n. 19 TremilaSport 18-12-2019

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TUTTO

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SPORT

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FRIULI

VENEZIA

GIULIA

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magazine

GRADI

19|19 18|12|2019

w w w. t re m i l a s p o r t . c o m

VOLLEY B2

MARTIGNACCO, OCCASIONE SPRECATA pag 38

CALCIO DILETTANTI

I BOTTI DI NATALE pag 9

UDINESE

SCI

gotti ora deve scegliere

sclisizzo, talento emergente

pag 6

pag 24

TJ Cromer

RISALIRE

LA CHINA

DOPO UNA PRIMA PARTE DI CAMPIONATO A LUCI E OMBRE, L’APU OWW SI RIMETTE IN MOTO CON OBIETTIVO PLAY OFF OTELLO SAVIO a pag 19


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TRIESTE: Livio Lupetin Email: l.lupetin@hotmail.com

PORDENONE: Ivo Neri email: ivoneri@hotmail.com

UDINE: Venanzio Ortis Email: libertas.udine@gmail.com


SOMMARIO

19|19

18|12|2019

9 6-7

UDINESE

8

SERIE B: SUPER STRIZZOLO

CALCIO

PER UN PORDENONE

19 6

UDINESE Per Luca Gotti è il momento di scegliere. Il tecnico sta viaggiando sotto la media salvezza: 5 punti in 6 partite.

24

SCI Il diciottenne carnico Luca Sclisizzo è una delle stelle nascenti del fondo regionale, prodotto della scuola paluzzana che ha espresso molti campioni.

DA PLAY-OFF 10

GIOVANILI: IL FANI OLIMPIA NELL’ORBITA VALENCIA

16

CALCIO A 5

17

FEMMINILE

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BASKET

22-27

SPORT VARI

38-45

VOLLEY

30-37

SPECIALE SCI

RUBRICHE 14-15 SI DICEVA... 20-21 CULTURA 46-49 MONDO LIBERTAS 50-51 ITINERARI MTB

TremilaSport+ | 18 12 2019 | 3


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VOLLEY B2

MARTIGNACCO, OCCASIONE SPRECATA pag 38

CALCIO DILETTANTI

I BOTTI DI NATALE pag 9

UDINESE

SCI

gotti ora deve scegliere

sclisizzo, talento emergente pag 24

pag 6

TJ Cromer

RISALIRE

LA CHINA

DOPO UNA PRIMA PARTE DI CAMPIONATO A LUCI E OMBRE, L’APU OWW SI RIMETTE IN MOTO CON OBIETTIVO PLAY OFF OTELLO SAVIO a pag 19

.... ....

Per ilEbasket regionale LUCI OMBRE SOTTO entusiasmi L’ALBERO rinati

T P

empo vacanze ma nondiper in primis per il calcio er di l’Apu, nel basket A2, tutti, è tempo di voltare paginaprofessionistico, dopo una prima già parte in preparazione in vista di una nuovaLo stagione che nella inizierà prosdi campionato a luci e ombre. sottolinea suail attenta simo meseOtello lasciandosi alle spalle la delusione europea nazionale. analisi Savio, ottima penna dopo essere stato della cestista di spesL’Udinese, con anni il suo‘70/80, nuovo allenatore Iachini, effettuato le sue prime di sore negli ma è d’altra partehauna sensazione comune uscite conquanti risultati, seppure entusiasmano e d’altra parte non seguono (e estivi, sono che tanti,non visto che il “Carnera” è regolarmente prometteinfuochi d’artificio un organico sulla di le quello due preaffollato occasione degli incontri interni dei falsariga bianconeri) sortidei della squadra, cedenti risicati campionati privo questo fra l’altro ormaiil della classe di Di Natale. che nel proprio organico (e eanche avvicina pubblico ai ragazzi guidati Ido tecnico Cibischino ha comunque individuato nel ilgiovane esterno ceco Jankto la dal Ramagli) ha ben tre friulani doc, nuovo capitano Antonutti, Nobile di stagione, se copertina la sua profezia si avvererà. E per epossibile Zilli. All’Asorpresa pu dedichiamo perciò vedremo anche una che vuole essere beneauil basketlungo regionale è invece di obiettivo entusiasmi rinati, con Trieste al suoAffetto engurante il cammino deitempo play off, principe del club udinese. di A2 affrontato sulla dei giovani del proprio enesimo rabbiacampionato accomunano invece nel calcio la base tifoseria di un’Udinese che, vivaio ancora e l’Apu,un fresca di promozione, a presentare le proprie a livello di di senza allenatore titolare, affronta le grandi senza prime lottare,mosse con una sorta campagna abbonamenti di mercato. Ritorna dunque derby friul-giuliano a timore reverenziale che lae rimanda regolarmente a casail maltrattata. E’ accaduconferire sale ad un movimento negli ultimi anni in grande), Friuli un po’ assopito dall’asto negli ultimi tempi contro l’Atalanta (ormai una la Roma, la Lazio e la senza di una dopo ela2chiusura dei battenti parte della al Juventus, conformazione un totale didi17vertice reti subite sole realizzate, e alleda viste, sabato Snaidero il direttore sportivo del club triestino, Mario Ghiacci, vedesta l’ora, “Friuli”, c’èeora una nuova vip, il Cagliari, che con Nainggolan nel non motore colcome afferma nostra intervista, di effettuare la sua rimpatriata a Udine. tivando il sognonella dell’Europa. Una situazione ancor peggiore di quella dei discussi Ma rimane ilprecedenti, nodo relativo palasport Carneraa da preda proble- e campionati conadla un zona retrocessione dueanni soliinpunti di adistanza, matiche burocratiche la cui pratica si prova futuro ora in fretta e furia a chiudere in prevedere cosa potrà eaccadere nel prossimo appare al momento attuale vista di un campionato di A2 le invece cui battute iniziali ci siscudi, augura per oltremodo difficile. Pordenone più che mai(esugli consolo unaquelle), marcia che l’Apu, avranno luogo a che Cividale. Come sempre ci dedichiamo poi ai personaggi sembra inarrestabile ha portato i neroverdi di Attilio Tesser in solitaria esul quello di spicco stavolta è la bella Elisa Manzano, che la nostra Biansecondo gradino della serie B. E pallavolista anche qui l’operazione-simpatia è consistente, camaria ha scovato Birmania corso del suoha giro del mondo: una grazie adGonano un organico tutto in italiano chenel come capitano il tricesimano, figlio lunga pausa di riflessione, l’atleta friulana, deciderà ilanche da farsi dal punto d’arte, Michele De Agostini.dice E parlando ancorapoi di squadre, quello dell’Asu, di vista sportivo,è vagliando le offerte che le perverranno. Chi nondivorrebbe nella ginnastica, un cammino brillante, impreziosito dalle gemme Alexandra seguire l’esempio di Elisa, staccando spina per per ricaricarsi? Agiurgiuculese, certa di andare alle la Olimpiadi di qualche Tokyo il mese prossimo anno, e della Immedesimiamoci nella sua esperienza,Tara lasciando spazio giovanissima, altrettanto talentuosa, Dragas, figlia all’immaginazione. dell’allenatrice slovena

Spela. Buon sangue non mente. E talentuoso è pure il giovane sciatore Luca Il Direttore Sclisizzo, che nella nostra intervista parla a cuore aperto, con solidità carnica, Ediproprio Fabrispresente e futuro. Gli argomenti, in sostanza, non mancano mai nel del nostro magazine, da sfogliare con calma durante le imminenti festività che a tutti auguriamo all’insegna soprattutto della serenità.

Il Direttore Edi Fabris

ma agga azziin nee m

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DIRETTORE RESPONSABILE RESPONSABILE DIRETTORE Edi Fabris Fabris Edi VICEDIRETTORE VICEDIRETTORE Massimo Muzzin Muzzin Massimo EDITORE EDITORE MEDIATREMILA EDIZIONI EDIZIONI srl srl MEDIATREMILA Viale Palmanova Palmanova 146 146 -- 33100 33100 Udine Udine Viale Tel. 0432. 0432. 33 33 30 30 893 893 Tel. direzione@mediatremila.com direzione@mediatremila.com REDAZIONE REDAZIONE Viale Palmanova Palmanova 146 146 -- 33100 33100 Udine Udine Viale Tel. 0432. 0432. 33 33 30 30 893 893 Tel. redazione@tremilasport.com redazione@tremilasport.com

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CALCIOUDINESE L'ANALISI

GOTTI LO ZIO BUONO ORA DEVE SCEGLIERE di IDO CIBISCHINO

C

aro Luca Gotti, abbiamo capito bene? Una frase del tecnico, in sede di conferenza stampa dopo Juventus-Udinese, ha lasciato sorpresi. Al giornalista che gli riportava la confidenza di Sarri secondo cui “a lei non piace fare l'allenatore capo dell'Udinese” - cosa del resto già risaputa per ammissione su piazza del tecnico di Adria-, è arrivata la seguente risposta: “Non è che non mi piaccia. Ritengo che in questo ruolo non posso incidere come avrei potuto fare nella posizione (di consigliere tattico, di secondo, ndr) per la quale sono stato ingaggiato la scorsa estate”. Accidenti, cosa vuol dire? Che da prima allenatore è meno efficace che da

Ha fatto discutere la sua dichiarazione a Torino, ma da responsabile della squadra e in un momento delicato è chiamato a decidere, a prendersi le responsabilità del capo narsi di equivoci e di una provvisorietà che già qualcuno mette in relazione con l'insufficiente rendimento della squadra, andata in calando dopo il promettente blitz sul Genoa. Nelle sei partite della gestione Gotti, l'Udinese ha messo assieme 5 punti, meno di uno a partita: un andazzo che ti porta

somma una di quelle figure indispensabili in un gruppo di lavoro epperò altro dal capo allenatore cui spettano sintesi e scelte anche trancianti. Provando ad allungare le interpretazioni, l'uscita torinese di Gotti può configurarsi anche come segnale alla società per sottolineare che sta vi-

Ekong, De Paul, ma anche Okaka: non è accettabile un rendimento così basso da quelli che dovevano essere i pilastri della squadra. Il coraggio di escluderli

tranquillamente la squadra sino a fine stagione. Parole del direttore tecnico Pierpaolo Marino: “Nessuno degli allenatori liberi è migliore del nostro Gotti. Si tratta di convincerlo e di sostenerlo a proseguire”. Il perchè non sia stata ufficializzata allora la promozione non è dato saperlo, ma credo non sia estranea la persistente resistenza dello stesso Gotti. Ma siamo arrivati al collo di bottiglia, al momento in cui bisognerà uscire dal limbo. E in questo senso la partita di sabato con il Cagliari, partita delicatissima, sarà decisiva. Quali che saranno gli sviluppi futuri sulla scelta di un eventuale nuovo allenatore (pare siano rimasti in lizza Pasquale Marino e il solito Zenga),

RESISTERE Sabato arriva il Cagliari in odore di zona Champions: la difesa bianconera (nella foto Nuytinck) deve darsi una regolata.

suggeritore? E per quali cause: per caratteristiche umane, caratteriali, non possiede il crisma del capo? Oppure, agendo in prima linea, è soggetto a pressioni e condizionamenti che gli impediscono di esprimere compiutamente il potenziale di scienza calcistica e di sensibilità gestionale che pure deve possedere trattandosi di un personaggio preparato e stimato a livello non solo nazionale? Tutti questi interrogativi, che poi sono quelli che girano nei covi del tifo, andrebbero chiariti, evitando il trasci-

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dritto in B posto che in questo campionato, a differenza degli ultimi, non esistono squadre materasso e tutti si battono contro tutti alla morte. Tranne l'Udinese, che si consegna disarmata alle grandi e si presenta con le pistole scariche contro quelle che dovrebbero essere le pari grado. Ciò che appare assodato, allo stato delle cose, è che Gotti continua a sentirsi più tagliato per un'altra dimensione, fare lo zio buono dietro le quinte, raccogliere le confidenze dei giocatori, confortarli, stimolarli... In-

vendo una situazione di disagio per il protrarsi di un incarico che riteneva provvisorio, per poche partite, e magari per l'insoddisfazione di non riuscire a ottenere i risultati attesi. In ultima proiezione, potrebbe trattarsi di un invito indiretto alla società perchè si sbrighi a individuare il “vero” nuovo allenatore, del quale Gotti si metterebbe a disposizione nel ruolo originario. Si sa, tuttavia, che la dirigenza bianconera, almeno fino a una decina di giorni fa, era convinta che il “fu secondo” potesse guidare

voglio sperare che Gotti esca dalla giacchetta dello zio buono e, come situazione impone, si imponga con le scelte conseguenti. L'ha già fatto, tirando fuori dalla naftalina l'olandese Nuytinck, il meno peggio della banda del buco difensiva. Si spinga fino in fondo nel ruolo privilegiando l'interesse generale. Cosa farebbe il bravo allenatore di Terza categoria davanti a clamorosi scadimenti di forma, davanti a carenze di concentrazione, a impegni annacquati, a nervosismi che depo-


5 PUNTI Luca Gotti sta viaggiando sotto la media salvezza: 5 punti in 6 partite.

tenziano? Toglierebbe dal prato gli insufficienti a oltranza e rimedierebbe con gli avvicendamenti del caso. Non credo che Luca Gotti sia sprovveduto al punto da non pesare la zavorra che oggi rappresentato – giusto per fare qualche nome – De Paul, Ekong e lo stesso Okaka che si sfianca più nelle proteste che a correre. Li vede, eccome se li vede, eppure li manda in campo, cascasse il mondo. Oggi non si tratta più di privilegiare qualche rapporto personale o di dare spago

alle dinamiche di mercato, deve giocare chi capisce la gravità del momento e si comporta di conseguenza. Non si tratterebbe, dopotutto, di mandare in campo i primavera (e magari ne avessimo qualcuno pronto!), i ricambi ci sono per quanto l'organico sia male assortito e da ricalibrare nel mercato di gennaio con un paio di innesti mirati: anche giocatori di serie B, ma funzionali e con caratteristiche adatte a superare un modulo di gioco che appare stantio e troppo vulnerabile.

UDINESECALCIO SABATO AL FRIULI UN CAGLIARI ARRABBIATO

Maran, il pallino di Pozzo può mandarci all'inferno Allora De Paul va? La domanda non è stata posta a uno qualsiasi, bensi al direttore generale Franco Collavino, con il quale mi sono trovato allo stesso tavolo due martedì fa in occasione della bella festa bianconera del club Friuli presieduto da Renato Tondon. Un paio d'ore prima, passeggiando su internet, mi ero imbattuto nella notizia, data con grande rilievo, dell'imminente passaggio dell'argentino all'Inter. Antonio Conte, disperato per la moria di centrocampisti, avrebbe dato l'ok all'operazione così orchestrata: 7 milioni di prestito oneroso, più altri 15 a fine stagione all'atto del riscatto obbligatorio, più spiccioli di bonus. Avevo Collavino di fronte e mi è parso giornalisticamente corretto rivolgermi alla fonte. Il direttore è stato lapidario: “Non è vero niente”. Possibile, dunque, che sia tutta un'invenzione del procuratore a caccia di nuove e più sostanziose entrate. Ve la passo come l'ho avuta. Un tanto per introdurre la domanda: voi lo fareste giocare sabato De Paul contro il Cagliari? Io no di certo se il rendimento (causa scadimento di forma o distrazioni di mercato) sarà quello che si protrae ormai da mesi. Rodrigo non ha più la testa qui, è la Seleccion che dà la misura del suo valore non già le prestazioni nell'Udinese, dove tra l'altro viene impiegato fuori ruolo, da mediano puro lui che si ritiene un esterno d'attacco. Non è il solo che Gotti dovrebbe mettere a riposo. Ekong, il capitano della Nigeria, ne sta combinando di cotte e di crude: un gigante impaurito, fuori tempo, indeciso. Mi sa che è giunta l'ora di affidarsi alla voglia e all'ardore di Francisco Sierralta, che è pur sempre un nazionale cileno, cui affiancare la reattività di De Maio e l'intelligenza di Nuytinck. E poi, onestamente, non so se giovi continaure a insistere su Okaka, che si sta incartando dopo qualche buona prova: baruffa col mondo, s'arrabbia, s'innervosisce e non combina niente. L'ultimo suo gol (ne ha fatti tre) risale a quasi un mese fa, dal 7-1 di Bergamo. Con Gotti al timone, è rimasto zitto. Alla fine della fiera ci aspettiamo qualche novità (di formazione e di risultato) per la partita di sabato con il Cagliari, l'ultima dell'anno: 95' dai contenuti pesanti, essere o non essere, superare la crisi o piombarvi dentro fino al collo. L'avversario è dei peggiori (reduce, tra l'altro, dall'immeritata sconfitta con la Lazio maturata addirittura al 98') e guidato da un tecnico, Rolando Maran, per il quale paron Pozzo stravede da sempre, senza mai riuscire ad agganciarlo. Maran ha trovato l'isola felice in Sardegna in un club che ha venduto per 45 milioni il suo miglior giocatore, Barella passato all'Inter, reinvestendo il malloppo per allestire una signora squadra da zona Champions. Una volta queste cose le faceva l'Udinese. (Cibis)

OSSERVATORIO

GLI ALLENATORI SONO TUTTI INGLESI? Il mitico paròn per eccellenza, Nereo Rocco, quando lo chiamavano “mister” s’inalberava: “Cossa xe ‘sto mister?” e voleva essere chiamato giustamente “Signor Rocco”. Mister, che vuol dire in effetti “signore”, è da tempo immemore ormai, nel mondo del calcio italiano, sinonimo di allenatore, assumendo una valenza strapaesana comunque accettata se adottata sul campo nei rapporti interpersonali tra giocatori e trainer ma che fa sorridere in altri ambiti, soprattutto giornalistici. E’ d’uso comune, infatti, leggere nei comunicati delle società che il giorno

tale all’ora tale avrà luogo la conferenza stampa di “mister x”, così come nei programmi radiofonici e televisivi l’allenatore di turno viene introdotto regolarmente con tale appellativo a precederne il cognome. Tutti lo accettano quasi senza farci caso, ormai abituati ad un termine ripetuto abitualmente dai calciofili che in tempi in cui la lingua inglese era per i più una sorta di ostrogoto si affidavano, senza capirne l’esatto significato, a terminologie d’oltremanica pronunciate così come stavano e giacevano, dall’inside left all’offside che diventava poi “opsain”

e altro di peggio. Oggi parlare inglese è un po’ ovunque pressochè obbligatorio e se non lo si fa si viene tacciati di retrogradismo. Non con così grande assillo comunque, ed è strano, nel calcio, dove l’arbitro rimane tale (al massimo “almitro” in certi ambiti strapaesani) accanto al portiere, al fuorigioco e alla mezzala, con al massimo il corner e appunto il mister a sopravvivere inattaccabili. Ma sarebbe simpatico che un giorno all’improvviso, sulla scia del mitico paròn triestino, qualche allenatore chiamato mister puntualizzasse: “Cos’è ‘sto mister?”, chiedendo anche

lui di essere chiamato “signor” seguito dal cognome. Riaprirebbe una strada e farebbe simpatia, così come tempo fa Mihajlovic e Collovati ebbero il coraggio, attirandosi addosso parecchi strali, di stigmatizzare taluni atteggiamenti femminili nel mondo del calcio. Giusti o sbagliati che siano, sono atti di coraggio. E allora, signori allenatori del mondo del calcio professionistico, vogliamo ricominciare ad essere chiamati in maniera meno strapaesana? Il primo che lo farà avrà in premio un servizio speciale nel nostro giornale. E.F.

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FOCUS

SERIE B

STRIZZOLO: “SIAMO UNA SQUADRA TOSTA” Vittoria e secondo posto in classifica alle spalle della lepre Benevento per un Pordenone che continua a fare faville. Battuto il Cosenza a domicilio ora la prossima sfida è all’Ascoli al “Friuli”

N

on smette di stupire questo Pordenone, che continua a macinare punti rimanendo saldo in una zona play-off impensabile ad inizio torneo. Ultima vittima dei neroverdi il Cosenza, battuto per 2-1 a domicilio grazie ad una gran doppietta di Luca Strizzolo. E proprio il bomber friulano dei Ramarri così ha commentato la vittoria sui calabresi e i suoi due gol: “Doppietta importante perché vale 3 punti, ma è arrivata grazie a un grandissimo lavoro di squadra e a due grandi assist di Burrai e Candellone. Abbiamo saputo soffrire, soprattutto nella ripresa. È stata una guerra, ne usciamo con la consapevolezza che siamo una squadra forte, unita, che deve tenere il campo e sfruttare ogni occasione.” “Questa vittoria va dedicata anche ai tifosi neroverdi sugli spalti. Si sono fatti davvero tanta strada, dobbiamo ringraziarli – continua Strizzolo -. Ora pensiamo partita per partita: domenica sarà un’altra battaglia. Siamo contenti di questi 28 punti, ma pensiamo alla prossima gara. Il mio obiettivo? Sei reti sono un bel bottino, mi piacerebbe arrivare in

TORNEO DELLE REGIONI

doppia cifra. La cosa più importante è comunque la squadra.” Soddisfatto il tecnico Mark Strukelj, che sostituiva lo squalificato Attilio Tesser: “Abbiamo giocato un bel primo tempo: abbiamo avuto occasioni importanti, oltre alle due reti segnate. Se fossimo stati più cinici avrem-

De Agostini: “Domenica ci servirà tutto il calore dei pordenonesi e degli udinesi” mo potuto chiudere la partita. Non è stato facile: il Cosenza ha avuto le sue occasioni, ma nel complesso credo che il Pordenone abbia meritato la vittoria. Sono contento per la doppietta di Strizzolo: gli attaccanti vivono per il gol e aspettiamo le reti di chi deve ancora sbloccarsi. Prima di tutto viene comunque il gruppo, che è solidissimo. La classifica? È molto corta, bastano due risultati positivi o negativi per stravolgerne

la posizione. Il nostro cammino finora è importante, cerchiamo di fare meglio possibile.” Infine, raggiante il capitano Andrea De Agostini. “Le sensazioni sono molto positive: sono 3 punti importanti per la salvezza, siamo molto felici di come abbiamo interpretato una gara difficile. Nella ripresa abbiamo stretto i denti ma abbiamo avuto qualche occasione. Loro hanno trovato un gol bellissimo e Di Gregorio

ANCORA LE MARCHE SULLA STRADA DEI FRIULGIULIANI Comincia il conto alla rovescia in vista del Torneo delle Regioni, quest’anno organizzato dal Comitato Provinciale Autonomo di Bolzano e in programma dal 24 aprile al 1 maggio prossimi. Nel sorteggio svoltosi a Merano nei giorni scorsi, il Friuli Venezia Giulia è stato inserito nel girone E insieme alle selezioni di Marche, Campania e Basilicata.

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ha salvato il risultato. Una dedica? Sicuramente ai nostri tifosi! La dedichiamo a loro e ai nostri magazzinieri, che si sono fatti 12 ore di strada per tornare a Pordenone!”. Domenica sera a Udine arriva l’Ascoli: “Abbiamo bisogno del calore dei pordenonesi e degli udinesi. È un momento delicato del campionato e abbiamo bisogno del supporto di tutti per centrare dei risultati positivi!”, conclude De Agostini.

Per il terzo anno consecutivo, pertanto, il destino delle nostre Rappresentative troverà sulla propria strada quello delle Marche, cui ci lega lo splendido ricordo del doppio confronto, nell’edizione 2018, al termine del quale arrivò il trionfo nella categoria Juniores proprio nella vittoriosa finale giocata al cospetto della selezione del centro Italia.


AI RAGGI X

CALCIOMERCATO

LA PRO GORIZIA SI RIFÀ LA DIFESA L’addio di Visintin ha obbligato gli isontini a rivedere i piani nel reparto arretrato. Arrivati e già in campo Vecchio e Ingrande, praticamente fatta per Klun. Giacomini saluta il FiumeBannia per il Conegliano

T

esseramento lampo e subito in campo i due nuovi volti della difesa della Pro Gorizia, Nicola Vecchio e Massimo Ingrande. Il tesseramento dei due calciatori è stato perfezionato nel weekend il che ha permesso a mister Coceani di poterli già schierare nella gara vinta a Lumignacco, il primo da titolare il secondo subentrato nella ripresa. Nicola Vecchio, classe 1997 origi-

Addio di Muiesan al San Luigi: l’attaccante passa allo Zaule nario di Pordenone arriva dopo che la scorsa stagione aveva vestito la maglia del Stresa in serie D piemontese. In passato in regione aveva vestito le maglie di Fontanafredda e Sacilese. Massimo Ingrande invece classe 2001 arriva dal Primorje dove ha disputato la prima parte di questa stagione. Lo scorso anno ha disputato il campionato di serie D portoghese con la maglia del UDM Mourisquense. I due si aggiungono all’arrivo in difesa di Simon Klun. In uscita, invece, Daniele Visintin e l’attaccante Marco Giardinelli, passato alla Terenziana. Un bel colpo in attacco lo mette a segno lo Zaule, che ha messo le mani su Matteo Muiesan: il centravanti classe 1981 ha infatti lasciato

L’attaccante Nicolas Miraglia il San Luigi per sposare la causa del team viola, determinato a fare il grande passo nel massimo campionato regionale. Tre le uscite dal FiumeBannia, con il difensore classe 2002 Alberto Facchin che passa al Chions, il difensore classe 2000 Alessandro Pellarin che passa al Morsano, e l’attaccante Nicola Turrin classe 1998 che va a rinforzare il Corva in Promozione. Due, invece, i nuovi arrivi, e si tratta del difensore classe 2000 Tommaso Bortolin, in arrivo dal Corva, e del centrocampista Elisa Spadera, classe 2001, in arrivo dal Chions. Proprio dal Chions arriva all’attivissimo Codroipo il centrocampista classe 1999 Luca Lascala. Il difensore Nicholas Miraglia saluta il Primorje e passa

Il difensore Simone Giacomini allo Zaule, mentre il Lumignacco prende il difensore Nicolas Minen dal Portogruaro. Per quanto riguarda le mediane, il Fontanafredda prende dal Codroipo Matteo Dal Cin, mentre la Maranese si rinforza con Andrea Sclauzero, classe 2001 del Torviscosa. In uscita dalla Maranese, invece, Marco Rover, difensore classe 1998, che passa al Brian Lignano. Passa in Veneto Simone Giacomin che saluta il FiumeBannia e va a rinforzare il reparto arretrato del Conegliano, mentre rientrano in regione gli attaccanti Eros Pavan ed Edison Dema che lasciano rispettivamente Portogruaro e Portomansuè per accasarsi al Codroipo e al FiumeBannia. Sempre in Eccellenza, doppio colpo

Il difensore Massimo Ingrande importante per il Lumignacco che si assicura le prestazioni del veterano estremo difensore Simone Del Mestre e del terzino Gianluca Potenza, mentre la Virtus Corno rinforza il reparto offensivo con Frank Osagiede, ex Chions e Codroipo, e il Codroipo prende il difensore Pietro Tuan, ex Torviscosa. Ritorno di fiamma tra l’attaccante Fabricio Bolgan e l’Union Pasiano, mentre il centrocampista Marco Veneziano saluta il Ronchi per accasarsi al Mladost. Infine, i difensori Franco Caserta e Riccardo Scappatura salutano rispettivamente Gemonese e Ronchi per passare a Venzone e Isonzo, mentre l’attaccante Alex Caliò è il nuovo rinforzo del Rive d’Arcano, e saluta così il Flaibano. TremilaSport+ | 18 12 2019 | 9


GIOVANILI

LA SOCIETA'

IL FANI OLIMPIA ENTRA NELL’ORBITA VALENCIA È nata nelle scorse settimane un’importante partnership tra il sodalizio triestino e la società spagnola per la valorizzazione dei giovani talenti. Era: “Importante passo per il nostro club”

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l Fani Olimpia è una società pura calcistica di Trieste. Dopo aver avuto negli anni anche gli allievi provinciali e i giovanissimi provinciali (categorie che in futuro punta a riavere), in questa stagione il club gialloblù copre le fasce d'età dai Primi Calci agli Esordienti per un totale di 67 tesserati di varie etnie, ovvero italiana, africana, romena, albanese, croata e serba. Ha a disposizione un campo a sette in pieno centro città – in via Pascoli -, confinante con il centro per anziani Itis per i cui ospiti le partite e le sedute di preparazione infrasettimanali sono un utile passatempo da ammirare. Per le gare degli Esordienti a nove ci si affida alla struttura di Villa Carsia a Opicina, avendo una collaborazione con il Kras Repen militante in Promozione. Non è l'unica partnership in atto come spiega il direttore sportivo Flavio Era. "Il primo approccio con il gruppo che sarebbe diventato Valencia C.F. Italia, c'è stato il 7 novembre 2016 dopo il terremoto di Norcia. Abbiamo saputo, che questo gruppo, che in quel momento era Arsenal F.C. centro-sud, faceva una raccolta fondi per i terremotati appunto di Norcia, allora abbiamo fatto una cena tra dirigenti e genitori per mandargli il ricavato. Quando l'Arsenal F.C. ha ritirato le scuole calcio da tutta l'Europa, abbiamo avuto un contatto con Giulio Longo e Claudio Casella perché partivano con questo progetto Valencia C.F. e nel settembre 2017 siamo diventati "Top Accademy". Diventando Top

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Academy, abbiamo tre visite di trainer italiani formati a Valencia e una visita a fine annata calcistica da parte di un tecnico che allena nel Valencia C.F. Questi darà la sua valutazione finale sul lavoro svolto dai nostri tecnici e sulla crescita dei ragazzi con la possibilità di mandare un nostro atleta a Valencia con la "selecion Italia Valencia C.F." e starci tre giorni spesato di tutto, con due allenamenti con coach spagnoli e una partita contro i pari-età spagnoli, visita dello stadio e conoscenza dei giocatori del Valencia C.F."

Flavio Era: “Puntiamo a far crescere i ragazzi con la metodologia spagnola” Per ogni nuova annata arriva al Fani del materiale tecnico sul quale poter lavorare con schede per ogni bambino da spedire direttamente a Valencia C.F. Il diesse Era aggiunge infine: "L'obiettivo nostro e del Valencia è di far crescere i ragazzi con la metodologia spagnola, ricca di fantasia e di talenti. La prossima visita sarà in febbraio e sarà fatta dal mister Simone Tomassoli, già collaboratore tecnico di Walter Novellino all'Avellino e al Catania e con trascorsi come allenatore nel Perugia". Massimo Laudani


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TremilaSport+ | 18 12 2019 | 11


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TremilaSport+ | 18 12 2019 | 13


SIDICEVA...

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LA CICLOVIA "ALPE ADRIA"

Una strada appartata e silenziosa di 416 chilometri, quella che attraversa il Friuli, partendo da Salisbur

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è una strada, appartata e silenziosa, che attraversa il Friuli dai monti al mare. Una strada che percorre viadotti e gallerie, pontili lagunari e sentieri di campagna, unendo paesi a città e città a paesi. E’ l’Alpe Adria, la regina (FVG 1) delle nostre ciclovie e anche l’ultima frazione di un grand tour che inizia a Salisburgo e, dopo 416 chilometri, si conclude a Grado. Facendo i debiti confronti con altri più celebri percorsi, l’Alpe Adria sta alla nostra terra come il Cammino di Santiago sta al nord della Spagna o la Via Francigena al centro Italia. Un luogo sacro per i pellegrini del pedale, per i turisti che vengono in cerca del nostro

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sole, ma anche per quei friulani che vogliono conoscere il loro mondo attraverso prospettive nuove. Anch’io, con altri amici, ho voluto l’estate scorsa partecipare

la sola forza dei pedali. Conoscevo già la tratta di pianura, quella che da Udine raggiunge l’Isola d’oro attraverso Palmanova ed Aquileia, mentre la restante

Un luogo sacro per i pellegrini del pedale, come i celebri percorsi del Cammino di Santiago e la via Francigena a questo rito: quello di uscire da casa in bicicletta, arrivare alla stazione di Udine, portarsi la bici in treno, scendere a Tarvisio Boscoverde e ritornare a casa con

parte l’avevo fatta con episodiche incursioni, che erano comunque bastate per rivelarne la bellezza. E per quanto sia di grande effetto il percorso dentro le mura

della città stellata o quello che dal porto fluviale della città romana s’inoltra verso la laguna, lo scenario in cui si viaggia da Tarvisio fino a Gemona è addirittura entusiasmante. Come altre ciclovie, anche l’Alpe Adria si snoda sul tracciato di una ferrovia dismessa, l’antica ‘Pontebbana’ che, prima di essere sostituita fra il 1985 e il 2000 dalla linea attuale, collegava Udine al confine attraverso una spettacolare sequenza di ponti e gallerie, visitando paesi da presepio e paesaggi di raro incanto. Ed ecco allora che, rifacendo in discesa quella stessa strada, il cui primo segmento venne inaugurato nel 2005, si superano quegli stessi ponti e ci si infila ancora


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LINE erie di stive gini Ciclovia dria ollega urgo a in 416 etri.

Artegna e Magnano in Riviera, arrivando a Tarcento e proseguendo, fra strade bianche e asfalti senza traffico, alla volta di Segnacco e di Cassacco fino a Tricesimo e quindi a Udine. Una ‘direttissima’ agile e tranquilla, che proponiamo in sostituzione del percorso attuale e

che offrirebbe al cicloturista un ulteriore privilegio. Quello di salire o scendere dal treno nelle stazioni di Artegna, di Tarcento o di Tricesimo, qualora volesse accorciare le distanze o rendere soltanto un po’ più lieve la fatica del suo viaggio. Andrea Purinan

", UN SOGNO SU DUE RUOTE

rgo, dai monti al mare, percorrendo viadotti, gallerie, pontili lagunari e sentieri di campagna in quelle gallerie, in una favolosa alternanza di luci e di ombre, di prati e di boschi, di cascate e di stazioni. E si passa Tarvisio, con i suoi mercati, e poi Camporosso, spartiacque tra l’Adriatico e il Mar Nero, e poi Ugovizza, con il suo Lussari, e poi Malborghetto, con il suo Fella, e poi Pontebba, con il suo Zardini, e poi Dogna, con i suoi viadotti, e poi Chiusaforte, con il suo museo, e poi Resiutta, con i suoi violini, e poi Carnia, con il suo Tagliamento, e poi Venzone, con il suo Duomo, e poi Gemona, con l’addio ai monti e l’orizzonte aperto verso la pianura. Come talvolta accade ai torrenti di montagna, anche l’Alpe Adria, dopo Gemona, si disperde in una serie di meandri, che portano il

ciclista verso Osoppo e Buja prima di condurlo a Tricesimo e finalmente a Udine. Si tratta dell’unico, anche se non trascurabile, difetto che si può rimproverare ai suoi disegnatori, tanto che molti ciclisti preferiscono raggiungere il capoluogo seguendo la statale ‘Pontebbana’, piuttosto che divagare o addirittura smarrirsi nel labirinto collinare. Avevo dunque avvertito gli amici che saremmo ritornati in città attraverso una ‘variante’, la cui direzione ci sarebbe stata svelata da due elementi del paesaggio che indicano sempre la via più breve: i corsi d’acqua e la stessa ferrovia. E così, lasciata Gemona, anziché dirigerci verso Osoppo, abbiamo orientato le nostre ruote verso TremilaSport+ | 18 12 2019 | 15


CALCIOC5

I RAMARRI TERMINANO IL GIRONE D’ANDATA AL SECONDO POSTO ALLE SPALLE DELLA CAPOLISTA BUBI MERANO

FLASH MANZANO E CLARK UDINE IN FINALE

COPPA ITALIA

Sono Manzano e Clark Udine le finaliste della Coppa Italia regionale che si giocheranno il titolo venerdi 20 dicembre a Manzano. I giallo-verdi di mister Tirindelli hanno battuto per 6-5 una Futsal Udinese che deve recitare il mea-culpa per le tante occasioni da rete fallite nel finale, mentre la squadra di mister Genna ha dovuto faticare oltremisura per avere ragione del Futsal Tarcento, 4-3 il finale con un super Barreca autore di tre reti.

DUE VOLTI NUOVI IN CASA MACCAN PRATA

FUTSAL MERCATO

Se in serie B si attendono i nomi dei rinforzi del Palmanova (si parla di due sloveni), il Maccan ha già modificato il proprio roster con gli arrivi dell'argentino Feliciotti (nella foto) e dello spagnolo Morgado che hanno preso il posto dei non confermati Otero e Belleboni. Gli infortuni di Zuliani e Finato hanno obbligato anche il Pordenone a correre ai ripari, che si è tutelato con l'arrivo di De Bernardo dal Palmanova.

TORNEO DELLE REGIONI

RAPPRESENTATIVA FVG CON MOLISE E TOSCANA

Tempo di sorteggi per il prossimo torneo delle Regioni che si terrà in Trentino; la selezione regionale guidata da Bovolenta è stata inserita nel triangolare con Molise e Toscana, due formazioni ampiamente alla portata, evitate Veneto e Lazio le presunte corazzate. Ora si attende calendario e regolamento di qualificazione.

PORDENONE MAI COSĂŒ IN ALTO

U

ltima di andata in serie B, dove il Bubi Merano si laurea campione d'inverno con cinque punti di vantaggio sul Pordenone, a sua volta corsaro in quel di Nervesa, che termina il girone di andata in seconda posizione: è il miglior risultato della storia, mai raggiunto dalla squadra del presidente Onofri. I neroverdi di mister Asquini si aggiudicano lo scontro diretto per il secondo posto in casa di quel Nervesa, imbattuto finora tra le mura amiche, che ad inizio stagione avrebbe dovuto essere il padrone assoluto del girone, con l'aggiunto dell'ultimo arrivato Leandrinho (dal Futsal Genova); eppure i naoniani non si fanno intimorire dai nomi, e a 13 secondi dalla fine trovano la rete che vale il 4-3 finale con Grigolon e i tre punti che valgono il secondo posto con cinque lunghezze di vantaggio sul terzetto composto proprio da Nervesa, Sedico e Arzignano. Dopo quattro turni, riscopre il gusto della vittoria anche il Maccan Prata che allontana gli incubi e batte 6-4 il Cornedo ritornando in lizza per lo posizioni play-off . Il doppio vantaggio della squadra di Sabalino viene recuperato dai veneti, la gara è una continua altalena di emozioni con i giallo-neri che nell'ultimo minuto trovano la rete del 6-4 finale che regala un Natale sereno a Morassi e compagni. Scivola fuori dalla zona play-off l'Udine City,

che si ferma dopo cinque vittorie di fila: il Sedico passa al Palacus per 6-4 superando in graduatoria proprio la squadra di Pittini, autrice comunque fino ad ora di un campionato al di sopra delle aspettative, e vera rivelazione del campionato. Non era di certo la gara con la capolista Bubi Merano quella dove il Palmanova poteva trovare punti salvezza, e cosÏ è stato nonostante un primo tempo giocato sul filo dell'equilibrio. Nella ripresa crolla il muro amaranto, con le assenze importanti di Bearzi, Contin e Dimarch, e la capolista finisce con imporsi per 12-3 con la squadra di mister Criscuolo che resta all'ultimo posto assieme all'Atesina, ma con la zona salvezza che si allontana a nove punti. In serie C il Manzano resta in vetta nonostante il turno di riposo, con la Torriana che fallisce l'aggancio perdendo nettamente per 5-0 (4 reti Wembolowa) in casa della Clark che pur con solo cinque giocatori in lista torna in seconda posizione rilanciando le proprie quotazioni. Prova di maturità superata per il Maniago, che grazie ad un Giordani ispirato, autore di cinque reti, passa per 6-4 in casa di un troppo nervoso Tarcento, mentre resta in scia della capolista anche la Futsal Udinese che batte per 4-3 un coriaceo Porcia.

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POVERE MA BELLE, E NON FINISCE QUI Il Prata sta recitando un ruolo da protagonista nel campionato di Eccellenza insieme alle formazioni venete e alla Triestina

A

soli tre anni dalla sua fondazione si è consolidata la presenza del Prata Calcio F.G. nel panorama regionale del calcio femminile, dove la compagine allenata da Nicola Anzonello anche in questa stagione sta recitando un ruolo da protagonista nel campionato di Eccellenza e sta contendendo alla Triestina e alle società venete le posizioni di alta classifica. “Anche se abbiamo mezzi economici risicati e un bacino d’utenza con minor densità di praticanti, non vogliamo lasciare nulla di intentato per scalare le posizioni - chiarisce il tecnico quando viene sollecitato a chiarire

Il tecnico Nicola Anzonello: "La società è nata per colmare il vuoto lasciato dallo scioglimento del Futuro Giovani, dando una casa alle sue giocatrici e aggiungendo ragazze provenienti dai settori giovanili di altri club regionali". gli obiettivi del club - , e anche se la società ha come unico obiettivo quello di concludere le annate avendo dato il meglio in riferimento alle nostre risorse, non rinunciamo a priori all’idea di poter anche centrare prima o poi la promozione.” Con quali strategie pensate di poter consolidare ulteriormente la vostra presenza e magari salire di categoria nel prossimo futuro? “La nostra società è nata per colmare il vuoto lasciato tre anni fa in seguito allo scioglimento del Futuro Giovani Pordenone e per dare una “casa” alle diverse giocatrici che altrimenti avrebbero incontrato grosse difficoltà a continuare a praticare la loro passione e che

Mezzi economici limitati ma prima o poi la promozione sono andate così a costituire lo zoccolo duro del nostro gruppo. A queste ragazze abbiamo poi via via aggiunto altre atlete che provengono dai settori giovanili delle società regionali che frequentano le categorie superiori, come ad esempio il Tavagnacco". "Con questo mix siamo riusciti a mettere in campo un team

competitivo – continua nell’analisi Anzonello – con giocatrici che vanno dai 20 ai 31 anni e sono in grado di ben figurare nel nostro campionato e costituiscono un gruppo ben equilibrato di gioventù, ambizione ed esperienza. Fra esse si stanno distinguendo in modo particolare le ventunenni Debora Patriarca e Alissa Padovan, per le quali prevedo una bella carriera nel prossimo futuro". Negli ultimi anni il calcio femminile è stato capace di catturare l’interesse di molti sportivi e ultimamente anche dei media: qual è lo “stato dell’arte” nella nostra regione e più in generale a livello nazionale? “L’interesse è in crescita sia nella nostra regione che a livello nazionale e sicuramente hanno avuto un impatto importante in questo senso sia la nascita delle sezioni femminili dei club più importanti e più popolari della serie A maschile e sia i brillanti risultati della nazionale ai recenti campionati del mondo trasmessi in diretta televisiva. Ora sarà importante far crescere in maniera equilibrata il movimento, che si trova ad affrontare la sfida dell’ingresso delle prime forme di professionismo che nasceranno grazie ai recenti provvedimenti legislativi sollecitati dall’ambiente e che dovranno svilupparsi in modo da non disperdere il grande patrimonio di passione che costituisce il vero motore e il tratto distintivo della nostra disciplina, penalizzando magari in modo irreparabile le realtà meno dotate in termini di mezzi economici e di bacino d’utenza, come ad esempio la nostra regione.” Giuseppe Passoni

TremilaSport+ | 18 12 2019 | 17


COPPA DEL MONDO U20 fioretto e spada UDINE, PALAINDOOR “o. bernes” 4-5-6 gennaio 2020

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BASKET IL PUNTO DI VISTA DI OTELLO SAVIO

CAMPIONATI

APU OWW

REVISIONE TATTICA Via Cortese, dentro Gazzotti, Udine riprende la corsa con un nuovo volto e un capitano tutto friulano come Michele Antonutti

U

no sguardo all’Apu OWW alla fine del girone d’andata dell’A2. Onestamente pensavamo (non solo noi) ad un’altra classifica e il riferimento non è soltanto alla squadra udinese. Anche la favorita numero uno, la Tezenis Verona, è alle prese con mille problemi dopo aver già cambiato la guida tecnica. Sia Udine che Verona sono tra l’altro le grandi escluse dalle Final Eight di coppa Italia. Il malessere affiorato in questa prima metà di campionato in quelle che avrebbero dovuto essere le dominatrici del torneo è stato puro propellente per le cosiddette outsider. Ravenna, Mantova, Piacenza e Ferrara (oltre a Forlì che era già ben accreditata) giocando senza pressione si sono insediate nella zona nobile della classifica e non è proprio scontato che alla lunga tutte cederanno. Nel girone di ritorno l’Apu si troverà quindi a remare controcorrente per risalire la graduatoria e riguadagnare quella posizione di vertice che i pronostici inizialmente le assegnavano. Il taglio di Riccardo Cortese dopo la disastrosa sconfitta interna con Piacenza è stato l’ammissione di un errore basilare in fase di costruzione della squadra. Il giocatore è stato ingaggiato a 32 anni, non un ragazzino e con una storia che parlava di un individualista di talento che segnava caterve di canestri in squadre di medio livello ma nei fatti non un giocatore vincente e che tale si è confermato anche nella stagione e mezza passata a Udine. Il roster è stato subito integrato

con l’arrivo di Giulio Gazzotti dalla Vanoli Cremona. Si tratta di un 4/5 del 1991 che in A1 ha ricoperto dignitosamente per anni ruoli di gregariato ma al piano di sotto può far valere la sua esperienza e il suo atletismo. In particolare può dare fiato (con altre caratteristiche) ad Antonutti ma anche sostituire per necessità o per scelta tattica lo stesso Beverly. Per il ruolo di ala piccola titolare ora tutte le responsabilità passano ad Augustin Fabi, finora il cambio di Cortese. A dirla tutta nemmeno l’oriundo argentino vanta una carriera di cavalcate vincenti ma con i suoi 28 anni è ancora relativamente giovane ed è giocatore intelligente, capace di fare molte cose in campo e soprattutto di mettersi al servizio della squadra anche se la sua arma migliore rimane il tiro da 3. Vedremo se questo nuovo assetto sarà quello giusto già nelle prossime gare e in particolare nei confronti esterni con Verona e Forlì cioè con le altre squadre di dichiarate ambizioni. Oltre a dover trovare un nuovo equilibrio di gruppo, dal punto di vista tecnico l’Apu deve ripartire dal presupposto che solo con una difesa più aggressiva e convinta (che finora si è vista poco) la squadra potrà pensare di vincere con continuità soprattutto in trasferta e recuperare posizioni in classifica. Non puoi sempre contare sul braccino corto degli avversari di turno come a S. Severo dove la squadra locale con il suo 13/27 ai tiri liberi ha parecchio agevolato la vittoria degli udinesi.

SACILE, CORMONS E CUS TRIESTE FANNO LE CAPOLISTA

S

e in serie A2 Udine sorride e in A1 Trieste (nella foto) piange, negli altri campionati maggiori le regionali non se la passano granchè bene, pure se le ragazze della Basket School Delser in A2 si risollevano il morale dopo un periodo grigio andando a violare il parquet di Castelnuovo Scrivia, rimanendo comunque ancora fuori dalla zona play off. In serie B-donne le triestine del Futurosa sono nel trio alle spalle della capolista Bolzano, che con 11 vittorie e una sola battuta d’arresto ha impresso un netto stacco, con 22 punti contro i 18 delle inseguitrici. Più sotto Muggia è con Casarsa nel nucleo play out, mentre il Sistema Rosa Pordenone precede al penultimo posto il fanalino Oma Trieste, ancora senza vittorie dopo 12 incontri. In C maschile Gold, infatti, la Calligaris Corno, pur con un roster di buon livello e un tecnico esperto come Zuppi, non si sta riproponendo ai livelli d’eccellenza delle scorse stagionI, anche se la vittoria dell’ultimo turno a Riese ne

ha risollevato un tantino le quotazioni. Sistematasi nel limbo, fuori dai play off e dalla zona pericolo, Corno attende tempi migliori, magari cominciando dal derby interno di sabato con il Sistema Pordenone. Meglio piazzato in classifica è lo Jadran, mentre Codroipo annaspa al penultimo posto, confidando nel buon esito del prossimo turno, anche se esterno, contro il fanalino Verona. In C Silver viaggia in testa Sacile, inseguito a due lunghezze dal terzetto Ubc-Cordenons-Cervignano, mentre in coda appaiono evidenti le difficoltà della matricola Basket Time Geatti, relegata in coda con una sola vittoria e ben dieci sconfitte. Nei due gironi di serie D, Cormòns e Cus Trieste fanno da battistrada ma l’equilibrio alle loro spalle è ancora intenso. E anche qui due squadre ancora a quota zero a reggere il fanalino di coda, Tarcento nel “Bon” e Don Bosco Trieste nel “Basili”. (E.F.)

TJ Cromer, con le sue invenzioni, costituisce la nota più spettacolare

TremilaSport+ | 18 12 2019 | 19


NONSOLOSPORT

CULTURA MOSTRE

QUANDO LA PUBBLICITÀ DIVENTA UN'ARTE

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lamour, eleganza, bellezza ma anche cultura, valori comuni che caratterizzano da sempre Land of Fashion e Martini, due brand fortemente radicati sul territorio ma con una vocazione internazionale. Dal 14 dicembre al 27 gennaio il Palmanova Outlet Village ospiterà la rassegna “Mondo Martini: la pubblicità come percorso di stile”. Realizzata grazie alla collaborazione tra Land of Fashion, Casa Martini e Archivio Storico Martini & Rossi, l’esposizione è incentrata sulle grandi firme della cartellonistica pubblicitaria tra fine Ottocento e gli anni Settanta del Novecento, cui sarà affidato il compito di raccontare il brand attraverso arte e creatività. Martini racconta la pubblicità come un vero e proprio percorso di stile, che passa attraverso la storia dell’aperitivo e del Made in Italy. Un binomio vincente, che troverà un punto di arrivo e di partenza in questa mostra, un contenitore perfetto per

MO

ospitare un’esposizione d’indubbio appeal, pensata per tutti i target di visitatori, italiani e stranieri. All’interno dell’unità 62 è stato realizzato un allestimento moderno e minimal, caratterizzato da una contaminazione tra antico e contemporaneo. La mostra si potrà visitare gratuitamente tutti i giorni, dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 19.30. I visitatori del Village, gli appassionati del genere e gli amanti dello shopping avranno la possibilità di soffermarsi su un pezzo di storia del marchio, con illustrazioni, stili, linguaggi e ispirazioni diverse, dal modelli liberty a un linguaggio più veloce e dinamico, creato da alcuni dei più grandi nomi italiani e internazionali del cartellonismo pubblicitario, come Giorgio Muggiani (18871938), tra gli iniziatori di questa nuova forma d’arte pubblicitaria, Giuseppe Riccobaldi, Leonardo Cappiello, Jean Droit e Hans Schleger, oltre ai triestini Dudovich e Metlicovitz . Elisa Michellut

JOHN GRISHAM

L’AVVOCATO DEGLI INNOCENTI MONDADORI

Sono passati più di ventidue anni da quando Quincy Miller, un giovane di colore, è stato arrestato dalla polizia della cittadina di Seabrook, in Florida, con l’accusa di aver ucciso l’avvocato Keith Russo, di cui era stato cliente. Quincy viene frettolosamente processato sulla base di testimonianze e prove poco attendibili e di un movente poco credibile, e condannato all’ergastolo. Per tutto il tempo l’uomo si professa innocente senza venire mai ascoltato da nessuno, fino al giorno in cui, disperato, scrive una lettera alla Guardian Ministries, i “padri guardiani”, una fondazione no profit che si occupa di dimostrare l’innocenza dei suoi assistiti salvandoli dalla pena di morte… 20 | 18 12 2019 | TremilaSport+

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Quando, durante uno scavo archeologico, vengono rinvenute alcune ossa umane, uno sperduto campo della black country si trasforma improvvisamente nella complessa scena di un crimine per la detective Kim Stone. Non appena le ossa vengono esaminate diventa chiaro che i resti appartengono a più di una vittima. E testimoniano un orrore inimmaginabile: ci sono tracce di fori di proiettile e persino di tagliole da caccia. Costretta a lavorare fianco a fianco con il detective Travis, con il quale condivide un passato che preferirebbe dimenticare, Kim comincia a investigare sulle famiglie proprietarie e affittuarie dei terreni del ritrovamento. E così, mentre si immerge in una delle indagini più complicate mai condotte, la sua squadra deve fare i conti con un’ondata di odio e violenza improvvisa.


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Giovanni Briccio è un genio plebeo, osteggiato dai letterati e ignorato dalla corte: materassaio, pittore di poca fama, musicista, popolare commediografo, attore e poeta. Bizzarro cane randagio in un’epoca in cui è necessario avere un padrone, Briccio educa la figlia alla pittura, e la lancia nel mondo dell’arte come fanciulla prodigio, imponendole il destino della verginità. Plautilla però, donna e di umili origini, fatica a emergere nell’ambiente degli artisti romani, dominato da Bernini e Pietro da Cortona. L’incontro con Elpidio Benedetti, aspirante scrittore prescelto dal cardinal Barberini come segretario di Mazzarino, finirà per cambiarle la vita. Con la complicità di questo insolito compagno di viaggio, diventerà molto più di ciò che il padre aveva osato immaginare.

LONGANESI Pietro Gerber non è uno psicologo come gli altri. La sua specializzazione è l’ipnosi e i suoi pazienti hanno una cosa in comune: sono bambini. Spesso traumatizzati, segnati da eventi drammatici o in possesso di informazioni importanti sepolte nella loro fragile memoria, di cui polizia e magistrati si servono per le indagini. Ma quando riceve una telefonata dall’altro capo del mondo da parte di una collega australiana che gli raccomanda una paziente, Pietro reagisce con perplessità e diffidenza. Perché Hanna Hall è un’adulta. Hanna è tormentata da un ricordo vivido, ma che potrebbe non essere reale: un omicidio. E per capire se quel frammento di memoria corrisponde alla verità o è un’illusione, ha disperato bisogno di Pietro Gerber. Hanna è un’adulta oggi, ma quel ricordo risale alla sua infanzia. E Pietro dovrà aiutarla a far riemergere la bambina che è ancora dentro di lei.

ENZO ANASTASI E GIUSEPPE TODARO

IL MISTERO DI ARNALDO CAMPANOTTO NARRATIVA

E' un giallo siciliano "alla Montalbano", quello scritto a quattro mani dagli autori, entrambi figli della Trinacria. Una narrazione che offre comunque pure interessanti connotazioni storiche, linguistiche ed enogastronomiche in uno sviluppo che coinvolge e attrae, sullo sfondo della realtà di una Regione che ha vissuto in varie epoche la commistione con arabi, normanni e altre etnie che hanno impresso il loro marchio indelebile. Un giallo, si diceva, in cui un commissario "alla Montalbano", acuto nell'indagine e amante della vita, è impegnato nella ricerca dell'assassino o degli assassini di una coppia di ricercatori scomparsi e ritrovati senza vita sui monti del messinese. Il resto va lasciato al piacere del lettore.

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ASSOCIAZIONE SPORTIVA UDINESE

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A MAR RIA AR NAV

a spada sarà protagonista a Udine anche a cavallo dell’anno nuovo perché all’Asu dal 27 al 31 dicembre si terrà l’International Camp con la Campionessa del Mondo 2018 Mara Navarria e il preparatore atletico Andrea Lo Coco. Dal 2 al 5 di gennaio, invece, in previsione della Coppa del Mondo U20 che andrà in scena al PalaIndoor dal 4 al 6 gennaio, l’Asu sarà la palestra di riferimento di molte delegazioni nazionali che svolgeranno la “rifinitura” pre-gara proprio sulle pedane di via Lodi. Info e prenotazioni: 0432.541828, 366.5675188, scherma@asu1875.it.

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di ELEON

FOTO ROBERTO PEDI

Macina risultat atleti d Sportiv nei gior stati pr alcune lungo lo conferm il dirett di Asu, Benede sottolin «oltre a all’arti che già ci regal risultat sezioni (fiorett ginnast femmin ormai i la giust success veders 22 | 18 12 2019 | TremilaSport+


PERFO

ES C N A M R

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ASU GIRA L’ITALIA E PORTA A CASA RISULTATI

NORA CUBERLI

ano ancora ti i giovani dell’Associazione va Udinese che rni scorsi sono rotagonisti di gare sparse o Stivale. A marlo anche tore generale , Nicola Di etto, che ha neato come alla ritmica e istica maschile à da tempo lano ottimi ti, anche le altre i agonistiche to, spada e tica artistica nile) hanno imboccato ta strada e i si cominciano a si su più livelli»

Bene la spada dell’Associazione Sportiva Udinese, ma anche gli atleti della Gam e le ginnaste della Gaf SCHERMA Ottime notizie dal settore spada dell’Asu, impegnato a Vercelli nella prima prova nazionale dedicata alle categorie Under 14. Nella gara Maschietti (nati nel 2009), Riccardo Sabbadini ha raggiunto la finale a 8, su 150 partecipanti, al termine di un match iniziato in salita e concluso esprimendo ottima qualità schermistica e, nonostante la giovane età, grande maturità. Encomiabile anche la prova, nella stessa categoria, di Andrea Marongiu, fermatosi al turno precedente per mano del leader della gara dopo i gironi. Meno brillante Leonardo Pit-

ticco (2006), già secondo la scorsa stagione nella categoria Ragazzi, che negli Allievi non è andato oltre i 32esimi a causa di un incontro affrontato con troppa tensione. Stessa sorte anche per Visnja Perin nelle Allieve, mentre ai turni precedenti si erano fermati Giulio Bianchi, Riccardo Cainero e Gabriele Brillo. «Dispiace non aver potuto portare, per motivi diversi, tutti i nostri atleti in gara ma questa trasferta ci fa capire – ha spiegato il maestro Fulvio Floreani, nell’occasione coadiuvato dall’istruttore Giovanni Battista Buzzi – che la spada a Udine gode di ottima salute e che, potendo contare su nuove forze da formare, siamo in grado di competere con gli atleti di tutta Italia». La stagione della spada era iniziata nel migliore dei modi con la vittoria, a livello Assoluto, delle prove regionali di qualificazione al Campionato Italiano grazie a Francesca Parmesani e a Giovanni Battista Buzzi, quest’ultimo capace poi di entrare nei primi 32 nella gara nazionale di categoria e di compiere un primo importante passo verso le finali di Napoli in giugno dove i migliori 42 spadisti d’Italia si contenderanno il tricolore.

GAF Quinto posto per le squadre Silver LD e LB della ginnastica artistica femminile Asu, protagoniste a Fermo nella fase nazionale del Torneo delle Regioni: «Siamo soddisfatte dei risultati ottenuti e del lavoro svolto in questi mesi», hanno commentato le allenatrici Margherita Antonini ed Elena Zaldivar Saez, precisando che: «Le ginnaste hanno dimostrato forza, determinazione ed eleganza. Nonostante alcuni errori, entrambe le squadre hanno raggiunto un quinto posto, distanti solo pochi punti dalle posizioni più alte». Le prime a scendere in pedana sono state le ragazze della squadra Silver LD composta dalle più grandi, junior e senior (con età dai 13 ai 18 anni): Giulia Graci (2001), Letizia Sabucco (2001), Aurora Zamolo (2006), Giada Garbino (2005), Annamaria Apetrei (2006). Il giorno seguente si è svolta la gara della squadra Silver LB composta dalle allieve con età compresa tra i 9 e gli 11 anni: Emma Lentini (2009), Caterina Barbetti (2009), Ottavia Zannier (2010), Alice Caporale (2010), Talaynesh Surace (2008) e Anita Urso (2009). Ora le ragazze avranno un bel po’ di lavoro da fare per arrivare pronte ai prossimi appuntamenti in programma a partire dal mese di marzo.

GAM

Anche i ragazzi della ginnastica artistica maschile Asu hanno partecipato, nei giorni scorsi, al Trofeo delle Regioni a Porto San Giorgio, classificandosi in prima posizione fra le squadre della categoria Silver LC (junior e senior). Enrico Fantoni, Emanuele Qualizza, Piero Boezio, Peter Padovani, Luca Petris «nonostante una gara non perfetta, hanno dimostrato “testa” e voglia di mettersi in gioco - ha ricordato l’allenatore, Matteo Vescia - ottenendo così un ottimo risultato, del tutto inaspettato. Ora siamo carichi per il 2020 (a febbraio riprenderanno i campionati regionali) che speriamo sia ricco di soddisfazioni come quest’anno».

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Il diciottenne carnico Luca Sclisizzo è una delle stelle nascenti del fondo regionale, prodotto della scuola paluzzana che ha espresso molti campioni

LUCA, BRAVO SUGLI SCI E SUI LIBRI GIANFRANCO BORGHESU

È

il tolmezzino Luca Sclisizzo, stella nascente dello sci da fondo regionale, che si aggiudica la quarta edizione di “Giovane sportivo dell'anno”, evento che la Evergreen Life Products di San Giovanni al Natisone attraverso la sua fondazione e in collaborazione con l'Ussi del Friuli Venezia Giulia, patrocina, attribuendo una borsa di studio triennale che sarà di supporto nei suoi studi. Dopo un quadrienio al liceo Paschini Linussio di Tolmezzo, cambia strada iscrivendosi al quinto anno al Bachman di Tavisio, dove tra una

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SCI E STUDIO Di recente Luca è stato premiato anche per l'ottimo profitto scolastico al Bachman di Tarvisio

lezione e l'altra sia allena nelle piste della Valcanale. Diciotto anni, sportivo determinato, grande forza di volontà e un talento che lo fa volare nelle piste da sci di tutta Europa, dopo il secondo posto nella categoria Under 18 in Coppa Italia, il gruppo sportivo dell'Esercito lo vuole nei suoi ranghi dandogli l'opportunità di praticare lo sport da professionista. Lo sci da fondo è uno sport dove dai primi istanti dalla partenza bisogna subito schiacciare a fondo il pedale dell'acceleratore e dare tutto, in percorsi che mettono a


SCI

dura prova le doti di resistenza fisica e mentale dell'atleta, senza potersi nascondere o poter tirare il fiato. Neppure in discesa dove la concentrazione deve essere al massimo. Luca Sclislizzo nasce a Paluzza nella famosa pista dei laghetti , dove l'Aldo Moro ha espresso campioni come Manuela e Giorgio di Centa che con Gabriella Paruzzi hanno acceso entsiasmi nascosti grazie alle loro indimenticabili imprese.

diare serenamente, senza assilli e con brillanti risultati”. - Molti sono convinti che conclusa la stagione inverassi senza il peso degli allenamenti. ”Posso garantire che non è così. Ci si allena undici mesi al'anno, magari non sempre con gli sci, ma con corse in salita e con lo ski roll dove ho vinto il titolo italiano in salita. In poche parole non ci si ferma mai” - Prediligi il passo alternato oppure il più veloce pattinato? “Ho una predilezione per il pattinato, dove mi esprimo meglio, ma non disdegno neppure l'alternato che comunque richiede un grande dispendio di energie.” - Ogni fondista che si rispetti vede gli atleti scandinavi con una forza che li pone ai vertici mondiali dello sci da fondo. “A parte una forte predisposizione nel loro dna, consideriamo che da noi sin da piccoli tiriamo calci ad una palla, da loro sembra che nascano con gli sci ai piedi. Battute a parte, hanno una tradizione che li vede sempre come favoriti in ogni competizione” - Una volta parcheggiati gli sci com' è la tua giornata? “Grande spazio per divertimenti e hobby non ce ne sono: la scuola assorbe grande tempo, per lo studio, e sopratutto essendo in convitto a Tarvisio, la ritirata suona sempre puntuale” - La scelta di diventare un professionista dello sci da fondo non ti ha precluso altri interessi? “Assolutamente no, è stata una scelta ponderata. Nella mia vita mi pongo sempre degli obiettivi e per raggiungerli è chiaro che si deve rinunciare a qualcosa. Ma vivo questa esperienza con grande entusiasmo, specie dopo l'ingresso nell'Esercito, che mi consente , oltre che praticare sport ad alti livelli anche una sicurezza economica che a mio giudizio ha il suo significato” - Dicono di te che sei un'autentica testa dura. Quando punti un obiettivo non molli l'osso... “Un po' sono le caratteristiche della nostra Carnia, ma essenzialmente fa parte del mio modo di essere. Senza grinta e determinazione in un mondo sempre più competitivo sia nella vita come nello sport, la testa dura diventa un aspetto importante per raggiungere certi traguardi.” - Ci hai confessato che il tuo sguardo è già verso i giochi olimpici invernali di Milano Cortina.... “Nel 2026 i giochi invernali tornano in Italia e nei miei sogni, che sono tanti, il desiderio di essere presente e vivere questo evento da protagonista mi stimola oltre ogni limite. Sette anni sono tanti, ma nel frattempo qualche soddisafazione, sono convinto, li faccia passare più velocemente”

LA FAMIGLIA In famiglia i genitori, entrambi docenti di educazione fisica, lo hanno sempre stimolato a fare sport, ma la scelta dello sci da fondo è stata di sua esclusiva volontà. - Con l'entrata nel gruppo sportivo dell'esercito sei diventato un professionista a tutti gli effetti... ”Dopo aver militato per un frangente della mia carriera sportiva nelle Fiamme Gialle, sono passato nel gruppo sportivo dell'Esercito. Anche qui sono convinto che le possibilità di crescita siano buone e sopratutto ho la possibilità stu-

IL CAMPIONISSIMO Il paluzzano Giorgio Di Centa è il punto di riferimento del giovane Luca Sclisizzo.

PESISTICA

SOCIETÀ PORDENONESI SUL TETTO D'ITALIA Questa volta è toccato agli uomini salire sul tetto d’Italia. La Pesistica Pordenone è infatti arrivata prima nella classifica maschile per società agli ultimi campionati italiani assoluti di sollevamento pesi, tenutisi a Ostia. Con l’argento di Cristian Arena e il bronzo di specialità di Mattia Cervesato la società cittadina si è messa alle spalle tutti i gruppi militari e le altre società private. Arena nella categoria -109 kg ha “tirato” 134 di strappo e 166 di slancio, un vero e proprio exploit considerato anche il fatto che, con i suoi 18 anni appena compiuti, era uno degli atleti più giovani in gara. Cervesato nella -73 kg ha sollevato 136 kg di slancio, misura che gli è valsa il bronzo ed il quarto posto nel totale. Fuori gara invece Marian Bojof, che nella -102 kg, si stava giocando l’argento. La sua ultima alzata, a 162 kg, è stata ritenuta nulla, una decisione arbitrale che ha sollevato qualche perplessità.

Un altro pordenonese, Cristiano Ficco, oggi in forza alle Fiamme Azzurre, ha poi vinto il titolo tricolore nella -89 kg. Per il giovane di San Giorgio della Richinvelda è stata una gara davvero speciale, perché rientrava dopo 8 mesi di stop dovuti a problemi di salute, secondo perché era al suo esordio con la maglia del gruppo sportivo della Polizia Penitenziaria. La voglia di non deludere e la lunga assenza dalle pedane che contano hanno formato un cocktail di tensione che si è fatto sentire nelle ultime settimane di allenamento. In gara comunque tutti i timori si sono sciolti e Cristiano ha ritoccato tutti i record italiani Juniores e portandoli a 145 kg di strappo, 180 di slancio e 325 nel totale. Sul versante femminile Martina Bomben, classe 2002, la più giovane atleta di tutta la rassegna, ha vinto il bronzo nella -49 kg, inserendosi tra le due portacolori delle Fiamme Oro e quella dell’Esercito, quindi tra 3 atlete professioniste. Titolo italiano infine anche per l’americana Cristal Pitman (possono partecipare ai Tricolori tutti gli atleti residenti in Italia e tesserati con club italiani) che nella -81 kg, ha sollevato 84 kg di strappo e 90 nello slancio. Piergiorgio Grizzo

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FRECCETTE

CICLISMO

FERRI IN ACQUA PER L'ADRIATICA IONICA RACE La terza edizione della Adriatica Ionica Race, la corsa a tappe ideata dall’ex Campione del Mondo Moreno Argentin, si terrà dal 14 al 18 giugno 2020. Sulla scia dei numerosi apprezzamenti ricevuti nelle prime due edizioni da fan e addetti ai lavori, la manifestazione sarà anche quest’anno articolata in cinque giornate di gara, facendo leva sulla varietà di temi tecnici che ha contraddistinto l’edizione 2019: dal mare alle Dolomiti venete, dallo sterrato ai muri del Collio. Legami fra popoli e territori, promozione turistica e del patrimonio storico saranno ancora una volta i mantra dell’evento. Dopotutto, l’ambizioso progetto AIRace si propone di unire i territori della Serenissima, la storica Repubblica di Venezia, cementando i rapporti di collaborazione transfrontaliera dell’Euroregione Adriatico Ionica. “Vogliamo sempre più distinguerci come una corsa diversa da ogni altra. Torniamo al mese di giugno, quindi prima del Tour de France, anche se il calendario UCI è complesso e saremo in competizione con diverse altre manifestazioni”, ha spiegato il Presidente del comitato organizzatore Moreno Argentin. La Adriatica Ionica Race 2020 Remco Evenepoel si disputerà in festeggia sul traguardo di Cormons una settimana alla Adriatica Ionica pienissima anche Race 2019 (Credits: in Italia: il giorno Bettini Photo). dopo il gran finale di AIRace, i riflettori si sposteranno sulla cronometro dei Campionati tricolori (19 giugno), seguita dalla gara in linea del 21 giugno. Sotto il profilo tecnico, la Adriatica Ionica Race ha già lanciato nelle prime due edizioni numerosi giovani di talento: dal colombiano Ivan Ramiro Sosa all’ucraino Mark Padun, vincitori rispettivamente nel 2018 e nel 2019, passando per l’altro colombiano Alvaro Hodeg e il “golden boy” belga Remco Evenepoel. “Dare a tanti giovani campioni l’occasione per consacrarsi è un altro dei nostri obiettivi: speriamo che anche nel 2020 qualche astro nascente cominci a brillare sulle nostre strade”, conclude Argentin.

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EQUILIBRIO REGNA IN A1 SOVRANO Cinque capoliste a braccetto alla testa della classifica della serie maggiore

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a grande ammucchiata in testa al girone A1, nella fase regionale del campionato a squadre di freccette, si è dissolta nell’arco di un paio di weekend. Erano in sei tutti appaiati alla quinta giornata, il primo ad aver perso contato è stato il Koala, battuto nel sesto turno dall’Idea Steel nello scontro diretto di vertice. Nel settimo, invece, è stato un mezzo tracollo. L’Idea Steel ha fatto il bis, vincendo un’altra sfida fra regine stavolta ai danni del Blue Bears e a domicilio per 7-2; il 180 ha tolto di mezzo il Joe Bar nell’altro match di vertice, mentre Ilgrandeuno ha fatto la sorpresa di giornata rimandando con la coda fra le gambe i campioni d’Italia in carica del Ponte San Quirino.

Così in testa ora c’è una poltrona per due, i pordenonesi dell’Idea Steel e i triestini del 180, mentre il “divanone” è stato spostato un piano più sotto per accogliere le altre quattro ex battistrada. Ma attenti, perché c’è Ilgrandeuno che sta crescendo settimana dopo settimana e adesso legge da vicino le targhe a tutte. In sostanza, guardando gli esiti delle ultime due tornate, si evince chiaramente che un po’ tutte le formazioni stanno trovando i loro equilibri interni e così facendo stanno prendendo il loro passo-campionato. E la sostanza è un torneo estremamente livellato, nel quale risultati che fino a qualche settimana fa potevano essere definite sorprese, oggi non lo sono più. Ogni partita è diventata per chiunque una palude da guerriglia, nella quale le imboscate possono arrivare a ogni passo e da tutte le direzioni. E almeno nell’immediato non si scorge alcuna via d’uscita che possa mutare gli equilibri del torneo. Anche nell’A2 c’è una coppia di battistrada, ma in questo caso Exclusive Darts e Puhi è da un po’ che hanno messo in riga le altre e viaggiano a braccetto. Stanno tenendo un’andatura insostenibile per tutte le altre, che infatti si stanno allontanando a distanze di rispetto. Nei due gironi del Torneo Promozionale, invece, le posizioni di classifica sono un po’ diverse. L’unica conferma al vertice è quella dell’Exclusive Darts, anche in questa competizione in testa (nel girone Ovest). Per il resto, con spirito evangelico, gli ultimi sono i primi: Angeli&Demoni, sempre nell’Ovest, mentre a Est la strada la traccia in solitudine il Geo Darts, come specularmente in solitudine la chiude nel girone A2. Matteo Contessa


TENNIS

PROVINCIALI UDINESI TRA LUCI E OMBRE Crisi nel settore giovanile a livello Under, anche se dati confortanti arrivano dall'Under 12. Buona comunque la qualità, così come l'entusiasmo di Amatori e Over

Comunque, sono sempre meno i giovani che si avvicinano al gioco del tennis, per vari motivi, non ultimo quello di optare per uno sport meno faticoso e difficile: mancano adeguati stimoli, che possano portare a un incremento del numero di praticanti, poi si opera con quello che passa il convento, continuano a ripetere i maestri e con ragione: però proporre alternative potrebbe rappresentare un segnale per uscire dal tunnel della cronicità, con una situazione stagnante e fossilizzata da anni. Del resto “Chi si contenta gode”. O no?

I VINCITORI Individuali Under 10 : Edoardo Lindaver(St Udine) e Sofia Ferraris (Nova Palma) Under 12: Davide Nobile (Azteca) e Aurora Piccinini (Tc Martignacco) Under 14: Giacomo Taddia (St Udine)Under 16 Simone Godeas (Tc Cividale). 4^ categoria: Thrini Cignino (Tc Paluzza)-femminile: Stefania Battoia (Tc Martignacco) A squadre 4^ open maschile: Tc Carlino, 4^ limitato maschile: Tc Martignacco; open femminile: Tc Garden. Roberto Cainero

KARATE: 38 CAMPIONI REGIONALI PREMIATI A UDINE DA CSEN FVG

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ala il sipario anche sulla 28esima edizione dei Campionati provinciali udinesi di tennis, individuali e a squadre maschili e femminili, una manifestazione tra luci e ombre che viene a confermare la crisi nel settore giovanile a livello under, dove nei tabelloni Under 14 e 16 femminili si è registrato il vuoto. Non è che sia andata meglio anche nelle altre categorie: nell’Under 10 gli iscritti si contano sulle dita di una mano sia fra i maschietti che fra le femminucce, nell’Under 12 ai nastri di partenza 4 nel femminile e 14 nel maschile e ancora nel maschile i partecipanti all’Under 14 e 16 sono stati rispettivamente 10 e 11. Bene la quarta categoria con un numero di concorrenti apprezzabile sia nel maschile che nel femminile, un dato che viene a confermare che passione ed entusiasmo sono il cocktail vincente per Amatori e Over. Epilogo sui campi del Garden di

Pasian di Prato per il campionato a squadre, che ha visto in lizza 64 compagini divise nei vari gironi contendersi il titolo dopo due mesi di lotta. Nel settore giovanile non è stato allestito nessun tabellone per mancanza di iscritti. CONSUNTIVO Dovendo fare un consuntivo su questi campionati che vengono a chiudere una stagione non certo brillante per il tennis udinese, va detto che si è potuto notare nelle varie categorie una buona qualità, a scapito però della quantità, che ha sempre un suo valore, specie nelle competizioni sportive. In questo caso va segnalato il positivo “percorso” del Tc del Martignacco, del presidente Franco Mazzi, che ha lasciato il segno in tutte le categorie vincendo il titolo individuale nell’Under 12 femminile e nella 4^ femminile, in quello a squadre titolo nella 4^ limitato maschile (4.4), portando inoltre in finale la squadra femminile nell’Open.

UDINE – Sono ben trentotto i campioni di karate nel 2019. Tutti sono stati premiarti dal presidente del comitato regionale del Centro Sportivo Educativo Nazionale, Giuliano Clinori, che ha ricordato come «Csen intende così riconoscere la preparazione degli atleti del circuito regionale ma ancor di più il costante impegno che hanno dimostrato durante tutto l’anno». Assieme a Clinori, a premiare le cinture nere e marroni del Fvg, nella serata del 13 dicembre, alla sala Exclusive del Bingo Star di via Este, a Udine, c’erano anche il consigliere comunale Lorenzo Patti, che ha portato i saluti di tutto il Consiglio comunale e in particolare dell’assessore allo Sport, Antonio Falcone; Alessandro Talotti, delegato Coni per il Fvg; e Massimiliano Pittilino, presidente del Panathlon Udine. PREMI SPECIALI – Nell’occasione, il comitato regionale Csen ha voluto consegnare anche alcuni premi speciali. Un primo è andato allo staff dell’Acquatic Runner 2019 (Matteo Benedetti, organizzazione; Cristina Berlasso, giudice; Davide Cherubini, sicurezza e assistenza; Alessandro Tamer, dell’associazione Ta.Bu.) per essere riuscito a portare in Fvg una competizione capace di attirare atleti da tutto il mondo. Due riconoscimenti speciali sono andati anche a Davide e Marco Gallo, per il settore della Kick Boxing. I due atleti, infatti, sono in fase di

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Molte nella vita di Tremilasport le campionesse che ci hanno fatto visita e che hanno partecipato ai nostri eventi ed iniziative. Ecco i bei volti di alcune di loro in un panorama piĂš ampio e che ci gratifica. In questa pagina, a sinistra Alexandra Agiurgiuculese, Mara Navarria con il figlioletto e Maila Andreotti e Elena Cecchini con il direttore Edi Fabris. Nella pagina a destra, Zinajda Aliaj, Giada Medves, Giulia Della Rosa, Tania Vicenzino, Elisa Manzano, Lara Della Mea, Silvia Stibilj e Valentina Carrafiello, Lara Caravello, Giada Andreutti e Sara Gama, capitana della nazionale azzurra e della Juventus.



TARVISIO

Una perla turistica al confine fra tre Stati. Questo è Tarvisio, città in Friuli Venezia Giulia e stazioni sciistica di prim’ordine nel panorama delle Alpi

SELLA NEVEA

Sella Nevea, il primo polo transfrontaliero tra Friuli Venezia Giulia e Slovenia. Gli appassionati di sci potranno rigenerarsi in un luogo dalle caratteristiche ancora largamente incontaminate

FORNI DI SOPRA

Le piste di sci alpino, dagli scorci emozionanti nel paesaggio incantato delle Dolomiti Friulane, offre molte opportunità per soddisfare la voglia di neve per grandi e piccini

RAVASCLETTO

Incastonato nel meraviglioso scenario delle Alpi Carniche, il polo dello Zoncolan dispone di 22 km di piste da discesa che toccano quota 2 mila offrendo scorci mozzafiato su un ampio anfiteatro di vette maestose

SAPPADA

Sappada, una stupenda e magica stazione sciistica al confine tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, è rinomata per il suo comprensorio sciistico ma anche per il territorio ricco di bellezze naturali

SAURIS

Un piccolo gioiello per chi adora sciare in un ambiente tranquillo. È possibile godere di una pista rossa e una pista blu. I più piccoli e i principianti possono muovere i primi passi sulla neve grazie al campo scuola

PIANCAVALLO

Piancavallo sorge in una conca ampia e soleggiata a nord di Pordenone. È in grado di soddisfare tutti i gusti e le esigenze grazie alle sue moderne stazioni sciistiche per la discesa e il fondo 30 | 18 12 2019 | TremilaSport+

LE NOSTRE MONTAGNE COSÌ BELLE


L’INTERVISTA

Emozioni in alta quota Il presidente regionale della Fisi, Maurizio Dunnhofer, delinea il programma di una stagione che si preannuncia ricca di risultati e di qualità di Alessandro Vescini

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a stagione sulla neve è entrata nel vivo e le montagne friulane sono pronte a ospitare numerosi eventi di elevata caratura. Dal 12 al 14 febbraio ci sarà la tappa di Coppa Europa di Sella Nevea, con due supergiganti e una combinata. Tra i partecipanti Emanuele Buzzi, sappadino classe 1994, che dopo il sesto posto nell’edizione precedente di Wengen, con conseguente caduta e infortunio che lo ha tenuto fermo per mesi, vuole riconfermarsi. Dopo anni Piancavallo torna a calcare i palcoscenici della Coppa del Mondo. Il 25 e 26 gennaio andranno in scena le gare di snowboard di slalom parallelo singolo e a

Emanuele Buzzi, una delle punte di diamante azzurre.

squadre, dove l’Italia porta sempre a casa risultati prestigiosi. In campo paralimpico invece, dal 3 al 9 febbraio a Sappada, oltre 500 atleti saranno protagonisti agli Special Olympics, manifestazione che si prefigge di sviluppare con continuità il programma “Unified Sports” per un’inclusione sociale sempre maggiore. Ma il Comitato regionale pensa anche a lungo termine. La Regione ha ottenuto infatti l’assegnazione degli European Youth Olympics Festival del 2023, principale appuntamento in Europa per quanto riguarda il settore giovanile, in particolare i ragazzi fra i 14 e i 18 anni. Di tutto questo ha parlato Maurizio Dunnhofer, presidente della Fisi regionale. Quali sono gli obiettivi che si è prefissato per questa stagione sciistica? «Il primo obiettivo è confermare la qualità e i risultati dello scorso anno in tutte le discipline: quasi 100 podi, tra Campionati Italiani, Assoluti e categorie minori, ottenuti dai ragazzi del Friuli-Venezia Giulia. Quel numero è stato certamente un risultato notevole, che permette di mantenere quelle posizioni che sono al vertice a livello nazionale tra tutti i comitati.» Quelli invece in cui ci spera? «Non spero, sono sicuro. L’obiettivo è fare. Nel biathlon, nel salto e nello sci di fondo bisogna riconfermarsi, come è sempre stato fatto nella storia dello sci friulano. Lo sci alpino invece si sta sempre di più attrezzando per tornare a essere ai vertici in

Maurizio Dunnhofer

campo nazionale. Queste sono le discipline classiche che hanno sempre dato grandi risultati alla Regione.» Quanto contano gli Special Olympics in vista dei Giochi Mondiali Invernali 2025? «Sicuramente tutti hanno, sia gli atleti che gli organizzatori, un obiettivo comune: che i partecipanti possano andare a svolgere competizioni come quella del 2025. Queste gare sono fondamentali per potersi qualificare ai grandi eventi.» Che importanza hanno gli EYOF 2023 per la Regione? «Si tratta di un livello alto. L’anno scorso ho presentato la candidatura in Spagna dove abbiamo vinto. È un progetto che ho voluto che fosse rivolto a tutte le località della Regione, da Tarvisio, passando attraverso la Carnia, fino a Sappada e Piancavallo. Questo perché non c’è soltanto lo sci ma conta anche tutto il viaggio. È una manifestazione, riguardante tutte le categorie fino all’under 18, che forma i futuri campioni che andranno alle Olimpiadi. Stiamo programmando tutto, abbiamo già formalizzato il Comitato organizzatore, perché un evento di tale portata conferisce un riconoscimento alla pianificazione sportiva per tutto il territorio, che permette al movimento della neve di crescere ancora di più.»

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orni di Sopra è un piccolo borgo dell’Alta Val Tagliamento, al confine tra Carnia e Cadore. La valle è coronata da un lato dalle cime delle Dolomiti Friulane e dall’altro dalle vette delle Alpi Carniche: un meraviglioso gioco di contrasti tra rocce rosa che formano eleganti torri e pinnacoli e i lussureggianti prati e boschi. Forni di Sopra fa parte del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane, con Borghi Autentici e “Alpine Pearls”, il network creato tra le più belle località alpine, che propongono vacanze di qualità. A Forni di Sopra, è disponibile un’apposita pista lunga 15 km, ideale sia per i principianti sia per chi voglia affinare la tecnica. Il centro per il fondo si trova in località

DOLOMITI Il Varmost nello splendido scenario dolomitico della pista di fondo a Forni di Sopra.

Santaviela, da dove partono tutti i tracciati. Qui è presente un impianto di innevamento artificiale e di illuminazione notturna, che rende possibile la pratica dello sci nordico anche di sera, su un anello di 1,5 km. Il tracciato, che è da sempre riconosciuto come uno dei più interessanti e tecnici della regione, percorre il fondovalle offrendo l’opportunità di praticare questo sport, completamente circondati dalla natura, lontano da strade e dai centri abitati, ammirando l’incomparabile scenario delle Dolomiti Friulane. La pista del Tagliamento, fra i tracciati disponibili, è la più importante, e si snoda prevalentemente lungo il corso del fiume di cui porta il nome ed appassiona sia principianti, per i quali è a disposizione il tracciato base, sia per i fondisti più esperti che possono cimentarsi nella varianti agonistiche più tecniche. Le piste, sede di gare prestigiose come gli europei di sci nordico, conta quattro anelli (da 1,35 - 3,3 - 3,5 e 5 km) omologati dall’International Ski Federation.

Centro Fondo Località Santaviela • Accesso da parcheggio Seggiovie Varmost • Totale km: 15 tutti omologati FIS • 1,5 km illuminati in Località Santaviela • Aperture piste: tutti i giorni dalle 9.00 alle 16.00 ore. • Orario notturna: il mercoledì e il venerdì dalle 18.00 alle 20.00.

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HOTEL EDELWEISS Via Nazionale, 19 - Forni di Sopra (Ud) Tel + 39 0433 88016 Fax + 39 0433 88017 - Info@edelweiss-forni.it L’Hotel Edelweiss si trova a Forni di Sopra, nel cuore del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane, “Patrimonio dell’Umanità Unesco”. L’Hotel è situato a pochi passi dal centro, è l’ideale per chi desidera una vacanza immersa nella natura, per chi ama vivere attivamente la montagna, fra sport e avventura, e per chi nello stesso tempo cerca il relax e l’accoglienza di un ambiente familiare.


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7 SCI ALPINO MASCHILE BIATHLON

Atleti: Fabio Cappellari, Crtistian Cencini, Fabio Piller Cottrer, Lorenzo Solero, Mattia Piller Hoffer. Atlete: Sara Scattolo, Serena Del Fabbro, Astrid Plosch, Ilaria Scattolo.

Atleti: Renato Moretti, Alessandro Tosoni, Giovanni Vanino, Samuele Cusin, Cristiano Agostinis, Alberto Benedetti, Alex Ostoldi, Paolo Ramicone, Arturo Severi, Giacomo Vidoni.

LE SQUADRE FISI Una stagione affascinante Del Fabbro Maurizio vice presidente FISI FVG e coordinatore/ responsabile aria compressa squadra Biathlon

“TUTTI INSIEME, FACENDO SQUADRA, SI CREANO GRANDI COSE”: è lo slogan che il vicepresidente regionale della Fisi, Maurizio Del Fabbro, e i suoi collaboratori hanno fatto proprio ai nastri di partenza di una stagione sciistica che per il Comitato promette come di consueto grandi soddisfazioni. E’ una squadra che funziona, per capacità organizzative dirigenziali e per bontà di un vivaio che non tradisce mai, forte di una tradizione che prodotto nel tempo campioni di assoluto livello nazionale e internazionale, molti dei quali, a fine carriera agonistica, hanno saputo trasmettere alle nuove leve i loro segreti. Oltre alle attuali punte Alessandro Pittin, Lisa Vittozzi, Emanuele Buzzi, Lara Della Mea e altri, affiorano costantemente giovani e giovanissimi che s’impongono sin dai primi passi nelle varie categorie, educati e sgrezzati appunto da istruttori di primo piano nell’ambito di società di assoluto livello. Un lavoro di squadra, appunto, che produce appunto grandi cose.

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SNOWBOARD

Atleti Freestyle: Francesco Jogna Prat, Lorenzo Dessi, Riccardo Quartiero, Marcello Grassis. Squadra Speed: Giulio Concina, Giovanni Di Mola, Samuel Marta, Elia Spaliviero, Federico Bogazzi, Noah Valas, Simone Bussani, Dalida Dorotea, Cecilia Casanova.

34 | 18 12 2019 | TremilaSport+

SALTO E COMBINATA

Atleti GRUPPO A: Francesco Cecon, Andrea Campregher, Greta Pinzani, Martina Zanitzer. GRUPPO B: Noelia Vuerich, Martino Zambenedetti, Erika Pinzani, Ludovica Del Bianco.


7 SCI ALPINO FEMMINILE

FREESTYLE

Atlete: Andrea Craievich, Anna Berra, Caterina Sinigoi

Atleti: Renato Moretti, Alessandro Tosoni, Giovanni Vanino, Samuele Cusin, Cristiano Agostinis, Alberto Benedetti, Alex Ostoldi, Paolo Ramicone, Arturo Severi, Giacomo Vidoni.

FVG 2019 - 2020

7 FONDO

Atlete: Martina Di Centa, Karin Puntel, Caterina Molinari, Anna Dosso, Gessica Mori, Aurora Morassi, Astrid Pรถsch Atleti: Davide Graz, Luca Sclisizzo, TremilaSport+ | 18 12 2019 | 35


Non Non aspettare aspettare l’inverno l’inverno per per

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Innovazione Innovazione nella nella tradizione tradizione del del calore calore

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ello e l’eliminazione delle possibili esalazioni dannose ne nello ello ee l’eliminazione delle possibili esalazioni dannose ne nello ne ello l’eliminazione possibili esalazioni nello un spazio abitativo.delle Grazie al nuovo progetto,dannose curato da da un spazio abitativo. Grazie al nuovo progetto, curato da un spazio abitativo. Grazie al nuovo progetto, curato meenti attento design, si sono conservati gli elevati rendimenti me enti attento design, si sono conservati gli elevati rendimenti me enti attento design, si sono conservati gli elevati rendimenti staandelle tradizionali stufe ad accumulo, riducendo sostansta delle tradizionali stufe ad staanandelle tradizionali stufe ad accumulo, accumulo, riducendo riducendo sostansostanzialmente i volumi e i pesi. zialmente i volumi e i pesi. zialmente i volumi e i pesi. sia dei modelli elettrici ci cche Lo sviluppo in verticale, ci cche Lo sviluppo in sia modelli elettrici ci sviluppo in verticale, verticale, sia dei dei modelli elettrici pe r la aLo legna, permette di ottenere ampie superfici percche pe rr la aa legna, permette di ottenere ampie superfici per pe la legna, permette di ottenere ampie superfici per nuuta diffusione del calore pur occupando una contenuta nu uta diffusione del calore pur occupando una contenuta nu uta diffusione del calore pur occupando una contenuta ree in area calpestabile; una soluzione ideale per sfruttare ree in area calpestabile; una soluzione ideale per area calpestabile; unai pochi soluzione per sfruttare sfruttare maniera intelligente spaziideale disponibili delleeree in ee maniera intelligente ii pochi spazi disponibili delle maniera intelligente pochi spazi disponibili delle nostre stanze e riscaldare in modo sano ogni angoloo nostre stanze nostre stanze ee riscaldare riscaldare in in modo modo sano sano ogni ogni angolo angolooo della casa. della casa. della casa. utilizzati sono riconosciuti ed apprezzati ezzzati per la loro I materiali ez loro II materiali utilizzati ed apprezzati ezzzati zzati per perilla lacalore, loro materialinell’irraggiamento, utilizzati sono sono riconosciuti riconosciuti ed di apprezzati superioritĂ Questo modo trasmettere superioritĂ nell’irraggiamento, Questo modo di trasmettere il calore, superioritĂ nell’irraggiamento, Questo di trasmettere il calore, dona a chi lo riceve una sensazione di modo benessere perchĂŠ riscalda il corpo, gli ogdona chi lo una di perchĂŠ riscalda il corpo, gli donaeaa le chipareti lo riceve riceve una sensazione sensazione di benessere benessere riscalda gli ogoggetti dell’ambiente circostante in modoperchĂŠ omogeneo, puril corpo, mantenendo getti ee le pareti dell’ambiente circostante in modo omogeneo, pur mantenendo getti le pareti dell’ambiente circostante in modo omogeneo, pur mantenendo la temperatura dell’aria piĂš fresca e respirabile, con il giusto grado di umiditĂ , la temperatura dell’aria piĂš ee respirabile, con ilil giusto grado di umiditĂ , la temperatura dell’aria piĂš fresca fresca respirabile, giusto umiditĂ ,i preservando l’ideale temperatura corporea. E, non con da ultimo, pergrado quantodiriguarda preservando l’ideale temperatura corporea. E, non da ultimo, per quanto riguarda i preservando l’ideale temperatura corporea. E, non da ultimo, per quanto riguarda modelli elettrici, visto il contenuto assorbimento di elettricitĂ di cui necessitano,i modelli elettrici, visto il contenuto assorbimento di elettricitĂ di cui necessitano, modelli elettrici, visto il contenuto assorbimento di elettricitĂ di cui necessitano, GLYHQWDQR LGHDOL SHU WUDVIRUPDUH LQ EHQH´FR FDORUH UDGLDQWH DQFKH O­HQHUJLD SURGRWWD GLYHQWDQR LGHDOL SHU WUDVIRUPDUH LQ EHQH´FR FDORUH UDGLDQWH DQFKH O­HQHUJLD SURGRWWD GLYHQWDQR LGHDOL SHU WUDVIRUPDUH LQ EHQH´FR FDORUH UDGLDQWH DQFKH O­HQHUJLD SURGRWWD dai pannelli fotovoltaici. dai dai pannelli pannelli fotovoltaici. fotovoltaici.

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VOLLEY

IL PU

LIBERTAS MA OCCASIONE

Le udinesi contro Olbia partono bene, m Il rammarico del presidente Cec è stato buio assoluto. Ri

I

n Serie A2 femminile fine settimana agrodolce per le formazioni friulane. La nota negativa arriva dalla Libertas Martignacco che a Olbia spreca una grande occasione per mettere un’ipoteca sul discorso salvezza perdendo una gara ampiamente alla sua portata. E la delusione trapela nettamente dalle parole del presidente Bernardino Ceccarelli che chiede un’immediata prova di orgoglio e riscatto nel prossimo impegno di campionato sul campo di Cutrofiano. «C’è stato un inspiegabile calo di concentrazione da parte di tutte le atlete. Dopo avere vinto il primo set ai vantaggi, abbiamo dominato per gran parte il secondo andando avanti di tre lunghezze, ma non siamo riusciti a chiuderlo commettendo errori banali. Così abbiamo permesso alle sarde di pareggiare il conto. Nel terzo e nel quarto parziale buio assoluto e preoccupa l’atteggiamento remissivo. Speriamo che questo momento infelice passi velocemente». La nota lieta arriva invece dalle cugine della Cda Talmassons che sono riuscite a sbancare il campo del Montale al tie-break e si preparano ora alla sfida casalinga di domenica contro il Club Italia. A prendere la parola sono state Martina Stocco e 38 | 18 12 2019 | TremilaSport+

Sharon Cristante: “Non è la mia prima stagione in A2 – commenta la Stocco -, ma nelle precedenti esperienze non ero riuscita ad avere molto spazio. Questo è il mio primo anno da titolare in questa categoria e spero

di riuscire ogni giorno a dare il mio contributo in campo. Già rispetto all’inizio dell’anno e alle prime partite di campionato essendo una squadra giovane siamo molte cresciute e ogni giorno continuiamo a farlo.

Martina Stocco

IL PRESIDENTE: C’è stato un inspiegabile calo di concentrazione da parte di tutte le atlete

Niente da fare per Prata con


VOLLEY

UNTO

ARTIGNACCO, E SPRECATA

ma poi si sciolgono come neve al sole. ccarelli: “Negli ultimi due parziali ialziamo subito la testa” Speriamo nelle prossime partite di riuscire a portare a casa punti importanti e a dimostrare quanto ci impegniamo e che bel gruppo siamo”. Queste invece le parole della Cristante, la mascotte

ntro la capolista (Foto Moret)

delle Pink Ladies, arrivata dal settore giovanile del Chions: “Quest’anno sono la più piccola del gruppo ma sono molto determinata; a Talmassons ho trovato delle ottime compagne, uno staff eccellente e un pubblico

Sharon Cristante

RELATO: Bel gioco, ma paghiamo cari i troppi errori in difesa

molto caloroso quindi sono molto contenta della scelta fatta quest’estate. Non mi piace molto parlare di me, preferisco lavorare duro in palestra per essere sempre pronta a dare il mio contributo in campo”. In Serie A3 maschile, niente da fare per Prata che non è riuscita nell’impresa di tenere a bada lo strapotere della capolista Delta Porto Viro. Scendendo di categoria, questa è stata la settimana del derbissimo di B2 femminile tra Estvolley e Villadies: a prevalere è stata la formazione di San Giovanni per 3-1. Le bassaiole continuano a mostrare buoni momenti di gioco senza raccogliere frutti e questo è il grosso cruccio del tecnico Vivil, Marco Relato: “Alla fine delle partite riceviamo sempre tanti complimenti da tutti ma in concreto i punti vanno sempre agli altri. Dispiace perché quando giochiamo bene si vedono belle cose e restiamo al passo con ogni squadra per poi vanificare tutto con qualche errore di troppo. Giovani o non giovani, cadono troppi palloni in difesa anche quando rispettiamo le indicazioni e siamo ben piazzate. Con il tipo di gioco che proponiamo ci stanno più errori in attacco, ma in difesa bisogna prenderle. Facciamo sempre troppi regali ma gli altri non ne fanno così tanti e alla fine lo stiamo pagando caro.” TremilaSport+ | 18 12 2019 | 39


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STAFF TECNICO

LA SOCIETÀ Presidente: Bernardino Ceccarelli Vice Presidente: Emanuela Coccolo Cassiere tesoriere: Firmino Minisini Segretario: Maddalena Ruggiero

Consiglieri: Mariarosa Zermano, Loris Floreani, Ivana Muchino, Daniela Puppo, Erica Rosso, Maddalena Ruggiero, Silvano Zanor, Loris Pittolo, Luciano Lavia, Firmino Minisini, Emanuela Coccolo, Ombretta Zanor. GUIDA

Allenatore Secondo Allenatore Scoutman

Team Manager Dirigente Accompagnatore Collaboratore Direttore Sportivo Preparatore atletico A L Fisioterapista MARCHIO / BRAND MANUAL Medico Sportivo

Marco Gazzotti Nicolas Rusalen Andrea Zampis Michele Pellizzari Roberto Gavazza Daniela Puppo Loris Pittolo Erica Rosso Giovanni Tarantini Luca Fontanini Dott.ssa Claudia Battello

Logo per Associazioni

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BELTRAME ALLISON 1998 - H: 182 Schiacciatore

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DHIMITRIADHI KAROLA BUSOLINI FEDERICA GIUGOVAZ LINDA 1996 - H: 183 Schiacciatore

1999 - H: 186 Centrale

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SERIE B2 FEMMI

Le venete la spuntano al tie-break

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INILE

FOTOGALLERYVOLLEY

FOTO WALTER RUSICH

2 VIRTUS TRIESTE 3 PITTARELLO DOLO

TremilaSport+ TremilaSport+ || 18 18 12 12 2019 2019 || 43 43


SERIE C F

VOLLEYFOTOGALLERY

VOLLEYCLUB TRIESTE 3 LIBERTAS MARTIGNACCO 1

FOTO WALTER RUSICH

Brutto

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FEMMINILE

FOTOGALLERYVOLLEY

to stop delle friuilane della Libertas

TremilaSport+ | 18 12 2019 | 45


ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA DAL 1945 SERIETÀ, PROFESSIONALITÀ E TANTA STORIA ARTI MARZIALI CINESI

QUATTRO TITOLI PER LA WEISONG SCHOOL Alteta rivelazione dell’anno è stata Greta Mellina Bares, che in quest’ultimo anno non ha sbagliato un colpo: a Catania ha conquistato fra i Cadetti ben due titoli, uno a mani nude, l’altro con il bastone ■ Conquista ben 4 titoli la Weisong School Libertas Pordenone ai Campionati Italiani FIWUK 2019, che si sono svolti al Palaghiaccio di Catania. A questo enorme successo, l’ambiziosa società pordenonese ha proprio esagerato, aggiungendo 3 medaglie d’argento e 5 di bronzo. Tutti hanno così contribuito a portare un grande

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TA N TI B UON I MO TIVI P ER AFFILIARSI !

risultato alla città di Pordenone, nella maggiore competizione nazionale di arti marziali cinesi, che quest’anno ha contato oltre 400 partecipanti di 50 associazioni. Alteta rivelazione dell’anno è stata Greta Mellina Bares, che in quest’ultimo anno non ha sbagliato un colpo. La ciliegina sulla torna arriva proprio in questa competizione, dove conquista fra i Cadetti ben due titoli, uno a mani nude, l’altro con il bastone. Si sono distinti particolarmente Michele Ruppolo, d’oro nel bastone e d’argento per il chanquan a mani nude; ma anche Andrea Colin, salito sul primo gradino del podio nella specialità a mani nude e vicecampione per il bastone. Nota di merito anche per Marta Zillet. Mette al collo la medaglia d’argento nella specia-

lità nandao e di bronzo nel nanquan mani nude. Notevoli inoltre le performances di Luca Puiatti e Pierpaolo Rosso, entrambi al terzo posto nel bastone; come anche di Mattia Meneguzzi e Nicola Clara, anche loro di bronzo, ma nella specialità a mani nude, dove Pier arriva al quarto posto e Luca al quinto. In gara erano inoltre presenti, e con ottimi posizionamenti anche Tommaso Todaro (quarto nel bastone e quinto a mani

NOTEVOLI PERFORMANCE ANCHE PER PUIATTI E ROSSO nude), Amon Montagner (quarto nel bastone e sesto a mani nude), Alessandro Bonassi (quinto a mani nude e quinto nel bastone), Giorgio Caporal (quinto nel bastone e sesto a mani nude), Gabriele Furlani (quinto sia a mani nude che nel bastone, Francesco Bravin (sesto a mani nude e nel bastone). Tornano quindi ancor più che vittoriosi i paladini della Weisong School, che sta portando a testa alta il nome di Pordenone in Italia e oltre.

BRAZILIAN JIU JITSU

COLPACCIO FIRMATO FERRETTI-CASTELLAN ■ Sei medaglie (3 ori, 1 argento e 2 bronzo) è il prezioso bottino dei due atleti portacolori del team Grappling Pordenone. Si è infatti svolta presso PalaBadminton l’annuale edizione del Milano Jiu Jitsu Challenge, competizione internazionale con oltre mille iscritti, inserita nel calendario ufficiale dell’Unione Italiana Jiu Jitsu e valevole per il ranking nazionale. Nella giornata di sabato Marco Ferretti si è imposto nella categoria ultra heavy M2 marrone, vincendo con il punteggio di 3-0 la finale contro un atleta veneziano. Dopo aver conquistato la medaglia d’oro nel suo peso, il lottatore pordenonese ha partecipato anche all’Open (senza limiti di kg) classificandosi al 3° posto. Nei pesi medi M1 bianca Francesco Ca-

stellan è salito sul 3° gradino del podio. La domenica invece è stata dedicata al torneo di jiu jitsu brasiliano NO GI (senza kimono), dove Ferretti si è piazzato 1° nei +97 kg M2 e nel torneo Open, al quale possono partecipare solo i medagliati delle varie categorie di peso, ha conquistato un’altra medaglia d’oro. Nel no gi -79 kg M1 bianca il valvasonese Castellan vince e convince, meritandosi la medaglia d’argento in un’agguerrita categoria. Due settimane prima, sempre nel capoluogo lombardo, si è svolto il campionato “Abu Dhabi National Pro Jiu Jitsu Italy”, dove Marco Ferretti, con il Team Italia, ha conquistato la medaglia d’argento nella categoria M1 marrone con gi e quella d’oro nel no gi open.

UDINE | TRIESTE | PA


ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA DAL 1945 SERIETÀ, PROFESSIONALITÀ E TANTA STORIA L'EVENTO

GRANDE FESTA PER LA LIBERTAS UDINESE Di grande effetto la sfilata finale delle 22 associazioni premiate che hanno ricevuto la bandiera Libertas, con tanto di asta e basamento, personalizzata ognuna con il nome della società ■ Anche quest’anno hanno registrato il pienone le sale del Cine Città Fiera che hanno ospitato le premiazioni del Centro Provinciale Sportivo Libertas di Udine 2019. Quasi 200 riconoscimenti conferiti, fra atleti, dirigenti e dirigenti tesserati Libertas, che sono saliti sul palco d’onore per ritirare il premio. Infatti, agli oltre 100 premi distribuiti fra atleti, dirigenti e tecnici che si sono distinti durante

Per il CONI era presente il delegato della provincia di Udine Alessandro Talotti; ma anche il presidente della FIPAV Udine

Amerigo Pozzatello, con il già presidente regionale del CONI Giuliano Gemo. Per i comuni di Udine e Marti-

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VENANZIO ORTIS HA RICORDATO I 40 ANNI DELLA LIBERTAS PASIAN DI PRATO l’anno sportivo 2019, si sono aggiunti i 90 giovani premiati del XX Trofeo Brisinello e del XIX Trofeo Luigi Modena, i due storici eventi stagionali a marca Libertas di corsa campestre e atletica leggera giovanile, realizzati con il sostegno di Fondazione Friuli. Numerosissime anche le discipline rappresentate, dall’atletica alle arti marziali, dal basket alla pallavolo, dal ciclismo allo squash, novità assoluta del 2019. Molte le autorità presenti alla cerimonia, che si sono avvicendate durante le premiazioni. Il presidente facente funzioni del Centro Libertas Proviciale di Udine Venanzio Ortis ha fatto gli onori di casa. Accanto a lui il e il presidente del Centro Provinciale Libertas di Pordenone Ivo Neri, che ha portato anche i saluti del presidente della Libertas regionale FVG Bernardino Ceccarelli.

gnacco hanno onorato la cerimonia gli assessori allo sport Antonio Falcone e Alex Pizzan. Il prof. Flavio Pressacco era in rappresentanza del presidente della Fondazione Friuli Giuseppe Morandini; mentre Stefano Beltramini, faceva le veci del patron del Città Fiera, nonché presidente della Libertas provinciale di Udine Antonio Maria Bardelli. Infine, anche il comm. William Fortini, presidente onorario della Libertas Torviscosa, ha premiato una nutrita schiera di ragazzi. In chiusura, il presidente Venanzio Ortis ha ricordato anche i 40 anni della Libertas Pasian di Prato, rappresentata dal grande altista italiano Enzo Del Forno, che nel 1975 ha fissato il record mondiale di salto in alto a 2,22 metri.

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KAYAK

LA KAYAKKATA IN VERSIONE INVERNALE ■ Inaugura una nuova tradizione La Kayakkata, associazione affiliata alla Libertas provinciale di Pordenone. Il sodalizio ha infatti organizzato la 1a edizione de “La Freddolona”, ultima uscita in kayak dell’anno. Doveva essere proprio con la pagaia in mano il saluto natalizio della società, che fa dell’originalità e della passione per la natura la propria bandiera. Si sono quindi divisi in due turni i 15 impavidi “kayakkanti” partiti dal parco di Villa Varda a Brugnera ed approdati a Portobuffolè, dopo un’ora di pagaiate. Giunti a destinazione, un lauto pranzo ristorava gli sportivi. Ad

DOVA | MILANO | PRATO

aspettarli, altrettanti simpatizzanti che per quella giornata di fatica e sorrisi, hanno prediletto la sola grigliata. Il brindisi finale non po-

teva quindi che essere sulle rive del Livenza, che accompagna ed accoglie La Kayakkata da prima ancora che si formasse ufficialmente.

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ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA DAL 1945 SERIETÀ, PROFESSIONALITÀ E TANTA STORIA RUGBY

FONTANA RUGBY, CHIUSO UN ANNO D’ORO L’associazione può ora vantare squadre complete in U12 e U10, e in crescita per le U8 e U6, e comincia a diventare consistente anche la presenza femminile ■ Circa un centinaio di persone si sono scambiate gli auguri di buone feste alla tradizionale cena sociale dell’SFS Fontana Rugby Libertas. Una cena speciale, in cui è stato fatto presente il record di iscrizioni raggiunto proprio in questa stagione, segno di una società solida e affidabile. L’associazione può infatti vantare squadre complete in U12 e U10, e in crescita per le U8 e U6. Comincia a diventare consistente anche la presenza femminile. Le due ragazze che già giocano in U14 saranno presto raggiunte da altre tre già in U12; un’altra gioca invece ancora in U10. Un risultato che fa ben sperare per il futuro del rugby femminile in provincia, cui la società dedica interesse e risorse. I numeri in crescita sono anche frutto dell’ottimo lavoro fatto nelle scuole, a cura del tecnico Edianna Paro. Il lavoro strettamente rug-

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E DOMENICA SCORSA A VIGONOVO IL GRANDE RAGGRUPPAMENTO DEL VIVAIO bistico ha trovato un supporto ulteriore nel supporto educativo di Martina Bressan, diplomata al liceo socio-psico-pedagogico. Lo staff di tecnici è stato quindi potenziato, e fra poco conseguirà il tesserino di tecnico anche Simona Uliana, ex giocatrice del Villorba che ha già iniziato ad affiancare gli allenatori, come Emily Hysa, che ancora studentessa alle superiori intende intraprendere intende intraprendere presto questa carriera. Anche nel direttivo sono aumentate le donne. Si sono aggiunte alla vicepresidentessa Silvia Mantoan, la stessa Edianna Paro e Katiuscia Cimitan. Anche l’ultimo raggruppamento

organizzato dal sodalizio è stato un grande successo. Domenica 10 novembre, quasi 200 bambini e ragazzi hanno giocato e si sono divertiti sui campi di Vigonovo, nell’unica giornata di sole di tutto il

JUDO

DOPPIA MEDAGLIA PER TOLMEZZO A TRIESTE ■ Doppia medaglia per gli atleti del Judo Club Tolmezzo impegnati nel Trofeo internazionale di Judo “Città di Trieste”. Nella categoria Esordienti B -45 kg è salito sul tatami Fabio Dionisio. Con quattro bellissimi incontri, dei quali 3 vinti per ippon, Fabio si è classificato al 3° posto. Girone all’italiana per Francesco Pasqui, che con due incontri disputati, ha messo al collo la medaglia d’argento nella categoria Esordienti B -73 kg. Con l’anno nuovo entrambi i judoka passeranno nella classe Cadetti, uno dei passaggi agonisticamente più significativi.

mese. Ed in quella occasione, Virgilio Perin, già tecnico e parte attiva del direttivo, ha potuto mettere alla prova le competenze acquisite durante il corso per diventare direttore di raggruppamento. Un’ulteriore specializzazione che dà valore aggiunto a tutta la squadra. Nello spirito di collaborazione che anima la SFS Fontana Rugby, erano presenti i rappresentanti delle società con cui proseguono le collaborazioni. Per il Maniago Rugby ha partecipato Francesco Rusconi, che ha donato la felpa societaria al presidente del Fontana Michele Bressan; mentre per la Società Ciclistica Fontanafredda erano presenti il presidente ed il vicepresidente Gilberto Pittarella e Stefano Baviera, che hanno omaggiato gli ospiti con il proprio logo. Accanto a Marco Rocchetti, in rappresentanza del main sponsor SFS, non poteva mancare il sindaco di Fontanafredda Michele Pegolo, che con la sua presenza ha ancora una volta dimostrato l’interesse.

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ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA DAL 1945 SERIETÀ, PROFESSIONALITÀ E TANTA STORIA JUDO

LA POLISPORTIVA VILLANOVA COMPIE 40 ANNI “Seminiamo ancora” è il motto che la Polisportiva Villanova Libertas ha presentato all’evento conclusivo di questo 2019, 40° anniversario del judo nel quartiere di Villanova di Pordenone ■ Si è chiuso un anno costellato di avvenimenti di altissima portata per la Polisportiva Villanova che ha festeggiato i suoi 40 anni con il sentitissimo convegno Sp ort+Alimentazione=Prevenzione, cui è seguita la cena sociale che ha accolto circa 300 persone, fra atleti, famiglie e autorità. E proprio l’idea di continuare a “seminare” ha animato lo spirito di ogni singolo evento, organizzato dalla società del presidente Matteo Del Pioluogo, che per l’occasione è stato affiancato e supportato dagli storici presidenti della Polisportiva, Ezio Gazzola, Franco Tonus, Edoardo Muzzin e Franca Bolognin. Tutti erano presenti al convegno di altissima qualità, organizzato con la collaborazione dell’AVIS Villanova e il sostegno del Centro Nazionale Libertas. Relatori di prim’ordine sono intervenuti: il dott. Vincenzo Saturni, Ematologo e Trapiantologo dell’ospedale di Varese, e il dott. Carlo Facchin, Medico di Medicina dello Sport, moderati da Carmelo Agostini, dell’AVIS FVG.

LIBERTAS FVG AL SERVIZIO DELLE SOCIETÀ SPORTIVE

Anche gli argomenti trattati, di grandissima attualità e interesse, hanno soddisfatto appieno le aspettative. Sono stati infatti sottolineati i legami fra la corretta alimentazione, la sana attività sportive e la prevenzione di malattie o dipendenze. È risaputo che lo sport unito ad una dieta bilanciata dà benefici per la salute,

DOVA | MILANO | PRATO

ma può dare benefici anche per la prevenzione dei tumori, diabete, problemi cardiovascolari e la pressione alta. Non sono mancati poi ovviamente i testimonial d’eccezione: Riccardo Marinato, cintura nera di Judo e atleta non vedente, insieme a Michele Pittacolo, campione del mondo di ciclismo paralimpico. Moltissime autorità hanno presenziato ad un evento di tale importanza, che si è concluso con una gran festa e la presentazione della mascotte della Polisportiva Villanova, il Juniglio. Erano quindi presenti l’assessore allo sport del comune di Pordenone Walter De Bortoli, il consigliere dell’AVIS nazionale Aldo Cardani e la presidente dell’AVIS Regionale FVG Lisa Pivetta. Anche la Libertas, ente di promozione cui l’associazione è affiliata dal 1982, era rappresentata dal presidente della Libertas Provinciale di Pordenone Ivo Neri, e dal responsabile della Libertas Servizi FVG Lorenzo Cella. In rappresentanza del CONI c’era invece Marinella Ambrosio e

TA N TI Giovanni De Piero, presidente B UON I MO TIVI del CIP (Comitato Italiano ParalimP ERFVG. AFFILIARSI ! pico)

Anche le scuole, la cui collaborazione con la società è attiva da sempre, erano rappresentate, dalla dirigente dell’Istituto Comprensivo Pordenone Sud Armida Muz, e dalle precedenti, Nadia Poletto e Giuliana Cinelli; c’erano

PRESENTI SIA PER I BIMBI DELLA POLISPORTIVA CHE PER TECNICI E FAMIGLIE anche le insegnanti Silvia Burelli e Alessandra Cossetti, anche presidentessa dell’associazione Crescere Sul Tatami, nata dentro la scuola, che lavora in rete con la Polisportiva, come il Judo Libertas Porcia. In chiusura della serata, il Natale è arrivato. I bambini della Polisportiva sono stati felici di avere la propria personale mascotte Juniglio, da tenere sempre con sé. Le famiglie e i tecnici hanno invece ricevuto magliette e gadget.

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Il giro è lungo 55,5 km con un dislivello di circa 1.350 metri (anche se curiosamente Bikemap lo dà per oltre 1.800 metri) e richiede allenamento, tecnica e capacità di cavarsela da soli per praticamente tutto il percorso. Inoltre la discesa lungo il crinale non sempre è ben segnalata e presenta alcuni tratti in cui è necessario scendere di sella. Lo si percorre in circa 5-6 ore ma conviene mettere in programma tutta la giornata per via delle varie possibilità di soste e di deviazioni che si possono fare. Lo si può fare durante tutto l’anno, tranne che in caso di neve; il periodo migliore va dall’inizio dell’estate all’autunno avanzato e durante l’estate è possibile anche rinfrescarsi con un tuffo nelle fresche acque dell’Isonzo o del Natisone. Punti di appoggio si trovano solo a fondovalle per cui partire attrezzati di acqua, alimenti e attrezzi. In compenso Postaja Poljana, sul confine, offre possibilità di rifocillarsi a qualsiasi ora con modica spesa. Lunghezza: 55,5 km Dislivello: 1.350 m Tempo: circa 5-6 ore

A CURA DI STEFANO OSSO

L

a catena del Gran Monte, alla quale appartiene lo Stol, e che divide l’alta valle del Natisone dall’alta val del Torre, è una lunga cresta che precede le ripide pendici dei Musi e digrada verso oriente fino a lambire le acque dell’Isonzo. Durante la Grande Guerra fu uno dei teatri della tragica battaglia di Caporetto e il 25 ottobre del 1917 venne conquistato dagli austro–ungarici. Pochi giorni prima il generale Cadorna accompagnò il re Vittorio Emanuele sulla vetta dello Stol, proprio lungo la strada che percorreremo in questo lungo e faticoso itinerario. I panorami che si godono una volta arrivati in quota lasciano senza fiato, anche perché non ci sono altre vette nei dintorni a ostruire la visuale.Se la salita, seppur impegnativa, è agevole lungo la strada bianca, mentre la discesa, di cui un bel tratto è su un ripido sentiero, richiede tecnica e l’accompagnamento della bici a mano in più di qualche pezzo per via del fondo molto scosceso e ripido. In ogni caso si tratta di un itinerario di grande soddisfazione. Volendo, dalla sella dello Stol in prossimità della Planina Božca, si può scendere verso Uccea

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e quindi a Žaga, allungando il chilometraggio ma evitando i tratti più difficili. Il primo segmento, dalla sella di Robič a Podbela giustifica, per la sua bellezza, un percorso a sé stante, così pure il rientro sul tracciato della ex ferrovia Cividale– Caporetto. Lascia a bocca aperta anche la strada Napoleonica che dalla statale Kobarid–Bovec scende lungo l’Isonzo fino all’ardito ponte di Napoleone alle porte di Caporetto. Per riassumere, il giro è lungo, il dislivello elevato, l’impegno tecnico notevole, ma lo Stol è uno di quei percorsi che almeno una volta andrebbe fatto!

Curiosità L’ultimo tratto del giro, da Svino a Robič, è sul tracciato della ex ferrovia Cividale– Caporetto. Si trattava di una ferrovia a scartamento ridotto costruita durante Prima Guerra Mondiale e poi convertita a usi civili fino al 1932, anno in cui stata chiusa perché soppiantata dal trasporto su gomma, soprattutto perché il treno ci metteva due ore e tre quarti per compiere i 25 km del percorso. Era soprannominata “treno dei polli” perché frequentata spesso da passeggeri che da Caporetto scendevano a Cividale a vendere polli e galline. Poco prima di Robič, sulla sinistra, c’è una sorgente di acqua freschissima che veniva usata per riempire le caldaie della locomotiva.


DAL SATELLITE Il giro è dettagliatamente descritto su https:// www.natisoneinbici.it/ wp/?p=341 con anche la traccia per il GPS. La mappa è su https:// www.bikemap.net/ en/r/5476161/ e come cartografia c’è la mappa Tabacco 1:25.000 foglio “041– Valli del Natisone | Cividale del Friuli”.

IN VOLO SULLA DORSALE DELLO STOL DESCRIZIONE GIRO

Si parte dal valico di Stupizza (diverse possibilità di parcheggio) in direzione di Caporetto. Poco prima di Robič si abbandona la strada asfaltata e si prende a sinistra la strada bianca che, costeggiando il Natisone, arriva a Kamp Nediža dei pressi di Podbela. In questo tratto c’è solo un breve pezzo nel bosco di salita ripida e su fondo dissestato.A Podbela inizia la lunga salita, su asfalto fino a Sedlo, poi su una bella strada bianca fino alla sella dello

Stol. La salita alla vetta, su sentiero, non aggiunge nulla al giro per cui può essere tranquillamente evitata. Una volta giunti in quota si prosegue su uno sterrato in direzione Kobarid. I primi chilometri sono piacevoli, ma poi la pista diventa un sentiero che scende molto ripido nel bosco lungo il crinale. Persa rapidamente quota si raggiunge un’altra pista forestale che, man mano che si scende, migliora rapidamente e raggiunge la statale Kobarid–Bovec.

Qui si volta a destra ma poco più avanti si curva a sinistra sulla bianca strada Napoleonica che scende a sfiorare l’Isonzo fino a Kamp Koren. Arrivati a Caporetto si prosegue verso Tolmino ma prima di lasciare il paese si svolta a destra verso Svino, e quindi ancora a destra, sul sedime della ex ferrovia Cividale–Caporetto, fino alla sella di Robič. Lungo lo stesso percorso fatto all’andata si torna al valico di Stupizza.

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