n° 12 TremilaSport 17 06 2015

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TUTTO LO SPORT DEL FRIULI VENEZIA GIULIA A 360 GRADI

magazine

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17|06|2015

w w w. t re m i l a s p o r t . c o m

PASIANESE A RISCHIO SCOMPARSA pag 8

ECCELLENZA

VARUTTI, SEGNERò PER IL FLAIBANO pag 12

judo

SORAYA REGINETTA DEL TATAMI pag 36

acqua

BOOM PAG 39

IMPRESA DELLA PALLANUOTO TRIESTE CHE TORNA IN A1 DOPO 53 ANNI

RAY PETRONIO

Leader di una Pallanuoto Trieste che ha centrato la promozione in A1 battendo Siracusa


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SOMMARIO

39

12|15

17|06|2015

7

20-21 UDINESE

7 SERIE D

CALCIO

8-9 ECCELLENZA

10 PROMOZIONE

11 PRIMA CATEGORIA

12 SECONDA CATEGORIA

13 TERZA CATEGORIA

14-15 GIOVANILI 16-17 CARNICO

18 CALCIO A 5

19 FEMMINILE

32-33 BASKET 34-35 VOLLEY 39 PALLANUOTO

27

36-37 ALTRI SPORT

RUBRICHE

Le belle di Tremila Sport: Ludovica Misdariis

22-23 AMARCORD 27-30 L E BELLE DI TREMILASPORT

26 NONSOLOSPORT

44-45 MONDO LIBERTAS 46-49 G LI ITINERARI DI TREMILASPORT

36

SORAYA LURI MERET Recuperto l'infortunio alla spalla, la judoka bujese guarda ora all'Europa Cup

FOTOGALLERY 24-25 TOP TREMILA 50-51 MONDIALI CSIT TremilaSport+ | 17 06 2015 | 03


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EDITORIALE

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TUTTO LO SPORT DEL FRIULI VENEZIA GIULIA A 360 GRADI

magazine

12|15

17|06|2015

w w w. t r e m i l a s p o r t . c o m

PASIANESE A RISCHIO SCOMPARSA

La pallanuoto triestina si unisce alle vip dello sport regionale

U

pag 8

ECCELLENZA

VARUTTI, SEGNERò PER IL FLAIBANO pag 12

judo

SORAYA REGINETTA DEL TATAMI pag 36

ACQUA

BOOM PAG 39

IMPRESA DELLA PALLANUOTO TRIESTE CHE TORNA IN A1 DOPO 53 ANNI

RAY PETRONIO

Leader di una Pallanuoto Trieste che ha centrato la promozione in A1 battendo Siracusa

n'altra squadra regionale si unisce al già cospicuo lotto delle vip che fanno del Friuli Venezia Giulia una realtà sportiva di eccellenza soprattutto nel rapporto popolazione-campioni. La Pallanuoto Trieste conquista infatti la serie A dopo 53 anni di assenza e il capoluogo giuliano esplode di gioia. Ad un successo così il nostro giornale non poteva non dedicare la copertina, proponendo all'interno un servizio con uno per uno i profili dei protagonisti dell'impresa. Nella prossima stagione l'obiettivo primo sarà quello di mantenere la categoria, dice il club alabardato, un profilo basso che può sottintendere altre speranze inespresse. E a proposito di campioni, ecco la doppia pagina fotografica sul Top Tremila, il grande incontro con gl assi regionali organizzato alcuni giorni fa dalla nostra testata in collaborazione con il Centro benessere Aquarius di Magnano in Riviera: scorrendo le immagini con i volti dei protagonisti, ci rendiamo conto dell'alto livello dell'evento che ha suscitato unanime approvazione in chi l'ha seguito o vi ha partecipato e della fortuna che abbiamo portato ad alcuni, con le buttriesi delle bocce a diventare campionesse d'Europa e lo judoka Matteo Medves a conquistare un prestigioso bronzo tra i senior. Lo sport di squadra ha ormai chiuso i battenti stagionali a vari livelli e imperano i "si dice" di mercato: voci cui Tremilasport immancabilmente presta orecchio, proponendole, veritiere o meno che siano, ai nostri affezionati lettori. Così come, forti del gradimento di chi ci segue, proponiamo di volta in volta una bellezza muliebre fra le molte che, come i campioni, la nostra Regione sa esprimere: ecco dunque un'ex ginnasta dell'Asu, Ludovica Lucrezia Misdariis, che lasciata la palestra agonistica sta ottenendo un alto gradimento in passerella e negli studi fotografici in virtù della sua grazia vagamente esotica. Chi invece sta continuando a darci dentro in palestra, e più precisamente sul tatami, è la judoka Soraya Luri Meret, cui dedichiamo un servizio particolare e speriamo beneaugurante in vista dei prossimi impegni nazionali ed internazionali.

Il Direttore Edi Fabris

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Questo numero è stato chiuso in redazione mercoledì 17 giugno 2015.

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TremilaSport+ | 17 06 2015 | 05


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SERIED

LUCA COLOMBERA

«DE AGOSTINI

È COME UN PADRE»

Il difensore è tra i primi ad essere stati confermati dal tecnico del Tamai per la prossima stagione: «Orgoglioso di restare»

F

reschissimo di conferma nella sua amata Tamai, Luca Colombera, difensore classe '90, sottolinea la forza di un gruppo speciale: "È anche grazie alla nostra coesione che siamo riusciti a raddrizzare la situazione quando eravamo ad un passo dai play-out". Al giro di boa la situazione si prospettava diversa: "Dopo il girone di andata speravamo di chiudere la stagione con belle soddisfazioni, invece le cose si sono complicate. Bisogna sottolineare che riprendere le redini quando le cose vanno male non è semplice: noi abbiamo dimostrato gran carattere - prosegue il pilastro della retroguardia delle Furie Rosse - invertendo la rotta dei brutti risultati e delle brutte prestazioni di quel periodo". D: Felice del rinnovo? «Sono contentissimo e non vedo l'ora di partire con il mio terzo anno. Sono felice della fiducia che la società ha riposto in me e spero di ripagarli con ottime prestazioni». D: Facendo un re soconto dell’annata appena conclusa, quali pensi siano stati i punti salienti? «Abbiamo centrato l'obiettivo minimo prefissato dalla società ma c'è rammarico: il nostro girone d'andata era stato ottimo, viaggiavamo in zona play-off e ci aspettavamo di raggiungere la salvezza in anticipo non di certo negli ultimi 90 minuti. È stata una stagione un po' sfortunata nel complesso: forse talvolta è mancata la voglia di vincere, quel pizzico di forza in più, e ci sono stati troppi pareggi. Comunque abbiamo evitato il vortice dei play-out grazie al lavoro collettivo». D: C'è stata una partita "della svolta"? «Senza dubbio il ritorno a

Marano: era un periodo nero, fatto di sconfitte, ma la prestazione di quella giornata, al di là del risultato (2-1 per l'Alto Vicentino, ndr), ci ha dato le motivazioni giuste e la consapevolezza di poter ribaltare il periodo di grossissima difficoltà che stavamo vivendo. Non a caso la partita successiva, con l'Union Pro, abbiamo subito ripreso i 3 punti». D: Quale squadra ti ha stupito di più? Un giudizio sulle nostrane? «Parlare del Padova è scontato: uno squadrone che sarebbe da considerare a parte, hanno strameritato. A mio giudizio bisogna elogiare la Sacilese che ha fatto un campionato splendido raggiungendo bellissimi traguardi. Il Fontanafredda ha disputato più o meno il nostro stesso campionato, salvandosi rispetto a noi con una giornata d'anticipo, e da neo promossa c'è da complimentarsi con loro. Per Kras e Triestina purtroppo non è semplice capire le varie situazioni perché bisognerebbe viverle dall'interno, ma posso dire di essere contento per gli alabardati e la loro salvezza: meritano come minimo questa categoria». D: Obiettivi della prossima stagione? «L'obiettivo minimo resta sempre conservare la serie D. Sarebbe bello poter raggiungere questo step con maggiore anticipo così da potersi dedicare a qualche obiettivo ulteriore». D: Mister De Agostini è una figura chiave per te? «È quello che mi ha lanciato, lo conosco da anni e mi ha sempre dato fiducia. Ho uno splendido rapporto con lui e so che il mio rinnovo col Tamai è anche frutto della sua volontà: la mia permanenza qui la devo ad una guida importante come

CONFERMATO

Il difensore classe 1990, Luca Colombera, pupillo di Stefano De Agostini, anche il prossimo anno vestirà la maglia delle Furie Rosse.

lui. Ci ha dato una bella scossa arrivando e ci ha accompagnato alla salvezza». D: Quest'anno ti sei anche tolto la soddisfazione del gol… «Sì, ma non sono un bomber possiamo fare anche a meno di parlarne (ride, ndr). Scherzi a parte, sono a quota 3 reti in

categoria, ma ne porto uno nel cuore: prima stagione di serie D a Sacile, era il derby d'andata contro il Pordenone, e ho fatto il gol vittoria con un gran pallonetto (finì 1-0, ndr). La partita era speciale quindi la soddisfazione di quel giorno la ricordo con molto piacere». (l.f.) TremilaSport+ | 17 06 2015 | 07


NICHOLAS VARUTTI

SEGNERĂ’ PER IL FLAIBANO Prime parole da attaccante dei gialloneri per l'ex bomber del Rivignano, convinto dal progetto e dal tecnico Max Rossi

8 | 08 08 | 1704 062015 2015| |TremilaSport+ TremilaSport+


ECCELLENZACALCIO

D

iventare papà è una delle cose più belle che possano capitare nella vita di un uomo. Nicholas Varutti, classe '87 e professione attaccante, l'ha da poco scoperto e, per poter stare il più possibile accanto alla sua piccola, ha deciso di cambiare casacca. Dal Rivignano al Flaibano, un passaggio particolare: le due squadre sono quelle che hanno dominato il girone A di Promozione nell'ultima stagione conquistando rispettivamente la vittoria finale e la seconda piazza. I gialloneri si sono però guadagnati l'accesso alla categoria superiore in seguito ai play-off ed incontreranno nuovamente la squadra di mister Corosu, ma l'attaccante assicura: "Avevano già provato a convincermi prima del passaggio in Eccellenza". Con oltre 80 gol all'attivo la nuova vita di bomber Varutti riparte in maniera speciale. D: Un resoconto delle tue annate a Rivignano. «Nel 2004/2005 ho esordito con loro: è stato il mio primo anno in Serie D. Quella stagione la ricordo con piacere per il gol salvezza realizzato nello spareggio con il Montebelluna. L'anno successivo, nonostante la retrocessione, siamo stati ripescati, cosa che invece non è accaduta al terzo anno: sono state annate splendide. Poi le nostre strade si sono divise per due anni: Torviscosa prima, Tolmezzo poi, e anche in questa circostanza ricordo piacevolmente i gol salvezza. In seguito il mio riBOMBER torno a Rivignano: Nicholas Varutti in azione in tre anni di Promouna delle sue ultime gare con la zione, un anno di maglia del Rivignano. Eccellenza e il più recente, in Promozione, chiuso con la vittoria del campionato». D: Ora sei papà di una splendida bambina: quanto ha influito questo evento nella tua scelta di cambiare maglia? «Quest'anno ho fatto una scelta di vita: un mese e mezzo fa è nata Noah, mia figlia, e per motivi di distanza ho deciso di trovare una soluzione che mi consentisse di stare più vicino alla famiglia. Ridurre i 60 km fra andata e ritorno che mi separano da Rivignano e ci tengo a precisare che in 8 anni non mi sono mai pesati - è diventata una priorità per poter stare più tempo a casa ed aiutare mia moglie. Ora ho delle responsabilità ben più grandi rispetto a quelle nel rettangolo verde: sono contento della scelta che ho fatto».

A Rivignano sono stati gentilissimi, hanno capito i motivi della mia scelta D: A livello calcistico invece cosa ti

ha convinto del progetto Flaibano? «Sono andato a parlare con loro incuriosito, era da un pezzo che si dicevano interessati, a prescindere dal loro passaggio in Eccellenza. Ho parlato con Max Rossi, allenatore che conosco e che ha un atteggiamento propositivo, a cui piace il gioco offensivo: senza dubbio questo è stato un punto a loro favore, vista la mia propensione alla ricerca del gol. La società poi non è stata da meno: è il loro primo anno in questa categoria e le loro ambizioni sembrano andare oltre la semplice salvezza. Mi hanno convinto anche per questo: c'è forte entusiasmo». D: Con loro due match emozionanti in questa stagione… «All'andata abbiamo perso 3-1 ma è stata una partita equilibrata: la differenza l'hanno fatta i loro attaccanti capaci di sfruttare al meglio gli episodi. Nel ritorno, invece, rigore mio e vantaggio durato pochi secondi, visto che hanno trovato il pareggio immediatamente. Nel complesso si sono sempre viste due squadre che lottavano per riuscire a stare davanti: non a caso sono entrambe meritatamente salite di categoria». D: E a Rivignano come l'hanno presa? «Alla società avevo già parlato della mia situazione familiare: sono stati gentilissimi ed hanno capito, accettando la mia decisione. Poi chiaro, qualche compagno mi prende in giro con qualche battutina vista la mia destinazione (ride, ndr), ma è tutto fatto in tono scherzoso. Ho sempre avuto un rapporto speciale con tutti, Claudio Paroni, in primis, quindi li ringrazio per aver compreso le mie esigenze». D: Obiettivi personali? «Quest'anno ho realizzato 13 gol ma alla quinta giornata, nel derby col Teor, ho subito un brutto infortunio alla caviglia che mi ha tenuto fuori 3 mesi. Ho dovuto recuperare, sono rientrato ad una manciata di minuti dalla fine dell'andata e comunque è stato un problema che ha lasciato strascichi. Stagione sfortunata, sì, ma già da settembre conto di fare più gol possibili per dare una mano alla squadra e contribuire alla realizzazione di tutti gli obiettivi: se mi hanno voluto è perché da me vogliono i gol». Luca Feole

cuRIOSITÀ Nichola Varutti è uno che di gol se ne intende, e che proprio per i gol si è fatto conoscere in regione. Ma forse non tutti sanno che è stato ad un passo dall'approdare nei professionisti. «Dopo la prima stagione al Rivignano ero andato in ritiro con la Sangiovannese, in C1. Purtroppo per problemi contrattuali ed incomprensioni tra la società e il mio procuratore sono tornato qui prima della firma, con la speranza di riprovarci la stagione successiva. Invece alla prima partita di Coppa ho subito un grave infortunio all'occhio che mi ha tenuto fuori 6 mesi: si sono così ridotte le chance per tornare a mettermi in gioco nei professionisti. Un peccato, ma sono comunque felice del mio percorso».

TremilaSport+ | 17 06 2015 | 09


CALCIOPROMOZIONE

Il Sevegliano riparte da Alessandro Orlando ma rischia di perdere pezzi pregiatI. Il Pravisdomini prende De Nadai dal Chions

A

COLPACCIO La palma del miglior colpo di mercato finora messo a segno spetta alla Sangiorgina, che si è assicurata Enrico Tardivo.

lla Sangiorgina impazza il mercato estivo. I biancocremisi, che hanno da tempo confermato in panchina Massimo Scarel, hanno fatto un autentico colpaccio in mediana prendendo l’ex Pordenone, Enrico Tardivo. Per l’attacco è invece fatta per Mattia Pascoletti in arrivo dalla Virtus Corno, con conseguente ritorno alla base di Marco Pines Scarel. Per la difesa il nome caldo è quello di Marco Rossi, fresco di addio all’Ancona, con Enzo De Nicolò, libero dopo il ko del Real Udinest, come alternativa. Più difficile è arrivare a Davide Caldato. Il Brian ha confermato in panchina Massimo Muzzin, mentre il Sevegliano, che sarà ancora guidato da Alessandro Orlando, rischia di perdere due pezzi da novanta: si tratta di Raffaele Buiatti, finito nelle mire del Santamaria, e di Luca Buonocunto, prossimo sposo del Ronchi. A Flumignano sono vicine le conferme di Piani, Basello e Coradazzi. In porta, visto l’addio di Ciroi, i rossoblù si stanno muovendo per Alessandro Tessarin della Torreanese. Cominciano i primi movimenti in casa Aurora Remanzacco. Non è ancora ufficiale ma quasi sicuramente anche il prossimo anno Paolo D’Odorico guiderà i rossoblù. Nel taccuino degli uomini mercato di Remanzacco c’è in primis Michele Ciriaco, liberatosi dal Real Udinest. Molto vicino anche Gabriele Miano, della Torreanese, e Lorenzo Puddu che lascerà la Sanvitese e potrebbe riabbracciare il fratello all’Aurora.. Tra i partenti, Emanuele Iussig, che dovrebbe finire al Lumignacco, e il veterano Tiziano Nicolettis, che ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo. Accordo raggiunto tra la Pro Fagagna e Stefano Vuanello, che andrà

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LA SCHEDA

SANGIORGINA, COLPO TARDIVO

SIMONE SANTAROSSA Difensore classe 1987 del FiumeBannia, Simone Santarossa è uno dei pezzi pregiati del mercato estivo. L’ex pupillo di Pino Vittore a Cordovado e Chions, potrebbe infatti non rimanere alla corte di Loris Corba. Molte le pretendenti, ma in pole position al momento c’è l’ambizioso Casarsa, fresco di promozione.

a sostituire Francesco Pecile, diretto al Chions. Spostandoci nel pordenonese il Pravisdomini per la panchina ha scelto Gianluca Rorato e ha trovato l’accordo con Marco De Nadai, in uscita dal Chions; ai saluti Luiz Carlos Zanutto e Tommaso Pavan, passati al Portogruaro di Pino Rauso. Il Casarsa sta sta seguendo molto da vicino la situazione legata a Daniele Bassetto, del Torre. Fari puntati anche su Martino Fasan e Danilo De Zorzi: per lui, che dei gialloverdi è stato anche capitano, sarebbe un ritorno. Intanto a Bannia si registrano i ritorni alla base di Imer Dedej, alla Sanvitese, Imad Belferza, al Cordenons, e Gianluca Barbui, al Pramaggiore, mentre i cugini del FiumeBannia confermano Mauro Volpatti e Davide Francescutto, ma rischiano di veder scappare il difensore centrale Simone Santarossa. Nel goriziano, la Pro Romans ripartirà dal nuovo tecnico Nicola Trangoni e sta per chiudere per Tommaso Paravano e Andrea Buttignaschi, mentre a Trieste il neopromosso Sistiana sta sondando il terreno per Stefano Cannone del Trieste Calcio. (m.m.)


PRIMA CATEGORIA CALCIO

FuSIONI & RITIRI

COMINCIANO

LE GRANDI MANOVRE Tarcentina e San Quirino preparano già i grandi colpi

S

e fino a qualche mese fa pensare ad una Tarcentina senza il bomber Simone Motta sembrava un’eresia, oggi comincia a girare più di qualche voce che vede il futuro dell’attaccante lontano da Tarcento. Intanto i canarini cominciano a muoversi sul fronte entrate: l’obiettivo numero uno per la difesa è Fabio Biundo, liberatosi dopo la fine del Real Udinest, mentre è vicinissimo all’accordo Beppe Mazzeo, della Reanese. Alla voce partenze, Roberto Stella lascerà il calcio giocato, mentre è ancora in bilico la posizione dell’esterno Alberto Canola. Per la panchina, dopo l’addio a Raffaele Maisano, sono in lizza Marco Peressutti, reduce dall’ottimo campionato alla guida (per quasi tutta la stagione) della Fulgor, e Giorgio Vuanello, voglioso di riscatto dopo il campionato concluso a Colloredo. Nella Bassa, potrebbe verificare un vero e proprio esodo da Aquileia, che ha confermato in panchina Ivan Lepre, ma rischia di veder partire alla volta di Fiumicello i fratelli Enrico e Gabriele Marega, Gherry Moos, Alberto Di Just e Daniel Cirino, mentre a Udine Ivan Cigaina e il Bearzi si sono divisi. Il club udinese per la successione del tecnico ha scelto Claudio Fortunato, che ha lasciato i Grigioneri. Alla Reanese, il presidente Scilipoti è fortemente deciso a puntare su un cavallo di ritorno per sostituire il partente Peressotti. Il prescelto è Paolo Michelini, lo scorso anno alla Risanese. La Serenissima Pradamano ha messo gli occhi sul difensore Federico Vizzutti, il cui cartellino è di proprietà del Riviera, mentre Lorenzo Berlasso ha cominciato a individuare i giocatori adatti a rinforzare il suo Codroipo. Per l’attacco il nome caldo è quello di Enrico Dalla Torre, che tanto bene aveva fatto sotto la sua gestione al Caporiacco. Possibile anche l’approdo dell’esterno del Gonars Johnny Pascolo.

QUI PORDENONE

Nel pordenonese la società più attiva è il San Quirino: il direttore sportivo Gasparotto avrebbe già strappato il sì di Giulio Corazza, classe ’91 in arrivo dall’Aviano, del portierone del Maniagolibero, Francesco Moras, di Dennis Della Pietra e di Matteo Rochira, ex Tre S Cordenons. Il Corva ha trovato in Norman Giacomini il suo nuovo presidente. Primo acquisto degli azzanesi il centrale difensivo Emilio Mazzeo, mentre il Vallenoncello si è portato a casa Giovanni Lupo (difensore) e Mattia Del Bel Belluz (portiere), in arrivo dal Futuro Giovani. Con loro anche Cristian Durofil, centrocampista ex Tiezzo. I prossimi obiettivi sono Edi Mantellato e Simone Antonel, liberatisi dai Falchi, mentre sfuma il possibile accordo con David Grueso che ha scelto di restare al Villanova dove farà coppia d’attacco con il neoacquisto Abraham Antwi, in arrivo da Corva..

QUI GORIZIA

La Cormonese riabbraccia Erik Fabbro, mentre l’Azzurra Premariacco ha messo nel mirino il centrocampista Pasquale Ferraro, della Torreanese, e punta a portare in rosa qualche giocatore di esperienza per garantire un campionato tranquillo alla squadra nella nuova serie. Il Sovodnje nell’anno del suo sessantesimo anniversario riparte da Fabio Sambo. Una continuazione alla guida tecnica che però potrebbe non perpetuarsi nel mercato, visto che si attendono parecchi movimenti. La volontà della dirigenza isontina è quella di ripartire con alcuni senatori a cui affiancare un folto gruppo di giovani, con l’obiettivo di svecchiare la rosa. Tra i cavalli di ritorno Jacopo Caudek, mentre la dirigenza del Sovodnje annuncia la creazione di una formazione juniores già per la prossima stagione. (m.m.)

La fusione tra Prata e Falchi ora è realtà. Il club, nato nelle scorse ore si chiamerà Prata Falchi Visinale e giocherà a Prata il campionato Promozione e Juniores, mentre lascerà a Visinale le formazioni giovanili. Tecnico della prima squadra sarà ancora Alessandro Giavon, mentre verrà liberato Raffaele Moro, sulla panchina dei Falchi la scorsa stagione. Una fusione che ha avuto come primo effetto la promozione in Seconda dello Sporting Sarone. Da Visinale ovviamente tante le partenze: il difensore Gabriele Gianotto pare aver già trovato l’accordo col Corva, squadra in cui potrebbe ritrovare Gabriele Pegoraro, qualora non andasse in porto la trattativa con l’Azzanese. Marco Calderan passerà all’Orcenico, mentre la Gorghense ha già avviato le trattative con Andrea Da Rold, Eddy Vettori e Marco Gaggiato. Per due squadre che si fondono ce n’è una che scompare. Il Real Udinest, infatti, non si iscriverà al prossimo campionato di Promozione. Non è dunque andata in porto alcuna fusione con altri sodalizi della zona, e la prima squadra della formazione udinese chiude quindi i battenti. Resterà il settore giovanile, con l’aggiunta molto probabile della formazione juniores. Una notizia che avrebbe potuto fare la gioia del Breg, primo nella lista degli aventi diritto al ripescaggio in Promozione. I carsolini, che intanto hanno salutato il mister Lorenzo Cernuta, non accetteranno però il ripescaggio. È questa la voce che trapela dal Carso con il club di Dolina che dovrebbe rifiutare la promozione a tavolino per il secondo anno consecutivo. Per il sodalizio del Carso l’unica promozione accettabile è quella conseguita sul campo. TremilaSport+ | 17 06 2015 | 11


Foto: Ilaria Metus

CALCIOSECONDACATEGORIA CALCIOUDINESE

LA PASIANESE RISCHIA DI SCOMPARIRE Una settimana per risolvere i problemi dopo l'addio di Venier.

PASIANESE A UN BIVIO

“Sono stato lasciato da solo e per questo dico basta”. Il Presidente Venier lascia il comando della società. Prossima settimana verranno convocati i giocatori

È

L'ADDIO Ermanno Venier ha rassegnato le dimissioni dalla carica di Presidente della Pasianese.

corsa contro il tempo per salvare la Pasianese. Una settimana forse, non di più. Dopo di chè i giocatori saranno lasciati liberi di andarsene. Il ciclone Venier si abbatte su Pasian di Prato. Il numero uno della società ha detto stop “Troppe spese, lascio Pasianese e Polisportivo”. Una decisione che pare irrevocabile, al momento “E’ una scelta convinta. Per il momento non ho alcuna intenzione di cambiare idea”. “Purtroppo – spiega Venier – sono venuti meno gli ideali e lo spirito che mi avevano trascinato nel percorso con grande entusiasmo”. Un colpo duro per la squadra che milita in Seconda Categoria dopo un campionato quasi ai vertici con una promozione in Prima sfiorata nelle ultime giornate. D: Cosa è successo Presidente?

“Una serie di fattori esterni hanno inciso nella mia scelta nell’arco di tutta la stagione. Non è stata una decisione presa all’ultimo secondo” 12 | 17 06 2015 | TremilaSport+

“Una serie di fattori esterni hanno inciso nella mia scelta nell’arco di tutta la stagione. Non è stata una decisione presa all’ultimo secondo. Ho fatto il Presidente perché spinto dall’entusiasmo e per portare la mia esperienza alla società. Ma quando alcuni principi, che ritengo sacri, sono venuti meno allora ho deciso che era l’ora di chiudere definitivamente la porta. Sono stati lasciato da solo, a partire dall’amministrazione”. D: Ci spieghi meglio “Non ho avuto una goccia di contributo negli ultimi quattro anni per la gestione della Polisportiva. E con il crollo degli sponsor e i costi che lievitano lei può immaginare cosa vuole dire portare avanti una società. Come si fa a tenere i bilanci in regola? Alla fine uno si stanca e dice basta”. D: Ma ci sarà stata la cosiddetta goccia che ha fatto traboccare il vaso “Sul campo sportivo è stata fatta una struttura per il ricovero di trattori. È arrivata una denuncia

da parte dell’opposizione politica che ha rilevato degli abusi edilizi e la denuncia si è concretizzata nello smantellamento. Lì è stata la prima grande ferita profonda. Ho visto poi che nessuno si interessava delle problematiche societarie. Questo mi ha tolto l’entusiasmo e la voglia di restare” D: Cosa accadrà della Pasianese? “Mi auguro che ci sia qualcuno pronto a rilevarla, magari un gruppo di paesani che si mette d’accordo e ha intenzione di iniziare questa nuova avventura con un nuovo Presidente. Ma finora nessuno si è presentato alla mia porta.” D: Altrimenti? “Altrimenti le cose rischiano di complicarsi e la società è destinata a sparire. Spero che la comunità dopo queste mie parole si mobiliti per salvare la Pasianese. Ai giocatori ho detto di attendere e stare in stand by ancora una settimana. Poi li convocherò e ognuno sarà in caso libero di andare dove vuole”. (D.V.)


TERZA CATEGORIACALCIO UDINESECALCIO

IL PUNTO SUL CALCIOMERCATO

FOCUS

Sembra essere giunta al termine l’avventura di mister Cigaina sulla panchina del Bearzi, neo promosso in prima categoria. Rumors sempre più insistenti danno come prima guida della prossima stagione mister Fortunato in procinto di lasciare i Grigioneri. L’altra neo promossa, questa volta in seconda categoria, il Forum Julii pare aver scelto Vosca come tecnico per la stagione ventura.

Il Chiavris dopo la retricessione punta ad un immediato ritorno in Seconda

Foto: Ilaria Metus

Nel frattempo paiono confermati sulle panchine Pidutti all’Atletico Grifone, Piccolo all’Azzanese, Bozzer al Calcio Aviano, Moro al Ceolini, Fabiani al Comunale di Lestizza, Zanutta alla Maranese, Sartore al Flambro, Terpin al Ruda, Varacchi al San Canzian, Cumin alla Serenissima Pradamano, Crovatto allo Spilimbergo, Geissa al Tre Stelle, Bortolussi all’Union Smt e Zambon al Virtus Roveredo. Il Moruzzo ha scelto invece il successore di Trangoni, che dopo le due splendide stagioni, è approdato alla Fulgor. Sarà Pirrò. Via libera invece alla fusione tra il Prata e i Falchi (squadra che militava in Terza Categoria lo scorso anno). Il nuovo sodalizio si chiamerà Prata Visinale Falchi e giocherà in Promozione. Si avvera così così la mega fusione “del mobile”. La prima squadra giocherà a Prata, mentre il settore giovanile dovrebbe trovare casa a Visinale.

LA GIRANDOLA DI PANCHINE In terza categoria si assiste a una girandola di panchine. Segnaliamole alcune ancora in attesa di conferme: Falone alla Castionese, Longo al Fiumicello, Rosa al Maniago, Andrian al Pieris, Grillo alla Pro Staranzano, Buset al Zoppola.

RIPARTIRE DAI GIOVANI

L’

ultimo posto in classifica e la retrocessione in Terza Categoria lasciano molto l’amaro in bocca. Nel borgo udinese di Chiavris la consapevolezza che si poteva fare meglio quest’anno, ma anche la responsabilità di non fare drammi “D’altronde la palla è rotonda ed è il campo a decidere” dice il Presidente, Fernando Fino che è convinto di una cosa “Ripartiremo dai giovani”. Già perché il vivaio fa ben sperare. “Ricominciamo dalla Terza Categoria senza alcun problema, - dice - convinti che nel settore giovanile abbiamo gettato buone basi. Svolgiamo tante attività e abbiamo tante richieste di ragazzi che vogliono essere inseriti nelle diverse squadre”. D: Ci può fare un bilancio complessivo? “Purtroppo per quanto riguarda la prima squadra non è andata bene. Avevamo un collettivo molto giovane con molti ragazzi del ’92 e del ’94, più alcuni rinforzi dagli juniores. Il girone era alla nostra portata, ma abbiamo fallito. D’altronde la retrocessione fa parte di questo gioco e la accettiamo. Non è andata bene nemmeno per gli juniores, mentre siamo molto soddisfatti per il lavoro fatto con i giovanissimi. E una sorpresa

per noi è stata anche la squadra di calcio femminile. Era il primo anno che facevamo”. D: Come ripartirete il prossimo anno? “Per quanto riguarda sempre la prima squadra uno dei primi tasselli da completare sarà la scelta del mister. Deve essere un allenatore pronto a sposare la filosofia del Chiavris. Abbiamo fatto alcuni sondaggi ma siamo in attesa di risposte. Mister Vidussi resterà comunque a far parte della società anche perché quest’anno faremo gli allievi sperimentali. Avremo due squadre di allievi, oltre ai giovanissimi, agli esordienti, ai pulcini e ai primi calci D: L’obiettivo è quello di tornare in Seconda Categoria? “L’intenzione sicuramente è quello di fare bella figura e rialzare la china dopo questa stagione. E’ un obiettivo che possiamo raggiungere anche in breve tempo, ma bisognerà fare come sempre i conti con il campo”. (Da.Vi)

Il Chiavris ricomincia dal basso. Il Presidente Fino non fa drammi e annuncia: “Siamo pronti a risalire grazie ai giovani” TremilaSport+ | 17 06 2015 | 13


CALCIOGIOVANILE

Filotto negativo per le nostre regionali

Poteva essere uno storico ein plein e invece tutto si è risolto in una bolla di sapone. Pordenone, Ancona e San Luigi vengono eliminate dalle finali nazionali dopo aver accarezzato il passaggio del turno. Il Pordenone addirittura esce dal torneo per la differenza reti che premia invece la Salernitana. Tutta colpa della sconfitta contro il Novara nell’ultima giornata. I campani quindi volano in semifinale e incontreranno la Reggina. Il Novara fresco della vittoria contro i ramarri se la vedranno con il Lecce. Altra battuta d’arresto quella rimediata dall’Ancona. E brucia ancor di più se si pensa che ai ragazzi di mister Lugnan sarebbe bastato un pari contro il Mezzocorona. Invece dopo una gara dominata è arrivata la beffa a pochi minuti dal termine con un tiro dalla lunga distanza. La fortuna ha sorriso così il Giorgione che qualche settimana prima era stato battuto proprio dai biancazzurri. Infine i giovanissimi del San Luigi eliminati dalla corsa scudetto nonostante la goleada ai danni sui trentini del Mori Santo Stefano. Anche questa volta a passare il turno è il Giorgione con un punto in più rispetto alla compagine triestina. A pesare negativamente lo scontro diretto perso dal San Luigi, che si consola con l’acquisto del gioiellino De Panfilis alla Juventus (vedi approfondimento del Torneo delle Regioni)

I Giovanissimi in festa dopo la stupenda vittoria al Torneo delle Regioni.

I CAMPIONI DI CASA NOSTRA Torneo delle Regioni. I giovanissimi conquistano il titolo

A

ncora una volta. La terza in quattro anni. I giovanissimi ci hanno ormai preso gusto e conquistano l’ennesima titolo nel Torneo delle Regioni. Si è conclusa così con una vittoria in finale l’avventura delle nostre rappresentative a Milano. Un bilancio di sicuro lusinghiero che va oltre la conquista dello scettro. Agli allievi è mancata solo la zampata vincente per arrivare in finale, mentre gli juniores sono riusciti a mettere i brividi per tre quarti di gara ai pari età e padroni di casa della Lombardia, che sono andati poi a vincere il titolo. “Sapevo di avere una buona squadra, ma non sapevamo chi potevamo incontrare sul nostro cammino e quale era il valore delle altre squadre. Ci aspettavamo di fare un bel torneo – dice il mister dei giovanissimi, Albanese – ma di vincere forse no”. D: Conquistare un titolo a San Siro resterà un bellissimo ricordo…

Andrea Albanese

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“E’ stata una bellissima cosa. Complimenti all’organizzazione. Le squadre si sono presentate ancora più agguerrite visto che si giocava in quella cornice”. D: Qua si parla di campioni anche se sono ragazzi molto giovani. Ma c’è realmente qualcuno che può calcare i campi del grande calcio in futuro? “A dir la verità qualcuno ha già fatto le valigie come De Panfilis del San Luigi che è finito alla Juventus. Abbiamo dimostrato che si può vincere anche con ragazzi molto giovani. Avevamo nelle nostre fila quattro giocatori del 2001, quindi sotto età rispetto alla media”. D: Quale è stato il segreto? “Nella prima parte del torneo abbiamo dimostrato tutte le nostre qualità, poi abbiamo tirato fuori il carattere. Vi faccio due esempi. Nella semifinale vinta ai rigori con la Lombardia loro hanno sbagliato l’ultimo penalty perché in molti non volevano andare al dischetto. Da noi c’era la fila per tirare, segno che nessuno aveva paura. In finale contro il Veneto invece abbiamo subito gol all’ultimo secondo di recupero. Avrebbe ucciso chiunque. Invece dopo cinque minuti di sbandamento abbiamo dominato e ai rigori abbiamo meritato di vincere” (D.V.)

Mister Albanese “Nella prima parte del torneo abbiamo dimostrato la qualità, in semifinale e finale abbiamo tirato fuori il carattere”


GIOVANILE CALCIO

Tornei in pillole

...E IL CICLO CONTINUERÀ

Con l’arrivo dell’estate il calcio non va in vacanza. Nemmeno quello giovanile, impegnato con i tornei in tutta la regione. Gran successo per il torneo di San Canzian, dove tra i giovanissimi a spuntarla è stato l’Ufm Monfalcone che in finale ha superato il Pieris. Pieris che si è rifatto nella categoria esordienti sui triestini dell’Alabarda.

Si va verso la conferma degli allenatori delle rappresentative

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ra la domanda sorge spontanea: il ciclo di vittorie continuerà o si è chiusa una fase trionfale? Nelle prossime puntate se ne saprà di più anche che la favola sembra destinata a un lieto fine. Squadra che vince non si cambia, pare aver pensato il Presidente regionale Gianni Toffoletto, alla luce dei risultati più che lusinghieri. E la disponibilità a continuare pare essere stata data anche dai tre allenatori delle rispettive rappresentative. Insomma il matrimonio si farà. “Per l’intero movimento questo Torneo delle Regioni – dice il coordinatore tecnico Gabriele Pecile – ha segnato un bilancio sicuramente positivo. E’ stato fatto, anzi, un ulteriore passo avanti rispetto alle precedenti edizioni a conferma della bontà del lavoro e della metodologia sin qui intrapresa”. “Per quanto ci riguarda – Pecile parla della rappresentativa juniores – l’eliminazione ci ha lai giocatori sciato un po’ di amaro in bocca. Doppiamente, visto che la Lomche hanno bardia ha poi vinto il torneo. preso Purtroppo abbiamo rovinato parte alle tutto con l’ultimo quarto d’ora. rappresentative Ma ce la siamo giocata bene per tre quarti della partita”. D: E ora cosa accadrà? “Abbiamo dei contratti annuali, ma i presupposti per continuare ci sono. E anche per migliorare”. D: In che modo? “Possiamo fare ulteriori iniziative a livello di attività: stiamo pensando a raduni formativi con cadenza costante a completamento

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e integrazione di quanto stanno facendo le società. Questa è una possibilità in più per far crescere l’intero movimento così abbiamo la possibilità di vedere di più i ragazzi. Prendiamo ad esempio quanto è accaduto con i giovanissimi che hanno potuto giovarsi dell’esperienza nel torneo Gallini. Questo modello lo possiamo esportare anche nelle altre categorie. Altre regioni si stanno muovendo in tal senso. Ad esempio so che Lombardia, Veneto, Trentino e il comitato di Bolzano si erano incontrate in un quadrangolare a Peschiera sul Garda. E’ un’occasione per conoscere più da vicino i ragazzi. E noi non dobbiamo farci cogliere di sorpresa”. D: Ma le società non potrebbero arrabbiarsi? “Non penso. Credo invece che noi siamo al servizio delle società. Non sarà facile, ma con il buonsenso possiamo tutti collaborare per far crescere il movimento. Non penso che ci saranno preclusioni” (D.V.)

Va alla Pro Gorizia invece la seconda edizione di Vai in Gol dedicata ai giovanissimi. Sul campo di Moraro gli isontini si sono imposti sul San Luigi. Terza Posto per l’Unione Triestina e quarto per la Nuova Sandanielese. Infine nel torneo Memorial Bruni che ha visto per protagonisti in campo gli esrdienti, il titolo è andato al Bearzi che in finale ha battuto l’Azzurra di Premariacco, padroni di casa e organizzatori del torneo. Nella finale la Valnatisone ha avuto ragione della Serenissima Pradamano

TremilaSport+ | 17 06 2015 | 15


CALCIOCAMPIONATO CARNICO

PRIMA CATEGORIA Il primo tifoso del Cavazzo non nasconde le ambizioni del club viola

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ario Zearo è chiarissimo nel delineare il percorso del suo Cavazzo: dopo il secondo posto in campionato e la finale di Coppa persa la scorsa stagione, questa deve essere l’annata del riscatto. La via intrapresa, sinora, sembra essere quella giusta, alla luce anche del facile successo interno di sabato contro l'Edera. - Partiamo dal 6-0 contro il Bordano e dal 4-0 con l'Edera: dieci reti messe a segno e nessuna subita, un bel biglietto da visita… «Col Bordano è stata una partita abbastanza facile, con tutto il rispetto per i nostri avversari, ma la differenza in campo si è vista. Il risultato così ampio non lascia dubbi: è stato un buon allenamento per provare nuove soluzioni tattiche. Sinora abbiamo collezionato 5 vittorie, 1 pareggio ed 1 sconfitta, quindi non posso che essere molto soddisfatto». - Si può quindi dire che la caccia alla Folgore è iniziata... «Il problema è che hanno fatto questi gironi dispari e per questo, fino alla fine dell’andata, non si avrà una visione chiara e veritiera della classifica. Ci sono squadre che per via di questa anomalia hanno giocato una o due partite in meno: per me avrebbero potuto fare un ripescaggio ed equilibrare la situazione. Al di là di questo aspetto ora siamo a -1 dalla vetta e ci teniamo davvero a vincere. Dopo il secondo posto dell’anno scorso a 5 punti dal sogno è un obiettivo dichiarato. Sono abbastanza tranquillo, la rosa è ampia e vedo tutti i giocatori motivati». - Come giudica il gioco espresso dai suoi? «Abbiamo una rosa abbastanza ampia, i giocatori si equivalgono ed in queste

ZEARO

IL PUNTO

VOGLIO COPPA E CAMPIONATO partite il mister ha provato schemi diversi. Sinora non mi è dispiaciuto ma penso che ancora non ci sia una formazione ideale: si sta cercando di perfezionare un lavoro iniziato da mesi, fra poco avremo la "Top 11"». - Quanto è importante nel Carnico puntare sull’ampiezza della rosa? «Abbiamo 22 giocatori, campionato lungo, ci sono le ferie, infortuni, problemi di lavoro: miliardi di variabili, bisogna essere pronti a tutto. C’è poi qualche ragazzo delle giovanili che all’evenienza può essere inserito». - Tra gli obiettivi dichiarati c'è anche

la Coppa: che partita si aspetta col Campagnola? «Sarà partita secca e non ci sono scusanti: si deve solo vincere. Anche qui vogliamo rifarci dopo la finale persa nella passata stagione. In quell’occasione dovemmo fare a meno di quattro pezzi da novanta impegnati con il lavoro: c’è ancora voglia di rivincita. La Coppa è un obiettivo primario a pari del Campionato. Concorriamo per tutto». - Finora non è emerso un vero e proprio bomber, ma siete il siete il miglior attacco: come se lo spiega? «L’unico a 5 reti è Dionisio. Come dicevo avendo provato varie posizioni sullo scacchiere è stata data l’opportunità a tutti di andare in rete. Il gioco è fluido e ci sono molte alternative.

La formazione guidata da Jozsef Negyedi è tra le papabili per la vittoria finale del campionato

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È un’arma in più». - Nell'Edera affrontata nello scorso turno gioca suo figlio Marco: cosa si prova nell'affrontarsi in famiglia? «Ormai sono tre anni che è lì dopo aver trascorso otto stagioni col Cavazzo. Premetto che avevo visto giocare l’Edera contro il Cedarchis, campione uscente. Navigano nei bassifondi e alla fine si è rivelato un match abbordabile, come nelle previsioni. Ovviamente mi auguro possano risollevarsi quanto prima!». Luca Feole

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Con il successo per 5-1 sul Bordano, la Folgore continua a mantenere sorprendentemente la vetta della classifica. Staccato di un punto insegue il Cavazzo, che vince per 4-0 contro l'Edera. Comincia a muoversi il Cedarchis che nelle ultime due settimane ha conquistato 4 punti, ma si mantiene comunque ben lontano dalle zone che contano. Va infine all'Ovarese il big match contro il Villa: nel 4-3 finale, grande protagonista Flavio Fruch che con una doppietta ha ribaltato l'iniziale vantaggio degli ospiti. In classifica marcatori comanda Mattia Concina (Folgore) con 6 reti. (m.m.)

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CAMPIONATO CARNICOCALCIO SECONDA CATEGORIA

RIMANIAMO COI PIEDI PER TERRA

Marino Lunazzi, presidente del Verzegnis, predica calma e sangue freddo dopo la vittoria sul Val Resia

SECONDA CATEGORIA

TERZA CATEGORIA

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LA VAL DEL LAGO NON MOLLA LA PRESA

TARVISIO SEMPRE PADRONE DEL CAMPIONATO

Non cambia nulla ai vertici della classifica con la Val del Lago che mantiene la vetta dopo il successo per 3-1 sul campo de Il Castello. Un punto indietro, ma con una partita in meno, per il Verzegnis che è andato a vincere per 2-1 nella tana del Val Resia. Terza piazza per l'Amaro che ha vinto con il minimo scarto contro il Pontebbana. Decisiva una rete messa a segno da Schiratti a metà ripresa. Bene anche il Velox, che vince 2-1 in casa contro il Rapid e scavalca in graduatoria proprio il Pontebbana. In classifica marcatori, Riccardo Granzotti (Val del Lago) guida la lista dei bomber con 10 centri all'attivo. Alle sue spalle Alains Schiratti (Amaro) con 8 gol, e Alessandro Radina (Verzegnis) con 7 gol.

Continua il momento magico del Tarvisio che resta in vetta alla classifica dopo il successo per 1-0 nel match clou con l'Illegiana. A mettere a segno il gol decisivo è stato Alessio Felaco a dieci minuti dal termine. Tengono il passo della capolista San Pietro e Ancora. I primi hanno vinto per 3-1 in casa contro il Timaucleulis, mentre i secondi hanno avuto facilmente la meglio sul Comeglians per 4-0. Rallenta invece l'Ardita, che non è andata oltre il pareggio a reti bianche sul campo dell'Ampezzo, mentre il Lauco ne busca 5 sul campo della Nuova Osoppo. In classifica marcatori, a guidare è il duo formato da Roberto Cappellari (Ancora) e Lorenzo Tiepolo (Nuova Osoppo), con 12 centri. Alle loro spalle la coppia del San Pietro formata da Andrea Buzzo e Davide Casanova.

iunto al settimo anno di presidenza col Verzegnis, Marino Lunazzi, sta osservando con orgoglio la partenza sprint dei suoi. “Il momento più bello della mia gestione? Sicuramente la vittoria del Campionato di terza dell’anno scorso, ma anche un po’ di anni fa fu una soddisfazione far risalire di categoria la squadra. Dopo essere stato ai box per due anni, quando ho ripreso in mano il Verzegnis l’ho trovato privo dei migliori elementi – ha aggiunto il cardine delle casacche verdi -, ma abbiamo ricostruito il team alla grande”. La sua è una missione che va oltre l’aspetto sportivo: “Sono alla guida di un bel gruppo e lo faccio per amore dello sport, ma anche e soprattutto per il bene infinito che voglio al mio paese”. - Che obiettivi si pone per questa stagione? «Non abbiamo iniziato dicendo “siamo i favoriti”, ma stiamo puntando a raggiungere il prima possibile la soglia salvezza. Una volta ottenuti questi preziosi punti ragioneremo sul da farsi: da neopromossi facciamo un passo alla volta, con prudenza. Credo sia giusto incontrare prima tutte le varie compagini per avere un’idea migliore dell’intero

girone, anche perché in seconda categoria ogni partita è difficile». - Avere iniziato con il turno di riposo può avere influito nell’unica sconfitta stagionale? «Col Pontebbana abbiamo perso 1-0 ma non credo sia dipeso dallo stop della prima giornata. L’anno scorso abbiamo perso due partite in casa con due squadre arrivate rispettivamente ultima e penultima, quindi sono dell’idea che conti ben poco. Inoltre ci stava pagare lo scotto della nuova categoria. In ogni caso confesso che abbiamo giocato male, non abbiamo fatto nulla per vincere e quindi la sconfitta è stata meritata. Poi da lì c’è stata una meravigliosa reazione e voglio complimentarmi con i miei ragazzi». - Ci racconti il filotto di vittorie… «Trasaghis la più difficile: pur essendo arrivati sul 3-0 ci siamo fatti rimontare due gol ed è stata sofferta moltissimo. Col Sappada non c’è stata storia vista l’espulsione del loro portiere dopo pochi minuti che ha indirizzato la partita a nostro vantaggio. Stesso discorso con La Delizia, nessun problema. Con l’Audax invece si è visto un match combattutissimo: loro meritano un posto sicuramente migliore di quello che stanno

AI RAGGI X

FOCUS

occupando attualmente in classifica visto il valore di gioco espresso nel rettangolo». - Parentesi Coppa. «Sinora non abbiamo ancora giocato perché essendo arrivati primi nella passata stagione abbiamo guadagnato l’accesso diretto agli ottavi. Sicuramente affrontare i Mobilieri di Sutrio, squadra di prima sicuramente favorita, non sarà facile, ma scenderemo in campo con franchezza senza temerli: che vinca il migliore». - Infine una chiosa sul match vinto con il Val Resia, una sfida a dir poco “sentimentale”… «E' stato un match particolare, abbiamo incontrato il nostro ex mister, Luciano Patat, che è prima di tutto un amico e ci lega un forte rapporto di lealtà e stima. Si sono rivelati una bella squadra e non posso che fargli un grosso in bocca al lupo per il resto del torneo». (l.f.)

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CALCIOC5

LE PAGELLE DI FINE ANNO

MARIANO E DI MERCURIO FANNO DA CHIOCCIA AI GIOVANI E IL MIX FUNZIONA

FLaSH ASQUINI NUOVO TRAINER DEL PORDENONE

MERCATO

Il Pordenone Calcio a 5 annuncia ufficialmente l'arrivo di Gianluca Asquini sulla panchina della prima squadra. L'ex tecnico della New Team (due campionati vinti) subentra a Rudi Odorico, il quale, per motivi personali, ha deciso di non continuare nel suo ruolo di allenatore ma farà ancora parte dello staff tecnico neroverde.

SERIE C

ADDIO MANIAGO, NIENTE PIU' CALCIO A 5 Il Maniago calcio a 5 non si iscriverà al prossimo campionato di serie C1: la motivazione deriva dalla volontà della società di concentrarsi esclusivamente sul calcio a undici, tagliando quel sostegno che aveva permesso ai coltellinai di essere una delle squadre più longeve del futsal regionale. Unanimi i messaggi di sostegno ricevuti, per una società che chiude i battenti dopo gli enormi sforzi profusi da due dei pionieri scomparsi recentemente, quali Gigi Corazza e Stelio Martini.

L'ADRIATICA PUNTA A CONTIN E ZANUTTINI

SERIE B

Dalle voci di mercato, l'unica società attiva di serie B sembra essere l'Adriatica che, dopo aver chiuso con Besic, tratta gli arrivi di Contin dal Palmanova e Zanuttini dal Manzano. Movimenti questi, che potrebbero far pensare ad una rinuncia delle due squadre friulane al campionato cadetto, entrambe ancora alla ricerca di finanziamenti per gestire la stagione, in una categoria sempre più dispendiosa per piccole società dilettantistiche, alle prese con esorbitanti costi di iscrizione e di trasferta.

TERGESTEO

BELLA RIVELAZIONE

M

accan Prata, punti 51 : Matricola sulla carta, il club di Prata che all'inizio paga infortuni pesanti come quelli di Pontillo ed Emerson indisponibili per tutta la stagione; certo con un bel quintetto con esperienza e talento dei vari Aziz, Vajkic e Lazic e parecchi giovani interessanti qualcosa in più del decimo posto ci si poteva attendere. Campionato al di sotto delle attese della vigilia ma comunque di certo proverà a riscattarsi nella prossima annata: voto 5 Tergesteo punti 32 : Vince "l'altro" campionato ovvero quello dei team provenienti dalla disciolta C2 conquistando la salvezza sul campo; due marpioni dei parquet come Mariano e Di Mercurio fanno da chioccia ad un bel gruppo di giovani ed il risultato arriva sia in classifica che nel derby d'andata vinto a sorpresa e sovvertendo il pronostico: voto 6,5 Gold Feet punti 27 : Non riesce la "remuntada" nel rush finale ai boys di "Icio" Clama; stagione ad alti e bassi per Degrassi e C. , belle imprese alternate a rovesci incomprensibili: voto 5,5 Clark Udine punti 22* (1 di penalizzazione): Solita Clark vorremo dire, parte abbastanza bene con la rosa quasi al completo, poi inizia a perdere pezzi per strada ed affonda con batoste non degne del blasone della squadra; anche la macchia della man-

cata presentazione in quel di Prata a coronamento di una stagione censurabile, che le costa un voto in meno: voto 4. Basiliano punti 20 : Dopo la bella stagione in serie C2, il club di Salfa accusa il salto di categoria, campionato sempre in sofferenza ma con grande dignità; la vittoria a sorpresa con la Bassa Futsal regala una grande soddisfazione nelle ultime giornate: voto 5,5. Tavagnacco Futsal punti 19: formazione tosta e che dà battaglia nella prima parte della stagione; a dicembre rosa rivoluzionata dal presidente Dedushaj, che con molta volontà riesce a resistere alla burrasca rimettendo in piedi il club per concludere la stagione in maniera onorevole: voto 5,5. La Tana Udine punti 14: i bianconeri di Spina soffrono il salto di categoria ed il cambio di ritmo, formazione tecnica ma un po' troppo nervosa con parecchi cartellini rossi che ne condizionano il cammino; serve qualche nuovo innesto per ridare nuovo smalto: voto 5 Fiamma Longobarda punti 7: Niente da fare, fanalino di coda dall'inizio alla fine, comunque lotta in ogni gara e chiude in debito con la fortuna con molti match persi di misura. Onore al merito comunque per i ragazzi di Fiume Veneto, per la grande serietà dimostrata. voto 5,5

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FEMMINILECALCIO "Tornare in A è bello ma devo valutare la mia posizione soprattutto in relazione all'impegno universitario che sto sostenendo: mi manca poco più di un anno alla laurea in Scienze naturali e devo valutare seriamente le energie a mia disposizione per lo studio e lo sport"

VITTORIOSA A VITTORIO

L'ex Chiasiellis, Margherita Zanon, ritorna in serie A

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a Vittorio a vittoriA in appena 26 settimane; con statistiche da capogiro, che comprendono 21 successi e 5 pareggi, e una media gol stagionale invidiabile: la Permac Vittorio Veneto sbanca così il girone C della Serie B femminile e raggiunge una storica promozione al massimo campionato nazionale. «Stagione fantastica quella appena terminata durante la quale squadra

"Una promozione in serie A, quella del Vittorio Veneto, merito anche di uno spogliatoio molto unito e della consapevolezza, sin dall'inizio, che avremmo potuto fare insieme grandi cose con il nostro mister Fattori". e società non hanno sbagliato nulla – racconta Margherita Zanon, una delle artefici del miracolo rossoblu ed ex del Chiasiellis –. A inizio anno ci siamo trovate ben consce delle nostre potenzialità, anche se non avremmo scommesso sulla promozione; l’idea ha iniziato a prendere forma cammin facendo, partita dopo partita. Merito di uno spogliatoio molto unito in cui le ragazze che

TOP TREMILA, IL CALCIO FEMMINILE SUL PALCO CON BRIO Alice Parisi e Elisa Camporese

si conoscono da anni hanno ben integrato le giovani promesse e le nuove arrivate, come la sottoscritta». L’attaccante, classe ’90, è approdata alla corte di mister Fattorel dopo una stagione difficile con la maglia biancoazzurra del Chiasiellis: «L’esperienza fatta in Friuli mi è servita moltissimo. Sono migliorata infatti sia tecnicamente che tatticamente e ho avuto modo di velocizzare il mio gioco abituandomi a ritmi molto più elevati di quelli che si raggiungono in una serie cadetta. Non rinnego nulla di quella seppur breve parentesi. Anzi uno dei miei ricordi più belli è legato a quella squadra: si tratta del gol che ho realizzato contro il Bardolino a Verona, al novantesimo di una partita in cui siamo riuscite a tener testa a giocatrici di assoluto valore. Non avrei potuto chiedere di meglio per la mia prima marcatura nella massima serie! Da un punto di vista organizzativo è stato invece un anno molto faticoso perchè i tanti allenamenti e il dovermi trasferire per parte della settimana a Mortegliano ha scombussolato un po’ il mio stile di vita e soprattutto i miei

ATTACCANTE "L'esperienza al Chiasiellis mi è servita moltissimo, lì sono migliorata tecnicamente e tatticamente" piani universitari». Piani che continuerai a perseguire anche il prossimo anno tornando in serie A? «Per la prossima stagione si vedrà. So che la società sta lavorando per potenziare l’organico e puntare a una salvezza tranquilla. L’unità d’intenti, insieme a rinforzi adeguati, ci permetterà sicuramente di raggiungere qualsiasi obiettivo. Per quanto mi riguarda mi prendo ancora un po’ di tempo per riflettere; questo è stato un anno da incorniciare, sia per i risultati sportivi ottenuti che per l’esperienza personale che ho vissuto. Mi piacerebbe molto tornare a calcare i campi della Serie A misurandomi con atlete che avevo imparato a conoscere durante la scorsa stagione. Tuttavia c’è anche il capitolo università da tenere in debito conto: alla laurea in scienze naturali manca poco più di un anno e, visto che il calcio a grandi livelli richiede molto tempo, devo valutare bene le energie che mi rimangono. Scelta ardua per chi, come me, ama il calcio oltre ogni limite». Valeria Degano

E' stata una presenza partecipata e viva, quella del calcio femminile, alla nostra manifestazione Top Tremila del 4 giugno all'Aquarius di Magnano in Riviera e della quale proponiamo un ampio servizio fotografico in altra parte del magazine. Tra tanti campioni non sono mancate le ragazze del Tavagnacco con la loro maglietta gialloblù e la capitana Paola Brumana in testa a fare da portavoce. Insieme a loro, sul palco, anche la

bomber del Bearzi di serie B, Antonella Paoletti, che non ha fatto mancare la sua presenza anche in veste di "fille du pays", essendo proprio del centro friulano che ha ospitato l'evento. Una partecipazione briosa, nello stile che abbiamo voluto conferire all'incontro con i campioni, nella quale non sono stati toccati temi polemici che hanno caratterizzato il calcio femminile nazionale nella parte finale della stagione appena conclusa.

TremilaSport+ | 17 06 2015 | 19


CALCIOUDINESE IL COMMENTO

COLANTUONO: COME CREARE UNO SPIRITO DA UDINESE di IDO CIBISCHINO

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Non basteranno il nuovo stadio né ancora Di Natale per scaldare i tifosi. Serve una squadra combattiva, che faccia inorgoglire

alcio divino. Per 50 minuti l'Argentina si trasforma in Barcellona, con lo stesso linguaggio tecnico sontuoso ne ripete modulo, schemi e atteggiamento: scelta obbligata, a costo di relegare in panca gente come Higuain e Tevez, se vuoi che Messi sprigioni tutto il talento per la gloria sua e della nazione. La coppa America ti inchioda davanti alla tv fino alle ore piccole: c'è l'obbligo di dare un'occhiata, nella partita inaugurale, a quelli che erano ragazzi nostri e l'Udinese ha mandato in orbita, intendiamo Alexis

che con la maglia degli svizzeri dello Young Boys rifilò tre gol all'Udinese in Europa League a Berna, a fine ottobre 2012. Ma il calcio è altro, molto d'altro:

Sanchez e Isla, colonne del Cile padrone di casa, e a un tipetto come Aranguiz che ha trovato il modo di sgusciare dalla mani dei Pozzo e di negarsi agli occhi dei friulani. C'è la curiosità che impone di non trascurare la Giamaica: che atleti meravigliosi, che corsa e che forza! Chissà se Gino Pozzo ha entrature pure da quelle parti... E c'è, appunto, l'irrinunciabile appuntamento con l'Argentina alle prese col piccolo Paraguay, che finisce azzannatto ma non sbranato: 2-0 dopo il primo tempo. Gliene fanno altri quattro nel secondo, non puoi pensare diversamente dopo aver visto l'abisso tecnico tra le due nazionali, la percentuale del possesso palla, l'infinità di situazionigol non sfruttate dall'Albiceleste. Nel Paraguay il nostro Piris è in panca, gioca invece Raul Bobadilla, quello

è anche cuore e orgoglio e spirito di squadra, sono anche le intuizioni di un allenatore (Ramon Diaz, argentino al servizio dei paraguagi) che decide di frantumare quel clone catalano. Quindi, non più difesa a oltranza - e che cosa c'è più da difendere? - , ma baricentro alzato di 15 metri e avanti, si attacca, si aggira, si randella, ci si scrolla di dosso una pressione che ora è tutta sulla schiena degli argentini, che arretrano, si allungano, perdono l'assetto da Barcellona... E con i campioni si può non vincere, anche se si chiamano Tevez e Higuain che il ct Martino cala accanto alla Pulce anziché mettere decisamente mano a un centrocampo ormai sfiatato e sfaldato. Si può “morire” anche di campioni quando ce ne sono troppi e uno spazio minimo glielo devi tro-

20 | 17 06 2015 | TremilaSport+

vare sennò scoppia il finimondo. Il miracolo si compie: lo firmano due delle centinaia di Valdez e di Barrios che popolano il calcio sudamericano. Il Paraguay esulta, il 2-2

Intanto impazza la Coppa America: che piacere rivedere Sanchez e Isla. E il grande cuore dell'Uruguay mette in crisi l'Argentina

finale vale una vittoria. La piccola nazione (appena 7 milioni di abitanti), un francobollo in mezzo a giganti che si chiamano Bolivia, Argentina e Brasile, ha scatenato in passato gli appetiti territoriali dei confinanti, ma nessuno è mai riuscito a metterla in ginocchio. I paraguaiani hanno sette vite, e pure nel calcio è dura domarli per quello spiritaccio, farcito di orgoglioso nazionalismo, che li pervade. Valori che piacciono e che vorremmo diventassero patrimonio stabile della nostra Udinese, reduce da una stagione in cui soltanto poche volte (in rilievo la puntigliosa opposizione alla Juve per uno 0-0 trionfale, e la strenua battaglia in 9 uomini contro l'Inter) ha dato l'impressione di interpretare il vero spirito di squadra e di corrisponde-

re alle attese del pubblico. Qui è più difficile che altrove creare la fusione giusta, posto che talvolta vanno in campo anche 11 stranieri. Guidolin è quello che più si è speso per creare un linguaggio comune non soltanto tecnico, cioè una coscienza di appartenenza e un livellamento culturale tra ragazzi di più svariata provenienza. Identica strada ha cercato di percorrere Andrea Stramaccioni, personaggio intelligente e sensibile, facendo leva sul concetto di rappresentatività: l'Udinese come vessillo etnico, emblema di un popolo per il quale vale la pena spender-

si. Non ha ottenuto grandi risultati anche perchè - è giusto riconoscerlo - chi poteva aiutarlo, ossia il gruppetto italiano, è rimasto nel cono d'ombra, sfaldato da malanni assortiti. Il problema non è sconosciuto ai reggitori bianconeri. Ne ha fatto riferimento lo stesso Pozzo quando, presentando Colantuono, ha sottolineato la particolarità del ruolo di allenatore a Udine. Non solo deve saper fare il suo mestiere, ma aggiungervi elementi che richiamano altre figure, il maestro, lo zio, il prete... A Colantuono si chiede autorevolezza e polso fermo, il tecnico li ha garantiti in virtù di una carriera partita da lontano, di un'esperienza che ha percorso tutte le tappe. E chi può, intendiamo gli italiani, deve dargli una mano. A cominciare da


UDINESECALCIO

MERCATO

SPENDERE BENE IL TESORO ALLAN

MATURITÀ A 24 anni Allan può considerarsi un centrocampista completo. È sul mercato: Pozzo pretende 15 milioni.

Di Natale se, come pare, resterà per un'ultima stagione, quella che inaugurerà lo stadio rinnovato. Si vorrebbe un Di Natale più coinvolto e partecipe, un Totò disponibile ad assecondare l'interesse generale mettendosi a disposizione come “padre nobile” del gruppo. Ma non siamo sicuri che un ruolo del genere stia nelle sue corde. In ogni caso, sarà fondamentale mettere subito le cose in chiaro, senza lasciare zone d'ombra che poi potrebbero generare incomprensioni e turbolenze. O ci si stringe la mano convinti, oppure è meglio dividere le strade. Pur comprendendo la politica societaria e le visioni internazio-

nali della famiglia più “pallonara” del mondo, da sempre sollecitiamo Pozzo a italianizzare la rosa, almeno metà e metà, così da renderla più vicina alla tifoseria. L'idea di friulanizzarla sarebbe il massimo: sono bastati i 48 minuti di Cagliari, con in campo in contemporanea Scuffet e Pontisso, per far immaginare una mini inversione di tendenza. Il tentativo (merito di Stramaccioni) va apprezzato, con l'auspicio che Colantuono, bravo a lanciare giovani nell'Atalanta, lo faccia proprio come valore supplementare: perchè non basterà lo stadio bomboniera, e non basterà Di Natale, per popolare i nuovi cementi del Friuli.

Nella pagina accanto, da sinistra, il nuovo tecnico Stefano Colantuono e Di Natale. Si attende a giorni la decisione di Totò sulla permanenza per un altro anno a Udine.

Un uomo solo sul mercato italiano. E l’esigenza di “spenderlo” bene. L’Udinese ha in canna almeno una decina di operazioni, ma l’unica veramente pesante sul fronte interno riguarda Allan. Il ventiquattrenne brasiliano, centrocampista unico per caratteristiche dinamiche e tecniche, è ambìto da mezza serie A, con Napoli e Inter che hanno manifestato le intenzioni più serie per nulla scoraggiate dalla valutazione (15 milioni) che ne dà Pozzo. Si era sentito che Allan prediligesse il nerazzurro di Mancini, particolare corretto da un comunicato della stessa società. Chiaro: la destinazione sarà quella che risulterà funzionale ai progetti bianconeri. L’Inter, come parziale contropartita tecnica, avrebbe un bel jolly come Lorenzo Crisetig (22 anni), che Zeman a Cagliari ha reimpostato da metodista, ruolo che nell’Udinese spetterebbe al vecchio Pinzi e al suo erede, il ventenne svedese Hallberg. Per Crisetig, prodotto delle Valli del Natisone, non ci sarebbe la certezza della maglia titolare, neppure in altri ruoli di centrocampo dopo che l’Udinese ha concesso un altro anno di appello ai deludenti Guilherme e Kone, senza contare che da mezzala pura può agire pure Fernandes e bisognerà vedere di che pasta è fatto Evangelista. All’Udinese non serve un centrocampista da formare o da adattare, serve un regista già bello e fatto, che faccia girare la squadra con ritmo e geometria. Uno così l’Inter non ce l’ha da offrire. Ecco, allora, che prende forma la soluzione Napoli per risolvere un altro problema caldo, quello della punta da 10 gol “sicuri” da aggiungere a Thereau, a Di Natale e probabilmente al giovane Perica. Così si materializza la sagoma possente di Duvàn Zapata, centravanti colombiano di 24 anni, 6 reti in 21 presenze (molte part time) nella passata stagione, che il Napoli mollerebbe in caso di conferma di Higuain. Se Allan è valutato 15 milioni, quanti ne vale Zapata? E quanto pretende d’ingaggio il puntero di Cali? Su queste “quisquilie” Pozzo e l’amico De Laurentiis si stanno confrontando. Il nostro paron vorrebbe chiudere anche con un bel gruzzolo cash, da aggiungere a quanto ricaverà dalla cessione di Badu (ha fatto il suo tempo a Udine, ambisce a galoppare in Premier) e magari di Heurtaux, e dai numerosi prestiti che si profilano, tra cui quelli di Scuffet e Gabriel Silva. Milioncini con cui partire alla ricerca dell’uomo giusto - un vero regista, ripetiamo - per il centrocampo. (i.c.)

di Biancamaria Gonano

“Da BRaNDO”: uN TEMPIO DI MEMORIE Da Brando è parte della stessa storia non solo della tifoseria bianconera ma della stessa Udinese. Una friulanità autentica e verace che si tramanda di generazione in generazione, con i suoi soci da sempre impegnati nel garantire una continuità attraverso gli anni. Ce ne parla a ruota libera Giancarlo Damiani, per anni storico Presidente: “Il calcio in piazzale Cella ha significato soprattutto Da Brando, l’osteria trattoria albergo dell’Udinese. Del resto trascorrere

ore a fianco di popolari ex bianconeri come Gremese e Manente prestava senz’altro il fianco a parlare del gioco del pallone. Quando, in avvio degli

anni ‘70, l’organizzazione degli Udinese club è stata rilanciata per sostenere le fatiche di una squadra che ormai da un decennio aveva i suoi problemi in serie C, quelli di Brando non hanno tardato ad unirsi agli sforzi comuni costituendo una loro sezione ribattezzata inizialmente “Piazzale Cella “e nel dicembre 1972 trasformata in "Da Brando". Grazie all’indimenticato Bepi Rigo, padre fondatore del club,

il 12 febbraio 1973 c’è stata l’inaugurazione ufficiale. Tanti gli ospiti, con in testa Pietro Brunello presidente dell’Udinese assieme agli allenatori Manente, Giacomini e Galeone. Inoltre subito dopo il terremoto del 1976, Franco Dal Cin, plenipotenziario del presidente Teofilo Sanson, è venuto a spiegare ai presidenti dei club intervenuti, il progetto di riportare presto l’Udinese in serie A, come poi avvenne nel giro di tre anni. Una storia cadenzata da frequentazioni significative come

quelle di Enzo Bearzot, Helenio Herrera, Gianni Rivera e Bruno Pizzul, attratti anche dall’ottima cucina del locale. Indimenticabile la festa precampionato in onore di Zico, del presidente Mazza e del dg Braida, con Mario Boemo, ex presidente del club, fotografo ufficiale. Tra gli ospiti illustri natuiralmente abbiamo avuto anche il presidente Giampaolo Pozzo”. Attualmente i soci sono 110.Presidente è Luigi Agosto, i vice sono Giancarlo Damiani e Nevio Marazzato (Brando).

TremilaSport+ | 17 06 2015 | 21


AMARCORD SERGIO GERVASUTTI, nei primi anni '70 era il direttore della redazione di Udine de Il Gazzettino di Venezia, con sede in piazza del Duomo. Giornalista professionista, oggi è opinionista de Il Messaggero Veneto.

amarcord

QUANDO PAPPAGONE GIOCAVA A RUGBY di EDI FABRIS

V

iene da sorridere paragonando i potenti mezzi mediatici attuali a disposizione dei giovani giornalisti a quelli artigianali delle generazioni precedenti, una vera e propria gavetta che negli anni successivi verrà ricordata comunque con affetto e una punta di nostalgia. E il primo articolo,

Gli esordi avventurosi, stoici e “artigianali” dei giovani cronisti negli anni Settanta come il primo amore, non si scorda mai, tanto da conservarlo gelosamente, un po’ ingiallito, nell’album dei ricordi. Quello di chi scrive venne pubblicato dal quotidiano Il Gazzettino, prima palestra lavorativa, nel febbraio 1971 e riporta la cronaca della partita di rugby di serie B fra la Cumini Udine e il Cus Milano, conclusasi 14-3 a favore degli udinesi allenati dal veneto Piero Peron. L’allora direttore della sede udinese del giornale, Sergio Gervasutti, mi aveva messo alla prova quando un pomeriggio di pioggia mi ero presentato a lui nella redazione di piazza del Duomo per chiedergli di scrivere qualcosa, qualsiasi cosa. E un redattore che gli stava a fianco l’aveva allora consigliato: “Faghe far el rugby”. Detto e

IL MITICO MORETTI La Rugby Udine giocò in serie B in uno dei campi dell'oggi estinto impianto

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fatto. L’Udine giocava le sue partite interne la domenica mattina nello spelacchiato campo C, lato tennis De Braida, dell’ormai purtroppo scomparso stadio Moretti e gli spogliatoi delle squadre erano gli stessi dell’Udinese calcio, allora in serie C, nella “pancia” della tribuna. Non avevo ancora la macchina e mio padre mi accompagnò così fino all’ingresso secondario degli spogliatoi, nel cui corridoio entrai un po’ emozionato con tra le mani penna e notes per trascrivere le formazioni delle squadre, visto che di comunicati stampa allora non se ne parlava. Le squadre erano già in campo e quando bussai alla porta del Cus Milano e misi il naso nello spogliatoio, trovai un solo giocatore intento ad allacciarsi le scarpe. Mi chiese cosa mi servisse e quando gli dissi che cercavo chi potesse fornirmi le formazioni m’invitò ad avvicinarmi, quella della sua squadra me l’avrebbe data lui. Era il capitano Mosconi, un “over trenta” dall’aria furba che cominciò a dettarmi i nomi del “quindici” milanese e quando ad un certo punto pronunciò il cognome Pappagone, lo guardai interrogativamente. Si, perché il quel periodo in televisione era molto popolare un personaggio con quel cognome un po’ ridicolo, interpretato dal comico Peppino De Filippo, che come caratteristica aveva un vistoso, buffo ciuffo di capelli ritto sulla parte posteriore della chioma. “Si, Pappagone, perché?”, confermò con aria seria il giocatore, prendendosi gioco della verde età del suo interlocutore, ed io gli credetti e scrissi. Alla fine ringraziai e salutai, andando


AMARCORD RUGBY UDINE IN SERIE B Una touche vincente di Stella in Udine - Cus Milano del 1971 al Moretti

OLDIES Numerosi rugbisti udinesi a fine carriera confluirono nelle file degli Oldies, qui in una foto del 1980

a prendere posto in piedi (perché di posti a sedere non c’era nemmeno l’ombra, a meno che uno non volesse accomodarsi sull’erba) sul terrapieno che fungeva da tribunetta, iniziando a prendere appunti quando la partita ebbe inizio. E pochi minuti dopo mi si avvicinò un signore distinto, chiedendomi se fossi un giornalista, chi mi avesse fornito la formazione del Cus Milano e se potessi fargliela leggere. E scorrendo i nomi, il dirigente del Cus (come tale si era presentato) ad un certo punto sorrise, invitandomi a cancellare il cognome Pappagone e a scrivere invece Merli, del quale i compagni si burlavano anche così per quel suo ciuffo di capelli inalberato sul cranio. Inconvenienti in cui incappano gli absolute beginners, che anche da simili episodi imparano poi a farsi più scafati. Oggi, comodamente seduti in tribuna a scrivere in diretta sul pc, spedendo poi il pezzo al giornale con un semplice tocco su un tasto, è tutto più facile, ma allora il lavoro del cronista, giovane o esperto che fosse, era certo più impegnativo e complicato. Si, perché in seguito si trattava di andare in redazione a scrivere l’articolo sulle rumorose macchine da scrivere, passando poi il testo al telescriventista, che lo ribatteva

su una banda perforata che nel tardo pomeriggio veniva inviata in sede a Venezia a mezzo ferrovia insieme alle foto (consegnate nel frattempo in redazione dal fotografo che le aveva sviluppate) con un “fuorisacco” portato in stazione da un commesso del giornale. Il giorno dopo, di primo mattino, mi recai in edicola per gustare il mio primo articolo, sfogliando ansiosamente le pagine profumate d’inchiostro che ti sporcava le mani: era venuto proprio bene, con tanto di foto di una touche vinta dall’Udine. Per la cronaca la formazione bianconera aveva schierato Sergio Bracci come estremo, e poi Geatti, Castagnoli, Scottà, De Anna (si, proprio lui, il futuro uomo politico), Fenaroli, Minen, Labano, Sgnaolin, Gobessi, Stella, Monibidin, Possamai, R.Bracci e Copetti. Per

l’Udine avevano segnato Fenaroli, con una meta e un drop, Possamai su calcio piazzato e De Anna con una meta trasformata da Possamai. E a fine campionato i bianconeri ottennero agevolmente la permanenza in serie B, mentre chi aveva esordito scrivendo di loro aveva conquistato poco per volta nuovi spazi parlando anche di calcio, pallacanestro e persino baseball e speedway.

PERSONAGGI Qui a sinistra: Elio De Anna, giocò nell'Udine. Sopra, il Pappagone di De Filippo.

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L'EVENTO

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La NOSTRa VETRINa DI caMPIONI

PICTURES

Riviviamo nelle immagini realizzate da Silvano Zandonella il nostro grande incontro con i campioni regionali all'Aquarius di Magnano in Riviera. 1 - Gli enterteiners Edi Fabris e Barbara Castellini con le "madrine" Ludovica Misdariis e Francesca Bresciach 2 - Il pubblico 3 - I gioiellini dell'Udinese calcio, Simone Scuffet e Simone Pontisso 4 - La performer Lidia Carew 5 - Luca e Anna, l'Acoustic duo 6 - Gedeco 1983 revival, con Michele Antonutti 7 - L'olimpionica Chiara Cainero 8 - Enzo Cainero con Claudio Bardini 9 -I judoka Giada e Matteo Medves 10 - La judoka Soraya Luri Meret 11 - La pallavolista Lara Caravello 12 - Il talento goriziano del nuoto, Lorenzo Glessi 13 - Il curling con Eros Scuz e Rosanna Menazzi 14 - La squadra di ginnastica di A1 dell'Asu 15 - Il presidente dell'Uits, Martellucci, con i tiratori Eleonora Mazzocoli e Andrea Norassut 16 - La mezzofondista Micaela Bonessi 17 - Il Tennis club Triestino 18 - Il presidente della Pugilistica udinese, Zalateu 19 - Le calciatrici del Tavagnacco e, a destra, la punta del Bearzi, Paoletti 20 - Le pattinatrici triestine Silvia Stibilj e Valentina Carrafiello 21 - L'icona del rally Gianni Marchiol 22 - Le pallavoliste del Cda Talmassons 23 - Per la scherma, Silvia Serrenti con l'emergente dell'Asu, Lorenzo Foramitti 25

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24 - Il presidente dello Csen, Giuliano Clinori 25 - Le pluricampionesse della vela Omari e Russo Cirillo 26 - L'asso del kick boxing Elisa Qualizza con il maestro Lucio Collovigh 27 - Le campionesse d'Italia e d'Europa della Bocciofila Buttrio 28 - I rugbisti dell'Udine 1928 29 - La stellina dello sci Lara Della Mea 30 - Il party conclusivo negli spazi dell'Aquarius 31 - Beppino Govetto, assessore della Provincia di Udine

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CULTURA

Novità su mostre, spettacoli, eventi, personaggi del panorama culturale

CINEMA

VENZONE, MAGICO SET

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ltimamente il Friuli Venezia Giulia viene scelto come location per numerosi film e serie televisive e registi italiani e stranieri si lasciano ingolosire dalle sovvenzioni offerte dalla nostra regione al fine di promuovere appunto questo tipo di progetti. Un nuovo exploit che ci rende in qualche modo orgogliosi. Nuovo perché in realtà verso la fine degli anni ‘50 una terra di confine come questa era già stata teatro per la realizzazione di alcuni celebri film, la cui fama si è espansa in tutto l’occidente. Stiamo parlando di “Addio alle armi”, “La grande guerra” e il meno noto “La ragazza e il generale”. A questo proposito la Cineteca del Friuli, il Comune di Venzone, la Comunità montana del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale insieme alla Regione FVG hanno patrocinato l’apertura della mostra “La Grande Guerra nel cinema. Venzone come set di Hollywood e Cinecittà.” La sede è proprio Palazzo Orgnani Martina, dal cui balcone Silvana Mangano gettò un secchiata sui soldati in una scena de “La grande guerra”. L’esposizione è stata organizzata in tre stanze, ognuna dedicata alle tre pellicole citate: vi sono le locandine originali, foto di scena e scatti dietro le quinte, pannelli esplicativi della genesi dei film. Tutti reperti provenienti dagli Stati Uniti, specialmente dalla Century Fox di Los Angeles, dalla Cineteca del Friuli o ancora da collezioni private. E’ senz’altro emozionante rivedere attori del calibro di Alberto Sordi, Rock Hudson, Vittorio De Sica o Jennifer Jones nel bel mezzo della piazza principale del paese in una pausa durante le riprese, attorniati magari dalla folla di tutti quelli che avevano voglia di vedere con i loro occhi qualche pezzo grosso del grande schermo. Ma è anche interessante fare un raffronto fra la Venzone pre-sisma e quella che c’è oggi: queste istantanee hanno anche avuto la grande funzione di poter ricostruire fedelmente la cittadina ridotta in macerie nel 1976. Anche oggi, passeggiando per le vie e le piazzette del piccolo centro di montagna, si può facilmente capire come mai delle così grosse produzioni cinematografiche abbiano deciso di ambientare proprio a Venzone molte scene, grazie al carattere pittoresco dei luoghi, quasi sospesi nel tempo. E questa piccola mostra è l’occasione, per chi non l’avesse ancora fatto, di visitare un borgo ospitale, magico. La mostra si concluderà il 23/8 ed è aperta dal martedì al venerdì dalle 15 alle 19, sabato e domenica anche la mattina dalle 9 alle 13; l’ingresso è libero. Massimo Gaudino VOCI SOFFOCATE ALBERGO ITALIA

CARLO LUCARELLI EINAUDI

Era proprio cosí, l'Italia. Come oggi. Metà pulita metà marcia. Ma per scoprirlo serviva l'ironia e la sapienza del piú imprevedibile detective mai inventato. Ogbà, «lo Sherlock Holmes abissino».Carlo Lucarelli torna al giallo storico. La storia è ambientata ad Asmara, Africa Orientale, alla fine dell’Ottocento. In città si inaugura l’Albergo Italia, hotel di lusso che vuole testimoniare il dominio sull’Eritrea. E’ un posto esclusivo, perfetto per diplomatici e imprenditori, ma anche ritrovo di tipi loschi e faccendieri, uno dei quali viene trovato cadavere nella sua stanza.

26 | 17 06 2015 | TremilaSport+

BEPPE QUINTINI TIME CRIME In una mattina di freddo pungente come filo spinato, un frate è seduto nella cabina di un confessionale e ascolta una voce. «Stanotte ho ucciso...» Poi una frase enigmatica: «La salvezza del prossimo è più vicina di quanto pensi. Non sta in cielo ma in terra.» Inizia così uno dei casi più complessi che Mathias Novari, ex poliziotto sospeso dal servizio, e l’agente Marina Bruni, donna tenace e affascinante, abbiano mai affrontato. Sulla scena del crimine, accanto ai cadaveri di un uomo e una donna, l’assassino ha lasciato una macabra composizione, la sua firma. Prende il via una caccia all’uomo che dalla provincia trentina si intreccia prepotente con l’oscura abitudine di un senatore a Roma. Un esordio sorprendente.

L’ANGOLO DELLA

LETTURA

KILLER INSTINCT

S.E. GREEN MONDADORI

Lane è una ragazza perfettamente normale: ha una famiglia che l'adora, a scuola non è niente male e fa la volontaria in uno studio veterinario. Il suo "lato oscuro" ha imparato a tenerlo a bada dedicandosi alla caccia dei serial killer. In fondo chi li capisce meglio di lei? E così quando la polizia fallisce ci pensa Lane a fare giustizia. Finché un giorno scompare una giovane maestra che viene ritrovata tempo dopo fatta a pezzi. Il killer si fa chiamare il Decapitatore, e questa volta sa benissimo chi è davvero Lane o meglio cosa si nasconde dentro di lei. Inizia così una caccia al topo in cui però non si sa bene chi sia il gatto e chi il topo.

A PROPOSITO DI UN SOGNO

C.PHILLIPS L.MASUR MONDADORI

Energico e poetico interprete della grande tradizione narrativa americana, Bruce Springsteen ha lasciato una traccia profonda nella storia del rock per la straordinaria capacità di raccontare con le sue canzoni storie, personaggi, ambienti. Ma ogni volta che ha concesso un'intervista, il risultato è stato sorprendente, per il coraggio con cui ha rivelato al grande pubblico il tormentato mondo interiore di un artista che non smette di interrogarsi sul proprio ruolo nella società e sulla profonda contraddizione che si è aperta oggi fra realtà statunitense e «sogno americano».

DANIELE BENVENUTI

IO SONO MAMADOU SSD AUDACE

Questa non è una biografia agiografica per celebrare un piccolo-grande eroe dei giorni nostri. Né un instant book realizzato al volo in una manciata di giorni. Questo è un autentico tributo a Mamadou Sy! Ragazzo coraggioso in Senegal, Viaggiatore incosciente verso l’Europa, Clandestino spaesato in Italia, Soggetto perfettamente integrato a Trieste, Atleta di spessore, Uomo onesto e generoso. Un tributo pensato, elaborato e concretizzato attraverso un progetto avvolto da un’emozione sempre crescente e dalla determinazione nel voler portare a termine un atto dovuto.v


le belle di TremilaSport UDINESECALCIO

Ludovica Labbra a cuore


le belle di TremilaSport

28 | 17 06 2015 | TremilaSport+


le belle di TremilaSport

TremilaSport+ | 17 06 2015 | 29


le belle di TremilaSport

Dopo gli anni all’Asu, Ludovica Lucrezia Misdariis si sta affermando come modella

DALLA GINNASTICA

ALLA PASSERELLA

L

e labbra a forma di cuore e gli occhi dal taglio vagamente orientale rendono suggestivo il volto di Ludovica Lucrezia Misdariis, laureata in architettura e a un passo dalla magistrale ma animata in primis da un altro stimolo, quello di farsi strada nel mondo delle modelle. Una via peraltro già ben aperta dalla partecipazione a sfilate per case di moda e a concorsi di bellezza nei quali ha ottenuto finora significativi riconoscimenti: “Tutto è iniziato, come spesso accade – racconta sorridendo Ludovica – ,da un’amica che in pratica mi obbligò a partecipare a una selezione per Miss Mondo Italia, dove venni notata da fotografi che imposero poi la mia immagine. E siccome da cosa nasce cosa, in seguito vinsi anche dei concorsi e ricevetti delle proposte per shooting e sfilate”. È dell’Ariete, Ludovica, e del suo segno zodiacale ha in sé soprattutto la caratteristica essenziale della

30 | 17 06 2015 | TremilaSport+

caparbietà: “Sono una che non molla e una programmatrice – ammette – e se inizio a fare qualcosa, in un modo o nell’altro la porto a termine. E riguardo alla mia intenzione di continuare a fare la modella, sono ovviamente disponibile a trasferirmi altrove, estero non escluso, se mi si presentasse l’occasione”. Un fisico, quello della venticinquenne modella friulana, plasmato da molti

anni di ginnastica artistica, anche a livello agonistico, nelle file dell’Asu, la più antica associazione sportiva udinese: “Ho iniziato a sei anni – riferisce – e a diciotto ho smesso perché l’impegno sportivo non conciliava con quello universitario. E anche adesso di tempo libero me ne rimane poco: non esco molto, in effetti, anche se ad una cena in allegria con gli amici certo non rinuncio”. Si definisce inoltre fatalista, Ludovica: “Ce la metto sempre tutta in ogni cosa che faccio ma nel contempo penso sia giusto lasciare che la vita ti scivoli addosso, visto che, come diceva il poeta, “di doman non v’è certezza…”. Ora, dopo aver partecipato al nostro Top

Tremila, offre tutta la sua bellezza all’obiettivo di Silvano Zandonella, una gioia per gli occhi.



BASKET

IL SUPER L'ex NbaLarry Wright fu il colpo per eccellenza della presidenza Fantoni di Enzo Cainero

IL POTENTE' Muscoli e classe il distintivo di Winfred King sotto canestro

PRIMATTORI Claudio Bardini, Achille Milani e Lorenzo Bettarini furono tra i protagonisti della promozione in A1 dell'Apu Fantoni presieduta da Enzo Cainero (nel tondo)

LO YANKEE Lo statunitense Hank Mc Dowell conferì atletismo al gioco della formazione udinese

UN FRIZZANTE, CALDO FLASH BACK Enzo Cainero ha riabbracciato i protagonisti della promozione in A1 della sua Fantoni di EDI FABRIS

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ggi è uomo di ciclismo, Enzo Cainero, dopo essere stato in precedenza protagonista nel calcio come giocatore (esordì negli anni ’60 in serie A tra i pali del Varese) e come dirigente negli anni ’80 dell’Udinese di Zico, e di basket, sempre negli anni ’80, come presidente dell’Apu Fantoni in A2 e in A1. Oggi, archiviato il passato, vive con effervescenza il mondo delle due ruote, programmando anche per gli anni a venire i passaggi del Giro d’Italia in Friuli Venezia Giulia, ma un tuffo all’indietro l’ha fatto con entusiasmo in occasione della nostra anni manifestazione Top Tremila dove, da presidente sul palco dell’Aquarius di Magnano Riviera, ha riabbracciato alcuFantoni basket in ni protagonisti delle sue stagioni cestistiche udinesi. In primis Claudio Bardini, che da giovane allenatore, allora appena trentenne, pilotò nell’86/87 la Fantoni nella massima categoria, quella che sfuggì poi purtroppo la stagione successiva. E sul palco, intravedendo in platea altri suoi antichi pupilli, il “re dello Zoncolan” ha chiamato poi il tecnico Colosetti, Bettarini, Lorenzon e Milani, raggiunti da Piero Cudia, fra

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32 | 17 06 2015 | TremilaSport+

i protagonisti della magica annata-Gedeco guidata dal compianto Lajos Toth, e da Michele Antonutti, attuale punta di diamante della pallacanestro friulana, reduce da un buon campionato a Caserta in serie A. Una mini-festa del basket de noantri, insomma, ma senza accenti nostalgici, spiritosa e con la nota di colore della maglia biancorossa numero 6 della Gedeco di Tiziano Lorenzon e della tuta di Achille Milani, prestate per l’occasione dal collezionista Alberto Cecere. Non c’è presente e futuro senza il passato, dice il saggio, e l’entusiasmo e l’attaccamento alla tradizione dei non più giovanissimi protagonisti del momento cestistico del Top Tremila l’ha dimostrato una volta di più. In Friuli la serie A manca da un pezzo e l’Apu si sta dando da fare per riportarvela, sul campo o a tavolino poco importa. Uno stimolo, quello della dirigenza del club udinese, derivato in parte anche dall’importanza di un passato che a dispetto dello scorrere del tempo viene sempre ricordato con amore. E quello riguardante la presidenza di Enzo Cainero è sicuramente gratificante, con l’arrivo a Udine di campioni come Larry Wright, Winfred King, Clarence Kea e lo stesso Hank Mc Dowell, affidati di volta in volta

a tecnici autoctoni come appunto Claudio Bardini, Giovanni Piccin e Paolo Bosini. Fu una dirigenza frizzante, quella dell’attuale patron delle tappe friulane della “corsa rosa”, caratterizzata pure dalla vocazione a concepire lo sport come un momento di allegria, non solo di nude considerazioni riguardanti tattiche, partite e classifiche. Si ricordano così le feste natalizie al Carnera con anche la partecipazione delle squadre del settore giovanile e delle famiglie e omaggi per tutti, non esclusa la stampa, cui Cainero, consapevole dell’importanza mediatica del proprio ruolo, conferiva importanza e amicizia. Amicizia, certo, perché le conferenze stampa convocate nel suo studio di commercialista per vari motivi (famosa quella della fuga, l’ennesima, del bizzoso Askew) si concludevano con un “happy ending” nel bar più vicino all’insegna di pane, salame e vino. Momenti che, con il Carnera da tempo desolatamente abbandonato a se stesso e la serie A a costituire un ormai lontano ricordo, vengono ricordati con una punta di nostalgia da chi li ha vissuti. Resta la speranza di un ritorno ai bei momenti e anche questa costituisce una certezza.


BASKET C REGIONALE

PIANI: "FOGLIANO, CHE BELLA SORPRESA!" REGISTA Matteo Piani, play di lungo corso

CIANI E APU, COSE FRIULANE DAI DIVERSI CONTORNI

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ppena terminata la stagione di serie C con la vittoria della corazzata Tarcento, abbiamo chiesto a Matteo Piani, “direttore d’orchestra” della sorpresa Fogliano, di stilare un bilancio del campionato degli isontini, giunti contro ogni pronostico di inizio campionato a contendere nell’atto finale la promozione agli uomini di Andriola. L’esperto play ex Calligaris Corno di Rosazzo e Monfalcone, rientrato da un anno e mezzo in quel di Fogliano, ci ha testimoniato la soddisfazione di tutto l’ambiente che ha saputo migliorare la bella impresa dello scorso campionato dove i “legionari”, partiti al sesto posto della griglia dei play-off, si erano visti sbarrare la strada della finale da un canestro a fil di sirena nella semifinale contro Corno di Rosazzo. “Dopo un avvio con risultati in altalena, il punto di svolta della nostra stagione è maturato nel momento più basso, quando nel derby di ritorno contro Romans avevamo ceduto di 30 punti senza mai essere in partita ripropone il giocatore - : finito il match ci siamo guardati in faccia e ci siamo ripromessi di far dimenticare, prima di tutto a noi stessi e poi alla società e al nostro pubblico, quella disfatta e quella posizione di classifica che non potevano rappresentare il reale valore della nostra squadra.” Ad ennesima riprova che nello sport le batoste possono diventare il carburante necessario per alimentare prestazioni di alto livello, il team del tecnico Icio Zuppi ha inanellato una serie di sette vittorie nelle

ultime e seguenti nove gare della regular season, conclusa al settimo posto, centrando l’obiettivo societario di inizio anno. A seguire la cavalcata nei play off con le perentorie affermazioni (entrambe per 2-0!) contro la forte compagine codroipese allenata da Bosini prima e l’ostico team di Fagagna guidato da Musiello in semifinale, cammino che alla fine ha portato la Geoclima Fogliano a contendere la promozione alla superfavorita Tarcento. “Accettiamo serenamente il verdetto del campo anche se le sconfitte non fanno mai piacere, nemmeno quando sono sofferte contro squadre che partono favorite e dimostrano sul campo tutto il loro valore - ammette Piani -. Personalmente, ancora a caldo, mi resta il rimpianto di come è andata gara-1: il match era in equilibrio fin dalla partenza e avevamo iniziato l’ultimo quarto avanti di 4 punti. Poi cinque minuti di nostro black out offensivo e di grande difesa da parte di Tarcento ci hanno condannati. Fossimo riusciti a spuntarla in gara uno forse la storia sarebbe stata diversa, probabilmente abbiamo pagato sul piano fisico la grande rimonta del finale di campionato.” Archiviata la stagione appena conclusa, Matteo Piani prova ad intravedere quali siano le aspettative per il prossimo campionato. “Devo ancora confrontarmi con la società sul mio futuro e mi auguro che gli obiettivi siano sempre quelli di poter disputare una C regionale di vertice. Da parte mia, un altro anno nell’aria di casa non sarebbe certo da disprezzare”. Giuseppe Passoni

iene dal profondo sud della penisola la più bella sorpresa stagionale per la pallacanestro friulana, con l'udinese Franco Ciani (nella foto) a sfiorare la promozione nella massima serie alla guida di un Agrigento che solo in una finale ad oltranza ha ceduto alla superfavorita Torino. Peccato, diciamo noi amici di vecchia data del tecnico di via Uccellis, perchè Franco, mai profeta in patria, in serie A l'avremmo rivisto volentieri. Ma ci resta la soddisfazione che le sue doti siano state una volta di più ribadite dai risultati del parquet, sovvertendo pronostici che di volta in volta lo davano estromesso nei play off da avversari più titolati, non ultima la titolatissima Verona. E ci consoleremo tifando ancora Agrigento quasi fosse la squadra di casa nostra, immaginando un Carnera stracolmo anzichè desolatamente vuoto e abbandonato a se stesso. Udine rimane infatti ancora priva di serie A, pure se l'Apu del motivatissimo presidente Pedone e del suo braccio destro Davide Micalich a riportarla ci hanno provato ostinatamente, provando a rilevare i diritti di A2 di Ravenna, Roseto o Recanati, società con l'acqua alla gola ma che alla fine hanno deciso di riprovarci. Così l'Apu Gsa ripartirà anche nella prossima stagione dalla serie B, emigrando talvolta dallo storico ma ormai inadeguato Benedetti nel più capiente palazzetto di Cividale. Salire dalla serie B è dura, durissima e la società udinese, reduce da due delusioni, lo sa benissimo. E si dovrà ora ricostruire una squadra che come unico ancora contrattualizzato ha l'allenatore Corpaci. E i friulani dicono "sperìn ben...". (e.f.)

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PERSONAGGI

PROSPETTI

DNA La giovane campionessa ha iniziato a praticare il judo sin da piccola sulle orme del fratello maggiore.

SORAYA, REGINETTA DEL TATAMI La bacheca della diciottenne campionessa bujese è ricca di riconoscimenti di BIANCAMARIA GONANO

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l nome della principessa dagli occhi tristi non deve ingannare. La regalità traspare in come parla ma la sua grinta di judoka impressiona. Compirà solo diciotto anni in dicembre, Soraya Luri Meret, ma ha già vinto molto, in Italia e all’estero. La giovane combattente vive a Buja ed è nel centro friulano dalle mille frazioni che ha mosso i primi passi nelle arti marziali, come

si racconta lei stessa: “Avevo solo tre anni e mezzo quando ho iniziato e il primo contatto col tatami l’ho avuto gattonando. Mio fratello, più grande di me di sette anni, praticava questa disciplina e sono stata battezzata così. E’ stato un amore a prima vista. Mi alleno dalla quarta elementare nella società Judo Kuroki di Tarcento e contemporaneamente ho terminato il quarto anno del Liceo Linguistico Percoto. Non è facile riuscire

Ho avuto molti infortuni e ci ho messo tutta la tenacia per non mollare

INTENSITÀ Sguardo attento e concentrazione: anche così Soraya affronta le gare

QUESTA È LEI

Soraya Luri Meret, Sory per gli amici, ha 18 anni, vive a Buja (Udine) e frequenta con ottimi risultati il Liceo linguistico Percoto del capoluogo friulano. Il suo, nonostante l'ancor giovane età, è un palmarès nutritissimo, fatto di titoli nazionali e internazionali. E' tesserata con il Kuroki Tarcento e gareggia nella categoria junior. Recuperato un infortunio ad una spalla, punta ora all'Europa Cup in programma il prossimo luglio in Ungheria e Repubblica Ceca e agli Europei di settembre. Dal 15 al 26 giugno partecipa ad uno stage azzurro a Perugia.

a rendere il massimo e ottenere ottimi risultati in entrambi gli ambiti. A scuola non sono una over the top ma me la cavo bene con una media del sette/otto. Voglio riuscire sia nello sport che negli studi anche se purtroppo in Italia manca la mentalità scolastica che supporta gli atleti agonisti. Alcuni insegnanti mi sono venuti incontro ma in linea generale manca la consapevolezza di cosa significhi praticare sport ad alti livelli. Ho gli stessi crediti scolastici di compagni che non hanno mai vinto una medaglia…”. La carriera di Soraya è già piena di trofei: “Ho vinto parecchi titoli italiani nel 2010, 2011, 2012 e nel 2014. Quest’anno sono arrivata solo quinta in seguito ad un infortunio alla spalla che mi sta bloccando da un mese e mezzo. In aprile ero riuscita a piazzarmi terza all’Europa Cup di Atene. Inoltre ho partecipato a due Europei, nel 2012, piazzandomi quinta, e nel 2014. Fino al 2013 ho gareggiato nei +70 per poi passare ai 70 chili. Nel 2015, dopo tre anni da Cadetta, sono passata alla categoria Junior dove rimarrò per altri tre anni. Devo dire che ho avuto molte soddisfazioni per i molti podi all’estero e ora spero di recuperare il problema alla spalla per i miei prossimi impegni di luglio all’Europa Cup in Ungheria e Repubblica Ceca. In queste ultime settimane ho provato a fare qualche movimento ma la prova del nove sarà nello stage della Nazionale del 1522 giugno a Perugia: lì vedrò come reagisce la spalla e se potrò partecipare agli Europei di settembre con buone chances. Le articolazioni sono molto importanti per


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DELLA PIETRA, ESORDIO VINCENTE

noi judoka: nella mia carriera ho subito parecchi infortuni e ho la schiena molto spostata. Ci vuole tenacia per non mollare”. Soraya dimostra delle idee chiare anche nei confronti della sua visone della vita: “La mia mentalità si distacca abbastanza da quella tradizionale per cui, se vuoi accedere alle Olimpiadi, devi rivolgerti ad un gruppo sportivo e sposarne la causa. Credo che nella vita, oltre a combattere, bisogna saper fare altro. Vorrei continuare a praticare judo a livello agonistico ma sono aperta anche ad altre passioni, e non sgomito per arrivare al massimo della carriera, come per esempio le Olimpiadi. Vorrei stu-

diare lingue all’università e non so se mi allenerò per tutta la vita con questi ritmi. Certo, la convocazione in Nazionale mi riempirebbe il cuore…. Credo che sia una questione di scelte e rispetto quelle degli altri. Il judo mi ha insegnato il rispetto e l’amicizia, perciò il mio equilibrio è stare sospesa fra queste due dimensioni”. Soraya si descrive simpaticona con gli amici ma timida all’apparenza: “Sembro cattiva ed immusonita, in realtà mi preoccupo di informarmi di questioni sociali, lo faccio continuamente. E amo fotografare, correre e tutti gli animali. Sono una rispettosa della natura e della vita a tutto tondo”.

sono stati accolti da un temporale, che poi ha lasciato spazio ad una pioggia sopportabile. Due i giri previsti del bel percorso allestito in collaborazione con la Pro Loco ed il Comune di Preone. La seconda prova si svolgerà sabato 18 luglio a Ravascletto sullo stesso percorso che il giorno seguente ospiterà il Campionato Italiano ACSI.

FOTO PASCHINI

VITTORIE Sopra, alcuni dei molti momenti di gioia della campionessa del Kuroki Tarcento, che guarda ora all'Europa Cup di luglio.

Elia Della Pietra è il primo vincitore stagionale del Trofeo Carnia in Mtb, la manifestazione organizzata dall'Asd Carnia Bike (sotto egida Uisp) giunta alla ventunesima edizione. A Preone l'ovarese della Bandiziol si è imposto nella classifica assoluta precedendo di 43" l'ampezzano della Ki.Co.Sys Marco Del Missier e di oltre 4' Tomaz Cefuta della Kk Djak. Quarto posto per Luca Macorig (Bandiziol), vincitore sullo stesso percorso nel 2014. Per quanto riguarda le singole categorie, successo per Giovanna Del Gobbo (Granzon) nelle Donne, Edoardo Braida (Granzon ) negli Junior, Della Pietra nei Senior A, Del Missier nei Senior B, Luca Paliaga (Cussigh Bike) nei Senior C e Ivan Lozza (Stella Azzurra) nei Veterani. Tra le società la Carnia Bike ha preceduto di misura il Team Bike Leon e i campioni uscenti della Bandiziol. I bikers, appartenenti a 22 diverse società,

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ALTRI SPORT

L'IMPRESA Battuta Siracusa nella finale play-off, i giuliani possono brindare al ritorno in A1.

EXPLOIT, ECCO I PROTAGONISTI

Vicente Guida Berlanga Henriques (S.Paolo del Brasile, 5/9/1978): difensore, è a Trieste dal 2008. E’ dotato anche di passaporto italiano.

Dopo 53 anni la Pallanuoto Trieste ritorna in serie A1

L’

impegno primario sarà ora quello di mantenere la categoria, ha detto a caldo Stefano Piccardo, 44enne allenatore ligure di una Pallanuoto Trieste che ha riconquistato dopo 53 anni la massima categoria battendo in finale in tre match,2-1, i siciliani dell’Ortigia Siracusa. Succedendo quest’anno a Ugo Marinelli, il tecnico di Voltri ha dunque centrato l’obiettivo al primo tentativo grazie a metodi di lavoro innovativi e conferimento di stimoli notevoli alla rosa di quindici giocatori affidatigli dal presidente Enrico Samer e dal direttore sportivo Andrea Brazzatti. Eccoli, dunque, i protagonisti della fantastica cavalcata:

Gabriel Namar (Gorizia, 26/7/1992): difensore, marcatore del centroboa, è cresciuto nella pallanuoto goriziana, esordendo a Trieste nel 2008 in A2 realizzando anche un gol. Ruben Lagonigro (Trieste, 21/2/1995): prodotto del vivaio triestino, è ottimo marcatore sul centroboa. Elia Spadoni (Trieste, 27/3/1997): attaccante, ha realizzato reti importanti in regular season. E’ studente liceale. Ray Petronio (Trieste, 18/8/1984): è il cannoniere della squadra, autore in regular season di ben 69 reti, evidenziandosi come il giocatore più prolifico del girone nord. Ha giocato in precedenza con Triestina nuoto, Plebiscito Padova e Cagliari.

Egon Jurisic (Fiume, 18/81988): croato con anche il passaporto italiano, portiere titolare, è da un quadriennio a difendere la porta del club triestino, inanellando 100 presenze. Giovanni Vannella (Trieste, 14/3/1990): secondo portiere, proviene dal Tergeste di serie C. È studente universitario. Aaron Giorgi (Trieste, 15/5/1985): centroboa, è il capitano della squadra.

Filippo Ferreccio (Genova, 20/3/1987): cresciuto nella storica Pro Recco, è alla Pallanuoto Trieste da sei stagioni. E’ il regista della squadra, dotato di visione di gioco e inventiva. Jacopo Giacomini (Trieste, 18/10/1986): Attaccante, efficace in posizione-1, è sicuro punto di riferimento della squadra e gran lavoratore. Boris Popovic (Spalato, 25/1/1987): centroboa, miglior interprete del suo ruolo dell’intera A2, è stato l’unico inserimento della squadra rispetto alla stagione precedente. È laureato in Scienze motorie.

Danjel Podgornik (Trieste, 8/3/1999): talento naturale, è stato convocato nelle giovanili azzurre. Michele Mezzarobba (Trieste, 16/3/2000): grande visione di gioco, è il più giovane della squadra e fa parte anche della formazione triestina Under 15. Giacomo Stulle (Trieste, 16/5/1997): vivaio locale, non ha partecipato alla tripla finale con l’Ortigia. Lorenzo Zadeu (Trieste, 9/1/1998): è anche capitano della formazione Under 17. Stefano Piccardo (Genova, 1971): ligure, prima di approdare a Trieste ha condotto nella massima serie l’Imperia e il Como. Sue caratteristiche principali, i duri carichi di lavoro e l’essere estremamente esigente nei confronti dei suoi giocatori durante gli incontri. (e.f.)

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CALCIOUDINESE

I gemelli Braidot dominano la 3^ Alpin Marathon Bike Partivano, ovviamente, con i favori del pronostico ma nessuno si sarebbe aspettato un dominio così largo dei due gemelli BRAIDOT tanto da poter dire che hanno freddato gli avversari fin dal via, se questo non contrastasse con una giornata “torrida” che ha visto sfiorare i quaranta gradi e portato al precoce ritiro oltre il 30% dei partenti.

POINT TO POINT podio femminile

Podio allievi

Ma andiamo per ordine, la 3^ Alpin Marathon Bike, organizzata in collaborazione tra il Gruppo Alpini di Mossa e l’UC Caprivesi Mtb Team, supportati dalle Municipalità dei cinque comuni interessati dalla gara , Mossa, Gorizia, San Floriano, Capriva e San Lorenzo, prevedeva tre differenti distanze di gara, la marathon sui 70 km, valida anche come campionato regionale di specialità, la point to point, sulla distanza di 40 km, e la giovanile di 15km. Al via circa 250 atleti provenienti da nord est d’Italia, Austria, Slovenia e Croazia, di cui la metà sceglieva di cimentarsi sul tracciato lungo. Dopo il via dal centro di Mossa, gli atleti raggiungevano a velocità controllata le pendici del Calvario, dove la gara si faceva vera fin dalle prime rampe, manco a dirlo sotto la spinta di Luca BRAIDOT, che, ricordiamolo non è un parvenù ma il campione Italiano di MTB in carica. Dalla selettiva doppia ascesa del giro di lancio usciva un gruppo sbricciolato, con in testa i terribile duo a cui rimaneva accodato un altro giovane cresciuto nelle file della Caprivesi con un importante palmares, Moreno PELLIZZON (Focus), a seguire poi CARGNELUTTI Diego (BCT) e l’ex-campione europeo master Marco DE POLO (Spezzotto) Le posizioni rimanevano immutate fino al passaggio in via Blanchis, Mossa, dove era fissato il transito, con il terzetto che accumulava un vantaggio prossimo ai 4 minuti sull’ex-pro gemonese che aveva alle sue spalle sempre DE POLO. Leader indiscussa delle donne era DE LORENZ POZ Luisa (Team Este), che non trovando rivali in campo femminile metteva in

I campioni regionali Marathon

riga numerosi maschietti. Al 45 km il primo colpo di scenda, Pellizzon forava ed era costretto a lasciar andare i “Twins”, venendo poi recuperato anche da Cargnelutti mentre era in sosta ai box per la sostituzione della ruota, e con cui poi proseguiva la parte finale della gara. Mentre i chilometri passavano e quando all’arrivo i tifosi ed appassionati presenti già iniziavano a fare le prime “scommesse” su chi avrebbe potuto vincere la volata tra Luca e Daniele, arriva la seconda sorpresa, Luca sugli strappi del parco Codelli, aveva forzato il ritmo staccando il gemel-

lo che a meno di dieci chilometri dall’arrivo pagava 20” secondi di distacco, mentre il duo Pellizzon e Cargnelutti viaggiava con oltre 5’ di distacco. Da lì a poco la sagoma bianco verde dell’atleta Gs Forestale si presentava nella zona d’arrivo per affrontare il single track finale posto alle spalle dell’arrivo, impegnando poi a braccia alzate il rettifilo finale dove ad accoglierlo era l’applauso del pubblico, il suo pubblico. Secondo ad una manciata di secondi arrivava Daniele, mentre per vedere arrivare il terzo bisognava aspettare quasi sette minuti, che piacevole sorpresa

era Moreno PELLIZZON, mossese pure lui, che aveva allungato negli ultimi chilometri lasciando la compagni di Cargelutti, ottimo 4° e primo delle categorie master. Nel femminile la vittoria andava alla Luisa DE LORENZO POZ Luisa, seconda giungeva ad oltre 40’ RUCCO Tamara (Team 53.3), e terza SOLIGO Deborah (Team Macro). Nella distanza point to point prevaleva l’esperienza del master POBERAI Christain (Bike&Run), che metteva in riga la freschezza e l’irruenza di due junior di valore quali MOLINARI Rudi (Caprivesi) e TAUCERI Federico (Froggy). Prima femminile


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L’arrivo di Luisa De Lorenzo da Poz

Rudi Molinari all’arrivo

Luca Braidot all’arrivo

TIBERIO Romina (Bike&Run). Tra i giovani s’imponeva con un allungo vincente sugli strappi che precedevano l’arrivo l’allievo della Caprivesi AZZANO Daniele, che precedeva di 10” il compagno di colori MARCHI Thomas con cui aveva effettuato l’allungo ad inizio gara, terzo BRAIDA Edoardo (Team Friuli); nella esordienti primo posto per GODNIC Jan (Team Friuli), che condivideva il podio con GREGORUTTI Massimiliano (Trivium) e CHENDA Peter (Team Friuli). Alla fine della gara le facce degli atleti, stremati da un tracciato tosto e da temperature elevate,

Marathon podio femminile

erano tirate ma tutti all’unisono dichiaravano di essere molto soddisfatti dell’organizzazione e dello stupendo tracciato, perfettamente preparato e vigilato in ogni suo punto. Al termine della manifestazione gli atleti ed il numeroso pubblico presente alla 3^ edizione dell’Alpin Marathon Bike, confluiva nel parco festeggiamenti di Mossa, dove il Gruppo Alpini aveva allestito il pasta party e le premiazioni, a cui presenziavano il Vice Presidente FCI com. Friuli V.G., Bruno CIOTTI, ed il Sindaco dott.ssa FERESIN Elisabetta.

I campioni regionali Marathon 2015: MARESCUTTI Michele (Trivium) cat.OPEN CARGNELUTTI Diego (Bandiziol) cat.ELMT RIZZO Mattia (Bandiziol) cat.MASTER 1 ZANIER Mauro ( Vigili del Fuoco) cat.MASTER 2 STELLA Piergiorgio (Caprivesi) cat.MASTER 3 CANDIDO Claudio (Team 53.3) cat.MASTER 4 PETRUCCO Vito ( Acido Lattico) cat.MASTER 5 BRAIDOT Mauro (Caprivesi) cat. MASTER 6


ALTRI SPORT CALCIOUDINESE

SESTA EDIZIONE PER L'EVENING SUMMER TRAIL Prenderà il via venerdì 3 luglio a Muggia la Evening Summer Trail, gara competitiva di Corsa in Montagna di 8 chilometri con partenza e arrivo nei pressi del Molo T e un dislivello di 250 metri. Il percorso ideato dagli organizzatori si presenta ondulato lungo i sentieri della Traversata Muggesana e di Benvenuti a Muggia, alle pendici dei Colli Muggesani Occidentali in quella che era la tenuta di caccia dell'Arciduca Ludovico Salvatore d'Asburgo e Lorena. Per tutti i partecipanti sono previsti due ristori sul percorso e uno all'arrivo. Saranno premiati i primi 10 concorrenti assoluti, le prime 5 donne assolute, i primi 5 gruppi con più atleti classificati e i primi classificati di tutte le categorie Fidal. La gara è a carattere regionale ed è riservata ad atleti delle categorie J/S/P/Seniores e +35 in regola con il tesseramento per l'anno in corso. I pettorali potranno essere ritirati entro le 19 sul campo gara e la manifestazione avrà luogo con qualsiasi condizione atmosferica.

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Scout Muggia

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Gara competitiva di Corsa in Montagna di 8 Km (Dislivello 250 mt) con partenza e arrivo nei pressi

del Molo T ( Strada per Lazzaretto/ex Bagno della Polizia ) e un percorso ondulato lungo i sentieri della “Traversata Muggesana” e di “Benvenuti a Muggia”, alle pendici dei Colli Muggesani Occidentali in quella che era la tenuta di caccia dell'Arciduca Ludovico Salvatore d'Asburgo e Lorena. CON TUFFO FINALE (FACOLTATIVO MA CONSIGLIATO) E GARA DI KLANFE

Iscrizioni : on line sul sito www.euromarathon.it fino al 01/07 Pagamento e ritiro pettorale : Nei pressi della partenza il giorno della gara dalle 18.00 alle 19.00. Quota di iscrizione : 10 € per i prescritti, 15 € per chi si iscriverà sul posto Partenza : alle 19.30 Kalamar Party: alle 21.00 Info: Premiazioni : alle 21.30 Graziano Ferlora 3478355573,

Luciano Comelli 3345932166,

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SPECIALE LIBERTAS

Canoa slalom: a Barcis debutto olimpico con Daniele Molmenti

■ Il lago di Barcis ha fatto da anfiteatro per la prima edizione del Trofeo Libertas di canoa slalom. L'evento è nato sulla scia di "Canoa per tutti", l'iniziativa ideata dalla Ssd Golden Eagle di Daniele Molmenti, che quest'anno (il 2 agosto nella stessa location) taglierà il traguardo della terza edizione. All'insegna della consolidata sinergia, oltre alla Golden Eagle, la manifestazione è stata allestita da Polisportiva Montereale e Canoa Club Sacile, ma sul lago della località montana c'erano anche il Canoa Club Delfino Portogruaro e il Kgb di Belluno. Al via 57 ragazzini delle categorie allievi, cadetti, ragazzi e junior che si sono sfidati nelle specialità K1 (kayak) e C1 (canadese). Al termine, le premiazioni sono state effettuate grazie alle medaglie fornite dalla Libertas Pordenone, presieduta da Ivo Neri. Medaglie da podio, ma pure per chi ha partecipato, oltre a due riconoscimenti speciali: alla più giovane (Monica Fantin del Canoa Club Sacile, 8 anni) e al più anziano (Armando Piccinin, classe 1934). Li ha acclamati Giuseppe Coan,

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presidente del Canoa Club Sacile e brillante speaker della gara. Tutto è andato liscio, molta la gente accorsa ad assistere all'evento supportato pure dal Comune di Barcis, rappresentato dal neo eletto vice sindaco Daniela Paulon, che ha messo le medaglie al collo assieme all'olimpionico Molmenti. Dall'azzurro della Forestale il solito contagiante entusiasmo, a due giorni dal rientro dalla Germania, dove ha vinto il bronzo a squadre europeo. "Da poco sono diventato presidente dell'associazione "Azzurri d'Italia" di Pordenone - ha detto Daniele ai ragazzi - i cui componenti sono atleti che hanno indossato la maglia della Nazionale. Auguro anche a voi di farlo, visto che tra qualche anno smetterò. Vi aspetto tutti il 2 agosto a "Canoa per tutti", che sono certo sarà colorata come oggi. Fatevi un bel applauso, ve lo meritate". "Siamo soddisfatti di questo primo torneo - ha sottolineato Marco Del Tin, responsabile del settore canoa Polisportiva Montereale ma è solo un punto di partenza: proseguiremo con l'opera di

promozione della canoa, allargando la partecipazione di altri club e coinvolgendo le scuole". A proposito di studenti, dopo le gare del mattino gli istruttori si sono resi disponibili a far provare la canoa ai ragazzini tra cui quelli frequentanti le scuole medie di Maniago, le elementari e medie di Montereale e le medie di Claut, che hanno così potuto visitare i magnifici scenari della Forra. Oltre al 2 agosto a Barcis, tutti i sabati e le domeniche sono in programma le discese del Noncello con la collaborazione del comune di Pordenone.

IN BREVE NUOTO

IL MEGLIO DEL NUOTO REGIONALE ALLA GYMNASIUM La piscina Gymnasium di Pordenone ha ospitato la prima dizione del Campionato regionale Libertas di nuoto. Riservato alle classi giovanili, il torneo è stato organizzato dalla locale polisportiva Villanova. Il campionato era inoltre valido per le qualificazioni ai Tricolori dell’ente di promozione sportiva, in programma dal 18 al 21 Giugno al Villaggio GeTur di Lignano Sabbiadoro. La manifestazione pordenonese ha visto la partecipazione di 109 ragazzi, cimentatisi nelle varie specialità. Tutti i partecipanti sono stati premiati dal direttore della Gymnasium, Claudio De Iuri, e dal consigliere nazionale Edoardo Muzzin. Con l’occasione si è anche conclusa l’esperienza quinquennale del percorso educativo dei ragazzi della classe quinta della scuola Primaria “Gaspare Gozzi”, che da 15 anni collabora con la Gymnasium a un progetto che prevede l’approccio con l’acqua per i più piccoli, l’avvio al nuoto per le classi terza e quarta, e il percorso Acquasicura per gli alunni dell’ultimo anno.

UDINE | TRIESTE | PAD

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SPECIALE LIBERTAS

La formazione U14 Orvi 2014-2015

ARTI MARZIALI

Doppio exploit di Team Scodovelli e Battaiotto ■ Nella finale di Coppa Italia junior e senior disputata a Crotone, Elena Battaiotto (alfiere di punta della polisportiva Villanova Pordenone nella categoria 63 chili) si è aggiudicata il bronzo, vincendo tre incontri su quattro, di cui un paio per ippon. Battaiotto è stata stoppata in semifinale dall'emiliana Dalla Corte, poi vincitrice della kermesse. Il meritato bronzo è stato conquistato nel confronto tutto friulano contro Elisa Cittaro dello Yamarashi Udine. ■ Due bronzi che valgono oro sono il bottino del “Team Scardovelli” asd MMAGrappling e sport da combattimento che con una formazione tutta giovanissima (nella foto) e composta da atleti di tutte tre le sue sezioni di Udine, Gorizia e Ronchi dei Legionari (Gorizia), ha partecipato il a Rimini ai Campionati italiani ADCC/ MMA SHOOTO I risultati delle gare disputate il 30 e 31 maggio hanno visto, in dettaglio, nelle MMA cl. N cat.76 kg l’appena diciottenne Tom Maenurm superare le eliminatorie degli ottavi e i quarti, ma perde la semifinale ai punti; rifacendosi però subito vincendo per leva al braccio la finalina per il terzo posto, che gli è valso il bronzo. Nelle MMA cl. C cat.-83 Kg Cristian Rota, raggiunte le semifinali, ha perso ai punti all’extra round aggiudicandosi la finalina ed essendo così anche lui medaglia di bronzo. Nelle MMA cl. C cat. -65kg Salvatore

Bartoluccio, pur combattendo come un leone è rimasto giù dal podio per un soffio e si aggiudica il quarto posto. Jovica Peijci, invece, nelle MMA cl. C cat.-76 kg dopo aver atterrato l’avversario con ginocchiata si è purtroppo fermato ai quarti di finale, ma dimostrando doti che danno la certezza che si rifarà presto. Nella Submission cl. B cat. 76 Tom Maenurm, affaticato dai match di MMA, si è fermato agli ottavi perdendo per 1 punto, mentre Edoardo Martellossi ha superato gli ottavi, ma si è fermato ai quarti.

DOVA | MILANO | PRATO

ESORDIO DIROMPENTE PER LA SFS INTEC FONTANA WASPS ■ L'esordiente formazione Sfs Intec Fontana Wasps (selezione di giocatori del Friuli Occidentale) parte col piede giusto nel torneo beach rugby di Bilione, primeggiando nella categoria 5 contro 5, dando spettacolo in virtù del bel gioco d'attacco e segnando più di tutte le altre 14 squadre partecipanti. Il beach rugby 5vs5 è una variante del gioco su sabbia, prevedendo il placcaggio e imponendo grande rapidità di gioco per conservare il possesso palla, rendendo questa variante tra le più spettacolari e apprezzate dal pubblico, che viene poi coinvolto nel clima goliardico del terzo tempo. La prima giornata di gare vede la Sfs Intec Fontana Wasps conquistare quattro vittorie su quattro partite, e con almeno tre mete a testa per capitan Tommasini, Mejia, Tomada, Bressan, i fratelli Scaviolo, Sordini e Chesani, evidenziando buon affiatamento di tutto il gruppo. Il giorno dopo si disputa l'ultimo incontro eliminatorio, vinto 8-3. La classifica sentenzia vincitrice (per differenza mete) il team Sfs Intec Fontana, davanti a Sondrio Eagles.

PATTINAGGIO LIBERTAS PORCIA DA PODIO ■ Nuovi podi per la sezione artistica della Pattinaggio Libertas Porcia, impegnata in una due giorni agonistica. Al Trofeo internazionale Sedmak Bressan di Trieste sono stati colti due ori, grazie alle performance di Agata Della Libera (impegnata agli esercizi obbligatori della categoria esordienti B) e della coppia Kristijan Sain Bosicevic - Caterina Toffolo (divisione nazionale D). Della Libera ha inoltre incrementato il bottino con un bronzo all'esercizio libero. Altri risultati di rilievo sono pervenuti dalla gara regionale Pgs di Manzano con i primi posti di Elena Fabris (allievi) e Fabiola Rosolen (allievi fascia verde). Debutti positivi anche per le piccole Wendi Hushi (sesta), Sara Catalano (nona) e Maria Greco (terza).

Tel. 0432 690761 info@ceccarellionline.it www.ceccarelligroup.com TremilaSport+ | 17 06 2015 | 45


ITINERARITREMILA

ITINERARI

LA VIA DI SAN FLOREANO

Dell'antico castello di Guspergo o Uruspergo sono oramai visibili solo i resti della fortezza, un tempo in comunicazione visiva con il Castello di Gronumbergo, che si trova sulla sponda sinistra del Natisone


ITINERARITREMILA a cura di ROMANO PALuDGNACH

ANELLO DI GUSPERGO A SANGUARZO DI CIVIDALE DEL FRIULI (UD) VALLI DEL NATISONE

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artendo dalla splendida piazza di Sanguarzo, visti gli importanti interventi di riqualificazione eseguiti negli ultimi anni, ci portiamo in via San Floreano, percorrendo 100 metri sulla Statale verso le Valli del Natisone. E' la prima via a sinistra quella che, dritta dritta, ci porterà verso la chiesetta di San Floreano. Percorso inverso, altrimenti, per chi è attratto dai piccoli borghi: sempre dalla piazzetta di Sanguarzo, sul lato destro della chiesa parrocchiale di San Giorgio Martire, percorriamo la stradina sinuosa che ci farà visitare il Borgo Viola, con le sue case in pietra e rifiniture in legno caratteristiche delle Valli del Natisone, e al primo bivio prenderemo verso destra, verso la borgata di Guspergo e con noi il signor Relax ci farà da cicerone, con le splendide colline ad accoglierci tra prati, alberi e sensazioni uniche di apertura mentale, piacevolezza, rilassatezza, voglia di camminare, di correre, di pedalare oppure di

fotografare ciò che i nostri occhi osservano senza alcuna fatica. Davanti a noi la dorsale che parte da Cividale verso il Monte Cragruenza ci rassicura che la direzione è quella giusta, in quanto di incroci, quadrivi e stradine ne troviamo molte, ma la tranquillità di prendere la via giusta per salire in quota a visitare i resti della fortezza di Guspergo è certezza quando leggiamo la segnaletica ben visibile ad ogni incrocio per il percorso ad anello di Guspergo. Ci guidano a salire anche i dinosauri che vediamo sulla nostra sinistra in alto: sorridiamo, ci sono veramente, e poi una volta in alto, sulla destra, seguiamo la strada militare, camminando in linea d’aria sul crinale verso il Monte dei Bovi, altezza 435 slm., dove troviamo i resti delle trincee della prima guerra mondiale. La vegetazione oramai ha preso il sopravslowitinerarytrekking.blogspot.it/

vento e se non si sale in vetta è difficile fare scatti al panorama sia in direzione della città longobarda, dove si nota il campanile del Duomo, sia in direzione di Purgessimo con sullo sfondo la collina con in alto il Santuario di Castelmonte. Dopo una breve sosta si prende a scendere a valle fino a quando la strada da sterrata passa ad asfaltata e poco dopo con una breve deviazione troviamo in mezzo ad una intensa vegetazione il famoso Castello di Guspergo o Uruspergo, di cui oggi esistono solo le rovine della fortificazione che fungeva anche da residenza, risalente all’epoca del Patriarcato di Aquileia, che era in comunicazione visiva con il Castello di Gronumbergo. Questo lo troviamo sull’altro versante della Valle attraversata dal fiume Natisone. Si prosegue la lieve discesa con vari tornanti, fino alla rampa finale molto ripida, e in fondo dopo le prime case, sulla sinistra, troviamo anche la chiesetta di San Floriano. Conclusa la breve visita, dritta è la via San Floriano che ci porta al punto di partenza.

Una sosta a Sanguarzo

Al ritorno sul piazzale di Sanguarzo, lo sguardo ci porta ad osservare la scritta: pizzeria da Vincenzo, di color blu intenso. Entrare è un attimo basta attraversare la statale 56 notiamo subito che la birra alla spina è li che ci aspetta dal 1612 è lei la Birra “HB” Hofbrauhaus Traunstein, scelta accuratamente dal titolare pizzaiolo Vincenzo assieme alla moglie, non solo perché questa birra è di livello eccellente (ricordiamo che ha il merito del record mondiale nel 1975 con l’oro per otto birre) ma anche perchè la ritiene ottima abbinata alle tantissime pizze, che si possono degustare anche a mezzogiorno. Oltre alle due sale troviamo pure il giardino esterno, che ci stuzzica con il veloce aperitivo in totale relax prima di provare la favolosa pizza “mista” che tra i clienti è la preferita. Vincenzo ci spiega che sono 5 o 6 gli ingredienti che abbinati (noi diciamo pure sapientemente) oltre al salamino e alla cipolla a piacimento, la rendono buonissima.

Itinerari in zona 1) TEMPIETTO LONGOBARDO CENTRO STORICO CIVIDALE DEL FRIULI (UD) 2) SANTUARIO DI CASTELMONTE (UD) 3) ANELLO NORD NATISONE 4) IL MUSEO DEL MATAJUR E LA BOTTEGA DEL FABBRO MASSERIS DI SAVOGNA (UD) 5) CASCATE DEL KOT A SAN LEONARDO (UD) 6) CHIESETTA SAN BARTOLOMEO A VERNASSO DI SAN PIETRO AL NATISONE (UD)

Come raggiungere in auto il punto di appoggio:

PUNTO DI APPOGGIO:

Pizzeria da Vincenzo in Piazza a Sanguarzo. Superata Cividale del Friuli in direzione Slovenia, partendo dalla Stazione dei Treni raggiungete la località di Sanguarzo sempre nel comune di Cividale del Friuli.

BIRRERIA PIZZERIA DA VINCENZO

Come raggiungere il punto d’appoggio a Sanguarzo di Cividale del Friuli (UD) Da Cividale del Friuli partendo dalla Stazione dei treni si segue la Statale 56 in direzione Slovenia, e dopo 2,5 Km si raggiunge la frazione di Sanguarzo. it-it.facebook.com/romano.paludgnach

Via Valli del Natisone, 58 Sanguarzo UD Telefono: 0432 701896 https://it-it.facebook.com/ BirreriaPizzeriaDaVincenzo

twitter.com/paluroma

www.youtube.com/user/paluroma

TremilaSport+ | 17 06 2015 | 47


ITINERARI MTB TREMILA

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COME RAGGIUNGERE

PURGESSIMO AUSTRIA

PURGESSIMO UDINE PORDENONE

SLOVENIA

GORIZIA

PU

TRIESTE

48 | 17 06 2015 | TremilaSport+

Sulla destra c'è un grande spiazzo, con la cassetta con il timbro di vetta e una vista spettacolare su tutta la pedemontana e la pianura friulana. Qui inizia il tratto di sentiero che scende rapidamente verso la pista forestale lasciata prima. Uno strappo con due tornantini, un tratto in falsopiano per recuperare fiato e poi a sinistra, verso la divertente pista che attraversa la dorsale del monte Suic per sbucare, dopo un tratto sui prati, vicino a una baita. Si abbandona nuovamente la strada militare per scendere a sinistra su un'altra divertente pista tra i boschi che scende all'antica chiesetta (è del 1498) di San Silvestro Papa, adagiata su una radura bagnata da un ruscello. Dalla chiesa ci si dirige verso il Cosizza, che si segue per un po' prima di salire nuovamente sul fianco settentrionale del monte Purgessimo dove, a 14 km dalla partenza, si riprende la strada fatta all'andata. Rientrando a Purgessimo è d'obbligo una deviazione per raggiungere i ruderi del castello di Gronumbergo datato al 1200 anche se in zona c'erano precedenti fortificazioni risalenti all'anno 1000. Da qui in pochi minuti si raggiunge il punto di partenza da dove, nella bella stagione, in meno di 5 minuti si può raggiungere il Natisone per un rinfrescante tuffo.

1000 750 m s.l.m.

N

on sempre è necessario fare lunghi tratti di avvicinamento per godersi itinerari divertenti, e il Monte Purgessimo, con le sue piste forestali a pochi chilometri dal centro di Cividale, offre parecchie possibilità. Il giro che proponiamo ha la particolarità di essere quasi completamente su strada bianca ma di avere un breve tratto di single-track tecnico e ripido. In ogni caso si tratta di poche centinaia di metri che possono essere fatte anche con la bici a mano. La partenza è dagli impianti sportivi di Purgessimo, facilmente raggiungibili sia in bici che in auto da Cividale, e, dopo essersi diretti verso la chiesa del paese, si svolta a destra su via Roncuz, che dopo le prime case comincia a salire prima dolcemente, poi piùdecisa, verso il monte Purgessimo, riconoscibile per le numerose antenne sulla cima. Dopo poco più di un chilometro la strada diventa bianca: si tratta della vecchia strada militare che raggiunge la provinciale per Castelmonte. Il fondo è buono e si pedala agevolmente. A 3 km dalla partenza la si abbandona per prendere a sinistra la pista che sale alle antenne: anche questo tratto non presenta particolari difficoltà e in poco più di un chilometro e mezzo si arriva alla sommità, a 446 metri di quota.

500 250

0

5

10

Ca st ell o di Pu G rg ro es nu sim m be o rg o

a cura di STEFANO OSSO

Pu rg es sim o M on M te on P te urg S e ui ss Sa c im n o Si lve st ro

Purgessimo è sulla strada che da Cividale raggiunge Ponte San Quirino sulla sponda sinistra del Natisone. Partendo dalla stazione di Cividale si seguono le indicazioni per Castelmonte. Arrivati a Carraria, prima dell’inizio della salita per Castelmonte, tenersi sulla sinistra seguendo le indicazioni per San Pietro. Dopo circa un km sulla destra c'è il bivio Purgessimo. Appena entrati in paese seguire le indicazioni "Tennis" sulla destra. Si può parcheggiare nei pressi degli impianti sportivi. Dalla stazione sono circa 5 km. Una divertente e suggestiva alternativa è seguire l'itinerario di urban trakking "Anello Sud del Natisone" che parte dal parcheggio dell'ospedale (tabella esplicativa con tracciato) e costeggia la panoramica forra del Natisone. Il percorso è marcato molto bene con segni gialli e lo si abbandona all'incrocio con la provinciale, a poche centinaia di metri dalla chiesa di Purgessimo, visibilissima davanti agli occhi.

15

20

25

30

km

Un percorso senza particolari difficoltà Il percorso è lungo 17,7 km di cui 15 su sterrato e 2,7 su asfalto; il dislivello complessivo in salita è di 590 metri e un biker con un allenamento medio lo può percorrere in circa 2 ore anche se è il caso di preventivare un’altra mezz’ora/un’ora per le soste sul Monte Purgessimo, alla chiesa di San Silvestro e soprattutto al castello di Gronumbergo. Non ci sono particolari difficoltà eccetto i 300 metri di single–track scendendo dal monte Purgessimo e la prima rampa

di salita sulla dorsale del Suic. Chi non se la sente di fare il sentiero può però tornare alla strada militare lungo la strada fatta in salita e da qui proseguire il percorso congiungendosi con l’itinerario proposto dopo circa mezzo chilometro. Il giro è praticabile durante tutto l’anno e d’estate è in gran parte all’ombra degli alberi. Lungo il percorso non ci sono punti di appoggio né fontane per cui assicurarsi di avere sufficiente scorta d’acqua.


DAL SATELLITE

Tutte le piste sono riportate su OpenStreetMap e sulla carta Tabacco 1:25.000 (foglio 041 “Valli del Natisone – Cividale del Friuli”) che in zona si trova praticamente ovunque al prezzo di € 8,50 ed è disponibile anche come App per smartphones (TabaccomApp, gratuita ma con cartografia a pagamento).

MONTE URGESSIMO

La scheda dettagliata del percorso, scaricabile gratuitamente in PDF e stampabile su un A4 fronte/retro, compresa la traccia GPX, è su

www.natisoneinbici.it/?p=857

La traccia e i dati sono disponibili anche su

San Pietro

Il divertimento sulla porta di casa con un percorso quasi interamente su strada bianca e un breve tratto in single-track

N

Natis on

ale

id Civ

Zona Industriale di Azzida

e Castello di Gronumbergo

12.8

San Silvestro

2.4 9.3 Monte Purgessimo

Purgessimo

Casa Vancanze Picon

Picon

4.9

4.6 Santa Maria e San Mauro

le

Casa vacanza IL GATTOPARDO

Bar Terlicher

10.3

12.5

14.7

ida

Cemur Da Paolo

Cosi zza Ponte San Quirino

500m

Civ

Merso di Sotto

Azzida

www.bikemap.net/it/route/3082025-monte-purgessimo/

2.9

Monte Suic

1.2 Risultiva Mascja

0,3

Bar Cozzi

7,9

5.4 7.5

Lesa

6.3

17.7 Bonifica di Purgessimo

Grudina Olem

Monte Guarde ale

IX

Castelmon

Moldiaria

Suoc

te

2012-2015 by natisoneinbici.it

Elegante e spazioso appartamento nel cuore del centro storico di Cividale, al piano terra rialzato di un palazzo signorile.Può ospitare fino a 4 persone. Si compone di ingresso, cucina abitabile, ampio soggiorno e salotto con comodo divano letto per 2 persone, grande camera matrimoniale, bagno finestrato e disimpegno. Arredato con mobili d'epoca tra cui un antico letto matrimoniale a baldacchino, e completato da rifiniture di qualità, come il pavimento in cotto e il controsoffitto in rovere. La struttura è dotata di ogni comfort ed è inclusa la fornitura di asciugamani, biancheria per la casa e stoviglie. A due passi da preziosi siti culturali come il Museo cristiano ed il Tempietto longobardo, nonché da tipici locali di ristorazione e da numerosi servizi commerciali. La casa vacanza "Il gattopardo" vi garantisce una raffinata ed elegante ospitalità, in un ambiente al tempo stesso caloroso e discreto, per qualunque tipo di soggiorno, di lavoro o di piacere. L'immobile risulta in Classe energetica E. CASA VACANZA IL GATTOPARDO Stretta Tomasino Cerchiari, 6 - Cividale del Friuli (UD) casavacanzailgattopardo@gmail. com - Tel. 339. 2832714.

id Civ

TremilaSport+ | 17 06 2015 | 49


MONDIALI CSIT CALCIOUDINESE

MEDAGLIERE, ITALIA SECONDA Calato il sipario sulla quarta edizione degli CSIT World Sports Games, i Giochi mondiali di sport per tutti organizzati da AICS a Lignano Sabbiadoro. Per quanto riguarda le competizioni, è stata l’Austria, una delle delegazioni più numerose, a dominare il medagliere con ben 132 ori, 83 argenti e 57 bronzi. Ottimo risultato anche per l’Italia, che con 54 ori, 53 argenti e 63 bronzi ha conquistato la seconda piazza; a seguire, l’Olanda (52 ori, 76 argenti e 51 bronzi, tutti frutto delle gare di Nuoto), quindi Russia, Israele, Belgio ed Iran, una delle più gradite sorprese di questa edizione dei Giochi. L’Italia ha sfruttato la propria grande forza nelle gare di Nuoto (Junior e Master), nelle quali ha portato a casa la bellezza di 48 ori, 49 argenti e 52 bronzi, a cui vanno aggiunti 2 ori sia nell’Atletica (salto triplo maschile e marcia 5km maschile) che nel Judo (cat. Master uomini); uno nel Basket maschile (con la Cestistica Forum Cornelii di Imola) e nelle Bocce femminili con l’atleta di casa Daniela Meazzo. L’Atletica ha regalato anche 3 argenti e 2 bronzi ai colori azzurri, insieme ad un altro argento nelle Bocce maschili e a due bronzi sia nel Judo che nella Lotta. L’Italia conferma anche la sua naturale vocazione verso gli sport di squadra, maschili e femminili, con una serie di bronzi conquistati dagli uomini nel Calcio (Aretuseo Messina) e nel Volley (Volley Pig Cascina); dalle donne nel Basket (Libertas San Felice Bologna), nel Beach Volley (AICS Italia) e nel Calcio a 5 (ACSI Italia).

50 | 17 06 2015 | TremilaSport+


UDINESECALCIO MONDIALI CSIT

TremilaSport+ | 17 06 2015 | 51


>> CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE CONTRO LA SORDITÀ

Per la tua sicurezza fai la prova dell’udito L’udito è necessario per aiutare la concentrazione e l’attenzione anche quando si è alla guida. La concentrazione in auto è la somma dell’apparato visivo e dell’apparato uditivo. Se si sente poco si è costretti ad osservare con più attenzione la strada e quindi è più facile affaticarsi e di conseguenza distrarsi. Tenere l’udito sotto controllo è importante perché così facendo

si può prevenire conseguenze a volte anche gravi! Ti aspettiamo per provare il tuo udito presso una delle nostre sedi MAICO.

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>> LE INTERVISTE DI DARIO ZAMPA

Una testimonianza di vita: Maico aiuta chi ha l’Acufene Roberto Padovani ha risolto i suoi problemi di Acufene grazie alla Maico, lo ha intervistato per noi Dario Zampa

R

oberto, nella vita collaboratore scientifico per una ditta farmaceutica... Dopo i grandi successi ottenuti al lavoro nel settore farmaceutico come prezioso collaboratore della classe medica si è dedicato alla pittura e spesso interviene come esperto d’arte nelle gallerie per il suo spiccato giudizio critico. Mentre sorseggiavamo un buon caffè, prima ancora di cominciare l’intervista a tema artistico, sapendo che sono un vecchio amico della Maico, ha iniziato a parlarmi di Acufene e di pesanti disturbi all’orecchio... “Se non ci fosse la Maico io impazzirei”

- mi ha detto con tono severo. “Roberto” - gli ho detto amichevolmente - “non sono qui per sentire apprezzamenti sulla Maico, ma per descrivere il personaggio e le sue spiccate qualità artistiche...” Mi ha interrotto bruscamente e ha ribadito: “Io no potrei resistere neanche un giorno senza l’apparecchio che mi attutisce quell’assordante fruscio all’orecchio. Sarei morto, stecchito! Sono stato negli Stati Uniti, all’Università di Pisa dove studiano il caso... Niente da fare! Non ci sono rimedi. Guai se mi mancasse l’assistenza della Maico, l’unico che

mi giova. Ne ho due di scorta!” Per attenuare un po’ il clima di quella sua delicata condizione, gli ho chiesto la sua opinione sui giovani d’oggi, sulle loro difficoltà... È stato perentorio: “Cercano di stupire, di provocare per emergere... Una volta emergeva chi aveva talento, chi aveva qualità e, soprattutto, chi aveva buona volontà”. Grazie Roberto! È stato un piacere. Dario Zampa Per ulteriori informazioni chiamate il numero verde 800 32.22.29

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NUOVA BMW X1

un mostro di potenza

MOTORI n 0.6 | giugno 2015

NUOVA OPEL ASTRA Pi첫 snella, pi첫 filante e pi첫 leggera.

Partner ufficiale Federmoto FVG Partner

KAWASAKI KX450F L'ULTIMO PUROSANGUE DI KAWASAKI

NUOVA

58 NUOVA TOYOTA AURIS GUIDA MODERNA E DINAMICA

nel design e nelle dotazioni di sicurezza ma non solo


CALCIOUDINESE

N U O VA B M W X 1

UN MOSTRO DI

POTENZA

La seconda generazione del modello di successo si presenta con il tipico design della scocca dei modelli BMW della Serie X

54 | 17 06 2015 | TremilaSport+


UDINESECALCIO

N

el 2012, con la Passat Alltrack la Volkswagen ha creato un collegamento tra on-road e off-road. Ora, con la nuova Golf Alltrack, ha trasferito questa soluzione in un’altra categoria. La Golf Alltrack è stata studiata in modo da fornire buone prestazioni sia su strada, sia su terreni non asfaltati, ma non nel fuoristrada più severo. Dal punto di vista tecnico ciò è possibile grazie alla trazione integrale 4Motion, un sistema dotato di frizione Haldex di ultimissima generazione che si attiva già prima che inizi lo slittamento. In questo modo è possibile escludere in modo pressoché totale eventuali perdite di trazione. Il 4Motion si avvale di una funzione di precontrollo che dipende dalle condizioni di marcia. In

caso di carico ridotto o in fase di rilascio, la trazione è affidata principalmente all’asse anteriore, mentre quello posteriore risulta disaccoppiato. Questa impostazione base si inserisce nell’ottica della massima economia dei consumi. All’occorrenza sono sufficienti poche frazioni di secondo per l’attivazione in modo continuo dell’asse posteriore tramite la frizione Haldex 5, che viene azionata dalla pompa dell’olio elettroidraulica. Una centralina calcola costantemente la coppia di trazione ottimale per l’asse posteriore, regolando la chiusura della frizione a lamelle tramite l’attivazione della pompa dell’olio. A seconda del fabbisogno è possibile trasferire quasi il 100% della coppia di trazione sull’asse posteriore. La frizione Haldex si occupa del

bloccaggio longitudinale, mentre il bloccaggio elettronico del differenziale EDS sulle quattro ruote, integrato nel programma di controllo elettronico della stabilizzazione ESC, provvede al bloccaggio trasversale su entrambi gli assi. La Golf Alltrack dispone inoltre sia sull’asse anteriore sia sull’asse posteriore del differenziale elettronico a bloccaggio trasversale XDS+, una funzione supplementare che durante la marcia in curva ad alta velocità frena le ruote interne alla curva ottimizzando così il comportamento di guida. Non appena l’elettronica riconosce una diminuzione di carico eccessiva su una delle ruote interne alla curva, l’idraulica dell’ESC genera una pressione frenante mirata per questa ruota al fine di assicurare una trazione ottimale.

Grazie ai 20 mm in più di altezza dal suolo, al programma di marcia Offroad e alla trazione integrale 4Motion, su terreni impervi la Golf Alltrack non ha nulla da invidiare a un SUV. Il programma Offroad attiva una funzione di marcia assistita in discesa (mantenendo costante la velocità), una taratura modificata dell’acceleratore e una configurazione off-road dell’ABS (con soglie di intervento studiate per formare nella fase iniziale della frenata un cuneo di ghiaia davanti alle ruote che aiuta il rallentamento). Forte di eccellenti caratteristiche offroad e una maggiore sicurezza attiva, la Golf Alltrack risulta poi semplicemente perfetta come veicolo da traino, essendo progettata per pesi rimorchiabili fino a 2.000 kg (frenati in caso di pendenza del 12%).

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MOTORI

N

ella sua qualità di successore del pioniere nella classe automobilistica di appartenenza, la nuova BMW X1 trasferisce con maggiore intensità le caratteristiche dello Sports Activity Vehicle al segmento delle vetture compatte premium. Le sue proporzioni robuste, la presenza muscolosa e l’andamento dinamico delle linee conferiscono alla BMW X1 un’immagine marcata che la identifica immediatamente come appartenente alla famiglia di modelli X di BMW. Nel confronto con il proprio predecessore, è cresciuta in altezza (+53 millimetri), così da migliorare l’abitabilità degli interni. Inoltre, la posizione di seduta nettamente rialzata (anteriore +36 millimetri, posteriore +64 millimetri) ottimizza la vista e l’osservazione del traffico. Nella zona posteriore, lo spazio per le gambe è cresciuto di 37 millimetri con l’equipaggiamento di serie e fino a 66 millimetri con l’optional divanetto posteriore regolabile. Il volume del bagagliaio è di 505 litri, superando il valore del modello precedente di 85 litri. Ripiegando lo schienale del divanetto posteriore, divisibile di serie nel rapporto 40:20:40 e, a richiesta, regolabile anche in inclinazione, il volume del bagagliaio è ampliabile fino a 1.550 litri. Per elevare ulteriormente il livello di versatilità, sono disponibili come optional lo schienale del sedile del passeggero ribaltabile e il divanetto posteriore regolabile di 13 centimetri in direzione longitudinale. Il design degli interni della nuova BMW X1 combina il tipico orientamento verso il guidatore di un cockpit del marchio BMW con tocchi stilistici che accentuano il raf-

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finato piacere di guida in un SAV dal moderno ambiente premium. L’equipaggiamento di serie comprende l’impianto di climatizzazione, il sistema audio con interfacce USB e AUX-In, nonché il sistema di comando iDrive con schermo da 6,5 pollici integrato nella plancia portastrumenti come monitor di bordo separato. Per una maggiore personalizzazione vengono offerti, in alternativa alla dotazione di serie, le varianti Modello Advantage, Modello Sport Line, Modello xLine e Modello M Sport. La seconda generazione della BMW X1 (consumo di carburante nel ciclo combinato: 6,4 – 4,1 litri; emissioni di CO2 nel ciclo combinato: 149 – 109 g/km) si pone sul mercato con una gamma di motorizzazioni completamente rinnovata. Al lancio nell’ottobre 2015 saranno disponibili due motori a benzina e tre motori diesel a quattro cilindri, tutti appar-


MOTORI

L’eccellente posizione della nuova BMW X1 nel segmento di appartenenza è il risultato dei numerosi equipaggiamenti innovativi tenenti alla nuova famiglia di propulsori del BMW Group, dalla fascia di potenza da 110 kW/150 CV fino a 170 kW/231 CV. I propulsori saranno abbinati a un cambio manuale a sei rapporti oppure a un cambio Steptronic a otto rapporti, sviluppati anch’essi ex novo. Nella nuova BMW X1 è stata ottimizzata anche la trazione in-

tegrale intelligente xDrive. Grazie alla frizione a lamelle a regolazione elettro-idraulica, il compatto sistema a peso ottimizzato dall’esercizio particolarmente efficiente assicura in qualsiasi momento la ripartizione ottimale della coppia motrice tra asse anteriore ed asse posteriore, in base alla situazione di guida. Nella BMW X1 sDrive20i e nella BMW X1

sDrive18d viene montata la trazione anteriore, che si è affermata già nella BMW Serie 2 Active Tourer e nella BMW Serie 2 Gran Tourer e assicura la tipica dinamica di guida del brand. Il cambio generazionale della BMW X1 comporta un grande progresso anche nel campo del collegamento intelligente in rete. Una novità nell’offerta di BMW ConnectedDrive è il BMW Head-Up-Display che visualizza le informazioni più importanti per il guidatore direttamente sul parabrezza, analogamente ai modelli più grandi BMW della Serie X. Inoltre, la BMW X1 è equipaggiabile adesso con i sistemi Active Cruise Control con funzione Stop & Go, Lane Departure Warning, assistente di guida in colonna e Approach and Pedestrian Warning con funzione frenante City, inclusi tutti in Driving Assistant Plus. L’offerta viene completata dall’ultima selezione di app per ampliare le funzioni di comfort, di navigazione e d’infotainment in base alle preferenze personali.

TremilaSport+ | 17 06 2015 | 57


CALCIOUDINESE

58 | 17 06 2015 | TremilaSport+


UDINESECALCIO

NUOVA TOYOTA AURIS

GUIDA MODERNA E DINAMICA

Nuova nel design, nelle motorizzazioni, negli interni, nelle dotazioni di sicurezza e nelle soluzioni di acquisto

TremilaSport+ | 17 06 2015 | 59


MOTORI

L

a Nuova Auris è stata sottoposta ad affinamenti in cinque aree chiave: il design, nuove motorizzazioni sempre più in linea con le esigenze della clientela sia privata che Business, la qualità dei materiali, la sicurezza e la tecnologia. Il design è stato completamente rinnovato. Più moderno e dinamico, con nuovi paraurti anteriori per una maggiore presenza su strada, una nuova griglia con fendinebbia integrati e nuovi gruppi ottici con fari biLed. La fiancata è pulita, ben equilibrata con un impronta sportiva grazie a nuovi cerchi da 17" ed alla nuova antenna "Shark-fin". Un posteriore con paraurti ri-disegnati per dare più dinamismo all'auto, con nuovi gruppi ottici a LED con light guide per una nuova firma inconfondibile. Anche la gamma colori evolve con 3 nuovi metallizzati: un blu ed un rosso molto eleganti ed un blu “ghiaccio”. Gli interni si rinnovano e migliora notevolmente la qualità perce-

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Nuova Toyota Auris si propone sempre di più come “l’alternativa” di segmento C

pita. Troviamo una nuova plancia dove risalta il nuovo sistema multimediale Toyota Touch 2 da 7" con pulsanti a sfioramento e nuovi trattamenti piano black. La strumentazione evolve e si modernizza con l'adozione di un nuovo display TFT da 4,2" a colori. Ogni dettaglio è stato curato, come ad esempio, i nuovi controlli dell'aria condizionata in stile aeronautico o le

bocchette dell'aria dal design più sportivo. Anche i sedili beneficiano di nuove trame e colori per un appeal visivo forte e di qualità. Sul fronte delle motorizzazioni, la gamma si trasforma. Il 1.8 Hybrid rimane il cuore della gamma a cui si aggiungono il rinnovato 1.4 D-4D ed il nuovo motore diesel 1.6 e, lato benzina, un nuovo 1.2 turbo. Il 1.8 Hybrid rimane la motorizzazione di conquista, adatta alle esigenze della maggior parte dei clienti del segmento C ed anche ai clienti provenienti da segmenti superiori alla ricerca di un nuovo stile di guida e di contenuti di qualità. Gli ingegneri non si sono limitati a rivedere le motorizzazioni, hanno anche migliorato il piacere di guida della vettura. L'auto è, infatti, ancora più reattiva con i nuovi ammortizzatori che assicurano una guida più fluida e piacevole. I cambi di direzione sono ancora più precisi grazie alla nuova taratura dello sterzo. La vettura è, inoltre, più silenziosa grazie ai miglioramenti apportati per ridurre la


MOTORI

rumorosità del motore ed i fruscii del vento. Un’altra grande novità riguarda la sicurezza attiva con il Toyota Safety Sense (TSS), un innovativo pacchetto costituito da 4 dispositivi volti ad aumentare la sicurezza della vettura grazie ad una telecamera e dei sensori laser montati sul parabrezza per monitorare la strada. Un dispositivo tecnologico, introdotto per la prima volta su Nuova Auris e che verrà successivamente esteso a tutta la gamma Toyota, a partire da Yaris e Aygo. Il TSS su Nuova Auris è così composto: Pre-Collision System (PCS) – Sistema di precollisione - assiste il guidatore in caso di tardiva o mancata frenata in concomitanza di rischio collisione. È in grado, tra l’altro, di fermare la vettura anche senza intervento del guidatore per velocità comprese tra i 10 e i 30km/h. Lane Departure Alert (LDA) – Avviso superamento corsia – rileva i cambi di corsia involontari e avvisa il guidatore. Automatic

High Beam (AHB) – Abbaglianti automatici – a seconda della situazione, imposta automaticamente abbaglianti o anabbaglianti (e viceversa), senza l'intervento del guidatore, individuando l'illuminazione stradale e le luci accese dei veicoli che precedono o che si avvicinano in senso opposto. Road Sign Assist (RSA) – Riconoscimento segnaletica stradale - riporta nel display TFT i segnali stradali, al fine di ricordare al guidatore il limite di velocità della strada percorsa e la possibilità di superare o meno. La strategia di lancio italiana risponde al nome di One Auris, e punta ad uniformare la gamma senza distinzioni tra la motorizzazione Hybrid e quelle convenzionali. La struttura di gamma è più semplice, quindi, con 3 soli allestimenti, disponibili per qualsiasi motorizzazione. L'allestimento d'ingresso Cool offre un prodotto già molto completo. Troviamo infatti i cerchi in lega da 16", la radio CD con BT e USB ed il clima automatico. La versione Active, il cuore della gamma,

l’allestimento generatore di volume, aggiunge i fendinebbia, le finiture cromate ed alcuni elementi in nero lucido. All'interno troviamo, inoltre, il sistema multimediale Toyota Touch 2 con schermo da 7", il volante in pelle, il Cruise Control ed i vetri posteriori elettrici. Infine, l'allestimento Lounge, il top di gamma, che per quanto riguarda gli esterni, aggiunge alla versione Active i fari anteriori bi-led, i privacy glass, i cerchi in lega da 17", i sensori di parcheggio. All'interno troviamo i sedili riscaldati in pelle/tessuto e tutti i dispositivi di comfort come lo Smart Entry, gli specchietti ripiegabili, i sensori di pioggia e crepuscolari.

TOYOTA SAFETY SENSE Rappresenta la grande novità relativa alla sicurezza attiva.

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MOTORGALLERY

NUOVA OPEL ASTRA Più snella, più filante e più leggera. È questo il diktat della Casa tedesca per la sua nuova nata che verrà presentata al Salone di Francoforte. Dai 120 ai 200 kg in meno per ottenere un importante incremento di agilità e comfort di guida.

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MOTORGALLERY

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MOTORI

La nuova incarnazione della KX450F ha subito una significativa riduzione di peso sia del motore che del telaio


MOTORI

KX450F

L’ULTIMO PUROSANGUE DI KAWASAKI

N

elle competizioni, la vittoria è l’unico obbiettivo per Kawasaki e l’ultimo purosangue della casa, la nuova KX450F, riflette questa mentalità in ogni suo aspetto. Seppur con tante novità questa KX450F my2016 riesce a mantenere tutte le caratteristiche che hanno reso celebre la famiglia KX per oltre 40 anni. Con 32 titoli AMA Supercross in bacheca, più di ogni altro costruttore, la famiglia KX è indiscutibilmente una famiglia di campioni. La nuova incarnazione della KX450F ha subito una significativa riduzione di peso sia del motore che del telaio. Elevata maneggevolezza, telaio più snello e motore più potente aumentano il potenziale di questa MX1. Tuttavia, la riduzione di peso è solo una delle novità apportate sulla ammiraglia off-road di Kawasaki. Il motore è stato ulteriormente migliorato utilizzando

la tecnologia sviluppata dai team Factory con pistone bridged-box (caratteristica unica di Kawasaki utilizzata per la prima volta su una moto da cross standard nel 2010). Revisioni alla testa del cilindro, valvole di aspirazione, fasatura delle camme di aspirazione e scarico hanno contribuito a perfezionare ulteriormente questa moto, già considerata un concentrato di elevate prestazioni. L’elettronica al top con launch control, connettori DFI plug-andplay e settaggi regolabili dell’ECU ottimizzano ulteriormente le prestazioni della KX450F su qualsiasi superficie e in qualsiasi condizione. Con il nuovo calibration kit portatile inoltre, ogni pilota può raggiungere la stessa precisione di tuning e messa a punto dei Team ufficiali. Ottima l’ergonomia con un manubrio regolabile in quattro posizioni e le pedane in due posizioni.

Oltre allo chassis estremamente snello e leggero, la forcella SFFAir Tac Race-Ready rimane una delle caratteristiche chiave della KX450F. Metalli pregiati come titanio e alumite completano la costruzione in alluminio leggero per diminuire l’atrito e l’usura. La forcella da 49mm dona la giusta rigidità e robustezza. Questa forcella ad elevate prestazione ha un setting range molto ampio per adattarsi a qualunque tipo di pista e di pilota. I dischi a margherita oversize offrono un elevato potere d’arresto consentendo il massimo controllo. L’anteriore da 270mm garantisce la massima performance anche nell’utilizzo più estenuante. La nuova KX450F my2016 sfoggia un nuovo look racing con plastiche minimaliste, convogliatori del

radiatore più piccoli, sella e serbatoio più piatti per facilitare il movimento del pilota. Il nuovo bodywork, il nuovo design ed una grafica racing rendono la moto più compatta. I cerchi alumite neri, le protezioni forcella nere e le finiture verde alumite sui registri delle sospensioni e su alcune parti del motore sottolineano in modo inconfondibile l’identità Kawasaki. Il colore? Solo uno: lime green. Nel 2016, la strada verso la vittoria sarà ancora più semplice. La KX450F si erge fiera come leader nella sua classe con prestazioni superiori su carta ed in pista, senza compromessi. La prossima stagione aggiungi altri trofei in bacheca e vivi emozioni uniche in sella alla nuova Kawasaki KX450F.

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MOTORISPORT

“U

no sguardo aperto al mondo e la promozione del proprio territorio. Questo è il “manifesto” dell’Italian Baja 2015”. Ipse dixit Mauro Tavella presentando la sfida iridata che si avvicina al fatidico appuntamento del 25/26 giugno. Novità di calendario (dal ’97 si correva a marzo) che dovrebbe favorire un incremento di concorrenti per Fia Cross Country Rally World Cup (auto) e Fim Bajas World Cup (moto e quad). Novità di percorso valorizzando “l’unione delle sponde”. Perché il tracciato di Italian Baja 2015 solca il greto del Tagliamento sulla riva destra (Spilimbergo, San Giorgio della Richinvelda, San Martino, Valvasone-Arzene) e sulla riva sinistra (Dignano, Flaibano, Sedegliano, Codroipo). Novità di struttura organizzativa, con il Fuoristrada Club 4×4 Pordenone che ha deciso di avvalersi dell’equipe tolmezzina di Mimmo Ravaccia e Giusy Concina per i servizi fotografici. Il loro Fuoristrada-web fa il giro del mondo e si porterà dietro immagini spettacolari come lo scatto d’autore firmato da Leo Messana nell’edizione 2013: “il volo del Calatrava” (il pilota spagnolo Javier Herrador Calatrava). Farà piacere agli appassionati pordenonesi la partecipazione di Mauro Trentin all’Italian Baja. Il forte pilota di Colfosco di Susegana si è guadagnato una schiera di tifosi vincendo tre volte l’Azzanorally (2007, 2008, 2010), ma nel suo curriculum emergono soprattutto i due Trofei Rally Terra (2008, 2012) che ne fanno uno specialista nazionale dei fondi a scarsa aderenza. Tuttavia c’è una netta differenza tra le stradine compatte e i greti di Cellina, Meduna e Tagliamento, ricchi di trabocchetti mutevoli a ogni passaggio dei veicoli. E Trentin, all’esordio nel fuoristrada con la navigatrice Alice De Marco, assicura che sarà “umile debuttante in un contesto che mi affascina”. L’equipaggio trevigiano avrà a disposizione il Toyota T1 ex Franco Grigoletto, con motore diesel e cambio sequenziale, messogli a disposizione da Elvis Borsoi. Alla quinta prova di Coppa del Mondo Cross Country Rallies, certo non potevano mancare lo “zar” Boris Gadasin e il suo grande rivale Vladimir Vasilyev. Concittadini a San Pietroburgo, avversari in ogni campo di gara. Gadasin (primo nel 2007, 2009, 2011), che non ancora annunciato il copilota, con il suo G-Force Proto New Line (T1.1) tenterà nuovamente di ottenere il quarto sigillo a Pordenone, impresa finora riuscita al solo Pierre Lartigue (19941997) con la formidabile Citroen Zx Rally Raid. Stagione esaltante per Vasilyev, leader della classifica iridata dopo la vittoria al Desert Challenge di Abu Dhabi, il secondo posto alla Northern Forest di Russia e al Sealine Rally in Qatar, il terzo al Faraoni in Egitto. Assieme a Konstantin Zhiltsov avrà a disposizione un Bmw X3 (T1.2) del team G-Energy, meno potente di quel G-Force Proto che lo traghettò alla vittoria dell’Italian Baja 2012. In lizza un terzo equipaggio russo composto da Maxim Kirpilev con Andrei Rudnitski su Toyota Land Cruiser 200 (T2.2), a punti in Qatar con l’ottavo posto assoluto.

IL VOLO DEL CALATRAVA Lo scatto d’autore firmato da Leo Messana nell’edizione 2013.

Il 25 e 26 giugno il Friuli sarà sede della quinta prova Nicola Dutto

di Coppa del Mondo Cross

Vladimir Vasilyev

Country Rallies

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CONTO ALLA ROVESCIA PER

L’ITALIAN BAJA


UDINESECALCIO

Testardo, cocciuto, determinato, coraggioso, audace. Gli aggettivi non si sprecano con Nicola Dutto, motociclista professionista paraplegico. Due titoli europei, due titoli italiani e due vittorie all’Italian Baja (2006, 2009) prima della fatale caduta durante l’edizione 2010 che gli è costata la paralisi agli arti inferiori. Poi la lenta rinascita con la caparbietà degli eroi sportivi che non si arrendono mai e il ritorno in sella a una moto opportunamente adattata, con i comandi ai piedi trasferiti sul manubrio e una struttura di protezione per le gambe incardinata al telaio. Dutto si è ripresentato all’Italian Baja nel 2013 nei panni di apripista, ma adesso è pronto per rifare la gara vera e sarà al via il prossimo 26 giugno con una Ktm Exc 450 direttamente supportata da Ktm Italia. Al suo fianco lo spagnolo Julian Villarrubia nel ruolo ora necessario di “angelo custode”, condividendo le magiche emozioni della libertà ritrovata. Appaiati faranno l’intera Coppa del Mondo Fim Bajas 2015 che inizia proprio da Pordenone.

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MOTORISPORT

TUTTO PRONTO PER IL 32° RALLY DELLA MARCA

Occhi puntati sui quattro grandi favoriti della vigilia: Signor, Chentre, Bosca e Sossella

U

ltimi giorni per rifinire i dettagli, ma l’impianto generale del 32° Rally della Marca può dirsi già completato. Quarta prova del Campionato Italiano Wrc 2015, la corsa trevigiana viaggia in perfetto orario verso l’appuntamento del 19/20 giugno grazie al pregevole lavoro di squadra del Motor Group di Montebelluna guidato dai coniugi Elena e Gigi Brunetta. Tre giorni cadenzati da un rigido protocollo. Giovedì 18 giugno le ricognizioni autorizzate sul percorso con vetture stradali, massimo tre passaggi a prova, rispettando il codice della strada. Venerdì 19 al mattino le verifiche sportive e tecniche a Valdobbiadene, nel pomeriggio lo “shake-down” ovvero il test con vetture da gara a Combai, in serata la prova spettacolo in zona industriale a Bigolino di Valdobbiadene. Sabato 20 le prove lunghe e l’arrivo in piazza Marconi a Valdobbiadene (ore 19) con premiazioni sul palco. Come ogni anno, una piccola novità s’innesta in un tracciato ampiamente collaudato. Venerdì 19 partenza ufficiale da piazza Marconi a Valdobbiadene (ore 20:31) e sfida allo “Zadraring” (2,40 km, start ore 20:51) che darà la prima classifica. Sabato 20 gli equipaggi dovranno effettuare tre passaggi sulle classiche prove speciali del “Monte Cesen” (21,52 km, start 9:06, 12:50, 16:52) e del “Monte Tomba” (12,08 km, start 11:09, 15:02, 17:52). Due invece i passaggi sull’inedita ps

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di “Arfanta” (8,04 km, start 10:02, 13.55) nel comune di Tarzo. Le iscrizioni si sono chiuse giovedì 11 giugno, e già si può scommettere su di un poker di favoriti. Riflettori puntati sul trevigiano Marco Signor (Ford Focus Wrc), in credito con la fortuna dopo che l’anno scorso fu costretto al ritiro per un banale guasto meccanico quando pareva involato verso il trionfo. Avversari principali l’aostano Elvis Chentre (Ford Focus Wrc), attuale leader della classifica tricolore; il piemontese Alessandro Bosca (Citroen Ds3), rilanciato dalla recente vittoria al Rally del Salento; il vicentino Manuel

Sossella (Ford Fiesta Wrc), che proprio in Puglia ha iniziato il campionato avendo saltato la partenza al 1000 Miglia di Brescia. Outsider di rango il comasco Paolo Porro (Ford Focus Wrc) che il Marca l’ha vinto nel 2009 e lo scledense Efrem Bianco (Ford Fiesta 1.6 Turbo) a caccia di conferme ad alto livello. Non solo Alex Bruschetta annunciato al via della gara di casa con una world rally car, ma anche l’esordio del fratello Gianluca per onorare la memoria dell’amatissimo padre Franco, recentemente scomparso, che li ha entrambi iniziati all’arte del traverso.


UDINESECALCIO

FATTORINI

Il venticinquenne umbro ha colto la sua seconda vittoria assoluta. Magliona in grande spolvero

TRIONFA NELLA 46ª VERZEGNIS-SELLA CHIANZUTAN

M

ichele Fattorini su Osella Pa2000 Honda ha vinto la 46° Verzegnis-Sella Chianzutan. Il 25enne umbro ha colto la sua seconda vittoria assoluta, la prima in una gara valida per il Campionato Italiano Velocità Montagna, vincendo gara-1 e poi resistendo per appena due decimi al tentativo di rimonta del trentino e vicecampione italiano Christian Merli, che su vettura gemella si è imposto in gara-2 confermandosi secondo assoluto nella somma dei tempi. Terzo assoluto della cronoscalata friulana, valida anche per la FIA International Hill Climb Cup, si è classificato il leader tricolore Domenico Scola. L’under calabrese, vicinissimo al duo di testa, ha completato così un podio interamente targato Pa2000, biposto di gruppo E2B autentiche dominatrici dell’evento motoristico organizzato dalla Scuderia Friuli Acu e caratterizzato da ben 237 piloti provenienti da 11 Paesi diversi ammessi al via, oltre che da un pubblico quanto mai folto e appassionato. Gremite infatti le tribune naturali del tracciato di 5640 metri, teatro di grandi e spettacolari sfide da Ponte Landaia a Sella Chianzutan, dove ospite d’eccezione domenica è stato l’otto volte campione italiano rally Paolo Andreucci, presente insieme alla sua compagna e navigatrice Anna Andreussi, mentre nella veste di apripista si è confermato il manager Pirelli Terenzio Testoni con la Bmw M3. Classifica assoluta dei primi dieci 46^ Verzegnis-Sella Chianzutan: 1. Michele Fattorini (Osella Pa2000 Honda) in 5’05”97; 2. Merli (Osella

Pa2000 Honda) a 0”26; 3. Scola (Osella Pa2000 Honda) a 1”56; 4. Riva (Reynard D92 Cosworth) a 2”87; 5. Conticelli F. (Osella Pa2000 Honda) a 6”52; 6. Berguerand (Lola Fa99 Cosworth) a 6”98; 7. Conticelli V. (Osella Pa30 ytek) a 9”68; 8. Cinelli (Lola B99 Evo Judd) a 13”87; 9. Magliona (Osella Pa21 Evo Honda) a 15”52; 10. Janik (Lola B02 Zytek) a 17”17. Una gara memorabile anche per Omar Magliona che ha conseguito tre record nel gruppo dei prototipi CN. Il campione italiano in carica si aggiudica sull’Osella Pa21 Evo Honda del Team Faggioli e gommata Pirelli entrambe le salite della prova friulana del Campionato Italiano Velocità Montagna, valida anche per la serie europea FIA International Hill Climb Cup. Portando di nuovo sul gradino più alto del podio i colori della scuderia siciliana CST Sport, il veloce pilota sardo effettua il primo “strappo” importante nella classifica delle sport biposto con motore di derivazione dalla serie. Il crono totale che domenica 17 maggio ha permesso a Magliona di imporsi davanti a tutti i diretti avversari lungo i 5640 metri (da percorrere due volte) della cronoscalata udinese, valida anche per il TIVM Nord e diverse serie

internazionali, con ben 237 piloti da tutta Europa ammessi al via, è stato di 5’21”49 (gara1: 2’40”17, nuovo record del tracciato; gara-2: 2’41”32). L’exploit gli vale pure un notevole nono posto assoluto immediatamente a seguire le vetture formula e prototipo due e tre litri delle categorie di libera preparazione. “Missione compiuta – dichiara Magliona -; per questo siamo soddisfatti, ma ci sono ancora diversi elementi da affinare sulla nostra biposto, che oggi scivolava un po’ troppo. Record a parte, era comunque importante conquistare il massimo dei punti tricolori per riuscire ad allungare in classifica. Ci siamo riusciti e ora guardiamo già ai prossimi impegni, dove dovremo mantenere questa concentrazione e lavorare di più.”

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(Foto Andrea Bevilacqua)

CALCIOUDINESE

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SPORTMOTORI

UNA GARA SENZA STORIA G li 82,17 km di prove speciali dell’edizione 2015 del Rally Valli della Carnia, valido per il titolo nazionale e per i Trofei Clio R3, Trofeo Twingo R2, Trofeo Clio Gruppo A e Campionato FVG, hanno regalato un grande spettacolo e precisa selezione. Claudio De Cecco, navigato da Giovanni Battista Campeis sulla performante Citroen DS3 di Motor in Motion, è stato il

posto del podio d’onore e di classe, Nicola Cescutti ed Eneo Giatti su Ford Fiesta R5 per la scuderia Red White con il tempo totale di 01:01:25.5 sulle nove speciali. Cescutti ha conquistato il primo tempo dell’ultimo tratto cronometrato, sul Passo Pura, con 7 decimi di secondo su De Cecco. “Una vettura impegnativa, nuova, da migliorare”, Cescutti ha seguito i consigli del suo navigatore e direttore spor-

benzina, mantenendosi costante per la maggior parte dei tratti cronometrati . Dimitri Tomasso con Matteo Turatti hanno dovuto accettare di cedere la corona conquistata nell’edizione 2014, piazzandosi al quarto posto assoluto e vincendo la classe S1600. Si è dimostrato un fuoriclasse il giovanissimo Matteo Festini Sughi sempre al passo dei più esperti colleghi davanti, staccando con

protagonista assoluto di questo weekend tra le Valli carniche, con un tempo totale di 01:00:37.5 vincendo 8 prove su 9. “vuol dire che ci sono ancora”: brillante come sempre, alla sua 81° vittoria assoluta di carriera, di cui 6 Rally della Carnia del passato, De Cecco si è misurato con il titolo nazionale di questo rally tenendo a bada i suoi avversari e vincendo ovviamente la classe R5. Le scommesse di inizio Rally sono state così attese rispetto ai favoriti in lizza per l’assoluta. Al secondo

tivo di RB Motorsport, Giatti, che ha suggerito cautela ed il cambio gomme dopo la prima prova. Con una gomma più dura hanno potuto segnare dei tempi eccellenti lanciandosi alla conquista del podio. Terzo gradino del podio e vittoria di classe A7, per Marco Zannier con Marika Marcuzzi, sulla datata ma sempre fedele Renault Clio Williams, per la Scuderia Prealpi. Per Zannier è stata una grande battaglia nonostante qualche problema riscontrato con la pompa della

onore chi lo seguiva. Con Andrea Budoia alle note, Festini ha conquistato la classifica assoluta in quinta posizione, primo degli Under23 e secondo di classe A7 su Renault Clio Williams per Rally Team srl. La classe A7 porta al terzo posto Stefano Miotto con Leonardo Presotto su Renault Clio Williams. Al secondo posto della classe S1600 si posiziona l’undicesimo assoluto, Alessandro Beltramini con David Barichello mentre terzo della stessa categoria è l’unico pilota stra-

Podio assoluto per De Cecco che ha mantenuto il “suo passo” senza dar spazio a nessuno. Al secondo gradino del podio Cescutti seguito da un grande Zannier

niero, lo svizzero Riccardo Tarocco con Francesco Maggiolino. Unici di classe S2000 sono Alberto Martinelli ed Angelo Mirolo. Per la classe A6 hanno vinto la coppa Stefano Paronuzzi e Matteo Altinier, sesti assoluti, a cui seguono Enrico Zille con Raffaele Meneano e Michele Buiatti con Stefano Peressutti. Classe A5 per Daniele e Giorgia Venica, Mirco Trovo ed Enrico Fantinato, Federico Boria e Moira Candusso. Primi tre posti di classe N3 per Fabio Soravito con Giuseppe Soldà, Marco Marchiol con Veronica Caleca e Mattia Casagrande con Carlo Alberto Michielli. In classe N2 si sono posizionati Matteo De Barba e Denis Piceno, Piergiorgio Anderloni con Giulia Garbini, Stefano Dall’Ò con Matteo Magrin. Classe N1 per l’equipaggio composto da Fernando Marini con Laura Liva. Primi di classe R2B si posizionano i quattordicesimi assoluti, Matteo De Sabbata navigato da Andrea Prizzon e secondi i trofeisti Williams Zanotto con Diana Simionato. Classe 3 per l’equipaggio Claudio Vigna navigato da Oscar Buzzi. Le premiazioni si sono svolte con l’importante testimonianza dei sindaci della comunità delle Valli della Carnia toccate dal rally. Il sindaco di Ampezzo Michele Benedetti ha espresso enorme gratitudine all’intera organizzazione del Rally Valli della Carnia, Carnia Pistons e North East Ideas, elogiando i fratelli Elvis e Matteo Bearzi, la presidente Monica Tratter e Fabrizio Martinis, considerati cittadini onorari. Il primo cittadino ha voluto sottolineare l’importanza del “fare squadra” con le istituzioni con la visione del connubio “sport e turismo”, anche dove, purtroppo, la Regione Friuli Venezia Giulia, come amministrazione, non ripone degna attenzione sull’automobilismo sportivo. Presente anche il sindaco di Tolmezzo Francesco Brollo che il mondo del rally lo conosce in prima persona ed ha ribadito il concetto.

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(Foto Matteo Favi)

CALCIOUDINESE CALCIO UDINESE

DE CECCO E CAMPEIS

SECONDI ASSOLUTI AL RALLY DI BELLUNO

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riulmotor ha ancora una volta visto la nuovissima Citroen Ds3 R5 protagonista assoluta in gara, questa volta con Claudio De Cecco navigato da Jean Campeis al 30° Rally Bellunese, terzo appuntamento del TRN 3^ Zona. La vettura, che si è confermata impeccabile e affidabile, ha accompagnato il pilota manzanese nella battaglia con gli agguerriti avversari veneti nella loro gara di casa fino a sfiorare la vittoria assoluta, sfuggita di mano per un errore sulla sesta prova speciale. Dopo una partenza prudente per prendere confidenza con la Ds3 R5, De Cecco già dopo la seconda prova si è posizionato 1° assoluto. No-

nostante il 4° tempo della PS 3, il pilota ha mantenuto la leadership della gara fino alla quinta speciale, sfruttando al massimo le enormi potenzialità della Ds3 R5 che lo ha assecondato alla perfezione, portandolo a vincere tutte le prove e ad accumulare un distacco di 13 secondi su Battaglin – Gastaldello (su Ford Fiesta Rrc). Quella che sembrava concreta possibilità di vittoria assoluta è sfumata al sesto passaggio, quando De Cecco si è girato rimanendo incastrato su di un marciapiede e le manovre necessarie a rimettersi in strada, che hanno richiesto anche l’aiuto degli spettatori, gli hanno fatto perdere tempo prezioso. Ha così portato a termine la prova col 22°

tempo a 33 secondi da Battaglin, scendendo in 4° posizione assoluta con un gap di 19.8 dal primo. Dopo l’ultima assistenza il pilota ha tentato la rimonta, vincendo l’ottava speciale e riducendo lo scarto a 15.9 da Battaglin, riuscendo a concludere la gara 2° assoluto, 1° di gruppo e 1° di classe. Un errore gli è costato la vittoria assoluta del

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rally veneto, ma le elevate prestazioni della Citroen Ds3 R5 e la sua affidabilità gli hanno dato conferma dell’ottimo lavoro che il team Friulmotor ha svolto e continua a svolgere sulla nuova arrivata nel già ricco parco macchine della squadra manzanese. Nell’ambito del TRN, dopo il ritiro al Rally di Bassano e il 2° posto ottenuto al Rally Adriatico, con quest’ultimo risultato De Cecco si trova provvisoriamente in 2° posizione con 21 punti, immediatamente dietro a Balletti a quota 22,5.

La trentesima edizione della gara cadorina ha visto nuovamente protagonista il pilota manzanese


SCOMMESSA VINCENTE

Max Fricke rappresenta una delle grandi promesse delle due ruote. Strepitosa la prova del diciannovenne australiano (nella foto sotto) a Terenzano.

FRICKE DOMINA LA SEMIFINALE DI TERENZANO Il diciannovenne pilota australiano si è aggiudicato la gara davanti alla coppia danese Nikolaj Jakobsen e Mikkel Bech

È

termitana con la vittoria di Max Fricke la semifinale del campionato del Mondo individuale speedway U21 che si è corso sulla pista del MC Olimpia di Terenzano. Il diciannovenne pilota australiano si è aggiudicato la gara davanti alla coppia danese Nikolaj Jakobsen e Mikkel Bech. Si è trattato del primo appuntamento internazionale dell’anno per il moto club di casa in questo 2015, un importante banco di prova, per tutta l’Olimpia, in vista del tanto atteso round del Campionato del Mondo Individuale assoluto al quale parteciperanno, il prossimo 27 giugno, alcuni tra i più forti piloti al mondo della specialità. Fricke,

già dalle primissime battute, ha dimostrato di possedere qualcosa in più rispetto a tutti gli avversari, supremazia confermata, poi, anche nel corso della seconda parte di gara. Cinque uscite e cinque vittorie per lui che gli sono valse i quindici punti totali e la vittoria finale. Ad un passo dalla qualificazione alla fase finale si è invece infranto il sogno dell’idolo di casa Castagna il quale, solo dopo uno spareggio, ha dovuto lasciare il passo all’inglese Nielsen, quinto di gara, dietro allo svedese Palovaara e ultimo dei qualificati. A Castagna sarebbe bastata una seconda posizione nella sua ultima uscita, batteria nella quale però è finito alle spal-

le, non solo del vincitore, pure del ceco Smetana totalizzando così solamente un punto. Nove punti finali per lui e Nielsen al termine della ventesima e ultima batteria e necessità di giocarsi la quinta posizione finale con uno spareggio poi vinto, come detto, dal pilota d’oltre manica. Nulla da fare nemmeno per l’altro azzurro in gara, Nicolas Vicentin, autore, comunque, anch’egli di un’ottima prestazione, frutto di otto punti conquistati e di un’ottava posizione finale di gara. Oltre ai primi tre e ai due azzurri da segnalare la prestazione dell’altro australiano in gara, Jack Holder, fratello del già campione del Mondo Chris, di gran lunga il

pilota pìù spettacolare della serata ma penalizzato da due cadute nelle cinque batterie nelle quali è stato impegnato. Ora i cinque piloti qualificati e Castagna, in qualità di riserva, sono chiamati alla prima gara della fase finale del mondiale in programma, ancora in Italia, sulla pista veneta di Lonigo (Vi). In palio i primi punti utili alla conquista del casco iridato 2015 di categoria. Classifica finale: Fricke (AUS) 15, Jakobsen (DK) 13, Bech (DK) 12, Palovara (SVE) 10, Nielsen (GB) 9+3, Castagna (I) 9+2, Czaja (PL) 8, Vicentin (I) 8, Bergè (FRA) 7, Holder (AUS) 6, Smetana (CZ) 6, Morris (GB) 5, Riss (D) 4, Bernard (FRA) 3, Klein (A) 3, Sims (NZ) 1

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CALCIOUDINESE CALCIO UDINESE

Nel secondo appuntamento con l’Europeo Enduro, Macoritto e Spandre danno spettacolo

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l secondo appuntamento dell’Europeo Enduro è andato in scena a Buzet, in Croazia. Il Campionato continentale ha regalato grandi soddisfazioni al Team Italia, con una due giorni che ha visto sul gradino più alto del podio dell’Under 20 prima Lorenzo Macoritto, poi Mirko Spandre. La prova si è sviluppata su un percorso di 60 km con due prove speciali: un Enduro Test - che ha impegnato i piloti al via per circa sette minuti - e un Cross Test, percorso dai più veloci in nove minuti. Oltre ai successi di Macoritto

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DOPPIO SUCCESSO PER IL TEAM ITALIA ENDURO A BUZET nel Day 1 e di Spandre nel Day 2, non sono mancate le buone prove degli altri ragazzi del Team Italia Enduro, che hanno chiuso nella top ten. Nei due giorni di gara, Matteo Pavoni ha fatto sue la quinta e quarta posizione, mentre Federico Aresi, al suo debutto nel Campionato Europeo 2015, si è piazzato al settimo e quinto posto. Trasferta sfortunata per Ivan Coniglio che, dopo il buon risultato del sabato con il quattordicesimo tempo, è stato costretto al ritiro nel day 2 per la rottura del carter della frizione. Lorenzo Macoritto, uno dei più promettenti piloti del panora-

ma enduristico nazionale, dopo la conquista di diversi titoli italiani nel minienduro, ha continuato a mettersi in luce anche nel passaggio alle ruote più grandi dell'enduro, guadagnandosi la convocazione nel Team Italia, importante progetto fortemente voluto dal presidente di Federmoto Paolo Sesti, con l'obiettivo della crescita umana e tecnica dei migliori piloti azzurri, seguiti direttamente dai tecnici Federali Cristian Rossi e Mario Rinaldi ex campione del Mondo, con l’ausilio di Simone Albergoni, per diversi anni pilota di punta dell'enduro. Prossimo appuntamento per Lo-

renzo, l'esordio nel Campionato del Mondo di Enduro a Bergamo il 20 e 21 giugno prossimi. Cristian Rossi, Commissario Tecnico FMI: “Ottima trasferta per il Team Italia, che a Buzet ha confermato i già ottimi risultati ottenuti nel primo round di Rieti. Macoritto e Spandre hanno dimostrato di essere in forma e di poter lottare per la vittoria finale. Buone le prestazioni degli altri azzurri, che stanno crescendo bene. I risultati sono sicuramente frutto dell’impegno e della dedizione, non solo dei piloti, ma anche dei Team e Moto Club che li supportano”.


UDINESECALCIO


MOTORGALLERYSPORT CALCIOUDINESE

PORSCHE 911 GT3 R Ecco la versione da corsa della coupé tedesca, ulteriormente evoluta rispetto al modello precedente con un passo più lungo di 83 mm per la stabilità in curva, un’aerodinamica ottimizzata, peso contenuto e consumi ridotti.

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MOTORGALLERYSPORT UDINESECALCIO

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CALCIOUDINESE FLASH NEWS

SUZUKI AL “SALONE & GRAN PREMIO”

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i è tenuta lo scorso fine settimana la prima edizione di Parco Valentino – Salone & Gran Premio, esposizione automobilistica all’aperto organizzata a Torino, che ha visto Suzuki tra i protagonisti principali. La Casa è scesa in pista mostrando al pubblico la compatta Swift nell’elegante interpretazione Posh, e nuova Vitara. La 4° generazione del SUV compatto Suzuki è chiamata a rappresentare il punto d’arrivo tecnologico della Casa e dell’intero segmento, capace di conquistare il ruolo di vettura a trazione integrale più ecologica del mercato (111 g/km di CO2) e le cinque

NISSAN E-NV200 100% ELETTRICO DIVENTA PART E-VAN Nissan ha trasformato il van 100% elettrico e-NV200 in una discoteca su ruote. Tra le caratteristiche del veicolo, un impianto a energia solare a forma di sfera da discoteca sul tetto, che trasforma la luce del giorno in energia elettrica per alimentare gli apparati di bordo. Ma non è tutto. Ci sono anche un sistema di realtà aumentata per organizzare feste indimenticabili e condividere l’esperienza con gli amici sui social media, e un impianto audio di qualità professionale, studiato ad hoc per eventi silent disco. Nissan ha potenziato le possibilità di personalizzazione del suo van elettrico creando la versione “da discoteca” Part e-Van totalmente elettrica, che dimostra ai potenziali clienti come conciliare innovazione, divertimento e business in una soluzione mai vista prima. Dopo il debutto a Berlino, Part e-Van partirà per un tour europeo la cui seconda tappa è la 24 Ore di Le Mans, spettacolare gara endurance dell’automobilismo sportivo.

78 | 17 06 2015 | TremilaSport+

stelle 2015 in sicurezza (prima vettura della sua categoria) nei recenti test EuroNCAP. Per l’occasione, Vitara è stata presentata nel suo allestimento 1.6 DDiS

S&S Allgrip V-Top con l’esclusivo pacchetto V-More, in una accattivante grafica Bi-Color che alla carrozzeria turchese aggiunge il tetto e alcuni dettagli stilistici in nero perlato.

TOYOTA PRESENTA MIRAI, L’AUTO DEL FUTURO

NUOVA GAMMA MOTORI PER JEEP RENEGADE

In Italia ancora non si era mai vista. Il “futuro” della Toyota non aveva ancora varcato i confini del nostro paese. Adesso il futuro è qui. Toyota presenta a Genova Mirai (“futuro” in giapponese), la prima berlina alimentata ad idrogeno equipaggiata con celle a combustibile. Mirai rappresenta l’inizio di una vera rivoluzione, un nuovo modo di concepire l’auto e il mondo in chiave di mobilità sostenibile e rispetto dell’ambiente. La nuova berlina sfrutta infatti il Toyota Fuel Cell System (TFCS), un sistema che utilizza le celle a combustibile e la tecnologia ibrida. Il TFCS è più efficiente rispetto ai tradizionali motori a combustione interna e non produce CO2 né agenti inquinanti, ma solo vapore acqueo. Le vetture con celle a combustibile generano l’elettricità, in modo autonomo, partendo dall’idrogeno e dall’ossigeno presenti nell’aria.

Oggi la nuova Renegade - il primo modello Jeep costruito in Italia ed esportato in 100 Paesi del mondo - amplia la sua gamma con tre nuove motorizzazioni che sapranno soddisfare qualunque esigenza o impiego: motore 1.6 E-torQ da 110 CV con cambio manuale a cinque marce e trazione anteriore; 1.4 Turbo benzina MultiAir II da 170 CV con cambio automatico a nove marce e trazione integrale 4x4; e 1.4 Turbo benzina MultiAir II da 140 CV con cambio automatico a sei marce con doppia frizione (DDCT) e trazione anteriore. Le tre nuove versioni contribuiranno a consolidare il successo del marchio. In Italia, nei primi quattro mesi del 2015, Jeep ha quasi triplicato le vendite (+287%) e un supporto importante è arrivato dal SUV compatto con le migliori performance off-road del segmento.


FLASH NEWS

RTEAM ESAGERATO

LO SCEICCO FA SUL SERIO

I

mpossibili i paragoni con gli altri team quando ti presenti con sette veicoli, sette equipaggi, sette diverse ambizioni comprese le mire dello Sceicco Hamad Eid Al Thani assieme al copilota Feras Allouh, che punta alla conquista della Coppa del Mondo Gruppo T2 (veicoli derivati dalla serie). L’RTeam di Renato Rickler, con base a Massarosa in provincia di Lucca, gratifica in modo speciale l’Italian Baja 2015 (25/28 giugno), mostrando tutto il potenziale della sua struttura agonistica. Riccardo Colombo fedele al Mitsubishi L200 non ha ancora deciso il suo navigatore, mentre Elvis Borsoi su Ford Raptor da 6200cc sarà assistito da Stefano Rossi. Identico mezzo per Massimo Ricciardi assieme a Massimiliano Catarsi.

Lo Sceicco Al Thani, dopo aver gareggiato in Qatar su Ford Raptor e con un Nissan Patrol in Egitto, stavolta do-

vrebbe guidare un Mitsubishi Pajero 3.2,al pari delle coppie composte da Carmine e Lucio Salvi, Alessandro e Paolo

Bellini Trevini. Infine Antonio Deodati su Great Wall Hover Wrc avrà al suo fianco Paolo Manfredini.

Un 2 giugno dedicato al minicross In occasione della Festa della Repubblica, è stato organizzata dal Mc Pedemontano presso il Crossodromo di Cordenons, un giornata di allenamento riservata ai soli bambini del Minicross i quali hanno goduto oltre che di una pista appositamente preparata per loro, di una giornata di splendido sole, con tre ore e mezza di salti e curve. Molto graditi oltre che la T-Shirt data a tutti i bambini anche la presenza di Arcadia Emergenza che ha offerto il servizio del tutto gratuitamente. Inoltre è stato presente tutto il giorno il coordinatore regionale di Motocross Alessandro Miconi. Complimentandoci per la bella idea, ci auguriamo che queste giornate dedicate ai bambini si ripetano magari a rotazione su tutte le piste della Regione.

Ottavo Meeting delle Motostaffette FVG E’ stata un’edizione dai contenuti ragguardevoli , l’8° Meeting delle Motostaffette del Friuli Venezia Giulia svoltosi all’ ISIS D’Aronco di Gemona. All’iniziativa, organizzata dai soci la Motostaffetta Friulana, hanno partecipato quasi 400 studenti appartenenti alle classi 4° e 5° dell’ISIS D’Aronco e alle classi 1° e 2° dell’ISIS Magrini/Marchetti La cerimonia ha raggiunto il culmine con la consegna della Medaglia di Rappresentanza del Presidente della Repubblica donata all’evento per il quinto anno consecutivo. Colui il quale ha calamitato l’auditorio, in sala ha regnato il silenzio assoluto, è stato l’intervento del dottor Giulio Trillò del Servizio di Elisoccorso Regionale che ha saputo far vivere dal di dentro con immagini riprese direttamente dai soccorritori, il lavoro dell’equipe sanitaria durante le operazioni di soccorso in elicottero. Immagini spettacolari, interventi estremi, i ragazzi sono rimasti inchiodati alle loro sedie, interessati come raramente capita di vedere.

Accordo raggiunto per il next gen di assetto corsa Il Gruppo Digital Bros annuncia di aver siglato un accordo per i diritti di pubblicazione sulle versioni console next-gen di Assetto Corsa, l’attesissimo racing game targato Kunos Simulazioni, che sta già riscuotendo grande successo di critica e pubblico nella sua versione PC Steam. L’accordo del valore di 680 mila Euro prevede una collaborazione tra le due società della durata di sette anni sull’edizione delle versioni next-gen del titolo (PS4 e XBOX One), la cui release è prevista per il 2016 attraverso 505 Games, azienda controllata del Gruppo Digital Bros. Questa partnership – la prima del Gruppo con un giovane studio di sviluppo italiano – conferma la direzione strategica intrapresa e il profondo impegno dell’azienda a spingere, facilitare e valorizzare i giovani talenti e la creatività unici del nostro Paese, grazie alla sua esperienza consolidata nel settore del game entertainment in Italia e all’estero TremilaSport+ | 17 06 2015 | 79



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