VALENTINA BRAGHETTO
PORTFOLIO PITTURA
Valentina Braghetto
Valentina Braghetto nasce a Monselice il 15/10/1990, in provincia di Padova. Studia presso il Liceo Scientifico A. Cornaro e poi Scienze dell’Architettura a Venezia presso lo I.U.A.V. dove ne consegue la laurea triennale. Fin dal Liceo manifesta inclinazioni artistiche tanto da partecipare concorso di “Musica nel Sangue” promosso dall’A.V.I.S., come voce della “Cornaro Fracasso Band” che compone musica originale in stile Jazz. Durante il periodo universitario, l’incontro con i docenti di geometria descrittiva e di teoria e storia dei metodi di rappresentazione, la portano a studiare e a sperimentare su tela un tema a lei molto caro: l’anamorfosi. Lo studio di queste prospettive accelerate saranno sempre presenti nelle sue pitture. Entra poi in contatto con l’Associazione Culturale Khorakhanè e come studentessa di architettura sperimenta insieme al gruppo I’M DESIGN. Il gruppo è composto da architetti, ingegneri, scenografe, designer, grafici, artisti, restauratori e artigiani uniti dalla filosofia del reciclo. Il gruppo non solo è in grado di progettare a diverse scale oggetti, scenografie e allestimenti, ma è in grado di collaborare e organizzarsi per realizzare ciò che progetta. Con il mescolarsi di saperi e conoscenze acquisisce competenze trasversali che la terranno spesso a contatto con il mondo sociale dell’arte soprattutto con le arti visive e sonore. Frequenta corsi di scultura su legno e acquisisce maggiore manualità e autonomia. Partecipa a workshop di costruzione con balle di paglia attratta dall’arte del costruire nel cantiere. Nel 2017 partecipa ad un corso di formazione come R-VISOR, partecipa singolarmente come artista al Bando M.A.C., dove insieme ad altri artisti, si mette per la prima volta in mostra collettiva presso lo Spazio 35 del Centro Culturale Altinate San Gaetano, partecipa ad un workshop di Body Music organizzato dalla scuola di musicoterapia G.Ferrari, partecipa alla progettazione di un’installazione permanente del parco I.NP.S. per Bando Z.O.L.F.O. con due proposte, partecipa e realizza un’opera di rigenerazione urbana per il bando COORDINATE URBANE con un intervento pittorico su uno skate park dove le competenze acquisite negli anni le sono state fondamentali per gestire pubbliche relazioni e il cantiere dei ragazzi del parco.
https://www.instagram.com/valentinabraghetto/ Questo Portfolio fa parte della sezione “realizzare” di un macro portfolio suddiviso in tre sezioni : progettare, presentare e realizzare.
PITTURA SU TELA
PROFILI E OMBRE Impariamo dalla storia che la vera identità è nell’ombra del nostro profilo
“Lo Storpio”, 2012 Olio su tela 40x50 cm Padova
Opera dedicata al Maestro Giampietro Vettore. L’uomo è mostrato di spalle affinché chiunque si possa identificare ne “Lo Storpio”, simbolo della precarietà della vita. Anche la tela stessa ha un difetto di fabbrica: nella parte destra del telaio, il legno ha una leggera curvatura. Nell’astratto contesto, l’unico soggetto rappresentato con colori aderenti al reale è l’ombra proiettata a terra dallo storpio stesso. L’ombra proiettata è colei che garantisce la nostra verticalità: se siamo in piedi, siamo vivi e proiettiamo dunque ombre. Non a caso però, l’ombra a terra dello storpio ha una conformazione che ricorda una lapide. Il tema trattato è “MEMENTO MORI”.
“Capricci notturni del superuomo”, 2014 Olio su tela 25x35 cm Padova
“Capricci Notturni del Superuomo”, nasce durante l’esibizione di musica classica del Maestro Iacopo Maria Regazzo, al quale quest’opera è dedicata. Vi sono, un profilo contenente elementi che inducono alla classicità e un profilo dai tratti duri e meno armonici associati al profilo di un ipotetico superuomo. Quest’opera nasce dall’esigenza di comunicare la necessità di classicità, base della nostra cultura, ma anche dall’esigenza di fare dell’ironia sul fatto che la classicità deve essere un punto di partenza e non di immobilità. L’opera ha la presunzione di far riflettere sulla contemporaneità che ci permette ci aggiornarci anche nei suoni classici, grazie ai quali iniziamo a capire chi siamo.
“La nascita della mia Moltezza”, 2013 Olio su tela 40x50 cm Padova
“La Nascita della mia Moltezza”, è dedicata allo Chef Serena Sinigaglia, fonte d’ispirazione e di evoluzione con la sua arte culinaria. In quest’opera vi sono rappresentati in primo piano (da destra verso sinistra, composizione ciclica) un profilo umano che entra nella tela in maniera meditativa (in corrispondenza dell’occhio, vi è una silhouette in meditazione), al centro, una silhouette di un volto a tre quarti e alla fine dalla tela, una silhouette che indossa un collare rappresentato da un pentagramma contenente l’armonia musicale. In secondo piano vi sono rappresentazioni di Ziqqurat con la volontà di richiamare antichi ricordi che portano al divino (riferiti all’arte culinaria) ed elementi non ben definiti, uniti, che nell’ombra (in alto a destra, quasi fuori campo) portano informazioni-storie-cotture separate.. Questa tela è stata pensata come se fosse un piatto sul quale impiattare immagini.
“Opera per la mia metà razionale: OMNIS IN UNUM”, 2014 Olio su tela 40x50 cm Padova
Opera per la Dott.ssa Matilde Pavan. In corrispondenza dei cranio di entrambe le silhouette protagoniste, vi sono il simbolo delle cattedrali gotiche intese come lunghi cantieri di opere collettive. Al centro della composizione vi è una citazione rivisitata di un’opera di Pablo Picasso, “L’ombra”, in cui l’artista proietta la sua ombra che copre gran parte della rappresentazione. In questo caso la volontà nasce dalle proiezioni ortogonali con l’intento di voler rappresentare come, grazie ai diversi piani, viene a formarsi la tridimensionalità. Nel Piano Verticale il tratto puntinato è associato al mondo delle ombre, nel Piano Laterale il tratto sfumato è associato al mondo delle riflessioni e il Piano Orizzontale sorregge l’insieme dei mondi di riflessioni ed ombre. In alto a sinistra vi sono citazioni di memorie retiniche in contro luce alla finestra e in alto a destra richiami di antichità rappresentati dalla pianta del papiro. Al centro dell’intera composizione vi è tracciato un grande profilo: l’inizio dello studio della firma con un profilo in anamorfosi.
“Esercizio all’aperto”, 2015 Olio su tela 40x50 cm Padova
“Esercizio all’aperto” nasce in un’area verde chiamata “La campagna di Romina” dedicato alla Dott.ssa Irene Bachis. Questa composizione, oltre ad essere stata svolta per la prima volta all’aperto, è un esercizio in cui il mio profilo-firma, ripetuto, specchiato, riflesso e ruotato vanno a creare l’idea di paesaggio. Nell’area colorata di viola, vi sono applicati dei fiori di lavanda con la presunzione di attivare anche il senso dell’olfatto. Sempre in quest’area vi sono le rappresentazioni stilizzate di due alberi in bianco e in nero, analogia che rimanda alla complementarietà delle anime...
PITTURA SU TELA
ORIENTE Dove nasce il sole... e non solo
“Ancor non saper scrivere n°1”, 2015 Olio su tela 50X70 cm Padova
Opera dedicata al Dott. Alessandro Ingravalle. Grazie al proprietario, si hanno le prime influenze orientali. Esercizio di calligrafia Cinese con colori ad olio. Disposizione volutamente verticale. Il testo originario contiene un augurio di buona fortuna e lunga vita, trascritto ad olio, molto probabilmente ha perso qualche informazione tanto da creare il titolo all’opera stessa. Nella parte sinistra della tela vi sono le scritte cinesi, decorate con linee sottilissime colorate per richiamare la tecnica dei decori orientali. Nella parte di destra le tracce di paesaggi collinari, rocce, montagne e alberi diventano parti di volti.
“Ancor non saper scrivere n°2”, 2016 Olio su tela 50X70 cm Padova
Opera dedicata all’Architetto Veronica Donà. Grazie alla proprietaria, le influenze orientali continuano. Esercizio di calligrafia Cinese con colori ad olio. Disposizione volutamente verticale e molto più diluita. Il testo originario contiene un augurio di buona fortuna e lunga vita, trascritto ad olio, molto probabilmente ha perso qualche informazione tanto da creare il titolo all’opera stessa. Nella parte di sinistra, le tracce di paesaggi collinari, rocce, montagne e alberi diventano parti di volti. Nella parte destra della tela vi sono le scritte cinesi, decorate con colori più accesi e diluiti tanto da ricreare nel tempo l’effetto crepato.
“Orto a Monterosso”, 2016 Olio su tela 25x35 cm Padova
Opera dedicata alla Dott.ssa Ilaria Saia. Quest’opera è la reinterpretazione e l’unione di due dipinti presi a riferimento: Vincent Van Gogh, Susino in fiore (1887; olio su tela, 55,6 x 46,8 cm; Amsterdam, Van Goh Museum) e “Ritratto anamorfico di Edoardo VI”, 1546. All’interno del cerchio-medaglione vi è rappresentata l’idea di un progetto di rigenerazione urbana presso l’orto sociale a Monterosso dell’associazione Khorakhanè. Il profilo di sinistra, poco armonico se visto frontalmente, è la firma dell’autrice. Profilo volutamente tracciato in anamorfosi (prospettiva accelerata) perchè appaia in vera forma dopo uno spostamento. Il profilo di destra è della proprietaria dell’opera.
PITTURA SU TELA
SERIE DI CERCHI La Geometria nelle cose La Geometria dell’architettura
“Anamorfosi di Valentina per Anna”, 2016 Olio su tela 25x35 cm Padova
Questa e le opere successive, fanno parte della “serie di cerchi”: tele pensate insieme, collegate da cerchi ma che possono esistere anche singolarmente. Questa serie è una sorta di manifesto pubblicitario del prototipo realizzato qui sotto descritto. Opera dedicata all’Architetto-Designer Anna Sedino. Collaboratrice in molti progetti durante il periodo di formazione dell’autrice. All’interno del cerchio-medaglione vi è rappresentata l’idea di un prototipo realizzato: un sistema di sgabelli sociali chiamato “Sgabellik”. La struttura è composta da tre sedute, per ciascuna seduta vi sono due piedi che poggiano a terra, mentre il terzo è collegato alla seduta adiacente. Si possono cogliere delle trasformazioni di skyline della città di Marghera se “Sgabellik” dovesse cambiare scala. Il profilo di sinistra, poco armonico se visto frontalmente, è la firma dell’autrice. Profilo volutamente tracciato in anamorfosi (prospettiva accelerata) perché appaia in vera forma dopo uno spostamento. Il profilo di destra è della proprietaria dell’opera.
“Anamorfosi di Valentina per Laura”, 2016 Olio su tela 40x50cm Padova
Opera dedicata all’Architetto Laura Moglia. Collaboratore in molti progetti durante il periodo di formazione dell’autrice. All’interno del cerchio-medaglione vi è rappresentata una vista prospettica del giardino retrostante dell’Istituto Universitario di Architettura a Venezia, con citazione delle ali dell’architetto M.Scolari. Anche in quest’occasione vi è “Sgabellik” rappresentato in prospettiva tra le ombre proiettate del filare di pioppi cipressini dell’università. Il profilo di sinistra, poco armonico se visto frontalmente, è la firma dell’autrice. Profilo volutamente tracciato in anamorfosi (prospettiva accelerata) perchè appaia in vera forma dopo uno spostamento. Il profilo di destra è del proprietaria al quale l’opera è dedicata.
“Anamorfosi di Valentina per Michael”, 2016 Olio su tela 40x50 cm Padova
Opera dedicata all’Architetto Michael Silvestri. Collaboratore in molti progetti durante il periodo di formazione dell’autrice. All’interno del cerchio-medaglione vi è rappresentata l’idea di un progetto di restauro per l’Abazia di Sant’Eustachio a Nervesa della Battaglia. Anche in quest’occasione nel progetto del parco dell’Abazia, oltre a diverse pavimentazioni e piante, vi sono presenti tre triangolini neri che rappresentano “Sgabellik” in pianta. Il profilo di sinistra, poco armonico se visto frontalmente, è la firma dell’autrice. Profilo volutamente tracciato in anamorfosi (prospettiva accelerata) perchè appaia in vera forma dopo uno spostamento. Il profilo di destra è del proprietario al quale l’opera è dedicata.
“Anamorfosi di Valentina per Fabiana”, 2016 Olio su tela 40x50 cm Padova
Opera dedicata all’Architetto Fabiana Cortolezzis. Collaboratore in molti progetti durante il periodo di formazione dell’autrice. All’interno del cerchio-medaglione vi è rappresentata una vista prospettica di un parco con laghetto. Anche in quest’occasione vi è “Sgabellik” rappresentato in prospettiva e riflesso sull’acqua. Il profilo di sinistra, poco armonico se visto frontalmente, è la firma dell’autrice. Profilo volutamente tracciato in anamorfosi (prospettiva accelerata) perchè appaia in vera forma dopo uno spostamento. Il profilo di destra è del proprietaria al quale l’opera è dedicata.
PITTURA SU TELA
GEO-METRIA Studio di GEOmetria Studio di GEOgrafia
“La divina arte italiana del sapersi arrangiare”, 2016 Olio su tela 25x35 cm Padova
Opera dedicata al Maestro Riccardo Maretto, polistrumentista e batterista nel progetto “Cornaro Fracasso Band” del quale l’autrice ne era la voce. L’opera suddivisa in tre livelli. Nello sfondo nero si possono riconoscere delle geografie mondiali colorate di rosso. Sopra al mondo colorato di rosso, vi sono delle linee che collegano alcuni luoghi, che vanno a formare una sfera wire-frame che contiene due toroidi. Il toroide in alto, associato al Nord e a colori più freddi sono associati ulteriormente alla musica Jazz, mentre il toroide in basso, associato al Sud e a colori più caldi, sono associati ulteriormente alla musica Reggae.
“Distrazioni notturne”, 2017 Tecnica mista Olio, acrilico, pastelli ad olio, caffè su tela 50x70 cm Padova Progettazione del bozzetto in AutoCad e Photoshop, stampa del bozzetto, disegno in carta vegetale trasparente, bucherellato e tamponato con grafite per trasferire il disegno su tela Padova Opera realizzata per il bando SMARTUP OPTIMA. Questa tela nasce dalla ricerca di geometrie e geografie terresti con l’applicazione dell’anamorfismo ( meglio conosciuto come prospettiva accelerata o inganno ottico) unitamente alla passione per ciò che Optima promuove: “l’energia di un gruppo giovane che lavora ogni giorno con la voglia di affrontare nuove sfide, con la consapevolezza che osservare la realtà da punti di vista differenti richiede a tutti noi un impegno quotidiano sano e indispensabile.” Ho voluto rappresentare una sfera wire-frame contenente un globo. All’interno dei continenti, si possono scorgere delle anatomie umane, per esprimere la vastità e la complessità del mondo umano. Ai poli vi sono due toroidi, simbolo dell’energia o di un salvagente. Per semplificare la complessità e per comprendere meglio l’opera, io suggerisco di cambiare fisicamente punto di vista, per trovare quello giusto.
“Combinatoria di misure di archiVolti leggendari”, 2018 Acrilico, caffè, vinavil, tabacco e pastelli ad olio su tela 50X70 cm Padova
Opera realizzata per il concorso di pittura in onore ad Amedeo Modigliani. Dallo studio delle geometrie dei volti pittorici e scultorei del Maestro Modigliani, ho trovato un mio unico canone che mi ha permesso di individuare delle geometrie e dei colori che richiamano alla mente elementi di diverse culture, diverse storie e diversi tempi. Una volta visto dal vivo, si potrà notare un volto in rilievo che fuori esce dalla tela grazie alla vinavil colorata a caffè e mischiata con il tabacco per marcare certi elementi.