n° 18 TremilaSport 12 10 2016

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TUTTO

LO

SPORT

DEL

FRIULI

VENEZIA

GIULIA

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magazine

GRADI

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w w w. t re m i l a s p o r t . c o m

ECCELLENZA

UNION PASIANO, CHE OSSO DURO

ATLETICA

la caravelli si interroga pag 42

pag 6-7

PERSONAGGI

EX A TORINO

CRISTOFOLI, UOMO RAGNO DELLA CARNIA

Non fu fortunata l'esperienza juventina dell'allenatore di Aquileia, sosia del personaggio cinematografico di Peter Sellers

pag 10

PER GIGI DELNERI PROVA DEL NOVE SULLA PANCHINA fRIULANA SABATO ALLO JUVENTUS STADIUM

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Clouseau PAGG 24-25


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GORIZIA: Maurizio Degano email: info@kyushoitalia.it

TRIESTE: Livio Lupetin Email: l.lupetin@hotmail.com

PORDENONE: Ivo Neri email: ivoneri@hotmail.com

UDINE: Venanzio Ortis Email: libertas.udine@gmail.com


SOMMARIO

18|16

12|10|2016

24

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24-25 UDINESE 6-7 FOCUS: ECCELLENZA, UNION PASIANO, CHE OSSO DURO!

CALCIO

10 IDENtIkIt: ECCELLENZA, DERIL CRIStOFOLI

12-13

AI RAGGI X: PROMOZIONE, IL DRAGO DEL tRIEStE CALCIO

11 L'ALtRO CALCIO: LA tRAGEDIA DELL'HEYSEL

14-17 GIOVANILI

29

Le Belle di TremilaSport Alessia Franz

20 CARNICO

22 CALCIO A 5

23 CALCIO FEMMINILE

34-35 BASkEt 38-41 VOLLEY ATLETICA Marzia Caravelli dopo le Olimpiadi di Rio ripensa al proprio percorso sportivo e personale.

42

42-45 SPORt VARI

RUBRICHE 18-19 A SCUOLA DI CALCIO

26 SI DICEVA...

29-32 LE BELLE DI tREMILASPORt

28 CULtURA

46-47 MONDO LIBERtAS 50-51 ItINERARI MtB TremilaSport+ | 12 10 2016 | 03


VIVERE LO SPORT

A CIVIDALE DEL FRIULI A.S.D. Volley Cividale

A.S.D. Tremendi Run

Via Udine C.P. 24 - Cividale del Friuli - cell. 328 7165921 info@volleycividale.com - www.volleycividale.com

Via Ugo Foscolo, 42 - Cividale del Friuli - cell. 338 8923027 tremendirun@gmail.com - www.tremendirun.it

Presidente/L.R.: Tracogna Paolo

MANUTENZIONI SPORT - POLITICHE GIOVANILI PREGETTAZIONE EUROPEA ASSESSORE Giuseppe Ruolo Cividale del Friuli (UD) 393 2982340 giuseppe.ruolo@ cividale.net

“È dal giugno del 2015 che come amministratore ho l’onore e l’onere di occuparmi dello sport Cividalese. Devo dire che è un esperienza molto affascinante e una sfida molto impegnativa da affrontare tutti i giorni perchè le associazioni sportive sono veramente numerose così come gli impianti sportivi da gestire, per questo motivo lo definisco un impegno oneroso ma al tempo stesso proprio il fatto di essere un punto di riferimento per così tante realtà è una cosa che mi inorgoglisce molto e mi fa capire l’onore che ho a ricoprire questo incarico. Tutto questo lo uso come stimolo quotidiano per cercare di fare il meglio e poter fornire agli atleti di tutte le associazioni dei servizi all’altezza delle loro aspettative non a caso i primi impegni che mi sono assunto sono proprio quelli di migliorare le strutture degli impianti e fornire loro i mezzi per fare sport in sicurezza ad esempio l’anno scorso siamo stati tra i primi in Regione ad aver installato i defibrillatori in tutti gli impianti sportivi comunali e dato la possibilità ad ogni associazione di formare un certo numero di personale attraverso dei corsi gratuiti. Come si può notare dall’elenco a Cividale c’è solo l’imbarazzo della scelta su che tipologia di sport voler praticare e questo è un bel privilegio che non tutti hanno, inoltre devo dire che sono tutte associazioni che si danno un gran da fare sia da un punto di vista sociale che sportivo aspetti fondamentali quando si parla di sport. Inoltre c’è da dire che sono presenti sul territorio degli atleti di tutto rispetto che si distinguono nelle varie discipline ottenendo risultati prestigiosi anche in campo nazionale ed internazionale, questo non può far altro che accrescere l’orgoglio di far parte del panorama sportivo della città ducale. Davanti a me ho altri quattro anni dove spero di riuscire ,insieme alle associazioni locali , a raggiungere nuovi obbiettivi per il loro bene e di tutti i loro iscritti ma non solo perchè come disse Nelson Mandela “ “Lo sport ha il potere di cambiare il mondo. Di unire la gente. Parla una lingua che tutti capiscono. Lo sport può creare la speranza laddove prima c’era solo disperazione”.

Presidente/L.R.: Bardus Tiziano

A.S.D. Accademia Schermistica “Fiore dei Liberi”

Civirunners A.S.D.

Via Udine C.P. 24 - Cividale del Friuli - tel. 0432 701283 fioredeiliberi@gmail.com - www.fioredeiliberischerma.it

Via Rubignacco, 18 - Cividale del Friuli - cell. 347 1784398 civirunners@gmail.com

Presidente/L.R.: Bottos Iuri

Presidente/L.R.: Andresini Michele

A.S.D. Judo Cividale

Tiro a segno nazionale- sezione Cividale

Via Carraria, 101 - cell. 338 1093757 - daniele.zanutto@tin.it

Via IV Novembre, 113 - Cividale del Friuli tel. 0432 701380 - fax. 0432 701379 tsncividale@gmail.com

Presidente/L.R.: Cantarutti Bruno

A.S.D. Longobardi Basket

Presidente/L.R.: Massimo Fontanini Via Ratchis 29 - Cividale del Friuli (Udine) - cell. 347 2393068 longobardibasket@gmail.com

A.S.D. Manta Sub

Presidente/L.R.: Massimo Fontanini Via Carlo Alberto, 32 - tel. 0432 731403 - cell. 347 3586300 mantasubcividale@gmail.com

Sport Management spa ssd Presidente/L.R.: Tosi Sergio

Presidente/L.R.: Floreancig Mario

A.S.D. Club Sunshine CFADS&BS Presidente/L.R.: Simonutti Teresa

Via dei Boschi, 7 - Palmanova tel. 0432 920039 - 336 4183184 info@clubsunshine.it - www.clubsunshine.it www.choicenter.it

A.S.D. ARTEinventando

Via Luigi Settembrini, 5 - Verona - tel. 045 8004363 info@sportmanagement.it - www.sportmanagement.it

Presidente/L.R.: Valoppi Ivo

Presidente/L.R.: Panzarini Christian

A.S.D. ZEUS

A.S.D. Forum Julii Nuoto

Via Istituto Agrario, 9 - Cividale del Friuli - tel. 0432 700994 piscinecividale@sportmanagement.it - www.piscinecividale.it

A.R.A.C.U.D.

Presidente/L.R.: Furlan Gianmario Via Carraria - Cividale del Friuli - tel. 333 8710819 dolores.65@hotmail.it

Via Gemona, 43 - Cividale del Friuli - tel. 0432 701681 arteinventando@libero.it - www.arteinventando.it

Presidente/L.R.: Zanutto Francois Via Plebiscito, 53 - Corno di Rosazzo (Ud) - tel. 346 3247803 zeusasd@alice.it - www.zeushiphop.com

Società Pescatori Sportivi Cividale Presidente/L.R.: Cosson Gianni

A.S.D. Ginnastica Forum Julii

Via Friuli, 2/2 - Cividale del Friuli - tel. 0432 731706 info@bardaremigio.it

Via Cavarzerani, 25 - Cividale del Friuli - tel. 334 2860074 ginnasticacividale@libero.it - ginnforju@libero.it

A.S.D. Ciclistica Forum Iulii

Presidente/L.R.: Corsano Massimo

A.S.D. Playgym Project

Presidente/L.R.: Pieniz Alessio Via Gemona, 45 - Cividale del Friuli - tel. 0432 722563 info@playgym.eu - www.playgym.org

A.S.D. Equiturismo Casali Duca Presidente/L.R.: Bevilacqua Miriam

Strada Gradois, 21 - Cividale del Friuli - tel. 0432 732483 info@agriturismo-chamir.it

A.S.D. Equestrian Magic Show Presidente/L.R.: Vecchiutti Marco

Presidente/L.R.: Borsatti Mauro

Via Rachtis, 3 - Cividale del Friuli - tel. 333 6047481 forum.iulii@libero.it

A.S.D. G.S. Giro Ciclistico del F.V.G. Presidente/L.R.: Cappanera Giovanni

Via Rachtis, 3 - Cividale del Friuli - tel. 333 6047481 girofriuliveneziagiulia@gmail.com www.girofriuliveneziagiulia.it

A.S.D. Velo Club Cividale Valnatisone -KK Benec ˇija

Via Nadalutti, 22 - Premariacco - cell. 392 9438814 g.vecchiutti@czimpianti.com

Presidente/L.R.: Guion Susi

Presidente/L.R.: Strosseri Claudio

Fit-App SRL SSD

A.S.D. Pattinaggio Cividalese Via Udine, 2 - Cividale del Friuli asdpattinaggiocividalese@libero.it

A.S.D. Slot Rally Cars

Via Carraria, 99 - Cividale del Friuli - tel. 0432 727101 info@vccv.it - www.vccv.it

Presidente Marinig Michela Tel. 333/9625088 - info@fit-app.it - www.fit-app.it

Presidente/L.R.: Genuzio Marco

A.S.D. Wild Purcit Team

Strada Gradois, 21 (Sanguarzo) - Cividale del Friuli tel. 347 2324592 - slotrallycar@libero.it - www.slotrallycars.it

Tel. 334/8372229 - info@wildpurcit.com - www.wildpurcit.it

A.S.D. ForumJuliiNatisontortora Presidente/L.R.: Tomada Roberto

Via Tombe Romane 3/2 - Cividale del Friuli tel. 345 6294836 - sergiobosco.sgn@libero.it

Gruppo Podisti Longobardo Presidente/L.R.: Cainero Michela

Via del Paradiso, 17 - Cividale del Friuli - tel. 347 0386022 carotina77@hotmail.com

Gruppo Sportivo Natisone A.S.D.

Presidente Petrigh Tiziano

A.S.D. Civibike

Presidente Mauri Moreno Tel. 392/0977152 - civibikeasd@gmail.com - www.civibike.it

Forum Julii Calcio

Presidente Giorgiutti Andrea

tel. 0432/701670 - forumjuliicalcio@gmail.com

A.S.D. Gjanes

Presidente Andresini Michele

Presidente/L.R.: Michele Maion

tel. 340/2415964 - ciucci13@yahoo.it

Via Cavarzerani, 30 - Cividale del Friuli tel: 333 3980640 - cell. 333 6916811 Fax: 0432 730985 - www.gsnatisone.it presidente@gsnatisone.it - segreteria@gsnatisone.it

Tatanka Football Club Grupignano Presidente Bergnach Romano

tel. studio@studiobodigoi.com - www.tatanka1995.it

Presidente/L.R.: Potasso Francesco

Club Alpino Italiano Sezione Monte Nero (CAI)

Via Savona, 16/D - Udine - cell. 328 2840277 udinenwb@gmail.com - www.udinenordicwalking.it

tel. 0432/700096 - caicividale@libero.it - www.caicividale.it

Udine Nordic Walking e Benessere A.S.D.

Presidente Busolini Claudio


EDITORIALE

TUTTO

LO

SPORT

DEL

FRIULI

VENEZIA

GIULIA

A

360

magazine

GRADI

18|16

12|10|2016

w w w. t r e m i l a s p o r t . c o m

ECCELLENZA

UNION PASIANO, CHE OSSO DURO

ATLETICA

la caravelli si interroga pag 42

pag 6-7

PERSONAGGI

EX A TORINO

Non fu fortunata l'esperienza juventina dell'allenatore di Aquileia, sosia del personaggio cinematografico di Peter Sellers

CRISTOFOLI, UOMO RAGNO DELLA CARNIA pag 10

PER GIGI DELNERI PROVA DEL NOVE SULLA PANCHINA FRIULANA SABATO ALLO JUVENTUS STADIUM

MONSIEUR

CLOUSEAU PAGG 24-25

....

Per il basket regionale entusiasmi rinati GIGI-CLOUSEAU PER RItORNARE A GALLA

T è

empo di vacanze ma non per tutti, in primis per il calcio professionistico, doverosamente dedicata a Gigi Delneri, nuovo traghettatore delle sorti già in preparazione in vista di una nuova stagione che inizierà il prosbianconere, la copertina del nuovo magazine. Da lui, somigliantissimo al simo mese lasciandosi alle spalle la delusione europea della nazionale. divertente personaggio cinematografico dell’ispettore Clouseau interL’Udinese, con il suo nuovo allenatore Iachini, ha effettuato le sue prime pretato da Peter Sellers, la piazza friulana si attende molto, sia perché uscite con risultati, seppure estivi, che non entusiasmano e d’altra parte non friulano ed ex e quindi con l’Udinese nel cuore, sia perché, come afferma promette fuochi d’artificio un organico sulla falsariga di quello dei due preil proverbio, scopa nuova scopa bene. Farlo, però, sabato nella tana della Juventus cedenti risicati campionati e privo fra l’altro ormai della classe di Di Natale. sarà arduo per il tecnico di Aquileia, che allo Stadium scenderà in campo contro i Ido Cibischino ha comunque individuato nel giovane esterno ceco Jankto la campioni d’Italia e lepri del campionato con una squadra riveduta e corretta ma possibile sorpresa di stagione, vedremo se la sua profezia si avvererà. E per pur sempre dai valori tecnici di molto inferiori a quelli della Allegri-band. Un vanil basket regionale è invece tempo di entusiasmi rinati, con Trieste al suo entaggio, comunque, per lui, l’esordire così, visto che anche uscendone senza punti nesimo campionato di A2 affrontato sulla base dei giovani del proprio vivaio ma comunque con delle migliorìe sul piano del gioco avrà comunque salvato la e l’Apu, fresca di promozione, a presentare le proprie prime mosse a livello di situazione, perlomeno per il momento. campagna abbonamenti e di mercato. Ritorna dunque il derby friul-giuliano a Non solo Gigi, comunque, nel nuovo numero, perché personaggi che abbiamo voluto conferire sale ad un movimento negli ultimi anni in Friuli un po’ assopito dall’asmettere in vetrina sono anche la pordenonese Marzia Caravelli, che dopo la mezza senza di una formazione di vertice dopo la chiusura dei battenti da parte della delusione di Rio, trentacinquenne e di fresco matrimonio, rivede ora la propria Snaidero e il direttore sportivo del club triestino, Mario Ghiacci, non vede l’ora, vita dal punto di vista sportivo (si è candidata anche ad un ruolo federale) ed come afferma nella nostra intervista, di effettuare la sua rimpatriata a Udine. esistenziale. Ma rimane il nodo relativo ad un palasport Carnera da anni in preda a probleE personaggio è anche nel basket Luca Maffei, direttore di gara di A2 trevigiano matiche burocratiche e la cui pratica si prova ora in fretta e furia a chiudere in ma con nonno udinese, Ennio, che fu rappresentante di primo piano nel settore vista di un campionato di A2 le cui battute iniziali (e ci si augura solo quelle), per arbitrale. Ci ha raccontato di sé a 360 gradi, Luca, in una simpatica intervista. l’Apu, avranno luogo a Cividale. Come sempre ci dedichiamo poi ai personaggi e Un numero nel quale abbiamo voluto dare anche spazio al ricordo della tragedia quello di spicco stavolta è la bella pallavolista Elisa Manzano, che la nostra Biandello stadio Heysel di Bruxelles del 29 maggio 1985 in cui, prima della finale di Coppa camaria Gonano ha scovato in Birmania nel corso del suo giro del mondo: una Campioni fra Juventus e Liverpool, la furia degli hooligans inglesi travolse e uccise lunga pausa di riflessione, dice l’atleta friulana, poi deciderà il da farsi dal punto 39 italiani, fra i quali il padre del giovane presidente dell’associazione dei familiari di vista sportivo, vagliando le offerte che le perverranno. Chi non vorrebbe delle vittime, l’aretino Andrea Lorentini, che ha scritto per noi un testo che ammoseguire l’esempio di Elisa, staccando la spina per qualche mese per ricaricarsi? nisce il mondo del calcio a non ricadere in tali brutture. Immedesimiamoci nella sua esperienza, lasciando spazio all’immaginazione.

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13| 16 18| Questo numero è stato chiuso

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CALCIOUDINESE

FRANCO MARTIN

IL MIO PASIANO è UN OSSO DURO

Il calendario non li ha certo agevolati, visto l’inizio di stagione a dir poco tosto, ma i rossoblù, neopromossi in Eccellenza, hanno iniziato con il piglio giusto, mettendo in seria difficoltà avversarie ben più ambiziose

U

nion Pasiano è da qualche anno sinonimo di successo. Il cambiamento è arrivato con l'arrivo della nuova dirigenza e gli approdi in panchina di Antonio Fior e, successivamente, Giulio Cesare Franco Martin, che del condottiero ha qualcosa già nel nome. Per i rossoblù tre promozioni in altrettanti anni, raggiunte passando per i playoff: momento delicatissimo di cui ormai il tecnico è sommo conoscitore. Ma le chiavi di volta che portano e hanno portato a grandi traguardi sono altre. Entrare nella testa dei giocatori prima di tutto, farli rendere al massimo, renderli disponibili, far sorgere in loro la voglia di sacrificarsi per la squadra. Franco Martin non vuole fe-

06 | 12 10 2016 | TremilaSport+

nomeni, non perde troppo tempo dietro ai tatticismi: gli ingredienti per fare bene sono la voglia, la fame e una cosa tanto banale e scontata che però si fa fatica a trovare: un gruppo unito pronto a dare il massimo per ciascun suo componente. - Mister ci racconti il pareggio con il Lumignacco. “Meritavamo la vittoria, lo hanno ammesso anche i nostri avversari. Lo 0-0 è ingiusto: sotto il piano dell'agonismo, della forza, e anche tatticamente, siamo stati superiori. L'analisi della partita è questa. I pochi gol? è due partite che non ne facciamo, vero, ma penso sia solo sfortuna. Penso ai pali, alle traverse, ai rigori sbagliati. Nel calcio ci sono momenti in cui tut-


FOCUS

“Non mi ritengo un mostro di bravura. Serve avere per le mani il materiale, e qui l'ho trovato” to gira, altri dove si fa fatica. Nella mia gestione abbiamo fatto 166 gol, le punte sono buone e creiamo molto. Credo che dovremmo essere almeno a 9 punti”. - Dopo 5 giornate quali sono i punti persi su cui c'è più rimpianto? “Penso sia proprio quella di domenica. Abbiamo giocato contro una squadra ambiziosa, abbiamo dominato su tutti i piani, non rischiando praticamente mai, con una migliore intensità e una migliore interpretazione della sfida. Ormai però dobbiamo andare avanti. Le altre partite? Col Cjarlins abbiamo avuto una bella rea-

Franco Martin: “Siamo una squadra in salute, ma il salto di categoria si sente” zione, facendo vedere di essere in salute; con la Manzanese forse sono arrivati 3 punti non meritatissimi, ma frutto di un gran lavoro di sacrificio; con il Torviscosa è stata l'ennesima riprova del carattere dei miei ragazzi, mentre con il Chions credo che la differenza l'abbia fatta il loro portiere superandosi con interventi pazzeschi. La mia squadra è in salute, ma bisogna considerare il salto di categoria”. - Resta dell'idea che farete un campionato da primi 7 posti? “Per quello che ho potuto vedere sinora

lo possiamo fare. Che poi significherebbe praticamente evitare i playout. Per noi è una nota positiva: il cammino è lungo, vero, ma se interpretiamo la categoria così possiamo toglierci belle soddisfazioni. Ci mancano 3-4 punti, c'è tempo per rimediare, ma per una neopromessa le vittorie contano di più: si fa morale, ci si allena meglio, si prende consapevolezza dei propri mezzi. La mia rosa è di 20 giocatori, ma 6-7 erano in Seconda Categoria fino a qualche anno fa”. - Un problema psicologico quindi… “Credo sia inevitabile che si faccia più fatica: si fanno belle prestazioni e non si raccoglie quanto meritato. Facile allora scoraggiarsi. L'anno scorso c'era chi diceva "basta salvarsi", poi man mano ci si è resi conto di ciò che si poteva fare. Si cresce con i punti. Quest'anno non sarà come la scorsa stagione, ma vedo grinta, voglia. Ce la giocheremo con tutti. I nomi sono una cosa, ma è il campo che parla. E sentire gli avversari dire che uno 0-0 con noi è come una vittoria deve farci riflettere”.

gliora partita dopo partita. Penso al calcio come sport di squadra, non al singolo”. - Lei intanto da calciatore la categoria l'ha vinta col Cordignano e col Pordenone… “Nel 2004 con i Ramarri di mister Tortolo è stato abbastanza semplice perché avevano costruito una squadra importante, con ambizione. Un campionato facile tra virgolette. A Cordignano invece ho fatto 7 anni, i più belli. Io venivo da una società di Promozione normalissima e ci siamo trovati a vincere l'Eccellenza proprio col lavoro di squadra e tanta umiltà, togliendoci anche belle soddisfazioni nei successivi 4 anni in Serie D. Avevamo un gruppo meraviglioso”. - Se dovesse scegliere un momento di questi anni con l'Union? “Il momento è più bello l'anno scorso, la finale con la Juventina, una scalata che nessuno si aspettava. Con cinque squalificati, non pensavamo di arrivare a tanto, ma vincere così è stato strepitoso. Batti una squadra costruita per fare qualcosa di importante, sei la sorpresa inaspettata, vinci 4-1 contro avversari che esprimono un bel calcio. Ma era un periodo d'oro: saremmo potuti andare avanti un mese asfaltando chiunque. L'entusiasmo era davvero tanto. Luca Feole

- Terza stagione per lei qui. Prima volta in Eccellenza da allenatore. “Dopo la vittoria ai playoff a Cordenons, dove avevo anche fatto il direttore sportivo, sono stato contattato il 20 ottobre di due anni fa dall'Union Pasiano. La squadra non andava bene, erano penultimi, e siamo saliti in Promozione vincendo i playoff di Prima. Non mi ritengo un mostro di bravura, perché penso che un allenatore debba anche avere per le mani del materiale. Io qui l'ho trovato. Sono uno di poche parole, ma di tanti fatti. Cerco sia giovani che vecchi, ma tutti devono dimostrare. Per questo dico che non potrei mai allenare i giovani, perché non riesco a insegnare calcio: io voglio gente pronta, a cui far capire cosa significhi la parola umiltà. Ci deve essere la voglia di fare fatica. Voglio un gruppo, non individualismi: i risultati che ho raggiunto, tutti, li devo a questo. Punto a creare un gruppo con le stesse idee, che si mi-

TremilaSport+ | 12 10 2016 | 07


CALCIOFOTOGALLEY

SECONDA CATEGORIA B

CASSACCO – ATLETICO GRIFONE

0-2

FOTO MARINA BELAIA

09-10-2016

08 | 12 10 2016 | TremilaSport+


FOTOGALLEYCALCIO

TremilaSport+ | 12 10 2016 | 09


IDENTIKIT

ALLA SCOPERTA DI...

DERIL

Nome e Cognome: Deril Cristofoli

CRISTOFOLI Continua il viaggio alla scoperta dei lati noti e meno noti dei pedatores regionali. In questo numero siamo andati a conoscere Deril Cristofoli, portierone tornato nella sua Carnia per difendere i pali del Tolmezzo dopo l’addio di Nardoni, passato in estate al Chions. Dopo la trafila nelle giovanili di Donatello e Triestina, per l’estremo difensore carnico diversi cambi di casacca in Veneto e in Friuli prima del ritorno a casa. (m.m.) Squadra attuale: Tolmezzo

Cristofoli in uscita.

Soprannome per gli amici: Non mi hanno mai dato soprannomi Data e luogo di nascita: 16 luglio 1994 a Tolmezzo Città di residenza: Camporosso Altezza: 184 cm Peso: 82 kg Segni particolari: Nessuno Ruolo: Portiere Piede: Mancino

Settore giovanile in cui hai militato: Donatello e Triestina Squadre in cui hai militato: Legnago, Altovicentino, Arzignano, CjarlinsMuzane; Itala San Marco, Tolmezzo Numero rigori parati: Sinceramente non ricordo, ma quest’anno per il momento uno. Squadra del cuore: Juventus Idolo da bambino: Iker Casillas La più bella soddisfazione: Disputare il torneo di Viareggio con la Rappresentativa nazionale di serie D La più grande delusione calcistica vissuta: Aver perso il campionato di serie D all’ultima giornata quando giocavo nell’Altovicentino L’allenatore che ti è rimasto nel cuore: Ne ho più di uno, ma in particolare Renzo Di Justo Numero di maglia preferito: 1 Filosofia: vince chi…? Subisce meno La scaramanzia: Ne ho un paio, ma non le dico a nessuno

10 | 12 10 2016 | TremilaSport+

I tre migliori pregi: La nonna mi dice sempre che sono bravo, buono e simpatico I tre peggiori difetti: Permaloso, un po’ brontolone e poi non saprei Professione: Lavoro con mio padre in ristorante

Cantante preferito: Ligabue

Il più bel regalo ricevuto: Non saprei

La canzone del cuore: “A modo tuo”

La cosa che ti fa più arrabbiare: Mia sorella

Bionde o more: Bionde Mare o montagna: Mare

Come ti immagini una volta conclusa la carriera calcistica: Non ne ho idea, non ci ho mai pensato

Hobby al di fuori del calcio: Mi piace sciare

Piatto preferito: La mitica carbonara

Film preferito: Il gladiatore

Animale preferito: Cane

Sogno nel cassetto: Vincere al Superenalotto

Libro preferito: Sinceramente non ho mai letto molto

Il più bel viaggio fatto: Non ho viaggiato molto

Il motto: Semplicemente non ne ho


L'ALTROCALCIO

IL RICORDO

TRAGEDIA DELL'HEYSEL

UN'ASSOCIAZIONE PER NON DIMENTICARE

D

i

ifendere la memoria dell’Heysel, in tutte le sedi opportune, e di chi quel giorno perse la vita, battersi contro la violenza fisica e verbale nel calcio e negli altri sport. Questi sono solo alcuni degli obiettivi dell’«Associazione fra i familiari delle vittime dell’Heysel» che è rinata nel gennaio 2015 grazie all’impegno dei parenti delle vittime della strage di Bruxelles, del 29 maggio 1985, prima della finale di Coppa dei Campioni JuventusLiverpool L’idea è stata di Andrea Lorentini che all’Heysel ha perso il padre Roberto, giovane medico aretino medaglia d’argento al valor civile per essere morto mentre tentava di salvare un connazionale. Un’idea nata dopo la morte del nonno Otello che di quella tragedia è stato la memoria per ventinove anni: «Più passa il tempo e meno occasioni ci saranno per ricordare ciò che morti nella è accaduto – dichiara tragedia Andrea Lorentini –, ma la memoria va allenata e se ci sarà bisogno d’intervenire lo faremo, perché non ne posso più di sentire offendere i morti e la memoria dell’Heysel, come quella di mio padre». Una memoria ancora oggi troppo spesso calpestata. Basti pensare ai cori e agli striscioni che si sentono e vedono in alcuni stadi, frutto dell’ignoranza e dell’idea che non ci sono avversari, ma solo nemici. Chi oggi ha trent’anni non sa cos’è successo all’Heysel, non sa che sono morti degli innocenti, che in quella curva Z c’erano le famiglie, tifosi del calcio. In quasi due anni di attività l'associazione ha promosso varie iniziative per la memoria e al tempo stesso per promuovere l'educazione civico sportiva tra i giovani con particolare riferimento al

39

"Ci sono 39 morti", commentò Bruno Pizzul aprendo la telecronaca di una finale di Coppa dei Campioni fra Juventus e Liverpool disputata nonostante la tragedia in cui morì anche un friulano di Buja, Nisio Fabbro. L'aretino Andrea Lorentini vi perse il padre e c'invia questa struggente memoria. mondo della scuola. A tal proposito recentemente l'Associazione è stata impegnata nel progetto “Un pallone per la memoria” che ha visto coinvolti studenti di Torino, Liverpool e Bruxelles, le tre città simbolo di quella tragedia. Tra le iniziative fin qui svolte più significative se ne possono citare almeno tre. Nell'ottobre 2015 l'Associazione ha organizzato insieme al Panathlon Club Arezzo e il Coni Toscano un convegno internazionale dal titolo “Dall'Heysel una speranza, dalla memoria un impegno per i valori dello sport”.

Tra i relatori il presidente del Coni Malagò, il vice presidente del parlamento Europeo Tajani e l'allora presidente del Panathlon International Santini. Nel novembre 2015 la Figc ha accolto la petizione promossa dall'Associazione e ritirato in maniera simbolica la maglia n. 39 della nazionale. Tale cerimonia si è svolta il 12 novembre 2015 a Bruxelles allo stadio Heysel, oggi “Re Baldovino” alla presenza del presidente della Fedarcalcio Tavecchio, del presidente dell'Associazione Lorentini e dell'inte-

ra squadra azzurra guidata dal capitano Buffon. Il 13 novembre 2015 in occasione di Italia-Belgio le due squadre hanno interrotto la partita al minuto '39 e l'intero stadio ha reso omaggio alle vittime. Un momento si straordinaria memoria collettiva. Nel maggio 2016 l'Associazione ha partecipato alla tavola rotonda sulla sicurezza degli stadi presso il parlamento Europeo.

Battersi contro la violenza fisica e verbale nel calcio e negli altri sport è uno dei nostri obiettivi

TremilaSport+ | 12 10 2016 | 11


AI RAGGI X

DRAGOSAVLJEVIC

UN GUERRIERO PER LA MEDIANA DEL TRIESTE CALCIO

Arrivato in estate dalla Juventina, il centrocampista è un punto fermo della formazione di Saina. “Finora abbiamo racimolato poco, ma c’è molto potenziale. Dobbiamo solo ingranare”

D

ejan Dragosavljevic è un grande calciatore che all'anagrafe fa registrare l'anno 1992 a dispetto di una grandissima carriera già ricchissima di successi. Da poco responsabile di un ristorante in Slovenia, un lavoro a tempo pieno che prosciuga le energie, ma con lo spirito di un ragazzo innamorato del pallone: "L'importante al giorno d'oggi è avere un lavoro, verissimo, ma due ore per il calcio bisogna trovarle sempre. Basta un po' di organizzazione, l'aiuto di qualche persona fidata e posso continuare a calcare i campi da calcio". Una passione senza fine che per due stagioni, fino a giugno di quest'anno, lo aveva portato a fare su e giù da casa

fino al campo della Juventina: 45 minuti di viaggio all'andata, 45 al ritorno, che però "non sono mai pesate". Perché se ami qualcosa, la distanza è relativa. - Dejan raccontaci questo inizio di stagione “Non siamo partiti benissimo. I 5 punti racimolati sono pochi, ma ci sono un sacco di margini di miglioramento. Ci sono tan-

tissimi giovani, tutti bravissimi, penso a Venturini e Lombardi ad esempio, ma noi vecchi siamo pochi e dobbiamo aiutarli a tirare fuori qualcosa di più, spingersi oltre il limite per raggiungere grandi traguardi”. - Quindi a soli 24 anni ti inserisci tra i vecchi? “(ride, ndr) Sì sì, assolutamente. Per esperienza, per dove ho giocato, per ciò che ho avuto

Alla Juventina ci ho lasciato il cuore. C’era un gruppo formato da persone straordinarie

la fortuna e il merito di vincere, mi metto sopra la media. Ho vinto al Vesna, con il Real Vicenza in Eccellenza e in Coppa Italia. A Vicenza ero un fuori quota ma ero riuscito a ritagliarmi il mio spazio: quando non ero titolare entravo sempre dalla panchina. Quando devi lottare così tanto per il posto cresci, io ho fatto un discreto campionato. Poi hanno mandato via tutta la squadra, ma resta un qualcosa di unico. La vittoria col Vesna invece è recente, un trionfo alla penultima di campionato in rimonta che ha reso inutile lo scontro diretto dell'ultima giornata. Che gruppo pazzesco…” - Con mister Saina come ti trovi? “Mi trovo molto bene. Lo conoscevo già perché l'ho affrontato sia mentre giocavo col Vesna sia mentre ero con la Juventina: lui allenava lo Zaule. Adesso faremo bene con lui, ne sono certo. Dobbiamo solo ingranare”. - È stato contento di trovarti come suo uomo? “La prima volta in spogliatoio mi ha ricordato un gol fatto nel derby, quindi sì (ride, ndr). Mi ha sempre visto come un buon giocatore”. - A proposito di Juventina, la tua ex squadra: li segui? “Lì ho lasciato un pezzo del mio cuore, un gruppo fantastico da Zorzut, a Popovic ad Antonutti. Due anni una favola”. - E il 4 dicembre sfida dell'ex… “Non vedo l'ora, peccato dover


DILETTANTICALCIO

Dejan Dragosavljevic con la maglia del Kras contro il Venezia. aspettare così tanto. Scommessa con gli amici? Ancora no, aspetterò l'ultimo momento per capire come arriviamo e gestire la posta in gioco (ride, ndr). Reputo la Juventina una grande squadra, mi sbilancio: per me sono loro i favoriti alla vittoria finale. E se non dovessimo trionfare noi sarebbe bello vedere loro esultare a fine stagione: se lo meritano, hanno un mister (Sepulcri, ndr) che è una grande persona e sono tutte persone eccezionali. Gli auguro il meglio. Quindi ora aspetto solo di capire che tipo di scommessa fare con loro”. - Cosa ti ha spinto a cambiare ? “Il lavoro prima di tutto, più le problematiche legate ai fuori quota. Già giocando a Trieste faccio fatica gestendo il ristorante, andare a Gorizia sarebbe stato davvero difficile”. - Gli obiettivi di quest'anno? “Vincere il campionato, ma se facciamo un buon playoff e sa-

Il mio traguardo personale? Minimo 15 gol. Poi offrirò da bere a tutta la squadra

- Tuo traguardo personale prefissato? “Minimo 15 gol. Poi offrirò da bere a tutta la squadra. E, lo dico, prometto una doppietta ai miei ex compagni della Juventina. Anche se spero che poi non siano loro a fare a me il regalo di Natale… (ride, ndr)”. (l.f.)

possono sicuramente essere un team da sottovalutare. Nel girone di ritorno avrò una visione migliore di tutto quanto. Ora parlano solo i punti”. liamo tramite gli spareggi sono comunque contento. Abbiamo affrontato la Pro Gorizia (recente sconfitta in campionato 1-0, ndr), e sono una buona squadra. Vediamo l'Ol3 come si comporterà: non li conosco, non posso esprimere giudizi. Avendo i punti che hanno non

- Arriva adesso il derby contro il Sistiana… “Ormai qui sono tutti derby: San Giovanni, Domio, eccetera. Sono tutte sfide importanti, affascinanti. Praticamente tutti a Trieste, che è la mia casa per quanto riguarda il calcio: le persone sono sempre quelle, ci si conosce, ed è bellissimo così”.

TremilaSport+ | 12 10 2016 | 13


GIOvANILI

L’ACCORDO Continua la collaborazione tra i campioni d’Italia e il sodalizio triestino per la valorizzazione dei migliori prospetti del vivaio sanluigino. A Trieste in visita i dirigenti bianconeri Gabetta e Sangiorgio

S

i è aperta con la visita di Claudio Gabetta, responsabile tecnico della Juventus National Academy, accompagnato dal tecnico Claudio Sangiorgio, la seconda stagione di collaborazione tra il San Luigi e la Juventus. I due tecnici bianconeri hanno assistito agli allenamenti delle squadre giovanissimi (regionali e sperimentali), esordienti e pulcini, offrendo ai mister sanluigini consigli sulle modalità di gestione dell’allenamento e sulle migliorie da apportare secondo i canoni dettati dai responsabili del settore giovanile bianconero. Al termine del pomeriggio di allenamenti Gabetta e Sangiorgio si sono incontrati per un briefing con i tecnici biancoverdi, sulle tematiche concordate con il presidente Ezio Peruzzo ed i due responsabili tecnici Francesco Schiraldi e Marco Stoini. Con l’occasione il presidente Peruzzo e Gilberto Paris Lippi, incaricato di fare da trait

JUvENTUS E SAN LUIGI

ANCORA A BRACCETTO d’union fra il San Luigi e la Juventus, hanno elaborato il programma della stagione in corso che prevede altre visite dei tecnici juventini a Trieste e di quelli sanluigini a Vinovo, la partecipazione della squadra esordienti alla seconda edizione del torneo Juventus Futire Cup e altre iniziative che vedranno coinvolti i ragazzi della Scuola Calcio biancoverde.

TRIS DI CAPOLISTA PER GLI JUNIORES REGIONALI B Continua la corsa a tre al vertice del campionato Juniores Regionale B. Flaibano, Lumignacco e Manzanese hanno infatti fatto bottino pieno nei rispettivi impegni di sabato, e mantengono invariato il proprio

QUI FIGC LND TORNEO DELLE REGIONI 2017 TRA PUGLIA E TRENTINO Il Consiglio Direttivo della Lega Nazionale Dilettanti ha deliberato di mantenere per la stagione agonistica 2016-2017, la stessa formula della passata edizione del Torneo delle Regioni ed ha assegnato al Comitato Autonomo del Trentino l’organizzazione della 56ª edizione del TDR per le categorie Juniores, Allievi, Giovanissimi e Calcio Femminile che si svolgerà nel periodo 8-14 Aprile 2017, mentre l’organizzazione del Torneo delle Regioni dedicato al Calcio a Cinque è stata assegnata al Comitato Regionale della Puglia e si svolgerà nel periodo 25 aprile – 01 maggio 2017.

14 | 12 10 2016 | TremilaSport+

perfetto ruolino di marcia. La Manzanese ha vinto in casa per 2-1 contro l’Aurora; vittoria esterna di misura per il Flaibano a cui è bastato un gol per sbancare il campo della Tarcentina. Sei invece le reti del Lumignacco in quel di Tricesimo: un 6-2 a favore dei rossoblù che non ammette repliche, e che mantiene evidenti le ambizioni del Lumignacco. Il prossimo turno prevede tre sfide decisamente interessanti per il terzetto di testa: la Manzanese sarà impegnata nel derby contro una Virtus Corno ancora a secco di vittorie. Il Flaibano ospiterà una Gemonese che promette di vendere cara la pelle e che ha già incassato tre vittorie nelle quattro partite fin qui disputate. Per il Lumignacco l’avversario sarà un San Daniele desideroso di portarsi a casa la prima vittoria esterna stagionale. (m.m.)


Associazione Sportiva Dilettantistica

SOCIETÀ SPORTIVA SANGIORGINA

GIOvANILI

Anno di fondazione 1921 C.O.N.I. ASPIRANTE SCUOLA CALCIO D’ELITE - CENTRO PILOTA REGIONALE - CENTRO CONI DI ORIENTAMENTO E AVVIAMENTO ALLO SPORT - MEDAGLIA DI BRONZO UEFAGRASSROOTS AWARD STAGIONE 2012/2013

PROGRAMMA DI FORMAZIONE STAGIONE 2016/2017 La Società Sportiva Sangiorgina organizza un programma di 8 incontri informativi rivolti a tutti gli allenatori di settore giovanile e prima squadra dove verranno trattati alcuni temi rilevanti per approfondire le proprie conoscenze in ambito calcistico. Nel corso di questi incontri si parlerà della filosofia del calcio spagnolo; dei modelli promozione, selezione e sviluppo del talento; della video match analysis come strumento utile all’allenatore e di molto altro. I relatori coinvolti rappresentano alcune delle eccellenze regionali in ambito calcistico e ci accompagneranno ogni ultimo lunedì del mese per tutta la stagione sportiva 2016/2017. La partecipazione agli incontri è gratuita.

Queste le prime 3 giornate del programma formativo:

1) Titolo: “Alla Ricerca della Filosofia e Metodologia delle Cantere Spagnole”;

Relatori: Mauro Cossettini, Massimo Martinelli. Descrizione: un incontro rivolto agli allenatori e agli appassionati di calcio dove i mister Mauro Cossettini e Massimo Martinelli ci riporteranno le esperienze raccolte nelle visite effettuate presso le Cantere dell’Espanyol e del Villareal, due dei club di punta della Liga spagnola. Un appuntamento unico per capire i principi su cui si basa il calcio spagnolo. Data: Lunedì 26 settembre, ore 20.30, 20.30 presso Sala del Consiglio della Società Sportiva Sangiorgina, Via Carnia 7, San Giorgio di Nogaro.

2) Titolo: Brevi cenni su uno dei principali sistemi allenanti delle Cantere: “I Rondos” Relatori: Mauro Cossettini, Massimo Martinelli. Descrizione: nel secondo incontro in programma con gli allenatori Mauro Cossettini e Massimo Martinelli ci verranno presentati “i Rondos” uno dei principali sistemi di allenamento utilizzati nelle cantere spagnole. Un’ora in campo e un’ora in aula dove continueremo il percorso intrapreso con i nostri relatori alla scoperta di una filosofia di calcio che sta condizionando il modo di interpretare questo sport. Data: Lunedì 24 ottobre, ore 19.00, 19.00 presso Sala del Consiglio della Società Sportiva Sangiorgina, Via Carnia 7, San Giorgio di Nogaro.

3) Titolo: La Video Match Analysis al servizio dell’allenatore di calcio;

Relatori: Andrea Sabalino, Luca Sonego. Descrizione: Serata dedicata alla scoperta della Video e Match Analysis, i nostri relatori ci porteranno la loro esperienza con questo sistema ormai indispensabile tra i professionisti ma sempre più diffuso anche nel calcio dilettantistico; nel corso della serata cercheremo di capire come possa tornare utile a comprendere il proprio gioco, quello degli avversari e aiutare il lavoro settimanale dei tecnici. Data: Lunedì 28 Novembre, ore 19.30, presso Sala del Consiglio della Società Sportiva Sangiorgina, Via Carnia 7, San Giorgio di Nogaro. Al termine di ogni serata sarà possibile fermarsi a mangiare una pasta e bere un bicchiere in compagnia (costo 5€) presso il chiosco della Società. Per info e prenotazione cena: Florit Stefano 3495304283. RIVOLTO A TUTTI: ALLENATORI, DIRIGENTI, GENITORI, CURIOSI


CALCIOFOTOGALLEY

ALLIEVI REGIONALI B

OL3 TARCENTINA

3-2 08-10-2016

16 | 12 10 2016 | TremilaSport+


FOTO VANNI SNIDERO

FOTOGALLEYCALCIO

TremilaSport+ | 12 10 2016 | 17


In collaborazione con

A SCUOLA DI CALCIO

Seconda parte dell’articolo “Narcisismo e sport giovanile“

NARCISISMO E AUTOSTIMA Quali sono le differenze tra una sana e corretta percezione di Sé stessi e le esasperazioni relazionali a cui porta il Narcisismo? E quali sono le manifestazioni esterne di questa tipologia di personalità?

R

isulta particolarmente complicato, oggi più che in passato, parlare di narcisismo distinguendo un chiaro confine tra il normale senso di amor proprio, che pur è necessario per un’esistenza sana, e le forme patologiche. è difficile segnare cioè, uno spartiacque che separi il perdersi nel mondo meraviglioso delle illusioni, delle immagini, dei riflessi, dal mondo reale seppur

18 | 12 10 2016 | TremilaSport+

meno idilliaco. L’autostima è il processo soggettivo e duraturo che porta il soggetto a valutare e apprezzare sé stesso attraverso l’approvazione del proprio valore personale fondato su “autopercezioni”. Il soggetto si percepisce come una persona meritevole di amore, di stima e di attenzioni sulla base delle prime relazioni affettive che lo hanno coinvolto. Un soggetto con buona stima

di sé non ha necessità di manipolare gli altri attraverso sensi di colpa o occupare posizioni

Il soggetto narcisista può essere definito come un bimbo denutrito

privilegiate e di forza nel rapporto altri individui. Egli non sente la necessità di ricevere una profonda e costante altrui approvazione per reputarsi “meritevole e di valore”. Al contrario, il soggetto narcisista può essere raffigurato come un bambino “denutrito del cibo essenziale ai fini della crescita e dello sviluppo di Sé: la relazione”. Se per conoscere se stessi è infatti necessario conoscere e ri-conoscersi nell’altro, di fatto


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colui al quale sarà stato negato un amore primario profondo, non sarà capace di riconoscersi e resterà incastrato, come Narciso, nella contemplazione di un riflesso che resta estraneo. In accordo con McWilliams quindi “il costo più pesante di un orientamento narcisistico è l’arresto della capacità di amare”, drammatico risultato del “…messaggio [genitoriale] ambiguo di essere molto apprezzato, ma solo per il ruolo particolare che svolge” e che pone il bambino in una posizione di scacco da cui origina il timore di un rifiuto dovuto alla scoperta dei propri sentimenti ostili o egoistici. Il “Narciso“, • ha un senso grandioso di importanza (esagera risultati, prestazioni, abilità e talenti); • è assorbito/a da fantasie di successo, potere, fascino, bellezza illimitati o di amore ideale; • crede di essere speciale e unico/a e di poter essere capito/a solo da persone di classe sociale elevata;

sonali (approfitta delle relazioni per i propri scopi); • manca totalmente di empatia (è incapace di riconoscere e comprendere i sentimenti altrui);

• è spesso invidioso/a degli altri e crede che gli altri lo/a invidino; • manifesta comportamenti o atteggiamenti arroganti e presuntuosi.

Il soggetto narcisista crede di essere capito solo da persone di classe elevata, ed è assorbito da fantasie di successo, potere e fascino TremilaSport+ | 12 10 2016 | 19


CAMPIONATO CARNICOCALCIO

VENTISEIESIMA DI CAMPIONATO

TRIPUDIO REAL I.C.,

IL TITOLO 2016 è SUO!

Un Real Imponzo-Cadunea in festa per la conquista del titolo

Pur non essendo partito con i favori del pronostico, l’undici guidato da mister Ortobelli è riuscito a mettersi alle spalle le concorrenti strappando dalle mani del Cavazzo lo scudetto di Prima categoria “Gli anni d’oro del grande Real”, si conclude sulle note degli 883 la stagione del Carnico che vede trionfare il Real Imponzo-Cadunea. La squadra di mister Ortobelli non era certamente partita con i favori del pronostico ma, grazie alla compattezza del gruppo e al perfetto mix tra giocatori giovani ed esperti, è riuscita a portare a casa il titolo, forse insperato ma sicuramente meritato. Il successo finale è arrivato dopo la vittoria di ieri nel derby contro il Cedarchis: i biancorossi infatti hanno vinto 1-0, grazie a un potente destro

Classifica 1A CATEGORIA Squadra

P.ti

REAL I.C.

64

CAVAZZO

62

VILLA

51

OVARESE

48

MOBILIERI

43

VAL DEL LAGO

35

CAMPAGNOLA

31

FUS-CA

30

IL CASTELLO

29

CEDARCHIS

28

VERZEGNIS

27

ARTA TERME

25

FOLGORE

20

PALUZZA

11

20 | 12 10 2016 | TremilaSport+

dal limite di Matiz, vera anima della squadra. Diventa così inutile la vittoria del Cavazzo sul Verzegnis; da sottolineare però anche l’ottima stagione dei viola, capaci di conquistare ben 62 punti in stagione (+11 sul Villa terzo in classifica). Tornando al Real non possiamo esimerci dal citare la grade stagione del portierone De Giudici (solo 22 i gol subiti), la compattezza della linea difensiva guidata da capitan Andrea Morassi, la freschezza dei molti giovani in organico come Gabriele De Toni e la stagione ad altissimo livello di Matteo Veritti, capocannoniere della squadra e decisivo nel successo sul Villa con una tripletta. SECONDA CATEGORIA - Il Trasaghis supera per 5-2 sul campo della Pontebbana e completa così la rimonta sull’Audax (che riposava) andando a vincere il campionato cadetto. Protagonista della partita Valentino Alessandro autore di tre gol. Nelle altre partite non c’era alcun verdetto da aggiudicare quindi ci limitiamo a riportare l’ampia vittoria del Tarvisio contro La Delizia per 7-1 e il successo per 3-2 della Nuova Osoppo sul campo della Velox, in una partita con finale al cardiopalma con ben 3 gol negli ultimi 5 minuti. TERZA CATEGORIA - La grande

festa è a Gemona dove l’Illegiana batte senza problemi per 4-0 la Stella Azzurra e conquista così la promozione in Seconda categoria. Sarà costretta a restare in Terza invece l’Ancora che termina la stagione al quarto posto, a un solo punto di svantaggio dalla promozione. Molto rammarico dunque in casa dei marinai per non essere riusciti a centrare l’obiettivo dopo una stagione sicuramente molto positiva. Un rigore di Devid Morassi permette al Cercivento di vincere il derby contro il Ravascletto e all’attaccante di raggiungere a quota 28 gol il suo amico ed ex compagno di squadra Loris Vezzi in vetta alla classifica dei marcatori. dt

Grazie alla compattezza del gruppo il Real IC è riuscito a portare a casa il titolo, forse insperato ma sicuramente meritato

Classifica 2A CATEGORIA Squadra

P.ti

TRASAGHIS

54

AUDAX

52

TARVISIO

51

SAN PIETRO

41

NUOVA OSOPPO

39

AMARO

37

PONTEBBANA

35

EDERA

35

VELOX

31

BORDANO

31

ARDITA

20

VAL RESIA

19

LA DELIZIA

1

Classifica 3A CATEGORIA Squadra

P.ti

CERCIVENTO

59

ILLEGIANA

51

RAVASCLETTO

51

ANCORA

50

AMPEZZO

34

LAUCO

33

SAPPADA

31

STELLA AZZURRA

28

MOGGESE

24

TIMAUCLEULIS

24

VIOLA

20

COMEGLIANS

18

RIGOLATO

12


12-13

03-04

NOVEMBRE

DICEMBRE

77 anni

di esperienza

158

14-15

28-29

GENNAIO

GENNAIO

2

832

studenti nel 2016/2017

cortili con campi da basket, pallavolo e calcio

dipendenti

19

PANORAMICA

salesiani

15 volontari

del Servizio Civile Nazionale

50.000

ORE 14.30-17.30

Bar interno

euro di agevolazioni e incentivi allo studio per le famiglie ogni anno

2 sale giochi 2 palestre 51aule 1aula

di robotica

1Auditorium


CALCIOC5

FlasH BUON ESORDIO PER LA BASSA MANZANO

UNDER 21

TUTTO FACILE PER IL MACCAN PRATA CHE SI SBARAZZA DELL’ADRIATICA PER 12-1

Foto Christofer Dozzi

IL FUTSAL UDINESE BLOCCA GLI AMARANTO

E’ partito anche il campionato nazionale under21 che vede all’opera tre nostre squadre. Nel primo derby stagionale, la Bassa Manzano espugna con un pesante 7-0 il Palaprata (Maccan) in una gara a senso unico già decisa nei primi venti minuti di gioco (6-0). Poca fortuna per l’Adriatica: sotto di 3-1 all’intervallo la squadra di mister Casarsa recupera fino al pareggio, salvo poi crollare nel finale per 6-4 contro il Citta di Mestre

Il Maccan Prata è partito subito bene

PALMANOVA, è GIĂ OCCHIO AI SAtANASSI SANSICA E D’AURIA

SERIE B

Nell’importante vittoria del gruppo, sono loro i principali protagonisti della rimonta vincente con il Trento: il primo, al rientro in attività dopo una stagione di pausa e diverse annate al Palmanova, risponde per le rime agli scettici che lo consideravano un giocatore a fine carriera realizzando una fantastica tripletta (il terzo su tiro libero), il secondo, esordiente in serie B a 43 anni, subentra ad inizio ripresa all’infortunato Patti e si supera neutralizzando ben due tiri liberi al Trento.

MASSIMO LEO SUGLI SCUDI NEL PORDENONE

SERIE C

A 44 anni si rivela ancora decisivo per il Pordenone: entrato in campo da due minuti ad inizio ripresa, piazza dalla distanza di punta la stoccata vincente che batte Stevanovic e permette ai ramarri di violare il palazzetto dello sport di Grado. Nota di merito pure per il giovane portiere Frigeri, decisivo nel finale di gara con diversi interventi tra i pali.

DOCCIA FREDDA

I

nizia con i botti il campionato regionale di calcio a 5 con l'impresa della Futsal Udinese che impone il pari 2-2 a domicilio al quotato Palmanova, la doccia scozzese di sette giorni prima in Coppa Italia è un lontano ricordo ed il mister Della Negra appone i giusti correttivi obbligando gli amaranto ad un mezzo passo falso che da subito il via libera al Maccan Prata. I gialloneri di Bovolenta non danno scampo all'Adriatica 1999 che subisce a distanza di sette giorni dalla sfida di Coppa un'altro pesante rovescio al PalaPrata: 12-1 segna il tabellino finale che conferma lo stato di grazia e la potenza dell'attacco del club del presidente Simone Maccan che con Vulikic (3) Aziz, Stendler, Comisso e Zvekic (2 ciascuno) lancia il guanto di sfida alle altre contendenti al titolo. Colpaccio esterno del Pordenone di Asquini, corsaro sul campo dell'ambizioso Pentalcor alla prima sconfitta stagionale. I boys di Movio giocano un buon primo tempo ma concretizzano poco sotto rete ed il vantaggio di Corbatto viene rintuzzato da una gran giocata di Buriola; nella ripresa polveri bagnate per i punteros locali ed in contropiede è il veterano Leo a timbrare la

rete dell'importante successo. Partenza col piede sbagliato anche per la Clark Udine, superata per 3-6 in casa da una Torriana cinica che non risparmia i colpi sugli errori della difesa gialloverde, con Bazato (3 reti) bomber implacabile sotto rete. Rocambolesco il pareggio tra il Futsal Basiliano ed il Tergesteo: gradesi che si mangiano le mani visto che nella ripresa conducevano per 1-4, poi la generosità dei biancoverdi di Moi viene premiata da una rimonta che vale un punto prezioso visto l'andamento del match; nell'anticipo di giovedÏ colpo grosso del Maniago che sbanca 5-3 (in rete Pivetta due volte, Del Ben, Pizzella e Pillin) l'ostico campo del Calcetto Lignano mentre riposava l'Udine City di Pittini In serie B prima vittoria per la Bassa Manzano, che con una rimonta tutto cuore batte 3-2 il Trento: ospiti in vantaggio per 2-0 ad inizio ripresa, poi quando sembra finita esce il carattere dei gialloblu che, grazie alla tripletta di Sansica, ribaltano il risultato e ringraziano il neo-entrato portiere D’Auria che nell’infuocato finale neutralizza due tiri liberi trentini, regalando alla squadra di Salfa il primo sorriso in campionato.

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FEMMINILECALCIO UDINESECALCIO ABSOLUTE BEGINNERS Per Giorgia Miotto e Carlotta Martinis una prima maglia azzurra che non si dimentica, ma le ragazze pensano prima di tutto allo studio

LA PRIMA vOLTA, CHE

EMOZIONE... Giorgia Miotto e Carlotta Martinis, della Graphistudio Pordenone, fra le azzurrine Under 16 visionate a Novarello dal tenico federale Massimo Migliorini

L

a stagione della nazionale femminile Under 16 ha preso il via mercoledì 28 settembre con un raduno di selezione svoltosi presso il Centro Sportivo di Novarello, nei pressi di Novara. Sono state 51 le calciatrici convocate dal tecnico federale Massimo Migliorini e dal suo secondo, l'ex calciatrice Rita Guarino, che sono state impegnate per tutta la giornata

in gare a ranghi contrapposti, utili per la valutazione delle Azzurrine che, dopo un secondo raduno di selezione in programma a Roma, saranno chiamate a far parte della nuova rosa Under 16. A Novara sono state ben cinque le portacolori del Friuli Venezia Giulia: Fiammetta Paronuzzi dell’Udinese Calcio Femminile, Debora Stella dell’Union Martignacco, Giorgia Straulino della Mobilieri Sutrio e le due portacolori della Graphistudio Pordenone Giorgia Miotto e Carlotta Martinis. In particolare queste ultime due sono state tra le protagoniste della selezione pur essendo tra le più giovani partecipanti alla selezione. Miotto, attaccante eclettica classe 2002 e Martinis, arcigno difensore della

stessa annata sono cresciute entrambe nel Gruppo Sportivo Condor, società oratoriana di Azzano Decimo, iniziando il percorso calcistico fin dall’età di cinque anni. Dopo la parentesi insieme ai “maschietti”, ora le due ragazze militano da due stagioni nella società femminile Graphistudio Pordenone, facendo parte della squadra giovanissime che già lo scorso anno si è distinta disputando un buon campionato contro squadre

maschili di pari età. Giorgia e Carlotta sono tra le promesse del movimento calcistico femminile della nostra regione, che sta piano piano cercando uno spazio non sempre facile in uno sport spesso considerato a torto prettamente maschile. Le due atlete azzanesi sono comunque molto concrete e con i piedi piantati a terra, infatti intervistate durante il viaggio di rientro da Novara hanno dichiarato: “E’ stata una bella esperienza – dichiara Giorgia Miotto - , perchè vestire la maglia azzurra per la prima volta è stato emozionante, ma già domani dobbiamo riprendere a studiare per la scuola superiore che abbiamo appena iniziato e alla quale abbiamo già sottratto un giorno per partecipare a questa selezione. Il calcio ci piace, ma la scuola oggi è molto importante per noi!”. Brave le nostre ragazze, che riescono con passione a conciliare la bellezza dello sport con l’importante impegno della scuola per il loro futuro. Un ulteriore segno di maturità che le rende di per sè meritevoli dell’azzurro che hanno vestito a Novarello per la prima volta. Renato Favretto

TAVAGNA CCO

GIOvANILI IN GRANDE SPOLvERO Doppia vittoria per il vivaio gialloblu. Le Giovanissime battono il Moruzzo per 8 reti a 0 in Campionato, mentre le Under 19 passano per 3 a 0 a Vittorio Veneto. UNDER 19 Le ragazze di Gianni Saccomanno espugnano il campo del Vittorio Veneto con reti di Pozzecco nel primo tempo e di Cottrer e Dimaggio nella ripresa. GIOVANISSIME Vittoria sul Moruzzo grazie alle reti di Iacuzzi, Martinuzzi, Dieudè, doppietta di Fracaros, Gallo, Grosso e De Marchi.

TremilaSport+ | 12 10 2016 | 23


CALCIOUDINESE IL COMMENTO

GIGI, ECCO COME RIBALTO L'UDINESE

Tornano fiducia e speranza con l'arrivo di Delneri, terzo allenatore a libro paga. Contratto di un anno, secondo il volere del tecnico, ma c'è l'opzione per il successivo

di IDO CIBISCHINO

E

ora gli allenatori da pagare sono tre: dopo i defenestrati Stefano Colantuono e Bepo Iachini, che nelle ultime due stagioni l'Udinese aveva ingaggiato con contratti biennali tuttora in essere prima di licenziarli a campionato in corso, il presente ha il volto simpatico e il piglio rassicurante di Gigi Delneri, furlan di Aquilee, l'uomo della grande speranza. Buste paga variamente pesanti che gravano sul bilancio societario di un paio di milioni, ammesso che bastino dovendo sommare anche gli emolumenti dei rispettivi staff. Allora viene da chiedersi se

L'allenatore di Aquileia porterà a Udine il meglio di una carriera importante: difesa a quattro e squadra propositiva e non perennemente rintanata

disoccupati, più il premio che ha corrisposto al “salvatore” De Canio nel maggio scorso. Era da tanto tempo che non assistevo a una conferenza stampa così coinvolgente, ricca di contenuti e di spunti e di riflessioni, come quella di presentazione di Gigi Delneri. Per tutti, il commento di Andrea Carnevale: “Ti accorgi subito che il personaggio è di statura superiore”. Appunto. Parlavano così di calcio Zaccheroni e Spalletti, e ovviamente Guidolin, rimasto nei cuori anche per quel suo modo sentimentale e romantico di vivere l'appartenenza bianconera e friulana. Ecco, da un primo scandaglio mi sento portato

Non so se catalogare il “sì” di Delneri, che in passato si era sempre tenuto alla larga dall'Udinese, come un trasporto d'amore “senile”, o atto di coraggio, oppure come apportunità per uscire da un frustrante oblio. Così come non mi importa se a costringere la società a un passo così incisivo sia stata la contestazione (legittima e clamorosa nella sua civiltà) dello stadio davanti allo 0-3 e all'impotenza bianconera contro la Lazio. L'importante è che la stretta di mano sia stata forte e convinta, assicurando all'ambiente un riferimento tecnico e morale credibile. In questo senso sarebbe stata opportuna la presenza, che

da bel gioco, risultati e parte sinistra della classifica, valorizzazione di talenti per l'autofinanziamento del club. Non è da tutti: a parità di professionalità, fanno la differenza autorevolezza, sensibilità aziendale senza rinunciare a credo e autonomia, tenuta nervosa per viaggiare nelle turbolenze, disponibilità affettuosa e trainante con l'ambiente e la tifoseria. Uomini così non li trovi dietro ogni angolo, ma ce ne sono se sei disposto a pagare il giusto, cioè i quattrini che l'Udinese oggi deve sborsare per i tecnici che ha reso

a pensare che Delneri riassuma in sé buona parte delle caratteristiche di quei tre giganti. Nonostante qualche scivolone, la sua è stata una carriera di alto livello, nel corso della quale ha presentato squadre ammirate per gioco e identità (non solo il Chievo). E oggi a 66 anni - selezionando il meglio delle sue esperienze - può forgiare un nuovo prototipo di Udinese vincente, sul quale indirizzare ogni energia considerato che non avrà dispersioni conoscendo perfettamente l'ambiente.

è mancata, di un rappresentante della famiglia Pozzo, per condividere e solennizzare il momento di svolta. Ma carta canta: Gino Pozzo ha strappato al tecnico, che ha sempre firmato contratti annuali, l'opzione per la prossima stagione. Se non conosce ancora tutti i giocatori, Gigi sa dove mettere le mani e ha già ipotizzato, ferma restando la difesa a 4, una sua formula, più un 4-2-3-1 e varianti che il classico 4-4-2 che lo ha reso celebre. Sono gli atteggiamenti mentali e tattici che devono cambiare: la squadra

Qui a fianco una percussione di Perica. Nella pagina accanto, una ruspante espressione di Gigi Delneri e De Paul alle prese con l'azzurro Parolo.

l'Udinese sia abbastanza accurata e avveduta nella scelta del condottiero, posto che poi esperienza e autorevolezza vengono inghiottite quasi subito dai meandri di un gruppo multietnico di giocatori, culturalmente disomogeneo e difficile da gestire, e dalla prova del campo, la sola che dà la misura della statura di un allenatore. Udine è una piazza complicata, dove hanno fatto bene personaggi che poi hanno volato alto una volta superato l'esame di dottrina pozziana, i cui capisaldi sono rappresentati

24 | 12 10 2016 | TremilaSport+


UDINESECALCIO

UDINESE SABATO A TORINO

E CHI HA PAURA DELLA JUVENTUS?

perennemente rintanata, che per tempi interi quasi non passa la metà campo, che pur avendo un regista sperimentato (Kums) si affida alle pallonate in avanti, che non si decide a far movimento senza palla, questa squadra dovrà essere rimpiazzata da un'altra propositiva, sicura di sé e del canovaccio che interpreta. Non ci sono leader? Pazienza, vuol dire - così predicava Arrigo Sacchi che pure i trascinatori li aveva - che leader dovrà diventare il gioco. Delneri ha dispensato ottimismo, esaltando anche certe individualità (Fofana, e pure Adnan che - ha

garantito - diventerà un vero terzino!), ma senza esagerare. Non potrà pensare, per esempio, di ricorrere al fuorigioco che gli è caro disponendo di quei difensori, lenti e macchinosi, gli stessi che hanno viaggiato attorno ai 60 gol beccati nelle ultime due annate. La soluzione la troverà in mezzo e davanti, dove la palla non dovrà più scottare. “Giocate, giocate” ha urlato Delneri nei primi allenamenti. E ai bianconeri è tornato il sorriso, tra i primi a Thereau, che i suoi 11 km di qualità a partita potrà spenderli non soltanto a rincorrere gli avversari.

Chi ha paura della Juve? Non certo Delneri (“Questa per me è la partita più facile”, ha detto riferendosi allo strapotere di Higuain e compagni) e con lui i tifosi friulani che dalla trasferta torinese di sabato sera nulla si aspettano se non un segnale che il sangue è tornato a scorrere nelle vene del bianconero friulano. Questa Juventus - già 4 punti davanti al Napoli che ha pure perso per infortunio il bomber polacco Milik - è partita come un razzo e senza dannarsi troppo ha collezionato sei vittorie, in mezzo alle quali occhieggia l'indolore bastonata di San Siro per mano dell'Inter. Tutto il contrario di quanto accadeva un anno fa: della partenza lenta della corazzata di Allegri fu l'Udinese per prima ad approfittare, cogliendo una vittoria clamorosa (Madama, in 41 debutti casalinghi, mai aveva perso), tre punti insperati che al tirar delle somme hanno evitato la serie B. Colantuono seppe organizzare una grande partita difensiva, indovinando le contromisure a controcampo (uomo contro uomo, Badu su Pogba, l'inesauribile Fernandes a braccare Pereyra, e via così ... ) e poi i cambi, quando si convinse che qualcosa poteva osare. Inserì Kone per Badu e poi Zapata per l'inutile Di Natale così da trascinare la

compagnia in avanti, e al 33' della ripresa su un contrattacco fu proprio il greco a crossare al volo sul secondo palo il pallone che Thereau mise dentro di piatto. Tutti da 7 i nostri bianconeri, compreso il piccolo Iturra; un voto in più per Bruno Fernandes, di cui si ricorda un incredibile recupero di 60 metri, con relativo salvataggio, su Pereyra lanciato in area verso Karnezis. Probabilmente l'Udinese di oggi, con le opportune correzioni, sarà anche più forte di quella di Colantuono, ma non sta qui il punto. Lo sbilanciamento tecnico è talmente accentuato che per venirne fuori senza danni devono coincidere la tua partita perfetta più la fortuna, e la pigrizia sabauda. In

ogni caso, in Friuli bisognerà tornare senza rimorsi: come dire che l'Udinese tenterà ciò che la Juve gli concederà. Il possesso palla non è determinante; determinante sarà sfruttare bene le poche occasioni che si presenteranno per colpire.

di Biancamaria Gonano

stravinCe roveredo all'auC nigHt! Sabato sera, prima dell'impietosa débâcle dei bianconeri contro la Lazio che è costata la panchina a Beppe Iachini, il tifo udinese ha festeggiato l'iniziativa dell' Auc che ha portato oltre 2000 tifosi sotto l' arco del Friuli per l' Auc Night, una super promozione che spalancava le porte dello stadio ad adulti con biglietti da 10 euro e bambini, con tagliandi da 1 euro. Grandi numeri per il podio formato dai vincitori per il secondo anno di fila, l' Udinese club Roveredo in Piano con 480 affiliati presenti alla partita. Super, anche se con molto distacco, il secondo posto dell' Udinese Club Cargnacco "Giampiero Pinzi" e dei terzi classificati, Udinese club Azzano X e Colli Morenici a pari merito. Euforico il super presidente roveredano Rudi Tramontin all'indomani del trionfo del suo gruppo, club nel 2012, e rappresentato dal Gialut: "Ringrazio tutti gli iscritti. Siamo partiti in sordina visto il

poco tempo a disposizione. Poi sull'onda della passata edizione hanno cominciato ad arrivare adesioni. A quel punto mi son detto: perché non accelerare? Così un

amico del club, Carlo Bonan, che è inserito nel mondo delle società di calcio, ha cominciato a portarmi numeri importanti, tanto da essere sommersi di adesioni

e dover prenotare tre corriere. Tante le difficoltà, soprattutto inserire i dati delle persone e poi la corsa a prendere i biglietti ed accorgermi che ne mancava uno e, per non lasciarlo a casa, comprare il biglietto di tasca mia. Poi il sabato la distribuzione, passionale e divertente. All'arrivo allo stadio la polizia attendeva i pullman per farli parcheggiare, poi la grande emozione prima del fischio d' inizio con la premiazione e i fotografi. Purtroppo il risultato finale ci ha lasciato l' amaro in bocca. In tanti mi hanno chiesto chi me lo fare. Perché ho passione per l'Udinese da vendere! Amo la mia squadra, la seguo, soffro , gioisco e voglio che i bimbi della nostra regione tifino Udinese e non le grandi squadre anche se di certo i risultati e i programmi societari non li stanno aiutando. Abbiamo vinto un aperitivo in curva con la squadra e siamo molto felici".

TremilaSport+ | 12 10 2016 | 25


SIDICEvA...

si diceva...

Dieci lustri di Tennistavolo I Rangers S.Rocco stanno per celebrare il cinquantenario di attività, iniziata nel 1967 con Gallina primo presidente

“F

atemi capire: i Rangers San Rocco sono saliti alla ribalta della cronaca sportiva dopo l’impresa di Giada Rossi alle Paralimpiadi di Rio. Ma dietro a questo ci sono cinquant'anni di storia, che non può e non deve essere ignorata”. Questo il pensiero di Rosanna Palmiotto, presidente del club udinese di tennistavolo da oltre 14 anni. Vediamo dunque di riassumere questi dieci lustri di storia, ripercorrendo le tappe più significative, di una società che risulta essere tra le più anziane d’Italia, nel campo del tennis tavolo. La prima timida apparizione, il tennistavolo la fece nel 1964, con il torneo parrocchiale ospitato nella sala ricreazione della chiesa di San Rocco, con don Vittorino De Marco a fungere da organizzatore, ma in realtà per tenere i giovani lontano dalla strada e dalle sue tentazioni. Per la cronaca

vinsero il torneo Franco Fracas nel singolare e Fabello-Bearzi nel doppio. Nel 1967 con atto notarile prese corpo la società denominata Gs Rangers (con affiliazione in seguito alla Fitet), della quale facevano parte Alberto De Colle, Roberto Tuniz, Alberto Fantoni, Mario Cerone, Fabio Sabotto, Vito Gallina e Virgilio Fabello. Al timone

quelli del comune di Udine e cioè “Alloro sportivo”, “Udine campione” e la Stella al merito del Coni. Successi in campo nazionale sono stati ottenuti, negli anni 80, da Mario Agarinis e Lucio Saltarini, laureatisi campioni italiani di 3^ categoria, da Francesca Gambini ai Giochi della Gioventù, poi da Chiara Miani e Sofia Schierano, plurivincitrici del campionato italiano nel settore giovanile. Attualmente i Rangers Civibank sono impegnati nei campionati a squadre di serie B/2 (Eric Bertolini, Massimo Pischiutti e Thomas Di Giusto in formazione) e quella di D/1. L’ultima perla è costituita dalla grande prestazione di Giada Rossi e della buona prova di Peppe Vella alle Paralimpiadi di Rio. In sintesi, una società che ha visto nel suo lungo cammino anni costellati da lusinghieri successi e che guarda al futuro con cauto ottimismo, per poter continuare una corsa iniziata cinquant' anni or sono. Roberto Cainero

Dietro al successo paralimpico di Giada Rossi ci sono decenni di storia da non dimenticare

26 | 12 10 2016 | TremilaSport+

Giovanni Gallina, per decenni presidente della società udinese. Tutte le gare si svolgevano nella piccola sala della “Casa della Gioventù” di via Sabbadini. Poi nel 1977 i Rangers entrarono nella Palestra della scuola Lea Orlandi sempre in via Sabbadini, dove tuttora svolgono la loro attività agonistica. Fra i riconoscimenti ricevuti nel corso degli ultimi anni , vanno citati

NELLE FOTO: in alto Chiara Miani e Sofia Schierano, nella foto piccola Mario Agarinis.


i volti femminili

di Silvano Zandonella

RITRATTI Vernice esposizione fotografica Introduce Edi Fabris

sabato

22|10|2016 alle ore 18.00 presso il bar

Ombre di corte Via Poscolle, Udine


NONSOLOSPORT

CULTURA

Novità su mostre, spettacoli, eventi, personaggi del panorama culturale

DOCU-FILM

DALL’EMOZIONE ALLA MATERIA Far conoscere Pino Mucchiut e la sua opera non solo agli addetti ai lavori ma ad una più ampia fascia di amanti dell’arte: con questo scopo è stato realizzato il dvd, con la regia di Paolo Comuzzi, intitolato “Dall’emozione alla materia” e presentato di recente a S.Giovanni al Natisone, il cui Comune è stato destinatario della donazione della vedova dell’artista nativo di Versa. Lascito consistente in opere in legno, in bronzo, vetro e metallo esposte nel tempo in Italia e in Europa e materiale che è stato catalogato dall’associazione culturale Aqa, la cui presidente Raffaella Loffreda e la sua stretta collaboratrice Paola Battistuta parlano del lavoro spesso certosino effettuato. “L’impulso iniziale ci venne dato agli inizi degli anni 2000 dall’allora Sindaco di S.Giovanni al Natisone, Ninino – riferisce la presidente - , grazie al quale potemmo catalogare l’opera di Giuseppe Barazzutti. Una collaborazione che proseguì in seguito con i successivi primi cittadini, grazie ai quali potemmo appunto lavorare sull’opera di Mucchiut, scomparso a 66 anni nel 1990 e la cui moglie donò appunto l’opera del marito al Comune stesso. Ora ci stiamo impegnando per raccogliere fondi per l’allestimento di una mostra antologica dell’artista in collaborazione con l’Erpac”. A tratteggiare la figura dell’artista di Versa (Romans d’Isonzo) è Paola Battistuta: “Mucchiut viveva e operava a Ipplis, nella villa Cernazai, e insegnava all’Istituto d’arte Sello di Udine e in precedenza a quello di Gorizia. Si era diplomato Maestro di ebanisteria alla scuola d’arte di Venezia. Come molti artisti aveva un carattere un po’ scontroso e negli ultimi anni aveva vissuto piuttosto isolato. Nonostante il suo talento e il fatto che avesse esposto in molti importanti siti, non aveva avuto la fama di altri artisti, come pure i Basaldella, con i quali aveva collaborato, e il nostro scopo è ora anche quello di conferire la giusta luce ad un personaggio la cui opera merita di assumere la giusta rilevanza”. E.F.

ILDEFONSO FALCONES

GLI EREDI DELLA TERRA

L’ANGOLO DELLA

LETTURA

SOPHIE HANNAH

LA CASSA APERTA MONDADORI

Come nel miglior Cluedo, un’anziana scrittrice, aristocratica irlandese, invita alcuni amici e sconosciuti – tra cui Hercule Poirot e Edward Catchpool, ispettore di Scotland Yard – nell’austera dimora di Lillieoak. Ha deciso di cambiare il suo testamento in modo alquanto bizzarro e lo farà davanti ai suoi ospiti, volenti o nolenti. Ecco un perfetto incipit per il vero appassionato di libri gialli. “Ciò che ho intenzione di dirvi risulterà scioccante”, così la prima frase che pronuncia Lady Athelinda Playford, lei che ha l’abitudine di scrivere i propri libri come se “fossero trombe d’aria” e il vezzo di lasciarli in ogni angolo della casa, “pagine spiegazzate con i bordi arricciati e gli angoli puntati in ogni direzione”.

CAMILLA LACKBERG

IL DOMATORE DI LEONI MARSILIO

L’inverno è particolarmente gelido, e le vie di Fjällbacka sono quasi deserte. Mentre l’intero paesino sembra in letargo, una ragazza vaga confusa nel bosco carico di neve. È ferita, procede incespicando a piedi scalzi, gli occhi simili a due buchi neri in un viso bianchissimo. La sua fuga ha fine quando, raggiunta la strada, un’auto la investe, uccidendola. All’arrivo di Patrik Hedström e della sua squadra di investigatori, la giovane vittima è già stata identificata. Di lei si erano perse le tracce da quattro mesi. Ma il suo corpo porta i segni di un’inimmaginabile violenza che nessun incidente può spiegare, e il pensiero di Patrik corre subito alle altre adolescenti, così simili tra loro, misteriosamente scomparse negli ultimi due anni. Potrebbe davvero esserci un collegamento?

LONGANESI

Barcellona, 1387. Arnau Estanyol, dopo le mille traversie che hanno segnato la sua vita e la costruzione della grandiosa Cattedrale del Mare, è ormai uno dei più stimati notabili di Barcellona. Giunto in città ancora in fasce e stretto tra le braccia del padre, un misero bracciante, nessuno sa meglio di lui quanto Barcellona possa essere dura e ingiusta con gli umili. Tanto che oggi è amministratore del Piatto dei Poveri, un’istituzione benefica della Cattedrale del Mare che offre sostegno ai più bisognosi mediante le rendite di vigneti, palazzi, botteghe e tributi, ma anche grazie alle elemosine che lo stesso Arnau si incarica di raccogliere per le strade. L’atteso seguito de “La Cattedrale del Mare”.

28 | 12 10 2016 | TremilaSport+

TIM WEAvER

CARLOS DEL AMOR

TIME CRIME

NORD

TRIPLICE OMICIDIO Il lavoro del detective David Raker consiste nel seguire tracce nascoste, evanescenti. Colm Healy era tra i migliori detective in circolazione, fino a quando un caso di omicidio irrisolto non gli ha sconvolto la vita. Riaprire il caso significa per Healy rimestare nell’incubo da cui non si è mai risvegliato, per Raker ingaggiare una sfida impari con un puzzle ossessivo i cui pezzi non vogliono combaciare. Nessuno dei due però può immaginare che, in fondo a quel tunnel tragico e oscuro, ad aspettarli al varco c’è un killer sfuggente, che ha seguito le loro mosse, e che è disposto a tutto pur di seppellire per sempre la verità.

L’ANNO SENZA ESTATE Una Madrid silenziosa e soprattutto fresca è ciò che serve a un giornalista per concentrarsi sulla stesura del suo primo romanzo. Peccato, però, che i meteorologi si siano sbagliati e ad agosto la città diventi un deserto d’asfalto infuocato. Il giornalista è stremato dal caldo e completamente privo di idee. Ma tutto cambia quando, per caso, trova il mazzo di chiavi della custode del suo condominio, anche lei partita per le vacanze. La tentazione è troppo forte e il giornalista lo usa per entrare negli appartamenti dei vicini. Comincia così uno strano vagabondaggio alla scoperta dei mondi celati dietro le porte chiuse


UDINESECALCIO

Alessia Summertime

Foto: Silvano Zandonella

le belle di TremilaSport


le belle di TremilaSport

30 | 12 10 2016 | TremilaSport+


le belle di TremilaSport

TremilaSport+ | 12 10 2016 | 31


le belle di TremilaSport Alessia Franz, modella e giovane madre convinta delle proprie scelte e del raggiungimento degli obiettivi prefissati

IO, MAMMINA CON ORGOGLIO

è

una ragazza dai dichiarati “valori antichi”, Alessia Franz, una che crede fermamente nella famiglia, nell’amicizia sincera e nel lavoro, e una giovane moderna con le proprie ambizioni e i propri sogni che coltiva con la convinzione di riuscire a realizzarli. “Ho ventiquattro anni e sono mamma da quattro della mia piccola Summer, alla quale insieme al mio compagno ho voluto dare un nome solare, quasi augurale – Alessia racconta di sé - . Sono madre ma anche donna, impegnata a conservare la mia femminilità e ad essere un buon esempio per mia figlia, alla quale auguro in futuro di essere soprattutto serena”. Si definisce ambiziosa e sincera, appassionata di sport (ha giocato a pallavolo nella sua Gonars e frequenta la palestra nei momenti lasciati liberi dal lavoro in un pub e dagli impegni familiari), di film gialli e di viaggi (“Sogno di andare un giorno nel Nevada, mi affascina quella distesa desertica dove il vento ti scompiglia i capelli”, sorride) e

32 | 12 10 2016 | TremilaSport+

determinata nel raggiungere gli obiettivi che si è prefissata. Fra questi un bar tutto suo, con la convinzione che si tratti di un lavoro impegnativo e faticoso ma anche di grande soddisfazione, agevolata dall’aiuto di una famiglia alla quale è molto legata. Per la sua bellezza Alessia ha già ricevuto qualche gratificazione, sfilando a Miss Morenita lo scorso luglio ed ora essendo protagonista del nostro servizio realizzato da Silvano Zandonella, che esporrà il suo volto anche nella sua prossima personale udinese di ritratti femminili. “Un’esperienza che vivo così come viene” – ammette la bionda friulana, che è sincera pure nell’ammettere di apprezzare di più l’amicizia fra un uomo e una donna che fra donne, dove, dice, ci sono molte invidie e malignità. Ma la sua Summer questo ancora non lo sa…


MEM è un bar/ristorante dove puoi comperare oppure è un negozio dove puoi mangiare; girala o guardala come vuoi la sostanza non cambia! MEM è un locale dove puoi mangiare quattro cose fatte bene, bere una birra o un bicchiere di buon vino ed acquistare quello che ti sta intorno: il tavolo dove stai mangiando, la sedia sulla quale sei seduto, il quadro che vedi appeso alla parete, l’oggettistica esposta, il modernariato che ti circonda, il lampadario che ti illumina... insomma, è in vendita tutto ciò che stai guardando! Fare affari, se ti piacciono le cose originali, stravaganti ed introvabili non sarà difficile!


BASKET PROTAGONISTA Luca Maffei nello sport e nel privato, concentrato sul parquet e in un momento felice con la fidanzata Stefania, ex giocatrice e oggi allenatrice

SULLA TRACCIA DI NONNO ENNIO Luca Maffei, trevigiano di origine friulana, arbitra per il quarto anno in A2 di EDI FABRIS

C

he il dna non sia acqua lo dimostra anche Luca Maffei, arbitro di A2 il cui nonno paterno Ennio, titolare di una cartoleria in via Aquileia a Udine, fu ufficiale di campo e presidente degli arbitri friulani e al quale la Fip udinese intesta annualmente un riconoscimento ad un giovane direttore di gara. Ma lui, trevigiano di Preganziol, classe 1981 (una curiosità: è nato il 5 maggio, esattamente tre anni dopo il fratello maggiore Roberto), all’arbitraggio è approdato dichiaratamente quasi per caso. “Dopo aver giocato fino agli juniores nel Frescada – racconta – capii che tra i senior non avrei ricavato molta gloria, così accettai l’invito di un amico a provare con l’arbitraggio. Lui dopo un po’ lasciò, io invece mi appassionai ed eccomi ancora qua,

34 | 12 10 2016 | TremilaSport+

al mio quarto anno in A2”. Si considera un fortunato, Luca, in ogni aspetto della sua vita: “Ho una famiglia che mi ha sempre sostenuto anche nei momenti delle inevitabili delusioni e pure nel lavoro ho un titolare, Franco Daniele, ex dirigente della Pallacanestro Eraclea, di mentalità sportiva e che mi agevola nella mia attività, soprattutto quando rientro da lunghe trasferte. C’è poi la mia ragazza, Stefania Rachello, ex giocatrice ed ora allenatrice nella Nuova Pallacanestro Treviso, con la quale conduco un rapporto ottimale, all’insegna dell’equilibrio e della comprensione. Tutte componenti che mi consentono insomma di vivere sereno”. Il tempo che il basket esige da lui, infatti, è piuttosto consistente e va conciliato con quello dell’attività lavorativa: “Ho un lavoro interessante alla programmazione della

produzione alla Tecnostrutture di Noventa di Piave, azienda leader in Italia nei prefabbricati a struttura mista acciaio-calcestruzzo – spiega - . Giornate impegnative che si completano con la preparazione atletica che insieme ad altri colleghi effettuo con il Treviso basket, arbitrando anche le partitelle d’allenamento. Oltre a questo si devono visionare i video delle partite delle prossime squadre che veniamo designati ad arbitrare, per essere consapevoli di ciò che ci attende. In sostanza non si lascia mai niente al caso”. Alla prima di campionato la designazione l’ha portato a dirigere a Cividale la squadra della sua terra d’origine, la neopromossa Apu, impegnata contro Ravenna: “Pur perdendo, Udine ha dimostrato di essere squadra che può tranquillamente permanere in categoria – giudica Luca - : l’ambiente è sereno, ha un validissimo allenatore come Lino Lardo, dei giovani interessanti e un tifo caloroso. E non potrà che migliorare con l’inserimento del secondo straniero, Ray”. E anche per quanto lo riguarda vede il futuro con occhiali rosa: “Il limite di età per l’attività arbitrale è di cinquant’anni e prima di allora mi piacerebbe naturalmente approdare alla massima categoria ma anche continuare in A2 non sarebbe male. Ho un carattere cocciuto e voglio sempre migliorarmi. E con il massimo impegno ogni sogno credo possa realizzarsi”. La prossima, domenica, a Trapani: “Un ambiente molto caldo ma corretto. Sono comunque in generale lontani i tempi in cui prevaleva in certi palazzetti la maleducazione nei confronti di avversari e arbitri. Oggi fortunatamente il trend è cambiato e il basket è possibile gustarlo con maggior serenità”.


BASKET C SILVER

LO SCOTTO DEL NOVIZIATO Il Feletto di Lorenzo Bettarini continua a rimediare passivi consistenti ma il tecnico giustifica i molti giovani dell'organico, convinto che quanto prima sapranno proporsi adeguatamente nella nuova categoria

R

educe dai 29 punti di passivo finale casalingo rimediati dal Breg nella gara d’esordio della serie C Silver, la matricola Virtus Feletto ha dovuto incassare un altro sonoro ceffone ad opera della DGM Campoformido, che si è imposta sui ragazzi di Bettarini con un pesante 75-34 nel derby disputato sabato scorso al Pala Benedetti. Ma nonostante un inizio di campionato a dir poco complicato, il coach virtussino non si scompone più di tanto: “Accettando la sfida di giocare questo campionato come ripescati dalla serie D sapevamo che saremmo andati incontro ad un avvio tutto in salita per un gruppo di ragazzi giovani quale quello che ho a disposizione e che disputano anche il campionato Under 20 – ha ammesso a fine gara Bettarini - . Detto questo, non siamo sicuramente quelli visti oggi

Il giovane senegalese Diop ha mezzi fisici impressionanti e se lavorerà farà parlare di sè e contro il Breg: stiamo scontando oltremisura l’impatto con la categoria dal punto di vista emotivo e sono convinto che partita dop partita i ragazzi sapranno scrollarsi di dosso l’ansia che li ha sin qui penalizzati e saranno in grado di proporsi in maniera più competitiva.” Alla luce di queste considerazioni, qual è l’obiettivo di Feletto per la stagione in corso? “Naturalmente la sfida di mantenere alla fine del torneo la categoria è di per sé motivante, considerando che il campionato di C Silver è a mio avviso il più bello delle serie “minori”, con valori tecnici apprezzabili e continui derby che polarizzano l’attenzione degli appassionati ma anche degli sponsor per l’interesse

e la visibilità che offre in questo modo la competizione – sottolinea l’indimenticato play Apu degli anni ’80 – . Ma per noi di Feletto, a prescindere dai risultati del campo, il vero obiettivo è quello di far crescere un gruppo di giovani molto promettente, avendo dato loro l’opportunità di misurarsi e crescere anche in questa categoria ed è per questo che abbiamo accettato la scommessa del ripescaggio". TALENTO Abbiamo poi chiesto a Bettarini un parere sul senegalese Diop, che dividerà la sua stagione tra Feletto e Gsa Udine in serie A2 e al quale molti osservatori pronosticano un futuro importante: “Si tratta di un ragazzo con mezzi fisici impressionanti per la giovane età, un 2,07 di 16 anni con una notevole struttura muscolare e già capace di “numeri” ad effetto come alcune cose che ha mostrato anche oggi nonostante abbia giocato a corrente alternata (nel giro di mezzo minuto stoppata stratosferica e ribaltamento di fronte concluso con una rabbiosa schiacciata penetrando la difesa schierata di Campoformido). Se saprà allenarsi con impegno, continuità, voglia di migliorarsi, umiltà e tanta pazienza, ritengo abbia tutti i numeri per far parlare di sé in un futuro neppure troppo lontano.Diversamente potrebbe finire a fare compagnia ai tanti talenti mai completamente sgrezzati e alla fine inespressi che abbiamo già visto altre volte calcare i parquet regionali e non solo". Giuseppe Passoni

CAMPIONATI

APU GSA, PRIMO SORRISO. DELSER AFFONDA IN LAGUNA Rompe il ghiaccio nel suo primo campionato in A2, l’Apu, che vince a Piacenza (25 i punti di Okoye e la mano di Lino Lardo si sente, eccome) e attende domenica alle 18 a Cividale Recanati in un match in cui farà la sua apparizione anche il nuovo americano Ray. Ancora al palo, invece, Trieste (prossima, in casa, con Chieti), imitata in A2 femminile da una Basket School che senza la propria leader, Debora Vicenzotti, tenuta in panchina per onor di firma a causa di una distorsione a una caviglia, pare un’altra squadra e rimedia un ventello dalla comunque competitiva Marghera. Sabato al Benedetti nuovo impegno difficile per le ragazze di Medeot contro Bologna. In C Gold le due friulane, Corno e Codroipo, vengono da risultati opposti (a punti i seggiolai contro Mestre, sconfitti i secondi in casa di un solo punto da Montebelluna) e inseguono il terzetto veneto di testa (Arzignano, Bassano, Jesolo). Lo Jadran incappa dal canto proprio nel secondo stop (con Oderzo) e nel prossimo turno avrà poche chances di andare a punti sul parquet dell’Arzignano. Situazione fluida in C Silver, dove viaggiano a punteggio pieno cinque squadre, con altre quattro a ruota, mentre il Feletto di Bettarini (servizio in pagina) palesa evidenti difficoltà con un organico troppo giovane. Ha preso il via anche la serie D, con i due gironi dedicati quest’anno a Mocchiutti e Borsoi. Nel primo, triestino-isontino-bassa friulana, spicca la larga vittoria esterna (50-71) della Pallacanestro Monfalcone sulla Dinamo Gorizia, mentre nel secondo, udinese e pordenonese con anche il Portogruaro, la matricola Gonars perde in trasferta con l’ambizioso Tricesimo (21 punti di Gozzi) e divari notevoli spiccano nelle vittorie dell’Aviano sulla Cbu (79-52) e del Sacile a Tarcento (41-60). Ma siamo appunto solo all’inizio. (e.f.) Il nuovo play dell'Apu, Andrea Traini

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PRIMA SQUADRA

È partita alla grandissima la nuova stagione della Libertas Pallacanestro San Daniele ESORDIENTI

Il P Palazzetto l tt ddello ll sportt FFalcone l e Borsellino ha visto iniziare a sudore i giocatori della prima squadra, Il Michelaccio San Daniele, già dal 22 di agosto e poi, di seguito, tutte le varie giovanili fino con i primi di settembre, ai bambini del Settore Minibasket. Ed è giusto partire da questi ultimi che sono le vere fondamenta sulle quali poggia tutti il movimento cestistico sandanielese: il Centro Minibasket collinare dall’anno scorso ha ottenuto la qualifica di Scuola Federale Minibasket, attestato questo che la Federazione Italiana Pallacanestro rilascia solamente a pochissimi Centri Minibasket per le particolari caratteristiche tecniche ed organizzative che possiedono. Negli ultimi anni il nostro Centro sotto la direzione dell’Istruttore Nazionale

UNDER 13

M Minibasket Alessandro Sgoifo ben coadiuvato dai collaboratori Sandra De Colle, Alessandro Simonutti, Massimo Rosso, Alessia Bortolussi e Stefano De Colle, è cresciuto sia in termini di qualità che in termini numerici superando abbondantemente il centinaio di iscritti. Anche quest’anno saranno ben 6 i corsi Minibasket che vedranno protagonisti i bambini dai 4 agli 11 anni della zona di San Daniele e dei Comuni limitrofi. Dal Settore Minibasket al Settore Giovanile il salto è facile ed i frutti dell’ottimo lavoro di reclutamento si vedono anche a queste età: ad indossare i colori bianco/rossi dei Bull Dogs San Daniele ai nastri di partenza dei vari Campionati Giovanili quest’anno

UNDER 14/15


prima espressione di questo splendido progetto che intende far crescere i Settori Giovanili delle quattro Associazioni nominate nei prossimi anni, parteciperà sia al Campionato Under 14 Eccellenza che al Campionato Under 15 Elite: i suoi Allenatori saranno Alessandro Sgoifo e Bruno Vuerich sotto la supervisione tecnica di Mauro Stoch. Con base a Majano grazie alla collaborazione con quest’ultima Associazione Sportiva troviamo poi i nati nel 2001 che parteciperanno al Campionato Under 16 Elite: anche questi ragazzi saranno allenati da Coach Alessandro Sgoifo. Ultima squadra del Settore Giovanile è l’UNDER 18 ELITE composta dai ragazzi del 1999 e 2000 allenati da Marco Milan e che oltre a partecipare al loro Campionato di competenza faranno da serbatoio anche alla prima squadra. saranno ben 5 gruppi che andranno a partecipare a ben 7 Campionati !!!!! Partendo dai più piccoli del 2005 avremo infatti gli Esordienti allenati dall’Istruttore Minibasket Alessandro Simonutti. Dopo di loro troveremo il gruppo dei nati nel 2004 che disputerà sia il Campionato Under 13 che quello Under 14 Provinciale: questi ragazzi già reduci dal terzo posto in Provincia di Udine dell’anno scorso, saranno allenati da Alessandro Sgoifo ed Alessandro Simonutti. Salendo ancora troviamo il gruppo dei nati nel 2003 allestito in collaborazione con le Associazioni sportive del Gemona Basket, della Pallacanestro Tolmezzo e del Tarcento Basket: questo gruppo,

PRIMA SQUADRA anche quest’anno marchiata Il Michelaccio che dopo due giornate di Campionato guida già la classifica di Serie C Silver grazie alle ottime vittorie al Basket Day d’esordio contro l’Ottica Goriziana e nel caldissimo derby di Spilimbergo di sabato scorso. Presso che invariato il gruppo dei giocatori che già l’anno scorso erano arrivati ad un passo dalla finalissima per salire in Serie C gold ed avevano vinto la Coppa FVG a Trieste nella pausa Pasquale: agli addii (o chi lo sa, magari dei semplici arrivederci) di “Giangi” Tamigi passato alla Collinare Basket Fagagna, di Fabrizio Polo passato alla DGM Campoformido, di Daniele Scagnetti passato al Tarcento Basket e di Daniele Bertoli passato alla Pallacanestro Tricesimo, la compagine del Presidente Dottor Gianfranco Vanin e del Direttore Sportivo Rudy Romanin ha salutato l’arrivo del fuoriclasse Federico Bellina.

Nuova la guida tecnica: al posto di Coach Sgoifo che ha deciso di dedicarsi al Settore Giovanile la Società ha deciso di dare fiducia a Coach Enrico Sinone che già lo scorso anno guidava il gruppo Under 18; con lui, in qualità di assistente, Marco Milan in una soluzione di continuità e sinergia proprio con il Settore Giovanile. Nuovo anche il Preparatore Atletico, Alberto Sandrini, reduce dall’ottima esperienza a Tarcento. Gli obiettivi della prima squadra sono quelli di fare il meglio possibile arrivando anche quest’anno fino agli atti finali del Campionato e nel contempo facendo crescere i molti giovani che quest’anno sono entrati a far parte del rooste continuando sulla strada che ormai da anni qui a San Daniele si è intrapresa: cercare di ottenere i massimi risultati sfruttando le risorse locali ed i giovani provenienti dal proprio Settore Giovanile.

MINIBASKET

UNDER 16

UNDER 18


SPORT vARI PALLAvOLO

RINNOvAMENTO

Molti i volti nuovi dell'organico rispetto alla passata stagione in cui la formazione del riconfermato allenatore Gianluca Saraceni si è piazzata tra le prime nove nel campionato di B1

IMPEGNO E COESIONE Il presidente del Futura Cordenons, Roberto Tulisso, crede nella forza del gruppo per riproporsi ancora ad alti livelli in B1

D

al 1991, a Cordenons esiste l’Asd Futura , nata grazie ad Anna Fenos, oggi direttore sportivo e membro di uno staff che negli anni ha permesso alla società di raggiungere ottimi livelli e di togliersi innumerevoli soddisfazioni. Dopo diverse stagioni in serie D , nel 1996 riesce a raggiungere la serie B2 , nel biennio tra il 2002 e il 2004 nonostante la retrocessione in serie C riesce a vincere sia la Coppa Regione che la Coppa Triveneto. La storia recente della squadra è rosea, con varie partecipazioni ai play-off e finalmente nel 2011 la tanto attesa promozione in B1. Lo scorso campionato, la squadra ,non partendo da favorita, è riuscita non solo a qualificarsi tra le prime nove del campionato, ma addirittura a vincerlo raggiungendo così la serie B unica. Roberto Tulisso gli anni di storico presidente della società, vita del club ci racconta ciò che per lui e per la società friulana rappresenta questa storica stagione. - Presidente, si può dire che la vera forza del vostra società sia il settore giovanile? "Sicuramente , ormai da più di 20 anni il nostro settore giovanile ci permette di raggiungere ottimi livelli - considera il presidente - , numerosi sono stati i giocatori poi arrivati ad altissimi livelli che hanno iniziato con noi. Alex Ranieri ad esempio ha trovato il successo nel beach volley ma ne potrei citare molti altri. Vede , per una società come la nostra è difficile trattenere determinati giocatori, se fossimo riusciti a confermarli tutti adesso probabilmente la nostra squadra sarebbe anche più in alto di dov’è ora". - Cosa si aspetta dallo staff tecnico per questa stagione e per il futuro? "Per quanto riguarda la prima squadra l’al-

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lenatore è Gianluca Saraceni , un nostro ex giocatore che da più di cinque stagioni segue i ragazzi. E' un ottimo tecnico e sono sicuro che anche quest'anno farà bene . In futuro potrà proporsi nel ruolo anche il nostro capitano Gianluca Colussi: è con noi da 25 anni , sta facendo i patentini per diventare allenatore e ovviamente nessuno meglio di lui conosce l’ambiente. Io però mi auguro che possa giocare ancora tanti anni e darci una grossa mano sul campo". - Quali sono i giocatori sui quali la società punterà di più nella prossima stagione? "L’organico è stato rinnovato molto, sarebbe riduttivo parlare di singoli. Lo spirito di gruppo è sempre stato la forza della società, tutti sono ottimi giocatori ma solo con la coesione , con l’impegno e con la determinazione si ottengono i risultati ". - Obiettivi per la prossima stagione?

"Sono vent'anni che disputiamo la serie B2 e abbiamo accumulato tanta esperienza. E' inutile adesso sbilanciarsi e crearsi delle false aspettative, sappiamo di dover lavorare molto e con tanta umiltà nell'affrontare ogni partita. Noi vorremmo mantenere la categoria e se riusciremo a fare qualcosa di più di certo non ci tireremo indietro, affronteremo ogni avversario con rispetto ed impegno sapendo di poter contare su un grande gruppo. E' l’unico modo per risolvere i problemi se dovessero esserci, e per raggiungere traguardi importanti se dovesse presentarsi l’occasione". - Vede qualche favorita per la prossima stagione? "Tutte le squadre sono molto forti, sarà un campionato davvero difficile ed impegnativo ma noi siamo qua e ci impegneremo al massimo". Tommaso Cossio


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VOLLEY

FOTO ALESSANDRO SAIN TremilaSport+ | 12 10 2016 | 41


SPORT vARI

ATLETICA

GRUPPO MILITARE Da due anni la Caravelli fa parte del Gruppo sportivo dell'Aeronatica militare, potendo così fare atletica da professionista.

MARZIA, UNA VITA PIENA DI SEGNI ED OSTACOLI

La Caravelli, dopo le non fortunate Olimpiadi di Rio, ridisegna il proprio futuro nella sport e nel lavoro, pensando anche ad un ritorno nell'alveo familiare da Roma al suo Friuli

P

eriodo di riposo agli sgoccioli per Marzia Caravelli dopo la non fortunata partecipazione alle Olimpiadi di Rio. Ancora qualche giorno e poi si comincerà a pensare alla stagione invernale: “Sto bene, mi sto ricaricando le batterie fisicamente e mentalmente dopo aver disputato le ultime gare in settembre - ammette l'atleta originaria di Cordenons - . Fra poco ricomincerò la preparazione in vista della stagione indoor di gennaio o outdoor di maggio. Dobbiamo ancora capire quale strada seguire. In realtà la preparazione è la stessa anche se a livello di gare no, perché in indoor mancano i 400 ostacoli, la mia specialità”. L’accento romano si palesa facilmente dopo quasi dieci anni di vita nella capitale coronati dal matrimonio di due anni fa : “Roma mi ha accolta a braccia aperte e la qualità degli allenamenti è molto alta anche grazie ad un clima più soleggiato e tiepido, sicuramente diverso rispetto al nord Italia - considera Marzia - . Però mi mancano i miei di casa e nei miei programmi c’è l’idea di tornare in un prossimo futuro in

Ho avuto la fortuna di girare il mondo e, al di là dei risultati, di conoscere persone e culture diverse mia testa dura è la mia parte regionale più tipica, non credo che mai la potrei perdere o smussare, fa parte delle radici”.

Friuli, dove quando possibile faccio una puntatina. Ne sento il bisogno, anche se con la mia famiglia il contatto è quotidiano”. Nelle foto che la ritraggono in gara, Marzia sorride quasi sempre e questo sembra esprimere una certa solarità romana acquisita anche se la testardaggine è tutta friulana, come ammette sorridendo: “ La

CARRIERA 176 centimetri per 64 chili, longilinea e affusolata, l’atleta pordenonese compirà trentacinque anni fra pochi giorni. Atleta specialista negli ostacoli alti e nella velocità, dal 2015 si dedica soltanto ai 400 ostacoli. A livello internazionale ha vinto la medaglia d'oro sui 100 metri ostacoli ai Giochi del Mediterraneo nel 2013 a Mersin in Turchia. Ai Campionati italiani assoluti ha vinto 8 titoli individuali tra indo-

or e outdoor. è stata primatista italiana assoluta dei 100 ostacoli, siglando il record italiano di 12"85 nel 2012. Detiene inoltre il record nazionale assoluto sui 300 metri ostacoli. Sportiva fin da piccolissima, dopo la danza classica e la ginnastica ritmica a 14 anni scelse l'atletica leggera. In realtà era già tutto scritto: la madre Simonetta Martelli è stata negli anni '70 nazionale giovanile sugli 80 metri ostacoli. Marzia ha iniziato a gareggiare per l'Equipe Athletic Team Pordenone allenata da Roberto Belcari (dal 1995 al 2005), poi si trasferì a Roma perché attratta da nuove opportunità. è ai vertici

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SPORT vARI SPORT vARI

nazionali sin dalle categorie giovanili anche se la sua carriera fiorì, in una tarda primavera, anche sulla ribalta internazionale: giunge sesta a Bergen, in Norvegia, all'Europeo per nazioni 2010 con il tempo di 13"10, diventando la quarta atleta italiana di tutti i tempi nei 100 metri ostacoli, alle spalle dell'allora record italiano di Carla Tuzzi (12"97), di Micol Cattaneo (12"98) e di Margaret Mucchiut (13"03). Nel 2012, durante la stagione indoor, raggiunse le semifinali dei Mondiali indoor di Istanbul in Turchia. La stagione outdoor la vide nuovamente protagonista, stabilendo sulla pista di Montgeron in Francia il primato italiano sui 100 metri ostacoli con il tempo di 12"85, conquistando così il minimo per i Campionati europei e per i Giochi olimpici di Londra 2012. Il 30 giugno 2012 raggiunse il sesto posto ai Campionati europei di Helsinki in Finlandia, e il 6 agosto, giungendo terza nella sua batteria, conquistò l'accesso alla semifinale olimpica. Il giorno dopo durante la semifinale urtò contro un ostacolo fratturandosi un alluce e concludendo così la sua gara. Il 28 giugno 2013, a Mersin (Turchia), nel corso dei Giochi del Mediterraneo, conquistò la medaglia d'oro nei 100 ostacoli con il tempo di 12"98. Il 24

L’attività dell’Associazione Sportiva Dilettantesca Equipe, fondata nel 1987, ha sempre e prevalentemente privilegiato la promozione della pratica delle attività motorie e della cultura sportiva, con proposte rivolte a tutte le fasce d’età, dall’infanzia alla cosiddetta terza età. Il concetto base che ha guidato la programmazione delle varie attività è stato considerare lo sport non solo e non tanto nel suo aspetto agonistico, ma piuttosto come importante complemento per l’acquisizione ed il mantenimento del benessere psicofisico della persona. Tra gli obiettivi primari vanno ricordati: la

aprile 2014 a Roma, durante il "Trofeo Liberazione", realizzò il nuovo primato italiano assoluto sui 300 metri ostacoli vincendo col tempo di 39"00. Ha partecipato quest'anno all’Olimpiade di Rio senza ruoli da protagonista. MOMENTI Quali sono state le medaglie più belle finora? In senso lato direi la qualificazione all’Olimpiade di Londra perché rappresenta un grande sogno che si è realizzato. L’altra, quella più faticosa, il record italiano: perché ero grande e lavoravo, quindi capivo il senso impagabile del sacrificio”, considera l'atleta. E poi: “La mia carriera è stata tardiva, emozionante ed appagante. Ho avuto la fortuna di aver girato il mondo e, al di là dei risultati, conoscere culture e per-

sone diverse. Dal 2014 faccio parte del gruppo sportivo dell’Aeronautica Militare e ciò mi permette di fare carriera da professionista. Subito dopo Londra ho avuto la possibilità di pianificare quattro anni di lavoro. Li devo ringraziare per questa opportunità. Così come ringrazio la mia famiglia, dove è nata la mia passione per l’atletica in quanto mia madre e mia sorella la praticavano prima di me. E naturalmente i miei allenatori che mi hanno condotta per mano". "Porto nel cuore l’ambiente sportivo di Pordenone - ammette - . è lì che mi sono innamorata della disciplina che pratico".

li ho conseguiti a Pordenone poi sono diventata interprete frequentando un corso privato a Roma perché nelle università italiane non è riconosciuto come insegnamento. Ho lavorato con i ragazzini non udenti e in una onlus che produceva materiale didattico. Poi a Roma ho seguito un’altra strada, laureandomi in Scienze alimentari lo scorso febbraio. Ora voglio iscrivermi alla magistrale per portare a termine questo percorso. Credo che questi studi più recenti saranno il mio futuro lavorativo anche se la lingua dei segni rimane nel mio cuore.” Ma lo sport non l'abbandonerà mai: “Sono molto determinata e seguo un obiettivo come se fosse l’unico. Vado avanti senza esitazioni nonostante gli errori o i momenti no”. Alcune curiosità: nel 2009 ai campionati italiani assoluti paralimpici a Napoli fece da guida all'atleta ipovedente Elisabetta Stefanini nei 200 metri. è stata inoltre l'unica atleta agli assoluti del 2011 capace di vincere due titoli e l'unica nella storia dell'atletica italiana a centrare l'inedita doppietta 100 ostacoli e 200 piani, ripetendosi poi anche nel 2013. Ha in sè, in sostanza, quel quid di poliedricità che la contraddistingue nel panorama dell’atletica italiana e internazionale. Biancamaria Gonano

LA vITA Una vita piena di sfumature colorate, quella dell’atleta pordenonese, un accostamento originale di tasselli interessanti e curiosi. Laureata in comunicazione internazionale a Perugia, Marzia ha lavorato come assistente per i bambini sordi nelle scuole ed è diventata interprete di lingua dei segni: “Didatticamente ho avuto un percorso articolato: mi sono laureata subito dopo il liceo in un momento in cui ero in una fase iniziale dal punto di vista sportivo. Ho scoperto il mondo della lingua dei segni: i primi tre livelli

ricreazione morale e fisica dei suoi aderenti attraverso lo sport in qualunque forma e manifestazione inteso; la promozione della pratica delle attività motorie e della cultura sportiva attraverso l’istituzione di corsi di formazione e di addestramento, di convegni e dibattiti; l’attività di consulenza e assistenza in tema di preparazione fisica generale e specifica a favore di società sportive, individui singoli e comunque di chiunque ne faccia richiesta. L’istituzione di una apposita sezione denominata Athletic Team Pordenone ha inoltre lo scopo di svolgere e diffondere la pratica dell’atletica leggera attraverso l’affiliazione alla Federazione

Italiana di Atletica Leggera provvedendo a coordinare quest’unica attività agonistica dell’Associazione indicendo e partecipando a gare, tornei e campionati. L’Athletic Team Pordenone è inoltre di supporto alla preparazione generale e specifica di atleti tesserati per altre associazioni sportive partecipanti a discipline individuali e di squadra. Complessivamente prendono annualmente parte alle varie attività promosse dalla Associazione Sportiva Equipe 600 persone l’anno.

Marzia Caravelli ha iniziato a gareggiare assieme all'Equipe Athletic Team Pordenone.


CALCIOUDINESE

UDINE, TORNEO INTERNAZIONALE DI GINNASTICA RITMICA

L'ASU ORGANIZZA, ESPLODONO LE FORME

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FOTO TREMILASPORT

GINNASTICA UDINESECALCIO RITMICA

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SPECIALE LIBERTAS

ARTI MARZIALI

LO SKORPION CLUB NELL’OLIMPO DELLE SOCIETà Il sodalizio pordenonese si è classificato al trentunesimo posto nella classifica per l’anno 2016, attestandosi primo nella provincia di Pordenone e terzo in tutto il territorio regionale ■ Tra oltre 700 società affiliate FIJLKAM in Italia, lo Skorpion Club Libertas di Pordenone si è classificato al 31° posto nella classifica per l’anno 2016, attestandosi prima nella provincia di Pordenone e 3° in tutto il FVG. è la Federazione stessa che ha comunicato le graduatorie proprio in questi giorni ed ha assegnato alla società naoniana per 26 punti, grazie ai prestigiosi risultati agonistici ottenuti in competizioni nazionali e internazionali. Un’ulteriore conferma dell’ottimo lavoro educativo e sportivo svolto dalla storica società pordenonese sita in Via F.lli Rosselli (Palasport M.Crisafulli). Parole di soddisfazione dal Presidente Massimo Cester: «E’ un risultato sportivo che ci riempie di orgoglio. Ancora una volta il lavoro intenso e passionale dei nostri tecnici e atleti con l’incondizionato appoggio delle famiglie, hanno permesso il raggiungimento di questo risultato. Il Judo aiuta a formare il carattere dei nostri ragazzi e noi li accompagniamo in questo percorso formativo da oltre quarant’anni, tenendo sempre l’attenzione sul rispetto, la scuola e i sani valori dello Sport». ■ Mette a segno quattro colpi ben assestati lo Skorpion Club Libertas alla prima uscita ufficiale della stagione, a Spilimbergo, dove si sono svolti in concomitanza il 36° Memorial Adriana Tiberi, la gara internazionale femminile e giovanile, e il Trofeo Città del Mosaico dal 1964, la gara internazionale maschile. Una giornata completamente dedicata al judo, che ha visto affrontarsi sul tatami centinaia di atleti di oltre 40 associazioni provenienti

1 t m

(Esordiente -57Kg) perde con onore il primo incontro contro Francesca Zorzi (Budo Yama Arashi), futura vincitrice del torneo. Ma la giovane Anna non si perde d’animo e risale sul tatami poco dopo per vincere due gare per Ippon. Per lei, la medaglia di bronzo. Riccardo Lagni (cadetti -55 Kg) vince tre incontri e ne perde due riuscendo a guadagnare il 5° posto. Ha fatto un ottimo combattimento anche Carlo Rosso (esordiente nei -50 Kg), che purtroppo però esce subito sconfitto in una delle categorie più affollate.

Massimo Cester: “ Il Judo aiuta a formare il carattere dei nostri ragazzi e noi li accompagniamo in questo percorso formativo da oltre quarant’anni”

da ogni angolo della regione, da tutta Italia, dalla Slovenia e dalla Croazia. Non ha temuto la concorrenza Mirco Moretto (Esordiente -66Kg), che ha fatto l’en plein vincendo per Ippon tutti e quattro i combattimenti, senza dare fiato agli avversari. Vince la medaglia d’oro dopo una finale contro Leonardo Di Marco della Yama Arashi Judo, in cui ha mostrato la sua personale interpretazione di “vittoria lampo”, battendo l’avversario dopo soli pochi secondi con un Ippon di Uchi Mata. Netta superiorità rispetto agli avversari di Alberto Ciardo (Junior/Senior -81 Kg) che vince 4 incontri: i primi tre per Ippon e la finale per Waza Ari. Medaglia d’oro anche per lui. Con due incontri vinti su due, fra cui un Ippon, la plurimedagliata ai campionati italiani Francesca Roitero (Junior/Senior + 70 kg) centra l’oro, e si conferma prima della sua categoria. La meno fortunata Anna Zoff

UDINE | TRIESTE | PAD

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SPECIALE LIBERTAS

VOLLEY

PATTINAGGIO

TRE ATLETI DEL PORCIA ALLA FINALE CIRCUITI

IL GEMELLAGGIO MARTIGNACCO-VILLACH COMPIE 39 ANNI Rinnovata la tradizionale giornata di sport e di festa che si ripete nel lontano 1978 e che si celebra annualmente alternativamente in Friuli e in Carinzia ■ Si è rinnovato per la 39.ma volta il gemellaggio tra le società sportive Libertas Martignacco e Asko Villach con la tradizionale giornata di sport e di festa che si ripete nel lontano 1978 e che si celebra annualmente alternativamente in Friuli e in Carinzia. Questa volta la manifestazione si è svolta in Austria, mentre si pensa già a dare il giusto risalto all’edizione del quarantennale, che si svolgerà a Martignacco. Questa edizione della manifestazione, intanto, ha avuto il suo momento saliente nell’inaugurazione del nuovo palasport di Villach: una struttura splendida – è stato rilevato – che non trova termini di paragone in Friuli. La parte agonistica della celebrazione ha compreso tre incontri tra le formazioni delle due polisportive con le squadre maschili di volley, che

Momento saliente di questa edizione l’inaugurazione del nuovo palasport di Villach hanno visto la vittoria della Libertas Martignacco, impostasi anche con i ragazzi del basket, mentre le Under 18 femminili di pallavolo si sono fermate sul 2-2 con un amichevole e inusuale risultato di pareggio. A completare la giornate ci sono

DOVA | MILANO | PRATO

stati il convivio ed uno scambio di doni, con la partecipazione dei Presidenti delle due Società, Bernardino Ceccarelli e Walter Simonitsch; i rappresentanti delle due comunità, Fabio Mesaglio, Consigliere del Comune di Martignacco, e Josef Zauchner; ed i dirigenti Volpe e Ornella dell’Asko.

■ Con la tredicesima tappa si è concluso il Grand Prix Giovani, il trofeo interregionale di pattinaggio corsa del Nord-est che ha visto come protagonisti i ragazzi del Pattinaggio Corsa Libertas Porcia. Dopo mesi di gare, la società purliliese riesce a centrare ancora una volta l’obiettivo, riuscendo a qualificare ben tre atleti nella finale dei circuiti che si terrà a Lignano Sabbiadoro i prossimi 15 e 16 ottobre: Aurora Sisani, che con 280 punti si è classificata prima fra gli Esordienti 1; Ester Rebellato, terza fra i Giovanissimi 1 con 239 punti; e la promettente Alexia Sisani, terza della categoria più affollata, Ragazzi femminile, con 249,5. Ci hanno provato fino alla fine e sono riusciti a guadagnare un posto da prime riserve Giulio Sartori, Giovanissimi 2 con 191 punti; Alessandro Pusiol, Esordienti 1 con 167 punti; e Alexia Piva, Esordienti 2 con 148,5 punti.

JUDO

IL MAESTRO BOUCHART IN VISITA A PORCIA ■ La particolare attenzione del Centro di Promo-

zione Sportiva Libertas verso la formazione dei più giovani è molto più che uno slogan, è un obiettivo da perseguire costantemente, mettendo da parte gli interessi particolari della singola società per promuovere il clima di collaborazione necessario alla crescita dei piccoli atleti. E proprio in questo clima di collaborazione, il Maestro 5 dan e tecnico della federazione Francese Jean Charles Bouchart , che da oltre vent’anni collabora con il direttore tecnico della Polisporti-

va Villanova Libertas Edoardo Muzzin per lo studio e lo sviluppo della didattica giovanile, ha svolto interessantissime lezioni al Judo Libertas Porcia. Non poteva che essere entusiasta il presidente Fabio Maman: «Sono molto contento e soddisfatto di aver ospitato il maestro Jean Charles che conosco da quando ero un agonista, anche se è stato da noi solo per poche lezioni il suo lavoro è stato importantissimo sia per la crescita tecnica dei giovani atleti che per la crescita professionale del Maestro Luca».

Tel. 0432 690761 info@ceccarellionline.it www.ceccarelligroup.com TremilaSport+ | 12 10 2016 | 47


77ª COPPA SAN VITO

ORDINE D’ARRIVO 1° Gianmarco Begnoni (Zalf Euromobil Désirée Fior) 2° Michael Bresciani (Zalf Euromobil Désirée Fior) 3° Realdo Ramaliu (Cycling Team Friuli) 4° Luis Antonio Gomez Urosa (Us F. Coppi Gazzera Videa) 5° Marco Maronese (Zalf Euromobil Désirée Fior) 6° Alessio Brugna (Team Soligo Amarù Palazzago) 7° Filippo Calderaro (Zalf Euromobil Désirée Fior) 8° Andrei Voicu (Team Soligo Amarù Palazzago) 9° Mario Alejandro Paz Duque (Marchiol) 10° Luca Terzo (Us F. Coppi Gazzera Videa)

S.C.D. Pedale Sanvitese - Via Bellunello, 5 - San Vito al Tagliamento (PN) - Telefo


Memorial Cesare Corradini, Giovanni e Alida Del Mei, Enzo De Giusti

7° TROFEO DESPAR

3° TROFEO BAR DOLCE VITA

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TREMILAITINERARI MTB

www.natisoneinbici.it dimenti. Ma i di Brazzà non sono l’unica famiglia nobile che incontreremo in quanto faremo conoscenza anche con i visconti di Mels e la loro residenza: il poderoso castello di Colloredo di Monte Albano, dove visse anche Ippolito Nievo, sepolto nella vicina chiesa di Sant’Andrea e Mattia. Il percorso parte dal Parco del Cormor, alla periferia ovest di Udine, e lungo la ciclovia raggiunge le dolci colline moreniche attorno a Moruzzo dalle quali si gode un panorama spettacolare sulla pianura friulana. Scavalcato lo spartiacque ci si dirige, su strade secondarie, prima verso Caporiacco e poi verso Colloredo di Monte Albano, con la vista che spazia dalle Dolomiti, alle Alpi Carniche e Giulie e al Carso. Il rientro al punto di partenza avviene attraverso l’Ippovia e la ciclovia FVG-1 “Alpe Adria”.

a cura di StEFAno oSSo e GIAn LucA toSoRAttI

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Se a Firenze si associa la famiglia de’ Medici, a Milano gli Sforza e a Roma i Barberini a Udine non si può non associare la famiglia Savorgnan che ne ha influenzato la storia dal medioevo in poi, tanto che il loro stemma araldico oggi è quello della città di Udine. Successivamente diventati Savorgnan di Brazzà, la loro presenza si riscontra anche nei nomi di alcuni paesi: da Savorgnano del Torre a Brazzacco e Brazzano. Uno dei membri più eclettici della famiglia è stato senz’altro l’esploratore Pietro Savorgnan di Brazzà, che

alla fine dell’800 esplorò il corso del fiume Congo. A differenza degli altri esploratori dell’epoca, però, era famoso per i suoi modi non violenti e per la sua avversione allo sfruttamento delle colonie. Brazzaville, la capitale della Repubblica del Congo, si chiama così proprio in suo onore e lì è seppellito in un mausoleo costruito a sua memoria. A lui è dedicato anche l’aeroporto del Friuli Venezia Giulia a Ronchi dei Legionari. In questo giro percorreremo parte dell’itinerario ciclabile che gli è stato dedicato nei dintorni di Moruzzo, dove la famiglia aveva dei posse-

CURIOSITà Lungo il primo tratto, in particolare prima del guado sul Cormor, ma anche più oltre, ci si imbatte più volte nelle strutture di una vecchia ferrovia, non abbandonata, ma mai entrata in funzione. Si tratta della Udine–Majano, iniziata nel 1914 e sospesa nel 1932. Nei pressi di viale Vat e viale Tricesimo, a Udine, si vedono ancora dei ponti e dei cavalcavia, la stazione nei pressi di via Colugna, ancora in piedi, e imponente il grande viadotto sul Cormor poco prima di Pagnacco.

Descrizione giro Si parte dal Parco del Cormor, vicino allo stadio di Udine e si percorre l’Ipppovia verso Pagnacco. Dopo il guado su Cormor, al primo incrocio si abbandona l’Ippovia e si svolta a sinistra proseguendo per Plaino, Borgo Marano, e Alnicco. Qui si trovano le indicazioni per il percorso ciclabile “Pietro Savorgnan di Brazzà” che si seguono fino poco oltre l’incrocio con la provinciale 51 che da Pagnacco va a Moruzzo. Da Modetto si raggiunge la provinciale 83 “Dei quattro venti” e quindi l’agriturismo Casale Cjanor a casali Molini Lini. Si prosegue per Caporiacco e quindi per Entesano lungo una piacevole deviazione su sterrato. Attraverso Pissignano si

arriva a Colloredo di Monte Albano dove si imbocca la strada per Vendoglio. Prima della fine della lunga discesa si svolta destra sul percorso con le indicazioni “In@natura” che conducono verso l’Ippovia, al tabellone del tratto 11. Si scende lungo il Cormor fino al ponte di Vanelis da dove si raggiunge Branco e quindi, seguendo le indicazioni della ciclovia FVG–1 “Alpe Adria” e passando per Feletto Umberto e Colugna, si torna al punto di partenza. Sono spettacolari i panorami della prima parte del giro, che non presenta grosse difficoltà, mentre molto divertente e veloce è il rientro lungo l’Ippovia.


DAL SATELLITE

Non c’è cartografia specifica del settore se non la carta 1:150.000 (riprodotta anche in 1:100.000) “Friuli Venezia Giulia” della Editrice Tabacco. Il percorso è però visualizzabile su https://www.bikemap. net/en/route/3809116colline-moreniche-eippovia/ dove si può scaricare anche la traccia per il GPS.

Lungo le colline moreniche

SULLE ORME DI PIETRO SAVORGNAN DI BRAZZÀ INFO UTILI Il giro è lungo 45 km con un dislivello di circa 200 metri e si snoda su strade asfaltate secondarie, percorsi ciclabili e strade interpoderali. E’ consigliata una mountain bike o una robusta city bike perché ci sono alcuni tratti, sterrati, anche in salita, dove è possibile trovare fango. La si può percorrere durante tutto l’anno anche se i periodi più suggestivi sono senz’altro la primavera e l’autunno. Svolgendosi in zone abitate non ci sono problemi né per l’approvvigionamento d’acqua né nel trovare punti di appoggio o di ristoro. Il primo e l’ultimo tratto si svolgono lungo l’Ippovia: sempre molto frequentata da ciclisti, corridori, pedoni (anche con cani) per cui bisogna prestare un po’ di attenzione e moderare la velocità.

TremilaSport+ | 12 10 2016 | 51


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