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Magazine d’informazione del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta maggio 2017
LA SICCITÀ SVUOTA I FIUMI SETTIMANA DELLA BONIFICA MANUTENZIONI SUL TERRITORIO LA BONIFICA FORMA 29 DOCENTI
INDICE IL TIMONCHIO DIVENTA UN BOSCO LA SICCITÀ STA SVUOTANDO I FIUMI Pagina 3 RIPARAZIONE DI UNA CONDOTTA D’IRRIGAZIONE ALLO SCOLO OPPI Pagina 5 IMPORTANTE PULIZIA DEL CANALE MAESTRO, PER PREPARARSI ALL’IRRIGAZIONE TRA CALDIERO, BELFIORE E SAN BONIFACIO Pagina 7 RIPRESA FRANA CON 120 TONNELLATE DI PIETRAME ALLO SCOLO BALBI A BELFIORE (VR) Pagina 9
CENTINAIA DI VISITATORI PER LA SETTIMANA DELLA BONIFICA E DELL’IRRIGAZIONE Pagina 11 RIPRESA FRANA CON 80 TONNELLATE DI PIETRAME ALLO SCOLO ALLACCIANTE CAVATTON A MERLARA (PD) Pagina 12 LA BONIFICA FORMA 29 DOCENTI Pagina 13 250 RAGAZZI RACCONTANO LA BONIFICA Pagina 14
Il Timonchio diventa un bosco La siccità sta svuotando i fiumi Il presidente Silvio Parise: “Quest’anno non avremo mai una continuità per quanto riguarda l’acqua nei fiumi e nei torrenti”
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Una distesa di pietre, erbacce, piante. Così si presenta in questi giorni il torrente LeograTimonchio nel tratto che da Marano attraversa Malo per poi dirigersi a sud-est, verso Villaverla. Nonostante le piogge dei giorni scorsi, lo scenario è desolante. E pensare che proprio in questo periodo il torrente dovrebbe essere ricco d’acqua in conseguenza dello scioglimento delle nevi in montagna. Invece, ci si trova davanti ad un fiume in secca, simbolo di una siccità che non accenna ad allentare la propria morsa. Una situazione preoccupante, soprattutto se si pensa che il Leogra-Timonchio contribuisce per il 50 per cento alla ricarica della falda acquifera di Caldogno. Il Leogra nasce a Pian delle Fugazze, nel versante vicentino del Pasubio, a 1.152 metri di quota. Dopo aver attraversato i comuni di Valli del Pasubio, Torrebelvicino, Schio, arriva a Marano, dove confluisce con il Timonchio, in arrivo da Santorso. Da questo punto il corso d’acqua prosegue per Malo, Villaverla, Caldogno, per sfociare infine nel Bacchiglione. Un torrente che in questi giorni appare sofferente, in difficoltà. La vegetazione, un po’ alla volta, dagli argini sta scendendo nell’alveo, quasi a voler prendere possesso del corso d’acqua. Folti cespugli sono cresciuti ai piedi degli argini, dove dovrebbe scorrere l’acqua. Ma quali sono le cause per una situazione del genere? Per avere la risposta bisogna guardare a nord. Il problema ha origine dalla scarsità di neve caduta durante l’inverno in montagna.
Il presidente del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta Silvio Parise
«Quest’anno non avremo mai una continuità per quanto riguarda l’acqua nei fiumi e nei torrenti, in quanto non c’è neve in montagna - sottolinea il presidente del consorzio di bonifica Alta pianura veneta Silvio Parise -. L’acqua derivante dalle piogge sparisce quasi subito dai torrenti e dai canali. Sarà un’estate pesante, dobbiamo sperare nell’arrivo della pioggia ogni 10-15 giorni e in precipitazioni continuative durante il mese di giugno».
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Riparazione di una condotta d’irrigazione allo scolo Oppi
Il presidente Silvio Parise: “la manutenzione idraulica fondamentale per irrigazione e sicurezza”
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Manutenzione idraulica significa sicurezza e corretto utilizzo della risorsa idrica, per consentirne l’utilizzo a tutti. Con questo spirito ed in sitonia con la propria funzione, il Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta, ogni giorno batte a tappeto il territorio di propria competenza, che comprende 98 Comuni tra Padova, Verona e Vicenza. “Nel caso specifico dello scolo Oppi a Verona, che copre il territorio tra Arcole e Veronella – spiega il presidente del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta, Silvio Parise – siamo intervenuti con il nostro personale, altamente qualificato, per effettuare la manutenzione su una condotta di irrigazione, che è stata prontamente ripristinata in un periodo in cui è fondamentale la piena efficienza dell’impianto”.
Attività come questa vengono effettuate dal Consorzio di bonifica con rigore ed attenzione nel territorio, per evitare malfunzionamenti e sprechi d’acqua, sui quali si vigila sempre, data la preziosità di tale risorsa. “La condotta in questione è attiva in un’area piuttosto vasta di territorio, tra Arcole e Veronella – sottolinea il presidente Parise – pertanto la sua manutenzione appare decisamente importante ed improcrastinabile, essendo in periodo di irrigazione”. Come ogni anno il Consorzio di bonifica esorta gli agricoltori a fare un utilizzo attento dell’acqua: “in ragione delle poche riserve idriche disponibili – conclude il presidente Parise – invitiamo le aziende in genere ed il mondo agricolo a fare un uso attento e centellinato d’acqua, per evitare inutili sprechi e di mantenere gli impianti in piena efficienza”.
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Importante pulizia del Canale Maestro, per prepararsi all’irrigazione tra Caldiero, Belfiore e San Bonifacio Il presidente Silvio Parise: “un’opera storica, che serve le aziende agricole di Caldiero, Belfiore e San Bonifacio”
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“Abbiamo concluso nei giorni scorsi la pulizia del Canale Maestro, un’opera irrigua che risale al 1920 e serve oltre 3000 ettari di territorio agricolo tra i comuni di Caldiero, Belfiore e San Bonifacio. Essere tempestivi nelle attività di manutenzione, anche quelle programmate, è fondamentale per rispondere alle esigenze di cittadini ed imprese. Per questo il Consorzio è sempre attento a cogliere i bisogni ed a porre in atto le opportune azioni”. Con queste parole il presidente del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta, Silvio Parise, interviene sulla recente conclusione della pulizia del fondo e la fresatura delle rive effettuate sul Canale Maestro tra Caldiero, Belfiore e San Bonifacio. Lo stretto rapporto con le amministrazioni locali è fondamentale. “Pulizia e sicurezza idraulica sono delle priorità e vanno considerate parimenti importanti. Due attività sulle quali il Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta – sottolinea il presidente Parise - investe costantemente in mezzi e professionalità, ma in cui la collaborazione delle amministrazioni locali, dei cittadini e delle imprese appare fondamentale. Rispettare l’ambiente ed il territorio si traduce in maggiore sicurezza e migliore vivibilità”.
La pulizia dei corsi d’acqua, però, non è sempre agevole e rapida da effettuare. È il caso del Canale Maestro, dove gli operatori del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta sono intervenuti manualmente in non pochi tratti. “Le attività di manutenzione, non di rado, avvengono in situazioni complesse – conclude il presidente Parise – e richiedono una particolare abilità e perizia da parte di chi le effettua. Nel caso specifico del Canale Maestro, infatti, non era possibile intervenire con l’impiego di attrezzature tradizionali, quindi gli operai hanno effettuato l’attività manualmente. Ed anche in questo caso abbiamo dimostrato la necessità di essere in grado, con una consolidata esperienza, di effettuare operazioni che rivestono un’importanza fondamentale per la sicurezza idraulica e l’irrigazione”.
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Ripresa frana con 120 tonnellate di pietrame allo scolo Balbi a Belfiore (VR) Il presidente Silvio Parise: “messa in sicurezza una vasta area, ma rimane il problema nutrie” L’erosione dell’acqua non è l’unica insidia sulle sponde dei corsi d’acqua. Il costante pericoloso traforo eseguito dalle nutrie, infatti, non ha ancora trovato un’efficace soluzione. Risolti i problemi idraulici allo scolo Balbi, in comune di Belfiore (VR), recentemente interessato da una frana, e sul quale il Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta ha eseguito un intervento di ripresa della sponda con 120 tonnellate di pietrame. Il corso d’acqua, infatti, era stato oggetto di frane in alcuni tratti di sponda, a causa della normale azione erosiva dell’acqua e della presenza, rimasta ad oggi irrisolta, delle nutrie. “Il lavoro in questione è stato eseguito con uomini e mezzi del Consorzio – spiega il presidente del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta, Silvio Parise – e rientra nelle attività di manutenzione ordinaria che l’ente attua nel territorio di competenza, formato da ben 98 Comuni tra Padova, Verona e Vicenza. L’attenzione è sempre alta e la collaborazione stretta con le amministrazioni comunali appare fondamentale per la salvaguardia e sicurezza del territorio”. Per l’intervento di ripresa frane sono state impiegate 120 tonnellate di pietrame. “I lavori sono stati eseguiti a regola d’arte da personale altamente specializzato – prosegue il presidente Parise – e l’utilizzo di pietrame fa sì che le sponde riescano a sopportare maggiormente l’azione erosiva costante dell’acqua, che nell’area interessata rappresenta un fenomeno non rara”. Non meno seria e grave, però, è la pericolosità rappresentata dalle nutrie, più volte evidenziata dal Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta: “abbiamo ripetutamente denunciato la necessità di porre rimedio alla proliferazione delle nutrie, ma ad oggi non risultano adottate metodologie efficaci a ridurre la presenza di questo animale la cui pericolosità è altissima ed i cui effetti sugli argini sono tanto subdoli quanto difficilmente visibili. Occorrerà agire al più presto, in quanto gli interventi che i Consorzi possono eseguire nel territorio sono difficilmente preventivi”.
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centinaia di visitatori per la settimana della bonifica e dell’irrigazione “Acqua, identità e futuro dei territori” è il tema individuato per la settimana nazionale della bonifica e dell’irrigazione, che è stata in programma dal 13 al 21 maggio 2017. Ed anche il Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta ha fatto la sua parte, con tre giornate di interessanti attività, che hanno coinvolto i cittadini ed il mondo della Scuola. Il 15, 18 e 20 maggio, infatti, Alta Pianura Veneta, in collaborazione con Anbi nazionale, Anbi Veneto ed Energie Venete Srl, ha organizzato delle vere e proprie escursioni alla scoperta dell’universo dell’acqua, attraverso l’analisi delle opere idrauliche in gestione nel territorio di competenza, che comprende 98 Comuni tra Padova, Verona e Vicenza. “é stata un’occasione importante per ribadire lo straordinario valore della risorsa idrica – spiega il presidente del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta, Silvio Parise – e l’opportunità per far conoscere a tutti i cittadini, anzitutto agli studenti, quale lavoro fondamentale per la salvaguardia di territori ed ambiente viene quotidianamente svolto dai Consorzi di bonifica. Una serie di attività strettamente connesse a vivibilità dei territori, sicurezza ed agricoltura”. Acqua risorsa, ma anche pericolo. Questo uno dei messaggi che il Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta ha voluto trasmettere ai cittadini stimolando in particolare la curiosità di giovani e bambini a maturare una sensibilità a questo tipo di problematiche. “Il nostro è un lavoro spesso silente – aggiunge il presidente Parise – svolto da tecnici altamente qualificati e da una rete di operai che, in strettissimo raccordo con le amministrazioni locali, i cittadini e gli attori del territorio in genere, contribuiscono a salvaguardare la ricchezza rappresentata dal territorio che ci circonda”. È proprio con questo spirito che, in occasione della Settimana nazionale della bonifica e dell’irrigazione, sono stati calendarizzati una serie di appuntamenti dal forte valore divulgativo. Lunedì 15 maggio. La scuola primaria di Cazzano di Tramigna (VR) ha visitato la sede operativa ed alla Botte Palladiana in comune di Arcole (VR) ed il bacino di espansione sul fiume Retrone a Creazzo (VI). Giovedì 18 maggio. In mattinata con la scuola primaria “Vittorino da Feltre” di S. Zeno di Arzignano il Consorzio ha partecipato all’evento finale del progetto scuola di Anbi Veneto “Acqua, ambiente e territorio - alla scoperta del meraviglioso mondo dell’acqua”. 250 ragazzi da tutto il Veneto sono stati premiati. La classe seguita dal Consorzio APV ha realizzato il primo gioco dell’oca della bonifica. Un modo divertente per imparare divertendosi. Sabato 20 maggio. Apertura Centrale Elettrica “Ziche” di Zugliano(VI) che ha riscosso un discreto successo tra i cittadini curiosi di conoscere il lavoro della bonifica. “Consentire ai nostri giovani di comprendere e vedere con i propri occhi come viene gestita l’acqua, straordinaria risorsa, ma anche pericolo nei periodi di abbondanti precipitazioni – conclude il presidente Parise – è fondamentale per contribuire a far maturare, specie nelle nuove generazioni, un rispetto per le risorse del territorio ed un senso civico fondamentali per avere degli uomini maturi e consapevoli nel futuro. Il Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta, in tal senso, svolge anche un importante ruolo formativo ed informativo”.
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Ripresa frana con 80 tonnellate di pietrame allo scolo allacciante Cavatton a Merlara (PD) Il presidente Silvio Parise: “intervento importante per la sicurezza idraulica del territorio”
Risolti i problemi idraulici allo scolo allacciante Cavatton, in comune di Merlara (VR), recentemente interessato da una frana, e sul quale il Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta ha eseguito un intervento di ripresa della sponda con 80 tonnellate di pietrame. Il corso d’acqua, infatti, era stato oggetto di frane in alcuni tratti di sponda, a causa della normale opera erosiva dell’acqua e dell’insidiosa presenza, rimasta ad oggi irrisolta, delle nutrie. “Il lavoro in questione è stato eseguito con uomini e mezzi del Consorzio – spiega il presidente del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta, Silvio Parise – e rientra nelle attività di manutenzione ordinaria che l’ente attua nel territorio di competenza, formato da ben 98 Comuni tra Padova, Verona e Vicenza. L’attenzione è sempre alta e la collaborazione stretta con le amministrazioni comunali appare fondamentale per la salvaguardia e sicurezza del territorio”. Per l’intervento di ripresa frane sono state impiegate 80 tonnellate di pietrame. “I lavori sono stati eseguiti a regola d’arte da personale altamente specializzato – prosegue il presidente Parise – e l’utilizzo di pietrame fa sì che le sponde riescano a sopportare maggiormente l’azione erosiva costante dell’acqua, che nell’area interessata rappresenta un fenomeno non rara”. Non meno seria e grave, però, è la pericolosità rappresentata dalle nutrie, più volte evidenziata dal Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta: “abbiamo ripetutamente denunciato la necessità di porre rimedio alla proliferazione delle nutrie, ma ad oggi non risultano adottate metodologie efficaci a ridurre la presenza di questo animale la cui pericolosità è altissima ed i cui effetti sugli argini sono tanto subdoli quanto difficilmente visibili. Occorrerà agire al più presto, in quanto gli interventi che i Consorzi possono eseguire nel territorio sono difficilmente preventivi”.
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la bonifica forma 29 docenti
Un progetto di Anbi Veneto e la Rete delle Scuole Agrarie del Triveneto
È partito martedì 16 maggio il primo progetto di formazione in Italia sui Consorzi di bonifica dedicato ai docenti delle scuole agrarie. Si raccolgono i primi frutti della firma del protocollo d’intesa tra Anbi Veneto e Rete delle Scuole Agrarie del Triveneto firmato lo scorso settembre al FLORMART di Padova. 29 docenti provenienti da 10 Istituti scolastici (Bassano, Padova, Rovigo, Mirano, Thiene, Portogruaro, Verona, Castelfranco Veneto, Feltre e Lonigo) hanno partecipato alla prima lezione del ciclo formativo di 3 incontri tenutasi a Castelfranco Veneto all’Istituto Agrario Sartor. Il titolo dell’incontro è stato “I Consorzi di bonifica: cenni storici, inquadramento ed evoluzione regionale”. L’obiettivo è quello di promuovere negli istituti agrari l’educazione alla tutela del paesaggio, della biodiversità, dell’uso corretto del suolo e delle risorse irrigue. Si stimolerà la conoscenza del territorio del Veneto, le sue fragilità e il fondamentale ruolo rivestito dell’agricoltura. Il prossimo passo riguarda l’elaborazione per gli studenti di metodologie di apprendimento attivo con l’utilizzo di attività laboratoriali, attività di alternanza scuola-lavoro e sperimentazione diretta di processi ecologici. Queste attività porteranno a realizzare progetti sperimentali di ricerca-azione che potranno essere utilizzati come modello di educazione all’uso corretto del territorio da parte di altre strutture educative e formative regionali e nazionali.
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250 ragazzi raccontano la bonifica Fumetti, cartelloni pubblicitari, ricette, manuali e perfino un Trivial Pursuit per scoprire le vie d’acqua del nostro territorio e l’attività dei Consorzi di bonifica. Si è tenuta giovedì 18 maggio, al Liceo Artistico Modigliani di Padova, la giornata finale del Progetto Scuole “Acqua, Ambiente e Territorio – Alla scoperta del meraviglioso mondo dell’acqua”, realizzato nel corso dell’anno scolastico da Anbi Veneto, l’Unione Regionale Consorzi Gestione e Tutela del Territorio e Acque Irrigue. “L’obiettivo principale – ricorda Giuseppe Romano, Presidente di Anbi Veneto – è stato quello di educare gli studenti alla salvaguardia del territorio, attraverso esperienze didattiche legate ai nuovi media, approfondendo, in un territorio che cambia, temi come la sicurezza idraulica, l’irrigazione, le innovazioni ambientali dei Consorzi, il ciclo dell’acqua e la storia dell’ambiente in cui viviamo, reso possibile solo grazie all’opera dell’uomo”. I ragazzi hanno svolto un percorso caratterizzato da una lezione frontale e 10 ore di laboratorio multimediale, che li hanno portati a realizzare fotoromanzi, libri informativi, video e cartelloni pubblicitari per far comprendere in maniera creativa e divertente l’importanza che riveste per tutti noi l’attività di bonifica, irrigazione e salvaguardia del territorio. I protagonisti dell’evento sono stati i 250 ragazzi, provenienti dalle scuole primarie e secondarie di primo grado di 9 Istituti scolastici del Veneto (San Donà di Piave, Zero Branco, San Zeno di Arzignano, Carmignano di Brenta, Rovigo, Rosolina, San Giorgio in Brenta, Brugine ed Este). Grazie alla collaborazione con il Consorzio Alta Pianura Veneta, i ragazzi della scuoal elementare di San Zeno di Arzignano hanno realizzato gioco dell’oca della bonifica. I materiali sono tutti consultabili sul sito www.anbiveneto.it.
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