A abec e da r io illustrato dei modi di dire da lla A a lla Z
Corso di Tecniche e tecnologie della grafica Docente Enrico Pusceddu Accademia di Belle Arti di Roma Dipartimento di Progettazione e Arti Applicate Scuola di Progettazione Artistica per l’Impresa Corso di Diploma Accademico di II° livello in Grafica e fotografia Illustrazioni e Progettazione grafica di Valeria De Rose Settembre 2020
Abece dario illu s tr ato de i m od i d i d i re da lla A a lla Z
A cura di Valeria De Rose
N OTA D E L L’AUTO R E
La lingua italiana è una lingua complessa che arricchitasi nel corso dei secoli grazie al contatto con differenti culture, come quella latina e la greca, il mondo persiano, l’ebraico, l’arabo, il francese, il tedesco e molti altri oggi vanta di infinite sfumature. Ricca e affascinante, sfoggia un’alfabeto di 21 lettere, alle quali oggi si aggiungono le 5 lettere, tradizionalmente definite straniere, ‘j’ ‘k’, ‘w’, ‘x’, ‘y’). Possediamo uno dei vocabolari più ricchi al mondo ed infiniti modi di dire, antichi e moderni, che costituiscono una vera ricchezza e sono tuttora in espansione. In questo volume troverete una rappresentazione grafica e sintentica per ogni lettera dell’alfabeto, che si collega ad uno specifico modo di dire, antico o moderno che sia. Un modo di dire è un’espressione grammaticalmente anomala: è una frase che si discosta dal significato letterale di ciascuna delle singole parti che la compongono. Quando un’affermazione possiede significato letterale, ogni parola viene considerata nel suo senso più consueto o elementare. Ma non è questo il caso di gran parte delle espressioni idiomatiche; la maggior parte di esse possiede un senso figurato, sebbene alcune possano avere sì un senso letterale, ma con una formulazione inconsueta, un’accostamento azzardato.
1 . Ac q u a a l l a g ol a Se vogliamo descrivere una persona che si trova in estrema difficoltà, in una situazione disperata e che offre poche e difficili possibilità di scampo, come chi sta per annegare e deve accettare una soluzione qualsiasi per salvarsi è l’espressione perfetta. Si usa in prevalenza riguardo a situazioni economiche o simili che non lasciano speranza di una soluzione positiva e inducono quindi a prendere duri provvedimenti.
A
5
G
2. B e rs i i l c e rv e l l o “Bersi il cervello” si utilizza per chi ha comportamenti insensati, come dire cose senza senso. Ammattirsi, impazzire, sragionare, uscire di senno, uscire di testa, ma anche sbagliare sono tutte condizioni in cui è possibile usare questa espressione.
B
7
C
3. Ce rc h i o a l l a t e s t a Sentire o avere un “cerchio alla testa” si utilizza nel caso in cui si avverta un senso di dolore e di pesantezza al capo o si abbia il generico mal di testa.
C
9
T
4. D a re i n u m e ri “Dare i numeri” può assumere differenti sfumature e significati nella lingua italiana. Si intende chi possa fare o dire cose prive di senso. Inteso come arrabbiarsi molto, irritarsi e dire cose a sproposito. Si dice inoltre dei di defunti che appaiono in sogno per suggerire i numeri da giocare al lotto.
D
11
N
5. Es s e re a p e z z i “Essere a pezzi”, in senso figurato, rappresenta qualcuno che si senta: provato, stanco, distrutto, estremamente abbattuto, sfiduciato e simili. Forme con significati analoghi sono: “sentirsi a pezzi” “andare in pezzi”.
E
13
P
6. Fa m e d a l u p o L’espressione figurata di “avere una fame da lupo”si dice senz’altro di persona vorace, affamata. Il lupo è tradizionalmente noto per la sua fame, per l’impeto con cui assale le greggi e fa strage di pecore: sicché è divenuto il simbolo della voracità e insieme della forza avida, della prepotenza contro l’innocenza indifesa.
F
15
L
7. G a m b e i n sp a l l a L’espressione “gambe in spalla” viene usata con diverse accezioni. Come invito a fuggire, a scappare correndo, il riferimento è chiaramente relativo ad una corsa molto intensa e veloce, in cui le gambe compiono una rotazione tale da raggiungere nel loro movimento a causa della spinta eccessiva quasi le spalle. Un esempio può essere l’espressione: “gamba in spalla, ragazzi!”, si usa come forma di esortazione e di incitamento, per spingere una persona a rabboccarsi le maniche ed impegnarsi più a fondo in una certa attività.
G
17
S
8. Id e e c on f u s e “Avere le idee confuse” indica la presenza di uno stato di confusione mentale, non avere certezze, non comprendere qualcosa. Dire a qualcuno di “avere le idee confuse” significa dire che: o ha un’idea che potrebbe essere sbagliata, o ha un’idea inesatta o vaga di qualcosa.
I
19
C
9. Le v a rsi l a m a sc h e ra “Levarsi la maschera” si può tradurre come: rivelare qualcosa come la propria identità o la vera indole; parlare chiaro o agire senza infingimenti. Altre due forme molto simili sono: “Gettare la maschera” dimostrare apertamente le proprie intenzioni. “Levare la maschera a qualcuno” smascherarlo, metterlo a nudo.
L
21
M
10. M e tt e re i n s i e m e i p ezzi “Mettere / rimettere insieme i pezzi” vuol dire ricostruire qualcosa precedentemente andato distrutto: una relazione, un rapporto, una situazione ecc. Un esempio: “Sto cercando di mettere insieme i pezzi della mia vita distrutta”.
M
23
P
11. Nod o a l l a g ol a Espressione molto utilizzata nella lingua italiana; indica il provare una sensazione di costrizione che ostacola la deglutizione, perlopiù per cause emotive. Lievi sfomature dello stesso concetto sono considerate: “avere un nodo in gola” “avere un nodo alla gola”.
N
25
G
12. O c c h i a d d oss o “Mettere gli occhi addosso a qualcuno / qualcosa” significa puntare o seguire con lo sguardo un soggetto / oggetto. Espressione apparentemente simili ma con significati differenti sono: “mangiare con gli occhi” desiderare e consumare qualcuno con lo sguardo. “sentirsi gli occhi addosso” sentirsi osservati, seguiti con lo sguardo o controllati.
O
27
A
13. Pi e d i i n t e s t a Se usato al passivo come: “farsi mettere i piedi in testa” significa farsi sopraffare da qualcuno. Es: “ti fai sempre mettere i piedi in testa”. Se usato all’attivo ovvero “mettere i piedi in testa” significa sopraffare qualcuno, chi obbliga le persone a sottomettersi in qualche modo.
P
29
T
14. R i m a n e re i n m u t a nde “Restare o rimanere in mutande” in senso figurato vuol dire non possedere più nulla, essere andati in rovina. Esprimono circa lo stesso concetto: “vendersi la camicia” “rimanere in braghe di tela” “rimanere sul lastrico”.
R
31
M
15. S e rp e i n se n o “Serpe in seno” indica una persona che, accolta e trattata amichevolmente, si rivelerà infida, ingrata; è fare del bene a colui che può rappresentare un potenziale pericolo, trasformarsi in un nemico. “Allevare, crescersi, nutrire, scaldarsi, tenere la, una serpe in seno” sono le numerose varianti del detto. La tradizione popolare narra di un contadino che, una sera d’inverno, trovò una vipera assiderata. L’uomo pose sul proprio petto l’animale, nel tentativo di scaldarlo, ma venne morso.
S
33
S
16. Te st a t ra l e n u v o l e “Avere la testa nelle nuvole” “avere la testa tra le nuvole” significa essere distratti, svagati. Le nuvole essendo distanti dalla terra, danno origine a questo diffuso modo di dire. “Le nuvole” è, inoltre, una commedia di Aristofane, in cui Socrate, appeso in una cesta, contempla il cielo.
T
35
N
17. U s c i re d a l g u s c io “Uscire dal guscio” significa aprirsi agli altri, fare nuove esperienze, uscire dal proprio ambiente abituale acquistando disinvoltura ed esperienza del mondo. Al contrario “stare nel proprio guscio”, chiudersi in se stessi o nel proprio ambiente.
U
37
G
18. Vi v e re i n u n a b ol l a Si dice “vivere nella bolla” ovvero vive in un mondo ovattato, protetto, chiuso e che non si espone agli eventi esterni. A volte assume un significato negativo come: chiudersi in se stessi o essere depressi, isolarsi.
V
39
B
19. Zu c c a v u ot a La zucca, è uno dei tanti sinonimi di “testa”, in senso figutato, scherzoso o dispregiativo “essere vuoto come una zucca” o “avere la zucca vuota” significa non aver cervello.
Z
41
V
INDICE
A
p. 0 5
Acqua alla gola
B
07
Bersi il cervello
C
09
Cerchio alla testa
D
11
Dare i numeri
E
13
Essere a pezzi
F
15
Fame da lupo
G
17
Gambe in spalla
I
19
Idee confuse
L
21
Levarsi la maschera
M
23
Mettere insieme i pezzi
N
25
Nodo alla gola
O
27
Occhi addosso
P
29
Piedi in testa
R
31
Rimanere in mutande
S
33
Serpe i n seno
T
35
Testa fra le nuvole
U
37
Uscire dal guscio
V
39
Vivere in una bolla
Z
41
Zucca vuota
Corso di Tecniche e tecnologie della grafica Docente Enrico Pusceddu Studente Valeria De Rose Accademia di Belle Arti di Roma Dipartimento di Progettazione e Arti Applicate Scuola di Progettazione Artistica per l’Impresa Corso di Diploma Accademico di II° livello in Grafica e fotografia Illustrazioni e Progettazione grafica di Valeria De Rose Settembre 2020
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