Novembre 2014
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SOTTO MASCHERATA DITTATURA Quando la maggioranza gioca con il regolamento
Si è svolto venerdì 7 novembre, presso la sala consiliare, il consiglio comunale del nostro comune di Fucecchio.
te del consiglio Bonfantoni, chiede una modifica all’ordi-
L’ordine del giorno, almeno quello deciso nell’ultima conferenza dei capigruppo valida, prevedeva ai primi punti i seguenti 1) Sgravi fiscali e aiuto alle famiglie – Mozione Gruppo F.I. (Prot. n. 24122 del 23/09/2014). 2) Contrasto alla prostituzione – Mozione del Gruppo Consiliare di F.I.(Prot. N. 25093 dell’1/10/2014). 3) Attribuzione di immediata validità ai matrimoni tra persone dello stesso sesso contratti all’estero – Mozione dei Gruppi consiliari PD e Fabrica Comune Fucecchio – La Sinistra (Prot. n. 25138 del 2/10/2014). Ma all’apertura del consiglio comunale, dopo le comunicazioni interne e le dovute approvazioni dei verbali delle sedute precedenti, il presiden-
ne di discussione, chiedendo che due punti (che dal sito del comune non comparivano neppure) venissero discussi per primi, avendo questi carattere d’urgenza, i due punti in questione sono 1) l’acquisizione di alcuni terreni a titolo gratuito in località Massarella per la realizzazione di un percorso pedonale, per il quale è previsto un finanziamento da parte della regione di 45000€ e il pagamento fuori bilancio delle quote derivanti dagli interventi di emergenza per il ripristino di quelle strade colpite dal maltempo del 19 set-
tembre scorso, le opposizioni si oppongono ma andiamo a spiegare nel merito la questione. L’ordine del giorno è stabilita dalla conferenza dei capigruppo, insieme al presidente del consiglio comunale, durante la quale viene deciso il carattere di urgenza e quindi la conseguente messa in scaletta di discussione, tutta via possono essere messi successivamente dei punti purché nel documento sia ben specificato la caratteristica d’urgenza, cosa che in questi due casi non si è verificato, (da specificare che l’urgenza nel primo caso si trattava nell’assegnare il bando prima del 31/12 per non perdere il contributo regionale, mentre per la seconda per non far attendere i soliti tempi burocratici per chi, nei giorni del downburst si sono spesi per ripristinare la viabilità). Non volendo entrare nel merito sull’effettiva urgenza dei due punti che possono essere anche ritenuti meritevoli, quello che le minoranze contestano è il modus operandi del presidente e della maggio-
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ranza. Va ancora sottolineato che una richiesta di urgenza va specificata nell’immediato e nella stesura del documento presentato, cosa che non si è verificata, mentre non può essere dichiarata all’interno del consiglio, cosa che in realtà il presidente a dato questa facoltà al sindaco, ci hanno fatto notare un’altra cosa, era stata convocata un’altra capigruppo per il 31 ottobre, peccato che la comunicazione era avvenuta solo il giorno prima e molti non hanno avuto modo di organizzarsi. Durante la sera inoltre è stata presentata una risoluzione a una mozione di Forza Italia, sugli aiuti ai cittadini colpiti per il downburst, la sera stessa e anche qui si è perso tempo per lo studio, inoltre perplessità sulla validità di un emendamento presentato sempre dalla maggioranza ma protocollato il giorno stesso del cons. com. poi trasformato in risoluzione, insomma, a quello che si è assistito venerdì sera, un totale indifferenza nei confronti del regolamento e delle opposizioni. Ci chiediamo come mai tutta questa urgenza su questi
provvedimenti se, l’accordo per l’acquisizione dei terreni è stato stipulato il 22 settembre, coma mai? Il sindaco non ha avuto il tempo di preparare il documento, c’è voluto più di un mese per preparalo e presentarlo al consiglio? Lo stesso vale per la delibera per i pagamenti alla aziende che hanno operato il 19 settembre, come mai solo da ultimo se già dall’otto ottobre sapevano questi dati? Probabilmente a differenza di quanto afferma il capogruppo del PD, se venissero rispettati i regolamenti, le sedute del consiglio comunale scorrerebbero tranquille e senza turbamenti. D’altra parte non è la prima volta che il presidente e la maggioranza si prendono più libertà di quelle che gli competono. Una precisazione da parte di Cripezzi: Con una precisazione: appena iniziato il consiglio, dopo la richiesta di Toni di modificare l’ordine del Giorno, come consigliere e capogruppo di Fabrica Comune Fucecchio ho richiesto
una mozione d’ordine ai sensi dell’art. 50 del Regolamento del Consiglio Comunale, per chiedere la verifica dei caratteri di urgenza dell’acquisizione del terreno. Mi è sembrato un atto dovuto, considerato che la conferenza dei capigruppo svoltasi regolarmente in data 28 Ottobre 2014 aveva determinato un verbale corposo e pieno di argomenti in cui NON ERA PRESENTE questo punto. Non era mia intenzione, rimandare i caratteri di urgenza sull’approvazione del debito fuori bilancio per la spesa effettuata nelle ore e nei giorni successivi alla tempesta che ha colpito il nostro comune il 19 settembre, bensì verificare che sussistessero i caratteri di urgenza (ai sensi dell’art. 27) e quindi la modifica dell’ordine del giorno dei lavori del Consiglio per la sola acquisizione del terreno a Massarella… Per tutto quello che ho letto sui giornali dico: “una ricostruzione faziosa e fantasiosa dei fatti”.
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Nessuno sconto per i cittadini colpiti dal downburst. Bocciata la mozione di Forza Italia di sospendere per due anni i cittadini colpiti dal maltempo il 19 settembre.
E’ stata presentata venerdì 7 novembre, durante l’ultimo il consiglio comunale, una mozione da parte di Forza Italia per gli eventi climatici accaduti lo scorso 19 settembre e che ha visto coinvolta la periferia del nostro comune. Ma cosa chiedeva il gruppo di opposizione al sindaco e alla giunta comunale? Secondo Testai, capogruppo in consiglio comunale di Forza Italia, l’evento avvenuto il 19 settembre ha portato danni ingenti a cittadini e aziende, i quali dovranno sostenere oltre le spese edili anche le spese burocratiche, per questo Forza Italia chiedeva: Di sospendere fino alla quantificazione dei danni effettivi, da stilare nel più breve tempo possibile, qualsiasi tassa comunale al fine di poter successivamente e con cognizione di causa, valutare con quali e quanti aiuti poter intervenire nei confronti dei calamitati. Provvedere ad una graduatoria dei danni subiti dai cit-
tadini, al fine di individuare le priorità verso le quali andare ad intervenire con i seguenti aiuti
Azzeramento dei diritti di segreteria per coloro che dovranno presentare pratiche edilizie sospendere la riscossione degli oneri di urbanizzazione. sospensione delle tasse comunali su gli immobili gravemente danneggiati. Secondo le stime rese note dal nostro sindaco, Fucecchio ha ricevuto danni per circa 3.2 Milioni € così suddivise: 2.6 mln a privati cittadini, 148 mila ad aziende agricole e 548 mila a negozi, chi pagherà
questi danni? La regione Toscana ha già dichiarato lo stato di calamità naturale e stanziato per questo evento 5 milioni di euro, di cui solo 3,5 milioni andranno ai cittadini danneggiati mentre l’altro milione e mezzo andranno alle pubbliche amministrazioni per le spese sostenute per i primi soccorsi, questi 5 milioni saranno da dividere con gli altri comuni e con gli eventi successi il 20 e il 21 luglio scorso, ricordiamo che il solo downburst è costato la bellezza di 80 milioni di euro. Anche lo stato ha dichiarato lo stato di calamità naturale ma per adesso l’unico provvedimento attuato dalla presidenza del consiglio è quello di far slittare al 20 dicembre prossimo il pagamento delle imposte. Quindi niente di più di quello già concesso dallo stato. Si poteva trovare un’accordo fra maggioranza e opposizione? a sentire Testai si, magari se non in toto si poteva arrivare a una riduzione del 50%, secondo la maggioranza, nelle parole
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della consigliere Del Rosso, è impossibile parlare con le opposizioni, ma Giuggiolini rispedisce al mittente le accuse, sostenendo che non c’è da parte del gruppo di maggioranza nessuna intenzione di discutere con le opposizioni. Testai ci tiene a precisare di non aver mai proposto
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che il comune si sostituisse alla regione e allo stato, come più volte dichiarato dal capo gruppo Toni e dallo stesso sindaco, i danni che si sono verificati durante quel giorno devono essere pagati dalla regione e dallo stato, e questo nessuno lo mette in dubbio, certo un alleggerimento delle imposte per queste persone,
anche parziale, sarebbe stato un respiro di sollievo per affrontare le prime spese. Come provocazione, Tesati, aveva proposto di eliminare le spese per il Palio, Marea, Fiorenza Guidi ma per il sindaco queste manifestazione vengono prima dei cittadini.
NCD o PD? Ecco le impressioni di Fabrica Comune su quanto accaduto venerdì durante il Consiglio Comunale Come Fabrica Comune-La Sinistra per Fucecchio già un mese e mezzo fa avevamo presentato la mozione in merito alla “trascrizione dei matrimoni nei registri dello stato civile tra persone dello stesso contratti all’estero”. Tale mozione è stata già discussa e votata in numerosi consigli comunali nei vari comuni d’Italia (es. Firenze, Empoli etc.). Purtroppo, su questo tema, a Fucecchio, siamo già al secondo rinvio. Anche ieri sera, durante la seduta del Consiglio Comunale, nulla di fatto. Ci sembra un modo per prendere tempo: l’amministrazione comunale e la maggioranza Pd non ci sembrano intenzionati a “forzare la
mano”, e, a differenza di altri sindaci, non ci sembra che abbiano la volontà politica di ingaggiare alcun braccio di ferro né con il prefetto né con il ministro dell’Interno Alfano. L’impressione è che la maggioranza del Partito Democratico, ieri sera, abbia voluto prima posticipare la discussione a tarda ora per poi rinviare alla prossima seduta l’analisi della questione. Crediamo che in tutto questo ci sia molta tattica. La questione imbarazza il Partito Democratico per timore di spaccarsi al proprio interno su un tema delicato come i diritti civili e non ultimo perché, a Roma, il Pd governa con il Nuovo centro destra (Ncd)
rappresentato dal ministro Alfano la cui posizione sulle trascrizioni dei matrimoni gay è nota a tutti. Con quel che sta accadendo a Roma si tratta di decidere che cosa fare alla luce anche del dibattito che si è acceso su questo tema. Come Fabrica Comune-La Sinistra per Fucecchio andremo avanti con coerenza nonostante Alfano e qualche bigotto. Siamo ancora in tempo per dare un segnale importante di civiltà e battere l’oscurantismo. Fabrica Comune-La Sinistra per Fucecchio
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Il Governo ammette l’imbroglio degli 80 euro
Vi ricordate quando il M5S diceva che gli 80 euro uscivano dalla porta per rientrare dalla finestra? A darci ragione, oggi, è addirittura il Governo Renzi! I dati sulla pressione fiscale sbugiardano le favole che il premier racconta in televisione sulle tasse. Sia la nota di aggiornamento al Def che Padoan prevedono per i prossimi anni una pressione fiscale stabile a livelli altissimi e poi addirittura in aumento. Prendiamo a riferimento le dichiarazioni di Padoan: 43,3% di pressione fiscale nel 2014 (insediamento del Governo Renzi), 43,2% nel 2015, 43,6% nel 2016 e 43,6% nel 2017. Dopo la manovra venduta ai cittadini come anti-tasse, in realtà il fisco del 2015 avrà sul Pil lo stesso peso di quest’anno: una colossale presa in giro
mediatica. Stiamo parlando, tra l’altro, delle previsioni come sempre ottimistiche del Ministro dell’economia, il quale non può fare a meno di prevedere per gli anni successivi al prossimo (2016 e 2017) addirittura un aumento della pressione fiscale! Cosa fa, in breve, la legge di stabilità di Renzi? Sposta questa soffocante tassazione dall’alto verso il basso della scala sociale, strangolando la piccola media impresa e le famiglie e agevolando la grande impresa. Ad esempio il taglio dell’Irap sulla componente lavoro favorirà in massima parte le imprese di grandi dimensioni, mentre i tagli lineari agli Enti locali si tradurranno in maggiori tasse e minori ser-
vizi per lavoratori e imprese più piccole. Renzi fa la redistribuzione della ricchezza al contrario! Di più ai ricchi, sempre meno ai poveri e al ceto medio. La pressione fiscale può diminuire in due modi: o abbattendo le aliquote o stimolando l’aumento del Pil. Renzi, fedele all’austerità e all’euro, deprime il Pil e non abbassa le aliquote, praticando invece la cura da cavallo iniziata da Monti. Il M5S, invece, mette in discussione i dogmi di questa politica economica suicida: fuori dall’euro, sovranità monetaria, investimenti nei settori strategici ad alta occupazione, eliminazione dell’Irap. Il Governo delle tasse e dell’austerità da una parte, quello della sovranità e dello sviluppo dall’altro. A voi la scelta.
I PATTI SEGRETI DI JUNCKER CON LE MULTINAZIONALI
In Lussemburgo, in rue de la Congrégation 4, da 20 anni c’è una fila lunghissima. Basta bussare alla porta della sede del governo del Gran Ducato per trovare la mano tesa di un fisco amico e sorridente. Così hanno fatto centinaia di multinazionali di tutto il mondo che, per non pagare le tasse nei loro Paesi d’origine, hanno stretto accordi segreti con il Lussemburgo per spostare miliardi di euro nelle sue casseforti, pagare una tassa minima ed esonerare così i loro bilanci da confronto con il fisco dei Paese in cui operano e investono. L’inchiesta del network giornalistico “The International Consortium of Investigative Journalists” ha raccontato, grazie a 28mila pagine di documenti raccolti, la regia
del fisco del Gran Ducato in questa colossale distrazione di fondi dalle casse pubbliche di tutti i Paesi europei. Per 18 anni Primo ministro del Lussemburgo è stato Jean Claude Juncker, oggi a capo della Commissione. Questi fatti dimostrano che, all’interno dell’Unione europea, Juncker rappresenta una contraddizione visto che, nella sua vita politica, ha sempre agito in nome della sua appartenenza nazionale. Ha fatto arricchire il proprio Paese alle spalle degli altri partner europei, alla faccia dell’Unione e dello spirito comunitario
che lui spera di rappresentare. Il Movimento 5 Stelle Europa, già durante l’audizione con la nuova Commissaria alla Concorrenza Margrethe Vestager, aveva chiesto lumi su queste pratiche di concorrenza sleale praticate dal Lussemburgo. Adesso toccherà a lei scegliere: continuare a far finta di nulla o porre finalmente fine a questa vergognosa situazione. La proposta del Movimento 5 Stelle Europa è semplice: uniformare le legislazioni nazionali in questo ambito, così da eliminare ogni tipo di tentazione a chi cerca di fare il furbo. La lista è lunga e contiene anche 31 società italiane che operano nel nostro Paese. D’ora in poi, l’unica porta aperta alle multinazionali dovrà essere solo quella della trasparenza e della legalità.
L’Urlo Fucecchio - La Voce del Grillino Riluttante. Foglio di informazione non ufficiale in uscita come file PDF e stampato in proprio. Ideato e progettato da Daniele Ulivelli, piazza Niccolini, 11 50054 Fucecchio Firenze (art. 2 comma147/1948) redazione lurlofucecchio@gmail.com http://urlofucecchio.wordpress.com/ - per segnalazioni mrt3074@gmail.com Questo foglio è di libera diffusione e puo essere liberamente stampato, copiato e pubblicato