I.P.
CONCESSIONARI | RICAMBISTI | OFFICINE | AGRICOLTURA | GIARDINAGGIO Dal 1997 al fianco dei commercianti di macchine agricole
giugno 2018
www.unacma.it
AL VIA IL PRIMO NETWORK EUROPEO DI OFFICINE CERTIFICATE ▸ Nuovo Governo: cambio di passo o solo aspettative?
▸ CAI si consolida e progetta il suo futuro
▸ TAO: trattori elettrici e noleggio. Siamo pronti?
▸ Catarzi risponde, una nuova rubrica al servizio degli associati
UNACMA EDITORIALE
FINALMENTE CI SIAMO! PARTE «UNACMA ROC» Sono passati circa dieci anni da quando il Progetto «Unacma ROC» è stato ideato, anni in cui abbiamo affrontato infiniti rapporti con le istituzioni per farlo conoscere e accettare. La chiave di volta è stata la sottoscrizione della convenzione con Inail, che ci ha consentito di iniziare l’attività formativa e nei primi tre anni di corsi, svoltisi dalla fine del 2015 a oggi, abbiamo registrato oltre trecento presenze. La parte contrattuale è stata molto impegnativa perché volendo realizzare un progetto serio, riconoscibile e che durasse negli anni, ci siamo avvalsi del contributo di un consulente legale e dei membri del Consiglio direttivo, che è stato fondamentale. Finalmente ora possiamo partire e quindi rispondiamo più in dettaglio alle prime domande.
A sinistra Gianni Di Nardo, segretario generale di Unacma, e Rodolfo Catarzi, responsabile del progetto sicurezza Unacma
me imposte e richieste dalle normative vigenti, a garanzia e tutela della salute e sicurezza degli utilizzatori nel suo complesso; • il livello strutturale e organizzativo con cui le aziende ammesse al network operano nella loro attività di vendita, riparazione, uso e manutenzione delle macchine agricole e da giardinaggio; • il riconoscimento di appartenenza al network Unacma ROC è considerato da Unacma una certificazione del sistema azienda e della cultura aziendale nel suo insieme.
COSA È? Unacma ROC è una Rete organizzata di Officine Certificate, coordinata da Unacma sul territorio nazionale italiano e rivolta a operatori professionali, quali concessionari, rivenditori e officine dei settori macchine agricole, giardinaggio e boschivo, ovvero aziende che effettuano vendita, riparazione, manutenzione, adeguamento e preparazione alla revisione di mezzi agricoli, forestali e per la manutenzione del verde, impianti e accessori per l’allevamento e per l’agricoltura in genere.
QUALI VANTAGGI OFFRE L’AFFILIAZIONE? • Certifica il livello di professionalità e organizzativo dell’azienda, sulla base di parametri definiti, riconosciuti e validati su tutto il territorio nazionale, commisurabili al costo della manodopera proposto da ciascuna azienda; • rafforza l’immagine aziendale sul mercato; • qualifica ed evidenzia la conoscenza, competenza e capacità operativa e gestionale della propria azienda sul piano normativo e della
A COSA SERVE ESSERE AFFILIATI? La certificazione e il conseguente riconoscimento di affiliazione alla Rete Officine Certificate Unacma ROC vuole attestare e rendere palese: • l’assoluta conoscenza e competenza delle normative inerenti alla sicurezza delle macchine, così co-
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sicurezza delle macchine commercializzate, e assistite quale ulteriore requisito di professionalità e servizio all’utenza; • valorizza le attività di service, consulenza tecnica e commerciale ai fini della rispondenza ai requisiti minimi di sicurezza, imposti dalle normative vigenti, delle macchine e dei processi operativi.
COME SI FA AD AFFILIARSI? L’affiliando deve avere una serie di prerequisiti e quindi deve seguire un iter di affiliazione scrupoloso. Prerequisiti: a) l’azienda richiedente deve aver effettuato i corsi obbligatori Inail-Unacma Modulo 1-2 e Moduli 10, indicati nel Regolamento e nel nostro sito internet; b) l’azienda deve essere iscritta a Unacma, come da Statuto. Iter di affiliazione: c) l’azienda richiedente deve quindi inoltrare richiesta, a mezzo e-mail o fax, della volontà di aderire al network Unacma ROC;
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d) la segreteria invia in bozza il contratto, il regolamento e la check list per far prendere visione di tutta la documentazione necessaria, anche relativa ai costi e ai tempi della procedura; e) l’azienda richiedente valuta in autonomia se possiede i requisiti previsti dalla check list per iscriversi e se condivide quanto riportato sul contratto e sul regolamento; f) l’azienda richiedente inoltra formale richiesta di affiliazione al network Unacma ROC, completa della documentazione necessaria per la procedura di affiliazione. Procedura di affiliazione: 1) la richiesta dell’affiliando viene analizzata in tutti i suoi dettagli; 2) in caso di approvazione della domanda, Unacma spedisce a mezzo pec i documenti ufficiali da firmare su ogni pagina; 3) l’azienda richiedente firma i documenti su ogni pagina, firma su ogni pagina anche l’autodichiarazione (check list) e rispedisce tutto a Unacma con raccomandata A/R o pec; 4) Unacma, se lo ritiene necessario, dà incarico a un ente certificatore per una visita ispettiva al fine del rilascio della certificazione; 5) Unacma attende gli esiti della eventuale visita ispettiva dell’ente certificatore e verifica che tutta la pratica d’iscrizione sia perfettamente compilata; 6) Unacma manda al richiedente comunicazione di conferma dell’iscrizione o di rifiuto, fornendone le motivazioni, fermi i pagamenti già effettuati e regolamentati all’articolo 7 del contratto di affiliazione; 7) l’affiliando regolarizza la sua iscrizione; 8) Unacma spedisce al richiedente i certificati e le insegne del network Unacma ROC.
QUALI CONDIZIONI SONO PREVISTE PER ESSERE AFFILIATI? Le aziende che richiedono l’inserimento nel network Unacma ROC devono necessariamente e preventivamente: • essere associate a Unacma come
e) check list (allegato A3) completamente compilata, valida come autodichiarazione; f) tabelle di classificazione e specializzazione del richiedente (allegato A4).
IL PRIMO NETWORK EUROPEO Non vi nascondiamo che tutta questa operazione, denominata a suo tempo Progetto «Unacma Roc», ci è costata fatica, pazienza, abnegazione e notevoli investimenti. Il contributo di Rodolfo Catarzi, che questo progetto l’ha ideato, seguito e finalmente realizzato, è stato decisivo e tutti noi lo ringraziamo con stima e affetto. Oggi siamo orgogliosi di quanto si sta per realizzare: il primo network a livello europeo di Officine certificate nel mondo della meccanizzazione agricola. Abbiamo ascoltato i bisogni di tante aziende che vogliono distinguersi, che non vogliono combattere contro il primo «meccanico» che lavora nel sottoscala, che vogliono confrontarsi ed essere partner di aziende agricole e contoterzisti all’avanguardia e che hanno bisogno di un servizio di qualità. Quando le istituzioni, i costruttori, le associazioni di categoria riconosceranno il ruolo delle Officine Roc avremo vinto l’ennesima battaglia.
concessionari o commercianti di macchine agricole; • essere associate a Unacma come Officina dipendente o collegata a reti assistenziali di associati aderenti a Unacma; • essere associate a Unacma come Officina indipendente esclusivamente del settore agricolo e/o giardinaggio; • avere partecipato ai corsi di formazione Inail-Unacma base (Moduli 1-2 e 10); • essere in regola con la normativa nazionale, regionale e comunale che regolano gli insediamenti produttivi e l’attività di autoriparazione (dl 224/2013); • essere in regola con i requisiti di legge relativamente alla sicurezza sui luoghi di lavoro, ambientale e antincendio; • operare con personale dipendente, regolarmente assunto; • poter dimostrare la formazione di base e specifica del personale dipendente e delle relative mansioni.
• Gianni Di Nardo Segretario generale Unacma
Presentazione della domanda di adesione La domanda di adesione può essere presentata a mezzo lettera o posta elettronica su carta intestata dell’azienda e sottoscritta dal titolare e/o legale rappresentante, corredata dei seguenti documenti: a) documentazione di cui agli allegati al regolamento A1 (scheda anagrafica di iscrizione della sede centrale) e A2 (scheda anagrafica di iscrizione delle sedi secondarie) completamente compilati; b) copia di iscrizione alla Camera di commercio, industria, artigianato; c) copia di iscrizione al R.I.A. o copia della Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA); d) copia del DURC;
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Unione Nazionale Commercianti Macchine Agricole Via Spinoza, 28 - 00137 Roma Tel. 06.87420010 - Fax 06.82083007 www.unacma.it - segreteria@unacma.it Unacmalife è un bollettino sulle attività dell’associazione, viene distribuito gratuitamente sia in formato cartaceo che digitale sul sito istituzionale e, non contiene pubblicità a pagamento.
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S ede s i de r i f a rpa r t ede l
s c r i v i as e g r e t e r i a @una c ma . i t
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AGROMECCANICI, L’INNOVAZIONE AL CENTRO DELL’ASSEMBLEA DI CAI Sempre più strategico il ruolo di CAI in un percorso di crescita condiviso fra imprese agricole e agromeccaniche Il 16 giugno scorso, a Villafranca Padovana (Padova,) si è riunita l’assemblea della Confederazione agromeccanici e agricoltori italiani (CAI) nella bella cornice di Villa Maschio, sede di Maschio Gaspardo. Sul red carpet (immaginario) sono sfilati i grandi nomi della filiera agricola italiana. La relazione del presidente di CAI, Gianni Dalla Bernardina, è stata articolata e analitica oltre che condivisibile, affrontando i maggiori temi in campo, anche alla luce della presenza di politici regionali e nazionali. «Desideriamo dare il nostro contributo per un’Europa più forte e più equa, in cui poter far sentire la voce di un settore insostituibile non solo all’interno della filiera agroalimentare, ma anche in favore del territorio rurale e della manutenzione e valorizzazione delle risorse forestali e ambientali», ha affermato Dalla Bernardina. Ci è sembrata un’ottima dichiarazione di apertura. L’associazione, che nei vari passaggi, ha raggiunto gli ottant’anni di attività, oggi è caratterizzata dalla «più recente evoluzione, indirizzata alla biodiversità, alla multifunzionalità e alla sostenibilità delle produzioni agricole. Quindi una maggiore attenzione all’ambiente e alla colti-
Uno scorcio della platea all’assemblea di CAI svoltasi lo scorso 16 giugno a Villa Maschio
vazione di prodotti di alta qualità alimentare, realizzati secondo metodi sostenibili, tracciabili e documentabili».
lerilevamento agli strumenti robotizzati per la lavorazione, la trasformazione, la distribuzione dei prodotti».
IMPRESE SEMPRE PIÙ TECNOLOGICHE
AIUTI DIRETTTI AI GIOVANI AGRICOLTORI
Non sono mancati i temi a noi cari. «Oggi – ha aggiunto il presidente – quando parliamo di sistemi meccanizzati in agricoltura parliamo di agricoltura di precisione, di digital farming, di un utilizzo più agevole delle reti (Internet of things) per connettere fra loro più oggetti e più strumenti. Una interazione che deve realizzarsi fra le macchine agricole, fra queste e gli altri sistemi di controllo e di gestione, dai droni agli impianti fissi, dai sistemi di te-
Scrupolosi e attenti i riferimenti alle leggi e ai regolamenti comunitari, Pac in primis, e le precisazioni sul fatto che, secondo Dalla Bernardina «almeno il 2% della dotazione nazionale degli aiuti diretti dovrà essere destinata ai giovani agricoltori, mentre non meno del 30% dei fondi per lo sviluppo rurale dovrà andare ad azioni di contrasto al cambiamento climatico». Da tempo, anche attraverso una serie di convegni che abbiamo orga-
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nizzato come Unacma, in cui CAI era ospite e relatore, abbiamo concentrato la nostra attenzione – in considerazione del territorio italiano così mutevole a distanza di pochi chilometri – sulle tante aziende agricole di piccole dimensioni che producono eccellenze e che per dotarsi dei più moderni sistemi digitali dovranno necessariamente utilizzare i loro consorzi di tutela o più semplicemente i contoterzisti (pardon agromeccanici!). Gianni Dalla Bernardina infatti, in chiusura a dei commenti sugli aiuti comunitari ha detto: «La spinta alla concentrazione delle superfici aziendali si è rivelata un errore? Vi sono esigenze di contemperare realtà di grande estensione con altre di dimensioni più ridotte? Fran- Il presidente di CAI, Gianni Dalla Bernardina camente riteniamo che non INARRESTABILE CRESCITA esista una soluzione universale. Gli DEL CONTOTERZISMO agromeccanici hanno dimostraDalla Bernardina prosegue poi parto nel tempo di essere i principali lando di «una crescita ormai inarvettori di innovazione, grazie alla restabile del contoterzismo agricolo loro capacità di raggiungere capil(con 18.000 aziende professionali) larmente tutte le aziende agricole, in termini di fatturato (oggi 3,7 migrandi e piccole».
Sandro Liberatori, Enama
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liardi di euro), di manodopera impiegata, di superficie agricola lavorata, di diversificazione e di gestione delle operazioni colturali. L’agromeccanico, da mero prestatore d’opera e di servizi per contoterzi, si sta trasformando in un vero e proprio modello di innovation broker per usare il lessico impiegato dall’Unione europea». Un imprenditore agromeccanico ha in genere «un’impresa che innova e che soprattutto nel settore agricolo può ridurre enormemente il rischio di infortuni sul lavoro, considerando ciò un investimento, e non un costo». Infatti, «il tasso di infortuni nel settore agromeccanico è sensibilmente inferiore a parità di superficie lavorata, proprio grazie alla capacità di innovazione delle nostre imprese e all’impegno pluriennale profuso sul piano della sicurezza».
AGROMECCANICI, QUALE FUTURO? Avviandosi alla conclusione, Dalla Bernardina ha annunciato che la Confederazione agromeccanici e agricoltori italiani ha pubblicato un «Libro bianco che illustra in modo chiaro e completo la nostra visione dell’agricoltura nei prossimi anni. Come imprenditori agromeccanici non abbiamo mai avuto paura di anticipare i tempi e di innovare. Questa volta, però, non vorremmo ancora ritrovarci da soli a interpretare le tendenze di un mondo rurale in rapida evoluzione, ma vorremmo capire in che modo evolvere come figure professionali e dove collocarci, sulla base di una visione strategica comune. Vorremmo capire, una volta per tutte, che cosa la filiera agricola vorrebbe che diventassero gli imprenditori agromeccanici e quali azioni potremmo adottare per poter consentire al nostro Paese e all’Unione europea di stare al passo con i sistemi agricoli più vivaci e innovativi».
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Considerato che i rapporti tra associazioni, prima con Unima poi Unima-Confai e quindi CAI, in questi ultimi anni sono andati migliorando, anche alla base, ci auguriamo che i nostri associati e le sedi locali del CAI possano trovare forme di collaborazione interessanti. Noi crediamo che costituire un tavolo interassocia-
tivo permanente tra FederUnacoma, Unacma e CAI (almeno!) sia quantomeno auspicabile e con due obiettivi specifici: quello politico e quello tecnico. Aspettiamo risposte! Segnaliamo tra gli altri interventi quelli di Albano Agabiti (Coldiretti) e Sandro Liberatori (Enama) che hanno puntualizzato quanto sia urgente
giungere al decreto attuativo della revisione. È inoltre intervenuto il nostro presidente Roberto Rinaldin, che ha parlato di «Unacma ROC» e di come questo network di Officine Certificate potrà soddisfare le esigenze di agricoltori e contoterzisti. • La Segreteria
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SIGLATO UN ACCORDO FRA UNACMA ED EDIZIONI L’INFORMATORE AGRARIO Lo scorso giugno, la nostra associazione e la Casa editrice delle importanti riviste L’Informatore Agrario e MAD-Macchine Agricole Domani hanno sottoscritto un accordo di collaborazione attraverso una serie di attività e servizi, in funzione delle specifiche competenze. Intanto Edizioni L’Informatore Agrario torna a essere l’editore dell’House organ trimestrale Unacmalife. Oltre al coordinamento redazionale, ne curerà la stampa e la distribuzione gratuita a 2.300 indirizzi tra rivenditori, costruttori e officine presenti nell’Annuario MAD. Edizioni L’Informatore Agrario darà inoltre visibilità e spazio sui propri mezzi di comunicazione, sia cartacei sia digitali, a notizie che riguardano iniziative tecniche, di formazione e commerciali di Unacma e seguirà in particolar modo gli sviluppi del network «Unacma ROC», la più importante novità del 2018 nel mondo della meccanizzazione agricola. Fornirà, su richiesta degli interessati, appoggio e visibilità ai singoli dealer associati Unacma, in occasione di iniziative territoriali e/o locali quali open day, porte aperte, giornate in campo, giornate dell’usato, speciali ricorrenze o presentazioni
Un momento dell’incontro tra i rappresentanti di Edizioni L’Informatore Agrario e i vertici di Unacma nella biblioteca «Alberto Rizzotti» della Casa editrice veronese
di novità. Continuerà sul Mad Dove - Annuario concessionari la personalizzazione dei soci Unacma con la presenza del logo dell’associazione nell’anagrafica. Studieremo poi un sistema per segnalare anche le aziende che faranno parte del circuito di Unacma ROC. Unacma, tramite i suoi associati, collaborerà con Edizioni L’Informatore Agrario alla redazione di strumenti richiesti da diversi enti e organizzazioni per adottare sistemi più vicini
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alla realtà, per consentire alle istituzioni di avere conoscenze «di prima mano». Più precisamente, Unacma fornirà consigli sulla corretta classificazione nelle categorie definite nella banca dati degli specifici macchinari prodotti dalle Case costruttrici. Infine, Unacma patrocinerà eventi e manifestazioni di settore di cui Edizioni L’Informatore Agrario si renda parte attiva nell’organizzazione, nella promozione o in qualità di media • partner.
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ENOVITIS PUNTA SU INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ Il 21 e 22 giugno scorso, presso l’azienda viticola «Il Naviglio» a Fabbrico in provincia di Reggio Emilia, si è tenuta la tredicesima edizione di Enovitis in campo, la fiera itinerante dedicata alle tecnologie per la viticoltura organizzata dall’Unione italiana vini e Veronafiere. È stata ospitata in una zona d’Italia particolarmente vocata all’allevamento di vacche da latte dove si produce il famoso Parmigiano Reggiano ma soprattutto il rinomato vino Lambrusco. Nella pianura reggiana mista fra campi di foraggi e vigneti spiccavano innumerevoli bandiere e gazebi, questi ultimi per fortuna all’ombra di un fresco boschetto. Con oltre 6.500 visitatori, Enovitis è stato un evento interessante per la viticoltura italiana ma anche internazionale. Alla manifestazione fieristica hanno infatti partecipato visitatori italiani e stranieri. Non sono mancate inoltre le presenze delle più significative e autorevoli Case costruttrici di trattori specializzati e di attrezzature viticole, che hanno soddisfatto la curiosità e le aspettative dei numerosi partecipanti. La tecnologia è sta-
A sinistra, prove in campo tra i filari del vigneto. Sopra, visitatori tra gli stand fieristici
ta la protagonista dell’evento, rappresentata dalle numerose macchine in esposizione, e non solo. Girando tra gli stand della manifestazione, infatti, si è vista anche una novità assolutamente rivoluzionaria che riguarda un particolare sistema di contenimento delle erbe infestanti. La problematica della gestione delle malerbe nelle interfile dei vigneti è sempre attuale, è il settore dove la tecnica si impegna a proporre soluzioni sempre più semplici e veloci per aumentarne la produttività. Ecco quindi la proposta che giunge dal lontanissimo continente australiano: la museruola per pecore! Ebbene sì, un metodo semplice, estremamente ecologico e molto eco-
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nomico. Le pecore vengono recintate in un vigneto nel quale si è provveduto a trinciare l’erba nel filare, lasciando quindi a disposizione del gregge solo l’erba tra vite e vite. L’animale bruca l’erba e la novità sta nel fatto che quando alza la testa, invogliato a mangiarsi l’uva o la succosa vegetazione della vite, la museruola si abbassa per mezzo di un contrappeso, impedendo così di danneggiare la coltura. Inoltre, con le pecore in campo si ottiene anche una importante concimazione organica. Insomma la soluzione era sotto il naso e non ce ne eravamo accorti. • La Segreteria
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C’È UN CAMBIO DI PASSO NEL NUOVO GOVERNO? In attesa di conoscere i nostri nuovi interlocutori al Governo, abbiamo inviato gli auguri di insediamento. Per la prima volta qualcuno ci ha risposto Addentrarsi in temi di politica su una rivista di categoria è sempre complesso perché si potrebbero toccare suscettibilità «partitiche». Cercheremo quindi di separare i fatti dalle opinioni. Negli ultimi anni abbiamo visto succedersi a capo del Dicastero dell’agricoltura almeno sette ministri. I risultati per il nostro comparto (macchine agricole) non si sono visti o, per meglio dire, sappiamo per certo che al Mipaaf (non si sa per quali forze oscure) il decreto attuativo sulla revisione che doveva emanare il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti è stato bloccato. In controtendenza con quanto successo fino a oggi, alle nostre e-mail di auguri per il nuovo insediamento, il ministro delle politiche agricole, alimentari e delle foreste, Gian Marco Centinaio, in forza alla Lega, ci ha risposto dopo una settimana per ringraziarci. Stessa cosa è successa per il ministro delle in-
Gian Marco Centinaio, ministro dell’agricoltura
frastrutture e dei trasporti, Danilo Toninelli, in forza al Movimento 5 Stelle, e per il ministro dello sviluppo economico (con incarico anche di ministro del lavoro), Luigi Di Maio, del Movimento 5 Stelle. Adesso vedremo in quanto tempo ci riceveranno per affrontare i temi di nostro interesse. Una notizia che ci ha fatto molto piacere è che il Ministero del turismo sia stato dato in delega allo
Danilo Toninelli, ministro dei trasporti e delle infrastrutture
Luigi Di Maio, ministro dello sviluppo economico e del lavoro
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stesso ministro dell’agricoltura. La mossa ci sembra intelligente e potrebbe essere foriera di importanti sinergie e attività in favore del made in Italy. L’Italia certamente se investisse sull’agricoltura e sul turismo seriamente, ovviamente insieme alla cultura, potrebbe raggiungere un pil incredibile. Finora, in questo senso c’è stata ottusità. Il non aver aderito, per ora, agli accordi sul Ceta (accordo economico e commerciale che prevede scambi con il Canada) ci è sembrata un’altra mossa azzeccata. Il fatto di non essere entrati negli accordi sul Ttip (il trattato transatlantico di liberalizzazione commerciale tra Europa e Stati Uniti) ha difeso molte nostre produzioni dalla possibile diffusione di prodotti italian sounding (fenomeno che consiste nell’attribuire ad un prodotto un marchio il cui «suono» evochi un’origine italiana, per esempio «Parmesan»). L’ingresso nel Ceta avrebbe di fatto vanificato la non appartenenza al Ttip avendo molte aziende statunitensi sede in Canada. Ma tutto ciò basta a dire che «possiamo stare tranquilli»? Intanto bisognerà analizzare bene chi sono i sottosegretari, i responsabili della Segreteria dei ministri, i direttori generali e così via, per capire i reali interlocutori che avremo d’ora in poi. La durata di questo Governo è l’altra grande incognita. È vero che c’è un contratto di Governo, ma tutto ciò che nel «contratto» non c’è scritto (e sarà il 90% dell’attività) creerà screzi tra i partiti che sostengono il Governo? Noi terremo duro e vi informeremo su tutte le attività che svolgeremo, o che non riusciremo a svolgere, e possibilmente per colpa di chi. •
UNACMA UNACMA REPORT
BRANCH REPORT, PANORAMICA SUGLI ANDAMENTI ECONOMICI I risultati dell’indagine Climmar evidenziano, nel secondo semestre del 2017, un calo del fatturato italiano relativo all’officina e alle parti di ricambio. Buone le prospettive per il futuro
Anche questo anno, nei mesi di aprile e maggio, si è svolto il consueto sondaggio riguardante il Branch report, il questionario sull’andamento economico e le aspettative dei costi e dei ricavi dei rivenditori di macchine agricole, che ha visto coinvolti, oltre a noi, tutti gli Stati membri del Climmar, l’associazione europea dei concessionari di macchine agricole. Gli aspetti che vengono analizzati sono sempre quelli riguardanti il
FIGURA 1 - BRANCH REPORT: FATTURATO NEL SEMESTRE LUGLIO-DICEMBRE 2017 CONFRONTATO CON LO STESSO PERIODO DEL 2016
Osservando la figura 1, si può notare che nel confronto con il semestre dell’anno precedente il fatturato del secondo semestre del 2017 è aumentato in quasi tutti i Paesi europei; l’Italia, però, registra un calo del fatturato dell’officina e delle parti di ricambio.
fatturato totale, delle attrezzature nuove, delle officine e delle parti di ricambio. Ogni parametro raccolto, riferito al semestre giugno-luglio 2017, viene prima confrontato con lo stesso periodo dell’anno precedente (giugno-luglio 2016) e poi analizzato sotto il punto di vista delle aspettative in riferimento al primo semestre 2018.
CHE COSA CI ASPETTA IN FUTURO Le aspettative per il primo semestre 2018 fanno ben sperare. Si prevede un aumento generico del fatturato in quasi tutti i Paesi, così come per il fatturato delle attrezzature nuove. Restano invariate, invece, le previsioni per il fatturato delle officine e delle parti di ricambio, soprattutto per l’Italia (figura 2), anche se rispetto allo scorso anno i dati sono più che incoraggianti. Oramai dovremmo essere in grado di valutare i nostri fatturati con quanto preventivato a livello nazionale.
FIGURA 2 - BRANCH REPORT: ASPETTATIVE PER IL SEMESTRE GENNAIO-GIUGNO 2018
• La Redazione
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TAO COMPIE DIECI ANNI, UN’ESPERIENZA DA PROVARE Il Tractor Agricultural Observatory è arrivato quest’anno alla decima edizione. Un evento cresciuto nel tempo, favorendo il dialogo e l’incontro fra dealer e quello con i costuttori
che vanno da 135 a 395 euro a persona. Ma passiamo ai due stimolanti temi trattati durante il convegno: i trattori elettrici e il noleggio.
TRATTORI E DEALER 2020: IL FUTURO SARÀ ELETTRICO? Il tema trattato era molto caldo e al fianco del conduttore Maurizio Sala era presente il nostro presidente, Roberto Rinaldin, oltre a Marco Mazzaferri, national sales manager di Fendt & Valtra di Agco Italia. L’elettrico non è più il futuro, è il presente, e lo sa bene anche la stessa Fendt che da tempo investe in questo settore. Se pur già presenti sul mercato, le prime macchine elettriche nel segmento delle trattrici vanno ancora un po’ a rilento. Gli elevati costi delle batterie e il ridotto tempo di utilizzo sono tra i primi fattori che frenano l’acquisto dei consumatori, così come anche la difficoltà nel riuscire a ricaricarle.
Lo scorso 16 maggio a Veronafiere, si è svolta la decima edizione di Tao, Tractor Agricultural Observatory in occasione dell’Automotive dealer day 2018. Questo innovativo evento, che ogni anno miete nuovi successi di pubblico e di espositori, merita attenzione soprattutto per la qualità dei relatori, rappresentando un momento formativo assolutamente importante, non solo per gli addetti dell’Automotive, per cui l’evento è creato, ma anche per i concessionari dell’Agrimotive. Per le seguenti ragioni: • i colleghi del settore auto sono sicuramente dieci anni avanti al nostro mondo (per esperienze, consuetudini, rapporti con le case costruttrici, capacità di aggregazione in gruppi, ecc.). Partecipare ai singoli eventi (bisognerebbe arrivare organizzati avendo scelto quelli più interessanti per la nostra azienda o per il nostro futuro, e metterli in fila, visto che se ne svolgono per tutto il giorno e per tre giorni), come in una vera full immersion, fornisce idee all’imprenditore che le elabora in funzione delle proprie caratteristiche e della propria azienda; • solo per i colleghi di Unacma che intervengono al Tao l’ingresso è gratuito in presenza di quote di partecipazione per l’intero evento,
Il mercato delle macchine elettriche (non solo automobili, ma anche carrelli elevatori, moto, macchine per il giardinaggio hobbystiche, professionali, ecc.) è cresciuto esponenzialmente in tutto il mondo, continuerà a farlo e, se pur con un decennio di ritardo, anche i trattori alla fine diverranno elettrici. «Alcuni rivenditori, quelli più professionali, sono già pronti su tanti aspetti», ha dichiarato Roberto Rinaldin, «poiché da alcuni anni stanno vendendo sistemi informatici sui macchinari e stanno imparando a manutenerli eseguendo calibrazioni e sostituzioni dei software». Il presidente di Unacma ha anche manifestato una certa preoccupazione riguardo alla questione delle trattrici elettriche: «In questo caso – ha aggiunto – la partita è grossa: le officine dovranno cambiare radicalmente e i meccanici saranno sostituiti da periti meccatronici in possesso di una formazione adeguata e delle certificazioni necessarie per lavorare sui macchina-
Un momento dell’edizione 2018 di Tao svoltasi a Veronafiere
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finalizzati all’acquisto. Se vogliamo modificare qualcosa, anche i concessionari devono cambiare e adottare regole ben precise. Il direttore generale di ASSODIMI, Marco Prosperi, ha precisato che per attuare il noleggio in maniera professionale bisogna dotarsi dello specifico codice ATECO, eseguire le verifiche periodiche sui macchinari, controllare il registro manutenzioni e stipulare specifiche assicurazioni oltre a proporre dei contratti ad hoc. «Il problema – ha affermato Alberto Tonello, vicepresidente di Unacma e titolare di una concessionaria storica –è che se dopo tanti anni nessuno si è ancora avventurato nella locazione agricola ciò è indice di un alto rischio oppure di una scarsa conoscenza». «Infatti talvolta – aggiunge – il noleggio rischia di diventare un modo per risolvere un problema degli operatori e si trasforma da opportunità di business in operazione con un tasso di rischio alto, una remunerazione contenuta e possibili danni al mezzo». E se il mezzo si rompe, chi paga i danni? Anche su questo punto i pareri sono molto divergenti. Insomma si procede anche in questo caso a rilento ma se strutturato nel modo giusto il noleggio potrebbe essere una grande opportunità. Sta invece funzionando abbastanza bene e da anni nel mondo del giardinaggio e delle macchine per la manutenzione del verde pubblico. Fabio Padoan, titolare di Ompra, ha messo l’accento sulle regole rigide che deve avere il noleggio e sull’importante investimento che bisogna fare per dare un reale servizio. Il noleggiatore deve avere a disposizione, oltre che un certo numero di macchine standard, anche una serie di macchine «speciali» per interventi brevi che i manutentori devono realizzare.
Uno scorcio della platea che ha partecipato al convegno
ri al di sopra di certi voltaggi». Insomma, dobbiamo prepararci a una vera rivoluzione perché il futuro è già cominciato!
IL NOLEGGIO DELLE MACCHINE AGRICOLE: REALE OPPORTUNITÀ?
macchinario. Nonostante i suddetti problemi, qualcosa sembra muoversi grazie anche a una interessante app «Sharing your farm» che, pur non consentendo il noleggio vero e proprio, permette alle aziende agricole di mettersi in contatto tra loro per scambiarsi le macchine. Inoltre, da alcuni anni sono stati avviati esperimenti di noleggio. Se i clienti sono restii a noleggiare, non sono certo aiutati dai noleggiatori. Possiamo infatti dire che attualmente non esistono veri e propri noleggiatori «puri», ed è più probabile trovare forme blande di noleggi
Il futuro è già cominciato anche nel settore del noleggio. Ogni anno nell’Automotive si noleggiano centinaia di migliaia di auto, furgoni, camion per le aziende ma, da qualche tempo, anche per i privati. In edilizia e nel movimento terra già da oltre vent’anni, in Italia, si pratica il noleggio non solo delle macchine ma anche delle attrezzature. L’agricoltura ha due sbocchi evidenti: o ci si servirà sempre più di contoterzisti preparati e organizzati, oppure ci si rivolgerà al noleggio dei mezzi che si adoperano poche volte l’anno (privati ma anche professionisti per lavorazioni speciali). Al momento il noleggio non è una prima scelta per i clienti. Le tariffe sono ovviamente il primo deterrente all’acquisto, ma un altro fattore limitante Da sinistra: Roberto Rinaldin, Fabio Padoan, Marco Proè legato alla stagionalità del speri e Alberto Tonello
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• La Segreteria
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MAXI RADUNO DI TRATTORI, LA CARICA DEI 1001 L’azienda Marchegiani Pontina Trattori celebra i 50 anni di attività con il più grande raduno di macchine agricole mai realizzato in Italia
Dal 28 giugno al 1° luglio a Borgo Pasubio, in provincia di Latina, la Marchegiani Pontina Trattori ha festeggiato i suoi 50 anni di attività con 1026 partecipanti al Trattoraduno più grande di tutti i tempi. Mezzo secolo è un traguardo importante per l’azienda creata da Arduino Marchegiani e da una quin-
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dicina di anni egregiamente diretta dal figlio Luca Marchegiani, che hanno voluto così celebrare la ricorrenza assieme a tutti i loro più importanti partner che hanno contribuito allo sviluppo e alla crescita delle aziende di famiglia. Tre giorni di festa con intrattenimenti, convegni e momenti ludici, dove anche la parte gastronomica ha avuto la sua rilevanza, essendo stata organizzata dall’associazione locale «Nemesis» onlus. Eventi locali che incarnano bene l’idea di una fervente comunità caratterizzata da coraggio, fiducia, responsabilità e valori in cui l’azienda da sempre si riconosce. Ospiti importanti hanno fatto da cornice alla manifestazione, fra tutti ricordiamo due nomi: il dott. Francesco Carozza, vicepresidente del Comitato di sorveglianza di Sdf e presidente della Fondazione Same, e il dott. Mirco Maschio presidente del gruppo Maschio-Gaspardo, azienda leader nella produzione di macchine agricole per la lavorazione del terreno, la semina, il trattamento delle colture, la manutenzione • del verde e la fienagione.
UNACMA
L’ E S P E R T O R I S P O N D E
ATTREZZATURE E ALLESTIMENTI AFTER MARKET Da questo numero proporremo la rubrica «L’esperto risponde» a cura di Rodolfo Catarzi, nella quale daremo pubblica risposta ad alcuni interrogativi che abitualmente ci vengono proposti dai nostri associati.
viene integralmente trasmessa alla strada tramite la macchina agricola; ▶ attrezzature semiportate, sono agganciate agli appositi attacSono a chiedere se la forca portata dal trattore, di cui vi al- chi montati sulla macchina agricolego foto, è regolare per circolare su strada. Preciso che non la e sono quelle la cui massa viene Rodolfo Catarzi ha documentazione. parzialmente trasmessa alla strada La circolazione dei trattori agricoli è regolamentata dall’arti- dalla o dalle ruote equipaggianti colo 104 del nuovo Codice della strada. Le attrezzature delle l’attrezzatura stessa; in tal caso gli appositi attacchi devono conmacchine agricole sono apparecchiature utilizzate per lo svol- sentire un’oscillazione dell’attrezzatura sul piano verticale. Con gimento delle attività agricole e ai fini della circolazione stra- l’espressione «appositi attacchi» sono da intendersi: dale si distinguono in: • l’attacco a due o tre punti posto in posizione posteriore o anteriore della macchina. La sua presenza deve essere rilevata ▶ attrezzature portate, sono agganciate agli appositi attacchi montati sulla macchina agricola e sono quelle la cui massa in sede di omologazione e riportata sulla carta di circolazione; • gli appositi fori o ancoraggi predisposti dal costruttore sul telaio della macchina. Devono essere rilevati in sede di omologazione o risultare da apposita dichiarazione rilasciata dal costruttore (allegato tecnico). Le omologazioni rilasciate fino al 6 maggio 1997 indicavano normalmente come appositi agganci solo l’attacco a tre punti del sollevatore sia posteriore sia anteriore, ma non le forature predisposte per il fissaggio di attrezzature come i caricatori frontali. Le omologazioni successive al 6 maggio 1997, corredate di allegato tecnico, indicano anche le forature predisposte per l’ancoraggio di attrezzature come appositi agganci. Ne consegue che le macchine omologate antecedentemente il 6 maggio 1997, prive di allegato tecnico, non avendo previsto/dichiarato SCHEMA DI AUTORIZZAZIONI in fase di omologazione le forature coPERIODO me appositi agganci, qualora munite di DI OMOLOGAZIONE PROCEDURE PRESCRIZIONI DELLA TRATTRICE attrezzature portate fissate non agli apLa trattrice agricola può circolare su positi agganci, possono circolare solo a strada con le attrezzature portate o seguito dell’aggiornamento della carta Omologate semiportate senza obbligo di aggiorÈ sufficiente la carta e immatricolate di circolazione mediante visita e prova namento della carta di circolazione o di circolazione. entro il 6 maggio 1997 di allegare a quest'ultima il nulla osta presso un Cpa (Centro prova autoveicodel costruttore li) della Motorizzazione civile. Si ricorda, L'allegato tecnico deve sempre La trattrice agricola può circolare tuttavia, che la problematica delle attrezsu strada con le attrezzature portate accompagnare la trattrice agricola zature/allestimenti after market dei trato semiportate nel rispetto delle unitamente alla carta di circolaOmologate prescrizioni contenute nell'articolo zione di cui è considerato parte e immatricolate tori agricoli costituisce una delle criticidopo il 6 maggio 1997 104 del Codice della strada senza integrante (la mancanza comporta tà per l’attuazione della revisione delle aggiornamento della carta una sanzione prevista dall’art. di circolazione 180/1-7 del Codice della strada) macchine agricole e per la quale il Mit (Ministero delle infrastrutture e dei traIl nulla osta deve sempre accompagnare la trattrice agricola sporti) dovrà definire una possibile prounitamente alla carta di circolaOmologate entro cedura semplificata a sanatoria dell’esiPuò circolare su strada solo se in di cui è considerato parte il 6 maggio 1997, possesso del nulla osta rilasciato dal zione stente, visto che tecnicamente non è più integrante (la mancanza ma immatricolata costruttore comporta una sanzione prevista dopo tale data possibile attivare la procedura dell’agdall’art. 180/1-7 del Codice giornamento della carta di circolaziodella strada) ne, essendo trascorsi più di dieci anni Nel caso in cui il costruttore non Omologate dopo abbia provveduto a rilasciare il nulla dall’immatricolazione delle macchine inil 6 maggio 1997, La carta di circolazione deve osta, o ne sia impossibilitato, vi è ma immatricolata appunto essere aggiornata teressate. l'obbligo di aggiornare la carta di cirdopo tale data
colazione a seguito di visita e prova
Rodolfo Catarzi Responsabile progetto sicurezza Unacma
Precisazione: l'allegato tecnico per le trattrici omologate dopo il 6 maggio 1997 deve essere sempre richiesto dall'acquirente del veicolo nuovo al rivenditore, in quanto tale allegato deve essere presentato in duplice copia alla Direzione trasporti terrestri all'atto della richiesta di immatricolazione e della carta di circolazione.
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Il futuro, presente.
ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE DI MACCHINE PER L’AGRICOLTURA E IL GIARDINAGGIO
Bologna, 7.11 novembre 2018
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