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Supplemento al n° 20 di TremilaSport
n° 11
04|11|2018
IL DIAVOLO IN AGGUATO
P
rosegue la passerella delle big allo Stadio Friuli in questo inizio di stagione: dopo Juventus e Napoli ora è la volta del Milan, intenzionato a tornarsene a casa a bottino pieno per mettere a tacere definitivamente le critiche piovute sul tecnico Gattuso in questo inizio di campionato. Bianconeri reduci dal controverso pari strappato in rimonta
contro il Genoa, che da un lato ha messo in mostra le fragilità della squadra, ma dall’altro ha portato alla luce tenacia e una buona reazione. Velazquez dovrebbe affidarsi al 3-5-1-1 con Opoku, Ekong e Samir in difesa, Pussetto, Fofana, Mandragora, Barak e Larsen in mediana, De Paul a sostegno della punta Lasagna. Ballottaggio tra i pali: il popolo
chiede a gran voce il ritorno in porta del beniamino di casa Scuffet, ma molto probabilmente arriveranno pressioni dall’alto a tutto beneficio di Musso che dovrebbe quindi partire titolare. Una situazione, quella venutasi a creare, che non giova nemmeno all’estremo argentino, costretto ad una pressione non da poco dopo l’errore della scorsa
“
affidarsi al 4-4-2 con Donnarumma tra i pali, Abate, Musacchio, Romagnoli e Rodriguez in difesa, Suso, Kessie, Biglia e Bonaventura in mediana, Higuain e Cutrone in attacco.
di Celotti Massimo
CONDIZIONAMENTO RISCALDAMENTO
Per il posticipo domenicale allo Stadio Friuli arriva il Milan di Higuain settimana contro i rossoblù. “Il ruolo del portiere è molto difficile – il suo commento in settimana -. Era parecchio tempo che non giocavo e forse questo mi ha un po’ condizionato. L’importante è stato rialzarmi dopo l’errore, lavorerò per migliorare”. Sponda Milan, invece, Gattuso dovrebbe
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4 novembre 2018
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IPSE DIXIT
PRADÈ: “VELAZQUEZ È UN ALLENATORE FLESSIBILE”
L
a trasferta di Genova contro i rossoblù di Juric ha portato in dote all’Udinese un punto buono per tornare a smuovere la classifica visto il difficile
filotto di incontri interni che hanno portato al Friuli le big del campionato. In quest’ottica vanno dunque lette le dichiarazioni di Daniele Pradè: “Mi prendo il punto perché il campo non era facile e nemmeno l’avversario. La squadra ha avuto un’ottima reazione soprattutto perché venivamo da un momento complicato che ci aveva fatto perdere un po’ di sicurezze. La squadra combatte e dà tutto, forse manchiamo un po’ in personalità e in lettura di gioco ma i risultati arriveranno. A Musso forse sono mancati i tempi di gioco ma si è riscattato alla grande con una parata stratosferica nel secondo tempo. Anche Balic e Ter Avest sono entrati alla grande, sono fiducioso. Velazquez è un allenatore flessibile che cambia spesso modulo e attori”.
C L ASSI F IC A S E R I E A SQUADRA 1 JUVENTUS 2 NAPOLI 3 INTER 4 LAZIO 5 MILAN 6 FIORENTINA 7 SAMPDORIA 8 ROMA 9 SASSUOLO 10 GENOA 11 TORINO 12 CAGLIARI 13 PARMA 14 ATALANTA 15 SPAL 16 UDINESE 17 BOLOGNA 18 EMPOLI 19 FROSINONE 20 CHIEVO
PT. G V N P GF:GS 28 10 9 1 0 21:7 22 10 7 1 2 19:11 19 9 6 1 2 13:6 18 9 6 0 3 13:9 15 9 4 3 2 18:13 15 10 4 3 3 16:8 15 10 4 3 3 14:7 15 10 4 3 3 17:13 15 10 4 3 3 17:16 14 9 4 2 3 15:17 14 10 3 5 2 12:12 13 10 3 4 3 9:11 13 10 4 1 5 10:14 12 10 3 3 4 17:12 12 10 4 0 6 8:13 9 10 2 3 5 10:15 9 10 2 3 5 8:14 6 10 1 3 6 9:15 5 10 1 2 7 9:24 -1 10 0 2 8 8:26
LE ALTRE GARE 11ª giornata 2.3.4.11.2018 NAPOLI EMPOLI INTER GENOA FIORENTINA ROMA JUVENTUS CAGLIARI LAZIO SPAL CHIEVO SASSUOLO PARMA FROSINONE SAMPDORIA TORINO BOLOGNA ATALANTA UDINESE MILAN StadioFriuli è un supplemento di
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I PROBABILI UNDICI
4 novembre 2018
LE FORMAZIONI DI OGGI MILAN
UDINESE
19 LARSEN
8 SUSO
72 BARAK
79 KESSIE
UDINESE 3-5-1-1 Panchina 88 NICOLAS 1 MUSSO 2 WAGUE 17 NUYTINCK 18 TER AVEST 21 PONTISSO 11 BEHRAMI 77 D’ALESSANDRO 9 VIZEU 99 BALIC
3 SAMIR
Allenatore: Velazquez
22 MUSACCHIO
9 HIGUAIN
MILAN 3-5-2 5 TROOST-EKONG 1 MUSSO
38 MANDRAGORA
10 DE PAUL
15 LASAGNA
99 G. DONNARUMMA
14 BAKAYOKO
13 ROMAGNOLI
63 CUTRONE 6 FOFANA
10 CALHANOGLU
68 RODRIGUEZ
23 PUSSETTO
Allenatore: Gattuso
93 LAXALT
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4 OPOKU
Panchina 25 REINA 90 A. DONNARUMMA 20 ABATE 12 CONTI 17 ZAPATA 16 BERTOLACCI 4 MAURI 11 BORINI 77 HALILOVIC 7 CASTILLEJO
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L’ E S C L U S I O N E
4 novembre 2018
SCUFFET IN PANCHINA, SCHIAFFO AL TERRITORIO
Quella tra l’Udinese e il portiere pare essere la storia di un amore mai nato. Nonostante il buon avvio di stagione e le sue indubbie qualità, l’estremo bianconero col Genoa ha dovuto accomodarsi in panchina
I
l grande assente nella sfida che ha contrapposto l’Udinese al Genoa è stato Simone Scuffet. Dopo un buon avvio di stagione, il portiere bianconero è stato nuovamente accantonato per far posto al neoacquisto Musso. Gli esiti in campo sono stati alquanto deludenti, ma il punto non è gettare la croce sul povero estremo difensore argentino, quanto piuttosto chiedersi come mai un giocatore come Scuffet, da anni nel giro delle Nazionali, sia costretto a subire la panchina pure quando gioca bene. La domanda sorge spontanea soprattutto per due motivi: in primo luogo perché in tutti questi anni è stato accantonato per far spazio a portieri che erano tutto fuorchè fuoriclasse; in secondo luogo
“
Il portiere pare pagare a caro prezzo la sua “friulanità”
perché, da provinciale, l’Udinese, come propria essenziale ragione di esistere, dovrebbe essere il simbolo di un territorio; i suoi tifosi dovrebbero sentire il senso di appartenenza per la squadra
che li rappresenta. E cosa può rappresentare di più la squadra di un territorio se non il fatto stesso di avere in campo almeno un giocatore che vi è nato e cresciuto? A maggior ragione, ovviamente, quando il giocatore in questione ha tutte le qualità richieste per essere un pezzo importante del progetto. Ebbene, l’assenza di Simone Scuffet non deve scandalizzare per la scelta tecnica in sé – ammesso che di scelta tecnica si possa parlare, viste le buone prestazioni del nazionale U21 la cui esclusione pare piuttosto essere una scelta “politica” piovuta dall’alto -, quanto piuttosto lo schiaffo morale che rappresenta per il popolo bianconero. Prendiamo l’esempio del Cagliari:
ogni anno gli isolani presentano in rosa qualche giocatore frutto del proprio territorio e giustamente la formazione rossoblù viene riconosciuta quale simbolo dell’intera Sardegna. Si può dire la stessa cosa dell’Udinese? Ovviamente no, se, neppure quando dispone di giocatori friulani di qualità, questi vengono schierati. In cosa deve sentirsi rappresentato un tifoso dell’Udinese? Dai colori? Dal nome della squadra? Negli Stati Uniti una franchigia può essere trasferita da una città ad un’altra: la fortuna dei tifosi bianconeri è che questo nella Serie A italiana non è possibile, perché la sensazione è che, se ciò fosse stato possibile, non avrebbero nemmeno più avuto un nome a cui aggrapparsi. Massimo Muzzin
S A L A S TA M PA
VELAZQUEZ: “L’IMPORTANTE ERA NON PERDERE
Il tecnico bianconero guarda con ottimismo alla sfida col Milan dopo il punto conquistato in rimonta nella trasferta di Genova. Lasagna: “Bravi a risollevarci dopo il doppio svantaggio”
B
icchiere mezzo vuoto o bicchiere mezzo pieno? Punto guadagnato o punto perso? Domande la cui risposta dipende molto dalla propria filosofia di vita. Difficile, se non impossibile, dare un parere univoco sul punto conquistato dall’Udinese nella tana del Genoa. Una lettura positiva prova a darla il tecnico bianconero Julio Velazquez: “Era molto importante non perdere, dovevamo interrompere la striscia negativa e l’abbiamo fatto. In superiorità numerica potevamo rischiare di più e vincerla ma mi tengo stretto questo pareggio. Siamo una squadra giovane che ha bisogno di fiducia e la fiducia si ottiene con le prestazioni e soprattutto con i risultati. Nel primo tempo non siamo stati molto aggressivi mentre nel secondo abbiamo alzato il baricentro e pres-
sato più alti. Il modulo? Non ne ho uno fisso, né titolari inamovibili: mi è piaciuta la reazione dei ragazzi nel secondo tempo, la fame che hanno messo in campo. De Paul? È un gran giocatore ma non ha ancora
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Samir: “Col Milan possiamo fare una bella prestazione” raggiunto il suo 100%: si merita la convocazione in nazionale”. Interpellato, lo stesso Rodrigo De Paul dà la sua visione del match contro i genoani: “Possiamo parlare di due partite diverse: un primo tempo non bello e nell’intervallo il mister ci ha fatto capire che non
ci stavamo mettendo la cattiveria giusta. Nel secondo abbiamo giocato davvero bene facendo arretrare e soffrire una squadra come il Genoa. Forse potevamo portare a casa i tre punti ma non era facile rialzare la testa dopo il doppio svantaggio. Sono contento delle mie prestazioni e spero in una seconda convocazione in nazionale”. Non si discosta di molto il pensiero di Kevin Lasagna: “Abbiamo fatto un brutto primo tempo, non eravamo messi bene in campo. Negli spogliatoi ci siamo parlati, siamo rientrati più determinati e abbiamo subito pareggiato. La seconda rete del Genoa non ci ha buttato giù e l’ha dimostrato il gran gol di De Paul. Era importantissimo fare punti dopo quattro partite perse. Nel secondo tempo abbiamo fatto vedere che siamo un’ottima squa-
dra e possiamo giocarcela con tutti. Contro il Milan sarà dura ma possiamo metterlo in difficoltà”. Infine, le parole del terzino Samir: “Abbiamo disputato un gran secondo tempo. Abbiamo alzato la testa e superato il blocco psicologico
facendo punti. Dobbiamo lavorare ancora molto per arrivare nel migliore dei modi per la sfida contro il Milan. È necessario avere fiducia nei nostri mezzi e a mio parere coi rossoneri possiamo fare una bella prestazione”.
4 novembre 2018
BIANCONERI IN NAZIONALE
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INTER IN PRESSING PER RODRIGO DE PAUL
I nerazzurri hanno messo gli occhi sull’attaccante argentino, considerato il giocatore ideale per completare il reparto offensivo di Spalletti. Intanto operazione riuscita per Teodorczyk in settimana
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anca ancora parecchio alla finestra invernale di c a l c i o m e rc at o , ma già i rumors cominciano a scatenarsi anche attorno ad un paio di giocatori dell’Udinese. In primis Rodrigo De Paul, finito sul taccuino degli uomini mercato dell’Inter. L’argentino ha già messo a referto 5 gol e 3 assist nelle prime dieci giornate, superando il suo record di marcature in Serie A. Se in estate erano
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Bianconeri interessati al centrocampista del Pescara, Jose Machin state respinte offerte da 10 milioni (dalla Fiorentina), ora il prezzo è decisamente lievitato. I nerazzurri sarebbero disposti a prenderlo anche a gennaio, ma è molto difficile che l’Udinese se ne privi a stagione in corso, salvo ovviamente proposte irrinunciabili. Molto più probabile che il matrimonio si faccia a giugno perché Luciano Spalletti ne apprezza la grande duttilità tattica, potendo l’argentino
giostrare liberamente nei tre ruoli dietro la prima punta. Per quanto riguarda il centrocampo, occhi del Napoli puntati su Seko Fofana: i partenopei lo prenderebbero già a gennaio per consentire ad Allan di tirare il fiato ogni tanto. Per il momento, però, l’agente del giocatore ha smentito contatti diretti con la dirigenza azzurra: “Nessuno mi ha contattato. Seko è concentrato sulla stagione con i bianconeri e sul prossimo match di campionato. Lui sta bene a Udine, ha la fiducia del mister, dei tifosi, del club e della sua famiglia e deve rispettare il contratto”. L’entourage, però, non chiude le porte alla società partenopea: “Il Napoli è un grande club in Italia e in Europa. Chi non sognerebbe di giocare nel Napoli?”. La notizia delle ultime ore riguarda invece l’interesse per il giocatore anche da parte del Red Bull Lipsia. In entrata, invece, piace il centrocampista della Guinea Equatoriale Josè Machin. Il giocatore, che ha passaporto spagnolo, gioca attualmente nel Pescara. I bianconeri sono in pole position al momento, ma si sta facendo sempre più interessata la Sampdoria. Su di lui anche il Genoa, mentre
resta più tiepido l’interesse dell’Inter. Dalle voci di mercato alle notizie dall’infermeria: l’attaccante bianconero Lukasz Teodorczyk, dopo aver eseguito opportune indagini stru-
mentali, è stato sottoposto ad un intervento chirurgico per ridurre l’ernia inguinale che lo ha obbligato a fermarsi nelle ultime due giornate di campionato. L’intervento è stato eseguito in settimana dal dottor
Joachim Conze dell’Herniezentrum di Monaco e risulta perfettamente riuscito. Lo staff medico dell’Udinese definirà nei prossimi giorni il protocollo riabilitativo ed i tempi di ripresa dell’attività agonistica.
Jose Machin in azione