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Bagarre in consiglio, l’opposizione abbandona l’aula. Bagarre ieri in comune durante il consiglio comunale, il presidente offende le opposizioni, loro abbandonano l’aula. Bruttissima serata è quella che si è svolta ieri sera (29/09 ndr) durante il consiglio comunale. Nell’apertura di consiglio fra le comunicazioni del sindaco, lo stesso, rende noto che i fenomeni accaduti il 19 settembre hanno causato danni per 70.000€ nell’immediato, ovvero sia per ristabilire la regolare viabilità nell’immediato e rimettere in sicurezza i vari edifici, e che nella nostra zona si è stimato un danno, fra immobili e terreni agricoli, strutture ecc… di circa 1,5 milioni di euro. Ma la questione si accende quando il sindaco riporta testualmente un messaggio lanciato sui social network da Simone Testai che recita: “Dopo aver passato il pomeriggio a liberare le strade da alberi e tronchi completamente divelti dal maltempo ho chiesto al sindaco Alessio Spinelli un reportage sulla situazione

mi conferma che è in via di normalizzazione e poi ho suggerito di chiedere lo stato di calamità per poter aiutare così le famiglie che hanno subito gravi danni e disagi, nei prossimi giorni presenterò una mozione dove proporrò l’esenzione per queste famiglie da qualsiasi tassa comunale per l’anno 2014 e 2015” Al di la che non sappiamo che cosa ci sia di male nel messaggio di Testai, quello che più dovrebbe

sconvolgerci sono le parole del Presidente del consiglio che dichiarava: “Non ho visto nessuno delle opposizioni lavorare in quel giorno”. Dimostrando di fatto di non essere super partes. a quel punto gli animi dei rappresentanti di Forza Italia si scaldano, soprattutto Genuino non ci sta e chiede che il presidente porga le proprie scuse ai membri delle opposizioni, che naturalmente non

arrivano, a quel punto abbandonano l’aula, compreso il M5S anche se non ha fatto parte della bagarre (in effetti non ne capiamo il motivo dell’abbandono), all’opposizione rimane solo Cripezzi, ma anche questa opposizione viene neutralizzata, in quanto l’esponente di Fabrica Comune viene chiamato a presiedere la seduta perché anche Bonfantoni abbandona. Quello che ne è venuto fuori è che, durante i punti di maggiore importanza sul bilancio, dentro non c’era nemmeno un’opposizione. Il presidente del consiglio comunale dovrebbe essere super partes, e ieri sera questo non si è verificato, la minoranza all’interno del consiglio comunale non è garantita, e questo è una cosa che dovrebbe far riflettere.

Dilatazioni per la TARES L’Amministrazione comunale delibera la dilatazione della

TARES per quegli esercizi commerciali Si è svolto ieri sera, 8 ottobre (ndr), il consiglio comunale e fra i vari punti all’ordine del giorno, c’era l’approvazione della dilatazione della rata TARES che, secondo le stime, è arrivata a incidere su alcune categorie anche il 250/300% in più rispetto alla vecchia TARSU. A chiedere l’approvazione di questa delibera è l’assessore Silvia Tarabugi, con delega all’ambiente. Con un accordo stretto con Publiambiente, gestore attuale del servizio dei rifiuti, quelle categorie, nello specifico ri-

storanti, pub, bar, pizzerie ecc… che sono state più penalizzate dalla nuova tassa, che secondo le indicazioni del governo risultano fra i maggiori produttori di rifiuti non differenziabili, potranno usufruire di una rateizzazione bimestrale senza tassi aggiuntivi, nemmeno quelli previsti dello 0.1% su una normale dilatazione. Va considerato che questi esercizi hanno ricevuto tasse che vanno anche oltre i 5000€ in alcuni casi. L’assessore Tarabugi rende noto che sarà predisposto uno sportello in cui gli utenti potranno rivolgersi per espletare in manie-

ra corretta la richiesta di dilatazione, che comunque dovrà essere inoltrata a publiambiente. Al secondo punto dell’ordine del giorno c’è stata la discussione sul procedimento di apertura di un nuovo bando per la gestione di tesoreria che, è in scadenza infatti la concessione con la Cassa di Risparmio di Firenze.


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Pag. 2 Periodico di informazione stampato in proprio Per questo servizio e ritenendo che le condizioni di questo servizio da parte della banca Fiorentina ormai sorpassate e venendo meno anche il contributo di 80.000€ citata dal consigliere di minoranza Giuseppe Mainolfi ma erogati solamente fino al 2013, è stato deciso di aprire un concorso mediante bando pubblico per l’assegnazione. Fra le varie opzioni che saranno richieste al nuovo gestore ci saranno la trasparenza e la semplificazioni delle operazioni, sarà

infatti possibile verificare in tempo 0 i pagamenti e le riscossioni dell’ente. Di avviso contrario sembra essere il MoVimento 5 Stelle si astiene alla apertura del bando. Al terzo punto c’era la proposta di acquisizione di una area verde sita fra l’incrocio di via Giordano Bruno e via sotto le vigne. Il terreno che verrà acquistato dal comune secondo gli attuali prezzi di mercato, evitan-

do quindi uno esproprio che avrebbe portato solamente a inutili lungaggini, sarà destinato ad area verde per i bambini. L’amministrazione chiederà alla Contrada Capitana Porta Raimonda di prendere in adozione il futuro parco, dal momento che la stessa usa la zona per la sua manifestazione “La contesa del Branca”

Sicurezza Integrazione e Legalità Due mozioni per un’unico obbiettivo, più sicurezza sul territorio. Le mozioni di Forza Italia e del Partito Democratico. È stato sicuramente l’argomento più controverso della serata, anche per l’importanza dell’argomento della discussione. Al vaglio del consiglio comunale, ai punti sei e sette dell’ordine del giorno, due mozioni, una presentata dal capogruppo di Forza Italia simone Testai, l’altra quella presentata da Lorenzo Toni capogruppo del Partito Democratico, due mozioni che, per quanto distanti nel contenuto, molto vicine nell’obbiettivo finale, ovvero più sicurezza per il nostro territorio. Ma andiamo nell’analisi del contenuto di entrambe le mozioni presentate dai due partiti, iniziando da quella di Forza Italia. Nelle premesse delle argomentazioni esposte da Testai c’è la costatazione di crescendo di atti criminosi ai danni dei cittadini fucecchiesi, in particolare risalto lo da al fattaccio avvenuto in piazza Montanelli sull’aggressione subita da due ragazzine da parte di tre

extracomunitari che l’unica sanzione che ha portato ai tre è solamente l’espulsione dai territori fucecchiesi. “Il convivere civile sia alla base di una corretta integrazione da

sistema di monitoraggio degli stessi cittadini sul possesso dei requisiti di cittadinanza, a togliere qualsiasi aiuto a quei cittadini stranieri che abbiano commesso reati. Non

parte di cittadini stranieri” sostiene Testai “Che tale integrazione non possa essere pregiudicata o addirittura messa a rischio da uno sparuto numero di incivili dediti alla malvivenza” ecco cosa chiede Forza Italia alla pubblica amministrazione: che sia aperto un percorso di verifica delle residenze e della idoneità delle residenze date in concessione agli stranieri e a mettere in atto un

manca però nel chiedere un ringraziamento ufficiale alle forze dell’ordine e per il loro encomiabile lavoro. Di tutt’altro avviso naturalmente è la parte opposta che, pur rilevando un crescendo della criminalità riscontrata sul nostro territorio, questa è comunque ad un livello più basso rispetto a quello nazionale (portando come esempi città come Milano, Torino, Roma e Firenze),

come se questo fosse un deterrente per farci pensare positivo e non addossando la colpa solamente agli extracomunitari, cosa che comunque nessuno a fatto, fino ad arrivare, nelle dichiarazioni di alcuni membri della maggioranza, a negare l’aggressione, per poi fortunatamente ricorreggersi immediatamente. Nelle parole del capogruppo PD, Lorenzo Toni, c’è tutta l’ammirazione per il lavoro svolto in questi anni da parte delle pubblica amministrazione e delle forze dell’ordine, dell’eccellente lavoro svolto in questi anni da quest’ultimi che sono in continua colaborazione con i cittadini del territorio. Le richieste di Toni sono: Un rafforzamento delle forze dell’ordine da dispiegare sul territorio, di rinnovare la richiesta dell’istituzione della Tenenza dei Carabinieri, di continuare l’opera di informazione fra i cittadini e di sollecitare il governo per istituire un numero unico per le emergenze. continua


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Pag. 3 Periodico di informazione stampato in proprio È inutile dire che la mozione del PD sia quella passata e quella di Forza Italia bocciata. Sottovalutare il fenomeno degli extracomunitari presenti sul territorio, soprattutto quelli di dubbia moralità, quella si che è demagogia. Sono soprattutto questi a mettere in cattiva luce quei cittadini extracomunitari, quei cittadini che onestamente pagano le tasse come tanti italiani, e trovo altrettanto demagogico “giustificare” un’aggressione solo perché anche gli italiani commettono atti di femminicidio mi sembra una grave mancanza, so benissimo che non era l’intento della consigliera affermare ciò, ma nella foga dell’esporre il suo pensiero è quello che si è percepito. Credo che innanzitutto si debba ben

distinguere fra quelli che sono immigrati regolarmente entrati in Italia e quelli che sono dei clandestini, che già di per se sono fuori regola, spesso giustificati da una presunta dichiarazione di rifugiato politico, spesso vittime di organizzazioni mafiose. È vero, che non si dovrebbe usare due pesi e due misure fra italiani e extracomunitari, ma su un principio di rispedire un delinquente nel proprio paese, quando si tratta di un italiano, più in la che in galera non saprei dove mandarli se non in galera, magari in alcuni casi a vita, invece l’unica punizione che questi si possano aspettare è due o tre ospitate da Barbara D’Urso. Ma al di la delle mie personali considerazioni, quello che mi lascia più perplesso è l’atteggiamento dell’esponente del MoVimento 5

Stelle che, all’inizio della discussione dell’argomento abbandona il consiglio comunale. Atteggiamento che lascia veramente perplessi in quanto tempo fa, sulla loro pagina ufficiale e sul blog di informazione di Gonews, la richiesta di un’incontro fra i commercianti e l’amministrazione per discutere dell’argomento, quindi ci saremmo aspettati almeno una presa di posizione, al di la di quale potesse essere, anche della cittadina pentastellata, anzi, ci saremmo aspettati una mozione presentata anche da loro parte. Non mi sembra una buona giustificazione che l’esponente del M5S Fucecchio sia una neo mamma, che i consigli comunali sono lunghi e faticosi lo sapeva benissimo anche prima di candidarsi, di essere una neo mamma pure.

Consegnati i Leone Rampante Il Sindaco Alessio Spinelli premia il M.stro Catastini e la Coop Fucecchio nella persona Moreno Bachini

Sono stati consegnati questa mattina, nella sala consiliare del comune, alla presenza del sindaco Alessio Spinelli e all’assessore al turismo e alla cultura Daniele Cei, i premi “Leone Rampante”. Il “Leone Rampante” è una onorificenza istituita dieci anni fa che premia quelle persone o le associazione che si sono particolarmente distinte nel contesto storico, culturale, letterario e sociale del nostro comune.

Quest’anno la giunta comunale ha deciso di premiare il Maestro Mario Catastini, che negli anni non solo si è distinto nell’insegnamento ma anche per aver raccontato con dedizione ed entusiasmo Fucecchio e la sua meravigliosa storia, nelle parole dell’amico Rino Tognetti tutta l’energia di questo grande personaggio Fucecchiese che, nonostante la sua infermità dovuta ad un’incidente accadutogli qualche anno fa, ci ha onorato della sua presenza.

Premiata anche la Coop Fucecchio per il compimento del suo centesimo anno di vita, Casali Antonio, storico delle cooperative, ha ripercorso la storia della cooperatività, soprattutto di quella di Fucecchio. A ritirare il premio il presidente protempore Moreno Bachini.


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Giuggiolini critica sindaco e presidente I documenti per il consiglio di lunedì sono arrivati da ultimo più di 300 pagine da studiare e valutare in tre giorni Non sono certamente mancate le critiche ieri sera al sindaco e alla presidenza del consiglio, non ultima quella di Lisa Giuggiolini, unica esponente all’interno del consiglio comunale a rappresentare il MoVimento 5 Stelle, che lamentava il ritardo con cui i documenti di discussione siano arrivati in ritardo. Pur rimanendo nei limiti per l’invio della documentazione, questi sono arrivati solamente tre giorni prima del consiglio, con il week-end di mezzo, un fascicolo di oltre 300 pagine da studiare e controbattere praticamente in poche ore, senza il tempo di organizzare una riunione dei gruppi di appartenenza, alla protesta di affianca anche Emanuele Cripezzi. Ma di cosa si discuteva di così importante durante l’ultimo consiglio? In quest’ultimo consiglio si deliberava la variazione di bilancio per l’anno

2014, i regolamenti che disciplinano la IUC e la TARI le aliquote. Ecco alcuni punti interessanti discussi ieri durante la seduta: Aumento della aliquota di esenzione IRPEF, sale da 11.000€ a 14.000€ aliquota di esenzione, includendo circa 1100 cittadini che godranno di questa esenzione. Nell’assetto di bilancio è previsto anche la restaurazione del palazzo Montanelli Della Volta, con la costruzione di ascensore in cristallo che permetterà di vedere il panorama dall’esterno il panorama, oltre alla restaurazione dei alcune sale dell’ultimo piano. Parte di questi restauri si rendono inoltre necessari per il consolidamento della struttura dopo alcuni lavori che non riguardavano comunque direttamente il palazzo. Detrazioni previste anche per quei cittadini virtuosi che produrranno meno immondizia, e anche in questo

caso si alzano le detrazioni, il M5S vota contrario alla proposta. Riconosciuto il risarcimento a Publiservizi per gli interventi al sistema idrico durante il periodi di loro gestione, prima del passaggio ad Acque spa, 1.5 milioni di euro circa che il comune dovrà sborsare all’ente. Da qui la perplessità dell’esponente di Fabrica Comune, come mai si devono sborsare questi soldi quando Acque spa fa parte del Gruppo Publiservizi, insomma la solita questione delle scatolette cinesi tipico del mal governo Italiano. Per concludere sono stati resi noti i nomi di coloro che verranno premiati con il Leone Rampante e saranno la Coop di Fucecchio e il Maestro Mario Catastini, per san Candido la consegna nella sala comunale.

Consigliere regionale aggredisce un disoccupato del M5S Aldo Morelli, consigliere regionale del PD, aggredisce un disoccupato, attivista del Movimento 5 Stelle. Durante la presentazione di un libro del presidente della Regione Toscana Rossi – tenutasi venerdì sera al Circolo Garibaldi di Pistoia – è accaduto un fatto che genera sconcerto e preoccupazione: ha preso la parola un disoccupato che ha criticato duramente il presidente Rossi, terminando l’intervento con la speranza di vedere un giorno al suo posto un esponente del Movimento 5 Stelle. A quel punto, il consigliere regionale Aldo Morelli e sua moglie hanno aggredito fisicamente il disoccupato, lacerandogli la maglia e ricoprendolo di insulti; la situazione è degenerata a tal punto che hanno dovuto separare i litiganti facendo intervenire perfino la forza pubblica. Alcune riflessioni: 1) cosa sarebbe successo se fosse avvenuto l’inverso, cioè se ad aggredire fosse stato il disoccupato? Probabilmente tutti avrebbero accusato il Movimento 5 Stelle di atteggia-

mento squadrista e intimidatorio; 2) siccome il consigliere Morelli sa benissimo che un disoccupato difficilmente può permettersi un avvocato, gli chiediamo di rivolgere ufficialmente le sue scuse alla persona aggredita e, contemporaneamente, dimettersi dal ruolo che riveste, visto che il comportamento richiesto da chi ricopre cariche istituzionali deve essere di tutt’altro genere; 3) sarebbe opportuno che anche i vertici PD, sia locali che regionali, prendessero le distanze da ciò che è avvenuto e chiedessero loro stessi al consigliere Morelli di dimettersi; 4) c’è ancora in questo paese il diritto di esprimere le proprie opinioni in pubblico? MoVimento 5 Stelle Pistoia


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Ma tanto è colpa del MoVimento 5 Stelle Bloccata dal governo Renzi la proposta del grillino Segoni sui fenomeni naturali che permette ai comuni di arginare il patto di stabilità. Cosa suggederebbe oggi se la proposta di legge 1233/2013, presentata dal cittadino eletto Samuele Segoni il 19 giugno 2013, e ferma presso la tesoreria di tasto, in attesa dell’approvazione definitiva. Ecco di cosa parla il seguente testo: “Disposizioni concernenti l’esclusione delle spese per la prevenzione e la riduzione del rischio idrogeologico e sismico, effettuati dagli enti pubblici territoriali, dal saldo finanziario rilevante ai fini del patto di stabilità”, ovvere, per quelle zone colpite in modo pesate e ripetitivo da fenomi sismici o alluvioni potranno mettere a bilancio i fondi necessari per la messa in sicurezza sforando il patto di stabilità. “L’inasprirsi dei fenomeni di dissesto idrogeologica, si legge nel testo redatto da Segoni, complici anche i

cambiamenti climatici e dissennate gestioni del territorio, mette in ginocchio in particolar modo gli enti locali, che si trovono a fronteggiare sempre più spesso situazioni di emergenza con risorse ridotte”, e ancora: “La presente proposta di legge si prefigge l’obbiettivo di esentare gli enti territoriali dai vincoli del patto di stabilità interno per fronteggiare le spese per interventi di messa in suchezza. Nello specifico, cita la proposta: “A decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge e fino al 31 dicembre 2016, sono escluse dal saldo rilevante ai fini del rispetto del patto di stabilità interno degli enti pubblici territoriali le spese a qualsiasi titolo sostenute per tali enti per: a) Aggiornamento e approfondimento delle conoscenze geologiche e idrogeologiche...

b) Attività di monitoraggio, compresa la progettazione.... c) Interventi di consolidamento per quelle aree soggette a frana... d) Interventi di ornaria e straordinaria manutenzione delle opere accessorie del reticolo stradale..... e) Interventi per migliorare il drenaggio delle acque meteoriche.... Gli interventi di cui l’articolo 1 devono essere progettati e realizzati anche in funzione della salvaguardia dell’ambiente, nel rispetto dei vincoli di carattere ambientale, idrogeologico, forestale e paesaggistico....” Insomma, se fosse già in essere tanti problemi, come quelli che hanno colpito il nostro comune, come quello di Cerreto, o ancora più grave quello di Genova, sarebbero più facilmente affrontabili.

Sul sito del comune come chiedere i danni per il maltempo sono stati pubblicati sul sito del comune i moduli per inoltrare la richiesta danni dopo il downburst che ha colpito il 19 settembre la nostra zona Sono disponibili presso l’URP ufficio relazioni con il pubblico del Comune di Fucecchio i moduli per segnalare i danni subiti a causa del maltempo che ha colpito il territorio comunale venerdì scorso. I dati raccolti serviranno all’Amministrazione Comunale per la richiesta di calamità naturale. Cittadini ed imprese dovranno segnalare i danni subiti al Comune entro e non oltre le ore 12.00 del 31 ottobre 2014 seguendo le istruzioni fornite nell’apposita sezione Modulistica ed allegando tutta la documentazione necessaria. Si informa inoltre che il Regolamento Comunale prevede che i lavori di ripristino delle abitazioni private e delle aziende possono essere fatti immediatamente senza alcuna autorizzazione. La situazione dovrà poi essere sanata pre-

sentando l’apposita documentazione al Comune entro 15 giorni. Questo consentirà anche di poter detrarre il 50% delle spese sostenute dalla dichiarazione Irpef. Il Sindaco Alessio Spinelli rivolge un caloroso ringraziamento a tutti i cittadini per il loro comportamento impeccabile in un momento così difficile e a tutti coloro che in questi giorni si sono impegnati per il bene della comunità fucecchiese così duramente colpita dal maltempo. http://www.comune.fucecchio.fi.it/


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Le proposte del MoVimento 5 Stelle #AttiVaItalia: più lavoro, più sostenibilità, la nostra Italia a 5 Stelle! Se fossimo noi al governo sapremmo come fare e cosa fare: ridurre i rifiuti, costruire un piano nazionale di bonifica, incrementare le energie rinnovabili, rendere l’acqua definitivamente pubblica. Così vorremmo il decreto Sblocca Italia. In pratica, esattamente il contrario di quanto ha predisposto il governo. È possibile. È tutto a portata di mano, e nelle audizioni in Commissione Ambiente ce lo hanno confermato anche esperti, associazioni di settore, imprenditori. Sbloccare l’Italia è possibile e fondamentale. Ma certo non come vuole fare il governo, a discapito della nostra salute, dell’ambiente, dei beni comuni, riportando l’Italia al Medioevo energetico, come se tecnologia e innovazione non fossero strade percorribili. Per la prima volta il Movimento 5 Stelle va oltre la doverosa lotta che comunque faremo in Aula e in commissione contro il decreto SfasciaItalia. E abbiamo scritto un vero decreto Sblocca Italia. Un decreto ombra, il nostro AttiVaItalia che oggi presenteremo in una conferenza stampa alla Camera. Se governassimo noi, non nomineremmo mai Commissari per le bonifiche: gli inquinamenti industriali non sono eventi improvvisi né imprevedibili. Istituire il Commissario serve solo ad aumentare i costi della macchina dello Stato e a semplificare, sottraendolo dall’opinione pubblica, i progetti di bonifiche che con lo SfasciaItalia potranno avvalersi anche di autocertificazioni. Controlli incrociati e dati a disposizione di tutti, questo vogliamo nel nostro decreto. E chi inquina deve necessariamente pagare. Si dovrà provvedere a un piano di bonifica nazionale; i siti inquinati che

Clini ha scaricato sulle Regioni torneranno di competenza statale, come il Tar ha da poco decretato in merito alla Valle del Sacco. I cittadini devono poter essere informati passo dopo passo di quanto accade sul loro territorio. Trasparenza dei dati e registro

dei tumori obbligatorio sono previsti dal testo che abbiamo preparato. Capitolo rifiuti: lavoreremmo per una riforma del ciclo dei rifiuti che parta dalla loro riduzione. Puntiamo sul vuoto a rendere e sul riuso degli oggetti. I comuni creeranno dei centri per il recupero. Si vuole rilanciare il lavoro? Ecco come fare, con i green jobs, la riqualificazione energetica degli edifici. La prima fonte di energia è il risparmio. Se obbligassimo a rendere le case meno passive, anche con incentivi e defiscalizzazioni, innescheremmo cicli virtuosi nell’economia. Gli interventi di tutela del territorio per proteggerli dal dissesto idrogeologico devono essere esclusi dal patto di stabilità. Introdurremmo un geobonus fiscale fino al 65% per chi effettua interventi di mitigazione del rischio. Stop alla privatizzazione dell’acqua: non è una merce, non è un bene di pochi. Bisogna far ripartire la ricostruzione di una gestione dell’acqua, dei rifiuti, del trasporto pubblico, di quei servizi comuni, insomma, per noi fondamentali. Vogliamo introdurre Piani di gestione e tutela delle acque, a livello di distretti idrografici, tenendo in considerazione quindi il ciclo idrologico, ovvero la stretta interconnessione tra acqua, agricoltura

e produzione di cibo, salute ed energia. Il governo nello SfasciaItalia punta a rendere di interesse strategico trivelle e inceneritori? Per noi lo sono quei terreni dove ci sono coltivazioni Igp, Doc, DOCG. E lì dovranno essere vietati interventi di ricerca, prospezioni e sfruttamento di idrocarburi. Esattamente il contrario di quello che hanno immaginato e scritto Renzi & Company. Ogni miliardo investito nelle energie fossili crea 500 posti di lavoro. Gli stessi soldi investiti nelle rinnovabili ne generano 3000. Se i soldi fossero i vostri, dove li investireste, dove rendono di più o di meno? Ecco, i soldi sono proprio i vostri. Renzi ha promesso 3,9 miliardi di euro per le opere pubbliche. Ma poco più del 2% disponibili subito. Il grosso arriverà, se lo SfasciaItalia diventerà legge, solo nel 2018. Noi vogliamo togliere linfa alle opere inutili e al cemento dannoso. Con il nostro decreto AttiVaItalia, usiamo gli stessi 4 miliardi per creare migliaia di posti di lavoro attraverso la riqualificazione energetica degli immobili, anche con agevolazioni fiscali. Un miliardo investito genera circa 1700 posti di lavoro. Vogliamo sottrarre spese inutili alla gestione della politica. E vogliamo usare tutte le risorse dello Stato per Sbloccare davvero l’Italia, nell’interesse dei cittadini e non di un gruppetto di industriali e multinazionali straniere.


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