Tutto_Misure n.4 - 2023

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STORIA E CURIOSITÀ

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Mario Savino

La storia del Gruppo Misure Elettriche ed Elettroniche (GMEE) Dodicesima parte – Le nuove norme concorsuali per professori universitari e i giorni del terrore

TWELVENTH PART: THE YEARS OF UNIVERSITY REFORM The paper follows the eleventh part of the history of GMEE (Group of Electrical and Electronic Measurements) published on Tutto_Misure. It refers to the years 2000-2001 relevant to the second part of Massimo D’Apuzzo Presidence, with Gaetano Iuculano as secretary. Those years were crucial for the GMEE due to the new organization of Italian Research Council (CNR). This is the reason why the twelfth part of this story will concern the last two years of Massimo D’Apuzzo Presidence. RIASSUNTO L’articolo è il seguito delle prime undici parti della storia del GMEE (Gruppo di Misure Elettriche ed Elettroniche) pubblicata su Tutto_Misure. Fa riferimento agli anni 2000 e 2001 della presidenza del gruppo da parte di Massimo D’Apuzzo con Gaetano Iuculano come segretario. Quegli anni furono cruciali per l’introduzione di diverse novità all’interno del CNR. Questo è il motivo per cui la dodicesima parte di questa storia riguarda gli ultimi due anni della presidenza di Massimo D’Apuzzo. INTRODUZIONE

Come si è scritto nella undicesima parte di questa storia, Massimo D’Apuzzo fu il sesto presidente del GMEE, con Gaetano Iuculano segretario. La dodicesima parte è dedicata agli anni 2000 e 2001, che furono cruciali per il GMEE in quanto, come si è scritto nella precedente parte, coincisero sia con la fine dei gruppi di coordinamento del CNR, come il GNRETE (Gruppo Nazionale di Ricerca sull’Elettronica le Telecomunicazioni e l’Elettromagnetismo), sia con la ridefinizione dei settori scientifico disciplinari, sia con le nuove norme concorsuali e anche con l’introduzione delle nuove classi per le lauree universitarie e del loro accreditamento. Si può affermare che la XIII Legislatura della Repubblica italiana fu particolarmente importante per la trasformazione dell’Università, nonostante vi fosse stato l’avvicendamento di diversi presidenti del Consiglio dei ministri (Prodi, 1996-98; D’Alema, 1998-2000; Amato, 2000-01). Inoltre la Storia insegna che spesso, nel passaggio da un secolo all’altro e ancor più da un mil-

indefinita, caratterizzata da due zeri. Anche i programmatori più esperti non erano certi delle conseguenze che il “baco” avrebbe potuto procurare ai computer e alle reti in cui erano collocati, e per questa ragione si affrettarono ad aggiornare i software. Sarà stato per questo o perché i calcolatori si sono dimostrati più intelligenti di quanto si pensasse, sta di fatto che il passaggio dal 1999 al 2000 non ha causato a computer, reti e infrastrutture i danni che molti giornali catastrofisti avevano preannunciato… In quegli anni s’iniziò a esaminare una nuova definizione del kilogrammo, ancora definito e realizzato mediante il Prototipo Internazionale di platino iridio conservato presso il BIPM (Bureau International des Poids et Mesures) di Sèvres in Francia. Il prototipo assicurava una certa inalterabilità solo nel breve termine, a causa di una piccola deriva annuale; inoltre vi era notevole difficoltà nella sua riproducibilità, legata alle condizioni ambientali del luogo in cui si operava. L’incertezza che ne derivava nel confronto fra le masse era decisamente superiore a quelle relative al secondo e al metro. La necessità, quindi, di ridefinizione del kilogrammo portò alla sperimentazione di nuove proposte, quali quella di multiplo della massa di una particella elementare o della massa di un numero di atomi di un elemento. Alla fine, come si sa, prevalse la linea di connettere il kilogrammo alla costante di Planck, e ciò fu sancito nel nuovo SI, entrato in vigore il 20 maggio 2019, che oltre al kilogrammo ha rivisto anche le definizioni di tutte le altre unità di base. Iniziarono, inoltre, le sperimentazioni per la realizzazione dell’unità di massa attraverso bilance di corrente e di tensione, che consentissero

lennio all’altro, si assiste a sommovimenti, trasformazioni, sconvolgimenti, guerre e rivoluzioni. In questa introduzione si farà cenno, in rapida sintesi, ad alcuni eventi anche correlati alle misure. L’arrivo del secondo millennio fu preceduto dal grande timore causato dal Millennium bug. Si temeva che, nel passaggio dalla mezzanotte del 31 dicembre 1999 al primo gennaio 2000, molti computer nel mondo non sarebbero stati in grado di aggiornare correttamente le date, con conseguenze imprevedibili. Infatti era invalsa l’abitudine di scrivere gli anni riportando solo le ultime due cifre. Le ragioni erano diverse. Alla nascita dei primi computer questo aveva permesso un risparmio di memoria e una più facile programmazione con le schede perforate. Vi era poi l’abitudine negli USA di leggere gli anni dividendoli in due parti, così 1999 era letto 19 e 99. Molto spesso anche nello scrivere una data al termine di una lettera si omettevano le prime due cifre dell’anno, così si scriveva 31/12/99. Ciò portava a troncare 1999 in 99, con la conseguenza che, allo scoccare del 2000, i computer Politecnico di Bari avrebbero potuto segnare una data mario.savino@poliba.it

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