I.P. I.P
CONCESSIONARI | RICAMBISTI | OFFICINE | AGRICOLTURA | GIARDIN GIARDINAGGIO NAGGIO dicembre 2015
2016
LISTI NO
USATO
TRATTORI ▪ TELESCOPICI ▪ TRINCE ▪ MIETITREBBIE
www.unacma.it
FA! CORSO
PER RIVENDITORI E RIPARATORI DI MACCHINE AGRICOLE E DA GIARDINAGGIO
Verona 3 dicembre 2015
▸ Successo dei Corsi Unacma-Inail
▸ Che aria tira per i dealer?
Venezia 20-23 ottobre 2016
▸ I Marchi più apprezzati dai Dealer/ Vince Fendt
▸ La gestione di una concessionaria
CORSO
PER RIVENDITORI E RIPARATORI DI MACCHINE AGRICOLE E DA GIARDINAGGIO CORSO VALIDO PER DIVENTARE UNA VALIDA OFFICINA
Prenotati per partecipare ai corsi INAIL-UNACMA migliora le tue CONOSCENZE, CAPACITÀ E COMPETENZE per entrare nel network che fa crescere la tua immagine ed aumenta i tuoi margini
per informazioni rivolgiti a: info@unacma.it, allo 06.87420010 o visita il sito www.unacma.it
EDITORIALE
QUELLO CHE UNACMA FA È SEMPLICEMENTE UN MIRACOLO! È passato poco più di un anno dall’inizio del mio mandato, anche se per me sembra ancora ieri. Non so se sono nel periodo dove l’età cammina più di quello che percepisco o se il lavoro che svolgo con passione, sia privatamente che per l’associazione, faccia passare il tempo senza che me ne accorga. Fatto sta che dopo un anno occorre fare un bilancio di quello che si è fatto, di quello che si poteva fare in più e soprattutto di quello che si andrà a faccia in futuro. Alla guida di un’associazione, quando si parla del lavoro svolto, si ha sempre la sensazione che il risultato sia molto più scarso rispetto alle energie investite. Purtroppo le procedure e la burocrazia sono freni naturali, qualche volta inibitori, sicuramente scoraggianti. Però avanti sempre, a testa alta! Quello che fa Unacma é semplicemente un miracolo, e non voglio citare niente nello specifico, vi sfido a leggere, interpretare e memorizzare lo schema riportato a pagina 4. Il miracolo è avvalorato anche dal fatto che il personale a disposizione è contingentato, le risorse pure e, per volontà della Giunta, siamo riusciti addirittura a portare il bilancio dell’associazione in attivo.
I PUNTI NEVRALGICI Vorrei riportare in discussione il tema esistenziale della nostra categoria, tassello nevralgico della filiera delle macchine agricole. Sempre di più ci si interroga su quanto valiamo, noi personalmente, come imprenditori, e la nostra azienda, intesa come insieme di uomini, donne e mezzi organizzati, al fine di produrre un reddito. Soprattutto in Italia, le dimensioni medie di un concessionario non
permettono di discutere serenamente con i costruttori che, invece, più passa il tempo più si ingrandiscono, e più diventano irraggiungibili; quindi il risultato diventa sottostare all’egemonia di altri, deviare le proprie aspettative e passioni, e perseguire obiettivi di costruttori che spesso non coincidono con gli obiettivi personali e di reddito di noi dealer.
tori e invece di minacciare scioperi e congiure li abbiamo portati a ragionare e condividere un sistema di rapporti economici più sostenibile, che possa garantire una marginalità operativa ai dealer senza soffocare le libertà altrui. Molto però c’è ancora da fare. In questa direzione.
I PUNTI DI FORZA Altro argomento molto caro al nostro prezioso mentore, fondatore e collaboratore Rodolfo Catarzi, è la professionalizzazione del rivenditore di macchine agricole, soprattutto come professionista nel post-vendita, con competenze e conoscenze specifiche acquisite tramite formazione organizzata ad hoc. Questo, mi sento di dire, è un obiettivo centrato pienamente, dimostrato dal fatto che i corsi Inail sono in pieno svolgimento, spesso in over-booking, riconosciuti dalle istituzioni e anche dalla clientela finale, che sempre più cerca di rapportarsi con chi conosce e svolge il suo lavoro in ottemperanza a tutti gli obblighi vigenti. Abbiamo dato una svolta anche al settore della comunicazione, strategico per chi deve trasmettere ai suoi associati novità di settore. Quindi, oltre al sito ci siamo dotati anche di profili social network, newsletter e altre iniziative multimediali, indispensabili per viaggiare alla velocità del mondo d’oggi. Una proficua collaborazione in tal senso è stata avviata con la società Allin, un gruppo, costituito soprattutto di ragazze, con una grande voglia di fare e con esperienze multiformi. Operano on line per aziende presenti in Italia con i più svariati mezzi di comunicazione. Che un’associazione di categoria come la nostra si dovesse interessare di
«L’Italia è lunga e stretta… e non è un modo di dire! Tante le persone che l’associazione ha incontrato, tutte appassionate del loro lavoro» Bisogna imparare a tutelare, nel rispetto di noi stessi, dei nostri impegni, clienti e collaboratori, gli interessi delle nostre aziende. Questa è una vecchia partita che però rimane sempre aperta. A tal proposito abbiamo incontrato tutti assieme alcuni responsabili delle principali Case costruttrici di trat-
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MAPPA DELLE ATTIVITÀ SVOLTE DA UNACMA CONFORMGEST ANCORS DELOITTE
PARTNER
ENAMA
CONFCOMMERCIO
ASSOCIATI ROAD SHOW ACMA
RELAZIONI CON L’ESTERO
DELOITTE - DSI COCCHI- UNACMA ASS.
SITI USATO: AGRIAFFAIRE.IT
TERRITORIO
FILIERA
INDAGINI
SPONSOR INAIL MIT – MISE MIUR – MIN. LAV USL REGIONI provincie
TEMI
SICUREZZA PATENTINO RIMBORSI GARANZIE ATTREZZATURE
Mech@griJOBS ADOTTA UNA SCUOLA Green Safety Salviamo il paesaggio
INAIL ANCORS - ADM
formazione giovanile non lo avrei mai immaginato, ma la passione di Alberto Cocchi si è dimostrata instancabile; lo testimoniano tutte le attività svolte su questo tema, nelle fiere con stand dedicati, nei contatti con le scuole di settore, con un’attenzione speciale verso questa gioventù che rappresenta la fascia dei nostri futuri collaboratori. Finalmente sono riuscito a capire, vivendolo da dentro, quanto le istituzioni nazionali, Ministeri in primis, siano informate sulla portata delle nostre conoscenze e competenze di settore, e non da ora, ci coinvolgono continuamente nelle discussioni di progetti, leggi e regolamenti come conoscitori tecnici della materia. Oltre a una soddisfazione personale di chi tanto, anche prima che arri-
UNACMA per la VITA
vassi io come presidente, ha operato negli ultimi anni per questo riconoscimento, si è ottenuta la possibilità di poter influenzare le decisioni che riguardano il nostro settore. Insomma, stiamo imparando a fare e soprattutto sviluppare la lobbying nel senso più nobile del termine.
LOBBYNG EUROPEO E SOLIDARIETÀ Negli ultimi tredici mesi ho partecipato due volte al Congresso Climmar, che come saprete è l’organismo europeo che riunisce tutti i nostri omologhi in Europa. Lo stesso Climmar, con la nuova presidenza di Erik Hogervorst, si é trasformato da semplice momento annuale di confronto tra operatori ad apparato di difesa di interessi di categoria
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LOCALI CAMPOVERDE AMO GROSSETO SANTA LUCIA SAVIGNANO UDINE LANCIANO ENOLIEXPO
FIERE INTERNAZIONALI EIMA SIMA
SOCIALE
FEDERACMA
FORMAZIONE
GRAFICA, MARCHI, LOGHI, LAVORI TIPOGRAFICI, VOLANTINI, BANNER
MIPAAF ATENEI
FEDERAUTO ASSOGREEN
SITI: UNACMA.IT AGRIDEALER.IT FACEBOOK, TWITTER
LISTINO USATO
FONTI DI REDDITO
CEE
ACI PFU
NEWSLETTER
COMUNICAZIONE
ENTI
ALTRE ASSOCIAZIONI
MAD RIVISTA
ATTIVITA’ INTERNE
ATTIVITA’ ISTITUZIONALI ASSEMBLEE CONSIGLI DIRETTIVI GIUNTE
FEDERUNACOMA Coldiretti – CIA – Copagri Confagricoltura Confai – UNIMA – Uncai
DICEMBRE 2015
GRANDI EVENTI
NAZIONALI FIERAGRICOLA VERONA AGRIUMBRIA-BASTIA (PG) AGRILEVANTE-BARI ENOVITIS
TAO AGRIDEALERDAY AGROMOTIVE DEALER DAY
CLIMMAR
a livello europeo, cioè dove vengono prese delle decisioni che riguardano molto spesso il nostro settore, e che tutti gli Stati devono sostanzialmente subire. Ebbene anche in questa sede si può fare lobbying, e anche in modo puntuale e incisivo. Il nostro coinvolgimento e interessamento in Europa ha prodotto un onere, ma anche un onore: il Congresso annuale del Climmar 2016 si svolgerà in Italia e precisamente a Venezia. Avremo a disposizione palco e riflettori per acquisire sempre più prestigio internazionale, ma anche nei confronti delle istituzioni che abbiamo già coinvolto. Fin d’ora chiedo la partecipazione fattiva di tutti gli operatori di settore. Più saremo, più influenzeremo le decisioni del settore.
È la prima volta che lo dico pubblicamente, anzi la prima volta che lo dico e basta. Gianni Di Nardo, segretario generale, è una figura dalla quale la nostra associazione non può prescindere. Svolge il suo lavoro con una disciplina esagerata. Il sistema è molto semplice: la parte politica, cioè il posizionamento dell’associazione in base ai vari temi, viene condivisa dalla Giunta e dal Consiglio, ma tutto il lavoro di tessitura di rapporti, organizzazione di eventi, logistica e quant’altro lo svolge Gianni, uomo poliedrico dalle mille risorse. Stiamo tentando di dare anche il nostro piccolo contributo nel sociale, innanzitutto con il progetto «Unacma per la vita». Siamo partiti dall’idea di creare un’officina per la riparazione di mezzi agricoli in un piccolo paese della Tanzania, ma poi, la vicinanza «etica e sociale» con Slow Food, ci ha fatto pensare di lanciare, per il momento come un urlo so-
che un giorno va dagli amici dell’associazione a Trento, e pochi giorni dopo si trova in Sicilia, a Marsala, per incontrare i dealer in occasione di Enovitis in campo, per poi viaggiare in macchina fino a Chieti e scoprire una provincia e una regione così densa di rivenditori di macchine agricole che mai ti saresti aspettato. Vi assicuro che non é semplice coordinare i pensieri, interpretare le esigenze, cercare di dare risposte uniformate a tutti. Ma in fondo questa è la bellezza del nostro Paese: diversi nel cibo (ho assaggiato di tutto), nelle tradizioni (in Sicilia ho baciato uomini), nei costumi (a qualche incontro più di un collega é serenamente venuto in calzoni corti e ciabatte), ma tutti accomunati dalla passione per il nostro lavoro.
litario, accanto alla loro iniziativa «10.000 Orti in Africa» una nostra idea denominata «10/100 officine in Africa». Ovviamente, per realizzare queste iniziative, l’aiuto in termini economici degli associati e non è fondamentale.
L’ITALIA È LUNGA E VARIEGATA Come giusto che sia, ho avuto molte occasioni di incontro con diverse Acma territoriali e quasi sempre siamo usciti con i nostri Road Show e fiere locali. Intanto l’Italia è lunga perché ci vuole sempre un sacco di tempo per raggiungere le varie mete, ma è lunga anche per le svariate tipologie di persone e aziende che si conoscono viaggiando. Immaginate voi un povero cristiano della provincia trevigiana, sempre accompagnato da un nativo campano naturalizzato romano, e a volte da un toscanaccio e un reggiano,
• Roberto Rinaldin Presidente Unacma
EVENTI
L’ASSEMBLEA UNACMA ALL’AGRIDEALERS DAY 2015 Si è appena concluso l’annuale Congresso di Unacma nei locali messi gentilmente a disposizione da Veronafiere. Vi hanno partecipato una sessantina di associati provenienti da tutta l’Italia. Il presidente dell’Unione nazionale dei commercianti di macchine agricole, Roberto Rinaldin, e il segretario generale Gianni Di Nardo hanno sostanzialmente confermato che l’attività dell’associazione sta crescendo rapidamente su molti fronti sostenendo la categoria dei commercianti di macchine agricole che si sta rafforzando sia nel ruolo istituzionale che lobbistico. I vari partner presenti (Conformgest, AgriAffaires, Ancors, Atheikon, L’Informatore Agrario e Mad-Macchine agricole domani, Image line-agronotizie) hanno presentato i
loro progetti che appoggiano le attività di Unacma con tutti i servizi di supporto alle attività dei dealer. Fra i temi affrontati la revisione, il ruolo europeo dell’associazione e la formazione dei concessiona-
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ri che nel tempo diventerà un valore aggiunto imprescindibile e un importante elemento per differenziarsi. Un reportage più dettagliato sull’intensa giornata associativa seguirà prossimamente. •
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UNACMA INFORMA
GRANDE SUCCESSO DEI CORSI I percorsi di formazione sulla sicurezza continueranno per tutto il 2016
dulo 10), in aggiunta ai due precedenti corsi, completerà il primo steep per l’acquisizione del marchio di qualificazione Unacma ROC.
COME ISCRIVERSI Si ricorda che la frequenza è limitata a un massimo di 24 partecipanti per sessione e che la preventiva e tempestiva comunicazione di pre-adesione al corso, inviata a segreteria@unacma.it da parte di coloro che hanno interesse e intenzione di partecipare, consentirà una migliore programmazione in funzione delle diverse esigenze in termini di tempistica e logistica. Nonostante i buoni risultati ottenuti in questa prima fase, dobbiamo tuttavia segnalare una certa difficoltà di adesione all’iniziativa, avendo riscontrato che molti concessionari interpellati hanno declinato l’invito ritenendosi già sufficientemente informati e preparati o lamentandosi del costo e della durata ritenuti eccessivi. Il riscontro avuto dai test di apprendimento e di gradimento acquisiti al termine di ciascuno dei corsi già svolti, nonché i dibattiti aperti nel corso della trattazione dei singoli argomenti hanno dimostrato, viceversa, quanto fossero sostanziali e numerose le lacune di conoscenza normativa e di competenza pratica esistenti anche in coloro che pure partecipando si consideravano sufficientemente preparati. È stata rappresentata e discussa un’ elevata quantità di casi di adeguamento di trattori, per i quali sono state rilasciate le dovute certificazioni di conformità e di corretto montaggio da parte di coloro che le hanno eseguite, che alla luce delle norme e delle linee guida illustrate hanno dimostrato non conformità sostanziali passibili di sanzione. Elementi di non conformità che ver-
Si è concluso il primo ciclo di corsi organizzati da Unacma in collaborazione con Inail e Asl territoriali, tenutosi in alcune regioni d’Italia. Il primo corso si è svolto a Roma, poi a Treviso, Bari, Codogno (Lodi) e a Bologna con due edizioni. Sono 130 le persone, tra titolari e dipendenti di concessionarie e officine di macchine agricole, che sono state formate nei primi due moduli del percorso formativo durato due giorni, come previsto dal protocollo Unacma per il conseguimento della certificazione Unacma ROC. I corsi sono stati tenuti dal personale del Dits (Dipartimento tecnico sicurezza) e del Contarp (Consulenza tecnica accertamento rischi e prevenzione) di Inail, con la partecipazione dei tecnici del servizio di vigilanza delle Asl territoriali. A ciascuno dei partecipanti è stato rilasciato un attestato di partecipazione nominativo a firma della stessa Inail, che riconosce l’apprendimento e la competenza rispetto alla normativa vigente e alle modalità applicative.
LA SICUREZZA IN OFFICINA Attualmente, è in fase di definizione il calendario dei corsi 2016 per tutte le aree geografiche dalle quali si attendono le pre-richieste di partecipazione. A partire dal prossimo gennaio inizieranno con le stesse modalità dei precedenti, anche i corsi specifici relativi alla sicurezza nelle officine (modulo 10), rivolti a coloro che hanno già frequentato i corsi relativi ai moduli 1 e 2. La partecipazione al corso obbligatorio per officine (mo-
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ranno certamente rilevati in fase di attuazione della revisione delle macchine agricole e che comporteranno, malauguratamente, contenzioso con i proprietari dei trattori ai quali non verrà rilasciato l’esito positivo della revisione.
PERCHÉ INVESTIRE NELLA FORMAZIONE? Perché il mondo delle macchine agricole si sta sempre più evolvendo, perché l’agricoltore ha bisogno di confrontarsi con «riparatori» competenti e professionali, che conoscono innanzitutto le norme e sappiano intervenire nel modo più adeguato. Perché in 5 anni dovranno essere revisionati 1.600.000 trattori e le macchine dovranno rispettare tutte le norme di sicurezza (che come detto finora spesso non sono state applicate o si sono «rabberciati» prodotti non a norma e quindi c’è da rimetterci le mani). Si ricorda, infine, che i corsi sono aperti a tutti indipendentemente dall’essere associati Unacma o no, anche se l’associazione intende perseguire l’obiettivo di costituire una rete di officine certificate che sia formata e sinonimo del «best» della categoria. • Gianni Di Nardo Segreteria generale Unacma
UNACMA FORMAZIONE
COME ACQUISIRE LA CERTIFICAZIONE Tre corsi di formazione obbligatoria per diventare dealer qualificati appartenenti alla Rete di Officine Certificate Per qualificarsi come dealer Unacma ROC (Rete Officine Certificate) occorre seguire un percorso di formazione obbligatoria organizzato da Unacma e Inail. Nel prospetto di pagina 8 sono riportati i corsi obbligatori e quelli facoltativi con il titolo del tema trattato e il numero di ore utili al conseguimento dell’attestato di frequenza.
CORSI OBBLIGATORI I corsi erogati ad oggi riguardano il modulo 1 e il modulo 2 che sono obbligatori. I moduli possono essere accorpati.
La partecipazione al modulo 10 (dopo l’1 e il 2) è obbligatoria per acquisire il marchio Unacma ROC e la successiva verifica in loco della
reale logistica dell’azienda, da parte di una specifica commissione definita da Unacma, consentirà di ricevere, su richiesta, il materiale di marketing e comunicazione per «distinguersi» e farsi riconoscere.
AGGIORNAMENTI FACOLTATIVI La partecipazione ai corsi facoltativi relativi alle singole tipologie di prodotto (macchine per la manutenzione del verde, macchine da raccolta, macchine per la silvicoltura, macchine per l’allevamento ecc.) consentirà ai partecipanti di acquisire una competenza specifica riportata dall’apposito simbolo impresso nel marchio Unacma ROC. Per tutti i corsi che si frequentano, Inail rilascerà lo specifico attestato di frequenza «nominativo» e non aziendale. Facoltativo sarà pure il corso per «l’implementazione gestionale dell’attività» che ha lo scopo di dotare l’intera rete delle officine ROC dello stesso sistema
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PROGRAMMA DEI CORSI Moduli
Frequenza
Tema
Ore
Modulo 1
OBBLIGATORIA
DISPOSIZIONI LEGISLATIVE OBBLIGHI DEI CEDENTI E CONCEDENTI IN USO
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Modulo 2
OBBLIGATORIA
TRATTORI AGRICOLI E FORESTALI ALBERI CARDANICI
8
Modulo 3
FACOLTATIVA
REQUISITI MACCHINE AGRICOLE PER LA RACCOLTA IL TAGLIO E LA DISTRIBUZIONE
6,5
Modulo 4
FACOLTATIVA
REQUISITI RIMORCHI E MACCHINE AGRICOLE PER LA FERTILIZZAZIONE
4,5
Modulo 5
FACOLTATIVA
REQUISITI MACCHINE E ATTREZZATURE PER LA CURA E LA MANUTENZIONE DELLE COLTURE
5,5
Modulo 6
FACOLTATIVA
REQUISITI DI SICUREZZA MOTOZAPPE E MOTOCOLTIVATORI
4,5
Modulo 7
FACOLTATIVA
REQUISITI DI SICUREZZA PER LE MACCHINE PER IL SOLLEVAMENTO E LA MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI
3,5
Modulo 8
FACOLTATIVA
MACCHINE PER LA SILVICOLTURA: LAVORAZIONE, SOLLEVAMENTO E MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI
5,5
Modulo 9
FACOLTATIVA
MACCHINE E ATTREZZATURE DA GIARDINAGGIO
8
Modulo 10
OBBLIGATORIA
SICUREZZA NELLE OFFICINE MECCANICHE: FATTORI DI RISCHIO, GESTIONE E MANUTENZIONE
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Modulo 11
FACOLTATIVA
LA GESTIONE INFORMATICA DELL’OFFICINA: Gestione del parco macchine servito Tenuta del «Registro manutenzione» (art. 71 del D.lgs 81/08) CONTROLLO COSTI, GESTIONE RICAMBI
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Aggiornamento
OBBLIGATORIA
IN FUNZIONE DI NUOVE DISPOSIZIONI E NORME CON PERIODICITÀ O A SPOT
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NESSUNO IN ITALIA PUÒ GARANTIRE UNA FORMAZIONE COSI’ DETTAGLIATA E SPECIFICA COME UNACMA, UNICA ASSOCIAZIONE ITALIANA DI RIVENDITORI E RIPARATORI DI MACCHINE AGRICOLE
di gestione e controllo dell’attività, tale da consentire un’analoga e uniforme gestione dei costi e dei ricavi, nonché l’ottimizzazione degli investimenti in mezzi e manodopera, che permetta il livellamento in alto, del prezzo della manodopera in funzione anche delle competenze acquisite attraverso i corsi stessi. Essendo la normativa in materia di sicurezza costantemente in evoluzione e aggiornamento, come pure le linee guida Inail, le circolari del Ministero del Lavoro, le direttive comunitarie e di prodotto, ne deriva la necessità di un periodico, ma
costante, aggiornamento delle conoscenze che sarà implementato da Unacma in accordo con Inail, con le medesime modalità dei corsi principali.
CORSI DI POTENZIAMENTO Sarà, inoltre, possibile effettuare degli «upgrade» nel settore meccatronico, robotico, gestione e manutenzione di sistemi satellitari, GPS, droni o relativi all’ISO-Bus, alla Precision farming e quant’altro nei prossimi anni si presenterà a chi dovrà effettuare la manuten-
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zione o riparare mezzi agricoli. Con questo Unacma auspica che l’intera categoria dei rivenditori e riparatori di macchine agricole e per la manutenzione del verde possa e debba addivenire al riconoscimento della qualificazione e competenza che gli spetta nell’ambito della filiera della meccanizzazione, sempre più complessa in termini non solo di tecnologia ma anche di normativa, sicurezza e responsabilità. Per ottenere il riconoscimento di Unacma ROC bisogna essere iscritti all’associazione con patto di conti• nuità.
UNACMA INFORMA
IL LISTINO DELL’USATO 2016, UNA BUSSOLA PER LA SCELTA Siamo alla quarta edizione. Per molti concessionari e i loro venditori, sta diventando una consuetudine avere in tasca il Listino dell’Usato Unacma. Sono quaranta i concessionari che quest’anno hanno contribuito alla realizzazione del Listino diventato ormai un importante punto di riferimento per i dealer e gli imprenditori agricoli. Abbiamo mantenuto invariato il costo e la facilitazione delle copie ulteriori perché vogliamo che sempre di più diventi lo strumento da cui parti-
Il «nostro» Listino (nostro perché redatto dagli stessi concessionari di macchine agricole) comincia a suscitare l’interesse di enti nazionali e locali preposti alle valutazioni delle macchine (banche, assicurazioni, Regioni, ecc.). Ogni persona in più che lo utilizzerà favorirà una omogeneizzazione dei prezzi, nell’interesse di tutti. Ringraziamo la Casa editrice Edizioni L’Informatore Agrario per la sua preziosa collaborazione nelle attività di editing e di stampa. •
re per fare una valutazione corretta. Adesso le macchine non revisionabili non avranno più prezzo e quindi ci auguriamo che ogni trattativa tenga conto di questa importante novità.
37 M 3 arco 47 M 8/4 telaio 10.500 9.500 49 8.500 M 8/4 arco 7.900 7.300 8.400 8.100 49 7.700 M 8/4 arco 4.800 7.300 14 7.00 8.80 0 0 6.500 6.300 8.200 57 7.800 M 12+12 arco 6.00 7.60 0000 0 5.800 5.600 14 7.100 12.800 6.800 6.500 67 5.30 M 12/12 arco 0 4.900 6.200 5.800 5.700 14 15.300 14.900 87 5.400 5.000 14.500 13.900 M 16/16 arco 14 12.800 12.100 16.700 16.200 87 11.500 10.8000 15.800 15.300 M 16/16 arco 10.200 9.900 14 14.800 14.300 19.500 18.200 71 8.400 8.800 13.800 13.300 M 16+16 arco 14 15.6 00 87 M 16+16 arco 14 16.600 67 M 12/12 arco 14 13.100 12.600 47 12.100 11.600 M 12/12 arco 14 11.2 12.0 00 00 11.600 11.3 64 M 16/16 arco 00 10.800 14 10.300 75 M 16/16 arco 14 87 M 16/16 arco 14 9.500 71 9.00 M 16+16 arco 0 8.300 14 14.200 9.000 57 9.000 8.600 M 12/12 arco 10.8 14 0 00 10.200 12.800 12.300 67 9.600 11.800 11.400 M 12/12 arco 9.000 14 10.800 12.900 12.500 47 12.100 11.600 M 12/12 arco 14 11.1 1.10 11.300 10.900 .100 000 68 10.3 0.300000 9.60 I 16/16 arco 9 60 0 14 8.900 71 M 16/16 arco 14 13.7 16.3 00 00 13.2 15.8 00 00 15.200 14.6 85 12.700 12.300 I 16/16 arco 00 11.700 14 17.300 16.500 87 16.000 15.500 M 16/16 arco 14 14.800 14.300 18.800 18.000 95 13.800 13.100 17.000 M 16/16 arco 12.5 14 19.1 00 0 00 18.200 17.200 64 M 16/16 arco 14
Riduzione per vendita da privato a concessionario (%) 1998-2000 2001 2002 2003 2004
2016
LISTINO 2005
È in arrivo il nuovo LISTINO USATO 2016: l’unico listino ufÀciale utilizzato dai concessionari
2006
USATO
Formato pocket
2007
2008
2009
2010
2011 Struttura di pro tezione Tipo di trasmis sione
ARO
ORI
Potenza CV
Quota riservata ai non associati € 140
Numero rappor ti AV+RM
Quota riservata ai soci Unacma € 100
Perr in P Pe iinformazioni form fo rmaz rm azzio oni n ed d ordi ordini ini n c contattare on nta t tttar a e la a ssegreteria eg gre rete terria te d U di Unacma nacm na cm ma - Un Unio Unione ion ne Nazio Nazionale ona nale le C Commercianti omme om m rcia me ant ntii Macchine Macc Ma cchi hine ne Agricole Agr g ic cole ole 0013 37 Roma ma Via Spinoza, 28 00137 te el. 06.87420010 - fax 06.82083007 06.82 820830 82 007 0 tel. info@unc cma ma.it www.unacma.it - info@uncma.it
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▪ M IET ITR SCOPICI ▪ TRINCE ▪ TRATTORI TELE
EBBIE
UNACMA INFORMA
CLIMMAR FUTURE: DA STOCCOLMA A VENEZIA, ECCO L’AGENDA PER IL 2016 Si è svolto il meeting annuale dei concessionari europei che il prossimo anno si confronteranno in Italia
Un momento del Congresso annuale di Stoccolma (a sinistra) a cui hanno partecipato Roberto Rinaldin (a destra nella foto) e Alberto Tonello
Il Climmar è una vera e propria macchina da guerra: 50 rappresentanti di oltre 15 Nazioni unite insieme alle loro società. L’assemblea generale si svolge una volta all’anno durante una tre giorni chiamata Congresso, nel quale si avviano lavori che continuano per tutto l’anno. Un presidente, attualmente Erik Hogervorst, e un segretario generale, Jelle Bartlema, entrambi dall’Olanda, guidano i lavori di cinque gruppi di concessionari che si scambiano informazioni, dati, statistiche e strategie (non solo in quei tre giorni ma nel corso di tutto l’anno) per preparare e mettere a frutto l’evento annuale.
lavoro dei macchinari agricoli alla Commissione Europea, difendendo i diritti delle aziende di commercio e riparazione, assicurando la qualità del servizio che essi forniscono ai consumatori. Questo è stato solo uno tra i risultati del Congresso, che ha affrontato anche i temi dello sviluppo dei mercati nazionali, la presentazione dell’analisi della Europe Dealer Satisfaction Index Tractors 2015 e alcuni momenti di approfondimento scientifico su ambiente e sviluppo con il professor Kevin Noone della Stockholm University. Si è parlato anche di coltivazioni organiche e agroecologia in un’ottica di sviluppo sostenibile del sistema alimentare con il prof. Erik Steen Jensen della Swedish University of Agricultural Sciences. «Il Climmar è più vivo che mai! Il Congresso di Stoccolma è stato un grande successo», ha commentato il presidente Erik Hogervorst. «L’evento si qualifica come partner nella creazione di valore per le aziende di commercio e riparazione in Europa».
IL FUTURO SI GIOCA IN EUROPA Durante il 62° Congresso annuale – tenutosi dal 15 al 18 ottobre a Stoccolma, in Svezia, al quale hanno partecipato il presidente Roberto Rinaldin e il vicepresidente Alberto Tonello, oltre a una nostra collaboratrice – l’assemblea generale di Climmar ha votato positivamente la proposta di giocare un ruolo attivo di lobby in relazione alla RMI in Europa (Regulation on repair and maintenance information o Mather regulation). Una decisione importante su un tema fondamentale, in quanto il settore è vitale per le nostre aziende. Il Climmar rivestirà il suo ruolo spiegando i dettagli del
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DICEMBRE 2015
GLI OBIETTIVI Quattro gli obiettivi strategici per il prossimo anno, che aiutano a definire una visione e una missione comuni a tutti gli Stati europei presenti: ▸ l’organizzazione della lobby che prenderà forma dalla visione del Climmar; ▸ migliorare l’immagine e la consapevolezza della figura professionale del Meccanico-Meccatronico in Europa; ▸ rafforzare la posizione e la redditività dei commercianti di macchinari agricoli europei attraverso un miglioramento degli strumenti per confrontare le performances nei Paesi membri; ▸ includere almeno altri cinque nuovi associati nel Climmar. Obiettivi che verranno analizzati nel prossimo congresso del 2016 che si terrà a Venezia dal 20 al 23 ottobre. Per ulteriori approfondimenti è possibile consultare il sito www.climmar.com •
VENICE-ITALY OTTOBRE OCTOBER 20>23 2016
CLIMMAR 2016
Centre de Liaison International des Marchands de Machines Agricoles et des RĂŠperateurs INFO: segreteria@unacma.it allin.roma15@gmail.com
VIENI ANCHE TU!
COME YOU TOO!
VIEN TU AUSSI!
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UNACMA INFORMA
PREVENZIONE E SICUREZZA SUL LAVORO IN AGRICOLTURA L’agricoltura rappresenta uno dei settori a maggior rischio per infortuni invalidanti e mortali. A questo va aggiunto che i lavoratori agricoli sono quelli con maggior rischio di contrarre malattie professionali in quanto il settore annovera anche questo primato. La prevenzione e la sicurezza sul lavoro costituiscono quindi un aspetto estremamente rilevante nella conduzione di un’azienda agricola. Nella tabella 1 riportiamo l’elenco dei principali adempimenti obbligatori previsti per le aziende che operano in agricoltura con almeno un dipendente.
NUOVE REGOLE PER LA CONDUZIONE DEI TRATTORI A partire dal 31 dicembre 2015 diverranno operative le disposizioni relative all’abilitazione e conduzione dei trattori agricoli e forestali (Patentino). Tale abilitazione potrà essere conseguita con la partecipazione a specifici corsi di formazione previsti dalle normative vigenti in materia di sicurezza sul lavoro e finalizzati a sensibilizzare e miglio-
rare i comportamenti nell’utilizzo delle macchine agricole oltre che a garantire una maggiore tutela della sicurezza in agricoltura. Nel caso in cui non si possieda esperienza documentata di almeno due anni, il corso completo da frequentare dura 13 ore; se l’operatore invece può dimostrare esperienza, parteciperà soltanto a un corso di aggiornamento di 4 ore. Nel primo caso la scadenza per la frequenza è il 31 dicembre 2017, nel secondo il 22 marzo 2017. La normativa stabilisce che non sarà possibile assumere lavoratori incaricati all’uso dei trattori che non hanno esperienza documentata senza aver prima frequentato i corsi per conseguire l’abilitazione. Va sottolineato, inoltre, che in caso di incidente o infortunio, se non si è ancora abilitati alla conduzione, si rischia da parte dell’assicurazione la mancata copertura dei danni procurati, inoltre si può essere soggetti a pesanti sanzioni da parte degli organi ispettivi. Unacma ha stipulato già da qualche anno un importante accordo di colla-
DURATA DEI CORSI in mancanza di esperienza documentata di almeno 2 anni
Durata: 12 ore Deve essere seguito dal datore di lavoro
Corso per Addetti antincendio
Durata: 8 ore (rischio medio) Può essere seguito dal datore di lavoro o da un dipendente
Corso per Addetti al primo soccorso
Durata: 16 ore (gruppo A) Può essere seguito dal datore di lavoro o da un dipendente
Corso di Formazione generale e specifica per i lavoratori
Durata: 12 ore Deve essere seguito da tutti i lavoratori
Corso per l’abilitazione alla conduzione dei trattori agricoli (Patentino)
8 ore
Trattori a ruote e cingoli
13 ore
Trattori a ruote e su cingoli Corso di aggiornamento
4 ore
borazione con A.N.CO.R.S. che permette a tutti gli associati Unacma di ricevere supporto e consulenza gratuita in materia di sicurezza del lavoro. Inoltre, i commercianti di macchine agricole e le officine aderenti a Unacma potranno diventare dei veri e propri centri di formazione professionale che organizzano corsi in materia di sicurezza del lavoro, in particolare quelli per il conseguimento del «Patentino» per i trattori agricoli. Per ulteriori informazioni rivolgersi a Unacma. • Eliseo Maiolino Vicepresidente A.N.CO.R.S. (Associazione Nazionale Consulenti e Responsabili della Sicurezza sul Lavoro)
Durata: da 4 a 13 ore Deve essere seguito da tutti gli operatori di trattori agricoli
DICEMBRE 2015
Trattori a cingoli
con esperienza documentata di almeno 2 anni
A cura del datore di lavoro
Corso RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione)
8 ore
DURATA DEL CORSO
TABELLA 1 - PRINCIPALI ADEMPIMENTI IN MATERIA DI SICUREZZA DEL LAVORO IN AGRICOLTURA Redazione del documento di valutazione dei rischi
Trattori a ruote
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UNACMA SICUREZZA
NIENTE PIÙ FRITTATA (FORSE) Nel complesso iter legislativo della revisione qualche schiarita ma restano ancora molti punti oscuri La proposta avanzata da Inail di assumersi il compito e l’onere di gestire i controlli relativi ai requisiti minimi di sicurezza nei luoghi di lavoro inseriti nella revisione delle macchine agricole e operatrici potrebbe risolvere il problema nato dalla formulazione della legge che ha istituito la revisione. Se ricordate, la «frittata» era generata proprio dall’avere inserito negli scopi della revisione non solo i tradizionali controlli ai fini della circolazione stradale, ma anche la verifica degli aspetti di sicurezza legati al Decreto legislativo 81/08, lasciando, tuttavia, invariati i Ministeri demandati a definire le modalità attuative della legge, e cioè Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali. In realtà nessuno dei due Ministeri ha le competenze in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. Di conseguenza i tecnici delle Motorizzazioni Civili, unici soggetti demandati ad effettuare le revisioni come stabilito dall’art. 80 del nuovo Codice della Strada, oltre che ai normali controlli relativi alla verifica della sussistenza dei requisiti minimi per la circolazione stradale, avrebbero dovuto effettuare anche questo tipo di controlli, che istituzionalmente sono demandati a Inail e Asl, senza averne, peraltro, né conoscenza né competenza specifica. Questo ha rappresentato, fin dall’inizio del percorso normativo, non
solo un grosso problema operativo, ma sostanzialmente motivo di contestazione dell’attuazione della revisione così come imposta da parte delle associazioni sindacali di categoria (Coldiretti, Cia, Confagricoltura). La proposta di Inail di accollarsi i controlli circa la sicurezza nei luoghi di lavoro risolverebbe il problema alla radice, scavalcando anche la nefasta proposta avanzata dalle associazioni di categoria. Un’idea che considerava tali controlli accettabili ma limitatamente alla sola verifica visiva e documentale e non prevedeva di entrare nel merito della effettiva rispondenza alla normativa vigente e alle linee guida Inail, bypassando ogni altro controllo inerente agli altri aspetti di sicurezza imposti dal Decreto legislativo 81/08. Unacma, in presenza di una simile proposta, ha immediatamente provveduto a inviare alla stessa direzione generale della Motorizzazione una nota segnalando che una simile limitazione avrebbe creato una grave dicotomia di mercato, consentendo la coesistenza sul mer-
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DICEMBRE 2015
cato di trattori non conformemente adeguati ancorché opportunamente «revisionati». In effetti avremmo rischiato di trovarci trattori regolarmente revisionati, sebbene non ritenuti conformi in fase di eventuale verifica da parte degli organi di vigilanza (Asl), in quanto non rispondenti totalmente o coerentemente alle normative in essere, e conseguentemente non commerciabili, pena le sanzioni stabilite dal Decreto legislativo 81/08, e trattori analogamente revisionati, ma totalmente rispondenti agli obblighi di legge. La domanda che sorge spontanea è: quale criterio avrebbe dovuto adottare l’acquirente per sapere se stava comperando una macchina conforme e quindi commerciabile piuttosto che una non conforme sebbene revisionata? E parimenti, come avrebbe dovuto comportarsi il commerciante in fase di ritiro/rivendita in una simile ipotesi di mercato? Ai posteri l’ardua sentenza. • Rodolfo Catarzi Responsabile sicurezza Unacma
UNACMA FORMAZIONE
MECH@GRIJOBS AD AGRILEVANTE: EVENTO POSITIVO MA OCCORRE PROGETTARNE IL FUTURO Prosegue l’attività di orientamento che indirizza i giovani verso le nuove professioni emergenti nel settore della meccanizzazione agricola
Ancora una volta Unacma ha presentato Mech@griJobs, l’evento destinato ai giovani studenti delle classi quarte e quinte delle scuole agrarie e tecnico-meccatroniche che offre indicazioni per entrare nel settore delle macchine agricole. Le due professioni presentate con la preziosa collaborazione del personale di Kubota Italia, ormai conosciute agli addetti ai lavori, sono il Meccatronico e il Tecnico Commerciale 2.0 di cui dealer e costruttori (questi ultimi in misura minore) hanno un grande potenziale di richiesta. Anche se questo aspetto deve ancora essere chiaramente «espresso e riconosciuto» da tutta la filiera delle macchine agricole. Lo sosteniamo perché il bilancio di questi otto anni di eventi che si sono succeduti dal 2007 nelle principali manifestazioni italiane (vedi tabelle) è certamente stato positivo in termini di «comunicazione» alle scuole, agli insegnanti e al pubblico ai quali è stato lanciato un messaggio nuovo e propositivo. Un importante distretto italiano, ben conosciuto a livello mondiale come leader di prodotti della meccanica agricola, ha bisogno di giovani talenti da inserire per un naturale rinnovo generazionale che
dovrebbe provenire soprattutto dalle scuole di riferimento. L’esperienza che il sottoscritto ha maturato e vissuto fin dagli inizi ha dato molte soddisfazioni ma oggi manca di un passo successivo, fondamentale. Occorre dare concretezza ai messaggi che sono stati dati, alle promesse che Unacma e i vari costruttori che si sono succeduti come partner delle manifestazioni (Agrilabor prima e Mech@griJobs oggi) hanno dato agli studenti che stanno entrando nel mondo del lavoro.
nel settore stimolandoli a esprimere un loro talento utilizzando il progetto «Unacma Adotta una scuola». Se si fa questo l’imprenditore deve cogliere l’occasione per inserire queste nuove figure nella propria azienda, senza alcun dubbio. Il rinnovamento e lo stesso futuro della categoria passa da lì. Qui però nasce la domanda: c’è questa volontà da parte dei dealer? I riscontri che si sono avuti in questi anni sono molto scarsi. Personalmente conosco solo pochi concessionari che hanno in corso azioni del genere mentre la gran parte delle imprese distributrici sembra non essere interessata o convinta di seguire questa strada. Oggi l’opportunità per tutti nasce dal progetto della «Buona Scuola» che obbliga gli istituti scolastici a inserire periodi di stage per gli studenti e permette di impostare un progetto di inserimento di nuovi giovani adatti alle esigenze della concessionaria del futuro. L’imminente convenzione con il Miur che Unacma sta controfirmando darà un’opportunità unica alla categoria che Unacma rappresenta. Non perdiamola.
VALORIZZARE GLI STAGE PER GLI STUDENTI L’impressione è che manchi un passaggio fondamentale: la filiera delle macchine agricole (dealer, costruttori, aziende dei servizi, contoterzisti) deve offrire concretamente e continuamente opportunità di lavoro in forma di stage, sia nel periodo scolastico che in quello estivo o post-diploma. Potranno essere selezionati i ragazzi più meritevoli o adatti a entrare
AGRILABOR+ MECH@GRIJOBS (EVENTI SVOLTI DAL 2007 AL 2015) Eventi
8
Scuole
60
Studenti
2.486
Professori Presenze totali
145 2.631
PROGETTO «ADOTTA UNA SCUOLA» Eventi
5
Scuole
5
Studenti
200
Professori
10
Presenze totali
DICEMBRE 2015
• Alberto Cocchi Consulente e giornalista settore macchine agricole
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UNACMA INFORMA
QUANDO LE FIERE CRESCONO In un mercato caratterizzato da un andamento negativo le manifestazioni dedicate alle macchine agricole incontrano sempre più successo L’esperienza di quest’anno ad Agrilevante è stata, a dir poco, piacevolmente inaspettata. E non dico per la nostra partecipazione con Mech@ griJobs, di cui si parla a pagina 15 in un articolo dedicato, ma per il successo di espositori, pubblico, attività e convegni. Non sto a elencare tutti i segni positivi emersi da questa manifestazione ma voglio soltanto invitarvi a fare un’attenta riflessione. Dal 2009 la situazione fieristica nazionale è caratterizzata da una crisi evidente. Saloni che chiudono, altri che si ridimensionano fortemente, e questo succede in tutti i settori. Tranne uno! Quello delle macchine agricole. I segni positivi li ritroviamo nei dati delle ultime fiere Eima di Bologna, Agrilevante di Bari, Fieragricola di Verona ma aggiungerei, anche per la rilevanza che da qualche anno sta assumendo l’AgriUmbria di Bastia Umbra (Perugia). Non
Eima 2014
di meno abbiamo visto il grandissimo successo di Agritechnica ad Hannover. Ecco la riflessione a cui vi invito. Perché in un mercato (quello delle macchine agricole) che vede continui segni negativi, in tutta Europa, c’è ancora così tanto fermento intorno alle fiere di settore? Forse le categoria degli agricoltori da una parte, dei commercianti e produttori dall’altra, per un perverso piacere, amano il loro mondo oltre le realtà del mercato? Ci sono, forse, altre risposte? Eima 2016 si preannuncia ancora una volta una grande fiera ma, stavolta, il grido d’allarme di Massimo Goldoni, presidente di FederUnacoma, sottolinea un’annosa problematica. I padiglioni di Bologna Fiere non sono
più adatti ad ospitare una grande fiera. Se non si provvederà a realizzare opere adeguate entro il 2018, l’Eima potrebbe «traslocare». Premesso che per tutti noi (io partecipo ininterrottamente dal 1969) l’Eima è Bologna e Bologna è l’Eima, che facciamo? Ci trasferiamo tutti a Milano? D’altro canto, pur se giudico fortemente impersonale la fiera di Rho-Milano, questa realtà è l’unica a poter offrire spazi adeguati. In effetti ci sarebbero i padiglioni della fiera di Roma, ma tutti ne conosciamo la scarsa vocazione all’internazionalità (e non solo) e quelli della Fiera di Rimini. In ambedue i casi, però, le superfici espositive sono inferiori a Bologna. Qualcuno comincia a mormorare che Agritechnica rimarrà, sempre più, l’unico riferimento mondiale e l’Eima, al massimo, una fiera europea itinerante, vista l’indubbia capacità di fare partnership all’estero. Pur conoscendo la realtà, ci auguriamo che la Regione Emilia-Romagna e gli altri soci pubblici e privati di Bologna Fiere trovino la forza e il coraggio di inventarsi qualcosa che consenta all’Eima (e non solo) di continuare a crescere. • Gianni Di Nardo Segretario nazionale Unacma
Agrilevante 2015
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DICEMBRE 2015
UNACMA SICUREZZA
TELAIO FUORI LEGGE L’Inail, a seguito del parere espresso da tutti i componenti del gruppo di lavoro macchine agricole, ha emesso il parere definitivo circa la non conformità dell’arco di protezione così come definito dalla circolare del 19-5-1981, n. 49/81 del Ministero del Lavoro, montato in posizione ventrale al trattore di carreggiata
standard, ovvero avanzata rispetto al posto di guida, anziché posizionato nella parte posteriore del trattore e fissato su cosciali e/o struttura del cambio. Tale parere, che risponde al quesito sollevato dai tecnici dell’Asl 4 Friuli Centrale, comporterà la necessità di un nuovo adeguamento per tutti i
Dipartimento Innovazioni Tecnologiche e Sicurezza degli Impianti, Prodotti ed Insediamenti Antropici
trattori che abbiano adottato il montaggio ventrale non ritenuto conforme ancorché corredato di tutte le certificazioni e le dichiarazioni richieste. Di seguito riportiamo copia integrale del documento che certifica la non conformità delle macchine che presentano l’arco nella suddetta • posizione.
88Azienda Assistenza Sanitaria N. 4 Friuli Centrale Dipartimento di Prevenzione
oggetto: Circolare 49/81 del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale Facendo seguito alla nota n. 47085 del 30 settembre 2015, su conforme parere del Gruppo di Lavoro Nazionale dell’INAIL per l’adeguamento dei trattori agricoli o forestali all’interno del quale è anche rappresentato il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, si comunica che la circolare 49/81 prevedeva la possibilità di adeguare trattori agricoli o forestali a ruote mediante l’installazione di una struttura di protezione in caso di capovolgimento a due montanti fissi, installata posteriormente al posto di guida del trattore. Difatti la predetta Circolare fu promulgata nel 1981 sulla base di alcune prove sperimentali di validazione di tipo dinamico, tipologia di prova in vigore in quegli anni, eseguite dall'allora Istituto di Ingegneria Agraria dell’Università degli Studi di Milano su dispositivi di protezione in caso di capovolgimento a due montanti fissi posteriori. Sulla base di quanto precede si ritiene che l’ancoraggio al corpo della trattrice debba riferirsi alla presenza di eventuali punti di attacco situati nella parte posteriore dell’attrezzatura di lavoro e idonei a supportare una struttura di protezione a due montanti posteriori fissi. L’installazione di una struttura di protezione nella parte anteriore di un trattore a ruote, costruttivamente riconducibile a quella prevista dalla circolare in oggetto, può essere accettata ai fini del soddisfacimento del requisito di cui al punto 2.4 della parte II dall’allegato V al D. Lgs. 81/08 solo se detta struttura sia installata su un trattore a ruote con carreggiata minima inferiore ai 1150 mm e sottoposta a prove appropriate del tipo di quelle previste dal codice OCSE n. 6, ovvero se corredata da una relazione tecnica nella quale si dimostri la rispondenza al predetto requisito mediante l’applicazione di un sistema di calcolo di riconosciuta validità scientifica.
Il Direttore DIT Dott. Ing. Carlo De Petris
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UNACMA INFORMA
LE PILLOLE DI GIANNI DI NARDO
Si è recentemente concluso Agridealers day 2015. Vi daremo ampiamente conto di quanto si è discusso sul sito www.unacma.it
CLIMMAR FORUM 2016 - VENEZIA Abbiamo già avuto il patrocinio della Regione Veneto e abbiamo chiesto il patrocinio al Mipaaf. Sarà una grande occasione che non potrete perdervi (eventualmente accompagnati da mogli, mariti, fidanzati e compagni). A maggio inizieranno le iscrizioni. Per informazioni, segreteria@unacma.it
Abbiamo richiesto il patrocinio al Mipaaf e al Miur per questa nostra attività, ma abbiamo idee in grande e per il 2016 stiamo pensando alla Comunità europea. Adesso abbiamo un logo anche per questa attività. Se entraste nel mio computer, nella casella delle immagini, vi accorgereste che in tutte le attività che svolgiamo cerchiamo sempre di distinguerci. Ma, da 5 anni a questa parte, la casella è strapiena. Significherà qualcosa?
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OFFICINE IN POLE POSITION PER I CORSI INAIL-UNACMA Non tutti i mali passano per Nocera Inferiore, diceva un mio amico. Pensando ai partecipanti ai corsi Inail-Unacma, avevamo ipotizzato che coloro che avrebbero avuto più urgente bisogno di partecipare a questi corsi sarebbero stati i rivenditori medi, collocabili tra 1-5 milioni di euro di fatturato perché i grandi dealer sono più informati in quanto costretti a seguire molti altri corsi essendo strutturati con molto personale addetto per ogni ruolo. Non pensavamo nemmeno ai piccoli rivenditori, a quelli che vendono solo usato o che hanno solo un’officina. Ci immaginavamo un futuro per quelli che si strutturano, che investono. Un’officina indipendente nel tempo dovrebbe uscire di scena, se non è affiliata a qualche grosso concessionario, si sosteneva. Bene, sorpresa delle sorprese, le grandi concessionarie, ma quelle Top, hanno mandato, anche in due volte, anche 4 persone. Ma i più numerosi frequentatori dei corsi sono proprio i proprietari di officine indipendenti che, in alcuni casi, hanno chiuso l’attività per due giorni per partecipare al corso stesso. Insomma, proprio quelli che ne avrebbero avuto bisogno li vedo un po’ «distratti». Ma non è che il treno della revisione lo prenderanno proprio le officine, che nel frattempo si organizzeranno?
DICEMBRE 2015
PRIMA DI HANNOVER
Mezza giornata, a programmare le attività di Unacma per il 2016. Io e il presidente.
L’AVVENTUROSA TRASFERTA AD HANNOVER Sono state 54 ore di viaggio, compreso un giorno in fiera, con poche ore di sonno e molte di macchina. L’auto che rompe il cambio, un pulmino preso a noleggio e i poliziotti tedeschi che dopo un’ora e mezzo di fila in autostrada ci scambiano per migranti. Un würstel, mangiato in autostrada in Austria sulla strada del ritorno, nonostante che per tre giorni avessi cercato di mangiarne uno «vero» in Germania! Insomma, una bella esperienza, che ti riporta indietro nel tempo quando si viaggiava con lo zaino in spalla. Complessivamente positivo.
C O R R E VA L’ A N N O . . . 1 9 4 0
VIRGILIO POGGIO & FAMILY, UNA STORIA NEL SEGNO DELLA PASSIONE Parlare della ditta Poggio di Torre Garofoli, in provincia di Alessandria, significa ritrovarci a narrare la storia di due fratelli nati nelle terre floride e nebbiose della bassa pianura piemontese/lombarda. Dalla piccola officina del padre Pietro, prima maniscalco poi costruttore di aratri, il piccolo Virgilio (dall’età di 8 anni) impara a conoscere il mestiere di rapportarsi con gli agricoltori. L’esperienza di trattorista svolta nel primo Dopoguerra lo aiuta a capire quali sono i requisiti che deve avere un buon mezzo per lavorare nei campi. E sarà in questo periodo che incontrerà il suo primo «amore» ovvero un Massey Ferguson TF20 che segnerà il suo cammino di imprenditore. La vita «di bottega» condivisa con il fratello Piero li spinge a investire in un piccolo capannone-officina dove si definiscono i ruoli professionali che non abbandoneranno più. Virgilio, più commerciante, si occupa di servire gli agricoltori e di vendere, Piero invece segue il settore della meccanica e dell’assistenza. Il binomio è vincente ma hanno bisogno di un marchio importante per iniziare l’avventura nel settore delle macchine agricole. Così diventano
Dalla piccola officina alla grande azienda, 50 anni di impegno e successi portati avanti con orgoglio
fusione di Fiat Trattori e Ford e con la nascita della New Holland questa convivenza non fu più possibile, e vengono quindi costretti a fare una scelta difficile. Ma non avranno dubbi: sceglieranno di rimanere con Massey Ferguson rifiutando il gran colosso torinese. Parte così un periodo molto positivo nella storia dell’azienda Poggio che diventerà uno dei più importanti dealer italiani del marchio RED. La fiducia dei clienti è la chiave di questo successo e passando davanti all’azienda sembra di essere dal medico condotto del paese; a tutte le ore del giorno ci sono file di agricoltori in attesa di poter parlare con Virgilio, non solo per acquistare macchine ma anche per avere un buon consiglio. Una svolta epocale dettata dall’inversione del tradizionale ruolo del «venditore» che andava a casa dei clienti e che invece ora coniava il motto: «Chi ha bisogno sa dove trovarmi, ovvero nel mio ufficio, sempre a disposizione». Oltre a questo aspetto innovatore, Virgilio è anche un «uomo che vuole conoscere il mondo» ed è sempre il primo, entusiasta protagonista dei viaggi premio che stravince con gli obiettivi di vendita sempre raggiunti. Sempre presente, sorridente e amabile conversatore con il suo «gramelot piemontese» tra Bali, Thailandia, Messico, Egitto e altre mete esotiche che ha avuto la fortuna di visitare. Oggi che Virgilio non c’è più e che anche Piero è anziano, sono i loro figli Barbara e Claudio con Nicoletta e Massimo ad aver raccolto l’eredità di questo pioniere e la loro attività continua nel solco del cammino • tracciato.
sub-agenti del concessionario ufficiale del marchio Massey Ferguson, la ditta Bernagozzi di Alessandria e, certi di essere sulla strada giusta, con i primi risparmi accumulati acquistano e vendono il primo MF 135. Da lì arrivano alla fine degli anni 70 quando sono nominati concessionari ufficiali della Casa anglo-canadese. La ditta Poggio F.lli diviene così un importante punto di riferimento dell’area tortonese con successivo ampliamento delle rappresentanze tra cui emerge quello con le mietitrebbie Sperry New Holland e poi i trattori Ford. A quei tempi gli abbinamenti tra grandi marchi concorrenti erano tollerati, ma dopo la
Virgilio Poggio (a destra) La famiglia Poggio al completo (in basso)
DICEMBRE 2015
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O S S E R VAT O R I O D I M E R C AT O
CHE ARIA TIRA PER I DEALER? Sondaggio flash sull’andamento del businnes delle Concessionarie nel secondo semestre 2015 Pur essendo un’inchiesta limitata nel numero delle risposte può essere un elemento indicativo del punto di vista delle reti distributive e del reale andamento dell’annata che va a concludersi. Oltre ai dati di immatricolazione o di vendita che vengono forniti dai Ministeri (ancora incredibilmente secretati) o dai costruttori (molto unilateralmente) sono le sole indicazioni
che permettono di avere un panorama dell’andamento del settore. Da tenere in alta considerazione da tutta la filiera. Le previsioni per la chiusura del 2015 riflettono la realtà di un’annata con una prevalenza del calo del business
e con solo poche aziende in crescita (grafico 1). Nel settore delle vendite vanno leggermente meglio le attrezzature e i trattori con un trend però inferiore al primo semestre (grafici 2 e 3). Segnali preoccupanti anche dal set-
GRAFICO 1
GRAFICO 2
GRAFICO 3
DATI: UNACMA REPORT
Vendita nel settore delle attrezzature agricole nuove
Come si chiuderà il 2015
52,5%
GRAFICO 4
Stazionario
In calo
In crescita
GRAFICO 5
DATI: UNACMA REPORT
Stazionario
In calo
DATI: UNACMA REPORT
44,1% In calo
In crescita
20
In crescita
GRAFICO 6
DICEMBRE 2015
In calo
DATI: UNACMA REPORT
23,7%
39,0% Stazionario
Stazionario
Criticità nei pagamenti della clientela
16,9%
39,0%
11,9%
61,0% 27,1%
Vendita nel settore ricambi
13,6%
In crescita
Stazionario
DATI: UNACMA REPORT
Vendita nel settore delle trattrici nuove
28,8%
Attività vendita servizi nell’officina e nell’assistenza esterna
47,5%
10,2%
61,0%
6,8%
40,7% In crescita
DATI: UNACMA REPORT
5,1%
71,2% In calo
In crescita
Stazionario
In calo
tore dei servizi dove emerge un rallentamento anche dell’attività dell’officina e dell’assistenza (grafico 4), segmenti che precedentemente avevano invece presentato ottimi incrementi. L’area Ricambi, ritenuta la principale fonte di reddito, evidenzia un rallentamento meno sensibile (grafico 5). I pagamenti da parte dei clienti rimangono l’elemento di maggiore preoccupazione del dealer risultando in crescita rispetto al precedente periodo analizzato (grafico 6). Gli ordini in portafoglio (in essere) e le previsioni per il primo trimestre del 2016 per la raccolta di nuovi ordini sono più pessimistiche rispetto a quelle del precedente Report (evidentemente si ritiene terminato l’effetto dei Programmi di sviluppo regionali) o non ancora recepito (o concretamente realizzabile) il possibile contributo dei fondi Inail (grafici 7 e 8). • Alberto Cocchi Consulente e giornalista settore macchine agricole
GRAFICO 7
DATI: UNACMA REPORT
Rapporto (%)
100 80 60 40 20 0 Stazionario
TRATTORI: IMMATRICOLAZIONI ITALIANE ANCORA GIÙ Il cumulativo di ottobre segna –4% ma i Psr aiuteranno il finale d’anno. Come anticipato nel numero scorso le vendite delle trattrici soffrono nelle registrazioni ufficiali anche nel primo mese dell’ultimo trimestre, ma gli ordinativi e il fatturato che sembra emergere non sono così negativi. Infatti la disponibilità di alcune Regioni (Puglia, Sardegna e Sicilia in primis) sta procedendo con un buon trend che potrebbe far recuperare anche il numero delle immatricolazioni. Al momento il tendenziale
(anno mobile completo) indica ancora un dato intorno alle 17.500 unità ovvero un 6,5% in meno del 2014. Se si prospettasse il suddetto recupero ci si potrebbe avvicinare ai risultati dello scorso anno (18.178). Riguardo ai vari marchi, sempre nei primi 10 mesi, si segnala un sensibile calo del leader New Holland a favore di quasi tutti i principali concorrenti. Tra gli specializzati il forte calo di Goldoni è comprensibile. Il settore che, in assoluta controtendenza, va bene è anco• ra quello dei VSF (+8%).
I M M AT R I C O L A Z I O N I I N E U R O PA
IL BAROMETRO SEGNA ANCORA BRUTTO CON TENDENZA AL MIGLIORAMENTO PER IL 2016 L’indice Cema indica un lento calo anche in novembre confermando l’attuale situazione del settore delle macchine agricole. Inaspettatamente ci sono segnali, nel corso del 2016, di un miglioramento che sarebbe il primo segnale positivo a partire dal 2014. In altre parole, l’analisi degli esperti indica che l’aspettativa di un certo aumento degli ordini si è già evidenziata nonostante i redditi degli agricoltori sia-
Ordini in portafoglio ad oggi (trattori + attrezzature)
In crescita
O S S E R VAT O R I O D I M E R C AT O
In calo
no ancora deboli così come le loro stime di volontà di nuovi investimenti. L’instabilità politica nelle aree del CIS (Comunità degli Stati indipendenti) in aggiunta alle drammatiche vicende (Europa Occidentale) di questo fine anno è comunque molto alta. In definitiva le previsioni dei principali costruttori per il 2015 (produzione) prevedono una riduzione del trend (da –7% del 2015 a –5% del 2016). •
Business Climate Index Development
GRAFICO 8
DATI: UNACMA REPORT CEMA Business Climate Index (CBI)
Prospettive di raccolta di altri ordini nel primo trimestre 2016
60 CBI Present Situation
40
20
0
15,3%
201207 201208 201209 201210 201211 201212 201301 201302 201303 201304 201305 201306 201307 201308 201309 201310 201311 201312 201401 201402 201403 201404 201405 201406 201407 201408 201409 201410 201411 201412 201501 201502 201503 201504 201505 201506 201507 201508 201509 201510 201511
47,5%
Future Expectation
-7,5 -12,3
-20
37,3% In crescita
Stazionario
-40
-60
In calo
Source: CEMA Business Barometer Index = sum of 1) evaluation of the current business situation and 2) turnover expectation, scale from -100 to +100
DICEMBRE 2015
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INDAGINE UNACMA
FENDT IMBATTIBILE L’indagine annuale di Unacma esprime l’indice di soddisfazione dei dealer italiani nei confronti dei costruttori di trattrici
zione (voto medio 3,5) tra i dati più apprezzati ci sono l’area Marketing, Ricambi, Formazione (supporto ai dealer) e le Relazioni con i concessionari. In particolare questo punto è da sempre la cartina tornasole dell’indagine che esamina anche parametri molto importanti come il rispetto da parte del costruttore dell’autonomia imprenditoriale, la possibilità di negoziare ragionevolmente gli obiettivi di vendita, il gra-
Quest’anno hanno votato 144 concessionari ovvero circa il 20% del totale di quelli che rappresentano i 13 mandati dei principali brand nazionali e internazionali. Nella classifica finale 2015 compaiono solo 9 dei 13 marchi in quanto 4 di essi non raggiungono un numero di votanti con percentuale minima (15%) rispetto al totale dei mandati Italia ufficialmente registrati. Sul podio si collocano Fendt, Kubota e New Holland. Le reti maggiormente presenti sono state: Kubota (50%), John Deere (36%), Fendt (33%), New Holland (27%). Premesso che una votazione inferiore al livello 4 (buono) non è ancora da ritenersi positiva nel complesso delle relazioni tra il dealer e il proprio costruttore, vediamo alcuni punti da esaminare. Secondo i dati raccolti l’immagine del marchio è il segmento maggiormente apprezzato dai concessionari (voto medio 3,8) che richiama, oltre alla conoscenza positiva del brand nel mondo agricolo, anche il concetto di affidabilità, adeguatezza e innovazione delle trattrici. Al secondo posto si collocano i Servizi informativi dei costruttori (voto medio 3,6) ovvero il grado di informatizzazione generale, i costi, l’affidabilità e la chiarezza dei listini macchine e ricambi on line, l’accessibilità dei loro dati da parte di tutti i reparti della concessionaria e la competenza e il supporto in questo campo informatico. In terza posi-
do di fiducia verso i dirigenti. Invece tra i segmenti meno apprezzati dai concessionari c’è quello delle Vendite (supporto dei costruttori, voto medio 3) che si esprime an-
Tabella Giudizio
4,5 4 3,5 3 2,5 2 1,5 1 0,5 0
Deutz Landini
John Deere
1a posizione
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Scarso
2
Insufficiente
3
Sufficiente
4
Buono
5
Ottimo
Case IH Massey Claas New Kubota Ferguson Holland 2a posizione
Fendt
3a posizione
6 5 4 3 2 1 0
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Kubota serie M7131
5 4,5 4 3,5 3 2,5
New Holland serie 7000
2 1,5
che con il supporto pubblicitario alle azioni dei dealer sul territorio. Altro punto debole dell’analisi è rappresentato dalla parte finale, di sintesi, alla voce Miglioramenti/Progressi che il costruttore ha dimostrato per fare azioni concrete finalizzate al miglioramento dei punti segnalati ovvero più semplicemente il grado di disponibilità ad impegnarsi a farlo. Come considerazione finale ci auguriamo che queste classifiche DSI siano valutate dai costruttori – specialmente quelli le cui performance non sono vincenti – in maniera sempre meno critica o superficiale, segnalandone i punti deboli (per esempio l’ancora bassa percentuale dei votanti) e analizzando, con intelligenza, quello che i «loro» dealer cercano di segnalare. Aiutandosi anche con quell’anonimato che garantisce ogni votante e lo protegge, purtroppo bisogna dirlo ancora, dalla loro scarsa capacità di confrontarsi apertamente con il costruttore per varie «paure» che, talvolta, rendono questo rapporto non • totalmente equilibrato.
1 0,5 0
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UNACMA REPORT
ANCHE IN EUROPA FENDT SI CONFERMA AL PRIMO POSTO In occasione di Agritechnica 2015, il Climmar CLASSIFICA CLIMMAR 2015 (l’associazione che riunisce le varie rappresentative dei concessionari di macchine agricole in 15 Nazioni europee) ha ufficializzato i dati dell’indagine svoltasi quest’anno. Hanno votato 1.254 dealer (Italia inclusa) che corrispondono a circa il 15% del totale delle concessionarie registrate nel territorio. I risultati finali evidenziano un calo generale degli indici di soddisfazione rispetto a quelli del 2014. Evidentemente c’è un impatto negativo provocato anche dalla recessione che stanno attraversando tutti i mercati europei e che il Cema stima in un calo del 2015 pari al 10%. •
UNACMA DEALER
CERCASI DEALER, L’ORO CHE SCARSEGGIA NEWS Finalmente svelata la chiave del successo di un marchio… e non è il prodotto ! Alcune settimane fa in una nota rivista agricola abbiamo trovato questa pagina pubblicitaria, assolutamente inedita, che non promuoveva un mezzo agricolo, decantandone le qualità e le performaces. L’oggetto della comunicazione che riguarda un costruttore asiatico di piccole/ medie trattrici è la ricerca di un dealer che possa vendere i suoi prodotti. Nell’immagine riportata qui accanto i protagonisti sono due giovani, uno è certamente il venditore, l’altro conseguentemente il possibile cliente, sullo sfondo il trattore (abbiamo oscurato il brand per ovvie ragioni anche se può essere facilmente riconoscibile dagli addetti ai lavori). Dunque questa strategia di comunicazione evidenzia che in questo settore l’oro che spesso manca per rag-
FEDERUNACOMA VS BOLOGNAFIERE
giungere un successo non è il solo prodotto (ormai sono più o meno tutti alla stessa altezza) ma la rete distributiva. Se hai il primo elemento ma ti manca o sei debole nel secon• do, non si va da nessuna parte.
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Discussione in corso tra i vertici delle due associazioni per il futuro di Eima 2018. La richiesta insistente del presidente di FederUnacoma, Massimo Goldoni, in merito agli ulteriori investimenti al distretto fieristico bolognese per adeguarsi alle richieste di un’Eima con più spazio per più espositori e una migliore logistica, si scontrano con l’incertezza decisionale (e politica) dei vertici di BolognaFiere. Ma il tempo passa inesorabile e il richiamo delle «solite» sirene milanesi è sempre presente e pressante per alzare la tensione. «Per decidere bastano tre giorni e non tre mesi», ha dichiarato il presidente di FederUnacoma Goldoni, «vorremmo restare a Bologna ma i grandi eventi hanno bisogno di certezze per una programmazione a medio lungo termine». •
UNACMA E DEALER
LA GESTIONE PROFESSIONALE DI UNA CONCESSIONARIA DI MACCHINE AGRICOLE Una Case history di una grande azienda friulana del settore ci dà l’opportunità di fare il punto sul più importante aspetto che deve affrontare il dealer per condurre la propria azienda verso un futuro di sopravvivenza e di successo. Ovvero come un programma gestionale professionale e completo possa influire sul controllo dei costi/ricavi dei vari settori aziendali e di conseguenza sulla ricerca/controllo di una marginalità assolutamente fondamentale per l’imprenditore.
L’ESPERIENZA DELLA SOFIM L’azienda che abbiamo preso in esame è la Sofim, ubicata nell’area del Friuli, un’importante e storica realtà (nasce nel 1964) con una doppia attività principale suddivisa tra il brand Cnh New Holland, Case IH, Steyr) e le macchine movimento terra (JCB, Atlas Copco e altri). Con un fatturato complessivo, registrato nel 2014, di circa 15 milioni di euro di cui circa 8 milioni derivanti dal settore agricolo, l’azienda impiega intorno a 50 addetti tra diretti e indiretti. Il dottor Mattia Chizzola è il manager che ci ha raccontato, in sintesi, la storia dell’azienda e delle sue esperienze di scelta e di attivazione di un proprio programma gestionale. «Agli inizi del 2001, il focus gestionale era quasi esclusivamente concentrato sulla semplice gestione del magazzino ricambi che risultava quello più facilmente inquadrabile in un’ottica di verifica dei costi/ricavi tra acquisto/vendi-
te/stock – riferisce Chizzola – ma l’esigenza primaria era già di incominciare a controllare tutto quello che passava (o meglio) non si addebitava all’officina. Infatti da qui passa, indirettamente (preparazione macchine e interventi interni) o direttamente (interventi esterni), una buona parte del fatturato dell’azienda e senza una "gestione" di questo importante servizio della concessionaria non si può raggiungere alcun obiettivo». «Togliere la "carta" all’interno del reparto Assistenza e computerizzarlo è un’altra esigenza primaria, difficile, ma non impossibile da raggiungere con la fondamentale collaborazione del personale addetto – prosegue Chizzola – contempora-
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neamente, occorre mettere a punto una "vera contabilità analitica" dei vari reparti che per noi sono cinque: vendite Agri, vendita industriale, noleggio, assistenza e ricambi. La scelta di un fornitore di un gestionale che possa permettere di raggiungere questi obiettivi è fondamentale tenendo conto che, oltre al nostro sistema interno, ci sono i problemi che ci presentano i nostri fornitori principali: nel caso del comparto agricolo il gruppo Cnh e i suoi programmi di gestione che devono interfacciarsi tra di loro e rendere possibile una "lettura" coordinata dei dati sensibili. Problematiche complesse che si possono risolvere, ma ci vuole il tempo necessario. Nel nostro obiettivo c’è quindi la creazione finale di un CRM (Customer Relation Management) che permetta di avere una gestione finale dei vari reparti che dialoghino anche con quelli dei fornitori. Nelle odierne macchine agricole c’è un’anologia che rende bene il problema, ovvero il sistema ISO-Bus che permette il dialogo fra trattrice e attrezzo da un’unica posizione di controllo che unifica i due sistemi. Se lo creiamo anche nella gestione aziendale abbiamo fatto • centro.
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UNACMA E DEALER
ALCUNE REGOLE PER UNA BUONA GESTIONE I percorsi fondamentali che un dealer concessionario di macchine agricole deve portare avanti per arrivare a una gestione ottimale dei propri processi di controllo sono: ▸ innovazione dei processi di controllo; ▸ adeguati strumenti funzionali a supporto del proprio business; ▸ controllo costante dei costi e della marginalità; ▸ integrazione e controllo delle informazioni. Questi importanti parametri sono raggiungibili attraverso un sistema informatico che permette di gestire correttamente tutte le informazioni, passando attraverso ogni singolo processo operativo: l’informazione nasce una volta sola e poi può servire a tutte le funzioni aziendali del processo operativo.
stato delle sue garanzie stando comodamente alla propria scrivania attraverso l’ausilio di un portale web, e dare puntualmente le informazioni sulla ricezione e consegna del pezzo.
CONTROLLO DEI COSTI/MARGINI Redditività significa poter disporre costantemente di strumenti che analizzano il conto economico, gli indicatori di riferimento e i parametri di scostamento. una serie di importanti informazioni: conoscere le abitudini dei clienti, le attività di prevendita, verificare immediatamente il margine di una vendita, controllare la disponibilità di un ricambio, conoscere i suoi tempi di consegna, sapere se un determinato articolo è in garanzia o meno, generare automaticamente gli addebiti o gli accrediti, quindi avere una visione completa anche nella fase di offerta. Così si può fornire a un cliente lo
CONTROLLO DEL BUSINESS Oggi un sistema informatico integrato permette di controllare e tracciare
COSA SI PUÒ OTTENERE DA UNA SISTEMA DI CRM IN UN’ORGANIZZAZIONE DI SERVICE/OFFICINA DI RIPARAZIONE DI MACCHINE AGRICOLE
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BANCHE DATI COSTRUTTORI Le informazioni aziendali e l’integrazione delle stesse con i fornitori/costruttori sono fondamentali, quindi un sistema che dialoghi con i fornitori è un fattore strategico e competitivo per fornire oggi un servizio a 360° al cliente finale. Il sistema informatico diventa più che mai un fattore fondamentale in grado di ottimizzare il lavoro quotidiano e accorciare il tragitto delle informazioni. Oggi un’impresa che opera in questo settore non può più affrontare le sfide del mercato con sistemi tradizionali. Le nuove sfide impongono: ▸ rapidità di risposta; ▸ efficienza nello svolgimento delle attività; ▸ integrazione dei dati dei clienti; ▸ servizi a supporto sul cliente; ▸ stretta integrazione con il fornitore. L’informatica presso una concessionaria di macchine e attrezzature per l’agricoltura gioca un ruolo fondamentale, ancora più utile ed efficace se il programma possiede caratteristiche funzionali adatte ai tipici processi del dealer. •
UNACMA INFORMA
FONDI INAIL Una speranza per il mondo della meccanizzazione agricola è in attesa di conferma e di operatività Al fine di favorire il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, con effetto dall’1 gennaio 2016, presso Inail è istituito un fondo con la dotazio-
ne di 45 milioni per l’anno 2016 e di 35 milioni a decorrere dall’anno 2017. Il fondo è destinato a finanziare gli investimenti per l’acquisto, o il noleggio con patto di acquisto, di trattori agricoli o forestali o di macchine agricole e forestali, caratterizzate da soluzioni innovative per l’abbattimento delle emissioni inquinanti, la riduzione del rischio rumore, il miglioramento del rendimento e della sostenibilità globali delle aziende agricole, nel rispetto del Regolamento (UE)
della Commissione n. 702/2014 del 25 giugno 2014 e vi possono accedere le micro e le piccole imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti • agricoli.
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UNACMA COSTRUTTORI
AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA Ad Agritechnica ufficializzato il piano strategico di Lovol Arbos, accompagnato dalla determinazione del nuovo sfidante cinese Alcuni manager di Lovol Arbos: il vicepresidente Andrea Bedosti (secondo da sinistra) e il direttore commerciale Massimo Zubelli (terzo da sinistra)
Era l’ospite più atteso, certamente imprevisto solo qualche anno fa, all’evento mondiale di Hannover che si è tenuto in Germania dall’8 al 14 novembre. Mentre tutti i Big del settore esponevano le novità tecnologiche per l’oggi e il domani della meccanizzazione agricola, Lovol Arbos lanciava nel suo stand i primi prodotti nati dall’idea di Andrea Bedosti e che il chairman e i manager della Lovol Arbos hanno trasformato in fatti concreti in soli due anni.
ts con Matermacc (acquisizione 2015) progetto integrato (semina, fertilizzanti, trattamenti, ecc.). ▸ Attività di Marketing e vendite. È la parte più «intrigante» e attesa del piano. E’ in arrivo l’acquisizione della Goldoni il cui stabilimento diventerà (probabilmente) anche il polo europeo della Lovol Arbos Spa che coprirà anche lo sviluppo dell’area trattrici specialistiche. La determinazione del piano prevede chiaramente, tra le righe, ulteriori acquisizioni, sia nell’area Implements sia in aree limitrofe e complementari. Alcuni dei rumors raccolti ad Agritechnica potranno evidenziarsi entro il 2016. ▸ Le attività saranno incrementate a partire dal 2016. Punto fondamentale la struttura commerciale, marketing, post-vendita (Assistenza e Ricambi) dovrà essere as-
I CINQUE PILASTRI ▸
Sviluppo della gamma dei prodotti (trattori e mietitrebbie). Dopo la gamma delle trattrici Arbos serie 5000 da 100 a 130 CV (presentati i prototipi di preproduzione con lancio sul mercato entro il 2016), sono in arrivo entro il 2018 altre due gamme: la 6000 e la 7000 da 140 a 260 CV. Poi arriveranno anche le mietitrebbie Arbos serie C4000-C5000 e C6000, sempre entro il 2018. La produzione di entrambe le gamme viene fatta in Cina e le macchine sono vendute in tutto il mondo. ▸ Fusioni e acquisizioni di nuove aziende del settore. ▸ Strategia implemen- Nuova trattrice Arbos 5000: lo stile italiano
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solutamente potenziata (assunzioni mirate in ogni settore) per essere messa in grado di appoggiare il Piano strategico nei tempi previsti. I mercati e le aree che saranno coinvolti per primi daranno priorità, oltre che al mercato cinese e asiatico limitrofo, alle aree di Russia, Turchia e Iran. A seguire i mercati «maturi» europei, nord-americani e australiani, il tutto a regime a partire dal 2017 per gradi per divenire nel quinquennio 2015-2020 un Player Globale. •
NEWS
ACQUISTATA LA GOLDONI Ormai è ufficiale e anche il famoso marchio è nelle mani dei Cinesi della Lovol Arbos. Le trattative sono concluse e lo stabilimento di Migliarina di Carpi diventerà la sede ufficiale del gruppo in Europa. Da lì rinascerà probabilmente tutta la gamma VSF e isodiametrica che completerà la gamma Arbos pur mantenendo anche il marchio Goldoni che sarà utilizzato per cominciare a creare una Rete distributiva sia italiana, europea ed extra-europea. •
UNACMA E COSTRUTTORI
TRACTOR OF THE YEAR 2015: FENDT 1000 VARIO criteri per la selezione e la scelta dei vincitori. Insomma, si sospettava che questo premio fosse un po’ troppo politicamente guidato da scelte a favore di un marchio piuttosto che un altro. Di conseguenza alla premiazione non c’era molta partecipazione oltre ai manager dei Gruppi premiati e qualche giornalista «super partes». Anche l’atmosfera e il ritmo dell’evento lasciavano un po’ a desiderare non essendo in linea con un ambiente che avrebbe dovuto essere celebrativo e non monotono. Da alcune edizioni tutto è cambiato, in primis i giornalisti della giuria e le testate coinvolte che coprono oggi 23 Paesi europei (saranno 24 dal prossimo anno). Inoltre, i criteri di scelta (e di test) dei modelli selezionati nelle tre sezioni ci pare siano diventati molto più professionali. La gestione dell’evento oggi è affidata a Fabio Zamarelli, sempre di «Vado e torno», che con l’aiuto fondamentale di Stefano Agnellini, direttore della rivista Trattori, ha «cambiato direzione» al premio, ampliandone la visibilità. Infatti, alla premiazione dello scorso novembre ad Agritechnica la sala era affollata di manager e giornalisti decretandone un ottimo successo. Succede ancora che il costruttore che non è stato selezionato fra i tre finalisti non accetti sempre «sportivamente» questo risultato e non si presenti un po’ polemicamente alle premiazioni. Sta di fatto però che, negli ultimi anni, quasi tutti i principali costruttori si sono fregiati del marchio Tractor of the year che prontamente hanno inserito e promosso in tutti i modi a testimonianza che, in realtà, è un premio ambito. Un evento che, come nelle favole, da brutto rospo (respinto da molti) è oggi diventato un bel • principe (desiderato da tutti).
Un riconoscimento che da «rospo si è trasformato in un principe»
Sono già tre anni che, sia all’Eima che ad Agritechnica, a turno e ad anni alternati, si possono incontrare in un colpo solo quasi tutti i Top manager delle Big full liner del settore: è l’evento Tractor of the year. Ideato sin dal lontano 1998 da Gianni Sacerdoti, della casa editrice Vado e Torno, ha vissuto per molti anni un po’ ai margini di tutti gli eventi che normalmente si susseguono durante le grandi Fiere (Eima, Fieragricola, Fi-
ma). Era visto come un premio marginale, contrastato (e ignorato) anche dagli altri media del settore, probabilmente disturbati dall’avere un concorrente che cercava di affermare un proprio legame con i principali costruttori mondiali. Anche la formula che coinvolgeva solo alcuni giornalisti e pochi Paesi europei ha incontrato forti difficoltà di accettazione da parte dagli addetti ai lavori che non «capivano chiaramente» i
Tractor of the Year 2015 Fendt 1000 vario
Best Utility Massey Ferguson 5713
Best Specialized Same Frutteto S.90.3 Active Drive
Best Design Valtra N174
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UNACMA E COSTRUTTORI
IL GRUPPO MASCHIO GASPARDO: IL FUTURO PASSA PER I DEALER Dopo i tragici fatti dello scorso giugno, il gruppo padovano ha decisamente virato verso una nuova strategia per ridare a uno dei leader mondiali del settore delle attrezzature agricole un nuovo futuro. Messe da parte le voci che si sono rincorse per mesi sulla vendita a diversi big del settore (New Holland , Agco, Lovol, ecc.) per acquisire tutti i marchi dell’azienda, il nuovo Ceo Massimo Bordi, con la determinante volontà dei due figli di Egidio, Mirco e Andrea, ha illustrato anche alle reti distributive italiane i nuovi obiettivi per il rilancio. Innanzitutto un piano di ristrutturazione della struttura societaria e della struttura produttiva, con razionalizzazione degli stabilimenti e la dismissione degli assets non core business. Anche la gamma dei prodotti è sotto revisione per rendere il listino delle offerte più razionale e meno dispersivo. A tal proposito Maschio Gaspardo intende consolidare e sviluppare l’offerta dei prodotti del segmento della fienagione e del trattamento, dove si prevedono ulteriori investimenti (+30%) in ricerca e sviluppo. Si è quindi in presenza di una svolta del gruppo che, oltre al fondamentale supporto del sistema bancario e finanziario deve rientrare dal pericoloso «punto di non ritorno» dando fiducia al Businnes Plan fatto dalla nuova dirigenza. A testimonianza di questa nuova volontà c è da segnalare anche il ritorno di un manager di grande esperienza, Gianbattista Laveroni, a capo della direzione commerciale Italia/Europa (parte) che sta portando la sua notevole competenza anche verso le reti distributive del gruppo Maschio Gaspardo che, a questo punto, diventano il vero «ago della bilancia» per raggiungere gli obiettivi prefissati. Una importante riunione con la rete italiana lo
Dealer meeting Maschio Gaspardo
scorso novembre ha riallacciato il rapporto con loro che hanno vissuto momenti delicati dopo la scomparsa di Egidio Maschio. Occorreva rilanciare la fiducia reciproca e far capire ai dealer con numeri e fatti che la strada della ripresa è avviata. In questa ottica il mercato italiano – ha dichiarato Daniele Dorofatti, responsabile vendite Italia – avrà
una maggiore sinergia distributiva partendo dagli area manager (10 al momento) che saranno i referenti unici per tutti i marchi del gruppo. Cercando, diciamo noi, di cancellare uno dei punti deboli (e più confusi) della politica commerciale sul territorio ovvero l’eccessiva frammentazione e concorrenza di più venditori o marchi sullo stesso territorio. •
NEWS DA AGRITECHNICA 2015
TEMPO DI ACQUISIZIONI, ACCORPAMENTI E PROGETTI. E NON SOLO John Deere: acquisisce Monosem (azienda leader nel segmento delle seminatrici di precisione) e Precision Planting (società che si occupa di connettività di dati agronomici tra macchine agricole e piattaforma Climate Field View) e aggiunge altri tasselli importanti alla sua offerta integrata di macchine, attrezzature e sistemi per la propria clientela mondiale. Agco: nessuna acquisizione al momento ma il Ceo, Martin Riechenhagen conferma che la sua società è sempre attenta a ulteriori mosse. Confermato il passato interessamento verso il gruppo Maschio Gaspardo che al momento non ha intenzione di vendere, pone l’attenzione verso Antonio Carraro (negativa anche questa trattativa) e guarda a sinergie con gruppi sementieri globali per aumentare l’offerta alla propria clientela. Conseguentemente smentisce le voci su possibili vendite di uno dei propri marchi di trattrici. New Holland: resta alla finestra per l’ormai «vecchia notizia» relativa all’ acquisizione di un marchio di attrezzature agricole. Carlo Lambro questa volta non azzarda nessuna ipotesi (e nomi) in proposito, ma conferma che resta un obiettivo della società. •
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DOVE CRESCONO LE RELAZIONI
Verona, 3-6 Febbraio 2016 da mercoledĂŹ a sabato
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