n° 09 TremilaSport 09-05-2018

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TUTTO

LO

SPORT

DEL

FRIULI

VENEZIA

GIULIA

A

360

magazine

GRADI

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CALCIO DILETTANTI

UDINESE

URRÀ VAJONT, CHE IMPRESA!

TUDOR è SICURO DELLA A

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BASKET

UDINE-TRIESTE, SARà DERBY DI FINALE? pag 26

VOLLEY CON MARTIGNACCO RIPORTA LA A2 FEMMINILE IN FRIULI E TALMASSONS CI STA PROVANDO: PALLAVOLO IN SALUTE

LE ALI pag 28


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TRIESTE: Livio Lupetin Email: l.lupetin@hotmail.com

PORDENONE: Ivo Neri email: ivoneri@hotmail.com

UDINE: Venanzio Ortis Email: libertas.udine@gmail.com


SOMMARIO

28

09|18

09|05|2018

6

CALCIO

18-19

21

LE BELLE DI TREMILASPORT La modella lombarda Andrea Quadroni, poliedrica protagonista della nostra rubrica.

39

JUDO Matteo Medves ha conquistato la medaglia d'argento agli Europei disputati a Tel Aviv in Israele.

UDINESE

7

ECCELLENZA: SUPERCOPPA, CHIONS E SAN LUIGI A VOI LA SCENA

6

PRIMA CATEGORIA: URRÀ VAJONT, IMPRESA CENTRATA

10

L’ALTRO CALCIO: NIKEFOBIA, LA PAURA DI VINCERE

11

GIOVANILI: TRIONFO SLOVENO A TORNEO DELLE NAZIONI

14

CALCIO A 5

15

CALCIO FEMMINILE

26-27

BASKET

28-33

VOLLEY

34-39

SPORT VARI

RUBRICHE 20 CULTURA 21-24 LE BELLE DI TREMILASPORT

PH: PAUL VEGA

40-43 MONDO LIBERTAS 44-45 EVENTI WEEKEND

TremilaSport+ | 09 05 2018 | 03



EDITORIALE

TUTTO

LO

SPORT

DEL

FRIULI

VENEZIA

GIULIA

A

360

magazine

GRADI

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CALCIO DILETTANTI

UDINESE

URRÀ VAJONT, CHE IMPRESA!

TUDOR è SICURO DELLA A

pag 6

pag 18

BASKET

UDINE-TRIESTE, SARà DERBY DI FINALE? pag 26

VOLLEY CON MARTIGNACCO RIPORTA LA A2 FEMMINILE IN FRIULI E TALMASSONS CI STA PROVANDO: PALLAVOLO IN SALUTE

LE ALI pag 30

....

Per il basket entusiasmi rinati È UNO SPORTregionale REGIONALE DA VETRINA

L T

a pallavolo femminile friulana ritorna in A2 dopo lungo tempo, un evenempo di vacanze ma storico non perditutti, primis per il la calcio professionistico, to sportivamente cui èinprotagonista Libertas Martignacgiàco, in cui preparazione in vista di una nuova stagionedel chenuovo inizierà il prosdoverosamente dedichiamo la copertina magazine. simo mese lasciandosi alleragazze spalle la europea della Ceccarelli, nazionale. Promozione, quella delle deldelusione presidente Bernardino alla quale prossimamente potrebbeIachini, aggiungersi quella di Talmassons, L’Udinese, con il suo nuovo allenatore ha effettuato le sue prime ai play con off dopo il brillante secondo posto in entusiasmano regular season,e mentre in campo uscite risultati, seppure estivi, che non d’altra parte non maschile tenere altaunla organico bandiera. sulla Un momento per il volley di casa prometteè Prata fuochiad’artificio falsarigad’oro di quello dei due prenostra però campionati necessita in equalche caso di strutture all’altezza situaziocedentiche risicati privo fra l’altro ormai della classedella di Di Natale. ne, la stessa a dover probabilmente a sitila Idocon Cibischino haMartignacco comunque individuato nel giovane chiedere esterno ospitalità ceco Jankto più capienti nella prossima stagione. possibile sorpresa di stagione, vedremo se la sua profezia si avvererà. E per Meno lustrini inveceè nel calcio d’altodilivello, dove l’Udinese rischia grosso a due il basket regionale invece tempo entusiasmi rinati, con Trieste al suo enturni dalla fine, mentre le duesulla squadre di A2, e Udine, nesimo campionato di nel A2 basket affrontato base regionali dei giovani delTrieste proprio vivaio disputano entrambe i play off-promozione, anch’esse a testimonianza di un moe l’Apu, fresca di promozione, a presentare le proprie prime mosse a livello di vimento cestistico ritornato a crescere in Regione dopo qualche anno di stasi. campagna abbonamenti e di mercato. Ritorna dunque il derby friul-giuliano a Alti e bassi, in sostanza, nello sport del Friuli Venezia Giulia, con il trend a manteconferire sale ad un movimento negli ultimi anni in Friuli un po’ assopito dall’asnersi comunque generalmente positivo anche grazie alle performances di altre senza di una di essere verticecostantemente dopo la chiusura dei battenti da parte della discipline, conformazione la pratica ad vissuta. Snaidero e il direttore club triestino, Mario Ghiacci, non vede l’ora, Nel judo il campione di S.sportivo Giovannidel al Natisone, Matteo Medves, ci racconta nell’income afferma nella nostra intervista, di effettuare la sua rimpatriata a Udine. tervista il suo recente argento europeo, così come il giovane schermidore AlesMa rimane il nodo relativo adpodio. un palasport Carnera da anni in preda a problesandro Stella il proprio nuovo matiche burocratiche e la cui pratica si prova in fretta e furiaina un chiudere in Nascono poi nuove realtà, come i Leoni, eredi ora di quelli palmarini, football vista di un campionato di A2 lenuovi cui battute americano che in Italia chiede spazi. iniziali (e ci si augura solo quelle), per pu, avranno luogo a Cividale. Come ci ad dedichiamo poi ai personaggi El’Avetrina pure allo sport integrato, consempre evidenza atleti diversamente abili chee quello di spicco stavolta è la bella pallavolista Elisa Manzano, cheorganizzativi la nostra Bianpossono vivere le loro esperienze grazie a strutture e apparati di primo piano. camaria Gonano ha scovato in Birmania nel corso del suo giro del mondo: una Come sostanza, dice sport a 360°friulana, nel nostro magazine,il cui il materiale da lunga sempre, pausa diin riflessione, l’atleta poi deciderà da farsi dal punto trattare certo nonvagliando manca. le offerte che le perverranno. Chi non vorrebbe di vista sportivo, seguire l’esempio di Elisa, staccando la spina per qualche mese per ricaricarsi? Immedesimiamoci nella sua esperienza, lasciando spazio all’immaginazione.

Il Direttore Il Direttore Edi Fabris Edi Fabris

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TremilaSport+ | 20 2016| 05 |5 TremilaSport+ | 09 05072018


FOCUS

PRIMA CATEGORIA

VAJONT, L’IMPRESA E’ CENTRATA! La vittoria sull’Union Rorai permette all’undici di Mussoletto di volare in Promozione. Il capitano Matteo Bernardon dedica il salto di categoria al papà: “Spero che da lassù qualche partita l’abbia vista”

La rosa del Vajont

06 | 09 05 2018 | TremilaSport+

Bernardon: “Forse inferiori all’anno scorso, ma con tanta voglia di far bene” Smarra e Majeed hanno fatto la differenza”. Un andamento piuttosto costante tra andata e ritorno, e con pochi pareggi: è stata questa una delle chiavi della promozione del Vajont: “Si è vero. Negli altri anni abbiamo sempre avuto qualche problema perché gli spazi sono tanti e credo non sia facile trovare le distanze. Quest'anno invece il gruppo e il cuore hanno fatto la differenza. Oltretutto mister Mussoletto ha fatto un grande lavoro. Abbiamo lavorato tantissimo ogni settimana per migliorare le lacune riscontrate dopo ogni partita. E' riuscito anche ad unire un gruppo

(Foto PIN

È

un’autentica impresa quella messa a segno da Giovanni Mussoletto e dai suoi ragazzi, che hanno portato il Vajont in Promozione. Determinante il successo ottenuto nell’ultimo match di campionato contro l’Union Rorai: “Non ci hanno regalato assolutamente nulla – commenta un euforico Matteo Bernardon, capitano dell’undici dell’enclave -. C'è sempre stata una rivalità tra le due squadre, quindi hanno lottato tutta la partita. Alla fine però società, mister e squadra si sono congratulati con noi dimostrando molto rispetto”. Una stagione partita a fari spenti, ma conclusa in maniera trionfale: “Come ogni campionato eravamo partiti sereni, forse consapevoli di essere inferiori all'anno scorso. Ma la voglia di fare bene era tanta. Il gruppo ha fatto la differenza. Una squadra fatta principalmente da amici e da persone che si rispettano. Tante volte questo basta, ma a volte alcune individualità di giovani e "vecchi" come Rovedo,

Matteo Bernardon in azione fatto principalmente da giovani e creare una squadra difficile da affrontare. Dopo la gara col Rive D’Arcano abbiamo capito che potevamo farcela e non abbiamo mollato. Abbiamo sempre vinto

meritatamente e vincendo qualche scontro diretto siamo arrivati dritti in Promozione”. Una carriera, quella di Bernardon, che rischiava di essere chiusa prematuramente a causa di un infortunio, e che invece proprio a Vajont è tornata a brillare: “Il calcio è uno sport come tanti ed è fatto di passione. Mi ero fatto male e non avevo più tanti stimoli. Quando però il ds Turchetto mi ha chiesto se volevo giocare e intraprendere una nuova avventura con giocatori come Bellitto, De Paoli e Salvadori non ho saputo dire di no. La prima promozione con il Vajont è stata meravigliosa. Quando abbiamo vinto tutta la mia famiglia era lì e c'era solo una cosa in comune: il sorriso. Il momento più duro? Penso l'ultimo anno a Maniago. Mi ero strappato e non riuscivo a migliorare fisicamente. Il Maniago mi ha dato tutto e sono fiero di esserci nato come calciatore. A volte però cambiare aria permette ad un giocatore di rimettersi in gioco e maturare. Ad ogni modo, il Maniago rimarrà sempre nel mio cuore e prima o poi ci tornerò”. Bernardon non si sbilancia però sul suo immediato futuro: “La prossima stagione sarà sicuramente diversa. Ancora non sono sicuro, ma forse non vestirò più la maglia del Vajont: ora come ora, per problemi lavorativi, non riesco a pormi seri obiettivi vista la lontananza. Una dedica? Non ci sono dubbi: la dedico al mio papà. Mi ha insegnato ad amare questo sport, a capire quando la squadra ha bisogno di te e soprattutto a dare tutto. Spero solo sia riuscito a vedere qualche partita dal cielo perché i goal che ho fatto erano unicamente per lui. Inoltre gli avevo promesso che prima o poi saremmo andati in Promozione e in suo onore vorrei solamente dire: "Andale, andale!"” (m.m.)


AI RAGGI X

SUPERCOPPA DI ECCELLENZA

SAN LUIGI – CHIONS, PROVA DI FORZA

Maggio scoppiettante per il calcio dilettanti a cominciare dal super confronto di sabato che metterà di fronte allo Stadio Rocco i triestini, vincitori della coppa, e i giallocrociati, vincitori del campionato

S

arà un programma gare ricchissimo quello che chiuderà la stagione sportiva 2017/2018. Si partirà sabato 12 maggio, alle ore 17.30, con la Supercoppa di Eccellenza, dedicata alla memoria di Gianni Bassi, che metterà di fronte il Chions, fresco vincitore del campionato, al San Luigi, trionfatore di coppa. Di primissimo livello il palcoscenico che ospiterà la manifestazione con lo stadio “Nereo Rocco” di Trieste ad accogliere le due compagini in lotta per il titolo. Vincente della Supercoppa che, venerdì 18 Maggio alle ore 19.00, parteciperà alla “Notte delle stelle” in programma allo stadio “Omero Tognon” di Fontanafredda per tenere testa alla Rappresentativa

Juniores del Friuli Venezia Giulia campione d’Italia. Nel mezzo, domenica 13 maggio dalle ore 16.00, sarà la volta della Supercoppa di Promozione con Flaibano, Pro Gorizia e Pro Cervignano (vincente della coppa di categoria) che a Gonars si contenderanno il titolo; in pari data, con orario da definire, Piedimonte e Purliliese si giocheranno la coppa di Terza categoria a Castions di Strada. Sarà, invece, il comunale di Ruda a ospitare sabato 19 maggio dalle 19.00 la Supercoppa di Prima categoria cui prenderanno parte Pro Fagagna, Codroipo e Chiarbola/Ponziana. Intanto il presidente della Federcalcio regionale, Ermes Canciani, lancia un monito a tutte le squadre in vista del finale di stagione che vedrà

Chions e San Luigi pronte a darsi battaglia al Rocco

Il presidente della Federcalcio regionale, Ermes Cancianiì

Il monito di Canciani in vista della post season: “Si rispetti il verdetto del campo” le squadre dilettantistiche regionali alle prese con playoff e play-out. “Alla luce dei recenti episodi che hanno portato alla ribalta, ancora una volta, comportamenti che nulla hanno a che fare con i valori dello sport, sento il dovere di richiamare tutte le componenti ad atteggiamenti più propositivi ed educativi – le parole di Canciani -. Invitando, nuovamente, tutti ad accettare quello che è il risultato del campo senza, necessariamente, continuare a giocare, fuori

dal terreno di gioco, una partita ricca di condotte che vadano oltre l’etica sportiva. Accettare il verdetto del campo e le decisioni prese per il rispetto delle regole, rispettare le società che con passione e dedizione, in maniera volontaria, mettono a disposizione il loro tempo e i loro spazi per regalare quell’ospitalità che si offre ad un amico. Principi, questi, che non possono mancare all’interno di una componente, quella sportiva, che da sempre fa del rispetto delle regole e del fair-play i suoi elementi cardine”. “In vista del rush finale che porterà alla conclusione della stagione – conclude Canciani -, giunga a tutti il mio augurio per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Sappiate onorare e accettare il verdetto dei campi, fatelo con la voglia e con il rispetto delle regole necessarie per continuare a far crescere il nostro movimento”. TremilaSport+ | 09 05 2018 | 07


CALCIOFOTOGALLERY

PRIMA CATEGORIA B TEOR RISANESE

1-4

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FOTOGALLERYCALCIO

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L'ALTRO CALCIO

L’ANALISI DI ANZIL

NIKEFOBIA, O PAURA DI VINCERE

La nikefobia circoscrive due forme di comportamento che si estrinsecano nella inibizione da successo o nella depressione da successo

O

gni buona sorte, nello sport come nella vita, comporta rischi e responsabilità che possono creare ansia e depressione. Il successo è un fardello pesante da portare, specie per chi lo raggiunge troppo presto, troppo in fretta, per troppo poco tempo, come può accadere nella pratica sportiva e questo vale anche se si tratta di una reiterata sorte avversa. Nell'un caso e nell' altro si corre il rischio di innescare una sindrome patologica chiamata "nikefobia" (Nike, per i Greci era la

dea della vittoria; la marca di scarpe è venuta secoli dopo) o paura di vincere che si manifesta quando un atleta rende più in allenamento che in gara, fallendo regolarmente ogni impegno importante. La nikefobia, nella completezza della locuzione, circoscrive due forme di comportamento che si estrinsecano nella inibizione da successo o nella depressione da successo; il che vorrebbe dire come la vittoria, in una struttura non equilibrata, determina sempre situazioni difficili da gestire, figuriamoci poi se si tratta di un seguito continuativo

Nello sport come nella vita, ogni buona sorte comporta rischi e responsabilità di sconfitte. Quando le cose vanno bene, le dichiarazioni dei tecnici, infatti, sono caute (sembra sempre che paventino periodi di magra), mentre si fanno più aggressive e graffianti allorché i propri gio-

catori non hanno soddisfatto le aspettative dei tifosi. Sugli spalti degli stadi poi, tra il cicaleccio salmodiante dei dirigenti è assai facile incontrare persone prontissime a criticare questo o quel giocatore, questo o quell' allenatore anche se depositario di una riconosciuta professionalità nel campo di sua competenza. Alla richiesta di cosa saprebbero fare di meglio, rispondono con arguta furbizia,che non è necessario essere gallina per riconoscere quando l'uovo è marcio. A questo punto tutto diventa assai problematico! (Faustino Anzil)

CALCIO E SOLIDARIETA’

IL PORDENONE ASSIEME AL PICCOLO PRINCIPE Campioni nel calcio e campioni nel trasmettere ai ragazzi la passione per lo sport: si rinnova anche quest'anno la collaborazione tra la cooperativa sociale Il Piccolo Principe di Casarsa e il Pordenone Calcio. Un’amicizia nata nel 2017 con una serie di lezioni condotte dagli istruttori neroverdi sulla motricità e la coordinazione con la palla, rivolte alle persone con disabilità e agli operatori del Centro. Gli utenti del Cso hanno vissuto in questi giorni un’e-

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sperienza davvero speciale: il centrocampista Roberto Zammarini, autore di una fantastica tripletta nell’ultimo match con la Sambenedettese, ha fatto visita al Centro Socio Occupazionale. Notevole l’entusiasmo dei ragazzi, grandi tifosi dei ramarri. Zammarini ha fatto visita alla sede e poi partecipato alla lezione di motricità al Cso. “Un'iniziativa che unisce sport e impegno sociale – ha affermato Stefania Pavan, responsabile del Centro Socio Occupazionale – e che conferma la sensibilità e vicinanza

del Pordenone Calcio per realtà sociali del territorio come la nostra. Dopo l'esordio positivo dello scorso anno, che ha visto i nostri ragazzi davvero entusiasti per l’iniziativa, questo "secondo tempo" conferma ancora una volta il gran cuore dei ramarri. Ringraziamo tutto il club neroverde, il presidente Mauro Lovisa, il responsabile della Scuola Calcio Alessandro Zuttion e gli istruttori per l'opportunità e l'attenzione nei nostri confronti.”


GIOVANILI

TORNEO DELLE NAZIONI

TRIONFO SLOVENO AL MUNDIALITO Davanti al pubblico delle grandi occasioni, la Slovenia vince per la quarta volta nella sua storia il Mundialito. Si tratta della terza affermazione della nazionale slovena negli ultimi 5 anni. In campo femminile dominio USA

L

a Slovenia trionfa per la quarta volta nella sua storia al “Mundialito” di Gradisca: terza affermazione in cinque anni al Torneo delle Nazioni per la nazionale d”olteconfine (piu’ una al “gemello” trofeo Rocco nell’ormai lontano 2011), che piega contro i pronostici un Portogallo tanto bello esteticamente quanto sprecone. Ben piu’ compatta, organizzata e spietata la squadra del ct Benedejcic. I lusitani si schierano col previsto 4-3-3 nel quale Lucas Gomes (gioca in Svezia, nel Malmo) è il riferimento centrale, con Tomè (Benfica) e Fernandes (Sporting) che lo assistono larghi scambiandosi anche spesso la fascia di competenza. Mendonça (Nacional De Madeira) è il regista davanti alla difesa. Ben strutturata fisicamente, la

In finale la selezione slovena ha avuto la meglio sul Portogallo per 2-1 Slovenia replica in modo quasi speculare, con il perticone Sesko accompagnato dalle ali Ajhmajer e Sadikovic, che rispetto agli omologhi avversari rinculano maggiormente in fase difensiva: chiamiamolo 4-5-1. Al 6’ il primo squillo portoghese: una punizione dal vertice sinistro di Fernandes verso l’incrocio più vicino, con Turk che non si fa sorprendere.

Gli Stati Uniti vincono la rassegna femminile

La Nazionale slovena in trionfo La Slovenia controlla e riparte, il piano è chiaro: ed al 12’ va vicinissima al vantaggio con Sadikovic, che lascia partire un gran sinistro sul quale è spettacolare la parata in volo di Cardoso con la mano di richiamo. E’ una parata vitale, perchè praticamente sul ribaltamento di fronte il Portogallo passa: Turk si supera su Fernandes, ma in agguato c’è Lucas Gomes per il tap in vincente. E lo stesso Gomes poco dopo potrebbe fare il bis, stavolta di testa, incornando a lato l’ennesimo buon cross di Tomè. Ma la Slovenia ha già dato prova di non demordere mai, e colpisce proprio con il suo uomo piu’ atteso: Sesko dopo un break a centrocampo lascia partire una rasoiata che non lascia scampo a Cardoso. Alla mezz’ora il Portogallo potrebbe rimettere il naso avanti: un traversone di Montoia trova la deviazione con un braccio di Podgornik sanzionata dal signor Guccini: è penalty su cui Turk indovina magistralmente l’angolo a Fernandes. Nella ripresa ancora Portogallo col pallino del gioco in mano: al 5’ Tomè va sul fondo e centra un

pallone arretrato per Fernandes che spara altissimo. Lusitani che stringono sempre piu’ i tempi: il terzino Lopes ha gran licenza di spingere a destra e al 20’ centra un buon pallone per Gomes, che incorna nuovamente in maniera imprecisa. Ma la Slovenia non molla la presa e quasi in fotocopia rispetto al gol del primo tempo, Sesko sfugge ai monitor ma stavolta ciabatta la conclusione in diagonale. Un buco difensivo per poco non costa carissimo alla nazionale d’oltreconfine: stavolta non ne approfitta Fernandes, sparando su Turk che è bravo a rimanere in piedi fino all’ultimo. Favore per favore, con le squadre che si allungano, è Ratnik a incunearsi bene in area salvo strozzare malamente a lato il suo sinistro. Poco dopo è Sadikovic a impegnare il portiere portoghese da posizione defilata, mentre Slavicek di collo pieno per poco non indovina l’eurogol. Ce n’è abbastanza per legittimare un gol sloveno, che infatti arriva: Cadez appena entrato centra dal fondo per Sadikovic che non perdona. TremilaSport+ | 09 05 2018 | 11


CALCIOFOTOGALLERY

PRIMA CATEGORIA B RIVOLTO RIVIERA

FOTO VANNI SNIDERO

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CALCIOC5

L’UNDICI DI TITTA PITTINI BATTE IL FAVORITO PALMANOVA AI PLAY-OFF

IN VANTAGGIO DI TRE RETI I RAGAZZI DI CRISCUOLO CEDONO AI PIU’ FRESCHI UDINESI

FLASH TORNEO DELLE REGIONI

RAPPRESENTATIVA FVG FUORI AI QUARTI Finisce ai quarti di finale l’avventura della Rappresentativa Regionale guidata da Marco Sbisà al torneo delle Regioni in Umbria. I laziali, che poi finiranno per aggiudicarsi la competizione, forti della presenza di tre brasiliani in lista, vincono per 6-2; chiuso sotto di tre reti il parziale del primo tempo (1-4) capitan Della Bianca sigla il 2-4 poi la tattica del portiere di movimento non da i frutti sperati, ed i capitolini siglano altre due reti nel finale.

NUBI SU LIGNANO E GRADISCA

SERIE C

Poco o nulla trapela dalle società che parteciperanno alla prossima serie C regionale. Promosso il Pordenone, in attesa degli spareggi dell’Udine City, le solite nubi pre-estive circolano sopra Lignano e Gradisca, due società storiche del panorama regionale, mentre qualcosa bolle in pentola dalle parti di Monfalcone. Non resta che aspettare per comprendere nuovi sviluppi.

IL 19 MAGGIO L’ATTO FINALE

CAMPIONATO AMATORI

Saranno come da pronostico Taverna Maiero e Molaro Dream Team a giocarsi l’atto finale del Torneo amatori calcio a 5 sabato 19 maggio a Manzano. Se per la squadra udinese le due semifinali con il Pentalcor sono filate via agevolmente, piÚ pericoli ha corso la squadra di mister Affabris che nel return-match perso (95) in casa del Paradiso ha rischiato di gettare al vento le 5 reti di vantaggio acquisite dopo la gara di andata (7-2).

UDINE CITY AVANTI TUTTA

L’

Udine City di mister Titta Pittini si aggiudica contro pronostico la finale play-off regionale sconfiggendo un Palmanova arrivato alle fase clou della stagione senza benzina e a corto di giocatori. In vantaggio di tre reti, i ragazzi di Criscuolo si fanno rimontare a fil di sirena, per poi cedere ai supplementari alla maggiore freschezza dei bianco-neri che ora affronteranno per la prima volta la fase nazionale che porta alla serie B. Botta e risposta ad inizio gara tra Barile e Bearzi, a metĂ frazione Lahrnar buca per la seconda volta Linza poi è un sontuoso Bozic a prendere per mano la squadra di casa che con una tripletta, assieme all’acuto di Contin, manda le due squadre all’intervallo sul parziale di 5-2 a favore del Palmanova. A questo punto nella ripresa

tocca all’Udine City fare la gara nel tentativo di riaprire l’esito, esponendosi alle ripartenze degli amaranto che al 13’ sprecano il match-ball sempre con Bozic. Il destino sembra segnato ma il Calcio a 5 è una disciplina imprevedibile dove può succedere di tutto in breve tempo: al 25’ è ancora il migliore degli udinesi, ovvero Barile, a riaccendere la speranza, che si materializza al 28’ quando il direttore di gara sanziona con penalty ed espulsione un intervento in area di Bearzi col braccio: Sansica accorcia ulteriormente al 28’ poi nei minuti di recupero un altro rigore permette al City di trovare un insperato pareggio. Si va ai supplementari, dove il Palmanova si ritrova con i giocatori contati (fuori anche Zalaschek per infortunio dopo appena 5’), Linza tiene in piede i suoi salvando sul tiro libero di Turolo, nulla può l’estremo

di casa a due minuti dalla fine sulla sassata imprendibile di Barile che vale quella vittoria che Contin non evita all’ultimo secondo di gioco calciando fuori da pochi passi. Udine City in trionfo, che ora per la prima volta si affaccia alla ribalta nazionale. La strada per gli ultimi quattro posti che regalano la serie B parte dal triangolare con i trentini del Rotal Five Rovereto ed il Futsal Askl di Ascoli: saranno proprio i marchigiani a far visita alla squadra di Pittini sabato 12 maggio alle ore 16.30 Pochi movimenti infine in casa Maccan; la società già attiva sul mercato, ha iniziato i colloqui con i giocatori per allestire la formazione che anche nella prossima stagione parteciperà al campionato di serie B, Bortolin Aziz e Poser le prime conferme di una rosa che non dovrebbe subire eccessivi ritocchi in organico.

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CALCIO FEMMINILE PROMESSE GIALLOBLU' Donda, Fracaros, Grosso, Milan, Pinatti, Stella, Roder e Miotto sono le giovani del Tavagnacco del responsabile Nebuloni (nella foto con la collaboratrice Ylenia Scubla) convocate in nazionale per i prossimi impegni internazionali.

CHE BELLO L'AZZURRO!

Giorgia Miotto, azzanese del Tavagnacco, ha esordito con la nazionale Under 16 al Torneo delle Nazioni

I

l vivaio dell’Upc Tavagnacco si conferma un bacino importante per rifornire le nazionali di calcio femminile di giovani telenti. Negli ultimi mesi sono state addirittura 8 le ragazze convocate nelle selezioni dell’Under16 e dell’Under17. Una grande soddisfazione per la società gialloblu e per il responsabile del settore giovanile Diego Nebuloni, che ripaga il lavoro svolto per far crescere nel migliore dei modi le tante ragazze di talento che giocano a calcio in Friuli. Un valore aggiunto per il Tavagnacco, che nei prossimi anni potrà certamente contare in forze nuove per la prima squadra, ormai da 17 stagioni conse-

sono distinte con le formazioni di Giovanissime e Primavera del Tavagnacco. Alcune di loro hanno anche avuto modo di esordire in prima squadra. Un risultato positivo per loro e per la società, che ci sprona a proseguire su questa strada per valorizzare sempre di più il calcio femminile in Friuli”. ESORDIENTE Grande soddisfazione per Giorgia Miotto la giovanissima originaria di Azzano Decimo, l’ultima arrivata nell’Under 16 che ho esordito in maglia azzurra in occasione del Torneo delle Nazioni disputato nella nostra regione a fine aprile, dove l’Italia è

Per Giorgia Miotto (nella foto in alto a destra), di Azzano X°, un esordio in Under 16 azzurra allenata da Nazzarena Grilli (nella foto) in occasione del Torneo delle Nazioni disputato in Regione a fine aprile, con il quarto posto delle azzurrine dopo i confronti con Slovenia, Usa, Iran e Norvegia.

cutive stabilmente nel massimo campionato del calcio femminile italiano. AZZURRINE Le ragazze chiamate in azzurro sono Elisa Donda che parteciperà al prossimo Europeo Under 17 in Lituania, Caterina Fracaros, Marta Grosso, Gaia Milan, Camilla Pinatti, Debora Stella, Eleonora Roder e Giorgia Miotto. “Si tratta di ragazze meritevoli – ha detto Nebuloni – che nel corso di questa stagione si

che ci allenava è una grande professionista molto preparata - Giorgia aggiunge - . Sono stati dieci giorni bellissimi quelli trascorsi con la Nazionale, dove capisci veramente il valore di rappresentare un intero paese e indossare una maglia che devi onorare sempre con umiltà ed impegno.” Inoltre l’atleta pordenonese porta a casa anche una piccola soddisfazione personale: “Le mie compagne sono state tutte fantastiche, il bello di questa esperienza sono anche le tante amicizie nate con ragazze provenienti da tutta l’Italia…

arrivata 4° dopo aver incontrato Slovenia, Stati Uniti, Iran e Norvegia. Giorgia rivela con grande emozione “L’esordio con la maglia della Nazionale nella partita con la Slovenia è stato fantastico, una partita diversa da qualsiasi altra, il cuore mi batteva a mille”. Il racconto prosegue con le giornate nel ritiro azzurro a Cormons: “Sono stata accolta molto bene da tutto lo staff tecnico e dalle altre ragazze, nonostante fossi l’ultima arrivata in questo gruppo. Nazzarena Grilli

L'esordio in azzurro contro la Slovenia è stato fantastico ma il caso ha voluto che la mia compagna di stanza fosse un atleta dell’Inter calcio Femminile, proprio i colori per cui faccio il tifo fin da bambina”. Renato Favretto

TremilaSport+ | 09 05 2018 | 15


SIDICEVA...

si diceva...

ERNEST HEMINGWAY, UN AMICO DEL FRIULI CHE ADORAVA LO SPORT Lo scrittore americano tornò spesso nella nostra Regione, che descrisse e celebrò in varie forme, così come le discipline sportive che più amava

E

ra un grande amico del Friuli, Ernest Hemingway, e oltrechè tornarci volentieri, trascorrendovi piacevoli serate negli anni ‘50 all’allora albergo Italia di piazza XX Settembre e a Lignano, dove gli è stato dedicato un parco cittadino, ne citava spesso nei suoi scritti persone e luoghi, a testimonianza di un affetto radicato per questa parte di un Paese nel suo cuore sin dagli anni giovanili in cui fu volontario della Croce rossa ameri-

cana nella prima guerra mondiale. Significativa, ad esempio, la descrizione della scrittrice Gertrude Stein, che a Parigi gli fu mentore nei suoi anni di

dimostrandosi attento conoscitore di ogni particolare e sfumatura delle genti incontrate nei suoi viaggi. E fu pure un amante dello sport, lo scrittore americano, nato a Oak Park, Illinois, nel 1899 e morto suicida a Ketchum, Idaho, nel 1961: il suo romanzo “Il vecchio e il mare”, icona del suo amore per la pesca d’altura, vinse il Nobel nel 1954, e molti furono i racconti e libri (Fiesta e Morte nel pomeriggio in primis) dedicati alla corrida e al suo mondo. Considerava la pesca, la

Ci metterò l'incanto del demi fonde, il rumore delle moto con i rulli dietro la ruota posteriore

16 | 09 05 2018 | TremilaSport+

ascesa letteraria: “Aveva un forte viso ebreo-tedesco che poteva anche essere friulano”, disse di lei Hemingway,

LO SCRITTORE Ernest Hemingway al tavolo di lavoro e, sopra, il ciclismo su pista al Velodrome parigino.


SIDICEVA...

LE PASSIONI Lo scrittore e le sue grandi passioni per la corrida, il pugilato e la pesca celebrate in molti suoi racconti e romanzi.

caccia alle anatre e ai fagiani e la corrida, appunto, i suoi sport del cuore ma praticò anche la boxe e lo sci e scrisse di corse di cavalli, di biciclette e altro ancora in brani rimasti indimenticabili. IL CICLISMO E LA BOXE A Parigi, nei primi anni ’20, quando si mise a fare full time lo scrittore abbandonando il giornalismo (era stato inviato del “Toronto star”), ad un certo punto nacque in lui la passione per il ciclismo, frequentando assiduamente le Sei Giorni al Velodrome d’Hiver: “Ho cominciato molti racconti sulle corse ciclistiche – scrisse – ma non ne ho mai scritto uno che avesse la bellezza di una vera corsa. Un giorno però ci metterò il Velodrome d’Hiver con la luce fumosa del pomeriggio e la pista di legno dalle curve rialzate e il fruscio dei tubolari sul legno quando passavano i corridori, lo sforzo e la tattica quando i corridori si arrampicavano e si tuffavano, come se ognuno fosse parte della propria macchina. Ci metterò l’incanto del “demi fonde”, il rumore delle motociclette con i rulli dietro la ruota posteriore pilotate dagli entraineurs, con la testa protetta da un robusto

casco e le spalle piegate all’indietro sotto le pesanti mute di cuoio…”. Pagine indimenticabili del suo libro di ricordi parigini, “Festa mobile”, pubblicato postumo. E a Parigi coltivò come spettatore o come praticante anche la sua passione per la boxe, combattendo spesso a pugni nudi con l’amico Waldo Pierce o facendosi immortalare con Dixie Kid dopo un incontro vittorioso del campione. ERNEST E I CAVALLI E poi le puntate all’ippodromo per seguire le corse di cavalli alle quali era appassionatissimo e fare anche delle scommesse: “Andavo in generale alle corse da solo e mi ci appassionavo troppo – scrive ancora in “Festa mobile” - . Quando potevo, durante la stagione, seguivo due ippodromi, Auteuil e Enghien. Ci voleva tutta la giornata per cercare di pareggiare perdite e guadagni e così non si facevano quattrini”. E ancora: “Era bello trovarsi a Auteuil tutti i giorni che correvano, a vedere le corse con i cavalli più veloci, finivi per conoscere un sacco di gente, fantini e allenatori e proprietari e troppi cavalli e troppe cose. Quando finii di scommettere sui cavalli nei fui contento ma mi rimase un senso di vuoto”. Quello che i suoi estimatori provarono alla notizia della sua tragica fine, incredibile per un uomo e un artista che tanto aveva amato la vita, dedicandole pagine indimenticabili. E.F.

TremilaSport+ | 09 05 2018 | 17


CALCIOUDINESE L'ANALISI

TUDOR SICURO DELLA A LA SQUADRA GLI CREDE? di IDO CIBISCHINO

L

uciano Spalletti, in cattedra dopo la goleada interista, sostiene che l’Udinese ha buoni giocatori e che la B è soltanto nella testa dei catastrofisti e dei malevoli. Igor Tudor, dopo lo stento pareggino di Benevento, addebita alla qualitativa potenza interista l’ennesima miseranda prestazione dei bianconeri, e promette: “Non finiremo in B, le prossime due partite sono alla nostra portata (ndr: in casa del retrocesso Verona e l’ultima a Udine col Bologna) per metterci al sicuro”. Con negli occhi l’accozzaglia sbandata che ha tentato di fare il solletico all’Internazionale, è dura credere a entrambi. Uno può barare per non

L’Udinese è piombata in una situazione inimmaginabile. Solo vincendo le ultime due partite (contro Verona e Bologna) avrà la certezza di salvarsi

e fuori il Napoli. Pare star peggio il Cagliari, terz’ultimo a 33, che incrocerà Fiorentina fuori e Atalanta in Sardegna, formazioni di caratura e in piena bagarre europea. Questo dice la carta. Ma la carta - sostenevano i vecchi - si lascia scrivere. In 45 anni di assidue immersioni nelle

non capisco cosa stia succedendo”) andava raccolto ben prima e non a colpi di ritiri punitivi, bensì facendo sentire la presenza rassicurante e unificante non meno che severa della società. Così, forse, quell’esonero si sarebbe potuto evitare. Ma una volta deciso l’avvicendamento, con un

L’allenatore prova a dispensare ottimismo, ma i giocatori oltre che sfiduciati sono sulle ginocchia fisicamente. Un ambiente mai così disgregato

ci siamo dati - conoscendo l’anima mercantile del progetto Udinese è che Tudor sia stato individuato, oltre che per il piglio da gladiatore, per favorire la comunicazione con i due virgulti Balic e Perica, croati come lui, e verificarne una volta per tutte l’effettivo valore dopo le parziali bocciature dei predecessori. Se ne può ricavare qualcosa? Boh... di certo più da Balic (ha fatto benino da titolare a Benevento) che da Perica, il quale proprio in quella partita si è mangiato il salvifico jolly da tre punti a porta vuota. Di chi possiamo fidarci in questa squadra? Di nessuno, perchè nessuno ha la personalità per unire e rassicurare. I vecchi (Danilo per tutti)

Tudor perplesso davanti a troppi errori difensivi, di cui Samir (a destra) è un campione.

impicciarsi o per residui di affetto da ex. L’altro - chi siede sulla panchina che fu di Del Neri e poi di Oddo - ha il dovere di spargere un po’ di fiducia e di provare a mettere insieme le ultime risorse di una stagione maledetta. Sulla carta Udinese e Chievo (Bologna fuori, Benevento in casa) sembrano avere maggiori chances di farla franca rispetto alla terza squadra attestata a 34 punti, il Crotone, che dovrà affrontare in casa la Lazio

18 | 09 05 2018 | TremilaSport+

vicende bianconere, mai avevamo assistitito a una situazione del genere, in cui non trovi un chiodo al quale appendere certezze minime. Sta franando tutto e sotto le macerie finiscono tutti. A partire dalla società: per le scelte sbagliate e superficiali, per essersi accorta tardi del pericolo se è vero che Gino Pozzo si è degnato di intervenire dopo la decima sconfitta consecutiva. Il grido d’aiuto lanciato da Oddo (“La squadra è impaurita,

gesto d’umiltà, quindi con il cappello in mano, i Pozzo sarebbero dovuti andare a Castelfranco, da Francesco Guidolin, e invitarlo a compiere l’ultimo atto d’amore non tanto verso di loro quanto verso l’Udinese che fu sua e verso le migliaia di friulani che lo stimano e continuano a volergli bene. Al posto di un personaggio credibile e aggregante, la missione salvezza è stata invece affidata a uno sconosciuto e l’unica spiegazione che

se la stanno facendo sotto come i giovani, tutti mezzi giocatori e per di più piombati in un’involuzione spaventosa, da Samir a Widmer, da De Paul a Fofana, fino ai cechi Jankto e Barak, sgonfiati come tubolari esausti. E da sottofondo una condizione atletica deficitaria che crolla quando si alzano i ritmi di gioco. Neanche i tifosi si pongono più come presidio incrollabile, la loro reazione è stata così disperata e cattiva da


UDINESECALCIO

MA TUDOR DOVEVA PRESERVARE LASAGNA

COSÌ UNA BRUTTA SCONFITTA PUÒ SERVIRE PER VINCERE

AHI SEKO Fuori forma e anche ingenuo: espulso, Seko Fofana mancherà di sicuro a Verona.

rasentare l’autolesionismo: accade quando non se ne può più e l’amore di una vita vira addirittura verso l’odio. Che pena, domenica, vedere trequarti dello stadio gioire e balzare in piedi a ogni gol dell’Inter, mentre la Curva cantava per se stessa dopo essersi sfogata a colpi di vaffa e di pesanti goliardate. Non possiamo invocare più nemmeno

gli dei del vecchio Friuli, custodi della vera anima bianconera. Sono incazzati pure loro per essere stati messi all’angolo. Fuggendo nel paranormale, a costo di passare per matti e oscurantisti, suggeriamo una bella spennellata alla scritta che ha ribattezzato, imbastardendolo, il nome del nostro glorioso stadio Friuli. Vuoi vedere che funziona? Provare per credere.

Formazione sbagliata, strategia sbagliata. E’ piovuto di tutto addosso al povero Igor Tudor, che ha fatto la figura dello sprovveduto di fronte a Spalletti e alla sua corazzata. Che ci facevano assieme i doppioni Behrami e Balic? Perchè fidarsi ancora di Widmer e di Fofana? E poi: come si fa a giocare alti, in pratica uomo su uomo, contro giocatori di caratura nettamente superiore destinati a vincere ogni duello individuale, stornando con la qualità dei loro colpi ogni tentativo di pressing? Emblematica in tal senso, più degli incanti prodotti da Rafinha, la padronanza assoluta degli esterni, in particolare di Cancelo che da solo ha fracassato l’intera catena di sinistra bianconera. Non era meglio abbassare e compattare la squadra, così da provare a reggere in trincea all’urto interista? Stentiamo a credere che Tudor non avesse immaginato tutto questo. Da concetti appena accennati in sede di commento nel post-partita, abbiamo ricavato la sensazione che il tecnico croato sapesse benissimo a cosa

andava incontro e che, decidendo per quegli atteggiamenti e dando per persa in partenza la partita con l’Inter, abbia già orientato la squadra verso quelle che saranno le prossime decisive sfide: partite da vincere, attaccando, perchè gli avversari saranno di modesto spessore (Verona) o meno motivati (Bologna). Letta così, anche una sconfitta pesante può essere accettata. Con un unico rilievo personale da muovere al tecnico: a partita irrimediabilmente compromessa doveva togliere prima Lasagna, l’unica risorsa realizzativa che abbiamo, anziché aspettare che gli venissero i crampi. La salvezza passa per i suoi gol, come dire che sulle spalle di Kevin incombe una montagna di responsabilità. Responsabilità che in una squadra normale andrebbero divise. E ci riferiamo in particolare a De Paul: ha il driblling, possiede il cambio di passo, perchè gira al largo anzichè entrare in area e tirare, ogni tanto? Mezzi giocatori, si diceva: ahinoi, l’Udinese ne ha troppi di quello stampo. (i.c.) di Biancamaria Gonano

CARPACCO FA FESTA MA L'UDINESE NON C'È Peccato che l’Udinese con il suo tormentato campionato stia rovinando più di un’occasione di festa ai suoi tifosi, che non mollano mai e continuano a dimostrare attaccamento e fedeltà ai colori. Anche se a volte devono festeggiare le ricorrenze dei loro club da soli, senza beniamini presenti alla serata, come a Carpacco, dove l’amarezza e la delusione al proposito sono state grandi. Ci racconta tutto il presidente del club “Blanc e Neri”, Omero Baruzzo: ”Con grande soddisfazione abbiamo raggiunto il traguardo di vent'anni di attività. La serata del 24 aprile, nonostante l’improvvisa assenza dei giocatori dovuta alla critica situazione calcistica, è stata ricca di emozioni presso la sede del gruppo alpini di Carpacco.

Erano presenti in molti, giovani e meno giovani, rappresentanti delle istituzioni locali e delle altre associazioni del paese, oltre all’AUC e agli amici di altri Udinese club. Nell'occasione il club di Carpacco ha voluto ringraziare quel gruppo di

ragazzi, ora cresciuti, che vent’anni fa ha fatto nascere il sodalizio. Sono stati premiati Filippo e Renato Bisaro, Simone Clarini e Stefano Zolli. Non erano presenti ma sono stati ringraziati Alessandro Candotto, Luca Ganis e Richi Orlando

mentre una targa di ringraziamento è stata data a Luca Bellese, creatore del logo che contraddistingue il club. Sono state riviste sullo schermo le immagini delle attività, dalle immancabili trasferte, delle partecipazioni alla New Generation dei piccoli tifosi e anche al servizio Baby mascotte, dove i più piccoli hanno potuto accompagnare in campo i propri beniamini. Una lunga esperienza basata sulla passione per i colori bianconeri, ma anche un’esperienza sociale e di crescita sia a livello personale che di gruppo. "Tifare, sostenere la squadra, collaborare, è lo spirito con cui abbiamo trascorso questi anni e che continueremo a portare avanti nel prossimo futuro, nonostante i tempi cupi”, ha detto Baruzzo..

TremilaSport+ | 09 05 2018 | 19


NONSOLOSPORT

CULTURA

Novità su mostre, spettacoli, eventi, personaggi del panorama culturale

EVENTI

IL MEDIOEVO RIVISSUTO NELL'HOSPITALE

I

l prossimo 12 e 13 Maggio si svolgerà all’Hospitale di San Giovanni a San Tomaso di Majano la III Rievocazione dell’Hospitale di San Giovanni di Gerusalemme in collaborazione con Prioratus Ospitalis Acconensis. Studiosi e figuranti da tutta l’Italia faranno rivivere per due giorni le attività storiche dell’Hospitale di San Giovanni e dell’Ospedale di Gerusalemme: l'accoglienza, l'infermeria, la cucina, l’armeria, la tessitura, le miniature, e ancora lo speziale, il tesoriere, il priore, il balivo, l’ospitaliere in arme e quello in abiti da lavoro. Sabato 12 maggio a partire dalle ore 9.30 si susseguiranno due incontri: al primo, dal titolo “La rinascita dell’ospitalità sulle vie antiche di cammino in Friuli” partecipano amici dell’Hospitale di San Tomaso, della Confraternita di san Jacopo di Perugia, del Cammino Celeste, della Romea Strata, del Cammino delle Pievi. Mentre il secondo incontro avrà come tema la rinascita di ospitali sulle Vie antiche in Friuli (Via del Tagliamento – Romea Allemagna, Cammino Celeste, Cammino delle Pievi, e Romea Aquileiense) e per la formazione di un gruppo aperto di ospitalieri, volontari per l’accoglienza e per il servizio sul cammino. Ogni comunità e ogni frazione interessata dai cammini è chiamata a partecipare e a farne parte. L’incontro si svolgerà in concomitanza con la Rievocazione annuale e alla fine dello stesso si potrà condividere insieme il pranzo medievale preparato dalle cuoche dell’Hospitale nell’ambito della Rievocazione in corso. Il tutto sarà promosso dall'associazione di volontariato “Amici dell’Hospitale”, che sostiene l’Hospitale di San Giovanni di Gerusalemme a San Tomaso di Majano (Udine), crocevia di relazioni, di cultura, di storia e di solidarietà con esso ereditate. Per info e prenotazioni: https://hospitalesangiovanni.wordpress.com/ amicidellhospitale@gmail.com - tel.3288213473 Silvia Boscarello

L’ANGOLO DELLA

LETTURA

JO NESBO MACBETH RIZZOLI

Anni ’70, una città industriale sull’orlo del collasso fatta di fabbriche chiuse, disperazione, piazze di spaccio. Sotto l’eterna pioggia nera che la flagella, il poliziotto migliore che si muove per le sue strade è Macbeth. Un ex tossico, un uomo fragile dal passato turbolento, abbandonato da bambino, uno sbirro incline alla violenza. Ma è lui, con la sua squadra, a gestire con intelligenza una retata nell’area del porto, un’azione in grande stile che, finalmente, gli fa intravedere la possibilità di ottenere una promozione. E quindi guadagnarsi il rispetto degli altri, avere una vita migliore, e molto più potere, che è ciò che conta. Tutto questo è lì, a portata di mano: ma, pensa Macbeth, davvero mi lasceranno arrivare tanto in alto?

MARY LINN BRACHT

FIGLIE DEL MARE LONGANESI

È il 1943 quando la vita di Hana, giovanissima pescatrice di perle coreana, viene sconvolta: nel tentativo di nascondere la sorella minore Emiko da un soldato giapponese, Hana viene catturata, deportata in Manciuria e costretta a lavorare in un bordello. Sessantotto anni dopo, Emiko è a Seoul per cercare la sorella e partecipare alle manifestazioni che, ogni mercoledì, chiedono giustizia per le “comfort women” di fronte all’ambasciata di Tokyo. La donna desidera scoprire la verità su quanto è accaduto nel 1943, un fatto che per anni l’ha costretta al senso di colpa. Mary Lynn Bracht affronta una delle peggiori vergogne della Seconda guerra mondiale, il genocidio delle “comfort women”.

MARIO GIORDANO

JESMYN WARD

JOSEPH KNOX

MONDADORI

NN EDITORE

LA LUNGA NOTTE DEL DETECTIVE WAITS

AVVOLTOI

Le tariffe crescono sempre di più: l’acqua dell’89 per cento negli ultimi 6 anni, i trasporti del 30 per cento negli ultimi 13 anni, alcune autostrade addirittura del 200 per cento negli ultimi 14 anni. Eppure in cambio abbiamo servizi sempre peggiori: treni insicuri e superaffollati, autobus in ritardo, rubinetti a secco, cumuli di immondizia sotto casa, discariche a cielo aperto, ponti che crollano in autostrada. I cittadini, ormai, ne hanno le tasche piene dei disagi. E intanto gli Avvoltoi, quelli che si divorano il Paese alla faccia nostra, hanno le tasche piene dei nostri soldi. Dietro i servizi che non funzionano, infatti, non ci sono solo la casualità e la solita italica propensione all’inefficienza. Ci sono anche tante persone che si arricchiscono.

20 | 09 05 2018 | TremilaSport+

SALVARE LE OSSA Un uragano minaccia di colpire Bois Sauvage, Mississippi. In un avvallamento chiamato la Fossa, tra rottami, baracche e boschi, vivono Esch, i suoi fratelli e il padre. La famiglia cerca di prepararsi all’emergenza, ma tutti hanno altri pensieri: Skeetah deve assistere il suo pitbull da combattimento dopo il parto; Randall, quando non gioca a basket, si occupa del piccolo Junior; ed Esch, la protagonista, unica ragazzina in un mondo di uomini, legge la storia degli Argonauti, è innamorata di Manny, e scopre di essere incinta. Nei dodici giorni che scandiscono l’arrivo della tempesta, il legame tra i fratelli e la fiducia reciproca si rinsaldano, uniche luci nel buio della disgrazia incombente.

EINAUDI Una ragazza in pericolo, un detective in crisi. E le notti di Manchester, con le strade lustre di pioggia, i club dove perdersi fino all’alba, la tanta, troppa droga. Joseph Knox è lo pseudonimo di Joseph Knobb. Per anni è stato libraio, e al momento si occupa delle acquisizioni presso Waterstone’s. La lunga notte del detective Waits è il suo primo romanzo.


le belle di TremilaSport

Andrea

La ragazza del lago


le belle di TremilaSport

22 | 09 05 2018 | TremilaSport+


le belle di TremilaSport

TremilaSport+ | 09 05 2018 | 23


Ph: Dario Ventre

le belle di TremilaSport

LIBERA E ANTICONFORMISTA E LA MENTE VOLA

È

uno spirito libero e anticonformista, quello di Andrea Quadroni, amante di tutto ciò che è arte e in generale che sfugge alla cosiddetta “normalità”. Single e madre di un bambino di quasi 6 anni, Sasha (“il mio cucciolo”, lei sottolinea amorevolmente), la modella vive sulla punta del lago di Como, in un piccolo centro nei pressi di Bellagio, Gero Lario, logisticamente ideale per una “sport addicted” come lei: “Alle spalle del lago c’è subito la montagna e lungo i suoi sentieri mi piace rilassarmi e mantenermi in forma dopo le ore di lavoro”. Conosce quattro lingue, Andrea, e lavora in un ufficio turistico, un lavoro che l’appassiona, così come posare davanti a un obiettivo:

24 | 09 05 2018 | TremilaSport+

La modella lombarda Andrea Quadroni ama l’arte in tutte le sue forme e vive e opera in primis per essere se stessa “L’ho fatto di recente anche con Gastel – riferisce – e probabilmente prossimamente lavorerò per un calendario 2019. Ritengo di avere una fisicità nella norma, comunque niente magrezza scheletrica, che odio”. Un carattere positivo, il suo,

proprio di una ragazza amante delle grandi risate in compagnia e del buon vino, anche se, come lei stessa ammette, in perenne inquietudine: “Mi piace sperimentare continuamente, senza fermarmi mai né essere pienamente soddisfatta di ciò che faccio. Ora vorrei ad esempio provare a fare radio e televisione”. Strada che le può sicuramente venire aperta dalla sua bellezza e da un gradevole timbro vocale, ma la sua passione per l’arte comprende comunque anche altre sfumature, rendendola poliedrica: “Amo molto la fotografia e la scrittura e ho nel classico cassetto alcuni testi che prima o poi conto di proporre, insieme alle immagini scattate su vari temi. Ho insomma la mente e il corpo in continuo movimento”.


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BASKET SODDISFAZIONE Il numero uno regionale della Fip, Giovanni Adami, è particolarmente soddisfatto della partecipazione ai play off di entrambe le formazioni di vertice, Trieste e Udine.

TRIESTE E UDINE SARÀ DERBY DI FINALE? In A2 entrambe le portacolori regionali superano gli ottavi e danno vita al sogno di vederle di fronte in un derbyssimo per la promozione nella massima serie di EDI FABRIS

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REGOLA IMPIETOSA La Basket School, eliminata in gara secca dai play off, è vittima di un regolamento impietoso che non prevede gara di ritorno e eventuale "bella"

empo di play off per entrambe le regionali di A2 ed è un dato che fa gongolare il presidente Giovanni Adami, che sogna una finale-promozione TriesteUdine a coronamento di una stagione per entrambe le società da ricordare. Eliminata in tre gare Treviglio negli ottavi di play off, la Dalmasson-band attende ora nei quarti Montegranaro, con primi due incontri al PalaRubini, in un nuovo confronto sulla carta non proibitivo per una squadra che ha chiuso da capolista, e con indiscussi meriti, la regular season. Forte di un’accoppiata americana d’alto livello, Green-Bowers, ma anche di un roster dalle ottime individualità, l’Alma Trieste si candida autorevolmente per la promozione nella massima serie. L’Apu Gsa di Lino Lardo, dal canto proprio, con minori aspirazioni ma con pari voglia di procedere il più possibile nei play off, può fregiarsi dell’onore di aver vinto due volte con i cugini terribili, ciliegina sulla torta di una stagione che seppure tra alti e bassi l’ha vista approdare alla fase finale ed eliminare l’ostica Tortona di Garri, Gergati, Alibegovic e Johnson. Ora ad attendere i friulani c’è un avversario come Casale, che ha chiuso al primo posto il girone Ovest e che in virtù di questo godrà del vantaggio di disputare le prime due gare con Udine nel proprio palazzetto, lunedì e mercoledì prossimi, con gara-3 al “Carnera” sabato 19 maggio. Il pronostico, sulla carta, favorisce i piemontesi ma…hai visto mai.

26 | 09 05 2018 | TremilaSport+

Dykes e Bowers a confronto nello spettacolare derby d'andata al "Carnera". (Photolife) DELSER, FINE DELLA CORSA Un regolamento impietoso ha escluso brutalmente le ragazze della Basket School dal prosieguo nei play off. Battute in gara secca (71-57) sul campo di Costa Masnaga, Vicenzotti & C. hanno concluso così la stagione senza ulteriori possibilità, prevedendo appunto il regolamento dei play off un’unica

Forte di un roster d'alto livello, Trieste si candida per la promozione in A gara a eliminazione diretta in casa della miglior classificata. Resta comunque un campionato di A2 che l’allenatrice Malì Pomilio ha condotto con buone risultanze con un organico molto giovane, con Vicenzotti, Blazevic e Mancanelli chiocce della situazione. E rimanendo in campo femminile non sorride neppure in serie C il Cussignacco di Achille Milani, che nella fase finale ha

fallito nell’ultima gara il salto nella categoria superiore. CED In C Gold, retrocesso il Codroipo (ne parliamo nella seconda pagina), Corno è ad un passo dalla semifinale dopo aver battuto in gara-1 lo Jadran (72-52), contando di ripetersi nel match di ritorno di stasera, mercoledì, a Opicina. Più arduo invece il compito della Falconstar, che dopo aver ceduto le armi di un solo punto a Caorle (75-74) attende il retour match di stasera, mercoledì, a Monfalcone per riequilibrare le sorti. In C Silver, invece, le semifinali di play off hanno visto le vittorie in gara-1 di S.Daniele sulla Servolana (74-70) e dell’Ubc su Spilimbergo (68-62), mentre i play out hanno visto soccombere in gara-3 la Collinare Fagagna sul parquet triestino del Don Bosco (72-60). I friulani del presidente Dario Colosetti retrocedono così in serie D insieme al Feletto ma a Fagagna si spera ora in un ripescaggio. In serie D i quarti di finale avranno inizio nel week end, con il Sistema Pordenone, che ha eliminato Aurisina, ad affrontare il Casarsa, capace di eliminare l’Alba Cormons. Di fronte pure Cervignano e Cussignacco, Breg – Aviano e Sacile – Basket Time. Nei play out per la salvezza di fronte Cestistica Fagagna – Perteole e Azzano – Portogruaro.


BASKET AMAREZZA Il presidente Danilo Faggiani attribuisce anche a una lunga serie di infortuni la stagione negativa della squadra di C Gold, passata in corso d'opera dalle mani di Portelli a quelle di Medeot.

RETROCESSI

MA VOGLIAMO RISALIRE

Il presidente codroipese, Danilo Faggiani, annuncia molte novità per una prossima stagione in cui il club biancorosso tenterà il ritorno in C Gold

“È

stata un’annata di quelle in cui nulla gira per il verso giusto e in cui ogni tentativo di correggere la rotta si rivela sempre inefficace", così ha commentato la retrocessione in C Silver della Bluenergy Codroipo il suo presidente Danilo Faggiani, a soli due anni dalla promozione in C Gold.. “Sinceramente le prestazioni e i risultati di avvio campionato ci avevano fatto sperare in un epilogo diverso – approfondisce l’analisi Faggiani - ma purtroppo la catena di infortuni che ha iniziato a colpire a turno i nostri giocatori chiave ci ha messo in una situazione di classifica complicata dalla quale non siamo più riusciti a riprenderci e via via, evidentemente, anche perdendo

autostima e quindi entrndo in una crisi di risultati senza rimedio”. Una crisi di risultati che alla fine ha visto Codroipo concludere la regular season al penultimo posto, con ben 23 sconfitte su 30 incontri e che neppure il cambio di panchina operato nelle fasi finali, con Medeot al posto di Portelli, è riuscito a

evitare l’epilogo negativo. “In perfetta sintonia con il nostro coach Portelli e per non lasciare proprio nulla di intentato avevamo affidato la gestione del finale di campionato ad un tecnico di grande spessore ed esperienza come Valdi Medeot, con l’intento di dare una scossa alla squadra e invertire la rotta, ma evidentemente nemmeno questo è servito.” OBIETTIVI FUTURI Con quali obiettivi Codroipo si accinge ora a programmare la prossima stagione in serie C Silver, campionato che, se da un lato pre-

senta un tasso tecnico inferiore, dall’altro è da sempre molto difficile dal punto di vista agonistico, stante la grande rivalità esistente tra tante piazze contermini e storicamente rivali? “L’obiettivo è presto detto - anticipa Faggiani - : vogliamo risalire. Siamo convinti che la nostra società e il nostro bacino

Il primo passo è quello del nuovo allenatore siano all’altezza della categoria superiore, come dimostrano i risultati ampiamente positivi di tutto il nostro settore giovanile e la ricchezza del movimento a cui facciamo riferimento”. Quali strategie state pianificando per la risalita? “Il primo passo è quello di partire da un nuovo tecnico che sappia unire gioventù a esperienze significative già maturate in categoria e capacità di lavorare a stretto contatto con il responsabile del nuovo settore giovanile, che sarà Marco Maran, già vice di Portelli e che andrà a sostituire Silvani. Contiamo di presentare il nuovo tecnico entro una decina di giorni e assieme a lui varare un progetto triennale partendo da una prima squadra che sappia far crescere i prodotti del nostro vivaio aggregandoli ad un nucleo di giocatori esperti e dall’attaccamento sicuro alla maglia, ad oggi già sicuramente composto dal capitano Umberto Nobile, da Diego Nata e dal centro David Gaspardo, ormai codroipese d’adozione.” Giuseppe Passoni

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VOLLEY

SERIE B1 FEMMINILE

ALCHIMIA PERFETTA FIN DA SUBITO Lo ammette il tecnico della Libertas Martignacco, Marco Gazzotti, di una squadra, la sua, vincitrice della Coppa Italia e trionfatrice nel campionato di B1, con la serie A ritornata di nuovo in Friuli.

C

oppa Italia e vittoria del campionato di Serie B1 con conseguente promozione in Serie A2. Una stagione tanto perfetta era difficile anche solo da immaginare, viste anche le polemiche della scorsa estate. Marco Gazzotti, tecnico della Libertas Martignacco, si gode lo storico risultato e analizza lo straordinario anno delle sue ragazze. “La consapevolezza di avere una squadra che poteva raggiungere quest’obiettivo è cresciuta partita dopo partita, quando continuavamo a vincere – commenta -. Dopo la sconfitta contro Neruda abbiamo fatto un’importante sequenza di vittorie consecutive fino a Talmassons: quando abbiamo acquisito 5 punti di vantaggio in campionato e quando abbiamo alzato la Coppa Italia abbiamo capito che eravamo forti”. Dopo la Coppa Italia Caravello e compagne hanno avuto qualche momento di difficol-

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Già a settembre ero convinto che questa squadra avrebbe dato soddisfazioni tà. “Si è trattato di un calo di prestazione in partita, perché non ho visto la squadra allenarsi male – osserva Gazzotti -. La gara mette punti in palio e questo ci ha segato le gambe dal punto di vista dell’ansia e del nervosismo. Ma è normale per chi affronta il primo anno in b1 o per chi viene dalla b2 ecc… I club che si sono piazzati nei primi posti hanno giocatrici con un bagaglio di esperienze importanti e questo aspetto, nel nostro caso, ha pesato nelle ultime

partite. Era un problema di tensione da vincere, anche perché il traguardo era lì…”. Il segreto della vittoria? “Quando vinci un campionato non c’è un elemento che funziona meglio di altri, ci sono una serie di coincidenze che si combinano e c’è anche un po’ di fortuna – dice-. Ma una cosa di cui mi sono accorto da subito è stata la volontà e la qualità della squadra in allenamento, dal primo giorno”. Dal quel bollente 22 agosto in palestra. “Dopo le prime settimane mi ricordo di aver detto allo staff “quest’anno abbiamo una squadra che ci darà soddisfazioni” e non certo perché pensavo di vincere il campionato – ammette il tecnico –. Semplicemente alla fine della settimana ero contento perché le ragazze si allenavano con impegno. Quando cominci la preparazione il primo mese è sempre faticoso: erano anni che non concludevo la serata in palestra contento e divertito per quello che avevo visto.

Questo ci ha contraddistinto, poi si è creato un gruppo fantastico e i risultati aiutano”. Il coach non parla dei singoli, il voto è 10 per tutte. “Perché tutte hanno contribuito a questo successo – ribadisce Gazzotti -. La qualità messa in campo in partita durante la stagione è il frutto della qualità messa in allenamento e durante le serate in palestra la qualità c’è stata perché le ragazze che non sono state schierate molto hanno alzato il livello di gioco”. Gazzotti vuole infine fare alcuni ringraziamenti. “Dedico la vittoria alla società, alle atlete, allo staff, ai tifosi – conclude Gazzotti – ma soprattutto a mia moglie Tiziana. Fare quello facciamo noi, che spesso ti rende teso e nervoso, e farlo anche lontano da casa e dalla famiglia, come nel mio caso, può non essere facile: avere di fianco una persona che ti capisce, sostiene e aiuta in ogni momento è fondamentale”. m.m.


VOLLEY

SERIE C

BUJA, ANNO DI TRANSIZIONE, MA CON SODDISFAZIONI La formazione collinare ha chiuso con un buon sesto posto il campionato di Serie C femminile. La centrale Veronika Molaro analizza così la stagione: “Serviva tempo per l’amalgama, ma abbiamo creato un gran gruppo”

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na stagione di transizione per la Pallavolo Buja che, grazie al successo contro Codroipo, ha chiuso al sesto posto nel campionato di Serie C femminile. Un successo per nulla scontato, nonostante l’ultimo posto in classifica delle avversarie, da tempo retrocesse: “Non è stata affatto una partita facile – commenta la centrale delle collinari, Veronika Molaro -. Dopo la nostra vittoria contro il Volleybas abbiamo avuto un periodo di calo. Non a livello fisico, visto il grande lavoro che facciamo in palestra, ma soprattutto a livello mentale. Ci sono state un paio di defezioni importanti che hanno tolto un po’ di equilibrio alla squadra, e questo probabilmente ci ha destabilizzato parecchio, anche perché quest’anno il gruppo era stato rivoluzionato, ed eravamo rimaste soltanto in sei dalla passata stagione. In generale per noi affrontare squadre sulla carta più deboli non è facile perché tendiamo a partire a rilento e ad adattarci al loro gioco, rallentando il nostro”. Una passione nata relativamente tardi quella per la pallavolo per la

La rosa della Pallavolo Buja

Molaro: “Resto a Buja, e puntiamo a vincere il campionato” ventiduenne centrale, che difende il muro di Buja da quattro stagioni: “Ho iniziato a 13 anni grazie ad una mia compagna di scuola che mi propose di andare a fare qualche allenamento con lei. Poi più passava il tempo e più mi piaceva e mi divertivo. A 16 anni ho scoperto la vera pallavolo quella delle emozioni forti e ho conosciuto anche coach Gambardella. A Buja sono arrivata nella stagione 2014-2015 un po’ per caso. Dopo un’annata non facile avevo deciso di mollare. Poi è arrivata la chiamata da Buja dove cercavano un centrale per il nuovo progetto e mi sono buttata”. Il quarto posto messo come obiettivo dal sestetto collinare non è arrivato, ma Molaro e compagne ci sono andate molto vicine: “La

Veronika Molaro in azione (Foto PhoTommy) Pallavolo Buja è come una grande famiglia, quest’anno poi si è formato un gruppo formidabile. Ci siamo subito unite, ci sosteniamo a vicenda e non abbiamo mai avuto problemi a livello di spogliatoio. Il progetto è interessante, ogni anno ci si pone un nuovo obiettivo, e inoltre la società cerca sempre di inserire anche le più giovani La difficoltà maggiore all’inizio è stata capire il gioco di ognuna, per questo abbiamo fatto molta fatica, e gli infortuni hanno pesato parecchio sull’equilibrio del

gruppo. Comunque grazie anche al grande numero di ragazze che componeva la nostra rosa, alla grande adattabilità di tutte a ricoprire vari ruoli e al lavoro del mister ce la siamo cavata con un buon sesto posto. La stagione della squadra quindi la valuto complessivamente molto positiva”. Una piazza, quella di Buja, dove la ventiduenne centrale ha intenzione di mettere radici: “Quest’anno mi sento molto maturata, sia a livello mentale che a livello tecnico. Giocare da centrale mi dà emozioni forti. Quando inchiodi un’avversaria è un’emozione indescrivibile. È il primo fondamentale di difesa e si attaglia perfettamente a me. Sono una ragazza all’apparenza fredda e dura, ma quando prendo confidenza mi sciolgo e per le mia compagne do tutto. Abbandonerei il mio ruolo solo per fare la palleggiatrice, magari per sfatare il mito che le centrali non sanno palleggiare. Il mio futuro? Rimango a Buja, spero che lo facciano anche le mie compagne perché possiamo ottenere risultati importanti e, perché no, anche puntare a vincere il campionato”. (Massimo Muzzin) TremilaSport+ | 09 05 2018 | 29


VOLLEYFOTOGALLERY

SERIE B1 FEMMINILE LIBERTAS MARTIGNACCO – ATA TRENTO

FOTO ALESSANDRO SAIN

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FOTOGALLERYVOLLEY

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SERIE B1 FEMMINILE VINILGONNA OSPITALETTO CDA TALMASSONS

FOTO ALAN MOLINA

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FOTOGALLERYVOLLEY

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FOOTBALL AMERICANO

Il campionato Flag ci stava stretto e abbiamo optato per il Csi

"LEONI" COME L'ARABA FENICE

Erede della storica squadra palmarina, la società presieduta da Gianpiero Meozzi sta bruciando le tappe con giovanili e seniores

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redi della storica squadra di Palmanova, i “Leoni” American Fooball rinascono nell’ottobre del 2017 e in sette mesi, grazie al supporto della polisportiva Orgnano che concede il campo di gara, iniziano a battersi nel campionato Five men, organizzato dal Csi, sconfiggendo i Bears Alessandria e i Commando Lecco, conquistando così il titolo di campioni italiani Csi Fivemen. Il presidente del club, Gianpiero Meozzi, così commenta questo inizio di campionato: “Abbiamo ottenuto un risultato straordinario e siamo pronti a i mesi d'attività batterci contro tutti. Il campionato Flag, ci andava stretto e dei "Leoni" così abbiamo optato per quello del Csi, dove abbiamo vinto il titolo. I nostri programmi prevedono la partecipazione alla serie A Flag in estate e poi il torneo "7 men Football Americano" in autunno. Siamo certo a livello amatoriale, ma il segno lo abbiamo già lasciato

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con una squadra, formata da Claudio Corrado, Federico D’Odorico, Constantin Fronea, David Kapanadze, Diego Lorenzon, Mattia Mondin, Antonio Muzzolini, Marzio Paggiaro, Riccardo Roscani, Luca Scarpolini e Nicola Scaramella, che ci permette di ben figurare, supportati da diversi sponsores". Va ricordato che la società friulana ha ottenuto vari risultati di prestigio, come il successo nel campionato giovanile Flag 2008 e il secondo posto nel 2010, mentre a livello senior va registrato l’ottimo secondo posto nel 2010 ed il terzo posto nel 2011. Inoltre i “Leoni” sono approdati alle finali nazionali ininterrottamente dal 2007 al 2011. Ora a distanza di parecchi anni si riparte, con lo stesso entusiasmo, la stessa voglia e passione di tanto tempo fa. Roberto Cainero


BOXE IL PRESIDENTE Leonardo Zalateu, presidente dell'Apu, accoglie con soddisfazione il giovane pugile afghano Nassrudin, presentatosi in palestra attraverso il Civiform.

PUGNI SUPERPIUMA PROF Sabato al Città Fiera di Udine interessante riunione organizzata dalla Pugilistica udinese

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CLOU Il top della manifestazione è dato dall'incontro fra i pesi Superpiuma professionisti Popescu Nicusor

er la prima volta al Cittа Fiera si terra un incontro di boxe tra professionisti. Sabato 12 maggio, infatti, nella Piazza Show Rondò del centro commerciale di Martignacco si sfideranno, sulla lunghezza delle 6 riprese da 3 minuti ciascuna, il pugile professionista dell’Associazione Pugilistica Udinese Vlad Popescu e Petcu Nicusor (Boxe Stiava). Nella categoria Superpiuma, al limite dei 59 Kg, i due pugili con all’attivo un incontro a testa si affronteranno per scalare le classifiche nazionali e puntare al titolo italiano. Vlad Popescu, da dilettante dell’Apu Boxe ha disputato una cinquantina di incontri e forte di una tecnica elegante ed efficace dovrà contrastare la solidità del suo avversario. I due pugili si sono già incontrati durante la riunione di novembre 2017 a Pordenone nella quale hanno debuttato con avversari diversi. A fare da contorno al match clou della serata ci sarà la sfida tra Associazione Pugilistica Udinese, supportata da atleti provenienti da tutto il Friuli Venezia Giulia, contro una delegazione della Toscana: sei gli incontri in programma che anticiperanno i professionisti a partire dalle 16. Tra gli atleti della Pugilistica udinese vedremo combattere Hayati Nassrudin, giovane profugo afgano “sportivamente” adottato dalla Pugilistica udinese: è la dimostrazione di come lo sport riesca ad integrare culture diverse attraverso la passion.e. Questo ragazzo classe 2002 si è presentato in palestra attraverso il Civiform che lo ospitava, manifestando la volontà di fare il pugile. “Parlava a malapena l’italiano - racconta il presidente Leonardo Zalateu - , giorno dopo giorno abbiamo

Di contorno la sfida fra i pugili di Toscana e Fvg

imparato a conoscerci meglio e ci sta dimostrando di essere un ragazzo dalle grandi qualità pugilistiche, dimostrando sempre grande coraggio e un impegno degno di nota. Sempre presente agli impegni sportivi, combatte mettendoci tutto se stesso ed è diventato un esempio in pugilistica. Siamo veramente felici di averlo con noi”.

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TENNIS PERSONAGGIO Anche il famoso telecronista Rino Tommasi è stato intervistato sulle pagine della rivista "Il tennis del Friuli Venezia Giulia".

Un Cainero d'antan, a sinistra, con Bartoni e Panatta.

ERAVAMO 4 AMICI AL BAR

Dall'idea di un ristretto gruppo di giornalisti nacque la rivista del tennis

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TRENT'ANNI La rivista diretta dal nostro collaboratore Roberto Cainero cura da trent'anni il tennis non solo regionale

ravamo quattro amici al bar, come canta Gino Paoli, tutti appassionati di tennis e fra un bicchiere e l’altro fu deciso di creare un giornale che parlasse del tennis della nostra Regione. Non un’idea campata in aria, tutt’altro, tanto che nel marzo del 1988 uscì il primo numero de “Il tennis del FVG”. Da allora sono passati trent'anni e la rivista ne ha fatta di strada, fra mille difficoltà, soprattutto di carattere economico. E' stato “Il tennis del FVG” per 25 anni l’unico giornale specializzato del Triveneto, salvo una sporadica apparizione di una rivista edita dalla Fit regionale, con sede a Trieste, che ha smesso le pubblicazioni nel 2014. Se Il tennis del Fvg è ancora vivo lo deve esclusivamente a quelle persone che hanno abbinato il marchio delle loro aziende a questo sport, peraltro senza essere garantiti da una ricaduta pubblicitaria. In questi trent'anni di vita il giornale ha privilegiato l’informazione libera, risultando la “voce” del tennis per tutti gli appassionati del gioco della racchetta. Qualche ostacolo c’è stato, in special modo creato da chi non condivideva la “politica” del giornale e il modo di interpretare il tennis in maniera costruttiva e moderna, sempre nel rispetto dei ruoli. Nel corso degli anni sono state pubblicate interviste a personaggi del tennis nazionale come i presidenti della Fit Paolo Galgani e Angelo Binaghi, ai giocatori di Davis, Panatta e Zugarelli, ai colleghi come “Bisteccone” Galeazzi, Rino Tommasi e a calciatori-tennisti come Maurizio Ganz (per anni presidente del Tc Tarvisio), Franco Causio e Massimo Mauro e altri, come i campioni di rally Munari-Mannucci. Tra i collaboratori vanno citati i medici specialisti Nini Del Zotto, Paolo Venturini e Nano Slavich, gli insegnanti di tennis Del Prato,Cepile, Bardini e Commisso e il professor Faustino Anzil, che nel corso degli anni hanno curato le rubriche “Circoli alla ribalta”, “Puntogiovani”, “Medicina dello sport”, “L'angolo del maestro”, “Il parere del tecnico.”

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Da anni “Il tennis del Fvg” segue una sua linea ed essendo trimestrale, si occupa sì di attività agonistica, ma lasciando ampio spazio ai circoli, ai maestri, alla medicina dello sport, con interventi qualificati su argomenti attuali. Le copie (stampate in quadricromia dalla tipografia Moro di Tolmezzo)

vengono spedite tramite abbonamento postale a circoli, maestri ed addetti ai lavori. Trent'anni dunque , una tappa significativa per una rivista a carattere regionale, non un traguardo per una strada intrapresa tanti anni fa con quattro amici al bar. Roberto Cainero

notizie brevi CENTRO BENESSERE

AQUARIUS, NUOVA SAUNA PER COMPLETARE IL RELAX Inaugurata lo scorso sabato al Centro benessere Aquarius di Magnano in Riviera la nuova sauna esterna che va a completare una struttura di primo piano frequentata da sportivi e semplici amanti del relax. Una cerimonia informale e amichevole, quella voluta dal gruppo gestionale e dallo staff, al termine della quale i numerosi ospiti presenti hanno potuto visitare, accompagnati da personale specializzato, i vari siti dell’impianto. Struttura, l’Aquarius, che all’interno comprende piscina, palestra, saune, vasca idromassaggio e sale massaggio e di riposo e all’aperto piscina, prato inglese, gazebo di ristorazione, area riservata ai cultori del nudismo e appunto la nuova sauna. Location ideale per momenti di relax non lontano da Udine, l’Aquarius, tre anni orsono, ospitò la manifestazione Top Tremila, organizzata dal nostro giornale, alla quale parteciparono numerosi campioni regionali dei vari sport.


EVENTI

Il presidente dell'Asu, Nutta, e quello dello Csen, Clinori

OLYMPICS MOLTO SPECIALI

Sabato la Giornata dello sport integrato con Fiona May testimonial

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n appuntamento fatto di molte cose, e che senza dubbio saprà raccontare il vero spirito racchiuso dentro una breve, quanto grande, parola: sport. Stiamo parlando della Giornata dello Sport Integrato (che si svolgerà il 12 maggio, dalle 15, a Udine), un appuntamento aperto a tutti coloro che vogliono provare queste discipline (gratuitamente, previa iscrizione a csenfriuli@tiscali.it, oppure 348 5296037). Sarà come di consueto una giornata fatta di sport, certo, ma anche di amicizia, divertimento, condivisione, inclusione sociale. La quarta edizione della manifestazione, organizzata da Special Olympics Fvg in collaborazione con Csen Fvg - Centro Sportivo Educativo Nazionale – e Asu – Associazione sportiva Udinese – prenderà il via, alle 15 del 12 maggio, al Palazzetto Asu, in via Lodi 1, a Udine, e vedrà l’alternarsi di anni degli esibizioni, prove pratiche e compeSpecial tizioni. Protagonisti dell’evento saOlympics ranno proprio 120 special olympics (oltre 200 i partecipanti, considerati anche gli atleti normodotati), ragazzi con disabilità intellettiva e fisica che per l’intero pomeriggio si misureranno con numerose attività sportive: karate, aikido, tiro a segno, ginnastica artistica e ritmica, ballo, scherma, ginnastica ritmica.

May, ex lunghista, triplista e attrice britannica naturalizzata italiana detentrice del record italiano di salto in lungo, sia outdoor che indoor. Tutt’oggi l’atleta italiana che più volte è salita sul podio ai campionati del mondo di atletica leggera. Si tratta di un appuntamento molto importante e sentito da Csen e Asu che da sempre ritengono lo sport un mezzo per favorire la crescita personale, l’autonomia e la piena integrazione delle persone con disabilità in-

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TESTIMONIAL Con loro un testimonial d’eccezione: Fiona

Special Olympics esultano tellettiva: “Ormai si tratta di un evento consolidato per l’Associazione Sportiva Udinese, che siamo molto felici di poter ospitare al PalaFiditalia”, ha chiarito il presidente di Asu, Alessandro Nutta. “Il prossimo 12 maggio, - ha proseguito - come oramai avviene da quattro anni, avremo con noi non solo gli Special Olympics, ma anche

altre associazioni che si occupano di disabilità e tanti amici di Asu. Questi ragazzi saranno i protagonisti assoluti di una giornata all’insegna dello sport e del divertimento. Assieme a loro saranno presenti anche molte autorità, una testimonial d’eccezione e come di consueto i nostri sponsor, a cui va un sentito ringraziamento, perchè è anche grazie al loro sostegno, oltre che alla collaborazione di tutti i nostri tecnici, che tutto questo è possibile”. Un’occasione possibile però, come sempre avviene, grazie alla collaborazione di molti. Parlando dell’attività di Special Olimpycs, Giuliano Clinori, direttore regionale di Special Olympics, nonché vice presidente Csen nazionale ha spiegato come: “Ogni anno riusciamo a far avvicinare sempre più ragazzi alle discipline sportive e abbiamo sempre più soddisfazioni dal punto di vista agonistico. L’integrazione e l’inclusione, che sono sempre più presenti nello sport, sono un grande successo, possibile forse anche grazie a questi eventi” In occasione della Giornata dello Sport integrato, inoltre, si festeggeranno i 50 anni di Special Olympics, “un movimento – come chiarito da Clinori che è partito da zero e adesso ha 4 milioni di tesserati in tutto il mondo”. PROGRAMMA DELLA GIORNATA ore 15.00: inizio attività al PalaFiditalia Asu di via Lodi 1, Udine ore 15.00: accredito Team all’ingresso del Palazzetto ore 15.10: cerimonia di apertura presso la Sala Scherma con saluto delle Autorità ore 15.30: divisione in 6 Gruppi presso le varie sale Sala Ritmica: Prove di ginnastica ritmica Prove di tiro a segno Prove di ballo Tatami prove aikido e karate Sala Artistica: Prove di ginnastica Sala Scherma: Prove di scherma ore 18.30: consegna di medaglie di partecipazione e gadget. Per l’iscrizione: csenfriuli@tiscali.it Per info: Giuliano Clinori cell. 348 5296037

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SCHERMA OBIETTIVI Quelli di partecipare a Europei e Mondiali ma in primis quello dello studio, con Alessandro alla vigilia dell'esame di maturità da geometra.

STELLA, ORO DI SQUADRA Il campioncino di Rodeano s'impone ad Ancona con il suo Mestre

L’

avevamo incontrato all’indomani dell’ottimo quinto posto in Coppa del Mondo Under 20 di fioretto qualche mese fa. Ora si è ripetuto, vincendo il Campionato Italiano Giovani di squadre miste di fioretto. Evidentemente ad Alessandro Stella, diciottenne schermidore di Rodeano Alto, in forze al Circolo Scherma Mestre ma nato e cresciuto all’ASU, piace imporsi alla ribalta della scherma nazionale. La competizione dello scorso 6 maggio al Palascherma di Ancona ha visto la squadra vincere tutti gli incontri nei gironi e, alle dirette, si è imposta vincendo la finale 40 a 28, dominando la gara

GRUPPO

con personalità. La società Circolo Scherma Mestre con questo risultato si è confermata "E' molto unito anche nei una delle prime nel panorama italiano. Alessanmomenti difficili, una dro in marzo aveva conquistato la medaglia di forza per la società" bronzo ai campionati europei italiani Under 23. Un ottimo periodo di forma per lui, che così racconta: “Ad Ancona ci siamo divertiti in una squadra mista ed abbiamo mantenuto la pro-

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messa di chi si aspetta da noi buoni risultati. Questo risultato di prestigio arricchisce la forza del nostro gruppo, molto unito a sostenersi anche nei momenti difficili. Ciò che contraddistingue la società che ho scelto sono il fioretto come peculiarità e i

segreti di tecnici molto validi" PROSSIMI IMPEGNI. "Nel prossimo fine settimana parteciperò alla Coppa Italia Assoluti a Milano e puntiamo ad arrivare entro i primi 16: sarà dura ma ci proveremo - anticipa Stella - Sabato poi disputeremo la gara a squadre maschile e puntiamo a salire in A1 come obiettivo minimo ma non ci nascondiamo dietro la voglia dichiarata di vincerla. Fra due settimane, infine, saremo ai Campionati Italiani di Verona dove si affronteranno i migliori 42 d’Italia. Se tiro le somme, la mia prima stagione da Giovane è stata positiva ma non troppo perché abbiamo fatto l'indispensabile ma è mancata la ciliegina sulla torta di un inizio con il botto. Inseguo sempre però l’obiettivo di partecipare agli Europei o ai Mondiali. Ora però devo concentrarmi sull’ultimo mese del quinto anno prima dell’Esame di stato come geometra al Manzini di San Daniele. Sono un po’ indietro, devo ancora preparare la tesina e i progetti ma ho la media del 7”. Biancamaria Gonano


ARTI MARZIALI

MENTE SGOMBRA A Tel Aviv il campione di S.Giovanni al Natisone ha dichiaratamente gareggiato con serenità, senza il peso del risultato a tutti i costi.

SPEZZATO L'INCANTESIMO

Matteo Medves riporta in Italia l'argento europeo dopo 17 anni nell'ambito di una spedizione azzurra dai risultati nel complesso inferiori alle aspettative

S

pezzare un incanto che durava da ormai diciasette anni non è cosa da tutti. Ci ha pensato Matteo Medves, judoka di San Giovanni al Natisone, aggiudicandosi la medaglia d'argento agli europei di judo a Tel Aviv, in Israele, replicando la seconda piazza a Parigi nel 2001 di Denis Braidotti e riportando in Friuli un podio continentale. E' stato l'atleta, insieme al napoletano Esposito (medaglia di bronzo), che ha salvato la spedizione azzurra partita con aspettative decisamente più ambiziose. Nei 66 kg. la competizione era davvero dura in considerazione del fatto che il girone dove Matteo gareggiava era di quelli cosiddetti di ferro. Tutto però lasciava presagire, dopo il primo incontro con il francese Kilian Le Blouch, che le cose si mettessero bene. Nel secondo turno fa suo il confronto con il forte ungherese Zsolt Gorjanacz mentre successivamente regola per ippon l'atleta azero Njat Shikhalizada mentre si trovava in svantaggio. In semifinale incontra il Montenegrino Marko Gusic contro il quale non c'e' storia strappando il biglietto per la finale. Nello scontro per la medaglia d'oro si ferma la corsa per il titolo continentale contro l'atleta sloveno Adrian Gomboc che nella passata edizione era giunto secondo. Il risultato è di grande prestigio considerando che sul tatami del Convention Center della città israeliana combattevano gli elementi di punta del judo che vedremo protagonisti ai giochi olimpici di Tokio nel 2020.

- Considerando che quest'anno per te le cose non stavano andando particolarmente bene, ti saresti aspettato un successo di tale proporzione? “Sinceramente proprio no - ammette Matteo - . Non stavo attraversando un periodo particolarmente felice e per questa ragione una medaglia d'argento era qualcosa di molto lontano nella mia mente” - Le cose però sono andate in modo diverso: cosa è scattato dentro di te per questo cambio di marcia che ti ha permesso di importi al cospetto di atleti molto forti? “Mentalmente anche se la tensione della gara era palese, mi sentivo molto sereno e senza il peso di dover a tutti i costi fare risultato. Forse questo mi ha aiutato ad affrontare gara per gara senza pensare a quella successiva” - Cosa è mancato per l'oro, risultato che sembrava tranquillamente alla tua portata? “A mente fredda penso che ci sia stato il classico calo di tensione che insieme ad una mia ingenuità dove ho concesso il fianco destro all'atleta sloveno che conoscevo molto bene non mi ha permesso di raggiungere il bersaglio pieno” - Come si prepara un successo di questo genere e che lavoro c'è alle spalle sia in palestra che dal punto di vista mentale che ricordiamo per un judoka riveste un aspetto importante? “Un lavoro che è partito a sei anni quando ho iniziato a praticare judo nella palestra a

Corno di Rosazzo con il maestro Sebastiano Bilardello, poi con il maestro e atleta della nazionale Lodovico Bagnoli e Denis Braidotti al Tenri Judo che successivamente dopo la fusione con lo Yama Arashi sempre a Udine con i tecnici Milena Lovato e Matteo Formiconi. E infine con l'approdo alle Fiamme Oro, gruppo sportivo con cui gareggio attualmente.” - Si dice che gli atleti lusingati dai gruppi sportivi militari in realtà vengano spremuti come limoni per dare il meglio nel più breve tempo possibile... "Smentisco tale voce in quanto, per quello che mi riguarda, alle Fiamme Oro, l'ambiente è veramente sereno e tranquillo. Si lavora indubbiamente a ritmi serrati ma non è l'inferno che qualcuno dipinge. E soprattutto c'e' la possibilità di migliorare e di crescere oltrechè sportivamente anche dal punto di vista educativo e mentale” - Una dedica per questo successo? “Non datemi del presuntuoso ma al 50% a me che me la sono sudata e poi a chi mi è stato vicino, dalla fidanzata alla mia famiglia ai compagni di squadra e anche ai miei amici di Udine dello Yama Arashi che so che hanno fatto il tifo per me” - Un pensierino a Tokio a questo punto? Con questo successo sono salito al 46° posto nel ranking mondiale e mi fa ben pensare che se mi confermerò nei futuri appuntamenti Tokyo sarà sicuramente alla mia portata.” Gianfranco Borghesu

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ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA DAL 1945 SERIETÀ, PROFESSIONALITÀ E TANTA STORIA BRAZILIAN JIU JITSU

FERRETTI ORO AL MILANO SPRING CHALLENGE Il portacolori del Grappling San Vito, ha conquistato la medaglia d’oro nei supermassimi M2 viola, dopo aver vinto nettamente la finale per 8-0. Ennesimo successo per il sanvitese in questa stagione ■Il Pala Badminton del capoluogo lombardo ha ospitato l’annuale edizione del Milano Spring Challenge, gara di Brazilian Jiu Jitsu

LIBERTAS FVG AL SERVIZIO DELLE SOCIETÀ SPORTIVE

che ha visto oltre 700 partecipanti sfidarsi nelle varie categorie di peso, cintura ed età. Marco Ferretti, atleta del Grappling San Vito, ha

conquistato la medaglia d’oro nei supermassimi M2 viola, dopo aver vinto nettamente la finale per 8-0. Nel torneo Open, riservato solo ai

medagliati delle varie categorie di peso, il lottatore pordenonese, dopo aver superato il turno nei quarti di finale per abbandono dell’avversario ed aver sconfitto un jiujiteiro toscano ai punti in semifinale, ha perso la finale per un solo vantaggio, classificandosi al 2° posto. Questi ottimi risultati di Milano vanno ad aggiungersi alle prestigiose medaglie conquistate al recente Campionato Europeo IBJJF

BEN 700 I PARTECIPANTI NELLE VARIE CATEGORIA DELLA RASSEGNA MENEGHINA NO GI (senza kimono), dove Ferretti ha ottenuto l’argento nell’Open ed il bronzo nei +100 kg M3 viola. Al “Rome International Open IBJJF Championship” si è piazzato al 3° posto nella sua categoria di peso ed è salito sul primo gradino del podio nell’open. Marco Ferretti, oltre che atleta, è anche istruttore di grappling e bjj presso il Judo Club San Vito, dove si tengono gli allenamenti il martedì ed il venerdì sera.

TA N TI B UON I MO TIVI P ER AFFILIARSI !

KARATE

SETTE MEDAGLIE PER PORDENONE ■ Tutti medagliati gli atleti del Karate Pordenone, ala della Polisportiva Villanova Libertas che ha partecipato ai Campionati Italiani di Karate FIK (Federazione Italiana Karate) di Montecatini Terme. Ha brillato l’oro di Gregorio Pierantoni (Cadetti B) che ha superato tutti gli avversari nel kumite, le gare di combattimento. Non contento è riuscito ad aggiudicarsi anche la medaglia di bronzo nel kumite, cioè nelle forme. In piazza d’onore finisce

Maria Elena Spaticchia (Cadetti A) sia nel kata che nel kumite, dove anche Benedetta Pierantoni (Esordienti) si arrendono solo in finale per ottenere la medaglia d’argento. Al secondo posto è arrivato anche Antonio Berti fra i Cadetti B, grazie ad una performance molto espressiva nel kata individuale. Fra i Veterani è invece Ivan Torresin a tenere alto il nome del sodalizio pordenonese. Di bronzo la medaglia per lui nel kumite.

UDINE | TRIESTE | PA


ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA DAL 1945 SERIETÀ, PROFESSIONALITÀ E TANTA STORIA JUDO

TRE COPPIE FRIULANE AGLI EUROPEI DI KATA

Ufficializzate le convocazioni per i Campionati Europei di Kata che si svolgeranno a Capodistria il 19 e 20 maggio prossimi. Tre sono le coppie friulane convocate, una formata da judoka del Judo Kuroki renza più forte l’hanno in casa, visto che a Koper ci saranno anche i romani Ubaldo Volpi e Maurizio Calderini, plurimedagliati e rivali dei due judoka del Kuroki per un posto nella squadra che rappresenterà l’Italia ai

giovani judoka, ottimi settimi nell’Europa Cup di Kata di Bruxelles a febbraio, guidano nettamente il Criterium Fijlkam con due vittorie in due gare. Un’incognita assoluta sono le loro possibilità nella gara europea. Torna agli Europei di Kata Davide Mauri del Judo Kuroki Tarcento in coppia con Massimo Cester dello Skorpion Pordenone. Mauri ha al suo attivo un 7° posto nel Campionato Europeo del 2014, ma allora era in coppia con Marinella Bubnich. La coppia friulana è decisamente da medaglia nella categoria Over 44 del Katame No Kata. Oltre agli azzurri a Koper ci sarà anche Giuliano Casco che arbitrerà il suo quarto Campionato Europeo.

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TORNA AGLI EUROPEI DI KATA DAVIDE MAURI IN COPPIA CON MASSIMO CESTER ■ La Commissione Nazionale di Kata ha ufficializzato le convocazioni per i Campionati Europei di Kata che si svolgeranno a Koper in Slovenia il 19 e 20 maggio prossimi. Tre sono le coppie friulane convocate, una formata da judoka del Judo Ku-

roki e le altre due miste. Nel Kodokan Goshin Jutsu saranno in gara Marika Sato e Fabio Polo, che lo scorso anno a Malta hanno vinto sia il titolo Under 47, sia quello assoluto. Cercheranno medaglie importanti, anche perché la concor-

Mondiali di Cancun in Messico. Esordio assoluto ad un europei per la coppia del Nage No Kata formata da Gino Gianmarco Stefanel, capitano del Judo Kuroki, e Alessandro Cugini del DLF Yama Arashi Udine. I due

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SCHERMA

CS PORDENONE PROMOSSO IN SERIE B2 ■ È stata promossa alla serie B2 la squadra di fioretto maschile del Club Scherma Pordenone Libertas, che ha partecipato ai Campionati Italiani a squadre di serie B1-B2-C, disputatisi ad Adria. Alessandro Pasianot, Marco Pellis, David Villarecci e Ciprian George Rau sono gli eroi che hanno realizzato questo successo, dopo una gara epica di 9 ore, contro altre 16 squadre fra le migliori dello stivale. Il capolavoro è stato il duello contro la squadra di Terni, uscita al primo posto dalla fase di qualificazione a gironi. Gli alfieri pordenonesi, in svantaggio per

32 a 40, sono riusciti a compiere una rimonta che li ha portati assalto dopo assalto a 39 a 41. Con un ultimo sforzo hanno infine conquistato la vittoria per 45 a 44. La prodezza vale alla squadra un ottimo quarto posto nella classifica finale, che le garantisce la promozione nella serie superiore. A questo risultato si aggiunge la medaglia di bronzo di Giorgia Maggio nella categoria Ragazze al Gran Prix “Kinder +Sport” under14 Interregionale di spada, cha ha radunato a Faenza centinaia di giovani atleti provenienti da Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna

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e Trentino Alto Adige. Ma non solo. Al Trofeo del Riso all’Isola della Scala (VR) Giovanni Marziani (Giovanissimi spada) e Alberto Burigana (Ragazzi Fioretto) guadagna-

no rispettivamente il 3° e il 4° posto. Anche i Master Federica Villa e Marco Meggiorin si fanno onore nella spada con un 2° e 3° posto al Trofeo Palextra di Conegliano.

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ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA DAL 1945 SERIETÀ, PROFESSIONALITÀ E TANTA STORIA JUDO

JUDO KIAI PRIMEGGIA AL CAMPIONATO NAZIONALE LIBERTAS Oltre 700 presenze a gara con un’affluenza triplicata rispetto all’edizione dello scorso anno tenutasi in Liguria, grazie all’impegno del consigliere nazionale Libertas Edoardo Muzzin ■ Un crogiuolo di lingue ed atleti erano presenti al Palazzetto dello Sport di Pordenone, dove sono accorsi oltre 600 judoka di tutta Italia per partecipare al 24° Campionato Nazionale Libertas di Judo, organizzato dal Judo Libertas Porcia, su mandato del Centro Nazionale Li-

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bertas, con l’immancabile appoggio della Polisportiva Villanova, il patrocinio dell’UTI del Noncello e dei comuni di Pordenone e di Porcia. Un successo che con oltre 700 presenze/gara ha visto un’affluenza triplicata rispetto all’edizione dello scorso anno tenutasi in Liguria,

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grazie all’impegno del consigliere nazionale Libertas Edoardo Muzzin, agli ottimi rapporti della società organizzatrice con il resto di Italia e, non per ultima, alla sempre apprezzatissima organizzazione. Altissimo il livello agonistico della manifestazione, che ha annoverato nomi importanti a livello nazionale e internazionale. Da citare, solo alcuni fra i locali, la campionessa mondiale Master Aida Guemati (Tenri Judo Club Conegliano), le azzurrine Betty Vuk (Judo Club Tolmezzo) e Asya Tavano insieme al compagno di squadra Michele Comuzzi (Sport Team Judo Udine), entrambi di bronzo agli ultimi Campionati Italiani Cadetti. Le società, che rappresentavano tutto lo stivale, dalla Sicilia al Trentino alto Adige, dalla Liguria al Friuli Venezia-Giulia, hanno dato vita ad una lotta senza quartiere. È stato però il Judo Kiai di Portogruaro, che si è aggiudicato la Supercoppa offerta dall’Avis Nazionale e il

buono di 100,00€ messo in palio dalla ditta Deca Group di Maurizio Decandussio. I veneti hanno infatti totalizzato il maggior punteggio fra le classifiche agonisti e preagonisti

LE SOCIETÀ LOCALI HANNO FATTO LA PARTE DEL LEONE PER LE CATEGORIE PREAGONISTE e si sono lasciati alle spalle i padroni di casa della Polisportiva Villanova. La classifica agonisti è andata invece al Kyu Shin Do Kai Parma. Vittorio Veneto è arrivato secondo, mentre il Judo Club Conegliano terzo. I migliori della regione sono stati lo Sport Team Judo Udine, al 5° posto e la Polisportiva Villanova, che è riuscita ad assestarsi al terzo posto, nonostante gareggiasse a ranghi ridotti.

BASKET

PLAY-OFF: A SAN DANIELE GARA UNO ■ Ha vinto gara uno, della semifinale playoff, Il Michelaccio San Daniele che, tra le mura amiche, ha sconfitto, al termine di una partita molto equilibrata, la Servolana Trieste. Così coach Enrico Sinone analizza la partita dei suoi: “E’ stata una partita dai due volti per noi: abbiamo giocato una bellissima pallacanestro a cavallo del primo e del secondo periodo, toccando il +14, ma all’inizio del terzo quarto ci siamo complicati la vita, subendo un parziale terribile che ci ha visto precipitare sotto

di dieci punti. Siamo stati bravi a non mollare, a crederci e a rimontare punto su punto, riuscendo a portare a casa una vittoria importantissima. Non era facile, anche viste le precarie condizioni fisiche di Pellarini che ha giocato con il dolore e gli infortuni che ci hanno privato, nell’ultimo quarto, di Tosoni e Cella. Abbiamo sofferto la loro fisicità ed atletismo: i nostri avversari sono ostici, difendono duro e, offensivamente, coinvolgono tutti i giocatori, diventando spesso imprevedibile“.

UDINE | TRIESTE | PA


ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA DAL 1945 SERIETÀ, PROFESSIONALITÀ E TANTA STORIA BASKET

FINISCE AI QUARTI LA CORSA DELLA DELSER Il sogno della Libertas Basket School si è fermato a Costa Masnaga, dove le udinesi, nella gara valida per il quarto di playoff del girone Nord, hanno ceduto alla B&P Autoricambi per 71-57 ■ Capitan Vicenzotti e compagne non sono riuscite nell’impresa di battere la seconda in classifica e strappare il pass per la semifinale di mercoledì prossimo. Dunque, si conclude al quarto di finale play-off la stagione della Libertas Basket School che, dopo una lunga cavalcata fatta di 31 incontri, chiude con 17 successi e 14 sconfitte e una salvezza, con annesso pass per i play-off, conquistata in largo anticipo: un bilancio più che positivo. Per il quarto di finale coach Pomilio ricorre al solito quintetto base: Da Pozzo, Rainis, Blazevic, Mancabelli e capitan Vicenzotti se la vedono con Baldelli, Meroni, Del Pero, Mahlknecht e Rulli, schierate dalla panchina di casa. A Costa bastano 30’ secondi per trovare il primo canestro della serata (3-0). Udine accusa il colpo anche se Da Pozzo insacca subito due punti nel pitturato e lotta su ogni rimbalzo sia difensivo che offensivo. Ma gli errori delle friulane cominciano ad accumularsi, mentre la B&P Autoricambi segna ancora una volta dalla lunga distanza: il canestro di Baldelli dà il via a un parziale fulmineo di 11-0. La Delser insegue con poche cartucce nelle mani. Le padrone di casa allora arrivano a toccare anche il +15 (19-4), poi però Mancabelli si accende, confezionando due ottime azioni e portando la propria squadra sul 21-11. Udine quindi prova a rialzarsi anche se alla fine della prima frazione rimane a tre possessi pieni di svantaggio (23-14). Nel secondo quarto la musica

non ne vuole sapere di cambiare: la Libertas segna di più (Da Pozzo, Rainis e Bianco si fanno sentire) ma ad ogni canestro udinese arriva la replica tempestiva di Costa. A 4’38 Del Pero dall’arco firma il nuovo massimo vantaggio sul +18 (42-24). Quattro punti

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BILANCIO STAGIONALE POSITIVO, CON 17 SUCCESSI, 14 SCONFITTE E ACCESSO AI PLAY-OFF di fila di Sturma regalano un po’ di speranza alla panchina ospite, ma il match rimane in pieno controllo della squadra di casa anche al termine del primo tempo (47-32). Il rientro non è tra i più dolci, anzi. Del Pero segna subito dalla lunga distanza, riportando a +18 il vantaggio. Udine rosicchia qualche punto con i tiri liberi, ma la situazione dopo

Amalia Pomilio, coach delle udinesi

DOVA | MILANO | PRATO

Debora Vicenzotti in azione

due minuti e mezzo è ancora critica. Poi, però, la svolta. Mancabelli e Blazevic (29 punti in due alla fine) cambiano marcia trascinando le compagne: a 2’24, con la tripla della guardia nativa di Riva del Garda la

TA N TI B UON I MO TIVI P ER AFFILIARSI ! Delser è a -5 (55-50). Tutto da rifare per una B&P Autoricambi decisamente disorientata che prova a ripartire con Mahlknecht e Baldelli. Ma alla penultima sirena Udine è lì, a sole 6 lunghezze di distanza (58-52). La reazione (comprensibile) della padrone di casa arriva ad inizio quarto periodo, sempre con Baldelli, a segno da tre punti (61-52). Dall’altra parte del campo, però, dopo qualche errore al tiro, Romano infila il 61-55, tenendo vive le speranze friulane. Ma Baldelli continua veramente ad essere inarrestabile e Udine ha ormai perso la spinta avuta nella terza frazione. A 3’18 dalla fine Del Pero allunga sul +13, mettendo praticamente il punto alla gara. A poco serve infatti l’ultimo canestro di Blazevic perché al quarantesimo il tabellone recita 71-57 per Costa.

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AGENDA

Weekend EVENTI

CALCIO

12-13 MAGGIO

TWIRLING

Sabato 12 Maggio 2018

3A GARA TWIRL FOR FUN TRIVENETO

Da Venerdì 11 Maggio 2018 a Sabato 9 Giugno 2018

LIGNANO SABBIADORO Incontro promozionale di Twirling Inizio competizioni ore 15.00 Organizzato da: A.S.D Centro della Gioventù Lignano

TORNEO “DIEGO VITALE” E “ANDREA CAMPI”

GORIZIA Stadio comunale “Baiamonti” di Gorizia Consigliato per: Tutti Come da tradizione, l’Audax Sanrocchese ha organizzato i tornei regionali giovanili di calcio per le categorie Giovanissimi e Allievi dedicati rispettivamente alla memoria di Andrea Campi (giunto alla 18° edizione) e Diego Vitale (21° edizione) nati per onorare la memoria dei due ragazzi, entrambi ex calciatori della società, mancati all’affetto dei loro cari all’età di 18 anni a soli due anni di distanza uno dall’altro. Organizzato da: Audax Sanrocchese

CICLISMO

44 | 09 05 2018 | TremilaSport+

6H DI PALMANOVA

PALMANOVA Consigliato per: Tutti Prima edizione della 6 Ore di Palmanova, endurance mountain bike per singoli, coppie e squadre da 3 o 4 elementi. La gara si svilupperà su di un anello di circa 9Km, dentro e fuori le mura della città stellata, il dislivello a giro è di circa 30m. Organizzato da: ASD Gruppo Bastioni Bike

Domenica 13 Maggio 2018

“I DUE FARI”

Sabato 19 Maggio 2018

MONFALCONE Da Sabato 19 Maggio 2018 a Domenica 20 Maggio 2018 Consigliato per: Tutti Regata di altura per IRC, ORC,LIBERA; UFO 28D,Minialtura. Valida per il circuito NARC Organizzato da: Società Vela “Oscar Cosulich”

Sabato 12 Maggio 2018

CANOA

VELA

TROFEO CITTÀ DI MONFALCONE

MOUNTAIN BIKE

Domenica 13 Maggio 2018

CORSA PER HAITI 2018 CIVIDALE DEL FRIULI Consigliato per: Tutti L’ a.s.d. Chiarcosso – Help Haiti, sotto l’egida dell’ACSI Ciclismo, organizza la 26^ edizione della Corsa per Haiti nelle valli del Torre e Natisone. La manifestazione è valida quale prova del campionato nazionale ACSI Fondo e Mediofondo (per i soli tesserati ACSI Ciclismo), prova del circuito Alpe Adria Tour 2018, prova del circuito Gran Prix Maglia nera e prova del circuito Unesco Cycling 2018. Organizzato da: Help Haiti.

LIGNANO SABBIADORO Consigliato per: Tutti Unire due fari per unire due Nazioni con la stessa passione sportiva, in una attraversata dell’invisibile confine marino, condotti dalla luce simbolica dei fari. Uno è quello di Pirano in Slovenia, l’altro quello rosso di Lignano: 20 miglia nautiche (ovvero 37 chilometri) di mare aperto da attraversare con kayak o sup. Il Campione Olimpico di canoa Daniele Molmenti mette in palio le calorie consumate, come limite da superare in Euro, durante le ore dell’attraversata. Organizzato da: S.S.D. Golden Eagle A R.L.


AGENDA

Weekend EVENTI

TRAIL

19-20 MAGGIO

TENNIS

CICLISMO Sabato 19 Maggio 2018

MARCIA Domenica 20 Maggio 2018

GIRO D’ITALIA 4. MARCIA 2018: TAPPA 14 KOHIŠČE 2018 DUINO-AURISINA SAN VITO AL Consigliato per: Tutti TAGLIAMENTO - 4a marcia internazionale enogastronomica, storica e ZONCOLAN didattica con una particolare dal 19/05/2018 al 27/05/2018

Sabato 19 Maggio 2018

FVG TRAIL RUNNING TOUR - TRAIL DELLA VAL ROSANDRA JAMARUN SAN DORLIGO DELLA VALLE Consigliato per: Tutti Anche quest’anno si rinnova l’ormai classico appuntamento con la corsa in montagna. Un Trail di corsa nel parco naturale della Val Rosandra, un percorso a tratti tecnico, con salite brevi ed impegnative che sa anche regalare agli occhi scorci unici di indiscussa bellezza. Organizzato da: CAICIM SAG TRIESTE

CAMPIONATI REGIONALI UNDER 11 E 12 Organizzato da: TC MARTIGNACCO

dal 13/05/2018 al 28/05/2018

TROFEO LAURENTI STIGLIANI III CAT Organizato da: SCI CLUB 70 - TC AURISINA

dal 19/05/2018 al 02/06/2018

XXXI TORNEO NAZIONALE - XIX MEMORIAL LORIS PERIN Organizato da: T.C. MANIAGO ASD

ATLETICA Domenica 20 Maggio 2018

34° MEETING GIOVANILE DI ATLETICA LEGGERA “ALPE ADRIA” TARVISIO 4° Trofeo Tarvisio – Città Europea dello Sport “Senza confini” di Atletica Leggera. Atleti della Carinzia, Slovenia, Austria, Croazia, Friuli Venezia Giulia e S. Marino. Organizzato da: U.S. Mario Tosi.

San Vito al Tagliamento Ragogna; Ovaro; Ravascletto; Sutrio; Casarsa della Delizia; San Giorgio della Richinvelda; Dignano; San Daniele del Friuli; Forgaria nel Friuli; Verzegnis; Zuglio; Comeglians; Treppo Ligosullo; Primo tappone alpino del Giro. In 181 km si scalano 5 GPM per circa 4400 m di dislivello. Si tocca il Monte di Ragogna con le sue pendenze elevate e poi negli ultimi 45 km si scalano Passo Duron, Sella Valcalda e Monte Zoncolan senza un metro di pianura. Per lo Zoncolan è il 6° arrivo, il 5° dal versante “monstre” di Ovaro. Domenica 20 Maggio 2018

GIRO D’ITALIA 2018: TAPPA 15 TOLMEZZO SAPPADA Tolmezzo; Villa Santina; Forni di Sopra; Ampezzo; Forni di Sotto; Sappada; Tappa Dolomitica con 4 GPM, nessuno durissimo, ma nessuno facile. In particolare dopo Auronzo di Cadore si affrontano due salite inedite del Comelico (Passo Sant’Antonio e Costalissoio) con la quasi totalità dei km sempre sopra il 10%. Finale sempre in leggera ascesa. Organizzato da: Regione FVG e Gazzetta dello Sport

attenzione alle caratteristiche del Carso e alle trincee della Prima guerra mondiale (monte Grmada). Durante il percorso si potranno ammirare le doline carsiche, dove ci saranno i chioschi enogastronomici con le specialità dei produttori locali, e saranno a disposizione degli escursionisti esperti di fauna e flora. Organizzato da: ASD SKDevin e Soc. Agr. Kohisce

PODISMO Domenica 20 Maggio 2018

18° TROFEO CITTÀ DI SACILE SACILE Consigliato per: Tutti Gara podistica con percorso cittadino. Competizione a carattere nazionale sulla distanza di 10 km riservata alle categorie assoluti, master e giovanili. Organizzato da: A.S.D. Gruppo Podistico Livenza.

MOTORI Da Sabato 19 Maggio 2018 a Domenica 20 Maggio 2018

32° RALLY PIANCAVALLO MANIAGO Associazione Sportiva Dilettantistica Knife Racing Maniago.

TremilaSport+ | 09 05 2018 | 45


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