GE - OIK S
sostenibilita’ e sviluppo
2010
Regione del Veneto
in collaborazione con
Coordinatore evento Segretario Regionale per le Infrastrutture Silvano Vernizzi Responsabile evento Direzione Pianificazione Territoriale e Strategica Romeo Toffano Promozione e marketing territoriale Carla Spolaor Segreteria organizzativa Francesca Franzin con la collaborazione di Sandro Baldan Segreteria operativa di Veronafiere Francesca Zivelonghi, Jara Bombana, Federica Gorfer, Roberta Benedetti
Province del Veneto Coordinamento interprovinciale Provincia di Verona Area Funzionale programmazione e Sviluppo del Territorio Elisabetta Pellegrini, Elisabetta Gasparrini, Gianluigi Scamperle Provincia di Padova Settore Urbanistica e Patrimonio Alessia Sanavio Provincia di Rovigo Area Territorio e Trasporti Chiara Monesi, Paola Fantinato, Alessandra Paganin Provincia di Treviso Servizio Urbanistica Maria Grazia La Greca Provincia di Venezia Settore Pianificazione Territoriale Danilo Gerotto, Alberto Nardo, Massimo Pizzato, Mario Fletzer, Luca Trabuio, Giancarlo Fanton, Barbara Merotto Provincia di Vicenza Settore Urbanistica Roberto JosĂŠ Bavaresco, Vanna Baccarin, Davide Salerno Provincia di Belluno Settore Urbanistica Veruska Bortoluzzi, Ilario Tancon
GE - OIK S sostenibilitĂ e sviluppo
SOSTENIBILITA’ E SVILUPPO GEO-OIKOS Prima edizione, aprile 2011 ISBN 978-88-905973-1-2 © Regione Veneto Urban Press via Riva Villasanta 32, Padova www.urbanpress.it
Il volume “Sostenibilità e Sviluppo” è a cura di Davide Longhi Impaginazione Francesco Zampiero con la collaborazione di Viviana Cattelan Fotografia Stefano Minuz, Artigiana Immagini Stampa Grafiche Scarpis, Conegliano
Progetto di allestimento fieristico e comunicazione PATCHWORK studiArchitettura
GE - OIK S
sostenibilita’ e sviluppo
2010
una manifestazione per riscoprire identità e cultura
La Rassegna Geo-Oikos. Sostenibilità e Sviluppo che si è svolta a Veronafiere il 18 e 19 novembre 2010, rappresenta la volontà di far emergere ciò che i Veneti possono e sanno fare, sul piano dell’operatività reale, per uscire da un clima di sfiducia e riscoprire una dimensione positiva sul futuro, cogliendo le opportunità, condividendo i problemi e trovando le soluzioni più efficaci. Realizzare “Geo-Oikos” ha significato da un lato comunicare ciò che di vantaggioso e innovativo avviene nel campo del territorio - come luogo fisico dove trovano espressione i diversi progetti/iniziative – dall’altro stimolare energie e risorse utili alla competizione pubblico-privata, da disputarsi non tanto sulla logica conflittuale ma sulla capacità di fare squadra, come segno di una autentica modernità. L’aver portato in “vetrina” alcuni esempi significativi del lavoro di enti, istituzioni, società, studi e associazioni, con l’aiuto e la collaborazione di tutte le province venete, fa riflettere sul valore aggiunto che iniziative trascinanti e condivise generano nel rafforzamento dell’identità e dell’appartenenza culturale alla realtà veneta.
Presidente della Regione del Veneto
Luca Zaia
geo-oikos: la parola ai conoscitori del territorio
Ogni occasione che mi si presenta per incontrare persone ed esperienze rappresentative della realtà sociale, economica e territoriale della nostra Regione è un momento che ritengo di grande importanza per il mio mandato e per il futuro sviluppo del Veneto. Questa rassegna che, radunando numerosi e significativi esempi di operatività nel territorio, costituisce un esempio concreto dello spirito imprenditivo veneto e mi consente anche di riflettere sull’importanza del dialogo con gli attori istituzionali e sociali e sulla necessità di cooperare, lavorare insieme per realizzare progetti concreti di crescita per il nostro territorio e i suoi abitanti. Il più delle volte lo spirito d’iniziativa deve faticare molto prima di imporsi sul mercato, di conseguenza momenti di incontro e confronto come questi, servono e devono evolversi in considerazione della necessità che iniziative pubbliche e private siano incoraggiate e promosse non solo per il loro carattere innovativo e di qualità, ma anche per la potenzialità che hanno di migliorare lo sviluppo territoriale e di catturare risorse economiche dal mercato globale. Occorre quindi ricercare, prima che altrove, entro i confini regionali quelle potenzialità e risorse che possono fare la differenza, se perseguite con intelligenza e coraggio. Ringrazio pertanto tutti coloro che hanno partecipato e hanno contribuito al successo dell’iniziativa e offerto un importante segnale alla crescita del dialogo e della cultura al servizio del nostro territorio.
Vice Presidente e Assessore al Territorio, alla Cultura, agli Affari Generali Regione del Veneto
On. Marino Zorzato
veronafiere piattaforma di lancio per le imprese e le istituzioni del territorio Alla seconda edizione, si può già affermare che Geo Oikos si conferma come un appuntamento importante e qualificato nel panorama fieristico regionale, assumendo il ruolo di presentare il futuro del Veneto e divulgare i progetti e le opere che enti, amministrazioni ed istituzioni attuano a favore del territorio. Con la Regione del Veneto e la Provincia di Verona, soci dell’ente che ho l’onore di presiedere, Veronafiere ha sviluppato un’articolata partnership che, in occasione della seconda edizione di Geo Oikos, si è manifestata nella sua completezza. Da un lato, infatti, l’Ente si è confermato attuatore di un importante progetto fieristico che ha inteso mostrare il Veneto che verrà (con un orizzonte al 2030), promuovere il Nord Est, fare di Verona un ideale ponte con le regioni e province limitrofe, creare una rete in grado di attrarre intelligenze e risorse economiche. Dall’altro, partecipa in qualità di soggetto interessato e protagonista di questo sviluppo attraverso l’esposizione delle proprie più recenti realizzazioni e dei progetti futuri. Veronafiere ha attuato un’ampia riqualificazione del proprio quartiere espositivo nel corso di questi ultimi anni e ha colto l’occasione offerta da Geo Oikos per mostrare alcune di queste realizzazioni. Nell’edizione del 2010, in particolare, è stato presentato il nuovo progetto del parcheggio a raso per 2.160 auto che è sorto nell’area dell’Ex Mercato Ortofrutticolo. E’ la prima realizzazione della più generale riqualificazione dell’area che presiede al nuovo sviluppo di Verona Sud. I 150 espositori, i numerosi progetti e i molti convegni che sono stati presentati nei due giorni della rassegna, hanno fornito un’approfondita idea di come i privati, gli enti locali e la Regione del Veneto in primis stiano muovendo idee e risorse a favore dello sviluppo integrato del territorio e a beneficio di cittadini e imprese. Siamo certi che anche la prossima, rappresenterà un importante occasione per delineare e conoscere il Veneto del futuro.
Presidente Veronafiere
Ettore Riello
geo-oikos: luoghi, persone, prospettive una rete di conoscenze per promuovere il territorio L’elaborazione del piano territoriale regionale di coordinamento (adottato con DGR n.372 del 17/02/09), ha dimostrato che tra i fattori che concorrono a disegnare l’assetto del territorio, un’importanza crescente è da attribuirsi al confronto e dialogo con tutti gli attori, istituzionali e sociali che sono interessati dalla sua gestione, utilizzazione e valorizzazione. Pensare di poter governare il territorio senza l’apporto e la condivisione con tutti i soggetti che in qualche modo lo vivono è oggi decisamente fuori tempo: non solo le istituzioni pubbliche (Regioni, Province, Comuni) devono farsi carico di coordinare e organizzare le diverse competenze e i contrapposti interessi secondo delle dinamiche concordate, ma devono anche farsi promotori di iniziative di sviluppo e progettare attivamente la crescita del sistema territorio. “Geo-Oikos” rappresenta in questo senso il tentativo di incanalare le risorse presenti nel territorio, in termini di persone, mezzi e idee, verso un disegno generale di promozione e valorizzazione dell’identità veneta, non solo in un’ottica di trasmissione delle conoscenze e del know how ma anche per attrarre risorse economiche dal mercato globale, secondo appropriate politiche di marketing territoriale. L’edizione della Rassegna di quest’anno ha avuto come obiettivo il confronto per disegnare uno sviluppo sostenibile e durevole per l’intero Veneto come strada obbligata per il futuro. Una ricca convegnistica è stata organizzata su questi temi di stretta attualità: dalle Dolomiti patrimonio dell’UNESCO, ai cambiamenti climatici e gli impatti sul territorio, alla gestione sostenibile di aree protette come il Delta del Po; momenti di approfondimento e tavole rotonde si sono tenuti sulle “piccole capitali” del Veneto, sulla rete ecologica regionale, sulla pianificazione regionale (piano casa, piccole opere di interesse locale, edilizia abitativa), sulle fortificazioni e piazze di difesa come patrimonio e risorsa per il Veneto.
I numeri di quest’anno: Espositori: 150 Stand:142 Spazio espositivo: 8000 mq lordi (II piano Palaexpo) Convegni/workshop presentati: 27 Visitatori 18.11.2010: 1500 Visitatori 19.11.2010: 1100
regione del veneto
piano paesaggistico regionale una nuova prospettiva per valorizzare la storia, la cultura e la natura del Veneto Direzione Pianificazione Territoriale e Strategica Segreteria Regionale per le Infrastrutture Regione del Veneto
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Il Codice Urbani prevede la redazione congiunta del Piano Paesaggistico tra Stato e Regione: è a questo fine che è stato sottoscritto nel luglio 2009 un Protocollo d’Intesa tra il Ministero dei Beni Culturali e la Regione del Veneto, ed è stato istituito il Comitato Tecnico per il Paesaggio (CTP), che coordina i lavori di elaborazione del Piano Paesaggistico. Il Piano Paesaggistico, che si configura come il completamento del PTRC adottato, è inteso come momento centrale per definire e dare nuovo significato al disegno territoriale del Veneto, cui sono chiamati a partecipare anche le province e i comuni in quanto attori fondamentali nel governo del territorio. L’efficacia del Piano Paesaggistico Regionale dipenderà dalla capacità di interpretare i fenomeni del presente quali elementi strutturali e non accidentali: si tratta di costruire o rigenerare i paesaggi della contemporaneità e quelli del degrado, accanto alla salvaguardia dei paesaggi di rilevanza universale. E’ un’occasione per ripensare il nostro territorio valorizzando non solo quelle aree che richiedono protezione e tutela ma anche quelle a maggior degrado, in un’ottica d’insieme che non si limita a valorizzare il singolo ambito ma recupera la dimensione percettiva all’interno di una valutazione unitaria complessiva. La realizzazione del piano paesaggistico impone dunque che si lavori parallelamente sulla dimensione di scala regionale, in particolare con l’implementazione dell’Atlante ricognitivo degli Ambiti di Paesaggio e per quelle attività che il Codice demanda alla pianificazione paesaggistica, e su ambiti di scala ridotta, già oggetto in passato di pianificazione d’area per le loro caratteristiche di elevata fragilità, in cui risulta fondamentale contemperare la tutela ambientale con lo sviluppo compatibile.
progetti strategici regionali per disegnare scenari condivisi in tempi brevi e nel rispetto di ambiente e cultura Direzione Pianificazione Territoriale e Strategica Segreteria Regionale per le Infrastrutture Regione del Veneto
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La legge regionale urbanistica per il governo del territorio, n. 11 del 23 aprile 2004, introduce, all’art. 26, il “progetto strategico” quale nuovo strumento di governo del territorio, mediante il quale pianificare interventi di particolare rilevanza su parti significative del territorio. Già con DGR n. 2214 del 11 luglio 2006 è stata avviata la predisposizione di un primo progetto strategico, denominato “Le Ville di Andrea Palladio”, con la finalità di concorrere a garantire la salvaguardia e al tempo stesso ottimizzare le potenzialità di valorizzazione di un patrimonio architettonico riconosciuto dall’UNESCO. Tra gli obiettivi prioritari del progetto è la definizione di misure di salvaguardia dell’intorno di ciascuna singola villa e di ricomposizione dell’immagine ambientale. Con DGR n. 1986 del 30.6.2009 è stato dato inoltre avvio al progetto strategico sul tema “via Ostiglia”, allo scopo di tutelare e valorizzare il contesto del percorso dell’ex ferrovia militare dismessa, dei relativi manufatti di pertinenza e la ricomposizione paesaggistico-ambientale. Per ultimo il progetto Strategico “Massiccio del Grappa”, avviato con DGR n. 837 del 15.3.2010 con il quale si prevede il coordinamento in un sistema unitario delle diverse presenze storiche esistenti proponendo ipotesi di riuso coerenti con le strutture militari anche edilizie della Grande Guerra. Altri Progetti Strategici regionali sono stati previsti nel nuovo PTRC adottato, oltre a quelli già avviati, tutti insieme costituiranno il futuro della pianificazione territoriale regionale.
comuni dinamici le piccole capitali del veneto
Direzione Pianificazione Territoriale e Strategica Segreteria Regionale per le Infrastrutture Regione del Veneto
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La Regione persegue da tempo un’intensa attività progettuale e di monitoraggio per favorire un’equilibrata tutela e lo sviluppo sostenibile del territorio del Veneto. Il convegno, realizzato a GeoOikos, con il contributo di alcuni comuni, ha messo in luce buone prassi e lodevoli iniziative di alcune città dinamiche, tali da assumere il ruolo di “piccole capitali del Veneto”. Il Comune di Lendinara, nel rodigino, ha illustrato le opportunità di un territorio verso la realizzazione del Piano degli Interventi. Il Comune di Vittorio Veneto, nel trevigiano, ha esposto le sue idee oltre il piano, per evidenziare una città che cambia. Il Comune di Asiago, nell’altopiano vicentino, ha affrontato il complesso tema del turismo e della qualità paesaggistica. Per l’ambito veronese del Lago di Garda, il Comune di Bardolino, ha evidenziato alcuni interventi edilizi previsti nel progetto Agenda 21. Interessanti , nel vicentino, sono risultate le riconversioni creative di alcuni brani della città di Valdagno, così come l’esempio del Comune di Schio, il recupero del Lanificio Conte, quale icona di archeologia industriale, piattaforma di innovazione, ricerca e creatività. Nel veneziano, emerge la realtà ambientale dei parchi verdi di Mirano, quale città in equilibrio tra spazio urbano e spazio rurale. Il bellunese, infine, è stato rappresentato da uno dei comuni più ecologici d’Italia, ovvero la realtà di Ponte nelle Alpi, aderente peraltro all’Associazione Nazionale dei Comuni virtuosi.
l’esperienza dei piani territoriali provinciali un fattore aggiunto per la pianificazione regionale Direzione Pianificazione Territoriale e Strategica Segreteria Regionale per le Infrastrutture Regione del Veneto
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Il governo del territorio si attua attraverso la pianificazione del Comune, della Provincia e della Regione. I diversi livelli di pianificazione sono tra loro coordinati nel rispetto dei principi di sussidiarietà e coerenza; in particolare ciascun piano indica il complesso delle direttive per la redazione degli strumenti di pianificazione di livello inferiore e determina prescrizioni e vincoli automaticamente prevalenti. La normativa regionale prevede che i Piani di livello Provinciale (P.T.C.P.) siano approvati dalla Regione del Veneto nel rispetto di determinate procedure e con specifici contenuti. A tale scopo con D.G.R.V. n. 2562 del 13.9.2005 è stato istituito, ai sensi dell’art.50,comma 6, LR 1/2004, l’”Ufficio per il coordinamento delle Province nella predisposizione dei PTCP” quale spazio di cooperazione e di confronto disciplinare. Da cinque anni, con numerosi incontri tra amministrazioni, oltre al contributo alle province nella predisposizione dei nuovi Piani di Coordinamento Provinciale, si è provveduto all’ integrazione e modifica parziale degli atti di indirizzo per la redazione dei P.T.C.P. (con DGRV n. 397 del 26.2.2008 sono stati integrati gli atti di indirizzo relativi al Quadro Conoscitivo, sulle procedure di predisposizione dei PTCP, sulle grafie ed elaborati dei PTCP). Oltre ai già approvati P.T.C.P. di Padova, Treviso, Belluno e Venezia, le altre province venete, Vicenza, Verona e Rovigo, hanno tutte già in avanzato stato di progettazione il loro piano provinciale. Con l’approvazione dei piani territoriali mancanti, si completa il quadro della pianificazione provinciale, cui seguirà il trasferimento delle competenze in materia urbanistica (le tempistiche sono state definite con DGR 3998 del 22 dicembre 2009). Si configura quindi la situazione idonea alla realizzazione di una vision condivisa del futuro del Veneto, che dev’essere guidata e governata secondo una logica di rete.
un’iniziativa di marketing territoriale i borghi dell’identità locale veneta Direzione Pianificazione Territoriale e Strategica Segreteria Regionale per le Infrastrutture Regione del Veneto
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Il piano territoriale regionale di coordinamento (adottato nel febbraio 2009) individua tra le forme di “best practice” da promuovere per un “buon governo” del territorio l’opportunità di costruire momenti di confronto e scambio di esperienze tra i diversi attori che agiscono in primo piano per migliorare, nel segno dell’armonia e della sostenibilità, lo sviluppo del nostro territorio. In quest’ottica la Regione Veneto ha avviato un’iniziativa che permette di configurare il tema dei “borghi” veneti come un importante asset per la valorizzazione dell’identità dei luoghi e lo sviluppo dei territori, in grado di catalizzare una progettualità pubblico-privata, di valorizzare l’immagine territoriale nonché il recupero del patrimonio architettonico e paesaggistico tipico dei luoghi. I borghi quindi non solo come luoghi della tradizione, da rispettare ed ammirare nel loro impianto storico-culturale, ma anche come prodotto tipicamente “veneto” che può costituire una leva di attrazione anche di capitali e investimenti nella nostra regione. La proposta è quella di fare leva sulla “tipicità” di tanta parte dei nostri paesi e centri minori, sull’unicità del patrimonio materiale e architettonico-paesaggistico che li contraddistingue, anche grazie al loro contesto, per rilanciare progetti di recupero e riqualificazione mirati, che possano contare sull’attivazione di politiche regionali adeguate e sulla creazione di una “massa critica” in grado di attirare l’attenzione degli stakeholders e delle istituzioni.
premio piccinato uno spazio di riflessione per immaginare i paesaggi della contemporaneità Direzione Pianificazione Territoriale e Strategica Segreteria Regionale per le Infrastrutture Regione del Veneto
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Il Premio “Luigi Piccinato”, arrivato quest’anno alla sua sesta edizione, è un riconoscimento istituito dalla Regione allo scopo di valorizzare i migliori progetti realizzati in Veneto nell’ambito dell’urbanistica e dell’architettura. Tra i suoi obiettivi pone quello di mettere in luce la creatività e la capacità di visione degli autori con riferimento allo sviluppo territoriale, sottolineando l’importanza che deve ancora essere riconosciuta ai “valori estetici” nell’ambito degli interventi di costruzione e pianificazione. Le attività e i comportamenti dei cittadini all’interno del tessuto urbano generano infatti, oggi più che mai, un rapporto tra spettacolo e scena, dove i cittadini diventano sia spettatori che attori nel grande teatro rappresentato dalle città. L’introduzione del concetto di estetica dell’architettura in relazione allo studio della percezione dello spazio urbano è quindi utile per affrontare le problematiche legate al malessere moderno del vivere e del muoversi nel territorio e serve a stabilire le basi di un nuovo approccio alla pianificazione, dopo aver preso atto del fatto che i metodi standardizzati, con cui tradizionalmente si gestivano l’edilizia e il traffico, il verde pubblico e gli spazi aperti, non riescono più a conciliare le caratteristiche morfologiche della città con le esigenze emotive dei suoi abitanti. A questo proposito, il Premio “Luigi Piccinato” si propone come spazio di riflessione dove architetti giovani o già affermati siano liberi di immaginare i paesaggi della contemporaneità, di affrontare il tema urgente della trasformazione del territorio e della società che lo abita e di contribuire, con i loro progetti, al rafforzamento della competitività stessa di questa Regione.
progetto natreg la gestione sostenibile delle aeree protette: il delta del po come laboratorio di pianificazione interregionale Direzione Pianificazione Territoriale e Strategica Segreteria Regionale per le Infrastrutture Regione del Veneto
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L’Unione Europea ha riconosciuto alle politiche del territorio un ruolo strategico ed ha fissato alcuni indirizzi politici e strumenti di tipo non legislativo, che hanno avuto un forte impatto sul comportamento delle istituzioni pubbliche e sulla concezione della pianificazione sostenibile. In tale quadro di riferimento, il livello regionale rappresenta la mediazione ideale tra visione globale e locale, indirizzando le strategie verso concreti riferimenti spaziali e fisici. Partendo da questa “European vision”, il progetto Natreg promuove i patrimoni naturali attraverso la valutazione del loro potenziale economico, identificando metodi e procedure per la gestione delle aree protette: aspetti economici e ambientali sono declinati nell’ambito di un’unica disciplina, la pianificazione territoriale di area vasta. Natreg parte dal presupposto che gli strumenti per la gestione delle aree protette rappresentano un importante strumento per la protezione della biodiversità, ma costituiscono anche un grande potenziale per lo sviluppo economico e sociale dei territori circostanti. Tuttavia tali aree sono normalmente soggette a vincoli ambientali e paesaggistici, e ciò è percepito dai residenti come elemento svantaggioso ai fini della competitività del territorio, anziché come fattore di sviluppo. Veneto ed Emilia Romagna hanno scelto il Delta del Po come area di sperimentazione, perché l’occasione è propizia per testare la strategia transnazionale identificata dal progetto, nell’ambito del quadro locale interregionale, attraverso l’elaborazione congiunta di un piano di gestione, seppur parziale, che potrà diventare un modello di sviluppo per l’intero Delta del Po in entrambe le regioni.
progetto 2Bparks creative sustainable management, territorial compatible marketing and environmental education To Be Parks Direzione Pianificazione Territoriale e Strategica Segreteria Regionale per le Infrastrutture Regione del Veneto
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languedocroussillon
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province of vercelli
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veneto region
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anton melik geographical institute
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municipality of andujar
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natural regional park of serre
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the troodos regional tourism board
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Il progetto “2Bparks- Creative sustainable management, territorial compatible marketing and environmental education To Be Parks” è stato cofinanziato alla EU nell’ambito del Programma di Cooperazione Territoriale MED, con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. (Axe 2 : Environmental protection and promotion of a sustainable territorial development Objective: 2.1: Protection and enhancement of natural resources and cultural heritage). Dieci i partner della Regione del Veneto, che attraverso la Direzione Pianificazione Territoriale e Strategica, svolge il ruolo di Lead Partner, assumendo così oneri e onori che tale funzione comporta. Il progetto 2Bparks guarda alle aree protette ed ai parchi come fattore di sviluppo sostenibile e promuove modelli innovativi di governance, capaci di migliorare l’ attrattività delle aree protette MED. Lo scopo generale del progetto è quello di integrare istanze ambientali nei processi decisionali, nei programmi di sviluppo, nei piani di governo del territorio e nelle scelte di investimento e valorizzazione delle Aree Protette. Le Aree Protette (AP) giocano un ruolo importante nelle politiche di sviluppo territoriale. Spesso percepite come un limite alla crescita territoriale, devono affrontare le pressioni antropiche, conciliando gli interessi economici con le esigenze ecologiche. Nuovi piani integrati di gestione, condivisi a livello transnazionale, saranno promossi dal Progetto allo scopo di migliorare ed incentivare la crescita, l’attrattività e lo sviluppo sostenibile delle Aree Protette. Accrescere il livello di consapevolezza, da un lato e diminuire gli impatti delle attività economiche e sociali sulle AP, dall’altro, divengono nell’ambito del progetto 2Bparks istanze fondamentali per evitare il rischio di perdita dell’equilibrio ecologico MEDiterraneo. In tale orizzonte il progetto promuove: processi partecipativi a supporto della gestione delle AP; azioni di marketing territoriale per il turismo sostenibile delle AP; misure di formazione, sensibilizzazione e consapevolezza per la coesione sociale delle AP.
Foto: Concorso Fotografico “Vivere i parchi�, Regione del Veneto, 2006
[2Bparks]
atlante dei siti natura 2000 del veneto
Servizio Pianificazione Ambientale Segreteria Regionale per le Infrastrutture Regione del Veneto
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ATLANTE DEI SITI NATURA 2000
Nel corso di questi ultimi anni la Giunta Regionale ha attivato e promosso numerose ricerche e attività scientifiche coerenti con l’obiettivo di salvaguardia degli ecosistemi e utili al fine del monitoraggio dello stato di conservazione di specie e habitat, non solo per i doveri derivanti dalle competenze in materia, ma soprattutto per la consapevolezza che soltanto un adeguato patrimonio di conoscenza consente le scelte migliori per la tutela della biodiversità. Si deve anche ricordare il lungo percorso compiuto per dare a Rete Natura 2000 un’adeguata struttura metodologica e normativa; in particolare si possono citare le iniziative della Giunta per la definizione delle misure di conservazione delle Zone di Protezione Speciale, gli atti relativi alla procedura di valutazione di incidenza, quelli dedicati alla redazione dei piani di gestione per alcuni dei siti della rete. La quantità di risorse già acquisite ha consentito di realizzare il volume “Atlante dei siti Natura 2000 del Veneto” che contiene un inquadramento generale sufficientemente esaustivo di Rete Natura 2000 nel Veneto e la descrizione dei 128 siti attualmente riconosciuti. Fotografare lo stato di habitat e specie è indispensabile non solo per realizzare una gestione efficiente dei siti, ma anche per sviluppare un adeguato monitoraggio a lungo termine e per supportare tutti i soggetti coinvolti nelle procedure legate alla valutazione di incidenza. L’esperienza di questi anni di lavoro conferma la necessità di passare al più presto dal mero regime di protezione alla concreta capacità gestione del territorio con strategie ed azioni appropriate alla tutela ed allo sviluppo della biodiversità. In questa più avanzata prospettiva, non si deve sottovalutare quanto il patrimonio culturale che sovrintende a molti antichi usi di gestione del territorio meriti opportuni approfondimenti e adeguate misure di salvataggio o recupero.
monitoraggio e aggiornamento del quadro conoscitivo creazione di una base di conoscenza Direzione Urbanistica e Paesaggio Segreteria Regionale per le Infrastrutture Regione del Veneto
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Nella redazione dei Piani di Assetto Terrritoriali, uno degli adempimenti che si sono rivelati maggiormente impegnativi è certamente rappresentato dalla formazione del quadro conoscitivo. Tuttavia il quadro conoscitivo perde buona parte del suo significato e della sua importanza nella pianificazione se non viene sottoposto ad un costante aggiornamento e se i relativi dati non sono resi accessibili agli attori territoriali e ai cittadini. La consultazione del quadro conoscitivo diventa quindi elemento importante per la comunicazione e per garantire la partecipazione nei processi decisionali, tuttavia questa base di conoscenza spesso non risulta strutturata in modo da consentire una informazione diretta ed efficace all’utenza. Al fine di migliorare il processo di coinvolgimento attivo nei processi decisionali è stato avviato il Progetto “SUSPLAN”il quale sperimenta una nuova tecnologia per l’ambito pianificatorio e per le politiche pubbliche territoriali, che fonde il semantic web con l’approccio wikipediano, in modo da permettere la strutturazione di un corpus di informazioni, dati e conoscenze interattivo, interrogabile (interpretabile) e co-costruito dagli utenti nel tempo. Una base di conoscenza (knowledge base) di grande accessibilità e di facile disseminazione, trasparente nella costruzione ed implementazione, partecipata nei modi di utilizzo tanto per finalità di interrogazione quanto per finalità di implementazione. Un supporto di grande utilità per il decisore o per chiunque (cittadino, associazione, tecnico, politico) voglia riflettere sul senso dell’azione pubblica in alcuni territori e sulla coerenza di tale azione rispetto ai principi ed alle strategie della sostenibilità. Per maggiori informazioni vedi: www.comelicopedia.net
osservatorio per il paesaggio veneto una prima esperienza operativa
Direzione Urbanistica e Paesaggio Segreteria Regionale per le Infrastrutture Regione del Veneto
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Per cogliere e comprendere le dinamiche delle trasformazioni del paesaggio, un momento importante è rappresentato dalla istituzione dell’osservatorio regionale per il paesaggio. La definizione della sua struttura e delle sue funzioni potrà certamente tenere conto delle esperienze maturate in ambito nazionale ed europeo, oltreché della sperimentazione avviata nell’ambito del piano per i paesaggi terrazzati della Valbrenta, la quale si configura come un iniziativa sperimentale per fare informazione e partecipazione in materia di paesaggio in un’area di valore culturale e paesistico diffuso, tramite un portale web e una serie d’iniziative laboratoriali con gli abitanti. La sua creazione, risponde al bisogno di studiare il paesaggio, sensibilizzare la popolazione, ma soprattutto fare da tramite fra la gente e le istituzioni riguardo a una migliore gestione del territorio e a uno sviluppo più sostenibile. L’Osservatorio si dispiega a partire dal Portale web, che raccoglie una conoscenza minuta legata al territorio, andando a raggiungere la popolazione per accoglierne il feedback riguardo al paesaggio che circonda la loro attività quotidiana. Uno degli scopi principali dell’Osservatorio è appunto l’applicazione della Convenzione Europea del Paesaggio, sulla scorta delle prime esperienze di osservatori internazionali e italiani, andando ad applicarne le istanze conoscitive ai caratteri specifici della valle. L’Osservatorio del Paesaggio vuole dunque diventare un punto di incontro per l’attività di studio e monitoraggio dell’evoluzione del paesaggio nel Canale di Brenta. Ancor di più, l’Osservatorio vuole essere un luogo di incontro tra istituzioni regionali, autorità locali, università, gruppi professionali e società civile, per favorire una discussione ed una mediazione fra le loro diverse istanze in merito ai temi del paesaggio. Per maggiori informazioni vedi: http://vengis1.w3srv.com
progetto integrato fusina una soluzione integrata per la salvaguardia ambientale e lo sviluppo sostenibile di porto marghera Direzione Progetto Venezia Segreteria Regionale per le Infrastrutture Regione del Veneto
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È un intervento di iniziativa regionale per la riduzione dell’inquinamento sversato in Laguna, che prevede la realizzazione di una piattaforma polifunzionale per il trattamento spinto delle acque civili e meteoriche di Mestre, Marghera e del Mirese, di quelle industriali e di prima pioggia dell’area di Porto Marghera, nonché delle acque di falda inquinate derivanti dai sistemi di messa in sicurezza del sito di Porto Marghera. Lo scarico finale sarà in mare Adriatico, 10 km al largo di Lido-Malamocco. Oltre a ciò, il progetto permetterà anche di affrontare in modo integrato la bonifica dei siti inquinati di Porto Marghera, l’ottimizzazione della gestione delle risorse idriche mediante il riuso per scopi industriali di acque depurate, e la riqualificazione ambientale della Cassa di Colmata “A”, un’area umida per l’affinamento dei reflui di origine civile in vista del loro invio a riutilizzo duale-industriale, che diventerà un’area fruibile a fini didattico-ricreativi. Una specifica variante connessa alla sottoscrizione dell’Accordo di Programma “Moranzani” consentirà, oltre al recupero di vecchie discariche da utilizzare per la messa a dimora, dopo eventuale inertizzazione, di sedimenti provenienti dal ripristino dei fondali dei canali navigabili, la realizzazione di una serie di interventi di riqualificazione ambientale dell’area di Malcontenta. Infine, l’acquisizione di una piattaforma ambientale già esistente nell’area del Petrolchimico rappresenta un completamento naturale dell’originario impianto, che si traduce in una migliore elasticità operativa, in un incremento della capacità di trattamento e nella possibilità di produrre acqua demineralizzata per uso industriale.
il sistema infrastrutturale della regione del veneto un piano di interventi per uno sviluppo sostenibile del territorio Direzione Infrastrutture Segreteria Regionale per le Infrastrutture Regione del Veneto
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Negli ultimi 10 anni la Regione Veneto ha messo a punto un Piano di interventi infrastrutturali, a sostegno della mobilità, per garantire uno sviluppo sostenibile del proprio territorio e per costituire un supporto al proprio sistema economico. Sia nel settore autostradale e stradale che in quello ferroviario e della logistica il programma degli interventi è stato caratterizzato da importanti risultati in termini di avanzamento delle progettazioni e della realizzazione delle opere. Basti pensare alla realizzazione del Passante autostradale di Mestre, al completamento della A28, ai lavori in corso per il completamento della Valdastico sud o al recente avvio della concessione per la Superstrada Pedemontana Veneta. Nel settore ferroviario l’impegno maggiore è stato profuso per l’avvio del Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale. Spesso si è fatto ricorso alle nuove tecniche del project financing, coinvolgendo capitali privati, per consentire la realizzazione di opere che le sole risorse pubbliche non sarebbero in grado di sopportare, mentre la programmazione, l’approvazione ed il controllo degli effetti degli interventi sull’ambiente e sul territorio in generale rimane in capo alla Amministrazione regionale.
progetto EU watermode transnational network for the promotion of the water-ground multimodal transport Unità di Progetto Logistica Segreteria Regionale per le Infrastrutture Regione del Veneto
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La Regione del Veneto, per il tramite dell’Unità di Progetto Logistica, è partner di Watermode (www. watermode.eu), iniziativa volta alla promozione dell’integrazione del trasporto fluvio-marittimo nella catena logistica e al coordinamento, a livello transnazionale, delle strategie nazionali e locali di valorizzazione delle infrastrutture portuali marittime e fluviali. L’iniziativa, avviata nel 2009 e in via di conclusione nel corrente anno, è finanziata dal Programma europeo SEE e coinvolge alcune delle principali strutture portuali marittime e fluviali dell’area Sud Est Europa – tra cui l’Autorità Portuale di Venezia come Lead Partner - oltre che autorità regionali e nazionali, istituti di ricerca, incubatori d’impresa, agenzie di sviluppo nel settore logistico provenienti da 10 Paesi europei. I risultati si sono concretizzati nella progettazione e organizzazione di alcuni strumenti di indagine dello status attuale, quali: censimento delle piattaforme logistiche e intermodali dell’area Sud Est Europa, con dettagli sulla posizione geografica, le caratteristiche tecniche e le principali informazioni sui flussi di traffico delle infrastrutture; definizione di strumenti e metodologie comuni per il training e la formazione delle risorse umane, nel campo della sicurezza, impiegate nelle infrastrutture logistiche; comparazione dei costi interni ed esterni di trasporto per valutare l’attrattività del trasporto multimodale terra/acqua come alternativa al trasporto su gomma. L’analisi è svolta lungo 3 rotte predefinite: il fiume Danubio, da Vienna a Constantza; la costa sud-orientale, dal Mar Adriatico al Mar Nero, da Venezia a Constatnza; i Balcani. Nella fase conclusiva del progetto è prevista la firma di un memorandum di intenti per lo sviluppo del trasporto multimodale nell’area del Sud Est Europa e la programmazione degli interventi a supporto della multimodalità.
progetto EU iee-biosire linee guida per una mobilità a basso impatto ambientale Unità di Progetto Logistica Segreteria Regionale per le Infrastrutture Regione del Veneto
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L’Unità di Progetto Logistica della Regione Veneto partecipa in qualità di partner al progetto europeo BIOSIRE - Biofuels and Electric Propulsion Creating Sustainable Transport in Tourism Resorts (www. biosire.eu) finanziato dal programma IEE - Intelligent Energy for Europe. Il progetto, di durata triennale e scadenza agosto 2011, coinvolge 12 partner da 9 diversi paesi europei ed ha come obiettivo principale quello di implementare una mobilità sostenibile basata sull’impiego di veicoli elettrici e biocarburanti nelle aree ad alta valenza turistica d’Europa. Compito specifico della Regione – che lavora al progetto con il supporto di Veneto Agricoltura – è quello di realizzare uno studio di fattibilità per verificare la possibilità di concretizzare una transizione di parte della mobilità lagunare verso l’uso di biocarburanti. Quest’ultimi in particolare, dovrebbero derivare preferibilmente da una cosiddetta “filiera corta” che preveda il reperimento in loco delle risorse necessarie alla loro produzione. L’attenzione è stata dunque posta sulla possibilità di produrre da un lato dell’Olio Vegetale Puro (OVP) derivato dalla coltivazione del colza, e dall’altro del biodiesel derivato dal recupero e successiva trasformazione degli oli di cottura esausti (UCO) che potrebbero essere raccolti a Venezia e nelle aree limitrofe alla città. Il progetto, partendo dall’analisi delle potenzialità del territorio, ha coinvolto i diversi stakeholders locali rappresentanti i produttori, trasformatori e utilizzatori finali dei biocarburanti presi in considerazione, fungendo da volano per la realizzazione di una filiera auto referenziata che sia economicamente sostenibile.
progetto EU SoNorA south-north axis
Unità di Progetto Logistica Segreteria Regionale per le Infrastrutture Regione del Veneto
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SoNorA è un progetto di cooperazione transnazionale finanziato nell’ambito della Priorità “Accessibility” del programma CENTRAL EUROPE. Il progetto supporta le Regioni dell’Europa Centrale nello sviluppo dell’accessibilità lungo l’asse Sud-Nord, tra l’Adriatico e il Baltico, ed in particolare mira a: promuovere la realizzazione della rete di trasporto intermodale facilitando il completamento delle infrastrutture di trasporto; attivare e migliorare i servizi logistici multimodali per il trasporto merci; sviluppare piani d’azione transnazionali per future realizzazioni; supportare nuove opportunità di sviluppo regionale grazie a miglioramenti nella rete di trasporto. Il progetto, che vede la Regione del Veneto come capofila, coinvolge 25 partner provenienti da Italia, Repubblica Ceca, Polonia. Austria, Slovenia e Germania. Inoltre sono presenti 35 Istituzioni Associate, per un totale di 9 Stati dell’UE interessati all’iniziativa. L’attività prende le mosse dal precedente progetto A-B Landbridge (guidato dalla Regione del Veneto). Il supporto offerto si basa su due aspetti: definire in dettaglio la rete di base Sud-Nord ed accelerare il processo di realizzazione delle infrastrutture mancanti. Tale attività ha, tra l’altro, comportato la redazione di raccomandazioni in merito alla rete Transeuropea di Trasporto (TEN-T), attualmente in fase di revisione da parte dell’UE. Le attività sono indirizzate sia all’analisi transnazionale dell’intera rete che a specifici casi studio per favorire modalità di trasporto sostenibili (inclusi i percorsi fluviali interni). SoNorA mira inoltre ad ottimizzare l’uso delle infrastrutture attraverso il supporto diretto allo sviluppo e alla crescita del settore logistico nell’area geografica del progetto. Inoltre il progetto fornisce un importante valore aggiunto nel facilitare l’implementazione di piani d’azione “congiunti” a livello trans-regionale, prendendo in considerazione lo sviluppo economico in generale dell’area analizzata.
Ostra Mellansverige Agder og Rogaland
Agder og Rogaland
Vastsverige Göteborg Vastsverige
Riga
Latvija
Riga
Vastsverige Göteborg
Latvija
Riga
Smaland med oarna
Latvija
Smaland med oarna
Smaland med oarna Nordjylland
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Midtjylland Sydsverige
Lietuva
Sydsverige
Lietuva
København Hovedstaden
Kobenhavn
Lietuva
Sydsverige
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Hovedstaden
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Kaliningrad Kaliningrad
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Kaliningrad
Gdansk-Gdynia Gdynia Glowna
Gdynia Glowna
Pomorskie
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Warminsko-Mazurskie
Pomorskie
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Rostock
Schleswig-Holstein
Warminsko-Mazurskie
Rostock
Schleswig-Holstein
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Swinoujscie
Ilawa Glowna
Podlaskie
Ilawa Glowna
Mecklenburg-Vorpommern
Mecklenburg-Vorpommern
Mecklenburg-Vorpommern
Szczecin Zachodniopomorskie Hamburg
Hamburg
Hamburg
Zachodniopomorskie
Szczecin Zachodniopomorskie
Hamburg Bydgoski Kujawsko-Pomorskie
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Bremen
Kujawsko-Pomorskie Groningen d
Inowroclaw
Brandenburg - Nordost
Magdeburg
Weser-Ems
Magdeburg Munster Lodzkie
Braunschweig
Detmold
Arnsberg Czestochowa
Dolnoslaskie
Moravskoslezsko Ostrava-Svinov Oberfranken
Chemnitz
Moravskoslezsko Ostrava-Svinov Trier
Oberpfalz
Saarland
Mittelfranken
Stredne Slovensko
Stredne Slovensko
Ceske Budejovice
Stuttgart
Oberbayern Munchen
Wien Niederosterreich Wien
Bratislava
Budapest Kozep-Magyarorszag Salzburg
Salzburg Steiermark
Kozep-Dunantul
Szombathely Nyugat-Dunantul Graz
Karnten
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Klagenfurt
Maribor
Udine Friuli-Venezia Giulia Zapadno-Backi
Zahodna Slovenija Srednje-Banatski
Venezia
Verona
Tirol
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Novara Piemonte Torino
Grad Beograd
Milano
Pomoravski
Cuneo
SATURATION RATE<=50 Jadranska Hrvatska Repuplika Srpska 50<SATURATION RATE<=70 Federacija Bosna i Hercegovina zur 70<SATURATION RATE<=90 90<SATURATION RATE<=100 RaÜki
Nyugat-Dunantul Innsbruck
Maribor
Verona
Padova
Karnten
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Padova
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Sredisn Ju×no-Banatski
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Zagreb
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Udine Friuli-Venezia Giulia Zapadno-Backi Zahodna Slovenija Srednje-Banatski Ju×no-Backi
Veneto Sredisnja i Istocna (Panonska) Hrvatska Lombardia Brescia Verona
Maribor
Klagenfurt
Del-Dunantul Provincia Autonoma Bolzano/Bozen Bolzano
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Liguria
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Vzhodna Slovenija Ljubljana Ticino Sjeverozapadna Hrvatska Trento Provincia Autonoma Trento Zahodna Slovenija Zagreb
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Tirol
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Burgenland
Salzburg
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Ju×no-Banatski
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Branicevsk Macvanski
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Srednje-Banatski
Sredisnja i Istocna (Panonska) Hrvatska Ju×no-Banatski
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Wien Niederosterreich Wien Eszak-Alfold
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Provincia Autonoma Bolzano/Bozen Bolzano
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Salzburg
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Region Lemanique
Veneto Istocna (Panonska) Hrvatska Vicenza
Niederbayern Eszak-Magyarorszag
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Ceske Budejovice
Zapadne Slovensko
Ulm Wien Niederosterreich Wien
Alsace Oberosterreich Freiburg
Oberbayern München
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Nordwestschweiz
Jihovychod Brno
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Regensburg
Stuttgart
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Del-Dunantul a Autonoma Bolzano/Bozen Bolzano
Basel-Stadt
Jihozapad Stredne Slovensko
Stuttgart
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Budapest Kozep-Magyarorszag Burgenland
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Oberpfalz
Karlsruhe
Alsace Freiburg
Vychodne Slovensko
Nürnberg
Jihovychod Brno
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Eszak-Alfold
Oberosterreich
Olomouc Stredni Morava
Würzburg
Ceske Budejovice
Miskolc Eszak-Magyarorszag Ulm
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Oberfranken
Unterfranken
Plzen
Stuttgart Miskolc Eszak-Magyarorszag
Severovychod Praha Stredni Praha Cechy
Mittelfranken
Regensburg
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Podkarpackie
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Mannheim
Rheinhessen-Pfalz Jihozapad
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Bratislava
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Nürnberg
Vychodne Slovensko
Saarland
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Frankfurt
Darmstadt
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Mannheim
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Vychodne Slovensko
Trier
Würzburg
Dolnoslaskie
Malopolskie
Praha Stredni Praha Cechy
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Zilina Jihozapad
Oberfranken
Unterfranken
Darmstadt
Chemnitz Slaskie
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Koblenz
Wrocl Swietokrzyskie Dresden Dresden
Chemnitz
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Erfurt
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Olomouc edni Morava
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Thuringen
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Sachsen-Anhalt
Wroclaw
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Swietokrzyskie
Köln
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Leipzig Dusseldorf Leipzig Düsseldorf Dresden Dresden Arnsberg
Kassel
Düsseldorf
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Braunschweig
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Dortmund
Dusseldorf Leipzig Leipzig Czestochowa
Lódz Brandenburg - Sudwest Lodzkie
Magdeburg
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Dortmund
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Sachsen-Anhalt
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Brandenburg - Nordost Poznan Wielkopolskie
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Hannover Hannover
Brandenburg - Sudwest Lodzkie
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Weser-Ems Mazowieckie Warszawa
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Bremen
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Emilia-Romagna Jadranska Hrvatska
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Repuplika Srpska Federacija Bosna i Hercegovina
Pomoravski
Saturation rate<=25 25<Saturation rate<=50 Jadranska Hrvats 50<Saturation rate<=75 Üa 75<Saturation rate<=100 Saturation rate>100 RaÜki
sistemi informativi territoriali strumenti per la condivisione e l’accessibilità dell’informazione territoriale Unità di Progetto per SIT e la Cartografia Segreteria Regionale per le Infrastrutture Regione Veneto
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1 - L’Infrastruttura Dati Territoriali della Regione La consapevolezza che l’informazione geografica rappresenta un’elevata percentuale dell’intero patrimonio dell’informazione del settore pubblico e la conferma del significativo valore economico che i dati territoriali possono avere, ha maturato la scelta, da parte della Regione, di avviare un processo di evoluzione del Sistema Informativo Territoriale finalizzato alla realizzazione di una Infrastruttura dei Dati Territoriali (IDT–RV). L’IDT della Regione del Veneto, sviluppata secondo le normative del Codice dell’Amministrazione Digitale (D.Lgs. 82/2005) e della Direttiva Europea INSPIRE (2007/2/EC del 14/03/2007), rende possibile l’interoperabilità e l’accessibilità dei dati territoriali in un’unica piattaforma condivisa e consente di utilizzare le potenzialità sia nella consultazione, sia nella distribuzione, attraverso procedure di omogeneizzazione dei flussi di dati e dei processi di aggiornamento. Attraverso il GeoPortale regionale, è possibile ricercare e accedere alle informazioni e alle applicazioni geografiche fornite dall’IDT-RV grazie ai principali servizi di: -Ricerca per consentire la ricerca di set di dati territoriali e di servizi relativi ai dati territoriali, visualizzando il contenuto dei dati e dei metadati corrispondenti; -Consultazione per la visualizzazione geografica dei dati territoriali e delle informazioni ad essi collegati e del contenuto dei metadati; -Download di set di dati territoriali o di una loro parte. Il GeoPortale consente a chiunque la Ricerca, Consultazione, Download dei soli dati pubblici e dei Prodotti cartografici, mentre alle province e ai comuni, oltre ai servizi disponibili per tutti gli utenti, è con-
sentito anche il Download dei dati aggiornati relativi al Quadro Conoscitivo per la redazione degli strumenti urbanistici e territoriali (L.R. 11/2004), previa procedura di autenticazione. Gli utenti regionali, oltre ai servizi disponibili per tutti gli utenti, possono avere l’accesso diretto al database contenente i dati pubblici ed utilizzare le basi informative a loro dedicate; essi hanno inoltre la possibilità di creare proprie applicazioni WebGIS che si appoggiano all’architettura hardware e software dell’IDT-RV. 2 - L’aggiornamento della carta di copertura del suolo del Veneto La Regione del Veneto, tra il 2007 e il 2009, ha realizzato la Banca Dati della Copertura del Suolo e prodotto la Carta della Copertura del Suolo alla scala 1:10000. L’elevato grado di dettaglio di questa carta tematica (174 classi della legenda) comporta, per converso, il suo “invecchiamento”
piuttosto precoce. Ciò ha portato la Regione a considerare l’avvio di un processo sperimentale di aggiornamento (territorio dei comuni interessati dal Passante di Mestre), avvalendosi dei nuovi prodotti del programma europeo GMES, sviluppati nell’ambito del progetto Geoland 2 e basati sull’elaborazione di dati satellitari ad altissima risoluzione. Per la realizzazione del prodotto finale sono state utilizzate le immagini satellitari del nuovo sensore WorldView-2 che utilizza 8 bande spettrali. Queste hanno permesso di generare una carta di copertura del suolo a più elevato dettaglio geometrico (0,5 m) e tematico, fino alla delineazione del singolo edificio.Dal processo d’integrazione del dato satellitare ad altissima risoluzione e dei dati ausiliari a disposizione, è derivato un prodotto di uso del suolo multilivello e multiscala, che presenta i seguenti tre livelli informativi: -Copertura Suolo: livello informativo poligonale della carta di uso del suolo; -Edifici: livello informativo poligonale dei singoli edifici acquisiti secondo la codifica CTRN della Regione del Veneto; -Rete Trasporti: livello informativo poligonale del reticolo stradale e ferroviario. Questo livello restituisce la delineazione delle sezioni stradali e ferroviarie con il dettaglio sui tratti di nuova costruzione rispetto alla CTRN. I livelli informativi sano stati realizzati nel rispetto di una congruenza topologica, geometrica e logica secondo le specifiche di progetto.
valorizzazione turistica del fiume po naviga attraverso il nuovo portale visitporiver.it Direzione Turismo Segreteria Regionale per la Cultura Regione del Veneto
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Gli obiettivi generali del progetto sono lâ&#x20AC;&#x2122;attuazione di interventi coordinati nei territori dei comuni della Regione Veneto lungo il fiume Po: Melara, Bergantino, Castelnovo Bariano, Castelmassa, Calto, Salara, Ficarolo, Gaiba, Stienta, Occhiobello, Canaro, Polesella, Guarda Veneta, Crespino, Villanova Marchesana, Papozze, Ariano nel Polesine. Con Deliberazione n. 4278 del 28 dicembre 2007 la Giunta regionale ha affidato alla Provincia di Rovigo la realizzazione di segnaletica turistica lungo la sponda veneta del fiume Po per percorsi pedonali e/o ciclabili secondo principi di sostenibilitĂ e di integrazione delle risorse naturali presenti. La realizzazione è attuata mediante la realizzazione di bachehe e totem che contengono la planimetria del territorio comunale interessato, notizie turistiche e culturali sul centro storico, legenda, informazioni indicazioni e simboli dei luoghi e servizi presenti sul territorio, foto e presentazione dei beni piĂš significativi in italiano e in inglese. I cartelli sono stati posizionati in corrispondenza di piazzole di sosta e di fermata, parcheggi, aree per il tempo libero.
archeoveneto ed ecomuseograndeguerra i nuovi portali culturali su web della Regione del Veneto Direzione Beni Culturali Segreteria Regionale per la Cultura Regione del Veneto
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Nell’ambito del Piano di Valorizzazione dei Beni Culturali, varato ai sensi della legge regionale 1/2008, art. 102, con la consulenza di Venice International University e la collaborazione di Federculture, la Regione del Veneto ha promosso la realizzazione di due complessi portali web, Archeoveneto ed Ecomuseo Grande Guerra. Il progetto di Archeoveneto, nato grazie alla collaborazione con l‘Università di Padova – Dipartimento di Archeologia, e la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto mira alla diffusione presso il grande pubblico dell’enorme quantità di testimonianze del passato presenti nel proprio territorio, consentendo ad un pubblico diversificato di utenti di conoscere le testimonianze archeologiche del territorio. Costruito sulla base di numerose schede di Musei e Siti archeologici, corredate di fotografie originali e piante topografiche, il sito permette di operare navigazioni virtuali ‘automatiche’ verso i singoli luoghi di interesse e di costruire itinerari tematici e geografici per cogliere la posizione nel territorio e apprezzare la contestualizzazione geografico-ambientale. EcomuseoGrandeGuerra, curato da esperti del settore, è un ecomuseo virtuale dal quale attingere informazioni sul patrimonio delle memorie della prima guerra mondiale. Con l‘intento di promuovere la conoscenza e di valorizzare le memorie storiche della Grande Guerra, nei luoghi che sono stati teatro di una parte tanto significativa delle vicende belliche durante il primo conflitto mondiale, la Regione del Veneto, unitamente alle Provincie di Belluno, Treviso, Venezia e Vicenza, ha attivato un portale che permette di accedere alla rete dei Musei e siti storici, e di coordinare le iniziative di valorizzazione anche in vista del primo centenario della fine dell’evento bellico.
bonifica delle aree inquinate attività a supporto del piano regionale
Direzione Tutela dell’Ambiente Segreteria Regionale per l’Ambiente Regione del Veneto
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Nel nostro Paese ogni anno vengono gestite illegalmente e scaricate abusivamente tonnellate di rifiuti, incrementando l’inquinamento del territorio anche nel Veneto. L’Amministrazione Regionale si è impegnata nella ricerca di nuovi strumenti per affrontare questo fenomeno dilagante, istituendo nel 2003 il progetto di Monitoraggio del territorio attraverso metodologie di telerilevamento, condotto in collaborazione con il Magistrato alle Acque di Venezia e con il Servizio Informativo del Consorzio Venezia Nuova, con lo scopo di fornire una mappatura delle criticità ambientali del Veneto. L’obiettivo è l’implementazione di un sistema informativo ambientale e di controllo di potenziali sorgenti inquinanti, cui deve seguire la fase di monitoraggio delle criticità. Le attività si dividono in: monitoraggio con l’impiego del telerilevamento e con sorvoli da elicottero; raccolta e archiviazione dati in uno specifico sistema informativo territoriale; interventi di verifica sui siti individuati. È la prima volta che in Italia vengono utilizzate queste metodologie per monitorare un’area tanto vasta quanto la pianura veneta, che copre una superficie di circa 10.400 kmq. La convenzione che la Regione del Veneto ha stipulato col Comando Regionale Veneto della Guardia di Finanza – Reparto Operativo Aeronavale di Venezia – ha consentito la perlustrazione aerea dell’intero territorio. I siti ritenuti “a rischio” vengono inseriti nell’Anagrafe regionale dei siti potenzialmente contaminati, ai sensi della normativa vigente, entrata a regime con decreto del dirigente della Direzione Tutela
Ambiente n. 212/2009, quale strumento propedeutico alla predisposizione del Piano regionale delle bonifiche e alla definizione di un archivio completo e aggiornato delle discariche abusive o dimenticate.
edilizia sostenibile L.R. 9 marzo 2007, n. 4 “Iniziative ed interventi regionali a favore dell’edilizia sostenibile” Direzione Lavori Pubblici Segreteria Regionale per l’Ambiente Regione del Veneto
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L’attività edilizia e l’esercizio stesso degli edifici rivestono particolare rilievo nel complessivo bilancio energetico ambientale delle attività antropiche. A seguito dell’emanazione della L.R. n. 4/2007, finalizzata alla promozione della sostenibilità in edilizia, la Giunta Regionale ha approvato negli anni 2007, 2008 e 2009, appositi bandi per l’assegnazione di contributi regionali a sostegno degli interventi di costruzione o ristrutturazione da realizzare secondo specifici criteri, definiti nelle linee guida regionali e basati sui seguenti principi generali: -sviluppo armonioso del territorio e dell’intervento edilizio; -tutela dell’identità storica delle città e dei caratteri tipologici tradizionali; -risparmio energetico e utilizzo di fonti rinnovabili; -utilizzo di metodi costruttivi sicuri e di materiali di qualità certificata; -ricerca e applicazione di tecnologie edilizie ambientalmente, economicamente e socialmente sostenibili; -sviluppo di una nuova qualità dell’abitare mediante l’applicazione della domotica; -promozione della formazione, della partecipazione e di scelte consapevoli nell’attività edilizia. Le linee guida regionali, costituiscono riferimento anche per la valutazione della sostenibilità edilizia nell’attuazione della L.R. n. 14/2009 relativa al così detto “Piano Casa” e contribuiscono ad orientare gli strumenti di pianificazione verso scenari di sviluppo sostenibile. I contributi regionali, riservati agli edifici residenziali, sono stati attribuiti nel triennio ad un totale di 100 interventi, selezionati a livello progettuale mediante la valutazione di specifici indicatori prestazionali. Le immagini di seguito riportate, riferite alla fase di cantiere di alcuni degli interventi promossi dalla regione, illustrano alcune delle strategie da mettere in atto al fine di soddisfare i requisiti della sostenibilità in edilizia.
piano straordinario per le opere di interesse locale misure anticrisi art. 3 della l.r. 16.02.2010, n. 11 Direzione Lavori Pubblici Segreteria Regionale per l’Ambiente Regione del Veneto
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La grave crisi economica e finanziaria che ha caratterizzato lo scenario internazionale nel corso del 2009, e che tutt’ora manifesta i suoi effetti negativi anche a livello nazionale e regionale, ha reso indispensabile la tempestiva individuazione di misure idonee al superamento della delicata fase congiunturale. In tale contesto, per quanto riguarda in particolare il settore dei Lavori pubblici, la Giunta regionale ha attivato un programma di spesa per il finanziamento di interventi di interesse regionale di importo inferiore a 500.000,00 Euro che, in considerazione della rilevanza percentuale di tale fascia di costo nell’ambito degli investimenti infrastrutturali regionali, ha ritenuto di particolare efficacia al fine di assicurare, nel breve periodo, adeguato e concreto sostegno alla ripresa economica. A conferma della opportunità e tempestività dell’iniziativa regionale, il riscontro da parte dei Comuni è stato massiccio. Sono infatti state presentate da parte di 565 Comuni, su un totale regionale di 584, un numero complessivo di 1889 segnalazioni, cui corrisponde un fabbisogno complessivo di € 426.258.804,09. L’ammontare di contributo complessivo richiesto, applicando la percentuale minima di finanziamento dell’80% prevista dal Bando, risulta quindi pari ad € 341.007.043,20. Con due distinti provvedimenti assunti a fine 2009 e ad inizio 2010, la Giunta regionale ha quindi disposto il finanziamenti di un numero complessivo di 596 interventi, per un importo complessivo di 134.593.000,60 €.
interventi destinati al “social housing”
target del social housing, la disponibilità finanziarie ed risultati attesi Unità di Progetto Edilizia Abitativa Segreteria Regionale per l’Ambiente Regione del Veneto
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Tali interventi sono destinati ai nuclei familiari residenti ed aventi l’attività lavorativa nel Veneto, i quali a causa del superamento del massimale di reddito previsto dalla vigente legislazione non possono accedere all’offerta immobiliare delle Aziende Territoriali per l’Edilizia Residenziale Pubblica (A.T.E.R.) circa la possibilità di ottenere in assegnazione un alloggio di edilizia residenziale pubblica, né d’altra parte possono permettersi di poter affrontare gli elevati canoni di affitto proposti dal libero mercato, data la loro limitata disponibilità economica. Negli ultimi anni il disagio abitativo sta investendo una fascia sempre più ampia della popolazione, colpendo in particolar modo: le coppie monoreddito e le giovani coppie, le famiglie monoreddito con minori a carico, gli adulti soli con uno o più minori a carico, gli anziani, gli immigrati regolarmente soggiornati per lavoro, gli studenti fuori sede, i giovani al primo impiego ed i single. La Regione Veneto per l’attuazione delle iniziative destinate al Social Housing ha stanziato nell’arco temporale dal 2010 al 2012 la somma di euro 130.400.000 di cui euro 22.600.000 (destinato alle A.T.E.R. ed alle E.S.U. del Veneto) per l’edilizia residenziale sovvenzionata ed euro 107.800.000 per l’edilizia residenziale agevolata. Con quest’ultimo apporto contributivo regionale si prevede la nuova realizzazione, il recupero edilizio e l’acquisizione di 225 alloggi da parte delle A.T.E.R. del Veneto, la concessione in locazione a canone concertato di circa 1.060 alloggi e la cessione in proprietà a prezzo convenzionato di circa 2.365 alloggi, da parte di operatori sia pubblici che privati.
Castelfranco Veneto - Alloggi per anziani (render)
contratti di quartiere II programmi innovativi in ambito urbano del Veneto Unità di Progetto Edilizia Abitativa Segreteria Regionale per l’Ambiente Regione del Veneto
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I programmi innovativi in ambito urbano denominati “Contratti di Quartiere II” sono finalizzati prioritariamente ad incrementare, con la partecipazione di investimenti privati, la dotazione di infrastrutture dei quartieri degradati di comuni a forte disagio abitativo ed occupazionale e prevedono al contempo misure ed interventi per incrementare l’occupazione, per favorire l’integrazione sociale e l’adeguamento dell’offerta abitativa. Nell’ambito dei Contratti di Quartiere sono previsti dei Programmi esecutivi della sperimentazione che riguardano interventi ad alto contenuto innovativo e mirati al risparmio energetico ed al miglioramento della qualità ambientale. L’azione regionale, attivata con la collaborazione finanziaria del Competente Ministero, è stata rivolta alla rivalutazione dei quartieri degradati delle Città mediante la riqualificazione socio – urbanistico ambientale dei siti abbandonati, dei contenitori dismessi e delle infrastrutture precarie, mediante l’attivazione di procedure complesse che sostanzialmente prevedono il coinvolgimento di una pluralità di operatori (enti pubblici e società private), l’attivazione di diverse risorse finanziarie (sia pubbliche che private), l’attivazione di molteplici tipologie di intervento (manutenzione straordinaria, recupero edilizio, nuova costruzione e ristrutturazione urbanistica). I comuni del Veneto finanziati sono stati 9 (Padova, Rovigo, Venezia, Verona, Este, Montagnana, Vigonza, Chiampo e Vittorio Veneto) e si prevede, a conclusione delle opere, la nuova realizzazione di 210 alloggi ed il recupero edilizio di 430 alloggi. Il costo complessivo dei nove programmi è pari ad euro 321.954.104,38, con un co-finanziamento di euro 79.750.430,03 di cui euro 30.187.650,75 della Regione Veneto ed il restate da parte del Ministero delle Infrastrutture. Attualmente l’avanzamento complessivo dei lavori è di circa il 30% sul costo generale degli interveti oggetto di finanziamento pubblico.
Mestre - Quartiere Altobello (planimetria)
alluvione che ha colpito il territorio della regione nei giorni dal 31 ottobre al 2 novembre 2010
Unità di Progetto Protezione Civile Segreteria Regionale per l’Ambiente Regione del Veneto
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Per il 2010 la Confartigianato aveva previsto una crescita dell’1,2 per cento del pil in Veneto. Una ripresa non travolgente ma significativa, perché arrivava dopo il pesante meno 5 per cento del 2009 ed era confermata da una previsione di un’ulteriore crescita dell’1,3 per cento nel 2011. Quel comunicato oggi è sprofondato, travolto come mezza regione dalle acque che tra il 31 ottobre e i primi di novembre hanno affogato il passato e, almeno a breve, il futuro di un popolo operoso ma sfortunato. Tre morti, oltre tremila sfollati, più di 500 mila le persone colpite in vario modo dall’alluvione, 121 i Comuni coinvolti, danni che ammontano a una cifra che si aggira attorno al miliardo di euro. Questo il tragico epilogo dell’emergenza derivante dagli eventi alluvionali che hanno colpito il territorio della Regione Veneto. Per coordinare le varie attività e fronteggiare l’emergenza, è stata attivata la sala operativa della Protezione civile della Regione del Veneto che, per la gestione delle attività, tiene stretti e costanti rapporti con il Dipartimento di Protezione Civile. Lo Stato stanzia trecento milioni, la Regione Veneto, per far fronte ai primi interventi emergenziali, stanzia due milioni di euro, ma altre risorse saranno reperite in sede di revisione di bilancio e in quello di previsione 2011, per mettere in sicurezza il territorio e per un ristoro parziale dei danni subiti dai cittadini e dalle imprese. Molte sono state le iniziative di solidarietà, dall’attivazione di un conto corrente e un sms dedicato, a spettacoli di beneficenza e molto altro, in una corsa alla solidarietà per una tragedia che ha commosso tutt’Italia.
Veggiano - Fiume Bacchiglione
attestato di certificazione energetica degli edifici
Unità di Progetto Energia Segreteria Regionale per l’Ambiente Regione del Veneto
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L’Attestato di Certificazione Energetica (A.C.E.) in base al D.Lgs 192/2005 s.m.i. comprende i dati relativi all’efficienza energetica propri dell’edificio, i valori vigenti a norma di legge e valori di riferimento, che consentono ai cittadini di valutare e confrontare la prestazione energetica dell’edificio. L’ A.C.E. è corredato da suggerimenti in merito agli interventi più significativi ed economicamente convenienti per il miglioramento della predetta prestazione. Per gli edifici di superficie utile inferiore o uguale a 1000 m2, il proprietario dell’edificio può inviare una dichiarazione, contenente i dati catastali e l’indirizzo, in cui afferma che: -l’edificio è di classe energetica G; -i costi per la gestione energetica dell’edificio sono molto alti In ogni altro caso, come stabilito dalla norma nazionale, per ottenere la certificazione energetica è possibile rivolgersi a professionisti iscritti a Ordini o Collegi professionali e abilitati all’esercizio della professione per la progettazione di edifici ed impianti asserviti agli edifici stessi, che non abbiano preso parte direttamente o indirettamente alla progettazione o realizzazione dell’edificio da certificare e che non siano collegati con i produttori dei materiali e dei componenti utilizzati.
istituzioni
verde a protezione delle città una green belt per mestre
Commissario Delegato per l’emergenza concernente gli eccezionali eventi meteorologici del 26 settembre 2007 che hanno colpito parte del territorio della Regione Veneto
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Il 26 settembre 2007 si è verificata in Provincia di Venezia una precipitazione di entità eccezionale. Si sono verificati diffusi allagamenti nei quartieri di Mestre e nei territori di molti Comuni limitrofi. I collettori di bonifica e le tubazioni della fognatura non hanno retto di fronte all’importante quantità di acqua caduta. Per far fronte alle problematiche insorte il Presidente del Consiglio dei Ministri ha un Commissario Delegato per l’emergenza. Il compito del Commissario non è solo quello di occuparsi degli interventi più urgenti, ma anche quello di promuovere le azioni più adeguate di prevenzione dai rischi idrogeologici ed idraulici dipendenti dall’inadeguatezza dei sistemi preposti alla raccolta e all’allontanamento delle acque di superficie. E’ emerso fin da subito come sia assolutamente indispensabile pensare per Mestre e frazioni limitrofe ad un sistema di laminazione in grado di accogliere le acque in eccesso, che nel contempo possa essere integrato con il sistema ambientale dell’entroterra fungendo da anello di collegamento ecologico - funzionale con la Laguna. L’idea di progetto consiste nella realizzazione, nella fascia di territorio ad ovest del centro di Mestre, di una serie di vasche di laminazione delle acque in eccesso e la creazione di aree verdi di collegamento con funzione polivalente, così da formare una sorta di fascia attorno alla città. La Green Belt per Mestre dipende dalla disponibilità delle amministrazioni, degli enti e dei privati a collaborare per un progetto comune, che non solo risolverebbe un problema del territorio, ma darebbe un volto nuovo al territorio veneziano, così profondamente mutato negli ultimi anni.
passante verde un parco territoriale di 30 km per riconnettere e ricucire il territorio
Federazionale Regionale Coldiretti Veneto
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Il Passante Verde si è posto l’obiettivo di integrare il progetto infrastrutturale del passante autostradale di Mestre con interventi di contenimento degli impatti ambientali, di progettazione del paesaggio e di riorganizzazione del territorio attraversato dalla nuova autostrada in un disegno unitario di grande scala. Il Passante Verde è un progetto complesso e multidisciplinare finalizzato al controllo del microclima, alla riconnessione delle reti ecologiche, alla ridefinizione delle reti dei percorsi, alla valorizzazione delle potenzialità paesistiche quali elementi di competitività territoriale. Il Passante Verde è stato costruito sul dialogo con le realtà sociali ed economiche, legando la forma del progetto al contesto produttivo, sociale e culturale, divenendo espressione del territorio in cui si inserisce. Il progetto definisce il quadro organizzativo degli interventi, stabilendo gerarchie e priorità e un sistema di regole e modalità operative che potranno essere replicate in contesti analoghi come al caso della nuova Pedemontana Veneta. Gli interventi sono articolati in una struttura primaria da realizzarsi subito attraverso le procedure delle opere pubbliche, e in un complesso di interventi di completamento da costruire nel tempo attraverso accordi con i proprietari agricoli. Coldiretti Venezia ha promosso anche il progetto di comunicazione del Passante Verde finalizzato alla divulgazione del progetto, a incentivare l’uso delle opere realizzate e alla promozione del territorio e delle sue realtà economiche.Il sito internet www. passanteverde.it propone un sistema di itinerari e percorsi ed è una vetrina per il territorio e dei suoi elementi qualificanti, monumenti, aree naturali, agriturismo, vendite dirette.
est media partner
Ance Veneto
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EST, acronimo di Edilizia Sviluppo Territorio, è la rivista bimestrale del sistema Ance Veneto e per il secondo anno consecutivo media partner della rassegna Geo-oikos. Il territorio, con tutte le sue sfumature, risorse, problematiche è l’asse portante della linea editoriale del giornale. Ad ogni numero si confrontano esperti, amministratori, imprenditori e teste pensanti della società civile con un unico obiettivo: costruire il Veneto che vogliamo. Dibattito per il territorio recita infatti il pay-off della rivista. Nell’edizione 2010 di Geo-oikos, EST era presente in due stand per promuovere progetti di edilizia eco-sostenibile di qualità insieme ad alcune aziende all’avanguardia. In partnership con due importanti realtà della componentistica e dell’efficienza energetica come Vimar e Schneider Electric , Ance Veneto ed EST hanno voluto veicolare un messaggio : la casa di qualità, che rispecchia i massimi standard di efficienza energetica e di comfort, si ottiene solo attraverso la stretta cooperazione tra tutti i soggetti, costruttori e produttori di componentistica, che intervengono nella filiera dell’abitazione. Nel secondo stand, le imprese Carron, Maltauro e Gruppo Bertoli hanno presentato al pubblico di Geooikos i loro migliori progetti di edilizia residenziale. Puoi richiedere di ricevere la rivista EST scrivendo all’indirizzo info@anceveneto.it oppure la puoi sfogliare on-line su www.estmagazine.it
laboratorio urbanità possibili per la rivitalizzazione dei centri storici
Confcommercio Veneto
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«All’interno di una comunità dove il piccolo commerciante non esiste più, si spegne la comunicazione, c’è la desertificazione dell’umanità», Daniel Pennac. Il progetto delle Urbanità Possibili è stato avviato con lo scopo di studiare non solo alcuni sistemi commerciali veneti ma anche la città e l’ambiente urbano nel suo complesso. Il gruppo di lavoro di Confcommercio Veneto, anche grazie al rapporto di stretta cooperazione con Confcommercio Nazionale, Camera di Commercio di Venezia ed amministrazioni comunali interessate dai progetti, si prefigge lo scopo di analizzare a fondo il tessuto urbano e di pianificare strategie e politiche per lo sviluppo della qualità civica ed il rilancio del commercio, mettendo in sinergia la pianificazione urbanistica, la programmazione commerciale ed il marketing territoriale. I centri del veneziano che fino ad ora sono stato oggetto di studio sono San Donà di Piave, Cavarzere e Mestre per i quali è stato avviato un lavoro composto da due fasi, una prima conoscitiva ed una successiva progettuale. Nel mese di ottobre 2010 è stato firmato un accordo di collaborazione anche con il comune di Mirano. Nella prima fase si è lavorato allo scopo di costruire una “fotografia dinamica” del contesto territoriale attraverso l’uso congiunto di: rilievo sul campo, fase partecipata con questionari e tecnologia digitale GIS. Tale elemento ha destato particolare attenzione durante Geo-Oikos soprattutto per i possibili utilizzi per quanto riguarda la collaborazione tra amministrazioni locali e associazioni di categoria. Nella seconda sono state avanzate proposte e linee guida progettuali per risolvere i principali problemi riscontrati nella prima fase.
Mestre - Piazza Ferretto
camera di commercio italiana per la germania
per una politica economica condivisa
Camera di Commercio Italiana per la Germania
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La Camera di Commercio Italiana per la Germania (CCIG) è un’associazione bilaterale che opera sui mercati italiano e tedesco per favorire ed incrementare le relazioni economiche e la cooperazione tra le imprese di entrambi i Paesi. La CCIG è stata costituita nel 1911 in base al diritto tedesco quale associazione non profit di imprenditori e di professionisti ed è riconosciuta dal Governo italiano. La nostra attività di supporto alle imprese abbraccia sia i comparti più tradizionali del “ Made in Italy “, che quelli a maggiore valore tecnologico ed innovative. La CCIG lavora attivamente anche nel settore della sostenibilità ambientale e delle energie rinnovabili nel quale ha già realizzato numerosi progetti a livello europeo. Siamo profondi conoscitori di entrambi i mercati in cui operiamo e nell’ambito delle nostre attività mettiamo a disposizione degli operatori un ampio bagaglio di esperienze e conoscenze. Appartenendo al network mondiale delle oltre 70 Camere di Commercio Italiane all’Estero, ci è possibile ampliare a livello internazionale il nostro raggio di azione, operando in rete con gli altri Paesi. Quale organizzazione senza scopo di lucro, siamo in grado di operare esclusivamente nell’interesse dello sviluppo economico delle imprese, contribuendo concretamente a farle operare con successo sul mercato a cui si rivolgono. I punti di forza della nostra Camera, composta da un team dinamico e professionale, sono esprimibili sinteticamente attraverso: forza di mercato, affidabilità e reputazione, presenza e visibilità.
camera di commercio di verona area affari economici servizio studi e ricerca servizio promozione
Camera di Commercio di Verona
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L’Area affari economici della Camera di commercio di Verona si compone dei servizi Studi e Ricerca e Promozione. Il Servizio Studi e Ricerca ha l’obiettivo di raccogliere i dati sulle principali dinamiche socio economiche dell’economia veronese realizzando studi e diffondendone la conoscenza con pubblicazioni, schede contenenti dati statistici relativi ai singoli comuni veronesi pubblicate sul sito camerale e sulle home page dei siti dei comuni, e con realizzazione di convegni. Nel 2010 da segnalare il convegno “Verona nel mondo – Report 2010“ tenutosi il 7 maggio con la presentazione delle pubblicazioni “Verona–Mondo Interscambio commerciale 2009” e il ”Rapporto 2010 sull’economia veronese” e il convegno del 3 dicembre 2010 “Il bilancio della crisi - Verona 2010” con la presentazione dell’edizione 2010 dei volumi “La Camera di commercio incontra il territorio” e “I bilanci delle società di capitale della provincia di Verona”. Il Servizio Promozione sostiene i settori economici veronesi con la partecipazione a manifestazioni fieristiche nazionali ed internazionali, realizzazione di workshop e country presentation, con la predisposizione di materiale promozionale (dvd settoriali e cataloghi). Inoltre il Servizio Promozione promuove il Concorso Enologico “Verona Wine Top” e l’omonima guida contenente le analisi sensoriali delle etichette vincitrici (www.veronawinetop.it) L’attività di analisi e studio accompagnata dall’ attività promozionale dei settori principali dell’economia veronese, ha l’obiettivo di assistere il sistema economico locale nell’affrontare il mercato italiano e globale, fornendo servizi e opportunità di crescita alle imprese veronesi.
CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI VERONA
SERVIZIO STUDI E RICERCA
I BILANCI DELLE SOCIETÀ DI CAPITALI DELLA PROVINCIA DI VERONA una chiave di lettura dell’economia veronese nel triennio 2006-2008
BOLLETTINO DI STATISTICA della provincia di Verona
semestre
Prof. Bettina Campedelli - Università degli Studi di Verona
2-2009
VALPOLICELLA VALPANTENA LESSINIA
La Camera di Commercio incontra il territorio
SERVIZIO STUDI E RICERCA
2010
crisi
ripresa export
capitale
innovazione
bilancio formazione società
competitività
mercati
infrastrutture economia
impr
occupazione
Prime valutazioni 2010 sull’economia veronese: territorio e bilanci
made in padova le eccellenze produttive nel territorio padovano
Confindustria Padova
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Promosso da Camera di Commercio di Padova con la collaborazione di Confindustria Padova, UPA e CNA, “Made in Padova” è un progetto di marketing territoriale finalizzato alla conoscenza dei prodotti e delle eccellenze aziendali. L’iniziativa ha portato alla redazione di una nuova rivista semestrale che racconta per immagini i luoghi, le persone, i prodotti e le innovazioni targate Padova. Si tratta di una strategia per rendere più visibili le tante storie di successo che identificano il brand Padova in Italia e nel mondo. Un progetto che esplora un territorio spesso sconosciuto tuttavia sempre capace di sorprendere. Il progetto editoriale è curato dall’urbanista Steve Bisson noto studioso del sistema insediativo della produzione veneto. Interviste con i protagonisti dell’industria e dell’artigianto e, soprattutto, le fabbriche ritratte attraverso fotografie d’autore costituiscono il leitmotiv del Magazine. Uno sguardo contemporaneo che pone in evidenza la capacità ideativa e realizzativa delle imprese che esportano ogni giorno, con i loro differenti prodotti e saper fare, il “genius loci” del territorio padovano. La partecipazione del Parco Scientifico Galileo e della Scuola Italiana Design ha portato allo studio del marchio “Made In Padova” con l’obiettivo di rappresentare all’esterno e di valorizzare la creatività quale elemento di distinzione e identità. La creatività è infatti un orientamento e un metodo che trae dagli aspetti naturali, artistici e storico-culturali del territorio, dalle tecnologie e dalle conoscenze disponibili, gli stimoli ed i contenuti per nuove idee.
polo veneto dell’idrogeno tecnologie a servizio dell’idrogeno
Veneto Innovazione
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L’attenzione e l’appoggio di Veneto Innovazione alle tecnologie connesse con l’energia sono massimi e si concretizzano anche attraverso l’apertura di nuovi mercati internazionali per le azienda venete. In particolare, a seguito della sottoscrizione di un Accordo di Programma tra il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e la Regione del Veneto per la costituzione di un polo dell’idrogeno a Porto Marghera, Veneto Innovazione è stata incaricata di gestire, sotto il coordinamento della Direzione regionale Progetto Venezia, le attività per il perseguimento degli obiettivi della seconda fase dell’accordo. Veneto Innovazione si avvarrà di due importanti collaborazioni: -il consorzio Hydrogen Park, struttura consortile costituitasi nel luglio del 2003 per la promozione del distretto dell’idrogeno a Marghera; ha promosso i progetti realizzati nella prima fase dell’accordo e proseguirà tale attività anche nella seconda fase. -Venezia Tecnologie gestisce il laboratorio HyZone, attrezzato per condurre ricerche e sperimentazioni sull’impiego dell’idrogeno quale vettore energetico. La struttura è stata realizzata nell’ambito dei progetti relativi alla prima fase dell’Accordo di Programma. Il principale obiettivo del lavoro che si andrà a svolgere è quello di promuovere la costituzione di un polo di competenza veneto sulle tecnologie dell’idrogeno che coinvolga le Imprese, i Centri di Ricerca e le Università. Con la duplice finalità da un lato favorire l’adozione dell’idrogeno quale vettore energetico “pulito” e quindi miglior impatto ambientale; dall’altro possibilità di sviluppo di nuovi prodotti e tecnologie e quindi crescita competitiva.
acqua: servizi e tecnologia
mose e arsenale venezia e la sua laguna: difesa, conservazione, sviluppo
Magistrato alle Acque di Venezia
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Da oltre vent’anni la laguna di Venezia è interessata dal più imponente intervento di difesa dal mare e riqualificazione ambientale attualmente in corso nel mondo. Lo Stato Italiano ha avviato un’impegnativa e complessa opera di salvaguardia, affidandone la realizzazione al Magistrato alle Acque di Venezia - organismo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - tramite il concessionario Consorzio Venezia Nuova. Per la difesa dalle acque alte lo Stato ha adottato il Sistema Mose, una importante e innovativa opera di ingegneria idraulica. Partiti nel 2003, i lavori oggi arrivati ben oltre il 60%, si sviluppano contemporaneamente alle tre bocche di porto - Lido, Malamocco e Chioggia - i varchi che collegano il mare con la laguna e attraverso i quali si svolge il quotidiano flusso e riflusso della marea. Ridisegnate dal Mose, le tre bocche di porto saranno parte integrante di un nuovo paesaggio di confine tra mare e laguna grazie agli interventi di inserimento paesaggistico delle strutture a vista. A poca distanza dalla bocca di porto del Lido, l’antico Arsenale della Repubblica di Venezia sta ritrovando una nuova vita legata all’acqua. Non solo cantiere navale ma cabina di regia della difesa e della conservazione della laguna. All’Arsenale Nord si sta approntando l’area destinata ad ospitare tutte le attività di gestione e manutenzione del sistema Mose e di monitoraggio e mantenimento funzionale dell’ecosistema lagunare. Un’opera di restauro, ristrutturazione e rivitalizzazione che interessa tutta l’area nord destinata tra qualche anno, con ulteriori insediamenti, a proporsi come un Polo internazionale dell’innovazione e della tecnologia. Un centro impegnato sui temi della difesa dal mare e della tutela ambientale che riporterà l’Arsenale alla sua storica funzione produttiva nel rispetto e nella valorizzazione del suo passato.
la sostenibilità si sviluppa con il porto porto d’altura e terminal per le autostrade del mare
Autorità Portuale di Venezia
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Il Porto di Venezia presenta due progetti di interesse internazionale allo scopo di rilanciare i traffici nello scalo lagunare nel massimo rispetto della sostenibilità ambientale. Un porto d’altura, posizionato 8 miglia al largo della bocca di Malamocco consentirà l’estromissione dei petroli dalla Laguna Veneta e, grazie ai suoi 20 metri di fondale naturale, permetterà l’attracco delle grandi navi oceaniche, eliminando la necessità di scavare i canali portuali oltre i 12 metri. Sarà il punto di transito privilegiato nello scambio commerciale tra i mercati dell’Europa Centro-Orientale e l’Estremo Oriente. Opererà in sinergia con un nuovo terminal container a Porto Marghera, collegato alla rete ferroviaria europea. Servirà anche altri porti nell’alto Adriatico, e sfrutterà il collegamento fluviale fino a Cremona. La piattaforma, che prevede un investimento privato pari a 1,3 MLD di euro, potrà movimentare da 1,5 a 3 milioni di TEU. L’altro investimento per uno sviluppo portuale sostenibile è il terminal per le Autostrade del Mare, un’iniziativa per togliere traffico dalle strade sfruttando i collegamenti marittimi. L’opera, in costruzione a Fusina, prevede la realizzazione di 4 accosti nave e un’area per attività portuali, cui si aggiungeranno edifici dedicati a servizi commerciali e ricettivi. Il terminal consente di spostare dal centro storico di Venezia 400 navi traghetto/anno e di ridurre le polveri sottili in laguna (190 mila auto in meno sul ponte della Libertà). Operativo dal 2013, per un investimento di 200 MLN di euro in project financing, sarà predisposto per essere fornito di energia elettrica da terra, così che le navi possano tenere spenti i motori una volta ormeggiate.
piani di bacino un valido strumento di gestione del territorio Autorità di Bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta, Bacchiglione Autorità di Bacino dell’Adige
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Il Piano di bacino è lo strumento conoscitivo, normativo e tecnico-operativo mediante il quale sono pianificate e programmate le azioni e le norme d’uso finalizzate alla conservazione, alla difesa e alla valorizzazione del suolo ed alla corretta utilizzazione delle acque superficiali e sotterranee. Gli obiettivi del piano hanno come unità territoriale di riferimento il bacino idrografico. Queste Autorità di bacino hanno sinora elaborato i Piani per l’Assetto Idrogeologico (“fotografano” lo stato di criticità idraulica e geologica, individuando le modalità d’uso del territorio compatibili con la pericolosità determinata nonché le eventuali misure strutturali), i Piani di Sicurezza Idraulica (integrano i precedenti e identificano le azioni strutturali e non strutturali per la mitigazione del rischio idraulico) e i Piani di Gestione delle Risorse Idriche (definiscono il bilancio idrico a scala di bacino individuando le misure finalizzate alla razionale gestione qualitativa e quantitativa della risorsa). Nella pianificazione è importante la conoscenza del territorio, talvolta sviluppata ripercorrendo la sequenza dei fenomeni avvenuti nel passato, consentendo di reperire informazioni ormai non più evidenti sul territorio. Altro strumento è la modellistica che consente sia di simulare gli eventi eccezionali, valutandone i rischi potenziali, sia di determinare le dinamiche degli acquiferi sotterranei. È questo il caso del progetto europeo “Trust”, che vede l’Autorità di bacino dell’Alto Adriatico in qualità di Partner Leader.
terminale adriatic lng una risorsa strategica per l’italia
Terminal Adriatic LNG
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Il terminale Adriatic LNG è la prima struttura off-shore al mondo per la ricezione, lo stoccaggio e la rigassificazione di gas naturale liquefatto (GNL) e fornisce all’Italia una nuova affidabile fonte di energia. Con una capacità di rigassificazione, a pieno regime, pari a 8 miliardi di metri cubi di gas naturale l’anno, corrispondenti a circa il 10% del consumo nazionale di gas, il terminale Adriatic LNG svolge un ruolo determinante nell’incrementare e diversificare le tradizionali fonti di approvvigionamento energetico in Italia. Inaugurato lo scorso 19 ottobre, il rigassificatore è gestito da Terminale GNL Adriatico Srl, azienda italiana nota anche come Adriatic LNG®, fondata nel 2005 da Qatar Terminal Limited (45%), ExxonMobil Italiana Gas (45%) e Edison (10%). La struttura è situata al largo di Porto Levante, nell’alto Mare Adriatico, a circa 15 chilometri dalla costa veneta, dove è stata collocata sul fondale marino ed è collegata alla rete di distribuzione nazionale tramite un nuovo metanodotto. Può accogliere circa 90 navi metaniere l’anno, per avere un’idea del contributo energetico fornito dal terminale Adriatic LNG basti pensare che ogni singola nave metaniera trasporta un quantitativo di GNL sufficiente a garantire il fabbisogno mensile di energia di tutta la provincia di Venezia e di Rovigo. Il terminale Adriatic LNG ha aperto, inoltre, nuove rotte per l’importazione del gas naturale in Italia da molti paesi nel mondo quali: Qatar – da dove proviene la maggior parte del gas – Egitto, Trinidad & Tobago e recentemente dalla Guinea Equatoriale e dalla Norvegia. Il terminale opera nel rispetto di tutte le normative italiane e dei più rigorosi standard internazionali. Il terminale ha ottenuto parere favorevole in quattro procedure di Valutazione di Impatto Ambientale. Nel gennaio 2009 ha conseguito l’Autorizzazione Integrata Ambientale che ha definito i controlli ambientali e un estensivo piano di monitoraggio.
consorzi di bonifica del veneto difesa del territorio
Unione Veneta Bonifiche
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Con la legge n. 12/09 la Regione del Veneto ha ridisegnato l’articolazione territoriale dei Consorzi di bonifica del Veneto, le loro funzioni in materia di bonifica, difesa del suolo, conservazione e valorizzazione del patrimonio idrico, tutela del paesaggio, nel rispetto dei principi comunitari di sviluppo sostenibile e gestione pubblica delle risorse naturali. Per garantire la difesa del territorio dai rischi di allagamento e sommersione sono indispensabili una costante manutenzione ed un periodico adeguamento della rete di canali e delle opere di bonifica per rispondere efficacemente alle mutazioni causate dall’estendersi dell’urbanizzazione e dall’uso sempre più intensivo del territorio. Il territorio regionale controllato dai Consorzi di bonifica sotto il profilo idraulico risulta pari a 1.178.054 ha, dei quali ben 184.620 soggiacenti al livello medio del mare. Le strutture idrauliche principali a difesa del territorio sono costituite da 26.050 km di canali, da 389 impianti idrovori della portata complessiva di 1.577 m3/s, da migliaia di manufatti di regolazione, controllo e adduzione, da 4.058 km di argini di contenimento delle acque e di difesa a mare. La manutenzione e la gestione di tutte queste opere sono sostenute dagli stessi Consorzi, che vi provvedono tramite la contribuenza consortile. I Consorzi di bonifica si sono impegnati a programmare e gestire imponenti e complessi sistemi irrigui, che attualmente consentono un ristoro irriguo su 585.363 ha, dei quali 340.063 ha con metodi non strutturati, 245.300 ha con metodi strutturati. I vantaggi a livello ambientale sono il rimpinguamento della falda e la vivificazione di numerosi corsi d’acqua nel comprensorio.
consorzio b.i.m. adige di verona
B.I.M Adige
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La legge 959 del 1953 impone ai produttori di energia elettrica con prese d’acqua sopra i 500 metri il pagamento di un sovracanone annuo per ogni chilowatt di potenza uninominale media, rilevabile dall’atto di concessione. I fondi vengono impiegati per lo sviluppo sociale ed economico dei comuni di montagna grazie a nuovi progetti tesi alla soluzione delle problematiche di un territorio che richiede interventi sempre più mirati e finalizzati a precisi scopi. Il Consorzio B.I.M. Adige della provincia di Verona è retto da un’assemblea composta da un rappresentante per ogni Comune consorziato, da due per i Comuni aventi territorio montano sopra i 500 metri nel quale la popolazione supera i 2.000 abitanti e da un Consiglio Direttivo. Presidente è Franco Rancan; vicepresidente Serena Cubico; segretario/direttore generale Dott. Zaccaria Renzo. Fanno parte del Consorzio B.I.M. Adige di Verona i seguenti Comuni: Badia Calavena, Boscochiesanuova, Brentino Belluno, Caprino Veronese, Cazzano di Tramigna, Cerro Veronese, Dolcé, Erbezzo, Ferrara di Monte Baldo, Fumane, Grezzana, Malcesine, Marano di Valpolicella, Mezzane di Sotto, Montecchia di Crosara, Negrar, Rivoli Veronese, Roncà, Roverè Veronese, San Giovanni Ilarione, San Mauro di Saline, San Zeno di Montagna, Sant’Ambrogio di Valpolicella, Sant’Anna dal Faedo, Selva di Progno, Tregnago, Velo Veronese, Verona, Vestenanova.
consorzi di bacino imbrifero montano della regione veneto
Federazione Italiana Nazionale dei Consorzi di Bacino Imbritero Montano
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La FEDERBIM (Federazione Nazionale dei Consorzi di Bacino Imbrifero Montano) è l’espressione operativa di quell’unità e di quella solidarietà tra le popolazioni montane che è radice antica del nostro fiorire culturale: è il baluardo estremo, l’interlocutore primo di chiunque abbia in animo di intraprendere azioni che, in qualche modo, possano portare nocumento all’ambiente montano e alle popolazioni dello stesso. Un ruolo strategico, di mediazione, fra la necessità di tutelare il patrimonio montano e le esigenze di sviluppo di un Paese e di un sistema economico che affidano alla produzione idroelettrica il non facile compito di garantire adeguata energia allo sviluppo dell’industria e dell’economia stessa. Un punto d’incontro fondamentale tra le ragioni dell’economia e quelle della natura. Con il passare degli anni, la Federbim, ha assunto sempre più un ruolo propositivo, facendosi spesso interlocutrice delle forze istituzionali e fattore decisivo anche nell’iter di approvazione di una serie di provvedimenti tesi, appunto, allo sviluppo delle popolazioni e dei sistemi economici montani. Un ruolo, questo, che sarà sempre più delicato ed importante con il passare del tempo e che si affiancherà a quel coordinamento di tutti i Consorzi, fino a divenirne corollario. La crescente attenzione delle forze parlamentari per la montagna e la relativa necessità di compensarne la crescita con una nuova offerta energetica, con un più intenso sfruttamento delle risorse idriche, chiameranno nell’immediato futuro la Federbim, a nuovi e importantissimi impegni, nel segno di quella difesa della natura e della cultura che è anche e soprattutto difesa dell’uomo.
attività del consorzio verona due
Consorzio del Bacino Verona Due
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Sono molteplici i servizi proposti dal Consorzio VR2: dall’affidamento dei principali servizi di raccolta, trasporto e recupero/smaltimento rifiuti urbani, al recepimento per conto dei comuni dei finanziamenti regionali e provinciali atti a incrementare ed incentivare sistemi di raccolta dei rifiuti virtuosi; oltre a ciò si evidenziano anche i servizi di verifica dei dati di produzione dei rifiuti,i sopralluoghi ed i controlli della corretta destinazione dei rifiuti in impianti autorizzati ed inoltre particolare attenzione è rivolta alla sensibilizzazione della popolazione alla raccolta differenziata. “Il Consorzio da anni propone apposite campagne divulgative rivolte ai cittadini, le scuole, gli agricoltori, le amministrazioni comunali e i turisti”, afferma il presidente Domenico Bianchi. Inoltre a ridosso delle festività natalizie organizziamo l’evento denominato “RAP – Quando riciclare si fa arte!”. Si tratta di una mostra di presepi realizzati dalle scuole dei Comuni Consorziati con materiale riciclato, Nell’ultima edizione, svolta in piazza a Bussolengo hanno partecipato ben 205 classi”. I comuni che aderiscono al Consorzio Bacino quadrilatero Due sono: Bardolino, Brentino Belluno, Brenzone, Bussolengo, Caldiero, Caprino Veronese, Castel d’Azzano, Castelnuovo del Garda, Cavaion Veronese, Cazzano di Tramigna, Colognola ai Colli, Costermano, Dolcè, Ferrara di Monte Baldo, Garda, Illasi, Lavagno, Lazise, Malcesine, Mozzecane, Pastrengo, Pescantina, Peschiera del Garda, Povegliano Veronese, Rivoli Veronese, San Martino Buon Albergo, S. Ambrogio di Valpolicella, Sant’Anna d’Alfaedo, San Zeno di Montagna, Soave, Sommacampagna, Sona, Tregnago, Torri del Benaco, Valeggio sul Mincio, Villafranca di Verona.
spiaggia di eraclea gestione integrale del litorale
HR Wallingford Ltd
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Questo tratto di costa circa (12Km) eâ&#x20AC;&#x2122; stato uno dei primi interventi della Regione del Veneto (anno 2000) di gestione e protezione del litorale dallâ&#x20AC;&#x2122;erosione costiera. Il degrado del tratto di costa e gli interventi antropici per proteggere il litorale retrostante da allagamenti durante le mareggiate avevano, prima del 2000, ottenuto risultati opposti con una evidente cementificazione del litorale a gradonate. In altri tratti invece la spiaggia era in evidente condizioni di erosione. La Regione del Veneto dopo la progettazione preliminare, eseguita con il proprio personale tecnico, ha affidato ad HR Wallingford le verifiche di ottimizzazione degli interventi mediante simulazioni con modelli numerici. I risultati hanno consentito di verificare diversi scenari ottimizzati del progetto preliminare con un elevato grado di sensibilitĂ per valutare: -rapporto costi intervento/mitigazione impatto ambientale -rapporto costi intervento/benefici -rapporto costi intervento/gestione Il supporto di HRW per la gestione di questo tratto di litorale eâ&#x20AC;&#x2122; continuato nel tempo sino ad oggi. Per ulteriori informazioni Coastal Department di HRW.
somit nel veneto difesa e rispetto degli ecosistemi ambientali
Somit s.r.l.
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La Società inizia l’attività a metà del secolo scorso praticando il trasporto di materiali inerti dai fiumi Po e Adige alle coste di tutto l’Adriatico. Si inserisce progressivamente nei settori dei lavori marittimi e idraulici: nel 1990 nasce S.O.M.I.T. sas, Società Opere Marittime e Idrauliche Tiozzo, ora SOMIT s.r.l., operante principalmente nel settore delle opere marittime e idrauliche. La scelta di qualificarsi in un campo specifico delle opere civili deriva dalla volontà di eccellere nel suo settore per presentarsi al mercato come azienda competente e specializzata. Attiva su tutto il territorio nazionale, SOMIT realizza in Veneto opere commissionate da importanti enti pubblici quali Magistrato alle Acque di Venezia, Consorzio Venezia Nuova e Regione Veneto. Le attività principali riguardano opere strettamente legate al contesto ambientale quali interventi di difesa del suolo, regimentazioni fluviali, lavori di morfologia lagunare e dragaggi. I delicati ecosistemi in cui SOMIT è solita operare impongono una particolare attenzione all’ambiente e agli effetti che i processi produttivi, tipici delle costruzioni di opere marittime e idrauliche, hanno su di esso. Per tale motivo, la Società adotta un Sistema di Gestione Integrato Qualità-Sicurezza-Ambiente, certificato in conformità alle normative ISO 9001, OHSAS 18001 e ISO 14001, che garantisce l’efficienza delle proprie attività, prodotti e servizi e assicura un miglioramento continuo delle proprie performance, assicurando nello specifico l’attenzione all’ambiente, alla prevenzione dall’inquinamento e il controllo degli impatti del proprio operato in modo coerente con la necessità del contesto socio-economico.
cantiere navale polesano un canitere navale innovativo e sostenibile
Cantiere Navale Polesano Società Cooperativa
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Il progetto prevede la realizzazione di un cantiere navale innovativo e sostenibile, ubicato in un punto strategico dell’Idrovia Padano-Veneta, posto tra la confluenza del Po di Levante e il Canalbianco, in località Volta Grimana, Comune di Loreo (RO), si estenderà su una superficie di circa 65 mila mq comprensivi di area produttiva e zona verde da destinarsi alle opere di urbanizzazione. L’opera prevede la realizzazione di uno scalo di alaggio con lunghezza 100 metri e larghezza 32 m utili per unità navali classe Vcemt, due banchine di attracco laterali allo scalo, un capannone per uffici, opere di urbanizzazione quali pista ciclabile, zona verde e parcheggio. Il progetto, nell’ottica di una forte sensibilità ambientale, è stato concepito per integrarsi armoniosamente con il contesto naturale e paesaggistico attraverso due elementi ordinanti: il tetto verde e l’architettura semi-ipogea. La strategia usata è quella che individua nella sottrazione un’opportunità per contestualizzare e valorizzare i segni e gli elementi del paesaggio. Qui il terreno diventa materiale, che al tempo stesso garantisce continuità e riconoscibilità ed è inoltre elemento principale di efficienza energetica, assieme all’utilizzo di fonti fotovoltaiche. Altro dispositivo di integrazione ambientale è la cortina verde di piante autoctone posta su entrambi i lati che mitiga l’impatto ottico e acustico. L’obiettivo del C.N.P. è quello di realizzare un‘opera sostenibile al servizio del territorio polesano e del potenziamento delle vie d’acqua con un incremento di posti di lavoro.
infrastrutture
passante di mestre una strada per l’europa
Passante di Mestre S.C.P.A.
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Il Passante di Maestre è una realizzazione unica nel suo genere. Per i tempi e per la progettazione condivisa. 32 chilometri di autostrada sono stati realizzati in quattro anni e non in una zona desertica, ma in uno dei territori più densamente abitati ed economicamente sviluppati del nostro Paese. Mille ostacoli, mille giudizi in Tribunale, mille interessi di campanile bloccano tutte le opere pubbliche in un Paese che è assolutamente carente dal punto di vista infrastrutturale, ebbene, il Passante è la dimostrazione che si può fare e si può fare bene e in fretta. Con il consenso. Ecco perché è importante che in occasione dell’apertura al traffico del Passante di Mestre si celebrino, gli uomini e le imprese che hanno realizzato questo progetto senza “calpestare” i diritti e le aspettative delle popolazioni locali. E, anzi, utilizzando i suggerimenti e le richieste delle popolazioni per migliorare un intervento viabilistico atteso per decenni dai veneti. Una grande opera pubblica, di pubblica unità, può essere realizzata in tempi “normali” e “con” invece che “contro” qualcuno. Il Passante di Mestre è la dimostrazione che si può fare.
un ponte tecnologico sull’ospedale tecnologia all’avanguardia per risolvere il traffico della tangenziale
Veneto Strade S.p.A.
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Veneto Strade Spa, braccio operativo della Regione Veneto, ha puntato tutto sulla tecnologia e su criteri di progettazione all’avanguardia per la costruzione del nuovo cavalcavia a Treviso. Con un investimento di 15 milioni 252 mila euro ha costruito lo scavalco della rotonda detta “dell’ospedale” lungo la strada regionale 53 “Postumia” che funge da tangenziale sud per la città di Treviso, collegando tutte le principali arterie da sud-ovest a sud-est, fino a raggiungere il casello autostradale dell’A27. Si presenta con due carreggiate separate con svincoli in corrispondenza delle principali intersezioni che, all’altezza dell’ospedale Ca’ Foncello, costituiscono i rami di accesso alla grande rotatoria, per poi unirsi in direzione di Oderzo. Il progetto ha previsto la costruzione di due viadotti praticamente identici per geometria e caratteristiche costruttive, affiancati a travata, uno per ogni direzione di marcia, sostenuti da pile e spalle in cinque campate in calcestruzzo con fondazioni su pali. Il tutto adattandolo alla nuova normativa antisismica che, permettendo la transitabilità dell’opera anche in condizioni di emergenza, consente soluzioni tecniche che migliorano la durata del viadotto, riducendone gli oneri di manutenzione. L’opera inoltre è compresa in una fascia periferica della città soggetta a vincolo ambientale, andando a ricadere all’interno del Parco del Sile. Per questo particolare attenzione è stata data all’impatto in termini paesaggistici, rispettando le essenze arboree preesistenti, risolvendo il problema dell’abbattimento del rumore ed evitando qualsiasi interferenza con la situazione idraulica generale, superficiale e di falda. La soluzione del viadotto al posto della rotonda riduce il tempo di transito dei veicoli per la minore lunghezza del tracciato e quindi attutisce l’impatto dell’inquinamento acustico, peraltro risolto con l’installazione di barriere fonoassorbenti.
sistemi territoriali s.p.a. società a servizio del territorio veneto
Sistemi Territoriali S.p.A.
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Nata con denominazione “Idrovie Venete S.p.A.”, è stata costituita nel 1983 con lo scopo di progettare, costruire e gestire, in regime di concessione, le infrastrutture idroviarie della Regione del Veneto. Esercizio ferroviario: dal 01/04/2002 è subentrata alla Ferrovie Venete S.r.l., nella gestione di alcune reti ferroviarie regionali e nei servizi di trasporto su tali linee, acquisendo licenza di Impresa ferroviaria n. 19 da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nonché il Certificato di Sicurezza n. 48/2004 rilasciato da RFI sia per il trasporto passeggeri e merci. Gestione contrassegni natanti da diporto: da febbraio 2003, su incarico della Regione Veneto, Sistemi Territoriali ha realizzato e gestisce una banca dati dei contrassegni di identificazione dei natanti da diporto ed il rilascio, in tempo reale, delle targhe necessarie per la navigazione della Laguna Veneta. Uffici navigazione interna: la Giunta Regionale, con deliberazione n. 2231 del 9 agosto 2005, ha dato attuazione all’art. 69 della L.R. 2 febbraio 1999, n. 7, recante “Disposizioni in materia di manutenzione e gestione delle linee navigabili”, demandando le funzioni ad esse relative, già svolte dal Centro Operativo per la Navigazione Interna - C.O.V.N.I. Principali opere in corso di realizzazione per l’adeguamento della linea po - brondolo alla 5° classe cemt: nuova conca di Brondolo; nuova conca di cavanella d’Adige Destra; nuova conca di Cavanella d’Adige Sinistra. Litoranea veneta: la Società è attualmente impegnata nella realizzazione del progetto “litoranea Veneta-costa Slovena-Progetto di valorizzazione del territorio compreso tra Venezia e la costa Slovena”.
aeroporto di verona: porta di accesso al territorio progetto roma
Aeroporto Valerio Catullo S.p.a.
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Quale porta d’accesso privilegiata al territorio e in qualità di facilitatore delle relazioni con i mercati di riferimento per il bacino, l’Aeroporto è impegnato in un continuo ampliamento del numero di collegamenti e destinazioni raggiungibili. Si lavora anche per sviluppare prodotti che rispondano ad esigenze specifiche dell’utenza dello scalo. Nasce da questo indirizzo il prodotto dedicato all’utenza che deve frequentemente spostarsi tra Verona e la Capitale, sviluppato attraverso la collaborazione con alcune importanti Compagnie Aeree presenti sullo scalo con cui l’Aeroporto ha un rapporto consolidato. L’obiettivo è offrire ai frequent flyers su Roma un prodotto che consenta di viaggiare nel modo più vantaggioso possibile sia in termini di tempo, che di comfort, che di prezzo ma anche con un’attenzione particolare all’ambiente. Una delle Compagnie Aeree, ad esempio, con cui è stato sviluppato il Progetto Roma, offre un servizio di alta qualità, anche caratterizzato da una forte attenzione all’ambiente, grazie alla sua flotta realizzata con le più recenti e collaudate tecnologie, nel rispetto dei requisiti ecologici e ambientali. Il Progetto Roma grazie al parcheggio dedicato, al servizio accettazione personalizzato aperto fino a 15 minuti prima dell’imbarco e al fast track-varco di sicurezza solo per gli utenti del collegamento-consente di raggiungere la Capitale in meno di un’ora. Anche gli orari sono stati studiati per consentire di essere a Roma nella prima mattinata e rientrare la sera. Il collegamento con queste specifiche caratteristiche è attivo da novembre 2010.
autostrada “nogaramare” green corridor
Autostrada Nogara Mare Adriatico SCPA
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Confederazione Autostrade S.p.A nel 2004 ha presentato alla Regione Veneto ‘proposta’ per la realizzazione in regime di project financing dell’Autostrada Medio Padana Veneta Nogara-Mare Adriatico, ai sensi della L.R. n 15/2002. L’autostrada è costituita da due carreggiate composte da due corsie di marcia e una corsia di emergenza, ha una lunghezza di circa 84 km, con una viabilità complementare di circa 50 km. Essa ha origine a Nogara (VR) con l’innesto sulla SS12, si collega alla SS434 Traspolesana a Legnago, prevede la riqualificazione autostradale della SS434 Transpolesana da Legnago a Rovigo, la prosecuzione fino alla SR495 ad Adria. In prospettiva la ‘Nogaramare’ si collegherà ad ovest sull’autostrada A22 del Brennero e ad est sulla E55 ‘Nuova Romea’ in località Adria. L’opera si configura come potenziamento del tratto italiano del Corridoio plurimodale transeuropeo n. 5 Barcellona-Kiev ed è finalizzata al miglioramento del livello di servizio e di sicurezza della mobilità lungo l’area padana, superando la vulnerabilità del sistema basato su un unico asse autostradale costituito oggi dalla A4 e della rete viaria della “bassa veronese” e della provincia rodigina, mediante il decongestionamento della SR10 da Nogara a Legnago, la riqualificazione e messa in sicurezza della SS434, il decongestionamento della SR443 da Rovigo ad Adria. Con legge nazionale n. 244/2007 la ‘Nogaramare’ è inserita in ‘legge obiettivo’. Elementi costitutivi del progetto sono la salvaguardia idrogeologica, ambientale, archeologica, la sicurezza della circolazione, l’intermodalità ferroviaria e fluviale, l’utilizzo di sistemi di pedaggio free flow (a flusso libero) con ridotto impatto fisico e visivo.
sistema mistic monitoraggio e sicurezza
Concessioni Autostradale Venete
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Il sistema MISTIC è una piattaforma integrata web per il monitoraggio del traffico, per la gestione, il controllo e la diffusione delle informazioni sulla viabilità. Il sistema MISTIC è installato presso il centro operativo della Società Concessioni Autostradali Venete – CAV S.p.A., ubicato nei pressi della stazione autostradale a barriera di Venezia – Mestre. Il sistema è un tipico ITS (Intelligent Trasport Sistem) ove le tecnologie proprie della telematica, dell’informatica, e delle telecomunicazioni trovano un impiego congiunto per gestire il traffico e governare la domanda di mobilità e per offrire agli utenti condizioni di circolazione ottimali e servizi di informazione sul traffico tempestivi, utili in occasione di criticità inaspettate. La piattaforma MISTIC consente principalmente: - all’operatore, attraverso una interfaccia evoluta e di facile utilizzo basata su cartografia TeleAtlas, l’inserimento, la modifica e la cancellazione degli eventi o messaggi di viabilità verso i pannelli a messaggio variabile installati sulla rete autostradale di competenza; - di connettere e scambiare le informazioni relative alla viabilità tramite protocollo DATEX con altri centri di informazione opportunamente collegati; -il monitoraggio e l’acquisizione dei dati di traffico e la stima di previsione per il periodo futuro con intervallo di 30 minuti; - la facile integrazione con diversi sistemi di monitoraggio del traffico quali le telecamere webcam di videosorveglianza e i sensori di rilevamento del traffico; - di assicurare un costante ed efficiente monitoraggio della rete gestita, l’individuazione dei punti critici e la produzione automatica dei messaggi di informazione all’utenza.
edilizia abitativa
realizzare in sinergia nuova caserma dei carabinieri a valdobbiadene
Ater Treviso
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Anche nella seconda edizione L’ASSOCIAZIONE TRA LE AA.TT.EE.RR. del Veneto è stata presente alla manifestazione GEO OIKOS con uno o più progetti per ciascuna Azienda da Venezia a Vicenza, da Verona a Padova, a Treviso, Rovigo e Belluno. Tra il Comune di Valdobbiadene e l’ATER di Treviso è stata sottofirmata nel 2002 una Convenzione per la realizzazione della nuova sede della Caserma dei Carabinieri ed alloggi di servizio, affidando all’ATER la progettazione, l’appalto e la direzione dei lavori. Il complesso, localizzato in un’area baricentrica rispetto al territorio comunale, caratterizzata da ottima visibilità ed accessibilità viaria, rientra nel P.R.G. vigente, in “aree per attrezzature di interesse comune tipo F.b”. Obiettivo principale dell’intervento era mettere a disposizione del personale di servizio dell’Arma dei C.C. di Valdobbiadene una struttura adeguata e funzionale sotto il profilo operativo e residenziale. E’ stato così creata una sinergia tra il Comune di Valdobbiadene e l’ATER di Treviso per il reperimento delle necessarie risorse economiche e per l’utilizzo delle professionalità interne degli Enti per lo studio e la realizzazione dell’opera. La convenzione, aggiornata nel 2005 e nel 2010, prevede la costruzione del complesso edilizio da parte dell’ATER di Treviso e la locazione dello stesso al Comune di Valdobbiadene. La collaborazione con il Comune di Valdobbiadene è partita nel 2001 ed è approdata all’approvazione del progetto esecutivo nel 2007. Nel mese di luglio 2010 i lavori sono stati ultimati. Dati dell’opera: costo complessivo € 2.030.000,00; finanziamenti: fondi ERP sovvenziona per il corpo alloggi; fondi bilancio ATER di Treviso per il corpo Caserma; superficie coperta mq 707; superficie scoperta mq 2088; volumi: mc 3.290 per lil corpo caserma; mc 2236 per il corpo alloggi.
36 alloggi di e.r.p. - valdagno edilizia sociale sempre più sostenibile
Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale della Provincia di Vicenza
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Localizzazione: costruzione di tre fabbricati di Edilizia Residenziale Pubblica a canone sociale in Comune di Valdagno, VI - località Tomasoni. P.R.G.: Zona Territoriale Omogenea di completamento destinata ad E.R.P..Profilo metodologico, architettonico e funzionale: il progetto analizza la realtà edificatoria limitrofa proponendo soluzioni morfologiche in equilibrio paesaggistico con il contesto. L’impostazione progettuale nasce dall’analisi scentifica del sistema edificio-sole per il massimo guadagno energetico passivo, ricercando la massima esposizione solare invernale e la massima protezione dai carichi estivi. Strategie progettuali applicate: difesa dal rumore derivante dal traffico stradale; sistema costruttivo ad alta efficienza energetica; requisiti dell’edilizia sostenibile: calcolo del fattore di ombreggiatura; involucro edilizio virtuoso con impiego di materiali secondo formule tradizionali e naturali; pannelli solari e pannelli fotovoltaici integrati; controllo della qualità degli ambienti interni con sistema di ventilazione meccanica a recupero di calore; strategie per la flessibilità delle partizioni interne “sistema a secco”; impianti meccanici centralizzati; sistemi di recupero acque piovane. Iter amministrativo: il progetto ha conseguito tutte le autorizzazioni necessarie e i lavori sono iniziati. Dati quantitativi generali: costo di costruzione: 3.062.414 euro; risorse economiche: finanziamenti regionali e fondi provenienti dall’alienazione del patrimonio ATER; cronologia: inizio lavori novembre 2010 – fine lavori gennaio 2012; area: 4.165 mq; volume: 6.250 mc; superficie coperta: 960 mq; superficie utile residenziale: 2.300 mq.
contratto di quartiere II mestre-altobello esempio di riqualificazione urbana e di ristrutturazione edilizia
Ater Venezia
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L’intervento di riqualificazione urbana e di ristrutturazione edilizia denominato “Contratto di quartiere II Mestre –Altobello” prevede sperimentazioni sia nello spazio urbano, considerato nel suo complesso, che negli interventi edilizi sui singoli edifici. La redazione del progetto definitivo e poi del progetto esecutivo ha dato luogo ad alcuni aggiornamenti rispetto agli interventi sperimentali previsti in fase di progettazione preliminare. La filosofia di intervento sugli edifici prevede due concetti guida: da un lato l’adozione di accorgimenti innovativi comuni a tutti gli alloggi facenti parte dell’intervento, da un altro lo sviluppo di singoli temi di sperimentazione concentrati solo in alcuni edifici. Questi ultimi, i soli oggetto di Contributo Ministeriale e sviluppati nella presente relazione, avranno ciascuno una funzione “esplorativa”, al fine di poter essere applicati in futuro, nel caso di riscontri positivi sui vantaggi pubblici e sulla convenienza sociale, non solo a tutti gli edifici facenti parte dell’intervento, ma a tutti gli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Tra le innovazioni comuni, inserite in tutti gli alloggi dei n. 6 edifici facenti parte del progetto di recupero, si evidenziano l’adozione di materiali bioedili, l’installazione di pannelli solari per la produzione di energia integrata con una centrale termica ed un miniteleriscaldamento, ed infine il raggiungimento degli standards di qualità di cui al DGR n. 1372/92. Le tecnologie oggetto di sperimentazione applicate ai n. 54 singoli alloggi di proprietà dell’A.T.E.R. di Venezia facenti parte dei tre edifici (edificio n. 1: n. 36 unità; edificio n. 2: n. 12 unità; edificio n. 3: n. 6 unità), oggetto di Contributo Ministeriale, sono di seguito riassunte: gestione stacco carichi (controllo consumi); lettura e contabilizzazione dei consumi delle singole unità residenziali; cablaggio strutturato; sistema di comunicazione/gestione centralizzata delle informazioni; agenda terapeutica; impianto fotovoltaico.
domotica e fotovoltaico insieme a beneficio di 28 alloggi per anziani
Ater Rovigo
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Ater Rovigo non si preoccupa solo della progettazione e della costruzione della parte edilizia, ma guarda con attenzione anche alla domotica ed all’arredamento. Nell’occasione di Geo-Oikos 2010 Ater ha voluto perciò mettere in risalto la realizzazione di 28 alloggi protetti per anziani, nel contesto del recupero edilizio dell’ex ospedale civile di Lendinara, con annesso poliambulatorio. I suddetti alloggi progettati e realizzati con sofisticati sistemi domotici hanno permesso soluzioni all’avanguardia. All’interno della copertura del fabbricato, realizzata in struttura metallica ad arco reticola e coperta con tetto leggero coibentato e tegole di tipo canadese in rame, sono stati inseriti dei pannelli fotovoltaici integrati in silicio amorfo. Grazie all’energia derivata dall’impianto fotovoltaico è stato possibile eliminare la fornitura di gas, spesso causa di incidenti domestici e ridurre anche l’impatto ambientale della struttura. Le cucine infatti sono dotate di piani di cottura ad induzione che si caratterizzano per l’assoluta sicurezza d’uso. Soluzioni innovative pensate anche per chi ha problemi a svolgere azioni quotidiane e che così può contare su un supporto tecnologico al suo servizio. Inoltre grazie ad una caldaia ad induzione centralizzata e al riscaldamento a pavimento è stato possibile abbassare i consumi e contemporaneamente conferire maggior comfort alle abitazioni. Sempre nell’ambito della sostenibilità sono stati utilizzati principalmente ed impiegate soluzioni particolarmente curate per isolamento termico sia verso l’esterno che verso l’interno ed un sistema di recupero dell’acqua piovana. Valore del recupero stimato in tre milioni e mezzo di euro, su una superficie coperta pari a mq. 1500, complessiva pari a mq. 8.350, inclusiva anche di ulteriori superfici non ricompresse nel recupero, per un volume totale di mc. 25.500.
edificio a elevata prestazione energetica a belluno
un nuovo approccio alla progettazione per l’edilizia residenziale pubblica
Ater Belluno
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Alla tradizionale attività di recupero del patrimonio edilizio dei centri minori, l’ATER di Belluno affianca, nel capoluogo e nei centri a maggiore tensione abitativa, la costruzione di nuovi edifici (3/4 piani – 6/20 alloggi); negli anni l’attività progettuale è evoluta verso modelli innovativi sia dal punto di vista architettonico-qualitativo che impiantistico-tecnologico, con particolare attenzione agli aspetti di performance energetica dell’edificio quali, primo fra tutti, la climatizzazione invernale e non potrebbe essere diversamente considerate le peculiarità climatiche del territorio bellunese; tutto ciò senza abbandonare tracce di elementi propri della tradizione costruttiva locale quali ad esempio il tetto a doppia falda e l’uso del legno sia come elemento strutturale che di finitura bioestetica. L’edificio per 9 alloggi in progetto a Levego di Belluno, importante PEEP cittadino, sposa tale impostazione progettuale: ad una pianta molto compatta ove le uniche eccezioni sono costituite dai corpi scala-ascensore e alle razionali soluzioni distributive interne corrisponde un’accentuata articolazione in senso verticale, in ragione della giacitura del terreno e soluzioni impiantistiche evolute. Caratteristiche costruttive: murature in elevazione: pareti in calcestruzzo armato; solai: pannello cassero in EPS e solette in c.a.; balconi: struttura in acciaio disaccoppiata dall’involucro; tetto: legno lamellare con manto in lamiera zinco-titanio; isolamento a cappotto in “lana minerale” sp. 12 cm (esterno) + 5 cm lana di vetro (interno); isolamento copertura in pannelli in “lana minerale” a doppia densità sp. 14 cm ; climatizzazione: pompa di calore con sonda geotermica integrata da pannelli solari e caldaia a g.p.l. per picchi invernali; acqua calda sanitaria: pannelli solari termici; energia elettrica (parti comuni): pannelli solari fotovoltaici; costo stimato € 1.500.000,00 - 405,00 €/mc VPP – 1.450,00 €/mq Sup. Compl.
verona che partecipa cantieri edili e laboratori di società
Ater Verona
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Il Contratto di Quartiere II? È un programma complesso di riqualificazione urbana (voluto da Comune di Verona - Agec e co-finanziato da Ministero delle Infrastrutture e Regione del Veneto con un bando nazionale) che chiede a istituzioni, cittadini, realtà locali, realtà associative e privati di farsi coinvolgere in un processo collettivo di partecipazione che ha l’obiettivo di migliorare la qualità della vita e l’abitare dei cittadini di Borgo Nuovo. Gli interventi strutturali previsti dal CdQII sono: abbattimento delle Case minime di passaggio (nove palazzine ERP); ristrutturazione di cinque casette denominate dall’Oca Bianca; edificazione di tre costruzioni di edilizia popolare Agec, due costruzioni di edilizia popolare Ater, quattro nuovi edifici di edilizia convenzionata, un cinema teatro; opere di urbanizzazione primaria e secondaria; teleriscaldamento; ampliamento della scuola media. Oltre agli interventi edilizi il CdQII prevede un intenso lavoro di progettazione e promozione sociale (PAS) per rendere visibili e valorizzare le risorse di Borgo Nuovo, per svilupparne le potenzialità attraverso nuove forme di socialità e per favorire la produzione culturale, la cura del contesto urbano, la partecipazione alla vita pubblica. Il lavoro di accompagnamento sociale prevede diverse dimensioni di lavoro coinvolgendo i cittadini in percorsi di partecipazione attiva e le istituzioni nella individuazione di nuove pratiche di lavoro e di collaborazione. Le attività sono coordinate dal Servizio Politiche della Casa in collaborazione con Agec e il PAS è affidato a Studio Guglielma. Partner importanti sono Ater e Agsm.
verso una edilizia sostenibile progettare edilizia residenziale pubblica di qualità architettonica e risparmio energetico a costi contenuti
Cavazzana
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La Cavazzana raccoglie un gruppo di lavoro multi disciplinare in un’unica struttura tecnica. Nel campo dell’edilizia convenzionata ha sperimentato interventi nelle province di Padova e Rovigo, in cui si sono realizzati più di 150 alloggi nei Comuni di Abano Terme, Bagnoli di Sopra, Tribano, Rovigo e Polesella. Gli strumenti urbanistici di riferimento sono i piani di iniziativa pubblica o piani di lottizzazione privata di seguito convenzionata e mediante accordi di programma con le Amministrazioni Comunali per specifici interventi. Gli interventi convenzionati prevedono difatti una riduzione dei prezzi di vendita o locazione del 20-25% rispetto al mercato. Metodologicamente si progetta la stesura di piani particolareggiati che definiscono un “manifesto urbano” che assicura coerenza tra il complessivo e le singole proposte architettoniche, nonché la previsione di opere secondarie complementari (centro civico, asilo, sale polivalente…) e l’integrazione con servizi e parti commerciali. Ogni progetto è una sfida in relazione al quadro normativo locale e Regionale con particolare riferimento ai finanziamenti. La ditta ricorre sempre più a tecniche di bioarchitettura che considerano l’analisi del sito, l’esposizione degli edifici, i materiali ecocompatibili, la relazione al verde, l’attenzione alla risorsa idrica ed al contenimento energetico. Questi punti si sintetizzano nell’ultimo progetto in cantiere ovvero lo “Studio di fattibilità tecnica” sull’applicazione, combinazione e confronto di materiali, tecniche ed impianti innovativi su di un edificio, inteso come “modello di riferimento”, allo scopo di produrre risultati atti ad acquisire nuove conoscenze per il miglioramento del processo costruttivo della Cavazzana, finalizzato al controllo acustico, al risparmio energetico, alla sostenibilità ed al benessere dell’utente in rapporto all’investimento eseguito ed ai costi di manutenzione e gestione della vita dell’edificio.
parchi e agricoltura
parco naturale regionale della lessinia
un’area protetta tutta da scoprire
Parco Lessina - Comunità Montana Lessinia
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Il Parco della Lessinia occupa un altopiano prealpino digradante a sud collegato alla pianura da strette valli longitudinali chiamate Vaj. Il suo territorio, definito a nord dal confine con il Trentino, è delimitato dalla Val d’Adige e dalle valli del Chiampo e dell’Agno, mentre a sud confina coi rilievi pedemontani a nord di Verona. Fanno parte del Parco alcuni siti, territorialmente non contigui, di eccezionale interesse naturalistico, paleontologico e geologico (Cascate di Molina, Valle delle Sfingi e Covolo di Camposilvano, Covoli e Purga di Velo, Pesciara-Monte Purga-Monte Postale di Bolca, Strati di Roncà, Basalti Colonnari di S.Giovanni Ilarione). Il valore naturalistico è confermato dalla presenza di 3 siti Natura 2000: SIC IT3210002 “Monti Lessini: Cascate di Molina”, SIC-ZPS IT3210006 “Monti Lessini: Ponte di Veja, Vajo della Marciora”; SIC-ZPS IT3210040 “Monti Lessini–Pasubio–Piccole Dolomiti Vicentine” e l’abbondanza di fossili marini ne testimonia la ricca storia geologica. Il Parco è occupato in gran parte da alti pascoli ma la vastità del territorio determina una grande varietà d’ambienti: ornio-ostreti, faggete, abieti-piceo-faggete, mughete, nonché la presenza di numerose entità floristiche rare, endemiche e minacciate quali la Primula di Recoaro e l’Elleborina del Monte Tesoro.
Lessinia - Corno dâ&#x20AC;&#x2122;Aquilio e Corno Mozzo
Qui alcune specie faunistiche, come il gallo cedrone, raggiungono i limiti più meridionali dei loro areali di distribuzione e rilevante è la presenza di specie termofile quali biancone e istrice. Nelle Alpi noto solo in Lessinia lo svernamento dello zigolo delle nevi, passeriforme nidificante nelle regioni artiche. Di particolare interesse è il gruppo degli invertebrati, degno di nota l’Italaphaenops dimaioi, il coleottero cavernicolo più grande del mondo.
progetti europei del parco regionale veneto del delta del po
Ente Parco Delta Po
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Progetto strategico SLOW TOURISM Valorizzazione e promozione di itinerari turistici “slow” tra l’Italia e la Slovenia Strutturazione di una nuova offerta turistica nelle aree Italiane e Slovene caratterizzate da elementi naturalistici di pregio e dall’elemento acqua attraverso lo sviluppo di forme di turismo “lento” che pongono particolare attenzione ai concetti di sostenibilità, di responsabilità ed ecocompatibilità. Lo “Slow tourism”, una nuova filosofia di viaggio che intende legare i territori italiani e sloveni al turismo lento e di qualità e che contribuirà a configurare un bacino potenziale di offerta, quello dell’Alto Adriatico, avente caratteristiche di unicità nel panorama internazionale. Localizzazione territoriale del progetto: Ferrara, Ravenna, Rovigo, Venezia, Treviso, Udine, Trieste, regioni statistiche di Goreniska, Goriksa, Osrednjeslovenska. Obiettivo generale: valorizzare forme di turismo lento, nelle aree Italiane e Slovene caratterizzate da elementi naturalistici-ambientali e dall’elemento acqua, attraverso azioni congiunte. Gli obiettivi specifici : -introdurre una nuova filosofia lo slow tourism; -rafforzare e potenziare le risorse turistiche -migliorare l’accessibilità delle risorse turistiche legate all’acqua in base alla filosofia “slow”; -Promuovere forme di turismo lento e strutturare prodotti turistici di nicchia ecosostenibili; -integrare e mettere in rete le risorse ambientali e rurali per lo sviluppo congiunto ed integrato delle potenzialità turistiche;
-sviluppare una strategia comune di mercato e posizionare l’area programma a livello internazionale -promuovere forme di mobilità sostenibile; -creare nuove opportunità occupazionali per la popolazione locale nel settore del turismo naturalistico ed ambientale. LIFE09NATIT000110 “Conservation of habitats and species in the Natura 2000 sites in the Po Delta” (“Natura 2000 in the Po Delta”), con la partecipazione come lead-partner del Parco. Viene individuato un rapporto pubblico-privato in cui le produzioni eco-compatibili (itticoltura) rappresentano un aspetto fondamentale per la conservazione dei siti stessi. Le azioni condurranno al miglioramento della circolazione idraulica, nella Sacca di Scardovari, in Valle Bagliona, in Valle Ca’ Pisani e alla realizzazione di nuovi siti di nidificazione dell’avifauna e dell’erpetofauna, ed alla realizzazione di cinque chiari d’acqua dolce a Ca’ Mello. NATREG – Managing NATural Assets and Protected Areas as Sustainable REGional Development Opportunities Il Progetto nell’ambito del programma Sud Est Europa. È coordinato dall’Istituto per la Conservazione del Patrimonio ambientale della Slovenia, ha l’obiettivo di esaminare e promuovere il concetto di “capitale naturale” in cinque aree protette localizzate in Slovenia, Italia, Austria, Serbia e Croazia, valutarne il potenziale in termini di strategie di marketing e sviluppo socio-economico, ovvero accompagnare la crescita sostenibile delle zone prese in esame attraverso idonei strumenti di pianificazione e gestione del territorio.
cantieri forestali nel parco progettare e realizzare nel rispetto della natura
Parco Regionale Colli Euganei
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Istituito con L. R. 10.10.1989 n.38, il Parco comprende, totalmente o in parte, 15 Comuni e si estende per circa 18.694 ettari. Sono presenti al suo interno i maggiori rilievi collinari della Pianura Padana che si ergono, nettamente isolati, a sud-ovest di Padova. La particolare ubicazione e genesi vulcanica, i diversi orizzonti climatici, la presenza attiva dell’uomo fin dai tempi più remoti, rendono il Parco unico per le sue ricchezze naturali, paesaggistiche, ambientali, culturali ed artistiche. L’Ente Parco dispone di 40 operai forestali suddivisi in squadre edili e squadre boschive che realizzano opere di ingegneria naturalistica all’interno del territorio del Parco, interventi progettati internamente dall’Ente. Si possono distinguere principalmente 4 grandi gruppi di progetti realizzati: progetti Sentieri, progetti Frane, progetto Cinghiali e progetti Boschivi. All’interno di questi quattro grandi contenitori sono stati e vengono realizzati tutt’ora interventi per la valorizzazione, tutela e promozione del territorio nel pieno rispetto dell’ambiente e del paesaggio. Sentieri, aree di sosta, fontane, capitelli, muri di contenimento e altro ancora per valorizzare un territorio caratterizzato da natura e paesaggio, sempre con un occhio di riguardo, quando possibile, nei confronti di persone diversamente abili.
Via Prossima a Cinto Euganeo - Area attrezzata
san michele camper resort punto di accesso tematico al parco del sile a quarto d’altino
Parco del Sile
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Il Piano Ambientale del parco del Sile è lo strumento di governo di questo ampio territorio protetto ed ha costituito non solo un fattore di tutela del fiume e dei suoi habitat ma anche un “motore” di iniziative di sviluppo per la conoscenza, promozione, fruizione del Parco. Un aspetto innovativo di conoscenza e fruizione dell’area protetta è rappresentato dai “Punti di Accesso al Parco” ovvero una trentina di siti strategici, ubicati in prossimità del fiume, ove è possibile realizzare delle vere è proprie “Porte” di ingresso al sistema fluviale-naturalistico senza ricadute impattanti sull’ecosistema. Uno dei “Punti di Accesso” potenzialmente più significativi è quello di Quarto d’Altino, in via Marconi, in fregio al corso d’acqua. L’area, attualmente inutilizzata, è attraversata dalla greenway del Parco – il GiraSile – un lungo percorso pedonale e ciclabile che collega le risorgive con la foce del Sile, attraversando tutti i luoghi più importanti del territorio fluviale. Il progetto dell’Ente Parco Sile, di concerto con l’amministrazione comunale, riguarda la realizzazione di una struttura attrezzata per il turismo camperistico e per i fruitori del Parco con l’obiettivo di incentivare la fruizione sostenibile del parco fluviale anche da un target turistico emergente.Infatti il camperismo, insieme al turismo naturalistico, al turismo fluviale (houseboats), al turismo rurale e al cosiddetto “turismo domestico” rappresentano significative nicchie economiche strettamente correlate ai territori suburbani. Tali luoghi infatti, sono fortemente connotati da aspetti di qualità paesaggistica, produzioni tipiche, tradizioni locali specifiche, familiarità e convivialità nei rapporti umani che rappresentano originali fattori di differenziazione nelle politiche di economia turistica. Il “San Michele Camper Resort” può ospitare 22 camper in spazi ampi con tutti i servizi necessari (acqua, energia elettrica, svuotatoio) oltre ad un info-point per effettuare il chek-in all’ingresso ed ottenere informazioni sui luoghi da visitare (questa porzione di Parco è molto attrattiva: l’area archeologica di Altino, la Laguna di Venezia, la città di Treviso).
salvaguardia della biodiversità obiettivi strategici di veneto agricoltura
Veneto Agricoltura Azienda Regionale per i Settori Agricolo Forestale ed Agro-Alimentare
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Veneto Agricoltura, la mission: portare innovazione al settore primario, favorendone lo sviluppo in un’ottica di sostenibilità, con strumenti e servizi all’avanguardia che valorizzino il territorio ed i suoi prodotti. Per questo si occupa di ricerca applicata, sviluppa progetti di innovazione e analisi economiche di settore, effettua analisi dei processi e dei prodotti agroalimentari, promuove le certificazioni di qualità, realizza attività di informazione, formazione e di educazione naturalistica ed agroalimentare e gestisce il patrimonio forestale regionale e le aree naturali protette in esso comprese. Biodiversità agraria e naturale, obiettivo strategico di Veneto Agricoltura: “sia come valore in sé sia come strumento di tutela del territorio e delle produzioni tipiche”. Due le principali linee strategiche per l’attuazione di tale obiettivo: 1. favorire soluzioni tecniche e gestionali che incrementino la biodiversità negli eco-sistemi agrari e forestali e che promuovano la ricostituzione e la conservazione degli habitat naturali tramite tecniche di coltivazione a basso impatto, sistemi di gestione silvocolturali certificati, monitoraggi florofaunistici, la reintroduzione di alcune specie vegetali che sono elemento di conservazione del tipico paesaggio rurale e forestale veneto. 2. favorire la valorizzazione dei prodotti basati su varietà, razze e cultivar storiche e di interesse locale, rustiche, resistenti alle malattie e adattate al clima, che permettono di ritrovare i sapori di una volta.
Per queste vengono avviati campi catalogo e centri di conservazione e riproduzione, per una loro valorizzazione in mercati di nicchia o in progetti turistico-culturali ed enogastronomici.
province e comuni capoluogo
la provincia di venezia capitale verde dell’europa
la provincia investe sul paesaggio
Provincia di Venezia
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La fotografia paesaggistica ha avuto sempre più il sopravvento come strumento di indagine territoriale sostituendo i tradizionali strumenti di rappresentazione proprio perché è un mezzo per guardare, raffigurare e scoprire nuove possibilità di percezione. Perciò da alcuni anni ha un ruolo determinante nella pianificazione e rappresentazione dell’ambiente e in particolare ha valorizzato i rapporti che si instaurano tra l’oggetto della fotografia stessa, il contesto circostante e l’uomo. L’evoluzione storica della fotografia dalle prime applicazioni degli elementi fotosensibili all’attuale supporto digitale e le varie modalità di ripresa, ha avuto sempre l’obiettivo di catturare non solo quello che l’occhio vede, ma anche la ricerca dell’aspetto emozionale della realtà, elementi che possono essere valorizzati dall’esperienza del fotografo che con l’uso appropriato dalle luci, dei colori e dalla composizione del campo di ripresa degli oggetti, ne risalta le caratteristiche percettive. Anche la Provincia di Venezia ha iniziato ad utilizzare la fotografia paesaggistica nella pianificazione territoriale, come strumento di percezione visiva dei vari aspetti peculiari del territorio. Nel caso specifico con questo allestimento, tramite le riprese fotografiche, non si è voluto ricercare un modello da perseguire giusto o sbagliato, ma si è voluto rappresentare alcuni temi che interessano la pianificazione territoriale della provincia, in particolare gli spazi aperti, il mondo rurale, il riuso di manufatti di archeologia industriale, i corridoi ecologici, gli ambienti naturali, le pinete, i filari, i corsi d’acqua minori, i laghetti antropici (ex cave), l’industria, l’innovazione nell’agricoltura, il sistema delle infrastrutture ecc.
Teglio Veneto - Impianto di Biomassa
Questo rappresenta solo lâ&#x20AC;&#x2122;inizio di un lungo percorso di progettazione che la Provincia di Venezia intende perseguire negli anni futuri. Le immagini sono state realizzate da un collaboratore della Provincia di Venezia, lâ&#x20AC;&#x2122;arch. Mario Fletzer, che nel tempo libero coltiva la passione per la fotografia.
Liopiccolo - Rudere
Fossalta di Portogruaro - Discarica esaurita
progetto “drawa piave fiume e architetture”
linee guida per la valorizzazione urbanistica ed ecoturistica dei territori rivieraschi al fiume piave Provincia di Treviso Servizio Urbanistica Pianificazione Territoriale e S.I.T.I. Studio Drh:Architetti Associati
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Nato nell’ambito del Programma Interreg IV A Italia Austria, il Progetto, pone al centro di un’indagine urbanistica, storica, culturale e turistica, la realtà dei bacini idrografici dei Fiumi Drava e Piave che, con il loro corso, rappresentano la naturale via di comunicazione tra i due Stati e sono i custodi di un patrimonio storico e ambientale di inestimabile valore. La finalità di valorizzare l’identità di questi luoghi, ricostruendo l’antico rapporto del Fiume con l’entroterra e con le sue valenze architettoniche, naturalistiche e paesaggistiche, ha comportato la necessità di realizzare approfonditi studi di tali realtà che i diversi Partner hanno condotto con attività diversificate ma complementari in quanto orientate verso un comune obiettivo. Partendo dallo studio degli strumenti urbanistici sia di scala vasta che locale, il progetto indaga il territorio rivierasco del Piave, riconosce e classifica una pluralità di situazioni tipologiche e di problematiche ad esse correlate, per le quali delinea “buone prassi” esportabili anche a realtà territoriali differenti. Le Linee Guida, elaborate in duplice chiave, urbanistica ed ecoturistica, rappresentano il risultato di questo processo e si sostanziano in azioni mirate per uno sviluppo coerente e sostenibile che tenga in considerazione le esigenze del territorio ma che allo stesso tempo, rivaluti la presenza del fiume visto in chiave di opportunità e non solo di criticità.
progetto “drawa piave fiumi e architetture”
percorso ecoturistico lungo il fiume piave Provincia di Treviso Servizio Urbanistica Pianificazione Territoriale e S.I.T.I. S.P.A.A. Studio Paesaggio Architettura Ambiente
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Il percorso ecoturistico, intimamente legato alla valorizzazione dei luoghi da attuarsi mediante l’applicazione delle Linee Guida, si basa su una lettura del territorio fondata sulla percezione astratta del sistema della viabilità e degli argini di difesa del Fiume Piave: le reti infrastrutturali disegnano il territorio individuando ambiti che con la loro forma ricordano i ciottoli del vicino fiume; le porzioni più grandi all’esterno dell’area golenale, evocano una mobilità di scorrimento veloce, mentre le più piccole all’interno della stessa, una mobilità lenta ed ecosostenibile. Ogni ambito, il quale ruota attorno ad un centro abitato che svolge, o potrebbe in futuro svolgere, un ruolo primario per l’area stessa, assume una specifica identità, caratterizzata da paesaggi agricoli o naturali diversi, da elementi etnografici, architettonici o letterari, alla quale viene attribuito un “leitmotiv” per connotare il percorso e ad arricchire gli elementi del paesaggio visivo e percettivo. Questo luogo diviene il Grande Parco Lineare; varcare questo confine implica un approccio diverso da parte del visitatore: muoversi in modo lento, percepire gli stimoli della naturalità, riflettere sul legame tra territorio e storia, sperimentare un’arte spontanea che utilizza i materiali del fiume, conoscere e gustare i prodotti tipici, lungo un percorso che diviene filo conduttore tra il Piave e il suo entroterra, caratterizzato dai vigneti, dai borghi rurali, dalle aree naturalistiche.
nuovo liceo “ferrari” un esempio di edilizia scolastica passiva
Provincia di Padova
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La Provincia di Padova, nella progettazione del Liceo “Ferrari” di Este, si è posta l’obiettivo di edificare una struttura dotata dei più avanzati sistemi di costruzione per il contenimento del consumo energetico, realizzando degli edifici in classe “A” di “Casaclima”, che prevedono un consumo energetico complessivo, inferiore a 30 kw/h/mq/anno, equivalente al consumo di 3 litri/mq./anno di gasolio. Il nuovo liceo verrà ad essere uno dei primi edifici scolastici “passivi” (in classe “A”) in Italia. Le misure adottate nella progettazione, per il contenimento del consumo energetico, hanno riguardato vari aspetti: sono state ottimizzate la distribuzione planimetrica dei locali e la forma architettonica per la protezione solare estiva; è stato realizzato un consistente isolamento termico delle murature perimetrali, delle coperture, delle pavimentazioni e delle superfici vetrate. Per quanto riguarda l’uso di energie rinnovabili sono stati installati: pannelli solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria e pannelli solari fotovoltaici del tipo “grid connected”, nonché micro generatori eolici per la produzione di energia elettrica per il consumo istantaneo. Gli impianti installati sono tutti ad alta efficienza: riscaldamento con pannelli radianti a pavimento, caldaie a condensazione a bassa temperatura, impianto di illuminazione a basso consumo con sensori di presenza nelle aule, ascensori a basso consumo. L’obiettivo della classe A per il risparmio energetico ha comportato un aumento di spesa di circa 1015% nell’importo dell’opera. Tali maggior costi saranno ammortizzabili nel corso della gestione energetica degli edifici.
scelte condivise un unico piano per un territorio di qualità
Provincia di Padova - Settore Urbanistica e Programmazione territoriale
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La Provincia di Padova ha finalmente un proprio Piano : è il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (in sigla P.T.C.P.), strumento di coordinamento territoriale approvato il 29 Dicembre 2010 dalla Giunta Regionale. Numerosi gli obiettivi che il Piano vuole perseguire; uno di questi è il riequilibrio territoriale tra il nord, centro e sud del territorio della provincia che si realizza attraverso la valorizzazione ambientale e il riequilibrio del sistema insediativo e che consiste, in particolare, a quanto di seguito specificato : - progetti di tutela e valorizzazione per gli ambiti di pianificazione coordinata che il P.T.C.P. ha evidenziato nelle sue tavole progettuali, con particolare attenzione alle relazioni tra di essi ed il contesto in cui si trovano, - tutela delle risorse geologiche, idrogeologiche ed idrauliche del territorio provinciale; - riqualificazione del tessuto morfologico esistente, nel rispetto di tutte le aree incompatibili vincolate per la presenza di parchi e riserve regionali, vincoli archeologici, storico-monumentali, idrogeologici o paesaggistici normate dalle leggi statali e/o regionali; - individuazione di poli produttivi di rango provinciale, che andranno a limitare fortemente il fenomeno della “città diffusa”; - il recupero degli insediamenti dismessi ed obsoleti da considerarsi prioritario rispetto all’urbanizzazione di nuove aree negli ambiti di riqualificazione di interesse sovracomunale. Tali direttive sono state integralmente recepite nei Piani di Assetto del Territorio Intercomunali (in sigla P.A.T.I.) redatti in copianificazione con i Comuni aderenti, alcuni dei quali in fase conclusiva.
il territorio genera qualità diffusa reti ecologiche: gli habitat del piave
Provincia di Belluno
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La Provincia di Belluno è caratterizzata da un reticolo idrologico di oltre 135 km di corsi d’acqua (fiume Piave e principali affluenti), di cui circa il 65% è area protetta. Di primaria importanza è il potenziamento dell’ambito fluviale del Piave e il recupero dei suoi affluenti, che si diramano verso le valli laterali, i crinali e le conche endalpiche. Una delle più importanti funzioni dei fiumi di fondovalle è la connessione ecologica tra le Alpi e il Mediterraneo. Negli anni scorsi gli enti territoriali della Provincia di Belluno hanno collaborato nella redazione di un progetto strategico per il Piave, finalizzato alla individuazione di interventi per il recupero del fiume come “corridoio ecologico”. In particolare Provincia e Comune di Belluno nel 2010 hanno avviato il progetto “Reti ecologiche” finalizzato alla naturalizzazione di alcuni siti del Piave. Percorsi naturalistici, vivere le Dolomiti dalle vette ai fiumi. “Itinerari nell’Alto Bellunese” è un progetto a regia Gal presentato dall’Amministrazione provinciale di Belluno nell’ambito del Programma Operativo Regionale 2007-2013, Misura 313 “Incentivazione delle attività turistiche”. Il progetto si propone di incentivare le attività turistiche attraverso la valorizzazione di percorsi e itinerari - con particolare attenzione a quelli enogastronomici, agrituristici e ambientali - e interventi di qualificazione e integrazione dei percorsi già esistenti (il Cammino delle Dolomiti, La strada dei formaggi e dei sapori, le Alte vie delle Dolomiti e i sentieri CAI, i Tesori d’arte nelle chiese dell’Alto Bellunese) e l’eventuale creazione di percorsi minori di collegamento con la rete principale.
forti veronesi in alpine space valorizzazione del sistema
Provincia di Verona
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Tra i principali obiettivi che la Provincia di Verona si è posta trova spazio la valorizzazione del proprio patrimonio storico-architettonico come forte elemento di connotazione territoriale, oltre che culturale e di promozione del territorio. Tale azione passa attraverso la diffusione della conoscenza dei forti veronesi, uno dei più importanti complessi fortificati del Veneto realizzato tra l’800 e il ‘900 dall’impero austro-ungarico e dal Regno d’Italia. L’iniziativa ha preso forma nell’ambito anche del programma comunitario di cooperazione dei paesi dell’arco alpino denominato Alpine Space, con il cui gruppo di lavoro europeo si è sviluppata l’idea progettuale di valorizzare il sistema delle fortezze alpine per lo sviluppo sostenibile del territorio. La Provincia di Verona vede come partner le Provincie di Torino e Trento e varie istituzioni pubbliche di Francia, Austria e Slovenia. In questo programma comunitario per il territorio veronese si è scelto il tema “ Val d’Adige, la terra dei forti – progetto per una infrastruttura culturale”. Per lo studio, tuttora in fase di predisposizione, ci si avvale del contributo professionale dell’arch. F. Meneghelli, esperto nella materia.La Val d’Adige, antico corridoio di collegamento tra il nord Europa e l’Italia, come “terra dei forti” costituisce “l’identità” riconoscibile di questo territorio che vede da un lato la memoria storica delle epiche battaglie napoleoniche e delle fortezze asburgiche, e dall’altro la specificità di una produzione agricola e vinicola d’eccellenza. Un programma di riequilibrio territoriale della Valle dell’Adige quale patrimonio storico-culturale, relazionato ai caratteri tipici dell’area (ambiente, artigianato, agricoltura, etc.), fattore trainate per lo sviluppo sostenibile e importante elemento di attrazione turistica.
Rivoli Veronese - Forte
navigazione interna sitema idroviario del nord italia verso il corridoio adriatico
Provincia di Rovigo
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La provincia di Rovigo presenta forti caratteristiche per partecipare all’attuazione del progetto delle Autostrade del Mare, potendo ben rappresentare lo sbocco a mare della pianura padana per mezzo dell’area portuale di Porto Levante.La navigabilità del Po e del Fissero-Tartaro-Canalbianco-Po di Levante, la funzionalità degli Interporti di Rovigo e di Legnago (località Torretta) e l’area portuale succitata potranno rendere possibile uno sviluppo concreto del trasporto fluviale in quest’area, per renderlo modalità portante di un corridoio della logistica provinciale integrato con i grandi hub regionali, a servizio dei traffici commerciali tra l’Europa sud-orientale e quella settentrionale. La posizione geografica, le potenzialità di connessione infrastrutturale non possono essere considerate fattori sufficienti per poter fare del Polesine un territorio partecipe degli eventi nazionali ed europei; occorre pensare ed agire verso quelle reti che possono dare un senso più ampio di partecipazione ai grandi sistemi ed un senso di integrazione più compiuto, nella consapevolezza che lo sviluppo di una comunità non è legato ai soli aspetti materiali. Ecco quindi la capacità di individuare e sviluppare ciò che può costituire fattore di crescita per il territorio, quegli elementi distintivi che possono fare del Polesine un’area conosciuta non già per quanto di negativo è successo nel passato, ma per quanto di positivo è in grado di offrire oggi a livello nazionale ed europeo. Si dovrà, sviluppare la strada intrapresa delle esperienze di partnership con territori di altri Stati Membri dell’Unione Europea, orientando le scelte verso temi quali l’innovazione, l’imprenditorialità, la protezione dell’ambiente, la ricerca.
progetti del piano territoriale di coordinamento provinciale mobilità alternativa ed architetture del ‘900
Provincia di Vicenza
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Linee ferroviarie e stazioni storiche: il ptcp ha effettuato una ricognizione delle linee ferroviarie storiche (di circa 300 km, comprese 26 tra stazioni e caselli), per promuovere la mobilità alternativa ed il turismo legato all’archeologia industriale. questa rete dei trasporti che risale alla seconda metà dell’800, è rimasta in funzione fino al secondo dopoguerra. Piano provinciale delle piste ciclabili: nel ptcp è compreso un livello funzionale dedicato alla mobilità lenta come accessibilità locale alternativa ai veicoli: partendo da questo strumento di carattere generale, nell’ottobre del 2009 è stato avviato il piano della ciclabilità. gli obiettivi sono lo sviluppo di dettaglio delle reti di mobilità ciclabile, la promozione e la riqualificazione di tracciati storici, la valorizzazione ed il completamento della rete ciclabile e sentieristica esistente. Progetto strategico “via Ostiglia”: il tracciato nel territorio vicentino si sviluppa per circa 29,50 km ed attraversa numerosi siti di interesse paesaggistico, naturalistico, storico e architettonico. il ptcp inserisce il tracciato ciclabile da realizzarsi, tra gli itinerari di primo livello, di interesse regionale e lo indica come prioritario, recependo il progetto strategico regionale. Le tavole geotematiche del ptcp - carta geolitologica, geomorfologica e idrogeologica – riportano gli aspetti geologici preminenti di un territorio molto articolato, caratterizzato da aree in rilievo con rocce affioranti e di pianura con estesi depositi alluvionali, da pericolosità morfologiche ascrivibili alla diffusione di movimenti franosi, da rilevanti elementi idrogeologici come i corpi idrici sotterranei dell’alta pianura.
p.a.t. del comune di venezia il sistema ambientale
Comune di Venezia
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Il P.A.T. è il principale strumento pianificatorio comunale previsto dalla vigente L.R. 11/2004. Quello di Venezia è ormai in imminente adozione. Un aspetto rilevante di questo strumento è che in esso vengono identificati dei “sistemi ambientali” che in ragione delle loro qualità sono destinati ad essere conservati, valorizzati od addirittura estesi. Le ragioni stanno nelle riflessioni di questi anni sui limiti del modello urbanistico della “dispersione” e la volontà di conservare le aree rimaste ancora libere. In particolare sono previste specifiche “tutele” ed “azioni” per i seguenti ambienti: -litorali; -laguna; -isole minori; -forti della laguna e forti della terraferma; -corsi d’acqua; -cintura verde; -bosco e grandi parchi.
Mestre - Parco San Giuliano
ponte darwin il crocevia più importante del veneto
Comune di Padova
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È una delle opere infrastrutturali più importanti del Nord Est, segno di una “città che si muove”. La sistemazione del nodo viario comprende un nuovo tracciato di raccordo tra Corso Argentina e la S.R. 308 che scavalca in viadotto l’area antistante il casello autostradale e la viabilità urbana di Padova Est. Il viadotto è interamente in acciaio, lungo circa 590 metri su 9 campate con piano viabile e circa 9 metri di altezza. Il ponte è illuminato da 4 torri faro ed è completato da tre archi ognuno lungo 164 metri ed alto 34, evidenziati di notte da una fascia luminosa. Rappresenta un segno tecnico ed estetico di grande fascino, all’interno del crocevia più importante del Veneto.
il territorio genera qualità diffusa dai palazzi del centro storico ai panorami del nevegal
Comune di Belluno
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Palazzo Bembo, il cuore della cultura, dell’architettura, della storia, dell’arte... Un unico contenitore di altissimo livello per mostre e iniziative culturali. Palazzo Bembo posizionato nel centro storico di Belluno diventerà un polo di riferimento per chi voglia godere di uno storico edificio di pregio architettonico e vivere in prima persona, anche attraverso nuove tecnologie, le mostre che vi saranno allestite. Un percorso di attraversamento lo metterà in quotidiano collegamento con il centro storico rivitalizzandolo grazie al diretto coinvolgimento dei cittadini. Nevegal, un posto da scoprire Il mondo ha due voci possenti: la voce del mare e la voce della montagna. E’ la voce della montagna che prende forma...scopriamolo. L’ambiente alpino è un ecosistema fragile quanto meraviglioso: guglie di roccia e ghiaccio, prati immensi, atmosfere ovattate di nebbia, maestosità di alberi, candore luccicante di neve in primavera come in autunno, nel rigore invernale come nel rigoglio estivo. Il Nevegal sa sempre riservare spettacoli di fascino straordinario all’occhio attento di chi li sa cogliere. Esso è situato in una posizione invidiabile: alle porte delle Dolomiti dove la montagna vive e accomuna uomini e animali, quali abitanti di un unico ambiente. Un ambiente che necessita della sensibilità di tutti per potersi mantenere integro, affinché ne possano godere anche le generazioni future.
pianificazione operativa alla luce della nuova legge urbanistica regionale
Comune di Verona
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Il motore dello sviluppo urbano di Verona risiede nelle grandi trasformazioni che stanno interessando la ZAI storica e l’intero comparto sud della città. A fronte dei carichi urbanistici previsti la pianificazione comunale sta predisponendo – grazie ai nuovi istituti perequativi introdotti dalla L.R. 11/2004 – gli strumenti opportuni non solo a soddisfare il fabbisogno di aree e servizi indotto dalle trasformazioni, ma anche a sostenere un insieme di azioni mitigative e compensative che interesseranno il territorio aperto ed il sistema della mobilità. Il Comune di Verona presenta lo stato di attuazione del Piano degli interventi in corso di elaborazione, articolando l’esposizione secondo le principali sezioni tematiche che lo caratterizzano. A. Il Masterplan per Verona Sud, un disegno di carattere programmatico-strategico che permette all’operatore pubblico di svolgere un ruolo di indirizzo e coordinamento per le iniziative proposte dai privati, orientando i contenuti della riqualificazione urbana e la qualità delle trasformazioni. Obiettivo del piano è individuare soluzioni urbanistiche in grado di far convivere le funzioni urbane di eccellenza con le grandi riconversioni in atto e con la riqualificazione diffusa dei quartieri di Santa Lucia, Golosine e Borgo Roma all’interno di un quadro infrastrutturale definito e realizzabile in tempi certi. B. Il progetto della Rete ecologica locale, fondato su obiettivi di tutela e riqualificazione degli habitat e strutturato sui seguenti elementi chiave: ▪ i cunei verdi, che accompagnano la penetrazione del corridoio ecologico principale - rappresentato dal SIC del fiume Adige - all’interno del tessuto urbano; ▪ la green Belt (cintura verde) che circonda l’area urbana e che presenta opportunità di riqualificazione
ambientale nel sistema delle cave e su un territorio agricolo di frangia che ha perso la propria vocazione originaria; ▪ il complesso sistema di buffer zone della Collina, che costituisce un elemento strutturale di “protezione” e potenziamento del sito natura 2000 della Val Galina e Progno Borago. Il disegno strategico è accompagnato dall’illustrazione di un progetto pilota per la creazione di una zona umida e bosco igrofilo, con interventi di ripristino della vegetazione ripariale su un’area di proprietà comunale all’interno del Parco sud del Fiume Adige. C. La Carta per la Qualità del Paesaggio, che attraverso la conoscenza storica e socio-economica dei luoghi e dell’identità territoriale veronese ne rileva le grandi ricchezze sia in termini storicoarchitettonici che naturalistico-ambientali. Esaltando la specificità di un territorio che raccoglie in poco più di 200Kmq un’ampia varietà paesaggistica e morfologica: dal fiume che attraversa e modella la città e la campagna, a una città murata inserita nella World Heritage List dell’Unesco; dalle pendici dell’arco lessineo che si incuneano fin dentro il tessuto urbano, alla pianura aperta dove si delinea il sistema delle risorgive planiziali. D. Le azioni a favore della Mobilità sostenibile: dal nuovo sistema filotranviario per il trasporto pubblico urbano alla Rete delle piste ciclabili, dal Bike sharing alla creazione di isole ambientali nei quartieri.
un nuovo corso per rovigo una città per l’eccellenza
Comune di Rovigo
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Una mostra per presentare le linee guida e le scelte operative che stanno guidando la riqualificazione del centro storico di Rovigo, come progetto urbanistico complessivo che pensa e realizza le opere come strumenti di miglioramento concreto della vivibilità della città. Con questo spirito l’amministrazione comunale ha partecipato a Geo Oikos, il salone sulla sostenibilità organizzato alla Fiera di Verona dalla Regione Veneto. Il percorso espositivo è stato pensato e realizzato dal circolo Arci Ridada grazie alla sponsorizzazione di CLES COOP di Stienta. Priorità, naturalmente, è stata data all’intervento di rifondazione di corso del Popolo. Non un semplice abbellimento estetico, ma un intervento integrale di rinnovo delle reti di servizio nel sottosuolo.Il nuovo corso segna la prima tappa in un percorso di svolta storica nell’impianto urbanistico di Rovigo: il rinnovato disegno della strada permetterà di ricongiungere in un disegno unitario tutto il centro storico, dal quartiere della Rotonda a quello del Duomo. Il tratto di corso interessato dagli interventi coincide con quello compreso un tempo nell’antica cinta muraria medievale. Si tratta di un’area estesa circa ottomilacinquecento metri quadrati e sviluppata su una lunghezza di trecentoventicinque metri lineari. Gli spazi sono stati definiti come una grande piazza trasversale, in cui sia gradevole passeggiare e soffermarsi davanti alle vetrine. I larghi marciapiedi, realizzati in marmo e pregiata pietra rossa, si affiancano ai porfidi della corsia centrale che, riservata ai mezzi pubblici e di servizio, ricalca il corso dell’ Adigetto, che fino al 1938 qui scorreva. Il boulevard è abbellito dagli arredi, dai lampioni a lanterna, dai tigli che richiamano la vegetazione presente un tempo, quando la città era ancora attraversata dal naviglio e puntellata di ponti su cui si affacciavano palazzi d’impronta veneta.
Rovigo - Area storica del Castello
Rovigo - Corso del Popolo
I lavori di riqualificazione di corso del Popolo, inoltre, si sono armonizzati con quelli su via Laurenti, accesso a Palazzo Roverella, una tra le più belle architetture rinascimentali del Veneto e sede delle mostre di maggior pregio. Piazza XX settembre è la seconda tappa nella rivoluzione per mettere a valore i simboli della nostra Rovigo, avviata con il recupero di corso del Popolo con il Castello e determinata a proseguire verso il Duomo, via Badaloni, via Sacro Cuore. Il risultato è la rinascita dello spazio con verde, panchine, aree di ritrovo, una grande fontana e ampi marciapiedi per accompagnare pedoni e ciclisti a rivivere l’antico “Stradon della Madona” che, un tempo, conduceva i rodigini fino alla Beata Vergine del Soccorso, il palladiano tempio della Rotonda. Il percorso è marcato al centro da un verde tappeto d’erba che consegna definitivamente al passato il disordinato parcheggio sterrato, in cui le auto sistemate alla rinfusa rendevano impossibile la fruizione della piazza come spazio di socialità e il godimento della prospettiva del monumento religioso. Ora è il tempo di iniziare a raccogliere le idee per far partire la tappa conclusiva nel percorso di completa riqualificazione del centro storico, che dovrà necessariamente muovere verso il Duomo e via Nicola Badaloni, nell’ottica di restituire piena unitarietà ai due quartieri dell’antica città medievale, Santa Giustina e Santo Stefano dove, appunto, sorge la chiesa concattedrale, la cui costruzione originaria sarebbe coeva della fondazione della città murata, ossia attorno al decimo secolo. Oltre piazza Duomo, nello stesso comparto urbano rientrano l’ex caserma dei vigili del fuoco e l’intero asse di via Badaloni che va a fondersi con il complesso dell’ex ospedale civile.
Rovigo - Giardini del Castello
rete ecologica corridoio berici - bacchiglione - tesina
Comune di Vicenza
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Il PAT approvato del Comune di Vicenza si pone come obiettivo ambientale la tutela e la salvaguardia dell’equilibrio degli ecosistemi e degli habitat più sensibili, con particolare attenzione alla ecopermeabilità e alla continuità delle reti ecologiche. In coerenza con l’armatura ambientale indicata nel PAT e per l’attuazione del progetto ambientale che l’Amministrazione Comunale promuove e intende realizzare, sono individuate tre direttrici ecologiche prioritarie che avranno la funzione di riammagliare in un più vasto ambito la struttura ecologica del Comune: - la direttrice Bacchiglione-Astichello che si svilupperà da nord a sud attraversando la parte più densamente edificata della città; - la direttrice est-ovest (Anello verde) a ridosso del centro urbano; - la direttrice Berici-Bacchiglione-Tesina nella parte sud del territorio comunale. La creazione del corridoio Berici-Bacchiglione-Tesina connetterà l’ambiente forestale, la macchia boscata della dorsale dei Monti Berici - il parco di Villa Guiccioli - il bosco urbano della Valletta del Silenzio, all’ambiente fluviale del Bacchiglione e del Tesina, creando un’unica e diversificata connessione ecologica, che si mantiene separata dall’Oasi di Casale al fine di non incidere sulle specificità del sito stesso.La riqualificazione ambientale del territorio interessato, punta a migliorare le condizioni di fruizione degli ambiti fluviali e boscati, nonché a preservare le aree rurali libere, vincolate come nel caso della Valletta del Silenzio, a risolvere e a mitigare l’effetto barriera determinato dalle infrastrutturali, dalle urbanizzazioni e dai corsi d’acqua principali.
2010 - l’alluvione di vicenza
Comune di Vicenza
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50 foto e 3 mappe affiancate da testi, locandine e prime pagine dei giornali locali raccolti dall’1 all’8 novembre e contenuti in 9 tavole affiancate, per una larghezza complessiva di 8 metri e un’altezza di 1 metro e mezzo, raccontano la tragedia che ha colpito Vicenza, mettendo in evidenza i quartieri cittadini sommersi dall’acqua, immediatamente dopo l’alluvione dell’1 novembre, e la situazione, degli stessi quartieri, nei giorni successivi, ripuliti grazie agli interventi di riordino a cui hanno collaborato cittadini, istituzioni e volontari. Le tre mappe, in particolare, evidenziano le zone esondate e i punti di cedimento degli argini lungo il Bacchiglione. La tutela del territorio, che nella realtà vicentina vuol dire principalmente pulizia dei fiumi, cura degli argini, manutenzione delle infrastrutture, è fondamentale per non arrivare agli effetti drammatici che oggi sono sotto gli occhi di tutti. Il problema della messa in sicurezza del territorio è un tema che però i Comuni non possono affrontare da soli. Serve un coordinamento a livello superiore per garantire un’incisiva tutela delle aree ad altro pregionaturalistico ed ambientale, la riqualificazione delle aste fluviali, il miglioramento della naturalità delle aree sovrautilizzate, il recupero delle aree degradate, la diminuzione della pressione antropica nelle aree vulnerabili ed evitare così il più possibile le conseguenze che eventi straordinari come quello che ha colpito il veneto recentemente possono arrecare ai territori e alle popolazioni. Sono tutti temi che non possono essere circoscritti all’ambito territoriale del singolo ente locale. I comuni vanno opportunamente attrezzati per poter fronteggiare queste situazioni di emergenza, in quanto impegnati in prima linea e più vicini ai cittadini colpiti.
piccole capitali del veneto
dalla carta di asiago al pat strategie per la pianificazione
Comune di Asiago
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In passato, nella montagna veneta, si è costruito troppo, in un territorio che si presenta fragile ma nel quale la qualità paesaggistica rappresenta ancora la maggiore ricchezza. Il modello di sviluppo insediativo degli anni del boom economico ha provocato danni all’ambiente e alla struttura urbana, per cui la nuova pianificazione deve fondarsi prioritariamente sulla salvaguardia dell’identità della città e del territorio, tutelando dove c’è l’integrità ed intervenendo per correggere gli errori precedenti. Lo sviluppo edilizio, imputabile in un comune turistico in primis al fenomeno delle seconde case, è il principale artefice della diminuzione della qualità ambientale. Questo si traduce in uno spreco del territorio a fronte di un utilizzo per poche settimane all’anno; nell’inadeguatezza delle reti ed infrastrutture; in uno scarsissimo contributo alla valorizzazione dell’economia locale; nella concorrenza che l’ospitalità in seconde case provoca alla ricettività alberghiera, determinando il declino turistico della città. Siamo giunti ad una situazione di criticità: ulteriori carichi urbanistici potrebbero portare al collasso dell’intero sistema economico che regge la nostra comunità e dei fragili equilibri che reggono il contesto sociale/ economico/ambientale della montagna veneta e dell’Altopiano di Asiago in particolare. E’ giunto il momento di investire in modo diverso e trasformare la nostra offerta turistica da un’offerta di beni ad un’offerta di servizi, sostenendo un’economia a fecondità ripetuta che porti benessere diffuso sul territorio: questa è la sfida della montagna; questa è la sfida per il turismo del Terzo Veneto che dovrà nascere dalla Carta di Asiago.
torri di quartesolo un luogo dove vivere bene il futuro
Comune di Torri di Quartesolo
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Pensare al futuro del territorio non è un obbligo, ma una necessità e una volontà. Il nuovo piano di Torri di Quartesolo si propone di disegnare il futuro attraverso cinque chiavi di lettura: comunità [nel senso di valorizzazione dell’identità della popolazione, mettendo a fuoco i bisogni e le soddisfazioni dei cittadini], economia urbana [tenendo conto che il piano muove l’economia non solo nel settore edilizio e immobiliare], consumo e risparmio delle risorse urbane [perché la sostenibilità è la condizione di sviluppo dei nostri tempi], rottura dei confini per arginare lo spontaneismo [per abbandonare la logica del fuori e dentro attraverso il libero accordo dei soggetti istituzionali e recuperare il valore e il senso dei progetti istituzionali], partecipazione, comunicazione e trasparenza [perché è importante che le idee divengano patrimonio comune]. Il masterplan del Campus Acque Verdi è un progetto che ridisegna la futura immagine di Torri di Quartesolo affrontando il tema della residenza ecosostenibile e ridisegnando gli spazi aperti e naturali all’insegna di un nuovo modo di vivere nel rispetto del proprio territorio. È prevista la realizzazione di un nuovo comparto residenziale che ospiterà abitazioni, spazi pubblici e un grande parco immediatamente adiacente alla chiesa, al municipio e alla piazza storica. Più a nord, un centro sportivo polifunzionale destinato ai cittadini di Torri e non solo. La qualità ambientale e paesaggistica dei luoghi è garantita dal parco fluviale lungo il Tesina.
schio, un futuro che viene da lontano lanificio conte: icona di archeologia industriale, piattaforma di innovazione, ricerca e creatività Comune di Schio Studio Marco Zanato
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Schio è il maggiore centro manifatturiero della provincia di Vicenza ed uno dei poli storici dell’industrializzazione italiana. Capitale laniera della Repubblica di Venezia, la città si modellò in rapporto alle fasi di espansione del Lanificio Rossi (1817), divenendo nel secondo Ottocento il più grande complesso industriale italiano. Lungo la Roggia Maestra, fin dal XII secolo canale erogatore di energia idraulica, un complesso di stabilimenti venne accostandosi all’antico Lanificio Conte (1757) attivo nella sua attuale configurazione fino a pochi anni fa. Il progetto architettonico di riqualificazione ha sviluppato nuovi usi: residenziale, commerciale e spazio pubblico, coordinando tra loro aspetti di maggiore criticità, quali strutture ed impianti. La distribuzione e l’articolazione dei nuovi percorsi e dei collegamenti verticali risponde alla medesima logica: le nuove strutture in metallo si accostano a quelle ottocentesche in ghisa e legno e, autonomamente da queste, favoriscono l’insediamento delle nuove funzioni. Lo spazio Conte, luogo unico nel panorama veneto, si pone come un pregevole esempio di archeologia industriale nel quale accogliere una mostra semi-permanente che presenta le origini dell’industrializzazione nel territorio, il primato della Lanerossi e l’evoluzione imprenditoriale moderna e contemporanea del territorio. Vengono, inoltre, allestite mostre temporanee su design, arte e industria, fotografia, moda, tecnologia, scienza, ecosostenibilità; lo spazio è versatile e adatto ad ospitare convegni, incontri culturali e servizi fotografici. Gli spazi ospiteranno anche il TMD Demotech, centro per l’innovazione tecnologica a servizio di tutte le aziende presenti sul territorio, che offre una molteplicità di servizi per orientare la scelta nei materiali innovativi, nel design industriale, nel mondo dei marchi e dei brevetti e, più in generale, nei processi di accelerazione nell’applicazione delle nuove tecnologie.
luoghi possibili una nuova “stagione” urbanistica, un appello alla creatività e alla partecipazione civica, un’idea di sviluppo, una vision di città Comune di Valdagno
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Nelle società d’oggi, appare sempre più chiara la difficoltà nel fare i conti con le trasformazioni travolgenti imposte dalla modernità. Da tutte le parti si invocano “nuovi modelli di sviluppo” che però faticano a prendere consistenza. Nelle città medie come Valdagno, si riscontra inoltre un deficit di possibilità e di risorse: qui più che altrove le istituzioni, e in primis i comuni, hanno poche carte da giocare. In questa situazione di stallo, occorre trovare rifugio nella concretezza, in quelle azioni o provvedimenti che ancora è possibile attuare. In questo senso, non sono solo le opere pubbliche a essere in primo piano. Perché infatti strade, servizi e altre opere altro non sono che strutture di collegamento. Occorre, secondo le intenzioni dell’Amministrazione e del Sindaco, rimettere al centro dei preogrammi i “luoghi”, cioè quegli spazi in cui è possibile attivare reti, scambi e interazioni che consentono una crescita collettiva della comunità. Questo processo è già stato sperimentato con successo negli anni scorsi, con il Centro Storico rinnovato e con il Parco della Favorita. Ed è quanto sta avvenendo anche con l’ex-inceneritore: uno spazio affascinante, vicino al fiume e alla pista ciclabile, perfetto per ospitare grandi eventi ed altre forme espressive anche giovanili e per questo sottratto definitivamente ad ogni ipotesi di speculazione o di “consumo” del territorio, per metterlo a disposizione dei cittadini. I luoghi sono una ricchezza di Valdagno. E, più che in altre parti d’Italia, a Valdagno esistono numerosi luoghi da ripensare, visto il mutamento storico avvenuto dai tempi in cui la città era legata a doppio filo alla “fabbrica”.
comune di mirano equilibrio tra spazio urbano e spazio rurale
Comune di Mirano
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Mirano presenta il documento preliminare del PAT e le strategie del suo prossimo sviluppo con alcuni elaborati che illustrano il patrimonio di ville e parchi che la caratterizza, la presenza di vie d’acqua ricche di storia e di natura, il processo già in atto di riqualificazione di spazi e fabbricati che si affacciano sul fiume, il segno antico dell’agro centuriato che interessa più di metà del territorio e che va valorizzato per promuoverne lo sviluppo sostenibile. Vengono illustrati progetti e lavori già attuati: il rilievo critico delle essenze dei parchi comunali per la loro conservazione, il progetto di ampliamento dei parchi lungo l’ansa del fiume Musone con una nuova area attrezzata per il gioco, il recupero della balneabilità del bacino dei Molini di Sopra, la creazione di piste ciclabili, percorsi canoistici e ippovie per promuovere la mobilità alternativa per il tempo libero, la salvaguardia della vegetazione con tutela delle essenze floro-faunistiche autoctone. Viene descritto il progetto di recupero dei Molini di Sotto, edificio che si affaccia sul bacino delle Barche, specchio d’acqua da recuperare alla navigabilità. L’immobile, in avanzato stato di degrado, recupererà l’immagine dei primi anni del 1900 con la realizzazione di un edificio a destinazione residenziale di pregio. Viene visualizzato il tracciato dei collegamenti con cui Mirano partecipa al Progetto regionale “Greenways: boschi e fiumi della Repubblica di Venezia”, con obiettivo la sistemazione ambientale e la navigabilità dei corsi d’acqua, il recupero delle ville venete e dei loro contesti figurativi, la promozione della rete dei musei del territorio.
vittorio veneto: idea oltre il piano una citta’ che cambia
Comune di Vittorio Veneto
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Vittorio Veneto nasce come citta’ pianificata progettata, dalla fusione di due nuclei storici. Abbiamo sempre sostenuto, scritto raccontato, città nata da un Piano, ante litteram. Però qui diciamo, città che cambia oltre il PIANO. E da questa consapevolezza maturata nel recente passato che possiamo rileggere la nostra storia, il vero contenuto dell’urbanistica della città. Oggi possiamo affermare che Vittorio Veneto è nata da un idea: unire Ceneda e Serravalle. L’asse che le unisce diventa il nuovo centro, sulla base di un disegno, che poi diventa piano… ma è un IDEA di progetto, un grande viale ottocentesco, finalizzata a perseguire l’obiettivo. Ed è così anche nella storia urbanistica più recente: Alla fine degli anni ’80, la città, dopo aver rilocalizzato le attività produttive, ai margini nella nuova zona industriale, ripensa il fiume Meschio che l’attraversa da Nord a Sud, da luogo della produzione, limite dello sviluppo urbano, a luogo di aggregazione, di collegamento, un Parco urbano. L’IDEA di PARCO parte dalla Città, dalla sua storia e tradizione culturale, giunge sui tavoli della politica, è disegnata sui fogli dei pianificatori assieme ai tecnici comunali: diventa un obiettivo condiviso. Nei primi anni ’90, un Masterplan rappresenta il PARCO DEL FIUME MESCHIO, fornendo indicazioni progettuali sulle possibili trasformazioni dell’archeologia industriale e sulla dotazione di infrastrutture e servizi. I contenuti del piano, non assumono valore prescrittivo, vincolistico. Non vi è alcun prontuario che indichi come intervenire, ma solo una forte carica progettuale, che anticipando le disposizioni normative, entra nel Piano regolatore, superando la rigidità dello zoning, indicando per ciascuna zona sorta di obiettivi prestazionali, legati all’dea di città che si voleva ottenere. Dai primi anni ’90 la realizzazione del PARCO diventa l’obiettivo di tutti: della Politica, della struttura tecnica Comunale, ma anche degli investitori privati e dei loro professionisti.
venezia, laguna del doge il piano urbanistico attuativo di valle ossi a eraclea mare
Comune di Eraclea
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Con la redazione del presente Piano Urbanistico Attuativo denominato “Valle Ossi” si avvia la fase di attuazione del nuovo insediamento turistico-residenziale e portuale, dislocato su un’area di circa 250 ettari ubicata in sinistra orografica del fiume Piave, in posizione strategica di connessione tra il litorale di Eraclea, la “Laguna del Mort”, il fiume Piave e il canale Revedoli. L’interesse paesaggistico e ambientale suscitato dall’area è sottolineato dalla presenza di un ambito di pineta e di zona umida che costituiscono Sito di Interesse Comunitario (SIC IT 32500143). L’articolazione del progetto dell’intervento denominato “Venezia, Laguna del Doge”, maturato dallo studio attento delle specificità del luogo e dalla disciplina urbanistica vigente, è volto a promuovere un intervento turistico residenziale e portuale strettamente connesso alla valorizzazione ambientale e paesaggistica, sviluppando forti relazioni con il sistema insediativo esistente di Eraclea mare mediante la realizzazione di un nuovo centro che valorizzi e rivaluti l’intera località turistica; oltre a diverse tipologie residenziali, al commercio e a tutti i servizi connessi al porto, l’offerta turistica sarà completata da strutture ricettive, da un golf 18 buche e da un grande parco attrezzato quale porta d’accesso alla spiaggia. Elementi caratterizzanti del progetto sono dunque l’acqua, il verde e il paesaggio, cui principale funzione saranno la tutela e la valorizzazione dell’area SIC, nello specifico pineta e laguna, che ad oggi versano in condizioni di elevato degrado e sono per questo destinate a peggiorare inevitabilmente in mancanza di efficaci interventi.
jesolo 2012 the city beach un progetto di riqualificazione urbana firmata dagli archistar per la città di jesolo
Comune di Jesolo
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Dalle linee guida del Master Plan di Kenzo Tange, nasce il progetto di marketing territoriale Jesolo 2012 the city beach, un piano avviato nel 2008 con durata triennale e che individua il 2012 come punto d’arrivo del progetto, così come del crono programma di molte opere. La Jesolo di ieri si sta trasformando per lasciare spazio ad una nuova città a misura d’uomo, capace di raccogliere i nuovi canoni estetici dal punto di vista urbanistico. L’obiettivo è quello di trasmettere il messaggio di una nuova e moderna città del futuro. Un luogo dove vivere tutto l’anno, con un’alta qualità della vita, grazie ai moderni servizi di una città evoluta. L’Amministrazione Comunale ha scelto di puntare su una comunicazione a 360°, che porterà beneficio a tutti gli operatori economici ed istituzionali che investono a Jesolo, in concomitanza con altri eventi favorevoli quali l’apertura del passante di Mestre ed il miglioramento dell’accessibilità stradale diretta. Dal rilancio territoriale ad un piano di promozione, che informi e comunichi la straordinaria trasformazione urbana, dove è visibile anche l’impronta e la firma di importanti archistar come Meier, Ferrater, Byrne, Nunes, Nouvel e Zaha Hadid. Il forte impegno dell’Amministrazione Comunale è indirizzato, perciò, a far comprendere agli imprenditori privati, realizzatori di queste importanti iniziative immobiliari, l’importanza di fare squadra, per comunicare sinergicamente il riposizionamento della località turistica, non solo nella zona costiera dell’Alto Adriatico. La politica di promozione vede il Comune di Jesolo operare con una mentalità ancora più orientata al risultato, grazie all’ausilio di efficaci strumenti di comunicazione diretti al riposizionamento d’immagine ed all’incremento della visibilità.
riallagamento di valle vecchia un sogno ambientale che può diventare realtà
Comune di Caorle
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Il riallagamento di Vallevecchia interessa un’area di oltre 700 ettari all’interno della Laguna di Caorle. Fino alla fine del 1960 il territorio era di tipo lagunare, intersecato da canali, ghebi e barene ricoperte di canna palustre. In quegli anni ne fu decisa la bonifica per dedicarlo all’agricoltura, ma oggi c’è la ferma volontà di riconsegnare Vallevecchia alla sua laguna. Per questi motivi l’Amministrazione comunale di Caorle ha firmato un accordo con la Regione Veneto per avviare una procedura di “Completa naturalizzazione del comprensorio di Vallevecchia”. Si tratta di un accordo finalizzato a definire l’intesa tecnico-amministrativa tra i vari enti per la completa naturalizzazione del comprensorio; utile affinché siano stabiliti i tempi e le incombenze degli Enti per avviare gli studi propedeutici e parte della progettazione necessaria alla realizzazione dell’intervento materiale che si svilupperà in più fasi per una spesa complessiva di circa 30 milioni di Euro. La prima fase ha visto la redazione di uno studio congiunto di fattibilità sottoposto ad un Comitato Tecnico Scientifico Consultivo, che ha avuto l’ausilio dei maggiori esperti del settore naturalistico ed idraulico tra i quali Pier Francesco Ghetti Magnifico Rettore dell’Università di Ca’ Foscari, Fabio Perco direttore della Riserva Naturale della Foce dell’Isonzo, Livio Tosini direttore del Consorzio di Bonifica Delta del Po, Sergio Grego direttore del Consorzio di Bonifica Pianura Veneta tra Livenza e Tagliamento. Attualmente il progetto si trova nella seconda fase di realizzazione: si sta mettendo a punto una procedura economica da parte della Regione Veneto delle procedure d’appalto, dell’esecuzione, del collaudo, della consegna delle opere. I tempi tecnici delle procedure impegneranno ancora qualche tempo; ma la rinaturalizzazione ed il riallagamento di Vallevecchia sono ormai cosa certa e finalmente la laguna tornerà ad appropriarsi dei suoi antichi luoghi.
riconversione area ex zuccherificio
Comune di Lendinara
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L’area è posta a ridosso della linea ferroviaria (lato nord). E’ prossima al centro storico e all’area dell’ex zuccherificio. A sud e a ovest l’area confina con la campagna lendinarese. L’area è occupata da un capannone che occupa quasi un terzo dell’intera superficie. Il capannone ospitava la sede della Cooperativa Ortofrutticola e in seguito è divenuto proprietà della Macinazione Lendinara S.p.a. [superficie dell’area 35.427 mq; superficie coperta 10.233 mq (edifici dismessi), di cui 8.916 mq capannone e 152 mq; palazzina uffici: volume esistente 67.000 mc (edifici dismessi), di cui 63.000 mc capannone e 900 mc]. Destinazione d’uso PRG D2 – Produttiva terziaria di mantenimento e recupero Per ora può essere confermata la destinazione d’uso prevista dal PRG, purchè si migliori l’accessibilità a tale area. La contemporanea riconversione dell’area dell’ex zuccherificio prevede la realizzazione di una viabilità che può arrivare a servire l’area della ex Cooperativa, in quanto limitrofa. I proprietari dell’area devono essere obbligati, per mezzo di accordo pubblico-privato, a contribuire al completamento di questa viabilità, almeno nel tratto che interessa questo ambito.
gestione rete natura redazione piani zps “baldo est” e “baldo ovest”
Comunità Montana del Baldo
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La Comunità Montana del Baldo ha adottato nel maggio del 2010 due Piani di Gestione per le ZPS (Zone di Protezione Speciale) “M. Baldo est” e “M. Baldo ovest”. I Piani di Gestione – previsti dalla norma Comunitaria “Rete Natura 2000” – sono strumenti di pianificazione che hanno come obiettivo principale il mantenimento vitale degli ecosistemi e delle specie di interesse europeo in essi presenti, in una logica di sviluppo sostenibile. Lo sforzo della Comunità Montana è stato quindi quello di affiancare alle indagini naturalistiche un approfondito studio socio-economico per riconoscere le attività umane indispensabili alla tutela della biodiversità. Nella fase di analisi le informazioni raccolte sono state organizzate in data base e discusse in sede di redazione e integrate con aspetti suggeriti dagli uffici competenti della Regione Veneto. Fin dalle prime fasi della predisposizione dei due Piani di Gestione è stato effettuato un importante processo di partecipazione e di coinvolgimento della popolazione e delle istituzioni locali che ha favorito il consenso sociale e l’assunzione di responsabilità collettive nei confronti sia della tutela ambientale sia della promozione socio-economica dell’area. Il lavoro, se verranno approvati gli strumenti finanziari e normativi necessari, potrà innestare un processo d’integrazione di politiche di conservazione; di tutela, ripristino e gestione degli ecosistemi naturali e seminaturali; di ricerca e di sperimentazione; di educazione ambientale e di formazione; di fruizione turistica e ricreativa; di promozione economica, sociale e culturale e di sviluppo di un’immagine identificativa unitaria del meraviglioso territorio del Monte Baldo.
ecomuseo della grande guerra piano di gestione zona protezione speciale - altopiano dei sette comuni
Comunità Montana Altopiano dei Sette Comuni
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La Reggenza dei Sette Comuni ha tra i suoi principali obiettivi la tutela e la valorizzazione delle peculiarità ambientali, storiche, culturali di un territorio montano unico. Il “Progetto di Tutela del Patrimonio della prima guerra mondiale negli altipiani vicentini”, che coinvolge anche altre tre Comunità Montane, la Provincia e la Soprintendenza di Verona, persegue tali obiettivi, riscoprendo e recuperando un tessuto di forme e di opere ancora straordinariamente leggibili nel territorio. Finanziato grazie alla L. 78/2001 con un importo di € 6.300.000,00, il progetto individua 19 ambiti di intervento che sono dislocati su un territorio che comprende buona parte delle Prealpi Vicentine. Sulla base di un accordo di programma che ha attribuito alla Reggenza il ruolo di capofila, l’ente ha realizzato negli ultimi anni importanti interventi su tali siti, dalle Fortezze (Campolongo, Verena, Interrotto, Lisser, Campomolon, Enna, Maso, Barriola,) ai campi di battaglia (Ortigara, Cengio, Pasubio, Novegno, Cesuna, etc…), restituendo al visitatore un enorme patrimonio di opere e percorsi (www. ecomuseograndeguerra.it). Molti degli interventi realizzati ricadono nella Zona di Protezione Speciale denominata “Altopiano dei Sette Comuni”, istituita a seguito dell’attuazione della Direttiva Comunitaria Habitat - Rete Natura 2000. Per tale sito, che investe una superficie di circa 14.500 ettari, la Comunità Montana ha predisposto il Piano di Gestione, ovvero uno strumento di pianificazione del territorio che rappresenta, assieme alle misure minime di conservazione degli habitat, lo strumento fondamentale per la tutela della biodiversità del singolo sito e dell’intera rete (www.reggenza.it).
professionisti
torre eva una nuova realtà per il business contemporaneo
Life s.r.l.
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La Torre Direzionale EVA, all’interno del comparto AEV Terraglio, progettata dall’Arch. Giovanna Mar – Studio Architetti Mar s.r.l., è pensata per rispondere alle più alte esigenze del business contemporaneo sia dal punto di vista architettonico-funzionale sia sotto l’aspetto tecnologico-impiantistico. Architettonicamente EVA è concepita come un volume interamente vetrato e trasparente che svetta dal basamento color nero in zinco titanio delle costruzioni adiacenti ed articolato in modo da assumere all’occhio forme continuamente diverse. EVA si propone come opera sensibile ai temi della sostenibilità ambientale e della valorizzazione del territorio. L’involucro edilizio e il grande atrio centrale non hanno pura natura estetica ma contribuiscono alla sinergia tra ambiente ed edificio raggiunta anche attraverso l’uso di facciate che minimizzano la dispersione termica, l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, la riduzione della dipendenza dalla luce artificiale, le strategie di ventilazione naturale ibrida. EVA presenta dotazioni impiantistiche e soluzioni tecnologiche evolute quali: -ventilazione naturale dell’edificio: minor costo energetico per climatizzazione -pompe di calore ad acqua di falda: risparmio energetico del 40% rispetto alle soluzioni tradizionali -campo fotovoltaico: copertura di circa l’80% del consumo annuo di energia elettrica delle pompe di calore -sistema di recupero del calore: fabbisogno energetico per il trattamento dell’aria di rinnovo ridotto di oltre il 60% -elevato isolamento termico: diminuzione dei fabbisogni di energia primaria - building automation – controllo e regolazione automatica impianti e reti: minori consumi di energia in funzione delle condizioni ambientali e dell’occupazione degli uffici. Il progetto impiantistico e tecnologico è a cura dell’ing. Giorgio Finotti – Società di Ingegneria Manens-TiFS S.p.A.
Mestre - Edificio direzionale
EVA ed il suo comparto sono stati realizzati dalla società immobiliare e di costruzioni LIFE. Da sempre LIFE ha coniugato l’attività immobiliare pura con l’impresa di costruzioni e questo è uno dei punti di forza che la contraddistinguono. Persegue la ricerca costante dell’innovazione e della qualità, facendosi protagonista di ogni singolo aspetto del processo creativo e produttivo. LIFE ha sviluppato nel tempo un profondo know-how nell’ambito dell’edilizia civile ed una strategia di diversificazione che le hanno consentito di realizzare nel territorio importanti progetti direzionali, industriali, commerciali, residenziali e ricettivi. Priorità dell’ambiente sugli edifici, creazione di nuovi paesaggi, attenzione per la risorsa idrica, contenimento energetico, utilizzo di materiali ecocompatibili, tecnologie ad alta efficienza, impiego di energie alternative, attenzione per la sicurezza, valorizzazione del territorio, recupero del patrimonio edilizio esistente: per LIFE sono obiettivi e mission del proprio lavoro. [Alcuni dati del progetto: Classe energetica dell’edificio A; altezza dell’edificio: 56 m; altezza atrio interno: 40 m; n° livelli: 14 di cui 1 all’interrato adibito ad autorimessa; superficie lorda di pavimento: 11.200 mq; parcheggi privati al piano interrato: 150; parcheggi fuori terra nell’ambito dell’intero comparto: 500; torre EVA appartiene ad un complesso di edifici disposti attorno ad una piazza su cui affacciano attività commerciali, di ristorazione, ricettive e di servizio per il tempo libero. Alcuni dati del comparto: commerciale: 5.400mq; fitness e benessere: 5.300mq, 3 piscine; hotel: 6.600mq, 128 camere, sale meeting e uffici; ristorazione: 1.000mq]
project financing ospedali di castelfranco e montebelluna
Studio Andreatta
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L’intervento fa parte del Project Financing dell’Azienda U.L.S.S. n. 8 di Asolo (TV) che comprende la ristrutturazione dell’Ospedale di Montebelluna. In sintesi si demoliscono i padiglioni realizzati negli anni ‘60 e si ricostruisce buona parte dell’Ospedale armonizzandolo con gli edifici di più recente realizzazione (anni ‘90-2000) e razionalizzando l’intero compendio. Con tale soluzione si mantiene sempre in funzione l’attività ospedaliera e in tre anni si ottierà un ospedale interamente rinnovato, il disagio per i pazienti e gli operatori è inferiore a quello che si sarebbe avuto mettendo a norma i padiglioni esistenti; con una spesa di poco superiore prevista per la messa a norma e l’adeguamento della struttura si ha un ospedale nuovo per fattura e concezione.Il finanziamento complessivo per i due nosocomi di Castelfranco e Montebelluna è di € 147.328.167,77 per una superficie complessiva interessata dall’intervento di mq 75.000, il pubblico ha contribuito con € 55.987.413,95 mentre il privato ha investito € 91.340.753,82. Il nuovo corpo delle degenze di Montebelluna, organizzato a corpo quintuplo realizzato in 18 mesi, è di mq 24.770 per un importo di € 44.425.784,34 con un costo al mq. Di € 1.800,00. La restante parte dell’Ospedale di Montebelluna, che sarà realizzata in 12 mesi, ha una superficie di m. 13.230,00 per un costo complessivo di € 76.384.450,54. [Alcuni dati: progetto preliminare approvato dalla C.T.R. Il 23.07.2007; progetto definitivo 23.06.2008; inizio lavori maggio 2009; ingresso pazienti e messa in funzione dicembre 2010/gennaio 2011]. I protagonisti della dell’intervento: dott. R. Mason (direttore generale), dott. M.Po’ (direttore amministrativo), dott. ssa P. Corziali (direttore sanitario); dott. G.L. Bianchin (direttore servizi sociali), ing. A. Vanzetto (R.U.P.), ing. E. Andreatta (studio Andreatta), Guerrato S.p.A. (progettazione impianti e impresa costruttrice), Asolo Hospital Service S.p.A. (concessionario).
Montebelluna - Ospedale, padiglione degenze, corpo quintuplo
parco della certosa tecnologia e natura per l’isola che rinasce dall’acqua
Vento di Venezia
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La Certosa è una delle isole più estese della laguna di Venezia. La sua posizione permette di considerarla parte del centro città, a pochi metri dall’Arsenale, tra piazza S. Marco e la bocca di porto di Lido. Il progetto Parco della Certosa mira alla riqualificazione dell’isola come emblema del paesaggio lagunare, porta del Parco della Laguna di Venezia: obiettivo è aprire al pubblico l’intera isola, recuperando scoperti e patrimonio edilizio, sviluppando le attività già insediate presso il polo nautico Vento di Venezia: servizi per la nautica, attività culturali, sportive e di formazione, attività agricole e di ospitalità. Il progetto propone la riqualificazione territoriale e lo sviluppo sostenibile del territorio, favorendo le potenzialità inespresse dell’area lagunare. Sono state individuate tre ambiti corrispondenti a diverse modalità di intervento sul verde: un Ambito urbano maggiormente edificato, un Ambito rurale caratterizzato da orti e vigne ed un Ambito naturale in cui valorizzare le essenze spontanee di pregio. Il progetto architettonico si basa sull’equilibrio tra conservazione ed innovazione, nel rispetto del sedime e dei volumi dei ruderi dei manufatti esistenti. Nel 2009 VdV si è aggiudicata il bando per l’individuazione di un partner per l’attivazione e gestione del Parco Urbano–Verde pubblico attrezzato dell’isola della Certosa. La Variante Urbanistica è finalizzata ad aggiornare la normativa esistente ed a regolamentare eventuali variazioni. L’intervento di circa 40 milioni di euro, finanziato da risorse private, si protrarrà fino al 2015 con apertura graduale di lotti, prevedendo il recupero di 210.899 mq scoperti, 16.894 mq coperti e circa 89.911 mc.
Venezia - Isola della Certosa
area nexT certificazione LEED® della nuova sede feinar
Hanami
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Il Masterplan dell’area NexT è un piano di Riqualificazione e di Sviluppo sostenibile di un’ampia area produttiva dismessa (ICB) di 7.5 ettari, situata nella prima periferia della città di Belluno. Nell’ottobre 2007, con l’impegno della società IMMEDIL2 di Reggio Emilia, è iniziato lo sviluppo del Masterplan che prevede il riuso e una riconfigurazione complessiva dei 150.000 mc dell’edificio esistente e degli spazi aperti. Il progetto comprende 76.000 mc del nuovo centro direzionale e la rimanente cubatura sarà suddivisa in residenziale, edilizia convenzionata, servizi ed il centro sportivo. Nel 2009 è iniziata la progettazione esecutiva della sede FEINAR oggi in fase di costruzione. Questo è il primo edificio dell’area ed è uno dei primi esempi di certificazione LEED® in Italia. L’edificio direzionale si svilupperà su di tre piani, per 6.000 mq di superficie e 20.000 mc di volume. La centrale di trigenerazione, il parco di 15.000 mq, i tetti verdi, il riutilizzo delle acque piovane, il riciclo dei materiali della demolizione, l’uso di materiali locali, non nocivi e riciclati, sono alcune delle soluzioni progettuali adottate per garantire non solo l’efficienza energetica dell’edificio ma anche il comfort degli ambienti, il benessere delle 180 persone che vi lavoreranno e la riqualificazione ambientale dell’area. La sede FEINAR sarà un esempio di edificio sostenibile, grazie alle soluzioni adottate durante il processo di progettazione integrata, dalla demolizione della preesistenza alla costruzione, e sarà coinvolta come “cantiere scuola” nelle attività di informazione e di formazione territoriale sulle tematiche della sostenibilità che si rivolgeranno a tutti gli attori della filiera dell’edilizia della provincia.
automazione intelligente parcheggiare conviene a tutti anche all’ambiente
Cityware Engineering S.r.l.
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Da oltre 20 anni nel settore dell’automazione e gestione parcheggi, Cityware Engineering Srl con sede in Padova, progetta e realizza impianti fortemente innovativi e ad elevato contenuto tecnologico. La mission di Cityware è la progettazione e realizzazione di sistemi elettronici integrati rivolti all’automazione di processi e servizi in ambito urbano, civile e industriale, basati su tecnologie innovative, facilmente interfacciabili con diverse modalità di comunicazione e sempre adattabili alle esigenze del cliente. Le principali linee di prodotto sono: Web2Park, sistema brevettato per l’automazione parcheggi basato esclusivamente sul riconoscimento della targa e gestito totalmente da remoto; Park2000 sistema basato su tecnologia a biglietti bar code per utenti occasionali e tessere transponder per abbonati, associa l’affidabilità alle tecniche più avanzate del suo genere; Pay2Park sistema da tavolo per la gestione di autorimesse presidiate con duplice emissione ticket e ricevuta di avvenuto pagamento; Access Control System per il controllo degli accessi con tecnologia a lettura targa e/o Rfid; Move2Solar sistema di controllo della movimentazione di inseguitori solari; QPS quadro elettrico per la gestione dell’energia prodotta da pannelli solari.
black boxes edifici commerciali nel comprensorio aev terraglio
Studio Architetti Mar
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Il progetto per la realizzazione degli edifici commerciali si propone di superare il concetto di semplice aggregazione indifferenziata di capannoni in calcestruzzo prefabbricati ed isolati, proponendo al contrario un sistema di insediamento che valorizza l’aggregazione individuando ampi spazi pedonali, una piazza e dei percorsi ciclabili costeggiati dal verde e collegati alle aree a parco attrezzato. Dalla piazza pedonale si accede agli ingressi principali dei vari edifici, mentre gli accessi di servizio si affacciano sul retro in corrispondenza dei percorsi carrabili. I blocchi edilizi sono variamente caratterizzati ed articolati: un livello per la struttura a destinazione d’uso commerciale e per il ristorante; due livelli per il blocco che ospita un centro fitness. Gli ingressi agli edifici inoltre sono evidenziati dalla presenza sulle facciate di rientranze e pensiline colorate che, volutamente, interrompono la continuità del sistema: blu per l’edificio commerciale; giallo per il ristorante, rosso per il centro fitness. I corpi di fabbrica presentano una spiccata orizzontalità, accentuata sulle facciate dalla tramatura orizzontale del rivestimento metallico in zinco titanio color antracite. Lo stesso è inoltre realizzato con un angolo di rotazione rispetto alla verticalità della facciata degli edifici al fine di creare dinamismo nel volume e articolazione spaziale nel confronto tra gli spigoli degli edifici che si “aprono” verso l’alto. Il rivestimento, infine, è completamento aperto in sommità, al fine di creare un’intercapedine d’aria tra il corpo di fabbrica e il rivestimento, dando vita a delle pareti ventilate che consentono un elevato risparmio energetico.
Mestre - Centro polifunzionale
oice veneto ingegneria del veneto: una risorsa per il territorio
Oice Veneto
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OICE è l’associazione di categoria, aderente a Confindustria, che rappresenta le organizzazioni italiane di ingegneria, architettura e consulenza tecnico-economica; raggruppa tutte le grandi società di ingegneria italiane e la maggior parte delle più qualificate piccole e medie aziende del settore. A Geo-Oikos OICE era presente con il gruppo regionale del Veneto, rappresentato da alcune società di ingegneria del territorio: Beta Studio, Proteco, Idroesse infrastrutture, Pool Engineering, Girpa, Studio ing. Martini, Areatecnica, Manens-Tifs. Nel corso della manifestazione OICE ha promosso un convegno, presieduto dall’ing. Roberto Piccoli, presidente del gruppo regionale OICE Veneto, dal titolo: Ingegneria veneta, un settore produttivo in pericolo. Al convegno hanno partecipato l’avv. Andrea Mascolini, Direttore dell’Ufficio Legale e Legislativo Oice, che ha esposto tutte le più importanti nuove norme introdotte nel Regolamento del Codice che dovrebbero risolvere il problema dei ribassi eccessivi nelle gare; il responsabile Oice del Progetto Internazionalizzazione, dott. Francesco Fiermonte, che ha spiegato i vantaggi derivanti dal programma messo a punto con il Ministero dello Sviluppo Economico e l’Ice; il Presidente della Consulta Interregionale Oice, ing. Maurizio Boi, che ha illustrato le richieste di modifiche legislative che provengono dagli associati delle varie regioni e il dott. Dino Altieri, Consigliere Oice responsabile del “Gruppo di Lavoro Giovani”, che ha esposto le iniziative da intraprendere in parallelo con i Giovani delle altre Associazioni nazionali delle società d’ingegneria degli altri 26 paesi europei riuniti nell’EFCA.
un distretto di eccellenza per dare impulso e valore ad un’edilizia sostenibile
Metadistretto veneto della Bioedilizia
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Nato nel 2003 dalla L.R 8/2003, il Metadistretto ad oggi conta oltre 400 aziende con 7000 addetti dell’intera filiera delle costruzioni e 40 promotori. Tra le finalità perseguite: promozione e diffusione dei principi della bioedilizia, formazione alle imprese, partecipazione e realizzazione di progetti di rilievo nazionale/internazionale, sistema di valutazione energetico-ambientale degli edifici. Attualmente sta seguendo questi 2 progetti: Progetto E.S.T Edilizia Sostenibile e Transnazionale ovvero la realizzazione della mostra convegno Ecomake prima mostra-convegno dedicata esclusivamente a prodotti e tecnologie per l’edilizia sostenibile verificati e garantiti dall’apposito disciplinare tecnico di qualità energetico-ambientale. L’evento è in programma il 17-18 febbraio 2011 alla Fiera di Verona. www.ecomake.it Progetto A.T.T.E.S.S Linee guida condivise con la Direzione Regionale dei Beni Culturali e Paesaggistici del Veneto per il recupero dell’edilizia storica secondo i criteri dell’edilizia sostenibile con l’obiettivo di definire un sistema di valutazione per la certificazione della sostenibilità ambientale degli interventi su edifici storici. E’ stato realizzato grazie alla collaborazione, fra le altre, di Asolo Costruzioni e Restauri, La Combustione, Morandi Bortot, Panazzolo Restauri. www.attess.it.
beienergi community una rete di filiera per ambiente, energia e territorio
BeiEnergi Rete
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La Rete BeiEnergi si aggrega attorno alla filiera del fotovoltaico e della gestione del territorio, caratterizzandosi per l’elevato tasso di innovazione e di ricerca applicata. La costituiscono numerose micro e piccole imprese, attorno al nucleo degli aderenti fondatori (BeiEnergi srl, Complan srl, Green Fitma srl, Verde più srl, Scavi Benetti, Carpenterie Mussini, Smart GS srl, Gruppo Volta), assistite da selezionate realtà professionali (Studio Castiglion, Studio Idea, Studio Castagnaro, Studio Meneghelli Lanza Lorenzoni, Studio Savoia) che contribuiscono a renderle dinamiche e in grado di comunicare con il mondo della ricerca pubblica e privata, a livello nazionale e internazionale. Il modello è quello della rete di conoscenza, con un ruolo fondamentale svolto dalla formazione, dallo sviluppo del potenziale delle risorse umane e organizzative, e con un focus importante sulla ricerca e sviluppo tecnologico. L’attenzione estrema alla qualità di eccellenza si coniuga con l’incessante reenginering di prodotto e di processo, reso possibile con l’applicazione delle migliori tecnologie informatiche e di un monitoraggio tecnico statistico dei processi operativi e di supporto. I principali prodotti offerti sono impianti fotovoltaici statici e ad inseguimento, a terra e su tetto, incorporanti brevetti innovativi che garantiscono rendimenti sensibilmente superiori rispetto al mercato, nonché l’applicazione alla gestione del territorio della tecnologia delle fondazioni a vite, alternativa alla cementificazione adattabile ad ogni tipo di terreno, per installazioni ecocompatibili su diversi livelli, dalle recinzioni alle strutture ricreative mobili o permanenti, dalla segnaletica stradale alle installazioni fieristiche, fino alla realizzazione di prefabbricati ad uso abitativo o industriale.
community planning for development macro-micro social financial economic analysis, cost-benefit and risk analysis, feasibility plan, impact simulation BeiEnergi Rete (Complan srl, Verde Più srl) Dipartimento di Scienze Economiche dell’Università di Verona Euromed Center
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Progettare il territorio è una delle mission di BeiEnergi Rete, che persegue grazie alla consolidata azione sinergica di alcuni suoi membri, quali Complan srl e Verde Più srl, coadiuvati dai partenariati con Euromed Center e con il Dipartimento di Scienze Economiche dell’Università degli Studi di Verona. Depositaria di importanti expertises, la rete è in grado di realizzare studi di fattibilità e prefattibilità relativi a grandi progetti, nazionali e internazionali, seguendo gli stakeholders dall’idea al financing, alla gestione e monitoraggio delle fasi attuative. Punto di forza è la capacità di considerare congiuntamente le variabili ambientali e quelle socio economiche e storiche, attingendo dalle banche dati istituzionali e raccogliendo dati integrativi sul campo, delineando scenari di simulazione realistici in grado di permettere la sperimentazione ex ante dei riflessi delle politiche programmate sugli interessi modellati, sulla base delle aspettative degli stakeholders. Grazie all’impiego dei più avanzati strumenti software di modellistica, gestione database, cartografia e produzione testi, grafica e filmati, il territorio oggetto di interesse diviene accessibile in una molteplicità di forme, per la manipolazione delle determinanti matematiche degli scenari attuali e futuri ma anche per la diffusione dei risultati di un progetto ad una più vasta platea di utenti. Tra gli ultimi progetti realizzati, meritano menzione “The Jenin Sustainable Industrial and Logistic District”, uno studio di fattibilità per l’area industriale e logistica di Jenin nella West Bank palestinese condotto per conto del Ministero degli Affari Esteri Italiano, “SPACEPORT ITALY: the Boscomantico Aviation Academy”, “A socio economic dynamic simulator for Vicenza”, “The New ISEE for local municipalities”. Per maggiori info sui progetti citati e molti altri, www.complan.it.
obiettivo 20-20-20 eAmbiente insieme all’europa per la sostenibilità
eAmbiente
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eAmbiente è una società di consulenza ed ingegneria ambientale che da anni si impegna per trasformare la riduzione degli impatti in opportunità di miglioramento per il territorio. In linea con gli obiettivi europei 20-20-20, e per rispondere alle esigenze ed alle richieste di fonti rinnovabili di energia, eAmbiente presenta a GeoOikos una nuova società spin-off, eEnergia, nata dalla competenza e dall’esperienza maturata negli ultimi 5 anni che hanno già permesso di progettare ed autorizzare 500 MW di energia dalle principali fonti rinnovabili: biogas, biomasse, eolico, fotovoltaico ed idroelettrico. eEnergia nasce per fornire nello specifico soluzioni per il risparmio energetico, per la progettazione e gestione degli impianti (EPC), oltre che ai servizi di analisi ambientale e consulenza nell’ iter autorizzativo degli impianti. A GeoOikos, eAmbiente presenta i progetti: 1. Città Sostenibile ed il Piano d’Azione per i comuni aderenti al Patto dei sindaci, con azioni concrete su energia e mobilità. 2. Progetti di Bike Sharing elaborati per il Comune di Pordenone, l’Ente Parco Delta del Po ed il Consorzio di Sviluppo del Polesine: soluzioni integrate di mobilità sostenibile e produzione di energia da fonte rinnovabile, grazie all’installazione di pannelli fotovoltaici nelle pensiline per il ricovero delle biciclette. 3. Carbomark, realizzazione di mercati volontari del carbonio per la mitigazione del cambiamento climatico.
logistics park costa di rovigo
Costa Sviluppo S.p.A. Società Professionale Project scarl - Rovigo
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La nuova Macroarea, situata nel Comune di Costa in Provincia di Rovigo, è tra le più importanti aree produttive del territorio veneto a sud di Padova. L’area che si estende per oltre 1,3 milioni di mq si colloca in uno dei nodi infrastrutturali maggiormente strategici, costituente il tratto del Nord-Est Italiano del Corridoio V ed è connessa: all’Autostrada A13 (Padova-Bologna) all’altezza del nuovo casello di Villamarzana; alla SS 434 (Superstrada Transpolesana) di prossima trasformazione nell’Autostrada Nogara-mare; al nuovo tratto autostradale della Valdastico sud (Vicenza-Rovigo). L’area ha una spiccata vocazione logistica per la sua collocazione e per le infrastrutture alle quali è collegata in quanto oltre alle direttrici stradali citate, dispone di un raccordo ferroviario già esistente lungo la tratta VeronaRovigo-Chioggia, che sarà utilizzato per la realizzazione del terminal intermodale per il trasporto delle merci su rotaia. Il progetto di infrastrutturazione della macroarea, curato dalla Soc. Project scarl di Rovigo, prevede opere di urbanizzazione per un importo superiore ai 5,0 milioni di euro e ha avuto come obiettivo primario il garantire la sicurezza idraulica dell’intero territorio di riferimento. Lo scopo della messa in sicurezza idraulica è stato quello di verificare l’ammissibilità dell’intervento e quindi di salvaguardare gli investimenti previsti, relativamente alle interferenze che la nuova destinazione d’uso e la conseguente trasformazione del suolo potessero determinare sul regime idraulico esistente, nonché su eventuali dissesti idraulici presenti o potenziali. Il fatto di conoscere a priori l’esistenza di una criticità idraulica della rete di smaltimento locale, ha portato direttamente a una valutazione di misure compensative autonome quali lo smaltimento delle quote di maggior apporto idraulico mediante il temporaneo accumulo delle acque meteoriche in bacini di invaso e il successivo lento rilascio nella rete idrografica superficiale.
nuova scuola di calmasino un viaggio verso la sostenibilità
Costruzioni Allegri s.r.l.
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Il progetto è stato definito “avveniristico” per sostenibilità, scelta dei materiali, consumi energetici e funzionalità: un edificio di legno e vetro, materiali totalmente riciclabili. La grande innovazione che rende unica questa scuola consiste nell’applicazione dei criteri dell’architettura bioclimatica. Le pareti verticali hanno facciate in vetro con una camera ventilata che insieme alla copertura, anch’essa ventilata, realizzano un involucro eccezionale, capace di ridurre notevolmente il consumo energetico. Gestendo il movimento naturale dell’aria nell’intera struttura, si può regolare il microclima interno nei singoli ambienti ed in funzione dei loro occupanti. Il nostro concetto di bioclimatica/biodinamica si sviluppa nel coinvolgere tutto l’edificio nel rapporto con l’ambiente naturale, per far si che esso non costituisca una macchina mangia-energia, bensì un “elemento” predisposto, con tecnologie semplici, ad utilizzare l’energia che l’ambiente naturale mette a disposizione in forma diffusa e continua a costi nulli. Le finiture esterne sono realizzate in vetro oppure con doghe di legno in pasta colorata. Nelle aule la facciata si presenta completamente vetrata; una struttura composta da un doppio involucro di vetro concepito per ottimizzare il guadagno solare passivo, mentre per regolare la luminosità naturale, all’interno della “doppia pelle” di vetro, è semplicemente collocata una tenda a rullo. La copertura è realizzata con lamiera grecata antirombo colorata, predisposta per il futuro inserimento dei pannelli fotovoltaici, “optional” che permetterebbe all’involucro di portare vicino allo zero i consumi dell’intero sistema.
Bardolino - Scuola di Calmasino
recis verona forum
Real Estate CIS S.p.A.
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Porta la firma di Mario Bellini l’intervento di riqualificazione dell’ex Foro Boario, area adiacente alla Fiera di Verona, che di fatto sarà il primo grande intervento di qualità che contribuirà a cambiare il volto di Verona Sud. Edifici simbolo del progetto sono le due torri di 45 metri: un edificio direzionale con annesso centro fitness e una torre alberghiera che ospiterà un hotel 4 stelle Business di 160 stanze con centro congressi e piscina panoramica al 9° piano. All’interno del comparto verranno realizzati oltre 1.000 posti auto. Il complesso Verona Forum è all’avanguardia nelle soluzioni adottate per il rispetto dell’ambiente: un parco di oltre 10.000 m² e caratteristiche tecnologiche che guardano alla “building automation”. Il cantiere è ormai in conclusione e i lavori termineranno entro la fine del 2010. Developer: Verona Forum S.p.A. Architects: MARIO BELLINI ARCHITECTS S.r.l.;
recis wtc adige city
Real Estate CIS S.p.A.
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La firma di Richard Rogers a Verona è legata al recupero delle ex Officine Adige, a 200 metri dal casello di Verona sud sull’Autostrada A4 Milano-Venezia: un punto chiave per la riprogettazione dell’intero comprensorio urbano. L’operazione di riqualifica prevede la realizzazione di una “città nella città” grazie a un mix funzionale che spazia dal residenziale (libero e convenzionato) al commerciale, dal direzionale al ricettivo, passando per il ricreativo e l’housing sociale. Gli edifici saranno disposti come ad abbracciare una grande grande area verde e alberata che sarà il cuore pulsante dell’intero complesso. Il prestigioso intervento, che rappresenterà un livello di eccellenza internazionale, verrà caratterizzato da una torre di 120 metri che sarà chiamata diventare il simbolo della “Nuova Verona”. Developer: Aida S.p.A. Architects: ROGERS STIRK HARBOURS + PARTNERS
motorcity final destination
Autodromo del Veneto
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Motorcity è una sfida entusiasmante. Nato dalla scelta delle Istituzioni Venete di realizzare una struttura specificatamente dedicata alla pratica degli sport motoristici (L.R. n°27/1999) ha un compito e un’ambizione ancora più significativi. Diventare un Polo Turistico Internazionale di riferimento per consolidare la presenza della Regione e dei suoi territori nel mercato turistico globale. Facendo perno sulle eccellenze dei suoi territori, la Regione, insieme ai partner privati, mira ad ampliarne la capacità attrattiva e la qualità della vita delle persone che li abitano, o che li vivono per lavoro o per turismo. Qualità della vita che sempre più si fonda sulla sostenibilità ambientale e con la possibilità di avere posti di lavoro qualificati. Attenta e mirata è stata la cura con la quale il progetto è stato pensato e fatto crescere. Il risultato è una proposta altamente sostenibile e innovativa. I principi della bio-architettura si ritrovano nelle forme, nei materiali, nelle finiture lungo tutto il ciclo di vita dei futuri immobili, dalla produzione, alla costruzione, allo smaltimento. L’acqua, bene e risorsa preziosa, sarà recuperata in appositi bacini, trattata e depurata e poi utilizzata per le diverse funzioni, come il supporto alla climatizzazione convenzionale e nell’uso umano e civile, in un bilanciamento perfetto tra fabbisogno idrico ed equilibrio ambientale. L’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili garantirà l’autosufficienza energetica indipendentemente dai tradizionali combustibili fossili. La particolare modellazione del terreno in colline abbatterà l’impatto acustico e paesaggistico. Le aree, che oggi contano qualche centinaio di alberi, ne ospiteranno più di 50.000 in un grande parco
a disposizione pubblica. L’iniziativa, che ha già ottenuto la compatibilità ambientale e l’approvazione dei piani urbanistici, creerà nuovi posti di lavoro per oltre 10.000 persone, formate e qualificate presso le scuole e l’università che sorgeranno insieme al polo di ricerca e sviluppo. La zona a sud di Verona che ospiterà Motorcity, gode della vicinanza del Lago di Garda, meta turistica molto ricercata dagli stranieri provenienti soprattutto dal nord Europa e nota non solo per l’offerta vacanziera, ma anche per la vicinanza di Gardaland, il parco divertimenti maggiormente visitato in Italia e uno tra i più famosi in Europa. La posizione baricentrica rispetto all’ampia piattaforma della pianura padana, la vicinanza di Venezia, il cui fascino e la cui storia sono innegabili e irrinunciabili magneti per tutti i flussi turistici che confluiscono nel nostro paese, la città di Verona, che con l’Arena è sempre al centro delle offerte culturali del “bel paese” e in ultimo la grande tradizione gastronomica che tutti nel mondo ci invidiano, sono la base di partenza per rendere maggiormente competitivo ed attraente questo territorio affiancandolo alle altre capitali del turismo italiano ed europeo.
complex[c]ity tra progetto e ricerca
Patchwork studiArchitettura
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Patchwork studiArchitettura è un contenitore di ricerche e progetti che opera dal 2006. I suoi soci sono accomunati da un approccio professionale multiscalare, sperimentale, interdisciplinare alle questioni territoriali, urbanistiche e architettoniche contemporanee e per l’impegno didattico e di ricerca presso le Università Iuav di Venezia e di Padova e all’estero (Myongji University della Corea del Sud, Università di Strasburgo, Università di Bruxelles). Le attività di Patchwork si svolgono nel campo urbanistico e della pianificazione, del paesaggio, del progetto architettonico, del restauro, degli interni, della comunicazione e dell’editoria. Piani, progetti, realizzazioni sono interpretati come occasione di ricerca e di innovazione. Patchwork è stato consulente generale del nuovo Piano Territoriale Regionale di Coordinamento del Veneto per lo sviluppo della cartografia e della comunicazione e per la redazione dell’Atlante degli Ambiti di Paesaggio. I lavori dei suoi soci hanno ricevuto premi nazionali e sono stati presentati alla Biennale di Architettura di Venezia del 2008 e alla Biennale di Buenos Aires del 2010. In queste pagine vengono presentati: il restauro di un tabià con il recupero di tecniche tradizionali a Costalissoio, BL; la sistemazione di spazi pubblici con budget limitato nella piazza San Zeno a Mozzecane, VR; la progettazione di interni orientati al benessere psicofisico nel centro medico ipogeo Cemes di Padova; la riqualificazione di un edificio residenziale esistente a Padova tramite l’addizione di un nuovo corpo e la semplificazione delle sue forme; una villa sulla costa adriatica a Vasto, CH.
rilevamento territoriale
monitoraggio di territorio e ambiente con droni, reti di sensori, m.m.s. e laser scanner
UniSky e.r.l. Spin-off dell’Università I.U.A.V. di Venezia
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UniSky, spin-off dell’Università Iuav di Venezia, opera dal 2009 per sviluppare verso i mercati della pubblica amministrazione e dei professionisti una offerta di servizi di monitoraggio sistematico e permanente del territorio e dell’ambiente. Nello spin-off convergono esperienze diverse costituite dall’attività di ricercatori universitari e da quelle di imprese attive sul mercato, che consentono di offrire un mosaico di competenze assai articolato nel campo della conoscenza scientifica del territorio. UniSky si propone di rispondere alla diffusa domanda di conoscenza necessaria per orientare piani, progetti e processi decisionali in tema di territorio e ambiente, con l’impiego di tecnologie adatte a monitorare il territorio nei modi più diversi, utilizzando risorse che provengono dai sistemi satellitari di osservazione della terra, da piattaforme aeree e U.A.V. per rilievi di dettaglio a bassa quota, da veicoli terrestri attrezzati per il rilievo di strade ed edifici, e da reti di sensori per l’acquisizione in continuo di dati ambientali. L’impiego di queste differenti tecnologie, unite ad una specifica competenza nel trattamento e nella elaborazione dei dati, consente a UniSky di rendere accessibile il monitoraggio e il rilievo in tempo reale anche ad amministrazioni pubbliche od organizzazioni professionali di piccole dimensioni, prive finora di competenze specifiche. Per la conduzione delle proprie attività UniSky si avvale di una fitta rete di soci e di partner in grado di garantire l’erogazione dei servizi citati, coprendo in maniera esaustiva l’intero processo che va dalla acquisizione del dato alla sua elaborazione e alla eventuale pubblicazione e condivisione. Tra questi LTS Land Technology & Services, con cui ha presentato (si veda la scheda relativa in questa stessa pubblicazione) alcuni interessanti progetti di monitoraggio del territorio attraverso l’impiego di droni e di tecniche Lidar e di laser scanning terrestre.
monitoraggio di territorio e ambiente topografia, laser scanner, gis-mapping, geologia, termografia
Land Technology & Service s.r.l.
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Land Technology & Services s.r.l. è un’azienda che opera nel campo dei rilievi geologici, topografici e geofisici, della creazione e gestione di banche dati numeriche e della progettazione e strutturazione di sistemi informativi geografici. L’organigramma della società risulta composto da personale altamente qualificato con specializzazione post-universitaria ed esperienze di lavoro maturate all’interno di Università, Enti di Ricerca e grandi Aziende Pubbliche e Private. La struttura si articola in sei aree distinte gestite ciascuna da personale con specifica preparazione: a) topografia: rilievi ad alta precisione mediante strumentazione tradizionale GPS e livellazioni; b) gis-mapping e analisi territoriale: progettazione di Sistemi Informativi Geografici finalizzati alla gestione del territorio; c) geologia e geologia tecnica: rilievi geologici e geologico tecnici, geologia strutturale applicata alle grandi opere ingegneristiche, cartografie tematiche; d) laser scanner avionico e terrestre: rilievi di aree molto vaste, acquisizione di dati geometrici anche da grande distanza, rapido rilevamento di geometrie complesse, elevata risoluzione e precisione; e) termografia: mappatura della temperatura superficiale per valutare lo stato di conservazione dei materiali; f) foto aeree da piattaforma UAV: indagine del territorio tramite foto acquisite da drone radio-controllato. LTS è partner di UniSky ed insieme realizzato interessanti progetti di monitoraggio e misura del territorio in special modo tramite rilievi basati su acquisizione dati con tecnologia laser scanner avionico (Lidar) e terrestre e con camere multispettrali.
zollet ingegneria tipologie di intervento tecnico per il territorio
Zollet S.p.a.
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La Zollet Ingegneria è una delle società storiche del Veneto che ha affrontato da oltre 40 anni i temi del territorio, della sua infrastrutturazione e dell’ambiente. L’ambiente nella sua accezione più moderna comprende gli argomenti dell’ecologia, dell’idraulica e della sicurezza idrogeologica. Nella complessità dei temi analizzati e tradotti in risoluzione di casi concreti in diverse parti del nord-est, dalla montagna, alle aree urbane ed alla fascia costiera, si è ritenuto di presentare alcuni esempi rappresentativi e significativi. Con essi si vuole mostrare la capacità di affrontare da un punto di vista tecnico-scientifico: -le implicazioni ambientali di importanti infrastrutture di trasporto con studi di prefattibilità, analisi specialistiche e confronti su alternative di intervento; -i risvolti paesaggistici determinati dagli interventi e le valutazioni di incidenza; -il monitoraggio ambientale che nel caso del Passante di Mestre ha trovato una delle prime attuazioni a livello nazionale; -le considerazioni sul controllo, la manutenzione del territorio nelle situazioni critiche della montagna o delle aree più sensibili; -le tecniche di inquadramento e di decisione sui temi della sicurezza idraulica per territori estesi con approccio anche economico alle possibilità di intervento pubblico-privato.
dalla pianificazione al territorio attraverso la gestione dell’informazione territorio, paesaggio, ambiente, innovazione, tecnologia ES Geote@m S.r.l.
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ES Geote@m S.r.l. nasce nel 2000 da un team di professionisti che da anni operano nel settore della geomatica, dell’informazione territoriale e dell’integrazione tra dati ed intelligenza artificiale. ES Geote@m coniuga l’utilizzo delle più recenti tecnologie informatiche e per la raccolta di informazioni con le analisi, studi e progetti territoriali, ambientali ed economici. I risultati vengono utilizzati dalle pubbliche amministrazioni e dalle aziende per incrementare e migliorare il proprio core-business ed adempiere ai mandati istituzionali. Il gruppo di lavoro si è consolidato con l’apporto di professionalità che hanno consentito alla Società di collaborare con alcune tra le più prestigiose Università Veneziane (IUAV e Cà Foscari), ma anche a livello Europeo, attraverso la partecipazione a progetti internazionali di Ricerca. A GEO-OIKOS sono stati presentati alcuni fra i principali progetti recentemente sviluppati: 1. Monitoraggio Ambientale e rilievi Strumentali: utilizzando le più recenti tecnologie disponibili, quali l’utilizzo di Droni e Sistemi di Posizionamento ottico, sono stati presentati alcuni risultati raggiunti per monitoraggi ambientali e geomatici. 2. Territorio, Paesaggio e Ambiente: la gestione di una pubblica amministrazione passa anche attraverso l’uso consapevole delle informazioni che la riguardano, in particolare in periodi di carenza di risorse economiche. Utilizzando tutti i dati e le informazioni già a disposizione della pubblica amministrazione locale è possibile ottimizzare i costi di gestione e recuperare risorse economiche non sfruttate. In collaborazione con il Comune di Quarto d’Altino, sono stati presentati i ragguardevoli risultati raggiunti. 3. Energia e territorio: l’uso delle risorse rinnovabili deve essere un’occasione per migliorare l’uso del territorio, le analisi compiute (territoriali ed economiche) permettono di evidenziare i potenziali inespressi.
una sinergia per l’ambiente e il territorio
uso del nuovo db topografico e della rete di capisaldi piano altimetrici
Etra S.p.A.
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Un territorio morfologicamente molto diverso da Nord a Sud e pienamente investito dal fenomeno definito come “città diffusa”: queste le caratteristiche principali del comprensorio gestito da ETRA. Proprio tali peculiarità hanno fornito sufficienti spunti di riflessione, che rendono necessaria la creazione di un nuovo supporto di base avente standard di precisione geometrica superiori all’attuale cartografia distribuita dalla Regione Veneto. L’esigenza di Etra e l’interesse della stessa Regione, dopo un’importante ed impegnativa fase di concertazione e progettazione, hanno dato vita alla nuova carta tecnica regionale, ovvero al nuovo geodatabase, secondo gli indirizzi dettati a livello nazionale dall’“Intesa GIS”. A corollario nella nuova cartografia sono state realizzate alcune nuove linee di livellazione altimetrica di alta precisione necessarie alla conoscenza dell’intera rete di fognatura presente sul territorio. La qualità e la quantità delle informazioni presenti nella nuova CTRN sono diventate il trampolino di lancio per nuove attività svolte da ETRA. Le più significative delle quali sono l’utilizzo di metodologie di rilievo GPS di alta precisione e, trattandosi di geodatabase tridimensionale, la modellazione idraulica. In considerazione dell’investimento sostenuto, l’intento della sinergia fra ETRA e Regione Veneto è volto non solo all’ottenimento di una base cartografica con standard elevati ma soprattutto al costante aggiornamento di tale supporto a servizio di soggetti pubblici e privati.
platform PA la piattaforma per gestire i dati cartografici
Abitat Sistemi Informativi Territoriali
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Il prodotto Platform PA si rivolge a tutte le Amministrazioni Comunali. La versione di base della piattaforma, consente ai suoi utenti di collegare i dati cartografici in un unico strumento che dà accesso integrato in visualizzazione, consultazione per criteri di ricerca e stampa di base, sia all’interno del Comune sia all’esterno dello stesso. Platform PA rende infatti disponibili in forma integrata le diverse banche dati di cui il Comune è già in possesso e consente di costruire informazioni strutturate a partire da queste diverse basi dati come ad esempio: Carta Tecnica, Catasto, PRG/PAT, Stradario, Ortofoto. Le principali funzionalità che sono disponibili sui dati cartografici del comune attraverso l’interfaccia Web del prodotto, sono: collegamento semplificato alla normativa NTA con visualizzazione in formato HTML, ricerca in base a chiavi diverse: ricerca particelle catastali, ricerca per dato dello stradario, stampa standard, menu agevolati per l’accesso alle funzionalità più usate . Platform PA può essere implementato con vari moduli quali: gestione piani urbanistici attuativi, gestione illuminazione pubblica, gestione verde pubblico, gestione numeri civici, certificato destinazione urbanistica, modulo catasto, modulo pratiche edilizie. Platform PA può essere accompagnato dalla fornitura di servizi quali ad esempio la vestizione del PRG, il collegamento ad altre banche dati e l’hosting dell’applicazione presso i server di Abitat SIT e personalizzazioni ad esempio il collegamento puntuale della normativa NTA così come un sofisticato sistema di gestione dei profili utente e la stampa personalizzata su cartiglio del cliente.
innovazione e accessibilità per chi deve studiare il territorio e accedere ai relativi documenti senza particolari abilità informatiche Servizio CORAP™ realizzato con tecnologia microSIT® di EDEM s.a.s. - Venezia
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Il governo del territorio, sia in sede di pianificazione che di gestione, richiede capacità di visione correlata di notevoli quantità di dati. Dati che spesso si presentano su supporti e formati i più vari e che si sostanziano in strette connessioni tra contenuti alfanumerici e contenuti grafici. EDEM ha messo a punto un Servizio per facilitare lo studio del territorio a quanti, Amministratori, Dirigenti, Funzionari, sono interessati per competenza. Il Servizio si caratterizza per la completezza delle azioni necessarie (si fa carico di acquisire e omogeneizzare dati e geodati; correla tabelle riferite a temi diversi, è in grado di fornire versioni cartacee complete di tabelle, legende, documenti, stralci cartografici, ecc.) e per la semplicità d’uso (richiede un tempo di apprendimento di solo un’ora [!] ed è utilizzabile da chiunque ovunque si trovi, essendo fruibile via Internet). Se per gli “addetti ai lavori informatici” il Servizio è pur sempre una oggettiva novità tecnologica, per i fruitori esso rappresenta una vera e propria innovazione che consente forti miglioramenti nel loro lavoro con impieghi di energie e risorse modestissimi. In buona sostanza, viene ottimizzato il rapporto tra l’impiego di risorse (sempre notevoli) per la informatizzazione dei dati e l’effettivo accesso ad essi da parte di un ventaglio di figure professionali, pur fortemente interessate alla utilizzazione pratica ed autonoma dei dati stessi. Va anche sottolineato come la tecnologia informatica denominata microSIT® che sottende il Servizio abbia le caratteristiche di accessibilità che la norma (Legge Stanca) richiede.
cultura
idee e progetti per il territorio formazione e ricerca per la progettazione di spazi e ambiente abitato
Università Iuav di Venezia
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L’Università Iuav di Venezia è l’unico ateneo italiano interamente dedicato all’insegnamento della progettazione di tutto ciò che riguarda gli spazi e l’ambiente abitati dall’uomo. L’ateneo è articolato in tre facoltà: Architettura, Design e arti, Pianificazione del territorio. Ha attivato corsi di laurea triennale in scienze dell’architettura, management del progetto, arti visive e dello spettacolo, disegno industriale, design della moda, pianificazione urbanistica e territoriale; corsi di laurea specialistica in architettura, design, teatro e arti visive, pianificazione e politiche per la città e il territorio, sistemi informativi territoriali e telerilevamento (teledidattico). Il Sistema dei laboratori Iuav, dotato di attrezzature all’avanguardia e competenze a elevato grado di specializzazione, comprende laboratori di cartografia e GIS, fotogrammetria, fisica tecnica ambientale, scienza delle costruzioni, analisi materiali antichi, supporto al progetto, multimedia, scienze della terra, fotografia, informatica, oltre a un Archivio delle tecniche e dei materiali per l’architettura e il disegno industriale. Così come la formazione, anche la ricerca Iuav risponde a nuove domande, di sviluppo ma anche di tutela e sostenibilità, poste dalla società e dal territorio. Perciò si muove in orizzonti che ci riguardano da vicino: l’ambiente, il paesaggio, la città, le case in cui viviamo e gli edifici in cui lavoriamo, i sistemi di trasporto e le reti di strade su cui ci muoviamo, per arrivare fino agli oggetti che usiamo tutti i giorni, agli abiti che indossiamo, alle forme della comunicazione che riceviamo, alle proposte culturali di cui decidiamo di fruire. Perché in ognuno di questi orizzonti di ricerca c’è la dimensione del progetto, che è il cuore della missione formativa del nostro ateneo.
Venezia - Santa Marta
corila ricerca scientifica per l’ambiente
Corila
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CORILA è un’associazione tra l’Università Ca’ Foscari di Venezia, l’Università IUAV di Venezia, l’Università di Padova, il Consiglio Nazionale delle Ricerche e l’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale. E’ vigilata dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ed ha sede a Venezia. Svolge progetti nazionali e internazionali riguardanti in particolare le lagune, la protezione costiera ed il mare, i cambiamenti globali e gli ecosistemi, i programmi spaziali di osservazione della terra e di navigazione satellitare. E’ attivo nei Programmi Quadro di Ricerca Europea. Ha gestito i finanziamenti per la Salvaguardia di Venezia rivolti alla ricerca scientifica, coordinando programmi di ricerca interdisciplinari. Sta eseguendo per conto del Magistrato alle Acque di Venezia il monitoraggio degli effetti ambientali dei cantieri del MOSE; svolge programmi di ricerca ed altre attività con la Regione del Veneto ed altre amministrazioni. Sviluppa attività dove siano necessarie integrazione interdisciplinare e stretto rapporto tra comunità scientifica e decisori politici. Svolge progetti di cooperazione finanziati dal Fondo Europeo per lo sviluppo regionale.Ricerca metodologie per condividere a livello europeo i dati cartografici ed ambientali, implementando le specifiche definite dalla Direttiva INSPIRE. Ospita la Sezione Italiana di EUCC-Coastal&Marine Union (ong internazionale con sede in Olanda) ed è sede di LaguNet, la rete scientifica italiana per la ricerca sulle lagune. Mantiene rapporti con le Istituzioni internazionali e con le espressioni della comunità scientifica, realizza incontri e conferenze, pubblica libri scientifici e di divulgazione.
siti inquinati metodologie di bonifica e riqualificazione
Corila
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La bonifica e riqualificazione dei siti inquinati è un tema di elevata priorità. In questi anni si sono adeguate le politiche, rafforzati gli strumenti legislativi e sviluppate nuove metodologie per la gestione dei processi di riqualificazione, e si è rilevata la necessità di disporre di strumenti per la progettazione delle bonifiche con un approccio integrato, scientificamente basato e efficacemente operativo, nel rispetto delle procedure di legge. Il CORILA nei suoi Programmi di ricerca svolti con l’Università IUAV di Venezia ha analizzato gli impatti delle bonifiche a Porto Marghera riguardo alle transazioni di immobili ed aree e sui valori immobiliari, per conoscere e valutare le dinamiche di mercato utili alla corrente e futura pianificazione del territorio. Ha sviluppato inoltre ELGIRA, un sistema software integrato per l’aiuto alla decisione, alla conoscenza e alla valutazione nella riqualificazione dei siti inquinati. Il sistema consente di costruire scenari di riqualificazione secondo le disposizioni di legge, basati su destinazioni d’uso, gestione del rischio, controllo e miglioramento della qualità ambientale e minimizzazione dei costi. ELGIRA è rivolto alle amministrazioni pubbliche per costruire scenari di supporto a politiche di riqualificazione del territorio; per predisporre o verificare progetti esecutivi di bonifica. E’ rivolto altresì a operatori del settore per valutare operazioni di bonifica e opportunità di investimenti in aree da riqualificare. E’ rivolto infine a centri di ricerca per costruire scenari per la gestione della riqualificazione del territorio e per la formazione professionale e scientifica.
m9 a new museum for a new city
Fondazione di Venezia
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M9, progetto di rigenerazione urbana nel cuore di Mestre, ha iniziato a delinearsi nel 2005 per raggiungere l’assetto attuale tra 2007 e 2008, quando Fondazione di Venezia ha acquisito tre lotti contigui, situati tra via Poerio, Brenta Vecchia e Pascoli, inclusi in un piano di recupero di iniziativa pubblica. In quest’area di 9.000 mq la Fondazione intende realizzare un polo culturale che comprenderà il Museo del ’900 (museo di nuova generazione e respiro internazionale dedicato alle grandi trasformazioni del XX secolo), uno spazio espositivo polifunzionale, una mediateca-archivio, un auditorium, servizi al pubblico, aree ricreative e spazi commerciali, i cui proventi contribuiranno a sostenere finanziariamente il progetto culturale. Data la rilevanza dell’intervento, che restituirà a Mestre uno spazio storico nevralgico da secoli precluso alla cittadinanza, la Fondazione ha affidato la progettazione architettonica di M9 al vincitore di un concorso internazionale. Nel dicembre 2009 sono stati selezionati sei architetti di chiara fama (Massimo Carmassi, David Chipperfield, Pierre-Louis Faloci, Luis Mansilla ed Emilio Tuñón, Matthias Sauerbruch e Louisa Hutton, Eduardo Souto de Moura) che da febbraio a giugno 2010 si sono confrontati con la progettazione di un nuovo edificio museale, la ristrutturazione a fini commerciali di un complesso conventuale e la riprogettazione dell’assetto complessivo dell’area. Il 27 agosto, nella cornice di M9 / A New Museum for a New City, mostra dei progetti in concorso, lo studio Sauerbruch Hutton è stato proclamato vincitore in virtù della soluzione progettuale estremamente flessibile negli utilizzi, delle scelte strutturali e impiantistiche attente all’ecocompatibilità, al risparmio energetico e al rapporto che ha saputo creare con la città, disegnando nuovi spazi pubblici e nuovi accessi per la piena fruibilità all’area. Il cantiere partirà nei primi mesi del 2012. L’inaugurazione è prevista per il 2014.
Mestre - Progetto vincitore concorso M9
forte marghera - act4ppp progetto pilota per forte marghera, una grande opportunità per il veneto
Marco Polo System G.E.I.E.
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Forte Marghera è il più importante ed antico dei forti della .terraferma veneziana, parte della Piazza di Difesa Marittima di Venezia che conta più di cento siti realizzati tra il 1400 e i primi del 1900. Il forte si trova nella zona di gronda a ridosso della zona industriale, a presidio delle vie di comunicazione che portano al centro storico. La sua apertura alla città può costituire una connessione vitale tra terraferma e laguna, opportunità unica per una originale lettura ed interpretazione del territorio veneziano attraverso il suo vasto sistema difensivo storico, dislocato tra terraferma, laguna e litorale. La Regione del Veneto ha colto l’importanza dei sistemi fortificati presenti storicamente nel territorio commissionando proprio a MPS la catalogazione degli stessi iniziando da quelli veneziano e veronese, inserendo questo argomento tra i progetti strategici del P.T.R.C. e sostenendo l’avvio di un centro di documentazione specialistico, già attivo all’interno di forte Marghera. Il Comune di Venezia ha recentemente acquistato il forte dal Ministero della Difesa e, nell’ambito del percorso volto al suo recupero e riutilizzo, Marco Polo System g.e.i.e ha avuto commissionati rispettivamente dal Comune di Venezia e dalla Regione del Veneto, uno studio per le prime linee guida per il recupero dei forti del Campo Trincerato di Mestre ed un piano di Marketing territoriale specifico su forte Marghera. Come partner nel progetto ACT4PPP, Marco Polo System sta supportando l’amministrazione comunale veneziana a realizzare un Masterplan per il recupero urbano del forte, attraverso un partenariato tra amministrazione pubblica e privati che sia in grado di realizzarsi su reali basi di sostenibilità economica e di condivisione sociale. Con questi obiettivi, lo studio ha elaborato quattro possibili scenari di trasformazione ed intervento nel forte atti ad indicare le possibili strategie di intervento.
promozione e servizi
g.a.l. della pianura veronese dove l’uomo “coltiva” l’ambiente
G.A.L.della Pianura Veronese
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Il Gruppo di Azione Locale della Pianura Veronese è un’associazione di diritto privato con personalità giuridica, con n. 31 soggetti pubblici e n. 26 soggetti privati, che ha come principale finalità lo sviluppo delle aree rurali della Bassa Veronese e, per questo, è finanziata attraverso il Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione del Veneto. L’attuazione della propria strategia di sviluppo è delineata nel Piano di Sviluppo Locale “C.A.L.E.I.D.O.S.C.O.P.I.O”, approvato dai soci il 28 agosto 2008, che mira a valorizzare le risorse locali, con un’azione integrata e coordinata tra tutti i diversi settori produttivi operanti nell’area considerata. Il G.A.L. della Pianura Veronese è di fatto il collante tra i 28 Comuni dell’area, tale ruolo è svolto attraverso la concertazione locale e dal basso ovvero il ”bottom-up”: ciò permette al territorio di decidere insieme agli enti, alle istituzioni, alle associazioni di categoria che rappresentano il mondo agricolo ma anche quello industriale, le priorità di azione. Il G.A.L., mette a disposizione per gli scopi statutari finanziamenti per complessivi euro 6.180.000 di risorse pubbliche che, aggiunte al finanziamento dei privati interessati a realizzare iniziative imprenditoriali ed ai Comuni per la realizzazione di opere pubbliche, portano a raddoppiare – ed anche più – gli investimenti in area G.A.L. fino al 2013. Alla data del presente evento, il G.A.L. ha già approvato 8 bandi che porteranno al settore dell’agricoltura e del mondo rurale circa 1,5 milioni di euro di finanziamenti per l’ ammodernamento delle aziende agricole, l’accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli, la diversificazione in attività non agricole, lo sviluppo dell’ospitalità agrituristica, l’incentivazione delle attività turistiche, itinerari e loro certificazione, incentivazione delle attività turistiche, accoglienza, tutela e riqualificazione del patrimonio rurale, formazione e informazione per gli operatori economici delle aree rurali ed interventi a carattere collettivo di formazione/informazione.
“petra” p.s.l. 2007-2013 programma per l’economia il territorio rurale e l’ambiente
G.A.L. Baldo - Lessinia
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Il Gruppo di Azione Locale (GAL) Baldo-Lessinia è un’associazione costituitasi nel 1994, che si propone di intraprendere azioni per la valorizzazione delle risorse locali al fine di promuovere uno sviluppo durevole delle zone rurali, rispettoso dell’identità culturale locale e dell’ambiente. L’attuale partenariato del GAL è costituito da 49 soci (11 privati e 38 pubblici), rappresentativi degli enti locali, le associazioni di categoria e le realtà economiche e sociali del territorio del Baldo–Lessinia. Per il periodo 2007-2013, il GAL ha definito una propria strategia di sviluppo locale (PSL) denominata “PETRA. Programma per l’Economia, il Territorio Rurale e l’Ambiente”, focalizzata sul favorire lo sviluppo di un’economia rurale orientata alla creazione di nuove opportunità di occupazione e reddito, soprattutto agevolando l’inserimento della donna nel mondo del lavoro; il generale miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro nelle aree rurali e il rafforzamento delle attività e dei servizi turistici finalizzati alla promozione e allo sviluppo del turismo rurale sostenibile. A tal fine il GAL Baldo-Lessinia informa il territorio sulle opportunità di finanziamento relative al proprio PSL, anima il territorio, favorendo la partecipazione più ampia possibile di tutti gli operatori alle fasi decisionali, definisce, tramite appositi bandi, i criteri per l’assegnazione dei contributi derivanti dal proprio PSL, funge da ente di collegamento tra la Regione e il territorio, e tra l’Unione europea e il territorio, per la definizione di una politica di sviluppo rurale sempre più “dal basso verso l’alto”.
un service per comunicare la nostra stampa ecosostenibile
Centro Copie Berchet
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Centro Copie Berchet è un service particolare che coniuga risorse umane e tecnologie all’avanguardia con l’obiettivo di mettere in relazione strutture e competenze per chi vuole comunicare. Lavoriamo da oltre vent’anni a fianco di enti, aziende e studi professionali impegnati in azioni e progetti nel settore della pianificazione territoriale, delle infrastrutture, dell’ambiente e dell’energia del nostro territorio. L’investimento in tecnologie ecosostenibili, nel rispetto dell’ambiente e delle persone rappresenta una scelta aziendale adottata sin dagli inizi della nostra attività. Realizziamo stampe digitali di alta qualità prodotte con l’impiego di sistemi Crystal Point, una tecnologia innovativa rispetto ai tradizionali sistemi di stampa caratterizzata dalla totale assenza di esalazioni e di polveri sottili, con smaltimenti ridotti al minimo. L’esperienza maturata negli anni ci ha portato ad un continuo e costante miglioramento della qualità del nostro servizio. Non ci limitiamo alla pura stampa ma ci proponiamo come consulenti per sviluppare idee, iniziative, progetti e soluzioni in un’ottica di global solution. Il riconoscimento e la soddisfazione dei clienti sono la nostra maggiore referenza
bibione thermae un nuovo e moderno centro termale
Bibione Thermae S.p.A.
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Bibione Thermae, sorto nella località balneare sinonimo di vacanza e divertimento, immerso in un’ampia pineta e affacciato direttamente su una delle più belle e vaste spiagge dell’Adriatico, è concepito come luogo in cui raggiungere il benessere. Bibione Thermae, aperto tutto l’anno, vi offre una sana vacanza in qualsiasi momento lo desideriate. Stabilimento termale moderno e attrezzato, pensato per offrire a turisti e frequentatori ogni tipo di cura e trattamento, Bibione Thermae assicura una gradevole accoglienza disponendo nelle immediate vicinanze di strutture ricettive adeguate alle diverse esigenze. A Bibione Thermae, potrete ritrovare il piacere di sentirVi in forma avendo a disposizione personale qualificato, in grado di individuare le metodologie curative e riabilitative più appropriate per i Vostri problemi di salute e necessità di relax e benessere. Bibione Thermae si propone come perfetta sintonia tra cura termale, elioterapia e climatoterapia. Oltre alle cure termali e riabilitative sono a disposizione palestre per il fitness, una beauty farm all’avanguardia, un parco con grandi piscine termali con idromassaggi, giochi d’acqua per adulti e bambini, sia coperte che all’aperto, saune, bagno turco, solarium e servizi di ristoro.
comune di morgano territorio di produzione dell’asparago di badoere igp
Consorzio Asparago Badoere
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La pianura alluvionale formata dall’apporto secolare di fiumi di risorgiva quali il Sile il Dese e lo Zero, disegnano un paesaggio del tutto particolare che ha come fulcro il territorio di Morgano e i Comuni limitrofi. In questo particolare ambiente pedo-climatico, ricco d’acque mai gelide e di terreni ricchi e soffici, si è sviluppata la coltivazione dell’Asparago di Badoere, che per la sua qualità può fregiarsi dell’Indicazione Geografica Protetta assegnata dall’Unione Europea. Proprio le peculiari condizioni ambientali permettono in quest’area coltivazioni senza la necessità d’interventi irrigui o particolari concimazioni. Questo tipo di coltivazione è un esempio validissimo di tutela dell’ambiente, di rispetto della stagionalità dei prodotti, dello sfruttamento responsabile delle potenzialità del territorio. Il lavoro degli imprenditori agricoli è quindi il primo presidio a tutela di un habitat naturale da preservare. L’ambiente naturale che prevale rispetto ad insediamenti intensivi urbani e industriali, dà modo a chi visita queste zone di poter ammirare in maniera più compiuta oltre che il paesaggio naturale, anche importanti testimonianze artistiche ed architettoniche, armoniosamente inserite nel contesto territoriale quali ville venete, castelli medioevali, insediamenti paleoveneti. L’annuale e antica festa dell’Asparago organizzata dalla Pro Loco di Morgano che richiama migliaia di visitatori, testimonia l’orgoglio di una comunità, che con lungimiranza è rifuggita dalla tentazione di stravolgere il proprio territorio, ma lo ha preservato custodendo le tradizionali pratiche agricole a garanzia di salubrità dei prodotti della terra e di rispetto dell’ambiente.
ski college veneto la scuola che abbraccia lo sport
Ski College S.p.A
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Lo Ski College di Falcade è il primo in Italia ed è in attività dal 1990. Nasce dalla collaborazione tra la Ski College S.P.A e il Polo Scolastico Agordino, dove si trovano l’ufficio dello Ski College e tutte le strutture finalizzate al suo funzionamento. Allo Ski College lavorano 5 allenatori per lo sci alpino, un allenatore per lo sci nordico, 2 istruttori nazionali per lo snowboard, un maestro di sci e un maestro di snowboard per i ragazzi che frequentano l’avviamento all’agonismo, 3 preparatori atletici, un coordinatore e una segretaria. Gli iscritti allo Ski College frequentano gli indirizzi del Polo Scolastico Agordino e, per la maggior parte, risiedono nel Convitto annesso alla scuola. Lo Ski College ha numerose peculiarità che lo differenziano da un normale sci club e che riguardano tutte il collegamento con la scuola: la scuola e la società Ski College infatti lavorano in sinergia con la reciproca consapevolezza di essere complementari: ecco che, per esempio, il “progetto Ski College” è inserito nel POF (Piano di Offerta Formativa) della scuola; l’ufficio dello Ski College è all’interno del plesso scolastico; i furgoni della scuola così come le attrezzature vengono utilizzate anche per l’attività dello Ski College; la partecipazione ad allenamenti e gare è subordinata ad un sufficiente rendimento scolastico e ad un comportamento adeguato in classe e durante gli allenamenti; all’interno del convitto vi sono degli spazi dedicati ai ragazzi che praticano l’attività sportiva (deposito sci, sala sciolinatura, palestra pesi); per i ragazzi vengono organizzate lezioni in più per recuperare quelle perse a causa delle assenze per le gare e gli allenamenti.
parcheggio ex mercato ortofrutticolo
Veronafiere
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E’ entrato in funzione a gennaio 2011 il nuovo parcheggio a raso di 2.160 posti auto nell’area dell’ex Mercato Ortofrutticolo, di fronte alla Fiera. Il parcheggio sorge su una superficie di 59 mila metri quadrati ed ha importanti caratteristiche tecniche quali il sistema automatizzato degli accessi, quello di video sorveglianza e l’illuminazione garantita da quattro torri a faro. Inoltre, dispone di una completa segnaletica orizzontale e verticale e di una pista ciclabile sul lato di Viale dell’Industria ed è dotato di 200 alberi con sistema irriguo automatizzato. Il parcheggio, che ha anche una funzione di “scambiatore” ed è collegato alla città da un servizio di bus navetta, è sorto su un’area di proprietà della Polo Fieristico Spa (partecipata da Comune di Verona e Veronafiere, rispettivamente, per l’85 e il 15 per cento) ed è finanziato dalla Fiera per una somma di 2 milioni di euro. Si tratta di un intervento fondamentale per lo sviluppo della Fiera e di un primo passo per la riqualificazione di tutta l’area dell’ex Mercato Ortofrutticolo in particolare e di Verona Sud in generale. Il Comune di Verona sta lavorando ad un progetto complessivo dell’area che tenga conto delle esigenze del nuovo polo fieristico e del miglioramento della qualità residenziale dei quartieri di Borgo Roma, Golosine e Santa Lucia, in termini di spazi verdi, sportivi e di nuovi servizi.
sanitĂ
giusto clima per il comfort condizionamento ottimale e risparmio energetico
Carel Industries S.r.l.
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Carel progetta, produce e commercializza sistemi di umidificazione per risolvere i problemi derivati da una scarsa umidità relativa dell’aria. L’azienda, leader del settore, risponde a tutte le esigenze di applicazione, sia civili sia industriali. Una delle installazioni più recenti è stata realizzata nell’Hotel Parchi del Garda, una nuovissima struttura a 4 stelle situata a Pacengo (VR). Il titolare dell’albergo, sensibile all’energy saving e alla salvaguardia dell’ambiente, ha cercato un metodo di climatizzazione innovativo che si adattasse alle molteplici esigenze del complesso. Lo studio termotecnico consultato per la realizzazione del progetto, ha scelto un sistema di raffrescamento ad acqua atomizzata, che assicura un notevole risparmio energetico sui costi dell’energia elettrica. Le sei centrali di trattamento dell’aria vengono così raffreddate e umidificate da sei umidificatori humiFog CAREL, controllati da un software specifico per unità di trattamento dell’aria. Il software, in base alle condizioni esterne, decide se fare freecooling o freecooling + raffreddamento evaporativo. L’aria di espulsione è umidificata fino al 94% di umidità relativa (U.R.) per massimizzare il raffrescamento dell’aria esterna. Un sistema di supervisione gestisce l’intero impianto di condizionamento dell’aria e di riscaldamento. I set point di temperatura e umidità sono mantenuti secondo i requisiti di progetto, come constatato durante l’inaugurazione dell’Hotel, che ha visto la presenza di ben 850 persone nella sala meeting. Il progetto è stato sviluppato grazie alla collaborazione tra CAREL, lo studio “Termotecnica B & B Snc Di Bissoli Umberto e Biolo Luciano” di Verona e la ditta Climaset S.r.l. di Padova.
md s.r.l. componenti per impianti gas medicali
MD s.r.l.
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MD Srl nasce dall’esperienza di tecnici specializzati, da anni impegnati nel settore della distribuzione dei gas medicali. L’assoluta conoscenza del settore e delle problematiche ad esso correlate ci ha permesso di sviluppare un’ampia gamma di prodotti in grado di soddisfare le normative vigenti e le esigenze degli installatori e degli utilizzatori finali. MD Srl progetta e produce componenti da installarsi in impianti per la distribuzione dei gas medicali e di evacuazione dei gas anestetici quali riduttori di pressione di linea, valvole di intercettazione, unità terminali, carpenterie di contenimento. Essa inoltre realizza una gamma di accessori per l’utilizzo degli impianti quali regolatori per il vuoto e flussimetri per la somministrazione dei gas medicali ai pazienti in applicazione a parete o a barra. Il continuo sviluppo, la selezione dei materiali utilizzati, una meticolosa cura delle fasi costruttive e un’attenzione particolare alla praticità d’utilizzo, garantiscono la massima sicurezza operativa di tutti i nostri prodotti. MD Srl ha inoltre implementato un sistema di gestione della qualità conforme alla norma UNI EN ISO 13485: 2004 ed è certificata per marcare CE i propri prodotti come dispositivi medici ai sensi della Direttiva 93/42/CEE. MD Srl si propone inoltre come partner in grado di offrire un servizio tecnico-commerciale completo, flessibile e mirato alla massima soddisfazione del cliente, offrendo anche soluzioni custom.
ERGON® linea community la porta ideale nelle strutture sanitarie
Celegon S.a.s.
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L’innovativo sistema di apertura rototraslante ERGON® è la soluzione ideale per strutture sanitarie. In particolare per quelle che ospitano anziani e soggetti diversamente abili con ridotte capacità motorie. Infatti il sistema a movimento ad arco ribassato con apertura a spinta da entrambi i lati, semplifica l’operazione di apertura e chiusura, riducendo del 50% gli ingombri dell’anta battente. ERGON®community spalanca le porte all’innovazione e alla praticità. Le porte a doppio battente con sistema ERGON® hanno una marcia in più rispetto a quelle tradizionali. Il transito di barelle e lettini è facilitato dal rivoluzionario sistema di apertura e chiusura “push and go”. I tradizionali catenacci a leva posti ai limiti inferiore superiore della spalletta vengono sostituiti dal pratico meccanismo di sbloccaggio a pulsante. Una semplice pressione e la spalletta si apre per poi bloccarla nuovamente con il suo riposizionamento. Il pluripremiato sistema ERGON® community è il prodotto di punta della Celegon, azienda presente da oltre 40 anni nel settore dell’arredamento e leader nella fornitura di sistemi di apertura rototraslanti e a scorrimento per ospedali e case di cura. Il sistema è compatibile con qualsiasi tipologia di anta e perfetto per le porte a superficie altamente lavabile, ideali per ambienti asettici e isolati come quelli ospedalieri. ERGON® community non necessita di interventi murari. L’installazione è semplice e i costi contenuti e concorrenziali rispetto ai tradizionali sistemi d’apertura.
innovazione a led sostenibile
Sorgente Illuminazione
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La ditta Sorgente Illuminazione – sito internet www.sorgenteillluminazione.it – si presenta come un’azienda costruttrice di apparecchi di illuminazione, in particolare per terziario, case di riposo, strutture ospedaliere.Il programma attuale è rivolto alla continua innovazione ricerca della tecnologia a led, perché presenta i seguenti vantaggi: -risparmio energetico -durata nel tempo di utilizzo (fino a 50000ore di funzionamento). Il nostro ufficio tecnico è a disposizione per calcoli di illuminotecnica, campionature, offerte dettagliate. Inoltre un servizio post vendita garantisce l’efficienza delle apparecchiature fornite ed installate.
riqualificazione dell’ulss 19 di adria un percorso atto a rafforzare il patrimonio aziendale
Azienda U.L.S.S. 19 di Adria
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L’azienda U.L.S.S. 19 di Adria (RO) sta svolgendo un percorso atto a rafforzare il patrimonio aziendale sia in termini strutturali sia dal punto di vista clinico Il progetto strutturale dell’Azienda Ulss 19 di Adria consiste in una riqualificazione edilizia ed organizzativa dell’intero complesso degli edifici di proprietà in un’ottica di organicità dell’offerta sanitaria e dell’integrazione ospedale - territorio. Questa riorganizzazione generale mira a creare percorsi e spazi più razionali sia per l’orientamento/accoglienza dell’utente sia per una miglior gestione delle risorse umane e materiali. L’attenzione particolare alle strutture si affianca allo sviluppo di programmi inerenti le tecnologie, l’impiantistica e la gestione dei servizi con l’unica finalità di dare alla comunità del Bassopolesine la miglior risposta possibile in campo socio- sanitario. Il 2010 ha segnato una grande tappa che ha visto l’ultimazione di diverse opere edilizie fondamentali, come il nuovo centro diurno per disabili di Taglio di Po (vedi foto) e la realizzazione del servizio di oncologia, ed altre sono in dirittura d’arrivo, quali la nuova sede del Dipartimento di salute mentale, il centro per disabili di Adria e la realizzazione della nuova palazzina dei servizi.
sostenibilità e sviluppo tecnologie a servizio della sanità
Azienda ULSS 21
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Anche l’Azienda ULSS 21 di Legnago è stata presente alla rassegna con un suo stand di promozione. Sono state presentate le varie attività e servizi dell’Azienda, ed illustrati sia in video che in cartellonistica, i più importanti lavori realizzati in questi ultimi due anni: -realizzazione del nuovo Pronto Soccorso dell’Ospedale di Legnago; -nuovo reparto di Riabilitazione Funzionale dell’Ospedale di Legnago; -nuovo reparto di Oculistica dell’Ospedale di Legnago; -realizzazione del nuovo parcheggio disabili dell’Ospedale di Legnago; -nuove diagnostiche presso le strutture dell’Azienda (Legnago, Bovolone, Nogara e Zevio); -realizzazione del nuovo parcheggio dell’Ospedale di Bovolone; -realizzazione nuovi ambulatori di Terapia Antalgica dell’Ospedale di Bovolone; -realizzazione del Centro Medicina Generale intitolato al Dr. “Daniele Giraldi”; -realizzazione del Centro Servizi Sociali Dipartimento Distretto a Bovolone; -realizzazione dell’UTAP all’Ospedale di Zevio; Notevole è stata l’affluenza in questi due giorni di rassegna da parte di operatori del settore e di amministratori locali. Dal confronto, dall’interesse e dallo scambio di informazioni che questo tipo di rassegne apportano, possono emergere nuove opportunità per l’assistenza e cura ai soggetti più deboli, con sviluppo di prodotti sempre più mirati ed innovativi. Parteciparvi, come ha notato l’ing. Panziera, Direttore del Servizio Tecnico, è comunque fonte di stimolo e confronto con altre realtà del territorio Veneto.
istituto di riposo per anziani nuova RSA per anziani
IRA Padova - Istituto per Anziani
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L’intervento prevede la realizzazione di una R.S.A. da 120 posti letto quali area abitativa, centro servizi, servizi sanitari, locali ausiliari, servizi generali ed impianti tecnologici. Il piano terra contiene il centro servizi, i servizi sanitari, i locali ausiliari, i servizi generali e gli impianti tecnologici, oltre al richiesto Centro Diurno. Al piano interrato si collocano spogliatoi per il personale, lavanderia/guardaroba, cella mortuaria e depositi. Ai piani primo e secondo vi sono collocati i nuclei abitativi muniti di camere singole e doppie, ampi spazi ricreativi, sale pranzo, locali infermieri, ambulatori e depositi. Tutte le camere hanno orientamento est ed ovest, mentre le zone a giorno sono orientate verso sud e protette con opportuni frangisole e tende schermanti. Le considerazioni sul luogo ed il clima hanno portato ad una progettazione orientata a proteggere l’edificio dagli effetti negativi del vento, del freddo e cercare gli effetti positivi dell’irraggiamento solare nel periodo invernale pensando ad adeguate protezioni nel periodo estivo. Questa ricerca si traduce in un gioco molto espressivo di vetrate, nel ritmo sfalsato dei volumi, nell’emergere di vetrate la cui leggerezza sottolinea l’aspetto compatto della piastra. Inoltre gli accorgimenti progettuali ed impiantistici adottati ha permesso la realizzazione del fabbricato in classe energetica A. Dalla lettura dei prospetti, si può notare una ricerca del modulo orizzontale in tutti gli elementi compositivi; così, oltre ai serramenti, i pannelli di fibrocemento ecologico, evidenziati, da una sigillatura che scandisce una modularità secondo il senso orizzontale. I corpi in aggetto al solo piano terra (sala polivalente, centro diurno, cucine, etc.) sono caratterizzati da pareti inclinate rivestite in lamiera di zinco-titanio.
Selvazzano Dentro - Palazzo Bolis
elenco espositori
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AUTOSTRADA NOGARA MARE ADRIATICO SCPA
AZIENDA GARDESANA SERVIZI S.P.A.
via S. Marta, fabbricato 13 30123 Venezia
via Flavio Gioia 71 37135 Verona
via Monte Baldo 17 37019 Peschiera del Garda VR
tel 0415334238 fax 0415334254
tel 0459695873 fax 0458272317
tel 0456445211 fax 0456445299
apv@port.venice.it www.port.venice.it
info@nogaramare.it
ags@ags.vr.it www.ags.vr.it
98
128
AZIENDA ULSS 12
AZIENDA ULSS 15 “ALTA PADOVANA” DI CITTADELLA
AZIENDA ULSS 16 DI PADOVA
via Don Federico Tosatto 147 30174 Mestre VE
via Casa di Ricovero 40 35016 Cittadella PD
via E. degli Scrovegni 14 35131 Padova
tel 0412607111
tel0499324243 fax 0499324233
tel 0498216511 fax 0498214193
www.ulss12.ve.it
direzione_generale@ulss15.pd.it
www.ulss16.padova.it
AZIENDA ULSS 19 DI ADRIA
AZIENDA ULSS 21 DI LEGNAGO
piazza degli Etruschi 9 45011 Adria RO
via Gianella 1 37045 Legnago VR
tel 0426940513 fax 0426940481
tel 0442622533 fax 0442622684
f.miliani@ulss19adria.veneto.it
protocollo.generale@aulsslegnago.it
326
b
www.aulsslegnago.it
328
c
BIBIONE TERME S.P.A.
CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER LA GERMANIA
via delle Colonie 3 30020 Bibione VE
60325 Friedrich-Ebert-Anlage 58 Francoforte sul Meno DE
tel 0431441111 fax 0431441199
tel 00496997145299 fax 004969727115
info@bibioneterme.it www.bibioneterme.it
info@itkam.org 308
86
CAMERA DI COMMERCIO I.A.A. VERONA
CANTIERE NAVALE POLESANO SOCIETA’ COOPERATIVA
CAREL INDUSTRIES S.R.L.
corso Porta Nuova 96 37122 Verona
via Chavichino 6 45015 Porto Viro RO
via dell’industria 11 35020 Z.I. Brugine PD
tel 045 8085011 fax 045 594648
tel 0426634090 fax 0426322098
tel 0499716611 fax 049 9716600
cciaa.verona@vr.legalmail.camcom.it
cnpportoviro@tin.it
carel@carel.com www.carel.com
www.vr.camcom.it
88
116
318
CAVAZZANA FRANCO & C. S.A.S.
CELEGON S.A.S.
CENTRO COPIE BERCHET S.A.S.
via Carollo 10 35020 Tribano PD
via G. Galilei 6 30035 Mirano VE
via E. degli Scrovegni 5 35131 Padova
tel 0495342288 fax 0499589147
tel 0415728404 fax 0415728522
tel 049661111 fax 049661111
cavazzana@tin.it
info@celegon.it www.celegon.it
cberchet@ccberchet.it www.ccberchet.com
146
322
306
CITY DESIGN S.P.A.
CITYWARE ENGINEERING S.R.L.
COMMISSARIO DELEGATO EMERGENZA TRAFFICO E MOBILITAâ&#x20AC;&#x2122; PROV. TV-VI
via Trattori 23 31024 Roncadelle di Ormelle TV
via Nona Strada 9 35129 Padova
tel 0422205811 fax 0422205800
tel 0498077466 fax 0497819659
tel 0412907773 fax 0412907774
citydesign@citydesign.it www.citydesign.it
info@city-ware.it www.city-ware.it
e.malengo@commissariopedemontana.it
via Baseggio 5 30174 Mestre VE
244
COMUNE DI ASIAGO
COMUNE DI BELLUNO
COMUNE DI CAORLE
piazza II Risorgimento 6 36012 Asiago VI
piazza Duomo 1 32100 Belluno
via Roma 26 30021 Caorle VE
tel 0424600218 fax 0424600239
tel 0437913109 fax 0437913240
tel 0421219111 fax 0421219300
comune@comune.asiago.vi.it www.comune.asiago.vi.it
gcasagrande@comune.belluno.it
protocollo@comune.caorle.ve.it www.comune.caorle.ve.it
192
224
208
COMUNE DI ERACLEA
COMUNE DI JESOLO
COMUNE DI LENDINARA
piazza Garibaldi 54 30020 Eraclea VE
via Santâ&#x20AC;&#x2122;Antonio 11 30016 Jesolo VE
piazza Risorgimento 1 45026 Lendinara RO
tel 0421234111 fax 0421234150
tel 0421359111 fax 0421359360
tel 0425605611 fax 0425600977
protocollo.comune.eraclea.ve@pecveneto.it
comunicazione@comune.jesolo.ve.it
uff.urbanistica@comune.lendinara.ro.it
220
222
226
www.comune.lendinara.ro.it
COMUNE DI MIRANO
COMUNE DI PADOVA
COMUNE DI ROVIGO
piazza Martiri 1 30035 Mirano VE
via del Municipio 1 35122 Padova
via Badaloni 31 45100 Rovigo
tel 0415798311 fax 0415798329
tel 0498204638 fax 0498204644
tel 0425206400 fax 0425206451
protocollo.comune.mirano.ve@pecveneto.it
segreteria.urbanistica@comune.padova.it
fiorenza.ronsisvalle@comune.rovigo.it
216
190
www.comune.mirano.ve.it
198
COMUNE DI SCHIO
COMUNE DI TORRI DI QUARTESOLO
COMUNE DI VALDAGNO
piazza Statuto 16 36015 Schio VI
via Roma 174 36040 Torri di Quartesolo VI
piazza del Comune 8 36018 Valdagno VI
tel 0445691111 fax 0445531050
tel 0444250200 fax 0444250237
tel 0445428160 fax 0445428213
info@comune.schio.vi.it www.comune.schio.vi.it
torridiquartesolo.vi@cert.ip-veneto.net
info@comune.valdagno.vi.it www.comune.valdagno.vi.it
212
210
214
COMUNE DI VENEZIA
COMUNE DI VERONA
COMUNE DI VICENZA
via S. Marco 4137 30124 Venezia
Piazza Brà 1 37121 Verona
piazza Biade 26 36100 Vicenza
tel 0412446012 fax 0412446032
tel 0458077535 fax 0458077511
tel 0444221463 fax 0444221550
pianostrategico@comune.venezia.it
mauro_grison@comune.verona.it
czimello@comune.vicenza.it
188
194
www.comune.venezia.it
202
COMUNE DI VITTORIO VENETO
COMUNITA’ MONTANA DEL BALDO
COMUNITA’ MONTANA DELLA LESSINIA
piazza del Popolo 14 31029 Vittorio Veneto TV
loc. Platano 6 37013 Caprino Veronese VR
piazza Borgo 52 37021 Bosco Chiesanuova VR
tel 0438569501 fax 043857212
tel 0456230877 fax 0456230873
tel 0456799211
mscalet@comune.vittorio-veneto.tv.it
baldo@comunitamontanabaldo.vr.it
www.comunitamontanabaldo.vr.it
parcocultura@lessinia.verona.it www.lessiniapark.it
218
228
150
COMUNITA’ MONTANA SPETTABILE REGGENZA DEI SETTE COMUNI
CONCESSIONI AUTOSTRADALI VENETE - CAV S.P.A.
CONFCOMMERCIO VENETO
viale della Stazione 1 36012 Asiago VI
via Bottenico 64/a 30175 Marghera VE
via Don F. Tosatto 59 30174 Mestre VE
tel 0424462502 fax 042464567
tel 0415497612 fax 041935181
tel 041974022 fax 041959244
info@reggenza.it www.reggenza.it
direzione.generale@cavspa.it www.cavspa.it
info@confcommercioveneto.it
230
130
84
CONFINDUSTRIA PADOVA
CONSORZIO B.I.M. ADIGE DI VERONA
CONSORZIO DELL’ASPARAGO DI BADOERE
via E.P. Masini 2 35131 Padova
via Ca’ di Cozzi 41 37124 Verona
tel 0498227258 fax 0498227168
tel 0458344397 fax 0458301756
c/o Municipio Morgano, piazza Indipendenza 2 31050 Badoere di Morgano tel 0499350001 fax 0499350001
urbanistica@confindustria.pd.it www.confindustria.pd.it
info@bimadige.vr.it
90
info@asparagodibadoere.it www.asparagodibadoere.it 106
306
CONSORZIO DI BACINO VERONA DUE DEL QUADRILATERO
CO.RI.LA. - CONSORZIO GESTIONE RICERCHE SULLA LAGUNA DI VENEZIA
COSTRUZIONI ALLEGRI S.R.L.
S. Marco 2847 30124 Venezia
via B. Barbarani 8 37019 Peschiera del Garda VR
tel 0456861510 fax 0456860851
tel 0418408511 fax 0418408512
tel 0457550039 fax 0457553133
segreteria@consorziovr2.it
direzione@corila.it www.corila.it
info@costruzioniallegri.it
via A. Mantegna 30/b 37012 Bussolengo VR
e
110
260
292
EAMBIENTE S.R.L.
EDEM S.A.S. DI DOZZI E C.
via delle Industrie 9 30175 Marghera VE
corso del Popolo 133 30172 Mestre VE
tel 0415093820 fax 0415093886
tel 0410994090 fax 041961037
info@eambiente.it www.eambiente.it
edem@edem.it www.edem.it 256
286
ENTE FIERA DI ISOLA DELLA SCALA S.R.L.
ENTE PARCO REGIONALE DEL FIUME SILE
ENTE PARCO REGIONALE VENETO DELTA DEL PO
via Vittorio Veneto 4 37063 Isola della Scala VR
via Tandura 40 31100 Treviso
via Marconi 6 45012 Ariano del Polesine RO
tel 0457300089 fax 0457302596
tel 0422326520 fax 0422321839
tel 0426372202 fax 0426373035
info@isolafiere.it www.isolafiere.it
info@parcosile.it www.parcosile.it
info@parcodeltapo.org www.parcodeltapo.org 160
f
ENTERPRISE SOLUTIONS GEOTEAM S.R.L.
ETRA S.P.A.
via Stadler 17 30175 Marghera VE
largo Parolini 82/b 36061 Bassano del Grappa VI
tel 0415010465 fax 041630423
tel 0498098000 fax 0498098701
info@es-geoteam.it www.es-geoteam.it
comunicazione@etraspa.it www.etraspa.it 280
154
282
FEDERAZIONE REGIONALE COLDIRETTI VENETO
FIORENTINI FOLGARIA S.P.A.
FONDAZIONE DI VENEZIA
via Torino 180 30173 Mestre VE
Villaggio Fiorentini 31 36040 Lastebasse VI
Dorsoduro 3488/u 30123 Venezia
tel 0415455211
tel 0464720538 fax 0464723018
tel 0412201956 fax 0412201232
veneto@coldiretti.it
g
segreteria@fondazionedivenezia.org
www.fondazionedivenezia.org 80
296
GRUPPO DI AZIONE LOCALE “BALDO-LESSINIA”
GRUPPO DI AZIONE LOCALE DELLA PIANURA VERONESE
piazza Borgo 52 37021 Bosco Chiesanuova VR
via Libertà 57 37053 Cerea VR
tel 0456780048 fax 0456782479
tel 04421791878 fax 04421791878
info@baldolessinia.it www.baldolessinia.it
segreteria@galpianuraveronese.it 304
302
h
HANAMI PROGETTI SRL
HR WALLINGFORD LTD
via San Lucano 11 32100 Belluno
Howbery Park OX108BA Wallingford-Oxon GB
tel 0437949131 fax 0437292726
tel 004401941835381 fax 004401491832233
info@hanamiprogetti.it www.hanamiprogetti.it
info@hrwallingford.co.uk 242
i
I.R.A. ISTITUTO DI RIPOSO PER ANZIANI PADOVA piazzale Mazzini 14 35137 Padova tel 0498241511 fax 0498241531 segreteriagenerale@irapadova.it www.irapadova.it 330
112
l
LIFE S.R.L.
LOCOST LIVING S.R.L.
LTS LAND TECHNOLOGY & SERVICES S.R.L.
viale Venezia 23 30035 Mirano VE
via Peschiera 26 37017 Pacengo di Lazise VR
via Luigi Sartorio 12 31100 Treviso
tel 0415728061 fax 0415728975
tel 0456490027
tel 0422301131 fax 0422301131 nuccio.bucceri@ltsht.com www.ltsht.com
info@lifesrl.eu www.lifesrl.eu
m
276
260
234
MAGISTRATO ALLE ACQUE DI VENEZIA
MARCO POLO SYSTEM G.E.I.E.
San Polo, Palazzo X Savi 19 30124 Venezia
San Marco 2662 30124 Venezia
tel 0415293594 fax 0415205119
tel 0412501718 fax 0412501720
info@magisacque.it www.magisacque.it
info@marcopolosystem.it www.marcopolosystem.it 96
300
MD S.R.L.
MESSANA AIR RAY CONDITIONING S.R.L.
METADISTRETTO VENETO DELLA BIOEDILIZIA
via G. Rossa 22/c 30037 Scorzè VE
via Amman 13 33084 Cordenons PN
viale della Repubblica 154 31100 Treviso
tel 0415841320 fax 0415847697
tel 0434538207 fax 0434542418
tel 0422315633 fax 0422315666
info@md-srl.it www.md-srl.it
info@messana.it www.messana.it
info@distrettobioedilizia.it www.distrettobioedilizia.it
320
MONDO S.P.A. piazzale Edmondo Stroppiana 1 12051 Alba CN
o
250
Gruppo OICE Veneto Divisione regionale: OICE Italia
viale Maresciallo Pilsudski 124 00197 Roma
tel 0173232111 fax 0173232400
tel 0680687248 fax 068085022
info@mondoita.com www.mondoworldwide.com
info@oice.it 248
p
PARCO NATURALE REGIONALE DELLA LESSINIA
PARCO REGIONALE DEI COLLI EUGANEI
Piazza Borgo 52 37021 Bosco Chiesanuova VR
via Rana Ca’ Mori 8 35042 Este PD
tel 0456799211 fax 0496780677
tel 049632911 fax 0429601368
parcocultura@lessinia.verona.com
info@parcocollieuganei.com www.parcocollieuganei.com
www.lessiniapark.it
150
158
PASSANTE DI MESTRE S.C.P.A.
PATCHWORK STUDIaRCHITETTURA
PROJECT SCARL SOCIETA’ PROF.LE DI PROGETTAZIONE
via S. Orsato 30 30175 Marghera VE
via Gattamelata 130 35128 Padova
via Mure Ospedale Vecchio 21 45100 Rovigo
tel 0415382984 fax 0415388148
tel 049 8075560 fax 049 8591600
tel 042524864 fax 0425423201
marica.bonaventura@impregilo.it
lavori@patchworkstudio.it www.patchworkstudio.it
120
270
258
PROVINCIA DI BELLUNO
PROVINCIA DI PADOVA
PROVINCIA DI ROVIGO
via Sant’Andrea 5 32100 Belluno
piazza Antenore 3 35121 Padova
viale Ricchieri Detto “Celio” 10 45100 Rovigo
tel 0437959111 fax 0437941222
tel 0498201786 fax 0498201716
tel 0425386879 fax 0425386850
www.provincia.belluno.it
urbanistica@provincia.padova.it www.provincia.padova.it
area.territorio@provincia.rovigo.it www.provincia.rovigo.it
176
184
180
PROVINCIA DI TREVISO
PROVINCIA DI VENEZIA Servizio Pianificazione Territoriale
PROVINCIA DI VERONA
via Forte Marghera 191 30173 Mestre VE
via Santa Maria Antica 1 35121 Verona
tel 0422656884 fax 0422656740
tel 0412501974 fax 0412501990
tel 0459288285 fax 0459288358
mlagreca@provincia.treviso.it www.provincia.treviso.it
territorio.urbanistica@provincia.venezia.it
provincia.verona@provincia.vr.it www.portale.provincia.vr.it
168
182
via Cal di Breda 31100 Treviso
172
www.pianificazione.provincia.venezia.it
r
PROVINCIA DI VICENZA
REAL ESTATE CIS S.P.A.
Contra’ Gazzolle 1 36100 Vicenza
corso Vittorio Emanuele 55 37069 Villafranca VR
tel 0444908262 fax 0444908490
tel 0456304354 fax 0456309234
info@provincia.vicenza.it www.provincia.vicenza.it
recis@cis-vr.it 262
186
REGIONE DEL VENETO Direzione Regionale Tutela dell’Ambiente Calle Priuli 99 30121 Venezia
REGIONE DEL VENETO Segreteria Regionale per l’Ambiente
REGIONE DEL VENETO Segreteria Regionale per la Cultura
Calle Priuli 99 30121 Venezia
Cannaregio Palazzo Sceriman 168
30121 Venezia
tel 0412792456 fax 0412792445
tel 0412792030 fax 0412791793
tel 0412792654 fax 0412793936
ambiente@regione.veneto.it www.regione.veneto.it
segr.ambiente@regione.veneto.it www.regione.veneto.it
segr.turismo@regione.veneto.it www.regione.veneto.it
64
56
60
REGIONE DEL VENETO Segreteria Regionale per le Infrastrutture
REGIONE DEL VENETO Direzione Urbanistica e Paesaggio Calle Priuli 99 30121 Venezia
Progetto NATREG - Regione del Veneto â&#x20AC;&#x201C; Direzione Pianificazione Territoriale e Strategica Palazzo Linetti Cannaregio 99, 30121 Venezia
tel 0412794667 fax 0412794670
tel 0412792334 fax 0412792383
tel 0412792086 fax 0412792096
segr.inframob@regione.veneto.it
urbanistica@regione.veneto.it www.regione.veneto.it
tiziana.quaglia@regione.veneto.it www.ptrc.it
Via Baseggio 5 30174 Mestre VE
www.regione.veneto.it
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RETE DI IMPRESE BEIENERGI via Roma 34 37050 Oppeano VR
s
38
32
SANIFIM S.R.L. via delle Trincee 13/m 37135 Verona tel 0458550795 fax 0458567320
maikol.furlani@complan.it
marco.guerra@klinver.it 252
SIFA SOC.CONS.P.A.
SISTEMI TERRITORIALI S.P.A.
SKI COLLEGE S.P.A.
viale Sansovino 7 30171 Mestre VE
piazza Zanellato 5 35131 Padova
via Trieste 14/b 32020 Falcade BL
tel 0415321493 fax 0415329162
tel 049774999 fax 049774399
tel 3477094174 fax 0437507115
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tel 0415544467 fax 0415544257
tel 0499065754 fax 0499065766
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tel 0412440271 fax 0417795493
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VENTO DI VENEZIA S.R.L.
Santa Croce 191 30135 Venezia
Isola della Certosa 30141 Venezia
tel 0412571819 fax 0412571738
tel 0415208588 fax 0415222497
comesta@iuav.it www.iuav.it
info@ventodivenezia.it www.ventodivenezia.it 290
240
VENETO AGRICOLTURA
VENETO INNOVAZIONE S.P.A.
VENETO STRADE S.P.A.
viale dell’Universita’ Agripolis 14 35020 Legnaro PD
via Torino 105 30172 Mestre VE
via Baseggio 5 30174 Mestre VE
tel 0498293711 fax 0498293815
tel 041868530 fax 0415322133
tel 0412907711 fax 0412907903
info@venetoagricoltura.org www.venetoagricoltura.org
info@venetoinnovazione.it www.venetoinnovazione.it
segreteria@ve.venetostrade.it www.venetostrade.it
162
92
VERONAFIERE
VIRTUALGEO S.R.L.
viale del Lavoro 8 37135 Verona
viale Trento 105/d 33077 Sacile PN
tel 0458298111 fax 0458298288
tel 0434781939 fax 0434782901
info@veronafiere.it www.veronafiere.it
info@virtualgeo.it www.virtualgeo.it 314
z
122
ZOLLET INGEGNERIA S.R.L. via Stazione 40 32035 Santa Giustina BL tel 0437858549 fax 0437857040 grazia.zollet@zollet.it www.zollet.com 278
programma eventi
18 novembre 2010 10,00
auditorium verdi
Apertura della rassegna con la presenza delle autorità
11,30 sala piccinato
Visita alla Rassegna
12,15 piazza dei signori
“Presentazione dell’Ecodistretto di Porto Marghera” convegno a cura di Veritas e Comune di Venezia
14,00 sala vivaldi
“I cambiamenti climatici e gli impatti sul territorio” convegno a cura di Unità di Progetto Protezione Civile, Direzione Difesa del suolo - Regione Veneto, ARPAV, Ufficio del Commissario Delegato per l’Emergenza
14,00 sala mozart
“Parco della Certosa Venezia: natura e tecnologia per l’isola che rinasce dall’acqua” convegno a cura di VdV S.r.l.
14,00 sala piccinato
“La Direttiva Inspire e lo scambio di dati geografici a livello europeo” convegno a cura di Regione Veneto, Magistrato alle Acque, Corila
14,00 sala scarpa
“Presentazione progetto rilievo fiume Meschio e modello idraulico tridimensionale” workshop a cura dell’Unità di progetto Genio Civile di Treviso - Regione Veneto, VIRTUALGEO e Università di Udine
14,30 sala salieri
“Dolomiti Unesco: opportunità di sviluppo per il Bellunese” convegno a cura di Provincia di Belluno e Comune di Belluno in collaborazione con Fondazione Dolomiti
15,00 sala scarpa 15,00 auditorium verdi
“Ingegneria veneta: un settore produttivo in pericolo” a cura di OICE
15,00 sala respighi
“Prima conferenza delle Intese Programmatiche d’Area del Veneto (IPA)” convegno a cura della Direzione regionale Programmazione - Regione Veneto
16,00 sala piccinato
“La gestione sostenibile delle aree protette: il Delta del Po come laboratorio di pianficazione interregionale” convegno a cura di Regione Veneto (Progetto NATREG)
“Il nuovo sistema autostradale regionale: un occasione per ricucire il territorio” convegno a cura dell’Assessorato alla Mobilità e alle Infrastrutture - Regione Veneto
“Il regolamento di esecuzione ed attuazione del Codice dei contratti: profili innovativi e impatto sul settore degli appalti pubblici” convegno a cura della Direzione Lavori Pubblici - Regione Veneto
19 novembre 2010 10,00 sala respighi 10,00 sala mozart
“Europa Distretti Idrografici Regioni: la nuova frontiera per la difesa del territorio” convegno a cura dell’ Autorità di Bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta-Bacchiglione e dell’Autorità di Bacino del fiume Adige
10,00 sala salieri
“La rete ecologica regionale: tre progetti pilota” workshop a cura del Servizio Pianificazione Ambientale - Regione Veneto (Festival della Biodiversità)
10,00 sala vivaldi
“Tre piani per il Veneto. Piano casa, Piano straordinario per le piccole opere di interesse locale (misure anti-crisi), Piano nazionale di edilizia abitativa” convegno a cura della Segreteria Ambiente - Lavori Pubblici - Regione Veneto
10,00 sala scarpa
“I luoghi e le memorie della Grande Guerra” presentazione del progetto a cura della Direzione Beni Culturali - Regione Veneto
10,00 sala piccinato
“Monitoraggio delle città, del territorio e dell’ambiente con droni, reti di sensori, MMS e laser scanner” workshop a cura di Unisky e LTS
11,00 sala piccinato
“Easy to map: uno strumento nuovo dedicato agli enti locali e alla pubblica amministrazione per la mappatura tematica del territorio” workshop a cura di Unisky
14,00 sala piccinato
“Dalla Pianificazione al territorio attraverso la gestione dell’informazione” convegno a cura di Enterprise Solutions GeoTeam S.r.l.
14,00 sala scarpa 14,30 sala respighi
“Un oceano di opportunità - la politica europea integrata sul mare ed il Mediterraneo” convegno a cura di Corila
14,30 sala mozart
“Dalla scala regionale alla scala locale” tavola rotonda a cura della Direzione Urbanistica e Paesaggio - Regione Veneto
15,30 sala salieri
“La perequazione urbanistica nel piano degli interventi della città di Verona” convegno a cura del Comune di Verona
15,30 sala piccinato
“Dai castelli alle piazze di difesa, un patrimonio e una risorsa per il Veneto” convegno a cura di Marco Polo System
“Dalla strategia all’attuazione” tavola rotonda a cura della Direzione Urbanistica e Paesaggio - Regione Veneto
“I Comuni dinamici: le piccole capitali del Veneto” convegno a cura della Direzione Pianificazione Territoriale Parchi - Regione Veneto
indice
una manifestazione per riscoprire identitĂ e cultura
9
geo-oikos: la parola ai conoscitori del territorio
11
veronafiere piattaforma di lancio per le imprese e le istituzioni del territorio
13
geo-oikos: luoghi, persone, prospettive una rete di conoscenze per promuovere il territorio
15
regione del veneto
19
piano paesaggistico regionale
Direzione Pianificazione Territoriale e Strategica Segreteria Regionale per le Infrastrutture Regione del Veneto
20
progetti strategici regionali
22
comuni dinamici
24
lâ&#x20AC;&#x2122;esperienza dei piani territoriali provinciali
26
unâ&#x20AC;&#x2122;iniziativa di marketing territoriale
28
premio piccinato
30
Direzione Pianificazione Territoriale e Strategica Segreteria Regionale per le Infrastrutture Regione del Veneto Direzione Pianificazione Territoriale e Strategica Segreteria Regionale per le Infrastrutture Regione del Veneto Direzione Pianificazione Territoriale e Strategica Segreteria Regionale per le Infrastrutture Regione del Veneto Direzione Pianificazione Territoriale e Strategica Segreteria Regionale per le Infrastrutture Regione del Veneto Direzione Pianificazione Territoriale e Strategica Segreteria Regionale per le Infrastrutture Regione del Veneto
progetto natreg
32
progetto 2Bparks
34
atlante dei siti natura 2000 del veneto
36
monitoraggio e aggiornamento del quadro conoscitivo
38
osservatorio per il paesaggio veneto
40
progetto integrato fusina
42
il sistema infrastrutturale della regione del veneto
44
progetto EU watermode
46
progetto EU iee-biosire
48
Direzione Pianificazione Territoriale e Strategica Segreteria Regionale per le Infrastrutture Regione del Veneto Direzione Pianificazione Territoriale e Strategica Segreteria Regionale per le Infrastrutture Regione del Veneto Servizio Pianificazione Ambientale Segreteria Regionale per le Infrastrutture Regione del Veneto Direzione Urbanistica e Paesaggio Segreteria Regionale per le Infrastrutture Regione del Veneto Direzione Urbanistica e Paesaggio Segreteria Regionale per le Infrastrutture Regione del Veneto Direzione Progetto Venezia Segreteria Regionale per le Infrastrutture Regione del Veneto Direzione Infrastrutture Segreteria Regionale per le Infrastrutture Regione del Veneto UnitĂ di Progetto Logistica Segreteria Regionale per le Infrastrutture Regione del Veneto UnitĂ di Progetto Logistica Segreteria Regionale per le Infrastrutture Regione del Veneto
progetto EU SoNorA
50
sistemi informativi territoriali
52
valorizzazione turistica del fiume po
56
archeoveneto ed ecomuseograndeguerra
58
bonifica delle aree inquinate
60
edilizia sostenibile
64
piano straordinario per le opere di interesse locale
66
interventi destinati al “social housing”
68
contratti di quartiere II
70
Unità di Progetto Logistica Segreteria Regionale per le Infrastrutture Regione del Veneto Unità di Progetto per SIT e la Cartografia Segreteria Regionale per le Infrastrutture Regione Veneto Direzione Turismo Segreteria Regionale per la Cultura Regione del Veneto Direzione Beni Culturali Segreteria Regionale per la Cultura Regione del Veneto
Direzione Tutela dell’Ambiente Segreteria Regionale per l’Ambiente Regione del Veneto Direzione Lavori Pubblici Segreteria Regionale per l’Ambiente Regione del Veneto Direzione Lavori Pubblici Segreteria Regionale per l’Ambiente Regione del Veneto Unità di Progetto Edilizia Abitativa Segreteria Regionale per l’Ambiente Regione del Veneto Unità di Progetto Edilizia Abitativa Segreteria Regionale per l’Ambiente Regione del Veneto
alluvione che ha colpito il territorio della regione
72
attestato di certificazione energetica degli edifici
74
istituzioni
77
Unità di Progetto Protezione Civile Segreteria Regionale per l’Ambiente Regione del Veneto Unità di Progetto Energia Segreteria Regionale per l’Ambiente Regione del Veneto
verde a protezione delle città
Commissario Delegato per l’emergenza concernente gli eccezionali eventi meteorologici del 26 settembre 2007 che hanno colpito parte del territorio della Regione Veneto
78
passante verde
80
est
82
laboratorio urbanità possibili
84
camera di commercio italiana per la germania
86
camera di commercio di verona
88
made in padova
90
polo veneto dell’idrogeno
92
acqua: servizi e tecnologia
95
Federazionale Regionale Coldiretti Veneto Ance Veneto
Confcommercio Veneto
Camera di Commercio Italiana per la Germania Camera di Commercio di Verona Confindustria Padova Veneto Innovazione
mose e arsenale
Magistrato alle Acque di Venezia
la sostenibilità si sviluppa con il porto Autorità Portuale di Venezia
96 98
piani di bacino
100
terminale adriatic lng
102
consorzi di bonifica del veneto
104
consorzio b.i.m. adige di verona
106
consorzi di bacino imbrifero montano della regione veneto
108
attività del consorzio verona due
110
spiaggia di eraclea
112
somit nel veneto
114
cantiere navale polesano
116
Autorità di Bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta, Bacchiglione Autorità di Bacino dell’Adige Terminal Adriatic LNG
Unione Veneta Bonifiche B.I.M Adige
Federazione Italiana Nazionale dei Consorzi di Bacino Imbritero Montano Consorzio del Bacino Verona Due HR Wallingford Ltd Somit s.r.l.
Cantiere Navale Polesano Società Cooperativa
infrastrutture
passante di mestre
Passante di Mestre S.C.P.A.
119
120
un ponte tecnologico sull’ospedale
122
sistemi territoriali s.p.a.
124
aeroporto di verona: porta di accesso al territorio
126
autostrada “nogaramare”
128
sistema mistic
130
Veneto Strade S.p.A.
Sistemi Territoriali S.p.A.
Aeroporto Valerio Catullo S.p.a.
Autostrada Nogara Mare Adriatico SCPA Concessioni Autostradale Venete
edilizia abitativa
realizzare in sinergia Ater Treviso
133 134
36 alloggi di e.r.p. - valdagno
136
contratto di quartiere II mestre-altobello
138
domotica e fotovoltaico
140
edificio a elevata prestazione energetica a belluno
142
verona che partecipa
144
verso una edilizia sostenibile
146
Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale della Provincia di Vicenza Ater Venezia Ater Rovigo
Ater Belluno Ater Verona Cavazzana
parchi e agricoltura
parco naturale regionale della lessinia Parco Lessina - Comunità Montana Lessinia
149 150
progetti europei del parco regionale veneto del delta del po
154
cantieri forestali nel parco
158
san michele camper resort
160
salvaguardia della biodiversità
162
Ente Parco Delta Po
Parco Regionale Colli Euganei Parco del Sile
Veneto Agricoltura Azienda Regionale per i Settori Agricolo Forestale ed Agro-Alimentare
province e comuni capoluogo
la provincia di venezia capitale verde dell’europa Provincia di Venezia
progetto “drawa piave fiume e architetture” Provincia di Treviso Servizio Urbanistica Pianificazione Territoriale e S.I.T.I. Studio Drh:Architetti Associati
167 168 172
progetto “drawa piave fiumi e architetture”
174
nuovo liceo “ferrari”
176
scelte condivise
178
il territorio genera qualità diffusa
180
forti veronesi in alpine space
182
navigazione interna
184
progetti del piano territoriale di coordinamento provinciale
186
p.a.t. del comune di venezia
188
ponte darwin
190
il territorio genera qualità diffusa
192
pianificazione operativa
194
un nuovo corso per rovigo
198
rete ecologica
202
2010 - l’alluvione di vicenza
204
Provincia di Treviso Servizio Urbanistica Pianificazione Territoriale e S.I.T.I. S.P.A.A. Studio Paesaggio Architettura Ambiente Provincia di Padova
Provincia di Padova - Settore Urbanistica e Programmazione territoriale Provincia di Belluno Provincia di Verona Provincia di Rovigo
Provincia di Vicenza Comune di Venezia Comune di Padova Comune di Belluno Comune di Verona Comune di Rovigo
Comune di Vicenza Comune di Vicenza
piccole capitali del veneto dalla carta di asiago al pat Comune di Asiago
torri di quartesolo
Comune di Torri di Quartesolo
207 208 210
schio, un futuro che viene da lontano
212
luoghi possibili
214
comune di mirano
216
vittorio veneto: idea oltre il piano
218
venezia, laguna del doge
220
jesolo 2012 the city beach
222
riallagamento di valle vecchia
224
riconversione area ex zuccherificio
226
gestione rete natura
228
ecomuseo della grande guerra
230
Comune di Schio Studio Marco Zanato
Comune di Valdagno Comune di Mirano
Comune di Vittorio Veneto Comune di Eraclea Comune di Jesolo
Comune di Caorle
Comune di Lendinara
ComunitĂ Montana del Baldo
ComunitĂ Montana Altopiano dei Sette Comuni
professionisti torre eva Life s.r.l.
233 234
project financing
238
parco della certosa
240
area next
242
automazione intelligente
244
black boxes
246
Studio Andreatta
Vento di Venezia Hanami
Cityware Engineering S.r.l. Studio Architetti Mar
oice veneto
248
un distretto di eccellenza
250
beienergi community
252
community planning for development
254
obiettivo 20-20-20
256
logistics park
258
nuova scuola di calmasino
260
recis
262
recis
264
motorcity
266
complex[c]ity
270
Oice Veneto
Metadistretto veneto della Bioedilizia BeiEnergi Rete
BeiEnergi Rete (Complan srl, Verde Più srl) Dipartimento di Scienze Economiche dell’Università di Verona Euromed Center eAmbiente
Costa Sviluppo S.p.A. Società Professionale Project scarl - Rovigo Costruzioni Allegri s.r.l. Real Estate CIS S.p.A. Real Estate CIS S.p.A. Autodromo del Veneto Patchwork studiArchitettura
rilevamento territoriale
monitoraggio di territorio e ambiente
UniSky e.r.l. Spin-off dell’Università I.U.A.V. di Venezia
273 274
monitoraggio di territorio e ambiente
276
zollet ingegneria
278
dalla pianificazione al territorio attraverso la gestione dell’informazione
280
Land Technology & Service s.r.l. Zollet S.p.a.
ES Geote@m S.r.l.
una sinergia per l’ambiente e il territorio
282
platform PA
284
innovazione e accessibilità
286
Etra S.p.A.
Abitat Sistemi Informativi Territoriali Servizio CORAP™ realizzato con tecnologia microSIT® di EDEM s.a.s. - Venezia
cultura
idee e progetti per il territorio Università Iuav di Venezia
289
290
corila
292
siti inquinati
294
m9
296
forte marghera - act4ppp
298
promozione e servizi
301
Corila Corila
Fondazione di Venezia
Marco Polo System G.E.I.E.
g.a.l. della pianura veronese G.A.L.della Pianura Veronese
302
“petra” p.s.l. 2007-2013
304
un service per comunicare
306
bibione thermae
308
comune di morgano
310
ski college veneto
312
parcheggio ex mercato ortofrutticolo
314
G.A.L. Baldo - Lessinia Centro Copie Berchet
Bibione Thermae S.p.A.
Consorzio Asparago Badoere Ski College S.p.A Veronafiere
sanità
giusto clima per il comfort Carel Industries S.r.l.
317 318
md s.r.l.
320
ERGON® linea community
322
innovazione a led sostenibile
324
riqualificazione dell’ulss 19 di adria
326
sostenibilità e sviluppo
328
istituto di riposo per anziani
330
MD s.r.l.
Celegon S.a.s.
Sorgente Illuminazione
Azienda U.L.S.S. 19 di Adria Azienda ULSS 21
IRA Padova - Istituto per Anziani
programma eventi
359
ringraziamenti
per la collaborazione e l’impegno prestati nell’organizzazione della manifestazione la Segreteria Regionale per l’Ambiente: Direzione Lavori Pubblici; Direzione Tutela Ambiente; Direzione Difesa del Suolo; Unità di Progetto Edilizia Abitativa; Unità di Progetto Protezione Civile; Unità di Progetto Energia; la Segreteria Regionale per Cultura: Direzione Beni Culturali; Direzione Turismo; la Segreteria Regionale per la Sanità: Direzione Edilizia Ospedaliera e a Finalità Collettive; Della Segreteria per le Infrastrutture: Direzione Progetto Venezia; Direzione Mobilità; Direzione Infrastrutture; Direzione Strade Autostrade e concessioni; Direzione Urbanistica e Paesaggio; Unità di Progetto Logistica; Unità di progetto Sistema Informativo Territoriale e Cartografia; Unità di progetto Coordinamento Commissioni VAS VINCA NUV.
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