n° 05 TremilaSport 11 03 2015

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TUTTO LO SPORT DEL FRIULI VENEZIA GIULIA A 360 GRADI

magazine

05|15 11|03|2015

w w w. t re m i l a s p o r t . c o m

SESSOLO, PRONTO PER ESSERE DECISIVO pag 10

FOCUS

LA CRISI DEL VOLLEY MASCHILE pag 38

DE AGOSTINI, TROPPO RUMORE PER NULLA pag 8

GIAMPIERO PINZI, 34 anni, è alla dodicesima stagione in maglia bianconera

RICOMINCIAMO pag 32-33

È INgIustO CROCIfIggeRe stRAMACCIONI peR Il MOdestO CAMpIONAtO dell'udINese

uN'AltRA stRAgIONe bIANCONeRA, su NuOve bAsI, peR MetteRe AllA pROvA stRAMA


IN ACQUA: AcquaGym, AcquaBike,AcquaWalking,AcquaStep,AcquaDance,AcquaPostura IN SALA: Zumba, Pilates, PowerPump, KangooJumps, Suspension, PosturalGym, Nia, Krav Maga, CrossTraining, FreeStyler, TonoSlide Consulta il programma su WWW.AQUARIUS.IT


SOMMARIO

26

05|15 11|03|2015

8

26-27 UDINESE

7 LEGA PRO

8 SERIE D

CALCIO

10-11 ECCELLENZA 12-15 PROMOZIONE 16-17 PRIMA CATEGORIA 18-20 SECONDA CATEGORIA

21 TERZA CATEGORIA

22-23 GIOVANILI

24 CALCIO A 5

25 FEMMINILE

36-37 BASKET

32

52-53 TENNIS 38-41 VOLLEY 44-45 SCHERMA

Le belle di Tremila Sport: Mary, la performer

48-51 ALTRI SPORT

RUBRICHE 46-47 AMARCORD 32-35 L E BELLE DI TREMILASPORT

7

IDOLO NEROVERDE Federico Maracchi, beniamino della tifoseria del Pordenone, racconta la sua esperienza in maglia neroverde.

6 NONSOLOSPORT

42-43 MONDO LIBERTAS 28-31 SPECIALE FSB SHOW TremilaSport+ | 11 03 2015 | 03


i s a u q a l r a p l Il Kokos Trai amente esclusiv

SLOVENO

carsiche, precedendo il friulano Nicolò Francescato dell’Aldo Moro di Paluzza, giunto al secondo posto in 1h02’42”. Francescato ha approfittato dello sbaglio di percorso nel quale è

incappata la pattuglia di atleti composta dagli sloveni Jost Lapajne, Gasper Bregar, Simon Alic e dal triestino Riccardo Sterni (Trieste Atletica). Galeotto fu un improvviso bivio: i quattro hanno seguito il

sentiero sbagliato, venendo sorpassati dagli immediati inseguitori e scivolando indietro in classifica. Al terzo posto, a questo punto, si è infilato l’ottimo Alessandro Maraspin (Sportiamo/1h03’13”), che già da alcuni anni sta dimostrando di trovarsi a suo agio sia in pista che sugli sterrati di montagna. Alle sue spalle, in quarta posizione, è giunto in 1h03’56” Dario Turchetto (Atletica Edilmarket Sandrin), davanti al rimontante Simon Alic (1h04’16”), quinto. Anche sul podio femminile è stato issato il vessillo sloveno, grazie

alla ventisettenne Jana Bratina che ha conquistato la vittoria in 1h11’10”, senza incontrare particolari resistenze da parte delle avversarie, davanti alle connazionali Ana Cufer (1h14’18”) e Mojca Kermavnar (1h15’13”). La prima italiana ad arrivare al traguardo è stata la specialista friulana Paola Romanin (Aldo Moro Paluzza/1h17’41”), che ha chiuso al quarto posto davanti alla slovena Sasa Pisk (1h19’28”). Il trail ridotto di 8 chilometri, invece, è stato dominato in campo maschile dal cividalese del Gs San Giacomo Filippo Pagavino (40’27”), davanti al compagno di squadra Marco Palmolungo (41’05”) e al portacolori del Gs Val Rosandra Oliviero Macor (43’19”). L’oro femminile è finito al collo della slovena Lorena Kmet (46’25”), mattatrice davanti ad Alessandra Antoni (Fincantieri Monfalcone/52’14”) e a Samantha Pizziconi (Polisportiva Montereale/53’04”). La gara, intitolata alla memoria di Virgilio Zecchin, prima tappa del Trail Tour Friuli Venezia Giulia, ha assegnato i punteggi di società per il Trofeo Provincia di Trieste. Luca Saviano

Asd Evinrude MuggiAtletica • Via Manzoni, 6 • Muggia (TS) Cell. 347 8355573 (Graziano) • info@euromarathon.it • www.euromarathon.it

Kosovelj

I

l re del Kokos Trail non ha voluto cedere lo scettro e anche quest’anno, per la quarta volta di fila, si è seduto sul trono della corsa in montagna organizzata dall’Evinrude e dalla Running World. Mitja Kosovelj, trentunenne sloveno di Nova Gorica, non ha incontrato avversari lungo i 15 chilometri che, attraverso i monti Cocusso e Stena, hanno condotto al traguardo di Basovizza 700 atleti provenienti da tutta Italia e dalla Slovenia. Il campione iridato Kosovelj ha tagliato il traguardo all’interno del campo Zarja dopo 58’17” di agili falcate sulle asperità

Francescatto Bratina

velj e Br

I 15 km sono di Koso

vidalese Pagavino

nella 8 km con il ci atina, la Kmet prima


EDITORIALE

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TUTTO LO SPORT DEL FRIULI VENEZIA GIULIA A 360 GRADI

magazine

05|15 11|03|2015

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SESSOLO, PRONTO PER ESSERE DECISIVO pag 10

FOCUS

LA CRISI DEL VOLLEY MASCHILE pag 38

DE AGOSTINI, TROPPO RUMORE PER NULLA pag 8

GIAMPIERO PINZI, 34 anni, è alla dodicesima stagione in maglia bianconera

RICOMINCIAMO pag 32-33

È INGIUSTO CROCIFIGGERE STRAMACCIONI PER IL MODESTO CAMPIONATO DELL'UDINESE

UN'ALTRA STRAGIONE BIANCONERA, SU NUOVE BASI, PER METTERE ALLA PROVA STRAMA

Alla ribalta i “diversamente giovani”

I

l suo rientro in squadra ha aiutato l’Udinese a ritrovare taluni equilibri tattici e caratteriali e a battere un Torino reduce da quindici risultati utili consecutivi tra campionato ed Europa League: è perciò ad uno dei “grandi vecchi” bianconeri, Giampiero Pinzi, che abbiamo voluto dedicare la copertina del nuovo numero del nostro magazine, a significare che si, i giovani vanno valorizzati ed apprezzati, ma anche che il peso dei cosiddetti senatori è sempre e comunque irrinunciabile. Ad un altro atleta “diversamente giovane” abbiamo poi dedicato un servizio nel basket: Carlo Nobile, per i cestofili semplicemente Carletto, play di cento battaglie con la purtroppo estinta Longobardi di Cividale ed oggi team manager di una società, l’Apu, che ha la ferma volontà di riportare ad alto livello la pallacanestro friulana. Agli atleti più “verdi”, comunque, uno spazio adeguato Tremilasport lo riserva costantemente e stavolta ha portato alla ribalta lo sport triestino, con le campionesse italiane, europee e mondiali di vela, Carlotta Omari e Francesca Russo Cirillo, premiate di recente anche dalla stampa sportiva regionale, protagoniste del nostro servizio particolare. Sport triestino alla ribalta anche con la ginnastica, e la pluridecorata Federica Macrì, star dell’Artistica ’81, a parlarci di sé e della squadra. Se il calcio fa la parte del leone nel nostro magazine, altre realtà vi trovano dunque ampio spazio, a testimonianza che nel nostro modo d’intendere lo sport non ci sono discipline di serie A e di serie B, a prescindere dalle nude cifre. E conoscere da vicino i loro protagonisti rimane il nostro must.

Il Direttore Edi Fabris

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DIRETTORE RESPONSABILE Edi Fabris VICEDIRETTORE Massimo Muzzin EDITORE MEDIATREMILA EDIZIONI srl Viale Palmanova 146 - 33100 Udine Tel. 0432. 33 30 893 direzione@mediatremila.com REDAZIONE Viale Palmanova 146 - 33100 Udine Tel. 0432. 33 30 893 redazione@tremilasport.com

Media Partner TremilaSport

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05| 15

Questo numero è stato chiuso in redazione mercoledì 11 marzo 2015.

PUBBLICITÀ MediaTremila Edizioni Viale Palmanova 146 - Udine Tel. 0432. 33 30 893 agenti@tremilasport.com

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Mondo Udinese

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TremilaSport+ | 11 03 2015 | 05


NONSOLOSPORT

CULTURA

Novità su mostre, spettacoli, eventi, personaggi del panorama culturale

MUSICA

A UDINE IL GURU DEL SOL LEVANTE

D

a diciassette anni Udine è la città che vanta l’importanza di far conoscere in Europa la settima arte di provenienza asiatica: il Far East Film Festival è infatti la più grande e longeva rassegna cinematografica del nostro continente dedicata all’Estremo Oriente. Un’edizione, quella che si aprirà il prossimo 23 aprile, inaugurata da un evento di enorme rilievo. Lo Special Gala Concert di Joe Hisaishi, accompagnato dalla Slovenia Symphony Orchestra. Un nome, quello di Hisaishi, che qui probabilmente suona del tutto nuovo ma che in Giappone, Corea o Taiwan suscita un successo inimmaginabile. Basti pensare che a Taipei, fuori dal teatro in cui si è tenuto l’ultimo spettacolo del compositore, una folla di circa diecimila persone ha potuto assistere al concerto solo davanti al maxischermo, dal momento che i posti all’interno erano esauriti. Ma anche in Occidente, alla notizia dell’arrivo nel capoluogo friulano della star giapponese, in molti hanno drizzato le orecchie. Senz’altro coloro che si sono emozionati davanti ai film d’animazione (non solo per bambini, anzi) del grande Hayao Miyazaki o si sono appassionati alla visione pessimistica dei noir di Takeshi Kitano. Miyazaki e Kitano sono solo due cineasti che una trentina di anni fa hanno conosciuto il maestro e hanno iniziato a collaborare con lui, ma Hisaishi ha firmato circa venticinque musiche per film, compreso anche l’Oscar come miglior film straniero 2008 “Departures”. La musica di Hisaishi è stata particolarmente influenzata dalle tradizioni popolari della sua terra, ma anche dalla musica elettronica e dalla new age, di cui soprattutto Miyazaki si è innamorato, sodalizio con il quale viene comunque maggiormente ricordato. La vittoria poi di sei Japan Academy Awards for Best Music ha fatto sì che Hisaishi entri nell’Olimpo dei migliori musicisti asiatici del nostro tempo, tanto da poterlo considerare il Morricone del Sol Levante: non per nulla in questa occasione gli verrà consegnato il Gelso d’Oro alla carriera, simbolo del Festival udinese. Si può capire come non sia stato facile far venire in Italia una tale celebrità, ma dopo lunghe insistenze è stato finalmente possibile. Si tratta quindi di un evento imperdibile per chi apprezza la musica del poliedrico musicista nipponico, e da gustare fino all’ultimo istante poiché quasi sicuramente irripetibile. Massimo Gaudino

VALERIO EVANGELISTI

TRILOGIA DEI PIRATI MONDADORI

Valerio Evangelisti non è sfuggito al fascino dei pirati e ha scritto i tre romanzi di questa raccolta, ricchi di emozionanti vicende e basati su una rigorosa ricostruzione storica. Tortuga, Veracruz e Cartagena, ambientati negli ultimi decenni del Seicento, raccontano i gloriosi atti conclusivi dell’epopea dei filibustieri di stanza nei Caraibi, tra abbordaggi, rapimenti, episodi di ferocia e di abnegazione, passioni amorose divoranti, cameratismo e rivalità su vascelli sovraccarichi in cui il sangue si mescola al sudore.

6 | 11 03 2015 | TremilaSport+

L’ANGOLO DELLA

LETTURA

SALVATORE MANNUZZU

PROCEDURA EINAUDI

Sardegna 1978: mentre l’Italia intera è angosciata dalle notizie del sequestro Moro, a Sassari il giudice Valerio Garau, che sta bevendo un caffè insieme con la collega e amante Lauretta, cade riverso al suolo e muore, fulminato da un grano di cianuro di potassio. Omicidio, suicidio o tragico errore? L’amante, l’ex moglie, qualcuno dei colleghi, il marito dell’amante, tutti avrebbero avuto buoni motivi per liberarsi di lui. E poi, chi era davvero Valerio Garau? Un cinico, un seduttore, un bugiardo, un ragazzo malcresciuto, un ingenuo?

DOMENICO QUIRICO

IL GRANDE CALIFFATO NERI POZZA

Il Grande Califfato è una realtà politica e militare con cui i governi e i popoli di tutto il mondo sono drammaticamente costretti a misurarsi. Questo libro non è un trattato sull’Islam, poiché si tiene opportunamente lontano da dispute ed esegesi religiose. È soltanto un viaggio, un viaggio vero, con città, villaggi, strade e deserti, nei luoghi del Grande Califfato. Parte da Istanbul e si conclude in Nigeria, fa tappa a Groznyj in Cecenia e nelle pianure di Francia, nel Sahel e in Somalia. Parla di uomini, delle loro storie, delle loro azioni e omissioni. Una macchina fotografica con l’obiettivo così aperto sulla cruda realtà della nostra epoca, che ne svela il cuore di tenebra meglio di mille trattati e saggi.

JAMES ELLROY

MATTEO COLLURA

EINAUDI

LONGANESI

PERFIDIA

7 dicembre 1941. Il Giappone ha bombardato Pearl Harbor. Gli Stati Uniti sono a un passo dalla guerra, e a Los Angeles scattano gli arresti di tutti i cittadini nipponici sospettabili di tradimento. La bandiera dell’odio razziale sventola alta, perciò nessuno dovrebbe interessarsi più di tanto quando i quattro membri di una famiglia giapponese vengono trovati morti dentro casa, in quello che potrebbe essere un suicidio rituale come un omicidio. Le indagini, però, partono ugualmente: proprio perché ci si prepara a distruggere e depredare una delle comunità straniere più ricche e integrate della California, è necessario mostrarsi irreprensibili.

LA BADANTE

Italo Gorini, ultraottantenne professore di Lettere in pensione, vedovo e disabile, un figlio di trentacinque anni laureato e disoccupato, è accudito da una badante straniera che ne tiene desti i sensi e le fantasie. Ma un colpo di scena impensabile deflagra da un lontano passato e sconvolge i rapporti tra l’anziano invalido e la badante, mettendo in crisi i delicati equilibri dell’intera famiglia. L’ambigua relazione affettiva tra il professore e la sorella nonché l’imprevista reazione del figlio, rendono sorprendenti gli esiti della vicenda


LEGAPROCALCIO

IDOLO Il suo rifiuto di cambiare maglia a gennaio lo ha fatto diventare un beniamino della tifoseria neroverde

Non preoccupatevi, la ruota girerà anche per noi FEDERICO MARACCHI

P

eriodo turbolento quello dei Ramarri, a cui sta accadendo davvero di tutto. "La ruota girerà anche per noi" assicura Federico Maracchi, valore aggiunto della rosa di mister Rossitto recentemente protagonista sotto tutti i "punti" di vista. Eh già, perché oltre al preziosissimo gol da 3 punti realizzato nella sfida al cardiopalma con l'Arezzo, il neroverde classe '88 ha rimediato la bellezza di 8 punti ("sfortunatamente non validi per la classifica"), nell'impatto di domenica pomeriggio con Mezavilla. La caratura del personaggio, però, emerge forte anche in seguito a questi censurabili episodi: non a caso è uno che vanta oltre 100 presenze tra i professionisti. D: Innanzitutto come va il labbro? «Qualche giorno di riposo assoluto, poi valuteremo con lo staff: non posso sudare ancora a causa della sutura. Non si può negare il fatto che il gestaccio di Mezavilla abbia condizionato il match. L'unico che mi ha chiamato è Cristian Sosa (ex compagno di squadra l'anno scorso a Venezia ndr), ma dal diretto interessato non ho ricevuto alcuna scusa. Oramai ho accantonato la cosa e non mi interessa più: non vale la pena perderci tempo». D: Nel periodo di calciomercato eri ricercatissimo. Cosa ti ha trattenuto? «Vero, mi hanno cercato in molti. Ho avuto un'offerta importante dal Teramo nell'ultima giornata di mercato. Confesso che l'ho valutata perché sono secondi in classifica dietro l'Ascoli. C'ho pensato, ma il cuore mi ha fatto restare: non me la sentivo di andar via in un momento come questo. Ho troppo rispetto per la società, il mister ed i compagni e sono rimasto». D: E la scelta ha ripagato… «Sì, ci sono soddisfazioni impagabili sia a livello umano, con l'affetto della gente e dei tifosi, sia a livello sportivo, come quello che è successo con l'Arezzo». D: Quella partita è un po' la tua fotografia.

FEDERICO MARACCHI

PORDENONE

TI HO NEL CUORE «È l'emblema di quello che stiamo facendo in questo periodo. Un'emozione indescrivibile in una partita sofferta perché l'abbiamo praticamente giocata per 90 minuti in inferiorità numerica. Abbiamo messo tutto l'impegno, tutte le motivazioni che ci portiamo dentro, tutto quello che stiamo cercando di costruire col nostro recente lavoro. Il mio gol è stata la ciliegina sulla torta, la riprova del fatto che la mia scelta è stata quella giusta». D: Sei un talismano: in più di un'occasione hai raggiunto traguardi importanti al fotofinish. «Nella stagione 2011-12 a Treviso in C2 (4 gol in 28 presenze ndr) siamo andati a giocare l'ultima di campionato a Montichiari: eravamo stati in vetta sempre ma con il pareggio saremmo arrivati terzi. Vincere il campionato trovando il gol del 3-2

al 93' è stato qualcosa di incredibile. L'anno successivo poi è stato ancora più assurdo: ero al Venezia, sempre in C2 (32 presenze 8 gol ndr) e abbiamo raggiunto la categoria superiore ai play-off contro il Monza vincendo 3-2 segnando il secondo e terzo gol al 90' e al 93'. Quest'ultimo penso sia il momento calcistico che porto con più affetto nel cuore. Visti anche gli 8 gol realizzati quel traguardo l'ho sentito ancor più mio anche se, lo ammetto, in finale non giocai benissimo». D: Che aria si respira nello spogliatoio rispetto al girone d'andata? «L'entusiasmo portato da Rossitto è stato determinante. Bertolucci, Fortunato, Franchini per citarne alcuni hanno portato quel qualcosa che prima non c'era. Eravamo quasi spacciati, ora invece ci crediamo. Il nostro girone di ritorno lo spiega

perfettamente: se ci fossimo svegliati prima parleremmo di tutt'altro campionato, ora posso solo dire che lotteremo fino alla fine. Scendiamo in campo con un altro spirito». D: Sabato contro il Pavia... «Dovremmo affrontare il match con lo stesso spirito delle ultime sfide. Con l'Alessandria abbiamo fatto vedere che ce la giochiamo anche con le prime della classe a testa alta. Siamo una squadra diversa adesso: la partita sarà difficile ma mi auguro di portare a casa un risultato positivo». D: Chi vedi favorito tra Novara, Alessandria e Pavia? «Ci ho pensato in questi giorni te lo confesso. Ma è difficile perché hanno tutti le proprie caratteristiche diverse, l'attacco del Novara ad esempio è pazzesco, così come è notevole la grinta dell'Alessandria. Sarà lotta fino all'ultimo secondo». (l.f.)

TremilaSport+ | 11 03 2015 | 07


CALCIOSERIED

DE AGOSTINI

La prossima giornata

15|03|2015

SUL MIO TAMAI

TROPPO RUMORE PER NULLA

Il tecnico delle Furie Rosse predica calma e sangue freddo «I tre punti torneranno, la salvezza non è in discussione»

M

omento alquanto delicato per il Tamai, reduce da due sconfitte e cinque pareggi nelle ultime sette partite disputate. A fare il punto della situazione in casa delle Furie Rosse è il tecnico, Stefano De Agostini: «Non abbiamo raccolto molti punti, ma non per questo abbiamo giocato male, anzi. Io sono convinto che comunque la salvezza la si possa ottenere tranquillamente. L’unica gara che abbiamo giocato male è stata il derby con la Sacilese: credo che in questo momento i ragazzi siano un po’ giù di morale per l’assenza di vittorie in quest’ultimo periodo, e mi auguro che la brutta prestazione offerta contro la Sacilese sia solo una parentesi. Quando non si vince da un po’ capita di andare in affanno, ma ci mancano solo nove punti per centrare il nostro obiettivo, e non ho dubbi che ce la faremo». «Cosa migliorare? Penso basti vincere una partita per sbloccarci. In ogni caso bisogna continuare a lavorare sodo perché tutto dipende da noi. L’anno scorso quando ho preso in mano la squadra era inguaiatissima, poi siamo riusciti

a raggiungere una salvezza che ha avuto del clamoroso. Non vedo per quale motivo la si debba mettere in discussione quest’anno». Una della situazioni critiche in casa Tamai riguarda proprio lo stato di salute del tecnico, costretto più volte negli ultimi mesi a dover ricorrere al soccorso dei sanitari durante i match di campionato a causa dell’eccessivo stress, tanto che un paio di settimane fa era circolata voce di possibili dimissioni dello stesso De Agostini: «Ci tengo a tranquillizzare tutti, è solo stress. Purtroppo nell’ultimo anno solare la tensione che si accumula nel corso delle partite mi ha giocato brutti tiri. Mi dispiace aver lasciato in quelle occasioni la squadra senza guida tecnica; di certo non è una situazione che ha portato benefici alla squadra». Nel prossimo futuro delle Furie Rosse i delicati impegni contro Union Ripa e Altovicentino: «Non saranno certo passeggiate. Tuttavia non mi esaltavo quando le cose andavano bene, e non mi demoralizzo ora che la vittoria non viene. Bisogna mantenere il morale della truppa alto. Playoff sfumati? Sinceramente non la vedo così. È vero, qualcuno

Arzichiampo Legnago Salus FONTANAFREDDA KRAS REPEN Giorgione Clodiense Ital Lenti Bl Dro Mezzocorona SACILESE Mori S.Stefano Alto Vicentino TAMAI Union Ripa LF TRIESTINA Biancoscudati Union Pro Montebelluna

TEMPOREGGIATORE Stefano De Agostini è alla sua seconda stagione sulla panca del Tamai.

Nato a Tricesimo il 25 ottobre 1964, Stefano De Agostini è uno dei veterani della panchina in regione. Ex centrocampista con alle spalle 115 presenze in Serie A tra Napoli, Atalanta e Cremonese, ha allenato Azzanese, Sacilese, Opitergina, Mezzocorona, Sambonifacese e Tamai. Nel suo palmares da tecnico la vittoria del campionato di Promozione con l'Azzanese, e di quello di Serie D con la Sacilese, squadra che poi ha portato alla storica salvezza tra i professionisti l'anno successivo.

nella prima parte di stagione azzardava circa una nostra ambizione post season, ma io ho sempre e soltanto pensato al mantenimento della categoria. Davanti ci sono squadre molto più attrezzate e bisogna stare con i piedi per terra. Certo, si poteva avere qualche punto in più per godersi una classifica più tranquilla, ma è inutile lamentarsi o attaccarsi agli episodi o alla sfortuna. Per tornare a vincere servono solo il duro lavoro e la voglia di crederci fino alla fine».

Scampoli di Serie D ROSSONERI A FIATO CORTO

Comincia a tirare il fiato la banda De Pieri, apparsa nel corso dell'ultimo match un po' in difficoltà sul piano fisico, come ammesso dallo stesso tecnico rossonero: «Non siamo stati brillanti. La sconfitta non è di per sè un dramma, ci può stare, ma è ovvio che complica i nostri piani per la salvezza. Comincia ad affiorare un po' di stanchezza, bisogna quindi evitare di farsi prendere dall'ansia».

08 | 11 03 2015 | TremilaSport+

INVOLUZIONE CARSOLINA

Brutto stop interno per il Kras contro la Union Pro che vale il primo ko interno ai carsolini in questo 2015. Biancorossi in calo rispetto alle precedenti partite e chiamati ora ad un pronto riscatto contro il Fontanafredda. Un match cruciale soprattutto in caso di vittoria dei rossoneri che quindi metterebbero una seria ipoteca sulla salvezza.

CASSIN AL SASSUOLO

Con la maglia del Sassuolo, al cospetto dei pari età di Juve, Milan, Inter, Napoli e Fiorentina. Dal 12 al 17 marzo Fabio Cassin, attaccante biancorosso classe 1998 si aggregherà alla formazione emiliana per prendere parte al torneo internazionale Città di Arco (Trento), intitolato allìindimenticato Beppe Viola e riservato alla categoria Allievi.

BICCHIERE MEZZO PIENO

Un pareggio in quel di Pedavena accolto con pieno favore dagli alabardati. E' il difensore centrale dei giuliani Francesco Fiore a esprimere il parere dello spogliatoio della Triestina: «Siamo stati bravi a portare a casa un punto da un campo davvero ostico. Il Padova? La loro forza è evidente, ma qui a Trieste sarà dura anche per loro grazie ai nostri tifosi».



C

Dopo un inizio di campionato difficile, il bomber del Cordenons sogna un finale di stagione pirotecnico

lasse 1982, di San Vito al Tagliamento, una carriera di tutto rispetto che inizia nelle giovanili del Milan, passando per Bellunoponte, Trento, Triestina, trovando il tempo di scrivere la storia con la maglia neroverde del Pordenone. Massimiliano Sessolo, bomber del Cordenons e papà a tempo pieno di Maya, si racconta in vista della sfida contro il CjarlinsMuzane: una di quelle occasioni in cui si può davvero dire che in 90 minuti ci si gioca una intera stagione di sacrifici ed allo stesso tempo, come si deduce dalla voce carica di sogni della punta, una di quelle partite che regalano un sapore piccante al proprio campionato. D: Siete reduci da un roboante 4 a 0 con lo Zaule: che partita è stata? «La vittoria è stata netta. Io sono partito dalla panchina e posso dare un giudizio esterno positivo per i miei compagni che sono

MAX SESSOLO

PRONTO A FARE LA DIFFERENZA

10 | 11 03 2015 | TremilaSport+


ECCELLENZACALCIO

entrati in campo con la grinta giusta. Bravissimi a sbloccarla in fretta, siamo stati capaci di gestire bene il risultato che poteva essere anche più ampio soprattutto nelle fasi iniziali. Poi ogni tanto purtroppo capita di sbagliare qualche gol, e per domenica devo fare mea culpa: ammetto di essermi mangiato un paio di occasioni. D: Quest'anno sei a 5 gol. Ma tu sei bomber da doppia cifra costante… «Ritrovare la rete già nell'ultimo match sarebbe stato positivo a livello personale: fa sempre piacere ed è una iniezione di fiducia. All'inizio ho avuto qualche problemino fisico ma, più di tutto, ho fatto un po' di fatica ad adattarmi alla categoria. Mi spiego: a livello di scelta di giocate o di meccanismi automatici, avendo giocato in certi contesti, ero abituato a determinati movimenti e giocate precodificate. Ho dei compagni di squadra eccezionali, un gruppo che sta raggiungendo traguardi inimmaginabili a inizio stagione, ma personalmente ho faticato ad entrare in questa ottica. L'avevo messo in preventivo, ma non pensavo di risentirne così tanto. Ciò non toglie che io sia davvero felice della scelta che ho fatto». D: Fra qualche giorno il big match: da qui passa tutta la vostra stagione. «È bello, bello davvero. Il nostro campionato supera ogni più rosea aspettativa e ci siamo costruiti con sudore ed impegno questa occasione: giocarci qualcosa fornisce energia ulteriore. Senza fare gli ipocriti, domenica siamo ad un bivio e, se dovessimo vincere, si aprirebbero scenari davvero splendidi. Per noi finire la stagione lottando per un obiettivo così importante come il secondo posto è qualcosa di stupendo». D: Cosa dovrà cambiare rispetto all'1-1 dell'andata? «In quel match all'inizio loro avevano il pallino del gioco ma, con l'espulsione, il discorso era cambiato. Nonostante questo eravamo finiti in svantaggio. Dovremo perciò stare attenti, migliorare sul profilo della concentrazione, perché davanti hanno delle pedine di altissimo valore a cui bisogna concedere poco e niente». D: Siete le due miglior difese del campionato (19 ndr). Cosa vi separa dal Monfalcone?

Calarmi in questa categoria non è stato facile, ma ho fatto la scelta giusta

lA sCHedA

«Io credo che il Monfalcone abbia avuto una grandissima continuità e sia stato capace di diventare squadra prima degli altri. Noi abbiamo cambiato tanto e, come è logico che sia, ci vuole un po' di tempo per ingranare. Poi hanno giocatori di spessore, come Denis Godeas, che conosco molto bene vista la nostra stagione insieme alla Triestina». D: Sei il detentore del record di reti all time per il Pordenone: che effetto fa? «Non pensavo di raggiungere un risultato così. Soddisfazione unica che porterò dentro anche quando smetterò. Un traguardo anche inaspettato se vogliamo, perché me ne hanno parlato l'anno prima che lo superassi, senza rendermene conto. Sono quelle cose che ti regalano il sorriso calcisticame parlando». (l.f.)

Nato il 30 aprile 1982, a San Vito al Tagliamento, Massimiliano Sessolo è diventato in carriera uno degli idoli della tifoseria pordenonese, essendo tuttora il miglior bomber della storia dei Ramarri. In carriera ha vestito le maglie di Bellunoponte, Fano, Biellese, Trento, Sacilese, Este, Bogliasco e Triestina. Dalla scorsa estate è rientrato nella Destra Tagliamento accettando le avances del neopromosso Cordenons.

BOMBER Sono cinque finora le reti messe a segno da Massimiliano Sessolo con la maglia del Cordenons in Eccellenza.

CORTIULA: STIAMO FACENDO UN MIRACOLO Bella boccata di ossigeno per il Lumignacco che, battendo il Torre per 2-1, ha fatto un passo decisivo verso l’obiettivo salvezza. Per i rossoblù sono ora tre le vittorie consecutive per la gioia di mister Pino Cortiula: «Nel girone di ritorno stiamo compiendo un piccolo miracolo – commenta il tecnico -. Sono davvero soddisfatto di quanto stanno facendo vedere i ragazzi. Dall’ottava di andata quando ho preso in mano la squadra a soli 5

punti, stiamo facendo una vera e propria rimonta. La risposta e la disponibilità date da società, tifosi e giocatori sono state eccezionali». «Tuttavia non è ancora tempo di mollare. Questa rincorsa ha portato ad un dispendio di energie fisiche e mentali importanti per cui l’obiettivo è riuscire a mantenere la concentrazione alta il più a lungo possibile. A parte tre o quattro formazioni, le altre sono tutte abbastanza simili. Inoltre spero si possa riuscire a far giocare

più minuti ad alcuni giovani interessanti che abbiamo per far loro acquisire esperienza». Unico neo del match contro i viola di Giordano, le due assenze pesanti che il Lumignacco si porterà dietro contro la Virtus Corno: «Borsatti e Klun vanno ad aggiungersi ad altre assenze dovute ad acciacchi vari, e che ci complicano parecchio i piani. Anche perché, non dimentichiamolo, giocheremo contro uno degli attacchi più forti del torneo».

La prossima giornata

15|03|2015

CjarlinsMuzane Gemonese Ism Gradisca Ol3 Torre Pn Vesna Virtus Corno Zaule

Cordenons Chions Manzanese Tolmezzo Tricesimo Sanvitese Lumignacco Ufm Monfalcone

TremilaSport+ | 11 03 2015 | 11


CALCIOPROMOZIONE

Il capitano del Bannia lancia la sfida alle avversarie in vista del rush finale di campionato

MUZZIN

V PASSIONE INTERISTA Tifoso da sempre dell'Inter, Muzzin ha un solo idolo: Lothar Matthaus.

entitré tornate di campionato se ne sono ormai andate ma nulla, nel torneo di Promozione A, è ancora deciso: specie se si guarda alla lotta per la conquista dell’ultimo posto buono per competere nella medesima categoria anche il prossimo anno. Il Bannia del neo mister Giovanni Esposito succeduto in gennaio a Massimo Tracanelli - si trova, con 24 punti all’attivo, due lunghezze più su rispetto alla zona play-out: la sconfitta interna col Flaibano non ha offerto ai biancazzurri l’ossigeno sperato portando a cinque il filotto di sconfitte consecutive maturate a partire dal sentitissimo derby del primo febbraio, perso per 2-0 contro il FiumeBannia. Per Esposito, ad ora, i punti conquistati sono 3 in sei partite e la situazione della sua squadra si fa sempre più delicata. Che sia giunto il momento di rialzare la testa e di tirare fuori le unghie per poter affrontare con convinzione il rush finale delle ultime sette sfide decisive? Lo abbiamo chiesto al capitano del Bannia, Ivan Muzzin, centrocampista dai piedi buoni col numero 8 sulle spalle e da sem-

Difendere i colori della squadra del proprio paese da capitano è un'emozione unica 12 | 11 03 2015 | TremilaSport+

LA SCHEDA

«SALVEZZA POSSIBILE»

LA SCHEDA Ivan Muzzin è nato a San Vito al Tagliamento il 28 dicembre del 1982. Ha iniziato a tirare i primi calci al Bannia e successivamente al Fiume Veneto. L’esordio in prima squadra a 18 anni è stato con la maglia del Bannia: cinque stagioni tra Promozione e Prima categoria. In carriera ha anche vestito le maglie di Doria Zoppola, Vivai Rauscedo, Sesto Bagnarola.

pre residente nel paese della cui squadra difende i colori. «L’obiettivo del Bannia di questa stagione, come per la scorsa, è la salvezza, questo non ce lo dobbiamo dimenticare. Quest'anno, è vero, tarda ad arrivare, ma nonostante le mille difficoltà incontrate fino ad ora contiamo di riuscire a guadagnarcela. É sotto gli occhi di tutti che stiamo attraversando un momento difficile, le cose non girano nel verso giusto, la fortuna non ci assiste e il compito si fa sempre più duro. Tuttavia sulla carta, vedendo il calendario e la nostra posizione di classifica che comunque a tutt’ora ci tiene fuori dalla zona dei play-out, tutto è ancora a nostro favore. Col giusto impegno e sacrificio da parte di tutti i componenti della rosa sono certo che ce la possiamo fare». «Per quanto mi riguarda continua Muzzin - ho raggiunto l'obiettivo di rimettermi in forma. L’altro obiettivo, anche questo raggiunto, era quello di riprendermi una maglia da titolare che a inizio stagione, purtroppo, non avevo. Mi auguro poi di recuperare presto dall’ultimo infortunio per rimettermi a disposizione del


PROMOZIONECALCIO

L'INTERVISTA

GIRONE A

BUSATO, I MOTIVI DELL'ADDIO AL FLUMIGNANO

Qui sopra Ivan Muzzin in azione con la maglia del Doria Zoppola. A sinistra col Vivai Rauscedo.

mister e dare il mio contributo in questa difficile corsa per la salvezza. Giocare per la squadra del mio paese - e addirittura in Promozione - per me è un orgoglio, farlo poi da capitano è un’emozione indescrivibile». L’incontro con Muzzin è stata anche l’occasione per parlare della rivalità tra la formazione biancazzurra e quella neroverde del FiumeBannia: «La rivalità col Fiume è sempre esistita: ricordo di aver visto immagini in bianco e nero di sfottò degli anni sessanta in cui veniva ritratto il corteo funebre che celebrava la sconfitta del Fiume nel derby. Si tratta quindi di qualcosa di storico e di estremamente sentito. Ma la cosa bella è che siamo comunque tutti amici, e, al di là delle canzonature pre e post partita, vince sempre lil fair play». Intanto in campionato ci si prepara alla sfida al quotato Porcia di Tita Da Pieve: «In tutta sincerità vedo il Porcia favorito: loro sono in un periodo molto positivo e tra l'altro vorranno presentarsi da noi alla grandissima per onorare la memoria del presidente Brunetta. Noi stiamo all’esatto contrario e per di più abbiamo molte pedine importanti della squadra costrette ai box. Ciò non toglie che ce la metteremo tutta e lavoreremo sodo tutta la settimana per arrivare pronti alla gara di domenica. Solo affrontando con questo spirito tutte le partite che restano da qui alla fine possiamo pensare di salvarci. Ce la giocheremo con il Flumignano, il Diana, il Sesto Bagnarola e la Reanese, e sinceramente spero anche di tirar dentro alla bagarre il Lignano. Ai piani alti della classifica sono rimasto sorpreso dal Rivignano e dallo stesso FiumeBannia, squadre molto compatte, quadrate, ciniche e ben attrezzate in ogni reparto che ritengo sia giusto si trovino dove sono, anche se la mia preferenza va al Rivignano per ovvi motivi... di cuore». (e.b.)

REGISTA BIANCAZZURRO Da quattro anni Ivan Muzzin è tornato a vestire la maglia del suo Bannia.

A

Rino Busato lascia a sorpresa la panchina del Flumignano: il tecnico si dimette dopo averle provate tutte, in questa stagione, per condurre alla salvezza i suoi ragazzi. La sconfitta subita per 4-0 sul campo del Sesto Bagnarola, forse, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, ma un solo punto nelle ultime cinque partite non potevano certo far ben sperare il tecnico sul prosieguo della stagione. «Mi sono semplicemente accorto che la squadra non rispondeva più, e a me era venuto meno l’entusiasmo. Lasciare per me non è stata una scelta facile perché non fa parte del mio carattere, ma penso che ci siano delle occasione in cui sia giusto fare un passo indietro nel rispetto di se stessi in primis». «Avrei preferito essere esonerato. Ma se ho fatto questa scelta è per il bene del Flumignano stesso, a cui rimango profondamente affezionato. Se non avessero perso anche quasi tutte le nostre dirette concorrenti alla salvezza non avrei lasciato proprio dopo questa gara: l’ho fatto perché, andandomene ora, so di lasciare ancora qualche speranza di salvezza al club e al collega che mi succederà. Una scelta di coscienza e, appunto, per il bene di tutto l’ambiente. Dal canto mio non ne avevo più, avevo esaurito tutte le energie: ho provato a recuperare la squadra in tutti i modi, operando dal punto di vista tecnico, tattico, e psicologico, ma non è stato sufficiente. Posso dirmi tranquillo però, perché so di averle davvero provate tutte». «Mi spiace solo di aver lasciato avendo la consapevolezza di aver avuto poche frecce a disposizione della mia faretra. Voglio dire: salvarsi in un campionato di Promozione con a disposizione una sola punta di ruolo, e parlo di Torossi che tra l’altro è arrivato a dicembre dopo sei mesi di inattività, e due soli difensori di ruolo è dura. Le ultime partite le abbiamo affrontate con gli uomini contati». (e.b.)

B

La prossima giornata

La prossima giornata

15|3|2015

Bannia Brian Flumignano Lignano Pravisdomini Pro Fagagna Spal Cordovado Teor

Porcia Diana Reanese Sesto Bagn. Prata Rivignano C.Fiume/Bannia Flaibano

15|3|2015

Aurora Juventina S.A. Ronchi San Luigi Sevegliano Torviscosa Trieste Calcio Valnatisone

Pro Cervignano Costalunga Com. Gonars S.Giovanni Ts Muggia Torreanese Sangiorgina Cormonese

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CALCIOFOTOGALLEY CALCIOUDINESE

PROMOZIONE GIR. A

RIVIGNANO PRAVISDOMINI

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Foto:DARIO BIANCHI

08-03-2015

14 | 11 03 2015 | TremilaSport+


FOTOGALLEYCALCIO UDINESECALCIO

TremilaSport+ | 11 03 2015 | 15


CALCIO PRIMACATEGORIA

L'estremo difensore dei coltellinai FRANCESCO MORAS racconta la favola biancazzurra

RIVELAZIONE

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MANIAGHESE DOC Da due stagioni Moras difende i pali del Maniagolibero dopo una vita trascorsa al Maniago.

uidato da Giuliano Gregolin, il Maniagolibero si sta rendendo protagonista quest’anno di un vero e proprio miracolo calcistico: approdato per la prima volta nella sua storia in Prima Categoria, il club dei coltellinai si ritrova ora non solo salvo e sereno, ma in piena lotta per guadagnarsi un posto ai prossimi play-off, e lo sta facendo a suon di punti, vittorie, e prestazioni sorprendenti. Il 3-2 sul fanalino di coda Virtus Roveredo è valso la sesta vittoria di fila: la marcia è di quelle trionfali tant’è che anche il primissimo Casarsa ha dovuto chinare la testa e gettare la spugna al suo passaggio. A fare il punto della situazione in casa Maniagolibero è l’estremo difensore di casa, Francesco Moras. «Questo è un campionato molto equilibrato e la classifica lo dimostra – commenta il portierone biancazzurro -; ci sono molte squadre in pochi punti ma penso e spero che ce la potremo giocare fino alla fine con gli altri club che gravitano in zona play-off, vedi l’Union Pasiano, il Corva e il Vivai Rauscedo. Le due squadre che più di tutte mi hanno sorpreso, invece, sono il Casarsa e l’Union Pasiano, molto forti e con giocatori di categoria sicuramente superiore». Dopo i tanti anni al Maniago, Moras due estati

In questa squadra ho trovato una vera e propria famiglia 16 | 11 03 2015 | TremilaSport+

LA SCHEDA

MANIAGOLIBERO

LA SCHEDA Francesco Moras è nato a Maniago il 13 giugno 1990 ed è stato per anni estremo difensore del Maniago, formazione con la quale ha fatto tutta la trafila delle giovanili fino ad approdare in prima squadra. “Per 18 anni ho vestito la maglia del Maniago e in tanti anni mi sono tolto delle bellissime soddisfazioni, esordendo in Promozione a sedici anni e disputando due Tornei delle Regioni con la Rappresentativa, in Veneto e in Abruzzo”. Da due anni è portiere del Maniagolibero.

fa ha accettato con rinnovato entusiasmo la sfida Maniagolibero nonostante la categoria inferiore: «Ho sposato la causa Maniagolibero per il progetto serio che c’era alla base, e infatti abbiamo vinto subito il campionato. Volevo rimettermi in discussione in una categoria che avevo lasciato due anni prima, il bisogno di cambiare prima o poi si fa sempre sentire e gli stimoli nuovi sono ciò che ti permette di crescere. E a conti fatti è una sfida che sta dando i suoi frutti. Anche perché al Maniagolibero mi trovo benissimo: è una società umile e con molta gente che ha voglia di fare, dalle cuoche al guardalinee tutti danno una mano e ci si aiuta a vicenda. Siamo un gruppo molto unito e ho dei compagni di squadra speciali: qui ho trovato una vera e propria famiglia. Tutto è ancora più bello - precisa Moras - se teniamo presente che per il Maniagolibero si tratta della prima partecipazione nella sua storia al campionato di Prima Categoria: l'obiettivo iniziale era quello di salvarsi il prima possibile e ora ci stiamo togliendo delle soddisfazioni enormi». Moras viene da una famiglia in cui il ruolo del portiere viene tramandato da generazioni, per lui, quindi, la scelta di quale ruo-


PRIMACATEGORIACALCIO

L'INTERVISTA

TEMPORINI, COL VALERIANO SARA' DECISIVA GIRONE A

PORTIERI Francesco Moras con il compagno di squadra e di reparto, Thomas Sartor.

lo ricoprire in campo è stata semplicemente una questione naturale: «Ho sempre fatto il portiere sin da quando avevo cinque anni: ho scelto questo ruolo perchè mi piaceva, mi affascinava, e soprattutto perchè tutti, in famiglia, nonno, papà e zio, lo facevano. Non ho fatto altro che perpetuare una tradizione di famiglia». Di esperienze intense, a Moras, il calcio ne ha regalate parecchie ma il portierone ha anche qualche idea su quello che vorrebbe che fosse il suo futuro nel mondo del pallone: «Il momento più bello della mia carriera è stata l'annata 2006/2007 da fuori quota del Maniago in Promozione e come portiere della Rappresentativa, premiato a fine anno come miglior portiere del campionato; quello più brutto rimane indubbiamente la retrocessione in Prima Categoria del 2009, sempre col Maniago. Ma guardando al futuro, un piccolo sogno nel cassetto ce l’avrei: è quello di poter continuare a giocare a buoni livelli ancora per diversi anni e di farlo divertendomi, sperando magari di diventare un giorno preparatore dei portieri in modo da rendermi utile e insegnare tutto quello che so su questo ruolo alle nuove leve emergenti». Pur essendo ancora molto giovane, Moras calpesta i campi da gioco da tante stagioni e di legami importanti, fra i rettangoli verdi, ne sono nati parecchi: «Thomas Sartor, il portiere che condivide con me l'annata qui al Maniagolibero, è il mio migliore amico, e tuttavia in campo siamo grandi rivali. Ho poi avuto molti mister,

fondamentali per il mio processo di crescita, a partire da Giuliano Gregolin che mi ha fatto esordire in prima squadra e passando a Mendoza, Bertolo, Lella, e Leonarduzzi. Tutti mi hanno dato molto per crescere calcisticamente e come persona, ma un grazie speciale sicuramente va ai preparatori Sandro Zanier e a Luca Moras: due preparatori ottimi, quel poco che ho fatto lo devo sicuramente a loro». Nel prossimo turno di campionato il Maniagolibero è atteso da un derby caldissimo contro i vicini di casa del Vajont: «Quello col Vajont è un derby vero e proprio, e come in tutte le partite di questo genere non importa tanto la posizione in classifica, lo stato fisico o quello mentale, bisogna solamente aver voglia di vincere, di essere superiori all'avversario e cercare di portare a casa a tutti i costi i punti in palio. Per noi si tratta di una partita molto importante e nonostante qualche infortunio daremo il massimo per vincere e staccare ancora di più in classifica i cugini del Vajont». Elia Bianco

A

B

La prossima giornata Barbeano Camino Casarsa Rivolto Union Pasiano V. Roveredo Vajont Vivai Rauscedo

Caneva Valeriano Vallenoncello Gravis Corva Pol. Codroipo Maniagolibero S.Quirino

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La prossima giornata

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Quarto successo di fila per il Camino che pare aver ingranato la marcia giusta e ad alta velocità scalza anche i diretti concorrenti del Vallenoncello. Dopo la resurrezione dal peggior momento della stagione – un punto in tre partite e la sconfitta nel derby contro il Codroipo del primo febbraio – ora i Temporini-boys ci credono eccome all’obiettivo playoff: «L’aspetto più importante che questa meritata vittoria ci consegna è legato alla continuità di risultati che stiamo ottenendo: era proprio ciò che ci voleva - commenta il tecnico Simone Temporini -. Oltretutto abbiamo vinto una partita contro una diretta concorrente che come noi ambisce ai play-off e che versa in uno straordinario stato di forma: nel girone di ritorno hanno fatto più punti del Casarsa. Sono contento di come i miei ragazzi hanno reagito in questo delicato momento della stagione, perché ammetto che, in settimana, durante gli allenamenti, non avevo visto il piglio giusto: invece la squadra mi ha stupito per come ha saputo reagire quando contava». Alle porte la delicata sfida contro il Valeriano: «Sarà una partita più che mai decisiva: loro sono una squadra ostica e molto fisica, difficile da affrontare perché è brava nelle ripartenze e altrettanto a chiudersi efficacemente dietro. La ritengo una sfida anche più complicata di quella col Casarsa che affronteremo il turno successivo. Ma l’appetito vien mangiando, e ora che abbiamo messo in fila quattro vittorie e stiamo godendo dei risultati non ci vogliamo certo fermare; anzi, arrivati a questo punto ci sentiamo in dovere di vincere e di puntare alla post season. Reniero? Lì davanti è fondamentale. Quando siamo rimasti in dieci da solo impegnava due avversari». (e.b.)

La prossima giornata

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Caporiacco Fauglis Ragogna Real Ud Est Risanese Rive D'Arcano Tarcentina U. Martignacco

N.Sandanielese Santamaria Ancona Isontina Buiese Cassacco Lav. Mortean Fulgor

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Breg Fo.Re Turriaco Gradese Muglia Primorec Pro Romans Med Sovodnje Terzo

Domio Aquileia Mariano Azzurra Go Isonzo S. P. Sistiana Ponziana S.Andrea SV

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CALCIOFOTOGALLEY CALCIOUDINESE

seconda CATEGORIA GIR. B

PAGNACCO MAJANESE

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Foto:ALBERTO TRANGONI

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FOTOGALLEYCALCIO UDINESECALCIO

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Foto:ILARIA METUS

CALCIOSECONDACATEGORIA

La formazione del Moruzzo che milita in seconda categoria girone B

IL MORUZZO CI CREDE 8 punti nel girone di andata, poi la rinascita. Il presidente Metus: “Cuore e grinta. Così abbiamo dato la svolta al campionato”

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MASSIMO METUS presidente del Moruzzo

uore e grinta: queste sono le ricette della rinascita del Moruzzo. 8 punti nel girone d’andata. La retrocessione che già sembrava segnata. Poi l’inversione di tendenza. La svolta. Il sorpasso ai danni delle dirette concorrenti. E ora la salvezza a una manciata di punti. Tre le vittorie nelle ultime sei partite: lo scalpo ai danni del Cussignacco, terza forza di questo campionato. L’ultima vittima i Grigioneri, in piena lotta per i playoff. Se il campionato fosse iniziato a gennaio ora i bianco – neri lotterebbero per la promozione in Prima Categoria. “Abbiamo resistito anche dinanzi alle sfortune – dice il Presidente del Moruzzo, Massimo Metus – Ci abbiamo creduto. Nella nostra situazione chiunque avrebbe esonerato il proprio allenatore. Invece noi non l’abbiamo fatto. Trangoni (il tecnico dei bianconeri ndr) è l’artefice della sto-

«Chiunque avrebbe esonerato l’allenatore. Invece noi ci abbiamo creduto. E ora ce la giochiamo fino in fondo» 20 | 11 03 2015 | TremilaSport+

rica permanenza lo scorso anno in seconda categoria e sa il fatto suo. E ora si vedono i frutti della preparazione. Ha lavorato bene e la squadra lo segue. Si è rivelata insomma una scelta azzeccata”. D: Ma come si spiega questo girone d’andata così negativo? “Ci è mancata un po’ di fortuna e cattiveria. Abbiamo avuto molti infortunati che solo ora sono rientrati. Abbiamo sempre fatto belle partite, ma poi quando subivamo i gol ci demoralizzavamo. Ora la squadra ci crede, i compagni si aiutano, corriamo per 90 minuti e oltre, segno che la condizione fisica c’è, e, come si sa, le vittorie portano vittorie e morale”. D: Il calendario vi è favorevole con quattro partite in casa e tre fuori “La salvezza è alla nostra portata, ma saremo noi e solo noi a giocarcela. Il destino è solo e unicamente nelle nostre mani. Ora arrivano gli scontri diretti e se non li affronteremo nella maniera giusta, allora sarà solo colpa

nostra. Abbiamo davanti a noi Pagnacco, Moruzzo, Coseano e Venzone, quattro rivali per la salvezza. Ogni gara è decisiva per fare un passo avanti. Dobbiamo fare molta attenzione e non pensare che il traguardo è dietro l’angolo. Affronteremo ogni gara a viso aperto” D: Quale è stata la ricetta del rilancio? “Cuore e grinta. Abbiamo messo l’orgoglio ogni oltre ostacolo nella consapevolezza che nella situazione in cui ci trovavamo non avevamo nulla da perdere. Lotteremo fino alla fine, senza guardare agli altri risultati. La salvezza dobbiamo guadagnarcela sul campo, senza pensare alle sorti degli altri”. D: Cosa manca ancora alla sua squadra per il salto di qualità? “Un po’ di cattiveria, esperienza e mentalità vista che nella sua storia il Moruzzo ha fatto unicamente la Terza Categoria. Ma dalla nostra parte abbiamo l’entusiasmo” (d.v.)


TERZA CATEGORIACALCIO

2a Categoria A

Testa a testa tra Calcio Aviano e Valvasone. La diretta inseguitrice accorcia le distanze dalla capolista e si porta a soli due punti grazie al colpaccio esterno sul campo del Tiezzo. Grande lotta in fondo alla classifica per evitare lo spettro della retrocessione. Il Morsano al Tagliamento con la vittoria abbandona l’ultimo posto in classifica e inguaia il Maniago. Nelle zone calde anche la Liventina.

2a Categoria B

SUI CAMPI DI SECONDA E TERZA

Il Riviera approfitta dello scivolone del Bearzi sul campo del Coseano e vola a + 7 mettendo una prima pietra sulla promozione. Il Treppo Grande si fa sorprendere dal Venzone e perde una preziosa chance in ottica playoff anche alla luce della sconfitta del Tagliamento sul campo del Cussignacco. Vincono le ultime cinque. Giornata sfavorevole per l’Arteniese che ora rischia grosso.

FOCUS

Il Nimis, la rivelazione del campionato

IL MIRACOLO DEL NIMIS

3a Categoria

2a Categoria C e D

L’

Botta e risposta tra Azzurra Premariacco e Palazzolo. Tutto immutato in vetta alla classifica, mentre la Serenissima sembra ormai aver mollato la presa e ora è nel mirino delle inseguitrici per il discorso che vale i playoff. Nel girone D alla Pro Gorizia basta una rete per mantenere i 10 punti di vantaggio sullo Zarja. Aurisina ancora assente e vittoria a tavolino per il San Canzian.

L’AZZANESE RISCHIA IL PRIMO POSTO Quattro punti in tre partite: qualcosa si è inceppato in casa Azzanese ed è così che ora i Falchi si trovano ora a soli due punti dalla capolista. Nel girone B il tre Stelle rafforza il comando battendo il Forum Julii, mentre in seconda posizione si rivedono i Rangers. Nel girone C tutto facile per la Maranese in casa dell’Alabarda.

ultima sconfitta risale a fine novembre contro il Forum Julii. Da allora ha collezionato 27 punti in 11 partite. Stiamo parlando del Nimis…pardòn del miracolo Nimis. Un anno fa la squadra non esisteva, oggi lotta per un posto al sole, per i playoff che possono portare in Seconda Categoria. A spiegarci meglio cosa c’è dietro questa rinascita è il mister Marco Comelli. “Sto guidando un grande gruppo di ragazzi e la società sta facendo i salti mortali per ricostruire il tutto”. D: Un giusto mix. Ma come è iniziata questa bella favola… “Siamo riusciti a ripartire con i ragazzi del paese riportandoli vicino. Lo scorso anno è stata formata una squadra di juniores che prendeva batoste di partita in partita. Ma questo ha cementato il gruppo. Gli stessi giocatori hanno chiesto di partecipare al campionato di Terza Categoria. E dopo un inizio difficile sono arrivati i risultati. Ora il gruppo mi chiede di fare tre allenamenti a settimana, cosa inusuale per una squadra di Terza Categoria. Il lavoro ci ha portato proprio lì, a crederci e a sperare” D: Siete riusciti a superare anche gli infortuni “Sì. Abbiamo perso il portiere titolare e ora a difendere la rete c’è un 17 enne. Per infortunio poi ci è venuto a mancare Gervasi, che per noi è una colonna. Ma dalla nostra

parte abbiamo l’entusiasmo e la gran voglia di lavorare” D: Ora i playoff sono dietro l’angolo “Io sono stato chiaro con i miei ragazzi: se dentro di noi abbiamo un sogno è giusto andarcelo a prendere. Siamo partiti senza pressioni, e ora dobbiamo continuare a farlo. Se andrà bene, sarà tutto di guadagnato. Altrimenti non sarà una stagione fallimentare, anzi. Il nostro campionato lo abbiamo già vinto” D: Quali sono le rivali più accreditate? “A dir la verità la squadra che mi ha impressionato di più, tolto il Tre Stelle, che merita la promozione, è il San Gottardo. E non capisco come mai siano ancora in una posizione arretrata di classifica. Penso che ci sarà lotta fino alla fine e che le prossime tre o quattro gare saranno decisive. La Forum Julii non molla di un centimetro, I Rangers stanno avendo un passo costante. I Rizzi hanno un bomber come Emiliano Picco e un allenatore come Fausto Milanese che sono due valori aggiunti. Insomma che la giochiamo con tutti. E noi al miracolo ci crediamo, veramente”. Davide Vicedomini

Un anno fa la squadra non esisteva oggi è quarta in classifica e si gioca un posto per i playoff TremilaSport+ | 11 03 2015 | 21


CALCIOGIOVANILE REGIONALE

sfida tutta triestina nei giovanissimi Il Flaibano allunga. La capolista approfitta della debàcle della Sanvitese e si porta a 8 punti di vantaggio nel girone A degli juniores. Delusione per il Lumignacco che coglie solo un punticino contro la Gemonese e scivola addirittura al quinto posto dopo aver cullato anche i sogni di titolo. In grande spolvero il Tricesimo e il Cordenons entrambe a segno con un poker. Nel girone B la Manzanese va sola in vetta mentre il Trieste si deve accontentare di un pareggio Nella categoria allievi il Donatello sogna in grande. Battendo il Trieste calcio in casa dei giuliani vola in testa alla classifica. E’ ormai una lotta a tre. Anche l’Ancona vuole dire la sua. La vittoria sulla Sanvitese mantiene gli udinesi a soli due punti dai cugini. Negli altri gironi il Tricesimo rintuzza l’attacco del Casarsa. Si fa sotto invece la Manzanese vittoriosa contro il fanalino di coda Sangiorgina. Nel girone C resta tutto immutato in vetta con i Falchi al comando e il Rivignano costretto a inseguire. Nei giovanissimi il titolo si gioca in casa trieste. San Luigi e Trieste Calcio appaiate a quota 24 mentre il Tricesimo vincendo in casa del Donatello balza al terzo posto in classifica. Negli altri raggruppamenti doppio balzo in avanti dell’Udinese B. Strapazza la Cormonese, approfitta del pari del Tolmezzo e va al comando solitario. Ma i giochi restano apertissimi. Nel girone C e D nessun problema per Cjarlins Muzane e Ufm Monfalcone.

Gli Allievi regionali del Donatello primi nell'Elite

IL SOGNO DEL DONATELLO

H

anno vinto sul campo dell’ormai ex capolista, il Trieste Calcio, un terreno difficile e sintetico, con una squadra in emergenza. Il Donatello non conosce ostacoli e vola al primo posto nella categoria allievi, girone Elite. A un passo da uno storico titolo, mai riuscito prima d’ora. “È stata una vittoria ricca di soddisfazioni – dice il Presidente Simone Ronco – Ora ci crediamo veramente. Abbiamo preso questi ragazzi nei provinciali. C’è stato un grande lavoro di società. Lo scorso anno sono arrivati terzi e oggi si contendono il titolo. Prevedo una lotta a tre (non solo il Trieste Calcio, ma anche i cugini dell’Ancona ndr) fino alla fine”. Il Donatello, come si sa, è una fucina di talenti e non è nuovo a vittorie. Nel 2010 si aggiudicò addirittura nella categoria giovanissimi il titolo nazionale. Per gli allievi sarebbe quindi la prima volta. “Il nostro obiettivo è portare i ragazzi – spiega Ronco – nel calcio che conta, quello professionistico. Il Torneo delle Regioni, che quest’anno si giocherà a Milano, in occasione dell’Expo, sarà un’ottima occasione.

Abbiamo già tre richieste per altrettanti allievi da società di Lega Pro”. Il campione Totò di Natale che “sponsorizza” il Donatello ha già più volte espresso il desiderio che da questa squadra esca fuori il suo erede. E un nome e cognome c’è già: si chiama Vincenzo Madonna, napoletano proprio come Totò, capocannoniere del torneo. Un numero 10 che promette di fare scintille “Poca voglia di studiare – sorride Ronco – ma un grande talento”. E tra gli artifici di questa scalata al successo degli allievi c’è il mister Igor Bric che già un anno fa sulle colonne dei giornali disse che “la sua squadra sarebbe stata pronta per il titolo”. E così è ora. “Finora è sempre mancato qualcuno in squadra eppure siamo riusciti a fare risultato. – dice Ora non dobbiamo illuderci perché il campionato è molto equilibrato e ancora lungo. Di chi dobbiamo avere paura? Di noi stessi e basta. Non dobbiamo pensare di avere già la vittoria in tasca”. (d.v.)

Gli udinesi vicini al titolo negli allievi Elite

22 | 11 03 2015 | TremilaSport+


GIOVANILE PROVINCIALECALCIO

provinciali in pillole JUNIORES

OL3... GLI OSTACOLI

Quella del consorzio è una delle dieci scuole calcio qualificate in regione

S

crivi Ol3 e leggi Attimis, Faedis e Povoletto. Il consorzio di squadre nato cinque anni fa ha anticipato un po' l'Unione dei Comuni. L'unione fa la forza e l'investimento e soprattutto gli sforzi a lungo andare sono stati ripagati. Ad oggi l'Ol3 è una delle dieci scuola calcio qualificate delle regione. 150 i ragazzi del settore giovanile a cui si aggiungono i 20 giocatori della prima squadra. Un esercito di 170 calciatori: dieci le squadre dai primi calci agli allievi. Per gli juniores invece vale una collaborazione con la Torreanese per cui dieci giovani speranze militano nella formazione giallorossa. Viceversa la Torreanese “presta” alcuni giocatori ai giovanissimi dell'Ol3. I risultati sono lusinghieri i ragazzi e l'obiettivo nemmeno tandel vivaio to lontano per il prossimo anno è di avere tre squadre nei regionali. I giovanissimi provinciali del 2011 sono a metà classifica al loro primo anno di esperienza. I giovanissimi regionali dopo aver chiuso la prima fase al terzo posto dietro a Tricesimo e Donatello ora sono sempre terzi nel loro girone con l'obiettivo di salvarsi. Ma le grandi soddisfazioni arrivano dagli allievi. Sia gli sperimentali che soprattutto i provinciali classe '98 – '99 sono in vetta alla classifica. Gli sperimentali

150

comandano davanti a squadre blasonate come Monfalcone e Fontanafredda. I provinciali hanno l'ambizione di agguantare il titolo per approdare tra i regionali. E considerato che il prossimo anno verrà costruito anche una formazione juniores, l'Ol3 si prepara a schierare il tris tra i regionali: juniores, allievi e giovanissimi. Un evento mai successo prima d'ora e fatto insperato fino a qualche anno fa quando a prendere in mano il settore giovanile è stato il duo Battistig – Tomasino. “Abbiamo rilevato un settore – dice Alessio Battistig – che aveva delle problematicità. Siamo riusciti a recuperare una cinquantina di ragazzi e ora siamo diventati un punto di riferimento per le valli del Natisone. Ma non mancano ragazzi che arrivano anche da Udine”. Insomma l'Ol3 si allarga oltre Attimis, Faedis e Povoletto.

ALLIEVI Allungo forse decisivo dell’Ol3 a sette giornate dal termine. La capolista approfitta del pari tra Bujese e Majanese (rigore sbagliato a 10 minuti dal termine dai gialloblu) per allungare a 5 i punti di vantaggio sulle dirette inseguitrici. Si fa sotto di nuovo invece il Forum Julii. Nel girone B pioggia di gol per Sedegliano e Rizzi, con la capolista che può vantare anche un turno in meno e la possibilità di allungare.

Foto:METUS

Gli Allievi provinciali dominatori incontrastati delloro girone. Sotto, la formazione dei giovanissimi regionali.

Continua la sfida a distanza tra Rizzi e Tre Stelle distanziate di soli 5 punti. La Nuova Sandanielese approfitta del turno di riposo del Gottardo per rafforzare la terza posizione in classifica. Tarcentina e Pasianese si annullano e vanificano così la ricorsa al podio.

GIOVANISSIMI Ribaltamento in testa alla classifica con la Pro Fagagna (doppietta di Dapit contro il Moruzzo) che ora comanda con due punti di vantaggio sul Martignacco (questa domenica a risposo). Nel girone B nel big match i Rizzi si impongono e sorpassano il Chiavris. Infine nell’ultimo raggruppamento il Palma realizza nove reti ma non servono per poter accorciare le distanze dal Tre Stelle.

TremilaSport+ | 11 03 2015 | 23


CALCIOC5

EXPLOIT PALMANOVA

IL SUCCESSO SUL BULDOG LUCREZIA METTE I PALMARINI AL SICURO DAI GUAI

flAsH SALFA NEI PANNI DI MASSIMILIANO PALI

FEDERAZIONE

E’ Pierangelo Salfa il sostituto pro-tempore del delegato regionale di calcio a 5 Massimiliano Pali. L’inibizione di otto mesi inflitta a Pali dalla Ficg, per dichiarazioni lesive nei confronti di un direttore di gara e della stessa Divisione calcio a 5 su un noto social network, ha costretto la Federazione ad una soluzione di emergenza, ed il sostituto è stato individuato nell’attuale mister e dg del Futsal Basiliano. SERIE C

BESIC SUPERSTAR: NOVE GOL IN UN COLPO SOLO Sono ben nove le reti insaccate dal bomber della Bassa Futsal, nell’ultimo turno di campionato contro il Tergesteo, Sandi Besic, che con 65 reti (in 23 giornate ndr) mette un solco incolmabile tra se ed il primo inseguitore in classifica marcatori, ovvero Salvatore Castiello (Starfive) fermo a 48. E grazie anche a Besic la Bassa viaggia a mille ed entra per la prima volta in zona play-off

D’AURIA SOLIDO PILASTRO GIALLONERO

SERIE C

Personaggio fondamentale nello spogliatoio ma anche portiere affidabile e concreto: è questo Giovanni D’Auria, 42enne, estremo difensore del Manzano nativo di Castellamare di Stabia, che anche contro il Prata si è fatto trovare pronto quando i gialloneri hanno provato a insidiare la squadra di Goranovic. Con un D’Auria così in forma, Agrizzi può prendersi tutto il tempo necessario per recuperare dall’infortunio patito ad Aquileia, e mister Pittini può dormire sogni tranquilli con due ottimi portieri a disposizione.

MANZANO

ECCO IL COLPO GOBBO

C

ampionato riaperto nel calcio a 5 regionale con la capolista Starfive braccata dal Manzano. La prima della classe dopo lo stop patito sette giorni fa nello scontro diretto non va oltre il pari in casa 2-2 con un combattivo Pentalcor Grado, la squadra allenata da Movio imbriglia quella di Marega e con la doppietta di Civello sogna anche il colpaccio, ma il solito Castiello permette ai cantierini di agguantare il pari. Ora il tesoretto di punti di vantaggio per il team bisiaco si riduce a quattro sull’arrembante Manzano che ha pure una gara in meno avendo già riposato, seggiolai implacabili anche in casa del Maccan affondato con precisione chirurgica 3-0 e senza soffrire più di tanto. Al terzo posto si conferma la Torriana che scava un solco con le inseguitrici espugnando per 3-2 la roccaforte di un Maniago con una prova di grande spessore; per i coltellinai un passo indietro pesante in classifica che li caccia fuori per il momento dalla zona play off. Al quarto posto rispunta la solida Futsal Udinese: i bianconeri non sbagliano sul campo del Tavagnacco dove, sorretti da un Albini in grande spolvero, strappano tre punti impor-

tanti grazie al 6-2 finale; attenzione al ritorno della Bassa Futsal a valanga su un frastornato Tergesteo: goleada di proporzioni bibliche, 15-1, con Besic scatenato, 9 reti che gli consegnano in anticipo la palma di goleador della regione. Tirata ed equilibrata la sfida tra Pordenone e Lignano che termina con un 2-2 che per la classifica scontenta entrambe ma comunque le mantiene ancora in piena lotta play off. Nelle retrovie ritrova il sorriso il Gold Feet Aquileia che rimonta e vince 7-5 contro una Clark in caduta libera; pareggio combattuto 1-1 infine nella sfida tra Tana e Fiamma Longobarda ed anche in questo caso recriminazioni per l’occasione persa su ambo i fronti In serie B arrivano due vittorie per le squadre friulane, che possono oramai brindare alla salvezza quando mancano quattro turni alla conclusione. L’Adriatica compie l’impresa andando ad espugnare 5-4 il campo dei Diavoli di Trebaseleghe, quarti in graduatoria. Non c’è ancora la matematica invece per la squadra di mister Noselli, ma il 7-4 imposto dal Palmanova al Buldog Lucrezia distanzia di ben otto punti gli amaranto dall’ultimo posto.

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FEMMINILECALCIO OBIETTIVI «Caporali, Femia, Sottile e Dragan sono giocatrici di categoria superiore - considera l'allenatore Massimiliano Bagattin - ma il nostro budget non ci consente di scialare. Puntiamo comunque ai play off promozione»

VIVIAMO ALLA GIORNATA

Il Montebello Don Bosco in serie D con un organico da C

È

una sfida che si rinnova ogni nuova stagione, un vivere alla giornata più simile alle teorie evoluzionistiche di Darwin che al semplice, elementare gioco del pallone. Vince il più forte; vince chi riesce ad adattarsi all’ambiente circostante superando da solo le criticità che esso nasconde. L’Asd Montebello Don Bosco, realtà che milita nel campionato di Serie D, è una

«Purtroppo il calcio femminile gode di scarsa considerazione - lamenta Carlo Iannuzzi - e ogni promessa federale nei nostri confronti viene regolarmente disattesa. Eppure non chiediamo contributi a pioggia...». delle isole dell’arcipelago delle Galapagos, un’oasi felice che da ben quindici anni lotta a denti stretti per la sopravvivenza nel calcio femminile regionale. «La verità è che il calcio femminile non viene filato da nessuno – si rammarica Carlo Iannuzzi, dirigente delle nerazzurre triestine –. Durante le riunioni in Federazione si riesce a strappare qualche promessa qui e là che

LE RAGAZZE DEL TAVAGNACCO PORTANO FORTUNA AI COLLEGHI DELL'UDINESE

viene però immancabilmente disattesa. E sì che nessuno si sogna di chiedere contributi a pioggia, visto e considerato il momento poco felice; ci si limita a domandare aiuti logistico-organizzativi al fine di poter svolgere l’attività in strutture adeguate. Noi del Montebello, che siamo nel giro da tre lustri, abbiamo vissuto sia i fasti passati sia i campanelli d’allarme che presagiscono una preoccupante decadenza. Sette anni fa il Friuli Venezia Giulia contava 14 squadre in Serie C, un paio “altalenanti” tra C e B e tre nella massima serie mentre oggi non riusciamo a fare nemmeno una Rappresentativa Regionale. Come fai a trasmettere solidità e continuità se la maggior parte delle società chiudono battenti? È normale che nessuno voglia investire in un progetto così fragile; per contro, se nessuno investe, non riusciremo mai a scrollarci di dosso l’etichetta di sport minore». L’elisir di lunga vita di questo Montebello? «Si chiama autofinanziamento da parte delle giocatrici che pur di praticare il loro sport hanno deciso di sacrificarsi anche economicamente. Abbiamo un organico da Serie C ma per questioni economiche, soprattutto legate

Favorita dalla sosta del campionato di serie A, una rappresentanza del Tavagnacco è stata ospite dell'Udinese allo stadio Friuli in occasione della gara dei bianconeri contro il Torino. "Puntiamo al quarto posto" ha dichiarato sul display gigante Nenè Bissoli, rappresentante

COMBATTENTI Sconfitto domenica 4-2 dalla capolista Padova, il Montebello ha sfiorato il pari e subito il ko in contropiede nel finale. alle spese per le trasferte, abbiamo deciso di affrontare un campionato di Serie D». «Accanto a giocatrici di grande esperienza, come le varie Caporali, Femia, Sottile e Dragan, possiamo contare su alcune giovanissime di futuro avvenire, il portiere Marsanich e il terzino Tic – aggiunge mister Massimiliano Bagattin –. Quest’anno abbiamo perso qualche punto per strada in trasferta, dove molto spesso non potevamo contare su tutta la rosa causa problemi di lavoro. L’obiettivo è quello di centrare i play-off promozione e visto che gli scontri diretti li giocheremo tutti in casa abbiamo una freccia in più al nostro arco». Valeria Degano

più anziana del gruppo che come tale ha pure scambiato la maglia con il presidente dell'Udinese, Soldati (nella foto di Roberto Viotto). Una presenza, quella delle ragazze gialloblù, che ha portato fortuna ai colleghi bianconeri, ritornati al successo dopo quattro mesi di astinenza casalinga. Nella

serie A femminile, invece, il momento non è dei migliori per il Tavagnacco, ormai distanziato dalle primissime posizioni occupate da Verona e Brescia, testa a testa per lo scudetto attualmente sulle maglie delle lombarde. Più dura la stituazione del Pordenone, in piena lotta-salvezza.

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CALCIOUDINESE IL COMMENTO

STRAMA MERITA UN’ALTRA CHANCE È ingiusto metterlo in croce per il modesto campionato dell’Udinese. Su di lui sono piombati gli stessi equivoci e problemi sopportati da Guidolin

Q

di IDO CIBISCHINO

A fronte di qualche errore, il tecnico ha dimostrato di saperci fare (vedi le partite contro Samp e Juve). Via i condizionamenti, si riparta con lui

au, di Kone, di Guilherme... ) è stato annacquato dallo sgretolarsi dello zoccolo italiano per l’età e il logorio di pretoriani come Domizzi e Pinzi; dal fallimento di un’alternativa ritenuta di valore assoluta come Muriel; dallo scoprire in Guilherme non già un regista, ma una mezzala con ritmi da anni Sessanta. E di certo Guilherme non l’ha scelto lui. Dove vuoi arrivare? chiederete. Dico che non abbiamo elementi a sufficienza per dare un giudizio definitivo su Stramaccioni e che perciò mi sembra ingiusto metterlo in croce o porlo di fronte a ultimatum di ogni

go corso come Guidolin? Perchè Stramaccioni - diciamolo forte e chiaro - ha ereditato gli stessi meandri nei quali si era smarrito il predecessore. Intendo l’imprescindibilità da Di Natale, uno che deve giocare sempre sennò si scatena il finimondo, anche se le prestazioni del capitano vanno a intermittenza e, in ogni caso, l’autonomia non supera più l’ora di gioco; intendo l’impossibile coesistenza con Muriel e il conseguente intristirsi (fino alla fuga) del bamboccio colombiano; intendo la consapevolezza, da tecnico aziendalista, di dover mettere in campo uomini da offrire al mercato. Non basta. Il beneficio dei nuovi apporti (parliamo di There-

tipo. Anzi, mi auguro che Pozzo lo confermi, che gli dia una vera chance a orizzonte sgombro, in cui calare le sue idee di gioco e di gruppo. E credo che il paron, ammaestrato dalla storia, opterà per la continuità, se non altro per non macerarsi nei rimorsi nel caso di affermazione dello “scarto” su altra piazza. Confesso, questo sì, che Stramaccioni mi piace come persona, per l'interesse e il rispetto con cui si è calato nell'ambiente friulano. Per il resto chiedo tempo, convinto che sono state di più le contrarietà che ha dovuto subire rispetto al ventaglio di scelte e opportunità che gli era dovuto per tastargli il polso, oltre un mero cambio più o meno riuscito.

uale è stata fin qui la migliore Udinese della stagione? Quella di Genova, versante Samp, sedicesima d’andata finita 2-2. Non mi lascio condizionare dal risultato, che comunque poteva essere migliore (l’Udinese fallì tre volte il gol vittoria) contro la squadra allora più in palla del campionato; parlo del modo di stare in campo, di compattezza ed equilibri raggiunti con la migliore integrazione delle caratteristiche degli uomini prescelti. Tra di essi c’erano Pinzi e Kone (con Badu) in mezzo, Geijo e Thereau davanti, entram-

lifica; per il riproporsi di vecchie gerarchie e abitudini. Nella hit parade stagionale, subito dopo metto Udinese-Juve, per ragioni opposte: una grande partita difensiva, d’altri tempi,

bi attaccanti votati al pressing alto, a fare blocco in fase difensiva, fisici e tecnici a sufficienza per farsi rispettare nel gioco aereo e tenere palla, mobili per allargare il fronte. Fu una piccola rivoluzione quella che operò il 21 dicembre Stramaccioni, salutata come una specie di new deal per le alternative che offriva, per superare un immobilismo sancito dalla sconfitta interna col Verona e in genere dalla sterilità casalinga. Ebbene: quella Udinese così promettente non si è più vista per i malanni di Pinzi (è riapparso domenica, due mesi e mezzo dopo, e guarda caso si è vinto) e dell’attaccante spagnolo, per i nervi scoperti di Kone fuori gioco per tre turni di maxi squa-

con Allan (migliore in campo) a braccare a uomo il fenomeno Pogba, e Piris a imitarlo alle costole di Tevez. Con l’aggiunta di un Di Natale mai così disponibile a sudare e a soffrire anche in copertura, votato alla causa comune più che a quella personale. Potere dei riflettori indotti dalla nobiltà sabauda! Eppure, a fronte di queste prove di innegabile “manico”, la prestazione di Cesena - vergognosa sotto il profilo mentale e del temperamento prima che tecnico - è bastata per far balenare la liquidazione di Andrea Stramaccioni. Non intendo diventarne l’avvocato difensore, mi compete altro, cercare di capire le cose,

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di interpretarle con onestà di pensiero. Tanto per cominciare: chi sostiene l’inadeguatezza di Stramaccioni, cosa si aspettava da lui? Che riuscisse laddove aveva fallito un allenatore di lun-


UDINESECALCIO

VERSO BERGAMO

STAVOLTA REJA MENO SPAVALDO

Foto Roberto Viotto

RISALITA Dopo tre sconfitte consecutive Stramaccioni è tornato in sella battendo il Toro.

Wague (che ha segnato il primo gol in serie A) assistito per l'infortunio. Gli amici napoletani Di Natale e Quagliarella, entrambi a segno ed entrambi a quota 10 gol. A destra, una supporter di Pinzi.

Il benservito a Zola, troppo buono ed emotivamente coinvolto, c'era da aspettarselo. Il Cagliari era in un mare di guai e ci è rimasto: servirà qualcosa di soprannaturale per rianimare gli isolani, riaffidati al santone Zeman esonerato prima di Natale e ancora sotto contratto. Le teorie del boemo sono bizzarre e comunque non abbastanza testate sulle lunghe distanze, stanti appunto i molti esoneri prematuri. Chissà, magari funzioneranno nell'ultimo segmento della stagione. Meno scontata, a onta dei cattivi risultati, la rinuncia dell'Atalanta a Colantuono, da cinque stagioni sulla panchina nerazzurra, grande motivatore e amato dalla piazza bergamasca. Dopo quattro ko di fila, il dg Pierpaolo Marino ha sentito puzza di bruciato (+ 4 sulla zona retrocessione, ma Cesena in bella ripresa) e ha attivato una vecchia volpe come Edy Reja, che ha debuttato domenica in casa del povero Parma rianimato con i milioni della Lega. Ha giocato malissimo l'Atalanta, nonostante il cambio di modulo (4-3-3), rimediando uno squallido 0-0. Domenica a Bergamo arriverà l'Udinese, e Reja non sarà di certo in vena delle spavalderie che esibiva simpaticamente ai tempi laziali. Siamo pronti a scommettere che schiererà Denis, caduto ultimamente in disgrazia, fidando nel colpo dell'ex. In linea teorica, stanti anche i diversi profili psicologici, non dovrebbe essere impresa impossibile per l'Udinese fare risultato. Questione di motivazioni: di certo a mille (ma anche tanta paura) quelle bergamasche, puramente teoriche quelle bianconere, a meno che un'infornata di giovani non immetta bollicine nelle vene della zebra. All'andata, schierata con il 4-4-2, una bella Udinese vinse 2-0 trascinata da Totò e Thereau, entrambi a segno, e da un Allan insuperabile.

di Biancamaria Gonano

I sostenitori dell’Udinese si fanno sentire con la loro passione in tutta la regione, dal mare ai monti,di qua e di là “da l’aghe”. A Sequals c’è da molti anni un club storico dedicato a Primo Carnera, indimenticato campione di pugilato che nel piccolo centro pordenonese ebbe i natali. Ci racconta la sua genesi la presidentessa Anna Pellarin: “Il club fu fondato dopo il terremoto ed era molto attivo all'epoca, quando c'era l'usanza di organizzare le mascherate ogni

pRIMO CARNeRA seQuAls

anno. Poi ad inizio anni '90 si è un pò "addormentato" fino a due anni fa, quando mia sorella ed io pensammo di ridargli nuova vita ed entusiasmo, mantenendo il nome originario e anche la sede

storica del "Bar Bottegon" dove ci si ritrova per le partite e per commentare i momenti positivi e negativi della squadra bianconera. Per i fedelissimi che seguono le partite alla tv offriamo la pasta o qualche altra pietanza proprio per cementare la nostra unione. I nostri soci non sono moltissimi, circa una sessantina, che per un paesino di 800 anime non

è comunque male. Poi, si sa, aumentano o diminuiscono in base all'annata. Abbiamo delle figure storiche come la nostra "mascotte" chiamato "il Zit", socio da sempre che soffre come pochi, piange e si arrabbia ad ogni sconfitta e gode come un matto ad ogni vittoria. Il consiglio è per lo più formato da donne: mia sorella Sonia è la vice e, tranne due maschietti, il resto del consiglio è tutto rosa! Siamo piccolini e nell'organizzare le trasferte ci appoggiamo ad altri

club come Roveredo in Piano, Maniago e Sevegliano, con cui abbiamo ottimi rapporti. In fondo, visto che il calcio è un gioco di squadra, noi crediamo che pure i club debbano "lavorare di squadra" specialmente nei momenti più difficili. Lo scorso anno abbiamo fatto la prima cena assieme al club di Maniago con ospiti alcuni giocatori ed è stata un serata straordinaria. La squadra quest’anno non sta offrendo molte gioie ai tifosi ma l’ attaccamento rimane".

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CALCIOUDINESE

FIERA DI UDINE

14 //15 MARZO 2015 “Il Fitness, lo Sport ed il Benessere in Fiera”, è la più importante manifestazione annuale dedicata al Benessere della persona nel Friuli Venezia Giulia. La sesta edizione, trova vita all’interno di ben sei padiglioni in abbinata alle aree esterne del complesso Fieristico di Udine. Con un ideale percorso tra le varie espressioni dell’Essere; il Corpo, la Mente e lo Spirito, i visitatori vengono guidati nei padiglioni incontrando aziende espositrici qualificate ed esperti di settore che presenteranno prodotti, idee, progetti e percorsi, finalizzati al naturale benessere psicofisico della persona.

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AREA “CORPO”

AREE "MENTE"

AREE “SPIRITO”

AREE “BAMBINI”

FITNESS // SPORT // BENESSERE

Che sia quindi il semplice correre o andare in palestra, la curiosità di “scoprire” i benefici della meditazione o cosa sia la crescita personale non importa. All’FSB Show ogni visitatore ha modo di conoscere e avvicinarsi a quelle piccole o grandi scelte che lo possono aiutare a “STAR BENE”. ORARI: Sabato 14 Marzo 9.30 - 19.30 Domenica 15 Marzo 9.30 - 19.30 TremilaSport+ | 11 03 2015 | 29


FITNESS // SPORT // BENESSERE

area CORPO

espressione fisica dello Star Bene Sport, in tutte le sue interpretazioni, dal semplice camminare all’agonismo, viene data l’occasione di conoscere e misurarsi con tecniche e specialità sotto l’attenta guida di esperti, tecnici ed esponenti appartenenti alle Associazioni e Federazioni del CONI presenti.

Sport anche come sano passatempo formativo per i bambini che si avvicinano all’attività fisica grazie ad un approccio ludico. Le realtà partecipanti avranno modo di coinvolgerli in attività di apprendimento degli schemi motori di base con aree gioco, laboratori creativi e tante attività per tutti i gusti. Ma anche Fitness e Danza, con tante nuove proposte in materia, dimostrazioni, corsi, sedute ginniche, con la conferma di

quanto di buono presentato in passato e l’introduzione di importanti novità che innalzeranno l’offerta tecnica/ qualitativa dell’evento. Le Arti Marziali e da Combattimento sono rappresentate dagli esponenti delle migliori Scuole ed Associazioni di categoria, che daranno modo ai presenti di potersi mettere alla prova nelle diverse specialità. Ricca per gli appassionati l'offerta nel campo degli stage e degli incontri, con appuntamenti di carattere nazionale ed internazionale. Tutte le attività nelle singole sezioni vengono supportate da un’ampia e qualificata offerta commerciale di articoli e novità per lo Sport, il Fitness, le Arti Marziali e il Combattimento. Ma non solo, nell’ampia sezione dedicata al Wellness, tutti potranno provare le sensazioni delle tradizionali o moderne tecniche di massaggio e manipolazione proposte dai più qualificati Operatori del settore. La presenza di esperti darà l’opportunità di informarsi circa un corretto regime alimentare, abitudini, tecniche, turismo di settore, suggerimenti ed indicazioni per ricreare uno spazio Benessere nel proprio ambiente domestico.

aree MENTE

chiave di accesso ad un grado di maggiore consapevolezza Capita a quasi tutti di avere la sensazione che nella vita ci manchi qualcosa, ma senza capire esattamente cosa. Questo è la conseguenza del fatto che il nostro cervello opera con un meccanismo inconscio di filtraggio; setaccia le informazioni che riceve e lascia passare solo quelle rilevanti per la nostra sopravvivenza. Questo stato ordinario di coscienza limitata non ci mette in grado di vedere il mondo come è, ma ci limita ad ordinare le cose secondo categorie o etichette pre esistenti. La conseguenza di questo schema è portarci a vedere la realtà come "un insieme di cose a cui attribuire un valore" e impedirci di vedere "la natura delle cose". La maggior parte di noi vive quindi all'interno di un ristretto campo di percezione che sminuisce le potenzialità della nostra vita. Se esistono cose che ci possono aiutare ad affrancarci da queste catene mentali, allora vale la pena indagarle esplorando le aree dedicate alla Mente, presenziare ad incontri e workshop tenuti da

PAD

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Padiglione 7 Sabato 14 Marzo

Domenica 15 Marzo

Manifestazioni ore 10.00 / Trofeo FSB Taiji & Tuishou ore 15.00 / 3^ Trofeo FSB Wushu Moderno ore 15.00 / 5^ Edizione Gioco Sport e Gara di Forme per bambini ore 19.00 / Gran Galà delle Arti Marziali ore 19.00 / 5^ Edizione Trofeo Sanda Cup Udine

Manifestazioni ore 10.00 / 3^ Trofeo FSB Kung Fu Tradizionale ore 10.00 / 3^ Tappa Interregionale Fight 1 ore 10.00 / Alpe Adria Championship Csen discipline Muay Thai e K1 ore 10.00 / Torneo Point Fighting ore 10.00 / Gara di Kata e Kumite, Qualificazioni Regionali Filjikam e 2^ Tappa Regionale del circuito Karate Csen

Stage Arti Marziali ore 10.00 - 12.00 / Iaido - Ju Jitsu M° Madeddu ore 10.00 - 13.00 / Kyusho - M° Frisan ore 10.00 - 13.00 / Scherma Antica - Sala D'Arme Achille Marazzo ore 15.00 - 17.00 / Muay Thai Boran M° Saitta ore 15.00 - 17.00 / Silat - M° Brecevaz

ARZO SABATO 14 M I DEL CONSIGLIO DEI MINISTR

CON IL PATROCINIO DELLA

PRESIDENZA

dello SPORT INTEGRATO Giornata Nazionaleaper ta a tutte le associazioni Iscrizione gratuita con ragazzi diversamente abili.

CENTRO SPORTIVO EDUCATIVO NAZIONALE - www.censfriuli.it - csenfriuli@tiscali.it


FIERA DI UDINE 14 //15 MARZO 2015 esperti e maestri di disciplina, sul potenziamento delle risorse personali, venire a conoscenza di metodologie atte alla crescita individuale.

aree SPIRITO

senso di Essere al di là di corpo, mente, spazio e tempo Il tema della spiritualità è legato alla possibilità di una nostra natura divina. Scienziati, filosofi e teologi, ricercano il segno di questa appartenenza riportata da esperienze personali visionarie o mistiche di maestri, guru e santoni. Nel Padiglione 9 "Il Benessere

Integrale", il tema è affrontato in modo multidisciplinare. I visitatori sono accolti in un’ atmosfera raccolta e rilassata, in cui l’uomo è posto al centro e visto nell’insieme olistico di corpo, mente e spirito. Aziende, associazioni culturali, scuole, scrittori, editori, studiosi ed esperti, aiuteranno a trovare un senso personale alla nostra esistenza. “Il padiglione 9 “BENESSERE INTEGRALE” ospiterà solo aziende espositrici qualificate nella produzione di prodotti e servizi per quelle discipline olistiche che hanno come scopo il naturale sviluppo biofisico dell’individuo ed il ri-equilibrio energetico di corpo, mente e spirito. Due giornate dedicate a conferenze, presentazioni, spiegazioni, approfondimenti, in cui si andranno ad indagare pratiche, prodotti, discipline e stili di vita, alternativi e sostenibili. Due giornate aperte a tutti; imperdibili per chi vuole farsi un’idea corretta, per il simpatizzante che già conosce, per l’operatore che desidera aggiornarsi con le nuove proposte. Si potrà “toccare con mano” discipline e pratiche tradizionali ed innovative, informarsi in relazione a medicina complementare ed alternativa, ritrovare farmaci e prodotti omeopatici, individuare operatori nel campo della naturopatia,

erboristeria ed editoria di settore, oltre che scuole ed associazioni culturali. Si porrà attenzione verso le tematiche che vanno a mediare i ritmi frenetici di questi tempi e gli stili di vita di questa società, improntati ad una “esasperata esteriorità dell’essere”. Tempi in cui è sempre più percepita la necessità di trovare un modo di essere più sostenibile, più consapevole, improntato a ritmi più lenti e teso a metterci in armonia con noi ed il mondo che ci circonda. L’idea nasce quindi con la volontà di offrire al visitatore, tra tante idee, quella più consona a sé, prendendosi cura di se stessi, scoprendo realmente chi siamo e quale sia il senso profondo dello stare in questo mondo.”

aree BAMBINI Grazie alla collaborazione delle Federazione del Coni, delle Associazioni e dei gruppi di animatori professionisti coinvolti nel progetto, 2.500 mq espositivi al coperto ed altrettanti occupanti gli spazi esterni, verranno dedicati alle attività di apprendimento e svago per tutti i più giovani fino ai 14 anni d’età. Dallo sport ai vecchi giochi di strada di un tempo ed aree attrezzate dove poter svolgere attività genitori/figli nel segno dei principi di rispetto ed

uguaglianza sportiva. Un vero e proprio parco giochi sportivo con oltre 25 discipline differenti da poter provare con mano. Attività nel segno della continuità del “Festival della Cultura Sportiva”, con tanti appuntamenti formativi rivolti in primis alle famiglie, alle persone vicine al mondo dello sport ed a tutti coloro che ritengono che l’attività motoria e le regole di rispetto, convivenza, educazione, che lo sport è in grado di trasferire sulla persona già a partire dalla giovane età, possano in qualche modo migliorarne la qualità della vita e fornire strumenti necessari alla crescita dell’individuo nel rispetto delle regole e del maggior senso civico.

UNIONE ITALIANA

TIRO a SEGNO

Unione Italiana Tiro A Segno Comitato Regionale FVG: UDINE, via Mantova 56 Tel. 0432.1746061 – 335.233718 – E.mail: marte_80@libero.it

PAD

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le belle di TremilaSport

VOGLIO GIRARE IL MONDO

S

i definisce uno spirito libero, Mary, amante della vita e di tutto ciò che sa offrirle, cogliendo al volo le opportunità, senza troppo pensarci su. “Caratteristiche tipiche di noi del Sagittario – sottolinea la modella friulana - . Ma sono per natura una ragazza di mentalità aperta, espansiva, solare e istintiva, tanto che se al mattino, svegliandomi, nasce in me un’idea la attuo immediatamente”. Ama muoversi e viaggiare, Mary, ma anche sulle brevi distanze, l’importante è andare: “Anche per un caffè a Trieste in una bella giornata di sole! Dei viaggi più lunghi che ho fatto mi è rimasto particolarmente dentro l’Egitto con i suoi scenari naturali, dei quali il deserto ha un fascino intenso e suggestivo. Sono sincera, non mi piace però girare il mondo per visitare musei e monumenti: amo la natura, soprattutto il mare, e per viverla nei suoi diversi aspetti sono disposta ad andare ovun-

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Viaggi e natura le grandi passioni di Mary, ragazza immagine e performer friulana

americane. E…la fontana di Trevi a Roma, dove non manco mai, quando vado nella capitale, di lanciarvi dentro la tradizionale monetina portafortuna!”. Va da sé, evidenzia con un sorriso, che anche chi si accompagna a lei debba avere i suoi stessi gusti e il medesimo slancio nei confronti della vita. Ragazza immagine e performer da dieci anni (“Un’attività iniziata per divertimento e che ancor oggi mi piace e mi entusiasma”, ammette), Mary ci regala ora le linee morbide del suo corpo nelle foto di Silvano Zandonella.

que”. Altre sono poi le sue passioni: “Adoro i gatti e i delfini, con le loro evoluzioni, e mi attraggono molto i motori, soprattutto le automobili


le belle di TremilaSport

Mary

Spirito libero


le belle di TremilaSport

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le belle di TremilaSport

TremilaSport+ | 11 03 2015 | 35


BASKET AVVERSARI DA BATTERE Anche a Lignano lo saranno i campioni in carica della Turchia

IL PRESIDENTE Eugenio Crotti, presidente del settore giovanile della Fip, era a Rimini con la delegazione friulana.

IL TESTIMONIAL Alessandro De Pol, uno dei migliori prodotti di sempre del basket triestino, fra i testimonials della presentazione riminese. L'ALLENATORE C'era pure Alberto Martelossi, che dopo l'esperienza bresciana guida ora in A2 Silver la formazione di Ferrara.

STEP BY STEP VERSO L'ORA X LIGNANESE

Mission friulana a Rimini per la nuova vetrina dei prossimi Europei Under 20

R

ibalta d'eccellenza alla Fiera del basket Rnb di Rimini per il campionato Europeo Under 20 maschile che si svolgerà a Lignano Sabbiadoro e Latisana dal 7 al 19 luglio prossimi, con il presidente del Comitato organizzatore, Giovanni Adami, e l'event manager, Davide Micalich, a illustrare la manifestazione, che porterà in Friuli Venezia Giulia il meglio della pallacanestro giovanile europea e alcune future stelle dei campionati professionistici, senza trascurare i vantaggi che deriveranno alla Regione dal punto di vista turistico e commerciale. Testimonials d'eccezione sono stati l'ex azzurro Alessandro De Pol, assistant coach della Tezenis Verona, Giacomo Braida, prei giorni paratore atletico del club scalidi gara gero e responsabile del servizio sanitario di Lignano 2015, Luca Corpaci, tecnico dell'Apu Udine, capolista nel campionato di serie B nazionale, e Alberto Martelossi, allenatore della Mobyt Ferrara di serie A2 Silver oltrechè responsabile tecnico del Gazzetta Summer Camp e del FIBA Europe Clinic for Coaches, che si terranno a margine dell'Europeo. Con loro anche Gionata Zampolli, guardia dell'Apu e membro della Nazionale di 3 contro 3. Alessandro De Pol, medaglia d'oro con l'Italia agli Europei Under 22 in Grecia nel 1992, ha scherzato, ma non troppo, sull'ennesimo, strepitoso evento le-

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gato alla grande pallacanestro organizzato dal Loc di Lignano 2015 che lo "costringerà" a passare per l'ennesima volta le sue vacanze in Friuli Venezia Giulia per godersi dal vivo, come spettatore interessato, lo spettacolo dei migliori prospetti del basket europeo. Giacomo Braida, da sempre legato a Giovanni Adami e Davide Micalich, ha ricordato con orgoglio il percorso fatto dal Loc, che ha iniziato nel lontano 1997 con l'organizzazione del Memorial Malagoli al "piccolo Stadio" di Udine, passando per undici finali nazionali, due tornei internazionali, gli Europei Under 20 femminili 2014 e la consacrazione a livello internazionale con il Campionato Europeo Under 20 maschile 2015. Alberto Martelossi ha posto l'accento sul Gazzetta Summer Camp e sul FIBA Europe Clinic for Coaches, due eventi che affiancheranno il Campionato Europeo, portando a Lignano Sabbiadoro in luglio tanti giovani desiderosi di passare un'estate indimenticabile giocando a basket a stretto contatto con le future stelle europee e tanti allenatori in rampa di lancio che vi riceveranno il diploma da mostri sacri della panchina come Svetislav Pesic, Janez Drvaric, Chris Fleming e Pablo Laso. Luca Corpaci ha riconosciuto dal canto proprio l'importanza clamorosa che riveste un Campionato Europeo Under 20 a Lignano Sabbiadoro per tutti coloro che amano e sono legati al territorio del Friuli Venezia Giulia: reduce dall'esperienza di Bilbao nel 2011, che

fu un grande successo di pubblico e di pallacanestro, il tecnico dell'Apu si è augurato che anche Lignano 2015 possa restare nella storia del basket. Gionata Zampolli si è poi complimentato soprattutto con Davide Micalich, chiedendosi come faccia l'event manager a suddividersi, garantendo sempre massima efficienza, tra l'attività di amministratore delegato dell'Apu di serie B e l'organizzazione di eventi di così grande rilevanza come gli Europei. Presenti a Rimini anche l'avvocato Francesco Maiorana, consigliere della Lega Nazionale Pallacanestro, ed Eugenio Crotti, presidente del settore giovanile della Fip. Il primo ha portato i saluti del presidente di Lnp, Pietro Basciano, assicurando al Loc la disponibilità della Lega Nazionale nel affiancare il comitato organizzatore durante l'evento e sottolineando l'importanza di manifestazioni come l'Europeo Under 20 2015 nella promozione della pallacanestro e nella crescita del movimento. Parole che, in un contesto di festa e di confronto ai massimi livelli come la Fiera RNB di Rimini, hanno acquisito una rilevanza ancora maggiore. Eugenio Crotti ha infine ricordato con soddisfazione il percorso svolto dal Loc di Lignano 2015 attraverso le undici finali nazionali organizzate in Friuli venezia Giulia, il torneo delle Regioni e tutta l'attività svolta negli anni a favore della pallacanestro. E l'organizzazione di un campionato Europeo è la summa di tutto l'impegno profuso nel tempo.


BASKET SERIE B

NOBILE: «APU, CHE LOTTA CON BOLOGNA»

CAMPIONATI UISP, L'ALLEGRIA DEL DISIMPEGNO

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arlo Nobile, icona della pallacanestro cividalese e dell’epopea della mai dimenticata e mai troppo rimpianta Longobardi Basket, è un esempio di come intelligenza, passione e spirito di sacrificio siano ingredienti che permettono di vincere sfide sulla carta impossibili. Dal campetto del Ricreatorio nei doposcuola ai campi di mezza Italia in B2, scalando le categorie come capitano della squadra della propria città è una sfida che "Carletto” ha già vinto alla grande. Dopo aver lasciato il parquet sulla soglia degli ”anta”, dalla scorsa stagione è stato chiamato a ricoprire il ruolo di Team M a n a g e r dell'Apu Udine di serie B, compito che svolge con la stessa intelligenza e passione di quando scendeva in campo. “E’ un’esperienCarlo Nobile za stimolante e impegnativa, che mi permette di mettere a disposizione della squadra e della società l’esperienza di una vita nel basket, aggiungendoci le capacità organizzative che nel frattempo ho maturato nell’ambiente lavorativo - ci ha confidato durante la sosta del campionato per le finali di Coppa Italia e dopo il brillante successo nel derby contro Pordenone, proprio sul parquet del nuovo palazzetto della sua Cividale - . Disputare alcuni in-

contri della regular season e in prospettiva tutti i play-off a Cividale in presenza dell'indisponibilità del Carnera e delle ridotte dimensioni del Marangoni, è stata una sfida vinta: il pubblico cividalese ha risposto molto bene e anche i nostri sostenitori udinesi hanno alla fine gradito la scelta. Le tre gare disputate ci hanno visto sempre vincenti (contro Orzinuovi, Bologna e Pordenone) con una più che adeguata cornice e in una struttura che si è meritata il plauso e l’apprezzamento anche delle società ospitate”. L'’obiettivo della società è chiaro: salire di categoria il prossimo anno vorrebbe dire A2, vista la riforma dei campionati. “Non vogliamo fallire l’appuntamento per riportare Udine in serie A dopo i fasti della Snaidero, pur nella consapevolezza della difficoltà dell’impresa”. Ma quali a suo avviso i punti di forza e le minacce più serie verso il raggiungimento dell’obiettivo?: “Sicuramente il roster e lo staff tecnico, già di categoria superiore, ci danno grande consapevolezza e motivazione: la squadra è composta da giocatori di livello e l’allenatore Corpaci è un tecnico esperto, protagonista in passato di imprese come la doppia promozione di Agrigento qualche anno fa. Quanto alle minacce, non ho dubbi, la Fortitudo. Il suo tecnico, Boniciolli, è capace di rivoltare la squadra come un calzino e anche per loro la promozione è l’obiettivo dichiarato. Il nome Fortitudo appartiene alla storia e alla tradizione della pallacanestro italiana di vertice: andarsi a giocare la serie A sul parquet del “Madison” di piazzale Azzarita davanti a 5000 tifosi bolognesi fa già venire la pelle d’oca!”. Giuseppe Passoni

he i campionati Uisp siano ormai una meta gradita per giovani e meno giovani cestisti non è certo un mistero: allenamenti meno pressanti e partite giocate in giorni non rigidamente fissati fanno convogliare verso il basket amatoriale atleti di buon livello accanto ad altri tecnicamente meno dotati e anche allenatori dal glorioso passato desiderosi di rimanere comunque "in palla". Uno di questi, ad esempio, è Flavio Pressacco, mentre tra le squadre che a suo tempo hanno deciso, anche per ragioni economiche, di passare dai campionati Fip a quelli Uisp, ci sono la Sbrindella del presidente Paolo Pizzocaro e la Danieli Buttrio. Campionati che appunto evidenziano anche buone connotazioni tecniche, come nel caso, nel girone A di A1, della triestina Dai & Vai di Pozzecco, che guida il raggruppamento con ben 10 punti di vantaggio culla concittadina Pssn che allinea fra gli altri Fortunati e Lorenzi. Nel girone B della massima serie guida invece l'Aquileia, tallonata a sole due lunghezze dalla già citata Sbrindella e a 6 dall'Ardita di Signoretti. E c'è pure la A2, con il Cus Paolo Pizzocaro Udine in vetta al girone A con 31 punti (Old Stars e Cdu 3 punti sotto) e il Dai & Vai 2 nel B con 30 tallonato dal Gonars a 2 punti. Nel campionato Uisp la novità assoluta è comunque costituita dal Femminile: tre sole le squadre partecipanti, l'attivissima Aibi Fogliano, il Basket Time Udine e il Cussignacco, ma comunque un primo passo verso un'apertura anche in questo settore. La classifica, al momento attuale, vede in testa Basket Time e Aibi con 4 punti e il Cussignacco ancora fermo a quota 0. (e.f.)

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VOLLEY

CAMPIONATO NAZIONALE SERIE B

VITERIA 2000 PRATA - FANTON MODENA 2-3

Foto di DAVIDE BRESCANCIN

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VOLLEY

PRIMO PIANO BANDIERA CERVIGNANESE Stefano Steve Soranzo (qui sopra nella foto di Simona Bevilacqua) è uno dei punti di forza dell'Ausa Pav in serie D. se vanno quattro ragazzi, magari con la divisa della società secondo me si potrebbero invogliare molto». La crisi del settore maschile in regione è palpabile. Poche le squadre e imbottite di anziani. Una situazione difficile da migliorare a breve. Tra le formazioni che hanno molti “vecchi “ in squadra c'è il Pippoli Udine che sta disputando un ottimo campionato. Abbiamo chiesto al tecnico Andrea Zampis il perché di questo risultato. «I Pippoli sono una bella squadra composta da atleti un buon livello e in alcuni casi con ottime esperienze in categorie superiori, il che li rende sufficientemente autonomi nella gestione del lavoro settimanale. Si allenano poco è vero ma con impegno e

VOLLEY MASCHILE,

CELLA: MANCA IL PUNTO DI RIFERIMENTO Molte sono ancora le società che si affidano ad atleti di una certa età, questo è dovuto al fatto che non ci sono giovani a sufficienza per poter garantire il ricambio generazionale. Ma questo perché? Lo abbiamo chiesto a Stefano Cella, veterano che ha militato con l’Altura Trieste in A1 e VB Udine in A2. «La situazione maschile in regione ha numeri e livelli inferiori rispetto al femminile dove è più facile reclutare giovani atlete per la minore concorrenza di altri sport come calcio e basket. Credo che non sia un problema solo nostro ma a livello nazionale». Perchè i ragazzi non vengono più in palestra? «Alcune società di serie A sono organizzate molto bene anche nel settore giovanile, da noi purtroppo manca una squadra di alto livello, che promuova il movimento, ponendosi come punto di riferimento e di arrivo per i giovani». Mancano atleti simbolo? « Qualche atleta di spicco c'è, come Bossi e Blasi e altri in A2, e anche qualche società che si impegna seriamente con i giovani, ma sicuramente si può fare di più».

ORA È CRISI S

I numeri certificano le difficoltà del movimento tra gli uomini ocietà maschili come i panda, in via di estinzione. Pochi i sodalizi che fanno un lavoro mirato. Quali le cause e quali potrebbero essere i rimedi? Lo abbiamo chiesto a Stefano Steve Soranzo, atleta di punta e regista della Credifriuli Ausa Pav, capolista in serie D e con la promozione ipotecata. «Per quanto riguarda il lavoro delle società, purtroppo, penso che il problema di molti sia il lato economico. È inutile girarci intorno: per creare un buon vivaio, oltre ai ragazzi ci vogliono sicuramente degli allenatori preparati e competenti che richiedono un costo che magari la società non può sostenere. E lo stesso discorso vale per le manifestazioni: non si può neanche pretendere troppo dalle famiglie». Per lui la mancanza di una squadra di serie A influenza la carenza di giovani e di un bacino a cui ambire nelle immediate vicinanze. «Vedo i giovani d'oggi molto più "protetti" dalle famiglie e queste ultime più coinvolte ma in maniera negativa. Io ho avuto un

nonno presidente e una mamma allenatrice: una situazione particolare, ma quando sono stato ripreso anche duramente da qualche allenatore nessuno ha mai fiatato. Il coinvolgimento dei genitori va benissimo ma non deve entrare in ambito tecnicotattico, altrimenti non si va da nessuna parte». I giovani volleysti di oggi possono andare lontano oppure si dovranno accontentare di rimanere in secondo piano? «Per quanto riguarda i talenti non saprei valutare bene, il tesserino di allenatore ce l'ho da maggio e non ho ancora l'esperienza necessaria. Sicuramente c'è qualche bel giocatore ma bisogna vedere come continuerà il suo percorso sportivo. Per migliorare la situazione, oltre che promuovere la pallavolo a livello nazionale come sport maschile, a livello locale bisogna andare nelle scuole con i ragazzi della prima squadra che diano un'immagine della società quale società maschile e non solo con l'allenatore del minivolley/settore giovanile. Si sa che i bimbi vedono quello che vogliono vedere e

intensità sufficienti per competere con altre squadre di un campionato che si sta rivelando molto divertente e combattuto, anche se inevitabilmente diviso in tre gruppi; guarda caso le formazioni più in alto in classifica sono quelle con l'età media più alta ad esclusione di Gemona che sta lavorando da molto tempo sui giovani andando a cercarli un po' ovunque. A mio parere nella pallavolo il fattore esperienza rimane fondamentale. Investire sui giovani è un dovere di tutto il movimento, ma bisogna creare attorno a loro tutto un insieme di fattori importanti: devono soprattutto giocare tante partite sufficientemente combattute. Comprare diritti di altre società senza avere realmente il potenziale per salvarsi vuol dire togliere una buona avversaria ad una categoria inferiore e così a scalare. Guarda caso poi in provincia di Udine ci sono solo due squadre maschili in 1° Divisione >>. Per migliorare la situazione un fattore importante, è ha voluto rimarcarlo, è la visibilità sui media. Valter Fabbro

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VOLLEY

FOCUS

ZANUTTIGH, BISOGNA LAVORARE NELLE SCUOLE L'ex icona della VB Udine presenta la sua ricetta per tornare a far amare il volley ai ragazzi

La formazione regionale Master trascinata dallo schiacciatore Giacomino Zanuttigh.

D

el momento difficile della pallavolo maschile in regione ne abbiamo parlato anche con Giacomino Zanuttigh, ex schiacciatore della VB Udine e icona del volley friulano, attualmente punto di forza della formazione master del Friuli Venezia Giulia. Da veterano come vedi la situazione maschile in regione? «La popolazione pallavolistica maschile mantiene un trend costante come numeri dalla under 13 fino alla under 19. Nelle squadre di categoria l’età invece è decisamente alta». Cosa allona i ragazzi dal volley? «Manca la volontà di allenarsi. Viene preferita la partecipazione ai tornei amatoriali misti dove l'impegno è decisamente inferiore. Osservando quei torneo sembra che i pallavolisti siano moltissimi, poi se si vede il tasso tecnico si nota quanto sia poco». A livello provinciale solo due squadre presenti in 1^ divisione, entrambe delle valli del Natisone. Come te lo spieghi? «La partecipazione al campionato di prima divisione comporta appuntamenti agli

allenamenti settimanali e il sabato c’è la gara. Ciò pregiudica i ritmi dei giovani attuali che hanno altre esigenze. Personalmente ho visto atleti con discrete qualità rifiutare le convocazioni alle rappresentative, sintomo di scarsa volontà». Ritieni manchino atleti simbolo? «Purtroppo non hanno grossa valenza. Piuttosto l'allenatore ha importanza nell' avvicinare il giovane ed ha un compito molto difficile, deve mediare fra una fragile volontà e l'esigenza di svolgere un lavoro tecnico al fine di migliorare la qualità dell' atleta». Cosa proponi per migliorare la situazione? «Servono interventi nella scuola elementare e media per avvicinare i giovani. Quindi è fondamentale la buona volontà dei dirigenti e tecnici di programmare interventi nelle scuole limitrofe al fine di divulgare questo sport. A Cividale in questi tre anni ha funzionato : da una completa assenza della sezione maschile siamo arrivati a disputare quattro campionati under 13 6x6 e 3x3 , under 17 e 1° Divisione».

NEGRINI: PER EMERGERE SERVONO SACRIFICI Chiara Negrini mentre riceve in dono la maglia della Juvenilia in occasione dell'evento che l'ha vista protagonista a Bagnaria Arsa.

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NEGRINI, RITORNO ALLE ORIGINI A BAGNARIA ARSA E’ ritornata da dove aveva iniziato a giocare. Chiara Negrini, talento puro del volley femminile, una vita da serie A1, attualmente con Il Bisonte Firenze. Recentemente è stata a Bagnaria Arsa dove in un incontro aperto a tutti i tecnici ha tenuto un corso sulla schiacciata a livello giovanile. Ma cosa ha provato nel ritornare sul parquet che l’ha vista protagonista da giovane? «Molta emozione e sono tornati a vivere tanti bellissimi ricordi che mi hanno accompagnata per 4 anni in quel palazzetto». Quale è il più bel ricordo dell'esperienza con la Juvenilia? «Le prime finali nazionali under 16 dove arrivammo terze: è stato il mio primo grande traguardo». Come vedi le giovani regionali di oggi e il livello tecnico? «Posso parlare per quello che ho visto nella Juvenilia: sono rimasta stupita perché ho visto ragazzine ben impostate e disciplinate nel gioco. E' un buon gruppo e già si intravede qualche possibile buona pallavolista». Il volley richiede sacrifici: le giovani di oggi sono pronti a farli? «Me lo auguro di cuore. Nessuno ti regala niente, senza sacrifici vai poco lontano». Che consiglio daresti alle ragazze per emergere? «Per arrivare lontano, nel volley come nella vita ci vogliono costanza disciplina e tanta passione. Il mio futuro? Per ora penso solo a giocare. Poi si vedrà, c'è tempo per pensarci».


VOLLEY

CAMPIONATO NAZIONALE B1 FEMMINILE

LA SPORTIVA BRESCIA - LIBERTAS MARTIGNACCO 3-0

Foto di ALESSANDRO SAIN TremilaSport+ | 11 03 2015 | 41


SPECIALE LIBERTAS

Skating Club Pordenone protagonista alle Libertiadi

IN BREVE GINNASTICA

PATTINAGGIO

■ Duplice esordio all’insegna dell’oro per alcune portacolori dello Skating Club Pordenone. Alla gara di pattinaggio artistico tenutasi a Casarsa, appuntamento compreso nell’ambito delle Libertiadi della specialità, si è esibito per la prima volta il “Piccolo Gruppo” (uno speciale team allenato da Sara Brunetta) con un vivace pezzo ispirato ai ruggenti anni ’50.

VOLLEY

Irene Carniello, Anna Danelon, Alessia Franzin, Beatrice Manicone, Sofia Masini, Aurora Tushe e Mara Vicenzini hanno superato timidezza e paura, proponendo al pubblico un’esibizione assai apprezzata. Battesimo ufficiale anche per le atlete del “Quartetto”, formazione composta da Beatrice Del Zotto e Alice Savian dello Skating Club, affiancate da Martina Biscontin e Anna Vittoria Rizzato della

Pattinaggio Libertas Porcia. Sempre agli ordini di Sara Brunetta, queste ragazze hanno presentato un elegante e leggiadro pezzo nel corso del quale, grazie alla metamorfosi dei loro abiti di gara, si sono trasformate in farfalle. L’ottimo risultato conferma quanto sia importante e proficua la sinergia instauratasi tra le due società contermini di pattinaggio artistico a rotelle.

LIBERTAS MARTIGNACCO A CACCIA DI RISCATTO CONTRO PADOVA

■ L'Itas Città Fiera si appresta ad affrontare domenica prossima 15 marzo alle ore 17 la formazione de LeAli Padova Volley Project, già battuta all'andata, il 23 novembre scorso, sul suo campo per 1-3 e che ora si trova all'undicesimo posto in classifica, con 19 punti, mentre la squadra del tecnico Jacopo Cuttini, mantiene con 26 punti l'ottavo posto in graduatoria, nonostante la sconfitta per 3-1 subita a opera del Volley La Sportiva Brescia. Il prossimo incontro, che vedrà

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l'Itas Città Fiera ritornare a giocare a Martignacco, potrebbe essere l'occasione buona per fare i primi punti in casa nel girone di ritorno, che l'ha vista vittoriosa in una sola delle cinque partite disputate nella seconda fase del campionato: quella esterna in cui ha battuto per 2-3 il Service Med di San Donà di Piave (Venezia). Nel fare il quadro della situazione lo stesso allenatore Cuttini ha innanzitutto sottolineato: «A Brescia abbiamo giocato alla pari, mostrando grande volontà,

ma abbiamo commesso alcuni errori in momenti importanti, probabilmente anche per la necessità di attaccare con maggiore aggressività, in modo da non offrire palloni poco offensivi che agevolino la difesa avversaria, cosa che aveva portato a fare solo 5 punti in trasferta, di cui 2 nel girone di ritorno». La situazione nella seconda parte del campionato, per il tecnico non è inattesa e valorizza quanto fatto e capitalizzato nel girone di andata.

EDEN TREVISAN IN GRANDE SPOLVERO AL TORNEO GPT TENUTOSI A SACILE

Protagonista assoluta Eden Trevisan, che ha conquistato l’oro in occasione della prima gara regionale del torneo Gpt si Secondo livello, ospitata al monumentale PalaMicheletto di Sacile. Eden ha vinto la graduatoria della Prima fascia d’età (8-10 anni) di ginnastica artistica, conquistando buoni punteggi negli esercizi al suolo, minitrampolino, volteggio e trave. Alla manifestazione hanno partecipato anche le compagne di squadra Martina Missana, Veronica Moras, Lucrezia Casadei, Angelica Bravin e Alessia Del Puppo.

UDINE | TRIESTE | PAD

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SPECIALE LIBERTAS

ARTI MARZIALI

La formazione Under 18 della Libertas Martignacco Off.M.A.

Numeri d'oro per il Judo Villanova in Croazia ■ Al 33° trofeo Città di Tolmezzo (514 atleti partecipanti in rappresentanza di 8 nazioni) il Villanova ha gareggiato nelle due categorie Esordienti con Alexandra Iordache (oro), Vincenzo Castoro (bronzo) e Nicolae Bologa (oro). Successivamente, i judoka pordenonesi sono scesi sui tatami di Samobor (Croazia) per il 24° Judo Kup. Kenny Bedel ha confermato la sua classe salendo sul gradino più alto del podio, mentre sul terzo scalino si sono accomodati i compagni di squadra Francesco Sanapo, Jasmine Dene e Giovanni Boscaia.

SCI

■ Il 32° Trofeo Villanova di kata (rassegna internazionale in programma nel weekend alla palestra dell’istituto Flora) sarà anticipato dal gran galà di venerdì 13 marzo (inizio ore 18) al PalaZen di Pordenone, il “tempio” delle arti marziali ubicato nel quartiere di Villanova. Dopo il saluto delle autorità, lo spettacolo inizierà con alcune letture giapponesi interpretate dall’attrice Carla Manzon. Seguirà una dimostrazione da parte della coppia campione del mondo in carica, i tedeschi Wolfgang Dax Romswinkel e Ulla Loosen, pronti a rilasciare autografi per i più piccoli, che sono perciò invitati a munirsi di judogi e cinture.

Si alzeranno quindi i calici per brindare alla due giorni di gare del Trofeo, che consta nella European Kata Tournament e nel Gran Prix Italia. Doppio impegno internazionale per i portacolori del Villanova Libertas di Pordenone, che con caparbia hanno nuovamente portato a casa un ricco bottino di medaglie. ■ Il PalaZen di Pordenone ha ospitato la prima tappa del Campionato provinciale giovanile Libertas. Come sempre, una nutrita e appassionata armata di baby atleti si è riversata sui tatami. Un’ottantina di bambini fra i 5 e 8 anni (Fascia A) hanno

dato dimostrazione delle lezioni sin qui acquisite, alla presenza dell’assessore comunale Martina Toffolo, del presidente del Centro servizi Lorenzo Cella, del responsabile del settore Enea Sellan e del consigliere nazionale Edoardo Muzzin. Tra coloro che sono saliti sul gradino più alto del podio: Giulio Avezzù (portacolori della locale polisportiva Villanova), Nicolò Bellotto (Skorpion Pordenone), Leonardo Copat (idem), Laura Covre (Villanova), Lorenzo De Chirico (Judo Tamai), Andrea Dirusso (Skorpion), Lorenzo Lenarduzzi (Judo Libertas Porcia), Andrei Marandoiu (Skorpion), Alex Martin (Porcia).

SCI CLUB PORDENONE MATTATORE AL TROFEO CITTA' DI AZZANO DECIMO Sulle nevi del Piancavallo, lo Sci Club Pordenone ha vinto il campionato federale provinciale, totalizzando 12.634 punti, portando così a casa il Trofeo “Città di Azzano Decimo”. È stato praticamente un dominio assoluto, se si pensa che la seconda classificata (il 5 Cime) si è fermata a 10.273 punti. Il mattatore della

DOVA | MILANO | PRATO

kermesse è stato Renato Moretti, un under 14 che al termine della prova di slalom gigante ha raccolto 315 punti, uno in più del compagno di squadra Stefano Toscano (under 10). Tra i portacolori della splendida vittoria sono da menzionare i 32 podi di categoria conquistati: tra questi i podi di Sara Sartor, Davide Cagnazzo,

Luna Berra, Camilla Ciot, Francesca Pastorini, Matilda Boglione, Stefano Toscano, Angela Chiarotto, Francesco La Grassa, Ginevra Pase, Vanessa Dal Don, Cristian Cusin, Alberto Fabbro, Renato Moretti, Andrea Toscano, Ingrid Carnelos, Alessia Buffa, Samuele Cusin, Enrico Catania (recente bronzo ai tricolori della categoria Cittadini).

Tel. 0432 690761 info@ceccarellionline.it www.ceccarelligroup.com TremilaSport+ | 11 03 2015 | 43


SCHERMA

UDINE VETRINA AZZURRA

Doppio argento per le squadre di spada e Italia prima nel medagliere di Coppa del Mondo U20, nella tre giorni udinese che ha evidenziato anche gli ottimi i risultati degli atleti regionali, con i tre sesti posti raggiunti da Stella, Segatto e Battiston. Una manifestazione con buona presenza di pubblico ospitata per il decimo anno consecutivo nel capoluogo friulano grazie alla collaborazione tra Federazione Italiana Scherma, Comitato Regionale FIS FVG e Regione. Nella gara femminile il quartetto formato da Alice Clerici, Eleonora De Marchi, Nicol Foietta e Roberta Marzani ha conquistato la medaglia d’argento, con finale appannaggio dell’Ungheria con il punteggio di 30-25. E' stata la Svizzera a vincere l'oro nella prova maschile, battendo in finale l’Italia per 45-34. Il medagliere della manifestazione ha visto l’Italia davanti a tutti grazie ai due ori individuali di Francesco Ingargiola (fioretto) e Federica Isola (spada), ai tre argenti (Vismara e le due spade a squadre) e ai quattro bronzi. La tappa udinese della Coppa del Mondo ha chiuso il calendario 2014/2015 e ha rappresentato una prova generale per i Campionati Mondiali di inizio aprile a Tashkent in Uzbekistan. La scherma in Friuli Venezia Giulia continua a essere in salute, sfornando talenti che possono confrontarsi con il meglio del panorama mondiale e i brillanti sesti posti di Alberto Stella, Alessandra Segatto e Michela Battiston ne sono una bella testimonianza. (Fotoservizio di Silvano Zandonella)

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SCHERMA

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AMARCORD Margherita Alciati, attuale presidentessa del Panathlon club di Udine, è stata atleta e dirigente della scherma e fra i protagonisti della nascita e della crescita della Gemina di S.Giorgio di Nogaro.

amarcord

IL FIL ROUGE

DELLA MIA VITA

di MARGHERITA ALCIATI

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olevo fare danza classica, ma ero una bambina paffutella. Vedevo le mie amiche volteggiare leggere nei loro tutù e mi sono resa conto, pur piccolissima, che su di me l’effetto era inesorabilmente quello degli ippopotami danzanti nell’indimenticabile film Fantasia di Walt Diseney. Dagli specchi e dal lucido parquet della Corradi passai quindi, con la spinta di papà, appassionato schermitore, a quello della sala scherma di via Ospedale vecchio, a Udine. Pedane di allenamento in legno, file ordinate di armi appese, severi signori in divisa bianca e il faccione sorridente del Maestro Filippo Piraino, che mi accolse e mi guidò a

I ricordi di una delle grandi dirigenti della scherma italiana e "madrina" di campionesse come Margherita Granbassi e Mara Navarria. conoscere la scherma. Facevo lezione tre volte la settimana e, dopo un primo lungo periodo di meccanizzazione delle prime posizioni del saluto e della guardia, cominciai a muovermi con sempre maggiore abilità sulla pedana: passi avanti, passi indietro, affondi. Poi, finalmente, l’arma: solo fioretto per le ragazze. Il Maestro pretendeva l’assoluta precisione e quindi i movimenti venivano ripetuti più e più volte sino a quando li avevo realizzati in maniera perfetta. La “finta e circolata” doveva essere compiuta nella circonferenza di una fede nuziale. L’esercizio con il mae-

IL MAESTRO Il compianto Dario Codarin, cui si deve molto merito dello sviluppo esponenziale della scherma a S.Giorgio di Nogaro.

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stro andò avanti così per i primi due/tre anni. I frequentatori della sala di scherma erano, per lo più, persone grandi, che mi intimorivano moltissimo: le vedevo incrociare le lame, sentivo il frastuono dei loro movimenti sulle elastiche pedane di legno, sentivo l’esultanza della stoccata messa a segno, le vedevo stringersi la mano al termine dell’incontro con un gesto di grande fair play. Non vedevo l’ora di poter fare altrettanto, ma non c’erano coetanee con cui misurarmi. Finalmente qualcuno “dei grandi” si accorse di me e mi invitò a incrociare le lame. Certamente non spingevano a fondo le loro abilità con una ragazzina, ma non mi risparmiavano colpi, a volte sferzate che lasciavano il segno, tante sconfitte, ma anche i complimenti per qualche stoccata ben riuscita. Qualche tempo dopo, erano i primi anni ‘60, la sala si popolò di un gruppetto di coetanei, tutti maschi, con i quali, finalmente, disputai le prime garette. E le vinsi, anche. Poi arrivarono qualche ragazza e le prime gare esterne: trasferte regionali, in cui le avversarie principali erano le triestine e le goriziane. E durante la gara, discutendo animatamente sulle stoccate dubbie, tra loro si affrontavano, a difesa delle loro allieve, i Maestri Piraino, Centonze e Santostefano, che dirigevano le Sale di Scherma di Udine, Trieste e di Monfalcone. Qualche anno ed alcune vicende familiari più tardi, papà si trovò per caso a realizzare un progetto sportivo a San


AMARCORD

Giorgio di Nogaro, cittadina di buone risorse culturali e di grande tradizione calcistica, ma priva di qualsiasi iniziativa al femminile. Aprì una sala di scherma con una pedana in legno malconcia, che usavamo a volte nella casa di campagna per i nostri incontri domestici, e con qualche arma di nostra proprietà. Fu un successo : le ragazze del posto si appassionarono e in breve il numero degli iscritti, maschi e femmine, si moltiplicò, tanto da rendere necessaria la costituzione di una società, l’Associazione Schermistica Sangiorgina, che dal 1968 in poi, divenne

gradualmente una delle più temibili, ma sempre leali, avversarie della Associazione Sportiva Udinese, grazie anche all’inserimento, prima come atleta e poi come appassionato tecnico, di Dario Codarin, trascinatore instancabile e fucina di idee. Da allora, quella Società ne ha percorsa di strada: ha intrapreso contatti con alcuni dei maggiori club schermistici dell’Est europeo, dove la scherma era uno sport frequentatissimo, facendo divenire San Giorgio di Nogaro il centro di numerosi incontri di alto livello; unendo le sue forze ad una piccola sala di scherma

PUPILLE Margherita Granbassi, Mara Navarria, Michela Battiston e Caterina Navarria, dall'alto in basso, stelle del vivaio sangiorgino (a lato le pedane). di Trieste, la FARIT , tra le cui file militavano giovani atleti che – in seguito - avrebbero conquistato le vette delle classifiche nazionali ed internazionali. L’eredità di Giuseppe Alciati e di Dario Codarin è oggi quella Gemina Scherma che gli aficionados conoscono come una delle più importanti realtà del mondo schermistico italiano, da cui sono partite, per citare due nomi famosi, Margherita Granbassi e Mara Navarria. La scherma è stata il fil rouge della mia vita affettiva e sportiva. Esperienze bellissime, amicizie consolidate, un modo di affrontare la vita con determinazione, di confrontarsi con l’avversario, ma sempre con lealtà. La scherma: se la conosci, non la eviti.

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ALTRI SPORT

VELA

PLURICAMPIONESSE A LORO APPANNAGGIO I TITOLI ITALIANO, EUROPEO E MONDIALE. ACCANTO AD ESSI IL RECENTE RICONOSCIMENTO RICEVUTO DALLA STAMPA SPORTIVA REGIONALE.

NOI DUE INSIEME SULLE ALI DEL VENTO Carlotta Omari e Francesca Russo Cirillo in versione "pigliatutto" internazionale di BIANCAMARIA GONANO

I

nsieme stanno vincendo tutto. Si racconta che quando gli avversari vedono il loro nome sulle liste di partenza comincino a tremare. Sono Carlotta Omari e Francesca Russo Cirillo, giovanissime veliste triestine che di recente

hanno ricevuto il riconoscimento dello Juventussi. Campionesse italiane e mondiali nella classe 420, molto somiglianti fra di loro tanto da essere scambiate per gemelle, si sono raccontate in una speciale intervista doppia. Carlotta Omari, diciannoven-

Il 2014 ci ha portato il titolo mondiale a Trevemunde, in Germania

MITI Lunga e consistente la tradizione della vela triestina. Nel 1936 De Manincor vinse l'oro a Berlino nella 8 metri, e la coppia StraulinoRode divenne mito ai Giochi di Helsinki '52 e Melbourne '56. Altri grandi nomi quelli di Vasco Vascotto, Sergio Sorrentino e Guido Sussa. In campo femminile spiccano in particolare Chiara Calligaris, Larissa Nevierov e Giulia Pignolo, le ultime due attive nell'organizzazione del club delle Stelle Olimpiche, con'una imbarcazione anche alla Barcolana.

ne di Barcola, frequenta l’ultimo anno del Liceo delle Scienze Umane: “È un anno molto impegnativo ma cerco di conciliare tutto per il meglio, confidando anche nella comprensione dei professori nel non interrogarmi subito dopo una regata. Ora inizieremo ad allenarci quattro volte la settimana, sempre che le condizioni del mare e del vento lo permettano. I miei genitori gestivano un negozio di nautica e decisero di impegnare me e mio fratello sin da bambini in corsi di vela. Al primo tentativo non ci hanno presi, poi siamo riusciti ad entrare nel mondo che ancora occupa tutte le energie e i sogni". E il flash back continua: "Avevo sei anni. La prima società è stata la Società Velica Barcola Grignano, poi, quattro anni fa, siamo passati al Circolo Nautico Sirena. Francesca ed io ci siamo conosciute a otto anni da avversarie in Optimist ed eravamo tutte e due abbastanza brave. A quindici abbiamo cambiato categoria, decidendo di regatare insieme. Il 2014 è stato un anno brillante, coronato dalla vittoria al Campionato del Mondo a Trevemunde in Germania. Il risultato è stato molto sofferto perché siamo partite molto male ed abbiamo dovuto attendere molte ore prima della proclamazione. Quando poi abbiamo capito che eravamo le vincitrici non potevamo crederci". "Io e lei andiamo super d’accordo e ci completiamo - precisa poi -. Ci capiamo al volo nei momenti salienti prima di una manovra. Ora saremo chiamate alle gare con la nazionale fino a giugno e speriamo di ripeterci”. Carlotta si definisce testarda e permalosa, ama la palestra e cucinare i dolci.


PERSONAGGI

USSI

JUVENTUSSI - BOLLICINE A TRIESTE

GEMELLINE Anche esteticamente affini, Carlotta Omari e Francesca Russo Cirillo, tanto da essere scambiate spesso addirittura per gemelle. Francesca Russo Cirillo ha vent'anni e vive nel capoluogo giuliano. Da pochi mesi è iscritta al primo anno di ingegneria e vuole ripetere gli ottimi risultati conseguiti ai tempi del liceo: “È faticoso riuscire a studiare e praticare sport di livello ma cerco di dare il massimo. A scuola non ho mai avuto problemi e, grazie alla vicinanza dal mare, non abbiamo molti problemi di spostamenti e di tempi morti. Ho iniziato ad entrare nel mondo della vela a sei anni, quando alle elementari ci proponevano i corsi. Ho iniziato alla Società Triestina della Vela, per poi tesserarmi con l’attuale società di Barcola e Grignano. Mio padre era socio e abbiamo deciso di acquistare una barca a vela. Per i triestini il mare è l’elemento vitale, è presente nel tempo libero

di ogni bambino, così come il calcio. È bello allenarci in base alle condizioni del vento, è un piacere molto rilassante". E poi il binomio con Carlotta: "Siamo considerate una coppia temibile e questo mi fa piacere. Ci conosciamo da sempre, così simili eppure anche diverse. Dal punto di vista scolastico io ci tengo un po’ di più a fare studi impegnativi e caratterialmente io sono più sensibile e razionale, lei più impulsiva. Siamo entrambe abbastanza riservate ed il fatto che non amiamo metterci molto in mostra può essere scambiato per snobismo. Per ora ho intenzione di portare avanti lo studio e non ho ancora pianificato il mio futuro sportivo. Comunque fino allo scorso anno facevo anche ginnastica nell'Artistica ’81 di Trieste".

Da champagne la festa annuale dello Juventussi, la serata che l'Unione stampa sportiva italiana regionale dedica alla consegna dei premi ai migliori giovani della stagione precedente, con riconoscimenti speciali anche a esponenti dei media giovani e di lungo corso, che ha avuto luogo la scorsa settimana presso il Circolo velico triestino del capoluogo regionale, preceduta dall'assemblea annuale dei soci dell'Ussi presieduto da Piero Micoli. I premi Juventussi sono andati alle veliste triestine Carlotta Omari e Francesca Russo Cirillo (cui dedichiamo un servizio in pagina), campionesse italiane, europee e mondiali classe 4,20, e alla tredici volte in carriera campionessa italiana su pista Maila Andreotti, friulana di Villacaccia di Lestizza. Ad ottenere le borse di studio riservate ai "bravi nello sport e nello studio" la ginnasta dell'Asu Beatrice Pilosio e la velista triestina Irene Calici. Al giovane cronista Lorenzo Degrassi, di City Sport, e al "decano" Lojze Abram sono andati invece i riconoscimenti alla memoria di Ezio Lipott, già giornalista de Il Piccolo e membro dell'Ussi, scomparso prematuramente qualche anno fa. Importante il sostegno economico all'iniziativa da parte della Banca di Credito cooperativo di Staranzano e Villesse e della Despar, presenti alla serata con i loro rappresentanti. (e.f.)

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Federica Macrì è la punta di diamante dell'Artistica '81 con un prestigioso palmarès azzurro

Foto: Ferdinando Mezzelani-GMT (Freddy-Olympic)

OLIMPIONICA Lacampionessa triestina alla sbarra nel corso dell'Olimpiade cinese, top di una carriera sempre condotta ad altissimi livelli.

GIOVANE VETERANA È

una delle più grandi ginnaste del panorama italiano dell’ultimo decennio, agonista dal 1998 e punta di diamante della società Artistica ’81 di Trieste. Federica Macrì, triestina venticinquenne il prossimo 22 agosto, è ormai una veterana con una bacheca colma di trofei nazionali ed internazionali fra cui la medaglia d’oro a squadre agli europei 2006 e il bronzo nel Corpo libero ad Amsterdam 2004 quando era ancora poco più che bimbetta. I metalli vinti brillano

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copiosi negli scaffali ma lei non si sente ancora appagata e non si ferma. Alla vigilia dell’ultima gara di serie A così si racconta: “Nelle prime gare siamo andate bene su tutti gli attrezzi con un ottimo secondo posto. Abbiamo in squadra tre giovani al debutto e, nonostante un loro normale disorientamento, i risultati sono più che confortanti. Quanto a me, singolarmente sono arrivata terza, con soddisfazione tenendo conto che non sto molto bene fisicamente perchè il tendine

FUCINA DI CAMPIONI Oltre a Federica Macrì (foto) l'Artistica '81 di Trieste del presidente Fulvio Bronzi ha portato alle Olimpiadi anche Martina Bremini (Sydney 2000) e Francesca Benolli (Pechino 2008). Al Forum di Assago, davanti a 8000 spettatori, la squadra composta da Macrì, Ugrin, Bobul, Padovan, Campana e Colizza si è classificata seconda nella seconda tappa del campionato di A1 alle spalle del Brescia.

operato nel 2008 si è rifatto purtroppo sentire. Sono costretta a sedute di fisioterapia e a ridurre il carico degli esercizi del volteggio e corpo libero perché il dolore mi debilita soprattutto nella rincorsa e nella spinta. Alla mia età non è facile. Per la ginnastica sono vecchia!” Una lunga carriera, la sua, iniziata a soli tre anni, con tanti momenti felici e qualche momento buio: “È stata dura soprattutto in età adolescenziale, quando tutti i miei amici d’estate andavano al mare e io rimanevo tutto il giorno in palestra. Oppure durante i raduni, con anche venti giorni fuori casa. Poi, dai vent’anni, ho iniziato ad apprezzare il valore di questi momenti di sacrificio e di crescita. A volte mi demoralizzo perché allenarsi convivendo con il dolore è molto dura, come in queste settimane.”. Federica ha imparato tutto dai suoi allenatori, Diego Pecar e Teresa Macrì, e ora mette a dispo-


ALTRI SPORT

La ginnastica è volontà, senso di liberazione e padronanza del proprio corpo

Ora la ginnasta triestina affronterà l’ultima gara di serie A e a settembre si cimenterà negli Assoluti dove spera di strappare una finale al volteggio: “ Sono battagliera e testarda. Se sono ancora qui è anche per questo”. B.M.G.

sizione delle atlete in erba la sua esperienza: “Ho imparato dai miei maestri a non mollare mai l’osso. Loro vivono per lo sport e non sono mai stanchi, nemmeno la domenica. Io mi divido fra l’università e gli allenamenti miei e quelli che gestisco per le più piccole. Si parte sempre per dare il buon esempio e i complimenti che ricevo mi ripagano di tutto. Mi mancano cinque esami per laurearmi in Scienze politiche e il tempo per dedicarmi ai libri lo trovo perlopiù tra un allenamento e un altro. La domenica seguo il basket con il mio fidanzato o vedo le amiche con cui mi piace ogni tanto darmi allo shopping”. È molto spigliata nel parlare Federica e sa coinvolgere i suoi interlocutori con passione: “La ginnastica è volontà, senso di liberazione e padronanza del proprio corpo. Voli, ma sai che poi atterrerai perfettamente sui tuoi piedi, in equilibrio. Questa maestria si acquisisce comunque dopo tanti anni”.

CARRIERA La Macrì ha iniziato a soli tre anni, con maestri Diego Pecar e Teresa Macrì. Le mancano cinque esami alla laurea in Scienze politiche.

Kayak DANIELE MOLMENTI, TEST MONDIALI A LONDRA

Daniele Molmenti sarà a Londra dal 16 al 21 marzo, nel primo dei sei raduni sul canale che ospiterà i Mondiali a settembre. La rassegna iridata è l’obiettivo stagionale del campione olimpico di kayak a Londra 2012. Ecco le sue impressioni in vista del nuovo importante impegno. Daniele, cosa si aspetta per questo primo raduno? “E' la prima uscita dell'anno a Londra. Nel programma è l'ultima settimana di carico e sostenerla nel canale di Londra costituirà la trasformazione ideale del lavoro costruito sul Noncello e in palestra per le acque del canale olimpico”. Ha già in mente la strategia da affrontare per il Mondiale? “Il mondiale avrà luogo al termine di una lunga stagione in cui la preparazione sarà dedicata alla sfida londinese. Un po' come nel 2012 dovrò affrontare almeno due picchi di forma, uno per le selezioni europee e uno per il mondiale. Al momento devo crescere e capire come si stanno muovendo i concorrenti giovani con le tecniche nuove per adattarmi o sfidarli con il mio metodo”. Novità sulla barca? “La barca che porterò è la versione precedente a quella del 2014, ossia la versione olimpica che a Londra era ideale per le sue caratteristiche. Dopo questi raduni cercherò di capire cosa si può ancora migliorare o aggiungere, come le pinne tipo tavola da surf che stanno andando tanto di moda ora ma che devo ancora testare ufficialmente”.

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TENNIS

CÀ D'ORO CUP

CINQUE CATEGORIE DOPO TRE MESI DI GRANDI SFIDE SI E' CONCLUSA LA KERMESSE ORGANIZZATA DALLA FIT REGIONALE, CON LE FINALI TENUTESI A CORDENONS

NUMERI DA RECORD PER LE FINALI 2015 Ben 112 compagini e 626 giocatori scesi in campo per primeggiare nella competizione di FAUSTO SERAFINI

I

l campionato invernale a squadre 2015, organizzato dalla Fit del Friuli Venezia Giulia, dopo tre mesi di gare va in archivio con la coda piacevole di alcuni primati: la partecipazione di 112 compagini con conseguente sviluppo di 626 giocatori, tre titoli conquistati da tre sodalizi che per la prima volta iscrivono il proprio nome nel palmarès della competizione e una notevole presenza di caldi supporters che certificano tifo sportivo e aspirazioni dei circoli per la conquista del primato. Queste le note salienti della giornata conclusiva, nuovamente in onda all’Eurosporting Cordenons, complesso poderoso che, con la regia del direttore Claudio Bortoletto, consente, in contemporanea, lo svolgimento delle cinque finali. Gare accudite con sicurezza e tempismo dal giudice arbitro Mirco Lucchese, coadiuvato da Francesco Bigaran.

III CATEGORIA MASCHILE Il verdetto sembra abbondantemente scontato. Le due squadre si erano incontrate nei meandri dei gironi e la vittoria del Tennis Città di Udine sui giocatori del Tc Grado era stata chiara ed inappellabile. Il capitano dei lagunari, Alessandro Bernardini, cambia spartito e spariglia la formazione precedente. Battezza Francesco Piscopello come vittima predestinata per le fauci spalancate di Mauro Commisso che incamera il primo singolare smarrendo per strada due game di stima. A seguire manda in campo Matteo Turci per un “head to head” con Andrea Iuri, incontro dove l’inguardabile gradese è afflitto per 30 minuti dai suoi scempi e dall’ispirazione del disinvolto rivale. Rinviene deciso il giovane e, come un diesel a temperatura ottimale, risale da un pesante 1-5, affettando colpi e cinismo, fino ad affibbiare a Iuri dodici paralizzanti game di seguito, exploit che rimette

QUI SOPRA Il team di 4° della Pol. San Primo. Sotto, i partecipanti alle finali. Nella pagina a fianco, il team di 4° del Tc Corno, la compagine di 3° del Modus Tarcento, la squadra di 3° del Tennis Città di Udine, e la squadra di 4° del River Sporting Club.

in parità la contesa. Ed è il doppio decisivo a far palpitare gli aficionados. In campo il duo verde Borrelli/ Del Prato e il duo “expert”, ovvero, la premiata ditta Bernardini/Battello. Tie-break del primo set a favore dei lunghi picchiatori del Città di Udine, recupero grintoso nel secondo della coppia più matura e long tie-break sussultorio nonché minatorio per le coronarie di “babbo” Borrelli. Infatti, dall’incoraggiante 7 a 3 per i cittadini si passa al punteggio capovolto e raggelante di 8 a 7 per i rivali. Al momento topico non vacillano i giovani virgulti, capaci di scolpirsi match e titolo grazie al rush finale che illumina il definitivo 10 a 8. III CATEGORIA FEMMINILE Per il Tennis Campagnuzza il pericolo parte dallo stato venezuelano di Carabobo, da dove Gabriela Coglitore vola verso la casa italiana della zia e da lì bussa alla porta del vicino Modus di Tarcento. Pietanza nuova, molto indigesta per la seconda categoria Federica Colmari, in difficoltà nel reggere

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TENNIS

le angolazioni e la continuità del trottolino 23enne, 688 Wta quattro stagioni fa. La sudamericana non dispone di colpi devastanti ma deborda in fluidità, velocità e precisione, al punto da costringere la slanciata goriziana ad andare spesso fuori giri nel tentare rasoiate ad alto rischio per sbrecciare il solido muro difensivo. Tennis emergenza, tatticamente arido che non le consente di evitare la batosta per 6-1 6-2. Nel secondo match, Samantha Pribaz si vede costretta ad obliterare la forma crescente della under 16 Sofia Venier, forgarese in forza al Modus che eguaglia la potenza dello scambio, recupera molto e sbaglia meno della furente avversaria. Viatico che le spalanca il risultato di 6-4 6-2 e primato che atterra per la prima volta nell’anfiteatro morenico, nella sede della società tarcentina. IV CATEGORIA MASCHILE Determinato a ribaltare il risultato di un anno fa, quando il doppio decisivo del Sant’Elia aveva aveva soffiato la coppa di categoria, il Tc Garden si ripropone come candidato alla vittoria finale. Il team, reduce da una marcia

perentoria nel girone e nel main draw confida sulle doti del primo singolarista il maestro Piero Iriti, opposto al 26enne Stefano Venica, portacolori del circolo della città del vino, il Tc Corno. Il buon vino si esalta con l’invecchiamento ed il match ne sembra la proiezione millesimata, visto che alla vittoria del cornese (6-4) ed alla reazione tenace di Iriti (6-2) il confronto ondeggia a lungo sui vantaggi, racchiuso in un estenuante tie-break che si protrae fino allo score sanguinoso di 16 a 14 a favore dell’esultante Venica. Dopo un’ora sprizza gioia anche il suo compagno di casacca, il ritrovato Thomas Biancuzzi, alla fine della disfida contro il generoso Julien Conzatti, esperto giocatore del Garden dagli ascendenti francesi. Il testa a testa vede il giovane dalle 23 primavere regolare il contendente con il punteggio secco di 6-1 6-4. Così la coppa invernale s’invola, per la prima volta, verso la bacheca amministrata dal tecnico Roberto Cepile, sornione e fiducioso a bordo campo durante le due gare. IV CATEGORIA FEMMINILE E’ raggiante Simone Appio nel raccogliere i complimenti per la

prestazione della squadra in rosa del River Sporting Club di Cervignano, circolo dove opera con benevolo slancio verso le fresche leve. Ottimo cammino agonistico del team della Bassa che infrange le speranze delle ragazze di Lucio Baradel, presidente del Tc Ronchi, nonostante la resistenza encomiabile dell’isontina Caterina Salateo di fronte all’emergente 14enne Serena D’Ercole, esuberante ragazza vincitrice del confronto dopo le montagne russe di un 6-3 2-6 107. Patemi e titubanze che invece non accompagnano la compagna di squadra Stephany Grlj, atleta di Capodistria di appena 16 anni, dal servizio efficace e dai colpi radenti, tutte esecuzioni che mettono in serie ambasce lady Rosa Russo, rassegnata destinataria di due roventi bagel. IV CATEGORIA MASCHILE LIM. 4.3 Si può parlare di scontro generazionale tra la squadra del Tc Moruzzo A e la compagine della Polisportiva San Primo di Trieste. Sul sintetico si affrontano l’immarcescibile Alessandro Stratta, festeggiato per il compleanno numero 48, e il sedicenne Mattia

Orlando, alfiere del circolo collinare. Buone iniziative e buon braccio del giovane della scuderia Sartorello, ma molti errori di misura dettati dal furore agonistico al cospetto di un rivale dal palleggio sicuro, abile nel traguardare traiettorie vincenti. Repertorio essenziale che inficia il dinamismo del giovane, costretto alla resa per 6-3 6-0. Non ha miglior sorte il compagno Alessandro Lippi che di anni ne vanta 14, ragazzino volenteroso che dimostra di soffrire il tennis sagace del più rodato giuliano Christian Della Valle (6-1 6-3 lo score), racchetta giuliana già in dirittura d’arrivo per lo spegnimento delle 32 candeline. E’ quanto basta al presidente del San Primo, Alfredo Ghira, per riordinare gli scaffali del club e far spazio al primo attestato invernale. Alle premiazioni, il consigliere Pier Tullio Fonda si compiace della riuscita dell’intero torneo e del rinnovato sostegno dello sponsor Cà D’ORO dell’imprenditore Pietro Andreola, sinergia positiva per una manifestazione che ricalca il momento felice del movimento tennistico regionale in termini tecnici, propositivi e numerici.

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PREVENZIONE ACUFENE

Quel rumore fastidioso “ACUFENE” risolto con SUONI ZEN Il cantante Mal ha migliorato il suo problema di acufene grazie alla tecnologia

F

ischi, ronzii, cascate, grilli…. tutti sintomi di un problema molto fastidioso: l’acufene. Anche il famosissimo cantante Mal, soffre di questo problema purtroppo ancora poco noto. “Durante una breve escursione nel Sahara, la guida ci ha spinti ad ascoltare il silenzio del deserto. Un’esperienza considerata mistica, profonda, unica al mondo, densa di riflessione e significato. Ebbene io percepivo solo quel fastidiosissimo rumore simile ad un corso d’acqua. Ho deciso che il

mio ascolto non poteva essere intrappolato da quel rumore che ad un tratto era diventato difficile da gestire: era arrivato il momento di chiedere aiuto”. Ho trovato nel personale della Maico la competenza e la pazienza indispensabile per potermi dare la soluzione giusta. Il cantante Mal: “da tanti anni mi affido alla Maico: fai come me! Ora sono in perfetta sintonia con il mondo. Consiglio a coloro che hanno problemi di acufene, di rivolgersi al personale Maico”.

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