I.P. I.P
CONCESSIONARI | RICAMBISTI | OFFICINE | AGRICOLTURA | GIARDINAGGIO GIARDIN NAGGIO Dal 1997 al fianco dei commercianti di macchine agricole
Marzo 2018
www.unacma.it
OGGI: DIGITALIZZAZIONE! SIAMO PRONTI?
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▶ Spring Meeting Climmar:
innovazione! Innovazione!
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▶ Il digitale e lo
Smart Farming
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giardinaggio e del movimento terra
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▶ Stage V
cosa ci aspetta
EDITORIALE
POLITICA, PARTITICA E POCHE DECISIONI E finalmente arrivò il giorno delle elezioni, poi le prime nomine e, mentre andiamo in stampa, le consultazioni. Tutti prevedono che per nominare un esecutivo con il suo capo e sottocapi non basteranno un paio di mesi o tutti di nuovo alle urne. Dopo molte stagioni di Governi provvisori che tiravano a campare, di una sfilza di ministri dell’agricoltura, finalmente siamo stati chiamati alle urne con l’intento di designare i nuovi governanti del nostro Paese. Il ministro Maurizio Martina, come scrivevamo su questa rivista nel numero di dicembre 2016, inseguiva la poltrona di segretario del PD al posto di Matteo Renzi e ora, intanto, dopo la scoppola elettorale fa il reggente (dopo aver dedicato gli ultimi mesi più alla competizione elettorale che al suo incarico di ministro). Mah… che c’azzecca la politica con il mondo del commercio delle macchine agricole? Beh cari amici, quando vuoi cambiare qualcosa di importante devi partire da una legge, che ovviamente e fortunatamente viene, o meglio dovrebbe essere emanata dal Parlamento, ossia un migliaio di nostri fiduciari che si devono occupare di discutere un provvedimento ed eventualmente adottarlo. Ma così sarebbe troppo facile, quasi banale. Intanto le elezioni ci lasciano in una immensa incertezza, forse peggio della precarietà di Governo che stavamo vivendo prima. Ora stiamo assistendo alla bagarre per formulare un direttivo di Governo. La nostra attenzione viene riposta soprattutto sul Ministero dell’agricoltura dove di fatto fanno perno le
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decisioni di maggior interesse per la nostra categoria. Il dubbio è che venga nominato un ministro non competente in materia, ossia una figura che si faccia influenzare solo da logiche lobbyste potenti e prive della lucidità di decidere liberamente secondo buon senso. Mi riferisco alla questione sicurezza: il ministro uscente e dimissionario (in fase di ordinaria amministrazione del Governo Gentiloni) ha apertamente insabbiato tutti i provvedimenti che riguardano questo aspetto, come
po ad emanare il decreto attuativo. Sono proprio curioso di capire chi sarà il nuovo ministro dell’agricoltura di questa legislatura, a patto che un Governo si riesca a formare, ma soprattutto capire se avrà la decenza morale di ascoltare anche la nostra opinione di imprenditori economici sugli argomenti che di fatto condizionano il nostro destino professionale (per le nostre mani/ aziende passano oltre 4 miliardi di euro più tutto l’indotto). Personalmente mi sento frustrato, a nome della categoria, per dover subire continuamente provvedimenti assurdi, senza riuscire a far conoscere anche il nostro punto di vista. La ricetta è sempre la solita: aver voglia di decidere, magari anche sbagliando, ma decidere. L’immobilismo sul quale la politica italiana tende ad adagiarsi non può che portarci alla deriva. Ognuno di noi, come imprenditore, non si può permettere nella sua azienda il lusso di rinviare le decisioni, chiuderebbe entro poco. Le scelte, anche dolorose, vanno fatte per crescere.
per esempio il corso obbligatorio sulla conduzione del trattore addolcito da improbabili autocertificazioni e la revisione dei trattori agricoli scandalosamente rinviata a data da destinarsi. Paradossalmente gli enti di controllo, Inail davanti a tutti, hanno combattuto assiduamente affinché queste misure di prevenzioni fossero applicate, ma di fatto il Ministero dell’agricoltura è rimasto indifferente, anzi se vogliamo, ha bloccato l’azione del Ministero dei trasporti che era pronto da tem-
• Roberto Rinaldin
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Presidente Unacma
Unione Nazionale Commercianti Macchine agricole Via Spinoza, 28 - 00137 Roma Tel. 06 87420010 - Fax 06 82083007 www.unacma.it - segreteria@unacma.it Unacma life è un bollettino sulle attività dell’associazione, viene distribuito gratuitamente sia in formato cartaceo che digitale sul sito istituzionale e non contiene pubblicità a pagamento.
UNACMA INFORMA
SPRING MEETING CLIMMAR, INNOVAZIONE E FORMAZIONE DEI FUTURI COLLABORATORI A Innsbruck, lo scorso marzo, i dirigenti delle associazioni europee dei dealer di macchine agricole si sono confrontati su obiettivi e strategie future. Lo Spring Meeting 2019 sarà organizzato da Unacma e si svolgerà a Napoli Il 7 e l’8 marzo scorsi, si è svolto l’annuale Spring Meeting, uno dei due appuntamenti ufficiali che compongono l’agenda di Climmar, l’organizzazione europea che raggruppa le associazioni di concessionari di macchine agricole degli Stati membri. Il meeting si è svolto a Innsbruck (Austria) ed è stato orga-
nizzato dai colleghi dell’associazione austriaca. L’agenda dell’incontro, come di consuetudine, riprendeva le attività in essere gestite da Climmar, facendo il punto sullo stato dell’arte e sulle decisioni da condividere per raggiungere gli obiettivi prefissati. I temi trattati durante questi due giorni verranno riportati
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anche nella rivista di Climmar che uscirà nei prossimi mesi, alla stesura della quale hanno partecipato gli Stati membri. In primo luogo è stata affrontata la questione dell’attività di lobby all’interno del Parlamento europeo. Tale attività, iniziata due anni fa attraverso un’agenzia specializzata, rappresenta un punto
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importante per la strategia dell’associazione, che mira ad essere più presente all’interno dell’istituzione europea con l’obiettivo di avere un proprio rappresentante nei tavoli di concertazione per essere parte attiva nelle decisioni che riguardano il mondo della meccanizzazione agricola che, mai come in questo momento, è soggetto a numerosi cambiamenti, Mother Regulation in primis. Una crescente attività che ha fatto nascere fra gli Stati membri la consapevolezza e la necessità di creare un gruppo di lavoro competente, capace di valutare e di comprendere le proposte tecniche che vengono discusse con la possibilità di avere un maggiore controllo sui processi politici che regolano le varie attività all’interno dell’istituzione europea. Questo importante compito è stato affidato ai responsabili dell’associazione che opera in Danimarca (Dansk Maskinhandlerforening-DM).
nazioni aderenti al Climmar, hanno la possibilità di valutare, attraverso un questionario, il grado di soddisfazione relativo al proprio fornitore di trattori, elaborando alla fine una classifica per ognuno degli aspetti presi in considerazione all’interno del questionario, e una graduatoria generale che tiene in considerazione la media dei risultati. In molti Paesi, ormai, questo tipo di attività viene considerato dai costruttori come un interessante momento di confronto positivo per ricevere un feedback dal quale prendere spunto per porre in essere azioni atte a migliorare il rapporto con la propria rete distributiva. I dati verranno raccolti e inviati al Sedima entro la fine di agosto. L’Italia ha chiesto di rendere questa indagine biennale. Continua, inoltre, la discussione sulle priorità da seguire nello sviluppo delle varie tematiche e sull’importanza di raccogliere dati fra gli Stati membri in modo da poter avere sempre più materiale da elaborare per definire statistiche e valori sui quali potersi confrontare. Informazioni che consentiranno di ottenere maggiori spunti per la gestione delle concessionarie, all’interno di un mercato sempre meno stabile e prevedibile.
I TEMI DOMINANTI
Anche per il 2018 è stata confermata l’attività del DSI (Dealer Satisfaction Index), curata dall’associazione francese Sedima, attraverso la quale i concessionari di tutte le
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Allo stesso modo, fra le tematiche trattate, si è deciso di dare più spazio al mondo del giardinaggio, sollecitando i partecipanti a raccogliere dati anche su questa particolare nicchia del nostro settore presente in molte realtà con dei volumi economici globali di tutto rispetto. Tra i molti argomenti proposti è emerso un tema che sta molto a cuore a tutti gli Stati membri, ovvero la sempre crescente necessità per il nostro settore di individuare giovani figure professionali da inserire nelle nostre aziende. Inoltre, occorre capire in che modo possiamo rendere il nostro settore e le nostre aziende più attrattive per i giovani che terminati gli studi si preparano a entrare nel modo del lavoro. In questo ambito Unacma, con le numerose attività organizzate (per esempio Mech@griJOBS), è stata indicata come modello esemplare per le altre associazioni, per il modo in cui viene affrontato e trattato un tema così importante per il futuro delle nostre attività e per come vengono coinvolte le istituzioni, i giovani e le scuole.
I PROSSIMI APPUNTAMENTI
Il tema della divulgazione delle nostre attività ai giovani e alle scuole è stato inoltre scelto per essere trattato al prossimo Congresso Climmar che si svolgerà dal 4 al 7 ottobre 2018 a Praga. All’interno dell’incontro è stata inoltre accolta la proposta di Unacma di ospitare lo Spring Meeting 2019 in Italia, a Napoli, il prossimo 21-22 marzo. In questa occasione Unacma offrirà una cornice adeguata all’agenda dei lavori replicando la positiva esperienza organizzativa del Congresso del 2016 svoltosi a Venezia. • Alberto Tonello
Vicepresidente Unacma
UNACMA E DEALER
I DEALER SECONDO I COSTRUTTORI NEL 2030 A seguito del nostro ultimo editoriale uscito nel numero di Unacma life dello scorso dicembre, abbiamo ricevuto un commento da parte di Agco che volentieri pubblichiamo, in quanto riteniamo affronti temi condivisibili anche per coloro che distribuiscono altri marchi Quale sarà il ruolo del concessionario di macchine agricole fra 1020 anni? Anzi, ci sarà un ruolo per lui? Queste sono solo alcune delle questioni sul futuro della rete distributiva del settore che sono state affrontate durante il Climmar Congress 2017 svoltosi lo scorso ottobre a Lussemburgo. Agco, gruppo globale e leader del settore, che strategicamente ha scelto di operare attraverso una rete di concessionari, ha cercato di dare alcune risposte im-
Robert Gruber, manager distribution management Italia, Agco
maginando diversi scenari possibili. Sicuramente ad attirare l’attenzione della platea sono state le ipotesi più negative in termini di produzione e situazione di mercato, in cui la figura del concessionario potrebbe addirittura scomparire. Ma secondo
Agco sta investendo molto sui propri concessionari, a partire dalla gamma di prodotti. Con acquisizioni mirate, infatti, stiamo continuamente allargando l’offerta dei nostri marchi; ad esempio, con la recente acquisizione del settore fienagione Lely abbiamo completato l’offerta della fienagione. Questo perché uno dei nostri obiettivi è mettere il concessionario nelle condizioni di poter servire la propria clientela dalla A alla Z. Essendo un gruppo multi-marchio riteniamo la differenziazione molto importante. Con un’accurata strategia di prodotto, con i nostri marchi di riferimento Fendt, Massey Ferguson e Valtra, riusciamo a rivolgerci a segmenti di clienti diversi minimizzando la competizione interna, che andrebbe soltanto ad erodere i margini dei nostri concessionari. Altrettanto importante (e forse in prospettiva anche prioritario) è il business del post-vendita e dei servizi. Così stiamo lavorando intensamente sull’ampliamento dell’offerta Agco Parts per consentire al concessionario di partecipare a tutti i segmenti del mercato ricambi; abbiamo recentemente inserito un programma di assistenza programmata attraente per la clientela ma anche interessante per il concessionario. Con Fuse, invece, offriamo ai nostri concessionari l’opportunità di giocare un ruolo da protagonisti nell’ambito dell’agricoltura 4.0 e infine c’è un supporto finanziario a 360 gradi che offriamo attraverso Agco Finance, dalle operazioni «retail», cioè finanziamenti tradizionali, leasing e noleggio, fino alla gestione delle esigenze del concessionario stesso. Attraverso Agco Academy forniamo programmi di formazione e di coaching per dare ai concessionari Agco la possibilità di sviluppare tutto il proprio personale in linea con le dinamiche di mercato. Non puntiamo solamente sulla formazione tecnica e commerciale dei nostri concessionari, anzi, una grande parte della formazione è dedicata alla gestione aziendale, proprio perché è in questo ambito che vengono decise le sorti della concessionaria. Va ricordato che la sostenibilità del business, anche del concessionario, costituisce un aspetto fondamentale della strategia Agco. Un elevato tasso di fedeltà (non sono pochi i concessionari legati da ben 20 ma anche 30 anni ai marchi del Gruppo), nonché l’aumento costante del fatturato medio per concessionari indicano che la strategia Agco funziona. •
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Agco, lo scenario più probabile sarà quello di un’agricoltura sostenibile e professionale grazie al supporto di una Unione Europea, tutto sommato funzionante, e all’ottimizzazione dei processi produttivi attraverso l’utilizzo massiccio di tecnologie avanzate, ovvero l’Agricoltura 4.0.
MENO CONCESSIONARI MA PIÙ QUALIFICATI
La storia ci insegna che ogni cambiamento comporta una selezione e forse i concessionari in futuro saranno di meno, ma sicuramente saranno più preparati alle esigenze dell’agricoltura del futuro. Prevediamo, infatti, che questa selezione porterà a una rete di concessionari mediamente più formati e più preparati. In vista del 2030, in conclusione, possiamo affermare che vi saranno dei grandi cambiamenti, ma nessuno di questi è prevedibile con certezza. Nonostante le varie incertezze, valutiamo il futuro dell’agricoltura come opportunità e non come una minaccia. Perciò è importante lavorare fin da subito per arrivare al 2030 pronti e preparati ad affrontare i futuri cambiamenti. E per quanto riguarda la soddisfazione delle esigenze del cliente, non dobbiamo aspettare di giungere al 2030 per formare e specializzare il personale. Se i concessionari diminuiranno, diventando pochi ma buoni, è fondamentale che chi vorrà garantirsi un futuro inizi fin da subito a crescere per superare la selezione che verrà. Agco ha già iniziato questo cammino assieme alla propria rete e conta di poter dare un contributo importante alla sostenibilità dell’agricoltura attraverso una rete di concessionari professionale e competente anche nel 2030.
NUOVI ORIZZONTI E SERVIZI AGGIUNTIVI
La richiesta di soluzioni tecnologiche aumenterà fortemente e i rivenditori di macchine agricole dovranno essere preparati a questa ipotesi futura, fornendo ai propri clienti non solo la vendita di macchine moderne, ma anche servizi nuovi e aggiuntivi a supporto di tali tecnologie. La vera spinta innovativa quindi arriverà dal cliente, il quale cercherà sempre più un concessionario in grado di fornirgli consulenza per quanto riguarda lo Smart Farming, ovvero l’ottimizzazione delle operazioni agricole, nonché soluzioni per avere un controllo totale dei costi, un servizio assistenza competente che sappia ridurre al minimo i tempi di fermo macchina anche attraverso pacchetti di assistenza programmata e preventiva. Ma questa crescita di nuove esigenze corrisponderà al bisogno di personale qualificato per svolgere tali funzioni, figure che già oggi scarseggiano sul mercato.
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ALTRI COMMENTI
Abbiamo poi chiesto ai costruttori se avessero commenti da fare ed ecco le risposte che ci sono giunte: «C ond iv ido appieno la vostra disamina, non sono convinto che i concessionari non esisteranno più solo e unicamente se si accorgeranno che sul trattore devono ridurre la marginalità e trovarla in attività nuove, satellitari, meccatronici, attrezzature di nicchia, ecc…». Mario Danieli, Contry manager Italia - Argo Tractors spa. «Il concessionario continuerà ad essere al centro del rapporto tra costruttore e utilizzatore. Cambieranno i processi, anche a causa della digitalizzazione, ma se dovessi dire oggi come sarà un concessionario nel 2030 risponderei più professionale e solido finanziariamente e strutturalmente. Chi è pronto a cavalcare questi cambiamenti non deve avere timori». Paolo Tencone, General manager Claas Italia.
PRECISAZIONE REDAZIONALE
La redazione di questa rivista comporta mediamente il lavoro di sei persone più alcune sporadiche collaborazioni. Spesso però la stampa specializzata e non, il web e altre fonti ci fanno pervenire articoli molto interessanti che dovremmo stravolgere e ricomporre per sottoporli ai nostri lettori. Da qui la scelta, anche in questo numero, di utilizzare correttamente ciò che altri scrivono o documentano, citandone sempre le fonti. La nostra rivista Unacma
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life, che come diciamo da sempre non vuole essere concorrente di altre ma essere complementare, intende essere in effetti un bollettino dell'associazione dove approfondiamo argomenti o diamo spazio a interventi diversi per tenere sempre aggiornati i nostri associati e i nostri lettori che sappiamo essere numerosi anche al di fuori della nostra categoria. Grazie della vostra continua attenzione. •
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È USCITO NELLE SALE IL FILM PETIT PAYSAN-UN EROE SINGOLARE In collaborazione con
ORGANIZZATO DA
PROVE DI MACCHINE NEL VIGNETO
21-22 GIUGNO 2018 IL NAVIGLIO SOC. AGR. FABBRICO (RE) www.enovitisincampo.it info@enovitis.it
IN COLLABORAZIONE CON
CON IL SUPPORTO DI
CON IL PATROCINIO DI
COMUNE DI FABBRICO
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SMART FARMING E RIVENDITORI
Raccolta, analisi dei dati e delle informazioni sono il futuro dell’agricoltura. Tematiche di grande attualità che affrontiamo proponendo, in versione quasi integrale, alcuni brani degli atti dell’ultimo Spring Meeting del Climmar svoltosi lo scorso marzo La Smart Farming rappresenta la rete integrata interna ed esterna delle attività agricole in cui macchine e dispositivi sono collegati ai processi di crescita di piante e animali. Ciò significa che le informazioni in forma digitale esistono per tutti i settori e i processi aziendali; anche la comunicazione con partner esterni come fornitori e clien-
ti finali avviene elettronicamente. La trasmissione, l’elaborazione e l’analisi dei dati sono ampiamente automatizzate. L’uso di portali basati su Internet può facilitare la gestione di grandi volumi di dati, nonché il networking in azienda e con partner esterni. La Smart Farming promette a lungo termine opportunità di business in crescita per
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gli agricoltori. Pertanto i commercianti europei di macchine agricole hanno urgente bisogno di cogliere queste opportunità facilitando gli agricoltori ad adottare e aderire alla Smart Farming (tecniche). Secondo il Climmar è compito dei concessionari di macchine agricole promuovere e facilitare l’implementazione e la crescita di Smart Farming, pren-
no poter garantire che: a. l’infrastruttura digitale sia fondamentale per i flussi di dati in rapida crescita, in termini di copertura della rete e velocità di trasmissione nelle aree rurali. Bisogna arrivare ad una connettività digitale del 100% nelle aree rurali e alla disponibilità della banda larga mobile in tutte le zone rurali (ma se non è nemmeno coperta tutta l’Italia!, ndr); b. possa aumentare la capacità degli imprenditori agricoli di investire nelle tecnologie e attrezzature digitali innovative; dendo rapidamente posizione sulle seguenti tematiche: 1. La consapevolezza dei concessionari sull’impatto della Smart Farming deve essere supportata. 2. L’attenzione deve essere spostata significativamente verso l’integrazione ottimale della macchina agricola nel sistema di produzione (ottimizzazione del processo). La macchina agricola dovrebbe essere (altamente) compatibile soprattutto per quanto riguarda il collegamento ICT (Information and Communication Technology). L’importanza delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione non può essere sottovalutata. Il ruolo primario dell’ICT è quello di connettere le persone con le risorse. Il numero e il tipo di metodi di collegamento utilizzati sono cresciuti rapidamente soprattutto perché la tecnologia della comunicazione è in costante espansione, in particolare nel settore delle telecomunicazioni. Il collegamento sta cambiando la natura delle informazioni e ne delinea i miglioramenti nella qualità così come i cambiamenti strutturali sono fondamentali per facilitare questo processo.
6. I rivenditori, i produttori, gli agricoltori e i contoterzisti necessitano di standard di comunicazione e interfaccia che facilitino le comunicazioni verticali e orizzontali, ovvero consentano lo scambio di dati tra macchine, partner commerciali e diversi portali e piattaforme di dati.
chine agricole. Dovrebbe esserci un ruolo commerciale indipendente del rivenditore per lo scambio di dati (RMI, telematica) con i produttori e per consigliare agricoltori e appaltatori. 4. Concessionari e produttori di macchine agricole dovranno collegarsi con i portali dove sono i dati (o realizzarli in proprio), in modo da fornire la possibilità di uno scambio dei dati stessi. L’utilizzo dei portali offre vantaggi specifici e aggiuntivi dall’essere collegati con l’intera rete. È però urgente e indispensabile un codice di condotta per lo scambio di dati tra i collegamenti nelle catene agricolo/alimentari.
7. Occorre inoltre assicurarsi che siano sviluppate le necessarie competenze digitali e tecniche. 8. Elaborare nuovi modelli di business per i rivenditori, ad esempio un concetto di servizio per la consulenza sull’analisi e informazioni dai dati. • Segreteria Unacma
5. I responsabili delle decisioni e i Governi nazionali degli Stati devo-
3. È importante ottenere – a condizione che il cliente finale accetti – l’accesso ai dati relativi alle mac-
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AGRICOLTURA 4.0, DALLE PAROLE... ALLE TECNOLOGIE Sono oltre trecento le applicazioni digitali Smart Agrifood diffuse in Italia nel settore agroalimentare. Una spinta tecnologica che mira al miglioramento di rese, qualità e sostenibilità delle produzioni Dai sensori nei campi a quelli sui trattori, dai droni in campo alla logistica controllata, dallo Smart Packaging alle etichette intelligenti: sono oltre 300 le applicazioni di Smart Agrifood già diffuse in Italia tra produzione, trasformazione, distribuzione e consumo. Soluzioni che migliorano la competitività del settore agroalimentare italiano, garantendo più qualità ai prodotti e ottimizzazione delle filiere. E che, grazie al digitale, possono contribuire a far partecipare il nostro Pa-
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ese alla sfida della crescita alimentare globale. È quanto evidenzia la ricerca presentata a inizio anno dall’Osservatorio Smart AgriFood della School of Management del Politecnico di Milano (www.osservatori.net) e dal Laboratorio Rise dell’Università degli Studi di Brescia. Molte Pmi italiane, secondo quanto riportato dall’Osservatorio, si stanno attivando nella trasformazione digitale dell’agroalimentare e una forte spinta innovativa proviene dalle nuove imprese, con 481
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start up internazionali Smart AgriFood nate dal 2011 ad oggi, di cui ben 60 (12%) sono italiane. Accanto a queste, numerose realtà già affermate nel settore dell’agromeccanica e dell’agricoltura di precisione che contribuiscono a delineare i confini dell’Agricoltura 4.0 con l’utilizzo di diverse tecnologie per migliorare resa e sostenibilità delle coltivazioni, qualità produttiva e di trasformazione, nonché condizioni di lavoro. Cinque termini ci aiutano a inquadrare l’evoluzione del contesto.
1. BIG DATA
«Si tratta di raccolte di grandi quantità di dati che possono a loro volta essere tramutati in informazioni» sottolinea Paolo Menesatti del Crea. Oggi, quando si parla di big data (grandi dati), si intende anche l’insieme di tecnologie e metodiche di analisi di questi dati. Uno degli
informazioni e l’esperienza di tecnici preparati svolgeranno un ruolo cardine per ottenere i vantaggi che derivano dallo Smart Farming.
3. SMART FARMING
Con questo termine possiamo inquadrare l’approccio dell’agricoltore o del contoterzista che implemen-
le persone o le persone giuridiche, le imprese, sono riconoscibili sulla rete Internet, ma anche le cose possono esserlo. Cose, oggetti, strumenti che acquisiscono intelligenza, ovvero capacità di rilevare informazioni e di comunicarle». In agricoltura le applicazioni sono le più varie: sensoristica ambientale e territoriale, meteo, automazione di apparati per la gestione sempre più precisa di acqua, fertilizzanti, concimi, agrofarmaci, necessità di soluzioni digitali, droni e sensoristica che rimanda ai temi dell’Internet della terra, a soluzioni di logistica innovativa per la Smart Agricolture, o ancora a soluzioni per l’Agroenergy o a operazioni che puntano a migliorare il rapporto legato al cibo e alla sostenibilità. • Cristiano Spadoni
Staff di www.macgest.com aspetti principali da considerare è l’eterogeneità delle fonti che spesso caratterizza questi grandi «data set». Di conseguenza un ruolo sempre più importante sarà svolto da chi si occuperà di Smart Data Management.
ta le varie tecnologie disponibili per produrre di più con meno risorse, garantendo sostenibilità e tracciabilità delle produzioni.
2. SMART DATA MANAGEMENT
Il termine non è nuovo, risale al 1959. Nuove sono le applicazioni in agricoltura che sfruttano l’abilità dei computer di apprendere senza essere esplicitamente programmati e sviluppare risposte a problemi che comprendono numerose variabili, non solo ambientali. Ne è un esempio il sofisticato algoritmo in grado di identificare e quantificare con precisione i ceppi batterici in un campione di microbiota messo a punto dall’Unità di biologia computazionale della Fondazione Edmund Mach, in provincia di Trento.
Il «Data Management» è uno degli aspetti che caratterizza l’agricoltura 4.0. «Da un punto di vista più strettamente scientifico», come segnalano i redattori delle «Linee guida per l’agricoltura di precisione» pubblicate a fine 2017 sul sito del Mipaaf, «viene prodotta una grande mole di dati multi-sensore e multi-sorgente derivanti dai differenti sensori». Tali dati, inoltre, sono geolocalizzati e spesso sono temporalmente spazializzati, con frequenze di acquisizione elevate. Si generano, quindi, «data set» di dimensioni enormi. Purtroppo, molti di questi dati vengono dispersi a causa della attuale limitata capacità organizzativa, di sintesi e di interrogazione. Applicazioni che integrano queste
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4. MACHINE LEARNING (APPRENDIMENTO AUTOMATICO)
5. INTERNET OF THINGS
L’Internet delle «cose» è una delle nuove frontiere, ormai in realtà consolidata, dell’uso della rete Internet. Così la definisce il portale internet4things.it: «non più solo
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CI HA LASCIATI BRUNO TIEFENTHALER
Presidente, consiglieri e tutti gli associati, salutano per l'ultima volta Bruno Tiefenthaler. Padre e nonno affettuoso, commerciante di macchine agricole da sempre, ci ha lasciati il 7 aprile 2018 e adesso riposa nella sua personale «valle profonda» (Tiefenthaler)
UNACMA EVENTI
RINCORRENDO LE FIERE Anche quest'anno Unacma ha partecipato direttamente o tramite i concessionari di zona a diverse manifestazioni fieristiche delle quali riportiamo un breve resoconto FIERAGRICOLA DI VERONA Dal 31 gennaio al 3 febbraio si è svolta Fieragricola e, nel nostro stand di 400 metri quadrati, si sono tenute diverse attività: • Mech@griJOBS che ha avuto un enorme successo con la partecipazione di 520 studenti e 27 professori. Hanno collaborato alla riuscita dell’evento Argo Tractors e Khun oltre alla immancabile presenza del dr. Roberto Guidotti del Cai (Confederazione agromeccanici e agricoltori italiani). All’interno del Mech@griJOBS si è svolta, per la prima volta, anche un’attività Live. Quest’anno, oltre al workshop con gli studenti, si è tenuta anche una dimostrazione dove si è illustrato ai ragazzi partecipanti, come interagiscono trattore e attrezzatura, attraverso il sistema Isobus. Il Miur (Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca) ha dato il suo appoggio all’iniziati-
va e ha presidiato uno stand informativo sulle attività del Progetto Alternanza Scuola-Lavoro, tramite alcune scuole del territorio. Molto apprezzata anche la presenza nel nostro stand dei partner abituali come: • Esse.ci studio per consulenze sulla partecipazione ai bandi Isi-Inail; • Meass-Unipol per la copertura specifica delle esigenze assicurative dei vari associati; • Conformgest per la presentazione delle novità in fatto di garanzia sulle macchine usate e sulle proroghe di garanzia su quelle nuove, sotto il marchio SICURA!; • Ancors, specializzati nella formazione sulla sicurezza e in particolar modo per il rilascio dei «patentini» per trattori. Hanno effettuato corsi gratuiti per oltre 100 partecipanti ai quali è stato rilasciato il patentino. Ma la vera novità è stata lo stand
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Officina Live dove avevamo in bella mostra due esemplari di trattore ante 1973 e il nostro immancabile Rodolfo Catarzi ha dato informazioni a centinaia di interessati su : • messa a norma delle macchine agricole; • revisione, in attesa del decreto attuativo; • Mother Regulation; • nascita del network Unacma ROC (Rete Officine Certificate). Per la Mother Regulation si sono tenuti due convegni, uno rivolto ai concessionari e costruttori, l’altro molto partecipato dedicato ai contoterzisti, organizzato da FederUnacoma e dal Cai. La fiera si è conclusa con un nostro incontro con la stampa dove sono state date risposte alle domande dei giornalisti (sulla stampa specializzata infatti si è parlato molto di noi). Abbiamo poi presentato il trailer di «Petit Paysan - Un eroe singolare», film che abbiamo sostenuto dalla sua nascita fino all’uscita nelle sale cinematografiche avvenuta lo scorso 22 marzo e che invitiamo ad andare a vedere.
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FIERA DELLA MECCANIZZAZIONE AGRICOLA DI SAVIGLIANO (CUNEO)
Oltre al supporto del nostro membro del consiglio direttivo Michele Racca, merita una menzione speciale il nostro associato Agrinord, che ha vinto il Premio novità tecnica alla Fiera di Savigliano (Cuneo) con un suo innovativo progetto.
42° MO.ME.VI - MOSTRA DELLA MECCANIZZAZIONE VITIVINICOLA E 81^ EDIZIONE DELLA MOSTRA DELL'AGRICOLTURA DI FAENZA (RAVENNA)
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Comunicazione da
Gentile Cliente, a seguito di numerose richieste del mercato circa la possibilità di poter abbinare la garanzia Sicura sulle macchine agricole nuove e farle decorrere alla scadenza della garanzia del costruttore, probabilmente anche a causa di un importante innalzamento delle franchigie sulle multi polizze legate al finanziamento, abbiamo strutturato un listino decrescente con l’aumentare degli anni, fino ad arrivare al quinto anno in omaggio (uno costruttore + 5 con Sicura). Inoltre è stata modificata la Q.M.V. (quota maggior valore o franchigia) a carico del proprietario del mezzo, portandola a zero fino a 3.000 ore lavorate del mezzo. Per tale servizio potranno essere utilizzati i libretti Sicura in Vostro possesso, ai quali bisognerà allegare la pagina 8 modificata che trovate negli allegati del contratto e specificare gli anni che si vorranno garantire. Per le garanzie in Vostro possesso già pagate, dal listino in allegato sarà detratta la somma già versata. Inoltre ci preme ricordare che, in caso di acquisto con finanziamento di un mezzo usato che abbia compiuto 6 anni di anzianità, nella multi polizza i guasti meccanici ed elettrici non sono garantiti da quasi tutte le polizze. Le condizioni SICURA! per le macchine agricole USATE rimangono invariate. Per qualsiasi ulteriore informazione contatta ConformGest S.p.A. Piazza Duomo 12 - 13900 - Biella (BI) Tel 015 2490958 - Fax 015 2490949 Referente Cosimo De Rinaldis, cellulare: 392 4814312 Richiedi il Listino prezzi del Nuovo e la pagina variata del Carnet scrivendoci a info@conformgest.it I CRE M B R E2 2 MD A Z O 0 01186
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Proseguono con successo, per la prima volta in questa fiera, le attività del Mech@griJOBS (con la partecipazione di oltre 100 ragazzi) e i convegni sulla Mother Regulation alla presenza di 120 contoterzisti. Per il Mech@griJOBS abbiamo collaborato con Image Line in un incontro tutto rivolto all’Agricoltura 4.0. Per il convegno sulla Mother Regulation invece, oltre al supporto dell’Uncai locale, dobbiamo ringraziare i nostri associati Daives (Davide Guerrini) e il Consorzio Agrario di Ravenna (Maurizio Foschini), che hanno impeccabilmente organizzato l’evento.
BOVIMAC DI GONZAGA (MANTOVA)
Unacma ha partecipato anche alla fiera Bovimac di Gonzaga (Mantova), svoltasi dal 19 al 21 gennaio, dove oltre ad aver incontrato i ragazzi per il progetto del Mech@griJOBS ha presentato il film «Petit Paysan - Un eroe singolare». Il supporto dell’Acma di Mantova e del suo presidente, Stefano Raimondi, sono stati fondamentali per la riuscita degli eventi. Lo stand Acma-Unacma ha ricevuto l’importante visita delle autorità e di molte persone interessate. •
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UNACMA EVENTI Anche quest'anno Unacma parteciperà al TAO
2018 M E R C O L E D I 16 M A G G I O 2018 – O R E 14,0 0 -15, 30 SALA RESPIGHI, CENTRO CONGRESSI VERONAFIERE in occasione dell’Automotive Dealer Day di Verona si terranno due convegni di stringente attualità
Trattori elettrici e dealer 2020
Relatori: Marco Mazzaferri, National Sales Manager Fendt & Valtra, Agco Italia Maurizio Sala, Project Manager TAO - Vincom Interviene: Roberto Rinaldin, Presidente Unacma
Il noleggio professionale a servizio dell'agricoltura e del verde. Dati, scenari e visioni di un mercato in evoluzione Relatori: Marco Prosperi, Direttore Generale Assodimi Alberto Tonello, Vicepresidente Unacma e concessionario noleggiatore di macchine agricole Fabio Padoan, concessionario noleggiatore di macchine da giardinaggio professionale Conduce: Roberto Rinaldin, Presidente Unacma
Nota Bene: per gli associati Unacma che si prenoteranno tramite la segreteria di Unacma o scrivendo alla mail: maurizio.sala@quintegia.it l’ingresso sarà gratuito per tutto l'evento Automotive Dealer Day che si svolgerà dal 15 al 17 maggio (serate incluse). Unacma invita i dealer a non perdere questa opportunità di confronto e crescita professionale.
Pubblichiamo questo flash che arriva dal mondo Automotive Dealer Day. Sostituite la parola auto con macchine agricole e si evidenzierà ciò che la nostra associazione dice da sempre
LA MIGLIORE VISIONE POSSIBILE DI QUINTEGIA
INNOVAZIONE NELLA MOBILITÀ E FUTURO DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMOBILISTICA Innovare altro non è che ricombinare. Va trovato un nuovo equilibrio nel settore della distribuzione automobilistica: le concessionarie devono reinventarsi per mantenere il loro ruolo cruciale di collegamento tra clienti e case auto, sapendo bilanciare attenzione a nuovi scenari e consolidamento del business; allo stesso tempo le case hanno l'importante ruolo di traghettare sempre più l'auto da prodotto a servizio, rispondendo al consumatore che la vuole connessa, condivisa, elettrica.
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UNACMA INFORMA
STAGE V, DI CHE SI TRATTA? Solo due settimane fa ho sentito parlare con dovizia di particolari di Stage V da parte di un costruttore di gruppi elettrogeni. Da quel momento abbiamo ricevuto sui nostri social messaggi, articoli e quant’altro che parlavano di questa misura imminente. Praticamente non si parla d’altro. In questa fase abbiamo scelto di darvi una prima informazione, molto tecnica ma con una adeguata sintesi che ci è stata fornita dal Servizio tecnico FederUnacoma, che ringraziamo per la disponibilità. Prossimamente organizzeremo un work shop alla Fiera Agricola di Foggia, così come abbiamo fatto per la Mother Regulation, per fornirvi maggiori informazioni. Il rivenditore deve prepararsi ad un impatto sul mercato che fra transizioni, svecchiamenti e chilometri zero (o meglio Ore zero) potrebbe riflettere un andamento simile a quello registrato a fine 2017. G.D.N.
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Il regolamento 1628/2016 costituisce il nuovo riferimento normativo per l’omologazione e il controllo dell’emissione dei motori installati su macchine mobili non-stradali dopo l’abrogazione della direttiva 97/68/CE, risalente al primo gennaio 2017; il regolamento è completato dagli atti delegati 654/2017 e 655/2017 e dall’atto di esecuzione 656/2017 che fissano i requisiti tecnici ed amministrativi. In estrema sintesi, il regolamento ha esteso gli adempimenti ad altre gamme e tipologie di motori (es. motori a benzina 19-56 kW e motori diesel 0-19 kW) e ha fissato i valori limite dello Stage V diminuendo il particolato in massa (PM); per quanto riguarda in particolare i motori diesel, il regolamento ha anche introdotto nella fascia di potenza 56-560 kW nuovi valori limite in termini di particle number (PN). Le disposizioni del regolamento 1628/2016 sono state successivamente in parte richiamate dal regolamento 167/2013 sull’o-
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mologazione dei trattori agricoli e forestali e, in particolare, dall’atto delegato REPPR sulle emissioni gassose e sonore. Per quanto riguarda il calendario dei nuovi adempimenti: • l’omologazione dei motori Stage V è obbligatoria a partire dall’1.1.2018 per le fasce di potenza 0-56 kW e >130 kW, e a partire dall’1.1.2019 per la fascia 56-130 kW; • l’immissione sul mercato dei motori Stage V comincia un anno dopo l’omologazione, quindi a partire dall’1.1.2019 per i motori 0-56 kW e >130 kW, e dall’ 1.1.2020 per i motori 56-130 kW. Limitatamente all’immissione sul mercato, il legislatore ha concesso all’industria una deroga di 24 mesi denominata schema di transizione grazie alla quale: • il costruttore di motori potrà continuare ad immettere sul mercato motori conformi alla fase precedente allo Stage V per 24 mesi oltre le scadenze succitate per l’immissione sul mercato, purchè i motori siano stati prodotti entro quelle stesse scadenze (per esempio motori 56130 kW non-Stage V prodotti entro il 31.12.2019 e immessi sul mercato fino al 31.12.2021); tali motori sono detti motori di transizione; • il costruttore di trattori potrà produrre macchine con i motori di transizione entro 18 mesi dalle scadenze succitate per l’immissione sul mercato; tali macchine dovranno entrare in servizio entro 24 mesi dalle scadenze succitate (es. trattore con motore di transizione 0-56 kW prodotto entro il 30.06.2020 ed entrato in servizio entro il 31.12.2020) La normativa ha anche previsto che i trattori di categoria T2/C2/T4.1 di potenza 56-130 kW possano usare i motori Stage IIIB come motori di • transizione.
UNACMA INFORMA
FURTI DI MACCHINE AGRICOLE IN CALO MA NON SEMBRA! Secondo i dati del Ministero degli Interni, nell’ultimo quinquennio i furti si sono ridotti di circa un 30% ma il fenomeno persiste. Gli illeciti riteniamo siano su commissione e interessano macchine nuove o seminuove di alta potenza che spesso sono dirette all'estero Continuiamo a raccogliere i dati che ci trasmette il Ministero degli Interni. L’andamento generale di riduzione del numero di furti in ogni settore si conferma anche nel nostro comparto. La sensazione che hanno, però, i rivenditori di macchine agricole e da giardino e le associazioni di agricoltori e contoterzisti non è esattamente questa. Ricordiamo che i dati riportati sono aggregati e riguardano non solo i
trattori ma anche le attrezzature agricole in genere e rappresentano un riferimento per capire quello che sta succedendo. Le organizzazioni internazionali (ormai parliamo di queste a causa delle verifiche più volte effettuate) si muovono in maniera programmata. Occupano un territorio, verificano la presenza di trattori e macchine disponibili sia nelle aziende agricole sia nelle concessionarie e poi
«attaccano». Rubano, disattivano gli antifurti semplici, qualora presenti, nascondendo le macchine non lontano da dove sono state rubate. Dopo alcuni giorni arrivano i camion schermati e portano la refurtiva all’estero (spesso nei Paesi balcanici e caucasici). Il fatto che i furti siano «quasi» su commissione è evidente perché spesso si scelgono macchine nuove o seminuove, di alta potenza e quindi di alto costo e
Un momento dell'incontro che Unacma ha avuto con il Comune di Latina, alcuni concessionari e agricoltori con i quali si è discusso del fenomeno dei furti
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NUMERO DI FURTI DI MACCHINE E ATTREZZATURE AGRICOLE E DA CANTIERE IN ITALIA, SUDDIVISI PER REGIONE Fonte SDI/SSD Regione
2013
2014
2015
2016
2017
variazione (%) negli ultimi 5 anni
2017 MACCHINE OPERATRICI DA CANTIERE
MACCHINE E ATTREZZATURE AGRICOLE ABRUZZO
326
332
317
258
214
-34,36
96
BASILICATA
177
202
171
161
162
-8,47
24
CALABRIA
610
636
622
588
513
-15,90
119
CAMPANIA
920
1.029
1.015
1.001
964
-4,78
257
EMILIA-ROMAGNA
819
886
744
671
532
-35,04
220
FRIULI VENEZIA GIULIA
268
185
237
166
132
-50,75
51
LAZIO
859
807
688
598
546
-36,44
262
LIGURIA
221
190
173
153
104
-52,94
84
LOMBARDIA
853
926
860
779
655
-23,21
487
MARCHE
215
231
183
180
177
-17,67
54
MOLISE
128
125
141
124
106
-17,19
13
PIEMONTE
530
548
505
577
443
-16,42
186
2.119
2.099
2.004
1.697
1.597
-24,63
208
656
663
537
442
442
-32,62
98
SICILIA
1.884
1.789
1.463
1.422
1.114
-40,87
250
TOSCANA
1.104
982
889
731
626
-43,30
232
TRENTINO-ALTO ADIGE
143
107
116
137
86
-39,86
56
UMBRIA
231
220
180
176
134
-41,99
42
19
28
13
13
12
-36,84
10
954
885
673
677
555
-41,82
168
13.036
12.870
11.531
10.551
9.114
-30,09
2.917
PUGLIA SARDEGNA
VALLE D'AOSTA VENETO ITALIA
vengono rivendute nei territori dove ci sono grandi estensioni e quindi dove occorrono queste tipologie di macchine. Grazie a speciali antifurti e alla collaborazione dell’Interpol qualcuno riesce anche a trovare i propri mezzi. Dopo costose e lunghe trafile si riesce anche a riportarli in Italia. La riduzione del numero dei furti sta coincidendo con un aumento del valore delle singole macchine quindi il danno è evidente. Dicevamo prima che le organizzazioni «occupano un territorio». Infatti, dopo aver fatto man bassa in un’area si spostano in un’altra e ricominciano da capo. Recentemente, come
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riportato anche sul nostro sito Internet, abbiamo avuto un incontro con il vicesindaco del Comune di Latina, insieme ad alcuni concessionari, grandi aziende agricole e rappresentanti delle associazioni di agricoltori. Questo per cominciare a muovere le carte anche dal basso. Questa operazione sarebbe bene che si estendesse nei vari comuni dove il fenomeno è maggiormente diffuso e dove ci sono più concessionari che possono organizzarsi. Purtroppo nella scorsa legislatura non abbiamo avuto nessuno che ci ha ascoltato su questo tema e tenteremo, se e quando il Governo si instaurerà, di farci ricevere insieme
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a tutto il Gruppo interassociativo (composto dal 100% delle associazioni di costruttori, rivenditori e noleggiatori), per dare maggior peso alle nostre richieste. Nella tabella sopra riportata, nell’ultima colonna di destra abbiamo inserito anche i dati del settore costruzioni, visto che alcuni concessionari nostri colleghi trattano anche quella tipologia di macchine. I numeri ovviamente sono più bassi ma i volumi sono assolutamente più alti e quindi il problema si avverte pesantemente. • Gianni Di Nardo
Segretario generale Unacma
Entro la fine della primavera, alcuni vostri colleghi completeranno le procedure per l’entrata nel PRIMO NETWORK EUROPEO DI OFFICINE CERTIFICATE nel mondo delle macchine agricole Seguiteci su www.unacma.it, sulla nostra pagina Facebook e nelle nostre newsletter
Da settembre riprendono i corsi • Corso per rivenditori e riparatori di macchine agricole • Corso per la gestione delle officine
O S S E R VAT O R I O D I M E R C AT O
IL VERDE HOBBYSTICO E IL VERDE PROFESSIONALE Molti nostri associati e colleghi concessionari di macchine agricole gestiscono, come completamento o con veri reparti attrezzati, le macchine per il verde e la forestazione. Tra i nostri associati contiamo anche una serie di rivenditori esclusivi di macchine da giardinaggio e quindi, poiché il settore è molto vicino al nostro, ci teniamo a presentare dei dati comparati delle vendite rilevati negli ultimi anni. Da questo momento in poi dovrete scusarci le grandi approssimazioni nei numeri che daremo; non esistono, infatti, dati ufficiali e quelli che
riportiamo sono stati ricavati da studi elaborati da importanti aziende o dai loro dirigenti. Dalle notizie da noi raccolte, l’82% del fatturato in questo comparto è realizzato da rivenditori e specializzati del settore (quindi compresi i rivenditori di macchine agricole, di ferramenta e rari garden center molto organizzati). Solo il 15% viene venduto nella Gdo e appena il 3% viene acquistato sul web. Spesso viviamo di sensazioni e, a dire la verità, tutti si sarebbero aspettati dati diversi dalla Gdo e dal Web. Un altro dato molto interessante riguarda le ferramenta che
in Italia sono 30.000. Di queste solo 12.000 trattano, in qualche modo, le macchine da giardino, solitamente acquistate da grossisti. Certamente un migliaio di ferramenta sono organizzate non solo per offrire prodotti di primo marchio, per offrire profondità di gamma e spesso più marchi, ma hanno anche un’officina diretta o in collaborazione, che risolve il problema al cliente finale come lo fa uno specializzato. Questi ultimi sono circa 6.000 in Italia. Quindi tra tutti ci sono circa 7.000 rivenditori in grado di fornire prodotti e assistenza a un buon livello.
ANDAMENTO DEL MERCATO ITALIANO DELLE PRINCIPALI TIPOLOGIE DI MACCHINE PER GIARDINAGGIO 2014-2015-2016 E STIME 2017 (NUMERO) Dati FederUnacoma-Comagarden Morgan 2014
2015
2016
2017
Variazione (%) 2017/2016
RASAERBA
301.135
286.660
279.868
267.197
-4,50%
MOTOSEGHE
327.567
346.558
345.011
340.007
-1,50%
DECESPUGLIATORI
250.698
251.851
256.345
248.460
-3,10%
TRIMMER
60.574
59.501
55.245
54.022
-2,20%
SOFFIATORI/ASPIRATORI
78.300
84.959
89.593
103.808
15,90%
BIOTRITURATORI
7.770
7.820
7.663
6.968
-9,10%
MOTOZAPPATRICI
30.194
31.342
30.395
30.528
0,40%
TAGLIASIEPI
89.673
91.366
91.362
90.226
-1,20%
SPAZZANEVE
6.624
6.085
4.024
5.195
29,10%
ARIEGGIATORI/SCARIFICATORI
5.858
6.560
7.235
6.678
-7,70%
POTATRICI AD ASTA
4.161
4.967
5.177
7.605
46,90%
23.445
22.371
19.903
21.360
7,30%
829
748
843
894
6,00%
ZERO TURN MMV
1.188
1.138
866
892
3,00%
RIDE-ON Consumer
8.026
8.096
8.782
8.924
1,60%
RIDE-ON MMV
3.143
3.154
3.299
3.318
0,60%
ATOMIZZATORI
4.785
4.943
5.151
4.749
-7,80%
RASAERBA ROBOT
13.076
15.168
16.722
19.809
18,50%
TOTALE MORGAN
1.217.045
1.233.286
1.227.484
1.220.632
-0,60%
MACCHINE
TRATTORINI ZERO TURN Consumer
DICEMBRE 2016
Consideriamo anche che coloro che effettuano la vendita di macchine specializzate per il verde professionale e pubblico siano meno di 500 in Italia. A questi si aggiungono i noleggiatori che stanno crescendo a vista d’occhio. Il fenomeno dei robot, dopo anni di ricerca di un posizionamento sul mercato è sicuramente partito e crescerà probabilmente ogni anno a due cifre così come la diffusione delle macchine elettriche. Insomma, nonostante gli anni di stasi post-crisi, il mondo del giardinaggio (se la fiducia dei consuma-
tori si consoliderà) sarà un mercato effervescente e anche questo settore cercherà sempre più aziende qualificate e officine certificate (non solo dai propri fornitori). Il progetto Unacma ROC infatti, una volta avviato, passerà anche al mondo del giardinaggio e della forestazione. Non è un caso che il Climmar, dopo l’ultimo incontro di Innsbruck, abbia deciso di lanciare una nuova attività in direzione del mondo delle macchine da giardino hobbystico e professionale. Un chiarimento finale. Poiché le macchine da giardino non vengono ovvia-
mente immatricolate non è possibile avere dei dati ufficiali del venduto per marchio. Oltre ai grandi nomi come Stihl, Husqvarna, Echo-Shindaiwa, Emak e altri, ci sono in Italia decine di importatori e distributori oltre ai grossisti di ferramenta che importano direttamente. Non riusciamo a nominare tutti perché poi dovremmo suddividerli anche per tipologie di prodotto (motoseghe, decespugliatori, rasaerba, trattorini, robot, tosasiepi, ecc.). • Gianni Di Nardo
Segretario generale Unacma
I COLLEGHI DEL MOVIMENTO TERRA In considerazione che alcune concessionarie di macchine agricole trattano anche macchinari per il movimento terra, ed essendo questo settore molto vicino al nostro, abbiamo deciso di riportare un estratto dell’articolo pubblicato sulla rivista Macchine Edili News dedicata alle macchine utilizzate nei cantieri (http://www.macchinedilinews.it/ ruggero-riva-il-mercato-va-cosi/).
IL COMMENTO DI RUGGERO RIVA
Secondo Ruggero Riva, presidente Ascomac Confcommercio che ha analizzato i recenti dati di mercato 2017 Ascomac-Cresme, scrivere titoli o commenti del tipo «Macchine Movimento terra, la crisi è ormai alle spalle» è lecito se analizziamo le percentuali di incremento recente: +15% sul 2016, +44% sul 2015. Allora tutto bene? «Nì», la ripresa è innegabile e consistente. Ma se è vero che contano i valori assoluti e non le percentuali e analizziamo i volumi delle unità vendute o immesse nelle flotte noleggio del nostro mercato
(2005, 2006 e 2007), rileviamo che siamo passati da un picco «storico» di 29.000 macchine nel 2007, a 5.600 macchine nel 2013: -80% sul 2007! Nell’anno appena concluso, con circa 12.500 macchine abbiamo più che raddoppiato i volumi del 2013. Ma queste macchine sono meno della metà di quelle immesse mediamente negli «anni d’oro».
messo al centro delle politiche per la crescita. Giova ricordare che ad oggi gli stanziamenti statali in conto capitale sono crollati (-43% dal 2008 al 2015) mentre le spese correnti hanno continuato a crescere. Far ripartire il settore delle costruzioni,
LE AUTORITÀ DEVONO FARE QUALCOSA
La crescita del nostro mercato è stata quindi spinta, quasi esclusivamente, dagli importantissimi incentivi di natura fiscale che sono stati saggiamente prorogati anche per il 2018. Parliamo di superammortamento, iperammortamento, credito di imposta, Sabatini agevolata. Tutto questo unito alla volontà dei nostri coraggiosi imprenditori di rinnovare parchi macchine obsoleti. Assolutamente doveroso e necessario, quindi, un pressante invito alle autorità preposte affinché il sistema costruzioni/infrastrutture, quale vero «motore» del Paese, sia
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e con esso tutta la filiera, comporta a livello operativo incrementare il Pil di mezzo punto in più all’anno. E soprattutto recuperare oltre 600 mila posti di lavoro persi nel decennio della grande crisi. •
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Il futuro, presente.
ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE DI MACCHINE PER L’AGRICOLTURA E IL GIARDINAGGIO
Bologna, 7.11 novembre 2018
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