Unacma life Dicembre 2018

Page 1

I.P.

I.P.

CONCESSIONARI | RICAMBISTI | OFFICINE | AGRICOLTURA | GIARDINAGGIO Dal 1997 al fianco dei commercianti di macchine agricole

Dicembre 2018

www.unacma.it

UN CONSIGLIO DIRETTIVO ALLARGATO, PIÙ GIOVANE E CON TRE IMPRENDITRICI

Il più giovane consigliere Antony Piffer della società F.lli Tiefenthaler snc ▸ Confermato il presidente eASSOCIATI nominato il nuovo AD consiglio direttivo

▸ Unacma ROC’s day: un successo di presenze e grande ! riscontro mediatico

▸ Format research: un’analisi sui guadagni dei concessionari

▸ DSI: Kubota il brand più apprezzato dai concessionari


UNACMA EDITORIALE

STORIE DI VITA QUOTIDIANA Unacma, il presidente di un’associazione di imprenditori che sentono l’odore della terra tutti i giorni e che ogni mattina si confrontano con gli attori del nostro grande mondo. Un giorno incontri i dirigenti di un fornitore, discuti budget, pianifichi

Mi piace iniziare dall’incontro avuto recentemente con un imprenditore che opera nel settore degli investimenti immobiliari, il quale ha diversificato i suoi investimenti nel mondo agricolo. Dopo aver visitato la rassegna dell’Eima, la sua reazione (stiamo parlando di un settantenne arzillo e molto lucido) è stata la seguente: «In questa fiera c’è un mondo vivo, dinamico, con tanta voglia di inventare e di trasformarsi, c’è ancora tanto da fare, un sacco di gente che si confronta, che si muove...». Poche settimane prima lo stesso imprenditore era stato al Saie (la rassegna dedicata al settore delle costruzioni) e a proposito aveva commentato: «Mi sembrava di essere in un luogo semimorto, dove tutto gira al rallentatore, stesse cose e stesse persone, entusiasmo a zero, idee poche e ben confuse… e sì che un ventennio fa era il settore più redditizio».

«Credo sia giunto il momento di verificare se il nostro operato sia anche etico»

CUSTODI DELLA TERRA Tutto ciò per dire: chi c’entra con la terra, c’entra con la vita. E chi c’entra con la terra non perde mai. E noi concessionari, che siamo solo un tassello di questo bel mosaico, ne dobbiamo andare fieri. Forse ogni tanto perdiamo la consapevolezza del ruolo che abbiamo, probabilmente pensiamo di essere solo degli imprenditori con lo scopo di produrre reddito, senza se e senza ma. Credo sia giunto il momento di verificare se il nostro operato sia anche etico. Dobbiamo vendere macchine pulite, ecologiche, sostenibili sia economicamente che ambientalmente, soprattutto sicure e rispettose della sicurezza dei nostri clienti, a volte lottando per giustificare costi maggiori. Fatta questa premessa, rieccomi qui! Sono un’altra volta il presidente di

attività di marketing per la prossima stagione, metti a punto offerte mirate al tuo mercato di riferimento. In pratica programmi il tuo futuro commerciale nei prossimi dodici mesi, magari azzardando ordini prestagionali di svariate decine di migliaia di euro.

IMPRENDITORI E COMPETENZE Il giorno seguente organizzi assieme ai tuoi responsabili tecnici la risoluzione di qualche criticità, qualche macchina da sistemare con la quale non si riesce a venirne a capo, per poi ritrovarti nell’aia di un nuo-

2

DICEMBRE 2018

vo cliente a proporre le tue soluzioni per le sue esigenze. Che dire poi quando incontri i responsabili degli istituti di credito per negoziare nuove e migliori condizioni operative, gli agenti assicurativi per i nuovi premi, il broker che vuole insistentemente rinnovarti i contratti di forniture energetiche e i servizi telefonici. Quante competenze, solitamente da mettere in pratica in pochissimo tempo quasi sempre sul finir dell’anno, dove si concentrano anche molti eventi e fiere. Dico a voi tutti colleghi, «vicini e lontani», chi altro riesce in tutto ciò? Svolgiamo le stesse mansioni di altre tipologie di aziende, di ben altri volumi, ma con pochissime risorse umane, molto spesso solo l’imprenditore. Siccome siamo nel periodo caldo sopra citato, mi complimento con tutti voi! Vi auguro di chiudere più serenamente possibile l’anno commerciale in corso, confido che siate riusciti a centrare gli obiettivi che vi eravate preposti e a programmare almeno i primi mesi dell’anno che verrà. Un augurio per le feste natalizie 2018 a tutti voi, alle vostre famiglie e alle vostre maestranze. Un abbraccio a tutti! • Roberto Rinaldin Presidente Unacma

Unione Nazionale Commercianti Macchine Agricole Via Spinoza, 28 - 00137 Roma Tel. 06.87420010 - Fax 06.82083007 www.unacma.it - segreteria@unacma.it Unacmalife è un bollettino sulle attività dell’associazione, viene distribuito gratuitamente sia in formato cartaceo che digitale sul sito istituzionale e non contiene pubblicità a pagamento.


UNACMA UNACMA EVENTI

IL NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO GUARDA AL FUTURO E PUNTA SUI GIOVANI Riconfermato alla guida di Unacma per il prossimo quadriennio il presidente Roberto Rinaldin. Cresce il numero dei consiglieri in rappresentanza di nuove regioni italiane Il 26 ottobre scorso a Bologna, nello splendido salone dei Carracci della sede territoriale della Confcommercio Ascom, si è riunita l’assemblea generale dei soci Unacma per adempiere agli obblighi istituzionali e nominare il nuovo Consiglio direttivo. Dopo l’approvazione del bilancio consuntivo 2017 e preventivo 2018-2019, si è discusso molto su come avrebbe dovuto essere il nuovo consiglio. La richiesta del presidente Roberto Rinaldin e la volontà comune era di vedere la partecipazione di almeno un consigliere per regione, prevedendo di aumentare il numero dei componenti. Inoltre, alcuni consiglieri uscenti desideravano dare spazio ai giovani, portatori di nuove idee e nuove energie. Sono state 23 le autocandidature pervenute (la maggioranza degli autocandidati era presente) e ogni singolo candidato ha avuto la possibilità di presentarsi ed esporre le proprie idee per far crescere l’associazione. Dopo l’ascolto degli associati, il presidente Rinaldin ha deciso di procedere alla votazione dei candidati per alzata di mano e l’intero consiglio è stato eletto all’unanimità (comprese le deleghe). La nuo-

Il Consiglio direttivo appena nominato, con un intruso, il segretario generale Gianni Di Nardo

va squadra uscente risulta composta da 23 consiglieri, dei quali 16 sono stati riconfermati e 7 sono nuovi (in alcuni casi, addirittura neoiscritti). Il nuovo Consiglio direttivo, in carica fino al 2022, è diventato un po’ più rosa, grazie alla presenza di tre figure femminili, e un po’ più giovane con un’età media che si aggira intorno ai 45 anni (il consigliere più giovane ha 24 anni e gli abbiamo dedicato la copertina). Dopo gli applausi della sala e la foto di rito si è riunito, seduta stante, il nuovo Consiglio direttivo che ha proceduto alle nomine di presidente, vicepresidenti e membri di giunta.

nio ha tenuto a precisare che questa sarà l’ultima volta che assumerà la funzione di presidente. Alla carica di vicepresidente vicario è stato confermato Albero Tonello, che riveste anche il ruolo di responsabile area Nord; confermato vicepresidente anche Carlo Zamponi con delega ai rapporti con le istituzioni e responsabile area Centro. A questi si aggiunge il vicepresidente Fausto Faretra, responsabile area Sud. Anche la giunta si arricchisce di nuovi componenti con i consiglieri Maurizio Foschini, Mattia Chizzola, Cristina Rossi e Marco Fiaccadori. Nel prossimo Consiglio direttivo saranno eletti i probiviri e i revisori dei conti. Saranno inoltre affidate ai consiglieri eletti delle deleghe specifiche e, come previsto dallo Statuto, potranno essere cooptati nuovi consiglieri, per coprire quelle regioni che non sono ancora rappresentate. •

LE NUOVE CARICHE Il Consiglio direttivo ha quindi riconfermato il presidente uscente Roberto Rinaldin, che accettando l’incarico per il prossimo quadrien-

DICEMBRE 2018

3


UNACMA CONSIGLIO DIRETTIVO UNACMA 2018-2022 NOMINATIVO

AZIENDA

PROVINCIA

REGIONE

MARCHIO

CARICA

BORIO ANDREA

BORIO F.LLI SNC

CUNEO

PIEMONTE

SDF

consigliere

ZUCCHELLI GIANPIETRO

OFF. MECC. ZUCCHELLI SNC

BRESCIA

LOMBARDIA

KUBOTA

consigliere

M.A.C. SRL

PADOVA

VENETO

LANDINI VALPADANA

consigliere

DALLA VECCHIA FABRIZIO SAS

VERONA

VENETO

NEW HOLLAND

consigliere

RINALDIN ROBERTO

RINALDIN SNC

TREVISO

VENETO

LANDINI

consigliere

presidente

TONELLO ALBERTO

TONELLO FRATELLI SRL

TREVISO

VENETO

SAME, DEUTZ-FAHR, LAMBORGHINI

consigliere

vicepresidente responsabile area Nord

CHIZZOLA MATTIA

SOFIM SPA

UDINE

FRIULI VENEZIA GIULIA

CNH

consigliere

membro di giunta

FRATELLI TIEFENTHALER SNC

TRENTO

TRENTINO-ALTO ADIGE

LANDINI

consigliere

FOSCHINI MAURIZIO

CONSORZIO AGRARIO DI RAVENNA SCARL

RAVENNA

EMILIA-ROMAGNA

CNH

consigliere

GUERRINI DAVIDE

DAIVES DI GUERRINI DAVIDE

BOLOGNA

EMILIA-ROMAGNA

GOLDONI

consigliere

RENI MONIA

RENI MACCHINE SRL

BOLOGNA

EMILIAROMAGNA

AGCO

consigliere

ROSSI CRISTINA

ROSSI SRL

AREZZO

TOSCANA

SAME, DEUTZ-FAHR

consigliere

ALESSANDRINI GIULIANO

ALESSANDRINI SRL

ASCOLI PICENO

MARCHE

LANDINI MC CORMICK

consigliere

PIRANI DAMIANO

PIRANI SAS

ANCONA

MARCHE

SAME, DEUTZ-FAHR, LAMBORGHINI

consigliere

TORTOIOLI RICCARDO

MAIP GROUP SPA

PERUGIA

UMBRIA

CNH

consigliere

CAVARICCI MAURIZIO

SAMA RICAMBI SRL

LATINA

LAZIO

LANDINI MC CORMICK

consigliere

FIACCADORI MARCO

FIACCADORI SOLUZIONI SRL

VITERBO

LAZIO

CLAAS

consigliere

PUCCI ALESSANDRO

P.M. & B. SRL

VITERBO

LAZIO

JOHN DEERE

consigliere

ZAMPONI SRL

ROMA

LAZIO

MASSEY FERGUSON

consigliere

CAPOBIANCO VINCENZO & F.GLI

FOGGIA

PUGLIA

CNH

consigliere

FARETRA F.LLI

FOGGIA

PUGLIA

KUBOTA

consigliere

CULTRERA ALESSIA

AGRIGROUP SRL

SIRACUSA

SICILIA

Attrezzature e ricambi

consigliere

PROVENZANO MICHELE

M.A.M. DI PROVENZANO D. SNC

PALERMO

SICILIA

KUBOTA

consigliere

COGNOLATTO STEFANO DALLA VECCHIA LUCA

PIFFER ANTONY

ZAMPONI CARLO CAPOBIANCO TULLIO FARETRA FAUSTO

4

DICEMBRE 2018

FUNZIONE

membro di giunta

membro di giunta

membro di giunta

vicepresidente responsabile area Centro

vicepresidente responsabile area Sud


UNACMA UNACMA EVENTI

EIMA 2018 SI RICONFERMA UN GRANDE SUCCESSO

La 42a edizione di Eima ha chiuso i battenti con numeri record di visitatori. Grandi protagonisti della rassegna internazionale sono stati i giovani e gli studenti Anche quest’anno Eima si riconferma un grande successo. Sono stati più di 317.000 i visitatori della 42a edizione, con una crescita dell’11% rispetto al risultato già straordinario del 2016. «È un grande successo per la nostra Federazione e per la Fiera di Bologna», ha spiegato Alessandro Malavolti, presidente di FederUnacoma, l’associazione dei costruttori che organizza Eima, «ma soprattutto per

Solo i ragazzi che alzano la mano conoscono l’inglese

le industrie della meccanica agricola, un settore che sorprende per il livello tecnologico e che sta entrando nell’immaginario collettivo come un simbolo di progresso e di

civiltà. Queste macchine sono sempre più potenti e nello stesso tempo sempre più raffinate e sensibili rispetto all’ambiente e alla sicurezza, e attirano una folla di giovani, mai

Quattro workshop Unacma al giorno per quattro giorni

DICEMBRE 2018

5


UNACMA

Il ministro del Mipaaft, Gian Marco Centinaio, parla a un gruppo di ragazzi durante uno dei nostri workshop

IL PROGETTO MECH@GRIJOBS

numerosi come in questa edizione». E proprio ai giovani Unacma si rivolge, ormai da anni, partecipando alla biennale fiera internazionale e proponendo due eventi che riscuotono grande successo: Mech@griJOBS e Officina Live.

Il Mech@griJOBS è un evento realizzato in forza del protocollo d’intesa sottoscritto con il Ministero dell’istruzione, dell’Università e delle ricerca (Miur), e con la par-

L’Officina Live «presa d’assalto» cinque giorni su cinque per richiedere informazioni

6

DICEMBRE 2018

tecipazione di FederUnacoma, del Cai (Confederazione agromeccanici e agricoltori italiani), e la preziosa partecipazione del dottor Roberto Guidotti del Cai che da anni svolge relazioni nei nostri workshop. La parte legata ai trattori, attrattiva principale per i ragazzi, è stata curata dall’ingegner Claudio Ventura di New Holland. Nelle fiere (Eima di Bologna, Fieragricola di Verona, Agrilevante di Bari, AgriUmbria a Bastia di Perugia e Fiera Agricoltura di Foggia) organizziamo workshop di 50 minuti in cui parliamo di alternanza scuola-lavoro, di opportunità professionali offerte nel comparto della meccanica-meccatronica agricola e delle relative nuove figure e competenze richieste. Il tema dell’alternanza scuola-lavoro ci sta molto a cuore così come abbiamo a cuore ogni singolo ragazzo che incontriamo. Per questo motivo, in ogni workshop, cerchiamo di mettere tutto il nostro impegno e la nostra passione per questo settore. I ragazzi con cui veniamo in contatto rappresentano il nostro futuro, un futuro che va coltivato da subito ed è per questo che nei nostri interventi parliamo di opportunità di lavoro e di requisiti richiesti per far fronte a queste opportunità. Vogliamo che i ragazzi escano dai nostri workshop incuriositi, interessati e invogliati a entrare nel mondo del lavoro. Anche quest’anno i numeri dei par-


UNACMA

mori di Image Line e Alessio Bolognesi di FederUnacoma, che hanno fornito ai partecipanti informazioni di un livello più alto dei tradizionali incontri. Durante lo svolgimento di uno dei nostri workshop abbiamo avuto la piacevole sorpresa della visita del ministro dell’agricoltura e turismo Gian Marco Centinaio, che ha portato un saluto e un augurio ai ragazzi per il loro futuro. L’unico dato negativo che da qualche anno riscontriamo in queste esperienze è che i «millenium» (ragazzi diciottenni) che partecipano ai nostri workshop hanno una scarsissima conoscenza dell’inglese e dell’uso del computer (si stima una percentuale oscillante fra il 5 e il 10% dei presenti), aspetto che era molto meno evidente nelle generazioni precedenti degli anni 80 e inizio anni 90 del secolo scorso.

Lo stand Unacma suddiviso in quattro sezioni: gli associati, Unacma per la vita, Unacma ROC e Climmar

tecipanti sono stati altissimi. Sono venuti a farci visita, infatti, oltre ottocento ragazzi e più di quaranta professori, numeri ancora più alti di quelli dello scorso evento che aveva registrato circa seicento partecipanti. Ma la cosa che ci ha sorpreso maggiormente è che sono arrivati da

tutta l’Italia, isole comprese. Per la grande affluenza nella nostra sala convegni, l’incontro con gli ottanta giovani del corso di post-diploma dell’ITS di Meccatronica di Reggio Emilia si è tenuto nella centrale Sala congressi del quadriportico in collaborazione con Ivano Val-

OFFICINA LIVE Altro grande evento, che ormai da qualche anno ripresentiamo, è l’Officina Live dove, grazie al nostro responsabile del progetto sicurezza Rodolfo Catarzi, mostriamo gli interventi da effettuare per la messa a norma delle macchine agricole e la preparazione per la revisione. Oltre a questi due grandi eventi Unacma è stata presente presso il padiglione 33 ter con uno stand dedicato agli associati, uno per i colleghi del Climmar e uno dedicato al nuovo Network delle Officine Unacma ROC. Quest’ultimo si è rivelato il più visitato per le numerose richieste di informazioni a seguito del lancio ufficiale del primo Network europeo di Officine Certificate effettuato due settimane prima. • La Segreteria

Rosalba Dodaro spiega a potenziali associati la convenienza di iscriversi a Unacma

DICEMBRE 2018

7


UNACMA UNACMA EVENTI

UNACMA ROC’S DAY, UNA GIORNATA STORICA Il 26 ottobre 2018 è una data che segna un grande evento nella storia di Unacma. Dopo circa dieci anni di preparazione, parte ufficialmente il Network di Officine Certificate Unacma ROC, il cui ideatore, progettista e realizzatore primario è stato Rodolfo Catarzi, fondatore e colonna portante di Unacma. In questa giornata, nella sala dei Carracci della sede Ascom di Bologna, dove si è svolta l’annuale assemblea dei soci, si è tenuto un convegno dal titolo «L’evoluzione della sicurezza nel comparto delle macchine agricole: dalle norme a chi le applica. Il Network Unacma ROC, punto di riferimento della filiera». Dopo una breve presentazione dell’evento, la parola è passata al numeroso gruppo di autorità e rappresentanti delle associazioni di filiera e delle istituzioni. Tra le personalità intervenute ricordiamo il presidente della Commissione agricoltura del Senato Gianpaolo Vallardi, il presidente di FederUnacoma Alessandro Malavolti, il presidente di Copagri e coordinatore di Agrinsieme, Franco Verrascina, il presidente Aproniano Tassinari per Uncai, Albano Agabiti per Coldiretti, Alberto Giombetti in rappresentanza della Cia-Agricoltori Italiani, Eugenio Ariano per il coordinamento delle Asl italiane, Roberto Guidotti per il CAI, e Mario Longo, direttore generale Inail dell’Emilia-Romagna. Vincenzo Laurendi di Inail ha tenuto una relazione su «L’evoluzione della sicurezza nel comparto delle macchine agricole: dalle norme a chi le applica». Ringraziamo per la partecipazione Daniele Serio di Format

Gianpaolo Vallardi, presidente della Commissione agricoltura del Senato

Research che ha presentato i risultati delle analisi dei bilanci illustrando la «Situazione economico-finanziaria delle imprese del settore della meccanica agricola» (vedi articolo a pag. 15), i partner del progetto Rossella Laface di Cepas-Bureau Veritas e Pasquale Cello di Unipol-Sai. Ha inoltre dato il suo contributo come moderatore dell’evento Marco Limina, giornalista di Edizioni L’Informatore Agrario. Alla fine dell’incontro sono

8

DICEMBRE 2018

Vincenzo Laurendi di Inail

stati consegnati i primi 14 certificati di affiliazione al network Unacma ROC. Queste 14 aziende, oltre ad aver effettuato i corsi Inail Unacma, sono risultate rispondenti alle stringenti caratteristiche previste dal regolamento del Network europeo. Altre aziende sono in fase di valutazione e prossimamente saranno nominate altre Officine Certificate. L’obiettivo che ci siamo posti è molto ambizioso e prevediamo di raggiungere le 250 aziende affiliate entro il 2020. Da gennaio saranno consegnate le insegne per le aziende e gli adesivi per i mezzi aziendali. Entro dicembre sottoscriveremo una serie di protocolli con le associazioni di costruttori, contoterzisti e agricoltori e singoli costruttori, che daranno maggior lustro alle aziende affiliate. •


UNACMA UNACMA EVENTI

UNACMA ROC’S DAY, ECCO I PROTAGONISTI In considerazione del successo mediatico che ha avuto il nostro incontro-convegno, di seguito riportiamo un estratto degli interventi dei relatori

Gianpaolo Vallardi, presidente della Commissione agricoltura del Senato

Roberto Rinaldin, presidente Unacma

«ROC, aldilà dell’acronimo, è sinonimo anche del dinamismo che serve dopo tanti anni di immobilismo in questo settore che registra ancora troppi incidenti nel mondo del lavoro agricolo. La legge 81/2008 sulla sicurezza ci impone di fare sicuramente più attenzione; ottime le vostre iniziative dei corsi di formazione. Serve uno sforzo da parte di questo Governo che sta lavorando in questa direzione con la manovra economica; ci sarà anche il collegato agricolo che darà delle risposte per poter finalmente sistemare i mezzi agricoli perché spesso e volentieri leggiamo sui giornali che il trattore si è ribaltato e che mancava dell’arco di protezione o che il contadino (sono contadino quindi uso questo termine che per me è un onore e non un dispregiativo) si è fatto male. Bisogna far chiarezza! C’è bisogno di un messaggio chiaro su come queste macchine devono essere messe a norma e in che modo devono essere certificate. Una risposta in questo momento − voglio essere trasparente al 100% − ancora non ce l’ho, ma non è che non la stiamo cercando, non ce l’ho perché c’è conflittualità tra il Ministero dei trasporti, che avoca a sè la competenza delle macchine agricole, e il Ministero dell’agricoltura, che dice no, spetta a me dire come queste norme vanno

«La volontà dell’associazione è quella di essere molto rappresentativi, quella di dire la nostra in una filiera che è fatta di costruttori, contoterzisti e utilizzatori, ma anche di un importante figura che è quella del concessionario. Una figura che si è saputa evolvere. Oggi siamo alle porte del 4.0 che non deve essere affrontato solo dall’utilizzatore o dal costruttore, è anche un problema di chi ci sta in mezzo. Anche noi dobbiamo cominciare a utilizzare delle figure evolute e, credetemi, non so chi dieci anni fa potesse pensare che in una squadra di commercianti di macchine agricole avremmo dovuto assumere anche degli ingegneri. Sarà doveroso perché saremo dei venditori di piattaforme digitali che acquisteremo dai produttori e che dovremo insegnare a usare e riparare anche agli utilizzatori finali».

DICEMBRE 2018

interpretate. Sembra qualcosa di surreale ed effettivamente lo è, ma ci stiamo lavorando, la burocrazia è uno dei temi scottanti del nostro Paese e va ridotta. È assurdo che due Ministeri, dopo quasi due anni, non si siano ancora spiegati. In Commissione agricoltura ne abbiamo parlato e stiamo aspettando le risposte. In questo Paese abbiamo bisogno di professionalità, che sicuramente possiede chi si riunisce nel marchio di Unacma ROC. Sono convinto che questo è un punto di partenza verso la riduzione dei tantissimi incidenti in agricoltura dove si stimano 300-400 morti a seconda delle annate. Speriamo, anzi sono convinto, che questa iniziativa possa contribuire a ridurre questa situazione paradossale in un Paese civile». Alessandro Malavolti, presidente FederUnacoma

«I dati Inail del 2016, che sono gli ultimi che abbiamo, indicano che in agricoltura ci sono stati 197 morti, di meno rispetto a qualche anno fa per fortuna, ma ci sono circa 300 feriti gravi per cui il bilancio è sicuramente negativo. Negli ultimi anni la comunità europea, soprattutto negli ultimi 12 mesi, ha emanato nuove norme sulla sicurezza sotto il nome Mother Regulation, che hanno impegnato le nostre aziende ad alzare i requisiti di sicurezza delle nostre macchine aumentando i costi, ponendo

9


UNACMA

però l’asticella a un livello molto alto. Le nostre macchine rispetto a 3-4 anni fa sono molto più sicure. Stiamo parlando di circa ventimila macchine annue che noi vendiamo sul mercato italiano che conta più di 2 milioni di trattori come parco macchine. Se andiamo avanti cosi, in circa 102 anni e mezzo riusciremo ad avere la totalità delle macchine sicure. Il decreto ministeriale del 25 maggio 2015 relativo alla revisione delle macchine agricole, ci fa arrivare da ultimi, ma fa lo stesso, ma il decreto attuativo è stato rimandato 2-3 volte. Dal 31 dicembre 2017 tutte le macchine anteriori al 1973, per cui vecchissime, devono fare la revisione. Oggi questo decreto compie 3 anni, 5 mesi e 6 giorni. So solo che sono passati tre Governi: Renzi, Gentiloni e quello attuale, ma questo decreto non viene fuori. Albano Agabiti, vedo qui un grande amico, vedo gli amici dei contoterzisti… qualcuno ha stonato in questo coro! Siamo tutti d’accordo! Per cui tutto il comparto e la filiera agricola sono all’unisono sulla revisione, manca solo un piccolo decreto attuativo da parte di due Ministeri e secondo me tutti devono alzare la voce e dire adesso basta ci siamo stancati». Franco Verrascina, presidente di Copagri e coordinatore di Agrinsieme

«L’importanza che noi come Copagri diamo all’agricoltura parte dal fatto che per noi la sicurezza sul lavoro è battaglia di civiltà! Non si può morire andando a lavorare. È fondamentale sapere di potersi rivolgere, e qui possiamo dare il nostro contributo ai nostri associati, ai concessionari e alle officine qualificate, che sanno quello che fanno. Sono sempre più convinto della ne-

cessità di politiche di sostegno agli agricoltori, che non sono politiche di aiuto orientate al rinnovo del parco macchine; solo così potremo dare delle risposte in questa fase della nostra economia, come ritengo improcrastinabile e necessaria l’obbligatorietà della revisione delle macchine agricole. Sappiamo cosa pensano i cittadini sul discorso dell’inquinamento, di un parco macchine che lavora male e, purtroppo, come è stato detto molte volte, uccide, anche se poi abbelliamo queste morti dicendo che sono “morti bianche” quando di più nero non ci può essere su questa vicenda. Ritengo che serva uno sforzo congiunto di tutti gli attori della filiera, il futuro, guardate, è in ogni settore delle filiere, bisogna fare squadra non è più il momento di camminare da soli; l’interesse di un agricoltore deve essere nell’organizzazione professionale, ma deve essere anche vostro perché è lì che ci giochiamo la nostra credibilità. Serve un decreto subito per la rottamazione e servono interventi sull’ammodernamento del parco macchine. Nel contesto di un’agricoltura che diciamo essere vecchia, noi dobbiamo pensare a interventi finalizzati alle giovani generazioni che sono più attente alle innovazioni. Concludo dicendo che per questi motivi sono ben lieto di aver partecipato a questa vostra assemblea e auspico che da qui in avanti possiamo gettare le basi per un futuro che ci vede insieme negli interessi del mondo agricolo italiano».

dal Codice della strada e non ne sono mai stati fatti decreti attuativi; ho l’impressione che ne stiamo parlando troppo, forse un po’ di silenzio perché il cambiamento, ne sono certo, lo faranno i giovani che si rifiuteranno di andare su quelle macchine obsolete, sono loro che decideranno il cambiamento, fermo restando che il decreto ci deve essere. Tutti quanti vogliamo, ma il cambiamento avviene quando qualcuno dice no, io lì non vado, non lo faccio perché è pericoloso. Noi stiamo soffrendo, ci stiamo lamentando come contoterzisti, come agricoltori e come concessionari; io ho vissuto, ho fatto la mia vita in mezzo ai concessionari… non ci sono più dei margini, ci sono solo delle difficoltà. Quindi il cambiamento deve avvenire. Credo che siamo arrivati ormai alla frutta perché siamo circondati da un mondo europeo molto più evoluto e più avanzato di noi… se ancora pensiamo che certi argomenti non possano essere risolti in silenzio dicendo d’ora in poi si fa così perché si deve fare così per il bene di una filiera. L’agricoltura è il cuore pulsante di una Nazione e se l’agricoltura fallisce, fallisce la Nazione. I concessionari non sono più i venditori, ma sono i consulenti di chi deve acquisire un mezzo tecnico per fare reddito. Cioè anche la figura del concessionario non è più come quella di 20 anni fa… è cresciuta in maniera esponenziale perché è fatta di giovani, è fatta di persone che conoscono le macchine e che sanno vendere il risultato della macchina».

Aproniano Tassinari, presidente di Uncai

Alberto Giombetti, responsabile Ufficio relazioni esterne della CIA

«Credo anche io che solo facendo squadra si possano raggiungere certi risultati. Per quanto riguarda la revisione, direi che dal 1954 è prevista

10

DICEMBRE 2018

«Siamo in presenza ormai di una digitalizzazione che in qualche modo sconvolgerà non soltanto il mondo


UNACMA

economico, che abbiamo conosciuto, ma anche il mondo agricolo. Spesso quando si parla di agricoltura e di prodotti alimentari non si parla mai di innovazione e a me questa cosa da molto fastidio, perché oggi le macchine e la strumentazione di precisione in agricoltura sono imprescindibili e il compito del nostro Paese è quello di stare dentro a questi processi di grande trasformazione». Albano Agabiti, presidente di Coldiretti Umbria e responsabile macchine agricole Coldiretti

«La sicurezza in agricoltura è un tema centrale che secondo me va anche al di là di quella che è la sicurezza degli operatori in senso stretto, perché oggi abbiamo un’agricoltura sempre più dinamica, basta guardare i dati usciti negli ultimi giorni. È il settore con maggior crescita di imprese guidate da under 35 nel Paese, circa l’8% in più dall’inizio dell’anno, un settore che sta sposando pienamente l’innovazione. Concludo facendo un plauso a questa iniziativa che oggi hanno messo in campo i nostri amici (di Unacma, ndr), perché comunque tutto quello che va nella direzione di certificare degli standard è sempre positivo e prima o poi arriveremo a questo decreto interministeriale che stiamo tutti aspettando. Ora voglio capire al 31 dicembre quello che succederà, nel senso che circa il 50-60% del parco macchine esistente andrà fuori norma, quindi qualcuno si dovrà assumere la responsabilità di quello che accadrà; credo però che il lavoro di mettere a punto un sistema di certificazione di qualità dei servizi che si offrono sia un lavoro che va verso la direzione della sostenibilità di tutto il settore agricolo, quindi noi

ci siamo e siamo ben lieti di essere qui a battezzare anche questo evento che speriamo porterà frutti interessanti per i concessionari, ma soprattutto per l’agricoltura italiana, che vogliamo sempre più forte, sempre più centrale e sempre più pronta a dare risposte al futuro del nostro Paese».

state fermate delle macchine che sono tutt’ora ferme perché non c’è modo di fare la revisione, quindi non c’è nemmeno modo di liberarle dal sequestro, per cui più tarda questo decreto più questa situazione rischia di diventare esplosiva». Mario Longo, direttore generale Inail per l’Emilia-Romagna

Eugenio Ariano, responsabile del Coordinamento nazionale delle Asl

«Mi piace sottolineare questa iniziativa che vede tutti gli enti, amministrazioni pubbliche e amministrazioni private, impegnati nella risoluzione di un problema. Lavorare tutti insieme, creare la cosiddetta filiera, che non è solo una parola, aiuta e serve a fare squadra. Ritengo che il sistema repressivo serva, ma per migliorare la sicurezza non è sufficiente: senza un cambiamento culturale sul problema della sicurezza non potremo mai arrivare all’abbattimento di quei valori citati e riferiti al numero di incidenti, feriti e morti».

«Un ringraziamento a Unacma per l’invito, ringraziamento dovuto perché è la prima volta che mi capita di dover parlare a questo auditorio anche se la collaborazione con Unacma è datata ormai da parecchi anni. Il percorso Unacma ROC ci ha visti partecipi in quanto tutte le attività formative sulla sicurezza prevedevano anche la partecipazione di operatori delle Asl, coordinati all’interno di un piano nazionale di prevenzione in agricoltura che è ormai in vigore dal 2009, quindi non da poco tempo. In qualche modo permettetemi di fare una piccola rivendicazione di paternità; il decreto sulla revisione è anche un po’ figlio del piano nazionale dell’agricoltura che alla fine del primo piano nel 2013, a seguito di audizioni con la collaborazione essenziale di Inail, si è arrivati a far passare il concetto che non era possibile attraverso la sola vigilanza mettere a norma un parco macchine di 2 milioni di trattori, sparsi in microimprese, dove molte non sono nemmeno imprese. Occorreva un sistema che si autopromuovesse e che andasse capillarmente a prendere tutti, di qui è nato il discorso revisione che, attenzione, è in vigore è vero e manca un decreto attuativo, ma l’anno scorso sono

DICEMBRE 2018

Roberto Guidotti, responsabile tecnico di CAI

«Il nostro rapporto con i concessionari è un po’ simile a quello fra paziente e medico, nel senso che il problema del terzista è trovare la macchina giusta, il concessionario è quello che ce la dà, il costruttore quello che ce la costruisce, quindi è un rapporto molto stretto.

11


UNACMA

Con Unacma abbiamo una collaborazione che procede da molti anni; sul piano della sicurezza della circolazione stradale abbiamo lavorato insieme nei vari gruppi di lavoro, abbiamo una collaborazione molto ampia anche nel progetto Mech@griJOBS per diffondere la cultura della sicurezza nelle professioni emergenti, i meccatronici, ma anche i trattoristi di ultima generazione che tendono ad avere qualche difficoltà a condurre le macchine più moderne, soprattutto quelle che hanno dei sistemi di rilevazione dati. È vero che sono tre anni e mezzo che si attende il decreto attuativo sulla revisione, ma il problema grosso riguarda le prime scadenze, una è già spirata, quella per i trattori costruiti fino al 1973 e l’altra scadrà il 31 dicembre di quest’anno. Trattori fino al 1973 ce ne sono pochi, trattori fino al 1990 ce ne sono tantissimi forse ci avviciniamo al 40-50% del parco effettivamente circolante; siamo tra i soggetti che sono stati multati e ai quali sono stati ritirati i libretti di circolazione. Vorremmo che la politica ci ascoltasse e che si facesse qualche cosa, un intervento, una proroga o un qualcosa che riportasse avanti la scaletta temporale e desse a tutti la possibilità di ragionare serenamente. Trovo piuttosto singolare che la politica dica: noi non siamo in grado di mettere d’accordo due ministeri perché i Ministeri dipendono dai ministri e quindi, come qualcuno ha sottilmente rilevato, se i ministri non si fanno ubbidire dai loro direttori generali c’è qualcosa che non va. Quindi mi auguro che questo passaggio venga superato, perché così non si può andare avanti. Sulla revisione è stato sottoscritto un documento fra tutte le organizzazioni della filiera attraverso Enama, quindi parliamo di cinque anni con il quale tutti si impegnavano a fare un discorso comune e condiviso che, arrivato al decreto del 20 maggio 2015, so che il Ministero dei trasporti (lo so perché sono venuti da un nostro associato a fare le prove tecniche) ha già messo a punto i protocolli di prova, hanno già messo a punto la strumentazione; per tutto il resto però bisogna che ora veramente facciano lavorare chi sta sotto di loro».

Vincenzo Laurendi, Dipartimento innovazione tecnologica per la sicurezza degli impianti - Inail

«Sperimentammo la revisione su trenta trattori messi a disposizione da un contoterzista, sapete quanti non passarono la revisione? Venti. Sapete per quali ragioni? Non per ragioni legate alla circolazione stradale perché erano tutti conformi, ma non passavano la sicurezza per gli aspetti legati alla sicurezza del lavoro. C’erano quindici tecnici della manutenzione che controllavano la circolazione stradale dopodiché si passava a me che controllavo la sicurezza del lavoro. Passata la circolazione stradale, bocciata la sicurezza del lavoro. Stiamo parlando di trenta trattori che sono in servizio presso un contoterzista. Abbiamo scritto le regole tutti insieme, adesso il senatore dice: guarda c’è un problema perché non si sa chi deve emanare questi decreti, cioè chi deve mettere il cappello a questi decreti e a queste circolari tecniche che tutti siamo autori nello scriverle. Cioè tutti sappiamo cosa dicono questi decreti, queste circolari tecniche, le abbiamo scritte insieme, siamo tutti d’accordo, abbiamo raggiunto un accordo, il problema è che non si sa se deve emanarlo solo il Ministero dei trasporti oppure congiuntamente il Ministero delle politiche agricole e quello dei trasporti. Davanti a una situazione di questo tipo mi sembra di essere nel castello, in un castello in cui non riusciamo a capire le ragioni reali. Perché il decreto non esce? Per le ragioni che già conoscevamo tre anni fa, perché erano ragioni ufficiali, ma queste non sono le vere ragioni, perché, ripeto, i contenuti delle ragioni tecniche sono noti a tutti e sono stati pubblica-

12

DICEMBRE 2018

ti nelle circolari del Ministero del lavoro nelle linee guida dell’Inail, nel rispetto di quelle che sono le regole della circolazione stradale già definite nel Codice della strada. Guardate cosa è successo in Germania quando è stata applicata la revisione. Quando in Germania nel 1970 fu pubblicato un percorso simile a quello della revisione, non uguale perché lì la revisione è volontaria e non obbligatoria, il numero dei morti dopo 7-8 anni dal processo di adeguamento della rottamazione dei vecchi trattori è sceso a 36 nel 1978. Allo stato attuale la Germania ha 8-9 morti per ribaltamento, in Italia ne contiamo ancora 110, 120, 130. Quali sono i difetti tecnici sui quali i vari soggetti della catena di distribuzione, cioè i venditori, sono direttamente responsabili. Questi difetti sono stati suddivisi in due grandi categorie i vizi e i rischi. I primi sono quelli palesi, cioè quel vizio che si manifesta a una valutazione visiva della macchina oppure a una fase di utilizzo della macchina, e poi c’è il vizio occulto, quel vizio che è più strettamente legato alla fase di progettazione della macchina. Evidentemente i soggetti della catena di distribuzione, così come anche i datori di lavoro, sono direttamente coinvolti in azioni penali o anche di natura amministrativa con l’applicazione dell’articolo 23 a seconda delle varie situazioni, qualora ci si trovi di fronte a quelli che sono i cosiddetti vizi palesi. Nel giugno scorso è stato emanato un decreto direttoriale da parte del Ministero dei trasporti diretto a gestire la revisione di quelle macchine la cui velocità è superiore ai 40 km/ora, perché occorre sapere che con la Mother Regulation ci sono trattori che hanno velocità superiore ai 40 km/ora che per direttiva comunitaria dovranno fare la revisione entro 4 anni. Il Ministero dei trasporti mi ha chiamato e mi ha detto: ma con il decreto che abbiamo scritto, di cui abbiamo tutte le circolari tecniche e così via, possiamo anche gestire la revisione dei trattori con velocità superiore ai 40 km/ora? Io ho detto sì. Quindi evidentemente il Ministero dei trasporti ha emanato una circo-


UNACMA

lare tecnica secondo la quale i trattori con velocità superiore ai 40 km/ora saranno revisionati secondo le regole dell’emanando decreto sulla revisione delle macchine agricole. Quindi vuol dire che qualcosa si sta muovendo, speriamo che i tempi previsti dal senatore siano rispettati. In ogni caso Unacma ci ha visto lungo, con Rodolfo Catarzi, perché abbiamo fatto un accordo tra Inail e Unacma per cercare di fornire le informazioni ai rivenditori e ai commercianti di macchine agricole, su quali sono i principali rischi palesi, su cui questi soggetti sono responsabili in caso di segnalazione, ma in caso di infortunio grave o mortale. Ebbene sono fermamente convinto che nell’emanazione del decreto, che sarà evidentemente l’elemento attraverso il quale riusciremo a fare una capillare attività di vigilanza, sorveglianza e prevenzione nel settore delle macchine agricole, nelle more dell’emanazione non rimane che dare spazio all’attività di vigilanza. Ma è evidente e fondamentale, dal mio punto di vista, l’attività dei rivenditori di macchine agricole perché il rivenditore di macchine agricole rappresenta il connettore di tutte le criticità, per cui siete voi, di fatto, le persone che rappresentano l’elemento di congiunzione tra industria e utilizzatore di macchine agricole che può e deve, da un punto di vista morale, intervenire per fare in modo che le macchine vecchie non vengano completamente eliminate, là dove ci sono dei problemi economici però è possibile intervenire per adeguare le macchine vecchie. Al senatore Tofani che mi chiese: ma quanto costa mettere a posto una macchina? Allora io risposi: dai 2.000 ai 4.000 euro, in Commissione parlamentare, riportato negli atti parlamentari; adesso i costi si sono notevolmente ridotti, voi lo sapete meglio di me che per mettere a norma una macchina di medie dimensioni, quelle che rappresentano la gran parte del nostro parco circolante, si passa da 1.000 a 2.000 euro e molte volte questo può essere l’elemento fondamentale che ci consente di fare la differenza tra l’infortunio e il mancato infortunio».

Rodolfo Catarzi, fondatore di Unacma, ideatore, realizzatore e responsabile del progetto Unacma ROC

riparazione, uso e manutenzione. In effetti, dobbiamo ammettere che fino a un recente passato, e in parte tuttora, il tema della sicurezza nell’uso e commercializzazione delle macchine non ha rappresentato un aspetto significativo al pari delle caratteristiche produttive, di qualità e di costo, che generalmente determinano le scelte e influenzano il mercato della meccanizzazione. Ma è altrettanto evidente che ignorare questo aspetto sarebbe estremamente controproducente, non solo per il rischio di incorrere nei rigori e nelle sanzioni comminate dall’attuale normativa a coloro che producono, commercializzano e usano macchine nuove e usate non conformi, ma principalmente quale mancato e dovuto servizio verso i propri clienti. È oramai chiaro a tutti come l’attività di commercio e riparazione di macchine agricole richieda sempre maggiori conoscenze e competenze di alto livello e differenziate, su una quantità tale di prodotti che difficilmente è riscontrabile presso altri settori, sebbene siano considerati più qualificati e qualificanti. Il riferimento è palese alla sempre maggiore difficoltà di reperire forza lavoro con un livello di preparazione, anche scolastica, decisamente più elevato, minimo diplomati, a fronte di un immaginario collettivo che vede il settore agricolo emarginato e magari ultimo nelle aspirazioni lavorative delle giovani leve. Per questo da anni Unacma, assieme a CAI, ai costruttori e con la collaborazione del Miur, ha elaborato il progetto Mech@griJOBS, pensato e voluto dal nostro amico e collaboratore Alberto Cocchi, che ha la finalità di informare e fare conoscere agli studenti del 4° e 5° anno degli istituti tecnici il reale livello di tecnologia e innovazione che esiste nel settore, e le grandi opportunità di lavoro che in esso sono disponibili. Sapendo quanto i giovani siano attratti dal mondo automobilistico, scherzosamente, ma non tanto, sosteniamo che se facessimo salire un pilota di Formula 1 su di un trattore attuale, magari di alta potenza, e un agricoltore su un’auto di Formula 1, è più probabile che l’agricoltore

(testo letto dal segretario generale Gianni Di Nardo per un problema improvviso e temporaneo dell’autore che non è riuscito ad essere presente)

«Oggi si concretizza il lungo e faticoso percorso di progettazione, verifica e definizione della certificazione di “qualità” delle Officine Unacma ROC. Progetto che è nato con il primario obiettivo di sensibilizzare il mondo del commercio e riparazione di macchine agricole e da giardinaggio sulla necessità di acquisire la conoscenza di tutti gli aspetti connessi alla sicurezza delle macchine, quale ulteriore e inderogabile competenza nell’ambito dell’attività stessa. È stato, quindi, necessario creare modalità e momenti di apprendimento facilmente fruibili da tutti gli associati e non associati, per acquisire le nozioni e informazioni necessarie per gestire l’aspetto della sicurezza delle macchine, con le stesse capacità e competenze con le quali, da sempre, sono gestiti gli aspetti tecnici e commerciali nelle nostre aziende verso i clienti. È grazie alla collaborazione che abbiamo ottenuto da Inail, nello specifico dal Dipartimento prevenzione, dal Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici e dal Contarp (Consulenza tecnica accertamento rischi e prevenzione), che assieme al Coordinamento tecnico interregionale della prevenzione nei luoghi di lavoro delle Asl, siamo in grado di offrire e garantire il massimo livello di docenza sia dal punto di vista normativo sia di soluzioni tecniche applicate, in materia di sicurezza delle macchine per la loro commercializzazione,

DICEMBRE 2018

13


UNACMA

sia capace di fare almeno un giro di pista, piuttosto che il pilota riuscire ad azionare trattore e attrezzo per un intero giro di campo. Questo è l’ulteriore obiettivo che il Progetto Unacma ROC vuole raggiungere, ovvero evidenziare i reali valori professionali che esistono attualmente nell’attività di commercio e riparazione di macchine agricole, che non consentono più di avvicinarsi senza le grandi conoscenze e competenze che certo non erano richieste negli anni del boom della meccanizzazione agricola. È quindi necessario evidenziare e valorizzare opportunamente il livello di preparazione e strutturazione di un’azienda commerciale e di servizio del settore agricolo e della manutenzione del verde, perché l’utente possa più facilmente individuare e valutare il proprio fornitore, non solo sulla base della convenienza economica ma principalmente nella certezza di ricevere una consulenza a 360 gradi e il servizio più confacente al suo livello operativo. L’obiettivo finale del progetto Unacma ROC è, quindi, consentire alle nostre aziende di meglio qualificarsi, ma contestualmente richiedere a tutti i soggetti componenti la filiera della meccanizzazione di concorrere alla sua realizzazione convinti e certi della convergenza dei reciproci interessi. Sicuramente un progetto ambizioso e che richiederà ancora tempo per essere completato, ma che vogliamo credere e sperare condiviso e bene accolto dall’intero sistema della meccanizzazione agricola, istituzioni comprese, e dal quale ci aspettiamo, e in parte già riceviamo, sostegno e collaborazione.

«Sono Rossella Laface e curo lo sviluppo per la certificazione delle competenze per Cepas, società del gruppo Bureau Veritas, che forse conoscete, dedito all’attività di testing certificazione e ispezione. Cepas si occupa di certificazione delle competenze, che è un po’ pesante da dire, in questo caso è ancor più pesante se pensiamo che quello che dobbiamo certificare, in realtà, a prescindere dalla persona, è tutta una filiera, è un servizio, per questo ci affidiamo a una norma che è la ISO 17065 che prevede che anche un’intera filiera può essere certificata da una terza parte che sia professionale, che sia indipendente, che sia imparziale. Cosa facciamo? Facciamo degli audit, ed è questo il supporto che diamo a Unacma, in un progetto in cui crediamo tantissimo, anche se ci rendiamo conto essere molto sfidante. Questi audit dovranno essere basati su termini etici e strutturali che si articolano in macro aree in livelli che vanno dall’amministrazione del personale alla gestione del software, ai mezzi di trasporto e agli strumenti, fino ai locali dei ricambi. Quindi vanno a interessare a 360° l’attività routinaria di un’officina. Al termine di questa attività segue un certificato in caso di esito positivo, che non vuole essere un bollino, un pezzo di carta, non vuole essere neanche la targa, ma vuole essere un alzare l’asticella, un efficientamento di un processo che è fatto di persone che lavorano bene e che sono competenti. Questo certificato prevede anche l’iscrizione a un registro pubblico sul sito di Cepas che sarà disponibile non appena certificheremo le prime officine e questo registro dovrà essere un impegno da parte delle officine, a mantenere la certificazione nel tempo. La certificazione infatti non può essere un processo “one shot” (il certificatore che viene nel giorno x, che verifica e quindi trova che tutto è in ordine per forza) ma è una certificazione che viene rinnovata ed è un ciclo continuo, la certificazione durerà infatti 5 anni ma avrà un rinnovo con mantenimento biennale. Per questo non mi resta che fare un in bocca al lupo a Unacma, e non vediamo l’ora di auditare le prime officine».

Rossella Laface, Sviluppo della certificazione personale e pubbliche relazioni Cepas-Bureau Veritas

14

DICEMBRE 2018

Pasquale Cello, assicuratore e agente generale di Unipol-Sai

«Sono Pasquale Cello di Unipol assicurazioni, abbiamo progettato insieme alla dirigenza di Unacma e condiviso il progetto Unacma ROC dal punto di vista assicurativo dal 2015 al 2016, abbiamo fatto le prime quotazioni e oggi abbiamo sottoscritto la copertura a favore delle officine che fanno parte del circuito e che beneficeranno di una assicurazione che le tiene indenni dai rischi susseguenti alla messa a norma e preparazione alla revisione per errori o dimenticanze in cui si possa eventualmente incorrere. Saranno quindi serene nello svolgere la loro attività perché saranno coperte da questa polizza che gode di un massimale di venti milioni di euro. Dal punto di vista commerciale noi abbiamo sempre creduto in questo progetto che è ambizioso, molto stringente e vogliamo sostenere l’associazione Unacma e coloro che faranno parte del progetto. Confidiamo che ci sia una rete ampia e soprattutto efficiente che copra tutto il territorio nazionale». Conclusioni di Roberto Rinaldin «Un doveroso ringraziamento va a Marco Limina che ha moderato questo incontro con estrema professionalità, a nome di tutta l’associazione e della filiera. Ringraziamo Edizioni L’Informatore Agrario che ci ha assistiti in questa giornata che ha avuto una lunga progettazione e credo una buona riuscita. Il messaggio che dobbiamo tutti portare a casa è che da oggi c’è un Network operativo, e ci sono delle officine riconosciute sul territorio nazionale». •


UNACMA UNACMA REPORT

SI PUÒ ANDARE AVANTI CON UN UTILE AZIENDALE NETTO DELL’1%? Vi presentiamo i risultati dell’indagine effettuata da Format Research dove si mette a fuoco lo stato di «salute» delle imprese che commerciano macchine agricole. Il fatturato maggiore è concentrato nell’area del Nord Italia

Come avevamo anticipato nel numero precedente di Unacma life, in occasione del nostro convegno annuale svoltosi lo scorso ottobre, il dottor Daniele Serio ha illustrato i risultati di un’analisi effettuata da Format Research sulla situazione economico-finanziaria delle imprese operanti nel settore delle macchine agricole e giardinaggio, che vi presentiamo qui di seguito. Tale analisi, commissionata da Unacma, aveva lo scopo soprattutto di valutare lo stato di «salute» delle nostre aziende e in particolare comparate con quelle del settore automotive, il comparto «cugino» ma di dimensioni enormemente più grandi del nostro.

TABELLA 1 - COLLOCAZIONE E DIMENSIONE DELLE IMPRESE ANALIZZATE

TABELLA 2 - INCIDENZA FATTURATO PRODOTTO DALLE AZIENDE

L’ANALISI L’analisi è stata condotta su un campione di 861 imprese in forma di società di capitali, dislocate in diver-

DICEMBRE 2018

15


UNACMA FIGURA 1 - FATTURATO AZIENDE SUDDIVISO PER AREA Volume d’affari| il fatturato del settore è maggiore nel Nord d’Italia e minore GEOGRAFICA

STRUTTURA DELLE IMPRESE

al Centro

Nord Est € 394.698.107 Nord Ovest € 278.120.919

24,2%

Fatturato medio impresa:

17,1%

Nord € 672.819.026

41,3%

Fatturato medio impresa: € 1.884.647

Centro € 443.271.279

FATTURATO TOTALE: € 1.630.864.380

27,2%

Fatturato medio impresa: € 1.944.172

Sud e Isole € 514.774.075

31,5%

Fatturato medio impresa: € 1.579.062

Fonte: Elaborazioni Format Research su dati di bilancio 2008-2017 bologna, 26 ottobre 2018 |

8

GRAFICO 1 - ANDAMENTO VOLUME DI AFFARI DELLE MACCHINE AGRICOLE E AUTOMOTIVE (2007-2016)

se aree geografiche e con differenti dimensioni (tabella 1). Le aziende considerate vendono macchinari agricoli con un valore della produzione di 1,6 miliardi di euro, pari al 40% del fatturato complessivo stimato da Unacma (4 miliardi di euro tra commercio di nuovo e usato, macchine, attrezzature, ricambi, accessori e lavoro di officina), ossia circa il 2% della vendita al dettaglio di tutto il settore automotive. Dall’analisi emerge che il fatturato del settore delle macchine agricole è maggiormente concentrato nell’area del Nord Italia (41,3%) rispetto a Sud e Isole (31,5%) e al Centro (27,2%) (figura 1). Inoltre, si rileva che un terzo del fatturato è prodotto dalle 22 imprese più grandi e la metà è generato dalle top 50 (tabella 2). Il trend degli ultimi dieci anni del commercio delle macchine agricole si dimostra più stabile di quello dell’intero settore dell’automotive e in leggero aumento rispetto a dieci anni fa (grafico 1), nonostante il calo delle immatricolazioni dei trattori.

MARGINI DI GUADAGNO

TABELLA 3 - MARGINE OPERATIVO LORDO E UTILE NETTO

16

DICEMBRE 2018

L’analisi del MOL (Margine Operativo Lordo) e dell’Utile Netto mostra dati assolutamente insoddisfacenti. (tabelle 3 e 4). Se noi non sorridiamo, certo nell’automotive si potrebbe dire che piangono. Ma i volumi delle concessionarie auto (spesso con officine separate) sono ben più alti e quindi potrebbero anche giustificare gli investimenti. Questi dati sono influenzati dai risultati positivi che le concessionarie di macchine agricole riescono ad avere su attrezzature e ricambi (MOL 25% medio) e risultati negativi derivanti da officine gestite ancora «a occhio» e vendita di trattori effettuate (per la rincorsa ai numeri) praticamente sottocosto (accontentarsi di un 7-8 % lordo senza calcolare i costi di gestione è un’usanza generalizzata). Confrontare questi dati con quelli pubblicati dei MOL e Utili Netti dei costruttori di trattori (4-8%) fa rabbrividire.


UNACMA IMMOBILIZZAZIONI E SCORTE

TABELLA 4 - MARGINE OPERATIVO LORDO SUL FATTURATO

Per quanto riguarda le immobilizzazioni di materiali e rimanenze/scorte, dall’analisi emerge che siano il 14,5% del fatturato le prime e il 27% del fatturato le seconde suddivise per macroarea.

DEBITI, CREDITI E SOLIDITÀ FINANZIARIA Il livello dei debiti dei distributori delle macchine agricole corrisponde al 9,9% nel lungo periodo e al 46,7% nel breve periodo, dove emerge che nel Centro la media dei debiti sia più alta rispetto al Nord e al Sud. Il debito totale del comparto è pari a 922.259.621 euro. I crediti totali del comparto corrispondono invece a 492.082.556 euro, suddivisi in 0,9% del fatturato nel lungo termine e 29,3% del fatturato nel breve termine. Il Centro si conferma per media più alta di crediti per impresa. La leva finanziaria, ovvero il ricorso al capitale di terzi (indebitamento) come fonte di finanziamento per le imprese della distribuzione delle macchine agricole, è comunque molto importante e ci si rende conto che la solidità finanziaria delle nostre imprese è molto vicina alla voce «rischiosa» (tabella 5). La maggiore liquidità (tabella 6) per singola impresa si riscontra al Sud e nelle Isole con il 44,2% rispetto al 38,7% del Centro, al 21,7% nel Nord-Est e al 17,8% nel Nord Ovest. Le imprese della distribuzione delle macchine agricole con un indice di liquidità non pienamente soddisfacente (inferiore a 1) sono 608 (il 70,6%). Quelle con un indice di liquidità preoccupante (inferiore a 0,5) sono 286, cioè una su tre (il 33,2%). Tutte le slide relative all’analisi condotta da Format Research, che ringraziamo per la professionalità dimostrata, si possono trovare sul nostro sito www.unacma.it, nella sezione Unacma-Documenti. •

TABELLA 5 - SOLIDITÀ FINANZIARIA (RICORSO AL CAPITALE DI TERZI)

TABELLA 6 - SOLIDITÀ FINANZIARIA (INDICE DI LIQUIDITÀ)

DICEMBRE 2018

17


SICUREZZA IN AGRICOLTURA. AMORE PER LA VITA.

UOMINI E MACCHINE, OBIETTIVO SICUREZZA

Trattrici, macchine e attrezzature agricole sono strumenti che gli agricoltori, i contoterzisti e i manutentori del verde e del territorio utilizzano ogni giorno, per ogni tipo di lavorazione. Debbono quindi essere sicure, e usate con prudenza e competenza.

MACCHINE VECCHIE, IL PERICOLO “IN CASA”

Nelle aziende agricole italiane si utilizzano trattrici e macchinari che spesso hanno 30 o 40 anni d’età e questo comporta minore produttività, consumi elevati, inquinamento ambientale e soprattutto rischi per l’incolumità degli operatori. Secondo i dati ufficiali il comparto agro-forestale registra ogni anno circa 200 incidenti mortali.

MEZZI AGRICOLI FUORI CONTROLLO

Senza una revisione periodica presso officine specializzate, che verifichi anche l’efficienza delle parti meccaniche, il rischio di incidenti aumenta notevolmente. Molti infortuni, peraltro, possono essere causati dall’impiego di macchine prodotte in Paesi esteri, prive dei requisiti di sicurezza previsti dalle leggi europee.

MACCHINE NUOVE, UNA SCELTA POSSIBILE

L’acquisto di mezzi meccanici di nuova generazione costituisce la soluzione migliore per ottenere efficienza e sicurezza nelle operazioni. Per facilitarne l’acquisto, l’Unione Europea, il Governo e le Regioni hanno elaborato forme di incentivazione, dai PSR ai contributi INAIL fino alla Legge Sabatini e alle disposizioni delle singole amministrazioni locali.

FEDERUNACOMA, UNO SPORTELLO DEDICATO

Rivolgendosi alla Federazione italiana dei costruttori di macchine agricole, ogni operatore può avere informazioni e dettagli in merito alla revisione delle macchine vecchie, alle agevolazioni per l’acquisto di macchine nuove, alla sorveglianza sui mezzi meccanici illegali e al conseguimento del patentino obbligatorio che abilita gli operatori agricoli all’uso dei mezzi meccanici.

PER INFORMAZIONI

www.federunacoma.it/progettosicurezza


UNACMA UNACMA REPORT

DSI, IN VETTA I GRUPPI KUBOTA E AGCO I risultati del DSI (Dealer Satisfaction Index), l’indagine di Climmar che esprime il grado di soddisfazione dei concessionari italiani nei confronti delle case costruttrici

NEL PANORAMA GENERALE I GIAPPONESI AVANZANO 18,0 16,2 16,0 14,0

14,1

14,8 13,6

16,0

14,2

13,6

13,2

12,3

12,0

12,7 11,5

11,6

12,8

11,1

9,4

10,0

8,9

8,0

7,2

8,9

7,0

6,0 4,0 2,0 0,0

Come ogni anno il mese di giugno e luglio sono dedicati all’annuale indagine sul DSI (Dealer Satisfaction Index) elaborata da Climmar, che esprime il grado di soddisfazione dei rivenditori di macchine agricole nei confronti delle case costruttrici. Anche quest’anno l’intera indagine è stata seguita dai nostri colleghi del Sedima francese, ma a differenza dello scorso anno non abbiamo effettuato direttamente telefonate per incitare i colleghi a rispondere a questa importante ricerca. Il risultato è stato un netto calo numerico delle risposte pervenute, un dato che non riguarda però solo l’Italia. I risultati emersi evidenziano, infatti, una riduzione generica nel numero delle risposte pervenute. Ad agosto, poi, c’è stata la consueta riunione a Parigi dove si è svolta la discussione dei dati. In questo ambito, abbiamo comunicato il nostro volere di rendere biennale questa indagine. Qui di seguito trovate il numero dei partecipanti che hanno aderito all’indagine per ogni Paese coinvolto (tabella 1).

al suo interno delle sottodomande. Le risposte andavano da «per niente soddisfatto» a «molto soddisfatto», per un totale di 5 possibilità.

te 5 sottodomande: percezione del brand, solidità, affidabilità dei trattori e adeguatezza nel mercato e livello di innovazione e sviluppo. In media Fendt è risultato essere al primo posto, seguito immediatamente da Kubota e leggermente più in basso da Antonio Carraro e John Deere (grafico 1 nella pagina seguente).

IMPATTO E IMMAGINE DEL MARCHIO Per quanto riguarda l’impatto e l’immagine del brand, sono state fat-

TABELLA 1 - NUMERO DELLE RISPOSTE PERVENUTE NEL 2018 PER OGNI PAESE E VARIAZIONE RISPETTO AL 2017

L’ANALISI Passiamo quindi all’analisi dei dati emersi dall’indagine annuale. Quest’anno sono state predisposte 14 domande, ciascuna delle quali aveva

Fonte: dati SEDIMA.

DICEMBRE 2018

19


UNACMA GRAFICO 1 - IMPATTO E IMMAGINE DEL MARCHIO 20,0 18,0

17,0

16,5

15,6

16,0

14,9

14,0

16,8

16,0

12,0

11,4

12,0

16,5

14,8

10,4

9,6

10,0

11,6

16,3

15,8 12,8

13,3

11,2 7,6

8,0 6,0 4,0 2,0 0,0

GRAFICO 2 - VENDITA DEI TRATTORI 20,0 18,0 16,0

12,0 10,0

11,7 10,2

10,8

12,3

11,5

11,3

10,7

11,7 10,1

8,8

8,6

7,8

8,0

15,2

14,5

13,8

13,7

14,0

8,0

7,2 5,6

6,0 4,0 2,0 0,0

GRAFICO 3 - VENDITA DELLE PARTI DI RICAMBIO 20,0 18,0 16,0

16,2

14,0

12,7

12,5

16,8

16,3

15,2

11,6

9,2

12,0

10,8 8,5

8,0 6,0 4,0 2,0 0,0

20

14,6

13,7

13,4

12,0 10,0

16,0

14,8

DICEMBRE 2018

12,3

12,5

8,0


UNACMA GRAFICO 4 - SERVIZIO POST-VENDITA 20,0 18,0 16,0

15,6

15,0 13,1

14,0

13,9

16,5 14,9

13,8

12,8

12,0

11,8

12,0 10,0

15,2

11,2

11,2

10,7

10,9 9,2

9,0

8,6

7,1

8,0 6,0 4,0 2,0 0,0

VENDITA DEI TRATTORI

SERVIZIO POST-VENDITA

Nella vendita dei trattori veniva richiesto di valutare: il supporto alla vendita, la disponibilità dei trattori, il rispetto dei tempi di consegna, il rapporto qualità/prezzo e il supporto per la vendita di parti usate. Valtra risulta essere il marchio migliore, seguita da Kubota e Fendt (grafico 2). Anche nella vendita dei pezzi di ricambio Valtra si conferma al primo posto, seguita da Kubota e Antonio Carraro (grafico 3).

Il servizio post-vendita era volto ad analizzare: il supporto tecnico fornito, la qualità della documentazione tecnica, gli aggiornamenti dei documenti e i kit gratuiti di aggiornamento per i trattori. I risultati del sondaggio evidenziano al primo posto Kubota, seguito da Fendt e John Deere (grafico 4). Kubota resta al primo posto anche per i servizi informatici riguardanti la disponibilità del costruttore a facilitare le

comunicazioni informatiche, i costi di installazione del sistema, l’accuratezza e leggibilità del listino prezzi on line e la facilità per i collaboratori di accedere alle informazioni fornite dal costruttore.

CAMPAGNE PUBBLICITARIE Per quanto riguarda la pubblicità e i materiali di supporto, è stato chiesto di esprimere un parere sulle campagne pubblicitarie del costruttore e la

GRAFICO 5 - CAMPAGNE PUBBLICITARIE DEI COSTRUTTORI

20,0 18,0 16,0 14,0 12,0

14,8 12,0

10,7

10,0 8,0 6,0

6,4

14,5

13,0

12,7

13,6

12,4 9,8

11,8

10,7

9,3 5,8

5,6

4,0 2,0 0,0

DICEMBRE 2018

14,9 12,5

21

10,4

4,8


UNACMA GRAFICO 6 - AMMINISTRAZIONE E MODALITÀ DI PAGAMENTO

20,0 17,1

18,0 16,0

15,4

15,2

14,0

13,8

12,5

12,0

14,4

14,4 12,6

11,2

10,0

10,0

16,3

15,2

12,8

12,0

12,5

10,4 9,0

8,4

8,0

6,8

6,0 4,0 2,0 0,0

loro efficacia, sui materiali cartacei e e informatici di supporto alla pubblicità e il livello di coinvolgimento nelle spese pubblicitarie del costruttore. Dai risultati emerge che al primo posto si colloca il marchio Valtra, seguito ancora da Fendt e Kubota (grafico 5).

pagamento riguardanti l’efficienza nell’elaborazione degli ordini, semplicità nelle procedure, modalità di pagamento e sul podio restano ancora una volta Kubota, Valtra, alle quali si aggiunge Antonio Carraro (grafico 6).

AMMINISTRAZIONE E MODALITÀ DI PAGAMENTO

FORMAZIONE PROFESSIONALE Proseguiamo con la formazione e tutto ciò che riguarda i programmi di formazione sul marketing, sui

La settima domanda riguardava l’amministrazione e le modalità di

servizi di ricambio, post-vendita in termini di qualità e competenza dei formatori. Dai dati forniti al primo posto si colloca il marchio Kubota, seguito ancora da Valtra e John Deere (grafico 7).

GESTIONE DEGLI ORDINI E DELLE RELAZIONI L’analisi di Climmar ha poi spostato l’attenzione su altri interessanti aspetti quali la gestione rispetto agli impegni presi, la capacità di rispon-

GRAFICO 7 - FORMAZIONE

20,0 18,0

16,8

16,0 14,0

14,7

12,0 10,0

13,4

12,3 9,6

16,3

14,8

14,2

13,7

13,5

12,1

12,0

10,9

10,2 8,1

8,0 5,6

6,0 4,0 2,0 0,0

22

DICEMBRE 2018

9,0

9,3 7,2


UNACMA GRAFICO 8 - RELAZIONI FRA CONCESSIONARI E COSTRUTTORI

20,0

17,8

18,0 16,0 14,0

17,8

17,6 14,8

14,8

13,3

12,0

17,3

15,5

14,4

13,6

12,5

12,0

12,3

10,4

9,8

10,0

15,4

8,8

8,2

8,0

6,5

6,0 4,0 2,0 0,0

GRAFICO 9 - DISPONIBILITÀ A MIGLIORARE I PUNTI DEBOLI 20,0 18,0 16,0 14,0 12,0

14,0 12,0

12,7

13,0

13,5

13,5

13,0

12,0

12,0

11,7

9,5

10,0

8,0

8,0

9,3

10,5

5,9

6,0 4,0

16,8

16,0

3,5 2,0

2,0 0,0

dere alle controversie, la comunicazione con il costruttore e più in generale sulle relazioni tra concessionari e costruttori. Anche in questi casi il marchio Kubota si conferma al primo posto, a pari merito con Case IH, seguito da Claas e Valtra (grafico 8).

DISPONIBILITÀ AL MIGLIORAMENTO Verso la fine del sondaggio abbiamo analizzato i miglioramenti e nello

specifico la disponibilità del costruttore a migliorare i punti deboli. Sul podio, in ordine, restano Valtra e Kubota (grafico 9), così come per i finanziamenti.

ma il brand più votato. In una panoramica generale, le case costruttrici più votate sono state Valtra, Kubota e Fendt. Tutto il report DSI è consultabile sul nostro sito www.unacma.it, nella sezione Documenti. •

SISTEMI ANTIFURTO L’ultimo quesito era volto a sondare il livello di soddisfazione in merito all’aiuto che il costruttore offre nel montaggio di sistemi per prevenire i furti e la volontà di implementare tali sistemi. In questo ambito Valtra si confer-

DICEMBRE 2018

23


Esposizione Internazionale delle Macchine, Impianti e Tecnologie per la Filiera Agricola. International Exhibition of Machinery and Technologies for Agriculture.

by

Bari, 10-13 ottobre/October 2019

L'agricoltura mediterranea in un unico evento Mediterranean agriculture in a single event

Organizzata da Federunacoma Surl. Ăˆ un'iniziativa Fiera del Levante /Organized by Federunacoma Surl. A Fiera del Levante Initiative Info: tel (+39) 06 432.981 - fax (+39) 06 4076.370 - agrilevante@federunacoma.it Con il supporto di/Supported by

www.agrilevante.eu


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.