TUTTO
LO
SPORT
DEL
FRIULI
VENEZIA
GIULIA
A
360
magazine
GRADI
06|18 22|03|2018
w w w. t re m i l a s p o r t . c o m
ECCELLENZA
Mattielig, un mastino per il Lumignacco pag 6
UDINESE
ODDO nel vicolo cieco pag 16
VOLLEY
Paviola e un sogno chiamato Serie B pag 34
BASKET
URGONO NUOVI PROGETTI
© BLUEFOTO
pag 26
MAZZE E GUANTONI pag 36
BUTTRIO CELEBRA I 50 ANNI DI FONDAZIONE DEL CLUB CHE HA VISSUTO MOMENTI DI GLORIA E CHE GUARDA AL PRESENTE E AL FUTURO CON OCULATEZZA
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TRIESTE: Livio Lupetin Email: l.lupetin@hotmail.com
PORDENONE: Ivo Neri email: ivoneri@hotmail.com
UDINE: Venanzio Ortis Email: libertas.udine@gmail.com
36
SOMMARIO
06|18
22|03|2018
6
© BLUEFOTO
CALCIO
16-17
19
LE BELLE DI TREMILASPORT Sarah Altobello, protagonista in TV grazie anche alla sua somiglianza con Melania Trump.
26
BASKET Otello Savio, campione degli anni '70-'80, analizza il momento del basket nazionale auspicandone una nuova progettazione.
UDINESE
6
ECCELLENZA: MATTIELIG, UN MASTINO PER IL LUMIGNACCO
7
PROMOZIONE: BIANCO: “SPAL CORDOVADO COME UNA FAMIGLIA”
10
L’ALTRO CALCIO: PIZZUL E QUELLA PRIMA INTERVISTA
11
GIOVANILI: CAMP ESTIVI, ARRIVANO MILAN E REAL MADRID
14
CALCIO A 5
15
CALCIO FEMMINILE
26-27
BASKET
28-34
VOLLEY
36-39
SPORT VARI
RUBRICHE 18 CULTURA 19-22 LE BELLE DI TREMILASPORT 24-25 SI DICEVA... 40-43 MONDO LIBERTAS 44-45 ITINERARI MTB 46-47 EVENTI WEEKEND TremilaSport+ | 22 03 2018 | 03
Comune di A Aviano
SABATO 10 MARZO
VENERDÌ 9 MARZO
Assegnate le prime medaglie nella Gimkana
I neo campioni Gioele Gaglie ed Iris De Martin Pinter (Fotocredit Photocombo) Assegnati oggi, venerdì 9 marzo, a Piancavallo, i primi titoli dei Campionati italiani di sci di fondo “Giovani”. Nella gara Gimkana individuale a tecnica libera, a cui hanno preso parte 241 atleti, vittoria per la portacolori dell’unione sportiva Valpadola Iris De Martin Pinter che ha preceduto la friulana Ilaria Scattolo (Monte Coglians) e la compagna di comitato (Veneto) Roberta Cenci dell’Enego Lisser. In campo maschile, il numero uno é risultato Gioele Gaglia (sci club Alta Valtellina) che ha battuto allo sprint l’altro lombardo, rappresentante dello sci club Primaluna, Aksel Artusi. Terzo posto per Gabriele Rigaudo dell’Entraque Alpi Marittime, che ha preceduto il friulano del GS Edelweiss Gioele Arado (quarto), il trentino Matteo Franzoni (quinto, Polisportiva Molina) ed il lombardo Federico Bergamini (sesto, Club Primaluna). Al termine della gara confermati i pronostici con i migliori atleti schierati nelle due batterie delle finali, sia quella femminile che maschile. Nella batteria “rosa” erano presenti pure Maria Gismondi (quarta, Winter Sport Subiaco),Vanessa Comensoli (quinta, Polisportiva Le Prese) ed Alessia Togni (sesta, US Lavazé Varena).
Titolo tricolore per Iris De Martin Pinter e Aksel Artusi nella individuale tecnica libera Nonostante la persistente presenza della nebbia, la seconda giornata di gare dei Campionati italiani “Under14” di sci di fondo, si é svolta regolarmente, sabato 10 marzo, con la prova individuale a tecnica libera che ha visto alla partenza 241 atleti provenienti dai vari comitati nazionali. Nella competizione femminile, che prevedeva 4km (2 giri da 2km l’uno), seconda vittoria (dopo il titolo di ieri nella gimkana) per la portacolori dell’unione sportiva Valpadola Iris De Martin Pinter che ha preceduto Giulia Piacenza dell’Entraque Alpi Marittime (Comitato Alpi Occidentali) e la friulana del Timaucleulis Aurora Monassi. In campo maschile, il titolo italiano é andato ad Aksel Artusi dello sci club Primaluna (secondo nella gimkana di venerdì 9 marzo) che é salito sul podio con Gabriele Rigaudo dell’Entraque Alpi Marittime (terzo ieri nella gimkana) e Gioele Arado del GS Edelweiss (FVG). La giornata é iniziata con la prova individuale a tecnica classica valida per la coppa Italia che ha visto la partecipazione di ottimi atleti, nelle categorie Assoluti, U23 e Civili. Nella prova femminile di 10km, vittoria dell’atleta delle Fiamme Gialle Caterina Ganz che ha avuto la meglio sulle due rappresentanti delle Fiamme Oro, Giulia Stuerz (seconda) e Sara Pellegrini (terza). Nella 15km maschile, sul gradino più alto del podio é salito Simone Dapra delle Fiamme Oro (migliore pure dell’U23). Al secondo posto Paolo Fanton (Carabinieri) ed al terzo Mikael Abram (Esercito). Nel pomeriggio si sono svolte le premiazioni in piazzale Del Puppo a Piancavallo con la presenza dei campioni ed atleti olimpici dello sci di fondo, Manuela Di Centa, Pietro Piller Cottrer e Gabriella Paruzzi. Al termine della cerimonia sono stati sorteggiati ben 50 premi tra cui anche una bellissima mountain bike.
I podi “Under14” di sabato 10 marzo 2018 (Foto Sci Club Panorama)
DOMENICA 11 MARZO
Trionfo del Friuli Venezia Giulia nella staffetta mista
Una domenica bagnata ma estremamentre positiva per i colori del Friuli Venezia Giulia nell’ultima gara in programma nell’ambito dei campionati italiani di sci di fondo “Ragazzi”. A Piancavallo nella staffetta mista (con ben 58 teams alla partenza), la squadra A del comitato regionale FVG ha dominato letteralmente la gara, grazie all’ottima prrestazione di tutti e quattro gli atleti regionali. Astrid Plosch di Fusine (che ha sostituito l’infortunata Ilaria Scattolo) é partita subito, come prima frazionsita, con un ritmo elevatissimo, mettendo in seria difficoltà le altre atlete. Sergio Barlocco (Paluzza), Aurora Morassi (Cercivento) e Gioele Arado (Enemonzo) hanno gestito brillantemente il vantaggio, rendendo inutile il tentativo di rimonta dei staffettisti dei comitati Alpi Centrali ed Occidentali. Al termine della prova il Friuli Venezia Giulia – TEAM A ha preceduto le Alpi Centrali TEAM A ed Alpi Occidentali TEAM A. Nella classifica Comitati, che includeva i piazzamenti nelle due gare individuali, quello delle Alpi Centrali é risultato il migliore con 11739 punti, precedendo il Veneto (8780) ed il Trentino (8540). Al quarto posto il FVG con 6920 punti. Nella gara ad inseguimento a tecnica classica, valida per la Coppa Italia, l’atleta delle Fiamme Gialle Caterina Ganz e Simone Dapra (Fiamme Oro) si sono confermati i numeri uno anche nella giornata dell’11 marzo 2018. Alle premiazioni finali, a cui ha presenziato l’olimpico Pietro Piller Cottrer, il presidente dello Sci club Panorama e del Comitato organizzatore, Michele Scaramuzza, ha voluto ringraziare tutti coloro i quali hanno contribuito al successo dell’evento, organizzato, per la prima volta, a Pincavallo ed in Friuli Venezia Giulia.
EDITORIALE
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Mattielig, un mastino per il Lumignacco
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Paviola e un sogno chiamato Serie B pag 34
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URGONO NUOVI PROGETTI
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MAZZE E GUANTONI pag 36
BUTTRIO CELEBRA I 50 ANNI DI FONDAZIONE DEL CLUB CHE HA VISSUTO MOMENTI DI GLORIA E CHE GUARDA AL PRESENTE E AL FUTURO CON OCULATEZZA
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Per il basket regionale entusiasmi rinati CAPACITÀ E TESTARDAGGINE TUTTE FRIULANE
IT
di vacanze macompie non percinquant’anni tutti, in primis il calcio professionistico, l empo baseball a Buttrio e per Tremilasport partecipa alla già indedicandogli preparazione in vista dieuna nuova stagione che inizierà ilil prosfesta la copertina un servizio all’interno. E’ davvero caso mesemerito lasciandosi alle spalle ladidelusione europea nazionale. disimo rendere alla perseveranza una società che si della dedica ad una L’Udinese,non condiilampia suo nuovo allenatore Iachini, ha nel effettuato le sue prime disciplina fruizione in Italia ma che piccolo centro friuuscitelano con ha risultati, che nonqualche entusiasmano e d’altrapersino parte alla non invece seppure attechito,estivi, approdando anno addietro promette fuochi d’artificio undirigenza organicodovette sulla falsariga di quello due preserie A, categoria alla quale la poi rinunciare perdei la consueta cedenti risicati campionati e privo fra l’altro ormai dellatenuto classeduro di Die Natale. mancanza di fondi. Ma il gruppo dirigenziale ha comunque di recente anche i notabili nazionali individuato sono saliti innel Friuli per prendere festa.la Ido Cibischino ha comunque giovane esterno parte ceco alla Jankto Un classico esempio,diinstagione, sostanza,vedremo di capacità testardaggine nostrane. possibile sorpresa se eladisua profezia si tutte avvererà. E per Nel basket, ad analizzare il momento è poi un altro campione di casa il basket regionale è invece tempo dinazionale entusiasmi rinati, con Trieste al suo ennostra, Savio, cresciuto nel vivaiosulla della base primadei Snaidero poiproprio protagonista nesimo Otello campionato di A2 affrontato giovaniedel vivaio in A con Gorizia e Venezia.a Èpresentare più piacevole all’eleganza Jab-di e l’serie Apu, fresca di promozione, le assistere proprie prime mossedia un livello bar o alle devastanti schiacciate di Lebron James? si chiede Savio, a significarea campagna abbonamenti e di mercato. Ritorna dunque il derby friul-giuliano che la pallacanestro, oggi, è più fisica sostanzialmente quella conferire sale ad un movimento negli eultimi anni in Friuli meno un po’tecnica assopitodidall’asdi anni di addietro. Ad ognuno personale senza una formazione di una vertice dopo laconsiderazione. chiusura dei battenti da parte della Note dolenti, invece, nelle pagine dell’Udinese, quelle espresse da Ido Cibischino, Snaidero e il direttore sportivo del club triestino, Mario Ghiacci, non vede l’ora, che prende in esame le difficoltà dell’allenatore bianconero, Massimo Oddo, cui come afferma nella nostra intervista, di effettuare la sua rimpatriata a Udine. come ai suoi più recenti predecessori è stata messa tra le mani una rosa tecniMa rimane il nodo relativo ad un palasport Carnera da anni in preda a problecamente e caratterialmente modesta e con quella il tecnico deve fare, volente o maticheObiettivo burocratiche e la cui pratica sima prova in fretta e furia a chiudere in nolente. primario la salvezza dopoora essersi fatto la bocca buona in vistanon di un campionato di A2 le cui battute iniziali (e ci più, si augura quelle), per anni lontani, il pubblico friulano non si accontenta anche solo perché in sede l’Apu, avrannoabbonamenti luogo a Cividale. ci dedichiamo ai personaggi di campagna si è Come sentitosempre ingolosire con la frasepoi “daremo l’anima”,e quello di spicco stavoltastagione è la bellaall’insegna pallavolista Manzano, che la nostra Biansmentita dall’ennesima delElisa tirare a campare. Gonano ha anche scovato in Birmania nel corso del suofemminile, giro del mondo: una Ecamaria di Udinese si parla nella pagina dedicata al calcio con la forlunga pausa di riflessione, dice l’atleta friulana, di poiserie deciderà il da farsi dal punto mazione bianconera a disputare il campionato C. In tempi recenti molti di vista sportivo, vagliando le Fiorentina, offerte che le perverranno. Chi non vorrebbe club professionistici (Juventus, Sassuolo e altri ancora) hanno accolseguire Elisa, femminili, staccandoa la spina per qualche mese ricaricarsi? to sottol’esempio la loro aladi quelli tutto vantaggio anche del per movimento del football-donne, ed è questa la speranza lasciando espressa spazio per il prossimo futuro pure Immedesimiamoci nella sua esperienza, all’immaginazione. dall’allenatore delle ragazze friulane, Perin, nella nostra intervista. Direttore è anche il sempre maggiore interesse per lo sport dei disabili, con EIl significativo protagonista Edi Fabris del nostro servizio la società di hockey in carrozzina dei Madracs. Giusto così, perché lo sport è di tutti e per tutti.
Il Direttore Edi Fabris
ma agga azziin nee m
www.tremilasport.com facebook.com/tremila.sport @TremilasportWeb
DIRETTORE RESPONSABILE RESPONSABILE DIRETTORE Edi Fabris Fabris Edi VICEDIRETTORE VICEDIRETTORE Massimo Muzzin Muzzin Massimo EDITORE EDITORE MEDIATREMILA EDIZIONI EDIZIONI srl srl MEDIATREMILA Viale Palmanova Palmanova 146 146 -- 33100 33100 Udine Udine Viale Tel. 0432. 0432. 33 33 30 30 893 893 Tel. direzione@mediatremila.com direzione@mediatremila.com REDAZIONE REDAZIONE Viale Palmanova Palmanova 146 146 -- 33100 33100 Udine Udine Viale Tel. 0432. 0432. 33 33 30 30 893 893 Tel. redazione@tremilasport.com redazione@tremilasport.com
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13| 16 06| 18 Questo numero è stato chiuso
Questo numero è stato chiuso in redazione redazione giovedì mercoledì 20 luglio 2016. in 22 marzo 2018.
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TremilaSport+| 22 | 20 2016| 05 |5 TremilaSport+ 03072018
FOCUS
ECCELLENZA
MATTIELIG, UN MASTINO
PER IL LUMIGNACCO
Il mediano classe 1980 continua ad essere uno dei punti fermi della rosa di Zanuttig che punta a sfilare al Chions il primato di Eccellenza. Alla ripresa lo scontro diretto, ma lui ne è sicuro: “Non sarà risolutivo”
L
umignacco – Chions: la sfida infinita. Come se non bastasse il sostanziale equilibrio che da inizio anno non riesce a rompersi, ci si mettono pure la giustizia sportiva, con il match tra i rossoblù di Zanuttig el’Ol3 finito clamorosamente con il successo dei faedesi, salvo poi finire sub judice per il reclamo presentato dal Lumignacco su un presunto errore tecnico arbitrale. Al momento, però, là davanti ci sta
il Chions, e il Lumignacco è costretto a rincorrere, con lo scontro diretto che incombe alla ripresa del campionato. A fare il punto della situazione in casa Lumignacco è il mastino di ferro, Daniele Mattielig: “La differenza sostanziale tra noi e il Chions in questo momento sta nei 4 punti che ci dividono. Siamo due squadre forti che stanno facendo un campionato straordinario, bello e avvincente. Dopo lo scontro diretto mancheranno ancora tante partite; non penso
sarà risolutivo, e si avrà il nome del vincitore solo il 6 maggio”. Intanto il Lumignacco è reduce dal passo falso interno contro il Cordenons: “È stata partita maschia, dura, giocata bene da tutte due le parti. In questo momento non ci va tanto bene in fase realizzativa. Facciamo fatica a sbloccare le partite, quindi con squadre che si devono salvare diventa tutto più difficile. Diciamo che in questo momento ci gira un po' male...peccato”. Prima stagione a Lumignacco per l’ex Portogruaro e Pordenone, arrivato in rossoblù per dare sostanza alla mediana di Zanuttig: “Mi volevo avvicinare a casa anche per aver meno spostamenti col lavoro. Poi tra un po' diventerò ancora papà e il Lumignacco è stata l'unica società di Udine che
“
Mattielig: “Smettere? Non ci penso neanche. La voglia di giocare è ancora tanta”
Foto Antonio Ros / Pordenone Calcio
06 | 22 03 2018 | TremilaSport+
mi ha cercato veramente. C’era chi mi diceva “stai attento ad andare a Lumignacco”... invece io ho trovato fin qui una società seria, disponibile e con tanta voglia di salire in Serie D”. Lunga la carriera di Mattielig tra i professionisti; molti i ricordi tra i quali nel cuore del centrocampista spiccano le stagioni a Venezia: “Lì veramente ti sentivi giocatore. Il momento più duro? Può sembrare
Daniele Mattielig ai tempi del Pordenone
strano ma l’ho vissuto quando ho vinto la C1 a Portogruaro. L'anno dopo in serie B ho avuto una tromboflebite alla gamba e di seguito mi sono dovuto operare al polpaccio e quindi ho saltato più o meno tutta la serie B. Mi è dispiaciuto davvero tanto. Però di quell’esperienza mi porto dentro il rapporto magnifico con mister Calori”. La carta d’identità recita 38 primavere, ma di smettere col calcio Mattielig non ne vuol proprio sapere: “Sinceramente non so cosa farò dopo. La voglia di giocare c’è ancora. Intanto penso a finire questa stagione, poi vedremo. Il patentino da allenatore l’ho fatto, ma sicuramente quando deciderò di smettere mi prenderò un momento di pausa per dedicarmi alla famiglia”. Una chiosa, infine, sul match col Chions di dopo Pasqua: “Impossibile fare previsioni. Si lavora tutto l’anno per giocare queste partite, e può uscire qualsiasi risultato”. Della serie, vinca il più forte! Massimo Muzzin
AI RAGGI X
PROMOZIONE
BIANCO: “ALLA SPAL
SIAMO UNA FAMIGLIA”
Il difensore, da dieci anni in casacca giallorossa, è uno dei veterani della formazione di Cordovado. Dopo un avvio di stagione stentato ora l’undici spallino ha trovato la quadra e le soddisfazioni iniziano ad arrivare
I
l 2018 della Spal Cordovado è partito con i migliori auspici, e, dopo un avvio di stagione non semplice, ora i giallorossi veleggiano tranquilli a metà classifica riuscendo anche a mettere il bastone tra le ruote a squadre con ben altre ambizioni. Ne sa qualcosa il FiumeBannia, battuto proprio dagli spallini per 1-0 nel fine settimana: “Partita difficile contro, a mio avviso, la squadra più attrezzata del girone – commenta il difensore giallorosso, Stefano Bianco -. Siamo riusciti a difendere bene tutti gli spazi e colpire nell’unica vera grande occasione concessaci. Poi abbiamo fatto una partita di grande voglia, sacrificio e maturità, arginando il loro reparto offensivo. Sinceramente il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto, ma ci teniamo stretti i tre punti che ci portano ad avere una maggior tranquillità di classifica e a lavorare meglio per le ultime partite della stagione”. Un avvio, quello della Spal, reso complicato anche dai molti nuovi arrivi della scorsa estate: “All’inizio abbiamo fatto fatica. L’amalgama è arrivata un po’ più tardi rispetto al previsto, ma lavorando bene e con l’applicazione di tutti siamo riusciti a risalire la china e toglierci parecchie soddisfazioni. Ora continueremo a lavorare sodo per cercare di fare più punti possibile nelle ultime 5 partite. Siamo un bel gruppo di amici, prima ancora che compagni di squadra. Ci si aiuta anche nella vita, e in campo questa unione si percepisce. Ovviamente c’è ancora strada da fare, dobbiamo imparare a gestire meglio certe situazioni in campo. Gestire un po’ più la palla e il
risultato in certe circostanze. Questo dipende anche dalla maturità della squadra e noi, essendo molto giovani, pecchiamo ancora un po’”.
“
Bianco: “Il sogno? Vestire la maglia del “mio” Bannia, ma intanto punto alle 300 presenze alla Spal” In un mondo in cui le bandiere sono sempre meno, Bianco alla Spal è uno dei veterani, essendo questa la sua decima stagione in giallorosso: “Il motivo che mi spinge a rimanere alla Spal è lo spirito familiare che di questa società. Tutti aiutano
La rosa della Spal Cordovado
tutti. Come detto prima la Spal è un gran gruppo. Dal presidente al custode, siamo tutti amici. Altro grande motivo è quello che, pur non essendo io del paese, sono stato accolto da tutti come se fossi uno di loro. Capita che vai a bere un caffè in centro un tifoso ti ferma e ti chiede se va tutto bene, come va la vita. Queste personalmente sono soddisfazioni perché vuol dire che oltre al calcio ci sono altri valori e sei riuscito a farli vedere. Poi ci sono persone con cui abbiamo condiviso tanto, ed è anni che giochiamo assieme e siamo veramente amici come Petraz, Marzin, Bortolussi, Benvenuto, Marzio, Infanti”. Dieci anni di momenti belli e brutti che Bianco ricorda così: “Il più bello è stata la vittoria del campionato di Promozione nel 2009/2010 quando ci allenava Vittore. Una gran stagione, un gran gruppo ed un gran traguardo raggiunto. Il più brutto è stata la scomparsa di Marco Giovannelli, due anni fa.
Stefano Bianco Perdere un amico e compagno di squadra improvvisamente ci ha messo davanti a molte domande e non è stato facile superare la situazione. Ci tengo a ricordarlo perchè è sempre tra noi e ad ogni allenamento e partita sappiamo che lotta insieme alla squadra in campo”. Alla ripresa la sfida al Vivai Rauscedo: “Sarà dura. Loro arrivano da una serie di risultati utili molto importante. Tralasciando la partita di domenica con il Flaibano, con il cambio di allenatore hanno invertito la rotta e sono risaliti molto bene in classifica. Sicuramente non molleranno un centimetro e sarà una bella battaglia. Poi ci teniamo a “vendicare” la sconfitta dell’andata. Dovremmo esser bravi a bloccare D’Andrea e Menegon su tutti e poi cercare gli spazi giusti per colpirli”. Infine il sogno nel cassetto: “Mi piacerebbe prima o poi indossare la maglia del mio paese (Bannia, ndr) da dove non gioco da quando ho 10 anni. Intanto però punto a tagliare il traguardo delle 300 presenze con la Spal. Ne mancano ancora solo 16…”
TremilaSport+ | 22 03 2018 | 07
CALCIOFOTOGALLERY
prima CATEGORIA B LAVARIANMORTEAN – RIVOLTO
FOTO VANNI SNIDERO
1-2
08 | 22 07 03 2018 | TremilaSport+
FOTOGALLERYCALCIO
TremilaSport+ | 22 07 03 2018 | 09
L'ALTRO CALCIO
LA CURIOSITÀ
BRUNO PIZZUL: LA PRIMA INTERVISTA
Faustino Anzil racconta un curioso aneddoto vissuto ai tempi della leva militare assieme all’amico Bruno Pizzul, di recente tornato in pianta stabile a risiedere nella sua Cormons
Bruno Pizzul con l’indimenticato Nando Martellini
H
o conosciuto Bruno Pizzul nel 1962 ad Aosta dove frequentavamo il corso allievi ufficiali alla Scuola Militare Alpina; poi abbiamo assolto gli obblighi di leva a Montorio Veronese, in un'immensa caserma con oltre tremila reclute. Ed è in quella sede, nella particolare circostanza del commiato dai caporali, alla vigilia del congedo, che Bruno diede il primo saggio della sua capacità di affabulatore. Allora per perfezionare la padronanza delle lingue straniere (obiettivo personalmente mai raggiunto) si utilizzava il registratore "Geloso". Era un apparecchio assai voluminoso a forma di parallelepipedo che aveva, sulla parte superiore, due nastri avvolti in una bobina circolare, con tasti di colore e funzioni diverse, più un 10 | 22 03 2018 | TremilaSport+
microfono per la registrazione. Se la curiosità è la madre dell'ingegno, nella circostanza il "Geloso" fece la sua parte attirando lo sguardo di Bruno, mentre la mano si protende-
Dovessi definire Bruno mi limiterei alla stringata connotazione che "al è un omp bon come il pan bon" va ad afferrare il microfono. Fu così che improvvisò la sua prima intervista ai caporali di giornata e ai nostri attendenti. Gli argomenti trattati e le ri-
Un giovanissimo Bruno Pizzul sposte dei caporali non erano certo materia per sostenere vocazioni sacerdotali, ma tant'è. Ricordo perfettamente che Bruno, già allora, possedeva quel piglio tipico di chi ha attitudine a parlare con facilità, associando immagini e sinonimi con una facondia di linguaggio che, affinata nel tempo, darà modo a tutti di apprezzarne il talento. In seguito, vicissitudini comuni ci fecero incontrare per le vie del mondo, in occasione di eventi sportivi dei quali era cronista. Quella prima intervista mi è venuta in mente alla festa del suo ottantesimo compleanno. Credo che Bruno, a detta di tutti, possa a giusta ragione rappresentare un modo antico di interpretare lo sport per averlo lui stesso praticato, a suo tempo, con discreto
successo. Sport inteso come fatica, sudore, tolleranza, rispetto reciproco, strumento di conoscenza di sè e degli altri sotto la spinta di un lievito autogratificante. Il riconoscimento che la città di Cormòns gli ha tributato in quella occasione, rappresenta un premio alla carriera di serio professionista ma anche un tratto di gratitudine per la sua dichiarata friulanità che non ha mai celato, ritenendola la felice matrice di un popolo obbligato a migrare ma che ama il proprio campanile. Dovessi definire Bruno non direi che è alto, che è bravo, che giocava a calcio, che è nato a Udine, che ha frequentato lo Stellini, che è laureato in giurisprudenza… ma mi limiterei alla stringata connotazione che "al è un omp bon come il pan bon". Faustino Anzil
GIOVANILI
GLI EVENTI
CAMP ESTIVI CHE PASSIONE!
e ragazze dai 7 ai 15 anni, con istruttori provenienti direttamente dalla Spagna o dai settori giovanili delle Società professionistiche italiane. Il limite massimo di partecipazione è di 96 unità e l’organizzazione è a cura della Udine United Rizzi Cormor che, con 18 formazioni, circa 350 tesserati, una ventina di allenatori e una squadra di dirigenti, consiglieri e collaboratori vari che sfiora le quaranta unità, ma soprattutto
“
Udine United e Fontanafredda calano gli assi per l’estate dei baby calciatori
Il camp estivo del Real Madrid
Prendono sempre più piede anche in regione i camp estivi organizzati dalle società sportive friulgiuliane. Già svelate le date dei camp di Milan e Real Madrid del prossimo mese di giugno
G
iugno mese di camp estivi: sono già due le società regionali ad aver annunciato l’apertura delle iscrizioni, con obiettivi sempre più ambizioni per i baby pallonari. Sbarcherà nella Destra Tagliamento il Milan Academy Camp organizzato dal Milan Junior Camp Rossoneri Sport. Lo Stadio Omero Tognon di Fontanafredda dal 18 al 23 giugno 2018 ospiterà il Milan City Camp che vedrà quali Responsabili Tecnici e Organizzativi Otello Di Remigio, Responsabile della Scuola Calcio Milan del Triveneto e Loris Pradella, Tecnico Settore Giovanile Ac Milan e Osservatore Ac Milan. Dalle 8:30 alle 18:00 i ragazzi verranno seguiti da Tecnici Specializzati che metteranno in campo le metodologie della scuola calcio rossonera, in giornate ricche di calcio ma anche di tanto divertimento. Nella settimana dal 24 al 30 giugno 2018, la manifestazione si sposta sui campi del centro sportivo di Piancavallo.
Dal 25 al 29 giugno sarà invece la volta dell’impianto “Capocasale” di viale dello Sport a Udine che ospiterà per il secondo anno consecutivo il camp della “Fundacion
Real Madrid Clinic”, scuola calcio ufficiale del Real Madrid. Anche per quest’anno questo sarà l’unico appuntamento in regione, riservato a ragazzi
“Scuola Calcio d’Elite” da parecchie stagioni, si sta ben comportando nei vari campionati regionali. Oltre al versante sportivo, l’Udine United R.C. è particolarmente attiva pure sul versante educativo, ponendo al centro dell’attenzione i bambini e i ragazzi con tutte le loro complessità, le diversità e i ritmi di sviluppo. Da due anni a questa parte, infatti, il club ha avviato e curato un ciclo di incontri – riservati ai genitori dei propri tesserati – su tematiche di rilievo riguardanti l’età evolutiva e adolescenziale.
TORNEO DELLE REGIONI
AL VIA L’EDIZIONE ABRUZZESE DELLA KERMESSE I giovani pedatores friulgiuliani sono pronti a dare il massimo al Torneo delle Regioni in programma in Abruzzo dal 24 al 31 marzo. Ecco il calendario delle gare delle nostre selezioni. Sabato 24 il Friuli Venezia Giulia affronterà le Marche a Sambuceto di San Giovanni Teatino (CH). Alle 10 in campo i Giovanissimi, alle 11:30 gli Allievi, alle 16 gli Juniores. Domenica 25 marzo le nostre rappresentative sfideranno la Puglia a Ortona (CH). Alle 10 in campo i Giovanissimi, alle 11:30 gli Allievi, alle 16 gli Juniores. Infine lunedì 26 marzo le selezioni friulgiuliane se la vedranno contro la Calabria a Castelnuovo (AQ). Anche in questo caso alle 10 in campo i Giovanissimi, alle 11:30 gli Allievi, alle 16 gli Juniores.
La Rappresentativa Juniores FVG
TremilaSport+ | 22 03 2018 | 11
CALCIOFOTOGALLERY
SECONDA CATEGORIA B ATLETICO GRIFONE PASIANESE
FOTO MARINA BELAIA
1-1
12 | 22 03 2018 | TremilaSport+
FOTOGALLERYCALCIO
TremilaSport+ | 22 03 2018 | 13
CALCIOC5
NEROVERDI MATEMATICAMENTE PRIMI E PROMOSSI IN SERIE B
IL SUCCESSO SULL’UDINESE FUTSAL CHIUDE NEL MIGLIORE DEI MODI UNA CAVALCATA TRIONFALE
FLASH ZALASCEK PRIMO TRA I BOMBER DI SERIE C
CAPOCANNONIERI
Le cinque reti insaccate alle spalle di Verzegnassi permettono a Nino Zalascek di raggiungere il primo gradino del podio in classifica marcatori, 39 le reti in totale del laterale sloveno, una in più di Contin, compagno di reparto al Palmanova, con il terzo gradino occupato da una delle giovani sorprese del campionato, Moras del Maniago, assieme al più esperto Dimarch della Torriana entrambi a 30 reti.
Foto Ubix Photo
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RAPPRESENTATIVA
CAMPIONE REGIONALE
Prima uscita ufficiale per la rappresentativa regionale di calcio a 5, che impatta 1-1 in una gara amichevole giocata a Manzano con la Futsal Udinese (in rete per i regionali Della Bianca). Nonostante qualche scontata difficoltà di intesa nel gruppo, si è visto un buon gioco, che porta una ventata di ottimismo per il prossimo Torneo delle Regioni.
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nale: è questo il responso, scontato, della 19^giornata, con la matematica che ora sancisce la cavalcata trionfale dei neroverdi che si guadagnano con la diciannovesima vittoria in altrettante gare l'accesso alla serie AMATORI SCATTANO I PLAY-OFF, B nazionale. Anche l'Udinese Futsal SORPRESA MANZANO nulla può contro la squadra di mister ...SU TUTTI I PALLONI GEMS Asquini che con un netto 6-0 davanti Sono scattati i play-off nel torneo amato€22,40 ad un gremito Palaflora festeggia riale FIGC, con le otto squadre abbinate in tra le mura amiche grazie alle reti di AGLA gare di andata-ritorno, e arriva subito la Milanese (tripletta), €Kamencic 23,80 (dopprima sorpresa: il Manzano in formazione pietta ) e Finato. ampiamente rimaneggiata recupera tre Onore al Palmanova che comunque reti ed espugna il campo del Pentalcor ...SCARPE INDOOR E TURF ha provato a restare in corsa fino per 4-3, tutto come da copione per2016-2017 la Taalla fine: la squadra di Criscuolo verna Maiero, dominatrice della regularsfrutta a pieno la giornata di graseason, che travolge 8-1 la Polisportiva zie dello sloveno Zalaschek autore 2001. In attesa del recupero tra Udine di ben cinque reti, per espugnare la City e Pardiso dei Golosi, infine arriva palestra di una demotivata Torriala vittoria della Clark che batte 10-6 il na già in vacanza, 2-8 il finale, con Molaro Tarcento. la doppietta di Bozic e la rete del
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ai play-off, con lo scontro diretto il successo degli amaranto. Quando nel prossimo turno col Palmanova che metterà sicuramente in chiaro la mancano tre giornate alla conclusituazione. Torna al successo, infine, sione della stagione, continua il testa il Tergesteo che, con un tiro libero a testa per la terza posizione tra allo scadere realizzato da Bertogna, Udine City e Manzano appaiate a 41 punti: la squadra di Pittini non deve batte per 5-4 la Clark. troppo faticare nel portare a casa i In serie B dopo due gare scialbe, tre punti grazie al 12-1 (tre reti per torna alla vittoria il Maccan Prata che supera per 5-3 il Thiene, quinta Sansica) colto sul campo del Martiin graduatoria, accorciando ultegnacco, mentre il Maniago fa penare non poco il Manzano, che comunque riormente la classifica nella lotta con una rete per tempo (Zanuttini play-off, ora distanti solo tre punti. Spatafora e Bottega fanno centro e Spatafora) piega la buona dispo...SUinGEMS sizione campo deiBLADE0 ragazzi di Polo nella prima frazione, nella ripresa il Grava, salvati più volte dall'estremo Thiene gioca da subito col portiere di Verdicchio e pericolosi in un paio di movimento creando diversi pericoli ad un sempre attento Vascello. Lla ripartenze. Passeggia il Lignano, quin- TUTTO di Vulikic intervallata dalla to in graduatoria, sul fanalino Poggio, doppietta A€ rete dei veneti sembra chiudere con 19-1il finale (4 Mosanghini, 3 Modolo, 25,00 largo anticipo la contesa, ma il Thiene Saviano e Imazio) , ma in questo moINDOOR E TURF riesce a bucare altre due volte la mento la forbice dal secondo posto...SCARPE 2016-2017 porta giallonera prima del 5-3 finale (13 punti) impedisce alla squadra balneare di poter pensare di accedere di Buriola a 12 secondi dalla fine.
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CALCIO FEMMINILE PEDINE IMPORTANTI La rinuncia forzata a due tasselli fondamentali come Patriarca e Blasoni (nella foto) ha pesato sugli equilibri di una squadra che comunque viaggia nelle prime posizioni del campionato di serie C
DOBBIAMO RINCORRERE Il tecnico dell'Udinese, Matteo Perin, vuole risalire da un quarto posto che dice non rispondente alle sue aspettative in vista della prossima ristrutturazione del campionato
N
on è del tutto soddisfatto dell’andamento della sua squadra nel campionato di serie C il tecnico dell’Udinese femminile Matteo Perin. “Dopo la brillante partenza che ci aveva visto a lungo stare a contatto con i primissimi posti della classifica, l’attuale quarto posto dietro Bassano, Villanova e Gordige non è proprio in linea con quelle che erano le mie aspettative – dichiara con franchezza l’allenatore – . Saremo così costretti a una rincorsa per riuscire a ottenere un piazzamento utile in vista della riorganizzazione dei compionati prevista
ramente influito la giovane età della mia squadra e la mancanza di esperienza per gestire i momenti chiave nelle partite che contano, come accaduto per esempio nella recente sconfitta con la capolista Bassano, dove nonostante la buona gara che stava disputando si è disunita una volta passata in svantaggio.” Portate sulle maglie un “brand” che non passa inosservato nell’ambiente calcistico: come sono i rapporti con l’Udinese Calcio maschile? “Attualmente siamo due società distinte: l’Asd Udinese calcio femminile gestisce in piena autonomia
"Dopo una brillante partenza da primissimi posti della classifica, l'attuale quarto posto non è proprio in linea con le mie aspettative. Dovremo rincorrere per piazzarci meglio in vista della riorganizzazione dei campionati". per la prossima stagione.” Quali fattori hanno determinato questa flessione di risultati? “Le attenuanti non mancano, a partire dalla rinuncia forzata a due tasselli fondamentali della mia squadra come il difensore Debora Patriarca, vero perno dello schieramento difensivo, che abbiamo perso per infortunio, e successivamente del nostro terminale offensivo Francesca Blasoni che ha dovuto lasciarci per proseguire all’estero gli studi con un progetto Erasmus. Oltre a questo ha sicu-
tecnica e finanziaria la prima squadra e l’Under 19, mentre l’Udinese Calcio S.p.a. cura l’organizzazione delle “pulcine” (foto in alto) e delle “giovanissime” con una collaborazione che per ora ci permette di fare riferimento al nostro vivaio per la costruzione della squadra senior.” In futuro è prevedibile un maggior coinvolgimento dell’Udinese Calcio S.p.a. nella sezione femminile? “Più che prevedibile è auspicabile per poter incrementare le risorse disponibili in un momento in cui è
“
Auspicabile un maggior coinvolgimento dell'Udinese maschile sotto vari aspetti difficile riuscire a far quadrare i conti e coinvolgere imprenditori in un progetto di sponsorizzazione, anche tenendo conto che nel nostro bacino d’utenza opera già ai massimi livelli il Tavagnacco.” Quale futuro invece per Matteo Perin sulla panchina dell’Udinese? “Credo che le valutazioni per proseguire un rapporto vadano fatte una volta che si conclude una stagione, in modo da analizzare per intero quello che è stato l’andamento complessivo di un torneo, con le sue criticità e i suoi momenti migliori. Detto questo, sono completamente concentrato per concludere il campionato nel migliore dei modi e soprattutto per far crescere un gruppo di ragazze che credo abbia delle potenzialità importanti ancora tutte esprimere e con il quale sarei più che disponibile a lavorare anche nel prossimo futuro.” Giuseppe Passoni
TremilaSport+ | 22 03 2018 | 15
CALCIOUDINESE L'ANALISI
SENZA FORZA, SENZA CUORE ODDO IN UN VICOLO CIECO di IDO CIBISCHINO
A
pplausi alla Spal che rallenta la Juventus, e poteva addirittura stopparla di brutto tanta è stata la furia dei ragazzi di Leo Semplici: così rianima il campionato per la lotta scudetto, e riempie di orgoglio i tifosi ferraresi. Gioie che a più riprese abbiamo provato anche noi friulani quando i bianconeri non abbassavano gli occhi davanti a chicchessia e passavano di impresa in impresa, gratificando come non mai i sostenitori, facendo impennare le quotazioni di mercato personali e le plusvalenze societarie. Bei tempi. Oggi, rendendo onore alla piccola Spal che vede la luce della zona salvezza, è impossibile ricacciare indietro un po’ d’invidia se riandiamo
L’Udinese alla quinta sconfitta consecutiva e potrebbe non finire qui, con Atalanta da affrontare dopo la sosta. Il margine di sicurezza si assottiglia
psicofisica. Rivelatasi, ahinoi, ai minimi storici. Contro il Sassuolo si è vista la peggiore Udinese targata Oddo e, in generale, tra le peggiori dell’era Pozzo. Oggi, di fronte alle cinque sconfitte consecutive che inchiodano l’Udinese a quota 33 mentre dietro le distanze di sicurezza si accorciano, qualcuno
nella consistenza tecnica della rosa. E’ bastato il cedimento di un muscolo dell’unica vera punta (Lasagna) per far crollare il palco. La verità è che Oddo (e qualunque altro al posto suo) non riesce oggi a cavare dal mazzo un undici minimamente pungente. Il Sassuolo era
Senza attacco, con i centrocampisti spompati, sarà dura per Oddo rimettere in carreggiata una squadra che ha perso autostima e voglia di lottare. Solo Lasagna può guarirla
fragoroso gol di Fofana e poco altro di veramente pericoloso, se non i due tentativi in pieno recupero di Balic e Jankto. Conclamata la nullità dello statico Maxi Lopez e di Perica, il cui scomposto agitarsi produce soltanto confusione, precluse le soluzioni in profondità e fallito il tentativo di portare il testardo De Paul dentro l’area, a Oddo non è rimasto che affidarsi ai centrocampisti e alle loro incursioni. L’ha fatto e con buoni riscontri fin quando gli avversari non hanno capito il “trucco” e fin quando i vari Barak e Jankto hanno avuto gamba per inserirsi. Una volta che i loro cingoli si sono usurati, e calata pure la spinta degli esterni (Widmer sembra un vec-
arrivato alla partita di Udine con due miseri gol nelle ultime sei partite. Nello stesso arco temporale l’Udinese ne aveva fatti tre, ma con due autoreti (di Donnarumma e Silvestre). L’ultima rete tutta bianconera era quella firmata da Behrami nella vittoria di Marassi sul Genoa. Una sterilità offensiva penalizzante, spaventosa per chi ha applaudito una mitraglia come Di Natale, soltanto per ricordare l’ultimo vero bombardiere nostrano. Contro il Sassuolo l’Udinese ha avuto il possesso della palla per oltre un’ora di partita e un tanto - tra una miriade di retropassaggi e di tentativi sempre spenti sulla trequarti - ha prodotto il
chio aratro arrugginito), l’Udinese si è trovata disarmata. Le possenti statue bianconere ridotte a birilli dall’agilità e dalla velocità di un nano indiavolato di nome Stefano Sensi. Calo fisico conclamato e labilità psicologica, come se la squadra riconoscendo la propria impotenza offensiva - ritenesse inutile sudare e dannarsi per il nulla che comunque uscirebbe: senza forze e senza cuore. Una brutta piega e non aiutano a spianarla la classifica che non si muove e un calendario che non promette nulla di buono. Come dire che le sconfitte consecutive potrebbero non fermarsi a cinque. Dovesse ac-
“
Fofana, autore dello strepitoso gol del momentaneo pareggio. A destra, Behrami imposta a centrocampo.
alla prova imbelle- paurosa-rassegnata dei nostri bianconeri sette giorni prima, soggiogati dal blasone di Madama alla quale erano bastate un paio di accelerazioni per vincere a mani basse. Anche il più pessimista dei tifosi mai avrebbe immaginato che il peggio doveva ancora venire. Ciò, nonostante gli avvertimenti di Massimo Oddo il quale, nell’imminenza della sfida con il Sassuolo, aveva messo le mani avanti: nessuno si facesse illusioni, sarebbe andato bene anche un pareggino. Avendo ogni giorno sotto gli occhi i suoi giocatori, ne aveva colto gli umori e saggiato la consistenza
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azzarderà che questo Oddo non è proprio il fenomeno che aveva lasciato intendendere il dicembre coi fuochi d’artificio. Sarebbe una valutazione sbagliata e ingenerosa anche se la striscia nera dovesse allungarsi (dopo la sosta azzurra l’Udinese incrocerà l’Atalanta a Bergamo). Al più il tecnico potrebbe essere chiamato in causa per un minimo concorso di colpa, laddove la colpa vera ricade sulla società per un mercato estivo all’insegna del risparmio (i milioni “veri” dovevano servire per chiudere il contenzioso con il Fisco) e per le scelte nel mercato bis dal quale l’Udinese è uscita vieppiù indebolita nei numeri e
UDINESECALCIO
L’ITALIA DELLA RIFONDAZIONE
AUGURI A DI BIAGIO E AL NOSTRO CRISTANTE
QUINTA SCONFITTA L'autorete di Alì Adnan (nella foto) ha spianato la strada al Sassuolo. Per l'Udinese è arrivata la quinta sconfitta consecutiva.
cadere, prima di scaricare il pampalugo su Oddo, gli uomini della società dovrebbero per lo meno arrossire, mostrare la faccia e chiedere scusa. Ma non si vede e si sente nessuno su quel fronte, mentre si enfatizzano progetti di negozi, piscine e birrerie, si inventano eventi e party che nulla
c’entrano col pallone. Una macchina luccicante diventata opaca, fragile come il muscolo che ha appiedato l’unico attaccante di profondità che faceva tornare i conti al povero Oddo. Quando torna Lasagna? Solo lui, spyder Kevin, può rimetterla in moto.
Carlo Ancelotti, Roberto Mancini, Claudio Ranieri, ancora Antonio Conte. Sono i nomi più gettonati tra i tecnici cui si guarda per la rifondazione azzurra dopo il disastro della mancata qualificazione ai Mondiali. Uno smacco da addebitare alla mancanza di realismo di Ventura, il quale pretese di sfidare la Spagna sul suo inarrivabile terreno tecnico e, nello spareggio, la Svezia sul piano fisico anziché mandarle contro segugi agili e veloci, Insigne in primis. Roba vecchia, ormai, ma che deve servire come ammonimento a non rinnegare la natura del calcio italiano, che è quella esaltata dall’Enzo Bearzot mundial, fondata sull’impermeabilità difensiva anzitutto e poi sul fulmineo contrattacco verticale. Tutto il resto è sovrastruttura, complicazione, perdita di tempo. Ecco: più che i grossi nomi sopra riportati - che oltretutto vedrebbero la Nazionale come piano B in assenza di chiamate dai top club mondiali - a interpretare questo calcio vediamo meglio proprio Gigi Di Biagio, il Ct reggente, il cosiddetto traghettatore. Perchè si è formato da allenatore nei quadri federali (come Bearzot e Vicini,
tanto per ricordare), ha dimostrato polso e lucidità tecnica nella guida delle Under 20 e 21, conosce quasi tutti gli azzurri cui il nostro calcio affida il riscatto. Perchè non potrebbe essere lui il Ct per il biennio 2018-2020 che ci porterà all’Europeo? Ne sapremo di più nel giro di cinque giorni, da venerdì 23 a mercoledì 27 marzo, quando la nuova Italia affronterà prima Argentina e poi Inghilterra in amichevole. L’Italia che fa da sparring partner a chi, in Russia, ci va da protagonista. E saprà, Di Biagio, quanto le nostre nuove forze distano dai gruppi affidati a Sampaoli e Southgate. Tra i 26 azzurri convocati per il doppio impegno, accanto ai vecchi Buffon e Bonucci, c’è la meglio gioventù italiana. Compreso il friulano Brian Cristante, 23 anni, da San Giovanni di Casarsa. Diventato sotto le cure di Gasperini uno dei punti di forza dell’Atalanta, Cristante è alla seconda convocazione nella nazionale maggiore. Lo chiamò nell’ottobre 2017 Gian Piero Ventura, che lo fece esordire da subentrante in Italia-Macedonia, 1-1, giocata a Torino. Una delle troppe tappe dolorose della recente storia azzurra. (i.c.)
di Biancamaria Gonano
TARCENTO, TRE ANNIVERSARI BIANCONERI Cinque, cinque e quindici: non sono i numeri del lotto ma gli anniversari degli Udinese club di Tarcento, “i Amis da l'Udines” di Montegnacco e di Reana del Rojale “Valerio Bertotto”. Per festeggiare questi tre compleanni è stata organizzata qualche giorno fa una cena presso il ristorante “Plan di Paluz”, meravigliosa location sulle colline tarcentine dove sono accorsi oltre un centinaio tra soci e amici a trascorrere qualche ora in allegria. A inizio cena si sono presentati quasi in punta di piedi Zampano e Pezzella, i due giovani esterni dell’udinese che si sono accomodati fra il pubblico ricevendo l’applauso dei tifosi prima di
iniziare a mangiare. Il menù prevedeva carne, formaggi e verdure da cucinare autonomamente sulla pietra, un bel
modo aggregante per approfondire l’amicizia anche con il vicino di tavolo a volte quasi sconosciuto. I giovani
giocatori molto disponibili, cortesi e simpatici, sono passati fra i tavoli per scambiare due battute con i tifosi prima del taglio della torta e del consueto scambio di doni. Presenti alla serata il presidente dell’AUC, Daniele Muraro e buona parte del direttivo che hanno omaggiato i presidenti dei tre club di una targa a ricordo dei traguardi raggiunti. Hanno voluto presenziare alla serata anche tanti rappresentanti di altri club a cui il direttivo di Tarcento ha donato un piatto in ricordo dei propri 5 anni di attività. L’ estrazione di una lotteria con ricchi premi bianconeri ha concluso come di consueto l’incontro fra i tifosi.
TremilaSport+ | 22 03 2018 | 17
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Novità su mostre, spettacoli, eventi, personaggi del panorama culturale
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el ventennale della propria fondazione e a dieci anni dal grande successo della messa in scena di “Aggiungi un posto a tavola”, l’associazione culturale no profit “Colori & Musica” è ritornata a calcare i palchi della regione con un nuovo musical dal titolo Beautiful City. A causa del tutto esaurito giа da alcuni giorni prima del debutto, è iniziata una serie di repliche, la prossima in programma sabato 24 Marzo 2018 alle ore 20.45 presso l’Auditorium Zanon di Udine. L’ingresso all’evento sarà a pagamento (10 euro interi, 5 ridotti per bimbi fino a 12 anni) e l’incasso della serata andrа a favore dell’Associazione Luca Onlus che assiste genitori di bambini affetti da patologie oncologiche. Ricordiamo che Beautiful city trae ispirazione da un musical nato negli anni ’70 nell’ America del flower-power e segue le vicende di una ventina di personaggi che, chiamati fuori dalla loro vita quotidiana, vengono scelti per formare una comunità e, attraverso il canto, il ballo e l’interpretazione gioiosa e giocosa di parabole, lette in chiave contemporanea, mettono in scena la vita e la Passione dell’Uomo Gesù, per poi tornare, profondamente cambiati, a testimoniarla nella vita di ogni giorno. In un mondo nuovo dove le parole d’ordine dovrebbero essere “inclusione” e “tolleranza”, Beautiful City non cerca di imporre credenze o ideologie, ma vuole toccare il cuore di tutti noi con l’arte e con l’umanitа. Silvia Boscarello
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IL SELVAGGIO BOMPIANI
Messico profondo, fine degli anni Sessanta. Fin dalla primissima infanzia, Juan Guillermo sa cosa è accaduto prima che nascesse: il suo fratellino gemello è morto durante la gravidanza, e solo un cesareo d’urgenza e molte trasfusioni hanno permesso a lui di sopravvivere. Con l’ombra della morte sulle spalle e litri di sangue altrui nelle vene, Juan Guillermo cresce giocando con il fratello maggiore Carlos tra i tetti della città. Fino a che Carlos viene ucciso e anche i genitori muoiono: e a lui non resta che cercare una vendetta per tutto questo dolore. Ma i giovani estremisti religiosi responsabili della morte di Carlos sono feroci, armati fino ai denti e godono di protezioni illustri.
18 | 22 03 2018 | TremilaSport+
WENDY WALKER
L’ILLUSIONE DELLA VERITÀ NORD
Quella sera, in famiglia c’è una lite furiosa. Dopo le urla e il pianto, si avverte il rombo di un motore, poi torna il silenzio. Il giorno seguente, le sorelle Tanner sono scomparse. L’auto della diciassettenne Emma viene ritrovata nei pressi della spiaggia: all’interno, solo la sua borsa e le scarpe. Della quindicenne Cassandra, invece, nessuna traccia. Le autorità vagliano tutte le ipotesi, per poi congelare il caso, disorientate. Tre anni dopo, Cassandra torna a casa da sola. Racconta che lei ed Emma sono state rapite e tenute prigioniere su una misteriosa isola del Maine, senza telefono, televisione o elettricità. La sua versione dei fatti, però, è piena di buchi; soprattutto, il suo racconto del giorno della scomparsa non coincide con le deposizioni raccolte dai detective.
L’ANGOLO DELLA
LETTURA
ANTONIO MONDA
IO SONO IL FUOCO MONDADORI
Quando abbandona la Germania per fuggire a New York, Baldur Cranach ha perso quasi tutto: la moglie, la guerra e la dignità. Colto e disilluso, ammette candidamente di essere sempre stato un pavido che ha cercato solo il proprio tornaconto: è così che, quasi senza accorgersene, si è ritrovato dalla parte dei nazisti. Cerca rifugio proprio a New York, la città dei vincitori, dove possiede un palazzo che uno zio gli ha lasciato in eredità. Ed è proprio in quel luogo privo di storia, nella massa senza identità che vi brulica inesausta, che può finalmente nascondersi, trovare il conforto dell’invisibilità.
ANNE HOLT
LA CONDANNA EINAUDI
Dina ha solo tre anni quando rimane uccisa in un tragico incidente stradale. Poco dopo, sua madre muore in maniera sospetta e il padre di Dina, Jonas, viene condannato per il suo omicidio. Quindici anni dopo, nel 2016, il detective Henrik Holme deve occuparsi di quello che è ormai un cold case. Sembra un fascicolo come tanti tra quelli finiti nel tempo sulla sua scrivania, ma fin da subito qualcosa non quadra, nell’arresto e nel processo di Jonas. Così, Holme prova a convincere la donna che gli ha insegnato il mestiere, Hanne Wilhelmsen, che l’uomo potrebbe essere stato vittima di un errore giudiziario. Insieme, i due investigatori non ci metteranno molto a scoprire che le cose sono molto più complesse di quanto non appaiano a prima vista.
GIOACCHINO CRIACO
LA MALIGREDI FELTRINELLI
Esiste una generazione di calabresi cresciuta fra cunti, miracoli di santi e dèi. A quei tempi il furto era vergogna, il sopruso arroganza, e nelle rughe di Africo insegnavano a non frequentare i peggiori. La mafia, che c’era stata, che c’era, vedeva restringersi rancorosa il proprio spazio. A quei tempi cresce Nicola, e con lui gli amici Filippo e Antonio, compagni di avventure. Ragazzini che vanno a scuola – o meglio, che la marinano – e, all’insaputa delle famiglie, si avvicinano alla piccola criminalità. Ma l’arrivo improvviso di Papula, un ragazzo più grande che lavora in Germania e torna in paese parlando di rivoluzione, solleva un vento nuovo per tutto l’Aspromonte e fa sognare gli uomini, le donne e i ragazzini. E allora prende a pulsare la protesta operaia e si diffonde il cooperativismo contadino.
le belle di TremilaSport
Melissa
Reyna morena
le belle di TremilaSport
20 | 22 03 2018 | TremilaSport+
le belle di TremilaSport
TremilaSport+ | 22 03 2018 | 21
le belle di TremilaSport
IL MIO MONDO È
UN PALCOSCENICO
È
assorbita da un vortice di impegni, Melissa Martinez, che nel suo profilo facebook si autodefinisce “Guapa loca Reyna morena”, ispirandosi alle sue origini caraibiche. Dai video ai set fotografici, dalle partecipazioni ad eventi come ragazza immagine, la modella è assorbita da un lavoro intenso che non le impedisce comunque di trovare il tempo per regalare a Tremilasport la sua splendida immagine e i suoi pensieri espressi con la simpatia e la disinvoltura che le sono caratteristiche. “Ho appena girato un video con “Il Veneto imbruttito”, canale d’intrattenimento in chiave comica al quale presto la mia immagine – riferisce - . Ma ho in cantiere molte cose nuove, con altri eventi e un set fotografico in body painting, oltre a un video con
22 | 22 03 2018 | TremilaSport+
La modella Melissa Martinez vive un magic moment denso di impegni e progetti per l’immediato futuro Marco Milano, il popolare Mandi Mandi di “Mai dire gol” di qualche anno fa, girato a Caorle in stile anni ‘50”. Ma è anche cantante, Melissa: “Certo, anni addietro cantavo, poi ho smesso per un periodo ed ora ci riprovo nell’ambito di un progetto ancora in fase di evoluzione, a Brescia, con un
cantautore che lo sta attuando e che dovrebbe andare in porto a maggio o giugno”. Un vulcano, Melissa, che nei programmi ha pure il calendario 2019 e il prossimo giugno una nuova scappata a Ibiza, anche qui con un video da realizzare: “Nell’isola della Baleari ci ritorno, dopo esserci andata più volte in passato, per un experience reality con dj italiani, dove lavorerò come segretaria, animatrice e intervistatrice dei dj stessi. E poi un nuovo video, stavolta con un gruppo triestino, gli Escape 200”. Attimi di riposo, insomma, Melissa ne ha pochi ma non se ne lamenta. Una vita in movimento che fa parte della sua concezione esistenziale, espressa in una frase nel suo profilo facebook: “Il mondo è un palcoscenico. Uomini e donne sono attori e sceneggiatori del loro film: la vita”.
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ROGER BANNISTER, PRIMO “SUB FOUR” Il libro del giornalista friulano Gianluca Morassi celebra l’impresa dell’atleta inglese che percorse il miglio in un tempo inferiore ai 4 minuti È friulano di Buttrio, Gianluca Morassi, autore del libro “Il miglio inglese” (Lit edizioni), che celebra l’impresa di Roger Bannister, scomparso il 3 marzo scorso all’età di 88 anni, che il 6 maggio 1954 corse il miglio in 3’59”4, abbattendo il muro psicologico della ritenuta impossibilità di percorrere la distanza al di sotto dei 4’. L’autore, dunque, classe 1962, con inizi a “Il Gazzettino” e successivo approdo a “La Provincia di Como”, della quale è attualmente responsabile delle pagine di
economia presso la redazione di Lecco, città in cui vive. Il fatto che si sia occupato con tanta passione di un argomento sportivo va attribuito anche al suo passato di fondista e mezzofondista, di-
inevitabilmente affezionato. Una storia, quella che ha voluto raccontare, che ai cinefili riporta alla mente quella narrata nel mitico “Momenti di gloria” e che porta alla ribalta la tenacia e la speranza di atleti che credevano fermamente in ciò che facevano. SUB FOUR Un termine con cui si indicava la possibilità, o la ritenuta impossibilità, di correre appunto il miglio sotto il tempo di 4’. Limite creduto non superabile fino a quasi la metà degli anni
Era convinto che tale limite fosse ritenuto insuperabile per ragioni psicologiche
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scipline praticate in gioventù a buoni livelli e alle quali è rimasto
MOMENTI La copertina del libro e, in alto, il traguardo tagliato dall'atleta a Oxford con l'ottenimento del record sul miglio
SIDICEVA...
PERSONAGGI A sinistra Emil Zatopek, "la locomotiva umana" e l'Università di Oxford. Nelle altre foto, Roger Bannister durante e dopo la gara e in abiti borghesi
’50 da medici, fisiologi, allenatori e atleti, sicuri che l’uomo, con i suoi limiti fisici, non potesse farcela in alcun modo. Non Roger Bannister, appunto, che seppure reduce da un deludente quarto posto sui 1500 alle Olimpiadi di Helsinki del 1952, era convintissimo che tale limite fosse ritenuto insuperabile più per ragioni psicologiche che fisiche. E per dimostrare la propria teoria s’impegnò appunto a diventare il primo atleta “sub four”. Erano, quelli, gli anni del dopoguerra, difficili ma anche pieni di speranza in un futuro tutto da ricostruire. Nel 1953 era salita al trono la Regina Elisabetta, incoronata nell’Abbazia di Westminster, e una spedizione inglese aveva scalato l’Everest, e una sorta di altissima vetta era considerata appunto la mission impossible di percorrere il miglio in un tempo inferiore ai 4 minuti. Ma altri ci
stavano comunque pensando, oltre a Bannister, l’australiano John Landy e l’americano Wes Santee, ma Roger li precedette e proprio a Oxford, la città dove si era laureato in medicina. Il 6 maggio 1954 abbattè quel fatidico muro, e a testimonianza, come lui riteneva, che si trattasse solo di una questione mentale, 46 giorni dopo anche John Landy ce la fece, migliorando ulteriormente il suo record. Sono 140 pagine coinvolgenti, quelle del libro di Morassi, che con dovizia di particolari dettata appunto anche dalla sua passione per l’atletica, fa entrare anche i profani in una storia che prima che sportiva è umana. Un’impresa che ebbe un’eco mondiale e che venne proposta pure in teatro, a testimoniare una volta di più come lo sport riesca ad abbattere ogni barriera, senza confini. E.F. TremilaSport+ | 22 03 2018 | 25
BASKET CAMPIONI "Meglio l'eleganza di Jabbar o le devastanti schiacciate di Lebron James (nella foto)?", si chiede Savio nel suo articolo.
CI VUOLE UN NUOVO PROGETTO
Il campione udinese degli anni '70/80 analizza il momento del basket italiano e ne ipotizza le possibilità di crescita di OTELLO SAVIO
Q SCUOLA SNAIDERO Classe 1953, Otello Savio mosse i primi passi cestistici nelle giovanili arancione, esordendo nella formazione maggiore nei primi anni '70. Carriera poi proseguita a Gorizia e Venezia, società di grande tradizione.
uando a metà degli anni 60 iniziai a giocare a basket nelle giovanili dell’allora Apu Snaidero, il nostro sport stava vivendo il suo primo autentico boom. Nuovi palazzetti, sponsor importanti, i giocatori stranieri e una crescente visibilità sui mass media erano i pilastri sui quali la pallacanestro italiana alimentava la propria entusiasmante crescita. Era uno sport giovane -aggettivo di gran moda in quegli anni - nato in quell’America che rappresentava il modello culturale ed economico dominante ma poi adottato con grande fortuna anche in Italia. Da allora molta acqua è passata sotto i ponti. Il basket da sport di tecnica ed agilità (qualcuno dice anche di intelligenza) è diventato uno sport di forza fisica e salto, poi con l’introduzione del tiro da tre si è via via esasperato il concetto di “tiro a segno” a discapito del gioco interno. Su quale sia il basket migliore ci sono varie scuole di pensiero. Voi preferite la bellezza estetica di un canestro di Doctor J. e l’eleganza del gancio-cielo di Abdul Jabbar oppure le devastanti schiacciate di Lebron James? PROBLEMATICHE STRUTTURALI Al di là degli aspetti di gioco esistono però da anni per la pallacanestro italiana problematiche di tipo più strutturale. Il nostro basket sta attraversando una profonda crisi che vede il proprio campionato di vertice arrancare al secondo/terzo livello in Europa per valori tecnici, capacità economica e presenza di impianti sportivi del terzo millennio. Oltre alla Spagna, alla Grecia, alla Turchia ed alla Russia, anche la Germania ci ha sorpassato mentre la Francia, i paesi dell’est Europa e i cam-
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pionati balcanici rimangono più o meno al nostro livello. Soltanto Milano, grazie alla proprietà Armani, può vantare uno standing di club europeo, certificato anche dall’unica wild card italiana per l’Euroleague Basketball, cioè per il torneo continentale di gran lunga più importante. Per gran parte delle altre società italiane della massima serie anche con un grande passato (pensiamo a Cantù, Pesaro e Varese) l’unico obiettivo perseguibile è quello di una dignitosa sopravvivenza. Ricordiamoci che l’ultima finale scudetto è stata giocata sorprendentemente dalla Reyer Venezia, che poi ha vinto il titolo, e da Trento.
Soltanto Milano, con l'Armani, può vantare uno standing di club europeo Venezia è tornata grande a seguito degli investimenti, non solo sulla prima squadra, della sua proprietà, Trento va presa ad esempio per la sua straordinaria crescita societaria e sportiva in un città di provincia non vocata storicamente al basket. Detto questo, è difficile pensare che questa serie di finale, giocata da due simpatiche outsiders in palazzetti di vecchia generazione da 3500 posti e confinata nel nord-est , possa rilanciare anche mediaticamente la
pallacanestro nazionale e scaldare i cuori agli appassionati. A2 ORIGINALE In tale realtà, il campionato di A2, formalmente dilettantistico e con solo 2 giocatori extracomunitari per squadra, ha una propria originalità in quanto “laboratorio” tecnico- organizzativo e come vetrina per giovani giocatori italiani, atleti stranieri -rookie o provenienti da leghe minori- nonché allenatori e dirigenti emergenti. Un dato positivo è il buon numero di gare equilibrate, il lato negativo è che tale equilibrio tende talvolta verso il basso. Con ben 32 partecipanti nei due gironi (e ad oggi una sola promozione in A1, un vero e proprio terno al lotto) esiste una oggettiva disomogeneità societaria e di risorse sulle quali sarebbe opportuna una profonda riflessione senza condizionamenti geo-politici. DELUSIONE AZZURRA Sul tema Nazionale abbiamo registrato nel 2016 la cocente delusione per la mancata partecipazione ai Giochi Olimpici a seguito della sconfitta con la Croazia nelle qualificazioni di Torino, in un girone del tutto alla portata dei nostri. Negli ultimi campionati Europei 2017, vinti dalla Slovenia (2,5 milioni di abitanti !), la prestazione è stata ragionevolmente dignitosa ma non oltre. Per concludere io credo che il basket italiano per ritornare al suo antico splendore avrebbe bisogno di un nuovo grande Progetto elaborato con il contributo di tutti i suoi stakeholders, magari partendo dalla consapevolezza che spesso più dei problemi economici pesano la scarsità di idee e la mancanza di coraggio. Più o meno come il paese Italia.
BASKET SERIE D
NON ABBIAMO IL CHIODO FISSO
L'Humus Sacile occupa il secondo posto nel girone "Flebus", in prossimità degli impegnativi play off-promozione
C
on lo spirito disincantato di sempre l’Humus Basket Sacile si prepara al rush finale di una stagione che finora è stata un crescendo continuo. La squadra liventina occupa attualmente il secondo posto in classifica nel girone di serie D, Pordenone-Udine, e a cinque turni dalla fine della regular season è ad una sola vittoria dalla matematica certezza di quel secondo posto che le consentirebbe di disputare in casa le “belle” dei play off. “In
Andiamo avanti step by step, senza esaltazione nè drammi realtà – spiega l’head coach Davide Brecciaroli – non è che la promozione sia il nostro chiodo fisso. Andremo avanti partita per partita come abbiamo sempre fatto, senza esaltarci troppo in caso di vittoria e senza fare drammi in caso opposto”.
Nato nel dicembre del 1997 (ha appena festeggiato il ventennale), il club liventino è stato fondato da un gruppo di amici sacilesi, “matti” per la pallacanestro e compagni di playground. Dal campetto ci si è poi spostati al PalaMicheletto, il palazzo dello sport della cittadina sul Livenza, dove tutt’oggi i biancoblu disputano le partite casalinghe. Alla guida della società ci sono i fondatori di vent'anni fa, il presidente Massimo Marletta, Massimo Rigoni e gli altri amici di un tempo, mentre la conduzione tecnica è affidata al già citato Brecciaroli, classe 1971, alla guida della squadra da quattro stagioni, anch’egli sacilese, che è coadiuvato da Stefano Dotta e Fausto Colombera. I giocatori provengono tutti dal circondario di Sacile e Pordenone. “Certo – continua Brecciaroli– l’ambizione sarebbe quella di migliorare ulteriormente il campionato superlativo dell’anno scorso, quando da neopromossi in serie D arrivammo alle Final Four”. Quest’anno nel frattempo la formula è cambiata e per conquistare il salto nella serie C Silver bisognerà passare attraverso le forche caudine di play off molto lunghi con partite di andata e ritorno ad ogni turno, nei quali confluiranno le prime 8 sia del girone Pordenone-Udine, che di quello Gorizia-Trieste. Piergiorgio Grizzo
SERIE C FEMMINILE
CUSSIGNACCO ALLE FINAL FOUR PER LA B
C
ussignacco protagonista in serie C. Le ragazze allenate da Achille Milani (nella foto) si apprestano infatti ad affrontare nel fine settimana a Romans d’Isonzo le Final four per la promozione in serie B, a coronamento di una stagione che il tecnico di Castelfranco Veneto, ormai udinese honoris causa dopo la lunga militanza come giocatore e poi come allenatore nel basket cittadino, ha condotto con competenza e mentalità vincente. Per la sua squadra un secondo posto al termine della regular season che vale appunto le finali di categoria, con primo incontro sabato alle 20,30 contro Fogliano. L’altra semifinale vede di fronte Futurosa Trieste (che ha concluso al primo posto, con 4 punti di vantaggio sulle udinesi) e Concordia Sagittaria, con finali domenica, alle 17 quella di consolazione e alle 19,30 quella che vale la promozione. Le ultime due partite della stagione regolare hanno visto le ragazze di Milani incamerare un successo
e una battuta d’arresto: nella penultima gara la vittoria di prestigio con la capolista, significativa soprattutto per l’autostima, e nell’ultima la sconfitta di misura (6461) dopo un tempo supplementare a Concordia, altra qualificata per il rushpromozione. Effettuare dei pronostici non appare facile, soprattutto perché le finali sfuggono spesso al raziocinio per lasciare spazio alla condizione mentale della squadre impegnate. In sostanza, chi avrà nervi più saldi, al di là di tecnica e gamba, avrà le maggiori possibilità di spuntarla. E Cussignacco ha dalla sua un allenatore di grande esperienza, quella che saprà sicuramente trasferire alla sua squadra soprattutto in un’occasione così speciale. (E.F.) TIME OUT Il tecnico Davide Brecciaroli catechizza i suoi.
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SERIE B1 FEMMINILE ESTVOLLEY CDA TALMASSONS
FOTO ALAN MOLINA
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VOLLEY
SERIE B2 FEMMINILE
VILLADIES, CHI L’HA DURA… Sesta vittoria di fila per il sestetto di Sandri che conferma il suo ottimo feling con il tie break: la Vivil ha infatti sempre vinto fin qui in questa stagione al quinto set. E domenica c’è il derby contro Chions
D
ue vittorie e due sconfitte per le formazioni regionali nel ventesimo turno di campionato di Serie B2 femminile. Vince Chions in casa per 3-1 contro Torri di Quartesolo, mentre le Villadies piegano al tie break Paese, al termine di un match estenuante. Avrebbe potuto essere una vittoria rapida e indolore e invece il sestetto di Sandri non è sceso in campo con l'atteggiamento giusto e si è complicato la vita più del dovuto. Ci sono infatti volute due ore per avere la meglio della Therm-Is Paese e limitare i danni portando a casa la sesta vittoria di fila e il quinto tie-break su 5 disputati. La Farma-
derbe conferma così l'imbattibilità stagionale nei tie-break, a discapito però di un punto regalato che porta ora a 6 le lunghezze da recuperare sulla zona play-off, a 4 e 3 quelle su Spacciocchiali Vision e Ipag Noventa rispettivamente.
All’andata Chions ha fatto vedere i sorci verdi alle Villadies vincendo 3-0
La superiorità di Petejan e compagne nella qualità del gioco è stata evidente nei tratti di gara in cui sono riuscite a imporre il proprio ritmo e a spingere in battuta. Peccato per la mancanza di continuità dal punto di vista mentale che si è concretizzata nei black-out in ricezione e in indecisioni difensive. Niente da fare, invece, per Pordenone che nulla a potuto contro lo strapo-
SERIE B MASCHILE
CADE PRATA, AGGANCIO DI PORTO VIRO È durata solo una settimana la permanen- interno sabato per Prata contro il Valsu- Sempre domenica pomeriggio Futura za al vertice in solitaria per il Volley Prata gana, mentre lo Sloga Tabor ospiterà lo Cordenons impegnata sul campo del in Serie B maschile. I mobilieri hanno spauracchio Delta Porto Viro domenica. Mestrino. infatti perso al tie break domenica contro il Borgo Ricco, vedendosi così agganciare al primo posto dal Delta Porto Viro, vincente con un secco 3-0 contro il Coselve. Torna il sorriso in casa Cordenons, con la Futura che strappa un importante 3-1 in casa contro il Kioene Padova, mentre lo Sloga Tabor è stato nuovamente sconfitto per 3-0 dal Valsugana Padova. In classifica, Volley Prata e Delta Porto Viro condividono il primo posto con 52 punti, mentre Cordenons, con 20 punti, torna a respirare. Finisce, invece, in piena zona rossa lo Sloga Tabor (15), che ora deve inseguire Treviso, quart’ultimo a 17 punti. Nel prossimo turno, impegno
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tere del Giorgione capolista: secco il 3-0 con cui il sestetto di Castelfranco ha avuto la meglio tra le mura amiche sulla compagine naoniana, sempre più impelagata nella zona rossa. Sconfitta per 3-0 anche per Staranzano che si vede costretta a cedere l’intera posta a Codognè. In classifica Giorgione sempre primo con 53 punti, e Villadies prima delle regionali con 37. Chions staziona a metà classifica con 28, mentre Staranzano (24) deve cominciare a guardarsi le spalle dalla zona rossa, distante ora 5 punti. Posizione difficile per Pordenone, terz’ultima a 14 punti. Nel prossimo turno, Pordenone in visita sabato sera al Dolo, con Staranzano contemporaneamente impegnato in casa contro Noventa. I fari saranno, però, tutti puntati sul derby di domenica pomeriggio tra Chions e Villadies. Anche se la classifica sembra favorire le azzurre, la partita andrà affrontata con estrema determinazione dal sestetto di Sandri. Memori della dura lezione impartita all'andata in cui le rondini di Villotta hanno prevalso in 3 set, Petejan e compagne hanno il compito di rimettersi in carreggiata e scendere in campo concentrate e determinate dal fischio d'inizio senza mai mollare la presa, soprattutto con squadre estremamente giovani come quella allenata da coach Parlatini.
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SERIE C FEMMINILE
PUNTI D’ORO PER SANVITESE E PORCIA Fine settimana importante in chiave salvezza con i successi delle due formazioni pordenonesi negli scontri diretti che le vedevano opposte a Horizon Bressa e Borgo Clauiano. Sabato il derby tra Volleybas e Rizzi
V
entitreesimo turno di campionato che qualche scossone lo ha riservato in Serie C femminile. A cominciare dalla sconfitta a sorpresa della capolista Virtus Trieste nella tana dei Rizzi. Le udinesi hanno sfornato una prestazione a dir poco impeccabile mettendo sotto le giuliane per 3-1. Del capitombolo della capolista ha approfittato il Volleybas che ha fatto suo il big match di giornata sbancando il parquet del Rojalkennedy per 3-1, in rimonta dopo aver perso il primo parziale. Una sconfitta che costa al sestetto di Tavagnacco non solo il sorpasso delle rivali udinesi, ma anche l’aggancio in La carica della Sanvitese
Sconfitta per il Rojalkennedy nel match clou contro il Volleybas classifica della Libertas Majanese che non ha battuto ciglio, facendo suo il derby collinare contro la Pallavolo Buja per 3-0. Bene Portogruaro che ha vinto sul campo del Gsp Mossa per 3-0, mentre compiono importanti passi in avanti verso la salvezza sia la Sanvitese che Porcia. Le due formazioni della Destra Tagliamento erano infatti impegnate in scontri diretti contro Borgo Clauiano e Bressa, ed entrambe si sono imposte per 3-0 aumentando la distanza dalla zona rossa. Infine, nel posticipo domenica, successo al tie break per la Sangiorgina che in rimonta ha la meglio sul
fanalino di coda Codroipo. La classifica: Virtus Trieste 55, Volleybas 49, Libertas Majanese e Rojalkennedy 47, Portogruaro 45, Pallavolo Buja 37, Rizzi 36, Sangiorgina 28, Sanvitese 27, Porcia 25, Sant’Andrea SV 22, Horizon Bressa e Borgo Clauiano 20, Gsp Mossa 13, Codroipo 12. Il ventiquattresimo turno è partito già in settimana con l’antipasto tra Portogruaro e Codroipo. Sabato pomeriggio sarà la volta del Sant’Andrea SV che ospiterà la Libertas Majanese, mentre il Volleybas se la vedrà in casa contro i Rizzi, e il Gsp Mossa andrà a far visita alla capolista Virtus Trieste. In serata Sanvitese al cospetto della Sangiorgina, Porcia in casa contro il Rojalkennedy e Pallavolo Buja pronta a ricevere la Horizon Bressa.
SERIE B1 FEMMINILE
MESE CRUCIALE PER LA LIBERTAS MARTIGNACCO La Libertas Martignacco non sbaglia e A Martignacco avevano giocato meglio e si contro Talmassons, ma in mezzo ci sono porta a casa, contro Vivigas Arena Volley, erano meritate la vittoria. Sarà un’altra altri due impegni da ricordare: le Finali il 15° 3-0 della stagione. gara tosta”. Il secondo crocevia è la sfida di Coppa Italia e la partita contro Pisogne. E’ l’ennesimo ottimo risultato delle friulane, che restano in testa alla classifica con 55 punti totali, a +5 dalla prima inseguitrice, la Cda Talmassons. Sabato alla Libertas Martignacco tocca un’altra trasferta complicata. L’Anthea Volley Vicenza, quarta in classifica con 46 punti, è l’unica squadra che nel girone di andata è riuscita a battere le friulane (3-1 il risultato finale). “E’ il primo di due crocevia importanti – conclude il coach – Vengono da una striscia di risultati positivi ed è una squadra composta da giocatrici di grande qualità, la maggior parte delle quali proviene dall’A2.
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FOTO SARA CARGNELUTTI
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IL PERSONAGGIO
PAVIOLA, UN SOGNO CHIAMATO SERIE B La ventiduenne ala da quest’anno veste la maglia del Rizzi Volley. L’inizio di stagione a corrente alternata ha minato le ambizioni delle udinesi, ma le ultime prestazioni hanno riportato in alto il morale
Federica Paviola
I
l Rizzi Volley quest’anno sta vivendo una stagione di metà classifica. Probabilmente un po’ sotto le attese della vigilia, ma alle ragazze di coach Marchesini la voglia di dare battaglia non è mai mancata. E anche di prendersi qualche bella soddisfazione, come quella di sabato quando a cedere sotto i colpi delle udinesi è stata nientemeno che la capolista Virtus Trieste: “È stata una partita molto combattuta – commenta la ventiduenne ala udinese, Federica Paviola -. Sapevamo che sarebbe stata dura ma eravamo psicologicamente pronte a dover fare azioni lunghe e portare pazienza. Non abbiamo mollato mai, portando a casa praticamente sempre gli scambi prolungati, e credo questo abbia influito fortemente. Sappiamo che il nostro non è un campo facile, come d'altronde non è stato il loro all'andata, e ne abbiamo approfittato”. Una passione di lunga data quella di Federica per il volley: “Faccio parte della generazione cresciuta con "Mila&Shiro" in TV, ed è così che a 8 anni ho iniziato a giocare. Ho avuto un trascorso come opposto ma credo che la mia indole sia decisamente quella di banda. Non mi piace essere esclusa da nessun fondamentale”. E quest’anno la scelta di vestire la casacca dei Rizzi: “Ho voluto fortemente venire qui perché sapevo che il progetto era interessante. Quando quest'estate mi hanno detto chi sarebbero state le mie compagne e chi sarebbe stato 34 | 22 03 2018 | TremilaSport+
l'allenatore non ho avuto dubbi. Ho sposato subito il progetto e credo che abbiano costruito una buona squadra fatta di giocatrici più "esperte" e di altre più giovani con grande potenziale. Purtroppo non tutte le stagioni sono fortunate. Ci sono stati periodi difficili che abbiamo superato col sorriso e tanto lavoro, e ora, tutto sommato, ci siamo riprese e stiamo disputando delle buone gare di carattere. Abbiamo avuto alti e bassi. Se dobbiamo dirla tutta, i bassi sono stati abissali, ma ne siamo uscite a testa alta. È stata dura e ne abbiamo parlato tanto in spogliatoio. Ora sono orgogliosa della mia squadra, finalmente negli ultimi mesi riusciamo ad esprimere il buon gioco cui abbiamo sempre puntato. In palestra il clima è sempre buono, cosa per nulla scontata. Sono felicissima di indossare questi colori quest'anno”. Anche a livello personale l’inizio
La rosa del Rizzi Volley
di stagione non è stato dei migliori: “Sono entrata in squadra per ultima per motivi lavorativi. All'inizio mi sentivo molto indietro rispetto alle mie compagne. Faccio sempre un po' fatica all'inizio a integrarmi nel gioco più che nella squadra, con cui mi sono trovata bene fin da subito. Ora sono contenta delle mie prestazioni e spero di riuscire a dare ancora di più alla squadra. Mi sono stati dati spazio e responsabilità e la cosa mi lusinga molto. Come dico
Paviola: “Abbiamo vissuto momenti difficili, ma ne siamo uscite a testa alta”
sempre, per migliorare bisogna "fare fatica"”. Se nella vita Federica è una studentessa in Mediazione Culturale, con il sogno di viaggiare e vedere il mondo, nella pallavolo il suo obiettivo è la B: “Ho sempre sognato di poter disputare un campionato di serie B. Come sfida personale, vorrei allenarmi con atlete di un altro livello, senz'altro più alto del mio, per poter vedere fino a che punto posso migliorare”. E ora alle porte c’è il derby contro il Volleybas: “Dell'andata ricordo solo che la superiorità dell'avversario era netta. Noi non eravamo al top e non avevamo disputato una grande gara, sbagliando tanto e mettendo giù pochi palloni. Ora speriamo di giocare una gara migliore. Il risultato influisce relativamente, l'importante è esprimere una buona pallavolo. Non mi voglio sbilanciare troppo: dita incrociate!”. Massimo Muzzin
basovizza
domenica 11 marzo 2018
LE CLASSIFICHE DI KOKOS TRAIL CLASSIFICA 16 KM POS. COGNOME NOME SEX CAT. ANNO NAZIONE
TRIESTE. La musica non cambia. Anche quest’anno alla 7° edizione del Kokos Trail-Memorial Virgilio Zecchin, gara di corsa in montagna organizzata dall’Evinrude in collaborazione con il Running World Trieste, i vincitori assoluti provengono dalla Slovenia. Nonostante la giornata sia stata funestata dalla pioggia che ha reso il tracciato ancora più insidioso e selettivo, l’evento - valevole come 2° Prova del Fvg Trail Running Tour e come prova di società del Trofeo Provincia di Trieste 2018 - ha visto sulla linea di partenza oltre 650 agguerriti partecipanti. Sul percorso di 16 km che, dopo la partenza dal campo Zarja di Basovizza, portava gli atleti ad affrontare le pendici dei Monti Cocusso (per ben due volte) e Castellaro, si è assistito a due recite vittoriose in solitaria. Tra gli uomini, ha mantenuto fede ai pronostici della vigilia lo sloveno Gasper Bregar (Kgt Papez) che ha fatto il vuoto alle sue spalle fin dalle prime fasi di gara riuscendo così a bissare la vittoria dello scorso anno. Alle
spalle di Bregar, che ha concluso la sua fatica dopo 1h07’09”, è andato in scena un incandescente duello per la seconda piazza tra due veterani delle corse in montagna, Paolo Massarenti (Gs San Giacomo) e Simon Alic (Nanos Podnanos). L’ha spuntata Massarenti (1h10’47” il suo crono finale) che ha premuto sull’acceleratore lungo il sentiero che dal Castellaro portava gli atleti a valle, riuscendo a staccare lo sloveno. Alic chiudeva sul terzo gradino del podio in 1h11’34” mentre si fermava ai piedi del podio Alessandro Maraspin (Sportiamo), primo triestino al traguardo. Nella competizione in rosa Maja Skrlj, al suo primo Kokos Trail, non ha avuto rivali giungendo a braccia alzate al traguardo dopo 1h24’48”. I restanti posti sul podio sono stati conquistati dal duo dell’Aldo Moro Paluzza composto dalla veterana Paola Romanin (1h28’11”) e dalla triestina Giulia Della Zonca (1h29’01”). Infine, nella 8km, hanno trovato il successo Matic Plaznic (Cnc Servis) ed Erika Centomo (Gs San Giacomo). (em .de.)
SOCIETÀ
FEDERAZIONE
1
BREGAR GASPER
M
SM
1990
SLO
KGT PAPEZ
2
MASSARENTI PAOLO
M
50
1967
ITA
SAN GIACOMO
3
ALICˇ SIMON
M
45
1971
SLO
NANOS PODNANOS
4
MARASPIN ALESSANDRO
M
45
1973
ITA
SPORTIAMO
5
HREN TINE
M
SM
1999
SLO
VECCHIET MATTEO M
35
1983
ITA
SPORTIAMO
6
TEMPO 1.07.09.00
FIDAL
1.10.47.00 1.11.34.00
FIDAL
1.14.36.00 1.15.30.00
FIDAL
1.16.06.00
7
STRNAD SIMON
M
50
1967
SLO
NANOS PODNANOS
8
FARRA GABRIELE
M
35
1982
ITA
RUN CARD
FIDAL
1.16.35.00
9
PAUSIN ENRICO
M
40
1974
ITA
TRIESTE ATLETICA
FIDAL
1.16.48.00
10
MAIER STEFANO
M
40
1978
ITA
TIMAUCLEULIS
FIDAL
1.18.36.00
1.16.15.00
CLASSIFICA 8 KM POS.
COGNOME NOME
SEX
ANNO
NAZIONE
SOCIETÀ
TEMPO
1
PLAZNIK MATIC
M
1993
SLO
CNC SERVIS
40:42:00 41:09:00
2
GALASSI FABIO
M
1986
ITA
CRAL ELETTRA SINCROTRONE
3
TODESCO PIERO
M
1983
ITA
FIAMMA
42:41:00
4
MARINO ANDREA
M
1970
ITA
SAN GIACOMO
44:14:00
5
DOLENC DARIO
M
1987
SLO
SD 3 SPORT
45:08:00
6
JEREB PRIMOŽ
M
1988
SLO
ŠD VRZDENEC
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LIBERALE MASSIMILIANO
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ITA
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MACOR OLIVIERO
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VALROSANDRA
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LASSINI FABRIZIO
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TRIESTE TRASPORTI
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CIGLAR LEON
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ŠD ŽAŽAR
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RUNNING WORLD 45:37:00
Buttrio celebra i cinquant'anni di fondazione di un club fondato nel 1968 da alcuni ragazzi locali con i loro primi guadagni
CON I SOLDI DELLA VENDEMMIA di BIANCAMARIA GONANO
I
l 14 marzo scorso si è svolta la serata di presentazione delle attività che si svolgeranno nell’arco dell’anno per ricordare e festeggiare i cinquant’anni del Baseball Buttrio. Molti gli ospiti, a partire dai vertici, con Riccardo Fraccari, presidente della World Baseball Softball Confederation (WBSC). Nell’occasione abbiamo chiacchierato con Maurizio Rizzi, presidente del Baseball Buttrio White Sox in carica da ventidue anni, che ci ha raccontato molti aneddoti di storia della società e le attività del presente: “Siamo molto felici della serata perché si è notato l’interesse e la partecipazione della comunità e non solo dome un evento per gli addetti ai lavori. Ho visto persone dopo molti anni ed altre che nemmeno sapevano dell’esistenza del baseball nel nostro paese”. UNA STORIA AFFASCIANTE Nato e cresciuto negli Stati Uniti, il baseball arrivò in Italia quando gli americani risalirono la penisola sul
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finire della seconda guerra mondiale e si sviluppò in quelle zone in cui le truppe alleate rimasero più a lungo. Trieste, con l’amministrazione alleata durata fino al 1954, divenne uno dei punti di riferimento più importanti per il neonato movimento italiano della pallabase e influenzò immediatamente il monfalconese e, soprattutto, Ronchi. In Friuli la passione per il baseball non riuscì a trascinare e coinvolgere ma
MOMENTI Esultanza e azioni emblematiche di uno sport di marca americana che ha attechito anche a Buttrio
poi trovò terreno fertile a Buttrio alla fine degli Anni Sessanta. Ma perché proprio a Buttrio? Per caso, come a volte accade. “Nell’estate del 1967 un giovane bolognese, tale Luigi Orsini, venne a far visita a un cugino di Buttrio e iniziò a giocare con una pallina, una mazza e un guantone. Questo semplice meccanismo contagiò molti ragazzi del posto che iniziarono a cimentarsi con strumenti
BASEBALL
RUGBY
CODROIPO, PROGETTI A 360 GRADI PRESIDENTI Il numero uno nazionale, Andrea Marcon, a sinistra, con il presidente buttriese Maurizio Rizzi slancio, la squadra conquista addirittura la promozione in serie A ma questo palcoscenico sembra essere troppo ambizioso per le risorse della società.
rudimentali come una pallina da tennis e il manico di una scopa. Poi, dopo la vendemmia di settembre, decisero con i soldini guadagnati di comprarsi l’attrezzatura adatta per poter pensare a qualcosa di più serio. Ecco allora che si decise di fondare una società in piena regola, il 12 gennaio 1968”. Quattro i fondatori: Antonino Bozzi, Claudio Durì, Daniele Peruzzi e Attilio Pisani. Un aneddoto che profuma di magia come tutte le storie nate da passioni giovanili che hanno saputo spiegare le ali nonostante i pochi mezzi a disposizione. Da allora si risale la china con entusiasmo: nel ‘69 Buttrio debutta in serie D e nel 1971 la squadra conquista la promozione alla serie C. Nel 1975, dopo aver fallito lo spareggio per la promozione in B, la Federazione decide di ristrutturare i campionati ripescando in B proprio i friulani. Sullo
SVOLTA Il 1994 è l’anno della svolta: si chiude il Buttrio Baseball e dalle ceneri nasce il White Sox. Il Buttrio BC lascia in eredità un gran numero di tesserati, quattordici titoli regionali, quattro atleti che hanno indossato la maglia azzurra (Alessio Miani, Francesco Miani, Roberto Valentinis e Daniele Vendramini), e due atleti che negli anni successivi giocheranno in serie A1, Adriano Conte e Mauro Prampero, il primo atleta di Buttrio ad indossare la maglia azzurra della nazionale maggiore. Si riparte dalla serie C2 ma nel giro di cinque anni Buttrio si ritrova di nuovo in seconda serie per sfiorare nel 2000 la serie A1. Sono stati degli anni magici, pieni di emozioni e passione. Provo una grande soddisfazione a raccontarli- racconta Rizzi- . Su venti ragazzi in squadra, diciotto erano di Buttrio, ed eravamo sempre al vertice con questo grande senso di appartenenza”. Poi la nuova promozione in A2 nel 2008 a cui seguì la rinuncia: “Per disputare la serie A ci vogliono tanti soldi. Ora rimaniamo dove siamo e, in collaborazione con Ronchi, giocheremo una tranquilla serie B, con grande impegno per il settore giovanile: rispetto allo scorso anno i numeri sono molto confortanti perché siamo riusciti ad allestire due squadre Under 12 grazie al nostro intervento per far conoscere questo sport nelle scuole primarie di Buttrio, Pradamano, Trivignano Udinese e Premariacco". Un entusiasmo che ha portato molti frutti, con anche l'ingaggio di due tecnici cubani. "Ora con la Federazione stiamo discutendo il programma per far entrare il baseball anche in altre scuole del circondario - dice il presidente - . Un tempo avevamo anche il softball, il baseball al femminile: abbiamo tentato di far ripartire l’interesse ma se anni fa erano molte le ragazze a praticarlo, oggi sono tante per loro le attività alternative come la danza o il pattinaggio. Rimaniamo quindi concentrati sul campionato maschile di B che partirà l’8 aprile, in casa contro Trieste.” IERI, OGGI E DOMANI “Il 16 settembre, a stagione quasi terminata, inviteremo tutte le persone passate per Buttrio, campioni e arbitri anticipa Rizzi - . Perché il nostro paese ha prodotto ben 13 arbitri di serie A, non uno. Sarà la festa di tutti, tenendo conto che le vecchie glorie hanno oggi oltre sessant’anni. Da ragazzini si rubavano le palline che uscivano fuori dal campo per portarle a Buttrio, sarà bello rivivere certi momenti insieme. C’era tanta voglia di imparare a essere grandi. Io posso dire di aver avuto l’onore di aver conosciuto e portato a Buttrio un campione come Rolando Cretis, lanciatore romano, classe 1963, che nel 2001 smise di giocare e si trasferì in Friuli. Lo contattai per caso e gli tornò la voglia di giocare. Fu con noi per un anno. Poi, dopo qualche altro giro in squadre italiane, tornò da noi come allenatore e con lui nel 2008 abbiamo vinto la B, rinunciando poi per motivi economici alla massima serie. Sono fiero di essere riuscito a portare a Buttrio un’icona del baseball come lui”.
Con l'arrivo della primavera l’attività dell’OverBugLine Rugby Codroipo si intensifica, sia con le squadre dei normodotati che con le formazioni ed i progetti che riguardano gli atleti diversamente abili. Oltre alle canoniche date di campionato per gli Under 14 e dei concentramenti Fir per il minirugby, il club del Medio Friuli sarà presente con quest’ultimo settore (quindi le squadrette Under 6, 8, 10 e 12) ad Aprile al Torneo dell’Orso di Biella ed a maggio allo storico Trofeo “Città di Treviso”. Nel frattempo procede l’opera di proselitismo nelle scuole e la collaborazione con gli Istituti Comprensivi di Codroipo e Sedegliano. “Dobbiamo assolutamente ringraziare i Dirigenti Scolastici per la collaborazione – spiega il presidente Susana Greggio - con i quali abbiamo attivato una promozione per far provare, gratuitamente, il rugby ai ragazzi delle scuole presso la nostra struttura”. Ma la macchina organizzativa dell’OverBugLine è già al lavoro per la terza edizione del Trofeo “Città di Codroipo” il grande happening di rugby giovanile (Mini ed Under 14), che nel primo week end di giugno vedrà in lizza oltre mille piccoli atleti. Il 2 giugno toccherà agli Under 14 con 8 club iscritti, mentre il giorno dopo sarà la volta del minirugby con 16 società provenienti da tutta la Penisola (comprese Marsala, Biella, Amatori Napoli) e dall’estero Bosnia, Austria, Romania e Croazia. La Coppa degli Under 6 sarà dedicata a Massimo, il bambino dell’OverBugLine scomparso la scorsa primavera. “Anche quest’anno – ricorda il direttore tecnico, Riccardo Sironi - la nostra associazione parteciperà alle olimpiadi del Soi, che verranno organizzate a Montecatini Terme dal 4 al 10 giugno. La nostra formazione, composta da atleti con e senza disabilità intellettive, effettuerà anche un’esibizione del team durante il nostro torneo del 2 e 3 giugno”. Va ricordato che l’OverBugLine Rugby Special Team è una delle quattro realtà italiane, che nel gioco del rugby hanno aderito allo Special Olimpycs (www.specialolympicsitalia.org). “Altra importante collaborazione – continua Sironi - si è attivata con Progetto Autismo FVG di Feletto Umberto. Grazie all’interessamento di Elena Bulfone, abbiamo attivato dei corsi, presso la loro struttura nella giornata del venerdì, per bambini dai 3 ai 6 con e senza disabilità per favorire l’inclusione. Nelle prossime settimane partirà un altro progetto per la costituzione di un Team di Special Olimpycs con ragazzi”. Nel frattempo altri due “mecenati”, Bluenergy e La Calzeria, hanno sposato la causa sportiva e sociale dell’OverBugLine. (P. G.)
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HOCKEY IN CARROZZINA
È un'attività d'importanza sociale e formativa
SACRIFICI DIVERTENTI
I Madracs, nati nel 2010, partecipano oggi alla A1
N
ascono nella primavera del 2010 i Madracs Udine Asd, per volontà di alcuni ragazzi disabili desiderosi di cimentarsi in uno sport di squadra a livello agonistico e cioè l’hockey su carrozzina elettrica. Così dai primi rudimentali allenamenti in una stanza, non certo paragonabile ad una palestra, si è formato, negli anni, un gruppo che ha saputo superare ostacoli sia fisici che mentali ed economici. Dopo un doveroso rodaggio, i Madracs nella stagione 2014/15 hanno conquistato il primo prestigioso obiettivo con i play-off promozione, bissato nella stagione successiva; questione di tempo in quanto nel campionato 2016/17 arriva la sospirata promozione in serie A/1 nasce e anche uno sponsor di qualità, l'attività l'Alma spa agenzia del lavoro, che ha abbinato il proprio marchio al team friulano di Martignacco. Attualmente la squadra è composta da 10 atleti con disabilità motoria, con una età che va dai 10 ai 40 anni. In formazione ci sono Marius Bercaru, Giorgia Burtone, Claudio Comino, Maurizio Cosatto, Benedetta De Cecco, Samuele Marcon, Diego Masoli, Ivan Minigutti, Alessio Moro e Gabriele Torcutti. “Il nostro impegno, oltre naturalmente a quello agonistico - spiega Ivan Minigutti,
nelle doppia veste di presidente e allenatore - è quello di avviare persone affette da patologie neuromuascolari a praticare l’hockey su carrozzina elettrica, evidenziando l’importanza sociale e formativa di questa disciplina sportiva.” “Purtroppo - prosegue - i costi di gestione sono molto elevati, con le lunghe trasferte che per gli atleti richiedono mezzi ed alloggi specifici. Sinora siamo riusciti a superare anche questi ostacoli, soprattutto con il volontariato. Oggi ci aspetta un campionato
duro e ostico come la A/1 e dovremo lottare contro i mostri sacri della powerchair hockey, quali Black Lions Venezia, Cocoloco Padova, Thunder Roma, Warrios Vadania e Delphins Ancona, con l’obiettivo della permanenza nella massima serie.” L’hockey in carrozzina elettrica è nato nel 1982 nei Paesi Bassi, grazie ad un gruppo di giovani affetti da distrofia muscolare. Uno sport che si è poi diffuso in maniera esponenziale sia in Europa che negli USA, Canada e Australia. In Italia le prime gare vengono disputate nel 1990 e negli anni seguenti la disciplina sportiva viene riconosciuta dal CIP (Comitato Italiano Paralimpico) e attualmente può contare su trenta squadre disseminate sul territorio nazionale e partecipanti ai campionati di serie A/1 e A/2. Infine un sintetico cenno sul gioco: si pratica in palestra e ogni squadra può far scendere in campo un massimo di 5 giocatori,con numero illimitato di sostituzioni. I giocatori disabili azionano il comando della carozzina elettrica controllando la pallina di plastica e utilizzando le braccia. Ogni partita è divisa in 4 tempi della durata di 10 minuti. Insomma tante analogie con l’hockey su pista, con la differenza che i ragazzi dei Madracs sono stati meno fortunati, anche se ugualmente felici di poter rendersi protagonisti in uno sport di squadra adatto alle loro esigenze. Roberto Cainero
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MASSIMA SERIE Alcuni componenti della rosa con il patron dell'Alma, Mauro, sponsor del club
EVENTO
notizie brevi BOCCE
"TRE PASSI AVANTI"
È lo slogan dell’edizione 2018 dell’ormai classica manifestazione che unisce le città friulane dell’Unesco
“T
re passi avanti” è lo slogan che accompagna l’edizione 2018 dell’Unesco Cities Marathon. Tre, come le città tutelate dall’Unesco che saranno attraversate dall’ormai classica maratona del Friuli Venezia Giulia (l’unica, nel 2018, a disputarsi in regione). E tre, come gli eventi che costituiranno il fulcro di un weekend da vivere di corsa. L’Unesco Cities Marathon dà appuntamento a tutti gli appassionati per il 25 marzo, prima domenica di primavera. Il cartellone dell’evento prevede l’ormai classica gara sui 42,195 chilometri che, unica al mondo, collegherà tre siti appartenenti al Patrimonio dell’Unesco: Cividale del Friuli, Palmanova e Aquileia. Non era mai successo prima, perché Palmanova, città di transito della maratona, con la caratteristica forma a stella a nove punte e le splendide mura fortificate veneziane, è entrata a far parte dei siti tutelati dall’Unesco il 9 luglio del 2017, sostenuta anche con entusiasmo dalle prime cinque edizione dell’Unesco Cities Marathon. Il percorso dell’Unesco Cities Marathon 2018 sarà identico a quello delle ultime edizioni: partenza da Cividale del Friuli, antica capitale longobarda, e arrivo nella scenografica Piazza Capitolo ad Aquileia, cittadina che ovunque offre ai visitatori le tracce dell’antica civiltà romana. Palmanova, oltre a rappresentare uno degli 11 Comuni toccati dal percorso della maratona, costituirà la località di partenza della Iulia Augusta Run K21, gara che quest’anno, per la prima volta, si svolgerà sulla distanza dei 21 chilometri. La partenza sarà nella splendida Piazza Grande. Poi, dopo aver corso all’esterno delle fortificazioni che cingono la città, gli atleti
si immetteranno sul percorso della maratona, per arrivare anch’essi sul traguardo - congiunto - di Aquileia. L’Unesco Cities Marathon e la Iulia Augusta Run K21 non saranno gli unici appuntamenti del 25 marzo. Per la prima volta, infatti, nel cartellone dell’evento friulano entrerà anche una manifestazione interamente al femminile: l’Unesco in Rosa. La corsa si svilupperà sulla distanza di 6 chilometri, con partenza da Terzo di Aquileia. Non avendo finalità agonistiche, sarà aperta a tutte le donne. E, anche in questo caso, il traguardo sarà nel cuore di Aquileia. Corsa, ma non solo. La domenica dell’Unesco Cities Marathon – aperta ai runners, ma pure agli appassionati di Nordic Walking - prevede anche la maratona dei roller, che ha debuttato con successo nel 2017, il Trysport, una gara promozionale di triathlon su più giornate, e la corsa per gli Special Olympics, che tanto ha emozionato nelle ultime edizioni.
BUTTRIO, QUARTO TRICOLORE Sono ancora una volta le ragazze di Buttrio a tenere alto il nome del Friuli nel mondo delle bocce, conquistando in Liguria il loro quarto scudetto consecutivo. La scorsa domenica ad Alassio la squadra della presidentessa-giocatrice Virginia Venturini, che ha potuto avvalersi delle prestazioni della sorella Caterina (nella foto), ritornata in pista dopo il lungo infortunio a un ginocchio, ha fatto proprio lo spareggio con il Boccia Carcare, che giocava davanti al proprio pubblico, grazie ai centri di Alessandra Pers e Monica Cisterna. Un pomeriggio di sofferenza, quello delle buttriesi, che avevano iniziato sul 2-6, recuperando sul 6-8 e concludendo sul 10 pari, fino allo spareggio vincente. Il giorno prima le friulane avevano sconfitto la Borgonese 12-8. Nelle finali a quattro maschili, spazio anche a un altro portacolori della friulanità con Francesco Feruglio, che con la Perosina ha perso però 15-9 il match clou con i piemontesi della Brb.
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ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA DAL 1945 SERIETÀ, PROFESSIONALITÀ E TANTA STORIA PATTINAGGIO
MEDAGLIE A PIOGGIA PER LE LIBELLULE PURLILIESI
Il Pattinaggio Libertas Porcia riscuote i primi successi dell’anno al Campionato Provinciale, alla prima prova del Circuito Regionale AICS e anche al Memorial Pippo Flavio ■ Sono ben 17 le medaglie conquistate dai 13 atleti nel Campionato Provinciale che si è svolto a Pordenone. Fra questi si sono registrate anche delle new entry, due nelle specialità Libero e Obbligatori e altrettanti nella Solo Dance. È questo il risultato del grande lavoro dello staff che permette agli atleti una crescita positiva e costante. La scelta di far gareggiare solo gli atleti più preparati, ha premiato la società permettendole di conquistare il 3° posto nella “classifica Tiezzi” di società, riservata alle categorie giovanili, e il 4° posto assoluto tra le
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società, nonostante il numero limitato di atleti presentati. In particolare, le portacolori purliliesi hanno completamente
AL MEMORIAL PIPPO FLAVIO ANNA VITTORIA RIZZATO SALE DUE VOLTE SUL PODIO colonizzato il podio negli obbligatori degli Esordienti A. Sul primo gradino è salita Ilaria Turchet, che ha conquistato anche il bronzo nel Libero guadagnan-
do il primo posto nella classifica combinata; sul secondo Greta Pasut, seconda anche nel libero per la categoria Regionale; e sul terzo Nicole Pasut che ha invece dominato nel libero fra gli Esordienti Regionali A, davanti alla compagna di squadra. Anche la Solo Dance divisione Nazionale A trova ai vertici della classifica tre atlete purliliesi. Fabiola Rosolen al primo posto, Lisa Cripian al secondo e Kedia Bilalaj al terzo. Bis di medaglie d’oro per Jacopo Valle, che prevale sia nel Libero che negli Obbligatori fra gli Esordienti Regionali B. Un oro e un argento rispettiva-
mente nel Libero e negli Obbligatori per Noemi Bonaciti, che si trova al 2° posto nella classifica combinata dei Giovanissimi A. Stessa posizione in combinata, ma fra i Giovanissimi B, per Giulia Rossetto, che conquista la piazza d’onore per gli Obbligatori e la 3a nel Libero. Identico responso nel Libero anche per Corinna Sist (Allievi A). Arianna Rosset (Allievi Regionali A) ottiene invece il 3° posto negli obbligatori e il 5° nel Libero. Chiudono la rassegna Martina Casonato, terza nella Solo Dance per le Juniores e Camilla Vaghini quinta nella stessa specialità, ma nella categoria Internazionale Allievi. Ma il salto di qualità rispetto all’anno scorso si è evidenziato anche il fine settimana successivo ad Azzano Decimo, dove si è svolta la prima gara del Circuito Regionale AICS, dove le “Libellule Purliliesi” hanno conquistato una medaglia d’argento e due di bronzo. Sono dunque salite sul podio: Matilde Bomben (argento) Asia Efficie (bronzo) Chiara Rosolen (Bronzo). Ed eccezionali risultati sono stati ottenuti anche dal il resto della squadra dei corsi avanzato 1 e avanzato 2: Anna Furlan, Clara Giordano, Wendy Hushi, Asia Di Centa, Matilde Odinotte, Nicole Lucito, Agata De Bernardin, Benedetta Carnelos, Valeria Canton Orrù e Silvia Canton Orrù. In questo circuito sono quest’anno state inserite ben sei nuove atlete, che come le altre hanno svolto delle performance decisamente gradevoli e di livello superiore alla media. «In tutto il settore c’è stata grande crescita tecnico-artistica – sottolinea Maura Blasi, coordinatrice del settore tecnico del sodalizio –. Abbiamo iniziato un progetto agonistico che sta portando buoni frutti. Lo staff tecnico e i dirigenti sono molto soddisfatti del lavoro svolto. Questo è solo l’inizio di un percorso molto lungo: abbiamo posto buone basi».
UDINE | TRIESTE | PA
ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA DAL 1945 SERIETÀ, PROFESSIONALITÀ E TANTA STORIA RUNNING
TUTTO PRONTO PER IL MEMORIAL GIACOMO ROMANO
La manifestazione è associata anche al VII Trofeo Nella Compagnon, nonché al Campionato Individuale Assoluto di Cross per le categorie Allievi, Junior, Promesse e Senior ■ Torna domenica 25 marzo a Povoletto il Memorial Giacomo Romano di Cross, giunto alla 30a edizione sotto la tradizionale regia della Libertas Grions e Remanzacco. La manifestazione, nata in ricordo del prematuramente scomparso Giacomo Romano, è associato anche al VII Trofeo Nella Compagnon, nonché al Campionato Individuale Assoluto di Cross per le categorie Allievi, Junior, Promesse e Senior. Il ritrovo per giuria e concorrenti è alle ore 8.30 al Parco al Ponte della Frazione Salt di Povoletto. Dalle ore 9.00 inizieranno le batterie delle categorie giovanili, in gara per la terza prova del 19° Trofeo Massimo Brisinello indetto per Esordienti Ragazzi e Cadetti dal Centro Provinciale Libertas di Udine.
LE ISCRIZIONI VANNO EFFETTUATE ENTRO LIBERTAS FVG LE ORE 12.00 DI VENERDÌ AL SERVIZIO DELLE 23 MARZO
SOCIETÀ SPORTIVE
Tutte le categorie Esordienti percorreranno un giro piccolo di 500 m. Le Ragazze invece uno medio di 1.000. A Cadette e Ragazzi invece spetta un giro
grande di 1.500 m. I Cadetti, gli Allievi e le categorie assolute femminili si misureranno invece sui 3.000 m. Ai Veterani, SM over 45 e Junior maschili toc-
cheranno 5.000 m; mentre a tutte le altre categorie maschili il percorso doppio di 10.000 m. Le iscrizioni vanno effettuate entro le ore 12.00 di venerdì 23 marzo sul sito http://fvg.fidal. it/, ma le iscrizioni dei tesserati ad enti di promozioni sportive devono essere trasmesse via mail a renato.bonin@yahoo.it. Le premiazioni sono previste per le ore 13.00 e saranno precedute dal Pasta Party. Per ulteriori informazioni: Renato Bonin cell 3391916564; mail renato.bonin@yahoo.it; o Sergio Ierep 338 6142299; mail iereps@libero.it.
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KARATE
IL GRAN MAESTRO OWASAKI OSPITE A SESTO ■ Il Gran Maestro Iwasaki sarà ospite al palazzetto dello sport di Bagnarola di Sesto al Reghena sabato 14 e domenica 15 aprile. Il giorno prima, venerdì 13 aprile invece, Iwasaki terrà una lezione privata per soli Maestri e cinture nere al quale sono ammessi massimo 20 partecipanti. Per informazioni ed iscrizioni telefonare al M° Bruno Riva al numero 348-2587097. Questo è comunque solo uno dei grandi eventi e successi ottenuti da settembre 2013 quando Antonello Bernard, presidente della Polisportiva
Libertas Albatros di Sesto al Reghena, ha iniziato una proficua collaborazione con il Maestro Bruno Riva dell’Accademia Karate-do Wado Ryu del Maestro Tiziano Talon. Si sono infatti registrate soddisfazioni sia dal punto di vista agonistico, sia da quello proprio tradizionale dello studio e sviluppo dell’Arte Marziale in sé. Il settore Karate dell’Albatros è quindi uscito dal proprio dojo per intrecciare relazioni di collaborazione con altre scuole e maestri che l’hanno portato a crescere qualitativamente. Le collaborazioni, solo per citar-
DOVA | MILANO | PRATO
ne alcune, vanno dai “vicini di casa” Maestri Tiziano Talon, Silvano Rinaldo, Mauro Della Schiava, per poi arrivare fino al centro Italia con il Maestro Stefano Zangari e giungere anche al sud dal Maestro e Amico della Sicilia Ignazio Amplo. Ora, grazie alla sinergia con il Maestro Iwasaki, l’Albatros sta diventando sempre più un polo di riferimento per altre scuole, pur sempre mantenendo l’umiltà che la contraddistingue e continuando a perseguire la massima “trasforma ogni tuo traguardo in un punto di partenza”.
Il Gran Maestro Iwasaki
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ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA DAL 1945 SERIETÀ, PROFESSIONALITÀ E TANTA STORIA BASKET
LIBERTAS BASKET SCHOOL PROTAGONIS ■ Suona la sirena di fine partita e sul tabellone del palasport di Vicenza c’è scritto 52-60 per la Delser. Partiamo proprio da questo recente successo esterno della prima squadra udinese di basket femminile sulla VelcoFin perché si tratta di una vittoria fondamentale in chiave classifiche che oltre ad essere il terzo sigillo consecutivo in altrettante gare, rappresenta un bell’investimento in chiave play-off per la società del presidente Leonardo de Biase. Sì perché la Libertas Basket School, iscritta al campionato nazionale di A2 femminile, è una delle formazioni d’alta classifica, che ogni anno diventa sempre più protagonista dei parquet di tutta Italia. Per la stagione in corso il comando della truppa è stato affidato a coach Amalia Pomilio che ha ricevuto il testimone da Waldi Medeot, con il quale Udine nel 2016 dalla Serie B ha fatto il salto nei piani alti della pallacanestro femminile. Ad oggi, la Libertas Basket School, sponsorizzata Delser, ricopre l’ottava posizione (ultimo posto utile per accedere ai play-off) del Girone Nord, a pochi punti dalle dirette rivali, con 13 vittorie all’attivo e sette partite ancora da disputare. L’obiettivo primo è sicuramente la salvezza, ma anche l’idea di potersi giocare la seconda fase da protagonista è stuzzicante. E, classifica alla mano, quello dei play-off è uno scenario tutt’alto che impossibile da raggiungere. Ma Delser Basket School non è solo serie A2, anzi la Libertas, dall’atto di nascita risalente all’ormai lontano 2013, è molto attenta al settore giovanile dove
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FOTO: SARA ANNICHINI
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giovanili, la Fabbro Arredi U16 A di Sara de Biase lotta per la testa della classifica: da poche settimane è iniziata la seconda fase, preludio alla qualificazione per l’Interzona di categoria, e la Libertas ha già raggiunto successi importanti, come per esempio la vittoria casalinga sulla capolista Futurosa Trieste per 68-57. L’U16 B, allenata da Andrea Gallina, invece, al termine della prima fase si è classificata al penultimo posto e ora sta disputando le gare del Girone Silver; c’è da tenere presente che le ragazze sono di una/due annate più piccole rispetto alla media delle giocatrici che compongono le altre squadre, eppure l’U16 B ha centrato successi non da poco. Infine c’è l’U13 di coach Raju Cescutti che occupa la seconda posizione della classifica e che con molta probabilità arriverà a giocarsi il
continua ad ottenere grandi soddisfazioni. Durante la stagione 2016/2017 tutte le squadre targate Basket School non hanno sfigurato, anzi possiamo dire proprio il contrario. Da segnalare soprattutto il titolo regionale raggiunto dalle U13 allenate da coach Mita Giacomelli che, dopo aver condotto in cima alla classifica tutta la stagione regolare, hanno vinto la Final Four che si è giocata a Muggia il 29 e il 30 aprile 2017. Un risultato che sta trovando un riscontro anche nel campionato in corso perché proprio le “bimbe” classe 2004, ora allenate da Andrea Gallina, continuano a collezionare una vittoria dopo l’altra nel campionato U14. Per quanto riguarda le altre squadre
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STA SUI PARQUET DI TUTTA ITALIA
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titolo regionale nella Final Four di aprile. La Libertas Basket School è molto attiva anche nel settore minibasket, grazie all’incessante operosità di Sandra Salineri: numerosi sono i corsi attivati per le giovanissime atlete che hanno scelto di muovere i rimi passi in questo sport e che la società affianca nel percorso di crescita. Tra tutti i gruppi, c’è da menzionare la squadra Esordienti che partecipa al campionato regionale.
TA N TI B UON I MO TIVI P ER AFFILIARSI !
SQUADRE • Fabbro Arredi U16 A: allenatrice Sara de Biase, vice Gabriele Zamparo. • U16 B: allenatore Andrea Gallina, vice Arianna Cortolezzis. • Fabbro Arredi U14: allenatore Andrea Gallina, vice Arianna Cortolezzis. • U13: allenatore Raju Cescutti, vice Alessandra Mio. • Esordienti e Minibasket: allenatrice Sandra Salineri, vice Federiga Gonnelli.
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INFORMAZIONI
UTILI AUSTRIA
SLOVENIA
UDINE PORDENONE
AQUILEIA GORIZIA
TRIESTE
a cura di STEFANO OSSO
P
arlando di cicloturismo nella bassa friulana il pensiero corre immediatamente alla ciclovia FVG–1 “Alpe Adria” che dal confine con l’Austria raggiunge Grado. In questo itinerario però non vogliamo percorrere la frequentatissima pista ciclabile, ma andare alla scoperta di quei borghi e di quelle zone ignorate dai turisti ansiosi di raggiungere le spiagge dell’Isola d’Oro. Ai giorni nostri “Agro Aquileiese” è il nome dell’Unione Territoriale che comprende i comuni tra Palmanova,Torviscosa, Aquileia e Ruda, ma la sua origine è molto antica. Tito Livio riporta che “li Galli Transalpini havevano cominciato edificare una terra“ in “quella campagna appresso Aquileia” dove nel 181 a.C. arrivarono anche i romani. E i segni tangibili dei popoli che vissero in questi luoghi sono ancora ben presenti, dalle vestigia romane sfiorate nell’ultimo tratto del giro, al patriarcato di Aquileia simboleggiato dal sempre visibile campanile del patriarca Popone, ai veneti di Borgo Sandrigo, agli italiani delle bonifiche, iniziate a fine ‘700 sotto Maria Teresa d’Austria e poi risistemate durante il “ventennio”, con la vasta rete di canali e le possenti idrovore.I paesaggi bucolici, la fertile campagna solcata da innumerevoli corsi d’acqua, i piccoli borghi rurali, la tranquillità della laguna
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di Grado e gli scavi romani renderanno questo giro una piacevolissima esperienza facendoci scoprire un aspetto del tutto nuovo di questo territorio.
Info utiliIl giro è lungo 33,6 km, è tutto pianeggiante e si percorre in un paio d’ore o poco più anche se conviene mettere in preventivo almeno un’altra ora per via delle inevitabili soste per ammirare chiesette, scorci, canali e panorami. Non presenta difficoltà di sorta ma è poco adatto a una city bike alle quale è preferibile una mountain bike per via dei lunghi tratti sterrati. Può essere effettuato in qualsiasi periodo dell’anno anche se i mesi migliori sono quelli che vanno da settembre a maggio. In particolare l’inverno offre visuali insospettabili con lo sguardo che spazia dalla costa all’arco alpino. I punti d’appoggio principali sono Terzo e Aquileia e lungo il tracciato si trovano diverse fontane (siamo nella zona delle risorgive) anche se il sapore dell’acqua, man mano che ci si avvicina al mare, non sempre è appetibile.
Curiosità La pista ciclabile FVG-1 Alpe Adria corre sul sedime dell’ex ferrovia “CervignanoAquileia-Pontile per Grado” che arrivava fino a Belvedere dove ci si imbarcava sui traghetti per Grado. Il 1° luglio 1937 la ferrovia venne chiusa perché la costruzione del ponte stradale favorì il traffico veicolare. Nei progetti originari la ferrovia avrebbe dovuto raggiungere Grado su un terrapieno, ma quest’ultimo tratto non fu mai realizzato. In direzione sud, poco prima del ponte, è ancora ben visibile la vecchia stazione di Belvedere.
DAL SATELLITE Dal satelliteLa zona è mappata sulla cartina “Piste Ciclabili - la Riviera da Bibione a Duino e dintorni” della Giro FVG in distribuzione negli InfoPoint della regione. Mappa e traccia GPS sono su https:// www.bikemap.net/ it/r/4332265/
Sui passi degli antichi romani nell’Agro Aquileiese Descrizione giro Si parte dal parcheggio di piazza Libertà a Terzo di Aquileia e si segue la ciclovia FVG–1 in direzione di Grado. Mezzo chilometro dopo aver attraversato la statale si lascia la pista ciclabile e si svolta a sinistra in direzione di Casali Ronchi. Passate le case ci si dirige in direzione nord, su sterrato, fino a raggiungere la roggia Mortesina che si segue curvando a destra. Attraversato Borgo Sandrigo si continua dritti fino a poco prima di Borgo Pacco dove si svolta a destra sulla strada bianca che raggiunge località Asiola. Arrivati alla provinciale si gira a destra e all’incrocio di San Zili si prende lo sterrato a sinistra che fiancheggia le estese coltivazioni di kiwi. Alla strada asfaltata si prende a sinistra e poi la prima a destra che punta verso sud. Raggiunta via Tiel si svolta a sinistra e poi a destra costeggiando il canale Tiel fino alla curva a sinistra che porta all’idrovora Viola. Si prosegue attraversando Boscat e alla Tenuta Cavegi si svolta a destra verso Belvedere. All’incrocio con la statale per Grado si risale per 2,7 km in direzione di Aquileia lungo la
ciclabile “Alpe Adria”. In località Alt di Beligna, poco prima del ristorante “da Bruno”, si svolta a sinistra, si attraversa la statale, e si imbocca lo sterrato tra i campi. Passata un’idrovora la strada piega a nord e dopo altri 300 metri, e un ponte su un canale, si svolta prima destra e poi a sinistra, sempre tra i campi, per proseguire su via Gramsci fino al ponte sul Natissa. Giunti ad Aquileia, in piazza San Giovanni, si svolta a sinistra su via Dante e quindi si prende, a destra, via Roggia del Mulino in fondo alla quale si curva a sinistra su via Annia. Si continua seguendo il perimetro della zona degli scavi fino ai resti del Circo Romano. All’incrocio con via Martiri della Libertà si va a sinistra fino a raggiungere località Ponterosso oltre il fiume Terzo. Svoltati a sinistra una serie di strade bianche arriva su via Marcon dove si gira a destra e in breve si torna a Terzo di Aquileia. Un’ultima svolta a destra su via Ermentaressa e poi, con un’inversione a “U”, si fiancheggia il fiume Terzo fino al punto di partenza.
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AGENDA
Weekend EVENTI
HOCKEY Sabato 24 Marzo 2018
TORNEO PORKYS CUP 2018
Piancavallo Consigliato per: Tutti Torneo Amatoriale di hockey su ghiaccio. Con la partecipazione di: ASD Hockey Club Red Muss Hockey club La Valle Padova Waves Hockey AGP - Associazione Ghiaccio Pordenone. Organizzato da: Associazione Ghiaccio Pordenonese Libertas.
24-25 MARZO
CROSS COUNTRY Da Venerdì 23 Marzo 2018 a Domenica 25 Marzo 2018
MARCIA Domenica 25 Marzo 2018
4^ MARCIA DELLA MIMOSA
ITALIAN BAJA DI PRIMAVERA Valvasone Arzene Consigliato per: Tutti Nel 2018 la sfida ricomincia con l’Italian Baja di Primavera, dal 23 al 25 Marzo, round di apertura del Campionato Italiano Cross Country. Organizzato da: T.O.P. srl, Pordenone
Travesio Consigliato per: Tutti Manifestazione podistica non competitiva finalizzata alla raccolta fondi per la scuola materna “S. Antonio” di Travesio. Organizzato da: Comune di Travesio
FITNESS Domenica 25 Marzo 2018 Domenica 25 Marzo 2018
SCI
6A ED. UNESCO CITIES
24-25 Marzo 2018
Aiello del Friuli; Aquileia; Palmanova; Civi “Tre passi avanti” è lo slogan che accom tutelate dall’Unesco che saranno attra nel 2018, a disputarsi in regione). E tre, corsa. L’Unesco Cities Marathon dà ap di primavera. Il cartellone dell’evento p collegherà tre siti appartenenti al Patr Organizzato da: Comitato Regionale FID
XTREME DAYS WINTER EDITION Piancavallo. Una rassegna unica per genere: show ed esibizioni sportive di alto livello sul tema del Freestyle in uno scenario montano, che divertiranno pubblico di ogni età, e garantirà ai più “Xtreme” adrenalina pura! Organizzato da: Ass.SCM Sacile (PN)
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CALCIO
STREET WORKOUT Gorizia Consigliato per: Tutti A Gorizia arriva lo Street Workout, il format fitness outdoor più grande d’Italia. Lungo il percorso, nelle circa 2 ore di evento, si alternano camminata, corsa leggera, stazioni di fitness e soste dedicate ad ammirare le bellezze del nostro patrimonio artistico e naturale, per tutte le età e indipendentemente dalla preparazione atletica! svolge con l’ausilio di cuffie senza fili, alternando camminare dinamico con esercizi di fitness a diverse stazioni gestite da istruttori qualificati. Organizzao da: Alejandra Lopez Info@streetworkout.fit
TORNEO DI CALCIO BALILLA UMANO
Da Sabato 24 Marzo 2018 a Domenica 25 Marzo 2018 S. Vito al Tagliamento In concomitanza con la manifestazione Voglia di Pasqua, l'Officina dei Bozzoli organizza un torneo di Calcio balilla umano! Per info: mail: giovani@com-sanvito-al-tagliamento.regione.fvg.it
AGENDA
Weekend EVENTI
31 MARZO/01 APRILE
PALLAVOLO
MARATONA
Da Sabato 31 Marzo 2018 a Lunedì 2 Aprile 2018
CORNACCHIA WORLD CUP Località: Chions; Brugnera; Porcia; Prata di Pordenone; Pasiano di Pordenone; Zoppola; PORDENONE; Sacile; Cornacchia World Cup è il torneo di pallavolo giovanile con il maggior numero di selezioni Nazionali e Serie A in Europa. Organizzato da: Cornacchia World Cup
Da Venerdì 30 Marzo 2018 a Lunedì 2 Aprile 2018
TROFEO MEMORIAL CORNACCHIA PORDENONE Torneo Internazionale di Pallavolo Under19. Organizzato da: info@ playinitaly.com
CALCIO Da Venerdì 30 Marzo 2018 a Lunedì 2 Aprile 2018
S MARATHON
idale del Friuli; mpagna l’edizione 2018 dell’Unesco Cities Marathon. Tre, come le città aversate dall’ormai classica maratona del Friuli Venezia Giulia (l’unica, come gli eventi che costituiranno il fulcro di un weekend da vivere di ppuntamento a tutti gli appassionati per il 25 marzo, prima domenica prevede l’ormai classica gara sui 42,195 chilometri che, unica al mondo, rimonio dell’Unesco: Cividale del Friuli, Palmanova e Aquileia. DAL FVG
CAMP SCI Fino a Domenica 15 Aprile 2018
FREESKI SEASON Sella Nevea Fino a domenica 15 aprile il Sella Nevea Mountain Experience offre un camp di sci per ragazzi/e dagli 11 ai 15 anni con un buon livello di sci. Le uscite saranno di Domenica con il maestro di sci Livio Sadoch. Organizzato da: Sella Nevea Mountain Experience
GALLINI WORLD CUP
Località: Azzano Decimo; Aviano; Brugnera; Casarsa della Delizia; Chions; Cordenons; Fiume Veneto; Pasiano di Pordenone; Fontanafredda; Porcia; Prata di Pordenone; Sesto al Reghena; PORDENONE; Sacile; Consigliato per: Tutti Gallini World Cup è uno dei tornei di calcio giovanile più stimati d’Italia, che da 20 anni ospita nei giorni di Pasqua, in varie località del pordenonese, oltre 50 squadre da tutto il mondo, incluse Nazionali e Club di Serie A. Organizzato da: Gallini World Cup
SCACCHI
3° OPEN INTARNAZIONALE DI PASQUA Da Venerdì 30 Marzo 2018 a Lunedì 2 Aprile 2018 Palmanova; Organizzato da: ASD Palmascacchi
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