“Dicono che
noi siamo i piccoli ma non sono mica simpatici a chiamarci così! ”
Scuola d’infanzia arcobaleno - Sezione 3 anni Anno scolastico 2015-2016
“Il termine “identità” esprime contemporaneamente uguaglianza ( essere identico significa essere uguale a qualcuno) e diversità (identificare qualcuno significa definirne l’ unicità/ diversità rispetto agli altri) : così la costruzione dell’ identità procede dinamicamente attraverso questi due movimenti, ripetutamente, prima con i genitori poi anche con altri soggetti e, nell’ incontro con altre persone, adulti e bambini, si rinforza l’ identità personale di ogni bambina e bambino, si elabora cioè, pian piano una coscienza rispetto alla domanda “Chi sono io?”.” Dal “Progetto pedagogico dei servizi 0/6 dell’Unione Terre d’Argine”
Autoritratti Nico “Io sono fatto grosso perché sono cresciuto con i muscoli e con il collo!”
Mattia “Io sono ancora mezzo, ancora non sono cresciuto molto, infatti dormo ancora nel lettino mio con le sbarre. Quando diventerò grande dormirò nel lettone”
Ginevra “Sono fatta di ossa e dentro alle ossa c’ è la ciccia, ma devo stare attenta perché le leonesse mangiano i signori che hanno la ciccia! Ho anche la testa per pensare alle cose brutte e alle cose belle e la bocca per parlare”
Leonardo “Io sono giallo … sono nato così! Il mio compleanno è Aprile, poi cresco; io mi annoio a stare piccolo perché i grandi possono fare tutto, i piccoli non possono fare niente … non posso neanche toccare le cose della mia tata …”
Giulia “Ho i capelli neri e gli occhi marroni con la pancia perché io mangio e la pasta va giù giù e arriva alla pancia e poi quello che non piace a niente va ancora più giù e poi va fuori con la cacca perché non serve”
Caterina “Io sono fatta con dei capelli lunghi di dietro e una frangetta pettinata benissimo dalla nonna Kelly. Ho anche le corde vocali per parlare bene e tirare fuori l’ aria”
Stefano “Io sono fatto con la pelle e la bocca per mangiare le caramelle. Io parlo molto perché così mi sgaso un pochino e poi posso fare i giochi che mi divertono!”
Bianca “Io sono nata in inglese, poi la nonna Daniela e il nonno Milvio mi hanno insegnato a giocare con le Barbie in italiano”
Maddalena “Sono fatta così con le braccia, le gambe, la pancia e anche la testa, ma il pezzo più importante è il collo che serve per respirare perché se lo pieghi l’ aria non entra più!”
vittoria “Io sono fatta bene con i muscoli perché so tirar su le cose. Il mio corpo è lungo, lungo, lungo perché la mamma mi ha detto che devo crescere e allora devo mangiare tutte le cose.”
Ritratti di
Famiglie
“La famiglia è qualcosa con i genitori, gli zii e i nonni dentro ad una fotografia”
“ La famiglia è che si abita tutti insieme,
si fa amicizia, si gioca insieme con i fratellini piccoli e ci si può
abbracciare tutti”
“La famiglia è una bella
“contazione”
vuol dire che io posso contare su di te!”
“La mia famiglia è che il mio papà è morto all’ ospedale e io gli voglio bene, poi c’è la mamma bella, c’è Pietro e poi ci sono io. Noi alla sera andiamo a dormire e ci
tantissimo.”
vogliamo bene
“La mia famiglia è bella grossa: di genitori ce ne sono due, però ci sono tanti nonni perché c’ è anche la nonna Maria che è una bisnonna, poi ci sono i cugini e gli zii!”
Amici
“Io non volevo stare qua perché volevo andare a lavorare con la mia mamma perché io non volevo essere solo.
Adesso io sto bene perché ho i miei amici.”
“A noi piace giocare a calcio sul pavimento di mattoni”
“Mi piace giocare con Angelica alle sirene e ai gatti. Mettiamo i cuscini tutti in fila perché così non entra nessuno e noi giochiamo un po’ più tranquille.
“Mi piace giocare ai cavallini”
“ Mi piace andare nel boschetto perché sono coraggiosa. Vado per raccogliere i fiori e i funghetti li lascio lì”
“A me piace stare insieme e raccogliere i fiorellini”
“Facciamo un cerchio perché è rotondo, così ci guardiamo in faccia e perché ci vogliamo dire delle parole”
In creta
Facce da “ grandi ”
“ Ognuno con la sua storia, ognuno con i suoi occhi, ognuno con i suoi tempi, tutti con la stessa voglia di vivere la vita a colori ... … ognuno diversamente uguale all’altro.”
E. Romagnoli