Anno XXVI - n. 57 - Giugno 2021
Virtus et Scientia Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 - (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. I, comma 2 e 3 - Roma/Aut. n. 52/2009 - tassa pagata - Taxa perçue
Periodico d’informazione della Pontificia Università Gregoriana
VEDERE NUOVE TUTTE LE COSE IN CRISTO
FILOSOFIA NUOVO PROGRAMMA DI LICENZA
NASCE L’ISTITUTO DI ANTROPOLOGIA
STUDI GIUDAICI E RELAZIONI EBRAICO-CRISTIANE LA NUOVA LICENZA
EDITORIALE | N. da Silva Gonçalves, S.I. 1 2 4
Con fiducia rinnovata
FOCUS Il giubileo ignaziano, opportunità per la Gregoriana | J. Verschueren, S.I. La didattica nell’era digitale | P. Benanti
VITA ACCADEMICA 8 12
Filosofia, una facoltà in movimento Intervista a P. Gaetano Piccolo, S.I. | P. Pegoraro
Uomini e donne sempre più liberi in Cristo Intervista a P. Pavulraj Michael, S.I. | P. Pegoraro
16 18
Nasce l’Istituto di Antropologia | M. Allen - A. Pisu Comprendere il valore della persona umana. Intervista a P. Hans Zollner, S.I.
19 22
Ebrei e Cristiani, nuovi percorsi di formazione | M. Schiavo Giurisprudenza Penale, una formazione alla pratica Intervista a P. Damián Guillermo Astigueta, S.I.. | P. Pegoraro
25 27 30
Antichità cristiane e medievali, un Diploma per conoscere Roma | P. Pegoraro Formare al discernimento per far crescere le famiglie | M. Yáñez, S.I. Dialoghi con la scienza. La teologia alla prova del Covid-19 | P. Pegoraro
LE VOCI E I TEMPI 32
P. René Latourelle, il “padre della Teologia Fondamentale” | C. Aparicio
COMUNITÀ UNIVERSITARIA 34 36 37
Roberto Bellarmino, gesuita, intellettuale e santo | M. C. Giannini Roberto Bellarmino nell’Archivio Storico della Gregoriana | M. M. Morales, S.I. Istituto di Psicologia. 50 anni in cammino (1971-2021) Una testimonianza di P. Franco Imoda, S.I. | S. Morgalla, S.I.
41
Promuovere la cultura della qualità | P. Pegoraro
46
IN RICORDO INFORMAZIONE EVENTI PUBBLICAZIONI
48 50 53 54
Presentazioni Libri e riviste
58
DISSERTAZIONI DIFESE | a cura della Segreteria Generale NOMINE | a cura della Segreteria Generale
61
n. 57 | Anno XXVI | Giugno 2021 | www.unigre.it/LaGregoriana
Direttore responsabile Francesco Occhetta, S.I.
Direttore editoriale Paolo Pegoraro lagregoriana@unigre.it
Redazione Maria Rita Marcotulli redazione@unigre.it Foto di copertina Massimiliano Correa
Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 134 del 29 marzo 1996
Pontificia Università Gregoriana Piazza della Pilotta, 4 | 00187 Roma (Italy) Tel. +39 06.6701.1 | Fax +39 06.6701.5419 CF 80093970582 Banca Popolare Etica: IBAN IT82 A 05018 03200 000011180791 Conto Corrente Postale n. 10304020
Progetto grafico e impaginazione e-designer.it | Emiliano De Ascentiis
Stampa Abilgraph 2.0 srl Via Pietro Ottoboni, 11 | Roma Finito di stampare nel mese di Giugno 2021
EDITORIALE
Con fiducia rinnovata di NUNO DA SILVA GONÇALVES, S.I. Rettore della Pontificia Università Gregoriana
Anche se persistono momenti d’incertezza, abbiamo motivi per guardare al futuro con una fiducia rinnovata. Con il nuovo anno accademico ci avvicineremo alla normalità, ma la creatività con la quale abbiamo affrontato le difficoltà continuerà a essere necessaria. Guardando al futuro, ci siamo rimboccati le maniche anche per offrire nuove proposte formative che diano risposta ai bisogni della Chiesa e della società
We still live moments of uncertainty, but we have now reasons to look at the future with renewed confidence. In the next academic year, we will gradually approach normality, even if the creativity with which we have faced the difficulties will still be necessary. Looking at the future, we have rolled up our sleeves to offer new formative proposals responding to the needs of the Church and society
L
a crisi causata dalla pandemia da Covid-19 si è prolungata più di ciò che potevamo prevedere un anno fa e continua a colpire duramente molti paesi. Tra di essi, alcuni da cui provengono tanti studenti della nostra Università. A loro va il nostro pensiero, la nostra preghiera e la nostra vicinanza. Nonostante il persistere di tante incertezze, abbiamo motivi per guardare al futuro con una fiducia rinnovata. La scienza e la tecnologia hanno messo a nostra disposizione, con una velocità inimmaginabile, vaccini e nuove cure che sostengono la speranza che potremo superare la crisi sanitaria che ci ha colpito su scala globale. Adesso è tempo di globalizzare la solidarietà, in modo da fare arrivare a tu i, anche ai più poveri, i mezzi preventivi e terapeutici necessari. I nostri, quindi, sono giorni in cui occorre continuare a condividere la speranza, rinnovando allo stesso tempo l’impegno di non lasciare nessuno indietro o da solo. Siamo fiduciosi che l’anno accademico 2021-2022 ci porterà un ritorno graduale alla normalità, consapevoli che ci vorrà ancora tanta flessibilità e che il nostro ideale non è di tornare a fare tu o come prima. La creatività con cui abbiamo affrontato le difficoltà, infa i, continuerà a essere necessaria. Essa porterà fru i a livello della ricerca e dell’insegnamento, in particolare una maggiore interazione tra docenti e studenti, facilitata dalle pia aforme dida iche e di comunicazione destinate a far parte del nostro quotidiano, anche quando potremo tornare pienamente all’insegnamento in presenza. Guardando al futuro, ci siamo rimboccati le maniche anche per offrire nuove proposte formative che diano risposta ai bisogni della Chiesa e della società. Tra queste novità, troviamo la licenza in Studi Giudaici e Relazioni Ebraico-Cristiane, la licenza in Leadership and Management, il diploma in Giurisprudenza penale e la riforma del programma di licenza della Facoltà di Filosofia. Tra le novità più recenti, figura anche l’erezione dell’Istituto di Antropologia, che assumerà e amplierà la missione fino adesso affidata al Centro per la Protezione dei Minori. L’anno accademico 2021-2022 coincide con un anno giubilare in cui le comunità e le istituzioni gesuitiche e ignaziane celebrano il V centenario della conversione di sant’Ignazio di Loyola e il IV centenario della sua canonizzazione. Anche l’Università Gregoriana si associa, con gioia, a queste celebrazioni, impegnandosi nello stesso desiderio di “vedere nuove tu e le cose in Cristo”, il mo o di questo anno ignaziano. La stessa gioia ci porta a celebrare il IV centenario della morte di san Roberto Bellarmino, professore e re ore del Collegio Romano, e anche il IV centenario della morte di san Giovanni Berchmans, studente dello stesso Collegio di cui l’Università Gregoriana è erede e continuatrice. Le pagine che seguono vi faranno conoscere tanti altri motivi di una fiducia rinnovata; una fiducia che vogliamo condividere con i nostri le ori e amici, in modo che possiamo costruire insieme un futuro migliore. Buona le ura! 57/2021
|1
FOCUS
Il giubileo ignaziano, opportunità per la Gregoriana di JOHAN VERSCHUEREN, S.I. Delegato del Preposito generale della Compagnia di Gesù per le Case interprovinciali dei gesuiti a Roma
Un invito a considerare alla luce della conversione, individuale e comunitaria, il processo di integrazione del Pontificio Istituto Orientale e del Pontificio Istituto Biblico nella Gregoriana, per costruire una università nello spirito della Veritatis gaudium
2|
57/2021
V
orrei aggiungere anche una domanda speciale che nasce dalla peculiarità della nostra Istituzione che oggi si vuole interrogare sul senso del Giubileo ignaziano per essa. Se la Gregoriana vuole trovare il suo interesse specifico in questo evento, è necessaria una buona comprensione di ciò che significa “conversione”. Se il termine italiano evoca una modificazione di tipo spaziale (per noi cristiani un ripetuto o rinnovato volgersi verso Cristo), il termine greco metànoia evoca piu osto un cambiamento del nous, della mentalità. E qui si può innestare il proprium per l’Università di questo Giubileo.
La nostra università deve saper anche guardare a se stessa e alla sua mentalità in questo movimento di rinnovamento. E le opportunità per farlo sono lì per essere colte. Essere aperti oggi alla sinodalità e alla riconciliazione nella Chiesa non sarà un’opera umana in questo senso, ma un’opera di Dio. La conversione infa i è primariamente un dono. Tu o quello che dobbiamo fare è aprirci ad esso. Osare riceverlo e fare il cammino insieme syn odòs. Spero e prego che la spiritualità ignaziana e la sua riscoperta della conversazione spirituale come parte del discernimento comunitario possano essere un contributo significativo per questi tempi e in questo mondo. Ma questo coinvolge intimamente anche noi. Non deve sorprendere, per esempio, che la Commissione Preparatoria che sta considerando la visione per l’università unificata che nascerà dall’integrazione del Pontificio Istituto Orientale e del Pontificio Istituto Biblico nella Pontificia Università Gregoriana, stia già a ribuendo particolare importanza a un futuro impegno istituzionale che valorizzi varie forme di cooperazione in senso lato. Interdisciplinarità, inter-culturalità, inter-nazionalità e persino inter-confessionalità. Qui si trova una grande opportunità e sfida per costruire un’università nello spirito della Veritatis gaudium. Ecco dove nuovi paradigmi della mentalità sono in a esa di essere recepiti. Siamo così invitati alla fiducia e alla speranza e, come Università Pontificia, con una grande Facoltà di Teologia, siamo sfidati a impegnarci in questo, con un convinto sostegno alla cooperazione innanzi tu o con le sue numerose altre Facoltà, Istituti e Centri. L’importanza per la nostra Università del cinquecentesimo anniversario della prima conversione di Ignazio che avvia quel processo poi proseguito a Manresa e a Venezia è dunque duplice: acquisire una comprensione intelle uale più profonda di ciò che è la conversione, tanto individuale quanto comunitaria, e di ciò che possono significare per noi la sinodalità e la cooperazione. Che non si limiti al livello della comprensione cerebrale, o del fare teologia do rinale, anche se questo è disperatamente necessario. Siamo tu i invitati, come comunità accademica, a stare in questo movimento di conversione. Che il Signore ci benedica e ci incoraggi a farlo.
The Ignatian Jubilee, an opportunity for the Gregoriana (by Johan Verschueren S.I., Delegate of the Superior General of the Society of Jesus for the Interprovincial Jesuit Houses in Rome) – Closing his speech at the conference organized by the Institute of Spirituality last May 2 for the opening of the Ignatian Year, Fr. Johan Verschueren S.I. stressed the importance of conversion to find the specific interest of the Gregoriana in this event. «Our university must be able to look at itself and its mentality in this movement of renewal. “Conversion” evokes a change of mentality and is a gift, we just have to open up to it. The Preparatory Commission is considering what the University, born from the integration of the Pontifical Oriental Institute and the Pontifical Biblical Institute, will be like. It is a great opportunity and challenge to build a university in the spirit of Veritatis Gaudium. The importance for our University of the 500th anniversary of Ignatius’ first conversion is therefore twofold: acquiring a deeper intellectual understanding of what conversion is, both individual and as a community and what synodality and cooperation can mean for us».
“
L’importanza di questo giubileo è duplice: acquisire una comprensione più profonda di ciò che è la conversione, e ciò che possono significare per noi la sinodalità e la cooperazione
”
A fianco: Statua di Sant’Ignazio nella Cappella della Conversione (Loyola)
57/2021
|3
FOCUS
La didattica nell’era digitale di PAOLO BENANTI Facoltà di Teologia
La pandemia ha accelerato il processo di digitalizzazione nella società, portando alla luce nuove opportunità e sfide. Anche la Gregoriana ha rimodulato la propria offerta formativa con l’adozione della piattaforma Moodle e la didattica integrata tra modalità digitale e in presenza. Un cambiamento che va oltre la situazione emergenziale e interroga la nostra missione
4|
57/2021
V
iviamo in una società e in un tempo cara erizzato dal digitale, l’era digitale (Digital Age) secondo l’espressione di Marc Prensky, un periodo complesso a causa dei profondi cambiamenti che queste tecnologie stanno producendo. La pandemia di Covid19 ha accelerato una serie di processi che stavano già da tempo cambiando la società. La Gregoriana, oltre alla comprensione intelle uale di questa trasformazione, con l’adozione della pia aforma Moodle e la dida ica integrata tra modalità digitale e in presenza, è passata dal conosciuto teorico alla sfida pedagogica della formazione in un contesto di cambiamento d’epoca. Un discernimento illuminato dalla fede
Oggi il giovane adulto è un’isola in un arcipelago di relazioni reali, presunte o immaginate e sembra che le nuove generazioni non sempre siano formate e culturalmente a rezzate per affrontare la sfida che la società digitale propone. I media, per loro stessa natura, sono elementi che si interpongono tra noi e il reale: ci forniscono versioni sele ive del mondo, più che un accesso dire o ad esso, combinando insieme diversi linguaggi in un testo che viene comunicato e diffuso con i tra i della globalità e dell’istantaneità.
Ci sembra che si debba parlare con urgenza di una educazione ai media o media education. L’esito di questa educazione è la cosidde a competenza mediale (media literacy) che appare quanto mai urgente specie per le nuove generazioni. Essa include, secondo l’autorevole parere del pedagogista tedesco Dieter Baacke, diverse dimensioni che possono essere riassunte così: la capacità critica dei mezzi di comunicazione di massa; la mediologia; la capacità di uso; la capacità di creazione mediatica. La condizione di abbandono in cui lasciamo le nuove generazioni di nativi digitali e l’assenza di formazione per gli “immigrati digitali” sta infa i generando un “analfabetismo digitale” in cui i testi che i media digitali producono diventano inaccessibili ai più a livello di valutazione ogge iva e valoriale. Questa inedita condizione, in cui non sappiamo più distinguere il valore dell’informazione che, come un fiume in piena, ci sommerge quotidianamente, può portare forse a una condizione di incapacità di autonomia dei ci adini nella società. Inoltre da più parti si riconosce come i media, specie quelli di natura digitale, siano gli agenti di socializzazione nella società contemporanea, arrivando - secondo alcune analisi - a sostituire gli agenti tradizionali quali la famiglia, la Chiesa e la scuola. Ci troviamo di fronte a un problema etico legato all’identità e all’educazione delle nuove generazioni, ma anche di fronte a un problema religioso: nella fede capiamo la vita come una vocazione, e la Relazione con il Cristo Signore come capace di illuminare tu e le altre relazioni. Una visione critica dell’apprendimento digitale Su un piano operativo dobbiamo stimare e comprendere i limiti degli apprendimenti impliciti che l’era digitale fornisce quotidianamente. Alcune perplessità nascono anche guardando al
“
La competenza mediale (media literacy) appare quanto mai urgente per le nuove generazioni
”
Versione integrale dell’articolo
A fianco: La didattica in modalità mista (presenza e distanza) ha caratterizzato alcuni periodi dell’anno accademico 2020-2021. Foto IMAGO / P. DAL POZZOLO
Didattica a distanza: l’impegno dell’Information Systems
D
al punto di vista tecnologico, l’introduzione della didattica a distanza nella Pontificia Università Gregoriana è stata – e lo è tuttora – una grande sfida per l’Ufficio Information Systems e per il neonato Ufficio E-Learning. La realizzazione dei servizi di E-Learning e web conferencing con l’ausilio di Moodle e BigBlueButton, delle aule multimediali, ecc. ci ha coinvolti in un grande lavoro di squadra. Dal punto di vista operativo, tutte le fasi che hanno portato alla realizzazione di questi servizi – e cioè l’analisi dei software e delle integrazioni con quelli già esistenti nell’Università, lo sviluppo di nuovo codice, l’adeguamento e l’innovazione hardware necessaria, la configurazione e l’installazione di tutte le aule multimediali, tutte le fasi di test, di assistenza, ecc. – hanno richiesto un notevole lavoro di studio, organizzazione e interazione tra competenze informatiche diverse, attraverso figure professionali differenti, coinvolgendo di fatto l’intero Ufficio Information Systems.
Dal punto di vista emotivo, invece, questa piccola “rivoluzione” ha dato a tutti noi una grande spinta motivazionale, consapevoli che il nostro lavoro avrebbe avuto un importante impatto sulle modalità di lavoro dell’intero Corpo Docenti e sulla qualità dei servizi offerti agli studenti. ALESSANDRO CHIAFALÀ Responsabile Ufficio Information Systems
57/2021
|5
FOCUS
Didactics in the Digital Age (by Paolo Benanti, Faculty of Theology) – Our society and our time are characterised by digital technology, which continuously produces changes in our way of life, now further accelerated by the Covid-19 pandemic. Young people are not completely culturally trained to face the challenges of a digital society. This is why it is important to offer them a media education, so that they can achieve a specific literacy, because media is an element that, by nature, is interposed between us and reality. There are concerns also about the risks of an excessive gap between those who have an effective access to information technologies and those who do not, called the digital divide. The way in which the Pontifical Gregorian University is reshaping his formative offer is called to be the fruit of discernment on how and how much the Digital Age questions our mission.
fatto che con il facile accesso a Internet, alla posta elettronica (e-mail) e ai social network molte forme di interazione personale sono diventate virtuali soppiantando per intero il bisogno di forme di relazione tradizionali. L’esplosione della tecnologia digitale fa inoltre temere i rischi insiti in un divario eccessivo tra digitali ricchi e poveri, non solo a livello di persone, ma di nazioni. Si è introdo o a tal riguardo il termine digital divide, o divario digitale, a indicare il divario esistente tra chi ha accesso effe ivo alle tecnologie dell’informazione (in particolare computer e Internet) e chi ne è escluso, in modo parziale o totale. Oltre a indicare il divario nell’accesso reale alle tecnologie, la definizione include anche disparità nell’acquisizione di risorse o capacità necessarie a partecipare alla società dell’informazione. Infine ci sembra opportuno sollevare domande su quale sistema di valori la comunicazione offre ai giovani adulti su temi quali: il senso della vita, la corporeità, l’affe ività, l’identità di genere, la giustizia e la pace. Nel secolo scorso Harold Innis ha mostrato con le sue tesi come i media non siano mai neutrali; per loro stessa natura, essi stru urano sia le interazioni tra gli individui sia la forma e la circolazione delle conoscenze; la società può solo modellare e dare indicazioni (entro certi limiti) ai media che si vanno via via sviluppando. Il modo con cui stiamo rimodulando la nostra offerta formativa, allora, non è solo una risposta contingente a sfide sanitarie, ma è chiamata anche ad essere il fru o del discernimento su quanto e come l’era digitale interroga la nostra missione.
Didattica a distanza: l’esperienza di uno studente
L
o scorso anno è stato un periodo di perdite, ma io ho guadagnato molto dalla didattica a distanza della Gregoriana. Sono un gesuita statunitense, e al momento mi occupo della promozione vocazionale per la mia provincia. Questo ministero comporta, in genere, molti viaggi e grandi eventi, ma il Covid-19 ha cambiato completamente le cose: gran parte del mio ministero si è trasferito su uno schermo e ho avuto più tempo libero. Avevo già pianificato di studiare in Gregoriana nel 2021 e, per questo, stavo già imparando l’italiano. Mi sono anche chiesto se ci fossero opportunità per iniziare a studiare in Gregoriana a distanza, quindi mi sono messo in contatto e di fatto, ho potuto iniziare i miei studi nel 2020. Ho dovuto affrontare alcune sfide, per esempio, la differenza di fuso orario ha significato che alcune delle lezioni che seguivo capitassero nel cuore della notte negli Stati Uniti. Guardare lezioni registrate non è la stessa cosa che partecipare a conversazioni dal vivo. Inoltre, il metodo italiano non mi è familiare: destreggiarmi sarebbe
6|
57/2021
stato più semplice se mi fossi trovato lì personalmente e avessi potuto parlare con le persone. Mi piacerebbe anche incontrare i miei professori e i compagni di corso piuttosto che vederli su uno schermo. Ma lo farò! Sono stato già vaccinato per il Covid e non vedo l’ora di arrivare a Roma. Sono grato alla Gregoriana per l’opportunità di studiare a distanza. Ringrazio i professori e i responsabili per la generosità e la flessibilità nell’ospitare uno studente come me. Tutto considerato, la didattica a distanza è andata piuttosto bene, comunque non vedo l’ora che arrivi il tempo in cui non sarà che un ricordo lontano. MICHAEL ROSSMANN, S.I.
A.A. 2020/2021
Poontificiaa Univerrssitas P Grreeg riiana Gregor n
2800 STUDENTI ISCRITTI DI CUI
736
NUOVI IMMA AT TRICOLA ATTI
303 DOCENTI
Ecco chi siam mo! Da dove vengono i nostri studenti?
Gli studenti per cicli di formazione AMERICHE
23,39%
EUROPA
46,65%
OSPITI
180
DIPLOMA
365
5 CONTINENTI 120 PPAAESI
ALLTTRO*
ATTO BACCALAUREA
71
509
ASIA
15,32%
AFRIC CA
OCEANIA
14,32% 2%
0,32%
ATO DOTTORAT
828
mi Gli studenti negli ultimi 5 anni accademici
2697
2754
2858
LICENZA
847
* Altro: Propedeutico e Tirocinio di Psicologia, Freisemester e Fo Formazione Accompagnatori Spirituali
Chi sono i nostri studenti? 2800
2645
2016-17
2017-18
2018-19
2019-20
2020-21
1655 128 127 120 71 71 67 65 61
Sacerdoti Seminaristi Consacrate/i religiosi
28,61% 16,85%
19,68%
Laici
13,18% 21,68%
I docenti per le 10 nazioni più numerose
Gli studenti per le 10 nazioni più numerose ose ITTALIA INDIA BRASILE MESSICO USA POLONIA COLOMBIA COREA DEL SUD SP PA AGNA CAMERUN
Sacerdoti diocesani
846
ITTALIA USA GERMANIA POLONIA INDIA SPAGNA
FRANCIA MESSICO ARGENTINA IRLANDA / CROAZIA
16 15 14 12 10 6 5 5 4
168
VITA ACCADEMICA
Filosofia, una facoltà in movimento Intervista a P. Gaetano Piccolo, S.I. Decano della Facoltà di Filosofia di PAOLO PEGORARO
Il nuovo programma di Licenza, i Gruppi di Ricerca, la Società Filosofica Universitaria della Gregoriana (SOFUG): la Facoltà di Filosofia è viva e dinamica. La sua didattica verte su tre criteri: sistematicità, profondità e personalizzazione. Gli obiettivi: preparare gli studenti all’insegnamento, alla scrittura e alla ricerca 8|
57/2021
N
on è un mistero che lo scorso autunno aleggiasse una certa tensione poiché, a causa della situazione sanitaria mondiale, si temeva un crollo delle iscrizioni. Il “crollo” non solo non c’è stato, ma alcune unità accademiche hanno registrato persino una crescita significativa, come nel caso del primo ciclo della Facoltà di Filosofia. «È un buon segno che ci conferma nella nostra convinzione di offrire una preparazione di base solida, che ha il cara ere della sistematicità nella presentazione dei contenuti, ma anche una cura dello studente grazie alla dedizione dei nostri professori», constata il nuovo decano, il gesuita Gaetano Piccolo. «Sebbene i nostri studenti di primo ciclo provengano per lo più dai seminari e dai collegi presenti a Roma, notiamo una presenza crescente di giovani laici e laiche che mostrano un grande desiderio di dedicarsi allo studio della filosofia. Come un po’ in tu e le unità accademiche, anche il nostro programma di licenza ha registrato una lieve flessione degli iscri i, dovuto sopra u o al-
Facoltà
l’impossibilità per molti studenti stranieri di arrivare a Roma in se embre. Al contrario, grazie al processo di selezione dei candidati al do orato che inizia nell’anno accademico precedente, abbiamo di fa o un numero stabile di do orandi». Presenza, assenza, distanza: termini che hanno scandito la nostra quotidianità nella pandemia. Sono ogge o di riflessione per la Facoltà? «Come persone che si impegnano nella riflessione, ci siamo resi conto durante questi mesi che eravamo chiamati a offrire un nostro contributo. In particolare abbiamo pensato di interrogarci sui cambiamenti antropologici nella pandemia. Circa dodici nostri docenti stanno preparando degli articoli che pubblicheremo in due fascicoli di Gregorianum, e nel corso dell’anno abbiamo avuto degli incontri mensili in cui confrontarci come docenti insieme anche ai do orandi su questi temi. Abbiamo rifle uto per esempio su come la paura condizioni le scelte delle persone e dei governi, oppure su come la mancanza di relazione stia confermando il ruolo della socialità (e non dei social) come cara eristica peculiare dell’essere umano. Bisogna anche rifle ere sul modo in cui percepiamo l’altro che diventa, a causa del virus, un nemico potenziale da cui difendersi». Come “impariamo a imparare”? La crisi sanitaria impone una riflessione anche in questo campo? «A mio avviso, l’esperienza della dida ica a distanza, per la quale ci siamo non solo a rezzati, ma anche preparati a raverso corsi di formazione, non può sostituire la dida ica in presenza. Gli strumenti digitali sono sicuramente una risorsa in situazioni provvisorie, per esempio per favorire la partecipazione di un numero maggiore di persone in una conferenza, ma non possono sostituire la relazione educativa che è fa a anche di sguardi, di richiami, di a enzione, di spiegazioni nelle pause e nei corridoi, di mani alzate o di volti evidentemente persi e che per questo richiamano l’a enzione del docente. Le pia aforme digitali possono aiutare a condividere il materiale e a interagire nei tempi in cui gli studenti non sono in classe, ma non possono sostituire del tu o la lezione in presenza». Come favorite l’apprendimento della vostra proposta accademica? «Sono fondamentalmente tre i criteri che ispirano la nostra proposta: sistematicità, profondità e personalizzazione. La base della nostra offerta è costituita dai corsi sistematici che portano avanti l’idea di quelli che un tempo erano i grandi tra ati, come la metafisica, l’epistemologia, l’etica ecc. Ognuno di questi corsi si completa però in una parte monografica, de a Le ura guidata, in cui viene presentato con una le ura continua un testo classico significativo in quell’area. Gli studenti completano poi la loro formazione mediante la scelta di corsi opzionali e di seminari, in questi ultimi gli studenti diventano protagonisti, presentando la loro lettura critica di un testo o di una problematica». Quali sono gli sbocchi di questo primo ciclo di studio? «I primi due anni del Baccalaureato consentono di accedere al triennio teologico oppure si può proseguire con un terzo anno di filosofia che consente di o enere il grado di Baccalaureato. Que-
Una lezione di P. Gaetano Piccolo, S.I. Decano della Facoltà di Filosofia. Foto C. GIANFERRO
“
La Facoltà si è interrogata sul ciclo della Licenza: chi sono i nostri studenti e come sono cambiati nell’ultimo decennio? Dove vogliamo portarli?
”
A fianco: «È ancora possibile meravigliarsi, o il nostro sguardo è adattato? È possibile una visione critica o bastano le apparenze? È ancora possibile articolare ragioni o ci bastano gli slogan?» Illustrazione S. BOSELLI
57/2021
|9
VITA ACCADEMICA
La selezione delle domande “ di dottorato avviene in maniera accurata, per assicurare allo studente un contesto utile alla sua ricerca
”
sto terzo anno ha un impianto specifico, perché mira a completare la formazione filosofica mediante quelle discipline che, per ragioni di tempo, non trovano collocazione nel biennio, per esempio la filosofia della storia o l’estetica. Tra gli aspe i specifici del terzo anno di Baccalaureato vorrei ricordare le le ure monografiche, ovvero la le ura continua di due testi sviluppata a raverso incontri personali tra lo studente e un tutor». Con il nuovo anno accademico partirà anche il nuovo programma della licenza. Quali competenze si vogliono fornire agli studenti, e in che modo? «Da diversi anni stiamo portando avanti una riflessione sul secondo ciclo. Ci siamo interrogati da una parte su dove vogliamo portare i nostri studenti, dall’altra su chi sono i nostri studenti e su come sono cambiati nell’ultimo decennio. Circa le competenze, siamo partiti da alcuni criteri chiari: i nostri studenti per lo più andranno a insegnare nelle istituzioni dei loro Paesi di provenienza, imparare a insegnare deve essere dunque un obie ivo della nostra formazione; in secondo luogo, vogliamo preparali alla ricerca, in particolare per coloro che proseguiranno la formazione con il percorso di do orato. Allo studente verranno presentati i contenuti fondamentali della filosofia nei corsi sistematici, che culmineranno nell’esame di sintesi, che si svolgerà in forma di lezione davanti a una commissione. I seminari saranno invece il luogo dove apprendere a leggere un classico delle diverse epoche storiche, imparando a ricercare ed elaborare un’interpretazione critica.
Licenza in Filosofia: il nuovo programma di studio
I
l 24 febbraio 2021 la Congregazione per l’Educazione Cattolica ha approvato i nuovi Statuti della Facoltà di Filosofia, rivisti alla luce della costituzione apostolica Veritatis gaudium. In essi si specificano le competenze da raggiungere - saper esporre, saper scrivere, saper cercare ed elaborare - e i percorsi per raggiungerle. Obiettivo: offrire una formazione sistematica soprattutto per coloro che andranno a insegnare. Come? 6 corsi sistematici prescritti (Filosofia della conoscenza - Filosofia della natura - Filosofia dell’uomo - Metafisica - Teologia naturale - Filosofia morale e politica) 4 corsi storici prescritti (Storia della filosofia antica - Storia della filosofia medievale - Storia della filosofia moderna - Storia della filosofia contemporanea) Esame orale di sintesi finale in forma di lezione, di fronte a una commissione, su un tema da essa scelto all’interno di una lista. Lo studente deve mostrare comprensione dei contenuti e capacità di esposizione.
10 |
57/2021
Obiettivo: offrire una formazione specifica in un’area della filosofia, tra (a) Filosofia teoretica; (b) Filosofia pratica; (c) Filosofia della religione Come? 4 corsi propri: i corsi propri prevedono un esame scritto, poiché intendono formare lo studente alla stesura di saggi e articoli. Tesi: approfondisce un argomento relativo alla propria specializzazione. Obiettivo: permettere una personalizzazione del piano di studi. Come? Scelta della specializzazione, in vista di un’eventuale ricerca di dottorato 2 corsi opzionali 4 seminari: sono approfondimenti su un’opera classica relativa al corso di Storia della filosofia del semestre; a fine percorso, lo studente avrà studiato almeno un classico di ciascuna epoca storica.
Il percorso di Licenza prevede anche tre specializzazioni (Teoretica, Pratica, Filosofia della religione) che hanno corsi propri. Questi corsi terminano con un esame scri o per aiutare lo studente a sviluppare la sua capacità di redazione di un testo, che culminerà nella presentazione della tesi di licenza». Questo percorso raggiunge il suo apice nel do orato, che ha un’ulteriore particolarità: una selezione di ammissione stringente. Come mai? «Da alcuni anni, la Facoltà segue una prassi accurata nella selezione delle domande di do orato, sopra u o per evitare che uno studente si iscriva e poi non trovi un contesto utile alla sua ricerca. È necessario infa i che ci sia almeno un docente interessato e competente per aiutare il do orando nella sua ricerca. Le domande vanno presentate entro la fine di aprile. Successivamente una commissione esamina le domande, gli studi previ e le motivazioni, e stila una lista di coloro che sono ammessi. L’esito della valutazione è comunicato entro il mese di giugno». All’inizio faceva cenno ai Gruppi di ricerca, cara eristici della Facoltà di Filosofia: cosa sono e come sono organizzati? «Dopo il primo anno di Do orato, durante il quale gli studenti seguono due seminari, abbiamo notato che si verifica una certa dispersione e sopra u o una solitudine dei do orandi. Per evitare questa dispersione, abbiamo pensato di costruire dei Gruppi di ricerca, mediante i quali i do orandi possono mantenere conta i tra di loro e con i docenti, sulla base di una comune area di interesse. A ualmente abbiamo qua ro Gruppi di ricerca: il primo riguarda la filosofia sociale e politica, il secondo la mentalità scientifica e le questioni su Dio, il terzo verte su realtà, linguaggio e interpretazione. Il quarto gruppo è il più recente ed ha una particolarità: pur nascendo nella Facoltà di Filosofia, ha però un carattere interdisciplinare e coinvolge, per ora, solo i docenti di diverse unità accademiche». Quasi speculare a questa a ività di ricerca per i docenti c’è una proposta per gli studenti: la Società Filosofica Universitaria della Gregoriana (SOFUG). «Si tra a di una realtà presente da molti anni nella nostra Facoltà. Uno spazio autonomamente gestito dagli studenti, dove me ere in comune le loro ricerche, in un contesto meno formale. Il gruppo si riunisce negli spazi dell’Università ed è sempre stato sostenuto dai decani che si sono succeduti. Sulla pagina Facebook della Facoltà trovano spazio anche le iniziative della SOFUG». Vi sono poi alcuni appuntamenti annuali, scanditi da convegni in collaborazione con altre istituzioni prestigiose... «Da alcuni anni lavoriamo a più stre o conta o con il Centro di Studi Filosofici di Gallarate che è espressione della Compagnia di Gesù. Da sempre molti nostri docenti partecipano ai convegni annuali del Centro, ma la novità è che negli ultimi anni una sessione del Convegno si svolge in Gregoriana come segno di questa collaborazione. Siamo poi in conta o con la Società Italiana di Filosofia della Religione con la quale stiamo organizzando un convegno sul tema della Provvidenza che avrebbe dovuto svolgersi nel novembre scorso e che è stato rimandato».
Philosophy, a Faculty in motion. Interview with Fr. Gaetano Piccolo S.I., Dean of the Faculty of Philosophy (by Paolo Pegoraro) – On February 24, 2021 the Congregation for Catholic Education approved the new Statutes of the Faculty of Philosophy. Fr. Gaetano Piccolo S.I., Dean of the Faculty of Philosophy, explains the new Licentiate programme, starting with the new academic year: «For the most part, our students will teach in their Countries’ institutions, so learning to teach must be an objective of the formation; another important objective is to prepare them for research, especially those who will continue with the Doctorate. Students will be introduced to the fundamental contents of philosophy in systematic courses, culminating in the synthesis examination, which will take the form of a lecture before a commi ee. The seminars will instead be the place to learn how to read a classic from different historical periods, learning to research and develop a critical interpretation. The Licentiate course also includes three specialisations (Theoretical, Practical, Philosophy of Religion) which have their own courses and end with a written exam to help the student develop his or her ability to write a text, culminating in the presentation of the Licentiate thesis».
“
Nei Gruppi di Ricerca i dottorandi possono mantenere contatti tra di loro e con i docenti, sulla base di una comune area di interesse
”
57/2021
| 11
VITA ACCADEMICA
Uomini e donne sempre più liberi in Cristo Intervista a P. Pavulraj Michael, S.I. Preside dell’Istituto di Spiritualità di PAOLO PEGORARO
Studiare e vivere l’esperienza spirituale credente: questo è quanto si propone l’Istituto di Spiritualità. Oltre ai gradi di Licenza e Dottorato, l’Istituto offre anche percorsi specifici sulla spiritualità ignaziana e sulla formazione degli accompagnatori spirituali
12 |
57/2021
«D
avanti a ciò che avvenne nel suo cuore, come risposta alle varie chiamate di Dio e di Cristo, sant’Ignazio ci chiede di trasformare in azione la nostra contemplazione. L’amore con cui Cristo ha afferrato la sua e nostra vita, e la nuova e profonda conoscenza di Lui ci devono portare sempre più ad un continuo scegliere ed eleggere il meglio, che ci consente di essere sempre nel fine per cui siamo creati, rendendoci sempre più uomini e donne liberi». È con queste parole che P. Pavulraj Michael S.I., Preside dell’Istituto di Spiritualità della Gregoriana, ha concluso il suo intervento al convegno organizzato dall’Istituto per l’Apertura dell’Anno Ignaziano. L’Istituto di Spiritualità, preceduto dalla ca edra di “Teologia ascetica e mistica” nel 1919 ed ere o formalmente nel 1958, ha registrato un significativo aumento degli iscri i nell’ultimo triennio, passando da una media
di 170 studenti nel 2018 agli oltre 220 iscri i degli anni successivi. All’interno dell’Istituto è inoltre a ivo da quasi un decennio il Centro di Spiritualità Ignaziana, alla cui offerta formativa possono a ingere gli studenti dell’Istituto. P. Michael, quali domande ha posto e pone la crisi sanitaria alla teologia spirituale? «La teologia spirituale ha come ogge o formale di studio l’esperienza spirituale credente. Vivere questo tempo di crisi credo significhi accogliere - nella luce di quella teologia affe iva di cui parla P. Charles Bernard - le risonanze ed i perché di questo “mistero della prova” (cf. C.M. Martini) che viene a toccare il nostro rapporto e la nostra relazione con il Tu, Semplicemente Altro, del Signore. È un invito ad accogliere l’orizzonte della Sua pedagogia d’amore in quella logica della “debolezza forte” che ci ricorda l’apostolo Paolo (2Cor 12,7-10): proprio qui scopriamo il senso ultimo della fedeltà del Signore, che ci chiede di accogliere, nella logica del Suo piano sapiente, la novità perenne del Suo Amore fedele e creativo. Le domande che questo tempo di travaglio pone alla teologia spirituale sono le domande dell’uomo credente di sempre, chiamato a vivere in un’autentica relazione di fede fiduciale. Una relazione sempre più unificata e feconda con il Tu relazionale del Signore, che ci fortifica nella certezza che davvero “niente e nessuno lo separa dall’Amore di Dio” (Rm 8,35) e che “tu o concorre al bene di coloro che amano Dio” (Rm 8,28)».
“
Le domande che questo tempo di travaglio pone alla teologia spirituale sono le domande dell’uomo credente di sempre, chiamato a vivere in un’autentica relazione di fede fiduciale
”
57/2021
| 13
VITA ACCADEMICA
Nella pagina precedente: Spiritualità, una scintilla che si accende all’incrocio tra l’asse orizzontale delle attività umane e l’asse verticale dell’interior intimo meo. Illustrazione S. BOSELLI
“
I corsi per il Diploma vengono proposti un anno in lingua italiana, e l’anno successivo in lingua inglese, per poter raggiungere una platea più ampia di studenti
”
A fianco: Il ritratto di san Giovanni Berchmans sopra la sua tomba, chiesa di Sant’Ignazio (Roma). Foto A. CACCIANI
Oltre ai gradi di Licenza e Do orato in Teologia spirituale, l’Istituto offre anche un percorso annuale sulla spiritualità (Diploma in Spiritualità) e uno più specifico sulla spiritualità ignaziana (Diploma in Spiritualità Ignaziana)... «Da alcuni anni l’Istituto ha pensato che fosse opportuno proporre un cammino di studio della spiritualità ignaziana circoscri o a un anno, ma capace di condurre a una sintesi sostanziale sulla Spiritualità ignaziana, forte e di qualità. In questo modo ogni partecipante può giungere a formulare una propria sintesi originale e creativa accogliendo il contributo carismatico che Ignazio di Loyola ha donato alla Compagnia, alla Chiesa e al mondo a raverso il suo pellegrinaggio nella volontà della Divina Maestà. Questo cammino annuale si conclude con il conseguimento del Diploma in Spiritualità Ignaziana. Inoltre, per ampliare la fruizione di questa proposta, l’Istituto alterna la formulazione del programma dei corsi per il Diploma: un anno vengono proposti in lingua italiana, e l’anno successivo in lingua inglese». Un’altra proposta peculiare è il Corso di Formazione per Accompagnatori Spirituali... «Il Centro di Spiritualità Ignaziana, che collabora in stre a sintonia con il nostro Istituto, organizza ogni anno una serie di Corsi di Formazione per Accompagnatori Spirituali in tre moduli da cinque giorni ciascuno, in cui è possibile per i partecipanti vivere un cammino di approfondimento teologico e pratico. Il fine è poter garantire sempre più una vera e profonda qualità dell’accompagnamento della crescita delle persone, accompagnamento
, rivista scientifica dell’Istituto
I
gnaziana, rivista scientifica sotto la direzione dell’Istituto di Spiritualità della Pontificia Università Gregoriana di Roma, cerca di rispondere a un sentito bisogno di riflessione teologica sulla spiritualità ignaziana. Pubblicata solo online ogni maggio e novembre su www.ignaziana.org, Ignaziana mira a stimolare e approfondire l’interesse contemporaneo per la tradizione di spiritualità cristiana iniziata da Sant’Ignazio di Loyola. La rivista ha cinque sezioni principali. La home page, frequentemente aggiornata, presenta notizie sulle attività e gli eventi ignaziani in tutto il mondo. La seconda e più grande sezione presenta due tipi di articoli: articoli inediti pubblicati qui per la prima volta, e articoli già pubblicati che la redazione internazionale ritiene così importanti da meritare una più ampia diffusione. Nella terza sezione, si possono trovare informazioni sul comitato di redazione e le norme per la pubblicazione. Nella quarta sezione è disponibile una “Bibliografia ignaziana” frequentemente aggiornata che presenta un elenco dettagliato delle pubblicazioni
14 |
57/2021
apparse dal 2000. La quinta sezione fornisce link agli indirizzi di riviste e centri di spiritualità ignaziana in tutto il mondo. Ignaziana cerca di fornire ai suoi lettori di tutto il mondo un facile accesso ai risultati della ricerca scientifica in modo da stimolare la riflessione sul valore perenne della spiritualità ignaziana nei contesti in continuo cambiamento del nostro mondo contemporaneo. JAMES GRUMMER, S.I. Direttore del Centro di Spiritualità Ignaziana
Istituti
a uato a raverso una delicata opera di discernimento e di cura personalis in cui ciascuno possa pervenire sempre più e meglio “al fine per cui è stato creato”, che è la propria “vocazione personale” (cf. H. Alphonso, S.I.)». Lo scorso 20 maggio, a 500 anni dalla ba aglia di Pamplona in cui Ignazio riportò la ferita che fu occasione per la sua conversione, si è aperto l’Anno Ignaziano. Qual è il significato di questa celebrazione per la Compagnia e per l’Istituto? «Accogliamo con grande gioia e trepidazione quest’Anno inde o dal Preposito Generale Arturo Sosa, S.I. nel ricordo dei 400 anni della canonizzazione di sant’Ignazio, che saranno celebrati il 12 marzo 2022. Nella Le era di indizione P. Sosa afferma che il mo o scelto per questo nuovo Anno Ignaziano è “Vedere nuove tu e le cose in Cristo”, di modo che questo possa portare a una profonda ed intensa conversione, che si riverberi, poi, anche nella dimensione specifica della povertà e dell’amicizia personale con i poveri e l’aiuto ai poveri. In questa luce credo che l’Istituto e la Compagnia debbano accogliere questa occasione privilegiata per ascoltare il grido dei poveri, degli esclusi e di coloro la cui dignità è di fa o ignorata. Credo che l’Istituto possa rispondere a questo invito di un cammino di sempre più conversione ontologica e sostanziale a raverso il suo contributo specifico per elaborare un’autentica teologia spirituale. Possa una tale teologia, vissuta sempre più nello stile del contemplativus in actione alla scuola del Padre Ignazio, saper scorgere in ogni persona quel locus theologicus da servire ed amare nel desiderio di una costruzione sempre più feconda di quella che papa Paolo VI amava chiamare la “Civiltà dell’Amore”». Quest’anno si celebrano anche i 400 anni dalla morte di san Giovanni Berchmans, studente del Collegio Romano, di cui la Gregoriana è erede e continuatrice. Qual è la “via per la santità” a raverso lo studio? «Rispondere alla provocazione del rifle ere su come vivere e realizzare un pellegrinaggio nella santità a raverso lo studio, credo significhi in un primo momento delineare la realtà della santità nella consapevolezza di come essa si sviluppi e si realizzi nella profonda dimensione unitiva con il Signore, come ci viene ricordato in Lumen Gentium 50. Il 10 aprile 2014 papa Francesco ci ha ricordato - come Comunità Universitaria della Gregoriana -che il vero studio teologico non può che essere vissuto in ginocchio, ossia in una profonda valenza di preghiera e di preghiera contemplativa. In questo modo si può realizzare ed incarnare pienamente quello che ci viene consegnato dalla seconda annotazione degli Esercizi per cui “non è il molto sapere che sazia e soddisfa l’anima, ma sentire gustare le cose internamente”. È in questo modo che lo studio contemplativo diventa operativo e fecondo. È così che esso, secondo il famoso adagio contemplari et contemplata aliis tradere (Summa theologiae II, q. 188, a. 6.), matura il fru o più profondo di una relazione autentica con il Tu relazionale del Signore, il quale si consegna nella Rivelazione e nella Tradizione, e perme e di rendere ragione della speranza che è in noi, dopo aver “adorato il Signore nel proprio cuore” (1Pt 3,15)».
Men and women always freer in Christ. Interview with Fr. Pavulraj Michael S.I., Director of the Institute of Spirituality (by Paolo Pegoraro) – The Institute of Spirituality, inaugurated in 1919 and formally erected in 1958, has recorded a significant increase in enrolments in the last three years, going from an average of 170 students in 2018 to over 220 in the subsequent years. The Ignatian Spirituality Centre has also been active within the Institute for almost a decade. In addition to the Licentiate and Doctorate degrees, the Institute also offers an annual course on spirituality (Diploma in Spirituality) and a more specific one on Ignatian spirituality (Diploma on Ignatian Spirituality). «For some years now, the Institute has thought it’s appropriate to propose a path of study of Ignatian spirituality limited to one year, but capable of leading to a substantial synthesis on Ignatian spirituality, strong and of quality», explains Fr. Pavulraj Michael S.I., Director of the Institute. The Ignatian Spirituality Centre, a close collaborator of the Institute of Spirituality, organises every year a series of Formation Courses for Spiritual Accompanying in three modules of five days each.
57/2021
| 15
VITA ACCADEMICA
Nasce l’Istituto di Antropologia
Studi interdisciplinari sulla dignità umana e sulla cura delle persone vulnerabili di MEGHAN ALLEN - ANNALISA PISU
Fondato nel 2012, il Centre for Child Protection muta la propria fisionomia accademica per rispondere al grido di giustizia e guarigione delle persone ferite dall’abuso e studiare i fattori che minacciano la dignità umana, con un approccio interdisciplinare e interculturale
16 |
57/2021
I
l 15 aprile 2021 la Congregazione per l’Educazione Ca olica ha approvato gli Statuti del nuovo “Istituto di Antropologia. Studi Interdisciplinari sulla dignità umana e sulla cura delle persone vulnerabili” come trasformazione del Centre for Child Protection (CCP). Questa trasformazione - proposta dal CCP, approvata dal Consiglio Dire ivo dopo aver udito il Senato, e infine dalla Congregazione per l’Educazione Ca olica - crea una nuova cornice istituzionale al lavoro finora realizzato. La crescente domanda per i programmi del CCP e le richieste per il suo coinvolgimento in eventi formativi e accademici locali e internazionali, infa i, hanno a estato che esso è diventato un’autorità leader nella propria area di competenza. Tale riconoscimento ha richiesto un approccio istituzionale e accademico che superasse le capacità di un centro.
Istituti
Il nuovo Istituto potrà così ampliare il suo campo di azione, avere un corpo docente proprio e conferire, oltre al diploma, i gradi accademici di licenza in Safeguarding, nonché il do orato in Antropologia. «In questo momento in cui si intraprende una nuova tappa», ha scri o il re ore P. Nuno da Silva Gonçalves, «vorrei ringraziare P. Hans Zollner S.J. e l’a uale équipe del CCP per il lavoro svolto fin dalla fondazione del Centro, nel 2012, e rivolgere i migliori auguri al futuro Istituto di Antropologia. Desidero inoltre ricordare e ringraziare i molti benefa ori e partner che, con la loro generosità, rendono possibile il lavoro svolto dal CCP ogni giorno. Anche a loro va il merito di essere arrivati a questo momento importante di trasformazione che costituisce un nuovo inizio». Il cammino del Centre for Child Protection Il nuovo Istituto di Antropologia inizierà ufficialmente le sue a ività dal 1º se embre 2021 assumendo la responsabilità delle a ività finora affidate al CCP, fornendo un approccio proa ivo e positivo a temi sensibili quali la prevenzione di abusi sessuali, l’intervento e la tutela. Prendersi cura delle vi ime-sopravvissuti di abuso sui minori è stato il fulcro del CCP sin dalla sua fondazione nel 2012 come parte dell’Istituto di Psicologia della Pontificia Università Gregoriana. Il suo scopo iniziale era quello di educare e fornire risorse per la ricerca nell’ambito della prevenzione degli abusi sessuali sui minori sulla base di una proposta teoretica complessiva, filosofica, teologica e psicologica per l’integrazione delle prospe ive antropologiche. Questo è stato a uato per la prima volta dal 2012 al 2014 a raverso un programma iniziale di apprendimento misto (blended learning programme), che è stato poi ulteriormente ampliato, e a due programmi in presenza: il Diploma in Safeguarding e la Licenza in Safeguarding. Anche se ancora ampiamente centrato sull’abuso dei minori, il lavoro del CCP iniziò progressivamente a includere diba iti sull’abuso delle persone vulnerabili, allargando gradualmente il proprio orizzonte per confrontarlo e svilupparlo nell’ambito del conce o più ampio di “dignità umana”. Al centro, la dignità umana La disciplina accademica dell’Antropologia, con la sua varietà di so o-discipline, consentirà all’Istituto di Antropologia di ampliare il proprio impegno nel dialogo e nella ricerca scientifici. Potrà quindi espandere l’opera del CCP identificando e studiando i fa ori antropologici, sociali e sistemici che minacciano la dignità umana. Potrà inoltre promuovere la cura e la protezione efficaci per ogni persona a partire dai bambini, che sono i più vulnerabili. Pertanto, l’Istituto di Antropologia spera di rispondere al grido di giustizia e guarigione, di sviluppare strategie di empowerment per aiutare le persone ferite dall’abuso ad affrontarlo in modo efficace e costru ivo, e di promuovere la creazione di ambienti sani e sicuri per la crescita e il benessere umani integrali. L’indagine antropologica contemporanea richiede un approccio interdisciplinare e interculturale. L’approccio interdisciplinare richiede la necessaria integrazione delle conoscenze derivate dalle
The Institute of Anthropology is born. Interdisciplinary studies on human dignity and the care of vulnerable people (by Paolo Pegoraro) – On 1 September 2021, the Centre for Child Protection (CCP) will become the Institute of Anthropology. Interdisciplinary Studies on Human Dignity and Care (IADC). The Congregation for Catholic Education has approved this transformation which will allow the Centre to expand its scope, to award academic degrees in addition to the Diploma (Licentiate in Safeguarding, PhD in Anthropology), and to develop its own academic faculty. Care for victim-survivors of child abuse has been the focus of the CCP since its establishment in 2012 as part of the Institute of Psychology. Its initial purpose was to educate and provide resources for research in the area of the prevention of child sexual abuse, then its work progressively began to include discussion on the abuse of vulnerable persons. It has gradually widened its focus within the broader concept of human dignity. The academic discipline of Anthropology will allow the IADC to broaden scientific dialogue and research. It will thus be able to expand the CCP’s endeavors by identifying and studying factors that jeopardize human dignity. It can therefore promote the effective care and protection of every person – primarily children, who are the most vulnerable. Thus, the IADC hopes to respond to the cry for justice and healing, to develop empowerment strategies to help people wounded by abuse to effectively and constructively cope with it, and to promote the creation of healthy and safe environments for integral human growth and well-being.
A fianco: Duccio di Buoninsegna, I discepoli di Emmaus. A differenza dei discepoli, vestiti di tuniche raffinate, il Cristo è “travestito” da viandante, homo viator in ogni epoca e cultura. Nella pagina seguente: Studenti di 14 nazionalità al corso in lingua spagnola del Diploma in Safeguarding. Foto A. CARRÓN DE LA TORRE
57/2021
| 17
VITA ACCADEMICA
singole scienze e la loro conseguente specializzazione, favorendo così un’esplorazione scientifica multidimensionale della dignità umana. Infa i, nelle diverse discipline affrontate, studiate e insegnate nelle unità accademiche della Gregoriana, numerosi sono i punti di conta o che incoraggiano questo tipo di lavoro interdisciplinare. Infine, un approccio interculturale includerà elementi appartenenti alle diverse realtà culturali, sociali e politiche in cui il Popolo di Dio vive. Si tra a di considerazioni indispensabili, oggi, per qualsiasi indagine antropologica, ma ancora di più per il tema della tutela della vita, della dignità umana e della cura delle persone vulnerabili.
Comprendere il valore della persona umana. Intervista a P. Hans Zollner, S.I.
C
he cosa è l’uomo? s’intitola un recente documento della Pontificia Commissione Biblica. Oggi abbiamo bisogno di una nuova consapevolezza della dignità umana? «Comprendere la persona umana ed essere consapevoli della dignità umana è una sfida costante, perché la società, la scienza e le immagini di una vita buona cambiano continuamente. Ci sono domande che da sempre accompagnano la realtà umana - ad esempio, come si definisce il valore della persona umana, come si protegge e come si favorisce questa dignità? - e le risposte devono coincidere anche con le sfide che nascono oltre la storia e gli sviluppi nei vari ambiti. La violenza inflitta dagli esseri umani contro altri essere umani è infatti sempre esistita, così come l’abuso fisico, emotivo e sessuale; tuttavia solo da alcuni decenni, e solo in alcune zone del mondo, si è compresa la gravità della situazione. Tra gli esempi recenti di minaccia alla dignità umana, sconosciuti trenta anni fa ci sono i rischi di Internet, come la presenza di materiale sessuale esplicito». Il programma offerto dal CCP si focalizzava sulla prevenzione degli abusi, mentre il nuovo Istituto intende dedicarsi anche alla cura delle persone vulnerabili. In che modo? «Quando il CCP ha iniziato, le notizie e l’opinione pubblica si concentravano sull’abuso sessuale nei confronti dei minori di età, così il CCP si è rivolto alla prevenzione di questo tipo di abuso. Negli ultimi quattro anni c’è stato un cambiamento: altre forme di abuso, commesse nei confronti di altri tipi di persone, hanno richiamato l’attenzione. Il movimento #MeToo, le parole del Papa sull’abuso di donne consacrate, il recente dibattito su abuso di potere e abuso
18 |
57/2021
spirituale sono esempi della nuova sensibilità, entrata rapidamente nelle riflessioni sulla Chiesa. Non a caso, l’espressione “adulti vulnerabili” è parte del linguaggio del diritto canonico. Come Istituto accademico dobbiamo renderci conto dei cambiamenti nella società e nella Chiesa, che richiedono una risposta scientifica. In questo modo si potrà favorire l’intera missione della Chiesa, ma anche la formazione e educazione delle persone responsabili in diversi ruoli». Tra i gradi accademici che il nuovo Istituto potrà rilasciare c’è anche il dottorato in Antropologia. Quali piste di ricerca si aprono? «Il dottorato in Antropologia nel nostro Istituto si fonda su una prospettiva interdisciplinare, concentrandosi su tematiche connesse alle domande sulla dignità umana e la cura delle persone vulnerabili. In questa linea, sono molte le domande importanti e meritevoli di essere studiate e approfondite, soprattutto favorendo il dialogo tra le varie discipline». Che riflessi potrà avere la nuova fisionomia dell’Istituto sui numerosi Centri sorti a livello internazionale sulle orme del Centre for Child Protection? «Siamo molto lieti di aver assistito alla nascita di istituzioni accademiche, della Compagnia di Gesù e di altre congregazioni religiose, con lo stesso scopo del CCP. Dalle relazioni con i nostri partner nel mondo, sono emerse riflessioni simili a quelle che ci hanno condotto all’ampliamento del nostro orizzonte accademico e scientifico. La recente creazione dei Centri nelle Università Cattoliche di Zagabria (Croazia) e di Leopoli (Ucraina) e all’università dei Gesuiti di Lima (Perù) riflette, già nei nomi, il comune interesse, orientamento e impegno per la dignità umana e le persone vulnerabili». (P.PEG.)
Ebrei e Cristiani, nuovi percorsi di formazione di MADDALENA SCHIAVO Centro “Cardinal Bea” per gli Studi Giudaici
P
er la prima volta nella storia una Università Pontificia offrirà una Licenza in Studi Giudaici e Relazioni Ebraico-Cristiane. La Congregazione per l’Educazione Ca olica ha infa i approvato questa nuova licenza canonica presso la Pontificia Università Gregoriana, affidandone la preparazione al Centro “Cardinal Bea” per gli Studi Giudaici. «Si tra a di un traguardo non solo entusiasmante per noi, ma anche simbolicamente rilevante», spiega P. Etienne Vetö CCN, dire ore del Centro. «Sviluppata in decenni di duro lavoro e legami di amicizia di cui ne è testimonianza, questa licenza non solo dichiara apertamente l’importanza costitutiva degli studi giudaici per il cristianesimo, ma riconosce espressamente - all’interno della stru ura dell’educazione della nostra fede - il potente risveglio reciproco che si verifica quando, fianco a fianco, studiamo la Rivelazione. Questo modello può continuare a essere realizzato nelle nostre comunità e nelle nostre scuole. Possa questa novità creare un precedente».
L’inedita Licenza in Studi Giudaici e Relazioni Ebraico-Cristiane, offerta dall’A.A. 2021-2022, sancisce l’arricchimento reciproco che si ha quando il Cristianesimo e l’Ebraismo studiano la Rivelazione fianco a fianco
Serata di lancio: la pedagogia del dialogo Il nuovo percorso accademico è stato presentato a raverso un apposito evento online di cui è disponibile la registrazione (bit.ly/licentiatebea). Nel suo saluto, il Re ore della Pontificia Università Gregoriana P. Nuno da Silva Gonçalves S.I., ha so olineato come il pieno
57/2021
| 19
VITA ACCADEMICA
Jews and Christians, new formative paths (by Maddalena Schiavo, “Cardinal Bea” Centre for Judaic Studies) – For the first time in the course of history, a Pontifical University will offer a Licentiate in Judaic Studies and Jewish-Christian Relations, and it will be implemented by the “Cardinal Bea” Centre for Judaic Studies. «This is not only an exciting goal for us, but also symbolically relevant», explains Fr. Etienne Vetö CCN, director of the Centre. «This Licentiate not only openly declares the constitutive importance of Jewish studies for Christianity, but expressly recognizes the powerful mutual awakening that occurs when we study Revelation side by side». The pillars of the formative offer are Judaic studies and Jewish-Christian relations. Major areas of in-depth study include: rabbinic literature, Jewish history and philosophy, Jewish liturgy and prayer, Jewish culture and art, contemporary Jewish thought, history and practice of JewishChristian relations, Christian theology and Jewish-Christian relation, as well as biblical and modern Hebrew. The new Licentiate programme also includes interdisciplinary courses from the Gregoriana, the Pontifical Biblical Institute and the Pontifical Oriental Institute.
“Cardinal Bea” operano “ Nel Centrostudiosi cristiani ed ebrei e un numero significativo di corsi e seminari sono tenuti a due voci
”
20 |
57/2021
riconoscimento accademico di un programma di formazione esigente perme a adesso di conferire agli studenti che lo frequenteranno un grado canonico più facilmente riconoscibile e spendibile. P. Etienne Vetö ha poi presentato nel de aglio il nuovo programma di studi, mentre P. Norbert Hofmann SDB, Segretario della Commissione per i Rapporti Religiosi con gli Ebrei del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, ha spiegato quale impa o potrà avere la licenza sulle relazioni ebraico-cristiane. Nella seconda parte del programma si è poi offerto un “assaggio” dell’a ività del Centro “Cardinal Bea” e del suo specifico metodo pedagogico. Due docenti rappresentanti delle diverse tradizioni religiose, il Rabbino David Meyer e il Do . Massimo Gargiulo, hanno articolato un dialogo intorno ad alcuni passi del Talmud e dei Padri della Chiesa. Rav Meyer ha mostrato come i rabbini offrono vie per integrare opinioni contrarie e come questi processi potrebbero essere usati nel dialogo ebraico-cristiano, mentre il Prof. Gargiulo ha rifle uto su alcuni testi dei Padri, dimostrando come alcuni di loro continuavano a consultare rabbini per comprendere passaggi della Bibbia particolarmente complessi, stabilendo così una “tradizione dell’ascolto dell’altro”. Nuova Licenza: come si studia, cosa si studia? Il Centro “Cardinal Bea” della Pontificia Università Gregoriana è un’unità accademica al cui interno operano studiosi cristiani ed ebrei, e un numero significativo di corsi e seminari sono tenuti a due voci. Questo tipo di insegnamento unisce alle competenze accademiche la possibilità di vivere un’esperienza delle relazioni ebraico-cristiane, promuovendo uno scambio di reciproco arricchimento e creando uno spazio per il dialogo e l’inte-
Centri
razione. «Il dialogo va portato avanti a due voci e la testimonianza di docenti ebrei e ca olici che insegnano insieme vale più di tanti discorsi» (Papa Francesco, Udienza con il Centro “Cardinal Bea”, 28 febbraio 2019) Le due colonne dei corsi e seminari del Centro “Cardinal Bea”, tanto per il diploma annuale quanto per la nuova licenza sono: gli Studi giudaici, per offrire una preparazione solida e ampia sull’ebraismo; le Relazioni ebraico-cristiane, per formare gli studenti allo sviluppo di una teologia delle relazioni ebraico-cristiane.
Le principali aree di studio approfondito includono: le eratura rabbinica, storia e filosofia ebraica, liturgia ebraica e preghiera, cultura e arte ebraica, pensiero ebraico contemporaneo, storia e pratica delle relazioni ebraico-cristiane, teologia cristiana e relazioni ebraico-cristiane, nonché l’ebraico biblico e moderno. Il nuovo programma di licenza prevede inoltre corsi interdisciplinari di studi biblici, di storia e teologia, valorizzando le risorse delle diverse facoltà della Gregoriana, come pure del Pontificio Istituto Biblico e del Pontificio Istituto Orientale. Molto significativi sono i programmi di scambio accademico nel quadro di una partnership istituzionale con l’Università Ebraica di Gerusalemme, sin dalla creazione del Centro. La sede a Roma del Centro “Cardinal Bea”, a stre o conta o con la Santa Sede, facilita inoltre la collaborazione con autorevoli esponenti del dialogo ebraico-ca olico nel mondo. La vicinanza con la comunità ebraica di Roma – una delle più antiche d’Occidente – offre le condizioni ideali per vivere il dialogo, a raverso incontri, diba iti e partecipazione a momenti di preghiera e liturgia nelle sinagoghe, a ività considerate parte del processo di formazione.
“
Lo studio dell’ebraico biblico e moderno; la letteratura rabbinica; storia, filosofia, liturgia, cultura e arte ebraica; il pensiero ebraico contemporaneo; storia e pratica delle relazioni ebraico-cristiane... queste alcune delle molte discipline offerte dalla licenza
”
“
La sede a Roma facilita la collaborazione con autorevoli esponenti del dialogo ebraico-cattolico nel mondo e la frequentazione della comunità ebraica – una delle più antiche d’Occidente – permette di vivere il dialogo
”
Lettura della Torah nella Sinagoga Aish in Tel Aviv (Israele). Foto R. LINDMAN
In apertura: Manoscritto ebraico dell’Archivio Storico della Comunità Ebraica di Roma (ASCER). Il testo cita il Libro dei Proverbi 3,14-16.
57/2021
| 21
VITA ACCADEMICA
Giurisprudenza Penale, una formazione alla pratica Intervista a P. Damián Guillermo Astigueta, S.I. moderatore del nuovo Diploma in Giurisprudenza Penale di PAOLO PEGORARO
U
n corso innovativo, sia per materia tra ata che per l’adeguamento metodologico. È il nuovo Diploma in Giurisprudenza Penale, che la Facoltà di Diri o Canonico a iverà nell’anno accademico 2021-2022. Offerto a un numero chiuso di 14 candidati, il percorso è rivolto a quanti si stanno indirizzando al lavoro presso i tribunali e possiedono già una licenza o do orato in diri o canonico. «Chi non ha esperienza dei processi deve acquisire una forma mentis di quali sono i principi del diri o penale e di come applicarli con equità e competenza», spiega P. Damián Guillermo Astigueta, S.I., moderatore del Diploma. «Non basta l’esperienza nel campo dei processi matrimoniali, anzi, quando si applica lo stesso modo di ragionare si incorre in errori procedurali e in grandi ingiustizie, sia nei risultati che nel modo di tra are le persone».
Il nuovo Diploma in Giurisprudenza Penale nasce dall’esigenza di imparare il diritto canonico anche nella sua fase processuale. Si tratta di un corso principalmente pratico, dove ci si confronta con cause reali, e, con la formazione integrale dei futuri operatori nei tribunali ecclesiastici, vuole essere un modo di servire la giustizia
Perché questo nuovo percorso accademico? «Perché nella Chiesa c’è necessità di imparare il diri o canonico non solo nella dimensione teoretica, ma anche nelle sue applicazioni. Alla luce dei 40 anni di esperienza del nostro Diploma in Giurisprudenza Matrimoniale e dei risultati positivi raggiunti nei tribunali dove operano i nostri ex-alunni, la Facoltà di Diri o Canonico ha pensato di creare un corso parallelo in Giurisprudenza Penale. È un corso fondamentalmente pratico dove gli studenti – guidati da professori di alto spessore e grande esperienza
La riforma della normativa sulle sanzioni penali nella Chiesa
C
on la Costituzione Apostolica Pascite gregem Dei, datata 23 maggio 2021, il Santo Padre Francesco ha riformato il libro VI del Codice di Diritto Canonico, contenente la normativa sulle sanzioni penali nella Chiesa. Per dare a tutti il tempo di informarsi e conoscere a fondo le disposizioni ivi trattate, il testo legislativo entrerà in vigore l’8 dicembre 2021. Vi sono state introdotte nuove fattispecie delittuose, nuove pene, e strumenti d’intervento più idonei a correggere e prevenire i delitti. Si afferma esplicitamente il principio fondamentale della presunzione d’innocenza e la modifica della norma sulla prescrizione.
22 |
57/2021
Facoltà
– si confrontano con delle cause reali. Negli a i convergono dichiarazioni, documenti, e-mail, fotografie... ma quali indizi aiutano a comprendere la realtà? Come si ricostruiscono i fa i? Come si stabilisce la gerarchia delle prove? Quando si ha la certezza morale della colpevolezza o meno dell’imputato?». Oggi il termine “abuso” richiama subito quelli sessuali, tu avia il campo è molto più ampio... «Il campo degli abusi sessuali è quello che ha fa o “sca are la molla”, perché ha messo in evidenza molte debolezze. E tra gli abusi stessi vi sono tipologie e gravità molto diverse tra loro, dalla pedopornografia al rica o per o enere una prestazione sessuale. Ma vi sono anche i deli i che toccano la santità dei sacramenti, come la consacrazione con fine sacrilego o la violazione del sigillo sacramentale. C’è l’abuso spirituale, l’abuso di potere, gli abusi di cara ere economico. Tra le novità più importanti sarà proprio un corso sui deli i di cara ere economico, a ualmente molto pesanti: in questi ultimi anni si sono persi molti beni ecclesiastici e artistici per profi o personale o di terzi. È una materia poco conosciuta, che richiede
“
Il Diploma presenta una diversità di materie e la conseguente diversità di modus operandi richiesta dai vari tribunali e Dicasteri, così che lo studente sappia come gestire situazioni che coinvolgono autorità diverse
”
Ambrogio Lorenzetti, Allegoria ed effetti del Buono e del Cattivo Governo (Siena). Particolare raffigurante la Giustizia, che non è bendata, ma guarda in alto, verso la Sapienza celeste. È la Sapienza a reggere la bilancia.
57/2021
| 23
VITA ACCADEMICA
competenze non indifferenti per affrontare la questione del tra amento dei beni ecclesiastici e il mondo degli investimenti».
è quello di creare “ Ilunafineconoscenza pratica del processo e una forma mentis che permetta di leggere gli atti in maniera competente
”
Penal Jurisprudence. Interview with Fr. Damián Guillermo Astigueta, S.I., Moderator of the new Diploma in Penal Jurisprudence (by Paolo Pegoraro) – The new Diploma in Penal Jurisprudence will start in the next academic year and it is aimed at those who will work in the courts and who already have a Licentiate or Doctorate in Canon Law. We talked about it with Fr. Damián Astigueta, S.I., Moderator of the Diploma: «Those who do not have experience in trials must acquire a forma mentis of what the principles of penal law are, and how to apply them with equity and competence. The experience in the field of matrimonial causes it is not enough, on the contrary, when one uses the same way of thinking, one can incur in procedural errors and great injustice both in the results and in the way of treating people». It is a largely practical course, where students (limited to 14) face real cases under the guidance of experienced professors. «Sexual abuses gave us the motivation to start this, because they highlighted many weaknesses. But there are also crimes that touch the holiness of the sacraments, spiritual abuse, power abuse, economic abuse», explains Fr. Astigueta. There are many subjects and, as a consequence, different modus operandi, depending on the various Courts: the aim is to provide students with the right tools to correctly manage situations involving different authorities.
24 |
57/2021
Questa molteplicità di deli i può essere affrontata nella stessa maniera? «I deli i vengono giudicati da Congregazioni differenti. Per molti il tribunale competente è quello della Congregazione per la Do rina della Fede, ma per altre situazioni – ad esempio gravi mancanze di disciplina che però non costituiscono deli o – è la Congregazione per gli Istituti di vita consacrata a tra arli. L’abbandono illegi imo del ministero viene risolto dalla Congregazione per il Clero. Altre cause penali dipendono dal Tribunale della Rota Romana, altre vengono giudicate dalla Segnatura Apostolica. Il Diploma presenta una diversità di materie e la conseguente diversità di modus operandi richiesta dai vari tribunali e Dicasteri, così che lo studente sappia come gestire situazioni che coinvolgono autorità diverse». Quale metodologia seguirete? «Partendo da una base normativa che si dà già per conosciuta, i corsi – sia i monografici che i seminari – vogliono dare “carne alla norma” in due maniere diverse. Per quanto riguarda i corsi monografici, il professore riprende la base normativa e la illustra con esempi che vengono dall’esperienza. I nostri docenti sono infa i tu i personalità riconosciute e a ive da anni in Congregazioni e Tribunali». Come si svolgeranno i seminari “pratici”? «È fondamentale che gli studenti prendano conta o con gli a i della causa e vedano come si esprime la gente, il promotore di giustizia, l’avvocato difensore. In seguito entrano in una sorta di role playing, assumendo ognuno un ruolo tra quelli previsti. C’è un confronto nel quale si discute la causa, si scambiano gli elaborati e si discute ciò che ciascuno ha presentato. Il professore ha sempre la libertà di adeguare il metodo alla materia, tenendo conto se si tra a di una causa giudicata dalla Congregazione per il Clero, dalla Rota Romana o altro: a situazioni diverse, dinamiche di processi diversi. Infine si confronta il tu o, sempre davanti al professore, con quella che è stata l’effe iva decisione finale della causa. Talora può anche non essere stata una decisione perfe a. Il fine è sempre quello di creare una conoscenza pratica del processo e una forma mentis che perme a di leggere gli a i in maniera competente». Vi avvarrete della collaborazione di altre unità accademiche? «Abbiamo chiesto al Centre for Child Protection di fornirci alcuni professori competenti nelle dinamiche psicologiche. Sebbene non vogliamo che l’aspe o degli abusi sessuali monopolizzi la materia di studio, questo campo costituisce un punto molto importante da capire e tra are. Inoltre, in collaborazione con l’esperienza del Diri o Penale statale italiano ci sarà un corso sull’interrogatorio ai testimoni. Come si fa un interrogatorio? Cosa e come chiedere? Come interrogare senza ri-vi imizzare la presunta vi ima o trasme ere una specie di condanna personale al reo? Le discipline da affrontare sono molteplici. Il Diploma in Giurisprudenza Penale vuole essere un modo di servire la giustizia a raverso la formazione integrale e completa dei futuri operatori nei tribunali ecclesiastici».
Antichità cristiane e medievali, un Diploma per conoscere Roma di PAOLO PEGORARO
I
ncontrando la comunità della Pontificia Università Gregoriana, il 10 aprile 2014, papa Francesco raccomandò in primo luogo di «valorizzare il luogo stesso in cui vi trovate a lavorare e studiare, cioè la ci à e sopra u o la Chiesa di Roma. C’è un passato e c’è un presente. Ci sono le radici di fede: le memorie degli Apostoli e dei Martiri [...] Tu o questo non va dato per scontato! Va vissuto e valorizzato, con un impegno che in parte è istituzionale e in parte è personale». Il nuovo Diploma in Antichità cristiane e medievali, offerto dalla Facoltà di Storia e Beni culturali della Chiesa, risponde a questo appello inserendosi nel solco degli studi di Storia della Chiesa antica e medievale intrapresi in Gregoriana sin dal 1932. Della durata di due semestri, questo nuovo percorso formativo è infa i dedicato in particolare alla conoscenza della storia della Chiesa di Roma a raverso le fonti scri e, monumentali e storico-artistiche.
Roma non contiene solo un patrimonio artistico unico, ma le radici della fede. Il nuovo Diploma in Antichità cristiane e medievali unisce lezioni frontali, visite ai monumenti e il laboratorio di documentazione, per fornire metodo e strumenti per accostarsi in maniera corretta all’analisi di documenti e monumenti
Formare a un metodo, apprendere gli strumenti Il Diploma - moderato dal Do . O avio Bucarelli, Pro-Direttore del Dipartimento dei Beni Culturali della Chiesa - offre una solida preparazione di base a coloro che desiderano avviarsi agli studi storici, storico-artistici e archeologici, approfondendo tematiche di interesse utili alla ricerca scientifica e alle a ività pastorali. Roma, fin dall’antichità centro dell’Orbis christianus, offre una molteplicità di dinamiche osservabili solo da qui: capitale politica e ci à santa, mèta di pellegrinaggio alle tombe dei martiri, testimone della nascita delle catacombe e delle prime grandiose basiliche costantiniane, Sede petrina che imprime alla Chiesa la spinta evangelizzatrice nel mondo.
Il mandato degli apostoli nel Triclinum leoninum del Palazzo del Laterano. Nella pagina successiva: Pietro del Massaio, Mappa di Roma (1469).
57/2021
| 25
VITA ACCADEMICA
Christian and medieval antiquities, a Diploma to learn about Rome (by Paolo Pegoraro) – The Faculty of History and Cultural Heritage of the Church offers a new Diploma in Christian and medieval antiquities dedicated to the knowledge of the history of the Church of Rome through wri en, monumental and historical-artistic sources. The period taken into consideration for the Diploma goes from the second half of the second century A.D. until the end of the Middle Ages. The aim of the Diploma is to train with method and provide useful tools to approach the analysis of documents and monuments. The programme consists of eight prescribed courses, two elective ones (to be chosen from those of the Faculty of History and Cultural Heritage of the Church), the Documentation Laboratory and a final paper. Together with the lectures, an important part of the course are the visits to the monuments of the city, a sign of the history of the Church and the papacy.
“
Roma, civitas christiana per eccellenza, è un laboratorio unico per imparare concretamente come applicare e valorizzare quanto appreso in aula
”
26 |
57/2021
L’ambito di studio del Diploma in Antichità cristiane e medievali è affrontato all’interno di un orizzonte cronologico che va dalla scoperta del Trofeo di Gaio (seconda metà del II sec. d.C.), costruito sulla tomba di Pietro, sino a tu o il Medioevo. Il Diploma intende formare con metodo e fornire gli strumenti utili per accostarsi all’analisi dei documenti come pure dei monumenti; metodo e strumenti che lo studente potrà ada are nelle realtà locali in cui sia chiamato ad operare. Roma, civitas christiana per eccellenza, con la sua storia bimillenaria di continue stratificazioni e sovrapposizioni, si presenta come un laboratorio unico per imparare concretamente come applicare e valorizzare quanto appreso in aula. A contatto diretto con monumenti e documenti Il programma del Diploma consta di o o corsi prescri i (Lingua latina, Storia della Chiesa antica, Storia della Chiesa medievale, Storiografia sulla Chiesa antica e medievale, Geografia ecclesiastica e topografia dell’Orbis christianus, Archeologia cristiana, Storia dell’Archite ura cristiana antica, Storia dell’arte cristiana antica, Storia dell’arte cristiana medievale); due corsi opzionali che lo studente può scegliere tra quelli proposti dalla Facoltà di Storia e Beni Culturali della Chiesa; il Laboratorio di documentazione; e un Elaborato finale, realizzato so o la direzione di uno dei docenti del corso di Diploma. Gli iscri i uniscono alle lezioni frontali la visita ai monumenti dell’Urbe, signa della storia della Chiesa e del papato. Alle visite si aggiungono inoltre le a ività pratiche del Laboratorio di documentazione, parte integrante dei corsi di studio. Saper documentare e valutare corre amente un manufa o rappresenta infa i la prima fase per un approccio corre o alla conoscenza: comprenderne il significato, la sua funzione, quale memoria se ne è conservata. Il Laboratorio, le cui a ività pongono dire amente in conta o gli studenti con i documenti e i monumenti, affronta le dimensioni della storia della Chiesa (studio del testo del Liber Pontificalis), dell’archeologia (documentazione delle stru ure murarie delle chiese paleocristiane o altomedievali di Roma), dell’epigrafia (schedatura di testi epigrafici) e della storia dell’arte (analisi e schedature di manufa i di interesse storico artistico). In questo modo il Diploma in Antichità cristiane e medievali si propone quale strumento per promuovere oggi gli studi sui monumenti e le istituzioni dell’antichità cristiana sino al medioevo, che ha in Roma un “caso di studio” unico.
Facoltà
Formare al discernimento per far crescere le famiglie di MIGUEL YÁÑEZ, S.I. Moderatore del Diploma in teologia pratica con specializzazione in Pastorale familiare
N
ell’Anno “Famiglia Amoris Laetitia” – coordinato dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita – il gruppo dei docenti del Diploma in teologia pratica con specializzazione in Pastorale familiare della Pontificia Università Gregoriana ha offerto due giornate di riflessione sull’esperienza delle chiese locali riguardo la pratica del discernimento (23-24 aprile 2021). Quando papa Francesco ha messo al centro dell’Esortazione Apostolica Amoris laetitia il discernimento, alcuni sono rimasti poco meno che sconvolti, come se la parola fosse sconosciuta o addiri ura come se si desse alito a un sogge ivismo relativista. Il discernimento appartiene invece alla grande tradizione della Chiesa, come pure alla grande tradizione morale dell’Occidente (Aristotele, Tommaso d’Aquino). Dall’altra parte, nella cultura contemporanea si fa fatica a prendere delle decisioni: faticano a decidere le coppie sul proprio futuro, come pure i genitori sui figli. Cosa significa allora “fare discernimento” nella famiglia e per la vita delle famiglie, nelle diverse stagioni di proge ualità, tra crescita e crisi? È a questa pratica che cerchiamo di formare gli studenti del nostro Diploma in Pastorale familiare, fornendo gli strumenti per un approccio interdisciplinare, grazie alle competenze scientifiche dei nostri docenti: dall’antropologia alla socio-
Cosa significa “discernere” nella vita familiare? I docenti del Diploma in Pastorale familiare hanno condiviso alcune riflessioni su questo tema, in occasione dell’Anno che papa Francesco ha voluto dedicare alla famiglia
Molti uomini e donne del nostro “tempo faticano ad ascoltare la voce di Dio, a distinguere la Sua voce da altre voci, perché hanno perso la connesione con il proprio intimo
57/2021
”
| 27
VITA ACCADEMICA
logia, dalla psicologia alla terapia familiare, dalla teologia morale alla bioetica e alla spiritualità. Forming in discernment to make families grow (by Miguel Yáñez S.I., Moderator of the Diploma in Practical Theology: specialisation in Family Ministry) – Discernment was given a central place by Pope Francis in his Apostolic Exhortation Amoris Laetitia, causing quite a stir. What does “discerning” within a family and for the life of a family actually mean? This is what the Diploma in Family Ministry, now in its fifth year of activity, teaches its students, giving them the tools to have an interdisciplinary approach, thus becoming pastoral animators and professionals in the area of marriage and family. This path focuses on interdisciplinary dialogue, employing scholars with different scientific skills in the fields of anthropology, sociology, psychology, family therapy, theology and spirituality. For further information: www.pastoralefamiliaregregoriana.it pastorale.familiare@unigre.it The Diploma in Family Ministry offered a “Forum on discernment within a family” on 23-24 April, 2021. The speeches are available on the YouTube channel of the Gregoriana (bit.ly/discernimentofamiglia), as well as on the website dedicated to the “Amoris Laetitia Family” Year of the Dicastery for the Laity, Family and Life (www.amorislaetitia.va).
Tra indecisionismo e autoritarismo Assistiamo oggi a una crisi dell’autorità: si fatica a prendersi la responsabilità, si rimandano in modo indefinito le decisioni, e i problemi si trascinano creando situazioni ancora più problematiche. L’autorità perde peso nell’educazione dei figli come pure nella scuola: non si osa porre limiti e l’adolescente cresce senza riferimenti che diano sicurezza psicologica ed esistenziale. L’autoritarismo riappare allora come una facile scappatoia, finendo tu avia per invadere lo spazio della coscienza, dell’esercizio della libertà e della responsabilità; puntare tu o su una normatività rigida finisce così per creare a eggiamenti immaturi e dimissionari. La parola latina auctoritas proviene dal verbo augere, che significa “fare crescere”. La funzione dell’autorità è dunque quella di stimolare la crescita, fare spazio alle iniziative della comunità, apprezzare la diversità di carismi e di opinioni, insegnando con l’esempio a rispe are la pluralità, osando nel cercare insieme la verità che, pur non essendo mai uniformante, sarà però vincolante. In altre parole, chi cerca onestamente la verità troverà un vincolo nella carità per sentirsi integrato all’altro, e per integrare a sé l’altro, anche se la pensa diversamente. Il vincolo vero e reale è quindi il vincolo interiore, quello della coscienza nell’ascolto della verità, in un continuo processo di ricerca mai definitivo e mai individuale, sempre a confronto con l’altro, con la comunità, con la famiglia, con la realtà. La via della carità e la via del discernimento Papa Francesco parla di una Chiesa ospedale da campo dopo una ba aglia (AL 291). A quale ba aglia si riferisce? Si tra a dei feriti dal cambiamento epocale, di quanti – nel tentativo di vivere un rapporto di coppia, di formare una famiglia, di costruirsi un futuro per sé e per i propri cari – sono stati travolti dalle lo e ideologiche, dai meccanismi economici, dai cambiamenti culturali, in un vortice che ha fa o loro perdere l’orizzonte emotivo, non riuscendo più a sostenere una relazione, oppure sentendosi impreparati per assumersi le responsabilità della vita familiare. «Davanti a situazioni in cui si rompono tu i gli schemi» (AL 37), papa Francesco propone due vie: la via caritatis e la via del discernimento. Non sono due vie parallele, ma due correnti che circolano insieme e non si possono separare. La carità, secondo san Paolo, è il
Il Diploma in Pastorale Familiare
G
iunto al suo quinto anno di attività, il Diploma in Pastorale Familiare organizzato dalla Facoltà di Teologia della Pontificia Università Gregoriana offre un percorso formativo per animatori pastorali e professionisti dell’area del matrimonio e della famiglia. Questo percorso – pensato come contatto con la realtà pastorale, prima ancora che come approccio teoretico – punta sul dialogo interdisciplinare mettendo in campo studiosi dalle diverse competenze scientifiche nel campo dell’antropologia, della
28 |
57/2021
sociologia, della psicologia, della terapia familiare, della teologia e della spiritualità. Un gruppo plurale di docenti, abituati all’esercizio di ascolto della realtà coniugale e familiare, che vuole rispondere alle attese, alle sfide, alle incertezze del matrimonio e della famiglia oggi. Per maggiori informazioni: www.pastoralefamiliaregregoriana.it
pastorale.familiare@unigre.it
Due giornate di riflessione sulla pratica del discernimento
I
lavori del “Forum sul discernimento in ambito familiare” si sono aperti nel pomeriggio del 23 aprile con i saluti del Card. Kevin Farrel, Prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, e di P. Nuno da Silva Gonçalves S.I., Rettore della Pontificia Università Gregoriana. I docenti del Diploma in Pastorale Familiare hanno offerto alcune riflessioni sulla ricezione della pratica del discernimento nella pastorale familiare (Emilia Palladino Alessandra Ciurlo); sul rapporto tra generazioni, adolescenza, discernimento e Covid (Paolo Benanti T.O.R. - Antonietta Valente); sulle sfide pastorali poste dalla fragilità dei legami (Giorgio Bartolomei - Giulio Parnofiello, S.I.). Nella
mattina del 24 aprile,– dopo i saluti di Mons. Dario Gervasi, Vescovo Delegato per la Pastorale Familiare della Diocesi di Roma, e di P. Philipp Renczes S.I., Decano della Facoltà di Teologia, Gregoriana – si sono affrontati il discernimento tra etica, affetti e corpo (Maria Cruciani - Giovanni Salonia, O.F.M. Cap.), il luogo ecclesiale del discernimento (Giuseppe Bonfrate - Stella Morra) e la sfida di discernere davanti a situazioni inedite (Miguel Yañez S.I.). Gli interventi sono disponibili sul canale Youtube della Gregoriana (bit.ly/discernimentofamiglia), come pure sul sito dedicato all’Anno “Famiglia Amoris Laetitia” del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita (www.amorislaetitia.va).
criterio supremo del discernimento. Che cosa si tra a di discernere? Proprio la nostra risposta di amore all’esperienza di essere stati gratuitamente amati e chiamati ad amare. Il punto di partenza è la nostra esperienza propriamente spirituale, la chiamata di Cristo e la nostra sequela della sua Persona, secondo i preziosi criteri che il papa ci dona per la nostra personale e comunitaria vita di fede. La fede, dice papa Francesco, assume il nostro mondo relazionale donandole una luce nuova (LF 54), quella dell’amore che rende efficace ciò che tu i desiderano: essere felici nell’amore. Ma quanti ostacoli a un rapporto di donazione reciproca, di un amore stabile su cui poter contare non soltanto nel presente, ma anche nel futuro. Sappiamo che soltanto Dio può adempiere questa sua promessa, e per questo sempre ci sarà spazio per il perdono, per la possibilità di ravvedersi, per la possibilità di un nuovo inizio.
appartiene “allaIl discernimento grande tradizione della Chiesa e a quella morale dell’Occidente ”
Ri-connettere le persone con l’intimità della coscienza La scoperta della fragilità – nostra o altrui – non deve spaventarci: è un esercizio di “salute spirituale” che ci aiuta a riconoscere che non siamo idoli o supereroi come imposto da una società aggressivamente competitiva, ma uomini e donne di carne e ossa. Peccatori. Le norme sono necessarie per trasme ere i valori del Vangelo, ma non sono né le uniche vie né i linguaggi più efficaci per comunicare il Vangelo e la sua logica, dalla quale esse non devono mai essere separate. Le norme seguono inoltre una gerarchia, né possono essere messe tu e allo stesso livello (EG 36). Amoris laetitia recupera dalla tradizione della Chiesa, in modo particolare da san Tommaso d’Aquino, alcuni criteri che illuminano la vita morale dei cristiani. Non possiamo infa i giudicare dall’esterno ciò che capita all’interno della persona, proprio lì dove «egli è solo con Dio, la cui voce risuona nell’intimità» (GS 16). Molti uomini e donne del nostro tempo hanno perso questa connessione con il loro intimo e, quindi, faticano ad ascoltare la voce di Dio, a distinguere la Sua voce da altre voci. Questo è il punto di partenza del discernimento, poiché senza interiorità non c’è discernimento. Ogni pastorale dovrà quindi rendere un aiuto efficace nella scoperta del mondo interiore come base su cui costruire un mondo relazionale stabile e in cammino verso la pienezza.
“
Abituati all’esercizio di ascolto della realtà coniugale e familiare, i docenti vogliono rispondere alle attese e sfide del matrimonio e della famiglia oggi
”
57/2021
| 29
VITA ACCADEMICA
Dialoghi con la scienza.
La teologia alla prova del Covid-19 DI
I rapporti tra scienza e fede sono tornati al centro di un dibattito che non riguarda i soli specialisti. La Facoltà di Teologia ha offerto un inedito corso online, aperto al pubblico, nel quale anche la scienza si è messa in ascolto delle domande di senso, che tornano ad affacciarsi con forza
PAOLO PEGORARO
C
he relazione c’è tra scienza e fede? L’intera pandemia da Covid-19 è stata interpretata con i parametri della scienza e i governi hanno preso le proprie decisioni a partire dalle ragioni fornite da comitati tecnico-scientifici. E tu avia proprio in questo tempo, conficcatosi nel cuore della contemporaneità globalizzata, sono riemersi i grandi interrogativi su Dio, sul tempo, sull’uomo, sulla Chiesa e sulla vita. Perché il mistero del male? Perché questa sofferenza? Come agisce Dio nella storia? Quale speranza annuncia la comunità cristiana? Come costruire la comunità degli uomini tra egoismi e bene comune? Facendo propri questi interrogativi, la Facoltà di Teologia della Pontificia Università Gregoriana ha proposto il corso La teologia alla prova del covid-19. Dialoghi con la scienza, sollecitando un dialogo franco e libero da pregiudizi tra la scienza e la “scienza della fede”. Il dialogo come metodo
Somministrazione di vaccini nella chiesa di San Paolo, a Padova, il 24 aprile 2021. Foto ANSA / N. FOSSELLA
30 |
57/2021
Il corso online, aperto al pubblico, ha visto confrontarsi un gruppo di specialisti nelle differenti aree di studio della teologia - la teologia biblica, la teologia dei Padri, la teologia fondamentale, la teologia dogmatica, la teologia morale - con il Dr. Ernesto Burgio (ECERI, Bruxelles - ARTAC). Durante il primo semestre è stata la Teologia a interrogare la Scienza, accostando le questioni
Facoltà
da punti originali, sia per metodo che per prospe iva. Nel secondo semestre è stata invece la Scienza a interrogare la Teologia, ponendo al centro dell’a enzione le conseguenze della pandemia sulla salute fisica e psichica, sopra u o dei bambini, soppesando gli scenari sulle generazioni a venire. «Scienza e teologia scelgono di confrontarsi», spiega don Dario Vitali, coordinatore del corso e dire ore del Dipartimento di Teologia Dogmatica della Gregoriana, «sapendo che hanno da imparare dal reciproco ascolto. La scienza dalla teologia potrebbe imparare la non-autoreferenzialità, perché come la teologia deve costantemente interrogarsi sulla realtà a partire da un’origine Altra da Dio e dalla sua Rivelazione - così la scienza deve imparare a porsi la domanda non a partire da sé, ma dall’uomo e dalla sua complessità, nel rispe o della sua dignità e della sua grande storia». Formazione al senso critico Le dodici lezioni online, aperte al pubblico, si sono svolte dal 5 novembre 2020 fino al 15 aprile 2021, nel pieno delle differenti fasi della pandemia: mesi di grandi incertezze, nei quali gli scenari sociali e politici mutavano rapidamente, e le informazioni esondavano dai mezzi di comunicazione cedendo a facili sensazionalismi. Fake news e teorie complo istiche che si appellavano anche alle credenze religiose hanno stre o l’assedio, mentre i lockdown costringevano a osservare la realtà a raverso la piccola finestra degli schermi televisivi, telefonici e informatici. In un periodo tanto confuso, la Facoltà di Teologia della Gregoriana ha voluto tenere alta la formazione del senso critico, sia dal punto scientifico che dal punto di vista della fede. Anche per questa ragione le lezioni verranno rese a disposizione di tu i sulla playlist del canale Youtube: bit.ly/teologia-scienza
Dialogues with science. Theology under the test of Covid-19 (by Paolo Pegoraro) – The entire Covid-19 pandemic has been interpreted using scientific parameters, and all the governments have taken their decisions based on them. But, at the same time, the great questions about God, life, the mystery of evil, the Church, the suffering have come to light again. The Faculty of Theology of the Pontifical Gregorian University has taken these questions as its own and, to cause a free dialogue between science and faith, offered the online course Theology under the test of Covid-19. Dialogue with science. The course consisted in debates of a group of specialists in the different areas of theology studies and Dr. Ernesto Burgio (ECERI, Bruxelles - ARTAC). «Science and theology choose to confront each other», explains Fr. Dario Vitali, coordinator of the course and Director of the Department of Dogmatic Theology, «knowing that they have to learn by listening to each other». The lessons will be available on YouTube: bit.ly/teologia-scienza
La prima grande pandemia dell’Antropocene?
P
ossiamo affermare che stiamo vivendo non soltanto la prima grande pandemia del Terzo millennio, ma la prima grande pandemia dell’Antropocene: non un evento accidentale, appunto, ma una crisi biologica e sanitaria globale, ampiamente prevista e inutilmente preannunciata come imminente per quasi 20 anni dagli scienziati di tutto il mondo e in particolare dai virologi. Sappiamo infatti dall’inizio di questo secolo che il mondo dei microrganismi è in subbuglio e che migliaia di “nuovi virus” potenzialmente letali per l’uomo (Ebola, Nipah, Hendra, Marburg, nuovi sottotipi di Orthomyxovirus influenzali e di Coronavirus dei pipistrelli) sono pronti a fare il “salto di specie”. [...] Ma soprattutto sappiamo che la pandemia è anche un epifenomeno di una malattia cronica e rapidamente progressiva, che interessa l’intera ecosfera terrestre e soprattutto la biosfera e le catene alimentari e, di conseguenza, tutta l’umanità. E questo a causa dei cambiamenti climatici, dello stravolgimento degli ecosistemi biologici e microbiologici, delle deforestazioni selvagge, dell’inquinamento chimico-fisico sempre più onniperva-
sivo e del proliferare di megalopoli in cui decine di milioni di esseri umani vivono in condizioni di miseria e promiscuità che non hanno precedenti (almeno sul piano delle dimensioni) nella storia umana. In questo senso dobbiamo anche essere consapevoli dei limiti di un approccio scientista, riduttivo e riduzionista a fronte di un dramma che tenderà a prolungarsi e a ripetersi: se non metteremo in campo le strategie corrette di prevenzione e contenimento, e non trasformeremo radicalmente i nostri sistemi sanitari; se non ci renderemo conto che la pandemia è un episodio particolarmente drammatico [...] di una profonda crisi (microbio)-eco-sistemica conseguente alla “Guerra alla Natura” o, per usare le parole del Pontefice, alla sua stessa “Casa Comune” da parte di Homo sapiens sapiens. ERNESTO BURGIO
ECERI, Bruxelles - ARTAC
57/2021
| 31
LE VOCI E I TEMPI
P. René Latourelle, il “padre della Teologia Fondamentale” DI
CARMEN APARICIO
Facoltà di Teologia
P
. René Latourelle S.I. ci ha lasciato il 16 novembre 2017. Era nato a Montreal (Canada) il 28 o obre 1918 in una famiglia che dava grande importanza alla formazione umana e cristiana dei sei figli. A diciannove anni entrò nel noviziato della Compagnia di Gesù e nel 1950 fu ordinato sacerdote. Nello stesso anno conseguì il do orato nella Facoltà di Storia dell’Università di Montreal. Nel 1951 completò gli studi teologici a Montreal e nel 1954 venne a Roma per o enere il do orato in teologia alla Pontificia Università Gregoriana. Durante i suoi anni di formazione ebbe l’intuizione dell’importanza di approfondire la relazione tra la nozione biblica e quella teologica della rivelazione, intuizione incoraggiata da H. Bouillard e H. de Lubac, che Latourelle incontrò a Parigi nel 19531. Questa ricerca la portò avanti nella sua dissertazione per il do orato La révélation chrétienne: notion biblique, notion théologique, realizzata so o la direzione di P. Dhanis e difesa nel 1956. Nel 1957 pubblicò la seconda parte della tesi conseguendo così il grado di do ore in teologia. Ritornato in Canada, dal 1956 al 1959 insegnò Teologia Fondamentale al Collegium Maximum NN. Immaculatae Conceptionis a Montréal, dove raggiunse il grado di Professore Ordinario. In quegli anni assunse la direzione della rivista Sciences ecclésiastiques2, poi chiamata Science et Esprit. Nell’anno accademico 1959-1960 verrà trasferito a Roma, dove insegnerà alla Facoltà di Teologia della Pontificia Università Gregoriana fino al suo emeritato nel 1989. Nel 1962, diventò Decano della Facoltà di Teologia, carica che svolgerà in tre periodi diversi: 1962-1964, 1970-1976, 1982-1985. Dal 1973 al 1989 è stato consultore della Congregazione per l’Educazione Ca olica. La riforma della teologia in Gregoriana A conclusione del suo percorso accademico alla Gregoriana ritornò in Canada, ma il suo lavoro teologico non si fermò. Consapevole del cambiamento socio-culturale in corso, pubblicò diversi scri i caratterizzati da una riflessione teologica in dialogo con la postmodernità, scri i che allo stesso tempo manifestano che la sua riflessione teologica ha avuto come centro Gesù Cristo, centro della sua vita. Esempio di questo è il suo libro L’Infini du sens: Jésus-Christ, dove presenta, tra l’altro, delle note autobiografiche. 32 |
57/2021
Il suo decanato si è cara erizzato per l’apertura intelle uale3 e per la comprensione del lavoro universitario. Non sono pochi i cambiamenti avvenuti in questi anni nella Facoltà di Teologia, tra di essi la creazione di un “decanato”, l’apertura della facoltà alle donne, l’insegnamento in italiano invece che in latino, la nomina dei primi professori non gesuiti. Latourelle non è stato perito conciliare, anche se in quegli anni fu consultore di alcuni vescovi e teologi. Dopo il Concilio ha promosso e collaborato dire amente nella riforma degli studi teologici alla Gregoriana, istituendo i tre cicli oggi in vigore (baccalaureato, licenza e do orato)4. È da ricordare l’orientamento del primo ciclo che ha collocato al suo posto lo studio della Sacra Scri ura5 e l’introduzione della teologia fondamentale tra le specializzazioni della licenza.
“
Consapevole del cambiamento socio-culturale in corso, pubblicò diversi scritti caratterizzati da una riflessione teologica in dialogo con la postmodernità, scritti che allo stesso tempo manifestano che la sua riflessione teologica ha avuto come centro Gesù Cristo, centro della sua vita
”
Il suo lavoro accademico ha portato a una riforma della teologia fondamentale al punto che spesso Latourelle viene ricordato come “il padre della Teologia Fondamentale”. Sono molteplici i suoi articoli e contributi sull’argomento; sono degni di menzione «La théologie fondamentale à la recherche de son identité»6, articolo scri o in collaborazione durante gli anni della riforma degli studi teologici, e «Démémbrement ou renouveau de la théologie fondamentale»7 dove Latourelle affronta il problema della dispersione in cui può trovarsi la Fondamentale. Su questo argomento continuerà a scrivere fino alla fine del suo lavoro accademico. Dall’apologetica all’autorivelazione di Dio Le pubblicazioni di P. Latourelle sono tantissime. Alcuni studiosi della sua opera la dividono in tre tappe: prima del Concilio, dopo il Concilio, opere col-
le ive. La tappa preconciliare possiamo dividerla in due momenti, spaccati dalla tesi do orale in teologia. Il primo periodo, segnato da molti scri i su S. Jean de Brébeuf, avrà un influsso sul metodo teologico seguito dal nostro autore, dove la comprensione storica avrà un luogo significativo. Nel secondo momento troviamo i primi scri i sulla rivelazione e la teologia fondamentale. La sua opera più conosciuta e significativa è Teologia della Rivelazione, editata per la prima volta nel 19638. La seconda edizione, del 1966, fu completata con alcuni lavori fa i da Latourelle in quegli anni e rivista alla luce della Dei Verbum. L’opera ha avuto più di 30 edizioni ed è stata trado a in cinque lingue, superando i centomila esemplari9. Ha segnato lo studio della teologia fondamentale di varie decadi e presenta tra i della rivelazione cristiana che, sebbene oggi siano acquisiti, rappresentavano una grande novità. Nella sua tesi la prima cosa che colpisce è che lo studio della rivelazione parte dal fondamento biblico, cosa che in quel momento non solo rappresentava un’importante novità, ma che ci fa capire la comprensione del fare teologia che segna il lavoro di Latourelle. Altre novità significative di questo lavoro sono il superamento di un tra amento estrinsicista, proprio dell’apologetica, dando passo a una visione della rivelazione come autocomunicazione e autorivelazione di Dio. In essa viene recuperata la centralità di Cristo e l’importanza della storia e del linguaggio, tu e dimensioni riprese nella Dei Verbum e che oggi sono al centro dello studio di una teologia della rivelazione. Cristo “Segno che da senso a tu i i segni” Questo studio continuò ad essere arricchito come mostrano diversi articoli pubblicati in quegli anni e che poi verranno inseriti nelle edizioni successive della Teologia della Rivelazione. Si tra a di L’idée de Révélation chez les Pères de l’Église10, che diventerà la parte II di Teologia della Rivelazione e di La Révélation comme parole, témoignage et rencontre11, studio molto significativo perché queste categorie diventeranno una particolarità del linguaggio di rivelazione assunto da Latourelle. A questi, bisogna aggiungere
1 Cfr. R. LATOURELLE, L’Infini du sens: JésusChrist, 25. 2 Prima aveva fondato la rivista Jésuites Canadiens (1948), allo scopo di aiutare economicamente gli studenti gesuiti (cfr. R. LATOURELLE, L’Infini du sens: Jésus-Christ, 20 3 Uno dei segni di questa apertura è l’aver chiamato come invitati noti professori di teologia e filosofia provenienti da diversi paesi come A. Dulles, H. Bouillard, G. Martelet, K. Rahner, X. Zubiri, W. Kasper e altri (cfr. A. RESTREPO SIERRA, La revelación según René Latourelle, 17).
Miracle et Revélation12, e Église et parole13 che si trovano nella parte V della stessa opera. Uno dei punti che Latourelle recupera nel suo studio sulla rivelazione è la centralità di Cristo, il Segno che dà senso a tu i gli altri segni, tema approfondito nella sua opera Christ et l’Église signes du salut (1971),
“
Il suo decanato si è caratterizzato per l’apertura intellettuale e per la comprensione del lavoro universitario. Non sono pochi i cambiamenti avvenuti in questi anni nella Facoltà di Teologia, tra di essi la creazione di un “decanato”, l’apertura della facoltà alle donne, l’insegnamento in italiano invece che in latino, la nomina dei primi professori non gesuiti
”
preceduta da diversi articoli sul tema dei segni della rivelazione e sul segno della santità. Accanto a questo bisogna ricordare la trilogia L’accès à Jésus par les Evangiles: histoire et herméneutique (1978), L’homme et ses problèmes dans la lumière du Christ (1981), Miracles de Jésus et théologie du miracle (1986), dove approfondisce la teologia dei “segni” di credibilità del cristianesimo. In questi volumi Latourelle so olinea che i due punti di riferimento della teologia, cioè la Parola di Dio e l’ascolto del mondo, non sono in opposizione ma si richiamano. Tra le opere colle ive sono degne di menzione Problemi e prospe ive di teologia fondamentale (1980 e aggiornato nel 1982)14, Vaticano II: bilancio e prospe ive, venticinque anni dopo (1962-1987) (1987), Dizionario di teologia fondamentale (1990)15. In esse si trovano autori di grande autorevolezza e, oltre a vedere chiaramente la competenza in materia, si coglie anche la grande capacità di collaborazione di P. Latourelle. Senza dubbio Latourelle ha dato un contributo necessario alla Teologia Fondamentale, in un momento chiave sia per il rischio della sua scomparsa nei programmi di teologia, sia per la necessità di un orientamento chiaro, recuperando la centralità di Cristo e l’ascolto del mondo.
4 Prima gli studi teologici erano divisi in due tappe. Cfr. A. RESTREPO SIERRA, La revelación según René Latourelle, 16. 5 Questa riforma ha diviso le materie di studio a orno tre grandi temi: cristologia, ecclesiologia e antropologia. 6 Publicato in Gregorianum 50 (1969) 757-776. 7 Publicato in Concilium 46 (1969) 29-37. 8 Origine di questo testo è la tesi do orale. 9 Dati presi da R. LATOURELLE, L’Infini du sens: Jésus-Christ, 29 e da A. RESTREPO SIERRA, La revelación según René Latourelle, 15.
10 Articolo pubblicato in Sciences Ecclésiastiques 11 (1959) 297-344. 11 Articolo pubblicato in Gregorianum 43/1 (1962) 39-54. 12 Articolo pubblicato in Gregorianum 43/3 (1962) 492-509. 13 Articolo pubblicato in Sciences Ecclésiasiques 15 (1962) 195-211. 14 Editato insieme a G. O’Collins. 15 Editato insieme a R. Fisichella.
57/2021
| 33
COMUNITÀ UNIVERSITARIA
Roberto Bellarmino gesuita, intellettuale e santo
di MASSIMO CARLO GIANNINI
Facoltà di Storia e Beni Culturali della Chiesa
Dal 17 al 19 novembre 2021, la Gregoriana organizza un convegno su san Roberto Bellarmino, suo patrono, del quale ricorre il IV centenario della morte. Tracciamo qui alcuni tratti di un personaggio complesso, vissuto in un momento storico complicato 34 |
57/2021
I
l 17 se embre 2021 cadrà il qua rocentesimo anniversario della morte di Roberto Bellarmino: figura notissima all’interno della Compagnia di Gesù, molto nota tra i docenti e gli studenti della Pontificia Università Gregoriana, di cui è patrono, e, più in generale, nel mondo degli studiosi, ma - è giusto riconoscerlo - assai poco conosciuta dal grande pubblico. Il quadricentenario offre dunque l’occasione per ripensare una personalità di primo piano della Chiesa ca olica fra Cinque e Seicento. Il suo contributo alla storia del pensiero, alla teologia e alle vicende politiche e religiose del suo tempo è stato infa i assunto a simbolo della Controriforma, epoca segnata dalle aspre controversie intelle uali - oltre che dalla violenza - fra modi giudicati allora del tu o inconciliabili di pensare la fede cristiana e, più in generale, la realtà.
Anniversari
Un santo messo all’Indice Partiamo dalla fine: contrariamente a quel che si potrebbe credere il suo processo di canonizzazione non fu né breve né lineare. Avviato nel 1622, all’indomani della sua morte, esso si concluse solo nel 1923 con la beatificazione e nel 1930 con la canonizzazione, cui seguì la proclamazione a do ore della Chiesa (1931). Nel mezzo vi furono tre secoli di discussioni, anche aspre, e di silenzi pesanti. In effe i Bellarmino non è un personaggio di semplice decifrazione, al di là degli schemi agiografici. Celebrarlo in quest’anno particolarmente difficile significa anzitu o riconoscere non solo il suo spessore di intelle uale e teologo, ma anche la complessità del personaggio storico in un’età contrassegnata da duri confli i e polemiche in cui politica e religione si fondevano inestricabilmente. Del resto la stessa principale opera teologica, frutto delle lezioni di Bellarmino nel Collegio Romano, le Disputationes de controversiis Christianae fidei adversus huius temporis haereticos (Ingolstadt, D. Sartorius, 1586-1593) se da un lato conobbe un enorme successo, dall’altro fu oggetto di severe critiche che spinsero papa Sisto V a ordinare di porla all’Indice perché la teoria del gesuita circa la potestas indirecta del pontefice contrastava la tradizionale dottrina della potestà diretta pontificia sul mondo. Solo la morte di Sisto V impedì che Bellarmino fosse dunque condannato. Una figura criticata, difesa, ma ancora poco studiata Dopo l’ascesa al soglio papale di Clemente VIII, il gesuita ne divenne stre o consigliere in materia teologica e dunque politica, dato che molte e delicate questioni vedevano tali ambiti - che oggi consideriamo distinti - inestricabilmente mescolati. Fu lo stesso pontefice a creare cardinale Bellarmino nel marzo 1599. Tu avia di lì a poco la controversia de auxiliis, circa i modi di intervento della grazia divina che divampava fra domenicani e gesuiti, vide incrinarsi i rapporti tra Clemente VIII e Bellarmino, che fu creato arcivescovo di Capua e inviato nella sua diocesi (1602). Solo con i conclavi del 1605 e l’ascesa al soglio papale di Paolo V, il cardinale ritornò a Roma, dove godette negli anni successivi di notevole credito presso il pontefice e continuò a vivere modestamente nel Collegio Romano. Ciò non impedì a Bellarmino di essere un protagonista di primo piano sulla scena europea delle principali controversie teologiche, intellettuali, politiche e religiose del suo tempo: famose sono le sue polemiche con Giacomo I Stuart circa l’obbligo imposto ai cattolici inglesi di giurare fedeltà al sovrano e quella con il frate servita Paolo Sarpi durante la contesa dell’Interdetto con la Repubblica di Venezia (1606-1607). Proprio il ruolo di principale teologo del ca olicesimo romano ha contribuito senza dubbio a rendere il gesuita l’ogge o ora di critiche feroci, ora di apologie appassionate, so raendo così la sua figura all’analisi storica che, solo in anni recenti, studiosi come Franco Mo a hanno felicemente ripreso. Molto però resta ancora da scoprire e da dire su un personaggio così fondamentale per la cultura e per il ca olicesimo fra Cinque e Seicento.
Robert Bellarmine: Jesuit, intellectual and saint (by Massimo Carlo Giannini, Faculty of History and Cultural Heritage of the Church) – September 17, 2021 will mark the 400th anniversary of the death of Robert Bellarmine: a well-known figure within the Society of Jesus, well known among the teachers and students of the Gregoriana, of which he is patron, but li le known to the general public. On this occasion, the Pontifical Gregorian University intends to organise a conference entirely devoted to him. The conference, entitled Rethinking Bellarmine between theology, philosophy and history, will take place on November 17-19, 2021. The figure of St. Robert Bellarmine is the object of a continuous work of interpretation and re-interpretation in scientific research. The conference, therefore, aims to rethink him and his work in light of contemporary theology, philosophy and history. To this end, the Scientific Board in charge of the organisation of the event, has identified a group of scholars, from Italy and abroad, among the leading experts of the various disciplines. We will try to suggest new incentives for reflection about the heritage of a certainly complex and multifaceted figure, providing interpretations in order to achieve an integral presentation of St. Robert Bellarmine.
A fianco: Ritratto di Roberto Bellarmino sovrastante la sua tomba. Cappella di San Gioacchino, Chiesa di Sant’Ignazio (Roma). Foto L. ROJKA
57/2021
| 35
COMUNITÀ UNIVERSITARIA
Roberto Bellarmino nell’Archivio Storico della Gregoriana
I
n occasione dell’anniversario della morte di Roberto Bellarmino (1542-1621) l’Archivio Storico della Gregoriana presenta una serie di proposte progettuali a partire dalla documentazione manoscritta conservata. Dal 2017, con l’apertura della piattaforma web Gregorian Archives Text Editing (GATE), l’Archivio Storico ha promosso la realizzazione dei Monumenta Bellarmini partendo non solo dalla tradizione della Compagnia di Gesù dei Monumenta ma presentandosi come uno spazio collaborativo in continua crescita. Con GATE è possibile fruire di una selezione delle opere edite e inedite di Roberto Bellarmino (bit.ly/FondoRobertoBellarmino) presenti nell’Archivio Storico, e della corrispondenza della collezione Epistolae Bellarmini Cardinalis. Il progetto di raccolta della documentazione epistolare successiva alla nomina a cardinale nel 1599 di Roberto Bellarmino conservata in biblioteche e archivi italiani e stranieri iniziò con Xavier-Marie Le Bachelet, S.I. (1855-1925). Sebastiaan Peter Cornelis Tromp, S.I. (1889-1975) la integrò con nuovi documenti e in un’ultima fase vi lavorarono anche altri gesuiti tra cui P. Miquel Battlori, P. Joseph Grisar, P. Vincenzo Monachino e P. Gustavo Galeota che conclusero il progetto di raccolta ma non di edizione. La produzione bellarminiana e la prima modernità Il primo obiettivo dei Monumenta Bellarmini è mettere a disposizione online questo ingente patrimonio fino ad ora consultato in modo occasionale e limitato alla ricerca in sede. Nella pagina del progetto dedicata (gate.unigre.it/mediawiki/ Monumenta Monumenta Bellarmini) sono ora consultabili le trascrizioni di 2.604 lettere dattiloscritte e i metadati di 628 documenti. Il progetto, tutt’ora in corso, consentirà di elaborare linee di ricerca su un corpus documentario nella forma discorsiva epistolare. La possibilità di usufruire dei dati della corrispondenza accompagnati da digitalizzazione e trascrizioni consente successive ricerche. In particolare permetterà di analizzare alcuni tratti evolutivi caratteristici della prima modernità che potrebbero aiutarci a descrivere in modo più compiuto i nostri tempi. La produzione bellarminiana aiuterebbe ad individuare quali sono state le distinzioni che operarono nel sistema sociale con l’intento di stabilire l’episteme della prima modernità intesa come un insieme composto da discorsi, istituzioni, leggi, regole, enunciati filosofici e scientifici. In definitiva, una rete di dispositivi o condizioni di possibilità che generarono nuove pratiche discorsive e tassonomiche. La ricerca non verterà solo sulle lettere. L’Archivio Storico conserva infatti un patrimonio di oltre 30 manoscritti, la maggior parte autografi, che saranno oggetto di catalogazione approfondita. Tra questi, basti qui citare
36 |
57/2021
i sei volumi autografi e riccamente glossati delle Disputationes de controversiis Christianae fidei adversus huius temporis haereticos considerata tra le opere fondamentali del Bellarmino. Tra gli inediti un piccolo trattato sulla Genesi (APUG 385b). Recentemente P. José Luis Narvaja S.I. (Instituto Thomas Falkner S.I.) grazie a una convenzione con l’Universidad Católica de Córdoba, ha realizzato un lavoro di edizione critica sui testi Index haereticorum e De scriptoribus ecclesiasticis liber unus. Linee di ricerca nello studio dei Monumenta Bellarminiana Di seguito si presentano alcune linee di ricerca che si intendono seguire nello studio dei Monumenta Bellarminiana:
Ricerca sulle motivazioni della mancata pubblicazione del monumentale lavoro di P. Le Bachelet. La raccolta delle lettere nella collezione Epistolae Bellarmini Cardinalis fu realizzata a motivo del processo di canonizzazione e dell’interesse, ancora vivo a quell’epoca, intorno alle posizioni teologiche del Bellarmino. Quest’opera incompiuta se da una parte indica una discontinuità nell’interesse sulla figura e sull’opera del Bellarmino dall’altra rileva un mutamento nella valorizzazione di questo patrimonio. La corrispondenza bellarminiana contiene numerosi riferimenti al mercato librario nel suo complesso e potrebbe essere utilizzata per analizzare alcuni fenomeni intorno al mondo della stampa, quali i rapporti nel mercato librario, la censura (politica o religiosa) e le pratiche di lettura. La Bibliographia Bellarminiana intende studiare la costruzione storiografica intorno a Roberto Bellarmino. Tale studio sarà condotto a partire dalle diverse osservazioni sulla sua figura pubblicate nel corso di quattro secoli. È possibile consultare i 743 record inseriti sino ad oggi e inseriti a partire dalle voci nella Bibliographie sur l’histoire de la Compagnie de Jésus 1901-1980 (Roma, Institutum Historicum S.I., 19811990) di László Polgár e nella bibliografia annuale pubblicata dall’Archivum Historicum Societatis Iesu. Queste linee di ricerca verranno attuate lavorando sulla piattaforma GATE, uno spazio di lavoro e di studio collaborativo dove tutti i ricercatori interessati potranno dare il loro contributo partecipando alla trascrizione e annotazione dei documenti o per proporre nuove linee di ricerca. Le attività di trascrizione e di metadatazione potranno invece essere oggetto di stage con studenti universitari. Martín M. Morales, S.I. Direttore dell’Archivio Storico della Pontificia Università Gregoriana
Anniversari
Istituto di Psicologia 50 anni in cammino (1971-2021) Una testimonianza di P. Franco Imoda, S.I. di STANISŁAW MORGALLA, S.I. Preside dell’Istituto di Psicologia
F
ondato nel 1971, l’Istituto di Psicologia ha lo scopo di preparare specialisti che integrano le dimensioni spirituale e psicologica nelle a ività apostoliche ed educative che saranno loro affidate nei propri contesti, geografici e culturali. Oggi i suoi oltre 500 ex-alunni lavorano come formatori ed educatori e in altri ruoli di responsabilità in tu o il mondo. In questi cinquant’anni di a ività, l’Istituto ha voluto rispondere all’invito del Concilio a servirsi delle scienze, «in primo luogo della psicologia e della sociologia», per purificare e maturare la vita di fede (GS 62). In questo modo, l’Istituto vuole offrire una visione della persona che, tenendo conto dei valori cristiani e dell’importanza delle motivazioni subconsce, si ponga come solido fondamento nel compito di aiutare gli altri a crescere nella propria vocazione. Padre Imoda, lei è uno dei fondatori dell’Istituto, nonché suo professore e preside per molti anni. Come nacque l’idea di questa istituzione pionieristica nella storia delle Università Pontificie? «Il Concilio Vaticano II terminava nel dicembre 1965 e tra i molti messaggi era forte e chiaro quello di un’a enzione speciale
Perché un Istituto di Psicologia in una Università pontificia? A quali bisogni rispondeva, e quali intuizioni lo hanno plasmato? P. Franco Imoda S.I., tra i fondatori dell’Istituto e suo preside per molti anni, condivide una preziosa testimonianza degli inizi dell’Istituto, che festeggia i suoi primi 50 anni
57/2021
| 37
COMUNITÀ UNIVERSITARIA
alla persona umana. Ce lo ricorda il documento Gaudium et Spes so olineando che l’essere umano si ritrova pienamente a raverso un dono sincero di sé (cf. GS 24) e che solamente nel mistero del Verbo incarnato trova vera luce il mistero dell’uomo (cf. GS 22). Anche alla Gregoriana ci siamo sentiti particolarmente interpellati da questo appello. L’Istituto di Psicologia, con un approccio olistico alla persona umana e con l’intento di preparare formatori capaci di accompagnare altri nel cammino vocazionale, è stata una risposta concreta a questo appello».
Papa Giovanni Paolo II riceve P. Franco Imoda, S.I. Dopo la Pastores dabo vobis (1992) la Gregoriana s’impegnò a offrire un nuovo programma di formazione, divenuto poi “Centro Favre”.
Come furono gli inizi? «Furono tempi di entusiasmo e sfide. Gli studenti sono stati un grande tesoro, senza il quale sarebbe difficile imparare veramente. La risposta, la partecipazione e l’impegno da parte di giovani – in genere orientati a ruoli formativi e ben presto rappresentanti dei diversi continenti – costituivano una conferma alla bontà del proge o. Guardandomi indietro, sono grato alle circostanze che mi avevano richiesto di insegnare lo Sviluppo umano. Un canale per entrare in quello che Gabriel Marcel chiamava il mistero dell’essere umano, partendo dalla ricchezza dell’avventura – anche psicologica – in cui ciascuno di noi è coinvolto nel divenire chi siamo, come “dati” e come “chiamati”. Nell’avviare il nuovo corso di studio l’esigenza di offrire agli studenti una realistica occasione di “accompagnamento” aveva ben presto portato alla creazione di un Centro di Consultazione dove poter impegnarsi, con la supervisione/guida dei docenti, in percorsi psicopedagogici conosciuti come “valutazione della personalità” e “colloqui di crescita vocazionale”. Le richieste per questo servizio non mancarono: le persone passate per il Centro di Consultazione sono quasi 14mila».
L’Istituto vuole offrire una visione “della persona che, tenendo conto dei valori cristiani e dell’importanza delle motivazioni subconsce, si ponga come solido fondamento nel compito di aiutare gli altri a crescere nella propria vocazione
”
Nella pagina precedente: Studenti dell’Istituto di Psicologia degli anni 1991-1994. Riconoscibili in prima fila, dal centro: Sr. Brenda Dolphin, P. Franco Imoda S.I., Rev. Giuseppe Versaldi e P. Luigi Rulla, S.I.
38 |
57/2021
Da dove venne l’idea di affrontare il tema del mistero umano in prospe iva interdisciplinare? Perché non ado are la sola prospe iva psicologica – già molto ampia come disciplina scientifica – e “appesantirla” con le altre scienze? «La nostra esperienza nel curriculum di Psicologia clinica in una università secolare, insieme a tu a la sua ricchezza e al suo fascino, non poteva non me ere in evidenza e suscitare anche domande circa la visione e la realtà della persona umana, già evocata nei passi della Gaudium et Spes. Allo stesso tempo ci trovavamo, con P. Luigi Rulla SJ, nell’ambito della facoltà di Psicologia dell’Università di Chicago in vista del do orato e per realizzare un interessante proge o di ricerca: studiare le motivazioni di giovani uomini e donne che sceglievano la vocazione religiosa o laicale, con particolare a enzione al loro grado di maturità e alla loro perseveranza. Emersero due grandi linee. La prima linea evidenziava un’alta percentuale di immaturità, distinta dalla “patologia” e che tu avia doveva essere presa in considerazione come “fragilità”. La seconda linea riscontrava la notevole assenza di cambio, crescita, progresso nei 5-6 anni della loro formazione. Ecco allora la domanda: cosa sembra mancare? Come affrontare la grande sfida valorizzando sia la chiamata alla trascendenza della sequela di Cristo che la profonda complessità dell’essere umano, in una società in difficile trasformazione e nelle varie culture? Una “psicologia” può portare un contributo, insieme alla spiritualità?».
“
Il numero ridotto di studenti nasce dall’esigenza di fornire un percorso formativo che fornisse un’esperienza di integrazione tra aree umana (psicologica) e spirituale
”
Fin dalla fondazione, l’Istituto è sempre stato piu osto piccolo: un numero di studenti limitato e candidati scelti con molta prudenza. Perché questo “elitarismo”? Non avete pensato di aprire le porte a tu i? «Alla luce di quanto suggerito sull’esigenza di un percorso formativo che fornisse un’esperienza di integrazione tra aree umana (psicologica) e spirituale, il numero di studenti non poteva essere molto ampio, anche in considerazione del numero di docenti/accompagnatori coinvolti in questo processo esigente e profondo. Nel fra empo erano nati nel mondo 14 centri per formatori dire i da ex-alunni dell’Istituto. In passato chiamavamo queste realtà “scuole estive”, un nome che rifle eva l’emergenzialità di queste iniziative, nate per rispondere alle suindicate esigenze formative, spesso disa ese dalle proposte locali. Con il passare del tempo le “scuole estive” si sono stabilizzate in istituzioni riconosciute: tre in Africa, qua ro in America Latina, qua ro in Asia, tre in Europa. In questi continenti operano – prevalentemente in ruoli di formazione o di leadership – più di 500 ex-alunni; e a Roma un Cardinale Prefe o e un Segretario di Congregazioni rilevanti per la formazione». Alla luce della sua lunga esperienza nell’accompagnamento personale, quale sfida individua nell’accompagnamento dei giovani di oggi? «Papa Francesco fa spesso riferimento a tre livelli/realtà della persona umana usando tre immagini: gli occhi, le mani e il cuore. Trado i in termini più antropologici si potrebbe dire: il conoscere/la verità, l’agire/la volontà-libertà, il sentire/la o le motivazioni. In questo orizzonte, il filosofo Paul Ricoeur ha fa o interamente suoi i luoghi delle fragilità che sono riscontrate e individuate da uno psicologo, Heinz Kohut, nei giovani della postmodernità. La mancanza di coerenza nel mondo del conoscere, del significato; mancanza di fermezza della volontà e quindi nell’impegno della libertà; la mancanza di armonia nelle motivazioni e quindi la serenità, la gioia.
Institute of Psychology: 50 years, a continuous path. A conversation with Fr. Franco Imoda S.I. (by Stanisław Morgalla S.I., Director of the Institute of Psychology) – Founded in 1971, the Institute of Psychology aims to train specialists who integrate the spiritual and psychological dimension into the apostolic and educational activities that will be entrusted to them in their own geographical and cultural contexts. Today, more than 500 alumni work as formators, educators and in other roles of responsibility around the world. Fr. Franco Imoda S.I., co-founder and former director of the Institute tells us about its history. «The beginning was a time full of enthusiasm and challenges. The students were a great treasure, without them it would difficult to truly learn. And the need to give them a realistic opportunity of “accompaniment” soon led to the creation of a Consultation Centre, which has been a ended by nearly 14,000 people».
Bruxelles, 11 aprile 1976. Da sinistra: P. Franco Imoda, Sr. Joyce Ridick e P. Luigi Rulla. Conferimento del premio Lumen Vitae per le ricerche in psicologia religiosa agli autori del volume Structure Psychologique et vocation.
57/2021
| 39
COMUNITÀ UNIVERSITARIA
Versione integrale dell’articolo
Le “forme”, i modi e le espressioni variano nello spazio e nel tempo, ma uno sguardo e un intervento che si ferma ai “fenomeni” potrebbe essere spesso alla base di quella assenza di crescita in un processo formativo che si rivela insufficiente. Come nell’esperienza affascinante di Giacobbe che vede una scala verso il cielo, con angeli che salgono e angeli che scendono, nella diffusa varietà di esperienze si è costantemente confrontati con la sfida della trascendenza e dell’immanenza. È una sfida appassionante che anche oggi continua ad interpellarci: come accompagnare la persona alla ricerca della sua vocazione nel confronto/incontro con il Dio sempre – con sant’Agostino – superior summo meo, ma anche interior intimo meo?».
Un ricordo colmo di gratitudine
T
ornato alla casa del Padre il 27 agosto 2019, don Alessandro Manenti fu tra i primi allievi di P. Luigi Rulla, S.I. Il suo contributo e sostegno all’Istituto di Psicologia è stato grande, così come l’aiuto generoso e concretissimo fornito a tanti studenti, ben oltre la missione dell’insegnamento, vissuta sempre con passione. «Ecco, questo è il profeta: un uomo che ha gli occhi penetranti e che ascolta e dice le parole di Dio; che sa vedere nel momento e andare sul futuro. Ma prima aveva ascoltato, aveva sentito, la parola di Dio». Papa Francesco ha così commentato il passo dell’oracolo di Balaam, con parole che potrebbero applicarsi alla figura di don Alessandro Manenti. Egli è riuscito ad avere uno sguardo penetrante in tutte le sfaccettature della sua esperienza umana: cristiano, presbitero, psicologo, psicoterapeuta, supervisore, filosofo, docente, giornalista, preside, accompagnatore. La Pontificia Università Gregoriana è stata il terreno che ha nutrito la formazione di don Sandro - come era conosciuto - e su cui ha voluto depositare non solo i frutti del suo sapere, ma anche quelli della sua stessa esistenza. Si era ritirato dalla docenza pochi anni fa, prendendo questa decisione con dolore a seguito di qualche disagio fisico che sembrava presagio del rapido decadimento poi manifestatosi. Ma già in molte occasioni il suo animo nobile lo aveva portato a cedere il posto ad altri insegnanti più giovani, da lui sempre incoraggiati a fare un passo avanti. Riservato e al contempo sorridente, attento senza essere invadente, don Sandro ha dedicato la sua vita alla formazione di coloro che a vario titolo si sarebbero dovuti occupare di educazione. Ha seguito generazioni di seminaristi, novizi e religiosi, ma anche coppie in crisi e uomini che avevano incontrato rovesci disastrosi, presbiteri alle prese con passaggi difficili e persone con ruoli di tutto rilievo dentro e fuori la chiesa. Il seminario di Reggio Emilia fu la sua casa per molti anni, dove si occupò dello Studio Teologico Interdiocesano ad esso collegato, in qualità di professore, segretario e infine preside, nonché del Consultorio diocesano da lui fondato. Nel seminario stesso fece partire quello che sarebbe poi diventato l’Istituto Su-
40 |
57/2021
periore per Formatori, realtà oggi collegata alla Gregoriana: un percorso di studio e di crescita personale destinato a tutti coloro che sono impegnati nella formazione cristiana. Si era quindi spostato in una casa di famiglia, in periferia, dove aveva ricavato uno spazio per il pensiero e la riflessione, ma dove continuava ad incontrare i tanti che gli riconoscevano una non comune capacità di discernimento, su di loro e sulle persone da esse accompagnate. Amava la Chiesa e per questo non le risparmiava uno sguardo critico quando scorgeva contraddizioni o esempi negativi. La schiettezza lucida gli aveva ottenuto molto rispetto ma anche qualche presa di distanza; non aspirava alla carriera ed era il primo a sorridere mentre pronunciava o udiva l’appellativo di “monsignore” accanto al suo cognome. Era capace di un’amicizia leale e generosa, preferendo la qualità alla quantità. Ha trascorso i mesi della sua malattia senza dare a vedere le sue sofferenze, che ha lucidamente vissuto fino in fondo e, per scelta, in solitudine. Non desiderava alcuna “processione al capezzale”, fino a chiedere in modo esplicito che a dargli l’estremo saluto fossero coloro che si riconoscevano come suoi amici. Non desiderava nemmeno essere ricordato con commemorazioni formali, prefendo la rettitudine della vita e la serietà della ricerca. “Grazie si dice con la vita”, aveva chiosato, e i suoi giorni sono stati il modo effettivo e concreto con cui ha ringraziato Dio per la Sua fedeltà. Don LUCA BALUGANI
Unità Amministrative
Promuovere la cultura della qualità
di PAOLO PEGORARO
S
ant’Ignazio di Loyola era convinto della capacità di crescita di ognuno, spingendo a fare sempre meglio e di più (magis) nello sviluppo delle proprie capacità. Fedele allo spirito del suo fondatore, la Pontificia Università Gregoriana desidera dare impulso ad un processo di miglioramento continuo della qualità nei servizi e nell’offerta formativa. L’istituzione della Commissione per la Qualità (2008) mira a promuovere questo obie ivo. Anche l’adesione della Santa Sede al Processo di Bologna spinge in questa direzione, nell’intento di perseguire e realizzare alcuni obie ivi quali «l’a enzione alla qualità come valore intrinseco e necessario per la ricerca e l’innovazione in ambito universitario».
Crescere, fare sempre di più e farlo sempre meglio: questa convinzione di sant’Ignazio di Loyola (magis) è oggi portata avanti nella nostra Università anche grazie all’impegno della Commissione per la Qualità
Sensibilizzare e coinvolgere Presieduta dal Vice Re ore Accademico, Mark A. Lewis S.I., la Commissione è composta da sei professori di differenti unità accademiche, due rappresentanti del personale amministrativo e due studenti, nonché dal Segretario esecutivo, Do .ssa Mabel Mercado. Gli ambiti considerati come ogge o della qualità sono
57/2021
| 41
COMUNITÀ UNIVERSITARIA
intende creare “ La Commissione e promuovere una cultura della qualità, rendendo partecipe e corresponsabile tutta la comunità universitaria nei processi di valutazione della qualità
”
la ricerca, l’offerta formativa, le risorse formative a disposizione degli studenti, l’a ività formativa esaminata nella sua efficacia ed efficienza, l’adeguato funzionamento delle stru ure. La Commissione intende creare e promuovere una cultura della qualità, che aiuti ad approfondire la nostra identità e il senso di appartenenza all’istituzione, rendendo partecipe e corresponsabile tu a la comunità universitaria nei processi di valutazione della qualità. Tra le altre a ività condo e di recente dalla Commissione vi sono state la revisione delle Norme di Etica Universitaria e delle Norme sul Plagio, nonché la creazione di un protocollo da seguire nei casi di plagio. La Commissione ha inoltre elaborato delle linee guida e dei protocolli per le pubblicazioni dei docenti, definendo i criteri di scientificità degli scri i, i requisiti circa le pubblicazioni per la promozione dei docenti, per il Liber Annualis, ecc. La “spirale virtuosa” della valutazione
Promote quality culture (by Paolo Pegoraro) – The Ignatian concept of “magis”, the conviction that each one can grow, urges us to reach out to our capacities and develop them further. The Quality Commi ee aims to promote this goal. Chaired by the Academic Vice Rector, Fr. Mark Lewis S.I., the Commi ee is composed of six professors, two representatives of the administrative staff, two students and the Executive Secretary, Dr. Mabel Mercado. During the last academic year our University started a process of self-evaluation of the different faculties, institutes and centres. This analysis is called SWOT (Strengths/ Weaknesses/ Opportunities/ Threats). Other useful tools are the Courses and Seminars Assessments and the Satisfaction Questionnaires. This process will end with the presentation of the Self-Assessment Report (RAV) to Avepro, the Holy See’s Agency for the Evaluation and Promotion of Quality in Ecclesiastical Universities and Faculties. «It is a question of activating a permanent “virtuous spiral”», explains Dr. Mercado. «Evaluation is a process that is built together, whose value does not consist only in the judgement produced, but also and above all in the process carried out to produce it».
42 |
57/2021
Lo scorso anno la Commissione per la Qualità ha avviato il processo di autovalutazione dell’Università nelle sue diverse componenti accademiche e amministrative. Tale processo viene denominato analisi SWOT, ossia l’analisi dei punti di forza (Strengths), delle debolezze (Weaknesses), delle opportunità (Opportunities) e delle minacce (Threats). Ciascuna unità accademica, mediante un lavoro in piccoli gruppi formati da studenti e docenti, si è dedicata alla stesura dell’analisi relativa al proprio campo di azione. Questa analisi è stata vissuta come una opportunità per migliorare la qualità e una esperienza positiva di dialogo all’interno di ciascuna unità. Anche per le unità amministrative è stata un’occasione di dialogo e proge azione per migliorare sempre di più i servizi offerti alla comunità universitaria. Nell’anno accademico 2020-2021 le diverse unità accademiche e amministrative hanno lavorato sul Rapporto di Autovalutazione (RAV) che pone particolare a enzione su riflessione, analisi e autocritica costru iva. Poiché l’obie ivo è il miglioramento della qualità, è stato necessario formulare strategie e propositi per migliorare il lavoro dell’Istituzione. Il RAV contiene sia aspe i descri ivi sia dati quantitativi, oltre a una de agliata analisi dei punti di forza e dei punti deboli dell’Università. Infa i il Rapporto non descrive semplicemente lo stato a uale dell’Università, ma contiene anche una valutazione “globale” della stessa. Il Rapporto di Autovalutazione sarà presentato all’AVEPRO, l’Agenzia della Santa Sede per la Valutazione e la Promozione della Qualità delle Università e Facoltà Ecclesiastiche, durante il prossimo anno accademico. In seguito l’Agenzia invierà una commissione di esperti per valutare e promuovere la qualità nella nostra Università. «Si tra a di a ivare una “spirale virtuosa” permanente», spiega la Do .ssa Mercado. «L’obie ivo è far sì che, al termine di un ciclo di valutazione, l’Università si conosca, ponendosi degli obie ivi e verificando in che misura è in grado di raggiungerli, e quindi cresca. La valutazione è un processo che si costruisce insieme, il cui valore non consiste soltanto nel giudizio prodo o, ma anche e sopra u o nel processo compiuto per produrlo». Altri strumenti utili per promuovere la qualità sono i risultati delle valutazioni dei corsi e dei seminari che gli studenti compi-
lano alla fine di ogni semestre, come pure i questionari di soddisfazione che la Gregoriana so opone ogni due anni agli studenti, ai professori e al personale amministrativo. Qualità della didattica e pandemia Nell’antica Ratio Studiorum della Compagnia di Gesù si invitano i Provinciali a scegliere i professori utilizzando come criterio non solo la scienza, ma considerando pure quali sono i più «diligenti, appassionati e interessati al progresso degli studenti, sia nelle lezioni sia nelle altre a ività dello studio». «Potremmo definire il compito dei docenti utilizzando la metafora biblica della navigazione», spiega P. Mark Lewis. «Nel Primo Ciclo l’obie ivo è insegnare agli studenti a navigare, condividendo la nostra conoscenza della materia. Nel Secondo Ciclo formiamo nuovi marinai, condividendo la nostra passione per la verità. Nel Terzo Ciclo cerchiamo di comprendere insieme come migliorare la barca, perché il nostro modo di insegnare è imparare, ossia a raverso la pratica della ricerca». Anche la sfida dell’insegnamento in forma mista imposto dalla pandemia ha richiesto a tu o il corpo docente la capacità d’imparare secondo nuove modalità. Da un sondaggio condo o tra i docenti sulla dida ica al tempo del Covid dopo i primi mesi della pandemia è emersa l’esigenza di offrire una se imana di formazione e aggiornamento sulla dida ica mista. La se imana – che ha registrato un alto numero di adesioni, con circa 200 partecipanti a conferenze, seminari, e ben quarantadue gruppi di lavoro – si è svolta all’inizio dell’anno accademico e all’inizio del secondo semestre, e si ripeterà ogni anno come offerta di formazione/aggiornamento per i docenti. La cultura della qualità ci spinge ad avere una sempre maggiore apertura, trasparenza e disposizione ad affrontare i problemi per risolverli, cercando di avere delle priorità e di a uare scelte mirate a breve e lungo periodo per il magis. L’obie ivo che si vuole raggiungere è collocare gli studenti al centro della nostra vita universitaria e far sì che ogni componente della realtà universitaria sia destinato e operi al loro servizio.
“
Il Rapporto di Autovalutazione (RAV) non descrive semplicemente lo stato attuale dell’Università, ma contiene anche una valutazione “globale” della stessa
”
“
Anche la sfida dell’insegnamento in forma mista imposto dalla pandemia ha richiesto a tutto il corpo docente la capacità d’imparare secondo nuove modalità
”
Riunione della Commissione per la Qualità. La Commissione è composta dal Vice Rettore Accademico, sei professori, due rappresentanti del personale amministrativo, due studenti e un Segretario esecutivo.
57/2021
| 43
GRAZIE PER IL VOSTRO AIUTO «Il racconto dei dieci lebbrosi, per così dire, divide il mondo in due: chi non ringrazia e chi ringrazia; chi prende tu o come gli fosse dovuto, e chi accoglie tu o come dono, come grazia. [...] Non tralasciamo di ringraziare: se siamo portatori di gratitudine, anche il mondo diventa migliore, magari anche solo di poco, ma è ciò che basta per trasme ergli un po’ di speranza.[...] La strada della felicità è quella che San Paolo ha descri o alla fine di una delle sue le ere: “Pregate ininterro amente, in ogni cosa rendete grazie: questa infa i è la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi. Non spegnete lo Spirito” (1 Ts 5,17-19)». (Papa Francesco, Udienza generale, 30 dicembre 2020)
«Q
uando rivolgiamo lo sguardo all’anno che stiamo per concludere, cosa vediamo?» si è chiesto il re ore Nuno da Silva Gonçalves concludendo l’anno accademico 2020-2021. Sicuramente una risposta è la generosità di tante amiche e amici. Sostenitori del quotidiano impegno di ogni
membro della comunità universitaria, dei valori che la rappresentano e della missione di cui condividono le finalità più profonde, i nostri benefa ori ci ricordano ogni giorno quanta “voglia di bene” ci circonda e ci incoraggia. Ecco alcuni degli interventi che sono stati resi possibili grazie al loro aiuto.
Sistema multifunzione di controllo degli accessi Il controllo degli accessi all’interno degli edifici della Gregoriana, accentuato dalla necessità di salvaguardia e rispe o delle norme sanitarie, sono stati ogge o di un intervento dell’Ufficio Tecnico Generale finalizzato all’installazione di varchi automatici di sicurezza. In acciaio e vetro, i sei varchi - qua ro al Palazzo Centrale, due al Palazzo Frascara - sono dotati di schermi touch screen, termocamere, le ura badge o QRCode, sistemi di controllo a ivabili all’occorrenza.
Attrezzatura per la didattica a distanza Per l’anno accademico 2020-2021 la Gregoriana ha dotato numerose aule nonché l’Aula magna di un sistema hardware e software di conference call finalizzato allo svolgimento di lezioni in livestreaming. L’allestimento tecnologico presente nelle aule abilitate è composto da una webcam 4k con auto-track, due monitor touch da 27”, un proie ore e un personal computer collegato alla regia audio dell’aula. Questo sistema ha permesso ai nostri docenti di effe uare lezioni contemporaneamente in presenza e in remoto a raverso la pia aforma software Moodle e il sistema di conferenza web BigBlueBu on. Il nuovo allestimento tecnologico ha inoltre favorito l’interazione degli studenti con domande e interventi (audio, chat), nonché garantito la registrazione delle lezioni per quanti, a motivi del fuso orario, sono stati impossibilitati a partecipare alla dire a.
44 |
57/2021
12,2% di beneficiari
Oltre 420 Borse di Studio
2,7%
EUROPA 1306 iscritti
Nell’anno accademico 2020-2021 la Gregoriana - a raverso l’Ufficio Borse di Studio - ha potuto elargire un sostegno economico a non meno di 421 studenti. Ciò significa che uno studente ogni o o iscri i ha ricevuto un aiuto finanziario. La provenienza geografica dei benificiari va dall’America del Centro e del Sud (30% degli studenti provenienti) all’Africa (24,6%), dall’Europa (12,2%), all’Asia (8,1%) e all’America del Nord (2,7%). Le studentesse rappresentano oltre un quarto dei benificiari, secondo una tendenza in costante crescita già da diversi anni.
AMERICA DEL NORD 256 iscritti
di beneficiari
AMERICA DEL CENTRO E DEL SUD 399 iscritti
BENEFICIARI DELLE BORSE DI STUDIO
30%
di beneficiari
8,1%
di beneficiari
AFRICA 401 iscritti
24,6% di beneficiari
ASIA 429 iscritti
Conservazione e valorizzazione del patrimonio documentario I proge i realizzati negli ultimi anni relativi alla conservazione e valorizzazione del patrimonio documentario della Biblioteca sono stati possibili grazie al contributo della Fondazione Giuseppina e Giovanni Ba ista Marchisano. Di particolare rilievo la taggatura del patrimonio librario con chip RFID e il recupero del deposito che accoglie i fondi speciali della Biblioteca, tra cui il prezioso Fondo Antichi e rari. Il proge o di catalogazione di quest’ultimo, che sta portando alla luce il pregio dell’eredità libraria del Collegio Romano, è tu ora in corso.
Scale monumentali del Palazzo Centrale Nel corso dell’anno l’Ufficio Tecnico Generale ha provveduto alla ristru urazione delle due grandi vetrate interne che danno luce alle scale monumentali del Palazzo Centrale. Si è provveduto alla messa in sicurezza del versante esterno delle vetrate, nonché al restauro dei vetri storici. Contestualmente, nel rispe o della normativa vigente, si sono installati i mancorrenti sui lati a parete opposti al parape o, in armonia con la stru ura storica già presente in ferro lavorato e legno.
info@GregorianFoundation.org
www.GregorianFoundation.org/donate
Banca Popolare Etica Iban: IT82 A 05018 03200 000011180791 • Bic Swift: CCRTIT2T84A •
PONTIFICIA UNIVERSITÀ GREGORIANA
donazioni@unigre.it
Sostienici anche tu
855-854-8008 (toll-free)
IN RICORDO
Card. Zenon Grocholewski Bródki (Polonia), 11 ottobre 1939 Città del Vaticano, 17 luglio 2020
Dopo gli studi filosofici-teologici presso il Seminario arcivescovile di Poznań, il Card. Grocholewski era stato ordinato sacerdote il 27 maggio 1963. Iscrittosi alla Facoltà di Diritto Canonico della Pontificia Università Gregoriana, vi conseguì la Licenza (1968) e il Dottorato (1973). Nel 1974 ha iniziato la sua attività presso la Gregoriana, collaborando con P. Ignacio Gordon nell’organizzazione dei corsi internazionali Renovationis canonicae pro iudicibus. Un anno dopo, è stato nominato Docente presso la Facoltà di Diritto Canonico. Il 6 gennaio 1983 ha ricevuto l’ordinazione episcopale e il 16 dicembre 1991 è stato elevato alla dignità arcivescovile. Ha continuato a esercitare l’attività di insegnamento in qualità di Professore Invitato presso la Facoltà di Diritto Canonico, incarico che ha mantenuto fino alla nomina a Prefetto della Congregazione per l’Educazione Cattolica da parte del Santo Padre (1999) e quindi a Gran Cancelliere della Pontificia Università Gregoriana. Creato Cardinale dallo stesso San Giovanni Paolo II nel concistoro del 21 febbraio 2001, ha partecipato al conclave dell’aprile 2005 che ha eletto 46 |
57/2021
In ricordo papa Benedetto XVI e al conclave del marzo 2013 che ha eletto papa Francesco. Nel 2015 è diventato Prefetto emerito della Congregazione per l’Educazione Cattolica. Esperto in diritto matrimoniale e processuale canonico, e in diritto amministrativo, il Card. Grocholewski ha svolto moltissimi incarichi presso la Curia Romana ed è stato chiamato a far parte di un nutrito numero di commissioni della Santa Sede.
Sara Bianchini Velletri (Roma), 23 febbraio 1976 Velletri (Roma), 23 ottobre 2020
Dopo aver conseguito il Diploma di maturità classica nel 1994 presso il Liceo Ginnasio Statale A. Mancinelli (Velletri), la Dott.ssa Sara Bianchini si era iscritta alla Pontificia Università Gregoriana, dove aveva conseguito il Baccalaureato (1996) e la Licenza in Filosofia (1999). Aveva poi proseguito gli studi presso l’Università degli Studi di Roma Tre (Roma), conseguendo la Laurea in Filosofia nella cattedra di Storia della Filosofia del Rinascimento (2003). Si era poi iscritta al Terzo Ciclo nella Facoltà di Filosofia della Pontificia Università Gregoriana dove ha conseguito il Dottorato nel 2012. Nel 2014 ha conseguito il Dottorato in Scienze fi-
losofiche e sociali presso il Dipartimento di Scienze storiche, filosoficosociali, dei beni culturali e del territorio dell’Università di Roma “Tor Vergata”. Aveva poi proseguito gli studi nella Pontificia Università della Santa Croce, conseguendo il Baccalaureato in Scienze Religiose (2015) e nella Pontificia Facoltà di Scienze delle Educazione “Auxilium” di Roma, ottenendo la Laurea Magistrale in Pedagogia e Didattica della Religione (2016). Dal 1999 al 2002 ha prestato servizio nella Segreteria della Facoltà di Filosofia della Pontificia Università Gregoriana e dall’anno accademico 20012002 è stata assistente per l’insegnamento della metodologia di ricerca filosofica presso la stessa Facoltà. Dall’anno accademico 2013-2014 è stata Docente incaricata per l’insegnamento della metodologia di ricerca filosofica presso la Facoltà di Filosofia. Dall’anno accademico 2013-2014 all’anno accademico 2014-2015 ha offerto alcuni corsi anche nella Facoltà di Missiologia. «Se guardo il Tuo cielo, opera delle Tue dita, La luna e le stelle che Tu hai reso stabili… che cosa è l’uomo perché te ne ricordi? O il figlio dell’uomo, affinché Tu te ne prenda cura?» (Salmi 8,4-5) Foto A. PELLETIER
Nell’anno accademico 2019-2020 è stata nominata Docente Incaricato Associato nella Facoltà di Filosofia. La Dott.ssa Bianchini ha lavorato anche in ambito sociale, nella Cooperativa Sociale “Il Melograno” (Valmontone), occupandosi dell’accompagnamento e del reinserimento di detenuti ed ex detenuti e dell’accoglienza dei loro familiari, e presso la Caritas Diocesana Velletri-Segni, in cui era Responsabile, dal 2009, degli Itinerari di formazione degli operatori e dei volontari Caritas nei Centri di Ascolto e nei servizi di volontariato sociale.
José Odelso Schneider, S.I. São Pedro da Serra (Rio Grande do Sul, Brasile), 8 ottobre 1937 São Leopoldo (Rio Grande do Sul, Brasile), 21 dicembre 2020
P. Schneider entrò nella Compagnia di Gesù il 28 febbraio 1958, e fu ordinato sacerdote l’8 aprile 1978. Dopo i primi voti, nel 1963 conseguì il Baccalaureato in Filosofia presso la Pontifícia Faculdade de Filosofia do Colégio Máximo Cristo Rei di São Leopoldo (Brasile) e nel 1966 ottenne il Baccalaureato in Sociologia e Politica presso la Pontifícia Universidade Católica do Rio de Janeiro. Dopo la Licenza in Filosofia presso la Universidade do Vale do Rio dos Sinos (UNISINOS), conseguito nel 1970, ottenne il Baccalaureato in Teologia presso la Pontifícia Faculdade de Teologia Cristo Rei di São Leopoldo (Brasile) nel 1980. Conseguì inoltre il Dottorato in Scienze Sociali presso la Pontificia Università Gregoriana (1990). Dal 1975 è stato vice-coordinatore del Centro de Documentação e Pesquisa (CEDOPE) di UNISINOS. Dal 1978 al 2005 è stato coordinatore della Série Cooperativismo della rivista Perspectiva Econômica e, dal 1997 al 2002, della Série Cooperativismo de Cadernos do CEDOPE. Dal 1997 al 2001 è stato coordinatore dell’Instituto Multifuncional - CEDOPE di UNISINOS. P. Schneider ha esercitato la sua attività di docenza soprattutto presso la Universidade do Vale do Rio dos Sinos (UNISINOS) e
presso la Universidade Federal do Rio Grande do Sul (UFRGS) in Brasile. Dal 2002 al 2012 ha insegnato - prima come docente incaricato e dopo come professore invitato presso la Facoltà di Scienze Sociali della Gregoriana. All’UNISINOS, nell’arco di 50 anni, è stato, tra gli altri incarichi, professore e ricercatore del Corso di laurea in Scienze Sociali, coordinatore del gruppo di ricerca sul lavoro “Cooperação e Solidariedade”, editore della rivista Economia Solidária e Ação Cooperativa (ESAC). È stato inoltre assistente ecclesiastico e membro dell’equipe tecnica di formazione della Federação dos Círculos Operários RS. Nella sua attività di insegnamento e di ricerca si è sempre dedicato al cooperativismo, avendo pubblicato numerosi testi sulla diffusione e lo sviluppo della cooperazione economica.
Reginald Foster, O.C.D. Milwaukee (Wisconsin, USA), 14 novembre 1939 Milwaukee (Wisconsin, USA), 25 dicembre 2020
Entrato nell’Ordine dei Carmelitani Scalzi, P. Foster venne ordinato sacerdote il 17 aprile 1966. Dopo aver compiuto gli studi filosofici nel Wisconsin, conseguì la Licenza in Teologia nel 1967 alla Pontificia Facoltà Teologica “Teresianum”. Dal 1968 al 1972 frequentò il Cursus academicus ad Lauream nel Pontificium Institutum Altioris Latinitatis dell’Università Pontificia Salesiana. Nel 1977 venne chiamato ad insegnare Latino nella Scuola di Lettere Latine della Pontificia Università Gregoriana, con la qualifica di Professore Incaricato, e continuò a esercitare tale incarico fino al 2004. Nell’arco di tutti questi anni P. Foster ha insegnato a generazioni di studenti ad amare la lingua latina, presentandola come una lingua “vivente” e utilizzando un metodo pedagogico unico, riconosciutogli in tutto il mondo. Durante l’estate, continuava a prodigarsi nell’insegnamento nel programma estivo di
Roma Latina - Aestiva Romae Latinitas - offerto gratuitamente. Fino al 2009 ha lavorato nella sezione Letteratura latina della Segreteria di Stato della Santa Sede, ed è stato per quarant’anni uno dei latinisti del Papa. Nel 2010 l’Università di Notre Dame, nell’Indiana gli ha conferito la Laurea Honoris causa per il suo contributo agli studi della lingua latina. Si è spento il giorno di Natale, all’età di 81 anni.
Mons. Antoni Stankievicz Oleszczenice (Polonia), 1° ottobre 1935 Roma, 4 gennaio 2021
Ordinato sacerdote il 20 dicembre 1958, Mons. Stankiewicz aveva compiuto gli studi liceali a Slupsk e quelli filosofici e teologici presso il seminario maggiore di Gorzów. Conseguì il Dottorato in Diritto Canonico all’Università cattolica di Lublino (1961) e quello in Diritto Civile alla Pontificia Università Lateranense (1975); ottenne inoltre il Diploma di avvocato rotale presso lo Studio Rotale (1970) e il Diploma della Scuola Superiore di Lettere latine alla Pontificia Università Gregoriana (1972). Divenuto notaio del Tribunale diocesano di Gorzów nel 1961, e successivamente notaio della Curia vescovile, fu nominato professore aggiunto presso la Facoltà di Diritto Canonico di Varsavia (1967). Dal 1978 è stato Uditore del Tribunale della Rota Romana, in cui aveva iniziato il servizio in qualità di officiale nel 1969, e, dal 1984, docente stabile presso lo Studio Rotale, nel quale ha offerto corsi di prassi processuale. Nell’anno accademico 1980-1981 cominciò a insegnare nella Facoltà di Diritto Canonico della Gregoriana con la qualifica di Professore invitato ed ha insegnato fino all’anno accademico 2009-2010. Nel 1984 è stato nominato Consultore della Congregazione per il Clero. Dal 1995 al 2000 è stato Presidente della Commissione disciplinare dello Stato della Città del
57/2021
| 47
Vaticano. Dal luglio 2000 al 2012 è stato Giudice della Corte d’Appello dello Stato della Città del Vaticano. Nel 2004 Giovanni Paolo II l’ha nominato Decano del Tribunale della Rota Romana. Il 15 novembre 2006 Benedetto XVI l’ha elevato alla dignità episcopale, assegnandogli la sede titolare di Novapietra. Dal 2013 è stato giudice del Supremo tribunale della Segnatura apostolica.
Franz-Josef Eilers, S.V.D. Emsdetten (Germania), 11 maggio 1932 Manila (Filippine), 13 gennaio 2021
Docente nella Facoltà di Missiologia dal 1981, P. Eilers aveva poi insegnato come Docente incaricato presso il Centro Interdisciplinare sulla Comunicazione Sociale dal 1983 al 1996. In quegli anni fu anche Consultore del Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali.
Eugenio Costa, S.I. Genova, 25 marzo 1934 Roma, 17 gennaio 2021
Dal 1973 al 1979 e dal 1982 al 2002, collaborò alla Pontificia Università Gregoriana, come Docente incaricato presso l’Istituto di Psicologia. Uomo di grande cultura, docente di musica liturgica presso l’Institut Catholique de Paris, era tornato alla Gregoriana nell’aprile 2012 per animare una giornata sul poeta e compositore Didier Rimaud, S.I.
GianPaolo Salvini, S.I. Milano, 3 marzo 1936 Roma, 21 marzo 2021
Direttore di La Civiltà Cattolica dal 1985 al 2011, in quella che è stata la direzione più lunga nella storia della Rivista. Dal 2014 era diventato Direttore Responsabile delle
riviste della Pontificia Università Gregoriana.
Ghislain Lafont, O.S.B. Parigi (Francia), 13 febbraio 1928 Saint-Léger-Vauban (Francia), 11 maggio 2021
Professore Invitato nella Facoltà di Teologia dal 1983 al 1993, P. Lafont era stato nuovamente alla Gregoriana il 17 febbraio 2016 per la presentazione del volume Dio non si stanca. La misericordia come forma ecclesiale, di cui aveva firmato la prefazione (bit.ly/Diononsistanca), e il 6 novembre 2018, relatore della prima conferenza del ciclo “Umanissima Santità” organizzato dal Centro Fede e Cultura “Alberto Hurtado” (bit.ly/umanissima-santità).
Informazione NOMINE IN GREGORIANA
Rev. P. Etienne Emmanuel Vetö, I.C.N., Direttore del Centro “Cardinal Bea” per gli Studi Giudaici per un ulteriore triennio a partire dal 1° settembre 2020
Nel corso del periodo compreso tra il 29 febbraio 2020 e il 20 aprile 2021, vi sono state alcune nomine relative ai professori e docenti della nostra Università, delle quali desideriamo dare conto.
Dott. Ambrogio Bongiovanni, Pro-Direttore del Centro Studi Interreligiosi della Gregoriana per un triennio a decorrere dal 1° settembre 2021
Rev. P. Gaetano Piccolo, S.I., Professore Ordinario della Facoltà di Filosofia e Decano della Facoltà di Filosofia a partire dal 1° settembre 2020 per un triennio
Rev. P. Bryan Lobo, S.I., Decano della Facoltà di Missiologia per un ulteriore triennio a partire dal 1° settembre 2021
Prof.ssa Rosalba Manes, Professore Straordinario della Facoltà di Missiologia
Rev. P. L’uboš Rojka, S.I., Professore Ordinario della Facoltà di Filosofia
Mons. Gian Paolo Montini, Professore Straordinario della Facoltà di Diritto Canonico con decorrenza dal 1° ottobre 2020 e Direttore della Rivista Periodica De Re Canonica per un triennio
Rev. P. James Grummer, S.I., Direttore del Centro di Spiritualità Ignaziana per un ulteriore triennio a partire dal 1° settembre 2020
Rev. P. Fernando de la Iglesia Viguiristi, S.I., Professore Ordinario della Facoltà di Scienze Sociali Prof.ssa Emilia Palladino, Professore Straordinario della Facoltà di Scienze Sociali
48 |
57/2021
Rev. P. Philipp Renczes, S.I., Professore Ordinario della Facoltà di Teologia Rev. P. Victor Délio Jacinto de Mendonça, S.I., Professore Straordinario della Facoltà di Storia e Beni Culturali della Chiesa
ALTRE NOMINE Rev. P. Marek Inglot, S.I, Membro del Pontificio Comitato di Scienze Storiche Prof.ssa Rosalba Manes, Membro della Commissione di studio sul diaconato femminile Rev. P. Bryan Lobo, S.I., Consultore del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso Dott. Ambrogio Bongiovanni, Consultore del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso
Informazione
Dott. Tonino Cantelmi, Consultore del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale
PREMI E RICONOSCIMENTI Il 14 ottobre 2020 la Canon Law Society of America ha conferito il Role of Law Award a P. James Conn, S.I.
PREMI BELLARMINO E VEDOVATO 2021 Il Premio Bellarmino per la miglior dissertazione difesa nella Facoltà di Teologia è stato assegnato al Rev. Maxime Deurbergue per la dissertazione dottorale La Chair comme voix. Une théologie des images à la lumière de la polarité entre image et histoire dans la décision dogmatique de Nicée II, moderata dal Prof. Etienne Vetö, ICN. Il Premio Bellarmino per la miglior dissertazione difesa in una delle altre Facoltà o Istituti è stato assegnato a Massimiliano Pollini (Facoltà di Filosofia) per la dissertazione dottorale Lineamenti della filosofia delle persone di Robert Spaemann.
Una fisionomia della realtà della persona come essere-per-sé-una ed essere-per-altri, moderata dal Prof. Jakub Gorczyka, S.I. Il Premio Vedovato è stato assegnato ex aequo al Rev. Alessandro Picchiarelli (Facoltà di Teologia) per la dissertazione dottorale Tra profilazione e discernimento: la teologia morale nel tempo, moderata dal Prof. Paolo Benanti, TOR; e a Danilo Turco (Facoltà di Scienze Sociali) per la dissertazione dottorale The Dublin Regulation. A legal, sociological and ethical analysis, moderata dal Prof. René Micallef, S.I.
25 ANNI DI SERVIZIO IN GREGORIANA Nell’anno 2021 hanno raggiunto il 25° anno di servizio nell’Università i dipendenti: - Fabio Di Gaetano (Ufficio Tecnico Generale) - Miriam Kovac (Facoltà di Diritto Canonico) - Maria Cristina Marra (Ufficio Tecnico Generale) - Mabel Dora Mercado (Commissione per la Qualità)
Un prezioso riconoscimento
I
l 9 marzo 2021 il Santo Padre ha nominato Segretario della Pontificia Commissione Biblica la Rev.da Nuria Calduch-Benages, Membro della medesima Pontificia Commissione, e Professoressa Ordinaria presso la Facoltà di Teologia della Pontificia Università Gregoriana. Congratulandosi per la nomina, il Rettore P. Nuno da Silva Gonçalves, S.I. vi ha riconosciuto un prezioso riconoscimento del lavoro svolto nel campo degli studi biblici.
Professoressa, lei è stata alunna di tre gesuiti – i padri Albert Vanhoye, Klemens Stock e Pietro Bovati – tutti Segretari della Pontificia Commissione Biblica. Cosa ha appreso da ognuno di loro? «Sento una profonda ammirazione per tutti e tre. Sono stati miei professori durante gli studi al Pontificio Istituto Biblico un po’ di anni fa! Di essi mi hanno sempre colpita la passione per la Sacra Scrittura, il rigore scientifico, la profondità di pensiero, l’impegno nella diffusione della Parola, e il tratto sempre affabile e cordiale. Sono stati un esempio e hanno influito non poco nel mio percorso personale e accademico».
Cosa porta con sé, in questo nuovo incarico, dagli anni di insegnamento in Gregoriana? «Ho incominciato a insegnare alla Gregoriana nel 1991. Dopo tanti anni di docenza e di ricerca porto con me un bagaglio carico di esperienze raccolte sia con gli studenti e studentesse passati per le lezioni, sia con i colleghi con cui ho condiviso momenti importanti nella mia vita accademica, nonché con tante persone che lavorano nei diversi uffici dell’Università. Mi sento molto grata verso di loro perché, in un modo o in un altro, tutti sono stati miei maestri. Gli anni di formazione nel Biblico e gli anni di insegnamento alla Gregoriana sono stati decisivi nella mia traiettoria accademica». (P. PEG.)
57/2021
| 49
EVENTI
Eventi 2020-2021 Webinar – 16 febbraio 2021
Critical Conversations on Refugee and Migrant Education: Toward Commitment and Concrete Action. Critical Conversations 2021 with UNHCR’s Filippo Grandi in collaborazione con the Refugee & Migrant Education Network Relatore: Filippo Grandi Moderatore: Fernando M. Reimers
Chiesa di Sant’Ignazio in Campo Marzio / Aula Magna – 24 maggio 2021
Playlist: bit.ly/cerimonie-accamediche
Eucarestia di Azione di Grazie Presieduta dal Card. José Tolentino de Mendonça
Cerimonia di conclusione dell’Anno Accademico 2020-2021
Corso di formazione – Dal 5 novembre 2020 al 15 aprile 2021
La Teologia alla prova del covid 19 Dialoghi con la scienza Playlist: bit.ly/teologia-scienza Moderatori: Ernesto Burgio; Dario Vitali.
Giornata di studio della Teologia Fondamentale – 8 marzo 2021
Prendersi cura dell’Umano: per una ecologia interiore Relatore: Jean-Guilhem Xerry
Giornata di studio della Teologia Biblica – 22 aprile 2021
La lettura delle Scritture per i Padri della Chiesa Playlist: bit.ly/ScritturePadri Hanno partecipato: Phillip Renczes S.I.; Scott Brodeur, S.I.; Fabrizio Ficco; Antonio Grappone; Giacomo Perego S.S.P.
50 |
57/2021
Forum – 23 e 24 aprile 2021
Corso di formazione online – 16 ottobre 2020
Anno «Famiglia Amoris Laetitia» Forum sul discernimento in ambito familiare
Conoscere Gestire Valorizzare Modulo 1: Conoscenza
Playlist: bit.ly/discernimentofamiglia Hanno partecipato: Card. Kevin Farrel, Nuno da Silva Gonçalves S.I., Miguel Yañez S.I., Emilia Palladino, Paolo Benanti T.O.R., Antonietta Valente, Giorgio Bartolomei, Giulio Parnofiello S.I., Mons. Dario Gervasi, Philipp Renczes S.I., Maria Cruciani, Giovanni Salonia O.F.M. Cap., Giuseppe Bonfrate, Stella Morra
Annual Lonergan Lecture – 12 maggio 2021
La nuova Creazione in Cristo e l’ecologia integrale. Yeologia dogmatica in ascolto della Laudato si’ Playlist: bit.ly/lonerganproject Hanno partecipato: Phillip Renczes S.I.; Gerard Whelan, S.I.; Antonio Nitrola; Stefania De Vito Relatrice: Ligita Rysliškyté, SJE
Formazione permanente per i responsabili dei beni culturali ecclesiastici in collaborazione con l’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto Hanno partecipato: Ottavio Bucarelli, Sante Guido, Luigi Lacroce, Massimiliano Nicotra, Valerio Pennasso, Paul Gabriele Weston, Francesca D’Agnelli, Laura Gavazzi
Convegno online – 19 novembre 2020
La cura animarum nella città di Roma. L’attività del Vescovo di Roma tra storia, liturgia e cultura materiale (secc. IV-VII) in collaborazione con Istituto Nazionale di Studi Romani
Playlist: bit.ly/curaanimarum Convegno online – 12 novembre 2020
Provvidenza di Dio e destino dell’uomo
Hanno partecipato: Rita Lizzi Testa, Andrea Antonio Verardi, Carlo Dell’Osso, Giulia Marconi, Fernando López Arias, Danilo Mazzoleni, Giulia Bordi Moderatori: Massimiliano Ghilardi, Ottavio Bucarelli
in collaborazione con l’Associazione Italiana Filosofia della Religione
Playlist: bit.ly/provvidenzaDio Hanno partecipato: Lubos Rojka S.I., Francesco Paolo Ciglia, Giacomo Canobbio Moderatore: Andrea Aguti
Webinar – 6 ottobre 2020
L’integrazione dei manoscritti nel catalogo di BeWeb in collaborazione con l’Ufficio Nazionale pei i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto e l’Istituto Centrale per il Catalogo Unico (ICCU)
Corso di formazione online – 12-13 febbraio 2021
Conoscere Gestire Valorizzare Modulo 2: Gestione Formazione permanente per i responsabili dei beni culturali ecclesiastici in collaborazione con l’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto Hanno partecipato: S. E. Mons. Giuseppe Baturi, Elvira Cajano, Pietro Zander, Carla Di Francesco, Valerio Pennasso, Elena Costantino, Stefano Pizzicaroli, Angelo Paletta, Matteo Carnì, Massimiliano Blasi, Caterina Rubino, Marica Mercalli, Massimo Compagnoni, Giuseppe Giccone, Andrea Zappacosta Moderatori: Ottavio Bucarelli, Valerio Pennasso
Hanno partecipato: Valerio Pennasso, Simonetta Buttò, Ottavio Bucarelli, Lucia Negrini, Martin Morales S.I., Irene Pedretti, Silvia Tichetti.
Eventi
, sfide e opportunità per il futuro
N
ella primavera 2020, l’emergenza sanitaria ha costretto numerose istituzioni a cancellare eventi a laboriosamente preparati. Il lavoro di squadra tra Ufficio Organizzazione Eventi, Ufficio Stampa e Comunicazione, Information Systems e laboratorio multimediale ha permesso alla Gregoriana di reagire in tempi rapidi su questo fronte grazie alla solida strutturazione del canale youtube.com/unigregoriana Dopo una prima fase di rodaggio, la rimodulazione degli eventi accademici in modalità live streaming ha presto palesato le proprie potenzialità. Nell’autunno 2020 il canale UniGregoriana superava il primo milione di visualizzazioni, con un parallelo triplicarsi degli iscritti. Creato nel 2011, il canale UniGregoriana offre l’accesso gratuito a oltre 700 relazioni e conferenze sulle discipline più diverse. Il canale si connota per playlist tematiche e linguistiche - oltre un settimo del materiale è in lingua inglese - per orientare gli utenti nella ricerca
dei temi d’interesse. Una risorsa preziosa per la formazione continua dei nostri studenti ed ex alunni, e di quanti hanno a cuore lo studio e la ricerca.
57/2021
| 51
EVENTI
Giornata di studio online – 26 febbraio 2021
Convegno – Dal 16 al 18 marzo 2021
Saeculum Obscurum. Papato e Roma nei riflessi di un secolo controverso
Il “De Josepho” di Filone D’Alessandria. Lectures on Philo - Intercultural and interreligious Conferences on Philo’s actuality
Playlist: bit.ly/saeculumobscurum Hanno partecipato: Marek Inglot S.I., Roberto Regoli, Giulia Barone, Umberto Longo, Paolo Chiesa, Andrea Antonio Verardi, Nicoletta Bernacchio, Alberto Bartola, Paul Oberholzer S.I. Moderatori: Massimo Ghilardi, Maria Alessandra Bilotta
Seminario online – 18 maggio 2021
Le nuove tecnologie per la conservazione e valorizzazione dei beni culturali della Chiesa Hanno partecipato: Ottavio Bucarelli, Pietro Zander, Vittoria Cimino, Elvira Cajano, Mons. Francesco Oliva, Giuseppe Mantella
In collaborazione con Shema, La piccola famiglia e l’Istituto Superiore di Scienze Religiose Alberto Marvelli
Playlist: bit.ly/lecturesonPhilo2021 Hanno partecipato: Gabriele Gozzi, Ludovica De Luca, Mauro Perani, Valentina Marchetto, Piero Stefani, Massimo Gargiulo, Saverio Campanini, Angelo Scarabel, Cenap Aydin, Armando Ceccarelli, Claudio Zamagni, Maren Niehoff, Myriam Silvera, René Bloch, Francesca Calabi, Lanfranco Bellavista Saluto e introduzione: Etienne Vetö, Joseph Levi, Natalino Valentini
Webinar – 21 aprile 2021, 18-19,30
Presentation of the NEW Licentiate in Judaic Studies and Jewish-Christian Relations In collaborazione con il Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani
Corso di formazione – 12-19-26 maggio 2021
Democrazie in lockdown: il vaccino dei diritti. Le migrazioni alla prova della pandemia In collaborazione con Centro Astalli
Playlist: bit.ly/licentiatebea Hanno partecipato: Etienne Vetö, CCN, Norbert Hofmann, SDB, David Meyer, Massimo Gargiulo Saluto: Nuno da Silva Gonçalves, S.I.
Hanno partecipato: Cecilia Brighi, Camillo Casola, Sergio Fabbrini, Antoine Courban, Tatiana Esposito, Marco Omizzolo, Camillo Ripamonti, S.I. Moderatori: Roberto Zichittella, Chiara Tintori, Giovanni Anversa
Ciclo Annuale di Conferenze – Dal 13 ottobre 2020 all’11 maggio 2021 Convegno – 20 maggio 2021
Vedere nuove tutte le cose in Cristo Anno Ignaziano 2021-2022 Playlist: bit.ly/vedereinCristo Interventi: Arturo Marcelino Sosa Abascal S.I., Johan Verschueren S.I., Card. Luis Francisco Ladaria Ferrer S.I., Card. Marcello Semeraro, Jaime Emilio Gonzalez Magana S.I.
Ciclo annuale di conferenze – Dal 6 novembre 2019 al 13 maggio 2020
Art as/in dialogue in collaborazione con il Pontificio Consiglio della Cultura
Playlist: bit.lyartasindialogue Hanno partecipato: Hervé Roten, Philippe Charru S.I., Amitrai Mendelsohn, Marc Michael Epstein, Andrea Dall’Asta S.I.
Webinar – 11 giugno 2020
Remembering a Momentous Moment The Meeting of Pope John XXIII and Prof. Jules Isaac in collaborazione con the Institute for Jewish-Catholic Relations of Saint Joseph’s University, Philadelphia
Playlist: bit.ly/JohnXXIII-Isaac Relatori: Mary C. Boys, SNJM, Irving Greenberg
52 |
57/2021
I Martedì alla Gregoriana Tra labirinti e biblioteche – I grandi libri della tradizione cristiana Playlist: bit.ly/grandilibri Hanno partecipato: Marco Revelli, Emma Caroleo, Marco Ronconi, Gaetano Piccolo S.I., Etienne Emmanuel Vetö, Piero Boitani, Stefano Del Bove S.I, Martin Morales S.I., Vincenzo Rosito, Sandro Barlone S.I., Ferenc Patsch S.I, Stella Morra
Dal 16 novembre 2020 al 3 maggio 2021
Forum Cristianesimo e Religioni e Culture dell’Asia Playlist: bit.ly/interreligioustudies Relatori: Amina Crisma; Giovanni Salmeri; Giuliano Bifolchi; Tiziano Tosolini, S.X.; Giulio Osto; Antonino Drago; Marco Vannini Moderatore: Paolo Trianni; Adnane Mokrani; Daniel Huang, S.I.; Marco Dal Corso
Dal 23 novembre 2020 al 26 aprile 2021
Forum Cristianesimo e Islam Playlist: bit.ly/interreligioustudies Relatrice: Viviana Schiavo; Brunetto Salvarani, Adnane Mokrani; Vincenzo Ruggieri S.I.; Andrea Mandonico Moderatore: Stefano Luca, O.F.M. Cap.; Laurent Basanese S.I.; Emma Caroleo
Presentazioni
Jan Mikrut (a cura di) Sangue del vostro sangue, ossa delle vostre ossa. Il Pontificato di Giovanni Paolo II (1978-2005) e le Chiese in Europa centro-orientale. Nel centenario della nascita di Karol Wojtyla. Verona, Gabrielli Editore, 2020, pp. 1510 Presentato online il 17 novembre 2020 (bit.ly/centrooriente). Sono intervenuti: S.E. Marek Jędraszewski (Arcivescovo di Cracovia), S.E. Tomo Vukšić (Arcivescovo coadiutore di Sarajevo), S.E. Majlinda Dodaj (Ambasciatore della Repubblica Albanese presso la Santa Sede), Ivan Ivanov (Diacono della Chiesa Ortodossa Bulgara), Jan Mikrut (Direttore della collana Storia della Chiesa in Europa centro-orientale e curatore del volume). Saluti iniziali: Nuno da Silva Gonçalves S.I. (Rettore della Pontificia Università Gregoriana). Moderatore: Angela Ambrogetti (Direttrice ACI Stampa). Si offrono qui oltre cinquanta voci di autori ca olici - sia latini che greco-ca olici - e di autori ortodossi: affrontano dal loro punto di vista le relazioni di papa Wojtyła con le loro tradizioni e i loro Paesi; per lui l’Europa deve respirare a “due polmoni, ossia orientale e occidentale” che è diventato un paradigma dell’ecumenismo. Contributi - Jan Mikrut; Giulio Cargnello; Annemarie Fenzl; Ruth Beinhauer; Kiril Plamen Kartaloff; Ivan Ivanov; Card. Dominil Duka; Stanislav Balík; Anna Remigie Češíková; Jitka Jonová; Jan Graubner; František X. Halas; Ján Ďačok; Milan Hudaček; František Mikloško; Záborská; Cyril Vasiľ; Roland Cerny-Werner; Tomo Vukšić; Ratko Perić; Velimir Blaževic; Božidar Nagy; Miroslav Akmadža; Julija Barunčić Pletikosić; Emanuel Petrov; Ivan Zubac; Bogdan Kolar; Ilaria Montanar; Roman Dzwonkowski; Zygmunt Zieliński; Paweł Wójcik; Jan Kopiec; Dariusz Kowalczyk; Milena Kindziuk; Andrzej Grajewski; Albert Warso; Edward Nowak; Sławomir Oder; Krzysztof Nykiel; Felice Ruffini; Jan Tombiński; Stefan Lupu; Fabian Doboş; Ioan Marius Bucur; Alexandru-Marius Crişan; Tamás Tóth; Imre Lászlo Németh; Bernade Wirthné Diera. Prefazione del Card. Stanisław Dziwisz.
Samuele Sangalli (edited by) Africa: The Unknown Resources and Gains Roma, GBPress, 2021, pp.368 Presentato in Gregoriana il 18 maggio 2021 (bit.ly/scuolasinderesi). Sono intervenuti: Card. Luis Antonio Gokim Tagle (Prefe o della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli), S.E. Dr. Johannes George (Ambasciatore Plenipotenziario del Sudafrica presso la Santa Sede), Jacquineau Azetsop, S.I. (Decano della Facoltà di Scienze Sociali, PUG), Günter Nooke (Consigliere della Cancelleria Merkel per le questioni sull’Africa). Saluti iniziali: Stella Morra (Dire rice del Centro Fede e Cultura Alberto Hurtado), Nino Gale i (Dire ore della Konrad Adenauer- Stiftung- Italia). Conclusioni: Samuele Sangalli (Coordinatore Scuola Sinderesi) During the 2019-2020 Academic Year, Sinderesi School wanted to discover Africa as a continent of resources and gains. Without ignoring its well-known problems and limits, the articles and scientific studies collected here encourage all of us to have a different view of the cradle of humanity.
Jan Mikrut (a cura di) Giovanni Paolo II e la Chiesa Ca olica in Unione Sovietica e nei Paesi sorti dalla sua dissoluzione. Nel centenario della nascita di Karol Wojtyla (1920-2020). Verona, Gabrielli Editore, 2021, pp. 1212 Presentato online il 18 giugno 2021 (bit.ly/centrooriente). Sono intervenuti: Card. Leonardo Sandri (Prefe o della Congregazione per le Chiese Orientali), Card. Sigitas Tamkevičius (Arcivescovo emerito di Kaunas), Arcivescovo Metropolita Ioann (Roshchin) (della Chiesa Ortodossa del Patriarcato di Mosca), Jan Mikrut (Pontificia Università Gregoriana). Saluti iniziali: Nuno da Silva Gonçalves S.I. (Re ore della Pontificia Università Gregoriana). Moderatore: Angela Ambroge i (Dire rice ACI Stampa) Scopo del volume è indagare i rapporti di Giovanni Paolo II con le Chiese ca oliche dell’Unione Sovietica e delle quindici Repubbliche sorte dalla sua dissoluzione. In esse si è intrapreso, negli anni Novanta, un cammino di rinascita ca olica fortemente incentivato e promosso da papa Wojtyła, anche con i suoi viaggi apostolici, che nell’ex URSS sono stati cinque: Repubbliche baltiche (1993), Georgia (1999), Ucraina (2001), Kazakhstan e Armenia (2001), Azerbaigian (2002). Contributi – Jan Mikrut; Tadeusz Kondrusiewicz; Giovanni Codevilla; Stefano Caprio; Jonathan Luxmoore; Luigi Geninazzi; Francesco Lanza; Vadim Volobuev; Alessio Aira; Boris Filippov; Petros Yesayan; Miсhail Fateev; Luca Zano o; Mihails Volohovs; Andris Priede; Inese Runce; Solveiga Krūmiņa-Koņkova; Māra Kiope; Kęstutis Smilgevičius; Irena Mikłaszewicz; Larysa Michajlik; Yauhen Vintou; Andrzej Steckiewicz; Sergiusz Gajek; Andrei Ablameika; Siarhei Verameyeu; Petru Ciobanu; Jacek Waligóra; Marian Buczek; Augustyn Babiak; Irynej Bilyk; Tomasz Peta; Anthony Corcoran; Nicola Spinato; Łukasz Bankowski; Giuseppe Paso o. Prefazione del Card. Sigitas Tamkevičius.
57/2021
| 53
PUBBLICAZIONI
Riviste universitarie - Abbonamenti Archivum Historiae Pontificiae volume 53 - (2019) Roma, Gregorian & Biblical Press, 2020-2021
Gregorianum volume 101, fascicolo 2 volume 101, fascicolo 3 volume 101, fascicolo 4 volume 102, fascicolo 1 volume 102, fascicolo 2 Roma, Gregorian & Biblical Press, 2020-2021
Periodica de Re Canonica
Abbonamenti e acquisto di singoli volumi: www.gbpress.org Piazza della Pilotta, 4 - 00187 Roma (Italia) Tel. +39 06 6781567 - E-mail: periodicals@biblicum.com
volume 109, fascicolo 2 volume 109, fascicolo 3-4 volume 110, fascicolo 1 Roma, Gregorian & Biblical Press, 2020-2021
Rivista universitaria online I numeri 29 e 30 (2020) della rivista online Ignaziana (www.ignaziana.org) raccolgono ricerche inedite nonché contributi pronunciati in occasione di eventi organizzati dal Centro di Spiritualità Ignaziana. Il quinto numero speciale (2021) presenta la traduzione dal giapponese all’inglese di una serie di conferenze che P. Pedro Arrupe proponeva ai novizi di Hiroshima durante il mese di Esercizi Spirituali (1949). La presente traduzione corrisponde alla prima se imana degli Esercizi e al primo volume di cinque, il cui titolo è Path to Christ, Reflections on the Spiritual Exercises.
Pubblicazioni 2020/2021
Pubblicazioni 2020/2021 Paolo Benanti
Paolo Benanti
Ricordare troppo. Eccessi di memoria da Borges alle neuroscienze
Se l’uomo non basta. Speranze e timori nell’uso della tecnologia contro il Covid-19
Roma, Marie i 1820 (i Rèfoli), 2020, eBook
Roma, Castelvecchi (Esc), 2020, eBook
Paolo Benanti
Paolo Benanti
Vedere l’alba dentro l’imbrunire. Scenari plausibili dopo il Covid-19
La grande invenzione. Il linguaggio come tecnologia, dalle pi ure rupestri al GPT-3
Roma, Castelvecchi (Vortici), 2020, pp. 59
54 |
57/2021
Cinisello Balsamo (MI), San Paolo (A ualità e storia), 2021, pp. 256
Libri
La Trinità in dialogo. La dimensione trinitaria della teologia Roma, Gregorian & Biblical Press (Theologia), 2020, pp. 192
Nuria Calduch-Benages Pan de sensatez y agua de sabiduría. Estudios sobre el libro de Ben Sira Estella, Editorial Verbo Divino (Articulos selectos), 2019, pp. 453
Nuria Calduch-Benages
Louis Caruana, S.I.
For Wisdom’s Sake: Collected Essays of the Book of Ben Sira
Scienza e virtù. Uno studio sull’impa o della mentalità scientifica sul cara ere morale
Berlin-Boston, De Gruyter (Beihefte zur Zeitschrift für die al estamentliche Wissenschaft), 2021, pp. XVII-337
Roma, Gregorian & Biblical Press (Philosophia), 2021, pp. 224
Miguel Coll Moscardó, S.I.
Rocco D’Ambrosio René Micallef, S.I. (edd.)
La correspondencia de Mons. José Caixal Estradé (1803-1879): obispo de Urgel y Príncipe de Andorra con apéndice documental Instituto Español de Historia Eclesiástica (Subsidia), 2019, pp. 1213
Rocco D’Ambrosio e altri Formare alla politica. L’esperienza di “Cercasi un fine” Torre del Greco (NA), Magma Edizioni, 2020, pp. 112
Diri i umani: un’eredità viva. Piccolo lessico per l’etica pubblica Roma, Gregorian & Biblical Press (Chiesa e Società), 2020, pp. 300
Rocco D’Ambrosio Riccardo Cristiano “Siamo tu i della stessa carne” Dialogo su Fratelli tu i tra un ca olico e un agnostico Roma, Castelvecchi (Nodi), 2020, pp. 96
Rocco D’Ambrosio
Adelson Araújo dos Santos, S.I.
Il potere. Uno spazio inquieto
Amazônia, um lugar teológico: Comentário teológico-espiritual do Documento Final do Sínodo e da Exortação Apostólica “Querida Amazônia”
Roma, Castelvecchi (Nodi), 2021, pp. 240
Pubblicazioni 2020/2021
Sergio Paolo Bonanni Dariusz Kowalczyk, S.I. (edd.)
São Paulo, Edições Loyola, 2020, pp. 200
Rosanna Finamore (ed.)
Paul Gilbert, S.I.
Opere di Bernard J.F. Lonergan Saggi. Seconda Collezione
Jésuites et philosophies: des origines à nos jours
Roma, Ci à Nuova (Grandi Opere), 2021, pp. 352
Bruxelles, Lessius (Petite bibliothèque jésuite), 2020, pp. 233
57/2021
| 55
Pubblicazioni 2020/2021
PUBBLICAZIONI
Jaime Emilio González Magaňa, S.I.
Jaime Emilio González Magaňa, S.I.
Dame tu amor y tu gracia. El formador especializado en Jesucristo
Un fuego que inciende otros fuegos. Formador, especialízate en Jesucristo
Roma, Gregorian & Biblical Press (Spiritualità), 2020, pp. 272
Bryan Lobo, S.I. - Ilaria Morali - Rolphy Pinto, S.I. (edd.) Maximum Illud. La missione tra storia e a ualità Roma, Gregorian & Biblical Press (Documenta Missionalia), 2020, pp. 170
Gian Paolo Montini I Ricorsi Gerarchici (Cann. 1732-1739) Roma, Gregorian & Biblical Press (Diri o Canonico), 2020, pp. 228
Roma, Gregorian & Biblical Press (Spiritualità), 2021, pp. 164
Luca Mazzinghi Libro della Sapienza. Introduzione - Traduzione - Commento Roma, Gregorian & Biblical Press (Analecta Biblica), 2020, pp. 848
Martín M. Morales, S.I. (avec Pierre-Antoine Fabre Patrick Goujon S.I., edd.) La Compagnie de Jésus des Anciens Régimes au monde contemporain (XVIII - XXe siècles) Roma, IHSI - École française de Rome (BIHSI - CEF), 2020, pp. XII+ 764
Roland Meynet, S.I.
Roland Meynet, S.I.
Le Psautier. L’ensemble du Livre des Louanges
Les Cantique des Cantiques
Leuven - Paris - Bristol, Peeters (Rhetorica Biblica et Semitica), 2020, pp. 308
Roland Meynet, S.I.
Roland Meynet, S.I.
La Le re aux Galates
La Pâque du Seigneur : Passion et Résurrection de Jésus dans les Évangiles synoptiques
Rhetorica Biblica et Semitica
Leuven - Paris - Bristol, Peeters (Rhetorica Biblica et Semitica), 2021, pp. 279
56 |
Leuven - Paris - Bristol, Peeters (Rhetorica Biblica et Semitica), 2020, pp. 237
Roland Meynet, S.I. Traité de rhétorique biblique Leuven - Paris - Bristol, Peeters (Rhetorica Biblica et Semitica), 2021, pp. 621
Roland Meynet, S.I. Qohélet Leuven - Paris - Bristol, Peeters (Rhetorica Biblica et Semitica), 2021, pp. 342
Leuven - Paris - Bristol, Peeters (Rhetorica Biblica et Semitica), 2021, pp. 517
Roland Meynet, S.I. Jacek Oniszczuk, S.I. Exercices d’analyse rhétorique biblique Leuven - Paris - Bristol, Peeters (Rhetorica Biblica et Semitica), 2021, pp. 360
Francesco Graziano Roland Meynet, S.I. Bernard Witek (edd.) Studi del se imo convegno RBS. International Studies on Biblical & Semitic Rhetoric Leuven - Paris - Bristol, Peeters (Rhetorica Biblica et Semitica), 2021, pp. 314
57/2021
Libri
Pubblicazioni 2020/2021
Collana “I Grandi Libri” La Gregorian & Biblical Press è lieta di annunciare la nascita della nuova collana I Grandi Libri. Nata nel contesto dei cicli di conferenze che il Centro Fede e Cultura “Alberto Hurtado” ha dedicato ai grandi libri della tradizione cristiana, la collana è curata dai Professori Stella Morra e Giuseppe Bonfrate. I primi titoli usciti sono dedicati alla Regola Pastorale di Gregorio Magno (a cura di Marco Ronconi, pp. 160, 2020) e a Minima moralia di Theodor W. Adorno (a cura di Vincenzo Rosito, pp. 168, 2020).
Henryk Pietras, S.I.
Henryk Pietras, S.I. (ed.)
Herezje
Acta Synodalia ann. 553 - 600
Kraków, WAM, 2019, pp. 144
Kraków, WAM (Synodi et Collectiones Legum), 2020, pp. XXX + pp. 579
Roberto Regoli (con M. Baumeister A. Ciampani - F. Jankowiak, edd.)
Giorgia Salatiello
Il Concilio Vaticano I e la modernità
Donna Uomo. Identità e differenza Ci à del Vaticano, LEV, 2020, pp. 102
Roma, Gregorian & Biblical Press (Miscellanea Historiae Pontificae), 2020, pp. 792
Giorgia Salatiello (con Maria Paola Brugnoli) Autocoscienza. Fondamenti neuroscientifici, psicologici, filosofici, teologici e spirituali Verona, Gabrielli Editori, 2020, pp. 160
Jean-Pierre Sonnet, S.I. (ed.) Rut. Introduzione, traduzione e commento Cinisello Balsamo (MI), San Paolo (Nuova versione della Bibbia dai testi antichi), 2021, pp. 146
Jean-Pierre Sonnet, S.I. Il canto del viaggio. Camminare con la Bibbia in mano. Edizione ampliata Magnano (BI), Qiqajon (Sympathetika), 2020, pp. 90
Etienne Emmanuel Vetö Il Soffio di Dio. Un saggio sullo Spirito Santo nella Trinità Ci à del Vaticano, LEV, 2020, pp. 320
Rossano Zas Friz De Col, S.I. (edd.)
Rossano Zas Friz De Col, S.I.
Il vissuto di Santa Teresa di Lisieux alla luce del metodo teologico-decisionale
Vita cristiana ignaziana. Un nuovo paradigma per la post-cristianità
Roma, Gregorian & Biblical Press (Spiritualità), 2021, pp. 152
Roma, Gregorian & Biblical Press, 2021, pp. 216
57/2021
| 57
Dissertazioni difese Tra il 1° marzo 2020 e il 28 febbraio 2021, sono state difese le seguenti Dissertazioni di Dottorato.
TEOLOGIA AGOWUIKE, Augustine Akachukwu Augustine of Hippo’s Theology of the Church’s Eucharistic Sacramental Unity in the Light of Tractatus in Iohannis Euangelium XXVI (Jn 6: 41-59) and XXVII (Jn 6: 60-72) [CAROLA, 10062] AGUALADA, Salvador A Contribution to an Asian Theology of Religions Based on the Threefold «Nexus» of Nostra Aetate, Karl Rahner and the FABC [CORKERY, 10059] ANTHONY, Clement Frank An Exegetical and Intertextual Study of Gen.19,1-11 and Judg. 19,10b-28 [MARKL, 10055] ÁVILA CABEZAS, Fabio Eliseo El encuentro: una categoría fundamental en la vida del discípulo misionero. Una perspectiva teológica moral a la luz del Documento Conclusivo de Aparecida y Evangelii gaudium [YÁÑEZ, 10086] BARTOSZEK, Piotr Lukasz «Ecco il mio servo». Dialogo intertestuale tra Is 42,1-4 e Mt 12,18-21 in chiave pragmatica [OBARA, 10032] BENNATI, Guido «Io sono la via, la verità e la vita» (Gv 14,6]. Il rapporto tra vita e verità in Tommaso d’Aquino e Pavel A. Florenskij [VETÖ, 10107] BONSANGUE, Giuditta Modelli di formazione della figura del ministero ordinato. Ricerca e sviluppo di uno strumento d’indagine per una teologia transdisciplinare [MORRA, 10047]
58 |
57/2021
BORATTI FAVRETTO, Alexandre O Mistério de Cristo nas religiões como «mediações partecipadas» (Redemptoris Missio 5). A perpectiva do Magistério e da teologia contemporânea [CAPIZZI, 10093] CASTRO ACQUAROLI, Armando Rafael La critica all’idolatria nell’Epistola di Geremia (Bar 6): Quali idoli? [CALDUCH-BENAGES, 10036] DA SILVA, Harley Augusto Colmati di grazia nell’Amato. Studio esegetico-teologico di Rm 9,24-29 e Ef 1,3-10 [BRODEUR, 10057] DAVID, Costantin La persona di Gesù Cristo nel «Commento al Vangelo secondo Giovanni» di Cirillo Alessandrino [CAROLA, 10098] DEURBERGUE, Maxime La Chair comme voix. Une théologie des images à la lumière de la polarité entre image et histoire dans la décision dogmatique de Nicée II [VETÖ, 10074] GUERRA PIÑERO, Quinidio La posibilidad de la salvación universal en Paul Tillich y Karl Rahner. Una relectura comparativa en el contexto de la secularización y el pluralismo [PATSCH, 10029] JOHN, Baiju “I desire compassion, and not sacrifice” Hos 6,6 in Matthew’s Gospel an Exegetical and Theological Study [PATTARUMADATHIL, 10097]
a cura della SEGRETERIA GENERALE
y función de la figura de Moisés en la obra lucana [GRILLI, 10031] MULEKYA KINOMBE, Jean Claude La mémoire en théologie fondamentale pratique de J.B. Metz (1928) et J.M. Ela (1936-2008): Défi pour le christianisme en R.D. Congo [XAVIER, 10060] MUZZIO, Mariano Hernan La reflexión teológica de Ambrosio de Milán sobre la humanidad de Cristo [BEGASSE DE DHAEM, 10083] OKEKE, Hilary Ndubuisi An Augustinian Ecclesiology of Grace underlying Lumen Gentium’s Ecclesio – Soteriology [CAROLA, 10079] OKONKWO, Stanislaus Muodebelu “Curse God and Die”: The Issue of Curse in the Book of Job [CALDUCH-BENAGES, 10072] OLANO CARRANZA, Fabio José La mistica della parola come comprensione della Verbum Domini. Una proposta alternativa alla mistica atea [CORKERY, 10089] PICCHIARELLI, Alessandro Tra profilazione e discernimento: la teologia morale nel tempo dell’algoritmo [BENANTI, 10078] POCHER, Linda Il grembo di Maria e i suoi dolori. Un modello di collaborazione alla nuova creazione [KOWALCZYK, 10075]
JOLY, Xavier Adam, le Christ et le Paradis dans les livres IV e V du Periphyseon de Jean Scot Erigène [BONANNI, 10084]
PRAVETS, Oleh Prophets Manipulated: Prophetic Figures in Isaiah 28-31 [CALDUCH-BENAGES, 10024]
MORENO SANZ, Isaac «Comenzando por Moisés...» Significado
QUARTIERI, Fabio La «nuova creazione» nella cristologia di
Romano Guardini. Rilevanza e Attualità di una categoria [BEGASSE DE DHAEM, 10048] SAMSON, Charles Be Perfect as Your Heavenly Father (Mt 5,48). The «Imitatio Dei» as a Hermeneutical Crossroads [GRILLI, 10082] SANTAMARIA, Bartholomew Jerome The Lord is here, and I did not know it: The Revelation of the Person and the Person as Revelatory in Walsh and Balthasar [VETÖ, 10087] SCORRANO, Francesco La dimensione regale del popolo di Dio nella costituzione Lumen Gentium [VITALI, 10069] SGARAMELLA, Anna Maria The One and Triune God in JewishChristian-Muslim Interfaith Dialogue [KOWALCZYK, 10050] TISATO, Davide La “seconda morte” nell’Apocalisse [PEDROLI, 10099]
Lecture liturgique des textes bibliques de la Feria quarta, hebdomada prima in Quadragesima [DE ZAN, 10039] WOJCIECHOWSKI, Jan Zachariasz Palamas’ Implicit Epistemology as a Key to Understanding his Doctrine concerning the Distinction between Essence and Energies in God [PAMPALONI, 10016]
DIRITTO CANONICO DE LIMA, Marzia Istituzionalizzazione del carisma delle Orsoline della Sacra Famiglia [GHIRLANDA, 10077] EDERAINE, John The Synod of Bishops in the Light of Episcopalis Communio: Historical-Theological-Juridical Studies [MODRIC, 10071] FERMANEL, Frédéric La synodalité épiscopale dans la province ecclésiastique. Sa physionomie dans l’ordonnancement canonique actuel, particulièrement en France [RHODE, 10063]
TOMAZ DA CRUZ, Edvagner A Igreja Particular segundo o olhar dos documentos conclusivos das Conferências Gerais do Episcopado Latino-Americano e do Caribe e sua relação com o pensamento de Papa Francisco [HENN, 10046]
FERNANDO FRANÇA, Marcio A pertença dos fiéis pendulares à paróquia eletiva. Novos critérios de adscrição a uma outra paróquia. [ASTIGUETA, 10052]
VECCHIATO, Federica Lo sconcerto umano nell’esperienza di fede: il modello letterario e teologico del Salmo 44 [SONNET, 10030]
FERREIRA, Donizete A complementariedade dos estados de vida na realidade associativa dos Movimentos Eclesiais e Novas Comunidades [ASTIGUETA, 10090]
VENTRELLA, Palma Communio individuorum: pensare il rapporto individuo-comunità nella luce della Trinità a partire da S. Bulgakov e H. U. von Balthasar [VETÖ, 10040]
HANICOTTE, Vincent Hubert Pierre Confier une paroisse à une collectivité associative? Enjeux et conditions d’une application analogique du can. 520 [SUGAWARA, 10058]
VILLA BETANCOURT, Ana Cristina La diferencia sexual según los capadocios: iluminaciones de su reflexión y su experiencia cristiana para la problemática de hoy [TENACE, 10091] VIRGITTI, Biasgiu Santu Le récit de Jonas dans la Liturgie latine.
PASSARO, Enrico La separazione degli sposi con permanenza del vincolo coniugale. Analisi della normativa canonica e statale italiana. Storia, giurisprudenza attuale e prospettive per il futuro [KOWAL, 10066]
FILOSOFIA DÍAZ ALDACO, Vicente La concepción narrativa de la ética en Paul Ricœur: actualidad y pertinencia de la Identidad Narrativa [CUCCI, 10035] HUERTA RUIZ, Juan De Dios La hermenéutica de Luigi Pareyson una vía a la verdad [FINAMORE, 10025] MEIRELLES BEGHELLI, Laura Hermenêutica como outro da filosofia: contribuições de Heidegger e Derrida [GILBERT, 10017] NANATT, David Finality and Ordering of the Universe in the Thought of Charles Sanders Peirce: A Critical Study [ROJKA, 10033] NGUYEN, Ngoc Hai Un risveglio della dignità umana. Dall’inquietudine umana ad una civiltà di tipo sacrale nel pensiero di Gabriel Marcel [SALATIELLO, 10043] PETROCELLI, Luciana Potere, Obbedienza e Libertà: Leo Strauss ermeneuta della teologia politica di Spinoza [VILA-CHÃ, 10034] PIETERZACK, Cristiane Immediatezza e mediazione. Un confronto euristico tra Aristotele e Emmanuel Lèvinas [GORCZYCA, 10041] POLLINI, Massimiliano Lineamenti della filosofia delle persone di Robert Spaemann. Una fisionomia della realtà della persona come essereper-sé-una ed essere-per-altri [GORCZYCA, 10042]
STORIA E BENI CULTURALI DELLA CHIESA ABELI MUHOYA MUTCHAPA, François Des Missions à la naissance du Diocèse de Kindu en République Démocratique du Congo (1907-1959). Ombres et lumières [LOVISON, 10056]
57/2021
| 59
DISSERTAZIONI DIFESE
ANTHONI MUTHU, Mahimai Dass Jesuit Letters and Mysore History: Annual Letters and Relations of Mysore Mission as Source for the Secular History of the Kingdom of Mysore from the Year 1648 till 1704 [MENDONÇA, 10064] BELLELLA CARDIEL, Antonio Un mediador en tiempo de conflictos. La obra de Juan Postius CMF en la Segunda República Española (1931-1936) [COLL, 10037] CAMNAHAS, Antonio The development of the catholic mission in the Lesser Sunda Islands - Indonesia under the Society of the Divine Word (SVD): from one apostolic prefecture to two apostolic vicariates (1913-1942) [MIKRUT, 10049] CARGNELLO, Giulio La Santa Sede e i governi nelle Filippine e a Guam. Dalla crisi delle Caroline al consolidamento del potere statunitense: una nuova Chiesa e una mutata geopolitica nel Pacifico (1885-1902) [MIKRUT, 10065] DABIRÉ, Doniku Sylvain Histoire de la Congrégation de la Petite Oeuvre de la Divine Providence en Afrique de l’ouest: Les défis du passage d’une conception de “l’enfant-serpent” à la perception de l’homme comme image de Dieu [LOVISON, 10073] DI MARTINO, Michele L’archivio di mons. Giuseppe M. Palatucci, vescovo di Campagna (19381961). Fonti per la ricerca sui campi di concentramento in Italia [LOVISON, 10026] DOMINIC, Hendry Selvaraj The Contribution of Mgr. Louis Mathias SDB to the Catholic Church with Special Reference to the Formation of Indian Seminarians at Sacred Heart Seminary, Poonamallee, Tamil Nadu (1935-1965) [LOVISON, 10061] JUSTUS, Peter Gichunge Catholic Church in Meru, Kenya Establishment of Missions and Africanization, 1911-1975 [MENDONÇA, 10053] KPIOHEDA BIN-MASUDI, Anselme Le diocèse de Dungu-Doruma en République Démocratique du Congo. Des
60 |
57/2021
Origines à l’érection canonique (19001967) [INGLOT, 10102] MLIGO, Erasmo Benedict Schools, catechesis, and caritas: the contributions of Maurus Hartmann, Thomas Spreiter and Gallus Steiger to the evangelization of the southern part of Tanzania by the benedictines of St. Ottilien 1894-1953 [LEWIS, 10044] OCHO, Okechukwu Hilary The reception of the Christian faith in Nigeria during the missionary enterprise of the CMS: From inception till 1904 [LEWIS, 10096] OKITO W’OKITO LUNGANGULA, Didier Les ordinaires de l’Eglise au Congo Belge (1895-1959). Origines, formation, nomination et prosopographie [REGOLI, 10070] PINNA, Diego Il Gran Consiglio della Chiesa: la Congregazione degli Affari Ecclesiastici Straordinari durante il pontificato di Leone XIII (1878-1887) [REGOLI, 10076] PIRAINO, Pietro Fra’ Anselmo Evangelista Sansoni ofm vescovo di Cefalù (1908-1921). Un religioso toscano vescovo nella Sicilia del primo ‘900 [TANZARELLA, 10054]
SCIENZE SOCIALI ETIM, Joseph Thaddeus The strategy adopted in the promotion of the ecclesial participation of the laity during the episcopacy of Camillus Etokudoh (1989-2009) in Ikot Ekpene diocese, Nigeria [PALLADINO, 10105] FOUDA OWONA, Engelbert Rene Repenser la paroisse à partir de ses Communautés Ecclésiales Vivantes (CEV). Vers une socio-anthhropologique des CEV dans l’Archidiocèse de Yaoundé (Cameroun) [AZETSOP, 10106] KOUABENAN, Kouadio Kra Jean Culture de la convergence et démocratisation de la télévision publique en Côte d’Ivoire [LAH, 10109]
MARAGA, Peter Zakayo Beneficial ownership and use of information and communication technologies (ICT) in Diocese of Bunda, Tanzania [LAH, 10080] MUSAU MAYAMBA, Pauline Apports des mouvements associatifs à l’émancipation de la fémme en milieu rural congolais. Cas des femmes main dans la main et Centre bamamu tabulukayi du Kasai [AZETSOP, 10101] QUIROZ GUTIÉRREZ, Joaquín Los factores culturales que inciden en la violencia y vulnerabilidad hacia la mujer rural en la region centro del departamento de Boyacá (Colombia) [PALLADINO, 10088] TCHEUGOUE NGADJUI, Fabienne Laure Les enjeux socio-économiques des politiques de développement au Cameroun à partir des indépendances: entre théorie et evidence empirique [SANNA, 10027] TURCO, Danilo The Dublin Regulation. A legal, sociological and ethical analysis of an ongoing process [MICALLEF, 10068]
SPIRITUALITÀ CHOI, Junghoon La povertà come esperienza spirituale alla luce della riflessione teologica di Gustavo Gutierrez [PIERI, 10081] KYUNGU MUSENGE, Rigobert La liberté intérieure comme fruit du discernement spirituel. Tentative d’un portrait spirituel du serviteur de Dieu Monseigneur Christophe Munzihirwa, SJ archevêque de Bukavu (1926-1996) [WITWER, 10051] MALANTRUCCO, Alessandro L’esperienza fisica e psicologica della morte di Gesù. Una lettura teologico-spirituale dei Vangeli e della Sindone [PIERI, 10045] NAUMOWICZ, Pawel Una rilettura della spiritualità di San Stanislao Papczynski (1631-1701) nella luce dell’Immacolata Concezione di Maria. Verso la riscoperta del carisma
della Congregazione dei Chierici Mariani [KOWALCZYK, 10085] PEREIRA DE OLIVEIRA, Lícia La Reconciliación: un don esponsal de Dios a la humanidad. Luces para vivir una espiritualidad de la reconciliación [PIERI, 10028] PROTASEVYCH, Oleksandr Guida e accompagnamento spirituale secondo Simeone il Nuovo Teologo [DUFKA, 10095]
ROMAGNA, Lorenzo Liturgia e musica in Sacrosanctum Concilium. Un itinerario spirituale per un incontro con Dio nel mondo contemporaneo [GONZÁLEZ MAGAÑA, 10104] SIDELNYK, Ruslan L’identità, l’iconicità e la spiritualità del presbitero sposato nella Chiesa GrecoCattolica Ucraina [MICHAEL, 10067]
Nomine ex alunni NOMINE EPISCOPALI Nel periodo compreso tra il 29 febbraio2020 e il 20 aprile 2021, il Santo Padre Francesco ha nominato Vescovi i seguenti ex alunni: Rev. Joseph Mwongela, finora Vicario Generale della Diocesi di Kitui (Kenya), a Vescovo della stessa Diocesi di Kitui (Kenya). Studente nel ciclo di Licenza nella Facoltà di Teologia dall’A.A. 2003/ 2004 al 2004/2005. Rev. Canonico David Ernest Charles Evans, finora Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Birmingham e Worcester (Gran Bretagna), a Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi di Birmingham (Gran Bretagna). Studente nei cicli di Baccalaureato e Licenza nella Facoltà di Filosofia dall’A.A. 1972/1973 al 1978/1979 e nel ciclo di Baccalaureato nella Facoltà di Teologia dall’A.A. 1974/1975 al 1976/1977. Rev. Stephen James Lawrence Wright, finora Vicario Episcopale dell’Arcidiocesi di Birmingham e Worcester (Gran Bretagna), a Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi di Birmingham (Gran Bretagna). Studente nei cicli di Baccalaureato e di Licenza nella Facoltà di Teologia dall’A.A. 1995/1996 al 1999/2000.
Rev. P. Giorgio Marengo, I.M.C., finora Consigliere dell’Asia, Superiore per la Mongolia, Parroco di Maria Madre della Misericordia ad Arvaiheer (Mongolia), a Prefetto Apostolico di Ulaanbaatar con carattere vescovile (Mongolia). Studente nel ciclo di Baccalaureato nella Facoltà di Teologia dall’A.A. 1996/1997 al 1998/ 1999. Rev. Adimir Antônio Mazali, finora Parroco della Cattedrale Nossa Senhora Aparecida di Cascavel (Brasile), a Vescovo della Diocesi di Erexim (Brasile). Studente nel ciclo di Licenza nella Facoltà di Teologia dall’A.A. 1999/2000 al 2000/2001. Rev. Vicente Horacio Saeteros Sierra, finora Parroco della Cattedrale e Vicario Generale dell’Arcidiocesi Metropolitana di Portoviejo (Ecuador), a Vescovo Ausiliare della medesima Arcidiocesi (Ecuador). Studente nel ciclo di Licenza nella Facoltà di Storia Ecclesiastica dall’A.A. 2001/2002 al 2003/2004. Rev. Arturo Bravo Salazar, finora Parroco della Parrocchia El Salvador del Mundo a La Matriz-Valparaíso e Decano della Facoltà Ecclesiastica di Teologia della Pontifica Università Cattolica di Valparaíso (Cile), a Vescovo della Diocesi di San Felipe (Cile). Studente nei cicli di Licenza e di Dottorato nella Facoltà di Teologia dal-
YANDUSHEV-RUMYANTSEV, Alexey Vita in Cristo. La santità vissuta nella missione pastorale in San Giovanni di Kronstadt [MARANI, 10023]
PSICOLOGIA THUMMA, Swarna Anna Mary Human formation in the training to priesthood. With specific attention to psychosexual integration [ZOLLNER, 10038]
a cura della SEGRETERIA GENERALE
l’A.A. 1998/1999 all’A.A. 2000/ 2001 e dall’A.A. 2005/2006 al 2007/2008. Rev. Ovidio Giraldo Velásquez, finora Direttore Nazionale della Rete per la Nuova Evangelizzazione (SINE) (Colombia), a Vescovo della Diocesi di Barrancabermeja (Colombia). Studente nel ciclo di Licenza nella Facoltà di Filosofia dall’A.A. 1992/1993 al 1993/1994. Rev. Jorge Esteban González, attualmente Pro Vicario Generale, Rettore e Parroco della Chiesa Cattedrale della medesima Diocesi a Vescovo Ausiliare della Arcidiocesi Metropolitana di La Plata (Argentina).Studente nel ciclo di Licenza nell’Istituto di Spiritualità dall’A.A. 1998/1999 al 2000/2001. Rev. Mons. David Leon Toups, finora Rettore del Saint Vincent de Paul Regional Seminary a Boyton Beach (Florida), a Vescovo della Diocesi di Beaumont (U.S.A.). Studente nei cicli di Baccalaureato e di Licenza nella Facoltà di Teologia dall’A.A. 1993/1994 al 1997/1998. Rev. Dario Gervasi, finora Parroco della Parrocchia Risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo a Roma (Italia), a Vescovo Ausiliare della Diocesi di Roma (Italia). Studente nei cicli di Baccalaureato nella Facoltà di Filosofia e di Baccalaureato e Licenza nella Facoltà di
57/2021
| 61
NOMINE
Teologia dall’A.A. 1988/1989 al 2001/ 2002. Rev. P. César Garza Miranda, O.F.M., finora Parroco, Decano e Membro del Consiglio Presbiteriale in rappresentanza della Vita Consacrata, a Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi di Monterrey (Messico). Studente nel ciclo di Diploma per Formatori al Sacerdozio nell’A.A. 2014/2015. Rev. José Manuel Garza Madero, finora Rettore della Cattedrale Metropolitana e Vicario Episcopale, a Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi di Monterrey (Messico). Studente nel ciclo di Licenza della Facoltà di Teologia nell’A.A. 1987/1988. Rev. David J. Bonnar, finora Parroco della Saint Aidan Parish a Wexford (U.S.A.), a Vescovo della Diocesi di Youngstown (U.S.A.). Studente nei cicli di Baccalaureato e di Diploma nella Facoltà di Teologia dall’A.A. 1986/1987 al 1987/ 1988. Rev. François Abeli Muhoya Mutchapa, finora in servizio pastorale nelle Parrocchie S.Maria e S.Mauro della Diocesi di Tivoli (Italia), a Vescovo della Diocesi di Kindu (Repubblica Democratica del Congo). Studente nei cicli di Baccalaureato, Licenza e Dottorato nella Facoltà di Storia e Beni Culturali della Chiesa dall’A.A. 2013/2014 al 2019/2020. Rev. P. Matthew Remijio Adam Gbitiku, M.C.C.J., finora Vice Rettore ed Economo del Teologato Internazionale dei Missionari Comboniani del Cuore di Gesù a Nairobi (Kenya), a Vescovo della Diocesi di Wau (Sud Sudan). Studente nel ciclo di Licenza, indirizzo Formatori nei Seminari, nell’Istituto di Spiritualità dall’A.A. 2008/2009 al 2009/2010. Rev. Simon Kim Ju-young, finora Direttore del Centro di Ricerca di Storia della Chiesa e Segretario del Comitato per la Riconciliazione della Conferenza Episcopale Coreana, a Vescovo della Diocesi di Chunchon (Corea). Studente nei cicli di Licenza e di Dottorato nella Facoltà di Storia Ecclesiastica dall’A.A. 2001/2002 al 2006/2007. Rev. Eduardo Muñoz Ochoa, finora Formatore nel Seminario Maggiore dell’Arcidiocesi di Guadalajara (Messico), a
62 |
57/2021
Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi Metropolitana di Guadalajara (Messico). Studente nel ciclo di Licenza nella Facoltà di Teologia dall’A.A. 1999/2000 al 2000/ 2001. Rev. Nivaldo dos Santos Ferreira, finora Rettore del Santuario Arcidiocesano São Judas Tadeu a Belo Horizonte (Brasile), a Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi Metropolitana di Belo Horizonte (Brasile). Studente nel ciclo di Licenza nella Facoltà di Teologia dall’A.A. 2001/2002 al 2002/2003. Rev. Francisco José Prieto Fernández, finora Direttore della Scuola Diocesana di Teologia e Vicario Episcopale per la Nuova Evangelizzazione della Diocesi di Orense (Spagna), a Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi Metropolitana di Santiago di Compostela (Spagna). Studente nel ciclo di Licenza nella Facoltà di Teologia dall’A.A. 1992/1993 al 1993/1994. Rev. Maksimilijan Matjaž, finora Professore di Sacra Scrittura presso la Facoltà di Teologia a Ljubljana (Slovenia), a Vescovo della Diocesi di Celje (Slovenia). Studente nel ciclo di Dottorato nella Facoltà di Teologia dall’A.A. 1995/1996 al 1997/1998. Rev. P. Christian Carlassare, M.C.C.J., finora Vicario Generale della Diocesi di Malakal (Sud Sudan), a Vescovo della Diocesi di Rumbek (Sud Sudan). Studente nel ciclo di Baccalaureato nella Facoltà di Teologia dall’A.A. 2000/2001 al 2002/2003. Rev. Benoni Ambarus, finora Parroco dei S.S. Elisabetta e Zaccaria a Valle Muricana e Direttore della Caritas di Roma (Italia), a Vescovo Ausiliare della Diocesi di Roma (Italia). Studente nel ciclo di Licenza della Facoltà di Teologia dall’A.A. 1999/2000 al 2000/2001. Rev. Gérard Le Stang, finora Parroco di Notre-Dame du Folgoët-Abers-Côte des Légendes (Francia), a Vescovo Ausiliare della Diocesi di Amiens (Francia). Studente nel ciclo di Licenza della Facoltà di Teologia dall’A.A. 1992/1993 al 1994/ 1995. Rev. Fortunato Morrone, finora Parroco di San Leonardo di Cutro e Docente di Teologia Sistematica presso l’Istituto Teo-
logico Calabro (Italia), a Arcivescovo Metropolita di Reggio Calabria-Bova (Italia). Studente nei cicli di Licenza e di Dottorato nella Facoltà di Teologia dall’A.A. 1983/1984 al 1987/1988. Rev. Mons. Daniel J. Felton, finora Vicario Generale e Moderatore della Curia della Diocesi di Duluth (U.S.A.), a Vescovo della Diocesi di Duluth (U.S.A.). Studente nei cicli di Licenza nella Facoltà di Teologia e di Diploma nel Centro Interdisciplinare sulla Comunicazione Sociale dall’A.A. 1987/1988 al 1988/1989.
ALTRE NOMINE EPISCOPALI ED ARCIEPISCOPALI Rev. Mons. Luís Miguel Muñoz Cardabá, finora Consigliere di Nunziatura, a Nunzio Apostolico in Sudan e in Eritrea elevandolo alla dignità di Arcivescovo. Studente nei cicli di Licenza e Dottorato nella Facoltà di Teologia dall’A.A. 1992/1993 al 1998/1999. S.E.R. Mons. Ilson de Jesus Montanari, Segretario della Congregazione per i Vescovi, a Vice Camerlengo di Santa Romana Chiesa. Studente nei cicli di Baccalaureato nella Facoltà di Teologia dall’A.A. 1986/1987 e di Licenza e Dottorato dall’A.A. 2002/2003 al 2011/2012. Rev. Mons. Mitja Iescovar, finora Consigliere di Nunziatura a Nunzio Apostolico in Iraq. Studente nei cicli di Licenza e di Dottorato nella Facoltà di Diritto Canonico dall’A.A. 1997/1998 al 2001/2002. S.E.R. Mons. Percy Lorenzo Galván Flores, finora Vescovo Prelato di Corocoro (Bolivia), a Arcivescovo Metropolita dell’Arcidiocesi di La Paz (Bolivia). Studente nel ciclo di Licenza nella Facoltà di Teologia dall’A.A. 1998/1999 al 2000/2001. S.E.R. Mons. Gianrico Ruzza, finora Vescovo Ausiliare della Diocesi di Roma, a Vescovo della Diocesi di Civitavecchia (Italia). Studente nei cicli di Licenza e di Dottorato nella Facoltà di Diritto Canonico dall’A.A. 1986/1987 al 1989/1990. Rev. P. Jesús María Aristín Seco, C.P., finora Amministratore Apostolico del Vica-
riato Apostolico di Yurimaguas (Perú), a Vicario Apostolico del Vicariato Apostolico di Yurimaguas (Perú). Studente nel ciclo di Licenza nella Facoltà di Teologia dall’A.A. 1979/1980 al 1980/1981. Rev. Mons. Francesco Lomanto, finora Docente e Preside della Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia San Giovanni Evangelista a Palermo (Italia), a Arcivescovo Metropolita dell’Arcidiocesi Metropolitana di Siracusa (Italia). Studente nei cicli di Licenza e di Dottorato nella Facoltà di Storia Ecclesiastica dall’A.A. 1989/1990 al 1991/1992 e dall’A.A. 1998/1990 fio al 2008/2009.
S.E.R. Mons. Elkin Fernando Alvarez Botero, finora Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi Metropolitana di Medellín (Colombia), a Vescovo della Diocesi di Santa Rosa de Osos (Colombia). Studente nel ciclo di Licenza della Facoltà di Teologia dall’A.A. 1992/1993 al 1993/1994.
S.E.R. Mons. Dermot Pius Farrel, finora Vescovo della Diocesi di Ossory (Irlanda), a Arcivescovo Metropolita dell’Arcidiocesi Metropolitana di Dublino (Irlanda). Studente nel ciclo di Dottorato della Facoltà di Teologia dall’A.A. 1985/ 1986 al 1986/1987.
Rev. Mons. Dorival Souza Barreto Júnior, finora Parroco di Nossa Senhora da Conceição e São José a Montes ClarosMG (Brasile), a Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi Metropolitana di São Salvador da Bahia (Brasile). Studente nel ciclo di Dottorato nella Facoltà di Teologia dall’A.A. 2000/2001 al 2002/2003.
S.E.R. Mons. Ignace Bessi Dogbo, finora Vescovo della Diocesi di Katiola (Costa d’Avorio), a Arcivescovo Metropolita dell’Arcidiocesi di Korhogo (Costa d’Avorio). Studente Ospite nella Scuola Superiore di Lettere Latine nell’A.A. 1992/1993.
S.E.R. Mons. Rutilo Felipe Pozos Lorenzini, finora Vescovo Ausiliare della Arcidiocesi Metropolitana di Puebla (Messico), a Vescovo della Diocesi di Ciudad Obregón (Messico). Studente nel ciclo di Licenza in Spiritualità dall’A.A. 2004/ 2005 al 2005/2006.
S.E.R. Mons. Devair Araújo da Fonseca, finora Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi Metropolitana di São Paulo (Brasile) a Vescovo della Diocesi di Piracicaba (Brasile). Studente nel ciclo di Licenza nella Facoltà di Teologia dall’A.A. 2000/2001 al 2001/2002.
S.E.R. Mons. Gianpiero Palmieri, finora Vescovo Ausiliare della Diocesi di Roma, a Vicegerente della stessa Diocesi conferendogli la dignità di Arcivescovo. Studente nei cicli di Baccalaureato nella Facoltà di Filosofia e Baccalaureato e Licenza nella Facoltà di Teologia dall’A.A. 1986/1987 al 1991/1992.
Rev. Mons. Teodoro Gómez Rivera, finora Vicario Generale e Vicario Episcopale per la Pastorale della Diocesi di Choluteca (Honduras), a Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi Metropolitana di Tegucigalpa (Honduras). Studente nel ciclo di Licenza nella Facoltà di Teologia dall’A.A. 2000/2001 al 2001/2002.
S.E.R. Mons. Carlos Emanuel Escribano Subías, finora Vescovo della Diocesi di Calahorra y La Calzada-Logroño (Spagna), a Arcivescovo Metropolita della Diocesi di Zaragoza (Spagna). Studente nel ciclo di Licenza nella Facoltà di Teologia dall’A.A. 1994/1995 al 1995/1996.
S.E.R. Mons. Han Lim Moon, finora Vescovo Ausiliare della Diocesi di San Martin (Argentina), a Vescovo Coadiutore della Diocesi di Venado Tuerto (Argentina). Studente nel ciclo di Licenza nell’Istituto di Spiritualità dall’A.A. 2001/2002 al 2002/2003.
S.E.R. Mons. Juan Carlos Cárdenas Toro, finora Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi di Cali (Colombia), a Vescovo della Diocesi di Pasto (Colombia). Studente nel ciclo di Licenza nella Facoltà di Filosofia dall’A.A. 2001/2002 al 2002/ 2003.
S.E.R. Mons. Erio Castellucci, Arcivescovo Metropolita di Modena-Nonantola e finora Amministratore Apostolico di Carpi (Italia), a Vescovo della Diocesi di Carpi e unione in persona Episcopi delle sedi di Modena-Nonantola e Carpi (Italia). Studente nei cicli di Licenza e di Dottorato nella Facoltà di Teologia dall’A.A. 1983/1984 al 1986/1987.
S.E.R. Mons. Paulo Cezar Costa, finora Vescovo della Diocesi di São Carlos (Brasile), a Arcivescovo Metropolita dell’Arcidiocesi di Brasilia (Brasile). Studente nei cicli di Licenza e di Dottorato nella Facoltà di Teologia dall’A.A. 1996/1997 al 2000/2001.
S.E.R. Mons. Tulio Luis Ramírez Padilla, finora Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi Metropolitana di Caracas (Venezuela), a Vescovo della Diocesi di Guarenas (Venezuela). Studente nel ciclo di Licenza nella Facoltà di Diritto Canonico dall’A.A. 1994/1995 al 1995/1996.
Rev. Mons. Mark Gerard Miles, finora Osservatore Permanente della Santa Sede presso l’Organizzazione degli Stati Americani (O.S.A.), a Nunzio Apostolico in Benin elevandolo alla dignità di Arcivescovo. Studente nei cicli di Baccalaureato nelle Facoltà di Filosofia e di Teologia dall’A.A. 1990/1991 al 1993/ 1994 e nei cicli di Licenza e di Dottorato nella Facoltà di Diritto Canonico dall’A.A. 2000/2001 al 2004/2005. S.E.R. Mons. Francisco Javier Múnera Correa, finora Vescovo della Diocesi di San Vicente del Caguán (Colombia), a Arcivescovo Metropolita dell’Arcidiocesi di Cartagena (Colombia). Studente nel ciclo di Licenza nella Facoltà di Missiologia dall’A.A. 1982/1983 al 1985/1986. S.E.R. Mons. Giovani Edgar Arana, finora Vescovo Ausiliare della Diocesi di El Alto (Bolivia), a Vescovo della medesima Diocesi (Bolivia). Studente nel ciclo di Diploma nel Centro San Pietro Favre per i Formatori al Sacerdozio e alla Vita Consacrata nell’A.A. 2008/2009. S.E.R. Mons. Claudiu-Lucian Pop, finora Vescovo della Curia Arcivescovile Maggiore della Chiesa Greco-Cattolica Romena, a Vescovo dell’Eparchia di Cluj-Gherla (Romania). Studente nel ciclo di Baccalaureato nella Facoltà di Teologia dall’A.A. 1993/1994 al 1995/ 1996 e nei cicli di Licenza e di Dottorato nell’Istituto di Spiritualità dall’A.A. 1996/ 1997 al 2006/2007.
57/2021
| 63
NOMINE
ALTRI INCARICHI AFFIDATI AD EX ALUNNI E/O DOCENTI Rev. Mons. Giuseppe Tonello, Membro del Consiglio Presbiteriale e della Commissione Disciplinare del Vicariato di Roma, a Consigliere della Penitenzieria Apostolica. Studente nel ciclo di Baccalaureato nella Facoltà di Teologia dall’A.A. 1988/1989 al 1990/1991 e nei cicli di Licenza e Dottorato nella Facoltà di Diritto Canonico dall’A.A. 1991/1992 al 2001/2002. S.E.R. Mons. Giacomo Morandi, Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede, a Consultore del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani. Studente nei cicli di Licenza e di Dottorato nella Facoltà di Missiologia dall’A.A. 2003/2004 al 2007/2008.
64 |
57/2021
S.E.R. Mons. Felice Accrocca, Arcivescovo della Diocesi di Benevento (Italia), a Membro della Congregazione delle cause dei Santi. Studente nei cicli di Licenza e Dottorato nella Facoltà di Storia Ecclesiastica dall’A.A. 1988/1989 al 1990/1991 e successivamente Docente Incaricato nella stessa Facoltà fino all’A.A. 2015/2016. Rev. Mons. Juan Antonio Cruz Serrano, Consigliere di Nunziatura, a Osservatore Permanente della Santa Sede presso l’Organizzazione degli Stati Americani (O.S.A.). Studente nei cicli di Licenza e di Dottorato nella Facoltà di Diritto Canonico dall’A.A. 2000/2001 al 2004/2005. Rev. Mons. Alejandro Arellano Cedillo, finora Prelato Uditore del Tribunale della Rota Romana, a Decano del medesimo Tribunale. Studente nel ciclo di Licenza e di Dottorato nella Facoltà di Diritto Canonico dall’A.A. 1992/1993 al 1998/1999.
Il Rev. Mons. Alejandro Arellano Cedillo, studente nei cicli di Licenza e di Dottorato nella Facoltà di Diritto Canonico dall’a.a. 1992/1993 al 1997/1998; il Rev. P. Giuseppe Buffon, O.F.M., studente nei cicli di Licenza e di Dottorato nella Facoltà di Storia Ecclesiastica dall’A.A. 1990/1991 al 1993/1994; e il Rev. P. Luigi Sabbarese, C.S., studente nel ciclo di Baccalaureato nella Facoltà di Teologia dall’A.A. 1986/1987 al 1987/1988, a Consultori della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica per un quinquennio. Rev. Armando Matteo, studente nei cicli di Licenza e di Dottorato nella Facoltà di Teologia dall’A.A. 1999/2001 fino al 2006/2007, a Sotto-Segretario Aggiunto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
STUDIA ARE
ALLA GREGORIA ANA
Un’esperienza di studio o unica
Facoltà di Teolog e ia www.unigre.it/T www ..unigree.it/Teologia e
STUDYING
AT TTHE GREGOR RIAN
A uniqque student experieence Istituto o di Spiritualità w . g e.it/Spiritual www.unigr e /Sp lità
Istituto o di Psicologia w .unig www.unigr www . ee.it//Psicologgia e.it/Psicolog
e i
i
Facoltà di d Diritto Canonico www w.unigre.it/Dir . ge c can
Facoltà di d Filosofia ZZZ XQLJUH LW )LORVR¿D
Istituto o di Antropologia
Studi in nterdisciplinari sulla dig gnità umana e sulla cura delle persone vuln nerabili
w . g e.it/CCP www.unigr e
Centro o “San Pietro Favre” pe er i Formatori al Sace erdozio e alla Vita Co onsacrata w . g e.it/CFC www.unigr e
Facoltà di d Storia e Beni Culturali C della Chiesa www.unigr . e e.it/Storia
Facoltà ltà d di Missiologia Mi i l i www w..unigre.it/Missiologia /M a
Facoltà di d Scienze Sociali www w..unigre.it/Scienze-soc e ciali
Centro o “Cardinal Bea” per gli Studi Giudaici w . ig e.it/Bea www.unigr e i /B
Centro o Fede e Cultura “Albe A erto Hurtado” w . g e.it/Hurtado www.unigr e
Centro o Studi Interreligiosi della Gregoriana G w . ge www.unigre.it/Interr eeliggious g
Centro o di Spiritualità Ignaziana ww ww.unigr . g e.it/CSI e /CSI
Pontificia Universitas Gregoriana Piazza della Pilotta, 4 00187 Roma (Italy) Tel. +39 06 6701.1 Fax +39 06 6701.5419
www.unigre.it Follow us on UniGregoriana
Ad Maiorem Dei Gloriam
ISSN 2283-3110
1551 - 2021