Apv luglio 2017

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Alta pianura venetaNEWS

Magazine d’informazione del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta luglio 2017

1300KM DI CANALI RIPULITI L’ATTIVITÀ DEL CONSORZIO SUL TERRITORIO IRRIGAZIONE: GLI INVESTIMENTI CHE SERVONO


INDICE 1300KM DI CANALI RIPULITI Pagina 3 IMPORTANTI LAVORI DI ADEGUAMENTO AL MANUFATTO ALDEGHERI AD ARCOLE (VR) Pagina 5 ALLO SCOLO FIBBIO PULIZIA DEL FONDO CON MOTOBARCA DRAGANTE Pagina 7 LAVORI AL RIO DELLA PILA PER METTERE IN SICUREZZA LA BANCHINA STRADALE Pagina 9 PULIZIA DELLO SCOLO VERONESE VALLE DELLA CHIESA A RONCÀ Pagina 11 RITORNA ALLO SPLENDORE LA PISTA CICLOPEDONALE LUNGO LO SCOLO ZENOBRIAMURARA A VERONA Pagina 12 RIPRESA FRANA CON PALI E PIETRAME ALLO SCOLO MASERA AD ARCOLE (VR) Pagina 13 147 MILIONI PER L’IRRIGAZIONE Pagina 14



1300 km di canali ripuliti Iniziano le manutenzioni estive nel Veronese

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Hanno preso il via recentemente le attività ordinarie di manutenzione e sfalcio degli oltre 1300 km di canali di competenza del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta nel territorio veronese. Tra i lavori effettuati, lo sfalcio delle rive e pulizia del fondo dello scolo Balbi a Belfiore (VR), dove il Consorzio di bonifica è intervenuto con mezzi e personale proprio. “I lavori in corso in una vasta area – spiega il presidente del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta, Silvio Parise – sono fondamentali per la salvaguardia e messa in sicurezza del territorio e rientrano tra le attività consortili ordinariamente svolte per mantenere costantemente sotto controllo e curare i corsi d’acqua con rigore e puntualità. Con questo spirito abbiamo recentemente concluso la pulizia dello Scolo Balbi a Belfiore, attraverso personale in forza, e così sarà per altri corsi d’acqua, al fine di far fronte ad eventuali violente precipitazioni che potrebbero presto verificarsi”. D’altronde i cambiamenti climatici degli ultimi anni hanno profondamente modificato anche le modalità di intervento del Consorzio di bonifica sul territorio, rendendo spesso necessarie manutenzioni ancor più frequenti e minuziose. “L’importante ruolo dei Consorzi di bonifica – sottolinea il presidente Parise – è ancor più evidente quando sono necessarie opere che richiedono una competenza specifica particolare, che si fa tutt’uno con l’abilità tecnica di riconoscere i problemi e porre in atto le dovute azioni”. Uomini preparati e mezzi moderni ed efficienti sono fondamentali per svolgere questo lavoro.

Il presidente del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta Silvio Parise

“Il territorio viene battuto a tappeto con meticolosità ed una professionalità di alto livello – conclude il presidente Parise – ed alla presenza si aggiunge il confronto costante con le amministrazioni locali e l’impiego di mezzi moderni ed efficienti, a supporto del personale altamente esperto”.

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Importanti lavori di adeguamento al manufatto Aldegheri ad Arcole (VR)

Il presidente Silvio Parise: “lavoriamo ogni giorno per il miglior uso e la razionalizzazione dell’acqua”

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“L’acqua è un bene prezioso, occorre salvaguardarne ogni singola goccia. Sentiamo dirlo praticamente ogni giorno, ma occorre passare dalle parole ai fatti, attraverso la formazione ed informazione dei cittadini, a partire dai più piccoli. E con questo spirito il Consorzio di bonifica ha recentemente effettuato dei lavori di sistemazione del sostegno irriguo allo scolo Masera ad Arcole (VR)”. Con queste parole il presidente del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta, Silvio Parise, descrive i lavori recentemente effettuati al manufatto Aldegheri ad Arcole, dove sono state cambiate le paratie con altre a settore per meglio regolare i livelli irrigui e, quindi, per un uso più razionale dell’acqua.


“Su questo versante ogni anno sollecitiamo anche gli agricoltori ad effettuare un utilizzo attento dell’acqua e, soprattutto – sottolinea il presidente Parise – ad impiegarla con le modalità stabilite dal Consorzio di bonifica, così da consentire a tutti di poter effettuare l’irrigazione. In particolare in periodi complessi come questo, infatti, è importante utilizzare le risorse a disposizione con attenzione, sia per una questione di buon senso, che per garantire a tutti l’accesso all’acqua”. È pur vero che sono previste pesanti sanzioni per chi non dovesse rispettare le regole esistenti, ma il Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta vuole pensare che gli agricoltori siano persone coscienziose ed attente, capaci di comprendere l’emergenza idrica che ci troviamo ad affrontare. “Indubbiamente applicheremo le norme previste in caso di abuso – conclude il presidente Parise – ma in cuor nostro siamo certi che questo non sarà necessario, in quanto il mondo contadino è sempre attento ai consumi ed è capace di misurare le difficoltà con cui tutti i colleghi, ogni singolo giorno, devono fare i conti”.

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Allo scolo Fibbio pulizia del fondo con motobarca dragante

Il presidente Silvio Parise: “uomini preparati e mezzi moderni sono fondamentali per la sicurezza�

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“Se non avessi personale altamente formato e mezzi moderni sarebbe davvero difficile effettuare la manutenzione idraulica del territorio e garantire un livello di sfalcio e pulizia dei fondali tale da assicurare la sicurezza ed al contempo la salubrità dei luoghi, fondamentali per le comunità”. Con queste parole il presidente del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta, Silvio Parise, interviene a seguito dei lavori recentemente effettuati allo scolo Fibbio a Montorio (VR), dei lavori eseguiti con una motobarca dragante, per garantire pulizia, igiene, sicurezza. “Il territorio è vasto e complesso da trattare – sottolinea il presidente Parise – ma, soprattutto, presenta delle specificità tali da rendere spesso necessari interventi del tutto particolari, come quello effettuato allo scolo Fibbio con una motobarca dragante, un mezzo moderno e capace di effettuare la pulizia anche in punti difficilmente accessibili con una certa rapidità”.

d’acqua è determinante per la sicurezza dei territori che, altrimenti, sarebbero lasciati in balia dei sempre più frequenti eventi atmosferici improvvisi e violenti. I cambiamenti climatici degli ultimi anni, infatti, hanno profondamente modificato anche le modalità di intervento del Consorzio di bonifica sul territorio, rendendo spesso necessarie manutenzioni ancor più frequenti e minuziose. “L’importante ruolo dei Consorzi di bonifica – sottolinea il presidente Parise – è ancor più evidente quando sono necessarie opere che richiedono una competenza specifica particolare, che si fa tutt’uno con l’abilità tecnica di riconoscere i problemi e porre in atto le dovute azioni”. Uomini preparati e mezzi moderni ed efficienti sono fondamentali per svolgere questo lavoro. “Il territorio viene battuto a tappeto con meticolosità ed una professionalità di alto livello – conclude il presidente Parise – ed alla presenza si aggiunge il confronto costante con le amministrazioni locali e l’impiego di mezzi moderni ed efficienti, a supporto del personale altamente esperto”.

E l’importanza di effettuare la manutenzione dei corsi

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Lavori al Rio della Pila per mettere in sicurezza la banchina stradale Il presidente Silvio Parise: “un’opera di straordinaria utilità resa possibile grazie alla collaborazione tra enti” “La collaborazione tra enti rappresenta sempre il miglior esempio di come le istituzioni nel territorio possano essere al servizio della comunità locale per garantire la sicurezza di tutti e, quindi, il bene comune”. Con queste parole il presidente del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta, Silvio Parise, descrive l’ottimo risultato conseguito a seguito dei lavori di consolidamento di un tratto spondale, con palificata e pietrame, in territorio comunale di Dueville. L’intervento ha riguardato un’estensione complessiva della strada di 110 metri ed è stato possibile grazie alla collaborazione con il Comune di Dueville, che ha fornito la quasi totalità del materiale, mentre il Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta ha messo a disposizione il personale necessario per eseguire le opere. “Un lavoro di manutenzione dal grande valore sul fronte della sicurezza – sottolinea il presidente Parise – in quanto la banchina stradale in località Chiuppese a Dueville stava cedendo e, quindi, gli interventi di manutenzione si erano resi urgenti ed improcrastinabili. Il pronto intervento di Consorzio e Comune, pertanto, è stato fondamentale”. Il Comune di Dueville ha espresso “viva gratitudine per il lavoro svolto in sinergia, migliorando la sicurezza idrogeologica della zona, a favore dell’utenza”.

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Pulizia dello scolo veronese Valle della Chiesa a Roncà “Vedere dei corsi d’acqua manutenuti adeguatamente, sia dal punto di vista della sicurezza che del decoro, contribuisce a sviluppare nei cittadini una mentalità di rispetto e tutela per il territorio. Un approccio al quale dobbiamo abituarci, in quanto l’ambiente va preservato dai disastri ed al tempo stesso reso fruibile da parte della comunità”. Con queste parole il presidente del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta, Silvio Parise, descrive i lavori recentemente conclusi allo scolo Valle della Chiesa a Roncà, dove è stata rispettivamente effettuata la fresatura delle rive e pulizia del fondo. “Un territorio idraulicamente sicuro e pulito – sottolinea il presidente Parise – è un territorio migliore, in quanto migliore è la sua vivibilità, sia per i cittadini che per le attività professionali che in esso sono ubicate. Con questo spirito e con grande senso etico, il Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta lavora ogni giorno per garantire ai cittadini un futuro sicuro e sereno, mettendo al riparo dai rischi abitazioni ed imprese”. Un lavoro di monitoraggio costante e capillare, poiché bisogna ridurre al massimo le aree scoperte. “Il territorio viene battuto a tappeto con meticolosità ed una professionalità di alto livello – conclude il presidente Parise – e, nel caso dello scolo Valle della Chiesa, è stata eseguita un’accurata pulizia del fondo e la fresatura delle rive”.

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Ritorna allo splendore la pista ciclopedonale lungo lo scolo Zenobria-Murara a Verona

Il presidente Silvio Parise: “sicurezza idraulica e cura del territorio, le nostre priorità per la comunità” Anche la manutenzione del territorio e la sua fruibilità, in alcuni casi, rientra nelle competenze del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta. È il raso della pista ciclopedonale lungo lo scolo ZenobriaMurara a Verona, un angolo di verde dove i cittadini possono rifugiarsi per trascorrere qualche momento in tranquillità. È

stata recentemente conclusa la fresatura delle rive allo scolo Zenobria-Murara a Verona, rendendo così più agevolmente percorribile la pista ciclopedonale. “Vedere dei corsi d’acqua manutenuti adeguatamente, sia dal punto di vista della sicurezza che del decoro, contribuisce a sviluppare nei cittadini una mentalità di rispetto e tutela per il territorio. Un approccio al quale dobbiamo abituarci, in quanto l’ambiente va preservato dai disastri ed al tempo stesso reso fruibile da parte della comunità”. Con queste parole il presidente del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta, Silvio Parise, descrive i lavori recentemente conclusi allo scolo Zenobria-Muraro, dove è stata effettuata la fresatura delle rive. “Un territorio idraulicamente sicuro e pulito – sottolinea il presidente Parise – è un territorio migliore, in quanto migliore è la sua vivibilità, sia per i cittadini che per le attività professionali che in esso sono ubicate. Con questo spirito e con grande senso etico, il Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta lavora ogni giorno per garantire ai cittadini un futuro sicuro e sereno, mettendo al riparo dai rischi abitazioni ed imprese”. Un lavoro di monitoraggio costante e capillare, poiché bisogna ridurre al massimo le aree scoperte. “Il territorio viene battuto a tappeto con meticolosità ed una professionalità di alto livello – conclude il presidente Parise – e, nel caso dello scolo Zenobria-Muraro, è stata eseguita un’accurata pulizia delle rive, che ha reso completamente fruibile la pista ciclopedonale che lo costeggia, con grande soddisfazione dei tanti veronesi che ogni giorno vi si recano per delle passeggiate all’aria aperta”.

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Ripresa frana con pali e pietrame allo scolo Masera ad Arcole (VR) L’erosione dell’acqua non è l’unica insidia sulle sponde dei corsi d’acqua. Il costante pericoloso traforo eseguito dalle nutrie, infatti, non ha ancora trovato un’efficace soluzione. Risolti i problemi idraulici allo scolo Masera, in comune di Arcole (VR), recentemente interessato da una frana, e sul quale il Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta ha eseguito un intervento di ripresa della sponda con 15 tonnellate di pietrame e pali. Il corso d’acqua, infatti, era stato oggetto di frane in alcuni tratti di sponda, a causa della normale azione erosiva dell’acqua e della presenza, rimasta ad oggi irrisolta, delle nutrie. “Il lavoro in questione è stato eseguito con uomini e mezzi del Consorzio – spiega il presidente del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta, Silvio Parise – e rientra nelle attività di manutenzione ordinaria che l’ente attua nel territorio di competenza, formato da ben 98 Comuni tra Padova, Verona e Vicenza. L’attenzione è sempre alta e la collaborazione stretta con le amministrazioni comunali appare fondamentale per la salvaguardia e sicurezza del territorio”. Per l’intervento di ripresa frane sono stati impiegati pali e 15 tonnellate di pietrame. “I lavori sono stati eseguiti a regola d’arte da personale altamente specializzato – prosegue il presidente Parise – e l’utilizzo di pietrame fa sì che le sponde riescano a sopportare maggiormente l’azione erosiva costante dell’acqua, che nell’area interessata rappresenta un fenomeno non rara”. Non meno seria e grave, però, è la pericolosità rappresentata dalle nutrie, più volte evidenziata dal Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta: “abbiamo ripetutamente denunciato la necessità di porre rimedio alla proliferazione delle nutrie, ma ad oggi non risultano adottate metodologie efficaci a ridurre la presenza di questo animale la cui pericolosità è altissima ed i cui effetti sugli argini sono tanto subdoli quanto difficilmente visibili. Occorrerà agire al più presto, in quanto gli interventi che i Consorzi possono eseguire nel territorio sono difficilmente preventivi”.

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147 milioni per l’irrigazione Può una regione come il Veneto, il cui Pil sta trascinando l’economia italiana grazie soprattutto all’agricoltura, non investire in irrigazione? Per superare i danni dei cambiamenti climatici ed efficientare l’irrigazione veneta, i consorzi di bonifica hanno pronti 20 progetti per un totale di 147 milioni di euro di investimenti. Si tratta di interventi prioritari come l’infrastrutturazione e la modernizzazione delle reti irrigue. Opere in grado di produrre un risparmio idrico che, rispettando l’obiettivo del bando del PSRN (Piano di Sviluppo Rurale Nazionale), va dal 5 al 25%. “Per un’agricoltura efficiente, la disponibilità idrica è il primo fattore di produzione. Riteniamo indispensabile agire in prevenzione anziché intervenire in emergenza. Per farlo serve un piano regionale pluriennale che soddisfi appieno la progettualità esecutiva manifestata dai Consorzi di bonifica, che vada a compensazione degli investimenti all’interno del PSRN”, commenta Giuseppe Romano, Presidente di Anbi Veneto. In tema di investimenti però, c’è un paradosso: l’agricoltura veneta traina l’economia italiana ma non si investe sulla rete irrigua, contribuendo a contrastare le frequenti annate siccitose. Stime preliminari sul Pil diffuse dall’Istat, il Nord Est ha il rialzo più alto:+1,2% rispetto alla media nazionale +0,9%; a favorire questo aumento è stata in particolare l’agricoltura con un complessivo +4,5%. Una situazione economica che ci ricorda che il cibo è irriguo e che solo grazie all’irrigazione si sono raggiunti livelli di produzione agricola lorda pari a 5,7 miliardi di euro. Migliorare l’irrigazione del Veneto permetterebbe, inoltre, di contrastare annate siccitose come quella che stiamo affrontando dove si è registrato un valore medio di piovosità primaverile tra i 3 più bassi degli ultimi 23 anni (-30%) con forte deficit su tutto il territorio veneto. Infine, si andrebbe a migliorare l’uso della risorsa e a mitigare il depauperamento delle falde. “Gli investimenti irrigui si devono tradurre in una progettualità ben definita e programmata, a partire dal bando del Piano di Sviluppo Rurale nazionale, ai Fondi di Sviluppo e Coesione, ad una pluriennale programmazione regionale”. Tuttavia dei 300 milioni di euro destinati dal PSRN solo 30/40 milioni saranno destinati al Veneto, mentre dei 295 dell’FSC, la cui ripartizione vede il 20% delle risorse indirizzate al centro nord ed il restante al sud, 10/20 milioni circa troveranno la strada del Veneto. “La nostra proposta alla Regione del Veneto prevede che agli ipotetici 60 milioni di euro che finiranno in Veneto attraverso i piani nazionali ed europei, si affianchi una programmazione regionale decennale per l’irrigazione da 8 milioni di euro all’anno. Così, con altri 80 milioni di euro, riusciremo a coprire i costi degli interventi da noi considerati prioritari per l’irrigazione, che abbiamo quantificato in 147 milioni di euro”, conclude Romano. L’Assessore all’Agricoltura Giuseppe Pan, commenta: “Con i cambiamenti climatici in atto dobbiamo sempre più prepararci ad affrontare situazioni estreme come questa siccità. C’è un grande lavoro nazionale da fare. Ci batteremo affinché i fondi nazionali vengano erogati velocemente, in quanto in Veneto, grazie anche al grande lavoro dei Consorzi di bonifica, abbiamo progetti esecutivi e le risorse, quando ci sono, vengono investite senza perdite di tempo”. Pan, infine, promette che alla prossima Commissione di bilancio proporrà un piano regionale per l’irrigazione da affiancare ai grandi piani nazionali.

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