Project of a square about the concept of urban pause

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FABBRICA DEL VAPORE


PAUSA URBANA

nella pagina accanto: installazioni urbane di Aakash Nihalani



nella pagina accanto: “pausa urbana” in questa pagina: Rockefeller Centre Construction New York di Charles Ebbet

Il nostro ragionamento sulla città contemporanea è partito dall’osservazione di tutti quei “comportamenti spontanei” che cambiano o accentuano il valore degli spazi pubblici. In modo particolare, in determinati momenti della giornata, o con determinate condizioni atmosferiche si osservano situazioni di occupazione spontanea: ogni gradino, portico, o rampa che sia, diventa teatro di azioni come mangiare, riposarsi, leggere. Il concetto di “Pausa urbana”, inteso come il distacco momentaneo dall’attività che si è abituati a svolgere, assume un suo valore in questi disparati e brevi momenti. La nostra sfida progettuale è stata quella di creare un luogo predisposto ad

accogliere e a determinare questo genere di comportamenti. Un luogo che accogliesse in se il concetto di Pausa a quello di Spontaneità. Un luogo per la città, che si aprisse ad essa e le parlasse senza bisogno di spiegazioni. Abbiamo così rielaborato il concetto di scala, rivedendone la forma, le funzioni e studiandone i materiali. I gradini non sono più solo graduale passaggio, ma diventano panchine, punti di sosta, percorsi, in un paesaggio mai uguale e sempre pronto a rinnovarsi.



FABBRICA DEL VAPORE, MILANO



nella pagina accanto: Performance alla Fabbrica del Vapore durante la Giornata Mondiale della danza; planimetria generale dell’area

Lo scenario scelto per il progetto è La Fabbrica del Vapore, in via Procaccini a Milano. E’ uno spazio molto particolare. Nasce il 26 gennaio 1899, come sede della Ditta Carminati, Toselli & C., che si dedica alla “costruzione, riparazione, vendita di materiale mobile e fisso per ferrovie, tramvie e affini”. All’inizio del 1907 la Ditta Carminati, Toselli & C. viene sciolta e, con il contributo di nuovi soci, viene costituita la “Società Italiana Carminati Toselli” per la costruzione di materiale da trasporto. La società non solo cambia nome, ma si espande ulteriormente acquistando nuovi terreni non edificati; nel giro di pochi anni la nuova sede occupa l’intero isolato compreso

tra le vie Messina, Procaccini, Nono e Piazza Coriolano. La Carminati Toselli, grazie a una costante crescita delle richieste di vetture tramviarie, vede aumentare notevolmente la propria produzione parallellamente alla copertura della città di Milano dalla rete tramviaria. Nel 1935 la Società Italiana Carminati Toselli viene sciolta. Da questo momento in poi, gli edifici situati nell’area compresa tra le vie Messina, Procaccini, Nono e Piazza Coriolano vengono, prima affittati ed in seguito venduti a differenti società, che vi svolgono le più svariate attività (industria tessile e farmaceutica, tipografia, autotrasporti e depositi vari). Nel corso degli anni ci sono stati diversi orientamenti

sull’uso dell’area. In seguito l’Amministrazione comunale ha deciso di modificare la convenzione originale prevedendo una sistemazione dell’area e degli edifici originali in grado di salvaguardare gli aspetti architettonici di fondo, ritenuti un pregevole esempio di archeologia industriale, e di consentire la realizzazione di un grande centro per la produzione artistica giovanile.

In questi spazi si raccolgono ora numerosi studi e laboratori artistici, grafici, di produzione video e danza che danno alla Fabbrica del Vapore un carattere fortemente creativo. Purtroppo però il progetto collettivo di un centro culturale che coinvolgesse direttamente la città è rimasto in sospeso. Le realtà creative che vi abitano si limitano ad essere degli inquilini di gueste lunghe stecche, e il grande piazzale al centro è desolato.



IL PROGETTO



e Il nostro progetto coinvolge tutta l’area della piazza, dal fronte stradale fino allo spazio racchiuso tra le stecche della Fabbrica e a ridosso della Cattedrale. L’intervento si divide in due parti,diverse tra loro sia dal punto di vista formale che concettuale. La “piazza”, racchiusa tra gli edifici industriali è stata pensata su una griglia regolare data dall’incrocio dei pilastri delle tre stecche, di 5 per 5 metri. Il terreno si muove creando diversi livelli dando vita a percorsi, piattaforme di sosta, aree di prato, sedute, appoggi. Visto dall’alto appare come un mosaico colorato dai diversi materiali utilizzati e dalle diverse texture che conferiscono matericità alla composizione. Ad altezza uomo è invece un paesaggio versatile

capace di accogliere e di provocare differenti attività legate ai concetti di pausa urbana. I livelli del terreno e i relativi materiali sono stai distribuiti con estrema attenzione, in modo da creare progressioni graduali in corrispondenza dei percorsi, e in altri punti i dislivelli necessari a creare sedute e appoggi. I materiali scelti accrescono l’identità dello spazio accordandosi anche alle diverse stagioni; la pietra dona una sensazione di freschezza, a diffrenza del legno, o dell’erba. Questa “scalinata contemporanea”potrà essere inoltre teatro di performance ed eventi organizzati dagli inquilini della Fabbrica, che cambierebbero continuamente il profilo del paesaggio.

G Il fronte strada è stato pensato come presentazione e accoglienza di tutta l’area. E’ stata tolta la pesante cancellata che isolava la Fabbrica del Vapore dalla città per lasciare spazio a dei setti quadrati di acciaio corten che aprono a diverse viste scorrendo su dei binari. La vegetazione spontanea che ricopre alcune di queste pareti scorrevoli e il loro materiale sono un chiaro richiamo all’atmosfera industriale di cui il luogo è pregno. Un ‘altro elemento che segue questa logica e che assume il valore di simbolo dell’intero spazio è il vapore. Vapore inteso come acqua, come nebbia, vapore della fabbrica. Simbolo carico di significati, il vapore diventa anche elemento scenografico che introduce il

visitatore all’area della piazza. Uno spazio di 20 metri per 40 è stato leggermente ribassato rispetto al piano stadale, per permettere un’alternanza di giochi di acqua e di vapore. Questo specchio diventa elemento importante anche quando la luce del giorno non c’è, riflettendo i bagliori delle stade circontanti e della città e restando quindi punto di richiamo anche quando l’accesso alla fabbrica non è consentito. Ultima nota di attrazione, è quella centralina degli impianti, edificio apparentemente insignificante posto sulla destra del complesso, che abbiamo deciso di aprire alla piazza del Cimitero Monumentale, come punto di richiamo, di comunicazione di questa nuova Fabbrica del Vapore.


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aree accesso disabili

edifici

diagramma progetto

ingressi

aree accesso vetture


diagrammi dall’alto a sinistra: schiuma di alluminio resina dega carpet lamiera di rame pre ossidato graniglia di vetro acqua qui a lato: base di cemento grezzo



nella pagina accanto: progetto paesaggistico di Burle Marx; Alexandra Bonnin al Chaumont-sur-Loire garden Festival 2001; esterno Tate Modern, Herzog & DeMeuron,Londra; Operazioni necessarie alla circolazione accelerata di ossigeno di Marco Vaglieri; Blur Building Diller & Scofidio + Renfro; Stapleton Homeport Masterplan Diller & Scofidio + Renfro; installazione di Ann Hamilton; Interpolis Garden di Adrian Geuze-West8 in questa pagina: Palace of May UnSangDong Architects Corporation Seul







In questa pagina: Planimetria: dettaglio piazza; Sezione: schizzo ideativo


Nella pagina accanto: Sezione tipo del sistema e schizzi progettuali degli arredi In questa pagina: Texture materiali di progetto




nella due pagine: differenti texture di pavimentazione


PROPRIETÀ: _ignifugo _durevole _riciclabile _facilmente lavorabile _buona resistenza agli agenti atmosferici PRINCIPALI IMPIEGHI: _costruzioni _serramenti _impermeabilizzazioni

FARINA DI LEGNO RICICLATO + RESINA POLIMERICA

Il futuro continuerà ad essere influenzato dai materiali compositi, unione di sostanze diverse da cui si ottengono nuovi prodotti con caratteristiche specifiche. Timbercel è uno di questi ed è destinato a evolversi fino a confondere il confine tra un materiale e l’altro. Possiede, come la plastica, le caratteristiche per essere prodotto in serie ma ha la lavorabilità del legno. Nasce dalla combinazione di una resina polimerica con un 30-50% di farina di legno riciclato. Grazie alle sue proprietà può essere estruso a vantaggio di tutte quelle applicazioni in cui occorrono forme lunghe e continue lavorabili in modo simile al legno. Cambiando essenza e pigmenti si ottengono colori diversi.

TIMBERCEL


PROPRIETÀ: _trasparenza _riciclabile _compattezza _omogeneità _impermeabilità a liquidi e gas _resistenza ai microorganismi _resistenza ad agenti chimici _scarsa conducibiltà termica e d elettrica PRINCIPALI IMPIEGHI: _imballaggio _finestre _lampadine _schermi _arredi

GRANIGLIA DI VETRO RICICLATO

Il vetro recuperato pre-consumo, è ottenuto da vetro piano (residui di lavorazione delle lastre), oppure da scarti di produzione e prodotti con difetti di fabbricazione (vasi, bottiglie, flaconi e altri imballaggi). La componente post-consumo (circa il 50% del totale recuperato) deriva da vetro imballaggio derivante dalla raccolta differenziata e ottenuto da prodotti giunti al termine del loro ciclo di vita come bottiglie, vasi, finestre, specchi, parabrezza, lampadine, schermi di Pc e televisori. Il vetro riciclato mantiene le stesse caratteristiche della materia prima e può essere perciò impiegato per le stesse applicazioni attraverso gli stessi processi di lavorazione. Depurato, il rottame di vetro viene reintrodotto nel ciclo di produzione


PROPRIETÀ: _leggerezza (bassa densità) _completamente riciclabile _resistenza meccanica _buon isolamento isolante e acustico _buona resistenza agli agenti atmosferici PRINCIPALI IMPIEGHI: _industria aerospaziale _trasporti _edilizia

MASSIVITÀ METALLO + LEGGEREZZA SCHIUMA

I materiali cellulari, chiamati anche “schiume” sono largamente diffusi in natura. Molti materiali biologici impiegati in edilizia (es. legno, avorio) mostrano una configurazione cellulare. Fusione tra la bellezza metallica dell’alluminio con la naturale bellezza dell’acqua spumeggiante. Schiuma di alluminio dalle molte qualità. L’aspetto naturale è argenteo, ma può essere colorato con vernici a polveri o colori per metalli. Il taglio dei pannelli può essere effettuato con lame al carburo, idrogetto, taglio al plasma e la piegatura è possibile con un processo termico. Pannelli: 2,44x1,22 m x 12,7 mm.Varie le possibili finiture : naturale, a struttura cellulare aperta su 1 lato o su 2 lati, con rivestimento di vetro o resina, colorata e traslucida.

SCHIUMA DI ALLUMINIO


PROPRIETÀ: _leggerezza _alta resistenza a flessione _Dilatazione termica contenuta _ Alta resistenza meccanica con vento, urti e variazioni di pressione PRINCIPALI IMPIEGHI: _brise-soleil _facciate ventilate _pannelli solari _passerelle _rivestimenti di pareti e soffitti

LAMIERA PERFORATA DI RAME PREOSSIDATO

“Per me il metallo è il materiale del nostro tempo” disse Frank Gehry. “Consente all’architettura di diventare scultura”. Nato dai crogioli infuocati, da Youngstown a Yokohama, l’acciaio e gli altri metalli usati in edilizia costituiscono la spina dorsale dell’architettura moderna, offrendo la possibilità di ottenere strutture sempre più alte, ordite ed espressive. I metalli da costruzione, grazie alla straordinaria varietà di finiture e colori e alla possibilità di essere lavorati con grande precisione, si prestano a una vasta gamma di impieghi anche graziealla struttura reticolata presente in natura. Il rame ha di ulteriore il fascino dato dall’interazione mutevole nel tempo, dalle colorazioni calde a tonalità più fredde ma più naturali allo stesso tempo.


PROPRIETÀ: _antisdrucciolo _resistente agli agenti atmosferici _reimpiego di inerti naturali PRINCIPALI IMPIEGHI: _vialetti pedonali _ percorsi ciclabili _marciapiedi per parchi e spazi pubblici

RESINA POLIMERICA + INERTI NATURALI DI RIUTILIZZO

Pavimentazioni esterne a base di resine leganti miscelate con sabbie ed inerti naturali; spessore medio del tappetino 2-3 cm. Il tappetino in Dega Carpet è di gradevole aspetto estetico, antisdrucciolo, resistente agli agenti atmosferici e di aspetto molto naturale. Le sabbie e gli inerti possono essere forniti dalla ditta Gobbetto; oppure è possibile utilizzare terre e sabbie locali di varia granulometria. Il tappetino ultimato varia da 2 a 6cm circa. Il rapporto di consumo medio resina - inerti è di 60kg/mq circa.

RESINA DEGACARPET


PROPRIETÀ: _ottima resistenza a compressione _consente forme plastiche _economico _ottima durezza PRINCIPALI IMPIEGHI: _opere civili _strutture edifici _terrapieni _manufatti vari

CEMENTO ARMATO

“Con il cemento è possibile dialogare…la bellezza di ciò che si crea deriva dal rispetto per il materiale” disse Louis Kahn. Noto ai francesi come beton brut , il cemento a vista ha una sua valenza materica. Pur avendo dato vita a opere antiche meravigliose come il Pantheon, il materiale preferito dagli architetti moderni del primo Novecento, soprattutto perché emblematico dell’architettura industriale. Raggiunse la massima espressione con maestri che ne sfruttarono al limite le possibilità strutturali creando forme ardite e indimenticabili. Grezzo e meraviglioso. Le superfici mostrano le impronte delle casseforme in tavole di legno grezzo e questo segna indissolubilmente nel tempo il legame armonico tra artificiale e naturale.




Betulla Bianca - Betula Pendula Roth Originaria dell’Europa e dell’Asia, in Italia è diffusa nelle regioni settentrionali e lungo la dorsale appenninica dell’Italia centrale. Raggiunge altezze di 25-30 metri, ha portamento arboreo con chioma leggera, slanciata e stretta lungo il tronco.



Acero Rosso - Acer Palmatum Rubrum Albero originario dell’America nord-orientale, è diffuso in Italia a scopo ornamentale. Pianta a portamento arboreo, conico-globoso abbastanza irregolare; nelle nostre zone difficilmente supera i 10 metri d’altezza.



Salice di Pechino - Salix matsudana tortuosa Il matsudana ‘Tortuosa’ è un albero che proviene dalla Cina. Vive praticamente un po’ ovunque anche se è meglio dargli un suolo non troppo compatto e predilige i luoghi umidi. Ha un bel portamento, morbido e frondoso a cui si aggiunge la bellezza dei rami contorti che, soprattutto d’inverno, aggiungono particolare valore al giardino.



Nella pagina accanto: Dettagli illuminazione e immagini evocative In questa pagina: Visuale






In questa pagina: Planimetria: dettaglio fronte stradale; Sezione trasversale




nella pagina accanto: Carlo Scarpa, Tomba Brion, cimitero di San Vito d’Altivole Treviso; Lina Bo Bardi, Sesc Pompeia, San Paolo; Tadao Ando, Chichu Art Museum, Giappone; Peter Zumtor, Terme di Vals, Svizzera in questa pagina: Texture di cemento grezzo con segni dei casseri



nella pagina accanto: Schizzi concettuali dello specchio d’acqua; Miroir d’Eau Bordeaux Place de la Bourse di Michel Corajoud; gayser in questa pagina: installazione naturale e comunicazione col vapore







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