CALENDARIO
2018
Capitale della Cultura
2018
MADE IN ITALY
L’associazione Culturale Studi Grafici (ACSG) ha indetto un concorso per la realizzazione di un calendario per l’iniziativa “Capitale della Cultura 2018”. Il tema da me scelto è la cucina tipica di ciascun paese, uno dei maggiori tratti distintivi del nostro paese, con una breve descrizione del piatto.
Gennaio La capunara di Alghero Tra i piatti tipici piÚ amati e richiesti ad Alghero c’è la capunara, famoso antipasto locale. Nutriente e dal gusto ricco, la capunara consiste in gallette o in mancanza di queste anche crostini, spruzzate con acqua e aceto sulle quali vengono posati crostacei, frutti di mare, uova sode e acciughe.
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Febbraio La mesciua di La Spezia Tipica pietanza della "cucina povera", la mesciua è una zuppa di legumi e cereali, lasciati a macerare in acqua e fatti bollire con tempi di cottura differenti. Nel dialetto spezzino "mesciua" significa "mescolanza", infatti la zuppa era tradizionalmente preparata nella zona del porto dai pescatori con ingredienti scelti casualmente e mescolati tra loro.
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Marzo I canederli di Trento I canĂŠderli o KnĂśdel dal tedesco Knot (nodo, grumo) sono un primo piatto tipico della cucina trentina, altoatesina, bellunese, cucina tedesca sudorientale, austriaca, ceca, slovacca e polacca. Si tratta di grossi gnocchi composti da un impasto a composizione variabile di pane raffermo.
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Aprile La pizza di Pasqua di Spoleto La pizza di Pasqua è un prodotto da forno lievitato tipico umbro, a base di farina, uova, pecorino. E’ tradizionalmente servita a colazione la mattina di Pasqua oppure durante il pranzo pasquale, accompagnato da uova sode, salumi vari e vino rosso. La forma svasata è data dallo stampo.
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Maggio I rascatell di Aliano Chiamati anche cavatelli, era un piatto povero fatto con la mollica di pane e realizzati con pasta di acqua e farina. Venivano preparati nelle grandi occasioni e nei giorni di domenica poichĂŠ richiedevano una lavorazione molto lunga. I Rascatell venivano lavorati solo e sempre dalle donne e venivano conditi con polvere di peperone secco e polvere di zafferano.
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Giugno La cianfotta di Caserta La “cianfotta” o “ciambotta”, è uno dei piatti casertini e campani per eccellenza. Nasce come piatto povero per le famiglie di pescatori, che cucinavano insieme diverse varietà di pesce e frutti di mare, con pomodori, acqua ed un peperone verde; è poi successivamente preparata anche in versione esclusivamente vegetale.
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Luglio L’anguilla di Comacchio Da tempo immemorabile nelle Valli di Comacchio si pratica l’allevamento estensivo e la pesca di numerose specie ittiche tipiche degli ambienti di transizione tra il mare aperto e la terra ferma. Nei secoli passati l’anguilla è stata forse la più importante fonte di reddito per i comacchiesi e dal 1999, ogni ottobre, la città lagunare ospita l’annuale Sagra dedicata all’Anguilla.
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Agosto Le costolette d’agnello di Cosenza La carne di agnello per tradizione compare sulle tavole soprattutto a Pasqua. In questa ricetta l'agnello viene cucinato direttamente in padella ed è una versione dai sapori molto mediterranei, con prodotti tipici della Calabria quali la cipolla di Tropea, le olive schiacciate e il peperoncino.
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Settembre Le cucciole di Recanati Comunemente dette lumache ma anche, cucciole, si usa mangiarle alla vigilia della festa di San Giovanni Battista. L’uso è così radicato che i recanatesi sono noti come cucciolettari. Dopo la pioggia intere famiglie andavano a cercarle per poi “spurgarle” anche per un mese prima di mangiarle.
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Ottobre Il pane di Altamura Il pane di Altamura è un prodotto di panetteria tradizionale di Altamura, ottenuto dall'impiego di semole rimacinate di varietà di grano duro. Ha due forme tradizionali; la “U sckuanéte” (pane accavallato) e la “a cappidde del padre de simone” (a cappello di prete).
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Novembre I cannoli di Palermo In origine preparato in occasione del carnevale, il cannolo è formato da una cialda di pasta ed un ripieno a base di ricotta di pecora. Un tempo la cialda veniva arrotolata nelle canne di fiume, da cui ha origine il nome. Il dolce, sebbene sia nato a Caltanissetta, deve comunque gran parte della sua notorietà e diffusione ai pasticceri di Palermo.
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Dicembre Il pince de basse di Aquileia Il pince de basse è un dolce tipico della tradizione culinaria friulana che racchiude in sè i sapori ed i colori dell’inverno. Viene consumato nel periodo delle feste natalizie. E’ composto da farina, burro, zucchero, uva sultanina, noci, fichi secchi e limone grattuggiato.
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Realizzazione di un calendario per Città della Cultura 2018, promosso dall’associazione Culturale Studi Grafici attraverso il Premio Giuseppe Musmeci.