Luoghi dello Spirito Travel Book - Trenitalia Regionale

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LUOGHI DELLO SPIRITO

DA RAGGIUNGERE COMODAMENTE IN TRENO

22
SANTUARI

In cover

Cattedrale di S. Maria Assunta (Duomo), Siena
«Il mondo è un libro

e chi non

viaggia

ne conosce

solo una pagina»

(S. Agostino)

Cattedrale di S. Maria Assunta e S. Giovanni Battista, Aosta

L’Italia ha un patrimonio unico di cattedrali, chiese e santuari, sorti nel corso dei secoli per venire incontro alla fede del popolo cristiano nelle grandi città, nei piccoli paesi e nei posti più solitari e sperduti delle nostre montagne e campagne.

Alla loro costruzione sono stati spesso impegnati architetti, artisti e artigiani che, con la loro maestria, ne hanno fatto dei capolavori assoluti, che oggi attirano ammiratori da tutto il mondo.

I NOSTRI BENEFIT

Grazie alla grande capillarità della rete ferroviaria è possibile attraversare il Belpaese da nord a sud, raggiungendo le principali città d’arte ma anche bellezze naturalistiche in regioni balneari o montane in poche ore. Il trasporto regionale collega tutte le aree metropolitane in modo strategico, per gustare il viaggio fin dal primo momento e vivere un’esperienza unica.

BABY

Viaggio gratis per i bimbi 0-4 anni non compiuti. Sconto del 50% con posto a sedere. Condizioni diverse possono essere previste dalla normativa regionale applicabile. Informazioni su trenitalia.com

KIDS

Sconto del 50% per ragazzi dai 4 ai 12 anni non compiuti. Condizioni diverse possono essere previste dalla normativa regionale applicabile. Informazioni su trenitalia.com

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Treni attrezzati per Persone a Mobilità Ridotta. Assistenza presso le stazioni dotate di Sale Blu.

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GRUPPI

10% di sconto per gruppi di almeno 10 persone. Offerta cumulabile con le riduzioni KIDS e BABY.

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Viaggio gratis per cani, gatti e animali domestici di piccola taglia.

BICI

Possibilità di trasporto bici montata sui treni con apposito pittogramma. Pagamento integrativo.

BAGAGLIO

Bagagli gratis senza limiti di numero e dimensione.

5

Cattedrale di

«I santuari sono spazi sacri per un momento di sosta e di contemplazione»
S. Lorenzo, Genova (Papa Francesco)

SOMMARIO

Cattedrale di S. Maria Assunta

e S. Giovanni Battista

Cattedrale di S. Giovanni Battista (Sacra Sindone)

di S. Michele

di Oropa

7
AOSTA
MILANO Duomo TORINO
Sacra
OROPA Santuario
GENOVA Cattedrale
Valle d’Aosta Lombardia 1 6 14 52 22 30 36 44 Piemonte 2 3 4 TRENTO Cattedrale di S. Vigilio 60 Trentino Alto Adige 7 Liguria 5
di S. Lorenzo

Basilica di S. Petronio, Bologna

E i santuari custodiscono spesso i resti mortali di santi, uomini e donne che in maniera concreta si sono dedicati alla preghiera e all’amore verso il prossimo, donando le proprie vite, in tempi spesso molto più difficili di quelli attuali.

Le loro vite sono state d’esempio per tante generazioni d’italiani, che a loro si sono rivolti, per chiedere aiuto nei momenti critici della propria esistenza.

9 TRIESTE Cattedrale di S. Giusto BOLOGNA Basilica di S. Petronio Friuli Venezia Giulia 9 76 84 EmiliaRomagna 10 SIENA Cattedrale di S. Maria Assunta 92 Toscana 11
PADOVA Basilica di S. Antonio 68 Veneto 8 LORETO Basilica della Santa Casa Marche 12 100
SOMMARIO

Basilica di S. Maria

«Il pellegrinaggio ci fa pensare che la vita è un cammino»
(Papa Francesco)

SOMMARIO

11 ISERNIA Cattedrale di S. Pietro Apostolo NAPOLI Cattedrale di S. Maria Assunta 132 140 Molise 16 Campania 17
ASSISI Basilica di S. Maria degli Angeli ROMA Arcibasilica di S. Maria Maggiore 108 116
13
14 ORTONA Basilica di S. Tommaso Apostolo Abruzzo 15 124
Umbria
Lazio

Visitare oggi questi luoghi è un momento importante per raccogliere i messaggi spirituali, artistici e storici che essi esprimono. Per riscoprire le loro bellezze, la ricchissima storia dei luoghi nei quali sono sorti e quella dei grandi santi alle quali spesso sono dedicate.

Basilica di S. Nicola, Bari

SOMMARIO

Puglia

Basilicata

SIRACUSA Santuario Madonna delle Lacrime CAGLIARI Santuario Nostra Signora di Bonaria
21 172 180
22 13
Sicilia
Sardegna
BARI Basilica di S. Nicola POTENZA Cattedrale di S. Gerardo PAOLA Santuario di S. Francesco
18 148 156 164
19
20
Calabria

VALLE D’AOSTA AOSTA

RAGGIUNGI

DA IVREA IN 1h

AOSTA

AOSTA CATTEDRALE DI S. MARIA ASSUNTA E

S. GIOVANNI

BATTISTA

UNA MILLENARIA STORIA DI VENE-

RAZIONE

La Cattedrale di S. Maria Assunta e S. Giovanni Battista è la testimonianza di arte sacra di maggior rilievo in Valle d’Aosta. Già verso la fine del IV secolo, in questo luogo sorgeva una grande domus ecclesiae, che fu completamente riedificata nell’XI secolo. Tra il XIII e l’inizio del XVI secolo, una serie di interventi di natura architettonica e decorativa modificò ulteriormente la fisionomia della cattedrale. Nel 1848 la facciata antica fu incastonata in una di stile neoclassico.

AOSTA (AO)

S. MARIA ASSUNTA E

S. GIOVANNI BATTISTA

INFO TURISMO

Ufficio Turismo

Piazza Porta Pretoria, 3

Orario 9-19

Tel 0165 236627

aosta@turismo.vda.it

[lovevda.it]

DISTANZA DALLA

STAZIONE 800 m

IVREA

Borgofranco

Pont Saint Martin

Donnaz

Hone-Bard

Verres

Chatillon-Saint Vincent

Nus

AOSTA

17

470

Morte di S. Grato, vescovo, patrono di Aosta.

IV SEC.

Realizzazione della prima basilica paleocristiana.

XI SEC.

Riedificazione da parte del vescovo Anselmo.

XII-XIII SEC .

Realizzazione dei mosaici del pavimento del Coro. 1397

Grande crocifisso in legno dipinto. 1490

Stalli lignei del Coro. 1526

Altorilievi in terracotta e affreschi della facciata. 1570

IL LUOGO

Costruzione della Cappella dei signori di Cly. 1848

Nuova facciata in stile neoclassico.

1979

Riscoperta del ciclo pittorico dell’XI secolo.

Nell’atrio troviamo il bellissimo altorilievo in terracotta, dedicato all’Assunzione della Vergine, e alcuni affreschi rinascimentali raffiguranti scene della vita di Maria alla quale è dedicato il Duomo.

LA TRADIZIONE

Nel Medioevo si ricordava l’eterno ciclo del tempo dominato da Dio, attraverso la raffigurazione dei 12 mesi. Nel presbiterio troviamo un bellissimo mosaico del XII secolo, con il Ciclo dell’Anno: Cristo è al centro, e agli angoli, due figure che personificano i fiumi dell’Eden, Gihon e Fison, portatori di vita.

18
«Si va a Gesù per mezzo di Maria»

(S. Giovanni Bosco)

IL CUORE DELLA VISITA

Nella navata centrale è sospeso, in alto, il grande crocifisso di legno realizzato nel 1397.

Nel Museo del tesoro è conservata la cassa contenente le reliquie di S. Grato, patrono di Aosta vissuto nel V secolo, uno dei primi evangelizzatori della Valle d’Aosta. L’urna, un vero gioiello dell’arte gotica, è portata in processione per le vie della città il giorno della sua festa, il 7 dicembre.

PIEMONTE TORINO, SACRA DI S. MICHELE, OROPA

RAGGIUNGI TORINO CON OLTRE 230 COLLEGAMENTI AL GIORNO

TORINO (TO)

S. GIOVANNI BATTISTA

INFO TURISMO

Ufficio Turismo

Piazza Carlo Felice

Fronte Stazione P. Nuova

Orario 10-16

Tel 011 535181

info.torino@turismotorino [turismotorino.org]

TORINO CATTEDRALE DI S. GIOVANNI BATTISTA

LA SACRA SINDONE

Il Duomo di Torino dedicato a S. Giovanni Battista, edificato alla fine del XV secolo, dal 1578 ospita il prezioso telo della Sacra Sindone, originariamente di proprietà dei Savoia. Nel 1649 iniziarono nuovi lavori per accogliere in maniera degna il Sacro Lino, terminati nel 1694 con la realizzazione della Cappella della Sindone sovrastata dalla splendida cupola del Guarini. Nell’aprile del 1997, un incendio danneggiò pesantemente l’edificio, e la stessa Sindone rischiò di essere distrutta.

INFO TRENI

STAZIONE DI RIFERIMENTO

TORINO PORTA NUOVA

1,3 km

OGNI GIORNO

COLLEGAMENTI PER TORINO DA ASTI, CUNEO, IVREA, MILANO, GENOVA, SAVONA E BARDONECCHIA.

25

1453

I duchi di Savoia portano la Sindone a Chambery. 1491-1505

Costruzione del Duomo. 1532

Incendio a Chambery danneggia il Sacro Lino. 1578

Trasferimento della Sindone da Chambery a Torino. 1649

Inizio dei lavori di espansione del Duomo. 1694

Termine dei lavori: la Sindone è traslata nella nuova cappella. 1898

Prima fotografia della Sindone. 1997

IL LUOGO

Un incendio distrugge la cupola del Guarini e minaccia la stessa Sindone.

2015

Ultima ostensione della Sindone.

2018

Fine dei restauri e riapertura della Cappella della Sindone.

La Sindone dopo l’incendio del 1997, è stata spostata in una cappella sotto la Tribuna Reale in una speciale teca protettiva ed è visibile solo in occasione delle ostensioni pubbliche, l’ultima volta nel 2015.

LA TRADIZIONE

Il lenzuolo dovrebbe risalire al I secolo e provenire dalla Palestina. Dalla prima fotografia scattata nel 1898, apparve la figura di un uomo, con la barba e i capelli lunghi che aveva subito un terribile trattamento con evidenti segni di torture, quali tagli su costato, ferite ai polsi e tumefazioni sul volto.

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«Il volto della Sindone cerca il nostro cuore»
(Don

Luigi Ciotti )

IL CUORE DELLA VISITA

La Sacra Sindone è uno dei grandi misteri della religione cristiana. Da quest’antico lenzuolo funerario di lino si può scorgere l’immagine di un uomo, torturato e crocefisso. I tratti e i segni di questa figura sono tutti compatibili con quelli descritti nella Passione di Gesù.

Pertanto molti cristiani vedono con fede in questo lenzuolo quello usato per avvolgere il corpo di Cristo nel sepolcro.

RAGGIUNGI AVIGLIANA CON OLTRE 76 COLLEGAMENTI AL GIORNO

TORINO (TO)

SACRA DI S. MICHELE

INFO TURISMO

Via alla Sacra, 14 10057 Sant'Ambrogio di Torino (TO)

Tel 011 939130

info@sacradisanmichele.com [turismotorino.org]

SACRA DI S. MICHELE

L'ABBAZIA

La Sacra di S. Michele è un’imponente abbazia costruita tra il 983 e il 987 d.C che, sfidando i princìpi della fisica, domina la cima del Monte Pirchiriano, all’imbocco della Valle di Susa. Consacrata dall’Arcangelo Michele intorno all’anno Mille, fin dalla sua fondazione è stata uno dei centri nevralgici d’Europa per i pellegrini che valicavano le Alpi in viaggio verso Roma o la Terra Santa. Custodita in origine dai monaci benedettini, fu soggetta a una progressiva decadenza che, nel 1622, vide la soppressione della vita monastica. Solo nel 1836 il monastero riprese le proprie funzioni religiose con l'arrivo dei padri Rosminiani. Oggi è uno dei simboli del Piemonte.

STAZIONE DI RIFERIMENTO

AVIGLIANA

11 km

E PROSEGUIMENTO CON BUS (UNICO BIGLIETTO TRENO+BUS)

DA APRILE A OTTOBRE

COLLEGAMENTI SFM3

NEI GIORNI FERIALI

38 da TORINO 17 da BARDONECCHIA 18 da SUSA

31
INFO TRENI

X SEC.

Fondazione ad opera dei monaci Benedettini.

XI-XII SEC.

Intensificazione del luogo con la fondazione di una biblioteca e dello scriptorium. 1375 Pietro de Fongeret, l’ultimo abate-monaco, viene scomunicato e allontanato.

Dal 1381 al 1836

Il monastero viene ridotto a Commenda.

162

Il Cardinal Maurizio di Savoia ottiene la soppressione del monastero.

Dal 1622 al 1836

La Sacra viene abbandonata e disabitata.

1836

Re Carlo Alberto affida al Beato Antonio Rosmini e ai padri Rosminiani la cura della Sacra, ristabilendo la vita spirituale e religiosa 1994

La Sacra diventa Monumento Simbolo del Piemonte.

IL LUOGO

Dal piano d’ingresso, per raggiungere la chiesa, collocata sulla cima della montagna, si attraversa un ampio e

ripido scalone detto Scalone dei Morti, che anticamente veniva utilizzato dai monaci come luogo di sepoltura.

Infatti, fino al 1936, nella nicchia centrale, erano visibili alcuni scheletri di monaci per ricordare ai pellegrini il Memento Mori e la fugacità della vita.

LA TRADIZIONE

Dedicata al culto dell’Arcangelo Michele, difensore della fede e del popolo cristiano, la Sacra di S. Michele s’inserisce all’interno di una via di pellegrinaggio lunga oltre 2000 km che va da Mont Saint Michel, in Francia, a Monte S. Angelo, in Puglia. Questa linea rappresenta la linea micaelica o itinerario di Gerusalemme. Secondo la leggenda, fu proprio l’Arcangelo Michele a scegliere tali luoghi, consacrandoli.

32

(C. Rebora)

«Culmine vertiginosamente Santo»

IL CUORE DELLA VISITA

La struttura odierna è il risultato dell’unione di diversi stili architettonici. Dal romanico di inizio anno Mille al successivo gotico. Non è difficile notare la differenza di stile nelle colonne, negli archi, nelle finestre e nei capitelli.

Un’altra particolarità: l’edificio avvolge e ingloba il monte Pirchiriano, conservandolo e rendendolo visibile sotto una colonna della Chiesa, dove si può scorgere la vetta della montagna. Degni di nota sono anche gli affreschi del XV secolo e le 16 tombe dei Reali di Casa Savoia.

OLTRE 70 COLLEGAMENTI AL GIORNO
RAGGIUNGI BIELLA CON

OROPA SANTUARIO DI OROPA

LA MADONNA NERA

Oropa è il Santuario mariano più grande dell’arco alpino, dedicato alla Madonna Nera. Riconosciuto Patrimonio

UNESCO insieme al suo Sacro Monte, si trova a 1200 m di altitudine. Secondo la tradizione, l’origine del Santuario risale al IV secolo quando il Vescovo di Vercelli S. Eusebio diffuse il culto della Madre di Dio. La statua della Madonna, scolpita nel XII secolo, si trova all’interno della Basilica Antica, che fu costruita nel Seicento. Nei secoli i più grandi architetti, come Arduzzi, Juvarra, Guarini, Beltramo, Galletti, Bonora, progettarono il complesso monumentale del Santuario e del Sacro Monte, che si estende su tre piazzali a terrazza fino alla Basilica Superiore.

OROPA (BI)

SANTUARIO DI OROPA

INFO TURISMO

Ufficio Accoglienza e Informazioni

Santuario di Oropa

Via Santuario di Oropa, 480

All’interno dei cancelli a destra

Tel 015 25551200

info@santuariodioropa.it [santuariodioropa.it]

INFO TRENI

STAZIONE DI RIFERIMENTO BIELLA

14 km

E PROSEGUIMENTO CON BUS (UNICO BIGLIETTO TRENO+BUS)

I SEGUENTI COLLEGAMENTI

NEI GIORNI FERIALI

02 da TORINO

17 da SANTHIÀ

16 da NOVARA

37

IV SEC.

S. Eusebio diffonde il culto mariano a Oropa.

IX SEC. Sacello.

1294

Il vescovo Ajmone di Challant consacra l’antica chiesa di S. Maria.

XIII SEC.

IL LUOGO

Statua della Madonna Nera.

1522

Primo ex voto realizzato in seguito a una pestilenza.

1620

Consacrazione della Basilica Antica e I Incoronazione.

XVIII SEC.

Costruzione del piazzale inferiore.

1885

Avvio costruzione Basilica Superiore.

1960

Consacrazione Basilica Superiore.

2021

V Incoronazione.

Nel 1599, come gesto di gratitudine dei biellesi scampati alla pestilenza, fu costruita la Basilica Antica. Il 30 agosto del 1620 avvenne la prima solenne incoronazione della Madonna di Oropa, a cui presero parte migliaia di fedeli. Il rito dell’incoronazione è stato rinnovato ogni secolo: nel 1720, nel 1820, appena usciti dal difficile periodo napoleonico, e nel 1920, terminata la Grande Guerra. La quinta centenaria Incoronazione, rinviata di un anno per via della pandemia, si è svolta il 29 agosto 2021.

LA TRADIZIONE

Le Gallerie degli Ex Voto, il Museo dei Tesori e gli Appartamenti Reali dei Savoia, il Sacro Monte, con le 12 cappelle dedicate alla storia di Maria, il Giardino Botanico, e il Cimitero Monumentale, dove si trova la tomba piramidale dello statista Quintino Sella.

38
«O

quam beatus, o Beata, quem viderint oculi tui»

(Saluto augurale del pellegrino scolpita sul portale d’ingresso della basilica antica del Santuario)

IL CUORE DELLA VISITA

Sin dall’epoca medievale Oropa è luogo di accoglienza, domus et ecclesia, come riportano i documenti del XIII secolo, punto di riferimento fondamentale per i viandanti che transitavano dalla Valle d’Aosta. Ancora oggi Oropa, con circa 200 camere, può accogliere centinaia di ospiti. All’interno della Basilica, come un prezioso scrigno, si trova il Sacello, costruito nel IX secolo. Nella calotta e nelle pareti interne del Sacello sono visibili preziosi affreschi dedicati alla Vergine e ad alcuni Santi risalenti al Trecento, opera di un ignoto pittore detto il Maestro di Oropa.

Dida

LIGURIA GENOVA

RAGGIUNGI GENOVA CON CIRCA 215 COLLEGAMENTI AL GIORNO

GENOVA (GE)

S. LORENZO

INFO TURISMO

Ufficio IAT

Via Garibaldi, 12/r

Orario 9-18.20

Tel 010 5572903

info@visitgenoa.it [visitgenoa.it]

GENOVA CATTEDRALE DI S. LORENZO

IL CUORE DELLA STORIA GENOVESE

La Cattedrale di S. Lorenzo è, da sempre, il cuore della città di Genova. Durante la lunga vita della Repubblica della città, ne ha costituito, insieme al vicino Palazzo Ducale, il suo centro politico e religioso. Essa custodisce le ceneri del patrono della città S. Giovanni Battista, giunte nel capoluogo ligure alla fine della Prima Crociata. La sua costruzione in forme romaniche fu iniziata nel 1098 sopra una prima basilica del V-VI secolo con il denaro proveniente dalle Crociate.

DISTANZA DALLA

STAZIONE 1,5 km

OGNI GIORNO

COLLEGAMENTI PER GENOVA PRINCIPE DA SESTRI LEVANTE, VENTIMIGLIA, TORINO, MILANO E LA SPEZIA.

45

V-VI SEC.

Prima basilica dedicata a S. Lorenzo.

1007

S. Lorenzo diventa sede vescovile.

1098

Arrivo delle reliquie di S. Giovanni Battista dalla Terra Santa e ricostruzione della prima chiesa in stile romanico.

1118

L’edificio è consacrato da papa Gelasio II. 1225

Realizzazione dell’arca marmorea per le reliquie di S. Giovanni Battista. 1230

La basilica è ristrutturata in stile gotico. 1445

Realizzazione della Cassa processionale dedicata al Santo. 1460

Completamento della cappella a lui dedicata.

IL LUOGO

Verso il 1230 l’edificio fu ristrutturato in stile gotico con una facciata dalle tipiche fasce bianche e nere, in Liguria simbolo di nobiltà.

LA TRADIZIONE

S. Giovanni Battista è festeggiato in città il 24 giugno, sin dalla sera della vigilia, con tanti eventi e un grande falò, e nel giorno di festa, con una solenne e spettacolare processione dalla Cattedrale di S. Lorenzo fino al Porto Antico, dove l’arcivescovo impartisce la benedizione al mare e alla città.

46
«Voce di uno che grida nel deserto»

(Vangelo di Giovanni)

IL CUORE DELLA VISITA

La bellissima Cappella di S. Giovanni Battista custodisce l’arca marmorea del Santo realizzata nel 1225 e contenente il reliquiario d’argento. Nei suggestivi ambienti sotterranei del Museo del tesoro, sono conservati inoltre preziosi oggetti, come la Cassa processionale del Santo del XV secolo, il Sacro Catino, considerato reliquia dell’Ultima Cena di Gesù Cristo portato dai Crociati dalla Terra Santa e la Croce degli Zaccaria, capolavoro di oreficeria del XIV secolo.

LOMBARDIA MILANO

RAGGIUNGI MILANO CON CIRCA 85 COLLEGAMENTI AL GIORNO

MILANO (MI) DUOMO

INFO TURISMO

Ufficio Turismo

Piazza del Duomo, 14

Orario 9-19

Tel 02 88455555

infotourist@comune.milano.it [yesmilano.it]

MILANO DUOMO

IL GRANDE CUORE DI MILANO

Il Duomo, posto nel cuore della città e della storia di Milano, è il più grande complesso di architettura gotica in Italia. La sua costruzione è iniziata nel 1386 per iniziativa di Gian Galeazzo Visconti, signore di Milano e si è protratta per cinque secoli con il contributo di architetti, scultori, artisti e maestranze lombarde ed europee. Anticamente il Duomo era circondato dal fitto tessuto urbanistico che creava vedute improvvise e maestose del mastodontico edificio.

DISTANZA DALLA

STAZIONE 2,9 km

OGNI GIORNO I SEGUENTI COLLEGAMENTI

DA MILANO C.LE

24 da TORINO

08 da GENOVA

10 da BOLOGNA

53

1386

I Visconti promuovono la co struzione del nuovo Duomo. 1418

Consacrazione dell’altare maggiore da parte di papa Martino V.

1584

Morte di S. Carlo Borromeo. 1604-1610

Realizzazione dei 52 Qua droni dedicati alla vita e ai miracoli di S. Carlo.

1610

Canonizzazione di S. Carlo Borromeo.

1769

Completamento della guglia maggiore.

1774

La Madonnina posta sulla guglia del Duomo.

1813

Completamento della facciata.

1943

All’esterno, il Duomo abbaglia con le sue guglie di pietra chiara, e all’interno, colpisce per la sua maestosità e la fuga verso l’alto delle sue pareti. Possenti pilastri marcano la navata che termina nel bellissimo presbiterio.

LA TRADIZIONE

Danni causati dal bombardamento alleato di Milano.

1981-1986

Restauro statico dei piloni del Duomo.

Essendo questa chiesa dedicata sin dagli inizi a S. Maria Nascente, sulla sua cima è stata posta nel 1774 la statua dorata della Madonnina che protegge la città dall’alto. Ma il Duomo ci parla anche di S. Carlo Borromeo, vescovo di Milano, vissuto nel Cinquecento, annoverato tra i massimi riformatori della Chiesa cattolica.

54
«Le

(S. Carlo Borromeo)

buone opere sono base dell’orazione»

IL CUORE DELLA VISITA

Lo Scurolo di S. Carlo, posto nella cripta sotto l’altare maggiore, conserva l’urna con le spoglie del Santo vescovo, un autentico capolavoro di arte orafa del XVII secolo.

Al suo interno, il corpo del Santo è rivestito di ricchi paramenti, mentre il volto è coperto da una maschera d’argento.

Sospesa sopra l’altare maggiore, si trova la preziosa reliquia del chiodo della Vera Croce (Sacro Chiodo), rinvenuto da S. Elena in Terra Santa nel IV secolo. Una luce rossa la rende visibile da tutta la cattedrale.

TRENTINO ALTO ADIGE TRENTO

RAGGIUNGI TRENTO

DA VERONA IN 1h

E DA BOLZANO IN 45’

TRENTO CATTEDRALE DI

S. VIGILIO

LA CHIESA DEL CONCILIO

Il Duomo di Trento è dedicato a S. Vigilio, patrono della città. Il Santo fu vescovo di Trento e grande evangelizzatore nella Val d’Adige, morto martire nel 405 d.C., ucciso nella vicina Val Rendena da popolazioni che egli desiderava convertire. Il tempio che conserva le sue spoglie è, al tempo stesso, un venerato luogo di culto e un’opera di grande bellezza artistica e storica. Dal 1545 al 1563 il Duomo ospitò le sessioni solenni del Concilio di Trento, che portarono alla Riforma della Chiesa cattolica.

TRENTO (TN)

S. VIGILIO

INFO TURISMO

Ufficio Turismo

Piazza Dante, 24

Orario 9-19

Tel 0461 216000

info@discovertrento.it [discovertrento.it]

DISTANZA DALLA

STAZIONE 650 m

VERONA P. NUOVA

Domegliara-S. Ambrogio

Dolcè

Peri

Borghetto sull’Adige

Avio

Ala

Serravalle all’Adige

Mori

Rovereto

Trento

Lavis

Mezzocorona

Salorno Salurn

Magrè-C. Margreid-K. Egna-T. Neumarkt-T.

Ora Auer

Bronzolo Branzoll

Laives Leifers

BOLZANO BOZEN

61

455

Morte di S. Vigilio e costruzione prima basilica paleocristiana.

1022

Prima riedificazione della cattedrale.

1212

Nuova riedificazione.

1321

Terza fase e termine dei lavori architettonici.

1508

Incoronazione dell’imperatore Massimiliano d’Asburgo. 1545-1563

Sessioni del Concilio di Trento. 1564

Papa Pio IV con la Bolla Benedictus Deus approva i documenti conclusivi del Concilio.

1682

IL LUOGO

La cattedrale fonde in maniera armonica gli stili romanico, gotico e barocco, frutti delle varie fasi storiche della sua costruzione iniziate intorno all’anno 1000 e completatesi per la parte architettonica nel 1321.

LA TRADIZIONE

Realizzazione della Cappella del Crocifisso.

1964

Riscoperta e restauro della basilica paleocristiana.

Il Concilio di Trento fu convocato per reagire alla diffusione della riforma protestante in Europa. Esso durò ben 18 anni, dal 1545 al 1563, e portò al varo della Controriforma, una serie di misure di rinnovamento spirituale, teologico, liturgico con le quali la Chiesa cattolica riformò le proprie istituzioni.

62
«Guai a me se non annuncio il Vangelo!»
(S. Paolo)

IL CUORE DELLA VISITA

La Cappella del Crocifisso accoglie lo splendido crocifisso ligneo (sec. XVI), davanti al quale furono promulgati i decreti del Concilio di Trento.

La statua della Madonna degli Annegati del sec. XIII, così chiamata perché al suo cospetto si ponevano le persone affogate nell’Adige. Sotto la cattedrale, la basilica paleocristiana della fine del IV secolo d.C. con la prima arca di sepoltura di S. Vigilio.

VENETO PADOVA

RAGGIUNGI PADOVA

DA VENEZIA IN 45’

E DA BOLOGNA IN 1h30’

PADOVA (PD)

S. ANTONIO

INFO TURISMO

Ufficio IAT

Vicolo Pedrocchi

Orario 9-19

Fest 10-16

Tel 049 5207415

ufficioturismo@comune. padova.it [turismopadova.it]

PADOVA BASILICA DI S. ANTONIO

LA CHIESA DEL SANTO PIÙ AMATO

La Basilica di S. Antonio di Padova custodisce le reliquie e la tomba di un Santo venerato e amato in tutto il mondo. Antonio, di origine portoghese, aveva soggiornato in questa città nel 1229, fondandovi un monastero accanto alla piccola chiesa di S. Maria Mater Domini. Qui tornò per morire e per esservi sepolto, secondo il suo desiderio, nel giugno del 1231. Canonizzato nel 1232, a meno di un anno dalla sua morte, subito iniziarono i lavori per la nuova basilica destinata ad accogliere le sue spoglie.

DISTANZA DALLA

STAZIONE 2,1 km

VENEZIA S. LUCIA

Venezia Mestre

Padova

T. Euganee-Abano-Montegrotto

Monselice

Rovigo

Ferrara

S. Pietro in Casale

BOLOGNA C.LE

69

1231 (13 GIUGNO)

Morte di S. Antonio. 1231

Sepoltura nel convento di S. Maria Mater Domini 1232

Canonizzazione da parte di papa Gregorio IX. 1232

Inizio lavori della nuova basilica.

1263

Traslazione del Santo nella nuova basilica.

1310

IL LUOGO

Traslazione nella Cappella d’Arca e termine dei lavori.

1981

Ricognizione ed esposizione in occasione dei 750 anni dalla morte.

2008

Restauro dell’Arca e spostamento temporaneo del Santo.

2010

Ostensione delle spoglie nella Cappella delle Reliquie e loro riposizione nell’Arca.

La basilica unisce in maniera armonica lo stile romanico, il gotico e il bizantino.

Tra i suoi capolavori, l’altare maggiore con il Crocifisso, la Madonna con il Bambino e sei santi, splendide sculture bronzee di Donatello.

LA TRADIZIONE

Nella splendida Cappella delle Reliquie, in tre grandi nicchie sono conservati preziosi reliquiari che raccolgono alcuni resti del corpo del Santo, quali la sua lingua assolutamente incorrotta, iI mento, il suo apparato vocale e oggetti a lui legati, come la sua tonaca e la cassa in cui era stato deposto.

70
«La carità è l’anima della fede»

(S. Antonio da Padova)

IL CUORE DELLA VISITA

La Cappella dell’Arca, opera splendida del Rinascimento, ospita la tomba del Santo.

Sopra l’arca marmorea che conserva il suo corpo, sorge un altare coronato con la sua statua e quelle di altri santi francescani. I fedeli toccano con devozione le pareti della tomba, circondati dalle toccanti scene della vita e miracoli di S.

Antonio, raffigurate negli altorilievi posti sulle pareti della cappella.

FRIULI VENEZIA GIULIA

TRIESTE

RAGGIUNGI TRIESTE CON OLTRE 100 COLLEGAMENTI AL GIORNO

TRIESTE (TS)

S. GIUSTO

INFO TURISMO

Infopoint

Piazza Unità d’Italia, 4/b

Orario 9-19

Fest 9-13

Tel 040 3478312

info.trieste@promoturismo. fvg.it

[turismofvg.it]

TRIESTE CATTEDRALE

DI S.

GIUSTO

IL COLLE SACRO DI TRIESTE

La Cattedrale di S. Giusto domina la città di Trieste dalla sommità del colle che porta il nome del suo patrono. Dalla sua antica torre il suono di cinque grandi campane richiama ogni giorno la città alla sua storia, dalla Tergeste romana al ritorno di Trieste all’Italia nel novembre del 1918. E questa chiesa, che raccoglie le spoglie del martire Giusto, dal XIII secolo guarda e protegge la sua città dall’alto.

DISTANZA DALLA STAZIONE 1,6 km

OGNI GIORNO COLLEGAMENTI PER TRIESTE DA VENEZIA, UDINE E GORIZIA.

77

303 d.C.

Martirio di S. Giusto.

V SEC.

Edificazione prima basilica ai piedi del colle.

X SEC.

Traslazione reliquie e costruzione chiesa a lui dedicata sul colle.

XII-XIII SEC.

Mosaici di artisti bizantini e veneziani.

XIII SEC.

Edificazione della nuova chiesa che ingloba due precedenti. 1343

Costruzione della torre campanaria.

XIV SEC.

Realizzazione dell’urna e deposizione reliquie. 1624

Ritrovamento dell’urna con le reliquie di S. Giusto. 1650

Realizzazione della Cappella del Tesoro.

IL LUOGO

Nel X secolo, le reliquie di S. Giusto furono traslate sul colle che da lui prese il nome, in una basilica a lui dedicata. Nei primi anni del 1300, questa chiesa, insieme con quella dedicata a Maria, fu inglobata in una nuova, quella attuale.

LA TRADIZIONE

Giusto era un uomo di fede vissuto ad Aquileia alla fine del III secolo sotto Diocleziano. Rifiutatosi di rendere culto agli imperatori romani, fu condannato a morte nel 303 d.C. e gettato in mare davanti a Trieste, con pesi legati a mani e piedi. Il giorno dopo, il suo corpo fu ritrovato a riva, libero dai pesi e fu sepolto.

78
«...suona e chiama di S. Giusto la campana»

(Giovanni Drovetti)

IL CUORE DELLA VISITA

Nella Cappella del Tesoro, in una preziosa urna in lamina d’argento sbalzato e dorato, si conservano le reliquie di S. Giusto, e in un bellissimo armadio ligneo a nicchie sono conservati preziosi reliquiari e oggetti di culto. Nelle due absidi laterali della chiesa, due splendidi mosaici del XII e XIII secolo sono dedicati alla Theotókos (Madre di Dio) e al Cristo

Pantocratore, opera di artisti bizantini e veneziani.

EMILIA-ROMAGNA BOLOGNA

RAGGIUNGI BOLOGNA CON OLTRE 490 COLLEGAMENTI AL GIORNO

BOLOGNA (BO)

S. PETRONIO

INFO TURISMO

Bologna Welcome

Piazza Maggiore, 1e

Orario 9-19

Fest 10-17

Tel 051 6583111

booking@olognawelcome.it [bolognawelcome.it]

BOLOGNA BASILICA DI S. PETRONIO

IL SOGNO DEI BOLOGNESI

La Basilica di S. Petronio è dedicata al vescovo del V secolo, elevato al rango di patrono della città nel 1253. La sua fondazione risale al 1390 per iniziativa del comune di Bologna, in riconoscimento dell’impegno del Santo per la città. La costruzione della basilica si protrasse nei secoli successivi con momenti di stasi e numerose revisioni di progetto. Per questa ragione, la sua facciata è rimasta incompiuta. Nel 1530, Carlo V vi fu incoronato imperatore del Sacro Romano Impero da papa Clemente VII.

DISTANZA DALLA

STAZIONE 1,6 km

OGNI GIORNO I

SEGUENTI COLLEGAMENTI

DA BOLOGNA C.LE

35 da RIMINI

29 da PIACENZA

19 da RAVENNA

85

431-450

Petronio è vescovo di Bologna. 1141

Rinvenimento della tomba di Petronio, nella chiesa di S. Stefano.

1253

S. Petronio diventa patrono della città.

1390

Fondazione della basilica a lui dedicata.

1530

Clemente VII incorona Carlo V imperatore del Sacro Romano Impero. 1655

Realizzazione della Meridiana da parte dell’astronomo Cassini. 1750

Traslazione della reliquia del capo di S. Petronio nella basilica.

1798

Le quattro Croci storiche portate nella basilica.

2000

Traslazione del corpo del Santo dalla chiesa di S. Stefano.

IL LUOGO

Ventidue cappelle conservano bellissime opere d’arte. Tra esse emergono la Cappella di S. Petronio, che conserva le reliquie del Santo, e la Cappella dei Re Magi con il Giudizio Universale, opera di Giovanni da Modena del 1410.

LA TRADIZIONE

Petronio proveniente da una famiglia di alto rango, in gioventù coltivò studi monastici, e intraprese la via del sacerdozio che lo condusse alla dignità episcopale, forse attraverso una permanenza a Milano in contatto con Ambrogio. Petronio fu vescovo di Bologna dal 431 al 450, anno della sua morte.

86
«È l’ora soave che il sol morituro saluta le torri e ’l tempio, divo Petronio, tuo»

(Giosuè Carducci)

IL CUORE DELLA VISITA

La Cappella Aldrovandi, capolavoro del tardo barocco, realizzata da Alfonso Torreggiani nel 1750 fu destinata a conservare la reliquia del capo di S. Petronio, per intervento del papa Benedetto XIV. Dal 2000, essa ospita anche il corpo del santo, definitivamente traslato dalla chiesa di S. Stefano. Lungo le pareti laterali, sopra antiche colonne romane, sono poste le quattro storiche Croci poste da S. Petronio, fuori dalle porte della prima cerchia di mura a spirituale difesa della città.

TOSCANA SIENA

RAGGIUNGI SIENA

DA FIRENZE IN 1h30’

SIENA (SI)

S. MARIA ASSUNTA

INFO TURISMO

Ufficio IAT

Piazza Duomo, 2

Orario 9-18

Tel 0577 280551

siena@terresiena.it [terresiena.it]

SIENA CATTEDRALE DI S. MARIA ASSUNTA

UN CAPOLAVORO DEDICATO A

MARIA

Il Duomo di Siena dedicato a S. Maria Assunta è un luogo dove la fede di una città ha saputo creare uno scrigno, che racchiude immensi capolavori. La sua bellezza parla al visitatore di Dio, quale Creatore del cielo e della terra e Salvatore dell’uomo. Se è vero, come scrisse Dostoevskij, che la bellezza salverà il mondo, la visita a questo luogo può essere un’esperienza che può ridare gioia e speranza nel destino dell’umanità. Varcare la sua soglia è come entrare in un pezzo di Paradiso.

DISTANZA DALLA STAZIONE 2 km

FIRENZE S.M.N.

Firenze Rifredi

Montelupo-Capraia

Empoli

Castelfiorentino

Certaldo

Poggibonsi-S. Gimignano

SIENA

93

1215-1263 Prima fase della costruzione del Duomo.

1284 Realizzazione della sezione inferiore della facciata.

1299-1317 Lavori per la sezione superiore della facciata.

1268 Pulpito marmoreo di Nicola Pisano.

1288 Rosone dell’abside Coro con le vetrate di Duccio di Buoninsegna.

1339 Inizio della seconda fase di costruzione.

1350 Inizio dei mosaici marmorei del pavimento.

1492 Libreria Piccolomini.

1507 Fine affreschi del Pinturicchio nella Libreria Piccolomini.

1549 Rosone della facciata e vetrata con l’Ultima Cena.

IL LUOGO

Il visitatore è sopraffatto dalla bellissima facciata policroma, dal soffitto blu coperto da stelle dorate, dal gioco cromatico dei pilastri e dalle meravigliose tarsie della pavimentazione.

LA TRADIZIONE

La cattedrale è strettamente legata al Palio: il Drappellone, lo stendardo consegnato alla contrada vincitrice, prima della corsa è solennemente esposto in Duomo, e poi portato al Campo dal corteo storico. La contrada vincente tornerà in Duomo con il Palio, per cantare il Te Deum di ringraziamento all’Assunta.

94
«Un’opera d’arte unica, che non ha paragone...»

(Bernard Berenson)

IL CUORE DELLA VISITA

Tra i gioielli del Duomo, ricordiamo il pulpito in marmo, realizzato da Nicola Pisano intorno al 1265, una delle opere scultoree più importanti dell’arte del Duecento italiano, la Libreria Piccolomini, con gli affreschi del Pinturicchio del 1507, la vetrata dell’abside di Duccio di Buoninsegna e il grande mosaico marmoreo che orna tutto il pavimento del Duomo, opera unica nell’arte italiana.

MARCHE LORETO

RAGGIUNGI

LORETO DA

ANCONA IN 20’

PESCARA IN 1h45’

LORETO BASILICA DELLA SANTA CASA

LA TERRA SANTA NEL CUORE

DELL’ITALIA

La Basilica della Santa Casa è uno dei principali luoghi di culto mariano del mondo. In essa sono conservate le pareti della casa di Nazareth, luogo in cui Maria visse e dove ricevette l’Annuncio dell’Angelo Gabriele. Queste mura arrivarono dalla Terra Santa a Loreto intorno al 1290 attraverso un viaggio lungo e avventuroso, secondo la tradizione, grazie a un intervento angelico. Nel 1468, cominciarono i lavori per la costruzione del grande tempio per proteggere le mura della Santa Casa, che si conclusero nel 1587.

LORETO (AN)

SANTA CASA

INFO TURISMO

Ufficio IAT, Tel 071 970276

DISTANZA DALLA

STAZIONE 1,2 km

ANCONA

Varano

Camerano Aspio

Osimo-Castelfidardo

Loreto

Porto Recanati

Potenza P.-Montelupone

Civitanova M.-Montegranaro

Porto S. Elpidio

Porto S. Giorgio-Fermo

Pedaso

Cupramarittima

Grottammare

S. Benedetto del Tronto

Porto d’Ascoli

Martinsicuro

Alba A.-Nereto-Controguerra

Tortoreto Lido

Giulianova

Roseto degli Abruzzi

Scerne di Pineto

Pineto-Atri

Silvi

Montesilvano

PESCARA C.LE

101

1294 Arrivo delle mura della Santa Casa.

1448 Inizio dei lavori della basilica.

1500 Completamento della cupola del Sangallo.

1509 Donato Bramante disegna il rivestimento marmoreo esterno.

1513-1534 Lavori di realizzazione del rivestimento marmoreo.

1586 Bolla di papa Sisto V conferma l’autenticità dell’origine della Santa Casa.

1587 Conclusione dei lavori.

1600 Tre nuove porte bronzee con scene dell’Antico Testamento.

1797 La basilica è razziata dalle truppe napoleoniche.

1920 La Madonna di Loreto proclamata patrona degli aviatori.

IL LUOGO

La Santa Casa è posta al centro della basilica, protetta da uno splendido rivestimento marmoreo, che la circonda da tutti i lati, un’opera ricca di sculture e bassorilievi, vero capolavoro del nostro Rinascimento.

LA TRADIZIONE

Siamo nel 1290, la casa della Vergine Maria a Nazareth, meta di devoti pellegrinaggi è a rischio in una Terra Santa sotto il dominio dei Mamelucchi. Secondo la tradizione, alcuni Angeli la prelevano e la portano in volo, prima in Istria, poi sulla costa delle Marche e quindi a Loreto, il 10 dicembre 1294.

102
«Pregate, pregate la Madonna di Loreto!»

(Don Luigi Giussani)

IL CUORE DELLA VISITA

La Santa Casa ospita le tre pareti, in mattoni di terracotta della Palestina, che costituivano la parte esterna della casa di Maria, appoggiata a una grotta ricavata sul fianco di una collina, oggi visibile nella Basilica inferiore dell’Annunciazione a Nazareth. Una piccola finestra detta dell’Angelo, su una delle pareti, ricorda il momento dell’incontro di Maria con Gabriele. Al suo interno, è posta la venerata statua della Madonna Nera, rivestita di un caratteristico manto ingioiellato.

UMBRIA ASSISI

DA TERONTOLA IN 1h 05’

E DA FOLIGNO IN 15’

RAGGIUNGI ASSISI

ASSISI BASILICA DI S. MARIA

DEGLI ANGELI

IL LUOGO DELLA NASCITA DEL PER-

DONO DI ASSISI

La Basilica di S. Maria degli Angeli è uno dei più importanti luoghi francescani perché custodisce, al suo interno, la Porziuncola, la chiesetta prediletta da S. Francesco.

Qui il Santo comprese la sua vocazione, accolse S. Chiara e i primi frati, ricevette il Perdono di Assisi, e morì il 3 ottobre 1126.

Edificata tra il 1569 e il 1679, è stata restaurata tra l’800 e gli inizi del ’900 a causa dei gravi danni inflitti dal terremoto del 1832.

INFO TURISMO

Ufficio IAT

Piazza del Comune, 22

Orario 9-19

Tel 075 8138680

info@iat.assisi.pg.it

[umbriatourism.it]

[visit-assisi.it]

DISTANZA DALLA

STAZIONE 0,7 km

TERONTOLA-CORTONA

Passignano sul Trasimeno

Magione

Ellera-Corciano

Perugia Silvestrini

Perugia Capitini

Perugia Università

Perugia

Perugia Ponte S. Giovanni

Bastia

Assisi

Spello

FOLIGNO

S. MARIA DEGLI ANGELI
ASSISI (PG)
109

1205 Francesco prende possesso della Porziuncola dai Benedettini.

1209 Fondazione dell’Ordine Francescano.

1211 Accoglienza di S. Chiara.

1216 Proclamazione del Perdono di Assisi.

1226 (3 OTTOBRE) Morte di Francesco.

IL LUOGO

1569 Inizio costruzione della nuova Basilica di S. Maria degli Angeli.

1679 Completamento dei lavori.

1832 Un terremoto causa gravissimi danni.

1833-1930 Restauro della basilica.

1997 Danni dal terremoto e successivi lavori di restauro.

La Porziuncola conserva il suo aspetto trecentesco, un’unica aula con piccola abside, chiusa da una pala d’altare. Sul portale d’ingresso, un affresco rappresenta la visione di Gesù e Maria avuta da Francesco.

LA TRADIZIONE

Nel 1216 Francesco, dopo una notte di grande tentazione, per vincere la quale si gettò nudo nel roseto del convento, uscendone illeso, ebbe in visione Gesù Cristo e la Vergine Maria, ottenendo in dono il Perdono di Assisi, la particolare indulgenza plenaria, approvata subito da Onorio III.

110
«Voglio

mandarvi tutti in Paradiso»

(S. Francesco d’Assisi)

IL CUORE DELLA VISITA

L’Indulgenza della Porziuncola inizia la mattina del 1 agosto e si conclude la sera del 2 agosto, giorni nei quali l’indulgenza totale dei peccati, che normalmente è concessa sempre ai fedeli in visita a questo luogo, si estende alle chiese parrocchiali e francescane di tutto il mondo. Nella basilica inoltre si trovano la Cappella del Transito, dove S. Francesco morì, e al suo esterno, il roseto del miracolo.

LAZIO ROMA

RAGGIUNGI ROMA CON CIRCA 580 COLLEGAMENTI AL GIORNO

ROMA ARCIBASILICA DI S. MARIA MAGGIORE

LA BETLEMME DELLA CITTÀ ETERNA

Nella notte del 5 agosto del 352 d.C., il papa Liberio ha un sogno: la Vergine Maria gli chiede di costruire una chiesa, laddove avesse nevicato. Il mattino seguente, l’Esquilino è incredibilmente imbiancato di neve fresca: il papa traccia con un bastone il perimetro della nuova chiesa, Nostra Signora della Neve, che nel tempo diventerà la bellissima Basilica di S. Maria

Maggiore. E ogni 5 di agosto, viene rievocato questo miracoloso avvenimento, con un lancio di fiori bianchi nella basilica.

ROMA (RM)

S. MARIA MAGGIORE

INFO TURISMO

Tourist Infopoint

Stazione Termini

Via Giovanni Giolitti, 34

Edificio F - Binario 24

Orario 8-18.45

Tel 06 0608

turismo@comune.roma.it [turismoroma.it]

DISTANZA DALLA

STAZIONE 550 m

OGNI GIORNO I

SEGUENTI COLLEGAMENTI

DA ROMA TERMINI

25 da CASSINO

21 da NETTUNO

38 da LATINA

14 da NAPOLI

117

352 Papa Liberio fonda la prima chiesa sull’Esquilino.

432 Sisto III la riedifica, fa realizzare i mosaici della navata e dell’arco centrale e crea la Grotta della Natività.

VII SEC. Presumibile periodo di arrivo della Sacra Culla dalla Terra Santa.

1288 Arnolfo di Cambio scolpisce il Presepe.

1295 Jacopo Torriti crea il mosaico absidale dell’Incoronazione della Vergine

1500 Giuliano da Sangallo progetta il soffitto a cassettoni, poi laminato con l’oro delle Americhe donato dal re di Spagna.

1587 Sisto V fa costruire la Cappella Sistina, e vi posiziona il Presepe nel piano sottostante.

1606 Paolo V realizza la Cappella Paolina e vi fa apporre la Salus populi romani.

1797 Giuseppe Valadier crea il nuovo reliquiario per la Sacra Culla.

IL LUOGO

Papa Sisto III la riedifica nel 432 e la dedica alla Vergine, riconosciuta dal Concilio di Efeso come la Madre di Dio; nei secoli è abbellita da meravigliosi mosaici e da un soffitto laminato d’oro.

LA TRADIZIONE

Nella Cappella Paolina è conservata una sacra icona attribuita a S. Luca, la Salus populi romani, protettrice della città di Roma in tante occasioni, come pestilenze e invasioni. Per tradizione, nella mattina di Pasqua essa era portata in processione verso l’immagine del Cristo della Scala Santa.

118
«Eccomi a Roma, acquietato per tutta la vita»
(Johann

Wolfgang Goethe)

IL CUORE DELLA VISITA

Questa basilica è nota come la Betlemme di Roma perché custodisce una reliquia particolare: alcune parti della Sacra Culla di Betlemme, portate dalla Terra Santa da pellegrini nel Medioevo, e ora custodite sotto l’altare maggiore, in un prezioso reliquiario. Inoltre, nel museo della Basilica, è conservato il primo Presepe mai realizzato, opera dello scultore Arnolfo di Cambio, datato 1288.

ABRUZZO ORTONA

ORTONA

RAGGIUNGI
DA PESCARA IN 25’ E DA TERMOLI IN 50’

ORTONA BASILICA DI S. TOMMASO APOSTOLO

SULLE ORME DELL’APOSTOLO

CHE NON RIUSCIVA A CREDERE

La Basilica di S. Tommaso Apostolo di Ortona, è la concattedrale dell’arcidiocesi di Lanciano-Ortona, che custodisce dal 6 settembre 1258 le ossa di S. Tommaso Apostolo, recuperate nello stesso anno da marinai ortonesi nell’isola greca di Chios nel corso di una spedizione militare organizzata contro l’ impero bizantino da Manfredi, futuro re delle Sicilie. Ha subito nel corso dei secoli diverse devastazioni da parte dei Turchi nel XVI sec., dei Francesi nel XVIII sec. e nel corso della Seconda guerra mondiale.

ORTONA (CH)

S. TOMMASO APOSTOLO

INFO TURISMO

Ufficio IAT

Piazza della Repubblica, 9

Orario 8.30-12.30

Gio 15.30-19.30

Tel 085 9063841

iat.ortona@abruzzoturismo.it [abruzzoturismo.it]

DISTANZA DALLA STAZIONE 2,2 km

PESCARA C.LE

Pescara Porta Nuova

Pescara Tribunale

Francavilla al Mare

Tollo-Canosa Sannita

Ortona

S. Vito-Lanciano

Fossacesia-T. di Sangro

Casalbordino-Pollutri

Porto di Vasto

Vasto-S. Salvo

Montenero-Petacciato

TERMOLI

125

IX SEC. Costruzione della basilica paleocristiana su probabile antico sito romano.

1075-76 Distruzione da parte dei Normanni.

1127 Ricostruzione dopo grave terremoto.

IL LUOGO

1258 Arrivo delle reliquie di S. Tommaso a Ortona portate da Chios.

1566 Distruzione della cattedrale da parte dei turchi di Piyale Pascià.

1799 Devastazione della cattedrale da parte delle truppe francesi di Napoleone.

1943 Battaglia di Ortona tra le truppe germaniche e quelle alleate. Devastazione della città e della cattedrale.

La basilica è dedicata a S. Tommaso, uno dei dodici apostoli prescelto da Gesù. Postosi con entusiasmo a seguire il Signore alcune volte ha difficoltà a comprendere i suoi discorsi. Quando Gesù risorto appare il giorno di Pasqua ai suoi discepoli, Tommaso non è presente, e non crede a quanto loro gli riferiscono. Potrà credere solo toccando le ferite del corpo di Cristo. E questo avviene otto giorni dopo: Gesù riappare, Tommaso lo tocca e crede.

LA TRADIZIONE

Secondo la tradizione, il Santo evangelizzò la Siria e la Mesopotamia e nel 52 d.C. l’India sud-occidentale nella regione dell’attuale Kerala. Recatosi in Cina, tornò in India dove fu martirizzato e sepolto. Intorno al 232 d.C. le sue spoglie tornarono a Edessa in Siria, e tra il 1144 e il 1146 furono traslate nell’isola di Chios nel mare Egeo.

126
«Beati

quelli che non hanno visto e hanno creduto»

(Vangelo di S. Giovanni)

IL CUORE DELLA VISITA

Oggi le reliquie dell’Apostolo sono riposte sotto l’altare della cripta in un’urna di rame dorato realizzata nel 1612, e in un prezioso reliquiario a forma di busto d’argento posto in una cappella dedicata al Santo.

MOLISE ISERNIA

RAGGIUNGI

ISERNIA DA CAMPOBASSO IN 1h

ISERNIA (IS)

S. PIETRO APOSTOLO

INFO TURISMO

Ufficio Info Turistiche

Piazza Celestino V, 33

Orario 10-13/16-19

Tel 0865 235209

eptisernia@molisedati.it [eptmolise.it]

ISERNIA CATTEDRALE DI S. PIETRO APOSTOLO

LA PATRIA DI CELESTINO V

La Cattedrale di S. Pietro Apostolo, sorta su un antico tempio pagano del III secolo a.C., nei secoli è stata oggetto di numerosi interventi effettuati a causa di numerosi terremoti e di progetti di rinnovamento. Il suo aspetto attuale è dovuto ai restauri neoclassici della seconda metà del XIX secolo.

Danneggiata nel 1943 dai bombardamenti, essa è stata restaurata e oggi, al suo interno, attraverso alcune speciali pavimentazioni di vetro, è possibile vedere i resti dell’antico tempio.

DISTANZA DALLA STAZIONE 1,1 km

Baranello

Vinchiaturo

Boiano

Carpinone

ISERNIA

133
CAMPOBASSO

VIII-IX SEC. Prima chiesa in stile greco bizantino sulle rovine di un tempio romano.

1294 Pietro da Morrone papa come Celestino V. 1394 Ricostruzione dopo un terremoto.

1456 Danni e restauri dopo un sisma.

1567 Arrivo dell’icona Virgo Lucis dalla Grecia.

1638 Riconsacrazione della cattedrale.

1805 Terremoto catastrofico.

1826-1851 Lavori di ricostruzione e realizzazione del pronao neoclassico.

1943 Bombardamento del Duomo.

1963-1968 Il Duomo restaurato.

1980-1990 Scavi archeologici all’interno della cattedrale.

IL LUOGO

Al suo interno, troviamo preziose testimonianze della fede della città, quali l’icona bizantina della Virgo Lucis (La Madonna della Luce) portata a Isernia nel 1567 e la statua della Madonna del Piede del XIII sec.

LA TRADIZIONE

Gli isernini sono fortemente legati a Maria attraverso l’immagine della Virgo Lucis, in quanto, per essi, la Vergine è colei che guida il fedele nelle prove.

Non a caso, nell’icona, Maria indica con la mano il piccolo Gesù.

Essi si rivolgono a Lei con le parole: «Santa Maria, libera la strada».

134
CENNI STORICI
«Ogni spirito lodi il Signore»
(S.

Pietro Morrone)

IL CUORE DELLA VISITA

Nel Tesoro della Cattedrale si trova un prezioso reliquiario, noto come la Gabbia di S. Nicandro, compatrono della città di Isernia con Celestino V, oggi ricordato dalla Chiesa come S. Pietro Morrone, nato a Isernia ed eletto papa nel luglio 1294. Uomo di preghiera e meditazione abdicò dopo cinque mesi. Proprio lui donò alla sua città la preziosa Croce d’argento che qui si può ammirare.

CAMPANIA NAPOLI

RAGGIUNGI NAPOLI DA POZZUOLI IN 33’

NAPOLI (NA)

S. MARIA ASSUNTA

INFO TURISMO

Ufficio Turismo

Via S. Giuseppe dei Nudi, 82

Orario 8.30-20

Tel 800 134034

ufficiocomunicazione@ infoturismonapoli.com

[infoturismonapoli.it]

NAPOLI CATTEDRALE DI S. MARIA ASSUNTA

L’AMORE PER S. GENNARO

La Cattedrale metropolitana di S. Maria Assunta è il cuore di Napoli dal punto di vista religioso, storico e artistico. E lo sviluppo di questa basilica è strettamente legato alla devozione della città verso il suo patrono, S. Gennaro, e verso le sue reliquie. Nato a Benevento nel 272 d.C., egli fu vescovo attivissimo e amatissimo, martirizzato nel 305 sotto l’imperatore Diocleziano insieme ai suoi compagni di fede. Secondo la tradizione, subito dopo la decapitazione, una pia donna raccolse il sangue del martire e lo racchiuse in due ampolle.

DISTANZA DALLA

STAZIONE 800 m

POZZUOLI SOLFATARA

Bagnoli-Agnano Terme

Cavalleggeri Aosta

Napoli Campi Flegrei

Napoli Piazza Leopardi

Napoli Mergellina

Napoli Piazza Amedeo

Napoli Montesanto

Napoli Piazza Cavour

Napoli Piazza Garibaldi

Napoli Gianturco

NAPOLI S.G.-BARRA

141

305 Martirio di S. Gennaro.

334 Edificazione della chiesa di S. Restituta.

413-431 Traslazione del corpo del Santo nelle Catacombe di Napoli.

831 Il corpo del Santo è portato dai Longobardi a Benevento.

1154 Traslazione delle reliquie all’Abbazia di Montevergine.

XIII SEC. Costruzione della nuova chiesa.

1305 Realizzazione reliquiario da parte di Carlo II d’Angiò.

1389 Primo evento documentato della liquefazione del sangue.

1497 Ritorno del corpo del Santo e costruzione della Cappella del Succorpo.

1527 Voto di Napoli al Santo.

1646 Consacrazione della nuova Cappella del Tesoro.

IL LUOGO

Una prima chiesa sorse nel XIII secolo inglobando la Basilica di S. Restituta. Qui furono riposte le reliquie del capo e le ampolle con il sangue del Santo. Nel 1497, per ospitare le sue ossa, fu costruita la Cripta del Succorpo.

LA TRADIZIONE

Agli inizi del Cinquecento la guerra, la peste e le eruzioni del Vesuvio assediano la città. Napoli, nel gennaio 1527, formula un voto solenne a S. Gennaro: in cambio della sua protezione promette una nuova cappella all’interno del Duomo, dove custodire le sue reliquie. E il Santo accoglie le preghiere della città.

142
«Nel martirio la violenza è vinta dall’amore, la morte dalla vita»

(Papa Francesco)

IL CUORE DELLA VISITA

Nella Cappella del Tesoro le reliquie del suo capo sono conservate nel busto d’argento donato da Carlo II d’Angiò nel 1305. Dietro l’altare, sono custodite le ampolle del suo sangue che vengono esposte alla venerazione dei fedeli tre volte l’anno: il sabato precedente la prima domenica di maggio, il 19 settembre e il 16 dicembre. Durante una solenne cerimonia religiosa guidata dall’arcivescovo, i fedeli accorrono per assistere all’evento della liquefazione, considerato di buon auspicio per la città.

PUGLIA BARI

CON
170 COLLEGAMENTI
GIORNO
RAGGIUNGI BARI
OLTRE
AL

BARI (BA)

S. NICOLA

INFO TURISMO

Ufficio IAT

Piazza del Ferrarese, 29

Orario 10-18

Tel 080 5242244

infopointuristicobari@gmail. com

[facebook.com/ InfopointTuristicoBar]

BARI BASILICA DI S. NICOLA

L’ANIMA SPIRITUALE DI BARI

La Basilica di S. Nicola, posta nel cuore della città vecchia di Bari, accoglie le spoglie del Santo, traslate qui dall’Asia Minore (attuale Turchia), il 9 maggio 1087. Essa fu edificata in due anni e, nell’ottobre 1089, le reliquie del Santo vi furono trasferite.

S. Nicola vescovo, morto a Myra nel 337, è stato, ed è, uno dei santi più venerati sia dal mondo cattolico sia da quello ortodosso, come difensore dei deboli, protettore delle fanciulle e dei bambini. La tradizione di Babbo Natale nasce proprio da lui.

DISTANZA DALLA

STAZIONE 1,6 km

OGNI GIORNO

COLLEGAMENTI PER BARI DA BRINDISI, LECCE, FOGGIA, TARANTO, BARLETTA, FASANO, GIOIA DEL COLLE E BITRITTO.

149

1087 Arrivo delle spoglie del Santo da Myra di Licia (Asia Minore).

1089 Traslazione delle sue reliquie nella nuova chiesa costruita sopra il palazzo del governatore bizantino.

1100 Realizzazione della cattedra dell’abate Elia.

1197 Fine delle nuove fasi di completamento della chiesa.

1300 Dono dell’icona di S. Nicola da parte dello zar di Serbia Uroš III.

1984 Papa Giovanni Paolo II e il metropolita di Myra accendono la lampada votiva.

2017 Alcune reliquie del Santo traslate pro tempore a Mosca e S. Pietroburgo.

IL LUOGO

La basilica accoglie il visitatore con la sua facciata bianca, altissimo esempio del romanico in Puglia. Al suo interno si ammirano l’antico ciborio e il capolavoro scultoreo della cattedra del vescovo Elia.

LA TRADIZIONE

S. Nicola è certamente un Santo ecumenico, la cui venerazione è condivisa da tutto il mondo cristiano. Le diverse aree d’Europa l’hanno fatto proprio con attributi diversi, ma con un carisma unico: quello di proteggere i deboli e i piccoli. Grande è in particolare la sua venerazione nel sud d’Italia.

150
«I poveri sono il tesoro della Chiesa»

(Papa Francesco)

IL CUORE DELLA VISITA

Nel centro dell’ampia cripta della Basilica è posto l’altare, dove riposa il corpo di S. Nicola. Qui troviamo anche una preziosa icona del Santo, donata dallo zar di Serbia Uroš III nel XIV secolo, e una lampada a forma di barca con una fiamma centrale, alimentata da due vasi d’olio, simboli della Chiesa cattolica e di quella ortodossa, accesa nel 1984 da papa Giovanni Paolo II e dal metropolita di Mira.

BASILICATA POTENZA

RAGGIUNGI POTENZA

DA FOGGIA IN 2h

POTENZA (PZ)

S. GERARDO

INFO TURISMO

Ufficio IAT

Via Cesare Battisti, 22

Orario 9-19.30

Tel 0971 415080

turismo@comune.potenza.it [aptbasilicata.it]

POTENZA CATTEDRALE DI S. GERARDO

IL CROCIATO DELLE ANIME

La Cattedrale di Potenza è dedicata a S. Gerardo Della Porta. Nato da una nobile famiglia di Piacenza e ricco di una grande cultura e preparazione spirituale, ai primi del XII secolo decide di scendere nel sud d’Italia per unirsi ai Crociati diretti a liberare la Terra Santa. Giunto nei pressi di Potenza egli vede il suo vero campo di battaglia: la crescita spirituale dei suoi abitanti e soprattutto dei giovani. Decide di fermarsi e per tanti anni si dedicherà all’apostolato, divenendo vescovo nel 1111.

DISTANZA DALLA

STAZIONE 1 km

POTENZA C.LE

Potenza Superiore

Potenza Macchia Romana

Avigliano Lucania

Pietragalla

Possidente

Castel Lagopesole

Filiano

Forenza

Rionero-Atella-Ripacandida

Barile

Melfi

Rocchetta S. A.-Lacedonia

Candela-S. Agata di Puglia

Ascoli Satriano

Ordona

FOGGIA

157

III-VI SEC. Fondazione della prima chiesa paleocristiana.

1111-1119 S. Gerardo è vescovo della città.

1120 Morte di S. Gerardo Della Porta.

1124 Canonizzazione e traslazione del corpo del Santo nella chiesa.

1197 Trasformazione della chiesa in stile romanico.

1783-1799 Trasformazione della chiesa in stile neoclassico.

1857-1930 Danneggiata da terremoti.

1943 Danneggiata dai bombardamenti alleati della Seconda guerra mondiale.

1991 Visita di papa Giovanni Paolo II.

IL LUOGO

La cattedrale di oggi è il punto di arrivo di una lunga storia: chiesa paleocristiana dal III al VI secolo, romanica dal 1200, neoclassica alla fine del 1700, restaurata nel 1900 più volte per eventi naturali o bellici.

LA TRADIZIONE

Tra i tanti miracoli attribuiti al Santo, uno ha lasciato un segno profondo nella storia della città quando egli protesse Potenza dai Turchi. Questo evento è ricordato ogni anno, il 29 maggio, in una popolare manifestazione, nota come la Parata dei Turchi, il giorno antecedente alla festa del Santo.

158
«Ricco non è chi possiede, ma colui che è capace di dare»
(S.

Giovanni Paolo II)

IL CUORE DELLA VISITA

Nel transetto destro si apre la cappella dedicata a S. Gerardo. Sopra l’altare riccamente decorato, una nicchia marmorea conserva la statua lignea del Santo risalente al XV secolo.

Sotto l’altare, in una preziosa urna d’argento, riposano le ossa del Santo.

Il 30 maggio, giorno della sua festa, il busto d’argento del Santo, contenente alcune sue reliquie, è portato in processione per le vie di Potenza.

CALABRIA PAOLA

DA SALERNO IN 2h50’

RAGGIUNGI PAOLA

PAOLA SANTUARIO DI S. FRANCESCO

IL SANTO DAI MILLE MIRACOLI

Il Santuario di S. Francesco è dedicato allo straordinario

Santo del secolo XV, la cui esistenza è stata avvolta da un’aura di soprannaturale dalla nascita alla morte. A 13 anni, scelse la vita eremitica in una grotta della natia Paola, attirando con il suo modello di vita e con la sua fede molti uomini. Fece tantissimi miracoli e la sua fama arrivò anche in Francia, dove papa Sisto IV lo inviò alla corte di Luigi XI per guarire il re da un grave male. Visse per 24 anni in Francia, dove morì nel 1507.

PAOLA (CS)

S. FRANCESCO

INFO TURISMO

Santuario

Tel 0982 582518

[santuariopaola.it]

DISTANZA DALLA

STAZIONE 2 km

SALERNO

Pontecagnano

Battipaglia

Capaccio-Roccadaspide

Paestum

Agropoli-Castellabate

Omignano-Salento

V. della Lucania-Castelnuovo

Ascea

Pisciotta-Palinuro

Centola-Palinuro-M. di Camerota

Policastro-Bussentino

Sapri

Maratea

Marina di Maratea

Praja-Ajeta-Tortora

Scalea-S. Domenica Talao

Diamante-Buonvicino

Belvedere Marittimo

Capo Bonifati

Cetraro

Guardia Piemontese T. PAOLA

165

1416 Nascita di Francesco a Paola.

1429 Inizio della sua esperienza eremitica.

1435 Prima chiesa per il Santo e i suoi compagni.

1474 Approvazione dell’Ordine dei Minimi.

IL LUOGO

1483 Partenza per la corte di Luigi XI e inizio permanenza in Francia.

1507 Morte di Francesco a Tours (Francia).

1519 Canonizzazione di Francesco e nuova chiesa in stile romanico-gotico.

1562 Profanazione dei resti mortali del Santo in Francia, da parte dei protestanti ugonotti.

2000 Inaugurazione della moderna basilica a fianco dell’antica.

Il santuario sorge a 178 metri sul mare nella parte collinare di Paola, in una valle costeggiata da un torrente e ricca di vegetazione e affonda le sue radici, negli anni 1435-1452, quando iniziò l’esperienza eremitica di Francesco nato in questa città nel 1416. All’inizio c’era una piccola chiesa, luogo di preghiera per gli eremiti.

Dopo la canonizzazione del Santo, nel 1519, fu realizzata una nuova costruzione in stile romanico-gotico. Nel 2000, una moderna basilica ha affiancato l’antica.

LA TRADIZIONE

Tra i suoi miracoli più noti, c’è quello della traversata dello stretto di Messina. Egli chiese a un barcaiolo la carità di essere traghettato sull’altra costa. L’uomo rifiutò, e allora Francesco pregò, si tolse il mantello, lo tese sull’acqua, vi salì con i suoi frati e raggiunse l’altra riva.

166
«Dove è l’amore, non si conosce fatica»
(S.

Francesco da Paola)

IL CUORE DELLA VISITA

Nella cappella dedicata al Santo, in un prezioso reliquiario sono conservati alcuni resti del suo corpo, sottratti da alcuni gentiluomini francesi alla furia degli ugonotti, protestanti francesi.

Questi, conoscendo la venerazione che si aveva in Francia per il Santo che aveva convertito il re Luigi XI, nel 1562 vollero disseppellirlo, distruggere con il fuoco il suo corpo, rimasto intatto dopo la morte, e disperderne le ossa.

SICILIA SIRACUSA

RAGGIUNGI SIRACUSA DA MESSINA IN 2h40’

SIRACUSA (SI)

MADONNA

DELLE LACRIME

INFO TURISMO

Infopoint

Via Ruggero Settimo, 19

Orario 9-20

Tel 0931 61844

turismo@provincia.siracusa.it [siracusaturismo.net]

SIRACUSA SANTUARIO DELLA MADONNA DELLE LACRIME

UN EVENTO SOVRANNATURALE

Il Santuario della Madonna delle Lacrime è legato a un evento sovrannaturale avvenuto a Siracusa, nell’agosto del 1953. In una modesta abitazione familiare, un quadretto di gesso, raffigurante il Cuore Immacolato di Maria, versò lacrime umane per diversi giorni. La Chiesa, dopo accurate analisi, confermò la natura miracolosa dell’accaduto. Per permettere ai pellegrini di condividerne il suo messaggio spirituale, fu costruito questo santuario inaugurato da papa Giovanni Paolo II nel novembre 1994.

DISTANZA DALLA STAZIONE 1,4 km

MESSINA C.LE

Alì Terme

S. Teresa di Riva

Taormina-Giardini

Fiumefreddo Sicilia

Giarre-Riposto

Acireale

Catania C.le

Catania Aeroporto

Fontanarossa

Lentini

Augusta

SIRACUSA

173

1953 (20/08-01/09)

Evento della lacrimazione sovrannaturale.

1953 (DICEMBRE) L’episcopato della Sicilia, dichiara autentica la lacrimazione prodigiosa.

1954 Radiomessaggio, di Pio XII dedicato all’evento.

1957 Inizio della progettazione da parte degli architetti francesi Andrault e Parat.

1988 Inizio della costruzione.

1994 Inaugurazione del santuario da papa Giovanni Paolo II.

2002 Giovanni Paolo II eleva il santuario alla dignità di basilica minore.

2019 Erezione a Santuario Regionale.

IL LUOGO

Il santuario è un’ardita realizzazione di architetti francesi, alta 130 metri: la sua forma ricorda una lacrima caduta dal cielo. Strutturato su due livelli, può ospitare circa 10.000 fedeli.

LA TRADIZIONE

Due giovani coniugi sono in attesa del loro primo figlio: è una gravidanza difficile con forti abbassamenti della vista. Durante le prime ore del 29 agosto 1953, la donna perde la vista, ma riesce all’improvviso a vedere le lacrime scendere sul viso di una Madonnina di gesso posta nella loro stanza da letto.

174

«Piange una madre quando vede

i suoi figli minacciati»

(S. Giovanni Paolo II)

IL CUORE DELLA VISITA

L’effigie della Vergine Maria, protagonista dell’evento, è custodita presso l’altare centrale della basilica superiore. Nella cripta, un prezioso reliquiario custodisce in un’ampolla alcune lacrime, rimaste dopo le analisi scientifiche e alcuni oggetti collegati all’evento, quali il panno usato per asciugare l’effigie. Il reliquiario è esposto alla venerazione dei fedeli la domenica e nei giorni festivi.

SARDEGNA CAGLIARI

DA OZIERI IN 2h30’

RAGGIUNGI CAGLIARI

CAGLIARI (CA)

NOSTRA SIGNORA

DI BONARIA

INFO TURISMO

Ufficio Turismo

Via Roma, 145

Orario 10-13/14-17

Dom 10-13

Tel 070 6778173

infopoint@comune.cagliari.it [cagliariturismo.it]

CAGLIARI SANTUARIO DI NOSTRA

SIGNORA DI BONARIA

LA PATRONA DELLA SARDEGNA

ll Santuario di Nostra Signora di Bonaria è uno degli edifici mariani più importanti della Sardegna. Esso custodisce un’antica effige di legno della Vergine Maria con il Bambino, arrivata nel 1370 in maniera miracolosa durante una tempesta sulla costa di Cagliari. La Madonna di Bonaria è la patrona massima della Sardegna e di Cagliari e protettrice dei naviganti. Il santuario, meta di migliaia di pellegrini, è stato visitato da Paolo VI, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e da papa Francesco nel 2013.

DISTANZA DALLA

STAZIONE 1,8 km

OZIERI-CHILIVANI

Macomer Abbasanta

Oristano

S. Gavino

Elmas Aeroporto

CAGLIARI

181

1335 Alfonso IV d’Aragona affida l’area ai religiosi Mercedari.

1340 Costruzione del santuario.

1370 Arrivo miracoloso della statua della Vergine Maria.

1704 Costruzione della basilica a fianco del santuario.

1885 La basilica riconsacrata dopo lavori di ristrutturazione.

1907 Pio X proclama la Madonna di Bonaria patrona massima della Sardegna.

1943 Gravi danni dovuti ai bombardamenti.

1947 Restauri.

1985 Visita di S. Giovanni Paolo II.

2008 Visita di Benedetto XVI.

2013 Visita di papa Francesco.

IL LUOGO

Il cuore di Bonaria è l’antico santuario del Trecento che custodisce la sacra statua, cui sono affiancati la grande basilica del XVIII secolo e il convento dei Padri Mercedari che da secoli curano il luogo.

LA TRADIZIONE

Nel marzo 1370 una nave viene sorpresa da una tempesta e i marinai decidono di liberarsi del carico, tra cui una pesante cassa. Questa approda proprio sotto il colle di Bonaria, e i frati del convento, apertala, vi trovano inaspettatamente una toccante statua in legno di carrubo della Vergine Maria.

182
«Assisti, o Maria, la gente di quest’isola»

(S. Giovanni Paolo II)

IL CUORE DELLA VISITA

La Vergine Maria tiene in braccio il Bambino Gesù e una candela accesa. I marinai la invocano come loro protettrice e, la prima domenica di luglio, la statua della Vergine viene portata in processione su una barca, nel golfo di Cagliari. Inoltre, sopra la statua, è appesa al soffitto una navicella d’avorio, antico ex voto di una devota che si dice aiuti i marinai indicando la direzione dei venti.

NOTA

I tempi di percorrenza indicati/rappresentati in questa pubblicazione sono indicativi. La durata del viaggio varia a seconda del servizio di trasporto utilizzato e può subire variazioni. Maggiori informazioni su trenitalia.com.

Gli eventi citati nelle singole località sono soggetti a riconferma annuale da parte degli enti locali. Per maggiori informazioni visita il sito ufficiale del comune di riferimento.

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Oropa pp. 36, 38, 39, 40-41 © Archivio Santuario di Oropa

Padova pp. 72-73 © Giorgio Deganello/Archivio Messaggero di S. Antonio

Loreto p. 102 © Delegazione Pontificia per la Santa Casa di Loreto

Assisi pp. 112-113 © Archivio Opera Porziuncola

Roma p. 121 © Opera Romana Pellegrinaggi

Ortona pp. 126, 127, 128-129 © Opera di S. Tommaso Apostolo-Ortona

Potenza pp. 156, 158-159 © APT Basilicata-Potenza

Paola pp. 166, 167, 168-169 © Santuario di S. Francesco da Paola

Realizzazione e stampa

Grafica Nappa | Giugno 2024

Questa pubblicazione è stampata su carta FSC ®

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