Marta Cuscunà: “La semplicità ingannata” ph. Alessandro Sala - Cesuralab In basso: “Sorry Boys” ph. Daniele Borghello e il libro “Resistenze femminili”
L’INTERVISTA DI PINUCCIO BELLONE
MARTA CUSCUNÀ
S
ul palcoscenico dello Spazio Kor di Asti, dove l’abbiamo conosciuta, fu un vero “gigante”. Ci catturò immediatamente raccontandoci l’appassionante storia di Ondina Peteani.
Su quelle assi una grandissima interprete passava con semplicità e naturalezza da burattinaia ad attrice e viceversa regalando forti emozioni, trasformandosi, a volte, in “figura silente”
che dava vita ad un pupazzo co-interprete in quell’opera straordinaria da lei scritta e portata in scena. Poi, terminato il tutto, quel gigante mutava d’aspetto e rientrava nei “piccoli panni” di una giovane friulana, addirittura timida ed in soggezione di fronte ai complimenti che tutti noi, con occhi e cuore gonfi di bellezza e gratitudine, le catapultammo addosso, quasi increduli di fronte a questa “trasformazione”.
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Così abbiamo conosciuto Marta Cuscunà. Da allora, forzatamente, la nostra conoscenza è passata attraverso le piattaforme streaming per commentare quest’anno terribile, in attesa di confermare quanto prima la sua presenza nel nostro teatro (già rimandata due volte). La raggiungo telefonicamente mentre è in viaggio verso Milano...