S/RES/2042 (2012)
Nazioni Unite
Consiglio di Sicurezza
Distr.: Generale 14 aprile 2012
Risoluzione 2042 (2012) Adottata dal Consiglio di Sicurezza (6751ma sessione) 14 aprile 2012 Il Consiglio di Sicurezza, Sulla base di quanto affermato dal suo Presidente il 3 agosto 2011, il 21 marzo 2012 e il 5 aprile 2012, e sulla base delle relative risoluzioni dell'Assemblea Generale; Confermando il proprio appoggio all'Inviato Speciale Congiunto di Nazioni Unite e Lega degli Stati Arabi, Kofi Annan e all'operato dello stesso, sulla base della risoluzione dell'Assemblea Generale A/RES/66/253 datata 16 febbraio 2012 e delle relative risoluzioni della Lega degli Stati Arabi; Confermando il proprio impegno nella lotta per la sovranità, l'indipendenza, l'unità e l'integrità territoriale della Siria, e la propria fedeltà agli obiettivi e ai principi della Carta; Condannando le dilaganti violazioni dei diritti umani ad opera delle autorità siriane e gli abusi sulla popolazione perpetrati da gruppi armati; ribadendo che i responsabili di tali crimini risponderanno delle proprie azioni, e esprimendo il proprio profondo sgomento per la morte di migliaia di persone in Siria; Preso atto della volontà del governo siriano, che il 25 marzo 2012 si è impegnato ad attuare in modo rapido e concreto i sei punti proposti dall'Inviato Speciale Congiunto di Nazioni Unite e Lega degli Stati Arabi, e che, in un comunicato allo stesso Inviato in data 1 aprile 2012 ha garantito quanto segue: (a) interdire l'ingresso di truppe armate all'interno di centri abitati; (b) interdire l'uso di armamenti pesanti all'interno dei suddetti centri, e (c) avviare il ritiro delle truppe attualmente stanziate all'interno e nei dintorni dei centri abitati, che dovrà essere completato entro il 10 aprile 2012; preso inoltre atto dell’espressa volontà da parte dell'opposizione siriana di rispettare la cessazione dell’uso della violenza, a condizione che il governo faccia altrettanto; Considerata la valutazione dell'Inviato, il quale in data 12 aprile 2012 aveva riscontrato il rispetto da parte di entrambe le parti del cessate il fuoco e azioni concrete del governo siriano in accordo con le misure stabilite, e appoggiando la richiesta espressa dall'Inviato di un’immediata e visibile attuazione da parte del governo siriano di tutti i sei punti elencati nella sua proposta al fine di ottenere, da
tutte le parti coinvolte, la cessazione di ogni tipo di violenza armata all'interno del paese; 1. Conferma il proprio completo appoggio alla proposta dell'Inviato (in allegato) e invita a una immediata e completa messa in atto di tutte le disposizioni previste dai sei punti che la compongono; tale proposta si prefigge - tramite l'instaurazione di un dialogo tra governo siriano e opposizione - di porre immediatamente fine a qualsiasi violenza e violazione dei diritti umani, garantendo piena autonomia alle operazioni umanitarie e agevolando la transizione politica a guida siriana verso un sistema politico democratico e pluralista, che rispetti l'uguaglianza dei cittadini a prescindere da affiliazioni politiche, etniche e religiose; 2. Esorta il governo siriano a dare attuazione visibile a tutti gli impegni descritti nella comunicazione all'Inviato del 1 aprile 2012, e precisamente: (a) interdire l'ingresso di truppe armate all'interno di centri abitati; (b) interdire l'uso di armamenti pesanti all'interno dei suddetti centri; (c) dare il via al ritiro delle truppe attualmente stanziate all'interno e nei dintorni dei centri abitati; 3. Rileva l'importanza - già evidenziata dall'Inviato - del ritiro da parte del governo siriano di tutte le truppe e degli armamenti ora dislocati nei centri urbani al fine di facilitare l'acquisizione di una duratura cessazione della violenza; 4. Esorta tutte le parti in Siria, inclusa l’opposizione, a deporre le armi e mettere fine a ogni forma di violenza; 5. Esprime l'intenzione, qualora le parti coinvolte si impegnassero nella tutela di una duratura cessazione della violenza, di stabilire immediatamente, previe consultazioni tra il Segretario Generale e il governo siriano, una missione di monitoraggio ONU in Siria finalizzata a garantire la stabilita cessazione di ogni forma di violenza e l'attuazione della suddetta proposta in sei punti dell'Inviato, in ogni suo aspetto; la richiesta per tale iniziativa dovrà essere formalmente inoltrata dal Segretario Generale al Consiglio di Sicurezza entro e non oltre il 18 aprile 2012; 6. Esorta il governo siriano a contribuire all’effettiva riuscita della missione e sostenerne gli incaricati, a partire dalla squadra di osservatori iniziali; in particolare, agevolando la rapida ed efficace dislocazione di personale e risorse previste per l'adempimento del mandato; assicurando immediata e completa libertà di movimento e di accesso necessaria per l’adempimento del mandato; garantendo le comunicazioni senza impedimenti; e permettendo alla missione di interagire liberamente e privatamente in tutta la Siria con singoli individui, ai quali verrà garantita riservatezza e incolumità da qualsiasi tipo di ripercussioni; 7. Decide di autorizzare il dispiegamento iniziale di un massimo di trenta osservatori militari non armati che fungeranno da tramite tra le parti coinvolte e cominceranno a redigere rapporti sull'attuazione della piena cessazione della violenza armata in ogni sua forma da parte di tutti, in attesa del dispiegamento della missione di cui al paragrafo 5 ed esorta il governo siriano e tutte le atre parti in causa a favorire l'operato degli osservatori nei termini descritti nel paragrafo 6; 8. Esorta le parti a garantire l'incolumità del primo gruppo di osservatori senza alcun pregiudizio alla sua libertà di movimento e azione e pone l’accento sulla responsabilità primaria delle autorità siriane al riguardo;
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9. Richiede che il Segretario Generale comunichi immediatamente al Consiglio di Sicurezza qualunque tentativo di ostacolare l’effettivo svolgimento della missione; 10. Rinnova il proprio invito alle autorità siriane affinché al personale umanitario sia immediatamente accordato libero accesso alla popolazione bisognosa di assistenza, in conformità con il diritto internazionale e i principi guida dell'assistenza umaitaria; invita inoltre tutte le parti in Siria, in particolare le autorità siriane a collaborare pienamente con le Nazioni Unite e le organizzazioni umanitarie per facilitarne le attività di assistenza umanitaria; 11. Richiede al Segretario Generale di riferire al Consiglio sull’attuazione delle disposizioni previste nella presente risoluzione entro e on oltre il 19 aprile 2012; 12. Esprime la propria intenzione di valutare l’attuazione della risoluzione e di considerare la possibilità di ulteriori passi; 13. Delibera di continuare a seguire la questione.
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Allegato Proposta in sei punti dell'Inviato Speciale Congiunto di Nazioni Unite e Lega degli Stati Arabi (1) impegnarsi a collaborare con l'Inviato in un processo politico inclusivo guidato da siriani, che risponda alle legittime aspirazioni e preoccupazioni del popolo siriano e, a tale scopo, nominare un interlocutore autorizzato, qualora l'Inviato lo richiedesse; (2) impegnarsi a porre fine agli scontri e a raggiungere, sotto il controllo delle Nazioni Unite, una rapida ed efficace cessazione – sottoposta a supervisione - della violenza in ogni sua forma, per garantire l'incolumità dei cittadini e stabilizzare il paese; A tal fine, il governo siriano dovrebbe interrompere immediatamente i movimenti di truppe, e l’uso di armi pesanti, nei centri abitati; dovrebbe inoltre avviare il ritiro delle forze armate stanziate in tali centri e nelle zone circostanti; Allo stesso tempo il governo siriano dovrebbe collaborare con l'Inviato al fine di garantire una cessazione duratura della violenza armata in tutte le sue forme da parte di tutte le fazioni coinvolte, con un meccanismo efficace di monitoraggio delle Nazioni Unite; Un simile impegno all'interruzione degli scontri verrà chiesto anche dall’Inviato all'opposizione e alle altre parti, che dovranno collaborare con l'Inviato al fine di mantenere la cessazione duratura della violenza in ogni sua forma, con un meccanismo efficace di monitoraggio delle Nazioni Unite; (3) garantire puntuale sostegno umanitario a tutte le zone interessate dal conflitto e, a tal fine, come passi immediati, accettare e attuare da subito una tregua umanitaria quotidiana di due ore, le cui modalità e orari verranno concordati dettagliatamente attraverso un meccanismo efficiente, anche a livello locale; (4) intensificare il ritmo e il numero dei rilasci di persone detenute arbitrariamente, comprese quelle che appartengono a categorie vulnerabili, e di individui impegnati in attività politiche pacifiche; fornire senza indugio, utilizzando canali adeguati, una lista di tutti i luoghi nei quali tali persone siano detenute; predisporre immediatamente l'accesso a tali luoghi e, attraverso canali appropriati, rispondere prontamente ad ogni richiesta scritta di informazioni, contatti o rilascio di suddetti individui; (5) garantire ai giornalisti libertà di movimento in tutto il paese e una politica di concessione dei visti non discriminatoria; (6) rispettare la libertà di associazione e il diritto di dimostrare pacificamente come previsto dalla legge.
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