Tutto_Misure n.1 - 2022

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Gabriele Cattaneo

Analisi di un’antica collezione di strumenti scientifici Gli strumenti del Collegio Rotondi

ANALYSIS OF AN ANCIENT COLLECTION OF SCIENTIFIC INSTRUMENTS The article, based on a Physics BSc thesis, analyzes the collection of historical scientific instruments situated in the scientific laboratory of Collegio Rotondi, an Italian school in Gorla Minore (VA). This article describes how the instruments have been studied and some important results. In particular, the article describes some instruments for measurements of electromagnetic quantities. RIASSUNTO L’articolo, basato su una tesi di Laurea triennale in Fisica, analizza una collezione di antichi strumenti scientifici custodita all’interno del laboratorio scientifico del Collegio Rotondi di Gorla Minore (VA). Saranno illustrati i metodi utilizzati per lo studio e alcuni risultati dell’opera di recupero degli antichi strumenti, con particolare attenzione per alcuni strumenti utilizzati per misure riguardanti grandezze elettromagnetiche. Gli antichi strumenti scientifici costituiscono un importante patrimonio culturale e testimoniano in maniera chiara i continui progressi dell’uomo nell’ambito della scienza e della tecnologia. L’Italia dispone di vaste collezioni di tali strumenti, molte delle quali sono state analizzate in numerosi cataloghi presenti anche online. Buona parte di queste preziose collezioni sono custodite all’interno dei Gabinetti scientifici di antichi edifici scolastici. In tale contesto gli strumenti scientifici, oltre all’importante valore storico e culturale, possono risultare molto utili per studi riguardanti la didattica delle discipline scientifiche. In questo filone di ricerca s’inserisce a pieno titolo l’interessante collezione strumentale del Collegio Rotondi di Gorla Minore (VA), che verrà analizzata in questo articolo ed è stata argomento anche della mia tesi di Laurea triennale in Fisica [1]. Il Collegio fu fondato nel 1599, grazie a un lascito testamentario di Giovanni Andrea Terzaghi, e per questa ragione può vantare diverse collezioni d’interesse storico, che costituiscono un importante patrimonio per il territorio.

METODI DELLÊANALISI

una fotografia, una sigla alfanumerica indicante l’ambito di appartenenza e un numero identificativo dello strumento. Sono state anche riportate le misure principali dell’apparecchio e una breve descrizione dello stesso. Il numero totale di strumenti presenti nel Gabinetto è di 233, ma è necessario specificare che in tale numero sono considerati anche diversi frammenti per i quali, in alcuni casi, non è stato possibile risalire all’apparecchio originale. Per questa ragione nell’inventario è stata aggiunta una sezione relativa ai frammenti che necessitano di ulteriori approfondimenti. Per quanto riguarda alcuni strumenti, occorre sottolineare come siano stati ritrovati completi, ma purtroppo rotti e inutilizzabili. È il caso, ad esempio, del Tubo di Newton, ritrovato addirittura insieme a una piccola sferetta e a un frammento cartaceo, necessari per svolgere l’esperimento, ma con il tubo di vetro irrimediabilmente danneggiato, rendendo così impossibile la creazione del vuoto e, di conseguenza, lo svolgimento dell’esperienza. Per il riconoscimento degli strumenti è stato operato un confronto con le collezioni già studiate e classificate; come accennato in precedenza, le ricerche sugli antichi strumenti scientifici scolastici rappresentano un campo di studi abbastanza diffuso ed è possibile reperire cataloghi di strumenti, sia italiani sia esteri. Per esempio, si possono citare le interessanti collezioni scolastiche del Liceo Sarpi di Bergamo [2], del Liceo Foscarini di Venezia [3], dell’Istituto Montani di Fermo [4], oppure l’associazione ASEISTE [5], che raccoglie al proprio interno moltissime collezioni provenienti dalle scuole e dalle università francesi ed è in continua espansione, contando oltre 7.000 schede di

All’interno dell’attuale “Laboratorio di Chimica-Fisica” della scuola è situato un ampio scaffale, contenente strumenti scientifici risalenti al XIX secolo e alla prima metà del XX secolo. Non è pervenuta alcuna testimonianza circa l’acquisto dei suddetti strumenti né un inventario dell’epoca, anche se si può notare come su diversi strumenti siano presenti numeri riportati su targhette identificative adesive. Dal diverso aspetto delle suddette targhette è possibile ipotizzare la presenza di almeno due inventari di cui, però, non si ha altra notizia. Per la valorizzazione della collezione è stato prodotto un catalogo di tutti gli strumenti presenti dividendoli in base al relativo ambito, come è stato fatto anche per altre importanti collezioni scolastiche. In questo modo si sono ottenute le seguenti sezioni: – Meccanica, – Meccanica dei Fluidi e Termologia, – Acustica, – Ottica, – Elettromagnetismo, – Fisica Moderna. Ogni strumento è stato classificato per Università di Milano mezzo di una scheda, in cui compaiono gabriele.cattaneo1@studenti.unimi.it T_M

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