n° 13 TremilaSport 19 07 2017

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TUTTO

LO

SPORT

DEL

FRIULI

VENEZIA

GIULIA

A

360

magazine

GRADI

13|17

19|07|2017

w w w. t re m i l a s p o r t . c o m

LEGA PRO

CALCIO DILETTANTI

Gerardi: Pordenone un sogno che si realizza

Kras e Cordenons, mercato stellare pag 8-9

pag 6-7

L'INCHIESTA

atletica, come stai? pag 34

SFIDA

BORN TO RUN GIACOMO GOINA, di soli L’atleta giuliano del podismo, 28 anni, neofita chilometri per ha percorso 42 ad Atene, 42 giorni da Trieste complessivi 1.699 chilometri di maratone quotidiane.

10

BIBIONE RUN sabato 9 Appuntamento settembre per e domenica 10 di corsa, un intero weekend una gara che toccherà gli angoli più suggestivi della località balneare.

23 Luglio 2017

DEGLI IL CALENDARIO EVENTI RUNNING delle prossime Il calendario competitive gare podistiche corsa e non competitive, e trail su strada, maratone Giulia in Friuli Venezia e Veneto.

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DI 360 GRA IULIA A NEZIA G RIULI VE RUNNING T DEL F O SPOR SPECIALE EVENTI TUTTO L

www.tremilasport.com

2A cansiglio run

DI CORSA NEL cuore della foresta del Cansiglio

luglio 2017 Domenica -23 12,15 km - 4,5 km 30 km - 21 km

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L'ITALIA UNDER 19 CERCA UN RUOLO DI PRESTIGIO NEL MONDIALE FRIULANO AL COSPETTO DEL COLOSSO USA E DI ALTRE CONSOLIDATE REALTÀ

GLOBALE

, All interno

la copertina del NUOVO TABLOID cartaceo visualizzabile su ISSUU https://issuu.com/tremilasport/docs/tabloid_cansiglio_run_10933977f0d793?e=13446934/51321664

Costanza Verona, play azzurro

pag 26-29


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PORDENONE: Ivo Neri email: ivoneri@hotmail.com

UDINE: Venanzio Ortis Email: libertas.udine@gmail.com


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SOMMARIO

13|17

19|07|2017

6

20-21 UDINESE

CALCIO

6-7 FOCUS: GERARDI & C, GLI ARRIVI NEROVERDI 8-9 CALCIOMERCATO: I BOTTI DI ECCELLENZA E PROMOZIONE 12-13 GIOVANILI: PIANETA SAN ODORICO

16 CALCIO A 5

19 CALCIO FEMMINILE

26-29 BASKET

34

L'INCHIESTA Lo stato di salute dell'atletica azzurra nelle considerazioni degli addetti ai lavori da noi intervistati in occasione degli Assoluti di Trieste

30-31 VOLLEY

36

32-37 SPORT VARI FOOTGOLF In crescita costante la nuova disciplina misto di calcio e golf che ha il suo punto di riferimento in Friuli sul green di Fagagna

RUBRICHE

10 L'ALTRO CALCIO

14-15 A SCUOLA DI CALCIO 22-23 SI DICEVA...

25 CULTURA

38-41 MONDO LIBERTAS 42-43 ITINERARI MTB

TremilaSport+ | 19 07 2017 | 03


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EDITORIALE

TUTTO

LO

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FRIULI

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GRADI

13|17

19|07|2017

w w w. t r e m i l a s p o r t . c o m

LEGA PRO

CALCIO DILETTANTI

Gerardi: Pordenone un sogno che si realizza

Kras e Cordenons, mercato stellare pag 8-9

pag 6-7

L'INCHIESTA

atletica, come stai? pag 34

SFIDA

BORN TO RUN GIACOMO GOINA, di soli L’atleta giuliano del podismo, 28 anni, neofita chilometri per ha percorso 42 ad Atene, 42 giorni da Trieste complessivi 1.699 chilometri di maratone quotidiane.

un intero weekend una gara che toccherà gli angoli più suggestivi della località balneare.

DEGLI IL CALENDARIO EVENTI RUNNING prossime Il calendario delle competitive gare podistiche corsa e non competitive, e trail su strada, maratone Giulia in Friuli Venezia e Veneto.

10

BIBIONE RUN sabato 9 Appuntamento settembre per e domenica 10 di corsa,

23 Luglio 2017

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2A cansiglio run

Domenica - 12,15 km - 4,5 km 30 km - 21 km

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DI 360 GRA IULIA A NEZIA G RIULI VE RUNNING T DEL F O SPOR SPECIALE EVENTI TUTTO L

www.tremilasport.com

DI CORSA NEL cuore della foresta del Cansiglio 23 luglio 2017

L'ITALIA UNDER 19 CERCA UN RUOLO DI PRESTIGIO NEL MONDIALE FRIULANO AL COSPETTO DEL COLOSSO USA E DI ALTRE CONSOLIDATE REALTÀ

GLOBALE

, All interno A

pag 26-29

Costanza Verona, play azzurro

lla copertina del NUOVO TABLOID cartaceo visualizzabile su ISSUU https://issuu.com/tremilasport/docs/tabloid_cansiglio_run_10933977f0d793?e=13446934/51321664

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Per il basket regionale entusiasmi rinati MONDIALI FEMMINILI E ALTRO ANCORA

IT

nempo tempidinon lontani pausa estiva, calcio basket, coincideva vacanze malanon per tutti, in nel primis pereil nel calcio professionistico, con ozi prolungati che sidi concludevano perlopiù dopo Ferragosto già degli in preparazione in vista una nuova stagione che inizierà il prosper la mese ripresa dell’attività della nuova stagione. Oggi i tempi si nazionale. sono nosimo lasciandosi alle spalle la delusione europea della tevolmente ristretti, tant’è verohache un evento L’Udinese, con il suo quasi nuovoannullati, allenatore Iachini, effettuato le cestistico sue prime di ampia portata, il campionato mondiale Under 19 femminile, approda uscite con risultati, seppure estivi, che non entusiasmano e d’altra parte non ora a Udine in un d’artificio momento un topico delle ferie estive di molti. Unadei manifestapromette fuochi organico sulla falsariga di quello due prezione, quella a cui abbiamo dato giustamente la copertina, che fadiseguito ai cedenti risicati campionati e privo fra l’altro ormai della classe Di Natale. molte di rilievo nazionale e internazionale in Friuli negli annila Ido Cibischino ha comunque individuato succedutesi nel giovane esterno cecoultimi Jankto epossibile che tendono a nominare Udine e provincia nazionali basketEgiosorpresa di stagione, vedremo se lacapitali sua profezia si del avvererà. per vanile. Pallacanestro non tempo solo, comunque, vistorinati, che anche l’atletica il basket regionale è ma invece di entusiasmi con Trieste al leggera, suo enperaltro disciplina prettamente estivasulla prima dell’avvento degli nesimo campionato di A2 affrontato base dei giovani del appuntamenti proprio vivaio indoor, è ritagliata ultimamente in Regionele spazi di grande visibilità, con glidi e l’Apu, si fresca di promozione, a presentare proprie prime mosse a livello Assoluti triestini prima e il tradizionale meeting di Lignano poi disputatisi campagna abbonamenti e di mercato. Ritorna dunque il derby friul-giuliano aa distanza Ma qual è comunque stato salute dell’atletica conferireravvicinata. sale ad un movimento negli ultimiloanni indi Friuli un attuale po’ assopito dall’asitaliana inserita nel contesto internazionale? Le opinioni degli addetti ai lavori senza di una formazione di vertice dopo la chiusura dei battenti da parte della non appaiono al proposito granchè positive e neMario avrete conferma leggendo Snaidero e il direttore sportivo del club triestino, Ghiacci, non vede l’ora, le interviste della nostra inchiesta, con spiraglio di ottimismo come afferma nella nostra intervista, di comunque effettuare uno la sua rimpatriata a Udine. riguardo al ilprossimo futuro. Allapalasport base delle difficoltà di molte discipline c’è Ma rimane nodo relativo ad un Carnera da anni in preda a problesempre il peso economico della loro gestione, aspetto che appare anche nel matiche burocratiche e la cui pratica si prova ora in fretta e furia a chiudere in servizio sulla pallavolo Porcia, A2augura qualche anno fa eper in vista di un campionato di A2 le autoretrocessasi cui battute inizialidalla (e ci si solo quelle), fase di risalita facendo leva sulla bontà del settore giovanile. Perché è ovunque l’Apu, avranno luogo a Cividale. Come sempre ci dedichiamo poi ai personaggi e la curadidel proprio vivaio che garantisce in Elisa ogni Manzano, attività unche futuro più serequello spicco stavolta è la bella pallavolista la nostra Bianno. Sport nuovo, giunto in Italia in sordina solo cinque anni orsono e in fase camaria Gonano ha scovato in Birmania nel corso del suo giro del mondo: una di crescita è invece footgolf, mix dipoi calcio e golf, chefarsi sta dal facendo lunga pausacostante di riflessione, dice ill’atleta friulana, deciderà il da punto sempre proseliti e chelehaofferte nel green il suo Chi attuale punto di di vista nuovi sportivo, vagliando che di le Fagagna perverranno. non vorrebbe riferimento in Friuli, frequentato anche da campioni provenienti da ricaricarsi? altre disciseguire l’esempio di Elisa, staccando la spina per qualche mese per pline. Interessante nella leggere cosa si tratta nel nostro servizio particolare. Nel Immedesimiamoci suadiesperienza, lasciando spazio all’immaginazione. calcio, maschile e femminile ad ogni livello, imperversa poi il mercato, quello che catalizza da sempre, il massimo interesse degli appassionati. Ne parliamo come Il Direttore di consueto con ampiezza e attenzione.

Edi Fabris

Il Direttore Edi Fabris

ma agga azziin nee m

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DIRETTORE RESPONSABILE RESPONSABILE DIRETTORE Edi Fabris Fabris Edi VICEDIRETTORE VICEDIRETTORE Massimo Muzzin Muzzin Massimo EDITORE EDITORE MEDIATREMILA EDIZIONI EDIZIONI srl srl MEDIATREMILA Viale Palmanova Palmanova 146 146 -- 33100 33100 Udine Udine Viale Tel. 0432. 0432. 33 33 30 30 893 893 Tel. direzione@mediatremila.com direzione@mediatremila.com REDAZIONE REDAZIONE Viale Palmanova Palmanova 146 146 -- 33100 33100 Udine Udine Viale Tel. 0432. 0432. 33 33 30 30 893 893 Tel. redazione@tremilasport.com redazione@tremilasport.com

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13| 17 16 Questo numero è stato chiuso

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tremilaSport+| |19 2007 072017 2016| 05 |5 TremilaSport+


FOCUS

QUI PORDENONE

GERARDI: “UN SOGNO CHE SI REALIZZA” L’attaccante classe ’87, ex Como e Feralpi Salò, è il nuovo punto di forza della banda neroverde che nella nuova stagione sarà guidata da Leonardo Colucci, chiamato a rilevare la pesante eredità di Bruno Tedino

06 | 19 07 2017 | TremilaSport+

D

omenica inizia il ritiro neroverde del nuovo corso firmato Leonardo Colucci. Il Pordenone, come tutte le grandi squadre, è nel pieno del mercato. Dopo il doloroso addio di Luca Cattaneo, che su facebook ha ringraziato i tifosi e la società con un commovente messaggio prima di raggiungere il Brescia, è già tempo di rinnovi e nuove pedine da scovare. Tra le novità della stagione c'è Federico Gerardi, punta classe '87 che a Pordenone sarà nel vero senso della parola, "di casa". È lui a raccontarci oggi il suo rapporto con i ramarri e cosa si aspetta dall'imminente nuova stagione: quella che potrebbe definitivamente consacrare il team del presidente Lovisa.

- Federico, torni nella tua città natale. Sei contento? “Sono davvero felice. La trattativa è stata molto rapida perché volevo fortemente indossare questi colori. Da piccolo venivo al Bottecchia con mio padre a vedere le partite, sognando di indossare un giorno questa maglia importante. C i s o n o f i n a l m e n te riuscito. Ero affascinato da questa idea e ringrazio la società per il buon esito della negoziazione”. - Dalla tua voce si sente l'entusiasmo di chi rag-


FOCUS

“Il ricordo più bello? Il gol al Parma lo scorso anno. Sogno di ripeterlo con questa maglia” giunge qualcosa ambito da tempo “Il Presidente è stato esemplare. Una volta trovato l'accordo economico tutto si è risolto in fretta. Ci tenevo molto a mettermi in gioco qui. Darò il massimo per la maglia della mia città”. - Cos'è per te Pordenone? “Casa. A livello calcistico, poi, è oramai una grande realtà fatta di lungimiranza e programmazione per il futuro. Una società che si contraddistingue per serietà da parte di tutte le persone che ne fanno parte: è questo il segreto per raggiungere i grandi traguardi. Il centro sportivo, poi, è qualcosa di eccezionale, uno dei top a livello nazionale”.

- Un pensiero su come sono finiti i playoff? “Lo dico da tifoso (sorride, ndr): diciamo che nella sfida contro il Parma abbiamo visto davvero molte decisioni arbitrali discutibili, alcune prive di senso. Un peccato che il sogno si sia infranto in quel modo perché la squadra meritava di salire il Serie B”. - La tua esperienza alla Feralpisalo? “Sono stato bene. Purtroppo ho avuto due mesi e mezzo di infortunio (problema alla schiena e al gluteo, ndr) che mi hanno frenato un po', ma ora sto bene, sono rientrato da gennaio e ho trovato poi continuità. Spero di non avere più intoppi di quel genere”.

- Domanda inutile: hai seguito i ramarri in questi anni? “Sempre. Da tifoso ho potuto ammirare i progressi fatti nelle ultime stagioni”.

- L'avventura al Como invece? “Sono stato male sotto molti punti di vista, ma per correttezza preferisco non parlarne”.

- Cosa ti aspetti da quest'anno? “Spero di poter raggiungere il traguardo della doppia cifra: so che è alla mia portata”.

Gerardi: “Spero di arrivare in doppia cifra. So che è un traguardo alla mia portata”

- A livello di squadra invece? “Non mi sbilancio, ma dico solo a tutti i tifosi che cercheremo di dare il massimo dall'inizio alla fine. Ripetere la stagione appena conclusa è difficile ma speriamo di far ancora meglio. Senza proclami, come al solito: se giochiamo bene abbiamo qualità morali,

tecniche e di gruppo per toglierci belle soddisfazioni”. - Conoscevi già qualcuno? “Sì, Giovanni Formiconi era in Serie B con me a Grosseto. Gli altri mi hanno accolto davvero bene, sono contento”. - Il ricordo più bello della tua carriera? “Difficile scegliere, ma il primo che mi è venuto in mente, forse perché più recente, è il gol dell'anno scorso fatto al Parma da distanza siderale. Spero di potermi ripetere con la maglia neroverde”. Luca Feole

Nella pagina a fianco in alto i neo acquisti Gerardi, Formiconi e Perilli.

TremilaSport+ | 19 07 2017 | 07


CALCIOMERCATO

ECCELLENZA

KRAS E CORDENONS, CHE COLPI! Carsolini e granata ai nastri di partenza con grandi ambizioni. Baskera, Hadzic, Stromajer e Stancich per i primi, Clemente, Goubadia, Petris e i ritorni di Scian e Russo per l’undici di Dorigo

I

l Kras fa sul serio in vista della nuova stagione. Il sodalizio carsolino ha infatti messo a segno diversi colpi che lo proiettano tra le squadre favorite per il prossimo campionato di Eccellenza. Dopo Stromajer e Hadzic, ufficializzati a giugno, è stata la volta di Dalibor Radujko, centrocampista di Capodistria classe ‘85 capace di interpretare anche il ruolo di difensore centrale. Nell'ultima stagione è passato nel mercato di riparazione dal Monopoli (Lega Pro) alla Vigontina San Paolo (serie D) dove ha collezionato 15 partite e due reti. Prima di approdare in Italia Radujko, cresciuto nelle giovanili del Koper sino ad esordire in Prva Liga, ha giocato in diverse squadre del massimo campionato sloveno dove ha totalizzato oltre 200 presenze. Le esperienze più significative sono i tre anni (dal 2005 al 2008) al Bonifika Izola, squadra con cui colleziona 69 partite e 15 gol, nuovamente il Koper (20082010) e poi l'Olimpia Lubiana (2010-2012) con 56 presenze e 7 reti. Nella squadra della capitale slovena il giocatore ora del Kras Repen esordisce in Europa League (peraltro segnando ai bosniaci dello Siroki Brijeg) e vince il campionato sloveno. Dal 2012 al 2015 è stato il pilastro del Rudar Velenje con 90 partite all'attivo e ben 11 gol. Nella stagione 2015-2016 torna al Koper dove conquista la Supercoppa di Slovenia. Gli altri due acquisti sono Rok Baskera e Stefano Stanich. Il primo è un esterno altro classe ’93, il secondo un jolly di difesa e centrocampo classe ’96. Baskera ha giocato dal 2012 al 2016 con l’Olimpia Lubiana collezionando

08 | 19 07 2017 | TremilaSport+

Tutto pronto per il passaggio di Totò Acampora al Lumignacco targato Zanuttig 46 presenze ed una rete. Nell’ultima stagione ha giocato con il Krsko sempre in Prva Liga. In passato ha giocato 17 partite con le nazionali giovanili slovene (dall’Under 16 all’Under 20) militando anche per una stagione nelle fila della Primavera del Genoa (2011-2012). Stancich, invece, arriva dal Trieste Calcio squadra con la quale lo scorso anno ha realizzato 4 reti in 17 incontri di Promozione.

Rok Baskera nuovo volto del Kras Totò Acampora verso il Lumignacco Per quanto riguarda, invece, la batteria dei fuoriquota, c’è l’accordo con l’Ism Gradisca per l’arrivo al club carsolino di Steven Germani, attaccante classe ’98. Intanto si muovono anche le concorrenti, a cominciare dal Lumignacco, dato ormai ad un passo dall’accordo con Totò Acampora, fresco di divorzio con il CjarlinsMuzane. Sul bomber è in pressing anche il Brian, ma i rossoblù di Zanuttig sono nettamente favoriti.

Dino Scian, cavallo di ritorno al Cordenons

Gran bagarre anche attorno al nome di Saverio Cucciardi, con il laterale che sembra vicino alla Virtus Corno dopo essere stato ad un passo dal Cordenons nelle scorse settimane. Brian e Tricesimo restano comunque alla finestra nel caso la trattativa non andasse in porto. È invece solo questione di giorni, prima che venga perfezionato il passaggio di Alessandro Paolucci dal Tolmezzo alla Manzanese. Intanto è iniziata ufficialmente la stagione del Cordenons, desideroso di buttarsi alle spalle una stagione chiusa con un epilogo assai sfortunato dopo aver accarezzato il sogno salvezza per quasi tutto il campionato. Ritorno in cabina di regia del mercato granata per Marco Zanessi che ha riportato in panchina Gabriele Dorigo. I nuovi volti in rosa rispondono ai nomi di Raffaele Clemente (dal Lumignacco), Mattia Bedin (dal Fontanafredda), Isoken Goubadia (dal Lumignacco), Daniele Pase (dall’Union Pasiano), Amedeo Russo (dal Lignano), Michele Dei Negri (dal Portomansuè), Luca Gerolin (dal Porcia), Gabriele Iacono (dalla Liventina), Fabrizio Petris (dal Tamai), Giulio Sisti (dal Tamai), Serban Gurgu (dal Torre) e Dino Scian (dalla Liventina).


CALCIOMERCATO

PROMOZIONE

PRO CERVIGNANO, CON SANNINO ANCHE NARDELLA La compagine della Bassa rinforza la rosa con due pezzi da novanta ai quali si aggiunge l’ex Rive d’Arcano, Donda. Al Primorje il portiere Modesti, mentre il Porcia si assicura in mediana il siciliano Missale

C

ontinua la corsa del Primorje ai pezzi pregiati del mercato per poter assicurare a mister Ravalico una rosa in grado di puntare al vertice del campionato di Promozione appena conquistato. A vestire la casacca del club giallorosso il prossimo campionato sarà Nicola Modesti, estremo difensore classe ’90 che può vantare anche presenze in Lega Pro. Assieme a lui anche Nicolò Millo, esterno mancino classe ’94. Altra neopromossa è il Vivai Rauscedo che ha avviato la collaborazione con Gravis e Casarsa per potenziare la propria batteria di fuoriquota. In arrivo gli attaccanti classe ’98 Matteo Fornasier e Stefan Vutcariov. Assieme a loro i centrocampisti classe ’99 Francesco D’Andrea e Christian Gaiotto. Movimenti in uscita al PrataFalchi che ha mandato in prestito Giuliano Xhilay, centrocampista classe ’98 al San Stino, e l’attaccante classe ’98 Alberto Vendrame all’Orsago. Il gioiellino Thomas Poles, centrocampista classe 2001, è invece passato all’Opitergina. Al Sesto Bagnarola si registra la separazione a sorpresa tra i blues e il tecnico Tonino Conversano, deus ex machina della bella salvezza ottenuta nella

passata stagione. A salutare i sestesi è anche il difensore Luca Bortolussi, passato a rinforzare i vicini di casa della Spal Cordovado: per lui si tratta di un ritorno alla base. In porta è arrivato Alberto Marzio, dal Portogruaro, mentre in difesa sono arrivati dalla Fossaltese Stefano Scantamburlo e Mattia Prampolini, entrambi fuoriquota. Con loro anche Lorenzo Sarman, classe ’99, e gli attaccanti Andrea Cinat, dal Casarsa, e Mattia Marchiori, ex Azzanese. Dopo aver subito suo malgrado le dolorose partenze di Violo, Faggiani (passato al Porcia) ed Erodi (andato al Casarsa), il Pravisdomini ha trovato l’accordo con Simone Soncin (classe ’93 ex Liventina), Alessandro Vivan (classe ’96 ex La Salute), Matteo Bonotto (classe ’96 ex Opitergina), Mario Loschi (classe ’95 dal Conegliano) e Nathan Dzaba (classe ’95 ex Jesolo). Il Porcia si rinforza invece con il centrocampista siciliano Gianluca Missale, classe ’89 in arrivo dal Misterbianco, formazione catanese neopromossa in Promozione. Venendo alle udinesi, una bella notizia arriva da Remanzacco, con l’Aurora che è riuscita a cedere al Milan il talentino Ryan Castenetto, attaccante classe 2003 di belle speranze. Alla Tarcentina si registrano invece gli arrivi di Michael Barreca, classe ’94 ex Ism Gradisca, che giostrerà in mediana assieme all’altro neo acquisto Simone Collini, classe ’96 ex Gemonese. In attacco, occhio al giovane Samuele Nardini, arrivato a dar manforte ai canarini dal Tricesimo. In uscita dal club collinare è l’attaccante Lorenzo Chersicola, che ha trovato l’accordo con il Gonars. Assieme a lui Alessandro Persello, che ha lasciato la Maranese. Sempre nella Bassa è la Pro Cervignano ad aver fatto il colpaccio, trovando l’accordo con Raffaele Nardella, ex Juventina, colpo che va ad aggiungersi a quelli di Matteo Donda, ex Rive d’Arcano, e Francesco Sannino, ex Torviscosa. Infine dopo un lungo corteggiamento, passa alla Fulgor il centrocampista Alex Scalzo, ex Rive d’Arcano.

Alex Scalzo passa alla Fulgor, mentre l’Aurora cede il gioiellino Castenetto al Milan

Lorenzo Chersicola ha scelto il Gonars

Alex Scalzo, neo acquisto della Fulgor

Nathan Dzaba, nuovo attaccante slovacco del Pravisdomini

TremilaSport+ | 19 07 2017 | 09


L'ALTROCALCIO

QUI SAN LUIGI

TENTINDO E GRIDEL ALLO JUVENTUS SUMMER CAMP I due “mister in erba” del San Luigi chiamati in Trentino al seguito della formazione bianconera in vista della nuova stagione che li vedrà aiuto allenatori al fianco di Fabio Maranzana e Christian Bazzara

E

sperienza da mettere nell’album dei ricordi quella che stanno vivendo Luca Tentindo e Alessandro Gridel, i due “mister in erba” che stanno ricoprendo il ruolo di istruttore allo Juventus Summer Camp 2017 a Folgaria in Trentino, a 1.200 metri di quota, tra verdi prati, torrenti e boschi alpini nel rinomato centro turistico invernale ed estivo. Per Luca la seconda esperienza dopo quella vissuta lo scorso anno e che gli è valsa la riconferma da parte dello staff tecnico della Juventus. Alessandro invece è alla prima chiamata e con i suoi vent’anni è il più giovane istruttore del camp. Per entrambi la

Per Tentindo è la seconda esperienza dopo quella vissuta lo scorso anno possibilità di apprendere dal vivo le metodologie di allenamento da parte dei tecnici bianconeri, ma anche di potersi confrontare con colleghi di altre realtà calcistiche nazionali, sia per quanto concerne il lavoro sul campo che per la gestione di gruppo e spogliatoio. Nel corso della giornata si succedono allenamenti e momenti ludici in cui i ragazzi, provenienti da tutta Italia, vengono impegnati in coinvolgenti giochi e competizioni. Tornei, sfide sportive (calcetto, ping pong), giochi di abilità, sono solo alcune delle occasioni in cui i ragazzi diventano i veri protagonisti della vacanza, sempre seguiti da uno staff tecnico, di animazione e medico. Per Luca e Alessandro un “ritiro”

010 | 19 07 2017 | TremilaSport+

CAMPIONATO CARNICO

CAVAZZO PRIMO AL GIRO DI BOA

La squadra del Cercivento (Fonte Carnico.it)

Luca Tentindo che consentirà loro di accrescere il bagaglio di esperienza, in prossimità dell’inizio della stagione che li vedrà protagonisti come aiuto allenatori rispettivamente al fianco di Fabio Maranzana con i giovanissimi regionali e di Christian Bazzara con i giovanissimi sperimentali. La presenza dei due mister sanluigini allo Juventus

Alessandro Gridel

Summer Camp, conferma come la collaborazione con il sodalizio bianconero, rinnovata proprio in questi giorni con la visita a Vinovo del presidente Ezio Peruzzo, sia in continua evoluzione sotto l’aspetto tecnico, obiettivo primario richiesto dai due responsabili del settore tecnico Franco Schiraldi e Marco Stoini.

Girone d’andata che va in archivio con la capolista Cavazzo che conquista il titolo di metà campionato battendo con un comodo 4-0 in trasferta Il Castello (doppietta di Dionisio). Restano quindi cinque le lunghezze di vantaggio sul Villa che ha sconfitto per 3-0 il Verzegnis sfruttando appieno la vena realizzativa di Iob. Staccato il Cedarchis che batte 3-0 a domicilio il Campagnola e mantiene il terzo posto davanti ad un Real IC che sfrutta nel migliore dei modi il gol messo a segno da Mentil nella ripresa per sbancare il campo del Tarvisio. Il colpo gobbo lo fa per il Fus-Ca che riesce a vincere per 3-1 contro l’Ovarese facendo un bel passo in avanti in chiave salvezza. Sugli altri campi, largo successo del Trasaghis sull’Audax (5-1) e pari nella sfida di Sutrio tra Mobilieri e Val del Lago (2-2). In Seconda categoria è il Cercivento ad arrivare primo in solitaria al giro di boa dopo aver sbancato per 3-0 il campo della Velox e aver così approfittato nel migliore dei modi dello scivolone interno dell’Arta Terme contro l’Amaro (1-2). Resta in scia l’Illegiana che, con un poderoso uno-due nella ripresa, batte 2-1 in rimonta la Folgore.


GIACOMO GOINA, BORN TO RUN

IL CALENDARIO DEGLI EVENTI RUNNING Il calendario delle prossime gare podistiche competitive e non competitive, corsa su strada, maratone e trail in Friuli Venezia Giulia e Veneto.

L’atleta giuliano di soli 28 anni, neofita del podismo, ha percorso 42 chilometri per 42 giorni da Trieste ad Atene, 1.699 chilometri complessivi di maratone quotidiane.

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BIBIONE RUN Appuntamento sabato 9 e domenica 10 settembre per un intero weekend di corsa, una gara che toccherà gli angoli più suggestivi della località balneare.

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23 Luglio 2017

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CALCIOUDINESE GIOVANILI

PIANETA SAN ODORICO

L’ARTE DI UNA SOCIETÀ PURA Da oltre trent’anni il sodalizio liventino lavora con ottimi risultati per dare ai ragazzi del sacilese una possibilità di crescita, non solo agonistica, ma soprattutto a livello umano all’interno del proprio vivaio

I

l San Odorico ha una tradizione decennale per quanto riguarda la gestione del proprio patrimonio umano calcistico. Niente Prima squadra, solo settore giovanile. Una bella eccezione in regione che punta e crede fortemente sullo sviluppo dei giovani calciatori. Sandro Modolo, il responsabile societario del vivaio, ci ha disegnato una panoramica dell'ambiente - Quanti siete in famiglia? “I ragazzi sono più di 150: si parte dai Piccoli Amici, dunque bambini di 5 anni, fino ad arrivare alla categoria Allievi. Siamo una società pura”. - Può spiegare la definizione? “Si definisce così una società che è priva della prima squadra. In realtà un tentativo per creare la squadra juniores nella passata stagione è stato fatto, per andare incontro alle esigenze dei ragazzi di Sacile. Sfortunatamente il tentativo con la Liventina non è riuscito. Continuiamo perciò il nostro lavoro di crescita sui piccoli calciatori”. - Come mai questa scelta? “La società è sempre stata così: siamo nati nel 1983 per i ragazzi del paese, ora inglobiamo anche quelli di Sacile. Fa parte anche della nostra tradizione”.

La formazione degli Esordienti

12 | 19 07 2017 | TremilaSport+

Gli allievi della San Odorico Calcio - Giovanili e prima squadra: sono modi diversi di lavorare. “Quando si ha a che fare con i bambini si parla di attività di base. Tavole bianche da formare. Con gli adulti entra in scena anche l'aspetto agonistico. Noi puntiamo molto sulla maturazione umana e sportiva dei nostri ragazzi”. - Come si gestisce il passaggio a categorie più alte? “Lasciamo sempre libertà di scelta. Pensiamo che al momento della spaccatura del percorso,

quando bisogna firmare il cartellino definitivo, sia corretto parlare con ragazzo e famiglia per compiere la scelta più adatta. Non andiamo mai contro il volere dei ragazzi”. - Qualche nome? “Roman è andato a Pordenone, Manga ha vinto il titolo nazionale di giovanissimi, poi ci sono ragazzi nostri al Fontanafredda. Siamo liberi nel modo di fare: il colloquio con i genitori è importante. Ortolan è arrivato in serie B al Vicenza”. - Passiamo al lato tecnico: parliamo degli allenatori “Tendenzialmente i tecnici lavorano per 2-3 anni con lo stesso gruppo: sono quasi tutti UEFA B e sono tecnici che lavorano su cicli diversi. Poi è giusto che si abbia un cambiamento nella guida perché i ragazzi devono provare esperienze e metodi di allenamento diversi. Gli allenatori, come i giocatori, sono diversi, qualcuno può essere adatto per una squadra, un altro per un altro gruppo. Per quanto riguarda i ragazzi più piccoli li abbiamo affidati da un paio d'anni a mister che avevano avuto esperienze in termini di Allievi e Giovanissimi: vogliamo prepararli sul lungo

Modolo: “Lavorare sulla tecnica individuale è importante fin dai Pulcini”

Sandro Modolo


UDINESECALCIO GIOVANILI

I Giovanissimi

“Il nostro segreto? Saper ascoltare i ragazzi e andare incontro al loro volere”

I primi calci periodo. E non è facile trovare allenatori che allenano con esperienza e qualifica come i nostri. Non è cosa facile trovare tecnici così perché tutti ambiscono a categorie alte. Come abbiamo fatto? Con un grande progetto tecnico. Quest'anno abbiamo De Nadal e Ballarin, dal Fontanafredda. Stiamo lavorando molto su questo aspetto”. - Quanti sono oggi gli allenatori? “Circa venti, su undici squadre. Poi abbiamo un coordinatore degli allenatori, Walter Del Puppo, figura utile per dare un indirizzo tecnico e creare un filo conduttore. Abbiamo partecipato agli stage della Liventina per tenerci aggiornati. In più ai Pulcini diamo la possibilità di fare un terzo allenamento solo per la tecnica individuale”. - Funziona? “Molto. Parecchi ragazzi partecipano a questa sessione aggiuntiva. Abbiamo anche acquistato

un touchball. L'allenamento è più corto ma mirato. Abbiamo notato che chi partecipa a questa sessione aggiuntiva migliora maggiormente rispetto ai compagni. Il segreto? Farlo senza essere obbligati, non c'è una forzatura. Si vede la passione”. (l.f.)

Le formazioni dei pulcini

TremilaSport+ | 19 07 2017 | 13


In collaborazione con

A SCUOLA DI CALCIO

ZONA LUCE: LO SPAZIO IN RELAZIONE A COMPAGNI E AVVERSARI Il concetto di zona luce e zona ombra è facilmente intuibile anche dai bambini in più tenera età. La palla è una sola e tutti la vorrebbero giocare. Se siamo sistemati in modo da poterla ricevere, magari ci viene

passata. Se invece siamo sistemati male, e non possiamo riceverla, di sicuro non ci viene passata. Smarcamento in zona luce, spazio, tempo, compagni e avversari. Nuove riflessioni di coach Alessandro Api-

cella per “vecchi e nuovi” addetti ai lavori. Vuoi delle video proposte per migliorare la percezione e la rappresentazione dello spazio dei tuoi piccoli atleti? Prova GRATIS mfa.mentalfootball.com.

COS’È LA ZONA LUCE?

E

ssere in grado di ricevere un passaggio, grazie alla corretta occupazione di uno spazio in prossimità del possessore della palla, include nella definizione il movimento. Non si può giocare da fermi, ma si va sempre da qualche parte, possibilmente verso la porta avversaria. Ecco che, spiegato questo, i bambini cercheranno mentalmente di visualizzare una ipotetica traiettoria di un ipotetico passaggio che il loro compagno potrebbe effettuare, evocando dalla loro fantasia un mondo fatto di ipotesi che potrebbero anche non concretizzarsi mai, visto che il pos-

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sessore decide, e magari decide di passarla ad un altro compagno o, come spesso accade, di non passarla affatto e addentrarsi in una stucchevole (quanto con bassissima probabilità di successo) serie di dribbling. Il passo successivo quindi è la definizione del concetto di zona luce e ombra, dare un perché serva essere in zona luce: essere utili al nostro compagno, qualora avesse bisogno. Se ci fate caso, per i primi tempi di scuola calcio, i bambini non fanno altro che urlare “Passa! Passa!” al compagno in possesso in quel momento, stando tremendamente fermi e possibilmente con il braccio alzato.

Questo è veramente fuori dalla mia capacità di comprensione, ancora oggi. Però è quello il momento adatto di spiegare come sia mai possibile che il compagno ti passi il pallone se non ti vede.S e sei letteralmente nascosto dietro un compagno, un avversario, una siepe appositamente portata in campo. Muoviti dunque, in modo che il compagno ti possa vedere, in uno spazio utile. Lo appoggi quando gli stai davanti. Lo sostieni quando gli stai dietro. Lo aiuti quando gli stai di fianco. La passo e mi sposto per poter ricevere.


A SCUOLA UDINESECALCIO DI CALCIO

GIOCA DOVE VEDI

(PERCEZIONE – ANALISI – DECISIONE – ESECUZIONE) La vista è sicuramente il senso più utile per giocare a calcio. L’indicazione di giocare la palla dove si vede qualcosa è assolutamente contraria alle giocate al buio. Si aprono un mondo di opportunità, se si guarda intorno. Quindi non si può e non si deve guardare soltanto per terra quando si gioca a calcio. Palla e oggetti mobili devono essere sempre presenti nel proprio campo visivo. Le giocate al buio sono invece quelle giocate preimpostate che si provano e si riprovano decine e decine di volte all’interno di un allenamento dei grandi di una volta, dando uno “schema” di gioco preciso e poco modificabile, codificandone i movimenti. Ho a lungo pensato a quanto possa essere efficace un lavoro di questo genere, giungendo alla conclusione che è efficacissimo

se vogliamo vincere una partita. Soprattutto coi piccoli. Ma visto che di vincere le partite poco importa, giocare dove si vede diventa essenziale per occupare lo spazio in modo utile, visto che obbliga chi non è in possesso palla a mettersi in zona luce. Più ancora, chi non è in possesso palla può guardarsi intorno e decidere, magari, che se in quel mondo ipotetico nel quale accade che lui riceve palla, immediatamente può passarla ad un altro suo compagno che in quel momento si trova in zona luce, solo, a due metri dal portiere. Oppure accorgersi che il suo diretto avversario gli ha lasciato lo spazio per controllare la palla sul suo piede preferito e quindi calciare fortissimo in porta. Oppure, ancora, che non glielo ha lasciato e quindi, sempre che la riceva, deve passarla il prima possibile ad un suo compagno a sostegno.

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COGITO ERGO GIOCO n quel mondo di ipotesi, il compagno deciderà autonomamente di passarla a un altro. Al primo non resterà altro che spostarsi in zona luce e ricostruire

mentalmente un altro scenario di possibilità ipotetiche. Appare chiaro come tutte queste continue ricostruzioni di scenari ipotetici, risultino tanto più facili da visualizzare quanto più la mente dei nostri giocatori sia libera da condizionamenti. E’ chiaro anche come, dopo anni di imposizioni schematiche, giocate preimpostate, ruoli e zone da presidiare, la velocità di pensiero nel creare un mondo di alternative possibili sia fortemente ridotta. Contatta l’autore commentando in coda all’articolo. Non perdere la prossima uscita: modulo di gioco vs “non-modulo”! Ti interessa una progressione didattica per allenare la modalità di occupazione dello spazio in modo autonomo? Guarda questo articolo: Spazio e tempo di gioco nel calcio.

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CALCIOC5

CONFERMATI GLI ASSI IN VISTA DELLA NUOVA STAGIONE

BEN SEI GLI ACQUISTI: DEL BIANCO, DE REGGI, FABBRO, DE BERNARDO, SANSICA E SPATAFOR

FLASH AL GARDEN TRIONFA L’OFFICINA79

TORNEI ESTIVI

Sono i ragazzi dell'Officina79 i vincitori del torneo open estivo al Garden di Pasian di Prato evento clou del calcio a 5 regionale. Contro l'Azimut Team priva di diversi elementi nella gara finale (Laurencig, Di Gaspero, De Bernardo e Sansica) e con bomber Missio espulso dopo 15 minuti, non c'è stata storia, come testimonia il 4-1 finale per la squadra dei fratelli Osso. Nel torneo over40, vittoria infine per i Vecchi Diavoli.

PLACE POCATE PRIMA VITTORIA A MANZANO

TORNEO DEI BORGHI

Davanti ad un numerosissimo pubblico, è il Place Pocate a iscrivere per la prima volta il proprio nome nell'albo d'oro del Torneo dei Borghi di Manzano. Dopo aver chiuso in svantaggio di due reti la prima frazione di gara contro il favorito Borc da Roe (in rete Campanella e Zanuttini) la giovane squadra allenata da mister Schiff ci mette dieci minuti nella ripresa per pareggiare le sorti con Dia e Turolo per poi trovare la zampata vincente a pochi minuti dal termine sempre con Dia per il 3-2 finale.

CONFERMATI I NUOVI CAMPIONATI

AMATORI FIGC

Confermata l'apertura della FIGC verso il mondo amatoriale del calcio a 5: sono in fase di perfezionamento le modalitĂ di partecipazione e di iscrizione al campionato Amatoriale che comunque prevederĂ tramite nulla osta pure l'utilizzo di tesserati FIGC. A breve verranno ufficializzate date di inizio e suddivisioni territoriali.

A PRATA SI PUNTA IN ALTO (Credits: AsdMaccanC5.it)

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spletati anche gli ultimi incartamenti burocratici relativi all'iscrizione, tutto è pronto a Prata per la prima stagione nei campionati nazionali. A partire da una rosa, che sarà ancora guidata da Paolo Bovolenta, che sembra allestita per un tranquillo campionato, se non addirittura per zone di vertice. Alle già certe conferme degli assi Stendler, Vulikic, Aziz e Rocha il ds Di Rosa ha messo sul piatto sei nuovi acquisti di gran valore: tutta nuova la coppia degli estremi difensori che sarà composta da Ludovico Del Bianco, classe 1990, proveniente dalla C2 veneta con alle spalle tutta una trafila con Fassina, Came e Nervesa, e dal portiere titolare dell'ultima spedizione regionale delle rappresentative, Damiano De Reggi (1998) in uscita dall'Udinese Futsal. Poi quattro acquisti di esperienza, accumunati tutti dall'aver giocato nella ex New Team S.Vito: parliamo dei giovani Mattia Fabbro, laterale (1994) e Roberto De Bernardo, pivot (1993) entrambi nelle ultime stagioni in forza al Palmanova e dei piÚ esperti Andrea Sansica, pivot (1981) 27 reti nell'ultima stagione in serie B con il Manzano e Oscar Spatafora, laterale (1991) nelle ultime due stagioni al Villorba, in serie B. Infine

sempre dal Villorba arriva il pivot Andrea Bottega (1991) anche lui in precedenza al Fassina; sette nuovi innesti che sembrano in grado di apportare quel mix di qualità ed esperienza necessario per ben figurare nei campionati nazionali. Intanto nel campionato regionale di serie C, l'Udinecity dopo aver ufficializzato l'arrivo dell'asso sloveno Larnar, porta altri due tasselli allo scacchiere di mister Pittini: si tratta di Nils Turolo e Jacopo Torossi. Entrambi reduci da una stagione in chiaro-scuro rispettivamente con Manzano e Torriana, i due talenti manzanesi sono alla ricerca della giusta consacrazione, e ritrovano quell'allenatore già avuto due anni or sono. Due estremi difensori nuovi per la Torriana, che porta a Gradisca Jose Verzegnassi (dall'Adriatica) e Giacomo Vosca (dal Manzano). Confermata infine la voce di corridoio che dava la presenza di una nuova squadra iscritta al campionato regionale; è lo stesso creatore dell'idea Livio Busana a confermare l'indiscrezione della Libertas Martignacco, rivelando che la rosa sarà composta da giocatori provenienti dalle categorie juniores di calcio, e che sarà guidata molto probabilmente da Marco Casarsa.

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CALCIO FEMMINILE

MOVIMENTI

MERCATO DIFFICILE MA COLPI INTERESSANTI Il Tavagnacco conferma la bomber Clelland e acquista la slovena Erzen, la panchina del Pordenone va a Sara Di Filippo, mentre Rossella Sardu ha le valigie in mano

L'

estate è quella stagione in cui ti godi il mare o la montagna, la stagione in cui i giocatori si godono le ferie tenendosi in forma durante i tornei estivi mentre allenatori e dirigenti si danno appuntamento per pianificare a tavolino la stagione agonistica successiva. Una partita a scacchi, un gioco di arguzia e intelletto che si rinnova anno dopo anno e che i comuni mortali chiamano “calciomercato”. Che sia maschile o femminile, di Serie A o di Serie B, è questa l’occupazione

La società regionale più attiva è il Tavagnacco, che intende migliorare il sesto posto della passata stagione, riconfermando il tecnico Cassia, ampliando i quadri tecnici e acquisendo giovani prospetti principe delle estati all’italiana: l’argomento più discusso al bar, l’articolo più letto sul giornale, il post più condiviso sui social. Detto questo facciamo un breve punto sui movimenti, ufficiali e ufficiosi, del panorama calcistico femminile regionale tra voci, sussurri, rumors e colpi già messi a segno. La squadra più attiva è il Tavagnacco, che, evidentemente, vuole cancellare il campionato in chiaroscuro disputato l’anno scorso, chiuso al sesto posto. Il grande colpo resta la conferma di bomber Lana Clelland (foto centrale), capocannoniere della passata stagione con 23 reti e fiore all’occhiello della formazione allenata da Amedeo Cassia (nella foto piccola), confermato anche lui nonostante le richieste provenienti anche dall’estero. A questi due si aggiunge l’acquisto di Kaja Erzen, centrocampista slovena di sostanza che l’anno scorso ha vinto lo scu-

Obiettivo del nuovo staff tecnico del Pordenone è riconfermare le "senatrici" detto con l’Olimpia Lubjana, e delle giovanissime ex Jesina Michela Catena e Elisa Polli, rispettivamente centrocampista classe ’99 e attaccante classe 2000. Cambiano anche direttore sportivo e vicepresidente, rispettivamente Vincenzo Zangrando e Domenico Bonanni. Un segnale di trasformazione dato dalla società, che punta a tornare a occupare posizioni più nobili in classifica. Gente che viene e gente che va: dopo una stagione sfortunata (rottura del legamento crociato a inizio campionato che l’ha costretta a un lungo stop) Alice De Val saluta il Friuli per approdare al Vittorio Veneto. Al suo posto Sara Mella, pordenonese classe ’98 ex rossoblu già nel giro della Nazionale Under 19 con la quale giocherà, insieme a Sofia Del Stabile e Federica Veritti, la fase finale dell’Europeo di categoria. A questo si aggiunge l’addio ormai certo di Rossella Sardu, già con le valigie pronte con destinazione che verrà ufficializzata a giorni. Per una squadra che si appresta a iniziare la diciassettesima stagione consecutiva in Serie A ce n’è un’altra che riconquista, dopo appena un anno di purgatorio, la Serie B. Parliamo del Pordenone che, lo scorso 25 giugno, si è guadagnata la promozione perché squadra finalista della Coppa Italia Regionale (persa ai rigori contro il Floren-

tia per 4-3 ndr). Le neroverdi di capitan Schiavo, ritornano in Serie Cadetta - campionato sicuramente più nelle loro corde - e avranno in girone, con molta probabilità, sia l’Udinese che il Vittorio Veneto. Il primo colpo di mercato, dopo l’affiliazione con la squadra maschile ormai imminente, riguarda la panchina: ad allenare le ramarre l’anno prossimo ci sarà Sara Di Filippo (foto sotto), giocatrice dal passato glorioso e già alla guida proprio del Tavagnacco prima di Cassia. Primo obiettivo del nuovo staff tecnico dovrà essere quello di riconfermare lo zoccolo duro della rosa, quelle “senatrici” di categoria superiore che hanno garantito qualità e quantità, per poi procedere con innesti oculati per essere competitivi anche in un campionato di caratura nazionale. Sempre sul fronte staff tecnici la Polisportiva San Marco, neo promossa in Serie C, annuncia con orgoglio l’ingresso in società di Piera Maglio, punto di riferimento del movimento femminile. Per quanto riguarda la rosa, da registrare l’arrivo della giovanissima Rebecca Di Bert, classe 2001 proveniente dal Tavagnacco. Valeria Degano

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CALCIOUDINESE LA SITUAZIONE

FASCE RICCHE MA CHI SI FICCA? di IDO CIBISCHINO

Widmer-De Paul da una parte, Samir-Jankto dall’altra, garantiscono tanti buoni palloni in mezzo. Ma se non hai il centravanti giusto tanto lavoro andrà sprecato

P

oche altre squadre, anche di rango, potranno disporre di due terzini come quelli che avrà in canna Gigi Del Neri: Widmer e Samir, uno svizzero e un brasiliano con licenza di scorrazzare sulle rispettive corsie, abbinandosi “in catena” a compagni di buona caratura come De Paul e Jankto, gli esterni di centrocampo. Widmer, ventiquattrenne di Aarau e alla quinta stagione nell’Udinese, complici acciacchi assortiti (addirittura l’incrinatura dell’osso frontale con conseguenti operazione e ricorso alla maschera protettiva) è reduce da un campionato contraddittorio che ne ha anche limato il valore di mercato. Qualche sondaggio è stato fatto, ma nessuno ha affondato

lo strapotere fisico degli avversari negli stacchi aerei o per approssimazioni e incomprensioni nei piazzamenti e nelle chiusure. Questa appena cominciata, dunque, dovà essere la stagione per riportare in quota lo svizzero, che

due gol della milizia bianconera, più due pali. Il tiro c’è, insomma, dovrebbe tirarlo fuori più spesso. Anche perchè De Paul, con il suo spirito di sacrificio, è in grado di coprirgli le spalle nel momento degli inserimenti.

Uno come Pavoletti, con questa squadra a disposizione, non avrebbe difficoltà a realizzare una ventina di gol, rivalutandosi dopo l’anonimato napoletano

re di Cuadrado e Candreva, entrambi messi nelle condizioni di non nuocere, e una portentosa salita in dribbling, che fece il vuoto, contro l’Inter. Sulla sua verticale, nel 4-4-2 sul quale Gigi modellerà stabilmente l’Udinese, agirà Jankto, il ceco furioso: e sarà di certo un bel vedere. Nel caso assai probabile che Samir riparta in tromba, e che a gennaio entri nel mirino di grossi club, bene ha fatto l’Udinese a coprirsi le spalle con Pezzella, ventenne azzurrino di talento che Zamparini ha mollato per 4,5 milioni. KILLER CERCASI - Appurato che sulle fasce, quindi nel lavoro periferico, l’Udinese è attrezzata a dovere, resta da chiedersi chi raccoglierà i frutti di tanto bendidio. Il Perica che conosciamo,

CORSIA SINISTRA Samir e Jankto presidieranno la fascia sinistra: la coppia sembra ben assortita.

il colpo per portarsi a casa il biondo Silvan (valutato sui 9 milioni), che secondo le rotazioni generazionali vigenti in bianconero avrebbe l’età giusta per la cessione da plusvalenza. E ovviamente lui, consapevole di un rendimento sotto le attese, si è ben guardato dall’ accampare chissà quali pretese, dicendosi felicissimo della permanenza a Udine, città a tinte svizzere che gli va a pennello. SVIZZERO IN QUOTA - Rendimento non lineare, si diceva. Infatti: punte d’eccellenza, con accelerazioni irresistibili e buoni palloni recapitati in mezzo, si sono alternate a evidenti labilità nella fase difensiva. Troppi gol sono arrivati sul secondo palo, dalla sua parte, o per

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all’Awards gala dell’annata bianconera ha dovuto accontentarsi, in virtù della bella presenza, dell’oscar di ambasciatore presso gli sponsor: pompose invenzioni davanti alle quali si fa fatica a trattenere il sorriso. Torniamo alle cose serie. Da curare, in primo luogo, l’apporto difensivo; per il resto Widmer possiede gamba e giri per accelerare e raggiungere il fondo, da dove un discreto piede gli consente di spedire in mezzo palloni invitanti. In verità, i mezzi gli consentirebbero anche di mettersi in proprio: ogni tanto, insomma, dovrebbe andare pure alla conclusione. Nella sua migliore stagione friulana (2014-’15) ha realizzato gli unici

IL MAGNIFICO - Dall’altra parte non si vede l’ora di poter riammirare Samir il magnifico, che da centrale non ha avuto difficoltà alcuna a riciclarsi difensore esterno, annientando la concorrenza di Adnan e Gabriel Silva. Ci manca dal 9 aprile, quando fu costretto a lasciare il campo con il ginocchio sinistro lesionato dopo uno scontro a tacchetti spianati con il genoano Morosini. Una bella scoperta questo brasiliano ventiduenne di scuola Flamengo, con i crismi del campione benedetti dallo stesso Zico. Potente, agile, tempista, tecnico, ricco di personalità: di lui, nella passata stagione, restano nella memoria le spietate marcatu-

oltre le generali simpatie che raccoglie, resta piuttosto caotico ed estemporaneo. E poi, come si fa a fidarsi del tutto di un centravanti che butta dentro un unico pallone sui cinque possibili? Dal canto suo, Thereau potrà sì essere avvicinato all’area, l’indiscutibile tecnica gli consentirà di sicuro qualche bel colpo, tuttavia non possiede l’istinto del bomber, l’impulso rapinoso a buttarsi dentro, la forza di andare a sfidare i centrali nelle infuocate zolle dei 16 metri. Resta Lasagna, in parte da verificare sulla lunga distanza di un impiego continuativo nella massima serie: si tratta di un ragazzo lineare, veloce, dall’apprezzabile sinistro, che


UDINESECALCIO

LE CONFERME DI DANILO, HALLFREDSSON E THEREAU

TRE VECCHI PER I GIOVANI

CORSIA DESTRA

Widmer e De Paul azioneranno in asse sula fascia destra.

comunque si fa preferire come seconda punta. Tutto questo discorso ci porta alla scrivania di Gino Pozzo e ai libri mastri dell’amministratore Rigotto. Se si vuole frequentare stabilmente la parte sinistra della classifica, magari annusando l’aria europea, bisogna spendere. Spendere il giusto ed essere convincenti su un punto: con tutti i

portatori d’acqua che schiera l’Udinese, un centravanti motivato e voglioso può mettere dentro 20 e più palloni, da inserire nel biglietto da visita. Se l’anonimo napoletano Leonardo Pavoletti ha un po’ di sale in zucca, spalmi l’ingaggio e venga qui a investire su se stesso e su una squadra che può portarlo dove finora (il top sono 14 gol stagionali nel Genoa) non era mai arrivato.

E svecchiamento fu. Rinunciando a Karnezis (32), Felipe (33) ed Heurtaux (29) l’Udinese si toglie di dosso 94 anni. Sempre le separazioni portano con sé una coda di malinconia, nei casi specifici motivata anche dallo spessore umano e tecnico dei personaggi. Avendo in scuderia due portieri di grande avvenire come Scuffet e Meret, si sapeva che per Karnezis quella da poco archiviata sarebbe stata l’ultima stagione bianconera. Così come il rilancio di un troppo rilassato Heurtaux sarebbe passato per un trasferimento che ne ridestasse le motivazioni e lo spirito combattivo. Lo stesso discorso che dovrebbe valere per Badu, al quale la lunga milizia friulana ha tolto mordente. Più clamore, almeno a livello di tifoseria, ha destato la rinuncia a Felipe sul quale l’Udinese non se l’è sentita di puntare a lunga gittata, al contrario della neopromossa Spal che gli ha offerto un triennale: sarebbe stata una follia, per il brasil-tarcentino, rinunciarvi. Restando puramente a livello tecnico, l’operazione ha motivazioni solide. E’ stato disponibile e bravo Felipe ad adattarsi in emergenza da esterno sinistro, ma era ed è un centrale che personalmente (ma evidentemente la pensavano così pure in società) ho visto sempre in alternativa a Danilo: o l’uno o l’altro, ho sempre sostenuto, cui affiancare

un giovane, fosse Angella o Wague o chi altro. E così sarà per la prossima stagione. L’Udinese ha mantenuto tre vecchi, uno per reparto. Danilo appunto, stessa classe (1984) di Felipe, imprescindibile regista arretrato, impeccabile fin quando mantiene la calma (quando gli scappano i cavalli è capace di ogni corbelleria), abile a mascherare con il mestiere e l’esperienza l’inevitabile declino fisico. Uno di lungo corso ci vuole in difesa, più che mai stavolta che dietro agisce un portiere giovane da rassicurare e da mantenere sempre sveglio. In mezzo zampetterà e randellerà Hallfredsson (anch’egli classe ‘84), che tecnicamente non sarà la fine del mondo, epperò è ricco di senso tattico e di disponibilità a sacrificarsi. Uno sgobbone con stile e testa da gentleman, che può fungere da esempio di comportamenti professionali per i giovani. Terzo riferimento, Thereau, il più “datato” della compagnia avendo già compiuto 34 anni. Deve preservarsi, il buon Cirillo. Non può più permettersi di sfiancarsi a tessere pizzi e merletti in giro per il campo, la certezza della maglia passerà per la sua capacità di adattarsi a un gioco più razionale e definitivo a ridosso dell’area. Nella passata stagione è stato il capocannoniere della squadra con 12 gol; chiedergli di più non mi parrebbe sensato. (i.c.)

di Biancamaria Gonano

NESPOLEDO, NOI CI SIAMO Nespoledo (Gnespolêt par furlan) è una frazione del comune di Lestizza di circa 675 abitanti, situata nel medio Friuli a 5 km dal capoluogo comunale. Il nome deriva dall'albero da frutto, il nespolo, presente in grande quantità all'inizio del Novecento. Sappiamo che il Friuli è ricco di molti piccoli centri come questo in cui il tifo innamorato del bianconero locale si esprime con genuinità. L’Udinese club di Nespoledo nasce nel 1998 grazie ad una trentina di persone appassionate di calcio e con l’Udinese nel cuore. Ce lo presenta il suo presidente, Michele Bassi: “Il prossimo anno festeggeremo i nostri primi

vent’ anni e quindi ci stiamo già organizzando per fare una mega festa. Personalmente io sono il terzo presidente, mi hanno preceduto Giorgio Malisano e Alfredo Bassi, detto "il Pampa". Il piccolo paese è molto legato al

suo club, infatti per diciotto anni la sede è stata il bar Sport, e attualmente la sede è vacante, ma sarà destinata al bar “Al telefono". "Chi segue la squadra ama vedere le partire insieme - considera Bassi - e siamo abbastanza presenti anche in trasferta. Lo scorso campionato siamo stati a Firenze, Genova e Torino e per il prossimo siamo molto attrratti dall’idea di andare a Ferrara, con la Spal di nuovo in serie A, poi valuteremo l’ipotesi di mete più lontane. Sono sempre presenti con noi gli amici di Torsa e di Talmassons, sia al Friuli che in giro per l’Italia. Vorrei ringraziare tutti i miei soci e dire un grazie all’uscente

vicepresidente Alessandro Novello e rivolgere un in bocca al lupo al mio braccio destro e attuale vicepresidente Filippo Bassi. In questi anni l`amore per l`Udinese non è mai cambiato e rimane grande, nonostante i molti cambiamenti. Io ho trent'anni anni e sono abbonato da 15. Il nuovo stadio Friuli è strepitoso, una bomboniera, il bello è anche trovare gli amici al chiosco delle Curva Nord. A Udine sarebbe bello rivedere Sanchez tra qualche anno ma temo rimarrà un sogno. Inizieremo la prossima campagna tesseramenti tra novembre e dicembre, in concomitanza con la festa PurciTais”.

TremilaSport+ | 19 07 2017 | 21


SIDICEVA...

si diceva...

QUELL’UDINESE DI DUE LUSTRI FA

Nella rivista ufficiale del 2006/2007 fatti e personaggi ancor oggi cari alla tifoseria friulana, dall’allenatore Galeone a giocatori che hanno lasciato un segno, da Di Natale a Pinzi

N

elle gareQuando inizia per l’Udinese una nuova stagione in serie A, appare suggestivo un flash back sul passato e segnatamente su quel 2006/2007 con Giovanni Galeone in panchina. Rivista ufficiale del club era allora Udinese magazine, nel cui numero del 17 settembre 2006 appare in copertina, sorridente e con un pallone in mano, l’allenatore di origine napoletana, con precedenti al Pescara, al Perugia e all’Udinese stessa. Nel paginone centrale il tradizionale poster, con facce e nomi, per la gran parte italiani (non era ancora avvenuta

l’inflazione di stranieri) che molto o poco hanno lasciato un segno nella storia bianconera: Di Natale, Pinzi, Zapata (il difensore), Obodo, Natali, Asamoah, D’Agostino, Muntari, “caval-

tervista a lui dedicata dichiarava: “Sono un ragazzo davvero fortunato”, buona sorte che evidentemente continua ad essergli amica anche dieci anni dopo, con quel triennale spuntato ora a Ferrara all’età di 32 anni. Giunto giovanissimo dal Brasile grazie all’allora osservatore Manuel Gerolin, oggi fresco direttore sportivo dell’Udinese, il difensore dichiarava: “Penso solo a dare il massimo per la squadra e nel tempo libero amo leggere, andare al cinema e giocare con la playstation ma ora che ho una compagna preferisco dedicare tutte le mie attenzioni a

Per prendere giocatori interessanti bisogna rivolgersi a mercati dove la concorrenza non è arrivata

22 | 19 07 2017 | TremilaSport+

lo pazzo” Iaquinta, Felipe e altri. Un Felipe che in un numero successivo appariva in copertina e nel poster autografato all’interno, e che nell’in-

IMMAGINI Qui sopra, la copertina del magazine e in alto il bagno di folla in occasione della presentazione della squadra in Piazza Duomo a Udine.


SIDICEVA...

lei”. Ragazza tarcentina poi sposata e che oggi gli fa pure da manager. STAGIONE COSI’ COSI’ Quel 2006/2007 non iniziò molto bene, con l’eliminazione prematura dalla Coppa Italia e, all’esordio in campionato, una sconfitta a Messina, avvio infelice dovuto anche alla sequela d’infortuni che impedì a Galeone di mettere in campo le migliori formazioni. Ironia della sorte, il gol della vittoria siciliana giunse da parte di Zanchi, ex bianconero che nel febbraio del 2000 a Praga con uno sfortunato autogol causò la sconfitta della formazione di De Canio contro lo Slavia. La Primavera, quell’anno, era guidata da Rudy Vanoli, che per ritornare in bianconero, dov’era stato buon difensore, aveva lasciato la prima squadra del Lugano. Anche qui avvio devastante, con un 5-0 buscato dal Cagliari che fece meditare sulla bontà dell’organico affidato al tecnico, succeduto a Nunzio Zavettieri. Scorrendo l’elenco dei 22 giocatori dell’organico, nessuno di essi fu in seguito protagonista di una carriera ad alto livello. TUTTI IN PIAZZA L’attesa tra i tifosi era stata comunque come sempre intensa, tanto che alla presentazione della squadra, in piazza Duomo, si era fatto registrare quello che si suol definire “un bagno di folla”. A presentare era stato chiamato il giornalista televisivo Massimo Caputi e come modelle, a indossare le maglie ufficiali bianconera, nera e azzurra, tre bellissime, due delle quali, Valentina Ridolfi ed Elena Venutti, già ben note al gossip nazionale. E una considerazione che anticipava il futuro fu rilasciata a Udinese magazine dallo stesso Giovanni Galeone: “Per prendere dei giocatori interessanti bisogna rivolgersi ad un mercato dove la

PERSONAGGI Sopra, la foto ufficiale dell'Udinese 2006/2007. A sinistra, il tecnico della Primavera, Rudy Vanoli e, sotto, i giocatori Felipe e Di Natale.

concorrenza non è ancora arrivata e tale mercato di conseguenza non può essere che quello dei giocatori molto, molto giovani”. Gino Pozzo seguì evidentemente tale consiglio, perché da varie parti del mondo giunsero a Udine negli anni successivi ragazzi, Alexis Sanchez su tutti, che

poi esplosero e diedero molto ossigeno alle casse del club. Ma oggi i tempi sono cambiati, i talenti migliori vanno il più delle volte ai grandi club internazionali e si rende perciò necessario un ritorno all’antico, quello della valorizzazione dei propri vivai. E..F. TremilaSport+ | 19 07 2017 | 23


° 44

GIRO CICLISTICO INTERNAZIONALE

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LUOGHI » PERCORSI » ALTIMETRIE Con il patrocinio di:

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Provincia di Pordenone


NONSOLOSPORT

CULTURA

Novità su mostre, spettacoli, eventi, personaggi del panorama culturale

SAGGI

LE INTERVISTE IMPOSSIBILI Non ha mai visto né incontrato di persona Tiziano Tessitori (nell'immagine sulla copertina del libro), lo scrittore e giornalista udinese Roberto Meroi, ma, affascinato dai suoi discorsi e dalla passione con cui l’uomo politico nativo di Sedegliano aveva sempre affrontato il proprio impegno, avulso da interessi personali e senza l’affanno della corsa ai privilegi, ha immaginato di averlo intervistato anche oltre la sua scomparsa, avvenuta a Udine il 19 aprile 1973 all’età di 78 anni. Ne è nato un libro, pubblicato a gennaio di quest’anno, che è anche un affresco storico in cui viene delineata in un immaginario dialogo con Tessitori, uno dei padri della friulanità, la portata storica degli avvenimenti di cui l’uomo politico di estrazione cattolica è stato testimone e fra gli interpreti di maggior spessore. Persona apparentemente brusca ma di grande sensibilità e generosità, studiò nel Seminario udinese, avvicinandosi al Partito Popolare di Don Sturzo nel 1919, in un periodo post-bellico in cui il Friuli disastrato necessitava di tutto e al quale lui dedicò tutto se stesso. Un iter politico, quello di Tessitori, che Meroi documenta compiutamente nelle domande e risposte con l’immaginario intervistatore fino appunto al 1973, ma proseguendo anche oltre, fino al dramma del terremoto del 1976, occasione sfruttata pure da Trieste, si dice, con il beneplacito di forze politiche, sindacali e imprenditoriali, all’arrivo degli stanziamenti per la ricostruzione. E anche contro l’attuale presidente regionale, Serracchiani, l’intervistato punta idealmente l’indice sotto vari aspetti, accusandola di un operato politico che ha avvantaggiato in primis Trieste, penalizzando palesemente Udine e la sua provincia. “Il libro di Meroi – dice il giornalista Toni Capuozzo nella presentazione – innanzitutto restituisce dignità all’opera e alla figura dell’uomo politico. La vicenda umana di Tessitori riporta a una stagione lontana, quando la politica era difesa dagli interessi della propria terra e della propria gente, fatta d’impegno intellettuale e sacrificio personale, di scelte rigorose e difficili. L’affresco collettivo di un passato che spiega e per molti versi rimprovera il presente”. E.F.

ANDREAS FOHR

EISENBERG FAZI

Johanna Mend, giovane studentessa, viene assassinata e orribilmente mutilata in un parco di Monaco. Tanto le indagini della polizia quanto il referto del medico legale convergono sullo stesso sospettato: un uomo di mezza età senza fissa dimora, che Rachel Eisenberg – avvocato di grido e madre di una figlia adolescente – accetta di difendere nonostante l’iniziale riluttanza. Ma quando si trova seduta davanti al suo cliente, Rachel resta allibita. Quell’uomo lo conosce bene: è il professor Heiko Gerlach, astro della fisica teorica con cui ha avuto una relazione diciotto anni prima. Come è finito sulla strada? Ma soprattutto: è davvero uno psicopatico omicida?

JOHN GRISHAM

IL CASO FITZGERALD MONDADORI

È notte fonda quando una banda di ladri specializzati in furti d’arte riesce a penetrare nel caveau della Princeton University rubando cinque preziosissimi manoscritti originali di Francis Scott Fitzgerald, assicurati per venticinque milioni di dollari. Sembrerebbe un’operazione audace e impeccabile se non fosse per una piccola traccia lasciata da uno dei malviventi. Basandosi su quell’unico indizio l’FBI parte immediatamente alla caccia dei ladri e della refurtiva, impresa che si rivela molto difficile. Ma chi può avere commissionato un furto così clamoroso? C’è un mandante o si tratta di un’iniziativa autonoma?

L’ANGOLO DELLA

LETTURA

ARMANDO LUCAS CORREA

LA RAGAZZA TEDESCA NORD

1939. Hannah Rosenthal è tra i 937 ebrei a bordo del transatlantico St. Louis, in fuga dalla Germania nazista. New York, 2014. Anna Rosen riceve uno strano regalo per il suo dodicesimo compleanno: la lettera di una certa Hannah Rosenthal, che sostiene di essere la sua prozia paterna. Prendendo spunto da una delle pagine più oscure e dimenticate dell'Olocausto, Armando Lucas Correa segue le storie di due donne accomunate dal coraggio e dal desiderio di trovare il proprio posto nel mondo. Due donne lontane nel tempo, eppure legate dal filo invisibile del destino.

CAMILLA LACKBERG

LA STREGA MARSILIO

Marie Wall, celebrata star di Hollywood, è tornata a Fjällbacka per le riprese di un film su Ingrid Bergman di cui è la protagonista, e in paese non si parla d’altro. Trent’anni prima, quando era ancora una ragazzina, Marie e la sua amica del cuore erano state accusate di aver ucciso la piccola Stella, una bambina di appena quattro anni, la cui morte aveva profondamente scosso l’intera comunità. Quando alle porte di Fjällbacka, dove ora riecheggiano i suoni dell’estate, un’altra bambina scompare misteriosamente nelle stesse circostanze, il ricordo di quei drammatici eventi riaffiora con forza. Può davvero essere una coincidenza?

PAULA HAWKINS

DENTRO L’ACQUA PIEMME

La prigione di Yuma è un Quando il corpo di sua sorella Nel viene trovato in fondo al fiume di Beckford, nel nord dell’Inghilterra, Julia Abbott è costretta a fare ciò che non avrebbe mai voluto: mettere di nuovo piede nella soffocante cittadina della loro adolescenza, un luogo da cui i suoi ricordi, spezzati, confusi, a volte ambigui, l’hanno sempre tenuta lontana. Ma adesso che Nel è morta, è il momento di tornare. Di tutte le cose che Julia sa, o pensa di sapere, di sua sorella, ce n’è solo una di cui è certa davvero: Nel non si sarebbe mai buttata. Era ossessionata da quel fiume, e da tutte le donne che, negli anni, vi hanno trovato la fine – donne “scomode”, difficili, come lei -, ma mai e poi mai le avrebbe seguite. Allora qual è il segreto che l’ha trascinata con sé dentro l’acqua?

TremilaSport+ | 19 07 2017 | 25


BASKET SERIE A2

"COSÌ LA VEDO IO"

CARLETTO GIUDICA L'APU

C

arlo Nobile (nel tondo) si appresta ad iniziare il quarto anno nello staff dell’Apu Udine in qualità di Team manager, incarico che sta svolgendo con la stessa dedizione, intelligenza, passione e spirito di sacrificio con cui, con i colori biancorossi della Longobardi Cividale faceva impazzire sul parquet avversari fisicamente più dotati con serpentine ubriacanti, difese asfissianti, assist al bacio e spesso con qualche bomba sparata nel canestro altrui quando la palla scottava. In attesa della ripresa dei lavori in palestra, a Gemona il 17 agosto, gli abbiamo chiesto un parere sulla squadra che è stata allestita con grande anticipo rispetto allo scorso anno e che nelle aspettative di società e tifosi è chiamata a migliorare il risultato del campionato scorso centrando quantomeno i play-off. “Grazie al maggior tempo a disposizione di cui abbiamo goduto quest’anno, la società ha avuto modo di lavorare per esaudire al meglio le richieste del tecnico che, con la sua esperienza e le sue competenze tecniche, a mio avviso resta il valore aggiunto del team.” Quindi ci dobbiamo aspettare una squadra dove il talento individuale lascerà il posto alla compattezza, alla grande attitudine difensiva e la partecipazione di tutti in vista del successo nei giochi offensivi, come in parte si è già visto nello spettacolare finale di stagione 2016/17? “Si, questa è da sempre la filosofia di Lino Lardo e che sulla carta gli uomini messi a disposizione dovrebbero riuscire ad interpretare al meglio - Nobile ne è convinto -. La mancanza delle giocate da hit parade di Stan Okoye andrà compensata con un gioco di squadra più efficace rispetto a quanto fatto vedere lo scorso campionato.” INDIVIDUALITÀ Ecco dunque le opinioni del dirigente sulla nuova rosa bianconera. “Inizio dai confermati: Veideman (foto grande) avrà

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la cabina di regia dove pensiamo possa ribadire le grandi qualità caratteriali e di leadership già dimostrate, mentre da Vittorio Nobile, che sembra aver risolto definitivamente alcuni problemi fisici che l’avevano frenato in passato, ci aspettiamo un notevole progresso e un valido cambio per il play titolare. Pinton avrà la possibilità di esprimersi nel ruolo che più gli è congeniale, ovvero quello di specialista chirurgico nel tiro da tre, senza dover essere gravato dal compito di tappabuchi in altri reparti, mentre Diop, risolte le incertezze sul tesseramento e con una migliore gestione di tempo e allenamenti – disputerà campionato di A2 e Under 18 - unito al grande lavoro di potenziamento muscolare che sta già facendo, dovrebbe continuare la sua crescita esponenziale dando contributi importanti sotto le plance. Infine Ferrari sarà l’anima udinese e il preziosissimo jolly a disposizione del tecnico.” E poi i nuovi arrivi. “J.T. Price si presenta con le credenziali di essere una guardia con i cromosomi del cecchino e notevoli doti atletiche ed è destinato a diventare il terminale offensivo della manovra. Raspino e Benevelli, che ben avevano impressionato contro di noi lo scorso anno rispettivamente con Piacenza e Jesi, dovrebbero garantire punti ed esperienza rinforzando il perimetro mentre Pellegrino e Mortellaro, che arrivano da Ferrara e Chieti, hanno centimetri e qualità per formare assieme a Diop una batteria di lunghi di tutto rispetto per la categoria.” Questi dunque gli elementi a disposizione di Lino Lardo per creare la giusta alchimia e dare corpo alla desiderata scalata di Udine verso le posizioni nobili della classifica. Il roster pare ben assortito e i ruoli ben coperti: il verdetto, come sempre, al terreno di gioco. Giuseppe Passoni

TORNEI GIOVANILI

MUGGIAESTATE, LIBERTAS TRIESTE PRIMA E TERZA Il basket giovanile targato Libertas si conferma ai vertici anche al Torneo Nazionale MuggiaEstate appena conclusosi, con ben due squadre sul podio, nonostante l’altissimo livello dei partecipanti. Brillano infatti i Tigrotti della Libertas Gym&Basket dimostratisi un gradino al di sopra di tutte le altre compagni del lotto, che si aggiudicano il primo gradino del podio nella categoria Scoiattoli 2007 (nella foto). Fra le 10 squadre provenienti da tutta Italia, buona la prestazione nella stessa categoria della Nuova Libertas Tergestina formata per metà da elementi della Libertas Barcolana, che si è fermata ai piedi del podio. Mostrano comunque un bel gioco e fanno ben figurare il nome della Libertas sotto la guida dell'instancabile Daniele Bassi, subendo due sconfitte sul filo del

rasoio, per uno e due punti. Il presidente-coach Bassi si prende comunque la rivincita con gli Esordienti 2005 della Libertas Trieste, che dopo il secondo posto al torneo Suoncolora di FoglianoRedipuglia, dove sono stati battuti nella finalissima dai rivali di sempre dell'Azzurra Trieste (già superata nel campionato provinciale), guadagnano il terzo posto nella finalina di Muggia. Nella cittadina rivierasca i portacolori triestini hanno dovuto cedere le armi ad una delle più forti (se non la più forte) squadre di tutta Italia, la selezione padovana del Vigodarzere, ricca di elementi di grande tecnica e fisicamente dotati, e vincitrice della manifestazione. Affrontata nella semifinale un'altra compagine di altissimo livello, la Robur et Fides Varese, i 15 "muli" triestini si sono purtroppo espressi sottotono rispetto alle loro potenzialità rimediando una sconfitta ma classificandosi alla fine terzi.


22 - 30 LUGLIO 2017 PALASPORT “PRIMO CARNERA” PALA PERUSINI www.fiba.com/it/world/u19women/2017


22 - 30 LUGLIO 2017 AZZURRE A CONFRONTO CON I COLOSSI MONDIALI

L’

obiettivo iniziale della squadra azzurra è conquistare la miglior posizione possibile nel girone di qualificazione in cui affronterà nell’ordine la Cina (sabato 22 al Carnera alle 20,45), il Mali (il giorno dopo a Cividale alle 20,15) e la corazzata-Usa martedì 25 al Carnera alle 20,45, dopo il giorno di riposo di lunedì. A seguire, negli ottavi, con tutte qualificate, avranno luogo gli incroci, mercoledì 26, fra i vari gironi con le prime contro le quarte e le seconde contro le terze. Giovedì di nuovo riposo, poi via

con i quarti di finale. Dopo la prima fase, il gruppo A, di cui fa parte l’Italia, incrocerà con il B, che allinea una delle favorite, la Spagna, insieme a Portorico, Russia ed Egitto. Quale sia la reale potenzialità delle azzurre di Lucchesi, nel contesto mondiale, è ancora tutto da verificare. Le Under 19 azzurre sono infatti reduci dal torneo di Spilimbergo, dove sono state sconfitte sia dalla Lettonia (5363 nella gara iniziale, con Verona miglior realizzatrice con 19 punti), sia prevedibilmente dalle statunitensi, campionesse mondiali in carica da ben sei edizioni e squadra da battere anche in quella friulana. E mercoledì sera se la vedranno in un nuovo incontro dal pronostico sulla carta chiuso con la Spagna. PRESENZE REGIONALI Significative le presenze, nell’organico azzurro, di “prodotti” del basket nostrano, l’udinese del Basket School Elisa Pontoni, centro di 1,85 e della play muggesana Giulia Ianezic. Dal Sistema Rosa Pordenone, inoltre, il pivot Elena Castello e la play-guardia Giulia Togliani, GIULIA IANEZIC play muggesana della formazione di Lucchesi.

Giovanni Lucchesi coach della nazionale Italia U19

IL ROSTER DELL’ITALIA Giulia Ianezic Costanza Verona Giulia Togliani Flavia De Cassan Clara Chicchisiola Beatrice Del Pero Lucia Decortes Francesca Parmesani Elena Vella Irene Bolognini Elisa Pontoni Valeria Trucco Sara Madera Lorella Cubaj

Play Play Play/Guardia Ala Ala Guardia Ala/Centro Guardia Guardia Ala Centro Centro Ala/Centro Ala/Centro

2000 1999 1998 1998 1999 1999 1999 1998 2000 1999 1998 1999 2000 1999

176 170 170 175 183 171 188 180 175 179 185 190 187 191

Allenatore: GIOVANNI LUCCHESI entrambe veneziane in prestito al club della Destra Tagliamento. A disposizione, poi, Vanessa Sturma, anche lei della società udinese, e Anna Togliani, sorella di Giulia, del Sistema Rosa. STRUTTURE E INIZIATIVE Campo principale, naturalmente, il ristrutturato Carnera, con Cividale a supporto. Punto di riferimento sarà Casa Italia, inaugurata in questi giorni alla Basketball house del Città Fiera, mentre la vernice ufficiale della manifestazione avrà luogo venerdì alle 18,30 a Udine in piazza Libertà, alla presenza dei vertici Fiba e Fip e con la sfilata delle 318 atlete delle 16 squadre al via. A titolo di cronaca, la Cina

Importante sarà per l’Italia ottenere la miglior posizione nel girone di qualificazione, prima dell’incrocio con il girone B dove gioca la Spagna

Anna e Giulia Togliani


PALASPORT “P. CARNERA”

PALA PERUSINI 22 Luglio

presenta 10 atlete anziché le 12 di tutte le altre squadre. Gli incontri saranno tutti ad ingresso gratuito fino a mercoledì 26, prima di quelli a pagamento, al prezzo comunque molto ridotto di 6 euro, previsti nella fase finale della manifestazione. Lunedì 24, giorno di riposo, avrà luogo la cena di gala in un hotel cittadino, a invito e con la partecipazione dei vertici Fiba e Fip e delle rappresentanze delle nazioni in gara. Domenica 30 luglio finalissima al Carnera alle 21.

sabato

Girone D

Girone C

ore 13:30 - Cividale del F.

Australia

Canada

Giappone

Corea

Girone D

Girone C

ore 15:45 - Cividale del F.

Lettonia

Messico

Francia

Girone B

Girone A

Russia

Stati Uniti

Girone B

Girone A

ore 20:15 - Cividale del F.

ore 20:45 - Udine

Portorico

Cina

Spagna

ITALIA

23 Luglio

DOMENICA

Girone C

Girone D

ore 13:30 - Cividale del F.

Giappone

Lettonia

Ungheria

Girone C

Girone D ore 16:15 - Udine

Francia

Messico

Canada

Australia

Girone A

Girone B

ore 18:00 - Cividale del F.

ore 18:30 - Udine

Stati Uniti

Egitto

Cina

Portorico

Girone A

Girone B

ore 20:15 - Cividale del F.

ore 20:45 - Udine

ITALIA

Spagna

Mali

Russia

25 Luglio

Sara Madera

ore 14:00 - Udine

Corea

ore 15:45 - Cividale del F

Posizione finale 2016 FIBA U17 Women’s World Championship 2° 2016 FIBA U20 Women’s European Championship 2° 2015 U16 European Championship Women 3° 2014 U20 European Championship Women 3° 2013 U20 European Championship Women 2° 2012 U16 European Championship Women 2° 2011 U16 European Championship Women 3° 2010 U18 European Championship Women 1° 2008 U16 European Championship Women 2° 1995 European Championship for Cadettes 2° 1994 European Championship for Junior Women 1°

ore 18:30 - Udine

Mali

Egitto

Competizione

ore 16:15 - Udine

Ungheria

ore 18:00 - Cividale del F.

MEDAGLIE DELL’ITALIA IN COMPETIZIONI FIBA

ore 14:00 - Udine

MARTEDì

Girone D ore 14:00 - Udine

Girone D ore 14:00 - Cividale del F.

Ungheria

Giappone

Australia

Messico

Girone C ore 16:15 - Cividale del F.

Girone C ore 16:15 - Udine

Canada

Francia

Lettonia

Corea

Girone B ore 18:30 - Cividale del F.

Girone B ore 18:30 - Udine

Portorico

Egitto

Russia

Spagna

Girone A ore 20:45 - Cividale del F.

Girone A ore 20:45 - Udine

Cina

Stati Uniti

Mali

ITALIA


PALLAVOLO CALCIOUDINESE

CON LA STESSA FILOSOFIA La Polisportiva S.Giorgio Porcia, a prescindere dalla categoria di appartenenza della prima squadra, persegue da sempre la propria politica giovanile sul territorio di BIANCAMARIA GONANO

A

Porcia la realtà di pallavolo femminile è protagonista da molti anni, tanto da essere riuscita a conquistarsi nel giugno 2015 la promozione in A2. Un traguardo sportivo incredibile al quale la società ha dovuto rinunciare perché, come si legge sul sito, “la Serie A2 conquistata sul campo ci chiedeva non sacrifici, quelli li abbiamo sempre fatti e con la nostra passione non sarebbero stati un problema, ma follie finanziarie che con lo sport hanno ben poco a che fare. Nessuno potrà mai pretendere di cambiarci i valori e le fondamenta sulle quali tutta la Polisportiva San Giorgio si basa, neanche se a chiedercelo era appunto una Serie A”. Ci racconta questo aspetto e altro il vicepresidente Antonio Gliro: “Certamente non c’erano i soldi per affrontare spese così ingenti ed eravamo consci che non avremmo potuto soddisfare le richieste di un campionato, da

questo punto di vista, non alla nostra portata, anche se non è detto che non ci riproveremo. La nostra politica societaria è basata sulla crescita del settore giovanile e siamo ripartiti da lì. La scorsa promozione in Serie C non è frutto di prestiti, acquisti o vecchie glorie e questo la rende davvero speciale. Ce l’abbiamo fatta con i nostri mezzi, come siamo sempre stati abituati a fare". FILOSOFIA "Puntiamo a giocare al meglio con le ragazze della zona e non organizziamo ritiri per pochi ma campi scuola per tutti - continua il vicepresidente - . La prima squadra è il risultato anche di un gran lavoro svolto nel nostro settore giovanile della Polisportiva San Giorgio . Un progetto che da molti anni ormai è un saldo punto di riferimento per la città di Porcia e non solo, premiato anche dalla Federazione italiana a confermare l’eccellente lavoro della nostra èquipe e rafforzato da un bellissimo gruppo di mamme che rendono l’ambiente sempre unico. Alle nostre

Puntiamo a giocare al meglio con le ragazze della zona e organizziamo campi scuola per tutti 30 | 19 07 2017 | TremilaSport+

partite il terzo tempo è veramente sublime. Dalla stagione 2013/2014 la Polisportiva San Giorgio è anche riconosciuta dalla Fipav come scuola federale di pallavolo”. SINERGIA MANCATA Recentemente si era parlato di una ventilata possibilità di fare sinergia con la Pav Udine ma l'accordo non si è realizzato. "Le cose hanno assunto un’altra forma con la società udinese, che ha ceduto i diritti di B1 a Modena per occuparsi solo del settore giovanile. C’è stata solo una fase embrionale spiega Gliro - ma poi la nostra idea di unire le due province per far fronte alla crisi economica, non si è concretizzata. Tutto si è complicato e abbiamo preferito seguire la nostra strada". La crescita delle giovani atlete è la priorità della società: "Siamo una delle prime realtà entrate nelle scuole vent’anni fa. I nostri tecnici hanno cominciato nella "Vendramini" e oggi siamo presenti in molte altre scuole primarie con lo scopo di insegnare ai bambini psicomotricità prima che pallavolo, con attività ludiche. Nasciamo nel 1975 come realtà vicina alla chiesa grazie a Ferruccio Cornacchia e a don Felice, il parroco


UDINESECALCIO PALLAVOLO

Siamo presenti in molte scuole primarie con attività ludiche per i bambini di allora. Seguiamo i principi dello sport per tutti e non ci dimentichiamo che la nostra è una polisportiva che comprende altre attività, fra cui il tennistavolo che è stato reso celebre nel mondo grazie alla nostra plurimedagliata Pamela Pezzutto". PRESENZA "Partecipiamo a tutti i campionati - spiega il dirigente - : oltre alla C, faremo l’Under 18, 16, 14 e 13 e molta cura è riservata al minivolley, per un totale di un’ottantina di atlete tesserate. Fino all’Under 12 i gruppi sono misti, maschi e femmine. Il nostro programma non prevede propositi di promozione ma puntiamo ad una salvezza tranquilla anche se la cavalcata dello scorso anno ha galvanizzato molto le ragazze. Sono quasi tutte studentesse e per noi la loro scelta

stati voluti dal presidente fondatore Ferruccio Cornacchia e vengono continuati dai figli”. Talenti usciti dal vostro nido? “Nelle nostre file abbiamo avuto Rossella Spinato, che ha giocato in serie A dieci anni fa a Pordenone, e oggi Greta Mazzon, classe 1996, rimasta in B e in C e Fiorela Gjuzi, classe 1997, libero. Speriamo che i loro studi non ce le portino via. La nostra società lavora molto per crescere e siamo molto realisti quando diciamo che lavorando in palestra i ragazzi non hanno tempo di pensare ad altro o di perdersi in attività poco edificanti e distraenti. A fine agosto ci sarà la ripresa degli allenamenti e il raduno della squadra, agli ordini del tecnico Valentino Reganaz e del secondo Chiara Colautto. Abbiamo delle strutture valide che ci ospitano: la serie C presso la palestra Cornacchia della scuola secondaria di Porcia e il settore giovanile nelle scuole di Rorai Piccolo, mentre il tennis tavolo

GRUPPI Sopra, tutti insieme appassionatamente. A sinistra ragazzini e ragazzine del minivolley, sotto l'Under 18. all’ex Fiera e il Calcio a 5 nella palestra CSI di Pordenone. Il nostro fiore all’occhiello è il Memorial Cornacchia che da un po' si chiama Cornacchia World Cup, un grande torneo internazionale che ospita squadre provenienti da tutto il mondo giunto alla 35° edizione”.

universitaria è problematica perché possiamo perderle. Anche quando abbiamo disputato la B giocavamo con le ragazze Under 18". POLITICA "Per noi - prosegue Gliro - tale politica focalizzata sulle giovani è una forza, una mission ma anche un limite, perché a quell’età si scelgono indirizzi di studio che spesso allontanano le atlete dalla nostra società. Il nostro modo di pensare la pallavolo non può prescindere dallo scopo associativo che viviamo in profondità. Siamo perciò molto attivi nell’organizzare da moltissimi anni campi estivi pluridiscipliari ad Ampezzo. Erano

TremilaSport+ | 19 07 2017 | 31


ATLETICA

MEETING DI LIGNANO, GRANDE PUBBLICO PE Spettacolo il 12 luglio al Teghil di Lignano con il 28° Meeting Sport Solidarietà – 4° Trofeo Ottavio Missoni, organizzato dalla Nuova Atletica dal Friuli, a cui hanno partecipato oltre 170 atleti, provenienti da trentadue paesi, che con le loro prestazioni hanno permesso di totalizzare oltre 31.000 punti, confermando l'evento tra quelli top a livello nazionale. In pista campioni olimpici e mondiali, le promesse dell'atletica regionale, i master e gli atleti Special Olympics, al via sui 50m e 100m con una starter d'eccezione come Elaine Thompson, la freccia giamaicana della velocità, testimonial solidale dell'evento. Spiccano gli atleti statunitensi sui 400m con Francis Phyllis che, con un formidabile 50”85, abbatte il record del meeting, e Josephus Lyles, e sui 100m con English Gardner (11”21) e Isiah Young (10”18). Ancora podio a stelle e strisce nell'alto con Bryan Mcbride (2,24m) e nel disco con Rodney Brown (63,79m). Nel lungo Brooke Stratton è atterrata a 6,41m. Numerosi i personal e season best stabili sugli 800m, vinti da Lauren Johnson (2'01”74) e Jamal Hairane (1'46”84), e sui 1500m con Seleah Busienei (4'07”93) e Jonathan Sawe (3'36”80). Oro per Dawn Harper nei 100hs (13”00), mentre Haron Koech, con 49”54 sui 400hs, si è aggiudicato il 4° Trofeo Missoni, targato Confartigianato Udine Servizi. Confermato l'impegno solidale devolvendo in beneficenza le offerte raccolte all'ingresso, l'incasso della lotteria benefica e della serata solidale allestita con l'ERSA.

Intensità nei 100 metri Master

Grande equilibrio nei 100 ostacoli

32 | 19 07 2017 | TremilaSport+

Elaine Thompson con gli atleti Special Olympics

Francis Phyllis (50”85), nuovo record del meeting sui 400m

Esordienti in pista al Teghil

L'americano Lyles taglia per primo il traguardo nei 400 metri

Pubblico al Teghil di Lignano


Foto di Paolo Sant, Andrea Almacolle e Benedetta Biscaro

ER UNO SPLENDIDO SPETTACOLO

Rodney Brown oro nel disco (63,79m)

Bryan Mcbride, oro nel salto in alto (2,24m)

Lo sprint dei 100 metri femminili

Il via dei giovani nei 600 metri

Al kenyano Haron Koech il 4° Trofeo Ottavio Missoni targato Confartigianato Udine Servizi

Atlete in azione negli 800 metri

L'australiana Brooke Stratton oro con 6,41m

La serata solidale allestita con l'ERSA per il Melograno Onlus

TremilaSport+ | 19 07 2017 | 33


L'INCHIESTA

SIAMO UNA DISCIPLINA CONVALESCENTE L’analisi dell’atletica italiana da parte degli addetti ai lavori produce un’immagine poco confortante di sport oggi non più produttivo di medaglie e campioni come qualche anno addietro di EDI FABRIS

C

ome sta l’atletica italiana? La diagnosi offerta dalle risultanze delle Olimpiadi brasiliane e di altri eventi internazionali, oltrechè dalle opinioni degli addetti ai lavori stessi, non lasciano molto spazio a considerazioni positive ma traspare comunque in alcune dichiarazioni un seppur velato ottimismo riguardo al prossimo futuro. “Con cinque milioni si può rilanciare l’atletica”, è l’idea di Elio Locatelli, direttore tecnico della Fidal nazionale, che poi aggiunge: “Non torneremo a mani vuote dagli imminenti campionati mondiali di Londra”. Ottimismo che fa da contraltare alle considerazioni di senso diametralmente opposto di Venanzio Ortis, campione carnico del mezzofondo negli anni ’70 , oro e argento agli Europei di Praga ’78 e oggi coordinatore provinciale udinese della Libertas: “Ai miei tempi l’atletica in Italia era molto viva, mentre oggi tutto è più difficile e il suo mondo è articolato e complesso, con le società in perenne difficoltà – esordisce - . Tutto a causa di un doppio limite, quello relativo ai costi d’iscrizione ai vari campionati, con la necessità da parte dei club di ridurre gli impegni, e l’altro relativo all’impoverimento dei quadri tecnici, con gli interessi maggiori prevalentemente riservati agli atleti vip”. E visto che le risorse sono sempre inferiori, sarebbe importante fare sinergia, considera Ortis: “Anche se la risoluzione migliore per gli atleti è sempre quella dell’ingresso nei gruppi militari, che però dovrebbero specializzarsi, anziché aprire le porte ad atleti di varie discipline, senza un criterio preciso di scelta”. E ricollegandosi idealmente al proprio tempo, considera: “I nostri accordi con la Federazione erano solo verbali e venivano alla fine solo più o meno rispettati, così come anche i premi erano legati alle medaglie, anche qui senza alcunchè di scritto.

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Ma nonostante tutto l’atletica italiana partoriva risultati eccezionali e campioni di livello assoluto. Oggi i giovani promettenti ci sono, eccome, ma di pochi di essi si sente poi parlare quando diventano senior e gareggiano in platee internazionali, questo è il nodo da risolvere”. DAL DI FUORI Osservatore acuto e attento anche in virtù del proprio lavoro di telecronista degli eventi di atletica è Franco Bragagna, la cui diagnosi appare altrettanto caustica: “Perché a Rio l’Italia ha conquistato nell’atletica zero medaglie? E’ stato questo l’esito di un periodo di discesa, con un budget che se non viene elevato non produce risultati. Resta comunque da chiedersi come mai il nuoto sia cresciuto e l’atletica invece no. Ma forse una spiegazione esiste ed è data dal fatto che il livello dei tecnici, nell’atletica, è brutalmente scaduto. Oggi c’è Scienze Motorie, da dove esce tanta fuffa, mentre

Due i limiti, l'incremento dei costi e il basso livello dei quadri tecnici una volta c’era l’Isef, nel quale si diplomavano tecnici con la “t” maiuscola, che oltrechè studiare frequentavano i campi e l’ambiente, e qui stava soprattutto la loro crescita”. Analisi specifica che giunge anche dal segretario nazionale del Coni, Roberto Fabbricini: “In Italia non possiamo effettuare scelte mirate come

ARGENTO L'allunghista Tania Vicenzino seconda ai campionati Assoluti di Trieste

in altri Paesi, dove vengono fatte indagini su quali sport convenga investire per riuscire ad andare a medaglia, trascurandone altri con minori possibilità. A Rio non abbiamo ottenuto alcuna medaglia: mancano infatti le punte, a dispetto della bontà dei nostri vivai. Diciamo pure che gli atleti che entrano a far parte dei gruppi militari poi vivacchiano, sicuri come sono dello stipendio, e oltre a questo, a differenza di un tempo, non esiste più il senso di appartenenza e i calendari delle gare sono superinflazionati”. E poi un riferimento del dirigente romano al Friuli Venezia Giulia: “Qui le strutture a disposizione, a differenza di molte altre regioni italiane, sono di ottimo livello ed è un punto in più a favore dell’attività che si svolge in queste zone, sempre tradizionalmente produttrici di ottimi atleti”.

DAL DI DENTRO Un punto sul quale il presidente regionale del Coni, Giorgio Brandolin, concorda appieno: “Vero, ma la situazione non risulta invece altrettanto buona anche da noi dando un’occhiata a certe statistiche: veniamo considerati un’isola felice sotto ogni aspetto ma il 32% dei bambini, qui, è obeso e un terzo non pratica alcuno sport. Per molti genitori è infatti più comodo fornire ai figli un tablet che portarli in palestra o sui campi. Il Coni cerca di risolvere queste situazioni entrando nel mondo della scuola o con altre iniziative, ma fondamentale è però alla base l’aiuto delle famiglie”. Risulta poi abbastanza semplice per il presidente un paragone con la vicina Slovenia: “Lì lo sport nella scuola è una materia importante, un collante con la società. Non così in Italia, purtroppo”.


FEDERAZIONE CICLISTICA ITALIANA

Comitato Provinciale Pordenone

ASSOCIAZIONE CICLISTICA

Dilettantistica Valvasone

7 1 0 2 o t s o g A enica 6

dom

22

°

Giro della Provincia di Pordenone

gara nazionale categoria donne Open

17° Memorial Ligido Zilli “Stella di Bronzo CONI”

PARTENZA ore 14.00 San Vito al Tagliamento (Z.I. Ponte Rosso) ARRIVO ore 15.50 Viale della Rimembranza San Martino al T.


FOOTGOLF CALCIOUDINESE

UNO SPORT CHE... PRENDE PIEDE

Il footgolf, in Italia dal 2012, è una nuova disciplina che sta appassionando in tutto il mondo e che sul green di Fagagna ha avuto di recente una vetrina ricca di campioni "Il footgolf italiano è tra i migliori al mondo, perchè organizzatori e giocatori sono attivamente coinvolti nel gioco. L'Italia è infatti il Paese col maggior numero di giocatori di footgolf, e questo è un dettaglio fondamentale. Questo sarà di sicuro uno dei tornei migliori dell'anno". Basterebbero queste parole, pronunciate dal campionissimo argentino Matias Perrone alla vigilia del 5° Italian FootGolf Open, per descrivere l'evento che, dal 6 al 9 giugno, ha portato il Golf Club Udine di Fagagna alla ribalta della scena internazionale di questo sport, i cui appassionati non cessano di aumentare. Basti pensare che la rassegna - 3° Major della

stagione dopo quelli di Olanda e Francia - ha portato sullo splendido campo di Villaverde almeno un atleta di 19 nazioni diverse, per un totale di 266 iscritti. Giocando in casa l'Italia, come preannunciato dallo stesso Perrone, ha vinto per numero di rappresentanti, 122, seguita da Regno Unito (36) e Ungheria e Olanda (22) in questo particolare podio. I contendenti si sono dati battaglia per tutto il weekend: suddivisi in 67 gruppi da 3 o 4 giocatori l'uno, con partenze dalla buca 1 a intervalli di 7 minuti, hanno affrontato ogni giorno per tre giorni tutte le 18 buche del percorso (par 72) con l'ovvio obiettivo di concluderle nel minor numero di colpi/

Il footgolf italiano è tra i migliori al mondo perchè organizzatori e giocatori sono coinvolti nel gioco 36 | 19 07 2017 | TremilaSport+

calci possibile, proprio come nel golf, sport "madre" di cui il footgolf condivide tutte le regole di base sia di gioco sia etiche, senza sconti sul dress code , eccezion fatta naturalmente per i piedi che qui sostituiscono indistintamente driver e putter. Le buche alla base delle immancabili bandierine, appositamente allargate, misurano circa 50 centimetri di diametro. Il footgolf esiste in Italia dal 2012, stesso anno di fondazione della prima Federazione ufficiale di questo sport la FIFG (Federation for International FootGolf), istituita durante la 1^ FootGolf World Cup a Budapest: oltre al nostro Paese, ne fecero parte fin da subito Ungheria, Belgio, Olanda, Argentina e USA. Ora i numeri sono cresciuti vertiginosamente, con più di 40 Stati membri tra tutti e cinque i continenti. Fino ad oggi sono state organizzate due edizioni della World Cup: Ungheria


UDINESECALCIO FOOTGOLF

Nel 2013 abbiamo organizzato l'open in Italia e via via il movimento si è accresciuto 2012 e Argentina 2016. ORGANIZZAZIONE ITALIANA Ma se l'Italia ha una platea di giocatori e appassionati così ampia, quando le verrà concesso l'onore di ospitare una rassegna iridata? Significative ed incoraggianti, in tal senso, sono state le dichiarazioni di Julien Babel, presidente dell'European FootGolf Tour (EFT), durante la presentazione dell'evento: "L'Italia merita appieno un Major per il World Tour. L'EFT è di nuovo in Italia, e questo è l'unico Major nel World Tour che fa parte dell'EFT. Qui ci sono più di 250 partecipanti mentre in altri Paesi a volte si fa fatica a trovarne 50, quindi è sacrosanto dire che l'Italia è degna dei grandi eventi di questo sport." Al tavolo dei relatori ha presenziato anche Leonardo Decaria, presidente AIFG (Associazione Italiana FootGolf), che ha raccontato le sue emozioni: "Ho la pelle d'oca nel ripensare a quanto accaduto dal 2012 a oggi. A Budapest, quell'anno, ero completamente solo e ignaro di ciò a cui stavo andando incontro; poi nel 2013 abbiamo organizzato l'Open in Italia e via via si sono aggiunte sempre più persone che ora hanno costituito una base solidissima. Ciò che viviamo in queste manifestazioni non è che la punta dell'iceberg del lavoro svolto da un numero enorme di persone." Nemmeno l'acqua, che occasionalmente ha fatto visita in quel di Fagagna, ha potuto frenare l'entusiasmo e i colpi di classe degli agguerriti atleti, che alla fine hanno visto

DIRIGENTI E CAMPIONI al tavolo in occasione del recente meeting di Fagagna. Sotto, un atleta si avvicina al green. trionfare il britannico Jason Parkinson (che ha staccato un assegno di 5000€) con 190 colpi (26 sotto il par), solo uno in meno del connazionale Jamie Cullum e del nostro Andrea Piscopo (-25), facendo la differenza nel Day 1 con 61 colpi e prima posizione in solitaria. Per la prima volta buona parte della gara è stata trasmessa in diretta streaming sul sito ufficiale AIFG grazie al prezioso contributo di Sony Mobile, che ha fornito un servizio video di assoluto livello testimoniando giocate di alta scuola quali, tra le altre, una hole in one di Cullum. Decaria ha ringraziato anche gli altri sponsor, citando Astoria perchè solidale col progetto fin dagli albori, e ha speso un elogio anche per l'instancabile event manager Stefano Frantz, presidente di Udine FootGolf e moderatore nella conferenza stampa di apertura. E' grazie a Stefano e ai suoi af-

GIUNTO DAL CALCIO L'ex bianconero Giovanni Pasquale (a sinistra), qui con il presidente di Fagagna, Frantz (al centro) è un appassionato della nuova disciplina

fiatati collaboratori che questa disciplina è sbarcata in regione, nel febbraio del 2015, e da allora non ha più smesso di attirare la simpatia e le attenzioni dei più eterogenei sportivi: tra essi anche un volto noto per i colori bianconeri di Udine e amico di lunga data del Club, ossia il calciatore Giovanni Pasquale, che, per la cronaca, si è classificato 107° (212 colpi, 4 sotto il par). Gianpietro Spader ha vinto la classifica over 45 (15° assoluto; -18), Owen Peck quella under 18 (-13). Non poteva certamente mancare la classifica "rosa", con Martina Quintarelli sugli scudi (+5 e 165^ posizione assoluta). L'Italia si è aggiudicata la classifica a squadre. L'evento è stato attentamente curato ed aggiornato anche sul sito ufficiale www.footgolf.it (lo staff, presente in loco, aggiornava l'avanzamento dei gruppi a intervalli di 3 buche) e supportato dagli hashtag #WeAreFootGolf e #WeAreMajor. Filippo Dondè

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A MUGGIAESTATE LIBERTAS IN GRANDE SPOLVERO Il basket giovanile targato Libertas si conferma ai vertici anche al Torneo Nazionale MuggiaEstate appena conclusosi, con ben due squadre sul podio, nonostante l’altissimo livello dei partecipanti

LIBERTAS FVG AL SERVIZIO DELLE SOCIETÀ SPORTIVE ■ Al Torneo Nazionale MuggiaEstate, svoltosi nella cittadina rivierasca, brillano i Tigrotti della Libertas Gym&Basket dimostratisi un gradino al di sopra di tutte le altre compagni del lotto, che si aggiudicano il primo gradino del podio nella categoria Scoiattoli 2007. Fra le 10 squadre provenienti da tutta Italia, buona la prestazione nella stessa categoria della Nuova Libertas Tergestina formata per metà con elementi della Libertas Barcolana, che si è fermata ai piedi del podio. Mostrano

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comunque un bel gioco e fanno ben figurare il nome della Libertas sotto la guida dell'instancabile Daniele Bassi, subendo due sconfitte immeritate sul filo del rasoio, per uno e due punti. Il presidente-coach Bassi si pren-

LIBERTAS TRIESTE TERZA, DOPO IL KO IN SEMIFINALE CONTRO LA ROBUR VARESE de comunque la rivincita con gli Esordienti 2005 della Libertas Trieste basket, che dopo il secon-

do posto al torneo Suoncolora di Fogliano-Redipuglia, dove sono stati battuti nella finalissima dai rivali di sempre dell'Azzurra Trieste (già superata nel campionato provinciale), guadagnano il terzo posto nella finalina di Muggia. Nella cittadina rivierasca i portacolori triestini hanno dovuto cedere le armi – ma facendo comunque la loro bella figura – ad una delle più forti (se non la più forte) squadre di tutta Italia. La selezione padovana del Vigodarzere, ricca di elementi di grande tecnica e fisicamente dotati, si è

infatti imposta come netta vincitrice della manifestazione. Affrontata nella semifinale un'altra compagine di altissimo livello, la Robur et Fides Varese, i 15 "muli" triestini si sono purtroppo espressi sottotono rispetto alle loro potenzialità rimediando una sconfitta che poteva essere evitata. Messa da parte la delusione, si sono presentati all'ennesimo scontro con gli amici-rivali dell'Azzurra con la netta volontà di rifarsi della sconfitta rimediata nell'Isontino ed il terzo posto non è loro sfuggito.

JUDO

PALAZEN GREMITO PER FESTEGGIARE BEDEL ■Circa un centinaio di persone hanno accolto il vice campione europeo di judo Kenny Bedel al suo ritorno a casa con una grande festa organizzata dalla Polisportiva Villanova Libertas presso il Palazen. Erano presenti tutti i suoi compagni di palestra, una numerosa rappresentanza del judo provinciale da altre palestre, il Maestro Catalin Guica, la presidentessa Franca Bolognin, Edoardo Muzzin, la madre Manila e il fratello Marvin, che nel frattempo si è diplomato. Neanche il tempo di riposarsi che dovrà rifare le valigie perché convocato al raduno collegiale azzurro, presso il Centro Olimpico Federale “Matteo Pellicone” di Roma, insieme agli altri judoka

cresciuti in seno alla Libertas che fanno parte della rappresentativa Italiana: Mattia Prosdocimo del Judo Libertas Vittorio Veneto; Luigi Centracchio del Judo Libertas Championship Isernia; e Alessandro Magnani del Judo Libertas Ksdk Parma. Inizia quindi già la preparazione della squadra azzurra per i Campionati Mondiali Cadettiche si terranno a Santiago del Cile dal 9 al 13 agosto.

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RAPPRESENTATIVA COL BOTTO: A CHIETI 45 MEDAGLIE

Ha fatto la parte del leone la rappresentativa regionale Libertas che si è recata a Chieti per i Campionati Italiani di Atletica Leggera, manifestazione che ha contato quasi 1.000 atleti in gara ■ Una falange di prim’ordine è partita alla volta di Chieti dal Friuli Venezia Giulia, con i migliori atleti di Libertas Casarsa, Atletica Malignani Libertas Udine, Libertas Porcia, Libertas Sanvitese, La Libertas Grions e Remanzacco, Palmanova, Maratonina Udinese, Atletica Leone San Marco, Scuola Italiana Walking, che si sono fatti onore, seppur in minoranza numerica fra le oltre 40 società presenti ai Campionati Italiani di Atletica Leggera. La compagine friulana è riuscita a conquistare complessivamente 20 medaglie d’oro, 15 d’argento e 10 di bronzo, di cui 9 ori, 9 argenti e 5 bronzi solo a Pordenone, cui vanno sommati i numerosi ottimi piazzamenti. Casarsa vince 2 ori, 3 argenti e un bronzo. San Vito 3 ori, 1 argento e 2 bronzo. Porcia ottiene un oro, un argento e un bronzo. La Scuola Italiana Walking ha incoronato due campioni nazionali.

6.56s. Supera sé stessa Giulia Ceschiat (Libertas Porcia) che si distingue nella categoria Cadette scagliando il martello a 21.83mt. Due titoli per Giorgia Bellinazzi (Libertas Sanvitese) nei 400mt Allieve con 59.88s e nei 100mt 12.13s, migliorando sensibilmente il proprio accredito in entrambe

Credit Foto Colombo/Fidal

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LA PROVINCIA DI PORDENONE SI ASSICURA 9 ORI, 9 ARGENTI E 5 BRONZI

La Leone San Marco, 1 primo, 5 secondi e 1 terzo posto. Il salto in alto nella categoria Ragazzi e Ragazze è tutta appannaggio pordenonese, con Michael Baita (Leone San Marco) e Sofia Ornella (Libertas Casarsa) che vincono il titolo nazionale. Sofia mantiene il proprio re-

cord di 1,40mt, mentre Michael sbanca, superando di ben 7 cm il secondo arrivato con 1,55mt, miglior misura mai raggiunta prima d’ora. La specialista casarsese di eptathlon Fabiola Avoledo si aggiudica il primo posto nei 400mt ad ostacoli Allieve, finendo in 1min

le specialità, come il suo compagno di squadra Masresha Costa, che è invece il primo fra i Cadetti nei 1.000mt chiudendo la gara a 2min 38.35s. La Scuola Italiana Walking spopola nella marcia, dove Giuseppe Saponaro (SM45) fa il suo personal best con 25min 44.67s, e Ruggero D’Ascanio (assoluti) chiude in 22min 52.03s, entrambi con la medaglia d’oro al collo.

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RUNNING

IN ARRIVO IL MONTE JOANAZ TRAIL ■ Con la calura estiva, non c’è niente di meglio che una giornata in montagna. Ed è proprio lì che si sposta domenica 23 luglio la Libertas Udine Nord Ovest per organizzare il Monte Joanaz Trail 2017. Lo spettacolare percorso, che permette di ammirare dall’alto a 360° le valli del Natisone, si staglia su un saliscendi ad anello lungo la Valle del Torrente Grivò di 37km con un dislivello positivo di 2.200m. Dalla partenza prevista alle ore 9.00 presso il parco Festeggiamenti Green Volley Faedis, si raggiunge Raschiacco, Costalunga, Canal del Ferro, Canal

del Grivò, Gradischiutta, Clap, Porzus, M.te Carnizza, Bocchetta Sant.Antonio, M.te Joanaz, Rif. M. Joanaz, Canebola, Pedrosa, Valle di Soffumbergo per rientrare nuovamente a Raschiacco e chiudersi al Green Volley Faedis. Per chi non vuole perdere l’occasione di ammirare lo splendido scenario, ma non ha alcuna velleità competitiva, è prevista a seguire una marcia non competitiva a passo libero. Il costo di partecipazione è di 30 euro. Per informazioni e iscrizioni: info@trailmontejoanaz.it; Fabio 329 005 27 82 o Beniamino 348 767 33 70.

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LA FRIULINTAGLI FA IL VUOTO A FONTANAFREDDA Gli atleti del sodalizio liventino mettono a segno una doppietta con i successi di Naima Masoudi tra le donne e di Matteo Fantina tra gli uomini. Nelle gare giovanili, in evidenza Sara Rosolen ed Elia Claut ■ Il caldo non ha fermato i trecento eroici corridori che hanno sfidato il sole battente della giornata più calda dell’estate per partecipare al 10° Giro Podistico Città di Fontanafredda, valido come penultima prova della 30ma Coppa Provincia di Pordenone, Trofeo Farmacia D’Andrea. La gara, storicamente organizzata sempre in maniera brullante da Antonio Landa, neo eletto assessore allo sport, insieme alla Libertas Porcia, vede protagonista indiscussa la Brugnera Pordenone Friulintagli, con atleti sempre in podio, quando non a dominarlo, sia fra gli assoluti, sia nelle giovanili. Gli adulti: nessuna sorpresa fra le donne, che vede sul primo gradino

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TA N TI BTRA UON I MO TIVI I CADETTI LA P ER AFFILIARSI FRIULINTAGLI CALA GLI!

ASSI CON I FRATELLI MICHELE E DANIEL SEGAT del podio la splendida Naima Masoudi (Brugnera PN Friulintagli) con 17:31, nonostante in precedenza fosse impegnata nelle gare su pista, dove aveva anche ottenuto la medaglia d’argento. A seguirla Erika Venturini (Gruppo Sportivo Mercuryus) seconda con 19:00, e

La partenza degli Esordienti

dopo 20 secondi arriva terza la compagna di squadra di Naima, la sempre in forma Marta Santamaria 19:20. Fra gli uomini è il neo arrivato fra i giallo neri del Brugnera Matteo Fantina a tagliare per primo il traguardo in 23:51. Secondo e terzo posto per il GP Livenza Sacile con Giovanni Iommi in 24:06 e Fabrizio Rover in 24:30. Soddisfatto Antonio Landa, che ha tutte le intenzioni di continuare ad organizzare la gara: «Tengo molto a questa manifestazione, e anche se gli impegni sono triplicati, continueremo a farla grazie alla Libertas Porcia che svolge il ruolo fondamentale, ma anche a tutti i volontari dei Nonni Vigile, della Protezione Civile e della Sicurezza Civica. Anche il Bar Satellite quest’anno si è mobilitato ed ha creato una location perfetta per la manifestazione. Fondamentali sono tutti gli sponsor che di anno in anno continuano ad aiutarci, come la Farmacia D’Andrea, che ci dà un grande sostegno». Per quanto riguarda le gare giovanili, circa una sessantina di giovani atleti hanno preso parte alla quinta prova della 23ma Coppa Provincia Pordenone Giovanile che si è tenuta a Villadolt. Gara decisa

Il podio femminile

Il podio maschile al fotofinish per le Esordienti con Sara Rosolen, classe 2007 della Brugnera Friulintagli, ed Elena Bruno, classe 2006 della Libertas Porcia, che arrivano praticamente insieme dopo 600m di corsa in 2:20. Terzo posto per Arianna Alzetta, classe 2007 della Leone San Marco in 2:30. Esattamente al contrario la gara maschile, che vede Elia Claut, classe 2007 Leone San Marco, staccare nettamente i compagni chiudendo in soli 2:06. Al secondo posto Alessandro Rosolen, classe 2006 della Brugnera Pn Friulintagli, con 2:12. Al terzo posto Marco Valerio Maurizio, classe 2007 anche lui della

Leone San Marco, in 2:16. Batteria decisamente più equilibrata quella dedicata ai Ragazzi con Giorgio Cereser, classe 2004 della Brugnera Friulintagli, che chiude i 1.200m per primo in 4:24. Al secondo posto Raffaele Di Bon, classe 2004 della Leone San Marco con 4:26, e terzo Giuliano Venier, classe 2004 della Libertas Casarsa. La controparte femminile vede primeggiare Martina MCDowell, classe 2005 della Leone San Marco, che chiude in 4:47. Jessica Vettor, classe 2005 dell’Atletica Aviano, arriva seconda con 4:50, e terza Camilla Petris, classe 2005 della Libertas Casarsa in 4:52.

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LA LIBERTAS CERESETTO IN RITIRO A PIANCAVALLO Dopo i successi ottenuti nel corso della passata stagione, il sodalizio udinese ha organizzato il primo Camp Estivo a cui hanno preso parte tutti i ragazzi della squadra presieduta da Andrea Cecchini ■ La Libertas Ceresetto, che tante vittorie ha macinato durante tutta la stagione, ha organizzato il 1° Camp Estivo a Piancavallo per stare al passo con i tempi e affinare ulteriormente la preparazione dei suoi atleti. Tutti i ragazzi della squadra del presidente Andrea Cecchini, dai più piccolini di 7 anni, agli esordienti e ai sedicenni della

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CECCHINI: “UN’ESPERIENZA CHE HA SVILUPPATO IL SENSO DI APPARTENENZA AL GRUPPO” categoria allievi, hanno provato l’emozione del loro primo ritiro, sotto la direzione tecnica dei rispettivi direttori sportivi. Nell’ottica della multidisciplina, i più piccoli hanno avuto

PATTINAGGIO

di Pordenone per svolgere attività in pista. Ma oltre agli innumerevoli aspetti tecnici, il ritiro è stata un’occasione anche per affrontare l’argomento della sicurezza, tema fondamentale per i ciclisti, con una conferenza a cura del Componente Nazionale dei Direttori di corsa e Sicurezza Roberto Bertolo. Non sono mancati i momenti di svago. I ragazzi hanno passato una giornata al Rampypark, ed hanno visitato la Malga Pian Mazzega, dove i più piccoli hanno avuto la possibilità di vedere all’opera il casaro. «Si è trattato di una bellissima esperienza che ha sicuramente sviluppato il senso di appartenenza del gruppo, l’interazione tra compagni, il rispetto dei ruoli ma soprattutto il divertimento associato allo sport», ha commentato la società.

la possibilità di approfondire la confidenza con la specialità della mountain bike. I più grandi invece hanno potuto intensificare i loro allenamenti specifici

approfittando degli innumerevoli percorsi che il territorio offre ai ciclisti. Più volte il gruppo si è recato anche al velodromo Bottecchia

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FRECCE AZZURRE SENZA REMORE A LUSIA

■ In attesa della sesta tappa del Grand Prix Giovani del 23 luglio a Piancavallo, le Frecce Azzurre del Pattinaggio Libertas Porcia hanno partecipato facendosi onore al 42° Trofeo Città di Lusia, dove sono riusciti a guadagnare una medaglia d’argento e molti ottimi posizionamenti. Il trofeo, valido come quinta tappa del GPG, ha dunque premiato Matteo Diana, che conquista il secondo posto nella 400m in linea prevista per i Giovanissimi 1, mantenendo il suo primato nella classifica generale. Aurora Sisani guadagna un sudato 5° posto nella 1.200m in linea dedicata agli Esordienti 2, rimanendo saldamente ancorata al 2° posto del GPG. Vita dura per Alexia Sisani che a confronto con pattinatrici di altissimo livello riesce a raggiungere un onorevolissimo 5° posto nella 5.000m in linea e il 9° nella 2 giri in linea. 5° posto anche in classifica generale, ma a soli 9 punti dalla zona podio.

Ottima prestazione anche per la combattiva Sara Diana che, sui pattini da soli pochi mesi, chiude in 21a piazza dia nella 2 giri che nella 3.000m in linea. In classifica generale risulta 16a, ancora lontana ma in lento e inesorabile avvicinamento ai vertici. Intanto, prima esperienza importante per le ragazze dell'avviamento del Pattinaggio Artistico Libertas Porcia che, dopo solo dieci mesi coi pattini ai piedi, si sono fatte valere a livello regionale al secondo appuntamento della Coppa EPS FVG a Romans d’Isonzo, conseguendo ottimi risultati: una medaglia d’oro, una di bronzo e tanti ottimi piazzamenti. Non si è fatta intimidire dalle atlete provenienti da tutta la regione Anna Salvitti che entra in pista con una grinta speciale ed una grande espressività che le permettono di superare tutte le avversarie della categoria Allieve Promo A guadagnando il primo gradino del podio. Da vera professionista Asia Di Centa (Micro

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Alexia Sisani

Aurora Sisani

Promo A) entra per prima in gara dopo aver subito una caduta in prova pista. L’adrenalina ha avuto la meglio sul dolore e la giovanissima atleta riesce ad offrire una prestazione impeccabile che le vale la medaglia di bronzo.

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Risalendo

CURIOSITÀ

a cura di STEFANO OSSO

N

ello scorso numero abbiamo esplorato la zona dove ha origine il Natisone e prima delle ferie estive vi proponiamo un’escursione mozzafiato alle sorgenti del Črni Potok/Rio Nero e del Rio Bianco/ Beli Potok dalla confluenza dei quali nasce, appunto, il Natisone. Si tratta di un giro in luoghi selvaggi, dove per chilometri non si incontra anima viva e tanto meno si trovano paesi o costruzioni. Inoltre il tratto tra il Rio Nero e il Rio Bianco, pur essendo segnato, non è riportato su nessuna cartina e per questa ragione è praticamente sconosciuto.Vi avvisiamo subito però che l’escursione è piuttosto impegnativa, sia per il dislivello che per il fondo e, a meno che non siate trialisti, un paio di chilometri vanno fatti con la bici a mano e in spalla. In compenso i panorami sono meravigliosi, con scorci fantastici, cascatelle incantevoli (una di queste si chiama Paradiz, Paradiso) e boschi che sembrano quelli della Luna di En-

dor: mancano solo gli Ewok e gli scout troopers di Guerre Stellari per avere l'impressione di essere sul set de “Il ritorno dello Jedi”. La zona del Rio Bianco è poi un paesaggio lunare, con calcare abbacinante solcato da acque cristalline e candidi ghiaioni che scendono dai ripidi crinali del Gran Monte.Il tratto finale, pur essendo tutto su asfalto, corre lungo una tortuosa strada immersa nel verde, che, dopo essere rimasta chiusa per mesi, è andata in disuso e quindi è pochissimo trafficata.La partenza è da Prossenicco, un paese che da solo merita una gita, immerso com’è in una conca dimenticata dagli uomini e dove la natura regna sovrana. Meritano una visita anche la chiesa con la “Madonna vestita” (una statua mariana addobbata con ricche vesti) e la “Cucina Nera” (una stanza con il focolare sul pavimento e priva di camino).Non mancano infine due locali, l’agriturismo Brez Mej e la trattoria Al Centro, dove fermarsi a mangiare e bere una volta concluso il giro.

OLTRE ALLE S E DEL R

A Prossenicco, come anche a Robidišče dall’altra parte della vallata, c’è la possibilità di visitare la “Cucina nera/Črna kuhinja”. Si tratta di un locale, adibito a cucina, con il focolare rialzato pochi cm dal pavimento e senza camino, per cui il fumo invadeva la stanza. Da qui il termine di “cucina nera”. In quella di Prossenicco si può ancora sentire l’odore di fuliggine e, riporta la targa all’ingresso, la signora Maria Miscoria vi ha vissuto fino al 1990 senza acqua corrente, senza bagno, e, naturalmente, senza camino!

Descrizione giro La partenza è giocoforza da Prossenicco perché non ci sono molte altre alternative — salvo Montemaggiore o Campo di Bonis — da cui si scende a ponte Vittorio Emanuele. Attraversato il Natisone, ed entrati in Slovenia, si sale per circa 3 chilometri lungo la strada asfaltata per Bregjni/Bergogna. In corrispondenza del cartello “Izvir Nadiže” (Sorgenti del Natisone) si imbocca a sinistra una bella pista forestale che, con un continuo saliscendi nei boschi segnalato da cartelli blu, arriva alle sorgenti del Črni Potok/Rio Nero (indicato anche come Plazl potok su alcune carte) e alla cascata “Slap Mnanu Paradiž”. Da qui si prosegue sullo sterrato, attraversando i vari rami del Rio Nero, fino a quando non si prende il sentiero per Brezje. Questo è indicato da bollini, segni rossi e da cartelli in legno con il simbolo della bicicletta, ma è ben poco pedalabile e infatti bisogna farselo con la bici a mano e in

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spalla quando si scavalcano i tronchi abbattuti. Passato il ghiaione sul confine, attraversato il ramo principale del Črni Potok/Rio Nero, e risalito un breve pezzo di bosco, si rientra in Italia e ci si congiunge con la strada bianca che sale da ponte Vittorio. Si continua salendo a destra per un breve tratto e quindi una ripida quanto dissestata discesa, scavata dall’acqua, giunge all’anfiteatro del Rio Bianco. Guadato il ruscello un’altra bella pista forestale raggiunge Montemaggiore dove si imbocca la strada asfaltata che, passando per Campo di Bonis, arriva a Platischis. Subito dopo la chiesa, davanti al monumento con l’aquila, si gira a destra sulla strada per Prossenicco per Baita Carosez. Come descritto nell’articolo questo segmento, dal fondo dissestato, in mezzo ai boschi è molto poco frequentato e termina proprio sopra di Prossenicco, a poche centinaia di metri dall’arrivo.


DAL SATELLITE UDINESECALCIO

o il Natisone

LA SUA ORIGINE SORGENTI DEL RIO NERO RIO BIANCO

Cartografia 1:25.000 è quella della carta Tabacco, foglio 026 “Prealpi Giulie e Valli del Torre”. L’itinerario completo di descrizione dettagliata e tracce GPX è su http://www.natisoneinbici.it/?p=3572

INFO UTILI Il percorso è lungo 31,6 km con 820 metri di dislivello e lo si percorre in circa 4~5 ore tenendo conto anche del tratto a piedi e delle inevitabili soste. La mountain bike è indispensabile così pure è necessario allenamento e un po’ di tecnica di guida. Mettere in conto il tratto di circa due km con la bici a mano. Fondamentali il kit per le forature e gli attrezzi per le riparazioni principali in quanto per i primi 18 km non c’è alcun punto di appoggio. Acqua la si trova a Prossenicco e poi a Montemaggiore, Campo di Bonis e Platischis. Nella parte alta del tracciato la rete cellulare è scarsa o assente del tutto per cui è consigliabile fare questo giro almeno in coppia. Sempre per l’assenza di campo è consigliabile utilizzare GPS con la cartografia già caricata oltre che dotarsi di carta topografica.La nomenclatura riportata è nella doppia lingua, italiana e slovena, con prima il termine nella lingua della nazione in cui si trova la località e poi in quello dell’altra, ad esempio Montemaggiore/Brezje o Bregjni/Bergogna.

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