BORGHI 25 LUOGHI INCANTATI DA RAGGIUNGERE COMODAMENTE IN TRENO
"Almeno una volta l’anno, vai in un posto dove non sei mai stato prima".
(Dalai Lama)
I NOSTRI BENEFIT Grazie alla grande capillarità della rete ferroviaria è possibile attraversare il Belpaese da nord a sud, raggiungendo le principali città d’arte ma anche bellezze naturalistiche in regioni balneari o montane in poche ore. Il trasporto regionale collega tutte le aree metropolitane in modo strategico, per gustare il viaggio fin dal primo momento e vivere un’esperienza unica.
"La ragione dei miei viaggi è vivere il paesaggio" (Giovanni Comisso)
BABY
GRUPPI
KIDS
PET FRIENDLY
PRM FRIENDLY
BICI
GREEN
BAGAGLIO
Viaggio gratis per i bimbi dagli 0 ai 4 anni non compiuti. Sconto del 50% con posto a sedere.
Sconto del 50% per ragazzi dai 4 ai 12 anni non compiuti.
Treni attrezzati per Persone a Mobilità Ridotta. Assistenza presso le Sale Blu delle stazioni FS.
Mezzo green per eccellenza a minore impatto ambientale con -76% emissioni CO2 vs l'aereo.
10% di sconto per gruppi di almeno 10 persone. Offerta cumulabile con le riduzioni KIDS e BABY.
Viaggio gratis per cani, gatti e animali domestici di piccola taglia.
Possibilità di trasporto bici montata sui treni con apposito pittogramma. Pagamento integrativo.
Bagagli gratis senza limiti di numero e dimensione.
5
SOMMARIO Liguria Valle d'Aosta 1
Alla scoperta di gioielli nascosti, castelli, piccoli centri medievali e panorami incastonati tra monti, colline, vallate e zone costiere.
BARD
Piemonte 2
14
Trentino Alto Adige 11
VIPITENO
80
12
CHIUSA
86
13
EGNA
92
VOGOGNA
22
3
ORTA SAN GIULIO
28
4
MOMBALDONE
34
5
LAIGUEGLIA
6
BORGIO VEREZZI
48
7
FINALBORGO
54
8
CAMPO LIGURE
60
9
MONEGLIA
66
10
VERNAZZA
72
Veneto 14
MONTAGNANA
42
Friuli Venezia Giulia
100
15
VENZONE
108
7
SOMMARIO Emilia Romagna 16
"Ci si innamora di un luogo come di una persona" (Alec Waugh)
BRISIGHELLA
17
PASSIGNANO SUL
BUONCONVENTO
124
18
GROTTAMMARE
132
116
Abruzzo
Umbria 19
Marche
Toscana
140
22
TAGLIACOZZO
160
TRASIMENO 20
CASTIGLIONE DEL LAGO
146
21
SPELLO
152
9
SOMMARIO Campania Calabria 23
Storia, itinerari, luoghi nascosti e personaggi misteriosi. Ma anche miti e leggende, chiese e monasteri, sacro e profano. Un assaggio dell’Italia più bella e dei suoi prodotti tipici.
ALBORI-VIETRI SUL MARE 168
24
CHIANALEA
176
Sicilia 25
CEFALÙ
184
11
VALLE D'AOSTA BARD
BARD AOSTA (AO) ALTITUDINE m 381 s.l.m. ABITANTI 140 INFO TURISMO Forte di Bard Polo Museale e Culturale Tel 0125 833811 info@fortedibard.it fortedibard.it
BARD SOTTO UN TETTO DI LOSE RAGGIUNGI BARD DA AOSTA IN 40' IVREA IN 20'
Un borgo medievale di una quarantina di case per soli 3 km quadrati, ai piedi di un’antica via consolare romana: sotto la Dora Baltea e sopra il forte. Un edificio maestoso, rimasto inespugnato fino all’arrivo di Napoleone, che oggi ospita il Museo delle Alpi. Dall’alto Bard sembra un ammasso di pietre e lungo l’acciottolato delle sue vie strette puoi ancora sentire il rumore dei carri delle legioni romane.
Comune Piazza Cavour, 4 Tel 0125 80 31 34 info@comune.bard.ao.it comune.bard.ao.it
DISTANZA DALLA STAZIONE 850 m AOSTA Nus Chatillon Verres Hone–Bard Donnaz Pont Saint Martin Borgofranco IVREA 15
CENNI STORICI XI SEC. Ottone di Bard costruisce un castello sul promontorio per imporre un pedaggio ai viandanti e alle merci. 1242 La rocca è espugnata da Amedeo IV di Savoia che la trasforma in fortezza. 1661 Diventa il presidio dei Savoia in Valle d’Aosta. 1800 Il borgo cade sotto un attacco notturno condotto da Napoleone, che fa radere al suolo il vilain castel de Bard, poi ricostruito da Carlo Felice trent'anni dopo. 1975 Il demanio militare cede il forte alla Regione Valle d’Aosta. ORIGINE DEL NOME Dal celtico bar: rocca, luogo fortificato. 16
PRODOTTI TIPICI
Il vino dei rocchi di Bard, rosso dal colore brillante tendente al granata, dal profumo mandorlato. Le fiuor di cousse, fiori di zucca ripieni cotti al forno, e le paste di meliga con farina di mais. EVENTI Festa della Madonna del Caravaggio: seconda domenica di luglio Festa patronale, Madonna dell'Assunta: 15 agosto Presepe Vivente: 24 dicembre
"Bard "Testo è incassato demo come demo un cuneo demo tra due demo" monti" demo (Anonimo redattore del Messager Valdôtain)
CURIOSITÀ
In uno dei massi del Geosito archeologico di Bard è raffigurato un serpente, databile intorno a 3000-2700 a.C., simbolo della forza sessuale maschile. Pare che nell’antichità le donne, durante i riti propiziatori legati alla fecondità, si facessero scivolare lungo la roccia in pendio, da cui il nome Scivolo delle donne.
"Testo demo demo demo demo demo" (Autore, 0000)
PIEMONTE
VOGOGNA, ORTA SAN GIULIO, MOMBALDONE
VOGOGNA VERBANO CUSIO OSSOLA (VB) ALTITUDINE m 223 s.l.m. ABITANTI 1.743 INFO TURISMO Comune Tel 0324 87200 comune.vogogna.vb.it
VOGOGNA FIORE DI PIETRA
RAGGIUNGI VOGOGNA DA NOVARA IN 1h30'
Il grande passato militare di Vogogna è ben visibile dall’alto del Castello Visconteo del XIV sec., con la caratteristica Torre semicircolare e le mura merlate, oggi sede di un polo museale e multimediale. Il grigio della Rocca, che sembra nata dalla nuda roccia, e delle case costruite con la pietra locale, la “Beola”. E di pietra ollare è il Mascherone Celtico, nel cortile dell’Oratorio di San Pietro, da cui zampilla fresca acqua sorgiva considerata salutare e benedetta.
DISTANZA DALLA STAZIONE 500 m NOVARA Caltignaga Momo Cressa–Fontaneto Borgomanero Gozzano Orta–Miasino Pettenasco Omegna Gravellona Toce Ornavasso Cuzzago Premosello–Chiovenda VOGOGNA OSSOLA 23
CENNI STORICI
970 Primo atto notarile in cui compare il toponimo Vogogna. 1416-1600 Periodo di splendore Sotto i Borromeo. 1535-1814 Passa in mano alla Spagna, Austria, Casa Savoia e ai francesi. 1819 Da Capitale dell’Ossola Inferiore diventa semplice comune. ORIGINE DEL NOME Il toponimo trarrebbe origine dall’antico popolo che abitava queste terre prima dei Romani: i Galli Agoni. Vogogna, quindi, da Vallis Agonum, villaggio degli Agoni.
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PRODOTTI TIPICI
La Val d’Ossola è un tripudio di salumi e formaggi. Fra gli insaccati a km 0 troviamo la mortadella di fegato, il salame di testa e la bresaola di manzo; il nostrano di Trontano, il Bettelmatt e i caprini della Val Vigezzo, invece, sono solo alcuni dei formaggi tipici. EVENTI Il Borgo tra Arte e Sapori: aprile Eventi musicali e teatrali: luglio-agosto Concerto delle Settimane Musicali: terza settimana di agosto Festa patronale, Beata Vergine Addolorata: 15 settembre Montagna e Dintorni: novembre
"E all’improvviso "Testo demo una demo pietra demo in fiore: demo il silenzio" demo" (Casimiro De Brito)
CURIOSITÀ
Le antiche origini di Vogogna sono testimoniate dal Mascherone Celtico che si trova nel cortile dell’Oratorio di San Piero. Si tratta di una copia dell’originale custodito presso il Palazzo Pretorio e considerato uno tra gli esempi d’arte del mondo celtico più importanti del Piemonte, risalente al I sec. a.C. La maschera è una figura maschile che rappresenta un dio silvestre, una statua di culto forse inserita in un bosco sacro.
"Testo demo demo demo demo demo"
ORTA SAN GIULIO COMUNE PROVINCIA NOVARA (NO) (....) ALTITUDINE m 294 s.l.m. ABITANTI 1.100 INFO TURISMO IAT Via Panoramica Tel 0322 90516 comune.ortasangiulio.no.it
ORTA SAN GIULIO L'ACQUERELLO DI DIO RAGGIUNGI ORTA SAN GIULIO DA NOVARA IN 46' VOGOGNA IN 42'
No, Dio non si è messo l'ottavo giorno della Creazione a dipingere acquerelli: Orta è sul Lago e l'acqua riflette, amplifica, illumina i tetti d’ardesia, i vicoli, le stradine di pietra che scendono fino al bordo dell’acqua. Gioca con la luce di certe giornate invernali o certe mattine d’estate, con la nebbiolina che sale attorno all'Isola di San Giulio che la fa sembrare Avalon, l'isola incantata di Morgana e Artù. Oggi ci stanno le Monache benedettine.
DISTANZA DALLA STAZIONE 2 km NOVARA Caltignaga Momo Cressa–Fontaneto Borgomanero Gozzano Orta–Miasino Pettenasco Omegna Gravellona Toce Ornavasso Cuzzago Premosello–Chiovenda VOGOGNA OSSOLA 29
CENNI STORICI
390 Il Cristianesimo giunge in Riviera con i fratelli Giulio e Giuliano.
Grazie ad un accordo tra la Divisione Passeggeri Regionale e FIAB, i clienti del Trasporto Regionale possono beneficiare di uno sconto minimo del 10% nelle strutture alberghiere del circuito Albergabici.
1219 Signoria dei vescovi-conti novaresi sulla Riviera. 1345 Nasce la repubblica della Riviera d'Orta: uno staterello, autonomo e democratico fino al 1753. 1524 Saccheggio degli Sforza. 1861 La Riviera diviene parte del Regno d’Italia. ORIGINE DEL NOME Il nome latino del lago era Cusius, per i suoi primi abitanti, gli Usii. Nel Medioevo divenne lago di San Giulio, dal santo. Il nome Orta deriva da hortus conclusus, cioè chiuso. 30
PRODOTTI TIPICI
La mortadella di fegato d'Orta ha origini antiche, cruda o cotta. Nella cruda il fegato viene ridotto in una pasta a grana grossa con carni suine magre, pancetta, aromi, limone, vino rosso; insaccato e stagionato. La cotta ha un impasto più fine, ottima con la polenta. EVENTI Festa patronale, S. Giulio: 31 gennaio Peregrinatio, sui sentieri degli antichi pellegrini: primo sabato di giugno Festival Cusiano di musica antica: giugno Orta Opera Festival: luglio Natale sul lago: tutto dicembre fino all’Epifania
Programmare la tua vacanza in bici non è mai stato così facile. Decidi quanto vuoi pedalare dopo essere sceso dal treno e scopri tutte le strutture ricettive Albergabici presenti nel percorso che hai scelto, che siano alberghi, B&B o campeggi.
"Testo demo demo demo demo demo" Il Giardino sul Lago Amico della Bicicletta Via Giovanetti, 52 28016 Orta San Giulio (NO) Tel. 3337596149
CURIOSITÀ
Narra la leggenda che camminando lungo le rive del lago Giulio scorse una piccola isola abitata da draghi e serpenti. Non trovando un passaggio in barca, stese il suo mantello sull’acqua, vi salì e raggiunse l’isola (in effetti ancora oggi sul Lago si pratica la vela e il canottaggio). Comunque, per la cronaca, Giulio sconfisse i mostri e costruì la basilica in cui ancora è sepolto.
"...un "Testo delizioso demo piccolo demolago demo ai piedidemo del Rosa..." demo" (Honoré de(Autore, Balzac,0000) 1838)
MOMBALDONE COMUNE Nome PROVINCIA ASTI (AT) Nome (....) ALTITUDINE m 260 s.l.m. ABITANTI 234 INFO TURISMO Comune Tel 0144 950680 comune.mombaldone.at.it
MOMBALDONE UN'OASI MEDIEVALE FRA I CALANCHI RAGGIUNGI MOMBALDONE DA ALESSANDRIA IN 60' S. GIUSEPPE DI CAIRO IN 30'
Immerso nei calanchi, come un’oasi in un deserto di tufo punteggiato dalle ginestre, Mombaldone è l’unico borgo della Langa Astigiana ancora cinto delle mura originarie. L’antica porta d’ingresso al borgo è perfettamente conservata, così com’era nel Medioevo, elegante e ad arco acuto. Dalla via centrale si dipartono vicoletti e passaggi, archivolti e cortili: un percorso della memoria, un viaggio a ritroso nel tempo.
DISTANZA DALLA STAZIONE 550 m ALESSSANDRIA Borgoratto Cassine Strevi Acqui Terme Terzo Bistagno Ponti Montechiaro Denice Mombaldone-Roccaverano Spigno Merana Piana Dego Rocchetta Cairo Cairo Montenotte S. GIUSEPPE DI CAIRO 35
CENNI STORICI
VI-VII SEC. Mombaldone è sotto il dominio dei Longobardi. 991 Il luogo è citato per la prima volta nell’atto di fondazione dell’abbazia di San Quintino a Spigno Monferrato. 1382 Amedeo VI di Savoia diventa signore del feudo di Mombaldone. 1706-1708 Il feudo è confermato ai Savoia e inizia un lungo periodo di tranquillità. 1799 Napoleone porta morte e devastazione. ORIGINE DEL NOME Mons Baldus, dal germanico bald, monte. 36
PRODOTTI TIPICI
Capre e montoni brucano arbusti e piante aromatiche tra i calanchi di Mombaldone. Latte, formaggi e carni di questo territorio hanno infatti un sapore particolare. Tra le prelibatezze il salame locale (bichiré), il capretto di Langa, il montone grasso arrosto, la trippa o il bollito in salsa verde (bagnét), la robiola Dop di Roccaverano e i vini di Canelli e Alba. EVENTI Sagra delle Frittelle: ultima domenica di maggio Historia Montis Baudonis: ultimo fine settimana d’agosto Festa patronale, Madonna del Tovetto e Feria Española: 8 settembre Musica a Mombaldone: fine agosto - inizio settembre Fiera del montone grasso: 2 ottobre
"Una "Testo piazzetta demo demo rustica, demo un giorno demodidemo" festa" (Guido Piovene)
CURIOSITĂ€
Sono sedici i borghi della Langa Astigiana, un territorio di torri, boschi, vigne, prati compreso tra Piemonte e Liguria, tra pianura e Appennino, Langa e mare. Merita una visita Roccaverano: immerso nel verde tra vallate, cascine e pascoli, vanta una delle piĂš belle piazze della regione con una splendida chiesa parrocchiale bramantesca. Questo territorio offre diverse attivitĂ sportive, come trekking e canoa sul Bormida, e relax ad Aqui Terme.
"Testo demo demo demo demo demo" (Autore, 0000)
LIGURIA
LAIGUEGLIA, BORGIO VEREZZI, FINALBORGO, CAMPO LIGURE, MONEGLIA, VERNAZZA
LAIGUEGLIA SAVONA (SV) ALTITUDINE m 308 s.l.m. ABITANTI 1.956 INFO TURISMO IAT Via Roma Tel 0182 690059 comune.laigueglia.sv.it
LAIGUEGLIA PIAZZETTA AL MARE
RAGGIUNGI LAIGUEGLIA DA SAVONA IN 1h TAGGIA ARMA IN 26'
La storia di questo borgo marinaro è legata ai diversi attacchi subiti dai Saraceni: l’architettura caratteristica del vecchio centro si rifà proprio a quel periodo di invasioni, con le piazzette a mare costruite allo scopo di esporvi le mercanzie, e gli archi, le volte, i caratteristici caruggi progettati per esigenze difensive, insieme al Bastione cinquecentesco. Ogni estate una rievocazione storica ricorda gli attacchi dei corsari arabi con simulazioni di battaglie e fuochi d’artificio sul mare.
DISTANZA DALLA STAZIONE 550 m SAVONA Quiliano Spotorno–Noli Finale Ligure Marina Borgio Verezzi Pietra Ligure Loano Borghetto S. Spirito Ceriale Albenga Alassio Laigueglia Andora Diano Imperia TAGGIA ARMA 43
CENNI STORICI
1130 Prima menzione del luogo, di origini romane. XVI SEC. Le invasioni dei Saraceni minacciano ripetutamente il borgo. 1672 Laigueglia e Alassio appoggiano la Repubblica di Genova nella guerra contro i Savoia. 1745 Durante la guerra di successione austriaca, Laigueglia rimane fedele a Genova. ORIGINE DEL NOME Deriva da Aquilia e denota l’origine romana del luogo, probabilmente sorto con l’arrivo dei soldati sotto le insegne dell’aquila, durante le guerre contro le tribù liguri. 44
PRODOTTI TIPICI
I baci di Laigueglia, un dolce di mandorle, nocciole e crema di cioccolato; e i gobeletti, un altro dolce, ma di pasta frolla e marmellata. EVENTI Trofeo Laigueglia, corsa ciclistica internazionale: febbraio Festival Jazz: ultima settimana di giugno Sbarco dei Saraceni, rievocazione storica: luglio-agosto Festa patronale, San Matteo: 21 settembre Fiera di San Matteo: settembre
"Il mare è senza strade" (Alessandro Baricco)
CURIOSITĂ€
Se Laigueglia da modesto borgo di pescatori divenne una fiorente cittadina, lo deve alla pesca del corallo: un’attività dal massimo sviluppo fra il XVII e il XVIII secolo. Oltre cento erano le feluche attrezzate, dette fregate, che partivano tutte insieme formando una flotta sorvegliata da una galea armata per tenere lontani i pirati.
BORGIO VEREZZI SAVONA (SV) ALTITUDINE m 200 s.l.m. ABITANTI 2.400 INFO TURISMO Ufficio Turismo Tel 019 618227 comune.borgio-verezzi.savona.it DISTANZA DALLA STAZIONE 1,1 km
BORGIO VEREZZI IL TEATRO DELLE MERAVIGLIE
RAGGIUNGI BORGIO VEREZZI DA SAVONA IN 23' VENTIMIGLIA IN 1h30'
La leggenda vuole che sia stata fondata dai pirati saraceni che, innamoratisi di questi luoghi, avrebbero abbandonato le loro scorrerie per ritirarsi a vivere sulla terraferma. I corsari arabi, infatti, hanno influenzato molto questo borgo dove la pietra rosa si alterna alle bianche terrazze, agli orti a vista, alla vegetazione. Verezzi è conosciuta per il Festival Teatrale che si tiene ogni estate e a cui hanno partecipato tutti i grandi nomi del teatro italiano.
SAVONA Quiliano Spotorno – Noli Finale Ligure Marina Borgio Verezzi Pietra Ligure Loano Borghetto S. Spirito Ceriale Albenga Alassio Laigueglia Andora Diano Imperia Taggia arma Sanremo Bordighera Vallecrosia VENTIMIGLIA 49
CENNI STORICI
800 ca. Presenza dei monaci benedettini in un convento nel borgo. 1385 Borgio e Verezzi sono ceduti alla Repubblica di Genova. 1815 La Liguria è incorporata al Piemonte nel Regno di Sardegna. 1933 Borgio e Verezzi si uniscono in un unico Comune. ORIGINE DEL NOME Borgio deriva dal latino burgus, centro abitato, mentre Verezzi si fa risalire a Veletiis, di probabile origine preromana, il cui etimo si perde nella notte dei tempi.
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PRODOTTI TIPICI
Oltre al cappero, gli agricoltori verezzini coltivano la vite, producendo vini locali quali la Lumassina, il Nostralino Veretium e il piĂš raro Barbarossa. Gli uliveti producono del buon olio extra-vergine. EVENTI Festival Teatrale di Borgio Verezzi: luglio-agosto Sagra della Lumaca: 13-14 agosto Festa patronale, San Martino: 11 novembre Fiaccolata e Presepe: periodo natalizio
"...bellezza pittoresca, da cartolina" (Massimo Quaini)
CURIOSITÀ
Da Vittorio Gassman a Giorgio Albertazzi, da Monica Guerritore a Mariangela Melato, tutti i grandi nomi del teatro italiano hanno partecipato al Festival Teatrale di Borgio Verezzi. Dal 1967, nelle notti d’estate, piazza Sant’Agostino è lo scenario naturale, una vera e propria finestra sul mare, che ospita la famosa rassegna culturale.
FINALBORGO SAVONA (SV) ALTITUDINE m 0-300 s.l.m. ABITANTI 12.300 INFO TURISMO Uff. Informazioni Turistiche Tel 019 680954 turismo.comunefinaleligure.it/ it/finalborgo
FINALBORGO ARIA DA MARCHESI
RAGGIUNGI FINALBORGO DA SAVONA IN 14' TAGGIA ARMA IN 1h04'
A Finalborgo si respira aria buona, che sa di mare, rosmarino e timo. E aria di nobiltà: è stata la capitale del Marchesato di Finale e, per far dispetto ai Genovesi, fu porto franco per gli Spagnoli, che hanno lasciato monumenti e portali di ardesia. Nei vicoli e tra i palazzi di Finalborgo c'è aria di un glorioso passato: e infatti c'è una Chiesa con un orologio che segna le ore al contrario. Arroccata in alto per difendersi dai Saraceni, dovette però arrendersi agli odiati Genovesi, ancora malvisti in tutta la Provincia di Savona.
DISTANZA DALLA STAZIONE 1,5 km SAVONA Quiliano Spotorno–Noli Finale Ligure Marina Borgio Verezzi Pietra Ligure Loano Borghetto S. Spirito Ceriale Albenga Alassio Laigueglia Andora Diano Imperia TAGGIA ARMA 55
CENNI STORICI
XII SEC. Il marchese Enrico I Del Carretto detto il Guercio dà origine al borgo. 1598-1713 È il periodo della dominazione spagnola all’insegna della prosperità. 1713 Il marchesato è ceduto a Genova e finisce un’epoca di ricchezza. 1795 Con l’arrivo dei francesi viene abolito il marchesato e Finale segue le sorti della Repubblica Ligure, e infine quelle dei Savoia e del Regno d’Italia. ORIGINE DEL NOME Da Burgum Finarii, terra di confine (ad fines) in epoca romana e marchesato dei Del Carretto tra il XIV e il XVI secolo. 56
PRODOTTI TIPICI
A Finalborgo è possibile provare la vera birra artigianale in locali in cui è prodotta e servita direttamente. Artigianato, passione, e anche un Festival, ad agosto, dedicato alla bevanda cara alla dea Cerere. EVENTI Festa patronale, S. Biagio: 3 febbraio Riviera dei Teatri: stagione di prosa Percorsi Sonori: stagione sinfonica Salone Agroalimentare: marzo Festa dell’Inquietudine: giugno (info su festainquietudine.it) Festa del Marchesato, rievocazione medievale: luglio Birra in Borgo, Festival della birra: agosto
"Il palpitare lontano di scaglie di mare" (Eugenio Montale)
CURIOSITÀ
Il Museo Archeologico del Finale ospita la celebre sepoltura del Giovane Principe, un cacciatore vissuto 24mila anni fa, sepolto nella Caverna delle Arene Candide. Dalla ricostruzione del volto si può riconoscere la fisionomia tipica delle popolazioni orientali con forti somiglianze con i crani dello stesso periodo rinvenuti a Sunghir in Russia. Segno di un’identità umana e culturale comune in un’ampia area compresa fra il Mediterraneo e la Moldavia. Chi era questa gente e come si spostava? Un affascinante mistero archeologico.
CAMPO LIGURE GENOVA (GE) ALTITUDINE m 342 s.l.m. ABITANTI 3.057 INFO TURISMO IAT Via della Giustizia, 5 Tel 010 921055 comune.campo-ligure.ge.it
CAMPO LIGURE L'ARTE LIEVE DELLA FILIGRANA
RAGGIUNGI CAMPO LIGURE DA GENOVA IN 40' ACQUI TERME IN 35'
La bellezza di questo borgo è da osservare in… filigrana. È infatti uno dei principali centri di produzione in Europa della filigrana in oro e argento. Ci sono ancora una decina di laboratori dedicati a quest’arte che si tramanda di padre in figlio dal 1884. Epoca a cui risalgono le prime figure del grande presepe meccanizzato, con centinaia di personaggi su una superficie di 70 mq, che nel periodo natalizio è possibile visitare all’Oratorio dei Santi Sebastiano e Rocco.
DISTANZA DALLA STAZIONE 800 m GENOVA PRINCIPE Genova Samp. Genova Borzoli Genova Costa Genova Granara Genova Acquasanta Mele Campo Ligure Rossiglione Ovada Molare Prasco – Cremolino Visone AQUI TERME 61
CENNI STORICI
III SEC. Primo accampamento romano, da cui il nome Campo. 1329 Il borgo è un piccolo feudo del Sacro Romano Impero indipendente dalla Repubblica di Genova. 1740-1748 Nella guerra di successione austriaca Campo si schiera con l’Impero e i Savoia, contro i Francesi e Genova. 1884 Il borgo prende il nome di Campo Ligure. ORIGINE DEL NOME Dal campus, cioè accampamento, è derivato l’originario nome di Campofreddo (freddo da feudo) come veniva chiamato il paese dalla fine del sec. XVII. 62
PRODOTTI TIPICI
Castagne, polenta, latte e formaggi. La tradizione culinaria è quella dei contadini dell’appennino ligure. Ancora oggi nelle vie del Borgo si può assaporare il latte appena munto insieme alla tipica focaccia di farina di mais, la revezora. EVENTI Concerto itinerante: sabato di metà luglio Festa patronale, Santa Maria Maddalena: 22 luglio Campofestival: primo fine settimana d’agosto Camingiando: ultima domenica di agosto Mostra annuale della Filigrana: settembre
"Ombra e sole s'alternano per quelle fondi valli" (Vincenzo Cardarelli)
CURIOSITÀ
Il Museo della Filigrana espone circa duecento pezzi ricercati e raccolti attraverso i Paesi di quattro continenti: ogni oggetto racchiude in sé le tradizioni, i costumi, la religione, l’economia del luogo di provenienza. Un museo unico al mondo. Lasciatevi incantare dai dettagli della lavorazione della filigrana, che piace molto anche ai più piccini.
MONEGLIA GENOVA (GE) ALTITUDINE m 4 s.l.m. ABITANTI 2.800 INFO TURISMO comune.moneglia.ge.it DISTANZA DALLA STAZIONE 800 m
MONEGLIA UN GIOIELLO TRA DUE CAMPANILI RAGGIUNGI MONEGLIA DA GENOVA IN 1h08' LA SPEZIA IN 50'
Stretto da un lato tra mare e collina, e dall’altro tra due campanili: quello della chiesa di ponente, San Giorgio, e quello della chiesa di levante, Santa Croce. Fino all’età moderna il borgo era diviso in due da un torrente, poi coperto, che separava nettamente i due quartieri, ognuno dei quali aveva la propria chiesa e il proprio cimitero… Ancora oggi si discute se sia più bella la chiesa di San Giorgio o quella di Santa Croce. Difficile dirlo!
GENOVA PRINCIPE Bogliasco Pieve Ligure Recco Camogli-S. Fruttuoso S. Margherita Ligure Rapallo Chiavari Lavagna Sestri Levante Riva Trigoso Moneglia Deiva Marina Framura Bonassola Levanto Monterosso Vernazza Corniglia Manarola Riomaggiore LA SPEZIA C.LE 67
CENNI STORICI
IV SEC. In una mappa stradale dell’Impero Romano è citata la località ad Monilia. V-XVI SEC. Durante il Medioevo e per tutto il Cinquecento, Moneglia condivide le sorti della Repubblica di Genova, alla quale fornisce marinai e capitani. 1815 Moneglia fu inglobato nel Regno di Sardegna e successivamente nel Regno d’Italia. ORIGINE DEL NOME Il borgo - riporta una cronaca del 1537 - fu chiamato "Monilia in latino, che vuol dire gioielli preziosi per cagione dei fruttiferi e ameni colli" circostanti.
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PRODOTTI TIPICI
L’olio extravergine d’oliva prodotto nel territorio è stato insignito della Dop Riviera di Levante. Da alcune borgate di Moneglia, come Morteo, Crova, La Marine, viene un buon vino bianco, ottimo per accompagnare le trenette al pesto. EVENTI Mostra mercato dell’Olio d’oliva: lunedì di Pasqua Festival del Giallo: prima settimana di luglio Festa patronale, Esaltazione della Santa Croce: 14 settembre Incanto di Natale: dal 20 al 31 dicembre
"Il mare sale per rocce e per dirupi col suo respiro" (Francesco Biamonti)
CURIOSITĂ€
L’azzurro del mare davanti, il verde dei monti alle spalle e, nel mezzo, tanti segni d’arte: come i versi eleganti e musicali di Felice Romani, librettista di Rossini, Donizetti e Bellini. E le pitture di Luca Cambiaso, grande artista di scuola manierista, dai modi michelangioleschi.
VERNAZZA LA SPEZIA (SP) ALTITUDINE m 0-800 s.l.m. ABITANTI 800 INFO TURISMO Comune Tel. 0187 821247 comune.vernazza.sp.it DISTANZA DALLA STAZIONE 250 m
VERNAZZA NELL'INCANTO DELLE 5 TERRE
RAGGIUNGI GENOVA IN 1h50' LA SPEZIA IN 22'
Vernazza è una delle perle delle Cinque Terre. Un borgo marinaro distribuito attorno ad un porticciolo, con i vicoli stretti per intrappolare gli invasori e buttare loro addosso olio bollente dalle case-torri. Le case colorate perché i marinai le potessero riconoscere da lontano. E poi le pietre dei muri a secco, gli ulivi, le splendide fioriture. Nel 2013 per il New York Times è il diciottesimo posto al mondo da visitare (Parigi quell’anno era al quarantaseiesimo, tanto per capirci).
GENOVA PRINCIPE Bogliasco Pieve Ligure Recco Camogli-S. Fruttuoso S. M. Ligure-Portofino Rapallo Chiavari Sestri Levante Riva Trigoso Moneglia Deiva Marina Framura Bonassola Levanto Monterosso Vernazza Corniglia Manarola Riomaggiore LA SPEZIA C.LE 73
CENNI STORICI
1080 Prima citazione del borgo. 1207 I signori di Vernazza si sottomettono a Genova. 1874 La linea ferroviaria Genova-La Spezia rompe l’isolamento secolare del luogo. 1997 Vernazza è dichiarata dall’Unesco patrimonio mondiale dell’umanità. 1999 Nasce il Parco Nazionale delle Cinque Terre. ORIGINE DEL NOME Dal latino verna, ossia del luogo, indigeno. Quindi il nome del paese sarebbe legato al suo prodotto più celebre, la vernaccia, il vino locale. 74
PRODOTTI TIPICI
Vino DOC: il bianco Cinque Terre e lo Schiacchetrà, il passito più famoso d’Italia, di limitatissima produzione. Ma anche olio extravergine d’oliva DOP e profumati limoni. EVENTI Festa patronale, Santa Margherita: 20 luglio Festival del Parco delle Cinque terre: luglio-agosto Festa al santuario di Reggio: prima domenica d’agosto Festa al santuario di San Bernardino: 8 settembre
"Punte argentee di mare entravano nel cielo…" (Francesco Biamonti)
CURIOSITĂ€
Dalla piazzetta di Vernazza, che qui chiamano il salotto, si diramano sentieri tra i piĂš belli delle Cinque Terre. In particolare, quello di circa 2 km che conduce al santuario della Madonna di Reggio sorto nel sec. XI, con la sua Madonna nera, rappresentazione della Vergine Maria accompagnata dal bambino GesĂš, che si vuole portata dai Crociati.
TRENTINO ALTO ADIGE VIPITENO, CHIUSA, EGNA
VIPITENO BOLZANO (BZ) ALTITUDINE m 948 s.l.m. ABITANTI 5.780 INFO TURISMO Associazione Turistica Piazza Città, 3 Tel 0472 765325 ore 8:30-12 e 14:30-18 vipiteno.eu
VIPITENO LE ORE FERME SULLA TORRE DELLE DODICI RAGGIUNGI VIPITENO DA BRENNERO IN 18' BOLZANO IN 60'
Si è sempre accolti con un bicchiere di vino e due fette di speck, perché qui l’ospitalità è di casa fin dal lontano 1280, quando furono costruite le mura e il borgo fu elevato al rango di città. Da allora fiorì l’attività alberghiera grazie al passaggio di pellegrini e commercianti lungo la strada del Brennero. La via principale di Vipiteno è divisa dalla torre civica - detta anche delle Dodici - in due nuclei: Città Vecchia e Città Nuova.
DISTANZA DALLA STAZIONE 800 m BRENNERO Colle Isarco Vipiteno Campo di Trens Fortezza Bressanone Chiusa Ponte Gardena BOLZANO 81
CENNI STORICI
15 a.C. Viene fondata la stazione romana di Vipitenum. 1280 Il borgo viene elevato al rango di città e costruita la cinta muraria. XV-XVI SEC. Periodo della massima fioritura della città grazie alle miniere di argento e di piombo. 1867 L’apertura della ferrovia del Brennero porta insieme con il turismo nuove fonti di reddito. 1919 Annessione dell’Alto-Adige all’Italia. ORIGINE DEL NOME Dal nome latino del presunto accampamento romano di Vibidína ed è attestato come Uuipitina nell'827. 82
PRODOTTI TIPICI
Latte, burro e yogurt prodotti dalla celebre Latteria sociale di Vipiteno, una delle più antiche e tradizionali dell’Alto Adige, attiva dal 1884. Senza dimenticare lo speck e i funghi. EVENTI Festa patronale, San Sebastiano: 20 gennaio Processione delle Palme: domenica delle Palme Giornate dello Yogurt: inizio luglio-fine agosto Party sotto le Lanterne: mercoledì di luglio e agosto Sagra dei Canederli: settembre Mercatino Natalizio: fine novembre-inizio gennaio
"...dove il cielo ...si è sdraiato sulla montagna" (Boris Vian)
CURIOSITÀ
Esiste una leggenda che racconta del pellegrino e vagabondo Störz, frequentatore di locande, quale il primo abitante della moderna città. Una figura presente nell’attuale stemma cittadino, sotto le ali dell'aquila tirolese, che simboleggia la natura accogliente di Vipiteno.
CHIUSA BOLZANO (BZ) ALTITUDINE m 523 s.l.m. ABITANTI 5.135 INFO TURISMO Associazione Turistica Piazza Mercato, 1 Tel 0472 847424 comune.chiusa.bz.it
CHIUSA LA CITTADINA DEGLI ARTISTI SULL'ISARCO
RAGGIUNGI CHIUSA DA BRENNERO IN 54' BOLZANO IN 22'
Ci sono i vicoli stretti di un borgo medievale e l’atmosfera è tipica altoatesina. Ma a Chiusa si respira un’aria particolare: tra fine Ottocento e inizio del Novecento arrivarono qui centinaia di artisti, soprattutto tedeschi, attratti dalla euforia per Walther, poeta lirico del Medioevo. Una sorta di Dante Alighieri teutonico che alcuni studiosi del XIX secolo erano convinti fosse nato proprio a Chiusa! Da allora è conosciuta come la cittadina degli artisti.
DISTANZA DALLA STAZIONE 900 m BRENNERO Colle Isarco Vipiteno Campo di Trens Fortezza Bressanone Chiusa Ponte Gardena BOLZANO 87
CENNI STORICI
1027 Prima menzione del borgo. 1308 Chiusa è denominata per la prima volta Stadt, città. 1350-1550 La cittadina vive il suo periodo di massima fioritura grazie ai commerci. 1867 Periodo di prosperità e turismo dopo l’apertura della ferrovia del Brennero. 1874-1914 Più di 300 artisti soggiornano a Chiusa, da allora chiamata Cittadina degli artisti. ORIGINE DEL NOME Chiusa deve il suo nome allo stretto passaggio naturale che si forma tra la rupe di Sabiona, il fiume Isarco e il torrente Tinne. 88
PRODOTTI TIPICI
Strudel in tedesco significa vortice perché dentro la spirale di pasta, dolce o salata, nella versione più conosciuta alberga un mix irresistibile di mele, pinoli, uvetta e cannella. Le origini della ricetta? Molto antiche: l’VIII secolo, al tempo degli Assiri. EVENTI Mostre d’arte contemporanea: da marzo a novembre Estate culturale: da luglio a settembre Törggelen: mercatino di artigianato, ultimi due sabati di settembre e primo sabato di ottobre Festa patronale, S. Andrea: 30 novembre Natale medievale: dal venerdì alla domenica nel periodo dell’Avvento
"I monti sono maestri muti..." (Johann Wolfgang von Goethe)
CURIOSITÀ
Chiusa fa da sfondo all’incisione La grande Fortuna di Albrecht Dürer, che soggiornò nel borgo durante il suo viaggio in Italia nel 1494. L’opera raffigura la divinità greca Nemesi che, nuda e alata, si muove su un globo sospeso tra le nubi sopra un paesaggio identificato come Chiusa. Per questo motivo la cittadina è anche nota con il nome di Città di Dürer.
EGNA BOLZANO (BZ) ALTITUDINE m 214 s.l.m. ABITANTI 5.028 INFO TURISMO Associazione Turistica Castelfeder Piazza Principale, 5 Tel 0471 810231 info@castelfeder.info castelfeder.info
EGNA I PORTICI DELLA CITTÀ MERCATO RAGGIUNGI EGNA DA BOLZANO IN 24' TRENTO IN 28'
Ci sono passati Dürer e Mozart, a Egna, e il loro passaggio ha dato l’impronta a questo borgo medievale circondato dai vigneti e dagli alberi di mele. Grazie agli scambi commerciali tra Nord e Sud, dal XIV al XVIII secolo Egna è il porto fluviale più importante della regione e in quel periodo i caratteristici portici si popolano di botteghe e magazzini (Ballhaus). Uno di questi oggi ospita la biblioteca comunale.
Comune Largo Municipio 7 Tel 0471 829111 comune.egna.bz.it
DISTANZA DALLA STAZIONE 2 km BOLZANO Laives Bronzolo Ora Egna Magrè Salorno Mezzocorona Lavis TRENTO 93
CENNI STORICI
III SEC. La località è già documentata in età romana. 1309 Sviluppo economico e urbanistico del borgo fino al XVIII sec. grazie agli scambi commerciali. 1494 Passaggio di Albrecht Dürer. 1769 Il tredicenne Wolfgang Amadeus Mozart pernotta con suo padre Leopold nell'Albergo Corona, oggi non più esistente. ORIGINE DEL NOME Il nome risale alla mansio (stazione di posta) Endidae, piccolo insediamento di epoca romana posto sulla via Claudia Augusta. 94
PRODOTTI TIPICI
Dalle uve della frazione di Mazzon, si ottiene un eccezionale Blauburgunder (Pinot Nero). Oltre che per il vino, la piana dell'Adige e le colline intorno a Egna sono note per la produzione di mele. EVENTI Festa di Primavera: maggio Giornate altoatesine del Pinot Nero: maggio Laubenfest, la Festa dei Portici:inizio agosto Festa d’Autunno: settembre Festa patronale, S. Nicolò: 6 dicembre
"Le montagne sono sempre generose" (Tiziano Terzani)
CURIOSITÀ
L’impianto architettonico della Domus Mansio Endidae, l’antica stazione miliare di posta lungo la via Claudia Augusta, già nota nel III sec., è uguale a quello dell'ospizio Kloesterle, costruito dieci secoli più tardi, in località San Floriano. Entrambi gli edifici avevano la stessa funzione: ospitare viandanti e pellegrini. La fortuna di Egna è infatti legata al transito di merci e uomini, più o meno illustri.
VENETO MONTAGNANA
MONTAGNANA PADOVA (PD) ALTITUDINE m 16 s.l.m. ABITANTI 9.358 INFO TURISMO Comune Via Carrarese, 14 Tel 0429 81247 comune.montagnana.pd.it
MONTAGNANA LE MURA DI GIORGIONE
RAGGIUNGI MONTAGNANA DA MANTOVA IN 1h10' MONSELICE IN 25'
Montagnana è il più importante esempio di fortezza medievale italiana. Le mura furono costruite nel ‘300 dai Carraresi, Signori di Padova, per contrastare le mire aggressive degli Scaligeri. Padovani e veronesi, tra cui ancora oggi non scorre buon sangue, si alternarono nel dominio della città più volte. Giorgione ritrasse le mura nel disegno a sanguigna del museo Boymans-Van Beuningen di Rotterdam. Una volta finito il giro delle mura, godetevi un panino rigorosamente al prosciutto crudo.
DISTANZA DALLA STAZIONE 900 m MANTOVA Gazzo di Bigarello Castel d’Ario Bonferraro Nogara Sanguinetto Cerea Legnago Boschi S. Anna Bevilacqua Montagnana Saletto Ospedaletto Euganeo Este MONSELICE 101
CENNI STORICI
1242 Erzellino III da Romano, vicario dell’Imperatore Federico II, s’impadronisce di Montagnana.
Grazie ad un accordo tra la Divisione Passeggeri Regionale e FIAB, i clienti del Trasporto Regionale possono beneficiare di uno sconto minimo del 10% nelle strutture alberghiere del circuito Albergabici.
1362 I Carraresi completano la cinta muraria nel corso della contesa con Verona. 1405 Montagnana si consegna a Venezia. 1797 Alla caduta della Serenissima, Montagnana segue le sorti del Lombardo-Veneto. ORIGINE DEL NOME Motta Aeniana, da cui Montagnana, deriva da motta, che in latino medievale indicava una piccola altura e Aeniana, in riferimento a una mansio (stazione di posta) Anneianum. 102
Programmare la tua vacanza in bici non è mai stato così facile.
PRODOTTI TIPICI
Il prosciutto crudo dolce di Montagnana, DOP dal 1996, lavorato e stagionato secondo la tradizione, ha un gusto dolce e morbido dovuto alla sapiente dosatura di sale. Va provato con il melone, altro prodotto del territorio. EVENTI Festa del Prosciutto Crudo: maggio Festa patronale, Santa Maria Assunta: 15 agosto Palio dei Dieci Comuni del Montagnanese: settembre Montagnanese in Fiera: ottobre Mercatino antiquariato collezionismo: ogni terza domenica del mese
Decidi quanto vuoi pedalare dopo essere sceso dal treno e scopri tutte le strutture ricettive Albergabici presenti nel percorso che hai scelto, che siano alberghi, B&B o campeggi. Bed and Bike Belfiore Amico della Bicicletta Via Belfiore, 2 35044 Montagnana (PD) Tel. 3917278138
CURIOSITÀ
Il cuore cittadino è piazza Vittorio Emanuele II, abbellita dal listón in trachite grigia dei Colli Euganei con inserti in pietra bianca, che può imitare la pavimentazione di piazza San Marco per antico privilegio. Non solo: la Serenissima concesse la costruzione nella piazza di una colonna con il Leone di pietra che lì restò fino a quando, con l’arrivo di Napoleone, il leone venne abbattuto per fare spazio all’albero della libertà.
"Sorge dalla pianura fra i filari degli alberi" (Guido Piovene)
FRIULI VENEZIA GIULIA VENZONE
Ut pe nobitatusam vendia int ra peles consect oritatia am, cum et antur? Ant velendion re et od eicitatum res nonsed qui re sim faci blaborior as nus doluptur, non evel is nonsedigenit que ne voluptas et as dit at etur aut porem qui int.
VENZONE UDINE (UD) ALTITUDINE m 230 s.l.m. ABITANTI 2.200 INFO TURISMO IAT Via Glizoio di Mels, 5/4 Tel/fax 0432 985034 prolocovenzone.it
VENZONE UN VIAGGIO FRA ZUCCHE DORATE E MUMMIE MEDIEVALI
RAGGIUNGI VENZONE DA TRIESTE C.LE IN 1h44'
Distrutto dal terremoto del Friuli del 1976, oggi Venzone, dopo una riuscitissima ricostruzione, è un borgo fortificato trecentesco che ospita la famosa Festa della Zucca, a fine ottobre, raggiungibile anche con uno speciale treno storico con locomotiva a vapore degli anni ‘30. Ma ci sono anche le mummie risalenti a un’epoca compresa tra il XIV e il XIX secolo. Le mummie, che addirittura Napoleone volle andare a vedere, sono perfettamente conservate.
DISTANZA DALLA STAZIONE 700 m TRIESTE C.LE Monfalcone Cervignano – Aquileia Palmanova Cormons Udine Tricesimo Tarcento Artegna Gemona del Friuli VENZONE 109
CENNI STORICI 776-952 Durante il dominio Carolingio nasce il primo nucleo urbano. 1420 Il Friuli viene assoggettato a Venezia. 1965 Venzone è dichiarato Monumento Nazionale in quanto unico borgo fortificato trecentesco della Regione. 1976 Una serie di eventi sismici mette in ginocchio l’intero borgo, nonché tutto il Friuli. 1995 Termina la ricostruzione, pietra su pietra, della cittadina. ORIGINE DEL NOME Il nome di origine prelatina deriva da av-au – flusslauf (corso d’acqua) quindi dal nome del torrente Venzonassa. 110
PRODOTTI TIPICI
Venzone è la culla della lavanda, che qui viene coltivata e commercializzata. Bella da guardare e piacevole all’olfatto, la lavanda è riequilibrante, antireumatica e antinfiammatoria, antisettica e cicatrizzante, rilassante e riposante. EVENTI Mercati nel borgo: gennaio-dicembre Incontro europeo parchi-Parkfest: maggio Rassegna organistica internazionale Gjgj Moret: i sabati di settembre Festa della zucca: quarto weekend di ottobre Festa patronale, S. Andrea: 30 novembre Sapori a Venzone: novembre-dicembre
"Un’Italia alpestre dal sapore neolatino" (Pier Paolo Pasolini)
CURIOSITÀ
Si chiama Gobbo, per via del suo evidente difetto fisico dovuto probabilmente ad una errata sepoltura, ed è la mummia più antica (del 1647) fra le cinque conservate nella Cappella cimiteriale di San Michele. Le salme risalgono a un'epoca che va dal 1348 al 1881. La mummificazione naturale si deve alla presenza dell'Hypha bombicina Pers., una muffa che ha la proprietà di disidratare i tessuti inibendone la decomposizione.
EMILIA ROMAGNA BRISIGHELLA
BRISIGHELLA RAVENNA (RA) ALTITUDINE m 115 s.l.m. ABITANTI 7.490 INFO TURISMO IAT Piazzetta Porta Gabolo, 5 Tel/fax 0546 81166 comune.brisighella.ra.it iat.brisighella@racine.ra.it terredifaenza.it brisighella.org
BRISIGHELLA LA CITTÀ DEI TRE COLLI RAGGIUNGI BRISIGHELLA DA BORGO S. LORENZO IN 60' FAENZA IN 10'
Roma ha sette colli, Brisighella ne ha solo tre ma li ha sfruttati a dovere: sul primo c'è una Rocca che risale al 1200, sul secondo c'è un Santuario del 1700 e sul terzo una magnifica Torre dell'Orologio. E soprattutto c'è la Via degli Asini, che è unica al mondo. È la prima sopralelevata della storia, nata come cinta muraria difensiva poi è diventata la via percorsa dagli asini che trasportavano il gesso.
DISTANZA DALLA STAZIONE 500 m BORGO S. LORENZO Ronta Crespino del Lamone Biforco Marradi – Palazzuolo Popolano di Marradi S. Martino in Gattara S. Cassiano Strada Casale Fognano Brisighella FAENZA 117
CENNI STORICI
1290 Edificazione di una piccola rocca su una cima di gesso all’imbocco della Valle del Lamone. 1410 Brisighella è capoluogo della Valle del Lamone. 1509-1860 A parte la partentesi napoleonica, Brisighella appartiene allo Stato Pontificio. 1944-45 Luogo della resistenza e di scontri fra partigiani e nazifascisti. ORIGINE DEL NOME Forse dal celtico brix (luogo scosceso), o dal latino brisca (terra spugnosa, per il terreno gessoso), oppure da brassica (cavolo, pianta diffusa in passato nella zona). 118
PRODOTTI TIPICI
L’olio extravergine di oliva Brisighello, che si coltiva da 2000 anni, dal 1996 DOP. Tartufi e ciccioli di Mora Romagnola; poi la Pera Volpina, varietà antica che si cuoce nel sangiovese e si gusta col formaggio locale stagionato in grotte di gesso. EVENTI Trofeo del Buon Salame e Sagra dei Salumi Stagionati: aprile Sagra del carciofo Moretto: maggio Feste Medioevali: giugno-luglio Festa patronale, S. Michele: 29 settembre Le delizie del porcello: prima domenica di novembre Sagra del tartufo: terza domenica di novembre Sagra dell’Ulivo e dell’Olio: quarta domenica di novembre
"Romagna solatìa, dolce paese" (Giovanni Pascoli)
CURIOSITÀ
Grazie alla presenza della catena montuosa della Vena del Gesso Romagnola, parallela alla via Emilia e al crinale appenninico, il microclima di Brisighella e dell’intera valle del Lamone è unico: ben tre gradi in più di temperatura in media rispetto alle zone circostanti. Questo perché il gesso di cui è composta la montagna accumula calore nel periodo estivo che viene successivamente ceduto durante l’inverno. Ecco spiegatol'ulivo e l'olio extravergine, uno dei più pregiati d'Italia.
TOSCANA BUONCONVENTO
BUONCONVENTO SIENA (SI) ALTITUDINE m 145 s.l.m. ABITANTI 3.150 INFO TURISMO Ufficio Turistico Comunale Tel 0577 809737 museisenesi.org
BUONCONVENTO I COLORI DEL COTTO E DELLE CRETE RAGGIUNGI BUONCONVENTO DA SIENA IN 28' GROSSETO IN 1h09'
Terra delle crete senesi, sull’antico tracciato della Via Francigena, Buon Convento - come dice il nome - è ancora luogo di accoglienza, come in passato, per i pellegrini diretti a Roma. Storicamente un avamposto fortificato del Comune di Siena, il borgo è circondato dall’antica cinta muraria costruita in mattoni rosso scuro. Un colore che è la cifra della cittadina ricordata anche da Boccaccio nella novella del Decameron dedicata al poeta senese Cecco Angiolieri.
DISTANZA DALLA STAZIONE 450 m SIENA Ponte a Tressa Monteroni d’Arbia Buonconvento Monte Antico Civitella Roccastrada Sticciano Montepescali GROSSETO 125
CENNI STORICI
1100 Primi cenni storici del borgo. 1371 Inizia la costruzione della cinta muraria che terminò nel 1383. 1480 A Buonconvento viene riconosciuta la cittadinanza senese. 1559 Con la caduta della Repubblica di Siena entra a far parte del Granducato di Toscana sotto i Medici. ORIGINE DEL NOME Deriva dal latino bonus conventus e ha il significato di comunità felice, fortunata, che gode della fertilità della terra e dei vantaggi derivanti dalla vicinanza dei fiumi Arbia e Ombrone.
126
PRODOTTI TIPICI
I vini DOC come il bianco Val d’Arbia, anche nella versione vinsanto, l’Orcia rosso e bianco. Ma anche il tartufo bianco delle Crete Senesi e quello marzolo. E poi c’è la carne di vitello locale, di razza chianina e quella dei maiali di cinta senese. EVENTI Prima Luna d’Estate, enogastronomia: terzo sabato di giugno Festa patronale, Santi Pietro e Paolo: 29 giugno Trebbiatura sotto le mura: rievocazione storica: terza domenica di luglio Festival delle Crete Senesi: agosto. Crete d’Autunno: novembre
"...terra di luce che sempre mi accompagna" (Mario Luzi)
CURIOSITÀ
All’interno del liberty Palazzo Ricci Socini, il Museo d’Arte Sacra della Val d’Arbia ospita importanti opere d’arte di scuola senese dei secoli XIII-XVII. Le monumentali pale d’altare provenienti dalle chiese della Val d’Arbia sono allestite in una suggestiva galleria.
MARCHE GROTTAMMARE
GROTTAMMARE ASCOLI PICENO (AP) ALTITUDINE m 126 s.l.m. ABITANTI 14.200 INFO TURISMO IAT Piazza Fazzini,6 Tel 0735 631087 comune.grottammare.ap.it
GROTTAMMARE IL GIARDINO DEGLI ARANCI SUL MARE
RAGGIUNGI GROTTAMMARE DA ANCONA IN 1h03' S. B. DEL TRONTO IN 3'
Grottammare è famoso per aver dato i natali a Papa Sisto V, per aver ospitato il compositore Franz Liszt e per il microclima favorevole alla coltivazione degli agrumi, fin dal 1371. L’albero di arancio è anche nello stemma del Comune. E profuma d’arancio il Borgo Antico con il teatro che porta il nome della pianta. Fra giardini e agrumeti, sul lungomare c’è una lussureggiante fila di palme importate dalle Canarie nei primi decenni del Novecento. Sembra di stare ai tropici!
DISTANZA DALLA STAZIONE 1,3 km Roma Termini Roma Tiburtina ANCONA Orte Osimo–Castelfidardo Narni-Amelia Loreto Terni Porto Recanati Baiando di Spoleto Potenza Picena Spoleto Civitanova Marche Foligno Porto S. Elpidio Spello Porto S.Giorgio Assisi Pedaso Bastia Cupramarittima Perugia Ponte S. Giovanni Grottammare Perugia S. B. DEL TRONTO 133
CENNI STORICI
VIII-VI SEC. a.C. Prima necropoli picena. 1299 L’ampliamento del porto consente di sviluppare il commercio. 1779 Nascono le prime costruzioni nell’area della marina e tra la collina e il mare. 1868 Dall’11 luglio al 29 agosto soggiorna a Grottammare il musicista Franz Liszt. 1890 Si sviluppa l’area del lungomare dando impulso al turismo balneare. ORIGINE DEL NOME Già agli inizi dell’XI secolo il castello è indicato con il nome di Grocte o Grupte, e più tardi come Cripte o Grupte a mare. 134
PRODOTTI TIPICI
L’Arancio Biondo del Piceno, recentemente introdotto tra le biodiversità marchigiane, è tipico di Grottammare che ne sta promuovendone il recupero, la valorizzazione e la promozione. EVENTI Festa patronale, San Paterniano: 10 luglio Estate Grottammarese: luglio-agosto La Sacra Giubilare, rievocazione storica: luglio Fiera di San Martino: 11 novembre Presepe Vivente: 26 dicembre, 1 e 6 gennaio
"Digradare di monti… distendersi di mari" (Giosuè Carducci)
CURIOSITÀ
Dal 2003 è sorto il prestigioso Festival Liszt, l’importante vetrina internazionale per virtuosi e interpreti lisztiani. Un modo per onorare la memoria di Franz Liszt, che ha soggiornato nel settecentesco Palazzo Fenili durante l’estate del 1868. Tutte le domeniche il musicista ungherese suonava l’organo durante la messa presso la chiesa di San Pio X, che pare in quel periodo ebbe un picco di fedeli!
UMBRIA
PASSIGNANO SUL TRASIMENO, CASTIGLIONE DEL LAGO, SPELLO
PASSIGNANO SUL TRASIMENO PERUGIA (PG) ALTITUDINE m 289 s.l.m. ABITANTI 5.711 INFO TURISMO Pro Loco Passignano Tel 075 0440043 comune.passignano-sultrasimeno.pg.it
PASSIGNANO SUL TRASIMENO DOVE IL LAGO INCONTRA LA ROCCIA RAGGIUNGI PASSIGNANO DA FIRENZE IN 1h38' FOLIGNO IN 1h09'
Passignano, detto anche “La Perla del Trasimeno”, protetto dalle colline coltivate a vite e ulivo, sta su un promontorio digradante verso il lago. Qui le barche non vanno solo sull’acqua, ma si sfidano anche per le vie del borgo. Infatti durante il Palio delle Barche, che rievoca l’ultimo atto delle ostilità tra le nobili famiglie perugine dei Baglioni e degli Oddi, le imbarcazioni vengono caricate sulle spalle in una veloce corsa nel centro storico.
DISTANZA DALLA STAZIONE 600 m FIRENZE S. M. NOVELLA Firenze Campo di Marte Figline Valdarno Montevarchi-Terranuova ArezzoTermini Roma Castiglion Fiorentino Roma Tiburtina Camucia-Cortona Orte Terontola-Cortona Narni-Amelia Passignano sul Trasimeno Terni Magionedi Spoleto Baiando Ellera-Corciano Spoleto Perugia Foligno Perugia Ponte S. Giovanni Spello Bastia Assisi Assisi Bastia Spello Ponte S. Giovanni Perugia FOLIGNO Perugia 141
CENNI STORICI
217 a.C Fu teatro della fuga delle legioni romane dopo la sconfitta subita ad opera di Annibale. XI SEC. Fu assoggettata a Perugia dopo essere stato conteso da goti, longobardi e bizantini. XV SEC. Scontri tra le famiglie rivali degli Oddi e dei Della Corgna. 1814 Visse un secolo di degrado fino agli albori del Novecento, quando conobbe una lenta ripresa. ORIGINE DEL NOME Deriva dal personale latino Passinius (o Passenius), il proprietario terriero che vi deteneva una villa in epoca romana. 142
PRODOTTI TIPICI
L’Umbria è la patria della produzione dello zafferano, a partire dal XIII secolo, che qui è di altissima qualità. Una spezia che arricchisce i piatti con una personalissima nota aromatica, al contempo avvolgente e raffinata. EVENTI Festa patronale, S. Cristoforo: 25 luglio Palio delle Barche: ultima settimana di luglio Festival internazionale dei giovani concertisti: luglio-agosto Festa dei Barbari: luglio-agosto Festa della Padella:ultima settimana di agosto
"Quel mar diffuso d’oro...al piede dei monti" (Wilhelm von Gaudy)
CURIOSITÀ
Il Museo delle Barche espone alcune imbarcazioni tradizionali del lago Trasimeno. Sullo spazio esterno si può ammirare una ricostruzione del barchetto del gorro (rete a strascico) utilizzato fino agli anni 30. Il pezzo più importante è l’imbarcazione monossile, scavata in un tronco di quercia, rinvenuta lungo le rive del lago presso Passignano sul Trasimeno a seguito dei dragaggi compiuti, datati 1200.
CASTIGLIONE DEL LAGO PERUGIA (PG) ALTITUDINE m 210 s.l.m. ABITANTI 15.493
CASTIGLIONE DEL LAGO UNA ROCCA SU UN VELO D'ARGENTO RAGGIUNGI CASTIGLIONE DA ROMA IN 2h08' FIRENZE IN 1h30'
Sorge su un colle che in epoca antica costituiva la quarta isola del lago Trasimeno e dalla Rocca del Leone, uno dei migliori esempi dell'architettura militare del Medioevo umbro, si domina tutto il lago. È l’azzurro il colore di Castiglione: il celeste del lago, dove si pratica la vela, ma anche del cielo. Fra aprile e maggio, infatti, c’è un importante raduno internazionale di aquiloni e mongolfiere che porta sulle rive del Trasimeno aquilonisti e appassionati da tutto il mondo.
INFO TURISMO Servizio Turistico Territoriale Piazza Mazzini, 10 Tel 075 9652484 comune.castiglione-dellago.pg.it
DISTANZA DALLA STAZIONE 450 m ROMA TERMINI Orte Attigliano – Bomarzo Alviano Orvieto Fabro – Ficulle Chiusi – Chianciano T. Castiglione del Lago Terontola – Cortona Camucia Castiglion Fiorentino Arezzo Firenze Campo di Marte FIRENZE S.M. NOVELLA 147
CENNI STORICI
X SEC. Castiglione è citata come borgo fortificato con il nome di Castello Chiugino. 1550-1647 Nasce il Ducato di Castiglione e del Chiugi. Il borgo vive l’epoca di maggior splendore. 1870 Il Comune diviene proprietario del palazzo Ducale. ORIGINE DEL NOME Deriva dalla fortezza medievale, la Rocca, eretta verso la metà del Duecento e chiamata Castello del Leone per la sua forma pentagonale ispirata alla costellazione del Leone.
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PRODOTTI TIPICI
La fagiolina del lago Trasimeno: un legume di minuscole dimensioni con una buccia così sottile che quasi non si vede, di sapore burroso e particolarmente saporito. Ottimo per bruschette, zuppe e piatti abbinati anche al pesce di lago. È presidio Slow Food. EVENTI Festa del tulipano: aprile Raduno internazionale di aquiloni e mongolfiere: aprile-maggio Festa patronale, Santa Maria Maddalena: 22 luglio Rassegna Internazionale del Folklore: luglio-agosto Trasimeno Blues festival: luglio-agosto
"...la verità dipende da una passeggiata intorno al lago" (Wallace Stevens)
CURIOSITÀ
Ogni anno con l’arrivo della primavera, ad aprile, a Castiglione del Lago c’è la Festa del Tulipano. In questa occasione tutto il borgo si veste di tulipani con il concorso dedicato ai balconi, alle vetrine e alle piazzette fiorite. Il clou della manifestazione è rappresentato dai carri allegorici interamente rivestiti di tulipani che si disputano la palma del migliore.
SPELLO PERUGIA (PG) ALTITUDINE m 280 s.l.m. ABITANTI 8.554 INFO TURISMO IAT Tel 0742 301009 comune.spello.pg.it
SPELLO CITTÀ D'ARTE E DEI FIORI RAGGIUNGI SPELLO DA ROMA IN 1h50' PERUGIA IN 30'
Spello è un gioiello che colora e profuma di fiori. Qui infatti si tiene la famosa Infiorata, in occasione del Corpus Domini, con le strade del borgo che si trasformano in un tappeto di fiori che supera 1,5 km. Quadri di arte sacra, realizzati con milioni di petali, ma anche opere vere: gli affreschi del Pinturicchio, del Perugino e il ciborio di Rocco Tommaso da Vicenza nella chiesa di Santa Maria Maggiore, vera e propria galleria d’arte.
DISTANZA DALLA STAZIONE 1,3 km ROMA TERMINI Roma Tiburtina Orte Narni-Amelia Terni Baiando di Spoleto Spoleto Foligno Spello Assisi Bastia Perugia Ponte S. Giovanni PERUGIA 153
CENNI STORICI
VII SEC. a.C. Spello vanta antiche origini umbre. 41 a.C. Ottaviano Augusto colonizza il borgo. 1238 Federico II distrugge la città, rimasta invischiata nella lotta tra la Impero e Papato. 1484-1583 I Baglioni di Perugia arricchiscono il borgo di capolavori del Rinascimento. 1829 Il ritorno allo Stato Pontificio coincide con la decadenza di Spello. ORIGINE DEL NOME Pare che il nome derivi dal suo mitico fondatore, Ispeo Pelisio, uno dei compagni di Enea, perdutosi durante il viaggio. 154
PRODOTTI TIPICI
L’olio extravergine d’oliva è tra i più pregiati d’Italia. Eccellenti anche il tartufo nero raccolto nei boschi della zona e il miele millefiori, che si distingue per limpidezza e profumo. EVENTI Festa dell’Ascensione: maggio Festa patronale, S. Felice Vescovo e Martire: 18 maggio Infiorata: giorno del Corpus Domini Incontri per le Strade: luglio e agosto Festa dell’Olivo e Sagra della Bruschetta: primo week end di dicembre
"Salve, Umbria verde, e tu del puro fonte nume Clitumno! (Giosuè Carducci)
CURIOSITÀ
A pochi minuti di auto da Spello ci sono le Fonti del Clitunno. Sorgenti che sono state d’ispirazione per molti scrittori e poeti: Plinio il Giovane, Virgilio, Poussin, Corot, Byron e Giosuè Carducci, che le consacrò nella sua celebre ode. Nell’antichità si credeva che il fiume fosse così limpido da rendere più bianchi i buoi che lì si abbeveravano.
ABRUZZO TAGLIACOZZO
TAGLIACOZZO L' AQUILA (AQ) ALTITUDINE m 740 s.l.m. ABITANTI 6.464 INFO TURISMO Azienda di Promozione Turistica Piazza dell’Obelisco Tel 0863 610318 comune.tagliacozzo.aq.it
TAGLIACOZZO L'ANTICA CAPITALE DELLA MARSICA RAGGIUNGI TAGLIACOZZO DA ROMA IN 1h20' PESCARA IN 2h'
Citata da Dante nell’Inferno, nel 1268 a Tagliacozzo si è tenuta la famosa battaglia tra Corradino di Svevia e Carlo d'Angiò, re di Sicilia. Essa segnò il destino del potere del Regno di Sicilia a favore degli Angioini, di parte guelfa, sugli Svevi, sostenuti dai ghibellini, favorendo ancora per secoli il potere temporale del Papa. Un borgo ricco di storia, di chiese e di una piazza meravigliosa, tra le più armoniche e scenografiche dell’Italia centrale.
DISTANZA DALLA STAZIONE 650m ROMA TERMINI Tivoli
V. dell'Aniene-Mandela-Sambuci
Carsoli Tagliacozzo Avezzano Sulmona Chieti PESCARA C.LE 161
CENNI STORICI
XI SEC. Primo insediamento abitato. 1268 Battaglia di Tagliacozzo, Carlo I d’Angiò, re di Sicilia, sconfigge Corradino di Svevia. 1400 ca. Tagliacozzo passa dal Regno di Napoli allo Stato Pontificio. 1806 Finita la feudalità, il paese perde il suo ruolo centrale nella Marsica. ORIGINE DEL NOME Significa taglio nella roccia - dal latino talus (taglio) e cotium (roccia) - e starebbe ad indicare la fenditura che divide il monte e nella quale si è sviluppato l’insediamento urbano.
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PRODOTTI TIPICI
La pasta all’uovo fatta in casa, la polenta di farina di mais, le carni d’agnello e di vitello, la secolare tradizione della lavorazione della carne di maiale con salsicce, lonze, coppa, fegatelli e ancora salami, guanciali e pancetta. EVENTI Festa patronale, S. Antonio da Padova: ultima domenica di agosto Festa del Volto Santo: domenica dopo la Pasqua Festa di Ascanio, rievocazione storica: seconda settimana di luglio Rassegna Internazionale del Folklore: ultima settimana di luglio Sagra degli gnocchetti con i ceci: inizio agosto Festa della Madonna dell’Oriente: metà settembre
"Abruzzo forte e gentile" (Primo Levi)
CURIOSITÀ
A Tagliacozzo la domenica in Albis, cioè quella dopo Pasqua, è la Festa del Volto Santo. Una tradizione antica, che lega tutti i tagliacozzani, in cui vengono distribuiti più di mille dolci tradizionali (i cavallucci e le colombelle), realizzati dalle monache benedettine, che poi vengono mangiati all'insegna della fratellanza.
CAMPANIA ALBORI-VIETRI SUL MARE
ALBORI VIETRI SUL MARE SALERNO (SA) ALTITUDINE m 300 s.l.m. ABITANTI 8.475 INFO TURISMO Comune Tel 089 763811 comune.vietri-sul-mare.sa.it
ALBORI VIETRI SUL MARE UN BIANCO AVAMPOSTO DI PARADISO RAGGIUNGI ALBORI VIETRI SUL MARE DA NAPOLI IN 1h12' SALERNO IN 8'
Un grumo di case bianche di fronte al mare, costruite in base alla strategia difensiva degli arabi. Sembra di sentire le voci della ciurma di Khair-ad-Dyn, il pirata Barbarossa, capo dei Mori che nel Cinquecento terrorizzò il borgo con le sue scorribande. Gli abitanti, minacciati dai continui attacchi dei pirati saraceni, decisero di rifugiarsi più in alto dove costruirono l’attuale paese, protetto dall’abbraccio del monte.
DISTANZA DALLA STAZIONE 3 km NAPOLI GARIBALDI Napoli Gianturco Napoli S. Giovanni-Barra Pietrarsa-S. G. a Cremano Portici-Ercolano Torre Del Greco Santa Maria La Bruna Torre Annunziata C.le Pompei Scafati Angri Pagani Nocera Inferiore Cava De' Tirreni Vietri sul mare-Amalfi Duomo-Via Vernieri SALERNO 169
CENNI STORICI
IX SEC. Primo insediamento nella zona di Àlbori. 1324 Si hanno le prime notizie del casale di Àlbori. 1500 ca. Viene istituita la gabella del pane, l’imposta in base alla quale nel casale può vendere il pane solo l’appaltatore o persona da lui delegata. 1610 È costituita la parrocchia di Àlbori. ORIGINE DEL NOME Incerte le origini del toponimo, forse da Arvo, un argonauta al seguito di Giasone che, attratto dalla bellezza del luogo, vi si sarebbe stabilito dopo una tempesta.
PRODOTTI TIPICI
Siamo, come diceva Goethe, nella terra dove fioriscono i limoni, che qui hanno sapore e profumo speciali (si chiamano sfusati) e danno il classico limoncello della Costa di Amalfi. EVENTI Festa patronale, Santa Margherita: 20 luglio Albori Estate, spettacoli musicali: luglio-agosto Presepe vivente: periodo natalizio
"...una terrazza sull’infinito" (Fabrizio Caramagna)
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CURIOSITÀ
Lavorare la ceramica è una vera e propria arte e lo sanno bene a Vietri sul Mare, dove è una pratica diffusa a partire dal medioevo. Le ceramiche vietresi, nella caratteristica pasta vetrosa policroma, decorata con fantasia prendendo a prestito motivi dell’arte islamica, erano commercializzate in tutto il Mediterraneo. Tanto da tenere in piedi l’economia locale anche nelle epoche più buie, come nel Cinquecento, quando le scorrerie dei turchi si fecero più frequenti e tragiche.
CALABRIA CHIANALEA
CHIANALEA REGGIO CALABRIA (RC) ALTITUDINE m 1500 s.l.m. ABITANTI 5.670 INFO TURISMO Comune Tel 0965 754003 comune.scilla.rc.it
CHIANALEA LA PICCOLA VENEZIA RAGGIUNGI CHIANALEA DA PAOLA IN 1h30' REGGIO CALABRIA IN 24'
È qui che, secondo la mitologia greca, viveva Scilla, il mostro marino a sei teste che tanto filo da torcere ha dato al buon Ulisse, insieme alla dirimpettaia vorace Cariddi. Occhio ai naviganti, quindi, che con il mare non si scherza. Ma soprattutto, ricordiamoci del mito che rende così bella questa terra e questo mare. Senza dimenticarsi delle linguine al pesce spada, che Omero avrebbe di certo apprezzato.
DISTANZA DALLA STAZIONE 1 km PAOLA Amantea Lamezia Terme Centrale Vibo Valentia – Pizzo Mileto Rosarno Gioia Tauro Palmi Bagnara Scilla Villa S. Giovanni R. CALABRIA C.LE 177
CENNI STORICI
1060 I Normanni dopo un lungo assedio al castello occupano il borgo e scacciano i Bizantini. 1734 Gli spagnoli tornano in possesso del Regno delle Due Sicilie dopo il dominio degli Austriaci. 1827 I Borbone tornano padroni del Regno delle Due Sicilie dopo l’astro napoleonico. ORIGINE DEL NOME Deriva da Piana delle Galee, antiche imbarcazioni. Anche chiamato Canalea, perché le case sono separate da piccole viuzze, simili a canali, che scendono nel mare Tirreno.
PRODOTTI TIPICI
Il pesce spada è il re della tavola: cucinato al forno, in padella o nel sugo dei maccheroni. Deve sempre essere accompagnato da un vino locale ottenuto dalle uve zibibbo. Rinomati anche i limoni di qualità verdello. EVENTI Festa patronale, S. Rocco: 16 agosto Sagra del Pesce Spada: agosto Estate Scillese: maggio-ottobre
"Scilla mi ghermì dal fondo della nave sei compagni" (Omero, Odissea, canto XII, VI secolo a.C.)
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CURIOSITÀ
Chianalea è chiamata La piccola Venezia: un mosaico di case poggiate direttamente sul mare e divise da stretti vicoli. La pesca è l’attività principale del borgo, in particolare del pescespada: realizzata con i “luntri”, ovvero le tipiche imbarcazioni a remi, o con le più moderne passarelle, barche a motore con l’antenna d’avvistamento (falere) e il ponteggio a prua.
SICILIA CEFALÙ
CEFALÙ PALERMO (PA) ALTITUDINE m 0-270 s.l.m. ABITANTI 13.790 INFO TURISMO Ufficio Turismo Tel 0921 924130 comune.cefalu.pa.it
CEFALÙ TERRA DI MARE, MITI E CINEMA
RAGGIUNGI CEFALÙ DA PALERMO IN 54' MESSINA IN 2h
C’è lo zampino di un dio! Solo così si può spiegare la bellezza di Cefalù. Con il suo mare da cartolina, la rocca che sovrasta la città e la Cattedrale dallo stile bizantino arabo-normanno che ospita il corpo del suo fondatore, Ruggero II, primo re di Sicilia. Una fortezza mausoleo che è la sintesi di diverse culture. Così come lo è Cefalù, terra di miti, di leggende e di…cinema: qui nel 1988 vennero girate le scene più suggestive del film di Tornatore Nuovo Cinema Paradiso.
DISTANZA DALLA STAZIONE 900m PALERMO Termini Imerese Cefalù S. Stefano di Camastra S. Agata di Militello Capo d’Orlando Patti Barcellona-Castroreale Milazzo MESSINA C.LE 185
CENNI STORICI V SEC. a.C. Edificazione della cinta muraria e del tempio di Diana. 254 a.C. Cefalù cade sotto la dominazione romana. 858 Gli Arabi prendono possesso della città. 1131 Dopo la conquista da parte dei Normanni viene fondata la cattedrale di Cefalù. 1839 Cefalù ha 81 bastimenti ed è la quinta più importante tra le marinerie di Sicilia. ORIGINE DEL NOME Dal greco Kephaloidion (testa, capo) per il suo promontorio. I Romani la chiamarono Coephaledium, mentre per gli Arabi era Gafludi, città fortificata. 186
PRODOTTI TIPICI
Ci sono i sapori ispirati alle influenze degli antenati arabi, nel cannolo siciliano. Secondo la leggenda, infatti, l’origine della ricetta sarebbe proprio saracena poi tramandata ai romani. Oggi è un esempio della rinomata arte pasticcera italiana nel mondo. EVENTI Vampa di San Ciusieppi: spettacolare falò, 19 marzo. Festa del Corpus Domini: imponente processione, prima metà di giugno. Festa patronale, Santissimo Salvatore: 6 agosto. Cefalù Incontri: musica, libri, teatro, mostre, agosto-settembre.
"Il clima è temperato, l’aria dolcissima, l’isola fertile". (William Shakespeare)
CURIOSITÀ
Il 6 agosto, durante la festa del patrono, oltre alle tradizionali liturgie, processioni, luminarie e quant’altro, si celebra il rito laico della ‘Ntinna a mare. Si tratta di una gara in cui bisogna conquistare una bandiera posta all’estremità di un palo (un albero di nave) sospeso sull’acqua dalla banchina del molo e cosparso di sego (grasso animale usato per la fabbricazione di candele) e sapone. Solo per veri equilibristi!
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Foto © FS Italiane | Photo © stock.adobe.com Brisighella, cover e pag. 116: © Daniela Laghi Brisighella, pagg. 120-121: © Silvano Cantoni Campo Ligure, pagg. 60,63, 64-65: © Stefano Siro Castiglione del Lago, pagg. 149, 150-151: © Andrea Pula Egna, pagg. 92, 95, 96-97: © Alberto Ceolan Orta San Giulio, pagg. 31, 32-33: © Massimiliano Andreazza Orta San Giulio, pag. 28: © Laura Pratta Venzone, pagg. 108, 111, 112-113: © Luigi Stefanutti Stampa Grafica Nappa | Febbraio 2019 Questa pubblicazione è stampata su carta FSC ®
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