N 18 12 10 2017

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TUTTO

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calcio ECCELLENZA

CHIONSLUMIGNACCO, E´CORSA A DUE pag 6-7

calcio PROMOZIONE

RULLO PRIMORJE, ATTACCO ATOMICO pag 8

basket

GORIZIA PUO´ TORNARE GRANDE? pag 26

LINOY

LA ASHRAM, GIOVANE GINNASTA ISRAELIANA, GAREGGERA' CON L'ASU NEL PROSSIMO CAMPIONATO DI SERIE A

LA SOLDATESSA

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GORIZIA: Maurizio Degano email: info@kyushoitalia.it

TRIESTE: Livio Lupetin Email: l.lupetin@hotmail.com

PORDENONE: Ivo Neri email: ivoneri@hotmail.com

UDINE: Venanzio Ortis Email: libertas.udine@gmail.com


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SOMMARIO

18|17

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CALCIO

16-17 UDINESE 6-7 ECCELLENZA: CHIONS-LUMIGNACCO, CORSA A DUE 8 PROMOZIONE: RULLO PRIMORJE, ATTACCO ATOMICO 9 FOCUS: IL MALVEZZO DELLA GIUBILAZIONE 13 AI RAGGI X: DEL PICCOLO, IL TUTOR DELLA PORTA TRIESTINA

21

LE BELLE DI TREMILASPORT Aurora Cencig, appesi i guantoni al chiodo, allena all'Apu e si propone come modella per la nostra rubrica.

12 GIOVANILI: VIAGGIO NEL PIANETA FLAIBANO

28

14 CALCIO A 5 PALLAVOLO Federica Russo, dopo molte stagioni in B1, cerca nuovi stimoli in B2 con la neopromossa Insieme per Pordenone.

15 CALCIO FEMMINILE 26-27 BASKET 28 VOLLEY 29-37 SPORT VARI

RUBRICHE 21-24

LE BELLE DI TREMILASPORT

18-19

SI DICEVA...

20 38-41

CULTURA MONDO LIBERTAS

TremilaSport+ | 12 10 2017 | 3


OBRE T T O 6 DAL 0 DICEMBRE AL 10

Se camminando lungo un sentiero vedeste le orme di una donna, seguitele. Quei passi leggeri amano i luoghi nascosti, quelli che profumano di foglie e di vento. Poi le sue tracce spariranno. Non provate a cercarla. Lei è una krivapeta e ha i piedi al contrario: invece di raggiungerla ve ne sarete allontanati e vi sarete persi in mezzo ai colori autunnali delle Valli del Natisone. Ad accogliervi e a farvi ritrovare il cammino ci saremo noi, i ristoratori dell’INVITO A PRANZO 2017, manifestazione gastronomica che da 26 anni porta in tavola i cibi della tradizione per condividerli con gli esploratori di boschi, di gusti e di sogni.

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Secondo • MoČjlo di salsiccia con polenta e Štakanje Contorni • Štakanje e fagioli • Štakanje e insalata di Dolce • Strudel di mela Seuka • Struki kuhani fagioli con ozvirki Dolci • Strucchi lessi o gubana • Strudel di zucca Menu dal 10 novembre al 10 dicembre 4 Osteria al COLOVRAT Antipasti • Stuzzichini della casa • Polenta žganci con Fraz. Clabuzzaro, 8/A - Drenchia (UD) salsiccia • Pusžana alla maggiorana e cannella Tel. +39 0432 721104 Primi • Zuppa di castagne e porcini Menu dal 6 ottobre al 10 dicembre • Ventaglio con radicchio • Gnocchi di pere e curcuma Antipasti • Fantasie di montagna al formadi Frant Primi • Tris d’autunno, in alternativa la Zuppa del giorno Secondi • Cinghiale o cervo • Guancialino di maiale Secondi • Spezzato alle erbe con polenta e tocio, in Contorni • Štakanje e brovada alternativa Bollito della Galaverna • Frico Dolci • Strucchi lessi o gubana Contorni • Contorni di stagione • Štakanje • Strudel di mele locali Dolci • Dolci sorprese

Primi • Orzotto al radicchio di Treviso e salsiccia • Tagliatelle ai porcini Secondi • Guanciale di maiale al Cabernet • Frittata alle erbe Contorni • Contorni misti di stagione Dolci • Gubana • Crostata della Nonna Menu dal 10 novembre al 10 dicembre Antipasti • Tortino di zucca e Montasio • Strudel al salame e castagne Primi • Gnocchi di zucca al burro e ricotta affumicata • Fagottini verze e salsiccia Secondi • Costicine di maiale al forno • Frico con cipolla Contorni • Contorni misti di stagione Dolci • Strudel di mele • PalaČinke alla marmellata

1 Agriturismo MONTE DEL RE

Fraz. Clenia, 35/B San Pietro al Natisone (UD) Tel. +39 0432 1486617 - Cell. +39 335 5888670 info@agriturismomontedelre.it www.agriturismomontedelre.it Menu dal 6 ottobre al 6 novembre Antipasti • Flan di zucca con crema al Montasio • Crostino con il nostro lardo alle erbe Primi • Zuppa di cipolla • Gnocchi al ragù di selvaggina Secondi • Arrotolato di coniglio nostrano ai funghi di bosco con polenta • Tortino di patate con saporito delle Valli e bietole Dolci • Cuor di Gubana artigianale • Crema Catalana all’arancia Menu dal 10 novembre al 10 dicembre Antipasti • Fazzoletto sfogliato al radicchio di Treviso • Sandwich di polenta con funghi del bosco e salsiccia nostrana Primi • Vellutata di Topinambur con speck croccante • Pappardelle al cavolo bianco e nero Secondi • Goulash di maiale alla paprika con polenta • Involtini di verza alla ricotta e Aglio Orsino Dolci • Strucchi lessi • Crostata di cachi e amaretti

5 Trattoria ALLA CASCATA

Fraz. Clodig, 28 - Grimacco (UD) Tel. +39 0432 725034 - Cell. +39 333 9146788 Facebook: Bar Trattoria Alla Cascata

3 Agriturismo LA CASA DELLE RONDINI Fraz. Dughe, 14 - Stregna (UD) Tel. +39 0432 724177

Menu dal 6 ottobre al 10 dicembre Antipasti • Polentina morbida con caciotta locale aromatizzata • Soppressa di casa • Strudel salato rustico Primi • Zuppa di castagne e porcini • Blekj al profumo di bosco • Gnocchi di susina saltati al burro e cannella con semi di papavero Secondi • Guancetta di maiale alla mela Seuka e noci • Bocconcini di selvaggina con polenta Contorni • Štakanje con cime di rapa • Chiodini al prezzemolo • Kapus rosso in insalata Dolci • Strucchi lessi • Torta morbida di frutta • Frittelle di castagne

Menu dal 6 ottobre al 6 novembre Antipasti • Salumi e formaggi di propria produzione, accompagnati dal buon pane fatto in casa e stuzzichini di stagione Intermezzo • Assaggio di “Zupa Malonova” Bis di primi • Tagliatelle della casa ai funghi 2 Ristorante Albergo Locanda • Farro con verza e salsiccia Secondo • Spezzatin-speziato con polenta e contorni al TRIVIO cotti e crudi Fraz. Iainich, Località Trivio Dolce • Torta di ricotta con gelatina ai fiori di sambuco (1 Km dal Santuario di Castelmonte) • Struki kuhani San Leonardo (UD) - Tel. +39 0432 723549 Menu dal 10 novembre al 10 dicembre Cell. +39 392 2831085 - +39 340 4101033 Antipasti • Salumi e formaggi di propria produzione, info@locandaaltrivio.com accompagnati dal buon pane fatto in casa e stuzzichini www.locandaaltrivio.com di stagione Menu dal 6 ottobre al 6 novembre Intermezzo • Assaggio di crema di castagne Antipasti • Tagliere di salumi e formaggi della Locanda Bis di primi • Sformato di finocchi e montasio • ŽliČnjaci con ozvjerki • Cestino di frico con porcini

6 Trattoria al GIRO DI BOA

Via Valli Natisone, 176 Fraz. Ponte San Quirino - Cividale del Friuli (UD) Tel. +39 0432 701688

zucchine in agrodolce Primi • Gnocchi di castagne con funghi porcini • PalaČinka di farina integrale porro e speck • Chicche di zucca con ricotta affumicata Secondi • Selvaggina con polenta • Roast-beef allo schioppettino con funghi porcini Contorni • Fagioli in padella • Štakanje Dolci • Gubana delle Valli del Natisone • Crostata di mele

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Fraz. Clodig, 22 Grimacco (UD) Tel. +39 0432 725000 Menu dal 6 ottobre al 6 novembre Antipasti • Crostino di sasika e domaČa skuta • Tocio furbo, polenta (o starin) e verdure in agrodolce Primi • Brisa fino a disponibilità della zucca locale • Ventaglio con porcini • Gnocchi di mirtillo Secondi • Cinghiale e filetto di maiale con spugnole

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Menu dal 6 ottobre al 10 dicembre Antipasti • Polentina di grano saraceno con ricotta fresca, mela Seuka e Kren Primi (tris) • Zuppa di castagne • Zlicnijaki di zucca al burro dorato e ricotta affumicata • Bleki ai funghi porcini Secondi • Coniglio alle erbe aromatiche • Bocconcini di cinghiale speziato con marmellata ai mirtilli • Petto d’anatra all’aceto balsamico Contorni • Štakanje • Stufato di verze Dolci • Tiramisù alle castagne • Strudel alle mele e cannella • Torta di ricotta e pere • Strucchi lessi al burro dorato, zucchero e cannella • Biscottini di Casa Skof

9 Trattoria GASTALDIA D’ANTRO

Via Antro, 179 - Pulfero (UD) Tel. +39 0432 709247 Menu dal 6 ottobre al 10 dicembre Antipasti • Involtino saltato di radicchio e pancetta info@gastaldiadantro.it • Ricotta con salsa di erbe aromatiche • Speck con www.gastaldiadantro.it

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8 Trattoria al VESCOVO Via Capoluogo, 67 - Pulfero (UD) Tel. +39 0432 726375 info@alvescovo.com

invitoapranzo - www.invitoapranzo.it Cell. 349 72 35 652

tino con lardo e radicchio rosso • Involtino alla zucca e cipolla caramellate • Toc’ in Braide • Creme di farina Primi • Gnocchi di ricotta con salvia e cannella • Tagliatelle caserecce con ragù d’oca • Minestra di castagne e funghi Secondi • Arrosto di capriolo con mele Seuka • Purcit in padiele con Štakanje • Polenta con ciccioli e salsiccia Dolci • Mele cotte ripiene • Strucchi • Torta di castagne

13 Trattoria AL BUONGUSTAIO

Via Merso di Sotto, 22 - San Leonardo (UD) Cell. +39 349 3936234 +39 338 6787101 serena.cantarutti@yahoo.it Facebook: Al Buongustaio Menu dal 6 ottobre al 6 novembre Antipasti • Polentina tenera con salame al balsamico Primi • Maltagliati fatti in casa ai funghi porcini • Zuppa di cipolle con crostone di pane Secondi • Costicine di maiale con verza • Selvaggina con polenta Contorni • Contorni di stagione Dolci • Dolce della casa Menu dal 10 novembre al 10 dicembre Antipasti • Roast-beef all’inglese con funghi Primi • Gnocchi fatti in casa al raguttino d’anatra • Vellutata di zucca Secondi • Goulash con patate • Filettino di maiale avvolto nello speck con spinaci Contorni • Contorni di stagione Dolci • Dolce della casa

14 Trattoria LE VALLI

Località Ponte San Quirino, 7 San Pietro al Natisone (UD) Tel. +39 0432 727687 - Cell. +39 338 7155620

Menu dal 6 ottobre al 6 novembre Antipasti • Antipasto di selvaggina Primi (tris) • Tagliatelle con porcini • Gnocchi di patate al cinghiale • Strozzapreti con formaggi e noci Secondi • Cinghiale con polenta • Costicine con crauti Contorni • Patate in tecia o mista Dolce • PalaČinka del Cicciò Menu dal 10 novembre al 10 dicembre 10 Trattoria da NA.TI. Antipasti • Antipasto della casa Fraz. Osgnetto, 60 - San Leonardo (UD) Primi • Pasta e fagioli • Orecchiette al radicchio e salTel. +39 0432 723553 - Cell. +39 349 0683787 siccia • Tagliatelle con porcini Secondi • Brovada e musèt • Filettini di maiale con Menu dal 6 ottobre al 10 dicembre Antipasti • Tortino di polenta ai funghi porcini con porcini crema al Montasio • Salame con cipolla e aceto su Contorni • A scelta Dolci • Gubana • PalaČinka • Semifreddi letto di polentina morbida Primi • Zuppa della casa nella scodella di pane • Gnocchetti fatti in casa con crema al gorgonzola 15 Trattoria VARTACIA e noci Vartacia, bivio Tercimonte • Maltagliati al sapore di selvaggina Secondi • Selvaggina con polenta (può variare tra strada per il Matajur Savogna (UD) Tel. +39 0432 714168 capriolo e cinghiale) • Musèt accompagnato con brovada Facebook: Vartacia Contorni • Stacalza • Verdure di stagione Menu dal 6 ottobre al 6 novembre Dolci • Strudel di mele fatto in casa Antipasti • Crostino alle castagne con battuta di lardo • Snite (fritelle di pane) • Tortino di verza e salsiccia con senapata di zucca Primi • Crema di patate e porcini con dadini di pane 11 Trattoria da WALTER alle castagne • Blecki con selvaggina • Gnocco di pane al Frant su crema di pere Fraz. Altana, 26 - San Leonardo (UD) Secondi • Skutin moČ • Spezzatino di cervo al vin brulè Tel. +39 0432 723321 - Cell. +39 349 7235652 Contorni • Contorni della casa Menu dal 6 ottobre al 6 novembre Antipasti • Soppressa e zucchine agrodolci • Tortino Dolci • Dolci della casa Menu dal 10 novembre al 10 dicembre di verdure su salsa al Montasio Antipasti • Involtino di radicchio tardivo e speck • Tris Primi • Crema di porcini e castagne di formaggi con composta di mele e cipolla • Tortino • Crespella con radicchio rosso Secondi • Frico • Selvaggina in umido con funghi e di zucca con pancetta croccante Primi • Orzo e fagioli • Lasagna ai chiodini polenta Secondi • Frico con zucca e speck Contorni • Štakanje • Verdure crude • Brovada e musèt in crosta di pane Dolci • Gubana • Mousse di castagne Contorni • Contorni della casa Menu dal 10 novembre al 10 dicembre Dolci • Dolci della casa Antipasti • Strudel salato di porri • Tagliere di salumi Primi • Minestra di brovada • Gnocchi di patate con 16 Trattoria PÉSTROFA salsiccia e castagne Località Cedron - San Pietro al Natisone (UD) Secondi • Frico • Spezzato di cervo con polenta Tel. +39 0432 714172 Contorni • Verza in padella • Verdure crude info@pestrofa.it Dolci • Gubana • PalaČinka Menu dal 6 ottobre al 10 dicembre Antipasti • Radicchio col pòc con patate e trota 12 Trattoria ai COLLI DI SPESSA • Involtino di verza con trota Via Cormons, 7 - Spessa di Cividale (UD) Primi • Strozzapreti con trota e funghi Tel. +39 0432 716107 - Cell. +39 340 8122947 • Gnocchi di pane con trota ritamariacucit@hotmail.it Secondi • Filetto di trota in crosta • Filetto di trota con www.trattoriaaicollidispessa.com panatura di frutta secca Contorni • Contorni di stagione Menu dal 6 ottobre al 10 dicembre Antipasti • Salame di cinghiale con salvia fritta • Invol- Dolci • Šnite Menu dal 6 ottobre al 10 dicembre Antipasti • Antipasto della casa Primi • Minestra di San Martino • Crespelle ai funghi Secondi • Costicine di maiale in brodo di polenta • Guanciale di manzo con erbe e funghi Dolci • Dolci della casa


EDITORIALE

TUTTO

LO

SPORT

DEL

FRIULI

VENEZIA

GIULIA

A

360

magazine

GRADI

18|17

....

Per il basket entusiasmi rinati STIMOLI, SOGNIregionale E CONCRETEZZA

12|10|2017

T T

w w w. t r e m i l a s p o r t . c o m

calcio ECCELLENZA

CHIONSLUMIGNACCO, E´CORSA A DUE pag 6-7

calcio PROMOZIONE

RULLO PRIMORJE, ATTACCO ATOMICO pag 8

basket

GORIZIA PUO´ TORNARE GRANDE? pag 26

LINOY

LA ASHRAM, GIOVANE GINNASTA ISRAELIANA, GAREGGERA' CON L'ASU NEL PROSSIMO CAMPIONATO DI SERIE A

LA SOLDATESSA

pag 30

empo di vacanze ma non per tutti, in primis per il calcio professionistico, ra i tanti campionati dei vari sport ormai iniziati si è inserito lo scorso già in preparazione in vista di una nuova stagione che inizierà il prosfine settimana il torneo internazionale di ginnastica ritmica disputasimo mese lasciandosi alle spalle la delusione europea della nazionale. to a Udine nel nuovo palazzo “arcobaleno” nel quale hanno evoluito L’Udinese, con il suo nuovo allenatore Iachini, ha effettuato le sue prime stelle e stelline di ogni nazionalità. Fra esse abbiamo voluto puntare il uscite con risultati, seppure estivi, che non entusiasmano e d’altra parte non nostrod’artificio obiettivo,un dedicandole la copertina, suquello una giovane promette fuochi organico sulla falsariga di dei due israeliana, preLinoy Ashram, che a soli diciott’anni sta vivendo un momento particolare della sua cedenti risicati campionati e privo fra l’altro ormai della classe di Di Natale. vita, prossima a per due anni laceco divisa dell’esercito Ido Cibischino haindossare comunqueobbligatoriamente individuato nel giovane esterno Jankto la del suo Paese. Grazie al suo ruolo di atleta un’arma Ema possibile sorpresa di stagione, vedremo se la non sua imbraccerà profezia si avvererà. perdovrà comunque convivere con il tempo nuovo status in parallelo Udine, il basket regionale è invece di entusiasmi rinati,alle contrasferte Trieste alasuo en- dove con i colori dell’Asu disputerà il prossimo di serie nesimo campionato di A2 affrontato sullacampionato base dei giovani delA.proprio vivaio Quote come sempre rispettate nel nostro magazine, e nellaa pallavolo e l’Apu, rosa fresca di promozione, a presentare le proprie prime mosse livello di dedichiamo spazio a Federica Russo, che dopo molti campionati di B1 acerca campagnauno abbonamenti e di mercato. Ritorna dunque il derby friul-giuliano conferire saleinadB2uncon movimento negli ultimi anni inper Friuli un po’ assopito dall’as- su nuovi stimoli la neopromossa Insieme Pordenone. Non adagiarsi senza di una formazione di vertice dopoe la dei udinese, battenti pure da parte della di situazioni consolidate è fondamentale la chiusura pallavolista scendendo Snaidero edimostra il direttore sportivo triestino, Mario Ghiacci, non vede l’ora, categoria, che si può del fareclub a prescindere. come afferma nella nostra intervista, di effettuare la (a suagrande rimpatriata a Udine. Dimostrazione offerta anche dalla modella che apre richiesta da parte Ma rimane relativo un palasport Carnera alle da anni in di preda a proble- l’ex dei lettori) illanodo nuova serie ad della rubrica dedicata “belle Tremilasport”, matiche burocratiche e la cui pratica prova ora in fretta e furia a chiudere in pugile Aurora Cencig, che dopo aver si lasciato qualche anno fa l’attività agonistica vista ora di unnel campionato A2lalepreparazione cui battute iniziali ci si dividendo augura solo quelle),spazi per con cura suo club, l’Adipu, degli(e atleti i propri pu, avranno luogo Cividale.ECome sempre ci dedichiamo poi ai personaggi e ill’Asuo nuovo ruolo di amamma. ritornata in gran forma, offre anche il suo fascino quello di spicco stavolta è la bella pallavolista Elisa Manzano, che la nostra Bianmulìebre all’occhio del nostro obiettivo. Un’ulteriore dimostrazione di stimoli mai camaria Gonano ha scovato in Birmania nel corso del suo giro del mondo: una venuti meno anche in virtù di un carattere solido, forgiato per anni dal ring. lunga pausa di riflessione, dice l’atleta friulana, poi deciderà il da farsi dal punto Ma anche di sport maschile, naturalmente, si parla, con nel calcio l’Udinese con lo di vista sportivo, vagliando le offerte che le perverranno. Chi non vorrebbe sguardo rivolto ai prossimi duri scogli di Firenze e con la Juventus e nel basket seguire l’esempio di Elisa, staccando la spina per qualche mese per ricaricarsi? Gorizia a sognare di ritornare più alto dopo il ritorno, per ora in appogImmedesimiamoci nella sua esperienza, lasciando spazioseppure all’immaginazione. gio a una squadra di C Silver, di un Terraneo, famiglia che negli anni ’90 portò il basket isontino ai massimi splendori della A1. Sogni, certo, anche di questo è fatto Il Direttore

Edi Fabris Il Direttore Edi Fabris

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DIRETTORE RESPONSABILE RESPONSABILE DIRETTORE Edi Fabris Fabris Edi VICEDIRETTORE VICEDIRETTORE Massimo Muzzin Muzzin Massimo EDITORE EDITORE MEDIATREMILA EDIZIONI EDIZIONI srl srl MEDIATREMILA Viale Palmanova Palmanova 146 146 -- 33100 33100 Udine Udine Viale Tel. 0432. 0432. 33 33 30 30 893 893 Tel. direzione@mediatremila.com direzione@mediatremila.com REDAZIONE REDAZIONE Viale Palmanova Palmanova 146 146 -- 33100 33100 Udine Udine Viale Tel. 0432. 0432. 33 33 30 30 893 893 Tel. redazione@tremilasport.com redazione@tremilasport.com

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CALCIO ECCELLENZA

FATTI E MISFATTI

IVAN FABRICIO BOLGAN in azione

IL CHIONS CI CREDE. LENISA:

“SQUADRA COMPETITIVA”

I giallocrociati passano l’esame di maturità sbancando il campo della Gemonese. Una vera e propria prova di forza che li mantiene in vetta alla classifica. Ma il Lumignacco tiene il passo vincendo a Precenicco

A

ssume ufficialmente i crismi di una corsa a due il campionato di Eccellenza. Quinta vittoria consecutiva per il Chions che mantiene così la vetta della classifica a punteggio pieno andando a sbancare il campo della Gemonese. Un’autentica prova di maturità quella superata dai giallocrociati che hanno messo in evidenza un centrocampo coi fiocchi a supporto di un Dimas Goncalves che si conferma un vero e proprio lusso per la categoria. Risultato finale 3-1 per i pordenonesi che passano in vantaggio proprio con Dimas al 23’. Nella ripresa entra Ostolidi ed è subito pareggio per la Gemonese, con gol del neo entrato, autore di una bella prodezza balistica. Ma è solo un fuoco di paglia per i giallorossi che tornano sotto pochi minuti dopo con rete di Dimas su rigore procurato da Carniello, e chiudono i conti con Perfetto nei minuti finali. In mezzo un legno per

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I migliori della giornata per Tremila Sport: Dimas Goncalves (Chions), Giulio Furios (Ronchi), Ivan Fabricio Bolgan (Union Pasiano)

GIULIO FURIOS, saracinesca del Ronchi

parte, colti da Nardi e Baruzzini. Non può che essere soddisfatto del risultato Alessandro Lenisa, tecnico dei giallocrociati: “Venire a far risultato qui a Gemona era dura. Abbiamo giocato davvero


CALCIO ECCELLENZA L’esultanza di DIMAS GONCALVES

SERIE D

LUGNAN: “CI SERVONO PUNTI IN TRASFERTA”

bene. Il primato? La strada è ancora lunghissima, ma la squadra è decisamente competitiva”. A tenere il passo della capolista è il Lumignacco che vince sul campo del Brian per 2-0. A segno sul finire del primo tempo Acampora e nella ripresa Colja. Il Brian ha provato a tener testa ai rossoblù, ma alla fine i valori in campo si sono visti, come anche le differenti ambizioni di classifica, e la pietra tombale sul match è arrivata non appena l’undici di Precenicco si è trovato pure in inferiorità numerica per espulsione di Del Piero. Rallenta la sua corsa la rivelazione Ronchi, terzo in classica dopo il buon pari conquistato sul campo del Torviscosa: 2-2 il risultato finale con i padroni di casa che passano subito in vantaggio grazie ad un penalty procurato e realizzato da Corvaglia. Il pari arriva al 23’ sempre su rigore concesso per atterramento di Sarcinelli e realizzato da Markic, che però poco dopo si fa espellere. Prima del riposo Stradi riesce comunque a riportare avanti il Ronchi, ma nella ripresa gli ingressi di Godeas e Colavetta, uniti alla superiorità numerica, portano ad una maggiore pressione del Torviscosa che alla fine perviene al meritato pareggio con Borsetta, e va ad un passo dal successo: Furios però neutralizza il rigore concesso nel finale a Corvaglia, e permette all’undici di Franti di tornare a casa con un buon punto. Seconda sconfitta stagionale per il Lignano che cade a Tricesimo sotto di colpi di un ottimo Cotrufo che, prima procura l’espulsione di Candussio per fallo da ultimo uomo, poi

pochi minuti dopo ribatte a rete la sua stessa conclusione finita sul palo su assist di Scarsini. Termina 1-1, invece, l’anticipo del sabato tra Manzanese e Ol3. Gara molto equilibrata Lius Della Pietà a portare in vantaggio i seggiolai dopo pochi minuti, ed Enrico Lo Manto a trovare il gol del pareggio al 25’. Stesso risultato tra Cordenons e Kras, con i granata che si lamentano per un penalty non concesso per atterramento di Scian, e per un rigore invece dato ai carsolini pochi minuti dopo e realizzato da Grujic. Primo tempo decisamente di marca Kras che va più volte vicino al raddoppio, trovandosi però di fronte un Clemente in giornata di grazia. Nella ripresa salgono in cattedra i padroni di casa che prima sbagliano un gol con Gurgu, poi pervengono al pareggio proprio con l’ex attaccante del Torre a dieci minuti dal termine.

Non si sono risparmiate CjarlinsMuzane e Clodiense che hanno dato vita ad un match teso, anche se non particolarmente ricco di occasioni da gol, conclusosi con un pari che alla fine all’undici di Lugnan va bene per tenere mossa la classifica. Bene anche perché a due minuti dalla fine era stata la Clodiense a portarsi avanti con un bel tiro di Del Carro sugli sviluppi di un’azione d’angolo. Quando ormai tutto faceva presagire il peggio, ecco che Moras a tempo scaduto riporta gli orange in parità. Una gara dai due volti anche per il tecnico del CjarlinsMuzane, Luca Lugnan: “Nel primo tempo bene la Clodiense, che ha tenuto ritmi alti e gran giro palla. Poi nella ripresa siamo riusciti a prendere le contromisure e abbiamo iniziato a giocare bene. I moduli di gioco adesso li abbiamo chiari, sarà comunque bene cominciare a fare punti anche lontano da casa”. L’Adriese, prossimo avversario degli orange è avvisata. Pari rocambolesco è invece quello conquistato dal Tamai sul campo dell’Ambrosiana: 3-3 il risultato finale con i veneti che passano subito in vantag-

gio grazie ad un rigore trasformato da Pereira per fallo di mano in area di Giacomini. Il pareggio arriva al 24’ con un bel tiro di Russian che va ad infilarsi sul secondo palo. I ritmi calano e ad avvantaggiarsene è l’Ambrosiana che va in gol al 31’ e al 42’ con Ferrara e Peretti. Piove sul bagnato ad inizio ripresa quando Roman viene espulso, ma l’undici di Bisioli non demorde è accorcia le distanze al 77’ con Alcantara, pervenendo poi al definitivo pareggio con Sellan in zona Cesarini. Sugli altri campi spicca il successo esterno dell’Union Feltre nella tana del Montebelluna per 4-2, e quello del Mantova in casa del Delta Rovigo (4-1). La capolista Virtus Vecomp passa di misura in casa contro l’Adriese (1-0), mentre il Belluno vince 5-2 tra le mura amiche contro il Campodarsego. Finiscono 1-1 Liventina-Calvi Noale, e AbanoEste, mentre il Legnago batte 2-1 l’Arzignano. In classifica Virtus Vecomp a 15 punti con due lunghezze di vantaggio su Belluno, e tre sull’Adriese. Tamai e CjarlinsMuzane terz’ultime a 6 punti penalizzate fin qui dai troppi pareggi conquistati.

LUCA LUGNAN

Il risultato che non ti aspetti arriva invece dall’Union Pasiano che dopo aver inanellato solo sconfitte, giunge al suo primo successo con un roboante 4-1 ai danni di un San Luigi rimasto in partita solo il primo tempo. I gol tutti nella ripresa: Union Pasiano in vantaggio con Attah, prima della doppietta di Bolga. Sabadin prova a riaprire il match, ma nel finale è Bance a chiudere i conti dal dischetto. Resta ultima in classifica la Virtus Corno, ancora ferma al palo dopo la sconfitta in quel di Fontanafredda con i rossoneri che centrano il primo successo stagionale. A segno Bignucolo e Savio, ma per i padroni di casa sono stati tre punti sudati e conquistati solo nel finale di gara.

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CALCIO PROMOZIONE

IL PUNTO

PORCIA, SERVE PIU’ FAME. RULLO PRIMORJE Purliliesi sconfitti in casa nel big match contro il Flaibano. Da Pieve: “Per vincere servono grinta e cattiveria agonistica”. Intanto nel girone B prova di forza del Primorje che sbanca il campo del Costalunga

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otta e risposta tra le due capolista del girone A di Promozione. Nell’anticipo di sabato il FiumeBannia vince il derby contro il PrataFalchi grazie alla doppietta di Alberti, inframezzata dal gol di Polo per i mobilieri. Immediata la replica del Flaibano, corsaro in quel di Porcia grazie al gol di Rosa Gastaldo a dieci minuti dal termine. Una partita molto combattuta decisa da episodi ma il tecnico dei purliliesi non vuole sentir parlare di sfortuna: “Non c’entra la sfortuna – commenta Tita Da Pieve -, serve più voglia. Non siamo stati affatto inferiori al Flaibano, ma si sa che per vincere bisogna buttarla dentro. Serve più cattiveria quando si deve concludere, e più grinta quando si deve arrivare primi sul pallone”. Soddisfazione inevitabile, invece, tra i calabroni: “Pur avendo cambiato volto in estate, e pur avendo in rosa molto giovani, ci stiamo facendo valere – il pensiero di Roberto Peressoni -. Gli episodi ci sono girati a favore, ma abbiamo battuto una squadra tosta”. Secondo posto in coabitazione per Camino e Pravisdomini. I giallorossi a cavallo dei due tempi hanno rifilato un tremendo uno-due al Corva rimandando gli azzanesi a casa a mani vuote. Inutile il rigore trasformato da Cattaruzza, dopo che il Camino era andato sul doppio vantaggio con Comisso e Zanin. Per il Pravisdomini successo sul campo del Torre che ormai vive le sfide interne come un tabù, avendo inanellato fin qui ben tre sconfitte. Molte le lacune difensive evidenziate dai viola che vanno sotto di due gol in poco più di 20 minuti, con le

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reti di Soncin e Lazzarato. Il Torre accorcia le distanze con Peressin, ma nel finale di gare Zambon allunga per gli orange, e Giordani su rigore fissa il risultato sul 3-2 per la banda Colletto. Derby amaro per la Sanvitese che perde 1-0 sul campo del Sesto Bagnarola, con gol di Fontanello alla mezz’ora della ripresa, mentre il San Quirino incappa nella quarta sconfitta stagionale perdendo 2-1 in casa

I migliori in campo per Tremila Sport: Andrea Alberti (FiumeBannia), Nicolò Gerbini (Primorje), Alessandro Persello (Gonars)

La formazione del Porcia

La formazione del Primorje col Gonars: vantaggio dei Templari con Plozner, ma in cinque minuti Paludetto (su rigore) e Persello ribaltano i risultato in favore dei nerazzurri. Vince in rimonta anche il Santamaria 3-1 al Vivai Rauscedo, passato per primo in vantaggio con Bozzetto al 30’. A rimettere la situazione in parità è ancora Bozzetto, autore di un autogol, poi nella ripresa un rigore trasformato da Santarelli, e un gol di Antonutti fissano il successo dei biancocelesti di Chiarandini. Infine, 1-1 tra Casarsa e Spal Cordovado: succede tutto nella ripresa col vantaggio spallino di Biasinutto e il pari di Ajola in zona Cesarini. È stata la domenica delle vittorie esterne e dei pareggi, invece, nel girone B. Ben quattro gli incontri terminati 1-1. La Juventina impatta in casa contro lo Zaule. Gioco e voglia non sono mancati ai goriziani, ma i muggesani si sono rivelati un avversario tosto e solido in difesa; il Trieste Calcio va ad un

passo dal battere la Pro Cervignano, ma quando tutto ormai faceva pensare ad un successo dei giallorossi, l’undici di Tortolo ha ristabilito il pari con Nassiz, e i giuliani devono nuovamente rinviare il momento del primo successo in campionato. Pari che non accontenta nessuno tra Tarcentina e Sistiana che non muovono più di tanto classifiche già deficitarie. Incappa nel pareggio anche il Tolmezzo sul campo dell’Ism Gradisca. Un pari che arriva a tempo scaduto e che punisce i carnici per non aver saputo chiudere la gara nel primo tempo nonostante le numerose occasioni da gol create, e che premia la buona verve degli isontini nella ripresa. In vetta alla classifica restano quindi Primorje e Pro Gorizia. I giallorossi passano 3-0 sul campo del Costalunga mettendo in mostra una gran prova di forza al cospetto dei comunque volenterosi gialloneri. A segno Pacherini, Girardini e Lombardi. Un penalty contestato dalla Valnatisone permette invece all’undici di Coceani di tornare con 3 punti da San Pietro. Ad andare a segno è Piscopo che ribatte lestamente in rete la respinta dell’estremo valligiano Bartolini sul suo stesso rigore. Le altre due vittorie esterne le mettono invece a segno la Fulgor, che capitalizza al massimo la doppietta di Bardus sul campo del Vesna (2-1 per gli udinesi il finale), e la Pro Romans che vince 3-0 sul campo di un’Aurora Remanzacco che continua a soffrire terribilmente la mancanza di Puddu in attacco.


FOCUS

PANCHINE CALDE

IL MALVEZZO DELLA GIUBILAZIONE

A poche settimane dall'inizio dei campionati gli avvicendamenti in panchina tra i dilettanti si succedono più frequentemente di quanto si possa immaginare, evidenziando un modo di pensare ed agire distorto

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otrebbe sembrare un ossimoro ma non lo è, qualora riguardi gli allenatori di sport. Il termine significa manifestare giubilo ma anche collocare a riposo fino ad un nuovo ingaggio per i professionisti mentre per i dilettanti, che svolgono il loro compito per diletto, assume spesso la patente di incapacità Ed a poche settimane dall'inizio dei campionati di calcio gli avvicendamenti in panchina tra i dilettanti, si succedono più frequentemente di quanto si possa immaginare, e se non fanno il chiasso dei professionisti evidenziano ugualmente un modo di pensare ed agire distorto che, a lungo andare, nuoce alla categoria. In tutti gli sport individuali e collettivi, l'allenatore si trova a dover distribuire il poco ed il molto,il semplice ed il complesso; a dover sostenere la pratica con la teoria; a scegliere tra le individualità ed i comportamenti generalizzati, tra il bene (visto da lui) ed il male (visto dagli altri). Poiché non esiste una netta demarcazione nella successione dei fenomeni ludico-sportivi, come d'altronde capita nella vita di ogni giorno, tra il buono ed il cattivo, tra il bello ed il brutto, tra il bravo ed il meno bravo ma un'accondiscendenza, una sovrapposizione di vari ed antitetici elementi, ci si chiede dove sarà la verità. Ecco allora la necessità di confrontarsi continuamente con il nuovo, inteso come espressione di variabilità le cui sfumature risultano indispensabili per la modulazione del compito da offrire e da pretendere. Le circostanze che si presentano non sono solo di carattere ambientale,

Gigi Barbana ma soprattutto motivazionali la valutazione delle quali, per la difficile classificazione, offre frequentemente il destro ad agire per tentativi ed errori. Dunque l'attività dell'allenatore rientra nella sfera della creatività, vincolata alla capacità di percepire i problemi che nell'attuazione didattica

Fabio Pittilino routine per riorganizzare ciò che si era disgregato e favori In questo contesto, tenendo conto della disamina, siamo certi che tali presupposti debbano essere patrimonio esclusivo dei tecnici e non,

secondo le specifiche competenze, anche dei componenti tutti la struttura di una società sportiva? Ed allora…ognuno tragga le conclusioni del caso. Faustino Anzil

Troppe le panchine saltate in avvio di stagione: ha davvero senso tra i dilettanti? significa la possibilità di utilizzazione dei mezzi e degli elementi a disposizione con l'abbandono delle metodiche in uso, quando ritenute superate, vincendo così la comodità della

Tiziano Zampieri

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W CALCIOFOTOGALLEY

PRIMA CATEGORIA B GRIGIONERI RIVOLTO

FOTO VANNI SNIDERO

1-1

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FOTOGALLEYCALCIO

seconda CATEGORIA B ATLETICO GRIFONE CAPORIACCO

FOTO MARINA BELAIA

2-0

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GIOVANILI CALCIOUDINESE

PIANETA FLAIBANO

CALABRONI DAL

PUNGIGLIONE LETALE

Gialloneri e pungenti, come i calabroni: il Flaibano negli ultimi anni ha inanellato ottimi risultati sia a livello di Prima Squadra che di settore giovanile, cui può guardare con soddisfazione il responsabile, Amedeo Benedetti

F

ari puntati sul vivaio del Flaibano che negli ultimi anni ha fatto passi da gigante. A raccontarci della struttura societaria che si occupa della crescita dei ragazzi è Amedeo Benedetti, responsabile del settore giovanile. Un’avventura iniziata da qualche anno che ha prodotto ottimi giocatori e che si prefigge l’obiettivo di costruire una squadra homemade. Vi presentiamo il vivaio del Flaibano, che fa parte di un consorzio ancor più grande che ingloba 5 società. - Direttore, quanti ragazzi ci sono? “Noi ne abbiamo circa 50 più 23 juniores: mettendo insieme tutti i ragazzi del consorzio che fa capo al Fagagna si arriva a cifre altissime. Abbiamo tutta la trafila che parte dai piccoli amici a salire, con squadre che militano sia in campionati provinciali che regionali. Lo smistamento poi chiaramente avviene sia in base all’età di appartenenza sia in base alle capacità”. - Siete soddisfatti? “I risultati li abbiamo raccolti in questi anni: penso agli Juniores regionali che, da oramai 5 anni, inanellano ottime prestazioni e grandi risultati. È bello vedere crescere i propri giovani e nel futuro di tutte le società c’è questa prerogativa”. - Per quanto riguarda il consorzio? “Soluzione necessaria e inevitabile per quanto mi riguarda. Per garantire la crescita dei ragazzi serve collaborazione tra paesi limitrofi. Credo che altrimenti partecipare ai campionati sarebbe molto difficile, faccio soprattutto riferimento a quelli qualitativamente alti. Tendenzialmente le squadre regionali fanno capo a Fagagna, noi altre del consorzio ci smistiamo pro-

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PULCINI A

Benedetti: “È bello vedere crescere i propri giovani e per il futuro delle società è una prerogativa” vinciali e sperimentali in base alla locazione”. - Aiuta la maturazione questo sistema? “Sì, i ragazzi crescono bene e in fretta. Siamo al secondo anno di collaborazione e siamo usciti da un lavoro fatto in comune in passato molto simile. Poi ci siamo avvicinati al Fagagna, nostro punto di riferimento. Poi chiaramente in questi primi anni cerchiamo di unire il nostro progetto a realtà già affermate”.

- Cioè? “Integrando qualche elemento di qualità da altre squadre, come Ancona e Donatello. È normale che un progetto come questo abbia bisogno di tempo

PULCINI B

e quindi è necessario ancora integrare con qualcosina a livello qualitativo”. - C’è entusiasmo nei ragazzi? “Molto. Faccio un esempio. Dei ragazzi del 2006, su un gruppo di 13 ben 11 sono arrivati a fare gli esordienti. Una bella media e, soprattutto, in loro si sono visti i risultati di un lavoro mirato”. - Si crea una famigliola insomma “Sta alla base del nostro lavoro. E poi, diciamolo, ci deve essere anche quel qualcosa che lega i ragazzi oltre il rettangolo verde. Un percorso di qualità e continuità è importante solo se non riguarda solamente il calcio giocato”. - Chiudiamo con i mister “Io sono responsabile da diversi anni e ho un doppio ruolo facendo anche l’allenatore. Quello che ricerchiamo è comunque gente che se ne intende di ragazzi: i mister sono tutti selezionati e gran parte di loro seguono studi inerenti”. Luca Feole


AI RAGGI X

È uno dei volti nuovi dello staff voluto da Milanese per la sua Triestina. A lui spetta la “cura” del trio Perisan, Boccanera e Puccini: “Qui ci sono tutte le condizioni per lavorare e divertirsi”

PROFESSIONE PREPARATORE DEI PORTIERI

L

a partita, il campo, le emozioni dei novanta minuti. Ma c'è molto altro. Un gruppo di lavoro che quotidianamente mette passione, impegno e competenze al servizio dei ragazzi e della società. Oggi conosciamo meglio il preparatore dei portieri della Triestina, uno dei volti nuovi dell'Unione tornata dopo anni nel professionismo. Passato, presente e futuro con Diego Del Piccolo, preparatore dei portieri della Prima Squadra rossoalabardata. Una storia partita da lontano, quella di Diego, un percorso sviluppato grazie a svariati anni di gavetta: "Nella mia carriera professionale posso dire di aver lavorato in tutte le categorie dilettantistiche, partendo dalle giovanili. L'occasione di progredire ulteriormente ed entrare in contatto con una realtà più strutturata, è arrivata poco meno di dieci anni fa, partecipando ad un camp organizzato dall'Udinese. Mi è stata data l'opportunità di lavorare con loro e da quel momento ho lavorato nove anni nel settore giovanile: verso il termine della passata stagione sono stato contattato da Mauro Milanese, ha creduto in me e mi ha affidato la preparazione dei portieri della Prima Squadra. Una prima volta per me a livello di professionismo, un'opportunità

A TU PER TU CON

DIEGO DEL PICCOLO che mi onora e della quale posso solo dire grazie promettendo impegno, dedizione e professionalità". Un feeling che sin dalle prime battute si è instaurato tra Diego e l'ambiente Triestina, realtà stimolante sotto tutti i punti di vista: "A Trieste mi trovo benissimo - spiega Diego - grazie a una società che ci permette

Del Piccolo: “Bisogna sempre riflettere su come migliorarsi e far crescere bene i ragazzi” di lavorare con serenità, dimostrandoci una vicinanza che non è per noi motivo di pressione, piuttosto sprone a dare sempre il massimo. Con lo staff il rapporto è buonissimo, ci sono tutte le condizioni per lavorare al meglio e divertirsi, poi a fine stagione ognuno di noi farà i propri bilanci, le sensazioni ad ogni modo non possono che

essere molto positive". Parere che Diego poi estende al suo gruppo di lavoro nello specifico, ovverosia ai tre ragazzi che quotidianamente allena: "La mia non è e non vuole essere una frase fatta, ma ho la fortuna di allenare tre ragazzi che prim'ancora che portieri, sono delle grandi persone, dei grandi uomini. Non intendo fare valutazioni tecniche sul singolo portiere, ragiono sempre su un concetto di collettivo. Se chi difende i pali la domenica fornisce una prestazione all'altezza prosegue Del Piccolo - il merito è del lavoro settimanale fatto dall'intero gruppo, dal momento che tra Perisan, Boccanera e Puccini si è instaurato un sincero rapporto di amicizia, rispetto, sana competizione. Sono davvero dei grandi lavoratori e ribadisco, il merito quando le cose sul campo vengono poi applicate a dovere è di tutti. Basta infatti che uno dei tre non dia il massimo in allenamento per rischiare di minare un equilibrio costruito grazie all'applicazione e alla voglia di migliorarsi da parte di tutti. Se un ingranaggio non lavora bene, salta la macchina nel suo insieme ma sotto questo punto di vista sono sereno, ritenendo di allenare tre ragazzi davvero splendidi". Chiusura con parole importanti per Diego, un pensiero

di grande stima per i propri ragazzi: "Mi piacerebbe rifare l'intervista dopo una domenica nella quale ci sarà qualche intoppo, risponderei che il mio giudizio sui ragazzi che alleno non cambia di una virgola. E' ovvio che nessuno spera si verifichi, in primisi il sottoscritto, ma è un'eventualità che può e dev'essere messa in preventivo. Il tifoso vede giustamente il risultato, la singola parata. Io vedo sì la parata, ma insieme a

loro lavoro su tanti fattori, su tanti dettagli e particolari sui quali i ragazzi possono e devono migliorare. In ogni caso la prima riflessione che faccio - conclude Diego - è sempre indirizzata a me stesso, su cosa posso fare per migliorare e crescere insieme a loro perchè i protagonisti sono i ragazzi, e senza di loro noi non potremmo fare quello che facciamo".

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CALCIOC5 CALCIOUDINESE

IN COPPA ITALIA DI SERIE C I MOBILIERI VINCONO SOLO MANZANO E UDINE CITY LA PRIMA IN SERIE B CONTRO ROVERETO PER 6-3 STACCANO IL PASS

FLASH COLPO TORRIANA, PRESO VERZEGNASSI

FUTSAL MERCATO

Perso Braida proprio verso il Palmanova, non si è persa d’animo la squadra isontina che ha trovato nell’esperto Verzegnassi (ex Adriatica) un degno sostituto, è lui a rimandare piĂš volte nella ripresa i tentativi di rimonta del Palmanova con intervento decisivi che lo nominano a miglior in campo della sfida vinta 4-3 all’ultimo secondo.

GRAN BAGARRE NEL GIRONE B

COPPA ITALIA

Girone A: Udine City 9, Futsal Udinese 7 (dr +4), Pordenone 4 (dr 0), Tergesteo (dr -4) e Maniago (dr -6) 1. Prossime gare: TergesteoUdine City, Maniago-Pordenone. Girone B: Manzano 12, Torriana 4, Palmanova 3, Lignano 2, Clark 1. Prossime gare: ClarkTorriana, Palmanova-Lignano.

MACCAN, ESORDIO COL BOTTO!

N

CON QUESTO LAHARNAR SOGNARE Ăˆ LECITO

UDINE CITY

Una tripletta contro il Maniago per confermarsi giocatore di assoluto livello; l’ex giocatore di Bassa Futsal ed Adriatica si conferma di sicuro affidamento, non proprio un pivot offensivo, ma un laterale che potrà sicuramente far male alle squadre avversarie con la sua velocità ed il tiro al fulmicotone.

on poteva essere migliore, lo storico esordio del Maccan Prata in serie B. Il team di Paolo Bovolenta si aggiudica per 6-3 la sfida fra matricole con l’Olympia Rovereto, al termine di un incontro sofferto nella prima frazione, dominato nella ripresa. Dopo un primo tempo in cui i gialloneri hanno giocato piuttosto contratti, quasi sentendo la pressione dell’incontro, nella ripresa i giallo-neri hanno schiacciato nella loro area gli avversari, con il quintetto trentino che ha faticato ad uscire dalla propria metĂ campo. Locali sorpresi in avvio da Calabro, Vulikic e Sansica firmano pari e sorpasso, poi ancora Calabro per un 2-2 che tiene fino al finale di frazione, quando Bottega sigla a fil di sirena il rinnovato vantaggio. Ci vogliono dodici minuti di assedio alla porta di Tita per spaccare la gara, quando Spatafora concretizza un dominio pressochè totale con la rete del +2. Il 4-3 di Zanini è poi solo un incidente di percorso, perchĂŠ ad arrotondare il successo ci pensano nuovamente Spatafora e Ĺ tendler per il 6-3 finale. Sabato prossimo Aziz e soci saranno di nuovo a Mestre: dopo l’1-3 di Coppa Italia, il Maccan cercherĂ il riscatto, per dare ulteriore linfa al positivo avvio di campionato. Proseguono nella serie C regionale le gare di qualificazione nei due gironi Coppa Italia: gare equilibrate, e pronostici incerti con la matematica qualificazione raggiunta solo dalle due battistrada dei gironi, ovvero Udine City e Manzano, con tutte le altre otto formazioni in lizza per il passaggio del

turno. Ma andiamo con ordine: negli anticipi del venerdĂŹ nel girone A, continua la marcia a punteggio pieno dell’Udine City, che grazie alla tripletta dello sloveno Laharnar ottiene la matematica certezza del primo posto con il 3-1 finale su un buon Maniago. Nello stesso girone la Futsal Udinese compie un importante passo verso il secondo posto, battendo sul filo di lana il Tergesteo per 4-3 grazie alla doppiettĂ di Mema ed ai centri di Fallacara e Scuor, vane per i gradesi le marcature di Frausin, Acampora e Di Mercurio. Tutto da decidere nell’ultimo turno, con il Pordenone che va a Maniago, ed il Tergesteo che riceve l’Udine City. Nel girone B conclude con la quarta vittoria in altrettante gare la sua qualificazione il Manzano che seppur senza entusiasmare batte per 5-3 la Clark (doppietta tra i locali di Duricic), la sorpresa arriva da Gradisca d’Isonzo dove gli isontini impongono il secondo stop consecutivo al Palmanova, 4-3 per Sfiligoi e soci al termine di una gara ricca di colpi di scena: dopo l’1-1 di metĂ gara, nella ripresa la Torriana si porta sul 3-1, tra i pali Verzegnassi si supera in diverse occasioni negando la rete a Contin, Berazi e Bosic, ma allo scadere la squadra allenata da Criscuolo trova le forze per ottenere un insperato 3-3 che dura pochissimo, perchè ancora una volta i minuti di recupero diventano fatale per gli amaranto che subiscono la stoccata vincente di Sgura. Con il Manzano giĂ qualificato, si decide tutto nelle due sfide Clark- Torriana e Palmanova-Lignano, con tutte le squadre in lizza per il passaggio del turno.

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MERCATO Sei i nuovo acquisti della società gialloblù, con la riconferma della bomber scozzese Lana Clelland ad aver consolidato il potenziale offensivo della squadra affidata ancora al tecnico cervignanese Amedeo Cassia

SIAMO IN

CRESCITA COSTANTE

Il presidente del Tavagnacco, Roberto Moroso, delinea gli obiettivi di massima del nuovo campionato di serie A, il diciassettesimo, al quale la sua squadra prende parte

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er il diciassettesimo anno consecutivo l’Upc Tavagnacco rappresenterà il Friuli Venezia Giulia nella serie A di calcio femminile. Il presidente Roberto Moroso (nella foto), durante la presentazione della squadra del 22 settembre, ha espresso una forte volontà da parte di tutta la società di ripartire alla grande, significando l’importanza della campagna abbonamenti che testimonia il coinvolgimento da parte

"Obiettivo primario rimane la salvezza in un campionato reso più impegnativo quest'anno dalla presenza di molte squadre affiliate a importanti club maschili. Una volta ottenuta, potremo pensare a toglierci altre soddisfazioni" di tutta la tifoseria alle vicende della squadra nel massimo campionato.. Con un inizio di campionato esaltante (4-0 al Sassuolo) la stagione si preannuncia ricca di emozioni. - Presidente, la stagione 2017/2018, si preannuncia impegnativa, anche considerato l’ingresso nella serie A femminile dei club più importanti d’ Italia: quali sono le armi del Tavagnacco in presenza di queste nuove realtà? – Da 17 anni siamo in serie A e abbiamo

quindi una grandissima esperienza. Sulla carta società come Juventus, Chievo e Fiorentina sono sicuramente molto più organizzate, ma disputeranno la loro prima stagione in serie A.. Il nostro settore giovanile ci permette poi di crescere ogni anno.. Ci siamo mossi bene sul mercato e sono sicuro che ci toglieremo delle soddisfazioni. – Quali sono stati i colpi di mercato? - Innanzitutto il nostro nuovo vice presidente Domenico Bonanni e il nuovo direttore sportivo Vincenzo Zangrando e per quanto riguarda la rosa ci siamo mossi molto bene e abbiamo acquistato sei giocatrici: Kaja Erzen (1994), Sara Mella(1998),Michela Catena (1999), Elisa Polli (2000) e Marta Mascarello (1998). Siamo inoltre molto felici di poter annunciare la riconferma di una motivatissima Lana Clelland, che con 23 reti lo scorso anno si è laureata capocannoniere - Quali gli obiettivi per la prossima stagione? - La salvezza innanzi tutto in un campionato sempre con tante insidie. I grandi club prima citati vorranno sicuramente confermarsi da subito a ottimi livelli. Ottenuta quella, potremmo pensare a far bene durante tutto il campionato per toglierci qualche soddisfazione. – Molte le vostre nazionali, anche questo è motivo d'orgoglio... – Assolutamente, la passione e la determinazione che ci mettono i nostri tecnici ci

Dare a molte nostre ragazze la possibilità di difendere i colori della nazionale è per noi ulteriore motivo d'orgoglio permette di sfornare ogni anno ottimi talenti. Dare poi la possibilità alle nostre atlete di difendere i colori delle loro rispettive nazionali è un motivo d’orgoglio immenso per noi. - Confermato il mister della prima squadra, Amedeo Cassia, il settore giovanile ha subito qualche modifica? - Lo staff tecnico ha subito diversi cambi, in primis Gianni Iacuzzi è stato promosso alla guida della Primavera, Esordienti e Giovanissime saranno allenate rispettivamente da Luca Pividore e Natalino Moretto. - Quanto sarà importante la spinta dei tifosi quest’ anno? - Spero sia una stagione ricca di emozioni, per noi la campagna abbonamenti è importantissima, da quest’anno con la tessera si potrà anche assistere alle partite casalinghe di coppa Italia. Mi aspetto tanti tifosi allo stadio e tanto affetto per questa squadra. Il nostro sogno sarebbe poi poter giocare allo stadio "Friuli", in uno degli impianti più belli d’Italia". Tommaso Cossio

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CALCIOUDINESE L'ANALISI

NON BUTTATE VIA QUEI PALLONI D’ORO Anche nelle partite peggiori l’Udinese ha creato le sue occasioni da rete, bruciate da rifiniture approssimative e scelte sbagliate in superiorità numerica.

M

a allora siete incontentabili! Al tempo: la soddisfazione per il 4-0 rifilato alla Samp è stata enorme, tuttavia se vogliamo guardare tra le pieghe del sonante punteggio ci sono aspetti da chiarire, da approfondire, per evitare di andare incontro a disillusioni prossime venture. Di buono, anzitutto, c’è che il Console di Aquileia, con il quale mi ero schierato senza riserve, è balzato dall’altra parte del burrone che gli si era aperto sotto i piedi. Del Neri l’ha fatto con una coerenza micidiale: senza, cioè, rinunciare alla criticatissima difesa a quattro

responsabilizzato, premessa per formare una vera squadra. Impresa mica da ridere se si considera che la rosa comprende 25 stranieri (oltre l’80% della compagnia)

re Bizzarri (Scuffet può resettarsi con calma, tornerà il suo momento in situazioni meno estreme) che guida alla voce l’improvvisata coppia centrale Angella-Nuytinck; un

Incoraggiante il poker rifilato alla Samp mentre bussano Fiorentina e Juventus. Peccato per l’ennesimo infortunio: Behrami aveva equilibrato la squadra

rica. Tutte abortite per frenesia, per l’incapacità di piazzare l’ultimo passaggio come si deve o di fare il movimento giusto. Non ci accontentiamo di dire che l’importante è crearle, le occasioni. Non basta correre, schizzare in avanti: il lavoro va coronato con la giusta misura nella rifinitura e una conclusione come si deve. Fossimo in Del Neri, una bella raffica di sedute su queste situazioni non le risparmieremmo alla truppa. Rendere prezioso e far tesoro di ogni pallone, senza regalarlo come accade troppo spesso, sarà tanto più necessario nella prossima immi-

provenienti da una quindicina di Paesi diversi, e alcuni di essi sono arrivati addirittura a campionato in corso. E’ una novità anche per Del Neri misurarsi con una realtà di questo tipo da condurre verso un’identità comune, tecnica e di valori morali. Una bella sfida con cui ridare slancio alla carriera. I tre rigori (un paio c’erano sì e no... ), la superiorità numerica per 50 minuti e in generale la presunzione doriana rappresentano i bonus da togliere per valutare obiettivamente quella che è stato salutato come il punto di viraggio della stagione bianconera. Cosa resta, allora? C’è della polpa: evidente il riassetto difensivo favorito dall’esperienza del vecchio portie-

nente fase di campionato che porterà l’Udinese a Firenze domenica all’ora di pranzo e, quindi, domenica 22 a ospitare al Friuli la Juventus. MUSCOLI FRAGILI - Continuità cercasi, di prestazione e di crescita. Senonchè proprio sul più bello, quello del dischiudersi di una squadra affidabile, Del Neri si trova a fare i conti con una ulteriore defezione, quella di Behrami, il quarto nella stagione a incappare in un infortunio muscolare serio, e mentre scriviamo un quinto (Larsen) è sub judice per un malanno analogo. E’ evidente che qualcosa non va nei carichi della preparazione se la società ha avvertito l’esigenza di ricorrere a uno specialista, pescandolo addiritura in Sicilia, per tappare le falle. Behrami,

Foto di Roberto Viotto

di IDO CIBISCHINO

Da sinistra, il terzino danese Larsen e Lasagna lanciato in contropiede.

e al modulo su cui ha puntato fin dall’inizio. Dritto per la sua strada, senza farsi condizionare dal pessimismo dilagante e dai suggerimenti che piovevano da ogni parte. Segno di personalità e di nervi saldi, di convinzioni maturate in un vissuto per nulla ordinario e tutt’ora verde, alla faccia di chi dava Gigi (classe 1950) per superato, se non proprio bollito. IDENTITA’ - Questa saldezza l’hanno percepita prima di tutti i giocatori dell’Udinese, schierandosi con i fatti accanto al loro tecnico. Oltre ogni valutazione tecnica o tattica, è questo l’aspetto che più conta, vuol dire che sta pian piano maturando il progetto di formare un gruppo omogeneo, uno spogliatoio unito e

16 | 12 10 2017 | TremilaSport+

centrocampo che sta trovando i collegamenti e le giuste interazioni di gioco; la certezza di un centravanti come Maxi Lopez che non brilla per dinamismo epperò gioca con intelligenza e proprietà tecnica i palloni che gli vengono recapitati. E sa trovare in area gli spazi minimi per concludere, se la rifinitura è appena decente. RIFINITURE - Eccoci al punto critico, che chiama in causa essenzialmente i centrocampisti. In tutte le partite, anche in quelle perse male, l’Udinese ha sempre creato con i suoi assaltatori (De Paul, Jankto, Fofana, Lasagna... ) le condizioni per segnare, almeno 3-4 occasioni da rete. Clamorose alcune da ripartenza in superiorità nume-


UDINESECALCIO

TANTE ASSENZE, MA A FIRENZE UN’UDINESE RINFRANCATA

OCCHIO A THEREAU, SE SI ACCENDE...

IN FORMA Rodrigo De Paul sarà una chiave importante per scardinare la difesa viola.

che si era espresso positivamente come elemento equilibratore della squadra, ne avrà almeno per un mesetto e Del Neri dovrà barcamenarsi tra Hallfredsson, Fofana e Balic: il primo disciplinato ma macchinoso e privo di inventiva e dei tempi di regia; il secondo, all’opposto, tutto assalto e poca sensibilità tattica; il ragazzo croato ancora troppo ragazzo A meno di non ricorrere all’altro ceco, Barack, attento e giudizioso, tutto sostanza. Se trova l’uomo giusto per tappa-

re il buco, l’Udinese può andare a giocarsela contro un’antagonista di pari livello e pure essa alla ricerca di una dimensione che tarda ad arrivare. A Firenze sono già passate indenni l’Atalanta (1-1) e la Samp (vittoriosa per 1-2); l’unica a capitolare è stato il Bologna (2-1 per i viola). L’uomo che può spostare gli equilibrio, più di Simeone o Babacar, è Chiesa, il miglior banco di prova per saggiare condizione e riflessi del (speriamo) recuperato ai più alti livelli Samir.

Quello un gol te lo fa. Quello è Thereau, che domenica l’Udinese incrocerà in maglia nemica dopo averlo avuto tra le proprie file nelle prime due partite di campionato (perse contro Chievo e Spal) in cui il francese è andato a segno su azione (splendida la volée su servizio di De Paul) e su rigore. Non è bastato perchè Del Neri, stufo delle manie anarchiche di Cirillo che pure era stato uno dei suoi pretoriani nella passata stagione, ha dato l’ok alla cessione, tra la sorpresa e qualche rimostranza della tifoseria, che però alla fine ha capito come non fossero proponibili atteggiamenti alla Di Natale che Thereau pensava di concedersi. Il passato prossimo torna dunque in ballo. Sempre ammesso che Pioli, il quale schiera la sua Fiorentina col 4-2-3-1, decida (la prima scelta sembra Saponara) di impiegare il francese alla sinistra del terzetto di trequartisti che sostiene la punta unica Simeone. Sperava, il tecnico viola, che Thereau potesse fungere da alternativa come attaccante centrale di manovra, ma pure lui - come Del Neri che aveva tentato per primo lo stesso esperimento - si è scontrato con la poca voglia di Cirillo di bazzicare a ridosso dell’area di rigore, privilegiando per contro l’azione periferica o orizzontale ad ampio raggio, spesso controproducente. Ma sa anche accendersi, all’improvviso gli scatta la scintilla del genio e allora lo vedi sbucare all’improvviso per piazzare il colpo vincente, spesso di assoluto pregio. Quelli dell’Udinese lo conoscono bene e vedano di non farsi fregare. Le dritte che Thereau potrà fornire a Pioli, per contro,

sono soltanto parziali perchè l’Udinese, dopo la sua partenza, non è la stessa. A parte la presenza di un centravanti vero come Lopez, capace pure di valorizzare la buona volontà dello scattista Lasagna, è lievitato il rendimento sia di Jankto sia di De Paul, felici di trovare gli spazi di competenza sgombri dalle estemporanee “invasioni” del francese. Proprio dalle corsie laterali dovrebbero arrivare le migliori risorse per colpire la Fiorentina. Basta ripetere il canovaccio del Chievo di Maran, che l’ultima par-

tita l’ha vinta proprio mettendo sotto pressione gli esterni di difesa Biraghi e Gaspar. De Paul è in forma, Lasagna ha intatto il pieno di... ginger. Farebbe molto comodo il colpo grosso, aspettando la Juve. Il sapore della vittoria esterna è così lontano, se n’è perso il gusto. L’ultimo blitz è infatti datato 12 marzo, quando l’Udinese andò a vincere 3-1 sul campo del Pescara di Zeman ultimo in classifica, con reti di Zapata, Jankto (migliore in campo) e Thereau.

di Biancamaria Gonano

ROVEREDO STRAVINCE L’AUC DAY L’Udinese scaccia la crisi battendo duramente la Sampdoria sospinta dal suo pubblico. Grande successo ha avuto infatti l’iniziativa Auc Day che ha portato in curva Sud dello Stadio Friuli ben 2500 persone sabato 30 settembre. Visti i tempi duri per la squadra di Delneri, si è trattato di un risultato oltre ogni più rosea previsione. Sul podio sono saliti i club di Roveredo, Colli Morenici e Amaro, che hanno ricevuto il riconoscimento da parte della società prima della gara contro i blucerchiati. Sempre sugli scudi il club di Roveredo in Piano, abituato a vincere e stravincere con oltre 700 persone portate allo stadio. Ci racconta le sue emozioni il presiden-

te, Rudi Tramontin: “E’ stata una sensazione unica. Sono partito con l’idea di fare un buon lavoro, con lo stimolo di far parte di una nave che stava per affondare e il metterci la faccia, dire alla società che noi ci siamo, sempre, nel

bene e nel male.. Si è trattato di un lavoro di squadra grazie al club di Maniago che ci appoggia sempre nelle trasferte con Gianluca Magro e Davide De Zorzi, grande lavoratore che svolge un super lavoro in sordina. Un grazie ai nostri consiglieri Rita Cadelli, Filippo Priolo e Davide Nosella e molti altri collaboratori esterni come Carlo Bonon, Andrea Franceschi e Dudu Nodale. Lo spirito è quello di avvicinare i bimbi all’ Udinese, far sì che tifino la squadra della nostra Regione”. Il giovane club non ha ancora compiuto dieci anni eppure è sempre stato protagonista della manifestazione,: secondo dietro a san Daniele, poi primo, terzo,

per arrivare allo strabiliante recente successo. Portare allo stadio migliaia di persone significa saper trasmettere passione e coinvolgimento al di là dei risultati dei bianconeri: “Gestendo il bar e conoscendo tanta gente si forma una catena di passaparola, si raccolgono i dati, negli ultimi giorni non si dorme per fare i pacchetti con i capigruppo, poi si smistano i biglietti e la festa può cominciare. Vedere i bambini innamorati dello stadio e la vittoria dell’Udinese hanno ripagato di tutte le fatiche. Mi auguro che il nostro modo di lavorare non sia visto con gelosia ma come un incentivo per propagare la passione per l’Udinese. Solo uniti si vince!”

TremilaSport+ | 12 10 2017 | 17


SIDICEVA... CALCIOUDINESE

si diceva...

IL SOGNO OLIMPICO DI SEMPRE E’ del 1992, in occasione dei Giochi di Barcellona, una serie fascicoli celebrativi pubblicata dal quotidiano Il Gazzettino, con foto e articoli di grande interesse

S

empre meno romantici e sempre più votati al business ma comunque il sogno di tutti gli atleti, i Giochi olimpici, che nel 1992, in occasione della loro edizione di Barcellona vennero ricordati dal quotidiano Il Gazzettino con una serie di fascicoli ricchi di fotografie e testi di grande intere sse. “Olimpiadi, la grande storia”, era il titolo della raccolta, con il racconto iniziale ad andare da Atene a Stoccolma, dal 1896 al 1912, con in prima pagina la mitica foto del 1908 del maratoneta italiano Dorando Pietri, barcollante sul

traguardo di Londra, ad essere sorretto da un megafonista. Una storia che fece il giro del mondo e

contesto storico del tempo. E in quel 1908, ad esempio, morì Edmondo De Amicis, il cui libro Cuore vendette la cifra astronomica, per quei tempi, di 250mila copie. Anno in cui morì anche un altro grande nome della letteratura, Emile Zola, e in cui Messina venne distrutta da un catastrofico terremoto. E a Ivrea nacque il marchio Olivetti, che caratterizzò per decenni la produzione di macchine da scrivere.

L'Olimpiade rimasta nel cuore è quella di Roma 1960, con gli ori di Livio Berruti e Nino Benvenuti

18 | 12 10 2017 | TremilaSport+

che tutti conoscono, quella di un primo posto annullato dalla squalifica ma che fissò comunque in eterno il nome di Pietri nella leggenda olimpica. Non solo di sport si parla però nella pubblicazione, con l’evento olimpico inserito nel

BOOM ITALIANO L’Olimpiade rimasta nel cuore de-

MOMENTI E IMMAGINI Qui sopra, la copertina del primo fascicolo della pubblicazione. In alto, i "fratelloni" Abbagnale con il timoniere Di Capua, indimenticati assi del canottaggio azzurro


SIDICEVA...

Tragica l''Olimpiade di Monaco del 1972, con la strage degli atleti israeliani gli italiani è comunque quella di Roma del 1960, quella dell’oro di Livio Berruti nei 200 piani e di Nino Benvenuti e Cassius Clay nel pugilato, ma anche di Wilma Rudolph, la freccia nera, di Abebe Bikila, il maratoneta scalzo, e di tutti e quattromila atleti, in rappresentanza di 86 nazioni, che invasero allegramente la capitale, rendendo mitica quell’edizione a cinque cerchi. E i primati a cadere in serie, a cominciare da quello di Elliot nei 1500, con il cronometraggio elettrico ad esordire. Nella classifica finale l’Urss, l’allora Unione Sovietica, con 42 medaglie d’oro, altrettante d’argento e 32 di bronzo, prePERSONAGGI In alto, la nazionale di calcio italiana trionfatrice a Berlino nel 1936. Qui sotto, Livio Berruti, oro a Roma nei 200 piani e a destra il maratoneta Gelindo Bordin

cedette gli Stati Uniti, che dal canto loro si accaparrarono 34 ori, 21 argenti e 16 bronzi. L’Italia finì sorprendentemente terza, con 13 medaglie d’oro, 10 d’argento e 13 di bronzo. Un’edizione indimenticabile in un anno in cui 17 stati africani ottennero l’indipendenza, John Kennedy divenne presidente degli Stati Uniti e a Liverpool ebbe inizio l’attività dei Beatles. E in Italia, nel calcio, fu la Juventus di Sivori, Boniperti e Charles a vincere lo scudetto. Tragica l’Olimpiade di Monaco nel 1972, con i terroristi di Settembre nero a fare una strage nella palazzina degli atleti israeliani, e di contestazione nei confronti dell’Urss, rea di aver invaso l’Afghanistan, quella moscovita del 1980, fino appunto a quel 1992 a Barcellona alla quale arriva la pubblicazione del Gazzettino. La prossima a Tokyo, nel 2020, ritornando sul suolo nipponico dopo quella del 1964. E la lotta per esserci è da tempo iniziata. (E.F.) TremilaSport+ | 12 10 2017 | 19


NONSOLOSPORT

CULTURA

Novità su mostre, spettacoli, eventi, personaggi del panorama culturale

MUSICA

PAGINE DI MEMORIA D’AUTORE Al termine di una pausa di riflessione maturata dopo la scomparsa, qualche mese fa, del loro storico chitarrista Danilo Grattoni, i “Memory Page” stanno per ritornare in scena. La band cormonese (ma meglio sarebbe definirla “complesso”, visto il loro repertorio che si rifà agli anni d’oro della canzone italiana, quella degli anni ’60, ’70 e ’80, con concessioni ai periodi successivi) sta infatti preparando l’uscita di un nuovo cd. A rilevare il ruolo di Danilo sarà il figlio Marco, anch’egli chitarrista di vaglia, accanto a Marco Blasig (chitarra e voce), Alessandro Godeas (tastiere e cori), Adriano Medves (basso) e Edi Picech (batteria e cori). Dopo aver fatto musica negli anni giovanili, i Memory Page si ritrovarono nel 2009, dopo quarant’anni, realizzando nel 2011 la loro prima raccolta, “Pagine di memoria”, e bissando nel 2014 con “La seconda”, registrata al Teatro comunale di Cormòns e contenente brani di grande impatto come “Ho in mente te”, “Tutta mia la città”, “Io per lei”, “Una miniera” e altre che riportano alla mente i momenti d’oro dei festini in casa e dei giorni della generazione degli “anta”. Ora, appunto, nuovi brani e nuove emozioni, le stesse degli interpreti, che riportano divertiti le loro prove, la disponibilità del “Coro del Toro” e anche il mitico Flash, pastore tedesco baritono di taglia importante. Canzoni e musica fatte col cuore, in sostanza, e ascoltarle è un sincero piacere. (e.f.)

RANDALL SILVIS

NAOMI ALDERMAN

MONDADORI

NOTTETEMPO

DUE GIORNI ANDATI In una piccola comunità è destabilizzante sapere che l’assassino è uno dei tuoi, un insegnante a cui i genitori avevano affidato l’educazione dei propri ragazzi, quello che si vedeva sempre sorridente in ogni libreria della città, lo scrittore di successo: Thomas Huston. Negli ultimi tempi, lo scrittore stava lavorando al suo nuovo libro e girava per i locali a luci rosse della zona, ossessionato da un personaggio femminile del romanzo. Nei suoi occhi c’è una nudità che mi spoglia. Scriveva il professore, nei suoi appunti. Una nudità innocente, primitiva in un senso che non so dire. Una ragazza che per la polizia potrebbe essere la soluzione del caso, ma che pare irrintracciabile, come se non fosse mai esistita.

20 | 12 10 2017 | TremilaSport+

RAGAZZE ELETTRICHE Naomi Alderman immagina un mondo dominato dalle donne, in cui gli uomini sono ridotti in semi-schiavitù. Quattro personaggi ci guidano tra i diversi scenari sociali, politici, mediatici e confessionali che il rivoluzionario ribaltamento delle gerarchie e dei rapporti di genere ha innescato, raccontandoci come la diffusione della scintilla del potere femminile sia rapidamente degenerata nella depravazione. Le donne ora distruggono, violentano, seviziano e uccidono proprio come prima di loro avevano fatto gli uomini. Questa è l’atroce verità. L’universo distopico di Alderman, infatti, cresce e si sviluppa attorno ad una questione attualissima e disturbante: perché le persone, al di là del sesso e della razza, abusano del potere?

L’ANGOLO DELLA

LETTURA B.A. PARIS

LA MOGLIE IMPERFETTA NORD

Una sera di pioggia, tornando a casa, Cass ha superato un’auto ferma sul ciglio della strada. All’interno c’era una donna, ma lei non si è fermata ad aiutarla. Poi la mattina seguente ha scoperto dai telegiornali che quella donna è stata assassinata. Esattamente dove lei l’aveva incrociata. E, subito, ai sensi di colpa si aggiunge l’angoscia di aver visto qualcosa che non avrebbe dovuto vedere. Come spiegare le telefonate mute che ha cominciato a ricevere proprio da quella mattina, se non come una velata minaccia? E perché quando è in casa ha così spesso la sensazione di essere osservata? L’unico che potrebbe aiutarla è suo marito, Matthew, che però le appare ogni giorno più distante e distaccato. Un pomeriggio, però, nel garage di casa lei fa una scoperta che cambia tutto.

SERGIO ROMANO

TRUMP

LONGANESI Sergio Romano torna con un nuovo saggio su un’altra figura emblematica e controversa dei nostri tempi, Donald Trump, ripercorrendo le dinamiche della sua ascesa al potere e provando a delineare il futuro della politica americana e dell’Occidente. L’uomo che ha vinto le elezioni presidenziali americane dello scorso novembre è più vecchio di tutti i suoi predecessori. Ma è anche un presidente post-moderno, capace di usare con grande destrezza le tecniche di un mondo digitale, le seduzioni della televisione e tutti gli strumenti più raffinati della finanza moderna. Pochi uomini politici sono stati così tanto detestati dall’opinione pubblica liberale e democratica degli Stati Uniti. Ma, del resto, pochi uomini sono stati altrettanto osannati dalle folle deliranti dei sostenitori.

MARTIN HOLMEN

NESSUN FIORE SULLE VOSTRE TOMBE MONDADORI

1932, Harry Kvist, ex pugile e ora picchiatore per denaro, intento a sfangare la solita magra giornata in una Stoccolma gelida. Kvist è sì corteggiato dalle donne, ma talvolta le disdegna per cercare soddisfazione in compagnie maschili, cosa, a quei tempi, pressoché illegale, ma soprattutto da tenere ben nascosta, vista la sua reputazione di duro. Il nuovo contratto di Kvist è un poveraccio, certo Zetterberg, che deve dei soldi a uno che deve dei soldi a un altro che eccetera eccetera, la consueta catena della sopravvivenza. Un lavoretto facile parrebbe, un po’ di botte tanto per ammorbidire il debitore ed è fatta, domani si passerà a riscuotere. Ma se il tizio l’indomani è morto, questo è un problema. E se la polizia cerca chi è stato l’ultimo a vederlo (e a pestarlo) vuol dire che qualcuno lo sta incastrando in un gioco feroce.


le belle di TremilaSport Aurora

Mamma boxeur

TremilaSport+ | 12 10 2017 | 21


le belle di TremilaSport

22 | 12 10 2017 | TremilaSport+


le belle di TremilaSport

TremilaSport+ | 12 10 2017 | 23


le belle di TremilaSport

Aurora Cencig, appesi i guantoni, allena all’Apu e ritorna sul set fotografico

UNA DOLCE MILLION DOLLAR BABY

L

ineamenti delicati, mani piccole e curatissime, linee del corpo di sensuale femminilità: Aurora Cencig ha ben poco della “million dollar baby” che assesta e riceve pugni sul ring. Ma i guantoni li ha indossati fino al 2010, appendendoli al fatidico chiodo dopo l’ultimo, vittorioso incontro da professionista contro un’avversaria slovacca, dedicandosi in seguito al ruolo di allenatrice che svolge tuttora presso l’Apu. “Ho seguito un corso per aspiranti nel 2011 e nel 2013 quello di tecnico – racconta la bruna atleta udinese - . Oggi seguo amatori e principianti, questi ultimi una decina di ragazzi e ragazze, buon numero che testimonia il riavvicinamento dei giovanissimi alla noble art. Due volte la settimana, poi, curo la parte tecnica dell’attività giovanile”. Abbandonare l’atti-

24 | 12 10 2017 | TremilaSport+

vità agonistica, ammette Aurora, è stata inizialmente dura: “Vedendo combattere gli altri e le altre provavo una sorta d’invidia ma a lungo andare mi sono abituata a starmene a bordo ring e comunque il pugilato non l’ho abbandonato, anzi”. Ma un altro impegno riempie da quasi tre anni la vita dell’ex pugile, quello con la figlioletta Mia, nata nel gennaio del 2015: “Giornate piene, le mie – lei sorride - . Un figlio ti riempie la vita, fatta anche, per quanto mi riguarda, della passione per il ring”. E dopo essere stata qualche anno fa una delle protagoniste del calendario di Tremilasport, ecco Aurora di nuovo sul set in tutta la sua femminilità. Perdersi ad ammirarla, dopo averlo fatto quando indossava i guantoni, non è peccato.

FOTO DI SILVANO ZANDONELLA


MEM è un bar/ristorante dove puoi comperare oppure è un negozio dove puoi mangiare; girala o guardala come vuoi la sostanza non cambia! MEM è un locale dove puoi mangiare quattro cose fatte bene, bere una birra o un bicchiere di buon vino ed acquistare quello che ti sta intorno: il tavolo dove stai mangiando, la sedia sulla quale sei seduto, il quadro che vedi appeso alla parete, l’oggettistica esposta, il modernariato che ti circonda, il lampadario che ti illumina... insomma, è in vendita tutto ciò che stai guardando! Fare affari, se ti piacciono le cose originali, stravaganti ed introvabili non sarà difficile!


CALCIOUDINESE BASKET

GORIZIA COME L’ARABA FENICE? E' il 1998 e Gorizia torna in A1

pi, nel desiderio di far rinascere, come un’Araba fenice, Gorizia dalle proprie stesse ceneri. IL PENSIERO DELL’EX Da Milano, dove vive da qualche anno ed è un apprezzato opinionista televisivo, Carlo Fabbricatore, “prodotto” del basket goriziano dei tempi d’oro, esprime una certa soddisfazione nell’apprendere del ritorno della famiglia Terraneo nella pallacanestro cittadina: “Ricordo Lorenzo bambino – considera – ed è bello saperlo coinvolto in una realtà che ha anche bisogno di stimoli per poter ritornare a certi livelli. Il padre Leo negli anni ’90 fece grande Gorizia cestistica con il ritorno

Negli Usa si affidano i giovanissimi alle cure di allenatori esperti

Il ritorno in pista della famiglia Terraneo fa ben sperare nella rinascita del maggior basket isontino dopo anni di dimenticatoio di EDI FABRIS

C’

era una volta la Gorizia cestistica felix, quella della palestra della Ginnastica e poi delle Grappate, dei campetti dove nascevano campioni come Zorzi, Vittori, Vescovo, Brumatti e infiniti altri e degli sponsores che ben volentieri spendevano il proprio nome sulle illustri canotte che portavano in giro per l’Italia il marchio delle loro realtà commerciali. Momenti lontani e mai dimenticati che in un prossimo futuro potrebbero rivedere la luce, perlomeno una luce meno fioca di quella attuale, grazie al ritorno in arena di una famiglia, quella dei Terraneo, rimasta nella storia della palla a spicchi goriziana. Già impegnata da anni con un fine anche sociale nel basket in carrozzina a Gradisca d’Isonzo, ora ha risposto

26 | 12 10 2017 | TremilaSport+

con Lorenzo, figlio dello storico patron Leo e guida dell’azienda familiare, all’invito della Dinamo Gorizia, neopromossa in C Silver e vertice cestistico cittadino, aprendo i cordoni della borsa a favore del club.

I Terraneo si sono avvicinati alla Dinamo Gorizia.

PIEDI A TERRA La dirigenza del club goriziano raccomanda comunque prudenza nel sognare ritorni in grande stile ma gli appassionati locali, da troppo tempo digiuni di basket di un certo livello, ci sperano. Vent’anni esatti sono trascorsi dalla promozione in A1 della Dinamica, con la mente a ritornare ai nomi illustri dell’epoca, da “Nembo Kid” Antonello Riva a Michele Mian da Aquileia. Se Udine e Trieste, con programmazione e investimenti oculati, sono riuscite nell’intento di approdare in A2 perché non do-

vrebbe farcela anche Gorizia? si chiedono gli sportivi. Ma al proposito ritornano alla mente le considerazioni del compianto Pino Brumatti, che a suo tempo impegnato in prima persona nel tentativo di rispolverare nella sua città gli antichi fasti, lamentava il sostanziale disinteresse di istituzioni e potenziali sponsores. Ma il nome dei Terraneo assume un significato particolare, carismatico, nella storia della pallacanestro goriziana e potrebbe fungere ora da stimolo, a prescindere dal mutare dei tem-

in A1 ed ora, in una città senza calcio, sarebbe importante anche socialmente ritornare ad una pallacanestro coinvolgente. Se esiste al proposito un progetto, ben venga”. Meglio vedere i ragazzini in palestra che al bar, aggiunge poi l’ex campione: “Si vedono assegnare milioni ad eventi organizzati solo per fare vetrina, mentre sarebbe molto meglio investirli a favore dei giovani, in ogni sport. E i giovani hanno anche bisogno di punti di riferimento, quelli che i campioni sono in grado di offrire”.


UDINESECALCIO BASKET SERIE A2

FARE MEGLIO? SAREBBE SERIE A!

L’Alma Trieste, giunta da outsider nella scorsa stagione alla finale dei play-off contro la Virtus Bologna dopo un impressionante serie di 22 successi casalinghi consecutivi, sembra aver iniziato con il piede giusto anche la nuova annata, assicurandosi sul parquet di casa la Supercoppa di A2 e vincendo in trasferta la prima di campionato contro la neopromossa Orzinuovi e bissando il successo in casa contro Forlì, riscaldando così l'ambiente triestino. “E’ chiaro che porsi come obiettivo il miglioramento del risultato dell’anno passato vorrebbe dire centrare per forza la promozione in A1 – considera il gm bianocorosso Mario Ghiacci – e con le attuali regole federali significa arrivare primi tra 32 squadre, vincendo dopo una lunga regular season un play off altrettanto massacrante con 4 turni al meglio delle 7 partite. Anche il più esigente dei tifosi sa bene che per raggiungere un obiettivo del genere non bastano le ambizioni e anche la migliore programmazione e una solida campagna acquisti sono solo condizioni necessarie ma non sufficienti". "Le variabili non controllabili - prosegue con lucida visione Ghiacci – come gli infortuni di uomini chiave o i cali di forma o le sviste arbitrali nei momenti topici del play off, giocano un ruolo altrettanto decisivo.” In ogni caso chi vuole raggiungere il paradiso dovrà fare i conti con l'Alma? "Questo certamente. Pur nella consapevolezza della complessità della mission la società non vuole lasciare nulla di intentato per riportare Trieste nel massimo campionato, che per tradizione cestistica e per la partecipata passione sportiva del suo pubblico, è la categoria che si merita. In quest'ottica, credo che con gli innesti fatti durante la campagna acquisti estiva, credo che siamo riusciti a rendere ancora più competitiva e completa in tutti i ruoli la squadra dello scorso anno senza farle perdere la sua caratteristica più felice: la

grande determinazione e la voglia di stupire." AVVERSARIE Dunque con chi dovrete contendervi quel difficile e ambitissimo primo posto? "La lista è lunga e agguerrita, senza contare che ogni anno c'è sempre la sorpresa che può mandare all'aria i piani delle favorite. - giudica Ghiacci - . Sicuramente la Fortitudo, per blasone, roster, guida tecnica e voglia di riscatto è il pericolo pubblico numero uno, assieme a Treviso, Roma, Siena, Reggio Calabria e secondo me, anche se non molto chiacchierata e reclamizzata, Ravenna, che può veramente competere con tutti." E Udine? "Alla piazza udinese, in particolare alla famiglia Snaidero, sono legato da bellissimi ricordi umani e professionali risalenti ai successi dell'era-Pancotto, pur con un po' di amaro in bocca, se penso a come è finita quell'avventura che quasi mi aveva spinto a lasciare il mondo del basket, alla luce delle decisioni federali dell'ultima stagione. Detto questo, non posso che augurare all'attuale proprietà e ai suoi dirigenti di raccogliere le migliori soddisfazioni dal grande lavoro e dagli importanti investimenti economici operati la scorsa estate per cercare di allestire un roster in grado di migliorare il finale di stagione dello scorso anno e di centrare i play-off per poi dare battaglia a tutti.” Trieste favorita per i due derby? "Per entrambe le piazze, come ha ampiamente dimostrato lo scorso campionato, il solo fatto che ci sia il derby è motivo di grande soddisfazione e di spettacolo assicurato, a prescindere. L'anno passato è finita in parità, in questa stagione, visto il ritorno di Udine al Carnera, se entrambe i cassieri rideranno ancora di più, sul campo, ovviamente, vogliamo ridere solo noi con l'auspicio che la rivalità resti dentro i binari del buon gusto e del sano agonismo sportivo come accadde nell’elettrizzante atmosfera di Cividale durante la gara di ritorno". Giuseppe Passoni

CAMPIONATI

SERIE D, PARTENZA A LARGHI PUNTEGGI Ha preso il via anche il campionato di serie D, suddiviso nei due gironi dedicati ai compianti Flebus e Rossetti. Nel primo raggruppamento, udinese e pordenonese con anche Portogruaro, spicca il botto del Cussignacco, che travolge il Rorai per 99-60, con anche Aviano, nelle cui file spicca il nome del talentuoso Federico Di Prampero, a farsi sentire andando a violare il parquet del Basket Time (69-83). Prime battute che comunque fanno già luce sulle forze in campo, con anche il Sistema Pordenone a piazzare un convincente 55-89 ad Azzano Decimo e Sacile ad infliggere a domicilio alla Lemon Fagagna un punteggio dal sapore dopolavoristico (36-72). Nel girone Rossetti, a prevalenza isontina-triestina, risultati invece più equilibrati, con il Basket 4 Trieste a violare il campo del Perteole, l’Alba Cormòns quello gradese e la Pallacanestro Monfalcone ad andare a vincere a Cervignano. In C Silver, giunta alla seconda giornata dopo l’iniziale Basket Day, ribadiscono le loro potenzialità le triestine Bor e Servolana, le udinesi Ubc,

Joel Zacchetti è sulla via di Corno di Rosazzo.

Latisana e San Daniele e la pordenonese Spilimbergo, a punteggio pieno in testa alla classifica. Spicca in negativo il 73-42 buscato dalla Virtus Feletto di Lorenzo Bettarini accanto alla seconda battuta d’arresto della Dinamo Gorizia di Ardessi, un 54-69 che relega la neopromossa isontina a quota zero insieme a Il Michelaccio, Dgm, Collinare Fagagna, Romans e allo stesso Feletto. In C Gold, al di là della vittoria di Codroipo a Mestre, di quella della Falconstar nel derby di Corno e della batosta (71-35) subita dallo Jadran a Riese, spicca la novità-Zacchetti, con il centro di tante battaglie ad accordarsi con Corno, che si avvarrà così sotto canestro della sua presenza atletica in un campionato indubbiamente impegnativo. (e.f.)

TremilaSport+ | 12 10 2017 | 27


PALLAVOLO

HO VOLTATO PAGINA

E’

stata il colpo di mercato estivo della dirigenza dell’Insieme per Pordenone che disputerà il campionato di B2 sulle ali dell’entusiasmo dopo la promozione dello scorso anno. Federica Russo è un innesto di qualità ed esperienza in categoria che conferisce solidità alla squadra nello spot di schiacciatore. In estate il direttore sportivo Federica Babuin l’aveva accolta come “attaccante forte grintoso che andrà sicuramente ad arricchire l’organico della squadra”. Lei, classe 1989, nata a Sorrento ma cresciuta a Udine dove si era trasferita con la famiglia fin da bambina, è molto conosciuta nel mondo pallavolistico regionale per aver giocato ininterrottamente tra B2 e B1 dal 2007 con esperienze a Udine, Gorizia, Talmassons e Martignacco. Per la potente schiacciatrice si tratta di un ritorno nel capoluogo della Destra Tagliamento, che aveva già conosciuto nel 2008 quando aveva calcato il parquet del PalaGallini, e a Pordenone trova il tecnico Mauro Rossato, già avversario all’epoca. SCELTA Alla vigilia della prima di campionato, le chiediamo di spiegarci le ragioni di questa scelta: “Sicuramente mi sono sentita immediatamente in sintonia con la proposta della società che mi è sembrata molto seria - ammette l'atleta - . Sentivo il bisogno di cambiare aria e trovare nuovi stimoli dopo le mie esperienze a Udine e provincia e mi è sembrato l’ambiente giusto per farlo. Ritrovo una città che avevo lasciato da ragazzina e vedremo ora di scrivere

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A ventotto anni, dopo molte esperienze in diverse squadre regionali, Federica Russo si rimette in gioco partendo dalla B2 con la neopromossa Insieme per Pordenone. "Cercavo nuovi stimoli - dice - e li sto trovando in un ambiente adatto per riuscirci"

Saperla impegnata solo nei campionati giovanili senza una prima squadra nelle categorie che contano mi intristisce molto. Non conosco le ragioni di questa decisione, forse sono state dettate dalle difficoltà di far fronte ad impegni economici troppo gravosi”. Federica come molte pallavoliste con una carriera importante, si innamorò della pallavolo da bambina: “I miei genitori praticavano entrambi questo sport in gioventù e a casa mia si è sempre parlato di schiacciate e muri e ho sempre respirato quell’aria. Poi a Udine ho cominciato a giocare a otto anni alla Pav che mi ha vista crescere. Ho disputato lì tutte le giovanili e poi

Quando sono in partita mi concentro con determinazione una nuova pagina del libro. Abbiamo iniziato gli allenamenti a fine agosto concentrandoci prevalentemente sull’aspetto fisico e poi passando alla palla per creare l’idea di squadra. Per ora abbiamo disputato varie amichevoli per consolidare i meccanismi nuovi e cercare di trovare l’amalgama giusto. La società ha confermato lo zoccolo duro della formazione che si era messa in luce nello scorso campionato di Serie C ma, viste le pedine nuove, era necessario un rodaggio. Vedremo a che punto siamo il 16 ottobre alla prima partita in casa". L’atmosfera le piace e a Pordenone si trova bene, Federica: "Il pubblico normalmente si fa trascinare dai risultati e la festa per la promozione è ancora nell’aria. Speriamo che ci segua sempre lungo il cammino, strada facendo. Conoscevo il coach Rossato da avversaria quando allenava il Porcia

ed ero certa che avrei trovato una persona preparata”. Federica arriva a Pordenone dopo una stagione in B1 a Martignacco dove, dopo un inizio travagliato, ha saputo ritagliarsi spazi di gioco importanti che l’hanno portata a disputare da titolare i play off promozione. Un’esperienza che però ha lasciato dell’amaro in bocca all’atleta: “Onestamente non sono rimasta molto contenta:: è stato un anno molto faticoso dal punto di vista dello stress mentale e anche l’infortunio mi ha costretto a saltare molte partite. Non ho un ricordo felice e per questo sentivo il bisogno di girare pagina e cercare nuovi stimoli qui”. E Federica cosa pensa della mancata iscrizione alla B1 della sua ex squadra, la Pav Udine? “Mi dispiace moltissimo perché la mia società di origine ha fatto la storia della pallavolo regionale.

in prima squadra”. DETERMINAZIONE Determinata dentro e fuori dal campo, così si racconta come giovane donna: “Non amo molto parlare di me, quando sono in partita cerco di offrire il meglio e mi concentro sempre con determinazione. Da ragazzina avevo delle insicurezze, ora sono perfezionista e mai contenta anche se, crescendo, ho cercato di migliorarmi e di smussare questo aspetto. Nella vita sono diretta e dico sempre quello che penso. Per il resto faccio una vita normale: dopo il liceo classico, studio ora medicina ma la strada è ancora lunga davanti a me. La mia vita è scandita dalla pallavolo che mi ha sempre inglobata e assorbita quasi totalmente, avendo giocato sempre ad alti livelli. E nei momenti liberi cerco di ritagliarmi degli spazi per la famiglia e gli amici”. Biancamaria Gonano


VARIE LA QUERELLE

TALOTTI, INTERVISTA DA RIVEDERE

USSI

GIORNALISTI OSPITI A BRDO Una delegazione di giornalisti sportivi regionali è stata ospite in Slovenia del Centro federale nei pressi di Lubiana. Una delegazione dell’Ussi (Unione stampa sportiva italiana) del Friuli Venezia Giulia è stata ospite nei giorni scorsi della Federcalcio slovena nel centro di Brdo, nei pressi di Lubiana, dove si trovava in ritiro la nazionale della vicina Repubblica. Dopo la visita alle strutture, il gruppo, composto dal consigliere nazionale Micoli, dal presidente Sarcinelli, dal vicepresidente Fabris, dai consiglieri Zanitti, Grgic e De Marchi e dalla “voce” di TeleCapodistria, Siljan, è stato raggiunto anche dal ct della Slovenia ed ex giocatore della Sampdoria, Srecko Katanec, in un’immagine insieme ai giornalisti regionali. Nelle foto, alcuni momenti dell’incontro.

Riceviamo e pubblichiamo integralmente una richiesta di rettifica pervenutaci da Alessandro Talotti, fiduciario provinciale udinese del Coni, e riferita ad un nostro precedente servizio che lo riguarda e pubblicato sullo scorso numero di TremilaSport. Richiesta di rettifica ai sensi dell’art. 8 Legge 47/1948

Al direttore di Sport Tremila In merito all'articolo pubblicato sul Numero 17/17 del suo giornale in data 27/09/2017 a firma di Edi Fabris dal titolo "L'Alessandro furioso", riportato anche in prima pagina, desidero precisare che i virgolettati a me attribuiti non corrispondono in alcun modo a dichiarazioni da me rilasciate all'autore dell'articolo. I contenuti riportati non sono frutto di un'intervista ma sono la libera ricostruzione del giornalista di un colloquio informale che è stato decontestualizzato. In merito alle frasi a me attribuite desidero precisare che all'interno del Coni ho rapporti ottimi e consolidati da anni sia col presidente e la giunta regionale che col nazionale.

In buona fede abbiamo riportato nell’articolo citato da Talotti e pubblicato nello scorso numero di Tremilasport i contenuti del pour parler informale avuto con l’ex campione, ora fiduciario provinciale udinese del Coni. Se abbiamo frainteso, interpretan-

Nella "stanza dei bottoni" sono stati proprio i vertici Coni a volermi e ho intrapreso questo incarico con responsabilità e riconoscenza. Alla base di questo coinvolgimento c'è un rapporto di reciproco scambio di esperienze: vengo coinvolto nelle dinamiche organizzative e in giunta, dove da parte mia porto le esperienze maturate in una lunga carriera da atleta, in quattro anni alla Federatletica a Roma e nello stretto e buon rapporto con le realtà sportive del mio territorio. Nel difendere sempre le attività dello sport di base della nostra provincia, rischio a volte di venire frainteso, ma ci tengo a sottolineare il profondo rispetto per l'istituzione che rappresento in provincia di Udine, a cui va tutto il mio impegno per contribuire alla valorizzazione delle sue attività. Alessandro Talotti

do in maniera inesatta le parole di Talotti e riportandole in una forma imperfetta, ce ne scusiamo, fornendo all’interlocutore la possibilità di uno spazio per riproporre le sue argomentazioni nei contenuti e nella forma a lui più graditi.

TremilaSport+ | 12 10 2017 | 29


GINNASTICARITMICA

LA STELLA DI DAVID

L’israeliana Linoy Ashram, giovane stella della ginnastica internazionale, gareggerà a Udine con l’Asu nel prossimo campionato di serie A

FOTO DI SILVANO ZANDONELLA

di Edi Fabris

C

onseguita la maturità al Ginnasya sport school, ora l’attendono due anni di servizio militare, anche se con il privilegio di non imbracciare le armi, continuando a svolgere la sua attività di atleta di livello internazionale. Uno step obbligatorio per i giovani israeliani al quale Linoy Ashram, che gareggerà in prestito con l’Asu nel prossimo campionato di serie A, non ha potuto sottrarsi, iniziando da novembre un nuovo capitolo della sua giovane vita dal palmarès già ricco. “Sono arrivata a

Qui ho trovato gente calorosa e accogliente e l'ambiente mi piace molto Udine grazie a Spela Dragas, l’allenatrice dell’Asu che mi ha notata in alcune gare e mi ha proposto di venire in Friuli - riferisce Linoy, diciott’anni compiuti lo scorso maggio - . Una scelta che per vari motivi non mi sono pentita di aver effettuato. In Italia il livello 30 | 12 10 2017 | TremilaSport+

tecnico della ginnastica ritmica è infatti molto elevato e il club udinese è uno dei più blasonati in campo nazionale”. Al Torneo internazionale per club di ginnastica ritmica, disputato a Udine lo scorso fine settimana, ha poi saputo evidenziare appieno, una volta di più, le proprie potenzialità: “Ho partecipato alle gare di clavette e cerchio – sintetizza, supportata da due interpreti – , in una competizione in cui hanno gareggiato altre mie connazionali e molte ginnaste di elevato spessore internazionale”. Linoy, in Israele, vive a Rishon Lezion con la famiglia, padre militare dell’esercito, madre operatrice in un kinder garden, un fratello e una sorella maggiori e una sorellina più piccola. L’Italia, ora, è un po’ la

sua seconda patria e lei ne è felice: “Qui ho trovato subito gente calorosa e accogliente e l’ambiente in generale mi piace molto. Mi troverò sicuramente molto bene anche nel prossimo futuro”. E’ di poche parole, la ragazza, ma per lei parlano comunque i fatti, quelli che prossimamente la vedranno far coppia con un’altra giovane star dell’Asu, ormai affermata anche in campo internazionale, Alexandra Agiurgiuculese. PALMARES Appena diciottenne, appunto, ma con alle spalle numerose affermazioni in un curriculum degno di una veterana, quello di Linoy Ashram. Terza quest’anno ai mondiali di Pesaro e ai World

games di Breslavia, aveva debuttato tra le juniores in campo internazionale nel 2011, piazzandosi quinta alle Olimpiadi giovanili di Nanchino nel 2014. E nel 2015 il debutto tra le senior, con medaglia d’oro nelle clavette al Grand prix di Brno, in Repubblica Ceca, e quattro argenti (all around, cerchio, palla e nastro) nella medesima manifestazione. Lo scorso anno, ai suoi primi Europei, ottava nel concorso individuale e in quelli di Budapest del 2017 si è qualificata in tutte e quattro le finali d’attrezzo, ottenendo due medaglie di bronzo nel cerchio e nelle clavette. Ora a Udine, tra uno squillo di tromba e l’altro, per maturare ulteriormente se stessa e per fare ancora più grande il club che l’ha voluta.


GINNASTICA RITMICA

FOTO SILVANO ZANDONELLA

EMOZIONI A GO-GO NELLE GARE DELLE BIG L’emozione e l’entusiasmo si potevano toccare con mano, all'Asu, in un'occasione che ha costituito una chance unica per le giovani ginnaste provenienti da 15 Paesi e a Udine per la nuova edizione del ‘Torneo internazionale per Clubs di Ginnastica Ritmica’, organizzato dallo storico club cittadino. A gareggiare sono stati infatti i grandi nomi della ginnastica ritmica mondiale. Assieme alla stella bianconera, Alexandra Agiurgiuculese (8^ ai campionati del mondo di Pesaro), hanno evoluito anche l’israeliana Linoy Ashram (nel team di Asu durante in campionato italiano di serie A e terza migliore al mondo) e la russa Aleksandra Soldatova, nel 2017 campionessa d’Europa per team. Le piccole ginnaste sono state attentissime nell’ascoltare i racconti delle loro paladine che, benchè a loro volta molto giovani (la più anziana è la Soldatova che di anni ne ha solo 19, seguita dalla 18enne Ashram, e dalla Agiurgiuculese, che ha 16 anni), hanno dato consigli preziosi. In particolare, dalla più giovane delle tre, Alexandra Agiurgiuculese, da quest’anno senior, è arrivato un suggerimento molto importante per le piccole fan: «Bisogna lavorare bene e soprattutto non mollare mai. Anche se si perde, si tratta solo di una gara. Il percorso invece è lungo e bisogna affrontarlo a testa alta». Tutte hanno un sogno, e lo hanno chiarito anche in quest’occasione: «Arrivare alle Olimpiadi di Tokyo, nel 2020». Certo è che per tagliare un traguardo tanto importante, ce la stanno mettendo tutta, allenandosi 6 giorni su 7, dalle 6 alle 12 ore al giorno, perché determinazione e impegno, sono doti fondamentali. Terminato l’incontro, le atlete sono state letteralmente circondate dalle piccole fan a caccia di selfie e di autografi e a fare il tifo durante le gare, qui immortalate nel nostro servizio. TremilaSport+ | 12 10 2017 | 31


ATLETICA

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AYEKO E WANJOHI TRIONFANO A PORDENONE

tiva Comune di na di Atletica

E

à di Pordenone sulla distanza

presenza delle autorità, tra cui il vice presidente della Regione Sergio Bolzonello, e l’assessore allo Sport del Comune di Pordenone, Walter De Bortoli. Grande soddisfazione per la perfetta riuscita della manifestazione è stata espressa da Luciano Sgrazzutti, presidente dell’associazione sportiva Equipe: “Dopo 12 edizioni la Maratonina è un appuntamento fisso per la città ma anche per molte squadre di atletica. Una gara che ormai ha davvero ampio respiro e il record di quest’anno lo dimostra. È un premio alla precisione dell’organizzazione e alla dedizione dei tanti volontari che rendono tutto questo possibile”. L’edizione numero 12 della Maratonina Internazionale dei Borghi ha anche visto il battesimo del gemellaggio con la Maratona città di Palermo, sancita dalla presenza tra i partecipanti di un gruppo di atleti provenienti dal capoluogo siciliano. Alla “Passeggiata per acque, parchi e musei” hanno invece preso parte oltre 350 iscritti, che si sono

dizione memorabile quella appena messa in bacheca per la “Maratonina internazionale dei Borghi”. La kermesse quest’anno ha ritoccato il record delle presenze, superando le 1100 unità ° Km alle ore complessive assieme alla “Passeggiata per acque, parchi e musei”, di cui ben ordenone” 781 in lizza per la Maratonina. Come da tradizione la manifestazione ha visto gli atleti, partiti da Piazza miati i primi 15 XX settembre, toccare tutti i borghi ranno premiati cittadini, da Torre a Rorai Grande passando per Villanova, e tornando poi al traguardo nuovamente in piazza

600,00 400,00 300,00 200,00 150,00 pos alore di € 100,00 valore di € 50,00 1

pett.

XX settembre. A trionfare è stato l’ugandese dell’Atletica Futura, Anthony Ayeko, che ha staccato il resto del gruppo completando il percorso in 1:05:20. Alle sue spalle si è piazzato il kenyano Maritm Kipkoech, con il tempo di 1:06:43. Terzo posto per l’altro ugandese Simon Rogut, con 1:06:46. In campo femminile doppietta kenyana con il successo di Mary Wanjohi con il tempo di 1:14:14 davanti a Lucy Liavoga, con 1:15:37. Terza piazza per l’ugandese Adha Munguleya. Tra gli atleti provinciali hanno brillato Giuseppe Data Di Stefano e Naima08/10/2017 Masoudi. Le premiazioni si Half sono svolte alla Marathon Gara

I PRIMI 12 MARATONINA atleta INTERNAZIONALE CITTÀ DI PORDENONE AYEKO ANTHONY

2

CLASSIFICA MASCHILE: 1. Ayeko Anthony, 2. Maritm Kipkoech, 3. Kipnegitch Simon Rugut, 4. Nihombere Celestin, 5. Sacchet Lucio, 6. Ronoh Alfred Kimeli, 7. Pradetto Fabrizio, 8. Avon Diego, 9. Di Stefano Giuseppe, 10. Iommi Giovanni, 11. Bibalo Steve, 12. Milani Alessio, 13. Redolfi Matteo, 14. Zennaro Stefano, 15. Masi Lorenzo. CLASSIFICA FEMMINILE. 1. Wangari Mary Wanjohi, 2. Liavoga Lucy, 3. Munguleya Adha, 4. Masoudi Naima, 5. Bernasconi Valentina, 6. Bagatin Erika, 7. Lettig Francesca, 8. D’Andrea Manuela, 9. Paruzzi Gabriella, 10. Minetto Barbara, 11. Moro Piazzon Yvette, 12. Gratton Anna, 13. Cozzi Silvia, 14. Agosto Anna, 15. Martellato Marianna.

12

Maratonina dei Borghi

EDIZIONE

Generale 8 OTTOBRE CLASSIFICATI

2 P ER COR SO CERTIF ICATO F IDAL - IAAF 4 MARITIM KIPKOECH www.maratoninadeiborghi.it 1 KIPNGETICH SIMON RUGUT 3 8 NIHORIMBERE CELESTIN 4 644 SACCHET LUCIO 5 7 RONOH ALFRED KIMELI 6 657 PRADETTO FABRIZIO 7 658 AVON DIEGO 8 A.S.D. MARATONINA PORDENONESE Via Molinari,GIUSEPPE 37, 33170 Pordenone (PN) 281 DI STEFANO 9 E-mail: info@maratoninadeiborghi.it 286 IOMMI GIOVANNI 10 Tel: (+39) 339 7368262 6 WANGARI MARY WANJOHI 11 12 BIBALO STEVE 12 5 | TremilaSport+ LIAVOGA LUCY 32 13 | 12 10 2017 574 MILANI ALESSIO 14 189 REDOLFI MATTEO 15

600,00 400,00 300,00 200,00 150,00 alore di € 100,00

cimentati negli otto chilometri del percorso tra i luoghi di maggior fascino di Pordenone e le gallerie espositive. Qui di seguito l’ordine di arrivo in campo maschile e femminile:

sex

M M M M M M M M M M F M F M M

cat. JM SM SM SM SM35 SM SM35 SM SM40 SM40 SF SM SF SM35 SM

17

PARTENZA ORE 9.30naz ATLETICA FUTURA A.S.D. PIAZZA XX SETTEMBREUGA run2gether KEN

p.cat team

MARATONINA INTERNAZIONALE DEI BORGHI TOSCANA ATLETICA FUTURA ATLETICA MALIGNANI ANA ATL.FELTRE

A.ATL.DOLOMITI BELLUNO GS LA PIAVE 2000

UGA BUR ITA

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CITTÀ DI PORDENONE G. P. LIVENZA SACILE ITA TORNADO

ITA

G. P. LIVENZA SACILE ITA PERCORSO CERTIFICATO FIDAL - IAAF run2gether

SPORTIAMO run2gether FINCANTIERI ATL. ATLETICA AVIANO

KEN ITA KEN ITA ITA

race time

1:05:20 1:06:43 1:06:46 1:07:02 1:09:31 1:09:59 1:10:03 1:12:00 1:12:44 1:13:48 1:14:14 1:15:32 1:15:37 1:15:40 1:16:49

real tim

1:05

1:06

1:06

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1:09

1:09

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1:13

1:14

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1:15

1:15

1:16


JUDO

di alto livello come Enzo De Denaro, con il quale mi sento spesso, mi ha dato un'impronta grazie alla quale ho ottenuto traguardi di grande rilievo. Pertanto problematiche legate a questo riguardo non ne ho mai riscontrate.” - A questo punto il judo non ti dà spazio per quello che magari a Udine poteva considerarsi come un diversivo alla palestra, tra nazionale, allenamenti intensi, gare da preparare. anche oltreoceano, e sopratutto la tua determinazione a raggiungere degli obiettivi di primo piano..” - "E' una scelta che ho fatto e di cui sono consapevole . Il mio fine è

MI ASPETTA IL GRANDE SLAM

M

atteo Medves non è un judoka come altri, la sua capacità di fondere forza e mente sul tatami lo conferma elemento di grande interesse. Ne sono testimoni le eccellenti performance che l'hanno visto dominare negli Assoluti italiani nella categoria dei 66 kg.con il primo posto e all'European Cup di Roma dove ha ceduto in finale al campione del mondo e argento olimpico Ba Ul della Corea del Sud. A Zagabria nel circuito del Grand Prix un ottimo bronzo ha fatto capire che questo è l'anno buono grazie anche ad una condizione prossima all'optimum per il campione friulano di San Giovanni al Natisone. Dopo essere cresciuto e affermato nello Yama Arashi a Udine con il tecnico Enzo De Denaro, l'occasione della sua vita, quella che inseguiva da tempo: l'opportunità di entrare in un gruppo sportivo

Matteo Medves continua nelle Fiamme Oro il percorso iniziato a Udine nello Yama Arashi

militare, le Fiamme Oro (la Polizia di Stato) dove attualmente è in forza. Un percorso che ogni atleta si trova a percorrere se vuole raggiungere determinati traguardi in una nazione come la nostra che penalizza i grandi talenti, non consentendo loro con le forze di un club privato di affrontare da professionista la disciplina sportiva. Il judo è uno di questi sport, dove talento, volontà e determinazione spesso non bastano per mettersi in evidenza a chi ha le carte in regola per emergere. “In questa stagione tutto sta filando per il verso giusto, sto raccogliendo i frutti di un grande lavoro che si traduce in risultati e sopratutto mi sta facendo capire di essere sulla strada giusta”, considera il campione. - Con l'ingresso nelle Fiamme Oro a Roma cosa è cambiato nel tuo Judo e nel modo di affrontare le competizioni di un certo peso? “Posso dire che qui nel centro sportivo della Polizia di Stato gli

atleti con cui mi alleno sono di grande caratura, permettendomi di acquisire sicurezza e sopratutto vivere con la tensione giusta le sedute di allenamento che si alternano nel potenziamento e nel combattimento vero e proprio” - Come hai vissuto l'approccio con il nuovo gruppo sportivo, con i tecnici e con un nuovo ambiente che in parte conoscevi già? “Inizialmente non è stato facile, poi tutto si è stabilizzato anche perché l'ambiente è ottimo, con i compagni di squadra che già conoscevo c'é un grande affiatamento, così come con i due tecnici Luca Poeta e Dario Romano“. - Si dice che con l'ingresso in questi team c'è una sorta di indottrinamento nel modo di vivere questo genere di esperienza sia dal lato umano che quello legato allo sport. “Ho il grande vantaggio di provenire da una palestra dove si faceva sul serio, dove ognuno era portato a dare il massimo e un tecnico

quello di salire sul tatami e vincere. Il resto sono solo chiacchiere e con quelle non si va molto lontano. Quindi allenamenti e confronto sia con i tecnici che mi preparano e sopratutto con me stesso” - Il Giappone, luogo dove ogni judoka una volta nella vita aspira fare visita, pare sia ormai di casa... “Il Giappone è un pianeta a se stante per il judo, dove viene praticato in università da cui escono fior di campioni con i quali mi posso allenare e soprattutto apprendere da atleti sempre disponibili a far conoscere il loro sapere.” - Dopo le soddisfazioni conseguite in Croazia, ti attende per un prestigioso torneo negli emirati arabi ad Abu Dhabi dove la battaglia sarà veramente dura. “Il 26 e 28 ottobre l'Abu Dhabi Grand Slam vedrà la presenza dell'elite del judo mondiale dove come consuetudine darò tutto per salire sul podio. Sono in condizione e molto fiducioso". Gianfranco Borghesu TremilaSport+ | 12 10 2017 | 33


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VELA

BIS DEI FRATELLI BENUSSI! CON SPIRIT OF PORTOPICCOLO VINCONO LA BARCOLANA 49

S

pirit of Portopiccolo, con Furio (timoniere) e Gabriele (tattico) Benussi conquista la Barcolana 49 riuscendo nell’impresa di difendere il Trofeo conquistato dodici mesi fa. “L’anno scorso l’abbiamo vinta da challenger, quest’anno da defender e ciò ha un sapore diverso e particolare”, ha dichiarato commosso Furio Benussi subito dopo avere tagliato la linea del traguardo, rivelando in questo modo quanto sia stata grande la pressione che il suo equipaggio ha sopportato nei giorni precedenti la Barcolana con in testa l’unico obiettivo di ripetere il successo ottenuto nell’edizione precedente. “Lavoro per realizzare questa impresa da un anno, sfilare ora davanti a tutto il fantastico pubblico di Trieste è una gioia immensa, è come aver segnato il gol decisivo in una finale di Champions League. Mio fratello Gabriele ha fatto un lavoro eccezionale e l’equipaggio oggi in regata non ha sbagliato niente. Ringrazio tutti quelli che hanno reso possibile questa splendida vittoria”. Spirit of Portopiccolo ha vinto la Barcolana 49 completando il percorso in 1 ora, 12 minuti e 17 secondi, precedendo di 10 minuti e 54 secondi sulla linea del traguardo Maxi Jena Powered Tempus Fugit di Mitja Kosmina, secondo classificato. La barca del Fast and Furio Sailing Team è scattata in testa sin dalla partenza e ha poi girato al comando tutte le boe del percorso incrementando il proprio vantaggio di lato in lato. Nell’ultimo

scorso è qualcosa che ti fa sentire ancora di più la vittoria. Oggi festeggiamo e da domani saremo già al lavoro sia per la prossima Barcolana, quella del cinquantesimo, sia per preparare la stagione 2018 che ci vedrà impegnati anche in altre regate in Adriatico e Mediterraneo con una barca che è strepitosa”. lato, dalla boa di Miramare al traguardo, Spirit of Portopiccolo ha marcato a distanza l’avversario sovrapponendosi costantemente tra questo e la linea di arrivo tagliata a braccia alzate e con qualche lacrima sul volto per più di un uomo dell’equipaggio, per gran parte composto da triestini. Gabriele Benussi: “Questa è la seconda volta consecutiva che vinco la Barcolana, la terza per Furio. Farlo sulla sua barca e non con uno scafo charterizzato come l’anno

Spirit of Portopiccolo alla Barcolana 49: Furio Benussi (timoniere), Gabriele Benussi (tattico), Mauro Bailo (navigatore), Nevio Sabadin (randa), Daniele Augusti (carrello randa), Andrea Bussani (tailer), Pancho Gonzales (tailer), Guido Miani (tailer), Gianluca Salateo (drizze), Diego Pappalardo (drizze), Matteo Stroppolo (drizze), Pierpaolo Franchini (runner), Iztok Knafelc (grinder), Nicolas Brezzi (grinder), Massimo Signorelli (grinder), Alberto Rossi (grinder), Fabio Scoccimarro (grinder), Marco Franchini (aiuto prodiere), Stefano Sferza (aiuto prodiere), Ettore Mazza (prodiere), Corrado Rossignoli (prodiere), Sergio Blosi (prodiere).

TremilaSport+ | 12 10 2017 | 35


Corrado Barazzutti

TENNIS

ALLA RICERCA DI ASSI

Le imprese di Djokovic, Federer e Nadal attirano l'interesse degli appassionati e anche in Italia è necessario trovare gli eredi dei grandi campioni del passato

36 | 12 10 2017 | TremilaSport+

Adriano Panatta

L’

evoluzione del tennis avvenuta negli ultimi anni somiglia molto a quanto accadde a cavallo della fine degli anni 70 e primi anni 80, quando il tennis divenne un vero fenomeno planetario. Lo sport è fatto innanzitutto dai campioni. Sono loro che con le loro gesta sono in grado di esaltare e attirare gli appassionati sportivi a praticare una disciplina. In quegli anni l’avvento di molti assi tutti della stessa generazione fece esplodere una vera e propria tendenza in molti ambiti, dalle nuove tecnologie, alla moda, all’innovazione delle attrezzature. Lo stesso sta avvenendo dopo molti anni in questa era tennistica grazie a campioni che sono già vere leggende, e ancora in attività, idoli di tutti gli appassionati nel mondo. IMPRESE Ancora oggi dopo un decennio di dominio incontrastato, fatta eccezione per il periodo dal 2011 al 2014, quando anche Djokovic ha dato dimostrazione di imprese leggendarie, Federer e Nadal sono tornati in vetta alle classifiche mondiali, e nel 2017 hanno fatto incetta di Grandi Slam, vincendone ben due ciascuno. Le loro imprese sono le più grandi di tutti i tempi della storia del tennis. Per certi versi è una vera e propria fortuna piovuta dal cielo, c’è molta positività da far fruttare e non possiamo permetterci di sprecare questa ghiotta occasione. Se la Federazione italiana tennis in questi anni è seconda solo al calcio in termini complessivi di praticanti tesserati e indotto economico, essa

Dopo Panatta e Barazzutti non c'è stato più un italiano alle finali Master

può trovare il modo e le strategie giuste per capitalizzare nel migliore dei modi questo eccezionale momento storico, anche conquistato con proprie abilità di ideazione, come ad esempio il rilancio degli internazionali d’Italia, avvenuto nel 2010 , scelta della FIT senza dubbio tempestiva ed azzeccata. CHANCE Come capitalizzare allora questa positività? Molto semplice la risposta: l’Italia deve trovare al più presto gli eredi di Adriano Panatta

e Corrado Barazzutti perchè attendiamo un campione da Top Ten in classifica ormai da troppi anni. Se il tennis in rosa è riuscito e merita senz’altro una citazione, in ambito maschile, dopo l’era di Panatta e Barazzutti, non abbiamo più avuto un italiano protagonista alle finali Master di fine anno. Ora che le possibilità ci sono tutte, si dovranno ricercare nei prossimi anni le strategie corrette per promuovere il tennis, riuscendo davvero a farlo praticare di più, con minori vincoli e maggiori possibilità per tutti, con meno presunzione e più innovazione, con minore protezionismo federale e maggior apertura alle idee vincenti, cosi come avviene in altri settori come ad esempio la moda o l’ industriale, dove fortunatamente l’Italia ottiene molti successi. Se la risposta al quesito di come capitalizzare il momento positivo è semplice, più complesso invece può essere il tema del come raggiungere l’obiettivo. Per ora ci fermiamo qui, vale a dire nel fare il punto della situazione e nel proporre riflessioni. Non credo spetti a noi proporre le soluzioni, anche se di idee da condividere ne avremo molte in futuro e lo faremo. Trovare la soluzione giustamente deve spettare ai dirigenti e tecnici federali, con i quali andremo a confrontarci, magari intervistandoli in futuro e toccando con mano il loro lavoro, perchè la speranza che possa nascere un campione italiano come Federer o Nadal italiano è più che concreta, e crediamo debba tramutarsi in realtà molto presto. Michele Battezzati


AUTOMOBILISMO

NON È STATO FACILE, MA HO BATTUTO LA JELLA Al driver Claudio Gotti fu diagnosticato il diabete da adolescente ma lui non ascoltò chi gli consigliava di lasciar perdere, diventando un asso

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i solito un pilota di automobilismo sale alla ribalta, o meglio alla cronaca, per i suoi risultati sportivi. L'’eccezione che conferma la regola è rappresentata da Claudio Gotti, “driver” in forza alla scuderia Red White di Cividale del Friuli. Claudio infatti è affetto dal diabete di tipo 1, diagnosticato quando ancora era adolescente. Il ragazzo udinese non si è perso d’animo e a chi gli diceva che con quella subdola malattia non avrebbe potuto praticare sport agonistici, faceva spallucce. E aveva ragione lui, in quanto ai pessimisti potrebbe rispondere elencando le numerose vittorie, conseguite all’inizio con il Kart e poi nei campionati rallies. “Avevo quasi 7 anni quando mi fu dia-

Il mio sogno? Partecipare al rally Intercontinental, nel deserto

gnosticato il diabete - dice Claudioe accettarlo è stato difficile, ma non mi sono arreso e la mia passione per il mondo dei motori ha fatto scattare una molla che mi ha portato sulle piste con il Karting agonistico, salendo sul gradino più alto del podio in due campionati regionali del Fvg. E’ chiaro che i risultati sono stati

ottenuti anche grazie alle innovazioni in campo medico, che hanno consentito un perfezionamento rilevante della terapia insulinica e quindi della gestione appropriata della malattia.” .Il ragazzo, lascia il Kart e approda nel mondo dei rallies e delle corse di velocità in salita, ottenendo pregevoli risultati al Campionato triveneto del 2009, alla Cividale-Castelmonte e arrivando al podio nel "Rally Italia Talent” nel 2015. Per due anni ha poi staccato la spina, per riprendere alla grande al rally del Friuli Venezia Giulia di quest’anno dove ha conquistato il primo posto di classe con la Peugeot 106 gr.A/6 con a fianco nel ruolo di navigatrice Debora Goi. “Il microinfusore di insulina permette la modulazione delle dosi e quindi mi è possibile, con questo nuovo metodo, di sfruttare al massimo le mie potenzialità e di conseguenza non dovermi eccessivamente preoccupare - considera Gotti - Insomma innovazione e tecnologia nel mio caso vanno proprio a braccetto.” Poi conclude: “Sono carico per la prossima sfida e mi piacerebbe da matti partecipare ad un rally nel deserto, come il Rally Intercontinental, una competizione off-road che attraversa Spagna,Marocco,Mauritania e Senegal Un sogno? Forse, ma il mio l’ho già realizzato, smentendo quelli che agli inizi mi dicevano: “Lascia perdere”. Roberto Cainero

TremilaSport+ | 12 10 2017 | 37


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ARGENTO MONDIALE PER FABIANA FUSILLO Grande risultato colto dall’atleta del Judo Kuroki Tarcento alla rassegna iridata andata in scena a Olbia. Il sodalizio tarcentino è inoltre ad una passo dalla qualificazione ai play-off all’Alpen Adria Liga

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■ E’ d’argento la medaglia di Fabiana Fusillo che arriva da Olbia nel Campionato del Mondo Master 2017. La portacolori del Judo Kuroki Tarcento, già Campionessa d’Europa a Zagabria a giugno, è salita sul secondo gradino del podio in una gara tutta brasiliana. Le medaglie se le sono giocate in tre: la Fusillo ha sconfitto nettamente la brasiliana Rogeria Aguiar, ma poi ha ceduto nella finale con l’altra brasiliana Carla Prado. Comunque un risultano di altissimo livello e un argento che di certo non accontenta la Fusillo, già proiettata verso le gare del 2018. La Fusillo ha combattuto neri Kg. 78 degli F4. Fuori al primo turno ma con grande combattività e coraggio gli altri tre portacolori del Judo Kuroki in gara: Alessio Marini, Alberto Bertossi ,Davide Mauri: Per tutti e tre un 13° posto da migliorare nel futuro. Il Judo Kuroki era presente a Olbia nel Mondiale Veterani anche con l’arbitro Gianluigi Pugnetti.

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era cominciata male a San Lorenzo di Sebato in luglio con due nette sconfitte. Regolando con un netto 8 a 2 l’Ost Tirol, sfruttando il passo falso del Jigoro Kano Vicenza e accumulando il massimo dei punti per il forfait del WSG Swarowski Wattens il Judo Kuroki Tarcento si è portato al terzo posto (dietro a JZ Innsbruck e Team Südtirol ed è

quasi sicuro di entrare nei play off della competizione italoaustriaca che si svolgeranno insieme all’ultimo incontro del girone il 18 novembre a Matrei in Austria. In gara per i tarcentini Gino Gianmarco Stefanel, Gianluca Tieppo, Alessandro Cracina, Ivan Shaurli, Alex Londero, Francesco Trevisiol e Johnny Volpe.

RISULTATO STRAORDINARIO. SCONFITTA SOLO IN FINALE DALLA BRASILIANA PRADO Con una prestazione veramente convincente il Judo Kuroki Tarcento ha sfruttato il fattore casa e riaperto l’Alpen Adria Liga, che

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BEDEL NELLE SCUOLE CON AUTOGRAFI ■ Oltre 200 ragazzi dell’Istituto Comprensivo Pordenone Sud hanno salutato il vicecampione europeo Kenny Bedel, in forza alla Polisportiva Villanova Libertas, al ritorno dalla sua avventura ai Mondiali di Santiago del Cile. La mattina è stato lo stesso Kenny, insieme al suo maestro Catalin Guica e al suo mentore Edoardo Muzzin, a recarsi presso la scuola secondaria di 1° grado Terzo Drusin, dove i ragazzi hanno seguito una lezione di judo. Il pomeriggio invece i ragazzi della

scuola primaria Rosmini dalle 14.00 alle 16.00 sono stati al Palazen. Prima si sono divertiti sui tatami

insieme al campione, poi lo hanno tempestato di domande ed infine hanno fatto la fila per chiedergli un autografo. Interessantissime le domande rivolte alla punta di diamante della polisportiva da parte anche dei più piccoli, che hanno spaziato dalla tipologia degli allenamenti alle emozioni provate, dalla dieta seguita ai paesi visitati, dimostrando maturità, curiosità e stupore: qualità che fanno onore alla nuova generazione.

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TRE FRECCE AZZURRE ALLE FINALISSIME La decima e ultima tappa del Grand Prix Giovani (GPG) si è conclusa a Bagnoli (PD) con molte soddisfazioni per il Pattinaggio Corsa Libertas Porcia, che è riuscito a mettere a segno la bellissima medaglia di bronzo di Matteo Diana ■ Ottima gara per il giovane Matteo Diana (Giovanissimi 1) che nell’ultima tappa del Grand Prix Giovani, nella 800m in linea del 27° Trofeo Comune di Bagnoli, taglia il traguardo al terzo posto, superato solo dai due rappresentanti delle maggiori scuole venete, Scaltenigo e Spinea. Il risultato permette a Matteo Diana di mantenere saldamente il proprio secondo posto nella classifica finale del GPG, garantendogli la convocazione per la finalissima dei circuiti del 14 e 15 ottobre a Teramo. Arriva invece 17a Sara Diana (Ragazzi), dopo aver combattuto fino alla fine alla 2.000m a punti contro atlete con molti anni di esperienza sulle spalle. Accolto da un doppio arcobaleno, Claudio Bonetto (Giovanissimi 2) ottiene il 13° posto nella 1.000, in linea, sua terza gara in assoluto. Non ha potuto terminare la gara Aurora Sisani (Esordienti 2), che dopo aver vinto la semifinale nei 1.500m in linea, vede la propria finale cancellata per la pioggia. In questa tappa dunque la gio-

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del GPG a Teramo. Ha guadagnato infine la convocazione alla finalissima dei circuiti Alexia Sisani, al quarto posto pur non avendo partecipato alla gara di Bagnoli poiché in trasferta a Senigallia con la rappresentativa regionale al Trofeo Coni. Il Trofeo

La Rappresentativa regionale a Senigallia Alexia Sisani

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A SENIGALLIA LA RAPPRESENTATIVA REGIONALE DI PATTINAGGIO CHIUDE AL SESTO POSTO vane purliliese non ha potuto recuperare la caduta della scorsa volta. Perde quindi per un soffio il primato mantenuto per tutte le tappe, ma il secondo posto le assicura la presenza nella squadra

JUDO

e prove di abilità, e la seconda una staffetta a squadre. Buona la performance della giovane Freccia Azzurra nella gara singola, dove si è piazzata seconda della sua batteria e 7a fra le donne nella classifica finale. Nella staffetta, i quattro alfieri friulgiuliani Giulio Gaspardo, Alexia Sisani, Vanessa Fasan e Gianluca Turchet, si fanno onore riuscendo ad arrivare in finale per guadagnare infine il 6° posto. Nel complesso la squadra regionale si è attestata a metà classifica, un 9° posto che non ha portato medaglie, ma di certo un’enorme bagaglio di esperienza.

Claudio Bonetto prevedeva un regolamento e gare completamente differenti rispetto a quelle per cui i giovani atleti si allenano durante tutto l’anno. La prima era individuale, con 2+2 giri

ASSOCIAZIONE GHIACCIO PORDENONE

PERISSINOTTO SETTIMO AI MONDIALI

RIPARTONO I CORSI A CLAUT

■ Grande prodezza di Stefano Perissinotto, responsabile tecnici del Judo Club San Vito Libertas, al Campionato Mondiale di Judo Master 2017, tenutosi a Olbia. Nell’affollatissima categoria 81kg, il tecnico-atleta sanvitese si fa largo nella fase eliminatoria battendo il georgiano Merabi Kvariani e il compagno di squadra Andrea Dimattia. Arresta la sua corsa contro il francese Eric Giroud-Garapon, ma vince nuovamente contro l’ungherese Lajos Barabas entrando quindi in premiazione con il settimo posto.

■ Dopo lunghi mesi di attesa, riparte la stagione anche per l’Associazione Ghiaccio Pordenone Libertas che ha iniziato i corsi di pattinaggio artistico avanzato, intermedio e base/baby presso il palaghiaccio di Claut. Ma la novità di quest’anno è la rinnovata squadra di hockey sul ghiaccio, formata da atleti italiani e americani.

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Per loro gli allenamenti saranno sempre a Claut, ma il lunedì sera. La formazione si prepara ad affrontare la fase eliminatoria del campionato riservato alle società del nord est. I vincitori andranno poi a disputare la finale presso la Lega Cisalpina Hockey, insieme alle squadre storiche del panorama hockeistico nazionale.

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MEETING ATLETICA INSIEME ALPE ADRIA Con oltre 450 atleti in gara la ventunesima edizione della kermesse, favorita dal clima mite e assolato, ha sancito anche quest’anno un nuovo successo per gli organizzatori ■ È andato in scena il 21° Meeting Atletica Insieme Alpe Adria, ultimo appuntamento del circuito regionale di Atletica Giovani 2017, che ha sancito anche quest’anno un nuovo successo per l’organizzazione a quattro mani della Libertas Porcia e della Libertas Casarsa. Se da un lato alcuni problemi hanno fatto portare una ventina di minuti di ritardo sulla tabella di marcia, l’istituzione dei pass per entrare nel campo di gara ha offerto agli atleti di Veneto e FVG le migliori condizioni per accrescere le proprie prestazioni nell’ultimo appuntamento outdoor su pista della stagione. PERSONAL BEST - È stato il caso di Michael Baita (Atletica Leone San Marco) che ha guadagnato una doppia medaglia d’oro nella categoria Ragazzi nelle specialità del salto in lungo e del salto in alto, dove ha ottenuto rispettivamente 5,05m e 1,60m. I record precedenti erano di 4,86m e di 1,56m. Bis di vittorie e personal best anche per Alice Della Bianca (Unione Sportiva Lavarianese). 4,89m per lei nel salto in lungo Cadette e 11,07s negli 80m piani. Doppio oro anche per l’Esor-

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EZIO ROVER: “IL PROSSIMO ANNO RIPORTEREMO IL MEETING AL MARIO AGOSTI”

diente Cristina Colussi (Libertas Casarsa), cui bastano 8,78s per i 50m ad ostacoli, mentre registra il proprio personal best di 2’07” nei 600m. La sua coetanea Camilla Pizzutto (Runners Club Avvenire di Venezia) arriva terza nei 50 ad ostacoli con 9,59s, ma migliora di 1 centimetro il proprio

salto in alto. Con 1,21m conquista infatti il primo gradino del podio. Marco Vallar (Leone San Marco) si impone sia sui 600m (1’55”), sia nel lancio del vortex (42,78m), mantenendo praticamente invariati i propri miglior risultati. Nei 50m ad ostacoli per gli

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FIDAL provinciale Ezio Rover – Il nuovo campo d’atletica è comunque in dirittura d’arrivo e l’anno prossimo certamente questa manifestazione tornerà a “casa”». «Siamo soddisfatti della numerosa partecipazione e siamo grati all’ospitalità che ormai da tre anni ci offre la Libertas Casarsa e l’amministrazione comunale – fa presente Mara Introvigne, presidente della Libertas Porcia – Speriamo finalmente l’anno prossimo di poter “levare il disturbo”». Arriva pronta la risposta del presidente della Libertas Casarsa Adolfo Molinari: «Al di là degli scherzi, si tratta di

un’amicizia che dura da oltre 30 anni e siamo felici di essere d’aiuto e di mettere a disposizione la nostra struttura, anche ad esempio per il progetto con le scuole insieme alla FIDAL provinciale, ma non solo. Diamo spazio agli allenamenti dell’esercito e come agli amatori». «L’amministrazione comunale è sempre vicina allo sport in tutte le sue manifestazioni. – aggiunge il sindaco di Casarsa Lavinia Clarotto – Abbiamo la fortuna di avere un bell’impianto e le associazioni che vogliano usufruirne, a maggior ragione per eventi di questa portata, sono le benvenute».

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Esordienti maschili vince Mattia Panzarin (Libertas Sanvitese), in personal best con 9,25s, come pure nei 600m, dove però i 2’10” gli valgono l’ottavo posto. Migliora anche Veronica Pagnucco (Libertas Casarsa), titolare dell’oro nel mezzofondo Ragazze chiuso a 1’49”. Con 10,69s offre la migliore prestazione pure nei 60m ad ostacoli (6° posto), conquistati da Rachele Mezzavilla (Libertas Sanvitese), in personal best con 10,13s. Incredibile balzo in avanti per Tommaso Bruscia (Sanvitese) nei 600m Ragazzi, dove riesce a migliorare di quasi 5 secondi e conquista la medaglia d’oro con 1’41”. 10,63m è la sua miglior prestazione nel lancio del peso, dove però ottiene il 6° posto. Il suo coetaneo e com-

pagno di squadra Francesco Ingegnoli supera sé stesso nei 60m ad ostacoli. Domina quin-

LIBERTAS CASARSA E LIBERTAS PORCIA UNITE PER LA PERFETTA RIUSCITA DALLE MANIFESTAZIONE di il podio con 9,46s. Migliore prestazione e vittoria nei 600m Cadetti per Davide De Faveri (Atletica 2000 UD) con 1’32”. I COMMENTI - «L’unica cosa che dispiace è non aver potuto svolgere la gara nella sua sede legittima, nel campo Mario Agosti di Pordenone – ha commentato il presidente della

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ARTI MARZIALI

CENTO FRIULANI ALLA CONQUISTA DELLA LIGURIA ■ Partirà alla conquista della Liguria la carica dei 100 judoka friulgiuliani che parteciperanno al Campionato Nazionale di Judo Libertas, in programma a Celle Ligure sabato 14 e domenica 15 ottobre. Sono infatti già pronti due pullman e due furgoni pieni di atleti delle maggiori società di tutto il FVG. La Polisportiva Villanova Libertas, il Judo Libertas Porcia, il Judo Club Tolmezzo, lo Sport Team Udine e qualche rappresentanza dello Skorpion Club

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Libertas Pordenone invaderanno quindi la Liguria per due giorni, con lo scopo di portare a casa qualche buona medaglia. Il livello agonistico sarà di altissimo livello. Ha infatti confermato la sua presenza anche la vicecampionessa europea individuale e campionessa europea a squadre in carica Aida Guemati (Tenri Judo Club Conegliano), titolare di 8 titoli europei, 4 mondiali e fresca di medaglia d’oro al Ne-waza Cup di Villanova.

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