ITIS ALBERT EINSTEIN PICERNO (Pz)
IN QUESTO NUMERO: Pag 2: La crisi nero su bianco; Pag 3: L’uomo che ha cambiato il mondo; Pag 4: Work in progress; Pag 6: Programmazione settimana arcobaleno; Pag 8: Mini Naja 2011; Pag 9: L’esperto consiglia; Pag 10: 25 anni da festeggiare; Pag 12: Le tecnologie; Pag 15: Mode Times; Pag 18: Lettera allo pisicologo.
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N°3 DICEMBRE 2011
25 anni di storia per l’ITIS di Picerno Tutto iniziò quel 28 settembre del 1986, quando il preside, il prof. Aldo Ielpo, fece portare, dalla sede centrale dell’ITIS di Potenza, i banchi che sarebbero serviti ad ospitare le prime classi dell’“Albert Einstein” di Picerno, una prima di trentacinque e una terza di ventisette alunni. La struttura, che doveva essere realizzata inizialmente a Potenza, poi a Tito e infine fortemente voluta nel territorio del comune di Picerno dall’allora Sindaco Mario Romeo, è stata donata dall’America durante la ricostruzione post-terremoto degli anni ’80. Continua a pag.8
Donald L. plomatico a Milano, dove è stato bara M. Watson Award, assegnatoMoore è un Console dal 1993 al 1995. Succes- gli nel 2009 per essersi distinto diplomatico di sivamente, ha prestato servizio nella gestione dei servizi consolari. carriera e, nell’Ufficio Affari Consolari del Di- Nato a Fort Pierce, in Florida, Mocon il grado di partimento di Stato a Washington, ore appartiene a una famiglia che Consigliere, D.C. dal 1995 al 1997, e nella se- da ben otto generazioni vive nello rientra nella zione consolare dell’Ambasciata stato della Florida. fascia più alta degli Stati Uniti a Parigi dal 1997 al Si è laureato in giornalismo con il della gerarchi- 2001. Ha diretto anche le sezioni massimo dei voti presso la a diplomatica americana. E’ entrato consolari dell’Ambasciata degli Sta- University of Florida nel 1980. a far parte del corpo diplomatico ti Uniti a Tirana, in Albania, dal Successivamente, si è specializzato nel 1992, dopo avere prestato ser- 2001 al 2003, e del Consolato Ge- in giurisprudenza nel 1982 presso vizio in qualità di Assistente Procu- nerale di Milano dal 2003 al 2007. la stessa università, e nel 1990 ha ratore presso il 15 ⁰ Distretto Giu- Prima del suo attuale incarico, Mo- ottenuto un master in diritto pridiziario della Florida, e come con- ore è stato Console Generale vato internazionale presso sulente dell’Ufficio Legale della Ma- presso l’Ambasciata degli Stati Uni- l’Università di Parigi 2. Moore è rina Statunitense a Norfolk ti a Port au Prince, Haiti, dal 2007 stato anche un ufficiale sia (Virginia) e a Napoli, dal 1982 al al 2010. Ha ottenuto numerosi ri- dell’esercito che della marina sta1988. conoscimenti dal Dipartimento di tunitensi dal 1978 al 1988. Parla il Ha svolto il suo primo incarico di- Stato USA, tra i quali anche il Bar- francese, l’albanese e l’italiano.
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La crisi nero su bianco Viviamo, anzi sopravviviamo in un periodo incerto, dove tutto fa paura. Ragazzi che non sognano un futuro, o meglio non possono sognarlo grazie a questo Paese che ”non va”, che non da certezze su nulla. Gli italiani stanno pensando sempre di più a come affrontare il loro futuro. Non solo i giovani, che devono ancora farsi un nome nel mondo del lavoro, ma anche i lavoratori e i dipendenti che almeno in teoria hanno superato la fase iniziale dell’approccio con l’ambiente lavorativo. Dopo la scuola bisognerebbe sognare, aspirare nel fare qualcosa, entusiasti di ciò che si ha appreso tra i “banchi”, invece sono pochi i giovani che decidono di impegnarsi per rendere migliore il futuro nel proprio paese di origine, o al-
meno per averlo un futuro. Viene molto più comodo fare le valigie e abbandonare questa cosiddetta “valle di lacrime” tanto amata quanto odiata da tutti coloro che ci vivono. “Si stava meglio quando si stava peggio” questa è la frase più usata soprattutto dagli anziani, che hanno vissuto l’epoca del dopoguerra e della ricostruzione. Si stava peggio, ma si stava migliorando, era l’epoca in cui, dopo la fine della guerra si poteva solo sperare in meglio semplicemente perché peggio di una guerra mondiale c’è solo l’apocalisse! Prima la vita era molto più facile, tranquilla, invece oggi solo stress. Abbiamo conosciuto tra l’altro anche una malattia di cui prima si sentiva parlare raramente: la depressione. Questa crisi è il frutto di un governo
sbagliato, di ministri che mettono al primo posto loro stessi invece del bene per il paese. “Homo homini lupus” è il detto che più caratterizza questa situazione, ma è una condizione che si crea per necessità, quando qualcuno che sta più in alto, che “muove i fili” non si preoccupa di risolvere i problemi in modo tale da essere visto come un salvatore quando istituisce un buono benzina o i bonus per le nuove famiglie che vengono visti come manna dal cielo, ma non sono altro che caramelle in mano ai bambini per non farli piangere. A questo punto non ci resta che metterci in gioco e rimboccarci le maniche. In un’epoca in cui sperare non basta, bisogna prendere in mano la propria vita e farne un futuro e, come un giocatore di scacchi, fare le proprie mosse, sviluppare tutti i pezzi e puntare allo scacco matto. Non continuiamo oltre, lasciamo ai lettori tutte le opportune riflessioni. Anche perché in questo periodo di crisi non possiamo permetterci di consumare altro inchiostro! Raffaele Scelzo Antonio Faraone
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L’uomo che ha cambiato il mondo
Ricordare Steve Jobs significa raccontare una storia di successo in tutto il mondo ma anche una storia tipicamente americana: la madre biologica che decide di farlo nascere, nonostante tutto, e poi lo dà in adozione, i suoi fallimenti al college, la fuga dalla scuola, il successo con Apple, l`azienda che lui crea dalla quale però viene licenziato. Immaginatevi cosa possa significare per ciascuno di voi essere buttato fuori dalla casa che voi stessi avete costruito: c`è da perdere la testa o – peggio ancora – da dedicarsi al vittimismo come professione. Eppure Steve è ripartito, ha fondato la Pixar, non ha partecipato al festival del piagnisteo ma si è rimesso in gioco. Nasce a San Francisco il 24 febbraio 1955 e viene adottato dalla famiglia Jobs. Dopo il diploma, Steve si iscrive al Reed College ma lo abbandona dopo un semestre per andare a lavorare. Con l’amico Wozniak, fondano la Apple (in un garage). Il primo prodotto di questa azienda è il Machin-
tosh, un computer con interfaccia grafica che riscosse un grande successo. In seguito Jobs e Wozniak si separano e Steve entra in c o n f l i t t o c o n l’amministratore delegato che egli stesso aveva nominato, John Sculley. Viene cacciato da “casa” ma non si abbatte, anzi si rimbocca le maniche e fonda una nuova compagnia, la NeXT Computer. Acquista la Pixar e si concentra sulla produzione di cartoni animati fatti interamente al computer e nel 1995 riesce a sfondare con il film d’animazione Toy Story. Nel 1997 Steve viene nuovamente assunto come Amministratore Delegato della Apple, senza percepire stipendio. E nel 2001 lancia il sistema operativo Mac OS X, il sistema operativo più evoluto al mondo. Dopo esser tornato e aver lanciato il suo nuovo S.O. si butta nella musica e inventa l’iPod (2001), e solo 6 anni dopo, la Apple inizia a commercializzare il suo nuovo prodotto, l’iPhone, dando inizio a una nuova era, quella del “Touch”. Ma è nel 2004 che lui scopre di avere una malattia grave al pancreas, e decide quindi di affidare il compito di amministratore delegato della sua azienda a Tim Cook. Steve nonostante questa malattia non si ferma, e il 2 marzo 2011 presenta il nuovo iPad 2. Il 5 ottobre 2011, muore l’uomo che ha cambiato il mondo. Molti, prima che
ciò accadesse, non sapevano nemmeno chi fosse. Chi di voi non conosce almeno un prodotto della Apple? Ipod, ipad, imac, iphone sono alcuni degli ultimi prodotti realizzati dalla sua azienda che hanno permesso a tutti, dal più grande al più piccolo, di appassionarsi alla tecnologia. Grazie alle sue innovazioni, al suo ingegno e alla sua caparbietà oggi possiamo avere “il mondo” sul palmo della nostra mano. Ciò che colpisce di quest’uomo oltre al suo ingegno, sono la volontà e la passione nel fare le cose, ha trasformato periodi bui in luce. Nessuno può dire che i prodotti usciti dalla sua mente non siano belli, utili e semplici. Era un uomo che amava la perfezione e la semplicità. Oggi ci sembra scontato avere un computer con le icone, un lettore mp3, un telefono touch, ecc… Ma se lui non ci avesse pensato, saremo mai stati in grado di realizzare tutto questo? E come Steve disse ai neolaureati di Standford, noi diciamo a voi: “STAY HUNGRY STAY FOOLISH” “Siate affamati siate folli” Antonio Faraone Salvatore Cerullo
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Work in progress Fuori...
È quasi al termine il progetto che vede impegnati alcuni degli alunni dell’Itis di Picerno che su iniziativa della prof.ssa Annalisa Filomena Caivano, stanno sistemando l’aula di informatica della scuola media di Picerno. Gli alunni Cerullo, Faraone, Scelzo, Mecca, Delcambio e Costandache, accompagnati dal professore Zaccagnino Donato e dall’assistente tecnico Carlomagno Giuseppe, dopo aver fatto un sopralluogo dettagliato ed aver individuato i problemi che esistevano, si sono muniti del materiale necessario alla riattivazione dell’aula. In primo luogo è stato necessario verificare il funzionamento dell’hardware di ogni computer. La maggior parte di essi non presentava alcun problema. Al-
tri, invece, davano problemi sull’output video. Dopo aver risolto questi piccoli problemi, si è passato all’installazione di un sistema operativo adeguato. Ma la parte più difficile è stata quella di mettere a nuovo la rete internet dell’aula, a causa del cablaggio dell’impianto. Lo scopo prin-
cipale di questo progetto è, oltre a quello di rimettere in funzione l’aula, la formazione dei ragazzi mettendo in pratica ciò che hanno appreso durante il corso degli anni. I lavori, non ancora ultimati, procedono con la speranza di risolvere il problema e dare quindi la possibilità ai ragazzi di utilizzare quei computer, e che utilizzandoli si possano innamorare un giorno dell’informatica che tra l’altro è la nuova specializzazione del nostro istituto. Faraone Antonio Cerullo Salvatore
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Foto di Antonio Faraone
...e dentro la scuola! Gli alunni della Classe V alle prese con la "musica".... Nell'Itis di Picerno, durante i giorni di frenetici preparativi per il 25 ° anniversario dalla nascita dell'Istituto, c'é chi si é cimentato nel tinteggiare i muri, le porte dell'ascensori, c'è chi, come il nostro caporedattore, ha realizzato una breve storia dell'Istituto, chi invece ha voluto ripristinare l’impianto P.A. già presente all’interno della scuola. Con trapani, fili e pazienza alla mano, gli alunni della classe V A hanno messo in funzione il vecchio sistema apportando delle modifiche suggerite dal Prof A. Sassaroli. Ma realmente che cos'è questo impianto P.A.? P.A. significa letteralmente Pubblic Adress, cioè la diffusione di segnali sonori (Musica,voce) a lunga di-
biamo causato ai professori e al stanza in edifici molto estesi. personale A.T.A. Da oggi in avanti cambierà il modo di accogliere gli alunni che, dopo il brusco risveglio ritroveranno un po’ di allegria Gerardo Criscio tra le mura scolastiche . Con il presente articolo approfittiamo per scusarci dei disagi che ab-
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Programma attività alternative alle ore di lezione Martedì 20/12 Ore 8,15: Raduno alunni e presentazione programma Ore 8,45: Visione del film “Fight Club” e dibattito alla presenza della docente di lettere Ore 11,15: Apertura iscrizioni ai tornei organizzati dalla classe V A Ore 12,00: Inizio tornei Ore 14,10: Uscita Mercoledì 21/12 Ore 8,15: Raduno alunni Ore 8,45: Visione del film “Jarhead” e dibattito alla presenza dello psicologo dott. Sabato Alvino Ore 11,15: Inizio tornei Ore 13,10: Uscita Giovedì 22/12 Ore 8,15: Raduno alunni Ore 8,45: Visione del film “American History X” e dibattito alla presenza della docente di lettere Ore 11,15: Inizio tornei Ore 13,10: Uscita Venerdì 23/12 Ore 8,15: Raduno alunni Ore 8,45: Inizio tornei Ore 13,10: Premiazione e festeggiamenti natalizi Ore 14,00: Uscita
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REGOLAMENTI CALCETTO Si possono iscrivere fino ad un massimo di 3 squadre per classe Una squadra deve essere formata da un minimo di 4 giocatori In campo devono essere schierati 4 giocatori per squadra Sono ammesse squadre formate dai docenti o personale scolastico Il retropassaggio al portiere non è consentito Ogni 5 falli commessi da una squadra saranno sanzionati con un tiro libero La rimessa laterale va eseguita con i piedi, con la palla ferma sulla linea e i piedi fuori dal campo di gioco in un tempo di 5 secondi La rimessa dal fondo va eseguita con le mani dal portiere, in un tempo di 5 secondi Il gol è consentito da qualsiasi posizione, eccetto la porta Le sostituzioni sono consentite durante la partita con il gioco fermo e senza chiedere autorizzazione all’arbitro Le decisioni dell’arbitro su fatti relativi al gioco sono inappellabili PALLAVOLO Si possono iscrivere fino ad un massimo di 2 squadre per classe Una squadra deve essere formata da un minimo di 6 giocatori Sono ammesse squadre formate dai docenti o personale scolastico Una partita dura 3 set da 15 punti ognuno, il doppio vantaggio è fissato a 21 È obbligatoria la rotazione Le decisioni dell’arbitro su fatti relativi al gioco sono inappellabili PINGPONG Una partita è composta da 3 set da 7 punti per la prima fase e 3 set da 11 per le fasi successive Il servizio inizierà con la pallina liberamente posta sul palmo aperto della mano del battitore. Il battitore deve quindi lanciare la pallina verticalmente verso l’alto di almeno 16cm e ricadere senza aver toccato niente prima di essere colpita dal battitore Lo scambio del servizio avviene ogni 2 punti Il campo di gioco non può essere toccato né con il corpo né con la racchetta Le decisioni dell’arbitro su fatti relativi al gioco sono inappellabili CALCIO BALLILA La battuta deve essere effettuata sempre dal centrocampo Non è consentito segnare con la pallina toccata due volte con la stessa stecca Quando la pallina esce da campo di gioco la rimessa avviene sempre dal centrocampo È consentito un solo giro della stecca Il cambio di posizione è consentito solo a gioco fermo Le decisioni dell’arbitro su fatti relativi al gioco sono inappellabili
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MINI NAJA 2011
La definirei come una delle esperienze più significative della mia vita che mi ha permesso di vestire i panni di un soldato per tre settimane, e mi ha dato l’occasione di vedere dimostrazioni che molti militari non hanno visto nonostante i loro svariati anni di servizio. Consiglierei a tutti questa esperienza, in fondo non è più di tanto faticoso lo stile di vita, solo i primi giorni ci si sente imprigionati, ma una volta abituati ad orari e rispetto assoluto delle regole, ci si diverte. Io sono stato accolto nell’aereonautica militare, la stage si è svolto come una sorta di orientamento, illustrandoci le possibilità di svolgere diversi ruoli in questo reparto, dall’accademia aereonautica alla scuola spe-
cialisti ai volontari di truppa. Lo stage si è svolto principalmente in due parti, la prima parte ho alloggiato nella S.V.T.A.M. (scuola volontari di truppa aereonautica militare) di Taranto, questa parte è stata abbastanza noiosa anche se indubbiamente necessaria, le nostre giornate iniziate alle prime luci del mattino si svolgevano in aule assistendo a decine di briefing o negli immensi piazzali ad imparare formalità militari ed eseguire correttamente i movimenti e gli inquadramenti sotto l’insopportabile sole di agosto, questa parte è stata faticosa da superare a causa della logistica della base, con camerate da sei e bagni in comune, e dell’elevato numero di “corsisti”, infatti la mancata serietà da parte di alcuni corsisti che credevano di stare
tra i banchi di scuola provocava punizioni individuali che spaziavano dal ripulire la spazzatura all’interno dell’immensa base a rimanere una mezzoretta immobili sull’attenti sotto il sole o sotto qualche temporale estivo. Al termine della fase teorica finalmente si è passati alla pratica, i 100 corsisti di Taranto sono stati divisi in gruppi da trenta e spediti a reparti operativi in tutta Italia, io ho avuto la fortuna di capitare a Caserta. Appena arrivato nella nuova base finalmente ho provato la gioia di dormire nuovamente in camere doppie con bagno in camera per non parlare del suggestivo panorama che si scorgeva dal mio alloggio, si affacciava sulla reggia che distava circa 200mt. Questa parte dello stage si è svolta tra le aule della Reggia di Caserta, visto che una parte della reggia è riservata ai militari, e all’aeroporto di Grazzianisedove alloggia il 9° stormo Francesco Baracca lì finalmente ho potuto scorge i maestosi velivoli dell’A.M. all’opera e dove sotto la guida dei fucilieri dell’aria ho potuto svolgere addestramenti con equipaggiamenti di normale dotazione dei nostri militari.
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Non basterebbe tutto il giornale per raccontarvi dei numerosi aneddoti raccontati dai nostri soldati che hanno combattuto all’estero, delle attività che ho svolto, e delle dimostrazioni a cui ho assistito, in sintesi durante la settimana a Caserta ho vissuto in una famiglia, con 30 fratelli, dato lo spirito di cameratismo creatosi, dove ho imparato ad apprezzare le piccole cose che diamo per scontato da
civili nella nostra vita quotidiana e dove ho potuto godere di privilegi che non hanno prezzo, come bere una Nastro in piscina ai piedi della Reggia, e dove ho imparato ad attenermi a certe regole ed ad uno stile di vita che credevo non facesse per me.
RIA E L’ONORE DEL PRIMO COMANDO CORSO, PER LA GLORIA E L’ONORE DELLE AQUILE DI CASERTA. Ettore Lapolla
PER LA GLORIA E L ’ O N O R E DELL’AEREONAUTICA MILITARE, PER LA GLO-
L’esperto consiglia: Jarhead Film tratto dalla storia dell’ex marine Anthony Swofford, girato nel 2005. Il titolo tradotto significa testa di barattolo, attribuito ai marines alludendo al fatto che la loro testa è come un barattolo vuoto dove inserire gli ordini da eseguire e alla tipica capigliatura “militarycut” che fa assomigliare la testa dei soldati ad un barattolo. Anthony si arruola durante la prima guerra del golfo. L’addestramento segue chiaramente lo stile del film“full metal jacket”, possiamo notare un riferimento all’altrettanto importante pellicola “Apocalipsenow” quando i marine si trovano nel cinema. Al termine dell’addestramento il soldato Swofford diventa un tiratore scelto,in seguito viene spedito in Kuwait dove, per duecento giorni dimorerà con il suo plotone in un campo base in mezzo all’inospitale de-
serto, in questi giorni di attesa ci saranno alti e bassi per il protagonista, ormai resosi chiaramente conto che la vita militare non gli si addice, si sente terribilmente sotto pressione a causa della gelosia verso la fidanzata rimasta in patria. Dopo l’attesa snervante finalmente al plotone verrà assegnato l’incarico di un’offensiva diretta ad un nemico in fuga, il resto scopritelo guardando il film. Dal film: "Un uomo usa un fucile per molti anni e va in Ettore Lapolla IVA guerra. Dopo, torna a casa e vede che qualsiasi altra cosa della sua vita, costruire una casa, amare una donna, cambiare il pannolino a suo figlio, rimarrà sempre un Jarhead. E tutti i Jarhead che uccidono e muoiono, saranno sempre come me. Noi siamo ancora nel deserto..."
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Dal 1986 al 2011: 25 anni di continui progressi
Tutto iniziò quel 28 settembre del 1986, quando il preside, il prof. Aldo Ielpo, fece portare, dalla sede centrale dell’ITIS di Potenza, i banchi che sarebbero serviti ad ospitare le prime classi dell’“Albert Einstein” di Picerno, una prima di trentacinque e una terza di ventisette alunni. La struttura, che doveva essere realizzata inizialmente a Potenza, poi a Tito e infine fortemente voluta nel territorio del comune di Picerno dall’allora Sindaco Mario Rome o , è s t a t a d o n a ta dall’America durante la ricostruzione post-terremoto degli anni ’80. Concepita inizialmente come un Istituto Minerario, dedito cioè a materie come analisi del terreno, rilevamenti geologici e tutto ciò che riguarda lo studio del territorio, fu strutturalmente organizzata per funzionare come un vero e proprio campus in stile americano, dotato di cucina, mensa e luoghi adibiti a posti letto per il pernottamento. Nonostante la funzione a cui l’edificio fosse stato predestinato, alla scuola venne dato un indirizzo di Elettronica Industriale e, per i primi anni, (fino al ’90) l’edificio ospitò anche una scuola materna stante anche l’iniziale esuberanza degli spazi.
Con non poche difficoltà il nuovo Istituto riuscì a crescere velocemente e già dal secondo anno aumentarono le classi, (due prime, una seconda, due terze e una quarta) fino ad arrivare agli anni di “massimo splendore” in cui riuscì ad attirare oltre trecento alunni e a formare ben sedici classi. In seguito però la crisi che nell’ultimo decennio ha decimato la popolazione scolastica non risparmiò l’ITIS di Picerno che si ritrovò con non più di un centinaio di alunni e con una sola sezione, situazione in cui si ritrova tutt’ora e dalla quale non riesce ad uscire facilmente. Dopo i primi dieci anni di vita l’ITIS assunse l’indirizzo di Elettronica e Telecomunicazioni e, nel trascorrere degli anni, all’interno della nuova scuola non mancarono di certo i momenti di svago. Il tempo extra-curriculare fu caratterizzato, infatti, dall’organizzazione di alcuni macπ all’interno della struttura stessa. Riducendo in questo modo le spese per l’affitto di un locale, i fondi ricavati furono destinati al finanziamento di alcuni viaggi d’istruzione che per i ragazzi risultarono interamente a costo zero. Una tradizione tramandata fino ad oggi fu quella della consegna dei diplomi, cerimonia realizzata grazie ad un progetto voluto dalla prof.ssa Russo Annunziata e oggi portata avanti dal marito e dai figli, che si ripete ogni anno all’inizio dell’anno scolastico per augurare ai neo diplomati un buon approccio con gli studi universitari o col vasto
mondo del lavoro. Dal 2010 l’indirizzo dell’Istituto è diventato Informatica e Telecomunicazioni e sono immancabili iniziative formative come un corso di musica pomeridiano in cui i ragazzi si cimentano nell’esecuzione di alcuni brani e vari incontri con lo psicologo dott. Sabato Alvino per le classi quarta e quinta. Ultimamente si parla di alcuni progetti per il futuro come la realizzazione di una biblioteca aperta agli alunni e alla comunità di Picerno, l’organizzazione della settimana scolastica su cinque giorni dedicando il sabato ad attività come corsi di teatro, musica elettronica e altre attività extra scolastiche, alcuni progetti annuali con Legambiente per la cura del parco della scuola, la possibilità di gemellaggio con gli istituti di informatica di Montreal (Canada) e New York (USA), il progetto annuale di una settimana extrascolastica presso il centro velico di Policoro nel mese di giugno. Insomma alunni e professori da 25 anni a questa parte si stanno impegnando fortemente per un obiettivo comune: rendere questo istituto più all’avanguardia cercando di far crescere la complicità nel rapporto docenti-alunni che in questi ultimi anni si sta facendo strada tra le mura della scuola e fare in modo che inizi ad incrementare sempre di più il numero degli iscritti attirati proprio da questa intesa
11 tra alunni e professori e dalle sempre più numerose iniziative fini ad alleggerire il percorso dei cinque anni di studio prima del diploma. Ciò di
cui noi alunni abbiamo bisogno è il sentirci protagonisti, renderci conto che la scuola cresce anche grazie a noi, sentirci orgogliosi di frequen-
tare l’ITIS di Picerno sicuri di non veder deludere le nostre aspettative. Raffaele Scelzo
Anniversario e successi da festeggiare Che il 2011 fosse un anno “speciale” per la nostra scuola lo si era già detto, non fosse altro per l’anniversario –il 25° della fondazione- che festeggeremo proprio in questi giorni. Così come speciale è stato l’avvio dell’indirizzo di Informatica e Telecomunicazioni e l’essere confluiti nell’Istituto di Istruzione Superiore al fianco del Liceo Scientifico “E. Fermi” di Muro Lucano e dell’IPIAS di Pescopagano. E speciale, anzi più che speciale, la nostra Preside, Annamaria Filomena Pinto che non perde occasione per apprezzare, stimolare ed incoraggiare il nostro operato e le nostre iniziative. Il resto lo hanno fatto il corpo docenti e non docenti che lavora in una sinergia quasi familiare; i ragazzi e le loro famiglie, nostro principale patrimonio. Proprio mentre l’Istituto di Picerno e la scuola italiana tutta si confrontano con una drammatica crisi che, per altro, interessa tutti i settori, l’essere riusciti a formare una prima numerosa ci ha infuso fiducia e ottimi-
smo. Certo si tratta di un segnale di ripresa ancora troppo debole che però corrisponde ad una maggiore attenzione alla qualità della nostra offerta e che richiama senz’altro la volontà di tante famiglie di ripensare il proprio futuro a partire dall’educazione e dalla formazione culturale dei propri figli. E, in questo, la “scuola americana” si impegna ad essere un partner affidabile e presente al fianco dei genitori che non hanno esitato ad affi-
darle i propri figli. Mentre si procede dunque, con entusiasmo ed ottimismo nel corrente anno scolastico, già lavoriamo speranzosi al prossimo. Annalisa Filomena Caivano
Disegno di Tiziano Lettieri
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Il futuro dei tablet HP passa per Windows 8
Dopo aver annunciato nei giorni scorsi l'intenzione di voler mantenere al proprio interno la propria divisione PC, emerge la strategia futura di HP legata allo sviluppo di soluzioni tablet. Ricordiamo come l'azienda americana abbia presentato negli scorsi mesi le soluzioni Touchpad, basate su sistema operativo webOS. A seguito dell'operazione di revisione interna messa in atto dal precedente CEO (chief executive officer) Leo Apotheker, HP ha sospeso lo sviluppo della piattaforma software webOS oltre a quello dei prodotti Touchpad, in seguito svenduti a prezzi di saldo per la gioia degli acquirenti. HP intende in ogni caso continuare a sviluppare soluzioni tablet: abbandonato il sistema operativo we-
bOS la strategia è incentrata sul sistema operativo Windows 8, basato su un'interfaccia utente che è adatta anche all'utilizzo con questa tipologia di sistemi. Resta ora da capire quale tipo di piattaforma hardware HP deciderà di abbinare al sistema operativo Windows 8 sui propri tablet. Una strategia attuale tenderebbe a privilegiare le proposte basate su architettura ARM ma non è da escludere un possibile utilizzo di architettura x86, quella classica in sistemi PC e notebook. Rimane da definire quale tipologia di CPU x86 a più basso consumo potrà venir utiliz-
zata, a partire dal prossimo anno, in un ambito così critico come quello dei sistemi tablet PC. Intel propone soluzioni Atom mentre per AMD troviamo le piattaforme Brazos vale a dire la prima APU (Accelerated Processing Unit), oltre alle future evoluzioni attese per il 2012. In ogni caso non è da escludere che HP possa rivedere la propria strategia legata al sistema operativo webOS. Meg Whitman, nuova CEO dell'azienda da alcune settimane, ha infatti confermato a volontà di ben valutare la strategia futura per webOS nel corso dei prossimi mesi. Antonello Possidente Valentino Romaniello Antonio Grippo
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Quanto consuma Internet? Justin Ma e Barath Raghavan sono due ricercatori, rispettivamente dell'University of California, Berkeley e dell'International Computer Science Institute, che hanno lavorato ad uno studio per provare a dare una risposta ad una domanda tanto impossibile quanto ambiziosa: a quanto ammonta il consumo di Internet? I due ricercatori sono partiti conducendo una sorta di "censimento" della rete, basandosi sui dati pubblicati di una ricerca precedente: è stato stimato che al mondo vi sono 750 milioni di sistemi pc tra desktop e notebook, 1 miliardo di smartphone, 50 milioni di server cloud e datastorage e altri 100 milioni di server non in cloud e per lo più dedicati a funzioni interne. Pesando in maniera differente l'incidenza di ciascuna categoria, conducendo anche una valutazione dell'energia usata per la produzione di questi dispositivi e valutando il periodo medio di utilizzo di ciascun dispositivo prima della sua sostituzione, Ma e Raghavan sono giunti alla conclusione che Internet consuma tra i 170 e i 307 gigawatt (GW). Considerando che un gigawatt equivale ad un miliardo di watt, la valutazione condotta dai due ricercatori può sembrare spaventosa. In realtà, mettendola a confronto con il valore di 16 terawatt di consumo mondiale complessivo che emer-
ge da un'analisi della British Petroleum condotta nel mese di giugno, si evince che il funzionamento di Internet pesa meno del 2% sul consumo complessivo dell'umanità.. Chiaramente i ricercatori sono consapevoli che lo studio condotto sia frutto di grandi stime ed approssimazioni ed infatti nell'introduzione della relazione ammettono con molta onestà: "Siamo certi che la nostra risposta sia sbagliata, ma speriamo di sollevare una presa di coscienza sullo studio di questo importante argomento". E le conclusioni dello studio sono infatti di altra portata rispetto a quanto si potrebbe presumere: i due ricercatori sottolineano che sebbene sia importante continuare a lavorare per realizzare dispositivi che consumano meno e che siano meno di-
spendiosi da produrre, di maggiore importanza è la possibilità di utilizzare la rete come strumento alternativo ad altre attività ben più dispendiose. Un esempio su tutti: la possibilità di partecipare ad incontri di lavoro in videoconferenza ridurrebbe notevolmente il consumo necessario al sostentamento di un incontro di persona, che sottointende l'utilizzo di mezzi di trasporto pubblici o privati che siano. Antonello Possidente Valentino Romaniello Antonio Grippo
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Facebook Phone: presto sul mercato, il suo nome sarà Buffy Sono ormai anni che Facebook ha intenzione di entrare anch’ esso nel mondo della telefonia, ma negli ultimi tempi ha deciso di intraprendere questa strada.
Pare che lo farà in compagnia di HTC, società taiwanese scelta dopo una combattuta lotta con Samsung, la quale in passato aveva già creato i modelli ChaCha e Salsa aventi delle caratteristiche che facilitavano l’accesso a Facebook. Questo nuovo dispositivo, come si potrà immaginare, avrà un’ interfaccia unicamente basata sul suo
social network, e pare che si chiamerà Buffy. Il sistema operativo adottato sarà sempre Android, ma leggermente modificato per integrare profondamente i servizi di Facebook ed utilizzare l'HTML5 come piattaforma per le applicazioni. L’uscita di Buffy sul mercato potrebbe richiedere dai 12 ai 18 mesi. Valentino Mancinelli
Grazie a Kinect su Xbox 360,TV interattiva allo stato puro Pochi giorni fa è stato rilasciato un nuovo aggiornamento per la console Xbox 360, il quale permetterà l’accesso alla TV on demand, quindi alla visione
di film, serie tv ecc. Il tutto comandato semplicemente con la propria voce. Tutto questo è stato reso possibile grazie a Kinect, telecamera di Microsoft realizzata per Xbox 360 che, oltre a permettere di usare il proprio corpo come controller, consentirà di comandare il menù a voce. La Xbox 360 da oggi è quindi ancora più evoluta. Inoltre la tv diventa interattiva grazie all’accordo tra Microsoft e Mediaset, la quale metterà
a disposizione il canale Premium Play, così da offrire una selezione dei migliori programmi televisivi, film, serie TV sport e molto altro offerto dal web. Non mancheranno poi i tantissimi video di YouTube, servizi di MSN, Facebook e quant’altro. Per la prima volta in Italia la tv arriva su una console, e non si può negare che questo rappresenta un’evoluzione della TV.
Valentino Mancinelli
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Mode Times donna TENDENZE MODA AUTUNNO E INVERNO 20112012
Anche quest'anno ''MODE TIMES'' scrive delle nuove tendenze autunnali ed invernali. Partendo dalla moda femminile, a colorare le nostre grigie giornate di pioggia e freddo arrivano i coloratissimi accessori protagonisti dell'inverno! Spiccano colori forti come arancione, giallo, verde, fucsia, blu elettrico. Tutti però abbinati con eleganza e classe, infatti gli stilisti quest'anno non ci vogliono sexy ma propongono uno stile raffinato che seduce senza mai diventare banale. I look variano dal classico al grintoso. Nelle collezioni continuiamo a vedere influenze anni '50, '60, '70 e '80. Protagonisti saranno i nostri cappotti, di ogni genere, a partire dal lungo fino a terra che ormai è tornato di moda poiché pratico, caldo e rende le donne libere di non preoccuparsi di abbinamenti dato che copre completamente tut-
to il corpo, ma attenzione a chi lo indossa! Va scelto con molta attenzione onde evitare di scomparire in un sacco di imbottiture dalle quali spuntano solo testa, piedi e mani, deve comunque evidenziare le nostre forme.
si, tornano i caschetti con l'ispirazione della Parigi anni '80, vanno di moda le frange (meglio se larghe e grosse) e si attenuano i colori per capelli . I capelli lunghi ormai è risaputo che non vadano mai fuori moda poiché con essi ci si può giocare a proprio piacimento. Sì anche al giubbotto di pel- Infatti se l'anno passato voleva le, ideale per le mezze stagio- i capelli lunghi e naturali ni. È versatile e grintoso. quest'anno si opta per le acconPortatelo con dei pantaloni ciature, dalla treccia spettinata skinny e stivaletti alla cavi- anni '60, allo chignon. Perché glia oppure sopra un abito le acconciature raccolte - e in ultrafemminile. particolare quest'ultimo - riMolto trendy e allo stesso marranno sempre di moda, antempo facile da abbinare è la che se lo stile varia di stagione cappa. Essendo ampia può in stagione. Chi non ama il caessere portata con eleganza pello lungo, si può divertire anche sopra una giacca o bla- quest'inverno con tagli di cazer. Il cappottino in tweed ha pelli dalle influenze maschili da sempre un look legger- (influenze che rivediamo anmente androgino e diventa che nella moda). Torna il casexy se abbinato con un ou- schetto, spesso e volentieri più tfit total black (pantaloni con corto che lungo, e con una formaglioncino oppure un abiti- ma rotonda e liscia che potrebno aderente) e accessori in be ricordare addirittura le linee del berretto francese. Ma ATpelle nera. TENZIONE! Il taglio corto e E il cappottino in colori acce- mascolino non è per tutti, tralasi, come lo vediamo quest'in- sciando il fattore viso adatto o verno in quasi tutte le colle- meno a questo genere di tagli, zioni, dona subito un look che vanno bene per lineamenti modaiolo specie se portato prettamente femminili (per non sopra un abitino anni '60 nel- incappare nell’effetto trans ), lo stesso colore oppure in un bisogna stare attenti anche alle colore contrastante. diverse vertigini del cuoio caMODA CAPELLI DONNA pelluto! Evitate i tagli corti se avete vertigini poiché i capelli 2011-2012 sarebbero difficilmente gestibiCome non abbinare un taglio li, puntualmente si vedrebbe retrò ad uno stile retrò! E bene
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se fossero sporchi e per di più sembrereste calve in alcuni punti. E poi ricordate che chi ama la bellezza della donna ama la bellezza dei capelli lunghi perché sono un archetipo di femminilità, su questo è difficile dissentire ma se volete osare... perché no? L'importante è, come sempre, non esagerare! La frangia rimane di moda, se quest'inverno volete provare la frangia sappiate che non basta accorciare due ciocche sul davanti. La frangia di quest'inverno è larga e grossa. E per un toc-
co ancora più trendy optate per una forma leggermente rotonda.
tinta non è rendere abbronzati, come alcune credono, ma coprire i difetti, perciò va preso dello stesso nostro coMAKE UP lore della pelle. Per darci un Una delle tendenze principali po’ di colore utilizziamo il per il make-up per l'inverno fard! Ricordate che il trucco 2011 2012 è l'uso del colore: naturale è sempre il migliore colori accesi oppure tonalità (e naturale sta per semplice lussuose nelle tonalità dell'o- non trascurato), perciò se avete intenzione di mettere un ro per gli occhi. E bocche rossetto molto acceso non rosse, rossissime! Le mie raccomandazioni sono sem- truccate troppo zigomi e ocpre le stesse: non stuccatevi chi per non rischiare di sembrare volgari. la faccia! Non vi mettere troppo fondotinta, non fatevi Sefora Marcantonio il mascherone! Ma scegliete molto attentamente il colore perché il compito del fondo-
Mode Times uomo Moda uomo autunno e inverno 2011 Per questo inverno i nostri stilisti hanno deciso di regalarci davvero tanta allegria con i molti e vari colori presenti nell’abbigliamento maschile. Come avevamo già visto quest’estate i colori che andavano di moda erano quelli vivaci e molto intensi, infatti in primo luogo abbiamo brillanti tonalità di blu: blu cobalto, azzurro, indaco. Colori blu molto forti combinati ad esempio con il nero, o con il giallo, le diverse tonalità di arancio e rosso che si combinano con il blu, il nero, il giallo … e poi ovviamente il verde in
tutte le sue sfumature! Punto fondamentale della moda uomo di quest’anno sono gli ACCESSORI. Eh si, se prima gli accessori erano prettamente di gusti femminili adesso gli uomini non potranno farne a meno, ad esempio delle comodissime borse nelle quali mettere tutto in necessario per non dover mai chiedere alla propria ragazza di appesantirle la borsa con i vostri portafogli, le vostre chiavi ed il vostro cellulare! Credetemi... ci farete un gran-
dissimo piacere! Più avanti, quando scenderanno le temperature e ci vedremo salutare da simpaticissimi pinguini, potremo allargare il tiro sugli accessori con cui arricchiremo il nostro abbigliamento. Ad esempio con dei guanti molto trendy, o un copricapo che si faccia notare. I guanti da sciatore (quelli senza dita) sono out. E lo stesso vale per i copricapo in lana. Alcuni preferiranno dei cappelli in pelliccia (assolutamente finta!) o magari dei cappelli molto
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anni '70 da portare con la tesa abbassata sugli occhi .
La forfora, il problema di molti uomini. Pochi conoscono la vera causa della forfora e cosa essa sia in realtà. Eliminarla completamente infatti non è semplice e non basterà un semplice shampoo a sconfiggerla. Comincerò col dirvi cos’è la forfora: la forfora è semplicemente una forma lieve di dermatite seborroica senza la componente infiammatoria di quest'ultima, si ritiene che la causa sia comunque addebitabile ad un agente microbico, la Malassezia furfur, il quale può svolgere un ruolo più o meno attivo determinando una condizione infiammatoria (la cosiddetta dermatite seborroica del cuoio capelluto) oppure una semplice desquamazione. Per quanto riguarda la causa oltre a questo agente microbico ci sono numerosi fattori scatenanti, non
ancora del tutto compresi. Tra questi ricordiamo i fattori immunitari, i fattori ambientali, i fattori psicosomatici. Sicuramente uno dei fattori più importanti è costituito dalla irradiazione solare che ha un effetto inibitorio sull’attivazione della Malassezia; e si è notato che l'aumento della forfora e della dermatite seborroica si ha in corrispondenza dell'accorciamento delle giornate quando finisce l'ora legale. Ovviamente i soggetti predisposti sono gli uomini, e ricordate che in caso vogliate rivolgervi ad uno specialista il più adatto è il dermatologo. Che vi consiglierà i farmaci adatti, degli shampoo che vadano ad agire delicatamente sul cuoio capelluto e che comunque eliminino il batterio, perciò non affidatevi agli shampoo che trovate nei supermercati se il problema sussiste. Per quanto riguarda i tagli dei capelli, quest’inverno vogliamo un uomo ben cura-
to ed attento alla sua immagine. Tagli soprattutto corti ai lati e dietro la testa e lunghi sopra in modo tale da poter modificare il ciuffo a vostro piacimento. E poi, spazio alla fantasia, perché ogni pettinatura va bene, anche perché per fortuna i ragazzi sono meno complicati delle donne. Sefora Marcantonio
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Lettera aperta allo psicologo dott. Sabato Alvino Caro Samedì, ricordi il nostro primo incontro? Certo avrai pensato “siamo alle solite, neanche questi riescono ad interagire”, è vero, eravamo paralizzati dal disagio, dalla diffidenza e dal nostro sentirci “inadeguati” (ricordi? Si parlava di disabili, di servizio civile, di disponibilità verso gli altri). Non eravamo abituati a parlare di certe tematiche, del nostro vissuto, delle nostre convinzioni così, apertamente davanti ad estranei, ma soprattutto tra di noi. Eppure, lentamente, grazie al tuo modo di porti, sei riuscito a farci vincere il nostro imbarazzo tirando fuori quella parte di noi che, in cinque anni di convivenza, avevamo nascosto. Particolarmente intensa è stata l'esperienza in cui ci invitavi a identificare la nostra personalità con un oggetto che ci rappresenta. Si è rivelato un momento di emozioni forti e vere che ci hanno aiutato a conoscerci un po' di più e ad aspettare con ansia l'incontro successivo. Ci auguriamo che questa esperienza arricchisca umanamente anche te così come sta rendendo migliori noi. P.S. Siamo sicuri che quel bambino la buccia non la voleva! I ragazzi della V A
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ORIZZONTALI 1.Lavora metalli preziosi; 6.Non zuccherati; 10.Una persona ipotetica; 11.Sopportano le pene dell’inferno; 13.In mezzo; 14.Un segmento del dito; 16.Per il poeta è… egli; 17.Il Simón detto "El Libertador"; 18.Anno Sancto; 19.Castigate; 20.Agnese a Madrid; 22.Tempietto con dentro una statua; 25.Metallo per anelli; 26.È ricca di potassio; 27. Tubi di legno… vuoti; 29.C’è quello delle Amazzoni; 30.Lamentela noiosa e insistente; 32.Imposta, battente; 34.Calma, serena; 35.Torino; 36.Veleno potentissimo; 38.In mezzo alle dita; 39.Lewis atleta americano; 40.In fin dei conti; 41.Amò Leandro; 42.Quella di ferro passava per Berlino; 44.Veicolo a trazione elettrica; 45.Barca ricavata da un tronco d’albero; 46.Quattrini, palanche. VERTICALI 1.Priva di lucidità; 2.Quasi unici; 3.L’organo del volo; 4.Ferrara per l’ACI; 5.Erta o venuta su; 6.L’attrice Magnani; 7.Non hanno bisogno di diete; 8.Divinità della mitologia greca; 9.Un pò di rispetto; 11.Tagliò i capelli a Sansone; 12.Un mezzo di trasporto; 14. Quanto di energia vibrazionale; 15.Campione sportivo; 17.La meta del golfista; 18.Compiono decolli e atterraggi; 19.Vino bianco secco; 21.La mamma del papà; 23.È simile al cervo; 24.Erano anche detti "Uomini puri”; 27.Il veleno di Socrate; 28.Venuto al mondo; 30.Rete locale; 31.Uomo meccanico; 33.Piccolo parassita; 34.Si usano per le staccionate; 37.Strada parecchio difficoltosa; 38.La sua capitale è Teheran; 39.Il contrario di senza; 41.La moglie di Zeus; 42.L’inizio del cammino; 43.Napoli; 44.All’inizio è… troppo.
Redazione: Classe V A “ITIS Albert Einstein� Picerno Capo redattore: Raffaele Scelzo Articoli di: Ettore Lapolla, Valentino Mancinelli, Gerardo Caivano, Sefora Marcantonio, Antonello Possidente, Valentino Romaniello, Antonio Grippo, Salvatore Cerullo, Antonio Faraone, Raffaele Scelzo, Annalisa Filomena Caivano. Vignettista: Tiziano Lettieri Fotografo e web designer: Antonio Faraone Collaboratori grafici: salvatore cerullo, Carmine Cappa, Gioele Curiale.