n° 19 TremilaSport 25-10-2017

Page 1

TUTTO

LO

SPORT

DEL

FRIULI

VENEZIA

GIULIA

A

360

magazine

GRADI

19|17

25|10|2017

w w w. t re m i l a s p o r t . c o m

PORDENONE

NARDIN, SALVEZZA CON OTTIMISMO

RALLY

DE CECCO 87 VOLTE

pag 7

pag 38

CALCIO 1ª CATEGORIA

BARBANA E UNA RISANESE RIVELAZIONE pag 10

LA LUCE

DELL'EST IVANA BLAŽEVIĆ, FORWARD CROATA GIUNTA DA PALERMO, È LA NUOVA STRANIERA DELLA DELSER BASKET SCHOOL GUIDATA IN A2 DA MALI' POMILIO

PAG 30


VANTAGGI e servizi

Qualunque sia il tuo obiettivo Libertas è al tuo fianco UN MONDO DI SERVIZI E VANTAGGI PENSATI PER TE e per la tua società

TANTI BUONI MOTIVI PER AFFILIARSI!

Scopri tutti i vantaggi di far parte del mondo Libertas FVG

FORMAZIONE

LIBERTAS SERVIZI

Un importante servizio di didattica e formazione per gli operatori delle società sportive, per essere sempre aggiornati sulle tematiche inerenti lo sport.

COPERTURA ASSICURATIVA La sicurezza prima di tutto! Con le migliori garanzie assicurative offerte ai nostri soci sarete ben coperti in ogni evenienza.

Sconti del 10-15% nei negozi del Gruppo Bardelli presso il Centro Commerciale “Citta Fiera”, Mega Inter Sport ecc;

Convenzione con sconti presso il negozio Area Sport di Tavagnacco

Assistenza fiscale e legale, consulenze su sicurezza e psicologia, supporto al direttivo... Per vivere lo sport in autonomia ma con serenità!

Novità • Sport e Turismo: vantaggi per trasferte sportive e non

• Pulmino super 9 posti a disposizione

VANTAGGI Tante opportunità e servizi esclusivi gratuiti: sconti e convenzioni dedicati, addetto stampa e gestione sito web, programma informatico gestionale, ecc...

Per maggiori informazioni: Bernardino Ceccarelli Cell. 348 851 24 02 email: info@libertasfvg.it www.libertasfvg.it

(consulenze gratuite)

DAL 1945 SERIETÀ, PROFESSIONALITÀ E TANTA STORIA oppure ai Presidenti dei 4 Centri Provinciali:

GORIZIA: Maurizio Degano email: info@kyushoitalia.it

TRIESTE: Livio Lupetin Email: l.lupetin@hotmail.com

PORDENONE: Ivo Neri email: ivoneri@hotmail.com

UDINE: Venanzio Ortis Email: libertas.udine@gmail.com


30

SOMMARIO

19|17

25|10|2017

7

20-21 UDINESE 6 FOCUS: ECCELLENZA, LE COSTANTI CHE NON CAMBIANO

CALCIO

7 AI RAGGI X: PROMOZIONE, NARDIN: "SALVEZZA CON OTTIMISMO"

25

LE BELLE DI TREMILASPORT Alessia Mian pratica molto sport, ama i climi caldi e sogna un prossimo futuro a Tenerife.

10 FATTI E MISFATTI: PRIMA CATEGORIA: BARBANA E UNA RISANESE RIVELAZIONE 14 ALTRO CALCIO: FARI PUNTATI SUL RIGOLATO

36

ATLETICA LEGGERA Micaela Bonessi, lasciata l'attività agonistica, insegna ora la corsa agli amatori.

15 GIOVANILI: IL FONTANAFREDDA ENTRA NELL’ORBITA MILAN 18 CALCIO A 5 19 CALCIO FEMMINILE 30-31 BASKET 32-35 VOLLEY 36-38 SPORT VARI

RUBRICHE 22-23 SI DICEVA... 25-28 LE BELLE DI TREMILASPORT 24 VIAGGI 33 CULTURA 39-41 MOTORI 42-45 MONDO LIBERTAS TremilaSport+ | 25 10 2017 | 03


vuole diventare il TUO MEDIA PARTNER SITO WEB MAGAZINE DIGITALE SOCIAL SITO WEB NETWORK

MAGAZINE DIGITALE SOCIAL NETWORK

MOLTIPLICA LA VISIBIL MOLTIPLICA LA VISIBILITÀ del tuo evento sportiv

del tuo evento sportivo TREMILASPORT vuole contribuire al successo del tuo progetto e mette a

i propri spazi percontribuire evidenziarlo al meglio. sitoaweb, pagina Facebook e TREMILASPORT vuole al successo del tuo Attraverso progetto e mette tua disposizione aiuterà a raccontare il tuo evento o manifestazione la pubblicazione i propri spazitiper evidenziarlo al meglio. Attraverso sito web, pagina Facebook econ Tremila Sport Magazine di re ti aiuterà a raccontare il tuo evento ogarantendoti manifestazione la conmassima la pubblicazione di redazionali, foto eevideo, visibilità pre, durante post even garantendoti la massima visibilità pre, durante e post evento.

Calcio, basket, ciclismo, pallavolo e tutte le altre discipline spo

Calcio, basket, ciclismo, pallavolo e tutte le altre discipline sportive, anche quelle meno note, grazieavranno a TREMILASPORT, la giusta vetrina anche quelle meno note, grazie a TREMILASPORT, la giusta vetrinaavranno per farsi conoscere ad più un vasto. pubblico sempre più vasto. ad un pubblico sempre

WEB

MAGAZINE DIGITALE

SOCIAL NETWORK

sco


EDITORIALE

....

Per il basket regionale entusiasmi rinati L’IMPORTANZA DELLO SPORT AL FEMMINILE

T A

empo di vacanze non peril tutti, per il calcio professionistico, bbiamo preso ma a prestito titoloindiprimis una canzone di Lucio Battisti per giàtitolare in preparazione in vista di una nuovaBlažević, stagionecroata che inizierà il prosla copertina dedicata a Ivana di Zara, nuosimo mese lasciandosi alle spalle la delusione europea della nazionale. va giocatrice straniera della Basket School Udine subito integratasi L’Udinese, con il suo nuovo allenatore Iachini, ha effettuato sue prime in una realtà ambientale ben diversa da quella della sua le precedente uscite constagione risultati,aseppure estivi, che non entusiasmano e d’altra parte non Palermo e dalla stessa sua origine nello splendido scenario promette d’artificio un organico sulla falsariga di quello deimancanza due predalmata in fuochi cui è nata e cresciuta. E ad agevolarla, a prescindere dalla cedenti e privodimensioni fra l’altronella ormai della classe diaDivivere, Natale. del marerisicati e di unacampionati città di maggiori quale è abituata è Ido Cibischino ha comunque individuato della nel giovane esternodella ceco Jankto stata anche o soprattutto la conoscenza lingua italiana, quale ora èla possibile con sorpresa di stagione, vedremo la suadopo profezia si avvererà. E per padrona, la capacità tipica della gente se dell’est, un anno di permanenza il basket regionale tempo die carattere entusiasmiaperto, rinati, ecco con Trieste al suo ennel Bel Paese. Spiritoèdiinvece adattamento le caratteristiche nesimo campionato di A2 affrontato sulladovrebbe base deipossedere, giovani delpeculiarità proprio vivaio che chi esce dal proprio ambito consueto che l’Apu, fresca di promozione, a presentare le proprie prime mosse a livello di ae Ivana non fanno difetto. abbonamenti di mercato. Ritorna magazine dunque il dedica derby friul-giuliano lcampagna pianeta-donna, come die consueto, il nostro ampio spazioa conferire sale ad uninmovimento negli ultimi anni in Friulidello un po’ assopito dall’ased ecco che anche questo numero altri personaggi sport al femminile senza di una formazione di vertice dopo la chiusura dei battenti da parte sono stati posti in bella evidenza: la pallavolista dell’Est Volley, Federica De della CeSnaidero e il quanto direttore sportivo del club triestino, Ghiacci, nonsquadra vede l’ora, sco, esperta basta per prendere per manoMario la neopromossa di come afferma nella nostra di effettuare la sua a Udine. S.Giovanni al Natisone in B1; intervista, Micaela Bonessi, la runner cherimpatriata dopo aver lasciato Ma rimane il nodo relativo un all’insegnamento palasport Carnera dacorsa anni inagli preda a problel’attività agonistica si dedicaadora della amatori e la matiche burocratiche e la cui pratica si prova ora in fretta e furia a chiudere in calciatrice Antonella Paoletti, bomber del Pordenone in serie B. Figure femminili vista varie di un campionato di A2 cui battute si augura solo abbia quelle),oggi per dalle sfaccettature chele fanno capireiniziali come(eloci sport in rosa l’Apu, avranno luogoun’importanza a Cividale. Come ci molti dedichiamo poi ai personaggi quantomai assunto chesempre solo non anni addietro non aveva. e di spicco stavolta èinvece la bellaun pallavolista Elisa che la nostra BianEquello al maschile proponiamo personaggio di Manzano, assoluta rilevanza nel campo camaria Gonano ha scovato in Birmania nel corso del suo giro del mondo: una dei motori, quel Claudio De Cecco che rally dopo rally ha incasellato nel proprio lunga pausa riflessione, dice l’atleta poi deciderà il da farsi dal punto palmarès bendi87 primi posti e se non èfriulana, record poco ci manca. vistala sportivo, le offerte le perverranno. vorrebbe Adi fare parte delvagliando leone, come sempre, che è comunque il calcio, Chi connon la miriade di seguire l’esempio di Elisa, staccando la spina qualcheil mese per ricaricarsi? campionati e di squadre ad ogni livello che per costellano panorama regionale, Immedesimiamoci nella suaombra esperienza, lasciando spazio di all’immaginazione. in pole position un’Udinese della stella splendente qualche anno fa. O tempora o mores, dicevano gli antichi, e anche in questo caso i tempi e i costumi Il Direttore paiono radicalmente mutati.

Edi Fabris

Il Direttore Edi Fabris

ma agga azziin nee m

www.tremilasport.com facebook.com/tremila.sport @TremilasportWeb

DIRETTORE RESPONSABILE RESPONSABILE DIRETTORE Edi Fabris Fabris Edi VICEDIRETTORE VICEDIRETTORE Massimo Muzzin Muzzin Massimo EDITORE EDITORE MEDIATREMILA EDIZIONI EDIZIONI srl srl MEDIATREMILA Viale Palmanova Palmanova 146 146 -- 33100 33100 Udine Udine Viale Tel. 0432. 0432. 33 33 30 30 893 893 Tel. direzione@mediatremila.com direzione@mediatremila.com REDAZIONE REDAZIONE Viale Palmanova Palmanova 146 146 -- 33100 33100 Udine Udine Viale Tel. 0432. 0432. 33 33 30 30 893 893 Tel. redazione@tremilasport.com redazione@tremilasport.com

Media Partner TremilaSport

Registrazione Tribunale Tribunale Udine Udine Registrazione n. 38/07 38/07 del del 19.11.2007 19.11.2007 n. Responsabile trattamento trattamento Responsabile dati (D.LGS. (D.LGS. 30-6-2003 30-6-2003 N. N. 196) 196) Edi Edi Fabris Fabris dati

TELEPORDENONE

13| 17 16 19| Questo numero è stato chiuso

Questo numero è stato chiuso in redazione redazione mercoledì mercoledì 25 20 ottobre luglio 2016. in 2017.

PUBBLICITÀ PUBBLICITÀ MediaTremila Edizioni Edizioni MediaTremila Viale Palmanova Palmanova 146 146 -- Udine Udine Viale Tel. 0432. 0432. 33 33 30 30 893 893 Tel. agenti@tremilasport.com agenti@tremilasport.com

VIDEOREGIONE

LA RADIO UFFICIALE DELL’UDINESE CALCIO

Mondo Udinese

QUOTIDIANO D’OPINIONE BIANCONERA DIZIONI DIZIONI

w w w. m o n d o u d i n e s e . c o m

TremilaSport+| |25 2010 072017 2016| 05 |5 TremilaSport+


FOCUS

panchine bollenti

a perdere ulteriore terreno dopo che gli orange le hanno bloccato il passo sull’1-1. Vantaggio granata nella prima frazione di gioco con Zambon, e successivo pari dell’Ol3 a metà ripresa con Calligaris. Salgono invece le quotazioni della Virtus Corno, che coglie il secondo successo consecutivo, questa volta ai danni di un Tricesimo impantanato nelle sabbie mobili. Di Chitoui e Libri le reti virtussine. Vittoria esterna importante per il morale per il San Luigi che va a cogliere tre punti sul campo del Brian. Dopo un primo tempo senza particolari scossoni, sono i padroni di casa a tenere le redini del gioco, ma ai giuliani basta un guizzo di Carlevaris a metà ripresa. Infine prima vittoria tra le mura amiche per il Torviscosa che bagna con un bel poker l’esordio sulla propria panchina di Vittore contro il Fontanafredda.

UNA SETTIMANA DA CINQUE RIBALTONI Settimana a dir poco turbolenta la scorsa per le panchine del calcio dilettanti regionale. Ben cinque le formazioni che hanno cambiato timoniere negli scorsi giorni. A cominciare dal Torviscosa che dallo scorso martedì non è più guidata da Daniele Zamaro, bensì dal sergente di ferro Pino Vittore. Rimanendo in Eccellenza, cambio della guardia anche in casa Union Pasiano, dove il presidente Bonotto ha sollevato dall’incarico Adriano Boccalon, sostituendolo con l’ex Pravisdomini e Sacilese, Pietro Silletti. Scendendo in Promozione, nel girone A cambia il San Quirino dopo le dimissioni di Alberto Toffolo. Al suo posto il ds dei Templari Gasparotto ha chiamato Michele Nardin, ex Tagliamento e Ceolini. Sempre in Promozione, ma nel girone B, il Sistiana ha esonerato Roberto Biloslavo, portando al suo posto in panchina l’ex trainer del San Luigi, Alessandro Musolino. Infine in Prima categoria C, il Villesse dopo le ultime due sconfitte in campionato ha esonerato Mauro Pinatti. Per la statistica, tra le cinque squadre che hanno cambiato timoniere la scorsa settimana, solo l’Union Pasiano è incappata ancora nella sconfitta, mentre per il Villesse è arrivato un pareggio. Successi, invece, per Torviscosa, San Quirino e Sistiana.

06 | 25 10 2017 | TremilaSport+

ECCELLENZA

LE COSTANTI CHE NON CAMBIANO

P

assano le giornate, ma le costanti non fanno altro che confermarsi nel campionato di Eccellenza. In vetta domina il Chions che contro la Manzanese ha dato un’autentica prova di forza seppellendo sotto un secco 5-0 a domicilio la compagine orange. Una gara praticamente mai iniziata se si pensa che già dopo una decina di minuti i giallocrociati avevano messo a segno i gol di Urbanetto, Facca e Zucchiatti. A incrementare il bottino ci penseranno poi ancora Urbanetto e Zucchiatti. A tenere il passo della capolista è il Lumignacco che è riuscito nell’impresa di segnare ancora di più: il 6-0 inflitto a domicilio ad un Kras che ha sofferto oltremodo le numerose assenze: a segno Acampora, Della Bianca (doppietta), Novati, Pratolino e Colja. Altre costanti sono la rivelazione Ronchi e il fanalino di coda Union Pasiano: lo scontro tra le due ha visto prevalere i bisiachi, impostisi 2-1 grazie ad un rigore trasformato da Lucheo, che così mantengono la terza piazza. A passare in vantaggio

erano però stati i liventini con Attah, poi raggiunti da Markic. Vince anche la Gemonese: il 3-2 al Lignano è però di quelli molto sofferti, con doppia vantaggio giallorosso firmato Nardi e Marcon, e successiva doppietta di Cusin a riequilibrare le sorti di un match deciso solo nel finale dal penalty trasformato da Nardi. Mezzo passo falso del Cordenons che sperava di avvicinare le zone che contano nella sfida interna contro l’Ol3, ed invece si è ritrovata

I migliori in campo per Tremila Sport: Christian Zucchiatti (Chions), Simone Deana (Torviscosa), Stefano Della Bianca (Lumignacco)


AI RAGGI X

MICHELE NARDIN Dopo la salvezza conquistata al Ceolini lo scorso anno è chiamato a ripetersi alla guida del San Quirino.

Michele Nardin (Foto Ilaria Metus)

I migliori in campo per Tremila Sport: Simon Klun (Pro Gorizia), Augusto Davanzo (Pravisdomini), Mauro Volpatti (FiumeBannia)

R

iparte da un sempre carico Michele Nardin l’avventura del San Quirino dopo un inizio stagione scricchiolante, con ben 21 reti al passivo. E un primo segnale positivo è già arrivato: tre punti col Corva e senza subire reti. “Facciamo attenzione a non fare semplificazioni affibbiando ad un solo reparto le colpe – commenta il tecnico ex Ceolini -. C’è parecchio da lavorare in ogni reparto. Il calcio è uno sport di squadra, non si può pensare che se la difesa prende gol la colpa è solo sua. La prima cosa che ho voluto dire ai ragazzi è stata che bisogna imparare a difendere attaccando. Gli attaccanti devono essere i primi a cercare di rubare palla. Solo se riusciremo a giocare da squadra potremo sperare di salvarci”. Intanto in cascina sono però arrivati tre punti importanti: “Già, molto importanti. Contro il Corva contavano soprattutto quelli, anche perché loro sono una buona squadra, con un tecnico che è lì da un pezzo e conosce bene i suoi giocatori. Faranno un bel campionato. Per quanto ci riguarda avevamo fuori Viol e nel corso del match abbiamo perso anche Santovito. Non eravamo quindi messi bene, ma siamo riusciti a stringere i denti traendo il massimo da un match che definirei povero di contenuti tattici”. L’obiettivo salvezza non può dunque dirsi una chimera: “Ribadisco, di lavoro da fare ce n’è tanto, ma il mio compito è sempre quello di vedere le cose dal lato positivo e

PROMOZIONE

NARDIN: "CREDO NELLA SALVEZZA" Il tecnico del San Quirino, chiamato la scorsa settimana a sostituire il dimissionario Alberto Toffolo alla guida dei Templari, parte subito con una vittoria ma non si illude: “Di lavoro da fare ce n’è tanto” di infondere fiducia nei ragazzi. Se non avessi adottato questo approccio l’anno scorso a Ceolini non saremmo mai riusciti a centrare la salvezza. Una squadra è un po’ uno specchio del suo allenatore: se questi è il primo a non crederci non si può pensare che lo possano fare i ragazzi. Altro aspetto fondamentale è sapersi calare nella realtà in cui si è: non ci si salva solo perché si ha un bel curriculum alle spalle. Bisogna lottare e dimostrare di avere voglia, ed è questo che pre-

tendo dai miei ragazzi”. Prossimo avversario il Pravisdomini: “Una gran brutta gatta da pelare – conclude Nardin -. A mio avviso assieme a Flaibano, FiumeBannia e Casarsa può giocarsi il titolo. Soprattutto davanti ha giocatori davvero forti ed è guidata da un allenatore molto in gamba. Sarà durissima, ma, ribadisco, abbiamo il dovere di crederci”. Intanto sugli altri campi molti i pareggi, con i tre punti che sono stati conquistati solo dal Porcia (2-0 al Vivai Rauscedo), Sanvitese

(4-0 al Santamaria) e Pravisdomini (4-0 al Sesto Bagnarola). Nel girone B, invece, giove pluvio ferma il big match tra Juventina e Tolmezzo. Ne approfittano per incrementare il vantaggio la capolista Primorje (1-0 in trasferta al Vesna), e la Pro Gorizia (ben 7-1 a domicilio al Costalunga). Il cambio in panca porta bene al Sistiana che sbanca il campo dell’Aurora Remanzacco (3-0), mentre l’Ism Gradisca batte la Pro Romans 3-1. Pari tra Trieste Calcio e Zaule, e tra Valnatisone e Tarcentina. TremilaSport+ | 25 10 2017 | 07


CALCIOFOTOGALLERY

calcio prima categoria b BUIESE RIVOLTO

0-3

FOTO VANNI SNIDERO

22-10-2017

08 | 25 10 2017 | TremilaSport+


FOTOGALLERYCALCIO

TremilaSport+ | 25 10 2017 | 09


FATTI E MISFATTI

GIGI BARBANA

PRIMA CATEGORIA

BARBANA: “TANTA VOGLIA DI STUPIRE”

Risanese seconda in classifica per la sorpresa del suo stesso tecnico che intanto si gode un Sonny Bivi pronto al definitivo salto di qualità: “Gruppo fantastico, c’è voluto davvero poco per farlo girare a dovere”

L

a Risanese che non ti aspetti, o quasi. Sul fatto che da anni a Risano stiano pianificando il salto di categoria non ci sono dubbi. Sul fatto che lo si potesse sognare già al primo anno dell’avventura di Gigi Barbana in panchina, un pochino meno. Lo stesso tecnico è il primo a stupirsi di come sia stato facile fin qui far girare a dovere la squadra: “Sono aiutato da un gruppo fantastico – commenta il tecnico -. Il secondo posto (primo sul campo vista la sconfitta 0-3 inflitta dal Giudice Sportivo all’esordio con l’Azzurra Premariacco, ndr) mi stupisce perché pensavo ci volesse più tempo per dare mentalità ad un gruppo che comunque è la sconfitta molto giovane. E invece i ra(a tavolino) gazzi si sono messi subito a disposizione e ci stiamo togliendo delle belle soddisfazioni, anche se è chiaro, il cammino è ancora molto lungo, e ci sono squadre che reputo anche più attrezzate della nostra”. Una su tutte il SeveglianoFauglis che proprio lo scorso turno ha strappato un rocambolesco pari per 3-3 ai bianconeri: “Se mi

1

10 | 25 10 2017 | TremilaSport+

mangio le mani? A dire il vero no. O meglio, me le mangio per il pari della settimana prima contro i Grigioneri. Un pari giusto, ma che con un po’ più di esperienza avremmo potuto trasformare in tre punti. Contro il Sevegliano il discorso è diverso. Loro sono davvero una squadra molto forte. Per me sono i più forti del girone, almeno per quanto ho potuto vedere fin qui. Hanno delle grandi individualità e sono anche nell’invidiabile posizione di poter aggiungere qualche tassello qualora ce ne fosse la necessità. Il 3-3 finale, però, ha dimostrato che in quanto a voglia non siamo da meno a nessuno. Riuscire a recuperare due gol al Sevegliano, e addirittura arrivare

Barbana: “Bivi? Di giocatori bravi ne ho visti parecchi, ma questo è davvero forte”

a ribaltare il risultato è stato magnifico”. Tra le belle sorprese che questa stagione sta regalando a Barbana c’è l’ottimo momento di forma di un Sonny Bivi, che pare essere ormai pronto per il definitivo salto di qualità: “Sonny è un ragazzo eccezionale. È uno che sa prendere in mano la squadra, oltre ad avere dei colpi che hanno in pochi. Di giocatori bravi ne ho visti parecchi, ma questo è davvero forte. Anche contro il Sevegliano si è applicato tantissimo e ha dato una grossa mano alla difesa”. Alle porte la sfida contro il Palazzolo: “Attenzione a non esaltarci e a prendere sottogamba gli avversari – conclude Barbana -. A volte queste partite mi preoccupano più di quelle con le squadre di alta classifica. È facile trovare concentrazione e stimoli quando affronti Sevegliano, Grigioneri o Codroipo; molto meno quando devi vedertela con formazioni di bassa classifica, ma anche quelle partite valgono 3 punti. Il Palazzolo poi sa chiudersi bene, quindi servirà molta concentrazione e attenzione a non subire ripartenze”. Sugli altri campi, successo per 3-0 dell’Azzurra Premariacco contro il Venzone, stesso risultato colto dal Rivolto sul campo della Buiese. Bene il Forum Julii che va a centrare i tre punti sbancando il campo del LavarianMortean per 3-2. Successo esterno dei Grigioneri a cui basta un gol sul campo del Palazzolo per cogliere la vittoria e la vetta della classifica, mentre il Codroipo vince 4-1 contro il Collordo. Infine, pareggi per 1-1 nel derbissimo tra Rivignano e Teor, e nella sfida tra Torreanese e Riviera.



CALCIOFOTOGALLERY

calcio SECONDA CATEGORIA B ATLETICO GRIFONE MORUZZO

2-1

FOTO ILARIA METUS

22-10-2017

12 | 25 10 2017 | TremilaSport+


FOTOGALLERYCALCIO

TremilaSport+ | 25 10 2017 | 13


L'ALTRO CALCIO

CARNICO AMATORI

AMATORI CALCIO RIGOLATO, UNA GRANDE FAMIGLIA Conclusa una stagione memorabile per il sodalizio guidato dal presidente Paolo Pizzocaro con la vittoria del campionato di Eccellenza al termine di una cavalcata che ha unito ancor più l’intera comunità rigolatese alla squadra

P

er gli Amatori Calcio di Rigolato, presieduti da Paolo Pizzocaro e guidati in panchina dal vulcanico condottiero Dario Cicutti, quello appena conclusosi è stato certamente un Campionato da incorniciare e ricco di soddisfazioni e di risultati importanti. Dal 2003, anno di fondazione de “l’Armata Biancoazzurra”(così viene chiamata), dopo aver conquistato due promozioni (dalla seconda, all’Eccellenza), una tranquilla salvezza, e un terzo posto, è arrivata la meritata vittoria di quest’anno nel Campionato Carnico Amatori di Eccellenza della Lega Calcio Friuli Collinare, un traguardo che per l’intera comunità rigolatese rappresenta una grande impresa sportiva da ricordare. “L’aspetto più importante però che mi sta a cuore e mi preme evidenziare – commenta il presidente Pizzocaro - è l’unione e la partecipazione del gruppo di persone, che nel 2003 hanno intrapreso e stanno condividendo quest’avventura, che ci ha permesso di creare una squadra composta da giocatori che avevano già militato nel Rigolato e di altri giocatori di grandi qualità umane e tecniche, provenienti da altre compagini del Campionato Carnico. Persone, prima che giocatori, che ci hanno permesso da un lato di raggiungere importanti risultati sportivi e di riallacciare quei rapporti di amicizia che con il tempo ed i vari percorsi della vita si erano inevitabilmente allontanati, dall’altro di conoscere persone splendide che pur venendo da fuori hanno sposato appieno lo spirito

14 | 25 10 2017 | TremilaSport+

che ha animato lo scopo della nostra squadra e rendere magnifico ed indimenticabile ogni “terzo tempo”. L’anno scorso, la Lega Calcio Friuli Collinare ha assegnato al club l’atto finale di Coppa, evento che a Rigolato hanno fortemente voluto dedicare a Fausto Puschiasis: la finale di Coppa Amatori-Trofeo “Memorial Fausto Puschiasis” targato Lega Calcio Friuli Collinare. L’evento si è svolto presso lo splendido centro sportivo del “Don Giovanni Franzil”, con una cornice di pubblico importante che ha seguito le partite con interesse e partecipazione. Alle

Pizzocaro: “Un successo reso possibile solo dalla grande unità di intenti” premiazioni hanno presenziato i genitori di Fausto, Fides ed Olindo, e la sorella Tania, oltre al Sindaco di Rigolato

Emanuela Gortan Cappellari, il Presidente della Lcfc Daniele Tonino, il responsabile di zona Renato Damiani (a cui va un plauso particolare per la collaborazione ed alla riuscita dell’evento), la squadra degli Amatori Pleif di Aviano, fondata da Fausto con i suoi amici. In primavera, c’è stato pure un gemellaggio sportivo con un incontro amichevole di calcio con la squadra austriaca del Kotschach Mauthen. “Non sarebbe giusto fare dei nomi, ma senza togliere niente a nessuno, la ciliegina sulla torta, é stato ed é, l’avere in squadra, anche se part-time, l'amico Gianfranco Cinello ex giocatore professionista ed attuale responsabile del settore giovanile dell'Udinese, squisita persona dentro e fuori dal campo – continua Pizzocaro -. Ritengo sia motivo di orgoglio per tutti noi e biglietto da visita positivo per tutta Rigolato”. La rosa del Rigolato è guidata dal bomber Andrea Buzzo, capocannoniere della squadra con 11 gol, e composta da Fabio Fanti, Ivan Timeus, Massimo Picco, Sergio Adami, Loris ed Enrico Durigon, Igor Gollino, Andrea e Marco De Franceschi, Alessandro Martini, Paolo Pallober, Manuel Bitussi, Ivan De Crignis, Sandro Belafatti, Gabriele Candido, Paolo Marcuzzi, Luca Berti, Paolo Nieddu, Franco D’Agaro, Sergio Mestriner, Fabrizio Pavona, Alex Busolini, Stefano Quaglia, Lorenzo Blarzino, Pier Ugo Candido, Michele Muner, Willy Puntel, Gino Candido, Loris Lepre Gracco, Francesco Candoni, Fabrizio Lupieri, Daniele Candido, rosa ben orchestrata e diretta dal Mister Dario Cicutti.


GIOVANILI

L’ACCORDO

IL FONTANAFREDDA È SCUOLA CALCIO UFFICIALE MILAN Il team rossonero presieduto da Luca Muranella entra ora a far parte del progetto Milan Academy. Il Fontanafredda diventa così punto di riferimento del Milan per il Friuli occidentale

D

opo alcuni mesi di lavoro sull’asse Fontanafredda – Milano, nei primi giorni della scorsa settimana è stato sottoscritto l’accordo fra l’AC Milan e il Fontanafredda che diventa quindi ufficialmente Scuola Calcio Ufficiale rossonera. Il Presidente Luca Muranella e il Responsabile del Settore Giovanile Pierangelo Moso hanno siglato l’intesa a Casa Milan con il Responsabile Affiliazioni Scuola Calcio Milan Fabio Pansa. Con l’affiliazione al progetto Milan Academy è stato posto un altro tassello importante per la crescita del Settore Giovanile rossonero, sempre più punto di riferimento per calcio giovanile regionale. Questa affiliazione crea un’occasione unica per i ragazzi della Cantera rossonera che si potranno avvalere di uno staff qualificato e programmi specifici elaborati dal Centro Studi di Milan Academy, i quali garantiranno una corretta educazione allo sport ed il rispetto di tutte le tappe di formazione. Essere Milan Academy significa far parte di una grande squadra, una vera e propria famiglia che non si limita all’insegnamento del gioco del calcio, ma guarda alla crescita ed al benessere dei giovani, alla qualità, lealtà sportiva, correttezza, voglia di mettersi in gioco. Il Fontanafredda diventa così punto di riferimento del Milan per il Friuli occidentale. Durante la stagione sportiva il legame con la società rossonera sarà forte e continuo grazie alle costanti visite periodiche del Team Tecnico del Milan e all’adeguata formazione dello Staff che oltre ad interagire con il team durante gli incontri

Allievi Regionali

La stagione sportiva avrà il momento culminante con la Milan Cup Giovanissimi Regionali parteciperà ai corsi di specializzazione Milan. Verranno inoltre effettuate visite ed incontri con i ragazzi direttamente al Centro Sportivo Vismara a Milano, a Casa Milan e allo Stadio San Siro. Responsabile del Progetto Milan per il Fontanafredda è stato designato Gianluca Breda, mister dei Giovanissimi Regionali, che ha già provveduto a organizzare la partecipazione degli Allenatori delle squadre giovanili al 1° Corso Formativo di Milan Academy per il Triveneto il 21 ottobre a Monfalcone. La stagione sportiva avrà il momento culminante con la Milan Cup, l’evento riservato

a tutte le società affiliate che con le varie categorie avranno l’opportunità di recarsi a Milano e vivere grandi emozioni all’insegna dei sani valori dello sport. La Presentazione Ufficiale della partnership con il Milan è in programma per fine ottobre in un evento ricco di sorprese. È l’ennesima bella soddisfazione per i rossoneri pordenonesi che si dimostrano vera e propria fucina di talenti per il mondo professionistico. È di poche settimane fa, infatti, il passaggio di Simone Toffoli (attaccante, classe 2002) al Chievo Verona, di Francesco Basso (centrocampista, 2002)

ed Elia Roman (centrocampista, 2002) al Pordenone e la conferma, sempre fra i ramarri, di Damiano Favetta (portiere 2002). Ovviamente grande la soddisfazione del presidente Luca Muranella: “Questi risultati testimoniano che siamo sulla strada giusta, che l'attenzione sul Settore Giovanile è sempre più il nostro impegno quotidiano, per consentire ai più meritevoli di giocarsi una chance fra i professionisti e a tutti i nostri atleti di crescere sia sotto il profilo tecnico che morale. Avanti così, con l'impegno costante di tutti noi e l'aiuto di tutti i collaboratori e sostenitori”.

TremilaSport+ | 25 10 2017 | 15


CALCIOFOTOGALLERY

calcio JUNIORES REGIONALI A CHIONS LUMIGNACCO

1-3

FOTO VANNI SNIDERO

22-10-2017

16 | 25 10 2017 | TremilaSport+


FOTOGALLERYCALCIO

TremilaSport+ | 25 10 2017 | 17


CALCIOC5

RAMARRI SUBITO IN PALLA TRASCINATI DALLO SLOVENO GRZELY

FLASH PRIMO TURNO, GOL A VALANGA

STATISTICA

62 reti in sei gare (10 di media a gara) , è il bottino piÚ alto degli ultimi anni in rapporto alle gare disputate. La sensazione è che il campionato si possa già da breve dividere in due tronconi, con due terzi delle squadre a giocarsi primo posto e play-off ed altre quattro nelle zone basse.

LE QUALIFICATE AL PROSSIMO TURNO

COPPA ITALIA

Qualificazioni decise a fil di sirena nel girone B, dove il Palmanova batte all'ultimo minuto il Lignano che, vista la contemporanea vittoria della Clark sulla Torriana, abbandona la competizione. Primo posto per il Manzano. Serve la differenza reti nel girone A: scontato il primo posto dell'Udine City, il Pordenone arriva secondo grazie alla miglior quoziente reti, passano il turno anche Futsal Udinese e Tergesteo.

NEL MACCAN SPLENDE LA STELLINA DINDO JNR

UNDER 19

Due vittorie in tre gare di campionato, per la formazione under19 del Maccan Prata allenata da Alex Jovic: dopo la sconfitta casalinga all'esordio contro il Giorgione, sono arrivate infatti due vittorie col medesimo risultato, 5-4, contro Marco Polo e Cannottieri Belluno. Nella squadra si sta mettendo in mostra il giovanissimo Marco Dindo, cognome noto, figlio di Claudio, uno dei giocatori friulani piĂš rappresentativi nel calcio a 5 nazionale (Ita Palmanova, Luparense, Manzano).

PORDENONE SHOW CONTRO LA TORRIANA

P

rima giornata di campionato in serie C che passa in archivio senza grosse sorprese, con la copertina dedicata al Pordenone che nel giorno dell'esordio dello sloveno Grzely sbanca con autoritĂ (5-1) il parquet della Torriana. Isontini giĂ sotto di tre reti dopo venti minuti (Kamencic, Finato e Margarita), padroni di casa che provano a reagire nella ripresa ma Grzely con due reti chiude anticipatamente la gara, con il punto della bandiera siglato su rigore da Dimarch. Stentano ma non falliscono l'appuntamento con la vittoria le big: il Palmanova ha ragione per 7-4 di una Clark formato trasferta, solo sei effettivi in lista, che con l'espulsione di Pintar a metĂ ripresa cede il passo alle doppiette di Contin, Zalaschek, Bozic e alla rete di Collevati. Vince dilagando nella ripresa il Manzano, dopo un brutto primo tempo in casa dell'esordiente Martignacco la squadra di Genna aumenta il divario nella ripresa con l'8-1 finale nel quale Kusterle va a segno tre volte, Criscuolo due. Cala il poker l'Udine City con il Tergesteo, due reti per tempo nel 4-0 finale con a referto nel tabellino dei marcatori Laharnar, Turolo, Della Bianca e Mattiussi. Esordio da incubo per il Poggio: la Futsal Udinese vince 15-0 in trasferta, per il

Poggio un avvio choc che comunque poteva essere previsto vista la composizione calcistica della rosa a disposizione, con giocatori tutti provenienti dal calcio a undici. Parte del leone per Perez che ne mette sette nel sacco. Altra goleada infine nell'anticipo di Lignano, dove la squadra dei fratelli Sica si impone per 12-5 sul Maniago, formazione giovanissima quella messa in campo da mister Polo Grava che paga l'inesperienza, tutto facile per i locali, dove si distinguono Saviano e Scaramuzza con tre reti a testa. Seconda trasferta di fila e seconda sconfitta in serie B per il Maccan Prata che cede 7-3 in casa del Villorba dopo aver retto per un tempo la pressione locale: veneti subito in rete dopo pochi minuti, ma un tiro di Stendler deviato da un giocatore di casa ristabiliva la paritĂ che durava fino al 15', quando prima Rexhepaj e poi Del Piero portavano al riposo il Villorba sul 3-1. Nella ripresa il Villorba dilagava controllando la gara fino al 7-3 finale (per il Prata in rete De Bernardo e Grigolon) per la squadra di mister Bovolenta ancora troppi errori in fase offensiva ed estemporanei blackout in difesa. Nella prossima gara casalinga con il Cornedo, arriva la possibilitĂ di un immediato riscatto.

PRESSO I NOSTRI PUNTI VENDITA:

VIA AQUILEIA 115 - UDINE VIA ZORUTTI 3 - S.MARIA LA LONGA offerta valida su TUTTI i modelli JOMA

TURF OR INDO


CALCIO FEMMINILE CARRIERA Antonella Paoletti vive a Majano, ha trent'anni e alle spalle un ricco curriculum con Magnano in Riviera, dov'è cresciuta, Tavagnacco, dov'è stata trasformata da difensore in attaccante, Chiasiellis, Bearzi e Pordenone.

ERO DIFENSORE ORA INVECE FACCIO GOL

Antonella Paoletti è la bomber del Pordenone in serie B

F

ino alla fine degli anni ’80 del secolo scorso il mondo del calcio, professionistico e non, era considerato nel nostro paese territorio maschile per antonomasia, un settore da cui la presenza femminile era irrimediabilmente bandita. L’avvento massiccio delle televisioni private e delle pay-tv degli anni successivi ha avuto come primo effetto lo sdoganamento della presenza del gentil sesso prima sugli spalti e poi nelle vicinanze del terreno di gioco, con il raggiungimento della parità negli

letti, in questa stagione bomber del Pordenone nel campionato di serie B nazionale. “Nonostante la crescita costante di praticanti e d'interesse è indubbio che la visibilità riservata al calcio femminile sia ancora minima – ammette subito l'attaccante di Majano – anche se l’attenzione che ultimamente i media hanno dimostrato per le competizioni internazionali e per la nostra nazionale, ci dà qualche speranza in più, così come, a mio avviso

"Nonostante l'incremento delle praticanti è indubbio che la visibilità riservata al calcio femminile sia ancora minima, anche se in tempi recenti l'attenzione dei media ci offre qualche speranza in più per il futuro" anni a venire per quanto riguarda i bordo campo e la conduzione delle trasmissioni televisive. Se molto dunque è stato fatto sul versante dell’informazione e dell’intrattenimento sportivo, nonostante il costante incremento nel suo movimento, per il calcio femminile giocato molto resta ancora da fare per togliere alle competizioni calcistiche femminili l’oblio mediatico e aumentare l’interesse degli sportivi. Ne abbiamo parlato con Antonella Pao-

una buona spinta potrà essere data dalla creazione della sezione femminile per tutti i club professionistici.” Come ti sei avvicinata al calcio e qual è stato lo sviluppo della tua carriera? “Ho iniziato nel cortile della scuola a giocare con i maschi e poi dagli 8 ai 14 anni, sempre con loro, nella squadre giovanili a Magnano in Riviera. Poi sono passata nel settore femminile degli Under 18 a Tavagnacco, trasformandomi da difensore in attaccante.

BOMBER La bionda punta neroverde ha nelle sue principali caratteristiche la posizione e la velocità d'esecuzione.

Sono seguite le esperienze al Pordenone, al Chiasiellis, al Bearzi e infine il ritorno a Pordenone, dove cerco di contribuire alla salvezza di un gruppo molto affiatato e diretto alla grande dal coach Sara Di Filippo.” Quali sono i pregi e i difetti che ti riconosci in campo? “Credo di avere un ottimo senso della posizione e di riuscire a farmi trovare nel posto giusto al momento giusto e una buona velocità di esecuzione, mentre il mio tallone d’Achille è da sempre stato il colpo di testa.” Che consigli ti senti di dare alle ragazze più giovani che iniziano a cimentarsi sul terreno verde? “Di non mollare alla prima difficoltà, perché ce ne saranno molte nel corso della carriera: è veramente molto difficile conciliare il lavoro, lo sport e la vita privata se si desidera migliorarsi e cercare di giocare ad alti livelli e solo una grande passione ti permette di rimanere “in pista” e se non ce l’hai… beh, diventa impossibile vivacchiare.” E quando non sei impegnata con allenamenti e partite? “Quel pochissimo tempo libero che resta, tolto il lavoro in un’azienda a conduzione familiare, lo dedico agli affetti e alla passione per i viaggi.” Giuseppe Passoni

TremilaSport+ | 25 10 2017 | 19


CALCIOUDINESE L'ANALISI

GIGI NON VEDE L’ORA DI SCAPPARE A CASA di IDO CIBISCHINO

L

a domanda che andava fatta era una sola: Gigi, ti senti in grado di incidere sulla squadra, oppure questa marmaglia è fuori controllo? Nessuno (compreso il sottoscritto, che da vecchio cronista dovrebbe avere il pelo sullo stomaco) gliel’ha fatta: per rispetto, per non metterlo in imbarazzo, per non estremizzare una situazione già abbondantemente incrostata di negatività che non si riescono a sciogliere. Quando si presenta in sala stampa dopo le mitragliate juventine (settima sconfitta in nove partite), Del Neri prova a mascherarsi dietro calma e autocontrollo. Uno sforzo di

Udinese fuori controllo, Del Neri sfiduciato vorrebbe andarsene. I Pozzo lo invitano a provare ad arrestare la picchiata nelle prossime due partite uomo solo, sia pure di alta caratura come Khedira, mandi a carte quarantotto con i suoi inserimenti tutto un apparato difensivo, senza che arrivi un correttivo per arginarlo? E in superiorità numerica, per giunta.

fa, di ricompattare l’ambiente che si stava disgregando attorno all’impotenza del povero Bepo Iachini. Anche allora, dopo lo 0-3 casalingo per mano della Lazio alla settima d’andata (e 7 punti), la Nord esplose

Come un anno fa dopo il ko con la Lazio, la mitragliata della Juve scatena i tifosi che mettono nel mirino Gino Pozzo. Il paron proverà a convincere Guidolin

ha voce in capitolo nelle scelte di fondo del club friulano diventato l’anello meno luccicante e meno remunerativo della holding. E come tale viene trattato, destinazione per qualche giovane promettente da sgrezzare (tra questi ci sarebbe pure il reclamizzato Fofana: ma fate il piacere!), per mediocri comprimari che arrivano da campionati sommersi, e per vecchi marpioni (Maxi Lopez: ma fate il piacere bis!) in cerca dell’ultimo ingaggio. Mancano continuità e progettualità attorno a un solido nucleo di base, si viaggia a vista stagione dopo stagione sperando che almeno tre squadre siano peggiori. In questo campionato potrebbe

Da sinistra, l'anarchico Fofana, e Periza trafigge Buffon realizzando il gol della grande illusione.

“normalità” che collide con il volto tirato, i capelli ancora più radi, la figura che sembra aver perso tonicità e baldanza. Traspaiono stanchezza, delusione infinita. E i concetti sono sempre gli stessi: manca attenzione, non si riescono a gestire le fasi di vantaggio, episodi avversi e sfortuna si accaniscono, bisogna lavorare... Roba già sentita cento volte. Ma finora, porca miseria, cosa avete fatto sul campo d’allenamento? E’ possibile che anche i corner, un semplice calcio d’angolo, si trasformi in un rigore? E’ possibile che un

20 | 25 10 2017 | TremilaSport+

Dopo due mesi e mezzo di campionato non sappiamo rispondere alla madre di tutte le domande: cioè se il Console di Aquileia abbia ancora l’energia e la lucidità per fare il suo mestiere come ai tempi migliori; oppure se il gruppo dei giocatori è talmente scarso, mal assortito e demotivato da mettere in forse persino l’obiettivo minimo della salvezza. Del Neri - con indubbio carisma e pescando nella friulanità per esprimere concetti diventati cult (sgarfâ) - ha avuto il merito, un anno

a colpi di “vaffa” e di “basta stranieri” all’indirizzo dei Pozzo prima di abbandonare lo stadio con dieci minuti d’anticipo. Ancora la Nord è insorta domenica scorsa mettendo nel mirino Gino Pozzo, che paron Gianpaolo, chiamandosi fuori dalla dirigenza attiva, ha da tempo indicato come unico plenipotenziario della società. Soltanto che Pozzo jr fa l’imprenditore calcistico a Londra, dove ha concentrato gli interessi sul Watford, e dell’Udinese si occupa tramite figure secondarie. Un apparato dirigenziale che non

non accadere. A un anno di distanza, siamo da capo. Si sussurra che Del Neri dovrebbe almeno non perdere le prossime due partite (Sassuolo e Atalanta) per salvare la panchina. Da come la sento io, a pelle, l’esonero sarebbe una specie di liberazione per Gigi, non fosse che l’orgoglio e la professionalità lo chiamano all’estremo tentativo. Dovesse non farcela, cosa succederebbe? Reja non viene a casa Pozzo neanche a legarlo, Mazzarri mai si abbasserebbe a rimettersi in


UDINESECALCIO SETTIMO KO Quella subita dalla Juve, è la settima sconfitta su nove partite stagionali.

gioco a Udine, dei giovani i migliori sono tutti piazzati. Allora succederà che Pozzo, il vecchio paron, andrà col cappello in mano a Castelfranco: caro Francesco, solo tu puoi riportarci a galla con il glorioso 3-5-1-1. Ma che Guidolin accetti è tutto da dimostrare. Oltre i moti

del cuore, oltre l’amore per il Friuli e il tanto di romantico rimasto in un rapporto che ha avuto punte di straordinaria intensità nelle due esperienze udinesi, rimangono vecchie scottature e la percezione che la terza minestra (riscaldata) potrebbe andare di traverso.

E DOMENICA ARRIVA L’ATALANTA, PESSIMO CLIENTE

FULMINI IN CAMPO, SAETTE SULLA TV Fulmini juventini in campo, a incenerire l’impaurita Udinese. Fulmini veri, meteorologici, sulla tv aziendale. Butta male, malissimo, a casa Pozzo. Domenica scorsa (com’era accaduto per altre ragioni la domenica precedente, quella della Fiorentina) la trasmissione Studio-Stadio condotta da Max Campazzo non è andata in onda per un guasto tecnico al centro trasmissioni di Trieste, colpito da una saetta durante le turbolenze atmosferiche che si sono susseguite sulla nostra regione. Tutto era pronto, ospiti compresi, per commentare in diretta la partita con la Juve: niente da fare, tutto nero sugli schermi. Il guasto è stato riparato in tempo almeno per mandare in onda il mesto dopo-partita. Nel primo caso, invece, si era trattato di un hakeraggio, non si sa se voluto o casuale. Fatto sta che intromissioni sulla frequenza hanno oscurato Udinese tv, costringedola al forfait nella domenica della doppietta di Thereau (viola). Concediamoci una botta di ottimismo cullando il pensiero che un tale concentrato di contrarietà basterà per tutta l’annata e che d’ora in poi l’orizzonte andrà progressivamente schiarendosi. Per esempio: vogliamo almeno non perdere domenica prossima contro l’Atalanta? Un affare serio perchè quello di Gasperini è prototipo meraviglioso, premiato

con l’Europa e una classifica (12 punti) in promettente divenire, sulla scia della scorsa stagione chiusa al quarto posto dietro le grandissime. E c’è chi, con buona memoria, accosta questa Atalanta all’Udinese d’oro di Zaccheroni e per molti aspetti, anche di caratura umana, Gasperini ricorda più di altri tecnici il Napoleone di Meldola. Mentre l’Udinese si inginocchiava ai piedi della Juve (Gasperini ha invece bloccato Allegri sul 2-2 a Bergamo), l’Atalanta pure senza il Papu Gomez ha dato seguito al successo in coppa Europa superando di misura il Bologna reduce da tre vittorie. Da fine stratega, Gasp ha pescato il jolly dalla panchina: di Cornelius il gol partita. Meno incisivi i nerazzurri lontano da casa: due sconfitte (contro Napoli e Samp) e altrettanti pareggi con Chievo e Fiorentina. Per l’Udinese sarà un incrocio micidiale, destinato a lasciare il segno sul prosieguo della stagione. Non vi sono certezze, mancano i punti d’appoggio per azzardare qualsiasi previsione. Vincendo di forza contro la Sampdoria la squadra ha dimostrato di tenerci al proprio tecnico, ha giocato anche per Del Neri. Potrebbe ripetersi nella volontà, ma di certo avrà di fronte un’altra pasta di squadra e non troverà un arbitro disponibile a fischiare tre rigori. (i.c.)

di Biancamaria Gonano

MA I TIFOSI SI DIVERTONO... Se l’ Udinese pare essersi persa in un mare di risultati negativi e prestazioni mediocri, i suoi tifosi dimostrano sempre di essere da Champions. Un pullman particolare è partito due settimane fa alla volta di Firenze per assistere ad un nuovo tracollo della squadra del cuore. Ma, a sentire gli appassionati tifosi, ne è valsa la pena! Ancora una volta l’ amicizia ha unito i club: ben quattro, quelli di Reana, Gemona, Tarcento e Moruzzo in un’esperienza che rimarrà nel loro cuore nonostante il pessimo risultato dell’Udinese. Ci siamo fatti raccontare l’ iniziativa da alcuni dei protagonisti dell’ allegra compagnia: “È stato molto bello condividere la giornata con amici vecchi e

nuovi – racconta Marco Costantini, presidente del club di Tarcento-: abbiamo conosciuto fuori dello stadio alcuni ragazzi di Pisa tifosi dell’ Udinese e insieme ci siamo seduti nel settore ospiti: questo

è sempre motivo di orgoglio per noi. Con loro abbiamo condiviso purtroppo la brutta sconfitta ma anche il piacere di stare assieme. Personalmente mi sono sentito di donare loro l’orologio che è il nostro gadget per questa stagione. Comunque vada noi ci saremo sempre per l’Udinese, soprattutto per divertirci anche nelle sconfitte. È stato bello ritrovarci a casa mia ad affettare

salame, coppa e prosciutto mentre mia moglie Annalisa preparava brioscine al pomodoro, prosciutto e formaggi e poi passare la serata davanti a una birra e una pastasciutta”. Dello stesso parere anche Simone Saurino, presidente del club di Moruzzo: ”Ciò che ci ha spinto ad andare a Firenze, è proprio il bel gruppo di amici, unito e molto festaiolo, al di là del risultato. Non mi sarei aspettato di trovare persone di Pisa a tifare Udinese. È stata una bellissima esperienza! Mi auguro che queste iniziative si ripetano perché constatiamo che è sempre più difficile realizzarne con numeri alti per riempire le corriere”..

TremilaSport+ | 25 10 2017 | 21


SIDICEVA...

si diceva...

IL TEMPIO DEL “FUTEBOL” MONDIALE Nel 2013, in occasione della Confederations Cup alla quale partecipò anche l’Italia, a rivista Guia do Rio pubblicò un numero speciale con il mitico Maracanà al centro di molti eventi

D

ire “Maracanà” significa richiamare alla mente la storia del calcio non solo brasiliano ma internazionale a tutto tondo. Perché in quell’arena da duecentomila posti, rimessa a nuovo in occasione della Confederations Cup del 2013, hanno evoluito nel tempo molti fenomeni del football mondiale, da O’Rey Pelè a Zico, che con la maglia rossonera del Flamengo, oltrechè con quella della nazionale, vi visse momenti magici prima dell’approdo all’Udinese. Uno sta-

dio in cui il Brasile calcistico visse anche il suo momento più amaro, con la sconfitta patita da parte dell’Uruguay nella finale mondiale

ro speciale di giugno del 2013 di Guia do Rio, la rivista carioca al suo 37esimo anno di pubblicazione che riporta in copertina il nuovo stadio tutto coperto situato in una delle zone più popolose e trafficate della metropoli brasiliana. All’interno articoli di varia natura, dalla cultura alla gastronomia allo sport, in portoghese e inglese, che prendono per mano il turista durante il suo tour a Rio.

Em Maracanà bailando futebol, diceva la tifoseria quando sul prato evoluivano i grandi campioni del calcio brasiliano

22 | 25 10 2017 | TremilaSport+

del 1950, episodio che i più anziani tifosi non riescono ancora a dimenticare. “O Maraca è nosso”, il Maraca è nostro, titola il nume-

SAMBA E FUTEBOL Brasile e samba per i carioca sono

MONUMENTO Il mitico Maracanà in copertina e, in alto, in un'immagine globale.


SIDICEVA...

IL GALINHO Uno degli eroi di ogni tempo del Maracanà è un campione ben noto agli sportivi friulani: Arthur Antunes Coimbra, meglio noto come Zico, qui a lato con la maglia rossonera del Flamengo di Rio de Janeiro, militò nell'Udinese negli anni '80 ed è tuttora nel cuore della tifoseria bianconera.

un tutt’uno, un binomio che porta automaticamente anche al calcio. “Em Maracanà bailando futebol”, nel Maracanà danzando calcio, soleva dire la tifoseria gialloverde quando sul prato dello stadio più famoso del mondo giocavano campioni dai piedi sopraffini e fra questi, appunto Pelè e Zico. Ora anche il calcio brasiliano si è un po’ europeizzato, affidandosi più alla tattica che alla fantasia, ferme restando le peculiarità tipiche dei suoi giocatori, anche oggi spesso cresciuti in strada come i loro predecessori, divertendosi a palleggiare e a dribblare con palloni talvolta precari a ritmo di samba, danza che è nel loro dna sin da quando vengono al mondo. E in quella Confederations Cup, alla quale partecipò pure l’Italia di Balotelli, che anche grazie alle sue stravaganze divenne nell’immediato un idolo dei ragazzini brasiliani, il Terreirao do Samba, l’arena del samba, sorse nei dintorni del Maracanà, simbolo di un tutt’uno fra calcio e danza. E poi la Feijoada futebol clube, altra combinazione ideale per i brasiliani fra calcio e cibo, con i fagioli cucinati in varia forma a costituire pietanza caratteristica. E cibo, dicono, è anche cultura. CALCIO, STELLA DEI FESTIVAL E futebol, si dice ancora nella Guia, è “a estrela de festivais”, la stella

IMMAGINI Nelle foto, qui sotto Pelè, O' Rey, esultante dopo un gol. A lato, la torcida brasiliana e un campo di periferia della capitale carioca.

dei festival, con al di fuori delle mura del monumentale stadio di Rio, una serie di eventi culturali a essere stati organizzati a cornice della manifestazione nella quale l’Italia esordì con una vittoria il 16

giugno affrontando il Messico. Un elenco lunghissimo di cinema, musica e arte per tutti i gusti, quello dei “festivais”, con la conclusione della pubblicazione a stabilire che Rio de Janeiro fu eletto in quel

2013 dagli internauti come la miglior destinazione dell’America Latina. Incoronazione peraltro eterna che non solo il mondo del pallone aiutò ad essere effettuata. (e.f.) TremilaSport+ | 25 10 2017 | 23


VIAGGI

PUGLIA

IL CASTELLO DI MANFREDONIA Il Castello Svevo Angioino di Manfredonia affonda le radici nel XIII secolo, quando fu edificato per proteggere la città, ed è oggi un vero e proprio scrigno di storia con la ricca collezione del Museo archeologico

M

anfredonia deve il suo nome a Manfredi di Sicilia, figlio naturale dell’imperatore Federico II, che la fondò nel XIII secolo dopo lo spopolamento dell’antica città di Siponto per via del terremoto del 1223, l’interramento del porto e la malaria. Questi fenomeni convinsero i sipontini a trasferirsi in un vicino casale, più sicuro e salutare. Il trasferimento della popolazione fu completato nel 1256 per ordine del re Manfredi di Svevia, da cui il nuovo agglomerato, divenuto città, fu denominato Manfredonia. I primi documenti che parlano del castello si attestano all’aprile

24 | 25 10 2017 | TremilaSport+

I primi documenti che parlano del castello si attestano all’aprile del 1279 del 1279, in cui si fa riferimento al reclutamento di manodopera al fine di far iniziare i lavori di costruzione. Tuttavia è possibile che Carlo I avesse fatto costruire il castello sfruttando strutture già presenti inglobate nel progetto del castello: si pensa

che originariamente la struttura consistesse esclusivamente di locali chiusi da muraglie munite di porte di comunicazione con l’esterno. Il castello non è il frutto di un progetto unitario, ma si è sviluppato a partire dall’originario progetto del prothomagister Pietro d’Angicourt e fino alla sua configurazione attuale attraverso una serie di trasformazioni, ampliamenti e rifacimenti che si sono susseguiti in epoche diverse. Le prime trasformazioni risalgono all’incirca al 1442, quando gli aragonesi, nell’ambito di un più vasto progetto di fortificazione delle zone costiere, dotarono il complesso di una cinta muraria che inglobava la struttura pre-

esistente. Il secolo successivo venne realizzato un bastione a pianta pentagonale ad ovest del castello inglobando una delle torri circolari, che doveva proteggere la struttura in caso di attacco nemico proveniente dalla città. Questa è detta dell’Annunziata a causa di una formella marmorea posta sopra il corridoio esterno che rappresenta una scena dell’Annunciazione. Nel 1620, tuttavia, il castello fu costretto a capitolare sotto l’attacco dei turchi, fatto che mise in evidenza la debolezza dello stesso: la mancanza di sufficiente artiglieria e la totale assenza di parapetti protettivi atti a garantire l’incolumità dei difensori furono alcune delle cause di questa capitolazione. Persa la sua funzione difensiva, nel XVIII secolo fu utilizzato come caserma, ed il torrione ad ovest venne usato come prigione. In origine la struttura si presentava di forma quadrilatera racchiusa in una cinta muraria che presentava cinque torri a pianta quadrata: quattro agli angoli del complesso e la quinta probabilmente nei pressi della porta principale, nel lato a nordest. Successivamente le quattro torri agli angoli vennero inglobate in torrioni cilindrici mentre della quinta non restano che poche tracce. Nella cinta muraria più esterna, costruita nel periodo aragonese, vennero poste quattro torri cilindriche più basse di quelle interne, essendo queste più idonee alle tecniche difensive del periodo. Sotto il profilo architettonico si rifà molto a quelli che erano i canoni costruttivi propri degli svevi, con la sua regolarità e linearità geometrica.


Shaker girl

le belle di TremilaSport

ALESSIA


foto: Daniele Flaiban

le belle di TremilaSport

26 | 25 10 2017 | TremilaSport+


le belle di TremilaSport

TremilaSport+ | 25 10 2017 | 27


le belle di TremilaSport Alessia Mian ama i posti caldi e non abbandona l’idea di trasferirsi a lavorare al sole delle Canarie

VOGLIO ANDARE A TENERIFE!

S

i definisce solare ed e s t r ove r s a , A l e s s i a Mian, carattere ideale per il suo lavoro di barista, ma anche permalosa e lunatica. E il sogno che coltiva da tempo, da amante dei climi caldi, è quello di andare a lavorare a Tenerife, al sole delle Canarie, con al proposito un unico dubbio: “Riuscirei a staccare del tutto dai miei luoghi, dalle mie amicizie e dalle mie abitudini? – confessa – Penso sarebbe dura, soprattutto all’inizio, ma si tratterebbe solo di provare. Vedremo”. Viaggiare è comunque uno dei suoi hobbies preferiti: “Finora ne ho avuto in realtà poche occasioni, ho fatto insomma solo dei viaggetti. E ogni volta che mi sono allontanata ho anche sentito dentro il desiderio di ritornare. Partire e tornare credo in sostanza che sia la for-

28 | 25 10 2017 | TremilaSport+

mula di vita ideale”. E’ sportiva, Alessia, praticante anzichè da salotto: “Da bambina ho fatto danza e d’inverno vado in palestra per mantenermi in forma. E mi piace molto correre, lo trovo liberatorio, con la stanchezza “buona” a conferire alla fine il giusto relax. No, a vedere partite non ci vado, salvo seguire talvolta con gli amici il Cjarlins, la squadra del mio paese”. Già, è di Carlino, Alessia (“Un posto con tante belle ragazze”, sottolinea), e all’obiettivo dei fotografi ci è arrivata, come spesso accade, sostanzialmente per caso: “Nel bar dove lavoro vengono anche i fotografi – racconta – e un giorno uno di essi mi propose di posare. Accettai volentieri, perché mi piace farlo”. I piacevoli risultati sono anche in queste immagini che Alessia dedica ai nostri lettori.


MEM è un bar/ristorante dove puoi comperare oppure è un negozio dove puoi mangiare; girala o guardala come vuoi la sostanza non cambia! MEM è un locale dove puoi mangiare quattro cose fatte bene, bere una birra o un bicchiere di buon vino ed acquistare quello che ti sta intorno: il tavolo dove stai mangiando, la sedia sulla quale sei seduto, il quadro che vedi appeso alla parete, l’oggettistica esposta, il modernariato che ti circonda, il lampadario che ti illumina... insomma, è in vendita tutto ciò che stai guardando! Fare affari, se ti piacciono le cose originali, stravaganti ed introvabili non sarà difficile!


BASKET LA SUA ALLENATRICE "Mi trovo facilitata dal gioco di Malì Pomilio (nella foto) - dice l'atleta croata - , che chiede soprattutto difesa e velocità e cura molto i dettagli".

ALL AROUND,

COME PIACE A ME

Ivana Blažević, forward croata giunta da Palermo, si è subito ambientata nella Basket School e nel gioco voluto dalla coach Malì Pomilio di EDI FABRIS

I

DALMATA

Ivana Blažević è zaratina e ha giocato anche a Zagabria, Fiume e Sarajevo prima dell'Italia

l suo timore, trasferendosi a Udine da Palermo, dove ha disputato lo scorso campionato di A2, era quello, come le avevano prospettato in Sicilia, di ritrovarsi calata in un ambiente freddo e distaccato, antitetico al suo carattere estroverso. Ma Ivana Blažević, ventiquattrenne croata di Zara, ha dichiaratamente visto scomparire i propri dubbi al primo impatto con la nuova realtà. “Mi sono subito ambientata – ammette la bruna “forward” della Delser Basket School - , anche perché trovo che il carattere dei friulani sia abbastanza simile a quello di noi croati, che prima valutiamo le persone e poi, se lo riteniamo opportuno, ci apriamo. E adesso, dopo il primo anno in Italia in cui non conoscevo la lingua, me la cavo meglio e questo ha contribuito a facilitare la mia integrazione”. Occhi piccoli e scurissimi, una cascata di capelli corvini su un fisico statuario, Ivana, prima di approdare al basket italiano, ha fatto molta esperienza nel suo Paese, a Zara, dove ha mosso i primi passi a tredici anni, Zagabria e Fiume, oltrechè in Bosnia, a Sarajevo. Ed ora, giunta a Udine per rilevare il ruolo della non confermata Ofomata, ha iniziato con il piede giusto, dopo aver fatto registrare la scorsa stagione a Palermo una media di 12 punti e 10 rimbalzi a partita: “Abbiamo iniziato il campionato

30 | 25 10 2017 | TremilaSport+

vincendo due gare e perdendone due, a Sesto S.Giovanni dopo aver giocato punto a punto, e a Crema – analizza - . La A2 femminile italiana, soprattutto nel nostro girone, è un campionato tosto, paragonabile alla A1 croata, e personalmente mi sento molto responsabilizzata nel contesto della squadra, perché da una straniera ci si aspetta sempre il

La A2 italiana, nel nostro girone, è un campionato tosto, e paragonabile alla A1 croata massimo. Mi sto comunque divertendo, giocando da all around, come piace a me, difendendo forte e attaccando, senza fossilizzarmi in un ruolo specifico. Mi ritrovo poi facilitata dal tipo di gioco della coach Malì Pomilio, che chiede soprattutto difesa e velocità e cura molto i dettagli”.

FATALISTA “Sono il tipico Ariete – si descrive poi Ivana, nata il 24 aprile 1993 - , perciò testarda e volitiva. Preferisco agire piuttosto che dormire e amo la compagnia, sono socievole e questo mi agevola nei rapporti con il prossimo”. Cresciuta sul mare della Dalmazia e reduce da una stagione a Palermo, mediterranea nel dna, si ritrova ora in una realtà, quella friulana, completamente diversa: “Certo, il mare mi manca, ma fortunatamente non è molto lontano da Udine, città che immaginavo più grande – sorride - . Ma la trovo comunque accogliente e rilassante e non mi è stato difficile, appunto, ambientarmi. Abito in una zona residenziale a due passi dal centro e nel tempo libero mi piace passeggiare e fare shopping. Ho anche molti altri interessi, valuterò col tempo cosa potrò fare in città e dintorni. Il tempo libero dai due allenamenti giornalieri mi permette di viverla senza problemi”. E senza pensare troppo al futuro: “Ho un contratto di un anno poi si vedrà. Vivo in sostanza all’insegna del carpe diem, sono fatalista”. E sorride pronunciando un aggettivo non dei più banali e che denota la sua buona acquisita conoscenza dell’idioma di Dante: “A Zara studiavamo l’italiano a scuola come lingua straniera – spiega – e devo confessare che allora non mi piaceva granchè. Adesso ho però cambiato idea”.


BASKET SOCIETA'

GIOVANE

E RAMPANTE Fondato nel 2010, il club triestino sta compiendo passi da gigante, con particolare attenzione ad un settore giovanile in crescita

U

n 2017 da ricordare per il Basket 4 Trieste, società giuliana nata nel 2010, presieduta da Paola Scubogna e cresciuta anno dopo anno con una programmazione, necessaria, rivolta allo sviluppo del settore giovanile, oggi attivo con un'ottantina di tesserati. A trascinare l’immagine della società la prima squadra allenata da Riccardo Coppola e Sirio Ciacchi, neopromossa dal campionato di Promozione con il cesello del titolo regionale, e partita a spron battuto in serie D nel girone intitolato ad Eugenio Rossetti, sfortunato giovane triestino stroncato da un malore. Una macchina collaudata con giocatori del calibro di Giacomo Norbedo, Nicholas Fragiacomo, Lorenzo Perotti, Marco Catenacci, cui si è aggiunto l’innesto di Luca Sauro, 2,16 , uno dei grandi prospetti del ’94 tornato a calcare il parquet dopo quasi cinque anni di inattività. Sullo sfondo un manipolo di giovani di grande prospettiva, svezzati nell’Under 20 quest’anno affidata ad Aldo Barzelatto, ormai una bandiera in casa biancorossa. SINERGIE E PALCOSCENICI Novità in panchina per l’Under 18 Regionale, con l’approdo al B4T di Stefano Serschen, tecnico molto preparato e campione d’Italia Join the Game con l’Azzurra, la società con la quale tutt’ora il coach triestino prosegue la collaborazione. Un asse fiduciario tra Azzurra, autentica miniera di talenti, e Basket 4 Trieste consolidato negli ultimi anni. Al tandem Coppola-Ciacchi anche la guida dell’Under 16, un gruppo di ragazzi molto affiatato delle annate 2002-2003. Le grandi novità dell’annata in corso sono però i palcoscenici. La prima squadra infatti disputa le partite casalinghe all’Alma Arena, il cuore pulsante della pallacanestro trie-

stina dove la pima squadra cittadina vuole tentare senza nascondersi l’assalto alla A-1. MINIBASKET L’altro teatro, è il caso di dirlo, è l’Istituto Rittmeyer adagiato sull’affascinante lungomare di Barcola. E’ infatti nella deliziosa palestra con teatrino di Barcola che è nato il settore minibasket, una svolta necessaria per costruire le solide basi su cui proseguire la politica di crescita societaria. A Nicole Benvenuti il merito di aver creato dal nulla un fiorente gruppo di bimbi delle annate 20112012-2013, cui si sono aggiunti gli allenamenti al Rocco per le annate 2009-2010 con la sapiente guida dei fratelli Lorenzo e Federico Perotti, provenienti dal Basketrieste. Una rosa sbocciata d’improvviso che ha portato alla coniazione del nuovo logo del B4T, un simpatico polipo con una palla a spicchi al posto della testa (sopra, accanto al titolo). Sempre molto attiva la comunicazione con la pagina Facebook ricca di contenuti multimediali, e gli spazi radiofonici molto particolari sull’emittente triestina RadioAttività, la quale dà voce soprattutto ai ragazzi del settore giovanile alla loro prima esperienza con cuffie e microfono. Guido Roberti

PROMOSSI L'organico del Basket 4 della promozione in D.

CAMPIONATI

DIFESE TROPPO FORTI O ATTACCHI CON DEI LIMITI?

T

rieste capolista, Udine (nella foto, Veideman e Dykes) alla seconda vittoria consecutiva: la A2 sta facendo lievitare gli entusiasmi dei cestofili regionali, che nella pari categoria femminile patiscono invece molto freddo con il - 25 della Delser a Crema (70-45) e il -20 di Pordenone a Milano (70-50). Quotazioni elevate invece in C Gold per Corno, che lascia Dueville a 40 punti, infliggendone dal canto proprio 72 ai vicentini. Punteggi che fanno riflettere, soprattutto nel maschile, dove anche in serie C Silver s’incontrano squadre che non vanno oltre i cinquanta punti all’attivo, con la Virtus Feletto a perdere 86-48 con la Dgm e la Collinare Fagagna a fermarsi a 49 contro Spilimbergo, che dal canto proprio ne mette a segno 71. I triestini del Bor, poi, perdono 65-53 con la Dinamo Gorizia, facendo sorgere il dubbio: troppo forti le difese avversarie o limitatezza offensiva? C Gold che vede la Falconstar al comando a

braccetto con S.Vendemiano, con Corno e Codroipo a 4 punti di distanza e lo Jadran a 6: dopo soli quattro turni, in sostanza, le posizioni risultano già ben defilate. Più equilibrio invece in C Silver, dove predomina il fattore campo e al comando c’è un terzetto (Ubc, S.Daniele e Spilimbergo)con la coppia triestina Bor-Servolana a ruota a 2 punti. Mentre in coda, ferme ancora a zero punti, ansimano Virtus Feletto e Romans. E anche nei due gironi di serie D l’equilibrio regna sovrano, con nel girone dedicato a Desio Flebus, Casarsa e Sistema Pordenone in testa a punteggio pieno dopo i primi tre turni e ben cinque inseguitrici a ruota. Nel girone Rossetti, guida a tutto vapore il trio Basket 4 – Breg – Alba Cormons, con un altro terzetto, Grado – Cus Trieste – Pallacanestro Monfalcone a due lunghezze. Ma siamo appunto agli inizi e tutto può essere un domani il contrario di tutto. (E.F.)

TremilaSport+ | 25 10 2017 | 31


PALLAVOLO

NEOPROMOSSE Federica, classe 1990, ha messo al servizio della squadra di S.Giovanni al Natisone la sua grande esperienza

RAGAZZA DELL'EST DAI MILLE INTERESSI

Federica De Cesco, al suo ventesimo anno di attività pallavolistica, è la capitana della neopromossa Est Volley di S.Giovanni al Natisone

C

laudio Baglioni cantava i volti e gli occhi di quelle “Ragazze dell’Est” che tanto lo avevano emozionato, tornando da un suo viaggio in Polonia, quelle storie “nei mattini pallidi appena imburrati di foschia” di vite conquistate giorno dopo giorno, con la durezza del lavoro e con l’allegria delle donne e dei loro sorrisi. “Povere belle donne innamorate d’amore e della vita”, le protagoniste diventarono un grande successo degli anni Settanta. Al di là della citazione musicale, oggi altre "ragazze dell’Est" vivono con passione altri scenari: la loro bella realtà di neopromosse di B1. Sono le pallavoliste dell’Est Volley di San Giovanni al Natisone. La loro capitana in carica ("ma lo sono ora fino al rientro di Federica Zanuttigh" precisa l'intervistata) ci dedica un po’ del suo tempo per parlare di sé, di sport e di vita: Federica De Cesco, classe 1990 di Cussignacco, racconta l’inizio di campionato: “Contro Brescia all’esordio siamo state brave a non farci travolgere dalla paura e l’emozione della prima partita. Abbiamo vissuto la stessa atmosfera dei play off, con l’ansia e la paura di sbagliare ma poi siamo riuscite a trasformarle in energia positiva. Fra di noi ci siamo molto aiutate e il tecnico Maurizio Corvi è stato molto bravo a gestire la partita insieme al secondo, Lele Rizzi. Inoltre abbiamo giocato contro una squadra giovane che però sbagliava

32 | 25 10 2017 | TremilaSport+

molto nei momenti di intensità di gioco a suo favore. A Trento sabato sera non è andata bene, invece e siamo tornate a casa con una sconfitta”. FILOSOFIA Federica ha una sua filosofia quando racconta lo spirito della squadra: “Affrontiamo gli impegni partita per partita e ogni volta che scendiamo in campo cerchiamo di dare il meglio”. Del resto lei ha vari campionati di ca-

Avevo gli occhi luccicanti, da bambina, vedendo giocare le grandi

tegoria alle spalle: “Quest’anno sarà il mio ventesimo anno di pallavolo: ho iniziato bambinetta al DLF e avevo gli occhi luccicanti quando vedevo giocare le grandi che si allenavano dopo di noi. Inoltre mia cugina più grande già giocava e io volevo arrivare dov'era arrivata lei. Testarda come sono, non ho mai smesso né mollato, passando dalla C alla B con il Martignacco e giocando i play off per arrivare in B1: in realtà quella promozione non era frutto del mio sacrificio e me la sono ritrovata già come bottino. Invece lo scorso anno, a San Giovanni, ho vissuto la grande emozione della promozione conquistata con le mie mani, i sacrifici e il sudore. Essere tornata a casa rappresenta una meravigliosa realtà: avevo infatti già giocato nella Volley Manzano e ho perciò ritrovato una grande famiglia. Sono molto felice quando gioco e non mi pesa mai andare in palestra. A volte mi chiedono perché continuo a “saltare sulla palla”. In realtà rispondo che mi piace molto e lo farò fino a che me lo consentiranno”. STUDIO E LAVORO Federica ha una vita molto impegnata da quando lavora in uno studio di consulenti del lavoro: “E’ una nuova scommessa che mi permette di continuare l’indirizzo dei miei studi universitari. Dopo ragioneria, mi sono infatti laureata in Scienze politiche dell’amministrazione; ma il sabato mattina

aiuto mio fratello nell’azienda agricola di famiglia a Cussignacco. Lavorando in negozio, mi piace tanto parlare con la gente che mi chiede della partita. In paese mi fanno sentire importante. Io e mio fratello siamo molto uniti e mi piace seguirlo con la sua squadra di calcio amatoriale. Siamo così affiatati che mi scambiano per la sua morosa. Nel week end ci sosteniamo a vicenda nei nostri impegni sportivi”. Federica passa in rassegna momenti felici e non della sua carriera: “Sicuramente la promozione dello scorso campionato, così inaspettata e non pianificata, è stato il momento più felice. Abbiamo acquisito fiducia e consapevolezza strada facendo. Personalmente ho giocato per la maglia e portarla addosso è una cosa bellissima. Abbiamo un magnifico rapporto con il pubblico che ci segue e il palazzetto è sempre pieno. Siamo seguite tanto anche dalle bambine e questo mi gratifica molto: fra le mie passioni c’è infatti anche quella di allenare le atlete giovanissime: si tratta di un’esperienza nuova che quest’anno m'impegna a Terzo d’Aquileia e rappresenta un’altra grande scommessa. Quanto alle esperienze negative, sono le annate storte che aiutano a far crescere e perciò le tengo nel cuore come stimolo: bisogna sempre ripartire da dove si è toccato il fondo e avere la forza di rialzarsi: questo è il valore più grande di una squadra. Sicuramente è bene avere amici anche al di fuori dell’ambiente pallavolistico per trovare spazi di ricarica”. Fra le altre passioni di Federica ci sono le gite fuoriporta culturali ed enogastronomiche: “Mi piace tanto la cucina e parlare con la gente per condividere pensieri e sentimenti. Sono però anche testarda e permalosa, un vero Ariete e ne sono molto fiera!” - conclude la moderna ragazza dell’Est, con “sulle labbra vaghi sorrisi di attesa e chissà che”. Biancamaria Gonano


NONSOLOSPORT

CULTURA

Novità su mostre, spettacoli, eventi, personaggi del panorama culturale

GIOVANI AUTORI

QUATTRO AMICI AL MARE Ha solo 17 anni, è cervignanese, studia al liceo classico Stellini di Udine, e ha già scritto il suo primo libro: “Il Dio del mare” (Michael edizioni), che ha dedicato a suo fratello Nicolò. Luca, concreto e determinato, fin da piccolo, oltre alla passione per il basket e la lettura, ha sempre amato molto la scrittura e la poesia. Il suo sogno è diventare uno scrittore. Fino a oggi, ha ottenuto importanti riconoscimenti in alcuni concorsi letterari. Nel mese di novembre 2016, si è classificato secondo al Premio Mazzotti Juniores con un racconto toccante e carico di sentimento, dal quale è nato poi “Il Dio del mare”, ambientato a Grado. La storia di quattro amici, Lucas, Irene, Antenore e Phil, le cui vite si intrecciano in modo indissolubile. Ciascuno impegnato nella ricerca del proprio destino, vedranno lentamente sfumare i confini di quella che credevano essere la realtà. Una vecchia leggenda di pescatori e una domanda antica quanto l’uomo: esiste un destino? Nel luogo dove i ricordi, l’amore e la paura si mescolano con le onde del mare, i quattro amici troveranno finalmente una risposta alla domanda. Nel 2015, Luca Maggio Zanon è stato tra i dieci finalisti nazionali del concorso di scrittura creativa “Scrivo Anch’io”, ha vinto per ben due volte il concorso per scrittori in erba “Caro autore ti scrivo”, nell’ambito di Pordenonelegge, e anche un’edizione di “Solidalmente Giovani”. Ora, dunque, è arrivato il primo libro. Elisa Michellut

L’ANGOLO DELLA

LETTURA

ALFIO CARUSO

CAPORETTO LONGANESI

La battaglia di Caporetto è stata la più grave sconfitta della storia italiana, che solo il sacrificio di migliaia e migliaia di ragazzi, spesso rimasti senza nome, non ha trasformato in una disfatta definitiva. Tra gli intrighi della politica e della massoneria, un governo ostaggio del comandante in capo Cadorna, l’uomo sbagliato nel posto sbagliato, e gli errori strategici di Badoglio, milioni di contadini, operai e artigiani, poco addestrati e male armati, vennero mandati al massacro contro le micidiali mitragliatrici austriache. Così il 24 ottobre 1917 l’Italia fu a un passo dalla resa e tuttavia, nel momento più difficile, scattò in tantissimi il desiderio di non darla vinta al nemico storico.

GIOVANNI SCARAMUZZINO

COME QUANDO ASCOLTIAMO LE PARTITE ALLA RADIO SEI

È il pallone che vola all’altezza della fantasia oppure è l’immaginazione che, grazie alla radio, prende il sopravvento? Prova a spiegarcelo con garbo, profondità e competenza una delle voci professioniste più note dello sport raccontato a chi in quel momento non può vederlo. Scaramuzzino si mette alla prova come scrittore e va addirittura oltre, sorprendendoci nei panni di romanziere. L’autore spiazza l’ascoltatore, prima ancora del lettore, dando vita a una sorta di opera radiofonico-cartacea in più atti. È come se i protagonisti vivessero contemporaneamente le loro vicende e irrompessero sulla scena incontrandosi, sovrapponendosi, interrompendosi, completandosi e realizzandosi compiutamente proprio come il racconto in diretta di più partite alla radio.

DAN BROWN

AROSIO E MAIMONE

SHARI LAPENA

ORIGIN

CINEMASCOPE

UN ESTRANEO IN CASA MIA

MONDADORI Robert Langdon è stato invitato al museo Guggenheim di Bilbao per assistere alla rivelazione che cambierà per sempre la storia dell’umanità e rimetterà in discussione dogmi e principi dati ormai come acquisiti, aprendo la via a un futuro tanto imminente quanto inimmaginabile. Protagonista della serata è Edmond Kirsch, quarantenne miliardario e futurologo, famoso in tutto il mondo per le sbalorditive invenzioni high-tech e l’ateismo corrosivo. Kirsch sta per svelare una stupefacente scoperta che risponderà alle due fondamentali domande: da dove veniamo? E, soprattutto, dove andiamo? Ma la serata è destinata a sfociare nel caos: la preziosa scoperta di Kirsch, prima ancora di essere rivelata, rischia di andare perduta per sempre...

TEA

Milano, autunno 1963. I giornali strillano in prima pagina l’assassinio di John Kennedy. Relegata nella cronaca locale, invece, la notizia della morte di Edilio Borghini, un industriale che viene trovato impiccato nella propria villa. Omicidio? Suicidio? Gioco erotico finito male? La morte di Borghini avrà radici nella sua litigiosa famiglia, dove l’algida moglie è ai ferri corti col cognato invidioso ed è odiata dal cugino giocatore, oppure nella sua industria di elettrodomestici, retta con pugno d’acciaio dal direttore Piergiorgio Coda? O sarà nascosta nei suoi filmini da regista dilettante, protagoniste le tante donne di cui si circondava? La strada per la soluzione del mistero è lunga...

MONDADORI

Torni a casa dopo una lunga giornata di lavoro, ma tua moglie non c’è. La casa è in disordine, come se l’avesse abbandonata in preda al panico. Il suo cellulare e la borsa sono ancora lì. È tutto sbagliato. Temi il peggio. Chiami la polizia. Ti informano che tua moglie ha avuto un incidente, è ferita. Ha perso il controllo dell’auto mentre andava a velocità sostenuta in una parte della città dove non è conveniente avventurarsi. Ma tua moglie odia guidare veloce e non aveva mai messo piede in quel quartiere, lo sai per certo. L’atteggiamento della polizia ti preoccupa, sono convinti che la donna sia coinvolta in qualcosa di losco. Ma tu non puoi crederci. Sei sposato con lei da tre anni e nessuno la conosce come te. Vero?

TremilaSport+ | 25 10 2017 | 33


VOLLEY FOTOGALLERY

volley SERIE B1 FEMMINILE BRUNOPREMI BASSANO LIBERTAS MARTIGNACCO

FOTO ALESSANDRO SAIN

0-3

34 | 25 10 2017 | TremilaSport+


FOTOGALLERY VOLLEY

TremilaSport+ | 25 10 2017 | 35


ATLETICA LEGGERA

PERSONAGGI

INIZIATIVA Lasciate le gare, Micaela Bonessi si dedica ora al supporto degli atleti amatoriali a Codroipo, Povoletto e Udine

A LEZIONE DA MICAELA Chiusa due anni fa l’attività agonistica, la Bonessi si dedica ora all’insegnamento della corsa, della quale è stata specialista di alto livello

“I

miei allievi mi chiamano Signorina Rottenmeier, come la severa istitutrice di Heidi”, sorride Micaela Bonessi parlando del gruppo di runners che si affidano a lei per migliorare

le loro peculiarità di cursori. Un nucleo fattosi via via sempre più numeroso dopo un avvio di attività quasi casuale, evidenzia con soddisfazione l’atleta di Ipplis di Premariacco: “Mentre mi allenavo con un gruppo di amatori, gli stessi mi

chiesero di dare loro dei consigli e il training insieme ad essi divenne così un appuntamento fisso, ogni mercoledì alle 19 sulla pista del polisportivo di Codroipo. Ed essendo specializzata in postura, caviglie e altro che interessa la motricità, applicai a loro beneficio le mie conoscenze, lavorando in èquipe con dei preparatori atletici”. E adesso quel gruppo è molto meno amatoriale di quando lei vi entrò a far parte: ”Ora a Codroipo ci sono un centinaio di Master – riferisce la Bonessi – e corrono con la denominazione “Atletica 2000 Codroipo”. A gareggiare iniziarono soprattutto in Coppa Friuli, poi ci fu un’evoluzione che adesso li porta a pensare di partecipare a competizioni federali Master”.

Il mio principio di base è quello che si può correre anche... senza correre

GRUPPO Circa 200 amatori seguono la runner di Ipplis di Premariacco a Codroipo, allenandosi sulla pista del polisportivo locale

36 | 25 10 2017 | TremilaSport+

LAVORO Un’evoluzione che comunque, sottolinea, non è stata così semplice come si potrebbe essere portati a pensare: “Stiamo parlando di amatori, molti dei quali all’inizio presentavano problemi di sovrappeso o alle articolazioni, quindi non certo nella condizione fisica ideale per praticare un’attività faticosa come la corsa. C’era in sostanza da lavorarci su con esercizi specifici, anche in palestra. Il mio principio di base è infatti quello che per prepararsi a correre si può anche…non correre e pure il tappetino riveste al proposito una funzione importante”. E da Codroipo la scuola di


ATLETICA LEGGERA

Micaela si allargò in seguito ad altri centri, con la formazione di nuovi gruppi: “A Povoletto curo l’integrazione della parte-corsa con lezioni in palestra – spiega - , mentre a Udine, al parco Ardito Desio, ai Rizzi, una mia collaboratrice cura l’allenamento e io la parte relativa alla corsa. E sia a Povoletto che a Udine vengono ad iscriversi persone provenienti da altre squadre”. Un tris che nel prossimo futuro potrebbe anche

ampliarsi, con la “signorina Rottenmeier” a considerare la bontà del lavoro svolto fino ad oggi: “Eravamo partiti per svolgere in primis un servizio di prevenzione infortuni, perché la mia idea era quella di fornire agli amatori della corsa un servizio del quale non disponevano. Ma cammin facendo li vedo tutti molto migliorati sotto vari aspetti e questo non può che rendermi felice di quanto fatto”. Edi Fabris

BURRACO

SEMPRE MAGGIORI ADESIONI AI TAVOLI IN ALLEGRA COMPAGNIA Il 15 Ottobre scorso si è svolto il 4° torneo regionale di Burraco nella splendida e accogliente Villa Manin di Passariano (nella foto), organizzato dal Circolo Burraco vicolo Mels di Udine. Notevole la partecipazione all’evento con la presenza di quasi duecento giocatori provenienti dal Triveneto e dall’Emilia Romagna. La giornata è trascorsa all’insegna di una sana e corretta competizione sportiva intervallata da un pranzo appositamente studiato per il “burrachista” dal ristorante Al Doge e da un ricco buffet pomeridiano. Premi e riconoscimenti sono stati consegnati ai più abili e fortunati giocatori alla fine del torneo, che hanno ringraziato l’intero staff organizzatore per la qualità del torneo proposto. E anche agli arbitri si sono impegnati con discrezione e professionalità.

Appuntamento all’anno prossimo per la 5° edizione, evento atteso dall’intero movimento del Burraco. Il Circolo organizzatore oltre a questo main event organizza tornei competitivi, agonistici e di beneficenza al fine di farsi conoscere e promuovere il gioco del Burraco, sempre più frequentato. Prossimo appuntamento alla fine di Novembre con la “Burracolonga”, una kermesse di tre giorni fra vacanza e gioco all’hotel Sava di Rogaska, in Slovenia. Per chi fosse interessato al Burraco, il Circolo ha sede a Udine in Vicolo Mels, 8. Le giornate di gioco sono : martedì h. 15.15, mercoledi h.20.30, giovedi h.15.00 con scuola burraco, e venerdi h.20.30. Inoltre si gioca anche alcuni sabati e l’ultima domenica di ogni mese. a.s.d.burracoudine@hotmail.it - cell3315652386 -

TremilaSport+ | 25 10 2017 | 37


RALLY

All'orizzonte non vedo però giovani pronti e maturi per affermarsi nel mondo delle corse

87 PRIMI POSTI E...

SCUSATE SE È POCO

Claudio De Cecco è uno dei top drivers di sempre del rallysmo friulano e internazionale

A

vete presente quando sullo schermo Tv presentano un match di pugilato? Ebbene nel “palmarès” dei due contendenti appaiono gli incontri vinti e persi. Dovessimo adottare questo sistema anche per l’automobilismo, allora verremmo a scoprire che il friulano di Manzano, Claudio De Cecco, campione di rally, ha all’attivo, in trent’anni di carriera, 87 vittorie assolute. Un biglietto da visita probante, che testimonia la validità di un driver dalle notevoli capacità di guida. Il debutto avvenne nel 1986 con la mitica A 112 e l’anno dopo vinse il campionato Triveneto e la Coppa Csai N2, aggiudicandosi in seguito con la Lancia Delta la Coppa Italia, mentre nel 1996 con la Toyota Celica vinse Coppa Italia e Mitropa cup, bissando il successo in Coppa Italia e nella Mitropa Cup con la Sabaru Impreza, Nel 2001 con la Ford Focus Wcr conquistò il secondo posto nel Trofeo nazionale rally, bissando il pregevole risultato l’anno successivo. Si accasa con la Fr i u l M o t o r n e l 2003 e conquista la Mitropa Cup per due anni consecutivi (2005 e 2006). Doppietta per Claudio anche nel 2009 e 2010 su Peugeot 207 S2000, con il gradino più alto del podio nella Coppa Italia. Poi primi po-

38 | 25 10 2017 | TremilaSport+

sti al Rally Ronde Dolomiti, all’Alpi Orientali, al rally di Majano alternandosi alla guida della Citroen Xsara e Peugeot 207 e al rally di Nova Gorica,Rally del Piancavallo. Ma veniamo alle vittorie più recenti: nel 2015 trionfa al rally del Friuli e poi a quello della Carnia con la nuova Citroen DS3. Poi il secondo posto al rally di San Martino di Castrozza gli consente di vincere ancora una volta il Trofeo nazionale rally 3^ zona. Lo scorso anno vince al Piancavallo e Alpi Orientali con la Peugeot 208T16 R5. Nel 2017 diventa pilota ufficiale della Hyundai Slovenia con la i 20NG R5, partecipando al campionato sloveno (attualmente al secondo posto in classifica) ma vince anche in Italia al rally di Belluno. LA VOCE DEL CAMPIONE Un campione fatto in casa, Claudio De Cecco, nato nel 1963 in Francia da genitori

originari di Forgaria del Friuli e accasato a Manzano con la sua “Friulmotor”, azienda che fornisce a noleggio le auto da corsa, curandone la preparazione. -Hai debuttato nel 1986. Cos'è cambiato in questi trent'anni, ma soprattutto è vero che la tecnologia oggi condiziona le prestazioni del pilota? “Io credo che la crescita- esordisce Claudio - vada di pari passo con la macchina. Alla tecnologia è giusto peraltro adeguarsi, anche se ritengo che un ruolo fondamentale lo giochi “il manico” del pilota.” -Marchiol, Pasutti, Cappellari tu e diversi altri, appartenete alla cosiddetta “vecchia guardia”: all’orizzonte c’è qualche promettente giovane? “Se devo essere sincero non vedo giovani di belle speranze, pronti e maturi per entrare nel mondo delle corse con prospettive di successo. Si dice che l’automobilismo è uno sport costoso ed è per questo che non sono molti i giovani che si avvicinano a questa disciplina sportiva, ma è vero in parte, in quanto il “vorrei ma non posso”, è spesso una scusa. Comunque direi che noi della vecchia guardia reggiamo ancora il confronto: l’attuale campione italiano rallies è il cinquantatreenne Paolo Andreucci (con al suo fianco la friulana Anna Andreussi) che ha vinto dieci titoli tricolori ,dei quali quattro consecutivi., Da anni domina le gare più importanti in Italia: SanRemo, SanMarino, rally del Ciocco, Costa Smeralda,rally del Salento, tanto per citare i più prestigiosi.“ “E poi modestamente - considera il driver friulano - quel De Cecco che nel suo palmarès può vantare 87 primi posti e scusate se è poco…..” Roberto Cainero


MOTORI

QUI SUZUKI

SWIFT 1.2 HYBRID TOP 4WD ALLGRIP La nuova nata della Casa nipponica vanta già un primato davvero speciale: è, infatti, l’unica auto ibrida del mercato lunga meno di quattro metri ed equipaggiata di trazione integrale

C

on l’inizio dell’autunno arriva, sul mercato, Suzuki Swift 1.2 Hybrid Top 4WD Allgrip. Questa versione è al top della gamma Swift e si rivolge alla clientela più esigente grazie a una dotazione completa e a una meccanica raffinata. Il suo debutto ufficiale in Italia è avvenuto in occasione del 4x4 Fest, tenutosi a Carrara da venerdì 13 a domenica 15 ottobre, ed è già disponibile presso la rete nazionale dei concessionari Suzuki. Suzuki Swift 1.2 Hybrid Top 4WD Allgrip vanta un primato davvero speciale: è, infatti, l’unica auto ibrida del mercato lunga meno di quattro metri ed equipaggiata di trazione integrale. Il sistema 4WD Allgrip Auto non richiede, nell’utilizzo, alcun intervento da parte del pilota, è esente da manutenzione e assicura sempre un’elevata motricità, gestendo in modo automatico la ripartizione della coppia motrice tra i due assi. Di norma privilegia la trazio-

ne anteriore, ma il giunto viscoso - che ne costituisce l’elemento principale - è pronto a trasferire fino al 50% della coppia alle ruote posteriori, quando quelle anteriori perdono aderenza. Suzuki Swift 1.2 Hybrid Top 4WD

Il prezzo di listino chiavi in mano è di 19.190 euro, IPT e vernice metallizzata escluse Allgrip è disponibile con carrozzeria a tinta unita o BiColor, con tetto in contrasto, e ha una dotazione completa. Suzuki adotta,

infatti, la filosofia "Tutto di serie, senza sorprese” e, con il suo ricco allestimento TOP, il comfort di bordo e la sicurezza di marcia sono garantiti. Tra le dotazioni di serie della nuova nata di casa Suzuki troviamo: fendinebbia, privacy glass, sedili anteriori riscaldabili, touchscreen da 7" Smartphone Linkage Display Audio DAB+ con connettività Bluetooth e USB, supporto Apple CarPlay, Android Auto e MirrorLink e slot per SD card, navigatore con mappe 3D, telecamera posteriore, climatizzatore automatico, strumentazione My Drive con schermo LCD da 4,2” tra gli indicatori analogici, cerchi bicolore in lega da 16’’, fari Full LED con funzione nontiabbaglio, regolatore di velocità Adaptive Cruise Control (ACC), che sfrutta un radar a onde millimetriche per gestire automaticamente la distanza di sicurezza. Grazie al supporto dell’innovativo sistema di rilevamento frontale “occhiodilince” (Advanced

Forward Detection System), che si avvale di una camera monoculare e di un sensore laser, si ha l’ausilio dei dispositivi di frenata autonoma d’emergenza “attento frena” (DSBS), di avviso di uscita involontaria dalla corsia “guida dritto” (LDW) e del controllo della traiettoria rettilinea “resta sveglio” (WAF). Suzuki Swift 1.2 Hybrid Top 4WD Allgrip è, inoltre, dotata dell'assistenza per le partenze in salita “parti facile” (Hill Hold Control), del sistema Keyless “chiavi intasca”, del sistema “accompagnami” (Follow me), degli alzacristalli elettrici posteriori e del volante rivestito in pelle. Il prezzo di listino chiavi in mano è di 19.190 euro (IPT e vernice metallizzata escluse). Anche su questa versione è attiva la promozione lancio valida sull'intero listino SWIFT fino a fine ottobre, che prevede un vantaggio cliente di 3.040 euro e fa scendere il prezzo di questa versione a 16.150 euro. TremilaSport+ | 25 10 2017 | 39


MOTORGALLERY

ASTON MARTIN DB11 VOLANTE

FOTO netcarshow.com/

La spider Aston Martin DB11 Volante trasmette una sensazione di grande fascino ed eleganza e si inserisce nel lungo filone delle granturismo inglesi prive del tetto, modelli in grado di “passeggiare” tranquillamente lungo una strada panoramica o di sfoderare all’occorrenza prestazioni in linea con sportive molto più esasperate

40 | 25 10 2017 | TremilaSport+


MOTORGALLERY

TremilaSport+ | 25 10 2017 | 41


ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA DAL 1945 SERIETÀ, PROFESSIONALITÀ E TANTA STORIA

LIBERTAS FVG AL SERVIZIO DELLE SOCIETÀ SPORTIVE

PATTINAGGIO

TA N TI Finalissima dei circuiti: B UON I MO TIVI P ER friulgiuliani AFFILIARSI ! 15 in gara

Secondo posto ottenuto dai pattinatori del nordest, dietro ai vincitori del nordovest alle finali disputatesi a Tordino. Nutrita la truppa degli atleti regionali convocati in rappresentanza del GPG ■ Il tricolore formato dalle maglie dei tre circuiti interregionali di pattinaggio corsa (verde per il Grand Prix Giovani, bianco per il Challenge Centro Italia e rosso per il Circuito Nord Ovest) sabato 14 e domenica 15 ottobre ha invaso il parquet del Palasport di San Nicolò a Tordino in provincia di Teramo, dove si è disputata la finalissima dei circuiti. Dieci entusiasmanti gare sono servite per selezionare i sei migliori pattinatori delle categorie più giovani (Giovanissimi 1 e 2, ed Esordienti 1 e 2) e dodici per i più grandicelli (Ragazzi e Allievi), che si sono spogliati del body societario per indossare i colori del circuito di appartenenza. Superate le rivalità delle lotte senza quartiere delle tappe svoltesi da maggio a settembre, i ragazzi hanno quindi combattuto fianco a fianco nella stessa squadra, impegnandosi

Gava: “Secondo posto anche frutto dell’impegno dei ragazzi del Friuli Venezia Giulia”

Tre pullman sono partiti da Spinea alla volta di Teramo per il GPG, due per i ragazzi e uno per i genitori. Se da un lato la condivisione del viaggio ha permesso agli atleti di sentirsi un’unica squadra anche fuori dalla pista, dall’altro i genitori hanno avuto tempo e modo di organizzare una

tifoseria degna di una curva da stadio. Si sono persino vestiti di verde per sostenere la squadra. È stato forse anche grazie al loro supporto che il Triveneto è riuscito a spuntarla sul centro Italia, con cui nelle fasi finali ha dato vita ad un testa a testa elettrizzante. Il Friuli Venezia Giulia ha fornito un contributo vigoroso alla squadra, con la bellezza di 15 finalisti. Matteo Diana, Aurora Sisani e Alexia Sisani del Pattinaggio Libertas Porcia; Nicola Morelli dello Skating Smile Fontananfredda; Riccardo Favro, Ludovica Pellarin e Alessia Cesca dello Skating Club Comina; Valeria Vivian, Ester Rebellato, Isacco Azzano, Francesco Bertolo, Alessandro Pusiol, Andrea Vicenzini, Chiara Bertolo e Vanessa Fasan della New Roller Porcia. «È anche grazie all’impegno dei ragazzi della nostra regione se siamo arrivati al secondo posto – ha commentato il vicepresidente della FISR regionale responsabile del settore corsa Pierino Gava – Gli atleti che hanno partecipato hanno dato il massimo, durante le singole tappe come nella finalissima; e di questo risultato possiamo andare senza dubbio orgogliosi».

al massimo per rendere onore alla propria maglia. Per l’ottavo anno di fila è stato il CNO ad aggiudicarsi il titolo di Campione dei Circuiti, totalizzando 4561 punti. La squadra del Nord Est è arrivata invece seconda con 3580, e il CCI terza con 3461. Il divario fra le diverse compagini diminuisce di anno in anno, confermando l’importanza di far confrontare i giovani anche a livello interregionale: un impegno per famiglie e società, che porta però grandi vantaggi in termini di formazione agonistica e non.

UDINE | TRIESTE | PA


ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA DAL 1945 SERIETÀ, PROFESSIONALITÀ E TANTA STORIA BASKET

Pontoni: dobbiamo migliorare in difesa Brutta sconfitta per la Libertas Basket School nella tana della TecMar Crema: per il quintetto di Amalia Pomilio una gara tutta in salita terminata 70-45 nonostante il rientro di capitan Vicenzott

significativo. Un altro dato che ha contribuito al risultato sono le quattro giocatrici lombarde in doppia cifra (Nori, Mandelli, Parmesani e Capoferri); per Udine a quota 10 solo Elisa Pontoni. Una serata non positiva quindi per le ragazze di coach Pomilio che dovranno rimboccarsi le maniche in fretta e voltare pagine per affrontare al meglio la prossima sfida casalinga contro Alpo, in

LIBERTAS FVG AL SERVIZIO Pontoni:DELLE “All'inizio forse le abbiamo SOCIETÀ SPORTIVE

■ Trasferta amara per la Libertas basket School in terra lombarda: in casa della Tec-Mar Crema finisce 70-45. Il secondo stop in campionato coincide con la seconda partita lontana dal palasport Carnera. Udine, nonostante il rientro di capitan Vicenzotti che è tornata sul parquet per circa 14 minuti, ha fatto difficoltà fin dall'inizio della gara. Dal 2-4 dei primi minuti, la Delser non è più riuscita a trovare il vantaggio, scivolando nell'ultima frazione anche a -29 (68-39). Determinanti sono state le percentuali al tiro: la Tec-Mar ha segnato 9 triple contro le due realizzare dalle friulane, oltre ad aver totalizzato un 56% da due

sottovalutate e loro ci hanno punite”

e infatti siamo arrivate fino al -4 (34-30), ma poi nell'ultima frazione abbiamo perso nuovamente terreno. Dobbiamo cercare di migliorare la nostra difesa: quando siamo in trasferta non riusciamo ad essere così compatte come lo siamo in casa. Poi merito alle nostre avversarie che hanno saputo sfruttare il fattore campo e il sostegno dei tifosi».

TA N TI B UON I MO TIVI P ER AFFILIARSI !

BASKET

JUDO

SAN DANIELE LA SPUNTA SU CORDENONS ■ Quarta vittoria in altrettante partite per Il Michelaccio San Daniele che, dopo aver dominato la partita contro Cordenons per 35 minuti, rischia però una clamorosa sconfitta casalinga. Il coach sandanielese Enrico Sinone analizza così la partita: “Sono molto contento per la vittoria e per l’ottima partita che abbiamo fatto, concedendo soltanto 50 punti ai nostri avversari nei primi 35”. Negli ultimi 5′ poi abbiamo accusato un black out offensivo, mentre i nostri avversari sospinti da Cipolla, in tre minuti, sono arrivati al -3. Sicuramente

programma sabato 28 ottobre alle 20:45. Così Elisa Pontoni commenta la sconfitta: «È stata una brutta partita per noi. Alle nostre avversarie entravano tutti i tiri, ma questa non è e non deve essere una giustificazione perché eravamo a conoscenza delle loro alte percentuali. All'inizio forse le abbiamo sottovalutate e loro ci hanno punite. Nel terzo quarto abbiamo cercato di recuperare

KENNY BEDEL CONVOCATO IN NAZIONALE U23

merito di Cordenons a crederci, ma ci abbiamo messo del nostro sbagliando tantissimi tiri liberi nel finale: liberi che avrebbero chiuso la partita ben prima della sirena finale”.

DOVA | MILANO | PRATO

■ Un’altra convocazione nella squadra azzurra di judo per il vicecampione europeo Kenny Bedel, punta di diamante della Polisportiva Villanova Libertas, che giovedì 2 novembre sarà presso il Centro Olimpico Matteo Pellicone di Ostia per il raduno collegiale nazionale Under 23. Il sedicenne pordenonese, unico atleta del Friuli Venezia Giulia a partecipare al raduno, avrà l’opportunità di allenarsi con i tecnici della nazionale italiana insieme agli atleti più forti dello stivale

con molti anni di esperienza in più sulle spalle. Il raduno è finalizzato alla preparazione del Campionato Europeo Under 23, in programma da venerdì 10 a domenica 12 novembre a Podgorica in Montenegro.

Tel. 0432 690761 info@ceccarellionline.it www.ceccarelligroup.com


ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA DAL 1945 SERIETÀ, PROFESSIONALITÀ E TANTA STORIA

JUDO

Villanova superstar ai Nazionali Libertas Alle finalissime il sodalizio naoniano ha conquistato il primo posto nella classifica generale di società e in quella relativa allaFVG categoria Junior/Senior. Pieno di LIBERTAS medaglie anche per la Sport Team Judo

AL SERVIZIO DELLE ■ Non temeSPORTIVE rivali la Polisportiva SOCIETÀ

Villanova, che nella trasferta a Celle Ligure di sabato 14 e domenica 15 ottobre per il Campionato Nazionale Libertas di Judo si è aggiudicata il primo posto nella classifica generale di società e in quella relativa alla categoria Junior/Senior. Secondo posto agguantato nella categoria Cadetti, condito da moltissimi successi individuali. La competizione, che ha premiato circa 300 judoka fra agonisti e preagonisti provenienti da tutto lo stivale, prevedeva gare di shiai (combattimento) e gare di newaza (lotta a terra). In entrambi i casi, gli alfieri pordenonesi hanno fatto incetta di medaglie, con 13 medaglie d’oro, 10 d’argento, 16 di bronzo. Conquistano dunque il doppio titolo di campioni nazionali Libertas,

TA N TI B UON I MO TIVI P ER AFFILIARSI !

sia nello shiai che nel ne-waza, Andrea Martin (Esordienti B 60 kg), il vicecampione europeo Kenny Bedel (Cadetti 81 kg), Francesco Sanapo (Cadetti +81 kg), e Augustin Cozonac (Senior 90 kg). Campionessa di lotta a terra Marianna Bortolin (Esordienti B 63 kg), che nel combattimento ha potuto registrare al petto la medaglia d’argento; in maniera speculare, invece Marvin Bedel (Junior 81 kg) guadagna il titolo nello shiai, mentre nella lotta a terra arriva secondo. Mattia Menegatti (Esordienti B 50 kg) ottiene il titolo nella lotta a terra e il bronzo per lo shiai. Brilla d’oro anche Matteo Visentini (Cadetti 73 kg) nella lotta a terra. Si distinguono inoltre Nicolae Bologa (Cadetti 81 kg) e Samuel Serodine (Esordienti B 73 kg), in piazza d’onore per entrambe le specialità. Un argento e un bronzo per Davide Toffoli (Senior 90 kg), rispettivamente nella lotta a terra e nel combattimento. Doppio bronzo per Alessandro Viva (Esordienti B 60 kg) e Axel Andrijczuck (Cadetti 60 kg). Ottime le prestazioni anche di Riccardo Pasut (Esordienti B 55 kg), Nicola Castoro (Esordienti B 66 kg), Alessandra Iordache (Esordienti B 52 kg), Emre Becketesh (Cadetti 60 kg), che hanno raggiunto la medaglia di bronzo nel combattimento, come fa anche Chiara Camilot (Esordienti 57 kg), ma nel ne-waza. Buone le performance anche per preagonisti pordenonesi che in questo modo aprono la strada ad un brillante

Nelle foto le formazioni della Polisportiva Villanova e dello Sport Team Judo in gara a Celle Ligure.

La competizione nazionale prevedeva gare di shiai e gare di ne-waza

Moro. Bronzo per Davide Prevarin, Andrea Salamon e Lorenzo Lenarduzzi. Decisamente positiva la trasferta anche per lo Sport Team Judo Udine, tornato in Friuli con un bottino

futuro nell’agonismo vero e proprio. Miglior risultato nella categoria Fanciulli è per Andrea Zandona che conquista la medaglia d’argento. Si fanno onore anche Tommaso Della Toffola e Mirco Bone saliti sul terzo gradino del podio. È d’oro la medaglia conquistata da Sharid Azheez nella categoria Ragazzi, in buona compagnia con gli argenti di Laura Covre e Mattia

UDINE | TRIESTE | PA


ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA DAL 1945 SERIETÀ, PROFESSIONALITÀ E TANTA STORIA

Francesco Nocent, Alessandro Ceschiutti, Anna Maddalena Zanini, Greta Castellan e Leonie Chiozza fra gli Esordienti B (2004 – 2003). Sul secondo gradino del podio sono invece saliti Riccardo Ceschiutti ed Eleonora Zanon e in terza piazza giungono Pietro Terenzani, Cristian Venturi e Federico Franzi. Buona gara, ma senza aver raggiunto la zona medaglie, per Cristian Voolakaran e Fabiola Lo Gatto. Fra i Cadetti, conquista il titolo nazionale Eleonora Gollino, mentre al secondo posto si sono classificati Lorenzo Moimas, Raffaele Piconi, Sara Furlani, Asya Tavano e Riccardo Piani. Medaglie di Bronzo per Giacomo Girardi, Jari Paternò, Gabriele Piccinin, Michele Comuzzi e Asia Golosetti. Ottime le prestazioni anche di Fabio Zanitti e Riccardo Sidoti in quinta piazza. La formazione udinese festeggia dunque nel miglior dei modi l’inizio della stagione agonistica, tornando a casa con un gran bottino di medaglie, e dando la dimostrazione di essere pronta per le prossime importanti gare federali, come il Trofeo Italia, il Campionato Italiano Esordienti e il Campionato Italiano a Squadre Cadetti/e.

LIBERTAS FVG AL SERVIZIO DELLE SOCIETÀ SPORTIVE Ben 24 le medaglie conquistate a Celle Ligura dallo Sport Team Judo Udine Sidoti (Kg. 73); Michele Comuzzi (Kg. +73). Anche la classe degli Esordienti A (2004) ha fin da subito iniziato a conquistare preziose medaglie. È infatti oro per Anna Fumo e Silvia Perissinotto, in buona compagnia con il bronzo di Di Luca Gregorio. Spiccano le medaglie d’oro di

TA N TI B UON I MO TIVI P ER AFFILIARSI !

complessivo di ben 24 medaglie ed il titolo di Campioni nazionali a squadre Cadetti. Positivo esordio sui tatami per la squadra dei Cadetti, Campioni nazionali in carica 2016, che per la seconda volta di seguito salgono sul gradino più alto del podio. Superano la Polisportiva Villanova, giunta al secondo posto, e il Judo Vittorio Veneto, terzo in classifica. Entrambe le compagini sono state battute per 4 a 1. La forte formazione udinese era composta da Giacomo Girardi e Jari Paterno (kg. 55); Federico Lo Gatto e Fabio Zanini (Kg. 60); Gabriele Piccinin e Lorenzo Moimas, in prestito dalla DLF Yamarashi ma autorizzato dalla federazione ad allenarsi e gareggiare seguito dal sodalizio udinese (Kg. 66); Raffaele Piconi e Riccardo

DOVA | MILANO | PRATO

Tel. 0432 690761 info@ceccarellionline.it www.ceccarelligroup.com


Tu puoi. Prova gratuita dell’udito

Informazione pubblicitaria

... sei tra amici

TI ASPETTIAMO PRESSO GLI STUDI MAICO PER LA PROVA GRATUITA DELL’UDITO

MAI PIÙ: SENTO MA NON CAPISCO! Abbiamo presentato Lo indossi e... lo dimentichi Risolto!

Il Presidente dott. Liberato di Leo è orgoglioso di poter vedere realizzato un desiderio: dare a tutti i nostri assistiti una location moderna e fornita di attrezzatura all’avanguardia per poter dare il miglior risultato possibile al miglioramento del vostro udito. Il dott. Liberato di Leo ha evidenziato come la Maico annovera tra gli assistiti personaggi come il cantante Mal che ha

donato la sua immagine al fi ne di poter sensibilizzare tutti al problema uditivo e alla soluzione tramite l’apparecchio acustico e invita tutti a venirci a trovare. “Lo indossi e lo dimentichi” è un progetto che ha portato molte persone ad utilizzare l’ausilio acustico senza accorgersene. Si è lavorato molto dal punto di vista estetico, perché l’estetica è un elemento di

miglioramento psicologico importante, ma soprattutto in questi apparecchi si sono incontrate tutte le più moderne tecnologie elettroniche, informatiche e di Waterproof. L’audioprotesista Maico è a vostra disposizione per qualsiasi informazione senza impegno e gratuitamente. Alla Maico troverete cortesia e simpatia, venite a trovarci nelle nostre sedi.

Ti aspettiamo presso i nostri studi per la prova gratuita dell’udito

UDINE

TOLMEZZO

CODROIPO

LATISANA

CIVIDALE

Tel. 0432 25463

Tel. 0433 41956

Tel. 0432 900839

Tel. 0431 513146

Tel. 0432 730123

dal LUNEDÌ al SABATO 8.30-12.30 – 15.00-19.00

dal LUNEDÌ al VENERDÌ 9.00-12.30

dal LUNEDÌ al VENERDÌ 9.00-12.30

dal LUNEDÌ al VENERDÌ 9.00-12.30 pom. su appuntam.

dal MARTEDÌ al SABATO 8.30-12.30 – 15.00-19.00

P.zza XX Settembre, 24

Via Matteotti, 19/a

Via IV Novembre, 11

Via Vendramin, 58

Via Manzoni, 21


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.