TUTTO LO SPORT DEL FRIULI VENEZIA GIULIA A 360 GRADI
magazine
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LATISANA, LA FUSIONE DELLA DISCORDIA pag 16
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TORVISCOSA, OBBLIGATA A VINCERE SCI
COLLOREDO, E FANNO 18 pag 59
ALESSANDRO DE MARCHI
Nella nostra intervista il passista scalatore di Buja racconta la sua stagione al Tour , alla Vuelta e al Mondiale
IL CAMPIONE
ESSERE COMBATTIVO
IL MAGICO 2014 DI DE MARCHI pag 54
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PISCINE, PALESTRE, SPA
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SOMMARIO
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CALCIO
7
24-25 6 7 8 10-11 12-13 14-16 17 20-21 22 23
UDINESE LEGA PRO SERIE D ECCELLENZA PROMOZIONE PRIMA CATEGORIA SECONDA CATEGORIA TERZA CATEGORIA GIOVANILI CALCIO A 5 FEMMINILE
36 BASKET
37-41 VOLLEY 57-59 ALTRI SPORT 44-46 CICLISMO
27
RUBRICHE 34-35 AMARCORD
Le belle di Tremila Sport: Nensinka Endelova
27-30 L E BELLE DI TREMILASPORT
26 NONSOLOSPORT
42 MONDO LIBERTAS
SPECIALI
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TORVISCOSA AVANTI TUTTA L’esperto difensore, Thomas Buso racconta i segreti della squadra che sta dominando la Promozione B.
32 MOTORI
43-53 IL 2014 DEL CICLISMO IN FVG
54 TRIESTE TATTOO EXPO TremilaSport+ | 05 11 2014 | 03
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EDITORIALE
.... L’impronta del campione
S
i riconferma terra di sport di sacrificio, il Friuli, e l’attuale uomo di punta del ciclismo nostrano, Alessandro De Marchi, costituisce un’ulteriore conferma di un assiòma che nel caso poco ha di retorico e molto di reale. Il corridore bujese è reduce dai “numeri rossi” di combattività al Tour de France e da un successivo mondiale in maglia azzurra che hanno fatto di lui uno dei personaggi del momento delle due ruote nazionali e la nostra copertina e il servizio che gli dedichiamo all’interno vogliono essere un omaggio non solo al suo talento ma anche alla sua semplicità di uomo. Semplicità e talento che sono propri pure di altri due campioni cui abbiamo voluto dedicare una pagina speciale: lo sciatore Sebastian Colloredo, all’ennesimo tricolore nel salto dal trampolino, e la giovanissima judoka Giada Medves, trionfatrice qualche tempo fa in un prestigioso torneo a Baku, in Adzerbajan, dove ha prevalso su molte emergenti atlete dell’Est europeo. Il must di Tremilasport è quello di andare dietro le quinte per capire meglio gli avvenimenti e conoscere più approfonditamente i campioni e anche in questo numero non contravviene ai propri intendimenti, seguendo ampiamente il calcio dilettantistico regionale e provando anche a capire con Ido Cibischino cosa non stia andando all’Udinese d’impronta largamente straniera dopo un avvio esplosivo che aveva autorizzato a credere in una squadra capace di rinverdire i fasti guidoliniani di non molto tempo addietro. Guardando ai tempi d’oro del basket di casa nostra, l’ex arbitro Giorgio Gorlato ci ha offerto poi un ampio spaccato del suo periodo attivo in cui diresse campioni irripetibili come Bob Morse, Mike D’Antoni, Dino Meneghin e infiniti altri. Ed è un bel ripercorrere quelle strade in tempi di difficile risalita verso posizioni più confacenti al blasone e alla tradizione della pallacanestro regionale. Questo e molto altro, insomma, nel nuovo numero del nostro magazine, come di consueto attento all’attualità ma anche a ciò che è stato, perché, come dice il saggio, non c’è presente senza passato.
Il Direttore Edi Fabris
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Questo numero è stato chiuso in redazione mercoledì 5 novembre 2014.
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CALCIOLEGAPRO CALCIOUDINESE
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PENSIEROSO Luciano Foschi, tecnico del Pordenone, non molla nonostante le sconfitte subite dai neroverdi.
Servono almeno tre acquisti di qualità e li prenderemo MAURO LOVISA
Z
ero punti nelle ultime due partite contro le lombarde. Verrebbe da dire tutto secondo programma, visto che ci voleva un’overdose di ottimismo per sperare di fare risultati utili contro Pavia e Como, due formazioni decisamente non alla portata dei Ramarri. Zubin e compagni ci hanno provato, hanno anche retto per un tempo, ma poi i valori in campo si sono fatti evidenti e per i neroverdi non c’è più stato nulla da fare. Ora però si apre una fase nuova del campionato. Basta “grandi”, adesso si gioca contro squadre che lottano per salvarsi. Si comincia sabato con la Pro Patria terz’ultima, si continua con Mantova e Renate. Partite buone per mettersi veramente in gioco in questa Lega Pro. Da queste gare si capirà se la rosa del Pordenone ha o meno le possibilità di centrare la salvezza. Serviranno prestazioni tutto-grinta, perchè è evidente che solo con quella i neroverdi possono riuscire a fare punti pesanti contro le dirette concorrenti. E’ altrettanto evidente che se non si fanno punti in queste tre gare, sarà praticamente impossibile pensare di farli altrove. Ora è necessario avere fiducia
RISCOSSA NEROVERDE
PORDENONE
ADESSO SI PUO’
Arrivano gli scontri diretti per i Ramarri contro Pro Patria, Mantova e Renate: è ora di tentare lo sprint salvezza e crederci, e a suonare la carica dovranno per forza di cose essere quei giocatori più esperti come Mattielig e Peccarisi, da cui la so-
FOCUS ZUBIN FESTEGGIA I 50 GOL In una situazione ben poco allegra in casa neroverde c’è spazio almeno per una piccola buona notizia. Contro il Como, infatti, Emil Zubin ha tagliato il traguardo delle 50 marcature con la maglia dei Ramarri. Il primo gol naoniano di capitan Zubin è datato 2012, avversario Trissino.
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cietà si aspetta molto di più. E c’è poi quel tabù trasferta da sfatare. Ancora zero punti lontano dalle mura amiche per i Ramarri, un record negativo che sarà importante cancellare quanto prima. Intanto la dirigenza assicura che a gennaio i rinforzi arriveranno: secondo alcune voci di corridoio forse anche prima. Gli uomini mercato neroverdi starebbero infatti valutando il mercato degli svincolati, dove effettivamente una società che non può vantare budget milionari può riuscire a trovare il giocatore in grado di cambiare i valori in campo. Non se la passa poi tanto meglio
la Pro Patria, prossima avversaria dei Ramarri. Ieri, infatti, la compagine di Busto Arsizio ha esonerato il tecnico Lulù Oliveira, arrivato in estate in pompa magna, ma scaricato dalla società per divergenze sulla gestione di giocatori messi in precedenza fuori rosa dalla dirigenza. A guidare la squadra contro il Pordenone sarà Aldo Monza, che domenica aveva debuttato come secondo dell’ex attaccante di Cagliari e Fiorentina. Una situazione decisamente calda e caotica che andrebbe sfruttata a dovere, nella speranza che almeno questa volta il “Bottecchia” risponda a dovere. (m.m.)
CALCIOSERIE D
IL PERSONAGGIO
La prossima giornata
LA PULCE ATOMICA LANCIA LA SFIDA AL TAMAI Marco Roveretto racconta la sua esperienza in un Alto Vicentino al vertice, in attesa del match di campionato con il Tamai
L’
Alto Vicentino è riuscito ad agganciare il Padova in vetta alla classifica del girone C di Serie D. Marco Roveretto, arma in più della rosa neo-capolista, è schietto e determinato e senza troppi giri di parole confessa: «Siamo partiti con l’obiettivo di vincere il campionato e lavoriamo per questo». D: La vittoria con il Mori S. Stefano ha permesso l’approdo in cima accanto al Padova. Che partita è stata? «Decisamente una gara a senso unico. Giocavamo contro una squadra di bassa classifica, dopo pochi minuti eravamo già in vantaggio ed i valori delle due rose sono emersi. Eravamo più forti e l’abbiamo dimostrato con una grande prestazione. A fine partita poi è arrivata la bella notizia del pareggio del Padova, finalmente (ride ndr), e quindi la gioia è aumentata». D: Com’è giocare avendo un solo obiettivo? «Dopo l’anno scorso, campionato sfortunato che abbiamo perso all’ultima giornata, non c’è altra alternativa. I Biancoscudati sono un po’ il Pordenone della passata stagione, ma quest’anno ci riproviamo». D: Nel prossimo turno il match col Tamai, squadra che lotta per i playoff: che partita ti aspetti? «Sarà una trasferta ostica: anche l’anno scorso abbiamo avuto problemi sul loro campo, un vero e proprio for-
tino. Io c’ho giocato e so bene quanto sia dura andare lì. Ma ci andiamo con la convinzione di portare fuori i 3 punti perché il Padova ha sbagliato e sbaglierà poco: non dobbiamo perdere il passo». D: Al momento sei arrivato a quota tre gol. Qual è il tuo obiettivo personale? «Ovvio che voglio il bene della squadra, ma personalmente mi piacerebbe arrivare in doppia cifra. Sono 4/5 stagioni che ci riesco e vorrei migliorarmi. Alla Virtus Vecomp Verona ne ho fatti 14, sarebbe bello superare questa soglia». D: Che rapporto hai con mister Cunico? «Mi allena da 3 anni e ci vado molto d’accordo. Preparatissimo sotto tutti i punti di vista: non a caso ha allenato a Venezia. Ha già vinto un campionato qui e l’anno scorso l’ha sfiorato. I risultati ci sono ed è uno dei migliori che io abbia mai avuto. Tra noi poi, avendo vissuto molto tempo insieme, si è instaurato uno splendido rapporto sotto il profilo umano che va oltre il campo da calcio» D: Curiosità: il tuo soprannome è la “pulce atomica”: ci racconti come nasce? «Ero ragazzino ed avevo esordito a 17 anni in prima squadra a Palmanova: le cose andavano bene. C’era Giovinco (la formica atomica) e Messi (la Pulce), io ero piccolo come loro: il mix che ne è
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Arzichiampo FONTANAFREDDA Giorgione Ital Lenti Bl Mezzocorona Mori S.Stefano TAMAI TRIESTINA Union Pro
Dro SACILESE Biancoscudati Clodiense Legnago Salus KRAS REPEN Alto Vicentino Montebelluna Union Ripa LF
SCHEGGIA IMPRENDIBILE Rapidissimo e sgusciante, Marco Roveretto è uno dei punti di forza dell’Alto Vicentino in Serie D (Foto Urbani)
Nato a Udine il 26 novembre 1987, Marco Roveretto si appresta a vivere una gara molto particolare: con il suo Alto Vicentino nel fine settimana affronterà il Tamai, squadra che lo ha lanciato in serie D nella stagione 2006-2007. Successivamente ha vestito per tre anni la maglia dell’Itala San Marco in serie D e C2, per un anno quella del Montecchio Maggiore e della Virtus Vecomp Verona. Nel 2012 è passato al Marano, squadra con cui nella passata stagione ha sfiorato il passaggio in Lega Pro.
uscito è stato la Pulce Atomica!» D: Oltre ai Biancoscudati chi secondo te può stare lassù? «La Sacilese la metto come terza forza del campionato. Come livello di gioco, potenzialità di squadra e mentalità è una gran bella squadra. Poi c’è il Belluno che ha conservato il blocco della passata stagione. Ma la Sacilese la inserirei quasi nella lotta che per il momento è a due: non penso arriveranno al di sotto del terzo posto. Ora hanno fatto un ulteriore salto di qualità e sono ancora più competitivi dell’anno scorso». (L.F.)
Scampoli di Serie D QUOTAZIONI IN RIALZO Con due vittorie nelle ultime due partite il Fontanafredda è tornato a sorridere. Sei punti che fanno decisamente bene alle casse dei rossoneri. Squadra da dentro o fuori, che ha ottenuto solo un pareggio fin qui in campionato: un’arma vincente per chi punta alla salvezza.
INVOLUZIONE
Troppo poco quanto racimolato finora tra le mura amiche. Solo due miseri punti per i carsolini che dalla sfida contro il Fontanafredda si aspettavano di certa una prestazione e un risultato ben diverso. L’occasione per rimediare è dietro l’angolo vista la trasferta contro il Mori.
DERBY IN ARRIVO
Giorni caldi in casa Sacilese che si appresta ad affrontare il Fontanafredda nel secondo derby provinciale del suo campionato. La sfida al Mezzocorona ha lanciato Fatmir Sakajeva, l’ex Ramarro da cui in riva al Livenza si aspettano molto.
SENZA PAURA
Un match sulla carta disperato per il Tamai che ora se la dovrà vedere contro l’Alto Vicentino. Dal canto loro le Furie Rosse avranno il vantaggio di giocare davanti al proprio pubblico e senza nulla da perdere, vista la classifica più che tranquilla dell’undici di De Agostini.
MEZZA IMPRESA
Mezza impresa per la Triestina contro i Biancoscudati. Mezza solo perchè il pareggio di per sè smuove poco la classifica, ma chi avrebbe potuto pensare ad un pareggio in quel di Padova? Segnali dunque incoraggianti per i giuliani che ora cercano conferme col Montebelluna.
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CALCIOECCELLENZA
Inizio stagione sull’altalena Una prima parte di stagione sulle montagne russe per la Manzanese targata Gianni Tortolo. Una squadra infarcita di giovani che è stata l’unica finora a rallentare la corsa dell’Ufm grande favorita per la vittoria finale. «Forse, rivedendo anche le ultime partite, noi fatichiamo ad entrare il primo tempo con la concentrazione giusta - commenta Max De Reggi -. Nella seconda frazione veniamo fuori e si è visto ad esempio con il Corno la settimana scorsa. Se accendessimo la miccia sin dal primo minuto potremmo migliorare. Forse è una delle pecche dell’avere una rosa giovane e con poca esperienza ma sono convinto che aggiusteremo questo particolare: il gruppo c’è ed ha potenzialità. Una volta raggiunti i 40 punti, lavorando con umiltà, si potrà pensare a qualche soddisfazione ulteriore. La partita con il Monfalcone è ulteriore conferma di quanto appena detto: lì siamo entrati subito a 1000 all’ora e i risultati si sono visti».
La prossima giornata
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CjarlinsMuzane Ism Gradisca Ol3 Sanvitese Torre Pn Vesna Virtus Corno Zaule
Ufm Monfalcone Lumignacco Cordenons Chions Gemonese Tolmezzo Tricesimo Manzanese
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L’ex San Daniele è rientrato alla base per contribuire con la sua esperienza a risollevare le sorti dei blasonati orange
MASSIMO DE REGGI ai tempi della Fermana (Foto Zeppilli)
MAX DE REGGI,
MANZANESE
BABY E SPAVALDA
C
on tre vittorie, tre pareggi e tre sconfitte la Manzanese staziona a metà classifica del campionato di Eccellenza. Uno dei volti nuovi di questa annata degli orange è Massimo De Reggi, rientrato alla base dopo molti anni in categorie superiori. «A San Daniele sono stati due anni davvero intensi e belli, oltre che per i risultati ottenuti anche a livello di gruppo. Io e i ragazzi ci sentiamo ancora - racconta l’ala - abbiamo instaurato un rapporto stupendo e penso sia grazie a questo amalgama che ci siamo tolti quelle soddisfazioni». D: Partiamo dall’anticipo caldissimo contro l’ISM: una vittoria per 3-2 nel finale che ha lasciato qualche scia polemica... «Partita davvero equilibrata: il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto. L’episodio del presunto rigore (sul risultato di 2-2 ndr) non l’ho visto perché dovendo fare il vertice ero concentrato su altro. Al di là di questo episodio il match è stato bello: gli ultimi 45 minuti sono stati uno scontro emozionante e noi siamo stati fortunati e determinati nel trovare il gol in mischia allo scadere». D: Inoltre vincere così dà morale... «Siccome siamo una squadra abbastan-
NATO IL 7 GENNAIO 1983 A SAN BENEDETTO DEL TRONTO, IN CARRIERA HA VESTITO LE MAGLIE DI GROTTAMMARE, MACERATESE, FERMANA, SANGIUSTESE E SAN DANIELE. DA QUEST’ANNO E’ AGLI ORDINI DI TORTOLO ALLA MANZANESE.
za giovane e alla prima ingenuità spesso veniamo puniti, vincere così fa bene. Ci dà una grossa soddisfazione oltre a punti fondamentali per la salvezza». D: È questo quindi l’obiettivo stagionale? «Sì, prima ci salviamo meglio è. Appena si molla un attimo ci si può trovare in poco tempo in un tunnel di risultati negativi». D: In una squadra molto giovane assieme a Clemente sei il più esperto: ti senti un po’ il fratello maggiore? «Il termine è esatto perché diamo consigli a ragazzi bravi senza porci su piani diversi. Abbiamo una rosa di ragazzi in gamba che accettano le dritte e che provano quotidianamente a migliorare. A loro vanno i miei complimenti. Seguono sempre noi ed il mister e non sono di quelli che dicono di sì e continuano per la loro strada, ma si sforzano per fare ciò che gli si chiede». D: Prossimo match contro lo Zaule… «Non vanno sottovalutate queste partite: o le giochi con le stesse mentalità e la cattiveria agonistica con cui affronti le big,, oppure rischi di fare brutta figura. I risultati di questa giornata hanno sorpreso tutti e significa che non bisogna assolutamente prendere sotto gamba certi impegni. (Luca Feole)
EuroMarathon EuroMarathon Eco Trail
della Penisola di
Muggia
PER IL SECONDO ANNO CONSECUTIVO È MITJA KOSOVELJ IL RE DELL’EUROMARATHON VITTORIA FRA LE DONNE DELLA TRIESTINA GIULIA SCHILLANI
Eco Trail della Penisola di Muggia
Record con quasi 600 atleti al via e con testimonial d’eccezione quali Marco De Gasperi, Antonella Confortola ed Elisa Desco
Non avrebbero comunque potuto fare niente contro il dominio assoluto di Kosovelj, che ha preso la testa della gara già dopo il primo chilometro e ha sfruttato il ritiro a metà gara del campione neozelandese Jonathan Wyatt, vittima di un risentimento muscolare al polpaccio. Il trentenne di Nova Goriza ha inserito le ridotte e impostando il proprio ritmo si è lasciato il vuoto alle spalle, oltrepassando il traguardo posto all’interno del Centro commerciale Montedoro Freetime in 1h42’21”. Alle sue spalle, in 1h45’15”, è giunto il connazionale ventenne Jost Lapaine, che ha migliorato l’ottava posizione dello scorso anno e ha conquistato la seconda piazza grazie a una progressione finale. Ne ha fatto le spese il diciannovenne bergamasco Nadir Cavagna (Atletica Val Brembana/1h46’43”), campione italiano Junior di corsa in montagna, uno dei nomi più promettenti di questa disciplina. Cavagna è risalito dalla decima posizione, riuscendo a soffiare il bronzo a Riccardo Sterni (Trieste Atletica) poco prima del traguardo. Il triestino, apparso comunque in buona condizione, si è dovuto accontentare della quarta posizione, ottenuta in 1h47’47” davanti al ronchese del Gs San Giacomo Paolo Massarenti (1h48’04”). Fra le donne, invece, la vittoria si è risolta a 200 metri dall’arrivo, quando la Schillani (2h14’36”) ha fatto valere la sua esperienza in pista, bruciando la bellunese Cinzia Salvi (2h14’46”). Le due si sono affrontate a viso aperto lungo buona parte del percorso. La specialista Salvi ha creato più di qualche grattacapo alla Schillani nelle discese tecniche, mentre la triestina, che con
PER IL SECONDO ANNO CONSECUTIVO È MITJA KOSOVELJ IL RE DELL’EUROMARATHON VITTORIA FRA LE DONNE DELLA TRIESTINA GIULIA SCHILLANI Mitja Kosovelj
Record con quasi 600 atleti al via e con testimonial d’eccezione quali
L’ottava edizione dell’EuroMarathon, l’eco-trail della penisola di Muggia, ritorna per il secondo anno consecutivo nelle mani dello sloveno Mitja Kosovelj, autore di una splendida cavalcata in solitaria dalla partenza di Ancarano al traguardo di Muggia, su un percorso di 25 chilometri che ha stregato tutti per la sua bellezza. La vittoria al femminile, invece, è andata alla triestina della Sportiamo Giulia Schillani, grazie a una grintosa volata che le ha consegnato il gradino più alto del podio. Quasi 600 atleti si sono presentati nel neonato comune sloveno, in una giornata che ha regalato temperature miti e la totale assenza di nuvole in cielo. Alla corsa organizzata dall’Evinrude hanno preso parte anche alcuni testimonial d’eccezione: i campioni Marco De Gasperi, Elisa Desco e Antonella Confortola, però, non sono entrati a far parte della classifica finale in quanto atleti d’elite. Giulia Schillani
Non avrebbero comunque potuto fare niente contro il dominio assoluto di Kosovelj, che ha preso la testa della gara già dopo il primo chilometro e ha sfruttato il ritiro a metà gara del campione neozelandese Jonathan Wyatt, vittima di un risentimento muscolare al polpaccio. Il trentenne di Nova Goriza ha inserito le ridotte e impostando il proprio ritmo si è lasciato il vuoto alle spalle, oltrepassando il traguardo posto all’interno del Centro commerciale Montedoro Freetime in
l’EuroMarathon ha iniziato la preparazione per la maratona di Londra, ha giocato l’asso della velocità nel finale. Terza la slovena Ana Cufer (2h16’35”), davanti alla connazionale Ana Radivo (2h16’37”) e alla veneta della Asd Pavanello Maria Pizzino (2h17’51”). L’ottava EuroMarathon va in archivio con il record
assoluto di presenze e con un gradimento da parte dei top runner che ne hanno decretato il valore: «È un percorso molto suggestivo, una corsa in montagna con vista mare – hanno raccontato a fine gara i testimonial – , tecnicamente molto valida». In contemporanea all’eco-trail si è svolto il Memorial Rodolfo Crasso, una gara internazionale di marcia organizzata dal Gs San Giacomo, che ha visto la vittoria dello sloveno Vladimir Versec (52’45”) e della cussina Elisa Raia (54’38”). Una quarantina di cani, invece, hanno dato vita all’EuroDogTrail organizzato dai Mushers Friulani, che è stato vinto dall’ex triatleta sloveno Damian Zepic con il suo bracco Bara e dalla connazionale Barbara Rink insieme a Tege, un pointer ungherese di 3 anni. Addetto stampa EuroMarathon: Luca Saviano +39 347 7720226
CALCIOPROMOZIONE A B
IL TOTEM LA CARRIERA
Nato a Palmanova il 27 giugno 1979, il difensore centrale Thomas Buso è uno dei punti di forza indiscussi del Torviscosa capolista nel girone B di Promozione. Il suo esordio in prima squadra è avvenuto con il Sevegliano in serie D, club per il quale ha giocato sei anni fra Eccellenza e Serie D. Poi ancora Eccellenza con Cormonese e Sangiorgina e tre anni con il Cervignano in Promozione; a seguire un anno a Ruda e la Prima Categoria con la Maranese. Dopodichè di nuovo Promozione a Capriva e il successivo ritorno al Cervignano per altri tre anni. Infine, l’approdo al Torviscosa: casacca che indossa da quattro stagioni, le prime due delle quali in Eccellenza e le ultime due in Promozione.
CAPOLISTA D’ASSALTO Venti gol all’attivo e sette al passivo per un Torviscosa che guida la classifica di Pomozione B con quattro lunghezze di vantaggio sul San Luigi.
TORVISCOSA
IMPERATIVO VINCERE Buso suona la carica in vista del derby con la Sangiorgina
I
l Torviscosa è tra le certezze del campionato di Promozione B: lo era alla vigilia, lo sta confermando ora sul campo con 23 punti in nove partite che valgono il primo posto in classifica. «È chiaro a tutti noi: quest’anno l’obiettivo del Torviscosa è quello di vincere il campionato – commenta il perno
LA COLONNA Finchè la difesa del Torviscosa sarà guidata dall’esperto Thomas Buso i tifosi potranno dormire sonni tranquilli.
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La prossima giornata
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Bannia Brian Flumignano Pravisdomini Pro Fagagna Reanese Spal Cordovado Teor
Lignano Flaibano C.Fiume/Bannia Diana Prata Sesto Bagn. Rivignano Porcia
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centrale della difesa bassaiola, Thomas Buso -. La società ha delle idee precise e non manca di ricordarcelo settimanalmente. La squadra è costruita per vincere e ha tutte le carte in regola per farlo. L’anno scorso abbiamo perso una sola partita in tutta la stagione e ci sia-
mo piazzati al secondo posto della classifica dietro al Vesna, poi, degli sfortunati play-off a cui siamo arrivati forse troppo stanchi, ci hanno tagliato fuori dall’Eccellenza». MERCATO ECCELLENTE «Quest’anno vogliamo fare ancora meglio e salire di categoria; il mercato estivo è stato importante e ne siamo usciti ulteriormente rafforzati, ti faccio giusto i nomi degli attaccanti Andrea Grop, arrivato dal Cjarlins Muzane, e di Daniele Marino ex Pro Cervignano. Grop ha oltretutto già realizzato 5 reti in campionato. Quest’anno il Torviscosa mi ha chiesto di rimanere e io non ho avuto alcuna esitazione: per me questa società è una famiglia, è un club serio, professionale e organizzato che non fa mai mancare niente a nessuno». FIGLIO D’ARTE Il numero 5 biancazzurro non ha paura di esporsi: questo è per lui il quarto anno nel club bassaiolo e alla luce dei tanti anni di calcio giocato conosce bene le potenzialità della sua squadra: «Provengo da una famiglia in cui il calcio è da sempre il pane quotidiano; mio papà, Giorgio Buso, ha grande esperien-
PROMOZIONE A BCALCIO LE AVVERSARIE Oltre al suo Torviscosa, Buso vede quali favorite San Luigi, San Giovanni e Trieste Calcio.
za come allenatore e attualmente allena i Giovanissimi del Torviscosa mentre mio fratello Nikolas, classe ’84, gioca con me (è il portiere biancazzurro, ndr)». Buso è un giocatore diligente e scrupoloso, è attento a ogni minimo dettaglio e difficilmente, nella sua storia, è mancato ad un allenamento. Non fosse per questa sua caratteristica e per la dedizione e la costanza che ripone in questa passione, probabilmente la sua carriera sarebbe già terminata da un pezzo, così come ci racconta lui stesso: “Al mio primo anno di Torviscosa mi sono rotto tibia e perone: è accaduto nel 2011 durante la semifinale di Coppa Italia contro il Fontanafredda. Non era trascorso nemmeno un minuto di gioco. Subire un infortunio così grave a 31 anni avrebbe potuto strapparmi dai campi per sempre, e ammetto che, all’inizio, avevo pensato anch’io che per me tutto fosse finito. Sei mesi dopo, invece, grazie a un duro lavoro, ero già in campo, ed ora eccomi qua. Io mi alleno anche con la febbre». A quello sfortunato momento nella memoria di Thomas Buso è legato un altro particolare: «Quella è stata l’unica partita in cui, in tutta la mia carriera,
non avevo sulle spalle il numero 5. Eravamo in emergenza e mi ero adattato a fare il terzino destro vestendo così la maglia numero 2. A Barel, l’allenatore del tempo, scherzando gliel’ho poi detto: mai più! Il mio numero è e sempre sarà il 5. Tra l’altro la semifinale l’abbiamo vinta per 2-1, ma ci siamo dovuti arrendere alla Manzanese nella finalissima giocata a Mortegliano: un gran peccato».
Nicola Carpin, condottiero del Torviscosa capolista.
I MATCH CLOU del prossimo turno
GIRONE A
GIRONE B
FLAIBANO NELLA TANA DEL BRIAN
JUVENTINA ALLA PROVA SEVEGLIANO
La capolista Flaibano avrà vita dura nel prossimo match di campionato. I gialloneri sono infatti attesi dalla trasferta sul campo dell’Edmondo Brian, che, dopo aver finalmente ottenuto una vittoria convincente, deve dare continuità per risalire in fretta posizioni in graduatoria. Gli uomini chiave: Cotrufo per i padroni di casa, Rossi per gli ospiti.
Giolo torna al gol ed ecco che le quotazioni della Juventina tornano a salire prepotentemente. Se il bomber goriziano riuscirà a rendere come lo scorso anno, con un compagno di reparto come Predan, per le difese avversarie saranno guai. Dopo il pareggio a reti bianche col Muggia, il Sevegliano deve tornare a vincere per conservare il terzo posto.
IL NUMERO MAGICO In carriera Buso ha sempre vestito la maglia numero 5. Nell’unica occasione in cui non l’ha fatto è uscito dal campo con frattura di tibia e perone.
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Con la rosa che abbiamo siamo obbligati a centrare la promozione in Eccellenza
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Aurora Pro Cervignano Ronchi San Luigi Sevegliano Torviscosa Trieste Calcio Valnatisone
S.Giovanni Ts Costalunga Muggia Torreanese Juventina S.A. Sangiorgina Cormonese Com. Gonars
GLI OBIETTIVI Tanti anni per Buso passati fra i campi di gioco, un amore per il pallone irrinunciabile, uno sport a cui ha dato tanto ma da cui ha anche ricevuto altrettanto in cambio: «In tutti questi anni ho conosciuto un sacco di belle persone a cui rimango molto affezionato: con Franti, per fare un nome, colui che mi ha allenato a Cervignano, ci sentiamo e ci vediamo ancora spesso: con lui ho passato tre anni fantastici in cui ci davano già per retrocessi e invece siamo sempre riusciti a guadagnarci la permanenza in categoria, la Promozione, e anzi, ci siamo migliorati di anno in anno con ben pochi cambiamenti della rosa. Lo stesso vale comunque per molti altri allenatori con cui ho lavorato; con Gianni Tortolo, con Enrico Coceani e con lo stesso Nicola Carpin, ex bomber e bandiera del Torviscosa e mio attuale allenatore, i rapporti sono stupendi». «Il mondo del calcio per me è indispensabile ed è divertimento puro, difficilmente potrei starne lontano: stare bene e giocare più partite possibili è il mio principale obiettivo, poi, poi chissà… Ottenere il patentino di allenatore non mi dispiacerebbe affatto; ci sto pensando seriamente, così potrò rimanere ancora in questo ambiente per me speciale anche dopo aver appeso gli scarpini al chiodo e seguire le orme di mio padre». (Elia Bianco) TremilaSport+ | 05 11 2014 | 11
CALCIOPRIMA CATEGORIA LA PASSIONE PER I VIAGGI Da calciatore non è stato un giramondo, ma in lui resta fortissima la passione per i viaggi: «Mi piacerebbe molto fare un viaggio di un paio di mesi, Coast to Coast negli Stati Uniti: è un paese che mi affascina e da cui sono sempre stato attratto»
CIMPELLO,
COL CORVA NEL CUORE
S
i definisce centrocampista centrale “più abile nell’impostazione che nella rottura”; sulle spalle ha il numero 10 del Corva. Stiamo parlando di Luca Cimpello, 5 reti in 9 partite con il team azzanese, secondo in classifica a 21. Il regista dei biancazzurri descrive così le mire stagionali del suo club: «L’obiettivo prioritario del Corva è sicuramente quello di mantenere la categoria, salvandosi il prima possibile. Siamo partiti alla grande ma rispetto alla stagione scorsa non siamo più una sorpresa e quindi tutti ci aspettano; manteniamo i piedi per terra e vediamo come vanno le cose. Alla fine del girone di andata faremo il primo bilancio». «Quando decisi di andare al Corva, tre anni fa, tutti mi davano del pazzo ritenendo che saremmo stati la squadra materasso del campionato. Il primo anno ci siamo salvati, seppur con qualche difficoltà iniziale, con due giornate di anticipo. Ora, dopo il campionato dell’anno scorso e l’avvio di quest’anno, tutti ci temono. Per quanto mi riguarda, questa è una grandissima soddisfazione». Sulle squadre più forti del torneo e su quale potrebbe candidarsi come la possibile sorpresa stagionale, il numero 10 la pensa così: «Credo che Casarsa e Union Pasiano, se guardiamo ai singoli, siano le squadre con le rose più attrezzate per vincere il campionato, specie da centrocampo in su. Bisogna vedere se reggeranno la pressione dell’essere obbligate a vincere e se
DA TRE ANNI VESTE LA MAGLIA DEL CORVA Nato a Pordenone il 2 gennaio 1982, Luca Cimpello ha fatto la trafila delle giovanili nel San Francesco, Sacilese e Cordenons, dove ha anche esordito in prima squadra. Nel campionato 2005-2006 è passato al Bannia in Prima categoria. Dopo un anno lontano dai campi per la rottura del crociato, è tornato a giocare con il Vivai Rauscedo dove ha disputato tre campionati di Prima categoria. Nel 2010 passa allo Zoppola dove gioca due anni, prima di trasferirsi al Corva, portato dall’amico e compagno di squadra Stefano Brusadin.
Andare al Corva scelta vincente IL CALCIO HA LASCIATO IN EREDITà A CIMPELLO QUALCOSA CHE VA BEN AL DI Là DEL DIVERTIMENTO E DELLA MERA PASSIONE SPORTIVA, MA CHE è LEGATA PIUTTOSTO ALLE RELAZIONI E AGLI AFFETTI CHE ALL’INTERNO DI QUESTO MONDO SI SONO SVILUPPATE: «SCHERZANDO, DICO SEMPRE A STEFANO BRUSADIN CHE LA MIGLIOR COSA CHE LUI ABBIA FATTO COME CALCIATORE è STATA QUELLA DI CONVINCERMI A VENIRE AL CORVA. AL DI Là DELLE BATTUTE, GRAZIE AL CALCIO HO CONOSCIUTO TANTISSIME PERSONE A CUI SONO TUTTORA LEGATO».
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saranno un gruppo unito fino alla fine. Le abbiamo affrontate entrambe e devo dire che mi pare che il Casarsa abbia qualcosa in più; l’ho visto più squadra. Subito dietro vedo il Vivai Rauscedo. Tra le sorprese, anche se per me non lo sarebbe affatto, dico il Codroipo: quest’anno dobbiamo ancora sfidarlo ma già l’anno scorso era una delle squadre che giocava il calcio migliore. Mi sembra abbiano cambiato poco quindi partono già da una base consolidata». (e.b.)
A
La prossima giornata
9|11|2014
Barbeano Casarsa Corva Rivolto Union Pasiano V. Roveredo Vajont Vivai Rauscedo
S.Quirino Camino Valeriano Vallenoncello Maniagolibero Caneva Pol. Codroipo Gravis
B
La prossima giornata
9|11|2014
Fauglis Isontina Ragogna Real Ud Est Risanese Rive D’Arcano Tarcentina U. Martignacco
Fulgor N.Sandanielese Santamaria Buiese Ancona Lav. Mortean Caporiacco Cassacco
C
La prossima giornata
9|11|2014
Azzurra Go Breg Fo.Re Turriaco Gradese Muglia Primorec Pro Romans Med Sovodnje
S.Andrea SV Mariano Domio Isonzo S. P. Aquileia Ponziana Terzo Sistiana
PRIMA CATEGORIA GIR B
LavarianMortean tarcentina.
0-1
Foto: Alessio Beltrame
2-11-2014
CALCIOFOTOGALLEY
SECONDA CATEGORIA gir- C
PALAZZOLO AZZURRA PREM.
2-0
Foto:DARIO BIANCHI
2-11-2014
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FOTOGALLEYCALCIO
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CALCIOSECONDACATEGORIA
La formazione del Latisana stagione 2013/2014 terminata con l’amara retrocessione. A salvare la seconda categoria è arrivata però la fusione con il Ronchis
LA FUSIONE DELLA DISCORDIA
Più di qualche mugugno regna in casa della neonata Latisana Ronchis, ultima in classifica. Il Presidente Piazza: “Ma da qua non si torna indietro”
L’
GIANNI PIAZZA Presidente del Latisana - Ronchis fresco di fusione
ultimo posto in campionato con soli tre punti in 9 incontri frutto di tre pareggi, 24 reti subite (quasi tre a partita) e il tabellino delle vittorie ancora desolatamente a zero. Quello che doveva essere il campionato della svolta, sembra per ora essere la fotocopia di quello precedente. Stiamo parlando della neonata società Latisana Ronchis, nata dalla fusione delle due realtà. Realtà troppo vicine per non tentare una sinergia. Così la retrocessione di entrambe le squadre nella passata stagione (Il Ronchis dalla Prima alla Seconda categoria, il Latisana dalla Seconda alla Terza ndr )ha segnato il punto di non ritorno “Da qua – dice perentorio il Presidente Piazza – non si torna indietro” Eppure qualcosa non va. E poche domeniche fa è arrivato anche l’esonero del tecnico Finco sostituito da Pascutto. La classifica si è mossa fi-
“
La fusione? “La rifarei mille volte. Semplicemente abbiamo anticipato i tempi dell’unione dei due comuni, che prima o poi avverrà” 16 | 05 11 2014 | TremilaSport+
nalmente. Domenica con il Castions è arrivato un pareggio in rimonta (dallo 0 a 3 al 3 a 3 finale con due reti negli ultimi minuti, segno di una reazione). Ma i mugugni non mancano. Qualche tifoso, ancora scettico della fusione, non è soddisfatto. “Ci vuole un po’ di tempo – continua il numero uno della società – La squadra è formata da molti giovani che a parer mio hanno bisogno di qualcuno che li indirizzi. Per questo abbiamo valutato il cambio di allenatore. Non sono uno abituato ad attribuire colpe, ma per questo ultimo posto in classifica mister Finco ne ha più della squadra. Ora vedo i ragazzi più sereni. Prima vivevano la domenica come un incubo”. “Spero – continua – che ci siano dei miglioramenti perché peggio di così non si può. E’ comunque una questione di testa e mentalità, non di gambe”. - Col senno di poi la fusione tra Latisana e Ronchis ha funzionato? Oppure non ha cambiato nulla? I risultati sembrano non trarne finora giovamento….
“Lo rifarei mille volte. Non è stata fatta per caso. Questo è il futuro. Semplicemente abbiamo anticipato i tempi di una fusione, quella tra dei comuni, che prima o poi avverrà. Ma succederà anche da altri parti nel calcio dilettanti per la mancanza di pubblicità e sponsor. Prima o poi la resa dei conti arriverà per tutti. Quelli che fanno tanto i galletti anche in altre categorie e che ora si trovano al primo posto, subiranno prima o poi le conseguenze di questa crisi. I nodi al pettine arrivano prima o poi per tutti”. - Ma non mancano i mugugni… “Io rimango dell’idea che se qualcosa non funziona bisogna farla funzionare. Poi c’è sempre qualcuno che rema contro e tenta di distruggere. Se si vince va tutto bene, se va male iniziano le polemiche. Allora penso che la miglior medicina sia la vittoria. Penso che abbiamo imboccato con il cambio di allenatore la strada giusta. E’ la strada della salvezza che sono sicuro che la centreremo. Ora tocca ai giocatori cambiare mentalità. Non ci sono più scuse” Davide Vicedomini
TERZA CATEGORIACALCIO
2a Categoria A
Nel big match della giornata colpo grosso del Ceolini che batte la Tilaventina e vola in testa alla classifica anche per demeriti del Valvasone che frena a Spilimbergo. Bel balzo in classifica invece del Calcio Aviano che infligge il 2 a 0 al Liventina e agguanta la seconda piazza. Il Morsano infine abbandona la coda della classifica battendo il Cordenons
2a Categoria B
SUI CAMPI DI SECONDA E TERZA
Ribaltone in testa alla classifica. Prima sconfitta del Cussignacco ad opera del Riviera che balza in testa al pari del Bearzi vittorioso anch’esso fuori casa a Colloredo. Alle spalle sono i neopromossi Grigioneri sembrano tenere il passo delle grandi con la vittoria sul Venzone. In fondo prima vittoria del Tagliamento che lascia la maglia nera al Moruzzo
FOCUS
AMBIZIOSO Lo Sporting Sarone punta al salto di categoria in questo campionato
DOTT. SARONE E 2a Categoria C
MISTER HYDE
Un’altra grande che cade: è l’Azzurra Premariacco colpita dal Palazzolo (qui sopra una foto del match). Il Pertegada servendo il tris al Buttrio, sempre più invischiato nella lotta per non retrocedere, accorcia le distanze e si porta a meno uno dalla capolista. Non ne approfitta invece la Serenissima battuta dal Sedgliano. Classifica molto corta per la lotta ai playoff.
B
elli in trasferta, brutti in casa. E’ la metamorfosi del Sarone. Quattro vittorie esterne e tre ko interni. La doppia faccia della squadra della frazione di Caneva è un caso da analizzare e difficilmente spiegabile. Il Presidente Stefano Carlet ci scherza su “Evidentemente soffriamo la pressione del nostro pubblico di casa”. Ma battute a parte, la verità è forse da ricercare nel gioco prodotto “Partiamo sempre a mille nel primo quarto d’ora, - continua il Presidente - ma manchiamo di concretezza sotto porta. Poi quando entriamo in difficoltà, perché abbassiamo i ritmi di gara, agli avversari basta segnare un gol per batterci. Anche domenica con la Purliliese sembrava di assistere alla gara con il Montereale persa per 4 a 0. Nei primi minuti i nostri avversari hanno evitato lo svantaggio con alcuni salvataggi davanti alla linea di porta. Fortunatamente eravamo superiori e siamo riusciti a vincere”. D: Quale è il vostro obiettivo? “Di sicuro i playoff. Vincere il campionato mi sembra una missione un po’ proibitiva. L’Azzanese ha una squadra di una categoria decisamente superiore. Li ho visto perdere per 4 a 3 in
casa nell’unico loro passo falso (contro l’Unione Smt ndr), ma è stata una gara decisa da tre calci piazzati. Anche se subisce l’Azzanese è sempre in grado di fare gol tanto che ha una media di tre reti a partita. Noi possiamo puntare al secondo posto o almeno tra i primi sei. Il campionato è ancora lungo e il cammino può sempre riservare numerose sorprese”.
“
3a Categoria
Quattro vittorie in trasferta e tre ko in casa per i nero arancio. Il Presidente Carlet “Sbagliamo troppi gol”
SETTEBELLO DELLA MARANESE Azzanese sempre più dominatrice incontrastata del girone: rifila un poker ai Falchi e approfitta del mezzo passo falso di Montereale e Unione Smt per spiccare il volo a + 5 punti di vantaggio. Alle spalle delle inseguitrice si mette in luce il Sarone che battendo la Purllieliese coglie la quarta vittoria esterna su quattro gare. Nel girone B il tre Stelle si conferma in vetta alla classifica. Continuano a sorprendere invece Rizzi e Rangers appaiate al terzo posto. Nel raggruppamento C infine settebello della Maranese che non sembra trovare avversari sul proprio cammino
D: Cosa vi manca per poter lottare per il primo posto? “Manca la convinzione nelle nostre capacità e la personalità. Dobbiamo entrare in campo maggiormente convinti nei nostri mezzi”. D: Intanto ai vostri tifosi state regalando gioie in Coppa Regione “Sì, siamo ai quarti di finale dopo aver battuto lo Zoppola. Tra campionato e Coppa puntiamo a … tutto, se possibile, anche se per il campionato abbiamo un occhio di riguardo visto che lo scorso anno ci sono sfuggiti i playoff proprio nelle ultime due giornate”
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CALCIOFOTOGALLEY
SECONDA CATEGORIA gir- B
PAGNACCO MORUZZO
3-0
Foto:ALBERTO TRANGONI
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FOTOGALLEYCALCIO
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CALCIOGIOVANILE REGIONALE
Allievi. Il Donatello beffa il Tricesimo JUNIORES - E sono nove! La Sanvitese continua la propria marcia incontrastata a punteggio pieno nel girone A. Questa volta però trova pane per i propri denti. Il Tolmezzo solo nei minuti finali cede alla rete di Pasqualin. Resta in scia il Flaibano con i gol di di Sivilotti e Patriarca e torna alla vittoria anche il Tricesimo che si sbarazza facilmente della Reanese. In corsa per un “posto al sole” il Lignano che si impone sul Chions. Tre i successi esterni (Rivignano, Cordenons e Flaibano). Nel girone B la Cormonese scivola a Torreano e consente alla Manzanese di allungare sulle rispettive avversarie (Petrarca e D’Urso impallinano il Ronchi). Solo lo Zaule non molla con i gol di Menchini e Bandel a regolare la Sangiorgina. ALLIEVI - Anche qui, nel girone A, a dettare legge è ancora la Sanvitese che serve il poker a Casarsa. Nel girone B il big match della giornata va al Donatello, che in rimonta vince a Tricesimo e vola in testa alla classifica (doppietta di Madonna e Fiorenzo). Nel raggruppamento C scivolone interno contro il Cometazzurra dell’Ancona, mentre nel D regna grande equilibrio con ben tre pareggi in altrettanti incontri. GIOVANISSIMI - Alla Sacilese basta un rete (De Luca) per restare in vetta al pari del Fontanafredda che invece infligge una goleada (11 reti) al Torre. Negli altri gironi esultano il Tricesimo che si impone sul campo del Donatello e conquista il primato; Trieste Calcio e Ancona (appaiate nel girone D); e la Manzanese che vince facile contro la Cormonese (Zucchiatti, Dorigo e Serplini).
LA FORMAZIONE DEGLI JUNIORES REGIONALI
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ETERNI SECONDI? Il Flaibano non ci sta al ruolo di comprimario e insidia la Sanvitese
L
o scorso c’era la Manzanese. Quest’anno la Sanvitese. Cambia la squadra da battere, non cambia invece il ruolo del Flaibano, costretto a inseguire sempre il primo posto. Nel girone A degli juniores sembra esserci spazio solo per due squadre: il Flaibano appunto e la Sanvitese, divise da soli quattro punti, ovvero due pareggi quelli conseguiti dai giallo neri contro Fiume Veneto e Rivignano, che finora fanno la differenza. “Abbiamo iniziato un po’ con il freno a mano tirato, ma ora stiamo facendo
“
“È una squadra che diverte i propri tifosi. E qui si vede la mano del nostro mister, Max Rossi”
molto bene. – spiega il vice Presidente Andrea Burelli - E’ una squadra che diverte i propri tifosi. E qui si vede la mano del nostro mister, Max Rossi”. La squadra rinforzata anche da ex Donatello/Ancona, punta al colpo grosso. “Abbiamo una formazione già collaudata. Contiamo di arrivare alla partita chiave a ridosso dei nostri avversari”. L’appuntamento è il 6 dicembre quando la Sanvitese giocherà a Flaibano. Sarà la penultima d’andata. “Lo scorso anno perdemmo lo scontro diretto con la Manzanese e finimmo secondi. Non vogliamo ovviamente che si ripeta ciò quest’anno, anche se sappiamo che in tutto ci sono 30 gare e quindi il campionato si può decidere anche con le altre formazioni. E speriamo che anche la Sanvitese incappi in qualche giornata storta”. “Vedo comunque – continua Burelli – che c’è affiatamento, un buon collettivo, c’è la positività che qualche anno prima mancava. Nessuno manca agli allenamenti e questo è positivo, merito di uno staff e di una società che ci credono”. Uno sguardo infine anche al resto del settore giovanile in coabitazione con la Nuova Sandanielese “Guai se non avessimo questa sinergia, visto che abbiamo pochi giovani in paese. Noto però – conclude Burelli – che c’è scarsa qualità in generale nei campionati. Mi viene da pensare che si punti di più a far crescere e avanzare i giocatori con più fisico piuttosto che quelli dotati di maggior tecnica e talento”
GIOVANILE PROVINCIALECALCIO
provinciali in pillole JUNIORES Passo falso della Nuova Sandanielese sul campo dell’Union Martignacco. Ne approfitta il tre Stelle che con la sesta vittoria consecutiva comanda solitario il girone B. Pareggiano a reti inviolate anche le inseguitrici Rizzi e Pasianese. LA FORMAZIONE DEGLI ALLIEVI REGIONALI DEL TRE STELLE
SPLENDONO LE TRE STELLE
La società di Basaldella prima negli juniores e nei giovanissimi
L
o scorso anno furono gli allievi provinciali vincendo il titolo di categoria ad aprire la strada. Sembrava fosse un caso. Oggi però quando vedi la prima squadra al comando della terza categoria, gli juniores e i giovanissimi dominatori incontrastati dei propri gironi, qualche dubbio può sorgere. E scusate se è poco…visto che solo quattro anni fa è iniziata la rifondazione. La bella favola che vi stiamo per raccontare è quella del Tre Stelle, società ripartita nel 2010 dopo aver ripianato i debiti pregressi “Ci siamo rimboccati le maniche – dice il responsabile del settore giovanile, Roberto Labozzetta – con uno staff e giocatori “fatti in casa” senza fare voli pindarici. Siamo ripartiti dal settore giovanile, prima con gli esordienti. Abbiamo insomma fatto di necessità virtù” l’anno della Ora il lavoro degli ultimi rifondazione 4 anni sta dando i propri frutti “La prima squadra sta facendo bene grazie anche al lavoro di mister Geissa, un allenatore di categoria superiore. Abbiamo un mix di giocatori esperti e giovani con quattro innesti anche dagli ex allievi. L’obiettivo minimo sono i playoff ma se arriva il primo posto…”. Poi ci sono gli juniores provinciali, sei vittorie in sei partiti, 23 reti fatte, quasi quattro a partita, e i giovanissimi anch’essi in testa alla classifica dopo 7 gare e al-
trettante vittorie. Chi fatica di più, ma c’era da aspettarselo, sono gli allievi che militano nel torneo regionale e oltretutto in un girone di fuoco, con Ancona, Tolmezzo, Rivignano e Cometazzurra. “Avevamo in squadra un solo allievi. Abbiamo chiesto rinforzi al Donatello. Puntiamo a salvarci nella seconda fase a gironi. Anche nell’ultimo incontro non abbiamo demeritato. La partita l’abbiamo fatta noi, ma pecchiamo di ingenuità e inesperienza”. Ora il Tre Stelle può centrare il triplète con prima squadra, juniores e giovanissimi “Cosa mai successa – dice Labozzetta. Non vorremmo mai svegliarci da questo sogno” Un sogno che per ora è realtà…
2010
TRE STELLE SUGLI SCUDI. Una fase di gioco tra i gialloblu e la Pasianese dello scorso campionato.
ALLIEVI Il Forum Julii aggancia il Pagnacco in testa alla classifica. La roboante vittoria sul Cassacco vale il primato. A dirlo solo anche le cifre (miglior attacco, 23 reti, maggior numero di vittorie e nessuna sconfitta). I granata invece trovano davanti a sé l’ostacolo della Tarcentina e rimangono con le polveri bagnate. Nel girone B Rizzi, Aurora e Sedegliano vincono ancora e fanno il vuoto alle loro spalle.
Giovanissimi Nel girone A cade la capolista Arteniese sotto i colpi della Tarcentina e si fa superare in classifica proprio dai canarini. E’ vera e propria bagarre in testa con 6 squadre in soli tre punti. Nel girone B Chiavris e Rizzi viaggiano a forza sette (come le reti inflitte rispettivamente a Tavagnacco B e Cussignacco). Infine nel gruppo C il Tre Stelle sale sull’ottovolante a Basiliano. Tiene il passo il Palma che si impone nel derby con la diretta rivale Gonars
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CALCIOC5
SEGGIOLAI BLOCCATI
TRE PALI FERMANO IL QUINTETTO DELLA SEDIA, RAGGIUNTO ORA DALL’UDINESE
FLASH MATTIUSSI, DOPPIETTA SCACCIACRISI
SERIE B
Classe 1975, ma sicuramente fino ad oggi rappresenta l’acquisto più azzeccato per l’Adriatica. L’ex giocatore universale di Ita Palmanova, Manzano e Brn risulta decisivo nella trasferta di Fano, dove con una doppietta permette ai celesti di portare all’incasso la seconda vittoria consecutiva in stagione. La squadra di Jovic si allontana così dall’ultimo posto.
TAVAGNA CCO, ORA SERVE UNA SCOSSA
SERIE C1
Dopo la sconfitta del Manzano, restano solo due le squadre in campionato ancora imbattute dopo sette giornate. La capolista Starfive e la Torriana, immacolate pure nel cammino in Coppa Italia. Al contrario restano ancora all’asciutto di vittorie Futsal Tavagnacco e Fiamma Longobarda: i primi comunque hanno esultato nel girone di Coppa, mentre i ragazzi di mister Canton, non avendo disputato la Coppa, restano solitari al palo.
COPPA ITALIA
IMPRESA PENTALCOR, MANIAGO È FUORI Definite le quattro semifinaliste con diverse conferme ed una sorpresa: la sorpresa arriva da Grado, dove la Pentalcor compie l’impresa di eliminare il Maniago, seppur ai calci di rigore. Dopo il 3-3 dei tempi regolamentari, i gradesi si impongono per 6-5. Passa anche la regina di Coppe, ovvero la Torriana che supera agevolmente per 6-4 il Lignano, fatica pure il Manzano che deve ricorrere ad un tiro libero nei tempi supplementari per eliminare il Pordenone per 4-3. Agevole il passaggio del turno per la Starfive che passa per 5-1 sul Tavagnacco Futsal.
MANZANO,
JELLA TOTALE
N
el big-match della settima giornata fallisce l’assalto alla vetta del Manzano: i seggiolai incassano la prima sconfitta stagionale ed escono sconfitti di misura 2-1 dal campo della capolista Starfive Monfalcone. Gialloblù avanti con Goranovic all’8’ raggiunti sul finire del primo tempo da Spatafora, nella ripresa decide Castiello con il Manzano che litiga coi pali, tre legni alla fine fermano la squadra di mister Pittini espulso per proteste nel concitato finale. Seggiolai raggiunti al secondo posto da Udinese Futsal e Torriana (entrambe con una gara in più) che sfruttano i turni esterni con La Tana e Tavagnacco; i bianconeri di Della Negra pratici nel 2-0 alla Tana mentre la Torriana soffre un tempo con un Tavagnacco che continua a giocare a corrente alternata ma alla fine porta a casa i tre punti grazie al 6-3 finale. Grande bagarre a centro classifica con il Pentalcor in risalita dopo il colpo esterno nel derby per 4-6 col Gold Feet mentre solo un pari per il Lignano a Latisana con la Bassa dove Sica e soci se la vedono davvero brutta sotto di tre reti nel primo tempo ed agguantano nella ripresa il 4-4 finale.
Vittoria importante per morale e classifica del Maccan Prata che asfalta per 7-1 la Fiamma Longobarda con un Aziz ritornato ad essere bomber implacabile (sei reti per lui), mentre anche il Maniago smaltisce le delusioni di coppa Italia strapazzando il Tergesteo per 8-3. In evidenza Bounafaa e Dolfo, tre reti a testa. Disfatta pesante per la Clark Udine 6-1 in casa del Futsal Basiliano con il patron Tirindelli che preannuncia seri provvedimenti in settimana, mentre per la squadra di Salfa i tre punti sono una boccata d’ossigeno in una stagione fin qui troppo discontinua. In serie B il doppio confronto con Fano porta in dote due vittorie importanti in chiave salvezza: l’Adriatica, dopo la vittoria nel derby, si ripete vincendo per 3-1 sul campo del Fano grazie alla doppietta di Mattiussi ed al goal di Rosic, più agevole la vittoria del Palmanova che strapazza con un pesante 5-0 l’Alma Juventus Fano grazie alla tripletta di Contin ed alle marcature di Bozic e Collevati. Dopo sei giornate, cantierini sesti in graduatoria con sette punti assieme a Dolomitica e Buldog Lucrezia, palmarini a sei punti con Chiuppano e Cesena.
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FEMMINILECALCIO GLOBETROTTER Prima di approdare al Tavagnacco del presidente Moroso, la ventisettenne centrocampista sarda, originaria del sassarese, ha giocato con la Torres, la Roma, il Capo d’Orlando e il Chiasiellis.
VOLEVO RESTARE QUI
Rossella Sardu: «Al Tavagnacco con mentalità vincente»
L
a sua è una passione spontanea, genuina, nata in famiglia, cresciuta in una delle “cantere” più illustri del recente passato e affinata in tutte le latitudini d’Italia. Rossella Sardu è nata il 23 ottobre del 1987 a Bulzi, un piccolo paese in provincia di Sassari, e proprio nel nord della sua amata Sardegna ha tirato i primi calci a un pallone. «Ho iniziato come “ombra” di mio padre – racconta la centrocampista ora in forza al Tavagnacco –. Non mi per«Ho imparato devo neanche una sua partita, ad apprezzare il che si trattasse di campionaFriuli e i friulani e to come di una sgambata tra dopo la chiusura amici. È stato lui a trasmetdel Chiasiellis ho termi questa grande passione; è stato lui il giocatore che sperato di rimanere io vedevo come il più bravo di qui. La chiamata tutti a convincermi a coltivare del Tavagnacco la questo sogno, a mettermi alla considero quindi prova in una vera squadra, come una manna dal con vere giocatrici, ed è gracielo». zie a lui che ho fatto il provino con la Torres, società che mi ha lanciata nel calcio che conta». E dopo la trafila nelle giovanili la promozione in prima squadra: «Quella fantastica corazzata-Torres che poteva contare su talenti cristallini quali Guarino, Pedersen e l’allora capitano Placchi, simboli di un calcio vincente, un’elite che ha fatto la storia del calcio femminile nazionale e da cui potevo solo che imparare». Poi la scelta di cambiare totalmente aria... «Nel 2009 ho deciso di
lasciare la Sardegna e la Torres per trasferirmi a Roma. E’ stata una scelta di vita, non solo calcistica, che mi ha aiutata a crescere come persona prima che come giocatrice. Era la prima volta che mi allontanavo dalla mia famiglia, dai miei affetti, per catapultarmi in una realtà nuova, metropolitana. Nella capitale ho trovato un ottimo gruppo, fattore che mi ha aiutato a superare quelle difficoltà che sopraggiungono quando ti allontani dal noto per abbracciare l’ignoto. La stagione successiva sono andata in Sicilia e ho indossato la maglia del Capo d’Orlando. Lì penso di essermi fatta realmente le ossa, nonostante una retrocessione e un anno di A2, dove ho acquisito quel qualcosa in più sia in termini di minutaggio che di grinta e cattiveria calcistica. Risultati e sconfitte a parte, in Sicilia non si mollava mai!». Poi l’aria del Friuli. «L’aria della Serie A grazie al Chiasiellis - dice Rossella -. Il primo anno in biancoceleste è stato bellissimo perché si giocava veramente a calcio, palla a terra, grazie a una rosa ricca di giocatrici di qualità quali Donghi, Vicchiarello, Milenkovic. La stagione successiva è stata però più complicata, un susseguirsi di luci e ombre che hanno portato a un’amara retrocessione». Da Chiasiellis a Tavagnacco, poi, è stato un attimo. «Passare in gialloblu non è stato un problema, anzi la considero come una manna dal cielo. In due anni di Chiasiellis avevo imparato ad apprezzare tanto il Friuli e i friulani, il mio sogno era quello di rimanere qui e la chiamata del Tavagnacco mi ha reso felicissima. La società punta in alto, lo fa perché ha maturato, negli anni, una men-
Rossella Sardu in maglia Chiasiellis talità vincente, perché lavora sempre con tanta intensità e perché ha nelle sue file giocatrici come Parisi, Tuttino, Camporese e capitan Brumana, capisaldi del calcio italiano da cui si può solo imparare. Così come da mister Sara Di Filippo, che stimo molto perché sa sempre capire le giocatrici, essendolo stata per molti anni, e conosce bene il movimento femminile. Non c’è bisogno che dica tante parole, quelle poche arrivano forti e chiare». E’ un Tavagnacco che alla Sardu piace molto: «Penso abbia il giusto mix tra l’esperienza delle sue pedine simbolo e l’entusiasmo e la voglia di imparare delle più giovani. Il campionato è equilibrato,non ci sono le solite 3/4 squadre che spaccano la classifica, com’eravamo abituati a vedere. Per questo mi aspetto una stagione combattuta e molto più appassionante. Non sono una che ama fare pronostici, stavolta però una promessa mi sento di farla: vada come vada, ogni partita che giocherà questo Tavagnacco sarà una battaglia all’ultimo respiro!». Valeria Degano
LA NOTA
IL PORDENONE PERDE CON IL BARI E L’AMBIENTE LOCALE VA IN EBOLLIZIONE
Laura Tomasella
è stata vissuta a Bari con tipico entusiasmo del sud, la vittoria della squadra locale sulla Graphistudio Pordenone, manco si trattasse di uno scudetto da appuntare sul petto. “Più faticosa è la salita, più bello sarà il panorama», hanno commentato i media baresi, che poi aggiungono: “Prima,
memorabile, indimenticabile, preziosissima vittoria assoluta in Serie A (peraltro nel giorno degli scatti ufficiali per l’album “Panini”). Il gol di Ceci al minuto 22 del primo tempo, difeso con le unghie e con i denti, vidima tre punti che rilanciano le ambizioni di
salvezza delle baresi. Una gara che passerà alla storia per il peso specifico intrinseco più che per le trame di gioco, interrotte dall’animosità delle ventidue in campo”. E avanti così,con stile proprio della stampa d’antàn e un’enfasi che a noi fa sorridere...
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CALCIOUDINESE IL COMMENTO
DIFESA IN BAMBOLA ARRIDATECI DOMIZZI! La grandinata di reti (sette) nelle ultime due partite mette in discussione il modulo. Si torna alla difesa a tre? di IDO CIBISCHINO
L
Foto Roberto Viotto
ampi d’indignazione percorrono lo sguardo del paron. Roba già vista, quando la realtà è troppo brutta e persistente per liquidarla come incidente di percorso o come il classico calo di tensione. Gianpaolo Pozzo parla di superficialità, di mancanza di carattere, di amnesie inconcepibili. E davanti alle due brucianti sconfitte consecutive e ai sette gol incassati da un’Udinese sbagliata rimanda la pratica a Stramaccioni: “Qui le cose non quadrano, ora deve vedere l’allenatore che cosa fare”. Già finita la luna di miele con il
giovane tecnico romano? Di avvisi padronali ne hanno ricevuti tutti i naviganti, anche i migliori nocchieri, nella trentennale storia dell’Udinese di Pozzo. Non s’impressioni più del dovuto Stramaccioni, ma tenga le antenne dritte. Perchè guidare la squadra della “fabbrica felice” non è così semplice come può apparire dall’esterno seguendo la traccia dei si dice: l’esperienza diretta ti chiama al dovere irrinunciabile di costruire e valorizzare il talento coniugandolo con il risultato, e con espressioni di gioco accettabili. Finora Stramaccioni ha assolto a due compiti: con l’eccezione dello smarrito Muriel, che comunque ha sfruttato male (vedi Firenze) gli spazi del rilancio,
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da vero aziendalista il tecnico ha concesso ampie vetrine ai futuribili uomini-mercato, così come ha raccolto punti insperati per guadagnare una classifica nobile. Si è fatto finta di non guardare troppo dentro questi punti, al
e l’ultima raggelante col Genoa in cui s’è persa l’imbattibilità casalinga. Addirittura imbarazzante il confronto con la quadratura del Grifone, in cui si riconosce la mano di Gasperini nel movimento corale, nella precisione del passaggio
“
L’Udinese ancora alla ricerca di un’identità Primo avvertimento di Pozzo a Stramaccioni
1 modo in cui sono arrivati, come se potesse perpetuarsi una fase in cui bastava costruire due occasioni per fare gol aggrappati alla straordinaria vena di Di Natale, o non subirne per le parate del fu invalicabile Karnezis. Un segmento di campionato benedetto dagli dei, da incoraggiare costruendo nel frattempo un impianto di gioco che desse identità e certezze alla squadra. In questo Stramaccioni non è ancora riuscito, se è vero che a cavallo della convincente prova con l’Atalanta (ma gli osservatori più cauti avevano messo la sordina agli evviva facendo notare la miseria dei bergamaschi) ci sono state prima la partitaccia di Torino e poi quella pessima di Firenze
ricevuto sempre in corsa, nella facilità dell’inserimento, nella puntualità dei cambi che tengono il ritmo al punto giusto. Gli interpreti possono cambiare, lo spartito no perchè è patrimonio generale e consolidato. C’è da gridare ancora di più “forza Stramaccioni” ora che è crollata anche la certezza del modulo con la difesa a quattro, la novità introdotta dall’allenatore alla terza giornata (vittoria sul Napoli) dopo il rovescio in casa Juve. Una felice intuizione, da collegare anche all’infortunio di Domizzi, che ha prodotto bei profitti prima di sgonfiarsi nelle ultime partite. Così
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come fu tempestivo a cambiare rotta allora, la grandinata di reti abbattutasi ultimamente sull’Udinese potrebbe indurre Stramaccioni a considerare l’idea di tornare alla difesa a tre, con Domizzi in campo. Appunto: cosa ci fa uno come Domizzi in panca? Non corre come Piris, epperò esperienza, mestiere e personalità non possono che aiutare una squadra alla disperata ricerca di riferimenti affidabili. Non solo: Danilo e Heurtaux (dopo Babacar pure Matri, il fungo nel flipper genoano, li ha giocati come principianti) non ci sono mai parsi così tremebondi e sbandati; non succedeva - o molto di rado quando al loro fianco comandava il centurione de Roma.
UDINESECALCIO
INFORTUNIO Maurizio Domizzi (qui in panca con l’altro veterano Pinzi) è stato a lungo ai box per infortunio.
TOTÒ VERSO PALERMO: IN CANNA IL GOL 200 Buttare via tanto bendidio. Inteso come le infinite prodezze di Di Natale: ancora un gol di classe e freddezza, più un assist di rara intelligenza per Widmer, non sono bastati per salvare l’imbattibilità del Friuli. Siamo a 199, a un passo dalla fatidica soglia delle 200 reti in A che Totò potrebbe toccare domenica a Palermo, dove l’Udinese cercherà di spezzare la spirale involutiva che la paralizza. Totò è la certezza, è la sentenza. Sono altri i problemi dell’Udinese: in difesa (ne abbiamo parlato in apertura) e a centrocampo dove gli equivoci si intersecano e si moltiplicano. Trasferta-trappola quella in casa di Maurizio Zamparini, anch’egli (come Pozzo) rabbonito dagli anni: con il Palermo ultimo un mesetto fa, ha resistito alla pulsione di cacciare Giuseppe Iachini. L’allenatore col berrettino, che ha mutuato da Guidolin un solido 3-5-1-1, in quattro giorni ha prodotto la vittoria casalinga sul Chievo e quella di San Siro, clamorosa, sul Milan. Pippo Inzaghi a buttare dentro attaccanti su attaccanti senza cavare un ragno dal buco e lui, con il solo Dybala davanti (e Vasquez a sostegno), a papparsi il piatto senza nulla rischiare. La parola magica è “equilibrio”, la chiave sta nel mezzo: chi prende il centrocampo quasi sempre vince. (i.c.)
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GLI ESTREMI DEL GOL Di Natale realizza il gol numero 199 in serie A (foto 1 e 2), mentre Widmer inaugura (3 e 4) le sue reti italiane. A destra (5 e 6) la delusione dei bianconeri dopo la prima sconfitta interna. di Biancamaria Gonano
CORGNOLO Il Club è stato fondato nel 1978 e l’attuale Presidente in carica è Jessica Del Pin che lo gestisce con passione insieme ad un direttivo di 11 persone al quale si appoggiano entusiasti circa 200 soci. Un bel numero per il piccolo centro di soli 350 abitanti vicino a Porpetto, molto attivo anche con varie associazioni. “ Il nostro motto è questo – racconta Jessica – :una vittoria in trasferta nel luogo più lontano vale di più. Come
dire, “pochi ma buoni” . Per noi è motivo di vanto fare più di mille chilometri con la sciarpa bianconera al collo!” Il luogo d’incontro per gli appassionati è il parcheggio nord dello stadio per il terzo tempo; questo momento di aggregazione rappresenta una tradizione da oltre trent’anni: Bello o brutto, caldo o freddo, domenica o lunedì, siamo sempre lì tutti assieme . Il nostro
obiettivo è sostenere e seguire la squadra senza mai scordare che la motivazione vera è stare bene in compagnia e divertirsi a prescindere dal risultato...ma se si vinz a l’è mior!” ama scherzare la presidentessa. “Tra le nostre trasferte storiche mi piace ricordare Mosca perché eravamo gli unici presenti, poi Barcellona, l’Olanda, Praga, Palermo, Messina, Cagliari, Lecce, Roma, Torino.
I prossimi programmi prevedono la cena sociale l’ 8 novembre e le trasferte a Sassuolo, Cesena e Roma (3 giorni a maggio), oltre che il pranzo a fine campionato. Dell’Udinese attuale ci piace l’atteggiamento della squadra, probabilmente dovuto a un super motivatore Stankovic. Siamo in attesa del nuovo stadio e ci gustiamo l’ avanzamento dei lavori ogni due settimane”.
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NONSOLOSPORT
CULTURA
Novità su mostre, spettacoli, eventi, personaggi del panorama culturale
TEXTUREBOX
QUANDO LA MUSICA SI UNISCE CON IL DESIGN
I
l 25 ottobre a Trieste è partita con grande successo la nuova art-iniziativa “TextureBox”. I’ideatore dell’evento, il musicista russo Alexey Grankovsky, insieme ad altri organizzatori tra cui Angel Beauty Agency e Artrophia, ha esordito presso la Galleria Targesteo, creando una piattaforma per stilisti di moda e design. La serata ha avuto il suo inizio con un set fotografico con soggetti gli abiti di Nicoletta Maniassi ed esposizioni di art work di legno Monolithvm.. Poi la sfilata di moda di Nina Lykova ascoltando dal vivo la musica elettronica sperimentale “Pinolik-element” di Alexey Grankowsky. La 24-enne stilista russa, presenta per la prima volta la sua collezione a Trieste. Laureatasi a Mosca, ha già vinto numerosi concorsi per giovani designer in Russia e in Europa. L’ artista trova l’ispirazione nell’architettura del Ventesimo Secolo, tra le avanguardie artistiche storiche, il movimento russo del 1917 e nella pittura di Kandinskij e Malevič. Nei suoi abiti si nota la semplicità e la particolarità di questo movimento artistico e culturale. Nella collezione proposta vengono utilizzati tessuti di pelle, seta, e in parte cotone italiano acquistato a Como. La donna di Nina prende una forma astratta, quasi eterea, portandola per mano attraverso la natura. I giochi di bianco nero e le linee degli abiti risaltano maggiormente un’ immagine quasi cosmica della figura femminile. Marta Prokuda
ALESSANDRO BARICCO
SMITH & WESSON FELTRINELLI
Tom Smith e Jerry Wesson si incontrano davanti alle cascate del Niagara nel 1902. Nei loro nomi e nei loro cognomi c’è il destino di un’impresa da vivere. E l’impresa arriva insieme a Rachel, una giovanissima giornalista che vuole una storia memorabile. Ha bisogno di una prodezza da raccontare, e prima di raccontarla è pronta a viverla. Per questo ci vogliono Smith e Wesson, la coppia più sgangherata di truffatori e di falliti che Rachel può legare al suo carro di immaginazione e di avventura. Nessuno è sceso giù dalle cascate del Niagara dentro una botte di birra. È il 21 giugno 1902. Nessuno potrà mai più dimenticare il nome di Rachel Green? E sarà veramente lei a raccontarla quella storia?
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L’ANGOLO DELLA
LETTURA
GIANCARLO DE CATALDO
NELL’OMBRA E NELLA LUCE EINAUDI
Torino 1821. Nel clima turbolento del primo Ottocento, due fratelli di famiglia aristocratica, entrambi ufficiali dei carabinieri, compiono scelte radicalmente opposte: uno si schiera con i liberali, l’altro con i conservatori favorevoli alla restaurazione. Ventotto anni dopo i loro figli si incontreranno sul campo di battaglia di Novara, e in nome del sogno di unità nazionale ricomporranno una frattura che pareva insanabile. MASSIMO LUGLI
LA STRADA DEI DELITTI NEWTON COMPTON
Adolescenti sfruttati e ceduti a grandi organizzazioni criminali per un giro di trapianti di organi in Italia e all’estero: è questo l’orrore nascosto su cui il cronista Marco Corvino si trova a indagare quasi per caso, dopo il ritrovamento del corpo di un bambino senza nome. La sua vita e quella di suo figlio Paolo si intrecceranno con i disperati vagabondaggi di un tredicenne in fuga dai suoi carcerieri, deciso a tornare nel suo Paese per vendicarsi di chi lo ha fatto soffrire in modo indicibile. E per Marco Corvino, a quel punto, scoprire la verità diventa una scommessa che non può perdere.
CAMILLA LACKBERG
ALESSANDRO D’AVENIA
MARSILIO
MONDADORI
IL GUARDIANO DEL FARO L’ispettore Patrick Hedström è rientrato al lavoro dopo un lungo congedo durante il quale si è preso cura dei due gemellini nati prematuramente. Patrick non ha nemmeno il tempo di mettere piede in ufficio che subito viene coinvolto in un nuovo caso. Un uomo è stato ucciso con un colpo di pistola alla nuca nel suo appartamento. La vittima è il direttore finanziario del Consiglio locale, persona amata e stimata, su cui nessuno ha nulla da dire. Con i suoi colleghi, Patrik Hedström indaga, portando alla luce segreti inimmaginabili.
CIO’ CHE INFERNO NON È 23 maggio 1992, la scuola sta per finire: un gruppo di liceali palermitani sta festeggiando in piscina, quando dalla tv giungono le immagini della strage di Capaci. Federico è uno di quei ragazzi. Mesi dopo, alla fine di un nuovo anno scolastico, proprio mentre si prepara ad andare a Oxford per un mese di studio, Federico incontra Padre Pino Puglisi che lancia al ragazzo l’invito ad andare a Brancaccio a dargli una mano con i bambini del centro Padre Nostro. Quando Federico attraversa il passaggio a livello che porta a Brancaccio, ancora non sa che in quel preciso istante comincia la sua nuova vita, quella vera.
le belle di TremilaSport UDINESECALCIO
Nensinka Dna multietnico
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le belle di TremilaSport
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le belle di TremilaSport
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Foto:ZANDONELLA
le belle di TremilaSport
IO BALLO
È
COL VENTRE
un’absolute beginner degli studi fotografici, Nensinka Sauchelli Endelova, ma come dimostrano le nostre immagini le doti naturali e il talento per affermarsi come modella certo non le mancano. Di padre italo-greco e madre ceca di Zlin, in Moravia, il suo è un dna multietnico che le ha conferito gusti particolari, in primis l’amore per la danza del ventre, che lei ha iniziato a praticare da qualche tempo in una palestra di Cividale (“Stiamo preparando il nostro primo spettacolo”, rivela) e tutto ciò che dal punto di vista artistico, musicale e culinario conduce a tradizioni affascinanti e lontane. “Amo la danza, in particolare quella orientale, e quella del ventre mi coinvolge e mi appassiona”, ammette Nensinka, che nel suo futuro intravede comunque percorsi professionali più tradizionali: “Il mio è un temperamento artistico e oltrechè posare mi piace anche fotografare, so-
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prattutto passeggiando nelle città e immortalare ogni aspetto che ritengo caratteristico o che attira la mia curiosità. Ma frequento consapevolmente il corso di ottica in un istituto di Cividale e voglio specializzarmi in optometria per bambini, professione cui desidero dedicarmi
«Amo la danza, in particolare quella orientale, che mi coinvolge e mi affascina, offrendomi intense sensazioni»
in futuro”. Ha comunque la danza e la musica nel sangue, la diciottenne modella di Remanzacco: “Ascolto tutti i generi, dalla classica al pop, con esclusione però del rock duro. Quello lo ascoltavo in compagnia da ragazzina ma in seguito i miei gusti sono cambiati”. E anche al cinema le preferenze di Nensinka (più semplicemente Nensi per gli amici) sono piuttosto soft: “Mi piacciono i film commedia, ma quelli tendenti allo “strano” come “Il mondo di Amèlie”o che fanno meditare. In quanto allo sport in poltrona mi piace seguire il pattinaggio e solo marginalmente il calcio, anche perché i miei genitori, non essendo appassionati al football, non hanno costituito per me un esempio in tal senso”. A giocare
a biliardo, poi, Nensinka ci ha provato per il nostro fotografo nella suggestiva location di Edy, covo della tifoseria dell’Udinese: le premesse sono buone ma avrà bisogno certo di qualche lezione.
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NONSOLOSPORT
MOTORI
Le novità del mercato automobilistico
ALFA ROMEO
4C È STATA ELETTA AUTO EUROPA 2015 Ennesimo riconoscimento per la sportiva del Biscione che primeggia nella categoria di competenza
I
l prestigioso palmares dell’Alfa Romeo 4C si arricchisce di un nuovo riconoscimento: il prestigioso “Auto Europa 2015 - Auto Sportiva” assegnato dall’UIGA, l’Unione Italiana Giornalisti dell’Automotive che quest’anno compie il suo sessantesimo compleanno. Giunta alla 29ma edizione, la cerimonia di premiazione si è svolta presso l’autodromo di Monza dove l’Alfa Romeo 4C è stata votata a larga maggioranza dai soci giornalisti come “Auto Europa 2015” nella sezione Auto Sportive, precedendo in classifica finale la Lamborghini Huracan, la Jaguar F-Type Coupé, la Ferrari California T e la Porsche 911 Targa. Progettata dagli ingegneri dell’Alfa Romeo e prodotta nello stabilimento Maserati di Modena, l’Alfa Romeo 4C è l’icona moderna del marchio in quanto rappresenta l’essenza della sportività insita nel “DNA Alfa Romeo”: ottime prestazioni ed eccellenza tecnica finalizzata al massimo del piacere di guida combinate con uno stile mozzafiato. Grazie a scelte progettuali audaci, all’utilizzo di materiali ultraleggeri e all’incredibile livello tecnologico applicato al motore, l’Alfa Romeo 4C è un concentrato di efficienza e prestazioni senza precedenti: 240 CV in meno di 900 Kg, quindi, un rapporto peso-potenza inferiore a 4 kg/CV.
LA SCHEDA TECNICA CARROZZERIA Numero porte Numero posti Bagagliaio (min-max) Capacità serbatoio Massa in ordine di marcia Lunghezza Larghezza Altezza MOTORE Motore Cilindrata Alimentazione Potenza max/regime 6000 giri/min Coppia max Trazione Cambio Marce PRESTAZIONI Velocità max Accelerazione 0-100km/h Omologazione antinquin. Emissioni CO2 (g/km)
2 2 110 - 0 dm3 40 litri 895 kg 398 cm 186 cm 118 cm 4 cilindri in linea 1742 Benzina 177kW (240 CV) a 350 Nm Posteriore Sequenziale 6 258 km/h 4.5 secondi Euro 6 157
Alfa Romeo 4C è essenzialità e leggerezza: un’auto dove tutto è progettato in funzione della piena emozione di guida. La stessa essenzialità ha modellato il suo design. L’auto esprime una “bellezza naturale” che nasce dal perfetto incontro di funzione e forma. Nel layout e nelle dimensioni richiama immediatamente una delle più belle coupé di tutti i tempi: l’Alfa Romeo 33 Stradale. Come la mitica 33 Stradale, la 4C è stata realizzata per soddisfare esigenze meccaniche e funzionali estreme. La carrozzeria ‘copre’ aerodinamicamente motore e telaio con superfici pulite ed essenziali.
Una lunghezza di circa 4 metri e un passo inferiore a 2,4 metri, da una parte mettono in risalto le doti di compattezza della vettura, dall’altra parte ne accentuano le caratteristiche di agilità. Questa vettura dichiara dunque di ‘essere Alfa’ fino in fondo confermando quell’anima sportiva che sul percorso misto, o meglio ancora su pista dove velocità e accelerazioni trasversali diventano più impegnative, restituisce sensazioni uniche alla guida anche al driver più esperto: da 0 a 100 km/h in soli 4,5 secondi netti, 258 km/h di velocità massima, punte di decelerazioni nell’ordine di 1,2 g e punte di accelerazione laterale superiori a 1,1 g. Tutto questo si ottiene grazie anche ad una distribuzione equilibrata dei pesi: il 40% sull’asse anteriore, il 60% su quello posteriore.
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Drazen “Praja” Dalipagic fece grande anche la Gedeco Udine di Lajos Toth, promossa in A1 nell’83/84 anche grazie alle sue elevatissime medie realizzative.
amarcord
HO ARBITRATO GLI
ASSI
di GIORGIO GORLATO
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urante un incontro convivale di alcuni giorni fa in cui si è parlato ovviamente di sport, l’amico direttore Edi Fabris mi dice: “Giorgio, perché non scrivi anche tu qualcosa della tua vita sportiva?” OK Edi, gli rispondo subito, mi piace il titolo di sapore felliniano della rubrica ”Amarcord”: è molto stuzzicante perché ti invita a rovistare nel cassetto dei ricordi. Ci sarebbe tanto da raccontare dato che lo sport ti offre infinite occasioni: è socialità, partecipazione, comunicazione, è vincere e/o perdere, è una autentica scuola di vita. Tanto più questo vale per chi c’è vissuto in mezzo, oltre che come modesto praticante, soprattutto come arbitro che ha avuto una carriera lunga e fortunata. E’ impossibile condensare in poche righe una storia di ormai quasi sessant’anni
ricca di mille episodi piacevoli o meno. Faccio ricorso, quindi, ad alcuni flash back utilizzando un’invenzione del grande giornalista di basket Aldo Giordani, il sistema dei c.d. “pallini” che apparivano sul Guerin Sportivo e poi su Superbasket deliziando i lettori (appassionati ed interessati). Inizio partendo dai miei primi approcci col mondo del basket come modesto giocatore prima e poi come arbitro: la Pallacanestro di una volta: negli anni ‘54/55, convincendo a farlo anche il mio grande amico Mario Blasone, ho iniziato a giocare nella neonata squadretta giovanile del S.Gottardo. Ci si allenava nella fredda palestra della scuola elementare “Pietro Zorutti” dove non esisteva attrezzatura di sorta ma venivano disegnati con il gesso sulla parete dei finti canestri e lì si provava il tiro. Le partite si disputavano
All’esordio nella massima serie il grande arbitro Gino Burcovich (nella foto) mi disse: “Giorgio sii sempre te stesso e ricordati che sarai diventato un arbitro importante quando i tifosi ti chiameranno per nome! Aveva ragione: infatti al mio esordio in A (non dico dove) nel settembre 1976 – poco dopo il tragico terremoto in Friuli - un tifoso imbecille da sottocanestro mi urlò: arbitro terremotato!. Fu l’unica volta che mi voltai verso il pubblico e gli risposi “Sei proprio uno stronzo!” ottenendo anche il consenso degli altri spettatori vicini. Ecco, invece, che qualche anno dopo, durante la tiratissima finale scudetto Scavolini-Billy con il duello feroce fra i due grandi play D’Antoni e Kicanovic, dopo ogni fischio arrivava un insulto personalizzato: “Gorlato incapace, Gorlato ti aspettiamo fuori ecc...”. Si vede che ero diventato ormai un arbitro conosciuto e importante. 34 | 05 11 2014 | TremilaSport+
Un episodio che ricordo volentieri e che racconto spesso: durante una delle prime partite arbitrate in serie A (al Palalido di Milano) mi capitò di fischiare una “stupidata” a Dino Meneghin (nella foto). Lui, giocatore già famoso, mi si avvicina e dall’alto dei suoi 2,04 m. mi dice.”Ehi, ma sai che in serie A queste c...te non si fischiano?” Io, di rimando: “ OK Dino, ma tu non sbagli mai un tiro o un passaggio?” La cosa finì lì. Dino Meneghin: un campione eccezionale per qualità fisiche, carisma, voglia di vincere e, fuori dal campo, una persona amabilissima e simpatica.
Nel periodo del grande basket degli anni ‘80/90 ho avuto l’opportunità e la fortuna di trovarmi n campo, fianco a fianco, con tanti “fuoriclasse” molti dei quali diventati già leggenda. Mi riferisco, per esempio, al mitico Michael Jordan che il 26 agosto 1985, prima di passare professionista con i Chicago Bulls, nel corso della sua tournée in Europa si esibì in una memorabile partita a Trieste arbitrata con l’amico Fausto Deganutti. Mai visto un giocatore simile, così agile, veloce, dotato di un’elevazione straordinaria che lo rendeva immarcabile. Lo osservavo durante il “riscaldamento” prepartita: quando spiccava un salto stava in aria un tempo infinito e andava così su che gli si vedevano le suole delle scarpe. Un vero fenomeno.
FINALE SCUDETTO 1985/86 Milano - Caserta 116-98. Giorgio Gorlato tra Nando Gentile e Mike D’Antoni, tre grandi
Negli anni ‘80 Rieti era una squadra fortissima. Oltre a Brunamonti, Zampolini, Blasetti, Sanesi, Johnson aveva come pivot Willie Sojourner, a mio parere uno dei migliori giocatori USA venuti in Italia. Quando nell’estate del 1976 arrivò a Roma chiamato per un provino dalla “Sebastiani” di Rieti, si presentò con il braccio sinistro ingessato (da notare che era mancino). Grande perplessità fra i dirigenti ma Willie chiese di fare comunque un provino in palestra. Il coach Elio Pentassuglia (nella foto) acconsentì. Dopo mezz’ora di prove, effettuate con la mano destra (non la sua preferita) e l’impedimento di un braccio ingessato Pentassuglia disse ai suoi dirigenti: questo lo prendiamo subito, è un campione. Aveva ragione: Sojurner si rivelò un grande e pure simpatico giocatore. Ricordo ad esempio che quando un avversario andava in lunetta per effettuare tiri liberi, secondo lui non dovuti e li sbagliava, diceva sottovoce: Justice, Justice. Willie morì in un incidente d’auto e la città gli ha intitolato il palasport.
sempre all’aperto, nel campetto dietro la chiesa di S. Gottardo. Lo spogliatoio era costituito dal sottopasso della strada statale Udine/Cividale e per lavarsi dopo la partita veniva utilizzava una fontanella allo scoperto: d’inverno con l’acqua gelata si utilizzava, a turno, il ghiacciolo che pendeva dal rubinetto. Eravamo un bel gruppo di amici e in quegli anni ci si arrangiava con poco. Quando capitava di giocare in trasferta al “Piccolo Stadio” di via Ginna-
Che dire della serie di grandi tiratori di quegli anni: Bob Morse (nella foto), Praja Dalipagic, Antonello Riva, Oscar Schmidt ecc….freddi, determinati, impassibili i primi mentre Oscar era tutto fuoco e fiamme e quando gli entravano i primi tiri si esaltava e diventava infallibile. Era gente dalla mano “caldissima” come del resto i nostri Nino Cescutti e il compianto Claudio Malagoli.
sio Vecchio era una festa, ci si sentiva importanti. Mi spiace davvero che il mitico campo di via Ginnasio Vecchio, dove intere generazioni di ragazzi e ragazze udinesi hanno praticato sport anche ad alto livello (pallacanestro, pallavolo ecc…) dove si sono disputati campionati di serie A e gare internazionali, oggi non esista più. È stato, purtroppo, cancellato un autentico “luogo della memoria”, una parte importante della storia dello sport friulano!
Parlando di playmakers ricordo un simpatico gesto di un giovanissimo Marzorati (nella foto), l’idolo di casa a Cantù che, dopo una mio fischio che fece imbufalire il pubblico, alzò immediatamente il braccio accusandosi del fallo e facendo così cessare all’istante le proteste. Gliene fui molto grato e glielo dissi sottovoce. Altro grande regista, prima a Rieti e poi a Bologna, è stato Roberto Brunamonti, sempre corretto, educato, leale.
Elio Pentassuglia fu un grande allenatore (in tutti i sensi perché era anche alto e grosso!) e mi piace raccontare questo fatto. Un paio di settimane dopo una partita arbitrata sinceramente non bene, ricevetti una telefonata da un collega che mi disse: “Ascolta Giorgio, ho appena arbitrato a Rieti e Pentassuglia mi ha detto: domenica scorsa ho avuto Gorlato come arbitro, non era proprio in giornata e la sua direzione non mi è affatto piaciuta ma con lui non sono riuscito ad arrabbiarmi perché è bravo e onesto e una giornata storta può capitare a tutti. Sembra un paradosso ma questo l’ ho sempre considerato un bel complimento!
Non posso non dedicare un paio di righe ad alcuni amici e colleghi arbitri che, purtroppo, non ci sono più ma che occupano molto spazio nel bagaglio dei miei ricordi più intensi. Mi riferisco, in particolare, a Paolo Zanon (nella foto), veneziano doc compagno di tante partite importanti e delicate (5 finali scudetto, All star game, play off, ecc..). Grande amico dentro e fuori dal campo. È mancato l’anno scorso, troppo presto. Paolo è stato grandissimo, aveva un talento eccezionale, sembrava nato per fare l’arbitro. Personalità, carisma, feeling con il gioco , eleganza nel portamento. Indimenticabile! Maurizio Martolini, arbitro di altissimo livello e poi ottimo dirigente e presidente del C.I.A (Comitato Italiano Arbitri), designatore, commissario ecc.con il quale ho avuto il pregio e la fortuna di collaborare a lungo. Un pensiero affettuoso anche per Bepi Battistella e Giovanin Zorzi validi ed appassionati colleghi udinesi anche loro arbitri benemeriti che recentemente ci hanno lasciato.
TremilaSport+ | 05 11 2014 | 35
BASKET SIMONE PIERICH Il figlio di Elvio gioca a Ferentino in A2.
UGG Moreno Sfiligoi, ex giocatore e presidente Ugg, è fra gli organizzatori della rimpatriata IL MAESTRO Tonino Zorzi, santone del basket goriziano, volle Pierich alla Reyer in cambio di Milani.
MECENATE ”Per ritornare in auge al basket goriziano servirebbe un altro Terraneo (nella foto)”, considera Pierich.
ALMENO IN A2, GORIZIA!
Elvio Pierich, lungo storico goriziano, auspica un ritorno isontino all’antico blasone
N
on basket giocato ma una rimpatriata all’insegna delle pacche sulle spalle e di un allegro convivio questo si: il 6 dicembre le “vecchie glorie” della pallacanestro goriziana degli anni dai ’70 ai ‘90 s’incontreranno nel capoluogo isontino, chi ci sarà ci sarà. A confermarlo è Elvio Pierich, lungo che militò anche nella Snaidero e nella Reyer Venezia, e che oggi vive a Mirandola, in Emilia: “Se ne parlava da tempo con Moreno (Sfiligoi) e finalmente abbiamo concretizzato. Ancora non abbiamo idea di come si svilupperà la serata, l’importante sarà rivedersi. Difficile comunque pensare ad una partita fra giocatori ormai over 50 e oltre”. Il buon Elvio in campo comunque non avrebbe potuto esserci e per un semplice motivo: “Devo essere operato ad un’anca, alla quale verrà applicata una protesi – spiega - . Rimarrò in clinica a Modena per un mesetto ma per il revival goriziano ci sarò dicembre, sicuramente”. Con Pierich, classe la rimpatriata ’51, non è difficile compiere uno o più passi all’indietro per rivisitare ciò che fu di una pallacanestro isontina che visse tempi di grande splendore e che oggi stenta a risalire: “Ci vorrebbe un altro Terraneo – osserva – ma oggi come oggi i mecenati non si trovano dietro l’angolo. Certo che fa male ripensare a ciò che c’era e vedere oggi Gorizia in serie C. Il suo posto dovrebbe essere almeno in A2”. Già, lui quei tempi d’oro li ha vissuti, a partire dalle giovanili, in una cui foto del 1968 (che pubblichiamo in pagina) appare nella formazione Juniores targata Splugen Brau guidata da Bensa, uno
degli allenatori che hanno conferito un’impronta marcata alla pallacanestro goriziana di sempre. “Ho giocato anche nella Snaidero, ma per una sola stagione, con Lamberti e poi De Sisti come allenatori, ma agli arancione serviva un 3 ed io ero invece un 4, così venni ceduto alla Reyer Venezia in cambio di Milani – ricorda poi - . Fu la mia fortuna, perché in laguna trovai un maestro come il mio concittadino Tonino Zorzi e perché fummo promossi in A1”. Per rivitalizzare il basket goriziano, Pierich propone una ricetta sulla carta facile facile, quella di puntare forte sul movimento giovanile: “Come ha fatto del re-
sto Trieste, che lo scorso anno si è salvata in A2 con un organico per buona parte giovane e locale e che anche nella stagione in corso, con la rosa integrata dagli americani e da qualche elemento di maggiore esperienza, come ad esempio Carra, ha iniziato discretamente applicando lo stesso principio”. Un campionato, quello di Trieste, nel quale gioca anche Ferentino, dove milita il figlio di Elvio, Simone: “E’ al suo secondo anno di contratto e si sta trovando bene. Gode di un minutaggio medio di una trentina di minuti, niente male, speriamo possa rimanere ancora”. Edi Fabris
6
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1968 SPLÜGEN BRÄU JUNIORES Dreossi, F. Devetag, G. Devetag, Pieric, Fabbricatore, Bensa (allenatore), Morgia, Collini, Corrao, G.P. Zamolo.
VOLLEY
PRIMO PIANO L’ESULTANZA delle ragazze di Talmassons che nello scorso turno hanno steso la Libertas S.Giovanni per 3-0.
20.30 affronterà la giovane formazione della Brunopremi, gara da 3 punti, occasione da non perdere. In B1 maschile la Viteria 2000 ha faticato più del previsto con la giovane formazione dell’Energy. 3-2 il risultato finale, vittoria in rimonta da 0-2 grazie all’esperienza che alla fine ha avuto la meglio sulla baldanza dei trentini. Sabato alle 20.30 affronta la Softer Forlì che ha 3 punti. In B2 femminile la CDA Talmassons disintegra la neopromossa Libertas S.Giovanni. Una partita affrontata con molta lucidità ed intelligenza dalle padrone di casa che sono riuscite a neutralizzare i punti di forza
TALMASSONS
VILLA VICENTINA E RIZZI: A VOI LA SFIDA Settimana intensa per le compagini della serie C femminile che, con quella infrasettimanale, hanno disputato 3 giornate. In testa troviamo due udinesi, Villa Vicentina e Rizzi a punteggio pieno. La Villadies vince per 3-0 contro una Libertas Majanese altrettanto giovane, ma sicuramente più indietro dal punto di vista tecnico e atletico. Si è trattato di un´altra partita dai bassi valori tecnici a causa del divario tra le due formazioni. Coach Mannucci non si è lasciato sfuggire l´occasione per dare spazio a tutte le atlete a disposizione, anche se questo ha creato qualche problema di continuità nel gioco e soprattutto di assestamento in seconda linea. Ovvio che è necessario approfittare di queste partite per provare nuove soluzioni che risulteranno già collaudate in caso di necessità future. La prova del nove si avrà sabato con lo scontro diretto al vertice in programma a Udine alle 20.
DA INCANTO S
Superba prestazione delle bassaiole che ora mirano in alto
i è giocata la terza giornata dei campionati di serie B1 e B2 e i risultati stanno per ora confermando i pronostici della vigilia. In B1 femminile la Domovip Porcia ha sfruttato al massimo il proprio arsenale e ha messo sotto con un perentorio 3-0 l’Atomat Pav Udine riscattando la sconfitta di Coppa. E’ stata una gara a senso unico con le purlinesi padrone del campo dall’inizio alla fine. L’Atomat? Forse è scesa in campo rassegnata, consapevole che non è a Porcia che si conquistano i punti salvezza, certo è che qualcosa di più poteva fare. Straordinaria impresa di Martignacco che tra le mura amiche incamera 3 punti importanti, salendo a 6, vincendo e convincendo per 3-1 con la quotata Coveme. «E’ vero che l’entusiasmo aiuta, ma questa volta Caravello e compagne sono andate oltre, sfoderando una prestazione straordinaria. Tanto più importante è questa vittoria – ha dichiarato il presidente Bernardino Ceccarelli - se
si tiene conto di chi le atlete dell’Itas Città Fiera avevano di fronte: la Coveme è dotata di giocatrici di alto livello, ma la compagine allenata da Cuttini e Delpin ha dimostrato di avere una marcia in più». Come al solito mister Cuttini ha gestito magistralmente, ma ormai non è una novità, l’incontro, inserendo Romano nel momento giusto a rafforzare la difesa e proprio i suoi straordinari recuperi hanno permesso a capitan Caravello di chiudere il secondo set a favore all’Itas Città Fiera, dando con il pareggio la svolta all’incontro. Nel prossimo turno l’Itas Città Fiera sarà in trasferta a Trento dove, sabato 8 novembre alle ore 18, giocherà con lo Stuidio 55 Ata che ha 4 punti. Scontro al vertice per la Domovip che giocherà nuovamente in casa domenica alle 18 con la Millennium Brescia, seconda in classifica con 7 punti. Una gara che ci dirà dove possono arrivare le ragazze di Mauro Rossato. Gara importante anche per l’Atomat che al Benedetti sabato alle
delle quotate avversarie. Nel complesso tutta la squadra ha risposto alla grande a questa prova di maturità e le ragazze del presidente De Paoli dedicano questa vittoria alla futura mamma Valentina Cozzo. «Sono molto soddisfatto ovviamente della vittoria ma in particolare dell’atteggiamento che la squadra ha saputo mantenere per tutta la gara - Ha dichiarato a fine gara il presidente Gianni De Paoli -. Una squadra molto determinata che ha saputo giocare con molta intelligenza e grande umiltà di fronte ad una compagine costruita per il salto di categoria e con molte ambizioni». Sabato la CDA affronterà alle 20.30 la GPI Group. A Chions la Sangiorgina ha annientato la Friultex per 3-0. La giovane formazione allenata da Sellan, l’anno scorso hanno disputato il campionato under 16, non è riuscita ad arginare l’esperienza di giabardo e C. Nel prossimo turno la Sangiorgina ospita sabato alle 20.45 l’Aregentario fermo a quota 1 mentre la Friultex domenica alle 17 ospiterà il Monselice .
TremilaSport+ | 05 11 2014 | 37
DA SINISTRA IN PIEDI: 2° Allenatore MARIA DEL PIN - Team manager ERICA ROSSO - Collaboratrice GIOVANNA SCARLETTARIS - 5 ISAURA DE STEFANO - 10 LARA CARAVELLO (K) - 7 VICKY GIOMMARINI 11 FRANCESCA FIGINI - 6 MICHELA RUCLI - 8 MARGHERITA BIANCHIN - ALLENATORE JACOPO CUTTINI DIRIGENTE LORIS PITTOLO - SCOUTMAN ANDREA ZAMPIS - PRESIDENTE BERNARDINO CECCARELLI IN GINOCCHIO DA SINISTRA: 3 VERONICA CASTELLARIN - 12 BARBARA ROMANO - 9 ELENA COLONNELLO 4 MIRIANA MANIG - 1 CAMILLA GIORA - 2 ASIA VEDOVI - 13 DEBORAH DIAN
MARTIGNACCO
CAMPIONATO B1/F NAZIONALE - GIR. B - 2014-’15
www.libertasmartignacco.it
ROSA 2014/15
LARA CARAVELLO (K) A: ‘94 H: 178 R: Schiacciatore
MIRIANA MANIG
A: ‘98 H: 176 R: Palleggiatore
38 | 05 11 2014 | TremilaSport+
DEBORAH DIAN A: ‘94 H: 173 R: Libero
ELENA COLONNELLO
A: ‘96 H: 178 R: Schiacciatrice
CAMILLA GIORA
A: ‘92 H: 178 R: Palleggiatore
MARGHERITA BIANCHIN A: ‘95 H: 180 R: Opposto
VERONICA CASTELLARIN A: ‘98 H: 168 R: Libero
D E S I G N
ASIA VEDOVI
A: ‘99 H: 180 R: Schiacciatore
S O F A S
&
O
LA SOCIETÀ
STAFF TECNICO
Presidente: Bernardino Ceccarelli Vice Presidente: Giuseppe Bulfoni Cassiere tesoriere: Fermino Minisini Direttore Sportivo: Duilio Bunello
BARBARA ROMANO
A: ‘98 H: 178 R: Schiacciatore
ISAURA DE STEFANO A: ‘94 H: 183 R: Centrale
A R M C H A I R S
Consiglieri: Mariarosa Zermano, Fulvio Bulfoni, Nicola Bulfoni, Loris Floreani, Ivana Muchino, Daniela Puppo, Erica Rosso, Maddalena Ruggiero, Anna Spizzo, Gilberto Taboga, Silvano Zanor, Loris Pittolo.
FRANCESCA FIGINI A: ‘95 H: 184 R: Centrale
MICHELA RUCLI
A: ‘96 H: 186 R: Centrale
Head Coach Assistent Coach Team manager Dirigente Scotman Preparat. Fisico
VICKY GIOMMARINI
A: ‘96 H: 185 R: Schiacciatore
Jacopo Cuttini Maria Delpin Erica Rosso Loris Pittolo Andrea Zampis Andrea Iuri
Collaboratori
Medico Sociale Fisioterapista
GIUSEPPE BULFONI
Vice-Presidente
Giovanna Scalettaris, Catia Cocco, Andrea Cumini Claudia Battello Marzia Qualizza
ANDREA IURI
Preparat. fisico
TremilaSport+ | 05 11 2014 | 39
VOLLEY
AI RAGGI X
NUOVE REGOLE DALLA FIVB
Molte novità sono emerse dal 34° Congresso Fivb tenutosi nei giorni scorsi a Cagliari. Per l’invasione si torna al passato
CON LE NUOVE REGOLE OGNI TOCCO DELLA RETE SARA’ CONSIDERATO FALLO
S
i è chiuso il trentaquattresimo Congresso Fivb, svoltosi al Forte Village di Cagliari nei giorni scorsi. Per la prima volta nella storia il vertice Mondiale ha visto partecipare i delegati di oltre duecento federazioni nazionali: 210 per l’esattezza su un numero totale di 220. Una cifra record che ha superato nettamente i 196 delegati presenti due anni fa ad Anaheim. Un simile evento è stato possibile grazie ad un perfetta organizzazione che ancora una volta dopo il fantastico Mondiale femminile, ha visto l’Italia in prima linea. Una macchina organizzativa che ha raccolto il pieno consenso dai vertici Fivb, a partire dal Presidente Ary Graca che ha ringraziato pubblicamente la Federazione Italiana, il Presidente Carlo Magri e il Comitato locale per la macchina organizzativa allestita. Questi alcuni punti chiave tra i moltissimi argomenti toccati nei due giorni del Congresso. Dalla prossima elezione è stato fissato a due il massimo di mandati presidenziali. Il primo mandato avrà durata 8 anni, mentre in caso di rielezione il presidente rimarrà in carica 4 anni. Rimane invece il vincolo che per candidarsi è necessario non
aver superato i 75 anni d’età. Cambiano alcune regole di gioco. 1. Cambia la regola sull’invasione con un ritorno al passato: ogni tocco della rete sarà considerato fallo (anche nel beach volley); 2. Sale a 14 il numero di giocatori che si potrà mandare a referto, rispetto ai 12 attuali; 3. La free zone sarà ridotta a 6,5 metri rispetto agli 8 m attuali; 4. Il video challenge potrà essere chiamato esclusivamente dall’allenatore; 5 Qualora nelle competizioni Fivb gli organizzatori locali o la televisione ne faccia richiesta sarà possibile ridurre ad uno solo i time out tecnici o discrezionali.
“
La Free Zone sarà ridotta a 6,5 metri rispetto agli 8 attuali
C MASCHILE: COACH MATTIA IN CAMPO E GEMONA SI RISOLLEVA Settimana difficile in casa Gemona che perde Pezzetta per il resto della stagione in quanto lascia per motivi personali. A ciò si aggiunge Branella che non ha recuperato dall’infortunio occorso nella prima di campionato e Tusini che giovedì ha subito una distorsione alla caviglia. Coach Mattia allora si presenta, nella gara vinta 3-1 con Prata, in veste di allenatore giocatore per poter avere un’alternativa al centro dove fa debuttare la coppia formata dai fratelli Cecutti. L’inizio di gara non è dei migliori e Mattia allora
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cambia ed entra al posto di Marco Cecutti, oggi all’esordio assoluto. I ragazzi si caricano e grazie a spettacolari difese e un ottimo muro recuperano e superano i pordenonesi chiudendo meritatamente il parziale a loro favore. «E’ stata una gara dura – ha commentato al termine del match capitan Spizzo -. Loro sono molto bravi, esperti, sbagliano poco e noi abbiamo giocato con una formazione mai provata ma ci tenevamo a vincere e dedicare ai nostri due infortunati la vittoria sperando che possano rientrare al più presto».
VOLLEY
Foto di Mauro Di Pasquale TremilaSport+ | 22 10 2014 | 41
SPECIALE LIBERTAS
Villa Policreti in Castel d’Aviano ha fatto da cornice per la cerimonia di presentazione della nuova stagione agonistica dello Sci Club Pordenone. Il programma è stato presentato da Valentino Santarossa (presidente) e Gigi Porracin (direttore tecnico), affiancati nell’occasione da Bernardino Ceccarelli, presidente regionale Libertas, ente al quale è affiliato il sodalizio. Nella presente stagione, il club si avvarrà delle prestazioni extra del neo tesserato Alexander Ploner, olimpionico nel 2002 e
2010, atleta tuttora in attività. Il team dispone inoltre di un nutrito serbatoio giovanile, composto delle categorie Baby e Cuccioli, oltre a una valente squadra agonistica, supportati da uno staff tecnico sempre pronto a cimentarsi nelle consolidate iniziative societarie, tra le quali l’Easy Fun Ski, il circuito nazionale di propaganda che si avvale della copertura di Rds (Radio Dimensione Suono). Ma la novità di quest’anno si chiama “Catch the Color”, un evento variopinto di cui sentiremo presto parlare.
Rugby Pordenone, andata da sogno Il Rugby Pordenone continua a vincere: le “Civette”, infatti, si impongono anche contro il Rugby Piave (17 – 10) e concludono il girone d’andata in vetta alla classifica. Il “quindici” di coach Benetti, tuttavia, contro il Rugby Piave non domina come di consueto, ma fa più fatica del solito, colpa dei troppi errori di “handling”. A parte questo, per l’ennesima partita il Pordenone ha dominato nelle fasi statiche, e con cinismo e determinazione è riuscito a portare a casa l’incontro. Per il Pordenone: Tonello, Sordini F (Romano), Sordini R (Tacerbi), Strohbach, Mejia, Mancin M, Daneluzzi (Bressan), Tommasini, Fiorentino (Picchietti), Fantin (De Paoli G), Marson (Muca), Alberti, Gava, Del Tin, Meneguzzi (Bosco). I punti sono arrivati da Strohbach (1 m), Sordini R (1 m), Mejia (1 m), Daneluzzi (1 tr).
61 it m
Quarta tappa per il Criterium Giovanissimi JUDO PORDENONE
RUGBY PORDENONE
SCI PORDENONE
Lo Sci Club Pordenone si presenta
Il Palasport cittadino ha ospitato la quarta tappa del Criterium Giovanissimi Fvg. Sui tatami si sono esibiti 330 bambini, di cui 9 della Polisportiva Villanova di Pordenone. Nella classe 2003, Nicola Castoro è salito sul secondo gradino del podio con un incontro vinto per ippon, lo stesso risultato ottenuto dal fratello Vincenzo. Argento anche per la compagna di club Alexandra Iordache, mentre Andrea Martin conferma l’ottimo livello di forma portando a casa l’oro. Nonostante la buona performance (due incontri vinti per ippon) Alessandro Viva si è dovuto accontentare del bronzo. Daniele Babuin è stato il leader nella classe 2004 con quattro match a proprio favore. Massimo risultato anche per Andrea Cigalotto e Mattia Menegatti, appena dietro Riccardo Pasut.
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UN 2014 RICCO DI EMOZIONI PER
IL CICLISMO REGIONALE Il Friuli Venezia Giulia conferma la sua vocazione per le due ruote con numeri in costante ascesa.
A
nche quest’anno è volta al termine la stagione ciclistica in Friuli Venezia Giulia. Grandi soddisfazioni per le tre federazioni, Fci, Udace e Acsi, che hanno dato vita ai campionati e alle manifestazioni, in costante collaborazione con le tantissime società sparse sul territorio regionale. Un movimento in costante crescita, quello delle due ruote, vista la sua indiscutibile capacità nell’abbinare l’aspetto più prettamente sportivo a quello relativo alla promozione turistica, con evidenti ricadute positive per l’intero indotto economico e sociale. Tanti i risultati prestigiosi colti dagli atleti e dalle atlete friulgiuliane sulle strade e sulla pista, tra i quali spiccano il titolo italiano ottenuto da Maila Andreotti, del Bando Cycling Team, e quello Handbike per Società vinto da Giovanni Angeli, Mauro Cattai, Rosanna Menazzi, Francesco Pe-
coraro, Cristiano Picco, Lorenzo Prelec, Andrea Specco, Denis Vicentin e Fabio Vida. E ancora i titoli regionali Under 23 di Andrea Carolo, del Cycling Team Friuli, e Juniores di Simone Raffin, del Fontanafredda, di Elia Staffus, Davide Bessega e Jan Petelin, senza dimenticare i titoli cicloturistici di Rossana Tonut, Ferruccio Meroi, Denis Daneluzzi, Bruno Domenis e del Team Pontoni. Molti anche gli atleti regionali che si sono fatti valere all’estero come l’inossidabile Michele Pittacolo, campione del Mondo paralimpico, Elena Cecchini, vincitrice della coppa del Mondo femminile Under 23 e Antonella Incristi, terza classificata ai campionati mondiali amatori. Questi sono solo alcuni dei nomi che hanno fatto grande il ciclismo friulgiuliano nel 2014, e la speranza è che anche il 2015 possa regalare un altro pieno di emozioni all’insegna delle due ruote.
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TremilaSport+ | 05 11 2014 | 43
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CICLISMO
Il momento magico di Alessandro De Marchi, che ha espresso al massimo al Tour de France e al mondiale su strada di Ponferrada le proprie doti di combattivitĂ
IL PRINCIPIO
DEI NUMERI ROSSI 44 | 05 11 2014 | TremilaSport+
CICLISMO CARATTERE FRIULANO DI FERRO, ALESSANDRO DE MARCHI HA NELLA GRANDE FORZA DI VOLONTA’ UNA DELLE PECULIARITA’ CHE GLI HANNO VALSO IL PREMIO SPECIALE AL TOUR
PREPARAZIONE Attualmente in stand by, il campione riprenderà il prossimo mese sulle strade di casa
di EDI FABRIS
P
er Alessandro De Marchi, 28enne passista scalatore di Buja, è magic moment e lui ne è pienamente consapevole. Il 2014 gli ha infatti regalato una notorietà senza precedenti, grazie ai “numeri rossi” di combattività assegnatigli al Tour de France e alla successiva partecipazione in azzurro al Mondiale di Ponferrada, dove si è piazzato 45esimo ma è stato, come sempre, autore di una prestazione di grande carattere. “Risultati che hanno costituito la punta dell’iceberg di una crescita continua ma che comunque non mi sarei certo aspettato”, ammette il corridore, che dalla Cannondale si trasferirà nella prossima stagione alla Bmc, società a componente svizzera e statunitense. “Al Tour – aggiunge poi – mi sono presentato nelle migliori condizioni di forma e cammin facendo è scattato qualcosa dentro di me che mi ha conferito gli stimoli giusti per riuscire a conquistare i fatidici “numeri rossi” della combattività”. E al commissario tecnico azzurro Davide Cassani le peculiarità di De Marchi non sono sfuggite, tanto che la convocazione in azzurro è giunta per
lui quasi attesa: “Si, anche al Mondiale ho disputato una buona prova, sulla scia del Tour”, si limita a confermare il campione, da buon friulano poco incline all’autocelebrazione. E un sorriso gli nasce spontaneo ripensando al siparietto di qualche tempo fa con Enzo Cainero, patron delle tappe friulane del Giro d’Italia: “E’ bravis-
CHAMPAGNE Quello delle vittoria di tappa per distacco alla Vuelta spagnola. simo nel disegnare percorsi spettacolari come quelli dello Zoncolan e del Crostis ma gli ho riferito al proposito delle imprecazioni che piovono sulla sua testa da parte dei corridori quando si trovano ad inerpicarsi lungo le salite impervie da lui programmate. Non hai molti amici nel gruppo, gli ho detto scherzando”. E a proposito dello Zoncolan, De Marchi si allinea alla considerazione di Cainero: “E’ una tappa che ha offerto visibilità internazionale al Friuli ma appunto per questo va “centellinata”, non riproposta anno dopo anno, perché è necessario creare attorno ad essa un’aspettativa che ne
TremilaSport+ | 05 11 2014 | 45
CICLISMO
IN REDAZIONE IL CAMPIONE BUJESE OSPITE DELLA REDAZIONE DI TREMILASPORT, DI CUI È AFFEZIONATO LETTORE, CON IL DIRETTORE DELLA TESTATA, EDI FABRIS.
conservi fascino e interesse”. Ora è in stand by, Alessandro, districandosi tra gli inviti come ospite d’onore che gli stanno piovendo addosso da più parti e dedicandosi anche a qualche giro con la nuova moto che si è concesso (“Qualche sfizio è giusto concederselo – lui giustifica l’acquisto – ma mi ritengo comunque un tipo prudente”). Ma a dicembre ricomincia la preparazione. “Inizierò lungo percorsi friulani – riferisce - , in particolare sui saliscendi di Nimis e Attimis che mi piacciono molto, poi mi trasferirò in posti più caldi, in Spagna o in Francia. Per quanto riguarda il programma delle gare della
LA CARRIERA
prossima stagione, questo verrà definito prossimamente di concerto con lo staff tecnico della mia nuova squadra, appunto la Bmc”. Della sua escalation De Marchi tiene ad attribuire i giusti meriti non solo al proprio talento e ad un carattere inattaccabile: “Sono grato alla Bujese, la società che mi ha fatto nascere e crescere ciclisticamente ma ci sono in particolare delle persone senza le quali non sarei certo arrivato a questi livelli: parlo in particolare del mio manager Roberto Bressan e al preparatore atletico Cristiano Valoppi. C’è quindi molto Friuli nel mio attuale successo”.
UNO SGUARDO SULLA SCIA
Alle Olimpiadi di Londra non è andata come volevo ma ora sono matura per rifarmi alle prossime in Brasile
Ci sono alle spalle di De Marchi gli eredi del campione, i ragazzini che per talento e carattere possono aspirare a seguirne la scia? “Non sono così aggiornato da potermi esprimere al proposito compiutamente, facendo anche dei nomi ammette il corridore - ma posso assicurare che nell’ambiente del ciclismo regionale ci sono persone che lavorano al meglio per crescere i futuri campioni. Alla Bujese, la mia società d’origine, ho visto ad esempio un gran numero di giovanissimi e questo è sicuramente confortante per il futuro del nostro sport”.Un altro esempio portante De Marchi lo esprime riguardo al team del suo manager, Roberto Bressan: “Il Cycling Team sta facendo un ottimo lavoro, con ottimi prospetti, e qui entra in ballo appunto anche la capacità dei tecnici”.
COMBATTIVO IL BACIO AL PREMIO DEL TOUR DE FRANCE
46 | 05 11 2014 | TremilaSport+
Alessandro De Marchi è nato a S.Daniele del Friuli il 19 maggio 1986 ma è bujese doc, con inizi ciclistici nel Team Bibanese e a seguire nel Cycling Team Friuli. Professionista dal 2011, oltre ad alcune vittorie di squadra ha all’attivo il titolo tricolore nell’inseguimento individuale ai campionati italiani su pista nel 2010. Nel 2013 il passaggio alla Cannondale, con la cui maglia vince l’ultima tappa del Criterium du Dauphinè, la SisteronRisoul, giungendo da solo al traguardo. Nell’anno in corso, al Tour de France gli è stato assegnato per due volte il “numero rosso” della combattività, a testimonianza delle grandi doti caratteriali del passista scalatore friulano. Un mese dopo, alla Vuelta spagnola, De Marchi si aggiudica per distacco la settima tappa, arrivando in solitaria al traguardo di Alcandete. Il suo eccezionale 2014 viene premiato con la convocazione in nazionale da parte del commissario tecnico Davide Cassani, che proprio a Udine, in occasione di un incontro con la stampa, aveva dichiarato il proprio interesse per il campione bujese. Mondiale di Ponferrada che l’ha visto ancora una volta protagonista al servizio della squadra. Nella prossima stagione farà parte della Bmc, società di impronta statunitense e svizzera con i cui colori disputerà le gare più importanti in calendario. Alto 1,80 per 67 chili di peso, De Marchi, come sottolinea il suo manager Bressan, è esploso con leggero anticipo rispetto ai previsto e questo anche in virtù della grande professionalità e serietà del ragazzo, da qualche tempo andato a vivere ad Artegna, trasferendosi nella cittadina pedemontana dalla sua Buja.
ROSTER 2014
ANDREA CAROLO 11/03/1994 RICCARDO BOLZAN 3/5/1990
www.www.ctfriuli.it STAGIONE 2014 DANIELE CAZZOLA 31/03/1993
MATTEO MARCOLIN 10/12/1990
SIMONE VIERO 26/4/93
ALEX BUTTAZZONI 11/03/1985
Nell’anno in corso il Cycling team Friuli con ben 17 atleti ha alternato come di consueto l’attività nazionale alle gare open professionistiche dell’Europa tour, partecipando tra l’altro a numerose gare a tappe quali l’Hellena tour e il giro della Malopolska in Polonia (abbiamo sfiorato la vittoria finale per 7” con Bolzan), l’ Jznich Okolo e la due giorni di Hradec Kralove in Repubblica Ceca, il Central Europe in Ungheria, e numerose gare singole oltre ai paesi sopracitati in Austria, Croazia, Slovenia, Inghilterra, e Svizzera. In Italia oltre al consueto calendario nazionale abbiamo fatto il giro della Val d’Aosta e il Giro del Friuli conquistando tra l’altro la maglia dei traguardi volanti con Marcolin. Relativamente alle vittorie possiamo annoverare su strada solo la vittoria di Ponton in provincia di Verona da parte di Riccardo Bolzan, ma ben 35 volte siamo stati nei primi 5 posti di cui 17 podi e 8 secondi posti. Non vanno dimenticate le vittorie su pista e la partecipazione alla coppa del Mondo da parte di Laura Basso che ha ottenuto un 6 posto finale nella classifica di coppa del mondo specialità scratch.
ATTIVITÀ GIOVANILE Dall’inizio del 2014 il team ha tesserato anche una trentina di atleti giovanissimi che espletano attività nella junior bike il circuito regionale di mountain bike su più prove in cui hanno ottenuto il 3° posto di squadra.
ATTIVITÀ ORGANIZZATIVA E PROMOZIONE MATTEO FABBRO 10/4/1995
Il team ha organizzato in agosto una prova di junior bike per i giovani che
ha visto ben 120 partenti ai mastri di partenza provenienti anche dai paesi confinanti. Ha inoltre dato pieno supporto e contributo a tavole rotonde e dibattiti sportivi, e organizzato al circolo assicurazioni Generali di Trieste un convegno tematico specifico su ciclismo giovanile.
IL CENTRO DI PREPARAZIONE CTFLAB
Con l’obiettivo di abbinare scienza e sport continua la collaborazione con CTFLAB il centro di preparazione sportiva nato parallelamente e a supporto degli atleti del Cycling Team Friuli, gestito direttamente da uno dei sui DS e preparatori il Professore in scienze motorie e scienze sportive Andrea Fusaz. L’idea si è sviluppata per gestire la preparazione di tutti i suoi atleti direttamente dalle risorse interne attraverso i suoi direttori sportivi e preparatori. Il centro dispone di strumentazioni all’avanguardia, spaziando dal posizionamento ali, biomeccanico, a tutti i test funzionali, di misurazione, oltre che piena disponibilità per test specifici di e. studio dedicato a particolari esigenze. In particolare per il posizionamento biomeccanico il centro è fornito del sistema Retul di ultima generazione,
arrivato in Italia direttamente dagli Stati Uniti e attualmente unico presente nel nostro paese completo del MUVE, utilizzato da molti team World Tour del circuito professionistico. Ma il CTFlab non si ferma a questo sistema, infatti sulla base dei propri studi interni ha implementato la macchina con sistemi aggiuntivi come il sistema KeoFit Look per la millimetrica regolazione delle tacchette in base alle proprie caratteristiche, e a breve verrà implementato anche il sistema di misurazione di potenza separata per i due arti, al fine di analizzare al meglio la spinta dei due arti. A completare la possibilità di provare la posizione più redditizia e performante un completo parco di accessori vari, da provare istantaneamente. Oltre a questa avveniristica apparecchiatura il centro dispone di apparecchiature idonee ad effettuare i test funzionali, e possibilità di testare numerose materiali. Altro punto fermo del centro sarà la possibilità di farsi seguire per quanto riguarda la preparazione fisica. CTFlab segue direttamente gli atleti nella loro preparazione, nella maniera più completa (dalla consulenza sull’alimentazione, alla preparazione invernale, alla preparazione agonistica, ecc.) con programmi differenziati completi di test su più livelli.
CHRISTIAN GRAZIAN 01/02/1990
NICOLÒ MARTINELLO 1/11/1989
PIZZINATO MARCO 18/12/1990
STEFANO DEBELLIS 2/08/1994
Lista dei piazzamenti sul podio I Memorial Polese
ANDREA CAROLO
1.12 MATTEO MARCOLIN 23/03/’14 2° FCI-UCI Nazionale
I GP San Giuseppe
RICCARDO BOLZAN 24/08/’14 1° 1.19 Regionale F.C.I. Ponton (VR)
I 24° Memorial Zampiroli
CM1 Track ALEX BUTTAZZONI 29/08/’14 1° UCI Prostejov Madison UCI 2.2 Europa Tour RICCARDO BOLZAN 04/09/’14 3° Internazionale Tabor (CZE) UCI 2.2 Europa Tour MATTEO MARCOLIN 05/09/’14 1° Internazionale Muggia (TS)
Prostejov Otmara CZ Gp Malacek Tappa Okolo Jiznich CZ 1° Cech r Friuli 2014 (Classifica I G. finale maglia Sprint) I 45° Coppa Fiera S.Salvatore
Montecassiano (MC)
CHRISTIAN GRAZIAN 08/06/’14 2° 1.19 Regionale F.C.I. Campretto di S. Martino (PD) I 22° GP Alta Padovana Tour
14/08/’14 4/08/’14 3° 1.19 Regionale FC F.C.I.I MMonte Prat (UD)
Corninoi I Cronoscalata Monte Prat
DANIELE CAZZOLA 22/02/’14 3° 1.19 Regionale F.C.I. San Michele di Piave (TV)
2.2 Europa Tour Trzebinia RICCARDO BOLZAN 12/06/’14 2° UCI Internazionale 2.2 Europa Tour Jodlownik RICCARDO BOLZAN 13/06/’14 2° UCI Internazionale 2.2 Europa Tour Stary Sacz ANDREA CAROLO 14/06/’14 3° UCI Internazionale
PL 1° Tappa Malopolski Tour
Classifica finale Malopolski PL Tour Under 23
SIMONE VIERO
ALEX BUTTAZZONI 18/06/’14 1° UCI CM1 Track
Fiorenzuola (PC)
I 6 Giorni delle Rose
MATTEO MARCOLIN 27/09/’14 3° 1.19 Regionale F.C.I. Ceglie (BR)
Brugnera (PN)
I Memorial Gianni Biz
CHRISTIAN GRAZIAN 04/09/’14 3° 1.19 Regionale F.C.I. San Vito al Tagliamento (PN) I 75° coppa San Vito
Pordenone velodromo Mercante Pordenone velodromo Mercante
I Tre sere Pordenone
1.12 MATTEO MARCOLIN 05/10/’14 2° FCI-UCI Nazionale
I Tre sere Pordenone
FELIX BARKER
1.12 MATTEO MARCOLIN 22/06/’14 2° FCI-UCI Nazionale C1 Track ALEX BUTTAZZONI 31/07/’14 3° UCI Madison ALEX BUTTAZZONI 31/07/’14 2° UCI C1 Track
PL 2° Tappa Malopolski Tour
22/09/’14 3° 1.19 Regionale F.C.I. Bucine (AR)
Montecatini Terme (PT)
I Coppa Ceglie - Messapica
I 63° Trofeo del Rosso
19/10/’14 2° UCI 1.12 Nazionale OttershawTremilaSport+ GB Surrey Legue | 05 11 2014 | 47
CYCLING TEAM FRIULI - Team Manager: Bressan Roberto (348 3075075) - Email: cyclingteamfriuli@libero.it
Società Ciclist S
i è svolta domenica 26 ottobre la “Festa Sociale 2014” a conclusione della stagione sportiva. Presenti il Presidente nazionale FCI Renato Di Rocco, il Presidente Regionale FCI Bruno Battistella, la Presidente Provinciale FCI Eliana Bastianel, il delegato CONI Pordenone Giancarlo Caliman, il Sindaco di Fontanafredda Claudio Peruch e gli “ex atleti della nostra società” ed ora affermati professionisti Davide Cimolai, Lorenzo Trabucco e Marco Corrà, oltre che tutti gli atleti che hanno vestito onorevolmente le maglie gialloblu, dirigenti, genitori e Amici Sponsor. Tutti i presenti si sono detti molto soddisfatti per le affermazioni e la voglia di puntare sui giovani che anima la nostra Società. È stata un’altra stagione (e sono 39) speciale, impreziosita dalla maglia Tricolore di Giulia Remondina, “guida” di Beatrice Cal ai Campionati Italiani Paralimpici, e dalle tante maglie regionali su pista alle quali si è aggiunta quella provinciale di Matteo De Rovere, e dall’evidente crescita dell’intero settore giovanile. Vittorie che hanno superato abbondantemente le 2.200
dalla fondazione ad oggi, anche se siamo consci del fatto che a contare maggiormente sia soprattutto la qualità del lavoro fin qui svolto. Lavoro che deve essere rispettato e considerato, sia dai ragazzi che dai genitori. Non si deve stressare i ragazzi per far sì che conseguano vittorie, bensì aiutarli a capire l’importanza dell’impegno e del rispetto nei confronti di coloro che dedicano il proprio tempo a favore degli atleti e della loro formazione. Le affermazioni ottenute sono irrilevanti rispetto alle soddisfazioni che si provano nell’offrire a tanti giovani la possibilità di vivere lo sport, permettendogli di accrescere la condivisione di quei valori di amicizia, collaborazione, rispetto e lealtà. Non a tutti è concesso di salire su un podio, ma per la nostra società hanno tutti la medesima importanza e la stessa dignità, e rappresentano un patrimonio umano di inestimabile valore.
Giulia Remondina e Beatrice Cal
LE MANIFESTAZIONI Sono state tante nel 2014 e tutte ben riuscite. L’organizzazione ha richiesto a tutti i diriSTUDIOTECNICO GEOMETRA
FONTANA GOMME
COR DE NONS
FONTANAFREDDA
48 | 05 11 2014 | TremilaSport+
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segreteria@scfo
t tica Fontanafredda genti un grande impegno. Un grazie particolare alla Regione Friuli V.G., alla Provincia di Pordenone, al Comune di Fontanafredda e a tutte quelle aziende e privati che ci hanno aiutato. Un altro grosso grazie agli amici sponsor, che ci consentono di svolgere un’attività impegnativa e della quale tutti i nostri ragazzi beneficiano. Un sentito grazie ai genitori che ci affidano i ragazzi consapevoli di tutto l’impegno che profondiamo per consentire loro di svolgere una attività sportiva, dura ed impegnativa, ma soprattutto altamente formativa.
PROGETTI PER IL FUTURO È stato un altro anno di difficoltà e che a questo punto siamo ancora in attesa di diverse entrate, sia da parte di Amministrazioni pubbliche che da sponsor, entrate che speriamo ci diano la possibilità di saldare alcune pendenze ancora in essere e chiudere l’anno. Ricordiamo che il nostro lavoro, portato avanti con la passione che abbiamo per la bicicletta, è finalizzato esclusivamente per il bene dei giovani. Sacrifichiamo molto del nostro tempo (puro volontariato) ma sicuramente abbiamo dato a tanti giovani la possibilità di rimanere lontani da ambienti socialmente non raccomandabili e insegnato loro che solo con il sacrificio, perché il ciclismo è sacrificio, si possono ottenere grandi risultati... non solo sportivi. Fase importante della crescita della società, nell’ambito della “Scuola di Ciclismo” , una delle poche in Italia, è il “Bike Park”. Una pista multifunzionale per MTB, BMX e Ciclocross, in fase di completamento nell’area, vicina agli altri Impianti Sportivi di Fontanafredda, messa a disposizione dall’Amministrazione Comunale e che sarà sicuramente un punto di intensa attività fuoristradistica per tutti i ragazzi della Provincia di Pordenone e non solo.
LA SOCIETÀ Presidente: Stefano Baviera Vice Presidenti: Carlo Corrà, Ilenia Santarossa Consiglieri e collaboratori: Eliana Bastianel, Marinella Bortolin, Eddy Del Fiol, Dario Gagno, Andrea Gaiarin, Claudio Pagotto, Egidio Pighin, Gilberto Pittarella, Bruno Pivetta, Deodato Sporzon, Gianfranco Toffoli, Renzo Zaina, Christine Zanon. Direttori Sportivi: Claudio Biasi, Giorgio Camatta, Roberto Furlan, Luigi Lorenzon, Marco Pivetta, Giulio Quattrin. Accompagnatori: Sandro Favret, Maurizio Fedrigo, Danilo Gallo, Andrea Sist, Erika Trabucco, Alberto Vendramin Medici Sociali: Claudio Da Ponte, Fabio De Battisti Consulente fisc.: Luigi Contin Addetto Stampa: Giacinto Bevilacqua Meccanici: Luigi Volpi, Valerio Ortolan Direttori di corsa: Roberto Bertolo, Gilberto Pittarella Motostaffette: Riccardo Forniz, Maurizio Pittarella, Diego Santarossa, Daniele Santarosa.
t, cembre a Casu Domenica 14 Di Mexico, ci sarà toria presso il Bar Trat e atale del Ciclista” “N e al on izi i il Trad r pe ti en festeggiam sarà l’inizio per i ). 15 20 5/ ità (197 “40 Anni“ di attiv
Luigi Trabucco
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Regione Friuli V.G. Provincia di Pordenone Comune di Fontanafredda
TremilaSport+ | 05 11 2014 | 49
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ASSOCIAZIONE CENTRI SPORTIVI ITALIANI
M
issione compiuta per l’Associazione Centri Sportivi Italiani settore Ciclismo di Udine. Il settore ciclismo ha pienamente centrato l’obiettivo d’inizio anno che si prefiggeva di incrementare il numero di iscritti alle manifestazioni in calendario per la stagione agonistica 2014 e, al contempo, di implementare il programma di gare tanto per gli stradisti, quanto per gli appassionati della mountain bike. Obiettivo centrato nonostante le difficoltà economiche e burocratiche legate all’organizzazione di una manifestazione ciclistica unite all’impoverimento del bacino d’utenza, basato su uno zoccolo duro di partecipanti ma privo di un ricambio generazionale, soprattutto per gli amanti della strada. Il gruppo di lavoro coordinato da Franco Bon è riuscito nell’impresa di soddisfare atleti, organizzatori e sponsor, proponendo ben 23 gare ricche di fascino ma sempre alla portata di tutte le categorie amatoriali. Insomma, a prescindere dalla “gamba”, il traguardo lo hanno tagliato tutti e per tutti c’è stato qualcosa da festeggiare. La macchina organizzativa ha superato a pieni voti anche gli immancabili imprevisti, attraverso l’implementazione dei servizi
Numeri e valori in ascesa per il gruppo guidato da Franco Bon offerti on line e la novità rappresentata dal mezzo televisivo al seguito delle principali manifestazioni in calendario. Il resto lo ha fatto l’elevata professionalità dello staff e dei tanti volontari appartenenti alle società organizzatrici disseminati lungo i percorsi di gara. Proprio il tema della professionalità è stato il cardine sul quale imperniare e costruire un’annata di successi; hanno preso il via i primi corsi di formazione per Giudici di gara, altra figura imprescindibile nell’economia di una corsa ciclistica, programmati e diretti da Fabio Molinari, e il calendario è stato progettato su più livelli, garantendo spettacolo e premi nell’immediato dopo gara e a fine stagione. Un mix di successo apprezzato ben oltre i confini regionali che darà nuova linfa in previsione della stagione agonistica 2015 con un calendario ancor più ricco e interessante.
LA STRADA
Nel pieno dell’estate arriva l’appuntamento clou riservato agli stradisti: da Feletto Umberto infatti, scatta la 21^ edizione della Granfondo per Haiti, di nuovo nella sua veste originaria con oltre 400 corridori al via. Il successo va a Federico Costa (Franco Gomme) allo sprint. Altro appuntamento da circoletto rosso è quello di Attimis, sede del 2° Trofeo Fragole e Lamponi,
terra di conquista di uno straordinario Stefano Casagrande (Spinacè) che giunge solitario a braccia alzate nella gara forse più apprezzata dell’intero circuito. Gare tiratissime anche in salita e premio al miglior scalatore in capo a Marco De Stefano (Stalis Team). Il Challenge FVG, invece, è appannaggio del “friulano doc” Marco Toniutti, costante nei piazzamenti nel corso dell’intera stagione agonistica regionale al pari di Enrica Furlan (RDZ) prima assoluta tra le donne.
MOUNTAIN BIKE
Partenza falsata, è proprio il caso di dirlo, dalla pioggia a Palmanova, che non ha reso giustizia agli organizzatori del ASD Bastioni Bike; poi un crescendo entusiasmante in termini di adesioni e di tasso tecnico generale, con Denis Vogrig (Bike Center team) mattatore e David Bevilacqua (Ky.Ko.Sys) degno avversario. Percorsi ben disegnati e ben segnalati che nulla hanno da invidiare alle più blasonate Marathon italiane, solleticano l’appetito degli Elite che non disdegnano qualche “incursione” tra gli amatori come accade a San Leonardo nel Trofeo delle Frazioni: il colombiano Rincon Rodriguez conquista la gara più lunga (58 km) e selettiva dell’anno, ma il vincitore di giornata è il compagno di squadra Gherardini. Vogrig non sta certo a guardare facen-
do incetta di successi e conquistando con pieno merito la Coppa Primavera. Ciliegina sulla torta la splendida organizzazione del Campionato Provinciale di Mountain Bike Cross Country svoltosi a Magnano in Riviera che ha visto sugli scudi la Capodivento e il team Chiarcosso rispettivamente con tre e due titoli in cascina. ATTO FINALE – Non poteva mancare l’atto celebrativo della stagione agonistica che si celebrerà con la cena di gala del 23 novembre. Occasione per premiare i vincitori assoluti e di categoria e tracciare un bilancio di quella che può considerarsi come la stagione di consacrazione per il movimento ciclistico targato ACSI Friuli Venezia Giulia. “Il prossimo hanno puntiamo a rimpinguare le corse su strada e ha migliorare ulteriormente l’offerta per gli appassionati della mountain bike – confessa il responsabile Acsi di Udine, Franco Bon - lì ci sono i numeri e le possibilità di organizzare qualcosa di livello assoluto per il 2015. Siamo già al lavoro, consci delle difficoltà ma determinati a garantire visibilità alle nostre gare e ai nostri sponsor”. Anche per il 2015 l’ago della bilancia sembra essere già ben indirizzato.
ASSOCIAZIONE CENTRI SPORTIVI ITALIANI
ACSI Settore Ciclismo di Udine, Gorizia e Pordenone ORGANIZZANO PER
Venerdì 28 Novembre 2014 Ore 20 presso Ristorante Là di Mariute a Coderno di Sedegliano (www.ladimariute.it)
CENA E PREMIAZIONI FINALI ACSI STRADA E MTB STAGIONE 2014 Durante la serata saranno premiati: - Primi 3 Classificati per ogni categoria Coppa Primavera MTB + Prima Società - Primi 3 Classificati per ogni categoria Coppa Autunno MTB + Prima Società - Primi Classificati per ogni categoria FVG MTB Challenge + Prime 3 Società - Primi Classificati Challenge Strada FVG + Prime 3 Società 50 | 05 11 2014 | TremilaSport+
WWW.ACSICICLISMO.UDINE.IT
ACSI COMITATO DI PORDENONE
N
on male nel complesso la stagione 2014 del Comitato ACSI Pordenonese, dopo lo scossone causato dallo scioglimento dell’ ex Ente di Promozione con la perdita di tesserati e naturalmente di gare organizzate, il 2014 ha visto il tesseramento di oltre 500 atleti con 21 a.s.d. affiliate. Le manifestazioni organizzate dalle asd sono state 20 di cui 15 su strada, non molte ma vista la situazione economica e i costi di organizzazione tante a.s.d. hanno rinunciato, tra cui la Gran Fondo dei Templari ottava edizione con oltre 400 partecipanti provenienti dal nord Italia con alcune presenze dal Lazio, Marche e dall’Umbria oltre ai paesi Esteri confinanti come la Slovenia Austria con rappresentanze dalla Svizzera e Croazia, la manifestazione con partenza e arrivo da S.Quirino PN attraversando 20 paesi della provincia. Poi il giro del Pordenonese ormai alla 27^ edizione gara in tre tappe che quest’anno ha visto la presenza, nelle tre tappe, di oltre 700 iscritti le località delle tappe Camolli, Caneva e Cordenons. Ottimi risultati di partecipazione anche nelle altre gare qualche risultato negativo colpa delle condizioni meteo avverse. Nelle 15 gare la partecipazione complessiva è stata di oltre 2000 atleti. Atleti che si sono distinti particolarmente sulle gare di strada sono stati: MOMETTI Stefano Cat. Super Gentlemen a.s.d. FIT LOWN di Cordenons che oltre a molte vittorie individuali ha vinto il Camp. Regionale il Camp. Provinciale e la classifica finale del Gran Premio delle Provincie del FVG. CATTELAN Edy Cat. Senior a.s.d. TEAM SALVADOR RDZ di Sacile anche lui vincitore di titoli come il Camp. Provinciale e la classifica finale del Gran Premio delle Provincie FVG In ambito femminile si è distinta FURLAN Enrica a.s.d. TEAM SALVADOR RDZ vincitrice di moltissime gare tra cui la Gran Fondo dei Templari, il Camp. Regionale, il Camp. Provinciale e la classifica finale del Gran Premio delle Provincie FVG. Queste sono solo le vittorie che questi atleti hanno fatto nelle gare del Comitato di Pordenone. Per il futuro è
Stagione
2014-11-03 RIEPILOGO DEI VARI CAMPIONATI E LORO VINCITORI CHE SI SONO SVOLTI NEL COMITATO DI PORDENONE CAMPIONATO REGIONALE: Loc. DANDOLO di MANIAGO 20 luglio 2014 CAT JU TONIUTTI Marco a.s.d. CHIARCOSSO HELP HAITI CAT SE GUION Nicolas a.s.d. PEDALE SANGIOVANNESE CAT VE LIBERATI Massimiliano a.s.d. BIKE TEAM 2 CAT GE ARMELLIN Fabio a.s.d. 65 VINAL CAT SG A MOMETTI Stefano a.s.d. FIT LOWN CAT SG B MARANGONE Denis a.s.d. CHIARCOSSO HELP HAITI CAT W FURLAN Enrica a.s.d. TEAM SALVADOR RDZ
stata confermata la GRAN FONDO dei TEMPLARI, la 28^ edizione del Giro del Pordenonese. Per quanto riguarda la MTB siamo cresciti molte gare in più partecipanti in più rispetto alle scorse annate, buoni risultati stiamo crescendo, forse i costi più bassi la sicurezza, non è quella della strada, si gestisce meglio. Cinque le gare organizzate dalle ruote grasse con una media di 120 iscritti per gara, tra cui il camp. Regionale ed il Camp. Provinciale.
CAMPIONATO PROVINCIALE: CORDENONS 28 settembre 2014 CAT JU PICCINI Marco a.s.d. 65 VINAL CAT SE CATTELAN Edy a.s.d. TEAM SALVADOR RDZ CAT VE CASSIA Franco a.s.d. S.GIOVANNI di LIVENZA CAT GE FANTIN Alessandro a.s.d. 65 VINAL CAT SG A MOMETTI Stefano a.s.d. FIT LOWN CAT SG B PECCHIELAN Celso a.s.d. S.GIOVANNI di LIVENZA CAT W FURLAN Enrica a.s.d. TEAM SALVADOR RDZ GRAN PREMIO DELLE PROVINCIE DEL FVG (19 gare disputate sul territorio Friulano) CAT JU TONIUTTI Marco a.s.d. CHIARCOSSO HELP HAITI CAT SE CATTELAN Edy a.s.d. TEAM SALVADOR RDZ CAT VE LENARDUZZI Giuliano a.s.d. CHIARCOSSO HELP HAITI CAT GE CANESIN Daniele a.s.d. ENGINE & BIKE CANESIN CAT SG A MOMETTI Stefano a.s.d. FIT LOWN CAT SG B MARANGONE Denis a.s.d. CHIARCOSSO HELP HAITI CAT W FURLAN Enrica a.s.d. TEAM SALVADOR RDZ I VINCITORI DEL CAMPIONATO REGIONALE Buboia 14 settembre 2014 CAT. DE CELEGHIN Tiziano a.s.d. BASTIONI BIKE CAT. JU FUCCI Matteo a.s.d. SGANCIO RAPIDO CAT. SE ARMELLIN Stefano a.s.d. LA ROCCIA TEAM CAT. GE LAURENCIG Paolo a.s.d. CHIARCOSSO CAT: SG A RUGGIERO Raffaele a.s.d. CICLISTICA PORCIA CAT. SG B FLAIBAN Gianni a.s.d. LA ROCCIA TEAM CAMPIONATO PROVINCIALE Zoppola 10 agosto 2014 JU FUCCI Paolo a.s.d. SGANCIO RAPIDO SE PICCINI Michele a.s.d. GRAVA BIKE VE CARLI Luca a.s.d. LA ROCCIA TEAM GE BORTOLETTI Giorgio a.s.d. AMICI DELLA BICICLETTA SGA CAMEROTTO Paolo a.s.d. TEAM PROFESSIONAL BIKE SGB ZANETTE Guido a.s.d. CICLISTICA PORCIA
Gli atleti provinciali che si sono distinti a suon di vittorie sono: FUCCI Matteo cat. JU a.s.d. SGANCIO RAPIDO vincitore del Camp. Regionale e Camp. Provinciale; ARMELLIN Fabio cat. SE a.s.d. LA ROCCIA TEAM vincitore di gare e camp.Regionale; FLAIBAN Gianni cat SG B a.s.d. la roccia team vincitore del Camp Regionale. Le varie a.s.d. del Comitato ACSI Pordenonese come LA ROCCIA TEAM, L’AVIS GLS, LA GRAVA BIKE ed altre si sono distinte con le vittorie in altre provincie e regioni sia a livello individuale che di gruppo. Le richieste di organizzazione di gare sono parecchie. In questo settore (MTB) abbiamo collaborato molto all’organizzazione con gli altri comitati friulani (Udine e Gorizia) di alcuni eventi come il Gran Premio di Primavera e il Gran Premio di Autunno e al Challenge Friuli CUP 2014. 25 le gare di MTB organizzate in regione.
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Società Ciclistica Dilettantistica
L
PEDALE S
a stagione 2014, appena trascorsa, ha portato ad un consolidamento della struttura societaria che aveva avuto un profondo rinnovamento nell’annata 2006. L’attività agonistica del settore giovanile si è svolta intensamente lungo l’intera stagione 2014. La società è stata fondata nel 1972 il suo albo d’oro e ricco di titoli italiani(14), regionali, nel settore strada, pista e ciclocross e circa 2500 vittorie e circa 750 gare organizzate. Da sempre abbiamo optato per le categorie giovanissimi, esordienti, allievi e juniores. Abbiamo incrementato il numero di atleti sopratutto nella categoria dei giovanissimi, questo ci fa ben sperare per un rafforzamento del vivaio in una prospettiva futura che sicuramente darà i suoi frutti anche per il futuro della società a livello di buoni risultati, e di fatto nel 2014 abbiamo incrementato il vivaio di circa 20 atleti. Ci siamo dedicati all’attività promozionale, partecipando a dei progetti di informazione sul
BANDIZIOL
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ciclismo e sul corretto uso e manutenzione della bicicletta e comportamento in strada, nelle scuole elementari del territorio sanvitese. Anche quest’anno abbiamo organizzato due manifestazioni, quali la 75^ Coppa San Vito per dilettanti e la 6^ Edizione della Piccola Roubaix per la categoria giovanissimi svolta nel centro cittadino di San Vito al Tagliamento. Nel 2015 oltre alle su dette manifestazioni andremo ad organizzare nel mese di luglio i campionati italiani a cronometro individuale per tutte le categorie agonistiche sia maschili che femminili. Durante la stagione 2014 non abbiamo ottenuto risultati eclatanti, abbiamo avuto due titoli regionali nelle categorie femminili per cui nel 2015 allestiremo un gruppo di
SANVITESE atlete nelle categorie esordienti ed allieve. Dal 2011 siamo testimonial a titolo gratuito con il logo stampato sul nostro abbigliamento e mezzi dell’associazione A.I.D.O. (Associazione Italiana Donatori Organi).
PEDALE SANVITESE Via Bellunello n° 5 San Vito al Tagliamento (PN) Tel. & Fax 0434-82105 - cell. 3388789243 e-mail: pedale-sanvitese@libero.it
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SPECIALE TATTOO EXPO TRIESTE
SFILATE, BODY PAINTING E BURLESQUE: CE N’È PER TUTTI I GUSTI
TATUATORI DA TUTTO IL MONDO ATTESI A TRIESTE È scattato il conto alla rovescia per la più importante fiera legata al mondo dei tatuaggi nel Triveneto
D
al 14 al 16 novembre si svolgerà la settima edizione di Trieste Tattoo Expo, la più importante fiera inerente il mondo dei tatuaggi nel Triveneto. Trieste Tattoo Expo è una convention internazionale di tatuaggi che anche quest’anno ospiterà nel capoluogo giuliano più di 150 tatuatori da tutta Italia e dall’estero e intratterrà il pubblico con concerti e spettacoli; il tutto accompagnato dal caratteristico mare mosso e dal forte vento del golfo triestino. L’evento anche quest’anno sarà ospitato presso le strutture del Magazzino 42, nelle vicinanze della stazione marittima. Questo nuovo appuntamento italiano col tatuaggio è pronto ad ospitare per questa edizione 2014 artisti dall’Australia, Brasile,USA, Germania, Austria, Spagna, Inghilterra, Slovenia, Croazia, Belgio e da tanti altri Paesi, senza però rinunciare ai più famosi tatuatori nostrani. Anche quest’anno ci saranno concerti, sfilate, performances di body painting e bourlesque, shows e tanti ospiti. Da non perdere l’atteso tattoo contest a cui potranno partecipare tutti quelli che vogliono
mettere in concorso il proprio tatuaggio: ai primi di ogni categoria verranno assegnati ambiti premi. Per maggiori informazioni è attivo il sito ufficiale della convention www. triestetattooexpo.com
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ALTRI SPORT
JUDO AVVENIRISTICA Baku, capitale dell’Azerbajdzan, è città economicamente florida e dall’aspetto futuristico.
un 2014 per lei particolarmente intenso: “Dopo i campionati italiani in cui a febbraio mi sono classificata terza – riferisce – ho gareggiato infatti anche con la nazionale a Zagabria e Berlino”. Già, la valigia lei la tiene sempre a portata di mano, mettendovi dentro non solo le medaglie ma anche il consistente patrimonio culturale del quale fare tesoro al presente e negli anni a venire. Un’escalation, la sua, che lei attribuisce pure all’ambiente sereno e collaborativo in cui vive e opera: “La mia famiglia mi è sempre di grande supporto e un ringraziamento particolare lo rivolgo pure a Serena Callegari, la
Giada, reginetta di Baku Il trofeo vinto in Azerbajdzan fra le esperienze più significative della giovane judoka di S.Giovanni al Natisone
IL PROSSIMO FUTURO «Questo è il mio ultimo anno da Cadetta, nella prossima stagione gareggerò con le Juniores, categoria in cui auguro a me stessa di poter essere competitiva come in precedenza e di ottenere ancora le soddisfazioni fin qui ricevute»
“L’
esperienza più bella della mia vita”: così Giada Medves, stellina del judo friulano, definisce la medaglia d’oro della scorsa primavera in Azerbajdzan alla 37esima edizione del trofeo Hazi Aslanov, prevalendo in quattro incontri su avversarie russe, georgiane e azere, rappresentanti dell’èlite europea della categoria Cadette. “Ma è un’esperienza da ricordare non solo dal punto di vista sportivo – precisa la judoka di S.Giovanni al Natisone, sorella di Matteo, lui pure figura di spicco della specialità - . Con lo Yama Arashi, il mio club di appartenenza con il quale abbiamo ottenuto a ottobre il terzo posto agli Italiani a squadre, eravamo ospiti della nazionale azera e siamo stati trattati, come si suol dire, con i guanti, con anche
le guardie del corpo al nostro seguito. Abbiamo sostenuto gli allenamenti nel modernissimo centro olimpico di Baku, la capitale, visitando poi la città persino in gondola in zone che loro paragonano alla nostra Venezia, attraverso rii caratteristici. E i selfie, naturalmente, si sono sprecati!”. Un posto per i più comunque ancora da scoprire, bagnato dal Mar Caspio, sulla cui penisola di Apseron, in fondo alla baia, sorge la capitale Baku, fondata da Alessandro Magno e il cui nome significa “colpo di vento”. Oltre quattromila, nella zona circostante, sono i pozzi petroliferi, portando una ricchezza che prima della perestrojka di Gorbaciov beneficiava il regime e che oggi invece ricade sull’intera popolazione. Ma per Giada quella in Azerbajdzan non è stata comunque l’unica esperienza all’estero di
mia sparring e ukè”, tiene a sottolineare. Ma anche il suo Friuli, comunque, sa elargirle costanti soddisfazioni: “Di recente ho vinto a Spilimbergo contro atlete ungheresi, slovene e austriache e la scorsa settimana sono salita sul primo podio a Treviso in un altro incontro internazionale. E a novembre ho in programma degli allenamenti in Slovenia con la nazionale israeliana”. E’ un carnet molto denso, con anche l’impegno scolastico in un istituto professionale, quello di Giada Medves, diciassettenne brunetta dal viso sbarazzino che nella prossima stagione affronterà il passaggio di categoria: “Questo è il mio ultimo anno tra le Cadette – riferisce – e passerò tre le Juniores. Auguro a me stessa anche tra le più grandi di ottenere le stesse soddisfazioni fin qui incontrate”. Edi Fabris
TremilaSport+ | 05 11 2014 | 57
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ALTRI SPORT
notizie brevi VARIE
DAL TRAMPOLINO ”Sto lavorando per migliorare costantemente il gesto tecnico”
SEBASTIAN, PRIMO ACUTO
Colloredo e il suo diciottesimo titolo tricolore nel salto
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arvisiano di Camporosso, classe ‘87, Sebastian Colloredo è cresciuto nell’inesauribile vivaio dello Sci Cai Monte Lussari e continua ad essere protagonista della nazionale italiana di salto con gli sci. Ai Campionati Italiani di Predazzo ha recentemente vinto il suo 18° titolo tricolore nel salto dal trampolino. Sul Normal Hill della località trentina nella competizione maschile, il ventisettenne tesserato con il Gs Fiamme Gialle si è imposto su Davide Bresadola, sfruttando il vantaggio maturato soprattutto nella seconda serie. Diciottesimo titolo nazionale per lui, che però non si stanca di vincere e che così si racconta: “In realtà due mesi fa avevo perso contro Bresadola in Slovenia, un segnale che tutta la squadra stava crescendo e che la competizione fra di noi poteva essere positiva. Sotto pressione c’era però qualcosa che non funzionava. Ho dovuto lavorare molto per stravolgere il gesto. Adesso qualcosa si muove, diciamo che sono soddisfatto per l’ottimo passo avanle Olimpiadi ti compiuto. Nei salti estivi, fino alle disputate prime due gare del Summer Grand Prix di Einsiedeln non ero soddisfatto. Poi mi sono sbloccato e si sono notati degli evidenti miglioramenti». La gara di Predrazzo è stata molto dura, considera poi Sebastian: “Ma il mio obiettivo era di ripetere il gesto tecnico su cui stavo lavorando durante la stagione estiva. Ora per la stagione invernale siamo abbastanza pronti, avendo assimilato questo modo diverso di saltare. Sono abbastanza sereno. In questi mesi mi sto concentrando sull’aspetto tecnico che lo scorso anno avevo un po’ trascurato. Arrigo Della Mea, il mio allenatore, mi sta aiutando
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in questo. Sono consapevole che fino a fine novembre non sarò al top e che il periodo di massima forma arriverà a fine dicembre.” Al suo attivo l’atleta, filiforme e occhialuto, vanta l’onore di aver partecipato a tre Olimpiadi: Torino 2006, Vancouver 2010 e le più recenti a Sočhi. Nel novembre 2012 è salito per la prima volta sul podio della Coppa del Mondo, obiettivo che non nasconde anche per i prossimi mesi: “Punto tutto sui Mondiali di febbraio a Falun: per carattere sono troppo pignolo sulle cose che faccio e non so se ciò sia un pregio o un difetto. Avrei voluto espandermi a livello tecnico ma mi hanno fermato. Sono carico perché so che d’estate ho lavorato al 110%. Ora la mia preparazione è meno pesante, con un solo allenamento al giorno ma intenso e ricco di precisione. Punto con esercizi mirati a trasferire la forza in esplosività. Sono fiducioso e concentrato”. In cerca di riscatto dopo una stagione 2013-’14 al di sotto delle aspettative, Sebastian scalda già i motori per ritornare alla grande a volare sempre più su. E il primo acuto si è già fatto sentire. Biancamaria Gonano
INIZIATIVE La ditta “Studio 7” si è riproposta alle associazioni sportive di Gorizia, attraverso l’ufficio Sport, per la nuova edizione dell’album di figurine di atlete e atleti delle associazioni goriziane 2015. Durante la presentazione è stata premiata la giovane campionessa di karate Giorgia Servillo (foto). La sedicenne, che frequenta la 2^ classe del Liceo Scientifico “D’Annunzio” a Gorizia e attualmente si allena con la pluricampionessa Francesca Barnaba. Le istruzioni per la partecipazione all’iniziativa saranno esposte a breve alle società. Alessandro Vascotto ha proposto una copertina speciale per il centenario della Grande Guerra: “Spero che si riesca a inserire nell’album anche i grandi atleti del passato che andranno così ad impreziosire la raccolta”. Marta Prokuda
PALLANUOTO
Il campionato di serie A2 maschile 2014/2015 è alle porte e la Pallanuoto Trieste presenta giovedì 6 novembre presso l’Harrys Grill dell’Hotel Duchi d’Aosta, in piazza Unità d’Italia, alle 11 prima squadra, staff tecnico, programmi e obiettivi della nuova stagione.
OBIETTIVO “Punto sui mondiali di febbraio a Falun”
TremilaSport+ | 05 11 2014 | 59
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