CENTROCAMPISTA
BIAGIO GUIDONI
PORTIERE
MICHELE MODOLO
CENTROCAMPISTA
DAVIDE CALDATO
DIFENSORE
ORHAN REDZEPI
CENTROCAMPISTA
DAVIDE PIASENTER
DIFENSORE
ENRICO TARDIVO
CENTROCAMPISTA
DANIELE MIAN
DIFENSORE
MANUEL ZAMARIAN
CENTROCAMPISTA
ELIA PREVARIN
DIFENSORE
GIOVANNI AMABILE
ATTACCANTE
RICCARDO RIZZA
DIFENSORE
DARIO CELLA
ATTACCANTE
ANDREA ZANON
DIFENSORE
DANIELE COTRUFO
ATTACCANTE
RICCARDO ZANUTTA
DIFENSORE
ALEXANDER GEOSANU
ATTACCANTE
MARCO BARRACO
CENTROCAMPISTA
COSTANTIN GEOSANU
ATTACCANTE
ZANS MONNELS
ATTACCANTE
ALESSANDRO BENVENUTO CENTROCAMPISTA
DIRIGENTI UFFICIALI:
STAFF TECNICO: ALLENATORE GABRIELE VERRI
ALLENATORE PORTIERI LUIGI TONIN
TEAM MANAGER – DIRIGENTE ACCOMPAGNATORE GIANNI NACCA
VICE-ALLENATORE VINCENZO EVANGELISTA
MASSAGGIATORE GABRIELLE LENA
DIRIGENTE ACCOMPAGNATORE COSIMO LUNETTA
12 | 22 10 2014 | TremilaSport+
ORGANIGRAMMA SOCIETARIO
CASSIERE TREVISAN DIONISIO
PRESIDENTE CHIANDOTTO GIANFRANCO
CONSIGLIERI
VICE PRESIDENTE ROMA ZENO
BACCICHETTO PAOLO, DEL NIN BRUNO,
SEGRETARIA CHIANDOTTO VANESSA
GOBBATO TERESA, MARIUSSI RINO, ZAMARIAN STEFANO
DI
Via Beni Comuni n. 49 30020 Lugugnana di Portogruaro (Ve)
Via Arturo Malignani n. 3 33050 Precenicco (Ud)
BOLDARIN VASCO, CHIANDOTTO GIANFRANCO & CO
0431.586028 /
0431.586568 / TremilaSport+ | 22 10 2014 | 13
CALCIOPROMOZIONE A B
LA SCHEDA TRA LE FAVORITE Con cinque vittorie, due pareggi e zero sconfitte, il Flaibano guida il girone A col Pravisdomini.
DAVIDE COACCI
Nato a Udine il 21 marzo 1988, Coacci ha fatto la trafila delle giovanili a Pozzuolo, Donatello e Itala San Marco, dove ha esordito in prima squadra, vincendo anche il campionato di Serie D al suo secondo anno. In carriera ha vestito le maglie di Lignano, Virtus Corno, San Daniele e Ufm. Da quest’estate è uno dei punti di forza del Flaibano guidato da Gianni Pizzolitto.
MEDIANO Arrivato in estate con Olsen Gallinelli, è punto fermo dell’undici di patron Picco.
COACCI, FLAIBANO TIFOSI D’ECCELLENZA Il centrocampista sogna il salto di categoria in maglia giallonera
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La prossima giornata
26|10|2014
Bannia Brian Flumignano Lignano Pravisdomini Pro Fagagna Spal Cordovado Teor
Flaibano Prata Sesto Bagn. Porcia Rivignano C.Fiume/Bannia Reanese Diana
14 | 22 10 2014 | TremilaSport+
l centrocampista centrale Davide Coacci è uno dei nuovi arrivi di quest’anno in casa Flaibano, con lui i leoni gialloneri puntano decisamente in alto: nel mirino c’è il salto di categoria, l’Eccellenza. Giunto dalle ceneri del San Daniele, il nuovo numero 4 della formazione allentata da Gianni Pizzolitto garantisce al gruppo qualità e soprattutto tanta esperienza in mezzo la campo. «Tutti mi parlavano bene di questo ambiente e ora lo posso confermare di persona, è un posto tranquillo in un piccolo paese ma la squadra ha un seguito numerosissimo e particolarmente caloroso. Il gruppo si sta conoscendo di domenica in domenica ed è evidente che le cose stanno migliorando in fretta, maturiamo costantemente. In estate sono stati acquistati dei grandi giocatori, fra i quali Olsen Gallinelli e Marco Rossi: puntiamo a migliorare il terzo posto dell’anno scorso anche se per scaramanzia preferisco non spingermi troppo oltre con le previsioni. Il sogno nel cassetto? Sicuramente vincere il campionato e approdare in Eccellenza con questa maglia». La prossima giornata Punto oscuro della vi26|10|2014 cenda sportiva di Coacci rimane il veloce passaggio Aurora Costalunga estivo del 2013 all’UFM, Juventina S.A. Muggia con tanto di esordio e di Ronchi Cormonese successivo - quantomeSan Luigi Pro Cervignano no repentino - rimpatrio Sevegliano Com. Gonars al San Daniele: «Sì è vero, Torviscosa S.Giovanni Ts quella è stata una vicenda Trieste Calcio Torreanese Valnatisone Sangiorgina particolare - ci spiega Co-
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acci -. Purtroppo l’esordio stagionale contro il Vittorio Veneto fu disastroso, una partita totalmente sfortunata, a cui però è seguita la decisione della società di fare a meno di me. La decisione fu di Zoratti, e sul momento mi era parsa quantomeno frettolosa, anche perché Zoratti mi aveva già allenato e proprio con lui, al tempo, avevo vinto il campionato di serie D con l’Itala San Marco, ma posso assicurare di non avercela più con nessuno: non porto assolutamente rancori verso il mister. Il calcio è fatto anche di queste cose, con lo stesso Zoratti ho avuto in seguito un contatto telefonico in cui mi ha spiegato i motivi della sua scelta: lui è un tecnico vecchio stile, di stampo professionistico, per cui la priorità è il raggiungimento dei risultati da affrontare in maniera mirata, senza che sia concesso di lasciare spazio a debolezze di tipo sentimentale. È una visione delle cose che posso capire. Le nostre strade da allora si sono divise, ma certo non ci siamo tolti il saluto». Quindi il rientro immediato all’ultimo amore, il San Daniele: «Sono tornato con i Diavoli Rossi pur sapendo che le cose in società non stavano andando bene. Sinceramente mi dispiace molto per come sono andate le cose, perché a San Daniele l’ambiente era eccezionale e la squadra era davvero competitiva, in due anni e mezzo mi sono tolto delle grandi soddisfazioni con ottimi piazzamenti in campionato e la vittoria della Coppa Italia. Del San Daniele mi è rimasto un ricordo bellissimo, in particolare del d.s. Maurizio Rocco, gran persona e professionista esemplare». Elia Bianco
ASD GS FLAIBANO
PRIMA SQUADRA. IN PIEDI DA SINISTRA A DESTRA: Andrea Burelli, Davide Coacci, Gianluca Picco, Marco Rossi, Matteo Melchior, Davide Gori, Gianmarco Cortiula, Iacopo Giorgiutti, Massimiliano Rossi, Marco Santarossa, Olsen Gallinelli, Gianni Pizzolitto, Alessandro Tomini, Silvano Piccolotto. IN BASSO DA SINISTRA A DESTRA: Michele Tomini, Matteo Righini, Mario Namio, Oscar Vit, Omar Passalent, Thomas Pontoni, Francesco Degano, Luca Zucchi, Simone Varutti, Nicolas Di Benedetto, Federico Pinzano, Mattia Minuzzo
LA ROSA COACCI DAVIDE CORTIULA GIANMARCO DEGANO FRANCESCO DI BENEDETTO NICOLAS GALLINELLI OLSEN GIORGIUTTI IACOPO GORI DAVIDE MELCHIOR MATTEO MINUZZO MATTIA NAMIO MARIO PASSALENT OMAR
1988 1995 1995 1996 1987 1994 1994 1990 1994 1985 1984
CENTROCAMPISTA PORTIERE CENTROCAMPISTA CENTROCAMPISTA DIFENSORE PORTIERE DIFENSORE DIFENSORE DIFENSORE ATTACCANTE CENTROCAMPISTA
• Presidente Picco Marino • Vice Presidente e Dirigente Prima Squadra Burelli Andrea • Resp. Settore Giovanile Benedetti Amedeo • Consiglieri Bevilacqua Silvana, Cividino Stefano, D’Agostini Mario, Della Vedova Daniele, Della Vedova Lauro, Mattiuz Marco, Picco Ido, Picco Loris, Picco Saverio, Pressacco Enrico, Zanini Dante
FALEGNAMERIA ARTIGIANA DAL 1970
• Consigliere e Dir. Juniores Degano Giuseppe • Consigliere e Cassiere Del Degan Luca • Segretaria e Dir. Juniores Melchior Sofia • Consigliere e Dir. Juniores Ottoborgo Roberto • Consigliere e Dirigente Pulcini Pecile Atos • Consigliere e Dir. Juniores Pressacco Nicola • Consigliere e Dirigente Prima Squadra Tomini Alessandro
di Picco Valentino, Marino & Saverio snc
F.lli Picco
PICCO GIANLUCA PINZANO FEDERICO PONTONI THOMAS RIGHINI MATTEO ROSSI MARCO ROSSI MASSIMILIANO SANTAROSSA MARCO TOMINI MICHELE VARUTTI SIMONE VIT OSCAR ZUCCHI LUCA
1984 1994 1994 1993 1981 1978 1983 1982 1996 1996 1997
DIFENSORE CENTROCAMPISTA CENTROCAMPISTA DIFENSORE ATTACCANTE ATTACCANTE CENTROCAMPISTA DIFENSORE CENTROCAMPISTA CENTROCAMPISTA CENTROCAMPISTA
• Allenatore Pizzolitto Gianni • Allenatore in seconda Tomini Alessandro • Presidente Picco Marino • Vice - Presidente Burelli Andrea • Preparatore Portieri Piccolotto Silvano
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CALCIOPRIMA CATEGORIA MATRICOLA TERRIBILE Con sei vittorie, un pareggio e zero sconfitte, il Real Udinest ha cominciato la nuova stagione da protagonista. Leader della classifica con una lunghezza di vantaggio sull’isontina, può contare sui gol del bomber Alex Fierro, già a segno 6 volte finora.
CHIARANDINI,
I
AL REAL PER VINCERE
l Real Udinest è una neopromossa, arriva dalla seconda posizione ottenuta lo scorso anno alle spalle del Fauglis nella Seconda Categoria girone C, eppure ora, dopo sette giornate dall’inizio del campionato di Prima Categoria girone B, la squadra allenata da Claudio Baulini si ritrova sola in vetta con 19 punti, frutto di ben sei vittorie di fila e del pareggio di domenica contro la Risanese. Un inizio di stagione entusiasmante che non ha per nulla l’aria del fuoco di paglia: fra i protagonisti spicca Stefano Chiarandini, ex bandiera del Santamaria. Con lui, la squadra di Baulini punta decisamente alla scalata; così come in alto punta lo stesso trequartista udinese: «L’ambizione dichiarata del Real Udinest è l’unico motivo che mi ha spinto a lasciare il Santamaria dopo così tanti anni. Il progetto della società è più che mai serio e mira alla vittoria del campionato. Non nascondo che questo sia il mio sogno: in tanti anni di calcio non mi è mai riuscito e, qualora dovessi riuscirci, potrò chiudere la carriera appagato». Una squadra solida e attrezzata questo Real, ma consapevole che le avversarie per lo scudetto non mancano: «Fauglis, altra neopromossa ma con grandi ambizioni come noi, Fulgor e Isontina penso saranno le squadre con cui ci giocheremo la vittoria finale; sono le più attrezzate. Anche Tarcentina e Risanese hanno due belle rose, ma qui al Real Udinest l’ambiente è estremamente professionale, c’è molta ambizione e nulla viene lasciato al caso». Guardando al futuro, c’è un sogno
IL TREQUARTISTA EX BANDIERA DEL SANTAMARIA Nato l’11 febbraio 1980, il trequartista Stefano Chiarandini è uno dei colpi pregiati del mercato estivo del Real Udinest. In carriera ha vestito le maglie di Sangiorgina, in Eccellenza, e Tricesimo, in Promozione. Nel 2001 il primo approdo al Santamaria dove ha trascorso sei stagioni tra Prima categoria e Promozione. Successivamente il salto in Eccellenza con l’Union 91, e le esperienze a Pagnacco, Buia e Torreano. Nel 2011 il ritorno al Santamaria dove, nella passata stagione ha centrato l’obiettivo dei 100 gol in prima squadra.
Da scattista a fantasista TANTI GOL IN CARRIERA, MA SOPRATTUTTO ASSIST PER I SUOI ATTACCANTI: «HO SEMPRE AVUTO SULLE SPALLE IL NUMERO 10, DA SECONDA PUNTA O COME TREQUARTISTA, MA PENSO CHE LA MIA POSIZIONE DEFINITIVA, QUELLA IN CUI HO MAGGIORMENTE GIOCATO, SIA QUELLA DIETRO AGLI ATTACCANTI. DARò UNA MANO ALLA SQUADRA DENTRO E FUORI DAL CAMPO, AL DI Là DI QUANTE SARANNO LE VOLTE CHE GIOCHERò. GLI INFORTUNI? PURTROPPO DIVERSI GUAI MUSCOLARI HANNO CONDIZIONATO LA MIA CARRIERA. UN TEMPO ERO UNO SCATTISTA, MA DOPO TRE STRAPPI CI PENSI DUE VOLTE PRIMA DI SCATTARE E TI TUTELI DI PIù».
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particolare che a Chiarandini piacerebbe riuscire a realizzare: «Il traguardo dei 100 gol da giocatore in prima squadra l’ho già raggiunto lo scorso anno al Santamaria. Dovessi raggiungere con il Real Udinest la vittoria del campionato, potrei appendere gli scarpini al chiodo e a quel punto mi piacerebbe allenare: il patentino ce l’ho già». Ora però la testa è tutta ai prossimi impegni con il Real Udinest, a cominciare dalla delicata sfida interna contro la pericolosa Nuova Sandanielese. (e.b.)
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La prossima giornata
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Barbeano Camino Casarsa Rivolto Union Pasiano V. Roveredo Vajont Vivai Rauscedo
Pol. Codroipo Vallenoncello Gravis S.Quirino Valeriano Maniagolibero Corva Caneva
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La prossima giornata
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Caporiacco Fauglis Ragogna Real Ud Est Risanese Rive D’Arcano Tarcentina U. Martignacco
Lav. Mortean Ancona Buiese N.Sandanielese Isontina Fulgor Cassacco Santamaria
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La prossima giornata
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Breg Fo.Re Turriaco Gradese Muglia Primorec Pro Romans Med Sovodnje Terzo
Aquileia Azzurra Go Domio S.Andrea SV Mariano Ponziana Isonzo S. P. Sistiana
PRIMA CATEGORIA GIR B
CASSACCO CAPORIACCO
4-0 19-10-2014
Sanitaria
IN PIEDI DA SINISTRA: Felsel Mubarak, Dino Mansutti, Enrico Beltrame, Stephan Ilic, Maxime Malo, Gianluca Biancotto, Luca Clocchiatti, Davide Morassutto, Skerdian Gjini, Stefano Calligaro, Lorenzo Amatulli, Dario Giordano. ACCOSCIATI DA SINISTRA: Roberto Moreale, Fabio Romano, Stephane Bossoka, Kevin Bortone, Gabriele Bassi, Marco Aghina, Giulio Castenetto, Boahen Felixakese. NON IN FOTO: Sasa Dordevic, Yuri Scodeller, Roberto Zanini, Luca Franceschi
La nuova denominazione della squadra di Cassacco SANITARIA CASSACCO nasce dalla collaborazione tra l’ASD Cassacco Calcio e la SANITARIA ZAPPETTI srl, il dott. Zappetti, primo Presidente dell’allora A.C. Cassacco è da sempre sensibile alle necessità della società e dei giovani calciatori del Comune. Si contraddistingue per lo scopo agonistico-
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didattico di offrire ai giovani un ritrovo sano e ricreativo, di educarli alla collaborazione e alla partecipazione ricreando in ogni squadra un embrione di società dove ognuno deve attivarsi per la buona riuscita dell’obiettivo comune. In questo modo, tecnici e volontari dell’ACD Cassacco, attraverso il gioco del calcio, contribuiscono a formare nuove generazioni
educandole alla cultura dello sport, a una vita sana e ai valori che permettono una convivenza in società capace di implementare i rapporti tra le persone e svilupparli a beneficio di tutti. È un ambiente dinamico, composto oggi dalle squadre di primi calci, pulcini, esordienti, giovanissimi e una prima squadra militante in prima categoria.
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photo by giorgia fornasier
CALCIOSECONDACATEGORIA
Prove di rilancio in casa Pro Gorizia dopo aver toccato il fondo. La voglia di tornare ai vecchi fasti, pensando a nuove sinergie nell’isontino
Ritorno...
AL FUTURO Dominatrice incontrastata del girone D: 18 reti fatte finora e solo 3 quelle subite
“Q
uesto doveva essere l’anno 0 dopo il dramma sportivo vissuto lo scorso anno. E i risultati stanno arrivando. Speriamo che continui così. Anzi che sia l’inizio della rinascita”. Chi parla è il Presidente della Pro Gorizia, Paolo Bressan. Autentici dominatori del girone D di seconda Categoria, i bianco celesti viaggiano a vele spiegate: bottino pieno con 7 vittorie in altrettante gare di campionato al pari, nei campionati dilettanti della Regione, solo del Vesna che milita in Eccellenza. Una macchina da gol: quasi tre partite a partita (18 reti fatte e solo 3 quelle subite). Detto così, il campionato sembrerebbe già chiuso “ma con il Campanelle nell’ultima di campionato – avverte il numero della società – abbiamo sofferto. Il risultato avrebbe potuto essere più rotondo e invece abbiamo rischiato di complicarci la vita”. Ma i buoni risultati arrivano anche dal settore giovanile. Gli allievi sono secondi nel proprio girone e i giovanissimi regionali sono alle spalle dei primi della classe. D: Quando rivedremo la Pro Gorizia dei vecchi fasti? E’ possibile imitare il modello Pordenone?
“
Bottino pieno finora: 7 vittorie in altrettante gare di campionato. In Regione solo il Vesna (Eccellenza) tiene il passo 22 | 22 10 2014 | TremilaSport+
“In questo momento no, per una serie di motivi. Pordenone è una città più grande e con una realtà industriale alle spalle più importante. E poi ha una struttura di campi molto valida. Noi giochiamo in “trasferta” a Mossa, ad esempio. Quando avremo ristrutturato il nostro impianto a Campagnuzza (nuovi spogliatoi e una tribuna più moderna ndr), spero per il prossimo anno, allora potremmo impostare veramente un programma per il futuro D: Quali altri aspetti mancano per poter tornare nelle serie che contano? “Stiamo cercando di fare incetta di dirigenti perché questo è anche il problema grosso del calcio dilettanti. È difficile trovare gente disposta a dare una mano. Alle volte non servono i grandi sponsor ma che ognuno nel suo porti il proprio mattoncino da casa. Solo allora potremo impostare un discorso serio” D: E poi c’è il terzo fattore…. “Si, ed è fondamentale. Quello di riportare la gente allo stadio. Capisco i tifosi, la loro delusione, ma a loro dico che questo potrebbe essere realmente l’anno 0. D: Gorizia paga un gap pesante rispetto agli altri territori “Si in questo momento a rappresentare ai massimi livelli il cal-
cio di Gorizia c’è la Juventina in promozione. Eppure se si unissero le forse si potrebbe fare cose molto importanti. Altrimenti non ci sarà mai il salto di qualità” D: Sta pensando a qualche fusione? “Sto pensando a una struttura dirigenziale forte che può arrivare solo con l’aggregazione di alcune società. Il modello è l’Ufm Monfalcone. Dall’unione di Fincantieri e Monfalcone tutti hanno tratto vantaggio. Questo non vorrebbe dire cancellare le realtà presenti, ma stringere delle collaborazioni per costruire a Gorizia qualcosa di grande”.
TERZA CATEGORIACALCIO
Terza GIR A, B e C
GIR C e D
GIR A e B
SUI CAMPI DI SECONDA E TERZA Il Ceolini prova la fuga:batte il Vibate e approfitta del passo falso del Valvasone battuto dal Villanova. Prova a rincorrerlo il Tilaventina. Da segnalare la tripletta di Zanchetta (capocannoniere con 8 reti) per la vittoria del Liventina sul campo del Brugnera. Nel girone B non si ferma la matricola terribile Cussignacco (nella foto) che passeggia contro il Venzone. Tengono botto Riviera e Bearzi
Nel testa – coda della sesta giornata l’Azzurra Premariacco si impone sul Latisana Ronchis al termine di una partita più sofferta del previsto. La Serenissima risponde vincendo sul campo del Centro Sedia, mentre continua a scalare la classifica il Pertegada. In coda alla classifica prima vittoria per la Nuova Pocenia che scavalca così la diretta concorrente Buttrio. Nel girone D non sembra esserci storia con la Pro Gorizia che stacca l’Audax fermato da un ottimo Torre. Perde terreno anche lo Zarja
AZZANESE SENZA RIVALI Nel girone A ancora a punteggio pieno l’Azzanese che si sbarazza del Don Bosco. Dietro il vuoto. Il vantaggio sulle inseguitrici è già di 5 punti anche per la sconfitta dei Falchi sul campo di Montereale. Campionato molto equilibrato con 11 squadra raccolte in un fazzoletto di soli tre punti. La Purliliese, ex vincitrice della Coppa Regione, ripiomba nella crisi perdendo sul proprio campo contro il Futuro Giovani. Nel girone B il tre Stelle si aggiudica il big match contro i Rangers e vola a braccetto del Mereto. Dietro è bagarre con ben sei squadre in soli due punti. Lo Zompicchia batte il Ciconicco e vola solitario in terza posizione. Il Nimis coglie la prima vittoria dal ritorno al calcio giocato battendo il Donatello. Nel girone C, infine, la Maranese continua a fare da rullo compressore. Questa volta ad arrendersi è il Poggio. Show dell’Alabarda che rifila una cinquina al Lucinico fermo ancora al palo.
AI RAGGI X ANTONIO GEISSA Con i giovani del Tre Stelle sta stupendo tutti nel girone B di Terza
L A STRANA COPPIA
A
pari punti (13) in testa al girone B di terza categoria. Tre Stelle e Mereto guardano tutti dall’alto verso il basso. E non è più un caso. Non lo è per il Tre Stelle che con il lavoro di mister Geissa e con una serie di giovani del ’96 – ’97 può ambire finalmente al salto di categoria. E le ambizioni aumentano dopo la vittoria nel big match contro i Rangers (reti di Venturini e Magris). L’altra capolista a formare questa strana coppia al vertice è il Mereto che ha liquidato nell’ultima di campionato l’Assosangiorgina (Campregher e Baisero). È un Mereto fortemente rinnovato quello che si è presentato ai nastri di partenza quest’anno ma anche fortemente ambizioso come ci spiega in questa intervista il Presidente, Michele Toppano “Con questo avvio di stagione stiamo dando seguito alle nostre aspettative. Come tutte le squadre iscritte cerchiamo di fare il salto di qualità. Noi più degli anni scorsi”. La rivoluzione in casa Mereto è iniziata lo scorso anno, a partire dalla struttura dirigenziale. “Ci siamo dati due anni per gettare le basi per un
eventuale promozione. E ora ci troviamo in buona posizione. Abbiamo infoltito la rosa di giocatori di qualità, con un maggiore tasso tecnico”. “Noi vogliamo comunque stare – continua il Presidente – con i piedi per terra. Ce la giochiamo con ogni squadra domenica dopo domenica, senza guardare troppo oltre, anche se, secondo me le prossime quattro o cinque gare, diranno chi potrà ambire al traguardo”. La squadra da battere? “Non sa-
“
Forse non in molti lo avrebbero pronosticato: Tre Stelle e Mereto sono in testa alla classifica. E non sembra un caso… prei perché questo girone per noi rappresenta un’incognita. Lo scorso anno eravamo in un altro raggruppamento. Quest’anno invece abbiamo più derby e come si sa ogni derby fa la sua storia. Ci sarà da lottare su ogni campo per conquistare i tre punti. Anche domenica con l’Assosangiorgina non è stata una passeggiata nonostante la classifica dica che tra noi e loro ci sono dieci punti di distacco”.
TremilaSport+ | 22 10 2014 | 23
CALCIOUDINESE
ASD
CUSSIGNAC
LUCA GENTILINI PORTIERE
STEFANO DE MASI PORTIERE
ANTONIO DE IANNI DIFENSORE
DANIELE ANGELI DIFENSORE
GIANLUCA LENA DIFENSORE
MICHELE DAL BEN DIFENSORE
ALESSANDRO COSSA TERZINO SINISTRO
MICHELE DEL TORRE TERZINO DESTRO
A.S.D. CUSSIGNACCO CALCIO: L’ATTIVITÀ A 360° Seconda categoria dilettanti Allievi provinciali giovanissimi provinciali Esordienti a “11” esordienti a “9” Pulcini 2004 pulcini 2005 “A” pulcini 2005 “B” Pulcini 2006 Primi calci 2007 primi calci 2008/09
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RICCARDO FRACAS DIRIGENTE
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CCO
CALCIO
AURI GAZZETTA CENTROCAMPISTA
ASD
CUSSIGNACCOCALCIO
CRISTIANO MARTINCIGH CENTROCAMPISTA
DANILO GROSSI PRESIDENTE
FABIO NADALUTTI CENTROCAMPISTA
MASSIMO COLLEDÀ CENTROCAMPISTA
MASSIMO ZAMARO CENTROCAMPISTA
TERRY OSADOLOR FLUIDIFICANTE OFFENSIVO
STEFANO PIZZORNI JOLLY
LUCA FEOLE ATTACCANTE
MARCO MELI ATTACCANTE
GIACOMO MAZZOLINI ATTACCANTE
BENZAR VASILE ATTACCANTE
FABRIZIO DONDA ALLENATORE
Pradamano (UD) Via Cussignacco, 80 Tel. 0432.671440 www.lubriservice.it TremilaSport+ | 10 09 2014 | 25
CALCIOGIOVANILE REGIONALE
Allievi Tolmezzo cinquina servita Girone A degli JUNIORES dominato dalla Sanvitese (vedi articolo di approfondimento a fianco). I pordenonesi battono il Tricesimo (alla sua seconda sconfitta consecutiva) nello scontro diretto e centrano il settebello, sette vittorie nelle prime sette gare. Solo il Flaibano sembra in grado di rispondere. Avanzano anche Fiume Bannia e Lumignacco. Nel girone B continua il testa a testa tra la Manzanese e lo Zaule. Mentre gli orange passeggiano sul velluto in casa del Gradisca, i triestini faticano contro il San Giovanni e risolvono la pratica solo nei minuti finali con Camerotto. Nella categoria ALLIEVI pari patta nel girone A nel derby tra Sacilese e Sanvitese. Ne approfitta il Casarsa che accorcia le distanze. Nell’ultimo giornata c’è gioia anche per il Tricesimo che agguanta la vetta nel girone B mentre il Tolmezzo coglie la cinquina di vittorie battendo seppur a fatica la Nuova Sandanielese. Equilibratissimo il raggruppamento E con tre squadre a 12 punti (Trieste Calcio, San Luigi e Fincantieri Monfalcone). Infine nei GIOVANISSIMI tutto semplice per Fontanafredda e Sacilese nel girone A, mentre nel raggruppamento B il Donatello si fa ingabbiare dall’Ol3 e non va oltre il pari. Nel gruppo D continua il testa a testa tra Ancona e Trieste Calcio, a pari anche come gol realizzati (23). Solo un pari infine per la Manzanese nel girone E nella gara contro la Pro Gorizia.
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UNA FASE DEL MATCH CHE HA CONTRAPPOSTO L’OL3 AL DONATELLO.
È LA SANVITESE DEI RECORD
Juniores, Allievi e Giovanissimi in testa nei rispettivi gironi
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unteggio pieno in tutte e tre le categorie: juniores, allievi e giovanissimi. E’ la Sanvitese dei record. “E’ il miglior risultato di sempre in avvio di stagione – commenta il ds della società di San Vito al Tagliamento, Beppe Calderone”. Un successo che viene lontano, come il progetto avviato anni fa, prima di altre realtà, e che ha consentito di stringere siGIOVANISSIMI nergie con le società di Savorgnano, DELLA Pides, Gleris e Prodolone. Un unico SANVITESE grande polo del calcio giovanile che contro i pari ha il suo quartier generale a San Vito. età della Lì nascono i talenti in erba, lì vengono Manzanese fatti crescere insieme fin dai piccoli amici e lì continuano a giocare fino a spiccare il volo nei dilettanti. Così chi gioca oggi negli juniores si conosce da anni, ha sempre giocato insieme e soprattutto parla la stessa “lingua”. Già perché dei 220 ragazzi del vivaio ben 200, quindi oltre il 90%, è di San Vito. Un miracolo insomma fatto in casa. “E per noi è motivo di orgoglio – dice il direttore sportivo”. Nella squadra juniores, che ha totalizzato nelle prime sette giornate altrettante vit-
torie, metà squadra è del 96, l’altra metà del ’97 e proviene dagli allievi “Se ce lo avessero chiesto prima dell’inizio della stagione, avremmo fatto carte false per trovarci primi in tutte le categorie. Non ce l’aspettavamo, ma abbiamo lavorato tanto. Manteniamo comunque i piedi per terrra.Ma abbiamo ottime qualità su cui lavorare anche in futuro. Il nostro successo si vede da quanti ragazzi riusciamo a inserire in prima squadra”. Infatti dieci dei ragazzi che fanno parte degli juniores si sono già aggregati al gruppo della prima squadra e 5 ne fanno parte ogni domenica. A scalare, come detto sono gli allievi che si aggregano agli juniores. Acccumulare esperienza per l’anno dopo: questo è l’obiettivo del progetto. Poi entra in gioco ovviamente il fattore costanza “A ogni allenamento si presentano 18 - 19 ragazzi.I successi del week end ci costruiscono durante la settimana”
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Il progetto di unione tra quattro società sta ora portando i suoi frutti
GIOVANILE PROVINCIALECALCIO
La rosa dei Pulcini 2005
L’UNITED... FA LA FORZA
Libero Rizzi e Cormor danno vita a una nuova società. E finora i risultati positivi non sono certo mancati
S
i scrive Udine United Rizzi Cormor, si legge “l’unione fa la forza”. Ecco un esempio di come la sinergia funziona. Siamo nella seconda circoscrizione Udinese. I Rizzi hanno una squadra dilettanti e gli juniores, il Cormor ha una rosa di amatori. Si comincia a intavolare un discorso per fare qualcosa insieme. “Il fassìn di bessòi” anche nel calcio ha ceduto a logiche di concorrenza e globalizzazione. In più c’è la “moria” di dirigenti mentre i costi per mantenere i campi lievitano. A un certo punto, e siamo allo scorso anno, viene raggiunto l’obiettivo: nasce la costola giovanile dell’Udine United. Ormai il percorso è segnato e così all’inizio di questa stagione sorge Udine United Rizzi Cormor. Più lungo a leggersi e scrivere che altro. Perché i tesserati dietro questo triplice nome della nuova ci sono ben 300 tesserati. realtà E molti non arrivano solo da Udine, ma anche da Tavagnacco, Martignacco e Pasian di Prato. A spiegare il progetto sono il segretario Viktor Tosoratti e il responsabile del settore giovanile Nando Martina “I risultati cominciano già a vedersi soprattutto tra i giovani. Abbiamo squadre sopra la media con le formazione degli allievi e dei giovanissimi che potrebbero anche competere nei regionali. Ma la filosofia di base è lavorare bene soprattutto con i più piccoli dai 5 agli 8 anni che sono affidati alle
300
cure di due istruttori. Questi ultimi rappresentano il valore aggiunto della nostra società. Noi inizialmente non chiudiamo le porte a nessuno. Poi dall’ultimo anno dei pulcini iniziamo a fare una selezione: i migliori con i migliori. Siamo così riusciti a costruire una filiera. L’unico “buco” è nell’annata del 2003 che cerchiamo di compensare ora con il lavoro”. E, come detto, i risultati cominciano già ad arrivare: gli allievi del girone A dopo il pareggio esterno con la Tarcentina per 2 a 2 sono a quota 7 punti a soli due punti dalla terza piazza. Va meglio per pari grado inseriti nel girone B in testa alla classifica. Addirittura straripanti i giovanissimi al comando del girone B con 36 reti segnate in 5 partite!
provinciali in pillole JUNIORES Il Tre Stelle conferma di attraversare un momento magico e serve il poker di vittorie. Appaiata (ma con una gara in più) viaggia la Nuova Sandanielese che coglie tre punti pesanti a San Daniele. Bene anche l’Ud Ut Rizzi Cormor che ne rifila cinque al malcapitato Buttrio. Ancora a zero punti la Serenissima.
ALLIEVI Nel girone A Pagnacco e Forum Julii fanno il vuoto battendo rispettivamente Moimacco e Nuova Sandanielese. Bel balzo in avanti dell’Oltre che batte l’Union Martignacco e lo aggancia anche al terzo posto in classifica a quota 9 punti, a sei di distacco però dalla capolista. Nel girone B comandano ancora i Rizzi dopo la vittoria sulla Serenissima. Seguono a ruota Sedegliano e Aurora.
Giovanissimi Nimis e Union Martignacco falliscono il sorpasso ai danni dell’Arteniese ferma per turno di riposo. I primi vengono fermati sul pari dalla Pasianese. Va peggio al Martignacco che perde nello scontro in casa con l’UDINESE ACADEMY. Negli altri gironi giornata positiva per Rizzi e Chiavris che comandano il gruppo B, mentre clamorosa la debacle del San Giovanni che in casa perde la testa della classifica (sconfitta per 0 a 3 dal Trieste) a vantaggio del Torviscosa. L’UDINE UNITED è l’esempio di come la sinergia tra società risulti vincente.
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CALCIOC5
PRIMO SCOSSONE
IL PALMANOVA SI SCHIODA FINALMENTE DAL FONDO CLASSIFICA COL CHIUPPANO
FLASH GLI ACCOPPIAMENTI DI COPPA ITALIA
SERIE C1
Definite date ed accoppiamenti per i quarti di finale di Coppa Italia che si disputeranno tra il 27 ed il 29 ottobre in gara unica ad eliminazione diretta. Starfive-Tavagnacco (27.10), ManzanoBrnPordenone (28.10), Pentalcor-Maniago e Torriana-Lignano (29.10) definiranno le formazioni che accederanno alle final four che si disputerà in sede unica nel mese di dicembre.
SALE L’ATTESA PER IL SUPER DERBY
SERIE B
Si svolgerà sabato alle 15 al Polifunzionale di Monfalcone il derby tra Adriatica e Palmanova. Chi vi si avvicina col morale a mille è senza dubbio il Palmanova di Dante Noselli, dopo aver ottenuto il primo successo in campionato, ma dovrà rinunciare al nazionale Mordej. Per l’Adriatica (1 punto in 4 gare) sarà invece l’occasione per allontanarsi dai bassifondi della classifica, ma anche in questo caso c’è un’assenza di peso, ovvero quella di Melink pure lui impegnato con la nazionale slovena.
UNDER 21
MARCO SBISA’ ALLA GUIDA DELLA RAPPRESENTATIVA E’ Marco Sbisà il nuovo allenatore della rappresentativa regionale under21 di calcio a 5 che subentra a Giovanni Doria. L’ex tecnico dell’under21 New Team sarà chiamato a ben figurare nel prossimo Torneo delle Regioni che nel 2015 si terrà in via del tutto eccezionale dal 30 maggio al 7 giugno in Lombardia in occasione dell’Expo di Milano. Da inizio novembre inizieranno le selezioni.
SUPER RAMIREZ, VOLA LA STARFIVE
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rova di fuga al vertice del campionato di serie C1 con la Starfive Monfalcone che supera con un gran secondo tempo un Udinese Futsal che, dopo aver imbrigliato alla grande nel primo tempo le folate dei locali, ad inizio ripresa cinque minuti di amnesia diventano decisivi per il 5-1 finale, con lo scatenato Ramirez autore di una tripletta. Ad un punto dalla vetta (ma con una gara in meno) non molla il Manzano Brn che a Basiliano centra la quarta vittoria in altrettanti incontri disputati: Taviani si conferma in gran forma con tre reti di potenza, ed assieme a Goranovic (2 reti) rendono inutile l’unica marcatura dei ragazzi di mister salva, ad opera di Pizzolito. Si sgrana la classifica, con il Maniago che sale al terzo posto (raggiungendo la Bassa, ferma per il turno di riposo) grazie all’insolito 1-0 in un derby tiratissimo con il Pordenone, decide nella ripresa la rete di Ballardin. Torriana abbonata ai pareggi: la squadra del ds Cussigh trova la rete del pareggio (5-5) all’ultimo minuto su tiro libero in casa di un Maccan Prata che resta intruppato a metà classifica; una tripletta per parte in questa gara vibrante, Vajkic per i locali, Bazato per la Torriana.
Risale la china il Lignano di mister Acampora che a Tavagnacco vede i sorci verdi: sotto anche per 3-0 dopo dieci minuti di gioco, ma nella ripresa impallina i padroni di casa chiudendo con un netto 8-4 finale dove risaltano le cinque reti di Modolo. Seconda vittoria casalinga consecutiva per la Clark, che vince per 4-2 contro un Pentalcor che recrimina per i quattro tiri liberi (solo uno segnato) concessi alla squadra di Tirindelli che con il 4-2 finale riporta i giallo-verdi a metà classifica. Prima vittoria in campionato per La Tana Udine che con un Braidotti in gran spolvero (due reti) ha ragione per 4-3 sul Tergesteo. Primo successo anche per il Gold Feet che tra le mura amiche nella gara più ricca di reti della giornata porta a casa i tre punti grazie al 7-6 sulla Fiamma Longobarda: sugli scudi il locale Ginocchi autore di quattro segnature. In serie B primo successo 3-2 per il Palmanova che grazie alle reti di Bearzi, Mancini e Collevati si toglie dal fondo della graduatoria e coglie tre punti importantissimi contro una big come il Chiuppano. Esce tra gli appluasi ma senza punti l’Adriatica, che rende dura la vita alla capolista Menegatti Metalli Zanè: alla fine i veneti si impongono per 5-3
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FEMMINILECALCIO FAVOREVOLE Il presidente regionale guarda positivamente alla scelta di alcune atlete italiane, tra cui le “nostre” Gama e Mauro, di accasarsi in club stranieri, dove possono trovare le condizioni ideali per giocare a livello professionistico.
CAMBIARE MENTALITA’
Il responsabile regionale Elio Meroi realista ma ottimista
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rentadue anni sulla breccia del calcio femminile costituiscono una bella prova di resistenza ma Elio Meroi, ciclista per hobby avvezzo ai sacrifici in sella, pare non risentire ancora dell’inevitabile logorio di una militanza su un sentiero non sempre cosparso di petali di rosa. Fondatore negli anni ’70 del calcio a Chiasiellis e per questo particolarmente dispiaciuto della chiusura dell’attività del sodalizio alla fine della scorsa stagione, «Una possibile il responsabile del footballsoluzione ai mali donne regionale traccia un del calcio femminile disegno realistico ma dai potrebbe essere data contorni sostanzialmente dall’accorpamento ottimistici del movimento redelle società da parte gionale e nazionale: «La crisi economica, si sa, dei club maschili e imperversa sugli sport meno sotto questo aspetto seguiti dal grande pubblico si sta adoperando ma non sta solo nella manil neo presidente canza di denaro la difficoltà della Figc, Carlo nel crescere e spesso nel Tavecchio» mantenersi a galla del calcio femminile. Il problema è pure quello di reperire dirigenti e collaboratori, frenati il più delle volte dalle pressanti responsabilità legali che oggi gravano anche su chi dà semplicemente una mano alle società. Una volta era più facile, oggi anche chi porta in panchina il secchio con la spugna è soggetto a incombenze che i più non si sentono di sostenere». Ma il fattore economico è comunque de-
cisivo nella prosecuzione o meno dell’attività da parte di società che soprattutto ad alto livello non possono certo pensare di sostenersi con gli incassi e i contributi non elevatissimi degli sponsor. «Una soluzione potrebbe essere quella, come già avviene all’estero, dell’accorpamento dei club femminili in quelli professionistici maschili ma qui in Italia i presidenti di questi ultimi sono ancora sostanzialmente sordi a tale prospettiva, anche se il nuovo presidente della Figc, Tavecchio, si sta adoperando in tal senso – considera Meroi - . Un esempio in positivo è quello del Paris Saint Germain, dove lo scorso anno è andata a giocare la nostra Sara Gama. Un club ricco, dove anche le ragazze possono fare le professioniste e quando occorre, come appunto nel caso di Sara, curarsi e recuperare dagli infortuni con i sanitari che seguono Ibrahimovic, Verratti, Lavezzi e compagnia cantante». Un’esperienza, quella all’estero, che il primo dirigente regionale consiglia sicuramente: «Oltre a Sara Gama anche Ilaria Mauro, che gioca in Germania, ha scelto questa via, che in passato è stata percorsa con soddisfazione pure da Sara Penzo a Basilea e da altre atlete italiane. In alcune nazioni il calcio femminile è seguito né più né meno di quello maschile e una prova di questo l’hanno avuta anche le ragazze del Tavagnacco che hanno giocato in Champions in Svezia e Danimarca. E poi il movimento negli Usa, largamente diffuso in ambito femminile: là, nei campetti, vedi squadrette di ragazze affrontarsi come
”Mariùte” Zuliani, prodotto Tavagnacco qua un tempo vedevi fare dai maschi. Da sfatare in sostanza alla base, in Italia, una certa mentalità che vuole le donne non adatte ad un gioco considerato da maschi». Il Friuli Venezia Giulia comunque “tiene”, assicura Meroi: «Il Chiasiellis ha appunto purtroppo chiuso i battenti ma in serie A abbiamo pur sempre due squadre, le Graphistudio Tavagnacco e Pordenone. In B il Bearzi si sta assestando e ha serie intenzioni per il futuro e anche in C e D ci sono società come il S.Marco Sistiana, il Pasiano di Pordenone, il Montebello Don Bosco e il Chiavris che sono ben organizzate. Ma per un deciso salto di qualità ci vorrebbero maggiori disponibilità economiche e più seguito da parte del pubblico, che anche a livello nazionale, in serie A, è sempre solo sull’ordine di qualche centinaio di spettatori». Edi Fabris
LA NOTA
SARA PENZO AI BOX. PREVISIONI? “DEL TEMPO”?, LEI LA PRENDE CON FILOSOFIA
Prende apparentemente con ironico fatalismo il proprio grave infortunio che l’ha ora costretta ai box per un tempo indefinito, Sara Penzo. Se le chiedi: “Previsioni?”, lei ti risponde: “Del tempo?” e nulla più, lasciando intendere che preferisce forse non parlarne per non
accentuare in lei l’amarezza che inevitabilmente la pervade. Già, non è stato proprio un buon inizio di stagione, quello del portiere di Chioggia, che come altre colleghe gialloblù andate altrove pareva dover cambiare aria, segnatamente a Bruxelles, dove sembrava
cosa fatta il suo passaggio all’Anderlecht. Una nuova esperienza all’estero, dopo la precedente in Svizzera, al Basilea, non sarebbe dispiaciuta a Sara ma il trasferimento non è andato a buon fine. Ora la nuova botta di sfortuna e un campionato da spettatrice, si spera non per molto.
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NONSOLOSPORT
CULTURA
Novità su mostre, spettacoli, eventi, personaggi del panorama culturale
ARTISTI
FRASCAROLI, EMOZIONI A CHINA E ACQUERELLO
“L
a mia non è una carriera artistica, è una raccolta di disegni che raccontano il mio interesse verso conoscenze e fatti che mi hanno colpito e/o emozionato, quindi una raccolta molto personale: un libro, un film, un’immagine su un libro di storia, una mostra di un grande della pittura, un mio viaggio indimenticabile, una serie a fumetti che mi ha accompagnato per molti anni, un volto, un amore, una carta geografica. Emozioni, appunto”. Così l’artista udinese Erasmo Frascaroli descrive se stesso e la sua opera, figlia di un’ispirazione nata e cresciuta negli anni dell’infanzia. “È con l’incontro delle carte geografiche che sin da ragazzo ho maturato la volontà di farne una professione - rivela - e sono stato fortunato perché per quarant’anni ho fatto il mestiere che ho desiderato, raccontando il territorio con estrema precisione. Parallelamente ho continuato a divertirmi con il segno, riportando i miei sogni sulla carta, rigorosamente in bianco e nero”. Da qualche anno gli si è aperto lo spazio per sperimentare il colore: “Lo desideravo da tempo e mi sono avvicinato all’acquerello, senza abbandonare le penne a china nera o addirittura sposando le due tecniche sullo stesso dipinto”. Molte le sue collettive, a Udine, Lignano, Latisana e Grado, e personali all’Einaudi a Udine e a Pagnacco.
CARLO MARTIGLI
LA CONGIURA DEI POTENTI LONGANESI
Worms, 1521. Costretto dall’imperatore ad abiurare le sue tesi eretiche, Lutero si rifiuta e difende la propria critica radicale alla decadenza della Chiesa di Roma. Esposto alle minacce più diverse, Lutero trova rifugio presso l’uomo più potente della Germania, il banchiere Jacob Fugger, il “re di danari”, l’artefice della carriera di tutti i potenti d’Europa, dal papa allo stesso imperatore. E Fugger ha molte ragioni per far sì che Lutero sopravviva e, soprattutto, che esegua la sua volontà... Ma a casa Fugger arriva anche un uomo dal passato tormentato e con un incarico segreto.
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L’ANGOLO DELLA
LETTURA
JOHN HARDING
L’INGANNO DELLE PAGINE SEGRETE GARZANTI
L’istituto con le sue antiche torri svetta solitario sull’isola sferzata dal vento. Quella è l’unica casa che Jane conosce. Perché Jane, bellissima e silenziosa, non ricorda chi è, ma sente come uno strano richiamo che la attira verso la biblioteca. Quel luogo in cui non può entrare. È proibito. Fino al giorno in cui arriva qualcuno in grado di aiutarla: il dottor Shepherd. Tuttavia la sua attenzione per Jane nasconde qualcosa di più oscuro. E quando fra i corridoi dell’istituto cominciano a riecheggiare rumori sinistri e avvengono morti misteriose, non c’è più tempo. I loro destini sono legati. FIONA Mc FARLANE
L’OSPITE NOTTURNO EINAUDI
Con i figli lontani e il marito scomparso da tempo, Ruth vive nella casa sul mare in compagnia dei gatti e della propria svagata immaginazione. I ricordi d’infanzia nelle isole Fiji, gli amori passati e i pensieri di una vita fanno parte delle sue giornate al pari delle telefonate e delle faccende da sbrigare, in un morbido sfumare tra fantasie e realtà. Fino all’arrivo, un giorno, di un’ospite inattesa che, senza chiederle nulla in cambio, comincia ad aiutarla in tutto. Una presenza che per Ruth si rivela ben presto assai preziosa anche se forse un po’ assidua, decisamente troppo assidua...
ROBERT GALBRAITH
VALENTINA GIAMBANCO
SALANI
NORD
IL BACO DA SETA Londra. L’eccentrico scrittore Owen Quine è scomparso e la moglie decide di assumere l’investigatore privato Cormoran Strike per riportarlo a casa. Ma appena Strike comincia a indagare, appare chiaro che dietro la scomparsa di Quine c’è molto di più di quanto sua moglie sospetti. Lo scrittore se n’è andato portando con sé il manoscritto del suo ultimo romanzo, pieno di ritratti al vetriolo di quasi tutte le persone che conosce, soprattutto di quelle che ruotano attorno al suo mestiere. Appassionante e ricco di colpi di scena, uno spaccato degli intrighi del mondo editoriale londinese.
PRIMA DELLA FINE 25 anni fa. Le mani legate, gli occhi bendati, nell’aria l’odore intenso del cloroformio. Non appena riprende i sensi nel retro di un furgone, il piccolo John Cameron capisce subito di essere stato rapito insieme con i suoi due amici. Poi anche James Sinclair rinviene, mentre David Quinn rimane immobile. Non si sveglierà più. Seattle, oggi. Nel bosco che costeggia le sponde dell’Hoh River, la polizia individua i resti di un bambino. Prima ancora di ricevere la conferma, il detective Alice Madison sa già che si tratta di David Quinn. Ciò che non può immaginare, invece, è che David non è morto per una crisi cardiaca, com’era stato ipotizzato all’epoca in base alle testimonianze. David è stato ucciso.
le belle di TremilaSport UDINESECALCIO
Alice Mattelloni Occhi a mandorla
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le belle di TremilaSport
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le belle di TremilaSport
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le belle di TremilaSport
HO VOLATO
S
SUI PATTINI
olare, sempre di buonumore, concreta, amante della gente, dei viaggi, del mare e… del buon vino, soprattutto bianco, da degustare durante le gite in collina: così si definisce, con rapide pennellate, Alice Mattelloni, ventiduenne fotomodella e studentessa di Giurisprudenza di Percoto dalla carnagione ambrata e dai tratti somatici esotici e personalissimi. “Molti pensano che io non sia italiana ma sono invece friulanissima, con solo ascendenti salernitani per parte di madre”, lei precisa. Alle spalle di “Ali” ben dodici anni di pattinaggio artistico, alcuni dei quali a livello agonistico, nelle file del Roll Club Percoto: “Iniziai a sei anni, arrivando in seguito ai campionati italiani – ricorda – ma ad un certo punto l’impegno divenne inconciliabile con i miei studi e decisi di lasciare. Ora sono al quarto anno di Legge e dopo il dottorato vorrei dedicar-
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«Ho militato per dodici anni nel Roll Club Percoto, disputando anche i campionati italiani”
un sorriso che “bucano”: “Ma per ora lo faccio principalmente per aiutarmi a mantenermi agli studi – precisa Alice - , anche se un pensierino alla partecipazione al prossimo concorso di Miss Italia confesso di averlo fatto”. Ma altre sono comunque le attività che rendono piene le giornate della “piccola Venere” di Percoto, fra l’altro hostess e ragazzaimmagine in occasione di eventi e manifestazioni e assidua frequentatrice di una palestra: “In ambito universitario sono vicepresidente a Udine delle attività accademiche dell’Elsa Italy – riferisce – e oltre a questo c’è dell’altro che ho fatto in televisione e in varie sedi e che in futuro mi piacerebbe divenmi all’insegnamento universitario o comunque rimanere nell’avvocatura”. Il suo è comunque anche un presente da apprezzata fotomodella, grazie ad un corpo ben plasmato e ad un volto e ad
tasse duraturo nell’ambito dello spettacolo, la presentatrice di eventi”. Ora Alice ci regala alcune splendide immagini della sua bellezza fresca e suggestiva, esotica e allo stesso tempo friulana doc.
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CALCIOUDINESE IL COMMENTO
MA ALZATELA QUELLA DIFESA!
Finora la classifica ha sorriso, ma da Torino arriva un brutto segnale: Udinese rinunciataria e senza personalità di IDO CIBISCHINO
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Foto Roberto Viotto
arebbe da criminali sparare su una squadra “nuova” quinta in classifica e che, con 13 punti nelle prime sette partite (avendo tra l’altro già affrontato Juve, Napoli e Lazio), sta facendo meglio delle due versioni precedenti nello stesso segmento di campionato. Semmai c’è da stupire per tanta grazia se pensiamo che il bottino è stato messo assieme giocando decentemente - cioè avvicinandosi a come dio comanda - soltanto la metà del tempo a disposizione: primi 45’ di attesa al minimo sindacale, riprese più sciolte e propositive. E anche produttive se è vero che dei nove gol finora realiz-
zati ben sei sono arrivati nei secondi tempi, e tutti decisivi, con un tasso realizzativo altissimo rispetto alle occasioni create. Bravura nel cogliere l’attimo, miracoli di Karnezis, dabbenaggini altrui, fortuna... di tutto un po’. La speranza era che durasse, che tutte queste componenti restassero a braccetto a benedire il nuovo corso stramaccioniano. Il primo colpo di piccone all’impalcatura l’ha dato, prima della sosta, un colossale errore arbitrale. Alla ripresa del campionato a incidere non sono stati fattori esterni. La sconfitta di Torino, la seconda nella fatal Torino dopo quella “scontata” contro la Juve, è farina esclusiva del sacco bianconero. Gli errori indiduali sono evidenti,
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tutta roba francese: così com’erano stati decisivi nel colpire e affondare il Parma, Heurtaux (sovrastato di buoni 10 centimetri da Quagliarella in occasione del gol partita) e Thereau (scarpata indecente a pochi metri dalla porta spalancata) lo sono
da vedere se per discutibili scelte strategiche di Stramaccioni, o per le paure di giocatori che non sanno ancora bene cosa fare, oltre a difendersi. Un’Udinese così schiacciata indietro, con il baricentro tanto basso, era ciò che di meglio poteva
“
Stramaccioni lamenta sofferenze nel gioco aereo. E allora alleggerisca la pressione sulla difesa alzando il baricentro della squadra
1 stati in negativo all’Olimpico granata. Ma il conto presentato a Torino induce riflessioni più generali, partendo dall’atteggiamento di squadra: l’Udinese, dopo quasi due mesi di campionato, resta indecifrabile, non ha consolidato un suo marchio di gioco e di carattere, sta ancora cercando un’anima, fusione tecnica e di personalità. Un’identità che ancora sfugge. L’impronta di Stramaccioni? E’ giovane e in formazione pure lui. Qualcosa di meglio, in verità, gli avremmo preteso proprio a Torino, dove invece è emerso il mestieraccio di Ventura, bravo a incanalare la partita sul binario più adatto ai suoi uomini. L’Udinese lo ha agevolato non poco: resta
sperare Ventura una volta rispolverato nell’intervallo il vecchio cuore Toro. E’ stato come portarsi il nemico in casa, a considerare la fisicità di Amauri e l’abilità nello stretto di Quagliarella. “Soffriamo nel gioco aereo” ha commentato alla fine Stramaccioni. E allora, benedetto mister, non chiuderti in trincea, alza un po’ l’ultima linea, rinforza la parte mediana così da creare un argine alto e non pesare in toto sugli uomini di retroguardia, come consigliava e praticava ai tempi ruggenti Zaccheroni. In aggiunta, un atteggiamento tanto passivo (e nell’occasione la scarsa vena degli uomini di fascia) è un controsenso se schieri Di Natale,
2 che va alimentato da una squadra compatta e propositiva: con 50 metri davanti, dove può andare il povero Totò? A questo punto, mentre bussa l’Atalanta e si profila la successiva sagoma della Fiorentina, ci pare di aver isolato un primo problema sul quale lavorare: senza escludere il ritorno alla difesa a tre (pensateci cento volte prima di rinunciare a uno come Domizzi) l’Udinese deve prendere coscienza di un potenziale che non è quello visto contro il Cesena o a Torino, sopratutto prendere coraggio e metri, alzarsi verso un calcio migliore. Fuori dai denti: quello di oggi non ci piace.
UDINESECALCIO
LA CIMA TOTò IN QUATTRO GIORNI Tace da due partite, quelle seguite alla doppietta rifilata al Parma. Ma Di Natale, salvo rare eccezioni, non ama i silenzi prolungati, tanto meno nei quattro giorni che già potrebbero portarlo a quota 200, al settimo posto tra i bombardieri di sempre. Quattro giorni, quelli che intercorrono tra gli incontri ravvicinati con Atalanta (domenica al Friuli) e di Firenze nel nuovo turno infrasettimanale. Ora è a quota 197, mancano appena tre gradini per arrivare sul pianerottolo riservato ai grandissimi. Giusto un anno fa, e proprio contro l’Atalanta, Di Natale siglò su rigore la rete numero 184 con cui raggiungeva il mito viola Batistuta. Da allora ha lasciato dietro anche Del Piero e Signori (188) e un altro viola “antico” come Hamrin (190). Scollinata quota 200, Totò partirà all’attacco di Baggio, sesto in classifica con 205 marcature.
MA SALITE ! Totò richiama la squadra a un atteggiamento più coraggioso
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RIENTRI Per le prossime due sfide con Atalanta e Fiorentina Stramaccioni (4) avrà a disposizione Domizzi (2), Kone (3) e Muriel (5) per rinforzare difesa (1) e centrocampo. Nella foto in basso, Thereau, che ha fallito un gol clamoroso a Torino. di Biancamaria Gonano
“ANDREA CODA” di FAGAGNA Il club è uno dei più storici e presenti a fianco della squadra bianconera, essendo nato nel 1978 per iniziativa di Nives Pitassi e Paolo Ziraldo. La signora Nives, la postina di Fagagna diventata famosa anche per le sue partecipazioni alle trasmissioni di Fabio Fazio negli anni 2000, è la mamma di Giuseppe Marcon, oggi il presidente dell’attuale direttivo composto da dieci persone. “Le iniziative del club comprendono principalmente trasferte negli stadi
italiani ed europei per seguire l’Udinese in campionato e nelle competizioni internazionali. Tra le molte cito Praga, Amsterdam e Dortmund, anche se la più avventurosa è stata sicuramente quella di Poznan, per la neve perenne, e quella più prestigiosa di Barcellona - dice Marcon - . Ricordi indimenticabili di chilometri macinati con passione e senso di attaccamento alla maglia bianconera che speriamo possano ripetersi con la squadra nuovamente impegnata in gare
internazionali”. Nel 2011 il direttivo ha deciso di intitolare il club al calciatore Andrea Coda per consolidare con il giocatore un sodalizio, ormai duraturo, non solo professionale ma anche umano. Andrea ha avuto contatti frequenti con gli amici del suo club, e in particolare con il presidente, anche in occasione delle sue recenti esperienze con altre casacche. Si tratta di un’amicizia sentita e partecipata. Il club ha una sede molto attrezzata in
cui riunirsi con i soci affiliati, ad oggi circa 220, e assistere alle partite dei bianconeri. Notevoli anche le cene organizzate dai cuochi del club, che non hanno nulla da invidiare ai grandi ristoranti. Il “Coda” si occupa anche di beneficienza, con l’adozione a distanza, da ormai sei anni, di un bambino brasiliano oggi dodicenne. Per questo campionato sono state programmate sei trasferte: Milano, Parma, Bergamo, Sassuolo,Verona e Roma.
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EuroMarathon Eco Trail
della Penisola di
Muggia
AL VIA L’OTTAVA EDIZIONE DELL’EUROMARATHON, CON LA PARTECIPAZIONE DEL GOTHA MONDIALE DELLA CORSA IN MONTAGNA Presentato il ricco calendario di manifestazioni che anticiperanno la competizione del 2 novembre Quella che prenderà il via domenica 2 novembre non sarà una competizione qualsiasi. Ne è passata di strada sotto le scarpe dei podisti dal 2007, anno della prima edizione dell’EuroMarathon targata Evinrude. La mezza maratona transfrontaliera che univa Muggia a Capodistria, dallo scorso anno, si è trasformata in “eco-trail della penisola di Muggia”. Un rinnovamento fortemente voluto dal presidente del sodalizio rivierasco Graziano Ferlora, che ha valorizzato un tracciato ideato e disegnato da Luciano Comelli, responsabile della sezione di corsa in montagna dell’Evinrude e presidente del Cai-Sag di Muggia. Un percorso spettacolare che si sviluppa fra l’Italia e la Slovenia e che chiude il calendario nazionale delle corse in montagna, un’organizzazione di livello messa in piedi grazie a un ottimo staff e a una numerosa squadra di volontari, un parterre de roi eccezionale, composto dai migliori interpreti di questa disciplina: sono questi i principali ingredienti di una corsa che, anche quest’anno, porterà a Trieste diverse centinaia di atleti provenienti da tutta la penisola. 38 | 22 10 2014 | TremilaSport+
Alla partenza dal neonato comune di Ancarano, in Slovenia, ci saranno Jonathan Wyatt, atleta olimpico neozelandese, vero guru della corsa in montagna nella quale ha vinto sei ori mondiali, la moglie Antonella Confortola, iridata nella versione sulle lunghe distanze, i fratelli campioni sloveni Mitja e Mateja Kosovelj, insieme ai due compagni di nazionale Simon Alic e Jost Lapajne. Un’altra coppia nella vita proverà a fare propria la gara. Si tratta del pluricampione mondiale Marco De Gasperi e della forte Elisa Desco. A difendere i colori triestini, invece, ci sarà Riccardo Sterni, ritornato di recente ai massimi livelli. Se non si tratta di un campionato mondiale, insomma, poco ci manca. Il tracciato di 23 chilometri, che prevede alcune deviazioni rispetto allo scorso anno, si sviluppa lontano dalle strade asfaltate, attraverso sentieri e carrarecce che dalla partenza conducono al Centro commerciale Montedoro Freetime di Muggia. La competizione, infatti, si concluderà all’interno del negozio Decathlon, che verrà raggiunto al termine di 400 metri disegnati fra i corridoi del centro commerciale. Il tracciato seguirà la dorsale dei colli muggesani, tra vigneti, uliveti e zone boschive: percorrendo 800 metri di dislivello, gli atleti toccheranno punti di notevole interesse storico e naturalistico, quali il Bosco Ressel (Resslev Gaj), la valle di San Bartolomeo (Sveti Jernej) con i vigneti della Vinakoper, il sentiero naturalistico Ivan Jug (Ivana Juga Pot) in Slovenia, il Parco archeologico di Muggia Vecchia, il monte Castelliere (Kaštelir), il punto più alto della penisola di Muggia, con la Traversata muggesana, la Cava Renice, la Parenzana (Porecˇanka), lungo Rio Ospo, il bosco Vignano, i paesi di Prebenico e Caresana. La manifestazione, organizzata grazie al contributo della Regione Friuli Venezia Giulia, della Provincia di Trieste, del Comune di Muggia, e con la collaborazione della Sd Katarina e del Planisko Drustvo di Ancarano,
sarà preceduta da numerose iniziative collaterali. Sabato 25 ottobre, a partire dalle 9.30, prenderà il via l’EuroParenzanaBike, un’uscita guidata in mountain bike proposta dalla Asd Running World. Il giorno successivo, sempre dalle 9.30, sarà la volta dell’EuroCamminata, un’escursione guidata attraverso i sentieri dell’eco-trail, a cura del Cai Muggia. Mercoledì 29 ottobre, dalle 18, toccherà invece alla novità dell’EuroNightTrail, una corsa alla luce delle pile frontali fino al castello di
San Servolo, mentre venerdì 31 la Nuova Oma pattinaggio artistico darà vita a “Skate, Fun & Elegance”. Il sabato antecedente alla gara sarà dedicato all’Euro Junior Marathon, presso il Montedoro Freetime, e all’Euro-Orienteering, competizione organizzata dal Cai XXX Ottobre, valida come Campionato regionale Centri storici. L’eco-trail partirà domenica alle 10, contemporaneamente al Memorial Rodolfo Crasso di marcia del Gs San Giacomo, alla EuroDog Trail dei Mushers Friulani e all’EuroMini Trail non competitiva. Le iscrizioni si possono effettuare su www.euromarathon.it oppure presso il negozio Decathlon nei due giorni antecedenti la competizione. Addetto stampa EuroMarathon: Luca Saviano +39 347 7720226
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BASKET Brutto tonfo di Fogliano (foto, il tecnico Piera Mazzoli) nel derby di B femminile a Pordenone contro Montereale. Le isontine pagano a caro prezzo una serata di percentuali scadenti al tiro. Domenica 26 ottobre alle 18 a Fogliano la Geoclima riceve le venete del Ponzano Basket.
SERIE B FEMMINILE
PROCEDIAMO IN EMERGENZA
L’allenatore dell’Abf Monfalcone, Fabio Banello, lamenta defezioni importanti e spera nel ritorno di alcune atlete
B
asterebbe tornare indietro nel tempo solo di pochi giorni e fermare le lancette dell’orologio a domenica pomeriggio per dipingere uno scenario con tutt’altri colori. Avremmo trovato tinte calde e vivaci, toni chiari adatti a descrivere una realtà serena e motivata che aveva incominciato la nuova stagione cavalcando la stessa onda densa di entusiasmo sulla quale aveva finito quella appena passata. Purtroppo però il tempo scorre e, in una domenica sera di metà ottobre, le pennellate si fanno più frenetiche, le tonalità si scuriscono e il dipinto diventa un po’ più cupo e melanconico «LA ROTTURA DEL TENDINE del previsto. Il capolavoro in D’ACHILLE DI CHIARA questione si chiama Abf MonCROCE E’ UNA BRUTTA falcone del pittore-allenatore TEGOLA E ANCHE LA KOPKA Fabio Banello, la neopromossa NON E’ ATTUALMENTE terribile che solo qualche mese DISPONIBILE. fa aveva sorpreso tutti chiuMA QUARGNAL, GIULIA dendo il campionato di serie B FURLAN E ROSSO PER al quinto posto, guadagnandosi FORTUNA SONO IN OTTIMA così l’accesso ai play-off. «Sono FORMA» molto amareggiato per la partita di domenica – commenta un Banello che non ha ancora digerito la sconfitta di misura sul campo dell’Oma Trieste (62 a 59 dopo un tempo supplementare intriso di polemiche) –. È stata una gara combattuta fino alla fine durante la quale abbiamo dovuto fare i conti non solo con una squadra forte e C MASCHILE
CORNO A TUTTO GAS, FALCONSTAR DI RINCALZO, ARDITA ANCORA AL PALO
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organizzata, ma anche con la sfortuna e un metro arbitrale più che discutibile». Sono tante le ferite da curare dopo il derby di domenica, quella più profonda è sicuramente il grave infortunio di della play classe ’88 Chiara Croce, ex di turno. «Chiara purtroppo ha subito la rottura del tendine d’Achille; è stata operata d’urgenza ma dovrà stare lontano dal parquet per 60-90 giorni circa. Il suo infortunio è una grossa tegola per noi dato che Kopka, sua sostituta naturale, non è disponibile per problemi di lavoro. Fortunatamente possiamo contare su una Quargnal in ottimo stato di forma e su due colonne come Giulia Furlan e Rosso, giocatrici eclettiche capaci di reiventarsi in ruoli non loro pur di aiutare la squadra». E dire che fino ad ora le cose sembravano girare per il verso giusto... «Dal precampionato avevamo ottenuto segnali molto confortanti: il duro lavoro svolto in palestra ci aveva permesso di battere squadre del calibro di Cussignacco e Udine per aggiudicarci il primo torneo “Città di Monfalcone” e di arrivare alla prima gara di campionato contro la Mestrina in uno stato di forma più che invidiabile. I trenta punti di differenza testimoniano l’ottima preparazione, mentale e fisica, delle mie ragazze nonché la voglia di ripetersi ad alti livelli. La sconfitta di domenica non è da considerarsi un passo indietro bensì un avvertimento, un monito per imparare dai nostri errori e restare, come sempre, coi piedi ben saldati a terra. Ammetto che il morale non è dei migliori ma lavoreremo in palestra per ritrovare convin-
Il -34 rimediato nell’ultimo turno dall’Ardita a Corno di Rosazzo relega la formazione goriziana all’ultimo posto in classifica. Il momento è difficile, e il tecnico Beppe D’Amelio (foto) non si nasconde dietro al classico dito, indicando il modo per cercare di uscirne: “Dobbiamo lavorare duramente, sperando di
zione e soprattutto per studiare un nuovo sistema di gioco che ci permetta di far fronte alle numerose assenze. Oltre all’eclettismo di molte giocatrici abbiamo anche un paio di giovani interessanti, delle esterne provenienti dall’Under 17 con buone potenzialità anche se ancora acerbe per la categoria. Non ho certo intenzione di chiedere alla società di intervenire sul mercato, preferisco utilizzare le risorse che già possiedo e puntare su uno spogliatoio unito e volenteroso». Com’è trovarsi da matricola sconosciuta a possibile protagonista? «Di certo aumentano le pressioni, ma noi restiamo fedeli all’obiettivo salvezza che ben ci aveva portato l’anno scorso. Il campionato è molto competitivo, molte squadre si sono rinforzate come l’Oma di Cumbat, Trimboli e Samec e il Marghera del tecnico Nani. Noi ci giocheremo le nostre carte, seppure a ranghi ridotti. Domenica contro le giovanissime del San Martino avremo la possibilità di rialzare subito la testa e accantonare le difficoltà fin qui riscontrate. E, magari un ritrovato entusiasmo potrebbe convincere qualche giocatrice del recente passato, vedi Trevisani, Franzoni, Garofalo, a riprendere il proprio posto in quintetto. Desiderio o speranza? Solo il tempo ce lo dirà». Valeria Degano
recuperare tutti gli assenti ed essere in dieci. Servono unità d’intenti, carattere e dare sempre il 100% e anche di più”. Domenica alle 18 l’Isogas Ardita ospita al palaBigot il Petrarca Padova in un match che oppone le due squadre ancora a quota zero in classifica nel girone C. Viaggia a gonfie vele invece Corno di Rosazzo, a
punteggio pieno dopo tre turni, mentre la Falconstar, stoppata nel derby a Spilimbergo, è d’immediato rincalzo. Pordenonesi che nel prossimo turno proveranno a ripetersi a Bolzano, mentre non dovrebbe avere vita difficile il Centrosedia a Padova contro la Virtus. Duretta per la Falconstar a Oderzo.
BASKET PERSONAGGI
PITTORE, TI VOGLIO PARLARE... Mario Blasone, una vita tra arte e pallacanestro
COLLINARE FAGAGNA CAPOLISTA, MA STEP BY STEP
G
di EDI FABRIS
C
ome il Phileas Fogg del romanzo di Verne, anche Mario Blasone (nella foto, davanti al suo murale) ha misurato l’intero globo terracqueo per allenare squadre e tenere clinic, ma certamente in qualcosa di più degli ottanta giorni del lord inglese. Un itinerario cestistico, il suo, iniziato come giocatore e proseguito poi come tecnico dal palmarès nutritissimo e prestigioso alla guida delle nazionali giovanili azzurre e in seguito di altre senior tra le quali Egitto e Arabia Saudita. E poi appunto i clinic anche in luoghi lontani e suggestivi come Costa d’Avorio, Guinea Equatoriale, Haiti, Paraguay e Trinidad e Tobago, solo per citarne alcuni di un elenco lunghissimo. Tappe di basket e di vita che hanno costituito fonte costante d’ispirazione per le sue opere pittoriche, quelle che adornano le pareti e vari angoli della sua abitazione udinese, con anche un murale raffigurante le bellezze architettoniche della sua amata città ad abbellire un muro di cinta della palazzina in cui vive. “In campo artistico sono un autodidatta – ammette il tecnico - , con un’ispirazione spontanea che esercitavo anche sui banchi di scuola del liceo Marinelli, quando i compagni più bravi mi passavano i compiti di matematica permettendomi nel frattempo di disegnare”. Un’ispirazione che maggiormente fuoriusciva in lui quando si ritrovava immerso in luoghi suggestivi e situazioni professionali intense: “Soprattutto alla vigilia di impegni importanti mi era difficile dormire – rivela – così mi scaricavo dipingendo. Ma un’altra importante fonte d’ispirazione è sempre stata per me anche la caccia, in particolare quella nella laguna veneta, nella tenuta di Valle Drago dell’amico Bepi Stefanel, quando il barcaiolo ci portava in piena notte nelle botti attrezzate dalle quali puntavamo le anatre”. “Ogni Paese ti offre qualcosa, anche uno poverissimo come Haiti”, considera Blasone, indi-
cando fra i ricordi di viaggio una preziosissima ascia nera di pietra vulcanica di migliaia di anni acquistata nell’isola caraibica. Il suo presente, dopo tanto girovagare, è però nell’alveo, nella sua Udine, dove poter gustare un frico e un buon bicchiere di vino e dove dedicarsi all’insegnamento dei fondamentali cestistici alle nuove leve, quasi una mission per lui: “Dopo aver concluso con la Fip udinese il programma che la scorsa stagione mi aveva portato ad operare in alcune società ora intendo comunque continuare tale percorso rispondendo alle chiamate dei club interessati – anticipa - . Tre sono i livelli del mio lavoro, quello sui fondamentali, quello medio e quello alto. Un contributo professionale, il mio, che, è giusto sottolinearlo, andrà retribuito soprattutto perché non concepisco che una persona debba lavorare gratis et amore dei, non è eticamente concepibile”. E poi un’idea sul reclutamento arbitrale: “Si dovrebbe puntare sui giocatori che smettono o che sono infortunati: uno che ha giocato è in grado d’interpretare al meglio le varie situazioni, evitando gli errori in cui invece incappano i neofiti”. La mente di Mario Blasone torna poi a quel 1976 in cui, esonerato Mullaney, venne chiamato al capezzale della Mobiam di A2 impegnata a Trieste contro Mestre in un drammatico (sportivamente) spareggio-salvezza: “Il venerdì precedente facemmo un bruttissimo allenamento – confessa – e con Mestre avevamo fino a quel momento sempre perso, quindi dentro di me non è che ci fosse grande fiducia sull’esito finale dell’incontro. Invece vincemmo di 23 e ci salvammo. Ma comunque ringraziai Mullaney, perché da lui avevo imparato moltissimo”. Già, il valore dell’esperienza, quello in cui Mario Blasone crede fermamente: “Di giovani allenatori ce ne sono parecchi – sostiene – ma prima di definirli bravi bisogna far fare loro tanta gavetta”.
ongola, il presidente Dario Colosetti, per il primato in C regionale di Fagagna in coabitazione con Codroipo e S.Daniele, ma senza fantasiosi voli pindarici, con concretezza tutta friulana: «Un primato certo non programmato e sostanzialmente imprevisto - ammette il primo dirigente collinare - . Una piacevole sorpresa soprattutto per come abbiamo ottenuto l’attuale posizione, con la recente vittoria sul tosto Breg a conferirci la certezza di essere competitivi per le posizioni nobili della classifica». Una sorpresa fino ad un certo punto, però, in considerazione di un organico qualificato da importanti nuovi inserimenti: «Beh, certo, gli arrivi di Campanotto in guardia, di Rossi sotto
Carte vincenti, l’allenatore Enrico Musiello e il presidente Dario Colosetti. canestro e di Castellano in play non sono poca cosa - ammette Colosetti - ma in linea generale è la compattezza del gruppo ad aver pesato sul nostro buon inizio di stagione, con l’allenatore Enrico Musiello ad avergli conferito un’impronta molto positiva. Ed è stata in primis la difesa la base dei nostri successi». Obiettivi? «Non ci esaltiamo, comunque - sottolinea il presidente - . Il cammino è ancora lungo, certo è comunque che puntiamo ai play off e se non riuscissimo a raggiungerli ci sentiremmo un po’ delusi». Alle spalle della formazione maggiore, poi. un settore giovanile che tira: «Schieriamo le formazioni Under 13, 15, 17 e 19 ma abbiamo chiuso la collaborazione con S.Daniele, aprendo invece un nuovo rapporto con lo Spilimbergo, dove tre nostri ragazzi giocano nell’U19 Eccellenza». (e.f.)
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ITINERARISPORTIVI
DI FRONTE AL PAPA Elio Meroi e la sua bici all’arrivo nella capitale, in sosta di purificazione davanti a S.Pietro e alla residenza papale. PANORAMI ITALIANI Sosta panoramica dell’uomo di calcio durante il tragitto che l’ha portato da Povoletto a Roma per la Granfondo. MAREA SU DUE RUOTE Quattromila i partecipanti alla manifestazione romana sui 140 chilometri del percorso.
COME GIRARDENGO
L’avventura sulle strade italiane del responsabile del calcio femminile regionale
L
a passione per la bicicletta ti porta spesso a sognare di percorrere il nostro stivale in lungo e in largo, ed è questo che insieme al mio compagno di avventura Luigino Branz, abbiamo fatto. Con la scusa di partecipare alla Granfondo Campagnolo di Roma, che si è svolta domenica 12 ottobre, ci abbiamo messo un po’ di pepe, decidendo di andarci direttamente da casa, con le nostre biciclette. Scartata l’idea di avere un supporto tecnico logistico al seguito, per mancanza di volontari, ci siamo organizzati stipando dello stretto necessario i nostri zaini. Zavorrati al massimo, martedì 7 ottobre siamo partiti alla volta di Marina Romea (Ravenna) dove dopo 9, 25 di sella e 265 chilometri percorsi con il buio incombente, abbiamo concluso la prima tappa, molto impegnativa anche per le strade molto pericolose percorse (molta Romea...). Il giorno 8 sveglia molto presto e parchilometri tenza con attraversamento di percorsi Ravenna e Cesena, per inserirci sulla vecchia strada che porta al Verghereto e passo Montecoronaro. a 865 metri sul livello del mare.Dopo numerosi saliscendi spezza gambe, siamo transitati per Sansepolcro e Città di Castello, per terminare la seconda tappa, dopo 200 km, a Umbertide, in Umbria. Il giorno 9 tappa relativamente corta (172 Km) ma con salite e discese per tutto il percorso. Da Umbertide ci siamo mossi alla volta di Deruta e dopo aver sfiorato la periferia di Perugia, abbiamo toccato Todi, Colle Valenza e Sangemini. Dopo aver attraversato Terni, ci siamo di-
retti in provincia di Rieti, dove il percorso si è fatto molto impegnativo con molte salite, compresa l’ultima che ci ha portati a Torrita Tiberina (Roma). Dall’alto di questa località, si intravedevano già le luci della capitale, che il giorno seguente avremmo raggiunto. Giorno 10 ottobre, venerdì, si parte per l’ultima tappa che dopo due ore sui pedali, ci fa vedere il cartello con la scritta Roma: ormai è fatta! In un traffico infernale dalla periferia ci dirigiamo verso Villa Borghese, da dove ci affacciamo su Piazza del Popolo e incominciamo ad immortalare la capitale in tutte le sue sfaccettature. Grande soddisfazione passare con le nostre biciclette per Via Veneto, Fontana di Trevi, su al Quirinale, al
Colosseo e Piazza di Spagna, per concludere la corsa a Piazza S.Pietro. Sabato giornata di riposo e turismo (a piedi) per la città, in attesa della corsa di domenica che con altri 4000 colleghi ciclisti, ci ha portati da Roma a scoprire i colli che la circondano per oltre 140 chilometri con tappa e avvicinamenti. Alla fine di questa insolita settimana ciclistica, abbiamo percorso, con grande soddisfazione e tanta fatica, 850 chilometri! Alla fine di questo mio racconto, non posso non sottolineare, lo stato di disastro in cui si trovano le strade italiane e purtroppo questa è una conferma di come la nostra nazione, a livello economico, abbia toccato il fondo! Elio Meroi
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LA BICI DI ELIO MEROI ( NELLA FOTO SOPRA, IN PRIMO PIANO) DURANTE UNA SOSTA BUCOLICA NELL’AVVICINAMENTO DEL “CICLISTA PER CASO” ALLA CAPITALE.
VOLLEY
PRIMO PIANO MAURO ROSSATO, tecnico di Porcia, vincente nella prima giornata di campionato contro Padova.
la capitana Lara Caravello - A tratti, purtroppo, ci siamo perse in banalità.. Siamo giovani e dobbiamo maturare.. Sicuramente un set potevamo portarlo a casa». Obiettivo salvezza con meno patemi d’animo della passata stagione? «Speriamo di raggiungere la salvezza al più presto, ma non sarà facile nemmeno quest’anno. Cerchiamo di giocare partita per partita senza pensare all’avversario». In B2 Talmassons ha confermato di attraversare un buon
PORCIA FA SUL SERIO Inizio positivo per le ragazze di Rossato, sul velluto con Padova
MANNUCCI: «EVITIAMO I COMPIACIMENTI» E’ iniziata la stagione anche per le compagini della serie C femminile. Un lungo cammino per le 16 formazioni che si giocheranno l’unico posto disponibile per salire in B2. Una prima giornata che ha confermato alcune previsioni di inizio anno. Volleybas micidiale in casa, si è imposto per 3-1 sulla Pulitecnica Friulana, mentre il Rizzi ha superato per 3-1 il “diesel” del campionato ( ci ha abituato a grandi ritorni), con le veterane della Credifriuli che non si sono lasciate pungere dalle api della Apicolt Tricesimo. La Farmaderbe ha strapazzato vincendo 3-0 l’Est Volley: «Partire con una vittoria è importante, ma c´è sempre il rischio che prevalga il compiacimento per la prestazione e il rilassamento - ha commentato coach Mannucci -. Bisogna tenere i piedi ben saldi a terra visto che il campionato è appena iniziato ed è molto lungo. Già sabato prossimo c´è la difficile trasferta a Trieste contro il Sant´Andrea che è andato a vincere al tie-break a Staranzano».
È
iniziata la nuova stagione con le gare che contano. Dopo il brodino della Coppa Italia che ha visto il passaggio alla fase successiva di Porcia e Martignacco per la B1, e di Talmassons per la B2, sabato e domenica si è giocata la prima di campionato. Pronostici rispettati. Bene Porcia che ha tarpato Le Ali al Padova con un buon 3-1. Naturalmente è soddisfatto il neo coach Mauro Rossato: «Soddisfatto dell’intensità e dell’attenzione mostrate nei primi due set – ha dichiarato a fine gara -, dove abbiamo messo in pratica molto bene tutto quello che avevamo provato in settimana. Dobbiamo ancora migliorare molto in battuta, stabilizzare la ricezione e lavorare meglio sulle alzate dopo difesa del palleggiatore. Stiamo lavorando e siamo consapevoli di poter migliorare. Quali le favorite? Penso che per valutare complessivamente la qualità di tutte le squadre sia necessario aspettare qualche giornata».
La Pav Udine di Marco Relato, nuovo pure lui, ha vinto al Benedetti per 3-1 con l’Union Volley del friulano Cristiano Pavoncelli. Punti pesanti perché le due squadre hanno come obiettivo primario la permanenza in B1. «Con Jesolo punti “utili”, ma per quale obiettivo lo potremo stabilire solo a dicembre – confida Relato -. Importanti, confortanti, positive ed incoraggianti la reazione dopo il primo set ed i progressi che si continuano ad evidenziare nella costruzione, realizzazione e finalizzazione del gioco. Se riuscissimo ad eliminare qualche pausa potremmo toglierci ancora più soddisfazioni anche in termini di classifica!». Ma questo si vedrà cammin facendo. I mezzi ci sono. Cade, ma in piedi, l’Itas Città Fiera a Modena con l’Emilbronzo. Il risultato finale è stato di 0-3 ma la formazione di coach Jacopo Cuttini non ha demeritato. «A Modena abbiamo avuto alti e bassi, a tratti molto bene tenendo testa a una squadra molto esperta - ha dichiarato
momento di forma e di candidarsi a protagonista del girone. Perentorio 3-0 in casa delle padovane della Full Spot. Top scorer dell’incontro Bon con 20 punti grazie anche ad una ottima Berasi in cabina di regia che non ha dato punti di riferimento agli avversari.. Cambiano gli anni, cambiano le stagioni, cambiano alcune atlete ma lo spirito rimane sempre quello. Indomito. Questa è la Sangiorgina che ha superato per 3-2 al termine di una vera e propria maratona pallavolistica le bellunesi dello Spes. L’opposta Flammini superstar del match con ben 30 punti. Vittoria sofferta per 3-2 anche alla neopromossa Libertas Trieste a Molveno mentre la Friultex ha perso tra le mura amiche per 2-3 per mano dell’Itas Giorgione. In campo maschile la neopromossa Prata è stata sconfitta per 1-3 dal Motta, in B2 la neopromossa Gorizia vince per 3-1 il derby con lo Sloga mentre Cordenons espugna vincendo 3-0 il campo della Pallavolo Padova.
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VOLLEY
AI RAGGI X
TRIESTE MEGLIO DI MODENA Il pubblico giuliano ha risposto alla grande alla kermesse iridata, soprattutto nella prima fase della manifestazione
QUI SOPRA, L’ESULTANZA DELLA NAZIONALE STATUNITENSE. SOTTO L’ASSO BRASILIANO JAQUE.
S
ono passati pochi giorni dalla conclusione dei campionati mondiali che si sono disputati in Italia, Trieste è stata sede di due fasi e il pubblico ha risposto positivamente. Ha avuto più spettatori di Modena e per Brasile - Serbia ha registrato il tutto esaurito. E’ stata penalizzata nella seconda fase con nomi non di grande attrazione. Ecco i resoconti delgli incassi per le singole partite. PRIMA FASE: Pool A (Roma) Totale 59.500, Pool B (Trieste) 23 settembre: CanadaCamerun 900, Serbia-Turchia 1.700, Brasile-Bulgaria 2.200. 24 settembre: Turchia-Canada 1.100, Camerun-Brasile 1.500, Serbia-Bulgaria 2.500. 25 settembre: Canada-Brasile 2.900, Camerun-Serbia 700, Turchia-Bulgaria 700. 27 settembre: Bulgaria-Camerun 900, Serbia-Canada 2.600, Brasile-Turchia 3.700. 28 settembre: Camerun-Turchia 700, Bulgaria-Canada 3.500, Brasile-Serbia 6.700. Totale 32.300 Pool C (Verona) Totale 24.200, Pool D (Bari),Totale 18.100.
Pool F (Verona)Totale 24.400, Pool F (Modena)Totale 27.300 SPETTATORI E INCASSI PER SEDE: Milano 92.100, € 1.125.907,50; Roma 59.500, € 371.235,50; Bari 50.800, € 253.145,50; Trieste 50.400, € 224.788,50; Verona48.600, € 232.059,50; Modena 27.300, € 164.518,50
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Il match tra Brasile e Serbia ha fatto registrare il tutto esaurito
SECONDA FASE: Pool E (Bari),Totale 32.700, Pool E (Trieste) 1 ottobre: Croazia-Giappone 1.000, Germania-Cina 1.200. 2 ottobre: Germania-Giappone1.600, Croazia-Cina 3.200. 4 ottobre: Germania-Belgio 2.600, Croazia-Azerbaijan 3.800. 5 ottobre: Germania-Azerbaijan 2.200, CroaziaBelgio 2.500. Totale 18.100.
761 e.it om
LE PAGELLINE DELLA SETTIMANA FLAMMINI 8 – L‘opposta della Sangiorgina trascina le sue al successo. 30 i punti alla fine fatti. Prestazione mostre. TALMASSONS 8-Anche se è la 1^ di campionato, dopo il successo per 3-0 a Padova, non può nascondersi dietro il dito. È tra le favorite. MONDIALI 8 CON RISERVA- Sono stati belli, ora però bisogna vedere quanto hanno seminato. TRIESTE 10- Lo meritano tutti i protagonisti per come hanno organizzato e gestito l’evento.
UDINE | TRIESTE | PADOVA | MILANO | PRATO
Tel. 0432 690761 info@ceccarellionline.it www.ceccarelligroup.com
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VOLLEY
CAMPIONATO NAZIONALE D1F
FIUMICELLO Vs LATISANA 1-3
Photo: Andrea Moratto TremilaSport+ | 22 10 2014 | 45
Il judo è uno sport olimpico ma il Friuli non è ancora riuscito a qualificare alcun atleta. Il karate invece non è compreso come disciplina dei Giochi
JUDO, SOGNANDO LE... OLIMPIADI DI RIO
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l judo è un’arte marziale, uno sport da combattimento ed un metodo di difesa personale giapponese formalmente nato in Giappone con la fondazione del Kōdōkan da parte del Prof. Jigorō Kanō, nel 1882. I praticanti di tale disciplina sono denominati judoisti o più comunemente judoka Il jūdō è in seguito divenuto ufficialmente disciplina olimpica nel 1964 in occasione delle Olimpiadi di Tōkyō, e ha rappresentato alle Olimpiadi di Atene 2004 il terzo sport più universale con atleti da 98 diversi Paesi, mentre alle Olimpiadi di Londra hanno partecipato 387 atleti da 135 diversi Paesi.[ Il judo, il karate, le arti marziali e la lotta formano un’unica federazione, la Fijlkam, con oltre quattromila tesserati e una certa stabilità nelle iscrizioni “cosa non da poco di questi tempi - come spiega il
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EX NAZIONALE Enzo De Denaro è Presidente in carica della Fijlkam dal 1997 con l’unica parentesi nel 2002 del compianto Frattini. Prima Presidente del judo, poi è diventato presidente della Federazione. Ex nazionale azzurro pratica questo sport da 50 anni da quando ne aveva solo 5. E’ ancora judoka e insegna questa disciplina da 30 anni
Presidente della Federazione Fvg, Enzo De Denaro”. I risultati non mancano per la nostra regione Basti pensare che, tanto per fare l’ultimo esempio, due medaglie d’oro, una d’argento e tre di bronzo sono arrivate da Lugo dalle under 15 FVG in occasione del 27° Trofeo internazionale Romagna Judo, prova del Circuito Italia riservato alla classe Esordienti. Le medaglie d’oro sono andate al collo di Elisa Toniolo (Ginnastica Triestina), prima nei 63 kg e di Betty Vuk (Judo Club Tolmezzo) prima nei 70 kg. Secondo posto nei 44 kg per Cristina Visentin della Ginnstica Triestina, mentre le tre medaglie di bronzo le hanno meritate Beatrice Musizza (Ginnastica Triestina) nei 44 kg, Michelle Kamano nei 57 kg ed Arianna Stacco nei 63 kg, entrambe del Dlf Yama Arashi Udine. Altre prove degne di nota sono
state quelle di Francesco Pizzati (Dlf Yama Arashi) nei 60 kg, Annalisa Doriguzzi del Judo Club Tolmezzo che ha gareggiato nei 57 kg e di Asia Golosetti del Judo Club Kuroki Tarcento in gara nei 52 kg. “Lavoriamo molto con le scuole – continua il Presidente – Sono le stesse società a farsi promotrici con gli istituti. Per questo riusciamo a cogliere buoni risultati. Poi abbiamo una manifestazione, denominata Criterium, che coinvolge circa 500 bambini e li avvia all’agonismo”. Il Friuli Venezia Giulia si conferma anche a livello organizzativo una regione molto vivace, sull’onda dell’esperienza del 2005 dell’Eyof di Lignano. Una delle manifestazioni più importante è il Memorial Tiberi ed il Trofeo Città del Mosaico di Spilimbergo organizzato ormai da 50 anni dal club Fenati. Quest’anno i trofei sono andati rispettiva-
JUDO KARATE IN FVG SPECIALE
Karate
LA CRESCITA ESPONENZIALE DEL KARATE, I SUOI SUCCESSI, I GUINESS DEI PRIMATI E L’UNICO CRUCCIO: I GIOCHI OLIMPICI
mente al Leanyvari (Ungheria) ed al Bezigrad (Slovenia). E per le due manifestazioni ospitate nel palazzetto dello sport di Spilimbergo è stato un altro successo, con 392 atleti in gara e cinque nazioni rappresentate da Croazia, Ungheria, Romania, Slovenia ed Italia. “Pensare che ad una settimana dalla gara gli iscritti erano soltanto 150…” racconta al sito www.fijkam. com, Maria Grazia Perrucci, capo dell’organizzazione targata Fenati, ma anche vicepresidente del settore judo Fijlkam Fvg. “Con Elisa-
betta Fratini impegnata in Kazakistan nel Grand Prix ad Astana – prosegue la Perrucci – nonostante ci tenessimo costantemente in contatto, la gestione delle gare è stata molto impegnativa, ma in casa Fenati la solidarietà e la collaborazione sono nel Dna e tutto, alla fine, è andato per il meglio”. “Abbiamo voluto ringraziare Bruno Carmeni, maestro di judo 73enne che nel 1964, nelle stesse settimane in cui il Città del Mosaico disputava l’edizione numero 1, gareggiò nelle Olimpiadi a Tokio, primo fra i judoka italiani assieme a Nicola Tempesta. E la presenza di Carmeni a Spilimbergo è stata per noi un bellissimo regalo che abbiamo voluto ricambiare con affetto. Un altro pensiero l’abbiamo riservato a Tiziano Tieppo e Mirko Tambozzo, due arbitri regionali recentemente promossi in categoria nazionale, ed è stato un modo per farci sentire vicini alle soddisfazioni ed ai sacrifici di tutti, nel più ampio spirito di condivisione”. Il comportamento in gara degli atleti regionali è stato particolarmente soddisfacente, con un riscontro di 45 medaglie, 9 d’oro, 13 d’argento, 23 di bronzo Solo una cosa manca in casa Fvg: la partecipazione alle Olimpiadi. Il judo a differenza del karaté figura nei Giochi ma il nostro territorio non è mai riuscito a qualificare un suo atleta. Chissà, forse per Rio 2016… Davide Vicedomini
Nelle foto, alcuni momenti salienti della manifestazione di karate a Lignano: alcune foto relative alla competizione del kumite e alla straordinaria partecipazione dell’Esercito Italiano al raduno internazionale.
Non c’è crisi che possa resistere alla crescita esponenziale del karate. Un vero e proprio fenomeno sportivo che ha sbaragliato finora in 170 paesi del mondo con centinaia di migliaia di atleti. Una passione che coinvolge grandi ma anche piccini grazie ai corsi ministeriali nelle scuole, ma anche per l’educazione e il senso della sicurezza che solo questo sport può donare. Una disciplina che ha fatto balzi enormi in avanti anche sotto il profilo sanitario e medico. Basti pensare, tanto per fare un esempio e sfatare un mito, che il karate è una delle discipline con meno infortuni e ricorsi da parte degli atleti all’assicurazione. “La scienza - spiega il vice Presidente della federazione Fijikam del Friuli Venezia Giulia, Roberto Ruberti - è entrata appieno anche grazie allo staff della nazionale che vanta al suo interno personaggi del settore di tutto rilievo”. Insomma il karate è sicuro. Ci sono poi i successi, quelli di tutti i giorni. L’Italia è prima a livello mondiale e proprio nel nostro Paese si svolgeranno il prossimo anno le olimpiadi continentali dove potrebbero fare bella figura alcuni atleti della nostra regione, come il campione italiano, Nicò Armanelli della società Bushido Udine. Una sorta di omaggio, queste olimpiadi, a una nazione, l’Italia che solo agli ultimi europei, dove hanno partecipato 52 Paesi, ha collezionato ben 16 medaglie. - E il Friuli come sta? “Bene. Basti pensare che in Friuli si svolge la più grande manifestazione al mondo di karate. Per il trentesimo anno siamo riusciti a portare a Lignano 1800 atleti. All’evento abbiamo anche accolto 4 reggimenti delll’esercito che hanno fatto una full immersion sulle tecniche del karate. Questo è stato reso possibile grazie a una collaborazione tra il Coni e il Ministero della Difesa. - Quanti sono gli iscritti? “Circa 3000, ma la grande novità è che nel 2015 si tessereranno con noi altre 15 società raggiungendo il numero di 40. Un vero e proprio record per una regione piccola come la nostra, presa ad esempio anche dalle altre, tanto che il direttore tecnico della nazionale viene spesso qui, per scovare i talenti del domani. Tra gli iscritti, c’è poi una nutrita partecipazione femminile presente a stage e alle gare” -C’è però un cruccio…. “Sì le Olimpiadi. Non siamo ancora riconosciuto come sport olimpico. Ma faremo di tutto per poter partecipare”
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ALTRI SPORT
JUDO Le ragazzine tutto pepe Alice Flaibani e Cristina Miani sul podio, lo Yoseykan gongola
S
ono Alice Flaibani e Cristina Miani i gioiellini del Yoseykan Budo di Cividale che ai recenti campionati italiani di specialità di Verona hanno conseguito rispettivamente una medaglia d’oro e una di bronzo.Un risultato di grande eccellenza che regala un’immensa soddisfazione al club di Cividale e naturalmente al maestro Paolo Busi che ne ha curato la preparazione.Ricordiamo che il Yoseikan Budo è un’arte marziale che concentra diversi stili di combattimento di calcio, proiezione e lotta a terra, quindi completa e di grande spettacolarità. Alice Flaibani, che gareggia nella categoria Under 12, dopo soli tre anni di attività si laurea così campionessa italiana bissando il
Se l’entusiasmo di una persona è contagioso, quello di un bambino rende possibile qualunque impresa. E così incoraggiati dall’interesse spontaneo dei bambini della scuola materna Casetta Incantata di Trieste, spettatori partecipi di una nostra dimostrazione di Judo, nel luglio 2009 abbiamo aperto l’ASD DOJO TRIESTE. Il progetto di una palestra di Judo in cui i bambini, ma anche gli adulti potessero trovare un luogo accogliente per conoscere e praticare questa arte marziale, ha trovato
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successo dell’edizione precedente in Trentino. Nativa di Palmanova, è la classica ragazzina tutto pepe dove grinta, determinazione e voglia di emergere in uno sport che l’ha rapita prima al calcio poi alla ginnastica e infine al Hip Hop per proiettarla sul tatami di gara. Due allenamenti alla settimana, nella palestra di Cividale e il desiderio di raggiungere nuovi traguardi. La stoffa c’è, come si suol dire in questi casi, e si vede: un titolo italiano dopo solo tre anni di attività non nasce per caso, quindi le speranze sono quelle di una crescita con ambizioni davvero importanti per la nostra Alice che ha dispetto del suo nome non ci deve più meravigliare se non con nuovi successi. Nel tempo libero studio e
realizzazione grazie alla disponibilità della Parrocchia di S. Caterina da Siena. In questi anni abbiamo collaborato con l’Istituto comprensivo T.Weiss di Trieste offrendo a bambini e ragazzi la possibilità di sperimentare dei brevi corsi di Judo e di difesa personale. L’attitudine a vivere il judo più come momento di aggregazione ed educazione che non di semplice pratica sportiva, ci ha permesso di progettare nel 2013-2014 interventi integrati di sport ed alimentazione
naturalmente il divertimento con i suoi coetanei. Cristina Miani medaglia di bronzo a Verona, studentessa al primo anno all’Istituto per ragionieri Zanon di Udine, nasce a San Daniele del Friuli nel maggio del 2000, da ormai quattro anni è nel team del maestro Paolo Busi e combatte nella categoria Under 15 . Il bronzo è stato un successo di prima importanza su cui aveva mirato alla manifestazione tricolore. Al Yoseikan Budo è approdata tramite un amico che la ha accompagnata in palestra....amore a prima vista come si dice in questi casi. Anche a lei, com’è logico immaginare, la grinta non fa difetto, gli allenamenti spesso a causa del ridotto numero di ragazze in
con il Comune di Trieste e l’Azienda Sanitaria ASS1 presso i Ricreatori Nordio e Collodi, vivendo con i bambini sul tatami due giorni la settimana e imparando ancora una volta come il Judo sia un fantastico canale di comunicazione tra bambino e bambino e tra adulto e bambino. Riconoscimenti sono arrivati anche in campo scientifico. Nel gennaio 2014 Urbani e Sist hanno conseguito a pieni voti il Master in Teaching and Coaching Judo (Università Tor Vergata, FIJLKAM ed EJU), discutendo due tesi su stress ossidativo ed antiossidanti in atleti di judo. I risultati sperimentali sono stati presentati agli Europei di Judo 2014 a Montpellier ed il lavoro è stato premiato con il 2° posto, aggiungendo soddisfazione al 1° posto dell’anno precedente a Budapest con un lavoro di termografia presentato con Fabio Capelletti e seguito dal prof. Sacripanti. Dopo cinque anni di intensa attività, di partecipazione attiva e contagiosa di bambini,, ragazzi, g , adulti e,, non
palestra lo effettua anche con i maschi e sul tatami tutti diventano avversari nel rispetto della lealtà che questa disciplina insegna ai suoi atleti. Grande appassionata di calcio, tifosa dell’Udinese con il suo idolo Toto’ di Natale, non nasconde la sua simpatia per questo sport che da sempre l’appassiona e la fa soffrire quando la squadra bianconera scende in campo. Anche per lei due allenamenti settimanali, ciniche preferite quelle di calcio che se assestate in modo efficace possono risolvere un incontro. Obiettivi per il futuro veri e propri non ne ha, se non quello di migliorare e puntare alla prossima edizione degli italiani alla medaglia d’oro. Gianfranco Borghesu
ultimi, dei genitori abbiamo ripensato al piccolo tragitto percorso insieme con la certezza che attorno ad un cammino completo ed appassionante come il judo si possa progredire assieme per migliorare se stessi ed il rapporto con gli altri, convinti che lo sport sia un tassello importante nella vita di ogni individuo. Ranieri Urbani e Paola Sist
Via dei Mille, 18 – Trieste – Tel. 040 946016 – E-mail: dojotrieste@libero.it @
NONSOLOSPORT
MOTORI
Le novità del mercato automobilistico
NUOVA LANCIA YPSILON ELLE
MASSIMA ESPRESSIONE DELL’ELEGANZA LANCIA
P
resentazione meneghina per la nuova nata di Casa Lancia, la Ypsilon ELLE, massima espressione dell’eleganza di Lancia, oltre che testimone della sua continua ricerca di nuove forme contemporanee e innovative. L’evento ha offerto un punto di vista non convenzionale sul mondo dell’auto e, in particolare, ha messo in risalto l’anima femminile della Ypsilon ELLE, la serie speciale che nasce dalla rinnovata partnership con il magazine Elle, il punto di riferimento per il pubblico femminile che vuole conoscere le anticipazioni ed i nuovi trend del mondo della moda, dello stile e del benessere. Forte del successo riscosso della prima edizione lanciata nel 2010, oggi la nuova edizione “ELLE” propone vernici, materiali e rifiniture esclusive in linea con il DNA fashion della vettura. Dunque, rappresenta l’alto di gamma del modello e ripropone in chiave contemporanea i segni distintivi del marchio. Ad esempio, l’introduzione di tre nuovi colori creati per esaltare le linee raffinate e la personalità
distintiva di Ypsilon: il Cipria Glam - un rosa più morbido e cangiante ideato dal centro Stile Lancia in esclusiva per il modello - il Bianco Glacè e l’immancabile bicolore in cui il Cipria Glam viene esaltato dal contrasto netto ed elegante del tetto Nero Vulcano. Poi, come ogni donna ben sa, l’eleganza è soprattutto una questione di dettagli. Ecco allora finiture dark chrome - su calandra, cornice dei fari antinebbia e maniglie - specchietti nello stesso colore della carrozzeria e cerchi in lega da 15”diamantati o da 16” diamantati color Cipria. Sui montanti spiccano il logo “ELLE” in dark
chrome e l’esclusiva grafica a Pied De Poule che reinterpreta in chiave attuale un classico dell’eleganza. Raffinatezza e benessere a bordo sono le linee guida che hanno caratterizzato il lavoro dei designer per creare un ambiente interno che rispecchiasse il gusto della “donna Ypsilon ELLE”. Lo dimostrano l’attenzione per la qualità di finiture, dettagli e materiali che sono specifici e trasmettono sensazioni piacevoli al tatto e alla vista. In particolare, i fasciami dei sedili, la plancia e i pannelli porta sono rivestiti in pelle Cipria, con grane materiche che ne esaltano
Al debutto anche Al debutto anche l’esclusiva collezione di accessori di moda in Alcantara, veri e propri gioielli di grande fascino il lato naturale, mentre volante e cambio sono in pelle nera con impunture in filo Cipria per garantire il perfetto abbinamento cromatico. Un discorso a parte meritano i nuovi sedili - caratterizzati dal logo ELLE per i poggiatesta anteriori e le sedute - che alla pelle Cipria abbinano la pregiata Alcantara per sedute e schienali. Si tratta di un importante ritorno dell’Alcantara nella gamma, un grande “classico” dell’eleganza contemporanea Lancia che fece il suo debutto nel lontano nel 1984 sull’ammiraglia Thema e poi presente in tutte e quattro le generazioni di Ypsilon.
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CICLISMO
CICLISMO
Marcolina, tricolore nell’inseguimento a squadre, punta ora a più alti livelli
HOT NEWS 50 DEFIBRILLATORI A UDINE E PORDENONE
CONI
“Anche una sola vita salvata ogni cinque anni varrà lo sforzo che stiamo facendo”: queste le parole che hanno concluso l’intervento del presidente del Coni Fvg, Giorgio Brandolin, nella Sala Convegni della Fondazione Crup a Udine in occasione della sottoscrizione dell’accordo fra il Comitato Regionale del Coni e la Fondazione Crup che completa la fornitura di 50 defibrillatori. Venti sono stati consegnati venerdì scorso a Pordenone, i rimanenti trenta a Udine e in entrambi i casi i dispositivi sono stati assegnati ad altrettanti Comuni i quali, a loro volta, li hanno affidati (o lo faranno a breve) a Società Sportive che gestiscono un impianto particolarmente utilizzato e che hanno completato i corsi di formazione. “È stata una scelta di valori e di condivisione – ha sottolineato Lionello D’Agostini, presidente della Fondazione – con il Coni, le amministrazioni locali, le famiglie per fare le cose in maniera sistematica ed organizzata, un segnale di coesione e collaborazione per rispondere ad una richiesta che ci era prevenuta da più parti. Questi sono i primi 50 e se ci saranno le condizioni nel 2015 potremmo cercare di soddisfare ulteriori richieste”.
MEZZA MARATONA
UN PERITO
CHE SFRECCIA IN PISTA
I
l velodromo di Montichiari (Brescia) ha recentemente ospitato i campionati italiani assoluti su pista e nell’inseguimento a squadre, nella categoria Open maschile, il friulano Piergiacomo Marcolina ha conquistato il titolo tricolore salendo sul gradino più alto del podio, dopo il secondo posto nello scratch di due giorni prima alle spalle di un altro corregionale, Alex Buttazzoni. E’ un periodo denso di soddisfazioni per il ventiseienne nativo di Tolmezzo ma residente da sempre a Domanins, in provincia di Pordenone. Eppure, solo qualche mese fa, Piergiacomo sembrava meditare il ritiro dal ciclismo, come lui stesso ci racconta: «Pur essendomi preparato bene tutta l’estate non pensavo di vincere e di
MUGGIA-CAPODISTRIA CAMBIA VOLTO
Quella che prenderà il via domenica 2 novembre non sarà una competizione qualsiasi. Ne è passata di strada sotto le scarpe dei podisti dal 2007, anno della prima edizione dell’EuroMarathon targata Evinrude. La mezza maratona transfrontaliera che univa Muggia a Capodistria, dallo scorso anno, si è trasformata in “eco-trail della penisola di Muggia”. Un rinnovamento fortemente voluto dal presidente del sodalizio rivierasco Graziano Ferlora (foto), che ha valorizzato un tracciato ideato e disegnato da Luciano Comelli, responsabile della sezione di corsa in montagna dell’Evinrude.
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indossare la mia prima maglia tricolore: è stata un’emozione enorme, soprattutto nel momento dell’inno nazionale. Quest’inverno sono stato fermo e ho preso parecchi chili in seguito ad una delusione per una proposta di una squadra estera che avevo ricevuto e che poi non si è concretizzata. Avevo quasi deciso di chiudere con le due ruote, poi la chiamata della mia società, la Palazzago Fenice di Bergamo, mi ha cam-
biato la vita. Dopo molti anni nei dilettanti ero ad un bivio e dovevo capire se potevo imboccare la strada del professionismo, come poi è stato: oggi vivo praticamente quasi sempre in Lombardia dove mi alleno con la mia squadra tutti i giorni dalle tre alle sei ore a seconda delle condizioni del tempo. E’ molto bello uscire in venti e, così facendo, la strada sembra meno dura e faticosa». Piergiacomo ha iniziato a correre in bici da bambino assistendo ad una gara vicino a casa e muovendo i suoi primi passi nel Valvasone, passando poi per sei anni nel Pasiano. Alterna strada, pista e la specialità dello scratch: «La pista è senz’altro più divertente ed adrenalinica con gare corte e spettacolari, ma è la strada che ti permette di allenarti e di conoscerti a fondo. Lo scratch è l’unica gara su pista che assomiglia ad una gara su strada, con sessanta giri e la volata finale. E’ una gara molto difficile e per questo il mio secondo posto a Montichiari dietro a uno dei più forti della specialità è un bel risultato, anche se avrei preferito la vittoria o il terzo posto...». Il perito chimico di Domanins vorrebbe arrivare a più alti livelli ma sa che non è facile: «Chi vive di ciclismo oggi conosce la situazione in cui si trovano molte società, costrette a chiudere per mancanza di sponsor. Io ci provo, in ogni caso sono fortunato perché eventualmente continuerò a portare avanti l’azienda di famiglia». Nel tempo libero il giovane ciclista si dedica come animatore all’oratorio del paese o esce in bici da solo per godersi i panorami: «Il ciclismo è libertà e una grande opportunità di scoprire scenari naturali magnifici. Sono molto fortunato perché ho girato parecchio sia in Italia che all’estero». Ormai la stagione su strada si sta chiudendo e il suo prossimo impegno sarà il campionato italiano Derny il 13 dicembre. Pensando ai suoi miti, Savoldelli e Ullrich su tutti. Biancamaria Gonano
ALTRI SPORT
BASKET L’Ardita (a sinistra il campione Michele Mian con il presidente Diego Falzari) è attiva nelle iniziative.
notizie brevi VARIE
MOTOSTAFFETTA
PAROLA DI CIOTTA «Nel rapporto impiantipopolazione le strutture danno spazio a tutti»
FACCIAMO SINERGIA!
Ciotta: «Gorizia sportiva deve evitare la frammentazione»
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orizia è città di grande cultura sportiva. Oggi nella situazione di mancanza di risorse economiche, Beppe Ciotta, consigliere delegato allo Sport del capoluogo isontino, propone di offrire più visibilità ai settori giovanili, che potrebbero diventare il motore trainante di nuove prospettive nel mondo sportivo goriziano. Ciotta sottolinea inoltre l’importanza delle infrastrutture cittadine: «Nel rapporto popolazione-impiantistica sportiva, Gorizia può vantare spazi più che abbondanti. Su una popolazione di 32 mila abitanti, abbiamo infatti sei campi di calcio e sette palestre, senza contare tutti i poli sportivi e gli impianti all’aperto: c’è quindi veramente spazio per tutti. Ci sono poi delle possibilità di recuperare anche altre strutture attualmente non utilizzate. Dobbiamo, a mio avviso, evitare di frammentare le attività sportive. Oggi esistono svariati doppioni per ogni singola attività e se cerchiamo di accorpare il più possibile le associazioni evitiamo la divisione delle impianti poche risorse disponibili».” disponibili Per quanto riguarda la gestione dei contributi allo sport, il Comune di Gorizia con il Sindaco Ettore Romoli cerca comunque di prestare le dovute attenzioni alle varie manifestazioni, favorendo i progetti seri che lascino benefici sul territorio. Recentemente il comune ha inaugurato una palestra di arrampicata, che è stata data in gestione al Cai, club che si occupa di sport anche in montagna e al di fuori della città. Esistono molte manifestazione estive come la pallavolo in piazza e per l’anno prossimo si progetta anche il Beach Volley trasportando la sabbia in
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loco. E poi le tradizionali manifestazioni di atletica e le marce competitive come la “Vivicittà”, ma anche manifestazioni di livello internazionale come il campionato di kayak. Ciotta ricorda anche che il Comune, in collaborazione con la società di basket Ardita del presidente Diego Falzari e con l’ex azzurro Michele Mian, abbia sviluppato l’idea di ripristinare i noti campetti di basket degli oratori, per offrire agli appassionati la possibilità di giocare all’aperto. Anche quest’anno l’ Ardita” schiera cinque squadre giovanili: l’Under 13, le Under 14 maschile e femminile, l’Under 17 Eccellenza e l’Under 19 Elite. I gruppi Under 14 e 17 fanno parte del progetto Let’s go basket condotto da Michele Mian. Il gruppo Under 13, formato esclusivamente dai nati nel 2002 e affidato a Drazen Grbac e Maurizio Leban, è frutto dell’accordo Ardita-Ugg.. Molte quindi le opportunità a disposizione delle nuove leve sportive isontine. Marta Prokuda
Con la partecipazione alla Maratona città del vino si è chiusa l’ennesima stagione per i soci della Motostaffetta Friulana del presidente Daniele De Corte. Il 2014 aveva avuto inizio con l’organizzazione del 7°Meeting delle Motostaffette del Friuli Venezia Giulia. Il club è sempre in prima linea sul tema della sicurezza.
HOCKEY PRATO
Nel doppio turno nel Lazio, i biancocelesti conquistano i primi tre punti a San Vito Romano battendo per 1-0 il Romeo Gigli. A Roma impresa sfiorata contro la capolista Tevere Eur: due volte in vantaggio i monfalconesi vengono superati su corto all’ultimo minuto (3-4 il finale). Sabato prossimo ennesima trasferta, a Cagliari contro il Cus. In serie B L’HC Trieste perde a Monfalcone (1-5) con i padovani del Camelot.
CANOA
ATLETICA LEGGERA Il Fabretto è l’impianto goriziano di punta.
Pordenone ospita sabato 25 sul Noncello le gare regionali di discesa, valide per la coda del Campionato friulgiuliano. Gli equipaggi si ritroveranno all’altezza del ponte di Adamo ed Eva per la partenza (ore 15), mentre l’arrivo è collocato 3 chilometri a valle, laddove esisteva la Vecchia Dogana. Saranno ammesse tutte le categorie individuali federali.
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ALTRI SPORT
DAL CIEL AL MARE La campionessa del mondo di parapendio, Nicole Fedele scrive per noi il diario della sua esperienza velica ad Alicante alla vigilia della Volvo Ocean Race
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ALTRI SPORT
LO E
SQUADRA «Il parapendio è specialità individuale mentre nella vela è fondamentale lo spirito di squadra per arrivare ad un risultato condiviso»
VOLVO OCEAN RACE «È la più dura in assoluto di tutte le regate, con la circumnavigazione del globo»
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1 ottobre 2014 Alicante, Spagna. Un clima di euforia generale animato da grida d’incoraggiamento, volti radiosi, sorrisi genuini, abbracci intensi e anche qualche lacrima per salutare i componenti dei sette equipaggi che in questa giornata di metà ottobre hanno lasciato il porto di Alicante per la più dura in assoluto di tutte le regate oceaniche: la Volvo Ocean Race. Si tratta di una prova estrema che prevede la circumnavigazione del globo su barche monotipo di 65 piedi, attraversando cinque oceani, toccando quattro continenti e facendo tappa in 11 porti fino a coprire una distanza totale di 38,739 miglia nautiche. L’arrivo è previsto a Gothenburg in Svezia a fine giugno 2015. Un’avventura unica che richiede anni di preparazione e moltissimi sacrifici. Alberto Bolzan, ex timoniere di Esimit Europa 2 e unico velista italiano di questa edizione, è uno degli otto membri che compongono il Team Alvimedica, il più giovane fra gli equipaggi partecipanti alla VOR. Pur vantando un lungo curriculum di tutto rispetto, questo appuntamento rappresenta per Alby un’esperienza nuova pertanto la tensione e l’eccitazione sono palpabili con l’avvicinarsi dell’ora della partenza. Ho seguito da vicino i suoi costanti allenamenti negli ultimi mesi, in mare ma anche a terra. L’ho visto motivato, determinato, sicuro di sé e felice di intraprendere questa nuova ed avvincente sfida. D’altro canto avere degli obiettivi ambiziosi - che sia nella vita quotidiana o in ambito professionale - è il motore che stimola l’energia, l’ispirazione e dà, talvolta, la forza di superarsi ed eccellere. Nei giorni precedenti alla partenza ho avuto modo di salire a bordo del VOR 65 di team Alvimedica e sono rimasta impressionata dagli spazi ristretti in cui questi “lupi di mare” vivranno nei prossimi nove mesi. E’ tutto ridotto ai minimi termini com’è probabilmente normale che sia per una gara di questo livello.
Abbiamo simulato una regata dimostrativa con un paio di boe a ripetizione di fronte al porto di Alicante insieme agli altri sei monotipi VOR65 (SCA, Brunel, Abu Dhabi, Mapfre, Dongfeng, Vestas): mi ha meravigliato molto la somiglianza con le competizioni di parapendio che pratico oramai da diversi anni a livello agonistico. C’è solo un elemento in più: l’acqua! Il vento, le decisioni, la tattica, la concentrazione, la resistenza fisica e mentale sono punti in comune. È stato anche molto interessante osservare come un affiatato gioco di squadra porti ad un risultato condiviso e raggiunto grazie all’aiuto di tutti i membri del team, cosa che invece nel parapendio non esiste essendo uno sport molto più individuale.
PROTAGONISTA Nicole Fedele, qui sopra, alla sua prima esperienza velistica. È stato un piacere vivere e condividere, anche se solo marginalmente, questa esperienza e vedere più da vicino l’ambiente della barca a vela. La Volvo Ocean Race 2014-2015 ha riscosso un incredibile successo mediatico, diverse migliaia di persone tra cui fans, curiosi e giornalisti sono accorsi ad Alicante in occasione della partenza. Il pubblico caloroso e festante ha salutato le sette imbarcazioni nel momento in cui hanno staccato gli ormeggi, lo stesso pubblico che troveranno ad aspettarli al loro arrivo a Cape Town fra poco meno di un mese. Forza Team Alvimedica! Forza Alby! Nicole Fedele
TremilaSport+ | 22 10 2014 | 53
amarcord
di FAUSTO DEGANUTTI
La vocina di Kea
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L’ex arbitro udinese conserva un ricordo ironico del colosso d’ebano
uarantacinque anni di arbitraggio attivo, in giro per mezzo mondo, sono un pozzo di ricordi. Quest’anno forse smetto del tutto dopo aver diretto poco più di 1200 partite ufficiali, cioè con maglietta grigia addòsso. Nel 1983 la Virtus Roma vince lo scudetto con Valerio Bianchini in panchina come allenatore. In campo, a guidare quella squadra, c’era Larry Wright e sotto il canestro un certo Clarence Kea (nella foto grande). Di questo colosso, circa due metri ma forse meno, molto poco è stato detto: era un giocatore esemplare. Questi due straordinari personaggi vennero a Udine, nella stagione 85/86, ebbi modo di conoscerli meglio in quanto andavo quasi ogni pomeriggio ad allenarmi con
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Faceva tenerezza vedere il buon Clarence portare la sacca a Larry Wright, suo idolo nell’Nba
POLIEDRICO FAUSTO DEGANUTTI (QUI SOPRA) È STATO ARBITRO DI SERIE A PRIMA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA FIP DEL FRIULI VENEZIA GIULIA. È ANCHE AFFERMATO PITTORE.
la squadra, loro giocavano e io fischiavo, molto spesso con Giorgione Gorlato. Kea, un monumento dal punto di vista fisico, aveva una vocina quasi imbarazzante che lo rendeva ancor più simpatico di quanto non lo fosse. Vederlo arrivare al Carnera mentre portava la sacca degli indumenti a Wright, che lui considerava un idolo per quanto aveva già fatto nell’NBA, faceva tenerezza ma
soprattutto faceva capire lo spirito che molti giovani dovrebbero avere nei confronti dei propri compagni ma anche dello sport in generale. Clarence lasciò Udine per approdare a Firenze alla Neutro Roberts. Così una domenica che io andai ad arbitrare una partita proprio a Firenze lo ritrovai, mi venne incontro salutandomi e dandomi una pacca sulla spalla mi disse “ Ehi man, good job”. Fantastico.
TENNIS
A SINISTRA, il presidente del Coni regionale, Giorgio Brandolin premia Angelo Rossi e Francesca Vogrig e il cerimoniere Fausto Serafini. A destra il pubblico accorso in occasione delle premiazioni, e il consigliere Fonda premia le promozioni femminili (in B) e maschili (in A2) del Tc Triestino.. Sotto, Sergio Paroni premia alcuni interpreto del Master Young Cup.
A TRICESIMO,
LA COLLINA VA IN FESTA Si sono svolte lo scorso fine settimana le premiazioni del tennis regionale
L’
immersione nel verde ritorna nell’appuntamento della Federazione tennistica regionale per la chiusura dell’attività agonistica annuale: dai green del Golf Club di Grado alle suggestioni dell’anfiteatro morenico dentro uno scenario raffinato come la secolare Villa Miotti de Braida. Una splendida “location” baciata da un sole dardeggiante che esalta il verde intenso dei giardini freschi di taglio e fa risaltare l’affascinante magione. Tutta armonia naturale per tratteggiare la passerella dei Campioni regionali che affluiscono in numero superiore alle precedenti edizioni, innervati dai migliori protagonisti dei tre Master. Il primo intervento è della padrona di casa, donna Cristina Miotti Pillan che, nel dare il benvenuto ai numerosi ospiti, sorprende piacevolmente i numerosi presenti con l’anticipazione della prossima costruzione, nel vasto complesso del parco, di due campi di tennis e di una piscina balneabile. Il bilancio della soddisfacente stagione agonistica, ormai agli ultimi rintocchi, tocca al presidente del Comitato regionale Antonio De Beneditgli attestati tis che ne illustra anche le fasi salienti rilasciati alle in sviluppo, come l’attuale Centro periferico giovanile, appoggiato ai club di premiazioni Aurisina e Tarcento e la cui sinergia con il settore tecnico nazionale prevede frequenza trisettimanale gratuita per i selezionati. Il manager ricorda l’imminente ripetizione dell’evento internazionale del gruppo “Euroregione”, allargato con inviti ad altre rappresentative under. Menziona la riproposizione dell’apprezzata e combattuta coppa invernale Cà D’ORO, la riedizione dei circuiti con le prove clou Master e la volontà di organizzare in regione un evento di vero livello planetario come la Fed Cup o la Coppa Davis!
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Sempre con una visione positiva e di compiacimento per il dinamismo del tennis territoriale, l’intervento del numero uno del Coni regionale, l’onnipresente Giorgio Brandolin, motivato nel esemplificare il movimento e le sue continue pianificazioni. Così come si dichiara disponibile ad appoggiare i molteplici progetti dello sport della racchetta anche il consigliere del Friuli Venezia Giulia, Diego Moretti. La numerosità degli attestati (ben 77) richiede tre ondate di presentazione con cluster di premiati omogenei, operazioni intervallate da aperitivo e pranzo sui prati. La lunga carrellata si apre con la chiamata dei migliori agonisti regionali di ambo i sessi: i giovani under dai 10 ai 16 anni, seguiti dagli otto campioni veterani ed esteso al tandem di doppio. Il premio varato dal Coni va a premiare il “Talento Sportivo” del triestino 17enne Gianluca Grison, giocatore da tempo nel giro nazionale ed in produttivo avanzamento nei tornei internazionali juniores. Per le buone prestazioni nei Campionati nazionali
individuali di categoria, il riconoscimento investe la dodicenne Sara Ziodato (quarti) e l’undicenne Angelo Rossi (semifinali), mentre per il quinto posto tricolore scatta l’applauso per le ragazzine dodicenni dell’Atomat Tennis Udinese, come per il quarto gradino delle ladies 55 in forza alla Libera e per gli atleti dell’Eurotennis Club, finalisti nel difficile main draw degli Over 45. Di assoluto livello la doppia performance dei due team del Tc Triestino, capaci di conquistare la serie B con le formazione femminile e la serie A2 con quella maschile. Si riprende con i vincitori delle manifestazioni Master. Prove conclusive come quelle giocate al Tc Grado per il circuito “Tennis Team Trieste”, arrivato alla dodicesima edizione e allargato su tre province e come il Circuito “Young Cup”, un lungo viaggio attraverso la regione della linfa verde tennistica con dodici tappe spalmate su nove mesi di competizioni ed esaurito al Tennis Natisone. Si passa al “Master Veterani”, circuito dai 35 ai 75 anni, di quattro sessioni, le cui supremazie Master emergevano sui rossi di Grado. L’ultimo cluster in programma é dedicato alle squadre campione. Vola il riconoscimento ai vincitori di serie C: il team rosa del Tc Triestino accanto a quello dei super amici del Tc Grignano. E’ il momento di accogliere le sette migliori formazioni under, da quella mista dei teneri decenni per salire fino alle agguerrite schiere dei sedicenni. Chiudono la serie i sodalizi dei più maturi giocatori che, oltre le appassionate Ladies 40 e 50, vedono sette compagini degli indistruttibili “evergreen” calamitare l’entusiasmo dei presenti. La riuscita festa è alla conclusione, le ultime note del trio musicale solleticano l’aria, il sole si abbassa all’orizzonte, tra i tavoli echeggiano ancora alcuni ricordi della stagione agonistica, mentre già si dà la stura alle future sfide. Fausto Serafini
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OTTOBRE È IL MESE DELL’UDITO CALCIOUDINESE
VI ASPETTIAMO PER UNA PROVA GRATUITA
Grazie alla più moderna tecnologia si riesce a ottenere un buon risultato anche a condizioni economiche vantaggiose
SALUTE: SENTO MA NON CAPISCO!
Il dott. Peter Lloyd ha presentato Lo indossi e... lo dimentichi Risolto!
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di miglioramento psicologico importante, ma soprattutto in questi apparecchi si sono incontrate tutte le più moderne tecnologie elettroniche, informatiche e di Waterproof. L’audioprotesista Maico è a vostra disposizione per qualsiasi informazione senza impegno e gratuitamente. Alla Maico troverete cortesia e simpatia, venite a trovarci nella nostra sede di UDINE in P.zza XX Settembre 24, CODROIPO in Via IV Novembre 11, TOLMEZZO in Via Matteotti 19/a, CIVIDALE in Via Manzoni 21, LATISANA in Via Vedramin 58, SACILE in Viale Trieste 10, PORDENONE in Viale Libertà 29, MANIAGO in Via F. da Maniago e MONFALCONE in Via Nino Bixio 3.
l Presidente dott. Peter Lloyd è orgoglioso di poter vedere realizzato un desiderio: dare a tutti i nostri assistiti una location moderna e fornita di attrezzatura all’avanguardia per poter dare il miglior risultato possibile al miglioramento del vostro udito. Il dott. Peter Lloyd ha evidenziato come la Maico annovera tra gli assistiti personaggi come il cantante Mal che ha donato la sua immagine al fine di poter sensibilizzare tutti al problema uditivo e alla soluzione tramite l’apparecchio acustico e invita tutti a venirci a trovare. “Lo indossi e lo dimentichi” è un progetto che ha portato molte persone ad utilizzare l’ausilio acustico senza accorgersene. Si è lavorato molto dal punto di vista estetico, perché l’estetica è un elemento
VI ASPETTIAMO PER LA PROVA GRATUITA DELL’UDITO PRESSO UNA DELLE NOSTRE SEDI: UDINE
P.zza XX Settembre, 24 - Tel. 0432 25463
CIVIDALE
Via Manzoni, 21 - Tel. 0432 730123
PORDENONE
Viale Libertà, 29 - Tel. 0434 541380
ORARIO: dal LUNEDÌ al SABATO 8.30-12.30 –15.00-19.00
ORARIO: dal MARTEDÌ al SABATO 8.30-12.30 15.00-19.00
ORARIO: dal LUNEDÌ al VENERDÌ 9.00-12.30 – 14.00-18.00 SABATO 9.00-12.00
TOLMEZZO
SACILE
MANIAGO
Via Matteotti, 19/a - Tel. 0433 41956
Viale Trieste, 10 - Tel. 0434 730022 ORARIO: dal LUNEDÌ al VENERDÌ 14.00-18.00
ORARIO: dal LUNEDÌ al VENERDÌ 9.00-13.00 GIOVEDÌ 9.00-13.00 – 15.00-18.00
CODROIPO
LATISANA
MONFALCONE
ORARIO: dal LUNEDÌ al VENERDÌ 9.00-12.30
Via IV Novembre, 11 - Tel. 0432 900839 ORARIO: dal LUNEDÌ al VENERDÌ 9.00-12.30
056 | 22 10 2014 | TremilaSport+
Via Vendramin, 58 - Tel. 0431 513146
ORARIO: dal LUNEDÌ al VENERDÌ 9.00-12.30 pom. su appuntam.
Via F. da Maniago, 8 - Tel. 0427 709403
Via Nino Bixio, 3 - Tel. 0481 414262
ORARIO: dal LUNEDÌ al VENERDÌ 9.00-13.00 – 14.00-18.00