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CALCIO A 5 Per la New Team ora serve un miracolo: i sanvitesi sono ad un passo dalla chiusura dei battenti e sono arrivate anche le dimissioni di Franco Gregorutti dopo quelle dell’intero staff tecnico.
l mare! LLENZA E C C E ’E L L’ L E D E T e I IT ri R O fe LE FAVBuonedazione
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UDINESE Con Thereau e Aguirre sono cinque nella prossima stagione gli attaccanti a disposizione di Stramaccioni (nella foto), che potrà sbizzarrirsi nelle soluzioni tattiche offensive.
E ora.. tutti a
dalla re
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Mara Navarria
PERSONAGGI Chiara Cainero e Mara Navarria di nuovo sul podio dopo le recenti maternità. Campionesse nello sport e nella vita.
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SETTIMANALE DI INFORMAZIONE E COMMENTO SULLO SPORT DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
TremilaSport - Settimanale n° 25 del 2014 - Direttore Responsabile Edi Fabris - Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB Udine
LA PORDENONESE ANTONIA PERESSON È NEL ROSTER DELLA NAZIONALE
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Ha preso via a Udine il campionato europeo Under 20 femminile, con 16 nazionali in gara
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UDINESE CALCIO SERIE A
4 luglio 2014
Il mulo d’attacco Thereau è il jolly avanzato che consentirà a Stramaccioni di variare le soluzioni offensive. Anche spalla di Muriel nel modulo a due punte AGUIRRE: MEGLIO TENERLO Totò, Muriel, Thereau, Nico Lopez e Aguirre: troppi cinque attaccanti per il solo campionato? Stramaccioni avrà ampie possibilità di scelte e combinazioni. Il centravanti uruguagio va provato e valutato, può essere dato in prestito a gennaio.
di
Ido Cibischino
Capiremo subito con che spirito Luis Muriel si accinge ad affrontare la nuova stagione con l’Udinese: se ancora pieno di rancori e depresso per l’esclusione dalla lista dei colombiani per il Mondiale; oppure determinato a risalire la corrente che l’ha trascinato giù tra i giocatori normali o, peggio, inaffidabili. Lo capiremo dalla puntualità o meno con cui si presenterà al raduno fissato da Andrea Stramaccioni per lunedì prossimo, alle 17, in sede; dagli eventuali chili di troppo, cui ci ha abituati per regimi alimentari fuori controllo e la poca voglia di lavorare duro sul campo; dalle prime dichiarazioni, ammesso che voglia farne. Nulla Muriel può rimproverare all’Udinese, che lo ha curato e coccolato come il bimbo più prezioso, permettendogli persino di raggiungere la Colombia con due settimane d’anticipo sulla fine del campionato perché potesse prepararsi bene e proporsi tirato a lucido al Ct Pekerman. Luis era
sicuro della chiamata, voleva la vetrina mondiale e ogni minuto della sua quotidianità udinese è stato vissuto con quel pensiero. «Qui non mi fate giocare come mi piace, vi farò vedere io in Brasile... », il senso del suo messaggio. Evidentemente ha speso molto meglio di Muriel il suo tempo James Rodriguez, cui il Monaco aveva concesso la stessa opportunità: quello che è stato indicato come il numero uno della prima fase mondiale, si era preso addirittura un allenatore personale, ha lavorato con meticolosità per acquisire quella brillantezza atletica che, unita alla classe, ne ha fatto una stella in quattro partite e in cinque magnifici gol. Un personaggio positivo, trascinante, anomalo per stile nella macchina da gioco e d’allegria che è la nazionale colombiana. A proposito di James, e del naso
In alto, Cyril Thereau, l’attaccante potente e generoso che è molto mancato nelle ultime stagioni. A sinistra, Aguirre e, qui a fianco, Luis Muriel. Sotto, Guidolin, tra i candidati alla panchina azzurra.
lungo della dirigenza friulana, giova ricordare che già nel gennaio 2010 l’Udinese aveva offerto agli argentini del Banfield, dove il ragazzo si era trasferito dall’Envingado, un milione di euro per rilevarne il cartellino. Troppo poco, se qualche mese dopo la Juve aveva messo sul tavolo cinque volte tanto, salvo poi mandare tutto all’aria e lasciare che fosse il Porto, con la stessa cifra, a regalare l’Europa al giovane dieci colombiano. Ai portoghesi è riuscita un’operazione da... Udinese se è vero che poi il Monaco ne ha sborsati 45 di milioni per averlo. Oggi la Colombia impazzisce per il nuovo re, che ha preso il posto dello sfortunato Radamel Falcao, fuori gioco per infortunio. Di Muriel nessuno parla più, del presunto fenomeno mondiale si son perse le tracce e il ragazzo ne soffre, sentendosi vittima di chissà quali congiunzioni nefaste. Siamo molto curiosi di vedere da che parte lo prenderà Stramaccioni. Perché Muriel, a fronte delle voci da lui stesso alimenta-
Ecco perchè Guidolin farebbe bene all’Italia
te che lo annunciano di qua e di là (da Roma a Valencia, passando per Firenze e la Torino granata), non si muoverà da Udine. I Pozzo sperano di poter recuperare e lucidare il giocatore che, oggi, non vale più di 15 milioni, mentre nella migliore versione quella cifra andrebbe moltiplicata per tre. Stramaccioni, uno che di giovani se n’intende, è stato scelto anche in quella prospettiva e per togliere a Luis l’ultimo alibi rappresentato da Guidolin, con cui non andava d’accordo perché lo trattava come tutti gli altri e per collocazioni tattiche sgradite. Ma il tecnico di Castelfranco può mettere sul tavolo numeri inoppugnabili per giustificare le sue scelte che, alla fine, hanno privilegiato l’immarcescibile Di Natale. I due, entrambi solisti da ultimi metri, entrambi per ragioni diverse poco propensi a
Ah, la vita! Ti prende e ti dà seguendo sentieri mai neppure immaginati. Pensiamo a Francesco Guidolin: da sempre ci si chiede come mai un allenatore di simile caratura, riconosciuta pure dalla Panchina d’oro attribuitagli dai colleghi nella stagione 2010-2011, non abbia allenato un club di prima grandezza. Ha sposato per un quadriennio la causa dell’Udinese, rivelandosi alla fine l’allenatore più vincente dell’era Pozzo, capace di coniugare risultati e valorizzazioni importanti (per tutti Sanchez), finchè il naturale logorio non ha portato due mesi fa al disimpegno concordato. La carica di supervisore tecnico è stata inventata per gratitudine e per salvare le apparenze, per scongiurare un distacco traumatico. S’immaginava una sorta di anticamera delle pensione, e invece... Oggi Guidolin è tra i candidati alla successione di Prandelli, schiantatosi in Brasile sulla pretesa di far giocare gli italiani come i palleggiatori spagnoli e sul buonismo che l’ha portato a fidarsi di un inaffidabile come Balotelli. Sponsorizzato da Tavecchio che l’11 agosto potrebbe succedere come presidente Figc al dimissionario Abete, Guidolin ha dalla sua carte importanti, non limitate al fatto di costare il giusto, molto meno di Mancini e Allegri, mentre Zaccheroni pare tagliato fuori dalla traumatica esperienza mondiale col Giappone. Guidolin è un interprete autentico del calcio italiano inteso come equilibrio tra i valori che lo caratterizzano: sapersi difendere anzitutto, la creatività non fine a se stessa ma
esaltata nel gioco verticale fatto di rigore tattico, compattezza e velocità. Il tutto miscelato da regole, educazione, rispetto, orgoglio per il privilegio di rappresentare una nazione. Ma è uno - si dice - che se non regge lo stress da club, figurarsi le pressioni da Nazionale! Ma qui lo stress sarebbe diluito, con ampi margini di recupero. In ogni caso, su una immaginaria bilancia, i limiti caratteriali peserebbero molto di meno dei pregi. Il calcio italiano è in crisi d’identità, sta perdendo le sue specificità e non riesce ad acquisirne di nuove, come rivela appunto il fallimento del progetto--Prandelli. Di Guidolin si sa cosa può dare: se c’è da raschiare il fondo del barile, da ottimizzare quel poco che i nostri club producono, non esiste un altro come lui. (i.c.)
svariare negli spazi in profondità e a sacrificarsi per la squadra, in coppia hanno combinato poco, costringendo oltretutto la squadra a un massacrante lavoro supplementare per sostenerli: sette volte sono stati schierati assieme per partorire la miseria di 3 gol (due su rigore) Totò, e uno solo Muriel. Il quale Muriel, a differenza del sontuoso Di Natale dell’ultimo segmento stagionale, ha fatto pena anche da unica punta titolare: otto partite, un unico gol (su rigore) contro il Genoa. Dati tanto impietosi quanto inconfutabili. La convivenza tra Di Natale e Muriel e la loro gestione sarà ora pane di Stramaccioni. Il quale, a differenza di Guidolin, avrà un jolly prezioso con cui combinarli. Ci riferiamo e Cyril Thereau, che ci è sempre piaciuto per la generosità, per la personalità, per l’impatto fisico-atletico, per la capacità di coniugare il lavoro di copertura e ricucitura con una presenza di peso in zona gol (7 reti nell’ultima stagione, 11 nella precedente nel Chievo). Una sorta di mulo a due gambe, buono per tutti gli usi. Stramaccioni non parte da zero: una volta superato il più conservativo eppure straordinariamente produttivo 3-5-1-1, l’ultimo lascito di Guidolin è il modulo 3-4-2-1 da articolare con Nico Lopez e Thereau dietro la punta centrale. Ma si può sviluppare pure un fantasioso 4-2-3-1 (aggiungendo Fernandes) o il classico 4-4-2, nel qual caso Thereau, abituato al lavoro “sporco”, sembrerebbe il partner ideale per valorizzare le caratteristiche di Muriel. Resta da vedere, infine, quale sia la collocazione ideale per il ventenne centravanti uruguagio Rodrigo Aguirre, acquistato per 4 milioni dal Liverpool Montevideo. Si è sentito che l’Udinese potreb-
be piazzarlo subito in prestito (magari all’Empoli) per garantirgli continuità d’impiego e conseguente esperienza nel calcio italiano. Suggeriamo di prendere tempo, di tenerlo cioè a Udine per offrirgli qualche occasione di esprimersi e valutarlo bene. A gennaio, nel caso, si potrebbe riparlare di una soluzione diversa. Sempre ammesso che in pieno inverno il personaggio con la valigia non si riveli Muriel, alle prese con una crisi irreversibile da curare altrove.
IL MERCATO ARRIVI Thereau (a. Chievo) Alhassan (d. Latina) Edenilson (c. Corinthians) Riera (c. Galatasaray) Aguirre (a. Liverpool Montev.) Pasquale (d. Torino) Armero (d. Napoli) Camigliano (d. Brescia) Belmonte (d. Siena) Bochniewicz (d. Reggina)
CESSIONI Basta (c. Lazio) Maicosuel (a. Atletico Mineiro) Cuadrado (c. Fiorentina) Candreva (c. Lazio) Lazzari (c. Fiorentina) Barreto (a. Torino) Mazzarani (c. Modena) Jefferson (d. Vicenza) Neuton (d. Chapecoense)
ALTRI IN USCITA Pereyra (c. Juventus?) Armero (d. Milan, Fiorentina?) Gabriel Silva (d. Inter?) Naldo (d. ?) Bubnjic (d. Entella) Brkic (p. Sampdoria?) Kelava (p. ?)
CALCIO
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Sarà una finale Brasile-Argentina? Reali valori a galla, con qualche sorpresa, nel rush conclusivo del Mondiale brasiliano Alla resa dei conti i valori sono venuti a galla e ai quarti sono approdate tutte le vincenti nei rispettivi gironi. Certezze (Brasile, Olanda, Francia, Germania e Argentina, e qualche sorpresa, Costarica su tutte e, perché no, Belgio e Colombia. Sorprese che assumono il volto anche di alcune nobili escluse nell’immediato come i campioni del mondo in carica della Spagna, Italia, Inghilterra e Russia, con gli azzurri indubbiamente i più deludenti in quanto a gioco e intensità. Ora il rush finale a partire da venerdì 4 luglio, con un Francia-Germania che escluderà giocoforza una delle migliori espressioni di questo mondiale brasiliano e gli stessi verdeoro di Scolari obbligati a vincere e pressati da un ambiente che ha spinto il tecnico ad affidare i suoi giocatori ad uno psicologo. Lo stesso Zico ha infatti criticato l’eccessiva emotività della squadra, con Neymar addirittura a piangere ascoltando le note dell’inno prima di ogni gara.
PORTIERI E’ stato finora un Mondiale che ha messo in vetrina numerosi super-portieri,
IL CASO
alcuni dei quali sconosciuti al grande pubblico. Ricordiamo il Bravo cileno, e poi il messicano Ochoa, lo statunitenese Howard, il costaricano Navas e il brasiliano Julio Cesar, con sul fronte negativo lo spagnolo Casillas e il russo Asinfejiev oltre, per quanto riguarda la decisiva gara con il Costarica, l’azzurro Buffon. Per il calcio italiano ci sarebbe da fare la spesa, in alcuni casi per pochi soldi.
solita ristretta cerchia di romani, tra i quali il candidato maggiore, autoreferenziatosi, è il 71enne Tavecchio. C’è bisogno di rinnovamento ma in Italia continua invece ad imperare la politica del cadreghino. Dopo l’elezione del nuovo presidente si dovrà provvedere a quella del successore
dell’altrettanto dimissionario Prandelli e anche qui la rosa appare quantomai ristretta, con i nomi di Allegri e Mancini fra i più gettonati e quelli di Guidolin e Spalletti, bravi ma non altrettanto sponsorizzati, di rincalzo. Il tempo stringe perché le qualificazioni agli Europei del 2016 sono alle porte ma il consueto attendismo
all’italiana ha per ora il sopravvento.
TOTO MONDIALE A chi le chances maggiori di aggiudicarsi il Mondiale? Ognuno ha le proprie convinzioni, noi esprimiamo le nostre percentuali, con il Brasile e l’Argentina, che giocano in casa sostenute
da decine di migliaia di spettatori, a godere delle maggiori possibilità di trionfo. A seguire Olanda e Germania, le più toste nel calarsi in un ambiente che non è il loro oltrechè autrici di un calcio pratico e a tratti spettacolare. Al mitico Maracanà di Rio, il 13 luglio, l’ardua sentenza.
Edi Fabris
PALLONE ITALICO Di fronte alla crescita di molte nazioni che un tempo venivano identificate come “materasso” il Mondiale brasiliano ha messo in evidenza invece il progressivo declino del calcio italiano, povero di reali valori tecnici e dilaniato da faide interne a livello dirigenziale che non promettono nulla di buono. Un calcio acèfalo perlomeno fino a metà agosto, quando verrà deciso il nome del successore del dimissionario Giancarlo Abete. E qui i colpi bassi si sprecano, perché l’erede è destinato ad uscire dalla
TESSERAMENTI DEI RAGAZZI STRANIERI: LA PROVOCAZIONE DEI RANGERS E LA RISPOSTA DELLA DISCIPLINARE
La burocrazia schiaccia i diritti Poteva essere rivoluzionaria la decisione della Disciplinare regionale. E aprire un varco nel muro delle ottusità federali. Invece, è mancato il coraggio - e ce ne voleva molto di coraggio - per sanzionare non la “provocazione a fin di bene” portata avanti da Alessandro Petriccione e dai Rangers, bensì la burocrazia targata Figc che rende difficile o impedisce del tutto - come nei due casi in questione - ai giovani extracomunitari di poter essere tesserati in tempi ragionevoli e, in sostanza, di avere gli stessi diritti dei ragazzi nostrani e comunitari. Dopo aver atteso invano per mesi il via libera federale, infatti, i dirigenti dei Rangers avevano deciso di far giocare ugualmente i due Pulcini - uno nigeriano e uno kossovaro - pur non ancora “cartellinati” (ma muniti pure di polizza assicurativa a tutela loro, della società e dei terzi) proprio nel tentativo di smuovere le acque e spingere la Figc a fare i conti con le sue contraddizioni e assurdità. In ballo ci sono principi fondamentali, addirittura costituzionali, ma anche e soprattutto il buon senso: come si fa a impedire a un bambino per settimane e mesi di scendere in campo a fianco dei compagni di squadra perché, ad esempio, manca il certificato originale di frequenza scolastica che la scuola rilascia “soltanto” con firma digitale? Già, come si fa? E, invece, spesso e volentieri è quello che accade nei settori giovanili della regione e del resto d’Italia. Ma una sentenza, per quanto ben argomentata, non cancella il problema. Tanto più che Petriccione e i Rangers stanno valutando la possibilità di appellarsi e di trovare il famoso giudice a Berlino.
La commissione Disciplinare regionale così ha deliberato in merito al dererimento di Petriccione Alessandro, Trianni Andrea e della società RANGERS. -il primo, responsabile del settore giovanile della Società, per violazione dei doveri di lealtà, correttezza e probità sportiva e delle norme in tema di tesseramento sanciti dall’art. 1, comma 1 CGS, per avere sottoscritto la distinta di una gara specifica del Torneo Pulcini 2004 Primavera “in cui dichiarava che i giocatori ivi menzionati erano regolarmente tesserati e partecipavano alla partita sotto la responsabilità della società di appartenenza, giusto le norme vigenti” malgrado un dato calciatore all’epoca dei fatti non ne avesse titolo perché privo della tessera federale e non registrati nei tabulati Figc; il secondo per violazione dei medesimi doveri per avere sottoscritto la distinta di altra gara specifica del Torneo Pulcini 2004 Primavera “in cui dichiarava che i giocatori ivi menzionati erano regolarmente tesserati e partecipavano alla partita sotto la responsabilità della società di appartenenza, giusto le norme vigenti” malgrado un altro calciatore all’epoca dei fatti non ne avesse titolo perché privo della tessera federale e non registrati nei tabulati Figc; la società Asd Rangers a titolo di responsabilità oggettiva per le condotte violative “ascritte ai propri tesserati ovvero ai soggetti che comunque abbiano svolto attività nel suo interesse ai sensi dell’art. 1 comma 5 CGS”. Il presidente della CDT FVG convocava i deferiti e la Procura Federale per l’udienza del 26.06.2014. I due deferiti comparivano in udienza, senza aver presentato memorie e, rivendicata con forza la propria meditata volontà di aver fatto giocare i due giovani calciatori extracomunitari, entrambi classe 2004, da non tesserati, hanno lamentato che i tempi tecnici per il tesseramento di un ragazzino extracomunitario possono arrivare anche a sette mesi, in tal caso inibendo di fatto la possibilità di giocare al calcio, in violazione dei precetti portati dalla Carta dei Diritti del Fanciullo approvata il 20 novembre 1959 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Hanno perciò rilevato la provocatorietà della loro condotta, assunta a loro detta in piena responsabilità e sicurezza. Infatti, i due giovani avevano previamente presentato le visite mediche ed erano stati assicurati dalla Società con polizza privata per l’occorrenza.
Escludevano il loro interesse al patteggiamento ai sensi dell’art. 23 CGS, sempre a loro detta, per richiamare l’attenzione della Figc in ordine alla necessità di sveltire le procedure per gli extracomunitari. Compariva altresì il dott. Salvatore Galeota, quale Sostituto Procuratore Federale. La Procura Federale chiedeva per il sig. PETRICCIONE la inibizione per giorni 90, per il sig. TRIANNI l’inibizione per giorni 30 e per la società l’ammenda di 500 euro. Il deferimento è fondato. Agli atti emerge, documentale e apertamente confessata, la violazione commessa. Le due distinte di gara riportano infatti i nominativi dei due calciatori (di cui uno addirittura indicato con nome parzialmente diverso dai suoi dati anagrafici) lasciando in bianco la casella sotto la voce “numero matricola o tessera giovane” e, quanto al primo dei due, lasciando in bianco anche la data di nascita. Pur apprezzando “sotto certo aspetto” la provocazione, la CDT FVG trova che la violazione addebitata ai due deferiti non sia solo formale, come vorrebbero i deferiti, ma sostanziale. Una breve premessa “tecnico-giuridica” si pone necessaria: secondo norme di legge contenute nell’ordinamento statale italiano, la Federazione Italiana Giuoco Calcio è una associazione con personalità giuridica di diritto privato, e il suo ordinamento è dotato di (una certa) autonomia. Il fondamento dell’autonomia dell’ordinamento
sportivo sta direttamente nella Costituzione della Repubblica Italiana, contenuto nell’art. 18 concernente la tutela della libertà associativa, nonché nell’art. 2, relativo al riconoscimento dei diritti inviolabili delle formazioni sociali nelle quali si svolge la personalità del singolo. Ecco quindi che, per principio fondamentale di civiltà e di diritto, garantito dalla Carta Costituzionale, va distinto chi è associato alla Federazione da chi non è associato. Solamente chi è associato ha il diritto di godere dei diritti derivanti dalla sua appartenenza alla Federazione. La F.I.G.C., in particolare, ammette al suo interno chi si presenta al suo cospetto in termini di trasparenza e sicurezza, assecondando canoni che solo essa stessa Federazione è in potere di individuare e di determinare. Per fare ciò deve effettuare delle verifiche che, se non fossero effettuate, la renderebbero responsabile nei confronti di tutti gli altri tesserati “regolari”, perdendo di credibilità e di autorità. Ciò garantisce sicurezza ai soggetti che già ad essa si sono affiliati e a quelli che in futuro si affilieranno. Sicurezza di godere di un ordinamento serio e condiviso. Se poi fosse vero che ci vogliono sette mesi per tesserare un “infra teen ager”, beh, in tal caso la Federazione dovrebbe cogliere questa occasione per migliorare la propria organizzazione nell’interesse generale. Per valersi di tali prerogative, il cittadino accetta le regole della Federazione e si impegna a rispettarle. Solo il rispetto delle regole permette anche il lineare funzionamento della sua struttura organizzativa, il riconoscimento alla Federazione della sua autorità (perché no, anche punitiva), garantendo nel contempo la sicurezza fisica dei calciatori (a maggior ragione dei più piccoli), e la tranquillità anche patrimoniale dei dirigenti. Non è escluso che altri canoni, con particolare riferimento alla polizza assicurativa adottata dai deferiti, siano validi, forse anche più validi di quelli adottati dalla Federazione per il perseguimento dei propri scopi, ma L non sono i canoni adottati dalla Federazione, e comunque i due giovani calciatori, fino a che non sono stati accolti dall’organizzazione federale mediante il perfezionarsi del loro tesseramento, sono posti fuori dall’ordinamento sportivo federale. Non è dato ai deferiti di “imporre” alla Federazione canoni diversi, anche se in ipotesi dettati da alti valori. Chi si pone fuori dalle regole poste dalla Federazione, si pone fuori
dal suo ordinamento e resta privo di titolo per “imporre” situazioni diverse da quelle tutelate, né può aspettarsi che la Federazione non reagisca a tale deliberato esercizio di “ragion fattasi”. Molto positivo ed attento è il pensiero della Società e dei due deferiti all’aspetto sociale, all’aspetto sanitario e all’aspetto assicurativo. Ma tale attenzione non è sufficiente. Non si accorgono i deferiti che così agendo hanno voluto imporre all’interno dell’insieme dei tesserati FIGC, che sono soggetti già tutelati dalla Federazione, sottoposti alla sua autorità anche disciplinare e alle sue regole, due persone che (per quanto meritevoli) hanno operato quali elementi estranei all’ordinamento sportivo, estranei alle sue regole, impunibili. Non è sufficiente ad evitare la violazione né la verdissima età dei due “estranei”, né la pur fondamentale osservanza degli aspetti sanitari e assicurativi, perché la Federazione non può essere richiesta di adottare soggetti che sono immuni alle sue regole. Se la Federazione dovesse adattarsi alla condotta adottata dai due deferiti e dalla società con loro, che fuori dai parametri studiati ed organizzati dalla Federazione hanno imposto presenze estranee, la Federazione vedrebbe snaturata la propria posizione di soggetto di diritto privato e si troverebbe ad organizzare attività per soggetti sui quali non avrebbe autorità alcuna. Ciò farebbe, perdendo i propri connotati e rischiando di non garantire la sicurezza e tranquillità a tutti i soggetti già “regolari”. La posizione del dirigente del settore giovanile è intuitivamente più grave di quella dell’altro deferito. Attesa la accertata responsabilità orgogliosamente sbandierata dei due deferiti, la cui posizione in qualche modo “anarchica” (ci sia consentita l’espressione) non è condivisibile e, comunque, non è minimamente condivisa dalla Federazione, la responsabilità oggettiva cade necessariamente sulla Società di loro appartenenza. Le sanzioni richieste dalla Procura Federale possono restare dimidiate in considerazione dell’alto valore sociale delle considerazioni svolte dai deferiti in ordine alle posizioni dei due giovanissimi extracomunitari e del fatto che, comunque, nel concreto, entrambi hanno calcato il terreno di gioco in condizioni di sicurezza sanitaria e assicurativa. P.Q.M. la Commissione Disciplinare Territoriale – FVG così decide: 1) dispone a carico del sig. PETRICCIONE Alessandro, la sanzione della inibizione per giorni 45 (quarantacinque). 2) dispone a carico del sig. TRIANNI Andrea la sanzione della inibizione per giorni (quindici). 3) dispone a carico della ASD RANGERS la ammenda di euro 250,00.
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StafFetta de muja
4 luglio 2014
speciale
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MUGGIA
26 LUGLIO 2014 3 x 800 x 1 ORA LE CALLI DI MUGGIA SI COLORANO A FESTA
Folklore e tradizione per una corsa ormai diventata storica
P
ronti, attenti, via: scatta la Staffetta de Muja. Nell’ampio e variegato panorama delle gare podistiche triestine, la “Staffetta de Muja” è senz’altro una delle più popolari per la sua originalità. Si corre l’ultimo sabato di luglio in orario serale nel centro storico di Muggi, ultimo avamposto d’Italia prima dell’ex confine sloveno. Accanto alla tradizionale versione invernale che culmina nella sfilata dei carri allegorici, Muggia ne celebra una estiva, di grande richiamo per il pubblico. La “Staffetta” è proprio uno degli eventi clou del Carnevale estivo muggesano. Creata oltre dieci anni fa dalla compagnia “Mandrioi” (in italiano “Maggiolini”), la gara era all’inizio una scherzosa sfida tra
PROGRAMMA ore 17.30 ritrovo in piazzale Caliterna ore 19.00 partenza Staffette bambini ore 19.30 partenza gara ore 20.30 termine gara ore 21.30 premiazioni
le diverse compagnie carnevalesche. Gli echi del successo della manifestazione sono giunti ben presto all’orecchio dei podisti triestini, che hanno adottato l’idea e trasformato una festa paesana in una gara podistica di grande livello. Dal 2005 è l’A.S.D. Evinrude Muggia Atletica a gestire l’evento, in collaborazione con i “Mandroi” per la festa finale. La formula della gara è collaudata: tre atleti (maschi, femmine o gruppi misti) percorrono ripetutamente, a turno, gli 800 metri del circuito per la durata complessiva di un’ora. Allo scadere del tempo chi si trova ancora sul percorso può completare il giro. La classifica finale è stilata in base al maggior numero di giri percorsi. Il tracciato, completamente chiuso al traffico, si sviluppa tutto in centro città, tra vicoli e piazzette, con curve strettissime, improvvisi cambi di
L’obiettivo dichiarato di Evinrude quest’anno è raggiungere le 100 staffette direzione, scatti e progressioni. Agli staffettisti si richiede un grande impegno tecnico, ma ciò non preclude la possibilità di godere di spettacolari scorci paesaggistici. Accanto ai top runners triestini e isontini, e alle promesse dei settori giovanili si affiancano gruppi di neofiti, gli immancabili “dilettanti allo sbaraglio”e, su un percorso ridotto, decine di agguerritissimi ragazzini. Le squadre sono spesso costituite da atleti di società diverse, e non mancano le più
Vincerà chi in un’ora avrà corso il maggior numero di volte il tracciato lungo 800 metri eterogenee, quelle “Last Minute”, che si formano pochi minuti prima della partenza. Un tabellone raccoglie richieste ed offerte. Ogni staffetta si attribuisce un nome di fantasia, spiritoso, in puro stile carnevalesco. Qualche esempio: “Le lepri del nord-est”, “I Belli e la Bestia”, “Galline in fuga” e, per le varianti dialettali, “I spelài” (riferito alle chiome fluenti degli atleti), “I s’ciopai”
(scoppiati, fuori di testa), “Magnèmoli” (mangiamoli), “Veci ma fighi” (la traduzione è superflua). Le premiazioni avvengono nell’ambito di una festosa sagra, dove il sapore della vittoria si mescola al profumo della fritture di pesce e delle carni alla griglia. Se le gambe reggono ancora, c’è spazio per ballare al ritmo dell’orchestrina di turno. E se il caldo non dà tregua, un bel tuffo in mare non guasta. La “Staffetta de Muja” offre anche questo. Tutti in gara dunque, e che la festa cominci! INFORMAZIONI: Graziano Ferlora cell. +39 3478355573
3 x 500 riservata ai bambini fino ai 12 anni
A Muggia, aria di Serenissima Nell’ultimo lembo d’Italia la costa pare ripiegarsi su se stessa: qui s’apre la Baia di Muggia, caratteristica località dalle fattezze istro-venete. Approdando nella pittoresca darsena, pare quasi di entrare dentro le calli e le piazzette. L’atmosfera di stampo veneziano non si respira solo grazie alle architetture: anche il dialetto, i costumi e le tradizioni gastronomiche lasciano trapelare un intenso passato condiviso con la Serenissima. Guardando Muggia dal mare, le bianche pietre d’Istria e le case colorate creano un armonico tutt’uno con il verdeggiante ambiente carsico. A incorniciarla, sette chilometri di costa e una corona di colli che dominano panoramicamente una vasta zona, sia italiana che istriana. Prima dell’anno Mille, Muggia si sviluppò a valle, nel porticciolo, un piccolo centro che fu chiamato Borgolauro: in questo nuovo borgo, nel Duecento, nacque il Comune di Muggia. Di quest’epoca sono il duomo e il palazzo comunale, ricostruito nel Novecento. Ma lassù, in alto, sul promontorio che sovrasta il porto, si parla una storia ancora più antica: ne sono prova i resti dei castellieri protostorici di Santa Barbara e di Muggia Vecchia, dove si erge la romanica Basilica di Muggia Vecchia (IX secolo), unica testimonianza, insieme ai resti delle mura, di un passato romano e medievale. Da qui, si gode di un magnifico panorama sul Golfo di Trieste.
calcio
SERIE D / ECCELLENZA
4 luglio 2014
La sfida di Zironelli
RIPETERSI Sacilese più veloce IL TECNICO DEI LIVENTINI: «NON POTEVO LASCIARE L’OPERA A METÀ, CI ASPETTERANNO AL VARCO». CHE BRAVO QUEL CIMA, FAVARO È VICINO E BAZZICCHETTO MERITA IL SALTO Era la scommessa, adesso è la certezza da cui ripartire. Mauro Zironelli ha aperto un nuovo ciclo targato Sacilese, rigenerando i liventini e proiettandoli con forza ancora una volta tra le grandi della serie D. Come ai tempi di Stefano De Agostini e prima dello sbarco nel professionismo, dunque: era l’altro ieri, ma nel calcio il tempo ha una sua dimensione particolare, che ora si dilata, ora diventa fulminante. Mauro Zironelli ha sposato la causa biancorossa nonostante sia stato uno dei tecnici più corteggiati di inizio estate: “Ma sono rimasto senza tentennamenti, vuoi per testimoniare con i fatti la mia gratitudine a una società che mi ha fatto esordire in D dandomi fiducia, oltre che avermi messo nelle condizioni di lavorare bene e in maniera serena. Insomma, sentivo di essere in debito nei confronti di persone fantastiche. E vuoi perché gli altri progetti non mi entusiasmavano, né mi convincevano: ho dei principi, e a quelli non
IL PERSONAGGIO
rinuncio come fa qualche collega” spiega il timoniere che ha detto di no a Marano, Triestina, Real Vicenza, piazze ambiziose ma anche ballerine e infide. Adesso, compiuta la scelta chiave, Zironelli sta già pensando alla prossima sfida: “Confermarsi sarà ancora più difficile, ormai le altre squadre ci conoscono, dovremo diventare ancora più forti, più bravi - spiega -. Dove può migliorare la mia Sacilese? In particolare nel velocizzare la manovra, nel rendere più rapida la trasmissione del pallone: ecco su cosa, in particolare, mi riprometto di insistere e lavorare, oltre che sugli aspetti mentali e psicologici: staremo dunque ben attenti a non riposare sugli allori anche perché il prossimo campionato sarà come quello di due anni orsono, quello del Porto Tolle, ossia con tante formazioni ben attrezzate e che puntano in alto, e diverse outsider da cui guardarsi”. Così la pensa l’allenatore della Sacilese, ovviamente assai interessato da quanto sta succedendo nel calcio-mercato: i liventini hanno messo nel mirino gli attaccanti del Marano Sottovia e Beccaro, ormai vicinissimi a sbarcare in riva al Livenza. Zironelli, poi, scommette sul ‘92 ex Tamai, il mancino Cima: “L’ho visto in azione, fa decisamente al caso nostro, tanto considerata la partenza di Fracaro. L’altro giocatore che non resta con noi, per adesso, è Paladin, ma sono diversi i ragazzi finiti nel mirino di società importanti. Vogliamo confermare questo gruppo che ci ha regalato grandi soddisfazioni”. Resterà tra gli altri il fenomenale Beccia, mentre potrebbero giungere novità di rilievo per quel che riguarda il settore degli estremi difensori: ha buone speranze di compiere il balzo tra i professionisti Roberto Bazzicchetto, “se lo meriterebbe e noi ne saremmo felici. Del resto, non si dimentichi che abbiamo espresso la seconda retroguardia meno perforata del girone”. Tra i pali dei biancorossi potrebbe esserci quell’Alessandro Favaro classe 1995 che ha già militato nell’Udinese e nella Virtus Vecomp.
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«Nardi e Balzano troveranno l’intesa... Tricesimo da vertice» PARLA SORRENTINO E adesso attenzione al Tricesimo. Sì attenzione perché la squadra rivelazione dell’ultima Eccellenza promette di compiere un ulteriore passo in avanti. Gli azzurri hanno sostanzialmente raggiunto i loro obiettivi di rafforzamento, assicurandosi un tris d’assi proveniente da quel San Daniele che sta rischiando concretamente di saltare, di finire la corsa. I tre diavoli rossi che andranno a completare la creatura di Antonio Sorrentino e del tecnico Andrea Toffolo sono il portiere classe 1982 Cicutti, il fantastica Ostolidi e il bomber Nardi: “Non c’è ancora la firma, ma l’accordo con i ragazzi sì - è soddisfatto il presidente Sorrentino -; e sono rimasti giocatori importanti, i giovani come Bertossio, l’altro capocannoniere dell’ultima Eccellenza, ossia Balzano. La squadra praticamente è pronta, anche se non escludo qualche ulteriore
Anche Cicutti e Cadò per puntare in alto
Con Toffolo e i rinforzi gli azzurri possono ripetere il campionato super. Cesare al Real movimento, oltre all’intenzione di potenziare la compagine Juniores alla quale teniamo molto. L’obiettivo che ci siamo prefissi? Arrivare tra le prime cinque: siamo fiduciosi, anche se ogni stagione fa storia a sé”. Non solo il tris ex San Daniele per Toffolo, ma anche un virgulto che ha già dato buona prova in campionato come il centrocampista classe ‘95 Cadò, proveniente dalla Gemonese. Già, Toffolo, uomo chiave del Tricesimo capace di far la voce grossa in Eccellenza: solo l’ipotesi, affascinante, del Pordenone poteva ‘minacciare’ il sodalizio tra il tecnico
e gli azzurri. Pericolo scampato, dunque, e avanti tutta verso la nuova, stimolante avventura. Avanti tutta senza un senatore come il portierone Cesare De Agostini, che non ha potuto dire di no all’offerta giunta dal Real Udinest; e con lui continuerà a giocare pure Alex Fierro. Anche Giacomini cambierà casacca e casa calcistica. Incuriosisce e promette di regalare spettacolo la formazione di Andrea Toffolo; in particolare in chiave offensiva: andranno d’accordo due uomini gol come Balzano e Nardi si chiede più di qualcuno? Antonio Sorrentino non ha dubbi in proposito: “Nardi è più prima punta, Balzano gli giocherà accanto; così la vede il sottoscritto, poi vedremo cosa succederà sul campo. Stiamo parlando di bravi ragazzi, ragazzi seri e forti: si daranno una mano l’un con l’altro, non si pesteranno i piedi”.
L’ATTACCANTE DI ORIGINE ARGENTINA DOPO IL DIVORZIO CON IL CJARLINSMUZANE. ANCHE IL BRIAN (E IL TREVISO) LO CERCANO
I gol di Tartalo tra Veneto e Friuli. «Peccato, sarei rimasto» Il Cjarlinsmuzane cambia volto, tanto da diventare un’altra squadra: così ha chiesto, in sostanza, il nuovo timoniere Gianluca Birtig, intenzionato ad affidarsi a giocatori di fiducia. Ed ecco che sono tanti gli arancioceleste in partenza oltre che in arrivo: tra di loro c’è chi ha già trovato casa calcistica, ed è il caso del centrocampista Tardivo, colpo grosso dell’ambizioso Brian. Oppure di Andrea Grop, approdato al Torviscosa per puntare a sbancare la Promozione. Ancora non conosce, invece, quale maglia indosserà nella prossima stagione l’attaccante Josè Rafael Tartalo, classe 1988, che non resterà nel club guidato da patron Zanutta. Non manca di estimatori, tuttavia, il giocatore dal doppio passaporto, italiano e argentino: su di lui hanno infatti puntati i riflettori diverse formazioni venete, tra le quali spiccano l’Adriese di quel Fiorin che già allenò la punta nata a Conception, nonchè il Treviso del nuovo (l’ennesimo) corso. Anche in Friuli, però, Tartalo è seguito con attenzione, per cominciare dal solito Brian, che con lui potrebbe completare un reparto offensivo decisamente atomico
per la categoria. Il diretto interessato, che in Argentina è stato un esterno offensivo con i fiocchi militando in squadroni come il River Plate e il Rosario Central e vestendo la camiseta della nazionale Under 23, e che a queste latitudini ha militato tra l’altro nella Triestina Primavera, nella Sanvitese, nella Pasianese, nel Chioggia e nel Dolo, non
si sbilancia sul prossimo futuro: “La categoria, la squadra? Vedremo, mi interessa il progetto, e le persone chiamate a portarlo avanti. Come mai è finita con il Cjarlins? Hanno fatto le loro scelte, scelte che rispetto; certo che mi dispiace non restare, sia perché mi ero ben ambientato, sia per via di un rendimento che ritengo sia stato positivo:
siamo arrivati, il sottoscritto come altri, a dicembre, e abbiamo contribuito a tirare fuori la squadra da una situazione non facile. So anche il presidente ne era stato soddisfatto, poi lo scenario è cambiato: ora mi sembra che il Cjarlinsmuzane abbia deciso di cambiare quasi tutto”. Josè Tartalo ha sperimentato l’Eccellenza veneta e può paragonarla a quella nostrana: “Direi che la prima è più competitiva ed esigente, non fosse altro perché sono numerose le compagini che puntano a primeggiare, che vogliono vincere e salire in D”. Autore di due reti, l’italo-argentino è a suo agio sia come classica seconda punta, sia da esterno del tridente: gioca per la squadra, pur senza rinunciare a prendere l’iniziativa, forte di mezzi tecnici notevoli. E sotto sotto è ancora viva la speranza di sfondare a certi livelli nel calcio; quella speranza che aveva portato Josè ad attraversare l’oceano e a cercare fortuna nelle giovanili del Siviglia e poi da queste parti. Chissà se il Clarlinsmuzane l’ha imbroccato o se magari finirà per rimpiangerlo?
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PROMOZIONE
4 luglio 2014
CALCIO
Il ritorno di Calò: salvezza e tanti giovani da lanciare Giavon torna a Prata
QUI PORDENONE I MOBILIERI FANNO DIETROFRONT SUL TECNICO
GIRONE B
ALLA GUIDA DEL SAN GIOVANNI. L’ASSE PORTANTE C’È, SPERANDO IN D’AGNOLO
Il ritorno di Ruggero Calò: un tecnico che ha lasciato il segno nel calcio seniores regionale, vincendo sia a Trieste che in Friuli, con la Manzanese. Poi, ecco la scelta di dedicarsi al settore giovanile, una parentesi durata un intero lustro diviso tra la Triestina e il Trieste Calcio. Ora, Calò ritorno all’antico, e lo fa accettando la panchina di un San Giovanni che, nelle vesti di matricola, ha ben figurato in Promozione con Gigi
Zurini timoniere. Da lì ripartirà l’allenatore giuliano, consapevole tuttavia che ripetersi non sarà affatto agevole: “Già, proprio così, nel senso che se qualcuno andrà via ben difficilmente potremo rimpiazzarlo con giocatori di categoria; puntiamo a ridurre al minimo le spese, valorizzando i giovani in rosa. E, l’obiettivo di partenza, non può che essere la salvezza. La salvezza e, naturalmente, la ricerca di compiere ulteriori progressi sul piano del gioco
Lignano servito Ecco Giacometti
Drastico cambio di rotta al Prata: dopo la notizia dell’esonero del tecnico Alessandro Giavon, apparsa ai più inspiegabile visto l’ottimo lavoro svolto dall’allenatore di Vallenoncello sulla panchina dei mobilieri, la dirigenza biancazzurra è tornata sui suoi passi riportando Giavon nei ranghi tecnici. Sarà dunque ancora lui a guidare il Prata nel prossimo campionato di Promozione. «Ci siamo presi del tempo per riflettere e valutare diversi aspetti – spiega il presidente Ezio Maccan -. La conclusione è stata proseguire la collaborazione con mister Giavon, ipotesi che non era mai stata esclusa». Ora si può cominciare ad allestire la squadra. «Il neodirettore sportivo Alessandro Manfroi – aggiunge Maccan – è al lavoro per completare una rosa giovane e di qualità. Valorizzeremo, intensificando il progetto avviato lo scorso anno, diversi ragazzi del Pordenone». Intanto comincia a muoversi il neopromosso Pravisdomini: dall’Azzanese è arrivato il giovane Fagotto, classe 1996, mentre dal Gruaro il ‘92 D’Odorico. Due puntelli importanti per la retroguardia di Pino Rauso. In uscita, invece, il portiere Nosella, il difensore Nourdine Bara (destinazione Pasiano), i centrocampisti Vello e Suiu, e l’attaccante Marzinotto. Al Bannia è cosa fatta per l’arrivo in prestito dai cugini del Fiume del giovane centrocampista Sebastiano Avesani. Rimane apertissima la pista che porta all’attaccante dell’Union Rorai, Luca Ziraldo, mentre si raffredda quella per Amedeo Russo. Certa la sua partenza da Cordenons, ma per il difensore resta grande favorito il Flaibano. A proposito di Cordenons, confermato Alessio Pessot, mentre non c’è ancora certezza per il tandem Amadio-Saccher. Il grande sogno dei granata risponde al nome di Massimiliano Sessolo: arrivare all’ex capitano del Pordenone è però molto difficile, soprattutto perchè la concorrenza non manca. Infine sì definitivo di Cecchetto al Porcia: il centrocampista, cercato dal Cordenons, resterà alla corte di Da Pieve.
CAMPIONATO CARNICO
Real, serve una scossa IL PUNTO
L’UNDICI DI IMPONZO NON VA OLTRE IL PARI COL BORDANO E LA VETTA SI ALLONTANA PRIMA CATEGORIA ANCORA A SEGNO BEDI
Un turno vissuto con estremo cordoglio, il decimo della Prima categoria del Carnico, dopo i tristi fatti che hanno coinvolto le formazioni di Cedarchis e Fus-ca lo scorso fine settimana. Comprensibilmente non si sono disputate Cedarchis-Folgore e Fus-ca-Moggese. Nell’anticipo di sabato l’Arta Terme la spunta, non senza qualche patema di troppo, contro il fanalino di coda Trasaghis. Veritti porta subito in vantaggio gli ospiti che poi replicano con Radina prima del riposo. Sembra tutto segnato, poi a tre minuti dal termine Stocco riapre il match, ma immediatamente Radina sigla la terza rete per l’Arta. A tempo scaduto ancora Stocco va a segno per il Trasaghis, ma ormai è troppo tardi per riacciuffare il pareggio. Vittoria in trasferta anche dell’Ovarese sul campo del Pontebbana: apre le marcature Fruch su calcio di rigore, ma i padroni di
casa pareggiano immediatamente con Bedi. Nella ripresa è Gonano a siglare il gol del definitivo 1-2. Al Villa basta invece un gol di
Il Tarvsio vince il campionato Giovanissimi con il 3-2 al Pontebbana Sopracase, siglato a metà ripresa, per avere la meglio sul Paluzza e incamerare così tre punti preziosi per avvicinare il secondo posto in graduatoria. Pareggiano 1-1 Real IC e Bordano: vantaggio degli ospiti con Valent nel primo tempo, pari di Radina al 55’. Stesso risultato per Mobilieri e Cavazzo, con i padroni di casa che passano per primi in vantaggio al 24’ con Di Lena, e gli ospiti che trovano il
pari al 65’ con Burba. Nel prossimo turno il Cedarchis andrà a far visita al Paluzza, mentre il big match sarà lo scontro tra le due rivelazioni del torneo Folgore e Fus-ca. Il Bordano ospiterà il Pontebbana, mentre il Real Ic dovrà cercare di invertire la rotta sul campo della Moggese. Chiudono il programma degli incontri Arta Terme - Villa, Cavazzo - Trasaghis e Ovarese Mobilieri. In Seconda categoria cade la capolista Campagnola, sconfitta nella tana del Rapid per 2-0 con reti di Brollo e Tomat. L’undici di Gemona resta in vetta, ma viene agganciato da Il Castello che in casa ha pareggiato per 1-1 con l’Ancora: a segno Capellari per gli ospiti e Zampa per i padroni di casa. Terza piazza per l’Audax che, con la vittoria firmata Tonello in casa dell’Edera, si porta a sole due lunghezze dalle battistrada. (m.m.)
Con il gol messo a segno contro l’Ovarese salgono a 7 le marcature di Jean Claude Bedi in campionato. L’attaccante della Pontebbana ha così agganciato in vetta Andrea De Barba (Bordano), Davide Boreanaz (Cedarchis), Patrick Adami (Folgore), Maurizio Vidali (Mobilieri) e Daniele Iob (Villa). Staccati di un gol Riccardo Granzotti (Cedarchis) e Nicholas Di Lena (Mobilieri). SECONDA E TERZA CATEGORIA In Seconda categoria il re dei bomber al momento è Gianluigi Fontana del Sappada, con 9 centri, seguito da Stefano Sattolo (Campagnola) con 8 gol, e da Ivano Picco (Val del Lago) e Alan Schiratti (Il Castello) a quota 7. In Terza categoria guida Matteo Adami (Lauco) con 7 centri, seguito ad una lunghezza da Daniele Collavino (San Pietro).
MARCATORI CARNICO
La Pro Fagagna prova ad aprire un nuovo ciclo dopo il cambio di tecnico che ha chiuso l’era Furlano. Non mancano i problemi da risolvere, ma Giampietro Crapiz - l’allenatore che guiderà i rossoneri - potrà comunque disporre di una squadra in grado di ben comportarsi in categoria. Sono infatti dati in arrivo importanti tasselli come il difensore centrale Massimiliano Gerometta, proveniente dalla Risanese, ma che ha già sperimentato categorie importanti; e il centrocampista Giacometti, che ha chiuso la sua triennale avventura in quel di Camino. Ma nel mirino dei rossoneri (che hanno salutato il francobollatore Barbieri e la punta Nicoloso) c’è soprattutto l’attaccante di qualità senza il quale la squadra rischia di risultare spuntata: in cima alla lista dei desideri ci sono Stefano Vuanello (difficile, però, che lasci la Reanese) e Gabriele Croatto, reduce dal buon campionato disputato nelle file dell’Union Martignacco. Sempre che non rientri nella partita anche Carnelos, pur se il Diana - tanto più se affronterà la Promozione - confida di tenerselo ben stretto. Non è stato a guardare neppure il Lignano, diventato una sorta di colonia ex Brian: all’ex professionista Araboni si affiancheranno, infatti, pure Durmishi e il rampante Meneghin, e Flaborea si ritrova un tridente avanzato con i fiocchi. E se il Flumignano continua a tenere gli occhi ben aperti nel tentativo di arpionare il nuovo Sant, la Torreanese del combattivo Lorenzo Berlasso sta pensando ad Andrea Tomada per poter risolvere le due difficoltà in zona gol dopo aver già strappato il sì di quel Gabriele Miano (proveniente dall’OL3) che è in grado di assicurare fantasia e incisività dalla trequarti in su: del resto, ai giallorossi mancherà il guizzante Gashi, che dovrebbe salire di categoria e accasarsi nella Virtus Corno di Angelo Cupini.
e anche delle prestazioni individuali”. Non potrà rivaleggiare con le formazioni più agguerrite, il San Giovanni, almeno per quel che riguarda il calciomercato ormai decollato; ma i rossoneri dati in partenza dovrebbero essere ridotti al minimo, anche se nel mirino di diversi club c’è, ad esempio, Tiziani. Calò potrà contare su un gruppo affiatato, e su un asse portante di notevole affidabilità composto dal portiere Donno (ma occhio anche al rampante De Monte), dal centrale difensivo Costa e dai gemelli del gol Zacchigna e Botta. Più tutti gli altri, i giovani in particolare. Senza dimenticare che sta cercando di venir fuori da un nuovo infortunio quel D’Agnolo che, se in salute e in condizione, è sicuramente in grado di fare la differenza. Il recupero non si prospetta rapido, ma a stagione in corso il centrocampista offensivo dovrebbero tornare a disposizione e quanto mai utile: è quello che si augurano tutti, a cominciare da Calò. Il quale promette di avere le motivazioni e l’entusiasmo adeguati alla sfida: “Sono finito a guidare il San Giovanni per una serie di coincidenze e situazioni, ma sono felice di aver accettato e desideroso di dare il massimo; certo, sappiamo che troveremo sulla nostra strada squadre sulla carta più attrezzate e ambiziose e un girone complicato; però non partiamo da zero, né avremo alcun complesso di inferiorità”. Il calcio è pane quotidiano, del resto, a casa Calò: ancora di più visto che il rampollo di Ruggero si sta facendo le ossa nella Sampdoria. Se saranno rose fioriranno...
Cecchetto non si muove
PRIMA CATEGORIA
4 luglio 2014
CHINA IL TECNICO SENZA PAN
MERCATO - DIANA, CHE DILEMMA
DISPONIBILE DAL GIOVEDÌ VAI SU
confezionato e segnato delle reti fantastiche. Eppure abbiamo dimostrato di aver imparato come si gioca a pallone...”. E, in tutti questi alti (molti) e bassi (alcuni), Riccardo Di Sopra è apparso ulteriormente maturato, nonché in grado di misurarsi in diversi ruoli, dal trequartista al terzinaccio, con notevole efficacia: “Paolo Peressotti per me è quasi come un papà, è un allenatore rivoluzionario, diverso da tutti gli altri. E con Carletto Del Fabbro forma una coppia incredibile. Al di là dei risultati, è stato indimenticabile seguire i loro insegnamenti e, soprattutto, partecipare ai loro allenamenti”. Di Sopra rimarca, inoltre, lo spessore umano e tecnico del portiere Aldo Zavagno: “Alla sua età è stato ancora capace di compiere parate determinanti, oltre che rivelarsi insostituibile nei panni di uomo spogliatoio; un grande in tutti i sensi”. A impressionarlo è stato il bomber dell’Ancona Daniele Cotrufo e, per certi aspetti, il Gonars: “Il campionato lo abbiamo perso noi; ripeto, è stato un peccato, episodi e infortuni non ci hanno aiutato, ma è pur vero che avremmo dovuto avere più orgoglio, essere più combattivi e tosti. Conquistando la Coppa, comunque, abbia lanciato un segnale anche dal punto di vista caratteriale”. Quel carattere gladiatorio che ha sempre contraddistinto il centrocampista biancorosso. Cosa c’è adesso nel futuro di Riccardo Di Sopra? La risposta è sincera: “Vivo nell’incertezza, al calcio credo di aver dato tanto, vorrei che ora il calcio mi aiutasse. Come? Sa, sto cercando un lavoro, e questi non sono tempi facili. Ecco, se arriverà la proposta giusta, calcistico-lavorativa per intenderci, non me la farò certo scappare”.
Cosa fare da grandi? Il Diana dovrà deciderlo nei prossimi giorni, scegliendo se affrontare la Promozione oppure rinunciare allo storico salto di categoria per restare in Prima categoria. Dilemma non da poco, anche perché di mezzo ci sono i costi diversi dei due campionati, con quello in Promozione che costringerebbe i biancocelesti a munirsi di fuoriquota obbligatori oltre che pagare la multa nel caso quasi certo in cui non schierassero al via della stagione la formazione juniores. Così, il calciomercato del Diana è sostanzialmente in stand-by: si confida che l’attaccante Carnelos mantenga la parola data di restare a San Vito di Fagagna, oltre ad aver preso atto degli addii di Cutrignelli, destinazione la Pasianese, e di Busolini, che si trasferirà a Trieste. Il nuovo tecnico, Loris Foschiani, attende sereno le scelte della società, pur ritenendo auspicabile apportare cambiamenti alla rosa e ringiovanirla. Per la Promozione o la Prima categoria? *** Grandi manovre al Camino, intenzionato a gettarsi alle spalle la retrocessione tornando subito a ruggire: “Puntiamo a essere protagonisti in Prima” sottolinea Roberto Moletta. La squadra sempre affidata a Temporini sta prendendo forma: hanno fatto fagotto l’attaccante Mainardis, accasatosi a Rivignano (era un sogno del giocatore), i veterani Zorzini, Tisot e Casco, Dozzi (militerà nel Flambro), Giacometti (la Pro Fagagna, la destinazione). Tra i volti nuovi spicca il bomber Pietro Reniero, proveniente dal LavarianMortean; e poi il tandem targato Basiliano composto da De Palma e Clocchiatti, mentre sono ben abbiate le trattative per Omar Paron del Flumignano e Gobatto (Brian). Sta nascendo un Camino assai robusto fisicamente e particolarmente agguerrito.
QUI PORDENONE
Caneva: Montagner saluta, arriva Alvaro
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UNION PASIANO - Attivissimi sul mercato i rossoblù alle prese con diversi addii. In primis il veterano Rosada, che ha deciso di chiudere con il calcio giocato. Per quanto riguarda Strappazzon, l’intervento al crociato lo terrà fuori per diversi mesi, e il suo forfait va ad aggiungersi a quelli di Patrick Canton e di Presotto. Ecco dunque l’urgenza di operare in difesa dove difficilmente si riuscirà ad arrivare a Zanon, in uscita dal Prata e vicino all’accordo con l’Azzanese. Per quanto riguarda la mediana, un posto potrebbe aprirsi qualora Rui decidesse di tornare a giocare a Cinto: più di un pensierino i rossoblù lo starebbero facendo sull’ormai ex Prata, Luca Paro, e per lui a Pasiano sarebbe un ritorno. I colpi da novanta sono invece già stati messi a segno in attacco,
BASKET
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CALCIO DILETTANTI Dopo aver visto cadere Sanvitese e Ufm, la speranza si chiama Kras. Domenica i carsolini lanciano l’assalto alla D ospitando l’abbordabile Libarna. Ma Knezevic e Corvaglia hanno finito la stagione.
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PALLAVOLO «Trieste è pronta per i mondiali femminili», assicura il presidente della Fipav regionale, Giorgio Tirel, nella nostra intervista.
Svolgono la loro preparazione insieme le mezzofondiste Micaela Bonessi e Erica Franzolini in vista dei prossimi appuntamenti. «Ci accomuna la grande serietà nell’impegnarci».
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Nella foto, Giorgio Tirel
A Udine due eventi di rilievo, le finali nazionali Under 19 Eccellenza e quelle studentesche dedicate a Ezio Cernich.
dove è in arrivo dall’Azzanese Marco Kaculi, che ritroverà il fratello Marcelo, e il bomber Claudio Montagner, ex Caneva. CANEVA - Compito difficile quello di sostituire uno come Montagner.
Per questo gli altoliventini si sono affidati ad un bomber letteralmente esploso nel corso della passata stagione guidando l’Aviano alla promozione: si tratta di Fabio Alvaro. Il neomister Gianni Ronchese avrebbe anche ottenuto il sì di Massimiliano Rover, trequartista che conosce bene avendolo allenato lo scorso anno negli under del Fontanafredda. VIRTUS ROVEREDO - Il consiglio direttivo della scorsa settimana ha eletto Franco Zanetti nuovo presidente dei biancazzurri. Il direttore sportivo sarà l’ex centrocampista virtussino Lorenzo Nogherot, mentre a guidare la squadra il prossimo campionato sarà Augusto Carlon. VIVAI RAUSCEDO - Movimenti per lo più in uscita per i granata che hanno salutato Sandri, Gerometta e Bozzetto.
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SETTIMANALE DI INFORMAZIONE E COMMENTO SULLO SPORT DEL FRIULI VENEZIA GIULIA TremilaSport - Settimanale n° 19 del 2014 - Direttore Responsabile Edi Fabris - Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB Udine
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SETTIMANALE DI INFORMAZIONE E COMMENTO SULLO SPORT DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
«CALCIO? PENSO AL LAVORO»
na stagione schizofrenica, quella della Reanese. La definizione - calzante non arriva da uno qualsiasi, ma da un pilastro della formazione biancorossa: Riccardo Di Sopra. Il guerriero Di Sopra, classe ‘86, ormai navigato tanto da scoprirsi - uno dei meriti del tandem formato da Paolo Peressotti e Carletto Del Fabbro - anche prezioso terminale offensivo: “Mai avevo segnato in carriera 10 gol in una sola stagione” ricorda il giocatore. E’ tempo di bilanci, e quelli della Reanese sono particolari: “Abbiamo messo in bacheca la ciliegina, ossia la Coppa di categoria, ci è mancata però la torta della promozione argomenta Riccardo -; è stato un peccato perché nel girone d’andata siamo riusciti a proporre, e di gran lunga, un gioco di gran lunga superiore a quello espresso dalla concorrenza. Anzi, dirò di più: neanche in Promozione si gioca così bene. Purtroppo, per vincere non basta essere belli, attaccare, gestire il possesso palla come abbiamo fatto noi: per vincere bisogna essere solidi, non prendere troppi gol...”. Eccola, allora, la stagione schizofrenica della Reanese: “La rosa era corta e diversi sono stati i giocatori infortunatisi, specie nel settore difensivo; qualche giovane, partito forte, poi è calato, aver alternato due portieri come l’eterno Zavagno e il promettente Lodolo alla lunga non ci ha favorito; ai play-off ci siamo presentati sottotono, in trasferta abbiamo faticato parecchio anche perché certi terreni piccoli e accidentati non aiutano certo una squadra con le nostre caratteristiche. Eppure, siamo riusciti a prenderci la coppa Regione; eppure abbia
Anno VII - N° 19
calciatori con i quali ho avuto gli scontri più forti: capiscono poi che chiedevo determinate cose per il loro bene e per il bene della squadra”. Perché non continuare guidando l’Aquileia, allora? “L’esperienza è stata positiva, ma con la società non c’era identità di vedute riguardo a come affrontare il prossimo campionato: loro mi chiedevano di firmare una sorta di cambiale in bianco, di accettare la conferma senza sapere che formazione sarei andato a guidare, mentre io chiedevo, appunto, che prima i dirigenti parlassero con i giocatori in modo da avere contezza di chi sarebbe rimasto e di chi aveva intenzione di andarsene. Ho preferito farmi da parte, essere onesto e chiaro senza tergiversare o tirarla alla lunga”. È un tecnico che si potrebbe definire all’antica, Massimo Scarel: “Può essere, e quindi rilevo con rammarico che in circolazione c’è sempre meno spirito di sacrificio, meno voglia di ascoltare e imparare; è questo il limite maggiore dei calciatori d’oggi. Nel calcio, poco ma sicuro, vince chi ha fame, poi viene il resto”. Meglio la Cormonese o il Breg? “La Cormonese aveva individualità di maggior caratura, il Breg s’è dimostrato essere più squadra, di avere una maggiore compattezza. E’ stato davvero bravo Luca Sdrigotti a spuntarla, lui e la Cormonese avevano sulle spalle la pressione di chi è favorito e deve vincere: sono stati bravi. Per il resto, il girone C di Prima si è confermato incerto ed equilibrato; è un campionato nel quale bisogna essere capaci di adattarsi a squadre dalle caratteristiche assai varie e pure a terreni di gioco come quelli triestini in erba sintetica”.
PARLA DI SOPRA
Guidolin saluta il pubblico del Friuli nell’ultima di campionato. Qui a lato, Pozzo con Valerio Bertotto, uno dei giovani allenatori in carriera.
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Per non separarsi, l’Udinese e Guidolin inventano il ruolo di supervisore
Il nuovo tecnico (si è pensato a Sensini?) dovrà portare energia, gioco offensivo, entusiasmo
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Due capolavori? Scarel aspetta Per adesso Massimo Scarel sta alla finestra. E la faccenda stona un po’, considerando quel che il grintoso allenatore è riuscito ad ottenere nelle ultime stagioni, quelle disputate guidando Aquileia e Pro Romans. Non fa drammi, non grida allo scandalo, Scarel: semmai, resta in attesa di qualche proposta interessante e scalda i muscoli per farsi trovare caricato e pronto quando arriverà la chiamata: “Può capitare di dover restare ai box, come non è il massimo subentrare in corso d’opera ad un collega, ma questo è il calcio, ragion per cui non mi sento tradito né dimenticato - spiega -. La prendo con filosofia, quindi, però deve essere chiaro che il sottoscritto ha sempre una grande voglia di allenare e, se capiterà l’opportunità giusta, mi tufferò nella mischia armato dell’abituale determinazione”. Si diceva delle annate vissute ad Aquileia e Romans d’Isonzo: ebbene, in contesti in parte simili Massimo Scarel ha dato il meglio di sé, mettendo a frutto la capacità di motivare i suoi giocatori, di non mollare mai, l’abilità nella gestione del gruppo e l’esperienza maturata in un periodo - quello da quando si è reinventato tecnico - che comincia a essere corposo, considerando che l’avventura è cominciata nel 1998 al Capriva nei panni di allenatore-giocatore. Da allora Scarel non è mai rimasto fermo un’intera stagione, subentrando a Turriaco e Romans d’Isonzo, dimettendosi dal Medeuzza e incassando senza troppi traumi l’unico esonero, quello patito ai tempi del Torviscosa: “Sono orgoglioso delle salvezze ottenute insieme ai ragazzi nelle ultime due stagioni; pensando sia alla Pro Romans che all’Aquileia credo che in tanti ci dessero per spacciati, invece alla fine siamo riusciti a far tornare i conti. Con i giallorossi i problemi sono stati particolari, poteva saltare tutto, io e la squadra abbiamo deciso di far quadrato e arrivare a fine anno; per quel che riguarda l’esperienza con i patriarchini, sapevo di correre dei rischi tenuto conto del budget ridotto e dei pochi ragazzi che avevano già sperimentato la categoria, così ho puntato tutto sugli stimoli, sulle motivazioni, ed evidentemente il lavoro compiuto ci ha permesso di coprire anche i nostri limiti, limiti tecnici e di esperienza: mi auguro che i giocatori che mi hanno seguito con disponibilità e impegno proseguano a impegnarsi sulla via che ho provato a tracciare e con la giusta mentalità. Penso di aver trasmesso loro determinati valori, la cosa più gratificante è sentirsi dare ragione da quei
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PRIMO PIANO
4 luglio 2014
New Team ora serve un miracolo SERIE A
I SANVITESI AD UN PASSO DALLA CHIUSURA DEI BATTENTI. SI DIMETTE ANCHE FRANCO GREGORUTTI
Serve un miracolo in casa New Team, dove la bella avventura della squadra sanvitese che tanto aveva investito e faticato per ottenere la massima serie di calcio a 5, sembra giunta al capolinea. La prima avvisaglia è arrivata qualche giorno fa, con le dimissioni, questa volta inderogabili, di Franco Gregorutti, l’uomo fortemente ri-voluto da Visintin per la ricostruzione societaria dopo la bufera di inizio maggio culminata con le dimissioni dell’intero staff tecnico per la mancanza di chiarezza all’interno della società. «Ho fatto il possibile per questa causa, ho cercato di prendere in mano una situazione carente sotto tutti i punti di vista. Ora ritengo non ci siano più le condizioni per andare avanti – conferma Gregorutti, che affronta con molta diplomazia la situazione senza scendere troppo nei particolari -. Io mi fermo qua: ho vissuto tre anni fantastici che non dimenticherò mai», conclude. Poi è lo stesso presidente Visintin a formalizzare le difficoltà ed ad annunciare la chiusura dei battenti: «Serve un miracolo – conferma -. Abbiamo i soldi per l’iscrizione al campionato però al giorno d’oggi non abbiamo l’intera copertura economica per la gestione annuale. E’ da diverso tempo che sto girando enti pubblici, privati e aziende alla ricerca di sponsorizzazioni, ma le difficoltà sono evidenti. Vedo che non c’è alcun interesse a sostenere la squadra, ma ringrazio quelle poche persone che ci hanno sostenuto in questi anni, a partire dall’Amministrazione Comunale di San Vito al Tagliamento. Non me la sento di iniziare una stagione con queste problematiche, mi prendo ancora qualche giorno per le ultime speranze di sponsorizzazione da parte di alcune aziende, qualora non dovessi ottenere risultati sarò costretto a rinunciare all’iscrizione. Abbiamo
Duro lo sfogo del presidente Visintin: «Non ho visto alcun interesse a sostenere la squadra. Non chiederò ripescaggi»
IL TORNEO
BORC FORAN IN TRIONFO Trionfo del Borc Foran nel Torneo dei Borghi e delle Frazioni di calcio a 5 di Manzano. I campioni hanno superato per 2-0 la rivelazione Frazions dai Mulins con una doppietta di Pascoletti e iscrivono per la terza volta il proprio nome nell’albo d’oro della manifestazione. La squadra allenata da Germano Sfiligoi ha avuto praticamente un cammino perfetto nella manifestazione accusando solo il pareggio proprio contro i Mulins nella fase eliminatoria. Una finale giocata davanti ad un pubblico delle grandi occasioni favorito anche dalla manifestazione che ha preceduto la finalissima, il Memorial Alfredo Scarel, dedicato ad uno dei fondatori della kermesse scomparso purtroppo tre anni orsono. Gara equilibratissima nel primo tempo chiusosi a reti inviolate, mentre nella ripresa la differenza l’hanno fatta il bomber Pascoletti, autore di una doppietta che gli ha regalato pure il titolo di capocannoniere, e il portiere Patti, autore di almeno cinque interventi decisivi. Da sottolineare la grande sportività di tutte le squadre scese in campo e l’ottimo arbitraggio dei direttori di gare del gruppo Luxor di Cormons. Alla fine le premiazioni con presenti parecchie autorità a partire dal Comune di Manzano presente col vice sindaco Zamo’, l’assessore all’urbanistica Palazzolo e il consigliere Sartori, per proseguire con la pro loco rappresentata dal vice presidente Parmiani, dall’associazione commercianti con la presidente Baulini.
A Palmanova confermato l’arrivo di Dante Noselli
Doria lascia In arrivo Casarsa RAPPRESENTATIVA
Sarà quasi certamente l’ex nazionale di beach soccer a guidare la formazione regionale di futsal
fatto tanto per arrivare in serie A, ora siamo costretti ad abdicare. Non ho nessuna intenzione di chiedere ripescaggi in categorie inferiori, l’amarezza in questo momento è tanta per non aver trovato riscontro nel nostro territorio. Anzi credo che dopo questa esperienza, chiuderò definitivamente con il mondo del calcio a 5: vedo che non c’è interesse per questa disciplina. La FIGC Regionale nemmeno ci ha chiamato per complimentarsi dei nostri risultati una volta raggiunta la serie A», sono le amare parole di Visintin. Problematiche economiche pertanto costringono la New Team a chiudere i battenti e con essi pure il settore giovanile che vantava una formazione under21, una under18 e una di Piccoli Amici.
Meno preoccupante però sempre da monitorare pure la situazione del Palmanova come trapela dalle parole del presidente Labollita: «Al giorno d’oggi non ho ancora la certezza della copertura finanziaria per l’intera stagione – conferma –, causa alcune problematiche interne, abbiamo per-
E’ arrivato al capolinea il rapporto di collaborazione tra il tecnico Giovanni Doria ed il Comitato Regionale della F.I.G.C. relativamente alla conduzione tecnica della Rappresentativa regionale di calcio a 5 maschile. Un divorzio consensuale, con lo stesso tecnico che ha maturato la decisione dopo una pausa di riflessione, ritenendo il proprio ciclo giunto alla conclusione dopo un triennio e probabilmente anche per la necessità di provare a dirigere un club. Al riguardo le avances del Palmanova per l’Under 21 possono essere state la molla definitiva per la decisione. «Ringrazio il responsabile regionale Pali in primis per la fiducia accordatami tre anni orsono- sono le parole di Doria -, nonchè chiaramente il Consiglio Direttivo della Figc regionale con in testa il presidente
Toffoletto per l’incarico affidatomi di grande prestigio perchè per qualsiasi allenatore essere il selezionatore della Rappresentativa regionale è sempre qualcosa di speciale. Un ringraziamento anche alle società che hanno sempre collaborato mettendo a disposizione i propri tesserati ed essendo sempre presenti ai raduni». Allenatore che se ne va, allenatore che arriva, non ancora ufficializzato dai vertici regionali ma a voci di corridoio danno praticamente certo che sarà Marco Casarsa il nuovo selezionatore regionale. Un nome una garanzia visto il palmares del tecnico udinese personaggio molto conosciuto sia sui parquet regionali e nazionali che nell’ambiente del beach soccer nazionale. Due titoli regionali in serie C1 con Abacus Udine e Calcetto Manzano, 1 Coppa Italia targata Partenope, e
Il presidente Visintin
so tempo prezioso nella ricerca degli sponsor, ora sto cercando di recuperare in fretta. Sono fiducioso che la situazione si possa sbloccare quanto prima, quest’ultima settimana sarà decisiva per la chiusura del cerchio. Anche perché, la squadra è praticamente già fatta, abbiamo confermato il gruppo della passata stagione tranne Goranovic che ha preferito cedere alle lusinghe del Manzano-Brn e Vajkic. In più avremo qualche nuovo rinforzo. Per quanto riguarda l’allenatore, confermo che sarà Dante Noselli. Ho riflettuto su Goga, sinceramente il suo arrivo nella passata stagione ha dato una svolta al campionato, ma ho preferito affidarmi ad un allenatore collaudato ed esperto», sono le parole del presidente. soprattutto parecchi anni di A2 e B prima con Ita Palmanova e poi col Manzano, senza dimenticare i campionati vinti col Milano Beach Soccer e primo atleta friulano ad indossare la maglia della nazionale di beach.
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Esperienza dunque da vendere ma servirà di certo la collaborazione delle società soprattutto relativamente all’impiego dei giovani che parecchi club di C1 hanno utilizzato o tesserato col contagocce ultimamente. Marco Casarsa
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Rimini amara per le friulane Poca gloria per le squadre friulane alle finali nazionali Uisp di calcio a 5 a Rimini, a partire dai neocampioni del Paradiso dei Golosi, eliminati già nel girone di qualificazione. Nel girone a tre, causa il ritiro del Benevento, Specogna e compagni hanno subito trovato sulla loro strada quella che alla fine si è rivelata la squadra vincitrice, ovvero il Sarmato Piacenza. La sconfitta per 7-2 lasciava comunque ancora opportunità di passaggio del turno, ma non è bastata la vittoria per 8-5 contro il Derby Club per raggiungere la fase ad eliminazione diretta, causa peggior differenza reti. E’ andata meglio ai ragazzi della Modus che, dopo aver passato il turno a punteggio pieno grazie alle vittorie per 10-6 contro il Gruppo Sportivo Pino Lamanna e 2-0 contro il Borgonuovo, hanno avuto poi la sfortuna di incrociare ai quarti di finale sempre la schiacciasassi del Sarmato Piacenza: gli emiliani non hanno trovato ostacoli sulla loro strada, e hanno passato il turno grazie al netto 13-5 finale. Stesso risultato raggiunto dalle ragazze della Val del Lago impegnate nelle finali femminili: dopo il passaggio del turno a gonfie vele, le ragazze di Alesso di Trasaghis cedono il passo nei quarti di finale perdendo ai calci di rigore contro le future finaliste del Mojto dopo aver pareggiato per 4-4 nei tempi regolamentari.
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calcio/CICLISMO FEMMINILE / LEGA CALCIO FRIULI COLLINARE / GIOVANILE
4 luglio 2014
FEMMINILE
LEGA CALCIO FRIULI COLLINARE
Il disastro ALTRO CHE CAMPIONATO REGIONALE... Si rischia una figuraccia. Anzi di più e di peggio: si sta andando incontro al disastro, al disastro del calcio femminile. È questo lo scenario da incubo che sta emergendo dopo la riunione tenutasi lunedì sera in quel di Palmanova, presenti i dirigenti del club superstiti e Elio Meroi; bisognava rispondere alla fatidica domanda: cosa si fa il prossimo anno? La risposta - e siamo a luglio - manca. E mancano le prospettive, quelle che avrebbero dovuto diventare certezze a giorni: la rinascita di un campionato regionale di serie C, con tanto di nuove realtà in grado di ridare un minimo di vitalità al movimento, alle quali aggiungere l’inserimento di un paio di formazioni juniores. Ma, appunto, per ora di concreto non c’è nulla, anzi, lo scenario volge decisamente al peggio. Non solo si rischia di addio al glorioso e blasonato Chiasiellis: si tratterebbe
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di una perdita che più dolorosa non si potrebbe per il calcio in rosa nostrano. Ma anche la Pro Staranzano ha sostanzialmente gettato la spugna: e diverse calciatrici che hanno militato nel club bisiaco dovrebbero rifugiarsi al San Marco di Trieste. Di più: il Latisana una delle ventilate new entry - ha innestato la retromarcia di fronte ai costi di iscrizione e quant’altro (tremila euro mettendoci dentro l’assicurazione obbligatoria) assai difficili da sostenere. Servirebbero incentivi economici, andrebbero abbattute le spese per spingere le società a riscoprire il calcio femminile o per non lasciarlo. Ma al di là delle buone intenzioni nulla è stato messo in campo per evitare il collasso. Campionato regionale? Non starebbe in piedi: così, la prospettiva più concreta è quella che Pasiano e San Marco vadano a giocare e duellare con le formazioni venete mentre il Montebello Trieste s’arrenda per mancanza di alternative praticabili, magari rifugiandosi nel calcio a 7. Altro che riscossa, che ripartenza, gli anni sono trascorsi invano senza che nulla si facesse per invertire la tendenza, tutt’al più nascondendo il fallimento dietro ai successi colti da Tavagnacco, Pordenone, Chiasiellis e, in parte, Bearzi, e confidando nell’impegno e nella dedizione di un sempre più sparuto e disincantato drappello di dirigenti di società che ha tirato la carretta fin quando ha potuto e fino a quando ce n’è stato il motivo. Adesso? Adesso, signori, è notte fonda.
CICLISMO
1° MEMORIAL ILARIO GOBBO
Scatterà domenica 6 luglio da Sammardenchia di Pozzuolo del Friuli la prima edizione del Memorial Ilario Gobbo, organizzato dall’Asd Sammadenchia. La gara cicloturistica, denominata Coppa Bar Centrale, inizierà alle 8:30, mentre il ritrovo dei partecipanti è previsto per le 7:30.
Coppa a Montecarlo ! o m a ri a Non scomp is Appello delle atlete del Calcio Chiasiell Quella che, risultati alla mano, era stata una sconfitta sportiva rischia di diventare una disfatta lungo tutta la linea. Inutile nascondersi dietro a falsi buonismi o infruttuosi eufemismi per il Calcio Chiasiellis è stata una stagione tutt’altro che positiva, iniziata con un’iscrizione al fotofinish quell’afosa serata di luglio e culminata con l’amara retrocessione in Serie B. In mezzo, un anno tribolato da mille difficoltà, con risultati che stentavano ad arrivare e un gioco che tutto faceva intravedere tranne che lo sforzo che veniva messo durante gli allenamenti settimanali. Forse serve a poco dirlo ora, forse ancora meno digitarlo su una tastiera di computer: ma ci abbiamo provato, ce l’abbiamo messa tutta. E svegliarsi il giorno dopo, quando ti accorgi che tutti i tuoi sforzi purtroppo non sono serviti a niente, non fa altro che aumentare il dispiacere. C’è chi dice che ciò che non uccide fortifica, che si impara più da una sconfitta che da mille vittorie. Belle parole certo, che però rischiano di non trovare un raffronto concreto nel nostro caso, almeno visto e considerato ciò che abbiamo potuto leggere nei giorni scorsi su Calciodonne. Un’intervista che si riduce a un link più volte aperto, letto e condiviso sui profili facebook, poche lapidarie parole, che hanno però il potere di stroncare il futuro calcistico di molte giovani friulane. Nell’era dove tutto è digitale basta un click per smettere di sperare. Basta
un click per porre fine a ben 32 anni di storia, di gioie, di dolori, di valori condivisi e di fatiche collettive. Niente più Chiasiellis perché ad oggi non esiste un organo dirigenziale né tantomeno un presidente che possano rilevare quelli uscenti. È possibile, ci chiediamo, che una società d’eccellenza come la nostra non riesca a trovare persone entusiaste che le permettano di rialzarsi dalla recente caduta sportiva? È possibile che una società sana chiuda i battenti e “renda orfane” più di 70 ragazze dai 10 ai 35 anni? È possibile che la fiaba Chiasiellis non possa avere un lieto fine? In questa sede vorremmo esularci dal ruolo di native digitali e lanciare attraverso la più sana e tradizionale carta stampata il nostro accorato appello. Ci rivolgiamo in particolare alle Istituzioni quali l’Amministrazione Comunale di Mortegliano, il Comitato Regionale Fvg, il Dipartimento Nazionale, affinché si facciano parte attiva per non disperdere un’eccellenza del calcio regionale. Ci rivolgiamo a tutti gli uomini di sport affinché ci diano la possibilità e i mezzi per praticare la nostra passione ancora a lungo. Diventate calciatori e non fate morire il Calcio Chiasiellis tra l’indifferenza e l’impotenza generale. Per chi ha sempre dato tutto per questa realtà, senza se e senza ma. Perdendoci in denaro e in tempo ma guadagnandoci in tutto il resto. Spirito vero, spirito sincero. Spirito da Serie A! Le ragazze del Calcio Chiasiellis
Ci pensa la Carla M Pronostico rispettato. Anche se quando si gioca una finale - tanto più se in gara secca - parlare di pronostici è complicato assai. Ma, indubbiamente, l’atto conclusivo della Coppa Friuli del Collinare vedeva il Bar Montecarlo vestire i panni della squadra da battere. E così è stato nonostante i tentativi e gli sforzi profusi dagli Atti Impuri, che però sono andati a sbattere contro una compagine, quella plasmata da mister Bertoni, che ha messo in mostra una superiorità tecnica assai marcata. La gara, disputata in quel di Lauzacco di fronte a un buon pubblico, ha preso subito una piega ben precisa, visto che la compagine di Povoletto è andata in vantaggio in maniera fulminea dopo una manciata di secondi: a firmare l’1-0 ha provveduto Sich. L’undici con base a Sedegliano ha accusato il colpo, capitolando una seconda volta al 20’ di fronte a Giorgiutti. Nel finale di match, ci pensava Crapiz ad arrotondare ulteriormente il risultato, siglando il definitivo 3-0. Come detto, dunque, si è trattato di una sfida sostanzialmente mai stata in bilico e vinta con pieno merito dal Bar Montecarlo; dal canto loro, gli Atti Impuri hanno poco gradito alcune decisioni arbitrali, uscendo comunque a testa alta dal rettangolo di gioco. *** La stagione targata Lcfc è giunta ormai al termine (quasi al termine). Dopo le vacanze toccherà a Carla Pascutti prov-
vedere, come ormai accade da anni, a preparare i calendari dei vari campionati. Dirigente appassionata e competente del Collinare, la Pascutti rappresenta al meglio l’anima femminile del movimento: la sua storia si incrocia con quella del calcio amatoriale in maniera naturale, facendo parte Carla di una famiglia - i Pascutti - tra le più significative del mondo del pallone friulano. Da Mortegliano ai calendari della Lcfc il passo è stato non così lungo: per lei gestire una delle incombenze più delicate della Lega è una sfida alla complessità (mica facile, anche con il supporto della tecnologia, trovare la quadra tra impegni, squadre e impianti sportivi spremuti come limoni...), ma anche un divertimento. I campionati del Collinare, senza dubbio, sono in buone mani.
GIOVANILI
Il Calcio Aviano adotta il coerver coaching Il coerver coaching è il metodo più diffuso al mondo che riguarda l’insegnamento della tecnica calcistica. In quest’ottica il Calcio Aviano del presidente Michele Del Savio ha deciso di aderire ad un progetto importante con il quale entra a far parte dell’esclusivo network di Coaching Calcio Italia. Dalla prossima stagione sportiva, infatti, il team della Pedemontana sarà la prima società sportiva dilettantistica di calcio del Friuli Venezia Giulia affiliata con il Coaching Calcio Italia. Questo sistema prevede una metodologia strutturata all’interno del settore giovanile con obiettivi mirati per ogni categoria (dai piccoli amici agli allievi) al fine di garantire una crescita costante di ogni singolo ragazzo secondo un percorso pianificato e condiviso da tutti gli allenatori. Lo staff degli allenatori del Calcio Aviano ha avuto modo di partecipare al corso base riguardante “La piramide di sviluppo del calciatore” della durata di 9 ore; le lezioni sono state suddivise
in momenti di teoria in aula ad altri di esercitazioni pratiche in campo con gli esordienti della società stessa. Relatore del corso è stato Antonio Cincotta, attuale allenatore del Milan Football Ladies, squadra che milita in serie C del campionato femminile italiano. All’interno di questo progetto trova collocazione anche un ex-giocatore professionista, Filippo Cristante, il quale, insieme a Cincotta, sarà un punto di riferimento tecnico per tutti gli allenatori del Calcio Aviano. Grande soddisfazione per gli organizzatori di tale iniziativa Pierpaolo Bozzer e Steve Agostinetto che affermano: «Siamo convinti che questa metodologia di lavoro permetterà di accrescere le competenze di tutti i nostri allenatori che le potranno trasmettere ai ragazzi del nostro settore giovanile sul campo; tra qualche anno vedremo i frutti di questo progetto iniziato con dei tecnici molto preparati del Coaching Calcio Italia».
Il Città di Aquileia dei grandi numeri: felicità! Organizzato dall’ Asd Aquileia e dai molti volontari che per un mese hanno prestato la loro disponibilità Sabato 21 si è concluso il Torneo Città di Aquileia, dove hanno partecipato 18 società con 40 squadre, circa 600 atleti dei settori giovanili della regione. Alle premiazioni erano presenti il Presidente del comitato figc Gianni Toffoletto con il suo vice Il San Luigi festante Dionisio Zorat , per il comitato di Gorizia il Presidente Antonio Quarta, i rappresentanti della Giunta Comunale ,il direttore della Bcc Massimo Bevilaqua, il presidente dell’Asd Aquileia, Paolo Goat e il presidente del Asd Terzo, Rinaldo Bidut, i quali hanno commentato la buona riuscita del torneo, del gioco espresso del valore dei settori giovanili, auspicando che in essi ci sia il campione del futuro regionale, ricordando i valori culturali e morali che lo sport deve insegnare, dall’amicizia al rispetto. CATEGORIA ESORDIENTI A 9 1° classificata 2° classificata 3° classificata Miglior portiere Miglior giocatore
CATEGORIA ESORDIENTI 11 1° class. 2° class. 3° class. Miglior portiere Miglior giocatore
CATEGORIA GIOVANISSIMI
1° class. 2° class. 3° class. Miglior portiere Miglior giocatore CATEGORIA ALLIEVI 1° class. 2° class. 3° class. Miglior portiere Miglior giocatore
U.F.MONFALCONE ASD AQUILEIA TRIESTE CALCIO ALEKSA KOSTIC Ufm RICCARDO BACCARI Aquileia SAN LUIGI AQUILEIA U.F.MONFALCONE JURINCIC IVAN JACOPO OLIVO TRIESTE CALCIO PRO GORIZIA PORDENONE MALUSA’ ANDREA ERMAN THOMAS PRO GORIZIA BEARZI TRIESTE CALCIO DE REGGI DAMIANO TIZIANI SIMONE
S. Luigi Aquileia
Pro Gorizia Trieste Calcio
Bearzi Pro Gorizia
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SOTTORETE
4 luglio 2014
VOLLEY
L’INTERVISTA
E COMITATO DI TRIEST
Codroipo, stagione da incorniciare, annunciate parecchie novità
Rusich: «Società disinteressate»
«Il cantiere è ancora aperto e molte decisioni sono ancora da assumere ma ci saranno sicuramente alcune novità a livello tecnico». - Continuerete la collaborazione con la Pav Udine ? «Certo, e stiamo avviando anche un rapporto con lo Stella Volley. E’ stata una delle stagioni più positive di sempre per il Volley Codroipo. Il titolo regionale U14 ci era sempre sfuggito sino ad ora e lo sforzo congiunto di atlete, allenatori e dirigenti, sia lato Pav che lato Codroipo è stato decisivo e vincente. Resta però l’amarezza per l’uscita al primo turno dell’Under 14 ai nazionali. Le nove atlete presenti hanno dato tutto ma la concomitanza con le finali nazionali scolastiche ci ha danneggiato fortemente (era pre-
sente la rappresentativa delle scuole di Codroipo) e ha danneggiato tutto il volley regionale. Speriamo che queste situazioni non abbiano a ripetersi in futuro». - A settembre i campionati del mondo femminili, dove a Trieste si giocheranno prima e seconda fase. Quanto possono incidere in fatto di nuovi tesserati? «Abbastanza, visti i miseri risultati ottenuti in altre discipline sportive più “sponsorizzate” come il calcio o il rugby. Confidiamo in una maggiore attenzione mediatica che spinga molti nuovi atleti e atlete verso il minivolley ed il volley». - Ma i nostri dirigenti sapranno cogliere l’occasione? «Penso che almeno ci proveranno!».
L’Under 14 del Codroipo
Si è appena conclusa la stagione 2023/14 e il Volley Codroipo sta lavorando alacremente per cercare di migliorare i già ottimi risultati conquistati. Molte saranno le novità sulle panchine, anche se per ora nulla si sa sui nomi. Per quanto riguarda il programma abbiamo sentito il presidente del sodalizio delle risorgive Flavio Ciuffi. - Quali i programmi immediati e futuri del Codroipo ? «Quelli di sempre:massima attenzione ai campionati giovanili, al minivolley e alla collaborazione con il mondo scolastico cercando però nel contempo di centrare la promozione in serie D che ci è sfuggita nella stagione appena conclusa». - Novità nel roster e in panchina?
INCONTRO AL PANATHLON
E Elisa ritorna a Conegliano
Le premiazioni del Comitato di Trieste.
Nei locali del Comitato provinciale di Trieste si è svolta il 25 giugno la classica riunione di fine anno con relative premiazioni . Dopo un breve consuntivo della stagione appena conclusa sono giunte…le brutte notizie proposte per la stagione 2014-2015, decisamente intensa e con la parola fine apposta domenica 8 giugno con il terzo minivolley day in piazza Unità. «Mini volley che ci ha piacevolmente sorpresiha dichiarato il presidente Walter Rusich- . Abbiamo infatti raddoppiato le presenze durante i tornei al PalaCalvola: da una media di 120 presenze nella stagione 2012/2013 ai 220 ragazzini nella stagione 2013-2014. La strada intrapresa nelle gestione dei campionati giovanili, nonostante le solite critiche, ha portato ad avere i palazzetti strapieni durante le finali di cate-
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goria (U13/U14/U16/U18) e, nota non da poco, nella finale di prima divisione femminile il PalaMontecengio era pieno!». E’ stata molto festeggiata la formazione dell’Asd Azzurra vincitrice del campionato di Seconda divisione femminile e Ludovica Gasbarro e Davide Bergagnin sono stati premiati in qualità di migliori arbitri regionali. Una piccola novità per il comitato: nel ”Primo trofeo Fair Play Radio Attività” sono state premiate ex equo Jasna Vitez e Sheila Mesinonic. «Bad news (cattive notizie),dopo aver fatto festa... una doccia freddina – ha proseguito Rusich - : dalla Fipav di Roma non riceveremo nessun contributo federale (che per Trieste valeva 4500 euro anno) ed è prevista, inoltre, una revisione territoriale che a meno di grosse sorprese dell’ultimo secondo vedrà i comitati di Trieste e Gorizia fondersi in un unico
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vinto scudetto, Coppa Italia e Supercoppa. Il presidente Tirel ha voluto dal canto proprio sottolineare l’importanza del movimento regionale, con 9700 atleti in attività secondo solo al calcio.«Ci manca purtroppo la serie A - si è rammaricato Tirel - ma gli importanti avvenimenti che organizziamo in regione costituiscono comune un traino per i giovani». (e.f.)
Da sinistra, Elisa Manzano, Margherita Alciati, Franco Rigutti e Giorgio Tirel.
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nelle file del Piacenza, Elisa Manzano, che nell’occasione ha annunciato che nella prossima stagione farà ritorno a Conegliano. Piazza, quella veneta, dove qualche anno fa la centrale di S.Marco di Mereto di Tomba seppe esprimersi al meglio, spiccando poi il volo verso società prestigiose come Pesaro e appunto Piacenza, dove nella scorsa stagione ha
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Paola Serafini, vedova dell’indimenticato patron del Vbu, Antonio Travaglini, continua ad essere tangibilmente vicina al mondo della pallavolo, e nei giorni scorsi, ospite del Panathlon di Udine, ha annunciato di voler donare un’attrezzatura per un campo di pallavolo ai ragazzi della zona del Tempio Ossario. La dislocazione avrà luogo nell’area del Parco Moretti, sotto la cura della vicina Parrocchia di piazzale XXVI Luglio. Nella serata del club udinese presieduto da Maria Margherita Alciati, oltre al gesto generoso della signora Travaglini ha trovato ampio spazio una nuova presentazione del Campionato mondiale femminile in programma il prossimo settembre in Italia e un cui girone si svilupperà com’è noto al PalaRubini di Trieste. Ad illustrare una volta di più la manifestazione il presidente del Comitato organizzatore del girone triestino, Franco Rigutti, affiancato dal presidente della Fipav del Friuli Venezia Giulia, Giorgio Tirel. Ospite d’onore la neo campionessa d’Italia
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comitato». Poi, la scena è passata in mano alle società. «Speravamo di avere proposte, idee, lamentele... nulla di tutto ciò! - ha notato Rusich - Un silenzio davvero assordante, assieme alle poche presenze delle società, un dato che non rende onore al movimento. Anzi no, via mail è arrivata un’unica proposta di revisione dei campionati Under 12 e Under 13 a firma del Centro Coselli». Questa è la risposta di un movimento che fa parte di una regione che ospiterà i mondiali femminili a settembre: sconfortante. Ma il Comitato di Trieste non è l’unico ad avere difficoltà a crescere. Purtroppo le problematiche attuali si ripercuotono in tutto lo sport, sempre meno dirigenti sono disposti a sacrificarsi per il movimento, le risorse diminuiscono mentre crescono le spese e le incombenze. Valter Fabbro
OL3 IN PRIMA LINEA PER IL GREEN VOLLEY Anche quest’anno l’Asd Ol3, presieduta da Franco Bertossi, guida l’organizzazione del Green Volley di Faedis. Un’edizione, quella targata 2014, che si appresta ad essere ancora più ricca, vista l’apertura a molte discipline sportive tra cui calcio maschile a 6, calcio femminile a 6, calcio giovanile, braccio di ferro, morra, zumba fitness, palla tamburello e danze orientali. Appuntamento a Faedis a metà luglio, dunque, per una quattro giorni che anche quest’anno punta ad essere uno dei main event della stagione estiva friulana.
Via Udine, 63 • faedis • tel. 0432 728959 • cell. 338 8555155
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4 luglio 2014
Movimento avaro di colpi MERCATO - A Porcia si riparte da Mauro Rossato con la concreta speranza del ripescaggio in B1
Un’azione della Volleybas militante in serie C
muovendo per rinnovarsi, in B2 maschile la Futura Cordenons ha perso alcuni sponsor importanti ed è in forse la sua partecipazione. La società è indecisa se continuare o cedere
DELLA
la serie: entro il fine settimana se ne conosceranno le sorti. Chi è interessato alla B2 è il VB Gemona che bene ha fatto l’anno scorso in serie C e che, con il vulcanico DS Paolo San-
news SETTIMANA
EUGENIO BORGO LASCIA CODROIPO Vincere non è sufficiente per mantenere la panchina. Molte volte le idee sui programmi non coincidono ed ecco che la panEugenio Borgo
Continuano le grandi manovre di mercato in vista della prossima stagione. In B1 femminile, dopo i primi arrivi, Martignacco si è fermata mentre la Pav Udine punta sul rientro di qualche sua atleta e sulle giovani. Porcia ha affidato la guida tecnica a Mauro Rossato, fino alla passata stagione a Chions/Fiume Veneto come direttore sportivo e tecnico. Una scommessa per la società purliliese che conta anche sul rientro di Franco Rossato, il papà, dopo due anni a Udine con l’Atomat. Non si esclude un ripescaggio in B1 anche perché la squadra, dopo le ultime annate deludenti, vuole la riscossa. In B2 la Pallavolo Sangiorgina procede con i piedi di piombo: prima vuole confermare lo zoccolo duro e inserire alcune giovani anche se tutto dipenderà dallo sponsor. Grandi manovre anche a Talmassons anche se per ora nulla c’è ancora di definitivo. Trieste vuole rinforzarsi ma non sono rimaste in circolazione molte atlete di categoria. In campo maschile la neopromossa in B1 Prata si sta
china scotta o rimane vuota. E’ il caso di Eugenio Borgo, tecnico di Codroipo, conosciutissimo nell’ambiente, per il grande lavoro svolto e gli ottimi risultati ottenuti a livello giovanile e non sulla panchina del Volley Codroipo. Da domenica non è più il tecnico della società della città delle risorgive. «Ho lasciato l’incarico - ha dichiarato -. Mi sono dimesso anche se non soprattutto per una diversa opinione sui programmi con la dirigenza. Dove andrò ad allenare? Ci sono state diverse proposte interessanti Di sicuro allenerà i 2004 di Bagnaria Arsa e i 2003 del Villa, ma siamo vicini anche ad un terzo accordo».
tuz, non ha paura di affrontare nuovamente l’avventura del campionato nazionale. Sulle spine il Volleybas, giunta seconda in serie C femminile e con grosse possibilità di essere ripescata in B2. Un’attesa che costringe la società a rimandare le operazioni di mercato: prima c’è da capire a quale campionato prenderà parte. Nei campionati regionali poche le novità. Gorizia è in stallo, e alcune società di C sono disposte a cedere i diritti. In serie D la situazione non è diversa. La Pav Udine dovrebbe rinunciare alla serie. Infatti, il tecnico Andrea Coccolo è attualmente fermo. «Ho finito con la Pav perché hanno tagliato la D e quindi tutti a casa», il commento del tecnico che, oltre al volley, era impegnato anche con il sitting volley. «Col sitting volley ho fatto una bella esperienza al Liceo di Cervignano. Mi è piaciuto molto il rapporto con i ragazzi. E’ sempre stimolante vedere quanto lo sport possa aiutare ragazzi con problemi». Proposte immediate? «No, per il momento non ho richieste. Mi sto divertendo allenando a beach volley. E’ un settore che mi piacerebbe sviluppare ma nella nostra regione non è molto seguito dalle società». Sempre in serie D femminile Gambardella è il nuovo coach della Pallavolo Buia che ha grosse probabilità di essere ripescata in serie C: la società però potrebbe rinunciarvi. Tarcento punta sulla continuità, mentre a Majano, dopo la retrocessione dalla C, si respira aria di grandi cambiamenti.
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SOCIETÀ
La Pav Udine nelle mani di Marco Relato Sarà una stagione di forte rinnovamento per l’Atomat Pav Udine che disputerà il campionato di B1 femminile. Dopo gli anni di Manuel Mannucci ora toccherà a Marco Relato guidare le bianconere del presidente Marcello Gianardi. Un compito non facile visto l’obiettivo dichiarato della società di puntare sulle giovani. Per Marco Relato è un ritorno in “patria”, friulano di Monfalcone, avendo per anni allenato in serie B nella nostra regione con ottimi risultati (Pav Natisonia, Altura, Cormons ). L’anno scorso ha allenato in Veneto, un settore giovanile (U14/16/18) a Rio-Ponte San Nicolo’ in provincia di Padova e una serie C a Castello di Godego in provincia di Treviso. Quale è stato il motivo che ti ha portato a scegliere Udine? «I dirigenti della società di Udine mi hanno dato la possibilità di tornare ad allenare in serie B che era il mio obiettivo». Che squadra ti trovi ad allenare e
che obiettivi vi siete posti? «Trovo sia una squadra molto stimolante in quanto composta da molte giovani promettenti. Questo sarà anche rischioso ma mi piace molto, sarà un bella opportunità anche per me per capire e dimostrare quanto valgo». Quali sono i programmi immediati? «Attualmente ci stiamo allenando 3 volte alla settimana (fino al 10 luglio circa) con l’obiettivo di conoscerci reciprocamente e capire quali dovranno essere i cardini su cui costruire la programmazione della prossima stagione». A settembre si giocheranno i mondiali femminili in Italia: su chi punti? «Difficile fare un pronostico sui mondiali, diciamo che mi aspetto un’Italia all’altezza delle migliori, visto anche che giocheremo in casa. Non posso che augurarmi una bella finale col Brasile, Russia permettendo. Outsider la Germania». Marco Relato
VOLLEY
Un attacco della Pav Udine
QUI MARTIGNACCO
Esultanza della squadra di B1
Definito lo staff tecnico per la prossima stagione Per la Libertas Martignacco si conclude una stagione veramente ricca di soddisfazioni. In primis la conquista della permanenza della formazione maggiore nel campionato di serie B1. Una permanenza che premia il lavoro svolto da tutta la società. Ma la B1 è solo la punta dell’iceberg di questa società che punta molto sul vivaio. Quest’anno ha partecipato a tutti i campionati giovanili e nella serie D con la formazione Under 18. Ad eccezione di quest’ultima, retrocessa dopo aver disputato i play out, tutte le altre formazioni si sono piazzate nelle primissime posizioni, conquistando il titolo provinciale con l’Under 13. Per la prossima stagione la società, dopo l’ultima riunione ha definito lo staff tecnico delle giovanili. Tutti confermati
con alcune new entrey importanti e di spessore. I confermati sono Maria Delpin che farà da secondo a Jacopo Cuttini in B1, Martina Lirussi, Marianna Toniolo e Andrea Iuri. I nuovi sono Riccardo Vedovi, ma già alla corte della Libertas da alcuni mesi, e Alessandra Lazzaroli l’anno scorso a Codroipo. Per quanto riguarda il guru Luigi Schiavon bisognerà aspettare il mese di settembre quando scioglierà le riserve. In questi giorni il direttivo sta programmando la composizione dei vari gruppi e quali campionati partecipare. Ma oltre all’attività federale la Libertas ha partecipato, oltre che ad aver organizzato, l’Under 12 sperimentale, la Twin Cup riservata alle Under 15 e al torneo amatoriale 3x3 CSI. Quest’ultima è una formazione composta da ex atleti, vedi Carlo
UDINE | TRIESTE | PADOVA | MILANO | PRATO
Someda De Marco, Flaibani Daniele che hanno militato alcuni anni fa con le formazioni maschili di Martignacco della Libertas e Pav Martignacco, e che ora si dilettano a giocare, sciorinando ancora un’ottima pallavolo. Proficua è stata la collaborazione con Moruzzo, collaborazione che può solo che migliorare. Intensa l’attività nelle scuole, bacino importante per il futuro. La società del presidente Bernardino Ceccarelli è un punto di riferimento importante per il volley regionale, ed è per questo che deve cercare di continuare a lavorare per il settore giovanile per potere a breve avere i ricambi in casa per la formazione maggiore. I tecnici validi ci sono, importante sarà fare una buona programmazione.
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4 luglio 2014
Tredici anni, una tradizione IL CAMP
I tecnici del Gran Canaria a Forni di Sopra partners di Cbu e Laipacco
di Edi Fabris Tredici anni consecutivi fanno una tradizione e il camp estivo organizzato dalla Fimar di Marino Firmani in collaborazione con le società udinesi Cbu e Laipacco ha tagliato quest’anno questo significativo traguardo, evidenziandosi come un punto fermo dell’attività cestistica giovanile di casa nostra. Partner dell’edizione conclusasi nei giorni scorsi a Forni di Sopra il Gran Canaria, con i suoi tecnici Dante Gonzales e Raphael Silva. «Il primo è un allenatore giovane ma con alle spalle Il nutrito gruppo del camp di Forni di Sopra con tecnici e dirigenti. una corposa esperienza con Barcellona, Leyda e Valencia - spiega il direttore tecnico all’orizzonte un nome grossissimo come partner che per ora del camp, Luigi Colosetti - , e anche il secondo, originario manteniamo segreto». Il movimento cestistico regionale, dunque, continua a di Boston e che ha già preso parte nel recente passato alla nostra iniziativa, può vantare un buon curriculum. A sup- produrre buone cose ma rimane in linea generale il rammaportarli un tecnico regionale, Claudio Gasparini, che opera rico di non vedere più formazioni del Friuli Venezia Giulia a Romans. Avere come partner il Gran Canaria assume prendere parte a finali nazionali giovanili. Una soluzione al un’importanza particolarmente significativa, visto che a problema potrebbe anche essere quella di un’unione delle forze settembre il campionato mondiale si disputerà proprio in per provare a rivincere finalmente qualcosa? Luigi Colosetti ha al proposito una sua opinione: «In termini pratici sarebbe casa loro, in Spagna». Un’edizione, quella appena conclusasi, che ha soddisfatto fattibile, con la costituzione di una squadra regionale denominata “ics”, poniamo di Under 19 Eccellenza, composta dai pienamente le aspettative dell’organizzazione. «Mentre altri camp sono andati in estinzione, il nostro migliori talenti regionali e guidata da un tecnico designato continua ad essere di alto gradimento - considera Colosetti dalla Fip ad evitare conflitti d’interesse. La sua sede potrebbe - . Questa volta si sono iscritti oltre sessanta giovanissimi essere Palmanova, luogo centrale in ambito regionale. Ma e per agevolarli nel loro percorso di studio abbiamo ideato c’è il “ma” a livello economico e qui casca l’asino, perchè un l’extension camp, con un primo periodo dal 22 al 28 giugno e campionato del genere costa 10-15mila euro. Chi li metteun altro, per i ragazzi che nel frattempo dovevano sostenere rebbe sul piatto? Perchè se tale squadra fosse un’emissione gli esami di terza media, dal 26 giugno al 2 luglio. Settore di un club di serie A che poi potrebbe utilizzare o cedere i questo in cui abbiamo lavorato con una quindicina di ragazzi migliori giocatori il discorso assumerebbe una certa valenza, ma altrimenti?». E poi, aggiunge Colosetti, ci sono in regione della classe 2000». E poi la location, con il ritorno a Forni di Sopra dopo sei dei ‘96/97 di quel livello? La risposta è nel vento...A proposito anni a Tarvisio. «Un ritorno alle origini - precisa il tecnico di talenti, il tecnico tiene poi ad evidenziare l’ascesa signifi- , in un complesso sportivo dotato, oltrechè di palestra con cativa di uno dei suoi pupilli, Fabio Mian: «Dopo la recente parquet, anche di campi esterni, piscina e sala fitness. Super, promozione in DnA Gold con l’Agrigento di Franco Ciani, inoltre, l’accoglienza e i comfort dell’Hotel Posta, dove abbiamo per Fabio la convocazione, insieme al triestino Tonut, con soggiornato, con anche un menù quotidiano a cinque stelle. la nazionale sperimentale in partenza per la Cina. Nella Fondamentale poi il supporto del main sponsor Mazzilis, prossima stagione avrà anche la possibilità di giocare con che ci ha dotato del materiale sportivo. Per la prossima buon minutaggio in Gold, dove potrà accumulare ulteriore edizione abbiamo in programma ulteriori grandi cose, con esperienza, visto che adesso il mercato non gli manca».
LA NOTA
Fvg che produce, quattro atleti in azzurro E la nostra regione è sempre e comunque presente anche a livello internazionale, grazie a Fabio Mian, guardia dell’Agrigento a cui accenniamo anche in altro servizio in pagina, e al triestino Stefano Tonut, entrambi convocati con la nazionale Sperimentale in partenza per la tournèe in Cina. Riserve a casa altri due triestini, il play Ruzzier, che nella prossima stagione giocherà con la Reyer Venezia, e Spanghero, reduce dalla buona annata con Trento in DnA Gold. Fvg che produce.
basket
EUROPEO UNDER 20
Frico e prosecco, non solo pallacanestro P artiti, usa dire il tele-radiocronista al calcio d’avvio di un incontro di calcio. Un parola scontata che hanno ripetuto con un sospiro anche gli organizzatori della kermesse internazionale femminile Under 20 che ha preso il via giovedì sera, con l’Italia impegnata all’esordio al PalaBernes contro le pari età olandesi e venerdì e sabato, sempre alle 20,45 nel palazzetto di via del Maglio, contro Polonia e Bielorussia. Sospiro di sollievo perchè l’impegno a 360° è stato intenso, soprattutto perchè susseguente a quello non meno coinvolgente della finali nazionali maschili Under 19 che hanno laureato Casalpusterlengo campione d’Italia. «I bilanci li stileremo dopo il 13 luglio, a campionato concluso - dice il presidente della Fip regionale, Giovanni Adami (di cui potete leggere un’intervista più ampia in altra pagina) - , perchè al di là dell’evento sportivo in sè e per sè è stato per noi importante offrire il meglio sotto vari aspetti alle nazionali presenti». Meglio che ha anche significato accoglienza, con le delegazioni dei Paesi in lizza ricevute il giorno prima dell’inizio delle gare nello storico, suggestivo salone di rappresentanza della Cassa di Risparmio dal presidente Morandini, tricesimano doc, con il deus ex machina organizzativo Davide Micalich a fare gli onori di casa. E dal momento che è anche davanti ad un buffet con specialità locali che si cementano i rapporti, l’apprezzatissimo frico non ha mancato di essere apprezzato dalla compassata delegazione lituana, così come quella spagnola ha gradito non poco il prosecco doc delle nostre contrade. Iberici che prima di salutare la compagnia, quasi scaramanticamente ti si avvicinano per chiederti un pronostico sull’esito finale del campionato femminile Under 20 e tu sei sincero nel prevedere una loro vittoria, magari in finale contro la temuta Francia. E come premio ti meriti un bel
“ciao” accompagnato da un sorriso di una graziosa, bruna accompagnatrice. Il nome dell’Italia, altrettanto scaramanticamente, meglio non proferirlo, e poi le maggiori simpatie e il traino più consistente andranno comunque, da parte del pubblico regionale, alle azzurrine di Molino, tra le quali, ed è importantissimo, evoluiranno la pordenonese Antonia Peresson e la neo-Sgt Giuditta Nicolodi. Ma applausi, comunque, nel corso della colorita presentazione di martedì in piazza Libertà, sono andati a tutte e sedici le nazionali partecipanti, a testimonianza della maturità di un pubblico che anche per ragioni storiche è abituato a relazionarsi con popoli di ogni provenienza ed etnia. E poi il via sul parquet, con i quattro gironi suddivisi tra il PalaBenedetti (o Marangoni, come ama ancora chiamarlo la vecchia guardia cestistica udinese) e il Bernes prestato dall’atletica al basket. Lo vincano o meno le azzurre, sarà comunque un Europeo da ricordare. (e.f.) Astou Ndour, stellina spagnola
Suoncolora, bilancio da grandi numeri IL TORNEO
Il direttore della manifestazione, Luca Soranzio: «Nonostante la crisi c’è da essere soddisfatti» Ottimo il seguito riscontrato dalla manifestazione sul sito www. suoncolora.com e sui siti specializzati, in primis www.megabasket. it, partner ufficiale del torneo, così com’è stato positivo il seguito su Facebook alla rinnovata pagina, ricca di immagini e aggiornamenti day-by-day. Vista la perdurante crisi economica, c’è di che essere soddisfatti. «Il Torneo Suoncolora sta diventando sempre più una festa di fine stagione della pallacanestro giovanile – considera il direttore della manifestazione Luca Soranzio – e il merito è sia di chi organizza, sia di chi vi partecipa con il giusto spirito. Un ringraziamento
Tre settimane di grandi numeri, al 22° Torneo Suoncolora. Il bilancio della manifestazione promossa dall’A.I.B.I. Fogliano parla di 145 partite disputate all’area Sant’Elia di Redipuglia da 70 squadre, oltre 900 atleti e 150 fra tecnici e dirigenti, in rappresentanza di 43 società diverse, provenienti da tutta la regione, da quattro province del Veneto e dalla Slovenia. Tanto entusiasmo da parte di tutti i partecipanti, compresi i meno giovani del circuito Uisp, protagonisti nella giornata di sabato 7 giugno con gli All Star Game di A1 e A2 Fvg e la finalissima nazionale di Supercoppa Italiana.
sentito va al gruppo arbitri, agli sponsor, agli enti pubblici, alla Fondazione Carigo e a tutte quelle persone che lavorano nell’ombra ma sono indispensabili per la macchina organizzativa». Da ricordare inoltre la proficua collaborazione instaurata con le onlus Ado, Admo e GeoForChildren, per un’edizione del torneo nel segno della solidarietà. Le idee per l’edizione 2015 non mancano, ma ora è il momento di rivivere le fasi salienti con le ricchissime photo-gallery del 22° Torneo Suoncolora alla pagina Facebook “Suoncolora International Basketball Tournament”. (p.p.)
Foto di gruppo dei premiati.
C REGIONALE
Bor, una salvezza al cardiopalma Stagione da cardiopalma, non adatta ai deboli di cuore, per il Bor. La vittoria-salvezza in gara-3 contro Cervignano è arrivata in casa triestina come una scarica di defibrillatore nel cuore dei tanti tifosi che l’hanno seguita in tutti questi anni di permanenza in C regionale. E il presidente Bruno Kneipp parla dell’impresa quasi rinvigorito, temprato dalle mille difficoltà superate al suono dell’ultima sirena: «Abbiamo avuto la forza di ribaltare un pronostico a nostro sfavore, rinforzato dai ben otto punti di distacco dal Cervignano in regular season – racconta il primo dirigente –. È stata perciò un’impresa sotto tutti gli aspetti, anche perché la squadra di Portelli ha sempre fatto bene, soprattutto con le prime della classe. A mio giudizio i nostri avversari sono arrivati un po’ scarichi in questo finale, nei giocatori simbolo in special modo, mentre noi abbiamo trovato nuova linfa proprio nel momento in cui ce n’era più bisogno. Il merito principale di questa vittoria va al tecnico Oberdan e alla linea Il presidente Bruno Kneipp
verde, da lui fortemente valorizzata. Mi riferisco in particolare a Favretto, guardia classe ’93 che ha dovuto giocare per lunghi tratti di stagione come play vista la rinuncia di capitan Crevatin causa problemi di lavoro, il ’96 Kocijancic, che ha inanellato minuti importanti, e Danev, ala classe ’94 in prestito dallo Jadran Trieste. Ad essi si si sono affiancati dei senatori come Babic, Meden, Contento e Bevitori, quest’ultimo unitosi al gruppo solo a febbraio». - Con una squadra sulla carta competitiva, come mai tutte queste difficoltà? «Il campionato ha fatto registrare un livellamento verso l’alto, con alcuni giocatori di categorie superiori a ritornare alle rispettive sedi di partenza in mancanza di riscontri economici, e se non ti rinforzi anche tu inevitabilmente soffri. Noi abbiamo voluto far crescere i nostri giovani e acquistare qualche giocatore proveniente dalla Serie D, dandogli così l’opportunità di fare esperienza. Era naturale quindi aspettarsi un
campionato difficile. Abbiamo perso tanto all’inizio e questo ci ha penalizzato nel prosieguo della stagione, quando i canestri cominciano a scottare». Difficoltà a parte, il primo punto fermo del prossimo anno sarà proprio il tecnico Oberdan. «Dean ha fatto un ottimo lavoro con i ragazzi, visto anche che è stata la sua prima esperienza nel basket senior - conferma Kneipp -. La fiducia della società non gli è mai venuta meno, anche quando i risultati non erano favorevoli. È merito suo se i ragazzi sono riusciti a formare un gruppo coeso e compatto e se hanno raggiunto l’agognata salvezza. La squadra del 2014/2015 sarà sicuramente modellata sullo scheletro di quella di quest’anno con, mi auguro, un paio di innesti di esperienza che ci permettano di vivere con più tranquillità l’intera annata, senza finali al cardiopalma. La voglia c’è ed è ancora tanta, e questo è un ottimo punto di partenza per costruire un futuro dalle basi solide e, si spera, sempre più vincente».
Valeria Degano
basket
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4 luglio 2014
Dida
STO CON I
PICCOLI La versatilità: una dote che certo non manca ad Andrea Paderni, allenatore udinese che ha dimostrato di trovarsi pienamente a suo agio alla guida dei senior quanto delle formazioni giovanili. All’Apu, chiusa anzitempo l’esperienza con la prima squadra in cui aveva comunque ottenuto la promozione dalla DnC alla DnB, si è riscattato grazie alla collaborazione col tecnico degli Under 19 Massimiliano Bredeon, avviata
subito dopo l’esonero. I ragazzi hanno infatti superato la fase interzona di Cesenatico e staccato il pass per le finali nazionali èlite disputatesi a maggio a Grado e Monfalcone. Ma è soprattutto come referente tecnico territoriale (Rtt), carica che ricopre da aprile 2013, che Andrea ha ottenuto le soddisfazioni più grandi nella stagione appena conclusa. La sua rappresentativa regionale Under 13 è
ALTRI SPORT
stata protagonista infatti di un inatteso exploit al torneo Bulgheroni di Bormio, dove ha sfiorato la vittoria cedendo di soli due punti in finale alla Lombardia. «Il risultato mi fa enormemente piacere, ma ciò che conta più di tutto è lo spirito con cui i ragazzi hanno vissuto l’esperienza e sono scesi in campo – dice il tecnico – Più i giorni passavano, e più la stanchezza aumentava, più crescevano in loro le motivazioni per
UISP
ANDREA PADERNI DIMOSTRA DUTTILITA’ NEL GUIDARE SQUADRE SENIOR E GIOVANILI
Che amatori a Rimini! Fogliano sul primo podio
dare tutto e restare uniti come gruppo. Qualità che non è scontato vedere in giocatori così giovani e che si sono rivelate decisive soprattutto nei successi contro le favorite Emilia-Romagna e Lazio». Paderni considera la positiva esperienza di Bormio segno inequivocabile di un ottimo lavoro da parte delle società sui vivai: «Come Rtt – dice – ho solo il compito di selezionare i ragazzi, ma se dimostrano del talento significa che lo hanno acquisito nelle squadre in cui stanno crescendo». E proprio il vedere i ragazzi maturare dal punto di vista caratteriale è uno degli obiettivi che più gli sta a cuore. «E’ la differenza di fondo – sostiene – tra allenare i giovani e i senior. È vero che in entrambi i mondi l’allenatore è chiamato a stimolare costantemente all’impegno, all’educazione e allo spirito di gruppo, ma in prima squadra non c’è spazio per altra unità di misura della bontà del tuo lavoro che non sia il risultato finale». Sull’annata che verrà Andrea afferma di essere già stato contattato da più piazze per tornare ad allenare in DnB, ma di dover parlare con la dirigenza dell’Apu prima di assumere qualsiasi decisione, dal momento che il suo contratto non è ancora scaduto nonostante l’esonero. Consulente finanziario di professione, riesce a svolgere sia l’attività lavorativa che quella cestistica grazie alla flessibilità di orari consentiti da un impiego da libero professionista come il suo. «Certo, bisogna comunque correre per riuscire a mantenere entrambi gli impegni - osserva - , ma pur di fare ciò che mi appassiona questo e altro».
JUDO
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Lorenzo Paussa
Gli amatori del Friuli Venezia Giulia ci sanno fare e a dimostrarlo una volta di più sono state le finali nazionali Uisp, disputate a Rimini, che hanno chiuso la stagione della categoria. Dopo il successo da absolute beginner della formazione triestina del Dai & Vai a livello regionale, Pozzecco & C. hanno ottenuto un comunque buon quinto posto nazionale ma a penalizzarli non è stato certo un inferiore tasso tecnico quanto il gap di età rispetto ad altre avversarie che li hanno preceduti nella graduatoria finale. I campioni del Friuli Venezia Giulia hanno infatti dovuto abbassare bandiera (6545) nei quarti contro la Partenope Napoli, medaglia d’argento
nell’edizione precedente, con i campani a schierare appunto una squadra di età media inferiore. Poi i triestini si sono rifatti nel gironcino che assegnava i posti dal quinto all’ottavo, prevalendo sui veneti dell’Ormelle e sul Vecio S. Donà. Primo podio, invece, nell’Over 40 per l’Aibi Fogliano e terzo per il Laipacco, che ha preceduto il Remanzacco. Gli isontini hanno evidenziato una netta superiorità, battendo l’Endas Pistoia (73-63), lo stesso Laipacco (71-39) e nella finale il Fox Roma per 50-38, con Signoretti top scorer con 14 punti. Nella finalina, derby regionale vinto dal Laipacco sul Remanzacco per 59-54.
Nell’Over 40 tre squadre regionali nei primi quattro posti, campioni del Dai & Vai Trieste quinti a livello nazionale.
Il Fogliano, campione d’Italia Over 40.
CICLISMO
ATLETICA LEGGERA
Libertas Porcia, che bel crescendo!
Elena, calendar girl Lignano, è tricolore sotto l’acqua meeting solidale
Quella appena conclusa è stata una stagione molto intensa per il Judo Libertas Porcia, sodalizio presieduto da Fabio Maman. Particolare cura è stata data al settore didattico. I corsi sono iniziati con la riapertura delle scuole, e i due insegnanti hanno svolto cinque lezioni per altrettante classi della Elementare di Sant’Antonio, consegnando un diploma ai partecipanti. È stato anche grazie a questa iniziativa che la società ha acquisito 14 nuovi tesserati (Nicole Babuin, Samuele Basei, Anna Chiara Boem, Michelangelo Costa, Greta De Giusti, Serena Del Giudice, Edoardo Gobbo, James Kjuge, Lorenzo Moro, Mattia Moro, Alice Pastrello, Eleonora Prata, Andrea Stefani e Francesco Verzegnassi) che così si uniscono ai 17 “veterani” (Federico Bonaldo, Davide Vincenzo Castoro, Nicola Castoro, Francesco Sennen Cecchin, Andrea Cigalotto, Mirko Fabbro, Lucio Falcomer, Lorenzo Lenarduzzi, Maximilian Gabriel Lunardi, Tatiana Marta, Andrea Martin, Mattia Menegatti, Paolo Pasianot, Ismaele Pezzin, Leonardo Rapetti, Samuel Seronide e Rachele Zanin). Sul piano agonistico, a novembre è arrivato il sigillo di Andrea Martin (classe 2003) vincitore del premio “Porcia Premia lo Sport” in virtù dei risultati conseguiti nella passata stagione.
E’ un’amica di Tremilasport, Elena Cecchini, ed è anche per questo che il nostro giornale è particolarmente felice del titolo italiano su strada conquistato domenica scorsa dalla ventiduenne èlite di S.Marco di Mereto di Tomba sul traguardo di Varese. Dopo i successi a ripetizione su pista, dunque, ecco un ulteriore nastrino nel palmarès di Elena, appuntato al termine di una prova tutta intelligenza tattica che l’ha vista prevalere a braccia alzate (foto) sotto una pioggia battente lasciandosi dietro la Scandolara e altre star delle due ruote nazionali come l’ex campionessa del mondo Giorgia Bronzini, Rossella Ratto, Tatiana Guderzo e Elisa Longo Borghini. Ci ha provato ed è partita dichiaratamente d’istinto, Elena, consapevole delle proprie potenzialità di velocista e le è andata bene. Ora rinuncia al Giro d’Italia per partecipare ai campionati europei su strada e su pista. E’ la prima friulana nella storia a vincere il titolo tricolore èlite su strada. Dedicatasi in toto al professionismo al termine del proprio brillante ciclo di studi al Liceo scien-tifico Marinelli di Udine, la Cecchini, ni, a dispetto della sua ua ancor giovane età ha misurato ormai il mondo intero per gareggiare e in Friuli ci ritorna sempre con immu-
Nei primi giorni di dicembre la società ha organizzato (in collaborazione con la sorella maggiore Villanova di Pordenone) l’8° Trofeo Città di Porcia, che ha visto la partecipazione di quasi 200 atleti. L’attività agonistica e preagonistica non si è mai fermata, attraverso la partecipazione al Circuito Propaganda e con le tappe del Criterium Giovanissimi Fvg, che ha visto l’en plein di Martin. Si sono peraltro classificati nella top ten Nicola Castoro e Andrea Cigalotto, che assieme a Federico Bonaldo, Vincenzo Castoro e Mattia Menegatti si sono qualificati per la finale di Trieste. A Pasqua, la Judo Libertas Porcia si è unita al Villanova, volando al Trofeo di Mions (ospitati dalle famiglie d’Oltralpe) con immancabile oro di Andrea Martin. I successivi esami per il passaggio di cintura sono stati brillantemente superati da tutti i componenti la squadra. Dulcis in fundo, al 20° Campionato nazionale Libertas (svoltosi al PalaFlora di Pordenone) la società si è laureata campione tra i Preagonisti, grazie alla sinergia col Villanova. Lo staff tecnico è composto da Alessandro Furchì, Fabiano Nardo, Gabriele Casagrande e Alessio Verardo, al fianco dei maestri Edoardo Muzzin e Luca Verardo.
tato entusiasmo per dedicarsi agli amici di sempre. Non escluso appunto il nostro giornale, al quale ha fatto simpaticamente visita in varie occasioni, concedendo la propria immagine, che pubblichiamo nuovamente, al calendario delle “belle sportive” del 2011.
Venticinquesima edizione del Meeting internazionale di atletica leggera all’insegna dello sport e della solidarietà, quella in programma martedì 8 luglio alle 20 allo stadio Teghil di Lignano Sabbiadoro. La manifestazione è stata intitolata allo stilista e atleta alle Olimpiadi Londra del 1948 Ottavio Missoni. Vi parteciperanno atleti provenienti da ventritre paesi. Grazie alla disponibilità e alla collaborazione di atleti e allenatori, si preannuncia un’edizione di grande spessore, nonostante le notevoli difficoltà economiche che caratterizzano il periodo e che, come messo in luce dal patron Giorgio Dannisi, hanno pregiudicato la realizzazione di altri meeting importanti come ad esempio quello di Torino. Farà il suo ritorno sulla scena internazionale dopo l’infortunio che ha di recente superato Alessia Trost, presente anche in veste di testimonial solidale, che afferma :«Sono davvero felice anzitutto per il mio recupero e di prendere parte al Meeting a cui sono molto affezionata per le sue valenze sportive e sociali». Tra il gruppo dei giamaicani di stanza a Lignano, scenderanno in pista il ventenne Kemarley Brown, giamaicano con 9”93 sui 100 metri, terzo tempo mondiale dell’anno, e Carrie Russell 10”98 nei 100 metri, già oro ai mondiali di Mosca 2013 nella 4x100. Nel salto in lungo saranno oltre cinque gli atleti oltre gli 8 metri, tra cui spicca la presenza di Sebastian Bayer, capace di 8.49m e terzo al mondo nel 2012. Forti presenze nel mezzofondo, fra cui Mark English (1’44”84 sugli 800), la cubana Marta Almanza (1’59”70 sugli 800), Jeffrey Riseley capace di 3’32”03 sui 1500 e l’astro nascente Federica Del Buono, ventenne prima in Italia sui 1000. Il livello tecnico di questa edizione è sintetizzato in questi numeri: 14 atleti fra i primi venti del ranking mondiale stagionale di cui 7 ai primi 15 posti e 5 atleti fra i primi 5 al mondo. Uno spazio sarà garantito anche alle giovani promesse regionali, agli atleti master e ai disabili nei 50 e 100 a fianco dei testimonial.
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e m m a m e e s s e Campion
PERSONAGGI
fresche maternità le po do o di po l su o ov nu di a Chiara Cainero e Mara Navarri Due donne vincenti e campionesse anche nella vita, Chiara Cainero e Mara Navarria, diventate mamme da pochi mesi, e accomunate dai recenti prestigiosi successi europei che arricchiscono il loro palmarès. Due friulane doc e multitasking, qualità necessaria alle donne contemporanee per emergere. Due settimane fa la ventottenne Mara Navarria, “figlia” della Gemina Scherma di San Giorgio di Nogaro e da anni in forza al centro Sportivo dell’Esercito, è salita sul terzo gradino del podio nella gara di spada a squadre all’Europeo di Strasburgo. Seconda medaglia europea nella carriera dopo l’argento all’Europeo di Lipsia, nel 2010 e il bronzo a squadre al Mondiale di Catania, nel 2011. Dopo la nascita di Samuele quattordici mesi fa, l’allieva di Oleg Pouzanov ha ripreso confidenza con la pedana la scorsa estate, riuscendo a disputare in questa stagione otto tappe in Coppa del Mondo con due sesti posti, come per dire a tutti “Sono tornata”. Ma come gestisce Mara il suo duplice ruolo di mamma e di campionessa con la valigia in mano? «Devo ringraziare mio marito (ndr:il suo preparatore atletico Andrea Lo Coco) senza il quale sarebbe tutto più difficile. Nei mesi scorsi ho viaggiato molto, restando fuori casa anche dieci giorni. La chiave sta nell’organizzazione: Samuele va volentieri al nido e ci aiuta anche un’amica “tata”. Sarebbe tutto più semplice se avessimo vicini i nonni ma purtroppo vivono tutti in Friuli». Già, Carlino e il Friuli le mancano molto per la tranquillità e i servizi, per la vita a misura d’uomo, per gli amici: « Roma è una città bellissima ma caotica e compli-
Chiara Cainero, a sinistra, e Mara Navarria, sotto, neo-mamme di Edoardo e Samuele.
cata negli spostamenti. Samuele è un mammone, spesso si toglie il ciuccio e mi chiama. All’Europeo mi ha riconosciuto per la prima volta guardandomi con il suo papà “dentro la scatola” della tv. Quando rientro dai viaggi però, me la fa pagare e non mi guarda neanche in faccia! Ai prossimi mondiali ci sarà e farà il primo volo Roma-Mosca». Mara è una combattente e cura molto i dettagli: «Dopo la gravidanza, sono tornata in forma anche fisicamente, curando l’alimentazione. La chiave di un buon allenamento è il recupero, anche un’oretta al parco giochi con il bimbo mi aiuta a trovare l’equilibrio giusto». Chiara Cainero è diventata mamma di Edoardo solo cinque mesi fa ma non ha perso tempo e grinta vincendo qualche giorno fa l’oro agli Europei in Ungheria, il suo quarto titolo continentale nello skeet, disciplina del tiro a volo. Un vanto per la nostra regione e per l’Italia, una conferma che la forestale di Cavalicco esibisce come
orgoglioso biglietto da visita. Essere campionesse nello sport (Chiara ha vinto, prima italiana nella storia del tiro a volo, la medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Pechino 2008) e mamme si può, anche se costa fatica, come ci conferma lei stessa: «Per una mamma che ha portato il suo bambino in pancia il distacco è sempre un po’ traumatico. Ho la fortuna di avere un marito bravissimo e due nonne eccezionali che lo curano quando sono lontana anche per delle settimane. Il problema è mio, perchè faccio fatica ad allontanarmi, lui sta benissimo. Quando rientro lo trovo sorridente e paffutello e l’abbraccio che riserva a me è unico. Quando torno a casa e vedo che mi sorride e mi riconosce sono ripagata di tutti i sacrifici. Se poi le gare vanno bene, ancora di più. Dopo ogni vittoria il mio primo pensiero è sempre per loro, ai quali dedico ogni successo. Siamo fortunati perché è un bambino buonissimo che sembra capisca le mie esigenze. Per ora
non si rende conto, magari il prossimo anno quando parlerà chiederà della mamma quando non c’è. Per ora non ci penso e sono serena. Il grosso degli impegni al momento è dietro le spalle». Adesso un po’ di vacanza e a metà luglio la ripresa degli allenamenti: «Voglio giocarmi al meglio in settembre le carte olimpiche ai Mondiali in Spagna, conquistando un podio», anticipa la campionessa. A trentasei anni cosa può chiedere ancora Chiara alla vita? «Mi sento sicuramente più mamma che atleta. Mi avevano detto che la maternità mi avrebbe resa ancor più forte ed è proprio così. L’obiettivo è la mia quarta Olimpiade. Ho voglia di riconfermarmi, Edoardo permettendo. Sono fiduciosa del fatto che mio figlio mi capirà».
Biancamaria Gonano
MARATONA
Di corsa sulla via del vino Domenica 5 ottobre 2014 si correrà la 6a edizione della Maratona e Maratonina delle Città del vino, immerse nei Colli Orientali del Friuli. Quest’anno il punto di partenza è a Corno di Rosazzo, bellissimo Comune che offre un’ampia possibilità di soggiorno all’insegna del relax e del bel vivere. Chi soggiornerà almeno una notte in uno degli agriturimi e bed & breakfast del Comune di Corno di Rosazzo, presentando la relativa ricevuta al banco iscrizioni della maratona, riceverà immediatamente un rimborso pari al 50% della quota d’iscrizione pagata. Tutti i gruppi sportivi che arriveranno a Corno di Rosazzo con un pullman il sabato, avranno inoltre un rimborso spese di 200 euro. Sabato pomeriggio i partecipanti avranno inoltre la possibilità di visitare le cantine più belle, ricche di storia e tradizione. Tra qualche giorno chi ha l’intenzione di iscriversi potrà dunque iniziare ad allenarsi per questa nuova edizione della Maratona e Maratonina delle Città del vino, che ogni hanno propone un percorso e dei paesaggi diversi. Coinvolgere nella propria intenzione anche familiari ed amici significherà per loro non necessariamente tentare di salire sul podio ma partecipare alla marcia a passo libero alla scoperta delle cantine che si susseguono, tra i suggestivi colli orientali del Friuli. Per info ed iscrizioni: www.maratonacittadelvino.it sezione eventi / Maratona delle Città del vino.
BASEBALL
Ventitrè le edizioni della manifestazione di Castions delle Mura L’inaugurazione del torneo
TORNEO ZUTTION, È TRADIZIONE E’ iniziato il 3 luglio e si concluderà il 6 l’ormai consolidato Torneo Federico Zuttion giunto alla XXIIIa edizione, affiancato per l’ottava volta dal Summerdays, che si disputerà a Castions delle Mura e organizzato dall’Europa Baseball Club e dal Friul’81 Softball. Anche quest’anno le due società organizzatrici hanno fatto le cose in grande, con quattro campi di gioco, 32 squadre suddivise in 5 categorie (Under 17, Allievi e Ragazzi nel baseball, Ragazze e Cadette nel softball) e la partecipazione di oltre 400 atleti e una folla di dirigenti, simpatizzanti e semplici curiosi. In sintesi Castions sarà la capitale di baseball e softball.ll e Softball e nel contempo President International Baseball Federation, certamente una presenza che ha evidenziato come “Grande” questo appuntamento.
TENNIS
Il futuri campioni passano per Trieste Il Tc giuliano ospita una tappa del Europe
Il sentiero dei futuri campioni. Non se ne parla mai abbastanza, ma da ormai tredici anni il Tc Triestino ospita una delle quattro tappe nazionali di Tennis Europe dedicata alle gare individuali under 12. Il “Trofeo Città di Trieste”, importante kermesse internazionale ha visto sfilare verdissimi interpreti capaci, nel prosieguo della carriera, d’arrampicarsi nei piani alti del mondo “pro”, come realizzato dall’affascinante canadese Eugenie Bouchard e dalla solida romena Simone Halep, oggi due professioniste inquiline, rispettivamente, degli appartamenti numero 13 e 3 del ranking Wta. Il torneo offre la possibilità anche alle racchette del nostro territorio di misurarsi con pari età di ottimo livello, ma per chi parte dalle lontane pre-qualificazioni il cammino è lungo e quasi mai scorrevole. Talvolta la chimera dell’in-
gresso nel tabellone principale può anche trasformarsi in realtà, come accaduto alla tenace friulana Elisa Iuri dell’Atomat Tennis Udinese e all’instancabile pordenonese Enrico Wood del Tc Roveredo, quest’ultimo anche brillante eversore in due secchi set dell’unico turco presente sui campi di Padriciano. Sara Ziodato, beniamina di casa, unica azzurrina presente e di diritto allocata nel main draw, esce al primo turno, stroncata dalla tensione e dalla ragnatela di colpi dell’insidiosa russa Maria Shusharina, giocatrice che legittima la sua performance correndo spedita fino alla semifinale dove rimane impigliata nella rete a maglie strette della spietata connazionale Maria Novikova. La ragazza di Taganrog, città portuale sul mar di Azov, per quello che ha ripetutamente sciorinato e per il piglio innato
Qui a sinistra, un momento delle premiazioni; a destra, Fausto e Giorgio Tabacco vincitori del doppio. Sopra, da sinistra, Maria Novikova e Jeffrey Von Der Schulenburg.
FVG
da predestinata è un nome che gli addetti faranno bene a memorizzare. In finale ha disposto come ha voluto della numero uno di Slovenia, Ziva Falkner, fresca trionfatrice degli appuntamenti internazionali di Koper e Cakovec, vale a dire una giocatrice valida non una figurante qualsiasi. Le credenziali della russa in lizza per il primato nazionale: rovescio penetrante, dritto micidiale, servizio di
difficile interdizione, fluidità naturale negli spostamenti, senso tattico e ritmo sempre incalzante. Un cocktail letale per la coraggiosa rivale di Oteec, shakerato con un crudele 6-1 6-1. Nel versante maschile, l’azzurro resiste in gara grazie alla caparbietà del messinese Fausto Tabacco, fermato nella combattuta semifinale dallo svizzero Jeffrey Von Der Schulenburg, e grazie all’italo-argentino Luciano Darderi, da pochi giorni approdato sul litorale di Fano e salito al circolo triestino con in tasca un’opportuna wild card assegnata dalla Fit, in virtù della sua doppia cittadinanza. Dopo aver ben pettinato, nel turno di semi, l’australiano Alex Bulte, Disderi deve subire, nel duello finale, il tennis produttivo ed essenziale del numero due della nazione elvetica. Il ragazzino zurighese, dalle discendenze nobiliari, sfoglia in campo il dizionario del tennis concreto alimentato da colpi limpidi, sempre soste-
nuto da una corretta visione di gioco e da fondamentali in buono stato d’avanzamento. Non mancano le sfiancanti smorzate, le perfette traiettorie lungolinea, gli imprendibili contropiede ed i calibrati colpi a rimbalzo. Un repertorio tale da ingabbiare le iniziative del lamentoso Disderi che potrebbe tentare l’impresa di rientrare in partita per il brevissimo calo dello svizzero del secondo parziale, ma dinamismo e convinzione sono ormai al lumicino e Von Der Schulenburg riprende a macinare il suo tennis felpato e disarmante fino a firmare lo score di 6-0 6-2 che gli vale il secondo trofeo del circuito Junior Tour. Ammantato di tricolore lo scudetto maschile di doppio, merito del clan siciliano dei Tabacco, forte dei sincronismi di Fausto e del giovane fratello Giorgio. Presenze significative alle premiazioni coordinate dal direttore del torneo Giancarlo Di Meo e dal presidente del circolo Antonio Fogazzaro con accanto lo storico referee Giampiero Ornaghi. Dal sindaco di Trieste Roberto Cosolini e dal numero uno della Fit regionale, Antonio De Benedittis, piovono attestati di stima per il livello e la costanza organizzativa del più importante evento giovanile della regione.
Fausto Serafini
speciale
U20 EUROPEAN CHAMPIONSHIP WOMEN
4 luglio 2014
www.tremilasport.com 15
COMITATO REGIONALE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
I
Giovanni Adami
l campionato europeo femminile Under 20 come opportunità di crescita per l’intero movimento regionale. È l’auspicio del presidente della Fip del Friuli Venezia Giulia, Giovanni Adami, che dalla massima manifestazione continentale di categoria
si attende un ritorno sotto diversi aspetti: “Ci servirà per far fare un gradino in più al movimento, attendendoci in primis un aumento degli iscritti. Trattandosi di partite di altissimo livello, giocatrici e allenatori che vi assisteranno avranno poi modo di immagazzinare molte cose nel loro bagaglio tecnico. In sostanza penso sia senza dubbio un evento apportatore di indiscussa positività”. Nel roster delle dodici azzurre determinato dalle scelte del tecnico Nino Molino figurano un’atleta
-. Presenze di “ragazze della porta accanto” che per le più giovani rivestono il significato di traino, facendole pensare che ce la possono fare anche loro”. E poi una considerazione tecnica del presidente regionale sulle possibilità della squadra azzurra, che lo scorso anno, peraltro con altra fascia d’età, conquistò la medaglia d’argento di categoria: “Fisicamente altre nazionali ci sono superiori ma giocano a nostro favore le potenzialità
regionale, la pordenonese Antonia Peresson, e una recentemente acquisita dalla neopromossa in A1 Ginnastica Triestina, Giuditta Nicolodi, presenze importanti anche per il pubblico di casa, sempre stimolato dalle performances degli enfant du pays. “Dobbiamo essere realisti e pensare che se il Friuli Venezia Giulia fornisce due atlete ad un organico nazionale significa che il movimento ha un suo valore - considera Adami
Sedici per il primo podio continentale
delle esterne, un’elevata intensità e un ottimo allenatore che sa leggere bene le partite e il recente torneo di Pordenone, dove l’Italia si è piazzata seconda, ha in effetti detto questo. Nel girone di qualificazione, Olanda, Polonia e Bielorussia sono avversarie toste, mentre in linea generale Spagna e Turchia godono dei maggiori favori del pronostico, anche se il fattore sorpresa va sempre tenuto in considerazione”. (e.f.)
I NUMERI 16 nazioni partecipanti Bielorussia, Belgio, Rep.Ceca, Francia, Grecia, Italia, Lettonia, Olanda, Polonia, Russia, Serbia, Spagna, Rep. Slovacca, Svezia, Turchia, Ucraina.
Ha preso il via a Udine il campionato Europeo Under 20 femminile, dove l’Italia difende l’argento
2 Palazzetti di gioco: Palasport Benedetti PalaIndoor
Formula: 4 gironi da 4 squadre l’uno
Le Azzurre sul podio dell’Europeo Under 20 femminile 2013.
IL ROSTER DELL’ITALIA MARIA B. BARBERIS
(‘95, 175, A, Paddy Power Geas Basket)
VALENTINA BONASIA
(‘94, 162, P, Vassalli – 2g Vigarano)
SARA CRUDO
(‘95, 182, A, Fortitudo Rosa Bologna)
ELISA ERCOLI
(‘95, 190, C, Famila Schio)
FRANCESCA GAMBARINI (‘95, 167, P, Paddy Power Geas Basket)
1° TURNO 3/4/5 luglio GRUPPO A RUSSIA-TURCHIA 3/7 14:00 R.CECA - BELGIO 3/7 20:45 TURCHIA-R. CECA 4/7 18:30 BELGIO-RUSSIA 4/7 20:45 RUSSIA-R.CECA 5/7 16:15 BELGIO-TURCHIA 5/7 18:30 GRUPPO B GRECIA-LITUANIA 3/7 16:15 FRANCIA-SPAGNA 3/7 18:30 LITUANIA-FRANCIA 4/7 14:00 SPAGNA-GRECIA 4/7 16:15 FRANCIA-GRECIA 5/7 18:30 LITUANIA-SPAGNA 5/7 20:45 GRUPPO C SERBIA-R.SLOVACCA 3/7 14:00 SVEZIA-UCRAINA 3/7 16:15 R.SLOVACCA-SVEZIA 4/7 14:00 UCRAINA-SERBIA 4/7 18:30 SERBIA-SVEZIA 5/7 14:00 UCRAINA-R.SLOVACCA 5/7 14:00 GRUPPO D POLONIA-BIELORUSSIA 3/7 18:30 OLANDA-ITALIA 3/7 20:45 BIELORUSSIA-OLANDA 4/7 16:15 ITALIA-POLONIA 4/7 20:45 OLANDA-POLONIA 5/7 16:15 BIELORUSSIA-ITALIA 5/7 20:45
2° TURNO 7/8/9 luglio GRUPPO E E1 E2 E3 E4 E5 E6
Antonia Peresson, a sinistra, e Giuditta Nicolodi, rappresentano il basket regionale.
(‘94, 163, P, Trogylos Priolo)
GIUDITTA NICOLODI
(‘95, 181, C, Ginnastica Triestina)
MARIDA ORAZZO
(‘94, 174, G, Minibasket Battipaglia)
ELISA PENNA
(‘95, 186, G, Umana Reyer Venezia)
ANTONIA PERESSON
(‘95, 173, G, Umana Reyer Venezia)
GIOVANNA ELENA RAMÒ (‘94, 180, A, Minibasket Battipaglia) ERICA REGGIANI
QUARTI DI FINALE 11 luglio 49 50 51 52
GRUPPO F F1 F2 F3 F4 F5 F6
ILARIA MILAZZO
E1 vs F4 14:00 E2 vs F3 18:30 F1 vs E4 20:45 F2 vs E3 16:15
(‘94, 173, P, Famila Schio)
CLASSIFICAZIONE GIOCHI 12 luglio
FINALI
62 PERDENTE 50 vs PERDENTE 51 16:15 61 PERDENTE 49 vs PERDENTE 52 14:00
5°-8° posto
SEMIFINALI 12 luglio
13 luglio 72 VINCITRICE 63 vs VINCITRICE 64 20:45 71 PERDENTE 63 vs PERDENTE 64 18:30 70 VINCITRICE 61 vs VINCITRICE 62 16:15 69 PERDENTE 61 vs PERDENTE 62 14:00
64 VINCITRICE 50 vs VINCITRICE 51 20:45 63 VINCITRICE 49 vs VINCITRICE 52 18:30 1°-4° posto
I due palazzetti di gioco
PalaIndoor
Palasport Benedetti
Via del Maglio 6/D, UDINE
Via Marangoni 46, UDINE
1° - 2° posto 3° - 4° posto 5° - 6° posto 7° - 8° posto