n° 20 TremilaSport 08-11-2017

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CALCIO ECCELLENZA

BRIAN, L´ORA DELLA VERITÀ pag 6

CALCIO 1ª CATEGORIA

MUSSOLETTO: IL MIO VAJONT, GRINTA E UMILTÀ pag 10

SOGNO LA SEDICENNE GIAVELLOTTISTA FEDERICA BOTTER VERSO L'OLIMPIADE DEI GIOVANI PENSANDO A QUELLA DEI "GRANDI"

BASKET

adami presidente felice pag 28

L'IRIDE PAG 34


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UDINE: Venanzio Ortis Email: libertas.udine@gmail.com


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SOMMARIO

20|17

08|11|2017

6

18-19 UDINESE 6 FOCUS: ECCELLENZA, BRIAN, L’ORA DELLA VERITA’

CALCIO

7 AI RAGGI X: PROMOZIONE, PRO CERVIGNANO, CHE COLPO!

23

LE BELLE DI TREMILASPORT La giornalista trevigiana Valentina Dal Mas è la protagonista della nostra rubrica.

10 FATTI E MISFATTI: PRIMA CATEGORIA: MUSSOLETTO, UN VAJONT TUTTO GRINTA E UMILTA’ 14 ALTRO CALCIO: IL FRIULI PRONTO PER EURO 2019

28

BASKET Il presidente della Fip regionale Giovanni Adami analizza il buon momento del movimento del Friuli Venezia Giulia.

15 GIOVANILI: SAN GIOVANNI, PROVE DI FUGA 16 CALCIO A 5 17 CALCIO FEMMINILE 28-29 BASKET 30-33 VOLLEY 34-37 SPORT VARI

RUBRICHE 20-21 SI DICEVA... 23-26 LE BELLE DI TREMILASPORT 38 VIAGGI 22 CULTURA 39-41 MOTORI 42-45 MONDO LIBERTAS TremilaSport+ | 08 11 2017 | 03


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PerSPORT il basket regionale entusiasmi rinati LO È FATTO DI CICLI

08|11|2017

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CALCIO ECCELLENZA

BRIAN, L´ORA DELLA VERITÀ pag 6

BASKET

CALCIO 1ª CATEGORIA

MUSSOLETTO: IL MIO VAJONT, GRINTA E UMILTÀ

adami presidente felice

pag 10

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SOGNO LA SEDICENNE GIAVELLOTTISTA FEDERICA BOTTER VERSO L'OLIMPIADE DEI GIOVANI PENSANDO A QUELLA DEI "GRANDI"

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T P

empo ma non del perFriuli tutti,Venezia in primisGiulia per il ècalcio professionistico, erdilavacanze pallacanestro magic moment e ad già in preparazione in vista di una nuova che inizierà il prosammetterlo è anche il presidente dellastagione Fip regionale, Giovanni Adasimomi, mese lasciandosi alle spalle la delusione europea della nazionale. che nella nostra intervista non nasconde la propria soddisfaL’Udinese, nuovosquadre allenatore Iachini, ha effettuato le sue in prime zione con per illesuo quattro (due maschili e due femminili) A2, uscite con risultati, seppure estivi, che non entusiasmano e d’altra parte non per la serie di eventi d’alto livello nazionali e internazionali organizpromette fuochi un organico sullaper falsariga di quelloche dei evidenzia due prezati nel corso dellad’artificio sua gestione e in generale un movimento cedenti risicati campionati e privo fra l’altro ormai della classe di Di Natale. crescita e rinnovati entusiasmi. Lo sport è fatto anche di cicli e quello attuale, Ido ilCibischino ha comunque individuato esterno ceco oscuranJankto la per basket, parla di rinnovamento dopo nel un giovane periodo di sostanziale possibile sorpresa di stagione, vedremo se la sua profezia si avvererà. E per tismo. il basket regionale tempo did’alto entusiasmi rinati, se conin Trieste suo enDi stasi parla inveceèilinvece ciclo calcistico livello, anche serie C al Pordenonesimo campionato di A2 affrontato sulla base dei giovani del proprio vivaio ne e Triestina si stanno ritagliando spazi interessanti. e l’Al’Udinese pu, fresca di èpromozione, a presentare proprie prime livellofadi Ma non più la reginetta del calcio le provinciale come mosse qualchea anno abbonamenti e dipiù mercato. Ritorna dunquediil un derby friul-giuliano ecampagna soprattutto non riscuote in generale le simpatie tempo, con le suea conferire ad un movimento negli ultimi anni Friuli un po’ assopito dall’asrose zeppesale di stranieri anche di medio calibro, gliinitaliani ridotti a comparse ei senza di una formazione di vertice dopo la chiusura dei battenti da parte della risultati ad arrivare a spizzichi e bocconi. Pare in sostanza, come anche sottoSnaidero il direttore delgiocatore club triestino, Ghiacci, non vede l’ora, lineava neie giorni scorsisportivo un suo ex su unMario quotidiano, che alla società come afferma nella nostra intervista, di effettuare la sua rimpatriata a Udine. interessi soltanto permanere nella massima serie al di sopra delle ultime tre Ma rimanealla il nodo relativo ad un primari palasport Carnera da anni inaltrove. preda a probledestinate B, con gli interessi rivolti notoriamente matiche burocratiche e la cui pratica si prova ora in fretta e furia a chiudere in Ad esprimere piacevoli risultanze sono invece altre discipline trattate in quevistanumero, di un campionato di A2con le cui battute inizialicapolista (e ci si augura quelle),legper sto dalla pallavolo, Prata maschile in B1, solo all’atletica l’Apu, avranno luogo al’occhio Cividale.diCome sempre ci dedichiamo poi ai personaggi gera, dove puntiamo bue sulla giovanissima giavellottista Federicae quello dicui spicco stavoltaanche è la bella Elisa Manzano, nostra BianBotter, dedichiamo unapallavolista beneaugurante copertina,che dallacalcio femmicamaria Gonano ha scovato in Birmania nel corso del suo giro del mondo: una nile, con il Tavagnacco da anni nella massima serie , al pugilato, con la nostra lunga pausa di riflessione, dice l’atleta friulana, deciderà il da farsi dal punto intervista al due volte campione italiano Nicolapoi Ciriani. di vistaesportivo, vagliando offerte che le perverranno. Chi non vorrebbe Questo altro, come sempre,leall’insegna di una sostanziale sobrietà. seguire l’esempio di Elisa, staccando la spina per qualche mese per ricaricarsi? nella sua esperienza, lasciando spazio all’immaginazione. IlImmedesimiamoci Direttore

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FOCUS

ECCELLENZA

BRIAN, ORA TI GIOCHI TUTTO La bella vittoria sulla rivelazione Ronchi ha chiuso un mese difficile per i biancazzurri, che nelle prossime cinque gare contro le dirette avversarie si giocheranno una buona fetta di permanenza in categoria

Gianluca Birtig

S

uccesso decisamente importante quello colto in rimonta dal Brian contro la rivelazione Ronchi. Tre punti che valgono oro e ne è ben consapevole il tecnico dei bassaioli, Gianluca Birtig, che ha finalmente visto girare a proprio favore gli episodi del match dopo quattro battute d’arresto consecutive: “E’ stata una gara molto difficile contro una bella squadra, tosta e rapida. Essere stati in grado di ribaltare il risultato contro una squadra di quel 06 | 08 11 2017 | TremilaSport+

livello è un bel merito per i miei ragazzi. Loro avrebbero anche potuto chiuderla nel primo tempo, noi siamo stati bravi a crederci. Il Ronchi rivelazione del torneo? Fin qui direi proprio di sì. Abbiamo affrontato anche squadre con ben altre ambizioni, ma il Ronchi mi ha impressionato più di tutti. Davanti ha davvero delle belle individualità. Se in precedenza ci era girato un po’ tutto storto, contro il Ronchi la fortuna è stata dalla nostra, ma ce la siamo anche andata a cercare”. Un Brian gagliardo, dunque, il cui morale non era stato minimamente intaccato dalle precedenti quattro sconfitte: “Quando perdi meritando di perdere è normale che cominci ad avere meno certezze. Ma questo non era il nostro caso. Noi ce la siamo sempre giocata, ma abbiamo avuto il demerito di non saper capitalizzare le occasioni create. Abbiamo una buona difesa, e in attacco creiamo parecchio: dobbiamo però imparare a centrare la porta. Questo è stato il

Birtig: “Il gioco c’è, ma dobbiamo imparare ad essere più speculini quando serve” nostro unico vero limite nelle sfide precedenti”. Nel prossimo mese cinque sfide salvezza per il Brian, il cui campionato si può dire cominci proprio da domenica: “Ora si vedrà se il successo sul Ronchi è stato solo un fuoco di paglia o meno – continua Birtig -. In queste gare ci giocheremo parecchio. Si può fare il salto di qualità mettendo un solco tra noi e le dirette concorrenti, oppure farsi risucchiare nella zona rossa. Tutto dipende da noi, perché abbiamo le qualità per fare bene. Inevitabi-

le che siano le sfide più difficili: ci si gioca qualcosa di più e si deve scendere in campo per fare punti”. Prima delle avversarie sarà la Virtus Corno: “Mi aspetto una battaglia. Loro sono abituati a stare in Eccellenza e a soffrire per mantenere la categoria. Noi dobbiamo imparare in fretta a lottare, e a essere speculini quando serve. Avremo fuori Furlanetto, oltre a Maestrutti”. Infine una chiosa sulla lotta al vertice tra Chions e Lumignacco, che si affronteranno nel prossimo turno nel big match di giornata: “Onestamente non so proprio dire che sia il favorito per la vittoria finale – conclude Birtig -. Le vede molto simili, entrambe hanno giocatori che possono risolvere la partita con una giocata da un momento all’altro. Hanno anche un passato simile e tanta voglia di vincere. Credo che alla fine la differenza la farà la società: quella che riuscirà a garantire serenità all’ambiente fino alla fine vincerà il campionato”.


AI RAGGI X

PROMOZIONE

I bassaioli riescono nell’impresa di battere la corazzata Primorje, permettendo alla Pro Gorizia di agganciare i giallorossi in vetta. Nel girone A è gran bagarre per il primo post,o con quattro squadre in quattro punti

PRO CERVIGNANO, CHE COLPO!

V

incono tutte le prime della classe nel girone A di Promozione. Tutte a segno con tre reti, a cominciare dalla capolista Flaibano che si è sbarazzata del Vivai Rauscedo per 3-1. Stesso risultato, ma ottenuto sul campo del Santamaria, per il Pravisdomini, mentre il FiumeBannia ha rifilato un secco 3-0 alla Spal Cordovado. Calabroni e fiumani conservano quindi l’imbattibilità in campionato, mentre il Pravisdomini conserva quella relativa ai match giocati lontano dalle mura amiche. A tallonare il terzetto in vetta c’è la Sanvitese che ha vinto l’insidiosa gara che la vedeva impegnata in quel di Porcia: 2-1 per i biancorossi, con l’ennesima prova di maturità gettata alle ortiche per l’undici di Da Pieve, giunto ormai alla sua quinta sconfitta su nove incontri di campionato fin qui disputati. Decisamente troppo poco per poter puntare in alto. Prova invece a rialzare la china il Casarsa che, dopo tre pareggi e due sconfitte rimediati nei precedenti cinque incontri, batte il Corva (2-0) e si rimette in corsa in chiave play-off, agganciando il Camino, la cui corsa è stata

rallentata dal pari impostogli dal Sesto Bagnarola (1-1) In zona salvezza, importante successo del Torre che col minimo sforzo (1-0), va a vincere sul campo del S.Quirino e lo supera così in classifica, agganciando un Gonars pesantemente sconfitto da un PrataFalchi (4-0) ben lanciato in zona post season. Per i nerazzurri solo 3 punti conquistati negli ultimi 4 incontri. N e l p r o s s i m o t u r n o , fa r i puntati sui big match che vedranno opposti Pravisdomini-Casarsa e SanvitesePrataFalchi, con la capolista Flaibano in visita al Gonars e il FiumeBannia nella tana del Sesto Bagnarola. Il Torre proverà invece a sfatare il tabù interno che l’ha visto fin qui sempre soccombere tra le mura amiche: per farlo dovrà battere un Santamaria

Dopo un brutto inizio, il Sistiana viene da cinque risultati utili negli ultimi sei match

Gianni Tortolo, tecnico della Pro Cervignano che, per contro, in trasferta non ha ancora mai centrato il bersaglio grosso. Nel girone B la Pro Gorizia riesce nell’impresa di issarsi in vetta alla classifica, anche a pari punti con la corazzata Primorje. Per i biancazzurri importante successo per 3-0 in trasferta contro il Vesna, al termine di una gara che nuovamente ha messo in risalto la solidità del reparto arretrato degli isontini, tuttora miglior difesa del girone con soli 5 gol al passivo. Termina invece l’imbattibilità del Primorje in questo campionato: il big match sul campo della Pro Cervignano ha dato esito favorevole ai bassaioli (2-0), ed è la seconda volta in questa stagione che Zubin e compa-

gni non riescono a gonfiare la rete avversaria. Per la Pro Cervignano, invece, terzo successo interno che proietta i gialloblù in terza posizione a cinque lunghezze dalla coppia al vertice. Tengono il passo dei bassaioli anche Valnatisone e Juventina, entrambe vincenti per 2-0 rispettivamente in trasferta contro l’Aurora Buonacquisto e in casa contro la Pro Romans. Per l’Aurora è il quarto ko consecutivo rimediato in casa, oltretutto senza segnare reti. Le ultime messe a segno tra le mura amiche dall’undici di Remanzacco risalgono alla prima di campionato contro lo Zaule. In caduta libera anche il Tolmezzo, che non riesce a vincere dallo scorso 24 settembre e che è uscito sconfitto per 3-0 dal match contro lo Zaule. Il Trieste Calcio ha la meglio per 4-2 sulla Fulgor, riuscendo così a superare gli udinesi in classifica e ad avvicinare una Tarcentina mai apparsa in partita contro il Costalunga (3-0). Sempre in zona salvezza buona vittoria del Sistiana in casa dell’Ism Gradisca: per i rivieraschi si tratta del quinto risultato utile negli ultimi sei incontri. TremilaSport+ | 08 11 2017 | 07


CALCIOFOTOGALLEY

ECCELLENZA OL3 CHIONS

FOTO VANNI SNIDERO

2-2

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FOTOGALLEYCALCIO

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FATTI E MISFATTI

PRIMA CATEGORIA

MUSSOLETTO: “VIVIAMO ALLA GIORNATA”

Nonostante le ormai croniche assenze e qualche critica di troppo piovutagli addosso ad inizio stagione, il tecnico avianese ha fatto quadrato con la società e ora si gode il secondo posto in classifica

V

ajont secondo ad un punto dalla vetta. Non può che gongolare mister Giovanni Mussoletto che solo un mese fa veniva messo sulla graticola da certa stampa forcaiola, e che ora invece guida la miglior difesa del torneo e il quarto migliore attacco: “A dire il vero io non mi sono mai sentito in bilico – commenta il tecnico avianese -. Certe pressioni sono arrivate da ambienti esterni alla squadra e alla società, non dall’interno, quindi non me ne sono curato per nulla. Anzi, la società mi è sempre stata vicina, dandomi tutto l’appoggio necessario. Si sapeva che, visti i molti cambi avvenuti in rosa in estate, ci sarebbe voluto del tempo per trovate le giuste soluzioni e il giusto amalgama, e ora i risultati stanno arrivando”. Contro il Vallenoncello è dunque arrivata la sesta vittoria in questo campionato per l’undici dell’enclave: “Siamo felici di essere stati i primi a sbancare un campo ostico come quello di Vallenoncello. Loro sono una bella squadra, tignosa. È stata una partita molto combattuta che sarebbe anche potuta finire in parità, ma in definitiva non abbiamo rubato nulla. Oltretutto credo sia necessario

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tenere conto delle difficoltà che affrontiamo ogni settimana: contro il Vallenoncello avevo fuori sette giocatori, e non abbiamo una rosa poi tanto lunga; quindi non posso che fare i complimenti ai miei ragazzi per la grande determinazione messa in campo”. Già, pare proprio lo spirito di sacrificio del gruppo il vero punto di forza di questo Vajont: “L’anno scorso la squadra ha fatto molto bene, quindi tutti si sono aspettati che noi si partisse con ambizioni di alta classifica. Poi se si va a vedere bene, di quella squadra non è rimasto poi molto. Abbiamo dovuto ricostruire, ma grazie alla serietà della società e alla voglia dei ragazzi stiamo anche anticipando

Mussoletto: “Società sempre presente, e gruppo unito e determinato. Ma rimaniamo umili”

i tempi. Le nostre ambizioni? Prima di tutto pensiamo a salvarci. Poi vedremo di tenerci il più in alto possibile. Dobbiamo vivere alla giornata, senza stare a fare troppi calcoli; ogni gara vale tre punti e, in un campionato equilibrato come questo, si può vincere e perdere con chiunque”. Dalla sconfitta nel derby contro il Maniagolibero e dalla successiva scoppola rimediata in coppa contro l’Union Martignacco, per il Vajont sono arrivate quattro vittorie e un pareggio: “Nonostante il risultato pesante, la partita di coppa ha influito poco. La vera chiave di volta è stata la sconfitta nel derby, una partita davvero molto sentita da queste parti. L’abbiamo completamente sbagliata, ma da lì siamo ripartiti con molta convinzione. Sappiamo che c’è ancora molto da lavorare e da crescere, ed è inevitabile che sia così se si pensa alla giovane età della rosa. Ma sono molto fiducioso vista la grinta e la voglia che vedo nei ragazzi in partita e negli allenamenti”. Il prossimo turno vedrà il Vajont impegnato in casa contro il Ragogna: “Si preannuncia una gara molto dura – conclude Mussoletto -. Crapiz è uno che fa giocare bene le sue squadra, e loro hanno giocatori di qualità, che vengono da categorie superiori. A mio avviso, assieme a Pro Fagagna e Union Martignacco, è una delle più serie candidate alla vittoria del campionato. Direi che loro sono più tecnici, noi più affamati: sarà una bella sfida”. In attacco certo il rientro di Majeed Mohammed, già autore di 6 gol fin qui, e fermo lo scorso turno per squalifica.



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SECONDA CATEGORIA B ATLETICO GRIFONE RANGERS

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L'ALTRO CALCIO

VERSO EURO 2019

LO STADIO FRIULI PRONTO

PER GLI EUROPEI U21

Nel 2019 l’impianto bianconero sarà sede delle finali degli Europei U21. Le delegazioni UEFA e FIGC, dopo il sopralluogo, hanno infatti dato il via libera. Costacurta: “Il Friuli è un gioiello”

Alessandro Costacurta

A

llo Stadio Friuli si è svolta l'ultima visita degli ispettori UEFA e FIGC volta a definire un cronoprogramma che porterà l'impianto dell'Udinese ad ospitare la finale dei campionati europei Under 21 del 2019 che si disputeranno tra il 16 ed il 30 giugno di quell’anno. La delegazione era composta da Pierre Lienhard (project Leader per UEFA) Christine Gonzalez

(Project manager per UEFA) Jenny Froese (Project coordinator per UEFA), Andrew Scott e Massimiliano Filippi (Broadcaster per UEFA) e Sami Tereva (Media operations per UEFA); per la FIGC il presidente del comitato organizzatore

QUI SAN LUIGI

IL LONG ISLAND NY IN VISITA A TRIESTE Gradita sorpresa per le formazioni esordienti del San Luigi che hanno ricevuto la visita delle giovani calciatrici del Long Island Rough Riders di New York, annata 2003, in tournée europea per alcuni tornei e gare amichevoli. La società newyorkese è affiliata al New York City, club satellite del Manchester City, e vanta 22 squadre tra maschi e femmine, risultando uno dei settori gio-

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vanili più importanti degli Stati Uniti. Prima di giungere a Trieste le giovani calciatrici hanno giocato a Monaco, Norimberga e Salisburgo, ottenendo molti consensi tra gli addetti ai lavori per il buon livello raggiunto sia dal punto di vista tecnico che tattico. Con i ragazzi biancoverdi la formazione statunitense ha svolto un allenamento congiunto.

Alessandro Costacurta, Andrea Stefani (Project leader), Giovanni Pifarotti (venue coordinator), Maria Teresa Laiacona (Project manager) e Elisa Zeppilli (venue manager). Presenti anche i tecnici RAI, rete che avrà nei suoi palinsesti le partite del torneo, oltre allo staff dell’Udinese Calcio, guidato dal Direttore Generale Franco Collavino e dal Project Manager dello Stadio Friuli Alberto Rigotto. Quella di Udine è l'ultima tappa italiana di una serie di site visit iniziate il 14 febbraio dallo stadio "Orogel-Dino Manuzzi" di Cesena. Questi sopralluoghi preliminari sono finalizzati a valutare eventuali interventi di adeguamento degli spazi per adattarli alle necessità organizzative correlate all'evento. Per quanto riguarda lo Stadio Friuli si tratterà semplicemente di semplici cambi di destinazione d'uso visto che in passato sono già state ospitate partite di alta caratura internazionale, da ultima quella tra Italia e Spagna. “Questa è l’ultima tappa

Costacurta: “È uno stadio che dà l’idea di dove vogliamo arrivare con questo evento” di un percorso che ha soddisfatto molto la delegazione – dice Costacurta – e per ultima abbiamo proprio il gioiello, che ha sorpreso gli ispettori, anche se avevano sentito di questa meraviglia. È uno stadio che dà l’idea di dove vogliamo arrivare con questo evento e sicuramente un esempio da seguire per tutto il panorama italiano”. Appuntamento dunque al 2019 per il riconoscimento internazionale dello Stadio Friuli, con la finale di un appuntamento imperdibile per la nazionale azzurra, che è tra le più attese del torneo.


GIOVANILI

CAMPIONATI REGIONALI

PROVE DI FUGA

PER IL SAN GIOVANNI

Nel girone C degli Juniores, i rossoneri approfittano dello scontro diretto tra Tarcentina e Ism Gradisca per aumentare il vantaggio in classifica. Nel girone A, vittoria sofferta per la capolista Fontanafredda sull’Union Pasiano JUNIORES – Il Fontanafredda conserva la vetta della classifica del girone A battendo non senza patemi l’Union Pasiano. Il 4-3 finale consente ai rossoneri di mantenere invariato il vantaggio di due lunghezze sull’inseguitrice Manzanese, vincente per 4-1 sul campo di un San Luigi in giornata no. Terza piazza per Gemonese e Lumignacco: i giallorossi si sono imposti per 2-1 sul campo della Virtus Corno, mentre i rossoblù hanno sbancato Lignano con un secco 3-0. Sugli altri campi pareggio pirotecnico (3-3) tra Chions e Cordenons, e vittoria per 3-2 del Torviscosa contro il Tricesimo. Nel girone B, vincono le prime della classe Flaibano e Sanvitese: i calabroni battono con un sonoro 6-0 il FiumeBannia, mentre i biancorossi vincono 3-1 in casa contro il Porcia. Le due capolista conservano dunque tre punti di vantaggio sul PrataFalchi, vincente per 5-1 nella tana della Spal Cordovado, e quattro sull’Udine United, a cui è bastato un gol per avere la meglio sul Camino. Sugli altri campi, successo per 2-1 del

I Giovanissimi del Donatello hanno vita facile contro la Gemonese, sconfitta 9-0 Torre sul Casarsa, per 2-1 del Corva sull’Union Martignacco e per 3-0 della Pro Fagagna sul campo del Gonars. Il girone C, vede invece il San Giovanni approfittare dello scontro diretto tra Tarcentina e Ism Gradisca per allungare in classifica: le contendenti, infatti, pareggiano 1-1, mentre i rossoneri hanno la meglio per 5-1 nel derbissimo contro il Trieste Calcio. Sugli altri campi, 1-1 tra Audax e Zaule, e vittoria esterna di misura 1-0 per la Pro Cervignano contro il Tolmezzo, con Valnatisone e

Aurora Buonacquisto che impattano 0-0. ALLIEVI – Il girone A vede la Forum Julii avere la meglio per 2-0 sull’Ol3, mentre la Tarcentina sbanca il campo del Tolmezzo per 2-1, e Sant’Andrea SV e Cometazzurra chiudono sullo 0-0. Nel girone B, l’UFM si sbarazza del 3 Stelle vincendo per 4-2, mentre il Cordenons deve cedere tra le mura amiche alla Pro Cervignano per 2-1. Ko interno anche per il Brugnera che vede l’Aquileia maramaldeggiare con un secco 4-1. Nel girone C solo vittorie esterne, con il Cavolano sconfitto per 3-1 dal Fontanafredda, il Pagnacco battuto 5-0 dall’Udine United, e il Tricesimo frastornato dal 7-1 rifilatogli dall’Ancona. Poca trippa per gatti, invece, per le squadre in trasferta nel girone D con Donatello, Sanvitese e Union Martignacco che hanno avuto la meglio rispettivamente su PrataFalchi (2-1), Torre (3-0), e Pro Fagagna (4-0). Infine nel girone E, Domio e Torviscosa danno vita ad un match molto combattuto che però non porta nessuna delle due a gonfiare la rete avversaria. Il pareggio a reti bianche fa da contraltare

al facile successo della Manzanese sull’Ism Gradisca (9-0) e a quello del Trieste Calcio sulla Pro Gorizia (4-0). GIOVANISSMI – Nel girone A Donatello in giornata di grazia contro la Gemonese: comodo il successo degli udinese per 9-0 ottenuto sul campo della formazione giallorossa. Vittorie anche per Cavolano (5-2 in trasferta sull’Union Martignacco), Pordenone (2-1 in trasferta a Fontanafredda) e Sanvitese (3-1 al Latisana). Nel girone B, Udine United e FiumeBannia impattano 1-1, mentre vincono Casarsa e Trieste Calcio contro S.Andrea SV (5-0) e Ancona (21). Nel girone C, il CjarinsMuzane batte 3-0 in trasferta l’Ol3, mentre la Pro Romans ha la meglio in casa sul Pagnacco (2-1). Nel girone D, la Sangiorgina vince per 3-1 contro l’UFM, mentre il San Luigi soccombe 3-1 contro l’Udinese B. Vittoria facile per l’Ism Gradisca (5-0) sul Domio, e successo interno dell’Aquileia sul Codroipo (2-1). Infine, nel girone E, Kras e Tricesimo chiudono sul 6-3 per i carsolini. Allo Spilimbergo basta un gol per regolare il S.Giovanni in trasferta, e la Manzanese va a sbancare il campo del PrataFalchi per 4-1.

TremilaSport+ | 08 11 2017 | 15


CALCIOC5

I NEROVERDI FATICANO MA PASSANO PER 4-2 COL LIGNANO

VINCONO ANCHE UDINE CITY E MANZANO CHE CONVINCONO CONTRO CLARK E TORRIANA

FLASH GRANDE ATTESA PER IL CALENDARIO

AMATORI

UscirĂ ufficialmente giovedĂŹ prossimo il calendario del campionato amatori calcio a 5 FIGC, torneo al quale parteciperanno otto formazioni con inizio fissato per metĂ novembre. La formula prevede gare di andata e ritorno (14 giornate), con play-off al termine della regular season e disputa poi della Coppa Regione con modalitĂ ancora

MANZANO E PORDENONE IN SEMIFINALE

COPPA ITALIA

Sono Manzano e Pordenone le prime due semifinaliste della Coppa Italia regionale: in attesa degli altri due incontri previsti per la prossima settimana (Futsal Udinese-Palmanova e Udine City-Torriana) arrivano grandinate di reti nelle prime due sfide, con la squadra allenata da Genna che rifila 11 reti (a 1) al Tergesteo mentre i nero-verdi passeggiano sulla Clark grazie al 10-5 finale.

PEREZ E MORAS TRA LE NUOVE PROMESSE

BOMBER

Finalmente compaiono nomi nuovi sui tabellini dei marcatori del campionato di serie C.: ecco allora alla ribalta i giovani Perez e Paussa (ex Manzano) per la Fustsal Udinese, Romano, Barbieri e Langella per il Palmanova, Duricic e Criscuolo per il Manzano, Turolo per l’Udine City, Moras addirittura classe 2000 (5 reti – 7 in campionato totali) per il Maniago. Che sia giunto il momento di un cambio generazionale per puntare sui giovani? A breve per le conferme o meno.

IL PORDENONE FA LA VOCE GROSSA

R

esta sempre un quartetto di squadre in testa a punteggio pieno nel campionato regionale di calcio a 5 dopo la terza giornata, dove non si registrano sorprese di rilievo. Il Pordenone fa la voce grossa anche sull'ostico parquet di Lignano non senza fatica : sotto per 1-2 dopo i primi trenta minuti di gioco (Imazio e Modolo per i locali, Ermacora per il Pordenone), ad inizio ripresa in dieci minuti, come giĂ accaduto col Palmanova la settimana scorsa, arriva il break nero-verde che ipoteca la vittoria finale per 4-2 grazie a Margarita, Accattante e Karmencic. Stesso canovaccio anche per altre due capolista, Udine City e Manzano, che pure loro devono attendere la seconda parte di gara per prendere il largo: la Clark al Palacus regge la prima frazione contro la truppa di mister Pittini, calando fisicamente nella ripresa e lasciando spazio alle micidiali ripartenze di Laharnar e compagni che vincono 5-2. Solita partenza a rilento anche per il Manzano, una consuetudine di questo inizio stagione da non trascurare: a Gradisca la Torriana chiude in vantaggio il primo tempo per 2-1, poi nella ripresa i gialloblu si scatenano e chiudono la contesa sul 5-3 a loro favore con le marcature di Kusterle,

Duricic, Spatafora, Criscuolo e capitan Zanuttini. Gara piÚ difficile del previsto per la Futsal Udinese che mantiene la vetta a punteggio pieno vincendo a Martignacco con un 5-3 che testimonia il grande equilibrio in campo (per gli ospiti tripletta di Perez). Alle quattro battistrada resta in scia il Palmanova: altra grandinata di reti per il volenteroso Poggio che viene battuto con un eloquente 19-2 con in evidenza D'Andrea (sei reti) e Collevati (3), mentre festeggia i primi tre punti stagionali il Maniago, con il giovanissimo Christian Moras che firma tutte e cinque le reti necessarie per battere un opaco Tergesteo (5-1) In serie B esce a testa alta tutt'altro che ridimensionato il Maccan Prata dal campo della corrazzata nonchè capolista Petrarca Padova, con un 2-5 deciso solo nel finale di gara. Sotto 0-1, i ragazzi di mister Bovolenta trovano il pareggio grazie a Stendler, chiudendo tuttavia la prima frazione in svantaggio di due reti (1-3). Ad inizio ripresa è Grigolon a tenere sulle spine la capolista, che soffre non poco e trova solo nei cinque minuti finali gli spunti per siglare le due reti della sicurezza nel 5-2 finale. Nel prossimo turno i gialloneri ospiteranno il Vicenza, terzultimo con quattro punti in graduatoria.

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CALCIO FEMMINILE CARRIERA Il gialloblù del Tavagnacco è quasi una seconda pelle per il difensore, che con i colori del club friulano ha disputato campionati, coppe Italia e Champions. Classe '86, è ancora e sempre uno dei punti di forza della squadra.

HO ANCORA MOLTO DA DARE

Michela Martinelli è alla sua ventunesima stagione al Tavagnacco ma non intende mollare

L

a vittoria del Tavagnacco contro la Res Roma per 2 a 1 ha permesso alla formazione friulana di ritrovarsi da sola al terzo posto e Michela Martinelli, storico difensore della formazione friulana alla sua ventunesima stagione con la maglia giallo blu, è una delle protagoniste del buon avvio della formazione allenata da Amedeo Cassia. – Vittoria in rimonta contro le giallorosse: che partita è stata? "Sapevamo sin dall’inizio quanto fosse importante vincere e l’avevamo preparata bene - analizza l'atleta - , purtroppo abbiamo subito l’uno a zero e dovuto faticare molto per recuperare la partita, ma siamo state brave e alla fine abbiamo portato a casa una vittoria tonificante. La gara è stata molto aggressiva,

favorita assoluta per lo scudetto? - "La Juventus e il Brescia stanno giocando davvero bene e sono squadre molto organizzate, con molte straniere che giocano un calcio diverso dal nostro e questa è sicuramente una variabile importante. C'è poi la stessa Fiorentina, campione in carica, e non mi sorprenderebbe una corsa a tre per il titolo". – Come pensa sia cambiato il campionato rispetto allo scorso anno? "Credo che quest'anno sia un campionato molto equilibrato e per questo davvero imprevedibile, con diverse squadre di qualità, e non ci si può distrarre". – La sua,

"Il nostro primo obiettivo è la salvezza. Quello di quest'anno è un campionato molto equilibrato e per lo scudetto prevedo una corsa a tre fra Juventus, Brescia e le campionesse in carica della Fiorentina".

loro puntano molto sulla fisicità e sui contrasti e ci hanno messo in difficoltà ma è andata bene". - Quali sono gli obiettivi per questa stagione? "Il primo è sicuramente la salvezza, raggiunta quella potremo puntare a qualcosa di più. Si, è vero, siamo terze ma il campionato è cominciato da poco, la Fiorentina è a soli due punti di distanza e quest’ anno ci sono squadre davvero forti. Siamo consapevoli dei nostri mezzi e di essere una squadra forte , ma la salvezza viene prima di tutto". –C’è una

MOMENTI Immagini serene della lunga militanza di Michela Martinelli in maglia gialloblù.

al Tavagnacco, è una lunga storia... "Questa è appunto la mia ventunesima stagione in gialloblù, non me sono mai andata e credo che terminerò qui la mia carriera da giocatrice. Con questa maglia mi sono guadagnata anche la nazionale Under 19. Se avessi voluto andare altrove avrei dovuto farlo prima, ormai non sono più giovanissima ma ho ancora tanto da dare a questi colori". - Settore giovanile: è la vostra arma in più per far fronte ai prossimi campionati? "Si, credo

che il nostro settore giovanile sia sempre stato il mezzo per rimanere ad ottimi livelli. E' necessario far crescere i talenti e portarli in prima squadra, non possiamo permetterci di competere economicamente con realtà come quelle affiliate a club di serie A maschile". Il mercato di gennaio è imminente, crede che la squadra abbia bisogno di qualche innesto? " Non credo, stiamo bene in tutti i reparti, il mercato estivo ci ha regalato giocatrici importanti che si stanno dimostrando utilissime e, abbiamo un ottimo equilibrio di squadra". Tommaso Cossio

TremilaSport+ | 08 11 2017 | 17


CALCIOUDINESE L'ANALISI

FORZA BALIC RIMANI ACCESO! di IDO CIBISCHINO

P

er la prima volta in questa stagione sarebbe partito titolare. Un piccolo evento se riferito a Balic, il rebus che più rebus non si può della rosa bianconera, la risorsa (?) mai sbocciata e mai sfruttata in questa stagione, il piccolo principe che continua ad alimentare la curiosità del popolo bianconero. Neanche fortunato, il ventenne Andrija, che Del Neri aveva inserito per forza nell’undici anti-Lazio. La partita, come sappiamo, è saltata per il diluvio che in un’ora di scrosci ha reso impraticabile l’Olimpico. Facevano rabbia e tenerezza gli “scopatori” dello stadio nazionale

Il talento croato doveva debuttare all’Olimpico contro la Lazio nella partita non giocata per il campo allagato. Esordio rinviato: lo vedremo contro il Cagliari dicono i fatti - è l’ultimo dei centrocampisti centrali nelle gerarchie del Console di Aquileia. Ma non può trattarsi di una valutazione su parametri tecnici perchè il ragazzo con i piedi ci sa fare, tanto da essere

Sa di essere bravo, Balic, il quale ha sempre avuto come riferimento Andrea Pirlo di cui prova a ripetere look e movenze, mentre in patria il suo istintivo modo di giocare è stato accostato a quello di un grande

Il ventenne Andrija deve sfruttare le assenze di Behrami e Hallfredsson per guadagnare posizioni. La panchina come metodo educativo: si gioca per la squadra!

aspettative sul ragazzo erano altre, se non calde almeno tiepide. Si pensava, insomma, a un inserimento e a un impiego progressivi, dopo l’esordio da titolare (tra l’altro, nobilitato da un bel gol all’Inter) nell’ultima dello scorso campionato a San Siro, e la costanza con cui Del Neri l’aveva attivato nella lunga sequela di amichevoli precampionato. Con la conferma di Hallfredsson, alla cui fisicità Del Neri non ha voluto rinunciare, e poi l’arrivo di Behrami, Balic è stato messo da parte: panchina, solo panchina se si eccettuano i 21 minuti finali, al posto di Behrami, nel match poi vinto 4-0 dall’Udinese contro la Samp. In quello spezzone di partita, agevole trattan-

Qui accanto, Ali Adnan: sta inanellando una partita meglio dell'altra. A destra, Maxi e Lasagna: finora due gol a testa.

che tentavano con gli spazzoloni di cacciare l’acqua fuori del campo, mentre sarebbero servite sonde metalliche con cui bucare il terreno e favorire assorbimento e deflusso, come si è visto fare con successo da altre parti. Troppo complicato per le teste capitoline! Era giunto il momento di Balic, trovatosi la strada spianata dalle contemporanee assenze degli ultratrentenni Behrami e Hallfredsson costretti ai box dai soliti (e allarmanti per la frequenza) infortuni muscolari. Il giovane spalatino - lo

18 | 08 11 2017 | TremilaSport+

inserito tra i talenti certi del calcio croato (è titolare fisso, tra l’altro, nelle selezioni under) . “Non è pronto” ha puntualizzato più volte Del Neri, senza dare altre spiegazioni. Da cercare nei concetti che stanno alla base della filosofia del tecnico: conta la squadra, contano la disciplina, il rigore tattico, la disponibilità a mettersi al servizio della causa comune. E ovviamente conta l’esperienza, che però uno non può farsi restando in panca, ancora peggio se immusonito dall’idea di essere incompreso e trascurato.

frantasista del passato come Sliskovic (chiedere per referenze a Gianni Galeone che lo allenò a Pescara). Può anche darsi che lo abbiano “montato” un po’ quelli dell’entourage, procuratore in testa. Per farla breve: Balic pensava di arrivare a Udine - piazza che valorizza i giovani, gli avranno raccontato - e di giocare. Mettersi in mostra con qualche bel numero e dopo un po’ spiccare il volo, magari verso l’Inghilterra, sull’esempio di altri puledri bianconeri (Sanchez su tutti). Presunzioni personali a parte, nell’ambiente le

dosi di controllare le operazioni in superiorità numerica, Balic avrebbe voluto spaccare il mondo: ha corso come un disperato, a vuoto, anziché porsi come riferimento geometrico e affidabile, ciò che gli si chiedeva. Ha toppato, insomma, lasciando di sé l’immagine dell’immaturità. Come se tutti questi mesi fossero passati invano, anzi più nocivi che costruttivi nel processo di crescita. Figurarsi se Del Neri - la mezzala di governo che fu da calciatore - non sa riconoscere il talento. Ma il talento non sta soltanto nei piedi. Se la


UDINESECALCIO

21 MINUTI Ad Andrija Balic (qui accanto a De Paul) Del Neri ha concesso soltanto 21 minuti contro la Samp.

18 RETI CON 12 GIOCATORI A BERSAGLIO

NELLA COOPERATIVA DEL GOL TACCIONO HALLFRED E MATOS

lettura è corretta mi sento di dire che i lunghi soggiorni in panchina riservati ad Andrija hanno esclusiva valenza educativa per correggere una mentalità distorta: quindi, niente mugugni, abbassare un tantino la cresta, capire che in quel ruolo i grandi sono quelli che fanno giocare bene gli altri che ti stanno a fianco. Una spruzzata di umiltà, insomma, di cui ci sarebbe piaciuto valutare il grado nella partitona dell’Olimpico,

al cospetto di Parolo e Milinkovic. Tutto lascia pensare che il debutto sia soltanto rinviato. Tra due domeniche sarà a Udine il Cagliari passato nelle mani di Lopez, e la perdurante indisponibilità dei “vecchi” chiamerà probabilmente ancora in causa Balic. L’esame non sarà meno severo se di fronte ci saranno il professor Cigarini e un lottatore come Ionita, uno che quest’estate piaceva anche all’Udinese.

Schierare un bomber da 20 reti è un lusso-vantaggio indiscutibile, ma si può galleggiare anche senza, distribuendo la responsabilità del gol. Ne è un esempio proprio l’Udinese, un esempio clamoroso se pensiamo che la squadra bianconera fino a pochi campionati fa furoreggiava schierando il terribile Totò Di Natale, sul quale veniva costruito e sviluppato il gioco. Risultato: 191 reti in 385 presenze nelle dodici stagioni di milizia friulana. Non vedremo più a Udine un attaccante di quel tipo, già uno da 10 gol sarebbe una specie di messia posto che quella “merce” costa sopra i dieci milioni, cifra non contemplata nel carrello-spesa di casa Pozzo. Stando così le cose l’allenatore deve diversificare gioco e soluzioni per arrivare al gol. E stando ai numeri Del Neri ci sta riuscendo. Dopo 11 giornate, con 18 reti realizzate, questa Udinese è la più prolifica delle ultime tre stagioni (erano 15 i gol nello scorso campionato, 10 in quello prima) e oggi, pure con una partita in meno, sta alla pari con il Milan che schiera fior di punteros come Kalinic e Suso, e supera di una tacca il Torino

che ha in Belotti un finalizzatore di lusso. E’ curioso rilevare cone la distribuzione delle reti abbia coinvolto tutti i reparti, con ben dodici nomi a referto: 7 ne hanno realizzate gli attaccanti (2 l’ex Thereau, Maxi Lopez e Lasagna, 1 Perica); sempre 7 i centrocampisti guidati da De Paul tre volte a bersaglio su rigore (poi 2 Barak e una a testa Jankto e Fofana); e infine 4 i difensori (Danilo, Larsen, Nuytinck e Samir). A referto non hanno messo ancora il loro nome giocatori che vengono impiegati con una certa frequenza, tipo Hallfredsson, che pure possiede un sinistro potente che però non esibisce mai; e tipo Matos, attaccante solo di nome perchè la porta proprio non la vede e il suo apporto si limita alle toppe di ordine tattico. Nulla possiamo dire, invece, sul conto di Riad Bajic, il ventitreenne mancino di Sarajevo che Gerolin ha pescato dai turchi del Konyaspor, tranne che si accomoda in panca con barba e capigliatura più curate. Per il resto, il suo piede mancino pagato 5 milioni non ha neppure sfiorato l’erba dello stadio Friuli. (i.c.)

di Biancamaria Gonano

NOI DEL "CENTRO STORICO" Le aggregazioni nate intorno alla passione per l'Udinese sono tante e, a volte, il loro raggio d'azione va oltre la partita vissuta intensamente al "Friuli" o in trasferta. A Udine città esiste un club particolare, molto ricco di idee e spunti e il suo presidente, Romano Paludgnach, ci parla delle iniziative e dello spirito che anima il "Centro Storico": “Il nostro progetto ha sviluppato la Walking Run Cividale Urban By Night perché alla base di tutti gli sport, anche del calcio, bisogna camminare e soprattutto correre con passione e spirito d'osservazione. In questo caso guardare attentamente ciò che ci circonda e quindi anche i compagni in campo, perché si può vincere solo in

gruppo". "Abbiamo raggiunto i 180 iscritti come Asd UdineseClub #CentroStorico. E oltre al BiancoNeroUdinese, hashtag da me coniato, anche se apparenemente banale

e semplice, ora portiamo avanti il colore giallo come le nuove maglie di riserva della squadra,perché il giallo fluo è sinonimo di vivacità. Crediamo nella filosofia del multisport. Abbiamo inoltre portato la nostra passione per il calcio e il movimento nelle scuole, nell'ambito del progetto Sport in Classe delle scuole primarie di Cividale del Friuli e Moimacco. A settembre eravamo presenti in piazza nell'ambito della Festa dello Sport a Cividale del Friuli e abbiamo organizzato a conclusione della festa, nell' ambito della Cividale Urban Trail, una Walkingrun By Night". C'è spirito di appartenenza, sottolinea Paludgnach: "Per questo ci siamo affiliati all'Auc,

perché crediamo che l'unione faccia la forza e riteniamo fondamentale far parte di questa grande famiglia dei club anche nel rispetto per l'Udinese. Noi partiamo dal concetto che siamo friulani, amiamo il Friuli e il suo territorio, e l'Udinese è la squadra che lo rappresenta. Come gadget principale per i nostri tesserati abbiamo la Gubana "FuarceUdin" di Martinig, un modo per tifare le nostre radici e contestualmente promuovere la gastronomia del nostro territorio. Collaboriamo anche con il Forum Julii Project per far conoscere anche il Friuli storico, con l'Udinese a farne parte con i suoi 120 anni. Un amore, il nostro, che non passerà mai di moda"..

TremilaSport+ | 08 11 2017 | 19


SIDICEVA...

si diceva...

QUANDO L’UDINESE GIOCAVA IN EUROPA Appartengono ormai all’amarcord gli entusiasmi di una tifoseria che girava il continente per seguire le vicende degli allora campioni bianconeri

P

are perduto ormai nella notte dei tempi, anche se le ultime apparizioni in competizioni internazionali appartengono solo a pochi anni fa, il momento aureo dell’Udinese, con le partecipazioni a Intertoto, Coppa Uefa ( p o i d e n o m i n ata Europa League) e Champions a mettere in movimento centinaia, e in alcuni casi migliaia di tifosi bianconeri in trasferte rimaste per molti versi storiche da Londra a Madrid, da Liverpool al Portogallo fino a piazze

dell’est europeo geograficamente e calcisticamente spesso sconosciute. Trasferte di grande impatto emozionale furono soprattutto quelle di

conclusisi entrambi con le sconfitte di misura dell’Udinese (1-0) seppure con esiti diversi riguardo alla prosecuzione nelle due competizioni. PRAGA La bellezza della capitale della Repubblica Ceca e l’importanza della gara, valida per la Coppa Uefa, convinsero quasi cinquemila tifosi friulani a raggiungere Praga per assistere il 29 febbraio del 2000 all’incontro fra i biancorossi dello Slavia e i bianconeri (nell’occasione grigioneri) della formazione allenata da Gigi De Canio. Le strade della

Eliminati i detentori della Coppa Uefa. Timoschuk ha fatto il possibile ma non è bastato

20 | 08 11 2017 | TremilaSport+

Praga, nel 2000, e San Pietroburgo, nel 2009, che documentiamo con le pagine di giornali locali che riportarono gli incontri con Slavia e Zenit e

LA STAMPA La prima pagina del Sovietski Sport con una foto dell'incontro fra Zenit S.Pietroburgo e Udinese


SIDICEVA...

NEL GELO L'Udinese seppe conservare nella gelida serata russa dello stadio Petrovski di S.Pietroburgo, pur perdendo per 1-0, il doppio vantaggio del "Friuli", eliminando i detentori della Coppa Uefa dello Zenit (a destra). A sinistra una grande parata di Handanovic e a destra un'azione difensiva dei friulani.

capitale, le birrerie e i musei erano invasi da una fiumana bianconera il cui entusiasmo era palpabile, entusiasmi scemati poi in una partita sostanzialmente scialba da parte dell’Udinese, che finì sconfitta nella ripresa da un autogol del libero Zanchi, che lasciò di sasso il portiere Turci, rete decisiva documentata in prima pagina dal quotidiano “Sport”. Un’Udinese, quella, di ottime individualità ma che non riuscì mai a rendersi pericolosa, e che al ritorno al “Friuli”, pur vincendo 2-1 venne eliminata ai quarti. Bianconeri che a Praga giocarono appunto con Turci in porta e Zanchi libero, e con anche Zamboni, Gargo, Jorgensen, Locatelli, Giannicchedda, Fiore, Manfredini, Muzzi e Sosa a comporre l’undici iniziale, mentre nella ripresa subentrarono Alberto per Locatelli, Appiah per Manfredini e Margiotta per il “Pampa” Sosa. Molti i nomi da leccarsi i baffi, ricordi appunto lontani. SAN PIETROBURGO Anche nella gelida città russa, con 3° all’inizio dell’incontro mentre in Italia già incalzava la primavera, arrivò una sconfitta di misura (1-0, con rete del “profeta” dei campioni Uefa in carica, Anatolj Timoschuk) ma in virtù del 2-0 del “Friuli” l’Udinese di Pasquale Marino, Di Natale, Quagliarella e Handanovic, autore

IMMAGINI Nelle foto, qui a lato un suggestivo scorcio di S.Pietroburgo. Sotto, l'autogol del bianconero Zanchi in Slavia Praga Udinese in Coppa Uefa del 2000

di alcuni interventi salva-risultato, superò il turno. Era il 18 marzo 2009 e il giorno dopo i giornali sportivi locali evidenziarono il rammarico per l’eliminazione dello Zenit. Giornali scritti in cirillico e i cui titoli e contenuti abbiamo tradotto grazie alla bella moscovita Tatiana D.: “Sovietski sport” (strano l’aggettivo in tempi in cui la caduta del muro di Berlino aveva cambiato l’essenza politica russa) titola: “Il capitano (ndr: Timoschuk) ha fatto tutto il possibile , ma non è bastato”. E all’interno, sull’Udinese: “Mantenuta la promessa di Quagliarella, che in un’occasione è volato in contropiede, superando il suo marcatore, mettendo però alto il pallone sopra la porta di Malafeev”. “Sport espresso” titola invece, con una frase, sottolinea la nostra interprete, difficile da tradurre letteralmente in italiano: “Abbiamo aspettato, senza riuscire a raggiungere (l’obiettivo, ndr)”. Mentre all’interno il servizio del giornalista Igor Rabiner titola: “I detentori della Coppa Uefa eliminati”. E il cospicuo nucleo di supporters friulani raggruppati in una curva del piccolo stadio russo a uscire felici e contenti nonostante la neve e il freddo e a riscaldarsi poi con una sana vodka. Tempi che appartengono purtroppo all’amarcord in un presente radicalmente mutato. (E.F.)

TremilaSport+ | 08 11 2017 | 21


NONSOLOSPORT

CULTURA

Novità su mostre, spettacoli, eventi, personaggi del panorama culturale

MUSICA

BARBARA, SFUMATURA DI DONNA Cantante jazz, compositrice, docente in canto moderno, jazz blues e tecnica vocale, attrice: è tutto questo Barbara Errico, artista dal curriculum troppo nutrito per poter essere adeguatamente riportato in uno spazio limitato. Un talento naturale scoperto quando la cantante, figlia di un generale degli alpini di origine pugliese, aveva solo cinque anni e partecipò alle selezioni dello Zecchino d’oro, il festival per bambini condotto dal famoso Mago Zurlì. “Ma l’emozione mi vinse – lei ricorda – e l’esperienza finì prima ancora di cominciare”. Si rifece comunque in seguito con gli interessi, studiando canto lirico con il tenore Desiderio Bressan e perfezionandosi in molti altri corsi, ottenendo numerosi riconoscimenti, tra i quali, nel 1999, quello di miglior nuovo talento secondo un referendum promosso dalla rivista Musica jazz, seguendo in Italia un maestro come Bob Stoloff, collaborando con Robert Miles e venendo selezionata nel 2014 fra le finaliste del prestigioso premio “Luigi Tenco” con il progetto “Sentimentale”, dedicato alla memoria di Lelio Luttazzi e con il supporto della consorte del compianto musicista triestino, Rossana. Al jazz venne invogliata ad avvicinarsi, a Udine, da Armando Battiston che, incantato dalla sua voce, la stimolò a proseguire lungo quel percorso, dove potè mettere in luce nel tempo tutte le sue immense doti. Cammino sul quale Barbara Errico continua a procedere, attualmente in seno al gruppo Short sleepers, un progetto condotto nei teatri, con voce narrante di Bettina Carniato, ed intitolato “Sfumature di donna…in blues”. Tutto da vedere e da ascoltare. (E.F.)

L’ANGOLO DELLA

LETTURA

SALMAN RUSHDIE

LA CADUTA DEI GOLDEN MONDADORI

Salman Rushdie, l’angloindiano che vive a New York, ci racconta una storia fatta di figli predestinati e sfortunati, amori intriganti, segreti e confessioni inattendibili. Ci racconta la New York degli oligarchi russi, il terrorismo, le fake news e la finzione che vince a mani basse sulla realtà, l’ascesa di un presidente mitico e di un miliardario che assomiglia tanto alle caricature cinematografiche. E ci trascina davanti a un vertiginoso interrogativo: quando il confine tra la pagina e il palcoscenico è superato, siamo sicuri di saper ancora distinguere tra una fantasia pericolosa e la realtà deviata?

STEVE BERRY

LA CHIAVE DELL’INFERNO NORD

Washington, 1865. Le fiamme infuriano all’interno dello Smithsonian Institution, eppure qualcuno è ancora all’interno dell’edificio. Ignorando i preziosi manufatti, l’uomo entra nell’ufficio del direttore per prendere un diario e una chiave . Perché da quegli oggetti dipende il futuro degli Stati Uniti… Arkansas, oggi. Il richiamo del mistero è stato troppo forte e Cotton Malone ha accettato la proposta dello Smithsonian: seguire le indicazioni di un’antica mappa rinvenuta negli archivi del museo. In breve tempo, Malone scova una vecchia cassa con incisi degli strani simboli ma, proprio mentre sta per aprirla, viene tramortito e imprigionato. Quale mistero nasconde quella cassa? Per scoprirlo, Malone dovrà indagare su un ordine segreto che, fin dall’epoca della guerra civile, si muove nell’ombra influenzando il destino della nazione.

ROBERTO COSTANTINI

DALLARI E ZANINELLI

NINNI SCHULMAN

BALLANDO NEL BUIO

L’ULTIMO DEI MIEI EROI

RISPONDI SE MI SENTI

MARSILIO

1974. Sono gli anni di piombo, e Mike “Africa” Balistreri è un ventiquattrenne idealista e pieno di rabbia. Studia all’università e si mantiene insegnando karate in una palestra frequentata dall’estrema destra romana. Insieme a Ringo, Benvenuti e Boccino milita in Ordine nuovo, fino allo scioglimento per decreto dell’organizzazione. Crollano allora molte convinzioni di Africa: poter cambiare il mondo facendo a botte coi rossi e la polizia, distinguere nettamente i traditori dai traditi, capire quale tra le due ragazze che frequenta è quella giusta. Sarà una P38 a dividere definitivamente i loro destini.

22 | 08 11 2017 | TremilaSport+

SPORT&PASSIONE

Il volume ripercorre la storia di uno dei più grandi giocatori italiani di pallacanestro di tutti i tempi: Giuseppe “Pino” Brumatti. Il percorso non è solo cronologia, ma soprattutto tappe che scandiscono la sua carriera, riproponendoci la vita di un atleta che, forse, avrebbe meritato più successi in campo nazionale e internazionale. Brumatti è stato atleta di basket nel periodo in cui la pallacanestro italiana diventava sempre più importante, ma è stato anche parte di quell’evoluzione tecnica e del regolamento di gioco che questo sport ha avuto dagli Anni ‘60 fino a tutto il 2000. Ne sono state ricordate non solo le scelte ma anche la figura, quale icona riflessa di quel prototipo di giocatore di pallacanestro che dal nulla, con sforzo, sudore e molta volontà, ha dato alla sua tecnica cestistica quel ‘di più’.

MARSILIO

Nel Värmland, regione di torbiere e boschi infiniti nella Svezia centrale, è arrivato l’autunno, tempo di caccia all’alce. Petra Wilander, alla guida della stazione di polizia di Hagfors, è pronta per una nuova battuta insieme alla sua squadra. Dopo ore di appostamenti tra abeti e cespugli di mirtilli, alla fine di una giornata dove più spari sono riecheggiati a lungo tra le montagne, due membri del gruppo non fanno ritorno: un uomo è morto e una ragazzina di tredici anni è scomparsa. Potrebbe essere stato un incidente? O è più probabile che qualcuno abbia approfittato dell’annuale raduno per regolare dei conti in sospeso?


Foto: Silvano Zandonella

valentina

lady reporter

le belle di TremilaSport


le belle di TremilaSport

24 | 08 11 2017 | TremilaSport+


le belle di TremilaSport

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le belle di TremilaSport

Valentina Dal Mas, giornalista televisiva trevigiana, ama lo sport, l’arte e i viaggi in città da sogno come New York e Parigi

GIROVAGANDO CON IL

MICROFONO IN MANO

S

olare e disponibile ma sempre in punta di piedi, con umiltà: così si definisce Valentina Dal Mas, giornalista televisiva trevigiana, che si è calata nel ruolo di modella per il nostro magazine, evidenziando tutto il suo sex appeal. “Ma sono anche permalosa e testarda – sottolinea – peculiarità, quest’ultima, che comunque mi è utile nel mio lavoro”. Con il microfono tra le mani, Valentina segue in primis nello sport le vicende del Treviso basket, itinerando comunque in altre piazze venete soprattutto calcistiche. “Ho pure praticato il pattinaggio artistico negli anni adolescenziali – riferisce – ed è anche grazie a questo che ho acquisito la mentalità sportiva necessaria al mio lavoro. Considero lo sport una scuola di vita”. Tra la gente lei, per amore o per forza, trascorre buona parte delle sue giornate,

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instaurando rapporti con il prossimo che nel tempo si rivelano solidi o passeggeri. E della gente ha quindi un’opinione ben precisa: “Mi piacciono le persone leali e educate, con un gradevole savoir faire, ma in linea generale quelle “normali”, prive di falsità. Odio invece il maschilismo”. Di tempo libero, dice, considerati gli orari irregolari e a volte strani del giornalista, ne ha poco e ama il relax tra le mura domestiche. Ma viaggiare è uno degli amori della sua vita: “New York e Parigi sono le mie mete preferite, città da sogno come per molti, credo, e luoghi dove poter coltivare pure la mia passione per l’arte, girovagando per musei e mostre. In particolare adoro Chagall”. E città dove ritrovarsi anche in virtù della sua dichiarata natura romantica, passeggiando senza una meta precisa a Central Park o al Bois de Boulogne.


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BASKET UDINE Il presidente dell'Apu Gsa, Pedone, ha allestito nella stagione in corso una squadra in grado di centrare l'obiettivo dei play off.

SONO UN PRESIDENTE

SODDISFATTO Al suo secondo mandato al vertice regionale della Fip, Giovanni Adami sta vivendo un momento magico e offre l’anticipazione degli Europei femminili Under 18 a Udine il prossimo agosto di EDI FABRIS

È SECONDO MANDATO

Giovanni Adami è al suo sesto anno di presidenza della Fip regionale.

un presidente felice, Giovanni Adami, e ne ha ben donde. Al suo secondo mandato al vertice della Fip regionale, l’avvocato udinese non si nasconde dietro al classico dito quando gli si chiede se quello attuale si possa considerare come il momento più appagante del suo incarico pluriennale. “In effetti – ne conviene – con due società maschili, Pallacanestro Trieste e Apu, in A2 e altrettante femminili, Basket School e Sistema Pordenone, nella medesima categoria, c’è davvero di che essere soddisfatti, soprattutto considerando il traino che le stesse costituiscono per l’intero movimento regionale. Tre squadre in A2 su quattro province costituiscono sicuramente un piccolo record. E non posso nascondere inoltre la personale gratificazione determinata dal fatto che quando venni eletto presidente per la prima volta, sei anni fa, a livello di formazioni di vertice non ci trovavamo a questo punto”. E la situazione potrebbe anche ulteriormente migliorare… “In A2 maschile più che due squadre abbiamo due “signore” squadre: vedo Trieste, attuale capolista, a livello super e soprattutto serena e con un pubblico entusiasta, e anche Udine, sotto questo aspetto, ha di che essere soddisfatta, con il “Carnera”, domenica scorsa nella gara contro Ferrara, a presentare il tutto esaurito. Soprattutto ho visto, rispetto ai tempi della Snaidero, oltre all’immarcescibile zoccolo duro di

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spettatori, anche moltissimi volti nuovi e tanti bambini. Entrambe stanno dunque fornendo un magnifico messaggio a vecchie e nuove generazioni di appassionati”. Non solo le squadre di club, comunque, hanno determinato la crescita esponenziale del basket del Friuli Venezia Giulia negli ultimi anni.

Un'anticipazione: in questi giorni avremo la conferma dell'organizzazione dell'Europeo Under 18 femminile “In effetti le finali nazionali e internazionali organizzate in serie nelle varie provincie, l’aver ospitato gli azzurri in ritiro a Trieste in più d’una occasione e le iniziative come il Basket Day di C Silver, l’All Star game e altre ancora hanno contribuito ad alimentare il movimento “. Quanto del presidente Giovanni Adami c’è in tutto questo? “Innanzitutto rilancio la sfida, dicendo “ancora di più”. E visto che ci siamo, ecco un’anticipazione: entro questo

mese avremo la conferma o meno di Udine-città a ospitare gli Europei Under18 femminili in programma il prossimo agosto. La notizia ufficiale, dunque, a molto presto. Quanto c’è di mio? Diciamo che ho la fortuna di poter operare in gruppi di lavoro molto collaborativi e in alcuni casi, vedi ad esempio Davide Micalich, di entusiasmo contagioso. Nessuno fa niente da solo, lo staff è essenziale per la buona riuscita di ogni iniziativa. E soprattutto è importantissimo evitare la routine”. Il movimento del basket giovanile è escluso da talune contaminazioni di stampo calcistico? “Parlo per la Regione che rappresento e posso al proposito affermare con certezza che non esistono traffici di sorta riguardo ad esempio a giocatori minorenni o ad altre situazioni imbarazzanti. E anche sotto questo aspetto posso ritenermi un presidente privilegiato”.


BASKET SERIE C SILVER

ATTREZZATI

PER LA VOLTA BUONA Dopo due amare finali-promozione, il tecnico di S.Daniele, Enrico Sinone, di recente nomina a Green Coach, ci crede fermamente

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opo la sesta vittoria consecutiva, questa volta ottenuta con largo margine nel derby collinare sul parquet di Fagagna (50-69), è diventata solitaria la corsa in testa nel campionato di serie C Silver di San Daniele che, già finalista nelle scorse due stagioni quando ha dovuto lasciare la promozione prima al Codroipo e poi al Breg, quest’anno più che mai sembra avere le carte in regola per il salto di categoria avendo confermato in blocco una squadra che sembra non aver perso smalto e motivazioni per cogliere finalmente l’impresa. Ne è convito il confermato tecnico Enrico Sinone (nella foto sopra) che, fresco di premiazione quale Green Coach per la stagione 2016/17, non nasconde la giusta soddisfazione per il traguardo raggiunto e le ambizioni della sua squadra. “Sono naturalmente molto soddisfatto e felice per il premio che domenica scorsa mi è stato consegnato nella splendida cornice del Palacarnera nell’intervallo del match tra l'Apu e Ferrara: si tratta di un riconoscimento “storico” e ambito, giunto alla 31° edizione. Detto questo, tutta la mia attenzione è

rivolta alla guida di una squadra che ha tutte le potenzialità per fare finalmente il salto di categoria.” Dopo due finali perse non temi che i tra i tuoi giocatori possa serpeggiare un po’ di fatalismo? “Assolutamente no: già al termine del match decisivo perso lo scorso anno contro il Breg ho visto nei miei ragazzi la determinazione e la voglia di ricominciare subito la rincorsa.” Rispetto allo scorso campionato quali sono le novità e i cambiamenti apportati? “Questo è un gruppo molto coeso, con importanti qualità tecniche e forti motivazioni e alla luce di queste considerazioni si è optato per confermarlo in blocco, sostituendo solo il lungo Ellero con il play Barazzutti, un giocatore già con esperienze maturate in serie C Gold e che ci ha permesso di ampliare le nostre strategie di gioco, che ora possano concretizzarsi anche con soluzioni improntate a maggiore velocità di esecuzione e con tiri in transizione.” Tra voi e la promozione, quali avversari ritieni rappresentino gli ostacoli più ostici da superare? “Premesso che il livello tecnico generale del torneo quest’anno è decisamente superiore rispetto alla scorsa stagione e che già questa circostanza rappresenta un ostacolo in più – ci tiene a chiarire subito il tecnico dei collinari penso che l’Ubc e la Vis Spilimbergo abbiano le carte in regola per continuare a darci filo da torcere sino in fondo e che anche Latisana sia un team molto ben attrezzato per quello che fino ad ora ha fatto vedere. Naturalmente nel novero delle favorite rientrano per tradizione anche le compagini triestine, come lo stesso Breg e tengo sotto osservazione speciale anche Cordenons, che fino a qui ha sicuramente raccolto molto meno di quello che il suo roster è in grado di sviluppare, e il campionato è solo alle battute iniziali.” Giuseppe Passoni

BASKET IN CARROZZINA

CASTELVECCHIO DIESEL, FRENO A MANO TIRATO

O

gni dì no va cussì, dice un proverbio friulano, ma l’importante è esserci e il basket in carrozzina gradiscano, tra periodi buoni e meno buoni, è sempre in attività, con al timone lo storico presidente Egone Tomasinsig e il supporto economico dell’azienda Castelvecchio della famiglia Terraneo. Le stagioni passate sono state apportatrici di momenti di gloria, quella presente è invece cominciata un po’ in sordina su due fronti, quello di serie A, massima categoria nella quale Gradisca è fresca di ritorno, e quello internazionale della Nlb League. L’esordio in A è stato piuttosto brusco, con un 84-52 subito a Porto Potenza Picena che la dice lunga sul lavoro ancora da fare per il team biancoblù: avvio di gara subito ad handicap e prosieguo condizionato dalla partenza negativa e alla fine i soli Slapnicar, con 17 punti, e Ambrosetti, con 18, a salvarsi, mentre sul fronte piceno Mehiaoui, con

i suoi 34, è stato incontenibile. In campo internazionale, invece, la Castelvecchio si è imposta in casa, anche se soffrendo, alla formazione di Graz, perdendo poi in Bosnia contro Zmaj, in due gare all’insegna di un amalgama ancora precario. Per proseguire il cammino in Nlb, approdando alle finali in programma ad aprile del prossimo anno, i gradiscani dovranno ora vincere entrambe le gare, a Graz e in casa con lo Zmaj.

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Prata, capolista in B1, tenta di nuovo la scalata alla promozione dopo la delusione dello scorso campionato

METABOLIZZATO... ORA CI RIPROVIAMO

È

prima in classifica del campionato maschile di B1, Prata, e ha tutte le intenzioni di rimanerci e riscattare la delusione per la mancata promozione persa ai play off la scorsa stagione. Ne abbiamo parlato con l’allenatore Luciano Sturam, professore e gran motivatore: “Il nostro campionato dopo quattro partite ci vede primi in classifica: abbiamo sempre vinto per 3-0 ma non abbiamo ancora incontrato le squadre di punta del girone. Stesso risultato anche sabato contro il Motta: era un derby, non una partita qualsiasi, eppure abbiamo vinto. Capiremo meglio il nostro potenziale e dove possiamo arrivare già dalla prossima sfida in trasferta a Trieste davanti ad un pubblico molto caldo e rumoroso e a Porto Viro contro quella che è l’altra corazzata del girone. Staremo a vedere quale sarà il nostro bottino dopo queste sfide più insidiose". Prata è stata costruita

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per vincere, sottolinea il tecnico: "E questo ha aspetti positivi e negativi. L’organico c’è, la pressione pure, ed è giusto che ci sia perché è necessario sempre trovare gli stimoli per fare di più. Giocare senza pressione è impossibile, ecco perché penso che sia solo uno stimolo positivo e non un motivo di stress. Noto per esempio che è più alta quella che mi faccio io piuttosto che quella che sento intorno e spero che anche i giocatori la sappiano gestire con questo approccio. L’anno scorso abbiamo vinto il campionato ma sbagliato i play off". ASPETTATIVE "Chi viene a Prata sa cosa trova e sa che non può temere il peso delle aspettative - ribadisce Sturam - . La società non ci fa mancare nulla sotto tutti i punti di vista. Stiamo recuperando gli infortuni, il centrale Rampin è sulla buona strada e ha ripreso ad allenarsi con il resto della squadra: non è ancora a pieno ritmo ma siamo vicini al suo recupero

totale. Delchev ha dei tempi più lunghi ma ci arriveremo, intanto facciamo con quello che abbiamo”. IL VETERANO La palla passa ora alla colonna della squadra, Andrea Radin: “Stiamo lavorando molto in palestra e costruendo la squadra. Partiamo da buone basi, il gruppo si sta delineando, c’è agonismo e ci divertiamo nonostante qualche acciacco fisico che però stiamo gestendo bene. Rispetto allo scorso anno la quadra è cambiata per metà mantenendo però uomini di esperienza, in primis Rigonat. Reputo che il nostro sia un organico di livello, con una media di altezza più elevata rispetto allo scorso campionato, con sei giocatori oltre l' 1,98". "Abbiamo una rosa che permette di avere soluzioni diverse e per il tecnico sarà un divertimento scegliere chi far giocare - analizza ancora Radin - . Abbondare in centrali è molto importante. Anche la nostra età media si è un po’ alzata, con un


PALLAVOLO

GINNASTICA ASU SECONDA A FABRIANO E ADESSO IN CLASSIFICA È SUL TERZO PODIO

gruppo di giocatori ventenni e un altro di over 30 come me”. Come si vive sapendo di dover sempre vincere? “Ormai sono due, tre anni che i nostri obiettivi sono questi dice Radin - . La pressione fa sempre bene e si allena durante la settimana, cercando di migliorare e consolidare i nostri punti di forza. La motivazione della squadra e della società a vincere è un grande motore. Lo scorso anno la promozione ci è sfuggita di mano e, personalmente, è stata una bella botta, soprattutto dopo i primi giorni. Poi ho resettato e ora ho tanta voglia di rivincita. A Prata non ci stiamo nascondendo, siamo tutti uniti per un unico obiettivo e cercheremo di arrivare a fine anno con la forza di affondare il colpo decisivo”.

RICORRENZA Il 30 settembre la società ha festeggiato il cinquantesimo della fondazione, come ci racconta il dg Francesco Bongiorno: “In quella occasione abbiamo presentato le squadre e i 10 gruppi di lavoro che comprendono oltre 160 atleti: per il femminile, dal minivolley all’Under 16 insieme a Cecchini, passando per l’Under 10, 12, 13, 14; per la maschile, minivolley, Under 10, 12, 13, 14, 18, Under 16 in collaborazione con Zoppola, la 1^ Divisione e la serie B e forse l’Under 20 se ci faranno giocare a livello regionale. Non è un’utopia portare avanti la pallavolo maschile, come qualcuno vuole insinuare. Molte società hanno nvece mollato e si sono limitate al femminile". QUESTIONE DI COSTI "I costi comunque non sono diversi fra maschile e femminile e le attività concorrenti per le giovani atlete sono addirittura di più rispetto al maschile - sottolinea Bongiorno - : per esempio, qui nel nostro territorio ci sono la danza, il pattinaggio e la banda. A livello regionale c’è qualcuno che fa il maschile anche in provincia di Udine: Volleyball Gemona per esempio e Pasian di Prato con Martignacco. Ormai sono molti anni che la nostra società si mantiene su numeri molto confortanti: nonostante il paese sia piccolo, abbiamo delle buone strutture e usiamo anche il Palazzetto di Pasiano tre volte la settimana, in base all’accordo con Cecchini. Per la prima squadra le nostre ambizioni sono il primo o secondo posto in modo da giocare i play off per la promozione. La gente ama la pallavolo e in media abbiamo 350-400 persone al Palazzetto, con punte di oltre 600 per le partite di cartello. E’ questo che ci spinge sempre a fare bene e i giocatori lo sentono”. Biancamaria Gonano

UDINE - “Le nostre ragazze, ancora una volta, hanno dimostrato di essere partite con il piede giusto. Siamo soltanto alla seconda prova del Campionato di Serie A, ma Alexandra, Melissa, Alexia, Linoy e Virginia hanno già mostrato di che pasta sono fatte. Da parte della società i complimenti per questa prova e l’ ‘in bocca al lupo’ per le prossime gare. Continuate così ragazze”: con queste intense parole il vice presidente dell’Associazione Sportiva Udinese, Umberto Meroni, si è complimentato con la squadra di ginnastica ritmica dell’Asu che a Fabriano è salita nuovamente sul podio. Questa volta Alexandra Agiurgiuculese, Melissa Girelli, Alexia Gorina, Linoy Ashram e Virginia Samez, si sono classificate in seconda posizione dietro alle padrone di casa della Ginnastica Fabriano (Milena Baldassarri, Talisa Torretti, Sofia Raffaeli e Serena Ottaviani). La squadra friulana, allenata da Spela Dragas e Magda Pigano, ha ottenuto il totale di 93,750 punti, migliorando così, come detto, di una posizione rispetto alla prova di Desio, quando le bianconere erano comunque arrivate terze. Terza, al Pala Guerrieri, la Raffaello Motto di Viareggio.

Prova sottovalutata al corpo libero di Alexia Gorina e al cerchio di Melissa Girelli, rispettivamente 12,950 e 13,400. Virginia Samez nonostante un errore, alla palla ottiene 13.250 punti riscattando così con orgoglio la delusione della prima prova. Notevoli le prove di Agiurgiuculese con i suoi 17.350 punti alla fune e 18.300 al nastro. Ottima prova dell’israeliana Linoy Ashram alle clavette che le fa raggiungere i 18.500. Nella classifica provvisoria al momento Asu è terza con 42 punti, al secondo posto Armonia d’Abruzzo, con 43 punti, sul gradino più alto del podio Ginnastica Fabriano con 47 punti. Prossima tappa sarà Prato l’11 novembre, e infine Padova, il 25 novembre.

Nelle foto, la formazione maggiore del club della Destra Tagliamento schierata prima di una gara, in azione e in un momento di esultanza.

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VOLLEYFOTOGALLEY

volley SERIE B1 FEMMINILE OSPITALETTO – LIBERTAS MARTIGNACCO

FOTO ALESSANDRO SAIN

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FOTOGALLEYCALCIO

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ATLETICA LEGGERA

PERSONAGGI

GLI OCCHI CURIOSI DI FEDERICA BOTTER La sedicenne giavellottista dell’Atletica Brugnera vanta un palmarès già molto nutrito, coltivando il sogno olimpico per il prossimo futuro

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a solo sedici anni, Federica Botter, ma intervistandola scopri in lei una maturità inconsueta per una ragazza della sua età, unita ad un eloquio fluido e sensato che lasciano intravvedere nel suo futuro possibilità non solo legate alle performances sportive lanciando il giavellotto. Prestazioni di primo piano che ha già d’altra parte in-

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casellato in buon numero in un palmarès particolarmente nutrito e con un record personale di 51,26 con l’attrezzo di 500 grammi che le è valso il secondo posto agli italiani Allievi. A livello assoluto, con il giavellotto da 600 grammi, ha poi ottenuto un 48,41 che significa sesto posto nelle graduatorie europee Under 18. E dopo l’ottavo posto agli Europei Eyof, Federica ora pensa a qualcosa di più: “Il mio


ATLETICA LEGGERA

LA NOTA

IL GIOCHINO COL DITINO Tra studio e sport sto facendo una vita di sacrificio, ma non mi lamento

MOMENTI Federica Botter in azione e, a lato, premiata dalla Fondazione Evergreen, con la presidente Pesle

sogno, come quello di ogni atleta, è partecipare un domani non lontano alle Olimpiadi – ammette – ma è logicamente un percorso che dovrò compiere passo dopo passo, impegnandomi sempre per migliorarmi. Per ora penso comunque alle Olimpiadi giovanili, sognando appunto di confrontarmi un domani con i grandi della specialità”. Un presente, quello della giovane giavellottista dell’Atletica Brugnera, che è fatto anche o soprattutto di studio: “Frequento a Lignano l’Istituto turistico, dove si studiano anche tre lingue. Mi alleno anche nel centro balneare, allo stadio Teghil, facendo la pendolare a Portogruaro, dove vivo, in pullman fino a Latisana e poi in treno fino a casa. Una vita di sacrificio ma non mi lamento”. Dice di lei il suo insegnante e allenatore, Alessandro Domenighini: “Federica è sempre la prima ad arrivare agli allenamenti e l’ultima ad andare via, proponendomi spesso anche delle metodologie di preparazione. A occhi curiosi, non spenti come molti suoi coetanei dediti prevalentemente a smanettare sugli smartphone. Un solo difetto: va a dormire tardi, meglio se cambia abitudini sotto questo aspetto”. Ma c’è anche dell’altro nella quotidianità di per sé già impegnata dell’atleta, il volontariato, summa di meriti che le hanno valso di recente una borsa di studio della Evergreen Life Products, assegnatale dall’omonima fondazione onlus, presieduta da Alessandra Pesle, in collaborazione con l’Ussi (Unione stampa sportiva italiana) del Friuli Venezia Giulia. Attendiamola dunque ora ai prossimi impegni. Edi Fabris

Me l’aveva sussurrato l’amico di Losanna, addentro alle segrete cose del C.I.O (Comitato olimpico internazionale), che gli alti dirigenti dello sport mondiale avrebbero deliberato sulle nuove specialità da inserire, in avvenire, nel calendario dei Giochi. Ero arcicontento poichè pensavo alla nostra proposta inoltrata secondo tutti i crismi; superando filtri, paratie e tempi siderali da sorpassare di gran lunga la durata del discorso che, di solito, il capo del governo pronuncia alla manifestazione di apertura di questi grandi eventi sportivi la cui ecumenicità tocca l’emisfero terracqueo. Ero ansioso di sapere e questo stato d’animo si riversava palpabile nella quotidianità tanto da toccare perfino l’intimità familiare. Eravamo partiti da lontano noi, con l’iniziativa; non si trattava di un impeto passeggero, di una mattana a capocchia; avevamo visitato persino il chiostro di Santa Chiara a Napoli per trovare tesimonianze inoppugnabili sul fatto che la nostra specialità, che volevamo olimpica, avesse radici nei secoli passati. Avevamo scoperto delle magnifiche formelle di maiolica policroma di parecchi secoli orsono dove venivano raffigurate plastiche movenze motorie di partecipanti ad un rito profano, se considerato il luogo, ma altresì salubre per gli effetti palesi evidenziati dal colorito del volto e dalla muscolatura ipertrofica degli attori; tanto basta per la patente di assenza di patologie conclamate, in virtù di quel “mens sana in corpore sano” di Giovenale scolastica memoria. La nostra istanza faceva leva sulla pratica dello sport, secondo funzioni ed attributi consolidati; non vi era dubbio che questa fosse la volta buona, dopo tanti rinvii, procrastinazioni, promesse scritte sul ghiaccio. Com’è risaputo, agli uomini di sport si gonfiano le gote quando le faccende che li riguardano vanno per il verso giusto ed il vento dell’entusiasmo soffia a proposito. Dunque ci siamo: riunione dei proponenti, calici ricolmi; tutti pronti al brindisi ben-augurante, quindi uno squillo al cellulare, col prefisso internazionale: pronto siamo in attesa… e dall’altra parte del filo…”…pas de chance…pas de boules aux Jeux Olimpique, la Playstation l’a emporté”... Silenzio di tomba; hanno bocciato il millenario gioco delle bocce in favore del giochino col ditino… come dire che la civiltà è caduta di brutto nell’oscurantismo medioevale attraverso lo sterco di satana, dimostratosi ottimo fertilizzante. Speriamo si tratti solo di un grottesco sogno. Faustino Anzil

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PUGILATO

Mi sarebbe piaciuto vincere sulle 10 riprese ma va bene anche così

SECONDO TRICOLORE

MA ADESSO L'EUROPEO

Nicola Ciriani a ventinove anni spera di poter puntare a un titolo continentale

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er la seconda volta Nicola Ciriani si è laureato campione italiano dei mediomassimi, battendo il piemontese Stefano Abatangelo al Boxing Forum di Pordenone. La prima volta aveva indossato la cintura tricolore nel 2015 nella categoria dei massimi leggeri. A Pordenone nel match dei mediomassimi previsto sulla distanza delle 10 riprese, l’arbitro ha sospeso l’incontro per una ferita all’arcata sopraciliare destra subita dal pugile friulano e allora si è proceduto, secondo le nuove norme, alla lettura dei cartellini dei giudici che hanno assegnato il titolo (vacante) a Ciriani. “Mi sarebbe piaciuto vincere – considera il pugile udinese sulla distanza delle 10 riprese, ma ad un certo punto il mio avversario, in uno scontro fortuito, mi ha rifilato una testata che mi ha spaccato l’arcata sopraciliare. Fino a quel momento sapevo di essere in vantaggio e avevo la sensazione che Abatangelo avesse perso quel ritmo che aveva palesato a inizio match. Mi spiace anche per i numerosi spettatori che hanno seguito l’incontro e in parte sono rimasti delu-

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si dall’epilogo. Comunque l’importante era vincere il titolo e questo mi basta, anche perché i tre giudici mi avevano assegnato un punteggio superiore a quello del mio avversario.” -Perché Pordenone secondo te e non Udine, come sede di un avvenimento così importante? “La sede viene decisa dagli organizzatori della pugilistica pordenonese, assieme a Enti e sponsores, ed essi hanno optato per Pordenone, ritenuta adatta come scenario per un titolo italiano. Ma penso, ed è una mia sensazione, anche per una certa visibilità e concretezza che hanno saputo mettere sul piatto gli organizzatori”.

-Titolo italiano dunque, ma cosa riserva il futuro a Ciriani? “Intanto - dice Nicola, neo papà da pochi mesi - mi alleno nella palestra dell’Apu di Udine anche se faccio parte della scuderia Loreni di Brescia. Ferita permettendo, vorrei partecipare al “Memorial Vecchiatto” a novembre a Udine, un appuntamento importante, poi in seguito in programma c’è la difesa del titolo, a febbraio, contro un avversario da designare. Per la mia teoria, che prevede di non accontentarsi mai, vorrei disputare un match con in palio il titolo Europeo. Ho 29 anni, quindi ora o mai più”. Roberto Cainero


TENNIS

I GRANDI ISPIRATORI

L'analisi dei maestri Massimo e Beppe Sartori

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remessa : concentrandosi nell’era Open, è da quando Corrado Barazzutti salì fino al numero 7 del mondo nel 1978, che non abbiamo più avuto un tennista italiano tra i primi dieci al mondo. Il migliore azzurro è stato Adriano Panatta, giunto al numero 4 nel 1976. Per questo l’argomento “alla ricerca di assi”, è un tema urgente e va affrontato con coraggio, oggi con il Maestro nazionale Massimo Sartori, vice capitano della nazionale italiana di coppa Davis, nonché coach e talent-scout del campione azzurro Andreas Seppi. Assieme a lui c’è anche il fratello, Maestro Beppe Sartori, anch’egli Maestro nazionale della Federazione Italiana Tennis. Massimo, in molti concordano nel ritenere che la crescita del tennis mondiale sia da attribuirsi in gran parte alle leggende Federer, Nadal e Djokovic, capaci di vincere oltre l’80% degli tornei Major negli ultimi 15 anni. Cosa ne pensi? “Concordo, credo che la loro grande capacità sia stata quella di rendere il tennis un bel gioco, divertente e ad elevati principi morali. Loro tre hanno ispirato in questi anni tutto il mondo tennistico, e ripeto, hanno avuto il

grande merito di rendere il tennis uno sport bello da vedere.” Crediamo che i recenti successi del tennis italiano abbiano già tracciato una rotta da seguire, ma secondo te perché in ambito femminile siamo arrivati ad ottenere maggiori successi mondiali rispetto agli uomini? “Non farei delle distinzioni a priori, perché nonostante ci siano stati grandissimi successi in campo femminile di Schiavone, Pennetta, Errani e Vinci e dell’Italia in Fed Cup negli anni scorsi, l’aspetto sorprendente è che oggi nel tennis femminile non c’è stato un ricambio generazionale. Viene da pensare che sia stato sbagliato tutto, ma in realtà non è cosi.” Ma se non arriva il ricambio generazionale, si può parlare di un problema alla base nella crescita di talenti in Italia? “Non credo, anzi penso il contrario, cioè che il livello tecnico degli atleti sia cresciuto molto in tutte le regioni d’Italia, e ho riscontrato che i Maestri federali stanno facendo un ottimo lavoro dal punto di vista tecnico".” Massimo cita il buon lavoro dei Maestri federali italiani, e noi chiediamo subito un parere ad un loro rappresentante, il Maestro Beppe Sartori, da sempre impegnato a insegnare il tennis nel territorio del Veneto, e anche oltre i suoi confini. Beppe , quali consigli daresti ai giovani per ambire ad essere un buon tennista ?

VIP

Andrea Seppi, nella foto sotto con il mitico Roger Federer “Innanzitutto ci vuole un grande spirito di sacrificio. Al giovane suggerirei atteggiamenti di serietà, e buone dosi di umiltà. Il lavorare sodo con la convinzione di essere un uomo migliore ogni nuovo giorno, anche dopo una sconfitta. Noi puntiamo molto a formare tennisti che siano prima di tutto degli uomini nella vita, e poi anche ad essere un vincenti in campo.” Con il maestro Beppe Sartori torneremo nei prossimi numeri del giornale per parlare di tennis regionale, e poniamo invece un’ ultima domanda al coach Massimo, la più interessante: Massimo cosa manca davvero in questo momento al tennis italiano per emergere a livello mondiale ? “Credo che manchi il corretto approccio alla mentalità del professionismo. Prestiamo bene attenzione ai termini usati: il confine da giocatore agonista a professionista è ben delineato: quando un giocatore arriva al professionismo, è quello il momento in cui iniziare una nuova vita, in un nuovo mondo. All’estero sono più preparati a questo cambiamento, in Italia invece abbiamo una carenza al proposito, e probabilmente è proprio su questo che bisogna concentrarsi per il futuro per essere ancor più protagonisti e vincenti.” Michele Battezzati

Nel femminile manca il ricambio generazionale

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VIAGGI

È decorato da un ciclo di mosaici, fra i più antichi della città, datati alla prima metà del V secolo

zoccolo di base, che movimentano le pareti ad eccezione del braccio settentrionale lì dove si apre l’ingresso, e il fregio posto sopra il portale d’ingresso, raffigurante due felini che si affrontano ai lati di un cratere a volute, tra rami di vigna carichi di grappoli d’uva.

RAVENNA

IL MAUSOLEO DI GALLA PLACIDIA

Il mausoleo di Galla Placidia risale alla prima metà del V secolo, dopo il 425. Costruito nel cuore pulsante di Ravenna, poco distante dalla basilica di San Vitale, rappresenta una delle perle artistiche della Romagna

S

econdo la tradizione Galla Placidia, figlia di Teodosio, reggente dell’Impero romano d’Occidente per il figlio Valentiniano III, avrebbe fatto costruire questo mausoleo per sé, il marito Costanzo III e il fratello Onorio. Quasi certamente non fu comunque utilizzato come mausoleo di Galla Placidia, poiché le fonti riportano come essa morì e fu sepolta in cui è a Roma nel 450 dove ancora oggi sembra riposino le sue eretto spoglie all’interno della cappella di Santa Petronilla sotto la basilica di San Pietro.

450

l'anno stato

L’ESTERNO La pianta del piccolo edificio presenta una forma irregolare e a croce latina, poiché il braccio longitudinale dell’ingresso è leggermente più lungo degli altri. Esternamente l’edificio ha un paramento in semplice laterizio con la cupola nascosta da un tiburio a base quadrata, che si sopraeleva 38 | 08 11 2017 | TremilaSport+

sulla copertura a tetto a due spioventi dei quattro bracci. Anche qui come in altri monumenti ravennati, la subsidenza ha abbassato la struttura originaria di 1,5 metri. Le poche decorazioni esterne sono la pigna posta sulla sommità, la cornice e le arcate cieche apparentemente prive dello

L’INTERNO È decorato da un ciclo di mosaici, fra i più antichi della città essendo datati al secondo quarto del V secolo. Alla fine dei bracci si trovano tre sarcofagi in marmo, di epoca romana quello del braccio centrale, del IV e V secolo i due posti nei bracci laterali. La cupola centrale domina lo spazio interno, affiancata sui lati da quattro lunette. Altre quattro lunette si trovano alle estremità dei bracci che hanno volte a botte. La rappresentazione escatologico-apocalittica del sepolcro cristiano non è in asse con l’ingresso dell’oratorio (posto nella direttrice nord-sud), bensì con l’orientazione cristiana , in quanto la croce ha la testa verso occidente e il piede verso oriente; la croce quindi va da oriente ad occidente come Cristo sole di giustizia e di redenzione. I MOSAICI La cupola è dominata dalla Croce in una volta di stelle di grandezza decrescente verso l’alto, su sfondo blu, secondo un modello che durerà per tutto il Medioevo. Le lunette della cupola presentano coppie di Apostoli, con le braccia alzate in adorazione verso il centro ideale dell’edificio, la Croce. Tra gli Apostoli si distinguono san Pietro con la chiave sulla sinistra e, di fronte a lui, san Paolo. Le colombe, sul prato tra gli Apostoli, simboleggiano le anime di fronte alla fonte della grazia divina. Al centro si aprono le finestre, coperte con lastre translucide di alabastro; anche la luce, come in tutta l’arte ravennate, rivestiva qui un ruolo simbolico di rappresentazione di Dio. Le volte a botte e gli archi dei bracci sono riccamente decorati con festoni di fiori e frutta e intrecci geometrici.


MOTORI

QUI JAGUAR

NUOVA XF S

Il sistema Adaptive Dynamics con Configurabile Dynamics regala un controllo preciso e una guida di qualità eccezionale. E lo stile non è da meno, con il carattere deciso della carrozzeria S

P

resentata la nuova Jaguar XF S, il gioiellino che unisce la potenza del motore V6 a uno stile sportivo ed elegante che non passa inosservato. I sedili sportivi in pelle Taurus e tessuto scamosciato, i battitacco in metallo e il volante multifunzione sfoggiano tutti l'esclusivo stemma S. Per il massimo comfort e un controllo preciso, il sistema Adaptive Dynamics regola le sospensioni a controllo elettronico per ottimizzare la dinamica di XF. Analizza il movimento del volante fino a 500 volte al secondo e i movimenti del telaio fino a 100 volte al secondo, oltre a un'ampia gamma di input del guidatore, per fornire i livelli ottimali di ammortizzazione a seconda delle condizioni e delle esigenze del guidatore. Con uno stile deciso sia dentro che fuori, XF S fa mostra di un look che non è da meno delle sue prestazioni. Con un accento più muscolare rispetto alle forme già decisamente dinamiche di XF, il modello S include paraurti anteriore, spoiler e minigonne laterali

nero lucido, tutti dal carattere sportivo. All'interno, i sedili sportivi e un'esclusiva finitura Dark Hex creano un look che riflette le prestazioni. Il motore 3.0 V6 Biturbo Diesel offre potenza, coppia e guidabilità eccezionali. Utilizza l'innovativo doppio turbocompressore sequenziale parallelo, un'innovazione sviluppata da Jaguar Land Rover, che garantisce una disponibilità fluida e immediata della potenza a tutti i regimi del motore, oltre al raffreddamento ad acqua in due fasi per risparmiare energia. I sedili posteriori di XF Sportbrake

possono essere abbattuti al livello del pianale o frazionati 40:20:40 tramite un dispositivo di sblocco a distanza intelligentemente posizionato e accessibile dalla zona posteriore. Le guide di ancoraggio, semplici da utilizzare, migliorano l'adattabilità del vano di carico, mentre la rete divisoria previene la caduta degli oggetti sui sedili posteriori. Anche a pieno carico, XF Sportbrake mantiene comfort e precisione grazie alle sospensioni pneumatiche posteriori autolivellanti. Il sistema agisce automaticamente sulle molle pneumatiche

Pinze dei freni rosse, alettone posteriore dalle linee eleganti e interni dal look esclusivo

per contrastare il peso dei carichi, contribuendo ad assicurare il bilanciamento del telaio e a mantenere l'altezza di marcia. XF rileva i pericoli per garantire più sicurezza. La frenata d'emergenza automatica allerta su potenziali collisioni e, se necessario, frena al posto del guidatore. Il Lane Departure Warning avvisa in caso di deviazione dalla carreggiata. L'esclusivo sistema All Surface Progress Control (ASPC) è un cruise control che opera alle basse velocità, offrendo maggiore sicurezza in caso di superfici scivolose, dando al guidatore la possibilità di concentrarsi sulla guida mentre il sistema ottimizza la trazione. Inoltre, per ogni manovra e ogni curva, il servosterzo elettrico ad assistenza variabile (EPAS) offre una risposta perfetta e un controllo preciso. Infine è possibile scegliere tra un'ampia gamma di colori, cerchi, rivestimenti e finiture per gli interni, per adattarla al proprio stile di vita. TremilaSport+ | 08 11 2017 | 39


MOTORGALLERY

NUOVA TOYOTA LAND CRUISER

FOTO netcarshow.com/

Nuovo capitolo nella saga del Toyota Land Cruiser, con la casa nipponica pronta a lanciare la nuova versione nel 2018. Sottoposto ad un deciso restyling, sarà disponibile nelle versioni 3 e 5 porte in quattro allestimenti che vanno dalla più votata al fuoristrada puro, la versione Land Cruiser, fino alla più accessoriata Lounge+, passando per gli allestimenti Active e Lounge.

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MOTORGALLERY

TremilaSport+ TremilaSport+ || 25 0810 11 2017 | 41


ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA DAL 1945 SERIETÀ, PROFESSIONALITÀ E TANTA STORIA cominciano ad avere qualche difficoltà anche a superare la metà campo, a testimonianza del grande lavoro difensivo delle giocatrici di coach Pomilio che concedono poco o nulla ad Albino. Anche Udine sbaglia qualche passaggio di troppo, ma alla fine ci pensano Da Pozzo e Mancabelli ad allungare fino al 12-28 di metà gara. Nel secondo quarto l’Edelweiss chiude senza aver segnato un canestro dal campo, con il solo punto realizzato a cronometro fermo da Joseph. Al rientro dalla pausa lunga Vicenzotti si sblocca grazie all’assist di Blazevic. Ma anche Albino segna, trovando il primo canestro con Lussana dopo più di dieci minuti di gioco. La formazione di casa prende fiducia, ricucendo in pochi minuti lo svantaggio accumulato nella prima metà di gara. La situazione, infatti, sembra essersi ribaltata: le friulane accumulano numerosi errori al tiro che cominciano a pesare sul bilancio del match, mentre Fassi realizza

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BASKET

Delser, sfatato il tabu trasferta La Delser Libertas Basket School ha espugnato il campo del Fassi Edelweiss Albino per 40-44 al termine di una gara dai mille volti, ma una terza frazione da dimenticare aveva fatto temere il peggio ■ Le udinese hanno così conquistato i loro primi due punti fuori casa della stagione che in ottica classifica hanno un peso davvero notevole. Silva sigla i primi due punti del match, seguita da Lussana. Per Udine c’è l’immarcabile Blazevic, Fassi però ha Bonvecchio che replica subito con il canestro dell’8-2. Dopo due minuti Udine sembra in difficoltà, ma la coppia Mancabelli-Bianco cambia improvvisamente marcia: la lunga ex Ginnastica deposita l’8-4, Mancabelli intercetta e appoggia facilmente il pallone del -2 (8-6) e Bianco segna nuovamente, impattano la gara (8-8). Dall’altra parte del campo ci pensa Lussana ad interrompere il break friulano, anche se la sensazione è che Udine sia riuscita a trovare finalmente il ritmo giusto. A 2’18 Blazevic da tre

Una battaglia a suon di sorpassi e contro sorpassi, ma alla fine è stata Udine ad uscirne vittoriosa e Rainis con un canestro dopo una palla rubata, risistemano il vantaggio; alla fine del primo quarto il punteggio si ferma sull’11-18. Continua il momento positivo di Blazevic che apre la seconda frazione con un canestro dalla lunga distanza. Udine si ritrova avanti di 10 lunghezze con l’inerzia a favore. Bianco e Mio si alternano efficacemente in difesa sulla lunga avversaria Joseph, punto di riferimento per l’attacco bergamasco, che infatti non riesce ad incidere nel pitturato. Le padrone di casa

quasi ogni tentativo. A 4’10 Silva mette il proprio sigillo sul -2 (2830) e Marulli pareggia (30-30). Sturma, però, dalla lunetta ristabilisce il vantaggio che chiude un terzo quarto da dimenticare per le friulane. L’inerzia premia ancora Albino: Bonvecchio mette la tripla del nuovo vantaggio bergamasco, mentre Silva stoppa il tentativo di replica di Sturma. L’ala friulana si fa perdonare segnando al termine di un’azione rocambolesca il contro sorpasso (33-34). Mancabelli sale in cattedra e infila il + 5 (36-41). Nonostante le ultime incursioni udinesi, la partita si mantiene comunque viva perché l’Edelweiss, spinta anche dai numerosi falli commessi da Udine, rimane in gioco. La Libertas perde palla a metà campo e Silva segna il -2 (39-41). Sturma, però, a 22" dalla fine, appoggia in contropiede su assist di Mancabelli, sigillando definitivamente il successo finale.

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ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA DAL 1945 SERIETÀ, PROFESSIONALITÀ E TANTA STORIA GINNASTICA RITMICA

Rappresentativa regionale: le convocazioni Libertas Porcia con ASU e Trieste Ginnastica rappresenterà il Friuli Venezia Giulia al Torneo delle Regioni di serie D, che si terrà a Pesaro da venerdì 8 a domenica 10 dicembre

Trentin, Giada Mozzon ed Alessia Caputo, e un’altra per la serie D4 Allieve con Nicoletta Sozza, Giorgia Verona, Matilde Pizzinato, Valentina Valeri e Emma Polese.

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■ Due squadre della sezione ginnastica ritmica della Libertas Porcia sono state convocate dalla federazione per far parte della rappresentativa regionale al Torneo delle Regioni di serie D che si terrà a Pesaro da venerdì 8 a domenica 10 dicembre. Parteciperanno al torneo le due migliori squadre per ogni livello di ogni regione. Le squadre purliliesi, ammesse con il punteggio più alto della regione, saranno accompagnate dalla ASU di Udine e dalla Trieste Ginnastica, anch’esse associazioni affiliate Libertas. Porcia, dunque, ha guadagnato di diritto la partecipazione alle finali nazionali, con una formazione di serie D3 Allieve formata da Elena

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DANZA

CONCORSO VINCI E VOLA: APERTE LE ISCRIZIONI ■ Torna l’appuntamento europeo che racchiude il meglio della danza del vecchio continente: il Concorso Danza CND Italie Vinci e Vola in Spagna e Lussemburgo. Le selezioni per il nord Italia saranno organizzate dal Cenacolo Arabesque Libertas di Ronchi dei Legionari sabato 3 e domenica 4 febbraio 2018 presso il Teatro Comunale di Monfalcone. I vincitori avranno l’onere e l’onore di rappresentare l’Italia durante le finali del Concorso

La gara prevede un esercizio collettivo a corpo libero, uno di coppia con successione, e un esercizio individuale. L’orgoglioso tecnico Chiara Cadamuro che accompagnerà alla gara le giovanissime – tutte dagli 8 agli 11 anni di età – mantiene i piedi per terra e precisa: «I nostri risultati in regione sono stati eccellenti, ma adesso ci misuriamo con le migliori d’Italia. Sarà certamente un ottimo banco di prova, anche per capire il livello delle altre regioni». Non cela l’entusiasmo invece la presidentessa del sodalizio Mara Introvigne: «Il riconoscimento che ci viene dalla federazione è un gesto di stima proprio verso questi tecnici giovanissimi: Alessia Furlan che collabora con Chiara Cadamuro per la preparazione delle ragazze sia per i corsi sia per l’agonismo, Federica Russo che le segue con le lezioni di danza classica proprio per esaltare l’aspetto della grazia, e ovviamente Cristiana Martin, che ha portato avanti negli anni il progetto e che quest’anno svolge il ruolo di coordinatrice».

SAMBO Internazionale CND per solisti e gruppi in programma sabato 5 domenica 6 maggio 2018 a Tarragona in Catalogna presso il Palazzo dei Congressi e sabato 3 e domenica 4 novembre 2018 a Lussemburgo al Grand Théâtre de Luxembourg. Sono ammesse le discipline classico, jazz, modern’jazz, contemporaneo, carattere, hiphop, claquette e altri stili eccetto balli di sala o danza sportiva. Le iscrizioni saranno aperte fino a lunedì 20 dicembre, ma non è il caso di aspettare all’ultimo momento, poiché l’organizzazione si riserva di anticipare la scadenza una volta raggiunto il numero massimo di iscritti. Per informazioni 0481-779716, e cenacoloarabesque@gmail.com.

DOVA | MILANO | PRATO

A SAN VITO IL PRIMO CORSO IN REGIONE ■ Nuova disciplina al Palazzetto dello Sport di Ligugnana. Il Judo Club San Vito dal nuovo anno sarà la prima associazione di tutto il Friuli Venezia Giulia a praticare il Sambo, un’arte marziale di origine russa sviluppata a partire dagli anni venti del XX secolo come metodo di lotta destinato all’addestramento dei soldati dell’Armata Rossa. L’insegnante sarà Marco Ferretti – due volte vice campione italiano – e si svolgerà all’interno del corso attuale di Grappling.

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JUDO

Bedel convocato al Training Camp di Tokyo Mentre la “pantera” della Polisportiva Villanova Judo Libertas si trovava al Centro Olimpico di Ostia per il raduno collegiale U23, è arrivata per lui una nuova prestigiosa convocazione dalla nazionale ■ Il sedicenne vicecampione europeo domenica 19 novembre partirà per il Training Camp Giappone che si terrà al Kodokan di Tokyo fino a lunedì 11 dicembre. Un anno eccezionale per la giovane promessa del judo pordenonese, che dopo aver vinto 5 medaglie internazionali può vantare di essere uno dei pochi atleti convocati provenienti da associazioni sportive invece che dall’esercito, ma anche uno fra i più giovani a cui sia mai stata offerta questa opportunità. Il vicecampione europeo si allenerà quindi insieme al campione olimpico Fabio Basile presso la “Mecca” di ogni judoka, istituto

sportivo e, naturalmente, anche da quello umano. Appoggiamo ovviamente anche la nuova politica della federazione che ha deciso di investire sui più giovani, che seguiti in maniera seria e continuativa potranno portare soddisfazioni e lustro all’Italia intera». Intanto si è rivelata un’opportunità unica per i ragazzi della Polisportiva Villanova e del Judo Libertas Porcia la visita a Pordenone del campione olimpico di judo Lasha Shavdatuashvili, che appena arrivato in città ha tenuto un allenamento prima al Palazen, e poi sui tatami della scuola elementare San Antonio di Porcia. Il georgiano Lasha Shavdatuashvili, medaglia d’oro a Londra 2012 e bronzo a Rio 2016, che ha tenuto a Sacile uno stage di tre giorni dedicato ai judoka di ogni età e grado, trovandosi in zona è passato a salutare il maestro Catalin Guica e alla vista dei tatami si è messo subito a disposizione per fare una lezione dimostrativa a tutti i ragazzi. Il campione olimpico ha infatti un rapporto di amicizia e stima reciproca con tecnico della Polisportiva Guica, famoso in Georgia anche per aver aperto una scuola per atleti e istruttori di altissimo livello. L’allenamento è stato innanzitutto un assaggio dello stage cui hanno aderito ben venti ragazzi della Polisportiva, ma anche una buona occasione per grandi e piccini di farsi firmare un autografo dal campione.

con cui la nazionale ha stipulato una convenzione in vista delle Olimpiadi di Tokyo 2020. La Polisportiva Villanova esprime il proprio orgoglio attraverso le parole di Edoardo Muzzin, responsabile dei tecnici: «Sarà una grande esperienza per Kenny, che potrà crescere dal punto di vista

Intanto il campione olimpico Lasha Shavdatuashvili è stato in visita a Porcia e Villanova

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ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA DAL 1945 SERIETÀ, PROFESSIONALITÀ E TANTA STORIA KARATE

Shinkai Club Sgonico in evidenza agli italiani Il club giuliano fa il pieno di titoli al Trofeo Nazionale Libertas di karate Shotokan tenutosi a Rimini. Gli alfieri triestini si portano a casa nove medaglie, con ben sette titoli tricolori ■ Ha fatto la parte del leone lo Shinkai Club di Sgonico al Trofeo Nazionale Libertas di karate Shotokan a Rimini, dove sei alfieri triestini conquistano la bellezza di 9 medaglie, di cui 7 titoli tricolore. La manifestazione che ha accolto al Palaflaminio atleti provenienti dalle migliori scuole del centro e del nord Italia, prevedeva gare di kata, la corretta esecuzione di forme specifiche, e gara di kumite, cioè di combattimento. Sotto gli occhi soddisfatti dei maestri Sergij Štoka e Giorgio Munafò, guadagnano il doppio titolo la cintura marrone Goran Hammoussi e la cintura nera Mija Ukmar. Entrambi nella categoria Speranze, riescono a salire sul

■ E' giunto alla 23^ edizione il Trofeo Nazionale Libertas di Judo Città di Porcia organizzato dal Centro Sportivo Nazionale Libertas in collaborazione con il Judo Libertas Porcia, e il patrocinio del Comune di Porcia, per sabato 18 e domenica 19 novembre presso la palestra delle scuole medie in via de Pellegrini 6 a Porcia. La manifestazione anche quest'anno sarà associata al 3° "Le Arti Marziali incontrano l'AVIS", che premia la società che accumula più punti

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JUDO

CONTO ALLA ROVESCIA PER IL 23° CITTA’ DI PORCIA

primo gradino del podio sia nel kata, sia nel kumite. La prodezza è stata tentata anche da Patrick Zidaric, cintura marrone categoria Cadetti, che guadagna il primo

posto nel kata, ma nel kumite si arrende in finale ottenendo solo, si fa per dire, la medaglia d’argento. I più giovani si sono cimentati invece esclusivamente nel kata. Ottengono la medaglia d’oro le cinture gialle Nicole Movio (Esordienti) e Martina Cante (Giovani), che ha la meglio sul compagno di squadra Gabriel Smeraldi, classificatosi terzo. Ma i veri campioni non si riposano sugli allori, e il giorno dopo si sono fermati a Rimini per partecipare ad uno stage tecnico con i docenti della Commissione Tecnica Nazionale Shotokan-Ryu: il maestro VII dan Antonino Caizzone, il maestro VI dan Emanuele Tedaldi, il maestro V dan Angelo Puntara e il maestro V dan Luigi Marra. «Non possiamo che essere orgogliosi – ha commentato la presidente dello Shinkai Club Erica Kosuta – perché sono stati davvero bravi. Meglio di così non poteva andare. Per questo successo un ringraziamento doveroso va a tutti i maestri, che sanno lavorare con i grandi e come con i più piccoli».

HOCKEY nelle gare dei preagonisti ai Trofei Libertas a carattere nazionale. L'anno scorso la Coppa Avis è stata assegnata allo Skorpion Club Libertas Pordenone, che ha soffiato il titolo per pochi punti alla squadra di casa. Sabato 18 dalle ore 14.30 sono in programma le gare per gli agonisti delle categorie Esordienti A, nati nel 2005, ed Esordienti B, nati dal 2003 al 2004, divisi fra maschili e femminili e per categorie di peso. Dalle ore 9.00 di domenica mattina, sarà invece la volta dei preagonisti, suddivisi nelle categorie Fanciulli/e, nati dal 2008 al 2009, Ragazzi/e, nati dal 2006 al 2007, e Bambini B, nati dal 2010 al 2011. Il termine per le preiscrizioni è il 16 novembre sul sito sportplanner. it, ma è possibile aggiungere altri judoka anche in sede di gara.

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PORDENONE BATTE ASIAGO 5-4 ■ Raccoglie un primo successo l’agguerrita squadra di hockey dell’Associazione Ghiaccio Pordenone Libertas, che venerdì 3 novembre si è recata ad Asiago per un’amichevole contro la formazione della base vicentina. La rinnovata compagine pordenonese, formata da atleti italiani e americani insieme, riesce infatti ad imporsi sui vicentini per 5-4 dopo una lotta senza quartiere. Una grande iniezione di fiducia che li accompagnerà anche nel prossimo quadrangolare riservato alle società del nord est, valido per la Coppa Cisalpina Hockey. Un impegno importante che in caso di qualificazione li porterà ad affrontare le maggiori squadre del panorama hockeistico nazionale.

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