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tabloid
bianconero
StadioFriuli s e g u i c i a n c h e s u w w w. t re m i l a s p o r t . c o m
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SFIDA AL TORINO DELL’EX VENTURA
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IL PATRON: «SARA’ ANCORA STADIO FRIULI»
Supplemento al n° 22 di TremilaSport
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TUTTE LE GARE DI CAMPIONATO DEL 2015
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n° 4 20|12|2015
CALCIOMERCATO: OBIETTIVO ZAZA
UDINE ristorante di pesce vieni e mangi diverso
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I L M AT C H
Verso la sfida col Torino
URGONO PUNTI PESANTI CONTRO L’EX VENTURA Udinese chiamata a risollevarsi dopo il brutto scivolone interno contro l’Inter. In attesa di Zapata, in attacco Di Natale e Thereau rutta scoppola quella rimediata dall’Udinese in casa contro la capolista Inter. I tifosi che invocavano una prestazione maiuscola da parte dei loro beniamini sono rimasti a dir poco delusi da una gara costellata di errori grossolani che hanno dato il via al successo dei nerazzurri. Un sabato da cancellare quanto prima, magari già dalla trasferta di Torino contro i granata. Non ci sarà ancora una volta Duvan Zapata, ma la notizia positiva è che il ventiquattrenne colombiano dovrebbe essere regolarmente in campo con il nuovo anno, magari già dal match del 17 gennaio contro la Juventus. Colantuono col Torino dovrebbe affidarsi al solito 3-5-2 con Karnezis tra i pali, Wague, Danilo e Felipe in difesa, Widmer, Iturra, Lodi, Fernandes ed Edenilson a centrocampo, Thereau e capitan Di Natale in attacco. A disposizione in panchina: Romo, Meret, Adnan, Domizzi, Piris, Guilherme, Kone, Marquinho, Badu, Pasquale, Perica e Aguirre. Ancora out Heurtaux oltre al solito Merkel. In casa granata Ventura deve fare a meno dello squalificato Peres, che va ad aggiungersi agli infortunati Farnerud,
dobbiamo concentrare tutte le attenzioni sul campionato, a partire dalla difficile sfida di domenica contro l’Udinese». Il 3-5-2 dovrebbe quindi ve-
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Avelar: «Udinese occasione immediata per riprenderci dalla scoppola rimediata con la Juventus» dere in campo Padelli in porta, Bovo, Glik e Moretti in difesa, Zappacosta, Acquah, Vives, Baselli e Molinaro a centrocampo, Maxi Lopez e Belotti in attacco. A disposizione: Ichazo, Castellazzi, Pryyma, Jansson, Prcic, Gazzi, Martinez, Amauri, Avelar e Quagliarella. Maksimovic, Obi, Gaston Silva e Benassi.. Per il Torino è un’occasione importante per risollevare il morale dopo la pesante sconfitta subita in settimana nel derby di coppa Italia contro la Juve. Dovrebbe entrare a partita in corso il brasiliano Danilo Avelar, uno dei giocato-
ri più attesi in casa granata: «Non è stato il rientro che mi aspettavo - ha commentato l’esterno carioca al sito ufficiale del Torino -. Con la Juve ho giocato 10 minuti e mi è servito per riassaporare il campo, ma fisicamente mi sento molto meglio e lavoro per disputare
i 90 minuti. Abbiamo trovato di fronte una grande squadra in un momento di forma eccezionale. Appena abbiamo concesso loro degli spazi siamo stati puniti. Siamo molto delusi, per noi, per la Società e per tutti i nostri tifosi: abbiamo dentro una grande amarezza, ora
StadioFriuli è un supplemento di
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NUOVO!
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S A L A S TA M PA
DOMIZZI: «CHIEDO
SCUSA AI TIFOSI BIANCONERI» Il difensore dell’Udinese è tornato sugli errori che hanno portato l’Inter a vincere con un sonoro poker al “Friuli” nello scorso turno di campionato. “Mi servirà tempo per metabolizzare questo infortunio”, le parole dello stopper dopo la partita na lunga serie di errori individuali ha portato alla pesante sconfitta interna dell’Udinese contro l’Inter sabato scorso. Il 4-0 finale è più demerito dei giocatori bianconeri che merito dei nerazzurri come testimoniano le stesse parole del centrocampista Francesco Lodi a Udinese Channel: «Purtroppo siamo stati pesantemente puniti per gli errori commessi. Il risultato però è bugiardo. Gli errori fanno parte del gioco. Nel primo tempo, esclusi i due errori personali, abbiamo fatto una buona prestazione». Gli fa eco il tecnico Stefano Colantiono in sala stampa: «Abbiamo preso gol per i nostri errori, la tattica non conta. La partita si spiega solamente in questo modo. Anche a Firenze è successo lo stesso. Gli erro-
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ri sono troppi, certo. Io non posso giudicare l’infortunio del singolo, ma la sua prestazione nei 90’. Domizzi ha fatto bene, nonostante l’errore. Ogni tanto si prende gol per qualche infortunio, come stasera a parte il grande gol di Brozovic. Il mio gruppo si allena con grande intensità, e di questo sono soddisfatto. Poi ci sta perdere contro queste squadre, ma non prendere 3 o 4 gol. Potendo rigiocare cento volte la gara di stasera, non perderemmo così male. I risultati aiutano l’autostima, ma alla fine abbiamo perso contro l’Inter. Preferisco perdere così che 1-0 in una gara giocata a difenderci. Possiamo ottenere qualcosa di più, non sempre incontreremo l’Inter, che è una squadra con tante scelte e di grande qualità». Decisamente amareggiato an-
che il difensore Maurizio Domizzi ai microfoni di Udinese Channel: «Siamo stati sfortunati a commettere tutti questi errori nella stessa partita. Ho chiesto scusa a titolo personale ai nostri tifosi. Mi servirà del tempo per metabolizzare questo infortunio. È dura da digerire perché nel primo tempo abbiamo creato molto. Ci sono state delle buone occasioni anche per riaprire la gara. Purtroppo abbiamo preso tutti i tre gol su errori tecnici, il mio errore è evidente, mi dispiace. Nel primo tempo avevamo fatto una buona prestazione, un gol avrebbe riaperto la gara e avevamo messo i presupposti per poter far bene. Questi errori tecnici danno ancora più rammarico, perdere così fa male».
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NEWS BREVI
LO STADIO FRIULI
NON CAMBIERĂ€ NOME A darne ufďŹ cialità è il patron bianconero Giampaolo Pozzo con un messaggio rivolto alla tifoseria dell’Udinese. Dacia sarĂ lo sponsor di un progetto che nei piani societari farĂ da volano alla squadra e all’intera economia del territorio uovo stadio ma il nome resta lo stesso. Lo aveva chiesto a gran voce il popolo bianconero, ha risposto dopo alcuni mesi patron Giampaolo Pozzo che conferma: il nuovo stadio si chiamerĂ ancora “Friuliâ€?. Ecco il testo integrale del messaggio: “Il nuovo stadio è la realizzazione di un grande sogno. Con esso si crea un punto di riferimento in Europa per la sicurezza, la sostenibilitĂ e il comfort offerto al pubblico in un impianto sportivo.
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Il nome Stadio Friuli continuerĂ nella toponomastica ufďŹ ciale Siamo orgogliosi di tutto questo come societĂ e come friulani. Il nome storico Stadio Friuli continuerĂ a identificare anche il nuovo impianto nel-
la toponomastica ufficiale. Il nuovo stadio dell’Udinese avrà come sponsor Dacia, la marca del Gruppo Renault da anni partner del nostro club. Una straordinaria realtà europea e mondiale ha scelto di essere vicina in modo ancora piÚ stretto al Friuli e ai nostri colori. Insieme faremo grandi cose. Sarà l’occasione per allargare ancora la notorietà di Udine nel mondo, proseguendo il percorso che la squadra ha portato avanti in questi decenni con le sue imprese. La
sponsorizzazione dello stadio sarà anche un volano di iniziative e investimenti che vedranno protagonista il nostro territorio. Siamo friulani e tifosi come molti di voi che leggete. L’amore per la nostra terra e per l’Udinese ci guida in ogni decisione. Come voi, vogliamo una squadra forte, da tutti i punti di vista, e un Friuli moderno e pronto ad affrontare con successo le sfide del futuro. Forza Udinese!� Giampaolo Pozzo
Ăˆ ricominciata la stagione Di Filippo ha le idee chiare sul dell’Upc Tavagnacco. Dopo l’otcampionato: ÂŤIl nostro obiettivo timo quinto posto conquistato è migliorare quanto fatto duranlo scorso campionato, la Graphite la stagione scorsa. A questo studio vuole riconfermarsi ad proposito la societĂ ci è venuta alti livelli nella massima serie del incontro mettendoci a disposiziocalcio femminile. ne degli ottimi innesti per tutti i Molti i volti nuovi a servizio ruoli del campo, dimostrandoci dell’allenatrice Sara Di Filippo: di credere in questo progettoÂť. il portiere Serena Ferroli (clasGli fa eco il direttore sportivo se 1991), i difensori Alice De Val Glauco Di Benedetto: ÂŤC’è entu(1992) e Francesca Blasoni (1996), siasmo e ottimismo – afferma i centrocampisti Alessandra Dri – ingredienti fondamentali per (1998), Natasha Piai (1993), gli atuna stagione positiva, durante taccanti Lana Clelland (1993) e la quale potremo divertirci e far Chiara Paroni (1991). Confermata divertire il nostro pubblicoÂť. la vecchia guardia formata dal ÂŤUn anno in piĂš in serie A per capitano Paola Brumana (alla noi significa piĂš esperienza ma decina stagione in Friuli), Elisa anche piĂš entusiasmo da parte Camporese, Alessia Tuttino Midei nuovi innesti – commenta il chela Martinelli, Maria Zuliani e presidente del Tavagnacco RoAlice Parisi. Hanno lasciato l’Upc, berto Moroso –. Crediamo che la Stefania Biancuzzi, Nenè Bissoli squadra possa dare continuitĂ al e Sara Veritti. Volti nuovi anche progetto costruito in questi anni, nello staff, con l’arrivo dell’alleraggiungendo ancora traguardi natore in seconda Silvia ,/ 126752 5(*$/2 ', 1$7$/(ÂŤ Marcolin importanti. Partiamo dalla consae di Gabriele Chersicola, che aspevolezza della nostra forza, ben sisterĂ la team manager Cinzia sapendo che dovremo dimostrare Lucca. in campo tutto il nostro valoreÂť.
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COSÌ IN CAMPO
LE FORMAZIONI DI OGGI TORINO 3-5-2
UDINESE
TORINO
Panchina 1 13 44 18 23 14 17 22 27
27 Widmer
3 Molinaro
2 Wague
24 Moretti
ICHAZO CASTELLAZZI PRYYMA JANSSON PRCIC GAZZI MARTINEZ AMAURI QUAGLIARELLA
Allenatore: Ventura 16 Iturra
16 Baselli
UDINESE 3-5-2 9 Belotti
30 Padelli
25 Glik
77 Thereau
Panchina
20 Lodi
20 Vives
11 Maxi Lopez
5 Danilo
31 Karnezis
10 Di Natale 8 Fernandes
6 Acquah
30 Felipe
5 Bovo
90 97 53 11 89 19 33 23 7 26 18 74
ROMO MERET ADNAN DOMIZZI PIRIS GUILHERME KONE MARQUINHO BADU PASQUALE PERICA AGUIRRE
Allenatore: Colantuno
21 Edenilson
7 Zappacosta
ARBITRO:
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IL 2015 BIANCONERO
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DALLA BEFFA DI ASTORI
AL PARI CON LA FIORENTINA Ripercorriamo le tappe in campionato dell’Udinese in questo 2015. Dopo una buona prima parte di stagione, con il nuovo anno cominciano le grane per la squadra di Stramaccioni. Il gol - non gol dello stopper della Roma, emblema dello scorso inverno arte in maniera lenta il 2015 dell’Udinese: le Zebrette nel mese di gennaio raccolgono solo 5 punti in quattro partite. Iniziano con il match di Epifania contro la Roma. Nel lunch match del 6 gennaio al Friuli è Astori a beffare la retroguardia bianconera finalizzando un azione d’angolo con un colpo di testa. Gol alquanto discusso – la palla in realtà non ha varcato la linea di porta -, e Zebrette che escono a mani vuote. Arrivano poi due pareggi: il 10 gennaio a Sassuolo è 1-1 con i neroverdi. Emiliano in vantaggio al 10’ con un colpo di testa di Zaza, e raggiunti un quarto d’ora dopo con un gran destro di Thereau. Il 18 gennaio allo stadio Friuli è di scena il Cagliari. Nel 2-2 finale vanno a segno per primi i sardi con Joao Pedro al 39’. Nella ripresa arriva l’uno-due friulano firmato Allan e Thereau, ma quando tutto ormai faceva supporre un successo delle Zebrette, ecco che Avelar rigla il rigore del definitivo pareggio. La prima vittoria dell’anno arriva nell’ultimo match di gennaio: bianconeri di scena ad Empoli e in vantaggio al 19’ con un colpo di testa di Di Natale. Pareggio al 37’ con Saponara che finalizza nel migliore dei modi un penalty, e rete del
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A marzo arriva la brutta sconfitta in quel di Cesena targata Rodriguez
2-1 finale di Widmer al 60’. Febbraio riserva all’Udinese tre sfide di fuoco a cui è davvero difficile riuscire a chiedere punti. L’1 febbraio a Udine arriva la Juventus, ormai lanciata verso il quarto scudetto consecutivo. I
bianconeri friulani riescono ad imporre un pareggio senza reti alla Vecchia Signora. Una settimana dopo l’Udinese è di scena a Napoli: 3-1 il risultato finale per i partenopei. Mertens e Gabbiadini metton subito le cose in chiaro;
Thereau prova a riaprire la partita alla mezz’ora, ma è lo stesso attaccante francese a siglare l’autogol che chiude i conti. Il 15 febbraio le Zebrette ospitano la Lazio: 1-0 il risultato finale con rete decisiva messa a segno dall’ex
Candreva su calcio di rigore al 23’. Non comincia bene nemmeno il mese di marzo: Udinese sconfitta l’1 marzo sul campo del Cesena con rete decisiva di Rodriguez al 76’. L’8 marzo arriva il riscatto nella sofferta e rocambolesca vittoria interna col Torino. Quagliarella porta in vantaggio i granata, ma subito ci pensa capitan Di Natale a pareggiare i conte. Molinaro con un autogol propizia il vantaggio bianconero, vantaggio che poi aumenta con un gran colpo di testa di Wague. Nella ripresa Benassi prova a riaprire il match, ma il risultato non si schioda dal 3-2. Il 15 marzo l’undici di Stramaccioni va a Bergamo e strappa un pari a reti inviolate all’Atalanta, mentre il 22 marzo in casa contro la Fiorentina arriva un 2-2 che vede andare a segno Wague, prima della doppietta del viola Gomez e del pareggio definitivo firmato da Kone. segue
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IL 2015 BIANCONERO
STRAMA ESONERATO
E L’ADDIO DELLA BANDIERA Lo scorso campionato si chiude con una salvezza raggiunta in anticipo soprattutto per demerito altrui. In estate cambia la guida tecnica: al posto di Stramaccioni arriva Stefano Colantuono. I tifosi salutano a malincuore il beniamino Giampiero Pinzi Il 4 aprile l’Udinese è di scena nella tana del Genoa e a Marassi finisce 1-1 con vantaggio rossoblù firmato De Maio e pari di Thereau nella ripresa. Quattro giorni dopo arriva la sconfitta anche in casa del fanalino di coda Parma. L’1-0 finale porta la firma di Varela. La panchina di Stramaccioni è sempre più in bilico. Il tecnico dichiara: “Difficile commentare una partita del genere. Non ci resta che voltare pagina”. Ma le cose non migliorano: il 12 aprile i bianconeri perdono in casa 3-1 col Palermo, con i rosanero che si portano addirittura sul triplo vantaggio firmato Lazaar, Rigoni e Chochev, prima che Di Natale metta a segno la rete della bandiera. Il 19 aprile l’Udinese va a Verona, sponda Chievo, e pareggia 1-1 con reti di Pellissier per i clivensi e autorete di Cesar. Il 15 aprile arriva l’unica gioia del mese per le Zebrette che battono un Milan di Inzaghi ormai allo sbando. Il 2-1 finale è siglato da Pinzi, Badu e Pazzini. I tre punti valgono la salvezza, ma l’entusiasmo viene subito smorzato da una nuova sconfitta, questa volta in casa contro l’Inter: Icardi porta in vantaggio i nerazzurri al 48’. Di Natale pareggia momentaneamente i conti due minuti dopo, ma Podolski firma il 2-1 finale al 65’. È il viatico ad un maggio da dimenticare: la cose si mettono bene con il successo sul Verona per 1-0 con gol di Di Natale, poi solo sconfitte. In casa
con la Sampdoria è 1-4 con reti di Soriano (doppietta), Acquah e Duncan per i blucerchiati, e di Di Natale per i bianconeri; all’Olimpico con la Roma è 2-1 per i giallorossi, a segno con Nainggolan e Torosidis dopo l’iniziale vantaggio di Perica. Il 24 maggio è il Sassuolo a sbancare il “Friuli” con una conclusione di Magnanelli, mentre una settimana dopo i bianconeri si congedano dal campionato andando a perdere in casa del già retrocesso Cagliari per 4-3. Sau, Pedro, M’Poku e un autogol di Fernandes consegnano i tre punti
ai sardi; di Aguirre, Fernandes e Thereau le effimere gioie bianconere. Al termine della stagione il tecnico Andrea Stramaccioni dichiara: ““Un bilancio della stagione? Abbiamo mancato più volte il salto di qualità ma abbiamo fatto diverse cose positive, lanciando molti giovani. Il futuro? A breve incontrerò la famiglia Pozzo e decideremo. Ho un gran bel rapporto con la società. Ritengo giusto rispettarla e vedere quali saranno le loro scelte”. “Questo e’ un progetto nel quale io credo tanto. Ci confronteremo con Gino
Pozzo in settimana: è giusto che loro vadano avanti con chi sposa al cento per cento le loro idee. Questo discorso vale per tutte le società e ovviamente anche per l’Udinese. Sono arrivato qui grazie alla famiglia Pozzo per un progetto di due anni. Però di più non dovete chiedermi; semmai dovete parlare con la proprietà. Abbiamo centrato il nostro obiettivo stagionale: adesso è giusto mettersi seduti e parlare del futuro. Ho fatto una stagione nella quale ho legato molto con la squadra e con la tifoseria. Io esporrò le mie
idee alla società ma a loro spetta l’ultima parola”. L’avventura di Strama sulla panca dell’Udinese si conclude qui. In estate il tecnico romano viene esonerato. Al suo posto arriva Stefano Colantuono, sergente di ferro reduce da una lunga esperienza con molte luci e poche ombre sulla panchina dell’Atalanta. Il patron Giampaolo Pozzo così commenta la scelta del tecnico nel corso della conferenza stampa di presentazione della campagna abbonamenti 2015-2016: “Facciamo una piccola precisazione: noi abbiamo una squadra che, prima di tutte le altre, ha annunciato il mister, e non è facile. Abbiamo scelto un allenatore navigato e abile, perchè è più facile fare il Mourinho che l’allenatore di una squadra più piccola. Pensiamo di avere una rosa competitiva, con giocatori che l’ultimo anno non hanno avuto il rendimento adeguato e il mister si è detto volenteroso di valorizzarli. Noi come società ci impegniamo a mettere a loro agio i giocatori stranieri ma sappiamo che bisogna anche dar loro tempo. Cambiare tanto per cambiare non vale mai la pena. A livello di mercato ho visto che abbiamo dei giornalisti, con molta fantasia, che stanno dicendo da giorni che l’Udinese è ferma: ciò influenza l’opinione pubblica. Questo mi dispiace, perchè quando mi fermano me lo chiedono e allora io dico: segue ‘no son bes’”.
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IL 2015 BIANCONERO
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PARTENZA SPRINT,
POI UN LUNGO BLACK OUT La nuova stagione vede l’Udinese battere a sorpresa la Juventus a Torino. I tifosi cominciano a fantasticare, ma i sogni avranno vita breve. Le successive gare di campionato metteranno i bianconeri di Colantuono davanti ad una realtà molto meno piacevole l mercato estivo, come da tradizione, porta pochi nomi importanti, su tutti quello di Duvan Zapata, ma anche il pesante addio alla colonna Giampiero Pinzi, una scelta che manda su tutte le furie la tifoserie bianconera, legatissima al suo beniamino. A surriscaldare gli animi ci si mette anche la scelta del nome del nuovo stadio, i cui lavori sono ormai in via di completamento. L’ipotesi Dacia Arena, prospettata inizialmente dalla proprietà per ragioni meramente commerciali, scatena le ire di tifoseria e stampa locale. La presa di posizione del popolo bianconero obbliga la dirigenza ad una pausa di riflessione, e la decisione sul nome del nuovo stadio viene rinviata di qualche mese. Intanto inizia la nuova sta-
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gione, e i bianconeri partono subito con una sorpresa andando a vincere nella tana dei campioni d’Italia della Juventus grazie ad un gol di Thereau. La vittoria entusiasma la piazza, illudendo i tifosi che già sperano in un anno ricco di soddisfazioni. La dura realtà è però ben diversa: una settimana dopo arriva la sconfitta interna col Palermo firmata Rigoni, e nel mese di settembre le sconfitte saranno ben tre. Si comincia con la doppietta di Matri con cui la Lazio vince in casa il 13 settembre; il 19 settembre è l’Empoli a sbancare il “Friuli con Paredese e Maccarone che ribaltano l’iniziale vantaggio di Zapata. Tre giorni dopo il Milan vince 3-2, mettendo il risultato al sicuro già nel primo tempo con le reti di Balotelli, Bonaventura e
Cristian Zapata; nella ripresa l’Udinese riesce solo a rendere meno amaro il boccone con i gol di Badu e Duvan Zapata. Gli stessi Badu e Zapata firmano però una settimana dopo le due reti con cui l’Udinese va a vincere a Bologna, ribaltando l’iniziale vantaggio di Mounier. Ottobre porterà in cascina cinque punti in quattro incontri: si comincia con un pari in-
SEGUICI
terno con il Genoa, con reti di Di Natale e Perotti, e con quello di Verona in casa dell’Hellas, con gol di Pazzini e Thereau. Il 25 ottobre una punizione di Lodi regala i tre punti alle Zebrette contro il Frosinone, ma il successivo 1-3 rimediato a Roma contro i giallorossi di Garcia (a segno Pjanic, Maicon, Gervinho e Thereau), manda su tutte le furie i tifosi. Non è tanto il risultato a infastidire i supporters bianconeri, quanto l’atteggiamento molle e da vittima sacrificale messo in mostra dalla squadra. Serve una risposta immediata da parte della rosa di Colantuono, ma l’1 novembre in casa contro il Sassuolo è solo 0-0 e una settimana dopo contro il Napoli arriva ancora una sconfitta firmata Higuain. La seconda metà di novembre porta
però due successi decisamente utili a risollevare le sorti del club bianconero: prima arriva la tanto sospirata vittoria interna, con l’1-0 sulla Sampdoria siglato a Badu; poi, arriva anche il successo in casa del Chievo per 3-2 con reti di Paloschi e Inglese per i clivensi, autogol di Frey e doppietta di Thereau per le Zebrette. Si arriva quindi a dicembre, che parte con la sconfitta per 3-0 sul campo della Fiorentina, con reti di Badelj, Ilicic e Rodriguez, e con il pesante tonfo interno contro la capolista Inter di sabato, contraddistinta dalle reti di Icardi (doppietta), Jovetic e Brozovic, ma ancor più da una serie lunghissima di erroracci e svarioni che hanno dato via libera all’allungo in classifica dei nerazzurri.
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20 dicembre 2015
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V I TA D A C L U B
ALLA SCOPERTA
DELL’UDINESE CLUB MANIAGO Nato tre anni fa, l’Udinese Club Maniago è ora guidato da Evelina Corona, subentrata all’ex presidente Luca Menegon. La nostra Biancamaria Gonano è andata a scoprire le curiosità e le iniziative attivate dal club deila pedemontana pordenonese nche la città dei coltelli ha un cuore bianconero e tifa Udinese. Un buon numero di appassionati si ritrova nei programmi organizzati dal giovanissimo club di Maniago, nato nel 2013 quando la squadra di Guidolin non aveva ancora smesso di stupire tutta Italia con il suo gioco e le sue posizioni d’alta classifica. Ora le cose sono molto cambiate, dal condottiero alla politica societaria e sullo sfondo lo stadio non è solo un progetto ma una realtà a cui manca solo il tassello curva sud per dirsi compiuto. Ci racconta qualche aneddoto l’attuale presidentessa del sodalizio maniaghese, Evelina Corona, succeduta a gennaio 2015 al primo presidente Luca Menegon, ora impegnato a gestire la squadra di calcio della cittadina: “ I nostri tesserati, circa un centinaio, si ritrovano in un centro di ag-
A
gregazione in cui possiamo seguire le partite con il maxi schermo. Rispetto all’entusiasmo degli inizi, ora viviamo un periodo di disillusione sportiva amplificata anche per alcune scelte della società”. “Si sapeva che lo scorso anno sarebbe stato di transizione dopo il ciclo di Guidolin ma, con lo stadio nuovo, tutti pensavano di veder nascere anche un’altra Udinese vincente. Invece la campagna acquisti è stata praticamente inesistente e si è dovuti ricorrere a dei giocatori svincolati e di oltre trent’anni per poter far fronte alle emergenze a centrocampo e in altri reparti quando si poteva per esempio pensare a Pepe. Inoltre la cessione di una bandiera come Pinzi ci ha lasciato molto amaro in bocca”. “Quest’anno il nostro club è stato presente a Torino in casa della Juventus e si stanno pianificando altre trasfer-
te per i prossimi impegni; anche se la situazione in campionato non è rosea e la fiducia è poca, speriamo che le cose cambino facendo sempre affidamento su San Totò, nonostante i suoi freschi trentotto! Non voglio nemmeno prendere in considerazione
l’ipotesi della retrocessione”“. Evelina si è innamorata dell’Udinese una ventina di anni fa grazie alle pazzie adolescenziali della figlia e del suo fidanzato: “Li vedevo sempre davanti alla tv a fare il tifo e mi hanno rapito con i loro riti e non ho più smesso. Abbiamo
vissuto molte vicissitudini e non potrò mai dimenticare le trasferte europee, soprattutto quella di Londra. I miei tesserati sono un po’ demoralizzati ma li conosco: basta una serie di vittorie di fila per riportare l’entusiasmo giusto e cantare Alè Udin!“
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C A L C I O M E R C AT O
20 dicembre 2015
I TIFOSI INVOCANO
L’ARRIVO DI SIMONE ZAZA L’attaccante della Juve cerca spazio in vista degli Europei e sarebbe l’uomo giusto per garantire i gol necessari per la salvezza spettando il rientro di Dvan Zapata, l’Udinese si sta guardando attorno alla ricerca di un attaccante affidabile. A prendere la parola rassicurando i tifosi sull’arrivo di una punta è stato nei giorni scorsi lo stesso patron Giampaolo Pozzo, che ai microfoni di Sky Sport ha dichiarato: «Su Quagliarella dico che per lui le porte sono spalacante, ma di lui spesso si è parlato senza fondamento. Zaza? Sono solo voci, ma una cosa è certa: arriverà un attaccante. Diamanti? Se viene a Udine lo fa per giocare e non è una cosa facile da garantire a questi giocatori». Già, Zaza e Diamanti sono in cima alla lista dei desideri anche se tra i due i bianconeri paiono avere più bisogno di un attaccante di razza come il primo che di un fantasista come il secondo. Le piste restano
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aperte. Arrivare a Diamanti è relativamente facile visto che al momento è al Watford, ma all’Udinese dovrebbe giocare in una posizione leggermente diversa dalla sua, salvo che Colantuono non decida di rivedere il modulo tattico. Sicuramente Zaza sarebbe il giocatore ideale: alla Juve gioca poco, ma ha una media gol altissima. Già al Sassuolo aveva dimostrato di essere un bomber di razza. A Udine potrebbe fare faville, ma è difficile che la Juventus se ne privi a titolo definitivo, o quantomeno a cifre possibili per le tasche dell’Udinese. Il passaggio dell’undici di Allegri in coppa Italia complica un po’ l’ipotesi prestito, ma alla fine potrebbe prevalere la volontà del giocatore di giocare con continuità per non perdere il treno Europei. Conte è stato chiaro, in Francia si può
andare solo se si ha spazio nel proprio club. Dipende quindi molto dall’entourage del giocatore riuscire a convincere Marotta che un prestito di sei mesi all’Udinese può convenire a tutte e tre le parti. Inoltre con la Juve c’è sempre in piedi la questione Widmer: l’esterno continua a piacere alla Vecchia Signora e all’Inter, ma i torinesi potrebbero aprire un canale preferenziale nel caso in cui concedessero in prestito Zaza all’Udinese. Rimanendo al capitolo uscite, potrebbe cambiare casacca già a gennaio Maurizio Domizzi, che così ha parlato ai microfoni di Sky Sport: «Il Pescara? Conosco bene Oddo, vediamo… Ho un contratto in scadenza e capisco che, vista l’età, le possibilità di un mio rinnovo siano minime. Ma vivo questa situazione serenamente. Udine è casa mia, mi dispia-
cerebbe andarmene però, se capita qualcosa d’importante per giocare a buoni livelli, la valuterò. Vorrei giocare un altro anno». Resta poi la possibile cessione di Heurtaux: l’Udinese chiede sei milioni, al momento la Lazio sembra disposta ad arrivare a quattro milioni. Raggi del Monaco e Xandao del Ruban Krasnodar le possibili alternative per i biancocelesti, con quest’ultimo che oltretutto è in scadenza di contratto. Su Heutaux in settimana sono però arrivate le smentite ufficiali del direttore sportivo Cristiano Giaretta al sito Lalaziosiamonoi.it: «Quello che è uscito in questi giorni non è vero, non ci sono stati assolutamente contatti tra noi e la Lazio. Thomas si sta riprendendo bene dall’infortunio, sta ritrovando la miglior condizione fisica».
CLASSIFICA SERIE A SQUADRA INTER FIORENTINA NAPOLI JUVENTUS ROMA SASSUOLO MILAN ATALANTA EMPOLI TORINO CHIEVO LAZIO BOLOGNA PALERMO UDINESE SAMPDORIA GENOA FROSINONE CARPI VERONA
punti
giocate
V
N
P
M.I.
GF
GS
36 32 32 30 29 26 25 24 24 22 22 20 19 18 18 17 16 14 10 7
16 16 16 16 16 15 16 16 16 15 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16
11 10 9 9 8 7 7 7 7 6 6 6 6 5 5 4 4 4 2 0
3 2 5 3 5 5 4 3 3 4 4 2 1 3 3 5 4 2 4 7
2 4 2 4 3 3 5 6 6 5 6 8 9 8 8 7 8 10 10 9
+4 0 0 -2 -1 -3 -7 -6 -8 -9 -10 -14 -13 -16 -14 -15 -16 -18 -22 -25
22 31 28 25 30 19 20 18 20 21 21 18 17 17 14 22 15 15 13 11
9 15 12 12 18 14 19 16 20 19 16 25 21 24 24 26 21 30 30 26
LE ALTRE GARE 17ª giornata 20.12.2015 BOLOGNA CARPI ATALANTA FIORENTINA H. VERONA ROMA FROSINONE SAMPDORIA INTER
EMPOLI JUVENTUS NAPOLI CHIEVO V. SASSUOLO GENOA MILAN PALERMO LAZIO
PROSSIMO TURNO 18ª giornata 06.01.2016 CHIEVO EMPOLI GENOA JUVENTUS LAZIO MILAN NAPOLI PALERMO SASSUOLO UDINESE
ROMA INTER SAMPDORIA HELLAS VERONA CARPI BOLOGNA TORINO FIORENTINA FROSINONE ATALANTA
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