n° 16 TremilaSport 16 09 2015

Page 1

TUTTO

LO

SPORT

DEL

FRIULI

VENEZIA

GIULIA

A

360

magazine

GRADI

16|15

16|09|2015

w w w. t re m i l a s p o r t . c o m

PROMOZIONE, MATRICOLE CHE SOGNANO pag 10

BASKET

EZIO RIVA CON IL GRANDANGOLO pag 34

PALLAVOLO MATTEO TOMEI

PAV: IN VOLO MA SENZA FANTASIE

Dopo un lungo peregrinare, il portiere ha finalmente vestito la maglia del cuore

pag 38

(Foto Antonio Ros - Pordenone Calcio)

ramarro dentro , All interno

IL SUPPLEMENTO TREMILA MOTORI DI SETTEMBRE

L'ESTREMO DIFENSORE è UNO DEI CARDINE DEL PORDENONE TARGATO TEDINO PAGG 6-7



SOMMARIO

6

16|15

16|09|2015

22

22-23 UDINESE 6-7 LEGA PRO

CALCIO

8 ECCELLENZA

10-11 PROMOZIONE 12-13 PRIMA CATEGORIA 14-16 SECONDA CATEGORIA

17 TERZA CATEGORIA

18-19 CARNICO

20 CALCIO A 5

21 FEMMINILE

34-37 BASKET 38-39 VOLLEY 40-42 ALTRI SPORT

27

RUBRICHE

LaBella delle Belle: vince Simona Alessio

24-25 SI DICEVA... 27-30 L E BELLE DI TREMILASPORT

26 NONSOLOSPORT

44-45 MONDO LIBERTAS 46-47 G LI ITINERARI DI TREMILASPORT

21

GLAUCO DI BENEDETTO Il ds del Tavagnacco vede la sua squadra rinforzata alla vigilia del campionato di Serie A.

31 MARATONINA UDINESE

TremilaSport+ | 16 09 2015 | 03


BARBER AND TATTOO SHOP

, t i m a e r d n a c If you . t i o d n you ca TATTOO DEFENDER

0432 1710603

Udine - Via Ronchi n. 58

barbertattooshopudine@gmail.com

/BarberTattooPiercing


EDITORIALE

....

Nuova stagione, nuove proposte

L

a nuova stagione sportiva sta riscaldando gradualmente i motori e anche Tremilasport ritorna in pista, riproponendo, com'è nella sua linea, personaggi e avvenimenti visti spesso dietro le quinte. La copertina, per questo primo numero, è dedicata al nuovo portiere del Pordenone ripescato in Lega Pro, Matteo Tomei, figlio di quell'Ermanno protagonista da anni sulle panchine del Triveneto. Una scelta dettata anche dal cuore, quella dell'estremo difensore, affezionato in modo particolare al capoluogo della Destra Tagliamento e a tutto ciò che esprime. Del difficile avvio di campionato dell'Udinese si parla invece focalizzando l'attenzione su un reparto offensivo che nelle prime tre gare ha saputo partorire la miseria di un solo gol, peraltro decisivo, sul campo della Juve. Necessario credere nell'uruguayano Aguirre, sostiene Ido Cibischino, stiamo a vedere se le prossime partite con Empoli e Milan daranno ragione al suo input. Ma se il calcio, ad ogni livello, fa sempre la parte del leone nel nostro magazine, il giusto spazio lo dedichiamo anche ad altre discipline, di maggiore o minore impatto ma comunque ugualmente importanti. Al basket dedichiamo stavolta tre pagine, quattro considerando la nuova veste dell'amarcord, nella prima delle quali trova spazio il "grandangolo" di Ezio Riva, uno dei grandi centri italiani degli anni '70/80, friulano di Pasian di Prato, che dal proprio osservatorio esprime il proprio pensiero sulla pallacanestro di ieri, la sua, e quella attuale, molto diversa sotto vari aspetti. E qualche nota polemica, com'è nel carattere del campione, certo non manca. Non solo di sport tratta comunque il nostro magazine e allora ecco la tradizionale rubrica turistica incentrata in prevalenza sulle Valli del Natisone, polo decentrato ma suggestivo della nostra Regione, e quella dedicata alle bellezze che abbiamo proposto in veste particolare nel corso della scorsa stagione, con appendice vincente per la giovane piemontese Simona Alessio, la più votata dai nostri lettori. Curiosità e divertimento, in sostanza, non mancheranno anche in questa nuova tornata di Tremilasport.

Il Direttore Edi Fabris

magazine

www.tremilasport.com facebook.com/tremila.sport @TremilasportWeb

DIRETTORE RESPONSABILE Edi Fabris VICEDIRETTORE Massimo Muzzin EDITORE MEDIATREMILA EDIZIONI srl Viale Palmanova 146 - 33100 Udine Tel. 0432. 33 30 893 direzione@mediatremila.com REDAZIONE Viale Palmanova 146 - 33100 Udine Tel. 0432. 33 30 893 redazione@tremilasport.com

Media Partner TremilaSport

Registrazione Tribunale Udine n. 38/07 del 19.11.2007 Responsabile trattamento dati (D.LGS. 30-6-2003 N. 196) Edi Fabris

TELEPORDENONE

16| 15

Questo numero è stato chiuso in redazione mercoledì 16 settembre 2015.

PUBBLICITÀ MediaTremila Edizioni Viale Palmanova 146 - Udine Tel. 0432. 33 30 893 agenti@tremilasport.com

videoregione

LA RADIO UFFICIALE DELL’UDINESE CALCIO

Mondo Udinese

QUOTIDIANO D’OPINIONE BIANCONERA DIZIONI

w w w. m o n d o u d i n e s e . c o m

TremilaSport+ | 16 09 2015 | 05


CALCIOLEGAPRO

I 3 punti di domenica danno ulteriore valore al pari di Piacenza MATTEO TOMEI

S

i potrebbe parlare del più classico e romantico dei “ritorni a casa”, ma sarebbe sbagliato. Perché questa è una prima volta. Come quando sei innamorato di una bella fanciulla ma, “non è questo il momento”. Matteo Tomei, portierone classe ’84, ha il cuore macchiato di neroverde dall’infanzia, da quando, insieme alla mamma, guardava sulla tribuna il babbo Ermanno giocare con il mitico Locatelli. C’è voluto un po’ di tempo, insomma. Addirittura una sfida da avversario nella scorsa stagione, nelle vesti di capitano del Real Vicenza. Ora l’amore è finalmente sbocciato. Era destino, non sembra esserci altro da aggiungere. - Cominciamo dal rigore fischiato con il Pro Piacenza, a dir poco incredibile. Come hai fatto a non protestare? «L’arbitro mi ha placato subito: “Se apri ancora la bocca ti butto fuori”. La mia reazione è stata indotta. Io ho spiegato che avevo colpito chiaramente solo la palla, ma non ho potuto fare altro che accettare questa decisione scandalosa». - Mettere davanti il bene della squadra in quei momenti non è facile… «La mia reazione, a posteriori, avrebbe dovuto essere forse più veemente. Io però sono fatto così, so che quando fischiano non tornano

BALUARDI Per il ruolo di estremo difensore la concorrenza non manca: con Tomei in rosa anche Careri e D'Arsiè.

MATTEO TOMEI

HO IL RAMARRO NEL SANGUE indietro, salvo interventi degli assistenti, ma nel calcio italiano non c’è questa collaborazione tra le parti. E loro, poi, non cercano un dialogo con noi calciatori. Piuttosto che andare incontro a pesanti squalifiche ho preferito accettare. Il bene della squadra è fondamentale: non sarà mai una reazione a rovinare l’equi-

LEGA PRO ore 15.00 3^ Giornata Alessandria - Cremonese Bassano V. - Albinoleffe Giana E. - Cuneo Mantova - Pordenone Padova - Lumezzane Pavia - Sudtirol Pro Piacenza - Reggiana Renate - Cittadella Pro Patria - Feralpisalò

06 | 16 09 2015 | TremilaSport+

librio dell’intero gruppo». - Come giudichi il pareggio della prima di campionato? «Meglio di così non poteva andare: abbiamo giocato e creato mettendo in pratica tutte le istruzioni ricevute dal mister durante la settimana. Abbiamo fatto vedere oltre alla mole di gioco, alla grinta, all’attaccamento, alla voglia di far bene, anche qualcosa di interessante a livello tattico». - A Vicenza l’anno scorso dichiarasti che pensavi di chiudere la carriera lì. Ora sei a casa. Per un pordenonese vestire la maglia neroverde cosa significa? «Mi avrebbe fatto piacere chiudere a Vicenza perché c’era una società sana, sotto tutti i punti di vista. Soprattutto sul lato umano avevo trovato persone competenti che credevano in noi, qualità oggi

difficile da scovare. Purtroppo il Presidente non è stato aiutato e il Real è scomparso. Io sono stato tifoso del Pordenone ancor prima di calcare un campo: ho guardato mio padre giocare ed allenare con questa maglia. Speravo che i Ramarri potessero arrivare in una piazza così importante. Quest’anno, poi, è arrivata la chiamata: mister, direttore sportivo e presidente mi hanno voluto fortemente ed io ho rifiutato le altre proposte perché credo in questa società e volevo toccarla con mano. Come nel Real ho trovato persone competenti dal punto di vista tecnico, ma, ancor di più, persone serie ed oneste. A 31 anni guardo il presente, voglio fare un gran campionato, ma è normale che l’obiettivo sia sempre salire di categoria: mi sento ancora un ra-


MATTEO TOMEI

Dirige la difesa del Pordenone in una delle prime uscite stagionali dei Ramarri..

delicato, essere bravo, avere pazienza e saper buttare giù tante cose». - Tolto Careri, insieme a Mirko Stefani, Michele De Agostini ed Alex Pederzoli sei uno dei veterani... «Insieme a loro, e ci metto Mandorlini, siamo i ragazzi con più esperienza ed è normale che ci dobbiamo sobbarcare delle responsabilità. Prenderci anche gli elogi, certo, ma c’è un compito naturale: prendere per mano i tanti giovani ragazzi di talento che questa rosa ha la fortuna di avere». - Un tuffo nel passato: la tua esperienza scozzese al Ross County. «Proprio in questi giorni, a cena con la squadra, ne abbiamo parlato tutti insieme. La Scozia mi ha dato tanto perché sono cresciuto con dei valori che oggi, qui, in Italia, sono un po’ scomparsi. Lì si trovano ancora. Parlo del rispetto per le parti. Ho fatto

Se vai all'estero sparisci dal radar del calciomercato, e tornare poi è molto dura

LA SCHEDA

gazzino e vorrei provare a mettermi in gioco di nuovo lassù. Esaudire un sogno nel cassetto come nella Triestina. Chissà, magari si può centrare un obiettivo importante anche qui». - Sugli spalti guardavi tuo papà fare gol. Cosa ti ha spinto a mettere i guanti? «Sembra uno scherzo, ma è la verità: mio zio, fratello di mio padre, a 6 anni mi ha regalato un completino di Tacconi, con i fulmini fosforescenti. Da quel momento ho detto: “Ok, faccio il portiere”. La mia carriera è sbocciata così e penso che sia il ruolo più bello e più difficile del calcio». - C’è un’evoluzione di questo ruolo? «Il portiere ha mille sfaccettature. All’epoca di Tacconi, Zenga e tutti gli altri l’unico compito era parare. Oggi il calcio richiede che il portiere sappia giocare palla a terra, una crescita che porta a far divenire il ruolo del portiere il più completo: uscite, palle alte, reattività. In 90 minuti sempre concentrato sulla posizione e sulla palla. È il più bello perché c’è sempre qualcosa di innovativo, qualcosa che ti fa migliorare, da studiare. E poi c’è un carico notevole di responsabilità anche se sono uno di quelli che ritiene che quando si prende gol c’è una catena di errori a monte: dall’attaccante fino a me. Se io riesco a mettere una pezza, non si subisce il gol, però la frase tipica è “se sbaglia il portiere si prende gol”: penso sia un po’ banalizzata». - Con Gianni Careri (’82) e Marco D’Arsiè (‘93) formi un trio di qualità. Questa competitività è uno stimolo? «Ringrazio sempre il Signore perché in due anni ho fatto 34 presenze prima e 32 nell’ultima stagione. Fa 66. Tante. Venire qui con la mia esperienza e tutto quello che ne consegue è speciale. Con Marco, ragazzo splendido, ho un rapporto d’amicizia davvero bello; Gianni inevitabilmente ti spinge a dare il meglio di te. Io però, sinceramente, guardo solo a me. Focalizzo il tutto su me stesso. Con Marco in questo avvio si è creato un legame forte. Lo ammiro. Il ruolo del secondo portiere (non mi piace definirlo così, meglio “l’altro portiere”), non è semplice: devi saper stare al posto tuo, ruolo difficile e

(Foto Antonio Ros - Pordenone Calcio)

LEGAPROCALCIO

MATTEO TOMEI Nato il 28 giugno 1984 a Motta di Livenza (TV), figlio d'arte del tecnico della Sanvitese Ermanno Tomei. In carriera ha vestito le maglie di Padova, Sambonifacese, Itala San Marco, Triestina, Ross County, Isola Liri, Union Quinto, SandonàJesolo e Real Vicenza. Da quest'estate difende i pali del Pordenone. Segno particolare: i tanti tatuaggi, uno su tutti, un samurai.

due anni dove i ragazzi juniores/allievi pulivano scarpe e spogliatoi. Si cresceva sotto quel regime lì, con i tifosi che mi portavano per mano al campo. Ho vissuto due anni in famiglia, stupendi. Mi ha formato molto a livello caratteriale e la consiglio a tutti. Ma lo confesso: non la rifarei». - Come mai? «Tornare qui è difficile. Se vai in Scozia per restare è un conto, se vuoi tornare qui sparisci dai radar e non è semplice farsi notare. Il calcio italiano è un po’ ottuso: quando non ti vedono più il mercato si dimentica di te, non ti danno più fiducia. Io lì mi sono preso le mie soddisfazioni, e suggerisco a tutti di provare, ma il ritorno poi non è affatto una cosa semplice». - Chiudiamo col presente. Quanto pesano i tre punti con l'Albinoleffe?. «Apro e chiudo parentesi: la partita della scorsa stagione l’ho vista a casa, ricordo tutta Pordenone dipinta di neroverde, una cornice spettacolare che questa città merita. l'abbiamo preparata come col Pro Piacenza, nei minimi dettagli. Abbiamo dimostrato sul campo le nostre qualità: con questi 3 punti possiamo dare valore al pareggio di Piacenza. Sereni e consci di quello che siamo». Luca Feole

TremilaSport+ | 16 09 2015 | 07


CALCIOECCELLENZA

ECCELLENZA ore 15.00 2^ Giornata CHIONS - TRICESIMO ISM GRADISCA - GEMONESE NK KRAS REPEN - CORDENONS RIVIGNANO - SANVITESE TOLMEZZO CARNIA - FLAIBANO TORVISCOSA - CJARLINS MUZANE VESNA - MANZANESE VIRTUS CORNO - LUMIGNACCO

Dopo aver sconfitto il Vesna, altro duro scoglio per i granata con la sfida al Kras

La lotta per il titolo si preannuncia avvincente

DINO SCIAN punto di forza offensivo del Cordenons.

CORDENONS

VOTA IL MIGLIORE SU WWW.TREMILASPORT.COM

La prima giornata di campionato qualcosa lo ha già detto. In particolare che la lotta per il vertice si preannuncia decisamente aspra e combattuta. Alle corazzate Cjarlinsmuzane e Cordenons, vanno infatti necessariamente aggiunte Chions e Kras, quest'ultima arresasi solo davanti ad uno straordinario Piccolo. E non va poi dimenticato il Vesna. Infine per il ruolo di possibile outsider, occhio al Torviscosa.

ZANESSI, CI SARà DA DIVERTIRSI

I

l calendario non è certo stato tenero con il Cordenons che, dopo aver sofferto e battuto il Vesna, si troverà nel prossimo turno a fare i conti con il Kras. Una formazione granata dai due volti quella vista in campo sabato all'esordio: in difficoltà nella prima parte di gara, decisamente superiore nel secondo tempo, come ammette lo stesso direttore sportivo cordenonese, Marco Zanessi: «E' vero, nel primo tempo Bozicic ci ha letteralmente mandato fuori di testa. Era immarcabile, svariava

Eddy Pilosio (Casarsa) Gabriele Gosgnach (Valnatisone) Marco Piccolo (Sanvitese)

Alen Carli (Sistiana) Lorenzo Sattin (San Luigi)

Lorenzo Violo (Union Pasiano) Paolo Marzin (Spal Cordovado)

Andrea Raffa (Torviscosa)

Dino Scian (Cordenons)

Nickolas Varutti (Flaibano)

Andrea Cassin (Sesto Bagnarola)

LO SQUADRONE DI ECCELLENZA E PROMOZIONE

08 | 16 09 2015 | TremilaSport+

da tutte le parte e creava tantissimo spazio per i compagni. Per fortuna poi nella ripresa siamo scesi in campo con maggior determinazione e siamo anche riusciti a prendergli le misure. Resta comunque il fatto che il Vesna mi ha fatto una grandissima impressione. Hanno tutto il potenziale per confermare quanto di buono fatto nella passata stagione». Tra i grandi protagonisti nelle fila granata, l'attaccante Dino Scian, che ha messo lo zampino in entrambe le marcature: «Già lo scorso anno era cresciuto molto, in questo campionato è chiamato alla conferma. Col Vesna ha fatto bene, ma sono convinto possa fare anche di più - continua Zanessi -. Ha un fisico possente, quindi gli serve un po' di tempo per entrare perfettamente in forma. Oltre a lui aspettiamo anche Roman del Prete: si vede negli allenamenti, e anche sabato quando è entrato, che ha tanta voglia di gettarsi alle spalle una stagione non esaltante». In arrivo la sfida al Kras, una delle grandi pretendenti al titolo: «Credo che i carsolini abbiano qualcosa più di tutti. Oltre all'esperienza maturata nella passata stagione hanno anche inserito alcuni giovani davvero in gamba. Ad ogni modo sarà un campionato combattutissimo e ci sarà da divertirsi. Penso si deciderà solo all'ultimo perchè c'è una marea di squadre che si è ben attrezzata. Sarà una bella lotta anche nei quartieri bassi: di squadre materasso non ne vedo proprio». (m.m.)


E

BR M E T T E S 7 FINALI • 1

ore 19.00 OL3 - MANZANESE 3°- 4° posto ore 21.00 UDINESE CALCIO - TRIESTE CALCIO 1°- 2° posto


CALCIOPROMOZIONE

FULGOR, PRIMOREC E UNION PASIANO

LE NEOPROMOSSE

SOGNANO

10 | 16 09 2015 | TremilaSport+


PRIMA PROMOZIONECALCIO CATEGORIACALCIO

D

ue matricole all’esordio assoluto e un ritorno in Promozione dopo alcuni anni di purgatorio. Stiamo parlando di Primorec, Fulgor e Union Pasiano, pronte a dare battaglia nella nuova serie conquistata lo scorso anno con altrettante promozioni. Prima volta, dunque, per il Primorec in un campionato di Promozione. Il ruolo di matricola non è mai facile: da un lato si ha il vantaggio di partire rigorosamente a fari spenti, dall’altro c’è una nuova categoria a cui dover prendere in fretta le misure. Ne è conscio l’attaccante dei carsolini Luca Davanzo, uno dei trascinatori della squadra nella trionfale passata stagione: «E’ vero, ci troviamo ad affrontare una categoria nuova per questa società, ma non nuova per alcuni di noi, quindi credo e spero che non pagheremo eccessivamente l’emozione – commenta l’attaccante -. Rispetto alla passata stagione sicuramente sarà più difficile, ma a mio modo di vedere, mantenendo la testa e la mentalità vincente maturate lo scorso anno, abbiamo le carte in regola per raggiungere una tranquilla salvezza». «A livello personale – continua Davanzo – punto a mantenere un rendimento alto e costante come la stagione passata: avendo seg n a t o 14 g o l l’anno scorso quest’anno punto a farne 15, ma è un dato importante solo se coincide con i risultati a livello collettivo». «Il mercato fatto dalla società mi sembra buono, abbiamo per motivi diversi purtroppo perso due elementi importanti ma sono arrivati dei volti nuovi che sono sicuro non li faranno rimpiangere. Sono arrivati tre giocatori dal Breg che conosco e ritengo possano dare una grossa mano sia dal punto di vista tecnico, che dal punto di vista caratteriale, nel gestire i fuoriquota al meglio. Oggettivamente siamo una squadra molto giovane, e un po’ di esperienza di certo non guasta. Sempre a proposito di mercato, spero vivamente che i ragazzi che vengono a fare i fuoriquota siano pronti ad affrontare un campionato di prima squadra. Li aiuterà molto il fatto che si troveranno in una società che è davvero una grande famiglia» «Un pronostico sulle avversarie? Mi sembra di poter dire che il San Luigi è un gradino sopra a tutti, e subito dietro, come sempre, c’è la Juventina. Ad ogni modo mi aspetto una stagione entusiasmante: con tutte queste squadre triestine ci saranno tantissimi derby, e lo spettacolo sarà assicurato. Ci sarà da divertirsi!». Altra matricola col piglio della guastafeste

L'Union Pasiano punta ad un campionato di alto profilo è la Fulgor. È proprio questo il ruolo che punta a recitare la formazione udinese dopo la stupenda cavalcata dello scorso anno. «Non stiamo qui a fare grandi proclami: siamo una neopromossa e come primo obiettivo dobbiamo puntare ad una salvezza tranquilla – commenta il bomber dell’undici di Godia, Maurizio Fragliola -. Siamo la matricola del campionato e dovremo certamente metterci tutto l’impegno e sudare tanto per salvarci il prima possibile». «Per quanto mi riguarda, a 36 anni cercherò di giocarmi al meglio l’opportunità di disputare nuovamente la Promozione. Spero di aiutare la squadra con l’umiltà e l’esperienza che ho maturato in questi anni. Al momento è ancora presto per parlare di favorite. Di sicuro troveremo squadre di vaglia e ben organizzate, ma noi non saremo da meno. Gli acquisti fatti daranno una gran mano alla causa. Inoltre sono molto fiducioso nella società e penso che abbia fatto benissimo ad affidarsi ad un tecnico come Trangoni: l’ho visto molto motivato, sarà una gran guida. Noi “vecchi” siamo con lui». Torna invece a calcare i palcoscenici della Promozione l’Union Pasiano, tornata a sorridere grazie alla gestione Bonotto, bravo a cancellare in pochissimo tempo gli ultimi anni della presidenza Vazzoler. Rossoblù mina vagane del prossimo campionato di Promozione? A giudicare dalle dichiarazioni di intenti di mister Giulio Francomartin in occasione della presentazione della squadra quest’estate, sembra proprio di sì. Se da una parte la società predica prudenza, dall’altra il vulcanico tecnico non si è tirato indietro, rivelando ambizioni di alta classifica per l’undici pasianese. Tra i punti di forza della compagine rossoblù anche quest’anno c’è l’attaccante Claudio Montagner: «Non siamo una squadra di basso profilo – commenta il bomber -. Bisogna sempre tenere alta l’asticella degli obiettivi. Anche se rispetto alla passata stagione la categoria è uno scalino più in alto, l’obiettivo deve comunque rimanere quello di arrivare nei primi quattro posti della classifica». «Sul mercato la società si è mossa bene – continua Montagner -, portando a casa giocatori validi che possono darci una grossa mano a raggiungere i nostri obiettivi stagionali». «Chi temo delle avversarie? Sinceramente preferisco guardare in casa nostra, consapevole che con un allenatore come Francomartin possiamo davvero toglierci delle belle soddisfazioni».

PROSSIMO TURNO GIRONE A ore 15.00 2^ Giornata

CASARSA - PRAVISDOMINI COM. FIUME V.BANNIA - TORRE EDMONDO BRIAN - CALCIO BANNIA FLUMIGNANO - PRO FAGAGNA FULGOR - LIGNANO S.A. PORCIA - SESTO BAGNAROLA SPAL CORDOVADO - AURORA BUONACQUISTO UNION PASIANO - PRATA FALCHI VISINALE

GIRONE B ore 15.00 2^ Giornata

JUVENTINA S.ANDREA - COSTALUNGA OL3 - TRIESTE CALCIO PRO CERVIGNANO MUSCOLI - VALNATISONE RONCHI CALCIO - COMUNALE GONARS SAN LUIGI CALCIO - PRIMOREC SANT'ANDREA SAN VITO - S.GIOVANNI SEVEGLIANO - SANGIORGINA ZAULE RABUIESE - SISTIANA DUINO AURISINA

I MATCH CLOU Sfida decisamente interessante in quel di Casarsa tra i padroni di casa e il quotato Pravisdomini. Esordio casalingo con tanto di super derby per l'Union Pasiano che si appresta ad affrontare il Prata reduce dalla fusione estiva con i Falchi di Visinale. Impegni casalinghi anche per le ambiziose FiumeBannia e Brian, che se la dovranno vedere rispettivamente contro Torre e Bannia. Nel raggruppamento B, invece, il babau San Luigi ospiterà la matricola Primorec, ben decisa a guastare i piani della corazzata biancoverde. A proposito di corazzate, la Juventina giocherà tra le mura amiche contro il Costalunga, in un match che potrebbe riservare più di qualche insidia ai goriziani. Da tripla le sfide di Faedis e Muggia, rispettivamente tra Ol3 e Trieste Calcio, e tra Zaule e Sistiana.

TremilaSport+ | 16 09 2015 | 11


CALCIOPRIMA CATEGORIA

STEFANO DE GIUSTI, bandiera del Valvasone, racconta il ritorno in Prima categoria della truppa rossoblù

E ANDREA REBBELATO ex bomber del Gonars, passato in estate al Camino.

alla fine fu Prima categoria! Il Ceolini, ultimo dei ripescati, dopo averci provato per alcuni anni, è finalmente sbarcato in Prima dalla porta di servizio. Poco male, l’importante è essere arrivati alla meta: «Il ripescaggio un po’ ce lo aspettavamo, vista la griglia dei play-off e considerato il fatto che comunque ogni anno tra fusioni e rinunce succede un po’ di tutto – commenta il difensore giallorosso, Mirko Buonocore -. La società giustamente non ci ha pensato due volte, è un’ottima occasione per mettere in luce il nome del paese e dare risalto a tutto il lavoro dello staff e della squadra». Dopo una prima parte di 2015 sfortunata, Buonocore è pronto a riprendersi il ruolo di protagonista: «Nella passata stagione purtroppo ho subito un brutto infortunio al tendine di Achille che mi ha lasciato fermo e lontano dai campi da dicembre, facendomi saltare un sacco di partite e soprattutto i play-off. Quindi spero proprio di potermi regalare un anno senza guai fisici. Di sicuro dal punto di vista agonistico ci sarà da soffrire, vista la nuova categoria». Un motivo in più per iniziare con grinta la nuova stagione è la presenza in rosa del fratello Gustavo, bomber di vaglia ed ex bandiera del Sesto Bagnarola, sceso di categoria proprio

Moreno D'Andrea è l'attaccante che ci mancava, di quelli in via d'estinzione 12 | 16 09 2015 | TremilaSport+

LA SCHEDA

VOLO BASSO... PER SCARAMANZIA

STEFANO DE GIUSTI Nato il 10 settembre 1982, il jolly di Arzene è uno dei veterani del Valvasone. Per tutta la prima parte di carriera ha vestito la casacca dei rossoblù, passando poi al Camino, formazione con la quale ha giocato quattro anni, centrando lo storico salto in Promozione. Lo scorso anno il ritorno al Valvasone, con un'annata da leader che lo ha visto finire in doppia cifra a livello realizzativo.

per giocare al fianco di Mirko: «Sono molto grato a Gustavo per essere sceso in Prima per poter giocare assieme almeno un anno. Morose e famiglia saranno sicuramente felici visto che potranno seguirci con temporaneamente! Dal punto di vista del mercato, comunque, mi sembra che la società abbia lavorato sodo facendo acquisti mirati per rinforzare ogni reparto. Ora sta a noi riuscire a proporre un buon calcio e mantenere la categoria raggiunta». Infine un pronostico sulle avversarie, dopo aver testato il Valeriano e preparando il match col Teor: «L’Union Rorai ha fatto un grande mercato e sicuramente ha i numeri per poter lottare per le posizioni di vertice. Poi ovviamente Corva, Maniagolibero, San Quirino e Vivai Rauscedo hanno giocatori esperti e dovranno quindi puntare a stare lassù». Propositi bellicosi anche in casa Camino che si prepara al derby col Codroipo e che in questa stagione vuole recitare un ruolo da protagonista. In attacco ci si affida ai gol di Andrea Rebbelato, giunto quest’estate dal Gonars per apportare i gol necessari alla scalata dell’undici di


PRIMA CATEGORIACALCIO

MONTERISI: «SARÀ UN RIVE D'ASSALTO»

MATRICOLA La rosa del Ceolini che nella passata stagione ha sfiorato la vittoria di Coppa regione e centrato il salto in Prima col ripescaggio.

abbiamo il dovere di provarci». Tra le neopromosse c’è poi il Valvasone di Stefano “Biscia” De Giusti, reduce da una strepitosa cavalcata che l’ha riportato inaspettatamente in Prima: «L’anno scorso alla presentazione dicemmo che l’obiettivo era salvarsi alla penultima giornata – commenta il veterano dei rossoblù -, invece poi alla penultima abbiamo vinto il campionato! Quindi per scaramanzia dico che l’obiettivo anche per quest’anno è la salvezza, anche se so che il presidente punta più in alto». Una stagione, quella passata, che ha evidenziato il vizietto del gol del jolly del Valvasone: «A livello personale spero di riuscire a trasmettere la mia esperienza e la mia passione ai più giovani. E chissà, magari andare in doppia cifra anche quest’anno: a 33 anni e da centrocampista non sarebbe affatto male!». Parentesi mercato: «Abbiamo fatto una buona campagna acquisti, senza ribaltare il gruppo dell’anno scorso che è stato il nostro vero punto di forza – conclude De Giusti -. Ritengo siano stati presi gli elementi giusti per rinforzare dove c’era bisogno. In passato ho già giocato con Zilli e penso sia il sostituto ideale in mezzo al campo di Mior (operato al crociato, e disponibile da gennaio, ndr). Moreno D’Andrea era poi l’attaccante che ci mancava, uno di quelli in via d’estinzione, un vero numero 9. Le avversarie? Penso che Camino e Vivai Rauscedo saranno protagoniste fino alla fine. Poi ovviamente ci sarà sempre spazio per qualche outsider».

GIRONE A ore 15.00 2^ Giornata

BARBEANO - MANIAGO LIBERO CEOLINI - CALCIO TEOR GRAVIS - CORVA PALAZZOLO - VALERIANO PINZANO POL. CODROIPO - CAMINO VAJONT - UNION RORAI VALLENONCELLO - S.QUIRINO VALVASONE ARZENE S.MART. - VIVAI COOP.RAUSC

GIRONE B ore 15.00 2^ Giornata

ANCONA - BUIESE ATLETICO FAUGLIS - AZZURRA PREMARIACCO DIANA - TARCENTINA RISANESE - LAVARIAN MORTEAN RIVE D'ARCANO - REANESE RIVIERA - SANTAMARIA TORREANESE - RAGOGNA UNION MARTIGNACCO - BEARZI

GIRONE C ore 15.00 2^ Giornata

CORMONESE - BREG GRADESE CALCIO - AQUILEIA MARIANO - PRO ROMANS MEDEA PORPETTO - ISONZO PRO GORIZIA - DOMIO SOVODNJE - FO.RE. TURRIACO TERZO - ISONTINA ZARJA - MLADOST S.Z.

IL PROSSIMO TURNO

Temporini. «Ho deciso di sposare il progetto Camino intanto perchè abitando a pochi chilometri da lì ho sempre seguito la squadra fin da piccolo – commenta il neoattaccante giallorosso -, ma soprattutto perchè ho avuto la sensazione che si stesse creando qualcosa di importante. Per quanto mi riguarda spero tanto di riuscire a festeggiare il mio gol numero cento a Camino: sarebbe stupendo! Manca poco e ci proverò in tutte le maniere». Un mercato importante, la conferma del gruppo storico, e qualche colpo da novanta per un Camino decisamente ambizioso: «Proprio così – continua Rebbelato -. Basti pensare a uno come Passalent: sono convinto che questo sarà il suo anno. E poi i giovani acquistati non per completare la rosa ma funzionali al progetto e scelti mesi prima. Conosco gran parte dei miei nuovi compagni. Un po’ per vicinanza di paese e poi perchè nel nuovo Camino c’è tanto Flaibano con i vari Ottogalli, Passalent, Minuzzo e Turolo. Ottogalli poi merita un discorso a parte, ci ritroviamo costantemente: abbiamo iniziato a 8 anni assieme, e dopo Varmo e Flaibano di nuovo assieme qui a Camino. Ora però con la maturità giusta per inseguire qualcosa di importante». Un futuro a Camino che però non offusca minimamente il ricordo delle belle stagioni vissute da Rebbelato con la maglia del Gonars: «I ricordi degli anni in nerazzurro resteranno stupendi e li porterò per sempre dentro di me. Società seria che con pochi soldi negli ultimi due anni ha fatto qualcosa di importante. Ricorderò per sempre la giornata in cui abbiamo conquistato la promozione. E poi chi avrebbe creduto nel trio Basso, Rebbelato e Cimigotto? Arrivavamo tutti e tre da una stagione fallimentare. Pochi mesi dopo eravamo un tridente da 50 gol e con la conquista della promozione». Infine non poteva mancare un pronostico sulle avversarie: «Sicuramente ci sono diverse squadre attrezzate: penso a San Quirino e Vivai Rauscedo soprattutto. Ma credo che il nostro pensiero debba essere rivolto a noi stessi. Sappiamo che dobbiamo lavorare duro, e soprattutto che vincere non è mai facile, ma

Dopo un’annata dal doppio volto, il Rive D’Arcano è stata l’assoluta protagonista di un mercato estivo strepitoso, che ha visto approdare alla corte di mister Mussoletto pezzi da novanta quali Stera, Mazzone, Scalzo e Monterisi. Ed è proprio l’ex centrocampista del Codroipo a fare il punto in casa Rive: “Non ci nascondiamo, l’obiettivo quest’anno è sicuramente salire, o quantomeno questo è il mio obiettivo personale – commenta Monterisi -. Questa è una società sana con tante persone disponibili che hanno subito reso facile l’accordo. Il presidente Minisini e il direttore sportivo hanno fatto un ottimo lavoro prelevando tasselli di indubbio valore dal punto di vista tecnico. Inoltre la conferma di Dessì in attacco ci darà ancora più fiducia nei nostri mezzi. Resto convinto che quest’anno abbiamo i numeri per fare bene. Saremo una delle squadre da battere”.

TremilaSport+ | 16 09 2015 | 13


CALCIOUDINESE CALCIOFOTOGALLEY

seconda categoria GIR. B

pagnacco UDINE UNITED

1-1

Foto:alberto trangoni

13-09-2015

014| 16 14 | 1609 092015 2015| TremilaSport+ | TremilaSport+


FOTOGALLEYCALCIO UDINESECALCIO

TremilaSport+ TremilaSport+| 16 | 1609 092015 2015| 015 | 15


Foto: Ilaria Metus

CALCIOSECONDACATEGORIA CALCIOUDINESE

La squadra del Moruzzo inserita nel girone B

Partenza con il botto Il Moruzzo dell’esordiente Pirrò straccia il Colloredo. Il Presidente Metus “Teniamo i piedi per terra”. Ma l’attacco fa paura a tutti: 12 gol in 3 partite ufficiali.

E

Andrea Pirrò, neo mister del Moruzzo

eliminE ora non chiamatela sorpresa. Già, il Moruzzo del neo mister Pirrò comincia a far paura. Fa paura il suo attacco a segno 12 volte in 3 gare ufficiali. Fa paura perché dopo la vittoria in Coppa contro i Rizzi (4 a 0 all’andata e 3 a 2 al ritorno), i bianconeri hanno iniziato alla grande anche in campionato stracciando una delle squadre più attrezzate per fare il salto in Prima Categoria, il Colloredo. E pensare che in estate la squadra del Presidente Massimo Metus era stata costretta a fare a meno dell’allenatore dei miracoli, Devid Trangoni, quello che le avevo permesso all’esordio in seconda categoria, di centrare il traguardo della salvezza per ben due volte. Ma non solo. Se ne erano andati anche Vidoni, Merlino e Ce-

Artefice di questa partenza sprint è Alessandro Rottaro, autore di 4 reti nelle prime uscite. E pensare che quest’estate era sul punto di appendere le scarpe al chiodo 16 | 16 09 2015 | TremilaSport+

lotti. Insomma, tutto sembrava fuorché un inizio di campionato facile. Anche perché il Moruzzo nelle annate precedenti ci aveva abituati alla sua partenza al rallentatore. E invece, è avvenuto quello che non ti aspetti. “Siamo contenti perché siamo partiti con il piede giusto – afferma il Presidente dei bianco neri – Chi ha scelto di restare a Moruzzo lo ha fatto per l’attaccamento alla maglia e perché si trova bene. Abbiamo gente ben motivato in squadra. Ma guai a montarci la testa. Il campionato è ancora lungo. E può capitare di tutto”. Al posto di Trangoni è stato scelto Pirrò “una vita spesa per la causa bianconera”. “Finora la scelta di dare il timone a Pirrò – dice Metus – si sta rivelando azzeccata. Noi siamo orgogliosi di avere come allenatore una bandiera come lui. Non era facile ereditare il timone da uno come Trangoni che qui ha lasciato il segno”. Ma l’artefice finora di questa partenza sprint è Alessandro Rottaro, autore di 4 reti nelle prime uscite. E pensare che l’attaccante classe

’87, dopo aver segnato 50 reti in 3 stagioni, voleva appendere le scarpe al chiodo “Gli abbiamo chiesto di restare – spiega Metus – e i frutti si stanno ora vedendo”. Il mercato acquisti sembra essersi rivelato azzeccato. Sono arrivati Goi, Vittor, Benfatti e Marcon: scelte mirate d’accordo con le esigenze del mister. Ma il discorso non sembra chiuso. “Se servirà torneremo sul mercato”. L’unico neo sono state le partenze. “Trangoni giustamente ha fatto una scelta per crescere – sottolinea il Presidente dei bianconeri – Per quanto riguarda i giocatori ho imparato a non affezionarmi. Sappiamo d’altronde di essere una piccola realtà e quindi non abbiamo il budget delle grandi. Dispiace però che qualcuno non abbia creduto al progetto”. Ora però arriva il difficile. Confermarsi ai massimi livelli. L’obiettivo resta la salvezza. “Se poi riusciremo a toglierci qualche soddisfazione ben venga, ma noi vogliamo restare con i piedi ben saldi a terra”. Davide Vicedomini


TERZA CATEGORIACALCIO UDINESECALCIO

LE ULTIME DAI CAMPI

FOCUS

ROIANESE, VITTORIA A RISCHIO Pioggia di gol nella prima giornata di campionato nel girone A di Seconda categoria. Il Cordenons fa capire agli avversari subito di che pasta è fatto rifilando una cinquina sul campo dello Spilimbergo. Esordio vincente anche per la matricola Azzanese che batte per 3 a 1 il Montereale Valcellina. Goleada per il San Leonardo che strapazza il Tiezzo. Nel girone B, inizia bene il Tagliamento, lo scorso anno finalista dei playoff, che si impone per 5 a 1 sul Caporiacco. Ritorno amaro in seconda categoria per il Ciconicco che viene sconfitto

Una vecchia foto di repertorio dell'Union '91 in azione

Il ritorno dell’Union ‘91

M di misura dall’Atletico Grifone. Mentre la Nuova Sandanielese, neo retrocessa, seppur a fatica, batte i Rangers. La giornata è stata caratterizzata da ben quattro pareggi. Nel girone C Serenissima e Maranese, le due favorite alla vigilia, non deludono le attese e colgono i primi tre punti della stagione, andando a vincere rispettivamente sui campi del Varmo e del Castions. A segno anche il Cussignacco, il Centro Sedia, lo Zompicchia e il Lestizza. Brutto scivolone invece per l’ambizioso Flambro. Nel raggruppamento D vittoria sub judice per la Rojanese per aver probabilmente schierato due giocatori squalificati. Ora rischia lo 0 a 3 a tavolino. Partenza subito con il botto per il Montebello che cala il settebello contro il SagraDo. Spumeggiante anche l’avvio dell’Azzurra e del Ruda, 8 reti in due, mentre l’unico 0 a 0 della giornata è tra Gaja e l’Alabarda. La terza categoria deve ancora attendere invece qualche settimana prima di ripartire, orfana di molte squadre che hanno deciso di abbandonare durante l’estate. Si è giocato invece il primo turno di Coppa. Da segnalare le vittorie di Nimis e Fiumicello.

etti la vittoria al torneo dei borghi, una cena e quattro chiacchiere tra amici. Ecco come è rinato l’Union ’91, dopo quattro anni di assenza dal calcio che conta. A raccontarci questa bella favola è il direttore sportivo Fabio Bondetti “Tutto è nato un anno fa, avevamo vinto il torneo dei borghi. E’ seguita una cena a cui ha partecipato anche un vecchio dirigente dell’Union che ci ha lanciato l’idea di riportare in paese (Percoto e Lauzacco ndr) la squadra. Abbia colto al balzo l’iniziativa. Ci ha convinto, ci è piaciuto e siamo ripartiti con entusiasmo”. E’ passato un anno da allora. Bondetti è andato a caccia di giocatori possibilmente del paese, soprattutto tra gli amatori. Si è spinto anche fino a Gonars per cercare gli ultimi tasselli. Oggi alla vigilia dell’inizio del campionato di terza categoria, l’Union ’91 è tornato ad essere una realtà. Domenica all’esordio ha battuto lo Staranzano per 3 a 1. “Vogliamo coinvolgere la gente del paese – spiega – Ora per il 70 per cento la squadra, composta da 24 elementi, è formata da ragazzi del posto. Mi hanno aiutato le amicizie nel settore. Tutti si sono dimostrati subito disponibili. Chi ha accettato questa sfida l’ha presa a cuore. Fin da subito sono stato chiaro: chi disputa il campionato

di terza categoria con noi non lo fa per i soldi, visto che non diamo i rimborsi, ma lo fa per l’attaccamento alla maglia”. Di questi tempi disputare una terza categoria non è facile. Tanto che a tentare questa nuova esperienza oltre all’Union c’è anche il Glemone. Molti sono stati gli abbandoni e i ritiri quest’estate. Assomiglia a una Seconda viste le distanze da percorrere e il budget quindi da mettere a disposizione. “Abbiamo fatto un programma - sottolinea Bondetti - per affrontare le trasferte e comprare il materiale sportivo ci vogliono di media 7 mila euro. Così ci siamo rivolti a tanti piccoli sponsor che ci hanno dato una mano”. L’Union è famoso per il suo settore giovanile: 180 ragazzi dai primi calci agli allievi. Ora si è aggiunta finalmente la prima squadra. “Sappiamo che sarà dura all’inizio – conclude Bondetti – ma noi ce la metteremo tutta per dimostrare che l’Union ’91 è rinato”. Davide Vicedomini

Dopo quattro anni di assenza Percoto e Lauzacco hanno finalmente la loro squadra. E all’esordio subito una vittoria sullo Staranzano TremilaSport+ | 16 09 2015 | 17


CALCIOCAMPIONATO CARNICO

PRIMA CATEGORIA L'undici di patron Zearo si prepara a festeggiare anche la vittoria del campionato

L

o avevamo sentito ad inizio stagione quando, con tutta la tranquillità che lo contraddistingue, Dario Zearo, presidente del Cavazzo, ci aveva confessato le sue ambizioni: “Vogliamo la Coppa ed il Campionato”. A quel tempo, dopo 3 giornate, la squadra vicecampione in carica aveva collezionato 3 punti in 3 turni (complice il riposo) ed era reduce dalla sconfitta con la Folgore per 1-0. Sconfitta che è rimasta l’unica della stagione. Perché ora il dominio è palese. E a quattro partite dalla fine, ad un solo punto per la matematica vittoria, con la Coppa già in bacheca, anche l’altro sogno sta per realizzarsi. - Presidente, ha fatto un bel pronostico insomma… «Sono molto contento di come è andata questa stagione. Mercoledì, in questo turno infrasettimanale, contiamo di festeggiare al meglio un traguardo meritatissimo. E poi testa alla Supercoppa: come va di moda dire, vogliamo il “triplete”… Non sappiamo ancora quando si disputerà, lo deciderà la lega, ma vogliamo fare l’en plein! Ora intanto prendiamoci questo punto fondamentale. E poi non molleremo, per onore personale e correttezza verso gli altri. Giochiamo fino all’ultimo minuto». - Un’annata da sogno. I numeri sono schiaccianti. «In questi anni, tra scudetti vinti e altri sfiorati, siamo andati bene. L’anno scorso abbiamo chiuso al secondo posto, ad una manciata di punti dalla vetta. Ci siamo rinforzati, volevamo fare bene e lottare per tutto: esserci riusciti è motivo di vanto. Con 57 gol fatti e 16 subiti siamo miglior attacco e miglior difesa. Anche le statistiche non lasciano dubbi: è un qualcosa di meri-

CAVAZZO...

IL PUNTO

E PRAGA SIA!

tatissimo. E, a proposito della valanga di gol, un ringraziamento speciale va fatto ad Angelo Dionisio, 16 gol per lui ed un titolo di capocannoniere in ballo. L’ultima volta parlavamo di caccia al bomber, direi che è stato trovato. L’ho conosciuto ai tempi del Tolmezzo, quando ero presidente, lui iniziò lì a 12 anni facendo tutta la trafila. Ragazzo serio, fisico statuario, da punta, un buon tiro: un attaccante sicuramente decisivo. Ha calcato i campi dell’Eccellenza regionale andando sempre in gol. Devo dire che è stato onesto, perché ha mantenuto la parola data». - Cioè? «Mi aveva promesso che prima o poi sarebbe venuto qui. È esploso. Credevo in lui e la soddisfazione è doppia. Ci siamo fatti dei bei regali a vicenda con questi obiettivi raggiunti. Gli auguro di vincere la classifica marcatori adesso».

- L’avversario che l’ha messa in guardia? «La Folgore è stata l’unica a batterci, ma penso che sia anche stato un match particolare, di inizio campionato. Farei i complimenti al Villa, squadra che senz’altro merita gli elogi». - Punti forti dell’anno? «Dionisio, già citato, ma anche il regista Cisotti, capace di disegnare le geometrie nel mezzo del campo. Bella anche l’annata del nostro portiere Zossoli. Il gruppo comunque è stato fantastico». - Chiudiamo in bellezza: aveva messo in palio qualcosa per i vari obiettivi? «No no, non sono abituato a far così, niente promesse e scommesse. Le casse della società sono sane e ne vado fiero. La cena però arriva. E penso anche una gita…a Praga!» (l.f.)

Numeri e statistiche non lasciano dubbi: si tratta di una vittoria meritatissima. Dionisio eccezionale

NE

IO Z O OM

PR

P

NATO

TE

RAN

TI DU SERA

MPIO IL CA

S

I I TE

UTT ER T

Il protagonista della ventunesima giornata del Campionato Carnico di Prima Categoria è sicuramente Maurizio Vidali che, con una straordinaria tripletta, permette ai Mobilieri di battere per 3-2 il Real, e portarsi a +4 sull’Edera, che attualmente sarebbe retrocessa. La formazione di Enemonzo infatti ha perso per 7-0 contro la capolista Cavazzo e la sensazione è che il sorpasso subito sette giorni fa, proprio ad opera dei Mobilieri, abbia inciso sulla qualità della prestazione, soprattutto da un punto di vista mentale. Torna a vincere la Folgore che, dopo cinque ko di fila, batte per 5-2 il Bordano, che non ha ancora ottenuto alcuna vittoria in questa stagione. Belle vittorie anche del Fus-Ca per 4-1 sul Cedarchis e del Paluzza per 2-1 sul Campagnola. E’ terminata senza reti invece la sfida tra il Villa e l’Ovarese. Gran bagarre per quanto concerne la lotta per il vertice della classifica marcatori. A guidare la truppa al momento è Angelo Dionisio (Cavazzo) con 16 centri, tallonato da Stefano Sattolo (Campagnola) con 15 e da Daniele Iob (Villa) con 14. Più staccato il trio composto da Vincenzo Radina (Arta Terme), Raffaele Carrera (Folgore) e Stefano Vidoni (Real I.C.) a quota 11.

RM ARTICOLARE 100 € ECO MUSCOLARE 50 €

RADIOLOGIA CARNICA - AMARO (UD) - Via Cooperativa Carnica, 1/A - Tel. 0433 44154 - Fax 0433 498002 - info@radiologiacarnica.it - www.radiologiacarnica.it


CAMPIONATO CARNICOCALCIO SECONDA CATEGORIA

VAL DEL LAGO, ATTACCO ATOMICO Già 55 centri per la formazione del presidente Cucchiaro che si gode uno straordinario Granzotti

L

a scaramanzia prima di tutto. "Sarebbe fantastico tornare in Prima categoria con la prossima stagione. Sono passati 20 anni esatti dalla prima volta in cui affrontammo quel campionato. Ci restammo 4 anni, poi la discesa. Essere arrivati oggi a questo punto è meraviglioso, tutto frutto di un lavoro di squadra. Dal 1996 al 2016 - aggiunge ridendo il presidente bianco azzurro del Val Del Lago, Luciano Cucchiaro - una bella coincidenza!" - Presidente, come ci si sente a stare lassù? «Benissimo. Sono molto contento anche se ora bisogna stringere i denti e fare un ultimo sforzo. Siamo un po' in calo ma il traguardo è davvero ad un passo». - Avrà occhi e orecchie su quali altri campi? «Sicuramente sul match Pontebbana - Val Resia. I primi sono ancora in lotta per salire di categoria. Speriamo in un passo falso, inutile non dirlo: l'obiettivo principale è chiudere nelle prime tre che avranno il privilegio di salire in Prima». - Al primo posto non ci pensa proprio? «Ora come ora conta solo la matematica. A pochissime partite dalla fine, ed un match

ancora da giocare con il Verzegnis che ha una partita in meno, conta solo la cosa più importante. Poi sì, una volta sistemata la faccenda giocheremo spensierati per arrivare eventualmente in testa, ma è un discorso che ora non ci interessa: la priorità è un'altra». - Cosa le è piaciuto della squadra? «Devo fare i complimenti ad un gruppo favoloso. La cosa più bella? La serietà negli allenamenti. Vedere sempre 18-20 ragazzi è un qualcosa che alla fine paga. Anche gli innesti, gente navigata, sono stati capaci di integrarsi e trascinare il gruppo». - L'arma in più della stagione? «I gol di Riccardo Granzotti, senza dubbio. In questo momento è a quota 21, con praticamente il titolo di capocannoniere in tasca, ma spero arrivi ad una cifra bella tonda, facciamo 25 (ride, ndr). Non ha bisogno di presentazioni: uno che ha segnato più di 300 gol in carriera fa parlare il campo. Lo reputo il più forte di tutto il circuito carnico. E comunque 55 gol sono tantissimi. Siamo andati in gol con dodici giocatori, spero anche che Ivano Picco, figlio del mister a 9 reti, arrivi in doppia cifra. Il 4-2-3-1 ci ha consentito soluzioni offensive diverse».

SECONDA CATEGORIA

TERZA CATEGORIA

RIBALTONI A SORPRESA PER VAL DEL LAGO E VERZEGNIS

PER ARDITA E SAN PIETRO C'E' ANCORA SPERANZA

Sconfitte interne sia per il Verzegnis che per la Val del Lago: i neroverdi vengono sorpresi dal Val Resia che, grazie alla rete di Di Lenardo, coglie tre punti importantissimi, e forse insperati alla vigilia, che potrebbero rivelarsi cruciali nella lotta per non retrocedere. La Val del Lago invece cade per 3-0 contro Il Castello, i gemonesi compiono un altro deciso passo avanti verso la Prima Categoria. Vittoria interna per la Pontebbana, che supera 2-1 l’Amaro e non abbandona le speranze di promozione.

La capolista Tarvisio viene bloccata sullo 0-0 dall’Illegiana, mentre vincono entrambe le inseguitrici: l’Ardita rifila 5 gol all’Ampezzo grazie alla tripletta di Daniele Della Pietra e alla doppietta di Cescutti, mentre il San Pietro vince per 3-2, e in rimonta, contro un buon Timaucleulis. Non molla però la Nuova Osoppo, che vince per 2-1 a Lauco e rimane così a 6 punti dal terzo posto, anche perché oggi è in programma lo scontro diretto tra San Pietro e Ardita. Tra i bomber guida Davide Casanova Borca (San Pietro) con 28 centri.

AI RAGGI X

FOCUS

- L'avversario più ostico? «Il Verzegnis, primi ad averci battuti. A livello di organico la metto al pari nostro, la classifica lo conferma: siamo i più forti. Inserirei tra le sorprese il Trasaghis, capace di fare un mese e mezzo pauroso: se si fossero svegliati un attimo prima avrebbero potuto ambire a qualcosa di importante con merito». - A proposito di merito. Due parole su mister Fabio Picco. «Serio, preciso. Al suo quinto anno qui è stato abile a tenere coeso il gruppo. Merita di salire per il lavoro svolto, è un gran preparatore». - E ora partita col Velox. Sarà decisiva? «Più che altro molto delicata, perché siamo un po' in calo fisicamente. Abbiamo diversi giocatori importanti che non stanno bene e la classifica conta poco ormai. Loro sono quasi fuori, ma per noi è una battaglia fondamentale: se vinciamo possiamo essere matematicamente promossi. Ma mettiamo i se, sono scaramantico (ride, ndr)». Luca Feole

TECNOSPINE SRL VIA DEL FABBRO, 9

33013 OSPEDALETTO - GEMONA DEL FRIULI TEL. E FAX 0432980915 - CELL 3933359851 info@tecnospine.it - www.tecnospine.it


CALCIOC5

BOTTI DI MERCATO

HARHUDIN E MEHMEDALIJA FANNO SOGNARE LA COMPAGINE UDINESE

FLASH TERGESTEO: AL VIA I PRIMI CALCI

GIOVANILI

Dopo Maccan, Futsal Udinese, Basiliano, Pordenone e Svt Futsal, anche una nuova società comincia a sviluppare il settore giovanile del calcio a 5. Stiamo parlando del Tergesteo Grado che sta allestendo un gruppo di Piccoli Amici per iniziare l’attività. Un altro passo in avanti per la crescita del Futsal in regione. SERIE B

DUE ABDUR ADRIATICA GIà PRONTA Prosegue la marcia di avvicinamento al campionato di serie B pure per l’Adriatica che è già scesa in campo in due gare amichevoli che hanno lasciato un’ottima impressione allo staff bianco-celeste: vittorie con Torriana e Altamarca, e squadra che sembra già rodata al punto giusto per l’esordio stagionale, ancora molto lontano, previsto per sabato 3 ottobre contro il Villorba SERIE C

ADDIO STARFIVE?

Con un comunicato stampa pubblicato il 21 agosto, ad un giorno dalla chiusura delle iscrizioni, la Starfive ha annunciato la rinuncia alla partecipazione del campionato di serie C, ufficialmente riferendosi alla mancanza di garanzie, una frase che non da troppe spiegazioni: voci di corridoio parlano di una rosa rimasta molto scarna e non rimpinguata, tuttavia sembra che più che un addio possa trattarsi di un arrivederci....ne sapremo di più a breve.

PER LA CLARK

D

opo il ribaltone Starfive dell’ultima ora che ha visto un’altra formazione abbandonare l’attività a pochi giorni dalla chiusura delle iscrizioni, si avvicina finalmente l’esordio ufficiale del calcio a 5 regionale per le 15 formazioni che, suddivise in quattro gironi (tre da quattro squadre, e un triangolare) partiranno con il primo turno di Coppa Italia alle porte: venerdì sera ad aprire le danze alle 21 a Udine al PalaCus la sfida molto interessante tra la Futsal Udinese rinforzatosi in estate con l’arrivo del puntero Michele Collevati ex New Team e Palmanova ed il Maccan Prata, due formazioni che non nascondono dietro al dito le proprie ambizioni per una stagione di vertice. Nello stesso girone Bassa e Tavagnacco si sfideranno martedi prossimo. Il resto del programma prevede per sabato entrambe le gare del girone A con il Palmanova che ospita la Clark ed il Pentalcor che riceve l’Udine City di Spina. Nel girone B fari puntati sul derby pordenonese tra Svt Futsal (ex Fiamma) e Pordenone, mentre Lignano e Goldfeet le altre due squadre scenderanno in campo lunedi. Il big match di questo primo turno sarà sicuramente la sfida del triangolare

del girone D, che vedrà di fronte il Manzano e la Torriana, con la squadra allenata da Donato che nelle ultime ore si è assicurata due pezzi da novanta: tra i pali arriva l’ex Palmanova , Giacomo Braida, reduce da tre campionati di serie B, fermo dal febbraio scorso dopo l’abbandono con gli amaranto, oltre al jolly Samuele Spatafora in uscita dal disciolto Starfive Monfalcone. Molto attiva pure la Clark Udine che piazza due colpi di livello dall’Ol3 il talentuosissimo Abdurahmanovic Harhudin che fa sfregare le mani anche al tecnico della Rappresentativa Marco Sbisà, dalla Torreanese arriva pure il fratello altro giocatore di spessore Abdurahmanovic Mehmedalija, ai quali si aggiungono dal Futsal Basiliano il duo Paolo Raffin - Francesco Massara per una formazione rinnovata e ringiovanita che potrà contare come sempre sul patron Tirindelli e la sua grande esperienza di allenatore. Non sta a guardare nemmeno il Manzano con due ritorni di fiamma, parliamo del portiere D’Auria che pareva indirizzato verso altri lidi e dell’attaccante Elvis Zefi che, dopo due anni ed il grave incidente che ne aveva minato la carriera, torna a vestire la casacca gialloblu.

S H O P

Specializzato per il calcio a 5… …PRESENTI ANCHE A UDINE Via Aquileia, 115 - UDINE • udine@calcioa5shop.it Orario: 9.30-12.30 • 15.30-19.00 • chiuso il lunedì

…ma trovi … aanche abbigliamento tempo libero uomo/donna… …forniture per società calcio… …personalizzazioni su polo e t-shirts


FEMMINILECALCIO DIESSE STORICO Il direttore sportivo Glauco Di Benedetto vede anche nel prossimo campionato la sua squadra solida e in grado d'impensierire le primattrici Verona e Brescia.

NEI PANNI DI GUASTAFESTE

Il nuovo Tavagnacco come mina vagante della serie A

L'

eterno incompiuto che vaga solitario in un panorama simile a un’arida steppa fatta di parole, promesse e pseudo rivoluzioni solo millantate e mai veramente realizzate: il calcio femminile è questo in Italia, un enorme punto interrogativo, una nebbia fitta che fatica a dipanarsi alla vigilia di un campionato orfano ancora di date ufficiali. «Una situazione che porta un enorme ram-

Momenti di gloria, quelli della conquista della Coppa Italia, che a Tavagnacco si augurano possano ripetersi. "Siamo migliorati sotto molti punti di vista - considera Di Benedetto - e l'attacco è più forte con la Clelland". marico – confessa Glauco Di Benedetto, direttore sportivo dell’Upc Tavagnacco –. Sono dieci anni che frequento questo tipo d’ambiente in cui si parla tanto e alla fine si conclude poco e niente. È brutto dirlo ma qui a Tavagnacco ormai ci siamo abituati». In questo periodo caratterizzato dalla poca chiarezza di idee e intenti a livello federale voi vi siete comunque mossi con solerzia e decisione per preparare al meglio l’imminen-

PORDENONE, RIFONDAZIONE PER IL RITORNO IN SERIE A

te stagione. «Sono molto soddisfatto della squadra, siamo migliorati sotto parecchi punti di vista. Siamo riusciti a rinforzare un attacco già stratosferico con l’arrivo di Lana Clelland, nazionale scozzese l’anno scorso a Bari e l’ex Pordenone Chiara Paroni, pronta ormai per il salto di qualità tanto atteso. Insieme a lei sono arrivate anche Alice De Val, Natasha Piai e le giovanissime Francesca Blasoni e Alessandra Dri, tutte desiderose di ritagliarsi un ruolo da protagoniste. Sono contento di come si stanno comportando le nuove arrivate; ho visto fatica, impegno e grande abnegazione durante la fase di preparazione e sono convinto che si integreranno alla perfezione nella mentalità che abbiamo qui a Tavagnacco. Una mentalità incarnata nelle senatrici che da anni stanno facendo la fortuna di questa squadra, come le varie Brumana, Camporese, Tuttino, Parisi e Martinelli. Sono loro che ci hanno permesso di superare i momenti di difficoltà grazie a un enorme senso di appartenenza, loro le vere trascinatrici fuori e dentro il rettangolo verde, loro le prime ad aver abbracciato il nuovo progetto di rilancio». Un progetto incentrato molto sulla linea verde. «Uno dei fiori all’occhiello della nostra realtà – conferma sorridendo

CAPITANA E BOMBER Paola Brumana, terminale offensivo gialloblù, sarà anche nella prossima stagione la capitana del Tavagnacco. Di Benedetto –. Ragazze come Cecotti, Del Stabile, Lauriola, Pochero e Copetti sono solo gli ultimi dei tanti prodotti sfornati negli anni dal nostro settore giovanile, con cui siamo in costante contatto. Sono giocatrici dalle indubbie qualità che stanno entrando sempre più nei meccanismi della prima squadra. Un plauso soprattutto a Sara Di Filippo, mister di polso e carisma che le sta dosando con grande sapienza». Una bella introduzione per dire che quest’anno è lecito puntare al podio? «Si cercherà di alzare l’asticella come da mentalità gialloblu, ben consci delle nostre potenzialità e di quelle delle avversarie». «Anche perché in un campionato a 12 squadre o giochi per la Champions oppure rischi di rimanere impantanato nella lotta per la salvezza – continua Gabriele Chiersicola, nuovo team manager della società –. Mi aspetto un campionato molto complicato, senza purtroppo la Torres, realtà che avevamo imparato ad apprezzare per mentalità e risultati eccellenti. Molte squadre si sono rinforzate, in primis Mozzanica e Fiorentina che renderanno la vita difficile a Verona e Brescia. Noi speriamo di ritagliarci il ruolo di illustre guastafeste e, tra uno sgambetto e l’altro, magari raggiungere traguardi di prestigio». Valeria Degano

Nove riconferme, sette partenze e quattro nuovi arrivi per il Pordenone che il presidente Colle intende fermamente far ritornare nella massima serie dopo la retrocessione in B della scorsa stagione. Riconfermato l'allenatore Fabio Toffolo, sono arrivate dal Bearzi la bomber Antonella Paoletti

insieme a Bellan, Desinano e Cencig, mentre sono partite Perin, Mella, Manzon e Zandomenichi alla volta di Vittorio Veneto, neopromosso in serie A. A Tavagnacco si sono accasate invece De Val, Plai e Paroni. Le gare ufficiali avranno luogo sul campo di S.Antonio a Porcia, grazie alla collaborazione con i purliliesi.

TremilaSport+ | 16 09 2015 | 21


CALCIOUDINESE

Sicuri che non serva Aguirre? di IDO CIBISCHINO

B

isogna tornare indietro di sei stagioni per trovare un'Udinese tanto avara in fase realizzativa: un unico gol nelle prime tre partite. Il gollissimo con il quale Thereau ha stecchito la Juve alla prima di campionato fa il paio con quello che Floro Flores (a proposito: sta tuonando che è un piacere il bell'Antonio, già a tre realizzazioni nel Sassuolo di Di Francesco) realizzò nel 2-1 di San Siro

contro l'Inter, nella prima stagione del ritorno di Guidolin, quella cominciata con quattro sconfitte consecutive e il primo punto da 0-0 contro la Samp a Marassi, l'annata poi conclusa al quarto posto a 66 punti. OCCASIONI - Magari l'Udinese di Colantuono ripetesse un prodigio del genere. La speranza, comunque, non collide del tutto con la razionalità se guardiamo oltre il tabellino e consideriamo il rapporto tra occasioni create e reti realizzate. Questo è il fronte meritevole di analisi, capire cioè se i pochi gol sono la risultante di carenze individuali, di assenza di istinto killer nella zona calda, oppure se va chiamata in causa pure l'impostazione generale. A Torino l'Udinese ha avuto almeno altre due occasioni (con Kone e Widmer) per raddoppiare la marcatura di Thereau. Contro il Palermo, micidiale nell'arraffare i tre punti con l'unico tiro in porta, per una decina di volte i bianconeri hanno creato le premesse del gol, mancato

22 | 16 09 2015 | TremilaSport+

Un unico gol in tre partite: un'Udinese così avara soltanto nella prima stagione di Guidolin, ma poi arrivò il quarto posto

Eppure i bianconeri creano le loro belle occasioni, mancano lucidità e freddezza sotto porta. Totò può rimediare, ma da solo non basta...

da Edenilson, da Thereau, da Zapata..., oppure negato dal felin Sorrentino. E anche all'Olimpico contro la Lazio, sia pure in una partita impostata su un eccessivo difensivismo, l'Udinese ha annusato il bersaglio grosso con Adnan, con Thereau, con Kone e con il subentrato Aguirre. ERRORI - Caterve di errori in fase conclusiva e l'unica consolazione di rendere attuale l'antico adagio secondo cui, beh..., l'importante è creare, esserci davanti alla porta. Ritornello frustrante, non ci basta. E allora andiamo a vedere perchè si sbaglia tanto. Può essere che tanta corsa e partecipazione, quelle che Colantuono pretende anche dagli uomini d'attacco, tolga freddezza in fase conclusiva, si arrivi spompati e poco lucidi al momento fatidico. Ci sta se pensiamo ai chilometri che si sciroppano Thereau e lo stesso Zapata, che si appiccicano ai centrocampisti nell'azione di filtro, così come gli esterni che nel modulo si sdoppiano. La fatica è improba se

la squadra si mantiene bassa e il contrattacco parte a 50 metri dall'area avversaria. Chi la vede la porta se l'ossigeno si brucia prima di arrivare al cervello? Sul piano individuale, poi, è evidente il diverso linguaggio dei protagonisti: Thereau sa dialogare in punta di fioretto con un Di Natale per giocate non banali, mentre stenta a trovare le coordinate che dovrebbero collegarlo a Zapata. Gli dai la palla e il colombiano non vede più nessuno, parte da solo alla conquista del mondo. E' una forza della natura Duvan, il suo potenziale è enorme, purtroppo l'esuberanza fisico-atletica non è corredata dalla disciplina, dalla gestione delle energie, la parte istintiva è ancora preponderante. In questo senso, Colantuono dovrà lavorare parecchio di “motopic”, più che di scalpello, per renderlo funzionale alla causa. EQUILIBRI - Se è vero ciò che abbiamo detto finora, Colantuono dovrebbe concentrare le meditazioni

partendo da un semplice interrogativo: a cosa servono tanta corsa, tanta applicazione, tanto impegno, se poi realizzi così poco? La vera scommessa da vincere per il sanguigno tecnico romano sarà quella di trovare - sempre ammesso che sia possibile con i mediani a disposizione - un equilibrio che salvaguardi la fase difensiva e nel contempo permetta una superiore lucidità e freddezza agli uomini-gol. Anche se inserisci il

prezioso Di Natale, senza modificare l'impostazione generale, il risultato sarà sempre lo stesso: Totò non serve lontano dalla porta, Totò non serve se non lo porti in area. Dove vai a parare? chiederete. Penso a una leggera modifica del modulo per renderlo più propositivo, e a un uomo nuovo, fresco. Il 3-52 potrebbe diventare 3-4-2-1 con due trequartisti, o centrocampisti avanzati, che si colleghino ai mediani e sostengano la punta centrale: inevitabilmente Totò nelle partite casalinghe. L'uomo nuovo, da abbinare a Thereau, dovrebbe essere Aguirre, il ventenne uruguagio che non è stato finora chiamato in causa come titolare nonostante con sei reti sia stato l'attaccante più prolifico in precampionato. Parliamo di un giocatore al quale l'aspetto un po' assonnato non rende giustizia: Aguirre sa stare in campo, è generoso e anche furbo, vede la porta. Non possiede l'esplosività e l'effervescenza trascinante di


UDINESECALCIO

Ecco l’Empoli: pane per la fame di Di Natale

Nella pagina a sinistra, l'uruguagio Aguirre e il tecnico Colantuono. Qui sopra, il panteron Zapata e, a destra, Totò va a caccia del primo gol stagionale un Sanchez, ha invece dalla sua l'essenzialità della concretezza. Quella che pare manchi ai colleghi che finora Colantuono ha preferito. MEDIANA SCARSA - Più sopra s'è accennato al centrocampo, che non è un grande centrocampo, popolato com'è di fiancheggiatori (con limiti variamente distribuiti) piuttosto che di uomini capaci di decidere, di prendere in mano le situazioni, di risultare trascinanti, male assortiti al punto che oggi si parla addirittura di riciclare da interno un'ala come Edenilson. Una mossa da disperati! Era stato pensato avendo come perno Guilherme, tutt'ora ai box per il noto malanno inguinale, lo stesso Guilherme di cui si invocava un anno fa il rientro in Brasile e che Colantuono si è invece imposto di rilanciare. Chissà quando

lo rivedremo in perfetta efficienza, posto che il regista brasiliano dovrà in pratica ricominciare la preparazione da capo. Intanto ci affidiamo al volenteroso Iturra, una seconda linea del Granada, come equilibratore centrale. Intanto si lascia partire una bandiera come Pinzi per portare a casa Marquinho, che in Italia nessuno più voleva. Scelte un po' strane che la gente, sottoscritto compreso, stenta a capire. O forse capisce, collegandole ai risparmi necessari per godere dei lussi di uno stadio nuovo.

LE PIÙ AFFETTUOSE FELICITAZIONI

DELLA REDAZIONE DI TREMILASPORT ALLA NOSTRA BIANCAMARIA GONANO PER LA NASCITA DEL SUO PICCOLO SIMONE

Gioca Di Natale, queste sono le sue partite. La quarta di campionato (cui seguirà il turno infrasettimanale, sempre casalingo, contro il Milan) porta al Friuli l’Empoli contro il quale, nella passata stagione a guida Stramaccioni, l’Udinese fece il pieno, l’unica squadra a lasciare l’intero malloppo ai bianconeri. Fu 2-0 (doppietta di Totò) al Friuli, e 1-2 al Castellani con reti ancora di Di Natale (di testa, una rarità) e di Widmer, dal cui piede partì un cross che per strada si trasformò in conclusione letale. Partita insidiosa perchè catalogata tra quelle da vincere. Nel passaggio da Sarri a Giampaolo, con conseguente migrazione verso Napoli di pezzi pregiati tipo Valdifiori e Hysaj al seguito del tecnico, l’Empoli ci ha rimesso. Impostata sul 4-3-1-2, la squadra toscana ha pagato dazio nella prima partita persa male in casa con il Chievo (ma quello di Maran si sta rivelando uno squadrone) e pure nella seconda contro il Milan a San Siro, però domenica l’Empoli è andato vicinissimo ai tre punti: è stato l’ex bianconero Allan a salvare il Napoli per un 2-2 che non rende giustizia ai toscani, sempre avanti con Saponara e Pucciarelli, ragazzi di casa in una squadra ad altissimo tasso di sangue italiano, al contrario dell’Udinese che - per dire - ha affrontanto la Lazio con 11 stranieri. Rispetto alla prima casalinga con il Palermo, dovrebbe essere Zapata (da calare poi all’occorrenza in corso d’opera) a lasciare il posto a Di Natale, mentre in mezzo non dovrebbe ripetersi l’azzardo di affidare le chiavi del centrocampo all’ancora labile Merkel. Serve un’Udinese più compatta e più dura, con un baricentro più alto per sostenere Di Natale, a caccia del suo primo gol stagionale. Sul fronte opposto la curiosità è per Piotr Zielinski, il ventunenne talento polacco che l’Udinese ha lasciato ancora in prestito all’Empoli. Sta maturando, al punto da meritarsi la maglia da titolare: Giampaolo, si sa, adora la qualità e Piotr ne possiede in bella quantità.

di Biancamaria Gonano

LATINAMERICA Gli appassionati del tifo bianconero coprono davvero tutte le latitudini. Del resto la squadra pullula da molti anni ormai di talenti internazionali, in numero sempre più crescente mentre la base nostrana italica sembra essere in estinzione. Il caso Pinzi è l’ultimo episodio. A Ciconicco di Fagagna trova sede presso il ristorante La Crosere un club davvero originale. Ce ne parla il suo presidente, Rolando Vidoni: “Era la primavera del 2008 quando ebbi l’idea di istituire un Udinese club in onore di Eduardo Valencia Cristian Zapata, non fosse altro per il legame di amicizia che

mi legava al giocatore stesso oltrechè alla Colombia, avendo parenti in quella terra favolosa e così lontana da noi. Parlando con altri tifosi di questa idea, abbiamo deciso di estendere la dedica del club a tutti i sudamericani della rosa, peraltro sempre molto numerosi

nella storia dell’Udinese, specie quella più recente. Inutile ricordare mostri sacri come Zico, Edinho, Barbadillo, Abel Balbo, Sensini e Marcio Amoroso. E ancora Sosa, Felipe e Pizarro, prima dei più attuali Armero, Cuadrado, Denis, Isla, Sanchez, Zapata. Tanti campioni che siamo certi giungeranno ancora a lottare per i colori bianconeri friulani". Perciò il 28 dicembre 2010 questa idea, grazie all’aiuto e all’impegno di vari tifosi, è diventata realtà con l’istituzione dell'Udinese club LatinAmerica: "Un gruppo di cento tesserati e un direttivo attuale di sette persone che vuole far

sentire a tutti i giocatori, in particolare a quelli sudamericani presenti nella rosa, la vicinanza, il calore, e l’affetto di noi tifosi friulani, cercando di ridurre, per quanto utopistico e difficile, la distanza che li separa dalla loro terra natia. Tutti i protagonisti delle manifestazioni spor-

tive amano infatti avere il supporto dai propri tifosi e simpatizzanti, e i giocatori dell’Udinese non sfuggono a questa regola. Crediamo che un gruppo di sostegno ad essi dedicato non possa che portare loro ulteriore entusiasmo in ciò che fanno e la volontà di raggiungere traguardi sempre più ambiziosi, facendoci sognare sempre di più. L'Udinese club LatinAmerica entra ufficialmente nella grande famiglia dell' AUC il 03 marzo del 2015, una data non a caso perché in quel giorno si celebra il compleanno del grande Arthur Zico”.

TremilaSport+ | 16 09 2015 | 23


SIDICEVA...

si diceva...

QUELLE PAGINE INGIALLITE Gli eventi sportivi e i personaggi del passato proposti dai servizi sui giornali del tempo

D

opo il grande successo dei ricordi sportivi proposti lo scorso anno dai personaggi che li vissero in diretta, ecco la nostra nuova proposta, le copie anastatiche dei giornali che descrissero eventi e personaggi con lo stile tipico del loro momento. Inauguriamo la nuova rubrica con l'ascesa della Snaidero nella massima categoria cestistica, nella primavera del 1968, e l'articolo scelto è quello di B.S. (così è firmato) apparso sulla Vita Cattolica, e completato dalla parte statisti-

ca pubblicata dal Guerin Basket. Documenti ingialliti, così come porta i segni del tempo la foto della squadra arancione in cui compaiono campioni che hanno fatto la storia del nostro basket, come Cescutti, Sarti e Paschini insieme ad altri più o meno noti al grande pubblico della pallacanestro. Parla di sport d'èlite, l'articolista, nel suo incipit ma l'exploit della Snaidero fece diventare in quegli anni il basket in Friuli una disciplina di grande impatto popolare. Purtroppo solo ricordi ma la speranza di un ritorno ai tempi d'oro rimane.

Boris Kristiancic, l'allenatore: "È stato difficile arrivare e ci vorrà più forza per rimanere, la mia è una speranza"

24 | 16 09 2015 | TremilaSport+


SIDICEVA...

ULTIMI ARANCIONE Il presidente Edi Snaidero (sopra) e Michele Antonutti, ultime "punte" arancione

Il momento clou dell'escalation della Snaidero e gli ultimi protagonisti della stagione arancione TremilaSport+ | 16 09 2015 | 25


NONSOLOSPORT

CULTURA

Novità su mostre, spettacoli, eventi, personaggi del panorama culturale

MUSICA

ROYAL GALA ROCK FESTIVAL

F

ari puntati su Pantianicco che si appresta ad ospitare, in occasione della tradizionale Mostra Regionale della Mela, una delle più interessanti rassegne musicali per band emergenti in Italia. Si tratta del Royal Gala Rock Festival, in programma il 25 settembre, E organizzato dalla neonata etichetta udinese AW Recordings e dalla locale Pro Loco. Quattordici band emergenti si sfideranno sul palco del festival per vincere il primo premio, consistente in 30 ore di registrazione, per un valore di oltre 1200 euro, nei nuovissimi Angel’s Wings Recording Studios, unica struttura all’americana in Italia, che vanta due mixer Solid State Logic. Le selezioni sono partite lo scorso mese di luglio: grande partecipazione da parte delle band che hanno inviato i propri demo da tutta Italia. Il concorso è aperto a band libere da contratto discografico, con all’attivo almeno due brani inediti di genere rock o metal e affini, da presentare nel corso della serata finale. Madrina e presentatrice della kermesse sarà l’attrice Erica Alberti, reduce dai successi della serie “Un Medico in Famiglia”. Nel corso della serata, le quattordici band finaliste saranno giudicate da una giuria qualificata composta da discografici, cantanti, giornalisti e operatori del settore, presieduta dal produttore Nick Mayer (nella foto), già a capo della Cherry Lips Management e attuale direttore artistico di AW Recordings. «Al di là della vittoria e del primo premio in sé – commenta Mayer -, che non possono che ingolosire i partecipanti, ritengo che questa manifestazione sia una grossa opportunità per le band di mettersi in mostra davanti ad una giuria di esperti del settore. Per noi di AW Recordings è sicuramente un’ottima occasione per vedere dal vivo band emergenti di qualità: la speranza è sempre quella di trovare nuovi talenti a cui proporre un contratto discografico».

ALESSANDRO BARBERO

LE ATENIESI MONDADORI

Atene, 411 a.C. Siamo in campagna, appena fuori dalle porte della città, dove, in due casette adiacenti, abitano due vecchi reduci di guerra, Trasillo e Polemone. Atene ha inventato la democrazia ma deve difenderla, i ricchi complottano per instaurare la tirannide: anche il vicino Eubulo, grande proprietario che si ritira in una villa poco distante è guardato con sospetto. Ma Charis e Glicera pensano che i padri vivano fuori dal mondo: per loro il giovane Cimone, figlio di Eubulo, ricco, disinvolto e arrogante, è un oggetto di sogni segreti. È mentre in teatro l'ateniese Lisistrata e la spartana Lampitò decretano il primo, incredibile sciopero delle donne contro gli uomini per invocare la fine di tutte le guerre, la notte nella villa di Eubulo prende una piega drammatica.

26 | 16 09 2015 | TremilaSport+

L’ANGOLO DELLA

LETTURA JO NESBO

SCARAFAGGI EINAUDI

Arriva per la prima volta in Italia Scarafaggi, la seconda avventura dell’ispettore Harry Hole, il più celebre e amato dei personaggi creati da Jo Nesbø. L’ambasciatore norvegese viene trovato assassinato nella stanza di un motel di prostitute a Bangkok, e Harry Hole è inviato in missione per affiancare i poliziotti locali sul caso. Ci vorrà del tempo perché capisca in che situazione l’hanno cacciato. Come gli scarafaggi che brulicano nella sua stanza d’albergo così le pedine dell’indagine sembrano moltiplicarsi all’infinito. E Harry è solo: né la famiglia dell’ambasciatore né le autorità norvegesi né tanto meno i suoi colleghi Thai hanno intenzione di collaborare. Tutti, a quanto pare, sono terrorizzati alla prospettiva che esploda uno spinoso caso diplomatico.

KARIN SLAUGHTER

L’INFILTRATO TIME CRIME

In piedi di fronte a una macchina per granite che si ostina a non funzionare, in un minimarket della Georgia, il detective Will Trent è in attesa di bere qualcosa di ghiacciato. Il personale annoiato del negozio, che lo osserva dai filmati delle videocamere di sorveglianza, pensa però che si tratti di tutt’altra persona, ovvero del pericoloso ex detenuto Bill Black. Infiltrato nella città più corrotta della contea più corrotta del Sud degli Stati Uniti, Will Trent si trova qui per lavorare sotto copertura. Ma la sua missione deve attendere... Infatti, in un orribile istante, tutto cambia e si scatena l’inferno. Un sacchetto con del denaro vola sul pavimento del negozio e una giovane donna scompare mentre un assassino parte a tutta velocità a bordo del suo pick-up. In un attimo, Trent è già a caccia.

MARCO BUTICCHI

DAVID LAGERCRANTZ

LONGANESI

MARSILIO

IL SEGNO DELL’AQUILA

Monsignor Fausto Denagua ha molti anni e molte doti, tranne quelle che dovrebbe possedere un uomo di Chiesa. La sua strada incrocia quella di Oswald Breil dopo la scomparsa di una ricercatrice, e lo scontro si fa subito aspro perché, come Breil ripete spesso, non tutto è come sembra... La lotta è impari: il nemico è potente, ha mezzi sconfinati e soprattutto ha come alleati l’Isis e il suo feroce esercito. Manca giusto un anello della catena perché il Male abbia il sopravvento. Un anello che solo il rinvenimento di un antico sepolcro riuscirebbe a saldare. Ma l’ubicazione di quel sepolcro è avvolta nella leggenda... E la leggenda corre a ritroso sino ad approdare alla Roma dei re.

QUELLO CHE NON UCCIDE

Da qualche tempo Millennium non naviga in buone acque e Mikael Blomkvist, il giornalista duro e puro a capo della celebre rivista d’inchiesta, non sembra più godere della popolarità di una volta. In una notte di bufera autunnale, una telefonata inattesa sembra finalmente promettere qualche rivelazione succosa. Frans Balder, un’autorità mondiale nel campo dell’intelligenza artificiale, chiede di vederlo subito. Un invito che Mikael Blomkvist non può ignorare, tanto più che Balder è in contatto con una super hacker che gli sta molto a cuore. Lisbeth Salander, la ragazza col tatuaggio della quale da troppo tempo non ha più notizie, torna così a incrociare la sua strada, guidandolo in una nuova caccia ai cattivi che punta al cuore stesso dell’Nsa, il servizio segreto americano che si occupa della sicurezza nazionale.


Simona La pi첫 bella del reame

PER UN PUGNO DI VOTI

Le preferenze dei lettori hanno eletto "bella fra le belle" di Tremilasport la piemontese Simona Alessio, che in un lotto di 14 finaliste ha prevalso sull'udinese Eleonora Mazzari, sulla laziale Elenah e sulle friulane Elena Ponte e Walentina Gattesco.

UDINESECALCIO le belle di TremilaSport


le belle di TremilaSport

28 | 16 09 2015 | TremilaSport+


le belle di TremilaSport

TremilaSport+ | 16 09 2015 | 29


le belle di TremilaSport Le nuove esperienze, gli animali e i viaggi sono le passioni della modella piemontese

MI PIACE METTERMI IN GIOCO

H

a un levriero afghano e cinque gatti, Simona Alessio, per la quale è inconcepibile una vita senza la compagnia degli animali. “Non ti chiedono niente e ti danno tutto”, considera la venticinquenne modella cuneese ripresa per noi dall’obiettivo di Sergio Panèro. Di padre piemontese e madre siciliana, Simona racchiude nel proprio carattere la riservatezza della gente del nord e la spontaneità di quella della terra materna: “A chi non mi conosce posso apparire come una ragazza chiusa ma in realtà, anche se non do confidenza a chiunque, ho un’indole generosa e disponibile. Ma non mi piace comunque sprecare del tempo con persone ed esperienze che

30 | 16 09 2015 | TremilaSport+

non ne valgono la pena, in questo sono molto selettiva”. Piace anche rischiare, a Simona: “Ritengo giusto mettermi in gioco, certo, ed è anche per questo che circa tre anni fa accettai la proposta di posare ricevuta da un fotografo. Ed eccomi ancora qua. Così come ogni tanto mi levo qualche sfizio, perché la vita va vissuta anche nelle piccole cose”. E uno dei piaceri della vita è per lei il viaggiare: “Lo farei di continuo, è la priorità che mi pongo, risparmiando anche. Rinuncio volentieri ad uno shopping insignificante pur di mettere insieme le cifre che mi servono per girare il mondo. Viaggiare è accumulare conoscenza ed esperienza, un patrimonio personale importante ed irrinunciabile. E la Grecia è rimasta in

particolare nel mio cuore per la sua bellezza naturale ed artistica, il calore della sua gente e la buona cucina”. Ora Simona ci offre la delicatezza delle linee del suo viso e del suo corpo ed è una generosità che i lettori sicuramente apprezzeranno.


SPECIALEMARATONINA DI UDINE

PRONTI, VIA:

TORNA LA MARATONINA tutto pronto per la nuova edizione della Maratonina “Città di Udine”. Il weekend dedicato alla corsa e al benessere tornerà ad animare il centro di Udine il 19 e 20 settembre prossimi, con un programma come sempre ricco e contraddistinto da diverse novità. La sedicesima Maratonina sarà la più internazionale di sempre con atleti provenienti da oltre 20 Paesi e tre continenti. Al centro come sempre la mezza maratona, gara competitiva da sempre supportata dalla Banca Popolare di Vicenza, che da due anni può contare su un percorso nuovo e molto veloce, come testimoniato dalla vittoria nel 2013 di

E'

Geoffrey Mutai, che ancora detiene il record della manifestazione. La gara come sempre sarà aperta anche alle handbike e alla staffetta 10K + 10K. Sabato spazio alle famiglie e ragazzi: in mattinata la Staffetta Scuole – una gara riservata agli alunni delle scuole medie e superiori – da quest’anno sostenuta da Bluenergy, nel pomeriggio invece la tradizionale MiniRun Despar, per corridori in erba, e la Corsa con il Cane. La mattinata di domenica vedrà anche il consueto appuntamento con la StraUdine ERP, la non competitiva da 7 chilometri e mezzo aperta a tutti, anche al nordic walking.

TESTIMONIAL. Anna Incerti, friulana d’adozione, sarà la testimonial dell’edizione 2015. Già campionessa europea di maratona, gareggerà ancora una volta a Udine con nuovi e ambiziosi obiettivi: mettersi alla prova per il debutto novembrino alla maratona di New York e prepararsi al meglio per le Olimpiadi di Rio 2016. 1° EDIZIONE DI “SPORT: ISTRUZIONI PER L’USO”. In occasione del weekend dedicato allo sport l’Associazione Maratonina Udinese ha deciso di istituire un nuovo appuntamento: una serie di incontri e convegni con atleti, allenatori e nutrizionisti finalizzati a diffondere non solo i valori etici

che guidano i grandi campioni, ma anche maggiore informazione e consapevolezza nell’ambito delle esigenze nutrizionali degli sportivi. Gli appuntamenti per questa edizione saranno due con Orlando Pizzolato e Francesco Fagnani. Orlando Pizzolato, atleta di livello mondiale e due volte vincitore della Maratona di New York, spiegherà “Come ottimizzare il proprio potenziale podistico” mercoledì 16 settembre alle 19.00 presso la Sala Valduga della Camera di Commercio. Francesco Fagnani, nutrizionista sportivo FIDAL e Fiamme Oro, si occuperà di “Alimentazione: consigli pratici per preparare al meglio la nostra gara” sabato alle 11.30 presso il Friuli Future Forum. TremilaSport+ | 16 09 2015 | 31


A raccontarci le novità di questa nuova edizione è Massimo Corsano, a capo dell'organizzazione. - Da cosa è nata l’idea di Eurowellness Parade? «Euro Wellness parade è il seguito naturale di eventi che ho organizzato in Friuli negli ultimi anni ma nasce per promuovere la mia idea di creare un indirizzo per formare operatori del fitness nella scuola. Io infatti sono docente di educazione fisica al Mattioni di Cividale».

Manca pochissimo all'inizio della seconda edizione dell'Eurowellness Parade, manifestazione che animerà Cividale dal 18 al 20 settembre con un ricco programma di eventi all'insegna dello sport e del benessere. 32 | 16 09 2015 | TremilaSport+

- Come mai l’idea di portarla a Cividale? «Perché Cividale si presta logisticamente con belle piazze vicine e piatte molto fruibili. Inoltre ha possibilità di espansione illimitata perché ha un'amministrazione e una cittadinanza votata al turismo e all'accoglienza».

- Visto lo stile di vita che si conduce oggigiorno, quanto è importante la pratica sportiva anche a livello non agonistico? «La pratica sportiva è un termine forte, diciamo una sana attività fisica accompagnata da uno stile nutrizionale estremamente avanzato conducono alla qualità della vita e al prolungamento della salute ma devono andare di pari passo».


- A cosa si potrà assistere nei tre giorni di programma? «A lezioni pratiche e teoriche ma più che assistere direi partecipare: si avrà l'occasione di avere in loco per la prima volta più di cento istruttori provenienti dall'estero e da diverse regioni italiane e da tutte le nostre province che presenteranno sia le lezioni più in voga che quelle appena elaborate».

- Come è andata la passata edizione e quali sono le aspettative per quest'anno? «Direi che l'anno zero a Udine è stato fantastico e ci ha dato l'entusiasmo per ripeterlo riducendolo per varie ragioni di contesto e di opportunità ma la dimensione di Euro Wellness è internazionale e già dal prossimo anno si prevede un raddoppio del numero di palchi. Il nostro obiettivo è molto semplice:

creare a Cividale il più grande evento fitness dopo Rimini e... si può fare!»

TremilaSport+ | 16 09 2015 | 33


BASKET

CAMPIONI Ezio Riva (nel tondo) è il terzo in piedi da sinistra nella foto della Snaidero juniores che si laureò campione d'Italia nel 1976 sotto la guida di Flavio Pressacco (secondo in piedi da destra).

MA QUANDO MAI CI PRENDERANNO?

Ezio Riva, tricolore juniores nel '76 con la Snaidero, guarda il basket di ieri e di oggi di EDI FABRIS

M

ostra un “quattro” con la mano, Ezio Riva, uno dei grandi centri italiani degli anni ‘70/80, e quel numero sta a significare che il 2016 significherà fra l’altro il quarantesimo anniversario dell’unico scudetto giovanile del basket friulano, quello della Snaidero conquistato in Piemonte nei giorni del terremoto del ’76. Lui, in quella squadra guidata da Flavio Pressacco e che schierava fra gli altri ragazzi divenuti dei campioni come Giampiero Savio e Paolo Pressacco, c’era e faceva sentire il suo peso. “Sarà difficile che qui in Friuli ci scalzino - commenta scrollando il capo - , sia perché mancano investimenti e programmazione a livello giovanile come quelli di allora, sia perché non vedo attualmente giocatori di talento anni fa l'unico e desiderosi di impegnarsi a titolo italiano raggiungere un obiettivo quali eravamo noi. Non vedevamo l’ora in Friuli di andare in palestra ad allenarci e giocare e se non ci portavano in ritiro ci rimanevamo male. Adesso vedo invece che le motivazioni non sono più le stesse, troppe le alternative e scarsa la voglia di sacrificarsi, e il ritiro è considerato una seccatura. Così i non-risultati sono quelli che abbiamo sotto gli occhi”. Un’esperienza da dirigente delle rappresentative giovanili regionali il pivottone di

40

34 | 16 09 2015 | TremilaSport+

Pasian di Prato qualche anno fa l’ha avuta, toccando quindi con mano le nuove realtà, ma preferisce glissare sull’argomento: “Ad un certo punto ho ricevuto il benservito senza troppe cerimonie, al di là delle solite parole di circostanza. Ho le mie personali teorie al proposito ma aspetto ancora di conoscere i reali motivi della mia esclusione. Ripensando a quell’esperienza traggo comunque la conclusione di fondo che ai ragazzi d’oggi è necessario stare vicino più di quanto non venisse fatto con quelli della mia generazione. Noi eravamo sicuramente più indipendenti ed eravamo in grado di assumere delle decisioni senza ricevere troppi consigli e carezze”. Oggi Ezio Riva sta nell’osservatorio del basket, guardando al presente e paragonandolo se occorre al passato, quello che sapeva proporre fior di campioni italiani e senza troppi stranieri in campo: “Un esempio dell’attuale situazione è lo scudetto di Sassari, che nel proprio organico ha stranieri a go-go e solo due o tre italiani (uno dei quali figlio dell’allenatore Sacchetti) che giocano poco. Nella finale confesso di aver tifato Reggio Emilia, che va controcorrente schierando italiani di valore. Ciononostante la nazionale sta risalendo la china e almeno questo è un dato positivo”. Voltandosi indietro, Riva giudica poi la qualità del gioco attuale paragonandolo a quello di qualche anno addietro: “Oggi è più fisico, noi esprimevamo maggiore qualità. E parlo

non solo della serie A ma anche della B, allora seconda serie nazionale, dove vedevi in campo giocatori di alto livello. Penso anche a ciò che c’era a Udine, dove nel massimo campionato avevamo la Snaidero e in B la Patriarca, entrambe capaci di suscitare entusiasmi”. Riguardo al proprio passato, Riva conserva un capitolo indimenticabile: “I miei anni a Trieste sono stati unici sotto ogni aspetto e mi fa piacere che la società sia ritornata a certi livelli, producendo ottimi giovani, buon ultimo quel Tonut che nella prossima stagione giocherà a Venezia nella massima serie. Il pubblico triestino, poi, merita talune soddisfazioni, perché è appassionato, partecipe. Ricordo che quando giocavamo a Chiarbola, certe vittorie ci arrivavano grazie anche alla forza del tifo che sentivamo attorno a noi. Riguardo alla rinascita del basket giuliano, penso che grande merito di essa vada a Matteo Boniciolli, che ha saputo pure intrattenere con le società minori dei rapporti molto produttivi”. Infine Udine oggi: “Encomiabili la volontà e l’impegno di Pedone e Micalich di riportare in alto il basket friulano ma dovrebbero venire supportati da un organico qualitativamente e quantitativamente più consistente, perché una serie B richiede un impegno certamente superiore a quello di altri campionati minori. E alle spalle della prima squadra è necessario che cresca un settore giovanile di un certo spessore”.


BASKET L'INTERVISTA

VANNI ZANON, FINE DELL'ASTINENZA

L'EVENTO

RIVIGNANO, RIECCO IL GREEN COACH

D

ES Albe

LATISANA (qui la squadra, in maglia rossa, lo scorso campionato) sarà la panchina del ritorno in pista di Vanni Zanon (nel tondo) dopo l'anno sabbatico del tecnico.

D

opo un anno di lontananza, la stagione 2015/16 vede il rientro nell’arena del basket regionale di Vanni Zanon in qualità di head coach e responsabile del settore giovanile di Latisana, società che si appresta a disputare anche nella prossima stagione la serie C Silver. L’esperto allenatore dal mai dimenticato passato snaiderino (fu uno dei protagonisti della scalata in serie A degli “orange” fine anni ’60) ha iniziato la nuova avventura con entusiasmo e con la consapevolezza che, per chi come lui è stato riscaldato dal sacro fuoco della passione per la palla a spicchi fin dalla giovane età, è assai difficile rimanere a lungo e con distacco ai bordi di un parquet o fuori da uno spogliatoio. “Dopo essere stato costretto a rimanere al palo per motivi fisici, ora superati, è stato impossibile resistere ancora alla corte che i dirigenti di Latisana mi facevano già da un anno e così ho deciso di ritornare in pista e superare la crisi di astinenza – confessa il tecnico tra il serio e il faceto – , accettando pure la sfida di rilanciare il settore giovanile di una piazza appassionata come quella di Latisana, oltre che di guidare la prima squadra.” Abbiamo di seguito chiesto a Vanni Zanon quali siano gli obiettivi postigli dalla dirigenza per la prossima stagione e di fornirci una panoramica sul prossimo campionato. “L’obiettivo è

quello di mantenere la categoria, entrando possibilmente nella griglia dei play-off per far crescere e valorizzare i nostri giovani in un campionato che sta di anno in anno aumentando la competitività e il tasso tecnico. In particolare per la prossima stagione prevedo un grande equilibrio dopo la promozione di Tarcento, che lo scorso anno aveva fatto corsa per conto suo. Questa circostanza dovrebbe far aumentare a tutte le squadre la motivazione e l’interesse negli appassionati.” Quali i motivi della crescita costante del livello tecnico del campionato? “La crisi economica e l’aumento dei costi di gestione dei campionati delle serie superiori, che ha avuto come conseguenza il ridursi delle squadre locali in quelle categorie, ha di fatto liberato un numero crescente di giocatori che ora trovano collocazione nella nostra serie, con il relativo beneficio per il tasso tecnico medio.” Come giudica infine Zanon il suo roster per la prossima stagione? “Ho sicuramente a disposizione una squadra attrezzata per gli obiettivi che la società mi ha chiesto di raggiungere. Abbiamo confermato in blocco il gruppo, rinunciando solo all’esperto Infanti (un vero e proprio “universale” capace di ricoprire efficacemente più ruoli) e con l’occhio attento a lanciare stabilmente in prima squadra i nostri migliori Under 20". Giuseppe Passoni

opo lo stop dello scorso anno, riecco la storica manifestazione ideata ventinove anni fa dall'allora presidente della Fip udinese Ennio Bon: allora si chiamava Panchina verde, all'italiana, poi la modifica in Green coach (vinto stavolta da Luca Di Leo, tecnico del Basket Time) ma senza che la sostanza venisse cambiata, e nel suo ambito vengono come sempre premiate le migliori espressioni cestistiche della stagione precedente. Teatro della manifestazione, mercoledì prossimo 23 settembre con inizio alle 17,45, la palestra di Rivignano, dove alle 20 l'Apu Gsa guidata da Lino Lardo si esibirà contro il Portorose. Rispetto alle edizioni originarie, dove si procedeva alle premiazioni di singoli e squadre vincitrici dei vari campionati, negli ultimi anni il menu è stato rinvigorito dal nuovo presidente Claudio Bardini (nella foto) con inserti tematici ed altre iniziative, con la collaborazione di Massimo Piubello. Stavolta c'è il sottotitolo "Un canestro per la vita", contenitore in cui si svilupperanno anche momenti dedicati ai laureati con tematiche sul basket della facoltà di Scienze motorie dell'Università di Udine e al Time out in memoria del giovane cestista Matteo Molent, deceduto tragicamente qualche anno fa dopo un malore sul parquet di Gorizia. Un lungo happening, in sostanza, che ha fra i suoi patrocinanti la Provincia di Udine accanto a Always entusiasmo, Basket e non solo, Scuola media dello sport di Tavagnacco e Sport movimento e salute. Carne al fuoco in un momento di rinascita degli entusiasmi del movimento cestistico nazionale, con gli azzurri di Pianigiani avanti agli Europei dopo un lungo periodo di sconsolante magra. Questo a dispetto dei molti. troppi stranieri che nella pallacanestro italiana ai massimi livelli (e lo scudetto "straniero" di Sassari ne è una dimostrazione) tolgono spazio alla "produzione" nazionale. (E.F.)

TremilaSport+ | 16 09 2015 | 35


BASKETFOTOGALLEY

BASKET DOC, GSA SULLA RAMPA E' stato un fine settimana anche cestistico, quello della kermesse enogastronomica udinese, con il Benedetti teatro di sfide a vario livello. Grande interesse ha suscitato la buona prestazione dell'Apu Gsa del nuovo tecnico Lino Lardo, che dopo la sconfitta di misura con il Villaco ha prevalso alla grande, nella seconda amichevole in programma, con lo Zagreb, formazione di A1 croata, con un roboante 107-68. 21 i punti di Poltroneri, 19 quelli di Truccolo, in palleggio nella foto d'apertura del nostro fotoservizio realizzato da Silvano Zandonella, e 16 di Pinton. Nelle altre immagini alcuni dei protagonisti della squadra che per il terzo anno consecutivo cercherà la promozione: in time out il tecnico con il capitano Vanuzzo e Joel Zacchetti. Nel torneo riservato alla C Gold il successo è andato alla neopromossa Tarcento guidata da Alberto Andriola, vincente 80-61 su Spilimbergo. A seguire Jadran e Ardita Gorizia. Anche la C regionale, o Silver che dir si voglia, ha avuto il suo spazio nella manifestazione udinese, con Ubc e Fogliano finaliste dopo aver battuto rispettivamente Collinare Fagagna e Dgm Campoformido. Della gara di semifinale fra isontini e udinesi vi proponiamo qualche immagine realizzata da Silvano Zandonella. Non è mancato inoltre il basket giovanile, segnatamente in rosa, con il torneo dedicato a Giorgio Graberi e riservato alla categoria Under 18, con la partecipazione di Ubc, Sistema Rosa Pordenone, Famila Schio e S.Martino di Lupari. (e.f.)

036| 16 36 | 1609 092015 2015| TremilaSport+ | TremilaSport+

GSA - ZAGABRIA


FOTOGALLEYBASKET

DGM - FOGLIANO

TremilaSport+ | 16 09 2015 | 37


VOLLEY

PRIMO PIANO IL PRESIDENTE Marcello Gianardi punta ad un buon campionato di B1 della sua Pav, ma senza voli di fantasia. che ostacolano il progetto? "Purtroppo, ora come ora, l’ambiente economico non è così brillante. Si sta avviando a questo proposito un’operazione di ampliamento degli sponsor. Trecentomila euro sarebbe il costo annuale di cui la società dovrebbe farsi carico qualora si trovasse in una posizione del genere. Esiste poi un ulteriore problema: la sede in cui disputare le partite in casa. In una piccola realtà come Udine il luogo più adatto potrebbe essere il palasport Carnera ma sappiamo che è da lungo tempo inagibile". - Il vostro settore giovanile è par-

VOLARE, MA SENZA

SERIE B1 IN PILLOLE La Serie B1 rappresenta la terza categoria della pallavolo femminile italiana. Regolamento È un campionato nazionale al quale prendono parte 56 squadre, suddivise secondo criteri di vicinanza geografica in quattro gironi da quattordici squadre ciascuno. Allo stesso modo dei campionati di Serie A, la Serie B1 si articola in due fasi: la Regular Season, basata sulla formula del girone all'italiana con gare d'andata e ritorno, che determina le quattro squadre (le prime classificate di ogni girone) promosse direttamente in Serie A2, le altre quattro formazioni ammesse alla fase successiva e le dodici squadre (tre per ogni girone) retrocesse in Serie B2; i play-off promozione, che determinano il nome della quinta squadra promossa in Serie A2.

38 | 16 09 2015 | TremilaSport+

SOGNARE M

Il presidente della Pav Udine alla vigilia di un nuovo campionato di B1 arcello Gianardi è il presidente della Pav Udine, la società udinese schierata nella prossima stagione in B1, in D e nelle giovanili Under 18, 13-14 e 12. L’abbiamo incontrato per scoprire quali sono i suoi propositi e i suoi desideri riguardo alla prossima stagione, ormai alle porte. "Nell'organico di B1 non verranno di certo apportate grandi rivoluzioni all’interno della squadra - rivela - . Ciò a cui si dà veramente importanza è la qualità degli elementi. La rosa sarà composta quest’anno da dieci atlete, gran parte delle quali confermate dalla scorsa stagione, come Stefania Papa nel ruolo di centrale, l’attaccante Annalisa Sogni, la palleggiatrice Eugenia Manià, e ancora Sara Velenik nel ruolo di opposto e Valentina Graberi in quello di libero, per fare solo qualche esempio. Ci sarà poi spazio anche per qualche new entry, come Michela Peretto (opposto) e Stefania Nardone (banda). Ci ritroviamo quindi di fronte a una formazione sicuramente matura

che punterà in alto". Gli obiettivi della prossima stagione? "I playoff sono certamente qualcosa che tutti desiderano ardentemente raggiungere e si farà tutto il possibile per poterci arrivare. Ma è anche vero che sono un po’ un terno al lotto, dove anche la sorte gioca la sua parte. Molte sono le formazioni, quali ad esempio Verona o Brescia, agguerrite e molto ben preparate, che non la daranno vinta facilmente". Un iter che deve fare i conti anche con il fattore economico. "Sappiamo che nella scorsa stagione Porcia, pur essendo stata promossa, ha dovuto rinunciare ai playoff per problemi finanziari. Diciamo innanzitutto che per ora non ci sono ambizioni di arrivare in A2 - ammette Gianardi - . Si stanno compiendo attente valutazioni al fine di costruire un percorso che un giorno possa portare ad alte vette come queste, che richiedono non pochi sacrifici". La serie A a Udine rimane dunque un sogno? Quali sono le difficoltà

ticolarmente ben curato: è questo un obiettivo di base della società? "Abbiamo stabilito da poco una cooperazione con Codroipo, vincitrice di diversi titoli, e abbiamo conquistato la serie D con le nostre “Pavine”. Due importanti traguardi di cui andiamo fieri, per il costante impegno che viene posto nell’educazione per questo sport che viene riservato alle ragazze fin da piccole. Viene loro insegnata la cultura della pallavolo, oltre alle tecniche per un buon apprendimento di questa disciplina". Il movimento pallavolistico regionale, soprattutto femminile, è molto elevato. Quali sono i motivi di tanto appeal nei confronti di questo sport? "Bisogna dire che il volley è uno sport che generalmente piace alle donne certamente più che agli uomini, e che quindi riscuote maggior successo quello femminile rispetto a quello maschile. La pallavolo femminile ha sicuramente poca concorrenza se paragonata a quella maschile". Massimo Gaudino


VOLLEY

FOCUS

CECCARELLI, QUESTO GRUPPO MI ENTUSIASMA Il presidente della Libertas Martignacco raggiante dopo il successe delle sue ragazze a Carcare Le ragazze della Libertas Martignacco, vincenti a Carcare.

L

a Libertas Martignacco ha vinto la settima edizione del Torneo Internazionale di Carcare (Savona), al quale hanno partecipato otto formazioni di Italia, Austria e Svizzera; la compagine friulana ha reso ancor più squillante il successo riscuotendo ben tre dei cinque premi individuali assegnati e che sono andati a Deborah Dian, miglior libero; Giulia Gogna, miglior centrale; e Giorgia Quarchioni, miglior atleta del torneo. Il sestetto udinese è alla sua terza partecipazione consecutiva alla grande manifestazione sportiva ligure, nella quale ha fatto registrare un crescendo che l’ha vista classificarsi, nell’ordine, quarta, seconda e quest’anno prima. Grande soddisfazione è stata espressa dal presidente Bernardino Ceccarelli, che dalla vittoriosa prestazione in questa prima prima uscita ufficiale della stagione ha tratto ottimi auspici per il campionato che inizierà il 18 ottobre: «Oggi – ha commentato Ceccarelli – il mio orgoglio per questa formazione deriva da quanto riscontrato dai miei dirigenti e – fatto

importante – anche dai dirigenti della Società organizzatrice della manifestazione, che hanno detto di avere visto una vera squadra, un gruppo amalgamato di atlete e di amiche. Ciò – ha proseguito il presidente delle udinesi – ha ancora più valore considerando che rispetto ad altre formazioni noi abbiamo iniziato la preparazione una settimana dopo, quindi il 24 agosto, ma il lavoro intenso fatto con Cuttini e Cumini, il preparatore Andrea Iuri e tutto lo staff ha già portato la atlete a un buon livello e a Carcare lo si è visto, nonostante due assenze forzate. Siamo contenti – ha concluso Ceccarelli – perché dopo ben sei incontri in due giorni, le giocatrici sono tutte fisicamente a posto, quindi la preparazione è stata fatta bene; inoltre abbiamo la soddisfazione di avere messo assieme un gruppo di ragazze molto a modo e che sono subito diventate amiche anche con le nuove, trovando un grande affiatamento che sta dando quell’unità, entusiasmo e amalgama che, con l’evidente talento, sono gli ingredienti base del successo».

PRATA: AL VIA LA NUOVA STAGIONE Presentazione ufficiale per il Prata che punta a recitare un ruolo da protagonista nel prossimo campionato. Quest’ anno il C.S. Prata avrà dieci squadre che giocheranno sotto la sua bandiera, sette delle quali appartengono al settore giovanile.

TALMASSONS, PER LA B1 SI PUNTA SUI TALENTI REGIONALI Un Talmassons ampiamente rinnovato è pronto a gettarsi nella nuova stagione che lo vedrà protagonista nel Campionato Nazionale di B1. Alla guida della squadra la coppia CastegnaroTerasso, quest’ultima promossa da poco allenatore di 2°grado, coppia che ha saputo trasformare in oro una stagione che ha visto la CDA conquistare la Coppa Italia e la promozione in B1. Ben sette le nuove giocatrici, in un contesto in cui sarà fondamentale riuscire quanto prima a fare squadra fra atleti, tecnici, dirigenti, sponsor e istituzioni con l’obiettivo minimo della salvezza, ma con la speranza di regalare al pubblico di Talmassons altre emozioni indimenticabili come quelle della scorsa stagione.Particolarmente significativa la scelta della Società di puntare sulle atlete regionali: un messaggio molto chiaro a tutto il movimento pallavolistico friulano. Fabrizio e Ambrogio Cattelan hanno espresso la loro soddisfazione nel continuare a sostenere la squadra facendo squadra con un pool di sponsor presenti sul territorio. Un esempio positivo di come l’eccellenza imprenditoriale e sportiva possano rappresentare insieme un valore importante di crescita per tutto il territorio in cui operano. TremilaSport+ | 16 09 2015 | 39


ALTRI SPORT

SOCIETÀ

COLLABORAZIONI La Juvenilia è in stretto rapporto con gli istituti scolastici della zona (nella foto le elementari di Bagnaria Arsa)

JUVENILIA, IMPEGNO POLIVALENTE Il presidente del club della Bassa, Ernesto Barbuti, racconta la sua società di BIANCAMARIA GONANO

A

Bagnaria Arsa lo sport sta vivendo una nuova fase propositiva e di fermento giovanile. Nel 2011 è nata la società sportiva Juvenilia che si dedica in modo particolare allo sviluppo dell’attività di volley femminile e di rugby maschile e femminile. Il suo presidente Ernesto Barbuti ci racconta a tutto tondo la dinamica realtà alla vigilia dell’apertura della stagione sportiva

2015-16: “Nel luglio del 2011 io e un gruppo di amici abbiamo deciso di ascoltare le esigenze del paese di fare sport a livello scolastico, inizialmente riferendoci al target degli istituti di riferimento come esperienza educativa all’interno delle scuole primarie e secondarie di primo grado della zona. Poi la spinta si è diretta anche a livello extrascolastico in particolare nel volley e, nel giro di un anno, anche nel rugby e nel ba-

Sono ben cinque gli Istituti comprensivi su cui facciamo riferimento

PREPARAZIONE Giovani rugbiste della Juvenilia in allenamento sulla sabbia

40 | 16 09 2015 | TremilaSport+

sket. L’attività della pallacanestro è seguita dalla Libertas Gonars, con cui abbiamo attivato una proficua collaborazione vista la loro esperienza ad alti livelli, mentre noi seguiamo personalmente e in autonomia i settori della pallavolo e del rugby". Importante la sinergia con la scuola: "Sono ben cinque gli istituti comprensivi a cui facciamo riferimento e che costituiscono il nostro fertile terreno: Palmanova, Gonars, San Giorgio, Cervignano, Aiello e Perteole. I ragazzi vengono seguiti nell’attività motoria e avviati al rugby che da qualche anno sta prendendo decisamente piede con buoni riscontri nella Bassa friulana mentre per il volley ci sono sempre state molte richieste da parte delle famiglie che sempre più sentono l’esigenza di offrire ai figli un’alternativa al calcio, per provare qualcosa di nuovo e di stimolante, oltre che di altamente educativo anche se di meno attraente forse rispetto al pallone che sembra fagocitare tutte le attenzione dei media. Basti pensare al poco clamore che ha suscitato la vittoria recente della Nazionale femminile Under 18 di Marco Mencarelli, laureatasi Campione del Mondo in Perù grazie al successo in finale contro gli Stati Uniti". I numeri sono confortanti: "Nel volley abbiamo 60 iscritte, con in più una ventina che giocano insieme ad altre società sorelle come la Libertas Gonars. La scelta di collaborare con società già esistenti è motivata dalla considerazione reale per cui i tempi sono difficili e insieme si riesce a reggere meglio. Quest’anno partiranno quattro campionati: Under 12, 13 e 18 e la Seconda divisone; con Gonars giocheremo


SU VARI FRONTI Nelle immagini, vari gruppi di pallavolo e rugby della Juvenilia. Nello sport della pallaovale giocano anche delle ragazze. l’Under 12 e l’Under 14 in modo che le atlete abbiano la possibilità di fare esperienza, in quanto la loro prima squadra giocherà la prima divisione. Nel rugby abbiamo 80 bambini a partire dal minirugby e collaboriamo con la RFC Udine per la categoria Under 16 e con la Leonorso Udine per l’Under 18 mentre l’Under 14 la giochiamo a Bagnaria. Da quest’anno partirà anche un’esperienza di rugby femminile con un'Under 14 e un'Under 16". E d'estate non ci si ferma: "Svolgiamo diverse attività di centri estivi con laboratori sportivi, sviluppando il nuoto, il canottaggio, la subacquea e il softball a Castions delle Mura. Abbiamo anche portato i nostri ragazzi all’Accademia del

rugby presente a Sainte Livrade- sur -Lot, cittadina francese con noi gemellata e attendiamo la loro visita la prossima stagione estiva. Durante l’anno, oltre ai sei educatori e allenatori, possiamo contare sul grande lavoro dei volontari. La federazione e le famiglie ci richiedono la massima professionalità. Due sono i nostri allenatori di riferimento: Marco Rusin per il rugby e Valentina Bertossi per la pallavolo. Abbiamo valorizzato anche strutture sportive importanti che erano rimaste per molto tempo sottoutilizzate e reso vivo il magnifico palazzetto dello sport anche grazie alla collaborazione con l’amministrazione comunale. E siamo molto carichi per il futuro”.

Giovani rugbiste con il nazionale Bergamasco.

Si insegna la mischia.

TremilaSport+ | 16 09 2015 | 41


ALTRI SPORT

notizie brevi CICLISMO

CARNIA BIKE, FESTA PER LA CHIUSURA Sabato 19 settembre l’ASD Carnia Bike proporrà la giornata sociale, in concomitanza con la Festa della Mela di Tolmezzo. Alle 14 ci sarà il ritrovo in piazza XX Settembre (all’esterno del Caffà Manzoni) per la gita sociale, che porterà stradisti e bikers in direzione Ovaro. Un altro gruppo dalle 14.30 parteciperà a Basaldella al “4° Memorial Olivo Nino“, prova su strada valido per il Giro delle Province Friulane ACSI 2015. La gara è organizzata dall’ASD Chiarcosso Help Haiti, organizzatrice della Corsa per Haiti, una delle prove del Trittico “Only for You” assieme a Gran Fondo dei Templari e Carnia Classic Fuji-Zoncolan. Proprio sabato sono previste le premiazioni finali del Trittico in occasione dell’incontro di chiusura della stagione dell’ASD Carnia Bike in programma alle 19.30 al Museo Carnico “Gortani” di Tolmezzo. L’intensa giornata si chiuderà dalle 20.30 con il pasta party curato dalla Pro Loco Amaro nella struttura coperta di via del Din, a due passi da piazza XX Settembre. Nella foto, il presidente Forgiarini con l'indimenticato campione Gilberto Simoni.

42 | 16 09 2015 | TremilaSport+

GIAPPONE

DOLCEAMARO

Per l'azzurra Francesca Roitero un quinto posto che va stretto

Q

uando ha ricevuto la convocazione per i campionati mondiali di Sumo sportivo in Giappone a Francesca Roitero, atleta dello Skorpion di Pordenone, è sembrato di toccare il cielo con un dito,un sogno che improvvisamente si è trasformato in realtà. A Osaka le cose poi non sono andate come nelle sue aspirazioni e nelle aspettative della sua preparatrice Paola Boz, emblema del Sumo regionale, tuttavia un quinto posto non è posizione da scartare in ragione della sua giovane età, dell' esperienza ancora da maturare e delle avversarie con cui si è trovata a confrontarsi. Pordenonese, diciotto anni, studentessa al quarto anno di ragioneria con una passione per il judo e naturalmente per il sumo sportivo, determinata, caparbia e generosa nello spirito e nel suo carattere, Francesca si avvicina al judo grazie al fratello, allo Skorpion dopo un passato nel pattinaggio e nel nuoto. A sette anni indossa il suo primo judogi, con il maestro Paolo Gallo a farla appassionare a questa disciplina sportiva, scoprendo in lei la stoffa della campionessa. Le soddisfazioni non tardano ad arrivare quando il suo preparatore Luca Copat riesce a tirare fuori il meglio di lei, conseguendo il secondo posto agli italiani di Ostia nei cadetti nel 2014 e di conseguenza la cintura nera primo dan per poi mettersi in evidenza l'anno successivo con il terzo posto nei cadetti junior sempre nella categoria dei + 78Kg. Nel frattempo il 2013 la vede esordire nel sumo sportivo, dove subito fa vedere di che pasta è fatta con un terzo posto agli italiani di Pordenone, nel 2104 una seconda piazza in Ungheria in uno dei più prestigiosi trofei continentali per poi essere proiettata nel 2015 ai mondiali di Osaka in Giappone, il miraggio di ogni atleta che pratica questo sport. - Una convocazione che ti aspettavi oppure è stata un sorpresa? “Tutto è iniziato quando ho deciso di prendere

parte ad un raduno che si teneva a Palermo sotto la direzione del Presidente nazionale Elio Scuderi, quando sono finita sotto la sua lente di osservazione” - Ma la notizia dell'ufficialità per aver strappato il biglietto per i mondiali quando l'hai ricevuta? “La convocazione per Osaka mi è giunta a luglio ed è stata una mezza sorpresa un po' per tutti. La società e il presidente Massimo Cester hanno dovuto iniziare un lavoro impegnativo per permettermi, insieme alla mia preparatrice, di poter partire, perché com'è noto, la federazione non interviene nel sostenere i costi della trasferta. Ma alla fine ci siamo riusciti” - Qual è stato l'impatto con la terra del Sol levante? “Una sensazione ed un'emozione unica, sin dai primi momenti all'aeroporto di Osaka a tutte le fasi che mi hanno portato a visitare il centro dove si svolgevano le gare e sopratutto il clima che si respirava. Gli atleti, la cortesia tipica dei giapponesi e poi il fatto di partecipare ad un mondiale che sino al momento in cui non ho messo il piede sul dojo non mi rendevo ancora conto di quello che stava succedendo" - Un quinto posto che a quanto sento ti va un po' stretto.... "è la verità: mi sono preparata per l'intera estate, facendo diventare la palestra una sorta di mia seconda casa, ero determinata e le mie potenzialità mi facevano già sul podio. Purtroppo, dopo il primo incontro con un'atleta estone che ho vinto, lo scoglio dell'atleta polacca con cui mi sono incontrata al secondo turno è stato davvero duro, mi sono sentita travolta da un turbine che mi ha fatto perdere un po' la tramontana" - Cosa ti è mancato per salire sul podio come era nei tuoi intenti? “Indubbiamente la mancanza di esperienza e la delusione per aver perso il secondo incontro che mi ha fatto precipitare un po' nello sconforto" Gianfranco Borghesu


angi, m , i r e d desi e s , i o lcetto n a c a , o Qui da iliard b a i h c bevi, gio a freccette. o tite, r a p e l rdare a u g e h c noi n o c o l Puoi an o tare s s e r u p op

lo slowfood a Remanzacco Pizze e gustosissimi panini da accompagnare con un’ampia scelta di birre in bottiglia ed alla spina.

avolo t a d i Gioch Freccett e Calciobalilla SALA BILIARDI

Tavoli da Internazionale Tavoli da Pool “8-15” Tavolo da Snooker

Su 2 MEGASCHERMI: tutte le dirette di

per godersi tutte le partite delle tue squadre del cuore

Birreria, pizzeria Da Edy Via San Martino (incrocio S.S. 54) 5/2 REMANZACCO, Udine Tel.: 0432 668127 - Email: info@daedy.it - www.daedy.it


SPECIALE LIBERTAS

Porcaro nuovo presidente dello Sci Club Pordenone

IN BREVE PATTINAGGIO

STELLA D'ARGENTO PER PIERINO GAVA “Caro Pierino, con grande felicità comunico che il Coni ti ha conferito la Stella d’argento al merito sportivo per l’anno 2014, quale riconoscimento delle benemerenze acquisite nella tua attività dirigenziale” firmato Giovanni Malagò, presidente del Comitato nazionale coi cinque cerchi. È la missiva recentemente ricevuta da Pierino Gava, presidente della Pattinaggio Libertas Porcia. Era il 20 novembre del 1983, allorché pose le basi della società. Dal 1984 lo staff ha ospitato tutte le specialità contemplate dalla federazione, e i risultati, anche di rilievo nazionale, non hanno tardato ad arrivare.

■ Al termine di una svolta quasi epocale, il purliliese Gianpiero Porcaro è stato eletto nuovo presidente dello Sci Club Pordenone. Avvocato e dottore commercialista, in passato è stato sciatore agonista. Attualmente è anche un maratoneta di buon livello (tesserato per il Gp Livenza di Sacile), tra i primi trenta in Italia della categoria Master 45. - Quand’è entrato nello sci club Pordenone? «Nel 2012 in concomitanza con l’ingresso di mio figlio nella squadra agonistica». - Cosa l’ha spinta a candidarsi alla presidenza? «In primis la passione per lo sport e la disponibilità a fornire un contributo organizzativo. Uno sci club delle dimensioni del Pordenone è una sorta di azienda, che ha bisogno di programmazione, buona amministrazione e obiettivi a

1 t m

medio termine. Non ho una visione cristallina del mondo dello sci agonistico, ho anzi un approccio quasi fanciullesco. Ma è proprio tale posizione che mi consente di vedere le cose da una visuale diversa». - Quali sono i suoi programmi per il prossimo quadriennio? «Le diverse esigenze impongono una separazione fra attività promozionale e agonistica, ciò che non mi risulta venga attuato nelle altre realtà. Diverse sono le aspettative, diversi sono gli investimenti e diversa deve essere l’intensità e l’impegno che gli organi societari devono profondere in tal senso. In ambito promozionale, il sodalizio deve crescere anche come veicolo per far avvicinare il maggior numero di ragazzi possibile ad uno sport così impegnativo, ma altrettanto sano e formativo. In ambito agonistico,

si deve ulteriormente sviluppare il senso dell’appartenenza, gli allenatori dovranno essere istruttori e guide morali». - Qual è lo stato di salute dello sci locale? «Questo sport, soprattutto a livello agonistico, impone investimenti importanti da parte di genitori e staff. Una società seria deve avere almeno cinque allenatori, dei quali almeno due a tempo pieno, nonché dotarsi di almeno quattro pulmini, oltre alle varie attrezzature. Ciò richiede la presenza di un vero e proprio direttore tecnico e un direttore sportivo. Il tutto in un mondo, quello dell’associazionismo, in cui solo lo staff tecnico viene remunerato. Non è quindi da tutti condurre un ragazzo dall’inizio (4 o 5 anni) fino al titolo di Maestro di sci. Questo il Pordenone lo ha sempre assicurato. Ben vengano comunque gli sci club

che magari operano solo a livello amatoriale, riuscendo a far avvicinare tanti giovani a questo sport. Il problema sono le gare nel weekend: i ragazzi riescono ad allenarsi solo durante la settimana, cioè in orario scolastico». - Dove e come la società da lei presieduta può fare il salto di qualità? «Il mio compito è riconfigurare in maniera più scientifica l’organizzazione di una realtà molto articolata. Ci dovrà essere condivisione sulle scelte, quindi introdurrò incontri periodici con i genitori, nonché un sistema di valutazione, da parte dei genitori e degli stessi ragazzi, nei confronti degli allenatori e degli organi direttivi. Il miglioramento non è frutto di una persona, bensì di un gruppo che si confronta costantemente in un’ottica di vero team».

UDINE | TRIESTE | PAD

44 | 16 09 2015 | TremilaSport+


SPECIALE LIBERTAS

NASCE IL GRUPPO WALKING PORDENONE ARTI MARZIALI

Gawa pigliatutto alla Coppa Europa di Barcis ■ A Barcis, il Gawa Pordenone è stato il mattatore dell’annuale kermesse internazionale di sumo, che ha riunito due distinte competizioni, la settima edizione della Coppa Europa a squadre e il Trofeo individuale Comune di Barcis, allestiti alla tensostruttura dei campi sportivi. Con due medaglie d’oro, una d’argento e una di bronzo, il team pordenonese si è piazzato al primo posto del medagliere nel trofeo individuale (tra i suoi protagonisti il maniaghese Andrea Epiro, oro nei +100 kg) lasciandosi alle spalle Germania, Ucraina, Tagikistan (i suoi atleti sono rimasti “vittime” di un allucinante viaggio), Skorpion Pordenone e Lotta Palermo. Ma è stato ancora il Gawa Pordenone ad aggiudicarsi il primato nella Coppa Europa a squadre, occupando sia il primo che il secondo posto, mentre ai tedeschi dell’Osnabruck e ai pordenonesi dello Skorpion sono andate le due medaglie di bronzo. La manifestazione è stata organizzata da Judo Club Fenati Spilimbergo e Sport Barcis, una sinergia premiata dalla presenza del presidente della commissione nazionale sumo, Elio Scuderi, dai responsabili nazionali di Germania e Tagikistan, nonché dai dirigenti federali regionali Maria Grazia Perrucci ed Elisabetta Fratini. Per l’atleta azzurra Francesca Roitero, portacolori dello Skorpion, la gara di Barcis ha rappresentato un test utile in vista dei campionati del mondo di Osaka.

È stata infine molto apprezzata anche la prima edizione del Sumo Day, un baby torneo riservato alle classi giovanili degli under 12, 15 e 17. Manco a dirlo, anche in questa rassegna dominio del Gawa Pordenone, che ha preceduto Skorpion, Isao Okano Monfaclone, Germania, Yama Arashi Cassola e Polisportiva Montereale. ■ Con settembre è ripresa a pieno ritmo l’attività della polisportiva Judo Libertas Villanova di Pordenone, che ha nel PalaZen (la moderna palestra dedicata alle arti marziali, sita in via Pirandello) il suo fulcro portante. Dal 14 settembre sono iniziati i corsi (per tutte le età) di judo, kata, psicomotricità, aikido, legittima difesa personale, ginnastica dolce, ju jitsu brasiliano, karate, kick boxing, kuk sool won, nordic walking, tacfit, wushu e gym tonic. Venerdì 18 settembre è invece in programma il primo appuntamento agonistico con la disputa della seconda edizione della Ne Waza Cup, con inizio alle ore 19. Da due anni, questo torneo costituisce anche prova di chiusura del circuito estivo della Libertas regionale. Nell’occasione sarà premiato il miglior atleta della stagione. Spenti i riflettori del grande torneo, dal 21 al 25 settembre è in programma la tradizionale settimana del “Palazen Aperto”, durante la quale chiunque potrà cimentarsi gratuitamente su prenotazione nei corsi proposti dalla polisportiva.

DOVA | MILANO | PRATO

■ È appena nato il Gruppo Walking Pordenone, team legato all’associazione Libertas Walking con sede a Lanzo Torinese, ma attività spalmate su tutto il territorio nazionale, inerenti la promozione della disciplina del cammino. A gestire l’attività nel Friuli Occidentale è Giancarlo Cuscunà, istruttore di atletica e fitwalking, responsabile del settore fitness della Libertas friulana, nonché presidente della polisportiva Libertas Polcenigo. I corsi prevedono otto lezioni per diventare Walker Principiante ed Esperto. Le sedute si svolgeranno nella città capoluogo, tra lo stadio di atletica Agosti e il parco di San Valentino, “perché, come ogni disciplina sportiva o fitness, necessita di didattica e metodologia” rimarca Cuscunà. Le uscite con istruttore (una a cadenza settimanale) prevedono anche tappe in tutto il territorio provinciale, alla riscoperta di parchi, sentieri, e borghi caratteristici, ma questo è il secondo step, aperto solo a chi ha conseguito il corso base per Principiante. Inoltre, entro l’anno il Gruppo Walking Pordenone organizzerà lezioni specifiche per conseguire il brevetto di Walking Coach, il cui diploma sarà riconosciuto a livello nazionale dalla Libertas. Quest’ultima specifica ha come destinatari i Walker Esperti, gli istruttori di nordic walking già abilitati, e chiunque abbia un curriculum (teorico e pratico) per poterlo sostenere. “È bene chiarire che il Walking consiste nel camminare sportivamente, senza l’ausilio di bastoncini – puntualizza Cuscunà – non ci sono corsi simili in regione”.

Tel. 0432 690761 info@ceccarellionline.it www.ceccarelligroup.com TremilaSport+ | 16 09 2015 | 45


TREMILAITINERARI MTB

www.natisoneinbici.it

come raggiungere

monte dei bovi AUSTRIA

MONTE DEI BOVI UDINE PORDENONE

SLOVENIA

GORIZIA

TRIESTE

a cura di STEFANO OSSO

I

l Monte dei Bovi è quell’ampio anfiteatro a nord-est di Cividale sul quale si apre la piana di Guspergo. E’ chiamato così perché una volta era una zona di pascoli mentre adesso è quasi interamente coperto dagli alberi perché non c’è più la necessità di fare fieno visto che le colture, e gli allevamenti, sono tutti in pianura. La salita al Monte dei Bovi è una delle classiche nella zona di Cividale tanto

che, da un paio d’anni, è stato creato anche l’itinerario di urban-trekking “Anello di Guspergo”. Il giro che proponiamo noi, pur correndo in parte sugli stessi sentieri, si allunga verso nordest, verso la conca di Vernasso. La partenza è dalla nuova stazione di Cividale da dove si raggiunge rapidamente, e ripidamente, alla locanda Al Castello che domina la città. Da qui mezzo chilometro su asfalto tra i vigneti porta a una bretella tra i boschi che si collega poco più avanti alla vecchia strada militare che raggiunge il bivio di Puller. Questa strada, pur essendo bianca, fino agli anni ’90 era tenuta benissimo perché conduceva a delle casermette presidiate dai soldati

46 | 16 09 2015 | TremilaSport+

e quindi ne curavano la manutenzione. Ora è piuttosto degradata perché l’acqua ha scavato solchi tra i sassi della massicciata rendendo la pedalata faticosa in qualche punto. In ogni caso la pendenza è costante e mai troppo ripida. La si percorre per circa 3 km, aggirando la “Mont Spelada”, fino al bivio dal quale parte la diramazione per il monte dei Bovi. Qui inizia un tratto di 2,5 km in leggero saliscendi tra gli alberi; il fondo è buono per cui si può pedalare in scioltezza fino a uno spiazzo che funge da parcheggio per i cacciatori. Si prosegue ancora per qualche centinaio di metri e poi si torna indietro per 400 fino a un incrocio dove si imbocca una pista che poco più avanti diventa una bella strada bianca che scende veloce a Vernasso via Hlievis. Il primo tratto è in piano e spesso è facile trovare fango, ma si tratta di poche decine di metri. Una volta a fondovalle si rientra a Cividale prima lungo una curiosa pista con il fondo in cemento che funge anche da canale per le acque (quando piove è divertente pedalare in 10 cm d’acqua) e poi passando per la vecchia cava. Da Sanguarzo si prosegue per strade secondarie fino a Guspergo e quindi si torna al punto di partenza.

Partenza dal parcheggio della nuova stazione di Cividale, si entra in viale Foramitti in direzione nord.All'incrocio con Viale Gemona svoltare a destra e prendete via San Moro sulla sinistra, continuare dritti. Passate il ponticello nei pressi del Mulino Scarbolo e iniziate a salire per Via del Castello. Prendete la “Strada di Cretta” sulla destra che diventa bianca subito dopo. Proseguite dritti all'incrocio di strade bianche. Poco prima di una casa con un grande cancello prendere la strada bianca a destra che si inoltra nel bosco. In prossimità del “Centro Enoecomicologico Le Giovani Barbotte” si arriva alla strada bianca che da Rubignacco sale verso lo Spignon. Salite a destra e proseguite su questa strada e andate sempre dritti per due incroci. Abbandonate la strada bianca principale e prendete quella che sale sulla destra. Inizia un bel tratto in saliscendi. All'incrocio di strade bianche: dritti. All'incrocio successivo proseguite dritti. Monte dei Bovi.

I lungo


DAL SATELLITE

Tutta la zona è compresa nella mappa escursionistica 1:25.000 edita dalla Tabacco, foglio "041-Cividale e Valli del Natisone". La descrizione completa di cartina e traccia GPX è disponibile

http://www.natisoneinbici.it/?p=10

La traccia e i dati sono disponibili anche su

In volo sopra Cividale lungo il Monte dei Bovi N

Agriturismo Hlievis Spignon

500m

INFO UTILI

5.0

M o

In memoria di Pietro Graffig

ovi ei B e d nt

7.8

Vernasso

Monte dei Bovi

7.0

San Bartolomeo

Mont Spelada

11.6

(Monte dei Bovi)

7.4 Castello di Guspergo

San Pietro al Nat.

Cava

Guspergo Ponte S. Quirino 2.1

B&B Luis

13.4

“Le Giovani Barbotte”

Castello di Gronumbergo

Sanguarzo

m

i l ia

no

Locanda Al Castello

go Ru

Tarcento

Agritur. Chamir

Agriturismo El Corral

1.6

18.0 Cividale del Friuli Udine

S. Floreano

14.1

E

ti Na

ne so

Legenda

Cividale, Carraria

Gagliano Cormons, Gorizia, Trieste

Strade principali Strade asfaltate Strade bianche Sentieri Percorso su asfalto Percorso su sterrato Case isolate Città e paesi

L’itinerario, da percorrere necessariamente in mountain bike, è lungo 18 km di cui 12 su sterrati e il resto su asfalto; il dislivello totale in salita è di 300 metri, senza strappi, per cui non è impegnativo e un ciclista con un allenamento medio lo può percorrere in meno di 2 ore. Non ci sono difficoltà di rilievo se non qualche tratto sconnesso lungo la vecchia pista militare e la possibilità di trovare fango all’inizio della discesa per Vernasso. Non ci sono punti d’appoggio se non in pianura e le sorgenti d’acqua lungo il percorso non sono evidenti, quindi è il caso di riempire la borraccia prima di partire e portarsi il necessario in caso di forature. La cartografia di riferimento è la carta per escursionisti in scala 1:25.000 della Tabacco, foglio 041 “Cividale e Valli del Natisone” mentre la scheda completa di cartina e traccia GPX è disponibile su www.natisoneinbici.it/?p=10 La viabilità nei pressi della stazione di Cividale è stata modificata di recente, con l’aggiunta di parecchi parcheggi gratuiti, per cui non è un problema lasciare eventualmente l’auto. Sempre nei pressi della stazione ci sono negozi, anche di biciclette, per cui è facile approvvigionarsi nel caso sia abbia dimenticato qualcosa a casa.

TremilaSport+ | 16 09 2015 | 47


Festa dello Sport orta

p s o l i Viv i l u i r l e d e l a ivid

C

F

20 settembre 2015


Tutto il giorno dimostrazioni, esibizioni, promozioni e inoltre i focus sull’attività

Lo sport come biglietto da visita della città Giuseppe Ruolo Assessore allo sport di Cividale del Friuli

Pallavolo Scherma Judo Basket Sub Nuoto e Sport Acquatici Addestramento cinofilo Ginnastica artistica Equitazione Pattinaggio Slot Car su pista elettrica Gioco delle bocce Podismo e Nordic Walking Tiro a segno Danza Pesca Ciclismo e Mountain bike Calcio e Calcetto Alpinismo

IANTI GLI IMP IVI SPORT LI A COMUN

Palazzetto via Perusini

l o

FESTA DELLO SPORT a Cividale del Friuli

Anche quest’anno la Città di Cividale del Friuli si appresta ad ospitare la “Festa dello sport”. È la prima volta che, in quanto assessore allo sport del Comune, ho l’onore di vivere questa giornata nei panni di amministratore pubblico e non solo di sportivo e spettatore. Penso che quella del 20 settembre possa essere un’ottima occasione non solo per valorizzare Cividale riempiendo le sue piazze, ma anche per ricordare a grandi e piccini che una regolare attività fisica, anche moderata, può contribuire a migliorare la qualità della vita, influendo positivamente sia sullo stato di salute che sulla formazione caratteriale dei bambini. Durante tutta la giornata giovani e meno giovani avranno l’opportunità di assistere alle esibizioni e mettersi in gioco provando le varie discipline; si creerà in tal modo un’importante occasione per le associazioni sportive che potranno illustrare ai presenti le numerose attività che svolgono nel corso dell’anno. Durante la cerimonia di apertura che si terrà in Piazza Paolo Diacono alle 11.30, saranno svelate alcune importanti novità: tra queste la partecipazione di nuove società che inizieranno a svolgere le proprie attività a Cividale e la presentazione del nuovo logo dell’Assessorato allo Sport, creato dal cividalese Raffaele Nardini; ricorderemo inoltre anche la possibilità per le famiglie con figli di accedere al Bonus Sport. Colgo l’occasione, quindi, per augurare una stagione ricca di soddisfazioni a tutte le società sportive, agli atleti e alle loro famiglie. L’Assessore allo Sport Giuseppe Ruolo

Impianti Carraria: palestra e campi di calcio

s p o r t

Palestra Manzoni

a l

Palazzetto e pista di pattinaggio di Via Udine

t u o

Domenica 20 settembre 2015 il Centro Storico di Cividale del Friuli sarà teatro della Festa dello Sport. Un evento reso possibile grazie alla collaborazione ed alla sinergia delle diverse società sportive del territorio, che per una giornata, a partire dalle ore 10.00 presso i propri stand allestiti per l’occasione, vedrà esibizioni degli atleti nelle diverse specialità sportive e la possibilità di mettersi alla prova in prima persona sperimentando qualcuna delle discipline proposte. Stand informativi, quindi una occasione per diffondere la cultura sportiva, sport inteso sia come passione e sia come crescita fisica e mentale, e, per sottolineare che ci si avvicina allo sport già da bambini. Ma non solo cultura sportiva, visto che ci sarà la possibilità di visitare anche i musei della cittadina Longobarda, ed anche l’enogastronomia locale friulana, visto che ogni associazione avrà il suo Piatto dello Sportivo abbinato grazie alla collaborazione dei ristoranti locali. Manifestazione che avrà in tarda mattinata come da programma un momento importante per i riconoscimenti agli atleti ed ai gruppi che si sono distinti maggiormente nel corso dell’anno sportivo, evento che si terrà anche in caso di pioggia. Di Romano Paludgnach

Centro Natatorio di Cividale del Friuli

s e r v i z i o


>> SPECIALE SORDITÀ

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

Presso i nostri studi presentiamo i nuovi apparecchi SoundLens Vi aspettiamo ancora per questa settimana! SoundLens è un apparecchio acustico endoauricolare digitale nascosto nel condotto uditivo. È stato progettato secondo la conformazione del vostro condotto uditivo per non essere visibile, è facile da usare e potrete godere di un ascolto chiaro, naturale e confortevole. Vi aspettiamo presso i nostri studi per presentarvi la nuova tecnologia SoundLens dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00. In questa occasione sarà a voi riservato uno sconto eccezionale del 25%.

Mai più! Sentire ma non Capire ®

Progettato: • SECONDO LA CONFORMAZIONE DEL SUO CONDOTTO UDITIVO • PER NASCONDERSI NEL CONDOTTO • PER ESSERE FACILE DA USARE

Soundlens un apparecchio acustico endoauricolare digitale nascosto nel condotto uditivo

NASCOSTO NEL CONDOTTO FACILE DA USARE CONFORTEVOLE

• PER GODERE DI UN ASCOLTO CHIARO, NATURALE E CONFORTEVOLE

>> PREVENZIONE SORDITÀ

MAICO TI ASPETTA PER PROVARE IL TUO UDITO ANCHE NINO BENVENUTI VIENE A FARE LA PROVA DA NOI

Prevenire è meglio!

È IMPORTANTE PER LA TUA SICUREZZA ED È IMPORTANTE PER LA TUA PATENTEE L’udito è necessario per aiutare la concentrazione e l’attenzione anche quando si è alla guida. La concentrazione in auto è la somma dell’apparato visivo e dell’apparato uditivo. Se si sente poco si è costretti ad osservare con più attenzione la strada e quindi è più facile affaticarsi e di conseguenza distrarsi. Tenere l’udito sotto controllo è importante perché così facendo si può prevenire conseguenze a volte anche gravi! Ti aspettiamo per provare il tuo udito presso una delle nostre sedi MAICO.

VII A V ASPETTIAMO SPETTIAMO P PER ER LLA AP PROVA ROVA G GRATUITA RATUITA D DELL’UDITO ELL’UDITO P PRESSO RESSO UN U UNA NA D DELLE ELLE N NOSTRE OSTRE S SEDI: EDI:

UDINE

P.zza XX Settembre, 24 - Tel. 0432 25463 ORARIO: dal LUNEDÌ al SABATO 8.30-12.30 – 15.00-19.00

TOLMEZZO

Via Matteotti, 19/a - Tel. 0433 41956 ORARIO: dal LUNEDÌ al VENERDÌ 9.00-12.30

CIVIDALE + OTTICA

Via Manzoni, 21 - Tel. 0432 730123

ORARIO: dal MARTEDì al SABATO 8.30-12.30 – 15.00-19.00

CODROIPO

Via IV Novembre, 11 - Tel. 0432 900839 ORARIO: dal LUNEDÌ al VENERDÌ 9.00-12.30

LATISANA

Via Vendramin, 58 - Tel. 0431 513146

PORDENONE

Viale Libertà, 29 - Tel. 0434 541380

ORARIO: dal LUNEDÌ al VENERDÌ 9.00-12.30 – 14.00-18.00 SABATO 9.00-12.00

MANIAGO

Via F. da Maniago, 8 - Tel. 0427 709403

ORARIO: dal LUNEDÌ al VENERDÌ 9.00-12.30 pom. su appuntam.

ORARIO: dal LUNEDÌ al VENERDÌ 9.00-13.00 GIOVEDÌ 9.00-13.00 – 15.00-18.00

SACILE

SAN VITO AL TAGLIAMENTO

ORARIO: dal LUNEDÌ al VENERDÌ 14.00-18.00

ORARIO: DAL MARTEDÌ AL MERCOLEDÌ E VENERDÌ 9.00-12.00

Viale Trieste, 10 - Tel. 0434 730022

Via A. L. Moro, 17 - Tel. 0434 876072


AUDI A4 e A4 AVANT

PICK-UP NAVARA NP 300

Riprogettate sulla base della piattaforma MLB

MOTORI n 0.8 | settembre 2015

GRANDE Resistenza UDINESECALCIO e capacità di carico

Partner ufficiale Federmoto FVG

SPORTSER IRON 883

la strada è la sua casa

FORD MUSTANG SHELBY GT 350 si prepara a sbarcare anche in Italia

58 smart for two cabrio, lunotto in vetro ripiegabile elettricamente


audi a 4 e A 4 AVA N T

HIGHTECH A TUTTO TONDO Ăˆ iniziata la fase di prevendita sul mercato italiano delle nuove Audi A4 e A4 Avant, completamente riprogettate sulla base della innovativa piattaforma modulare longitudinale MLB

50 | 16 09 2015 | TremilaSport+


P

iù spaziosa a fronte di dimensioni esterne leggermente cresciute, più leggera fino a 120 kg e con equipaggiamenti di comfort e sicurezza tipici dei modelli di segmento superiore, la nuova A4 è disponibile con tre motorizzazioni TFSI e quattro TDI, tutte caratterizzate da iniezione diretta e sovralimentazione e omologate secondo la direttiva Euro 6. Grazie a un equipaggiamento di serie particolarmente curato sia dal punto di vista della sicurezza di guida sia da quello del comfort, la gamma A4 presenta come dotazione standard i gruppi ottici xeno plus con luci diurne in tecnologia LED, il sistema Audi drive select con modalità Efficiency (tranne 1.4 TFSI), l’interfaccia Bluetooth, l’illuminazione interna a LED e il climatizzatore automatico. Di particolare rilievo è anche la presenza di serie del sistema di sicurezza Audi pre sense city, grazie al quale l’auto è in grado di monitorare la zona antistante per circa 100 metri e fino a una velocità di 85 km/h. In caso di rischio di collisione con veicoli, pedoni o ciclisti, il sistema avverte il conducente e attiva una frenata automatica capace di limitare fortemente la velocità di impatto, fino ad arrivare

a evitarlo quando la velocità iniziale del mezzo è inferiore a 40 km/h. Completamente nuovo è anche l’MMI plus che dispone ora di un monitor da 7” a colori e di un’interfaccia riprogettata. Di serie il sistema dispone di comando vocale, lettore CD, lettore di schede SDCX, presa AUX-IN, presa USB e 8 altoparlanti. In fatto di aerodinamica entrambi i nuovi modelli si posizionano ai vertici della categoria – la A4 berlina con un coefficiente cx di 0,23, il modello Avant con 0,26. Il bassissimo coefficiente di resistenza aerodinamica è il risultato di un profondo lavoro di finitura e soluzioni innovative. Alle due estremità delle prese d’aria sono state integrate ulteriori aperture – che convogliano una parte dell’aria nei passaruota facendo defluire l’aria sulle ruote, anch’esse studiate per un risultato aerodinamico ottimale. Particolari quali gli specchietti retrovisori alloggiati sulle portiere e con piccoli supporti integrati contribuiscono ad ottimizzare l’aeroacustica. In ogni vettura il design della coda gioca un ruolo centrale per l’aerodinamica. Nel caso della nuova Audi A4 berlina è la forma del cofano bagagliaio che assicura il distacco del flusso aerodinamico. Per la

versione Avant è lo spoiler al tetto fortemente inclinato che assolve a questa funzione. A completare l’aerodinamicità servono infine i sottili labbri su entrambi i lati del lunotto. Anche il sottoscocca di questi nuovi modelli convoglia l'aria in modo studiato. Il vano motore è isolato dalla strada, sotto la cellula passeggeri e il bagagliaio un ampio rivestimento protegge la lamiera. I bracci trasversali del retrotreno hanno una copertura speciale, mentre dei piccoli spoiler – anche davanti alle ruote e al serbatoio – fanno defluire l’aria in modo mirato. In sinergia con il design della coda il sottoscocca, così ottimizzato, riduce la portanza del retrotreno. Tutte le varianti dei nuovi modelli sono dotate di serie del nuovo sistema di sicurezza Audi pre sense city. Con una telecamera anteriore posta sul parabrezza, in grado di rilevare tutto ciò che succede fino a 100 metri di distanza, il sistema monitora vetture e pedoni sulla strada in un range di velocità fino a 85 km/h. Se incombe il pericolo di una collisione avvisa il guidatore per gradi e in caso di bisogno frena la vettura fino al completo arresto. A velocità inferiori a 40 km/h ed entro i limiti del sistema può addirittura evitare un impat-

to. A velocità più elevate (fino a 85 km/h) può ridurre la velocità di collisione emettendo appositi segnali e intervenendo attivamente sui freni. Il sistema opzionale Audi pre sense basic utilizza le informazioni di diversi sistemi della vettura. Non appena riconosce una condizione di instabilità avvia misure di protezione preventive per gli occupanti. Tende elettricamente le cinture anteriori e chiude i finestrini laterali e il tettuccio, attivando anche il lampeggio d'emergenza. Se, invece, non è più possibile evitare l'impatto, il sistema di frenata anticollisione multipla aiuta il guidatore a frenare correttamente; ciò può contribuire ad evitare uno sbandamento incontrollato e, quindi, altre collisioni. Un altro sistema disponibile di serie nelle nuove Audi A4 e A4 Avant è il consiglio di pausa, che fa parte del sistema d’informazione per il conducente ed analizza il comportamento di guida segnalando al guidatore un eventuale calo di attenzione. Il limitatore di velocità regolabile, anch’esso di serie, in un range tra i 30 e i 250 km/h limita la velocità al valore impostato dal guidatore – uno strumento molto utile per esempio nei centri abitati o in presenza di cantieri.

La nuova generazione della Audi A4 si presenta a partire da 33.800 euro per la A4 1.4 TFSI 150 CV e da 38.250 euro per la A4 Avant 2.0 TDI 150 CV

TremilaSport+ | 16 09 2015 | 51


MOTORI

MODELLI E PROPOSTE COMMERCIALI Come sempre decisamente ampia la proposta commerciale di Audi anche per il nuovo modello

L

La proposta commerciale delle A4 e A4 Avant ruota ora intorno a quattro versioni che possono essere integrate da pacchetti pensati per rendere più semplice per il cliente la configurazione della propria A4 e per offrire al contempo un sensibile vantaggio sul costo delle singole dotazioni incluse. Questa la composizione delle singole versioni, il prezzo e il relativo vantaggio cliente: - Versione Design: single frame, griglie radiatore laterali e inserto al diffusore posteriore in nero titanio, cerchi da 17” a 10 razze, volante multifunzionale in pelle a 3 razze con inserto cromato, rivestimenti interni specifici. Per motori da 150 CV, 1.900 euro; per le motorizzazioni con più di 150 CV, 1.300 euro. Vantaggio Cliente del 14%. - Versione Sport: single frame, griglie radiatore laterali e inserto al diffusore posteriore in grigio opaco, cerchi da 17” a 5 razze a Y, volante multifunzionale sportivo in pelle a 3 razze e sedili sportivi con rivesti-

52 | 16 09 2015 | TremilaSport+

menti specifici. Per motori da 150 CV, 1.900 euro; per le motorizzazioni con più di 150 CV, 1.300 euro. Vantaggio Cliente del 14%. - Versione Business: sistema di navigazione MMI, sensore pioggia/luci, regolatore di velocità e appoggiabraccia anteriore comfort.

Prezzo di 1.970 euro. Vantaggio Cliente del 34%. - Versione Business Sport: unisce le dotazione delle due versioni. Per motori da 150 CV, 3.870 euro; per le motorizzazioni con più di 150 CV, 3.270 euro. Vantaggio Cliente del 27%.

- Pacchetto Evolution: gruppi ottici anteriori e posteriori in tecnologia LED con indicatori di direzione dinamici posteriori, pacchetto luci e climatizzatore automatico comfort a 3 zone. Prezzo di 1.810 euro. Vantaggio Cliente del 29%.


MOTORI

Il lancio commerciale delle nuove Audi A4 e Audi A4 Avant è previsto per novembre

TremilaSport+ | 16 09 2015 | 53


NISSAN PRESENTA IL

54 | 16 09 2015 | TremilaSport+

N


NAVARA NP 300 Migliorare comfort ed eleganza mantenendo inalterate le prestazioni da fuori strada, la resistenza e la capacitĂ di carico dei pick-up Navara sono i concetti che hanno ispirato lo sviluppo del nuovo NP300

TremilaSport+ | 16 09 2015 | 55


MOTORI

Nel nuovo design degli interni sono stati ripensati tutti gli elementi della cabina, ottimizzandoli per offrire il massimo in termini di qualità, comfort, spazio e praticità

I

l nuovo Nissan NP300 Navara rappresenta un punto di riferimento nel settore dei pick-up da una tonnellata, grazie agli oltre 80 anni di esperienza della casa giapponese nella progettazione e produzione di pick-up muscolosi e intelligenti, unita alle migliori caratteristiche dei suoi crossover. Il telaio robusto presenta una serie di nuove caratteristiche tecniche pensate per migliorare ulteriormente qualità di guida e praticità. Il nuovo Navara NP300 nasce dallo stesso DNA che ha generato vetture innovative come Qashqai, X-Trail e Juke, innalzando il livello di eleganza, stile, comfort e qualità del mercato pick-up, cui si aggiungono nuove tecnologie per il settore. Inoltre, Nissan introduce per il veicolo anche una garanzia di cinque anni o 160.000 km, una novità assoluta per questo segmento, per offrire ulteriore tranquillità al cliente. Migliorare l’eleganza e garantire l'esperienza di guida di stile Crossover è stato uno dei criteri base nello sviluppo di Navara NP300. Per riuscirci senza compromettere le eccezionali prestazioni fuoristrada del veicolo, Nissan ha ideato per il modello Double Cab un nuovo sistema di sospensioni posteriori a cinque link che migliora sensibilmente la comodità di guida e la

56 | 16 09 2015 | TremilaSport+

maneggevolezza, riducendo di 20 kg il peso del precedente sistema a balestra. Il modello King Cab presenta invece una versione sostanzialmente aggiornata del sistema a balestra. Le nuove sospensioni rialzate pesano 7 kg in meno rispetto alle precedenti, aumentano del 3.1 per cento l'angolo di attacco delle ruote posteriori e riducono il rumore su strada. La modifica migliora ulteriormente anche la maneggevolezza del veicolo. A conferma dell'impegno Nissan per l'innovazione, il nuovo Navara NP300 introduce una serie di nuove

tecnologie a bordo. In un settore in cui tradizionalmente l'adozione delle ultime novità in fatto di comfort e dispositivi di sicurezza avviene in modo lento, il nuovo Navara rappresenta un rinnovato punto di riferimento tecnologico con un ottimo rapporto qualitàprezzo. Dispositivi come l'Around View Monitor e il Forward Emergency Braking (FEB – Frenata di emergenza) rappresentano un'assoluta novità nel segmento pickup. A questi si aggiungono: Cruise Control, Hill Descent Control (HDC) and Hill Start Assist (HSA), sistemi sviluppati per soddisfare le richies t e specifiche dei proprietari di Navara NP300, oltre a chiusura centralizzata

con telecomando, telecamera posteriore e sensori di parcheggio. Nel nuovo design degli interni sono stati ripensati tutti gli elementi della cabina, ottimizzandoli per offrire il massimo in termini di qualità, comfort, spazio e praticità sia al conducente sia ai passeggeri. La plancia è stata interamente ridisegnata e dotata di un'estetica scolpita che accresce lo spazio interno creando una sensazione di maggiore apertura. I sedili anteriori con supporto lombare, basati su una tecnologia NASA, migliorano l'ergonomia della seduta e la condizione di veglia. Altre caratteristiche della cabina includono il controllo digitale del climatizzatore bizona in entrambe le versioni King Cab e Double Cab, il nuovo sistema di ventilazione posteriore, i sedili posteriori ridisegnati per offrire ai passeggeri un ambiente più confortevole. Studiato per soddisfare le richieste specifiche del mercato europeo – e del resto prodotto in Europa – il Navara NP300 nelle due versioni King Cab e Double Cab offre uno stile muscoloso e insieme sportivo, con un mix di superfici concave e convesse che disegnano un look assolutamente dinamico. La griglia V-motion e i fari LED a boomerang sono segni distintivi della gamma Nissan.


MOTORI

IDEALE SIA I NELL’OFF ROAD CHE COME MEZZO DI LAVORO

l nuovo motore 2,3 litri dCi del Navara NP300, disponibile nelle due versioni da 118 kW e 140 kW di potenza, supera del 24 per cento l'efficienza del motore precedente ed è il più ecologico ed economico del suo settore. La versione top di gamma introduce per la prima volta nel mondo dei pick-up la tecnologia biturbo, offrendo costi di esercizio decisamente contenuti e una sostanziale riduzione delle emissioni di CO2. Un motore eccezionale ha bisogno di una trasmissione eccezionale e, anche in questo, Navara NP300 si conferma un veicolo d'eccellenza. Il modello di ultima generazione offrirà la scelta fra due o quattro ruote motrici e cambio manuale a sei rapporti o automatico a sette. Il nuovo Navara NP300 garantisce ai clienti Nissan prestazioni ottimali su strada e fuori strada. Il sistema a trazione integrale

sfrutta i punti di forza del modello precedente, offrendo un'aderenza perfetta anche sui terreni più accidentati. Inoltre, ben sapendo che il pickup è un prezioso mezzo di lavoro, Nissan ha migliorato la capacità di carico e di trazione sull'intera gamma. Con un carico utile superiore a una tonnellata e ben 3.500 kg di trazione, il nuovo Navara NP300, partner ideale per il lavoro e il tempo libero, è pronto per affrontare le sfide più dure e impegnative di tutti i giorni. Anche il piano di carico presenta importanti innovazioni nel sistema di ancoraggio C-channel. I binari heavy-duty sulla paratia posteriore e sulle sponde laterali garantiscono la massima flessibilità nell'ancoraggio di carichi di ogni tipo. Grazie ai morsetti scorrevoli lungo i binari, è possibile bloccare con facilità anche i carichi dalla forma più insolita. Per rispondere a esigenze maggiori, il nuovo piano di carico del Double Cab misura 67 mm in più del modello precedente, per una lunghezza complessiva di 1.578 mm, la più estesa della classe. Il pianale del King Cab misura 1.788 mm.

TremilaSport+ | 16 09 2015 | 57


MOTORGALLERY

SMART FORTWO CABRIO Tra le grandi protagoniste del Salone di Francoforte c’è la nuova Smart fortwo Cabrio che si differenzia dalla versione coupè per la forma del montante posteriore e della cellula tridion. Oltre al consueto tetto in tela con lunotto in vetro ripiegabile elettricamente, anche i montanti laterali del tetto sono amovibili e trovano alloggio in un apposito spazio.

58 | 16 09 2015 | TremilaSport+


MOTORGALLERY

TremilaSport+ | 16 09 2015 | 59


MOTORI

Da

60 | 16 09 2015 | TremilaSport+


MOTORI

Harley avidson SPORTSTER IRON 883

Tutti i dettagli sono stati attentamente studiati per realizzare una motocicletta Iron 883 completamente rinnovata.

è

stata una delle prime motociclette Dark Custom, una pioniera oscura dell'aggressione custom grezza, annerita ed essenziale. Quando la prima Sportster è apparsa sulla scena nel 1957, nessuno aveva mai visto niente di simile. Scarna, potente e pronta all'azione. Gli elementi di stile che hanno illuminano la strada nei primi anni sarebbero presto diventati una parte fondamentale di tutto, dalle moto da corsa alle chopper fuorilegge che si stavano diffondendo in tutto il mondo. Oggi, il telaio stretto è più agile che mai, il ruggente V-Twin e il muscoloso avantreno danno un’estrema sensazione di potenza. L'acciaio impeccabile

e il serbatoio del carburante simile a un gioiello rivelano le autentiche radici della motocicletta americana in ogni dettaglio. Il motore Evolution nell'agile telaio della Sportster è un esempio illuminante del potere, della durata e dall'affidabilità comprovata su cui si basa The Motor Company. Nato dai leggendari motori Shovelhead e Ironhead, è stato il punto di forza della motocicletta Sportster fin dal 1984. il design della testa e del treno ingranaggi ha le sue radici nel programma delle gara dell'azienda, e ce ne si accorge non appena si avverte l’ondata della forza bruta che accompagna ogni rotazione della manopola dell'acceleratore. Il design

TremilaSport+ | 16 09 2015 | 61


MOTORISPORT

V-Twin raffreddato ad aria con un basamento/trasmissione compatto in unica fusione si adatta al profilo della Sportster come un pugno in un guanto senza dita. Ciò che l'occhio vede e che il pilota sente su una motocicletta Sportster penetra ben a di sotto della superficie. Che è dove si trova un assaggio dell’ultima tecnologia Harley Davidson. Lo stile immacolato è dovuto in parte a un impianto elettrico integrato che riduce i cablaggi, gli interruttori, i relè e i fusibili. Le nuove selle della linea Sportster sono creati in materiali del XXI secolo per sentirsi comodi e apparire minimalisti allo stesso tempo. I nuovi sistemi di sospensione sono una meraviglia, con una cartuccia di smorzamento sul davanti e un sistema a emulsione a cartuccia regolabile nel retro. Addio, invece, agli inutili orpelli: la tecnologia è presente per una sola ragione, rendere la motocicletta più semplice da usare, resistente e soddisfacente per il pilota. La strada è la casa della motocicletta Sportster, e un telaio stretto e agile avvolto attorno a un motore V-Twin è sempre stato il suo biglietto da visita. Per vedere quanto in là la Iron 883 ha portato questa equazione base, basta salire in sella a qualsiasi modello Sportster 2016. L'ultima innovazione è rappresentata da sospensioni nuove complete su ogni modello, con ammortizzatori posteriori ad emulsione a cartuccia e un dispositivo di regolazione a vite per modificare ulteriormente la maneggevolezza. Tutto sembra ben teso e giusto, garantendo sicurezza alla guida e un sorriso al

62 | 16 09 2015 | TremilaSport+

È presente anche una chiave nascosta nella sella per regolare le sospensioni posteriori.

pilota. Sia che si stia andando come una freccia verso il semaforo successivo, attraversando il traffico cittadino o avventurandosi al di fuori dei limiti della città verso luoghi sconosciuti. Osservando lo stile grezzo di una Sportster si potrebbe non pensare immediatamente al comfort. Questo sarebbe un errore viste le enormi qualità nascoste sotto allo stile snello e minaccioso. Il motore è montato su supporti elastici, così da far avvertire tutta la potenza di una Evolution V-Twin ma senza le vibrazioni. Il manubrio raggiunge le mani e le pedane toccano gli stivali proprio come dovrebbero. Inoltre, Harley Davidson ha reso il miglioramento del comfort per i guidatori delle Sportster una delle prerogative per il 2016. Nella linea ci sono nuove selle e sospensioni.


MOTORISPORT

ANDREUCCI-ANDREUSSI

CALANO IL POKER AL RALLY DEL FRIULI VENEZIA GIULIA La gara organizzata dalla Scuderia Friuli ACU, ha di nuovo assegnato il titolo di Campione d’Italia andato appunto agli ufficiali di Peugeot Italia, che porta così a nove gli allori conquistati.

I

l 51° Rally del Friuli Venezia Giulia, svoltosi nelle valli del Natisone e del Torre, sesta delle otto prove del Campionato Italiano Rally, ha di nuovo visto il successo di Paolo Andreucci ed Anna Andreussi, con la Peugeot 208 T16 R5 ufficiale. E con la loro vittoria, la gara organizzata dalla Scuderia Friuli ACU, ha di nuovo assegnato il titolo di Campione d’Italia andato appunto agli ufficiali di Peugeot Italia, che porta così a nove gli allori conquistati. Andreucci ed Andreussi hanno rivinto la gara per la quarta volta, siglando quindi un poker che gli ha consentito di proseguire a segnare emozionanti pagine di storia sportiva, stavolta con due gare al termine della stagione (Roma e Verona). Già sabato, piazzandosi in testa alla corsa dalle prime battute di gara, Andreucci aveva dato segno di voler dominare e così ha fatto, concedendo ben poco alla concorrenza. Concorrenza che ha cercato di limitare il passivo, pur non essendo esente da problemi di varia natura. Il primo dei delusi è stato l’ufficiale Skoda Italia Umberto Scandola, con la Fabia R5, fermo già sabato durante la seconda prova per incidente e riammesso per la seconda tappa con notevole penalità, cercando di rimanere aggrappato – vanamente – alla corsa per il titolo 2015. Chiusa la pratica Scandola, Andreucci si è ben guardato dagli attacchi del bergamasco Alessandro Perico in coppia con Turati (Peugeot 208 T16 R5) e dalla Ford Fiesta alimenta a GPL di Giandomenico Basso e Lorenzo Granai. Problemi, nel finale della prima tappa per Perico, andato in testacoda (PS 5) per la cui causa ha perso circa 15” ed anche per Basso, rallentato di circa 30” sulla quarta prova da una panne elettrica. Domenica la gara ha offerto altri momenti “caldi”:

63 | 16 09 2015 | TremilaSport+

con Andreucci che ha guardato tutti dall’alto senza forzare, l’attenzione si è spostata sul duello Perico-Basso, durato però il lasso di tempo di una sola prova. Basso, avvicinatosi di due decimi a Perico, secondo in classifica, ha gettato tutto al vento durante la settima prova, la nuova “Mersino” per una foratura con la quale ha perso circa 4’, di fatto ponendo fine alla corsa per il titolo, spianando la strada ad Andreucci. Andreucci dunque ha vinto gara e Campionato, la seconda posizione finale è andata in mano a Perico, che come lo scorso anno (quando finì terzo) ha confermato il suo particolare feeling con i tracciati friulani. Terzo quindi Basso, che ha concluso sensibilmente staccato dagli altri due. Quarti assoluti, primi anche della Mitropa Cup, i tedeschi Koessler-Hoffmann, con una Subaru Impreza Sti Gruppo R. Affezionati da tempo alla gara udinese, hanno corso una gara pregevole, sempre ai vertici, pur con difficoltà ai freni per tre quarti dell’impegno, siglando costantemente riscontri cronometrici importanti se raffrontati ai colleghi italiani che hanno certamente più

dimestichezza e feeling con le strade del Friuli. Completano la top five Rossetti-Chiarcossi, con la loro Renault Clio R3T. I pordenonesi, primi anche tra le due ruote motrici, sono risultati anche primi nella corsa tricolore “produzione” oltre che nel Trofeo Renault Clio ed il risultato, nella sua interezza, conferma l’ampio valore che li ha incoronati da tempo tra i migliori rallisti italiani di sempre. Sesta piazza per un altro equipaggio straniero, anche in questo caso tedeschi, Gassner-Thannhaeuser (Mitsubishi Lancer Evolution Gr. R), i quali hanno riconosciuto l’estrema difficoltà a trovare il ritmo giusto con le prove speciali della gara. Settimi ed ottavi nella generale finale altri due driver di oltre confine, lo sloveno Humar (Renault Clio R3T) ed il magiaro Puskadi , con una Skoda Fabia S2000, mentre la top ten è stata acquisita (nono assoluto) anche dal romagnolo Simone Campedelli, fermatosi nella prima tappa per un problema di alternatore alla sua Peugeot 207 S2000, poi riammesso domenica con penalità. Decimo il norvegese Veiby, con una Citroen DS3 R3. Solo diciottesimo sotto la bandiera a scacchi Scandola, mentre il Suzuki Rally Trophy è andato nelle mani del veneto Uliana, su Vallino e Rao.


L’ALPI ORIENTALI HISTORIC

AL SICILIANO GUAGLIARDO

G

rande spettacolo al celebre “Alpi Orientali Historic”, che ha festeggiato i venti anni, la vittoria assoluta è andata siciliano Domenico Guagliardo, con alle note Rossini (Porsche 911 SCRS). Vincendo sei delle undici prove speciali, andando in testa alla competizione alla fine della prima tappa, dopo la foratura accusata da “Pedro” che lo ha privato della leadership, portando al debutto la Porsche 911 SCRS in versione Gruppo B, “Mimmo” Guagliardo si è aggiudicato anche il 4. Raggruppamento. A sorpresa si sono secondi piazzati l’ex di F1 Erik Comas e Fabrizia Pons, dopo l’inaspettato ritiro di Marco Bianchini per una “toccata” nel corso dell’ultima prova speciale, che ha vanificato le belle e vincenti prestazioni realizzate in tre frazioni cronometrate e lungamente secondi assoluti alle spalle dell’equipaggio siciliano. A bordo della Lancia Stratos, il pilota francese e la navigatrice torinese, al rientro dopo l’infortunio del Rally Sanremo, hanno fatto loro anche il Terzo Raggruppamento e della gara valida per il Trofeo Rally ’70, per la quale classifica assoluta erano in lotta con la coppia lombarda della Piacenza Corse, Nicholas Montini e Romano Belfiore, qui ritirati per problemi tecnici alla Porsche 911 Rsr quando erano quarti assoluti e primi del 2. Raggruppamento. Al terzo posto assoluto i veneti Paolo Baggio e Flavio Zanella, su Lancia Rally 037, autori di una grande gara in rimonta dalla settima piazza assoluta, coronata con il piazzamento sul secondo gradino podio del 4. Raggruppamento.

64 | 16 09 2015 | TremilaSport+

Ed una top five assoluta tutta “Tricolore”, con Paolo Pasutti e Giovanni Battista al quarto posto assoluto vincendo il 2. Raggruppamento con la Porsche 911 Rsr, e Rino Muradore in coppia con Enrico Cherchi quinti e secondi del 2. Raggruppamento, vincendo la classifica delle vetture di Gruppo 2, con la Ford Escort RS 1600. Nella giornata di domenica è partita anche la sfida per il Trofeo Rally Nazionali di 3^ zona a coefficiente 2,5 (TRN), che ha visto al via 27


piloti. Le schermaglie sono state per Cescutti (Ford Fiesta R5), per l’acclamatissimo locale De Cecco (Skoda Fabia S2000) ed anche per Righetti (Peugeot 208) e Vellani (Peugeot 207 S2000). La gara ha registrato un nuovo successo sia organizzativo che di pubblico. Numerosi i commenti di apprezzamento da parte dei piloti, degli addetti ai lavori ed anche dal pubblico, l’aver cambiato in ampia parte il percorso ha voluto dire nuovi stimoli e nuovi spunti agonistici, gioie per un’organizzazione che sa guardare lontano, che pensa sempre e comunque l’evento come promozione d immagine dell’affascinante territorio friulano. Quest’anno è stata anche più forte che mai la sinergia con le Amministrazioni pubbliche, a titolo di esempio, i 12 Comuni attraversati dalla gara (Attimis, Cividale, Faedis, Grimacco, Prepotto, Pulfero, Savogna, San Leonardo, San Pietro al Natisone, Stregna, Torreano, Udine) si sono uniti negli intenti di proseguire in questa grande idea.


SPORTMOTORI

LUCA ROSSETTI, MISSIONE COMPIUTA

L

uca Rossetti è un pilota al quale non fa certo difetto la voglia di mettersi in discussione. Poco più di un anno fa ha intuito che era necessario cercare nuove sfide per rimanere sulla scena dei rally. Con tre titoli europei alle spalle, uno tricolore ed uno conquistato nel campionato turco, aveva tutti i diritti di cercare nuove opportunità. Ed ecco che nel 2015 sta disputando un trofeo con la Renault Clio. In caso di vittoria (attualmente è primo) nel 2016 potrebbe affrontare una serie iridata nel Mondiale Rally. Come è nella sua natura, al 29° Rally Piancavallo è venuto a correre da favorito, accettando pertanto di partire con l’obbligo di vincere. Davvero non gli manca la voglia di osare. Del resto, il ritorno a Piancavallo aveva per lui un sapore speciale dato che qui ha mosso i primi passi con una piccola Peugeot 106, mettendosi in luce agli occhi di Maurizio Perissinot, uno dei “padri” del ritrovato Rally Piancavallo. Partito un po’ “abbottonato”, nella serata di venerdì 7 agosto si è imposto di soli 2 decimi sulla coppia Righetti-Scamperle. Nella giornata di sabato la musica è cambiata e il pordenonese ha incrementato il suo vantaggio trascinandosi in scia la coppia friulana formata da Claudio De Cecco e Alberto Barigelli su Skoda Fabia S2000, mentre Righetti ha sbattuto sulla prima salita di Monte Rest e si è ritirato con gravi danni alla vettura. Stava facendo una gara per imparare Andrea De Luna, ritirato però alla terza prova, anche lui per una toccata. Era alla sua prima partecipazione con la Citroen DS3 R5; e, sempre in tema di pordenonesi, c’è da sottolineare ancora una volta la bravura di Stefano Zannier (navigato da Marika Marcuzzi) e di Diego Valente (navigato da Mirko Altoé). Entrambi guidavano una

66 | 16 09 2015 | TremilaSport+

Il tre volte campione europeo nonché vincitore di un titolo italiano ha vinto la sezione moderna del Rally Piancavallo con una Peugeot 208 T16.

Renault Clio Williams e si sono battuti come leoni finendo al terzo e quarto posto assoluto, davanti ad un certamente felice Alessandro Prosdocimo, che con Andrea Budoia ha affrontato il rally con una quanto mai attuale Ford Fiesta R5, un autentico “giocattolo” che in pochi si possono permettere. Alla fine Rossetti ha preceduto De Cecco di 59” e Zannier di 1’21”. Sul palco di arrivo Luca Rossetti ha speso parole di grande spessore per la qualità del 29° Rally Piancavallo. Una soddisfazione in più per Fabrizio Grigoletti che nel 2009 è stato l’autore della rinascita della gara.


PRIMA VITTORIA AL RALLY STORICO DI PIANCAVALLO PER COMAS L’ex pilota di F1 si è imposto nella gara friulana, dal quest’anno approdata nuovamente sulla località turistica avianese.

F

ino a pochi giorni fa conosceva l’Italia fino a Padova. Non sapeva cosa ci fosse oltre. Ora ha le idee decisamente più chiare. Infatti, dopo Padova, verso nord-est, c’è una splendida regione chiamata Friuli Venezia Giulia che gli ha regalato una perentoria vittoria al Rally Storico Piancavallo 2015. Lui è l’ex pilota di F1 Erik Comas, che il prossimo 28 settembre compirà 52 anni. Il suo nome entra di diritto nell’albo d’oro del rally che dopo la sua rinascita nel 2009 è approdato nuovamente a Piancavallo, la località turistica alla quale la regione Friuli Venezia Giulia guarda con attenzione in un’ottica di rilancio. Ma la cronaca ci impone di raccontare come ha vinto la gara il francese che vive a Losanna e che non a caso è testimonial di una nota marca di orologi. Al volante di una Lancia Stratos e navigato da Marco Sormano, Comas è stato implacabile fin dalla prima prova speciale lasciando soltanto le briciole ai rivali. Dopo un terzo ed un

secondo posto in campionato, è finalmente riuscito a vincere con la Stratos. Si tratta del la sua prima affermazione in Italia. Ricordiamo che Comas è in lizza per il successo nel 3° Raggruppamento del Campionato Italiano Rally Auto Storiche. Ha vinto 6 prove su 7 in una gara non priva di colpi di scena che ha visto abbandonare per incidente alla quarta prova speciale la coppia siciliana TironeOberti. I due, su Porsche, erano

secondi assoluti. Il loro posto è stato ereditato dalla coppia veneta Nerobutto-Istel su VW Golf Gti, che hanno preceduto il piemontese Ormezzano, navigato da Torlasco su BMW 320. Tra gli equipaggi friulani, ha molto da recriminare la coppia goriziana Terpin-Benossi, ritirati

per un guasto alla loro Opel Kadett Gte quando erano quinti assoluti. Spettacolare il quarto posto del pordenonese Michele Doretto (affiancato dalla moglie Barbara Arcangioli), su Peugeot 104 ZS. Dei 18 equipaggi al via del Rally Storico Piancavallo, hanno fatto ritorno in 16.

67 | 16 09 2015 | TremilaSport+


MOTORGALLERYSPORT

FORD MUSTANG SHELBY GT 350 Svelate finalmente da Ford le immagini della nuova Mustang Shelby GT 350, la coupĂŠ sportiva di grande fascino e tradizione che si prepara a sbarcare anche in Italia. Per questa proposta rivolta agli appassionati delle grandi prestazioni, la Ford ha scelto il V8 di 90 gradi di 5,2 litri di cilindrata, capace di erogare 500 CV, con coppia massima di 542 Nm.Â

68 | 16 09 2015 | TremilaSport+


MOTORGALLERYSPORT

TremilaSport+ | 16 09 2015 | 69


PEUGEOT - BLITZ: TRENT'ANNI DI BINOMIO

I

n principio furono un bicilindrico orizzontale e un monocilindrico verticale, motori a scoppio che furono montati sulle primissime autovetture uscenti dalla fabbrica di monsieur Armand Peugeot. Da quel fatidico 1897 in poi Peugeot è divenuto sinonimo di auto francese per eccellenza. Una storia costellata di

successi che si è protratta con grande fervore fino ai giorni nostri. Riccardo Gobbato e Miralem Alibasic, rispettivamente Responsabile Vendita e Assistente Commerciale del concessionario Bliz di Tavagnacco sono due delle personalità che oggi tengono alto lo stemma della casa automobilistica anche nel nostro territorio. Un vis à vis ci ha

reso possibile conoscere qualcosa che ancora non sapevamo dietro il famoso marchio d’oltralpe. - Innanzitutto, la maggior parte della clientela che cosa si aspetta da una Peugeot? «Per chi ha intenzione di acquistare, o comunque si orienta su una nostra auto il fattore estetico ha certamente un grande rilievo. Il comfort di guida, l’agio del conducente, sono anch’essi elementi di grande importanza, ovviamente. Lo slogan di Peugeot sintetizza perfettamente quella che è la nostra ars operandi, ma anche il nostro modo di vedere un’automobile: “Motion & emotion”. La fusione di una meccanica affidabile e di un’estetica curata per una piacevole esperienza di guida».


«Il nostro target di riferimento è compreso tra i 35 e i 45 anni» - Qual è stato il modello più venduto nel 2014? «Si contendono il primato la 208 e la 2008. Ma molto probabilmente la prima si aggiudica la vittoria». - E l’età media degli acquirenti di una vostra auto? «Bliz è presente sul mercato dal 1984 e in passato come ora il target di riferimento risulta essere compreso nella maggior parte dei casi fra i 35 e i 45 anni». - Qual è l’ultimo modello firmato Peugeot uscito sul mercato? «L’intera gamma è stata rinnovata

nell’arco degli ultimi due anni, ma la 208 è la neonata. Ha riscosso da subito grande successo, certo, dopo aver subito un vero e proprio restyling. Tuttora detiene il record mondiale per il consumo medio e le minori emissioni di CO2». - Generalmente gli utenti vengono influenzati dalla pubblicità o dalle recensioni sulle riviste specializzate? O magari si tratta di clienti fidelizzati? «Senza alcun dubbio dalla pubblicità, soprattutto quella che compare in televisione, che ha

ancora grande potere. Il motore della 208 è stato eletto “Engine of the year 2015”». - Quali sono i suoi pregi? «In realtà quella gamma di motori è presente anche sulla 108, 308, 2008, 3008 e 5008. Si tratta di un robusto motore 3 cilindri Turbo PureTech, che garantisce una riduzione di emissioni di CO2 del 18%, grazie all’utilizzo di nuove tecnologie». - Viene venduto, in media, un maggior numero di veicoli a benzina, diesel o ibridi? «Tendenzialmente dipende dal

modello e di conseguenza anche dalle esigenze del cliente. La gran parte di 208 che viene venduta, ad esempio, sono vetture a benzina. Questo vale, in generale, per le “piccole”. Il discorso non è lo stesso se si considerano invece modelli più grandi, in cui l’alimentazione diesel, in percentuale, aumenta considerevolmente». - Quali sono le ultime strategie di promozione? C’è una percentuale di utenti considerevole che se ne avvale? «In questo periodo, come si può scoprire anche dal nostro sito, esiste una supervalutazione dell’usato, superiore al 30% rispetto alle ultime quotazioni. Questo attira inevitabilmente chi ha intenzione di acquistare un nuovo». - Solitamente i clienti hanno le idee ben precise sulle varianti esistenti da modello a modello o si lasciano guidare? E se desiderano un determinato modello sono disposti a rispettare i tempi di attesa? «Direi che il cliente di norma sa precisamente ciò che vuole, ma è anche vero che il nostro mestiere è quello di consigliarlo al meglio in base alle sue esigenze. Siamo soliti orientarlo verso un’auto a benzina o diesel o informarlo su determinati allestimenti. Per questo è quasi sempre disposto ad aspettare il canonico periodo che va dai 70 ai 90 giorni nel caso in cui l’auto che vuole acquistare non sia a disposizione». Massimo Gaudino

TremilaSport+ | 16 09 2015 | 71


FLASH NEWS

FORD E L’UNIVERSITà DI UDINE UNITE PER L’INNOVAZIONE

F

ord ha selezionato l’Università di Udine, Dipartimento di Fisica, Chimica e Ambiente, per partecipare all’University Research Program, un’iniziativa dell’Ovale Blu che consente

ad atenei di tutto il mondo i cui progetti di ricerca si distinguono per innovazione, di accedere a contributi a sostegno delle proprie attività. Grazie al supporto di Ford, l’Università di Udine lavorerà all’identificazione di

NISSAN AL LAVORO PER LA STAZIONE DI SERVIZIO DEL FUTURO Un ambiente stradale più pulito, sicuro e user-friendly: Nissan compie un altro passo concreto verso la realizzazione della sua visione annunciando la collaborazione con il celebre studio di architettura Foster + Partners per la progettazione e lo sviluppo della stazione di servizio del futuro. L'iniziativa accomuna due marchi che sono conosciuti ovunque per la capacità di sfidare le convenzioni con soluzioni profondamente innovative. Lo scopo è definire un nuovo modello di stazione di servizio capace di rispondere alle esigenze di un mondo in rapido cambiamento. Leader indiscussa del mercato EV e forte della sua esperienza di progettazione, ingegnerizzazione e produzione di veicoli elettrici, Nissan è il soggetto ideale per definire la stazione di servizio del futuro, consapevole che si tratti di un'opportunità straordinaria per tessere nuovi rapporti e integrarsi con le realtà locali in modo innovativo.

72 | 16 09 2015 | TremilaSport+

NUOVA SUZUKI BALENO, LA BERLINA COMPATTA IDEALE Progettata e sviluppata sfruttando la capacità di Suzuki nella produzione di vetture compatte, nuova Baleno è caratterizzata da un design armonico ed elegante, da un abitacolo spazioso, da un bagaglio capiente e da nuove tecnologie. Tra le nuove tecnologie spiccano: il telaio rigido e al contempo leggero, sviluppato su una piattaforma di nuova generazione; il nuovo motore Boosterjet 1.0 dotato di iniezione diretta e turbocompressore; il sistema di ibridazione “smart” SHVS (Smart Hybrid Vehicle by Suzuki) che si basa su un componente integrato alternatore/motorino di avviamento, con funzioni di assistenza al motore termico. L’insieme di queste caratteristiche contribuiscono ad elevare il piacere di guida di nuova Suzuki Baleno, che si aggiunge al design attraente e alle eccellenti performance. L’introduzione di nuova Suzuki Baleno sul mercato Europeo è prevista la prossima primavera.

soluzioni innovative per catalizzatori di nuova generazione per il trattamento dei gas di scarico di nuova generazione, in grado di ridurre le emissioni e incrementare l’efficienza dei veicoli alimentati a gas naturale compresso. Ford contribuirà allo studio, della durata di 3 anni, con un programma di supporto alla ricerca che include ogni anno l’erogazione di un fondo da 40.000 dollari, per un totale di 120.000 dollari.

TOYOTA TERZA NELLA SPECIALE CLASSIFICA DI “FORTUNE” La prestigiosa rivista americana “Fortune” ha stilato per il 2015 la classifica delle aziende mondiali che, con il loro operato, contribuiscono a migliorare la società e a cambiare il mondo. Un riconoscimento internazionale importante, che attesta Toyota al terzo posto e ne identifica l’impegno continuo nel lavorare a favore della popolazione globale e della società, per affermare la Smart Innovation, la sua mission e filosofia con la quale intende migliorare la vita di tutta collettività. Innovare e migliorare è, infatti, il principale obiettivo del Brand. Fortune ricorda come il Brand abbia fatto da pioniere nel campo della sostenibilità ambientale lanciando, nel 1997 in Giappone e nel 2000 in Europa, la Prius, il primo modello Full Hybrid prodotto su larga scala pensato proprio per la salvaguardia e il benessere dell’ambiente.


FLASH NEWS

CAMPANI E LILJA VINCONO AL TROFEO ABARTH SELENIA

L

italiano Alex Campani e lo svedese Niklas Lilja sono i vincitori delle due gare della quarta prova del Trofeo Abarth Selenia, disputate sul circuito tedesco del Sachsenring. Grazie a questo risultato Lilja rafforza la sua leadership nella classifica generale del Trofeo, nella quale precede il finlandese Juuso Pajuranta e l'italiano Luca Anselmi. Tra le Abarth 500 Assetto Corse successi degli svedesi Darbom, leader della classifica di classe, e Appelqvist. I ripidi saliscendi del tracciato della Sassonia hanno esaltato le doti di maneggevolezza delle Abarth 695 Assetto Corse Evoluzione che, insieme alle Abarth 500 Assetto Corse, hanno regalato al numerosissimo pubblico presente un grande spettacolo.

MARTINIS ANCORA IN CORSA PER IL TITOLO DOPO SCORZE’ Il duo della Scuderia Gorizia Corse, Angelo Martinis-Arianna Valente, ha ottenuto un ottimo risultato al Rally Città di Scorzè disputato sabato 22 e domenica 23 agosto. La gara veneta si è corsa sulle consuete veloci strade a fianco dei canali lagunari e intervallate dai numerosi bivi, al via 74 concorrenti di cui sette in lotta per il campionato Alpe Adria Rally Cup. Con la Citroen Saxò di cilindrata 1600 cc di classe N2 il pilota udinese ha come consuetudine affrontato i rivali di campionato dotati di vetture di categoria superiore adottando una tattica finalizzata al risultato finale. Inizialmente al 68° posto assoluto, 10° di classe N2 e 7° di Aarc, poi il duo friulano è risalito nelle classifiche senza affanno, fino ad ottenere il sesto risultato utile su sette gare disputate concludendo la gara al 56° posto assoluto e 6° di classe N2 mentre per l’Aarc è giunto quinto assoluto e primo di Gruppo 6. Quando manca al termine del campionato ancora il Rally Nova Gorica in Slovenia in data 11-12 settembre Martinis è ancora in lizza per il titolo assoluto.

GRANDE SUCCESSO PER IL RADUNO 4X4 DI FAEDIS In una calda serata d’estate, oltre 70 equipaggi provenienti da tutto il nord Italia hanno dato vita alla dodicesima edizione del raduno 4x4 in notturna a Faedis organizzato dal G.F.I. Alpe Adria. Al via molti piloti giovani, alcuni alle loro prime armi mentre altri si potevano annoverare come dei “veterani” del 4x4. Il percorso, lungo poco più di 65 km, era caratterizzato da diversi tratti interessanti dal punto di vista paesaggistico e naturalistico ai quali venivano proposte, facoltativamente, alcune varianti, quattro in tutto, con passaggi piuttosto impegnativi e, pertanto, riservati ai più esperti della guida 4x4 ma necessariamente preclusi ai suv. La partenza della manifestazione è stata data alle 20.00, mentre l’arrivo del raduno si è concretizzato poco oltre mezzanotte.

DE CECCO RE ANCHE AL RALLY DI MAJANO La lotta per la leadership è stata fin da subito tra De Cecco (Citroen Ds3), Pascoli (Peugeot 207 S2000) e Zannier (Renault Clio Williams), che si sono alternati nel vincere le 10 prove speciali in programma. Claudio De Cecco, navigato da Jean Campeis (Citroen Ds3), è stato attardato nella speciale di ieri sera, ma già questa mattina presto ha recuperato parte del ritardo accumulato e i due friulani si sono imposti in 4 prove speciali, nonostante una piccola uscita di strada e una scelta non oculata degli pneumatici nel primo giro di prove. “E’ stata veramente dura” ha dichiarato De Cecco all’arrivo “Prima dell’ultima prova ho visto che eravamo a sei secondi da Zannier e abbiamo provato spingendo al massimo. E’ andata bene”. TremilaSport+ | 16 09 2015 | 73



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.