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360
magazine
GRADI
20|15 18|11|2015
w w w. t re m i l a s p o r t . c o m
TRIESTINA NEL CAOS: LE RIVELAZIONI DI PISCOPO pagG 8
BASKET
VICENZOTTI, CAPOLISTA IMPREVISTA pag 34
LEGA PRO
VALENTE E IL SOGNO PLAY-OFF pagG 6-7
ANNALISA CUCINOTTA la pistard di Muzzana del Turgnano di nuovo sul podio.
DOPO LA
BUFERA DOPO LA SQUALIFICA PER DOPING, ANNALISA CUCINOTTA è RIENTRATA AD ALTI LIVELLI PAG 46-47 24
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46
SOMMARIO
20|15
18|11|2015
8
24-25 UDINESE 6-7 LEGA PRO CALCIO
8 SERIE D
8-10 ECCELLENZA 12-15 PROMOZIONE 16-17 PRIMA CATEGORIA 18-21 SECONDA CATEGORIA
19 GIOVANILI
22 CALCIO A 5
23 FEMMINILE
34-37 BASKET 38-43 VOLLEY 46-47 CICILISMO 44-45 ALTRI SPORT
29
Le Belle di Tremila Sport: Cinzia Solazzo
RUBRICHE 26-27 SI DICEVA... 29-32 L E BELLE DI TREMILASPORT
28 NONSOLOSPORT
50-51 MONDO LIBERTAS
34
52-57 G LI ITINERARI DI TREMILASPORT DEBORA VICENZOTTI La capitana della Basket School alla guida della squadra udinese, capolista in Serie B
11 S PECIALE EDUCAZIONE ALIMENTARE TremilaSport+ | 18 11 2015 | 03
EDITORIALE
....
La rivincita di Annalisa fuori dal tunnel
D
alla polvere della condanna per presunto doping alla medaglia d'argento su pista conquistata recentemente agli Europei: per Annalisa Cucinotta una rivincita non da poco su un destino che lei ritiene sia stato altamente ingiusto nei suoi confronti. Ecco allora la nostra copertina ed un ampio servizio interno a festeggiare il suo ritorno ad alto livello dopo tante pillole amare. Quelle che attualmente sta ingoiando l'allenatore dell'Udinese, Stefano Colantuono, alle prese con una classifica precaria ed un calendario difficile. Ed è al leader della squadra, Totò Di Natale, che la squadra deve avvinghiarsi domenica dando l'assalto alla Sampdoria, sostiene il nostro Cibischino, blucerchiati affidati ad un tecnico dalla tradizione favorevole contro i bianconeri come Vincenzo Montella. Anche la scaramanzia, nello sport, ha il suo peso e al proposito dunque i tifosi facciano gli scongiuri. In riva al golfo di Trieste altri e ben più pesanti sono i problemi, non ultima la defenestrazione di un punto fermo della difesa alabardata come il capitano Piscopo, che nella nostra intervista a cuore aperto esprime la sua amarezza per un'esclusione decisa dal presidente Pontrelli, che in lui ha visto il capro espiatorio della protesta dell'intera squadra sulle troppe carenze societarie riflesse sull'organico. Parlano i personaggi, nel nostro giornale, e nel basket abbiamo dato spazio a due "bandiere" come Lorenzo Bettarini, quest'anno al Feletto di serie D, e Debora Vicenzotti, capitana di una Basket School che sta veleggiando solitaria in testa alla classifica di serie B. Spazio poi come di consueto ad una rubrica molto gradita dai nostri lettori, quella dell'amarcord, stavolta dedicato ad argomenti proposti dal quotidiano Il Gazzettino nel giugno 1996: interessante effettuare un paragone con gli argomenti attuali e notare soprattutto il diverso e più intenso appeal dei nomi dei campioni dell'Udinese di allora rispetto a quelli odierni, perlopiù stranieri di passaggio che vestono il bianconero con lo stimolo primario di approdare in piazze più blasonate e soprattutto meglio retribuite. O tempora o mores ma la sensibilità del tifoso medio sotto questo aspetto ne risente. Buona lettura, dunque, come di consueto.
Il Direttore Edi Fabris
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20| 15
Questo numero è stato chiuso in redazione mercoledì 18 novembre2015.
PUBBLICITÀ MediaTremila Edizioni Viale Palmanova 146 - Udine Tel. 0432. 33 30 893 agenti@tremilasport.com
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LA RADIO UFFICIALE DELL’UDINESE CALCIO
Mondo Udinese
QUOTIDIANO D’OPINIONE BIANCONERA DIZIONI
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TremilaSport+ | 18 11 2015 | 05
(Foto Antonio Ros - Pordenone Calcio)
CALCIOLEGAPRO
LA SCHEDA
NICOLA VALENTE
I PLAY-OFF?
POSSIAMO SOGNARLI NICOLA VALENTE Nato il 6 ottobre 1991 a Zevio, è un centrocampista destro arrivato in estate al Pordenone dopo una lunga militanza nel Legnago. Con la maglia della compagine veronese ha disputato cinque stagioni mettendo a segno 32 reti, di cui 25 negli ultimi tre campionati di Serie D. Finora per lui 8 presenze in maglia neroverde.
06 | 18 11 2015 | TremilaSport+
D
iciamolo. Un Pordenone così roboante non se lo aspettava nessuno. I Ramarri stanno disputando una stagione meravigliosa non tanto per i risultati sinora ottenuti quanto per il gioco espresso in campo. Ora è arrivato anche il pareggio con l'Alessandria, che ha svelato un nuovo lato dei neroverdi: la capacità di rimontare. Nicola Valente ne è certo: «Siamo una squadra che non ha nulla da invidiare nemmeno alle prime in classifica. È un momento positivo per noi, siamo andati in svantaggio, ci capita raramente, ma siamo stati bravi a rimettere a posto le cose e anzi - prosegue l'esterno classe '91 - a guardare gli ultimi 20 minuti si può quasi dire che il risultato ci sta stretto. Si
vedeva un avversario messo alle corde: dobbiamo essere contenti di come stiamo lavorando». Sereno e soddisfatto, soprattutto dopo lo splendido assist che ha permesso a De Cenco di insaccare per l'1-1 nell'ultima sfida, il ragazzo di Zevio si racconta: - Il mister ti sta provando in altri
ruoli? «Sono esterno sinistro di base, talvolta come seconda punta, ma il mio ruolo è quello noto. Certo, sono disponibilissimo, dove mi fa giocare va bene, anche in difesa (ride, ndr), l'importante è far bene». - Quest'anno sei subentrato spesso a partita in corso: come
“
Qui la competitività è alta: farsi trovare pronti è l'arma in più per ogni squadra
LEGAPROCALCIO approcci mentalmente a questa situazione? «Il livello di competitività è alto e farsi trovare pronti è l'arma in più di una squadra. Nei miei anni in serie D ho sempre giocato titolare, salvo rari casi, però l'approccio giusto è stare sempre concentrati, anche dalla panchina, per capire chi andrò ad incontrare quando entrerò in campo, le caratteristiche dell'avversario. Poi in un ambiente come questo dove ci sono tanti tifosi che ti supportano e ti incitano fai fatica a non entrare bene: non è difficile, ti fanno venire una voglia matta. Il salto di qualità lo si fa sia a livello fisico che mentale». - A proposito di Serie D: Legnano Salus... «Un'esperienza lunga e importantissima (5 stagioni, ndr): sono cresciuto non solo come giocatore ma anche come persona: ho cominciato i primi anni da giovane ed è stata una palestra che mi ha portato ad avere considerazione a livelli alti. Ho avuto dei mister che mi hanno aiutato a crescere: porto un ricordo molto bello. Arriva il momento in cui però il salto lo vuoi fare ma lo sfiori soltanto, questa è stata l'occasione giusta anzi, forse avrei dovuto farlo prima. Negli ultimi anni ho comunque sfiorato sempre la doppia cifra, sono sempre stato il secondo cannoniere della squadra (25 gol nelle ultime tre stagioni, ndr), era un ambiente sano, non potevi avere tanti problemi». - Principali differenze nel cambio D-Lega Pro? «Ritengo sia il ritmo diverso. Il secondo aspetto è che trovi più competitività e tutti i giocatori sono bravi: qui te la giochi, non c'è nessun titolare, chi fa meglio si conquista il posto. Un'altra cosa
A PASSO DI SAMBA
Nicola Valente in azione con la maglia dei Ramarri
che ho notato è il livello altissimo di qualità dei giovani. In D capita di trovare il terzino meno bravo, l'esterno per fare il fuoriquota, qui vedi la differenza: sono già pronti». - La rosa giovane allora può essere più un punto di forza che uno svantaggio? «Lo è certamente, chi è entrato fino a oggi ha dato un contributo importantissimo. Abbiamo un gran vantaggio, è come avere una se-
LEGA PRO 12^ Giornata ALESSANDRIA - PAVIA BASSANO - CITTADELLA GIANA - PRO PATRIA MANTOVA - FERALPI SALO' MANTOVA - CUNEO LUMEZZANE - SUD TIROL PRO PIACENZA - ALBINOLEFFE REGGIANA - PORDENONE RENATE - CREMONESE
conda squadra in panchina. Tutti possono essere sostituiti e siamo tra le rose più giovani. Ovviamente c'è chi non gioca o gioca poco e per loro può non essere facile, però è qui che si cresce». - Ed è qui che emerge la forza del gruppo. «Lo sto notando molto. Ogni tanto penso 'Come fa ad avere il sorriso?'. Giochi anche per i tuoi compagni, bravi e forti quanto te ma che magari non attraversano un periodo positivo. E vedere che nessuno si lamenta ma si mette a disposizione è davvero bello». - Ora la Reggiana. Cosa ti aspetti? «Hanno subito solo 3 gol, sono terzi, è la prova del nove. Se ne parla benissimo, sanno difendere. Sono certo che il mister ci farà preparare al meglio, non tanto per pensare a loro quanto per fare il nostro gioco: andare là per vincere. Sarà un ambiente stimolante ma, come ti ho detto prima, non abbiamo nulla da invidiare a nessuno. Perciò zero timori, sereni, e ci proviamo». - Obiettivi personali e di squadra? «Chiaro che si fa un passo per volta, ma sognando in grande sarebbe stupendo disputare i playoff con questa squadra. Sarebbe davvero qualcosa di eccezionale. Ok la salvezza, ma ci si può togliere qualche sfizio. Io intanto cercherò di impegnarmi ancora di più per trovare maggiore continuità».
Luca Feole
TremilaSport+ | 18 11 2015 | 07
CALCIOSERIE D
Fabio Pittilino
Il punto
La costante del campionato di Eccellenza quest'anno sembra essere il solo Lumignacco. Implacabili i rossoblù continuano nel loro cammino solitario al vertice del torneo, con uno score di otto vittorie in dieci incontri. Ora il calendario li mette contro un Chions che finora non è riuscito a dimostrare il proprio reale potenziale, alternando prestazioni interessanti ad altre decisamente sottotono. Intanto al CjarlinsMuzane si sperava che l'arrivo del sergente di ferro Vittore portasse la tanto agognata scossa: ebbene la scossa c'è stata, ma è stata piuttosto effimera se si pensa che è durata una sola domenica. Già nello scorso turno contro la Gemonese gli orange sono tornati ad evidenziare tutte le pecche messe in mostra durante la gestione Giatti. E il prossimo cliente non è certo dei migliori, visto che Fabbro e compagni sono attesi nella tana di un Cordenons che, zitto zitto, si è portato da solo al secondo posto. Occhio poi alla Gemonese: l'undici di Pittilino finora si è rivelata una bellissima sorpresa: la Manzanese, prossima avversaria, è avvisata.
ECCELLENZA 22/11/2015 11^ Giornata
CHIONS - LUMIGNACCO CORDENONS - CJARLINSMUZANE ISM GRADISCA - SANVITESE MANZANESE - GEMONESE TOLMEZZO - VIRTUS CORNO TORVISCOSA - RIVIGNANO TRICESIMO - KRAS REPEN VESNA - FLAIBANO
08 | 18 11 2015 | TremilaSport+
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ECCELLENZA
Gianluca Potenza (Vesna) Predrag Arcaba (Ism Gradisca) Fabio Faganello (PrataFalchi)
Leonardo Uanetto (Sevegliano) Alfonso Zienna (Sangiorgina)
Andrea Osso (Virtus Corno) Alberto Favero (Tricesimo)
Luca Sirigu (Brian)
Marko Kocic (Sistiana)
Peter Kalin (Gemonese)
Davide Grotto (Porcia)
LO SQUADRONE DI ECCELLENZA E PROMOZIONE
CAOS TRIESTINA
PISCOPO, DOVEVAMO
SMUOVERE L'AMBIENTE
N
e l c o n t i n u o v i a va i che ha caratterizzato l'inizio di stagione della Triestina, viene da chiedersi con quanti e quali effettivi gli alabardati condurranno in porto la stagione. Tra gli alabardati anche capitan Luca Piscopo, che così racconta il delicato momento personale e del calcio giuliano. «È da due settimane che sono fuori rosa, senza motivazione ufficiale. Con il comunicato che abbiamo emanato si sono incrinati i rapporti con la società e si è fatta passare l’esclusione come scelta tecnica; in realtà non è così. Basti pensare che questa “scusa” faceva riferimento ad un match a cui non ho preso nemmeno parte…». È un Luca Piscopo molto amareggiato quello che racconta ciò che sta avvenendo nella sua Triestina. La scelta di denunciare pubblicamente le difficoltà societarie ha portato come conseguenza l’esclusione dalla squadra: «Avevamo il diritto di far sapere a tutti in che condizioni andavamo avanti. Rasentiamo il ridicolo. Ho visto allenamenti con 12 persone ed il mister dei portieri districarsi 10 minuti con noi e 10 minuti con i compagni fra i pali. Alla fine non abbiamo ottenuto nulla – ha aggiunto sconsolato il capitano -, anzi, c’abbiamo rimesso. C’è chi è a casa, chi fuori rosa, chi le ha
sentite. Ma dovevamo smuovere l’ambiente». Ora circola la voce della cessione della società da parte del presidente Pontrelli e la situazione potrebbe sbloccarsi: «Domenica il presidente ha parlato ma non ero presente. Mi è stato detto che ha firmato un contratto preliminare ma te lo dico in franchezza, in questi mesi ne ho sentite talmente tante che se non vedo non credo. Certo, il fatto di essersi sbilanciato sul giornale può essere un qualcosa che fa pensare a fondi di verità. Si è parlato di pagamenti entro giovedì ma c’è qualche controsenso. Vedremo. Per me se ci fossero stati i soldi avrebbero già pagato». Inevitabile in una situazione de-
licata pensare al futuro: «Vorrei tornare. C’è tutta la mia disponibilità al reintegro, ma credo che valga per tutti i fuori rosa. Se le cose verranno fatte seriamente non diremo di no. Mi auguro che si sistemi tutto, io voglio restare qui. Dopo quattro splendidi anni e oltre 100 presenze sono legatissimo a questi colori e spero che la tifoseria si possa riavvicinare a noi, in tutti i sensi». La chiusa è sulla situazione in classifica, precaria al momento: «La posizione rispecchia la situazione esterna, il tutto dettato dal caos che c’è in società. Io credo che con il reintegro di tutti ci siano chance concrete di risalire: siamo un gruppo valido che può togliersi soddisfazioni». (l.f.)
SERIE D - GIRONE C 22/11/2015 15^ Giornata ABANO - MESTRE CALVI NOALE - TAMAI CAMPODARSEGO - LEVICO DRO - GIORGIONE LIVENTINA - FONTANAFREDDA LUPARENSE - BELLUNO SACILESE - MONTEBELLUNA VENEZIA - ESTE UFM - UNION RIPA VIRTUS VECOMP - TRIESTINA
UDINESECALCIO
A.S.D. CORDENONS CALCIO
CALCIOUDINESE
eccellenza
DIRIGENTI
A.S.D. CORDENONS CALCIO - ROSA 2015/2016 COGNOME
NOME
DATA DI NASCITA
RUOLO
COGNOME
NOME
RUOLO
AHMETAJ
JULIAN
30/05/1988
ATTACCANTE
TURRIN
MAURO
PRESIDENTE
CAMPANER
FABIO
03/01/1977
DIFENSORE
POLOTTO
NADIO
V. PRESIDENTE
CARLON
FEDERICO
24/11/1996
DIFENSORE
ZANESSI
MARCO
DIRETTORE SPORTIVO
CEOLIN
MATTIA
07/07/1996
CENTROCAMPISTA
ADDESA
GIUSEPPE
SEGRETARIO
DE NARDI
GIOVANNI
31/07/1982
CENTROCAMPISTA
CONTE
MAURO
ALLENATORE
DE PIN
FEDERICO
16/05/1991
CENTROCAMPISTA
PIVA
ALESSIO
ALLENATORE PORTIERI
ENDRIGO
DAVIDE
20/10/1997
CENTROCAMPISTA
ROLLO
LUCA
PREPARATORE ATLETICO
ERODI
MATTEO
21/06/1991
DIFENSORE
MUCIGNAT
FABIO
MASSAGGIATORE
FACCA
MARCO
16/01/ 1995
CENTROCAMPISTA
TOMASELLA
MARCO
ACCOMPAGNATORE
FRANZIN
MATTEO
26/03/1988
DIFENSORE
GEROLIN
LUCA
20 /11/1993
CENTROCAMPISTA
LUVISOTTO
ANDREA
22/05/1997
ATTACCANTE
POLOTTO
ANDREA
27/07/1986
PORTIERE
POSOCCO
ANDREA
14/09/1981
PORTIERE
ROMAN DEL PRETE
MANUEL
09/01/1980
ATTACCANTE
RUSSO
AMEDEO
14/03/1983
DIFENSORE
SCIAN
DINO
09/12/1989
ATTACCANTE
SESSOLO
MASSIMILIANO
30/04/1982
ATTACCANTE
SISTI
GIULIO
01/07/1997
DIFENSORE
TERPIN
ANTONIO
23/04/1998
CENTROCAMPISTA
URBANETTO
LUCA
28/07/1994
ATTACCANTE
ZUSSO
MATTEO
13/07/1987
CENTROCAMPISTA
PRESENTATA LA CAMPAGNA
DI EDUCAZIONE ALIMENTARE LND La campagna di educazione alimentare della FIGC-Lega Nazionale Dilettanti, realizzata con in collaborazione con la Federazione Medico Sportiva Italiana, è stata protagonista lunedì sera a Udine
L
a città friulana, grazie al lavoro di organizzazione del Comitato Regionale Friuli Venezia Giulia e al sostegno dell’Udinese Calcio, ha aperto per l’occasione le porte del nuovissimo Stadio “Friuli” dove si è svolto il convegno di presentazione per i dirigenti, tecnici e medici delle società dilettantistiche del territorio. Dopo l'introduzione al convegno del moderatore Antonino De Blasi, a fare gli onori di casa è stato *Gianni Toffoletto*, presidente del CR Friuli Venezia Giulia, che ha voluto ribadire l’impegno della LND per la tutela dei sui tesserati: “*Oggi non era assolutamente possibile mancare a questo appuntamento perchè si parla di nutrizione, un tema fondamentale che grazie a questa campagna sta tornando al centro dell’attenzione*”. Sono intervenuti anche *Ermes Canciani*, Vice Presidente CR FVG, e *Renzo Burelli*, Consigliere federale LND (area nord): “*la LND sta facendo
un lavoro impressionante di prevenzione per i giovani dando un esempio positivo a tutto il mondo sportivo*”. Nutrizione è salute ha trovato un altro convinto sostenitore in *Franco Collavino*, Direttore Generale Udinese Calcio: “*Va fatto un grande plauso a questa iniziativa e nello specifico a LND e FIGC per averla messa in piedi. Questo significa un miglioramento della mentalità che può solo fare il bene del calcio italiano* ”. Dopo i saluti istituzionali è toccato al dott. *Giovanni Marzaro* della FMSI entrare nel vivo del tema illustrando il modello alimentare promosso dall’iniziativa e sviluppato per offrire ai calciatori e agli allenatori le corrette nozioni per affrontare al meglio l’attività agonistica. Tutte le informazioni sono presenti all’interno dei kit della nutrizione distribuiti in occasione di ogni convegno, per un totale di 1.500.000 opuscoli per le famiglie e 30 mila manuali per i tecnici. Il dott.* Fabio Tenore, *me-
dico sportivo dell’Udinese Calcio, ha sottolineato come il suo club sia particolarmente attento ai comportamenti a tavola dei propri tesserati, ribadendo come un corretto stile alimentare sia determinante tanto in allenamento che in partita: “*L’Udinese ha sviluppato un’area di adattamento agonistico che segue in tutto e per tutto i propri calciatori. E’ importante sapere quali alimenti assumere e quando a seconda del momento della giornata*”. A stuzzicare ancora di più l’interesse dei tantissimi partecipanti sono stati gli interventi di alcuni ex idoli bianconeri come *Alessandro Calori* , *Valerio Bertotto*, oggi lanciati nella carriera di allenatori, e *Paolo Poggi*, attualmente coordinatore tecnico del settore giovanile dell’Udinese, che hanno rivelato alcuni curiosi aneddoti relativi alla loro esperienza da calciatori soffermandosi poi sul ruolo del mister per la corretta nutrizione dei giocatori. “Da ex
calciatore ho potuto verificare personalmente i benefici di una corretta alimentazione - ha sottolineato Poggi - perché influenza in modo determinante le prestazioni in allenamento e in partita, inoltre permette di recuperare meglio gli sforzi sostenuti”. Dello stesso avviso i due indimenticati capitani dell’Udinese. “La mia prima nutrizionista è stata mia nonna - il commento di Calori - Le famiglie infatti, così come gli allenatori e i professionisti, devono indirizzare i ragazzi a prestare la massima attenzione alle abitudini alimentari, sopratutto oggi che sono richieste prestazioni agonistiche continue”. Queste invece le parole di Bertotto: “Ho capito che per diventare un professionista dovevo curare anche altri aspetti al di fuori del rettangolo di gioco, l’alimentazione era uno di questi. A tutti i ragazzi che alleno cerco di inculcare questa cultura.” *Antonino DE BLASI* *Area Comunicazione - FIGC LND CR Fvg*
TremilaSport+ | 18 11 2015 | 11
CALCIOECCELLENZA
ZWOLF
ASSALTO ALLA
SANGIORGINA
PRIMA PROMOZIONECALCIO CATEGORIACALCIO
H
a di che mangiarsi le mani la Pro Cervignano per il pareggio rimediato sul campo di un Sevegliano ridotto in inferiorità numerica praticamente per tutta la partita. A fare il punto della situazione in casa gialloblù è Davide Zwolf, uno dei punti fermi dell’undici di Pozzar, nonostante la giovane età. - Quanta amarezza c’è per il pari di sabato? «Poteva e doveva essere la partita che ci avrebbe permesso di mettere la testa avanti e uscire da un periodo caratterizzato da alti e bassi. Purtroppo non è andata come ci aspettavamo. Fin da subito il match si era indirizzato sul binario giusto con l'espulsione di Bertossi, e avevamo chiuso il primo tempo in vantaggio. Nella ripresa non siamo stati capaci di chiudere la gara, e con una prestazione di grande orgoglio il Sevegliano è riuscito a rimettere in piedi la partita. Ad ogni modo, all'inizio dell'anno l'obiettivo prefissato erano i playoff. Nonostante la posizione in classifica siamo ancora lì a lottare per il quartoquinto posto che è a 3 punti. Dobbiamo prima però guardarci sotto e stare attenti a non commettere altri passi falsi». - Cos’ha provato ad indossare la fascia di capitano? «Sono di Cervignano e per me è un grande onore rappresentare la mia città. Essendo assenti Panozzo e Ferro, è toccato a me portare la fascia. Una grande emozione e soddisfazione, ma soprattutto una notevole responsabilità». - Se dovesse descrivere Pozzar come allenatore cosa direbbe? «È un tecnico molto preparato, nonostante questa sia la sua prima esperienza. Durante la settimana lavoriamo molto bene con lui, pretende il massimo e ci dà tanta fiducia, il clima è dei migliori. Sente molto la partita, e soprattutto la prossima contro la Sangiorgina, dove ha militato per molti anni». - Cosa ne pensa di questo campionato di Promozione? «È un torneo molto equilibrato. A parte le
PROMOZIONE - GIRONE B 22/11/2015 11^ Giornata GONARS - TRIESTE CALCIO JUVENTINA - PRIMOREC OL3 - SAN LUIGI PRO CERVIGNANO - SANGIORGINA S.ANDREA SV - SISTIANA S.GIOVANNI - COSTALUNGA VALNATISONE - RONCHI ZAULE - SEVEGLIANO
Girone B
prime tre squadre che stanno scappando, siamo sette squadre racchiuse in 3 punti, quindi, ogni partita è fondamentale e non è mai facile, soprattutto, contro le ultime che tendono a chiudersi e a ripartire. San Luigi e Juventina sono squadre costruite per vincere il campionato e si stanno confermando. Il Costalunga è la vera sorpresa. Nessuno se lo sarebbe aspettato. Alla 14esima giornata li affronteremo e vedremo cosa succederà. Tra le prime tre in classifica quella che mi ha impressionato di più è il San Luigi, una squadra compatta e con una mentalità vincente. Penso sia la candidata numero uno al titolo». - Pregi e difetti di questa Pro Cervignano? «Il nostro punto di forza è il gruppo, non ci sono giocatori in squadra che da soli riescono a spaccare gli equilibri. Siamo stati capaci di creare grattacapi a chiunque, anche alla capolista. Dal punto ci vista tecnico siamo ben attrezzati, e siamo guidati da un grande mister. Sicuramente un nostro punto debole è il cinismo. Ad ogni partita non raccogliamo ciò che seminiamo. Dobbiamo essere più determinati e consapevoli dei nostri mezzi. E un pizzico di fortuna non ci farebbe male». - Alle porte l’atteso derby con la Sangiorgina, da affrontare senza gli infortunati Beltrame e Panozzo... «Come ogni derby sarà una partita speciale. È una gara fondamentale per capire dove possiamo arrivare La Sangiorgina è una squadra ben attrezzata e tosta, guidata da un mister preparato e navigato come Scarel, e in campo ha giocatori di spessore come Cojaniz, Tardivo e Zienna. Sarà una bella sfida contro il mio collega Fabrizio Dose, ma mi auguro di batterlo. Noi giochiamo in casa e abbiamo il dovere di imporre il nostro ritmo e il nostro gioco. Una delle nostre armi sono le ripartenze e la fantasia del trio Braidotti-PaneckPavan. Dovremo essere cinici e compatti senza concedere opportunità ai rivali. La Sangiorgina non avrà vita facile, ve lo assicuro». Massimo Muzzin
Impegno da non sottovalutare per la capolista San Luigi che se la dovrà vedere contro un'Ol3 ancora imbattuta tra le mura amiche. Faedesi reduci dal pari racimolato a Ronchi, ma in casa gli orange sono tutta un'altra squadra. Il Costalunga spera quantomeno in un pari, in modo tale da poter agganciare i sanluigini in caso di esito positivo della spedizione sul campo del San Giovanni. La Juventina dovrà invece fare i conti con un Primorec che ha cominciato a prendere le misure alla nuova categoria. Davanzo e compagni vengono dalla buona vittoria interna contro il Gonars, e al momento si sono in questo modo tirati fuori dalle acque torbide del basso classifica. Dopo la prova di orgoglio messa in luce contro la Pro Cervignano, il Sevegliano punterà a fare punteggio pieno sul campo di uno Zaule che in casa ha fin qui racimolato solo 7 punti in 5 partite.
Girone A La sconfitta interna del Pravisdomini contro il Lignano è costata la panchina a Gianluca Rorato. Il trainer veneto non è più l’allenatore degli orange che hanno affidato la squadra all’ex tecnico della Spal Cordovado, Renzo Marzio. Primo ostacolo il derby di domenica contro l’Union Pasiano. Attualmente il Pravisdomini, accreditato ad inizio stagione come una delle potenziali pretendenti al titolo, è relegato al quart’ultimo posto del campionato di Promozione A a soli 9 punti in 10 incontri disputati. Rimanendo nella bassa, ma in quella friulana, altro derby in arrivo è quello tra Lignano e Brian: gara da tripla nonostante la posizione di classifica certamente non idilliaca degli uomini di Muzzin. I biancazzurri hanno però il potenziale per mettere in difficoltà chiunque, capolista compresa. Insidia Spal Cordovado per il Casarsa: i giallorossi sono ancora imbattuti in trasferta e si confermano mina vagante del raggruppamento. Scontro salvezza, invece, tra Bannia e Pro Fagagna. Flumignano a parte, sembrano al momento le due candidate principali a giocarsi l'ultima piazza per non retrocedere direttamente. PROMOZIONE - GIRONE A 22/11/2015 11^ Giornata BANNIA - PRO FAGAGNA CASARSA - SPAL CORDOVADO FLUMIGNANO - FIUMEBANNIA FULGOR - AURORA REMANZACCO LIGNANO - BRIAN PORCIA - TORRE PRATAFALCHI - SESTO BAGNAROLA UNION PASIANO - PRAVISDOMINI
TremilaSport+ | 18 11 2015 | 13
promozione GIR. B
Sevegliano Pro Cervignano’
1-1
14-11-2015
014| 18 14 | 1811112015 2015| TremilaSport+ | TremilaSport+
Foto:massimo melato
CALCIOUDINESE CALCIOFOTOGALLEY
FOTOGALLEYCALCIO UDINESECALCIO
TremilaSport+ TremilaSport+| 18 | 1811112015 2015| 015 | 15
A.S.D. DIANA
1a categoria girone B
DOMENICA 6 DICEMBRE
A.S.D. DIANA DI SAN VITO DI FAGAGNA - ROSA 2015/2016 COGNOME
NOME
DATA DI NASCITA
RUOLO
BANCE
VALENTIN
17/07/1995
ATTACCANTE
BARBIERI
ANDREA
09/08/1985
DIFENSORE
BULFONE
CRISTIAN
21/01/1996
ATTACCANTE
BUTTAZZONI
MARCO
05/03/1993
CENTROCAMPISTA
CARNELOS
MATTEO
15/02/1992
ATTACCANTE
COGNOME
NOME
RUOLO
FOSCHIANI
LORIS
ALLENATORE
CHERSICOLA
LORENZO
24/02/1990
ATTACCANTE
RIGIHINI
MAURIZIO
COLAUTTI
KEVIN
29/11/1995
ATTACCANTE
NOBILE
MARCO
AIUTO ALLENATORE ALL. PORTIERI
D’ANTONI
DIEGO
21/02/1995
DIFENSORE
DI BENEDETTO
PAOLO
18/01/1985
DIFENSORE
COGNOME
NOME
RUOLO
FALLETTI
ANDREA
25/10/1981
CENTROCAMPISTA
MARIUTTI
BRUNO
PRESIDENTE
JAKUPOSKI
ARIF
26/09/1995
ATTACCANTE
LAUZANA
ROMANO
DIR. SPORT.
MARCUZZI
NICOLA
27/11/1991
CENTROCAMPISTA
MAZZUCATO
URBANO
SEGRETARIO
MASOTTI
EMANUELE
12/11/1980
DIFENSORE
COIANIS
RENATO
CONSIGLIERE
NONINO
SIMONE
05/06/1996
PORTIERE
MAZZUCATO
GRAZIA
CONSIGLIERE
PECILE
GABRIELE
26/05/1994
CENTROCAMPISTA
FABBRO
SARA
CONSIGLIERE
PECORARO
MATTEO
21/05/1993
DIFENSORE
MATTIUSSI
FRANCESCO
CONSIGLIERE
PONTE
ALESSANDRO
30/09/1976
CENTROCAMPISTA
MICOLI
FABIO
CONSIGLIERE
PONTONI
NICOLAS
22/07/1990
DIFENSORE
PIGNOLO
MAURO
CONSIGLIERE
URBANETTI
GIORGIO
CONSIGLIERE
TONIZZO
DAVID
13/02/1980
CENTROCAMPISTA
PUGNALE
LUIGI
CONSIGLIERE
TOPPAZZINI
MATTEO
29/04/1992
PORTIERE
VUATTOLO
GIORGIO
CONSIGLIERE
ore 11.00 presso Palestra di San Vito di Fagagna TECNICI
DIRIGENTI
PRIMA CATEGORIACALCIO
TANTI AUGURI DIANA!
A
lla fine è arrivata la prima sconfitta in campionato per il Diana sull’ostico campo dell’Atletico Fauglis. Un 3-1 che comunque non fiacca l’entusiasmo in quel di San Vito di Fagagna, come testimoniano le parole del presidente biancazzurro, Bruno Mariutti. - Presidente, con questa sconfitta si chiude una lunga scia positiva… «Sì, arrivavamo da un’ottima serie di risultati fra Campionato e Coppa. Però la vedo tutto sommato come una sconfitta "positiva", nel senso che ci fa tornare un po’ con i piedi per terra. Ora si spera che sia stato solo un piccolo intralcio nel nostro cammino. Poi a ben vederla è stata una partita strana. Loro hanno meritato di vincere ma il passivo è stato troppo duro nei nostri confronti. Un primo tempo assolutamente alla pari, anzi, la migliore occasione per passare in vantaggio l'abbiamo creata noi e probabilmente un gol nostro avrebbe cambiato le sorti della partita. Poi è arrivato l'eurogol di Salvador. Il secondo tempo ovviamente abbiamo provato da subito a spingere in cerca del pareggio e ci
PROSSIMO TURNO Campionato riaperto nel girone A. Il Camino battendo il Vivai Rauscedo nel big match dello scorso turno si è portato a quattro punti dalla vetta. Fari puntati sul derby che opporrà i ragazzi di Temporini al Teor di Davì, finora quasi impeccabile nelle sue gare interne. Da tripla la sfida tra San Quirino e Vivai Rauscedo con i templari chiamati
siamo sbilanciati troppo, dando l'opportunità a loro di chiudere la partita con altre due belle realizzazioni». - Cosa non ha funzionato? «Penso che da parte nostra si sia sbagliata l'interpretazione della partita: non abbiamo giocato come nostro solito palla a terra, abbiamo sempre tentato l'azione tramite il lancio lungo in avanti con scarsi risultati, ed inoltre abbiamo sfruttato poco le fasce. Però da sottolineare anche la forza dell'avversario: lo conoscevo poco, e mi ha impressionato soprattutto in difesa, veramente una delle migliori fin qui viste. D'altronde anche loro arrivavano imbattuti e con pochi gol presi. La cosa paradossale, se vogliamo, è che l'attacco forse è il loro reparto più debole». - Una sconfitta che comunque non suona come un campanello d’allarme? «Assolutamente no. Ripeto, in un campionato è normale perdere, gli episodi si bilanciano prima o poi. L'importante è rifarsi subito e mantenere il passo. La classifica è corta e conta mantenere l'attenzione alta già nella prossima insidiosa sfida con la Torreanese. La squadra sta bene ed è
al completo, mancherà solo il portiere che si è stirato proprio domenica». - Dove pensa possa arrivare questo Diana? «Il mio obiettivo per ora rimane salvarsi il prima possibile, poi se abbiamo la fortuna e la forza di rimanere nelle prime posizioni, ben venga. L'anno scorso abbiamo affrontato una categoria come la Promozione che forse per noi era proibitiva ma abbiamo lottato fino alla fine e ci hanno condannato solo i play-out. Abbiamo deciso di ripartire con lo stesso mister, di cui abbiamo grande fiducia, e abbiamo rifatto in gran parte la squadra. La nostra è una realtà piccola, in una zona che non ha grosse aziende e che non ci permette di avere grosse risorse. Il Comune, nonostante tutte le difficoltà, ci supporta come meglio può, ma non si possono chiedere miracoli. Ecco perché dobbiamo fare le cose in maniera oculata.». - Quindi non avete intenzione di tornare sul mercato a dicembre? «No non ci sarà nessun movimento. L'organico attuale è ben assortito ed anzi forse la rosa è anche troppo ampia. Avere un gruppo di 20 persone tutti potenziali titolari porta ad avere grande concorrenza su tutti i ruoli e magari qualche giocatore fra un pò di tempo potrebbe essere scontento dei minuti giocati. Ma mister Foschiani da questo punto di vista sta lavorando bene, ruota almeno un paio di giocatori a partita ed utilizza sempre i cambi a disposizione. Poi se continua ad ottenere risultati chi può rimproverargli qualcosa. Per quanto mi riguarda la mia prima preoccupazione è far quadrare il bilancio, ora siamo in ordine e non abbiamo ulteriori risorse da investire». - Questo è un anno speciale per il Diana, visto che tra pochi giorni compirà 50 anni… «Sì, il Diana Calcio è nato nel dicembre del 1965. Colgo l'occasione per ricordare che il 6 dicembre presso la palestra di S.Vito di Fagagna, alle ore 11, ci sarà la celebrazione di questo evento. L'obiettivo è portare tutti gli ex presidenti, allenatori e calciatori ad essere presenti a questa iniziativa e di festeggiare insieme questa ricorrenza. Inoltre ci sarà una mostra fotografica e seguirà un rinfresco per tutti. Spero che anche grazie al vostro supporto arrivi il messaggio”. E allora, tanti auguri Diana! Massimo Melato
GIRONE A 11^ Giornata 22/11/15
GIRONE B 11^ Giornata 22/11/15
GIRONE C 11^ Giornata 22/11/15
a risollevarsi dopo lo scivolone sul campo dell'Union Rorai. In ottica salvezza, invece, assume notevole interesse la gara tra Vallenoncello e Corva, con i pordenonesi ancora a secco di vittorie nelle gare interne fin qui disputate. Nel girone B, il campionato vive nel segno della più totale incertezza. Ben otto squadre raccolte
in soli 4 punti. Indubbiamente uno dei tornei più entusiasmanti degli ultimi anni. Sfide da vertice su tre campi: a Risano i bianconeri locali si apprestano ad affrontare il derby con il Santamaria; il Diana dovrà dimostrare di aver smaltito la scoppola dello scorso turno affrontando l'ostica Torreanese; il Rive D'Arcano dovrà invece mette-
re a posto un po' di cose in difesa in vista della sfida alla Buiese. E in tutto questo ad avvantaggiarsi potrebbe essere la Tarcentina, chiamata all'impegno meno ostico sul campo del fanalino di coda Azzurra Premariacco. Nel girone C, invece, la neocapolista Pro Gorizia sarà di scena nella tana del Mladost.
BARBEANO - UNION RORAI GRAVIS - VAJONT MANIAGOLIBERO - CEOLINI CODROIPO - PALAZZOLO S.QUIRINO - VIVAI RAUSCEDO TEOR - CAMINO VALLENONCELLO - CORVA VALVASONE - VALERIANO
ANCONA - RIVIERA AZZURRA PREMARIACCO - TARCENTINA DIANA - TORREANESE LAVARIANMORTEAN - ATLETICO FAUGLIS REANESE - BEARZI RISANESE - SANTAMARIA RIVE D'ARCANO - BUIESE UNION MARTIGNACCO - RAGOGNA
DOMIO - ISONZO ISONTINA - PRO ROMANS MEDEA MARIANO - BREG MLADOST - PRO GORIZIA PORPETTO - CORMONESE SOVODNJE - GRADESE TERZO - FO.RE.TURRIACO ZARJA - AQUILEIA
TremilaSport+ | 18 11 2015 | 17
CALCIOSECONDACATEGORIA
è tornato il Venzone Obiettivo i playoff
È la squadra rivelazione di questo inizio campionato nel girone B. I rossoblu alle spalle di Tagliamento e Grigioneri. “Non andremo sul mercato come le altre squadre”
T
re anni di purgatorio per il Venzone che ora ha deciso di cambiare marcia. In estate gli acquisti sono stati mirati. E oggi i risultati si vedono con il terzo posto alle spalle della corazzata Tagliamento e degli ambiziosi Grigioneri. Lassù tra le prima, direttamente sul podio, almeno per ora, ci sono anche loro i rossoblu, la sorpresa, la squadra rivelazione di questo inizio campionato. Prima del Colloredo, costruito per vincere. Prima della Nuova Sandanielese fresca
di retrocessione e con tanta voglia di riscatto. Paolo Tea, responsabile della prima squadra, al suo primo anno di esperienza in questo ruolo, cerca di smorzare gli entusiasmi che stanno accompagnando l’intero ambiente. “La società ha costruito una squadra per i playoff. Poi vedremo cosa accadrà. Prima però dobbiamo migliorare in alcune fasi di gioco”. - A che cosa si riferisce? “Creiamo tanto, ma alla fine concretizziamo poco. Le partite dovremmo chiuderle già nel primo tempo. Andia-
“
Il Responsabile della prima squadra Paolo Tea “Invidio il potenziale d’attacco del Colloredo. Noi? Sprechiamo troppo 18 | 18 11 2015 | TremilaSport+
mo in vantaggio ma invece di mettere a segno tre gol, non riusciamo a dare il colpo del ko all’avversario e così ci tocca soffrire fino alla fine”. - Questi sono forse particolari che miglioreranno con il tempo. Nel frattempo vi potete godere il terzo posto in classifica, che non è cosa da poco”. “Sì è vero. Questa piazza merita una categoria superiore. Abbiamo spesso giovani talentuosi nel paese, ma cosa si sa non sempre dai giovani si raccolgono i risultati sperati. Anzi. Così tocca prendere calciatori da altri paesi. Comunque le possibilità ci sono. La società ha deciso di puntare su playoff. Ma è ancora troppo presto per stilare un bilancio”. - Quando si comincerà a parlare in termini concreti? “Da gennaio. Il campionato inizia con l’anno nuovo. Anche perché molti ora si rinforzeranno. Il Ciconicco ad esempio ultimo in classifica ha presto in prestito Tiepolo dal campionato carnico. Noi invece non
ricorreremo al mercato perché la base c’è già. Gli acquisti quest’estate sono stati mirati in base alle esigenze della società. Semmai è un po’ difficile far conciliare il lavoro con lo sport. Molti dei nostri giocatori lavorano a turno e quindi abbiamo 5 o 6 defezioni ad allenamento. E, si sa, il lavoro viene giustamente prima”. - Dopo tre anni di chiaro scuro si può comunque puntare in alto. “Sì, anche se l’anno scorso le speranze per poter ripartire c’erano. La squadra era partita altrettanto bene. Poi ha avuto un periodo buio. Ha risalito la china, si è salvata con cinque giornate d’anticipo e forse sul più bello, quando i playoff potevano essere alla portata si è rilassata”. - Chi potrebbe impensierirvi nella lotta alla promozione “Sono curioso di vedere all’opera il Tagliamento. I Grigioneri sono una buona squadra. E invidio molto il potenziale d’attacco del Colloredo”. D.V.
GIOVANILICALCIO
LE ULTIME DAI CAMPI
Nel girone A cadono le grandi Giornata strana nel girone A di Seconda Categoria, dove cadono tutte le regine. Nel testa – coda il Calcio Aviano subisce la prima battuta d’arresto ad opera del Morsano che agguanta così anche la prima vittoria in campionato. Non ne approfitta per il sorpasso la Tilaventina, sconfitta con il minimo sforzo dal Tre S Cordenons. Va ko anche il Villanova che si fa superare in casa dal Tiezzo. E così dopo dieci giornate la classifica si presenta molto corta con ben otto squadre raccolte in appena sette punti. Bagarre anche nei bassifondi. Solo il Real Castellana rimane a quota zero nella casellina delle vittorie. Nel raggruppamento B nuovo
sorpasso in testa alla classifica. I Grigioneri si fanno sorprendere dall’Atletico Grifone al termine di una gara molto combattuta .Il Tagliamento si impone nel big match con il Forum Julii e diventa la nuova regina. Attenzione però al Venzone che con i tre punti conquistati in casa ai danni dei Rangers sale sul podio. Nel gruppo C il Torre frena la corsa del Rivolto e rimette in gioco la Serenissima che ottiene lo scalpo ai danni del Tre Stelle. Bene anche il Flambro dopo il balck out di domenica scorsa. Pioggia di reti nel girone D. La capolista Primorje ne fa sette contro l’Azzurra Gorizia, la Roianese addirittura nove contro il Sagrado. In terza categoria si conferma il dominio assoluto del Pozzuolo nel girone B con la settima perla conquistata in casa del San Gottardo. Nel girone A si conclude con un pareggio a reti inviolate il big match tra Calcio Zoppola e la diretta inseguitrice Vibate. Infine nel girone C il Fiumicello torna nuovamente al comando
Testa a testa tra Flaibano e Tricesimo
C
ontinua senza soste la marcia del Flaibano che dopo il ko con la Sanvitese ha solamente collezionato vittorie. I campioni in carica, insomma, sono tornati e fanno sul serio. Lo sa bene il Prata, ultima “vittima”, sepolta da quattro reti. Spina nel fianco il Tricesimo che supera anche il temuto – alla vigilia - fanalino di coda, Torre, e rimane a una sola lunghezza di distanza dalla capolista. Non perdono colpi il Cjarlins Muzane e la Spal Cordovado mentre il Casarsa dice probabilmente addio a ogni sogno sbattendo contro il coriaceo Tolmezzo. Nel girone B il Trieste Calcio continua a fare campionato a sé comandando la classifica con sei lunghezze di vantaggio sul Lumignacco. Autentica bagarre dal terzo posto fino a metà classifica, ma la sensazione, a meno di colpi di scena, è che dopo 10 giornate il campionato sia già chiuso. Nella categoria Allievi la Sa-
cilese ottiene, battendo il Prata, il pass per l’Elite. Bene anche la Nuova Sandanielese. Le furie rosse si impongono con facilità sul fanalino di coda Martignacco e tengono a debita distanza le inseguitrici. Al Donatello va stretto il pari con il Tolmezzo che con una giornata in meno ora può operare il sorpasso decisivo. Tutto invariato nel girone C: Ancona, Tricesimo e Sanvitese sembrano al riparo da ogni insidia. Discorso chiuso nel raggruppamento E con Ism Gradisca e Trieste Calcio già qualificate. Tra i giovanissimi sofferta vittoria del Fontanafredda sul campo del Tolmezzo. Ma tanto basta per ipotecare l’Elite. Tre punti importanti anche per il Donatello sul terreno del Tre Stelle. Nel girone C i Rizzi tengono aperte le speranze dopo il pirotecnico 5 a 4 in casa del Prata. Tre punti pesantissimi dell’Ancona sul Trieste in un girone, quello D, che vede sempre più al comando il Cjarlins Muzane.
provinciali in pillole Juniores È una lotta a tre: Udine Ut Rizzi finora ha compiuto solamente un passo falso e comanda la classifica seguita da Azzurra e Nuova Sandanielese. La Serenissima battuta a sorpresa in casa del Fulgor, alla sua prima vittoria in questo campionato, sembra aver ceduto le redini.
Allievi Nel girone A resiste saldamente al comando il Tricesimo inseguito dall’Aurora che domenica ha avuto ragione dell’Arteniese. Resta agganciata al duo di testa la Tarcentina corsara in quel di Reana del Rojale. Nel girone B infine resiste la leadership del Forum Julii che però ha una gara in più rispetto al Pagnacco, a quota 19 punti e con
una difesa da primato (solo tre reti subite in sette gare).
Giovanissimi La Majanese sale sull’ottovolante. Ottava vittoria di fila per i gialloblu che questa volta si impongono nel big match con i Rangers. Incollati alla scia della capolista restano ora solo i Deportivo Juniors. Nel girone B il Virtus Corno riapre il campionato fermando la capolista Aurora, al suo primo pareggio, ma il Trivignano non ha la forza per imprimere una svolta decisiva, sciupando una grossa occasione in casa contro il Forum Julii. Torna in gioco l’Azzurra Premariacco vincendo contro il Moimacco. Infine nel girone C la Sangiorgina si aggiudica il derby con il Gonars e resta in testa.
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seconda categoria GIR. B
PAGNACCO COLLOREDO’
2-1 15-11-2015
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Photo Alberto Trangoni
CALCIOFOTOGALLEY
FOTOGALLEYCALCIO
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CALCIOC5
EXPLOIT GIALLOBLU'
LA VITTORIA SUL PORDENONE PORTA A 23 I SUCCESSI INTERNI DI FILA DEI SEGGIOLAI
FLASH KAPUN VIAGGIA VERSO IL TITOLO DI BOMBER
SERIE C
La doppietta siglata in Sacca dei Moreri contro il Tergesteo permette a Tine Kapun (Bassa) di aumentare il vantaggio sugli inseguitori, tutti fermi con le polveri bagnate, in classifica marcatori. Sono 13 le reti siglate dal pivot sloveno. Con 10 reti segue il terzetto formato da Dimarch (Torriana), Frosutto (Manzano) e Aziz (Maccan) CURIOSITA'
In campo dall’inizio per l’assenza del portiere titolare Pitta, il gigantesco estremo di origine serba è uno dei principali protagonisti dell’inconsueta vittoria di misura (1-0) in casa del Maccan. Sarà stata la divisa di gioco completamente uguale (maglia e pantalone...ndr) a quella dei giocatori del Maccan ad aver confuso le idee ai giocatori di casa?
CATERPILLAR MANZANO
MIKLA SI RICICLA PORTIERE...E DI CLASSE
SERIE C
E’il 27’ della prima frazione della gara tra Manzano e Pordenone, quando l’estremo nero-verde Ferrin interviene con le mani fuori area, espulsione (la seconda stagionale) e in assenza di un secondo portiere tocca al laterale Mikla indossare i guantoni per oltre un tempo. E a dire il vero l’improvvisato portiere sarà autore di diversi interventi, compresi due tiri liberi parati a Goranovic e Papa, battuto solo dal tocco sottomisura di Torossi.
M
anzano detta legge nel campionato regionale di calcio a 5: i seggiolai regolano per 2-0 il Pordenone e mantengono con piglio autoritario la vetta della classifica . Al ritmo dei seggiolai reggono Bassa Futsal e Palmanova mentre perde ancora terreno la Torriana. Risorge il Pentacor Grado e risale anche il Gold Feet: questa la sintesi di una giornata che aveva come campo principale Manzano, dove i ramarri del presidente Binot han cercato di fare lo sgambetto alla capolista, missione fallita, un gol di Teixeira ed uno di Torossi sanciscono l’ennesima vittoria, la 23esima di fila in casa, dei gialloblÚ che mantengono il vertice con sei punti di vantaggio. Alle loro spalle attenzione al Palmanova, altro team in grande salute come testimoniano le cinque vittorie di fila: per il Tavagnacco di Polo Grava in Piazzale Cavalleria è notte fonda ed il 6-0 finale testimonia il divario attuale tra i due club. La Bassa Futsal torna invece al successo in trasferta, sbancando in carrozza il campo del Tergesteo per 1-6 e rimane in scia alla vetta appaiata agli amaranto; dietro si registra un grande assembramento con la classifica che si accorcia e si compatta:
rinviata Lignano-Futsal Udinese, da registrare in particolare l’ennesimo passo falso interno della Torriana un punto in tre partite, fermata sul 4-4 da una Svt Futsal trasformata dalla cura di mister Odorico, mentre risorge dalle ceneri il Pentalcor Grado: bella prova, quella disputata dai ragazzi del presidente Corbatto a Prata, in una gara da dentro o fuori in pratica risolta da un gol di Susic con la difesa predisposta da Movio che è risultata imperforabile con un Stevanovic in gran forma tra i pali. Nell’altro anticipo del venerdÏ rocambolesca vittoria del Gold Feet in casa del fanalino Udine City: dopo esser stati sotto per 4-6 decisiva è risultata la mossa disperata del portiere volante con Medeot che fa la differenza nel 7-6 finale per la squadra di mister Acampora. Era una gara da non fallire invece quella che attendeva l’Adriatica fanalino di coda nel campionato di serie B contro il Forli: i romagnoli infatti precedevano in graduatoria la squadra del presidente Rizzo, che chiudeva mestamente la prima frazione sotto di quattro reti. Nella ripresa arrivava la reazione dei ragazzi di mister Marega, ed il 5-5 finale per come si erano messe le cose in campo, è tutt’altro che da disprezzare..
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IL MIMETICO STEVANOVIC IN GRANDE SPOLVERO
FEMMINILECALCIO LA CAPITANA Piera Miani, punto di riferimento della formazione triestina: "Siamo una squadra in continua evoluzione ma con delle potenzialità in grado di formare solide basi per il futuro"
GIALLOROSSE A 360 GRADI
La Polisportiva S.Marco su più fronti nello sport triestino
S
i vince o si impara. Non si perde mai. Questo il leitmotiv di Francesca Ruzic, direttore sportivo della Polisportiva San Marco di Trieste, associazione che conta più di mille iscritti in diverse discipline sportive. La sezione calcio femminile, uno dei fiori all’occhiello dell’intero movimento, è stata ricostituita tre anni fa dopo qualche stagione di costruttivo letargo. «Vogliamo riproporre il bagaglio di
Dopo l'ottima Coppa Regione disputata, le giallorosse del S.Marco (nella foto) sono incappate in una sconfitta nel derby triestino con il Montebello all'esordio nel campionato di serie C
valori e i modi di operare che ci avevano caratterizzato dal 1997 al 2004, quando eravamo arrivate a giocarci la promozione in Serie A con un organico composto solamente da ragazze provenienti dal nostro vivaio (tra cui una certa Sara Gama, la testimone più illustre dell’operato di allora) - racconta la dirigente - . Il nostro obiettivo è quello di proporci come alternativa, nel territorio di Trieste e Gorizia, a Tavagnacco e Pordenone. A differenza delle nostre più illustri colleghe però, noi non vo-
TAVAGNACCO, TRASFERTA IN ALTO ADIGE PER RIALZARE LA TESTA DOPO IL VERONA
gliamo fare selezione bensì costruzione». Un impegno a 360 gradi, sottolinea la Ruzic: «Alleniamo persone prima che calciatrici, dando loro un’impronta soprattutto comportamentale. Siamo impegnati in attività di recupero insieme alla cooperativa sociale Albatros con lo scopo di mettere in risalto il valore educativo dello sport e collaboriamo al progetto “La prova del nove”, un consorzio che unisce nove società dilettantistiche maschili che si riconoscono in un progetto etico comune. Siamo consci del fatto che il periodo in cui viviamo non è roseo, un momento in cui regnano l’insicurezza e la difficile attitudine alla fatica, al concetto “più sudi, più ottieni”. L’unica cosa che non manca è la passione, quella che da sempre anima la ragazza che vuole giocare a calcio, quella che la spinge a enormi sacrifici pur di praticare questo sport». PROGRAMMAZIONE Un panorama in cui sembrerebbe difficile fare programmi a lungo termine. «Essendo parte di una Polisportiva molto grande, noi siamo in una botte di ferro – sorride Francesca –. Abbiamo campi e strutture a nostra disposizione e, grazie al “Weekend da leoni”, torneo multi sport che organizziamo a metà giugno, riusciamo ad autofinanziare praticamente tutta la stagione calcistica. Queste sicurezze ci danno così la possibilità di pensare in grande. A luglio abbiamo iniziato a seminare
La vittoria tennistica di Firenze (0-6) aveva lasciato credere nell'accensione del turbo da parte della formazione di Sara Di Filippo dopo il pari interno dell'esordio contro il S.Zaccaria ma la successiva botta interna (2-7) contro la capolista Verona ha riportato le gialloblù sulla terra, relegandole ad un'attuale anonima posizione di classifica. 4 i punti finora messi in carniere, come quelli
della Fiorentina, con il Tavagnacco preceduto in classifica da Verona e Mozzanica, appaiate in testa a quota 9, Brescia a 7 e S.Zaccaria a 5. Ma
per ricostruire il settore giovanile che ci aveva portato tanta fortuna negli anni passati. Attualmente possiamo contare su un’Under 15 composta da una decina di elementi che fanno attività regolare da agosto scorso, senza però partecipare a un campionato. Le 2003/2004 si allenano due volte alla settimana insieme a un gruppo di 2000/2001 che svolge anche una terza seduta con la prima squadra, essendo in età per eventuali convocazioni». LA CAPITANA La prima squadra è partita in Coppa col piglio giusto, chiudendo al secondo posto il girone d’andata. «Siamo partite bene nonostante ci sia ancora molto da lavorare – commenta Piera Miani, capitano classe ’85 e punto di riferimento indiscusso della realtà giallorossa –. Abbiamo sofferto in tutte le partite anche se alla fine abbiamo quasi sempre portato a casa il risultato, tranne contro il Pasiano che sta dimostrando di non avere rivali. Siamo una squadra in continua evoluzione perché ogni stagione perdiamo qualche pezzo importante per motivi di studio e di lavoro ma penso che questo gruppo abbia delle potenzialità ancora tutte da scoprire e in grado di formare delle solide basi per il futuro. Per il momento non ci sono ambizioni di promozione, puntiamo a migliorarci di partita in partita». Nel derby di domenica contro il Montebello la S.Marco ha perso di misura nella prima di campionato. «È stato un incontro molto duro contro una squadra parecchio migliorata. Per noi uno sprone per continuare a lavorare consce di avere, in Sara Giovannini e Giulia Inglese, entrambe classe ’87, due perni fondamentali per esperienza, qualità e carattere e affiancate da una società sempre presente e pronta a fare mille sacrifici per offrirci tutti i presupposti per far bene». I suoi esordi: «Io ho dato i miei primi calci a un pallone nella San Marco del 1998, negli anni in cui avevamo Pulcine, Esordienti e prima squadra, gli anni d’oro del movimento. Motivi di studio poi mi hanno portata fuori regione ma al mio rientro in quel campo, dopo più di dieci anni, ho provato un’emozione indescrivibile. La mia speranza è ora quella di poter rivivere quegli anni e ridare al calcio femminile l’importanza che merita». Valeria Degano
sabato è in calendario la trasferta in Alto Adige contro un Sud Tirol che con un solo punticino in graduatoria si presenta come l'avversario ideale per consentire a Brumana (nella foto) e compagne di mettere fieno in cascina. E a seguire arriverà a Tavagnacco un altro avversario teoricamente abbordabile, il Luserna, attualmente a quota 3. Classifica comunque corta e in evoluzione, quella di serie A.
TremilaSport+ | 18 11 2015 | 23
CALCIOUDINESE
ultima chiamata per Totò
Se non ora, quando? di IDO CIBISCHINO
L'
U d i n e s e c e rc a d u e fuoriclasse. L'annuncio, elaborato su un quarto di pagina, è apparso nel numero di domenica del Messaggero Veneto. Trattasi non di pedatores di vaglia per innerbare la modesta compagnia di Colantuono, bensì di nuove figure professionali da inserire nell'ufficio marketing del club: la prima per coordinare eventi e congressi;
la seconda per gestire i “profili ufficiali del club sui social network sia in una logica informativa che commerciale”. CI PENSA MAGDA - Non è difficile individuare la matrice dell'offerta nel nuovo corso impresso alle strategie commerciali e di comunicazione dell'Udinese dalla signora Magda Pozzo. Mentre il fratello Gino sta lasciando a bocca aperta la Premier con il neopromosso Watford, la figlia del paron con identico piglio manageriale e visioni di respiro internazionale - secondo vocazione di famiglia - si è assunta il compito di curare e sviluppare tutto ciò che fa immagine e business dentro e attorno al diamante che è il nuovo stadio. Serve gente sveglia preparata creativa per far marciare l'ambaradan ed ecco, allora, che
24 | 18 11 2015 | TremilaSport+
Mentre la società cerca fuoriclasse per il marketing, la squadra langue senza certezze. Il capitano deve guidare domenica l'assalto alla Samp
“
Due buone iniziative sul piano locale: l'uso della lingua friulana e le future sinergie con il Pordenone per far maturare i migliori giovani
nei titoli preferenziali si richiedono bella presenza, la laurea, esperienza e la conoscenza dell'inglese. Tra i requisiti non è compreso il maneggio della lingua friulana, il che mi dispiace un po' trattandosi di persone che dovranno operare anche sul territorio. In ogni caso, facciamo il tifo perchè su quei due posti, tanto più preziosi in una congiuntura che obbliga non pochi all'emigrazione intellettuale, balzino giovani nostrani preparati e di buona volontà. In tal modo verrebbe a ispessirsi anche lo zoccolo friulano del management bianconero: dirigenti ferrati nella specifica materia e provvisti delle conoscenze - storiche, di tradizione, antropologiche - per dialogare e interpretare i valori e le sensibilità locali. IMMAGINE - Non vi saranno certo
sfuggite le recenti iniziative con cui l'Udinese ha cercato di recuperare immagine coprendo la voragine di impopolarità aperta dall'infelice e rozza idea di ribattezzare lo stadio Friuli con il nome dello sponsor: un'idea accantonata sull'onda di una sollevazione pressochè generale, e che ci auguriamo sepolta per sempre. Di facciata, ma non per questo meno gradita, quella dell'uso del friulano nella segnaletica e cartellonistica dello stadio; più pragmatica e densa di sviluppi la seconda, rappresentata dalla sinergia con il Pordenone calcio, al quale dirottare i giovani bianconeri più promettenti, così da averli sempre sottocchio. Strano è che nessuno ci avesse pensato prima. O forse i tempi non erano maturi anche per via di un campanilismo
ora auspicabilmente superato nel reciproco interesse e nel rispetto di un'autonomia che il capoluogo della Destra Tagliamento, in ossequio alla sua mezza anima veneta, ha sempre rivendicato nei confronti di Udine. Gianpaolo Pozzo e Mauro Lovisa, insomma, possono riuscire nell'impegno costruttivo e di comune vantaggio che la politica non sempre è stata capace di promuovere.
Tutto si muove nella galassia Udinese, tranne la squadra, che dovrebbe essere il traino di tutto il resto. Ma l'immobilismo attuale, inteso come mancata identità di personalità e di gioco riflessa in una classifica mai così deficitaria nei 21 anni di consecutiva frequenza della serie A, non può durare oltre. L'Udinese è quart'ultima a un solo punto dalla zona retrocessione. Domenica, ospitando la Samp appena passata da Zenga a Montella, deve almeno non perdere se proprio non riuscirà a vincere. Dipenderà da tanti fattori, tecnici e ambientali, dipenderà sopratutto dagli uomini e dalla loro volontà. TOCCA A TOTO' - Io aspetto una grande risposta sopratutto da Di Natale: se non ora, quando? Il capitano, fermo all'unico gol se-
UDINESECALCIO
Colantuono e le variabili Muriel-Montella UN GOL Da Di Natale, che finora ha realizzato un solo gol, si aspetta il ruggito del campione in una partita-chiave. A destra, l'ex Luis Muriel. Nella pagina a fianco, Thereau a caccia del primo gol al Friuli per far garrire i vessilli bianconeri.
gnato al Genoa alla settima di campionato, sa che questo è il momento di dare di tutto e di più: la squadra non ha i mezzi per mettersi a sua disposizione, come ai bei tempi; ora il suo talento e la sua esperienza vanno messi al servizio di un bene superiore all'interesse personale. Se Totò (partito sempre titolare nella partite interne tranne che in quella contro il Palermo) non potrà o non vorrà garantire un tanto, verrà automaticamente a cadere il senso della sua presenza nell'Udinese. Una fiammata qua è là, qualche suggerimento in costruzione, zero tiri in porta, tanta solitudine... : il Totò degli ultimi tempi ha fatto immalinconire anche i più sfegatati sostenitori. Se questi sono segnali irreversibili lo sapremo nel giro di 180 minuti, lo spazio delle sfide con la Samp, appunto, e poi di Verona sponda Chievo. In
caso di persistente inutilità, aspettiamoci addirittura un'evenienza clamorosa, come una separazione consensuale già a gennaio. RINFORZI - Dicono che bisognerà virare almeno a quota 20. Nient'altro che un auspicio, le certezze sono pari a zero. Dalla società, allora, si attendono iniziative di sostanza, l'immagine non fa punti. A gennaio, quando sperabilmente saranno di nuovo disponibili Zapata e Guilherme, ci si liberi delle mezze figure e si recapiti a Colantuono un paio di rinforzi giusti (si vocifera di un ritorno di Pizarro, che TremilaSport suggerì già in estate: oggi andrebbe a sovrapporsi a Lodi e a Guilherme, accentuando la confusione). Non si pretendono campioni, come vogliono quelli del marketing, soltanto giocatori funzionali al progetto tecnico di minima: la salvezza possibilmente non all'ultima giornata.
Era il 10 maggio scorso, quart'ultima di campionato, quando Luis Muriel si tolse la maglia e mostrò al popolo friulano un fisico scolpito, statuario: e voi mi davate del ciccione! Una piccola rivincita estetica, dopo quella sul campo. In versione assistman il colombiano - che dopo un lungo tira e molla Pozzo aveva ceduto in gennaio a Ferrero per 12 milioni - era stato il migliore della Samp che con un perentorio 4-1 aveva appena messo la pietra tombale sulla gestione di Stramaccioni. Rientrato malconcio dalla trasferta al servizio della nazionale, oggi Muriel è dato in forse per la trasferta udinese di domenica che segnerà il ritorno sul palcoscenico della serie A di Vincenzo Montella, appena subentrato al chiacchierone Zenga. Non è la sola variabile di cui Colantuono dovrà tenere conto nel preparare questa partita, delicatissima per l'Udinese. Come giocherà la Samp? In stile Zenga, quindi più votata al lancio per far sprintare negli spazi i velocisti d'attacco; oppure secondo i dettami di Montella, che predilige un gioco manovrato di possesso in stile spagnolo? Di sicuro non sarà la Samp un po' farfallona che con Zenga non ha mai vinto lontano da Marassi (due pari e tre sconfitte). Fosse l'Udinese una squadra definita e strutturata, potrebbe infischiarsene degli atteggiamenti altrui per imporre le proprie identità e quadratura. Così non è, purtroppo, e perciò bisogna agire anche sulle pieghe degli avversari. Stando così le cose, e visti i precedenti, c'è da aspettarsi all'inizio un'Udinese piuttosto guardinga; oserà di più nella ripresa una volta pesati forze e modulo doriani. Un gol salterà fuori, magari su rigore: e sarebbe il primo stagionale per l'Udinese, che nella passata stagione ruppe il ghiaccio dal dischetto addirittura al 35° turno, proprio nella partita persa male al Friuli contro la Samp. Resta da vedere, però, se un gol solo basterà per vincere. (i.c.)
di Biancamaria Gonano
PRADAMANO Martedì 10 novembre è entrato ufficialmente nella storia l’Udinese Club di Pradamano. L’inaugurazione è avvenuta nella sede ufficiale, l’Agriturismo “Frascje dai Spadons” che si trova nel paese a sud di Udine. Il taglio del nastro del presidente Stefano Tion e della vicepresidente Imara Bertossi ha aperto i festeggiamenti . La ragazza a soli 21 anni si è laureata in Lettere all’Università di Udine con il massimo dei voti e la lode. La sua unicità sta tutta nel suo sguardo e nelle sue parole pronunciate nell’emozione generale una volta datole il microfono. Ha in-
vitato a tifare Udinese tutti insieme e i giocatori a dare sempre il massimo come ha fatto lei. Ha toccato così i cuori dei tifosi presenti non più abitua-
ti a vivere con passione il bianconero friulano. Imara è nata il 6 dicembre 1991. Dopo pochi giorni è iniziato per i suoi genitori un percorso difficile in cui si sono messi in gioco aiutandola a raggiungere i traguardi più alti, nonostante le difficoltà legate alla tetraparesi che le hanno negato l’uso delle mani e quindi la possibilità di studiare e scrivere liberamente, senza aiuti. Imara segue tutte le partite casalinghe dell’Udinese e ha partecipato anche a trasferte. Ha una particolare amicizia con Di Natale gli ex Pinzi e Basta. Alla serata erano presenti numerosi tifosi e
simpatizzanti, alcune associazioni del territorio, diversi Udinese Club e tre giovani giocatori dell’Udinese, Armenakas, Insua e Garmendia: “Il Consiglio direttivo ha iniziato, però, a lavorare già dal mese di marzo, sia per organizzare questa serata, sia per pensare agli eventi da proporre prossimamente, convegni, trasferte e serate- ci racconta la segretaria Melissa Blason - . Il Club ha ingranato fin da subito e ora conta già 150 tesserati. Il suo punto di forza è la passione che Imara mette in tutte le cose che fa. Il suo cuore bianconero è il collante che tiene uniti tutti noi.
Mancava a Pradamano qualcosa di diverso da tutte le iniziative che vengono organizzate, qualcosa che raccogliesse insieme tutte le persone che amano la squadra bianconera. È importante in questo momento difficile per l’Udinese dimostrare la nostra fiducia. Vuole essere quindi un segno di coraggio e di speranza. Ci potete contattare tramite la nostra pagina Facebook ufficiale “Udinese Club Pradamano” (https://www.facebook.com/UdineseClubPradamano/) oppure tramite la nostra mail udineseclubpradamano@ hotmail.com."
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SIDICEVA...
si diceva...
CHE BEI
NOMI...
Quando il mercato dell'Udinese era meno sparagnino e lo spettacolo al "Friuli" non mancava
E
'di quasi vent'anni fa, di mercoledì 19 giugno 1996, la pagina sportiva de Il Gazzettino di Udine che vi proponiamo come amarcord di un momento di alti e bassi dello sport friulano d'alto livello. L'Udinese era quella di Alberto Zaccheroni e il calciomercato bianconero, affidato allora in prima persona al direttore sportivo Carlo Piazzolla, appariva meno sparagnino di quello attuale, fermi restando i principi di buona economia del club dei Pozzo. Si ragionava ovviamente ancora in lire e in pole position c'era l'acquisizione del fantasista Giovanni Stroppa, che l'Udinese intendeva riscattare dal Milan per un miliardo. E poi Paolino Poggi, riscattato dal Torino e firmatario di un quadriennale a 300 milioni a stagione. Una mossa azzeccata, perchè l'attaccante veneziano fu in quegli anni, accanto a Bierhoff e Amoroso, un punto fermo del tridente offensivo del Zac. Negli articoli compaiono nomi rimasti tuttora tra gli affetti della tifoseria bianconera, da Walem, che venne acquistato dall'Anderlecht, al compianto Genaux, difensore belga dello Standard Liegi. Nomi che invogliavano ad andare allo stadio. E parlando del successivo precampionato, spunta pure un personaggio entrato a buon diritto nella storia del calcio de noantri, quel Francesco Guidolin che l'Udinese si sarebbe ritrovato contro alla guida del Vicenza il
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4 agosto in un'amichevole nella città berica. E si parla anche di vivaio bianconero e del tourbillon di allenatori succedutisi in quegli anni alla guida delle giovanili, settore che, come evidenziato in uno dei pezzi, è stato ed è uno dei nei di un club affermatosi come modello di oculata gestione e programmazione. Molti e vari, in sostanza, gli argomenti trattati, non ultimo quello della campagna abbonamenti. Un argomento scottante, e non poco, era anche quello del basket, con la Libertas Udine, erede dell'Apu (Associazione pallacanestro udinese), ad essere dichiarata fallita dopo la cocente retrocessione in B2. Gli anni d'oro della prima Snaidero erano lontani ma i cestofili non avrebbero dovuto attendere molto per rivedere al Carnera, oggi e da tempo malinconicamente chiuso, il basket ai massimi livelli. Nel 1999/2000, infatti, il colore arancione, riportato in auge da Edi Snaidero, ritornerà ad infiammare i cuori degli sportivi friulani, quelli che ora sperano nella buona sorte dell'Apu in serie B. Tra tanto calcio e basket ai maggiori livelli non manca comunque un boxino dedicato al campionato carnico, con il match clou di Prima categoria Illegiana - Real Imponzo Cadunea, derby tolmezzino. L'Illegiana puà giungere ad uno solo punto dalla capolista Arta, si legge, ma il Real non può perdere ulteriore terreno. Come sia finita non ci è dato saperlo. (e.f.)
L'Udinese è cresciuta molto...c'è però un neo, il settore giovanile. E i giocatori friulani fanno amare la squadra dal suo pubblico.
SIDICEVA...
TremilaSport+ | 18 11 2015 | 27
NONSOLOSPORT
CULTURA
Novità su mostre, spettacoli, eventi, personaggi del panorama culturale
RASSEGNA
TRACCE DI PPP
P
oesia, romanzo, cinema, dibattito culturale e analisi socio-politica sono alcuni degli ambiti in cui Pier Paolo Pasolini è stato capace di lasciare la sua profonda e severa impronta. Dal periodo trascorso a Casarsa, dove venne a contatto con la lingua friulana, che adottò per comporre i suoi primi versi, al trasferimento a Roma, metropoli dove ebbe modo di farsi svariate amicizie con personalità di spicco e dove conobbe in prima persona il mondo del sottoproletariato. In occasione del quarantesimo anniversario dalla morte avvenuta a Ostia in circostanze mai chiarite, numerosi sono gli eventi organizzati, soprattutto in queste nostre zone, in memoria di uno dei più rivoluzionari personaggi del panorama europeo del secolo scorso. Il Comune di Pasian di Prato in collaborazione con il Centro studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia ha organizzato a partire da sabato 14 novembre fino a martedì 15 dicembre la rassegna “Pier Paolo Pasolini – 40 anni dopo”. Si inizia con Portfolio Pasolini 1972-73, mostra fotografica di Roberto Villa, con sede nella Biblioteca civica di Pasian di Prato. Per continuare martedì 17 alle 18.30 con la presentazione del libro “PPP. Polemica politica potere – Conversazioni con Gideon Bachmann”, testi delle conversazioni fra l’intellettuale e il fotografo e giornalista tedesco; per martedì 24 è in programma alle 18.30 la presentazione de “Il sogno friulano di Pasolini” di Paolo Gaspari, ossia la vera storia della ribellione di S. Vito al Tagliamento del 29 gennaio ’48; mentre martedì 1 dicembre alle 18.30 sarà la volta della presentazione di “Pasolini ti ricordo ancora”, libro a cura di Giacinto Bevilacqua, in cui vengono raccolte numerose testimonianze che ricostruiscono gli anni della giovinezza friulana del poeta, cruciali per la sua maturazione. Sono poi previsti altri due incontri: Conversazioni su Pasolini, venerdì 27 alle 18.30 all’auditorium Venier; seguito da Pasolini: una chiave di lettura, di Cesare De Michelis, presidente di Marsilio editori, giornalista per Corriere della Sera e Sole 24 ore, nonché docente universitario di letteratura italiana. Massimo Gaudino
PATRICIA CORNWELL
CUORE DEPRAVATO MONDADORI
Cambridge, Massachusetts. Kay Scarpetta riceve sul cellulare un messaggio che sembra arrivare dal numero di emergenza di sua nipote Lucy, con un link a un video girato da un apparecchio di sorveglianza che riprende la stessa Lucy e risale a quasi vent'anni prima. Ma come è possibile? La famosa anatomopatologa si ritrova così al centro di un vero e proprio incubo dai risvolti molto personali. Comincia a scoprire oscuri e terribili segreti che riguardano la nipote che lei tanto ama e che ha cresciuto come una figlia. A questo primo video ne seguono altri, con chiare e pericolose implicazioni legali, che lasciano Kay in uno stato di isolamento, preoccupazione e confusione. Il suo universo e quello di tutti coloro che lei ama viene messo a repentaglio da un piano diabolico
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L’ANGOLO DELLA
LETTURA
DONATO CARRISI
LA RAGAZZA NELLA NEBBIA LONGANESI
La notte in cui tutto cambia per sempre è una notte di ghiaccio e nebbia ad Avechot, un paese rintanato in una valle profonda fra le ombre delle Alpi. Forse è stata proprio colpa della nebbia se l’auto dell’agente speciale Vogel è finita in un fosso. Un banale incidente. Vogel è illeso, ma sotto shock. Non ricorda perché è lì e come ci è arrivato. Eppure una cosa è certa: l’agente speciale Vogel dovrebbe trovarsi da tutt’altra parte, lontano da Avechot. Infatti, sono ormai passati due mesi da quando una ragazzina del paese è scomparsa nella nebbia. Due mesi da quando Vogel si è occupato di quello che, da semplice caso di allontanamento volontario, si è trasformato prima in un caso di rapimento e, da lì, in un colossale caso mediatico… Ma allora, cosa ci fa ancora lì? Perché quell’incidente? Ma soprattutto, visto che è illeso, a chi appartiene il sangue che ha sui vestiti?
MICHAEL CONNELLY
IL DIO DELLA COLPA PIEMME
Mickey Haller è un uomo complicato, con una vita complicata. Deve fare i conti con un passato di eccessi, con una figlia che non vuole più saperne di lui e, più prosaicamente, con le necessità quotidiane, tra cui quella di guadagnare quel tanto che basta a mandare avanti il suo studio. È per questo che, quando riceve un messaggio sul cellulare mentre è in un'aula di tribunale, impegnato a difendere il suo cliente dall'accusa di aggressione, la sua attenzione viene immediatamente catturata. A mandarglielo è Lorna, la sua segretaria, e il testo è questo: "Chiamami subito. Si tratta di un 187". Il numero, che in California corrisponde al codice dell'omicidio, cattura immediatamente la sua attenzione. Occuparsi della difesa in un caso di omicidio significa guadagnare un bel mucchio di soldi e l'eventualità non lo lascia certo indifferente…
DON WINSLOW
PIETER ASPE
EINAUDI
FAZI EDITORE
IL CARTELLO 2014. Adán Barrera, capo di El Federación, la piú potente rete di cartelli della droga al mondo, si trova in isolamento in una prigione di San Diego. Art Keller, l'agente della Dea che dopo avergli ucciso il fratello e il nipote lo ha sbattuto li dentro, si è ritirato in un monastero in New Mexico, dove vive in solitudine e semplicità facendo l'apicoltore e cercando di dimenticare la sua precedente "vita di menzogne". La tregua si incrina quando Barrera riesce a farsi trasferire in un carcere messicano e l'accordo tra i vari cartelli della droga salta, innescando una guerra intestina di efferatezza mai vista. Con Barrera di nuovo in azione e pronto a qualunque atrocità, pur di riprendere il controllo perduto, Keller finisce risucchiato nel gorgo.
IL CASO DREYSE Patrick Claes, guru del mercato azionario e appassionato collezionista di armi antiche, viene tramortito con il calcio di una Dreyse nel suo cottage. La prima a dare l’allarme è la sua giovane e intrigante moglie Judith, che lo crede morto. Quando Claes si riprende, scopre che l’aggressore gli ha portato via la sua pregiatissima collezione di pistole. Il commissario Pieter Van In, aiutato dal fido Versavel, sta indagando sul caso. La trama si infittisce tra maggiordomi che cambiano identità, donne che spariscono e una serie di omicidi che, come in un effetto domino, fa cadere a uno a uno ogni indiziato. Tutti questi fili portano ad Asselberghs, un giallista best seller che ha nello studio una foto di Judith nuda e qualcosa da nascondere.
le belle di TremilaSport
UDINESECALCIO
Cinzia
Foto: Jenny Taverna
Figlia delle nevi
le belle di TremilaSport
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le belle di TremilaSport
TremilaSport+ | 18 11 2015 | 31
le belle di TremilaSport
Cinzia Solazzo e i suoi molteplici interessi, dallo sport alla lettura alla buona cucina
SCRIVEVO POESIE,
ORA INVENTO TRA I FORNELLI
è
figlia di un artista ma del padre, il “pittore delle nevi” Mario Solazzo, Cinzia non ha acquisito la vena figurativa. “Forse toccherà ai miei figli, quando ne avrò”, considera la bionda modella, che comunque ha nel proprio dna una vena poetica espressa particolarmente negli anni adolescenziali. “Fino ai diciassette-diciotto anni ho scritto dei versi che mi hanno fatto vincere anche un primo premio – rivela - . Poi il mio impegno è stato rivolto altrove. Prima ancora di diventare maggiorenne sono infatti andata a vivere da sola e mi sono laureata in Economia aziendale lavorando”. Coltiva molteplici interessi, Cinzia, non ul-
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timi quelli sportivi: “Ho fatto tennis, snowboard e palestra – racconta – e amo molto camminare. Ascolto poi musica rock e leggo con interesse i thriller storici”. Ed è brava inoltre tra i fornelli: “Si, non mi limito al tradizionale ma mi piace inventare e prendere spunti laddove mi vengono proposti”. Del proprio carattere, sanguigno per una parte come quello del padre salentino, Cinzia traccia poi pennellate rapide e significative: “Sono aperta e sensibile, credo molto nell’amicizia e come mio padre sono un po’ estrosa. Lui è un tipo diretto ma io, sotto questo aspetto, non ho comunque le sue spigolosità. C’è fra noi un rapporto sincero e affettuoso ma preferisco non
mettermi a discutere con lui!”. Ora questa sua esperienza per il nostro giornale, con le sue forme morbide offerte all’obiettivo di Jenny Taverna, che tra luci e chiaroscuri ha saputo cogliere con l’occhio di un pittore impressionista i tratti del volto e le linee del corpo di Cinzia.
MEM è un bar/ristorante dove puoi comperare oppure è un negozio dove puoi mangiare; girala o guardala come vuoi la sostanza non cambia! MEM è un locale dove puoi mangiare quattro cose fatte bene, bere una birra o un bicchiere di buon vino ed acquistare quello che ti sta intorno: il tavolo dove stai mangiando, la sedia sulla quale sei seduto, il quadro che vedi appeso alla parete, l’oggettistica esposta, il modernariato che ti circonda, il lampadario che ti illumina... insomma, è in vendita tutto ciò che stai guardando! Fare affari, se ti piacciono le cose originali, stravaganti ed introvabili non sarà difficile!
BASKET
ANNI D'ORO Debora Vicenzotti in A2 con il tecnico Abignente
CAPOLISTA IMPREVISTA
Debora Vicenzotti analizza il magic moment della squadra alla nona vittoria filata di EDI FABRIS
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ove vittorie filate e un primo posto in solitaria nel campionato di B femminile, numeri che parlano chiaramente sulla bontà dell’attuale leadership dell’udinese Basket School, griffata Delser, dopo le prime dieci giornate. Ma era sostanzialmente previsto? A grandi linee no, assicura la capitana della formazione guidata da Waldi Medeot, Debora Vicenzotti: “La società aveva auspicato una stagione da piani alti ma ritrovarci a questo punto prime da sole in classifica sorprende un po’ anche noi. Sabato a S.Martino di Lupari abbiamo fatto l’exploit, vincendo sul parquet di una squadra le stagioni alla quale eravamo appaiate in a Udine graduatoria, e grazie anche al dell'atleta blitz monfalconese a Muggia ci siamo ritrovate così in testa al plotone”. Ma il campionato è comunque molto lungo. “Già, e si concluderà il 10 aprile 2016. L’importante sarà per noi mantenerci
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nei piani alti e fare molta attenzione a non commettere passi falsi. A parte tre o quattro di noi più esperte, il grosso del roster è formato da giocatrici giovani uscite dal vivaio, secondo il programma definito dalla società. Quindi attenzione ai peccati di gioventù”. Non ti fa un po’ strano essere considerata una veterana a soli ventisei anni? “Beh, un po’ si, certo, ma sono a Udine dal 2004, da quand’ero ragazzina, e il mio ruolo di leader si è così consolidato nel tempo, visto che ho sempre fatto parte di questa società. Direi che sostanzialmente si tratta di un percorso normale”. Il roster, dunque. “E’ coperto in tutti i ruoli e anche in caso di promozione in A2 non penso ci sarebbero degli acquisti consistenti. Il momento economico è quello che è e le società per la gran parte si attrezzano strutturando al meglio i loro settori giovanili. Così facciamo anche noi, e devo dire che quest’anno il vivaio si presenta particolarmente forte, pure se il livello raggiunto anni addietro, con anche la conquista dello scudetto Under, è sicuramente inarrivabile”.
Un paio d’anni fa la tua scelta di rimanere a Udine anziché accettare offerte da categorie superiori: rimpianti? “No, assolutamente, non rimpiango mai le scelte fatte. E poi non è che A1 a A2 abbiano oggi il livello di qualche anno addietro, quindi mi va bene questa serie B, augurandomi naturalmente la promozione alla fine della fiera. Oltre a questo, a Udine coltivo altri interessi, studio (sto preparando la tesi per il dottorato in management), lavoro part time in un ufficio e alleno le Under 13 della Basket School, quindi mi ritengo pienamente soddisfatta di com’è impostata la mia vita”. Obiettivo-promozione, dunque: quali a tuo avviso le vostre antagoniste più toste sulla via della A2? “Considero Muggia, che ci tallona a due punti di distanza insieme a Monfalcone e alla stessa S.Martino, un’avversaria particolarmente solida, forte com’è di un allenatore esperto come Nevio Giuliani e di un roster ben costruito in cui spicca la capitana Annalisa Borroni. Vedo bene comunque anche Montecchio, a due lunghezze dal gruppetto delle nostre inseguitrici e in grado di dire la sua al momento giusto”.
BASKET SERIE D
FELETTO IN MANO A UNA BANDIERA
CAMPIONATI
TRIESTE INAFFONDABILE AL PALARUBINI
L
LORENZO BETTARINI guida il Feletto in serie D con lo sguardo al vivaio
I
n un'ipotetica “hall of fame” del basket udinese (da realizzarsi come via d’accesso al nuovo Carnera?) una mattonella andrebbe assegnata senza ombra di dubbio a Lorenzo Bettarini, autentico trascinatore dell’Apu anni ’80 in modo particolare con le versioni griffate Gedeco, Australian e Fantoni. Appese le scarpette al chiodo negli anni ’90 dopo 234 partite nella massima serie facendo registrare nel complesso il 54,3% nel tiro da due, un notevole 50,3% nel tiro da tre, oltre a un 85,2% nei tiri liberi, si è avviato alla carriera di allenatore dove, a parte l’esperienza dal 1999 al 2004 in qualità di vice dei vari Boniciolli, Melillo e Frates alla guida del secondo ciclo snaiderino, ha cercato di trasferire passione e qualità di gioco ai giovani prospetti della nostra provincia, soprattutto in quel Fagagna e di Tarcento. La stagione iniziata lo vede protagonista in qualità di head coach della Virtus Feletto in serie D. Dopo la bella vittoria contro Cervignano ed il consolidamento del secondo posto in classifica generale, gli abbiamo chiesto di farci un bilancio di questo avvio di campionato e di dirci quali sono gli obiettivi della sua nuova avventura sportiva. “Sono arrivato a Feletto con l’obiettivo di allenare e far crescere le potenzialità del gruppo di giovani Under 18 molto interessanti che sono tesserati per la società e di seguito ho assunto anche la responsabilità della prima squadra in serie D, dopo che non si è concretizzata l’ipotesi di disputare la serie C - analizza il tecnico - . Ad oggi il bilancio è assolutamente positivo: la società è ben amministrata dal presidente Caruso e altrettanto ben coordinata da Massimo
Plaino. Con un gruppo di 6/7 ragazzi che sdoppiano l’impegno in due campionati siamo al secondo posto sia in serie D che nel torneo Under, con un ruolino di marcia di tutto rispetto, avendo perso sino ad ora una sola partita fuori casa e per un solo punto. Viste le premesse non possiamo perciò non guardare che con fiducia all’esito finale della stagione.” In questo primo scorcio d’annata, il fiuto sapiente e l’occhio esperto di Bettarini hanno individuato tra i suoi ragazzi qualcuno che potrebbe fare parlare di sé in futuro? “Il gruppo che ho a disposizione è valido nel suo complesso, ma mi sento di azzardare che Ousmane Diop, un ragazzo senegalese classe 2000, ala-guardia di 2,05, sia davvero un talento con potenzialità che non vedevo dai tempi di Saša Vujačić”, Come vede il futuro del basket made in Friuli, tra Carnera ancora inagibile e serie A assente da tempo? “Passare davanti a quello che è sempre stato il luogo di riferimento della pallacanestro friulana e vederlo ridotto in quelle condizioni è ogni volta una pugnalata al cuore … inutile dire che la perdita di quella che è la vera “casa” degli appassionati di basket friulani sia un vero e proprio lutto: ci resta solo la speranza. Diverso è il discorso per la mancanza della massima serie: qui le prospettive sono decisamente migliori rispetto alla burocrazia che blocca i lavori del Carnera. Società e squadra dell'Apu sono ben attrezzate per riportare Udine dove la tradizione vorrebbe e nel frattempo il movimento cestistico provinciale dalla serie C in giù è ricco di realtà ben gestite e in piena salute.” Giuseppe Passoni
a Pallacanestro Trieste continua a costruire al PalaRubini la propria corsa ai play off in una A2 Est la cui leadership attuale è tra le mani del terzetto Treviso-Brescia-Mantova, con quest’ultima ad essere guidata dall’udinese Alberto Martelossi. Battendo anche Ferrara, i biancorossi di Dalmasson (nella foto) viaggiano nei piani alti, attesi ora proprio nel capoluogo della Marca da una squadra intenzionata a rifarsi dallo stop di Bologna. In serie B anche l’Apu di Lino Lardo continua ad esternare le proprie intenzioni di promozione, seppellendo al Benedetti la modesta Sangiorgese con un punteggio da campionato giovanile (74-38) e preparandosi ora ad affrontare la terza della classe, Bergamo, sul parquet degli orobici. Campionati ancora molto lunghi, certo, ma che lasciano comunque già intendere quali siano i ruoli riservati alle varie squadre. Così anche in C Gold Tarcento e Ardita Gorizia continuano a farsi rispettare, ritrovandosi nei piani altissimi, con Corno e Jadran alle costole. Un campionato in cui le regionali stanno viaggiando bene, con solo Spilimbergo in affanno in coda. In C Silver, meglio nota come C regionale, grande equilibrio in vetta, con Latisana, S.Daniele, Breg, Bor e Ubc a condurre la fila. Di questo sempre vivace campionato vi proponiamo a seguire la fotografica sul derby udinese Basket Time – Ubc, vinto da quest’ultima. E anche la serie D, nei suoi due gironi, sta esprimendo le proprie leaderships, con Aviano nel girone “Pituello” e Goriziana nel “Gaspardo” a tirare la fila. Basket sempre vivo, dunque, quello del Friuli Venezia Giulia, e soprattutto di buon livello tecnico.
TremilaSport+ | 18 11 2015 | 35
CALCIOUDINESE
C SILVER - IL DERBY UDINESE
L'UBC ESPUGNA IL PALAVECCHIATTO E VOLA IN TEST
Q
uattro punti soltanto di divario finale fra l'Ubc di Andrea Paderni e il Basket Time di Luca Di Leo (67-71 per i primi) ma quanto basta ai biancoazzurri per volare in testa in compagnia di Latisana, S.Daniele e delle triestine Bor e Breg. Un derby vissuto sul filo dell'equilibrio, quello del PalaVecchiatto, con l'Ubc a punteggi spalmati (Guadagni 13, Bianchini 12, Vischi 11) e il Basket Time ad avere in Bellina (24) il proprio top scorer, con Baldan a quota 13 e gli altri con realizzazioni minori. Match udinese molto sentito, del quale vi proponiamo un ampio servizio fotografico realizzato da Silvano Zandonella. Nel prossimo turno, Ubc al Benedetti contro un Grado fanalino di coda e Basket Time impegnato ancora in casa in un nuovo difficile test, quello contro una delle capoliste, il Breg.
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UDINESECALCIO basket
TA, BASKET TIME IN AFFANNO IN CODA
Photo silvano zandonella TremilaSport+ | 18 11 2015 | 37
VOLLEY
PRIMO PIANO
VOLLEYBAS,
OBIETTIVI MULTIPLI L'analisi dell'allenatrice Ocello e dell'ala Dentesano
L
a prospettiva di molti sportivi che un giorno vedranno arrivare l’ora in cui si ha intenzione di appendere le scarpe al chiodo è molto spesso quella di rimanere nell’ambito della disciplina che per lungo tempo hanno praticato con passione. Elisabetta Ocello, attuale allenatrice della Volleybas Udine, comincia a calcare il parquet – come ci racconta – appena ragazzina, all’età di dieci anni. A ventidue passa in prima divisione ai Rizzi e nella stagione 2004-2005 approda alla Volleybas in serie C e, sotto l’egida di Maria Savonitto, disputa i campionati regionali. Con la società udinese raggiunge la B2 e l’anno
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scorso, alla proposta di allenare la squadra, accetta, dopo aver svolto un corso di secondo grado per raggiungere tale posizione. Proprio a lei chiediamo com’è composta quest’anno la squadra, quali le atlete più rappresentative. “Posso dire di allenare senza dubbio una squadra completa, sotto ogni aspetto. Si distingue in abilità e acutezza il nostro capitano, Maria Zilli, che ha avuto anche un’esperienza in B2; insieme alle altrettanto valide Della Vedova, rientrata recentemente da Belluno; alla Dentesano, per noi nuova ma con un notevole bagaglio di esperienze; e poi Beatrice Squizzato, Carol Facile, Laura Isaia, per fare soltanto alcuni nomi.”
Qual è, per lei che “orchestra” la formazione, l’obiettivo da perseguire in questa stagione? “La final four di Coppa Regione è un nostro chiaro obiettivi. Giungere alla vetta è qualcosa che sentiamo proprio come una necessità.” Quali potrebbero essere quest’anno le squadre favorite per la promozione? “Il Pordenone Volley ha una rosa molto variegata; schiera in campo sette atlete giovani ma esperte e agguerrite. Altre squadre da tenere presenti a questo proposito sono la Sangiorgina, che lotta anch’essa per guadagnarsi un posto sul podio, ma anche San Giovanni e Staranzano.” Com’è strutturato il vostro settore giovanile? “Abbiamo diverse
PROTAGONISTE Nella foto grande la formazione maggiore della Volley Bas, allenata da Elisabetta Ocello (qui sopra).
FOCUS PUGILATO
Siamo competitive ma ci sarà da lottare per piazzarci alla fine fra le prime quattro squadre: under 14 sia maschile che femminile, under 16 femminile e under 18 femminile. Il principio su cui sono fondate sono l’approccio all’agonismo e al lavoro costante. Proviamo a far diventare queste ragazze delle atlete con dei buoni risultati.” Queste sono le speranze, ma Desirée Dentesano, ala e ricevitore della prima squadra della Volleybas, quest’anno in serie C, è una certezza. “Il mio viaggio prima di giungere qui è stato lungo – spiega la giocatrice. - Ho iniziato nelle giovanili della Sangiorgina, passando quattro anni prima in B1 e poi in B2; è stato poi il momento di Gradisca, dove sono rimasta per altre tre stagioni. E dopo un paio d’anni nei Rizzi adesso è la volta di Udine, alla Volleybas appunto.” In questo contesto sei ormai una veterana. Quali sono le tue attuali motivazioni che ti spingono a dare sempre il massimo? “Ho davvero ritrovato la voglia di rimettermi in gioco. Quello della mia società è un ambiente che certamente lo permette, e credo che cambiare aria possa
solo che giovare. Mi trovo ora in una squadra dove la cura riservata alla tecnica è uno degli aspetti di maggior importanza e so che la mia esperienza sul campo può anche essere d’aiuto per le mie compagne più giovani. Inoltre sono contenta per il fatto di essere tornata a casa, qui a Udine.” Quindi il tuo giudizio complessivo sulla squadra sembra buono… “Si, siamo tutte molto determinate: abbiamo voglia di crescere e per questo non ci sottraiamo al duro lavoro. Siamo un ampio gruppo di circa dodici atlete, formato da persone che hanno giocato in serie B e che comunque fanno del loro meglio in ogni occasione.” A tuo parere, quali sono gli obiettivi che la squadra ha bisogno di raggiungere? “Penso di far parte di una formazione molto competitiva, ma che se la dovrà sicuramente vedere con altre per classificarsi fra le prime quattro a fine campionato. L’anno scorso la Coppa regione la vinse Villa Vicentina, ma in questa stagione sarà più combattuta.”
MANZANO BOXING NIGHT SABATO CIRIANI PER IL TITOLO Saranno in palio i titoli italiano e dell’Unione europea dei Massimi leggeri nel cartellone dell’ottava edizione della “Manzano boxing night”, in programma sabato 21 novembre p.v. con inizio alle 19 presso il Palazzo dello sport di Manzano (Udine) e organizzata dalla locale Accademia pugilistica Distretto della sedia. Ad affrontarsi per il titolo italiano sulle 10 riprese saranno l’udinese Nicola Ciriani e il romano Simone Federici, mentre per quello dell’Unione europea, attualmente vacante, incroceranno i guantoni sulle 12 riprese il torinese Maurizio Lovaglio e il ferrarese Damian Bruzzese. Interessanti anche i match di contorno, tutti sulle 6 riprese, a cominciare dal “derby” dei superleggeri fra l’udinese De Prophetis e il triestino Maccaroni. Nel programma anche i match fra i welter Morello e Brussolo, fra i supergallo Rigoldi e Hoppal e, nei leggeri, fra il torinese Balissai e l’ungherese Fekete. Di contorno anche alcuni incontri dilettantistici
ed amatoriali. Prezzi d’ingresso: gradinate 10 euro; bordo ring 20. Le operazioni di peso si svolgeranno venerdì 20 novembre alle ore 16 presso l’Art Hotel di Udine. Dichiarazione del presidente del club pugilistico manzanese, Flavio Nadalutti: “Dal 2008, quando ebbe luogo la prima edizione dell’evento, a oggi la nostra manifestazione è cresciuta sensibilmente sia a livello di contenuti tecnici che di seguito di pubblico. Nel 2011 presentammo un match che ebbe come protagonista Paolo Vidoz e l’anno seguente ci fu in palio il titolo italiano dei pesi welter. Nel 2013, oltre a presentare il titolo italiano dei superleggeri, nel sottoclou combattè Nicola Ciriani, il pugile udinese attualmente miglior prodotto regionale a livello nazionale e sabato sul ring per il titolo italiano dei Massimi leggeri. Quest’anno abbiamo in programma ben due titoli di prestigio in un cartellone che sicuramente attirerà l’interesse degli appassionati di boxe”.
TremilaSport+ | 18 11 2015 | 39
CALCIOUDINESE
SERIE B1 FEMMINILE
CDA TALMASSONS Vs LIU JO MODENA 3-0
40 | 18 11 2015 | TremilaSport+
UDINESECALCIO VOLLEY
Photo andrea moratto TremilaSport+ | 18 11 2015 | 41
CALCIOUDINESE
SERIE B1 FEMMINILE
ISUZU CEREA Vs LIBERTAS MARTIGNACCO 3-0
42 | 18 11 2015 | TremilaSport+
UDINESECALCIO VOLLEY
Photo andrea moratto TremilaSport+ | 18 11 2015 | 43
ALTRI SPORT
notizie brevi HOKEY SU PRATO
FINCANTIERI DA RIVEDERE Brutta sconfitta per la Leyline che nel Lazio, complice un secondo tempo inguardabile, concede i primi punti stagionali al fanalino di coda San Vito Romano. Discreto il primo tempo dei cantierini che alla vigilia del match possono anche schierare Sumeet, la cui rimanente giornata di squalifica è stata sospesa dal giudice in seguito al ricorso presentato dal club Monfalconese (giovedì il giudice si pronuncerà definitivamente dopo aver visionato il filmato del match con la Bonomi). Bianco-celesti non brillanti ma molto concreti nel primo tempo tanto che a metà frazione, nel giro di un paio di minuti, si portano sul doppio vantaggio prima con un corto di Sumeet e poi con un bel gol del connazionale Navjosh (per la statistica il n. 250 in bianco-celeste). I padroni di casa non portano pericoli alla porta di Sangalli e le due squadre vanno negli spogliatoi sul doppio vantaggio degli ospiti. Nella ripresa i cantierini devono rinunciare a Toneatti (infortunatosi poco prima della pausa), mentre i padroni di casa con una gara più attenta mettono in seria difficoltà l'undici monfalconese. In sostanza si ripete la gara della scorsa settimana con la Bonomi con i cantierini che spariscono letteralmente dal campo. Sabato penultimo impegno prima della pausa invernale a Monfalcone contro il Bologna che, partito in sordina, ha raggiunto i bianco-celesti al quinto posto in classifica a quota 12 punti.
44 | 18 11 2015 | TremilaSport+
JIU JITSU
ALLA BRASILIANA
Il campione Ivan Gazzoli spiega la forma di lotta della specialità
O
si vince o si impara qualcosa. E' la chiave con cui Ivan Gazzoli tecnico del Gracie Jiu Jitsu Bolzano e responsabile della sede di Udine ci apre le porte di uno sport che impariamo a conoscere approfondendone storia e contenuti. Nasce a Piacenza nel 1982 e sin da piccolo, grazie ad una tradizione familiare in cui sport è sinonimo di educazione, dinamismo e confronto inizia a prendere contatto con le arti marziali in una palestra di judo. Sei anni è l'età giusta per arricchire il proprio spirito in una disciplina idonea a formare carattere e personalità e sopratutto fare esercizio fisico. Oltre che nel judo eccelle anche nelle due ruote, dove si afferma come campione di ciclismo su strada. Dal judo il passo non e' particolarmente lungo per approdare al Muay Thai (la boxe thailandese in cui si adoperano braccia e piedi). Successivamente passa al jujitsu tradizionale, e nel 2007 la svolta epocale nella sua vita di atleta, quando entra a far parte dell'Accademia Gracie Jiu Jitsu di Bolzano, che lo proietterà nell'elite nazionale ed internazionale di questa martial art nelle sue specialità che annoverano i combattimenti gi e no gi (con il kimono o senza). In questa accademia trova l'opportunità di crescere grazie anche al maestro Federico Alessandro e agli stage con trasferte a Barcellona con i maestri Robin Gracie, Octavio Couto e Dean Lister, Da sottolineare che Ivan Gazzoli è anche istruttore al tredicesimo reggimento Carabinieri di Gorizia, dove prepara gli uomini per le missioni all'estero. Una vita davvero intensa di lavoro e sopratutto di continuo studio. Oltre il brazilian jiu jitsu si distingue per essere un talento indiscusso anche nel grappling ove nel torneo continentale di Sassari ha acquisito un argento e un bronzo ai recenti mondiali in Turchia. Tra i suoi allori ricordiamo i due primi posti consecutivi 2014 e 2015 agli italiani di brazilian jiu jitsu Figmma classe A. Un successo sempre quest'anno nel torneo Predator nel grappling cage (gabbia) assoluto. Ha partecipato chiudendo in parità al superfight lutador de elite gara ad invito con una selezione dei migliori otto campioni in un confronto di 20 minuti only submission. - Per Ivan Gazzoli una vita davvero intensa tra palestra attività professionale e gare ...
"In questi ultimi anni gli impegni si sono assommati per una serie di scelte che ho deciso di affrontare, la mia attività al tredicesimo reggimento Carabinieri di Gorizia dove formo e preparo gli uomini che dovranno partire per le missioni all'estero nei territori più insidiosi. Poi gli allenamenti, la palestra a Feletto del Gracie Jiu Jitsu e gli stage a cui mi impegno ad essere presente oltre che le competizioni a livello nazionale ed internazionale essendo membro della rappresentativa nazionale. - Ci puoi spiegare cosa è il Brazilian Jiu Jitsu? " Il Brazilian Jiu Jitsu è una forma di lotta che predilige il suo sviluppo nel combattimento a terra finalizzato alla sottomissione che può avvenire attraverso strangolamento, leve articolari ponendo l'avversario nella condizione di cedere. Nato dal distacco dal Ju Jitsu giapponese e fatto conoscere al mondo grazie alla famiglia brasiliana dei Gracie che ne sono indiscussi rappresentanti" - Come ti prepari per una competizione e quando si arriva ad una forma ottimale? “La preparazione è abbastanza complessa, non conosce sosta essendo le mie giornate sempre piene. Mi devo spostare parecchio per affrontare sparring partner di diversa natura ed impostazione per essere pronto e raggiungere una condizione ottimale” - Ci racconti un episodio curioso che ti è rimasto in mente? “Ce ne sono tanti...Ricordo un combattimento contro un atleta che nonostante la frattura ad una gamba continuava a gareggiare con una intensità fuori dal comune, riuscendo in un momento di disattenzione e stanchezza da parte mia ad avere ragione e vincere” - Qual è la strada del successo per chi pratica questa disciplina? “Nel Bjj la voglia di apprendere, insieme alla costanza e alla determinazione che premiano sempre. In questo sport non ci sono punteggi che determinano il salto di qualità, nè esami che devono essere superati: il maestro vede e decide il momento in cui uno è giunto per il passaggio di cintura o grado” - Il sogno nel cassetto di Ivan Gazzoli? “Strappare il biglietto per Abu Dhabi per i prossimi mondiali, poi si vedrà". Gianfranco Borghesu
EuroMarathon
UDINESECALCIO
LO SLOVENO
KOSOVELJ
CALA IL TRIS E VINCE PER IL TERZO ANNO CONSECUTIVO L’EUROMARATHON ALL’AZZURRA CONFORTOLA LA VITTORIA AL FEMMINILE OLTRE 600 ATLETI ALLA PARTENZA DELLA 25 E DELLA 10 CHILOMETRI Mantenendo fede all’adagio popolare del “non c’è due senza tre”, lo sloveno Mitja Kosovelj ha conquistato per il terzo anno consecutivo l’EuroMarathon, eco-trail della penisola di Muggia targato Evinrude. Non è bastata la concorrenza del neocampione mondiale di skyrunning Tadei Pivk e del fuoriclasse neozelandese Jonathan Wyatt per spodestare dal trono il trentunenne di Nova Gorica. Kosovelj, infatti, ha tagliato il traguardo dopo 1h45’05” di falcate in solitaria. Una cavalcata imperiosa, la sua, che ha aperto la strada a 600 atleti, giunti all’arrivo del centro commerciale Mon-
tedoro Freetime dopo aver percorso i 25 chilometri della competizione clou, i 10 chilometri della EuroEasyTrail e i 7 chilometri della EuroFamily non competitiva. La vittoria al femminile è andata invece alla “regina delle nevi” Antonella Confortola. L’atleta della Forestale, moglie del campione Wyatt, ha bissato la vittoria del 2013, chiudendo i conti con le avversarie già alla prima salita e andando a vincere in 2h04’33”. «È stato uno spettacolo». Il presidente dell’Evinrude Graziano Ferlora non riesce a nascondere la felicità per la riuscita di una manifestazione che, in sole nove edizioni, è diventata una classica delle competizioni in montagna. I numeri gli danno ragione e anche la 10 chilometri, novità del 2015, è stata una sua scommessa vincente. «Tutto merito di uno staff che lavora con entusiasmo, passione e che si intende al volo con una sola occhiata», si schernisce Ferlora. L’EuroMarathon si è chiusa nel segno della sicurezza, grazie ai runner del Team Bls, una squadra di podisti abilitati a svolgere manovre di rianimazione e defibrillazione,
e all’inclusione sociale, con un gruppo di richiedenti asilo afghani ospiti dell’Ics che si è messo volontariamente a disposizione dell’organizzazione. Il trail di 10 chilometri è stato vinto in 49’53” dal triestino Corrado Rovis (Trieste Atletica), davanti a Enrico Carli (52’41”), ventenne all’esordio in una competizione di corsa. Terza piazza per Denis Tabas (52’46”), davanti a Riccardo Giostra (53’52”) e ad Andrea Babici (54’42”). Elisabetta Giacomelli (Cus Trieste) ha conquistato il primo posto fra le donne in 56’22”, davanti alla bellunese Giulia Titton (57’57”), alla slovena Anja Robavs (58’51”), alla cussina Michela Facchin (1h42’) e alla monfalconese Amina Bizmana (1h01’30”).
ciclismo
IL MIO PODIO EUROPEO Annalisa Cucinotta ritorna protagonista d'alto livello dopo un periodo buio
L
o scorso mese l’Italia ha portato a casa da Grenchen una bella medaglia agli Europei di ciclismo su pista: Annalisa Cucinotta ha infatti conquistato, nella giornata finale, l’argento nell’eliminazione. La ventinovenne di Muzzana ha disputato una gara intensa, lottando ad armi pari con tutte le favorite e rimanendo nelle posizioni di testa nella prima parte, lottando poi su ogni sprint nel finale, fino a conquistare il secondo gradino del podio. L’azzurra, tesserata per l’AlèCipollini-Galassia e per la Forestale, impreziosisce così un’ottima stagione nella quale ha vinto anche una tappa al Ladies Tour of Qatar e soprattutto una al Giro Rosa: nel suo palmarès anche due vittorie in Coppa del Mondo nello scratch e un titolo europeo junior in questa stessa specialità: “Era da parecchio che non disputavo un Campionato Europeo, gli ultimi erano stati da Junior e Under, mai da Elite - gongola l'atleta friulana -. Sono molto felice del risultato e ci speravo perché mi sono sempre trovata a mio agio in questa gara particolare in cui devi prestare molta attenzione, avere tanta testa e nel finale si vede chi sta meglio. Nella prima parte serve destrezza e nel contatto si riescono a risparmiare tante energie che servono nel finale. E’ una gara breve ma molto intensa, me la sento mia naturalmente perché non
46 | 18 11 2015 | TremilaSport+
OLTRE IL DOPING La pistard muzzanese si è sempre dichiarata innocente dopo essere stata trovata positiva al boldenone nel 2009 in Colombia.
ho mai avuto problemi a stare in mezzo al gruppo. Ho corso sempre davanti, al secondo o massimo terzo posto al massimo”. Annalisa sta vivendo un ottimo periodo di forma ed è riuscita a superare alla grande l’amarezza per l’accusa di doping di qualche anno fa. Accusa che lei del resto ha sempre respinto in nome della sua innocenza. Positiva al boldenone ad un controllo durante la prova di Cali, in Colombia, della Coppa del Mondo su Pista 2008-2009, era stata squalificata dal T.N.A. del Coni per due anni, fino 2010, con la revoca della vittoria nello scratch ottenuta proprio in quell’occasione. Periodo buio superato con forza e il sostegno del fratello Claudio, allenatore che le ha ridato la voglia di risalire in bicicletta: “Ho riscontrato un netto miglioramento in questi ultimi anni, con la maturazione fisica a condurre anche ad una maturazione mentale - considera Annalisa - .
ciclismo
Con l’età si acquisisce maggiore resistenza e nel mio sport, basato sull’endurance, è fondamentale. Ultimamente sto puntando molto sulla quantità rispetto alla qualità, macino tanta strada in previsione della preparazione invernale, prediligo il volume piuttosto che le ripetute. Ora nei mesi freddi lavorerò molto sulla forza in palestra nel mio paese, Muzzana del Turgnano, o nel velodromo di Montichiari, nel bresciano, quando sono in ritiro con la Nazionale. E abbino a questo lunghe pedalate giornaliere al mattino nelle ore centrali. Da noi in Friuli il clima è umido e spesso piovoso e appena posso emigro o da sola o con la nazionale al Sud Italia, in Sicilia vicino a Trapani dove piove raramente e, essendo sul mare, le condizioni sono ideali”. Il cognome di Annalisa ha il suono tipico della terra di Trinacria, non ci si può sbagliare, ma lei è nata in Friuli e ci vive da sempre. “E’ stata una stagione lunga sia su strada che su pista- continua l’azzurra - ho viaggiato molto per gare internazionali in Cina, Sud America, a Londra per la Coppa del Mondo su pista nella disciplina olimpica Omnium e a Parigi per i Mondiali dove sono arrivata sesta nello scratch. Ero stanca e dobbiamo rivedere la preparazione per non rifare ancora
Mi sento cambiata e non so se si tratti di semplice maturazione atletica o anche caratteriale
gli stessi errori. Poco prima avevo partecipato alla prima tappa del Tour del Qatar su strada dove non ho fatto la fatica degli anni scorsi ma la sfortuna e un problema meccanico mi hanno ostacolato, rischiando di farmi cadere. Recentemente mi sono concessa una pausa di una settimana e quando stacco lo faccio completamente. Non voglio nemmeno vedere la bici”. Come sono le giornate di Annalisa?: “Già la sera programmo mentalmente quello che farò il giorno seguente. Poi al mattino, dopo la colazione, se ho riposato a sufficienza, parto per tre ore di bici. Al ritorno pranzo tardi e mi rilasso con le cose di casa, le amicizie e la lettura. In ritiro e prima delle gare divoro i libri e li preferisco all’e-book per il piacere del contatto con la carta e perché mi stanco di meno”. Prossimi programmi? “Dicembre sarà dedicato solamente all’allenamento tranne per un gara internazionale di Omnium in Portogallo prima di Natale che abbiamo scelto per migliorare i punti del ranking in vista della Coppa del Mondo e per avvicinarmi al ritmo gara. Gennaio mi vedrà
impegnata ad Hong kong in Coppa del Mondo e, dopo qualche ritiro, marzo di nuovo al Tour del Qatar e nella preparazione ai Mondiali su Pista di Londra”. Ma Annalisa cosa sceglierebbe fra Pista o Strada? : ” In realtà non so più cosa mi appartiene di più. Fino allo scorso anno dicevo la Pista; quest’anno vedo che allenandomi su strada non sono male e mi piace molto. E’ come vivere un’esperienza nuova, una sensazione nuova”. Insomma un’identità sportiva ancora in divenire ma, a ventinove anni, si può tracciare già un primo bilancio: “Mi sento cambiata e non so se si tratti di semplice maturazione atletica o caratteriale. Vivo molto di più alla giornata rispetto a prima che programmavo di più. Sono serena e felice di quello che faccio e sto bene con la mia famiglia. Mio fratello è il mio primo fan e quando faccio bene è il primo ad essere contento perché, come preparatore, vede che il suo lavoro funziona e quindi ne è orgoglioso. Per ora penso alla bici fino al 2016 anno in cui si concluderà il quadriennio olimpico. Poi tirerò le somme analizzando i pro e i contro e deciderò”. Biancamaria Gonano
TremilaSport+ | 18 11 2015 | 47
CALCIOUDINESE
EVENTI
CSEN E ASU INSIEME PER PROMUOVERE LA GINNAS
P
romuovere la ginnastica tra le nuove leve e dar loro modo di cimentarsi con i primi passi nell'attività agonistica: con questo scopo primario, Csen (Centro sportivo educativo nazionale) e Asu hanno organizzato la scorsa domenica nel nuovo palazzo ai Rizzi una gara sperimentale che ha coinvolto numerose società regionali di ginnastica artistica e ritmica, con la partecipazione di 250 giovani atleti ed atlete. "E' stata una manifestazione che ci ha dato molta soddisfazione - considera il presidente dello Csen, Giuliano Clinori (a sinistra nella prima foto del servizio realizzato da Silvano Zandonella) - . E' stato piacevole veder impegnati con tanta passione ed impegno ragazzini e ragazzine delle scuole elementari e medie che hanno potuto essere così protagonisti nelle rispettive gare a prescindere dai risultati ottenuti. Un evento che ha suggellato al meglio un fine settimana in cui l'Asu, sabato a Prato, si è piazzata terza a livello nazionale con la sua formazione di A1, conquistando pure la permanenza nella massima categoria anche nella prossima stagione". A rappresentare l'Asu, la più antica società sportiva cittadina, fondata nel 1875, erano nella manifestazione udinese i consiglieri Sebastiano Parmeggiani e Umberto Meroni, con Clinori nelle foto.
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UDINESECALCIO GINNASTICA
STICA
Photo silvano zandonella TremilaSport+ | 18 11 2015 | 49
SPECIALE LIBERTAS
A Piancavallo il Campionato nazionale di sci alpino
■ Il comprensorio turistico del Piancavallo si conferma polo nazionale di riferimento per gli eventi agonistici invernali sotto l'egida Libertas. Vi si terrà infatti il 19 e 20 marzo la 41esima edizione del Campionato nazionale di sci alpino, grazie alla puntuale organizzazione del Centro provinciale Libertas di Pordenone e della Asd Ski Safari Experience di Porcia, un pool di cinque giovani maestri indipendenti e altamente qualificati che operano nei migliori ski resort alpini. I tricolori Libertas (che il Piancavallo ospita per il terzo anno consecutivo) sono una manifestazione open, possono quindi partecipare anche i club affiliati ad altro ente, e saranno ammesse tutte le categorie, dai mini baby ai master. La
1 t m
kermesse è incentrata su una gara di slalom gigante in unica manche, che sarà disputata domenica 20 marzo (ore 10) lungo la pista Busa Grande (a quota 1.500 metri e con un dislivello di 300), ma per baby e pulcini ci sarà un tracciato ad hoc. Il giorno prima, però, a mezzogiorno ci sarà spazio per il puro divertimento con "Catch the color", una variopinta caccia al tesoro (anzi, al colore) ovviamente sugli sci, che avrà per teatro la Busa del Sauc. In palio una felpa griffata "Born for snow". Le iscrizioni (costo di 10 euro) vanno effettuate compilando il modulo scaricabile dai siti internet (www.libertasnazionale. it e www.libertasfvg.it) e va poi inviato via fax al numero 0434-1705278 o alla e-mail porracinluigi@gmail.com.
■ Un'Italia dal clima astrattamente mite e la conseguente impossibilità di usufruire di neve (neppure artificiale) costringono la giovane squadra agonistica friulana a intraprendere trasferte oltralpe. Avrà infatti luogo il 18 e 19 novembre sul ghiacciaio austriaco di Moelltaler uno stage riservato alle categorie Ragazzi e Allievi, al quale parteciperanno i migliori atleti per annata, selezionati sulla base delle classifiche finali maturate nei circuiti regionali della scorsa stagione. Per lo Sci Club Pordenone sono stati convocati i promettenti Ginevra Pase, Renato Moretti ed Enrico Colombo. Gli atleti saranno accompagnati dall'allenatore societario Loris Simonetti.
IN BREVE PATTINAGGIO
ROSSETTI E SISANI CONQUISTANO I GALLONI IN EMILIA Il PalaCotonella di Salsomaggiore Terme ha ospitato l'affollata finale dei circuiti federali Grand Prix Giovani di pattinaggio corsa. La manifestazione (dai contenuti più sociali che agonistici) vedeva confrontarsi tre Rappresentative interregionali, e in quella del Nordest figuravano tre portacolori della Libertas Porcia: Cristian Rossetti, e le sorelle Aurora e Alexia Sisani, che hanno conquistato i "galloni" in virtù dei positivi risultati traguardati nel corso delle precedenti tappe del circuito. "Anche se le compagini di Nordovest e del resto d'Italia l'hanno fatta da padrone, l'esperienza è stata utile e divertente - commenta Raffaella Gava, segretaria societaria - abbiamo notato che il Nordest segna un piccolo gap nelle categorie giovanili, causa la differenza di numeri a livello di vivaio, i nostri tre rappresentanti hanno comunque combattuto fino alla fine in tutte le tre gare che hanno disputato".
UDINE | TRIESTE | PAD
50 | 18 11 2015 | TremilaSport+
SPECIALE LIBERTAS
NASCE IL PROGETTO PASSEGGIATE SOLIDALI ARTI MARZIALI
Incetta di medaglie per i gialloneri dello Skorpion ■ Premiante partecipazione per gli alfieri dello Skorpion Club Pordenone impegnati al trofeo Città di Treviso. I primi a salire sul tatami sono stati gli esponenti delle categorie juniores e seniores. Marco Vendramini ha conquistato il primo posto sbaragliando gli avversari con due triplette di incontri, una tra gli junior, l'altra tra i senior. Alberto Ciardo ha raccolto la medaglia d'argento tra i junior, replicando l'impresa nella categoria superiore. Leonardo Puppini è salito sul gradino più alto del podio tra i senior, mentre Francesca Roitero è rincasata con un bronzo, ma la società si attendeva di più da questa atleta di valore internazionale. Tra gli esordienti A, Veronica Piticco ha conquistato il primo posto. Il più nutrito gruppo degli esordienti B ha invece collezionato una medaglia d'argento con Carlo Rosso, e una di bronzo con Mattia Vendramini, che ha vinto due incontri, fermato poi dal compagno di club. Tra le ragazze ha gareggiato Elena De Bortoli, conquistando la medaglia di bronzo, frutto dell'incontro perso con la vincitrice di categoria. La rappresentativa pordenonese (che indossa una divisa dalla caratteristica tinta giallonera) è infine andata a medaglia nei cadetti con Riccardo Lagni (un oro risultato di tre incontri vinti con ippon fulminei) e Giovanni Rosso (argento). Una messe di titoli che ha permesso allo Skorpion Pordenone di traguardare la seconda posizione nella classifica finale per società.
■ Giovani atleti della Polisportiva Montereale in luce al torneo interregionale Città di Porcia, svoltosi al PalaCornacchia. Tra gli Esordienti A, successo pieno per Alessandro D'Odorico (nella categoria di peso 50 kg), seconde piazze per i compagni di club Adrien Frisan (45 kg) e Mattia Boscolo (over 73). Nel gruppo pre agonisti sono andati a podio Giulia Rossolato, Emi Magris, Iole Alzetta, Lodovico e Leonardo Mazzega (primi), Mattia Bertolo, Bryan Bagnariol, Davide Favetta e Matilde Frisan. ■ Sono gli alfieri di punta della polisportiva Villanova Libertas di Pordenone, tanto sul tatami che nel quotidiano. Stiamo parlando dei fratelli Marvin e Kenny Bedel, che hanno recentemente partecipato alla Vittorio Veneto Kata Cup, chiudendo al 3° posto sulle 19 coppie in lizza. Il risultato riveste maggiore rilevanza se si pensa che i Bedel non competono esclusivamente nel kata, gareggiando anche per le competizioni della Shiai. "I due fratelli sono un ottimo esempio per i giovani della nostra Polisportiva - commenta orgogliosa la presidente Franca Bolognin - infatti, oltre che nell’attività sportiva, sono sempre in prima linea anche nel collaborare alle varie manifestazioni, anche solidali, che la società organizza, prodigandosi nel contempo con buoni risultati scolastici". Il prossimo 6 dicembre Marvin affronterà l’esame di cintura nera primo dan.
DOVA | MILANO | PRATO
■ Partirà dal quartiere pordenonese di Villanova la nuova iniziativa dedicata agli adulti che hanno voglia di trascorrere del tempo insieme all'aria aperta, praticando uno stile di vita sano, in compagnia di chi è meno fortunato. "Passeggiate solidali" è il titolo del progetto predisposto dall'Avis comunale di Villanova in sinergia con il Centro servizi volontariato del Friuli Venezia Giulia, la Polisportiva Villanova Judo Libertas di Pordenone, l'Unione italiana ciechi e il Comitato Paralimpico. Si tratta di una serie di passeggiate guidate da svolgere una volta alla settimana, ogni giovedì mattina, da questo mese e fino a maggio 2016. L'iscrizione è gratuita. "Il quartiere di Villanova, un tempo caratterizzato da forte marginalità sociale, sta vivendo nuovamente una situazione di crisi dovuta alle difficoltà economiche, oltre al diffuso individualismo e alla mancanza di reti di solidarietà - argomentano gli organizzatori - in particolare, gli anziani tendono a rimanere chiusi in casa, impauriti e isolati. Questa fetta di popolazione trascura così non solo gli aspetti della socialità, ma anche la cura della propria salute e del proprio corpo. Anche molti disabili restano spesso esclusi dalla vita sociale". L'iniziativa "Passeggiate solidali" nasce proprio per creare nuove occasioni di incontro nel quartiere, e per rafforzare le reti di sostegno tra i soggetti deboli, combattendo l'esclusione sociale. "Si praticherà uno stile di vita sano, combinato ai valori del volontariato e della solidarietà - rimarcano i promotori - ciò è anche in linea con quanto recentemente sottoscritto nella convenzione nazionale tra l'Avis e l'ente di promozione sportiva Libertas con lo scopo di portare avanti azioni congiunte per la promozione di stili di vita sani, della pratica sportiva, del dono e della solidarietà".
Tel. 0432 690761 info@ceccarellionline.it www.ceccarelligroup.com TremilaSport+ | 18 11 2015 | 51
TREMILAITINERARI MTB
www.natisoneinbici.it
INFO UTILI Il giro è lungo 27,4 km praticamente pianeggianti (esclusa la salita al colle di Medea) ed è su strade secondarie con fondo in ghiaia compatta o asfalto leggero; con calma lo si può percorrere in poco più di un paio d’ore. La salita all’Ara Pacis è lunga un paio di chilometri ha un dislivello di 100 metri e una pendenza media del 5% per cui, se affrontata con calma, è fattibile da chiunque. Come bicicletta si può utilizzare, oltre alla MTB, anche una city-bike; è sconsigliata invece la bici da corsa. Le strade sono tutte secondarie e gli attraversamenti delle arterie maggiori tutti ben segnalati. L’unica criticità è il guado sul Corno tra Villanova e Chiopris: se nei giorni precedenti ha piovuto parecchio bisogna fare la deviazione lungo la strada asfaltata anziché la ciclopedonale che in questo tratto corre tra i campi. Non ci sono problemi a reperire acqua lungo il percorso così pure nel trovare punti di appoggio quali negozi, bar, trattorie, ristoranti o agriturismo, che magari non saranno proprio lungo il percorso, ma distanti non più di qualche centinaio di metri. Il periodo migliore per fare questo giro è dalle vendemmie all’inizio dell’estate, mentre è meglio evitare i mesi più caldi in quanto c’è poco riparo dal sole e sia il Judrio che il Versa sono in secca. Non c’è cartografia specifica a bassa scala di questa zona per cui bisogna rifarsi ai servizi on-line oppure a carte in scala maggiore (la più dettagliata è la Tabacco 1:100.000). In ogni caso la traccia del percorso è visualizzabile su http://www.bikemap. net/en/route/3335669-sul-colle-dimedea-lungo-la-ciclopedonale-versajudrio e scaricabile da http://tracce. natisoneinbici.it/ciclopedonale_versa_judrio.gpx
Sul Colle di Medea
lungo la ciclopedonale Versa–Judrio
a cura di STEFANO OSSO
52 | 18 11 2015 | TremilaSport+
S
olitario, nella pianura che si apre alle pendici del Collio, il Colle di Medea si erge come un’isola in un mare di campi. In questo giro raggiungeremo la sua sommità, che ospita l’Ara Pacis Mundi e il Parco della Pace, sfruttando la rete di percorsi ciclopedonali realizzati negli ultimi anni e indicati come “Ciclopedonale Versa–Judrio”: una serie di strade secondarie e agricole,
DAL SATELLITE
La zona è ben segnalata sui servizi on-line e la traccia è disponibile, oltre che su bikemap. net anche su http: tracce.natisonebici.it/ ciclopedonale_versa_ judrio.gpx
Lungo il Versa
edea
ciclopedonale
Mulino sul Judrio
come raggiungere
CORMONS
Cormons è a 25 km da Udine e a 13 km da Gorizia lungo la Strada Regionale 56 che unisce i due capoluoghi. È facilmente raggiungibile in treno, con trasporto bici, in quanto è fermata anche per i Regionali Veloci. La partenza del giro è proprio dal piazzale davanti alla stazione.
che uniscono i vari paesi della zona. Dalla Stazione di Cormons ci si dirige verso nordovest lungo la poco trafficata strada per San Giovanni che si abbandona subito dopo il ponte sul Judrio per prendere una tranquilla stradina tra i vigneti fino a Villanova. Da qui si prosegue per Chiopris e quindi a Medea dove si sale sul Colle. La salita può sembrare lunga ma quello che si trova sulla sommità ripaga ampiamente
lo sforzo fatto. Il Parco della Pace con l’Ara Pacis Mundi sono un luogo veramente unico dove aleggia una tranquillità che contrasta con la violenza degli eventi bellici a cui è dedicata la zona. All’interno del monumento una grande arca contiene campioni di terra proveniente dai cimiteri di guerra di tutto il mondo e la scritta, incisa sull’arca, “L'odio produce morte, l’amore genera vita” mai suona attuale
Pozzo a Villanova come in questo periodo. Ridiscesi da colle si segue per un po’ il Judrio per poi entrare in paese e quindi raggiungere il Versa che si risalirà lungo il margine destro. A Fratta si passa sul lato sinistro del fiume che si continua a costeggiare passando per Mariano, per il nuovo ponte della circonvallazione, e ancora più su fino alla strada per Moraro. A questo punto si passa nuovamente sul Versa e ci si
dirige verso la località Boatina da dove, lungo la strada secondaria di Corona, si torna a Cormons. La ciclopedonale è molto ben indicata e volendo si possono fare “variazioni sul tema” magari allungando fino ad Angoris o a Borgnano oppure facendo un giro per Cormons, una cittadina mitteleuropea dove non mancano luoghi di interesse, negozi, enoteche e locali.
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TREMILAITINERARI
Lass첫 dove volano le aquile Splendidi scenari sui monti Mia e Matajur, divisi dal corso del fiume Natisone
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ITINERARITREMILA
UN PERCORSO ALL'INSEGNA DI STORIA E TRADIZIONE CULINARIA a cura di Romano Paludgnach
P
er questo Itinerario abbiamo pensato a tre soluzioni così da accontentare qualsiasi esigenza a seconda del proprio gusto personale, essendo la zona adatta a soddisfare le aspettative di famiglie con bambini piccoli e con tanta curiosità. Qui troviamo percorsi suggestivi di varia difficoltà, un territorio dalla natura incontaminata, storia, tradizioni e una gastronomia genuina ed unica, le cui antiche tradizioni sono state tramandate per via orale. Qui ci troviamo immersi nelle fantastiche Valli del Natisone vicini al confine con la Slovenia, in un’area interessante dal punto di vista storico, geografico e culturale. Il comune di Pulfero, in un raggio territoriale abbastanza ristretto, offre varie idee dal punto di vista dello Slow Trekking e turistico. Qui ci troviamo a 10 Km da Cividale del Friuli e quindi a Nord-Est di Udine e siamo avvolti dai rilievi montuosi, delle Prealpi Giulie, che sono costituiti dal Monte Mia, che raggiunge l'altezza di 1.237 m s.l.m. ed il versante Ovest del Monte Matajur, la cui cima è posta a 1.641 m s.l.m . Ai piedi di queste due cime scorre il fiume Natisone che li separa a volte con la sua irruenza in piena ed a volte con il suo scorrere calmo e tranquillo con il suo colore blu turchese. Il nostro itinerario principale ci porterà in cima al Monte Mia, dalla cui vetta possiamo osservare
come il Natisone riesce ad avvolgere questa montagna per quasi il 75% della sua circonferenza, in maniera molto originale. Non è il Natisone l’attrattiva più suggestiva anche se questo fiume che nasce in Italia scorre un breve tratto in Slovenia e rientra in Italia nei pressi del valico di Stupizza con il letto già abbastanza largo e ghiaioso, che scorre sinuoso ed arriva subito dopo a Loch di Pulfero, sulle cui sponde ci
si può rilassare immergendosi in queste acque incontaminate, pare sia considerato il secondo fiume più pulito d’Italia, molto ambito anche dai pescatori. In zona si può visitare a pochi km le Grotte d’Antro sempre nel comune di Pulfero, ma anche alcuni musei sia relativi alla Grande Guerra a Caporetto come anche Musei che ci raccontano le tradizioni locali. Li vicino nei pressi di Stupizza tro-
viamo il Centro Visite “il Villaggio degli Orsi situato sulla sponda del Natisone da cui parte l’Itinerario che ci porterà verso la vetta del Monte Mia e la Valle del Pradolino seguendo il percorso segnato 754, affascinante con una vegetazione dai colori molto forti e pietre ricoperta dal muschio e con il percorso che corre a tratti anche su una comoda mulattiera lastricata che ci riporta indietro nel tempo.
le specialità c'è anche la gustosissima mela Seuka. Presso la Trattoria potrete degustare anche la Selvaggina, funghi di stagione, pasta fatta in casa e la trota, regina del fiume e specialità del locale, che rappresentano solo alcuni esempi di quanto vi offre una gastronomia a tutti gli effetti casalinga, semplice, fatta con ingredienti naturali e frutto di una tradizione agricola e contadina.
PUNTO DI APPOGGIO
Trattoria Alla Trota Il nostro punto d’appoggio si trova presso l’Albergo Trattoria “Alla Trota” a Specognis, e per raggiungerlo basta oltrepassare il Ponte sul Natisone quando ci si trova nella località di Loch nel comune di Pulfero. Tre generazioni si sono alternate nella gestione di questo locale che veramente può dirsi frutto di una tradizione di famiglia, nell’arte dell’accoglienza e della gastronomia. Il ristorante riserva ai propri ospiti una eccezionale sala panoramica ed un'ampia
terrazza affacciate sul corso del fiume Natisone. Questo locale è ideale per gli amanti della pesca, infatti la proprietaria Patrizia e la figlia sono molto gentili e sempre disponibili per fornire indicazioni riguardo lo stato delle acque e soprattutto li potrete acquistare direttamente da loro i permessi di pesca. Qui potrete trascorrere una vacanza anche di più giorni per vari percorsi di Trekking, con visite ai musei in zona, come anche all’acquisto di succu-
lenti souvenir gastronomici tra cui la famosa Gubana Dolce tipico delle Valli del Natisone, ma anche assaggiare i locali formaggi caprini direttamente nelle aziende in zona, e le spe-
cialità della tradizione di questa Valle incantata tra cui le “palacinke”, gli “slicinjaki - gnocchetti di farina - oppure lo “stakanije”, preparato con purè di patate e verdura di stagione; tra
Albergo Ristorante Alla Trota Informazioni sul contatto Indirizzo: via Specognis, 10 Pulfero - Italia Telefono: +39 0432 726006 www.allatrota.com
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TREMILAITINERARI
STUPIZZA Questo Slow Itinerary – Itinerario lento offre tantissimi spunti, e, curiosità, con scorci davvero unici in ogni dove si vuole osservare con il proprio sguardo attento. Chi volesse per comodità, ma anche per necessità, può recarsi anche direttamente sulle sponde del fiume Natisone recandosi nella vicinissima località di Stupizza. Appena entrati nel Borgo si prende una stretta stradina che porta ad un piazzale proprio prima del ponte che attraversa il Natisone ai piedi del Monte Mia. L’Itinerario è ben segnalato in tutti i punti di svolta, con descrizione davvero dettagliata ed esaustiva, con cenni storici e naturalistici, ma anche dal punto di vista scientifico per chi volesse immergersi in una escursione come attività di ricerca, personale oppure in una nuova forma di turismo scolastico grazie al Centro Visite di Stupizza, attualmente sede del “Villaggio degli Orsi” un centro didattico-divulgativo che si trova oltre il ponticello sul Natisone sulla sinistra. Per iniziare il sentiero verso il Monte Mia si prende a destra. Qui il centro offre la possibilità di visitare la ricostruzione di una tana di orso, ma anche quella di partecipare ad attività culturali ed iniziative ricreative finalizzate a far conoscere e conservare le ricchezze della biodiversità locale.
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ITINERARITREMILA
Sentiero CAI 754
Stupizza - Valle di Pradolino - Monte Mia Prendete ispirazione per le prossime vostre passeggiate, camminate, Trekking o allenamenti per il Trail, immersi nella natura ancora incontaminata in una zona unica delle Valli del Natisone nel comune di Pulfero (UD). “Un albero il cui tronco si può a malapena abbracciare nasce da un minuscolo germoglio. Una torre alta nove piani incomincia con un mucchietto di terra. Un lungo viaggio di mille miglia si comincia col muovere un piede.â€? Lao Tse
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