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14|16
03|08|2016
w w w. t re m i l a s p o r t . c o m bufera cussignacco
gli ex calciatori si ribellano
PALLAVOLO
CHIARA NEGRINI, FRIULANA NELLE MARCHE
pag 12-13
pagg 32-33
CALCIO ECCELLENZA
nardi: faville con tocchetto pag 6-7
OBIETTIVI
Sara Madera e compagne promettono il meglio senza obiettivi speciali
, All interno SPECIALE
I campioni Giulia iuli Venezia
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di FELETTO
SOMMARIO
14|16
03|08|2016
30
6
20-21 UDINESE 6-7 ECCELLENZA
CALCIO
8 PROMOZIONE 10 PRIMA CATEGORIA
12-13 SECONDA CATEGORIA 15-17 CARNICO
14 GIOVANILI
18 CALCIO A 5
19 femminile
30-31 BASKET 32-33 VOLLEY
32
Pallavolo Chiara Negrini, friulana di Campolonghetto, a 37 in gioco in A2 a Filottrano, nelle Marche
34 ALTRI SPORT
35-51 speciale olimpiadi
RUBRICHE
22 SI DICEVA...
25-29 LE BELLE DI TREMILASPORT
22 NONSOLOSPORT
52-53 MONDO LIBERTAS
Vota la star
54-55 ITINERARI
Fino al 13 settembre vota la tua preferita tra le Belle di TremilaSport
PG 25
TremilaSport+ | 03 08 2016 | 3
EDITORIALE
....
Per il basket regionale entusiasmi rinati Fatti da raccontare
T è
empo di vacanze non per tutti, in primis per il calcio le professionistico, il momento di duema grandi manifestazioni internazionali, Olimpiadi bragià in preparazione in vista una nuova stagione inizieràUnder il prossiliane a livello planetario e ildicampionato Europeo che di basket 16 simo mesealasciandosi spalle la delusione europea della nazionale. femminile Udine, che alle Tremilasport celebra dedicando ampio spazio L’Udinese, il suo nuovo Iachini,che ha agli effettuato le sue prime agli eventicon soprattutto in allenatore considerazione stessi partecipano usciteatleti con ed risultati, estivi, che non entusiasmano e d’altra comunque parte non molti atlete seppure di casa nostra. La copertina l’abbiamo dedicata promette fuochi d’artificio un organico falsariga di quello dei due prealle azzurrine, nelle quali evoluiscono tresulla ragazze regionali, l’udinese Claudia cedentie le risicati campionati privo efra l’altro ormai della classe di Di Natale. Zanelli muggesane Giulia eIanezic Alice Gregori: il tecnico Giovanni Lucchesi Ido Cibischino comunque individuato nel giovane ceco Jankto la non promette ha mari e monti riguardo all’esito finale esterno di una squadra che lui possibile sorpresa di dotate stagione, vedremo se lama sua profezia si avvererà. E per non giudica fra le più degli ultimi anni assicura comunque massimo il basket ed regionale è invece tempo di entusiasmi rinati, con Trieste suo enimpegno è sostanzialmente quanto chiede il pubblico friulano peralcontracnesimo campionato di A2 affrontato sulla base dei proprio vivaio cambiare con il proprio incondizionato sostegno. Duegiovani anni fadel a Udine la nazioe l’Apu, fresca Under di promozione, a presentare proprie prime mosse livellodei di nale femminile 18 conquistò all’Europeoleun brillante bronzo alleaspalle campagna abbonamenti mercato. dunque il derby friul-giuliano colossi Spagna e Francia ee di ripetere oraRitorna l’impresa sarebbe sicuramente il top.a conferire adnuova un movimento ultimi con annii in Friuli un alle po’ assopito dall’asE’ ripresa sale poi la stagione negli del calcio, dilettanti prese con prosenza di di abbandoni una formazione di vertice battenti da parte della blemi di molte societàdopo non la inchiusura grado di dei sopportare costi ritenuti Snaidero e ill’Udinese direttorea sportivo club triestino, Mario Ghiacci, non vede l’ora, eccessivi provare del a dimenticare le ultime due precarie stagioni come afferma di effettuare la unicamente sua rimpatriata a Udine. rifacendosi, manella non nostra troppo,intervista, il look acquisendo finora giovanissimi Ma rimane nodo relativo ad un palasport Carnera da annialinmiglior predaofferente. a problestranieri dailscozzonare, valorizzare e un domani piazzare matiche la burocratiche e la cui si prova frettalae fascia furia adichiudere in Mentre tifoseria rifiuta, edpratica un caso nuovoora di in zecca, capitano vista di un campionato le cui iniziali (e ci si augura solo quelle), per assegnata dopo l’addio di di A2 Totò, ad battute un Danilo reo lo scorso campionato di aver l’Apu, avranno luogo a Cividale. Come semprescatenate ci dedichiamo poi ai personaggi reagito scompostamente alle contestazioni dall’ennesima sconfitta,e quello di spiccolastavolta bella pallavolista Elisa Manzano, che la nostra quella contro Roma. Ilè la nostro Cibischino analizza la situazione con la Bianconcamaria Gonano ha scovato in Birmania nel corso del suo del mondo: una sueta consumata competenza. Per lo spazio dedicato allagiro pallavolo abbiamo lunga pausaanche di riflessione, l’atleta friulana, poinumero deciderà il da farsi dal poi scovato stavolta,dice dopo averlo fatto nel precedente conpunto Elisa di vista sportivo, le offerte che le perverranno. nondivorrebbe Manzano, un’altra vagliando vip friulana, Chiara Negrini, nel suo buen Chi retiro vacanze seguire l’esempio di Elisa,anni staccando la spina per qualche mese per ricaricarsi? in Grecia. A trentasette e madre di famiglia, la schiacciatrice di CampoImmedesimiamoci nella suanelle esperienza, spazio Sirolo all’immaginazione. longhetto, stabilitasi ormai Marche,lasciando nella splendida sulla Riviera del Conero, di lasciare il volley agonistico ancora non ci pensa e giocherà in A2 nella Il Direttore vicina Filottrano. Una testimonianza, la sua, anche dei solidi valori che le sono Edi Fabris stati trasmessi da una famiglia e da un ambiente che lei dichiara di conservare fortemente dentro di sé, facendone costantemente tesoro. Storie che a noi piace sempre raccontare, in sostanza.
Il Direttore Edi Fabris
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tremilaSport+ || 03 20 08 07 2016 2016 || 5 5 TremilaSport+
Foto Paolo Sant
L’ex attaccante del Tricesimo ha scelto la Gemonese di Pittilino per continuare a tuonare a suon di gol in categoria. L’obiettivo numero uno è però riuscire a recuperare appieno dall’infortunio che lo ha tormentato nella passata stagione
MARCO NARDI
CON TOCCHETTO
NE FAREMO DELLE BELLE
ECCELLENZACALCIO
M
“
“Tricesimo? Mi piange il cuore lasciare un gruppo così, ma non poteva andare altrimenti” “Quest'anno a Tricesimo non ho vissuto una bella annata, visto anche l'infortunio. Sono andato in doppia cifra per il sesto anno consecutivo, ne vado molto fiero, ma resta l'amarezza di non aver potuto affrontare tutta la stagione perché mi sentivo alla grande. Il prossimo anno? Sarei un ipocrita se non dicessi che voglio fare più gol possibili, ma ora c'è bisogno di recuperare al 100% da questo mio infortunio che è stato molto delicato. Ho iniziato il 4 luglio per conto mio ad allenarmi e spero di arrivare pronto per le prime partite ufficiali. In me c'è tanta voglia di rivincita. Voglio ricominciare a far quello che meglio so fare: i gol. A Gemona si aspettano molto da me e sento che c'è molto calore per il mio ar-
rivo e questo mi dà ancora più forza per affrontare al meglio la prossima stagione”. - Tocchetto, altro bomber dalle ottime medie, ha dichiarato che non si muoverà da Gemona. Lo conosci bene? Come ti vedi con lui? “Conosco bene Jonathan, ha grandi doti, potremmo fare grandi cose insieme se ci mettiamo a disposizione di tutta la squadra. Noi siamo semplicemente i finalizzatori di un lavoro di una team intero”. - Hai già parlato con il mister? “Con il mister mi sento quasi ogni giorno: non vedo davvero l'ora di lavorare con lui, anche perché è un combattente proprio come me”. - Cosa ti porterai dentro dell'esperienza a Tricesimo? “Un sacco di cose: ho conosciuto persone splendide, ho approfondito amicizie che avevo già è ho imparato molto dai "vecchietti". Spero di aver lasciato anche io qualcosa ad ognuno di loro. Mi piange il cuore lasciare un gruppo così, ma non poteva andare altrimenti. Spero di non portarmi dietro nulla di negativo da questa esperienza: secondo me il rispetto va sempre messo al primo posto e spero che tutti abbiano questo valore”. Luca Feole Foto Paolo Sant
arco Nardi è il colpo da novanta della Gemonese in questa sessione infuocata di calciomercato: i giallorossi puntano alto nel girone unico di Eccellenza assicurandosi le prestazioni dell'ex Tricesimo e San Daniele. È lo stesso attaccante a raccontarci in esclusiva le motivazioni dell'approdo alla corte del presidente Pretto che, a guardare i numeri, aveva necessità di incrementare il numero alla casella "gol fatti". - Cosa ti ha spinto a cambiare maglia? “Sono tanti i motivi. In primis la voglia del presidente Pretto, che mi cercava invano da un paio d'anni. Nonostante i miei rifiuti si è sempre comportato alla grande e ricordo con piacere che ogni volta che la trattativa non andava in porto mi lasciava con un: "Riuscirò a prenderti un giorno…". Ce l'ha fatta. Con lui c'è sempre stata intesa perché vive il calcio come me: tutte le scelte che fa le fa con il cuore. E questo per me è molto importante. Siamo due persone passionali. Sentirmi importante e avere delle responsabilità sono cose che mi spingono a dare tutto me stesso: questo la Gemonese l'ha fatto fin dal primo giorno”. - Hai chiuso in doppia cifra, come la stagione precedente. È l'obiettivo minimo che ti poni per la prossima stagione?
Marco Nardi in azione con la maglia del Tricesimo
TremilaSport+ | 20 07 2016 | 07
CALCIOpromozione CALCIOECCELLENZA
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Predrag Arcaba è il grande colpo di mercato di una Sanvitese dalla rosa giovanissima
I
l calciomercato estivo ha superato abbondantemente la metà del suo percorso. Diamo un rapido sguardo alle trattative andate a buon fine per quanto riguarda alcune formazioni di Promozione. Il Casarsa, nuovamente affidato a Ivan Comisso, ha preso Roberto Gorgato in porta, Fabio Zanin in difesa, Jurgen Ahmetaj a centrocampo e il duo Maurizio Fantin e Martino Fasan in attacco. Tra i partenti ci sono Gianmarco Benedetti, Eddi Pilosio e Alberto Stolfo, quest’ultimo passato nelle fila del Villanova. Tre i volti nuovi al FiumeBannia con Giavon che potrà disporre di Nicola Di Sarro in porta, Michael Babuin in mediana, e soprattutto dei gol di Daniel Paciulli. In uscita Enrico Gaiarin, Samuele Del Col, Mattia Zanet, quest’ultimo tornato alla Sanvitese per fine prestito. Decisamente corposa la campagna acquisti del PrataFalchi, chiamato a far dimenticare
Il Prata è una delle squadre che si è rinforzata di più in estate
8 | 03 08 2016 | TremilaSport+
CALCIOMERCATO
SESTO E SPAL
STANNO ALLA FINESTRA Manca poco più di un mese alla fine del calciomercato: nel pordenonese PrataFalchi e Pravisdomini si sono mosse per tempo rinforzando le proprie rose con parecchi colpi. Blues e giallorossi attendono i saldi in fretta ai propri tifosi una stagione alquanto avara di soddisfazioni. Ben dieci i nuovi arrivi con il tecnico Della Bella chiamato ad una bella impresa nel cercare di creare un gruppo coeso in poche settimane. In porta è arrivato Gianmarco Benedetti; in difesa Stefano Grolla e Andrea Fier; a centrocampo Alessio Marcuz, Matteo Grolla, Michele Fadda ed Eddy Beggiato; in attacco i fratelli Patrick e Manuel Roman Del Prete ed Enrico Fantuz. Per quanto concerne il Pravisdomini, sulla cui panca è tornato a sedere Pino Rauso, sono arrivati i difensori Matteo Erodi e Alessandro Faggian, i centrocampisti Paolo Moro, Augusto Davanzo, Alberto Drusian e Marco Zanon. Di qualità gli acquisti in attacco con l’arrivo del giovane Ymer Dedej, i ritorni di Luis Carlos
Zanutto e Matteo Fiorotto, e con il colpo Lorenzo Violo, che ha lasciato l’Union Pasiano dopo averla trascinata in Eccellenza a suon di gol. Sei i volti nuovi del Porcia, che ha ormai come costante Titta Da Pieve in panchina. Per rinforzare la rosa il ds Cusin si è affidato a Giulio Geremia in difesa, Valerio Martini e Luca Gerolin in mediana, Federico Giacomazzi, Giovanni Vriz, Simone Mauro Achille in attacco. Le storiche rivali Sesto Bagnarola e Spal Cordovado sono accomunate da un mercato vissuto fin qui alla finestra: i blues aspettano le occasioni di fine stagione; i giallorossi hanno confermato buona parte della rosa che ha ben figurato nella passata stagione. Per il momento i sestesi hanno preso il portiere Marco Cella, ma sono in trattativa con Lucio Gava, in uscita dal Por-
cia. Nella mediana della Spal ha invece fatto il suo ennesimo ritorno Matteo Bertuzzo. Dove invece c’è parecchio da ricostruire, sia in termini di rosa che di morale, è in casa Sanvitese, reduce dalla cocente retrocessione rimediata nel finale del passato campionato. Agli ordini del nuovo allenatore Max Rossi è giunto il difensore Predrag Arcaba, a cui spetta il compito di fare da chioccia in campo ai molti giovani. In difesa sono arrivati anche Cristian Ius e Matteo Zanet. In mediana spazio a Mahamed Majeed e Mattia De Agostini; in attacco i nuovi arrivi sono Luca Rinaldi e Matteo Zuliani. Resta vigile e attento il Torre, il cui mercato è diretto anche quest’anno da quella volpe di Claudio Schiavo, sempre abile a piazzare i colpi giusti in fase di saldi. Finora in maglia viola sono giunti i difensori Riccardo Bianchin e Alex Chiesurin, mentre a centrocampo il nome nuovo è quello di Marco Bolzon. Nutrito, inoltre, il novero di fuoriquota che saliranno in prima squadra dal settore giovanile. Infine la new entry San Quirino: pochi acquisti finora, ma di esperienza con l’obiettivo di conservare la categoria raggiunta dopo molte battaglie. In difesa è arrivato Aniello Santovito dal Maniagolibero, mentre per la mediana è giunto Elio Fracichetti. In attacco sono stati presi Nicola Salvador e Thomas Plozner, ma la sensazione è che i Templari da qui alla fine del mercato opereranno ancora per garantire a mister Bertolo una rosa pronta per la categoria. (m.m.)
TremilaSport+ | 03 08 2016 | 9
CALCIOprIMA CATEGORIA CALCIOECCELLENZA
BOTTI D’ESTATE
UN TRIS D’ASSI
PER LA RISANESE Bianconeri attivissimi sul mercato con gli arrivi di Collavizza, Romanutti e Bernardo a rinforzare ulteriormente la rosa a disposizione di Livon. Molti i cambiamenti in quel di Maniagolibero: in arrivo Canella e Tomè
D
irettori sportivi in gran fermento in Prima categoria: si attende di vedere cosa resta del mercato di Promozione per portarsi a casa quei giocatori di categoria superiore in grado di far fare il salto di qualità alla propria rosa. Per il momento si è mossa bene la Risanese che ha apportato tre ulteriori volti nuovi assicurandosi le prestazioni del difensore Gabriele Romanutti, del centrocampista Matteo Collavizza, e dell’attaccante Marco Bernardo, in arrivo rispettivamente da Pro Romans, Santamaria e Bertiolo. Le molte uscite delle scorse settimane hanno fatto correre ai ripari il Maniagolibero che ha preso i centrocampisti Fernando Canella, dalla Pro Aviano, e Francesco Tomè dal Mania-
010 | 06 07 2016 | TremilaSport+
go, nonché l’esterno difensivo Giuliano Covre e l’attaccante Nicola Rosa Gobbo, entrambi ex Sanvitese; a salutare sono Manuel Brussa Toi, passato al San Leonardo, ed Elia Marson, andato al San Quirino. Intanto il Sant’Andrea San Vito ha ufficializzato l’attaccante Francesco Crevatin, ex Romana. Alla Torreanese ultimi colpi di un mercato davvero caldo con gli acquisti degli attaccanti Kevin Skocir, ex Manzanese, e Denny Di Tuoro, ex Ol3. A centrocampo sono arrivati dal Tricesimo Matteo Simiz e Enrico Bassetti, oltre a Davide Grassi, che rientra dopo una pausa per problemi lavorativi. L’unica incognita resta quella legata al puntello difensivo: in attesa del pieno recupero della colonna Francesco Petrussi, i giallorossi stanno valutando le tre alternative Daniele
“
Urbano Mazzucato nuovo presidente del Diana. L’allenatore sarà Maurizio Pecoraro Bernecich, Stefano Tomasetig e Lucio Dri. Attento alle occasioni di mercato è il Mladost che si è aggiudicato lo stopper Ivano Visintin, classe ’80 ex Piedimonte. Assieme a lui vestiranno la maglia dei carsolini anche Mattia Colja, ex Sistiana, così come l’ex Pro Cervignano, Marco Sangalli, e l’ex Ism Gradisca, Michele Mainardis.
Quest’ultimo è un classe ’96, i primi due classe ’93. Vicine alla chiusura le trattative per gli arrivi in prestito dei due giovani del Ronchi, Andrea Comar e Francesco Papais, entrambi classe ’97. Capitolo Diana: le incertezze sul futuro sono solo un lontano ricordo. La dirigenza di San Vito di Fagagna ha trovato il suo nuovo presidente nell’ex direttore sportivo Urbano Mazzucato che ha rilevato l’eredità di Bruno Mariotti. Il nuovo allenatore sarà Maurizio Pecoraro che però non potrà disporre del difensore Diego D’Antoni, passato alla Pro Fagagna. La Buiese ha salutato Gianluca Biancotto, passato alla Tarcentina, mentre la Fulgor ha preso Davide Shaurli, centrocampista della Torreanese. La neoretrocessa Sangiorgina vede partire uno dei suoi pezzi pregiati, Luca Gheller, passato alla Pro Cervignano, mentre l’Azzurra Premariacco ha respinto al mittente le avances della Serenissima per Alberto Piccaro. Da segnalare gli arrivi in maglia Azzurra di Luca Orgnacco e Nicola De Sabbata. Infine si muove il Bannia, che ha ceduto Alberto Gobbat alla Fossaltese, preso Alex Gobbo dall’Orcenico, e ora punta Marco Vit, centrocampista del Varmo.
TRAIL INTERNAZIONALE FIDAL
piancavallo 28 aGoSto 2016
partenza e arrivo piazzale della puppa piancavallo Sabato 27 agoSto
ore 15.30 – 18.30 Consegna Pettorali Piazzale Della Puppa
DomeniCa 28 agoSto Piazzale Della Puppa ore 7.30 - Consegna Pettorali ore 8.50 - Partenza 30-42 km ore 9.10 - Partenza 10-21 km ore 12.00 - Pasto ore 13.00 - Premiazioni ore 16.00 - Chiusura arrivi
www.piancavallocansiglio.run Correre a quota 1400 m tra Dolomiti friulane e foreSta Del CanSiglio, ammiranDo Dall’alto l’intero friuli venezia giulia eD il veneto orientale
30 km allenamento iDeale Per una maratona autunnale
CALCIOSECONDACATEGORIA
Accusati da molti di essere la causa della mancata iscrizione del club udinese, i fuoriusciti dal Cussignacco non ci stanno e passano al contrattacco: “Per questa maglia abbiamo dato tutto”
L
a notizia della scomparsa del Cussignacco dalla Seconda (a vantaggio della Ramuscellese, ripescata) è stato un colpo di scena per tanti, ma soprattutto un colpo al cuore per chi ha vissuto la favola biancorossa da vicino. Una scalata a traguardi tanto inaspettati quanto meritati che negli ultimi anni ha toccato l'apice con la vittoria del campionato di Terza Categoria (stagione 2013/2014) e con la semifinale playoff di Seconda della stagione 2014/2015. Il prossimo anno niente più prima squadra: la società ha deciso di "risparmiare figuracce" ai molti giovani che avrebbero dovuto rimpolpare una rosa rimasta priva di tanti petali pregiati. Ed è qui che nasce la diatriba. Perché sui media l'interpretazione non lascia spazio ad equivoci: la prima squadra non ci sarà a causa di 15 calciatori che hanno deciso di abbandonare la barca improvvisamente. Questo quanto raccontato in cronaca. Nessun diritto di replica. Contraddittorio zero. Ed è stata questo messaggio che ha mandato su tutte le furie la vecchia guardia
12 | 03 08 2016 | TremilaSport+
RIVOLTA CUSSIGNACCO
GLI EX: “CONTRO DI NOI
ACCANIMENTO MEDIATICO” di mister Donda (approdato a Gorizia per iniziare un lavoro di prospettiva sui giovani). "Ciò che lascia l'amaro in bocca - spiega Stefano Pizzorni, ex difensore del Cussignacco - è vedere come si cerchi di incendiare i toni e gettare fango su un gruppo di compagni unito, compatto, di amici e uomini veri. I matrimoni si fanno in due, è risaputo, ma nessuno si è preso la briga di chiedere il perché dell'addio ad uno soltanto dei diretti interessati". Un modo di apparire, insomma, che ha dato parecchio fastidio: "Serviva un'indagine più accurata per capire le motivazioni di questa scelta. Ne abbiamo lette troppe. Parliamo di ragazzi che
“
Pizzorni: “Si è gettato fango su un gruppo di compagni unito, compatto, di amici e uomini veri” hanno provveduto autotassandosi, per senso di appartenenza, a comprare le tute di rappresentanza per l'ultima stagione. Per non parlare degli svincoli: io e altri miei compagni avevamo debitamente comunicato le
nostre intenzioni da uomini di valore con anticipo alla società. Ma questo non si legge in giro". E a tal proposito, sulla questione rescissione, interviene anche il capitano Fabio Nadalutti: "Io rientro nei famosi 15, che poi 15 non sono, visto che alcuni hanno smesso per età, infortuni, problemi di lavoro o di famiglia. Personalmente la mia è stata solo una pratica burocratica essendomi già svincolato (complice l'inattività dell'ultimo anno per via di un infortunio ai legamenti, ndr). Questo fa già riflettere molto sulla veridicità di quanto scritto da alcuni organi di stampa". Il numero 8 però sottolinea anche l'inesattezza di altri stralci
seconda CATEGORIACALCIO degli articoli comparsi nell'ultima settimana: "Ho letto di una squadra coccolata, di gente che era legata soltanto al 'quanto'. Beh, questo è inaccettabile. Questo gruppo ha realizzato qualcosa di straordinario nel corso Donda soprattutto grazie al lavoro del mister, pensando soltanto a realizzare i propri sogni. Abbiamo spesso e volentieri fatto corazza, contro tutto e tutti, e butto nel calderone anche le condizioni in cui noi seniores ci allenavamo: per l'esattezza in un campo abbandonato a se stesso, con due soli fari funzionanti, o al buio, con docce fredde e spogliatoi occupati dai ragazzi delle categorie inferiori". Ciò a cui più preme però replicare, resta sempre l'aspetto umano: "Farci passare per mercenari, traditori o persone poco serie è vergognoso: chi non ha vissuto in prima persona gli ultimi anni a Cussignacco non può parlare del bellissimo ambiente e del gruppo che si era venuto a creare e che perdura ancora tra giocatori e mister, né tantomeno di tutte le difficoltà che abbiamo dovuto incontrare a livello societario ed organizzativo: più di 100 allenamenti all'anno, fatti col cuore e con sacrificio, per la maglia che abbiamo rappresentato nonostante tutto con orgoglio. Insomma, denaro e rimborsi spesa non erano cose che ci interessavano". Emerge quindi uno spaccato netto, uno scenario ben diverso rispetto a quanto evidenziato nei giorni scorsi. E, a chiudere il discorso, ci pensa Stefano De Masi, portiere della squadra che a causa di numerosi infortuni pensa all'addio al calcio giocato: "Quando ho saputo che il Cussignacco non si sarebbe iscritto al campionato di Seconda categoria ho sentito una fitta al cuore. Ho pensato a quanto avevamo sudato per difendere la permanenza in categoria quest'anno, rischiando addirittura di arrivare per la seconda stagione consecutiva ai play-off. Non continuo con le mancanze che ci hanno accompagnato in questi anni, dal campo di gioco giudicato osceno da tutte le squadre avversarie, fino alle problematiche di peso minore. Siamo tutti indissolubilmente legati al Cussignacco, questo è importante da dire, ed è un concetto che vale per tutti i miei compagni: nessuno ci porterà
“
Nadalutti: “Squadra coccolata? Ci allenavamo in un campo abbandonato a se stesso, con docce fredde e spogliatoi occupati dai ragazzi delle categorie inferiori!” via quanto fatto in queste ultime stagioni. Ma con queste premesse il "mistero" sull'addio viene meno". Si parla di un gruppo ricco di qualità, tecniche e umane. Motivazioni più che sufficienti per
far sì che altre società corteggiassero i vari giocatori. "Uomini veri - sottolinea con forza la saracinesca biancorossa - con cui ho avuto l'onore di dividere lo spogliatoio: normale ricevessero offerte più allettanti.
Ricordiamo anche che c'è una finestra per svincolarsi, di una trentina di giorni, quindi risulta anche normale che le lettere arrivassero tutte insieme. La cosa non specificata è che tutto era stato detto chiaramente a voce con anticipo ma, per i media, questo non conta". Nessuno ci sta ad essere dipinto come scorretto, quanto letto viene percepito come una pugnalata inaspettata. "L'esodo da Cussignacco non è una questione di soldi, che di certo non sono mai stati il motivo che ci ha legato a questi colori. Tutto quello che c'è stato tra noi e la società, epilogo compreso, è stato una questione di cuore. Quello che abbiamo messo noi, giocatori e allenatore, nonostante mille difficoltà, al servizio di una maglia che abbiamo onorato con lavoro e sacrificio e che, parlo a nome mio ma sono sicuro anche degli altri, continueremo ad amare anche a distanza, non deve essere infangato". Insomma, nonostante la rabbia, la delusione, l'amarezza, per quanto dipinto in questi giorni, la vecchia guardia continua a restare unita lanciando un messaggio: è stato un tragitto quello con il "Cussi", mano nella mano, fatto d'amore e passione, che resterà indimenticabile. E che, proprio per questo motivo, non merita di essere macchiato in alcun modo. (l.f.)
TremilaSport+ | 03 08 2016 | 13
CALCIOGIOVANILI
AI RAGGI X
VIVAI,
L’UNIONE FA LA FORZA Per far fronte alle difficoltà le società dilettantistiche si uniscono. Sono molteplici i tipi di accordo, ma lo scopo è sempre solo uno: garantire ai ragazzi la possibilità di giocare a calcio al meglio
S
arà un po’ l’effetto della crisi, sarà il fatto che il detto “l’unione fa la forza” ha il suo perché: fatto sta che nell’ultimo mese sono state parecchie le collaborazioni instauratesi a livello giovanile da parte dei sodalizi dilettantistici regionali. Ultimo in ordine di tempo è l’accordo cui sono pervenute Triestina e Primorje. A darne notizia è lo stesso responsabile del settore giovanile alabardato Mauro Loschiavo che ha raggiunto un accordo con il Primorje riguardante l’utilizzo del campo sportivo della società carsolina per le squadre giovanili alabardate. Grazie a questa intesa verrà aumentata la disponibilità del campo
sportivo “Rouna” di Prosecco per gli allenamenti della prima squadra e degli Juniores Nazionali della Triestina. Gli Juniores Nazionali giocheranno a Prosecco anche la partita di campionato del sabato pomeriggio. Allo stesso tempo la Triestina visionerà e monitorerà nel corso degli allenamenti settimanali i ragazzi delle categorie Giovanissimi e Allievi del Primorje. Questa operazione farà sì che i migliori prospetti potranno un giorno venire veicolati alla società rossoalabardata. Ad appendice dell’accordo è stato deciso che i corsi di aggiornamento per gli allenatori del settore giovanile della Triestina e dello stesso Primorje si terranno nella sede della Triestina
IL TORNEO
IL 29 AGOSTO SCATTA IL MEMORIAL BARBANA Scatterà il 29 agosto, per andare poi a concludersi il 4 settembre, la prima edizione del Memorial Giorgio Barbana, dedicato alla memoria del grande tecnico scomparso pochi mesi fa. Antipasto della kermesse sarà il match del 27 agosto che vedrà impegnate le vecchie glorie. Per quanto riguarda invece il Memorial, si dividerà in due categorie, Giovanissimi ed Esor-
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dienti. Tra quest’ultimi saranno in gara: Udinese, Pieris, Pro Romans, Ancona, Aquileia, Ronchi, Fiumicello, Sangiorgina, Ism Gradisca, S.Giovanni, Terzo. Nella categoria Giovanissimi, invece, giocheranno: Pieris, Pro Romans, Deportivo, CjarlinsMuzane, Cometazzurra, Aquileia, Sangiorgina, San Vito al Torre, Ronchi, Donatello, S.Giovanni e Ism Gradisca.
MERCATO
PAGNUCCO DAL PORDENONE AL MILAN Un giovane talento spicca il volo dal Settore giovanile del Pordenone verso uno dei club più blasonati e titolati al mondo. Christian Pagnucco, portiere classe 2002, nella prossima stagione vestirà la prestigiosa maglia del Milan, difendendo la porta degli Under 17 (Allievi nazionali). Trasferimento a titolo definitivo. I migliori club di Calcio. In precedenza erano state Trivignano e Gonars a sedersi attorno al tavolo e ad accordarsi per costituire un settore giovanile congiunto. A parlarne è il presidente del Trivignano, Matteo Menarbin: “Abbiamo raggiunto un importante accordo con il Gonars per garantire il meglio ai nostri ragazzi. Ciascuna squadra scenderà in campo con il proprio nome, ma abbiamo creato un settore giovanile comune composto da 220 tesserati. Al Trivignano avremo squadre dai primi calci agli Allievi, e schiereremo una formazione Giovanissimi Regionali; anche al Gonars si partirà dai primi calci e si arriverà agli Allievi, con l’aggiunta della formazione Juniores Regionali”.
serie A confermano così di tenere in grandissima considerazione i ragazzi del vivaio neroverde. Desideroso di mettersi in gioco e crescere in una realtà così importante, il giocatore ha ringraziato «il presidente Lovisa, i preparatori dei portieri, gli allenatori e il Pordenone Calcio per la grande opportunità». Non è da meno l’estrema Destra Tagliamento, dove si sono incontrate le due realtà sacilesi Liventina e San Odorico con l’obiettivo di dar vita ad una squadra Juniores Provinciale. Il settore, riservato ai ragazzi di età compresa tra i 16 e i 18 anni, manca infatti a Sacile da tempo. Un problema per i giovani che, una volta terminata l’esperienza negli Allievi (destinata agli under 16), sono costretti a trasferirsi in altre città. Pertanto le due formazioni stanno sondando il terreno per verificare se ci sono le condizioni per rendere concreto l’obiettivo dalla prossima stagione. E a proposito di campo, il sintetico dell’impianto Sfriso, recentemente allestito, è pronto ad ospitare la nuova formazione.
CAMPIONATO CARNICOCALCIO
QUINDICESIMA DI CAMPIONATO Otto vittorie consecutive per la capolista che batte anche il Campagnola, mantenendo le cinque lunghezze di vantaggio sul Cavazzo ,il quale ha fatto sul il big match col Cedarchis rifilando ai giallorossi un sonoro 4-0
S
ono otto le vittorie di file del Real, che si mantiene saldamente in vetta alla Prima Categoria, respingendo gli assalti di Cavazzo e Villa. I bianco-rossi hanno vinto abbastanza agevolmente per 3-1 contro in Campagnola (che ha segnato il gol della bandiera solo negli ultimi minuti) mantenendo così 5 punti di vantaggio sul Cavazzo, vincitore per 4-0 contro il Cedarchis. Goleada anche per il Villa che, nell’anticipo di venerdì, batte con un secco 5-0 il fanalino di coda Paluzza, con una tripletta del solito Daniele Iob. Quarta posizione per l’Ovarese, che passa anche in casa della Val Del Lago per 3-1 e riesce così a distanziare i Mobilieri. Per la squadra di Sutrio, infatti, arriva un’altra prestazione deludente, che si conclude con la sconfitta per 3-1 a favore del Verzegnis (doppietta del grande ex Paolo Di Lena). Con lo stesso punteggio Il Castello espugna il campo dell’Arta Terme, e ora per i termali il match di mercoledì contro la Val del Lago può diventare un’importante crocevia della stagione. Infine un gol di Fachin consente al Fus-Ca di battere la Folgore, scavalcando proprio i rivali nella corsa alla salvezza. SECONDA CATEGORIA - Inevitabile successo dell’Audax nel testa-coda contro La Delizia: la formazione di Priuso si era portata in vantaggio dopo pochi minuti con Fachin, ma poi ha dovuto subire la rabbiosa reazione della capolista, andata in gol per ben 8 volte con tripletta di Sala e doppietta di Coradazzi. Convincente anche la prova dell’inseguitrice San Pietro, che va
Una fase di Viola – Timaucleulis di Terza categoria
IL REAL è UN RULLO, MA IL CAVAZZO TIENE
a vincere per 5-2 sul campo della Velox: protagonista assoluto del match Jeremy Pomerè, autore di una tripletta. Occasione sprecata invece per il Tarvisio che, in casa del Bordano, va in vantaggio con Alessio Felaco, ma poi spreca molte occasioni e si fa raggiungere all’ultimo minuto da Ermacora, per un pareggio che sa tanto di beffa per la squadra di mister Princi. Anche l’incontro tra Pontebbana e Nuova Osoppo si decide nei minuti finali con il rigore di Paganin che fissa il punteggio sull’1-1. La sorpresa della giornata arriva da Enemonzo, dove l’Edera si fa battere in casa dall’Ardita: 2-1 il punteggio finale per i canarini e rete decisiva segnata, ancora una volta, da Daniele Romanin. Per l’Ardita ora la zona salvezza si trova solo a 4 punti perché l’Amaro è stata sonoramente sconfitto per 5-0 dal Trasaghis. Inoltre domani sera si giocherà (a Ravascletto) proprio il match Ardita-Amaro e in palio ci sono 3 punti che potrebbero incidere molto sull’ultima parte di stagione di entrambe le squadre. TERZA CATEGORIA - Con la capolista Cercivento a riposo la gara più importante era quella di Timau, dove i padroni di casa sono stati sconfitti per 3-0 dal Ravascletto dell’ex mister Bellina. Per i biancoverdi, dopo due sconfitte di fil,a arriva una vittoria meritata e im-
portate sia per il morale sia per la classifica, in quanto consente il sorpasso ai danni dell’Ancora, sconfitta per 2-1 nel derby contro il Comeglians grazie alla doppietta di De Toni. Ado Agostinis e Costantino Scarsini consentono all’Illegiana di superare per 2-0 il Sappada, e così la squadra di Colosetti si insedia in solitaria al quarto posto e a un solo punto dalla zona promozione. Vittorie interne per 4-2 dell’Ampezzo contro la Viola e della Stella Azzurra contro la Moggese; mentre un gol di Collinassi nei minuti finali consente al Lauco di battere il Rigolato. (d.t.)
Classifica 2A CATEGORIA
Classifica 1A CATEGORIA
Classifica 3A CATEGORIA
Squadra REAL I.C. CAVAZZO VILLA OVARESE MOBILIERI CAMPAGNOLA VERZEGNIS IL CASTELLO FUS-CA CEDARCHIS VAL DEL LAGO ARTA TERME FOLGORE PALUZZA
P.ti 38 33 31 27 22 21 18 17 17 16 15 15 15 5
Squadra AUDAX SAN PIETRO TARVISIO TRASAGHIS NUOVA OSOPPO EDERA PONTEBBANA BORDANO VELOX AMARO VAL RESIA ARDITA LA DELIZIA
Squadra CERCIVENTO RAVASCLETTO ANCORA ILLEGIANA TIMAUCLEULIS LAUCO AMPEZZO STELLA AZZURRA MOGGESE SAPPADA VIOLA COMEGLIANS RIGOLATO
P.ti 39 31 28 27 25 22 20 19 18 13 10 9 0
P.ti 30 27 25 24 21 21 21 15 14 12 12 11 11
TremilaSport+ | 03 08 2016 | 15
CALCIOFOTOGALLEY CALCIOUDINESE
campionato carnico PRIMA CATEGORIA
CAVAZZO – CEDARCHIS
4-0
Foto:TREMILASPORT
31-07-2016
16 | 03 08 2016 | TremilaSport+
FOTOGALLEYCALCIO UDINESECALCIO
TremilaSport+ | 03 08 2016 | 17
CALCIOC5
IL MERCATO DEL FUTSAL
IL DG CRISCUOLO HA ASSICURATO AI SEGGIOLAI LE PRESTAZIONI DEL FORTE BRASILIANO
FLASH POSTICIPATO IL TERMINE PER LE ISCRIZIONI
SERIE C
Posticipata dalla FIGC regionale la data di scadenza per la presentazione della documentazione cartacea relativa all' iscrizione al campionato di serie C; il termine ultimo è stato fissato per il 10 agosto, mentre è rimasta immutata la data dell'8 agosto per l'Assemblea delle società per la programmazione dell'attività .
UDINE CITY E SAMSUNG TEAM FANNO FESTA
TORNE ESTIVIÂ
Si sono conclusi i due tornei di calcio a 5 organizzati dal TC Garden di Pasian di Prato: la manifestazione over40 ha visto la vittoria del Samsung Team che ha sconfitto per 4-3 i Vecchi Diavoli grazie allo scatenato Gigi Lanzilli (doppietta) con i Fast e Butter che si aggiudicano il terzo posto. Nel torneo open roboante successo per l'Udine City guidato da Titta Pittini che ha maramaldeggiato 7-1 in finale sui Martignocchi; nella finalina di consolazione a far festa sono i Ciciolotti, vincenti 9-6 sul Sensible Team.
SI RIVEDONO DAN E QUINELLATO
MERCATO
A volte ritornano e giocheranno contro la Bassa-Manzano in serie B: è il caso di Andrei Dan e Carlos Quinellato, indimenticati bomber ai tempi di Pordenone e New Team. Il primo, rumeno, classe '89, si accorda col Vicenza mentre il pivot italo-brasiliano reduce da tre campionati vinti di fila, ritorna dopo otto anni al Carrè Chiuppano, entrambe le formazioni verranno inserite nel girone della Bassa Manzano.
COLPO VIAPIANA PER MANZANO
C
ontinua la campagna di rafforzamento in vista della serie B della Bassa Manzano; il dg Giuseppe Criscuolo ufficializza l'ingaggio del brasiliano Daniel Viapiana, giocatore di grande esperienza, esordio per lui in A2 con la maglia del Pisa per poi passare a Marigliano, Gragnano ed infine stabilirsi a Monfalcone dove ha giocato con tutte e 3 le formazioni succedutesi nella città dei cantieri. Oltre a Viapiana arriva anche il rinnovo del serbo, con passaporto italiano, Mario Solaja, che nell'ultima stagione ha vestito i colori della Bassa Futsal Latisana, al quale si aggiungono le firme ufficiali di Andrea Patti e Luigi Zanuttini. Un ritorno dunque per il giovane duo reduce dall'esperienza in B con l'Adriatica; Patti, classe 94, è uno dei portieri piÚ affidabili del panorama regionale, esordio per lui in C col Manzano a 15 anni, poi il lancio nella New Team, società con la quale ha calcato i parquet prima della serie B e poi della serie A2; Zanuttini è invece un prodotto del vivaio manzanese che dopo un anno in B rientra alla base. Sta prendendo forma anche la formazione under21 gialloblÚ, con i rientri da Monfalcone di alcuni ta-
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lenti manzanesi reduci dall'under 21 nella cittĂ dei cantieri:Â parliamo di Marco Tollon, Andrea Cattarin, Maicol Raccic e David Duricic ai quali si aggiunge anche Marco Missana, in uscita dall'Union 91: per il tecnico Genna dunque le basi ci sono per un campionato under 21 di buon livello. In serie C regionale pochi colpi nelle ultime settimane, con il Lignano che non si ferma e ufficializza anche l'arrivo del portiere Calligaro dalla Bassa. Inizia a risvegliarsi dal torpore anche la Clark Udine: il patron Tirindelli rinnova completamente la rosa e punta sul trio Pintar, Kovacevic e Vodopivec in uscita dal Pentalcor Grado, mentre continua la trattativa serrata col centrale difensivo Zeneli ex Tavagnacco. La campagna di Tirindelli non si fermerĂ a questi nomi col patron udinese che garantisce l'ingaggio di due sloveni di spessore entro la prima settimana di agosto. Ancora novitĂ di mercato stavolta dal fronte Torriana, dove il ds Cussigh comincia a mettere vicino qualche tassello, assicurandosi le prestazioni di Torossi ex Manzano e Zentilin ex Adriatica, mentre sono tutti da scoprire i nomi che comporranno la rosa della Adriatica, targata Marco Casarsa.
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FEMMINILECALCIO ALLENATRICE Francesca Ruzic, anima del club triestino, sarà nella prossima stagione allenatrice della prima squadra in serie C
TUTTE INSIEME APPASSIONATAMENTE Francesca Ruzic, allenatrice della formazione maggiore del S.Marco, analizza i vantaggi del lavoro di squadra fra la società triestina e quella isontina
U
n’affiliazione cercata da molto tempo, un primo ma deciso passo verso uno modo di lavorare professionistico oltre che professionale. Francesca Ruzic è una delle (poche) persone che ha sempre avuto a cuore il calcio femminile, una che ne ha vissuto in prima persona i momenti positivi e che cerca
a cuore: "L’affiliazione tra Polisportiva San Marco e UFI, Unione Friuli Isontina, ha come obiettivo proprio quello di curare ogni dettaglio della preparazione dei giovani e farli lavorare in strutture adeguate, seguiti da personale valido. La mia idea di calcio si è sempre basata su tre capisaldi fondamentali: cultura, rispetto e gioco. La squadra di calcio,
"La sinergia fra San Marco e Ufi ha come obiettivo quello di curare nel dettaglio la preparazione dei giovani e farli lavorare in strutture idonee"
ora in tutti i modo di riportarlo in auge. ≪"Sono stata calciatrice per trent’anni ricorda la Ruzic -. e ho sempre avuto la fortuna di trovare società organizzate e preparate, anche se stiamo sempre parlando di movimenti dilettantistici, quindi con tutti i imiti del caso. Sono anni ormai che il calcio sta attraversando un momento complicato, fermo restando che il movimento femminile non ha mai attecchito veramente, e noto che anche nel maschile ci sono difficoltà sempre crescenti. Molte società fanno “tutto in famiglia”, con buona volontà, certo, ma non riuscendo a garantire personale qualificato che segua in maniera puntuale i giovani calciatori, cosa che io ritengo imprescindibile almeno a livello giovanile". Da qui alla società che le sta
dagli accompagnatori fino al presidente, passando ovviamente per gli allenatori, deve ricoprire un ruolo educativo molto forte, affiancando famiglia e scuola, facendo sì dello sport ma partendo da basi morali molto forti. Non si tratta solo di valorizzare le doti tecniche dei ragazzi ma aiutare a formare i cittadini di domani. Da qui l’esigenza di impostare uno staff numeroso e qualificato, che lavori secondo questi criteri e che soprattutto sposi in toto questo pensiero". Il prossimo anno ci sarà quindi un direttore tecnico, una figura con un’esperienza ventennale che organizzerà il lavoro e coordinerà tutti i
settori societari, anticipa la Ruzic: "Un mental coach, Simone Teso, che curerà la parte psico-emotiva degli atleti, un responsabile tattico e uno per la parte tecnica, che ho individuato nella figura di Piera Maglio, che curerà tutta la parte di tecnica analitica. Come si può vedere avremo uno staff nutrito, eterogeneo e valido per riuscire a curare a dovere ogni aspetto». E tu che ruolo ricoprirai il questo San Marco 2.0? «Io sarò l’allenatrice della prima squadra femminile. Sono riuscita a trovare un direttore tecnico che ragiona come la sottoscritta, che riesca a darmi le garanzie che cercavo e che mi dia la possibilità di dedicarmi anima e corpo alla parte sportiva lasciando a lui i compiti prettamente organizzativi. Ammetto che la mia prima scelta per il ruolo di allenatrice era Piera Maglio, atleta che incarna il valore più genuino che lo sport possiede, ossia la cultura del lavoro e del sacrificio: grazie a queste doti ha raggiunto la nazionale ed è stata una delle giocatrici italiane più importanti. Purtroppo però il lavoro non le permetteva di garantire continuità e impegno assiduo e così sarà la responsabile tecnica. Il settore giovanile verrà curato dall'UFI, società pura che ha voluto specializzarsi nel crescere i giovani calciatori. La speranza è riuscire a dare un futuro concreto al calcio femminile e mandare un messaggio forte all’esterno: quello che il calcio femminile è uno sport. Complicato, ostacolato, quello che volete, ma pur sempre un gran bello sport». Valeria Degano
TremilaSport+ | 03 08 2016 | 19
CALCIOUDINESE IL COMMENTO
Danilo, adesso riconquistaci!
La società lo impone come capitano contro gli umori della Curva. Serve un gesto sincero del brasiliano per seppellire il passato e ripartire bene di IDO CIBISCHINO
T
utti lo davano al capolinea. Dopo quattro stagioni (arrivò nell'estate del 2011 dal Palmeiras), 176 partite di campionato con sei gol, sopratutto davanti all'evidenza di un logorio psicologico e di rapporti riflesso anche in una sorta di sbandamento tecnico, sembrava che le strade di Danilo Larangeira e dell'Udinese si dovessero dividere. Sembrava, anzi c'era quasi la certezza di un distacco annunciato da due episodi non banali: il duro confronto con i curvaioli (il dito minaccioso sventolato contro i tifosi) al termine dell'ennesima
“
Restano quasi tutti i protagonisti di una difesa colabrodo (60 gol incassati nell'ultima stagione), ma diversi volti nuovi (Angella, Samir...) bussano per una maglia
permanenza a Udine fu blindata dai dolci voleri della signora Ilenia, cherchez la femme: a convincere Danilo a non cercare nuove avventure potrebbe essere stata proprio la moglie Cristine. Un giovane senza legami, se decide di andare, non lo tieni in una città come Udine. Diverso il discorso per il professionista maturo, sposato e con prole (Danilo ha due figli: Lucas e Giulia), che deve fare i conti con la responsabilità, obbligato quindi a valutare non soltanto il tornaconto personale ma il bene della famiglia. E le donne, in questi casi, prediligono la stabilità, la qualità
una iniziativa personale: chessò, per esempio dopo una bella azione o un gol correre verso la curva, baciare la maglia, lanciarla verso i nordisti. Un atto che scaldi i cuori e bruci ogni residuo di passato. E bisogna cambiare registro, come dicevo, anche sul fronte del rendimento. Non sarà tutta colpa del regista difensivo, però le responsabilità sono innegabili se una squadra passa in tre stagioni da 45 reti incassate alle 60 dello scorso campionato. Tranne Domizzi e Piris (era il più tosto e versatile tra quelli dietro, non mi è parsa una grande idea rinunciarvi), Bepo
Da sinistra, Danilo (modesta la sua ultima stagione) e Angella di ritorno dall'Inghilterra. Nella pagina di fronte, l'argentino Rodrigo De Paul che ha ereditato la maglia n. 10 di Di Natale
partitaccia persa 1-2 con la Roma che costò la panchina a Colantuono alla decima di ritorno del 13 marzo; e la presa di distanze netta, con il precipitoso ritorno negli spogliatoi al triplice fischio di Mazzoleni, dalla festa-congedo di Di Natale che si stava faticosamente materializzando dopo l'ultima di campionato e l'ennesima figuraccia interna contro il Carpi. Che cosa c'è da festeggiare? Cosa c'entro io con questo festival dell'ipocrisia? sembrò voler dire il difensore brasiliano mentre non concedeva al pubblico e ai compagni neppure un cenno di saluto. Crisi conclamata, dunque, e ine-
20 | 03 08 2016 | TremilaSport+
vitabile tirar di somme: Danilo ha chiuso con l'Udinese. E sembrava che qualcuno, nonostante i 32 anni e il modesto rendimento stagionale, fosse disposto ad accoglierlo a braccia aperte, se è vero che spuntarono i nomi di Fiorentina e addirittura Milan. Cosa poi sia successo non si sa e così si balza all'ufficialità, espressa dal ds Bonato: Danilo non si muoverà e anzi, checchè ne pensino i nordisti, sarà lui a ereditare la fascia di capitano da Di Natale. Nel mezzo ci può stare di tutto, da una trattativa rimasta a metà a un ritocco dell'ingaggio. Ma proprio come nel caso di Totò, la cui
della vita, i riferimenti consolidati di abitudini e servizi per i pargoli anzitutto. Bene, allora? Beh, non mi sembra il massimo cominciare la stagione con un capitano non gradito. Oltre il volere e le rassicurazioni della società (“Danilo ci tiene all'Udinese, è uno dei più motivati”) qui ci vorrebbe altro, un gesto dello stesso giocatore per azzerare il pregresso, posto che le scuse fatte a suo tempo non hanno sortito grandi effetti. E allora suggerisco a Danilo, oltre che di tornare sui livelli dei tempi migliori, di vincere il naturale riserbo, o il risentimento se c'è, e di allungare la mano con
Iachini ha ereditato tutti i “vecchi” senza sapere se erano stati preda di una stagione sbagliata a livello personale, oppure vittime di una mediana cartavelinacea, o se trattavasi di autentica banda del buco. Dilemma risolto per via indiretta dalla società, con un'infornata di volti nuovi deputati a smascherare la vera consistenza dei veterani. Per dire: Angella (graditissimo ritorno: piace il suo spirito piratesco) e Samir sarebbero titolari in molte squadre di A, così come un allenatore non “conservativo” non avrebbe remore a gettare nella mischia ragazzi come Serafin o Coppolaro.
UDINESECALCIO
A de PAUL IL 10 di totò
A Iachini, che ha visto il suo lavoro premiato con una progressiva impermeabilità difensiva nelle amichevoli succedutesi in Austria, la sentenza su una generazione che i numeri delle ultime stagioni avrebbero bocciato. L'analisi tuttavia, oltre gli errori individuali, non potrà cristallizzarsi sulla sola terza linea perchè è l'equilibrio generale a determinare anche la solidità del pacchetto arretrato. Oggi non abbiamo più gli Asamoah, gli Allan o il Pinzi dei bei tempi, giocatori che tenevano su tre cantoni in mezzo, per cui il lavoro va distribuito sulla base di due presupposti: mentalità al sacrificio e all'aiuto reciproco, e disposizione tattica. Da quanto si è visto finora non mancano né
Ricordo di Zampa
Mandi Pieri, caro vecchio guerriero
l'una né l'altra: baricentro alto, pressione già sui primi appoggi avversari, ripiegamento generale a protezione, movimenti memorizzati per contrattacchi fulminei con più uomini. La mano del tecnico è evidente anche nei ritmi, oltre che nelle combinazioni a catena e nella ricerca della profondità. In questo modo sembrano recuperati giocatori dati per persi, tipo Kone, Edenilson, lo stesso Hallfredsson, a proposito del quale ci permettiamo un suggerimento a Iachini: insista nel proporlo da metodista, da vertice basso di centrocampo. Solo lì, più che impiegato da mezzala pura, può avere un futuro in questo gruppo, a patto che sciolga i freddi muscoli islandesi forzandoli a una superiore reattività.
E così anche il vecchio caro Pieri, Pietro Zampa da Plaino, ci ha lasciati. A 70 anni, portato via da un male troppo grave e troppo forte per essere ricacciato indietro come i tanti attaccanti che lui - stopper e libero dell'Udinese tutta friulana che negli anni Sessanta batteva i campi della serie C meritandosi comunque rispetto e affetto - aveva respinto dalla sua area. Non un campionissimo, ma per la sua gente un gigante e un immortale. Una bella figura di friulano, quella di Zampa, prima ancora che di sportivo, comunque notevole se pensiamo alle 328 presenze con la maglia dell'Udinese, tra il 1962 e il 1974; alla serie B tre volte sfiorata; al titolo Primavera conquistato nel giugno del 1964 nella doppia sfida all'Inter allenata da Beppino Meazza: vittoria per 2-1 a San Siro e un accorto 0-0 al ritorno. Un trionfo per i giovani che Gigi Comuzzi, il quale si meritò il Seminatore d'oro in quella stagione, schierò al Moretti nella seguente formazione: Galli, Cudicio, Vidoz; Montanari, Zampa, Gabriele; Bosdaves, Mantellato, Braida, Del Zotto, Zardo. (Di quel fantastico gruppo facevano parte anche Dolso, Di Zorz, Faidutti, Comand, Bon, Seculin e Tumiotto).
Ruspante, ricco di ardori e non privo di contenuti spettacolari e tecnici (pensiamo alle carriere di alcuni dei nostri giovani) il calcio di quegli anni, e Zampa lo ha incarnato con la forza del guerriero , con la schiettezza e la tenacia del ragazzo di paese, caratteristiche che ha sempre mantenuto anche fuori del campo con la stretta di mano vigorosa e una franchezza che non faceva sconti. Per dodici stagioni ha indossato la maglia bianconera e come numero di presenze, nella graduatoria di ogni tempo, con le sue 328 maglie si colloca al terzo posto dietro a Di Natale (385) e a Bertotto (336), come lui capitani storici. Nel 1974 andò a chiudere la carriera nel Pordenone. In seguito si è concesso qualche esperienza da allenatore tra i dilettanti, ma era lui per primo a riconoscere di non essere granche adatto al mondo “sofisticato” in cui il calcio si stava evolvendo. Vero e onesto sino in fondo. Alle tante attestazioni di cordoglio, di stima e di simpatia pervenute alla famiglia, uniamo anche le nostre nel ricordo di un personaggio che è impossibile non amare. (I.C.)
di Biancamaria Gonano di Biancamaria Gonano
Udinese club Faedis Il club è storico, risale addirittura agli anni '70, quando l'allora presidentessa Caterina Toffoletti, nel 1998, lo intitolò al grande regista della squadra di Zac: Udinese Club Faedis Johan Walem. Nel 2005, dopo un periodo di assenza, il sodalizio ripartì con più convinzione e alla festa Auc al Belvedere di Tricesimo nel maggio scorso ha ricevuto la targa del decimo anno di attività. Nel 2012 gli attuali presidenti, Simone Grando e David Bearzotti, amici sin dall'infanzia e con una grande passione per l'Udinese, sono stati inseriti all'interno del direttivo da Caterina: “Non avevamo idea di come si potesse gestire e amministrare un club- racconta Simone- , come organizzare le trasferte e curare i rapporti con
i vari tifosi amici. Inizialmente eravamo anche un po' passivi poi Caterina, presa dagli impegni di lavoro, ci ha messi davanti al fatto compiuto. Eravamo un po' scettici inizialmente, giovani e senza minima esperienza anche
se la voglia di fare c'era. Tuttora siamo l'unico club dove effettivamente ci consideriamo "i presidenti”. Due e sullo stesso gradino". Il 23 aprile 2013, giorno dell' "insediamento", abbiamo inaugurato la nuova sede, una
sala privata sopra il Bar Al Telefono di Faedis, dove ogni domenica guardiamo le partite. L'inizio è stato spumeggiante: da quando siamo diventati presidenti, 3 trasferte organizzate e 7 vittorie consecutive che ci hanno riportato in Europa. Il nostro arrivo ha portato quella sferzata che serviva e tante iniziative nuove. Anche il vecchio direttivo ci ha aiutato ed ora abbiamo quasi cento tesserati”. Recentemente Faedis è stato il vincitore del quiz di Udinese TV: "L'edizione di quest'anno in un auditorium pieno ci ha portati alla vittoria, con in premio un viaggio a Ibiza. Il nostro obiettivo è ora organizzare nel prossimo campionato tre o quattro trasferte, partendo da Roma, la prima fuori casa".
TremilaSport+ | 03 08 2016 | 21
SIDICEVA...
si diceva...
SERGIO TAVCAR
VOCE MITICA DEL BASKET
Molte memorie sportive del giornalista di TeleCapodistra affidate ad un libro del 2010
N
egli anni (fino alla fine dei ’70) in cui la Rai monopolizzava l’emittenza nazionale e il basket lo si vedeva con il contagocce, la voce di Sergio Tavcar era un mito per i cestofili, che su TeleCapodistria potevano bearsi, soprattutto il sabato
pomeriggio, di pallacanestro jugoslava e internazionale con il commento personalizzato del telecronista di Opicina. Quello
22 | 03 08 2016 | TremilaSport+
che nel 2010 ha affidato molte sue memorie al libro “La Jugoslavia, il basket e un telecronista”, in cui, come si specifica nel sottotitolo, viene raccontata la storia della pallacanestro jugoslava dalla “voce” di TeleCapodistria. Considerato talora un giornalista controcorrente per le sue posizioni nette, Tavcar, nato a Trieste il 26 gennaio 1950, lavora come telecronista sportivo nell’emittente slovena dal 1971. Specializzato in basket, ha evidenziato nel tempo la sua competenza anche in altri ambiti come nuoto e tennis, contraddistinguendo le sue telecronache e i suoi servizi appunto con uno stile incisivo che rifiuta i buonismi e i luoghi comuni e che racconta semplicemente le cose per quello che sono e per come avvengono. E riguardo alla pallacanestro è ben noto uno dei suoi aforismi: “Il basket è uno sport logico per gente intelligente: se non ci arrivi, lascia perdere!”. PERSONAGGI UNICI Così nel suo libro s’incontrano personaggi “storici” del basket internazionale, a cominciare da Cosic, che il giornalista intervistò in occasione del suo
primo servizio, nel 1971, quando a Umago il faccendiere Jim Mc Gregor, che portava in Italia squadre formate da giocatori americani che poi tentava di piazzare nel Bel Paese, fece partecipare i suoi ad un torneo in cui evoluiva anche la fortissima nazionale jugoslava di allora. “Prima della partita fra americani e jugoslavi – scrive Tavcar – il mio capo di allora mi battè un colpo sulla spalla. Mi voltai e vidi davanti a me Kresimir Cosic, che il capo era riuscito a prendere al volo per un’intervista. Potete immaginare il coccolone che mi prese e veramente non so come l’emozione che vivevo non m’impedì di portare a termine l’intervista che vivevo come in un sogno”. Dopo quell’incredibile esordio giornalistico, il cammino professionale di Tavcar fu naturalmente costellato di incontri prestigiosi e di eventi altrettanto rutilanti, e scorrendo le pagine dei suoi ricordi i nomi e le date si accavallano a ritmo serrato, sorretti da una memoria elefantiaca che permette al giornalista di riportare anche notiziole curiose e aneddoti simpatici mai letti su alcun foglio né riportati da emittenti.
“
Il basket è sport logico per gente intelligente: se non ci arrivi, lascia perdere...
DOTI NATURALI La particolarità del personaggio-Tavcar sta anche in questo, oltrechè dalla semplicità personale e dalla disponibilità con cui si rapporta con chiunque. E dalla sua sta anche il dono di madre natura di una voce inconfondibile, marchiata dall’accento triestinsloveno, che lo rende popolare ovunque nel mondo dello sport. Un episodio personale ne è al proposito testimone: nel 1982 chi scrive, al tempo redattore del periodico-cult Friulisport, organizzò al Benedetti di Udine un incontro amichevole fra le rappresentative junior del Friuli Venezia Giulia, guidata da Luigi Colosetti, e della Slovenia, invitando a leggere al microfono le formazioni appunto Sergio Tavcar: al primo nome, scandito da una voce e da un accento particolarissimi, il folto pubblico del palazzetto esplose in un boato di approvazione, cui fece seguito un lungo applauso. E lui, con la consueta semplicità, commentò solo: “Eh, la popolarità…”. Semplicità che è propria dei grandi, quelli di cui purtroppo attualmente sempre di meno si trova traccia nel giornalismo d’oggi, fatto molto spesso più di grida che di contenuti. (e.f.)
SIDICEVA...
Sera di fascino esotico
In Corte Smeralda la prima, frizzante edizione di Miss Morenita E'andato alla statuaria bellezza esotica dell'italo-senegalese Samira (a destra) il titolo di Miss Morenita nella serata organizzata in Corte Smeralda, a Udine, da Milena Cuero (a destra, in rosa) e Gigi Armano, titolari del Morenita bar (nelle foto di Silvano Zandonella alcuni momenti della manifestazione). Anche la nostra testata, nell'occasione, era presente, con il direttore Edi Fabris componente della giuria (della quale faceva parte anche l'attore televisivo Raffaello Balzo) e a premiare con la fascia di Miss Tremilasport la giovane, affascinante studentessa Elena Beltrame (prima foto in basso a sinistra).
TremilaSport+ | 03 08 2016 | 23
NONSOLOSPORT
CULTURA
Novità su mostre, spettacoli, eventi, personaggi del panorama culturale
CONCERTI
DAUGHTER, INQUIETUDINE IN MUSICA
S
e una storica etichetta discografica indipendente come la 4AD ti nota solo dopo aver mosso i primi passi come musicista, la strada che tu e il tuo gruppo state intraprendendo è certamente quella giusta. Elena Tonra, Igor Haefeli e Remi Aguilella si conoscono nel 2010 e insieme fondano i Daughter. Dopo un paio di ep passati senza troppo stupore un po’ in sordina, nel 2013 è la volta di “If you leave”, album che li fa conoscere al di fuori della loro natia Gran Bretagna e con cui il trio demarca il suo stile musicale. Accolto molto favorevolmente dagli amanti di un certo pop alternativo, dimesso e sognante, ma in generale dalla critica più attenta ed esperta, il disco è trainato da alcuni pezzi forti come “Smother” e “Youth”. Una voce eterea, accompagnata da due chitarre gelide e delicate e da percussioni che scalpitano, ma in sottofondo, senza prendere il sopravvento. Inizialmente considerato cantautorato folk da cameretta, la loro musica segue invece la scia del post-rock, facendo proprie le lezioni di diversi maestri, che di questo genere sono stati gli iniziatori nel corso degli anni ’80 e ’90. Nel gennaio di quest’anno è stata quindi la volta di “Not to disappear”, altro bellissimo esempio della loro poetica chiaroscurale, densa e profonda, che narra di inquietudini, di ragionati sguardi introspettivi. Forti di questo secondo, fresco successo, i Daughter sono giunti e per la loro terza data italiana prenderanno parte all’undicesima edizione del Sexto Unplugged, la rassegna musicale di Sesto al Reghena che quest’anno ha visto salire sul palco anche i Lumineers. La band capitanata dalla carismatica cantante e chitarrista Elena Tonra si esibirà martedì 9 agosto, nella piazza principale del borgo in provincia di Pordenone. I biglietti sono ancora disponibili sul circuito Vivaticket, Ticketone, Bookingshow al prezzo di 20€. Massimo Gaudino
L’ANGOLO DELLA
LETTURA
PRIORE CUTONILLI
I SEGRETI DI BOLOGNA CHIARELETTERE
La strage di Bologna causò 85 morti e 200 feriti e nonostante la condanna definitiva dei tre autori, continua a essere avvolta nel mistero. Dopo interminabili indagini giudiziarie e rinnovate ipotesi storiografiche, gli autori di questo libro, esaminando i materiali delle commissioni Moro, P2, Stragi, Mitrokhin, gli atti dei processi e degli archivi dell’Est, e documenti “riservatissimi” mai resi pubblici (presenti nell’appendice del testo), hanno tracciato una linea interpretativa sinora inedita, restituendo quel tragico evento a una più ampia cornice storica e geopolitica, senza la quale è impossibile arrivare alla verità.
WILKIE COLLINS
LA PIETRA DI LUNA FAZI
La pietra di Luna, prezioso e antico diamante giallo originario dell’India, dopo una serie di avventurose vicissitudini sopportate nel corso dei secoli, giunge in Inghilterra e viene donata a una giovane nobildonna di nome Rachel Verinder nel giorno del suo diciottesimo compleanno. Il gioiello, di valore inestimabile, scompare in circostanze misteriose quella notte stessa e un famoso investigatore, il sergente Cuff, viene incaricato di ritrovarlo. L’indagine, per quanto accurata, non porta ad alcun risultato e causa, anzi, sgomento e confusione sia tra i membri della famiglia Verinder che nella servitù
LINDA CASTILLO
IL SUO ULTIMO RESPIRO TIMECRIME
Il sole sta tramontando su Painters Mill, un padre amish sta tornando a casa con i suoi tre figli, guida il calesse, e tutti insieme intonano una vecchia filastrocca. Poi, all’improvviso, il rombo violento di un motore. Un’auto che sembra sbucata dal nulla sfreccia a tutta velocità verso di loro. Quando il commissario Kate Burkholder giunge sul luogo per i primi accertamenti, appare subito chiaro che non si tratta di un incidente stradale come altri, l’impatto non è stato colposo. Alla guida dell’auto non c’era un pirata della strada ubriaco, ma un killer a sangue freddo, e forse va stanato proprio tra gli abitanti di Painters Mill.
24 | 03 08 2016 | TremilaSport+
SCOTT MCEWEN
FIONA BARTON
MONDADORI
EINAUDI
TARGET AMERICA Non è propriamente uno scherzo da ragazzi costruire un tunnel fra lo Stato di Chihuahua, in Messico, e il Nuovo Messico, negli Stati Uniti. Soprattutto se il passaggio corre trenta metri sottoterra, misura più di 900 metri, con luci a incandescenza, condotti di ventilazione, pompe per drenare all’esterno le eventuali acque freatiche ed è costato undici morti nel corso dei lavori, durati cinque mesi. Non è neppure uno scherzo tenerlo nascosto, pur corrompendo centinaia di poliziotti. Ma se da quel tunnel, anziché contrabbandare 500 tonnellate di marijuana all’anno, si fa passare un ordigno nucleare RA-115 con potenza di due kiloton allora la faccenda si fa estremamente seria…
LA VEDOVA
Lo hanno visto tutti, il mostro, sbattuto sulle pagine dei giornali e accusato di un delitto raccapricciante. Ma lei, la donna che gli dà il braccio in tribunale, sempre al suo fianco per tutta la vita, la moglie apparentemente mite e insulsa che non lo ha mai abbandonato pur conoscendo le atrocità che ha commesso, possibile che non si fosse mai accorta di nulla? Adesso Glen Taylor è morto, e il caso di cui è stato protagonista, la scomparsa di una bambina di tre anni, è rimasto senza soluzione. Tutti dicono che sia stato lui a farla sparire, e adesso è data per introvabile. Forse rimane in vita una sola persona che può aiutare tutti a risolvere il caso: Jean, la moglie, la vedova.
Vota la star di Tremila È
UDINESECALCIO
una vetrina di bellezze doc, quella che vi proponiamo, invitandovi a votare quella che a settembre verrà proclamata la più bella delle modelle proposte quest'anno da Tremilasport, con un premio...prezioso riservato alla vincitrice. Quindici le ragazze che hanno ottenuto negli ultimi mesi il maggior numero di "mi piace", con il diritto di partecipare così alla selezione finale e che nelle foto a lato vi ripresentiamo, senza un ordine particolare, dall'alto e da sinistra. Le avete ammirate negli ampi servizi proposti periodicamente dal nostro giornale e nelle pagine seguenti potrete rivederle in versione più intrigante, quella che ha suscitato il vostro maggiore apprezzamento. Dall'alto e da sinistra ecco Marta Triscari, Marina Rizzi, Giulia Elegante, Cinzia Solazzo, Francesca Vida, Giulia Stefanutti, Chiara Silvestri, Genni Martin, Melissa Martinez, Valentine Bones, Giulia Spadaccio, Alessandra Giubilato, Sarah Altobello, Jessica Collaviti e Stella Callegher. Al gusto e alla simpatia dei nostroi lettori il giudizio definitivo.
ECCO COME VOTARE Cliccate sul link qui sotto e votate la vostra preferita. Le votazioni sono aperte fino a domenica 11 settembre 2016, ed è possibile votare una volta al giorno. Nel numero di Tremila Sport Magazine del 14 settembre la più votata sarà proclamata “Bella delle Belle di Tremila Sport” http://www.tremilasport. com/rubriche/vota-labella-delle-belle-di-tremilasport-2/
TremilaSport+ | 03 08 2016 | 25
Vota la piĂš bella
marina rizzi
cinzia solazzo FRANCESCA VIDA
melissa martinez 26 | 03 08 2016 | TremilaSport+
Vota la piĂš bella giulia stefanutti
chiara silvestri
giulia elegante TremilaSport+ | 03 08 2016 | 27
Vota la piĂš le belle dibella TremilaSport
GENNI MARTIN
stella callegher 28 | 03 08 2016 | TremilaSport+
valentine bones
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sarah altobello alessandra gubilato
jessica collaviti TremilaSport+ | 03 08 2016 | 29
BASKET
PROTAGONISTA La play muggesana Giulia Ianezic (a sinistra nella foto), trascinatrice azzurra
di EDI FABRIS
STRETTE A COORTE PER IL MIGLIOR RISULTATO
Inizia sabato a Udine il campionato Europeo Under 16 femminile, con le azzurrine di Giovanni Lucchesi senza un obiettivo prefissato
I
l count down è iniziato e il campionato Europeo Under 16 femminile, in programma a Udine (al Benedetti e al PalaCus) dal 6 al 14 agosto, è alle porte. Venerdì 5 alle 18 in piazza Libertà gran parata delle nazionali partecipanti e il giorno dopo il via, con le azzurrine all’esordio nel girone B contro la Russia. Secondo incontro il giorno successivo con la Turchia e terzo e ultimo del girone eliminatorio il 9 con la Lituania, poi augurabilmente la fase finale. IL TECNICO Non sprizza gioia il tecnico azzurro, Giovanni Lucchesi, pure se la sua analisi è comunque permeata di velato ottimismo: “Questo non è l’organico più forte degli ultimi anni ma ha la prerogativa di essere molto coeso – considera il selezionatore - . Vale a dire che per batterci le nostre avversarie dovranno dare più del cento per cento che metteranno in campo le mie ragazze, che sull’onda dell’inno italiano si “stringeranno a
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coorte” in ogni gara. Il mio lavoro su questo gruppo è stato incentrato anche sulla trasmissione di determinati valori e ho spinto le ragazze a sentirsi atlete. Un lavoro necessario soprattutto perché in Italia, a differenza di altri Paesi, lo sport femminile è considerato in sottordine rispetto a quello maschile ed è quindi importante che le giocatrici abbiano la giusta autostima quando scendono in campo”. E poi una considerazione in generale sulle possibilità della sua squadra: “Il tabellone non
“
Non è il gruppo più forte degli ultimi anni ma è molto coeso
è certo stato benevolo nei nostri confronti, anche in considerazione dei successivi incroci in caso di passaggio del turno, ma tant’è”. LE REGIONALI Tre sono le giovani atlete del Friuli Venezia Giulia che fanno parte della squadra azzurra, l’udinese Claudia Zanelli e le muggesane Alice Gregori e Giulia Ianezic. La prima, classe 2000, 1,84, è ala del Cussignacco, le seconde fanno parte dell’Interclub Muggia, con la Ianezic, play, ad aver già partecipato ad una manifestazione importante come il recente Mondiale Under 17, dove l’Italia ha conquistato l’argento a Saragozza, perdendo in finale con l’Australia. CONSIDERAZIONI Dopo aver ospitato negli ultimi anni varie finali giovanili nazionali, il Friuli ospita quest’anno la sua terza consecutiva manifestazione internazionale. Deus ex machina organizzativo è Davide Micalich, che è pure ds dell’Apu Gsa neopromossa in A2, che anticipa un Mondiale giovanile il
prossimo anno, mentre il presidente provinciale udinese della Fip, Claudio Bardini considera: “Questa ennesima manifestazione internazionale arricchisce il palmarès del basket friulano e costituisce ciliegina di una torta che ha visto quest’anno la promozione in A2 delle rappresentanti di vertice della pallacanestro udinese maschile e femminile”. Il presidente del Coni regionale, Giorgio Brandolin, dal canto proprio evidenzia l’importanza dello sport femminile: “Più di metà degli atleti olimpionici azzurri sono donne e non poche della nostra Regione: il Friuli Venezia Giulia si rivela molto attento all’attività femminile e questo Europeo del basket ne è l’ennesima dimostrazione”. E poi il presidente del Consiglio regionale, Franco Iacop: “Siamo una Regione ad alta vocazione sportiva e organizzativa, con grande importanza del volontariato. E questo ulteriore evento internazionale conferisce un’enorme visibilità al Friuli Venezia Giulia in ogni senso”.
BASKET C GOLD
ARDITA ADIOS,
PUBBLICAZIONI
SI RIPARTE DAI GIOVANI
L'Ardita del presidente Diego Falzari (nel tondo) riparte dai giovani
F
ine stagione è il momento dei bilanci e come purtroppo consuetudine da diversi anni a questa parte i risultati conseguiti sul campo nei vari campionati vengono poi sfigurati dagli esiti dei conti economici contabili e finanziari delle varie società. A pagare dazio alla spietata legge della partita doppia tra le regionali impegnate nella C Gold quest’anno è stato il turno di Tarcento e Gorizia che, raggiunte le semifinali dei play-off sul parquet, sono state costrette dalle esigue risorse finanziarie a disposizione e dai crescenti costi di gestione ad alzare bandiera bianca e a salutare la categoria. Particolarmente dolorosa la vicenda dell’Ardita Gorizia, società di grandi tradizioni e attiva su una piazza storica per la pallacanestro non solo regionale e che per la prossima stagione non sarà in grado di ripartire neppure dalla serie D, avendo scelto di iscriversi solamente alle categorie giovanili. “La decisione ancorché molto sofferta è stata pressoché obbligata – puntualizza il presidente Diego Falzari con un velo di amarezza – : quando mancano le risorse, la tradizione certo non paga costi di gestione e stipendi!” Il tessuto cittadino e le Istituzioni non hanno potuto proprio nulla per evitare questo epilogo? “Premesso che non ritengo ruolo delle Istituzioni garantire l’esistenza di una squadra sportiva, nello specifico riconosco agli Enti territoriali di Gorizia di averci sostenuto nel limite del possibile. Il problema a mio avviso è un altro: Gorizia e la sua provincia stanno subendo gli effetti di una crisi economica che nel proprio territorio si è dimostrata particolarmente lunga, profonda e con radici lontane". E poi, prosegue nell’analisi Falzari, il tessuto imprenditoriale si è ridotto drasticamente: "Trovare imprenditori disposti a sostenere nel medio periodo i costi di un campionato come quello di C, che tra l’altro
“
Gorizia ha grande tradizione ma è inutile guardare al passato garantisce scarsa visibilità in relazione all’investimento necessario, è al momento attuale onestamente assai complesso e improbabile. Il basket goriziano non fa che seguire l’andamento economico di Gorizia.” La rinuncia anche alla serie D è una scelta davvero drastica. Era proprio inevitabile? “Per tentare un rilancio abbiamo ritenuto una scelta più lungimirante quella di investire quel poco che rimane sul settore giovanile e coltivare al meglio l’Under 20, in modo da ripresentarci successivamente con una squadra seniores “fatta in casa” per iscriverci magari al campionato di Promozione potendo mantenere l’equilibrio finanziario. Una serie D il prossimo campionato rischiava di produrre solamente nuove perdite”. Come ha reagito l’ambiente sportivo goriziano? “Con sostanziale indifferenza e rassegnazione. Già la scorsa stagione, nonostante la squadra stesse disputando un campionato di vertice ben oltre le attese iniziali, il seguito era stato tiepido e ci ha fatto mancare anche qualche incasso che avrebbe fatto particolarmente comodo, vista la situazione generale. E’ vero, la piazza di Gorizia ha una grande tradizione, tanta serie A alle spalle e questo può a volte diventare un problema, se si continua a guardare il presente usando le lenti di un passato che non c’è più.” Giuseppe Passoni
IN E-BOOK I SOGNI E I CANESTRI DI DEGRASSI Ha converito anche in e-book - che è disponibile solo su Amazon Kindle a 2,99 euro - il proprio libro dedicato ad una parte della gloriosa storia del basket triestino, il giornalista Roberto Degrassi, caposervizio dello sport del quotidiano Il Piccolo. Una storia, la sua, scritta con la competenza e la passione di chi il basket ce l'ha nel sangue e nella mente e che ha titolato "Trieste sogni & canestri ". Un e-book come il cartaceo ma con tre capitoli nuovi andati ad arricchire un testo avvincente non solo per gli aficionados della palla a spicchi giuliana. Così Degrassi presenta per noi la sua opera, con la velata ironia che gli è propria e che rende personale ogni suo scritto: "Campioni stranieri e solenni bufale. Talenti italiani e promesse mai sbocciate. Proprietari in fuga e proprietari che vogliono vendere i diritti conquistati sul campo. E poi sogni. Tanti. Oltre 40 anni di basket a Trieste riletti attraverso le vicende della sua prima squadra. Una galleria di personaggi che hanno fatto la storia: il primo straniero Richard Montgomery, Gianfranco Pieri, Dado Lombardi, Rich Laurel, Alberto Tonut, Bogdan Tanjevic, Gregor Fucka, Dejan Bodiroga, Sandro De Pol, Conrad McRae, Ivo Maric, Cesare Pancotto. L'esibizione di Michael Jordan con la maglia Stefanel raccontata da chi ha avuto l'onore di giocarci a fianco. Aneddoti e curiosità - come l'avventura di Pablo Laso scritta da Renzo Cesari Semprini - per rivivere un'avventura che si rinnova con una squadra che oggi fa più che mai della triestinità un marchio di fabbrica".
TremilaSport+ | 03 08 2016 | 31
SPORT VARI pallavolo
PERSONAGGI
"Gli anni dei miei esordi in Friuli li ricordo molto duri, perchè dovevo far coesistere l'impegno scolastico con quello sportivo, con insegnanti non troppo tolleranti"
STELLA FRIULANA CHE
BRILLA SUL MARE
Chiara Negrini, da Campolonghetto ai vertici della pallavolo nazionale, nel prossimo campionato, a 37 anni, giocherà in A2 a Filottrano, nelle Marche, regione in cui vive
C
hiara Negrini rappresenta una delle stelle della pallavolo friulana che hanno fatto fortuna altrove. La trentasettenne schiacciatrice, più volte convocata in Nazionale, reduce da due campionati nell' Azzurra Volley San Casciano in A1, si racconta, rubata per un pò alle sue vacanze in Grecia, fra un tuffo e l’altro. Forte è, come racconta lei stessa, il suo legame con la nostra terra: “Non sono nata in Friuli, ma quando mi chiedono di dove sono rispondo sempre e con orgoglio: friu-
lana. Mio padre è di Campologhetto, un paesino vicino a Bagnaria Arsa, e ho vissuto lì gli anni dell'adolescenza. In Friuli ho frequentato le scuole superiori, studiando al Liceo scientifico di Cervignano: ricordo che furono degli anni duri, nonostante non avessi problemi di rendimento, perché spesso i professori si dimostravano poco disposti a sostenere gli studenti sportivi come me, che stavo cominciando ad avere un rapporto molto assiduo con la pallavolo". Una passione, il volley, che da semplice gioco divenne poi uno scopo
La mia rivincita? Su quelli che profetizzavano che come attaccante non avrei avuto fortuna
SCHIACCIATRICE Chiara Negrini è nata il 27 aprile 1979, è alta 1,83 e ha praticato anche danza classica e pattinaggio sul ghiaccio. Nazionale dal 1998 al 2005, nel suo palmarès figurano una Challenge Cup vinta nel 2008/2009 con Jesi e una Coppa Italia ottenuta nel 2010/2011 con Villa Cortese. Dopo gli ultimi due campionati a Firenze, la prossima stagione giocherà a Filottrano in A2.
OPINIONE "In Friuli purtroppo manca una serie A e solo a causa di motivi economici"
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primario della sua vita: "A nove anni, come gran parte delle bambine, ho cominciato a giocare guardando il mondo attravarso una rete di pallavolo. Poi sono entrata nella squadra di Bagnaria con Michele Minotto, il mio primo allenatore, che impostò un discorso serio e lì feci tutte le giovanili, l’Under 16 e, l’Under 18. Ci allenavamo tutti i giorni e a scuola avevamo due rientri settimanali: è stato molto impegnativo tenere alti i ritmi di studio e sport". RITORNI "Ogni volta che torno in Friuli provo la sensazione che ognuno di noi ha quando torna a casa, una semplice parola di quattro lettere che racchiude tantissimi significati: a Campolonghetto c’è la casa madre, il punto di riferimento cardinale, ci vivono i miei genitori e anche mio fratello a pochi chilometri. Non ho molto tempo libero d'inverno perché sempre impegnata nei campionati ma in primavera, appena posso, mi piace ritornare per una decina di giorni dove ritrovo gli amici storici che mi hanno vista crescere. Non faccio niente di particolare, mi godo i miei cari e la casa". E poi gli amici:. "Ho una grande amica fisioterapista che mi segue nel mio lavoro e che per me rappresenta un grande affetto. Anche la mia bambina di quattro anni è felice di stare nella casa dei nonni perché si trova in campagna dove ci sono delle cose che non è abituata a vedere da noi”. CARRIERA Chiara ha percorso le strade della pallavolo in tutta Italia fino a stabilirsi nelle Marche, nella suggestiva Sirolo, dove vive con il marito e la loro bimba. Una carriera itinerante, appagante ma che avrebbe potuto spalancarle le porte di una maggiore notorietà se non avesse scelto lei stessa di “ac-
PERSONAGGI VARI SPORT
potenza Una schiacciata della friulana Chiara Negrini
contentarsi” di un profilo più basso per coronare il suo sogno familiare: “Vengo da undici anni di serie A1, ho girato un po’ di squadre e gli ultimi due anni ho giocato a Firenze. Quest’anno avrò la fortuna di giocare vicino a casa in un ambiente a me caro, a Filottrano, che milita nel campionato di A2 con ambizioni di salire in A1. Sono molto felice perché ritroverò i tifosi che mi hanno sostenuta in B1 a Castelfidardo nel 2002 e nel 2004 quando sono ritornata”. A vent’anni Chiara fece il suo esordio nella massima serie in una piazza abituata a vivere e a stravincere campionati e coppe dei campioni nel suo periodo d’oro, la bizantina Ravenna dei mosaici. Fu lì la svolta della sua carriera: “Ravenna è stata la prima esperienza in serie
A1. E' stata una bellissima stagione e a vent’anni mi sono ritrovata ad affrontare atlete di altissimo calibro come Keba Phipps che fino all'anno prima guardavo solo in tv. Ho giocato come libero e sono stata settima nella classifica come migliore ricettore. Bellissimo! L’allenatore era Swiderek, il padre di una mia compagna degli anni prima, che mi vide giocare e mi propose questo ruolo da titolare in una squadra di altissimo livello. Io venivo dalla B1 e nel fondamentale di seconda linea ero costante. Per me nuova arrivata, vestire quella maglia e respirare quella storia di trofei sotto la cupola del bellissimo Pala De Andrè, in una città super organizzata, è stata una grandissima esperienza". CAMBIAMENTO "Rimanendo lì e giocando in quel
ruolo avrei avuto una carriera più in discesa sicuramente ma poi decisi di cambiare perché ero stanca e non appagata mentalmente. Volevo essere protagonista in attacco e decisi di fare un passo indietro, ritornando in Friuli e giocando in A2 a Latisana con posto quattro in campo. Poi ho conosciuto mio marito che è di Ancona e l’anno seguente ho scelto, come già detto, il Castelfidardo in B1. A posteriori posso dire che rifarei assolutamente questa scelta. Come nel film Sliding doors, non so quella che sarebbe stata l’altra strada: forse a Ravenna avrei avuto una vita pallavolistica diversa e si sarebbero presentate molte occasioni per giocare con maggior assiduità anche in Nazionale ma io ho scelto diversamente, senza forzare". E in un certo senso la vita le ha dato ragione: "Sono ritornata in A e, forte e sicura della mia vita di coppia, ho trovato più consapevolezza ed equilibrio giocando nelle Marche. La cosa divertente è che non ho mai dato retta ai consigli di alcune persone che mi dicevano che come attaccante non avrei mai ottenuto risultati. Alla lunga, quindi, posso dire che mi sono presa una bella rivincita. Sono stata anche fortunata perché non ho mai subito infortuni gravi e comunque ho sempre stretto i denti. Mio papà si arrabbia perché non sto mai ferma ma se in 37 anni non l’ho mai fatto, non cambio di certo adesso!". CARATTERE "Quando mi chiedono di spiegare il mio carattere, tiro in ballo la grinta che mi ha sempre sostenuta ad alti livelli. Rispetto alla media delle pallavoliste sono alta ma non possiedo le doti fisiche che mi avrebbero facilita-
to maggiormente, dovendo perciò sopperire con questo mio aspetto caratteriale”. Vivendo in una delle più belle cittadine marchigiane, Chiara non poteva che innamorarsi anche del mare: “Amo il mare anche d’inverno per passeggiare con la bambina e il cane. Mi piace anche aiutare mio marito nel suo studio di tatuaggi ma ormai l’impegno primario è mia figlia e cerco di goderla il più possibile”. Chiara da lontano segue anche il volley friulano: “A Talmassons c’è la squadra di B1 e l'allenatore Castegnaro sta facendo un ottimo lavoro. Quest’anno c’è stato un timido tentativo di avvicinamento perché sapeva che volevo tornare in un ambiente familiare ma poi le strade sono state altre. Lo ricordo ai tempi in cui ero bambina e auguro a lui e alla società le cose migliori e di calcare palcoscenici che in Friuli mancano. Non credo per incapacità ma per un radicato problema di sponsorizzazioni che interessa anche il volley. Mi rattrista sapere che esistono sport che non trovano spazio nei media. Lo vivo sulla pelle a casa mia con mio marito, che pratica apnea a livello internazionale ma i cui appuntamenti sono ignorati e ritenuti di nicchia. La pallavolo non è certo uno sport minore perché è praticato da un mare di ragazzi e ragazze e anche a livello mediatico la visibilità sembra essere in crescita. Spero con tutto il cuore che aumenti in modo esponenziale anche perché io e molte altre giocatrici abbiamo cominciato guardando i cartoni animati giapponesi di Mimì e Mila e Shiro!”. Biancamaria Gonano
TremilaSport+ | 03 08 2016 | 33
SPORT VARI cicilismo
Alex Buttazzoni a sinistra, in una delle sue performances in maglia azzurra
A RIO CON IL CUORE L ui a Rio non ci va ma il suo cuore sarà comunque con i cari amici friulani doc Alessandro De Marchi e Elena Cecchini, fra i primi a scendere in gara sulle due ruote alle imminenti Olimpiadi brasiliane. “Se lo meritano – Alex Buttazzoni è sincero - , perché si sono preparati benissimo per questo importante appuntamento e hanno dimostrato con i fatti di poter essere fra i protagonisti delle gare su strada in cui saranno impegnati. E a settembre festeggerò a Buja con Alessandro il suo matrimonio”. E poi una considerazione, che è anche un augurio, riguardante la prova olimpica su strada degli azzurri: “Nibali può farcela, perché è un percorso adatto alle sua potenzialità e oltre a questo avrà a disposizione dei compagni di squadra, tra cui appunto Alessandro, che correranno per lui con la massima dedizione”. Alex, classe ’85, di Villalta di Fagagna, fidanzato con la trevigiana Gloria, in azzurro su strada ha corso nel
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2015, rispondendo alla chiamata del ct Davide Cassani, che ne ha apprezzato la disciplina tattica, ma la sua vocazione primaria è quella della pista, che la scorsa stagione gli ha dato il titolo italiano nello scratch. E a chi non lo sapesse lui spiega le caratteristiche della specialità che gli ha fatto indossare il tricolore: “Sessanta giri alla massima intensità, per un totale di 15 chilometri, con volatona finale, a meno che a uno non sia riuscito prima uno stacco. In pratica non puoi sbagliare niente”. Ad allenarsi, come tutti i pistard friulani di livello, Alex va a Montichiari, nel bresciano, sacrificio reso necessario dall’inadeguatezza degli unici due impianti in regione, entrambi scoperti, quelli di Pordenone e di S.Giovanni al Natisone. E proprio al Bottecchia ha partecipato di recente ad un’americana, specialità in cui ha corso pure a Fiorenzuola, in Emilia. “E’ un’estate in cui diluisco così una stagione particolarmente intensa – spiega il corridore del Gruppo sportivo
tifo olimpico a distanza Alex Buttazzoni, pistard reduce da una stagione intensa, tiferà a distanza per gli amici De Marchi e Cecchini impegnati su strada alle Olimpiadi. Nella foto, il pistard di Villalta di Fagagna in occasione della sua visita alla nostra redazione.
Fiamme Azzurre - . Un periodo che mi serve anche per valutare i miei prossimi impegni, tenendo pure in considerazione che l’Europeo programmato a ottobre a Parigi probabilmente slitterà a dicembre”. Fisico asciutto e nervoso tipico del pistard, Buttazzoni è cultore ed intenditore del nutrizionismo per gli atleti: “Oggi a un atleta non basta più la bistecca per rendere al meglio, ci vuole un’alimentazione integrata che oggi è ampiamente introdotta nel mondo dello sport, nutrizione tarata sulle specificità fisiche del singolo individuo. Così dai vari cibi, ed è importante sapere quali, giungono gli antiossidanti, i supporti al sistema immunitario e al metabolismo basale e infinite altre specificità indispensabili comunque non solo agli agonisti ma anche a persone che fanno sport per divertimento e che conducono una vita normale, senza gli sforzi e il dispendio energetico di noi professionisti”. Edi Fabris
SPECIALE
I campioni del Friuli Venezia Giulia che parteciperanno ai Giochi Olimpici del Brasile
CALCIOUDINESE
GIORGIO TUCCINARDI
CANOTTAGGIO
Giorgio Tuccinardi è nato a Udine il 22 dicembre 1985. Ha iniziato la sua attività agonistica nel canottaggio nel 1998 con il circolo RSC Cerea. Attualmente è tesserato con il Gruppo
PIERO CODIA
NUOTO
Piero Codia è nato a Trieste il 22 ottobre 1989. La sua specialità è la farfalla, pur essendo approdato a questa disciplina solo dopo i vent’anni. Il nuotatore giuliano, dopo aver iniziato a Chiarbola, è approdato al Circolo Canottieri Aniene, nei pressi di Roma. Ha lasciato Trieste dopo il conseguimento del diploma al Nautico, ma il capoluogo giuliano gli è rimasto nel cuore, tanto da tornare spesso a far visita ai vecchi compagni di squadra. Nel suo palmares finora figurano un argento e un bronzo alle Universiadi; un oro, un argento e un bronzo ai Giochi del Mediterraneo; tre ori e un argento agli Europei. È primatista italiano nei 50 metri farfalla con il tempo di 23’’21, realizzato nel luglio del 2013 ai Campionato mondiali di Barcellona. Nei 100 metri farfalla il suo record personale è 51’’42,
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Sportivo Forestale. Il suo primo piazzamento al primo posto iridato lo ha ottenuto nel 2003 ai Campionato Mondiali Under23 nella specialità 2 senza Pesi Leggeri. Nel 2006 ha bissato il successo negli Assoluti nella specialità Otto Pesi Leggeri. Nella stessa specialità ha ottenuto il terzo posto nel 2007, e il secondo posto nel 2011 e nel 2014. Nel 2012 ha ottenuto il secondo posto ai Campionato Mondiali Universitari. È stato per sei volte campione italiano e nel 2013 si è classificato secondo ai Campionati Europei nella specialità due senza pesi leggeri. Dopo essere stato allenato da Marco Tisi e Franco Torta, attualmente è allenato da Stefano De Piccoli. Con la barca rinnovata più volte negli ultimi mesi non è stato facile trovare il bandolo della matassa. L’obiettivo per il suo equipaggio, con Pietro Ruta capovoga, sarà quello di centrare la finale.
realizzato ai Campionati assoluti primaverili 2016. L’obiettivo per il nuotatore giuliano a Rio sarà entrare in finale nei 100 farfalla e centrare il primato tra gli italiani in modo da entrare a far parte della staffetta mista con la quale conquistare quantomeno la finale.
UDINESECALCIO
ALICE MIZZAU
NUOTO
Alice Mizzau è nata a Udine il 18 marzo 1993. Ha iniziato la sua carriera da nuotatrice nella Polisportiva San Vito Nuoto, allenata da Carlo Lesa, passando successivamente alla Unione Nuoto Friuli. Attualmente fa parte del GN Fiamme Gialle – Team Veneto ed è allenata da Fred Vergnoux e da Max Di Mito. La nuotatrice di Beano di Codroipo, vanta 3 medaglie (oro, argento e bronzo) nelle staffette 4x100, 4x200 stile libero e 4x100 mista ai Campionati europei di Debrecen nel 2012. Ai Campionati europei giovanili del 2009 ha ottenuto la medaglia d’argento nella staffetta 4x100 stile libero, alle spalle della formazione tedesca. Ha conquistato anche numerose medaglie ai Campionati italiani: oro e argento nelle staffette 4x100 e 4x200 sl ai Campionati
NOEMI BATKI
primaverili 2011, bronzo nella staffetta 4x50 sl ai Campionati estivi 2011, bronzo nei 100 sl ai Campionati invernali 2011, tre argenti (100 sl, 200 sl, 4x200 sl) ai Campionati primaverili 2012. Ha stabilito il record italiano nella staffetta 4x100 m stile libero con le compagne Federica Pellegrini, Laura Letrari ed Erika Ferraioli con il tempo di 3’39”74, classificata 12ª in batteria ai Giochi Olimpici di Londra 2012. Il 28 luglio 2013, all’esordio ai Campionati del mondo di Barcellona, stabilisce assieme alle compagne Pellegrini, Di Pietro e Ferraioli il nuovo primato italiano nella staffetta 4x100 m stile libero con il crono di 3’39”50.
TUFFI
Noemi Batki nasce a Budapest, in Ungheria, il 12 ottobre 1987. All’età di tre anni si trasferisce a Belluno, con la madre, rappresentante della Nazionale Ungherese di tuffi. E’ proprio nella città veneta che inizia la sua carriera sportiva, che culminerà nella convocazione nella Nazionale Italiana Juniores ed in seguito nella Maggiore. Poco dopo si trasf erisce a Trieste. Si aggiudica una medaglia d’oro alle Universiadi di Bangkok, nel 2007, e colleziona altri successi: un bronzo agli Europei di Eindhoven nel 2008, un argento agli Europei di Budapest nel 2010, un oro agli Europei di Torino nel 2011, un argento agli Europei di Eindhoven nel 2012. Nel 2008 conquista 2 medaglie, un oro in coppia con Francesca Dallapè nel sincro da 3 metri e un argento in coppia con Tania Cagnotto nel sincro da 10 metri, all’Arena Diving Champions Cup,
anche nota come Coppa Europa, disputatasi a Stoccolma. Alle Olimpiadi di Pechino 2008 la coppia Batki-Dallapè, esordiente ai giochi olimpici, rappresenta l’Italia nella gara del sincro da 3 metri ottenendo un buon sesto posto nella finale. Ai Campionati europei di nuoto 2010 di Budapest, sua città natale, arriva la conquista dell’argento. L’inizio del 2011 segna la definitiva consacrazione sulla scena europea: ai Campionati europei di tuffi 2011 di Torino, Noemi conquista infatti la medaglia d’oro dalla piattaforma da 10 metri. Ai campionati italiani assoluti indoor di tuffi 2013 a Torino Noemi Batki s’impone dalla piattaforma femminile, classificandosi sul gradino più alto del podio. TremilaSport+ | 03 08 2016 | 37
Speciale ATLETI FVG a CALCIOUDINESE
FRANCESCA CLAPCICH
VELA
Francesca Clapcich è nata il 28 gennaio 1988 a Trieste. Tesserata per il Gruppo Sportivo Aeronautica Militare, è alla sua seconda Olimpiade, dopo l’esperienza a Londra 2012 nel singolo femminile (Laser Radial), conclusa con un 19mo posto.
Ha iniziato a praticare vela a 10 anni presso la Società Nautica Pietas Julia di Sistiana, affiancandola allo sci da discesa. Desiderosa di praticare un’attività sportiva a contatto con il mare ha iniziato a praticarla prevalentemente promettendo al padre di raggiungere il più alto livello possibile.
38 | 03 08 2016 | TremilaSport+
Forte e determinata, ma sempre con il sorriso sulle labbra e una inesauribile carica di positività, Francesca Clapcich è una grande appassionata di sport in generale - triathlon e ciclismo in primis -, ama rilassarsi leggendo (“nel tempo libero ho sempre un libro o il Kindle tra le mani”) e negli ultimi anni, proprio grazie a questa sua attitudine nel “vedere sempre il bicchiere mezzo pieno”, ha superato brillantemente dei momenti difficili, come l’infortunio ai legamenti della caviglia (con microfrattura malleolare) che lo scorso anno aveva rischiato di farle perdere il Mondiale di Santander, poi disputato grazie a un recupero a tempo di record e chiuso con una meravigliosa Medaglia di Bronzo. Proprio nell’aprile di quest’anno ha vissuto una delle pagine più belle della sua carriera. A Barcellona, in coppia con Giulia Conti, ha infatti vinto l’argento ai Campionati Europei dello skiff olimpico 49er FX, aggiungendo una nuova, importante medaglia a una collezione che può già contare sul bronzo conquistato ai Mondiali di Santander 2014 e sugli ori (sia Europeo che Mondiale) vinti l’anno scorso, oltre che sui successi in Coppa del Mondo e ai Campionati Italiani delle Classi Olimpiche.
UDINESECALCIO
Società Nautica Pietas Julia dal 1886: oltre un secolo di storia sul mare!!
Un piccolo gioiello nel fantastico scenario della Baia di Sistiana Regate tradizionali 20o Trofeo Hrriquez – Laser (Giugno) 31o Memorial Alex Moccia – Optimist (Luglio) 45o Trofeo Bernetti (Ottobre) Scuola Vela bambini/adulti Una rinomata scuola di vita e di sport, fucina di campioni olimpionici: Forza Francesca!!!
TremilaSport+ | 03 08 2016 | 39
Speciale ATLETI FVG a CALCIOUDINESE
CHIARA CAINERO
TIRO A VOLO Il 2007 è un anno di grandissime soddisfazioni: vince il secondo oro in Campionato Europeo, due bronzi in Coppa del Mondo (Lonato) e Mondiale (Nicosia) e un argento in World Cup Final sul celebre campo serbo.
Chiara Cainero (Udine, 24 marzo 1978) è una tiratrice di tiro a volo, specializzata nello skeet, campionessa olimpica a Pechino 2008, dove si è guadagnata il primo oro di una donna italiana nel tiro a volo. È anche la prima olimpionica (uomini compresi) nata a Udine della storia. Iniziò a sparare nel 1997, facendo il suo debutto nella gare targate ISSF nel 1999, durante la Coppa del Mondo di Lonato, dove si piazzò 14esima. L’anno seguente sempre a Lonato e sempre durante una prova di Coppa del Mondo, arrivò quinta e si qualificò per la finale di Nicosia, dove arrivò nona. Il 2001 è l’anno del bronzo alla finale di Coppa del Mondo di Doha. Nel 2002 partecipò al Mondiale svoltosi in Finlandia, a Lathi e alla World Cup di Shanghai. A Perth conquista il primo argento durante una prova di Coppa del Mondo nel 2003. Ma è nel 2004 che si realizza il sogno di partecipare ai Giochi Olimpici di Atene, dove ottiene un ottavo posto; stesso risultato anche alla Coppa del Mondo svoltasi al Test Event sul campo greco ed al Campionato Europeo che si è tenuto a Nicosia. Nel 2006 quanto ottiene 2 bronzi in Coppa del Mondo (Cairo e Suhl), un argento al Mondiale di Zagabria e finalmente l’oro alla Finale di Coppa del Mondo a Granada. A mMaribor centra un altro successo conquistando un oro al Campionato Europeo.
40 | 03 08 2016 | TremilaSport+
Nel 2008 arriva la Medaglia D’Oro Olimpica ai Giochi di Pechino. Poi conquista un bronzo in prova di Coppa del Mondo a Suhl e altri tre piazzamenti tra i primi 10 in Campionato ISSF. L’1 settembre dello stesso anno viene insignita dell’onorificenza di Commendatore all’Ordine al merito della Repubblica Italiana. Nel 2009 vince la Coppa del Mondo con sede a San Marino, sfiora il podio al Cairo, si piazza 5’ al Mondiale di Maribor ed alla Finale di Pechino. Nel 2010 arriva un’altra vittoria in Coppa del Mondo, a Dorset che la catapulta alla Finale di Izmir dove arriva sesta. Nel 2011 partecipa alle prove di Sydney e Concepcion (7’, 6’) ed alla finalissima nel deserto di Al Ain dove arriva 4’. Nel 2012 la vediamo sul suolo britannico prima per il Test Event Olimpico dove arriva sesta e poi ai Giochi Olimpici dove si piazza al quinto posto. Il 2013 è stato un anno formidabile per la nostra Chiara, perché ha portato a casa ben 3 ori, 2 in Coppa del Mondo (Granada e Al Ain) e uno in Campionato Europeo, il tutto senza dimenticare anche il bronzo che ha conquistato negli States, a Tucson. È stata insignita del Collare D’Oro al Merito Sportivo. Attualmente si allena al TAV di Porpetto, utilizza il Beretta DT11 e fa parte del Corpo Forestale dello Stato.
UDINESECALCIO
Sono passati pochi giorni dall’inno di chiusura dall’International Gran Prix 2016 nei favolosi impianti di tiro a volo di Porpetto. Si respira ancora l’aria di freschezza e l’entusiasmante sapore della gioventù: 160 tiratori provenienti da tutto il mondo, ragazzi che oscillano in un’età che varia dai 14 ai 20 anni, che hanno fornito prestazioni di altissimo valore tecnico, seguiti da staff prestigiosi e preparati, famiglie e semplici amatori delle varie discipline, un bellissimo colpo d’occhio.
Tiro a Volo (Fitav) ha scelto i campi e il sodalizio friulano come sede di una prova della Coppa del Mondo Junior nel 2017. Un evento importantissimo nel palcoscenico del tiro a piattello, che la società vuole cogliere al “volo” e che non vuole farsi trovare impreparata e per questo motivo sta provvedendo ad ampliare e migliorare la già imponente struttura rendendola più ospitale ed accogliente possibile, pronta a ricevere delegazioni da ogni nazione del mondo.
allo skeet, al double trap, al percorso di caccia sia in pedana che intinerante.
La Società tiro a volo Porpetto con a capo il tenace ed appassionatissimo Flavio Canciani, in questi anni ha marcato una crescita costante di elevata caratura a dir poco ”mondiale”, non per niente la Federazione Italiana
Il tiro al piattello si divide in varie discipline: si passa dalla specialità fossa olimpica,
La società Tiro a volo Porpetto organizza moltissime gare durante l’anno, tra le più gettonate e prestigiose ci sono il Friuli Day e l’Alpe Adria, vero fiore all’occhiello del sodalizio.
GOSTO 27-28 A
2016
A Porpetto chiunque può cimentarsi e divertirsi in queste specialità, in campo è infatti presente personale addetto nel suggerire ed informare per tutte le documentazioni necessarie. Non solo: per i giovanissimi e neofiti ci sono istruttori di tiro preparati ed abilitati che potranno esercitare ed allenare i nuovi arrivi.
Il Friuli ha sempre fornito tiratori di buon talento, indossando persino la casacca della nazionale; la più conosciuta ed apprezzata è la fortissima Chiara Cainero,campionessa olimpica Pechino 2008, più volte campionessa italiana e neo campionessa europea 2016 nella specialità skeet. La società ha messo a disposizione della professionista un campo allestito e preparato a tempo di record per offrire la massima disponibilità alla tiratrice, di modo che arrivi alla sua terza olimpiade a Rio De Janeiro in perfette condizioni psicofisiche. I campi di Porpetto sono aperti tutti i giorni dalle 14.00 al tramonto e chiudono il martedì; il sabato e la domenica l’impianto apre alle ore 10.00 fino al tramonto. Il sito a disposizione è il www.tiroavoloporpetto.it.
Associazione sportiva dilettantistica TIRO A VOLO PORPETTO (UD) Località “La Foredana” 1 - Cell. 338 7898440 - 333 7471979 tel/Fax 0431 621850 - info@tiroavoloporpetto.it - www.tiroavoloporpetto.it
Speciale ATLETI FVG a CALCIOUDINESE
DESIREE ROSSIT
ATLETICA l’oro conquistato agli Italiani Promesse. Nel 2015 ha vinto il suo primo titolo italiano assoluto a Torino, ma è ancora seconda, alle spalle della Trost, agli Italiani promesse. Ad inizio stagione, è stata prima campionessa promesse indoor e poi medaglia di bronzo agli assoluti al coperto. Inoltre sempre nel 2015 ha stabilito i suoi attuali record personali sia outdoor che indoor. Il 7 febbraio 2016 ad Ancona ha vinto il titolo italiano promesse indoor.
Desirèe Rossit è nata a Udine il 19 marzo 1994. Specializzata nel salto in alto, ha iniziato la sua carriera agonistica nel 2006 all’Atletica Udinese Malignani, per poi passare nel 2012 alle Fiamme Oro. Ha collezionato due presenze con la Nazionale assoluta nel biennio 20132015, entrambe le volte nel DecaNation, terminando rispettivamente all’ottavo ed al quinto posto. Per quanto concerne la sua carriera, nel 2010 (primo anno da Allieva) è stata vicecampionessa dietro alla Trost ai Campionati italiani di categoria all’aperto. Ha invece centrato la doppietta indoor-outdoor di titoli italiani Allieve nel 2011. È argento agli Italiani Juniores 2012, ancora dietro alla Trost, mentre nel 2013 conquista la doppia medaglia agli Italiani Juniores: oro agli indoor ed argento all’aperto. La rivalità con la Trost continua agli Assoluti di Rovereto nel 2014 e ancora una volta è la pordenonese a ottenere il primo posto lasciandole la seconda piazza. Il riscatto è però dietro l’angolo con
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UDINESECALCIO
UN PO’ DI STORIA La società nasce nel 1959 con il nome di LIBERTAS UDINE. Fin dai suoi albori ha dato lustro all’atletica, offrendo la possibilità a numerosi sportivi di emergere sia sul piano atletico che su quello sociale. Ricordiamo i nomi più rappresentativi di quanti hanno raggiunto il successo e che hanno contribuito all’affermazione della società: Venanzio Ortis, Enzo Del Forno, Mario Vecchiato, Massimo Di Giorgio, Luca Toso, Bruno Bruni, Mauro Barella, Paolo Casarsa , Giuliano Zanello, Donato Dotti, Claudio Casarsa, Giorgio Rucli, Fabio Olivo, Giada Gallina, Barbara Lah, Donatella Bulfoni, Nevia Pistrino.
ricordano Alessandro Talotti, Lorenzo Povegliano, Eleonora Riga, che hanno vestito e continuano tutt’ora ad indossare la maglia della nazionale in alcuni dei più importanti eventi riservati alle loro categorie. Vengono inoltre avviate proficue collaborazioni esterne, come quella con l’Associazione Maratonina Udinese, che ha visto nascere sotto la comune bandiera la gara di mezza maratona che annualmente si svolge a Udine. Il 2004 registra un ulteriore cambiamento: al fine di garantire una maggiore autonomia operativa alle sue componenti, pur mantenendo il principio della collaborazione e della cooperazione, la Polisportiva Studentesca Udinese dà origine a un raggruppamento di società diverse. Si costituisce così l’A.S.D. ATLETICA UDINESE MALIGNANI nella forma attuale. Accanto ai costanti risultati di rilievo ottenuti nel settore agonistico da Dreina A., Cecolin R., Cargnelli G. a Cuberli F., Bortolato M., Petrei S. e Rossit D. è da segnalare il rinnovato impegno e l’attenzione che la società dimostra nei confronti degli atleti appartenenti alle categorie giovanili (8-16 anni), con l’attivazione di nuovi corsi, l’impiego di nuovi allenatori
e lo sviluppo di questo settore, che nel periodo precedente era stato demandato alle società collegate presenti sul territorio provinciale.
CONSIGLIO DIRETTIVO
Angelika Wegierska Oggi pertanto l’Atletica Udinese Malignani è un’associazione sportiva dilettantistica, che si regge sulla passione e sull’impegno volontario dei dirigenti, dei tecnici e dei collaboratori. Essa è una delle realtà
DESIREE ROSSIT
PRESIDENTE: Dante Savorgnan VICE PRESIDENTE: Luca Snaidero - Remolina Zilli TESORIERA: Sonia Feruglio DIRETTORE SPORTIVO: Sergio Osgnach DIRETTORE TECNICO: Francesco Comuzzo CONSIGLIERI: Massimo Balestra, Gianpaolo Cargnelli, Alessandro Ciriani, Roberto Grassi, Fabio Martinis, Alessandro Minen, Francesco Pecoraro TECNICI SETTORE ASSOLUTO: Lucio Bloccardi (giavellotto) Gianpaolo Cargnelli (asta) Edmondo Codarini (velocità ostacoli) Francesco Comuzzo (salti) Adriano Coos (disco) Giovanni Franzolini (marcia e mezzofondo) Morena Pistrino (velocità ostacoli) Mario Vecchiato (martello) Sandro Pirro (mezzofondo)
Marco Bortolato Nel 2000 la società aderisce ad un progetto più ampio volto alla collaborazione tra scuola e sport e tra le diverse realtà sportive che operano sul territorio friulano. Su iniziativa congiunta dell’ITI A. Malignani e della Libertas Udine nasce così la POLISPORTIVA STUDENTESCA UDINESE “A. MALIGNANI”, che si occupa non solo dell’atletica, ma anche di altri sport. La ristrutturazione sociale non cambia però i valori e le capacità messe in campo. A riprova di ciò vi sono i risultati raggiunti dagli atleti, tra i quali si
associative dell’atletica leggera più importanti del Friuli Venezia Giulia e una tra le prime in Italia per presenze e risultati. Attualmente essa conta circa 250 tesserati, suddivisi tra le varie categorie d’età maschili e femminili. Di essi circa i 2/3 sono di età compresa tra gli 8 e i 16 anni, indice di un importante e continuo rinnovamento e di un interesse nei confronti dell’atletica, che negli ultimi anni stava scemando. A rendere possibile tutto ciò è la presenza di uno “staff tecnico” di assoluto rilievo, con 20 allenatori che possono vantare una grande preparazione e una riconosciuta competenza.
Nadia Maffo
Paolo Casarsa
Desiree Rossit si iscrive alla nostra società nel 2006 dodicenne ed inzia il percorso sportivo nel settore giovanile. Prima è seguita dai tecnici Patrizia Zorzenone e Francesco Comuzzo sucessivamente passa sotto la giuda del tecnico non che olimpionico Luca Toso; in seguito cambia di nuovo tecnico e ritorna con Francesco Comuzzo stabilendo la miglior prestazione europea giovanile indoor in Francia. Per meriti sportivi viene arruolata nel gruppo sportivo delle Fiamme Oro ed è seguita dal tecnico Gianfranco Chessa e si allena insieme ad Alessia Trost.
TECNICI SETTORE GIOVANILE: Martina Cristofoli Fabio De Biaggio Maria Galiussi Anna Pellarini Francesco Ciarlini Vivian Oliver Margherita Tosca TECNICI ESTERNI: Adriano Lassich Franco Cimenti Ivan Di Fant Luca Rugo
ORARI SEGRETERIA Martedì 9.00 - 12.00 Mercoledì 9.00 - 12.00 Giovedì 9.30 - 12.00 - 16,00 - 18.00 * telefonare per assicurarsi dell’apertura dell’ufficio al n. 0432-46361 int. 8
ATLETICA MALIGNANI LIBERTAS UDINE V.le Leonardo da Vinci, 10 - Udine - tel. 0432-463618 - fax 0432-545420 - e-mail: info@atleticaudinese.it - www.atleticaudinese.it REFERENTI: Remolina Zilli 333-3559876 - Sergio Osgnach 342-3256873
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ALESSIA TROST
atletica
Alessia Trost è nata l’8 marzo 1993 a Pordenone. Ha iniziato a gareggiare nella Polisportiva Libertas Porcia salvo poi passare nel 2009 all’Atletica Brugnera Friulintagli. Dal 2012 è entrata a far parte delle Fiamme Gialle. Dal 2013 al 2015 ha vissuto un biennio d’oro: Il 28 gennaio 2013, al Meeting internazionale di Trinec, salta 2,00 m divenendo la terza italiana a raggiungere tale quota, dopo Sara Simeoni e Antonietta Di Martino. Il 16 febbraio 2013 si aggiudica il titolo di campionessa italiana indoor di salto in alto, grazie alla misura di 1,95 m.
Abdoullah Bamoussa Abdoullah Bamoussa, siepista di origini marocchine dell ‘Atletica Brugnera allenato in prima persona da Ezio Rover, grazie al “target number” che consente alla Federazione Internazionale (IAAF) di invitare nei grandi eventi internazionali atleti non in possesso dello standard qualora il numero di partecipanti sia inferiore al numero minimo previsto, sarà al via a Rio. Mentre Trost, Rossit, Caravelli gareggiano per Club militari, Bamoussa è anche tesserato in Friuli Venezia Giulia ormai da tanti anni ed ha il passaporto italiano dall’estate scorsa. Ha già vestito la maglia azzurra ai Campionati Europei di Cross nel dicembre scorso in Francia ed ai recenti Campionati Europei in Olanda dove è giunto ottavo. Ha migliorato il record regionale
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Agli Europei indoor di Goteborg il 3 marzo del 2013 ha terminato al 4º posto mentre all’Europeo per nazioni di Gateshead è stata seconda ex aequo con la polacca Kamila Licwinko. Il 13 luglio 2013 vince a Tampere la medaglia d’oro degli Europei U23, stabilendo con la misura di 1,98 m il suo nuovo record personale outdoor. Lo stesso mese, a Milano, si laurea campionessa italiana agli assoluti saltando 1,90 m. Nel 2014 ha vinto il titolo italiano promesse indoor e quello assoluto all’aperto. Nel 2015 ha vinto il titolo italiano agli assoluti al coperto. Il 7 marzo 2015, a Praga ottiene la medaglia d’argento agli Europei indoor saltando 1,97 m. Ha inoltre vinto il titolo italiano promesse e ha poi partecipato agli Europei U23 vincendo la medaglia d’oro giovanile continentale, bissando quindi il titolo di due anni prima. Curiosità: ha vinto il titolo italiano sia indoor che outdoor in tutte e quattro le categorie in cui si disputano anche i nazionali indoor: assoluti, promesse, juniores e allieve. Detiene il record italiano sia indoor che outdoor delle tre categorie giovanili di cui si disputano i campionati al coperto: promesse, juniores e allieve.
atletica assoluto dei 3000 siepi ben 6 volte di cui 4 quest’anno fino all’ 8’32”54 di Amsterdam. Senza una malaugurata caduta in semifinale che però non gli ha impedito di qualificarsi per la finale, sarebbe sceso ampiamente sotto lo standard degli 8’30”: ma tutto è bene quel che finisce bene e giustizia è fatta!
UDINESECALCIO
MARZIA CARAVELLI
atletica
Marzia Caravelli è nata a Pordenone il 23 ottobre 1981. Attualmente è allenata da Roberto Frinolli e da Daniel Buttari e fa parte dell’Aeronautica. Cresciuta nell’Equipe Athletic Team Pordenone, il suo allenatore agli esordi era Roberto Belcari. È ai vertici nazionali sin dalle categorie giovanili: tra le barriere alte è stata terza a una edizione del Criterium Nazionale Cadette ed a un campionato italiano Allieve, poi ha conquistato un secondo posto tricolore tra le Juniores e due tra le Promesse, nonostante nel 2001 sia rimasta ferma per la rottura del legamento crociato di un ginocchio. Anche nel 2002 rimase l’intera stagione ferma per infortunio, saltando così sia gli assoluti indoor che quelli outdoor. Si traferì a Roma per farsi seguire da Giorgio Frinolli e poi da Vincenzo De Luca (fino al 2008) per affidarsi successivamente a Marcello Ambrogi. Nel 2015 ha debuttato sui 400 ostacoli sotto la guida tecnica di Roberto Frinolli, ex primatista italiano e campione europeo nel 1966. Oltre alla carriera da atleta, ha lavorato come assistente alla comunicazione per i bambini sordi nelle scuole:
LUCA BRAIDOT
infatti è interprete di linguaggio dei segni. A fine 2013 è stata reclutata dall’Aeronautica Militare. Attualmente è specialista nei 400 metri ostacoli e negli Ostacoli alti. Nel suo palmares figurano un bronzo agli Europei per Nazioni e un oro ai Giochi del Mediterraneo.
MOUNTAIN BIKE
Luca Braidot è nato a Gorizia il 29 maggio 1991. Da sei stagioni in forza al Gruppo Sportivo del Corpo Forestale dello Stato. Specializzato in mountain bike è allenato da Alessandro Fontana. È fratello di Daniele Braidot, anch’egli andato vicinissimo alla convocazione per Rio. Nel suo medagliere figurano un oro nella staffetta MTB
ai Mondiali di Saafelden 2012 e agli Europei di Mosca 2012, nonché un bronzo individuale MTB agli Europei di Mosca 2012. L’atleta isontino è decisamente carico in vista delle Olimpiadi di Rio: nei giorni scorsi si è infatti piazzato secondo nella gara dell’Hadleigh Park International. Ecco le sue parole prima della partenza per il Brasile: “Ultimo test prima dei giochi di Rio, sul percorso di Londra 2012. Dopo una brutta partenza, sono passato 14º al primo giro, piano piano ho recuperato e alla fine ho chiuso 2º a 18” dal campione del mondo Nino Schurter! La condizione cresce giorno dopo giorno. Settimana prossima non correrò in Canada, sacrificando il mio 5º posto in coppa del mondo, per puntare tutto su Rio. Ora ancora una settimana di allenamenti in altura a Livigno. Sono sicuro che la strada che abbiamo scelto è quella giusta”. TremilaSport+ | 03 08 2016 | 45
Speciale ATLETI FVG a CALCIOUDINESE
Elena Cecchini
ciclismo su strada Da juniores indossa la divisa della S.C. Vecchia Fontana di Padova ed è proprio in questa categoria che vince il Campionato Italiano ed Europeo su strada. Continua la doppia attività su strada e su pista anche nella categoria Elite e questa multidisciplinarietà invece che un limite, diventa un’opportunità per Elena di dimostrare le sue grandi doti in entrambe le specialità, visto che continua a raccogliere importanti traguardi a livello internazionale.
Elena inizia la sua carriera ciclistica nel 1999 a 7 anni indossando la maglia del Nucleo Gioventù di Ceresetto, la società che fino a pochi anni fa, tesserava i ciclisti della categoria Giovanissimi per poi passarli nella categoria Esordienti alla “sorella” Libertas Ceresetto. Fin da subito Elena dimostra una dimestichezza non comune con la bicicletta ed una straordinaria capacità di “leggere” la gara, che le permette di battere in alcune occasioni anche i maschi. Da Esordiente ed Allieva nelle file della S.C. La Pujese arrivano le prime soddisfazioni con vittorie importanti e le prime maglie tricolori.
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È notizia di questi ultimi giorni la vittoria nel giro di Turingia (Germania) corsa a tappe di 7 giorni e, il sogno di tutti gli sportivi, la convocazione per la prova su strada alle Olimpiadi di Rio de Janeiro assieme alle compagne di nazionale Bronzini, Guderzo e Longo Borghini.
Foto: ellacyclingtips
Elena Cecchini (Udine, 25 maggio 1992), originaria di di San Marco di Mereto di Tomba, è una ciclista su strada e pistard italiana che corre per il team CanyonSRAM.
Nel triennio 2014- 2016 si laurea campionessa su strada Elite, traguardo mai raggiunto prima da alcuna atleta se non molti anni orsono dalla campionissima Maria Canins.
LIBERTAS CERESETTO UDINESECALCIO
L’A.S.D. Libertas Ceresetto nasce nel 1963 grazie all’intuizione di alcuni appassionati di ciclismo di Ceresetto ed è una delle più longeve società della regione. Dopo alcuni anni, nasce la collaborazione con
ragazzi/e ai quali oltre ad insegnare le regole del zazione dei programmi societari, ma il rapporto ciclismo, sono stati trasmessi i valori principali più longevo e sicuramente fiduciario che da oltre dei veri sportivi quali la correttezza, la lealtà, il ri- quarant’anni accompagna la squadra è la colspetto dell’avversario, l’impegno costante, valori laborazione con la ditta Pratic dei fratelli Orioli che hanno fatto diventare questi ragazzi/e, uomi- che a cominciare dal compianto Bruno Orioli, per ni e donne ben inseriti nel tes- proseguire oggi con il fratello Giuseppe ed i figli suto sociale. Edi e Dino, sostiene in modo encomiabile tutte le Numerosi sono stati i ri- attività di cui si è accennato. sultati agonistici ottenuti nel Questo ovviamente senza mancare di rispetto, corso degli anni, con un titolo come detto, ai tanti sponsor che nel corso di molti mondiale militare su pista vin- anni hanno creduto nella proposta formativa delto da Ivan Franz a Monteroni la Libertas e del N.G. Ceresetto. (LE), numerosi titoli italiani Sulla base dei risultati ottenuti nel corso di tutti Libertas, podi ai campionati questi anni e per la serietà dimostrata, il CONI ha italiani assoluti, maglie az- attribuito alla Libertas Ceresetto nel 2015 la stelzurre, giochi della gioventu’ la d’argento al merito sportivo, che fa seguito a e tantissime vittorie in gare quella di bronzo ricevuta pochi anni orsono. Finora il 2016 ha portato grosse soddisfaziodelle varie categorie. Uno dei titoli più prestigiosi è stata la ni alla società con il campionato provinciale cat. vittoria nel 2011 degli atleti Esordienti 2° anno vinto per il secondo anno di Fabbro Matteo, Nigris Lorenzo fila da Marcheselli Riccardo, il campionato regio▲ Sfilata squadra giovanissimi al Meeting 2016 a Fontanafredda e Rosso Davide nell’insegui- nale cat. Allievi con Polano Gioele in occasione mento a squadre categoria del G.P. Festa della mamma, il 7° posto sempre la Pfaff macchine per cucire primo sponsor, allievi ai campionati italiani svoltisi al velodromo di Polano al campionato italiano assoluto svoltomentre da oltre 40 anni la ditta Pratic delle fa- di Pordenone. si in provincia di Trento, il 3° posto ai campionati miglie Orioli è il “main sponsor”, rapporto di colFra gli atleti che hanno gareggiato a Ceresetto laborazione tra i più longevi se non il più longevo alcuni hanno avuto l’onore di passare al mondo della regione. del ciclismo professionistico, come Delle Case Dopo pochi anni nel 1969 viene fondato anche il Walter, Condolo Mario, Masotti Fabio, ButtazzoNucleo Gioventù che ha affiancato con la Libertas ni Alex, Cecchini Elena. Altri meritano di essere nella promozione del ciclismo a livello giovanile menzionati per importanti risultati ottenuti: Bie nell’organizzazione di manifestazioni ciclistiche dini Fausto, Bottacin Nicola, Michelin Valentina, a vari livelli, fino alla sua cessazione, decisa nel Nadalutti Chiara, Cecchini Daniele, Presello Ste2013 per ragioni di opportunità e di ottimizzazio- fano, Stecchina Walter. ne delle risorse. Dal punto di vista organizzativo la società ha La media di atleti tesserati dalle due società sempre dato un contributo importante al Comidagli inizi ad oggi è stato di circa 30 all’anno. tato Regionale del Friuli Venezia Giulia in termini In questa lunga storia si sono succeduti diri- di gare organizzate e per tantissimi anni, ha or- ▲ Arrivo vittorioso di Livio Varutti cat. G6 al genti, direttori sportivi, allenatori, atleti che oltre ganizzato il Trofeo Al Fogolar di Brazzacco per Meeting 2016 a Fontanafredda alla cariche societarie, hanno ricoperto incarichi ciclocross, una delle manifestazioni nazionali più a livello regionale e federale. La presenza tutto- blasonate e che hanno per venti anni rilanciato italiani su pista di Di Bernardo Nicolò cat. Allievi nell’americana assieme a Bessega della S.C. Sara all’interno delle due società di dirigenti che di l’immagine del ciclismo fuori strada. fatto hanno contribuito a fondare il movimento ciDa segnalare l’organizzazione dei campionati cilese ed infine di pochi giorni fa, la vittoria storica clistico ceresettese come Bottacin Gabriele, Mat- italiani assoluti di ciclocross nel 1974, dei cam- dei giovanissimi nel Meeting Regionale svoltosi tiussi Idreno, Mesaglio Carlo e Puppo Luigi sta a pionati nazionali Libertas nel 1978 e nel 2005, a Fontanafredda nelle prove di abilità, mountain significare un lungo processo di collaborazione e nonché i campionati regionali per tutte le catego- bike e strada. Una soddisfazione non da poco che condividiamo con dirigenti, direttori sportivi, soci, di trasmissione di esperienze alle nuove ge- rie agonistiche nel 2004. nerazioni che è tuttora in corso. Fra le centinaia e centinaia di atleti che nel sponsor, genitori, volontari e sportivi di Ceresetto. Come già detto lo scopo principale corso di oltre cinquanta anni sono passati a CeL’ultima manifestazione in programma della società di Ceresetto è da sempre resetto, alcuni sono attualmente impegnati nello quello della promozione del ciclismo staff dirigenziale e stanno contribuendo a mante- quest’anno sarà il 18 settembre a Ceresetto attraverso il Centro di Avviamento allo nere ai vertici regionali la società, permettendo con il 17° Memorial Bruno Orioli per le cateSport riconosciuto del CONI e di far ad oltre 30 ragazzi di svolgere attività agonistica gorie Allievi e Esordienti. crescere la cultura dello sport come e di continuare ad orgamomento di aggregazione. A questo nizzare gare di un certo proposito da molti anni a questa par- livello, di cui il Memote la squadra ciclistica di Ceresetto, rial Bruno Orioli per le può contare per gli allenamenti e categorie Esordienti per la scuola di ciclismo di un anel- ed Allievi ed il G.P. Felo realizzato utilizzando in parte la sta della mamma per pista di atletica del campo sporti- allievi, rappresentano vo principale di Martignacco, dove i attualmente gli appunbambini/e e ragazzi/e possono allenarsi tamenti principali. in sicurezza lontano dai pericoli del traffico. È staCome detto all’inita una delle prime strutture del genere in Italia, zio, nel corso degli anni nata dalla collaborazione con l’Amministrazione molte società hanno Comunale di Martignacco. collaborato fattivamenNel corso di oltre cinquant’anni di storia, la te attraverso sponsoLibertas Ceresetto ha fatto crescere centinaia di rizzazioni, alla realiz- ▲ Gioele Polano campione regionale categoria Allievi 2016
A.S.D. LIB. CERESETTO PRATIC DANIELI V. Cividina 222 - 33035 - Martignacco (UD) - Tel. 0432 868451 - libertasceresetto@gmail.com
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ALESSANDRO DE MARCHI
ciclismo su strada
Alessandro De Marchi è nato a San Daniele il 19 maggio 1986. Il passista scalatore azzurro soprannominato il Rosso di Buja, ha iniziato a correre per il Team Bibanese e successivamente per il Cycling Team Friuli. Nel 2010 passa all’Androni Giocattoli, nel 2013 alla Cannondale e nel 2015 alla BMC.
Nel 2011 vince la crono a squadre della Settimana Internazionale di Coppi e Bartali, cui seguiranno i titoli Inseguimento a Squadre 2010, 2011 e 2012 e il titolo Inseguimento Individuale 2010 nei campionati italiani di ciclismo su pista. Il 2013 è caratterizzato dalla vittoria nell’ultima tappa del Criterium du Pauphinè, la Sisteron-Risoul, dove riesce, dopo una bella azione da lontano, a staccare tutti gli altri compagni di fuga, scattando nella salita finale e arrivando da solo al traguardo. Al Tour de France 2014, vince per due volte consecutive il numero rosso della combattività (nella 13ª e nella 14ª tappa), aggiudicandosi poi il Premio della Combattività, assegnato al più combattivo del Tour. Un mese dopo, alla Vuelta spagnola, vince la settima tappa, arrivando in solitaria al traguardo di Alcaudete, dopo aver staccato i suoi tre compagni di fuga. Nel 2015 è ancora protagonista alla Vuelta dove conquista la quattordicesima tappa precedendo sull’ultima ascesa i suoi compagni di fuga.
BEATRICE BARTELLONI
CICLISMO SU PISTA
Beatrice Bartelloni è nata il 5 febbraio 1993 a Trieste. La pistard giuliana è uno dei punti di forza della nazionale azzurra a Rio. Ha fatto parte del team Wiggle Honda nel 2013 e nel 2014, salvo poi passare al team Alè Cipollini nel 2015. Da poco è passata alla squadra Aromitalia – Vaiano – Fondriest. In carriera si è classificato terza nell’inseguimento individuale Aigle 2015; ha vinto l’Inseguimento a squadre prova Coppa del Mondo a Cali 2012; ha conquistato il bronzo nell’inseguimento a squadre donne U23 ai Campionati Europei 2014 ad Anadia (Por) e nell’inseguimento a squadre donne elite ai Campionati Europei 2014 a Guadeloupe (Fra). È stata Campionessa europea nell’inseguimento a squadre Juniores nel 2011, nonché bronzo mondiale
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nell’inseguimento a squadre nel 2011 e bronzo europeo nell’inseguimento individuale nel 2011. Per quanto riguarda i titoli nazionali, è stata Campionessa italiana nell’inseguimento a squadre nel 2010, nel 2012, nel 2013 e 2014, nonché Campionessa italiana nell’inseguimento individuale nel 2011.
UDINESECALCIO
ALEX RANGHIERI BEACH VOLLEY Alex Ranghieri è nato il 18 giugno 1987 a Pordenone. Da due anni fa coppia fissa con Adrian Carambula, e assieme rappresentano un duo formidabile soprattutto nei fondamentali del muro e di difesa. I due hanno rappresentano il giusto mix e hanno ottenuto quella grandissima alchimia che permette loro di essere performanti in campo. Carambula con il suo gioco ha rotto le regole, è il più basso nel World Tour e i due hanno adattato il gioco in funzione di questo aspetto sfruttando al meglio la sua manualità e il controllo palla. Ranghieri invece rappresenta la parte potente e fisica della coppia. Prima di entrare a far parte del mondo del beach volley, Ranghieri è stato giocatore di pallavolo. Dopo aver fatto la trafila delle giovanili nella Futura Cordenons e nella Sisley Treviso, è
GIULIA SERGAS
passato alla Robur Ravenna dove ha giocato tra il 2006 e il 2009 in B2 e in B1. Successivamente ha vestito le maglie di Marcegaglia Ravenna (2009 in A2), Sir Safety Perugia (2010 in A2), e Pallavolo Loreto (2012 in A2). Il sogno del cassetto dell’atleta cordenonese? Semplice: vincere la finale olimpica di Rio battendo la coppia Samoilovs-Smedins.
GOLF
Giulia Sergas è nata a Trieste il 26 dicembre 1979. La golfista giuliana avrà l’onore di essere una delle portacolori azzurre nell’edizione storica che riporta finalmente il green nell’olimpo dello sport. Il suo primo titolo continentale lo conquista nel 1998 quando è Campionessa Europea individuale, e nel 1999 passa al professionismo che la porta ad andare a vivere negli Stati Uniti. Numerosi i podi di prestigio e i premi conseguiti: nel 2013 ha fatto parte della squadra europea della Solheim Cup che ha travolto la selezione statunitense. Tra i suoi migliori risultati la seconda posizione nello ShopRite Classic (2004), la nona nel Corona Championship (2007) e alcune belle prestazioni nei major: 5a nel British Open (2004), 6a nell’US Open (2008), 10a nel McDonalds LPGA Championship (2008) e 11a nel British Open (2009). Nelle ultime due stagioni ha frequentato anche il LET con 4° posto nell’Australian Open (2010), il secondo nel New Zealand Open, il terzo nell’Uniqa Open e il 5° nell’Iris Open (2011). Giulia Sergas si è formata da sola, con
l’esperienza, senza un vero e proprio preparatore atletico e questa è la maggiore difficoltà che affronta in ogni competizione: “Per mantenere la concentrazione finché giocano gli altri, ho un trucchetto particolare, tengo il putt in equilibrio sulla punta del piede così mente e corpo rimangono in concentrazione”, rivela la golfista giuliana, che da alcuni anni è rientrata in Italia eleggendo i Colli Euganei a sua residenza e campo di allenamento.
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Speciale ATLETI FVG a CALCIOUDINESE
GIADA ROSSI
TENNIS TAVOLO
Ha 21 anni Giada Rossi, l’atleta friulana di tennis da tavolo di San Vito al Tagliamento che vestirà la maglia azzurra alle
GIUSEPPE VELLA
TENNIS TAVOLO
Non è un volto nuovo Giuseppe Vella di Lignano Sabbiadoro, nel mondo delle Paraolimpiadi di tennis da tavolo. Lo abbiamo visto in gara alle Paralimpiadi di Pechino 2008 e a Londra 2012, e in due Mondiali, a Montreux 2006 e Pechino 2014. A Montreux si piazzò quinto in singolare e agli ultimi Europei di Vejle è salito sul terzo gradino del podio a squadre con Federico Crosara. Ed eccolo anche quest’anno, che vestirà la maglia azzurra a settembre in quel di Rio. Giuseppe si allena dal 2010 presso la società GSD Rangers TT di Udine. “Il Tennis Tavolo” dice “è la mia grande passione. Una gran parte della mia vita ruota attorno a questo sport fin da quando iniziai a giocare. Mi ha fatto conoscere tante persone, compresa la mia attuale compagna di vita”. Dal suo profilo facebook ha scritto:
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Paraolimpiadi di Rio 2016. E pensare che era una speranza della pallavolo. Il 2 agosto 2008, tuffandosi nella piscina di casa, ha riportato lesioni che l’hanno paralizzata dal busto in giù. Un diploma al liceo socio psicopedagogico di Pordenone, con 100 centesimi, la ragazza non si fa mancare niente: dal luglio del 2013, è iscritta alla facoltà di giurisprudenza all’Università di Udine. Dopo l’incidente ha inizianto a giocare a tennistavolo nel 2011. Oggi è diventata un’atleta di punta della Nazionale conquistando il pass per le Paralimpiadi del settembre 2016 a Rio de Janeiro. “La famiglia, la scuola e gli amici mi hanno aiutato ad integrarmi” ha sottolineato di recente, che dire: “In bocca al lupo orgoglio friulano!”.
“Direi che con questo possiamo definitivamente dire basta con l’attività internazionale. Oltre 15 anni di carriera, con almeno 10 di alto livello, tra allenamenti, viaggi, sacrifici, rinunce e qualche soddisfazione, possono bastare. Con buona pace del mio coach Marino, lascio spazio ad altri.”. Tifiamo quindi per lui, e auguriamo una memorabile gara sia a lui che ai suoi tifosi.
PARALIMPIADI UDINESECALCIO
MARTA ZANETTI
VELA
Nata a Portogruaro e residente a Trieste si occupa di Sostenibilità alle Generali, Marta Zanetti fin da giovane amava sciare quando un terribile incidente le schiaccia le gambe eppure, con la sua tenacia, tre anni dopo qualifica, per ben due volte, l’Italia per i Giochi di Rio de Janeiro alle paralimpiadi per la vela. Ai mondiali, disputati in Canada, ha ottenuto la medaglia di bronzo nella classe Skud 18 ed è lecito ritenere che rappresenterà l’Italia a Rio a bordo del suo Skud 18. Marta Zanetti è un concentrato di energia. Si è laureata a Ca Foscari, a Venezia, a cui ha aggiunto un master. Inizia con i 2.4, poi nel 2011 viene convinta a salire a bordo dello Skud 18. Ed è una nuova dimensione. “Lo Skud 18 è stato realizzato dallo stesso progettista del 49er. Ovviamente è una barca sicura, un po’ pesante, ma è una barca che dà forti sensazioni: con il gennaker, di poppa sulle onde, mi sento libera”. “In Italia non c’è la cultura della vela per disabili.
ANTONIO SQUIZZATO
Ho visto timonieri paraplegici spostare il timone con la lingua, andare in mare con 20 nodi. Per quanto in questi vent’anni molto sia cambiato, ancora la vela è distante dal mondo dei disabili, ed è un peccato. La Società Triestina della Vela ha messo a disposizione spazi e attrezzature, ed è un buon punto di partenza, ma davvero sarebbe bello se più ragazzi disabili si lasciassero convincere che la vela è uno sport adatto per loro”. Infine, le questioni sportive: la Zanetti ha chiuso quinta alle paralimpiadi di Londra 2012. Ora si punta in alto.
VELA
Di esperienza, Antonio Squizzato, classe 1974 di Pordenone, ne ha fatta un bel po’: quella di Rio, per il velista friulano, sarà infatti la terza partecipazione alle Paralimpiadi dopo Pechino e Londra. Velista della Canottieri Garda Salò, Squizzato si avvicina alla vela quasi per caso. A Lignano Sabbiadoro inizia a muovere i primi passi. Nel 2008 l’atleta friulano conosce anche i velisti che si preparano a volare in Cina per prendere parte proprio alle Paralimpiadi ed è in quel momento che, quasi per caso, dovette sostituire un prodiere a cui venne riscontrato un problema al cuore. A quel punto arriva la chiamata per iniziare gli allenamenti in vista dei Giochi. Tornato dall’esperienza olimpica l’Azzurro decide di proseguire la sua esplorazione all’interno del mondo della vela. In quel periodo entrai in contatto con la Canottieri che ha rappresentato per me una svolta”. E con la Canottieri arriva nel 2011 anche il contatto con la Federazione per i Giochi Paralimpici di Londra. Al ritorno da Londra, Squizzato decide di cambiare barca: “Decisi
di salire su un 2.4 e fare un quadriennio su questa barca.”. Senza una gamba a causa di un incidente avvenuto quando aveva appena tre anni, il velista friulano non si è mai confrontato con altri disabili prima di intraprendere l’avventura sportiva. Squizzato si sta ora preparando per andare a Rio, allenandosi con la 2.4: “Se oggi posso permettermi di preparare la terza Paralimpiade,” dice “lo devo soprattutto alla Federazione, che mi mette a disposizione anche un nutrizionista e uno psicologo dello sport, alla Canottieri e al mio datore di lavoro, che mi permette di assentarmi per allenamenti e trasferte. Senza il loro aiuto – conclude – sarebbe oggettivamente impossibile prepararsi ad una competizione come questa”. TremilaSport+ | 03 08 2016 | 51
SPECIALE LIBERTAS
CANOA
TERZA AVVENTURA OLIMPICA TARGATA BARON JUDO
BEDEL PROTAGONISTA NEL CIRCUITO ESTIVO LIBERTAS
■ E’ iniziata l’avventura della squadra Canoa Slalom Italiana ai Giochi Olimpici, con i convocati per il kajak femminile e maschile, Stephanie Horn e Giovanni De Gennaro, accompagnati dal Direttore tecnico del settore Slalom Mauro Baron (responsabile della Scuola Nazionale di Canoa Libertas) e dal tecnico federale Pierpaolo Ferrazzi. È la terza olimpiade consecutiva (Pechino 2008, Londra 2012 e Rio 2016) capitanata dal cordenonese Baron, che a causa degli attentati non poté partecipare fisicamente alle Olimpiadi di Atlanta nel 1996 come tecnico di società a supporto di Barbara Nadalin, canoista di Cordenons scomparsa prematuramente nel 2012 che per anni ha primeggiato in ambito nazionale e internazionale. A Pechino la squadra italiana ha partecipato con il kajak maschile, quello femminile e la canoa biposto. Ottime le chance di vittoria in tutte e 3 le categorie. Soprattutto nel kajak maschile con Daniele Molmenti, però, benché ci fossero grandi aspettative, alcuni passi falsi hanno fatto spre-
1 t m
care un po’ troppe energie e anche un’occasione. La lezione è però servita nell’olimpiade successiva a Londra, dove invece Molmenti ha saputo cogliere la palla al balzo, vincendo la meritata medaglia d’oro. A Rio la squadra è completamente rinnovata. I tecnici, ormai navigati, hanno le idee chiare, mentre gli atleti alla loro prima esperienza dovranno colmare il proverbiale divario fra il dire e fare. «Stephanie ha tutte le capacità per mettere le mani su una medaglia, ma deve crederci fino in fondo e seguire il metodo in maniera scrupolosa. Giovanni ha vinto la prima gara della Coppa del Mondo 2016 a Ivrea, ma siamo consapevoli che vincere le olimpiadi sarà un’altra storia. – Presenta così la squadra il tecnico Baron, che sottolinea: – Ad ogni modo, il percorso è chiaro, conosciamo bene il da farsi e lo faremo fino in fondo. Se riusciremo a vincere, canteremo l’Inno di Mameli, altrimenti stringeremo la mano a chi sarà stato più bravo di noi, ma con la consapevolezza di averci provato fino in fondo».
■ Il Circuito Estivo Libertas di judo è partito con due ottime gare a luglio. Al via della kermesse estiva una quarantina di agonisti e una trentina di pre-agonisti di varie realtà judoistiche (Judo Kuroki Tarcento, Polisportiva Villanova di Pordenone, Polisportiva Tamai di Brugnera, Judo Kuroki Buia, Judo Kuroki Faedis, Judo Club San Vito, Judo Vittorio Veneto). La gara ha carattere propedeutico alle importanti manifestazioni dell’autunno. Dopo le prime due prove nella classifica generale è in testa Kenny Bedel (Polisportiva Villanova) con un punto di vantaggio su suo fratello Marvin Bedel e sul vincitore del Circuito Estivo 2015 Gino Gianmarco Stefanel. Le gare sono stete ottimamente arbitrate da Mirko Tambozzo, Gianluigi Pugnetti e Tiziano Tieppo. Le prossime prove si svolgeranno a Tarcento (9 asgosto), Buia (3 settembre), Tamai di Brugnera (6 settembre), Pordenone (16 settembre). Molti i vincitori delle prime due gare. Nella 19a Estate Tarcentina hanno primeggiato tra i giovanissimi under 12 Andrea Pitis, Denis Pezzetta, Mattia Gino Codutti e Gabriele Marzaro; tra i cadetti Kenny Bedel, Giovanni Boscaia e Gabriele Zilioli; tra i senior Gino Gianmarco Stefanel, Marvin Bedel, Davide Mauri e Francesco Trevisiol. Nel Trofeo Faedis vittorie tra i giovanissimi per Mattia Toffoletti, Andrea Pitis, Antonio Cedermaz, Elena De Petris e Gabriele Marzaro; tra i cadetti per Matteo Visentini, Kenny Bedel, Lica Pigozzo; tra i senior per Gino Gianmarco Stefanel, Marvin Bedel e Francesco Trevisiol.
UDINE | TRIESTE | PAD
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SPECIALE LIBERTAS
PATTINAGGIO
NUMERI D’ORO PER IL 6° TROFEO PURLILIUM ■ Giunto al termine il 6° Trofeo Purlilium di Pattinaggio Corsa organizzato in maniera impeccabile dal Pattinaggio Libertas Porcia, cui spetterà l’onere e l’onore di organizzare anche la finale fra i circuiti a Lignano, dopo la magnificamente riuscita tappa comune fra GPG (Gran Prix Giovani), CNO (Circuito Nord Ovest) e CCI (Challenger Centro Italia), svoltasi in un Palapredieri affollato di appassionati e tifosi. Piancavallo è stata la cornice ideale per la grande kermesse che ha accolto società provenienti soprattutto dal nord Italia, alcune delle quali arrivate con qualche giorno di anticipo proprio per godere dell’aria fresca di montagna in pieno relax. Ottime le prestazioni delle frecce azzurre, che questa volta correvano in casa, e, nonostante la concorrenza casalinga sono riusciti comunque a guadagnare il secondo posto di Ancora so-
soddisfazioni per la Libertas Porcia
cietà. Vince di misura Ester Rebellato (categoria G1F), prima sia nella 100m e nella 400m. Giulio Sartori (G2M) nella 600m cade in finale dopo una bella gara, ma riesce comunque a rimontare e guadagnare il 5° posto. Chiude a metà classifica nella 100m. Aurora Sisani (E1F) partita in seconda corsia riesce a portarsi avanti e a vincere prima nella 200 m in linea, poi nella 800m, dopo una grande rimonta su Alice Dolci (Bellusco). Ottima prestazione di Giorgia Fasan (E1F) che chiude con un onorevolissimo 6° posto sia nella 200m, sia nella 800m. Nella categoria E1M, Nicola Morelli arriva secondo dopo testa a testa sul filo del rasoio con Francesco Bertolo (New Roller Porcia) nella 200m, e il 3° nella 800m. Alessandro Pusiol, che pattina da solo un anno, ottiene uno straordinario 4° posto nella 200m e il 6° nella 800, dopo esser anche caduto. Medaglia di bronzo per Alexia Piva (E2F) nei 1.000m e quinto posto nella 200m. Vita difficile per la categoria Ragazze, dove tutte le pretendenti si sono dovute confrontare con la campionessa italiana Sofia Saronni (Bellusco). Nella 300m, partita nella corsia più esterna, riesce a recuperare Alexia Sisani (Libertas Porcia) che guadagna il terzo posto. Vanessa Fasan arriva settima e Erica Pivetta alla sua seconda gara, ottiene il 13° posto. Gioco di squadra perfetto nei 1.400 m, dove Vanessa Fasan, che ha chiuso al 7° posto, ha tenuto la testa del gruppo fino ad
DOVA | MILANO | PRATO
oltre metà gara. Durante lo sprint finale Alexia Sisani scatta rimonta e ottiene il terzo posto. Erica Pivetta chiude al 15° posto. Nono posto per Roger Piva (Ragazzi) nella 300m e 10° nella 1.400m. Molte le categorie in gara, molti i partecipanti, ma solo i più bravi sono stati premiati dall’Assessore allo Sport di Porcia Martina Zanetti e dal Consigliere Regionale Chiara Da Giau. I PODI. Categoria Giovanissimi 1 Maschile: Daniele Ferrarini (Pattinatori S. Siro), Riccardo Favro (Skating Club Comina) e Christian Capozza (Pattinatori Marghera). Giovanissimi 1 Femminile: 1. Ester Rebellato (Pattinaggio Libertas Porcia). 2. Aurora Bertola (Scaltenigo Venezia). 3. Camilla Miotto (Skating San Donà). Giovanissimi 2 Maschile: 1. Marco Giandoso (Skating Club Rovigo. 2. Isacco Azzano(New Roller Porcia). 3. Riccardo Lazzarin (Pattinatori Spinea). Giovanissimi 2 Femminile: 1.Noemi Libralesso (Azzurra Pattinaggio Corsa). 2. Aurora Cerello (Scaltenigo Venezia). 3. Nadia Quaresimin (Pattinaggio San Donà). Esordienti 1 Femminile: 1. Aurora Sisani (Libertas Porcia). 2. Alice Dolci (Bellusco). 3. Alessia Vivaldi (Pattinaggio Legnago). Esordienti 2 Femminile: 1. Liliana Catalano (Azzurra Pattinaggio Corsa). 2. Emma Mazzocco (Alte Ceccato Club). 3. Irene Bragioto (Roller Club Lendinara). Esordienti 1 Maschile: 1. Francesco Bertolo (New Roller Porcia). 2. Nicola Morelli (Pattinaggio Libertas Porcia). 3. Marco Degli Uomini (Pattinaggio Tolmezzo). Esordienti 2 Maschile: 1. Kevin Massa (Forlì Roller). 2. Marco Tomai (Azzurra Pattinaggio Corsa). 3. Emanuele Balini (Bellusco). Ragazzi Femminile: 1.Sofia Saronni (Bellusco), campionessa italiana in carica. 2. Camilla Beggiato (Casier). 3. Alexia Sisani (Pattinaggio Libertas Porcia). Ragazzi Maschile: 1. Marco Bondi (Skating Club Comina). 2. Giulio Gaspardo (Skating Club Comina). 2. Riccardo Minello (Pattinatori Spinea). Allievi Maschile: 1. Matteo Barison (Azzurra Pattinaggio Corsa), campione italiano in carica. 2. Alberto Barison (Pattinaggio San Siro). 3. Luca Cavallaro (Pattinaggio Casier). Allievi Femminile: 1. Alessia Mezzalira (Azzurra Pattinaggio Corsa). 2. Chiara Faganello (Skating Club Comina). 3. Giulia Gobbato (Azzurra Pattinaggio Corsa). Classifica per Società: 1. Azzurra Pattinaggio Corsa. 2. Pattinaggio Libertas Porcia. 3. Pattinatori Spinea.
Tel. 0432 690761 info@ceccarellionline.it www.ceccarelligroup.com TremilaSport+ | 03 08 2016 | 53
TREMILAITINERARI MTB
www.natisoneinbici.it
a cura di Stefano Osso e Gian Luca Tosoratti
L
a zona di confluenza fra Natisone e Torre fa parte della rete europea Natura 2000 per la tutela della biodiversità e, quindi, nonostante alcune opere come una ex polveriera dell’esercito o un paio di cave, è un ambiente ancora selvaggio. In questo giro proponiamo il periplo dell’area e attraverseremo il Natisone e il Torre su dei guadi. Il guado sul Natisone non è molto utilizzato perché spesso c’è acqua, anche se bassa, e in questa evenienza sfrutteremo il vicino ponte della provinciale Udine–Gorizia, mentre i due guadi sul Torre sono quasi sempre praticabili e ripristinati dopo ogni piena. Il percorso, pur essendo in pianura, è molto vario e con diversi cambi di ritmo e di fondo. Appena usciti da Manzano e attraversato il Natisone, un lungo sterrato aggira prima una ex polveriera, quindi una cava, poi corre in mezzo una vastissima coltivazione di mele e infine costeggia il Torre e giunge a San Vito. Passato il torrente sul “Guado dell’Arciduca” si risale verso Trivignano Udinese lungo strade secondarie che attraversano i tipici paesi della bassa friulana,
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tra cui Clauiano, uno dei 100 borghi più belli d’Italia. Guadato nuovamente il Torre altre strade minori tornano verso Manzano tra maneggi, campi e fabbriche di sedie ormai chiuse e abbandonate. Dal 2014 è attivo il progetto “Parco Fluviale Transfontaliero del Natisone” con l’obiettivo di tutelare la zona e di rendere di nuovo balneabili le acque del fiume, e per far conoscere il progetto alla popolazione, l’11 settembre si terrà “Festinparco”, una manifestazione dove le varie associazioni presenti lungo il fiume proporranno diverse attività. Anche noi di natisoneinbici.it saremo presenti e organizzeremo una pedalata in compagnia proprio lungo questo itinerario. Tutte le informazioni su www.natisoneinbici.it
Descrizione giro Si parte dal Foledor Boschetti–della Torre di Manzano, nei pressi del municipio, e ci si dirige verso la piscina e gli impianti sportivi. Da qui si prende via dei Molini che, passando sotto alla ferrovia e attraversando la regionale 56 Udine–Gorizia, conduce a San Nicolò dove si guada il Natisone uscendo a Bolzano. Si prosegue su via Modoletto fino all’ex polveriera e alla cava e quindi, attraverso estese coltivazioni di mele, si raggiunge Nogaredo al Torre. Qui la “Strada dei Savalons” (via Vivaldi) conduce al Guado dell’Arciduca. Attraversato il Torre, si gira a sinistra sulla provinciale 2 in direzione di San Vito al Torre. Al semaforo si svolta a destra
e nella piazza del paese si prende via Palmanova che giunge a Jalmicco dove si prosegue su via Udine per Clauiano. Per evitare la provinciale 33 si prende via Merlana e quindi via Meretto che termina alle porte di Trivignano Udinese. Nuovamente sulla provinciale 2 dopo pochi metri si svolta a sinistra sullo “Stradone Gallici” che conduce al guado su Torre di Soleschiano. Attraversato nuovamente il letto del torrente si continua passando per casali Birri e San Nicolò fino ad arrivare alla grande rotonda alle porte di Manzano. Passando vicino alla “grande sedia” e percorrendo via Zorutti si torna al punto di partenza.
DAL SATELLITE
Della zona non c’è cartografia dettagliata ma la descrizione del giro, con mappa e traccia GPS è disponibile su http:// www.natisoneinbici. it/?p=3118 mentre la sola mappa è su https://www.bikemap. net/en/route/3692986
TRA NATISONE E TORRE
SUI GUADI DELLA CONFLUENZA
CURIOSITÀ Nei pressi di Nogaredo al Torre c’è il Guado dell’Arciduca, di origine romana, chiamato così in onore dell’Imperatore d’Austria, l’Arciduca Giuseppe II, che di qui passò l’11 marzo 1784, tornando dal suo viaggio in visita ai regni dei suoi fratelli a Firenze, Roma e Napoli. Questa infatti era la via più comoda tra Venezia e l’Austria e anche il papa Pio VI lo attraversò il 14 marzo 1782 nel suo viaggio per per incontrare l’Imperatore Giuseppe II a Vienna. Pure Leonardo da Vinci, su incarico della Repubblica di Venezia, venne a ispezionare la zona nel 1500 per rafforzare le difese del confine che passava proprio sul Torre.
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