TUTTO
LO
SPORT
DEL
FRIULI
VENEZIA
GIULIA
A
360
magazine
GRADI
10|17
07|06|2017
w w w. t re m i l a s p o r t . c o m
CALCIO DILETTANTI
RUDA SQUADRONE SPACCA RECORD pag 6-7
BASKET
È l'ora degli under 18 pag 26
CALCIOMERCATO
I PRIMI BOTTI DELL'ESTATE pag 10-11
DI TALOTTI PAG 32-33
Foto: Getty Images
I SASSOLINI
IL CAMPIONE FRIULANO, ORA DELEGATO DEL CONI, CRITICO NEI CONFRONTI DELLA FIDAL
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PORDENONE: Ivo Neri email: ivoneri@hotmail.com
UDINE: Venanzio Ortis Email: libertas.udine@gmail.com
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SOMMARIO
10|17
07|06|2017
10
20-21 UDINESE
CALCIO
6-7 FOCUS: RUDA, LO SQUADRONE SPACCA-RECORD 10-11 CALCIO MERCATO 12-13 GIOVANILI: UDINESE E ANCONA GRANDI IN CARNIA 18-19 GIOVANILI: LA LINEA VERDE DELLA TRIESTINA 18 CALCIO A 5 19 CALCIO FEMMINILE
30
VOLLEY Talmassons, ad un passo dalla promozione in A2, dopo la vittoria in gara 1, dovrà conservare il vantaggio a Cuneo per evitare l'eventuale "bella" di domanica.
26
BASKET L'ora del rinnovato Carnera nelle Finali Nazionali Under 18 in programma a Udine dal 9 al 17 giugno.
26-27 BASKET 28-31 VOLLEY 32-34 SPORT VARI
RUBRICHE 16-17 22-23 24
A SCUOLA DI CALCIO SI DICEVA... CULTURA
36-41
MONDO LIBERTAS
42-43
ITINERARI MTB
TremilaSport+ | 07 06 2017 | 03
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EDITORIALE
TUTTO
LO
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DEL
FRIULI
VENEZIA
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Per il basket regionalePER entusiasmi CONTINUA L’IMPEGNO I GIOVANIrinati
GRADI
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CALCIO DILETTANTI
RUDA SQUADRONE SPACCA RECORD
S
pag 6-7
BASKET
È l'ora degli under 18 pag 26
CALCIOMERCATO
I PRIMI BOTTI DELL'ESTATE pag 10-11
IL CAMPIONE FRIULANO, ORA DELEGATO DEL CONI, CRITICO NEI CONFRONTI DELLA FIDAL
DI TALOTTI
Foto: Getty Images
I SASSOLINI
empo di vacanze ma non per tutti, in primis per il calcio professionistico, già in preparazione in vista di una nuova stagione che inizierà il prossimo mese lasciandosi alle spalle la delusione europea della nazionale. i è messo scrivania del Coni udinese e ha un suo studio di L’Udinese, condietro il suo la nuovo allenatore Iachini, ha effettuato le sue prime fisioterapia, Alessandro Talotti, ma gli abbiamo comunque dedicato uscite con risultati, seppure estivi, che non entusiasmano e d’altra parte non copertina da un atleta olimpico con i molprometteuna fuochi d’artificio organico sullaesultante, falsariga pertinente di quello dei due preti sassolini dalle scarpe che il campione friulano ha voluto togliersi cedenti risicati campionati e privo fra l’altro ormai della classe di Di Natale. nella nostra intervista nei confronti del mondo in cui ceco ha vissuto perla Ido Cibischino ha comunque individuato nel giovane esterno Jankto anni prima come agonista e poi come consigliere nazionale della Fidal. Vuole possibile sorpresa di stagione, vedremo se la sua profezia si avvererà. E per costruire, Talotti, ma suo tempo percorso, sostiene, harinati, incontrato nel tempo molti, il basket regionale è nel invece di entusiasmi con Trieste al suo entroppi ostacoli da parte di chi invece avrebbe dovuto spalleggiarlo. Fiducioso nesimo campionato di A2 affrontato sulla base dei giovani del proprio vivaio nel e nel prossimo futuro, anziché lasciar perdere si sta comunque e l’Apresente pu, fresca di promozione, a presentare le proprie prime mosse a livello didi nuovo impegnando e lo sta facendo appunto nell’ambito del Coni. Un esempio,a campagna abbonamenti e di mercato. Ritorna dunque il derby friul-giuliano ilconferire suo, di grande soprattutto confronti alla ricerca sale advalore un movimento neglinei ultimi anni indelle Friuliultime un po’ leve assopito dall’asdi stimoli nellaformazione vita e nellodisport. Madopo il professor Ugodei Cauz, nel nostro servizio, senza di una vertice la chiusura battenti da parte della riporta però un’amara realtà, nonostante l’impegno Snaideroa egalla il direttore sportivo del clubtuttora triestino,attuale Mario Ghiacci, non vede l’ora, profuso nel combatterla: il doping c’è ancora e uno dei modirimpatriata per far comprencome afferma nella nostra intervista, di effettuare la sua a Udine. dere ai giovani cherelativo non va adottato, sostiene il docente, è anche quello di non Ma rimane il nodo ad un palasport Carnera da anni in preda a problesovraccaricarli di eccessive aspettative. matiche burocratiche e la cui pratica si prova ora in fretta e furia a chiudere in Condii vari campionati,diinA2 ogni disciplina, quasi alla conclusione, vista un campionato le cui battuteormai inizialigiunti (e ci sio augura solo quelle), per continua invece nel calcio il sogno del Pordenone di approdare alla serie B ee l’Apu, avranno luogo a Cividale. Come sempre ci dedichiamo poi ai personaggi anche nelspicco femminile le quotazioni colori neroverdi appaiono quello di stavolta è la bella dei pallavolista Elisa Manzano, cheinlarisalita, nostracome Bianemerge al presidente del calcio-donne Noncello, camarianell’intervista Gonano ha scovato in Birmania nel corso deldel suo giro delColle. mondo: una Nel basket, Udinedice sta l’atleta per vivere l’ennesima esperienza di manifestalunga pausa diinvece, riflessione, friulana, poi deciderà il da farsi dal punto zioni giovanili di alto livello, stavolta con le finali nazionali Under però di vista sportivo, vagliando le offerte che le perverranno. Chi 18, nondove vorrebbe non evoluirà alcuna rappresentante regionale. seguire l’esempio di Elisa, staccando la spina per qualche mese per ricaricarsi? Ma un altro sogno si avvera nel capoluogo friulano, quello della rinascita del Immedesimiamoci nella sua esperienza, lasciando spazio all’immaginazione. palasport Carnera, inaugurato nell’ormai lontano 1970 e rimesso a nuovo dopo cinque anni di tribolazioni. Anche questo un segno beneaugurante per uno Il Direttore sport friulano che a prescindere dai tempi di ristrettezze economiche generaEdi Fabris lizzate continua a rivelarsi vivo, vegeto e prolifico di talenti.
PAG 32-33
Il Direttore Edi Fabris
ma agga azziin nee m
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DIRETTORE RESPONSABILE RESPONSABILE DIRETTORE Edi Fabris Fabris Edi VICEDIRETTORE VICEDIRETTORE Massimo Muzzin Muzzin Massimo EDITORE EDITORE MEDIATREMILA EDIZIONI EDIZIONI srl srl MEDIATREMILA Viale Palmanova Palmanova 146 146 -- 33100 33100 Udine Udine Viale Tel. 0432. 0432. 33 33 30 30 893 893 Tel. direzione@mediatremila.com direzione@mediatremila.com REDAZIONE REDAZIONE Viale Palmanova Palmanova 146 146 -- 33100 33100 Udine Udine Viale Tel. 0432. 0432. 33 33 30 30 893 893 Tel. redazione@tremilasport.com redazione@tremilasport.com
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FOCUS
SECONDA CATEGORIA
RUDA, LO SQUADRONE SPACCA-RECORD Un campionato ammazzato già al termine del girone d’andata e condotto in porto con una serie di impressionante di risultati utili consecutivi: è così che l’undici gialloblù ha conquistato di diritto la Prima categoria 06 | 07 06 2017 | TremilaSport+
I
n un anno e mezzo il Presidente Michele Ulian ha costruito una vera e propria corazzata. Il Calcio Ruda ha vinto infrangendo numerosi record il campionato di Seconda Categoria e pensa in grande per il prossimo anno. Succeduto a Fabrizio Nobile (che comunque collabora con la società e si è detto soddisfatto della prova eccezionale di questo gruppo: “Mi tolgo il cappello davanti a questi ragazzi eccezionali”), il numero uno gialloblu ci presenta la stagione superlativa dei suoi, chiusa a quota 83 punti, con un netto +18 sulla seconda classificata, e con numeri da capogiro quasi irripetibili, come gli 87 gol realizzati, i soli 26 subiti e il ruolino di marcia fatto di 27 vittorie, 2 pareggi e una sola sconfitta.
- Come descrivere questa annata? “Sicuramente c'è tanta soddisfazione. Eravamo partiti con l'idea di far bene, poi man mano ci siamo resi conto delle nostre potenzialità e della opportunità che ci si stava palesando davanti. Il salto di categoria era possibile. Quando parti con 9 vittorie di fila è inevitabile pensare al primo posto finale. Il campionato è venuto di conseguenza, con record che rimarranno: ce lo siamo detti più volte che fra 20 anni, quando ci si ritroverà insieme, si parlerà di quello che siamo riusciti a fare. Sappiamo poi che i record sono fatti per essere battuti, ma sarà difficile fare un percorso pulito come il nostro macchiato solo da una sconfitta e due pareggi”.
Ulian: “Terpin è stato bravissimo, ed è ovviamente riconfermato per la Prima Categoria”
La festa del Ruda per la promozione in Prima categoria
FOCUS
“
“Fra 20 anni, quando ci si ritroverà insieme, si parlerà di quello che siamo riusciti a fare”
- Unica sconfitta: Roianese. “Loro erano in un bel periodo, noi al contrario pativamo qualche assenza e infortunio di troppo. Eravamo in difficoltà e loro erano in formissima: se la sono giocata alla grande. Eravamo avviliti (sorride, ndr), ma un passo falso è più che legittimo… E poi ci siamo rialzati subito per chiudere il campionato”. - Per lei poi ha un sapore speciale “Io sono stato direttore sportivo, giocatore e adesso presidente. Dico solo che è il frutto di una semina durata almeno tre anni. Terpin è stato bravissimo, ed è ovviamente riconfermato per la Prima Categoria. Ma in queste ultime tre stagioni abbiamo compiuto qualcosa di eccezionale. La salita in seconda, i playoff e quest’anno la vittoria. L’anno scorso eravamo mancati nel finale di
stagione, per questo abbiamo puntellato dove c’era necessità. Si sono visti i risultati. Questo percorso è frutto di programmazione mirata, di un gruppo unico di amici e professionisti”. - A proposito di amici: qui siete tutti del paese… “Non è stata quella promozione che arriva prendendo 10 pezzi importanti, spendendo migliaia di euro. 4 anni fa è rinata questa società, con una prima stagione in Terza categoria non degna di nota. Poi ci hanno riaperto le porte: siamo tornati noi della vecchia guardia, per provare a riportare il Ruda in alto,
- E ora Prima Categoria… “Mi aspetto una bella annata: avremo l'entusiasmo dei neopromossi, una spinta ulteriore. L’obiettivo sarà comunque salvarci il prima possibile, vogliamo rimanere umili. Ma sono convinto che faremo bene. La base è davvero di livello. Vorrei che da questa storia emergesse il nostro spirito: un gruppo di paese, che si è dato una mano, che ha condiviso ideali, che ha sudato a lungo per raggiungere soddisfazioni uniche. Siamo tornati qui per risollevare il Ruda e lo stiamo facendo: non era una cosa da tutti”. Luca Feole
FOTO ANTONIO ROS-PORDENONE CALCIO
- Ma i numeri sono eccezionali ovunque… “Non sono solo i punti. Veniamo dalla miglior difesa, dal miglior attacco, siamo anche la seconda miglior squadra a livello di coppa disciplina, e questo è un aspetto su cui ho puntato parecchio. Perché sì, abbiamo stravinto un campionato, ma l’abbiamo fatto in maniera eccelsa, linda, senza cartellini. A dimostrazione della correttezza di tutto l’ambiente: da presidente ci tengo molto a sottolineare questa cosa. Bravi i ragazzi, bravo il mister Terpin, brava la società e i collaboratori, perché i meriti vanno divisi fra tutti”.
come negli anni passati della Promozione. Ruda era anche un riferimento di settore giovanile nella bassa friulana. È una cosa di paese e per questo è ancora più bello: c’è tanto lavoro, ci sono amici che hanno fatto un passo alla volta, c’è qualcosa che va oltre il campo di gioco. Il nostro anno è frutto di questo”.
Qui a sinistra il Ruda a fianco dell’amico Stefano Marangone. Nella foto in alto la rosa del Ruda 2016-2017
TremilaSport+ | 07 06 2017 | 07
VA ALLA REANESE IL "MEMORIAL PAOLA TROIAN" E' andato alla Reanese il Memorial juniores all'italiana dedicato a Paola Troian, organizzato dal Palma Calcio e al quale ha partecipato anche il Valvasone. Nel primo incontro, la Reanese (in maglia gialla) ha prevalso sul Palma per 1-0, con rete messa a segno da Crozzolo. Partita equilibrata e agonisticamente intensa, con almeno due occasioni da goal sprecate dal Palma Calcio nel corso del primo tempo. Ottima la prestazione dell'estremo difensore della Reanese. Nel secondo incontro, il Valvasone ha prevalso sugli amaranto per 1 a 0 con rete messa a segno da Gansagne Drissa nel primo tempo. Vittoria meritata, anche se i i palmarini erano reduci dalle fatiche dei 50 minuti della partita precedente. Terzo e decisivo match, quindi, fra Valvasone e Reanese, terminato con il punteggio di 1-0 per i gialli e rete messa a segno da Tommasi. Vittoria sicuramente meritata dalla Reanese al termine di una gara intensa e con qualche contestazione al direttore di gara per presunti falli da rigore non rilevati. Anche se è giusto sottolineare che le prestazioni degli arbitri sono state sostanzialmente positive, grazie anche alla correttezza dei giocatori, che hanno saputo interpretare il torneo come un'occasione di divertimento prima che di competizione. (Fotoservizio di Antonio Elia)
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CALCIOMERCATO
ECCELLENZA & PROMOZIONE
PRIMORJE CHE COLPO! PRESO BOMBER ZUBIN L’ex attaccante e capitano del Pordenone è il primo rinforzo della neopromossa formazione carsolina che ora ha messo nel mirino anche Tomizza del Kras. Cencig sulla panchina della “sua” Valnatisone Emil Zubin
C
omincia ad entrare nel vivo il calciomercato delle formazioni regionali, ed ecco quindi un sunto delle operazioni già concluse e di quelle che si stanno per profilare. In Eccellenza si ha una prima conferma dal Kras che, persi Spetic e Smrtnik, andati a dare manforte al neopromosso CjarlinsMuzane, continuerà ad essere guidato in panchina da Knezevic, che conserva comunque anche il ruolo di direttore sportivo. Sul fronte arrivi c’è Andrea Parola, centrocampista ex Sistiana. I biancorossi potranno contare anche su Milan Grujic, mentre rischiano di perdere Stancic. Intanto al Fontanafredda, chiusa l’era Camatta, potrebbe iniziare quella di Emanuele Cusin, dato per favorito alla successione al ruolo di direttore sportivo. Rimanendo sul fronte allenatori, destinazione Malta per l’attaccante del Lumignacco Tano, mentre Andrea Bardini pare essere il primo tassello richiesto da Franti per rinforzare il suo Ronchi neopromosso. Molto difficile quindi che l’attaccante sbarchi alla Pro Gorizia. Un altro attaccante, in-
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vece, si è tolto ufficialmente dal mercato, confermando la sua volontà di restare a Precenicco: stiamo parlando di Davide Michelin, cercato da diverse formazioni di Eccellenza, ma deciso a non fare fagotto. In attesa di avere maggiori lumi sul proprio futuro, il Cordenons potrebbe perdere il difensore Prampero, sul quale hanno messo gli occhi Tamai e Belluno. Proprio da Tamai è in uscita il capitano di lungo corso, Fabrizio Petris: il centrocampista lascerà le Furie Rosse in estate e si parla di un forte interessamento del Casarsa. Un suo approdo alla corte dei gialloverdi chiuderebbe però le porte all’arrivo di Matteo
“
Matteo Zusso vicinissimo a vestire la maglia del Casarsa. Coulibaly al Corva
Matteo Zusso Zusso, dato ancora per favorito per il ruolo di fare della mediana casarsese. Nell’isontino due panchine stanno per essere occupate ufficialmente: una con una conferma, l’altra con una new entry. Alla Pro Gorizia, dopo alcune settimane in cui si era ipotizzato l’addio di Coceani, si dovrebbe arrivare ad un nuovo accordo con il grintoso tecnico; all’Ism Gradisca, invece, il posto lasciato vacante da Lugnan verrà molto probabilmente preso da Furio Corosu, reduce dalla difficile stagione vissuta sulla panchina del Rivignano. Continuando in tema di allenatori, Rino Busato continuerà ad
essere l’allenatore dell’Aurora Remanzacco, mentre Paolo Cencig è ufficialmente il nuovo allenatore della Valnatisone. Per l’ex trainer del Real Udinest si tratta di un ritorno alle origini, avendo infatti vestito da calciatore la casacca del team di San Pietro. Sul fronte giocatori, sono già tre gli addii ufficiali cui dovrà far fronte il retrocesso Tolmezzo: Davide Gregorutti non continuerà a tuonare per la formazione carnica, i cui pali non saranno nemmeno più difesi da Tommaso Nutta. In difesa certo l’addio di Luca Iuri, inseguito da diversi club di Eccellenza. Per una squadra che è scesa, ce ne sono due che sono salite: il Corva ha messo le mani sull’esterno Broulaye Coulibaly, in arrivo dal Chions, mentre il Primorje ha in mente due colpi eccezionali per iniziare fin da subito a ingolosire i propri tifosi: se dal Kras potrebbe a breve arrivare Tomizza, è ormai ufficiale il passaggio di Emil Zubin in maglia giallorossa: l’ex attaccante e capitano del Pordenone ha infatti trovato l’accordo con il sodalizio carsolino di cui sarà l’uomo simbolo dentro e fuori dal campo.
CALCIOMERCATO
SANGIORGINA,
CIAO ORLANDO, C’È ZANUTTA
Alessandro Orlando
PRIMA & SECONDA CATEGORIA
I
n Prima categoria l’obiettivo principale dei club è quello di trovare il nuovo timoniere in vista della nuova stagione: ecco quindi una panoramica sulle trattative concluse e quelle in via di definizione. In mezzo ad un lungo novero di cambiamenti che si stanno effettuando altrove, a Palazzolo tutto rimarrà come lo scorso anno, con Paolo De Marco che ha avuto i crismi della conferma da parte della società. Dove invece si sarebbe voluto continuare con il tecnico uscente ma si è dovuto fare buon viso a cattivo gioco è al Venzone dove è letteralmente finita un’era, quella di Massimo Pittoni che ha salutato dopo tanti anni la società rossoblù. Eredità pesantissima quella che graverà sulle spalle del suo successore che secondo voci di corridoio dovrebbe essere Graziano Moreale. Si cambia anche al San Giovanni dove si registra l’ingresso in panca di Lorenzo Cernuta, reduce da un’annata praticamente mai iniziata alla guida del Trieste Calcio. Rimanendo in terra giuliana, sarà Vincenzo De Sio a prendere il posto di Roberto Sorrentino alla guida del Primorec reduce dalla retrocessione in Prima categoria. In collina Jozsef Negyedi ha salutato il Rive d’Arcano dopo la mesta retrocessione del club ed è stato chiamato ad allenare la prima squadra della Bujese, fresca di separazione da Ivan Veritti. Si vociferava di un possibile esordio da allenatore al Rive per Michele Pagnucco, che invece ha scelto di iniziare la sua avventura in panca dal Camino, in Promozione. Spostandoci invece nella Bassa, si è consumato il divorzio tra Dorino Furlan e il SeveglianoFauglis: una separazione che non ha lasciato strascichi e che ha portato il club ad
individuare già il nuovo allenatore in Glauco Fabbro, giovane tecnico ex Manzanese. Il club avrebbe anche già trovato l’accordo con il bomber Sant, dato in uscita dal Gonars. Scendendo di categoria, ma rimanendo in zona, qualche strascico c’è invece stato nel divorzio tra la Sangiorgina e Alessandro Orlando, con il tecnico che si è ritrovato senza panchina nonostante contasse in una conferma per puntare ad un piano pluriennale di rilancio del club biancocremisi. Al suo posto è ormai ufficiale l’arrivo in panchina di Giorgio Zanutta, reduce da una stagione difficile alla guida del Flambro, e culminata con l’esonero a campionato in corso, e da una precedente cavalcata trionfale conclusa con la promozione nell’anno precedente alla guida della Maranese. E proprio dalla formazione lagunare inta n t o g i u n g e n o t i z i a della conferma del tecnico Ermanno Sinigaglia e dell’approdo del bomber Simone Motta assieme a Michele Zanello. Intanto al Flambro la squadra sarà affidata a Luca Domenighini, mentre il Fo.Re.Turriaco ha trovato l’accordo con il tecnico Mauro Musig, che prende il posto di Stefano Caiffa, nuovo trainer del Mladost. Infine, spostandoci nel pordenonese, Giuliano Gregolin è stato confermato alla guida del Maniagolibero, così come Anzanello sulla panchina del Vallenoncello. Proprio il club pordenonese è sulle tracce di Matteo Zardini, ma non è facile che il centrocampista lasci Sacile. Potrebbe invece ammainarsi una bandiera del Tiezzo, ossia Stefano Turri, dato per molto vicino alla Liventina che punta anche Simone Nieddu, possibile partente dall’Union Rorai. Assume invece i crismi dell’ufficialità il
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Cernuta chiamato a fare grande il San Giovanni. Gregolin confermato a Maniagolibero
Lorenzo Cernuta
Separazione tra il club biancocremisi e l’ex Juve. Intanto a Venzone si chiude l’era di Massimo Pittoni che ha lasciato la panchina dei rossoblù: Graziano Moreale in pole per la sostituzione
passaggio di Antonio Fior alla guida del SaroneCaneva, panchina lasciata libera dall’approdo di Giovanni Mussoletto al Vajont.
TremilaSport+ | 07 06 2017 | 11
GIOVANILI
TORNEO PARCO COLLINE CARNICHE
UDINESE E ANCONA
IN TRIONFO A VILLA SANTINA
Nella categoria Giovanissimi, successo della formazione bianconera ai calci di rigore contro il Pordenone. In precedenza l’Ancona Udine si era imposta nel torneo riservato ai Pulcini
A
distanza di 7 anni, l’Udinese riconquista il titolo dei Giovanissimi nella nona edizione del Torneo Parco delle Colline Carniche. Nella finale disputata al Campo dei Pini di Villa Santina i ragazzi di Raffaele Ametrano si sono imposti ai rigori sull’ottimo Pordenone con il punteggio di 4-2, dopo che due tempi regolamentari da 25′ ciascuno si erano chiusi sullo 0-0. Partita bella e divertente nonostante il terreno di gioco pesante a causa dell’abbondante pioggia caduta nell’ora precedente, tanto da indurre la terna arbitrale a posticipare il fischio d’inizio di 15 minuti. Il via libera è arrivato dopo due sopralluoghi, poi ci ha pensato l’ottimo drenaggio a rendere il campo sportivo praticabile. In mattinata a Raveo, Lauco, Enemonzo e Ampezzo si era disputata la terza e ultima giornata della fase a gironi, con l’Udinese vincitrice 5-0 nel derby con l’Ancona, mentre il Pordenone, sconfitta nella partita inaugurale dal Tricesimo, trovava la finale grazie al successo di misura sul Lumezzane. Nel pomeriggio le quattro finali, anticipate dall’esibizione di 7 gruppi corali folkloristici appartenenti al GFF (Gruppi Folkloristici FVG), presenti a Villa Santina in occasione del tradizionale appuntamento di apertura della stagione, e dall’inter-
La formazione dell’Udinese vento di Onorino Brovedan dell’ADMO (Associazione Donatori Midollo Osseo) Alto Friuli. In terza posizione si è piazzato il Lumezzane, che con un gol all’ultimo secondo di Raccagni batte 2-1 i sardi del Simba. Quinto posto per l’Ancona Udine, vittoriosa ai rigori sui croati del NK Istra dopo l’0-0 al 40′. Anche la finale settimo/ottavo posto si è decisa dal dischetto, con il Feralpìsalò ad imporsi sul Tricesimo dopo l’1-1 al termine dei tempi regolamentari. Presenti alla premiazione l’assessore regionale Mariagrazia Santoro, il sindaco di Villa Santina Romano Polonia, la vicepresidente della FIGC regionale Flavia Danelutti, il presidente
IL TORNEO
TORNA IL MEMORIAL PILLININI In campo l’11 giugno i padroni di casa del Tolmezzo, con Pontebbana, Tarcentina, Azzurra Premariacco, Izola e Villach Sì disputerà l'11 giugno prossimo, allo Stadio Comunale fratelli Ermano di Tolmezzo, il 21° Memorial Loris Pillinini (dirigente del Tolmezzo prematuramente scomparso 21 anni fa, in un incidente stradale, mentre si recava ad assistere ad una partita della "sua" squadra), Torneo Internazionale di calcio per la categoria Esordienti, compartecipato dalla A2A, al quale parteciperanno sei squadre che si incontreremo in un girone all'italiana con gare di sola andata. Parteciperanno, oltre ai padroni di casa del Tolmezzo Carnia, la Pontebbana, la Tarcentina, l'Azzurra Premariacco, gli austriaci del SG Villach e gli sloveni del MNK Izola, campioni in carica. Durante la manifestazione interverrà il campione carnico di combinata nordica Alessandro Pittin, che già lo scorso anno ha legato la propria immagine al torneo tolmezzino. Da non sottovalutare l'aspetto benefico del torneo, durante il quale verrà organizzata una raccolta fondi a favore dell'ADMO, associazione donatori midollo osseo.
12 | 07 06 2017 | TremilaSport+
“
In terza posizione si è piazzato il Lumezzane, che batte 2-1 i sardi del Simba della sezione AIA di Tolmezzo Nicola Forgiarini, il presidente dell’US Villa Enzo Dorigo e l’assessore comunale di Lauco Nereo Dario. Nella giornata di venerdì si era disputato il torneo riservato ai Pulcini vinto dall’Ancona Udine sul Campo dei Pini di Villa Santina in una giornata soleggiata e con temperatura ideale. La manifestazione si è articolata in due fasi, con tre partite a testa al mattino e altrettante nel
pomeriggio, tutte della durata di 14’. Nel girone che si è conteso il trofeo erano presenti Pordenone, Villanova di Fossalta e Udinese Academy, vincitori dei rispettivi raggruppamenti nelle gare mattutine, e l’Ancona Udine, la migliore delle seconde. Proprio quest’ultima nella fase finale si è scatenata, vincendo tutte le partite (1-0 all’Udinese Academy, 2-0 al Pordenone e al Villanova). Oltretutto la formazione allenata da Francesco Lucchini nell’intera giornata non ha incassato reti. Oltre alle squadre citate, hanno partecipato alla manifestazione i milanesi del Binasco (che il giorno precedente avevano visitato lo Stadio Friuli di Udine), Tolmezzo, Casarsa, Donatello, Bibione, Codroipo, Amici dello Sport Visco e i padroni di casa del Villa. La giornata era iniziata con la sfilata delle squadre e l’intervento di Onorino Brovedan dell’ADMO Alto Friuli. Massimo Muzzin
GIOVANILI
QUI TRIESTINA
Stiamo seminando bene, ed è la strada giusta per togliersi molte soddisfazioni
LOSCHIAVO: “POSTE LE BASI PER PUNTARE IN ALTO”
Cresce l’attesa in casa rossoalabardata per l’esito del ripescaggio in Lega Pro che attualmente sta tenendo in stand-by la società. Intanto il settore giovanile chiude con numeri importanti la prima annata di transizione
U
n’annata di transizione, si può definire così, perché sono state poste le basi per il grande salto. Alla Triestina si pensa già in grande in attesa di una possibile promozione in Lega Pro. Un upgrade che a cascata coinvolgerebbe il settore giovanile, egregiamente gestito da Mauro Loschiavo. È lui a presentarci il vivaio della società, sempre in crescita, e con obiettivi sempre più importanti a portata di mano. - Ci presenti il settore giovanile “Ci tengo a partire dagli Juniores nazionali, andati oltre le aspettative. Due ’99 sono andati in Prima squadra, Pizzul e Bramai, tenendo anche a mente che durante l’anno hanno debuttato Cocciani, Crevati, Colavecchio e Coffone. Anche Autiero era uno di questi ma, sfortunatamente, ha avuto un grave infortunio al crociato: è stato operato in questi giorni a Verona e gli facciamo un grosso in bocca al lupo. Ci siamo giocati i play off battendo il Mestre e il Tamai. Alla fase nazionale abbiamo toppato la gara con il Ravenna e a Verona abbiamo dovuto salutare la competizione. Un peccato, ma è stata una bella avventura”.
14 | 07 06 2017 | TremilaSport+
- Per le restanti categorie invece? “Abbiamo pulcini, esordienti, giovanissimi. All’arrivo abbiamo trovato il deserto: sono qui da poco ma stiamo crescendo velocemente. Anche sotto il punto di vista del calcio femminile: in questi giorni abbiamo perso lo spareggio per andare in Serie C con le ragazze”.
- Parentesi allenatori. “Cerchiamo sempre gente qualificata, che sappia il fatto suo e che magari abbia avuto esperienze importanti. Da poco si sono aggregati con noi Muiesan e Valiati, professionisti veri, gente che ha indossato la maglia della Triestina. Penso a Fantina, che è il nostro direttore tecnico. L’obiettivo è portare un
livello alto di qualità ed esperienza”. - Quanti ragazzi conta la filiera? “Attualmente siamo sopra il centinaio, stiamo preparando tutta la categoria di Giovanissimi, Allievi e Beretti nazionali. C’è un progetto di crescita: dipenderà molto dal ripescaggio”. - E avevate già festeggiato…
GIOVANILI
scoordinati. Troppo coccolati. E, più di tutto, troppo distratti. Qui per questa serie di motivazioni proviamo a innestare una mentalità professionistica: cerchiamo di scremare, di individuare chi possa diventare un giocatore completo. Proviamo già con i Giovanissimi a fare quattro allenamenti a settimana, con i Pulcini tre e a rotazione quattro. Instaurare la mentalità giusta sin da piccoli è la chiave”.
“Sì, ma manca ancora l’ufficialità da Roma. Quindi andiamo un passo per volta”.
a guardare in primis quello nei ragazzi. Noi siamo stati una generazione di strada, di oratorio”.
- E se non dovesse arrivare la Lega Pro? “C’è il piano B già pronto. La filiera si farà comunque, ma non faremo i Nazionali”.
- E a livello caratteriale? “Forse oggi i ragazzi sono più viziati, più fragili. Manca anche ginnastica scolastica, sono tutti
- Chiudiamo con i vostri Camp “Oltre alle classiche attività dei camp facciamo un corso di leadership, nel senso positivo del termine però. A scuola, a casa, in allenamento: sempre ognuno di noi può essere leader. C’è chi lo è in allenamento e poi non lo è in partita. Chi fa difficoltà in classe. Chi con la famiglia. Questi corsi danno fiducia ai nostri ragazzi, ne for-
Oggi manca ginnastica scolastica, i ragazzi sono tutti scoordinati, e troppo distratti
mano la personalità. Psicologia? In senso lato del termine. È un vero e proprio dialogo formativo per tutti i giovani calciatori”. (l.f.)
- Un primo bilancio? “Sono molto soddisfatto di quanto fatto in questa prima stagione. Siamo tutti contenti, io in primis del mio operato, che mi è valso la riconferma. Il motore qui resta comunque la prima squadra: è tutto in ottica futura. Abbiamo fatto debuttare anche dei 2001, ci sono ragazzi che hanno fatto provini con società di Serie A. Bello vedere che il lavoro paga. Stiamo seminando bene e penso che sia la strada giusta per togliersi molte soddisfazioni”. - Differenze generazionali che riscontra rispetto al passato? “Il calcio ora è più fisico, una volta era più tecnico. Oggi si tende
TremilaSport+ | 07 06 2017 | 15
In collaborazione con
A SCUOLA DI CALCIO
PASSARE IL PALLONE:
LA DISTRUZIONE DEL TALENTO Nuovo articolo della collana “falsi miti”. Passare il pallone, un gesto tecnico troppo spesso richiesto – quando non preteso – fin dalle prime categorie di scuola calcio.
Dove sono i giocatori di talento? Quei calciatori funambolici in grado di superare in dribbling 2/3/4 avversari? Che fine hanno fatto gli incredibili fuoriclasse in grado di creare
la superiorità numerica ed entusiasmare le folle? Proviamo a scoprire insieme la situazione del calcio nostrano e del prodotto “made in Italy”.
SUPERARE L’AVVERSARIO O PASSARE IL PALLONE
P
assare il pallone o tentare di superare l’avversario sfidandolo in 1v1 sono due modi diversi di risolvere una situazione problematica. La scelta di quale delle due vie percorrere è una prerogativa esclusiva del piccolo calciatore in possesso della palla. Soprattutto nelle primissime categorie, ciascun bimbo è portato a rincorrere, prendere e tenere per sé il pallone. In quel periodo è molto frequente osservare nugoli di bambini contendersi il pallone in modo molto serrato e intenso.
16 | 07 06 2017 | TremilaSport+
In alcuni casi la partita sembra diventare un gioco “tutti contro tutti“. Il portatore di palla si trova spesso a superare in dribbling più avversari contemporaneamente; a volte anche i propri compagni di squadra. L’estetica del gioco, se osservata con occhio adulto e valutata con parametri più affini al calcio dei grandi, viene meno. La competizione tra 2 squadre di settore giovanile trova la propria sublimazione nell’organizzazione maniacale dei movimenti dei giocatori, nell’occupazione funzionale degli spazi e
nella trasmissione del pallone. Le azioni organizzate, corali e complesse fanno godere gli esperti di calcio e sostenitori più o meno dichiarati del “tiki taka“. I movimenti preordinati e preorganizzati del giocatori della squadra in possesso del pallone rendono – o dovrebbero farlo – più fluida ed efficace la manovra offensiva. Le coperture preventive, l’aumento della densità sotto la linea della palla garantiscono – a volte – maggiore copertura e al contempo frenano l’iniziativa di 1v1 avversaria.
IL RUOLO DEL COACH
Il compito del coach in età evolutiva è formare calciatori pensanti, aventi di piena libertà di scelta. Egli deve essere in grado di eseguire correttamente uno o più gesti tecnici – azioni tecnico/motorie che gli permettano di agire sul contesto di gioco – ciascuno di essi frutto di processi cognitivi superiori. In breve, nella mente del bambino deve materializzarsi questa convinzione: “sono in grado di passare il pallone, ma sono anche capace di superare uno o più avversari in dribbling. La scelta della soluzione spetta soltanto a me; il coach valuterà il mio operato e mi aiuterà a sviluppare un senso critico fornendomi le chiavi di lettura più adatte”. Se noi coach non siamo un valore aggiunto, cerchiamo almeno di non castrare iniziative e qualità già presenti nel nostro giovane tesserato. Non è sempre vero che passare il pallone sia la cosa migliore da fare. O almeno non per il piccolo sportivo. D’altro canto: “che allenatore è quello li; non è neanche in grado di insegnare a passarsi il pallone”.
A SCUOLA UDINESECALCIO DI CALCIO
NON PASSARE IL PALLONE – VANTAGGI TECNICI Il giovane calciatore che decide di tenere il pallone tutto per sé ottiene benefici evidenti, specie nelle prime categorie. 1. Aumenta esponenzialmente il tempo di contatto con il pallone e questo gli permette di migliorare il suo rapporto con l’attrezzo (Ball Mastery). 2. Si abitua a giocare in regime di alta intensità in quanto è attorniato continuamente da avversari pronti a sottrargli il pallone. 3. Allena in continuazione la sua abilità di dribbling, contrasto, difesa della palla. 4. Stimola le sue capacità cognitivo percettive; il suo cervello è costantemente focalizzato su più compiti (gestire il pallone, affrontare l’avversario, muoversi correttamente nello spazio, ecc). Come anticipato poco sopra, avere nella propria squadra 10 bimbi “dribblomani” compromette irreparabilmente l’estetica di un confronto sportivo. Però incentivare il mantenimento del possesso individuale del pallone getta le basi per lo sviluppo di calciatori intelligenti,
pronti, determinati, sicuri e tecnicamente dotati. “Se non imparano a passarla da piccoli, poi non la passano più”.
Se questo è il pensiero che ti frulla per la testa, sei completamente fuori strada. E’ molto più semplice fare un “passo indietro” e giocare a due tocchi che il percorso inverso.
NON PASSARE IL PALLONE – VANTAGGI PSICOLOGICI Tenere costantemente il pallone tra i propri piedi non è soltanto dimostrazione di doti tecniche fuori dal comune. Tale comportamento ha anche risvolti psicologici molto rilevanti. Ha a che fare con il coraggio. Il giocatore che porta il pallone non teme di perderlo, o perlomeno accetta il rischio di perdere il pallone per il puro piacere di possederlo. Ha a che fare con la paura
dell’errore e del fallimento. Il piccolo calciatore è sicuro di sé, non teme di sbagliare e si assume le responsabilità. Egli ha fiducia in sé stesso ed è convinto di poter essere decisivo e determinante. Sono solo alcune componenti, sia chiaro. “Passare il pallone” non può essere un’imposizione. Vuoi nuove proposte di allenamento: vieni su mfa.mentalfootball.com.
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TremilaSport+ | 07 06 2017 | 17
CALCIOC5
IL PAGELLONE DEL FUTSAL REGIONALE
TORRIANA SOSPINTA DAI GOL DELLE RIVELAZIONI SGURA E ZENTILIN
FLASH HIGHLANDER TORRIANA, NIENTE DOUBLE
UISP
Non riesce il double all'Highlander Torriana nel campionato di calcio a 5 Uisp; la societĂ di Gradisca d'Isonzo allenata da mister Tirelli si aggiudica il secondo campionato di fila, ma cede lo scettro della Coppa Regione perdendo la finalissima in quel di Tarcento contro i Cicciolotti, la squadra udinese classificatasi al secondo posto in campionato.
LUNA THIENE AD UN PASSO DALLA B
PLAYOFF NAZIONALI
Luna Thiene ad un passo dalla serie B: la squadra veneta che ha eliminato il Palmanova nel turno precedente, si aggiudica la finalissima di andata che regala l'accesso alla serie B per 8-3 contro il CittĐ° di Giardino Genova grazie alla quaterna del player-manager Gulizia. Un risultato che, salvo cataclismi nella gara di ritorno, manderĐ° il Thiene in serie B per la stagione 2017-2018.
IL CALCETTO MANZANO CONFERMA GENNA
MERCATO
Prime conferme in casa gialloblu, dove la societĐ° del presidente Pahor conferma Massimo Genna alla guida della formazione che disputerĐ° il prossimo campionato regionale di serie C. Per quanto riguarda la rosa, i richiesti Patti e Zanuttini rimangono fedeli alla causa, ed assieme a Gasich, Duricic e Catttarin costituiscono il punto di partenza per la nuova stagione, dove la societĐ° della sedia sicuramente parteciperĐ° pure al campionato nazionale under19, con alla guida il confermato mister Doria.
PALMANOVA, SOGNO INFRANTO
S'
infrange contro il Luna Thiene il sogno del Palmanova di accedere alla finalissima play-off per l'accesso alla serie B. La squadra allenata da Dante Noselli recrimina per le diverse occasioni da rete fallite contro un avversario tutt'altro che trascendentale, presentatosi all'importante gara con solo tre cambi a disposizione. La rete di De Bernardo sembra incanalare la sfida dalla parte dei friulani, la reazione del Thiene produce due legni colpiti nella medesima azione da Iglesias, poi all'ultimo minuto lo stesso Di Bernardo giĐ° ammonito ferma fallosamente un avversario, seconda ammonizione con conseguente espulsione e tiro libero realizzato da Iglesias per l'uno a uno di metĐ° gara. Nella ripresa l'estremo avversario Borgo si supera compiendo un miracolo al 14' sul solitario Cedermas, sul capovolgimento di fronte Terzo trova lo spiraglio per portare i veneti sul 2-1.Il Palmanova non molla, e torna a crederci al 23' quando Collevati finalizza al meglio un calcio piazzato di Bozic, 2-2 e Palmanova obbligato a vincere ma passa solo un minuto e Moro ristabilisce le distanze. La rete taglia le gambe alla squadra del presidente Labollita, a rovinare i piani arriva pure l'espulsione di Basile, con Iglesias che ne approfitta ed al 29' regala il definitivo 4-2 che
manda il Thiene a giocarsi la promozione alla serie B nella finalissima. Proseguiamo con i voti della stagione 2016-2017 TORRIANA p.ti 50 : 8,5 - Terzo posto per la squadra isontina allenata da Sfiligoi che pur perdendo alcuni pezzi rispetto alla passata stagione si migliora raggiungendo il gradino piщ basso del podio. Nei play-off lascia strada al Palmanova, ma pesa come un macigno l'infortunio del portiere Braida che ha disertato diverse gare nella parte finale di stagione. Prezioso come sempre l'apporto in fase realizzativa di Di March (26 reti) primo degli italiani in graduatoria, ma le sorprese rispondono ai nomi di Zentilin e Sgura, rispettivamente 20 e 18 reti in stagione PALMANOVA p.ti 45 : 8,5 - a fine novembre tutti davano per spacciata la squadra di Dante Noselli con soli otto punti in sette gare sembrava squadra allo sbando. Poi la continua crescita, seppur con qualche calo di tensione quа e la, con una rincorsa che prima ha portato gli amaranto al quarto posto e poi a vincere i play-off regionali contro le favorite Torriana e Udine City. Imprescindibile l'apporto del solito Bozic, vero uomo squadra nonostante la carta d'identita, la sorpresa si chiama Cedermas, 21 reti al suo primo campionato di calcio a 5.
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CALCIO FEMMINILE
ANTONELLA PAOLETTI Cannoniere principe della formazione neroverde che sta per centrare l'obbiettivo promozione.
ALLA VIGILIA DELLA B ASPETTANDO LA SINERGIA Il presidente del Pordenone femminile, Antonello Colle, analizza la stagione e pensa all'imminente concretizzazione del rapporto con il club maschile guidato da Lovisa
È
l’unica squadra regionale ancora impegnata in una competizione ufficiale dopo la recentissima eliminazione del Tavagnacco da parte del Brescia in semifinale di Coppa Italia. Parliamo del Pordenone, impegnato in una sorta di Coppa Regione Nazionale che mette in palio il pass di una promozione in Serie B che era sostanzialmente l’obiettivo di inizio stagione. "A poche settimane dalla fine del campionato la vittoria sembrava ormai una pratica archiviata - commenta il presi-
Autoretrocessosi in serie C per problemi economici al termine della scorsa stagione, il Pordenone femminile è ora in lizza per la rentrèe in serie B, con un organico forte e collaudato dente neroverde Antonello Colle - poi per demerito nostro e bravura del Bassano non abbiamo raggiunto l’obiettivo. Il rammarico è tanto ma onore e merito vanno alla società veneta. Questa nuova competizione per noi ha assunto connotazioni importanti visto che in palio c’è l’ultimo pass disponibile per tornare, dopo un anno esatto, nella categoria che avrebbe dovuto appartenerci anche in questa stagione". La rosa è di quelle di “altra categoria” con giocatrici abituate a palcoscenici molto più importanti della Serie C, un organico adeguato sia qualitativamente che quantitativamente quello messo a disposizione di mister Feruglio. «Ricordiamoci che l’anno scorso ci eravamo guadagnati una salvezza più che tranquilla in Serie B - sottolinea il presidente - , riuscendo a chiudere il campionato in quinta posizione e arrivando a pochi punti dalla prima. Purtroppo difficoltà
economiche insanabili mi hanno obbligato a rinunciare a una categoria ampiamente alla nostra portata per una più tranquilla a livello economico. È stata la decisione più difficile assunta in trent'anni anni di calcio: togliere alle ragazze ciò che si erano meritate sul campo è stato infatti un grande rammarico e un plauso va alle giocatrici che sono rimaste anche se avrebbero giocato in una categoria inferiore e nonostante le molte richieste ricevute da altre società". SINERGIA Forse una spinta in più l’ha data questa affiliazione col Pordenone maschile, da anni nell'aria e che finalmente sembra arrivata? «Non è ancora ufficiale ma sembra che sia ormai cosa fatta - confessa Colle -. Stiamo definendo i dettagli col presidente Lovisa e in tempi brevi dovremmo ufficializzare il passaggio. Questo ci permetterà di sviluppare ancora di più il lavoro sul settore giovanile, la programmazione a lungo termine e, soprattutto, il parco strutture a nostra disposizione. La prima squadra maschile sta facendo davvero bene e il poter essere collegati a loro sarà sicuramente di stimolo alle tante giovanissime che vorrebbero giocare a calcio". Il movimento femminile regionale va sostenuto e incentivato, è convinto Colle: "Noi, qualitativamente parlando, siamo a buon livello e possiamo vantare molte ragazze davvero dotate. Se riuscissimo a stabilizzare e successivamente sviluppare la società, avremmo un futuro garantito». Da un punto di vista gestionale, l’affiliazione come cambierà l’organigramma societario? "A livello federale, perché l’affiliazione possa considerarsi valida, il 51% del direttivo dev’essere occupato da dirigenti provenienti dalla squadra maschile. Io lascerò la carica di presidente a Lovisa, che crede molto in questo progetto e si è dimostrato estremante attento e ricettivo alle nostre esigenze e sarà affiancato dal gruppo attuale di nostri dirigenti che rimarrà in carica e
potrà contare sul mio sostegno dietro le quinte”.. Una decisione, quella di lasciare la presidenza, volta anche a dare maggiore forza al legame tra maschile e femminile? "Sì, ma non solo: francamente dopo trent'anni anni di lavoro ho bisogno di staccare la spina e riposarmi. Queste ultime stagioni sono state, se possibile, ancora più complicate di quelle passate e hanno evidenziato ancora di più la necessità di farmi da parte. Ho trovato in Lovisa una grande voglia di lavorare bene e questo mi ha convinto a farmi da parte. Nei prossimi mesi getteremo insieme le basi per programmare il futuro a breve-medio termine e poi ognuno andrà per la sua strada anche
“
Nei prossimi mesi getteremo insieme le basi per un futuro a breve-medio termine se già so che non sarà facile staccarsi del tutto da un ambiente che fa parte di te da tanti anni". E se questa affiliazione non dovesse poi concretizzarsi? "Dobbiamo essere pronti a tutto perché in questo ambiente le cose cambiano dall’oggi al domani - Colle è pragmatico - . Sicuramente l’iscrizione a una Serie C non sarebbe un problema e, mi espongo, anche una in Serie B. A differenza dell’estate scorsa sono comunque molto più sereno e ottimista».. Chiudiamo come abbiamo iniziato, cioè parlando del calcio giocato: in semifinale di Coppa vi aspetta la Lavagnese, compagine ligure che ha avuto la meglio sul Riccione. "Una squadra che mi descrivono come quadrata, solida e molto esperta come il Brixen affrontato e battuto ai quarti - considera Colle -. . Ma la mia squadra è ben attrezzata e motivata e saprà darmi ancora delle soddisfazioni". Valeria Degano
TremilaSport+ | 07 06 2017 | 19
CALCIOUDINESE LA SITUAZIONE
BOMBER DA 10 MILIONI? NON SAREBBE DA POZZO di IDO CIBISCHINO
Quella del centravanti è l'unica grossa operazione che l'Udinese non deve sbagliare. Ma ballano cifre (cartellino e ingaggio) fuori delle abitudini friulane
B
ravo Del Neri se se lo farà comprare. Intendo l'attaccante dei desideri che dovrà sostituire Duvan Zapata: un centravanti attorno al quale incardinare gli schemi della squadra. Un tipo così è imprescindibile nei piani del Console di Aquileia e della stessa società bianconera nel momento in cui ha deciso di affidarsi ancora a lui esercitando l'opzione per il rinnovo del contratto. Del Neri è un tecnico quadrato, costruisce meccanismi di sicura resa se ha in organico operai specializzati padroni del mestiere, cioè che sappiano stare al loro posto e agire nel settore di competenza con pro-
gli è valsa un'abbondanate sufficienza e la conferma per la prossima stagione, in cui partirà come primo cambio dei centrocampisti. BARAK LA NOVITA' - Rispedito il serafico Kums nel più pacifico
pante flessione), sia Perica (ma sarà confermato?) o Kevin Lasagna, che col suo Carpi sta disputando i playoff promozione di serie B. Una volta tornati disponibili Samir per la difesa e Fofana in mediana,
“
Da Falcinelli a Pavoletti circolano i soliti nomi. Più probabile un colpo a sorpresa in Sudamerica o nell'Europa nascosta. Senza escludere un ritorno di Zapata
Natale, che bastava portare in area e poi ci pensava lui, questi appaiono attaccanti di media levatura come efficacia sotto rete, tuttavia con il pregio di lavorare per la squadra, di proporsi come punto d'appoggio per lo sviluppo della manovra che non necessariamente devono essere loro a concludere. Oltre alla decina di gol in canna, hanno in comune il prezzo del cartellino: minimo dieci milioni di euro, mentre l'ingaggio varia dal milione al milione e mezzo. L'Udinese non ha mai speso queste cifre per nessuno e sono portato a pensare che non le spenderà nemmeno stavolta. Non cash, di sicuro. E' possibile che Gino Pozzo arrivi a uno dei cinque
Da sinistra, il centravanti Pavoletti in uscita dal Napoli, e Diego Falcinelli l'uomo salvezza del Crotone.
prietà mentale e tecnica. Soltanto in casi estremi il tecnico ricorre alle riconversioni. La più evidente è stata la nuova vita regalata a De Paul, un trequartista intermittente trasformato in esterno destro di buona continuità nelle due fasi, il quale ha concluso la stagione con 4 reti quando all'inizio dava l'idea del disadattato irrecuperabile. Non meno opportuno si è rivelato l'impiego di Hallfredsson da metodista una volta perso Fofana per infortunio. Intelligente e disponibile, l'islandese si è applicato, ha inforcato gli occhiali per allargare la visione periferica, ha sveltito le giocate, messo su un certo piglio da leader espresso con corsa e tempra agonistica. Un tanto
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campionato belga, da piazzare da qualche parte Badu che a Udine ha fatto il suo tempo, nel 4-4-2 che ha in testa Del Neri le prime scelte in mediana saranno Fofana, Jankto, Balic e Antonin Barak, il ventiduenne centrocampista della nazionale ceca che ancora a gennaio l'Udinese ha acquistato per 3 milioni di euro dallo Slavia Praga, dove ha concluso la stagione. Con trascorsi da trequartista e addirittura da seconda punta, l'aitante Barak è abituato ad allungarsi in avanti e ciò potrebbe renderlo funzionale anche come alternativa alla punta d'appoggio, sia Thereau (che Del Neri continua a stimare nonostante l'ultimo segmento di campionato in preoccu-
recuperati sul mercato un paio di difensori esterni di buona gamba, l'Udinese non avrà bisogno d'altro. Se non, come si diceva, del sostituto di Duvan Zapata: l'operazione chiave da mandare a buon fine prima del raduno estivo, così da permettere a Del Neri di impostare subito le linee guida della nuova squadra. QUEI CINQUE - Unico il profilo dell'uomo giusto, cinque i possibili candidati finora individuati: Babacar (25 anni, della Fiorentina, 10 reti), Inglese (25 anni, del Chievo, 10 reti), Nestorovski (27 anni, del retrocesso Palermo, 11 reti), Falcinelli (25 anni, Crotone, 13 reti), Pavoletti (28 anni, Napoli, 6 reti tra Genoa e Napoli). Abituati alle vendemmie di Totò Di
soltanto con un'operazione articolata, mettendo sul piatto una contropartita tecnica. CONTROPARTITE - Col Napoli, che pare voglia Widmer, si può ragionare per Pavoletti, ma in questo caso l'ostacolo sarebbe l'ingaggio fuori budget per il club friulano, sempre ammesso che il giocatore accettasse la destinazione bianconera. A livello personale, la preferenza andrebbe a Nestorovski, il macedone del Palermo, uno capace di fare reparto da solo e, se rifornito, di tuonare con una certa regolarità. Ma onestamente non vedo i Pozzo e Zamparini stringersi la mano, anche se l'Udinese avrebbe elementi di un certo
UDINESECALCIO
IL BOMBARDIERE
Col suo sinistro alla dinamite, Jankto ha chiuso la stagione con 5 reti, non poche per un centrocampista
pregio (penso a Evangelista, Gabriel Silva, Matos) da dirottare in Sicilia per la rifondazione del Palermo. Per Diego Falcinelli bisognerebbe trattare col Sassuolo, sempre che il Crotone non copra d'oro l'uomo del miracolo-salvezza per mantenerlo in Calabria. Cifre pesanti, intrecci complicati, tessiture di estrema pazienza tutti nelle mani di Gino Pozzo ora
che il ds Bonato se n'è andato e il sostituto ancora non c'è. Ecco perchè azzardo un finale che mi pare meglio intonato alle tendenze pozziane: il nuovo centravanti arriverà dal Sudamerica o da qualche club europeo poco reclamizzato se non nascosto. A meno del colpo di scena a metà agosto: il ritorno di Duvan Zapata, preda della nostalgia, per un altro anno di prestito.
DA DANILO A JANKTO E THEREAU, LE 47 RETI STAGIONALI
DIECI MARCATORI, MEGLIO DI TOTÒ Il dato, pur importante, non è stato messo abbastanza a fuoco: l'Udinese di Del Neri (e prima per sette giornate di Iachini) è stata quella che ha segnato di più rispetto alle tre versioni che l'hanno preceduta, tutte impreziosite dalla presenza di king Di Natale. Thereau e compagnia hanno realizzato 47 reti, mentre l'Udinese di Colantuono (e poi di De Canio) si era fermata a 35, quella di Stramaccioni a 43, l'ultima di Guidolin a 46. La versione Del Neri ha subito anche di meno (56 gol), con differenza reti di -9 (-25, -13, -11 lo scarto negativo dei precedenti tre campionati). Le differenze, tranne che per la stagione 2015-2016 (60 le reti incassate!), non sono eclatanti. Da evidenziare, invece, la varietà dei marcatori. L'Udinese è andata a bersaglio con dieci giocatori: Thereau (12), Zapata (10), Perica (6), Fofana (5), Jankto (5), De Paul (4), Danilo (2), Felipe, Angella e Balic con un gol a testa. Molti gol belli e con varietà di soluzioni. La spettacolarità si collega spesso alla resa e allora, parlando di gol importanti perchè fruttuosi, vengono immediatamente in testa quello decisivo di Danilo al 93' di Udinese-Bologna, con una mezza girata da sotto misura; oppure il colpo al volo di Perica nel cuore della difesa milanista, decisivo per il blitz di San Siro. O ancora il colpo
di Fofana a Bergamo (un magnifico destro a giro, un arcobaleno alla Del Piero) che aprì le porte a un successo clamoroso dopo un primo tempo da incubo. Non sono mancate le reti fragorose, quelle che ti fanno balzare in piedi come per liberare una molla compressa. Tra queste, la fulminea e potente girata sotto l'incrocio di Zapata nel 3-0 al Genoa, ma sopratutto le bordate da fuori di Jankto, centrocampista dal sinistro di dinamite. Ha trafitto fior di portieri il ragazzo di Praga: Buffon non fece nemmeno in tempo ad atterrare che il missile gli passò sotto il corpo; Handanovic non tentò nemmeno la parata sul suo sinistro incrociato armato da una discesa di Samir. Ma di Jankto resterà indelebile il gol d'apertura a Torino contro i granata: 40 metri di progressione e poi il tuono all'incrocio a incenerire il povero Hart. Per il gol più curioso l'oscar va a De Paul per la marcatura direttamente da corner (complice il portiere Rubinho) contro il Genoa. All'insegna del classicismo le reti di Thereau, uno che va di fino. Da sottolineare la doppietta al Crotone a fine andata: un tocco di esterno destro a chiudere la traiettoria arcuata di Jankto su punizione; quindi chirurgico, il francese, nell'infilare nell'angolino lo scarico di Zapata. (i.c.)
di Biancamaria Gonano
FESTA BIANCONERA "PAN E SALAM" E’ molto soddisfatto Daniele Muraro, presidente al secondo mandato dell’Auc. Lunedì 29 maggio si è infatti svolto al ristorante Belvedere di Tricesimo il terzo Gala Auc che lo stesso Muraro preferisce chiamare "cena di fine campionato". Una bella consuetudine ormai che permette ai club di poter incontrare tutta la squadra, lo staff e la dirigenza a campionato terminato. 574 tifosi hanno goduto della presenza dei loro beniamini in una serata iniziata con il brindisi in giardino. Non è stato facile per i direttivi dei club scegliere chi accontentare, perché i posti disponibili erano limitati ma si è cercato di far entrare più amici possibile. Queste le parole del presidente Muraro: “Il clima della serata è stato festoso e amichevole, una bellissima condivisione di simpatia fra i tifosi e la squadra. Quest’anno, rispetto alle passate occasioni, i giocatori si sentivano meno impostati ed erano loro a girare per la sala a salutare i supporters. Nessun imbarazzo e più
scioltezza, secondo una modalità che è cara all’ Associazione, cioè “pan e salam”. Erano presenti 57 club, quasi tutti in comunione d'intenti con la squadra, ed è secondo noi è l’aspetto più importante da sottolineare". Inoltre hanno presenziato alla cena 26 tifosi della curva Nord ed esilaranti siparietti hanno avuto luogo fra Perica e l'allenatore Del Neri, confermato alla guida della squadra proprio il giorno seguente. E poi il coro, a gran voce intonato da Perica e Danilo, di "Un giorno all’improvviso mi innamorai di te...” . Non sono mancate le foto di rito, i selfie con i campioni e il taglio della torta finale per salutare una stagione non certo esaltante ma in cui si è realizzato un innegabile riavvicinamento dei tifosi alla loro squadra del cuore. Dopo molti anni, da quando Francesco Guidolin era il condottiero delle magie, qualcuno ha osato pronunciare la parola Europa. Intanto i tifosi sono felici così...
TremilaSport+ | 07 06 2017 | 21
SIDICEVA...
si diceva...
CALCIO E RECLAMI,
UN MANUALE SENZA TEMPO Nel 1988 il giornalista Angelo Pesciaroli pubblicò un testo-guida per l’interpretazione delle carte federali che a distanza di tempo risulta sostanzialmente attuale
È
un dettagliato manuale ad uso e consumo delle società di calcio, quello pubblicato nell’ormai lontano 1988 da Angelo Pesciaroli, al tempo 48enne vice-redattore capo del Corriere dello sport-Stadio e da sempre interessato a regolamenti, politica federale e affari sindacali del mondo del pallone. Una passione che nel tempo l’aveva portato a costruirsi un ampio archivio personale di
sentenze Caf, schedate per argomento, e riportate appunto nel suo libro “Come fare i reclami
e per la stesura dei ricorsi a tutti i livelli, con citazione per argomento delle più recenti e significative sentenze della Caf ”. Testo che a quasi trent’anni di distanza appare a tratti obsoleto soprattutto in considerazione di quanto sia mutato nel tempo il calcio a livello nazionale e internazionale, ma che è comunque sostanzialmente interessante consultare. PENALIZZAZIONE BIANCONERA Anni, i fine ’80, in
Anche una telefonata dai risvolti palesemente illeciti diventa motivo di punizione
22 | 07 06 2017 | TremilaSport+
nel calcio” (edizioni International meeting, lire 15mila), sottotitolato “un manuale-guida per l’interpretazione delle carte federali
CASI Nella foto grande le fasi concitate del "match della lattina" tra Borussia e Inter
SIDICEVA...
cui l’Udinese, ormai superata l’esaltante era-Zico, era passata di mano da Lamberto Mazza a Giampaolo Pozzo, che aveva dovuto fare i conti con una pesante penalizzazione di -9 che l’aveva inevitabilmente portato in serie B, cadetteria nella quale i bianconeri avevano fatto il saliscendi fino a successivamente stabilizzarsi in A e partecipare anche alle competizioni europee. Penalizzazione che il manuale di Pesciaroli tratta specificamente nel capitolo titolato “Casi particolari nell’illecito sportivo”, ove si riporta la motivazione Caf che affossò in pratica l’Udinese prima di iniziare il campionato 1986/87, culminato appunto con la retrocessione: nell’irrogare 9 punti di penalità per il campionato successivo, i giudici, valutando la responsabilità della società per il comportamento di un suo tesserato, tengono presente l’evoluzione della professione, tanto che il calcio, in tale nuova e non trascurabile dimensione sia commisto alla vita stessa della stragrande maggioranza della collettività e della comunità stessa. Ergo, anche una telefonata dai risvolti palesemente illeciti, registrata dalla Polizia giudiziaria, diventa motivo di punizione, così come un tentativo di “dono” ad un arbitro o l’offerta del the, contenente tranquillante, alla squadra avversaria. Casistica abbondante, purtroppo, a prescindere dal mutare dei tempi. Ma molti e svariati sono gli argomenti trattati e sviluppati con dovizia di particolari, dalla composizione delle carte federali alla differenza tra ricorso e reclamo, dai giudizi nei confronti di allenatori e arbitri alla disciplina del calcio a cinque, “futsal” che nel tempo ha fatto registrare un’evoluzione consistente ad ogni livello. C’è poi il capitolo dedicato al giocatore colpito da oggetto contundente, casistica anche questa molto ampia soprattutto in tempi in cui gli stadi non erano ancora strutturati in modo più moderno come quelli di ultima generazione. E ritornano alla mente fatti anche dolorosi, come quello del pordenonese Vinicio
FIGURE Qui sotto, l'autore Angelo Pesciaroli e, in basso, il terzino pordenonese Vinicio Facca, che perse uin occhio e concluse la carriera a causa di una bottiglietta lanciata dal pubblico al Bentegodi di Verona nel 1968.
STORIA Sopra, ancora sul caso di Borussia Inter del 1971, con il 7-1 per i tedeschi ribaltato dal 2-0 a tavoliono a favore dei nerazzurri a causa della lattina lanciata dal pubblico che colpì Boninsegna. Qui a lato una tabella pubblicata nel manuale.
Facca, giocatore del Lecco, che a Verona, il 2 giugno 1968, venne colpito da una bottiglietta lanciata dal pubblico e perse un occhio, con carriera prematuramente conclusa. O ancora quello, nel 1971, che a Moenchengladbach, in Germania, in un incontro di Coppa dei campioni, vide l’interista Boninsegna
colpito da una lattina lanciata dalle tribune, con successiva vittoria a tavolino dei nerazzurri, sconfitti invece sul campo dal Borussia di Netzer per 7-1. Ma ci sono di mezzo anche mortaretti, monetine e quant’altro che colpiscono i giocatori sul campo e qui la descrizione delle motivazioni delle decisioni a ta-
volino assume una consistenza ponderosa. Il calcio, da allora, è cambiato sotto vari aspetti ma la sostanza è rimasta la stessa e allora diventa comunque interessante scorrere pagine di quasi trent’anni fa che assumono un valore anche storico dal punto di vista sportivo. E.F.
TremilaSport+ | 07 06 2017 | 23
NONSOLOSPORT
CULTURA
Novità su mostre, spettacoli, eventi, personaggi del panorama culturale
TEATRO
ESTATE AL GIOVANNI DA UDINE L’estate ha fatto ormai il suo ingresso da qualche giorno: ciò significa solitamente relax sotto l’ombrellone, bagni rigeneranti o anche avventurose passeggiate in montagna e picnic in riva al lago. Ma non è necessariamente detto che i mesi più caldi siano dedicati solo ad attività all’aria aperta come queste, fisicamente e mentalmente lontani dalla città. Sono trascorsi vent’anni esatti da quando il Teatro Nuovo Giovanni da Udine è stato edificato, animando con i suoi spettacoli il capoluogo friulano. Forse per celebrare l’anniversario, ma soprattutto per offrire intrattenimento e svago anche nei mesi di luglio e agosto quest’anno, per la prima volta, prenderà il via una nuova iniziativa: Teatro Estate. Questa edizione 2017 sarà articolata in cinque spettacoli, a partire dal 13 luglio e fino al 5 settembre, che prevedono musica, danza e intrattenimento a prezzi favorevoli, con anche laboratori per bambini e adulti, oltre ad aperitivi con musica dal vivo e dj set. Tutti gli appuntamenti si terranno i martedì, i mercoledì e i giovedì. Fra gli spettacoli proposti se ne segnalano alcuni, fra cui: “Il principe ranocchio”, in programma giovedì 13 luglio alle 20.45 e ispirato alla favola dei fratelli Grimm, uno sfarzoso show aggiudicatosi due nomination agli Italian Musical Awards, spettacolo in cui non mancheranno effetti speciali e sontuosi costumi. Il 3 agosto alle 20.45 andrà in scena “Slips inside”, show di un famoso e divertente duo belga, Okidok, capace di stupire il pubblico con le loro esilaranti acrobazie. La danza sarà protagonista invece mercoledì 30 agosto alle 20.45 con “Colores de tango”, coinvolgente mix di canto (la voce di Cecilia Herrera) e di ballo (quello dei membri del Tango Rouge Company), mentre a chiudere la stagione estiva,il 5 settembre alle 20.45, il concerto del The Real Group, quintetto svedese specializzato in un accattivante fusione di pop e jazz, il cui marchio di fabbrica è il canto a cappella. Tutti i biglietti sono già in vendita, anche nei punti vendita Vivaticket e sul sito www.teatroudine.it. Massimo Gaudino
SIMON TOYNE
SOLOMON CREED HARPERCOLLINS
La popolazione di Redemption, in Arizona, si è radunata nel vecchio cimitero in cima alla collina per seppellire un concittadino, quando la cerimonia viene bruscamente interrotta da una violenta deflagrazione: nel vicino deserto è precipitato un aereo. Mentre accorre sulla scena del disastro, lo sceriffo Garth Morgan si imbatte in un uomo alto, dai capelli bianchi e dalla carnagione chiarissima. Non ricorda nulla di sé. L’unico indizio sulla sua identità è un nome che compare sull’etichetta dell’elegante giacca nera che indossa e sulla dedica del libro che tiene in mano: Solomon Creed. Ma quando Morgan gli dice dove si trova, nasce in lui la convinzione di essere lì per salvare qualcuno. Una persona che non ha mai conosciuto... l’uomo che è stato sepolto quella mattina..
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L’ANGOLO DELLA
LETTURA
BRIAN FREEMAN
LA DONNA CHE CANCELLAVA I RICORDI PIEMME
Per alcuni è capace di pura magia. Per altri, si diverte un po’ troppo a giocare a essere Dio. In ogni caso, la dottoressa Frankie Stein fa parlare di sé: ha sviluppato un controverso metodo di ipnosi in grado di cancellare il ricordo di eventi traumatici, ricostruendoli in modo da “diminuire” il coinvolgimento del soggetto. Non tutti ci credono; tra i più scettici il detective della Omicidi Frost Easton. Frost è un uomo con un passato ingombrante, che ha imparato a sue spese che non esistono i miracoli. E nemmeno le coincidenze. E infatti, quando una serie di donne ritrovate morte in zone diverse della città vengono identificate tutte come ex pazienti della dottoressa Stein, Frost sa che dovrà partire da lei per capire chi si nasconde dietro gli omicidi.
CLAIRE DOUGLAS
LA MIGLIORE AMICA NORD
Ogni cosa ricordava a Francesca la sua migliore amica. E il segreto che condividevano. Dopo vent’anni dalla scomparsa di Sophie, dei resti umani sono stati rinvenuti vicino al vecchio molo, proprio nel luogo in cui la ragazza era stata vista per l’ultima volta. Da quel momento Francesca ha l’impressione di essere costantemente seguita, forse spiata. Poi, inizia a ricevere inquietanti messaggi anonimi e telefonate mute, come se qualcuno volesse impedirle di scoprire la verità. Una verità che le costerebbe molto caro. Perché potrebbe portare alla luce anche il segreto che Francesca e Sophie avevano giurato di custodire a ogni costo...
KATERINA DIAMOND
GRAEME WOOD
NORD
MONDADORI
LO STUDENTE MODELLO
Un pacchetto di carta con all’interno un vecchio libro in tedesco. Non è segnato nessun mittente, ma per Jeffrey Stone, preside della prestigiosa Churchill School for Boys, il messaggio è chiaro: È la fine. Al termine delle lezioni, Jeffrey sa cosa deve fare. E, il giorno successivo, viene trovato impiccato al soffitto della palestra. Il detective Adrian Miles inizia le indagini. Eppure in città ci sono molte persone disposte a tutto pur d’impedire alla verità di venire a galla. Perché il segreto che nascondono è una macchia che può essere lavata solo col sangue...
LA GUERRA ALLA FINE DEI TEMPI gli occhi dell’Occidente, il fascino esercitato dallo Stato Islamico su decine di migliaia di musulmani di ogni parte del mondo, disposti a lasciare i loro paesi per andare a combattere e morire sotto la sua bandiera, continua a risultare per tanti versi scioccante e, al tempo stesso, inspiegabile. Graeme Wood, giornalista del magazine americano «The Atlantic», ha incontrato negli ultimi due anni diversi sostenitori e propagandisti dell’ISIS in quattro continenti, i quali, smentendo lo stereotipo che li vorrebbe degli automi psicopatici, gli sono apparsi come la punta dell’iceberg di una causa religiosa, radicata in un’interpretazione minoritaria e violenta delle scritture islamiche e del Corano che sta catalizzando le emozioni e le convinzioni di decine di milioni di musulmani e che continuerà a ispirarli per i decenni a venire.
UDINESECALCIO
ATTIVITÀ ESTIVE 2017 per bambini dai 5 agli 11 anni
PERIODI: • • • •
dal 26 al 30 Giugno dal 03 al 07 Luglio dal 10 al 14 Luglio dal 24 al 28 Luglio
Una splendida occasione per star e a contatto con la natura e impar are divertendosi, a conoscere il mon do dei cavalli
iscrizioni entro il 23 giugno
ORARIO: • arrivo ore 8.45/9.00 • rientro ore 14.00/14.30 Possibilità di pre e post accoglienza
Programma giornata: • • • • •
Governo del cavallo Merenda Tutti in sella Pranzo Giochiamo insieme
Abbigliamento consigliato: • Tuta o jeans e scarpe da ginnastica (eventuale cambio per il pomeriggio)
IL CASCHETTO VERRÀ FORNITO, PER CHI NON NE POSSEDESSE UNO PROPRIO, DALL’EQUITURISMO PER INFORMAZIONI:
Miriam Bevilacqua Cell. 380 7328088
o presso Agriturismo Chamir Tel. 0432 732483
EQUITURISMO CASALI DUCA Strada di Gradois n°21 | 20 04(UD) 2017 | 025 Sanguarzo diTremilaSport+ Cividale
BASKET
PRETENDENTE La Virtus Bologna è una delle più serie candidate al titolo tricolore in palio nelle finali nazionali in programma a Udine.
"I HAVE A DREAM" E PARTONO LE FINALI
Dal 9 al 17 giugno Udine ospita una volta di più le finali nazionali maschili Under 18 Elite ed Eccellenza al Benedetti e in un Carnera che il Comune di Udine assicura quasi pronto
di EDI FABRIS “I have a dream”, dice Davide Micalich pensando ad una prossima organizzazione di finali giovanili in Friuli in cui sogna la partecipazione di una formazione della sua Apu. In attesa di veder realizzato il proprio desiderio, sarà una volta di più il capoluogo friulano, in presenza del forfait di Latina, ad ospitare le finali nazionali Under 18 Elite ed Eccellenza in programma dal 9 al 17 giugno, con impianti ancora da definire vista la non ancora ratificata omologazione del Carnera. E a questo proposito è comunque l’assessore comunale Piero Scalettaris a chiarire la situazione del palazzo dello sport udinese che insieme al Benedetti è stato delegato ad ospitare le gare della manifestazione giovanile: “I problemi sono ormai risolti – ha assicurato – e l’8 giugno dovremmo finalmente ottenere il via libera dalla commissione che effettuerà il sopralluogo definitivo. Riguardo ai costi che ci sono stati attribuiti per la ristrutturazione dell’impianto dopo quattro anni, tengo a sottolineare che non sono stati affatto il doppio del preventivato ma il 25 per cento in più”. Ma dal momento che il condizionale è d’obbligo, Davide Micalich, per la tredicesima volta organizzatore delle finali nazionali Eccellenza in
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Friuli (dodici quelle Elite), ha pronto un eventuale “piano B”: “Il presidente nazionale Petrucci mi ha dato carta bianca dopo il forfait di Latina e noi ci stiamo impegnando per non lasciare nulla al caso. Perciò, se il Carnera non dovesse risultare disponibile, nei primi tre giorni di calendario le gare verrebbero disputate alla Zardini di Cussignacco e al Benedetti, poi tutte in quest’ultimo impianto”. LE GARE Saranno le finali a quattro d’Elite ad aprire la kermesse, per desiderio della presidenza nazionale di conferire maggior visibilità a questa sezione: semifinali il 9 giugno al Benedetti fra Casalpusterlengo e No-
“
Sogno in un prossimo futuro una formazione dell'Apu nelle finali nazionali
Davide Micalich vellara e Leoncino Mestre e Dinamo Sassari. Finali il giorno successivo, data della cerimonia d’apertura alle 17, nel medesimo impianto, mentre domenica 11 giugno avrà inizio la fase conclusiva d’Eccellenza a sedici squadre suddivise in quattro gironi, con Milano, Napoli, Lucca e Siena nel gruppo A, Reggio Emilia, Pesaro, Honey Sport City e Treviso nel B, Stella Azzurra Roma, Moncalieri, Ostiense e Bassano nel C e Virtus Bologna, Reyer Venezia, Ferrara e Trento nel D. “Mancano purtroppo rappresentanti del Friuli Venezia Giulia – ha constatato Micalich – , ma la griglia delle parecipanti è di grandissimo interesse e il pubblico sicuramente accorrerà nonostante
l’assenza degli ènfants du pays”. Con sul collo la spada di Damocle dell’agibilità del Carnera, non è stata stavolta presa in considerazione la location di Cividale e Micalich spiega il perché: “Semplicemente per agevolare le squadre, perché spostarsi di alcuni chilometri per assistere ad una gara dopo averne magari vista una in precedenza a Udine sarebbe risultato scomodo. Quindi abbiamo optato totalmente per Udine”. E c’è pure un evento di contorno ideato dal presidente regionale Giovanni Adami: “Verrà disputata anche una partita fra la Top Ten di C Silver e D che affronterà una selezione composta e guidata da Lino Lardo. Mi piacerebbe molto che il primo canestro della manifestazione venisse realizzata da un giovane friulano…”. E agganciandosi alla considerazione del neo delegato provinciale del Coni, Alessandro Talotti, sull’opportunità per i ragazzi di avere visibilità nella vetrina di un evento così importante, Micalich evidenzia: “Nel 2005 a Lignano giocò un certo Gigi Datome, che recentemente ha vinto l’Eurolega con il Fenherbace. Inutile aggiungere altro”. Ma un commento sull’organizzazione del prossimo mondiale femminile di luglio comunque lo fa: “Siamo a buon punto ma… che follia…”.
BASKET A2 FEMMINILE
MALÌ, PLAY OFF
OBIETTIVO MINIMO
C
oncluso il ciclo quadriennale di Valdi Medeot, nella prossima stagione di serie A2 femminile, le ragazze della Libertas Basket Club Udine saranno guidate, in veste di head coach, da Amalia “Malì” Pomilio (foto a destra e, in alto, nella Primigi) che, dopo due anni trascorsi ad allenare il settore giovanile della società udinese, avrà modo di fare il suo esordio assoluto in qualità di capoallenatore di prima squadra. “Mi appresto ad iniziare questa nuova avventura con curiosità - ammette Malì, compagna del tecnico dell'Apu Lino Lardo - ma anche con grande serenità, consapevole di avere a disposizione un ottimo gruppo, che ho avuto modo già di seguire da vicino e di poter lavorare in una società sana e ben strutturata e che condivide valori importanti”. Anche se esordiente in panchina senior, la Pomilio, abruzzese classe 1963, vanta un passato di prima grandezza come giocatrice, con due scudetti e due Coppe dei Campioni a Vicenza in 15 campionati di massima serie, conditi con 120 presenze in Nazionale. Molte poi, e significative, le esperienze “dietro le quinte", come team manager della Nazionale femminile nel 1998 e assistant coach di Aldo Corno dal 2001 al 2004, che hanno offerto alla dirigenza della Libertas valide garanzie per proseguire e migliorare l’eccellente lavoro svolto nei quattro anni precedenti da Valdi Medeot. ASPETTATIVE Quali sono gli obiettivi e le aspettative di Malì per la prossima stagione? “Premesso che gli obiettivi devono essere definiti dalla società, le mie aspettative sono sicuramente quelle di riuscire a lavorare con profitto in un gruppo di ragazze che ha fatto molto bene fin qui, dando anche maggiore spazio a quelle meno impegnate in passato e che oggi hanno ampi margini di crescita e di miglioramento. Visto il livello tecnico della squadra che ho a disposizione, credo che
sarebbe un buon risultato centrare anche quest’anno i play-off, magari cercando di migliorare il piazzamento finale”. Come ti trovi a Udine? “Sono arrivata a Udine due anni fa insieme a Lino, dopo un’esperienza come allenatrice nel minibasket di Trapani e mi sono ambientata bene in una piazza dalle grandi potenzialità per la pallacanestro com’è quella di Udine dove, debbo ribadire, ho trovato una società come la Libertas, dall'ottima organizzazione e con un settore giovanile che, schierando squadre in tutti i campionati di categoria, rappresenta un vero e proprio serbatoio di talenti per la prima squadra. Questa circostanza permette alle ragazze che hanno volontà e mezzi per emergere di fare tutto il percorso all’interno della società e di creare così anche un grande spirito di appartenenza e partecipazione, sviluppando poi quell’attaccamento alla maglia che è in grado di far dare quel qualcosa in più e che a fine campionato si traduce in diversi vantaggi oltre alle attese sulla carta”. Giuseppe Passoni
A2 MASCHILE
TRIESTE ALLA BELLA, UDINE COMPONE IL ROSTER Mentre Trieste, dopo il 2-0 casalingo in semifinale play off con la Fortitudo si è vista raggiungere dalla Boniciolli band e dovrà andare giovedì alla bella, Udine, cui la fase finale è sfuggita per un soffio, sta tranquillamente ricomponendo un organico che l'allenatore Lardo avrà auspicabilmente a disposizione al completo alla ripresa della preparazione. Partito il funambolo Okoye, che ha preferito optare per la serie A di Varese, primo punto fermo sarà il paly guardia Veideman, che nella parte finale dello scorso campionato ha saputo riequilibrare il gioco , proponendosi come una delle liete sorprese di stagione. Un acquisto azzeccato, il suo, al pari di quello recente di Tommaso Raspino, ala piccola giunto da Piacenza. Ora il ds Davide Micalich, di concerto con il tecnico, punta forte sul centro Pellegrino, in arrivo da Sassari, e sul giovane Oxilia dalla Virtus Bologna. E manca all'appello il secondo straniero, che il club udinese individua in una guardia con già all'attivo un'esperienza italiana. Da fantabasket pare invece la corte a Michele Antonutti, vincolato fino al 30 giugno a Pistoia ma che, avendo solo 31 anni, desidera continuare a giocare ancora nella massima serie. Aspettativa che è pure dell'isontino Mian, reduce dall'esperienza a Cremona. È ben nota la volontà del presidente Pedone e del suo staff di comporre un roster a larga rappresentanza friulana, un po' come a Trieste si è costruito nel tempo un organico largamente autoctono che sta ottenendo ottimi risultati, riempiendo nel contempo un palazzo dello sport legatissimo ai suoi ènfants du pays. Della squadra dello scorso campionato non sono stati notoriamente riconfermati Zacchetti e Traini, mentre faranno ancora parte del gruppo Nobile, Diop e quasi sicuramente Mastrangelo e Ferrari, risultati preziosissimi nel finale della scorsa stagione. L'obiettivo prossimo futuro è la serie A, ma se dovesse arrivare come verrebbe risolto il nodoCarnera dopo le nuove regole federali che impongono una capienza di 5mila spettatori? Meglio intanto godere il presente... (e.f.)
IL RICORDO
FLEBUS E RIZZA, IL BASKET LI PIANGE Dopo Desio Flebus, mancato improvvisamente lo scorso aprile, è scomparso a 78 anni un altro personaggio del basket friulano, Paolo Rizza, che fu braccio destro di Enzo Cainero nell'Apu 1985/86 e successivamente presidente e vicepresidente della società in stagioni successive. Affermato commercialista tolmezzino, Rizza lascia di sè il ricordo di persona affabile e positiva oltrechè di dirigente sportivo serio e motivato. Ricordiamo entrambi con rimpianto.
TremilaSport+ | 07 06 2017 | 27
PALLAVOLO
STARANZANO, LA B2 È TUA Il presidente Denis Del Torre analizza la trionfale stagione della formazione isontina e guarda ad un prossimo futuro in cui auspica la stabilizzazione nella nuova categoria
S
ono passati trent’ anni da quando la Pallavolo Staranzano ha giocato la sua prima partita e oggi festeggia la storica promozione in serie B2 . Abbiamo raggiunto il presidente Denis Del Torre per farci raccontare come si è arrivati a questo storico risultato, quali siano i programmi per il futuro e quali gli obiettivi per la prossima stagione. . – Presidente , qual è stato il segreto di questa trionfale stagione ? "L'inizio è stato piuttosto difficile perchè la squadra veniva da un’ importantissima rivisitazione, quasi metà delle ragazze non si conoscevano, e anche per questo motivo il girone d'andata non è andato benissimo. Le cose poi hanno iniziato a girare nel modo giusto, il gruppo si è compattato e ci ha permesso di raggiungere un obiettivo che ha sorpreso tutti. Siamo felicissimi. Dopo nove anni di dirigenza una
fantastica soddisfazione". – La serie B2 è un campionato molto diverso dalla serie C e sarà necessario ampliare il vostro organico? "Le difficoltà sono evidenti, tecniche e fisiche, e non abbiamo una squadra di professioniste ma di ragazze che mettono l’anima in quello che fanno, superando molte difficoltà personali. La prossima stagione richiede la necessità di alcuni rinforzi e a questo proposito abbiamo contattato qualche giocatrice di esperienza che possa darci una mano importante" Quali i progetti futuri? "Più che di progetti futuri parlerei di progetti anche presenti. Abbiamo iniziato da due anni una collaborazione con la Fincantieri di Monfalcone, che ci sta procurando degli ottimi risultati nel settore giovanile. L'’unificazione territoriale a livello sportivo di Trieste e Gorizia ha comportato il fatto che ora ci siano una quarantina di squadre in lizza, un fat-
Sarebbe bellissimo riuscire a lanciare delle nostre atlete in palcoscenici prestigiosi 28 | 07 06 2017 | TremilaSport+
to che permette sicuramente alle ragazze di crescere in modo più completo. Inoltre abbiamo avviato un progetto di promozione nelle scuole elementari e medie per far avvicinare i giovanissimi. Abbiamo davvero tanto bisogno di visibilità".Quali ora gli obiettivi? "Sarebbe fantastico disputare un buon campionato, sull'onda del risultato ottenuto. Cinque anni fa neanche potevamo immaginare di riuscire a raggiungere un traguardo del genere e nopn vogliamo adesso sprecare nulla, mantenendo la categoria soprattutto per la crescita delle nostre ragazze. Non vogliamo
rischiare però di bruciare talenti con pressioni eccessive, il nostro organico è giovanissimo. Stiamo inoltre cercando una partnership economica quantomai necessaria" . -Il settore giovanile per voi quindi è di fondamentale importanza ? "Vorremo far crescere ragazze della zona perché l’attaccamento ai colori è fondamentale nello sport. Consideriamo la nostra società come un laboratorio dove le ragazze sperimentano, imparano e si divertono. Sarebbe bellissimo per noi lanciare delle nostre atlete in palcoscenici più elevati". Tommaso Cossio
UDINESECALCIO
CAMPIONATO REGIONALE MARATHON FRIULI VENEZIA GIULIA 2017
TremilaSport+ | 11 01 2017 | 29
PLAY-OFF SERIE B1 FEMMINILE
TALMASSONS, 1-0 SU CUNEO ED ORA IN PIEMONTE E' stata in primis la calda manina fatata di Letizia Poser la protagonista della rutilante vittoria (3-2 al tie break) di Talmassons in gara-1 contro un Cuneo ben attrezzato e che mercoledì sera davanti al proprio pubblico proverà a riportare le sorti in parità, costringendo la formazione di Castegnaro all'eventuale bella di domenica sul parquet friulano. A2 in sostanza che s'intravvede in lontananza ma, come sostiene il Trap del calcio, "non dire gatto se non l'hai nel sacco" e allora niente esultanza pregressa. Arma vincente in gara-1 è stata anche la capitana Antonella Rizzetto mentre di più ci si attende dall'esperienza di Daniela Nardini. Trasferta, quella di mercoledì 7 giugno in Piemonte che si preannuncia avventurosa per le ragazze di Talmassons, soprattutto per la lunga distanza da coprire in giornata. Già, i mezzi del volley, anche a questo livello, non sono certo quelli del calcio.
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UDINESECALCIO VOLLEY
FOTO ALESSANDRO SAIN TremilaSport+ | 07 06 2017 | 31
ATLETICA
I SASSOLINI NELLE SCARPE DEL
CAMPIONE
Alessandro Talotti, nuovo delegato provinciale udinese del Coni, ha in cantiere un ampio programma mentre non rinuncia a riportare alla luce le ruggini con la Federazione
L
a nuova vita di Alessandro Talotti, dopo le tante medaglie in carriera e l’esperienza in Federazione a Roma, continua come delegato provinciale al Coni. Il trentasettenne ex saltatore udinese, con un’attività di libero professionista fisioterapista, si racconta alla vigilia dei Campionati italiani Assoluti, approdati a Trieste dopo cinquant'anni. Cosa racconterebbe di sè dal suo punto di vista ad un marziano giunto sul nostro pianeta? “Beh, gli parlerei della partecipazione a due Olimpiadi, Atene in finale, e Pechino - lui sorride - Gli direi che ho realizzato il salto più alto di un italiano ai Giochi Olimpici e che detengo il record italiano indoor con 2,32. Andando più indietro, gli raccon-
terei che ho vinto la Coppa Europa nel 2003 con la maglia azzurra e che ho vinto tanti titoli italiani. Sottolineerei poi che contano le vittorie e non gli elenchi delle enciclopedie online. Posso dire con tranquillità di aver ricevuto molta visibilità per aver disputato parecchi circuiti internazionali. Ho gareggiato per l’Arma dei Carabinieri, dalla quale mi sono congedato a fine carriera". Ed ora un nuovo percorso: "Oggi ho uno studio di fisioterapia a Udine e amo definirmi un biomeccanico, nel senso che faccio il meccanico delle persone per migliorare la loro qualità di vita. Oltre alle persone "normali", seguo anche molti atleti, tra cui alcuni della nazionale di atletica, mettendo a frutto oltre che gli anni di studi accademici classici anche le
Oggi faccio il meccanico delle persone, e non solo degli atleti, per migliorare la loro qualità della vita 32 | 07 06 2017 | TremilaSport+
mie esperienze e competenze acquisite in una lunga carriera agonistica. E recentemente sono diventato anche delegato provinciale del Coni”.
LA SCHEDA
Alessandro Talotti è nato a Udine nel 1980. Al suo attivo due partecipazioni olimpiche (Atene e Pechino), oltre a numerosi titoli italiani e il record indoor di 2,32. Oggi è delegato provinciale del Coni per la provincia di Udine.
ESPERIENZA FEDERALE Talotti ha conosciuto anche l’esperienza romana in Consiglio Federale Fidal dal 2012 alla fine del 2016, decidendo di non ricandidarsi per un secondo mandato e scegliendo di lavorare in ambito locale. All’epoca dell’elezione era il più giovane consigliere della storia con i suoi 32 anni.: “E’ stata un’esperienza formativa- racconta - , durante la quale ho accompagnato le Nazionali e ho cercato di creare la strada per far proseguire atleti e allenatori su un cammino in discesa. Quando gareggiavo, la Federazione mi ha spesso remato contro, quando per esempio volevo fare un allenamento o una trasferta particolare. Da consigliere ho cercato di schierarmi profondamente dalla parte degli atleti e nel mio quadriennio romano il salto in alto è cresciuto in maniera esponenziale. Tamberi per esempio è un prodotto di quella gestione ma purtroppo si è infortunato alla vigilia dei Giochi di Rio. All’epoca avevamo la squadra più forte
ATLETICA
Si sono persi per strada molti atleti promettenti per mancanza di strutture mediche e fisioterapiche al mondo poi due atleti si sono infortunati, e la Trost è arrivata quinta. Purtroppo è stata un’occasione perduta". FLOP Dopo di allora a livello internazionale l’Italia ha iniziato a decadere, aggiunge Talotti: "Non siamo competitivi a livello mondiale, solo Europeo, nonostante la Russia sia stata eliminata. Bastava disporre di Tamberi e Trost in perfetta forma a Rio: magari sarebbero saliti sul podio e avremmo parlato d'altro. Si sono persi molti ragazzi per la mancanza di una struttura medico-fisioterapica efficiente. Nel nostro Paese se uno s'infortuna sparisce dalla circolazione. Sono l’unico atleta nel maschile ad aver partecipato a due Olimpiadi di salto in alto, solo la Simeoni ci era riuscita. In Federazione nell’ultimo anno
avevo avuto la delega al settore sanitario, ho lavorato con un team con cui abbiamo fatto davvero tanto. Siamo stati vicini agli atleti e ai tecnici, e abbiamo raggiunto ottimi risultati con Borsi, Greco e Trost. Ma forse era troppo tardi". Le strutture ci sono ma forse mancano le conoscenze mediche, sottolinea Alessandro: "Non è possibile che se un atleta s'infortuna lo si perda definitivamente, è inammissibile. Oggi sembra poi che il settore lanci sia finito, pochi sanno queste cose o hanno il coraggio di dirle. Non si tratta di illazioni o polemiche, io parlo di numeri oggettivi. Zero medaglie e zero speranze di medaglie a Olimpiadi e Mondiali. Ho deciso di non ricandidarmi e oggi mi sono preso delle piccole grandi soddisfazioni riportando i campionati italiani Assoluti a Trieste dopo cinquant'anni, con super acrobazie per poter ristrutturare l’abbandonato e cadente Grezar in poco tempo grazie all’aiuto dell’assessore Giorgio Rossi, che ha creduto nell’impresa miracolosa. Fra un mese gli occhi dell’atletica nazionale saranno puntati sulla nostra regione e sulla città di Trieste eppure in molti dicevano che non facevo nulla…”. Talotti si toglie al proposito molti sassolini dalle scarpe: “Per la nostra regione sarà una grandissima vetrina dopo mezzo secolo di assenza. Mi sono comunque impegnato in vari sport e ci sono in cantiere molti progetti interessanti con cui rilanciare l'attività di una provincia udinese molto vasta e articolata. Siamo agli inizi, stileremo fra un po' i primi bilanci”. Biancamaria Gonano
CONCENTRAZIONE Intensità massima, quella di Alessandro Talotti, prima di spiccare il salto oltre l'asticella
JUVENTUSSI
LIGNANO, GIOVANI CAMPIONI IN VETRINA
Cristina Pittin
Prima che una serata dedicata ai giovani campioni regionali, sarà una passerella di vecchie e nuove glorie dello sport e di rappresentanti della politica, lo Juventussi 2017 voluto dal nuovo presidente dell’Ussi del Friuli Venezia Giulia, Umberto Sarcinelli. Scenario della manifestazione di lunedì 12 giugno, con inizio alle 20, la Terrazza a mare di Lignano, con riconoscimenti principali per i risultati ottenuti nel 2016 a Cristina Pittin (sci), Karen Hervat (tiro con l’arco) e Lucrezia Cergol e Sara Ingannamorte (pallanuoto), mentre come “bravi a scuola e nello sport” riceveranno una borsa di studio Ion Jornea (karate) e Fabio Urli (nuoto). Lo speciale premio “Felluga” alle società verrà assegnato quest’anno al S.Giovanni Trieste, storico club calcistico del capoluogo regionale. E nutrita, appunto, sarà la presenza di ospiti d’onore, con la categoria dei portieri di varie discipline largamente rappresentata, da Lorenzo Buffon a Gigi Turci, (mentre i giovani Meret e Scuffet non ci saranno per impegni azzurri) fino agli estremi difensori regionali di altre discipline. In passerella, inoltre, il veterano dello sci, Giorgio Di Centa, il ciclista Enrico Gasparotto e il dirigente della Juventus, reduce dalla delusione di Cardiff, Maurizio Lombardi.
Karen Hervat
TremilaSport+ | 07 06 2017 | 33
ALTRI SPORT
IL DOPING NON MANCA
Ne è convinto il professor Ugo Cauz, docente di Scienze motorie, che assicura che i casi siano tuttora numerosi nelle varie discipline sportive
U
na macchia d’olio in continua espansione: così si può definire l’allarmante fenomeno che accomuna doping e sport. A tal proposito, per fare un punto sulla situazione, abbiamo sentito l’autorevole parere del professor Ugo Cauz, docente di Scienze Motorie. “I casi sono ormai decine - considera - e ci confermano che sport e doping vanno ancora e sempre a braccetto. Ma se al vertice ci sono forse meno pericoli grazie agli attenti controlli medici, a livelli inferiori,il pericolo più elevato sta nel “fai da te”. Ci sono federazioni che con forza tentano di arginare il dannoso fenomeno, controllando in maniera seria, mentre altre fanno l’occhiolino a faccendieri senza scrupoli: caso emblematico il ciclismo, che a fronte di una lotta, almeno in apparenza molto forte di alcuni organismi il fenomeno doping risulta dilagante anche nelle categorie inferiori, e purtroppo in quelle giovanili, dove gli illeciti sono rilevanti”. -Prof, cosa si puo’ fare per contrastare questa dannosa tendenza? “Ai miei studenti di scienze motorie provocatoriamente ripeto da sempre che uno sport che io amo particolarmente e dal quale pro-
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fenomeno sia in calo, come risulta pia illusione il fatto che il doping sia sotto controllo. Posso solo dire di lasciare crescere i nostri giovani, di farli maturare lentamente, senza opprimerli e sovraccaricarli di troppe aspettative. Insomma il risultato ad ogni costo può essere anche la causa per ricorrere a sostanze stupefacenti”. Roberto Cainero.
Lasciar crescere i giovani senza sovraccaricarli di aspettative
ESPERTO Il professor Ugo Cauz vengo, come l’atletica leggera, è praticamente finito, svuotato nei suoi contenuti più esaltanti. Finito in quanto essendo una disciplina in cui si deve lottare per dei record, alcuni di essi vengono stabiliti da personaggi in sospetto doping e sono attualmente e da lungo tempo, ancora praticamente imbattibili. Ben sappiamo come l’attività di un atleta di alto livello si svolga costantemente sul filo teso delle sue capacità agonistiche massimali e ciò implica un costante lavoro di bilanciamento tra lavoro,gare, allenamenti e recupero". "Non credo- conclude Cauz - che il
CASI Nella foto grande, Alex Schwazer, caso eclatante di doping. Sotto, la preparazione di una giovane atleta.
ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA DAL 1945 SERIETÀ, PROFESSIONALITÀ E TANTA STORIA nizzate da quattro associazioni Libertas: Kuroki Tarcento, Sporting Team Judo Udine, Isao Okano Monfalcone e Judo Club Cividale. I partecipanti, nati dal 2012 al 2005 e divisi per anno di età (con 2011 e 2012 accorpati), si sono misurati in diverse abilità, come il sumo, i percorsi, i combattimenti, e ad ogni appuntamento hanno guadagnato un punteggio, che sommato è andato a stilare la classifica finale. Dato l’intento formativo del circuito, che predilige la multilateralità e la costanza, i bambini che hanno partecipato a tutte le tappe hanno ricevuto un bonus di 20 punti. I primi sei di ogni categoria sono stati premiati con una statuetta raffigurante una tecnica di judo, ma tutti i giovani judoka presenti hanno avuto un gadget ricordo dell’esperienza.
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SPECIALE LIBERTIADI 2017
CECCARELLI: “GENITORI COLONNE TA N TI PORTANTI DEL MONDO LIBERTAS” B UON I MO TIVI
Alla cerimonia inaugurale della kermesse gemonese, il presidente della Libertas P ER AFFILIARSI ! regionale ha fatto gli onori di casa: “Attraverso lo sport i giovani possono crescere sani dal punto di vista fisico e morale” ■ Centinaia di adulti e bambini, in piedi, con la mano sul cuore, ad ascoltare l’Inno d’Italia che ha risuonato in onore della Festa della Repubblica contemporaneamente nella Palestra Marchetti e al Palasport di Gemona del Friuli. Su questo scenario si è alzato il sipario delle Libertiadi 2017, iniziate con la finalissima del Circuito Propaganda di Judo Giovanissimi Libertas 2016-2017 e con la 2° tappa del Campionato Regionale di karate del Friuli Venezia Giulia. È stato Bernardino Ceccarelli a fare gli onori di casa: «Ringrazio tutte le persone che si sono prodigate per rendere possibile questa manifestazione, soprattutto i genitori, che sono le colonne portanti delle associazioni, perché dietro ogni genitore presente, c’è un ragazzo che fa attività sportiva. – Ha sottolineato durante il suo intervento – È questo un aspetto primario per la Libertas, unico ente di promozione sportiva che non organizza campionati amato-
La grande festa è iniziata con l'ultima gara del Circuito Propaganda di judo riali, ma che si è posta la missione di avviare il maggior numero di giovani alla pratica sportiva, perché è proprio a questa età che si gettano le basi per farli crescere sani dal punto di vista fisico e morale, prevenire le fratture, tutte le malattie derivanti da uno stile di vita sedentario, e acquisire impor-
tanti valori come quelli veicolati dalle discipline sportive». Dopo il sentito discorso del presidente regionale, è iniziata la gran festa per 260 bambini e ragazzi che in una gremita Palestra Marchetti hanno partecipato all’ultima gara del Circuito Propaganda. Il torneo ha mobilitato la bellezza di oltre 350 giovani judoka che da ottobre a giugno si sono incontrati una volta al mese per misurarsi in 8 prove, sempre diverse, orga-
Ecco i nomi dei vincitori. Anno 2005: 1. Ilaria Cosenza; 2. Luca Di Gregorio; 3. Greta Zuzzi; 4. Silvia Perissinotto; 5. Anna Lucia Fumo; 6. Anna Coradazzi. Anno 2006: 1. Andrea Pitis; 2. Nico Serafino; 3. Edoardo Miani; 4. Federico Craighero; 5. Melissa Fiorenza; 6. Denis Pezzetta. Anno 2007: 1. Alessandro Dovier; 2. Vittoria Taverna; 3. Nicole Perabò; 4. Mohammed Emman Nour; 5. Giacomo Bertossi; 6. Nicolò Pizzamiglio. Anno 2008: 1. Francesco Tieppo; 2. Mattia Toffoletti; 3. Martino Bizzotto; 4. Mattia Codutti Gino; 5. Filippo Cerneaz; 6. Francesco Sandri. Anno 2009: 1. Chiara Coradazzi; 2. Mirko Cuttini; 3. Luca Zampar; 4. Riccardo Perini; 5. Gioele Bizzotto; 6. Elisa Bertossi. Anno 2010: 1. Pamela Fiorenza; 2. Francesco Fumo; 3. Leonardo Caravetta; 4. Andrea Candolini; 5. Simone Pozzato; 6. Leonardo Bortolotti. Anno 2001-12: 1. Martina Crocetti; 2. Yassel De La Paz; 3. Luisa Tonutti; 4. Davide Bertossi; 5. Martina Noacco; 6. Tommaso Pintore.
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Va al Karate Shotokan Buja il titolo del karate, davanti al Funakoshi Martignacco
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UN’EDIZIONE CHE HA LASCIATO IL SEGNO L’edizione gemonese della kermesse targata Libertas ha visto trionfare davanti ad un folto pubblico la Libertas Trieste nel basket. Nel volley U16 vince Martignacco, mentre Gemona si prende il titolo U13 ■ Un finale in bellezza per le Libertiadi 2017 di questa domenica 4 giugno, con il Campionato Regionale Libertas di basket, la 4° tappa del Trofeo Modena per Ragazzi e Cadetti, valido come campionato regionale Ragazzi di atletica Leggera, il rugby, il karate tradizionale e il volley femminile U16. Una felice combinazione ha voluto che le maggiori squadre di basket della regione fossero tutte libere da impegni federali. Il Campionato ha potuto contare ben otto squadre, che si sono date battaglia sui parquet del Palasport e della Palestra Ex CRI. Tutte gare molto equilibrate che hanno incoronato la Libertas Trieste A campione regionale, che si è imposta in finale al derby contro la Barcolana Trieste. I Tigrotti hanno accusato un po’ il fatto di avere un paio di anni in meno rispetto agli altri partecipanti. «A Trieste il basket è lo sport nazionale e infatti si sono viste partite di altissimo livello - ha fatto notare il responsabile nazionale del settore basket Danie-
le Bassi, che ha continuato con un ironico commento sulla finale di Champions League - «almeno noi non andiamo a perdere 4 a 1 in giro per il mondo». Ecco le classifiche complete basket nella 3° giornata delle Libertiadi 2017: Libertas Trieste A, Barcolana Trieste, Libertas Pasian di Prato, Libertas Gonars, Libertas Fiume Veneto, Libertas Gym & Basket (Tigrotti), Libertas San Vito Trieste, Libertas Trieste B.
DOVA | MILANO | PRATO
Concentrata sugli aspetti puramente tecnici del rugby la gara disputatasi nel campo di Gemona, che ha visto contrapporsi la velocità dei giovani rampanti, contro l’esperienza matura dei veterani, fra cui ha militato anche una rappresentanza della SFS Intec Fontana Rugby. Una partita di rugby touch per tutelare le diverse fisicità presenti in campo, che ha visto per una volta trionfare i veterani, nonostante l’impegno delle giovani
leve, scattanti e imprendibili in campo. Grande motivo di crescita è stato per le ragazze U16 del Volley Gemona che si sono misurate con le vicecampionesse regionale della Libertas Martignacco. Le vicecampionesse si sono fatte onore vincendo entrambe le partite previste. Ma entrambe le squadre hanno dimostrato un bel gioco, maturo ed entusiasmante. Il Volley Gemona si è invece imposta nella giornata di ieri con l’U13 maschile, contro il Futura Cordenons e il Martignacco. Il karate tradizionale, dedicato ai bambini e ragazzi dai 5 ai 14 anni, ha contato circa 120 giovani karateka. Le 200 persone che affollavano gli spalti della palestra Ex CRI hanno seguito con entusiasmo e trasporto le prove di percorso (abilità) e di kata (forme). Ecco la classifica per società: Karate Shotokan Buja; G. Funakoshi Martignacco; H. Shirai Osoppo; T. Kase Cividale; T. Naito Venzone; Shinkai Sgonico; H. Shirai Gorizia; M. Nakyama Manzano. Presente a tutte le premiazioni finali, il presidente della Libertas Regionale Bernardino Ceccarelli, sempre entusiasta dell’ottima riuscita di questi tre giorni di grande sport.
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GEMONA, CASA DELLE OLIMPIADI LIBERTAS
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LIBERTIADI
FOTO ALESSANDRO SAIN TremilaSport+ | 07 06 2017 | 39
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UNA SUPER WEGIERSKA BRILLA AD ORVIETO L’asso dell’Atletica Malignani Libertas Udine ottiene il quinto tempo regionale al time al Meeting di atletica leggera tenutosi lo scorso fine settimana. Il suo 13” 68 LIBERTAS sui 100hs è recordFVG della società
AL■ Grande SERVIZIO DELLE risultato per Angelika Wegierska dell’Atletica MaSOCIETÀ SPORTIVE lignani Libertas Udine che ha
partecipato accanto alle atlete olimpioniche della nazionale italiana al Meeting Internazionale di atletica leggera – 8° Memorial Luca Coscioni di Orvieto, ottenendo il 4° posto nei 100 m ad ostacoli. La giovane atleta, classe 1997, si rifà della brutta caduta ai cds di San Biagio di Callalta (Tv) e corre uno strepitoso 13″68 sui 100hs, migliorando il suo perso-
TA N TI B UON I MO TIVI P ER AFFILIARSI ! PATTINAGGIO
nal best (14”07) di oltre mezzo secondo. La Wegierska, stracciato il record di società, segna la quinta prestazione regionale all time e arriva infine ai piedi del podio, non troppo distante dalla primatista Veronica Borsi (Fiamme Gialle) che la precede con un tempo di 13”20. Secondo posto per Luminosa Bogliolo (CUS Genova) con 13”53 e terzo per Giada Carmassi (Esercito) con 13”58. Grande la soddisfazione del tecnico Francesco Comuzzo e di tutta la società.
ASIA TRENTIN CAMPIONESSA NAZIONALE A MISANO ■ Si laurea campionessa nazionale la giovanissima Asia Trentin del Pattinaggio Il Volo Bannia, alla Finale Nazionale PGS Don Bosco Cup di pattinaggio artistico, svoltasi a Misano Adriatico.
Insieme a lei, altre sei atlete, tutte dai 9 ai 15 anni in forza al sodalizio fiumano affiliato Libertas, che riescono a portare a casa anche una medaglia d’argento, una di bronzo e molti ottimi
piazzamenti. Dopo i grandi risultati ottenuti in tutte le gare interregionali svoltesi tra Friuli Venezia Giulia e Veneto durante l’anno sportivo, le sette ragazze hanno affrontato la Finale Nazionale che ha messo a confronto numerose società provenienti da tutta Italia, con la partecipazione di oltre 400 atleti tra singoli, quartetti e gruppi. Asia Trentin (11 anni) guadagna quindi il primo gradino del podio nella categoria Esordienti Promo 2. A seguire, sempre nella stessa categoria, Martina Michieli ha conquistato il nono posto. Il titolo di vice campionessa nazionale per la categoria Giovani A Promo 2 va a Chiara Fornasier (14 anni). Insieme a lei, in classifica compare anche Eva Favot (15 anni) che ottiene il decimo posto, con una prova di coraggio che le ha fatto superare la gara nonostante l’infortunio subito
durante la prova pista. Il terzo posto sul podio nazionale va a Valentina Lodi (Esordienti Promo 1) di 9 anni. Il quartetto “The Candles’ Light”, formato da Asia Trentin, Chiara Fornasier, Giorgia Lodi ed Eva Favot (Quartetti Libera), ha conquistato il quarto posto con un’esibizione che ha incantato pubblico e giuria. Nella categoria Allievi Promo 2, ha conquistato un dignitosissimo sesto posto Giorgia Lodi e un diciottesimo posto Clelia Re. Quattro giorni impegnativi che hanno soddisfatto pienamente le aspettative della bravissima allenatrice Lorena Gualandi e delle atlete, che si sono sostenute a vicenda e incoraggiate come una vera squadra deve fare. Un segno di grande spirito sportivo che rende orgogliosa anche la presidentessa dell’associazione Laura Polesel.
UDINE | TRIESTE | PA
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DELSER: SARÀ TOMAT IL VICE POMILIO Dopo aver ufficializzato nei giorni scorsi l’allenatrice che prenderà il posto di Medeot, il sodalizio udinese ha deciso di puntare sull’ex Ardita Gorizia per il ruolo di assistente allenatore ■ La Libertas Basket School è lieta di annunciare l’arrivo di Stefano Tomat all’interno della società nel ruolo di assistente allenatore della formazione di A2. Si aggiunge, quindi, un altro tassello alla costruzione della Delser che nella stagione 20172018 prenderà parte al secondo campionato nazionale. Udine, all’interno del proprio staff tecnico, dopo aver assegnato la guida della squadra senior a coach Pomilio, accoglie un allenatore che può vantare un’ampia esperienza nel settore femminile in Friuli Venezia Giulia, come si evince
Tomat: “La chiamata di de Biase è stata una bellissima sorpresa” dal suo curriculum: 2012/13: Athletismo Gorizia, vice allenatore serie C femminile; 2013/14: Ardita Gorizia, capo allenatore serie C femminile (titolo regionale di categoria); 2014/15: Aibi Fogliano, capo allenatore U20 femminile e vice allenatore serie B femminile. Basket Aquileia, capo allenatore U13 femminile; 2015/16: Aibi Fogliano, capo allenatore U18 e U20 femminile e
vice allenatore serie B femminile; 2016/17: Libertas Cussignacco, capo allenatore serie C femminile. Le dichiarazioni di coach Tomat: «Sono davvero contento di essere stato chiamato dal presidente de Biase e di intraprendere questa nuova ed entusiasmante esperienza con la Libertas Basket School. Devo ammettere che non me l’aspettavo, è stata una bellissima sorpresa. Mi impegnerò per dare il mio contributo alla società e alla squadra nel raggiungimento di quelli che saranno i nostri obiettivi stagionali.
LIBERTAS FVG AL SERVIZIO DELLE SOCIETÀ SPORTIVE Approdare in serie A2 femmi-
TA N TI JUDO B UON I MO TIVI P ER AFFILIARSI BARDUS E PITIS ! VINCONO A STRASSWALCHEN
JUDO
GIURIATI FA SCUOLA A VITTORIO VENETO
■ Grande successo per l’iniziativa di carattere culturale organizzata dall'Istruttore Fabio Tonon del Judo Vittorio Veneto che ha coinvolto una quarantina di judoka alla scoperta delle origini del Judo, sotto la guida esperta del Maestro Giancarlo Giuriati. La lezione, durata circa 3 ore, ha analizzato ed approfondito alcuni grandi temi della tradizione che legano il Judo, oggi conosciuto come sport, alla sua matrice marziale di Budo. La nascita e la necessità di fare le prese, il
corretto utilizzo delle armi ed il relativo passaggio da tecniche armate a quelle a corpo libero hanno suscitato molta curiosità e fornito una migliore prospettiva sulla storia e sulla filosofia della disciplina fiore all’occhiello dell’associazione affiliata Libertas. L’interesse suscitato ha spinto gli stessi partecipanti a richiedere ulteriori incontri, che probabilmente inizieranno già dal prossimo luglio, al fine di continuare questo importante percorso di crescita.
DOVA | MILANO | PRATO
nile penso che sia una grande possibilità: non conosco bene il campionato se non da quanto visto dall’esterno, ma spero di fare un bel lavoro. Affiancherò Malì Pomilio e ne sono davvero onorato. Cercherò di aiutarla nel meglio delle mie possibilità».
■ I a co p o B a rd u s e Andrea Pitis tornano da Strasswa l c h e n in Austria con l’oro al collo. I due giovani del Judo Ku roki hanno combattuto rispettivamente negli under 14 e negli under 12 nell’Internationales Pfingstturnier organizzato dall’Union Raika Flachgau e che si è svolto a Strasswalchen nel salisburghese. Quattro le vittorie di Bardus e tre quelle di Pitis in una gara veramente esaltante. Buono anche l’esordio internazionale di Denis Pezzetta negli under 12 che ha chiuso al 7° posto con una bella prova di coraggio. Tecnico a Strasswalchen Tiziano Tieppo.
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CURIOSITÀ
a cura di STEFANO OSSO
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i solito in Friuli, per “zona delle risorgive”, si intende quella fascia che va da Codroipo alla laguna di Grado e Marano, ma in realtà anche l’area a ovest di Gemona, da Osoppo alle pendici del monte Prat, è ricchissima di sorgenti di acque limpide e fresche, tanto che nell’area dell’ex molino del Cucco c’è un grandissimo allevamento di trote. L’itinerario che proponiamo in questo numero, va alla scoperta di questa area con un percorso lungo ma facile e che attraversa territori ricchi di bellezze naturalistiche, come la riserva naturale del lago di Cornino, con l’area di tutela e ripopolamento dei grifoni, e il percorso storico–naturalistico del CAI di Osoppo sulla riva sinistra del Taglia-
mento. Partendo da Gemona, passeremo prima per le zone alluvionali della destra Tagliamento e poi per quelle delle risorgive di Bars, a sud di Osoppo. Anche l’incantevole lago di Cornino — che incontreremo lungo lungo la via — pur essendo a poca distanza dal fiume, è alimentato da sorgenti sotterranee: le stesse che sgorgano sull’altra riva. La partenza dalla stazione di Gemona rende inoltre questo tracciato una piacevole variante per chi percorre la ciclovia FVG–1 “Alpe Adria”. Infine, percorrendo queste strade, il pensiero di ogni ciclista non può non andare al grande ciclista del passato Ottavio Bottecchia, primo italiano a trionfare per ben due volte al Tour de France, che qui morì in circostanze poco chiare.
Lungo la provinciale 41, mezzo chilometro dopo Peonis, in una spiazzo sulla sinistra, c’è il monumento dedicato a Ottavio Bottecchia il grande ciclista noto come “Muratore del Friuli”, trovato qui agonizzante il 3 giugno del 1927 e morto 12 giorni dopo. Il motivo del decesso non è stato mai chiarito definitivamente e la sua morte è ancora avvolta nel mistero. Dopo aver combattuto nella 1ª guerra mondiale tra i bersaglieri ciclisti, partecipò nel 1923 al giro d’Italia arrivando quinto. La sua fama però è dovuta al Tour de France dove si classificò secondo nel 1923 e vinse consecutivamente le due edizioni del 1924 e del 1925.
Descrizione giro Si parte dal parcheggio della stazione di Gemona e si prende via Dante fino al supermercato dove si svolta a sinistra sulla ciclabile che costeggia la roggia e gli impianti sportivi. In via Praviolai si svolta a destra e in via Sacra si scende a sinistra verso l’ospedale. Si imbocca quindi via San Pietro sulla destra e quindi si prosegue su via Braulins e su via della Turbina fino a passare il Canale Ledra. Si svolta a sinistra su via Roste e quindi ci si dirige verso Braulins passando il Tagliamento. Alla prima rotonda si prende la terza uscita e alla successiva rotonda si prende la seconda uscita per imboccare lo sterrato nei pressi della cappella. Si prosegue sempre dritti scendendo il Tagliamento fino a un bivio dove ci si mantiene a destra verso il canale Leale. Dopo 500 metri si arriva al canale che si risale fino alla passerella. Traversato il canale Leale si svolta a sinistra sulla provinciale 41 che si percorre fino a Cornino. Prima del distributore si svolta a sinistra in direzione Majano e alla successiva rotonda, dopo aver traversato il Tagliamento, si prende la seconda uscita. Dopo il ponte
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sul Ledra si prende la prima a sinistra e dopo un chilometro, in prossimità di una casa, ci si mantiene a destra. Passata la ferrovia si svolta a destra, al successivo bivio ancora a destra sino all’incrocio di strade bianche dove si va a sinistra verso gli allevamenti di trote. Arrivati alle vasche si passa il ponte e ci si dirige verso nord. Poco prima della capanna dei pescatori si svolta a sinistra e quindi ci si mantiene sempre a destra fino ad incontrare nuovamente la ciclovia FVG-1 che si imbocca svoltando a sinistra. Dopo poco più di due chilometri di rettilineo su sterrato si svolta a destra e quindi si prende via San Martino, la prima a sinistra, verso Osoppo. Si risale il parco del Tagliamento fino a una cava di ghiaia, dove si svolta a destra e poi a sinistra passando sotto l’autostrada. Si prosegue su via Cartiera e quindi su via Armentaressa fino a imboccare a destra via Case Bianche. In fondo alla strada si svolta a sinistra per svoltare a destra, dopo un chilometro, su via Burgi. Aggirato il centro commerciale “le Manifatture”, si passa sotto la ferrovia e si torna al punto di partenza.
DAL SATELLITE UDINESECALCIO Tutta la zona del giro è coperta dettagliatamente dalle cartina 1:25.000, foglio “020 – Prealpi Carniche e Giulie del Gemonese”. La traccia per il GPS del percorso e la mappa sono invece disponibili su https://www.bikemap.net/ it/route/4031344-risorgive-di-bars/
Alla scoperta delle
“CHIARE, FRESCHE E DOLCI ACQUE” delle risorgive di Bars INFO UTILI Il giro è lungo 41,3 km è praticamente tutto in piano e si snoda su strade asfaltate o bianche. Non presenta particolari difficoltà e può essere percorso sia in mountain bike che in city bike. Il periodo migliore va dalla primavera all’inizio dell’inverno. D’estate c’è comunque parecchia ombra e l’itinerario si svolge per gran parte sotto agli alberi. Il Tagliamento a portata di mano consente di rinfrescarsi e in ogni caso i numerosi corsi d’acqua fresca e limpida offrono refrigerio nelle giornate più calde. Punti d’appoggio si trovano a Gemona, Osoppo, Trasaghis e comunque un po’ lungo tutto il percorso. Il tratto sulla provinciale 41 è molto frequentato da ciclisti in bici da corsa mentre su della lungo la ciclovia FVG–1 Alpe Adria c’è generalmente “traffico” di cicloturisti. In caso di piogge nei giorni prima, dall’allevamento di trote si può seguire la FVG–1 fino a Osoppo in modo da evitare i tratti più fangosi.
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