turrisbabel 92

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Fachzeitschrift der Architekturstiftung SĂźdtirol / Rivista della Fondazione Architettura Alto Adige

Euro 10,00 Poste Italiane s.p.a. - Sedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 no 46) art. 1, comma 1, NE Bolzano Tassa Pagata/Taxe Percue

Hochalpine Architektur Costruire in alta quota

turrisbabel 92



turrisbabel

Hochalpine Architektur / Costruire in alta quota 92 2

Paesaggio in quota Carlo Calderan

10

Costruire in alta quota: le infrastrutture per l’«assalto» ai monti Testo di Luca Gibello

14

Baukultur – mehr als Rosinen Text von Thomas Moser

16

Schutzhütten im alpinen Bereich: Anforderungen, Gründung, Konstruktion, Bauausführung Text von Heinrich Kreuzinger

20

Projekt Energieeffizienz im Hüttenwesen Text von Peter Büchel

Titelseite /Copertina

24

Blick von der Schwarzensteinhütte

La difesa dai pericoli naturali in ambiente alpino Walter Gostner, Ingegneri Patscheider & Partner Srl

auf den Trippachferner / Vista dal Rifugio Vittorio Veneto verso il ghiacciaio del Riotorbo

26

Umweltdesign alpine Infrastrukturen Text von Kathrin Aste, LAAC Architekten

Foto © Leonhard Angerer

32

Il lusso della montagna Testo di Valentina De Marchi, Francesca Bogo e Alessandro Sacchet

36 Die vorliegende Ausgabe ist Ergebnis der

Text von Andreas Flora

Zusammenarbeit der Redaktion von turrisbabel mit der Autonomen Provinz Bozen-Südtirol,

40

tra la Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige,

46

Jungfraujoch Top of Europe 2011

48

PUNTI DI VISTA | 2 Testo di Barbara Breda e Francesco Flaim

Dipartimento ai lavori pubblici, scuola e cultura ladina, e la redazione della rivista turrisbabel.

Costruire in montagna, dove sono i limiti? Andrea Forni, Marco Ghilotti

Ressort für Bauten, ladinische Schule und Kultur.

Il presente numero nasce dalla collaborazione

Der evolutionäre Begriff Komfort in der zeitgenössischen alpinen Architektur

52

Gipfelplattform Top of Tyrol, Stubaier Gletscher Text von LAAC Architekten

56

Concorso Sorgenti del Piave A cura di Carlo Calderan

Wir danken / Ringraziamo:

62

Concorso internazionale di idee “Abitare minimo nelle Alpi”, Italia Testo di Matteo Torresi e Giorgio Azzoni

66

Bivacchi Legarij, Kamnik Mountains, Slovenia A cura di Barbara Breda

72

Nuova Capanna Gervasutti, Courmayeur, Aosta A cura di Alexander Zoeggeler, testo degli autori

76

Ampliamento Capanna Moiry, Grimentz (CH) Testo di Nicola Baserga e Christian Mozzetti

84

Innsbrucker Nordkettenbahnen, Österreich Zusammengestellt von Wolfgang Thaler

92

Wildspitzbahn, Pitztal, Österreich Text von Baumschlager Hutter

96

Naturinformationszentrum Karwendel – Ein Fernrohr in 2.244 Metern Höhe Text von Steinert Architekten

102

Seilbahn Meran 2000 Zusammengestellt von Karin Kretschmer

108

Übersetzungen / Traduzioni

120

Design, der Wandel der Dingwelten im Gespräch mit dem Designstudio MM Design in Bozen Zusammengestellt von Alberta Schiefer

124

“Le béton peut inspirer l‘effroi ou toucher au sublime” Testo di Emanuela Schir e Barbara Breda

126 ISSN 2281-3292

Displayed Spaces. New means of architectural presentation through exhibitions Text by Roberto Gigliotti


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März Marzo 2013

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Carlo Calderan

Editorial Editoriale

Paesaggio in quota

Oltre il paesaggio. Nel 1774 Caspar Wolf

do, anche se occupa quasi tutta la scena è,

ritrae il ghiacciaio del Breithorn. Per farlo si

in un certo modo, ancora fuori dal paesaggio.

è arrampicato per un cupo vallone, ha superato una balza scoscesa, ha raggiunto

Movimenti in quota. Per secoli non abbia-

l’ampio gradino naturale della Breitlauenen-

mo abitato l’alta montagna. Malghe, alpeggi,

alp e poi un’ultima malga. Come punto di

valichi, miniere erano solo isolati avampo-

osservazione ha scelto una posizione leg-

sti del fondovalle e da qui, dal basso, abbia-

germente più elevata in modo che il capan-

mo guardato le cime. La loro conquista e

no, schiacciato a terra, occupasse il primo

colonizzazione sono fenomeni relativamente

piano a sinistra senza però ostacolare lo

recenti. È stato prima necessario che l’orrido

sguardo che qui, oltre il limite del bosco, è

si trasformasse in sublime (la metamorfosi

finalmente libero di spaziare in profondità

che mette in scena Caspar Wolf) e poi in

verso la cascata del Schmadribach, le lingue

bello per trovare un uso intensivo dell’alta

del ghiacciaio ed i picchi del Breithorn e

quota: il vagare per piacere attraverso, l’er-

del Tschingelhorn isolati tra le nevi eterne.

ranza ludica, con tutto ciò che essa presup-

In questa e in quasi tutte le rappresentazioni

pone, strade, auto, rifugi, segnaletica, scar-

delle Alpi nella pittura di paesaggio otto-

poni, telefonini, soccorso alpino, meteo.

centesca c’è la stessa sensazione di “stare

Quest’uso turistico della montagna sta dise-

sulla soglia”. Il pittore è salito abbastanza in

gnando un nuovo paesaggio, la cui natura

alto per affacciarsi a scorgere il sublime

è particolare. Infatti se in basso, nelle valli,

universo montano scoprendo un’isola scono-

il nostro agire modifica un contesto in buona

sciuta non ancora cartografata nel cuore

parte già formato e quindi è sempre riscrit-

tutto noto dell’Europa e dove pare nessuno si

tura e risignificazione, in alta quota siamo

sia ancora inoltrato. Eppure di fronte agli

oltre la frontiera del paesaggio tradizionale,

smisurati fenomeni di scioglimento il pittore

siamo davvero i primi a trasformare un ter-

esita, rimane a rispettosa e confortante di-

ritorio naturale in un paesaggio antropizzato.

stanza. Non siamo infatti del tutto perduti

Per avere un concreta percezione di tale

dentro gli spaventosi fenomeni naturali, in

trasformazione è sufficiente affacciarsi d’in-

questa ma anche in tutte le “riprese” a quota

verno dalla terrazza del rifugio Belvedere a

maggiore, come ad esempio quelle nume-

Porta Vescovo: da qui lo sguardo è libero di

rose dell’attraversamento dei passi alpini,

muoversi in ogni direzione, posso scendere

non mancano mai infatti la traccia di un sen-

con gli sci a sud, e raggiungere il Civetta, o

tiero o la figura di un viandante che sapranno

spingermi a nord e in poche ore essere al

ricondurci, seppure per vie impervie, alla

Plan de Corones. Fino all’orizzonte non c’è

civilizzazione. La montagna rimane sullo sfon-

rilievo in cui non riconosca il lento movi-


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1

mento dei sedili delle seggiovie, ne bosco

che, liberandoci dalla responsabilità della

in cui non siano state scavate delle piste di

permanenza, giustificano tanti abusi e solu-

discesa. Sono all’interno di una sconfinata

zioni raffazzonate ai lati delle piste. Se il

distesa di campi da sci, in un punto di una

paesaggio è anche frutto della sua rappre-

rete di trasporto dai limiti incerti e più este-

sentazione, Walter Niedermayr è uno degli

sa probabilmente della metropolitana di

scopritori di questo nuovo paesaggio d’alta

Londra. Qualche purista, ricercando la len-

quota. Nelle sue sequenze fotografiche de-

tezza, ha abbandonato questa giostra che ha

dicate alle Dolomiti nei primi anni ’90, nei

meccanizzato l’avventura ed ha proseguito

successivi dittici e grandi formati dei ghiac-

a piedi, arrampicandosi sui pendii più sco-

ciai della Val Senales, dell’Argentiere o di

scesi, la dove non arrivano gli impianti; se

Hintertux abbiamo raggiunto le cime, non

ne vedono le tracce, dappertutto.

ci sono picchi più in alto da inquadrare, la montagna satura l’intero fotogramma e

Un nuovo paesaggio. Questo nuovo paesag-

straripa incontenibile oltre i limiti del quadro.

gio ludico ci lascia insoddisfatti, ce ne ver-

Sbarcati da qualche autobus, ci muoviamo

gogniamo quasi, anche se ad esso è legata

spaesati, in uno spazio bianco, senza ombre

tanta parte del nostro benessere. Forse per-

e senza temperatura, in pantaloni corti

ché salendo di quota è stato violato un li-

affolliamo i ghiacciai, ci muoviamo ordinati

mite, ma non per andarvi ad abitare vera-

ed operosi verso nessundove, mentre mac-

mente; la nostra è infatti una colonizzazione

chine gigantesche arano i campi da sci per

a tempo, diurna e stagionale. Da qui nasce

assecondare i nostri bisogni di discesa.

quel senso di spreco e di consumo gratuito

Non ci rimane che chiederci: ma cosa ci

che proviamo, soprattutto percorrendolo

siamo venuti a fare quassù?

fuori stagione, d’estate quando gli alpeggi 1 Caspar Wolf, Blick von

sciistici si sciolgono e gli impianti di risalita

Polemiche estive. In queste riprese si vede

Breitlauenen gegen den

paiono incoerenti come barche spiaggiate.

poca architettura, c’è ancora qualche co-

Ma è proprio la saltuarietà dell’uso e l’illu-

struzione, accatastata alla rinfusa lungo le

sione della reversibilità dei nostri manufatti

strade dei passi dolomitici, ma nessuna

Breithorngletscher, 1774, Aargauer Kunsthaus, Aarau, Foto Jörg Müller


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invece nelle immagini dei ghiacciai, tanto

funivie inaugurate l’anno scorso ed il loro

che rimane il dubbio su dove quelle masse

impatto visivo ed ambientale non è neppure

vaganti vadano a passare la notte.

lontanamente paragonabile ad uno dei laghi

Per la definizione del paesaggio d’alta quota,

artificiali necessari per irrigare le nostre

l’architettura pare essere quasi irrilevante.

aride piste da sci, eppure non è di quest’ul-

Eppure sono state tre piccole nuove costru-

timi ciò di cui si è animatamente discusso,

zioni, a scatenare l’estate scorsa una feroce

bensì di tetti a falda, di scandole, di uso del

polemica di cui vale forse la pena ricostruire

legno. Ai tre rifugi non si perdona infatti di

i termini perché da un lato svela il modo

essersi allontanati dalla tradizione, percepita

contraddittorio con cui l’opinione pubblica

come una seconda natura. Le sue conven-

guarda a questo processo di colonizzazione

zioni iconografiche diventano leggi naturali:

dell’alta montagna e dall’altra permette di

paesaggio culturale e natura si confondono.

valutare i diversi atteggiamenti progettuali

L’antropizzazione delle montagne salendo

a cui un architetto ricorre quando è chia-

di quota deve rimanere immutata ripetendo

mato a costruire per primo un edificio in un

forme nate per altri usi ed altri contesti, in

ambiente naturale praticamente intatto.

una sorta di retrodatazione del nuovo pae-

È bastato che a fine maggio apparissero sui

saggio d’alta montagna capace da sola di

giornali locali le prime, sgranate immagini

compensare lo scandalo di questa colonizza-

dei progetti di concorso per tre nuovi rifugi

zione. A guardare l’insieme dei progetti si

alpini (a cui abbiamo dedicato il numero

intuisce che le preoccupazioni dei 24 archi-

91 di turrisbabel), perché si scatenasse uno

tetti in fondo non erano diverse da quelle

scontro serrato tra detrattori e fautori del-

dei loro detrattori ma hanno portato a risul-

l’architettura “moderna”. Una platea vastis-

tati molto distanti dall’architettura consola-

sima per mesi si è quasi impossessata dei

toria che tanti rimpiangono. Il problema è

mezzi di comunicazione per esprimere la

quello dell’integrazione o forse sarebbe me-

propria opinione in una sorta di auto-produ-

glio dire collocazione di un oggetto in un

zione dell’informazione in cui si sono impe-

contesto pressoché privo di qualsiasi altra co-

gnati, opinionisti, guide alpine, architetti,

struzione umana. Le soluzioni avanzate sono

politici ma soprattutto quel tipo particolare

quasi un catalogo di tutte quelle possibili:

di “esperto” che è l’amante della montagna,

l’imitazione di un elemento naturale (i massi

categoria che in Alto Adige comprende la

erratici nei progetti di Bergmeister Wolf e

quasi totalità della popolazione. “Erhaltet

Peter Plattner o il cristallo nel rifugio-torre

die Südtiroler Schutzhütten und Almen” è il

di Stifter Bachmann), l’evocazione di un atto

nome di un gruppo di contestatori capace

fondativo archetipo (il rifugio-ospizio dei

di raccogliere 6000 firme di cittadini indi-

Feld 72, il misterioso monolite dei Pedevilla

gnati contro i tre progetti, rei di aver violato

o il rifugio-arca dei Plasma Studio), la riven-

un recinto che, alla luce della polemica,

dicazione dell’alterità del costruire e la fi-

potremo definire sacro. Le Alpi non sono

ducia nella forza di segno percepibile anche

considerate un territorio omogeneamente

a grande distanza (Walter Angonese e

sensibile, la montagna, quella “vera”, pare

Werner Tscholl), la ricerca di un rapporto di

iniziare solo al di sopra di una certa quota.

scala con le modeste preesistenze attorno

Le cime si distaccano dal fondovalle e, se

al rifugio Pio XI (Höller & Klotzner), l’inven-

le prime sono viste come una riserva invio-

zione di una macchina ottica (il dado capo-

labile, in basso tutto pare invece lecito così

volto di Hittaler e il rifugio-osservatorio dei

che la sua graduale trasformazione in de-

CEZ) e per finire la possibilità di fondare il

posito degli scarti dell’industria turistica non

nuovo a partire dalle tracce fisiche e for-

stupisce più di tanto. A scandalizzare però

mali del rifugio demolito (nel progetto che

non è tanto che si intervenga in un contesto

più di ogni altro ha incontrato i favori del

che si vorrebbe preservare nella sua origi-

pubblico, quello dei Modus architects).

naria naturalità (anche a costo di renderne difficile, selettiva o impossibile la fruibilità),

Qualche esempio. Delle intenzioni degli

quanto che le nuove costruzioni non si at-

architetti forse non tutto è stato capito.

tengano a certi canoni culturali. I tre rifugi in-

Spiegare e giustificare le proprie scelte sarà

sieme non raggiungono probabilmente il

in futuro però imprescindibile, di fronte ad

volume di un solo pilone di una delle tante

un’opinione pubblica che pare abbia final-


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mente scoperto la dimensione pubblica del-

tecnologie di trasporto, attraverso un accu-

l’architettura. Ad essa si chiede di più, per-

mulo sensibile di stratificazioni architetto-

ché viene caricata di valori che incidono

niche che comincia così a dare spessore

sull’identità culturale di un luogo e di una

storico a questi insediamenti. Rimangono,

comunità, stranamente più di quanto av-

rispetto alle dimensioni dell’industria turi-

venga per i manufatti ingegneristici, tollerati

stica, comunque episodi positivi estrema-

senza troppi clamori come fenomeni quasi

mente rari mentre del tutto assenti, anche

“necessari”. Distinguere però gli edifici da

se speriamo di sbagliarci, sono i casi in

interventi infrastrutturali legati alla mobi-

cui è stata intrapresa la progettazione glo-

lità, alla messa in sicurezza dei pendii, allo

bale di un comprensorio sciistico.

sfruttamento energetico non ha senso. Per capire meglio quale sia oggi il contri-

Disegnare il paesaggio. La domanda, la-

buto dell’architettura e quali siano le sue

sciata aperta dalle immagini di Niedermayr,

potenzialità nei processi in atto di trasforma-

sul senso della nostra presenza in quota

zione dell’alta montagna abbiamo allargato

nasce dall’incoerenza rispetto al dato natu-

lo sguardo e coinvolto gli ordini degli archi-

rale dei manufatti con i quali l’abbiamo oc-

tetti della Val d'Aosta, di Sondrio, di Bellu-

cupata. In questi scenari d’alta montagna

no, di Trento, la Kammer West austriaca

manca cioè quell’intimo legame tra segni del-

che riunisce architetti ed ingeneri del Tirolo,

l’antropizzazione e conformazione del suolo

l’ordine degli ingeneri bavarese e quello di

grazie al quale le secolari trasformazioni del

Bolzano nell’organizzazione, all’interno IMS

paesaggio delle valli alpine ci paiono ancor

2012 di Bressanone (International mountain

oggi giuste ed indiscutibili, tanto che a fatica

summit), di una giornata di studio dedicata

riusciremmo ad immaginarci il loro stato

all’architettura e la montagna, di cui in que-

originario. Per LAAC lo spaesamento dei no-

sto numero riportiamo i contributi. Insieme

stri interventi in quota può essere superato

abbiamo poi selezionato alcune realizzazioni

solo sviluppando un design ambientale che

recenti per offrire un quadro di quanto si

assicuri l’integrazione formale delle nuove

sta facendo nell’arco alpino. Il maggior nu-

costruzioni al contesto naturale, convinti che,

mero di progetti ha a che fare con le stazioni

accanto ad una sostenibilità ecologica, esi-

delle funivie. Dopo aver smesso gli abiti

sta una non meno essenziale sostenibilità

tradizionali ancora in voga negli anni ’70 (ne

formale, rispetto alla quale ogni processo

sopravvivono i relitti in qualche compren-

trasformativo andrà valutato. Per fissarne i

sorio sciistico abbandonato), esse sono

criteri gli architetti dello studio tirolese par-

state troppo spesso considerate delle pure

tono da un approccio geomorfologico, cioè

installazioni tecniche la cui realizzazione è

dalla precisa lettura topografica e morfolo-

demandata completamente alle ditte degli

gica del terreno. Il dato ambientale è consi-

impianti a fune. In realtà assolvono o potreb-

derato come un oggetto, una forma plastica

bero assolvere un ruolo decisivo nella co-

che viene sondata producendo delle mappe

struzione del paesaggio d’alta quota, sono

che ne descrivono materialità, esposizione,

infatti edifici ponte che regolano il transito,

curvatura, pendenza con particolare atten-

non solo fisico, ma anche visuale tra valle

zione ai modi percettivi, alla posizione delle

e piste da sci. Il volume rosso di Roland Baldi

linee di cresta e ai profili montani. In una

ad Ivigna che annuncia già dalla Val Veno-

imprecisata montagna delle Alpi, sovrappo-

sta il comprensorio sciistico di Merano 2000

nendo queste mappe, hanno progettato una

è da questo punto di vista emblematico.

“piantagione” di pannelli solari, illustrata

Le stazioni sono inoltre un centro di addensa-

con una spettacolare veduta: tra le nuvole

mento di funzioni che stanno trasformando

che si stanno lentamente aprendo si intra-

i punti di arrivo agli impianti in vere e pro-

vede una cima ricoperta di squame luccicanti

prie cittadelle in quota. L’ammodernamento

che intercettano i raggi del sole; i primi

delle stazioni della Nordkettenbahn di Franz

sparsi pannelli iniziano già dove il bosco co-

Baumann ad opera di Schlögl & Süß Archi-

mincia a diradarsi e si infittiscono e diven-

tekten mostra come il necessario amplia-

tano più grandi salendo di quota e lungo

mento delle strutture possa avvenire senza

certi pendii, seguendo un disegno che pare

cancellare le preesistenze, come troppo

casuale ed è invece l’esatta registrazione del-

spesso è avvenuto ad ogni evoluzione delle

l’andamento e delle proprietà del terreno


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turrisbabel 92

che così rendono leggibili anche da lontano.

und von hier aus, von unten, betrachteten wir die

Sta forse qui la soluzione: l’allestimento

Gipfel. Deren Eroberung und Besiedlung sind relativ

consapevole del nuovo paesaggio che l’uti-

neue Phänomene. Das Schreckerregende musste

lizzo dell’alta quota sta generando. Un com-

vorerst einmal in etwas Erhabenes (die von Caspar

pito a cui non ci possiamo sottrarre, a meno

Wolf inszenierte Metamorphose), und dann erst

di non volere credere che l’arcadia alpina

in etwas Schönes umgewandelt werden, um eine

esista davvero e non solo ormai nelle campa-

intensive Nutzung der Höhenlagen zu finden: aus

gne pubblicitarie dell’industria turistica.

reinem Vergnügen durch die Gegend hindurchziehen oder spielerisch umherirren samt allem was

Hochgebirgslandschaft.

diesbezüglich notwendig ist wie Straßen, Autos, Schutzhütten, Beschilderung, Bergschuhe, Handys,

Über die Landschaft hinaus. Im Jahre 1774 stellt

Bergrettung, Wetterbedingungen. Durch diese

Caspar Wolf in einem Gemälde den Gletscher des

touristische Nutzung des Berges wird allmählich

Breithorns dar. Um dies zu tun, ist er durch eine tiefe,

eine neue Landschaft definiert, deren Wesen außer-

düstere Talmulde geklettert, hat einen steilen Fels-

gewöhnlich ist. Während unten im Tal unser Han-

block erklommen, hat so die weite Landschaftster-

deln nur ein bereits geformtes Umfeld beeinflusst

rasse der Breitlauenenalp erreicht und ist daraufhin

und dadurch immer eine Überschreibung bedeutet,

noch auf eine weitere Alm gestoßen. Als Beobach-

befinden wir uns hoch oben über der Grenze der

tungspunkt hat er eine etwas höher gelegene

konventionellen Landschaft und sind dadurch in der

Position auserwählt, sodass der in den Boden ge-

Tat die ersten, die eine durch die Natur geprägte

quetschte Schuppen links im Vordergrund steht,

Gegend in eine Kulturlandschaft umwandeln. Um diese

ohne jedoch den Ausblick zu versperren, welcher hier,

Umwandlung konkret wahrzunehmen genügt es,

jenseits der Waldgrenze letztendlich frei ist, in die

im Winter einen Blick aus der Terrasse der Belve-

Tiefe hinein bis hin zum Wasserfall des Schmadri-

derehütte von Porta Vescovo zu werfen: von hier

bachs, zu den Gletscherzungen und sogar bis hin zu

aus ist das Auge frei, sich in jede Richtung zu

den vom ewigen Schnee überdeckten Gipfeln des

bewegen, im Süden kann man mit den Skiern bis

Breithorns und des Tschingelhorns zu ragen. In dieser

hin zum Monte Civetta fahren, oder aber Richtung

sowie in beinahe jeder Darstellung der Alpen in der

Norden in wenigen Stunden den Kronplatz erreichen.

Landschaftsmalerei des 19. Jahrhunderts taucht

Bis über den Horizont hinaus gibt es keine einzige

dasselbe Gefühl des „auf-der-Schwelle-Seins“ auf.

Erhöhung, auf der kein Sessellift sichtbar ist, zudem

Der Maler ist hoch genug hinaufgestiegen, um die

keinen Wald, durch den keine Abfahrtbahnen hin-

Möglichkeit zu haben, die erhabene Bergwelt zu er-

durch verlaufen. Man befindet sich mitten drin in

blicken und damit eine noch unbekannte und noch

einer grenzenlosen Aneinanderreihung von Skipisten,

nicht kartographisch festgehaltene Insel im Herzen

irgendwo in einem verwickelten Transportnetz,

Europas zu entdecken, in die, wie es scheint, noch

wahrscheinlich umfangreicher als die U-Bahn von

nie jemand eingedrungen war. Dennoch zögert der

London. Dieses mechanisierte Abenteuer wurde

Maler angesichts der Schneeschmelze, ein immen-

von so manchem Puristen auf der Suche nach Lang-

ses Phänomen, und bleibt in respektvoller und er-

samkeit nach und nach aufgegeben. Dieser wan-

mutigender Entfernung. Wir sind in der Tat aber

dert nun zu Fuß weiter, erklimmt steilere Hänge,

zwischen den erschreckenden Naturphänomenen

dort wo sich keine Aufstiegsanlagen befinden;

nicht vollkommen verloren: in dieser sowie auch

überall sind seine Spuren sichtbar.

in allen von höher her festgehaltenen „Aufnahmen“ wie zum Beispiel den zahlreichen Bildern der Über-

Eine neue Landschaft. Diese neue Vergnügungs-

querungen von Alpenpässen, fehlt nämlich niemals

Landschaft lässt uns unbefriedigt, wir schämen uns

die Spur eines Pfades oder aber die Gestalt eines

fast darüber, wobei wir ihr aber einen Großteil un-

Wanderers, welche uns, wenn auch nicht mühelos,

seres Wohlbefindens zu verdanken haben. Viel-

in die zivilisierte Welt zurückführen. Der Berg bleibt

leicht hängt dieses Gefühl mit der Tatsache zusammen,

im Hintergrund, und obwohl er beinahe die ge-

dass mit dem Aufstieg ins Hochgebirge eine Grenze

samte Szene ausfüllt, befindet er sich in gewisser

überschritten wurde, nicht aber um sich dort ernst-

Weise jedoch außerhalb des Landschaftbildes.

haft anzusiedeln; unsere ist nämlich eine zeitbegrenzte Besiedlung, die ausschließlich tagsüber

Im Hochgebirge bewegt sich was. Viele Jahrhun-

und zu bestimmten Jahreszeiten stattfindet. Daher

derte lang wurden hoch gelegene Gebiete nicht be-

kommt unser Gefühl von Verschwendung und grund-

siedelt. Almen, Almweiden, Pässe, Bergwerke

losem Verbrauch, das wir besonders nach Abschluss

waren nur vereinzelte Vorposten des Talbodens,

der Wintersaison empfinden, wenn wir durch die


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schneelosen “Ski-Almen“ wandern und die

nirgendwohin, während gigantische Maschinen die

Liftanlagen wie gestrandete Boote unschlüssig

Skipisten pflügen um unseren Abfahrtbedürfnissen

dastehen. Aber gerade durch die Unregelmäßigkeit

nachzukommen. Wir fragen uns nur mehr eines: was

der Nutzung und die Vortäuschung einer Rever-

machen wir denn hier oben?

sibilität unserer Fabrikate werden viele Missbräuche sowie zusammengestoppelte Aneinanderreihungen

Sommerkontroversen. In diesen Aufnahmen gibt es

von Bauten entlang der Pisten gerechtfertigt, da wir

wenig Architektur zu sehen, vereinzelte Gebäude

somit von der Verantwortung einer Fortdauer be-

häufen sich planlos entlang der Straßen der Dolomi-

freit werden. Wenn die Landschaft auch das Ergebnis

tenpässe, dennoch keine einzige kann man in den

ihrer Darstellung ist, so ist Walter Niedermayr einer

Bildern der Gletscher erblicken, sodass Zweifel auf-

der Entdecker dieser neuen Höhenlandschaft.

kommen, wo denn diese umherirrende Menschen-

In seinen während der frühen 90er Jahren den Dolo-

masse etwa übernachten wird. Für die Definition

miten gewidmeten Fotoserien, in den nachfolgen-

von Hochgebirgslandschaft scheint Architektur bei-

den Diptychen und Großformaten der Schnalstaler

nahe irrelevant zu sein. Dennoch sind es drei kleine

Gletscher, des Argentieres oder von Hintertux wurden

neue Bauten gewesen, die während der vergangenen

die Gipfel erreicht, es gibt keine höher gelegene

Sommermonate eine heftige Kontroverse ausgelöst

Spitzen mehr ins Bild zu nehmen, der Berg sättigt die

haben: es zahlt sich aus, deren Ablauf zu rekonstruie-

gesamte Aufnahme und läuft unbezwingbar über

ren, da somit einerseits die widersprüchliche Art

die Grenzen des Bildes hinaus. Aus irgendwelchen

und Weise offenbart wird, mit der die Öffentlichkeit

2 LAAC Architekten,

Bussen ausgestiegen bewegen wir uns verwirrt, in

zu diesem Besiedlungsprozess des Hochgebirges

Sustainable Design of

einem weißen Raum, ohne Schatten und ohne Tempe-

steht, und andererseits damit die verschiedenartigen

ratur, mit kurzen Hosen gekleidet überstürmen wir

Planungsansätze, auf die ein Architekt zurückgreift,

die Gletscher, bewegen uns geordnet und emsig

wenn er als Erster aufgerufen wird, ein Gebäude in

Alpine Power Plants, Verteilung Solare Energieträger, 2012


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turrisbabel 92

eine so gut wie intakte Umgebung hineinzubauen,

Die Anthropisierung der Berge in hoch gelegenen

bewertet werden können. Sobald Ende Mai von

Gebieten muss unverändert bleiben, indem für andere

Seiten der lokalen Presse die ersten Bilder der Wett-

Zwecke und Umfelder entwickelte Formen fortge-

bewerbsentwürfe für drei neue Schutzhütten (die

setzt werden; als ob allein eine Rückdatierung der

Ausgabe Nr. 91 von turrisbabel wurde diesem The-

neuen Hochgebirgslandschaft den Skandal dieser

ma gewidmet) veröffentlicht wurden, begann eine

Kolonisierung lindern könnte. Wenn man einen Blick

heftige Auseinandersetzung zwischen Gegnern

auf die Gesamtheit der Entwürfe wirft, kann man

und Befürwortern der „modernen“ Architektur.

intuitiv erkennen, dass die Bedenken der 24 Architek-

Die Medien wurden mehrere Monate lang von einem

ten im Grunde von jenen ihrer Gegner nicht allzu

äußerst breiten Publikum sozusagen in Besitz ge-

sehr abweichen, jedoch zu Resultaten geführt haben,

nommen, welches verlangte, die eigene Meinung

die von der trostbringenden Architektur, der man

in einer Art Selbstproduktion von Informationen

so häufig nachtrauert, meilenweit entfernt sind.

auszudrücken: daran beteiligt haben sich Kolumni-

Das Problem ist die Integration oder vielleicht bes-

sten, Bergführer, Architekten, Politiker aber vor

ser gesagt die Platzierung eines Objektes innerhalb

allem jene Gattung von „Experten“, die von Berglieb-

eines nahezu gebäudelosen Umfelds. Die vorge-

habern, eine Kategorie, die in Südtirol beinahe die

brachten Lösungen stellen einen Katalog aller mög-

gesamte Bevölkerung umfasst, verkörpert wird.

lichen Varianten dar: die Nachahmung eines in der

„Erhaltet die Südtiroler Schutzhütten und Almen“

Natur vorkommenden Gebildes (die Findlinge in

ist das Motto einer Protestlergruppe die in der Lage

den Entwürfen von Bergmeister Wolf und Peter

war, Unterschriften von 6000 empörten Bürgern

Plattner oder der Kristall in der Turm-Schutzhütte

zu sammeln. Die drei Entwürfe seien schuld daran,

von Stifter Bachmann), die Inszenierung eines

einen eingefriedeten Raum zu schänden, welchen

archetypischen Gründungsaktes (die Hospiz-Schutz-

wir angesichts der Kontroversen als heilig definieren

hütte von Feld 72, der geheimnisvolle Monolith von

könnten. Die Alpen werden nicht als ein Gebiet ge-

Pedevilla oder die archenförmige Konstruktion von

sehen, das in allen seinen Bereichen gleicher-

Plasma Studio), der Anspruch auf ein Anderssein

maßen gefährdet ist: der „wahre“ Berg scheint erst

des Bauens sowie das Vertrauen in die Kraft eines

oberhalb einer gewissen Höhe zu beginnen.

auch in großer Entfernung wahrnehmbaren Zeichens

Die Gipfel, als unantastbares Revier angesehen,

(Walter Angonese und Werner Tscholl), die Suche

heben sich von der Talsohle ab, wo hingegen alles

nach einem Maßstabsverhältnis mit dem bescheide-

legitim erscheint, sodass die graduelle Verwand-

nen Vorbestand rund um die Weißkugelhütte herum

lung in eine Lagerstätte für Abfälle der Tourismus-

(Höller & Klotzner), die Erfindung eines optischen

industrie dort kaum Aufsehen erregt. Was aber

Gerätes (der auf den Kopf gestellte Würfel von Hittaler

empörend erscheint ist nicht die Tatsache dass in

und der Beobachtungsturm von CEZ) und schließ-

ein Umfeld eingegriffen wird, das man eigentlich in

lich die Möglichkeit, das Neue auf den Spuren des

seiner ursprünglichen Form bewahren möchte (auch

abgerissenen Vorbestandes zu gründen (im Entwurf

wenn dadurch die Nutzbarkeit deutlich erschwert

von Modus Architects, jener, der mehr als jeder

wenn nicht unmöglich gemacht wird), sondern viel-

andere auf die Gunst des Publikums gestoßen ist).

mehr dass die Neubauten gewissen kulturellen Standards nicht gerecht werden. Das Volumen aller

Einige Beispiele. Die Zielsetzung der Architekten

drei Schutzhütten miteinander entspricht wahr-

ist vielleicht nicht vollkommen angekommen.

scheinlich nicht einmal dem eines einzigen Pfeilers

Die eigenen Entscheidungen zu erklären und zu be-

einer der zahlreichen im Laufe des letzten Jahres

gründen wird in Zukunft aber angesichts einer öf-

eröffneten Seilbahnen. Auch die optische Wirkung

fentlichen Meinung, die angeblich die Bedeutung

und die Auswirkung auf die Umwelt der geplanten

der Architektur in der Öffentlichkeit letztendlich

Bauten sind nicht einmal im Entferntesten vergleich-

dennoch erkannt hat, unumgänglich sein. Man for-

bar mit einem der vielen Stauseen, die notwendig

dert von der Architektur mehr, da sie mit Werten,

sind, um unsere dürren Skipisten zu bewässern.

die sich auf die kulturelle Identität eines Ortes und

Jedoch ist es nicht dies, worüber so heftig diskutiert

einer Gemeinschaft auswirken, überlastet wird, und

wurde, wohl aber über Satteldächer, über Schin-

das merkwürdigerweise in viel größerem Ausmaß

deln, über die Verwendung von Holz. Den drei Schutz-

als mit ingenieurtechnischen Konstruktionen ge-

hütten wird nämlich nicht verziehen, sich von der

schieht, welche ohne großen Wirbel als „notwen-

Tradition, die als zweite Natur empfunden wird,

dige“ Erscheinungen geduldet werden. Es ergibt

entfernt zu haben. Ihre ikonographischen Konven-

jedoch keinen Sinn, zwischen Gebäuden und infra-

tionen werden zu Gesetzen der Natur: Kulturland-

strukturellen Eingriffen in Zusammenhang mit Mobi-

schaft und Natur verschwimmen ineinander.

lität, Sicherung der Hänge, oder energetische


turrisbabel 92 März Marzo 2013

Übersetzung Emily Guerra

9

Nutzung zu unterscheiden. Um besser zu begreifen,

Landschaft entwerfen. Die Frage nach dem Sinn

welcher Beitrag heutzutage von Seiten der Archi-

unserer Präsenz in hoch gelegenen Gebieten, die

tektur geleistet wird und welch wichtige Rolle ihr

in Niedermayrs Bildern offen bleibt, entsteht

Potenzial in Bezug auf die Umwandlungsprozesse

durch die Widersprüchlichkeit zur Umgebung der

des Hochgebirges spielt, haben wir unseren Blick-

Objekte, durch welche wir diese besiedelt haben.

winkel erweitert und die Architektenkammern von

Das heißt, dass innerhalb dieser Hochgebirgs-

Aosta, Sondrio, Belluno und Trient, die österreichi-

szenarien die intime Verbindung zwischen den Spuren

sche Kammer West (wo Tiroler Architekten und

der Anthropisierung und der Geländebeschaffen-

Ingenieure vertreten sind), die Bayrische sowie

heit vollkommen ausbleibt. Da dieser Zusammenhang

die Bozner Kammer der Ingenieure im Rahmen des

aber in den Alpentälern sehr wohl besteht, schei-

IMS 2012 (International Mountain Summit) in die

nen uns dort die jahrhundertelangen Landschafts-

Organisation einer der Architektur in Zusammen-

veränderungen auch heute noch richtig und

hang mit Berg gewidmeten Tagung, dessen Beiträge

unbestreitbar, sodass wir uns den ursprünglichen

in dieser Ausgabe wiedergegeben werden, mit

Zustand heutzutage kaum vorstellen können.

einbezogen. Gemeinsam haben wir einige neueste

Laut LAAC kann die Verwirrung unserer Eingriffe

Realisierungen ausgewählt, um die Möglichkeit zu

im Hochgebirge nur durch die Entwicklung eines

bieten, sich ein Bild über die im Alpenraum gelei-

Umweltdesigns, das für die formale Eingliederung

stete Arbeit zu machen. Der Großteil der Projekte

der Neubauten in das Landschaftsbild sorgt,

hat mit den Seilbahnstationen zu tun. Nachdem die

beseitigt werden. Sie sind außerdem fest davon

traditionellen Formen, die bis in die 70er Jahre

überzeugt, dass neben einer ökologischen Nach-

hinein für Aufschwung sorgten, abgelegt wurden

haltigkeit auch eine nicht weniger bedeutungs-

(einige Relikte überleben derzeit noch in so manchem

volle Nachhaltigkeit der Formen existiere: gemäß

verlassenem Skigebiet), sind diese viel zu oft als

dieser soll jeder Umwandlungsprozess evaluiert

reine technische Anlagen angesehen worden, de-

werden. Für die Festlegung dieser Kriterien gehen

ren Ausführung ganz und gar den Firmen, die sich

die Tiroler Architekten von einem geomorphologi-

mit der Konstruktion von Seilbahnanlagen beschäf-

schen Ansatz aus, das heißt von einer topogra-

tigen, überlassen wurde. Genau genommen spie-

phischen sowie morphologischen Ablesung des

len oder würden diese eine ausschlaggebende

Geländes. Die Umwelt wird als ein Objekt angese-

Rolle in der Gestaltung der Hochgebirgslandschaft

hen, eine plastische Form, deren Abwicklung

spielen, sie sind in der Tat Brückenkonstruktionen,

Karten ergibt, durch welche Materialität, Lage,

die sowohl den physischen als auch den optischen

Krümmung, Neigung abgelesen werden können.

Transit zwischen Tal und Skipisten regeln.

Besonderes Augenmerk wird auf die Art und Weise

Das rote Volumen der Ifinger Seilbahn von Roland

der Wahrnehmung, auf die Position der Kammlinien

Baldi, das bereits vom Vinschgau aus das Skigebiet

sowie auf die Bergprofile gerichtet. Auf einem

Meran 2000 ankündigt, stellt in diesem Zusammen-

nicht näher definierten Berg in den Alpen haben

hang ein emblematisches Beispiel dar. Die Berg-

sie, durch die Überlagerung dieser Karten, eine

stationen sind außerdem ein Ballungszentrum von

„Plantage“ von Solarpaneelen geplant und in

Funktionen, die Ankunftsorte der Anlagen verwandeln

einem spektakulären Blick dargestellt: zwischen

sich langsam in regelrechte Hochgebirgszitadellen.

den Wolken, die sich allmählich öffnen, erkennt

Die Modernisierung der Stationen der Nordketten-

man einen Gipfel von glitzernden Plättchen über-

bahn von Franz Baumann durch Schlögl & Süß Archi-

deckt, welche die Sonnenstrahlen abfangen; die

tekten zeigt, wie der notwendige Ausbau der

ersten vereinzelten Paneele sieht man dort wo der

Strukturen auch ohne die Vernichtung des Vorbe-

Wald sich zu lichten beginnt, sie werden dichter und

standes, was als Begleiterscheinung von jeder Fort-

größer je mehr man in die Höhe steigt und schei-

entwicklung der Transporttechnik viel zu oft vorge-

nen einem dem Zufallsprinzip übergebenem Muster

kommen ist, erfolgen kann. Dies geschieht durch

zu folgen, das aber die exakte Aufzeichnung des

eine rücksichtsvolle Anhäufung von architektonischen

Verlaufs der Terraineigenschaften darstellt. Diese

Schichten: somit beginnt man, diesen Ansiedlun-

sind somit auch aus der Ferne ablesbar. Vielleicht

gen eine gewisse historische „Tiefe“ zu verleihen.

befindet sich die Lösung hier: die bewusste Kon-

Es bleiben uns jedoch, im Vergleich zum Umfang

struktion der neuen Landschaft, welche durch die

der Tourismusbranche, extrem selten vereinzelte po-

Nutzung des Hochgebirges erzeugt wird. Eine

sitive Episoden übrig, während hingegen bisher

Pflicht der wir uns nicht entziehen können, es sei

bekanntermaßen noch nie die Rede von einer glo-

denn man will glauben dass das alpine Arkadien

balen, durchdachten Planung eines Skigebietes war:

nicht nur in den Werbekampagnen der Tourismus-

wir hoffen, uns getäuscht zu haben.

Industrie sondern auch in Wirklichkeit existiert.


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turrisbabel 92

Testo di Luca Gibello

Costruire in alta quota: le infrastrutture per l’«assalto» ai monti

Luca Gibello è caporedattore de “Il Giornale dell’Architettura” e presidente di Cantieri d’alta quota Onlus.

Rifugi, impianti di risalita e treni sulle Alpi Occidentali dall’epoca dei pionieri a quella degli involucri tecnologici

attraverso la caleidoscopica parabola delle Esposizioni universali), le Alpi diventano oggetto d’interesse diffuso a scala continentale: dalle suggestioni del popolarissimo

Da quando, con l’Illuminismo, si è regi-

spettacolo The Ascent of the Mont Blanc,

strata la “scoperta estetica” delle monta-

rappresentato da Albert Smith a Londra a

gne, le terre alte sono uscite dal limbo del-

partire dal 1852, alla definizione di Play-

l’ignoto e del terrifico per concedersi come

ground of Europe, secondo il titolo di un

spazio della conoscenza e della conquista:

fortunato libro del britannico Leslie Stephen,

scientifica prima, alpinistico-turistica poi.

fondatore nel 1857 e poi presidente del-

Dall’ultimo quarto del Settecento, con la

l’Alpine Club, il primo sodalizio alpinistico

salita del Monte Bianco (1786) “fomentata”

cui seguiranno, tra 1862 e 1874, quelli di

da De Saussure, i monti vivono varie forme

Austria, Svizzera, Italia, Germania e Francia.

di colonizzazione: dagli accampamenti con

Ma l’idea delle Alpi quale “terreno di gioco

le tende per pernottamenti in quota di una

dell’Europa” non vale solo per gli ardimen-

o poche notti, alle strutture semipermanenti

tosi scalatori che in numero crescente ac-

in pietre a secco raccolte sul posto e ammuc-

corrono a cimentarsi da ogni parte; essa

chiate alla meglio, sino ai primi manufatti

comincia a radicarsi nella mente di uomini

in legno e lamiera che rivelano la perizia

visionari che pensano d’infrastrutturare i

artigiana delle maestranze d’officina e le

monti a uso (e consumo) dei crescenti flussi

virtù dei principi della prefabbricazione.

turistici al fine di far godere anche alle masse

Dalla seconda metà dell’Ottocento, anche

borghesi, non sempre consapevoli, la con-

grazie alla condivisione di conoscenze e im-

templazione estetica dell’alta quota, condu-

maginari legati all’aumento dei viaggi e alle

cendole là dove con i loro soli mezzi fisici

occasioni d’incontro (come per esempio

non sarebbero mai potute arrivare. E qui sta la radicale differenza tra i due approcci:

1

da un lato quello “minimale”, “di sussistenza” e volontaristico degli appassionati che costruiscono i rifugi come punti di appoggio e partenza per le loro ascensioni, facendo di necessità virtù, per prova ed errore, minimizzando risorse e materiali; dall’altro, quello della sperimentazione tecnologica, del calcolo ingegneristico, del dispiegamento di mezzi e risorse grazie al sostegno


turrisbabel 92 März Marzo 2013

4

11

2

3

dei mondi dell’imprenditoria e della finanza

vetta dalla stazione d’arrivo tramite un corpo

in funzione del business. Due modi diversi

cilindrico contenente ascensore e scale.

di rispondere alla stessa sfida: la coloniz-

L’impresa, oggi impensabile non solo agli

zazione di territori mai in precedenza violati

occhi del paladini dell’ambientalismo, si ar-

dall’antropizzazione. Sullo scorcio del-

resta nel 1912 allo Jungfraujoch (3.454 m,

l’Ottocento, c’è un preciso momento in cui

tuttora lo scalo ferroviario più alto d’Europa)

le due anime idealmente si confrontano.

per ragioni finanziarie e non, si badi bene,

Il 1893 vede infatti l’insediamento, sulla

d’imperizia tecnico-progettuale. Quest’anno,

quarta vetta del Monte Rosa (la punta Gni-

con le celebrazioni del centenario, la Jung-

fetti, 4.559 m) del rifugio-osservatorio Regina

fraubahn ha confermato la sua fama di at-

Margherita (dal nome della regina sabauda

trazione planetaria (765.000 turisti nel 2011);

che vi salì a piedi e pernottò poco prima del-

e si tratta solo del caso più emblematico

l’inaugurazione) e, addirittura, dell’osser-

per una nazione, come quella elvetica, che

vatorio voluto dall’astrofisico Pierre Jules

ha fatto dell’accidentata orografia un ele-

César Janssen in vetta al Monte Bianco

mento peculiare e non un ostacolo della pro-

(4810 m, mentre l’osservatorio del geografo

pria straordinaria rete infrastrutturale: dalle

e astronomo Joseph Vallot, che nel 1890

vie ferrate alle strade, passando per funivie

prudentemente si era fermato ai piedi della

e opere idroelettriche. Altra figura di visio-

cresta sommitale, a 4.358 m, sopravviverà

nario, ma al contempo concreto imprendi-

a quello di Janssen, inesorabilmente in-

tore, è, nel Novecento, quella ancora da

ghiottito dal ghiaccio in poco più di un de-

studiare dell’ingegnere e conte Dino Lora

cennio). Contemporaneamente, tuttavia,

Totino. A lui si devono, a partire dagli anni

in Oberland Bernese l’ingegnere zurighese

trenta, gli impianti su fune nella conca del

Adolf Guyer-Zeller elabora la sua visione di

Breuil, al cospetto del Cervino: ed è proprio

un treno elettrico a cremagliera che, entran-

la visione ordinatrice dall’alto, tra le due

do in galleria a 2.400 m, salga compiendo un

funi, a consegnarci una delle immagini più

arco di 180° nelle viscere di Eiger e Mönch e,

note del lucido quanto negletto piano rego-

dopo due fermate intermedie con finestre

latore elaborato da Ludovico Barbiano di

panoramiche mozzafiato, conduca i turisti

Belgiojoso e Piero Bottoni nell’ambito del-

sulla Jungfrau (4158 m), facendoli sbucare in

l’esemplare lavoro urbanistico condotto sul-

1 Costruzione del rifugio osservatorio Regina

l’intera regione valdostana per conto di 5

Margherita (1893)

Adriano Olivetti. Un piano che, in chiave tu-

Foto di Vittorio Sella,

ristica, punta molto sulle infrastrutture: stra-

© Fondazione Sella, Biella

2 Visita della Regina al

de che collegano trasversalmente le valli

rifugio (1893)

(e che fortunatamente restano sulla carta,

Foto di Vittorio Sella,

dato che l’orografia valdostana non è com-

© Fondazione Sella, Biella

3 Schema della Jungfrau-

parabile a quella dolomitica, dove gli ac-

bahn (1893)

cessi ai colli sono più facilmente carrozza-

4 Il piano regolatore della Val d’Aosta di Belgiojoso

bili), e funivie che collegano opposti versanti

e Bottoni, veduta del

nazionali: dal Breuil a Zermatt attraverso il

Breuil da Nord (1936–37)

colle del Teodulo (3.316 m); da Courmayeur

5 Carlo Mollino, stazione d’arrivo del Furggen a

a Chamonix attraverso il Colle del Gigante

Cervinia (1950–53)

(3.300 m). E proprio lo sviluppo delle funivie

(Proprietà del Politecnico di Torino, Fondo Carlo Mollino)

a Cervinia avrebbe potuto regalare un saggio architettonico, rimasto poi incompiuto:


12

März Marzo 2013

turrisbabel 92

meccanici la fatidica quota Quattromila (dove l’aria, per dirla con un grande alpinista come Gaston Rebuffat, “ha un sapore particolare, ma bisogna guadagnarsela”!). Gli riuscirà tuttavia di concludere la quasi altrettanto celebre traversata sui ghiacci da punta Helbronner (3.462 m, versante italiano) all’Aiguille du Midi (3.842 m, versante francese), con il trittico di cabine appaiate (le “tre caravelle”) e il pilone sospeso al Grand Flambeau che, progettato dall’ingegnere torinese Vittorio Zignoli, rimane un prodigio di tecnica e un involontario primo tentativo di limitare gli impatti ambientali. E ancora a Lora Totino si deve la concezione infrastrutturale inte6

grata, avendo egli avviato privatamente (e

la stazione d’arrivo del Furggen (3.492 m),

abusivamente) lo scavo del traforo automo-

firmata dall’eccentrico Carlo Mollino.

bilistico. Se Mollino, da grande appassio-

Quasi a dimostrare disinteresse verso un

nato di sport invernali, firmerà anche nel

tema ritenuto marginale, scarseggiano in-

1946–47 la poetica stazione della slittovia

vece i nomi di progettisti di primo piano

del Lago Nero a Sauze d’Oulx (2.330 m),

per i rifugi, sebbene questi conoscano una

da metà anni sessanta la pratica di massa

crescente diffusione: fanno eccezione Hans

dello sci avrà ben poco a che spartire con le

Leuzinger in Svizzera con la razionalista

raffinate ed elitarie teorizzazioni che sviluppa

Planurahütte (2.970 m) o Armando Melis con

in merito l’architetto torinese. Con il boom

l’originale “arca” del Vittorio Emanuele al

dello sci da discesa, la natura diventa og-

Gran Paradiso (2.735 m) e, in misura mino-

getto: per citare il seminal book di Werner

re, Piero Portaluppi con il Città di Milano

Bätzing (Die Alpen. Geschichte und Zukunft

all’Ortles (2.573 m) o Maurice Novarina con

einer europäischen Kulturlandschaft ), “la

l’Envers des Aiguilles al Monte Bianco

fatica della risalita del pendio viene elimi-

(2.520 m). Ed è a Courmayeur che nell’im-

nata con l’acquisto dell’abbonamento agli

mediato secondo dopoguerra Lora Totino

impianti, il fulcro dell’esperienza è costituito

tenta di concretizzare il suo sogno di con-

dalle sensazioni corporee provate durante

durre i turisti in vetta al tetto delle Alpi via

la discesa e nel «dopo sci», mentre le Alpi

fune (idea dal conte già vagheggiata per il

hanno ormai solo la funzione di scenario,

Cervino, di cui il Furggen avrebbe dovuto

senza dubbio impressionante, ma non certo

costituire la tappa intermedia per l’assalto

indispensabile”. Così, da “terreno di gioco”,

finale). Come nel caso dell’impresa inne-

le Alpi vengono declassate a scenario tra-

scata da Guyer Zeller, neanche a Lora Totino

scurabile di una percezione distratta, perché

sarà concesso di “profanare” con mezzi

“la semplice percezione della montagna in

7–8

forma di contemplazione estetica non è più 9

6 7 8 9

Schema Jungfraubahn

in grado di suscitare alcuna sensazione in-

Jungfraubahn

tensa”. Invece, è proprio grazie al tema

Vignetta satirica Groupe H e Charpente

della percezione dell’ambiente attraverso il

Concept, rifugio all’Aiguille

manufatto da collocare in relazione alla

du Goûter (2012)

singolarità del contesto che il progetto dei

10 Luca Gentilcore e Stefano Testa, bivacco

rifugi acquista progressivamente dignità

Gervasutti alle Grandes

architettonica. Negli anni sessanta-ottanta

Jorasses (2011) © Francesco Mattuzzi

in Francia va ricordato Guy Rey Millet ma,

11 Armando Melis,

soprattutto, Jacob Eschenmoser in Svizzera,

rifugio Vittorio Emanuele

che dedicherà l’intera carriera all’Hütten-

al Gran Paradiso (1931)

12 Progetto della nuova

bau: sono essi i primi a scardinare, con solu-

funivia dei Ghiacciai del

zioni tipologiche inedite, il malinteso prin-

Monte Bianco

13 Hans Leuzinger, Planurahütte (1931)

cipio dell’Heimatschutz, radicato dall’inizio del XX secolo, secondo il quale il modello


turrisbabel 92 März Marzo 2013

10

13

11

di riferimento per i ricoveri alpini è la baita

legata alla certezza di una connessione con-

degli alpeggi, che tuttavia alle alte quote non

tinua alla rete. Da un lato, dunque, progetti

è mai esistita. Dagli anni novanta, la pre-

di ricoveri come machines à émouvoir, quasi

senza del rifugio come landmark è un dato

che anche alpinisti ed escursionisti fossero

acquisito, almeno dalla Cabane du Vélan

diventati turisti distratti, inconsapevoli del

(2.643 m) in poi. Accanto a ciò emerge uno

paesaggio che li circonda durante l’avvicina-

spiccato carattere tecnologico e sperimen-

mento. (Ma è altrettanto vero che il target

tale, dove le prestazioni di sofisticati mate-

degli utenti dei rifugi sta rapidamente cam-

riali, involucri e sistemi, misurandosi con

biando, e alcune realizzazioni tentano d’in-

condizioni estreme, sono costantemente

tercettarne le esigenze dal punto di vista

monitorate in funzione del risparmio ener-

funzionale, spaziale e gestionale). Dall’altro

getico e dell’autosufficienza dell’edificio: su

lato, strutture per l’accoglienza di turisti ai

tutti, l’ormai celebre caso della Monterosa-

quali, in alta quota, viene fatta vivere un’espe-

hütte (2.880 m), progettata da un team gui-

rienza sempre più artificiale che “ricrea le

dato dagli architetti Bearth & Deplazes con

condizioni” (proiezioni, espace découverte,

la consulenza del Politecnico di Zurigo.

ecc.) anche quando esse non si verificano

Così, anche la costruzione dei rifugi è diven-

per via del meteo avverso. Un atteggia-

tata un ambito di ricerche d’avanguardia,

mento di paradossale indifferenza nei con-

al pari delle tecnologie per gli impianti di

fronti del sito (e della realtà, a favore della

risalita: e sono infatti simili le sembianze

sua rappresentazione) che, forzando le

delle future stazioni della nuova Funivia dei

maglie del ragionamento, porta a eludere il

ghiacciai del Monte Bianco o l’aerodinamico

fattore altezza e a produrre, al livello del

guscio del rifugio all’Aiguille du Goûter

mare, il più insensato degli ossimori: la neve

(3.817 m), di Groupe H e Charpente Concept.

nel deserto, all’interno dello Ski Dubai.

Ovviamente, anche i costi si sono allineati: 13

12

dai 4 ai 6 milioni e mezzo di euro per Rosahütte e Goûter. La tendenza suscita più di una critica nella comunità degli alpinisti, solitamente poco inclini ai cambiamenti e ai “balzi in avanti”. Tuttavia va riconosciuto che in certi casi l’eccesso di finestrature a nastro e grandi pareti vetrate sul modello autogrill, o la proiezione a cannocchiale nel paesaggio (come nel caso altrettanto noto del bivacco Gervasutti alle Grandes Jorasses, 2.835 m, di Luca Gentilcore e Stefano Testa) sminuiscono, quanto meno a livello simbolico, la valenza del rifugio come spazio di protezione. Ma forse oggi tale sensazione è


14

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turrisbabel 92

Text von Thomas Moser

Baukultur – mehr als Rosinen

„Das passt nicht ins Ortsbild.“

1–2

auffällig verändert, aus „stören“ wurde

War 1995 im Nordtiroler Stubaital noch

„erheblich beeinträchtigen“. Privat nützt

ganz selbstverständlich, die Begründung für

einem das aber nichts, denn der Verwaltungs-

einen ablehnenden Baubescheid. Das Ein-

gerichtshof stellte auch fest, dass aus die-

familienhaus mit flach geneigtem Pultdach

sem Titel kein Nachbarrecht abzuleiten ist.

gefiel dem Bürgermeister nicht und als Bau-

Das „schiache“ Haus des Nachbarn muss man

behörde erster Instanz lehnte er es ab.

ertragen. Alles ist möglich, was mess- und

Der § 23 der Tiroler Bauordnung 1974 bot

zählbar baurechtlich erlaubt ist. Sachver-

dafür die rechtliche Grundlage mit einer nahe-

stand bei baukünstlerischen Qualitätsfragen

zu poetischen Formulierung: Das äußere

findet zwar gesetzliche Existenzbestätigung,

von baulichen Anlagen darf gestalterischen

in der tagespolitischen Realität aber ist

und baukünstlerischen Erfordernissen nicht

alles ganz anders. Setzte früher der Spitzen-

widersprechen und darf die Eigenart der

politiker seinen Geschmack selbstverständ-

Landschaft sowie das Orts- und Straßen-

lich durch, spricht er oder sie heute von

bild nicht stören. Die Erosion der Paarung

Architektur als Geschmackssache. Die neue

Baukunst und Erfordernis erfolgte auch da-

Sprungschanze für den internationalen

mals derart schnell, dass sie eben noch im

Großbewerb wird deshalb auch vom Bau-

gesetzlichen Umfeld wohl gelitten, für den

träger mit angeschlossenem Ingenieurbüro

Amtsträger in der Funktion als Bauherr jeg-

architekturfrei unauffällig errichtet. Trotz

lichen Inhalt verlor. Ausgenommen das

des bekannten Wahrzeichens in der nahen

Flachdach im Alpenraum, da war man sich

Landeshauptstadt. Ein kulturelles Waterloo

der Ablehnung in jeglicher Funktion sicher.

ist diese liberale Wirklichkeit für manchen

Aber auch im Nordtiroler Alpenraum bleibt

engagierten Mitbürger. Tatsächlich fehlt eine

man von den globalen Veränderungen nicht

baukünstlerische Qualitätshürde im länd-

verschont. Ein Jahrzehnt später, bereits 60

lichen Raum fast überall und in der Land-

Jahre nach Ende des 2. Weltkrieges, ist für

schaft völlig. In Innsbruck ist es gelungen, auf

alle beamteten Juristen und die meisten

Basis einer gut verankerten Kultur der Archi-

der Bürgermeisterinnen und Bürgermeister

tekturwettbewerbe auch in den Bereichen,

klar, “das Orts- und Straßenbild störend“

für die Denkmal- oder Stadt- und Ortsbild-

ist wie bereits 1983 vom Verwaltungsge-

schutz nicht zuständig sind, architektonische

richtshof festgestellt, ein gutachterlich von

Qualität als Realisierungserfordernis fest-

Sachverständigen zu definierender Sach-

zumachen. Die institutionellen Wächter der

verhalt. Der Text der entsprechenden Be-

Baukultur, der Beirat nach dem Stadt- und

stimmung in nachfolgenden Bauordnungen

Ortsbildschutzgesetz, das Bundesdenkmal-

von 1998 bis 2011 wurde nur für Juristen

amt, das Architekturwettbewerbswesen


turrisbabel 92 März Marzo 2013

3–4

15

decken naturgemäß nur einen winzigen Teil

Der Bürgermeister steht vor einer frisch

der landesweiten Bautätigkeit ab. Soweit

ausgebauten Rodelbahn samt Beleuchtung,

nicht historisch, werden die technischen Infra-

an deren Ende nun schon das 2. Jahr ein

strukturbauten kaum wahrgenommen.

geschlossenes Gasthaus die Einkehrwilligen

Ein besonderer Fall tonnenschwerer Unsicht-

verhöhnt. 4700 Unterschriften wurden via

barkeit sind gigantische zyklopische Stein-

www.obernbergersee-in-gefahr.at bisher

schlichtungen zur baulichen Eroberung der

gegen das Hotelprojekt „natur refugia“

Abhänge mit Fertigteilhäusern. Der Öster-

gesammelt. Und das trotz folgender Infor-

reichische Baukulturreport hat in mehrhun-

mation im Verkaufsprospekt: „die neuartige

dertseitiger Gründlichkeit fast alles zu diesem

Projekt- und Immobilienaufbereitung unter-

Thema erfasst. Verdienstvoll, aber der

scheidet sich gegenüber der herkömmli-

Republik war der Druck der Vollversion zu

chen Hochbau-Bauweise im Wesentlichen

teuer und es blieb eine interessante Adres-

durch die Kombination der Indoor-Bauweise

se im Internet: www.plattform-baukultur.at.

(kombinierte Stahlbeton- und Holzbau-

Als Diskussionsforum und bewusstseinsbil-

weise) und der naturintegrierten Outdoor-

dendes 4. österreichisches Architekturhaus

Bauweise (deepin outdoor refugia).“

hat sich das aut. architektur und Tirol

Zahlreiche Organisationen von Alpenverein,

www.aut.cc im urbanen Umfeld etabliert.

Naturfreunde, bis Kammer der Architekten

Seit April 2010 stellt die „Kammer der Archi-

und Ingenieurkonsulenten haben sich dem

tekten und Ingenieurkonsulenten für Tirol

Widerstand angeschlossen. Bis heute bleibt

und Vorarlberg“ www.archwest.at gratis

der Ausgang offen, eine weitere Bauver-

die Leistung eines Konsulenten für das Wett-

handlung steht bevor. Das Vakuum an bau-

bewerbswesen zur Verfügung. Die Abtei-

kulturellen Qualitätshürden wurde in diesem

lung für Bodenordnung des Landes Tirol

Fall schmerzlich spürbar. Angesprochen auf

mit der Geschäftsstelle für Dorferneuerung

diesen Umstand und konfrontiert mit dem

müht sich nach Kräften, im dörflichen Umfeld

Wunsch nach einem Beirat für Baukultur im

den architektonischen Qualitätswettbewerb

Landschaftsraum, meinte der Herr Landes-

durchzusetzen. Trotzdem muss eine fas-

hauptmann: „Die Akademikerdichte im

sungslose Architektenschaft 2010 feststellen,

Bauverfahren ist sowieso schon so hoch“.

dass es im Landschaftsschutzgebiet Nößlach-

Rosinen sind im Nordtiroler Kuchen das

joch-Obernberger See- Tribulaune gegen

besonders Gute. In den Diskussionen mit

eine kapitale Bausünde kein etabliertes Mittel

Bürgern wurde direkt die Frage gestellt:

gibt. Raumordnungsrechtlich ist das Fehlen

Wie soll das Hotel denn ausschauen? Wo gibt

architektonischer Qualität kein Tatbestand.

es ein gutes Beispiel? Die Macht des Fakti-

Die unbestrittene Idylle hat keinen schüt-

schen ist unüberschätzbar und die Gefahr

zenden Beirat. Der Stadt und Ortsbildschutz

der ungeigneten Imitation fürs erste zu ver-

ist nicht zuständig, der Naturschutzlandes-

nachlässigen. Mehr gute Beispiele, mehr

rat auch irgendwie nicht. Der Landeshaupt-

Rosinen, mehr vielschichtige Antworten auf

mann respektiert die Gemeindeautonomie.

den Kontext Alpenraum im 21. Jahrhundert.

5–6

1 2 3 4 5

Ortsbild Baukünstlerisch Obernberger See Wohntank outdoor refugia Reduktion: Die erste

Variante mit 100 Betten sollte sich über fast 10.000 Quadratmeter erstrecken. Nun sollen es noch zirka 3000 Quadratmeter sein; die Anzahl der Refugia wurde auf 40 Betten reduziert, ein Teil des Haupthauses in den Hang hineinverlegt, der Pavillon dahinter gekappt.

6 Skizze des aktuellen Einreichprojekts.


16

März Marzo 2013

turrisbabel 92

Text von Heinrich Kreuzinger

Schutzhütten im alpinen Bereich: Anforderungen, Gründung, Konstruktion, Bauausführung

Einleitung

lauf einer Hütte, einschließlich Bau, Betrieb und Rückbau kann bei der Beurteilung

1

In der Mitte des 19. Jahrhunderts wurden

verschiedener Varianten helfen. Ein laufen-

in vielen Ländern Alpenvereine gegründet.

des CAA-Projekt soll Hilfsmittel für diese

Alle diese Vereine hatten das Ziel, den Be-

Beurteilung zur Verfügung stellen. Als Aner-

such der Alpen und die Besteigung der Gip-

kennung für die Berücksichtigung umwelt-

fel der Berge zu erleichtern. Dazu wurden

schonender Maßnahmen gibt es das Um-

Wege angelegt und Schutzhütten gebaut.

weltgütesiegel. Die Architektur soll ein klares,

Johann Stüdl, einer der Gründer des Deut-

einfaches und kompaktes Bauwerk schaf-

schen Alpenvereins im Jahre 1869, war auch

fen. Jede Verschneidung kostet mehr Auf-

Pionier auf dem Gebiet des Schutzhütten-

wand und erfordert Pflege, alles soll robust,

baues. Diese Schutzhütten waren nur Hüt-

dauerhaft und die Wartung der Technik ein-

ten einfachster Art, ohne jeden Komfort aus

fach sein. Robustheit und neueste Technik

heutiger Sicht. Im Folgenden werden einige

bedingen nicht automatisch eine unge-

Überlegungen zum Bau und Betrieb von

wöhnliche Form! Die bauliche Auslegung

Schutzhütten angegeben, die vielleicht im

ist entsprechend der jahreszeitlichen Nutzung

Einzelnen selbstverständlich sind, aber hel-

zu planen. Eine reine Sommerhütte erfor-

fen sollen, keine Fragestellung zu vergessen.

dert weniger Wärmedämmung als eine Ganzjahreshütte /1/. Eine Stilllegung der Schutz-

Anforderungen an alpine Schutzhütten

hütte über die Wintermonate ist bei der Technik zu berücksichtigen. Wird ein Ersatz-

Vereine und Bergsteiger

bau geplant, hat sich ein Wettbewerb mit

Die Schutzhütten sollen einfach und zweck-

klaren Vorgaben schon öfter bewährt /2/.

mäßig sein und dem Nutzer Folgendes bieten: Schutz vor Unwetter, Verpflegung,

Behörden

Trockengelegenheit, Toiletten, Waschgelegen-

Der Betrieb mit Wasserversorgung, Abwas-

heit, Schlafgelegenheit. Die Diskussion, wie

serreinigung, Gastronomie und auch dem

einfach eine Schutzhütte sein darf, oder

Brandschutz des Gebäudes muss auch den

ob sie eher ein Hotel sein soll, beschäftigte

Behördenanforderungen entsprechen.

beispielsweise den DAV schon seit seiner

Diskutiert wird, ob eine alpine Schutzhütte

Gründung (Tölzer Manifest). Der DAV selber

die Anforderungen eines Hotelbetriebs im

1 Stüdlhütte (Festschrift

stellt an seine Schutzhütten folgende An-

Tal erfüllen muss. Die Anforderungen der

Stüdlhütte)

forderungen: Der Bau und der Betrieb sollen

Behörden und die der alpinen Vereine soll-

die Umwelt möglichst wenig beeinflussen.

ten eigentlich gleich sein! Behördenaufla-

Eine CO2-Bilanz über den gesamten Lebens-

gen, die den Umweltschutz betreffen, sind

2 Umweltgütesiegel (DAV) 3 Olpererhütte 4 Staudruckformel


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17

3

auch ein Anliegen der Alpenvereine /3/. Dies

das Zusammenwirken von Wind und Nie-

betrifft besonders die Abwasserreinigung.

derschlag zu beachten: der Wind verfrachtet den Schnee, er treibt Wasser und Schnee

2

Klimabedingte Einwirkungen

durch alle Ritzen. Dies erfordert solide

Das Gebäude ist den Einwirkungen aus Wind

Fenster und Türen. Ein Windfang am Ein-

und Niederschlägen, gegebenenfalls Lawi-

gang und eine Gestaltung des Grundrisses

nen und Muren ausgesetzt. Dies erfordert

mit Türen, die den Durchzug durch das

vom planenden Ingenieur besondere Erkun-

ganze Gebäude verhindern, ist notwendig.

digungen bei Wetterstationen, da die meis-

Die Regeln der Bauphysik gelten für eine

ten normativen Regelungen für Höhenlagen

Schutzhütte selbstverständlich auch.

der Schutzhütten problematisch werden.

Änderungen des Nutzungsverhaltens (die

Die DIN 1052 gilt beispielsweise nur bis

Winterpause hat früher das Ungeziefer

1.500 m Meereshöhe und der Eurocode 1 lie-

vernichtet), die baulichen Änderungen der

fert erheblich höhere Schneelasten als die

Fenster, der Dämmung, der Heizung sind

Angaben der Wetterstationen. Für die Olpe-

oft Anlass für bauphysikalische Schäden.

rererhütte, 2.388 m über NN, nennt die „Zentralanstalt für Meteorologie und Geo-

Insellage

dynamiik, Regionalstelle für Tirol und Vorarl-

Eine Hütte ist immer ein Fremdkörper in

berg“ einen Wert von sk = 6,8 kN/m2.

der unberührten Situation, ein Eingriff,

Die Formel nach Eurocode 1 liefert beispiels-

der sich nicht beschönigen und vermeiden

weise für alpine Regionen einen größtmögli-

lässt, wenn alpine Schutzhütten gewollt wer-

chen Wert von 34,1 kN/m . Für die Windlast

den! Nicht nur Gipfel, auch eine attraktive

ist die Windgeschwindigkeit der maßgeben-

Schutzhütte zieht Besucher an. Alles was

de Faktor. Für eine Windgeschwindigkeit

die Ver- und Entsorgungsanlagen bei Berg-

von 200 km/h = 55 m/s errechnet sich ein

und Schutzhütten anbelangt, wurde im

Staudruck von 1,93 kN/m (siehe Abb. 4).

Projekt „Integrale Evaluierung der Ver- und

Bei der Konstruktion der Gebäudehülle ist

Entsorgungssysteme bei Berg- und Schutz-

2

2

4


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März Marzo 2013

turrisbabel 92

sollen mögliche Setzungen der Auffüllung zwischen den Streifenfundamenten ohne Auswirkung bleiben. Unter der Bodenplatte wurde eine starke Wärmedämmung eingebaut, um die Temperaturen im Baugrund möglichst wenig zu beeinflussen. > Hanglage: Bei massivem Fels ist die Gründung einer Hütte problemlos. Diese Situation ist an den Hüttenstandorten leider selten 5

vorhanden. Der bergseitige Teil einer Hütte

hütten, Wartungskosten der Ver- und Ent-

gründet auf Fels, der talseitige auf Locker-

sorgungsanlagen“ untersucht und in den

gestein. Setzungsunterschiede sind zu er-

„Leitlinien für die Planung und Errichtung

warten. Bei vielen Hütten sind Risse infolge

sowie Betrieb und Wartung der Ver- und

solcher Setzungsunterschiede entstanden.

Entsorgungsanlagen bei Berg- und Schutzhütten“ niedergeschrieben /4/, /5/.

Konstruktion Bei der Konstruktion ist der Bauingenieur ge-

Gründung, Konstruktion, Bauausführung

fordert: zum Bauen bestehen Unterschiede im Vergleich zu einem Gebäude in Tallage: die

Allgemeines

Wind- und Schneelasten sind extremer, der

Die klimatischen Bedingungen der Schutz-

Materialtransport ist schwieriger und teu-

hütten im hochalpinen Bereich entsprechen

rer, auf der Baustelle fehlen oft Hilfsgeräte

weitgehend denen in polaren Gebieten.

wie Kran und Bagger, die Bauzeit ist wetter-

Es wäre sicher sinnvoll, sich mit den Erfah-

bedingt kurz, die Unterkunft der Arbeiter

rungen dort bekannt zu machen, besonders

schwierig. Der Keller wird in Stahlbeton aus-

was die Funktion von Kläranlagen und den

geführt, für die oberen Geschosse hat sich

Einfluss von Frost und Permafrost auf die

die Holzbauweise durchgesetzt. Die Holz-

Gründung betrifft. Beispielhaft werden nach-

ständerbauweise wird oft durch Bauen mit

folgend einige Gesichtspunkte genannt.

Brettsperrholz abgelöst. Beliebt und auch gefördert wird die Schindeldeckung für Fas-

Gründung

sade oder Dach. Austauschbare Verschleiß-

> Feuchte- und frostempfindlicher Bau-

teile helfen, die Lebensdauer zu verlängern.

grund: Bei der Gründung der Konstruktion der Stüdlhütte war die Feuchte- und Frost-

Bauausführung

empfindlichkeit des Baugrundes aus fein

Fehlt eine für Lkw geeignete Zufahrt, was

laminiertem Grünschiefer zu berücksichti-

der Normalfall ist, ist die Anlieferung der Bau-

gen. Zur Einsparung von Betongewicht

stoffe und Bauteile nur mit einer Material-

wurde ein steifer Fundamentrost aus Strei-

seilbahn oder per Hubschrauber möglich.

fenfundamenten ausgeführt, der mindes-

Für den Hüttenbetrieb bestehende Material-

tens 1,5 m in den Baugrund einbindet.

seilbahnen mit Nutzlasten von bis zu einigen

Es wurde eine rechnerische Bodenpressung

100 Kilogramm eignen sich für ergänzende

von 200 kN/m angenommen. Die Boden-

Kleintransporte. Für größere Lasten sind

platte zwischen den Achsen des Trägerros-

temporäre Seilbahnen möglich, wie sie bei

tes wurde als tragende Rippenplatte mit

Forstarbeiten benutzt werden. Eine Bauaus-

3,75 m Spannweite ausgebildet. Damit

führung mit Hubschrauber, ohne Kran auf

2

der Baustelle, ist üblich. 6

Zusammenfassung Ziel ist der Erhalt der notwendigen Schutz5 Falkenhütte (DAV) 6 Memminger Hütte (DAV) 7 Temporäre Transportseilbahn Riemannhaus (DAV)

8 Montage vom Hubschrauber aus: (DAV)

9 Olpererhütte (DAV)

hütten und der zugehörigen Wege möglichst im Einklang mit der Natur. Der Erhalt kann auch ein Ersatzbau sein. Die Schutzhütte soll betriebswirtschaftlich geführt werden, aber es soll keine grenzenlose Ver-


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7

8

marktung stattfinden! Der Bau einer Schutz-

ist, oder „Zurück zur Einfachheit, Innovation

hütte im alpinen Bereich ist eine umfassen-

durch Einfachheit!“, ist noch die Frage.

de, aber begeisternde Aufgabe für die Beteiligten. Die Insellage erfordert eine voll-

Literatur

ständige eigene Infrastruktur, die meist fehlende Straßenanbindung ist eine beson-

/1/ „Timber structures for cottages in the

dere Herausforderung an die Heranschaf-

mountains, Olpererhütte made by cross lami-

fung der Baustoffe und die Bauausführung.

nated timber“ Heinrich Kreuzinger, World Con-

Die Art der Einwirkungen auf das Bauwerk

ference on Timber Engeneering WCTE 2010

entspricht denen im Tal, nur sind sie extre-

/2/ „Hüttenarchitektur, Geschmacksfrage

mer! Das betrifft besonders die beiden

oder doch mehr? Kommission Hütten, Wege

Lastfälle Wind und Schnee sowie deren

des DAV, 12. Internationales Hüttenfach-

Zusammenwirken. Ein wesentlicher Ge-

seminar „Alpine Infrastruktur im Wandel –

sichtspunkt ist, dass beim Bau und Betrieb

Herausforderungen und Lösungsansätze“

einer Schutzhütte die umgebende Natur

März 2012, Kloster Benediktbeuern

möglichst wenig beeinflusst werden soll.

/3/ Vademecum „Betriebsanlagenrecht für

Die Alpenvereine sind auch Naturschutz-

Schutzhütten in Extremlage“, Österreichischer

vereine! Was wird von einer Schutzhütte

Alpenverein, Deutscher Alpenverein, Inns-

erwartet, was kommt auf sie zu und was

bruck 2008

muss sie aushalten? Wichtig erscheint mir

/4/ „Leitfaden für umweltgerechte Hütten-

das Erkennen von Anforderungen. Ist eine

technik“ Deutscher und Österreichischer Al-

Anforderung erkannt, wird auch eine Lö-

penverein, Bergverlag Rother München 2011

sung gefunden: Problem erkannt – Lösung

/5/ „Umwelttechnik für alpine Berg- und

möglich! In den letzten Jahren sind einige

Schutzhütten“ Deutscher und Österreichi-

Schutzhütten mit hoher technischer Ausrüs-

scher Alpenverein, Bergverlag Rother

tung entstanden. Ob das der richtige Weg

München 2008

9


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turrisbabel 92

Text von Peter Büchel

Projekt Energieeffizienz im Hüttenwesen

Peter Büchel ist Architekt

Grundlagen

rungen abdecken, als ein Bau im Tal.

in Weinfelden (CH).

Das Projekt Energieeffizienz im Hüttenwe-

Bedingt durch das viel extremere Klima sind

Büro: BÜCHEL NEUBIG ARCHITEKTEN

sen basiert auf einer Idee der Hüttenkom-

die Dämmungen massiv dicker, die hohen

Architektur + Energiekonzepte

mission des CAA (Club Arc Alpin), in welchen

Windgeschwindigkeiten rufen nach einer

http://www.bn-arch.ch

alle großen Alpenvereine (AVS, CAF, CAI,

sehr guten Luftdichtigkeit und sämtliche

DAV, LAV, PZS, OeAV und SAC) des Alpen-

Energieträger, Sonnen-, Wind- und Wasser-

bogens vereinigt sind. Verschiedentlich

kraft ausgeschlossen, müssen transportiert

wurden in den letzten Jahren Hütten mit

werden. Daneben sind die Hütten vielfach

Modellcharakter erstellt, die in Richtung

mit eigenen Abwasserbehandlungsanlagen

Passivhaus gehen (Schiestelhaus ÖTK, Do-

ausgerüstet, da der Transport ins Tal (Lei-

bratsch Gipfelhaus OeAV, Neue Monte Rosa

tungen) zu lang oder kostenseitig zu teuer

Hütte SAC, Cabane Dôme du Gôuter CAF).

sind. Weiter muss küchenseitig eine volle

Diese Tendenz basiert zum einen auf dem

Gastronomie mit Energie beliefert werden,

Ausloten des möglichen an Bauten in der

und die Bauten sind schon rein witterungs-

Bergwelt, aber auch als Testhütten für heu-

bedingt extremen Nutzungsschwankungen

tige und kommende Innovationen. All die-

unterlegen und werden bis auf sehr weni-

sen Hütten ist gemeinsam, dass mit gro-

ge Objekte nur in gewissen Jahreszeiten

ßem technischem Aufwand, ausserhalb der

(Juni bis Oktober und/oder Februar bis

bebauten Täler eine hochkomplexe Infra-

Mai) betrieben, wodurch die System- und

struktur aufgebaut wird, mit dem Ziel mög-

Funktionssicherheit aller Anlageteile im

lichst viel Energie im Betrieb zu sparen.

unbewirteten Zustand eine enorme Wich-

Dieser Ansatz ist grundsätzlich lobenswert,

tigkeit erhält. Diese Auflistung zeigt auf,

doch stellt sich für die Alpenvereine die

dass bei Gebirgsunterkünften andere Maß-

wichtige Frage, was letztlich wirklich effi-

stäbe gelten als bei normalen Bauten im

zient ist. Grundsätzlich muss eine Gebirgs-

Tal. Dadurch ist auch die Frage, was ein

unterkunft mehr technische Herausforde-

Passivhaus in Insellage (eigene Versor-

1

gungseinheit) ist, sehr relativ. Zudem stellt sich den Alpenvereinen die Frage, ob letztlich nach der Betrachtung aller notwendiger Elemente für die Erstellung, den Betrieb und den Rückbau, das Passivgebäude wirklich effizienter ist als eine einfachere Baukonstruktion, die zwar gut gebaut ist, aber nicht versucht „passiv zu sein“. Das nun gestartete Projekt soll genau für diese Frage


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21

2

Antworten liefern und zudem mit Hilfe

energiebewertung einfließen. Das Projekt

eines computergestützten Tools diese Bewer-

richtet sein Augenmerk nicht alleine auf die

tung unterstützen und die Alpenvereine

Neubauten im Alpenraum, sondern auch

schon in der Planungszeit unterstützen,

auf Erweiterungen und Bestand erhaltende

damit nicht erst am gebauten Objekt die

Maßnahmen bei den Gebirgsunterkünften.

Lehren gezogen werden müssen.

Die Erfassung, Berechnung und Offenlegung der ökologischen Daten ist bis zum heuti-

Auftrag

gen Zeitpunkt noch bei keinem alpinen

Das Projekt Energieeffizienz im Hüttenwe-

Objekt umfassend erstellt worden. Das Werk-

sen des CAA hat das Ziel, die Energieflüsse

zeug dafür ist die Erstellung einer gesamt-

einer Gebirgsunterkunft in ihrer Gesamtheit

heitlichen Matrix für die relevanten Bereiche.

zu erfassen und transparent aufzuzeigen.

1 Rifugio Quintino Sella CAI 2 Wildstrubelhütte SAC

Neben den klassischen Energieflussberech-

Projektpartner / zukünftige Nutzer

nungen werden Erstellungs- und Rückbau-

Durch die Präsenz des CAA in 7 Staaten sind

aufwendungen erfasst und ausgewertet.

8 Alpenvereine als Projektpartner eingebun-

Das Projekt erlaubt erstmals einen Ver-

den. Träger des Projektes sind: Deutscher

gleich der Hütten. In einer Zeit, in der viel

Alpenverein (DAV), Club Alpino Italiano (CAI),

über neueste Techniken und Passivhütten

Östereichischer Alpenverein (OeAV), Schwei-

gesprochen wird, gilt es den Überblick zu

zer Alpen-Club (SAC), Slowenischer Alpen-

wahren, welche Systeme in der Gesamtbi-

club (PZS), Alpenverein Südtirol (AVS),

lanz am besten abschneiden und nicht nur

Liechtensteiner Alpenverein (LAV), und der

in der kurzfristigen Verbrauchsstatistik der

Französische Alpenverein (CAF). Die ge-

Energieaufwendungen für den Betrieb.

samte Wertung CO2-seitig konnte Dank

Eine einfache Hütte kann mit optimiertem

der versierten Mitarbeit des KIT (Karlsruhe

Betrieb sehr effizient sein. Im Gegensatz

Institute of Technology und des Institute for

dazu kann ein Vorzeigebau Tücken aufwei-

Industrial Production (IIP) auf eine fundierte

sen, die es zu erkennen gilt und die einen

Basis gestellt werden, damit alle Systemtei-

teuren Unterhalt generieren. Neben dem

le über ein Wertungssystem berechnet wer-

Betrieb sind Faktoren wie Energiebilanz für

den können. Diese Zusammenarbeit mit

die Erstellung, den Transport, die Nutzung,

dem Lehrstuhl für ist für uns sehr hilfreich

den Unterhalt aber auch die Aufwendungen

und ermöglicht es uns, klar definierte und

für den Rückbau zu beziffern. Erst diese Ge-

verifizierte CO2-Kennwerte unseren Berech-

samtsicht erlaubt es, umfassend zu beurteilen

nungen zu hinterlegen. Der Gesamtlead

und zu vergleichen. Im Rahmen der Arbeit

obliegt der Hüttenkommission des CAA, der

soll zudem die CO2-Problematik und Grau-

auch die Gesamtkosten trägt.


22

März Marzo 2013

Nach Abschluss des Projektes wird das Tool

turrisbabel 92

tung wirklich relevant sind. 1) Standort /

allen Partner zur eigenen Nutzung weiter-

Rahmenbedingungen; 2) bauliche Daten;

geleitet. Der Entscheid, welche Hütten in

3) technische Daten; 4) betriebliche

Zukunft damit bewertet werden, liegt da-

Daten; 5) Verbrauchsdaten. Die Erarbei-

nach bei den einzelnen Vereinen. Die Nutzer

tung der Matrix ist Neuland im alpinen

sind primär die Alpenvereine, respektive

Bauen und dementsprechend der Kernauf-

die hüttenbesitzenden Sektionen. Die Erfas-

trag des Projektes. Nur eine gute Erfas-

sung ist so erstellt, das versierte Spezialisten

sungsgrundlage ergibt letztlich nutzbare

(Architekten mit Energieplaner-Ausbildung)

Resultate. Damit die Matrix in der späteren

dieses Tool ausfüllen können. Das Tool be-

Anwendungsphase funktioniert, wird diese

dingt, dass der Erheber genaue Kenntnisse

anhand von bekannten Projekten schon wäh-

des Bauens und der Technik besitzt, damit

rend der Ausarbeitungsphase überprüft.

nicht ein X als ein Y erfasst wird.

Hüttenauswahl für Testlauf Die Projektidee in Kurzform

Auf der Basis einer Empfehlungsliste durch

Das Projekt umfasst ein sehr breites Aus-

die beteiligten Partnerorganisationen wur-

wertungsspektrum, das aber für eine umfas-

den vier Hütten im Alpenraum für die erste

sende Bewertung unerlässlich ist. Die Ziele

Projektphase ausgewählt (Olpererhütte DAV,

sind in die nachstehenden Gruppen unter-

Solsteinhaus OeAV, Wildstrubelhütte SAC,

teilt, welche zuerst einzeln und letztlich als

Rifugio Quintino Sella CAI). Bei der Aus-

Ganzes zusammengefasst bewertet werden.

wahl wurden die nachstehenden Kriterien

Die Auswertung erfolgt mittels einer neu zu

einbezogen: Lage, Ausrichtung, Größe, Nut-

schaffenden Erfassungsgrundlage (Matrix).

zungsart, Bauart, Dämmkonstruktion, tech-

> Standort / Rahmenbedingungen, bauliche

nische Infrastruktur, Energieerzeugung,

Daten, technische Daten, betriebliche

-verbrauch, Neubau, Ersatzbau oder Anbau.

Daten, Verbrauchsdaten inkl. CO2-Bewertung und Grauenergiebilanz.

Erfassungstest Zwischenzeitlich konnten auf der Basis der

Die Ziele für die einzelnen Bereiche werden

Erfassungsmatrix drei Hütten (Wildstrubel-

genau unterteilt, wodurch die Schwerpunkte

hütte, Solsteinhaus und Olpererhütte) be-

besser lesbar werden. Die transparente

gangen und erfasst werden. Auf Grund die-

Auswertung ist dabei das Kernelement.

ser Erfahrungen kann die Matrix nun noch einmal angepasst werden, bevor wir sie

Erarbeitung Erfassungsmatrix

endgültig fixieren. Diese drei Begehungen

Zuerst wird eine Erfassungsmatrix auf

haben die komplexe Erfassungsstruktur auf

der Basis der nachstehenden Bereiche er-

eine harte Probe gestellt und auch aufge-

stellt. Dabei werden nur Daten erfasst,

zeigt, inwieweit Fragestellungen ungenau,

welche für die gesamtheitliche Betrach-

zu genau, oder sogar falsch abgefragt wur-

3

3 Solsteinhaus OeAV 4 Olpererhütte DAV


turrisbabel 92 März Marzo 2013

23

4

den, oder wo wir mit unseren Fragen den

Wissensvermittlung

Wirt oder Hüttenverantwortlichen über-

Die Wissensvermittlung ist die entschei-

schätzt haben. Zu über 95% konnten aber

dende Phase, da nur das Weitergeben von

die Abfragen korrekt abgeschlossen werden.

Wissen zu seiner Nutzung beitragen kann.

Nun sind wir daran, genau diese Fragestel-

Die gesammelten Daten, Erfahrungen und

lungen zu überarbeiten und anzupassen.

Erkenntnisse werden den Mitgliedern des CAA,

An Hand der Rifugio Quintino Sella werden

unterstützenden Organisationen außer-

wir das Tool im kommenden Sommer noch

halb des CAA, Verbänden und Energieagen-

einem Abschlusstest unterziehen.

turen der Alpenstaaten sowie weiteren Gruppierungen und Fachleuten weitergegeben.

Datenauswertung Die Auswertung der Daten der Hütten steht

Nutzung des Tools durch Alpenvereine

grundsätzlich im Mittelpunkt. Es gilt Verglei-

(Phase 2)

che der unterschiedlichen Systeme anzu-

Durch die Vorarbeiten des Projektes Ener-

stellen, um die Auswertung zu unterstützen.

gieeffizienz im Hüttenbau ist es uns in

Die Auslegung der Komponenten und die

Zukunft möglich, systematische, vergleich-

Vernetzung der gewählten Energieerzeuger

bare Bewertungen von Hüttenbauprojekten

sollen aufgezeigt werden und in Bezug zu

in allen Alpenstaaten durchzuführen. So

den Verbrauchern verglichen werden. Dane-

entsteht eine Wissenskonzentration, die es

ben werden die Erstellungskosten ermittelt.

den beteiligten Alpenvereinen ermöglicht

Die passiven Energieelemente sind in die

Best-Practice-Projekte bei Neubauten und

Bilanz mit einzubeziehen, um aufzuzeigen

Erneuerungen effizient zu realisieren.

inwieweit diese zur Verringerung des Energieverbrauchs fossiler und CO2-neutraler

Blick in die Zukunft

Brennstoffe beitragen.

In den letzten 15 Jahren sind viele Ideen in Bezug auf Energieeffizienz bei Bauen

Systemauswertung

im Ge birge umgesetzt worden. Nun gilt

In der folgenden Phase werden die einzel-

es diese Ideen zu überprüfen, das Gute

nen Projekte mit ihren Systemen dargestellt.

herauszufiltern und die nicht gelungenen

Unabhängig ob aktive oder passive Ele-

Punkte zu benennen, so dass die Fehler-

mente, jede Art von Energienutzung oder

quote in Zukunft minimiert werden kann.

Einsparung ist hier aufzuzeigen. Die Auswer-

Viel Wissen und Manpower wurde in den

tung der Systeme erfolgt pro Hütte und

letzten Jahren investiert. Sorgen wir da-

soll zeigen, wie Probleme gelöst wurden und

für, dass dieses Wissen für die Zukunft

wo kritischen Punkte liegen. Es geht nicht

greifbar bleibt und breit vermittelt werden

um eine Rangliste unter den Hütten, sondern

kann. Nur die absolute Effizienz ist letzt-

die Best-Practice Beispiele aufzuzeigen.

lich wirklich effizient.


24

März Marzo 2013

turrisbabel 92

Walter Gostner, Ingegneri Patscheider & Partner Srl

La difesa dai pericoli naturali in ambiente alpino

Il fascino delle nostre montagne è intrinseca-

miche, colate detritiche, fenomeni erosivi),

mente legato ai processi naturali che, nel

geologici (crolli, scivolamenti, sprofonda-

succedersi delle ere geologiche, ne hanno

menti, colate di versante) e valanghivi.

plasmato le forme, donando loro l’aspetto

Il riconoscimento dei pericoli naturali passa

che oggi possiamo ammirare. Se da un lato

inevitabilmente attraverso una fase iniziale

i territori di montagna e di alta quota ten-

di acquisizione dati. Sulla scorta degli eventi

dono inesorabilmente a spopolarsi date le

noti è infatti possibile localizzare una poten-

difficili condizioni con cui le popolazioni

ziale zona di pericolo, soprattutto nelle aree

stanziali si trovano costantemente a fare i

antropizzate del fondovalle in cui nei secoli

conti, dall’altro si è assistito negli ultimi

si è consolidata la presenza dell’uomo.

decenni ad una crescita esponenziale della

Lo studio della documentazione storica dispo-

fruizione turistica ed alpinistica dell’intero

nibile, le ricerche e le analisi bibliografiche,

territorio alpino. Questa tendenza ha portato

l’acquisizione di testimonianze dirette e lo

l’uomo a coabitare e spesso a scontrarsi

studio dello sviluppo del territorio rappre-

con gli elementi naturali che imperversano

sentano i primi passi per lo studio della

alle quote più elevate. La presenza e la frui-

pericolosità che insiste nelle aree oggetto

zione da parte dell’uomo di un territorio

di indagine. Tali informazioni devono poi

per sua natura soggetto ai pericoli naturali

essere necessariamente corredate da sopral-

determina un rischio evidente, che si mani-

luogi e rilevamenti di campagna ed inte-

festa soprattutto in occasione di fenomeni

grate con analisi geomorfologiche ed altre

meteorici e climatici particolarmente intensi.

indagini tecniche a completamento del qua-

Ma cosa sono i pericoli naturali, cosa rap-

dro conoscitivo iniziale. Spesso però non

presentano, come sono definibili? I pericoli

sono disponibili dati e gli eventi naturali

naturali vengono generalmente classificati

non sono prevedibili, soprattutto nelle aree

in pericoli idraulici (alluvioni statiche e dina-

meno antropizzate e di alta montagna.


turrisbabel 92 März Marzo 2013

25

I processi naturali scatenano allora tutta la

tagna, sia nella stagione invernale che

sità di opere di protezione da realizzare.

loro pericolosità, causando danni ingenti e

durante i mesi estivi, impone infatti una pro-

La questione si pone sia in termini di metodo

spesso la perdita di vite umane. Basti pen-

fonda riflessione sulle strategie da adottare

che di risorse finanziarie. Sarebbero pertanto

sare agli eventi che hanno interessato l’in-

per limitare l’esposizione ai pericoli natu-

opportune sia una chiara definizione degli

tera Val di Vizze (Provincia Autonoma di

rali dei fruitori della montagna, siano essi

obiettivi di tutela e di sviluppo del territorio

Bolzano) nell’agosto del 2012, quando vio-

esperti alpinisti o semplici escursionisti del

alpino che un’interazione compartecipativa

lenti temporali hanno generato colamenti

fine settimana. Numerose questioni riman-

e costruttiva tra i vari gruppi di interesse che

detritici e frane in gran parte della valle dan-

gono tuttora aperte. È sensato pensare ad

frequentano gli ambienti alpini, nonché una

neggiando diverse abitazioni e provocando

una protezione assoluta dell’intero territorio

pianificazione dettagliata delle risorse dispo-

la morte di due persone. Esistono tuttavia

alpino? Tutte le opere di protezione neces-

nibili e degli effettivi obiettivi di protezione.

diverse metodologie e numerosi strumenti

sarie sono realisticamente finanziabili?

Il principio guida dovrà essere in futuro, e

per lo studio, la quantificazione e la valuta-

Come? Da chi? Allo stato attuale si tende

non solo in ambiente d’alta montagna, quello

zione dei pericoli naturali. In primis risulta

generalmente a realizzare opere puntuali mi-

di pianificare e progettare le strutture e le

di fondamentale utilità procedere ad una

rate alla protezione di singoli elementi del

infrastrutture in modo tale da ridurre al mi-

indicazione e mappatura delle zone di peri-

paesaggio alpino su cui grava una pericolo-

nimo l’interferenza con i pericoli naturali ed

colo che affliggono i territori di indagine.

sità nota. Nelle aree di alta montagna è in-

in ogni caso riducendone il più possibile la

La pianificazione delle zone di pericolo e di

fatti possibile proteggere un rifugio o un

vulnerabilità, compatibilmente con i costi

rischio rappresenta quindi una base solida

maso isolato, realizzare delle opere di conte-

di costruzione ed il valore delle stesse.

per la gestione dei pericoli naturali nelle aree

nimento che proteggano il fondovalle o

Occorre comunque sottolineare che una pro-

antropizzate e maggiormente vulnerabili.

opere strategiche in alta quota, intervenire

tezione assoluta dai pericoli naturali non è

Ciò risulta relativamente agile nei territori

lungo un sentiero o una passeggiata molto

realisticamente realizzabile. Nelle zone di

maggiormente antropizzati del fondovalle.

frequentata o mitigare i rischi in aree sensi-

alta montagna l’uomo è un semplice attore

Ma come garantire la protezione del territo-

bili vicino ai torrenti o alle aree in frana.

al cospetto della natura. Noi dobbiamo

rio alpino? Note le criticità legate al manife-

Data la vastità del territorio alpino nel suo

imparare dalle esperienze passate a cono-

starsi dei fenomeni naturali, siano essi

complesso e la sempre maggiore “invasività”

scere le nostre montagne ed a gestire i peri-

legati al comportamento idraulico di fiumi

dell’uomo, occorre domandarsi se il territo-

coli naturali che potenzialmente possono

e torrenti, alla suscettività geologica e morfo-

rio alpino necessita di protezione assoluta e

essere dannosi per la nostra incolumità e le

logica delle aree maggiormente dissestate

quali sono le strategie ottimali per garantire

nostre attività. La prima forma di difesa dai

o alla presenza di abbondanti coltri nevose

la sicurezza dei suoi abitanti e dei suoi fruitori.

pericoli naturali, ed anche la più economica,

lungo versanti ripidi ed esposti, in ambito

La pianificazione e la gestione dei territori

consiste quindi nel riconoscerli e nell’evitar-

urbanizzato è possibile realizzare diversi inter-

alpini passa allora necessariamente attra-

li per quanto possibile. Prevenzione quindi,

venti di protezione, erigendo ad esempio

verso l’applicazione di un peculiare concetto

e non reazione, adottando un comporta-

poderose arginature lungo i torrenti più

di protezione integrale del territorio, che

mento consapevole, pianificando con cura le

pericolosi o proteggendo i versanti in frana

prevede differenti step di analisi. Occorre in

strategie da seguire ed intervenendo dove

con opportune opere paramassi. Anche in

primis analizzare il rischio esistente, chie-

necessario con azioni mirate e programmate.

ambiente montano si scelgono spesso inter-

dersi quindi cosa può succedere nelle aree di

venti mirati alla mitigazione di pericoli noti,

indagine. È necessario successivamente de-

realizzando ad esempio pontili da neve e

finire in maniera chiara e dettagliata gli

strutture frangivento, briglie di trattenuta o

obiettivi di protezione attraverso una attenta

diverse opere di regimazione idraulica.

valutazione del rischio, definendo quale

Ma come garantire un adeguato livello di

livello di rischio è accettabile attraverso un

protezione dai pericoli naturali nelle aree non

percorso multidisciplinare e condiviso di

antropizzate di alta montagna a vocazione

indagine. Infine occorre porre particolare

turistica ed alpinistica? La massiccia pre-

attenzione a come gestire il rischio in am-

senza dell’uomo nelle aree impervie di mon-

biente alpino, alla tipologia ed alla numero-


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März Marzo 2013

turrisbabel 92

Text von Kathrin Aste, LAAC Architekten

Umweltdesign alpine Infrastrukturen

Kathrin Aste ist Architektin

Wir stehen am Anfang einer Umbruchphase,

gezogen. Gerade der Ausbau erneuerbarer

in Innsbruck (A).

in der eine neue Form einer Wechselbezie-

Energien kann zu Zielkonflikten innerhalb

Büro: LAAC Architekten zt.og

hung zwischen Wirtschaft, Gesellschaft und

der Strategiepläne von Energie-, Umwelt-

http://www.laac.eu

Natur gefunden werden muss. Der alpine

und Tourismuspolitik führen. Über die Mög-

Raum fordert uns immer mehr auf, diese Be-

lichkeiten einer nachhaltigen Gestaltung

ziehungsebene zu verstärken, insbesondere

solcher Anlagen liegen nach wie vor keine

wenn es um alpine Infrastrukturen geht.

grundlegenden Kenntnisse vor. Um die

Infolge des Klimawandels, der Energie-

Landschaft als natürliche und kulturelle

wende und der steigenden wirtschaftlichen

Ressource zu sichern, ist die Entwicklung

Anforderungen an Tourismusregionen erhöht

eines Umweltdesigns entscheidend.

sich der Druck auf den alpinen Raum und seinen Nutzwert. Die dabei notwendigen

Die Forschungsarbeit von LAAC nimmt sich

baulichen Maßnahmen drohen diesbezüglich

dieser Aufgabe an und untersucht die Ge-

eine Baukultur zu entwickeln, bei der eine

staltung des alpinen Raums als geomor-

beispiellose Umformung der Natur ohne

phologische Annäherung. Um die Kriterien

Rücksichtnahme auf natürliche Kreisläufe

für eine landschaftskohärente Architektur-

stattfindet. Durch die intensivierte Nutzung

sprache entwickeln zu können, sind inten-

besteht die Gefahr, dass der typische Cha-

sive Auseinandersetzungen im Bereich der

rakter der Landschaft und seine topografi-

Landschaftswahrnehmung, der Topologie

sche Einzigartigkeit verloren gehen.

und der Morphologie notwendig.

Das Thema der umweltinhärenten, nachhaltigen Gestaltung ist essentiell, um nicht in

Landschaftswahrnehmung

naher Zukunft eine Landschaft zu generieren, die als solche nicht mehr erkennbar ist.

Kollektive Wahrnehmung

Durch diese Erkenntnis stellt sich die Frage,

Während das wissenschaftliche Naturver-

inwieweit eine gesellschaftliche Diskussion

ständnis den Hintergrund für die Nutzung

über ein verändertes Naturbild geführt

der Natur als Rohstoffressource erforscht,

werden muss und eine Sensibilisierung der

sucht der Mensch auf der Grundlage des

menschlichen Wahrnehmung stattfinden

romantischen Naturverständnisses nach

sollte. Bisher wurden die gestalterische Inte-

Naturschönheit, dem Unberührten und

gration und die Wechselwirkung mit dem

Erhabenen. Die Werbe- und Marketingstra-

umgebenden Naturraum von Bauwerken

tegien der Tourismusplattformen lassen

im Hochgebirge wie Kraftwerke, Schutzbau-

keinen Zweifel bestehen, dass Bergmassive

ten, Bergbahnen sowie technische und tou-

und Naturlandschaften der Alpen vor allem

ristische Infrastrukturen nicht in Betracht

als ästhetisches Phänomen wahrgenom-


turrisbabel 92 März Marzo 2013

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men und reproduziert werden. Wie lange

dadurch einen wesentlich differenzierteren

dieses romantische, gegenwärtige Zerrbild

und kritischeren Blick. Erstmals taucht die

der Landschaft noch aufrechterhalten werden

Landschaftsmalerei im späten Mittelalter

kann, bleibt zu hinterfragen. Einen interes-

als Hintergrund von meist historischen

santen Beitrag zu diesem Thema liefert DI

oder biblischen Szenen auf. In der Renais-

Doris Hallama. In ihrer Dissertation „Sichere

sance setzte die Anwendung der Perspekti-

Alpen – versicherte Landschaft“ untersucht

ve vollkommen neue Maßstäbe für eine

sie die fast ausschließlich romantisierte

atmosphärische Darstellung der Land-

Darstellung der alpinen Landschaft und die

schaft. Ihre Blüte erreichte die Landschafts-

dabei existierende Diskrepanz zur Realität.

malerei allerdings erst im 19 Jahrhundert.

Ausführlich beschreibt sie, wie offensichtlich

Geprägt durch die Kulturgeschichte der

störende Motive wie Schutzbauten gezielt

Romantik, stand die unberührte Natur, mit

ausgeblendet werden, um das Image als

der die Menschen im Einklang lebten, im

Erholungsraum nicht zu gefährden.

Zentrum. Der Begriff des Sublimen – des Erhabenen im Sinne des göttlichen Ehr-

1

Kunstgeschichtliche Sichtweise

furchtgebietenden, spielte dabei eine zuneh-

Die subtile Sichtweise der Kunst spiegelt

mend bedeutende Rolle. Infolge der Indus-

die Geisteshaltung der Gesellschaft der ver-

trialisierung und des Fortschritts veränderte

schiedenen Epochen wider und eröffnet

sich diese Wahrnehmung. Betrachtet man


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März Marzo 2013

die Landschaftsmalerei des 20 Jh. in Tirol, so fällt auf, dass sich im Kontext der Neuen

turrisbabel 92

Die Selbstverständlichkeit alpiner Ingenieurbauten

Sachlichkeit bis heute die Einstellung zur Wirklichkeit verändert hat. Bilder von Franz

Die Formgebung von Ingenieurbauten wie

Radziwill, Rudolf Wacker, Franz Sedlacek,

namhafte Verkehrswegebauten und Brücken

Anton Lehmden und Max Peintner mani-

sind nicht nur eine rein funktionale, sondern

festieren eine Begeisterung für Technik und

vor allem eine morphogenetische Ausei-

Fortschritt, behandeln dies magisch-phan-

nandersetzung. Sie verwendet nicht Gebäu-

tastisch bis sachlich-kritisch. Eine im Som-

detypologien, welche sich innerhalb des

mer 2012 laufende Ausstellung im Tiroler

urbanen Gefüges entwickelt haben, sondern

Landesmuseum Ferdinandeum zeigt unter

entwickeln eine eigenständige Formenspra-

dem Titel „Blickwechsel – Landschaft zwi-

che im Kontext der topografischen Rah-

schen Bedrohung und Idylle“ die Werke die-

menbedingungen. Im besten Falle definiert

ser Künstler eindrucksvoll. Parallele Tenden-

sie innerhalb ihres Umfelds einen Topos.

zen findet man in der Landschaftsfotogra-

Diese Qualität resultiert nicht aus einem

fie. Sie thematisiert nach wie vor, sowohl

Einfügen im Sinne des Versteckens, sondern

eine traditionelle Landschaftswahrneh-

im Erfassen räumlich maßgeblicher Para-

mung eines Ansel Adams als auch eine

meter. In diesem Zusammenhang ist die

pointiert kritische, ökologisch-politische

häufig zitierte Urbanisierung der Landschaft

oder kühl dokumentierende Sichtweise wie

und deren formale Referenz Stadt zu hinter-

zum Beispiel von Walter Niedermayr oder

fragen. Die Faszination der Ingenieurbauten

Margherita Spiluttini. Technische Infrastruk-

im alpinen Raum liegt schon lange nicht

turen rücken dabei ebenso ins Bild wie

mehr in einer Begeisterung für die Wegbar-

touristische Szenarien. Die atmosphärisch

machung und Erschließung der Alpen, diese

romantische Darstellung der Landschaft

Errungenschaften des technischen Fort-

wird durchbrochen.

schritt sind längst Normalität, sondern viel-


turrisbabel 92 März Marzo 2013

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mehr in der Selbstverständlichkeit im Um-

spielen. Durch diese aktive Masse kann die

gang mit der Landschaft. Im Gegensatz zu

Landschaft wie ein Objekt unterschiedlich

selbstreferentiellen Entwurfsansätzen be-

zusammengesetzter Topologien wahrgenom-

stehender Infrastrukturen und Hochbauten

men werden. Die beschreibenden Parame-

stellen sich diese Bauwerke der Herausfor-

ter der Gestalt sind Größe, Lagebeziehung,

derung der Topografie.

Materialität, Krümmung, Neigung und Exposition sowie die Geometrie dieser Formele-

Landschaftsanalyse

mente. Die konkrete Form dieser Elemente variiert, sie können aber mittels geometri-

Das Forschungsprojekt SDAI (Sustainable

scher Abstraktion definiert werden. Eine

Design of Alpine Infrastructures) beschäftigt

Reihe formaler Prinzipien, wie Formationen,

sich mit der räumlichen und ästhetischen

Zonierungen, Rhythmus, Schichten, Texturen

Qualität der Landschaft auf Grundlage ihrer

und Axialität können dadurch festgestellt

Topografie bzw. Geomorphologie.

und untersucht werden. Die Ermittlung die-

Die Analyse der Landschaft ist entscheidend

ser Elemente und Beziehungen macht es

für die Entwicklung einer nachhaltigen Ge-

möglich, sie zu differenzieren und ihre land-

staltung. Für das Erfassen der räumlichen

schaftsräumliche Bedeutung zu untersuchen.

Qualität der Landschaft ist das Operieren

Ein für die Wahrnehmung der Landschaft

mit dreidimensionalen Diagrammen äußerst

essentieller Parameter ist die Sichtbeziehung.

nützlich. Dadurch ist es möglich, die geo-

Der Unterschied der Nah- und Fernwirkung

morphe Zusammensetzung der Landschaft

der Landschaft als Ganzes und ihrer Form-

entsprechend räumlich organisierter Form-

elemente ist äußerst komplex und entspre-

elemente zu analysieren. Wir können jene

chend der Distanz differenziert zu beurteilen.

Elemente dieser landschaftlichen Komposi-

Die Polarität zwischen dem Gelände-Inneren

tion ermitteln, welche eine aktive Rolle in

und dem Horizont spielt eine wichtige Rolle.

der formalen Interaktion mit dem Gelände

So ist die Randzone der Landschaft in Form


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März Marzo 2013

turrisbabel 92

der Gebirgssilhouette wesentlich omniprä-

Design of Alpine Power Plants befasst sich

senter als etwa die Randzone der Stadt.

mit Herausforderungen im Zusammenhang

Das Bebauen des Horizonts entspricht einem

mit der Energiewende. Eine Umorientie-

Markieren und wirkt dadurch irritierend.

rung weg von fossilen Energieträgern und

Oberflächenbeschaffenheit und Bewuchs

Kernkraft hin zu erneuerbaren Energien fin-

entsprechen variablen Subsystemen und

det bereits weltweit statt. Die Vorteile er-

unterliegen zyklischen Phänomenen wie

neuerbarer Energien sind bestens bekannt

Jahreszeiten, Sonneneinstrahlung, Wachs-

und der rasche Ausbau wird von einer brei-

tum und Erosion. Dadurch werden Informa-

ten Bevölkerung mitgetragen. Während der

tionen gesammelt, die notwendig sind um

Bau dieser Anlagen im außeralpinen Raum

die natürliche Dynamik, die Form und die

leicht zu bewältigen ist, stellt die sensible

Struktur der Landschaft zu verstehen.

und umweltverträgliche Integration erneuerbarer Energieträger im alpinen Naturraum

Entwurfsstudien

im Sinne eines Umweltdesigns eine große Herausforderung dar. Einer der wenigen aber

Anhand von Schwerpunktthemen werden

markanten Nachteile sind die damit verbun-

prototypisch Projekte und Studien entwickelt,

denen notwendigen Eingriffe in die Natur.

welche beispielhaft für neue Gestaltungs-

Betrachtet man den Forschungsstand der

ansätze im alpinen Raum stehen. Durch das

Entwicklung, so fällt auf, dass unter Nach-

Konzept einer geomorphologischen An-

haltigkeit vor allem Klima- und Ressourcen-

näherung wird ein Gleichgewicht zwischen

verträglichkeit thematisiert werden. Poten-

der Autonomie des Designs und der Diver-

ziale und Perspektiven der Forschung werden

sität des landschaftlichen Kontexts gesucht.

vorwiegend im Bereich der Energieeffizienz

Die Grundform der Topografie ist maßgeb-

vertieft. Durch diese einseitige Vorgehens-

lich für dieses Konzept und wird zum

weise kann weder eine Akzeptanz der Be-

Generator von architektonischen Interven-

völkerung erreicht, noch die Qualität als

tionen. Geht man davon aus, dass neben

Erholungs- und Lebensraum gewährleistet

einer ökologischen auch eine gestalterische

werden. Es ist notwendig, umfangreiche Stu-

Nachhaltigkeit gegeben ist, könnten diese

dien über mögliche und verträgliche Stand-

Projekte zu einer verbesserten Bewusstseins-

orte, sowie die Form von Verteilungsmustern

bildung und Akzeptanz der Bevölkerung

solcher Power Plants zu erarbeiten. Ebenso

gegenüber solchen einerseits notwendigen

sollte die technologische Entwicklung ge-

und andererseits visionären Herausforde-

eigneter Energieträger speziell für alpine La-

rungen führen. Der Forschungsschwerpunkt

gen untersucht und vorangetrieben werden.

Alpine Hybrid untersucht die Entwicklung

Das kohärente Einbinden von Energieträgern

hochalpiner baulicher Infrastrukturen unter

in die alpine Naturlandschaft erfordert

dem Aspekt der gestalterischen Nachhaltig-

durch deren vielschichtige Gestalt eine sen-

keit. Dabei werden besonders Infrastrukturen

sible und methodische Vorgehensweise.

untersucht, welche eine rein monofunktionale und zeitlich begrenzte Nutzung haben, die aber gleichzeitig das Potenzial besitzen, die Diversität verschiedenster Anforderungen und Nutzungen intensiv genutzter alpiner Regionen zu integrieren. Dabei betont die Bezeichnung Hybrid ein aus unterschiedlichen Funktionen oder Prozessen zusammengesetztes Bauwerk. Die Innovation besteht in der räumlichen Funktionsverdichtung und der daraus resultierenden Wertschöpfung. Ein Alpine Hybrid ist ein multifunktionales alpines Bauwerk. Unterschiedliche Funktionen alpiner Infrastrukturen wie beispielsweise von Schutzbauten werden mit touristisch attraktiven Funktionen und im Bedarfsfall Energieträgern kombiniert. Sustainable


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turrisbabel 92

Testo di Valentina De Marchi, Francesca Bogo e Alessandro Sacchet

Il lusso della montagna

Valentina De Marchi è un’antropologa veneta che si occupa dell’ambiente alpino.

Un documentario tra i rifugi delle Dolomiti bellunesi

Francesca Bogo è la Presidente della Fonda -

confort in alta montagna ha svelato come la richiesta e l’offerta della ricettività nelle terre alte stia cambiando. Come architetti che

zione Architettura Belluno Dolomiti.

Il lusso è etimologicamente cosa rara, per

vivono in un ambiente montano e che nella

Alessandro Sacchet è il Presidente dell’Ordine

pochi eletti, esperienza di alta qualità, esclu-

propria ricerca progettuale si confrontano

degli Architetti PPC della Provincia di Belluno.

siva per il prezzo. Oggi sembra che in alcuni

con un ambiente speciale, quale quello delle

casi il concetto di lusso perda la sua più

Dolomiti, abbiamo cercato di analizzare que-

comune sfumatura elitaria per potenziare la

sto tema seguendo un percorso alternativo,

componente di unicità dell’esperienza.

ricorrendo alle metodologie della ricerca

Infatti, se il quotidiano è tappezzato di lussi,

socio-antropologica e raccogliendo i punti

un lusso spesso diventa la semplicità.

di vista e le esperienze di chi la montagna

In un mondo asettico e individualista, l’ec-

la vive e la frequenta, a diversi livelli.

cezione è la solidarietà umana. Se l’urba-

Il risultato del lavoro, accompagnato e sup-

nizzazione, la presenza antropica e la sicu-

portato dalle competenze di Valentina De

rezza rendono prevedibile e banale la nostra

Marchi, antropologa, regista e amante della

vita, un’esperienza in balia della natura

montagna, è un filmato dal taglio docu-

può essere una condizione unica per tor-

mentaristico e al contempo divulgativo.

nare ad apprezzare l’essenza delle cose.

L’area presa in analisi è la provincia di Bel-

E così scopriamo che la montagna nascon-

luno, regno delle Dolomiti UNESCO.

de, tra le sue pieghe più recondite, nella

Le interviste e le riprese sono state girate in

bellezza dei paesaggi, nei suoi ambienti sel-

una quindicina di rifugi selezionati secondo

vaggi e nell’ospitalità dei rifugi, un lusso

i criteri di: altitudine superiore ai 2.000 m,

prezioso. Per molti è un lusso immergersi

appartenenza a differenti gruppi montuosi, di-

nella natura, lasciare cellulare e computer

verso livello di accessibilità e raggiungibilità,

spenti ascoltando il silenzio, ricevere un’ospi-

eccellenza nel territorio ed infine seguendo

talità sobria ma genuina avvertendo quel

i consigli e le preferenze degli intervistati.

rapporto di solidarietà tra gli uomini che

È stata data la parola a gestori di rifugi,

pare scomparso a valle ma che si può ancora

escursionisti italiani e stranieri, alpinisti, guide

trovare in qualche angolo ad alta quota.

alpine, architetti e persone con professionalità e competenze legate alla montagna.

Il lavoro di ricerca presentato all’Internatio-

L’indagine ha interrogato la storia delle strut-

nal Mountain Summit 2012 di Bressanone

ture ricettive ad alta quota e della loro fun-

dalla Fondazione Architettura Belluno Dolo-

zionalità, il significato di rifugio, quello che

miti e dall’Ordine Architetti PPC della Pro-

si ricerca in questo ambiente, le esigenze di

vincia di Belluno sul tema del lusso e del

confort, la ricerca del lusso ed infine la


turrisbabel 92 März Marzo 2013

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percezione dell’architettura contemporanea.

tieri di varie difficoltà per passeggiate o

La Fondazione e l’Ordine hanno intrapreso

escursioni in mountain bike, ferrate, pareti

una vera e propria esperienza di “common

di roccia, piste da sci, pendii per lo sci alpini-

ground”, cercando opinioni e risposte nella

smo. Tutto questo legato ad un turismo che

condivisione di conoscenze, interessi,

cambia continuamente e che oggi, grazie al

sguardi calati, ideali, stereotipi e punti di

marchio Patrimonio dell’Umanità UNESCO,

vista sul presente e sul futuro architettoni-

richiama appassionati da tutto il mondo.

co, di un’umanità quanto mai variopinta e

La risposta architettonica si adatta alle

sfaccettata. Così l’ascolto e il dialogo si

trasformazioni del turismo ad alta quota.

fanno strumento creativo per l’architetto.

Da concetto di riparo, assimilabile alle resi-

La funzione dei rifugi dolomitici dalle origi-

denze temporanee legate alla pratica del-

ni ad oggi è cambiata, così come sono

l’alpeggio, si passa a quello di struttura

cambiati il concetto di alpinismo e dell’an-

ricettiva complessa che richiede dimensioni e

dare in montagna; l’utilizzo delle strutture

spazi più definiti, elettricità, acqua corrente,

ricettive ad alta quota si è allargato ad un

impianti tecnologici e soluzioni adatte a

pubblico sempre più vasto e con svariate

soddisfare esigenze di privacy e confort.

esigenze, con conseguente mutazione del-

La sfida architettonica è resa ulteriormente

l’offerta e della risposta architettonica.

complessa dal delicato inserimento nel-

Nati come luoghi di riparo e ristoro per

l’ambiente montano e dal fatto che l’espe-

alpinisti impegnati in lunghe ascensioni e

rienza del rifugio si lega intimamente con

costretti a permanenze prolungate in quota,

quella del paesaggio alpino, della bellezza

oggi i rifugi sono frequentati soprattutto

naturale (talvolta vissuta come assoluta) e

da chi li vede come meta dell’escursione

della fatica del cammino.

giornaliera e, quando raggiungibili con strade e funivie, sono stati talvolta trasfor-

Ascoltando le voci, i pensieri e le opinioni

mati in ristoranti e alberghi d’alta quota.

di chi la montagna la vive e la frequenta ne deriva un parere quasi unanime: il rifugio

Caratteristica rilevante delle Dolomiti, a con-

è un luogo di essenzialità, dove si cerca la

fronto con le Alpi Occidentali, sono le quote

semplicità. Priva di tutti gli orpelli e surplus

relativamente basse, gli avvicinamenti

di cui ci circondiamo nella vita quotidiana,

alle cime mediamente brevi e una maggiore

l’esperienza in rifugio è per molti inscindi-

accessibilità generale della montagna. Se i

bile dall’esperienza nell’ambiente, unita

rifugi su Monte Bianco, Monte Rosa e Cer-

alla riscoperta di bisogni primordiali: prote-

vino sono strutture di appoggio necessarie

zione, cibo, calore. In rifugio ci si aspetta

per il numero crescente di coloro che cerca-

soprattutto l’ospitalità e l’accoglienza fami-

no esperienze alpinistiche sopra i 4.000 m,

liare, i preziosi consigli del gestore, l’incon-

il rifugio dolomitico, sorgendo in condizioni

tro di persone con cui condividere interessi

climatiche-ambientali meno estreme, pone

e situazioni, un sorriso schietto e sincero.

l’attenzione più sulla ristorazione che sul

Il rifugio è luogo dove sentirsi uomo tra

pernottamento degli escursionisti. Nelle Do-

gli uomini, uniti da un tetto e quattro mura

lomiti non serve essere molto esperti per go-

che separano da una natura non sempre

dere dei paesaggi tra i più belli al mondo,

ospitale. In questo spazio così umano si

per immergersi in pascoli e boschi ricchi di

cercano, e spesso si trovano, alcuni valori

biodiversità, per calpestare ghiaioni e toc-

del passato: il rifugio dunque deve offrire

care la dolomia. Si possono affrontare sen-

sicurezze, sia fisiche sia morali. In monta-


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turrisbabel 92

gna, complice l’eccezionalità dei luoghi e

un piatto caldo, una stufa su cui stendere i

l’impegno richiesto per raggiungere la meta,

vestiti bagnati, per altri significa uno stile, un

la maggior parte delle persone si dichiara

design d’interni, la cura particolare nell’ac-

disponibile ad adattarsi, ad accettare com-

costare i materiali: un’icona. Un tavolo di

promessi, a rinunciare ai confort della vita

legno, con il suo profumo e la piacevolezza

di tutti i giorni, consci che comunque si

al tatto può essere vissuto come esperienza

tratti di una parentesi di tempo limitata e

di essenzialità della montagna. La semplicità

di un contesto estremo. Adattarsi quindi

è spesso descritta come l’utilizzo di mate-

a una camerata, a un bagno in comune e

riali e soluzioni tipiche: il legno, la pietra, l’ar-

a una cucina rustica è generalmente consi-

redamento che richiama la tradizione del

derato parte integrante dell’esperienza in

luogo. I ricami sulle tende, sulle tovaglie o

rifugio, un’occasione per misurarsi con le

scolpiti sullo schienale delle sedie, gli oggetti

proprie capacità fisiche e di adattamento.

di lavoro della montagna e perfino l’abito

Al contrario, l’esperienza del lusso ad

tradizionale dei gestori soddisfano quell’idea

alta quota viene definita dai più come fuo-

di semplicità, che rischia di essere una pro-

ri luogo, contrastante con le aspettative.

iezione dell’identità del luogo e la ricerca di

Anche secondo gli escursionisti più esi-

una sicurezza. Dietro al concetto di essen-

genti e ricercati, il lusso può rimanere tran-

zialità a volte, infatti, può nascondersi una

quillamente a valle, dove, dopo un’escur-

visione pittoresca e stereotipata della mon-

sione e il piacere del paesaggio alpino,

tagna e dell’identità alpina come qualcosa

non deve mancare la cena in un buon risto-

di sempre uguale, stabile e immutabile.

rante, il relax in un centro benessere e il

Scavando sotto l’idea dell’essenzialità, si

pernottamento in un hotel d’eccellenza.

scopre che un determinato apporto di con-

In quota, anche gli amanti del lusso dicono

fort non è poi così disprezzato neppure ad

di ricercare l’esperienza della semplicità.

alta quota. Due cose in particolare sono

La semplicità del rifugio è tuttavia un con-

gradite: le camere doppie o quadruple, che

cetto molto relativo. Se per qualcuno signi-

garantiscano notti tranquille, lontano da

fica letteralmente un riparo dalle piogge,

rumori e odori poco piacevoli, e le docce


turrisbabel 92 März Marzo 2013

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calde, soprattutto per chi prolunga la perma-

approfondita, la tradizione non sembra più

nenza. Una buona cucina, familiare e legata

essere un imperativo assoluto. Molti si sco-

ai sapori tradizionali, è sempre gradita, so-

prono favorevoli all’innovazione edilizia in

prattutto dagli ospiti italiani. I gestori dei

montagna e auspicano che l’architettura

rifugi osservano che la richiesta e l’aspetta-

conduca ricerche sulla forma e sulla funzio-

tiva di confort stanno crescendo tra i fre-

ne ed esplori le possibilità offerte da mate-

quentatori della montagna e quindi si pone

riali e tecnologie insoliti e inattesi. L’archi-

loro il problema di adeguare o meno la pro-

tettura contemporanea mediamente piace

pria offerta. I rifugi che vengono rinnovati

agli intervistati, ma non quando viene per-

tendono ad essere ampliati e i vani abitati

cepita come esaltazione della forza dell’uo-

dai gestori separati da quelli della clientela.

mo sulla natura. La volontà architettonica

Dove c’è spazio le camerate collettive ven-

di porsi in contrasto con l’ambiente naturale,

gono divise per garantire maggiore privacy

l’esaltazione della tecnologia e dell’inge-

e i rifugi che più si aprono ad un pubblico

gno umano contrapposto alle forze della

ricercato prevedono la disponibilità di

natura (quali il vento, la pendenza, la forza

camere con bagno privato. Dalle interviste

di gravità) sono percepiti come pericolosi

emerge che se un rifugio offre questo tipo

atti di prevaricazione. L’uomo deve rispet-

di servizio e confort, può essere vissuto

tare la montagna e mantenere comunque

come un luogo dove prolungare la propria

un atteggiamento di ascolto e rispetto per-

permanenza, magari con la famiglia.

ché in quei luoghi è pur sempre un ospite.

L’offerta di una camera privata quindi è ca-

Tra tutte, le parole dei gestori – ricche di

pace di trasformare il rifugio da luogo funzio-

conoscenze e saperi frutto dell’esperienza –

nale a cui si chiede di soddisfare i bisogni

offrono uno sguardo lucido sulle proble-

fondamentali, a spazio dove rilassarsi e

matiche che l’alta quota e il contesto alpino

fare un’esperienza appagante in termini di

pongono all’architettura. Il loro accento

benessere. In generale è apprezzata dai

cade in primo luogo sulla funzionalità: il

frequentatori d’alta quota un’atmosfera ac-

rifugio è una macchina complessa che deve

cogliente e un focolare acceso attorno a

funzionare in modo efficiente. Solo così

cui sedersi, sorseggiare un bicchiere di vino,

può sostenersi e garantire un buon servi-

leggere o incontrare persone. Se il rifugio

zio. Alla luce dell’importanza che attual-

si trova in un luogo panoramico è gradita

mente rivestono le problematiche relative

una terrazza con vista e finestre ampie per

alla gestione delle risorse energetiche, un

godere al massimo del paesaggio.

accento di pari importanza viene inoltre

Quando interrogati sui canoni ideali del-

posto sulla necessità che gli edifici in alta

l’architettura in montagna, la maggior parte

quota siano dotati di sistemi tecnologici

degli intervistati ripropone il modello tra-

avanzati ed efficienti che consentano l’ap-

dizionale di rifugio dolomitico: l’utilizzo

provvigionamento energetico attraverso

dei materiali naturali presenti sul territorio

l’uso di fonti rinnovabili, la creazione di

(legno e pietra) e la forma a baita. La de-

riserve d’acqua e la corretta gestione dei

scrizione del rifugio viene spesso accom-

rifiuti. La sintesi delle voci dei frequentatori

pagnata da un gesto delle mani che mima

della montagna evidenzia il superamento

la forma archetipica del tetto a capanna:

di argomenti e tematiche che riportano la

è il riparo, la casa. Molti amano una strut-

discussione a una banale contrapposizione

tura piccola, ben integrata con l’ambiente,

dialettica tra il nuovo e l’antico. L’idea di

a volte mimetizzata nel paesaggio circo-

semplicità, quasi all’unanimità invocata dagli

stante. Tuttavia, astraendo da questo ideale

intervistati, non viene reclamata come at-

architettonico, spesso frutto di una visione

teggiamento nostalgico che mira alla con-

romantica, emergono diffusamente consi-

servazione di un tempo passato, ma come

derazioni importanti. È riconosciuta l’effi-

condizione da perseguire per poter stabi-

cienza dei nuovi materiali costruttivi dal

lire un rapporto esclusivo con la straordina-

Trova il link al filmato sul sito www.archims.org

punto di vista della sostenibilità, tanto più

ria bellezza di questi luoghi. All’architettura

(http://archims.wordpress.com/download/).

ad alta quota, dove le condizioni ambientali

viene demandato l’importante compito di

È stato creato un collegamento con il trailer

sono particolarmente severe e le proble-

ricercare e di rinnovare questo requisito

caricato su youtube. Lì si possono scaricare

matiche di cantiere accentuate. Per gli inter-

basilare attraverso gli strumenti della con-

anche gli interventi dei relatori.

vistati, se invitati ad una riflessione più

temporaneità e della tecnica.


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turrisbabel 92

Text von Andreas Flora

Der evolutionäre Begriff Komfort in der zeitgenössischen alpinen Architektur

1

1 Casa del Sole in

Der Mensch ist in der Lage, seine unmittel-

Mittelalter derart gebrauchter Begriff auf

bare Umgebung nach seinen eigenen Vor-

die Neuzeit und ihr diesseitiges Weltbild aus-

stellungen und Bedürfnissen zu formen.

gedehnt wurde, ist kokett, aber auch konse-

Dies geschah historisch betrachtet beschleu-

quent, denn wie im Glauben an Gott können

nigt mit dem Einsetzen der Neuzeit und

auch materielle Freuden die Seele trösten.

dabei zunehmend nach Gesichtspunkten

Der Kulturhistoriker Egon Friedell datierte

materieller Annehmlichkeiten. Die Spiritua-

die heute gebräuchliche Verwendung des Be-

lität der mittelalterlichen europäischen Ge-

griffs auf die Mitte des 18. Jahrhunderts.

sellschaft – großteils von der Kirche durch

Er machte die neue Lust am Materiellen da-

„Ehr-Furcht“ bzw. strenge Hierarchien pro-

bei an einer historischen Person fest: dem

duziert – rückte kontinuierlich in den Hinter-

Baron Clive of Plassey. Clive of India, – wie

grund. Ort und Zeit wurden zunehmend

er auch genannt wurde –, der Eroberer Ben-

nach eigenen Vorstellungen manipuliert.

galens, war ein britischer General und Staats-

Der Klimawandel holt die vergessenen Geis-

mann. Er war der Begründer der britischen

ter der Maßhaltigkeit, der Ehrfurcht und

Macht in Indien. Der Begriff „Comfort“ ent-

der Moral aus dem verstaubten Asyl und pro-

stand im Zusammenhang mit ihm, da Clive

voziert in uns die Frage, ob eine ethische

repräsentativ für eine neue Gesellschafts-

Gesellschaft auch ohne religiöse Konditio-

schicht stand, den sogenannten Nabobs,

nierungen realisierbar ist. Stellen sich als

welche durch den üppigen Zufluss an Bar-

überholt geglaubte Regeln des Zusammen-

geld aus den bengalischen Provinzen, ihre

lebens zwischen Mensch und Natur moder-

dort errafften Reichtümer in der feinen eng-

ner dar, als es die aufgeklärte Gesellschaft

lischen Gesellschaft parvenühaft zur Schau

jemals sein konnte? Bezeichnend ist in

stellten. Das Neue dabei war, dass sie ihren

diesem Zusammenhang die ursprüngliche

Wohlstand für bisher nicht gekannte An-

sprachwissenschaftliche Bedeutung des

nehmlichkeiten nutzten. Der Trost wurde

Begriffs „comfort“. Der ursprüngliche Wort-

für die Engländer also im materiellen Wohl-

stamm „fortis“ – aus dem Lateinischen –

ergehen gefunden. Der sich durch den

kann mit „Stärken“ übersetzt werden. Aller-

Kolonialismus und die Industrialisierung

dings findet sich im Englischen im 13. Jahr-

etablierende Kapitalismus erweiterte die

hundert auch die Bedeutung von „Trost“.

Möglichkeiten der Wirtschaft von einem Null-

Während Komfort nach heutigem Verständ-

summenspiel – wie Volkswirtschaft noch

nis vorrangig materielle Annehmlichkeiten

durch die Physiokraten und zum Teil auch

beschreibt, umfasste der Begriff damals, in

im Merkantilismus der Barockzeit betrach-

der Bedeutung Trost, primär eine seelische

tet wurde – ins scheinbar Unermessliche.

Komponente. Dass ausgerechnet ein im

Der neue Reichtum und Wohlstand im sich

Cervinia von Carlo Mollino, Foto: Andreas Flora

2 Anatolien, Foto: Andreas Flora

3 Das jüngste Gericht, Detail, Fra Angelico

4 Hl. Dominikus, Fra Angelico

5 Robert Clive, 1st Baron Clive by Nathaniel Dance

6 Tafel im Hotel Schatzalp hoch über Davos, Foto: Andreas Flora


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2

etablierenden Bürgertum äußerte sich fort-

chen lateinischen Bedeutung interpretiert,

an in einem Mehr an frei verfügbarer Zeit,

nämlich den Bergwanderer zu stärken.

was wiederum eine neue Freizeitkultur und

Dies macht diese Gebäudetypologie zu einer

Komfortaffinität förderte. Kurioserweise

singulären Erscheinung. Ähnlich wie Hospi-

führte dabei der Weg der Freizeitgesellschaft

ze auf den alten Alpenübergängen sind sie

aber auch zurück in die Natur, und die Pio-

primär für den Schutz der Menschen da.

niere waren, wie in manch anderen sozialen

Sie scheinen von der Genese der Architektur

Erneuerungen des 19. Jahrhunderts, wie-

zu hochkomfortablen abgeschotteten Klima-

derum britische Wohlstandsgewinner.

maschinen unberührt geblieben zu sein.

Der in London1857 gegründete „Alpine Club“

Da Komfort aus seiner Definition heraus ein

war der erste Bergsteigerverband (Alpen-

evolutionärer Begriff ist, ist, was gestern

verein) seiner Art. Leslie Stephen, einer

komfortabel war, aus heutiger Sicht bereits

der Gründerväter, verfasste 1871 auch das

rückständig und überholt. Nicht wenige

erste Bergsteigerbuch mit dem bezeichnen-

Schutzhütten schöpfen aber aus dieser Ein-

den Titel „The Playground of Europe“.

fachheit ihren spezifischen Reiz. Das Hoch-

Dieser „Spielplatz Europas“ wurde in der

gebirge kann als unzivilisierter Raum be-

Folge zu eben diesem ausgebaut bzw. als

zeichnet werden, sofern die Zivilisation ihre

dieser erschlossen. Der Tourismus in den

Möglichkeiten der Erschließung weder um-

Alpen war geboren. Wenn ich von Erschlie-

setzen will noch kann. Dieser nicht existente

ßung des Hochgebirges spreche, meine

Fortschritt fasziniert Menschen und wird als

ich die Errichtung eines Zugangs zu Räumen

Gegenmodell zur Fortschrittsgesellschaft

und Angeboten für die Bedürfnisse des

im Tal herangezogen. Es verwundert kaum,

Kapitals. Es gab und gibt keine Erschließung

dass in der aktuellen „Schutzhüttendebatte“

ohne ökonomische Motive. In diesem Sinn

in Südtirol die kritischsten Stimmen aus

sind Schutzhütten – im Gegenzug zu Lift-

dem Tal heraufschallen und weniger von den

stationen oder Staudämmen – typologische 6 3–4–5

Bastarde. Sie befinden sich im un-„erschlossenen“ Gelände und sind nicht notgedrungen auf Infrastrukturbauten angewiesen. Sie sind schwer zugänglich und deshalb für das Kapital – im konkreten Fall den Massentourismus – von vernachlässigbarer Größe. Als Konsequenz werben Schutzhütten auch nicht mit ihrem Komfortangebot. Komfort wird vielmehr noch in seiner ursprüngli-


38

März Marzo 2013

7

8

9

Nutzern selbst der angedachten Infrastruk-

Ursprünglichkeit einen Wert besitzen, wenn

turen stammen. Der hochalpine Raum dient

sie richtig formuliert sind. Ursprünglichkeit

als Projektion für den Wunsch nach Unbe-

ist als kultureller Begriff sehr unpräzise.

rührtheit. Er erscheint als letzter Rückzugsort

Ursprünglichkeit hingegen als geografischer

vor der Gestaltungsmacht des Menschen.

Begriff, welcher als Kriterium für Form,

Diese Projektion ist verständlich und sollte

Ausrichtung und Materialität eines Gebäu-

nicht gänzlich als Verklärung abgetan werden.

des, aus dem Ort heraus entsteht, ist hin-

Sie ist vielmehr eine Unmutsäußerung von,

gegen ökologisch, aber eben wie eingangs

durch die Wucht der gesellschaftlichen Ver-

beschrieben auch emotional ein Wert.

änderungen, überforderten Bevölkerungs-

Es zeigt sich ebenso, dass das Ausmaß an

gruppen. Und natürlich äußert sich dieser

Bedürfnissen direkt proportional zur Sys-

Unmut im Kleid einer Kulturkritik, welche

temgröße und Systemkomplexität ist. Je

emotional verständlich, rational aber inkon-

größer und in sich verflochtener ein System,

sequent ist. Denn die formale Erscheinung

umso größer die Bedürfnisse der einzelnen

eines Gebäudes hat nur bedingt etwas mit

Teilnehmer. Das System bläht sich auf und

der Umformung der Wildnis in einen soge-

schafft durch neue Abhängigkeiten neue

nannten zivilisierten Raum zu tun. Auch

Bedürfnisse. So gesehen sind viele Bedürf-

eine Schutzhütte aus dem 19. Jahrhun-

nisse des einzelnen Individuums rein system-

dert kann einen angemessenen Komfort

abhängig und verändern bzw. verschwin-

bieten. Umgekehrt kann auch eine zeitge-

den in dem Moment, wo sich das System

nössisch interpretierte Stube in Zirbelholz

verändert bzw. auflöst. Der einzelne Mensch

Element des Orts – in diesem Fall die an

könnte also nach dieser Theorie sofort seine

der Baumgrenze wachsende Zirbelkiefer –

Bedürfnisse neu adaptieren, da diese zu

beinhalten. Was ich damit ausdrücken will,

einem wesentlichen Teil vom System aufge-

ist, dass die Bedürfnisse der Menschen nach

drängt werden. Voraussetzung dazu ist die

10

7 Rifugio Livrio 8 Liftomnibus 9 Steuerungspult Seilbahn am Silfser Joch

10 Flaine von Marcel Breuer

11 Passhotel Stilfser Joch 12 The playground of Europe by Leslie Stephen

13 Julierpass 14 Morzine Avoriaz 2011, Fotos Andreas Flora

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11

Bereitschaft sich vom System zu entkop-

lose Nachhaltigkeit zu betrachten. Wo ließen

peln, das System zu entflechten oder es zu

sich Stoff- und Energiekreisläufe besser

verkleinern. Hierzu stellt die unberührte

kontrollieren, wo Bedürfnisse besser vorge-

Bergwelt die Antipode zur überbordenden

ben, als in Gebieten, welche – nachhaltig

Komplexität der Stadt dar. Wir kennen alle

betrachtet – noch intakt sind. Die Natur zu

das anspruchslose Gefühl der Zufriedenheit,

erobern und sie uns untertan zu machen,

welches sich in der Bergwelt gefühlsmäßig

ist eine Diktion von gestern. Das 21. Jahr-

einstellt. Die unmittelbare Wahrnehmung

hundert sollte für eine Versöhnung des

kann also mehr aussagen, als manch kom-

Menschen mit seiner Umwelt stehen. In den

plexe Theorie. Der evolutionäre Quanten-

Alpen könnten wir damit beginnen.

sprung, Möglichkeiten eben gerade nicht zu nutzen bzw. Entwicklungen sogar rückgängig zu machen, wird das bestimmende Kriterium einer nachhaltigen Gesellschaft verglichen zur gegenwärtigen sein. In Ansätzen tritt diese neue Gesellschaft in Form von Nationalparks oder den Thesen der „Alpinen Brachen“ durch das ETH – Studio Basel bereits räumlich in Erscheinung. Der Haltung der Alpenvereine, das Hochgebirge weitestgehend unerschlossen zu erhalten, ist aus architektonischer Perspektive unabhängig aller ökologischen Argumente in dem Sinne auch reizvoll, diesen Raum als Versuchslabor für konsequenz12 – 13 14


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Andrea Forni, Marco Ghilotti

Costruire in montagna, dove sono i limiti?

Individuare i limiti oltre i quali spingersi o

molteplici sguardi, intesi ad indagare le

fermarsi nel costruire in montagna significa

tracce ed i significati lasciati dalle vicende

interrogarsi sui confini del nostro ambito

umane depositatesi sul territorio, le molteplici

spaziale, ma soprattutto sulla definizione

relazioni che hanno stabilito con esso e gli

di un campo controllabile dall’uomo attra-

esiti formali in cui lo sforzo progettuale si

verso l’atto di abitare i luoghi. Delimitare

esprime nella configurazione di uno spazio

rappresenta un aspetto delle pratiche di

architettonico che, rispondendo a precise

trasformazione architettonica che, in questo

necessità, agisce sul territorio trasformandolo.

momento di caduta di ideali unificanti, di nuovi problemi di sviluppo urbano e di nuo-

Roberto Masiero (Venezia)

ve opportunità, va indirizzata con la massima attenzione. Nella delimitazione si rivelano

Costruire in montagna, dove sono i limiti?

molti dei processi di cambiamento attualmente in corso. Interrogarsi sulle possibilità

RM Per prima cosa è necessario indagare

di abitare e di agire in alta quota significa

le origini delle molteplici forme di insedia-

interrogarsi su nuove ed estreme opportu-

mento che noi utilizziamo riferendoci ai con-

nità insediative; sulle modalità ed i presup-

tributi di altre discipline come la paleonto-

posti attraverso i quali trasformare uno

logia e l’antropologia. Infatti, l’acquisizione

spazio reso inabitabile da condizioni clima-

da parte dell’uomo della consapevolezza

tiche e geologiche, ma nel contempo signi-

dell’esistenza dell’ambiente che lo circonda

fica esercitare un controllo accurato riferito

trae origine dal lento processo di ominizza-

ad ogni azione costruttiva, forse costruendo

zione. Con il progressivo consolidamento

un patrimonio di conoscenze spendibile in

della postura eretta, il volto si solleva ed il

contesti meno complessi, ma sicuramente

nostro sguardo incontra per la prima volta

più compromessi da modalità trasformative

l’ambiente, ciò che ci circonda, poi successi-

inconsapevoli delle risorse territoriale ed

vamente discretizzato. Il processo di forma-

energetiche circostanti. Attraverso alcune

zione dell’idea nasce quindi da questo

domande, rivolte a Roberto Masiero, Quintus

diverso rapporto con l’ambiente ed il lega-

Miller e Mierta e Kurt Lazzarini abbiamo

me con esso è di natura concettuale non

raccolto interessanti riflessioni sul signifi-

soltanto di necessità biologica. La discretizza-

cato del costruire in montagna e dei limiti

zione del nostro intorno è funzionale all’in-

con cui dobbiamo confrontarci quando

dividuazione dei pericoli ed alle conseguenti

abitiamo ed agiamo nei territori in quota.

azioni necessarie per mettersi al sicuro.

I contributi di uno storico dell’architettura

Tra queste l’individuazione del luogo più

e di tre architetti intendono così offrirci

adatto dove nascondersi e stabilire un riparo


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1

durante la notte, in questo senso l’uomo

separazione tra l’artificio umano e l’ambiente

opera per la prima volta un atto previsionale

naturale che Io circonda, questo indipenden-

di selezione del campo che lo circonda.

temente dai materiali e dalle forme utilizzate.

La formazione dell’insediamento non è tuttavia legata alla sola opportunità, è infatti un

Il paesaggio della montagna

atto di dominio poiché dal momento in cui

1 Mierta & Kurt Lazzarini Architekten, Mehrfamilienhaus, Pontresina, 2005

l’uomo è stanziale dichiara l’occupazione di

RM Se volessimo individuare il momento

un territorio mettendo in atto i simboli neces-

in cui l’uomo occidentale acquisisce la con-

sari affinché tutti vedano l’azione intrapresa.

sapevolezza dell’esistenza del paesaggio,

Non a caso la parola casa (Domus) è un ter-

dovremmo risalire ai primi anni del trecen-

mine che verrà utilizzato a partire da questo

to, quando Petrarca intraprende l’ascesa al

momento. Se non teniamo conto di questo,

Monte Ventoso. Un ambiente ritenuto fino

cadiamo in un grossolano equivoco, cioè

a quel momento inaccessibile: la montagna.

che l’architettura sia un atto di dipendenza dal

Durante la discesa, colto da profondi turba-

territorio e dall’ambiente e non fin da subi-

menti, rilegge i testi di Sant’Agostino e

to nella nostra cultura un atto di dominio.

meditando su quanto stava leggendo, si

Tutti i limiti che noi abbiamo pensato ed

confronta con la dimensione estrema della

elaborato facevano così riferimento ad un

montagna che lo circonda. In questo mo-

limite essenziale: il limite tra natura ed arti-

mento, per la prima volta, nasce la consa-

ficio. La costruzione della casa segna la

pevolezza del paesaggio, prima questa idea


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Costruire in montagna

RM Anche per indagare le origini di una riflessione consapevole della relazione esistente tra il paesaggio della montagna e le forme abitative in esso presenti dobbiamo riferirci ad un altro viaggio. Questa volta quello intrapreso nel 1768 attraverso le Alpi, percorrendo il Brennero da Johann Joachim Winckelmann con lo scultore Bar2

tolomeo Cavaceppi, per raggiungere Vienna.

non esisteva. Erano luoghi di uno sguardo,

Le riflessioni dello studioso tedesco sono

ambienti, fiumi, colline, foreste ma nulla a

documentate nei diari dello scultore italiano,

che vedere con l’idea di un paesaggio.

molte di esse vertono sulla relazione tra

In altri termini, viene alla luce un soggetto

luogo e forme abitative. Attraverso l’osser-

che usa la natura per pensare a se stesso,

vazione del paesaggio attraversato nel

per costruire la propria “sentimentalità”,

viaggio, Winckelmann riconosce la relazione

la propria identità attraverso l’articolazione

esistente tra ambiente, costruzione e cultura

dei sentimenti. Petrarca torna a Sant’Ago-

materiale, ma il loro rapporto è osservato

stino proprio perché avverte che sta fuggen-

secondo canoni estetici. Questo sguardo

do da una grande tradizione in cui la spiri-

diventerà importantissimo nella seconda

tualità era al di la del soggetto perché

metà dell’ottocento perché sarà alla base di

apparteneva al dono che gli dei ti offrono

ogni testo sulla storiografia delle arti del

ed invece la spiritualità è riconosciuta den-

periodo ottocentesco, non c’è infatti nessun

tro se stessi. La scoperta del paesaggio è

testo di storiografia che non metta in rela-

quindi una vera invenzione culturale che trae

zione l’ambiente con il proprio esito formale.

origine dall’idea stessa della montagna,

Un secolo dopo, Eugené Viollet-le-Duc in

cioè da quello che fino a quel momento era

uno studio sul Monte Bianco dal titolo

inaccessibile. Nasce così una filosofia in

“Le Massif du Mont Blanc, étude sur sa

cui quello che è estremo da delle indicazioni

constitution géodésique et géologique sur

a quello che è normale, è l’estremo che

ses transformations et sur l’état ancien et

insegna alla normalità e questo è profonda-

moderne de ses glaciers”, rappresenterà

mente moderno. Proprio in quel momento,

le montagne scomponendole geometrica-

progressivamente, il mondo si presenterà

mente. La massività della roccia verrà letta

come ciò che è costruito da paesaggi e

analizzando razionalmente le leggi geo-

quindi da un ambiente mappabile, prevedi-

metriche che ordinano le forme naturali.

bile, progettabile.

Si inaugurerà con questi studi il razionalismo contemporaneo e la tettonica, dove la natu-

3

ra non sarà più considerata un elemento trascendente, bensì un geometrale attraverso cui derivare le ragioni strutturali a fondamento di una nuova architettura. Nel rapporto con la montagna, originariamente intesa come un errore divino, un luogo dal quale fuggire, si delineerà così dapprima l’acquisizione del paesaggio quale elemento significativo per costruire lo sguardo introiettivo e la soggettività moderna; successivamente si moveranno i primi passi 2 Mierta & Kurt Lazzarini

verso la costruzione di un atteggiamento

Architekten, Wohnüberbauung

dominante nei confronti dell’esistenza attra-

Giardin, Samedan, 2006–2007

3 Miller & Maranta, Markthalle

verso la trasformazione degli enti in cose a

Färberplatz, Aarau, 1996–2002

disposizione, numerali, posizionate carte-

(foto: Ruedi Walti)

4 Mierta & Kurt Lazzarini Architekten, Islas, Samedan, 2011

sianamente nello spazio e che guarda la natura per trasformarla in elementi, tensio-


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4

ni, volumi, architetture dominate dalla

Costruire in montagna ci interroga su

ragione. I disegni di Eugené Viollet-le-Duc

quale sia la forma più adatta in relazione al

non sono altro che ragione, dai quali alcuni

luogo in cui si costruisce.

anni più tardi ripartirà Le Corbusier. KL I progetti non sono mai vincolati a una

Mierta & Kurt Lazzarini (CH)

forma o a un materiale prestabilito, ma sono il risultato della continua ricerca sul luogo.

Esistono dei limiti oltre il quale non

ML Nell’ampliamento della Capanna di

bisogna costruire?

SAsC Sü Sasc la nostra ricerca si è soffermata sullo studio tipologico, e morfologico

ML Credo di si, è nella natura umana

nell’intento di individuare una relazione con

avere dei limiti, ma nel contempo cerchia-

quello che esisteva, nel contempo abbiamo

mo sempre di superarli. Vivendo e lavo-

cercato di esplorare i limiti della costruzione

rando tra le montagne abbiamo sempre il

sia dal punto di vista tecnico che estetico in

dovere di ricercare un dialogo con la natura,

rapporto con l’edificio pre-esistente. Era im-

conoscere i limiti che impone e rispettarli

portante definire un dialogo preciso con la

anche quando la tecnica permetterebbe di

capanna esistete, utilizzare i materiali del

superarli. Credo che esista un momento in

posto, comprendere quali valori erano nasco-

cui è necessario fermarsi e la “natura va

sti nella vecchia costruzione, la loro logica

data alla natura”.

e le scelte fatte. Il dialogo con la natura e

KL Nelle nostre architetture ricerchiamo

l’ambiente circostante coinvolge il rapporto

nuovi limiti esplorando le possibilità

tra la configurazione di uno spazio interno

offerte dai materiali. Ad esempio, attra-

e ciò che viene osservato e la configurazione

verso l’utilizzo del cls compresso e non

esterna della costruzione. Qui il senso di

vibrato, cerchiamo nuove soluzioni al

responsabilità del progettista è l’aspetto

limite del materiale, ma con semplicità

più importante. Questo ha a che fare con il

e chiarezza espressiva.

rispetto dell’ambiente, della nostra storia,


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turrisbabel 92

Come pensate i volumi dei vostri edifici?

KL Il punto di partenza non è solo la pianta dell’immobile in costruzione, ma la relazione del volume con l’ambiente circostante. Ad esempio nella casa Areal Koch e ancor di più nella casa Flims la pianta è molto irregolare per assecondare la geometria variabile del tetto. Quest’ultimo è stato studiato in ragione del rapporto che abbiamo voluto instaurare con le montagne presenti dietro la casa. Il risultato è una forma “modellata” dal luogo e dagli elementi presenti attorno all’edificio. Tutto ciò senza dimenticare le norme edilizie, che da noi, come in altri paesi, non permettono una piena libertà di lavoro, così qualche volta il risultato raggiunto è frutto di un compromesso tra questi fattori. ML In fondo come gli alpinisti cercano di superare i propri limiti e passano alla storia, così anche noi architetti abbiamo l’ambi5

zione della ricerca dei limiti, è una ricerca la ricerca di un dialogo con la natura.

importante, ma percorsa nel rispetto delle

Ogni tanto il progetto deve però essere an-

leggi e dell’ambiente che ci circonda. Lavo-

che “sovversivo”, nel senso che non bisogna

riamo molto studiando il luogo del progetto,

costruire come in passato, ma è necessario

i temi e le immagini ispiriate dall’ambiente.

comprenderne le logiche studiandolo ed

La costruzione è il risultato del metaboli-

arricchendosi di quei valori, della sua cre-

smo e della sintesi di queste immagini.

scita nel tempo, per poter proseguire un

KL Rivedendo gli edifici realizzati, ripercorro

cammino intrapreso evitando di copiare e

le immagini che hanno portato allo svilup-

di riproporre le vecchie case di una volta.

po di un idea ed alla costruzione dell’archi-

KL Il tema più importante nelle nostre

tettura, rivivo la coerenza o meno di alcune

costruzioni riguarda il dialogo tra l’esterno

scelte e il risultato finale raggiunto.

e l’interno, tra l’oggetto e la sua funzione. L’approccio alla costruzione, ad esempio in

Quintus Miller (CH)

un’abitazione, rispetto all’ambiente in cui viviamo, si pone dei limiti di relazione con

Esistono dei limiti oltre i quali

l’esterno rispetto al modo in cui viviamo e

non bisogna costruire in montagna?

fruiamo degli spazi interni. Nel progetto per il nostro nuovo ufficio a Samaden, sorto lon-

QM Non ci sono limiti per costruire. Le

tano dal centro del paese, l’architettura in-

costruzioni sono il risultato dell’espressione

tende dialogare con il vicino fiume, con il

umana nel territorio, l’impronta della cul-

paesaggio circostante. Così le superfici

tura che nasce da una domanda, da una ne-

vetrate riflettono le montagne circostanti,

cessità e da un desiderio da parte dell’uomo.

il disegno del rivestimento in ferro intende

Noi viviamo un territorio modificato dal-

stabilire un richiamo formale con il fluire

l’uomo per l’uomo e non più un ambiente

dell’acqua del fiume e dall’interno il pae-

integralmente naturale. Ciò che è importante

saggio esterno diventa lo sfondo nel quale

è che per costruire in questi luoghi così deli-

lavoriamo. Per questo i colori nero e grigio

cati e rari è necessario assumersi una gran-

utilizzati per i pavimenti e le pareti fanno si

de responsabilità al fine di realizzare un

che la natura entri all’interno. Il rivestimento

intervento giusto, sostenibile che rappresenti

esterno in acciaio, cambiando nel tempo,

il più alto livello possibile del nostro tempo.

specchia il paesaggio nelle giornate di sole,

Il mio mestiere è di dare forma alla vita,

mostra l’interno nelle giornate di pioggia.

una forma costruita, la vita sfugge e l’urba-


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nizazzione raggiunta e l’architettura sono tra

Come accordo un violino per un brano

le uniche cose che rimangono di una cul-

musicale, così posso accordare uno spazio

tura. Con il nostro costruire rappresentia-

per un determinato uso. In tedesco stimmen

mo la società, la forma di vita del vivere

significa fare giusto e stimmt vuol dire giusto.

insieme, rappresentiamo ciò che la società ci

Come architetto è importante progettare un

richiede per vivere. Con il mio lavoro cerco

tipo di spazio in un certo modo con ragioni

di dare a tutto questo la forma appropriata,

precise. Questo è il nostro mestiere, quello di

la più giusta. Decidere di costruire implica

lavorare con dimensioni, proporzioni, mate-

inevitabilmente la distruzione di una parte di

riali e la luce. Questo è lo spazio con la sua

natura o di una parte di cultura, per questo

“Stimmung”. Questo è una parte, il reale, il

è necessario intervenire con grande respon-

costruito. Dall’altra parte c’è l’uomo che per-

sabilità. È importante che le costruzioni ven-

cepisce gli spazi attraverso la sua memoria.

gano realizzate con cura, non solo per ragioni

Senza memoria la nostra percezione non

individuali, ma per la comunità. La grande

si trasferisce nella coscienza delle persone e

qualità della città risiede nella sua capacità di

quindi è necessaria una memoria per com-

ospitare grandi comunità. La città ha senso

prendere quello che sento, che vedo, che

solo in una sua visione collettiva.

posso toccare. Uno spazio, una architettura o una situazione urbanistica, la vedo sempre

Cosa vuol dire progettare con cura

attraverso la mia memoria e la mia perce-

ad esempio in rapporto alla scelta di un

zione dipende da questa condizione. Il pro-

materiale?

getto è concepito da un architetto attraverso la sua memoria, chi guarda l’architettura

QM La scelta del materiale è un processo

la vede mediante la propria per comprendere

molto complesso, che porta a dare una ri-

lo spazio. In quel momento, come architetti

sposta culturale all’uso, a un luogo o ad un

abbiamo la possibilità, attraverso il nostro

committente. Non scaturisce solo da ragioni

lavoro, di intercettare la coscienza comune.

costruttive, questo è solo un aspetto. Ogni materiale, ogni forma ha una sua espres-

Può precisare il rapporto tra architettura –

sione, un significato. Nel progetto forma e

opera costruita – forma e paesaggio?

contenuto sono un’unità. La scelta del materiale riflette una situazione culturale in un

QM L’architettura è sempre espressione di

determinato momento ed in un certo luogo.

un fatto, di una situazione e nel paesaggio

Nel mio lavoro provo a definire lo spazio

l’architettura testimonia una risposta e un

nella sua atmosfera, in un modo adeguato,

segno d’uso nel paesaggio. Questo va fatto

all’uso ed al luogo. In tedesco questa defini-

con tanta responsabilità, ogni intervento

zione di atmosfera si chiama Stimmung che

distrugge e crea qualcosa di nuovo che deve

letteralmente significa “accordare lo spazio”.

essere migliore, questo è la cosa importante.

6

5 Miller & Maranta, Villa Garbald, Castasegna, 2001–2004

6 Miller & Maranta, Altes Hospiz, St. Gotthard, 2005–2009 Foto Ruedi Walti


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Jungfraujoch Top of Europe 2011 Foto: Leonhard Angerer

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Testo di Barbara Breda e Francesco Flaim

Werner Tscholl

PUNTI DI VISTA | 2

Il secondo modo per regolare l’informazione

esperienze sensoriali. È così per il padiglione

consiste nella scelta di una prospettiva o

dei Granati, posizionato sopra l’abitato di

punto di vista. Si dirà che il racconto è foca-

Moso e ispirato alle formazioni geologiche

lizzato o non focalizzato, a seconda che

tipiche della val Passiria, che attraverso il

esista o meno una restrizione del campo

contrasto tra pieno e vuoto contrappone il

visuale-informativo, e cioè che il racconto

disegno di riquadri di paesaggio ritagliati

si modelli sul punto di vista di uno o più per-

dalla struttura in vetro della piattaforma

sonaggi (ed ecco la focalizzazione) oppure

d’osservazione alla chiusura ermetica del

che promani direttamente dal narratore, senza

guscio espositivo in calcestruzzo armato.

limitazioni dell’ambito percettivo. È il caso,

Lo stesso principio si ripete poco al di

quest’ultimo, del narratore onnisciente che

sotto della cima Scheibkopf anche con le

penetra anche nell’animo dei personaggi,

vedute spettacolari sul Monte principe e sul

ne scruta i sentimenti più reconditi, persino

Monte dei Granati selezionate dai volumi

i sogni, le fantasie, le pulsioni inconsce.

della stazione Telescopio. Dedicato invece

1

al racconto dei boschi di cirmolo e dei

1

Vincenzo Capellini,

Dizionario di grammatica e linguistica

Del filo rosso che collega i diversi interventi

ghiacciai, così come degli insediamenti

di opere strutturali con i cinque padiglioni

umani in ambito alpino, è il padiglione

espositivi lungo la strada alpina di Passo

Ponticello, dove il breve percorso espositi-

del Rombo, si è già parlato in occasione

vo si arricchisce dapprima di dati tattili e

del numero di turrisbabel sulla percezione

olfattivi, per poi slanciarsi a sbalzo sulle

e la rappresentazione degli spazi esterni

cime maestose dell’Ötztal. Considerata la

“da dentro” (tb n. 79, 2009). Oggi, al piccolo

notorietà dell’intervento, si è deciso di pro-

Museo del Passo e alla stazione del con-

porre una lettura fotografica inusuale in

trabbandiere allora in costruzione, si sono

alternativa alle pur sempre belle, ma tradi-

aggiunti tre punti panoramici che hanno

zionali immagini di architettura che già

visto la loro realizzazione nell’estate scorsa,

abbiamo visto ritrarre i padiglioni panora-

portando al completamento del percorso a

mici di Werner Tscholl. Pubblichiamo quindi

vocazione marcatamente turistica “tim-

a seguire uno stralcio dello shooting di

melsjoch experience”. Caratteristica comune

Gregor Khuen Belasi, che in occasione di

a tutti gli interventi è la ricerca formale di

John Cage Happening organizzato all’inter-

un oggetto muto ma al contempo comuni-

no di Transart 12 nell’autunno di quest’an-

cativo che attraverso l’intreccio di architet-

no, svela e suggerisce un uso delle archi-

tura, scorci panoramici ed informazioni di

tetture che forse ben più della sua funzione

carattere naturale e culturale contenute nei

didascalica si presta a sottolinearne l’ef-

padiglioni trasmetta al visitatore differenti

ficace impronta nel paesaggio.


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turrisbabel 92


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Foto Gregor Khuen Belasi Immagini del John Cage Happening organizzato in occasione di Transart 12 organizzato nei padiglioni dell’architetto Werner Tscholl al Passo Rombo.

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Text von LAAC Architekten

LAAC Architekten

Gipfelplattform Top of Tyrol, Stubaier Gletscher

Der knapp eine Autostunde von Innsbruck

im Schnee verschwinden. Nur die über der

entfernte Stubaier Gletscher bietet seinen

Nordwand auskragenden Schwerter bleiben

Besuchern im Sommer viele Wander- und

das ganze Jahr über sichtbar. Fast wie eine

Klettermöglichkeiten. Der Anspruch an die

Skizze legen Wind und Sonne die Stahlla-

neu errichtete Plattform ist daher vorwie-

mellen als zarte Linien an der Oberfläche frei.

gend die Vitalisierung des Übergangs- und

Die Struktur der Stahlkonstruktion verwan-

Sommertourismus. Im Hochwinter wird die

delt sich durch die extreme Witterung des

Plattform je nach Wetterverhältnissen be-

Gletschers, bietet Halt für Formen aus Eis

gehbar gemacht. Mit der Seilbahn erreicht

und Schnee. Der Fels besitzt durch den hohen

man direkt die Bergstation Schaufeljoch auf

Eisenanteil eine starke Rotfärbung. Er ist

3160m. Der Weg zur Gipfelplattform beginnt

sehr stark texturiert und geschichtet, was

direkt beim Ausstieg aus der Gondel.

ihm seinen eigenen Charakter verleiht.

Über mehrere Treppen steigt man auf den Grat zum Großen Isidor. Nach weiteren 70 m

Montage

in natürlichem Gelände erreicht man die

Die Montage erfolgte zur Gänze mit dem

Plattform. Der Große Isidor steht zentral im

Hubschrauber. Die Anpassung der Bauteile

Stubaier Gletscher und teilt das Skigebiet

an die Lastengrenze des Helikopters war ein

in einen westlichen und östlichen Teil. Erst

wesentlicher Teil der Entwurfsoptimierung.

durch die Erschließung ist ein Rundumblick

Hoher Vorfertigungsgrad, einfachste Monta-

auf den gesamten Gletscher und 109 Drei-

gestöße und Passgenauigkeit sind unter

tausender der Tiroler Alpen möglich gewor-

den erschwerten Bedingungen auf 3.200 m

den. Die Plattform eröffnet aber auch einen

Höhe unbedingte Notwendigkeit. Da die

durchaus kritischen Blick auf Klimawandel

gesamte Baustelleneinrichtung, Betonarbei-

und Gletscherschmelze. Durch Inszenierung

ten sowie die Montage aller Bauteile mit

und Überzeichnung der vorhandenen Topo-

dem Helikopter durchgeführt wurden, war

grafie entsteht aus Landschaft geformte

die unmittelbare Wetterabhängigkeit ein ein-

Architektur – künstliche Landschaft – sie ver-

zukalkulierender Planungsfaktor.

mittelt zwischen Dynamik und Statik und ist

Fotos LAAC Architekten

Teil ihrer Transformation. Eine Konstruktion

Konstruktion

in Wechselwirkung mit der Landschaft, sie

Die Stahlkonstruktion ist als Trägerrost in

beeinflussen und prägen sich gegenseitig.

Cortenstahl ausgeführt. Die auskragenden

Die Aussichtsplattform am Isidor ist Zeichen

Schwerter aus 15 mm und 25 mm Blechen

im Schnee, ist Architektur als Gratwandler.

sind als Kastenträger mit dreiecksförmigem

Weg und Plattform liegen im brüchigen Fels,

Querschnitt ausgeführt. Die stehenden

sechs Monate im Jahr werden die Lamellen

25 mm Bleche hinter dem Fundament sind


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März Marzo 2013

turrisbabel 92

mit Beulsteifen zur Stabilisierung versehen. Zwischen den ca. 50 cm hohen Trägern befindet sich der Boden aus Gitterrosten. Das geschwungene Geländer ist monolithisch gefertigt. Der Handlauf und die Sitzbank sind aus Lärchenholz. Die Kräfte werden über ein Fundament und hangseitige Felsanker punktuell abgeführt.

Bodenmechanik Die Plattform befindet sich im hochalpinen Permafrost. Daher war es notwendig, die Fundierung mit 15 m langen Felsankern im Zugbereich und einem Stahlbetonfundament im Bereich der Druckzone auszuführen.

Dimensionen Die Stahlschwerter aus Corten kragen 9 m über die Felskante aus. Insgesamt wurden 19 t Cortenstahl und 60m² Gitterrost und 50m Holzhandlauf Lärche verarbeitet. Der 50 m lange Weg im natürlichen Gelände ist mit Handlauf und Absturzsicherung versehen.

1

Standort Berg Isidor, Stubaier Gletscher in Tirol, Austria. 3.200 m. Mit der Seilbahn zu erreichen, 8–16 h Bauherr Wintersport Tirol AG & Co, Stubaier Bergbahnen KG Projekt LAAC Architekten Arch. DI Kathrin Aste Arch. DI Frank Ludin

Mitarbeiter: DI Thomas Feuerstein Art der Beauftragung Privater Direktauftrag Planungsbeginn 06. 2008 Bauzeit 05.– 09. 2009 Material Wetterfester Stahl, Lärchenholz, Edelstahlnetz


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1 Konstruktionsschema 2 Ansicht

55

2


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turrisbabel 92

A cura di Carlo Calderan

1o Premio Alfonso Cendron

Foto Carlo Calderan

Concorso Sorgenti del Piave

La proposta di riqualificazione ambientale

Per la natura del materiale metallico, gli

e paesaggistica dell’area delle sorgenti

effetti sonori del passaggio dell’acqua nei

del Piave pone come sfondo la natura e i

ruscelli e del passaggio dei pedoni nel sen-

suoi fenomeni, ci troviamo alle pendici del

tiero, vengono esaltatati a segnalare gli

Peralba, in un prato alto tra la prima fascia

eventi. Un ulteriore sentiero proveniente da

di conifere e la torbiera nella quale cre-

nord confluisce verso il parcheggio a valle,

scono prati colorati ed erbe rare. In questo

dirigendosi verso ovest lungo la terrazza

luogo le nuvole e la nebbia dominano l’at-

delle sorgenti. Il nuovo sentiero nel bosco

mosfera evocando il ciclo idrologico che,

tenta di appoggiarsi su poche isoipse, in

come noto, si riferisce ai diversi stati fisici

modo da ridurre al minimo i movimenti di

dell’acqua, solido, liquido e gassoso.

terreno e da poter essere agevolmente per-

Sulla base di questa elementare esperien-

corso anche da parte di anziani e bambini;

za didattica, la proposta tenta di costruire

conclude infine la sua escursione presso il

già dal parcheggio a valle alcune rifles-

rifugio, riconnettendosi con la strada aperta

sioni, la trasformazione in energia elettrica

ai soli mezzi di emergenza e a quelli auto-

del calore prodotto per irraggiamento delle

rizzati al trasporto di persone diversamente

piastre in corten utilizzate per gli stalli,

abili. Dalla vecchia strada si staccano os-

e, per scambio termico presso le cavità di

servatori per la contemplazione del paesag-

drenaggio, la trasformazione dell’acqua

gio in direzioni multiple. Il primo, subito

in vapore, ad avvolgere e quasi dissolvere

dopo la porta, guarda ad ovest, dove il neo-

la presenza delle auto in sosta. La porta

nato ruscello Piave scorre lento e incerto,

delle sorgenti, un totem metallico verticale,

ma anche verso sud, dove il rio prende ve-

scorre meccanicamente dal fianco della

locità per la maggiore pendenza e si allarga

strada a inibire parzialmente l’accesso

per effetto dei primi affluenti dal monte e

automobilistico; al contempo il totem in

dalla torbiera. Un secondo osservatorio, a

corten indica simbolicamente la mappa del

metà del percorso, connette il sentiero alto

luogo, la sua condizione orografica.

e la strada, spingendosi in fondo all’alveo

Dopo la porta, la vecchia strada diviene

del ruscello Piave e costeggiando un altro

sentiero pavimentato con materiali ecologici

rio proveniente dal monte. Anche in questo

mescolati a frammenti di roccia dolomitica

caso la visione è multipla: verso est, sul

del sito. Gli attraversamenti dei rii prove-

ruscello Piave; verso sud, sulla torbiera al

nienti dal sovrastante Peralba sono trattati

di là dei prati. Un ultimo osservatorio si

ancora con il medesimo metallo, il corten

trova ad ovest, quasi un avamposto del rifu-

microforato con dimensioni variabili ad

gio, al fine di consentire al visitatore di ri-

evocare il verso di scorrimento dell’acqua.

costruire visivamente le geografia appena


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1

1 Planimetria

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2 – 3 Piante 4 – 5 Sezioni

turrisbabel 92

percorsa. La riqualificazione dell’ambito

In uno spazio rialzato trova posto il servizio

preciso della sorgente, attualmente attrez-

di ristorazione e bar che affaccia sul sotto-

zato con alcuni manufatti ed un rifugio,

stante punto informazioni. Sul tetto inclinato

volge verso una naturalizzazione dell’intera

una grande finestra si apre verso il Peralba,

area specifica al fine di risarcire i suoli dei

quasi a ricordare la relazione con la sorgente.

loro substrati originari, in parte torbiera e

La planimetria del nuovo centro di acco-

in parte affioramento sorgentizio. Il nuovo

glienza deriva pertanto dalla forma del de-

centro di accoglienza è una struttura ipo-

clivio naturale esistente che assume qui

gea ricavata per ampliamento del seminter-

l’aspetto di una freccia, come ad indicare

rato del demolendo rifugio e volumetrica-

il punto preciso della sorgente.

mente si adagia sul declivio esistente ridu-

Il progetto presentato è risultato vincitore

cendo al minimo l’impatto con il profilo

nel settembre del 2011 del concorso ban-

naturale esistente. Il lato meridionale della

dito dalla Provincia di Belluno in collabo-

copertura si allunga a formare un parapet-

razione con il Comune di Sappada per la

to della terrazza sud, superficie terminale

riqualificazione ambientale e paesaggisti-

esterna del percorso alle sorgenti. Al nuovo

ca dell’area delle sorgenti del Piave.

volume ipogeo, che all’interno si sviluppa

Il concorso è stato organizzato dalla Fon-

a terrazze sagomate sul profilo naturale del-

dazione Architettura Belluno Dolomiti nel-

la pendenza del terreno, si accede da sud

l’ambito del programma Interreg IV A Italia/

lungo un percorso ai piedi del declivio.

Austria, all’interno del progetto “Drava

L’ingresso conduce ad un’area leggermente

Piave Fiumi e Architetture” che ha coinvolto

incassata rispetto al suolo esterno, il punto

la Provincia di Belluno come capofila, la

informazioni e servizi, dove una finestra a

Provincia di Treviso, la Verein Napoleonstadel –

nastro consente di immergersi visivamente

Kärntens Haus der Architektur (Carinzia),

e quasi fisicamente nello spazio rinatura-

l’Associazione Turistica di Dobbiaco (Bolzano)

lizzato. Da un sistema digitale incorporato

e il Kulturland Kärnten – Kärnten Werbung

nel desk di fronte alla finestra è possibile

Marketing & Innovationsmanagement GmbH,

acquisire informazioni sulle sorgenti, sui

quali partner. La Commissione Giudicatrice

sentieri e sulla storia dei luoghi, e costruire

era formata dall’Arch. Juan Manuel Palerm

in forma interattiva ipotesi di escursione

Salazar, dall’Arch. Walter Angonese, dal-

basate sulla qualità dei fenomeni e sulla

l’Arch. Silvia Roma, dal Dott. Cesare Lasen e

natura floreale e faunistica dei luoghi.

dal Dott. Urb. Gabriele Lion.


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2

3

4

5


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6

7

6 Sezione 7 Planimetria 8 Pianta 6

1 ingresso

1

2 accoglienza 3 back office

7 4

5 servizi 6 zona didattico-interattiva

3

7 zona bar e ristoro 8 magazzino

2

5

4 area carte geografiche

8

8

turrisbabel 92


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turrisbabel 92

Testo di Matteo Torresi e Giorgio Azzoni

Concorso internazionale di idee „Abitare minimo nelle Alpi“, Italia

Lo stretto indispensabile

vetta infatti sono spesso necessari più giorni di cammino. Generalmente i bivacchi sono

Un bivacco, a differenza di un rifugio, è un

situati in luoghi particolarmente isolati, ma

riparo momentaneo, provvisorio, usato per

facilmente riconoscibili, in cui si possa ri-

proteggersi dalle condizioni metereologi-

posare e cucinare qualche alimento caldo,

che avverse o per passare la notte al sicuro

soprattutto nei periodi invernali e offrire un

prima di rimettersi in cammino verso la

ricovero temporaneo. Il bivacco è quindi

vetta. In origine era un accampamento prov-

uno spazio minimo autogestito e gratuito.

visorio, oggi è diventato una struttura fissa,

È buona regola, per ogni alpinista, lasciare

incustodita, solitamente in metallo o legno,

sempre qualcosa da mangiare nella pic-

all’interno del quale vengono ospitati un

cola dispensa per quelli che verranno dopo.

massimo di dieci persone, un tavolo e una

È indispensabile lasciarlo pulito e in ordine,

piccola cucina dotata di fornello elettrico e

non si può sprecare acqua, energia né

lavandino ad uso degli alpinisti. Per supe-

tantomeno cibo. Un bivacco è in antitesi

rare un’arrampicata o per raggiungere una

con la società contemporanea: è lo stretto

1


turrisbabel 92 März Marzo 2013

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2

indispensabile che dovrebbe riportarci

idrico e smaltimento reflui; igienicità e mini-

all’essenzialità. È un’esperienza educativa.

mo confort; coibentazione adeguata e prote-

I bivacchi esistenti sono strutture leggere,

zione atmosferica; facile individuabilità e

facilmente trasportabili, sono oggetti ricono-

visibilità; sicurezza, ancoraggio, reversibilità.

scibili spesso di colore molto acceso.

Non è stato indicato un luogo specifico per

In un certo senso quindi non sono strutture

l’inserimento della cellula, ma si è lasciata la

integrate, secondo il luogo comune che

libertà di collocarlo lungo un sentiero in

vuole un oggetto architettonico ben inserito

quota in area alpina, con la prospettiva di

nel contesto quando con esso si fonde, in

realizzare un prototipo che possa essere

una sorta di mimesi. In questo caso sareb-

installato in Valle Camonica e poter essere

be poco logico. Un riparo di fortuna, se

sfruttato come abitazione per gli artisti che

pensiamo alle condizioni estreme in cui ci

partecipano ad un’altra interessante mani-

si può trovare facendo una scalata, per

festazione, aperto_2012 / art on the border

esempio durante una tempesta di neve, non

in cui agli artisti selezionati viene chiesto di

può certo essere nascosto. Un esempio tra

interagire con le comunità, realizzando opere

gli altri è quello del bivacco Pelino, sulla 3–4

vetta del Monte Amaro (Majella, appennino abruzzese), luogo di per sé difficile da raggiungere e soggetto a repentini cambiamenti del tempo. Per la sua forma, materiale, e colore una semisfera reticolare rivestita in lamiera rossa, è un esempio emblematico dei bivacchi esistenti e del loro ruolo. Il Distretto Culturale di Valle Camonica (BS) e il Parco dell’Adamello hanno indetto un 1 Bivacco Pelino, 2.795m.s.l.m., Monte Amaro, appennino cen-

concorso internazionale di progettazione

trale, anno di costruzione: 1980

aperto a giovani architetti, designer, ingegneri

2 Bivacco Valerio Festa,

Under 40 sul tema della cellula abitativa

2.320m.s.l.m., Passo di Gallinera, Alpi Retiche, Lombardia, anno di costruzione: 1977

3 Bivacco Ferrario, 2.184m.s.l.m., Vetta Grignetta, Valsassina.

minima, autonoma, reversibile: il bivacco. Nel bando di concorso si chiedevano il minimo ingombro e semplicità formale;

anno di costruzione:1968

durabilità all’uso, al tempo e agli agenti atmo-

4 Bivacco Malvezzi, 2.900m.s.l.m.,

sferici; economicità di realizzazione, uso e

La Valeille, Alpi Graie, Val D’Aosta, anno di costruzione: 1935 (1972–2003)

manutenzione; autosufficienza energetica, senza l’uso di fuochi; approvvigionamento


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turrisbabel 92

site specific. La giuria, presieduta da Sami

confronti di luoghi, simboli e valori che la

Rintala, ha selezionato sedici progetti dei circa

Valle Camonica custodisce. Dopo ferro e

duecento presentati, tre dei quali premiati

legno, materia di riferimento di questa terza

e che saranno valutati economicamente

edizione è la pietra, con la quale essi si con-

in collaborazione con uno degli sponsor

frontano per dare forma ad opere prodotte

per permettere la realizzazione di quello

in loco, site specific. Nell’edizione 2012 è

che risulterà essere il più fattibile e che

stata attivata una ricerca su L’abitare nelle

di seguito sono pubblicati. La mostra dei

Alpi, individuando la relazione tra natura e

progetti, presentata al Maga di Gallarate

cultura in una terra di montagna. Lo stretto

e alla Fiera della Sostenibilità nella Natura

rapporto con l’ambiente ha consentito alle

al pina in Valle Camonica, è divenuta iti-

diverse sensibilità di tradurre significati e

nerante e percorrerà le Alpi, dove richiesta.

valori in forme, percorsi e azioni sostenibili

(Matteo Torresi)

e consapevoli. All’interno del progetto artistico aperto_2012 è stato promosso, con

aperto_2012 / art on the border L’abitare nelle Alpi

finalità analoghe, il Concorso internazionale di idee Abitare minimo nelle Alpi, per la progettazione di una cellula abitativa mini-

La manifestazione aperto_2012 art on the

ma, autonoma, reversibile (bivacco) desti-

border, promossa dal Distretto Culturale, è

nata al ricovero temporaneo, da collocarsi

un progetto pluriennale di arte pubblica

lungo un sentiero in quota in area alpina.

contemporanea che ha l’obiettivo di attivare

A fronte di una elevata partecipazione la giu-

esperienze capaci di radicarsi nell’ambiente

ria, composta da architetti, critici e esperti

e di stabilire un colloquio dialettico con il

di ambiente montano, ha valutato i progetti

luogo, la storia e le comunità. È un territo-

nel corso di diverse sessioni di lavoro sulla

rio di confine che si dispone alle idee, al-

base dei criteri indicati dal bando: qualità

l’interscambio e al confronto; un cantiere,

architettonica dell’opera, sostenibilità eco-

aperto ai nuovi linguaggi dell’arte. Ogni anno

nomica, energetica e ambientale, durabilità

vengono individuati un tema e un artista

e realizzabilità. Tra i molti progetti che pre-

di riferimento, vengono selezionati giovani

sentavano una significativa risposta a questi

artisti che, ospitati in loco, agiscono sul ter-

criteri sono stati selezionati tre gruppi di

ritorio e interagiscono con gli abitanti; sono

lavori: tre premiati, cinque menzionati e otto

chiamati a stimolare riflessioni su cultura

selezionati. I progetti premiati sono stati

e identità rilanciando un’azione di cura nei

individuati sia per la loro ricerca architetto-

5

5 Progetto 1o Premio: Alessandro Felici, Rocco Cammarota, Alessio Santamaria, Dario Rossi

6 Progetto 2o Premio: Riccardo Sanquerin

7 Progetto 3o Premio: Daniele Catizzone, Stefano Corradi, Davide Falcetta, Alessio Maiolino, Michele Nebuloni


turrisbabel 92 März Marzo 2013

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Il primo premio presenta un’interessante ricerca sul tema dell’abitare minimo declinata in una forma che dialoga con il profilo alpino e che si articola in relazione alla visibilità e alla funzionalità tecnica del bivacco, risultando particolarmente adatta a situazioni di media quota in appoggio a passaggi, ascensioni e transiti. Il secondo premio si caratterizza per una forma compatta e sfaccettata che ben si adatta a situazioni ambientali estreme, anche di alta quota, come vedrette o passaggi particolarmente esposti. L’interno è strutturato anche per una permanenza non occasionale e presenta soluzioni qualitative ed articolate.

6

nica, che coniuga aspetti innovativi con esi-

Il terzo progetto premiato, distinguendosi

genze energetiche e ambientali, sia per la

per una composizione semplice e moderna,

cura delle soluzioni compositive tradotte

denota una maturità progettuale pur ad

in efficacia del dettaglio. Sono stati partico-

una scala minuta, con un interessante studio

larmente apprezzati i lavori che hanno pre-

sugli aspetti ‘comunitari’ della permanenza

sentato caratteri architettonici di qualità,

in situazione di emergenza.

ma che fossero anche dotati di una concreta

Ognuno dei tre progetti premiati contiene

realizzabilità ed una adattabilità alle condi-

una ricerca tipologica presente in molti

zioni d’alta quota, presentando pochi aspetti

altri lavori, sintetizzando il panorama delle

deboli dal punto di vista della manuten-

proposte e degli atteggiamenti progettuali

zione. Altro aspetto importante ai fini della

riscontrati dal concorso. Il tema dell’ospi-

scelta è stato individuato nel rapporto tipo-

talità di sicurezza ad alta quota indirizza de-

logia-spazio-funzionalità, in quanto una

cisamente dal punto di vista funzionale,

struttura lasciata al libero uso in un luogo

architettonico e sociale, aprendo un dialogo

non raggiungibile da mezzi di trasporto (se

sul significato dell’escursionismo alpino.

non aerei), richiede molta concretezza:

(Giorgio Azzoni)

questo insegna la tradizione alpina e l’esperienza d’uso degli edifici d’alta quota. 7

www.vallecamonicacultura.it/aperto2012


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turrisbabel 92

A cura di Barbara Breda

Miha Karzeli

Si ringraziano Sandy Attia e Gianluca Gimini

Bivacchi Legarij, Kamnik Mountains, Slovenia

Bivouac for mountaineers

which is used when there are more people. The bivouac is open year round and can

per la revisione dei testi in lingua inglese. The project consists of a small mountain

be used free-of-charge. The aerodynamic

bivouac in the far west corner of Slovenia,

shape of the roof is designed to withstand

2 km from the Italian border. It is situated

the strong winds, however the project is not

in the middle of the 30 km long mountain-

a high-tech architecture but rather an archi-

ridge named Stol (a chair in translation),

tecture that tries to builds upon alpine

1580 m above sea level. The shortest path

architecture. The construction is wooden,

to reach the site is a two hour hike and is

and without heating system-simply breath-

characterized by high winds and lots of snow

ing heats up the space in no-time! It has

on the ridge during the winter months.

a glass door in the front facade and a rear

During the summer, thunderstorms are fre-

window. In front of the bivouac there’s a

quent; Stol mountain is the first barrier

small sheltered terrace made of wood,

of the Alps from the south. This bivouac is

that faces east. The bivouac is raised 40 cm

a shelter for those mountaineers traversing

above the ground to avoid water infiltra-

the whole ridge. It is a very small and sim-

tion. The material for the construction was

ple structure measuring 3 x 4 m, 11 sq.

brought by helicopter. Prior to construc-

meters. The interiors are yet to be finished.

tion, the project was pre-assembled in the

There are 4 beds in the lower (also sitting)

home garden of the carpenter in the village

level and 4 extra beds in the attic space

60 km far away from the location.

1

3

2 1

4


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Location Stol mountain ridge / western Slovenia Client Tourist development

7

4

3

association Breginj Architect

8

Miha Kajzelj

5

Design date 2

08. 2002 Completion date 10. 2002

1

Area 11 m2 Cost 11.000 EUR General Contractor Professor Janez Duhovnik

2

5

5

1 cross section 1 lower sleeping level (4 beds)

4

7

1

the bench

2

3 upper sleeping level (4 folding beds)

5

4 removable table

2 longitudinal section 3 lower sleeping level plan

3

1 stone stair 2 wooden outside platform under the roof 3 outside door-double in height (snow hight) 4 inside door with a window 5 bench/bed- 4 sleeping places 6 removable table 7 rear window 8 removable back of the bench

4 roof plan Foto BlaĹž Budja

3

6

2 removable back of

4

5


68

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Bivouac at Kotovo saddle

turrisbabel 92

circular windows. It is designed as a grey volume with sharp edges and has been

Foto Miha Kajzelj

The landscape below the Kotovo saddle –

placed beneath a huge broken boulder as

at the altitude of 2000 meters above sea

if it were a wedge, supporting it. The whole

level – is a unique space of alpine nature.

composition is similar to an explosion of

A trace of big rocky boulders was left on the

fractal volumes. The tension between the

plateau by the melting of an ancient glacier.

boulder and the bivouac, where the real rock

The scenery is very open and there is a

almost touches the artificial one, stresses

majestic view towards the mountain walls

its connection with the natural landscape.

and summits on the opposite side of

The futuristic outer appearance is symbolic

Tamar valley. The crystals of mount Jalovec

of the hostility of this high-altitude environ-

shine embedded in dark colored soil: this

ment. It would be a better setting for some

is one of the most beautiful and wild parts

atmospheric vehicle than it would be for a

of Julian Alps. The idea behind the new

construction in the shapes of the vernacu-

bivouac is that it should be nearly invisible

lar architecture of the valley. The position

to the eye in the context of this magnificent

of the windows enables to look outside

rocky scenery. We wanted to preserve the

when standing by the door, sitting on

scenery untouched as much as possible.

the bench or lying in bed. The bivouac was

So, the new building is like another rock in

transported to the site by helicopter as a

the crowd of rocky boulders on the plateau,

readymade object. It was fixed to the rocky

providing shelter for temporary living.

ground without concrete. Its interior provides

It differs from the other boulders just by its

shelter for 4 to 6 mountaineers.


turrisbabel 92 März Marzo 2013

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Location Kotovo sedlo (1965 m over sea), Tamar-Planica, western Slovenia Client Mountain rescue teams from Kranjska gora and Ratecˇe Architect Miha Kajzelj Design date 08. 2004 Completion date 07. 2005 Area 8 m2 General Contractor Janez Štupnik

1

1 longitudinal section 2 plan

2


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Bivak under Grintovec

turrisbabel 92

The upper floors serve as additional sleeping or living quarters. Bivouac is a

Foto Matevž Paternoster

This Bivouac is located in the Kamnik

vertical volume placed on a minimal con-

Alps 30 km north of Ljubljana, the capital

crete platform 2,00 x 3,00 m with a height

of Slovenia. The site is a mountain

of 4,50 meters. The vertical windows are

plateau 2080 m above sea level and is

placed beside the corner windows and

accessible only on foot by a trail leading

enable the best view of the mountains that

from the valley to mount Skuta (2400 m).

dominate the alpine scenery making for

The bivouac replaces the old bivouac that

a very light and open interior. The vertica-

was built in 1972. It is an alpine infrastruc-

lity of the windows gives the impression

tural object wich is open to visitors year

that the sleeping levels are floating in

round. The use is free of charge and the

the air above the mountain scenery.

main purpose is to enable shelter for the

Bivouac is a nonheated building. Its outer

mountaineers. It is located in an area of

skin consists of aluminium isolating pan-

the mountains which has difficult access,

els, that prevent the loss of heat produced

making for a dangerous place at night or

by those occupying the structure. The

under bad weather conditions. Capacity

inner skin is made of wooden perforated

of the shelter is 6 – 8 people, upper sleep-

panels that resist to moisture so that the

ing levels are designed as a uniform

interior skin can always stay warm and dry.

bed level for 2 – 3 people. The Bivouac is

As a result of the vertical interior concept,

placed as a landmark in the landscape

the upper floor is always warmer than

of the wide mountain plateau under the

the floors below. Bivouac is fixed on a

Grintovec moutain. With its dark vertical

mimimal concrete platform, wich is ancho-

volume the bivouac is visible from afar,

red to the solid rock ground. The interven-

whether in a white winter scenery or

tion to the ground under and around

in the grey rocky summer period. Its outer

bivouac is minimal so that the landscape

appearance helps people find it. The inte-

remains largely untouched. The prefabri-

rior is a multi storey space which works

cated structure complete with windows

as a monovolume. All three levels are con-

was constructured in the valley and brought

nected with a vertical void within which

up to the mountainous location by heli-

a ladder is placed to enable access to

copter. The weight for the helicopter trans-

the upper floors. The ground floor with

port was limited by 3 tons, our bivouac

benches and a small table serves as

weighs 2300 kilograms. For weight con-

a dining and living space during the day

cerns, the bearing-load structure was

and the sleeping quarters aby night.

made of aluminum and not steel.


turrisbabel 92 März Marzo 2013

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Location Kamnik Mountains Slovenia Client Mountain rescue team Kamnik Architect Miha Kajzelj Size 14 m2 Date of project 2008 Date of construction 2009

1

1 longitudinal section 2 cross section

2


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turrisbabel 92

A cura di Alexander Zoeggeler, testo degli autori

Luca Gentilcore / Gandolfi & Gentilcore Stefano Testa / Cliostraat

Nuova Capanna Gervasutti, Ghiacciaio di Freboudze, Monte Bianco, Courmayeur, Aosta

La nuova “Capanna Gervasutti”, commis-

La Capanna Gervasutti è la prima spettaco-

sionata dal CAI di Torino, è stata installata

lare applicazione di un prodotto, il LEAP/s1,

nell’ottobre del 2010 a quota 2.835 m sul

parte di una serie abitacoli che LEAPfactory

ghiacciaio del Freboudze sotto la spettaco-

ha sviluppato per risolvere più in generale

lare parete Est delle Grandes Jorasses nel

il problema dell’infrastrutturazione am-

Monte Bianco ed inaugurata nella prima-

bientale. Le difficoltà legate alle costruzioni

vera del 2011. La realizzazione del bivacco

in alta montagna, in aree generalmente

è frutto del lavoro coordinato di Luca

prive di accessibilità stradale, rende quasi

Gentilcore e Stefano Testa con LEAPfac-

insostituibile il ricorso al trasporto aereo e

tory, acronimo di Living Ecological Alpine

quindi ad una prefabbricazione spinta.

Pod, società italiana che progetta

Questo nuovo bivacco sul Monte Bianco

e realizza strutture modulari con impatto

rappresenta una delle opzioni possibili per

ambientale minimo. I moduli LEAP sono

l’architettura d’alta quota: in un contesto

abitacoli a scocca portante in sandwich

non completamente abitabile essere senza

composito interamente prefabbricati, tra-

alcun radicamento, reversibile e mobile,

sportabili con un elicottero di medie di-

come una barca o una navicella spaziale.

mensioni e installabili rapidamente senza modificare il suolo naturale con opere permanenti. Sono concepiti per funzionare in totale autonomia essendo dotati di sistemi di produzione di energia pulita, di sistemi di autodiagnosi funzionale e dispositivi sanitari indipendenti. Per il bivacco Gervasutti sono stati assemblati quattro moduli: un “Entrance module” che regola l’accesso alla capanna attraverso delle bussole e comprende i depositi per zaini, scarpe e attrezzature di montagna oltre all’alloggiamento dell’equipaggiamento d’emergenza, un “Living module” che include la cucina, l’area pranzo e l’unità di controllo degli apparati tecnologici della struttura e, per finire, due “Sleeping modules” che consentono una disposizione Foto Francesco Mattuzzi

flessibile delle cuccette.

(Carlo Calderan)


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Sezione Sezione Pianta Prospetto Sezione

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Architetti Luca Gentilcore / Gandolfi & Gentilcore, Stefano Testa / Cliostraat Design Team Edoardo Boero Marilena Cambuli Massimo Teghille Strutture Luca Olivari / Olivari Composite Engineering Andrea Bruzzone Superficie 29 mq Costi complessivi 250.000 euro Dati tecnici 6 punti di appoggio 2500 kg di peso totale 12 posti letto Produzione energia solare 2.5 Kwh

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Testo di Nicola Baserga e Christian Mozzetti

Nicola Baserga e Christian Mozzetti architetti ETH STS

Ampliamento Capanna Moiry, Grimentz (CH)

La capanna Moiry si situa nella Valle

del soggiorno di cui una parte può essere

d’Anniviers (VS) a 2.825 m.s.l.m, nel comune

utilizzata come sala per conferenze. Al piano

di Grimentz. Il progetto mira alla conserva-

superiore ci sono il comparto camere per-

zione volumetrica e architettonica della

sonale e custode (direttamente collegata alla

capanna esistente davanti la quale si ridi-

cucina), le camere prevalentemente per pic-

segna una nuova terrazza pavimentata.

coli gruppi o per famiglie ed i relativi servizi.

Collegato, ma architettonicamente autono-

Le piccole camere sono pensate per offrire

mo, un nuovo volume si adagia sulla topo-

un confort maggiore in modo di favorire una

grafia esistente. Vecchio e nuovo si con-

permanenza oltre la singola notte. In rela-

trappongono in dialogo dialettico, manife-

zione a questo abbiamo preferito un numero

stando espressioni architettoniche differenti

maggiore, oltre il minimo richiesto dal ban-

ma complementari: alla verticalità della

do di concorso, di piccole camere.

capanna esistente contrapponiamo l’orizzontalità del nuovo; allo zoccolo in muratura

Costruzione

della terrazza contrapponiamo lo sbalzo

L’edificio esistente è pressoché mantenuto

del nuovo corpo apparentemente sospeso

integro nelle sue parti strutturali, mentre le

nel paesaggio; all’introversione del primo,

finiture, le installazioni e la circolazione sono

offriamo una percezione completa e diretta

rimesse a nuovo. L’ampliamento è costruito

del paesaggio del secondo.

su un minimo di fondamenta e in parte su profili a mensola in acciaio, con il sistema

Organizzazione funzionale

di prefabbricazione in elementi intelaiati di

L’entrata principale avviene tra i due edifici,

legno e rivestito in rame. La scelta di quest’ul-

mentre l’entrata attuale può essere utilizzata

timo è dettata dalla volontà di ridurre il più

come accesso “sporco” o invernale. Nella

possibile i materiali utilizzati che saranno

capanna esistente organizziamo al piano

quindi la pietra dell’esistente e della nuova

interrato gli spazi secondari quali depositi e

terrazza ed il rame della copertura della

locali tecnici, al piano terra gli spazi di de-

vecchia capanna e dell’intero involucro del

posito degli ospiti, alcuni sevizi igienici diurni

nuovo edificio. La nuova terrazza è costruita

e l’atelier del guardiano, ai piani superiori

utilizzando il materiale di riporto, di demoli-

parte delle camere prevalentemente per

zione e le pietre esistenti.

gruppi. Al piano terra il deposito scarponi è adattabile come locale invernale. Nel nuovo edificio al piano terra si trovano la ricezione, il soggiorno divisibile, la cucina ed un deFoto Thomas Jantscher

posito fruibile per la stessa e per la flessibilità


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Committente Club Alpino Svizzero, Montreux Architetti Nicola Baserga e Christian Mozzetti, Muralto (CH) Collaboratori: Thea Delorenzi, Stefano Pesenti, Carlotta Terragni Direzione lavori Savioz, Fabrizzi Ingegnere Ingegneri Pedrazzini sagl Specialista elettronico Perrottet ingénieurs Conseils en électricité sa Jean Lausselet Specialista san. e vent. ER energies rationelles SA Ingénieurs Conseils Carlos Calatayud Ingegnere sanitario CCTB SA Stephan Grangier

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Zusammengestellt von Wolfgang Thaler

Schlögl & Süß Architekten ZT

Innsbrucker Nordkettenbahnen, Österreich

Die drei Stationen der Nordkettenbahn,

Innsbruck ansässiges Büro gewonnen, das

Hungerburg, Seegrube und Hafelekar, wer-

in enger Zusammenarbeit mit DI Werner

den 1927–1928 von Architekt Franz Baumann

Jud vom Denkmalamt dieser Aufgabe nach-

errichtet und zählen zu den wichtigsten aus

kommt. In einem präzisen Analyse- und

dieser Zeit erhaltenen Bauwerken der Mo-

Planungsprozess werden Erhalt, Rückfüh-

derne in Tirol. Die im Umgang mit dem Berg

rung bzw. Um- und Zubauten festgelegt.

höchst sensible Architektur gilt bis heute als exemplarisches Beispiel für alpines Bauen.

Grundhaltung:

Im Zuge der Sanierung der Seilbahn ent-

Wesentliche Ergänzungen zum Bestand

schließt sich die Stadt Innsbruck zu einer

werden in Form und Material bewusst als

umfassenden Modernisierung der Hunger-

solche gezeigt und durch klare Schnitte von

burg- und Nordkettenbahn. Im Rahmen

der alten Bausubstanz abgesetzt, in Maß-

eines Dienstleistungskonzessionsvertrags

stab und Grundhaltung dem Gesamtgebäu-

erhält das Büro Malojer Baumanagement

de jedoch untergeordnet.

GmbH&Co die Verantwortung für die um1

fassende Generalplanung. Für die Stationen

Der Altbestand wird in den wesentlichen

des von Grund auf neuen Abschnittes von

Teilen konsequent auf den Ursprungszu-

der Einstiegstelle beim Kongresshaus bis

stand rückgebaut, funktionsbedingte Ände-

zur Hungerburg erhält auf Grundlage eines

rungen zurückhaltend in Material und Aus-

Bauträgerwettbewerbes zwischen Domini-

prägung vorgenommen.

que Perrault und Zaha Hadid mit zaha hadid architects ein weltweit tätiges Büro den Ent-

Die Stationen

wurfsauftrag für die gänzlich neue Bahn. Die beschlossene Kapazitätssteigerung der

Hungerburg Talstation

Nordketten-Seilbahn zieht ebenfalls eine

Die notwendige Vergrößerung der Warte-

Reihe funktionell und architektonisch beding-

halle wird durch den Abbruch der nord-

ter, baulicher Änderungen der Baumann-

seitig gelegenen Nebenräume erzielt.

Stationen nach sich. Der von der Stadt Inns-

Die daraus entstandene Raumerweiterung

bruck bestellte Architekturbeirat, mit Fried-

setzt sich besonders in der Ausbildung der

rich Achleitner und Marcel Meili hochkarätig

Oberflächen architektonisch klar von der

besetzt, besteht auf der Forderung, dass

bestehenden Halle ab, wodurch deren alte

1 Außenansicht

das Baumanagement Malojer die Planung

Dimension und der Raumeindruck spürbar

Foto: Markus Bstieler

dieses Abschnittes an ein einschlägig ver-

bleibt. Später ausgebrochene Fensteröff-

siertes Architekturbüro übertragen muss.

nungen in der West- und Nordfassade wer-

Mit Schlögl & Süß Architekten wird ein in

den wieder geschlossen.

Hungerburg Talstation (857 m)

2 Wartehalle Foto: Nikolaus Schletterer

3 Grundriss Erdgeschoss


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Seegrube

henden Dachflächen. Der Küchenzubau

Rund um den Gebäudekomplex der See-

an der Nordseite des Gebäudes wird als

grube kommt es zu den stärksten Verände-

notwendiger Lawinenschutz sowie zur Aus-

rungen der Bausubstanz, und zwar zur

formulierung einer klar abgesetzten Neuset-

Vergrößerung der Wartehalle im Südosten

zung in Form eines eingeschossigen, durch-

und zur Erweiterung der Küche im Norden.

laufenden Sichtbetonwinkels vorgeschla-

Die Erweiterung der Wartehalle wird durch

gen. Die durch verschiedene Umbauten

die erhöhte Fahrgastkapazität notwendig.

früherer Jahre veränderten Gaststuben des

Bei einer in den 50er Jahren des vorigen

Restaurants werden auf den ursprüngli-

Jahrhunderts durch Baumann selbst vorge-

chen Zustand rückgebaut und nordseitig

nommenen Vergrößerung der Halle paral-

durch eine zeitgemäße Freeflow- und Schau-

lel zur Bahnachse Seegrube-Hafelekar wird

küchenzone ergänzt.

das Hauptdach angehoben und östlich

4

durch eine in der Höhe abgesetzte Dachflä-

Hafelekar

che ergänzt. Der Umbau erhält die Dach-

Am Hafelekar werden sämtliche späteren Zu-

landschaft, der geplante Zubau schiebt sich

bauten im Eingangsbereich abgebrochen,

als eigenständiger, horizontaler Baukörper

wodurch die alte Gebäudehülle wieder her-

mit weitem Ausblick ins Tal unter die beste-

gestellt wird.


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Seegrube (1.905 m)

4 Ansicht von unten Foto: Nikolaus Schletterer

5 Ansicht von oben Foto: Nikolaus Schletterer

6 Grundriss Erdgeschoss 7 – 8 Außenansichten Fotos: Markus Bstieler


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Seegrube (1.905 m)

9 Innenansicht Foto: Nikolaus Schletterer

10 – 11 Bestand vor dem Umbau Fotos: Werner Jud

12 Ansicht 13 – 15 Station Seegrube Fotos: Nikolaus Schletterer

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Hafelekar (2.256 m)

16 Außenansicht Foto: Markus Bstieler

17 Foto: Archiv Schlögl & Süß Architekten

18 Bestand vor dem Umbau Foto: Werner Jud

19 Grundriss Erdgeschoss

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Text von Baumschlager Hutter

Baumschlager Hutter Partners

Wildspitzbahn, Pitztal, Österreich

Auf 3429 Meter über dem Meer liegt die

Wind und dünner Luft, schränken die Spiel-

höchstgelegene Bergstation in Österreich.

räume stark ein. Eine Stahl-Alu-Konstruktion

Die derzeitige Wildspitzbahn wird komplett

auf die bestehenden Fundamente abge-

erneuert und durch ein Restaurant erweitert.

stellt, bildet die Basis für eine Form, die auf

Die einzigartige Aussicht in die Alpen ist

die Aussicht einerseits und die Witterungs-

der Ausgangspunkt zu allen Überlegungen

bedingungen andererseits reagiert.

und zur gewählten Formensprache.

Das Gebaute fügt sich in die Formenwelt

Die Konstruktion – formabhängig, entsteht

der ganzjährig bestehenden, von der Natur

aus den natürlichen Rahmenbedingungen

hergestellten „Schneearchitektur“ ein.

und der technischen Machbarkeit. Geringste

Soweit der Ort Zurückhaltung machbar macht,

Aufstandsflächen, Gletscherzunge, steil ab-

tritt der Bau zurück, um vordergründige

fallende Bergseiten und die extreme Höhen-

Überheblichkeit im Anblick der Mächtigkeit

lage mit entsprechender Sonneneinstrahlung,

der Naturlandschaft zu vermeiden.


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1 Lageplan

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2 Rendering des Projektes 3 Schnitt


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Text von Steinert Architekten

Steinert Architekten Gmbh + Schwind Ingenieure

Naturinformationszentrum Karwendel – Ein Fernrohr in 2.244 Metern Höhe

Der Codex Atlanticus belegt Leonardo da

die aus dem Ausbruchmaterial des in den

Vincis Vorhaben, ein vergrößerndes Gerät auf

1970er Jahren erstellten Tunnels zum Damm-

den Mond zu richten. „Fa ochiali da vedere /

kar entstanden ist. Nicht nur die fertige

la luna grande…“ – Mache Brillen, um den

neue Anlage ist strikt auf diese Fläche be-

Mond groß zu sehen, ist dort zu lesen.

grenzt, sie wurde auch während der ge-

Dieses Vorhaben gründet in der Sehnsucht

samten Baudurchführung nicht überschritten.

der Menschen, das direkt Wahrnehmbare um das ferne Unfassbare der Welt um sie

Das Bauwerk

herum zu erweitern. Die Idee des Fernrohrs war geboren. In dieser Metapher für Ein-

Der einem Fernrohr gleichende langge-

blick und Ausblick verbinden sich Mikro- und

streckte Baukörper mit dem Ausstellungs-

Makrokosmos zu einer lehrreichen Einsicht.

raum ragt sieben Meter über die Felskante hinaus und scheint auf dem Treppenturm

Der Standort

zu schweben, der den Ausstellungs- mit dem Medienraum im Sockelgeschoss verbindet,

Fotos Peter Czajka

Auf eine der ältesten Schutzverordnungen

das zu mehr als der Hälfte in die Aufschüt-

der Ostalpen geht das Naturschutzgebiet

tung eingegraben ist. Die Aufständerung

Karwendel zurück, das Teil der Tirolisch-

reduziert die Barrierewirkung für Vögel, in-

Bayerischen Kalkalpen ist. Naturschutz und

dem sie ein Über- und Unterfliegen des

der Wunsch nach einem lebhaften Tourismus

Baukörpers ermöglicht. Die Form eines Fern-

sind jedoch nicht immer gut verträglich.

rohrs vereint konstruktive und optische

Um die Touristen zu motivieren, den ein-

Vorteile: die Hülle kann ohne Unterschied

zigartigen Naturraum Karwendel durch ihr

zwischen Wand- und Dachfläche aus einem

rücksichtsvolles Verhalten zu bewahren,

einheitlichen Material bestehen und hat

wurde ein dezentrales Netz von Naturinfor-

somit ein ruhiges Erscheinungsbild.

mationszentren vorgeschlagen.

Die Bekleidung mit Lärchenholzbohlen hat

Der ausgesuchte Standort des bayerischen

zwischenzeitlich durch die Bewitterung

Zentrums in 2.244 m Höhe mitten im Schutz-

den Grauton der umliegenden Felsforma-

gebiet neben der Bergstation der Karwen-

tionen angenommen. Zugunsten einer

delbahn ermöglicht eine eindrucksvolle,

freien Sicht in die Karwendelgrube und das

wirklichkeitsnahe Wissensvermittlung über

Isartal sind die Stirnseiten der Ausstellungs-

den Schutz hochalpiner Lebensräume.

röhre großflächig verglast. Um Vogelschlag

Als endgültige Position bot sich – ökologisch

zu vermeiden, wurden spezielle Vogel-

verträglich – eine südlich der Bestandsge-

schutzgläser verwendet und die Glasflä-

bäude liegende Aufschüttungsfläche an,

chen in der Fassade zurückgesetzt.


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Das Sockelgeschoss aus schalungsrauem

einflüsse im Hochgebirge hatten erheblichen

Sichtbeton ist bis auf eine Fluchttür ins

Einfluss auf die Materialwahl. Eine Vorferti-

Freie geschlossen. Eine Stahlbrücke mit

gung von Bauteilen schied wegen der Be-

Gitterrostbelag verbindet auf einer Ebene

schränkungen hinsichtlich Gewicht und Größe

den Zugang in die Ausstellung mit der

aus. Die Materialien mussten in geeigneten

Terrasse der Gaststätte in der Bergstation.

Packungseinheiten transportierbar sein.

Ein geringer Energieverbrauch war Ziel

Gewählt wurden Stahlbeton als Trocken-

bei der Planung des Gebäudes. Die Ab-

mischung in Fässern, Rundstahl für die

wärme der Kraft-Wärme-Kopplung zur

Bewehrung, Nut- und Federbretter und Nagel-

Energieversorgung der Bergstation reicht

binder für die Schalung. Auch die Fassaden-

aus, um zusätzlich den Ausstellungs- und

elemente, die Glasscheiben, die Stahlteile für

Medienraum bei Bedarf zu temperieren.

die Brücke, die Lärchenholzbohlen wurden

Die aufgrund der Witterungsverhältnisse

auf die Transportvorgaben abgestimmt.

im Hochgebirge nicht mögliche natürliche Lüftung wird durch einen geringen Luft-

Die Statik und Tragwerksplanung

wechsel geregelt; die Geräte mit Wärmerückgewinnung sind unter dem Fußboden

Das Ausstellungsgebäude mit einer Länge

der Ausstellungsebene in dem verbleiben-

von 34 m und einer maximalen Bereite von

den Raum des Ovals untergebracht.

8,6 m wird aus zwei ineinander geschobenen Ellipsenschalen gebildet. Die Wandstärke

Die Planung und Baudurchführung

der Schalen aus Stahlbeton beträgt jeweils 22 cm. Im Überschubbereich ergibt sich

Zur Schonung des Naturraums wurde das

eine Wanddicke von 87 cm. Hier im Schwer-

Baumaterial mit der Bergbahn transportiert,

punkt wird die Röhrenkonstruktion von einer

nur für extrem schwere und große Trans-

Zylinderschale ebenfalls aus Stahlbeton

portgüter wurden Hubschrauber eingesetzt.

unterstützt. Sie hat einen Innendurchmesser

Gondeltransport und extreme Witterungs-

von 3 m und eine Wandstärke von 40 cm.


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1 Längsschnitt 2 Querschnitt 3 Ebene Ausstellung

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Standort

Die Zylinderschale durchdringt den ellip-

Ellipsenschalen in die lotrechte Zylinderschale

Bergstation Karwendel

tisch geformten Medienraum im Sockelge-

eingeleitet. Dieser Punkt, an dem sämtli-

über NN

schoss und ist mit einem Einzelfundament

che Lasten, die Druckkräfte der Kragmomente

Planungsbeginn

auf Fels gegründet. Der Medienraum um-

und die Momente aus den unterschiedlich

über Mittenwald, 2.244 m

2006

schließt den Treppenturm in der unteren

belasteten Ellipsenschalen zusammentref-

05. 2007– 07. 2008

Hälfte und steift das gesamte Gebäude hori-

fen, war für die Bemessung kritisch. Die Be-

Bauherr

zontal aus. Durch seine exponierte Lage ist

rechnung wurde mit einem räumlichen FE-

Planung und Bauleitung

das Bauwerk Schnee- und Windlasten aus-

Programm durchgeführt, wobei die Ellipsen

Steinert Architekten GmbH,

gesetzt, die weit über bekannte Regelungen

über Spline-Kurven angenähert wurden.

hinausgehen. Die anzusetzenden Schnee-

In der bergseitigen Ellipsenschale ist als

Schwind Ingenieure GmbH

lasten mussten aus Daten auf der Zugspitze

einziger Durchbruch eine durch 20 cm

& Co.KG, Mittenwald

und dem Wendelstein interpoliert werden.

dicke Stahlbetonwandscheiben eingesäumte

H. Nagelschneider GmbH

Als Grundwert für die Schneelast wurden

Zugangsöffnung ausgespart. Auf diesen

& Co.KG, München

10 KN/m², auf dem Dach des Gebäudes der

etwa 2,9 m auskragenden Wänden ist der

Bauzeit

Markt Mittenwald

Garmisch-Partenkirchen Tragwerksplanung

Baumeister

Holzbau

0,8-fache Wert von 8 KN/m² angesetzt.

Zugangssteg aufgelagert. Die senkrechte Zy-

Klaus Kemser, Mittenwald

Daraus ermittelt sich bei einer angenom-

linderschale gibt ihre vertikalen Kräfte über

Metallbau

menen Rohdichte von 2,7 KN/m³ eine Schnee-

ein Einzelfundament teilweise in den an-

Crailsheim

höhe von 3 m. Nach derzeit geltenden euro-

stehenden Fels, teilweise in eine etwa 1,5 m

Schlosser Stahlbau

päischen Normen hätte auf dem Tonnen-

dicke Auffüllung aus Magerbeton ab, die

dach einseitig eine Dachbelastung mit dem

den auskeilenden Fels verfestigt.

Zimmerei-Dachdeckerei

Alwico Hesterberg GmbH,

Michael Will Stahl-Metallbau, Königsdorf

Maximalwert von 2 x 10 = 20 KN/m² angesetzt werden müssen. Daran zeigt sich die Problematik der nach Norm anzusetzenden Richtwerte, was sich auch durch die geringen realen Schneehöhen auf dem Dach in den vergangenen drei Jahren bestätigt hat. Die höchste bisher gemessene Windgeschwindigkeit auf der benachbarten Linderspitze ergab einen Wert von 226,4 km/h. Im Vergleich mit Zugspitze und Wendelstein wurden die Windlasten mit 150 km/h als Referenzgeschwindigkeit angesetzt. So ergaben sich für die Bemessung des Gebäudes eine Böengeschwindigkeit von 232 km/h und 4 Ebene Medienraum 5 Ebene Zwischengeschoss

2,6 KN/m². Sämtliche Lasten werden über die beiden 80 cm in Längsrichtung versetzten


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Zusammengestellt von Karin Kretschmer

Roland Baldi

Seilbahn Meran 2000

Bei dem hier vorgestellten Projekt handelt es

Bergstation

sich um den Neubau der Tal- und der Bergstation der Ifinger Seilbahn, die das Ski-

Die Bergstation besteht aus einem parallel

gebiet Meran 2000 mit dem Tal verbindet.

zum Hang liegenden massiven Sockel mit

Der Neubau der gesamten Anlage wurde

den Technikräumen, der quer zum Hang lie-

notwendig, da die im Jahr 1968 erbaute Seil-

genden Einhausung der Seilbahntechnik

bahn Naif-Piffing nicht mehr dem heutigen

aus einer mit rotem Streckgitter verkleide-

technischen Standard entsprach. Auch sollte

ten Stahlkonstruktion, den verglasten Zu-

die Förderungsleistung und der Komfort den

gangsbereichen sowie dem parallel zum Hang

modernen Ansprüchen angepasst werden.

liegenden Riegel mit Restaurationsbereichen, dessen hangseitige Glasfassade an

Talstation

den Schmalseiten langsam in eine Fassade mit horizontalen Streifen aus weißen Sand-

1

Bei der Talstation wurde ein Teilabbruch vor-

wichpaneelen übergeht. Längs der Hang-

genommen: das Restaurant blieb erhalten,

fassade erstreckt sich eine Terrasse, die im

die alte Seilbahnstation hingegen wurde

Südosten den Blick auf das Tal freigibt.

durch einen Neubau ersetzt, der aus zwei

Im Erdgeschoss sind zudem der Wartebe-

sich in Material, Form und Funktion eindeu-

reich, die Kasse mit dem Kommandostand,

tig unterscheidenden Baukörpern besteht.

der Zugang zur Gastronomie sowie die

Der massivere Baukörper ist ein in Sichtbe-

öffentlichen Toiletten, die Räume für das

ton ausgeführter zweigeschossiger Flachbau,

Personal und das von außen zugängliche

der aus zwei kompakten, parallel zueinander

Skidepot untergebracht.

verschobenen Volumen besteht. Im Erdgeschoss befinden sich Kasse, Skiverleih, öffentlichen Toiletten und eine Rampe, die zu den Bahnsteigen im 1. OG führt, in welchem auch die Büros der Seilbahn untergebracht sind. In diesen Flachbau hineingeschoben wurde das rote Stahlvolumen der Einhausung der Seilbahntechnik. Form und Farbe der Einhausung wurden derart gewählt, dass 1 Bergstation (Foto: Oskar da Riz)

2 Bergstation (Foto: Frieder Blickle)

3 Schnitt Bergstation

sie dem bereits prägnanten Volumen noch einen zusätzlichen werbewirksamen Signalcharakter verleihen und es mit seinem Pendant am Berg in Beziehung treten lässt.


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4, 7 Bergstation (Fotos: Oskar da Riz)

5 Grundriss OG 6 Grundriss EG 8 Grundriss UG

6

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Bauherr Ifinger Seilbahnen AG Planung Arch. Roland Baldi Mitarbeiter Arch. Harald Kofler Dipl.-Ing. Karin Kretschmer Wettbewerb 2009 Bauzeit 04.– 12. 2010

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9, 14 Talstation (Fotos: Oskar da Riz)

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Grundriss OG Grundriss EG Grundriss UG Schnitt Talstation

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Übersetzungen Traduzioni Aus dem Italienischen: Karin Kretschmer

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Im Hochgebirge bauen: die Infrastrukturen für den „Überfall“ auf die Berge Schutzhütten, Aufstiegsanlagen und Züge in den Westalpen von der Zeit der Pioniere bis zu dem Zeitalter der technologischen Gebäudehüllen

ihrer Verantwortung bewussten, Massen in den

Text von Luca Gibello (S. 10)

Unterschied zwischen den beiden Ansatzweisen:

Seit mit dem Illusionismus eine „ästhetische Ent-

same und freiwillige Grundgedanke der leiden-

deckung“ der Berge verzeichnet wurde, sind

schaftlichen Bergsteiger, welche die Schutzhüt-

die hochgelegenen Landschaften dem Limbus des

ten als Bezugs- und Startpunkt für ihre Bestei-

Unbekannten und Erschreckenden entstiegen,

gungen errichten und die aus der Not eine

um sich als Raum der Erkenntnis und der Erobe-

Tugend machen, indem sie, ausprobierend und

rung hinzugeben: zuerst der Wissenschaft, später

Fehler machend, Ressourcen und Materialien

dann dem Alpinismus –Tourismus. Vom letzten

reduzieren; auf der anderen Seite hingegen der

Viertel des 18. Jahrhunderts an, angefeuert durch

Ansatz des technologischen Experimentierens, der

die Besteigung des Mont Blanc (1786) durch De

Berechnungen durch Ingenieure, des Einsatzes

Saussure, erleben die Berge unterschiedlichste

von Mitteln und Ressourcen, die durch die Unter-

Formen der Kolonialisierung: von den Zeltlagern

nehmer- und Finanzwelt im Hinblick darauf zur

für ein oder zwei Übernachtungen im Hochgebirge

Verfügung gestellt wurden, Geschäfte zu machen.

hin zu den semipermanenten Strukturen aus vor

Zwei unterschiedliche Methoden also, auf die

Ort gesammelten Steinen, die so gut wie möglich

gleiche Herausforderung zu antworten: die Kolo-

in Trockenbauweise aufgeschichtet wurden, bis

nialisierung von bisher niemals durch den Men-

zu den ersten Bauten aus Holz und Blech, welche

schen „verletzten“ Gegenden. Am Ausgang des

die handwerklichen Fähigkeiten der Fachkräfte

19. Jahrhunderts gibt es einen exakt zu bestimmen-

der Werkstätten und die Vorteile der Prinzipien der

den Moment, in dem diese beiden Auffassungen

Vorfertigung offenbaren. Von der zweiten Hälfte

auf mustergültige Weise miteinander konfron-

des 19. Jahrhunderts an werden die Alpen, auch

tiert werden. 1893 wird nämlich sowohl auf dem

aufgrund des im Zusammenhang mit der immer

vierten Gipfel des Monte Rosa (der Gnifetti-Spitze,

größer werdenden Anzahl von Reisen und den zu-

4.559 m) eine Kombination aus Schutzhütte und

nehmenden Möglichkeiten des direkten Austau-

Observatorium errichtet, die nach der sabaudischen

sches (wie z. B. das kaleidoskopische Auf und Ab

Königin Margherita benannt wurde (diese war

der Weltausstellungen) stehenden Wissens-

zu Fuß zu der Hütte hinaufgestiegen und hat dort

transfers und Bilderaustausches, zu einem Objekt

kurz vor der Eröffnung übernachtet), wie auch

von europaweitem Interesse: von dem Einfluss

ein von dem Astrophysiker Pierre Jules César

des äußerst populären und seit 1852 in London

Janssen veranlasstes Observatorium auf dem

aufgeführten Spektakels The Ascent of the Mont

Gipfel des Mont Blanc (4.810 m, während das Ob-

Blanc von Albert Smith bis hin zu der Definition

servatorium des Astronomen Joseph Vallot, der

der Alpen als Playground of Europe, welche sich

sich 1890 vorsichtigerweise nur am Fuß des

auf den Titel des erfolgreichen Buches des Briten

Bergkammes auf einer Höhe von 4.358 m nieder-

Leslie Stephen bezieht, der 1857 den Alpine Club,

gelassen hatte, überlebt hat, wurde jenes von

den ersten Bergsteigerverein in der Geschichte

Janssen nach etwas mehr als einem Jahrzehnt

des Alpinismus, gründete und dessen Präsident

von einem Gletscher unerbittlich verschluckt).

er war. Dieser Vereinsgründung folgten zwischen

Zeitgleich entwickelt der Züricher Ingenieur Adolf

1862 und 1874 jene in Österreich, Schweiz, Italien,

Guyer-Zeller für das Berner Oberland seine Vision

Deutschland und Frankreich. Die Vorstellung von

einer Zahnradbahn die, auf einer Höhe von 2.400 m

den Alpen als „Spielplatz Europas“ trifft aber nicht

in einen Tunnel eintretend, während ihrer Fahrt

nur auf die kühnen Bergsteiger zu, die in stetig

nach oben im Inneren von Mönch und Eiger einen

wachsender Zahl herbeieilen, um sich an den

Bogen von 180° schreibt und nach zwei Mittel-

Alpen zu messen; sie beginnt auch, sich in den

stationen mit Panoramafenstern, die eine atembe-

Gehirnen von visionären Männern festzusetzen,

raubenden Ausblick bieten, die Touristen auf die

welche die Berge mit Infrastrukturen ausstatten

Jungfrau (4.158 m) bringt. Dort lässt er die Fahrgäste

wollen, damit diese von dem wachsenden Strom der

dann mittels eines zylindrischen Körpers, in dem

Touristen genutzt (konsumiert) werden können

sich eine Treppe und ein Aufzug befinden, auf

mit dem Ziel, auch die bürgerlichen, nicht immer

dem Gipfel herauskommen. Das Bauwerk, heute

Genuss der ästhetischen Betrachtung des Hochgebirges kommen zu lassen, indem sie dorthin gebracht werden, wo sie mit ihren eigenen physischen Möglichkeiten niemals hingekommen wären. Und genau hier liegt der tief greifende

auf der einen Seite der minimale, selbstgenüg-

Dal tedesco: Veronica Sgatti


turrisbabel 92 März Marzo 2013

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nicht nur aus Sicht der Naturschützer undenkbar,

errichteten Planurahütte (2.970 m), Armando Melis

einer unaufmerksamen Wahrnehmung deklas-

wird 1912 aus finanziellen Gründen und nicht,

mit seinem originellen „Bogen“ Vittorio Emanuele

siert, da „die einfache Wahrnehmung der Berge

wie man denken könnte, aufgrund technischer

am Gran Paradiso (2.735 m), in kleinerem Maßstab

in Form der ästhetischen Betrachtung nicht

und planerischer Unerfahrenheit, auf der Höhe

Piero Portaluppi mit der Hütte Città di Milano am

mehr fähig ist, irgendein intensives Gefühl hervor-

des Jungfrauenjochs eingestellt (3.454 m, bis heute

Ortler (2.573 m) oder auch Maurice Novarina mit

zurufen“. Hingegen ist es gerade dank der Wahr-

der höchstgelegene Bahnhof in Europa). Mit den

der Hütte Envers des Aiguilles am Mont Blanc

nehmung der Umwelt, die durch den Umstand

diesjährigen Feiern zu ihrem hundertjährigen

(2.520 m). In Courmayeur versucht Lora Totino

sensibilisiert wird, dass das Gebäude in einem

Bestehen hat die Jungfrauenbahn ihren Ruf als

unmittelbar nach dem 2. Weltkrieg seine Idee zu

besonderen Kontext errichtet wird, dass die Pro-

weltweite Attraktion bestätigt (765.000 Touristen

verwirklichen, die Touristen via Seilbahn auf das

jekte für Schutzhütten zunehmend architektoni-

im Jahr 2011) und hierbei handelt es sich lediglich

Dach der Alpen zu bringen (eine Idee, mit welcher

sche Würde besitzen. Hier muss für die 60er

um das beste Beispiel einer Nation wie die der

der Conte schon für das Matterhorn liebäugelte,

bis 80er Jahre Guy Rey Millet in Frankreich

Schweiz, die aus der unebenen Orographie ihres

wobei dann der Furggen die Zwischenstation für

erwähnt werden, aber vor allem Jacob Eschen-

Landes ein besonderes Element für ihre außer-

den finalen Angriff auf die Bergspitze gewesen

moser in der Schweiz, der seine gesamte Berufs-

gewöhnlichen Infrastrukturen und kein Hindernis

wäre). Wie im Fall des von Guyer-Zeller angescho-

karriere dem Hüttenbau widmete. Diese beiden

macht: von der Eisenbahn hin zu den Straßen,

benen Unternehmens, wird es auch Lora Totino

sind die ersten, die mit bisher nie dagewesenen

den Seilbahnen und den Wasserkraftwerken.

nicht vergönnt sein, die schicksalhafte Höhe von

typologischen Lösungen das im Anfang des

Eine andere, noch genauer zu untersuchende,

4.000 m (wo die Luft, um es mit einem großen

20. Jahrhunderts verwurzelte, falsch verstandene

visionäre Persönlichkeit des 20. Jahrhunderts, die

Alpinisten wie Gaston Rebuffat zu sagen „einen

Prinzip des Heimatschutzes aus den Angeln heben,

zugleich auch realistisch denkender Unterneh-

besonderen Geschmack hat, den man sich jedoch

entsprechend dem das Bezugsmodell für die

mer war, ist der Conte Dino Lora Totino. Ihm sind

verdienen muss!“) mit mechanischen Mitteln

alpinen Schutzhütten die Almhütte ist, auch wenn

die seit Anfang der 30er Jahre entstandenen

zu „profanisieren“. Er schafft es jedoch, die fast

diese im Hochgebirge niemals existierte. Von den

Seilbahnanlagen in dem Tal von Breuil gegenüber

ebenso berühmte Querung über den Gletscher von

90er Jahren an, auf jeden Fall seit dem Bau der

dem Matterhorn zu verdanken: es ist die ordnen-

der Helbronner Spitze (3.462 m, italienische Seite)

Cabane du Vélan (2.643 m), ist die Schutzhütte als

de Ansicht von oben, zwischen den Stahlseilen

zum Aiguille du Midi (3.842 m, französische Seite)

Landmark eine Tatsache. Parallel dazu tritt ein

hindurch, die uns einen der bekanntesten Ein-

zu realisieren und zwar mittels einer Dreierkombi-

eindeutig technologischer und experimenteller

drücke von dem ebenso klaren wie vernachläs-

nation von Kabinen (die „drei Karavellen“) und

Charakter der Hütten auf, wobei die Eigenschaften

sigten Bebauungsplan vermittelt, der von Barbiano

einem frei hängendem Pfeiler am Grand Flambeau,

der ausgewählten Materialien, Fassadenhüllen

di Belgiojoso und Piero Bottoni im Zusammen-

der, von dem Turiner Ingenieur Vittorio Zignoli ent-

und Systemen, die extremen Konditionen ausge-

hang mit der beispielhaften städtebaulichen Tätig-

worfen, auch heute noch ein technisches Wunder

setzt sind, ständig im Hinblick auf ihre energie-

keit Adriano Olivettis im Aostatal erarbeitet

ist und ungewollt einen ersten Versuch darstellt,

einsparenden und selbstgenügsamen Eigenschaf-

wurde. Ein Plan, der als Grundlage für die touris-

den Eingriff in die Natur einzugrenzen. Das ergän-

ten überprüft werden: hier ist besonders die

tische Erschließung sehr viel Wert auf die Infra-

zende infrastrukturelle Konzept ist Lora Totino

mittlerweile berühmte Monte-Rosa-Hütte (2.880 m)

strukturen legt: Straßen, die Querverbindungen

geschuldet, der privat (und ohne Genehmigung)

zu erwähnen, entworfen von einem Team unter der

zwischen den Tälern herstellen (und die zum

den Bau eines Autotunnels in Gang gesetzt hatte.

Führung der Architekten Bearth & Deplazes mit

Glück nicht realisiert wurden, da die Orographie

Auch wenn Mollino als der große Wintersportan-

der Beratung des Polytechnikums Zürich. So wurde

des Aostatales nicht mit jener der Dolomiten

hänger, der er war, 1946 – 47 für den poetischen

nun also auch der Bau der Schutzhütten ebenso

vergleichbar ist, wo die Straßen zu den Bergen

Schlittenlift am Schwarzen See in Sauze d’Oulx

wie die Technologien für die Aufstiegsanlagen zu

leichter befahrbar sind) und Seilbahnen, die

(2.330 m) verantwortlich zeichnet, hat die Praxis

einem Bereich der Forschung durch die Avant-

gegenüberliegende, aber in verschiedenen Län-

des winterlichen Massensports von Mitte der

garde: und in der Tat ähneln sich die zukünftigen Seil-

dern befindende, Hänge miteinander verbinden:

60er Jahre an wenig mit den raffinierten und

bahnstationen der neuen Gletscherseilbahn am

über den Theodulgletscher hinweg (3.316 m) von

elitären Theorien zu tun, die der Turiner Architekt

Mont Blanc oder die aerodynamische Schale der

Breuil nach Zermatt, über den Colle del Gigante

diesbezüglich entwickelt hat. Mit dem Boom des

Schutzhütte am Aiguille du Goûter (3.817 m) von

(3.300 m) von Courmayeur nach Chamonix. Und es

Abfahrtslaufes wird die Natur zum Objekt: um

Groupe H und Charpente Concept in ihrem Äuße-

ist genau der Bau von Seilbahnen, der uns ein

das seminal book von Werner Bätzing (Die Alpen.

ren. Selbstverständlich haben sich auch die

architektonisches Meisterwerk hätte schenken

Geschichte und Zukunft einer europäischen Kul-

Kosten dieser Entwicklung angepasst: von 4 bis

können, welches dann aber unvollendet blieb:

turlandschaft) zu zitieren „Die Anstrengung des

6,5 Millionen Euro für die Rosa-Hütte und die am

die Bergstation Furggen (3.492 m), entworfen vom

Hinaufsteigens wird durch den Erwerb eines Abon-

Goûter. Diese Tendenz löst mehr als nur eine Kritik

exzentrischen Carlo Mollino. Als wenn das Des-

nements für die Aufstiegsanlagen eliminiert, der

in der Gemeinde der Alpinisten aus, die üblicher-

interesse gegenüber einem als unwichtig ange-

Kern der Erfahrung liegt nun in dem körperlichen

weise kaum Änderungen und „Vorwärtssprüngen“

sehenen Thema demonstriert werden soll,

Empfinden, welches man bei der Abfahrt und beim

zugeneigt ist. Dennoch muss anerkannt werden,

mangelt es an Namen bekannter Architekten als

Après Ski verspürt, während die Alpen nur mehr die

dass in einigen Fällen der Exzess von Fensterbän-

Planer für Schutzhütten, auch wenn diese immer

Funktion eines Hintergrundes haben, wenn auch

dern und großen Verglasungen, wie sie bei Auto-

zahlreicher errichtet werden: eine Ausnahme

eines beeindruckenden, aber sicherlich nicht eines

bahnraststätten üblich sind, oder das Ausbilden

machen hier lediglich Hans Leuzinger in der

unentbehrlichen“. So werden die Alpen vom

von einer Art Fernrohr zur Landschaft hin (wie z. B.

Schweiz mit seiner im Stil des Rationalismus

„Spielplatz“ zu einer vernachlässigbaren Szenerie

in dem bekannten Biwak Gervasutti auf dem Gran-


110

März Marzo 2013

turrisbabel 92

des Jorasses, 2.835 m, von Luca Gentilcore und

blici ufficiali nella funzione di costruttori. Fatta

Stefano Testa) den Wert der Hütte, zumindest auf

eccezione per il tetto piatto nell’ambiente alpino.

symbolischen Niveau, als Ort des Schutzes ver-

In quel caso si era sicuri di ottenere un rifiuto

ringern. Aber vielleicht ist diese Empfindung heute

in qualsiasi funzione si agisse. Ma anche nelle

mit der Gewissheit verbunden, überall an das

Alpi nordtirolesi non si è immuni dai cambiamenti

Handynetz angeschlossen zu sein. Auf der einen

globali. Un decennio più tardi, ormai 60 anni dopo

Seite also Schutzhüttenprojekte wie machines

la fine della seconda guerra mondiale, è chiaro per

à émouvoir, als wenn auch die Bergsteiger und

tutti i pubblici giuristi e la maggior parte dei sin-

Wanderer unachtsame Touristen geworden wären,

daci che quello di “disturbo al contesto ambien-

die nicht auf die Natur Acht geben, die sie bei

tale e stradale“ è un concetto che viene stabilito

ihren Besteigungen umgibt (es ist aber wiederum

dal tribunale amministrativo, una fattispecie da

genauso wahr, dass sich der Anspruch der Hütten-

definire in maniera peritale dagli esperti. Il testo

nutzer rapide ändert und einige Bauten versu-

della relativa definizione nei successivi regola-

chen diese Bedürfnisse vom funktionalen, räum-

menti edilizi dal 1998 al 2001 è stato palesemente

lichen und verwaltungstechnischen Standpunkt

modificato solo per i giuristi: il termine “disturbare“

aus abzufangen). Auf der anderen Seite hinge-

è diventato “arrecante notevole pregiudizio“.

gen Beherbergungsbetriebe, die die Touristen im

Dal punto di vista privato, ciò non serve a niente,

Hochgebirge eine immer artifiziellere Erfahrung

poiché il tribunale amministrativo ha stabilito

machen lassen, welche die „Zustände wieder

che da questo tiolo non è da desumere alcun di-

herstellt“ (Projektionen, espace découverte, usw.),

ritto di vicinato. Si è costretti a sopportare la

auch wenn diese aufgrund des schlechten Wet-

casa “brutta“ del vicino. Tutto è possibile, tutto

ters nicht in Erfüllung geht. Dies eine Haltung

ciò che è misu rabile e contabile, dal punto di

paradoxer Gleichgültigkeit gegenüber dem Ort

vista della legislazione edilizia è ammesso.

(und die Realität, zu Gunsten ihrer Wiedergabe),

La competenza trova la sua conferma di esistenza

die dazu führt, dass auf extreme Weise der Faktor

nelle richieste di qualità architettonica, ma

Höhe ignoriert wird und auf Meeresniveau das

nella realtà politica di tutti i giorni le cose stanno

unsinnigste aller Oxymorons geschaffen wird: der

diversamente. Se prima il politico di punta impo-

Schnee in der Wüste, im Inneren von „Ski Dubai“.

neva chiaramente il suo gusto personale, oggi parla di architettura come questione di gusti.

Luca Gibello ist Chefredakteur des “Il Giornale

Il nuovo trampolino per il torneo internazionale

dell’Architettura” und Präsident von “Cantieri in

viene perciò costruito anche dal committente

alta quota Onlus”.

con ufficio ingegneristico annesso senza tener conto delle esigenze architettoniche. Nonostante

Cultura architettonica – meglio dell’uva passa

il noto emblema nel vicino capoluogo. Questa

Testo di Thomas Moser (pag. 14)

dini impegnati come una Waterloo culturale.

realtà liberale viene considerata da alcuni citta-

In effetti manca uno standard qualitativo archi“Questo non si adatta al contesto ambientale.”

tettonico quasi ovunque nell’ambiente rurale e

Nel 1995 nella Valle dello Stubai, situata nel Tirolo

completamente nel paesaggio. Ad Innsbruck si è

del Nord, era ancora del tutto ovvia la motivazione

riusciti, sulla base di una radicata cultura dei con-

al diniego di una concessione edilizia. La casa

corsi architettonici, a stabilire la necessità di

unifamiliare dal tetto a uno spiovente leggermente

realizzare opere architettoniche di qualità anche

inclinato non piaceva al Sindaco e pertanto, in

negli ambiti in cui la Soprintendenza dei beni

qualità di autorità preposta all’edilizia, la rifiutava.

architettonici, culturali, civici o per la tutela del

Il comma 23 del Regolamento edilizio del Tirolo

paesaggio non è responsabile. I guardiani istitu-

del 1974 sanciva i fondamenti giuridici di tale

zionali della cultura architettonica, il comitato

diniego con una formulazione espressa quasi in

ai sensi della legge a tutela del paesaggio e della

termini poetici: l’aspetto esteriore degli edifici

città, l’Ufficio federale per la tutela dei monu-

non può nella forma contraddire le esigenze archi-

menti, le regole per i concorsi architettonici riguar-

tettoniche e non deve disturbare l’unicità del

dano solo una parte esigua dell’attività edilizia

paesaggio nonché del contesto ambientale e

nazionale. Nella misura in cui non si tratti di edi-

stradale. L’erosione dell’accoppiata architettura

fici storici, le infrastrutture tecniche vengono

e necessità è avvenuta allora così velocemente

appena percepite. Un caso particolare di invisibilità

che ne ha risentito anche l’ambito giuridico,

pesante come un macigno è dato dai giganti

avendo perso qualsivoglia contenuto per i pub-

colossi di pietra che vanno alla conquista archi-


turrisbabel 92 März Marzo 2013

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tettonica dei pendii con le loro case prefabbricate.

Il vuoto negli standard culturali in questo caso è

l’esercizio e lo smantellamento, può essere d’aiuto

Nella sua accuratezza di oltre cento pagine, il

stato percepito in maniera dolorosa. Interrogato

nella valutazione di diverse varianti. Un progetto

report austriaco sulla cultura architettonica ha

in merito e messo a confronto con il desiderio

del CAA in corso ha lo scopo di mettere a dispo-

raccolto quasi tutto lo scibile in relazione a questo

di un comitato per la cultura architettonica nel

sizione degli strumenti per questa valutazione.

tema. Impresa meritevole, ma per la Repubblica

paesaggio, il governatore ha asserito: “la con-

Come segno di riconoscimento per il rispetto delle

la stampa della versione integrale risultava troppo

centrazione di accademici nell’ambito dei metodi

misure a tutela dell’ambiente si ottiene il mar-

costosa e quindi è rimasto solo un interessante

di costruzione è in ogni caso già molto elevata” .

chio ecologico. L’architettura deve creare un’opera

indirizzo sul web: www.plattform-baukultur.at.

L’uva passa è la parte migliore dei biscotti nord-

chiara, semplice e compatta. Ogni intersezione

La quarta casa dell’architettura austriaca ha fon-

tirolesi. Nelle discussioni con i cittadini sono state

comporta maggiori spese e richiede cura, tutto

dato “architettura e Tirolo” nell’ambito urbano

poste direttamente le seguenti domande: che

deve essere robusto, durevole e sia la manuten-

all’indirizzo www.aut.cc, ossia un forum di di-

aspetto deve avere l’hotel? Dove si può trovare un

zione che la tecnica devono essere semplici.

scussione e un contributo volto alla formazione di

buon esempio? La potenza dei fatti non si lascia

La robustezza e la tecnica più aggiornata non im-

una maggiore consapevolezza. Dall’aprile 2010

sottostimare e il pericolo di un’imitazione inap-

plicano automaticamente una forma inusuale!

la “Camera degli architetti e degli ingegneri con-

propriata è da trascurare. Ci vogliono più buoni

La struttura architettonica deve essere progettata

sulenti del Tirolo e di Vorarlberg” mette a disposi-

esempi, più uva passa, più risposte complesse al

compatibilmente all’uso stagionale. Un semplice

zione una consulenza gratuita per la gestione

contesto dell’ambiente alpino nel XXI secolo.

rifugio estivo richiede un minore isolamento ter-

dei concorsi all’indirizzo www.archwest.at.

mico rispetto ad un rifugio aperto tutto l’anno /1/. È da tenere in considerazione, per quanto riguar-

mento dei villaggi si occupa di trovare forze per

Rifugi nelle zone alpine: requisiti, fondazione, progetto, costruzione.

ottenere concorsi architettonici di qualità anche

Testo di Heinrich Kreuzinger (pag. 16)

un’opera di sostituzione, si è verificato più spesso

La ripartizione per l’ordinamento fondiario della regione Tirolo insieme con l’agenzia per il rinnova-

nei villaggi. Nonostante ciò una sbalordita comu-

da la tecnica, una dismissione del rifugio durante i mesi invernali. Quando si tratta di progettare

un concorso con chiare indicazioni /2/.

nità degli architetti nel 2010 deve constatare che

Introduzione

nella zona paesistica protetta di Nößlachjoch-

Nella metà del XIX secolo in molti paesi sono state

Autorità

Obernberger See-Tribulaune non è stato stabilito

fondate delle associazioni alpine. Lo scopo di

Un’attività che preveda approvvigionamento idri-

alcun metodo contro un’edilizia selvaggia dalle

tutte queste associazioni era quello di agevolare la

co, depurazione delle acque di scarico, gastro-

enormi dimensioni. La mancanza della qualità

visita delle Alpi e la scalata delle montagne.

nomia e anche sicurezza antincendio dell’edifi-

architettonica non costituisce una fattispecie per

Per questo motivo vennero realizzati dei sentieri e

cio deve essere conforme anche ai requisiti sta-

la legge sulla gestione del territorio. Quello che

costruiti dei rifugi. Johann Stüdl, uno dei fonda-

biliti dalle autorità. Si discute se un rifugio alpino

viene considerato un indiscusso idillio non di-

tori dell’Associazione alpina tedesca nell’anno 1869,

debba soddisfare i requisiti richiesti per un hotel

spone di alcun comitato di tutela. L’organo prepo-

è stato anche pioniere nel campo della costru-

a valle. I requisiti posti dalle autorità e dalle

sto alla tutela dell’immagine del paesaggio e

zione dei rifugi. I primi rifugi erano baite della tipo-

associazioni alpine dovrebbero essere identici!

della città non è responsabile, l’assessore per la

logia più semplice, senza alcun tipo di comfort se

I requisiti posti dalle autorità che riguardano la

tutela dell’ambiente nemmeno. Il governatore ri-

considerate dal punto di vista odierno. Di seguito

tutela dell’ambiente sono condivisi dalle asso-

spetta l’autonomia comunale. Il sindaco si trova

ci soffermeremo su alcune riflessioni relative alla

ciazioni alpine /3/. Ciò riguarda in particolare lo

di fronte ad una pista per slittini appena costruita

costruzione e all’attività dei rifugi, osservazioni

smaltimento delle acque di scarico.

completa di illuminazione, alla fine della quale

che nello specifico sono forse ovvie, ma che devono

c’è un ristorante chiuso ormai da due anni che

aiutarci a non dimenticare alcun interrogativo.

sembra sbeffeggiare chi vorrebbe farvi sosta.

Influssi climatici L’edificio è esposto agli effetti causati dal vento

Sinora sono state raccolte 4700 firme sul sito

Requisiti dei rifugi alpini

e dalle precipitazioni, rispettivamente le slavine e

www.obernbergersee-in-gefahr.at contro il pro-

Associazioni e alpinisti

le frane. Da ciò consegue che l‘ingegnere pro-

getto dell’hotel “natur refugia“. E ciò nonostante la

I rifugi devono essere semplici e funzionali per

gettante debba prenda informazioni dettagliate

seguente informazione nel prospetto di vendita:

poter offrire all’utente ciò che segue: riparo dalle

presso le stazioni meteorologiche, dato che l’os-

“il nuovo progetto e la preparazione degli edifici

intemperie, ristoro, possibilità di stare all’asciutto,

servanza della maggior parte delle regolamenta-

si differenziano sostanzialmente dalla tradizio-

servizi igienici, possibilità di lavarsi, possibilità

zioni normative diviene problematica per via delle

nale edilizia del soprassuolo attraverso la combi-

di dormire. Il dibattito relativo a quanto semplice

altitudini dei rifugi. La DIN 1052, ad esempio, vige

nazione di una costruzione indoor (cemento

debba essere un rifugio, se un edificio frugale

solo fino 1.500 m s.l.m. e l’Eurocode 1 fornisce ca-

armato combinato con costruzione in legno) e di

op pure più simile ad un hotel, ha occupato ad

richi di neve più alti rispetto alle indicazioni delle

una costruzione outdoor integrata nella natura

esempio l’Associazione alpina tedesca sin dalla

stazioni meteo. Per il rifugio Olperer, 2.388 m

(deepin outdoor refugia).“ Numerose organizza-

sua fondazione (Manifesto di Tölz). La stessa

s.l.m., l’Istituto centrale per la meteorologia e la

zioni, dalle associazioni alpine agli amici della

Associazione alpina tedesca stabilisce per i suoi

geodinamica, agenzia regionale per il Tirolo e Vor-

natura fino alla Camera degli architetti e degli in-

rifugi i seguenti requisiti: la costruzione e la con-

arlberg stabilisce un valore di sk = 6,8 kN/m2.

gegneri consulenti, hanno abbracciato la causa

duzione devono avere i minori effetti possibili

La formula dell’Eurocode 1 assegna ad esempio

della resistenza. Fino ad oggi l’esito rimane aperto

sull’ambiente. Un bilancio di CO2 relativo all’intero

alle regioni alpine un valore massimo di 34,1 kN/m2.

e si prospetta un’ulteriore trattativa edilizia.

ciclo di vita di un rifugio, compresi la costruzione,

Per il carico del vento, il fattore determinante è


112

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turrisbabel 92

la velocità del vento. Per una velocità del vento

lato pari a 200 kN/m2. La piastra di base tra le assi

pari a 200 km/h = 55 m/s si calcola una pressione

del traliccio di travi è stata formata quale pia-

dinamica di 1,93 kN/m2. Nella costruzione di un

stra nervata portante con una luce di 3,75 m.

involucro edilizio è da tenere in considerazione

In questo modo i possibili cedimenti del riempi-

l’effetto combinato di vento e precipitazioni: il

mento tra le fondazioni continue non dovreb -

vento trasporta neve e fa infiltrare neve e acqua

bero produrre alcun effetto. Al disotto della piastra

in tutte le crepe. Ciò richiede la presenza di fine-

di base è stato installato un potente isolamento

stre e porte solide. Un paravento all’entrata ed

termico per influenzare il meno possibile le tem-

una configurazione della pianta che preveda porte

perature nel terreno di fondazione.

che impediscono le infiltrazioni nell’intero edifi-

> Terreno in pendenza: in presenza di rocce mas-

cio si rivelano necessari. Le regole della fisica

sicce la fondazione di un rifugio non risulta pro-

edile valgono naturalmente anche per un rifugio

blematica. Questa situazione si verifica però rara-

alpino. Le modifiche alla modalità di utilizzo

mente nelle ubicazioni dei rifugi. Il lato a monte

(durante la pausa invernale sono stati distrutti i

di un rifugio si fonda su roccia, quello a valle su

parassiti), le modifiche architettoniche delle

materiale sciolto. Sono quindi da aspettarsi diffe-

finestre, dell’isolamento, del riscaldamento sono

renze di cedimento. In molti rifugi si sono verificate

spesso motivo di danni fisico-costruttivi.

crepe causate da tali differenze di cedimento.

Insularità

Progetto

Un rifugio è sempre un corpo estraneo in una

Per la progettazione è necessario l’intervento di

situazione intatta, un intervento che non si lascia

un ingegnere edile: per la costruzione sussistono

dissimulare né evitare, se i rifugi sono voluti!

delle differenze rispetto ad un edificio ubicato a

Non solo le cime attraggono visitatori, ma anche

valle: i carichi di vento e neve sono più estremi,

dei bei rifugi. Tutto ciò che riguarda gli impianti

il trasporto del materiale è più difficoltoso e

di rifornimento e di smaltimento nei rifugi alpini è

costoso, nel cantiere mancano spesso attrezzi

stato oggetto di analisi nel progetto “Valutazione

come la gru e l’escavatrice, i tempi di costruzione

integrale dei sistemi di rifornimento e di smalti-

si accorciano a causa delle condizioni meteoro-

mento nei rifugi alpini, costi di manutenzione degli

logiche, alloggiare gli operai diventa difficile.

impianti di rifornimento e di smaltimento” e ripor-

La cantina viene realizzata in cemento armato,

tato nelle “Linee guida per la progettazione e la

per quanto riguarda i piani superiori si è optato per

costruzione nonché per l’esercizio e la manuten-

una costruzione in legno. La costruzione con pre-

zione degli impianti di rifornimento e di smalti-

fabbricati in legno viene spesso sostituita, nella

mento nei rifugi alpini” /4/, /5/.

costruzione, con tavole di compensato. Viene ap prezzata e spesso si rivela anche necessaria

Fondazione, progetto, costruzione

un’assicella di copertura per la facciata o il tetto.

Informazioni generali

La possibilità di sostituire i pezzi soggetti ad usura

Le condizioni climatiche dei rifugi nelle zone

aiuta ad allungare la vita media.

alpine corrispondono in gran parte a quelle delle zone polari. Sarebbe sensato informarsi sulle

Costruzione

esperienze relative a questi territori, in particolare

Se manca un accesso adeguato ai tir, cosa che

quando si tratta del funzionamento degli impianti

si verifica normalmente, la fornitura del materiale

di depurazione e dell’influsso del gelo e del perma-

e dei componenti di costruzione è possibile solo

gelo sulla fondazione. In funzione di esempio ven-

grazie ad una funivia per il trasporto o per mezzo

gono di seguito citati alcuni punti di vista.

dell’elicottero. Per l’esercizio dei rifugi, le funivie per il trasporto merci esistenti con un carico utile

Fondazione

fino a 100 chilogrammi sono adatte per il tra-

> Umidità e terreno di fondazione sensibile al

sporto supplementare di piccole merci. Per i ca-

gelo: per la fondazione della costruzione del rifu-

richi maggiori, è possibile avvalersi di funivie

gio Stüdl si sono dovute tenere in considerazio-

temporanee come quelle utilizzate nei lavori

ne l’umidità e la sensibilità al gelo del sottosuolo

forestali. È frequente anche un’esecuzione dei

di scisto verde finemente laminato. Per risparmiare

lavori con elicottero, senza gru in cantiere.

sul peso del calcestruzzo è stata eseguita una griglia rigida dalla fondazione continua, fissata nel

Riassunto

terreno fino a minimo 1,5 m. È stato assunto un

Lo scopo è la conservazione dei rifugi necessari

carico specifico sul terreno di fondazione calco-

e dei sentieri pertinenti in modo tale che siano


turrisbabel 92 März Marzo 2013

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il più possibile in armonia con la natura.

Progetto efficienza energetica nei rifugi

effettivamente più efficiente di una costruzione più

La conser vazione può avvenire anche sotto for -

Testo di Peter Büchel (pag. 20)

semplice, che è sì ben costruita, ma senza la pretesa di “essere passiva“. Il progetto appena

ma di opera di sostituzione. Il rifugio deve essere condotto secondo esigenze di carattere

Principi

avviato ha lo scopo precipuo di fornire risposte a

economico-aziendale, ma non vi deve essere

Il progetto efficienza energetica nei rifugi si basa

questa domanda e, supportando questa valuta-

una commercializzazione senza limiti! La costru-

su un’idea della commissione rifugi del CAA

zione con l’ausilio di uno strumento informatico,

zione di un rifugio nelle zone alpine è un com-

(Club Arc Alpin), il club che riunisce tutte le grandi

sostenere le associazioni alpine nella fase di pro-

pito vasto ma entusiasmante per chi ne è coin -

associazioni alpine dell’arco alpino (AVS, CAF,

gettazione, in modo tale che si possano trarre

volto. L’insularità richiede l’esistenza di una

CAI, DAV, LAV, PZS, OeAV e SAC). Spesso, negli

degli insegnamenti non solo a oggetto già costruito.

propria infrastruttura completa, il fatto che un

ultimi anni, sono stati realizzati modelli di rifugi

collegamento stradale sia quasi completamente

che vanno nella direzione della casa passiva

Missione

inesistente rappresenta una particolare sfida

(Schiestelhaus ÖTK, Dobratsch Gipfelhaus OeAV,

Il progetto efficienza energetica nei rifugi del

per l’approvvigionamento del materiale da co-

Neue Monte Rosa Hütte SAC, Cabane Dôme du

CAA si pone lo scopo di rilevare nella loro totalità

struzione e per l’esecuzione dei lavori. Le condi-

Gôuter CAF). Questa tendenza si basa sulla volontà

i flussi energetici di un alloggio alpino e di mo-

zioni esterne influenzano il cantiere proprio

di scandagliare tutte le possibilità di costruzione

strarli in maniera trasparente. Accanto ai classici

come a valle, solo in maniera più estrema!

nell’ambiente alpino ma anche di elaborare rifugi-

calcoli dei flussi energetici vengono inclusi e va-

Ciò riguarda soprattutto le condizioni di carico

modello per le innovazioni presenti e future.

lutati i dispendi in termini di realizzazione e sman-

di vento e neve nonché la loro interazione.

In comune a tutti questi rifugi vi è la costruzione,

tellamento. Il progetto permette per la prima

Un punto di vista essenziale è che la natura cir-

con un gran dispendio in termini di tecnica, di una

volta un confronto tra rifugi. In un tempo in cui

costante deve essere influenzata il meno possibile

infrastruttura altamente complessa al di fuori

si parla molto delle tecniche più innovative e di

dalla costruzione e dall’attività di un rifugio.

delle valli coltivate che ha lo scopo di risparmiare

rifugi passivi, vale la pena mantenere una pano-

Le associazioni alpine sono anche associazioni

la maggiore quantità possibile di energia per il

ramica su quale sistema si rivela migliore nel

ecologiche! Che cosa ci si aspetta da un rifugio,

loro esercizio. Questa impostazione è in linea di

bilancio generale e non solo per ciò che concerne

come si arriva a realizzarlo, quali problemi

principio lodevole, ma per le associazioni alpine si

la statistica a breve termine sul consumo per

dovrà affrontare e quali agenti atmosferici deve

pone la cruciale domanda su cosa risulti, in ulti-

l‘esercizio. Un rifugio semplice può, grazie ad un

sopportare? A me sembra importante il ricono-

ma analisi, effettivamente efficiente. Fondamen-

esercizio ottimizzato, essere molto efficiente.

scimento delle esigenze: nel momento in cui

talmente un rifugio alpino va incontro a maggiori

All’opposto, un’opera-modello può mostrare i tra-

un’esigenza viene riconosciuta, si trova anche

sfide tecniche rispetto ad un edificio a valle.

nelli che vale la pena riconoscere e che genera-

una soluzione: problema individuato – soluzione

A causa delle condizioni climatiche molto più

no un mantenimento costoso. Oltre all’esercizio

possibile! Negli ultimi anni sono sorti alcuni rifugi

estreme gli isolamenti sono più spessi e compatti,

del rifugio sono da tenere in considerazione

con una più alta dotazione tecnica. Se questa

le alte velocità del vento richiedono un’ottima

anche fattori come il bilancio energetico per la

sia la strada giusta da imboccare oppure se è

ermeticità e tutti i vettori energetici, ad esclusio-

realizzazione, il trasporto, l’utilizzo, il manteni-

meglio seguire lo slogan “ritorno alla semplicità,

ne dell’energia solare, eolica e idrica, devono

mento ma anche le spese per lo smantellamento.

innovazione attraverso la semplicità” rimane

essere trasportati. Inoltre molteplici rifugi sono

Solo questa visione d’insieme permette di valu-

ancora in sospeso.

dotati di impianti per le fognature propri, poiché il

tare in maniera globale e di effettuare paragoni.

trasporto a valle (tubature) risulta troppo lungo o

Nell’ambito di questo lavoro deve essere inclusa

Letteratura

troppo dispendioso dal punto di vista dei costi.

anche la problematica della valutazione del CO2

/1/ „Timber structures for cottages in the moun-

Per quanto riguarda il funzionamento della cucina,

e dell’energia grigia. Il progetto punta l’attenzione

tains, Olpererhütte made by cross laminated

tutta una gastronomia deve essere rifornita di

non solo sulle nuove costruzioni nell’ambiente

timber“ Heinrich Kreuzinger, World Conference on

energia, gli edifici sono già sottoposti a fluttuazioni

alpino ma anche sugli ampliamenti e sulle misure

Timber Engeneering WCTE 2010

nell’utilizzo a causa delle condizioni meteo e pochi

relative agli edifici esistenti nell’ambito degli al-

/2/ „Hüttenarchitektur, Geschmacksfrage oder

oggetti vengono utilizzati solo in determinati

loggi alpini. L’acquisizione, il calcolo e la divulga-

doch mehr? Kommission Hütten, Wege des DAV,

periodi dell’anno (da giugno a ottobre e/o da feb-

zione dei dati ecologici non sono mai stati fino

12. Internationals Hüttenfachseminar „Alpine Infra-

braio a marzo), per cui è di enorme importanza

ad oggi elaborati in maniera globale per nessun

struktur im Wandel – Herausforderungen und Lö-

la sicurezza funzionale e di sistema di tutti i com-

oggetto alpino. Lo strumento adeguato a questo

sungsansätze“ März 2012, Kloster Benediktbeuern

ponenti dell’impianto nello stato di inattività.

scopo è fornito dalla realizzazione di una matrice

/3/ Vademecum „Betriebsanlagenrecht für Schutz-

Da questa elencazione risulta evidente che, quanto

globale per gli ambiti di rilievo.

hütten in Extremlage“, Österreichischer Alpen-

si tratta di alloggi alpini, valgono altri criteri ri-

verein, Deutscher Alpenverein, Innsbruck 2008

spetto a quelli delle normali costruzioni a valle.

Partner di progetto / futuri utenti

/4/ „Leitfaden für umweltgerechte Hüttentechnik“

Perciò, che cosa sia una casa passiva in insularità

Grazie alla presenza in 7 Stati del CAA, 8 asso-

Deutscher und Österreichischer Alpenverein,

(propria unità di approvvigionamento) è una do-

ciazioni alpine sono coinvolte in qualità di partner

Bergverlag Rother München 2011

manda molto relativa. Le associazioni alpine si chie-

di progetto. I committenti del progetto sono: Club

/5/ „Umwelttechnik für alpine Berg- und Schutz-

dono anche se, in ultima analisi, osservando tutti

alpino tedesco (DAV), Club alpino italiano (CAI),

hütten“ Deutscher und Österreichischer Alpen-

gli elementi necessari per la realizzazione, l’eser-

Club alpino austriaco (OeAV), Club alpino svizzero

verein, Bergverlag Rother München 2008

cizio e lo smantellamento, l’edificio passivo sia

(SAC), Club alpino sloveno (PZS), Club alpino


114

März Marzo 2013

turrisbabel 92

dell’Alto Adige (AVS), Club alpino del Liechtenstein

funzioni nella successiva fase di utilizzo, essa

(LAV) e Club alpino francese (CAF). La classifica

deve essere sottoposta a verifica dati i progetti

globale dal punto di vista del CO2 è stata prodotta

conosciuti già durante la fase di elaborazione.

su una solida base grazie ai lavoratori qualificati del KIT (Karlsruhe Institute of Technology) e dell’IIP

Selezione dei rifugi per il test pilota

(Institute for Industrial Production), in modo che

Sulla base di una lista elaborata dalle organiz -

tutti i componenti del sistema possano essere inter-

zazioni partner che prendono parte al progetto

pretati attraverso un sistema di valutazione. Questa

sono stati selezionati 4 rifugi nell’ambiente alpino

collaborazione con il mondo accademico si rivela

per la prima fase di progetto (Rifugio Olperer

per noi molto utile e permette di basare i nostri

DAV, Casa Solstein OeAV, Rifugio Wildstrubel SAC,

calcoli su un parametro chiaramente definito e veri-

Rifugio Quintino Sella CAI). Tra i criteri presi in

ficato di CO2. La squadra del project management

considerazione per la scelta vi sono: posizione,

lavora su incarico del CAA, che si assume anche i

orientamento, grandezza, modalità di utilizzo,

costi totali. Al termine del progetto lo strumento

design di costruzione, costruzione dell’isolamento,

sarà messo a disposizione di tutti i partner affinché

infrastrutture tecniche, produzione e consumi di

lo utilizzino. La decisione su quali saranno i rifugi

energia, edificio di nuova costruzione, costruzione

da valutare in futuro sta alle singole associazioni.

di sostituzione oppure costruzione annessa.

Gli utenti sono in prima analisi le associazioni alpine, più precisamente le sezioni che possiedono

Test di rilevamento

dei rifugi. Il rilevamento è fatto in modo tale che

Nel frattempo, sulla base della matrice di rileva-

specialisti qualificati (architetti con formazione

mento, è stato possibile controllare e sottoporre a

sulla pianificazione energetica) possano riempire

rilevamenti 3 rifugi (Rifugio Wildstrubel, Casa

questo strumento. Lo strumento presuppone che

Solstein e Rifugio Olperer). Sulla base di queste

chi effettua i rilevamenti possieda informazioni

esperienze la matrice può essere ancora una

precise sulla costruzione e sulla tecnica in modo

volta aggiustata, prima che venga fissata defini-

che una X non venga rilevata come una Y.

tivamente. Questi tre controlli hanno messo a dura prova la complessa struttura di rilevamento nella

L’idea del progetto in breve

misura in cui nei questionari sono state date

Il progetto comprende uno spettro di analisi molto

risposte approssimative, troppo precise o addi-

ampio, che si rivela però indispensabile per una

rittura false, oppure nella misura in cui abbiamo,

valutazione globale. Gli obiettivi sono suddivisi

con le nostre domande, sopravvalutato il gestore

nei seguenti gruppi, e saranno valutati dapprima

oppure il responsabile del rifugio. Oltre il 95%

singolarmente ed infine riassunti globalmente.

dei questionari sono stati tuttavia portati a termine

L’analisi avviene tramite una base di rilevamento

con successo. Adesso siamo nella fase di ri-

(matrice) di nuova creazione. > Ubicazione/

elaborazione e adattamento di questi questionari.

condizioni di base, dati costruttivi, dati tecnici (in-

La prossima estate, basandoci sui risultati che

clusa la valutazione del CO2 e dell’energia grigia,

otterremo nel Rifugio Quintino Sella, sottoporre-

dati operativi, dati relativi al consumo .

mo lo strumento ad un ulteriore test finale.

Gli obiettivi vengono precisamente suddivisi per i singoli ambiti, per cui i punti cruciali risultano

Analisi dei dati

meglio leggibili. L’analisi trasparente è pertanto

L’analisi dei dati dei rifugi si trova fondamental-

l’elemento centrale.

mente al centro dell’interesse. Vale la pena fare raffronti tra i vari sistemi per agevolare l’analisi.

Sviluppo della matrice di rilevamento

L’interpretazione dei componenti e le reti dei

Dapprima viene realizzata una matrice di rileva-

produttori di energia scelti devono essere mostrati

mento sulla base dei seguenti ambiti. Essa serve

e, in riferimento ai consumatori, raffrontati.

a rilevare solamente i dati che sono di effettiva

Inoltre vengono trasmessi i costi di realizzazione.

importanza per l’osservazione generale.

Gli elementi energetici passivi sono da includere

1) ubicazione/condizioni di base; 2) dati costruttivi;

nel bilancio, per mostrare in che misura questo

3) dati tecnici; 4) dati operativi; 5) dati relativi

combustibile neutrale contribuisca alla diminuzione

al consumo. Lo sviluppo della matrice è ancora

del fabbisogno energetico di fossili e di CO2.

terra inesplorata nelle costruzioni alpine e costituisce la missione centrale del progetto.

Analisi di sistema

Solo una buona base per il rilevamento fornisce

Nella fase successiva i singoli progetti vengono

in ultima analisi risultati utili. Affinché la matrice

rappresentati con i loro sistemi. Indipendentemente


turrisbabel 92 März Marzo 2013

115

dal fatto che si tratti di elementi passivi o attivi,

gegeben haben, die wir heute bewundern können.

sche verursacht haben, die verschiedene Wohn-

ciascun tipo di utilizzo o risparmio energetico deve

Wenn auf der einen Seite eine unabwendbare

häuser beschädigt und zwei Menschenleben

essere evidenziato. L’analisi del sistema avviene

Entvölkerung der Bergregionen und des Hochge-

gekostet haben. Es gibt jedoch verschiedene

per ciascun rifugio e deve mostrare il modo in cui

birges aufgrund der dort herrschenden schweren

Methoden und zahlreiche Instrumente zum Erfor-

i problemi sono stati risolti e dove sono da rinvenire

Lebensbedingungen, denen die ansässige Bevölke-

schen, zur Quantifizierung und zur Bewertung

i punti critici. Non si vuole stilare una graduatoria

rung ständig ausgesetzt ist, stattfindet, ist auf

der Naturgefahren. Zunächst einmal erscheint

fra i rifugi, ma mostrare gli esempi di best-practice.

der anderen Seite in den letzten Jahrzehnten ein

es von grundlegendem Nutzen zu sein, die Gefah-

exponentielles Ansteigen der touristischen und

renzonen auszuweisen und eine Karte mit den

Divulgazione

alpinistischen Nutzung des gesamten Alpenraumes

Risiken zu erstellen, die in den untersuchten Gegen-

La divulgazione rappresenta la fase decisiva,

zu beobachten. Dieser Trend hat zur Folge, dass

den auftreten können. Das Verfassen von Karten

poiché solamente la trasmissione del sapere può

der Mensch in den Bergen mit den dort herr-

der Gefahren- und Risikozonen stellt folglich eine

portare al suo effettivo utilizzo. I dati, le espe-

schenden Naturgewalten koexistiert und folglich

solide Basis dar, um mit der Bedrohung durch die

rienze e le conoscenze raccolte vengono comu-

entsprechend oft mit ihnen konfrontiert wird.

Natur in den bewohnten und somit im höheren

nicati ai membri del CAA, alle organizzazioni

Die Anwesenheit des Menschen in einem Gebiet,

Maße verletzbaren Gegenden umgehen zu können.

sostenitrici al di fuori del CAA, alle associazioni

welches allein schon durch die Art seiner Beschaf-

Dies kann in den bewohnten Talgegenden relativ

e alle agenzie energetiche degli Stati alpini non-

fenheit Gefahren in sich birgt und der Nutzung

leicht erfolgen. Aber wie kann man den Schutz der

ché ad altri raggruppamenti ed esperti.

desselben, stellt ein offensichtliches Risiko dar,

höher gelegenen Gegenden garantieren? Sind

welches vor allem anlässlich besonders intensiver

die Probleme erst einmal erkannt, die durch die

Utilizzo dello strumento da parte delle

Wetter- und Naturphänome zu Tage tritt.

Naturphänomene verursacht werden – egal, ob

associazioni alpine (fase 2)

Welches sind nun aber diese Naturgefahren, was

sie nun mit dem Verhalten der Flüsse und Wild-

Con l’elaborazione del progetto efficienza ener-

stellen sie dar, wie kann man sie einstufen?

bäche, der geologischen und morphologischen

getica nei rifugi in futuro sarà possibile effettuare

Die Bedrohungen durch die Natur werden im All-

Suszeptibilität von großteils aus dem natürlichen

valutazioni sistematiche e comparabili dei pro-

gemeinen in folgende Gruppen eingeteilt: Gefähr-

Gleichgewicht geratenen Gegenden oder mit

getti di costruzione dei rifugi in tutti gli Stati alpini.

dungen durch Wasser (statische und dynamische

dem Vorhandensein von großen Schneefeldern an

In questo modo si genera una concentrazione

Überschwemmungen, Murenabgänge, Erosions-

steilen und der Witterung ausgesetzten Hängen

della conoscenza che permette alle associazioni

phänomene), geologische Gefahren (Einstürze,

zusammenhängen – ist es möglich, die entspre-

alpine coinvolte di realizzare progetti basati sulla

Abrutsche, Absenkungen, Hangrutsche) und Ge-

chenden Schutzvorrichtungen zu realisieren.

best-practice nella costruzione di nuovi rifugi o

fahren durch Lawinen. Das Erkennen der durch

So können z.B. gut befestigte Dämme längs der

nel loro ammodernamento.

die Natur verursachten möglichen Gefahren erfolgt

gefährlichsten Wasserläufe errichtet werden oder

zuallererst über das Sammeln von Daten. Anhand

die Hänge vor Erdrutschen durch entsprechende

Uno sguardo al futuro

von bekannten Ereignissen ist es in der Tat mög-

Befestigungsmaßnahmen geschützt werden.

Negli ultimi 15 anni sono state realizzate molte

lich, eine eventuelle Gefahrenzone zu lokalisieren,

Auch im alpinen Landschaftsraum entscheidet

idee in riferimento all’efficienza energetica nelle

dies vor allem in Talgebieten, in denen sich im Laufe

man sich oft für Eingriffe, die darauf abzielen, die

costruzioni alpine. Adesso è giunta l’ora di sotto-

der Jahrhunderte Menschen angesiedelt haben.

bekannten Gefahren zu entschärfen, indem man

porre a verifica la validità di queste idee, trarne

Das Studium historischer Dokumentationen,

z. B. Schneefänge, Windschutzbrecher, Auffang-

ciò che c’è di buono e indicarne i punti non riusciti,

bibliografische Forschungen und Analysen, das

gitter in Flüssen oder diverse Bauten zur Regulie-

in modo tale che il margine di errore in futuro

Sammeln von Zeitzeugenaussagen und das Stu-

rung von Wasserläufen errichtet. Wie aber kann

possa essere ridotto al minimo. Negli ultimi anni

dium der Entwicklung des Territoriums stellen

man in den unbesiedelten Gebieten im Hochge-

si è investito molto in conoscenza e manpower.

die ersten Schritte zur Erforschung der Gefahren

birge, die von Touristen und Bergsteigern fre-

Noi ci preoccupiamo che questa conoscenza

dar, die in den untersuchten Gegenden bestehen.

quentiert werden, einen entsprechenden Schutz

rimanga a portata di mano e possa essere ampia-

Diese Informationen müssen durch Lokalaugen-

vor den Bedrohungen der Natur bieten? Die starke

mente trasmessa. Solo l’efficienza assoluta è in

scheine und Vermessungen ergänzt sowie durch

Präsenz des Menschen in den unwegsamen

ultima analisi realmente efficiente.

geomorphologischen Analysen und andere tech-

Berggegenden, ob nun in der Wintersaison oder

nische Untersuchungen vervollständigt werden,

den Sommermonaten, zwingt nämlich zu einem

Peter Büchel è architetto a Weinfelden (CH).

um die anfänglichen Erkenntnisse zu komplemen-

tief greifenden Nachdenken darüber, welche

Studio: BÜCHEL NEUBIG ARCHITEKTEN

tieren. Oft jedoch stehen keine Daten zur Verfü-

Strategien anzuwenden sind, um die Gefahren

gung und die Naturereignisse sind, besonders in

einzuschränken, denen die Nutzer der Berge

Der Schutz vor Naturgefahren im alpinen Raum

den weniger dicht besiedelten Gegenden und im

ausgesetzt sind, seien dies nun Bergexperten

Hochgebirge, nicht vorhersehbar. Die Natur kann

oder einfache Wochenendausflügler. Zahlreiche

Text von Walter Gostner, Ingenieure

folglich ihre ganze Gefährlichkeit entfesseln und

Fragen bleiben noch immer offen. Ist es richtig,

Patscheider & Partner GmbH (S. 24)

gewaltige Schäden verursachen und sogar Men-

über eine totale Gefahrensicherung in den Bergen

schenleben kosten. Man muss nur an das Pfit-

nachzudenken? Sind sämtliche notwendigen

Die Faszination unserer Berge ist untrennbar mit

schtal (Autonome Provinz Bozen) denken, wo im

Sicherungsarbeiten auf realistische Weise finan-

den natürlichen Abläufen verbunden, die ihnen

August 2012 extrem starke Gewitter in einem

zierbar? Wie? Und von wem? Zum momentanen

im Laufe der geologischen Zeitalter jene Formen

großen Teil des Tales Murenabgänge und Erdrut-

Zeitpunkt tendiert man dazu, punktuelle Maßnah-


116

März Marzo 2013

turrisbabel 92

men auszuführen, die darauf abzielen, einzelne

Qualität der Bauwerke. Es ist jedoch notwendig

Bereiche der Berggegenden zu schützen, die

zu unterstreichen, dass realistisch gesehen ein

im besonderen Maße Gefahren ausgesetzt sind.

vollkommener Schutz vor den Gefahren durch die

In den Gebieten des Hochgebirges ist es in der

Natur nicht möglich ist. Im Hochgebirge ist der

Tat möglich, eine Schutzhütte oder einen abgele-

Mensch im Angesicht der Natur lediglich ein ge-

genen Hof zu schützen; Schutzbauten zu reali-

wöhnliches Lebewesen. Wir müssen von den ge-

sieren, die das Tal oder strategische Bauten im

machten Erfahrungen lernen, um unsere Berge

Hochgebirge absichern; längs eines Weges oder

kennen zu lernen und um die Naturrisiken in den

eines stark frequentierten Wanderpfades schüt-

Griff zu bekommen, die eine potenzielle Gefahr

zend einzugreifen oder auch die vorhandenen

für unsere Unversehrtheit und unsere Aktivitäten

Risiken in der Nähe von Bergbächen und Erdrut-

darstellen können. Die erste und auch die finan-

schzonen abzuschwächen. In Anbetracht der

ziell günstigste Art des Schutzes vor den Natur-

großen Ausdehnung des gesamten Alpenraumes

gefahren besteht also im Erkennen von diesen und

und der stetig größer werdenden „Invasion“

darin, sie bestmöglich zu vermeiden. Prävention

durch den Menschen ist es nötig, sich zu fragen,

also und keine Reaktion – indem man sich bewusst

ob wirklich die gesamte Bergwelt geschützt

verhält, mit Sorgfalt die zu befolgenden Strate-

werden muss und welches die besten Strategien

gien plant und indem man dort, wo es nötig ist, mit

sind, um die Sicherheit der Bewohner und der

gezielten und gut geplanten Aktionen eingreift.

Nutzer zu garantieren. Die Raumplanung und die Verwaltung der alpinen Gebiete erfolgt also

Design per le infrastrutture alpine

notwendigerweise durch die Anwendung eines

Testo di Kathrin Aste, LAAC Architekten (pag. 26)

besonderen Konzeptes für den vollständigen Schutz des Territoriums, welches verschiedene

Ci troviamo all’inizio di una fase di transizione

Analysestufen vorsieht. Zunächst einmal bedarf

nella quale deve essere elaborata una nuova forma

es der Erforschung der bestehenden Risiken, also

di interazione tra economia, società e natura.

einer Analyse dessen, was in den Gebieten, in

L’ambiente alpino ci chiede sempre di più di raf-

denen die Untersuchung durchgeführt wird, pas-

forzare questo livello di relazione, in particolar

sieren kann. Im Anschluss daran ist es notwendig,

modo quando sono in gioco le infrastrutture alpine.

in klarer und detaillierte Weise und aufgrund einer

In seguito al cambiamento climatico, alla svolta

gewissenhaften Risikobewertung die zu schüt-

energetica e alle crescenti richieste economiche

zenden Objekte zu definieren und durch eine multi-

nei confronti delle aree turistiche, aumenta la

disziplinäre durchgeführte und von allen Betei-

pressione sull’ambiente alpino e sul suo valore

ligten gebilligte Untersuchung festzulegen, welches

produttivo. Vi è la minaccia che le misure strut-

Risikoniveau akzeptabel ist. Und schließlich ist

turali necessarie sviluppino in merito una cultura

es nötig, besondere Aufmerksamkeit darauf zu legen,

architettonica che favorisca una conversione

wie das Risiko im alpinen Raum zu handhaben

della natura senza precedenti e irrispettosa dei

ist, welcher Art die Schutzbauwerke sein müssen

cicli naturali. Attraverso l’utilizzo intensificato

und in welcher Anzahl sie zu errichten sind, dies

che ne viene fatto, sussiste inoltre il pericolo che

immer im Hinblick sowohl auf die Methoden wie

il carattere tipico del paesaggio e la sua singola-

auf die Kosten. Es wäre deshalb ebenso eine

rità topografica vadano perduti. Il tema della

klare Definition dessen angebracht, was zu

costruzione sostenibile ed ecologica è essenzia-

schützen ist und wie der alpine Raum zu entwickeln

le al fine di non generare, nel prossimo futuro,

ist, wie auch eine konstruktive Zusammenarbeit

un paesaggio non più riconoscibile in quanto tale.

der verschiedenen Interessensgruppen, welche

Sulla base di questa consapevolezza ci si chiede

die Berge nutzen, notwendig ist und wie auch eine

in quale misura debba essere avviata una di-

detaillierte Erfassung der zur Verfügung stehen-

scussione che, coinvolgendo tutti gli ambiti della

den Ressourcen und der effektiven Schutzobjekte

società, abbia per oggetto la mutata immagine

erstellt werden muss. Das Leitprinzip muss, und

della natura e in quale misura sussista l’urgenza di

zwar nicht nur im Hochgebirge, für die Zukunft

una sensibilizzazione della percezione umana.

jenes sein, Bauten und Infrastrukturen derart zu

Finora l’integrazione creativa e la reciproca inte-

planen und zu projektieren, dass die negativen

razione delle opere architettoniche in alta mon-

Auswirkungen der Naturgefahren auf ein Minimum

tagna, come ad esempio le centrali elettriche, le

reduziert werden und dass die Bauten den Ge-

opere di protezione, le funivie nonché le infra-

fahren bestmöglich standhalten, natürlich immer

strutture turistiche e tecniche, con l’ambiente

mit Blick auf angemessene Kosten und auf die

naturale circostante non sono state prese in con-


turrisbabel 92 März Marzo 2013

117

siderazione. Proprio l’espansione delle energie

del Romanticismo, al centro viene posta la natura

rappresentano ormai la normalità, ma bensì nella

rinnovabili può avere come conseguenza l’emer-

incontaminata con la quale gli esseri umani

naturalità in relazione al paesaggio. In contrappo-

gere di conflitti di obiettivi nell’ambito dei piani

vivevano in sintonia. Il concetto di sublime – di

sizione alle soluzioni autoreferenziali offerte

strategici della politica energetica, ecologica e

solenne nel senso della venerazione divina – ha

dalle infrastrutture e costruzioni esistenti, queste

turistica. Sulle possibilità di una costruzione so-

svolto in questo senso un ruolo di importanza

opere si pongono come una sfida della topografia.

stenibile di tali impianti non sussistono tuttora delle

sempre maggiore. In seguito all’industrializzazione

conoscenze sostanziali. Per garantire il paesag-

e al progresso questa percezione è andata

Analisi del paesaggio

gio quale risorsa naturale e culturale si rivela cru-

mutandosi. Se si osserva la pittura paesaggistica

Il progetto di ricerca SDAI (Sustainable Design

ciale lo sviluppo di un design sostenibile.

del XX secolo nel Tirolo, colpisce il fatto che, nel

of Alpine Infrastructures) si occupa della qualità

contesto della nuova oggettività, l’atteggiamento

spaziale ed estetica del paesaggio sulla base

Il lavoro di ricerca della LAAC si assume questo

verso la realtà sino ad oggi si è modificato.

della sua topologia e geomorfologia. L’analisi del

compito e analizza la configurazione dell’ambiente

I quadri di Franz Radziwill, Rudolf Wacker, Franz

paesaggio è cruciale per lo sviluppo di una confi-

alpino con un approccio geomorfologico. Al fine di

Sedlacek, Anton Lehmden e Max Peintner mani-

gurazione sostenibile. Per comprendere la qualità

poter sviluppare dei criteri a favore di un linguaggio

festano un entusiasmo per la tecnica ed il pro-

spaziale del paesaggio è assai utile operare con

architettonico coerente con il paesaggio, si rivelano

gresso, utilizzando approcci che spaziano dal

diagrammi tridimensionali. Ne consegue la pos-

necessari degli approfonditi dibattiti sulla percezio-

magico-fantastico sino all’oggettivo-critico.

sibilità di analizzare la composizione geomorfica del

ne del paesaggio, sulla topologia e sulla morfologia.

Un’esposizione che ha avuto luogo nell’estate del

paesaggio in relazione agli elementi formali

2012 all’interno del Tiroler Landesmuseum Ferdi-

organizzati spazialmente. Possiamo analizzare

Percezione del paesaggio

nandeum dal titolo “Cambiamento di prospettiva –

quegli elementi di questa composizione paesaggi-

Percezione collettiva

il paesaggio tra minaccia e idillio“ mostra con

stica che svolgono un ruolo attivo nell’interazione

Mentre il senso della natura scientifico indaga il

grande effetto le opere di questi artisti. Tendenze

formale con il terreno. Attraverso questa massa

contesto che permette di utilizzare la natura stessa

parallele si riscontrano nella fotografia paesag-

attiva il paesaggio può essere percepito come

come una risorsa di materie prime, l’essere umano,

gistica. Come sempre in essa vengono tematizzate

un oggetto composto da diverse topologie.

spinto dai principi di un senso della natura roman-

sia una percezione del paesaggio tradizionale,

I parametri descrittivi della forma sono la gran-

tico, è alla ricerca della bellezza della natura, del-

come quella di Ansel Adams, sia un’impostazione

dezza, la posizione relativa, la materialità, la cur-

l’intatto e del sublime. Le strategie di marketing e

accentuatamente critica, politico-ecologica oppu-

vatura, la pendenza e l’esposizione come pure la

pubblicitarie delle piattaforme turistiche non la-

re freddamente documentarista, come ad esempio

geometria di questi elementi formali. La forma

sciano sorgere alcun dubbio sul fatto che i massicci

quella di Walter Niedermayr oppure di Margherita

concreta di questi elementi varia, ma essi possono

montuosi e i paesaggi naturali delle Alpi vengano

Spiluttini. Le infrastrutture tecniche entrano per-

essere definiti per mezzo di un’astrazione geo-

percepiti e riprodotti soprattutto quale fenomeno

tanto nell’immagine in qualità di scenari turistici

metrica. Una serie di principi formali come for-

estetico. Resta da indagare quanto a lungo possa

e parallelamente viene meno la rappresentazione

mazioni, zonazioni, ritmi, strati, strutture e assialità

ancora essere mantenuta questa immagine distorta

dalle atmosfere romantiche del paesaggio.

possono perciò essere determinati e analizzati. L’analisi di questi elementi e relazioni permette

romantica propria del nostro tempo. Un interessante

Le opere ingegneristiche alpine come dato di fatto naturale

di differenziarli e di indagarne il significato in

paesaggio garantito”, essa analizza la rappresen-

Il procedimento di modellazione delle opere inge-

sulta essenziale per la percezione del paesaggio

tazione quasi esclusivamente romanticizzata del

gneristiche come le rinomate opere nel settore

è il campo visivo. La differenza tra azione a di-

paesaggio alpino e la relativa discrepanza con la

dei trasporti e i ponti non rappresenta solamente

stanza ed effetto di prossimità del paesaggio

realtà. Descrive ampiamente la tendenza ad una

un confronto meramente funzionale, ma soprat-

inteso come un tutto e dei suoi elementi formali

dissoluzione mirata nei confronti dei motivi di di-

tutto di carattere morfogenetico. Esso non con-

è oltremodo complessa e, relativamente alla

sturbo come le opere di protezione al fine di non

templa le tipologie di costruzione sviluppatesi

distanza, da valutare in maniera differenziata.

compromettere l’immagine di luogo di svago e relax.

all’interno del tessuto urbano, ma bensì sviluppa

La polarità tra il terreno interno e l’orizzonte svolge

un proprio linguaggio formale nel contesto delle

un ruolo importante. La zona marginale del pae-

Prospettiva della storia dell’arte

condizioni generali topografiche. Nel miglior caso

saggio in forma di silhouette delle montagne è

La sottile prospettiva dell’arte rispecchia lo spirito

definisce un topos all’interno del suo ambiente.

sostanzialmente onnipresente come la zona

della società delle diverse epoche e offre perciò

Questa qualità non risulta da un intervento da in-

marginale della città. Costruire nell’orizzonte cor-

una visione sostanzialmente critica e complessa.

tendersi come un nascondere, ma bensì come

risponde a una marcatura e produce pertanto un

La pittura paesaggistica emerge per la prima

un’inclusione dei parametri determinanti dal punto

effetto irritante. La natura della superficie e la

volta nel tardo Medioevo soprattutto come sfondo

di vista dello spazio. In questo contesto è neces-

vegetazione corrispondono a dei sottosistemi

di scene storiche o bibliche. Nel Rinascimento

sario esaminare la spesso citata urbanizzazione del

variabili e sono sottoposti a fenomeni ciclici

l’utilizzo della prospettiva segna la nascita di pa-

paesaggio alla città quale sua formale referenza.

come l’andamento delle stagioni, l’irradiazione

rametri completamente nuovi per una resa atmo-

Il fascino delle opere ingegneristiche nell’ambiente

solare, la crescita e l’erosione. In questo modo

sferica del paesaggio. La pittura paesaggistica

alpino risiede da tempo non più nell’entusiasmo

vengono raccolte delle informazioni che si ren-

raggiunge tuttavia il suo splendore solamente

per le opere stradali e lo sfruttamento delle Alpi,

dono necessarie per comprendere la dinamica

nel XIX secolo. Plasmata dalla storia della cultura

poiché queste conquiste del progresso tecnico

naturale, la forma e la struttura del paesaggio.

contributo su questo tema è fornito dall’Ing. Doris Hallama. Nella sua dissertazione “Alpi sicure –

riferimento al paesaggio. Un parametro che ri-


118

März Marzo 2013

turrisbabel 92

Studi preliminari

ne sostenibilità si comprende e si tematizza

Sulla base dei temi cruciali vengono sviluppati

soprattutto la sostenibilità in termini climatici e

dei progetti e degli studi prototipo esemplari

di risorse. Le potenzialità e le prospettive della

per nuove impostazioni di design nell’ambiente

ricerca vengono approfondite prevalentemente

alpino. Attraverso un approccio geomorfologico

nell’ambito dell’efficienza energetica.

si cerca un equilibrio tra l’autonomia del design

Attraverso questa procedura unilaterale non

e la diversità del contesto paesaggistico.

si può ottenere né l’accettazione da parte della

La forma originale della topografia è fondamen-

popolazione, né si può garantire la qualità del-

tale per questo concetto e diviene il generatore

l’ambiente in cui essa vive e dell’ambiente come

di interventi architettonici. Se si presuppone

luogo di svago e di relax. Si rivela quindi neces-

che accanto a una sostenibilità ecologica è data

saria l’elaborazione di vasti studi sulle possibili e

anche una sostenibilità creativa, questi progetti

compatibili collocazioni, nonché di una forma di

potrebbero risultare in una formazione di con-

modello di distribuzione di tali Power Plants.

sapevolezza migliorata e in un’accettazione da

Allo stesso modo dovrebbe essere accelerato

parte della popolazione di queste sfide che da

lo sviluppo tecnologico sui vettori energetici

un lato paiono necessarie, ma che dall’altro

precipuamente adatti ai siti alpini. L’integrazione

sembrano visionarie. Il punto focale della ricerca

coerente dei vettori energetici nel paesaggio

“alpine hybrid” è dato dall’analisi dello sviluppo

alpino necessita, nella sua complessa formazio-

delle infrastrutture architettoniche alpine sotto

ne, di una procedura sensibile e metodica.

l’aspetto della sostenibilità creativa.

infrastrutture che hanno un utilizzo meramente

Comfort quale concetto evolutivo nell’architettura alpina contemporanea

monofunzionale e limitato dal punto di vista del

Testo di Andrea Flora (pag. 36)

Vengono pertanto studiate in particolare quelle

tempo, ma che contemporaneamente possiedono il potenziale di integrare la diversità delle

L’essere umano è in grado di modellare l’am-

più svariate esigenze delle aree alpine intensiva-

biente che lo circonda secondo le sue proprie

mente utilizzate. La denominazione “hybrid”

rappresentazioni e i suoi bisogni. Da un punto di

pone l’accento su un’opera architettonica forma-

vista storico, ciò è stato accelerato dall’instau-

ta da diverse funzioni e processi l’innovazione

rarsi dell’età moderna che ha portato con sé

consiste nella concentrazione funzionale spa-

esigenze sempre maggiori di comodità materiali.

ziale e nella creazione di valore che ne risulta.

La spiritualità della società europea medievale –

Un ibrido alpino è un’opera architettonica alpina

prodotta in gran parte dalla Chiesa attraverso il

multifunzionale. In esso vengono combinate le

“timore di Dio “e da una rigida gerarchia – pas-

diverse funzioni delle infrastrutture alpine, come

sava continuamente in secondo piano. Luogo e

ad esempio le opere di protezione, con funzioni

tempo venivano sempre più manipolati a seconda

appetibili dal punto di vista turistico e all’occor-

delle proprie rappresentazioni. Il cambiamento

renza con vettori energetici. Sustainable Design

climatico recupera i fantasmi dimenticati della

of Alpine Power Plants si occupa delle sfide

morigeratezza, del timore e della morale da un

che nascono in rapporto alla svolta energetica.

asilo impolverato e provoca in noi la domanda

Un riorientamento che prevede l’abbandono

se una società etica sia realizzabile anche senza

dell’utilizzo di vettori energetici fossili e atomici

condizionamenti di tipo religioso. Sono più mo-

per dirigersi verso energie rinnovabili è già in

derne le regole che si credevano superate della

corso in tutto il mondo. I vantaggi che derivano

convivenza tra uomo e natura di quanto potreb-

dalle energie rinnovabili sono perfettamente

be essere la società illuminata? Indicativo, a

conosciuti e la loro rapida espansione viene

questo proposito, è il significato linguistico origi-

condivisa da un’ampia fetta della popolazione.

nario del concetto di “comfort“.

Mentre la costruzione di questi impianti al di

La radice della parola originaria dal latino “fortis“

fuori dell’ambiente alpino è facile da gestire,

può essere tradotta con “forte“. Tuttavia, nel-

l’integrazione sensibile e sostenibile dei vettori

l’inglese del XIII secolo troviamo anche il signi-

energetici rinnovabili nell’ambiente naturale

ficato di “conforto, consolazione“. Mentre com-

alpino nel senso di un design sostenibile rappre-

fort secondo il senso odierno si riferisce in

senta una grande sfida. Uno dei pochi ma rimar-

maniera prioritaria alle comodità materiali, allora

chevoli svantaggi è dato dai necessari interventi

il concetto comprendeva, nel significato di con-

nella natura ad esso correlati. Osservando il

forto, primariamente una componente spirituale.

livello della ricerca, è evidente che con il termi-

Che proprio un concetto utilizzato in maniera


turrisbabel 92 März Marzo 2013

119

siffatta nel Medioevo venga esteso all’età

in un terreno non “utilizzato” e non fanno ne-

nare all’originarietà costituisce un valore solo

moderna e alla sua visione del mondo è vanesio

cessariamente parte delle opere infrastrutturali.

quando viene formulato in maniera corretta.

ma anche coerente, poiché attraverso la fede in

Sono di difficile accesso e pertanto di grandezza

L’originarietà, dal punto di vista culturale, è un

Dio è possibile portare consolazione all’anima

trascurabile per il capitale – nel caso concreto

concetto molto impreciso. L’originarietà quale

anche con la gioia materiale. Lo storico della

per il turismo di massa. Da ciò consegue che i

concetto geografico che nasce dal luogo come

cultura Egon Friedell ha datato il significato oggi

rifugi non si fanno pubblicità con le loro offerte

criterio per la forma, l’orientamento e la mate-

corrente del concetto alla metà del XVIII secolo.

di comfort. In questo caso la parola comfort

rialità di un edificio, è al contrario un valore dal

Ed ha collegato il nuovo desiderio verso le cose

viene interpretata più nel suo significato latino

punto di vista ecologico ma anche emotivo,

materiali ad un personaggio storico: il Barone

originario, ossia nel senso di rafforzare l’alpinista.

come descritto all’inizio. Emerge anche che la

Clive di Plassey. Chiamato anche Clive d’India,

Tutto ciò rende questa tipologia di costruzione

misura dei bisogni è direttamente proporzionale

conquistatore del Bengala, era un generale

un fenomeno singolare. In maniera simile agli

alla grandezza e alla complessità del sistema.

e statista britannico. È stato lui a porre le basi

ospizi sui vecchi varchi alpini, essi hanno lo

Più grande e interconnesso un sistema, maggiori

della potenza inglese in India. Il concetto di

scopo essenziale e primario di fornire riparo alle

saranno i bisogni dei suoi singoli membri.

“comfort“ è sorto in relazione a lui, in quanto

persone. La genesi di un’architettura che punta

Il sistema si gonfia e crea nuovi bisogni attra-

egli rappresentava un nuovo ceto sociale, quello

a macchine climatiche chiuse ed estremamente

verso nuove dipendenze. Visti così, molti bisogni

dei nababbi, che come dei parvenu ostentavano

confortevoli non sembra avere inciso su di essi.

del singolo individuo sono semplicemente dipen-

nell’alta società inglese la ricchezza accumulata

Poiché il comfort per sua stessa definizione è

denti dal sistema e si modificano o scompaiono

grazie all’abbondante affluenza di denaro con-

un concetto evolutivo, ciò che ieri era conforte-

nel momento in cui il sistema si modifica o si

tante proveniente dalle province bengalesi.

vole, dal punto di vista attuale può apparire già

dissolve. Il singolo essere umano, secondo que-

La novità era data dal fatto che essi utilizzavano

arretrato e superato. Tuttavia non pochi rifugi

sta teoria, potrebbe riadattare immediatamente

la loro ricchezza per godere di comodità sino

attingono nelle semplicità il loro specifico fasci-

i suoi bisogni, poiché essi vengono imposti in

ad allora sconosciute. Gli inglesi trovavano

no. L’alta montagna può essere indicata come

parte essenziale dal sistema. A tal fine è neces-

quindi conforto nel benessere materiale.

un ambiente non civilizzato, un ambiente in cui

sario essere disposti a disancorarsi dal sistema,

Il capitalismo, consolidatosi attraverso il colo-

la civilizzazione non può o non vuole realizzare

scomporlo oppure ridimensionarlo. A questo

nialismo e l’industrializzazione, ampliava le pos-

le sue possibilità di utilizzo. Questo progresso

proposito l’ambiente montano intatto si trova

sibilità dell’economia da un gioco a somma zero –

inesistente affascina le persone e viene utilizza-

agli antipodi rispetto alla strabordante comples-

come veniva ancora considerata l’economia

to quale modello alternativo alla società del

sità della città. Tutti conosciamo il sentimento di

nazionale dai fisiocrati e in parte nel mercantili-

progresso a valle. Sembra stupefacente che

frugale soddisfazione che si percepisce dal

smo dell’era barocca – in qualcosa di apparen-

nell’attuale “dibattito sui rifugi“ in Alto Adige le

punto di vista emotivo nell’ambiente alpino.

temente non misurabile. La nuova ricchezza e il

voci critiche risuonino da valle e provengano

La percezione immediata può esprimere molto

benessere nella borghesia nascente si esprime-

in misura minore dagli utenti per i quali le infra-

di più di una complessa teoria. L’enorme passo

vano d’ora in avanti in un sovrappiù di tempo

strutture sono state pensate. L’ambiente alpino

in avanti evolutivo nel senso di non utilizzare

libero a disposizione, che in cambio favoriva una

funge da proiezione del desiderio di purezza.

subito le possibilità a diposizione e anzi fare un

nuova cultura del tempo libero e di attrazione

Sembra essere l’ultimo luogo di ritiro rimasto

passo indietro rispetto agli sviluppi, diventerà il

per il comfort. Piuttosto curiosamente la strada

intatto dalla forza creativa dell’uomo. Questa

criterio determinante di una società sostenibile

verso la società del tempo libero riportava anche

proiezione è comprensibile e non dovrebbe

paragonata a quella attuale. Questa nuova

indietro verso la natura, e in questo senso pio-

essere interamente liquidata come un’idealizza-

società compare già in parte nello spazio in

nieri sono stati, come per altre innovazioni del

zione. È anzi una manifestazione di rabbia di

forma di parchi nazionali o nelle tesi del “mag-

XIX secolo, ancora una volta i britannici conqui-

gruppi della popolazione oberati e sovraccarichi

gese alpino“ dell’ETH – Studio Basel. L’atteggia-

statori del benessere. L’“Alpine Club“, fondato

dall’impeto dei cambiamenti della società.

mento delle associazioni alpine di mantenere

a Londra nel 1857, è stata la prima associazione

E, naturalmente, questa rabbia si esprime nelle

quasi completamente inutilizzate le montagne

di scalatori (associazione alpina) del suo genere.

vesti di una critica della cultura che è compren-

è, indipendentemente da argomentazioni di tipo

Leslie Stephen, uno dei padri fondatori, nel 1871

sibile dal punto di vista emotivo, ma che dal

ecologico, allettante anche da una prospettiva

ha anche redatto il primo libro sugli scalatori

punto di vista razionale non è coerente.

architettonica, nel senso di considerare questo

dal titolo indicativo “The Playground of Europe”.

Perché l’apparenza formale di un edificio ha a

ambiente come un laboratorio per una sosteni-

Questo “parco giochi dell‘Europa” è stato in

che fare necessariamente solo in parte con la

bilità senza conseguenze, dove i cicli energetici

seguito ampliato e in quanto tale utilizzato.

trasformazione dell’ambiente immacolato nel

e i cicli di vita dei materiali sono meglio con-

Nasceva così il turismo alpino. Quando parlo

cosiddetto ambiente civilizzato. Anche un rifugio

trollabili, dove i bisogni si stabiliscono meglio

di utilizzo o sfruttamento delle montagne mi rife-

del XIX secolo può offrire un comfort adeguato.

rispetto ad aree che – dal punto di vista della

risco alla costruzione di un accesso ad ambienti

All’inverso, anche una “stube” costruita in

sostenibilità – sono ancora intatte.

ed offerte per i bisogni del capitale. Non vi è

cimbro secondo un’interpretazione contempora-

Conquistare la natura e renderla nostra suddita

stato e non vi è sfruttamento senza motivazioni

nea può contenere elementi del luogo – in que-

è una dizione di ieri. Il XXI secolo dovrebbe

economiche. In questo senso i rifugi sono – in

sto caso il pino cimbro che cresce al limite della

ergersi a simbolo di una riconciliazione dell’es-

contrapposizione agli impianti di risalita o alle

vegetazione arborea. Quello che vorrei espri-

sere umano con il suo ambiente. E per far questo

dighe – dei bastardi tipologici. Essi si trovano

mere è che il bisogno dell’essere umano di ritor-

si potrebbe partire proprio dalle Alpi.


120

März Marzo 2013

turrisbabel 92

Zusammengestellt von Alberta Schiefer

tb info

Design, der Wandel der Dingwelten im Gespräch mit dem Designstudio MM Design in Bozen

Am 7. August trafen sich Michael Scherer,

ner kreativer Geister, welche als Einheit den

Business Development Manager von MM

kreativen Geist des Unternehmens ausmachen.

Design, und meine Wenigkeit in den neu ge-

Der kreative Geist als Sinnbild des täglichen

stalteten heiligen Hallen des Industriedesign-

kreativen Schaffens, der Fähigkeit, Dinge, die

büros in Bozen. Ich wollte mehr über das

uns umgeben, aufzunehmen, kritisch zu analy-

renommierte Designstudio in Erfahrung brin-

sieren und diese in einen gestalterischen

gen, welches in den letzten Jahren immer

Prozess zu überführen. Alex Terzariol schrieb auf

häufiger für Furore in der Presse sorgte und

einen Zettel: „Die Kreativität ist nicht greifbar.

einen Designpreis nach dem anderen ab -

Aber genau diese ist unsere größte Stärke.

staubt. Wer steckt hinter dem Doppel MM?

MM Design heißt Teamgeist. Creative Spirit(s)

Was ist das Geheimnis der kreativen Geister,

ist kein Slogan. Creative Spirit(s) ist das Ge-

das ihre Projekte beflügelt und ihre Produkte

heimnis.“ (Das letzte Mal, als ich diese Worte

zu Erfolgsgaranten macht? Wohin entwickelt

vernommen hatte, besuchte ich noch die

sich ihrer Meinung nach die Zukunft des

Universität. Lang ist es her. Nun treffe ich auf

Designs, wo erkennen sie neue Trends in der

diese Worte erneut bei MM Design, obwohl

Branche und warum bekommt das Design

MM Design ein Melting Pot der Produktma-

auf einmal sozialen Charakter? Meiner Mei-

schinerie ist, scheinen diese Worte auf einmal

1

nung nach steht MM Design für Hardcore

wieder realer und gelebter zu sein denn je,

Industriedesignprodukte in unseren Breiten-

fernab vom Kommerz der Wirtschaft und der

graden. Ein Phänomen, das man vorher nur in

Schnelllebigkeit einer Produkteinführung.)

Mailand zu finden vermochte. Ich bedanke mich für die herzliche Begrüßung von Seiten

Für was stehen die Buchstaben MM?

des Managing Partners Alex Terzariol. Es hat mich gefreut, ihn nach so langer Zeit wieder

Die Doppel „MM“ stehen für die römische Zahl

zu sehen. Danke auch an das gesamte Team

2000. 1991 wurde das Unternehmen gegründet

für den freundschaftlichen Empfang.

und als erstes Ziel galt es, die Jahrtausendwende zu überstehen.

MM Design – creative spirit(s). Dies steht auf der Home-Seite eures Internetauftrittes. Was

Kommt ein wissbegieriger Designpraktikant

macht MM Design und was steckt hinter den

zu Euch. Was ist das erste, das er lernen muss?

„creative spirit(s)“? Er lernt sehr schnell, im Team zu arbeiten.

1 MMDesign2, Garmont_Masterlite2

Creative spirit(s) steht für die Grundhaltung

Wir sind wie ein Schwimmbecken. Der Neuling

seiner Mitglieder. MM Design ist ein Team

wird ins kalte Wasser geworfen und er muss

und steht für die Zusammenarbeit verschiede-

sich im Synchronwettbewerb mit den anderen


turrisbabel 92 März Marzo 2013

121

versuchen. Er muss lernen, Meinungen zu teilen

Zu verstehen, welche Anforderungen hat der

nen nicht mehr in unsere Zeit zu passen. Und

und lernen, kritisiert zu werden. Kritik im posi-

Mensch. Wie werden sich seine Bedürfnisse

in die Zeit passen nicht mehr Produkte, die

tiven Sinne, um wachsen zu können. Er lernt,

in der Zukunft verändern. Wie kann Design

wir morgen wieder wegwerfen.

praxisbezogen zu arbeiten. Handwerkliche

dazu beitragen, dass der Mensch in Zukunft

Fertigkeiten und ein Gefühl für die Materialien

Produkte verwendet, die sein tägliches Leben

Es ist ein Umschwung in der Gesellschaft zu

gehören zum Einmaleins eines guten Designers.

vereinfachen und verbessern werden. Wir

spüren. Man muss hier sicherlich ein bisschen

Aber vor allem geht es um Teamgeist.

projizieren sehr viel in die alltäglichen Dinge.

weiter ausholen. In den kommenden Jahren

Alltägliche Dinge sind nicht nur funktionale

werden Energie- und Ressourceneffizienz

Sehr oft werde ich mit den Aussagen konfron-

Helfer, sie sind auch Lebensbegleiter. Eine

eine immer wichtigere Rolle spielen. An dieser

tiert, Design = bloßes Anderssein, Auffällig-

weitere Herausforderung ist die Schonung

Tatsache kann das Design nicht vorbeischauen,

keit um jeden Preis. Meist verbindet man mit

der Ressourcen, die Verwendung alternativer

sondern muss diese Herausforderung auf sich

dem Wort Design unnötige, unsinnige Pro-

Materialien. Nicht mehr das klassische Pro-

nehmen. Das Design muss Produkte generie-

dukte. Wird Design immer mehr zum Lifestyle-

dukt, welches ausschließlich einen Lifestyle

ren, die auf der einen Seite eine Identität und

Begriff einer Konsumgesellschaft?

generiert, aber relativ kurzlebig ist und dann

einen Lifestyle darstellen, auf der anderen Seite

schnell im Papierkorb landet, punktet, sondern

aber eben diese über eine Ressourcenscho-

Design generiert formal gesehen Lifestyle.

wertige Materialien, die zu wertigen Produk-

nung zum Ausdruck bringen. Das Thema der

Unterschiedlichste Zielgruppen identifizieren

ten verarbeitet werden, die eine hohe Identifi-

Ressourcenschonung wird bei den jüngeren

und orientieren sich an Produkten. Über die

kation gewährleisten und einen wesentlich

Generationen sehr viel mehr verwurzelt sein.

formale Ästhetik hinaus sollte Design aber

längeren Lebenszyklus aufweisen.

Die jungen Generationen werden sehr viel kriti-

einfach bedienbar sein, einen Mehrwert

Der deutsche Industriedesigner Dieter Rams

wohnt über soziale Netzwerke zu agieren und

schaffen, egal ob dieser darin besteht, Energie

hat einmal gesagt: Gutes Design sollte so

sich tagtäglich in diesen auszutauschen.

einzusparen, ressourcenschonender zu produ-

wenig Design wie möglich sein. Ich finde

Sie fragen Kollegen um deren Meinung zu einem

zieren oder es dem Benutzer ermöglicht,

diesen Satz für MM Design sehr treffend.

bestimmten Produkt oder posten ihre Mei-

schneller eine Skitour zu machen. Design

Liege ich falsch mit meiner Aussage?

nung auf Social Networks. Sie sind Teil einer

funktional sein. In der täglichen Handhabung

scher mit Konsum umgehen. Sie sind es ge-

kann über neue Mechanismen Bewegungen

Community und identifizieren sich über be-

optimaler gestalten, Sicherheit anders

Nein, nicht unbedingt. Dieter Rams ist natürlich

stimmte Werte. Und gerade diese Werte werden

gewährleisten. (Mittlerweile haben wir uns

eine Ikone des deutschen Designs. In all dem,

ausschlaggebend sein im Konsumverhalten

für das Du entschieden. Michael zeigt zwei

was er für Braun gestaltet hat, sieht man das

junger Menschen. Junge Leute werden ein

Beispiele aus den Top Ten der MM-Design-

Wesentliche. Er hat es geschafft, Produkten

Produkt nicht mehr nur aufgrund formal ästhe-

Schmiede, den Garmont Masterlite Skitouren-

eine Identität zu verleihen, ohne sie vollzustopfen

tischer Aspekte kaufen, sondern auch auf-

schuh und den Kletterkarabiner Attac von

mit Symbolen, Knöpfen, Grafiken und Schnick-

grund von Faktoren, die hinter dem Produkt

Salewa.) Der Karabiner wurde nicht nur in

schnack. Dasselbe versuchen auch wir in

stehen. Wie wurde das Produkt entwickelt?

seiner formal ästhetischen Situation abgeän-

unserem Schaffen. Ein Beispiel, die Kaffeema-

Wie wurde es produziert? Aha, das Produkt hat

dert. Der große Vorteil ist der Mechanismus.

schine Y1 von Illy, welche wir vor knapp zwei

ein Umweltsiegel, es wurde ressourcenscho-

Dieser Mechanismus bedeutet mehr Ergono-

Jahren gestaltet haben. Es war unsere Absicht,

nend hergestellt. Die Benutzer der Dingwelten

mie, bessere Handhabung und zusätzliche

ein Produkt zu gestalten, das mit wenig Knöp-

werden stärker auf die Werte der Unternehmen

Sicherheit. Das ist Design, das ist vor allem

fen und Zubehör auskommt. Entsprechend

achten. Wichtiger als die mediale Botschaft

Design. Diese Tatsachen sind der Grund,

haben wir versucht, dem kleinen Haushalts-

einer Marke ist die Glaubwürdigkeit, der reale

welcher den Karabiner Attac von der Konkur-

gerät mit der Verwendung von edlen Materialien

Nutzen. „Ich identifiziere mich mit diesem

renz unterscheidet. Der Karabiner kann dabei

eine wertige Identität zu geben. Es wurden

Produkt mehr, weil ich versuche aufmerksamer

zusätzlich auch zu einem Lifestyle-Produkt

Aluminium und Glas verwendet, Materialien

zu werden.“ Wir, bei MM Design, sind der

werden, weil Personen sich mit diesem Pro-

die normalerweise bei Espressomaschinen im

Meinung, dass die Zeit der kurzlebigen Pro-

dukt identifizieren. Die Aufgabe besteht darin,

Hausgebrauch wenig Verwendung finden.

dukte, der Wegwerfprodukte, ich möchte nicht

Dinge zu schaffen, die nicht nur auffällig

In den Regalen findet man eine Unmenge von

sagen vorbei ist, aber dass eine Verlagerung

sind, sondern durch ihren Gebrauch und ihre

diesen Geräten, meist aus Kunststoff, ein Gerät

stattfindet. Man spricht sehr viel von der

nachhaltige Ästhetik überzeugen.

ähnelt dem anderen. Produkte ohne eigene

„Y Generation“. Damit werden die Generationen

Identität. Wir haben das kreative Konzept um-

zwischen 25 Jahren und etwas knapp über

Welche Anforderungen werden an das Design

gedreht. Wir haben versucht, dem Gerät über

40 Jahren bezeichnet, die sich über die neuen

von heute gestellt?

die Formensprache eine neue Identität zu

Communities austauschen und ein anderes

geben und zu reduzieren. Weniger ist mehr.

Kaufverhalten an den Tag legen. Speziell die

Design hat die Aufgabe, die Bedürfnisse und

Hersteller von Konsumgütern werden sich

Wünsche des Benutzers zu verstehen. Zu ver-

Produkte sind Dinge, die die Leute brauchen

überlegen müssen, wie sie ihre Produkte ge-

stehen ist die Grundvoraussetzung für jeden,

und die die Lebensqualität verbessern.

stalten, wie sie diese positionieren und kom-

der sich mit Design auseinandersetzen will.

Dinge, die nicht umweltgerecht sind, schei-

munizieren wollen. In all dem spielt das


122

März Marzo 2013

turrisbabel 92

Design ein zentrale Rolle, damit das Produkt

Beim Formulieren solcher Projekte und Ziele

wo sehen wir Entwicklungsmöglichkeiten?

ein USP (Unique Selling Position) aufweisen

komme ich mir manchmal sehr blauäugig

Welche neuen Märkte haben wir bis heute in

kann und um somit das Produkt auch morgen

und naiv vor. Es sind sehr hochgesteckte und

geografischer und sektorieller Hinsicht noch

noch an den Nutzer zu bringen.

schöne Ideale, aber im realen Leben fast

nicht berücksichtigt?

unauffindbar. Es braucht eine bestimmte SpeWir brauchen nicht viel, wir brauchen Bes-

zies von Unternehmerpersönlichkeit mit den-

seres. Brauchen wir permanent Neues?

selben Vorstellungen und vielleicht auch eine Portion Glück, um solche Produkte überhaupt

Wessen Sache ist Design? Chefsache.

Nach dem Motto „back to the roots“.

realisieren zu können. MM Design hat ein

Es braucht die Erkenntnis, dass man mit weni-

äußerst interessantes Kundenrepertoire. Wie

Design benötigt den notwendigen Spielraum.

ger mehr machen kann. Man hat in den letz-

kommt es zu solchen Zusammenarbeiten?

Jedoch passiert Design nicht im Alleingang,

ten zehn Jahren sehr viel gepusht, immer

sondern ist Teil eines Gesamtprozesses.

mehr, immer weiter. Bestimmte Produktport -

Wir sind keine klassischen Designer von Lam-

folios wecken heute wenig oder kein Inte -

pen, Tischen und Stühlen. Unser Einsatzgebiet

Design ist die Mission des Firmeninhabers,

resse mehr, weil die Märkte gesättigt sind.

ist breitgefächert von der Kaffeemaschine zum

etwas ändern und verbessern zu wollen.

Ich kann mir in einem Elektronikladen alles

Skischuh bis hin zu den Nutzfahrzeugen.

Steve Jobs hatte eine Vision, und eine Vision

kaufen. Ich habe eher Schwierigkeiten,

Unsere Referenzen zeigen unsere Kreativität.

ist unumgänglich, um Innovation zu generieren.

das für mich Passende überhaupt zu finden,

Unsere Kreativität ist gleichzeitig die Innova-

Er hat vielleicht gar nicht so viel Neues in

weil ich zugedröhnt bin vom Angebot.

tionskraft des Designstudios. Die Kunden, die

die Welt gesetzt. Er hat Bestehendes zusam-

Das Szenario, welches sich herauskristalli-

wir beraten, sind sehr unterschiedlich. Wir ver-

mengelegt und es geschafft, sicherlich über ein

siert, ist, dass in Zukunft die Hersteller weni-

suchen, die Kunden durch eine sehr akkurate

geschlossenes, aber über ein absolut kohä-

ger Produkte anbieten werden, diese aber

Marktanalyse zu gewinnen. Wir sondieren Seg-

rentes und einfach verständliches System den

eine stärkere Identität, eine höhere Wertig-

mente und Branchen aus, treten mit den Unter-

Nutzer zu finden und zu greifen. Mit der Apple-

keit an den Tag legen werden. Man darf nicht

nehmen in Kontakt bzw. arbeiten mit ihnen

Welt habe ich ein System, wo ich jeden überall

vergessen, es gibt unterschiedliche Preisseg-

zusammen. Sie sind letztendlich auch die Ga-

und zu jeder Zeit erreichen kann, um Informa-

mente: Entry Level, Middle und High End

ranten für eine interessante Zusammenarbeit.

tionen auszutauschen, inklusive Unterhal-

Produkte. Wir sind der Meinung, dass sich

Wir haben auch Partner, Unternehmen, die in

tungswert. Alles in einem einheitlichen Design

Design im Middle und High End Bereich sehr

den jeweiligen Bereichen eine hohe Innova-

von der Hardware bis zur Darstellung von Infor-

stark etablieren wird, da man hier ganz be-

tionskraft darstellen, wie im Bereich der Kunst-

mationen. Die Aufgabe des Designprozesses be-

wusst die Wertigkeit kommunizieren möchte.

stoffverarbeitung, des Werkzeugbaus und der

steht darin, die Synthese aller Teile zu erreichen.

Ja zu Neuem, aber neu bedeutet heute, mit

Materialentwicklung. In den letzten fünf, sechs

Ressourcen anders umzugehen. Neu bedeutet,

Jahren haben wir hierzu gezielte Recherchen

Welche Trends sehen Sie derzeit in Ihrer

Materialien zu entwickeln, die im Life Cycle

betrieben, um herauszufinden, wer die ge-

Branche?

in der Rückführung von den einzelnen Mate -

eigneten Partner für uns wären. Diese Zusam-

rialkomponenten ressourcenschonend sind.

menarbeit ist geprägt von dem Willen, sich

Design ist heute nicht nur mehr als Produkt-

Neu be deutet das Forschen und Entwickeln

anderen Bereichen öffnen zu wollen, dem Be-

design zu verstehen, sondern erweitert sich

einer neuen Generation von Materialien.

wusstsein, dass eine kreative Auseinander-

in unterschiedliche Teilbereiche wie z. B. das

Diese kommen dem Designer zugute und er-

setzung zwischen den Partnern stattfinden

Service Design. Service Design hat mittler-

möglichen es, uns in Zukunft leichtere, soge-

muss und der Erkenntnis, dass auf diese Weise

weile einen festen Platz eingenommen. Es geht

nannte Light Weight Produkte zu gestalten.

das gemeinsame Lösen von gestalterischen

nicht mehr nur darum, ein Produkt zu designen,

Neu heißt aber vor allem eine neue Kreativität

Aufgaben passiert. Der Designer agiert heute

sondern um die Erforschung von Lebenswel-

im Umgang mit den Materialien zu entdecken.

in einem internationalen Kontext, auch über

ten, sozialen Strukturen, Identitäten usw.

Es geht nicht nur darum, ständig neuartige

die Grenzen hinaus. Wir arbeiten mit Univer-

Service Design heißt zum Beispiel, werde ich

Materialien zu entwickeln, sondern um das

sitäten und Forschungszentren zusammen,

morgen noch ein Auto fahren? Ist es vielleicht

vollständige Überdenken vom krea tiven

z. B. die Technische Universität in München,

möglich, dass in zwanzig Jahren das Car

Einsatz der Materialien in den unterschied -

das Centro Ricerche Fiat und das Institut für

Sharing als neues Entwicklungsmodell seinen

lichen Sektoren. Dieser Designprozess

Mikroelektronik in Stuttgart. Wir unternehmen

Platz einnehmen wird? Es ist aus der heutigen

setzt ein gefestigtes Wissen der Materialien

„Technologiereisen“, um zu verstehen, welche

Sicht sehr schwer abschätzbar. Sollte aber

voraus. Ich nenne als Beispiel die Kaffee-

neuen technologischen Trends es geben wird

das Car Sharing in Europa wirklich Einzug

maschine von Illy, wo die Materialien Glas

und welche Entwicklungsperspektiven sich

halten, wird es weniger Autos geben und das

und Aluminium bewusst für ein Gerät für

abzeichnen werden. Es ist als Designer sehr

Auto wird kein Besitz mehr sein. Bestimmte

den Hausgebrauch verwendet wurden.

wichtig, potenzielle Trends aufzunehmen und

Dinge werden in Zukunft keinen festen Besit-

Das Neue begegnet uns aber auch in der

diese auch intern zu evaluieren. Wir stellen

zer mehr haben, sondern sie werden geteilt,

Entwicklung der Gesellschaft in den Social

uns dabei die unterschiedlichsten Fragen.

das „Sharing System“. Jede Stunde, wo mein

Networks, Communities und Blogs.

Welche Themen kommen für uns in Frage und

Pkw zuhause in der Garage steht, ist eine


turrisbabel 92 März Marzo 2013

123

Verschwendung von Ressourcen. Die Tendenz,

längst nicht mehr nur um die Gestaltung von

Aber letztendlich können wir nicht von Design-

sich im Skiurlaub den Ski auszuleihen, weist

Einzelentwürfen, sondern um das Denken in

preisen leben. Der „Premio dei Premi“ steht

auch in Richtung Sharing. Produkte, die geteilt

komplexen Systemen. Die Bevölkerung wächst.

für die Verbindung der Kreativität mit der Inno-

werden, werden anderen Anforderungen ent-

Es wird Staaten geben, wo der individuelle

vation. Diese Auszeichnung kam für uns sehr

sprechen müssen. Der Nutzer von morgen

Personenverkehr nicht mehr möglich sein

unerwartet und wir haben mit diesem Preis

will vielleicht gar nicht mehr so viel besitzen,

wird. Die Antworten auf viele Fragen sind nur

ein großes mediales Echo erfahren. Es ist das

sondern möchte das Befinden der Leichtig-

durch die interdisziplinäre Zusammenarbeit zu

vierte Mal, dass dieser Preis im römischen

keit bis ins Extreme erfahren. „Ich bin frei.“

bewerkstelligen. Die Beschäftigung des Designs

Senat verliehen wird. Die Tatsache, dass wir

Ich kann in jedem Moment, das haben, was

mit ausschließlich formal ästhetischen Aspekten

vom Staat Italien eine solch hohe Anerken-

ich brauche, aber ich will es nicht besitzen.

wird zum Luxus einiger namhafter Designer

nung für einen Sportartikel erhalten haben

Ich will nur die wenigen Dinge besitzen, die

werden. Design passiert mehr denn je in der

zeigt eine neue Entwicklung in der Design-

es mir wert sind. Über das Produktdesign

Auseinandersetzung, im Überdenken und im

branche auf. Vor einigen Jahren wäre es

kann an dieser Stelle die Notwendigkeit ge-

Experiment. Design ist in erster Linie ein gedank-

noch undenkbar gewesen, dass ein Designbü-

schaffen werden, diese wenigen Dinge mit

lich kreativer Prozess, ein Ablauf, um Innova-

ro eine derartige Belohnung für einen Touren-

einer äußerst starken Identität zu versehen.

tionen und neue Szenarien zu schaffen.

skischuh erhalten könnte. In Italien steht Design immer noch für Möbel und Innenarchitektur.

Das iPhone ist heute ein Satus-Symbol. Wer eines besitzt, identifiziert sich damit. Das

Am 12. Juni 2012 wurde MM Design der

iPhone besitzt ein einfaches und essentielles

nationale Preis der Innovation, der „Premio dei

Ein Event jagt das andere. MM Design feierte

Design. Die Software ermöglicht eine Viel-

Premi“ verliehen für das exzellente Design

seinen 20. Geburtstag. Gab es Kuchen und

zahl an Funktionen und Abrufmöglichkeiten,

des Garmont Masterlite Skischuhs. Welche

Kerzen zum Ausblasen? Spaß beiseite, wel-

welche es den Nutzer aber dennoch ermögli-

Bedeutung hat diese Auszeichnung für Euch?

che Ziele und Herausforderungen hat sich MM Design für die nächsten 10 Jahre gestellt?

chen, intuitiv und sehr schnell zu arbeiten. Gleichzeitig erkennen wir, dass spannende

Solche Auszeichnungen sind auch immer eine

Themen im Virtuellen, Nicht-Gegenständli-

Bestätigung für das eigene Schaffen. Wenn

Wir haben uns ein sehr hohes Ziel gesteckt.

chen stattfinden. Das Interfacedesign ist eine

man eine solche Ehrung bekommt, weiß man

Wir sehen uns als ein international agierendes

weitere aufstrebende Spezialisierung des Pro-

auch, dass man nicht alles falsch gemacht

Designbüro mit einem lokal gebundenen Cha-

duktdesigns, welche sich mit der Schnittstelle

hat. Die Preise, die wir in den letzten Jahren

rakter. Wir leben an einer Schnittstelle der

Mensch und Maschine beschäftigt. Darunter

erhalten haben, sind internationale Auszeich-

Kulturen zwischen Nord und Süd, einer Natur-

versteht man die Darstellung von Informatio-

nungen, wodurch wir kommunizieren können,

und Kulturlandschaft, welche uns inspiriert.

nen, welche nicht greifbar sind bzw. kein Pro-

dass wir als Designagentur im internationalen

Wir sind deswegen atypisch, da wir nicht in

dukt an sich sind. Wie wird Information in

Kontext erfolgreich tätig sind. Ein Designpreis

den Ballungszentren sitzen. Der Sitz in Südtirol

Zukunft dargestellt werden? Werden wir

ist für uns in erster Linie immer ein Mittel der

wurde damals bewusst gewählt. Wir wollen

unsere zukünftigen Sitzungen an einem Tisch

Kommunikation. Der Preis stellt einen Multi-

zu einem absoluten Referenzpunkt für verschie-

mit intelligenten Glasstrukturen abhalten?

plikator dar und wir versuchen, die Medien

dene Industrien werden. Wir wollen neue

So wie wir heute auf dem Touch Pad Informa-

auf uns aufmerksam zu machen. Die mediale

Märkte außerhalb Europas wahrnehmen, um

tionen hin und her schieben, werden wir dies

Kommunikation der Referenzen, der Produkte,

dort Marktpotenziale zu nutzen. Als internatio-

auch auf großen Glaswänden tun? Nicht so

die wir für unsere Auftraggeber designen, ist

nal agierendes Designbüro müssen wir auch

sehr greifbare Dinge, sondern die visuelle

für uns von äußerster Wichtigkeit, da wir

dorthin gehen, wo Design gefordert wird.

Kommunikation wird verstärkt den Alltag des

selbst keine Produkte auf den Markt bringen.

Ich spreche von Ländern mit starken Wachs-

Designs prägen und formen. Es wird immer

2

tumspotenzialen und mit großen sozialrelevan-

weniger Hardware geben und immer mehr

ten Herausforderungen in den kommenden

Information. In diesem komplexen Geflecht

zehn Jahren, wo in großen Städteagglomeraten

spielt das Design eine ganz zentrale Rolle.

Menschen mit unterschiedlich sozialer Herkunft neue Infrastrukturen benötigen werden.

Das bedeutet, es zeichnet sich ein Bedeu-

Die Menschen werden neue Dinge benötigen,

tungswandel im Design ab?

die das Design gestalten kann, sowohl im Produkt- als auch im Servicebereich. Wir reden

Design wird sich immer mehr mit gesellschafts-

von Infrastrukturen wie Transportsystemen,

relevanten Themen und Analysen im Vorfeld

Schienenfahrzeugen und Bussen, genauso wie

des eigentlichen Produktes beschäftigen

Informationssystemen für das Transportwesen,

müssen. Design wird zu einem interdisziplinä-

welche es den Menschen erlauben, schneller

ren Aufgabenbereich, wo Produktdesigner,

und besser informiert zu werden. Ich denke

Soziologen, Philosophen, Psychologen, Inge-

an Infrastrukturen im Gesundheitswesen wie

nieure, Ärzte und viele andere miteinander

Krankenhäuser, soziale Versorgungs- und Sani-

interagieren werden. Im Design geht es schon

tätsstrukturen sowie Kliniken, wo ein gewalti-


124

März Marzo 2013

ges Aufholpotenzial an medizintechnischen

turrisbabel 92

Testo di Emanuela Schir e Barbara Breda

Entwicklungen von Nöten ist, damit diese Länder in den nächsten zehn Jahren, in etwa die europäischen Standards erreichen können.

(Alex Terzariol fügt hinzu.) Vogliamo nel nostro piccolo creare un mondo migliore.

“Le béton peut inspirer l‘effroi ou toucher au sublime”

In der letzten Ausgabe von TB war zu lesen: Partnerschaft Produkt. Wer sind die besseren Produktliebhaber, Designer oder Architekten? Würdet ihr Euren Gestaltungsspielraum auch gerne auf die Architektur ausbreiten? Ich glaube nicht. So interessante und auf dem ersten Blick verwandte Aspekte die zwei Disziplinen haben, von der kreativ gestalterischen Seite her, so unterschiedliche Qualifizierungen braucht es in der Umsetzung. Es ist nicht von der Hand zu weisen, dass Design und Architektur sich in bestimmten Aspekten überschneiden. Beide Disziplinen haben eine

Parole che ricordano quelle con cui un

relazioni fra l’edificio ed il contesto in cui

kreative Herangehensweise an den Einfalls-

grande maestro descrisse gli obiettivi più

va ad inserirsi. Ogni progetto si radica al sito

reichtum, um geeignete Lösungen für ihre unter-

alti dell’architettura:

se condo rapporti che enfatizzano il carattere

schiedlichen Maßstäbe zu finden. Ob Architekt

“L’architecture, c’est avec des maté riaux

preesistente o semplicemente vi si inseri -

oder Designer, beide bewegen sich in von

brut, établir des rapports émouvants. …

scono, quasi mimetizzandosi, armoniosamente.

Menschen erschaffenen Welten. Es wäre auf-

L’architecture est chose de plastique. …

Ne è un esempio lo Stadium, Salle du Rock, a

regend, einen disziplinübergreifenden Aus-

La passion fait des pierres inertes un drame.”

Vitrolles in cui un monolite di cemento nero

tausch stattfinden zu lassen über die möglichen

(Le Corbusier, Vers une architecture)

si appoggia su un terreno rosso, desertico, di una periferia di Marsiglia. Il volume, senza

Szenarien dieser Welten. Architekten bevorzugen das maßgeschneiderte Unikat, während

Saper emozionare, quindi. Non si tratta sola-

alcuna apertura, interagisce con un paesag-

Designer ihre Arbeit auf die Serienfertigung aus-

mente della forza e del modo in cui Ricciotti

gio artificiale, quasi lunare, ex discarica su una

legen. Ergibt sich hier nicht ein selbstver-

plasma, come una scultura, il calcestruzzo,

vecchia cava di bauxite, il cui unico elemen-

ständlicher Umgang der beiden Disziplinen,

ma anche, forse soprattutto, del modo in

to pseudo naturale progettato è una palma in

aus dem sich womöglich neue, gemeinsame

cui il sapiente uso del materiale nel disegno

lamiera metallica. È ancora il caso della

Wege erschließen lassen? Wir denken dabei

delle facciate determina differenti relazioni

scuola internazionale a Manosque, città nata-

an die Gestaltung zukünftiger Wohnwelten.

e percezioni fra lo spazio interno all’edificio

le di Giono, realizzata in un’area agricola.

Demographische und soziokulturelle Verände-

ed il mondo esterno. Si tratta ancora delle

Gli edifici a pa diglione dialogano, inserendo-

rungen stellen neue Anforderungen an die Wohnumgebung dar. Assistenz- sowie generationsbasierte Wohnsysteme rücken in den Fokus und können zur Schnittstelle werden. Es werden bereits Szenarien realisiert über serienfertige Wohnmodule als funktionale Helfer, um neue Lebensperspektiven zu eröffnen. Wir können uns sehr gut vorstellen, in der gemeinsamen Auseinandersetzung mit den Architekten das Thema integrierte Lebensräume zu ergründen und zu gestalten.

2 MMDesign2, Illy Yone2 3 Rudy Ricciotti, Musée Jean Cocteau Foto: EricDulire

3


turrisbabel 92 März Marzo 2013

125

visi, con la regolare maglia geometrica dei campi

Molto caro con una “gesticolazione scientifica”

coltivati a frutteto. In questo progetto il rap-

bassissima. Perché una trave reticolare in me-

porto fra esterno ed interno è enfatizzato dalle

tallo a partire dal XIX secolo non si è evoluta.

differenti “pelli” zoo-fitomorfe delle facciate

È qui che dobbiamo progredire.

che richiamano l’opera del grande scrittore. Integrazione con il contesto e rap porto fra

Quali sono, se ci sono, i limiti del calcestruzzo?

spazio interno ed esterno sono le parole chiave del progetto per il Museo Cocteau a Mentone.

Mi sono posto la questione. Il calcestruzzo

L’edificio, ancorato al contesto appare come

è una “madre buona” che perdona tutto.

un basamento naturale, cerniera fra la città

L’acciaio non perdona nulla, è senza tolleranza:

ed il mare, senza entrare in conflittualità con

o è giusto o sbagliato. Il calcestruzzo è “gen-

il vicino antico mercato storico. È l’opera del

tile”, perdona molti errori.

grande artista, i giochi di luce e di ombra, di candele … che hanno ispirato i tagli irrego-

Lei si definisce un architetto reazionario, ma-

lari delle facciate e della copertura.

nierista. Cosa intende?

Da cosa nasce ogni suo progetto, da dove ar-

Con reazionario intendo dire che mi oppongo

riva l’ispirazione? Da cosa partire per trovare

alla modernità. Qualcuno che mette in dubbio i

una soluzione progettuale ad un tema proposto?

valori e la memoria della modernità. E manierista

Innanzitutto non sono un artista. Sono molto

doxa, il sapere della modernità, senza vergogna.

distante dal ricercare l’ispirazione. La cosa che

Bisogna recidere il legame con la modernità.

mi interessa sapere è qual’è la capacità di

La modernità è un progetto che porta alla morte.

in quanto in grado di lavorare manipolando la

risposta che il contesto ha racchiuso in se stesso. Se il “corpo” del contesto ha dell’energia, è

Nei 33 anni di lavoro vi è stata una evoluzione,

in salute, allora cerco di fare un lavoro più che

un cambiamento anche nel modo di fare espri-

altro di umiltà, trattenendomi, stando a di-

mere i progetti?

stanza, lavorando sull’eliminazione. Ci faccio molta attenzione. Se il corpo è invece molto

Sì, certamente, sono cambiato. Quando ho

malato, si è obbligati, bisogna metterci più

fatto lo Stadio di Vitrolles, la Salle du Rock,

energia, cercare di reinventare le forme, la

dissi che non si doveva mirare all’estetica,

trama, la narrazione, di trovare del l’onirismo.

estetizzare era un errore. Oggi dico l’opposto:

È molto legato al concetto di contesto quello

bi sogna as solutamente estetizzare se vo -

della circostanza. Contesto e circostanza:

gliamo salvare il mondo e provare ancora pia-

si tratta di lavorare sulle due cose.

cere nell’architettura.

Definisce la sua architettura realizzata in calcestruzzo come architettura low-tech, in contrapposizione della più gettonata high-tech. Può essere questa una nuova svolta per

un’economia del costruire, legata al concetto di sostenibilità? Penso che l’high-tech sia qualcosa di sottosviluppato. Quello che si definisce high-tech è “gesticolazione”, una finzione basata su un livello tecnologico povero, è una mistificazione, fatta di materiali ricchi, molto costosi con un’impronta ecologica molto alta. Quello che invece io cerco di fare è l’opposto: lavorare in un modo più evoluto la materia, così da far parlare la materia povera dandogli uno “spessore” ingegneristico molto elevato. E non l’opposto. Per il metallo è l’inverso: è un materiale molto ricco e molto caro in termini ambientali.


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März Marzo 2013

turrisbabel 92

Text by Roberto Gigliotti

Displayed Spaces. New means of architectural presentation through exhibitions

1

Why do we organise architecture exhibi-

acterised by different approaches, i.e. shows

tions? Conventional shows – contexts

in which architecture production is pre-

displaying documentation, technical draw-

sented as an issue integrated in a broader

ings, three-dimensional models, photographs

critical context and assume then a central

and videos, frameworks where sketches

role from an unexpected point of view or

and drawings are treated as if they were

exhibitions that concentrate on an emo-

“paintings”, models as if they were “sculp-

tional involvement of the visitor that is not

tures” and photographs idealise what they

confronted with a specific object and its

depict within strangely uninhabited land-

characteristics, but with the transmission of

scapes – are contrasted by practices of

an experience capable of establishing an

display that focus on a different kind of

intense relationship between the public

investigation and by spatial solutions that

and the content of the show. In order to

lend to the exhibition space a peculiar

explore these issues, this conference brings

way of involving the public in the show.

together critical contributions related both

The attitude that characterises the tradition-

to the conception and to the construction

al approach to the architecture exhibition

of the contemporary architecture exhibitions.

inevitably generates a distinction between the visitors that can read and interpret the

The contents

displayed objects and those who cannot. Almost no empathy between the exposed

The subjects that are going to be investi-

objects and the subjects viewing them is

gated start from the criteria that animate a

generated; this kind of exhibitions often

curator in the development of an architecture

only try to solve the problem of presenting

exhibition and extend to the relationships

objects that cannot be transferred in the

between the content of the exhibition and

exhibitions spaces. In the last years we

the instruments used for its display. What

assisted to the diffusion of exhibitions char-

do we exhibit when we show architecture?

2

Which are the aspects related to the built realm that are considered worth exhibiting and how can we organise the space in order to generate communication? Which is the surplus value offered from the architecture exhibition in the transmission of certain knowledge outside the distribution chain of the academic publications and journals? Is this kind of communication necessary?


turrisbabel 92 März Marzo 2013

127

this kind of exhibition? Inviting to this conference theorists, curators and professionals involved in the different phases of the exhibition design (including the critical evaluation of the role of the exhibition within the cultural, international panorama), we would like to give a contribution 3

The public

to the analysis of the contemporary practices of the architecture exhibition. The attention will be focussed on the

Regarding the visitors of an architecture

ways an exhibition is able to display space,

exhibition the conference will deal with

comment on an architecture idea and

the question of who the public addressed

generate knowledge through the project.

by the show is. Can the definition of the contents of an exhibition, together with the adopted display techniques, influence who the public is going to be? Which are the relevant examples of architecture exhibitions that enact practices that distance them from the traditional form of the architecture show and provide a spatial involvement of the visitor and a personal relationship to the exhibited issues?

The devices According to what said so far, the spatial organisation of the show will play a major role in the conference. Is the architecture exhibition just the presentation of surrogates of buildings that cannot be moved or is it something more? How is the space of an architecture exhibition arranged? Which are the physical devices that allow us to communicate about space through the construction of places? Drawings, sketches and three-dimensional models are internal devices of the discipline,

5–6 Displayed Spaces

http://pro2.unibz.it/projects/

New means of architecture

blogs/displayedspaces/

the design process and have established

presentation through

Registration

themselves as indispensable tools to the

exhibitions. Conference:

Admission is free of

27. 03. 2013, Faculty of

charge. Seat availability

which have been developed to visualise

1 Giovanna Borasi

achievement (construction) of architecture.

Design and Art, Free Uni-

is limited. Therefore

Imperfect Health, CCA,

What further significance assume these

versity of Bozen Bolzano

please register

Lecturer

by sending an email.

Giovanna Borasi

Location

Montréal, 2011–2012

2 Emanuela De Cecco

devices in the context of the architecture

Kolumba Museum,

show? Which role is played by further

Emanuela De Cecco

Room D1. 01

Köln, 2008

instruments like video and photography in

Tina di Carlo

Free University of

Kersten Geers

Bozen Bolzano

Anne Holtrop

Universitätsplatz 1

Wilfried Kuehn

Piazza Università, 1

Andres Lepik

I-39100 Bozen-Bolzano

4 Carmelo Marabello

Carmelo Marabello

http://www.unibz.it

Film Still: Le Mépris,

Ilka & Andreas Ruby

Contact

Jean-Luc Godard, 1963

Something Fantastic

Arch. Eva Mair

5 Ilka & Andreas Ruby

Chair

Eva.Mair@unibz.it

Drout, DAM,

Roberto Gigliotti

Concept

Frankfurt, 2012–2013

Discussant

Prof. Arch. Roberto Gigliotti

6 Something Fantastic

Maddalena dalla Mura

Faculty of Design

Drout, DAM,

Nina Valerie Kolowratnik

and Art, Free University

Frankfurt, 2012–2013

Giaime Meloni

of Bozen Bolzano

3 Wilfried Kuehn Komuna Fundamento,

the transmission of knowledge related to

13th Architecture Biennale Venice, 2012

4


128

März Marzo 2013

turrisbabel 92

Elena Mezzanotte Nata a Bolzano, 1974 Studi di architettura a Venezia e Graz

Thomas Tschöll

Collaborazioni con diversi studi

Geboren in Meran, 1980

d’architettura a Venezia, Shanghai,

Studium der Architektur an der TU Graz,

Bolzano e con il Comune di Bolzano

Tätigkeit für verschiedene Architekturbüros

emezzanotte@yahoo.it

in Graz, Luzern, Passau, Wels und Kaltern. thomas.tschoell@rolmail.net

Carlo Calderan Nato a Bressanone, 1965 Studi di architettura a Venezia e Darmstadt; attività professionale

Barbara Breda

Matteo Scagnol

a Berlino, Basilea e Bolzano.

Nata a Bolzano, 1982

Nato a Trieste, 1968

carlocald@yahoo.it

Studi di Ingegneria edile

Studi di architettura a Venezia

e architettura a Trento.

e alla Harvard University,

Collaborazioni con diversi

Cambridge USA. Insieme a

studi d’architettura altoatesini.

Sandy Attia apre nel 2000

barbara.breda@yahoo.it

lo studio MODUS architects.

Karin Kretschmer Geboren in Kassel Studium der Architektur in

Alexander Zoeggeler

Braunschweig und Venedig.

Geboren in London, 1970

Mitarbeit in verschiedenen

Alessandro Scavazza

Studium der Architektur in Florenz.

Architekturbüros in

Nato a Bolzano, 1971

Mitarbeit in verschiedenen Architektur-

Braunschweig, Amsterdam,

Studi di architettura a

büros in Wien, Firenze, Bozen.

Berlin und Bozen.

Venezia e Vienna.

Seit 2002 Studio Zoeggeler Architekten.

Collaborazione in diversi

alexander@zoeggeler.net

studi d’architettura

www.zoeggeler.net

a Bolzano e Venezia, attività professionale a Bolzano. Alberto Winterle Nato a Cavalese, 1965 Studi di architettura a Venezia, titolare dello studio weber+winterle architetti _ Trento. info@weberwinterle.com

Emil Wörndle

www.weberwinterle.com

Geboren in Völs am Schlern, 1961 Studium der Architektur in Wien und Innsbruck. Als Architekt im öffentlichen Dienst tätig.

Lorenzo Weber Nato a Trento, 1967 Studi di architettura a Venezia, titolare dello studio weber+winterle architetti _ Trento. info@weberwinterle.com www.weberwinterle.com

Sandy Attia Born in Cairo, 1974. Studied at Harvard University, Uni versity of Virginia, University

Matteo Torresi

of Copenhagen, taught at

Nato a Milano, 1972

University of Michigan, co founded with Matteo Scagnol MODUS architects.

Studi di architettura a Venezia.

Cristina Vignocchi

Partecipazione a diversi studi

Nata a Bolzano, 1959

d’architettura a Milano, Padova,

Studi di architettura ed arte

Venezia, Shanghai, Bolzano.

a Venezia, lavora anche come giornalista culturale e si occupa di progetti artistici ed arte pubblica.

Alberta Schiefer Geboren in Meran 2004 Studium Industrie design in Innsbruck und Bozen, Portfolio im Bereich Shop, Interior, Imagedesign, 2010 Eröffnung des Design studios „dieschiefer“ info@dieschiefer.com

Simone Longo Nato a Bolzano, 1980, studi di architettura a Milano e Karlsruhe, collaborazioni con diversi studi di architettura a Valencia e Bolzano, oltre ad attività autonoma.

Michaela Wolf Geboren in Meran, 1979 Studium der Architektur in Innsbruck, London AA und Mailand Seit 2008 Partnerin von Gerd Bergmeister, seit 2010 bergmeisterwolf architekten www.bergmeisterwolf.it office@bergmeisterwolf.it

turrisbabel 92 Hochalpine Architektur_Costruire in alta quota Fachzeitschrift der Architekturstiftung Südtirol / Rivista della Fondazione Architettura Alto Adige Sparkassenstraße 15 via Cassa di Risparmio, 39100 Bozen/ Bolzano | Tel. 0471 301751 | www.arch.kultura.bz.it turrisbabel@arch.bz.it Verantwortlich für den Inhalt / Direttore responsabile: Carlo Calderan Redaktion / Redazione: Sandy Attia, Barbara Breda, Karin Kretschmer, Simone Longo, Elena Mezza notte, Matteo Scagnol, Alessandro Scavazza, Alberta Schiefer, Matteo Torresi, Thomas Tschöll, Cristina Vignocchi, Lorenzo Weber, Alberto Winterle, Michaela Wolf, Emil Wörndle, Alexander Zoeggeler Verantwortlich für die Werbung / Respon sa bile per la pubblicità: Marilene Angeli, tel. 0471 301751 Grafik / Grafica: www.Lupe.it (BZ) Druck/Stampa: LONGO SPA/AG Für Wort, Bild und Zeichnungen zeichnen die jeweiligen Autoren verantwortlich / Scritti, fotografie e disegni impegnano soltanto la responsabilità dell’autore Register der Druckschriften des Landesgerichtes Bozen / Registro stampe del tribu nale di Bolzano N./n. 22/97 vom/del 09.12.1997 März / Marzo 2013 Spedi zio ne in A.P., – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004 numero 46), art. 1, comma 1, NE Bolzano


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