All’inizio era una
storia
Perché un progetto sulla narrazione? Ascoltare una storia consente al bambino di arricchire il proprio vocabolario ma soprattutto di conoscere i propri stati d’animo, rivivendoli durante l’ascolto, attraverso l’identificazione con i personaggi delle storie narrate. Dal punto di vista cognitivo, la lettura offre al bambino un canale alternativo di conoscenza, favorisce la comprensione di sé e del mondo che lo circonda, sviluppa l’ immaginazione, la fantasia, potenzia le capacità logiche e astrattive. Il libro diventa nelle mani del bambino uno strumento magico, capace di introdurlo nel mondo simbolico che è racchiuso nelle sue pagine… Un mondo fatto di emozioni, gioie, paure, fantasia, affetti, eventi e scoperte.
Durante la lettura ad alta voce l’adulto si prende cura del bambino abbracciandolo metaforicamente attraverso una comunicazione ricca di stimoli, emozioni e complicità.
La narrazione come opportunità di relazione tra coetanei e tra bambini di età diverse...
A partire dai due anni, i bambini sono in grado di utilizzare il disegno per rappresentare e raccontare vissuti, emozioni ed eventi.
Mentre disegnano i bambini comunicano il loro pensiero, dando forma a un linguaggio complesso che utilizza gesti, tracce grafiche, suoni, parole, silenzi.
“La rabbia viene fuori dalla pancia… dal colore… ho fatto una rabbiosa che vuole mangiare”
Grazie all’ uso dell’episcopio le storie vengono proiettate nel muro… Pik Badaluk e le sue vicende prendono vita … Roberto e la sua rabbia, catturano l’attenzione…
“Storie a gambe in su, sbilenche, randagie, raggomitolate, storie a bocca chiusa o che fanno gioire l’aria. Comunque sia, raccontare storie è come dormire, mangiare, cantare, viaggiare insieme. Le storie hanno, per loro natura, la capacità di suscitare emozioni, atmosfere, stati d’animo, di dirigere uno sguardo nuovo, curioso, verso direzioni che si aprono improvvisamente”.
Gianni Rodari
“La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi, essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo.”