Braghetto portfolio Architettura

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Università Iuav di Venezia Corso di Laurea in Scienze dell’Architettura

PORTFOLIO 2012-2016 2012-2015 VALENTINA BRAGHETTO



INDICE

PROGETTARE Laboratorio d’anno 3 Restauro WAVE 2015

REALIZZARE WAVE 2014 Scenografie Catalogo I’M DESIGN Workshop Studio B.A.G. Pittura


ARCHITETTO/ 1. Chi predispone i progetti per la costruzione di edifici e di opere d’architettura in genere, e ne dirige e amministra l’esecuzione; rientrano nell’attività professionale dell’architetto il rilevamento e il restauro degli edifici esistenti, la stima del loro valore, il collaudo delle opere edilizie, le decorazioni e l’arredamento degli interni, e l’urbanistica. A. cinematografico, a. teatrale, il direttore dell’allestimento scenico, ovvero l’esecutore dei bozzetti dello scenografo, col quale a volte s’identifica. 2. Con l’iniziale maiuscola, l’eterno A., il divino A., il grande A. dell’universo, Dio (spec. nella terminologia massonica).

ARTIGIANO/ 1. Chi esercita un’attività (anche artistica) per la produzione (o anche riparazione) di beni, tramite il lavoro manuale proprio e di un numero limitato di lavoranti, senza lavorazione in serie, svolta generalm. in una bottega: a. impagliatore, a. restauratore; si è messo in proprio come a.; le pitture ... mostrano sempre la stessa mano, che sono in realtà migliaia di mani di a. anonimi che con migliaia di pennellini hanno ritratto milioni di minuscoli personaggi (Goffredo Parise). 2. agg. Di artigiano, degli artigiani: lavoro a.; industrie a.; mostra, fiera artigiana, artigianèllo, che è stato usato per indicare sia un giovane o umile artigiano, sia, al plur., i giovani che, in appositi istituti assistenziali, venivano avviati alle attività artigiane.

ARCHI-GIANO/

Chi predispone i progetti per esercitare un’attività (anche artistica) per la produzione (o anche riparazione) di beni.


PROGETTARE

LABORATORIO INTEGRATO 3 Margherita Vanore

Alberto Petracchin Aljosa Markovic Alvise RittĂ Anna Sedino Arianna Mondin Valentina Braghetto


ALL’OMBRA DEI VIADOTTI ROMA XX-XXV AREA METROPOLITANA LUNGO LA VIA FLAMINIA Il progetto d’anno si sviluppa in rapporto alle problematiche di riqualificazione e trasformazione di una parte di città, configurata da un particolare processo di stratificazione, con l’obiettivo di reinterpretare il luogo attraverso nuove architetture e spazi pubblici, nel recupero delle relazioni strutturanti tra i caratteri del paesaggio, le forme insediative e i vari usi del suolo. LE AREE DI PROGETTO Le aree di progetto sono individuate nella città metropolitana di Roma Nord, tra Saxa Rubra e Labaro, le quali sono delimitate dal Tevere e dal Grande Raccordo Anulare. PROGRAMMA FUNZIONALE Il programma funzionale è esplicitato da un masterplan che include il progetto di edifici residenziali e una scuola, integrati da centri commerciali, centro per l’assistenza e la cura di anziani o disabili, attrezzature ricettive e luoghi per il tempo libero e attività sportive.

1, 2 Concept quadranti Roma ed evoluzione G.R.A. 2, 3, 4, 5 Labaro, Roma Nord 6 Planimetria Labaro e Saxa Rubra


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1 Planivolumetria Labaro 2 Masterplan Labaro 3 Foto del sopralluogo a Labaro, viadotto e Ponte-diga



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1, 4 Attacco a terra e primmo piano Scuola elementare 2, 3 Prospetti Est e Nord 5, 6 Prospetti Ovest e Sud


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1 Sezione B-B’ 2 Sezione C-C’ 3 Sezione D-D’ 4 Sezione E-E’


PROGETTARE

RESTAURO Mario Piana

Fabiana Cortolezzis Laura Moglia Valentina Braghetto


Percorso nell’Abbazia di Sant’Eustacchio

Nervesa della Battaglia (Treviso), 2014-15 I principali obbiettivi del corso sono prevedere degli interventi di restauro ottimali per garantire la salvaguardia della fabbrica, concentrandosi su alcune questioni fondamentali come il trattamento degli intonaci, delle creste murarie e delle iniezioni cementizie presenti, e pensare a delle soluzioni per una fruizione facilitata del sito archeologico. Progettazione dei percorsi Per i percorsi non in quota, che necessitano di essere percorribili anche da persone in carrozzella, si prevede uno stabilizzante ecologico per la realizzazione di pavimentazioni drenanti in terra battuta mediante l’utilizzo di materiale terroso naturale, una limitata quantità di calce e acqua. Le pavimentazioni in terra stabilizzata, oltre ad avere un aspetto estetico relativamente naturale, presentano il vantaggio di non creare eccessiva formazione di polvere, non hanno crescita erbosa, sopportano e distribuiscono meglio i carichi in movimento, sono prive di buche e fango durante i periodi di pioggia e, attraverso l’ottimo comportamento drenante, consentono inoltre di avere una superficie resistente agli agenti atmosferici ed ai fenomeni del gelo-disgelo, presentando buone caratteristiche di elasticità e resistenza alla compressione. Per quanto riguarda la passerella in quota invece le lastre sono fatte in acciaio zincato color nero, di dimensione standard 1250x1250 mm. Questo tipo di lastra a fori imbutiti è una lamiera calpestabile ad alta aderenza che combina rigidità con le seguenti caratteristiche: antisdrucciolevole, drenante e antipanico (la trasparenza è limitata al 10%, fori di diametro pari a 10 mm). La passerella è formata da una struttura in acciaio sostenuta da pilastri cilindrici regolabili portanti sollecitati a compressione, sui quali poggiano dei profili ad L. A questi ultimi sono saldati altri profili in acciaio che danno rigidità alla struttura e rappresentano lo scheletro base del piano orizzontale, permettendo il fissaggio su di esse di varie piastre d’acciaio forate che fungono da pavimentazione. Il profilo a L rinforza la struttura permettendo il collegamento bullonato tra le varie parti e inoltre dona un senso di continuità all’opera. Con il software CAD 3D Autodesk Inventor la passerella è stata sottoposta ad un’analisi delle sollecitazioni al fine di verificarne la stabilità. La struttura è stata allora sottoposta ad una forza distribuita di compressione pari a 2500 N (circa il peso di tre persone). Osservando il diagramma dello spostamento si può notare come la struttura resista alla sollecitazione con una deformazione massima pari al valore di 1,11 mm.

1 Aree d’intervento 2 Planimetria Abbazia di Sant’Eustachio a Nervesa 3 Foto sopralluogo

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Creste murarie. L’intervento, che ha come scopo la protezione delle creste murarie esposte agli agenti atmosferici, prevede di disporre sopra di esse uno strato di sacrificio, destinato a essere intaccato dalle azioni del degrado, salvaguardando il profilo superiore delle murature antiche. Lo strato di sacrificio è formato da residui e pietre recuperati in situ e segue il profilo irregolare delle murature, in modo da essere il più simile possibile a quella originale. Il fine non è però quello di dissimulare l’intervento, anzi, la differenza fra le due fasi è chiaramente intuibile dalla differenza nella disposizione dei conci. Intonaci. Lo scopo è quello di consolidare e pulire gli intonaci presenti per contrastare i fenomeni di distacco e degradazione differenziale attraverso l’esecuzione di fori e l’iniezione di prodotti consolidanti composti da malta contenente calce idraulica miscelata con un aggregato (polvere di mattone) e resina acrilica. Per quanto riguarda la pulizia e il consolidamento degli intonaci dipinti ad affresco si utilizzano miscele idrauliche perché più simili all’intonaco originale a base di calce. Superfici malta cementizia. Asportazione solo parziale della malta cementizia per non compromettere la struttura originaria e stesura di malta di resina alla quale sono stati aggiunti dei pigmenti o degli inerti che conferiscono il colore della materia da integrate.


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CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK

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CREATO CON LA VERSIONE DIDATTICA DI UN PRODOTTO AUTODESK

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1, 2 Sezione e fotoprospetto Sud-Est 3 Assonometria modello Abbazia 4 Materiali usati per i percorsi e per la passerella 5, 6 Sezione e fotoprospetto Nord-Est 7 Calcolo sforzo Inventor 8 Render progetto


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1 Sezione passerella e dettaglio costruttivo 1:10 2 Pianta passerella 1:20 3 Prospetto passerella 1:20 4 Sezione passerella 1:20


PROGETTARE

WAVE 2015 Sara Marini + Philippe Rahm









REALIZZARE

WAVE 2014 Sara Marini + Benno Albrecht

Anna Sedino Erica Nonis Nicola Ruaro Valentina Braghetto

































REALIZZARE

SCENOGRAFIE Associazione Culturale Khorakhanè Festival 6 Gradi Festival SO FAR SO GOOD

Sofira Sponton Valentina Braghetto




REALIZZARE

TIROCINIO Associazione Culturale Khorakhanè Catalogo I’M DESIGN

I’M DESIGN Il progetto di ideazione e costruzione diarredi , nasce da un bisogno oggettivo dell’associazione Culturale Khorakhanè. arredare il Laboratorio Culturale I’M. Abbiamo scelto di seguire i prinncipi del riciclo, dell’artigianalità, dell’unicità del prodotto e dell’ecosostenibilità del materiale. Con una multinazionale abbiamo attivato una convenzione di fornitura di pallets, che per le loro misure non conformi agli standard europei, dovrebbero essere smaltiti dall’azienda, costituendo un costo per l’ambiente e per la collettività. Il legno con cui sono composti non è stato trattato chimicamente e la lavorazione delle assi è avvenuta esclusivamente attraverso la tecnica ad alte temperature, confermata dalla sigla HT. Il percorso intrapreso ci ha portati a realizzare arredi non solo per il Laboratorio, ma anche per committenti esterni che hanno apprezzato la qualità, l’estetica e i prezzi concorrenziali. Il gruppo si occupa di progettare e realizzare: mobii, arredi su misura, lampade, allestimenti e scenografie.




REALIZZARE

WORKSHOP STUDIO B.A.G. La tecnica delle balle di paglia portanti

B.A.G. Studio + Associazione Culturale Khorakhanè





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