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Via Emilia: una strada che racconta da secoli la storia di questa regione straordinaria. È una strada che racchiude un universo intero: da Rimini a Piacenza è tutto un pullulare di sorprese e di occasioni sempre nuove. A est l’orizzonte che accompagna la linea della costa, con milioni di turisti che, da più di un secolo, trovano sole e divertimento, tra spiagge, benessere e parchi tematici. Un’offerta accogliente, sulle rive dell’Adriatico, apprezzata in tutto il mondo dove, ogni ospite, vive un’esperienza unica, vera e ricca di opportunità. A ovest della via Emilia c’è la dolcezza delle colline e la maestosità riposante e misteriosa dell’Appennino, ricolmo di percorsi affascinanti e di tradizioni termali. A nord fa da confine il fiume Po che scorre fino al suo Delta: un paradiso naturalistico tutto da scoprire. In questa terra, ovunque ci si fermi, si possono gustare straordinarie specialità alimentari e si rimarrà sempre stupiti per la qualità e la varietà dell’offerta enogastronomica che ha, nel forlimpopolese Pellegrino Artusi, il suo portabandiera. Bologna è l’ombelico di questo straordinario territorio, a farle da corona sorgono splendidi borghi e indimenticabili città d’arte: dalla Ferrara estense alla Ravenna bizantina, ai gioielli di Parma e Modena, ai tanti beni protetti dall’Unesco come patrimonio dell’umanità. Ovunque, ad allietare il tempo di chi vi soggiorna, teatri, eventi culturali e percorsi museali di ogni tipo. Potevano fiorire altrove il genio di Guglielmo Marconi e la musica di Giuseppe Verdi? La passione per i motori di Enzo Ferrari e la visione sognante di Federico Fellini? Unita e multiforme, ospitale e curiosa, legata alle sue tradizioni e aperta al mondo, l’Emilia-Romagna è una “terra con l’anima” affascinante e sincera: ascoltate le voci di chi la conosce da sempre e lasciatevi accompagnare da loro in un viaggio davvero senza fine.
Massimo Gottifredi Presidente Apt Servizi Emilia-Romagna
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Andrea Babbi Amministratore delegato Apt Servizi Emilia-Romagna
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Indice
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Introduzione
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Indice
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Piccole Curiosità, grandi Emozioni
8 10 12 16 20 24 26
Costa Adriatica
28 30 32 36 40 44 48 52
Città d’Arte
56 58 60 64 68 72
Appennino e Verde
76 78 80 84 88 92
Terme
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Prodotti tipici I.G.P. e D.O.P. e Strade dei vini e dei sapori
Cartografia Federico Fellini Leonardo da Vinci Anguilla Piadina Cozze e Vongole
Cartografia Giuseppe Verdi Pellegrino Artusi I Portici Il Fiume Po Enzo Ferrari Ducati
Cartografia Alberto Tomba Matilde Di Canossa Don Camillo & Peppone Il Bosco
Cartografia Francesca da Rimini Miss Italia L'acqua Antichi Romani
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Piccole curiosità, Il “déco” orientaleggiante di Palazzo Berzieri a Salsomaggiore
Opere verdiane nella terra natale del maestro
Piacenza
Parma Reggio Emilia Modena
I miti della velocità: Ferrari e Ducati
Il wolf howling in Appennino
Colori compositi
I segreti delle sfogline nelle scuole di cucina tradizionale
L'avventura in città - la discesa in gommone lungo le vie d'acqua sotterranee a Bologna
Lo shopping gourmand di prodotti tipici
A caccia di vini DOC E DOCG nell’enoteca regionale a Dozza
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grandi Emozioni
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I fenicotteri nelle aree umide del Parco del Delta del Po
I mosaici di Ravenna
Ferrara
Bologna
Ravenna
ForlĂŹ Cesena
Rimini
I maestri della terra, del colore e del fuoco: le ceramiche artistiche a Faenza
“Emozionarsi� nei parchi divertimento della Riviera Adriatica
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Una vacanza in Riviera durante la Notte Rosa
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costa adriatica
Artist: Alessandro La Motta
emilia romagna
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La Riviera
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Piacenza
Parma Reggio Emilia Modena
Parchi Divertimento 1
Acquajoss
13 Beach Village
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Acqualand
14 Delfinario di Rimini
3
Acquaparco Auai Auai
15 Eden Park
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Belafonte Minigolf
16 Fiabilandia
5
La Casa delle farfalle
17 Imax
6
CerviAvventura
18 Indiana Golf
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Parco della Salina
19 Italia in Miniatura
8
Mirabilandia
20 Oltremare
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Atlantica
21 Palestina in miniatura
10 Indiana Park
22 San Marino Advertures
11 Acquario di Cattolica – Le Navi
23 Skypark
12 Aquafan
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Adriatica
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Ferrara • •
Lido delle Nazioni Lido degli Scacchi
Lidi di Comacchio
• Lido degli Estensi • Lido di Spina 1
• Marina di Ravenna
Bologna
Ravenna
Le Spiagge di Ravenna
• Punta Marina Terme • Lido Adriano 8• Milano Marittima
2
Forlì 10
Cesena
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MARE ADRIATICO 5
Cervia 4-6-7 9 Cesenatico Gatteo a Mare Savignano Mare San Mauro Mare Bellaria - Igea Marina
14-15-16-19
Rimini 21 22
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Rep. di San Marino
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Federico Federico Fellini Regista e sceneggiatore Rimini, 20-01-1920 • Roma, 31-10-1993 1993 Oscar alla carriera Ha "disegnato" in decine di lungometraggi una piccola folla di personaggi memorabili
Ilsogno Io non ho fatto altro nella mia vita, che girare un FILM sul mio paese.
A RIMINI sono nato, in tutti i sensi. Il cinema Fulgor, i sapori della tavola, il vuoto aperto del mare, l'incanto delle donne: tutte le meraviglie per me provengono da qui. Per ognuno dei miei cinque Oscar, l'ho in silenzio ringraziato, il mio paese.
Cosa sarei stato senza Rimini? Cosa sarei stato senza i sogni che mi ha regalato? Qui il mare e la terra sono un grande SCHERMO che si accende. Le LUCI della notte cominciano a tremare sull'acqua, e intanto il RESPIRO del vento sale lento e profuma di sale le serate fresche delle colline.
Hanno viaggiato in tutto il mondo i miei film, dalla Dolce Vita ad Amarcord, da 8 1/2 ai Vitelloni. Ma forse io non mi sono mai mosso, non sono mai partito. Li ho presi per mano tutti, i miei spettatori, li ho accompagnati ad assaggiare i luoghi incantati della mia infanzia. In questo angolo dolce e accogliente di Romagna, dove è ancora possibile imparare a SOGNARE.
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Fellini
La Notte Rosa Un grande evento, ogni anno, il vero capodanno dell'estate italiana. È la NOTTE ROSA, una festa che infiamma e colora i 110 chilometri di tutta la costa. Da Comacchio a Cattolica, dal tramonto all’alba mille eventi e mille ospiti d’eccezione. Spiagge e negozi sempre aperti, locali, ristoranti, discoteche, strade e piazze in festa e fuochi d’artificio. Rosa come l'ospitalità. Rosa come la gentilezza. Rosa come i sentimenti. Un film per tutti i gusti che comincia quando si abbassano le luci delle città. Che non finisce mai: una notte che è un sogno ad occhi aperti.
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Il Grand Hotel Mi ricordo da ragazzo le sere d’estate, quando il GRAND HOTEL diventava Istanbul, Baghdad, Hollywood. Ogni volta che passeggio sulla sua terrazza, rivedo un set dove si mette in scena il ballo della vita. È ancora così: dal 1908 una signora elegante, orientale, magica. Un'accoglienza da sogno che, lungo tutta la riviera, non conosce le rughe del tempo.
Le tele stampate Quando avete un po' di tempo, fermatevi a Gambettola, il paese di mio padre. Entrate in silenzio nell'antica bottega Pascucci. Annusate l'aria, pregna d'aceto. Poi guardate intorno a voi: ovunque matrici di legno di pero, ovunque stampe color ruggine su teli di lino, canapa, cotone. Vi può capitare di incrociare lo scrittore
Colori compositi
Tonino Guerra che disegna farfalle, o il premio Nobel Dario Fo in cerca di materiale per i suoi sogni. Oppure allungatevi fino a Santarcangelo, e sbirciate dentro l'antica tintoria Marchi: scoprirete un raro mangano del XVII secolo per stirare le tele. Un mondo davvero pieno di magia!
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La regina del focolare Il sogno, in questa terra, ha una forma consistente e resistente, non vola via con la giovinezza. È la capacità di immaginare sempre nuove soluzioni e gustare appieno tutte le età. E sembra proprio uscita da un sogno collettivo la figura tradizionale dell'azdora, con i capelli raccolti in un fazzoletto, intenta a preparare la sfoglia: mamma e moglie sempre affaccendata, è la regina della casa intorno alla quale per secoli è sbocciata la vita delle famiglie ed è ruotata quella degli uomini, un riferimento positivo di intelligenza e buon senso anche per le nuove generazioni. I sogni, infatti, qui non sfioriscono, ma portano sempre nuovi frutti.
La poesia dei luoghi: Pennabilli “È bello se puoi arrivare in un posto dove trovi te stesso”, ha scritto il mio amico poeta e sceneggiatore Tonino Guerra, che ha deciso di far rifiorire i suoi sogni a Pennabilli, culla dei Malatesta prima e dominio dei duchi di Urbino
Colori compositi
poi. Basta aggirarsi nei LUOGHI DELL'ANIMA che qui ha immaginato e realizzato – dall'Orto dei frutti dimenticati alla Strada delle meridiane o al Santuario dei Pensieri – oppure passeggiare per le vie del borgo durante la prestigiosa Mostra Mercato Nazionale d'Antiquariato che si tiene in estate, per toccare suoni, forme e colori di un altro tempo, dolce e leggero come i ricordi.
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Leonardo
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Leonardo da Vinci Vinci, 15-04-1452 • Amboise 02-05-1519 Talento unico del Rinascimento Italiano Fu pittore, scultore, architetto, ingegnere, anatomista, letterato, musicista e inventore Di lui Paul Klee scrisse: "Veduto Leonardo non si pensa più alla possibilità di fare molti progressi"
Fidatevi di me: era un mio compito quello di MISURARE e stimare bene ciò che
Arti edinvenzioni vedevo. E quei giorni e quei luoghi proprio non li posso dimenticare.
Correva l’anno 1502, quando attraversai la Romagna come architecto et ingegnero generale di Cesare Borgia, il Duca Valentino. Mentre davo un'occhiata alle opere
di fortificazione, mi imbattei nel borgo di Cesenatico: il suo porto canale mi apparve come un'INVENZIONE mirabile in cui la CREAZIONE di madre natura e l'INGEGNO dell'uomo si esaltavano a vicenda. Appuntai così alcuni disegni nel mio taccuino
per rendere quel progetto ancora più avvincente. Che stupore ritrovarsi oggi
lungo le sue rive, e scorgere come dopo 500 anni alla SCIENZA della necessità si è unita quella della BELLEZZA: la sezione galleggiante del Museo della marineria - con i trabaccoli, i bragozzi e le vele al terzo - si apre al vento proprio come una tavolozza di colori. Vedete, la SAPIENZA è sempre figliola dell’ESPERIENZA: ho una certa età, e se la vostra MENTE è almeno un poco RAGIONEVOLE, non potrete che trarre giovamento da codesti consigli. Venite anche voi in Romagna: io, se non fosse stato per le sventure del Signor Duca Cesare Borgia, non mi sarei certo fermato qui per così poco!
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da Vinci
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ll Festival Internazionale dell'Aquilone L'aria che fa volare i pensieri e l'acqua che rispecchia il senso della vita sono elementi che quando si intrecciano creano meravigliose suggestioni. Ăˆ quello che succede ogni primavera davanti al mare di Cervia, dove al Festival Internazionale dell'AQUILONE si possono seguire le evoluzioni, le gare e i combattimenti di queste opere d'arte che solcano i cieli, oltre che scoprire i segreti e anche i tanti sogni di chi li costruisce.
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Le Strade dei Vini e dei Sapori Mentre mi aggiravo studiando queste lande, mi incuriosì l'usanza dei contadini di appendere l'uva per l'inverno e ne volli fare uno schizzo. Se volete rivivere le emozioni che provai, seguite il mio disegno e come d'incanto vi troverete a solcare la Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Forlì e Cesena, tra dolci verdi pendii e antichi borghi fortificati, contemplando dall'alto lo sfondo azzurro del mare. Tradizioni che sgorgano tra gli aromi del vino novello e il gusto saporito delle “minestre” di sfoglia ancora tirate al mattarello, non possono, come ogni vera arte popolare, che tramandare molta felicità.
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Le case degli scrittori All'inizio del secolo scorso un giovane scrittore, Marino Moretti, mi dedicò persino un poema. Gli era amico Alfredo Panzini, che nello stesso periodo scrisse il celebre diario poetico di un viaggio in bicicletta, mentre correvano gli ultimi anni della vita di un altro scienziato della parola, il grande poeta Giovanni Pascoli. Per respirare l'atmosfera in cui sono fiorite le loro opere, non dovete far altro che curiosare un po' nelle case-museo che hanno visto nascere e crescere il loro genio artistico, sul porto canale
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I parchi tematici della Riviera Quando non si studia o non si lavora, bisogna sapersi divertire sul serio. E come farlo meglio che in uno dei tanti parchi che costellano la Riviera Adriatica? Da Oltremare agli scivoli vertiginosi di Aquafan di Riccione al grande acquario Le Navi di Cattolica, dagli adrenalinici rollercoaster di Mirabilandia alle scoperte dell'Italia in Miniatura: tanti giochi d'acqua e tanti congegni, tutti insieme, io non li avevo mai visti, nemmeno quando mi dilettavo a costruirli per i miei signori. Hanno rivaleggiato perfino con la natura gli ingegni che li hanno progettati: a noi tocca soltanto sperimentarli. E sorridere come non mai.
di Cesenatico, a Bellaria e a San Mauro Pascoli, a due passi dalla Riviera. Un viaggio breve nel mare grande della conoscenza.
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Anguilla Anguilla Dell'anguilla a Comacchio (e dintorni) non si buttava via nulla. Il grasso che colava durante la cottura veniva utilizzato per l'illuminazione. Con la pelle, essiccata, si facevano i lacci da scarpa. Non si gettavano nemmeno le lische, consumate fritte e croccanti.
Me lo sono sempre chiesto da dove provenisse il mio fascino. Forse dal mio guizzo
Tra
cosĂŹ rapido e sfuggente, in un paesaggio in cui i CONFINI sembrano dissolversi.
terra e acqua Pensate che il grande Eugenio Montale mi ha persino chiamato freccia
d'Amore in terra, dedicandomi una sua poesia! E che l'attrice Sofia Loren mi ha
voluto per girare con lei un film sullo splendido set di Comacchio: proprio lĂŹ, nella
piccola Venezia costruita su 13 isolotti, cuore delle valli lagunari in cui mi rifugio risalendo mari e canali! Un luogo magico e SOSPESO, come il suo Trepponti,
dove lo specchio incantato dell'acqua conduce dolcemente verso il MARE Adriatico e la pietra rosso mattone delle case richiama invece l'orizzonte della PIANURA emiliana.
E se il fascino si sprigionasse dai miei fianchi argentati e dalle mie carni saporite, che si possono gustare arrostite, in umido o marinate, ma sempre innaffiate da
un ottimo vino della zona, il Bosco Eliceo? Oppure, perchĂŠ no, dalle NEBBIE che durante l'inverno trasformano i casoni da pesca in una sorta di apparizione magica? E se invece nascesse dal fatto che in autunno per riprodurmi viaggio addirittura fino al lontano mar dei Sargassi? Non ho risposte, solo un invito: venite a trovarmi per sciogliere insieme a me il mio enigma... Vi aspetto: e quando arrivate, mi raccomando, chiedete di me, da queste parti mi conoscono tutti!
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Il sale di Cervia Avete mai visto una scacchiera che cambia colore alle diverse ore del giorno, che specchia le nuvole all'alba e si colora di rosso al tramonto? A me l'hanno raccontato i fenicotteri che si danno appuntamento lì: è un orizzonte liquido fatto di lembi di terra e di vasche d'acqua, dove si aggirano uomini che sanno ancora trovare l'“oro bianco” ascoltando i segreti del sole e del vento. Siamo a Cervia, patria del sale, che qui ha ricevuto anche l'onore di un museo. Andate a gustarvi lo spettacolo alla Salina Camillone. E assaggiate il suo sale integrale, raccolto ancora in maniera artigianale: proverete così la sua famosa dolcezza, rendendo la visita molto gradita anche al vostro palato.
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Anita Garibaldi È impossibile dimenticare quei giorni disperati d'agosto del lontano 1849. Di questa storia parlano anche i riflessi tra i canneti, certe sere d'estate. Giuseppe Garibaldi e il suo amore bello e coraggioso venuto da lontano, Anita, stavano cercando rifugio nelle valli di Comacchio, dopo essere salpati da Cesenatico per fuggire dagli Austriaci. L'eroe dei due mondi sopravvisse all'ennesima avventura, lei, già preda della febbre, non ce la fece: spirò presso la fattoria Guiccioli, a Mandriole. Fu così che, in questa terra mutevole come l'acqua, un uomo perse il suo tesoro più prezioso.
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Il Boscone della Mesola
L'Abbazia di Pomposa Non sono l'unica ad aver trovato rifugio in questo angolo suggestivo. Successe, nel VII secolo, anche ad alcuni monaci benedettini, che fondarono vicino alla via Romea un complesso monastico. Nel giro di alcuni secoli, Pomposa divenne un centro culturale e spirituale molto prestigioso, alla cui ombra trascorse parte della sua vita Guido d'Arezzo. Fu lui che rivoluzionò il modo di scrivere e insegnare la musica, inventando quel rigo musicale usato ancora oggi in tutto il mondo. Che abbia ricevuto l'ispirazione dal canto silenzioso dell'acqua e della terra che qui si rincorrono per fondersi in una misteriosa armonia?
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Un tempo tutto il litorale dell'Alto Adriatico era costellato di foreste, e l'accesso dalla terra al mare era davvero un viaggio pieno di sorprese dentro la vegetazione mediterranea. Per ripercorrerne l'atmosfera, oggi basta fare due passi a piedi o in bicicletta nel Boscone della Mesola, ciò che resta dell'antico Bosco Eliceo, già riserva di caccia degli Estensi. Lì, tra i lecci e una grande varietà di flora e di fauna, vi può capitare di incontrare persino uno dei numerosi cervi e daini che ancora vi si aggirano indisturbati.
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Piadina
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Piadina Ricetta tradizionale 1 kg di farina non troppo setacciata; 4 gr di bicarbonato di sodio; 300 gr di strutto (ma alcune azdore assicurano che ne bastano 100) e sale. Alternativa allo strutto, mezzo bicchiere di olio extravergine di oliva
Piacere Buongiorno!
Lasciate che mi presenti: il mio volto è un SOLE che
edallegria
rinasce ogni giorno dalle mani delle mie innamorate,
generose come dee, un sole che riscalda anche i cuori e i palati più freddi... Sono nata in campagna, in mezzo alla farina e allo strutto, all'acqua e al sale, ho un
carattere semplice e mi DIVERTO come una matta a stare in COMPAGNIA delle erbette, del formaggio squacquerone e dei salumi.
Se volete incontrarmi fermatevi in uno dei chioschi che colorano con le loro strisce tutte le strade della Romagna, dove nessuno riesce a fare a meno del mio SORRISO! Non avete ancora capito come mi chiamo? Mi danno tanti soprannomi, ma io sono semplicemente la regina della tavola e della cucina, il “pane” di questa terra, sua maestà la piadina!
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La musica: dal liscio alle discoteche
Le teglie di Montetiffi Per provare un'emozione indimenticabile, dovete assaggiarmi - anche nella versione ripiena, il crescione o cassone - quando vengo preparata sulla teglia di terracotta, come una volta nelle case dei contadini. L'aroma e la fragranza che sprigiono con questo tipo di cottura riaffioreranno nella vostra memoria: l'unico rimedio alla nostalgia sarà quello di acquistare uno di questi piatti. Sono infatti pezzi unici, fatti a mano a Montetiffi di Sogliano, con argille locali, seguendo un'usanza secolare: un ricordo davvero insolito, per voi e per il vostro piacere.
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Anche per la musica, dopo cena, potete scegliere l'accostamento che più soddisfa il vostro palato. Qui infatti, grazie all'orchestra fondata da Secondo Casadei, lo “Strauss della Romagna”, è esploso il fenomeno del liscio: un ballo folk solare e genuino, con i piedi che scivolano sul pavimento, allontanando fatiche e pensieri pesanti. Se invece volete scatenare la vostra passione a ritmi più esplosivi, ecco le celebri discoteche della Riviera. Ma i locali sul lungomare sono ovunque, e dalle località più familiari come San Mauro Mare fino a quelle più di tendenza come Marina di Ravenna si può ballare la sera persino sulla spiaggia. A Gatteo Mare poi, sede della festa della Micizia dedicata ai felini, anche l'alba è un momento propizio: il Bagno Corrado si trasforma infatti in una balera e invita tutti a inaugurare la giornata con valzer, mazurca e cha cha cha. Ce n'è davvero per tutti i gusti!
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Cozza Nome scientifico: Mytilus galloprivincialis Il colore dell'interno varia a seconda che la cozza sia femmina o maschio: la femmina ha colore tendente al giallo crema; il maschio invece è arancio.
Vongola Nome scientifico: Tapes decussatus (Linneo) Il termine "vongola" è di origine napoletana e deriva dal latino volgare "conchula", diminutivo di "concha", ossia conchiglia.
Piacere
Una certa differenza di stile, a prima vista, c'è: noi siamo alte e slanciate, loro rotondette e bassotte. Ma quando decidiamo di uscire INSIEME, cozze e vongole,
ed allegria
vongole e cozze, da sole o con i nostri AMICI crostacei, gamberetti, mazzancolle e canocchie, non ce n'è più per nessuno! Lungo tutta la costa Adriatica, da
Comacchio a Cervia, da Cesenatico a Cattolica, al nostro passaggio gli spaghetti si inginocchiano arrossendo, lo scalogno si commuove, i
brodetti ci INVITANO a cena con loro, il prezzemolo perde la testa per noi, i pomodorini ci offrono il loro cuore e gli strozzapreti ci rincorrono trepidanti fino a casa! GUSTATECI in tutte le salse... e di ALLEGRIA!
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La pesca in Adriatico
Gli stabilimenti balneari Ce ne eravamo accorti da tempo, che ci sarebbe stato da divertirsi: in Romagna giĂ nel 1843 arrivarono i primi turisti a prendere il sole e a ritemprarsi dallo stress cittadino. Ma mai ci saremmo immaginati uno spettacolo e una scelta del genere. Ragazzi e ragazze di tutte le generazioni stesi sotto l'ombrellone, immersi nel relax della pineta e delle oasi wellness o coinvolti in sfide appassionate durante i Riviera Beach Games (le Olimpiadi dei giochi di spiaggia), tra aperitivi e feste sulla sabbia, risate di bambini e nuotate scanzonate, naturalmente sotto lo sguardo vigile dei bagnini. Con l'etĂ , qui, niente invecchia, tutto ringiovanisce: un vero concentrato di piaceri della vita!
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C'è una striscia di profumi prelibati che comincia nelle acque dell'Adriatico e termina nelle verande di ristoranti e trattorie, tra risotti e grigliate, fritti misti e spiedini: la strada del Pesce. Uno sciame di pescherecci la percorre per inseguire il pesce azzurro e quello bianco, noi teneri molluschi e i fieri crostacei: se volete assaporare ogni angolo del percorso, non vi resta che imbarcarvi insieme all'equipaggio. Con il servizio di Pescaturismo, raccogliere le lumachine coi cestini o le seppie con le trappole non sarà che la prima tappa di un indimenticabile viaggio nelle vie dei nostri sapori.
Artist: Alessandro La Motta
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città d’arte emilia romagna
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Le Città Piacenza
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Parma 3
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Reggio Emilia 6
Modena 14 18 20 15
I luoghi di Motorvalley Circuiti ed autodromi 1 2 3 4
Autodromo Internazionale "Santamonica" Autodromo Internazionale “Enzo e Dino Ferrari “ Autodromo “Riccardo Paletti” Kartodromo Parma
Musei e Collezioni 5 Centro museale "Ferruccio Lamborghini" 6 Collezione "Old Racing Spare Parts" 7 8 9 10 11 12 13 14 15
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di Mario Sassi Collezione Benito Battilani Collezione Bruno Nigelli Collezione Mauro Pascoli Collezione Nello Salsapariglia Collezione Parmeggiani Collezione Mario Righini Collezione storica del trasporto pubblico ATC Fondazione Casa Natale di Enzo Ferrari Galleria Ferrari
16 Maranello Rosso Musei - Museo Abarth 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26
e Museo Ferrari Museo del patrimonio industriale Museo dell'auto storica Stanguellini Museo dell'automobile Museo dell'auto e moto d'epoca Umberto Panini Museo dell'automobile Bandini Museo DEMM Moto-ciclomotoristico Museo Ducati Museo Francesco Baracca Museo Lamborghini (Centro Eccellenza) Museo Nazionale del Motociclo
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d’Arte
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Ferrara A1
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Bologna
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Ravenna
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A 14
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11 13 17
Faenza Forlì
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Rimini 16 1
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Rep. di San Marino
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Giuseppe Giuseppe Verdi Roncole, 10.10.1813 • Milano 27.10.1901 Compositore italiano, autore di melodrammi rappresentati nei teatri d'opera di tutto il mondo È stato il musicista più popolare e amato nell'Italia del suo tempo Celeberrima la sua aria "Va' pensiero", tratta dal Nabucco
Lamusica La mia storia deve molto alle campagne emiliane, da cui mi sono allontanato
solo per conquistare il grande palcoscenico della SCALA. Ogni tanto ripenso a
Roncole, il luogo che ha visto sorgere la mia vocazione musicale. Lì mio padre,
un oste che sapeva riconoscere il CANTO potente della vita, mi comprò la prima spinetta; lì, bambino, incontrai il mio primo organo. E poi a Busseto, dove
risiedeva il mio benefattore, Antonio Barezzi, che mi regalò la libertà pagando i miei studi e donandomi sua figlia Margherita in moglie.
Una terra ricca, che nutre gli uomini e l'esistenza: è stata così generosa, che ho voluto tornarvi per posare qui la mia ispirazione e la mia profonda quiete. Così, con i proventi dei primi successi, ho acquistato a Villanova sull'Arda la tenuta di Sant'Agata e vi ho trascorso una lunga felicità insieme alla mia cara Giuseppina. Le mie ARIE hanno risuonato per le strade e tra la gente, i regnanti mi hanno voluto prima a Parigi e poi in Parlamento, perfino a inaugurare il Canale di Suez. Io ho cercato scrivendo le mie NOTE di allietare i cuori, e il mio pensiero ha continuato a volare sempre sopra questa terra, per non dimenticare la passione e la fatica delle mie origini. Nell'animo sono rimasto un uomo di campagna, che mette a frutto quello che la natura e la storia gli offrono. È per questo che ho coltivato così tante OPERE, nella mia vita, non solo quelle che riempiono i teatri.
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La generosità del canto: Luciano Pavarotti Una vita per la musica è una vita spesa bene, ed è a questo che anche lui si è dedicato. Negli ultimi anni, nessuno ha riassunto la generosità e la passione dell'Emilia come Luciano Pavarotti. Il grande tenore modenese ha coltivato il canto lirico e l'amicizia, il buon vivere e l'impegno sociale con lo sguardo ampio e fertile della nostra pianura, da cui anche lui ha preso il volo verso le vette mondiali della popolarità.
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La tradizione dei teatri musicali Se volete capire perché si può decidere di dedicare alla LIRICA anche una vita intera, vestitevi eleganti una sera, uscite a cena con la persona che amate, poi a passi leggeri incamminatevi verso uno dei TEATRI di tradizione delle città d'arte, che vantano sempre cartelloni incantevoli. Un vero e proprio primato, visto che nella regione si trovano ben ottantavove teatri storici costruiti prima del 1925, da Modena a Ferrara, da Piacenza a Reggio Emilia, senza dimenticare il Comunale di Bologna, l'Alighieri di Ravenna e il Regio di Parma. Quasi un terzo dell'intero patrimonio nazionale: l'amore per la buona musica e il radicamento della cultura di qualità in questa terra davvero non muoiono mai!
La via della musica C'è una colonna dorsale in questa regione, che la taglia e insieme la unisce, da Rimini a Piacenza, correndo accanto ai colli e all'Appennino dal 187 a.C., la Via Emilia. Una strada che canta, tante sono le voci che da lei si levano per infiammare la scena musicale italiana e internazionale: da Arturo Toscanini, il più grande direttore d’orchestra della sua epoca, a Lucio Dalla, autore della notissima Caruso, a Zucchero, re del soul e del blues. Da Gianni Morandi a Francesco Guccini. Da Vasco Rossi, rocker metropolitano, a Luciano Ligabue, che di questa pianura racconta atmosfere e umori.
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Il teatro popolare, tra Cento e Ferrara Il fuoco di questa terra sa trasformarsi anche in un caleidoscopio di canti, balli, colori ed incontri sorprendenti. Avviene al Carnevale di Cento, gemellato con Rio de Janeiro, dove si sfidano i carri allegorici, enormi opere in cartapesta. Ma anche a Ferrara, dove ogni estate si rinnova il rito del Buskers Festival, la piĂš grande manifestazione al mondo dedicata agli artisti di strada.
L'invenzione delle figurine Tante invenzioni hanno cambiato il mondo nel corso della mia vita. Ne rammento con piacere una, a metĂ Ottocento, quella della stampa cromolitografica. Le prime figurine che sono nate, ricordo, le ho viste a Parigi. Le ho trovate subito un mezzo molto interessante per diffondere divertimento e conoscenza, soprattutto fra i bambini. Se volete percepirne il fascino e la storia non dovete che recarvi al Museo della Figurina di Modena, capitale internazionale di questo genere artistico.
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Pellegrino Pellegrino Artusi Forlimpopoli, 04.08.1820 • Firenze 30.03.1911 Critico letterario, scrittore e gastronomo italiano La sua fama è legata al manuale "La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene", attraverso il quale diede dignità a quel "mosaico" di tradizioni regionali che fanno grande l'Italia A Forlimpopoli, tra le antiche mura del complesso della chiesa dei Servi, ha trovato la propria sede Casa Artusi, il primo centro di cultura gastronomica dedicato alla cucina domestica italiana con biblioteca, ristorante, scuola di cucina ed innumerevoli eventi
Quando sentite parlare della CUCINA emiliana e romagnola, fatele un inchino.
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Davvero, se lo merita.
buongusto Ho respirato quest'aria sin da bambino e da grande ho trascorso vent'anni a
raccogliere tutte le ricette d'Italia. Amo il bello e il buono ovunque si trovino: ma in quale altra regione scoprirete una scienza della cucina così variegata e così succulenta? Dove un'arte di GUSTARE i cibi altrettanto elevata? Sono due le funzioni più importanti dell'esistenza: nutrirsi e amare.
Si può non provare gratitudine per chi, come gli abitanti di questa terra, si industria a soddisfarle e a rendere così la vita meno triste? Per chi unisce alla passione l'attenzione della preparazione e la scelta delle materie prime più fini? Si prova PIACERE al solo ASSAPORARE i nomi degli eccellenti primi piatti in cui rischiate di imbattervi: in Romagna i cappelletti, a forma di cappello, i passatelli in brodo e i ravioli con la ricotta; a Bologna le tagliatelle e i tortellini, affascinanti come l'ombelico di Venere da cui sono stati ispirati; a Ferrara i cappellacci con il ripieno di zucca; a Parma e a Piacenza gli anolini. Godetevele appieno, queste vivande, e vi solleveranno l'animo. Il miglior maestro della felicità è sempre la pratica. Dopo, fate loro un inchino: io sono sicuro di non ingannarvi.
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Parma capitale europea del gusto Senza far torto a nessuno, non v'è dubbio che la palma di capitale e crocevia dei buongustai spetti per nobiltà alla città di Parma. Sede dell'European Food Authority, vive di una cultura dei sapori e dell'alimentazione che si ritrova ovunque. Scoprite le sue colline lungo le Strade dei Vini e dei Sapori, aggiratevi nei Musei del gusto e respirate così storia e magia delle squisitezze locali, per esempio a Langhirano, patria del Prosciutto di Parma DOP, a Felino, culla del Salame, a Soragna, memoria vivente del Parmigiano Reggiano DOP o a Zibello, patria del celebre Culatello DOP. Dall'atmosfera di questi piccoli mondi comprenderete le origini di tanta bontà.
Un classico del gusto: il Parmigiano-Reggiano C'è un modo per fare festa ogni giorno sulla tavola: basta concedersi un assaggio del re dei formaggi, il Parmigiano-Reggiano DOP. Grave, robusto e fidato, come è stato definito, lo abbinate a qualsiasi pietanza, dalla più semplice alla più raffinata. Amato nella forma attuale da almeno otto secoli, la sua pasta dura e granulosa riesce a metter d'accordo palati fini e salutisti. Privo di additivi e frutto di una semplice stagionatura del latte crudo lunga fino a 24 mesi, ha infatti caratteri di particolare ricchezza proteica e alta digeribilità, che lo rendono molto adatto anche per anziani e bambini. Se poi volete
continuare a festeggiare, arrendetevi anche al piacere avvolgente dello squacquerone, indimenticabile con rucola e piadina, o al gusto piccante del celebre formaggio di fossa. Non ve ne pentirete.
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Il tocco magico dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena o di Reggio Emilia Cosa sarebbe un'insalata senza il tocco irripetibile dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena o di Reggio Emilia DOP, che la trasforma da anonimo contorno in superba prelibatezza? Per fortuna nostra e vostra, da alcuni anni questo liquido denso, scuro e lucente, figlio del mosto di uve pregiate, invecchiato in botti per almeno 12 anni, è definitivamente uscito dalle cantine che lo custodivano gelose e ha conquistato anche fuori dai confini locali la fama e la gloria che meritava. Utilizzato in molte ricette per insaporire, possiede una vocazione benefica, come testimoniano il suo nome e il suo aroma agrodolce, irresistibile, da cui è inevitabile lasciarsi inebriare.
Il Prosciutto dolce di Parma e di Modena Se desiderate gustarvi un delizioso spuntino o introdurvi a un pranzo opportuno, dovete soltanto aver premura di sedervi, rilassarvi adeguatamente e lasciarvi amabilmente catturare dal piacere profondo del Prosciutto di Parma o di Modena DOP, frutto prezioso della stagionatura delle cosce posteriori dei suini. Affettato e accompagnato dal pane - magari la celebre “coppia” ferrarese IGP con le sue punte leggere e fragranti - dalle tigelle o crescentine, squisite focacce modenesi, se non dalla classica piadina romagnola, la sua proverbiale dolcezza vi lascerà un godimento difficile da dimenticare.
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I Portici I Portici Dei 40 Km di portici presenti a Bologna, se ne possono percorrere 8 senza mai deviare Alcuni tra i più belli? La grande Loggia del Palazzo della Mercanzia, il quadriportico della Chiesa dei Servi in Strada Maggiore o ancora quelli dipinti di Piazza Malpighi
Avete mai passeggiato la sera d'estate a Bologna, quando l'aria si fa fresca e le pietre riecheggiano i passi invitandovi ad un BALLO in compagnia? Allora ci avrete incontrato di sicuro, perché siamo noi, cucendo tra di loro case e piazze, a vestire e a disegnare lo STILE di tutta la città. Abiti perfetti per tutte le stagioni: col sole e con la pioggia, con il vento e con la neve. Siamo democratici e materni: amiamo coprire e proteggere tutti quelli che camminano, occuparci di grandi e piccini, emiliani e forestieri. Siamo comodi come un salotto e abbiamo le movenze ELEGANTI delle miss in sfilata. Siamo i PORTICI, l'anima della città, e sapeste quanti destini abbiamo visto passare lungo i nostri oltre 40 chilometri! Sembra l'altro giorno, ed invece era il cuore del Medioevo, quando all'ombra delle torri si affacciò al mondo la più antica Università d'Europa, l'Alma Mater Studiorum. Che bello ascoltare discepoli e professori discutere insieme di leggi e di teoremi, di pensieri e di stelle! E Montaigne, ve lo ricordate? Quando si fermava a guardare i palazzi e le chiese sostava sotto di noi e rimaneva a lungo incantato... E i ragazzi che ancora oggi si rincorrono a frotte, scherzano, si danno qui il loro primo bacio? Se non ci avete mai visitato, cosa aspettate? Noi non vediamo l'ora di ascoltare anche le vostre parole. E quando venite, seguite il consiglio di chi qui ha messo radici, guardate le cose sempre da nuovi punti di vista: la parte sotterranea di Bologna e le sue antiche vie d'acqua adesso le potete percorrere persino in gommone, ed è come incontrare un COLORE ancora più segreto della città.
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Una terra di artisti Questa terra intraprendente ha un DNA speciale, bifronte: la sua tradizione è infatti sempre votata al futuro - come mostra anche il nuovo Museo d'Arte Moderna di Bologna, il MAMbo - è infuocata dalla passione ma temperata dalla concretezza. Gli artisti che ha generato, miscelando i giusti ingredienti, hanno così saputo raggiungere l'ECCELLENZA in molti campi: quello letterario, con capolavori come L'Orlando Furioso di Ludovico Ariosto, di cui si può visitare la dimora ferrarese, e con personalità poliedriche come quella di Pier Paolo Pasolini; quello figurativo, che vanta gli affreschi rinascimentali del Correggio a Parma e le celebri nature morte con bottiglie del bolognese Giorgio Morandi, raccolte ora nell'omonimo museo, ma anche i lavori dei Carracci, di Guido Reni e di Guercino; quello cinematografico, che ha regalato a questa giovane ARTE le figure di Federico Fellini, Michelangelo Antonioni, celebrato a Ferrara in un importante spazio espositivo, e Bernardo Bertolucci, tutti insigniti del premio Oscar.
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Bellezze a colori Da capitale dell'Impero Romano d'Occidente a capitale del MOSAICO: Ravenna, col passare dei secoli, non ha certo perduto il suo FASCINO. Scelti anche dal Maestro Riccardo Muti come palcoscenico del prestigioso Ravenna Festival, i suoi monumenti - da San Vitale a Sant'Apollinare in Classe - rappresentano infatti il più ricco patrimonio di mosaici paleocristiani del mondo: una tradizione che si rinnova, vista la fioritura di scuole, laboratori e botteghe dedicati a queste tecnica decorativa così ricercata. Ma le città d'arte sono un vero caleidoscopio di emozioni. Basta spostarsi di pochi chilometri ed ecco Faenza, la cui fama legata alla produzione di maioliche policrome è così diffusa che in diverse lingue europee il suo nome è usato come sinonimo della stessa ceramica. Visitarne il museo e acquistare un piatto o una brocca dipinti saranno la PENNELLATA finale di un viaggio davvero pieno di colori.
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Un tesoro ben protetto I tesori distribuiti nel territorio regionale sono di tale rilevanza che l'Unesco ha deciso di inserire diversi di loro nei suoi programmi internazionali di tutela. Gli otto monumenti della luminosa Ravenna bizantina; il centro storico della RAFFINATA Ferrara degli Estensi, con il GIOIELLO del Palazzo dei Diamanti e le delizie di Palazzo Schifanoia, insieme al territorio del Delta del Po; la Piazza Grande di Modena, con la GRAZIA imponente della Ghirlandina e lo straordinario romanico della Cattedrale, resa unica dal ciclo scultoreo di Wiligelmo, che la trasforma in un
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La qualità della vita Cordialità, efficienza, eleganza: caratteristiche che accomunano le città d'arte emilianoromagnole, in grado di vantare una QUALITÀ della vita tra le migliori del mondo. Non è un caso che il Times abbia individuato negli asili di Reggio Emilia, la città dove è nato il tricolore, un modello esemplare, e che a Ferrara si incontrino quasi più biciclette che abitanti, visto che quasi il 90% di loro le utilizza orgogliosamente e ne possiede più d'una, con grande vantaggio per la purezza dell'aria. Non è un caso neanche che ciascuna di loro, come molti centri in riviera – Riccione, Bellaria, Milano Marittima – possieda vere e proprie vie della MODA, dove fare shopping e acquistare prodotti d'eccellenza è diventata una gioiosa abitudine. autentico libro di pietra: è grazie a questi tre siti, oggi “PATRIMONIO Mondiale dell'Umanità”, che possiamo attingere ogni giorno alle radici più profonde della nostra civiltà. Senza dimenticare che la Biblioteca Malatestiana di Cesena, conservatasi intatta nei secoli insieme ai suoi preziosi codici miniati, e la città di Bologna, sono i primi beni italiani a fregiarsi di due altri importanti riconoscimenti Unesco: quelli rispettivamente di “MEMORIA del Mondo” e di “Città CREATIVA della musica”.
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Il fiume Il fiume Po È il più grande fiume italiano per lunghezza e portata Era chiamato Eridanus dai Greci, Padus dai Latini Sono ben 141 gli affluenti che lo alimentano Sfocia nel mar Adriatico con un ampio delta di 6 rami
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VIAGGIO, viaggio sempre, non mi stanco mai e ricomincio sempre. Dalle Alpi fino all'Adriatico, per più di 600 km. Come un VIANDANTE scorrazzo per tutta l'Italia del Nord. Ogni volta mi metto a correre giù all'impazzata, poi via via riprendo il mio continuo lento movimento. Sapeste quante esperienze mi capitano lungo questa MARATONA: città, campagne, anse, isole, correnti improvvise, fiumi che scendono dai boschi e dai ghiacciai!
Quando entro in Emilia e mi lascio al fianco Piacenza, elegante e discreta come
una dama, comincio ad avvertire tra gli argini e i pioppeti il segreto richiamo del mare, che esplode subito dopo Ferrara. Allora non sto più nella pelle, mi rimetto a CORRERE, non vedo l'ora di attraversare di nuovo la mia foce. Lì posso stiracchiarmi le braccia e sentirmi finalmente in pace, a casa, prima di distendermi a riposare nel letto del mare: proprio quello che ci vuole, dopo tanta STRADA! Lo sanno bene le garzette, gli aironi, i cormorani, i fenicotteri e tutti gli altri migratori che non mancano mai un appuntamento: quante serate passate nel delta alla luce dei tramonti... Loro mi riferiscono tutte le novità che raccolgono nel mondo, io ascolto curioso e poi racconto la mia storia, quella eterna dell'acqua della vita, che SCORRE in ogni istante diversa da quella che era e diversa da quella che sarà.
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Elefanti sul fiume Trebbia Un viaggio del genere non può certo passare inosservato: quando i Cartaginesi giunsero nella Pianura Padana e attraversarono il Po con elefanti al seguito, la gente rimase sbalordita. E fu qui, sulle sponde del fiume Trebbia, non lontano dalla colonia di Piacenza, che i Romani di Cornelio Scipione e Sempronio Longo caddero nel tranello teso loro da Annibale, ricevendone un'amara sconfitta. Eravamo nel 218 a.C., alle porte dell'inverno, quando ormai si pensava che la guerra sarebbe stata sospesa: furono forse ventimila i legionari a vedere quel giorno per l'ultima volta la luce del sole.
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Nel Parco del Delta Un viaggio in cui, all'inizio, ci si perde tra terreni dai confini mutevoli, dove tutto appare fuori dal tempo. Lo farete immergendovi nel Parco regionale del Delta del Po, la più vasta estensione di zone umide protette d'Italia, dove potete cullarvi alle emozioni del birdwatching o contemplare i rami d'acqua che si dipanano, passeggiando in bicicletta, a cavallo o in canoa, senza dimenticare i classici battelli e le nuove houseboat. Un viaggio in una natura che avvolge e rapisce, come un miraggio: un viaggio in cui, alla fine, si ritrova una parte silenziosa di sé.
Arte naïf tra Gualtieri e Luzzara Se volete entrare in un universo misterioso e affascinante, non potete non attraversare i paesi limitrofi di Gualtieri, Guastalla e Luzzara, proprio nei pressi della riva destra del fiume, immersi nel tratto reggiano: il primo infatti ha ospitato il genio artistico di Antonio Ligabue, pittore visionario, definito il “Van Gogh in versione naturale”; il secondo ha avuto un tempo il privilegio di essere una piccola capitale; il terzo, infine, vanta l'allestimento dell'unico Museo Nazionale dedicato alle arti naïves, ideato dallo sceneggiatore Cesare Zavattini. Un piccolo grande viaggio tra antichi fasti, innocenza e follia.
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La terra dei salumi Qualche chilometro di strada e si può iniziare un viaggio davvero speciale, quello nel regno dei salumi: dalla celebre salama da sugo, simbolo della gastronomia di Ferrara, al raffinato Culatello di Zibello DOP, che prende corpo protetto dalle fitte nebbie invernali che si alzano intorno agli argini, fino ai gustosissimi salumi tipici piacentini: coppa, salame e pancetta, anch'essi a rigoroso marchio DOP.
Spina l'etrusca Venire qui significa fare un lungo viaggio persino nel tempo. Dal Delta sono infatti riemerse le tracce dell'antica Spina, importante porto etrusco che vantava un fitto commercio con il mondo greco. Due passi al Museo archeologico di Ferrara o al Museo della Nave Romana di Comacchio sono il modo migliore per poter tornare indietro a dare un'occhiata. D'altra parte, sono stati proprio gli etruschi a introdurre in queste zone la pratica della salatura della carne di maiale che tanto ancora ci delizia.
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Enzo Enzo Ferrari Fu un pilota automobilistico e imprenditore italiano Fondatore della casa automobilistica che porta il suo nome Lui vivente, la Scuderia Ferrari conquistò 9 campionati del mondo piloti di Formula 1 e 15 totali
La vettura più bella è quella che deve essere ancora costruita. Avevo dieci anni quando vidi la prima. Fu mio padre a condurmi nel circuito di Bologna, sulla via Emilia, ad assistere ad una CORSA. La mia, di corsa, è cominciata proprio allora e non si è più fermata. Quell'emozione ha acceso un FUOCO nel fondo del mio cuore, una PASSIONE per le automobili, per il loro fascino e la loro forza, che ha contaminato i miei uomini e i miei piloti, persino quelli che non ho mai conosciuto. Per questo mi si addice bene il ROSSO, il colore identificativo dell’Italia nell’ambiente delle gare automobilistiche. È questo il SOGNO che la mia fabbrica ha realizzato e continua a realizzare ogni giorno con impegno: in tanti, dalle teste coronate agli artisti più celebri, fanno la fila e poi attendono trepidanti per avere tra le mani le mie automobili. Cominciai presto, facendo il collaudatore, ma già bruciavo, allora divenni in breve il pilota ufficiale dell'Alfa Romeo. Non credo di essermi comportato male come corridore, ma ero sempre più determinato: volevo vincere a mio modo, costruire auto di cui innamorarmi, essere un sol pezzo con loro. Fu così che nacque il marchio Ferrari. Dal 1950 ad oggi la Ferrari non ho saltato un campionato di Formula 1. Puntai subito su Alberto Ascari, mi piaceva lo stile preciso e deciso di quel giovane, e il tempo mi diede ragione. Fu il primo titolo, quello del 1952. Dopo vennero tutti gli altri, con più di 5000 vittorie capaci di infiammare animi e circuiti. Ma non perdiamo altro tempo: la sfida più importante è sempre quella che arriva domani.
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Il cavallino rampante “Ferrari, metta sulle sue macchine il cavallino rampante del mio figliolo. Le porterà fortuna.” Lei era la contessa Paolina, il suo figliolo l'asso dell'aviazione italiana Francesco Baracca, morto in combattimento durante la I guerra mondiale e nativo di Lugo, in provincia di Ravenna, dove gli è stato dedicato un museo, che ospita anche un caccia SPAD VII. Il cavallino, che lui dipingeva sulla carlinga, era ed è rimasto nero; io ho aggiunto il fondo giallo canarino, il colore di Modena. La mia città, che la passione fa volare nel mondo.
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In pellegrinaggio a Maranello Tutto in un fazzoletto di terra: ho deciso che era meglio cosĂŹ, come in una famiglia. A Maranello, 15 km da Modena, dove il parroco fa risuonare le campane ad ogni vittoria, la sede, lo stabilimento storico, la Galleria del Vento progettata da Renzo Piano e la Galleria Ferrari, il museo che custodisce amorevolmente la storia delle mie creazioni, dai pezzi d'epoca piĂš rari alle ultime nate della scuderia. Nelle vicinanze, a Fiorano, il circuito lungo 3 km e dotato delle tecnologie piĂš sofisticate per testare le monoposto e le granturismo.
L'autodromo di Imola Intitolato a mio figlio Dino e a me, l'autodromo di Imola fa parte a pieno titolo della storia della mia scuderia. Fu una mia 340 sport a collaudarlo, e fu un pilota Ferrari a vincere la prima gara automobilistica che vi si svolse nel giugno del 1954, battendo una Maserati. Tanti i grandi campioni che si sono sfidati percorrendolo in senso antiorario, tante le competizioni disputate, come i classici Gran Premi di San Marino di Formula 1 dal 1981 fino al 2006. Finalmente, dopo i lavori di ammodernamento, il circuito è stato riconsegnato al circo delle corse, che lo ha riaccolto a braccia aperte.
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Non solo Ferrari Herbert von Karajan disse che il 12 cilindri di una Ferrari emette una musica che nessun maestro saprà mai riprodurre. Oltre ad avere passione, servono creatività ed abilità per poter costruire auto come opere d'arte: le 250 GT, le Testarossa, la F40. Ma dev'essere un vizio della terra emiliana, quello di unire cuore e tecnologia, visto che qui sono nati anche altri marchi della velocità, come ad esempio Maserati e Lamborghini. I gioielli prodotti da queste aziende sono visionabili nei musei loro dedicati o in una delle 13 collezioni private che compongono il circuito regionale Terra di Motori - Motorvalley.
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Nel 2011, grazie alla Fondazione Casa Natale, aprirà presso la casaofficina di Modena una struttura museale dedicata a Enzo Ferrari, alla sfida tra la scuderia del Cavallino e la Maserati ed alla tradizione dell'automobilismo sportivo modenese.
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Ducati Ducati Costruttore per antonomasia di moto sportive, Ducati nasce come società specializzata nella ricerca e produzione di tecnologie di comunicazioni radio Il reparto motociclistico viene fondato 1946 con la produzione del Cucciolo un motore monocilindrico da applicare ad una normale bicicletta, venduto in tutto il mondo in oltre 250.000 unità Una particolarità, la Ducati è stata la prima casa motociclistica a mettere in vendita una motocicletta solamente via internet.
Si sente dal rumore di che pasta siamo fatte, noi moto Ducati.
Lavelocità Qualcuno che ci ama davvero e ci capisce la chiama semplicemente musica.
Non possiamo certo dar loro torto. Non vogliamo dire che l'abito non conti quando ci si fa belli, per uscire le sere d'estate verso il mare o sulle strade di collina i
pomeriggi di primavera: il nostro inconfondibile design vi permetterà di fare sempre una splendida figura. Ma la nostra anima cercatela altrove: nella CORSA sfrenata dei PISTONI, nell'inclinazione sapiente con cui affrontiamo le CURVE, nell'apertura perfetta dell'ACCELERAZIONE, nel taglio che con la VELOCITÀ imprimiamo all'aria. Chiedetelo a un nostro giovane amico australiano, Casey Stoner, che nel
2007 ha guidato una di noi, la Desmosedici, alla vittoria nel campionato mondiale MotoGP, la classe regina. Un vero direttore d'orchestra: le abbiamo suonate a tutti, come spesso nella nostra lunga storia. Abbiamo corso così forte, che ci sembra ormai lontanissimo il Cucciolo, il primo motore monocilindrico a quattro tempi, nato nel 1946. È che poi non ci siamo più fermati. E di strada, da allora, ne abbiamo mangiata davvero tanta.
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Museo Ducati Ăˆ racchiuso a Borgo Panigale, nei pressi di Bologna, capoluogo anche motociclistico, il segreto del successo Ducati nel mondo. Venite a visitare la fabbrica in cui vediamo la luce e il museo dedicato alla nostra casa, sorta nel 1926. Questa volta a farvi scorrere lungo il corpo i brividi sarĂ la velocitĂ di un viaggio nel tempo, una corsa della fantasia in sella ai mitici esemplari esposti, sulla scia dei filmati d'epoca e delle emozioni che vi evocheranno ricordi e cimeli.
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Misano World Circuit Tra il mare e la collina, con i suoi 60.000 posti, il circuito di Misano Adriatico, recentemente ampliato e ristrutturato, è il tempio laico dei motori. Un vero e proprio luogo culto per gli sportivi: oltre ad assistere come spettatori a prestigiose sfide internazionali, come quelle del motomondiale, possono infatti viverlo da protagonisti, cimentandosi personalmente alla guida e provando così l'ebbrezza della pista.
Il mito dei centauri L'Emilia Romagna è terra di motori. Questa passione irrefrenabile esplode soprattutto durante i week end, quando si ascoltano sciamare a frotte i moderni centauri. Da questa tradizione fiorente escono i dominatori delle competizioni mondiali su due ruote: Simoncelli, Capirossi, Melandri e Dovizioso, solo per fare qualche nome. Senza dimenticare che se quel mito di Valentino Rossi è fisicamente cresciuto qualche chilometro fuori dalla regione, il suo spirito vi è immerso fino al collo.
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A scuola di restauro Motori ed automobili, con le loro splendide linee, sono davvero una delle forme d'arte della contemporaneità. Come non dedicare loro l'attenzione e la cura che si riserva ai capolavori che sfidano, come fosse una gara infinita, lo scorrere del tempo? È proprio per questo che in Emilia Romagna è nata la Scuola di Restauro per Moto e per Auto d'Epoca Italiane promossa dalla Fondazione Ducati a Bologna. Le liste di attesa per partecipare sono già molto lunghe, ma quando arriverà il vostro turno, statene certi, viaggerete a tutta velocità nel cuore della tradizione italiana!
Il Motor Show Per gli appassionati del settore e per gli addetti ai lavori, il Motor Show, Salone internazionale delle auto e delle moto tra i più importanti del panorama mondiale, è un appuntamento imperdibile. Gare, esibizioni, esposizione di nuovi modelli e di prototipi, incontri con i campioni dello sport: questo il biglietto da visita vincente della manifestazione, che si tiene ogni anno nel mese di dicembre presso i padiglioni della Fiera di Bologna.
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Artist: Alessandro La Motta
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Parchi Regionali 1 Parco Fluviale Regionale Stirone 2 Parco Regionale Boschi di Carrega 3 Parco Fluviale Regionale Taro 4 Parco Regionale Valli del Cedra e del Parma 5 Parco Regionale Alto Appennino Modenese 6 Parco Regionale Corno alle Scale 7 Parco Regionale Sassi di Roccamalatina
Passo Penice (Bobbio) 1150-1450 m Le Vallette - Ceci (Bobbio) 1040-1110 m Schia 1200-1500 m Pratospilla 1303-1800 m Cerreto Laghi 1350-1980 m Appenninia (Civago) 1115-1657 m Alpe di Cusna (Febbio) 1203-2063 m
9 Parco Regionale dei Laghi di Suviana e Brasimone
Ospitaletto 1135-1582 m
10 Parco Storico Regionale Monte Sole
Ventasso Laghi 1350-1553 m
11 Parco Regionale dei Gessi Bolognesi
Pratizzano 1227 m
12 Parco Regionale Delta del Po 13 Parco Regionale Vena del Gesso Romagnola
Parchi Nazionali
Cimone 1020-2155 m Fiumalbo 1410-2010 m Piane di Mocogno (Lama Mocogno) 1300-1600 m Sant' Anna Pelago 1100-1700 m Piandelagotti (Frassinoro) 1400-1800 m
14 Parco Nazionale Appennino Tosco-Emiliano
Corno alle Scale 1358-1945 m
15 Parco Nazionale Foreste Casentinesi
Campigna 1070-1670 m
Monte Falterona e Campigna
Colori compositi
6
Stazioni Sciistiche
8 Parco Regionale Abbazia di Monteveglio
e Calanchi dell’Abbadessa
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Monte Fumaiolo 1100-1473 m
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Venezia Padova
12
Ferrara
VALLI DI COMACCHIO
12
Bologna
Ravenna
8 11 6
10 8 5
9
13
7
Forlì Firenze
9
10
15
PARCO DELLE 100 AVVENTURE
2
PARCO AVVENTURA CERWOOD
3
ADVENTURE PARK CIMONE
4
MONKEY'S PARK ADVENTURE
5
MONTE PIZZO ADVENTURE PARK
6
ESPLORARIA
7
PARCO AVVENTURA SALTAPICCHIO
8
TRITON'S PARK ADVENTURE
9
CERVIAVVENTURA
10 INDIANA PARK
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Parchi Avventura 1
Cesena
Perugia
appennino e verde emilia romagna
Alberto Alberto Tomba Uno dei più grandi campioni di sci italiani Ha al suo attivo 50 vittorie in Coppa del mondo Nel suo medagliere, 3 Ori e 2 Argenti alle Olimpiadi, 2 Ori e 2 Bronzi ai Mondiali
Lamontagna Sono nato a Bologna in pieno INVERNO, che sia un segno del destino? Pensate
che mio padre mi portava in spalla giù per le piste quando ero ancora molto piccolo e che la prima volta che ha messo gli SCI a me e a mio fratello avevamo solo 4 e 5 anni. Ma non ha mai esagerato né con l'entusiasmo né con i troppi allenamenti: doveva restare per noi solo un divertimento! Per lui era fondamentale che
praticassimo sport all'aria aperta: non era solo salutare, ma ci avrebbe insegnato anche il rispetto per la NATURA, la disciplina e la lealtà verso l'avversario. Cominciò portandoci sugli Appennini durante i week-end. Ma noi coglievamo ogni occasione per buttarci giù con gli sci. Era scesa la NEVE? Bene, via sulle colline intorno a casa con sci e bob a provare l'ebbrezza della velocità e, subito dopo, la faticaccia della risalita a piedi. Qualcuno si accorse del mio talento, così in breve arrivarono gli allenamenti importanti e le prime gare, proprio sugli Appennini. Sono partito da lì ed ho cominciato a costruire la mia carriera in giro per il mondo. Ho raggiunto molti traguardi, dalle medaglie olimpiche di Calgary, Albertville e Lillehammer, alla Coppa del Mondo generale, agli indimenticabili Ori dei Mondiali di Sierra Nevada. Durante le competizioni tornavo sempre ad allenarmi sulle mie montagne, e per me hanno ancora un valore e un sapore unico, speciale. Sono una parte di me.
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Sulla neve La neve è una gioia, pulisce l'anima e porta via tutte le tristezze dell'inverno. Cosa aspettate allora a lanciarvi giù per i 250 km di PISTE che si snodano lungo le 18 stazioni sciistiche dell'Emilia Romagna? Dal comprensorio del Cimone, col suo nuovo tracciato “Stadio dello Slalom”, al Corno alle Scale, fino a Cerreto Laghi e al suo modernissimo Palaghiaccio. Sci, sci di fondo, SNOW-BOARD, ciaspolate, persino snowtoobing a bordo di speciali gommoni, snow-kite con gli aquiloni e sleddog su slitte trainate da cani: c'è solo l'imbarazzo della scelta!
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Sentieri per tutti… i sensi Non è difficile trasmettere l'amore per la genuinità di questi PAESAGGI. Le possibilità di visitarli con TREKKING a piedi, in nordic walking, a cavallo o in mountain bike si moltiplicano ovunque, dalla Via Vandelli nel modenese ai percorsi lungo i crinali. L'Appennino è un tesoro che si può godere in compagnia della propria famiglia e degli amici, aperto davvero alle esigenze di tutti: da qualche tempo, infatti, i parchi hanno reso accessibili alcuni SENTIERI anche ai visitatori con ridotta mobilità o non vedenti. Non ci resta allora che chiudere gli occhi, toccare i pannelli didattici e lasciarci trasportare dalle nostre emozioni dentro un viaggio senza fine.
Una regione di parchi Visitate le nostre montagne, le nostre riserve naturali e i nostri parchi. Fatevi una bella CORSA tra i boschi pieni di OSSIGENO, fate conoscere ai bambini gli animali, le piante e poi, soprattutto, la passione per lo sport. Il Cuore VERDE della regione vi permette di passare dall'arrampicata al rafting, dall'orienteering al wolf-tracking e al wolf-howling notturno, trasformandovi in ricercatori sulle tracce dei lupi. E se volete provare forti emozioni in piena sicurezza, i Parchi AVVENTURA, sono una risposta davvero su misura. Con il tree climbing e il tarzaning tornerete in contatto con una parte sopita di voi, raggiungendo una concentrazione e un equilibrio da far impallidire chi è restato nel grigio della città!
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Scalatori su due ruote In Emilia Romagna siamo combattivi, vitali, energici, e non molliamo mai anche quando le difficoltà aumentano. In discesa, sugli sci, o in salita, in sella ad una bicicletta. La febbre del pedale da noi è cresciuta sempre più, anche grazie a corridori entrati nella leggenda: il forlivese Ercole Baldini, campione olimpico e mondiale negli anni '50, e il “Pirata” Marco Pantani, scalatore purosangue, vincitore nel 1998 di Giro e Tour, cui è dedicato, a Cesenatico, un museo imperdibile, lo Spazio Pantani. Così nei fine settimana i ciclisti si incontrano a sciami: appassionati alla ricerca di uno giorno di gloria, come nella celebre Nove Colli, ma anche allegre e colorate brigate di cicloturisti che si godono borghi e colline. Molti gli alberghi a predisporre attrezzature e piccole officine proprio per loro.
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Matilde Matilde di Canossa Mantova 1046 • Bondeno di Roncore 24.07.1115 Fu contessa, duchessa, marchesa e regina medievale. Donna di assoluto primo piano, fu potente feudataria e ardente sostenitrice del Papato nella lotta per le investiture.
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Se non ci fossi stata io, “andare a Canossa” significherebbe semplicemente recarsi in un piccolo centro dell'Appennino reggiano. Ma ci sono stata, ah se ci sono stata! Qualcuno se lo ricorda bene, vero imperatore Enrico? Era persino mio parente... Dovevate vederlo, in ginocchio, scalzo e con addosso solo un saio, com'era piccolo piccolo in mezzo alla neve, davanti al mio GRANDE amico Ildebrando, Papa Gregorio VII. Lui sì che era un UOMO. Veniva da Cluny, sapeva di cosa c'era bisogno per far rinascere la fede. Era una GUIDA vera, quello di cui avevamo tutti bisogno. Peccato che Enrico volesse a tutti i costi nominare lui i vescovi. Non riusciva proprio a capire che non avrebbe avuto nessuna possibilità di spuntarla... Era il 26 gennaio del 1077 e io penso semplicemente di aver fatto bene la mia parte. In fondo, a quel tempo, ero la REGINA incontrastata di un discreto feudo: dalle Prealpi fino al Lazio. Eh sì, era proprio il più grande d'Italia... Dovevate guardarle, dall'alto di un crinale, le mie terre: tutte costellate di CASTELLI inattaccabili, pievi, torri e borghi, sembravano non finire più. Per venire a visitarle c'è persino un sentiero, ora, che porta il mio nome. Ah, dimenticavo... avete capito adesso perché “andare a Canossa” significa sottomettersi e umiliarsi? Non è una soddisfazione da poco!
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di Canossa
Aria di Medioevo Tutta la regione vanta un patrimonio medievale di valore assoluto. Rocche, castelli e borghi sono fioriti ovunque e si offrono ovunque ben conservati: da Bobbio, col suo Ponte Gobbo e l'importantissima abbazia fondata da San Colombano, all'intatta Castell'Arquato, nel piacentino; da Bardi, fortezza dei ghibellini Landi, a Fontanellato, celebre per la “Camera ottica� e gli affreschi del Parmigianino, nel parmense; da Brisighella, con la Via degli Asini, affascinante strada sopraelevata e coperta che corre accanto ai portoni, alla Longiano dei Malatesta, gioielli incastonati nel cuore della Romagna.
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Baluardi di roccia A volte la natura pare cimentarsi, come gli uomini, nella creazione di baluardi inespugnabili. Veri e propri castelli fatti solo di arenaria, nel vasto e dolce paesaggio circostante di argille, si alzano infatti improvvise e imponenti le guglie dei Sassi di Roccamalatina. Sempre nell'Appennino emiliano si incontra poi la Pietra di Bismantova, un'opera che emana una sacra riverenza: chiedetelo a chi ne affronta in arrampicata la parete, a chi la risale lungo i sentieri, ma anche a chi si ferma per un attimo a contemplare dalla sua cima un'architettura che, milioni di anni fa, era soltanto un fondale marino. Da non perdere, poi, sono i coni delle Salse di Nirano, sorta di piccoli vulcani che affascinarono anche Plinio il Vecchio, e i Gessi Bolognesi, complesso carsico ricco di doline e rupi davvero suggestivo.
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La Via Francigena Correva tra l'ospitale Piacenza e Parma la strada di chi, provenendo dalla Gran Bretagna e dalla Francia, puntava al Passo della Cisa per poi scollinare attraverso la Lunigiana verso Roma. Ăˆ la celebre Via Francigena descritta nel 990 dall'Arcivescovo di Canterbury Sigerico, lungo la quale si incastonano alcune meraviglie dell'architettura romanica emiliana: il Battistero di Parma, capolavoro di Benedetto Antelami, o il Duomo di Fidenza, nei cui bassorilievi si trovano persino indicazioni sulla direzione da seguire. Per riscoprire lo spirito che animava gli antichi viaggiatori, percorrete anche i Sentieri della Luce, nel territorio modenese, o la Via degli Dei, nelle Valli Bolognesi: non ve ne pentirete!
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L'abbazia di Nonantola Il duca longobardo Anselmo, divenuto monaco e ricevute delle terre in dono dal re Astolfo, decise nel 752 di fondarvi un centro benedettino. Nacque così la storia del monastero di Nonantola e della sua abbazia dedicata a San Silvestro, visitabile oggi a pochi chilometri da Modena. Snodo strategico in virtù della sua posizione, grazie al favore di sovrani, papi e imperatori, nei secoli successivi divenne sempre più potente. Per immergersi nel clima respirato dagli antichi pellegrini, da non perdere l'atmosfera della cripta: lì infatti fioriscono, come in un fitto bosco lambito dalla luce, decine di colonnine.
San Leo l'inespugnabile Se desiderate comprendere il senso della parola inespugnabile, risalite la Valle del Marecchia fino alla rupe di San Leo, cui si accede da un'unica via tagliata nella roccia. A dominare il borgo medievale – sempre al centro di battaglie tra Bizantini, Goti, Franchi e Longobardi e capitale per due anni del Regno d'Italia con Berengario II – c'è infatti la maestosa fortezza sistemata nel XV secolo da Francesco di Giorgio Martini, che la rese un capolavoro di ARTE MILITARE praticamente inattaccabile. Quasi impossibile, tuttavia, era anche fuggire, nel malaugurato caso si venisse rinchiusi in una delle sue segrete. Se ne rese purtroppo conto il Conte di Cagliostro, alchimista e avventuriero che affascinò l'Europa del Settecento, per cui queste mura rappresentarono l'ultima prigione terrena.
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DonCamillo Don Camillo e Peppone Personaggi letterari creati da Guareschi Compaiono per la prima volta sulle pagine del settimanale Candido Divennero noti grazie alla riuscita riduzione cinematografica e ai volti di Fernandel e Gino Cervi
L’amicizia “Uno adesso dice: FRATELLO, perché mi racconti queste storie?
Perché sì, rispondo io. Perché bisogna rendersi conto che, in quella fettaccia di
terra tra il fiume e il monte, possono succedere cose che da altre parti non succedono. Cose che non stonano mai col paesaggio. E là tira un'aria speciale che va bene per
i vivi e per i morti, e là hanno un'ANIMA anche i cani. Allora si capisce meglio don Camillo, Peppone e tutta l'altra mercanzia. E non ci si stupisce che il Cristo parli e che uno possa spaccare la zucca a un altro, ma onestamente, però: cioè senza
odio. E che due NEMICI si trovino, alla fine, D'ACCORDO nelle cose essenziali. Perché è l'ampio, ETERNO respiro del fiume che pulisce l'aria. Del fiume placido e maestoso, sull'argine del quale, verso sera, passa rapida la Morte in bicicletta. O passi tu sull'argine di notte, e ti fermi, e ti metti a sedere e guardi dentro un piccolo cimitero che è lì, sotto l'argine. E se l'ombra di un morto viene a sedersi vicino a te, tu non ti spaventi e parli tranquillo con lei. Ecco l'aria che si respira in questa fettaccia di terra fuori mano...” (Giovanni Guareschi, Mondo piccolo. Don Camillo)
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Un uomo contro: Giovannino Scrittore unico nel panorama italiano per il suo umorismo e il suo temperamento fiero e irriducibile, fedele solo alla sua coscienza, Giovannino Guareschi è il cantore del “mondo piccolo” in cui lui stesso è cresciuto, quello di Don Camillo e Peppone. “Chi li ha creati è la Bassa. Io li ho incontrati, li ho presi sottobraccio e li ho fatti camminare su e giù per l’alfabeto”, ci fa sapere l'autore. E il luogo che più ne ha custodito la memoria è Brescello, sede del museo dedicato ai due personaggi nemici-amici amati
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in tutto il mondo e set delle versioni cinematografiche interpretate dalla celebre coppia Fernandel-Gino Cervi.
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La linea gotica Una divisione tragica ha attraversato in passato la nostra regione, teatro tra il 1944 e il 1945 degli scontri tra Wermacht e Alleati: la Linea Gotica. Tante in particolare le aree appenniniche coinvolte negli eventi bellici: mai ferita più dolorosa fu impressa a questa terra. Ma da allora molti hanno lavorato per ricostruire un bene comune: dalle ceneri di quella tragedia sono nate così una convivenza pacifica e un alveo di vera amicizia. Non è un caso, allora, che l'Emilia Romagna sia oggi così felice e orgogliosa di far parte dell'Unione Europa.
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Il Savor Tra i tanti dolci offerti dalla tradizione regionale, dalla ciambella al pampapato, dalla torta di riso alla zuppa inglese, ve n'è uno molto antico, il Savor, che ha stabilito rapporti d'amicizia con numerosi piatti, formaggio compreso. Questa marmellata densa e scura nasce dalla lunga bollitura del mosto d'uva nera, arricchito di mele cotogne, pere, frutta secca e scorze di agrumi. Un dolce povero, capace di regalare però ai nostri sensi un'esperienza di grande ricchezza.
A scuola di campagna Il mondo della campagna è ricco di storie e di emozioni, come insegna Guareschi. Proprio per questo è nata l'iniziativa delle Fattorie Aperte e delle Fattorie Didattiche, aziende agricole e agrituristiche che accolgono al loro interno visitatori e studenti. Spesso si viene coinvolti direttamente nelle attività e si degustano i prodotti tipici: nascono così curiosità e sensibilità, oltre che legami di amicizia e non solo di consumo con alimenti e produttori.
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Il Bosco Il Bosco I boschi dell'Appennino sono costituiti in gran parte da faggi, frassini, castagni ed olmi. In alta quota cresce anche l'abete bianco. Ricca anche la fauna. Tra gli altri, sono presenti cervi, daini, caprioli e falchi.
Non c'è dubbio che per noi boschi l'Emilia Romagna sia un luogo veramente ospitale. Tutti qui ci aiutano a crescere forti e rigogliosi, proteggendoci e insegnando ai
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bambini ad amarci. Dovreste vederli quando in autunno corrono da tutte le parti, facendo a gara per chi raccoglie più castagne! O quando seguono nonni e genitori a cercare more selvatiche, mirtilli neri e sambuchi che serviranno per marmellate deliziose! Avete mai guardato davvero i loro occhi quando si trovano davanti a un capriolo, a una volpe, a uno scoiattolo? E voi, siete mai stati ad ascoltare i suoni della notte nella quiete di una RADURA, sotto una coperta di stelle? Noooo? Allora questa è la vostra occasione: state sicuri, non ve ne pentirete, noi siamo proprio speciali! Pensate che un tempo, in campagna, per festeggiare un nuovo figlio, le famiglie di contadini piantavano un ALBERO come portafortuna! E che quando qualcuno di noi – pino, quercia, acero, nocciolo, faggio, tiglio, abete – diventa più anziano, manifesta dopo qualche secolo di onorata carriera i primi acciacchi, gli abitanti di questa terra gli vogliono ancora più bene: ai tanti PATRIARCHI, infatti, dedicano una tutela e un trattamento speciali. Andate a trovare alcuni di questi giganti, come il Cipresso di San Francesco a Verucchio, nato secondo la leggenda dal bastone del poverello di Assisi, o il Pero di San Paolo, nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, tra i più vecchi d'Italia. Guardateli a lungo, assaporate la loro espressione. Infine fermatevi all'ombra dei rami, e domandate loro qualcosa: state tranquilli, nel fruscio delle foglie mosse dal vento, avranno sempre una buona storia da parte per voi!
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I Funghi Porcini di Borgotaro IGP Aggirandovi nei primi mesi autunnali sull'Appennino tra conifere e latifoglie, prestate sempre molta attenzione: ai vostri piedi dal SOTTOBOSCO potrebbe spuntare all'improvviso uno dei tesori piÚ magici e gustosi, i funghi! Assai pregiati e rinomati, in particolare, sono le quattro specie di PORCINI di Borgotaro, vero e proprio capoluogo regionale del prodotto: molto PROFUMATI, permettono di preparare creme, zuppe, insalate, scaloppine e risotti indimenticabili. La loro è una fama che travalica i confini nazionali, anche grazie agli emigranti di queste zone, che a fine Ottocento li portarono con sÊ diffondendone ovunque la conoscenza.
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I Marroni di Castel del Rio IGP Senza la natura cosa sarebbe l'uomo? E senza il castagno, cosa ne sarebbe della civiltà appenninica? Chiamato anche l'ALBERO del PANE, in passato indispensabile per la sopravvivenza dell'uomo negli ambienti montani, oggi i suoi frutti prelibati sono molto ricercati sia per essere consumati ARROSTITI e lessati sia come ingredienti per ricette della tradizione rivisitate dalla cucina contemporanea. Accanto alle castagne spiccano i più prelibati marroni, di forma diversa e dalla polpa più saporita: a quelli di Castel del Rio, nella Valle del Santerno, è
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dedicato anche un museo e la festa più vecchia del paese, in cui potrete gustare specialità “povere” come il CASTAGNACCIO insieme a tanti altri piatti deliziosi.
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Il Tartufo Bianco Pregiato: la Sagra di Savigno e la Fiera di Sant'Agata Feltria
Il Formaggio di Fossa Ci sono due paesi, Sogliano al Rubicone e Talamello, che ogni anno a novembre fanno festa avvolti da un AROMA PUNGENTE inconfondibile. È questo, infatti, il momento in cui vengono aperte le fosse scavate nel tufo, da cui escono, avvolti in sacchi di tela grezza, i formaggi che vi sono stati “sepolti” tre mesi prima. Il processo di fermentazione anaerobica ne ha cambiato la forma e li ha resi più digeribili, ma soprattutto ha conferito loro quell'intenso SAPORE amarognolo e PICCANTE che ne è il celebre tratto distintivo. Già attestata in zona nel Quattrocento, l'usanza del formaggio di fossa - ribattezzato anche “l’Ambra di Talamello” da Tonino Guerra per la sua coloritura quasi dorata - ha origine incerta: forse il tentativo di nascondere e difendere le provviste dalle incursioni nemiche.
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Quando ci si ferma per una sosta ristoratrice, in viaggio tra boschi e colline, c'è solo l'imbarazzo della scelta: quale PRELIBATEZZA assaggiare per prima? La scelta non è facile, ma siamo sicuri che un posto d'onore nel vostro PALATO sarà riservato al Tartufo Bianco Pregiato. Tra ottobre e novembre, alla Fiera di Sant'Agata Feltria, nella valle del Marecchia, e alla Sagra di Savigno, lungo la strada dei Vini e dei Sapori dei Colli Bolognesi, molta attenzione viene posta in particolare all'offerta di cibi preparati con ingredienti semplici della tradizione locale, che si sposano perfettamente con le qualità sopraffine del tartufo e ne esaltano l'aromaticità. I tartufai con i loro cani addestrati le conoscono bene, e sono disposti ad aggirarsi nelle nebbie delle fredde mattine d'autunno pur di scovarne ancora una volta le tracce segrete!
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Terme di Castel San Pietro
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16 Terme di Cervia
ForlĂŹ
Terme di Brisighella 13 Terme di Castrocaro
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Francesca FRANCESCA DA RIMINI Ravenna, 1255 • ?, 1283/1285 “Love, that on gentle heart doth swiftly seize, Seized this man for the person beautiful That was ta'en from me, and still the mode offends me Love, that exempts no one beloved from loving, Seized me with pleasure of this man so strongly, That, as thou seest, it doth not yet desert me; Love has conducted us unto one death; Caina waiteth him who quenched our life !" These words were borne along from them to us. (Dante Alighieri, Inferno V, 100-108)
Francesca da Rimini was born on the coast, where the Po River peacefully enters the sea. She sought her own peace for many year and finally found it where her HEART felt at home. That was no easy feat. In those times priorities were different: alliances, battles, and the power of noble families...these were the important things. In that period marriage was like a business contract, so she was forced to marry Gianciotto Malatesta: everyone was satisfied with the agreement between the two rival families. Even Francesca’s husband was pleased: she was young, beautiful and desirable... But Francesca had set her eyes on Paolo, her brother-in-law, and could not stop thinking about him. And to think that Paolo was sent to ask Francesca’s hand in marriage! He was so GRACEFUL... He exuded kindness; his eyes were as deep as the sea. Francesca sighed and quivered with delight just at the thought of him. He was her peace. She had no doubt: true love rules the heart, without boundaries and cannot be stopped. What happened afterwards was just the natural course of love, as for all lovers around the world. Gianciotto never understood her feelings so he killed Francesca and Paolo; with this action however he only violated their bodies without stealing their souls which had found happiness within each others hearts: they had already reached their eternity. Paolo and Francesca had met for the first time in this sweet and gentle land embraced by its scents. They would have liked to visit the many delightful and beautiful places nearby, walking hand in hand, dissipating all fears and allowing joy to break through..... So what are you waiting for? You can express you LOVE freely, so allow yourself to enjoy these wonderful places. Take the initiative: run quickly to you KNIGHT and invite him for a romantic holiday in Emilia Romagna! You will come back more in love than ever.
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da Rimini
The treasures of the Senio valley The amazing wonders of nature are full of astonishing surprises. The Senio river valley will ENCHANT you with its Herb Garden in Casola Valsenio: stirring aromas and colourful plants used in health products and cosmetics and to enhance the flavour of food will gently fill you with light EMOTIONS. To complete your sense of well-being stop at Riolo Terme; in this town, much loved by Lord Byron, built around a 14th century Fortress, you can enjoy and benefit from the virtues of its water and century old woods.
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Tuscany Romagna When Francesca’s father gave her in marriage to Gianciotto he was lord of Ravenna. The family however, originated from Polenta a village in the hills surrounding Forlì, near Bertinoro and Fratta Terme: right on the border with a corner of Romagna which was once part of Tuscany under the dominion of the illustrious dé Medici family. Take some time to discover the towns that testify the historical period of these Renaissance patrons dedicated to beauty, COURTESY and elegance: Castrocaro Terme, a thermal resort that will take care of your wellbeing and Terra del Sole, an innovative fortress town with elegant architecture and an “ideal” urban plan that restores the feeling of long lost HARMONY.
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In love with the radio Never do what you are told, don’t be stopped by the prejudices of those who do not understand you, always follow your FEELINGS! This is the meaning of true loyalty! Just think what would have happened if Guglielmo Marconi had not believed in his intuitions and DESIRES when he was a boy and nobody had faith in him! To create his wireless telegraph he was forced to leave Bologna and Italy. Without his courage and his first experiments in Pontecchio the wireless would never have been invented: many tried in vain to invent it to no avail; only he was successful. Can you imagine a world without the radio? How would have songs travelled to every corner of the world? Less people would probably have fallen IN LOVE. Thanks to Guglielmo Marconi words and notes travel quickly in the air and suddenly arrive, today like in the past, to keep us company.
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The pleasure of Blues This region taught Francesca to fully savour the JOYS of life and not to get disheartened in difficult moments. This is a FERVENT region that enjoys the PLEASANT things in life. This is exactly the atmosphere of the music festival Castel San Pietro in Blues, held in the thermal town nestled between the hills and plains, with exceptional national and international guests every year: the last editions included artists such as James Cotton, the greatest living blues harmonica player and Mick Taylor the legendary guitar player of the Rolling Stones.
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Miss Miss Italia È il concorso di bellezza femminile più famoso d'Italia. Dal 1994 il concorso è aperto anche alle donne sposate e alle mamme. Tra le più celebri partecipanti: Sophia Loren, Lucia Bosè, Silvana Pampanini, Stefania Sandrelli, Simona Ventura, Martina Colombari
Vedete, non è facile diventare una MISS. Voi penserete che la natura ci doti già
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di tutte le caratteristiche necessarie. È vero, ma solo in parte: l'ARMONIA delle
bellezza
forme, il taglio del viso e dello sguardo ce le regalano senza dubbio i nostri genitori. Ma perché la bellezza si manifesti appieno occorrono tante altre componenti: la SALUTE del corpo e dello spirito; un'alimentazione attenta ed equilibrata; un
allenamento sportivo quotidiano; un ambiente in grado di trattarla con la dovuta delicatezza e di valorizzarne tutti gli aspetti. Cioè, un palcoscenico come
Salsomaggiore Terme e una manifestazione prestigiosa come Miss Italia, la cui
giuria ha visto sfilare in passato artisti del calibro di De Chirico, Carrà, Visconti, De Sica e Mastroianni. Personaggi che di ARTE e bellezza si intendevano davvero! Così, dalla prima edizione del 1939, che si intitolava “5000 lire per un sorriso”, si continuano ad intrecciare dentro e intorno ad ognuna di noi emozioni, attese, speranze: il sogno che coltiviamo, come in una FAVOLA moderna, è quello di trasformarci in principesse del mondo dello spettacolo. Lo ha affermato Sofia Loren, che ne è stata una delle protagoniste prima di noi: questo concorso, che fa parte ormai del costume nazionale, è davvero lo specchio d'Italia, perché tutto si svolge alla luce del sole. Un po' come la nostra BELLEZZA, lo avrete capito, sana e genuina. Senza trucchi e senza inganni.
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Acqua e sale Salsomaggiore rappresenta dalla fine dell'Ottocento una delle principali mete termali europee. La sua storia, che si intreccia con la tradizione dell'estrazione del sale prima e delle cure affidate ad acque salsobromoiodiche ricchissime di minerali poi, è ricca di fascino ed eleganza. Ha infatti una profonda vocazione scenografica, evidente nel capolavoro liberty delle Terme Berzieri, dall'impianto decorativo
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orientaleggiante, tempio del benessere e insieme inno alla bellezza. La vicina Tabiano, specializzata nel trattamento delle vie respiratorie, non è da meno: anche lei, infatti, adagiata tra le dolci colline parmensi, è circondata da un paesaggio verde molto riposante, che sembra invitarci con una voce sempre giovane a passeggiate salutari in sua compagnia. Salsomaggiore e Tabiano: due vere miss tra le città termali!
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Il bel cibo d'altri tempi Se volete realizzare un piccolo sogno, immergendovi in una bellezza davvero d'altri tempi, quando le miss si chiamavano ancora principesse, non dovrete che accettare l'invito e partecipare a uno dei banchetti delle “Ricordanze di Sapori”. Sarete trasportati così, grazie alle cene d'ambientazione storica, nella vita di corte tra dame e cavalieri, e potrete godere sia delle superbe scenografie dei castelli dell'antico Ducato di Parma e Piacenza sia delle prelibatezze gastronomiche locali, selezionate con cura per il piacere del vostro palato.
Il cibo della salute Per mantenere la nostra bellezza, non c'è niente di meglio che una dieta sana e completa, con tanta frutta e verdura di qualità. E l'Emilia Romagna non ne è certo avara, visto che primeggia nel settore dell'ortofrutta. Per rendersene conto basta passeggiare nelle campagne di Forlì e Cesena, ricche di pere, fragole, albicocche, susine e pesche, tra cui le celebri nettarine IGP, dal profumo intenso e dalla polpa sugosa. O sulle colline di Vignola, che regalano una produzione d'eccellenza, quella delle ciliege, e si ricoprono di un candido mantello nella stagione delle fioriture.
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Sport, benessere & armonia “Devo molto al calcio e mi auguro che possa essere sempre uno sport che porti gioia e che riesca a far passare brutti momenti di tensione quotidiana. Rimango tra quelle persone che lo amano veramente come una cosa bella, pulita, divertente e giusta.” Questo il verbo del grande allenatore romagnolo Arrigo Sacchi, che ha saputo conferire armonia anche ad una squadra di calcio, capace di incantare il pubblico più raffinato e mietere vittorie nel mondo. Il grande Milan di Baresi e di Van Basten, di Gullit e di Maldini, in cui ciascuno era al servizio degli altri: un trionfo della bellezza sportiva. Questa “filosofia” ha contaminato anche altre squadre allenate da Sacchi: il Rimini, il Parma fino alla nazionale azzurra.
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L’Acqua L'Acqua È una componente fondamentale per gli organismi vegetali e animali. Nell'uomo rappresenta il 65% circa della massa corporea. Svolge una funzione determinante nella regolazione della temperatura corporea e dell'equilibrio idrico-salino.
Io sono la FONTE di ogni vita, da sempre gli uomini mi cercano e costruiscono le
Il benessere loro esistenze vicino a me. In antichità mi consideravano divina, persino
MIRACOLOSA, e mi adoravano come una dea. Ancora mi inseguono, cercano di catturarmi e di incanalarmi, si rigenerano attraverso la mia PUREZZA: sono
infiniti i modi che hanno inventato per beneficiare delle mie qualità. Ma gli abitanti di questa regione mi piacciono particolarmente: anche loro sono pieni di tenacia, impeto e fantasia, proprio come me. Così sono stata generosa con loro, ho deciso di donarmi sotto forma di mare, fiumi, laghi, sorgenti, torrenti e cascate. A nessuno ho rivelato il segreto dei miei tanti volti e della mia origine, anche se tutti sanno che conduco con me tutte le PROPRIETÀ delle sostanze che incontro: per questo c'è tanta premura intorno alla mia salute. Potete incontrarmi mentre lambisco placida il litorale, mentre salto da una roccia all'altra tra abeti e castagni, nel cuore verde dell'Appennino, oppure appena sgorgo dal sottosuolo, dopo che per secoli mi sono riscaldata con cura. Mi accorgo di essere diventata, col tempo, un solo ORGANISMO con questa terra, che ormai ho reso così FERTILE, benefica e unica. Allora abbandonatevi in silenzio, e lasciate che mi prenda cura di voi: ne trarrete sicuramente giovamento, nel corpo e non solo.
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Terme diffuse La storia geologica della regione ha creato le condizioni ideali per un sistema diffuso di localitĂ termali che, immerse nella pace del paesaggio collinare o adagiate lungo la costa, sulle acque curative hanno costruito la loro tradizione di ospitalitĂ e benessere. Da Porretta a Cervia, da Riolo alla Fratta, tutti gli stabilimenti offrono infatti, accanto ad una vasta gamma di terapie, spesso note fin dall'antichitĂ , i benefici innovativi dei centri estetici e i piaceri di una vacanza riposante a contatto con la natura.
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Relax: terme, parchi e non solo Sono tante le occasioni di svago e di relax per chi frequenta le acque dell'Emilia Romagna. Una passeggiata in uno dei parchi secolari che sorgono in prossimità delle località termali e nei vicini luoghi d'arte: per esempio, nel parmense, la Reggia di Colorno, piccola Versailles dove trascorrevano l'estate i Farnese, o il castello di Montechiarugolo, costruito nel '400 a strapiombo sul torrente Enza. Ma anche possibilità di praticare sport in mezzo al verde, non ultimo il golf, che vanta numerosi club convenzionati.
La poesia dell'acqua L'acqua attraversa da sempre anche il giardino della poesia. Come potevano quindi le splendide cascate dell'Acquacheta non ispirare versi immortali? Raggiungibili con una facile passeggiata ormai divenuta un classico dell'escursionismo appenninico, alte più di 70 metri e coronate da una splendida radura erbosa un tempo frequentata dai monaci benedettini, suggestionarono persino Dante Alighieri. Infatti nella Divina Commedia il sommo poeta, che sostò in queste zone durante il suo esilio, volle paragonarne il rimbombo fragoroso a quello del fiume infernale, il terrificante Flegetonte.
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L'acqua della Romagna Un detto popolare afferma che se chiedete da bere e invece dell'acqua vi danno del vino, allora siete in Romagna, terra del corposo Sangiovese DOC e di bianchi come l'Albana DOCG e il Trebbiano DOC. Provateli nelle enoteche storiche, come l'Enoteca Regionale di Dozza ospitata nella Rocca Sforzesca, che espone piĂš di 800 etichette. Ma non trascurate il resto del territorio. Eccellenti e tutti a marchio DOC sono il Gutturnio piacentino, il Fortana ferrarese e il Pignoletto dei Colli Bolognesi, anche se, per fama e diffusione, nessuno insidia il trono del Lambrusco DOC, re incontrastato tra Modena e
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Reggio: un rosso frizzante, leggermente aspro, che ben si sposa con i piatti della cucina emiliana. Alle Terme della Salvarola, che ha inaugurato la vinoterapia, ne usano persino gli acini appena colti e il mosto per bagni o massaggi: grazie agli antiossidanti, infatti, l'invecchiamento della cute è scongiurato.
Antichi Antichi romani A loro si deve la passione per le terme, usate come centro di riposo socializzazione e benessere, poi esportate in tutte le regioni da loro colonizzate. Alcuni fanno risalire il termine SPA all'acronimo Salus Per Aquam.
Ad Balneum, ad Balneum! Man mano che ci avvicinavamo, queste parole risuonavano con sempre maggior desiderio nell'aria. D'altronde il viaggio da Roma a Ravenna era lungo e faticoso, con le merci al seguito; le nostre MEMBRA stanche non vedevano l'ora di ritemprarsi. Ma quando, passati i valichi, ci appariva di fronte la località che ora chiamate Bagno di Romagna, ci tornava sempre il sorriso sulle labbra. Allora, finita l'attività commerciale, io e mia moglie abbiamo deciso di stabilirci qui per la vecchiaia: possiamo godere così ogni giorno dei BENEFICI delle acque bicarbonato-alcaline e sulfuree, che sgorgano a 45 °C dal cuore di questa meravigliosa vallata circondata da foreste. Chissà come hanno fatto quei barbari dei preistorici a scovare per primi questi luoghi e a stabilirvisi: non sapevano né leggere né scrivere, ma in quanto a FIUTO non scherzavano! Da alcuni secoli, poi, erano gli Umbri Sapinates ad occupare la Valle del Savio; quando siamo arrivati, noi Romani abbiamo rispettato i loro antichi culti, ma abbiamo portato anche tante innovazioni, tra cui - sia gloria a Giove e a tutti gli dei del Pantheon! - il primo impianto termale. Una meraviglia per gli OCCHI e una gioia per il CORPO: da una parte, attorno alla fonte sacra, il tempio dedicata alla Ninfa regina delle acque, dall'altra le vasche per le abluzioni e le IMMERSIONI nell'acqua calda, con in mezzo un lungo colonnato. Niente da invidiare alle terme frequentate da matrone e imperatori: lo ha scritto anche Marziale! Io, prima, ai Campi Elisi mica ci credevo: adesso comincio a pensare che se ci sono, da qualche parte dell'Impero, non devono essere molto distanti da qui.
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La Via dei Romei Tutti i viandanti e i mercanti che nel Medioevo giungevano dall'Europa diretti a Roma dovevano varcare, come abbiamo fatto noi, l'Appennino. Ăˆ la via dei Romei, un fascio di tragitti che raggiungeva la via Emilia dalla costa o dal Po, per poi salire verso i passi tosco-romagnoli, lungo tratte costellate di pievi. Si transitava a piedi, sui carri, a cavallo o in sella ad animali da soma, dotati di un bagaglio essenziale. Pellegrini, frati e poveri avevano la fortuna di potere ristorare gratuitamente i loro corpi stanchi; per tutti, comunque, sulla scia della nostra antica tradizione romana, c'era la possibilitĂ di passare la notte e rifocillarsi presso locande e osterie.
Sarsina, tra lacrime e risate Ogni volta che passeggiamo per le sale del Museo Archeologico di Sarsina e ci fermiamo di fronte al mausoleo di Rufus o al mosaico del trionfo di Dioniso, ci commuoviamo: è come se i secoli non fossero mai passati. Per non parlare di ciò che accade grazie al grande commediografo latino Plauto, che nella splendida cornice di questo municipium appenninico è nato. A lui è dedicato un festival teatrale, così nelle fresche sere d'estate riprendono vita risate, giochi e divertimenti. Seduti tra gli spettatori, allora, a noi sembra di tornare davvero giovani!
La centuriazione Ci sono ampie zone della campagna – come intorno a Cesena o fra Faenza, Imola e Lugo – in cui sono ancora evidenti le tracce del nostro passaggio. I nostri coloni, infatti, bonificavano i terreni e li suddividevano con l'ausilio di strade e canali in appezzamenti di terra di forma quadrata, le centurie. Ne nasceva un reticolato regolare e funzionale, orientato secondo i punti cardinali o secondo l'asse della via principale. Laddove la piccola proprietà ha saputo resistere all'affermazione del latifondo, la nostra opera è restata quasi intatta.
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Le dimore romane In quanto a relax e benessere, noi Romani non siamo stati secondi a nessuno. Provate, per capirlo, a visitare una delle nostre dimore: a Rimini, la prima colonia romana nella Pianura Padana, la Domus del Chirurgo, appartenuta al medico Eutyches, che ha restituito anche un importante corredo di ferri del mestiere.
Oppure a Ravenna, capitale dell'Impero Romano d'Occidente e base della flotta mediterranea, la ricca Domus dei Tappeti di Pietra. Il gusto raffinato dei loro antichi padroni di casa vi fornirĂ sicuramente suggerimenti utili e tante suggestioni.
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Prodotti tipici I.G.P. e D.O.P.
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STRADA DEI VINI E DEI SAPORI DEI COLLI PIACENTINI
STRADA DEL PO E DEI SAPORI DELLA BASSA PIACENTINA
STRADA DEL CULATELLO DI ZIBELLO (Strade dei vini e dei sapori di Parma)
Torino
Milano
Brescia
Piacenza
Mantova
Parma Reggio Emilia Modena
La Spezia
STRADA DEL FUNGO PORCINO DI BORGOTARO
STRADA DEL PROSCIUTTO E DEI VINI DEI COLLI DI PARMA
(Strade dei vini e dei sapori di Parma)
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Formaggi Parmigiano - Reggiano • DOP
STRADA DEI VINI E DEI SAPORI COLLINE DI SCANDIANO E CANOSSA
Grana Padano • DOP Provolone Valpadano • DOP
STRADA DEI VINI E DEI SAPORI CITTÀ CASTELLI CILIEGI (Colline fra Bologna e Modena)
Carni Prosciutto di Parma • DOP Prosciutto di Modena • DOP Culatello di Zibello • DOP Coppa piacentina • DOP Salame piacentino • DOP Salamini italiani alla cacciatora • DOP Salame Cremona • IGP Pancetta piacentina • DOP Mortadella Bologna • IGP Vitellone bianco dell’Appennino centrale • IGP
Colori compositi
Ortofrutticoli Scalogno di Romana • IGP Fungo porcino di Borgotaro • IGP Marrone di Castel del Rio • IGP Pera dell’Emilia-Romagna • IGP Pesca e nettarina di Romagna • IGP Asparago verde di Altedo • IGP
Oli d’oliva
Zampone Modena • IGP
Olio extra vergine d’oliva di Brisighella • DOP
Cotechino Modena • IGP
Olio extra vergine d’oliva Colline di Romagna• DOP
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e Strade dei vini e dei sapori STRADA DEI VINI E DEI SAPORI DELLE CORTI REGGIANE
STRADA DEI VINI E DEI SAPORI DELLA PIANURA MODENESE
STRADA DEI VINI E DEI SAPORI DELLA PROVINCIA DI FERRARA
Venezia
Padova
(La via del grande fiume - La via delle corti estensi - La via del delta)
Ferrara STRADA DEI VINI E DEI SAPORI DEI COLLI D’IMOLA
STRADA DEL SANGIOVESE E DEI SAPORI DELLE COLLINE DI FAENZA
Bologna Ravenna
STRADA DEI VINI E DEI SAPORI DEI COLLI DI FORLÌ E CESENA
Forlì Cesena Firenze
STRADA DEI VINI E DEI SAPORI DEI COLLI DI RIMINI
Rimini
STRADA DEI VINI E DEI SAPORI DELL’APPENNINO BOLOGNESE
Ancona
Aceti
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Aceto balsamico tradizionale di Modena • DOP Aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia• DOP Aceto balsamico di Modena • IGP
Prodotti da forno Coppia ferrarese • IGP
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D.O.P. Denominazione di Origine Protetta I.G.P. Indicazione Geografica Protetta
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