Newsletter 2011/4, Italia, TUV Rheinland

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TÜV RHEINLAND ITALIA NEWSLETTER 04/2011

Buon Natale e felice 2012 !

EDITORIALE

Fine anno ed è il momento un po’ per tutti di guardarsi indietro e fare un bilancio. Noi, lo possiamo dire con soddisfazione, abbiamo investito nella qualità dei servizi offerti ai nostri clienti così come nelle scelte che ritengo essere strategiche per il nostro futuro, come azienda ma anche, e soprattutto, come persone. Iniziamo la quarta newsletter del 2011 proprio illustrandovi la grande novità su cui parte l’anno nuovo: una sede e dei laboratori più ampi a Pogliano Milanese, che ospiteranno e implementeranno ulteriori test rispetto agli attuali. L’assunzione di Boris Tuzza, Business Stream Manager di TÜV Rheinland Italia, a conferma della nostra volontà di crescita con un team sempre più dedicato alla specificità e alla qualità dei servizi che offriamo. Non mancano le proposte formative che per il 2012 verteranno, in particolare, sulle tematiche più chiacchierate di questi tempi, quali i servizi all’industria e al settore delle energie rinnovabili per un ambiente più sano e vivibile. Tema > NEWS del benessere affrontato anche nella sezione ANNO NUOVO, SEDE NUOVA Prodotti, dove desidero sottolineare l’importanza dei test e delle analisi chimiche da effettuarsi > PRODOTTI sugli oggetti soprattutto se dedicati ai neonati, IDROCARBURI NEGLI ANELLI DENTARI PER NEONATI come gli anelli dentari di cui parleremo in ZLS PROPONE DUE NUOVE SOSTANZE questa sede dove, purtroppo, la ditta produttrice PER LA LISTA PAH non aveva eseguito le opportune verifiche e son state ritrovate tracce di idrocarburi saturi nocivi > SERVIZI ALL’INDUSTRIA per i bambini nei prodotti già in commercio. SISTEMI DI GESTIONE Cari tutti per il 2012 desidero augurarvi REGOLAMENTO UE 333-2011 benessere e serenità per un nuovo anno maggiormente ricco di soddisfazioni anche > MOBILITÀ professionali. PRIMO SONDAGGIO MONDIALE SULLA Buone Feste! Ralf Schunk, Amministratore Delegato TÜV Rheinland Italia

E- MOBILITY

> TÜV AKADEMIE

NUOVI CORSI PER IL 2012

TÜV Rheinland Italia S.r.l. Via Mattei, 10 - 20010 Pogliano Milanese (MI) - Tel.: +39 02.939.687.1 - Fax: +39 02.939.687.23 - E-mail: informazioni@it.tuv.com

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NEWS

NEWS

ANNO NUOVO, SEDE NUOVA A conferma dell’impegno di TÜV Rheinland di voler investire nel mercato italiano, dal prossimo febbraio sposterà la sede italiana in nuovi locali più ampi. Rimanendo sempre a Pogliano Milanese (Mi), la nuova sede offre maggiore spazio rispetto all’attuale, che sarà dedicato sia agli uffici sia ai laboratori. L’azione svolta prevede che il laboratorio di Ponte San Marco (Bs) e quello di Pogliano Milanese (Mi) verranno accorpati in un unico laboratorio, all’interno della nuova sede che si estende su una superficie decisamente più ampia: di oltre 2.000 m2. Grazie al nuovo laboratorio, TÜV Rheinland Italia potrà soddisfare nuove e ulteriori richieste del mercato, implementando la capacità di esecuzione di test, quali per esempio: White Goods (lavatrici, asciugatrici, microonde) Biciclette Inverter Test meccanici Test elettrici Cerchioni e ruote Test ambientali In particolare per il settore fotovoltaico, il focus sarà incentrato sui test per inverter: nel nuovo laboratorio TÜV Rheinland Italia sarà in grado di offrire la possibilità, ai costruttori di inverter italiani, di omologare i propri prodotti in conformità alle normative europee ed internazionali mantenendo un’interfaccia tecnica del tutto italiana. Oltre alle certificazioni in conformità alle norme di sicurezza elettrica (IEC/EN 62109-1 /-2) con il rilascio del marchio GS o TYPE Approved, TÜV Rheinland Italia potrà rilasciare certificati in conformità secondo le normative richieste dal mercato Italiano, Tedesco, Ungherese, Portoghese ecc. e unitamente per i mercati internazionali di Austra-

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lia, Cina, USA/Canada. TÜV Rheinland Italia, con l’apertura del nuovo laboratorio per gli inverter, raggiunge l’obiettivo di poter fornire ai clienti un servizio ancora più completo con una riduzione dei tempi e dei costi di certificazione. Inoltre, Per far fronte alle molteplici nuove attività, TÜV Rheinland Italia ha previsto l’incremento del Team del dipartimento del Prodotto con l’assunzione di nuove figure professionali. Tra queste, a capo del dipartimento Prodotto, è entrato a far parte di TÜV Rheinland Italia il nuovo Business Stream Manager: Boris Tuzza, ingegnere aerospaziale. Tuzza vanta

un’esperienza pluriennale sia nel settore delle certificazioni sia come responsabile delle relazioni Governative presso importanti aziende di elettrodomestici; in particolare ha svolto il ruolo di Rappresentante italiano per l’evoluzione delle normative dei settori elettrodomestici (safety and performance) in ambito nazionale europeo e internazionale. “Desidero cogliere l’occasione per dare un caloroso benvenuto a Boris e per augurargli un nuovo anno di successi insieme a noi” - esprime Ralf Schunk.


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PRODOTTI

PRODOTTI

IDROCARBURI NEGLI ANELLI DENTARI PER NEONATI TÜV Rheinland spiega l’importanza dei test e delle analisi chimiche atte a evitare spiacevoli inconvenienti che possono essere, a volte, dannosi o addirittura mortali.

Nel dicembre 2009 un cliente ha acquistato alcuni anelli dentari per neonato che, una volta aperti, emanavano uno sgradevole odore di petrolio. Il cliente si è recato presso il negozio dove aveva effettuato l’acquisto per chiedere spiegazioni e il direttore aprendo gli imballi di quel prodotto ha rilevato che tutti emanavano il cattivo odore. Il prodotto in questione erano gli “anelli di dentizione chiavi” di una ditta francese, che sono stati ritirati dagli scaffali e inviati all’istituto Superiore della Sanità per le opportune analisi chimiche. I risultati sono stati resi noti solo lo scorso ottobre e sono apparsi sul sito del Ministero della Salute, nella sezione chiamata “Allarme Consumatori”. Gli esiti delle analisi recitano: “Le prove eseguite hanno riscontrato la presenza di una miscela composta da diverse sostanze tra cui idrocarburi saturi, aldeidi e acidi gras-

si” con la conseguenza che “le sostanze rilasciate dal prodotto potrebbero essere assunte dal bambino”. Di recente la trasmissione di RaiTre Report ha condotto un’inchiesta sul riciclo di materiali proibiti nell’UE che vengono riassemblati in Cina e inseriti all’interno di nuovi prodotti smerciati in Europa. Anche a ragione delle ultime novità provenienti dalla cronaca, TÜV Rheinland ribadisce l’importanza fondamentale delle analisi chimiche sui prodotti importati e commercializzati. Siamo a completa disposizione delle aziende per ogni necessità di chiarimento e/o approfondimento e per assisterle nell’adempimento di tutti gli obblighi di legge.

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PRODOTTI

PRODOTTI

ZLS PROPONE DUE NUOVE SOSTANZE PER LA LISTA PAH Maggiore attenzione nei confronti della salute umana e dell’ambiente con i severi test di TÜV Rheinland. ZLS attraverso il documento ZEK ha suggerito due nuove sostanze da inserire nella lista PAH: il Benzofluoranthene e il Benzo(e)pirene. Il PAH è l’elenco degli Idrocarburi Policiclici Aromatici, in italiano IPA. Essi sono idrocarburi costituiti da due o più anelli aromatici in un’unica struttura generalmente piana. Si riscontrano principalmente nel carbonfossile, nel petrolio e nei bitumi. Gli IPA hanno comprovati effetti negativi sia per la salute e il benessere degli uomini sia sull’ambiente, in quanto tossici per alcuni organismi acquatici ed uccelli; hanno un’elevata tossicità per volatili e per la vita acquatica dove possono venire coinvolti organismi acquatici ma anche essere causa di contaminazione dei raccolti

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agricoli. Ricordiamo che diversi IPA sono addirittura cancerogeni noti e per tale motivo sono banditi. La lista PAH, prima di questa nuova proposta, includeva 16 sostanze, con la nuova formulazione dello ZEK il totale si alza a 18. Dopo un periodo di transizione di 6 mesi, le 2 nuove sostanze dovranno essere considerate per la certificazione GS. TÜV Rheinland, ente di certificazione leader nei test sui prodotti, effettua presso i propri laboratori una vasta gamma di test su numerose tipologie di prodotti ed è in grado di rispondere a tutte le vostre necessità riguardanti le analisi chimiche dei prodotti da Voi commercializzati.


SERVIZI ALL’INDUSTRIA SISTEMI DI GESTIONE

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SERVIZI ALL’INDUSTRIA SISTEMI DI GESTIONE

REGOLAMENTO UE 333-2011 TÜV Rheinland informa: novità importanti nel settore del recupero dei rottami metallici. In data 31 marzo 2011 è stato adottato dall’Unione Europea il Regolamento n° 333/2011 che riporta i criteri che determinano quando alcuni tipi di rottami metallici (di ferro, acciaio e alluminio, inclusi i rottami di leghe di alluminio), possano cessare di essere considerati rifiuti e quindi avviati alle operazioni di recupero come “materie prime secondarie”. Il Regolamento (che non necessita di un recepimento a livello nazionale) mira ad agevolare il mercato del riciclaggio dei rottami metallici, destinati ad essere impiegati come materie prime nelle acciaierie, nelle fonderie e nelle raffinerie di alluminio per la produzione di metalli. Il Regolamento, diventato attuativo a decorrere dal 9 ottobre 2011, prevede requisiti differenziati per i rottami di ferro e acciaio e per i rottami di alluminio. Il vantaggio principale della sua applicazione è legato al fatto che il prodotto finale (rottame metallico) in quanto “non più rifiuto”, risulta non più soggetto alla gestione documentale tipica dei rifiuti, essendone di fatto escluso. TÜV Rheinland Italia per il settore Il nostro Organismo presenta le caratteristiche richieste dal Regolamento 333/2011 per effettuare le verifiche di conformità iniziali e periodiche. Queste attività bene si integrano con le normali attività di rinnovo e sorveglianza attuate per garantire la certificazione delle aziende secondo gli standard internazionali già citati. Presso le nostre sedi italiane è possibile ottenere ulteriori informazioni inerenti a questo nuovo importante servizio. I requisiti per accedere ai benefici del regolamento 333. Per l’applicazione del Regolamento i requisiti di base sono che: i rifiuti in ingresso alle operazioni di “riutilizzo” siano in grado di soddisfare i requisiti tecnici dell’industria metallurgica; conformi alla legislazione e alle norme vigenti applicabili ai prodotti e che non comportino ripercussio-

ni generali negative sull’ambiente o sulla salute umana. In particolare, i rottami di cui al presente Regolamento, cessano di essere considerati rifiuti quando, all’atto della cessione dal produttore ad un detentore, sono soddisfatte tutte le seguenti condizioni: 1) i rifiuti utilizzati come materiale in ingresso all’operazione di recupero rispettano le seguenti caratteristiche: sono composti solo da rifiuti contenenti ferro o acciaio (o alluminio e leghe di alluminio) recuperabili; non sono rifiuti pericolosi o è dimostrabile che sono state eliminate tutte le caratteristiche di pericolo mediante appositi processi e tecniche di trattamento definite dal Regolamento; non devono essere: limatura, scaglie e polveri contenenti fluidi quali oli o emulsioni oleose; oppure fusti e contenitori (tranne le apparecchiature provenienti da veicoli fuori uso) che contengano o abbiano contenuto oli o vernici. 2) i rottami ottenuti dall’operazione di recupero soddisfano i requisiti di qualità indicati dallo stesso Regolamento. 3) il produttore del rottame abbia rispettato le seguenti prescrizioni per ciascuna partita di rottami metallici, abbia stilato una dichiarazione di conformità, anche in formato elettronico, in base al modello specificato all’allegato III del Regolamento; abbia trasmesso la dichiarazione di conformità al detentore successivo della partita di rottami metallici; conservi una copia della dichiarazione di conformità per almeno un anno dalla data del rilascio mettendola a disposizione delle Autorità competenti che la richiedano; applichi un sistema di gestione della qualità, atto a dimostrare che, sia i rifiuti in ingresso che i rottami in uscita dall’operazione di recupero, rispettano i criteri del regolamento.

Il Sistema di Gestione della Qualità a sua volta, dovrà assicurare e regolamentare: il controllo in accettazione dei rifiuti in ingresso all’operazione di recupero; il monitoraggio dei processi e delle tecniche di trattamento eventualmente applicate; il monitoraggio della qualità dei rottami metallici in uscita dall’operazione di recupero (che comprenda anche campionamento e analisi); l’efficacia del monitoraggio della radioattività di ogni partita; le modalità di raccolta e analisi delle osservazioni dei clienti sulla qualità dei rottami metallici; la registrazione dei risultati dei controlli effettuati; la revisione e il miglioramento del sistema di gestione della qualità; la formazione del personale. La verifica del sistema di gestione della qualità Il sistema di gestione della qualità dei Rottami metallici, dovrà essere verificato ogni 3 anni da un organismo terzo indipendente accreditato. Anche se non è sorretto da una norma internazionale, è chiaro che il Sistema si presta ad essere integrato con altri sistemi di gestione aziendali quali quelli previsti dalle norme ISO 9001/ISO 14001/ OHSAS 18001, con conseguente abbattimenti dei costi, riduzione dell’impegno richiesto al personale aziendale, utilizzo di strumenti operativi già in essere. Il sistema previsto dal Regolamento (UE) 333/2011 infatti, è stato pensato per dare trasparenza nei confronti del mercato sulle modalità di gestione dei rottami metallici garantendo la tracciabilità dei trattamenti e la qualità del rottame.

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MOBILITÀ

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PRIMO SONDAGGIO MONDIALE SULLA E- MOBILITY TÜV Rheinland rende noti i risultati dell’indagine condotta su un campione di automobilisti in merito ai veicoli elettrici. TÜV Rheinland ha prodotto uno studio completo sul tema della mobilità elettrica. Il fornitore di servizi tecnici ha presentato in esclusiva la prima indagine internazionale al 64° International Motor Show 2011. Le impressioni generali dei consumatori sono state studiate in dodici mercati automobilistici considerati strategici: Cina, Danimarca, Germania, Francia, India, Israele, Italia, Giappone, Portogallo, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti. TÜV Rheinland ha approfondito tematiche relative a fattori specifici quali la riconoscibilità del marchio, le possibili motivazioni di acquisto, il grado di informazione degli automobilisti e le preoccupazioni sulla sicurezza dei consumatori riguardo all’elettromobilità. Per lo studio sono state condotte 500 interviste online in Italia, tenendo in considerazione persone che hanno oltre 18 anni di età e che possiedono una macchina o hanno accesso ad una macchina per uso privato. Questo studio ha portato alla luce interessanti differenze globali, regionali e nazionali. Agli intervistati è stato chiesto di classificare l’automobile che guidano più spesso per uso personale in una delle seguenti nove categorie: microcar, piccola, compatta, classe media, classe medio-alta, di lusso, Suv e pick-up, van, sportwagon / auto sportiva, roadster, cabrio / coupé.

Gli obiettivi dell’indagine erano: 1) Determinare i comportamenti degli automobilisti a favore/contrari a un veicolo a carburante alternativo; 2) Comprendere il grado di conoscenza sui veicoli elettrici e gli atteggiamenti che possono servire per aumentarne/ostacolarne la richiesta; 3) Identificare l’interesse/la volontà di acquisto nei prossimi cinque anni come ulteriore strumento di misurazione della domanda; 4) Identificare i produttori di veicoli elettrici ai vertici per brand awareness tra i consumatori; 5) Identificare i motivi fondamentali per i consumatori pro e contro l’acquisto di un veicolo elettrico; 1) Determinare i comportamenti degli automobilisti a favore/ contrari a un veicolo a carburante alternativo Oltre la metà degli intervistati dispone, o ha accesso, a una macchina per uso personale, in particolare mediamente sono persone con redditi alti, con famiglie più numerose e che vivono in città di piccole o medie dimensioni. Fiat è il marchio automobilistico più popolare, seguito da Ford. La maggior parte del tempo viene impiegato per la guida in città (di più tra le donne), mentre si equivalgono i minuti dedicati alla percorrenza di strade di campagna e autostrade. Molte persone percorrono meno di

50 km al giorno (questo valore cresce tra le donne), anche se più di un terzo egli intervistati percorre fino a 100 km in una giornata tipo (a maggior ragione tra quelli che vivono in piccole o medie città). La maggior parte degli intervistati trascorrono fino a 2 ore al giorno in macchina. 2) Comprendere il grado di conoscenza sui veicoli elettrici e gli atteggiamenti che possono servire per aumentarne/ostacolarne la richiesta Ben oltre la metà dei soggetti campione non si sentono adeguatamente informati sulle auto elettriche in base alle informazioni attualmente disponibili. Tuttavia, c’è un gruppo consistente (soprattutto maschi) che si ritengono informati. Il Giappone è percepito come il paese più avanzato per quanto riguarda le auto a tecnologia elettrica, seguito dalla Germania. L’Italia è percepita come simile agli Stati Uniti riguardo al livello di innovazioni tecnologiche. Un gruppo nutrito non è sicuro su quale sia il paese che guida l’innovazione in questo campo. La percezione del livelli di sviluppo delle auto con tecnologia elettrica è molto varia e contrastante. La maggioranza ritiene che l’introduzione dell’auto elettrica dovrebbe essere sovvenzionata dal governo, principalmente attraverso incentivi per i consumatori al momento dell’acquisto o di un credito d’imposta al momento della dichiarazione dei redditi. continua a pag 7 >>

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>> segue da pag 6 - PRIMO SONDAGGIO MONDIALE SULLA E- MOBILITY 3) Identificare l’interesse/la volontà di acquisto nei prossimi cinque anni come ulteriore strumento di misurazione della domanda La maggioranza ha preso in considerazione l’acquisto di una macchina elettrica nei prossimi 5 anni, sia come auto principale sia come secondaria. I nuclei familiari più piccoli e/o a più basso reddito sono più propensi a considerare l’auto elettrica come veicolo primario. Oltre la metà del campione intervistato, crede che utilizzerebbe una vettura elettrica nella stessa maniera in cui usa la propria auto attuale. Altri pareri indicano un utilizzo un po’ diverso, principalmente per gite giornaliere o come seconda auto. Le auto ibride sono quelle maggiormente percepite come il futuro della tecnologia automobilistica, seguite dalle auto elettriche (ciò è più vero tra gli uomini). L’auto a idrogeno è considerata anch’essa una possibilità, soprattutto tra gli uomini. 4) Identificare i produttori di veicoli elettrici ai vertici per brand awareness tra i consumatori La Toyota è il primo marchio automobilistico che viene in mente ai consumatori quando si parla di auto elettriche. Altre case automobilistiche seguono a grande distanza. La Toyota guida anche la classifica del marchio a cui i guidatori si rivolgerebbero in caso di acquisto di un’auto elettrica. Fiat è al secondo posto. 5) Identificare i motivi fondamentali per i consumatori pro e contro l’acquisto di un veicolo elettrico I fattori ambientali hanno il maggiore impatto sulla decisione di acquisto di auto elettriche, con particolare riguardo alla lotta al surriscaldamento globale. I fattori legati al contenimento dei costi, come il prezzo di acquisto del veicolo e il risparmio sulle spese di carburante, sono altri elementi molto importanti. Infatti, il prezzo del veicolo rappresenta la principale barriera per l’acquisto di un’auto elettrica, seguito dalla necessità di ricaricare la batteria dopo una certa distanza (in particolare intorno ai 150 km). Il numero di ore necessarie per ricaricare la batteria e la disponibilità di stazioni di ricarica costituiscono ulteriori preoccupazioni.

Sebbene quasi la metà siano disposti a pagare fino al 10% in più per una vettura elettrica e sfruttare i suoi potenziali benefici ambientali (in particolare tra le donne), quasi un altro terzo non sono disposti a sostenere una spesa aggiuntiva rispetto all’acquisto di una vettura tradizionale (specialmente tra coloro che vivono in città di piccole o medie dimensioni). Riassunto dei risultati del sondaggio: Sembra che l’auto elettrica abbia qualche opportunità di ritagliarsi una fetta specifica di mercato, ben segmentata per quanto concerne il suo utilizzo e la filosofia dei consumatori, sia come auto primaria sia come seconda auto; Tuttavia, molti (soprattutto le donne) necessitano ancora di ricevere maggiori informazioni sul tema, sia in generale sia per quanto riguarda e innovazioni tecnologiche; Mentre i veicoli a propulsione ibrida sono maggiormente percepiti come la tecnologia del futuro; l’auto elettrica non è da meno, soprattutto tra gli uomini; Dato che il Giappone è percepito come il paese più tecnologicamente avanzato per lo sviluppo di questa tecnologia, non sorprende che la Toyota sia il marchio dotato di maggior awareness tra i consumatori, oltre ad essere quello con maggiori probabilità di acquisto; L’unico altro produttore che si avvicina ai livelli della Toyota è la Fiat; Tuttavia, ogni casa automobilistica dovrà investire in maniera estensiva in una campagna di comunicazione in grado di spiegare in maniera chiara ai consumatori i benefici di possedere un’auto elettrica, con particolare riguardo ai fattori ambientali e relativi al risparmio; I principali ostacoli da superare sono il prezzo, l’autonomia delle batterie, i tempi di ricarica, la disponibilità di stazioni di ricarica e la provenienza da fonti rinnovabili dell’elettricità utilizzata per alimentare i veicoli.

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TÜV AKADEMIE

TÜV AKADEMIE

NUOVI CORSI PER IL 2012 TÜV Rheinland mette a disposizione il proprio patrimonio di conoscenze al fine di creare percorsi formativi interessanti sia attraverso corsi a calendario che corsi inhouse. Anche per l’anno nuovo TÜV Akademie ha in calendario un‘ampia offerta di proposte formative rivolta a tutti coloro che desiderano conoscere i sistemi di gestione ed approfondire l’applicazione delle normative e delle Direttive Europee relative ai prodotti o ai sistemi nel proprio settore di appartenenza. Attraverso la nostra rete nazionale siamo in grado di proporre corsi di formazione in merito a sistemi di gestione qualità, ambiente e sicurezza, nonché corsi rivolti a settori specifici come medicale, analisi chimiche, industria, costruzioni ed energia. La nuova offerta formativa, dedicata al 2012, sarà costituita da nuovi corsi e nuove aree tematiche di riferimento in ambito dei servizi all’industria - attraverso

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il nuovo corso sullo standard EN1090 relativo alla certificazione del controllo di produzione per aziende che producono componenti per strutture in acciaio ed alluminio - e al settore energie rinnovabili - attraverso i corsi sulla certificazione, commercializzazione ed installazione inverter e quello di responsabile per la realizzazione di impianti fotovoltaici.

INFO: Per ulteriori informazioni vi invitiamo a consultare la nuova sezione dedicata a TÜV Akademie nel nostro website

www.tuv.com/it


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